QE-MAG@ZINE N° 2 - 2019 by AMP Monaco

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QE-MAGAZINE WEB #2 Anno 4 - 31 gennaio 2019

© Gaétan Luci/ Palais de Monaco



Edito

QE-MAGAZINE #02 31 gennaio 2019

Archiviato gennaio, con l'arrivo del mese di febbraio, quello dove si festeggia il Carnevale, il Principato di Monaco sembra voler anticipare i colori e l'energia della rinascita. E' una specie di euforia che, come vedrete, caratterizzerà non solo lo stile del neo quartiere ONE MONTE CARLO, di prossima apertura, ma anche dell'intera area urbana interessata ad altre inattese trasformazioni. In tutto questo, la Direction du Tourisme et des Congrès (DTC) di Monaco ha preso lo slancio per lanciare la sua seconda campagna promozionale digitale intitolata « Green is the new Glam », di cui l'immagine qui in altro proposta a titolo di esempio. Presentata recentemente nel corso di una serata « digital a terwork », organizzata sulla diga Rainier III,il savoir-faire di Monaco ha brillato insieme ad altri elementi di cui il lusso, associato al richiamo « Tout glam et conscience ». Grazie ai presenti, mossi dal claim #mcgreenglam, in poco meno di qualche ora hanno risposto ed aderito all'appello, sempre sui social, un audience internazionale composta di 3.29 milioni di persone. A dimostrazione che , piaccia o meno, questo nuovo orientamento di sensibilizzazione del turismo, promosso con un linguaggio a misura del Principato, permette di accelerare molto più rapidamente il processo di branding 'Monaco'. Quest'ultimo poi, legato allo sviluppo sostenibile grazie alla forza delle immagini, cavallo di battaglia di Instagram, è stato eletto come destinazione primaria per il 40% dei Millenials. Del resto, a tutti gli altri, già a fabulati dal fascino di Monte Carlo, non servono tante parole e nemmeno etichette. Almeno credo. Intanto noi vi raccontiamo l'attualità monegasca, e tante altre interessanti notizie che speriamo incontrino i vostri gusti. Gentili lettori di QE-MAGAZINE , vi ricordiamo che la versione stampabile del magazine digitale è disponibile ESCLUSIVAMENTE per gli abbonati che ne facciano richiesta. Gli arretrati fino al 2018, invece, sono pubblicati sul sito QE-MAGAZINE.COM e su issuu.com/ampmonaco

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QE-MAG@ZINE #02 31 gennaio 2019 Sommario

PAG 4 Nazioni Unite: Isabelle Picco a capo di Processus // FAR: il Principe Alberto II inaugura ufficialmente la nuova sede // A Picina Bibliuteca: a Monaco una biblioteca partecipativa aperta a tu i // Comité de commémoration du Prince Albert Ier : nuove iniziative in arrivo

PAG 10 Santa Devota: festeg iata la Patrona di Monaco, e non solo...// Sono solo parole: Integrare l'incompatibile Il PIZZI(no)

PAG 16 Hal 9000 e il conte Masce i PAG 18 Destinazione Francia: uno speciale firmato Mickaël Mugnain -// Il Carnevale di Ivrea: se ne parla a MADE IN ITALY

PAG 20 MOiTO MO TO: Ingredienti base della pozione di questa edizione: l’Arte

Moderna presso il MEF, Museo dedicato ad E ore Fico, l’Astra ismo di Paolo Mag is e una puntata al Teatro Regio nella speranza di riuscire ad ascoltare il Rigole o. // INCONTRI: Chen Li //

PAG 26 MONTECARLO FILM FESTIVAL: EMIR KUSTURICA presidente della 16a edizione // Yves Saint Laurent – Une passion marocaine

PAG 28 13ème MONACO BOXING CHALLENGE: l'appuntamento è per il 1° febbraio

PAG 29 OBBIETTIVO ZERO RIFIUTI: domenica 3 febbraio rendez-vous allo Stars'N'Bars di Monaco

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PAG 32 HEBDO-AGENDA DE MONACO AGENDA DE MONACO

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Nazioni Unite: Isabelle Picco a capo di Processus Grande onore per il Principato di Monaco, rappresentato da S.E Isabelle Picco, appena nominata dal Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, insieme alla sua omologa sig.ra Pennelope Beckles, per dirigere il prossimo incontro denominato Processus, che si terrà dal 10 al 14 giugno 2019 sul tema "Le scienze oceaniche ed il Decennio delle Nazioni Unite per le scienze oceaniche al servizio dello sviluppo sostenibile". L'iniziativa è di particolare importanza sia per il Governo che per locali entità non governative del Principato in quanto

S.E. Mme Isabelle Picco, Ambassadeur, Représentant permanent de la Principauté de Monaco auprès des Nations Unies © UN photo/Rick Bajornas

entrambi molto attivi nello sviluppo e nei programmi a vocazione scientifica nell'ambito delle scienze marine e degli oceani. Le co-presidenti saranno responsabili dell'organizzazione del lavoro e assicureranno, in collaborazione con la Divisione degli affari marittimi e del diritto del mare delle Nazioni Unite, la composizione del panel formato da scienziati, responsabili politici, membri della società civile e del settore privato. Inoltre co-presiederanno tutte le sessioni e presenteranno una relazione contenente la sintesi delle discussioni, i cui elementi principali saranno trascritti nella risoluzione Assemblea generale annuale sugli oceani e il diritto del mare. Questo Processus, sembra sia particolarmente apprezzato dai partecipanti, in quanto rimane l'unico forum durante il quale le delegazioni presenti possono approfondire le proprie conoscenze e interagire con un numero significativo esperti in un'ampia varietà di settori. A titolo di esempio, gli ultimi incontri hanno trattato il rumore subacqueo antropogenico, gli effetti di cambiamento climatico sugli oceani, dell' inquinamento plastico e microplastico, dei prodotti ittici per la loro sicurezza alimentare e dell'acidificazione degli oceani. Inoltre, il Centro scientifico di Monaco (CSM), in passato, ha partecipato in passato due volte (nel 2013 e nel 2017) per presentare le conclusioni dei workshop internazionali sugli impatti socioeconomici di l'acidificazione degli oceani che sono organizzati a intervalli regolari nel Principato. L'incontro del 2019 è infine co-presieduto da due donne, per la prima volta dalla creazione nel 2000, della Commissione delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. La discriminazione delle donne, in questo ambito, non pare sia contemplata, soprattutto nello svolgimento di riunioni ufficiali o nel corso del coordinamento dei negoziati. 4

