QE-MAG@ZINE N° 9 -2020 by AMP Monaco

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QE-MAGAZINE WEB #09 Anno 5 - 12 marzo 2020



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QE-MAGAZINE 12 marzo 2020 L' editoriale by Maria BOLOGNA

Ed eccomi nuovamente qui, a parlare ancora di #Coronavirus dal Principato di Monaco. Potrei debuttare questo editoriale, il primo da quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che quella del COVID 19 è pandemia globale, con lo slogan pronunciato recentemente dal Primo Ministro monegasco Serge Telle: bisogna saper comprendere, anticipare e adattarsi. Ossia ricorrere alle numerose indicazioni fornite nel pomeriggio dal Consiglio Nazionale di Monaco che, per bocca del suo Presidente, Stèphane Valeri - come avete modo di leggere sul post di fuso sulla pagina Facebook dell'emiciclo monegasco - ,dell'Emiciclo monegasco - , ha sottolineato di aver largamente contribuito alle loro finalizzazione: "In questo momento, dobbiamo essere in grado di anticipare e pensare alla prossima mossa. In sintesi, serve prepararci oggi per il passaggio alla fase 3 dell'epidemia, soprattutto in materia medica e ospedaliera. E alla situazione di emergenza vissuta da molti attori economici, Monaco deve fornire soluzioni urgenti". L'approccio pragmatico di Valeri in qualche modo mi solleva il morale, soprattutto se penso che alla vicina Francia, attualmente impegnata con le prossime elezioni, sembra che la di fusione del #Covid19 non sia una priorità nonostante i numeri di contagiati siano esponenziali. "Chiediamo che vengano prese decisioni e che gli aiuti vengano erogati in tempo reale, commisurati alle di ficoltà incontrate e alle sfide economiche e sociali per il nostro Paese. Ci penseremo noi per noi!" ha aggiunto il Presidente del Consiglio Nazionale di Monaco, certo che la concertazione sia l'unica cosa che possa contrastare decisioni prese solo per ragioni formali. Tuttavia, bisogna sempre guardare i fatti, anche nel Principato di Monaco: alle circa 200 chiamate telefoniche in media al giorno al numero attivato per assistere e rispondere ai residenti monegaschi, corrisponde il 10% di consultazioni sanitarie a cui seguono fino ad un massimo di 5 tamponi al giorno. Il risultato, che sembra miracoloso, è che Monaco non ha contagiati tranne il britannico che ora è in isolamento presso la propria abitazione, a Monaco Ville. Intanto l'IM2S ed il Centro Cardio-toracico di Monaco sarebbero pronti ad accogliere eventuali pazienti a fetti dal coronavirus se l'Archet di Nizza fosse saturo, secondo quanto pattuito dagli accordi franco-monegaschi. Resta comunque valida l'ipotesi che il confinamento a domicilio sia la soluzione migliore per i malati meno problematici. Tutto questo mentre si cerca di contenere l'ingresso alle persone provenienti dalle zone a rischio indicate nella lista stilata dal Governo di Monaco, costantemente aggiornata. Pertanto, per il momento, su QE-MAGAZINE non troverete più la rubrica MOiTO, anche se rimango perplessa su altri tipi di escursioni previste, come il DEFENDER Europa 2020. In pratica, come programmato da fine 2019, l'Europa sarà teatro di esercitazioni NATO, con uno stress test animato da 37000 circa soldati (di cui 20 mila statunitensi) a partire dal 20 aprile; e con una simulazione di combattimento al campo di addestramento centrale delle Forze armate previsto dal 16 al 22 maggio in Italia. Mentre tutto intorno c'è la pandemia del COVID 19. Capite bene che in un momento come questo muoversi su campi minati sembra meno pericoloso che aggirarsi in aree contaminate dal Coronavirus. Chissà se anche questa operazioni potrà essere rimandata come altre iniziative. Tipo il Rolex Monte Carlo Masters che, essendo sul territorio francese, dovrà contenere i partecipanti al massimo entro le 1000 unità. A faire à suivre, come dicono da queste parti… OPINIONI E PENSIERI IN LIBERTÀ SALUTE & BENESSERE Fishow è la prima puntata di una serie di candid-camera realizzate a Monaco con lo scopo di educare, sorridendo, al rispetto dell'ambiente marino e dei suoi abitanti. Per accedere al video cliccare qui.

“Made in Italy” (www.madeinitalyradio.it) non è una stazione radiofonica e nemmeno una web radio: Diciamo che è un programma radiofonico in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Ed è accessibile gratuitamente ma solo via web e sui profili social...

