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ANACNA XXV Congresso dei delegati ANACNA
XXV Congresso dei Delegati ANACNA
Di Gianluca Del Pinto
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Il 30 settembre 2020 è stato convocato, online su piattaforma ZOOM, il XXV congresso dei delegati ANACNA. Inizialmente previsto per il 6 aprile scorso a Milano, il rinvio è stato forzatamente dovuto alla pandemia da COVID-19. Una pandemia che, all’atto di questo scritto, non è ancora terminata, ma solo contenuta, nella propagazione e negli effetti. La stagione fredda alle porte, durante la quale fisiologicamente le persone maggiormente patiscono le recrudescenze virali, metterà alla prova l’intero sistema Italia. Da un punto di vista sanitario in primis, e civico altrettanto, ché solo la concorrenza di tutti nel rispettare le limitazioni necessarie permetterà alla società italiana di far fronte al contagio. Sarà questo un congresso diverso. La modalità a distanza è un’importante novità storica, perché mai in passato l’Associazione si è trovata, nel suo piccolo, a gestire questa contingenza. La mancanza di contatto fisico fa difatti venire meno il senso di comunità, quello che ci fa sentire appartenenti a qualcosa di più grande di noi, che unisce le voci e moltiplica capacità e volontà. Siamo però nel 3° millennio, lavoriamo in un mondo operativo complesso, sotto-specificato e a rischio consentito. La tecnologia che utilizziamo, le strutture che permettono a questa di essere utile, non hanno paragoni con il passato. Lo stesso traffico aereo sostiene la società della conoscenza contemporanea. Il passo digitale è quindi una mera conseguenza; naturale per chi è nativo digitale, necessaria per chi è invece immigrato digitale.
Il XXV congresso dei delegati sarà svolto pertanto a distanza. Se ne è ravvisata la necessità anche per presentare ai rappresentanti e delegati il bilancio consuntivo del 2019. Questo dovrà essere votato, per avere la necessaria legittimazione e a tal pro si utilizzerà la piattaforma certificata ELIGO. Tale piattaforma è verificata dal Garante della Privacy e dal Tribunale di Roma, permette di
preservare l’anonimato, l’unicità e la sicurezza del voto espresso. Il sistema è imparziale e lo scrutinio avviene in automatico. Da un punto di vista normativo ciò ci è concesso dal D.lg. Cura Italia, convertito in L. 24 aprile 2020, n. 27 (art.35 e art.73). Il congresso sarà diverso anche nella durata. Sono stati previsti 2 interventi. L’uno verrà svolto dalla collega romena Silvia Stanescu su Automazione e Intelligenza Artificiale in ATM. L’altro dal Prof. Roberto Sabatini del R-MIT, Royal Melbourne Institute of Technology, su ATCOs And Automation: Daily duality. Potranno partecipare tutti gli associati, tramite il canale Youtube ANACNA. Questi argomenti possono sembrare concetti ancora astrusi, lontani dalla quotidianità operativa, in realtà permeano il nostro lavoro. Forse, come reazione alle sfide che la pandemia ci sta ponendo, ancor di più. Perché al momento un vero e proprio piano di recovery il traffico aereo non ce l’ha. Non ce l’ha perché qualsiasi previsione tende ad avere un’alta probabilità aleatoria. Occorrerà superare la stagione invernale, realizzare e distribuire un vaccino, far sì che le persone riacquistino la fiducia necessaria a che le interconnessioni mondiali riprendano vigore e forza. IATA ritiene che i livelli pre-COVID si raggiungeranno nel 2023, Standard&Poor’s nel 2024. Al 12 settembre 2020 il traffico aereo, dopo 35 settimane di pandemia, è tornato al 48,8% del 2019. È principalmente il business travel nell’occhio del ciclone. Le stagioni estive vedranno certamente dei flussi in aumento, ma temporanei e stagionali appunto. Il traffico intercontinentale sarà l’ultimo a ripartire. Per tale ragione i piani di sviluppo, nel caso l’RP3 di SESAR, Reference Period 3 2020-2024, sono fermi. L’Europa stima, per gli ANSPs, entrate ridotte di 3,5 miliardi di euro, valutando la condivisione delle perdite finanziarie con gli airspace users. Perché, ricordiamo, negli anni passati le tariffe sono state progressivamente abbassate grazie all’aumento del traffico e alle performance degli operatori del traffico aereo, così che non può essere inaccettabile per le compagnie aeree sedersi al tavolo intorno a questo argomento. Per tutta risposta A4E, Airlines for Europe, chiede che i profitti degli ANSPs per il periodo RP2 vengano utilizzati per ridurre i costi di rotta, senza intaccare le performance! A fronte di tutto ciò appare chiaro come i programmi di sviluppo tecnologico a cui dovranno far fronte i Providers sono quanto più di attuale si possa pensare. La strada certamente non chiara e costellata di bivi, con l’Associazione che cerca di restare concentrata su tali argomenti. Parlare quindi di tecnologia non vuol dire accantonare il fattore umano. Perché questa deve essere solo di aiuto e sostegno all’attività cognitiva dell’operatore, non sostituirlo. Il personale va tutelato, salvaguardato, sostenuto. Perché la pandemia finirà, il traffico tornerà a crescere e sempre più si avrà bisogno di esperienze e abilità non-tecniche, capacità che non si possono comprare, ma solo coltivare.
Lufthansa pensa a 22.000 esuberi, British Airways a 12.000 tagli, Air Canada 19.000, Air France 10.000; EasyJet prevede di licenziare 4.500 persone, Ryanair circa 3.300. Queste cifre quanto incideranno nel breve periodo futuro, dato che le stime di crescita su esposte prevedono un periodo di 2-3 anni per i recuperi, sulla safety del trasposto aereo? Un assistente di volo guida i passeggeri alle uscite di sicurezza, un comandante con 10.000 ore di volo “sa” quello che deve fare in caso di emergenza. In passato è stato sufficiente un solo incident per far fallire compagnie aeree anche blasonate ed apparentemente forti e competitive. Il XXV congresso dei delegati ANACNA viene quindi svolto a fronte di queste considerazioni. Si ascolterà chiunque abbia da esprimere le proprie considerazioni, che poi diventeranno il pensiero dell’Associazione.
Partecipate.