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FAR: il Principe Alberto II inaugura ufficialmente la nuova sede

© Michael Alesi – Direction de la Communication ©Direction de la Communication / Michael Alesi

Il tradizionale taglio inaugurale del nastro di SAS il Principe Alberto II, organizzato lo scorso 25 gennaio, ha ufficialmente consacrato la nuova sede dell'associazione cattolica FAR (Foi, Action, Rayonnement) che per 35 anni ha accolto giovani e famiglie negli ex locali della Villa Thérèse, immobile smantellato per dare spazio alle costruzioni demaniali previste nel progetto IDA, come evocato alcuni anni fa dal Ministro di Stato Serge Telle. Comunicato Créé il y a 35 ans en Principauté, Rue Plati, l’association catholique Foi, Action, Rayonnement (FAR) vient de se doter de nouveaux locaux situés au sein de la « Villa Thérèse ». Ce bâtiment, situé sur le boulevard du Jardin Exotique, a été inauguré fin de semaine dernière par S.A.S. le Prince Albert II, en présence de Patrice Cellario, Conseiller de Gouvernement – Ministre de l’Intérieur, de Mgr Bernard Barsi, Archevêque de Monaco et de personnalités de la Principauté. Avec ses 1284 m2 de surfaces habitables et 184 m2 de cours, balcons, terrasses et escaliers extérieurs, ce nouveau bâtiment, réhabilité par la Direction des Travaux Publics, est parfaitement adapté pour accueillir les jeunes et familles de l’association et continuer d’écrire l’histoire du FAR. À travers le jeu, l'amitié, la joie et la prière, le FAR a pour vocation de faire découvrir les valeurs de la vie chrétienne aux enfants qui lui sont confiés. Grâce aux salariés et nombreux bénévoles y travaillant, le FAR accueille des enfants et des familles, quel que soit leur âge, répartis dans différents clubs. Renseignements FAR : 67 boulevard du JardinExotique - Monaco. Tel : +377 93 25 47 57 / E-mail : f.a.r@monaco.mc ....................................................................................................................................................................................................

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A Picina Bibliuteca: a Monaco una biblioteca partecipativa aperta a tu i

Crédit photo : © Manuel Vitali / Direction de la Communication

A Monaco, come tutti ben sapete, oltre alla famiglia Grimaldi, la cosa più preziosa di tutti è lo spazio. Per questo sono poche le abitazioni, costrette a centellinare ogni metro quadrato, a meno che non siano appartamenti di grandi dimensioni (riservati a pochi fortunati, visti i costi), a possedere una libreria nella quale riporre i propri volumi preferiti e contemplarli all'occorrenza. Così, come accade anche in altre città del mondo, non necessariamente inflazionate come il Principato, per risolvere al problema si ricorre ad alcuni stratagemmi come il book sharing o book crossing che qui è battezzata, in monegasco, A Picina Bibliuteca. Trattasi di una biblioteca partecipativa gestita dal Dipartimento di pianificazione urbana (DAU). La prima struttura è stata recentemente installata all'interno del Jardin de l'Âne, vicino alla scuola di Fontvieille. Le opere, i libri ed i DVD offerti in libero scambio, non sono però contenuti in una struttura qualunque bensì all'interno di un'opera lignea ispirata al progetto on open-source degli architetti venezuelani di Stereotank (http://www.stereotank.com/), con sede a New York, che sul proprio sito pubblicano, oltre a questo, una ventina di idee da realizzare liberamente. La DAU, avuto il loro accordo, ha interpretato e trasformato questo contenitore cilindrico, apportando alcune modifiche - l'interno è in plexiglas - per assicurare il contenuto dalle intemperie. Dopo questa prima installazione, si prevede lo sviluppo di altre aree di deposito anche altrove. Quindi, tutti invitati a lasciare 'circolare' libri, CD o DVD, in cambio di altri. Quale miglior modo per apprendere nuove cose a costo zero? 6

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Comité de commémoration du Prince Albert Ier : nuove iniziative in arrivo

© Gaétan Luci/ Palais de Monaco

E' il trisavolo di SAS il Principe Alberto II di Monaco, quello che ha solcato i mari per assecondare la sua grande passione, all'origine dell'oceanografia moderna. Parliamo del Principe Alberto I, figura complessa eppure molto affascinante, che visse quasi più a bordo delle golette scientifiche che nel Paese che governava. Scomparso il 26 giugno 1922 a Parigi, dove era nato il 13 novembre 1848, ancora oggi rappresenta una figura leggendaria, affascinante, moderna, ed in qualche modo autentico precursore dei tempi. Quindi a chi, se non a lui, dedicare tutta una serie di iniziative che culmineranno ai 100 anni dalla sua morte? L'annuncio ufficiale dell'iniziativa è stato dato il 29 gennaio presso la sala conferenze del Museo Oceanografico monegasco, struttura voluta e costruita a picco sul mare per volere dello stesso sovrano come alter ego dell'omonimo istituto parigino. Per 8

l'occasione, presenti in sala molte personalità a cui SAS il Principe Alberto II ha indirizzato un caloroso saluto prima di ricordare la figura del suo antenato: " Nel mondo in cui viviamo attualmente, dove l'ambiente è minacciato ed i valori umani indispensabili alla politica sono purtroppo troppo spesso ignorati e rimessi in causa, i © Michael Alesi messaggi contenuti nell'opera di un pioniere rappresentano più che mai qualcosa di essenziale da cui imparare". Ad essere designato come Presidente del neo costituito Comité de commémoration du Prince Albert Ier - composto da personalità e rappresentanti istituzionali, oltre ad esperti del settore - l'Ambasciatore di Monaco in Italia SEM Robert Fillon che ovviamente ha accettato con entusiasmo l'incarico: "..quello che ci ha lasciato il Principe Alberto I deve essere considerato come un testamento. Un testamento a favore del Pianeta, della scienza e dell' uomo che, guidato dalla