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QE#9 12 marzo 2020 12 marzo 2020

Sommario PAG. 4 Principato di Monaco: un'isola 'felice' tra Paesi a anagliati dalla pandemia // Assistenza ai disabili: tre nuovi proge i per gli assistiti dell'AMAPEI // UBER nel Principato di Monaco? Bisogna dire tu i no grazie...

PAG. 12 Incontri: Mitì Vigliero

PAG. 8: Ordinato il nuovo Arcivescovo di Monaco // Le parole che curano: Cyberspace

PAG. 17 WES: la prima tappa conclusa con successo

SALUTE & BENESSERE:

PAG. 16. PHAM NEWS

PAG. 18 Eventi da non perdere... Eventi da non perdere...

Per non perdere nulla, ma proprio nulla degli appuntamenti ed eventi del Principato di Monaco cliccare qui QE-MAGAZINE, propone anche post giornalieri accessibili cliccando su www.qe-magazine.com, ma nasce come unico e primo settimanale digitale sfogliabile in italiano del Principato di Monaco a cui, solo agli abbonati e gli inserzionisti, è offerta la versione integrale in PDF. Attualmente distribuito presso l'Ambasciata d'Italia a Monaco e al CREM, QE-MAGAZINE si è dotato anche di un canale video - YOUTUBE MonteCarloBlog, mentre i contenuti audio sono diffusi sulla pagina SoundCloud di AMP Monaco. Oltre ai profili aggiornati presenti sui diversi social media (Facebook, Instagram e Twitter) , tutti i numeri di QEMAGAZINE.COM sono sfogliabili sulla piattaforma gratuita issuu.com/ampmonaco. Per maggiori informazioni scrivere a: ampmonaco@ampmonaco.com. ..................................................................................................................................................................................................... 3


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Principato di Monaco: un'isola 'felice' tra Paesi a anagliati dalla pandemia

Aggiornamenti in vista, anche a Monaco. Infatti, a differenza di quanto scrivevamo in un nostro articolo pubblicato recentemente (per leggerlo cliccare su https://qemagazine.com/monaco-covid-19-e-ilbuon-senso/ ) la conferenza stampa organizzata di buon mattina dal Governo di Monaco, questo mercoledì 11 marzo, non ha dato origine alla diffusione di un

comunicato stampa immediatamente pubblicato sui social. Del resto, sarebbe stato difficile ridurre in poche linee, dopo qualche minuto dal termine, oltre un'ora e ©Manuel Vitali - Direction de la Communication mezza di dialoghi e confronti tra i rappresentanti del Governo, dell'Ospedale Princesse Grace di Monaco e dei presenti. Diciamo subito che, per la prima volta, abbiamo scelto di pubblicare in diretta sulla pagina Facebook di AMP Monaco (https://www.facebook.com/AMPMonaco/videos/1084782511882749/) l'intero incontro da cui siamo usciti comunque con qualche perplessità. Ma andiamo per ordine. Intanto le novità: a partire dal 12 marzo e fino al 30 aprile divieto a tutte le nave da crociera ad ancorarsi al largo o attraccare al porto di Monaco. Procedure più vincolanti anche per i capitani di yacht la cui lunghezza è maggiore di 24 mesi e accordi con la polizia marittima di Tolone sono stati conclusi con il Governo di Monaco nel caso sia richiesta, nei mari monegaschi, l'assistenza ad una persona contagiata dal COVID 19. Di questo se ne parla oggi 12 marzo in una riunione appositamente organizzata per gli addetti ai lavori. Tuttavia i croceristi che provengono da altre imbarcazioni turistiche in sosta in Francia, se dotati di mezzi propri, possono comunque entrare nel Principato di Monaco, in quanto non esistono blocchi alle frontiere. Per i tour effettuati attraverso agenzie di viaggio che si servono di bus organizzati, invece, se transitano come prevede la legge dall'entrata del Giardino Esotico, saranno invitati a ritornare da dove sono partiti Quanto invece ai trasporti aerei,

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chi si muove da e per l'eliporto di Monaco, è sottoposto a procedure di controllo della Da sinistra: Pr Patrick Rampal, M. Patrice Cellario, Pr Denis Allemand, M. Jeanick Brisswalter, S.E. M Laurent Stefan ©Manuel Vitali - Direction de la Communication temperatura mentre i mezzi saranno regolarmente disinfettati. Anche i bus della CAM sono soggetti, da giovedì 12 marzo, a pulizie integrali la mattina e la sera, con distribuzione di gel disinfettante sul mezzo. La stessa cosa, si spera, potrebbe accadere ..................................................................................................................................................................................................... 12 marzo 2020


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sulle mini-car tipo Mobee e le bici elettriche, attualmente non interessate al provvedimento perché gestiti da terzi. Per il traffico ferroviario invece, a parte i servizi offerti dal THELLO (3 viaggi al giorno) sospesi dal 10 marzo, fino al 3 aprile, rimangono invariati gli altri collegamenti. E questo è un punto. Poi, per quanto riguarda la libera circolazione dei lavoratori, come Point Presse COVID 19 ©Direction de la Communication Michael Alesi

chiarito dal decreto ministeriale e

ribadito anche nella conferenza stampa del Governo, nessun divieto di circolazione per i circa 4200 italiani impiegati a Monaco che devono recarsi giornalmente sul posto di lavoro se non possono svolgere le loro mansioni attraverso lo smart-working, altrimenti detto telelavoro. Ovviamente agli stessi può capitare che, a campione, soprattutto attraversando la frontiera italo-francese, sia richiesto di mostrare un attestato e l'autocertificazione che giustifichi i propri spostamenti. Il senso di tutto questo è che le persone provenienti dalle zone a rischio - quelle indicate dal Governo di Monaco- sono invitate a non venire qui. Tuttavia agli irresponsabili che, invece, fuggono dall'Italia senza motivata ragione, nessuna reprimenda li attende nel Principato di Monaco, anche se raggiungono la loro abitazione secondaria. Che siano malati o meno, se fossero pizzicati in Italia rischierebbero il penale fino l'accusa di omicidio doloso, mentre qui a Monaco o in Francia non c'è parità di trattamento. Altra informazione utile è il divieto di entrata in Italia per chiunque non abbia comprovate ragioni,come specificato nel testo pubblicato sul sito dell'Ambasciata italiana a Monaco (accessibile qui). Interessante, invece, lo studio in corso per le consultazioni mediche via Skype (da normare prossimamente) ed il servizio di assistenza a domicilio che perdura nei confronti degli anziani censiti dal Comune di Monaco. Per terminare, oltre al fatto che le farmacie (finalmente per loro) saranno autorizzate a vendere gel disinfettante realizzato nei propri laboratori, il Governo ha deciso di attivare prossimamente un nuovo sito web www.spe.gouv.mc a cui fanno riferimento i responsabili degli uffici della Monaco Welcome. L'iniziativa rientra tra le azioni che potranno sostenere le imprese in difficoltà, e mette a disposizione oltre alle misure sociali già attuate (pagamento differito degli oneri sociali e ricorso alla disoccupazione totale parziale),anche il COMED, la Commissione per l'assistenza alle imprese in difficoltà attivata nel 2008 al tempo della crisi finanziaria globale. Questo comitato ad hoc può intervenire, su richiesta degli imprenditori in difficoltà, proporre piani di risanamento o ottenere un prestito a tasso zero. Per avere maggiori indicazioni, è possibile chiamare anche telefonicamente al numero di telefono: 98 98 98 99 oppure scrivere un'email a covid19entreprises@ gouv.mc. A questo punto non resta che incrociare le dita, diremmo... .................................................................................................................................................................................................... 12 marzo 2020

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Assistenza ai disabili: tre nuovi proge i per gli assistiti dell'AMAPEI

Non c'è solo il coronavirus a Monaco. Infatti il governo del Principato di Monaco ha presentato alla stampa, lo scorso 9 marzo, ben 3 grandi progetti ideati per soddisfare tutte le esigenze nell'ambito della disabilità. Ad illustrare le specificità, con particolare riferimento alle strutture di accoglienza dell'AMAPEI, c'era Didier Gamerdinger, Consigliere-Ministro degli