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ragione e dalla misura, è cosciente dei suoi diritti e dei suoi doveri. Questa sarà la nostra missione - ha aggiunto alla fine del suo discorso - nel celebrare l' importanza che questa eredità ha per noi e per i nostri posteri". Dopo la prima riunione dell'esecutivo, organizzata il 30 gennaio presso lo stesso Palazzo dei Principi, sulla Rocca, saranno stilate le prime indicazioni per la creazione di un programma di eventi e di azioni dedicate al Prince savant, il Principe Scienziato, il navigatore che al timone delle vari battelli, come rappresentato a Monaco dalle due sculture a lui dedicate (la prima all'interno del Museo e la seconda sulle terrazze dei Giardini di San Martino) si entrerà nel vivo dell'oggetto prescritto dell'ordinanza Sovrana n° 7.253 del 14 dicembre 2018, la stessa che ha istituito il cosiddetto Comité de commémoration du Prince Albert Ier (la cui presidenza d'onore è a capo dell'attuale Sovrano Monegasco) " per lo studio e l' organizzazione di manifestazioni programmate per festeggiare il centenario della vita e delle opere" del Principe Alberto I. Infine, come gesti simbolico, il Principe Alberto ha

© Gaétan Luci/ Palais de Monaco

© Gaétan Luci/ Palais de Monaco

© Manuel Vitali / Direction de la Communication

© Gaétan Luci/ Palais de Monaco

voluto manifestare la sua particolare affezione a questa iniziativa, donando 'simbolicamente' il copricapo accademico del suo antenato - che indossava come membro dell'Istituto di Francia - direttamente nelle mani di Robert Calcagno, qui nelle vesti di Direttore generale dell'Institut océanographique, del Musée océanographique di Monaco e della Maison des océans a Paris, che ha ricambiato offrendo al Sovrano, affiancato dal Consigliere-Ministro dell'Ambiente e dell'Urbanismo Marie-Pierre Gramaglia, una rara spilla appartenuta al Re Don Carlos I del Portogallo. ....................................................................................................................................................................................................

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Santa Devota: festeg iata la Patrona di Monaco, e non solo... VenerdĂŹ 26 gennaio e sabato 27 gennaio, si sono svolte le celebrazioni di Santa Devota, la Patrona di Monaco, della Corsica, della famiglia Grimaldi e dei marinai, e considerata tra le piĂš antiche tradizioni del Principato di Monaco che ha influenzato la cultura nazionale in aree diverse come la religione, folklore, credenze popolari, storia, letteratura, arte, pittura, musica, numismatica e filatelia. Secondo la leggenda trascritta su un documento della

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tradizione medievale Devota, una giovane cristiano della Corsica fu martirizzata da il prefetto Barbarus sotto gli imperatori Diocleziano e Massimiano in una data che potrebbe essere localizzata nel 303 o nel 304. Il suo corpo, rubato durante la notte seguente dai fedeli, fu messo in a barca, portata a Monaco e sepolta in una cappella della valle chiamata "Gaumates", vicino al porto, il 27 gennaio dello stesso anno. Durante il regno del Principe Honoré II, nel XVII secolo, Sainte Dévote divenne patrona di Monaco. Dal 1874, la tradizione si perpetua ogni anno, ma è solo dal 1924 che l'incendio appiccato alla barca dal Sovrano e della Famiglia regnante, accompagnata da personalità monegasche, è diventata una tradizione. Una volta che i legni del vascello iniziano a trasformarsi in cenere, nel cielo risplendono i fuochi d'artificio sparati proprio di fronte alla cappella della Santa, sul Porto Ercole. Il 27 gennaio invece, giorno della festa che quest'anno è coincisa con la domenica, si è celebrata la messa solenne nella Cattedrale di l'arcivescovo della diocesi, a cui ha partecipato il Principe e la consorte. Questi ultimi, con il Principe Ereditario Jacques, si sono poi affacciati al balcone del Palazzo per salutare i membri della processione dei Penitenti dell'Arciconfraternita della misericordia, a seguito dell'urna contenente la reliquia della Santa. Infine, dopo che il celebrante ha benedetto la Famiglia regnante, il corteo si è diretto ai bastioni, e da qui sono stati impartiti i ....................................................................................................................................................................................................

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voti ben auguranti indirizzati a Monaco che alla popolazione, seguiti da quelli simbolici al mare ed ai pescatori,come ricordati nella preghiera formulata davanti alla Cattedrale, dove ogni anno terminano ufficialmente le celebrazioni. Immagini: Š Manuel Vitali – Direction de la Communication

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Sono solo parole: Integrare l'incompatibile