Affari sociali e della salute, affiancato da Ludmilla Raconnat Le Goff, segretario generale del Dipartimento, e Jean Crédit photo Direction de la Communication Michael Alesi François Calmes, presidente di AMAPEI ©Manuel Vitali - Direction de la Communication Monaco. Fondata nel 1966 dai dottori Christian e Mireille Calmes, AMAPEI è un'entità monegasca che fornisce assistenza non solo alle persone con disabilità mentali ma anche alle loro famiglie, grazie in particolare al Foyer de Vie Princesse Stéphanie, istituto situato a Cap d'Ail, che ospita persone adulte monegasche con disabilità (cittadini e residenti). Al fine di rispondere a diversi problemi presentati nel corso degli anni, in particolare quelli relativi all'attuale capacità dell'edificio che non copre le esigenze future stimate tra 25 e 30 posti, il Governo di Monaco ha comunicato di voler attuare contemporaneamente 3 grandi progetti per soddisfare tutti esigenze: ฀ una struttura in città, al fine di promuovere l'inclusione sociale: diversi appartamenti tipo studio, con aree comuni, un educatore specializzato e un assistente sociale, nella futura operazione statale IDA, saranno assegnati nel 2023; ฀ una casa per la vita nel comune di La Turbie, sulla terra dei Devens nelle immediate vicinanze del CAPS2 che potrebbe essere conclusa nel 2022; ฀ una casa di cura per persone con disabilità più anziani, su un piano dedicato del futuro Résidence du Cap Fleuri 1, nella città di Cap d'Ail, nel 2024. Didier Gamerdinger, come scritto anche nella nota, ha chiarito: "L'implementazione della vera inclusione sociale è possibile grazie alla collaborazione di attori del settore come AMAPEI. Oggi il governo del Principato di Monaco desidera andare oltre, con un modello che promuova la perfetta integrazione nella città delle persone con disabilità, per

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consentire loro di ottenere un'altra immagine della disabilità". Infine, in occasione di questo incontro, Gamerdinger ha anche ricordato che dal 1 gennaio 2020, a tutti i beneficiari dello status di adulto disabile del Principato, è stato rilasciato dal Dipartimento di azione sociale un libretto di spettacoli a metà prezzo senza limiti di validità. ..................................................................................................................................................................................................... 13 febbraio 2020


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UBER nel Principato di Monaco? Bisogna dire tu i no grazie...

La regola è un po' la stessa dei taxi francesi che possono depositare sul territorio monegasco un cliente proveniente oltre frontiere. Ma i veicoli che rientrano nella categoria "UBER", cioé servizio il personalizzato di trasporto esercitato via un'APP ma senza alcuna licenza di esercizio, non sembrano conoscere crisi tanto che la presenza di queste vetture è aumentata notevolmente sul territorio di Monaco. Così, proprio perché questi non pagano alcuna tassa - la famosa vignetta - come previsto per i veicoli stranieri dall'articolo 45 dell'Ordinanza Sovrana n. 1.720 del 4 luglio 2008, ecco che il Governo di Monaco passa all'azione, definitivamente. E lo fa adottando una misura restrittiva specifica al fine di confermare formalmente il divieto di questo tipo di servizio sul territorio. Jean Castellini, Consigliere del Governo di Monaco- Ministro delle finanze e dell'economia, recentemente ha specificato che la normativa che regola la circolazione di taxi, così come di veicoli di servizio urbano e dei motocicli su richiesta, si è rafforzata in questi termini specificando che “Qualsiasi piattaforma straniera per il collegamento di conducenti professionisti e privati è severamente vietata nel Principato. Solo una tolleranza può essere accettata, ossia quando si lascia un cliente caricato al di fuori del Principato". Pertanto, il governo monegasco, si legge nella nota "desidera attirare l'attenzione degli utenti di questo tipo di piattaforma sull'attività fraudolenta di questi conducenti a Monaco e ricorda che gli attori del Principato attivi in questo settore sono in particolare i taxi e i veicoli di grandi dimensioni con con autisti, riunisce più di 220 veicoli disponibili 24 ore al giorno in tutto il paese". Come dire, una volta avvisati i rappresentanti della società UBER, nessuna deroga sarà applicabile, e per nessuna ragione! .................................................................................................................................................................................................... 12 marzo 2020

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Ordinato il nuovo Arcivescovo di Monaco

Non c'è Coronavirus che tenga e nessun timore di contagio se nella Cattedrale di Monaco, la scorsa domenica 8 marzo, è stata organizzata l’ordinazione episcopale di Monsignor Dominique-Marie David, nuovo Arcivescovo di Monaco.

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Moltissimi gli invitati ed i fedeli, i membri delle congregazioni cattoliche e ovviamente presenti anche le autorità del Principato e LL.AA.SS. i Principi di Monaco, visto che per costituzione la religione cattolica romana è religione di Stato. L'evento, ampiamente pubblicizzato sulla pagina Facebook del Governo di Monaco e del Palazzo, mostrano come questo evento, che rimarrà nella storia, ha portato davanti all'altare della chiesa

© Michela Terzi

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Monsignor Bernard Barsi dove, esattamente 20 anni fa, prendeva le funzioni che ora saranno svolte dal suo successore Monsignor David. Ed è proprio al fianco di quest'ultimo che, per suggellare il segno di continuità nelle attività in corso, ha accettato di fornire servizio come Amministratore Apostolico della Diocesi di Monaco e celebrante ufficiale della sua Ordinazione. Al suo fianco spiccavano anche Mons. Jean-Paul James, Arcivescovo di Bordeaux e Bazas, e Mons. Yves Le Saux, Vescovo di Le Mans, e molti altri, per un totale di una ventina di vescovi ed oltre 60 sacerdoti che hanno assistito alla consacrazione ripresa in diretta da Monaco Info. Secondo quanto indicato nella nota inviata dalla diocesi, "Monsignor David, 57 anni, vuole porre la famiglia, i giovani e l’educazione al centro delle sue missioni, sviluppando i seguenti punti: permettere ai cristiani battezzati di trovare il loro posto come testimoni di Cristo nella società di oggi, in collaborazione con i sacerdoti; rispettare quanto ognuno ha vissuto e mantenere un occhio attento verso chi ci è accanto, soprattutto in questa società sempre più individualista; ed infine alzare lo sguardo verso coloro che ci circondano". Monsignor David, oltre ad essere stato ordinato Arcivescovo di Monaco è ora anche Gran Cappellano del Palazzo di S.A.S. il Principe di Monaco, mentre a Monsignor Barsi è assegnato il titolo di Gran Cappellano Emerito. Ci auguriamo che questo nuovo incarico, per Monsignor David, sia stimolante anche per i fedeli che dovranno imparare a conoscerlo. Mons. Dominique Marie David è nato il 21 settembre 1963 a Beaupréau (Maine et Loire), nella diocesi di Angers. Ha conseguito una laurea in filologia inglese presso la Western Catholic University di Angers e ha lavorato come insegnante di inglese. Come membro della Comunità di Emmanuel ha studiato alla Facoltà di Teologia dell'Università cattolica occidentale (Angers) e al Seminario interdiocesano Saint Paul a Louvain la Neuve (Belgio). È stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1991 per la diocesi di Nantes come membro della Comunità di Emmanuel. Foto © Direction de la Comunication Michael Alesi // Palais Princier de Monaco

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Le parole che curano

Cyberspace

a cura di Salvatore Dimaggio Come La frase “prendi quell'affare e portalo di là”, detta ad una persona che è con me, risulta perfettamente comprensibile. Al contrario, per voi che la leggete è del tutto priva di senso, semplicemente perché non sapete che cos'è quell'affare e non sapete dov'è là.