State discutendo animatamente con qualcuno. Costui pretende di avere ragione e vi irrita. Ad un certo punto si contraddice: sostiene contemporaneamente che il gatto è sul tavolo, ma anche sotto il tavolo, che la porta è aperta, ma è anche chiusa, che un suo amico è morto ma è anche vivo. Ecco che voi vi fregate le mani: “Ho ragione io!” Esclamate. “Ti sei appena contraddetto!” Per millenni la logica ha tenuto fermissimo questo principio aristotelico: non possono essere vere contemporaneamente una cosa ed il suo opposto. Nei secoli scorsi, tuttavia, alcuni pensatori hanno cercato di aggirare il principio di non contraddizione. Ma c’è un filosofo contemporaneo che ha fatto dell’accettazione della contraddizione il cuore della sua filosofia. Stiamo parlando di Graham Priest, principale esponente del dialeteismo. Per Priest alcuni paradossi non sono risolvibili e vanno accettati ed anzi trattati alla stregua di tutte le altre verità assodate come elementi da utilizzare nei successivi ragionamenti. 14

di Salvatore Dimag io

Dunque non ogni contraddizione va accettata, ma si deve accettare il fatto che alcuni nodi sono proprio inestricabili. Uno dei pilastri di questa filosofia è l'idea proposta dall’austriaco Alexius von Meinong: vi sono cose inesistenti che possono essere pensate razionalmente e descritte. In altri termini questo pensatore sostiene con forza la sostanziale equivalenza tra l'atto del pensare un oggetto esistente e l'atto di pensare l'oggetto inesistente come un castello volante. In definitiva la criticità posta dell'approccio di questo filosofo, e che gli è stata tante volte rimproverata, è piuttosto evidente. La contraddizione è, per eccellenza, la bestia nera della logica. Ebbene, come si può far entrare in un edificio, ciò che è assolutamente incompatibile con esso, senza minare la staticità dell'edificio stesso? Se l'accettazione dell’anomalo negli austeri domini della logica è difficoltosa, quanto si è disposti ad accettare l’ineffabile, il

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contraddittorio, l'inesistente nella vita di tutti i giorni? “La mia immaginazione è un monastero e io sono un monaco.” Sosteneva John Keats. Nel cinema, spesso l’amico immaginario lenisce il dolore o trascina nella follia. Prende le fattezze di Elvis in Una vita al massimo, di un coniglio grottesco in Donnie Darko o di Humphrey Bogart in Provaci ancora Sam di Woody Allen. Certamente nell'uomo sussiste un seme di caoticità. È un seme benefico che lo rende libero. Già alcuni pensatori idealisti avevano sottolineato come la libertà non è una mera istanza estemporanea dell'uomo; insensata in un universo inteso come deterministico. Al contrario, l'uomo riflette in sé quel caos greco primigenio che poi è la stessa essenza della libertà. In definitiva caos vuol dire proprio apertura. Ed è molto efficace il monito dello scrittore brasiliano Mario Sergio Cortella che ci ricorda che una casa troppo ordinata diventa triste. Ma sino a quale punto si può giungere? È stato Nietzsche a varcare in modo dolorosamente completo il confine tra normalità ed anormalità sprofondando nella malattia mentale e finendo per incarnare quelle maschere che popolavano le sue opere. Prova ne sia che alla fine della sua vita iniziò ad inviare lettere deliranti nelle quali si firmava “il crocifisso” o “Dioniso” o in altri pittoreschi modi. Ma quando l’anormale, viene non solo integrato produttivamente, ma addirittura diventa sistema, tanto da obliterare completamente tutto ciò che è umano e sino al punto di creare una sorta di corto circuito terribile tra l'umano e il disumano, ecco che si dà vita ad un qualcosa che è talmente mostruoso che non riusciamo più ad osservarlo. Un orizzonte degli eventi che blocca ogni esame. È questa la tesi radicale del filosofo Giorgio Agamben nel suo libro “Quel che resta di Auschwitz”. Anche chi non ha mai letto Agamben probabilmente conosce il suo viso: era infatti Filippo nel Vangelo secondo Matteo di Pasolini. Secondo Agamben abbiamo nascosto Auschwitz mettendolo in piena luce perché la totale mostruosità elevata ad assoluta normalità era un punto limite della nostra storia che non riuscivamo più ad osservare. La nostra impossibilità di guardare è il seguito dell'impossibilità di testimoniare dei sopravvissuti che l'autore riprende da Primo Levi. Levi distingue una particolare categoria dei sopravvissuti che venivano chiamati “musulmani”. Per Levi i musulmani erano una sorta di zombie completamente privati di qualsiasi volontà, decenza e decoro umano. Larve talmente traumatizzate da essere impossibilitate a rendere qualsiasi forma di testimonianza. Levi stesso sosteneva che il sopravvissuto non è sceso così al fondo dell’orrore da aver visto la Gorgona, mentre il cosiddetto musulmano sì. Di conseguenza il sopravvissuto rende una testimonianza indiretta. Il “musulmano” è invece riuscito a vedere la Gorgona con i propri occhi, ma proprio come capitava a chi vedeva il mostro, non riesce più a proferire parola. ....................................................................................................................................................................................................

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Hal 9000 e il conte Masce i Se il grande Stanley Kubrick fosse ancora con noi avrebbe modo di vedere materializzata la sua idea visionaria di computer controllato da comandi vocali, il famoso Hal 9000 del suo film “2001 odissea nello spazio” . Il conflittuale e temutissimo rapporto uomo / computer, a livello cinematografico, è in buona sostanza nato in quella occasione ed è stato poi reinterpretato decine di altre volte, basti citare War Games o il notissimo Blade Runner, la lista è lunga.

Oggi Hal 9000 sta nella nostra tasca, insieme al nostro telefono e si chiama Siri, Google now e Cortana (a secondo del sistema operativo che avete scelto). L’intelligenza artificiale che ci ascolta e ci risponde è una realtà e funziona anche bene. A differenza dei modelli cinematografici la voce è molto più suadente e per nulla meccanica. Mio nonno direbbe: “dove andremo a finire?” . Dove è finita la nostra paura atavica nei confronti delle “macchine”? Non stiamo concedendo loro troppo spazio all’interno delle nostre vite, del nostro tempo? 16

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Se siete utenti Siri avrete certamente provato a interpellarlo usando la famosa supercazzola di “Amici miei” per sentirvi rispondere: “Buongiorno Conte Mascetti!”. Il fatto che abbiano dotato queste tecnologie di una discreta dose di umorismo non ne depotenzia le incredibili doti commerciali e non le rende lontane dall’essere una miniera di dati personali in mano ai loro costruttori. Siamo il prodotto, è cosa nota, i nostri dati personali e i nostri gusti sono tutti elencati nei nostri palmari e la pubblicità mirata è una realtà da tempo. Ma c’è una variante della quale ho avuto conferma poco tempo fa eseguendo un facile test che potete replicare in qualsiasi momento. A cena con amici lasciate i telefoni sul tavolo senza toccarli e iniziate a parlare, per esempio, del fatto che vorreste cambiare auto. Ognuno elencherà le marche e i modelli che preferisce con le relative motivazioni. Nessuno faccia ricerche web e nessuno usi comandi vocali per chiedere informazioni. Nei giorni seguenti quando sarete sul web magari a leggere delle notizie, inizieranno a comparire pubblicità contestuali con le marche automobilistiche delle quali avete parlato a cena. Interessante, vero? Copyright: Studioweb06 .....................................................................................................................................................................................................