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Queste sono espressioni deittiche, cioè espressioni che indicano, che rimandano ad un qualcosa a cui voi non potete avere accesso perché si trova nel mio tempo, nel mio spazio e nella mia prossemica ed io semplicemente non li condivido con voi che leggete. La linguistica riconosce tali espressioni che hanno senso unicamente come rimando alla situazione concreta esperita da chi parla e da chi ascolta. Le espressioni deittiche usano parole come questo, quello, ora, accompagnate da gesti o da rimandi impliciti al contesto nel quale ci si trova. Ovviamente le espressioni deittiche nel linguaggio scritto praticamente non trovano posto perché il testo scritto è fatto per essere fruito in un tempo, luogo, contesto diverso dal momento in cui è stato scritto. Se io, ad esempio, dico “ meglio girare di lì, perché di là c'è quel tizio che non mi piace” può avere perfettamente senso perché chi mi ascolta capisce dove è lì, là e chi sia quel tizio dai miei gesti. Di conseguenza sono i miei gesti fisici ed il contesto che consentono di dare un senso ad una frase che altrimenti, laddove fosse scritta, sarebbe completamente priva della possibilità di trasmettere il mio pensiero al ricevente (lettore). Vi è poi un particolare ed interessante utilizzo del concetto di deissi, ma relativo all’arte. È quello che fa Norman Bryson relativamente all'arte pittorica. Bryson rileva che tutta la pittura occidentale fino quasi ai giorni nostri, ha cercato di rendere meno visibili possibile le tracce della pennellata sulla tela. Per l’arte occidentale se si nota la pennellata, si incrina quella verosimiglianza al reale, ricercata in ogni modo. Al contrario Bryson sottolinea come ciò non accada assolutamente nell'arte cinese, nella quale la pennellata, il gesto non vengono nascosti, anzi vengono quasi esibiti. Bryson battezza questi segni che indicano al fruitore del quadro, il gesto dell’artista, appunto, deittici. Vorrei qui provare a suggerire l’esistenza di un tipo nuovo, per così dire digitale, di deissi, rappresentato dai link. Quando su un sito leggiamo frasi come "l'articolo che spiega bene questo concetto potete leggerlo qui "noi abbiamo un caso direi innovativo di deissi. Infatti il link equivale al gesto dell'indicare. Se qualcuno ci legge a voce alta un testo dove c'è un link, ovviamente non possiamo cogliere l’esistenza del link e neppure andare a recuperare la pagina a cui fa riferimento. Viceversa se lo leggiamo sullo schermo di un computer ha un senso perché possiamo saltare da una pagina all'altra. Esattamente come quando qualcuno ci indica un oggetto una persona un posto possiamo muovere gli occhi ed identificarlo. Dunque, in questo particolare tipo di deissi che propongo, quello digitale, vi è una specie di inversione rispetto alla deissi classica. Infatti in questa deissi digitale leggendo un testo a voce alta, chi lo ascolta ovviamente non può comprenderlo appieno, non potendo usufruire del link e neppure © Michela Terzi capire che esiste dal semplice testo. Al contrario, è solo leggendolo sul display di un computer che lo si comprende appieno, decodificando e fruendo del gesto, in questo caso sostituito dal link. Dunque tutto l'opposto della deissi classica nella quale il testo scritto è carente mentre il discorso verbale consente di essere compreso perché si accompagna al gesto e soprattutto perché si condivide uno spazio comune. Più volte ho letto William Gibson sostenere che internet è qualcosa di molto diverso da quel cyberspace che lui ha straordinariamente prefigurato nelle sue seminali opere Burning Chrome e Neuromancer. C'è stato un ampio dibattito sul rapporto tra internet e cyberspace. Uno dei contributi più rilevanti, ad esempio, è stato quello di Margaret Wertheim. L'autrice sostiene che il cyberspace si colloca nello stesso luogo di incanto mentale nel quale si collocava il cielo nel medioevo mirabilmente rappresentato da Giotto, vale a dire quella realtà posta al di fuori della realtà con quale in qualche modo noi comunque abbiamo rapporti. Certamente Gibson avrà le sue ottime ragioni per sostenere che internet non è un cyberspazio, così come Wertheim correttamente identifica dei lunghi fili che connettono tra loro questa esperienza tipicamente del XX e XXI secolo e quella del “cielo”. Però vorrei sottolineare che da questo specifico punto di vista linguistico, io direi che internet una caratteristica, per così dire propriamente, cyber spaziale ce l'ha, vale a dire la possibilità di utilizzare all'interno di esso formule deittiche che operano tramite gesti (link) che esistono solo in quello specifico spazio e che solo in esso trovano il loro senso. In altre parole, se la deissi classica, muore, si spegne sul testo scritto, perchè ha la necessità dello spazio fisico e dei suoi rimandi (di norma gesti), lo stesso accade con la deissi su internet, che usa il link al posto del gesto e che dunque ha bisogno del suo specifico spazio per avere senso. E ciò, appunto, presuppone un qualche tipo di (cyber)spazio. Insomma, se c’è deissi, vuole dire che c’è (qualche genere) di spazio. ..................................................................................................................................................................................................... 12 marzo 2020


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Incontri: Mitì Vigliero

a cura di Silvia Giordanino

Foto: credits Fabio Castellano

Mitì Vigliero, ovvero tutto tranne che una "placida signora"! La nostra, (all'anagrafe Maria Teresa!), è nata a Torino e vive a Genova da 40 anni. Come giornalista ha collaborato con numerosi quotidiani e riviste italiane e estere. Autrice di testi brillanti è l'unica donna a essere stata premiata due volte al Festival internazionale dell'Umorismo di Bordighera. Ha pubblicato: Lo stupidario della maturità – Come restare immaturi e vivere felici (Rizzoli), Il sale di Adamo - Come comportarsi in modo disastroso e vivere felici (Rizzoli), Il Galateo delle Scuse – Prontuario a uso dei bugiardi (Mondadori), Ricette raccontate: Liguria – Storia della Gastronomia ligure (Idea Libri), L'alice delle meraviglie - Storia, curiosità e ricette dell’acciuga, "pane del mare" (Marsilio), Saporitissimo giglio- Storia, curiosità e ricette dell’aglio, il Phoetidissimum Lylium (Marsilio), Il saggio letterario Maturità poesie in prosa (Sansoni) e il romanzo In campagna non fa freddo, le avventure di una famiglia in

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fuga dalla città (Mondadori). Molto attiva e conosciuta in rete da quasi vent’anni, ha un blog “Placida Signora”, un sito web e da dieci anni cura una sua seguitissima pagina su Twitter che riporta il suo nome così, Miti_Vigliero. Incontriamola per QE

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In che anni e come nasce il tuo blog "Placida Signora"? "Nasce nel 2001. Pubblicavo quotidianamente moltissimi articoli su vari giornali; gli argomenti erano i miei prediletti di "storia piccola", costumi e tradizioni, fatti curiosi avvenuti molti anni fa, stranezze architettoniche e artistiche, storia della gastronomia, raccontini umoristici, origine delle parole eccetera. Allora i quotidiani non erano presenti online come oggi e tanti lettori mi scrivevano privatamente per discutere ciò che avevo scritto, aggiungendo notizie, aneddoti, suggerendo altri temi. Rispondere a tutti privatamente stava diventando un secondo lavoro e così decisi di postare su un blog gli articoli dopo la pubblicazione su carta, facendone anche una specie di archivio, spostando così la discussione nei commenti. In poco tempo il blog è diventato una sorta di "seconda casa" dove quotidianamente ricevevo i lettori ormai diventati amici e tanti altri nuovi. E' stato divertente e piacevole; un blog è più calmo e rilassante di un social, permette di colloquiare, scambiarsi idee, notizie, esperienze e anche risate, sfoghi, dubbi... Purtroppo da un bel po' ho pochissimo tempo a disposizione per continuare a scriverci, e poi nel giro di di quasi 20 anni è decisamente cambiato il modo di comunicare in rete; l'avvento dei social ha reso tutto molto più frenetico e immediato, forse anche più dispersivo e superficiale. Consolazione è che gli articoli e tutti i vari miei scritti, coi relativi commenti, sono rimasti in Placida Signora e noto che quotidianamente vengono ancora letti da migliaia di persone che lì approdano grazie alle loro ricerche su Google". Di che cosa tratta il tuo sito www.vigliero.com? "E' il sito professionale, che contiene la mia biografia, bibliografia, foto e video, alcuni miei scritti insomma, tutte le notizie che mi riguardano professionalmente". Parlaci della tua seguitissima pagina su Twitter... "Twitter è l'unico social che frequento e che consiglio sempre a tutti quelli che per carattere non tollerano il caos invasivo e dispersivo di Facebook o non amano i selfie di Instagram e soprattutto hanno poco tempo da perdere. E' un luogo che permette di rimanere sempre informati sugli argomenti che interessano, senza però obbligare a conversazioni o frequentazioni forzate. Certo occorre un poco di esperienza "di rete" per saperlo usare al meglio, facendo cernite nel chi e cosa seguire; trovo molto utili in questo senso le "liste", ossia vari elenchi che ciascuno può fare degli argomenti con l'indirizzo twitter di chi li tratta con competenza. Perché l'affidabilità e la competenza sono basilari in .................................................................................................................................................................................................... 12 marzo 2020

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internet, luogo dove troppo spesso bufale, falsi allarmismi e cialtronate varie hanno libero spazio. E sono felice che anche QEMagazine sia su twitter con la sua pagina https://twitter.com/AMPMonaco! La mia pagina è seguita forse perché faccio in modo di segnalare ai lettori notizie importanti e serie, cercando però, quando è possibile, di "equilibrarle" con altre che strappino un sorriso; in questi periodi di ansia data dall'epidemia del Coronavirus, da una situazione politica ed economica non certamente rosea, è fondamentale rimanere informati mantenendo però sempre la lucidità. E chi fa informazione attraverso i social ha la responsabilità di descrivere ciò che accade senza però creare inutili allarmismi, o diffondere stupide paure. Purtroppo abbiamo già chi in politica

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sembra voler far di tutto per sobillare rancori, ansie, razzismi, cattiverie varie nel tentativo di destabilizzare l'equilibrio fra le civiltà occidentali e ottenere potere elettorale. Io nel mio piccolo, ogni volta che è possibile, su Twitter faccio in modo di smascherare questi meschini giochetti, mostrando il Re Nudo sottolineandone, mai con astio ma sempre con equilibrio ed educazione, incoerenze, bugie e lati ridicoli". Se tutti quelli che si occupano di informazione e comunicazione in rete facessero così, la rete sarebbe un posto migliore.Come non essere d'accordo su quest'ultima risposta?