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Destinazione Francia: uno speciale firmato Mickaël Mugnain

Sabato 2 febbraio anche gli americano scopriranno, sul canale indipendente Ovation TV, grazie allo speciale « Destination France : The Birthplace of Luxury », il lussuoso mondo della Costa Azzurra, ossia la Riviera come la chiamano gli anglosassoni. I telespettatori del grande continente invitati a seguire la loro beniamina, Chelsea Cannell, giornalista ed animatrice TV, possono trascorre con lei le emozioni di una giornata ideale trascorsa nel Dal profilo FB di Charles Leclerc: Credits : @kymillman sud della Francia, assecondando i suggerimenti del blogger nizzardo Mickaël Mugnaini che l'accoglie fin dal suo arrivo a Nizza. Il tour, che ricalca alcuni classici ed immancabili stereotipi glamour, così attesi dai visitatori della Costa Azzurra (vedi cocktail lussuriosi, visite turistiche esclusive, degustazioni gastronomiche e l'immancabile giro a bordo si uno yacht) è stato girato a settembre dello scorso anno tra Nice, Villefranche-sur-Mer, Eze, La Colle-sur-Loup, Saint-Jean-Cap-Ferrat e Cagnes sur Mer. Da sottolineare che, per il suo lavoro, Mickaël Mugnaini è stato eletto tra gli ambasciatori ufficiali del marchio Côte d’Azur France, organismo creato nel 2016 dal Comité Régional du Tourisme e dal suo Presidente David Lisnard, e con lui spiccano personalità come l'umorista Noëlle Perna, lo chef Alain Llorca, il DJ The Avener fino al campione di nuoto Alain Bernard. Data la notorietà conquistata nel 2017 con il programma « made in Côte d’Azur », Mickaël Mugnaini sarà, per l'emittente americana, il nuovo Virgilio delle paradisiache località della Riviera, da seguire anche sui suoi canali social. Intanto, ecco a voi il clippino di lancio dellla puntata destinata agli States. (Immagini tratte dalla comunicazione dell'ufficio stampa dell'evento in oggetto)

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Il Carnevale di Ivrea: se ne parla a MADE IN ITALY

“Made in Italy” non è una stazione radiofonica ma non è nemmeno una web radio. Potremmo definirlo un programma radiofonico settimanale in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Nell' ultima puntata on line, la 220 del 28 gennaio 2019, andiamo in Piemonte per parlarvi dello Storico Carnevale di Ivrea, alle porte di Torino, famoso in tutto il mondo per

la sua spettacolare Battaglia delle arance. In realtà è una ricca e articolata manifestazione di grande fascino in cui si intrecciano storia e leggenda, e che dà vita a un programma pieno di suggestioni. A parlarcene, in compagnia di Francesca Valentini, è Stefano Ampollini, responsabile della comunicazione della Fondazione Storico Carnevale di Ivrea. Per ascoltare questa e le altre interviste realizzate e diffuse in podcast da MADE IN ITALY, basta cliccare su www.madeinitalyradio.it

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MO i TO MO TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione. Ingredienti base della pozione di questa edizione: l’Arte Moderna presso il MEF, Museo dedicato ad E ore Fico, l’Astra ismo di Paolo Mag is e una puntata al Teatro Regio nella speranza di riuscire ad ascoltare il Rigole o. di Silvia Giordanino

Al MEF, Museo Ettore Fico troviamo 100%Italia, una mostra dedicata agli ultimi cento anni di arte italiana, dall’inizio del Novecento ai giorni nostri. Con un percorso storico esaustivo; il progetto è l’occasione per evidenziare il ruolo preminente dell’arte italiana, che ha saputo segnare profondamente la creatività europea e quella mondiale.

Ogni anno e ogni decennio sono stati contraddistinti da forti personalità che hanno influenzato l’arte del “secolo breve” e oltre; nessuna nazione europea ha saputo infatti offrire artisti e capolavori, scuole e movimenti, manifesti e proclami artistici con la continuità dell’Italia. In un momento in cui il valore identitario di una nazione deve essere ripreso, riconfermato e ribadito, non per prevaricare, ma per aiutare la comprensione della storia, 100%Italia vuole fare il punto e riproporre evidenti valori che per un tempo troppo lungo molti critici hanno sottovalutato. Gli artisti considerati come capisaldi della cultura internazionale sono esposti, ognuno con una o più opere rappresentative del proprio percorso e del periodo storico di appartenenza. La grandezza dei maestri si potrà quindi percepire in un unicum e in una sequenza espositiva che faranno fare al visitatore un viaggio straordinario lungo cent’anni. Fino al 10 febbraio 2019. www.museofico.it

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Fino al 23 febbraio la galleria Riccardo Costantini Contemporary presenta Tutto é presente, mostra personale di Paolo Maggis (una sua opera è qui di fianco). L’esibizione offre una sintesi del processo di cambiamento avvenuto dal 2015 ad oggi che ha portato il soggetto figurativo a disgregarsi così da diventare pretestuale. L'azione pittorica prestata come strumento narrativo si libera trovando la sua esaltazione nell'ambito della poesia visiva. Il lavoro di Paolo Maggis si situa nel campo della ricerca gestuale/astratta che utilizza la realtà come fonte sorgiva per potersi sviluppare. Proveniente da una accademia realista basata sulla fedeltà alla forma del soggetto, in Maggis si nota sin dagli inizi una necessità espressiva che trascende la correttezza formale, per trasportarla nel territorio dell’espressione astratta che oscilla tra introversione ed estroversione. L’opera é il risultato di una lotta della materia pittorica che si libera dei limiti imposti dal soggetto. La carica fortemente espressiva, autonoma, spesso ai limiti della violenza é indipendente tanto da sottrarre alla realtà le sue sembianze per poi ritrasmetterle

secondo forme nuove. Ogni pennellata, ogni colore gioca un ruolo determinante per la costruzione dell’opera. La comunicazione avviene a livello epidermico prima ancora che concettuale. Il processo costruttivo dell’opera porta spesso il gesto ad un esito crudo che fa dell’energia, tenacia ed intenzione il punto cardine dell’espressione. Nelle opere di Paolo Maggis si legge chiaramente la necessità che ogni gesto compiuto sulla tela sia definitivo, per intenzione e qualità pittorica. Il soggetto della pittura di Maggis é quindi la creazione di una realtà altra che rimetta insieme tutti gli aspetti del sentire umano. Per maggiori informazioni scrivere a: info@rccontemporary.com Infine, se volete, potete provare a prenotare il Rigoletto di G. Verdi al Teatro Regio in scena da mercoledì 6 a domenica 17 Febbraio 2019! Del resto, visto il nuovo allestimento, realizzato in coproduzione con Teatro Massimo di Palermo, Shaanxi Opera House (Xi’an, Cina) e Opéra Royal de Wallonie-Liège, ne varrebbe davvero la pena!

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INCONTRI: Chen Li

di Silvia Giordanino

Incontriamo Chen Li, artista di fama internazionale “dominatrice”di scritture e segni, calligrafa che esplora i microcosmi e i macrocosmi delle parole. Dalle grotte dei primitivi ad oggi non c’è stata tregua per il desiderio dell’uomo di lasciare le sue tracce. Sempre alla ricerca della perfezione, Chen Li ha fatto percorrere alla sua mano chilometri con inchiostro e colori, perché per diventare una dea dei segni, i segni ti devono seguire, questa è la regola di ogni leggenda: può finire la carta o il supporto su cui stai lavorando, ma non la scrittura, memoria e creatività assoluta. Forse la sua formazione più importante è stata in Olanda a Del t, alla Fondazione World Art Del t presso una residenza artistica internazionale dove ha potuto lavorare con molti artisti di varie nazionalità, vedere il loro metodo, apprendere la diversità di tecniche, visioni culturali, cibi, lingue, gusti. E da lì che ha capito che voleva andare nel contemporaneo perché ancora le dava la gioia di esplorare, di cercare strade non percorse da altri. Poter continuare il racconto con parole nuove e non solo ripetendo esperienze di grandi uomini del passato. Voleva raccontare il suo tempo, ma con la scrittura, che, si sa, è antichissima. 22

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Quale è stato l’incontro più importante? Con quale dei tuoi committenti? Tutti gli incontri mi hanno fatta crescere umanamente e professionalmente. Per non posso non ringraziare Luca Guadagnino che mi ha chiamato per scrivere a mano i titoli di testa del suo film “Call me by your name”, premio Oscar per miglior sceneggiatura non originale. Devo molto alla sua sensibilità e professionalità. Hai lavorato anche con i bambini: quanto i bambini sono sensibili al segno? Non esiste bambino che non sia sensibile al “segno”! Un altro incontro importante è stato sicuramente con la dott.ssa Giannetta Ottilia Latis, Nanette, la direttrice dell’Accademia dei bambini alla Fondazione Prada. Neuropediatra, la dott.ssa Latis mi ha invitata a tenere un ciclo di laboratori sul segno e la scrittura perché considerava importante per il bambino e il suo sviluppo imparare a scrivere a mano in un’epoca dove imperano i pc e i tablet, a tracciare segni per imparare a scardinare i muri invisibili che crescendo ci costruiamo. Insieme alla squadra della Fondazione Prada e soprattutto dell’Accademia dei bambini

abbiamo costruito qualcosa di molto importante: un viaggio significativo dal segno alla scrittura, fornendo strumenti, luogo, motivazioni, “pura bellezza” per bambini e genitori. Abbiamo sparso i semi. Ed io ho capito che in vent’anni di lavoro avevo accumulato un’esperienza adeguata al percorso sia sul segno, su cui ho consumato chilometri di carta, che sull’insegnamento ai bambini, vera forza del nostro futuro. Raccontaci del tuo lavoro con gli stilisti: stile ed esagerazione. Come è lavorare con loro? Gli stilisti, che ormai si chiamano designer, sono dei veri e propri manager che hanno una parte creativa molto forte, come nell’arte, che concepisce gli stili e le tendenze e una parte che deve essere attenta al mercato. I designer sono dei veri professionisti che hanno lavorato molto per arrivare dove sono, esattamente come in ogni altro campo. Vedo fashion e arte molto vicini come ambiti: tutte e due sono una creazione dell’intelletto umano, entrambi raccontano il nostro tempo, i designer vogliono raccontare una loro storia, un loro stile, anche imporsi. L’esagerazione fa parte del gioco, in un

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campo creativo come si può porre limite alla creatività. Per gli stilisti ho scritto a mano migliaia di inviti personalizzati per le loro sfilate. La Moda è davvero arte, dunque? Certo!!!Ricordo sfilate che sono performance straordinarie degne della migliore arte contemporanea, con un concept, una squadra di persone che lavorano insieme per pochi minuti di spettacolo. La prima volta, a una sfilata di Emilio Pucci con Peter Dundas mi sono commossa. Perché ho capito davvero cosa vuol dire la moda: la stessa visione che hanno gli artisti, solo che si tratta sempre di cose indossabili. Jeremy Scott ha a fermato di fare arte usando il media della moda. E vedendo il suo lavoro per Moschino viene da dargli ragione. Visionario e dissacrante mantiene l’ingenuità del bambino che gioca con le bambole. Lavorare con loro significa adeguare i ritmi e la visione sul loro termometro. Sono stata fortunata con Peter Dundas perché ha capito perfettamente il mio lavoro e che ero strumento per lui per raccontare la sua sfilata, anche con la scelta dello stile più vicino possibile alla sua collezione, alla sua visione di donna. Ho cercato di scrivere come avrebbe scritto lui se avesse avuto il tempo di scrivere i suoi inviti personalizzati e curarli come cura ogni pezzo della sua collezione. È stato bello essere parte di questa creatività.