NOTA PER I LETTORI. In merito agli articoli pubblicati nella rubrica MOiTO del #7 e #8 di QE-MAGAZINE informiamo che, data la difficile situazione sanitaria che si trova a vivere la città di Torino, le date previste per gli spettacoli di Torino Jazz Festival sono state posticipate in autunno dall’1 all’8 ottobre 2020. Quanto invece alle mostre accolte a Palazzo Madama di Torino sono tutte soggette a cambiamenti a seconda dell'evoluzione delle normative emanate per contenere la diffusione del #Covid19. 12 marzo 2020


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SALUTE & BENESSERE

PHAM news... Al fine di poter effettuare correttamente e in modo risolutivo un intervento chirurgico di ligatura è l'ablazione di varici (vene varicose) degli Arti inferiori, occorre "mappare" l'arto da operare, prima dell'intervento, praticando quello che si chiama ECHO MARQUAGE. In pratica, con il Paziente in piedi (ortostatismo) è via apposizione di un laccio alla radice della coscia, si studia clinicamente ED ecograficamente il sistema venoso superficiale nei suoi aspetti varicosi , "cartografandolo" con dei marcatori dermografici sterili. Naturalmente è sempre opportuno controllo re tutti gli assi venosi, è profonde, nonché le vene perforanti, se dilatate. Si tratta da un lato di un ultimo controllo ecodoppler pre-operatorio, che ci offre la possibilità di evidenziare è localizzare le vene da operare. Quando il Paziente è sdraiato sul tavolo operatorio , infatti, (clinostatismo), le vene risultano meno visibili é piu' difficilmente identificabili. Grazie a un corretto ECHO MARQUAGE pre-operatorio anche il criterio di mini invasiva é di rispetto dell'estetica propri i del moderna approccio terapeutico chirurgico vascolare sono rispetto ti. In Francia L'ECHO MARQUAGE è frequentemente effettuato dall'Angiologo, mentre in Italia è più frequentemente il Chirurgo Vascolare da occupa rasent. Personalmente, trova importante che il Chirurgo "veda" pre-operatoriamente sullo schermo dell'ecografo le vene che poi opererà. Ciò permette anche di scegliere dover praticare le incisioni chirurgiche in funzione dell'anatomia è dell'emodinamica del Paziente.

Per maggiori delucidazioni sul tema o richieste di approfondimenti: Dott. Gianvittorio Tommasi (Chirurgo vascolare Ospedale CHPG di Monaco), Presidente dell'associazione PHAM: 16

www.pham-monaco.com

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WES: la prima tappa conclusa con successo

La prima tappa del campionato WES dedicata all'eBike, organizzato nel Principato di Monaco lo scorso week-end, ha incoronato i suoi vincitori dopo due giornate di gare ospitate sui sentieri di Peille, a pochi chilometri dal Principato di Monaco. Qui si sono sfidati alcuni dei migliori rider impegnati in competizione enduro e XC e tra loro, per la prima volta, c'era anche Marco Melandri (Thok Rock Machine) al suo debutto nel WES Gravity. Infatti il campione del mondo di motociclismo 250cc ed ex pilota di MotoGP e WorldSBK ha partecipato alla Coppa del Mondo UCI E-MTB XC classificandosi 13°. Molte le categorie e le prove speciali, alcune delle quali sostituite a causa del maltempo che ha compromesso i percorsi. Tuttavia ad aggiudicarsi la prima gara di Coppa del Mondo UCI di E-Mountain Bike è stato Jérôme Gilloux (E-Team Moustache), già vincitore lo scorso anno; e la campionessa del mondo in carica Nathalie Schneitter (Trek). Per la categoria WES Gravity sul podio sono saliti José Borges (Miranda Factory Team) e Mélanie Pugin (BH E-Racing Team). Ed ora, in attesa del prossimo appuntamento del World eBike Series di Ascona atteso in Svizzera durante il weekend del 4 e 5 maggio, vi rimandiamo al sito di WES per vedere i momenti più emozionanti in video. ..................................................................................................................................................................................................... 12 marzo 2020

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CREM: una nuova riunione per tutti Il centro ospedaliero Princesse Grace di Monaco (CHPG) è considerato, localmente, un presidio sanitario d'eccellenza. Oltre ai vari reparti, quello che offre, a parte i consueti trattamenti come risposte alle patologie più diverse, sono i servizi in day hospital erogati presso dei lussuosi checkunit. Praticamente, con ricoveri organizzati ad hoc, il paziente può controllare periodicamente il suo stato di salute. Ma solo se non ha particolari problemi economici, vista la cifra richiesta dal servizio. A parlarne ai soci ed invitati del CREM sono attesi Benoîte de Sevelinges, direttrice del CHPG ed il dott. Gilles Chironi, capo servizio dell'unità di controllo della Principessa Grace di Monaco. L'appuntamento è per il 17 marzo 2020 alle 18:30 (conferenza in In francese) Membro: gratuito - non membro: € 15. Per informazioni cliccare qui oppure telefonare al numero +377 97 98 01 77

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