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Di questa giostra per adulti che è il mondo della moda. Ormai hai una progettazione ventennale. Che consigli puoi dare ai giovani che vogliono avvicinarsi a questa professione? Studiate tanto! Preparatevi con una buona cultura generale possibilmente cercare di eccellere, perché la scrittura e la calligrafia non sono per tutti. La calligrafia ti sceglie.

Chen Li nasce in Cina nella provincia dello Zhejiang nel 1972. Nel 1998 si laurea al Politecnico di Torino in Tecniche e Arti della stampa con una tesi sulla calligrafia nel graphic design; 110/110. E’ un’artista contemporanea che lavora con il segno e con la parola. Ha studiato calligrafia formale per con maestri calligrafi internazionali dal 1994 al 2005 e incisione calcografica nel 2003 a Urbino e all’Accademia Albertina di Torino. Determinanti per la sua formazione umana e artistica numerose residenze artistiche internazionali in Olanda, Finlandia, Stati Uniti, Germania, Francia, Romania., Italia. Ha esposto in numerose occasioni il suo lavoro sia in Italia (2018 e 2017 Fondazione Prada, 2015 La fabbrica del vapore, Milano; 2010 Triennale Bovisa, Milano, 2015, Immagina arte fiera, Reggio Emilia), sia all’estero, in Francia nel 2016, 2015 e 2014, in Olanda 2009, 2010, 2011; negli Stati Uniti, Boston nel 2009; in Germania nel 2011, 2012, 2013; in Finlandia nel 2010. Chen Li sui social: facebook: @chenli.art.calligraphy ; instagram: chenli_art ....................................................................................................................................................................................................

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La manifestazione si svolge, come sempre, sotto l’Alto Patronage di S.A.S. il Principe Albert II di Monaco e dell’Ambasciata d’Italia.

MONTECARLO FILM FESTIVAL: EMIR KUSTURICA presidente della 16a edizione

Photo Credito foto: Milos Cvetkovic

La 16^ edizione del Monte-Carlo Film Festival de la de la Comédie, in programma dal 4 al 9 marzo 2019 presso il Grimaldi Forum di Monaco ha già il suo presidente di giuria: si tratta del pluripremiato ed eclettico regista, sceneggiatore, attore e musicista Emir Kusturica. Ad annunciarlo è stato colui che, oltre ad averlo invitato, è all'origine di questa kermesse cinematografica interamente dedicata alla commedia, Ezio Greggio, che ha dichiarato: “Dopo il successo della 15.a edizione con la Giuria presieduta da Claude Lelouch anche quast’anno avremo ancora un presidente di giuria di fama mondiale dopo gli straordinari nomi delle precedenti edizioni come Ettore Scola, John Landis , Mario Monicelli, Lina Wertmuller, Vittorio Storaro, Michael Radford, Gabriele Muccino. L’arrivo di Emir Kusturica avvalora il prestigio del nostro festival. E’ per noi un onore avere un cineasta come Kusturica, maestro indiscusso di cinema colorato, musicale, surreale capace di mescolare sapientemente la commedia con la farsa e il dramma, di far ridere e piangere nello stesso tempo.” 26

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FONDATION PRINCE PIERRE DE MONACO Saison de conférences 2019

Yves Saint Laurent – Une passion marocaine

par Björn Dahlström, Directeur du Musée Yves Saint Laurent à Marrakech

Lundi 4 février – 18h30 - Théâtre des Variétés Entrée libre 1 bd Albert 1er- Monaco Réservation conseillée • www.fondationprincepierre.mc • sur place : 1h avant la conférence Renseignements : (+377) 98 98 85 15

« Au Maroc, j’ai compris que mon propre chromatisme était celui des zelliges, des zouacs, des djellabas et des caftans. Les audaces qui sont depuis les miennes, je les dois à ce pays, à la violence des accords, à l’insolence des mélanges, à l’ardeur des inventions. Cette culture est devenue la mienne, mais je ne me suis pas contenté de l’importer, je l’ai annexée, transformée,adaptée » Yves Saint Laurent (1983) .....................................................................................................................................................................................................

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13ème MONACO BOXING CHALLENGE: l'appuntamento è per il 1° febbraio

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OBBIETTIVO ZERO RIFIUTI: domenica 3 febbraio rendez-vous allo Stars'N'Bars di Monaco

Riceviamo e diffondiamo volentieri questa comunicazione, indirizzata a tutti coloro che vogliono provare a mettere alla prova le proprie competenze in merito al quotidiano rispetto ambientale che ci compete... Le dimanche 3 février, Stars’n’Bars organisera une après-midi sur le thème : Zéro Déchet. Cette opération aura pour but de se questionner sur les conséquences de notre mode de vie au quotidien et sur la surconsommation, tout en apprenant à réduire son impact sur l’environnement. Cet événement EcoHub, se tiendra au Stardeck (Stars’n’Bars) de 13h00 à 17h00. C’est un évènement gratuit, sans inscription qui convient à tous les âges. + informations : https:// www.facebook.com/events/ 543575082791312/

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AAA Ricerchiamo agenti commerciali con pluriennale esperienza nel settore dell'editoria, per la vendita d'inserzioni pubblicitarie. La rivista digitale di riferimento è un settimanale dedicato al lifestyle, cultura e società, con articoli multimediali realizzati con particolare attenzione all'attualità del Principato di Monaco ed eventi della Costa Azzurra, personaggi eccellenti, prodotti del 'Made in Italy'. Idealmente, il candidato è un professionista plurimandatario, già in possesso di un portafoglio clienti selezionati per serietà ed affidabilità. Offriamo l'esclusiva della testata ed alte provvigioni. E' richiesta la conoscenza della lingua francese. Per informazioni: info@qe-magazine.com.

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HEBDO-AGENDA DE MONACO

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Musée océanographique de Monaco : "Monaco & l’Océan, de l’exploration à la protection" nouvel espace immersif et interactif dédié à l’engagement des Princes de Monaco en faveur de la protection du monde marin. Renseignements : +377 93 15 36 00 Musée océanographique de Monaco : Exposition photos en Salle de Conférences « Mission Malpelo – Explorations de Monaco". Renseignements : +377 93 15 36 00 Jusqu'au vendredi 15 mars, Collection de Voitures de S.A.S. le Prince de Monaco : Exposition unique de Ferrari (automobiles de compétition et de sport). Renseignements : +377 92 05 28 56 Jusqu'au dimanche 3 mars, Port de Monaco : Patinoire à ciel ouvert. Renseignements : +377 93 30 64 83 Jusqu'au samedi 2 février, 3e Rallye Monte-Carlo Classique. Renseignements : +377 93 15 26 00 Jusqu'au mercredi 6 février, 22e Rallye Monte-Carlo Historique. Renseignements : +377 93 15 26 00 Vendredi 1er, samedi 2 à 20h30 et dimanche 3 février à 16h30, Théâtre des Muses : Théâtre classique "Le misanthrope" de Molière. Renseignements : +377 97 98 10 93 Vendredi 1er février à 19h30, Espace Léo Ferré : 13e Monaco Boxing Challenge organisé par la Fédération Monégasque de Boxe. Renseignements : 00 33 (0)6 43 91 00 25 Vendredi 1er février à 21h, Casino du Café de Paris : Soirée Winter Chic. Renseignements : +377 98 06 77 77 Samedi 2 et dimanche 3 février, Espace Fontvieille : "New Generation" 8e compétition pour de jeunes artistes présentée par le Festival International du Cirque de Monte-Carlo. Renseignements : +377 92 05 23 45 Samedi 2 février, Stade Louis II : 20h Championnat de France de Football de Ligue 1 : Monaco - Toulouse. Renseignements : +377 92 05 74 73 Samedi 2 février à 14h30, Musée d’Anthropologie préhistorique : Conférence-démonstration, "Tailleur de silex, le plus vieux métier au monde" par Cyril Dumas, Conservateur du Musée Yves Brayer (Baux de Provence, organisée par l’Association monégasque de Préhistoire. Sur réservation : +377 98 98 80 06 ou map@gouv.mc Samedi 2 février à 20h30, Théâtre des Variétés : "Maman pète les plombs" de Marie Laroche-Fermis par JCB Art Compagnie. Renseignements et réservations (à compter du 28 janvier) : 00 33 (0)6 80 55 00 27 Dimanche 3 février, de 8h à 12h, Patinoire - Stade Nautique Rainier III : Voitures radio guidées électriques / modélisme. Renseignements : +377 93 15 06 09 Dimanche 3 février à 18h, Auditorium Rainier III : Série Grande Saison : concert par l'Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo sous la direction de Kazuki Yamada avec Jean-Yves Thibaudet, piano. Au programme : Claude Debussy, Edvard Grieg et Igor Stravinsky. En prélude au concert, présentation des œuvres à 17h par André Peyrègne. Renseignements : +377 98 06 28 28 Lundi 4 février à 13h, Médiathèque de Monaco – Bibliothèque Louis Notari : E-formation sur le nouveau site internet de la Médiathèque de Monaco. Renseignements : +377 93 15 29 40 Lundi 4 février à 18h30, Théâtre des Variétés : Conférence sur le thème "Yves Saint Laurent : une passion marocaine" par Björn Dahlström, organisée par la Fondation Prince Pierre. Renseignements : +377 98 98 85 15 Lundi 4 février à 18h30, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Louis Notari : Cours de photographie animé par Adrien Rebaudo. Renseignements : +377 93 15 29 40 Mardi 5 février à 12h15, Médiathèque de Monaco - Sonothèque José Notari : Picnic Music - Joseph Arthur & the New Professionals, Live at the Sellersville Theater 2013, sur grand écran. Renseignements : +377 93 30 64 48 Mardi 5 février à 20h, Théâtre des Variétés : Tout l'Art du Cinéma - projection du film "Wanda" de Barbara Loden, organisée par l'Institut audiovisuel de Monaco. Renseignements : +377 97 98 43 26 Mercredi 6 février de 14h à 15h, Bibliothèque Princesse Caroline : Contes africains – animation pour enfants à partir de 4 ans. Renseignements : +377 93 15 22 72 Mercredi 6 février à 19h, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Louis Notari : Ciné-club "Vers le Sud" de Laurent Cantet, présenté par Jean-Christophe Gay. Renseignements : +377 93 15 29 40 Du jeudi 7 au dimanche 10 février, Baie de Monaco : Voile (Monotypie) - 35e Primo Cup - Trophée Crédit Suisse, organisée par le Yacht Club de Monaco. Renseignements : +377 93 10 63 00 Jeudi 7 février, de 19h à 21h, Théâtre des Variétés : Conférence sur le thème "Quel sera le genre humain ? " par Mylène Botbol-Baum, philosophe et Sabine Prokhoris, philosophe et psychanalyste, organisée par Les Rencontres Philosophiques de Monaco. Renseignements : +377 99 99 44 55 .....................................................................................................................................................................................................




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