Progetto Periferico

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progetto

www.amigdalaperiferico.wordpress.org

PERIFERICO


Amigdala è un’associazione fondata a Modena nel 2005 che opera nell’ambito delle arti contemporanee e performative. Obiettivo dell’associazione è una progettazione culturale e artistica che si sviluppa in stretta connessione con il tessuto urbano attraverso la costruzione di relazioni trasversali e ampie con Istituzioni, altre associazioni e imprese, e con i diversi settori dell’Amministrazione Comunale, con un’attenzione particolare per le fasce giovanili di pubblico. Amigdala si occupa di rigenerazione urbana dal 2009 attraverso un’intensa attività di studio, ricerca e ideazione attorno ad alcuni edifici della città. Dal 2008 Amigdala cura il festival Periferico, che si svolge ogni anno presso una diversa sede. Nel corso delle sue sei edizioni, il festival si è realizzato in spazi di lavoro (industriali, artigianali e agricoli), spazi urbani, archivi di deposito, musei, edifici pubblici in disuso, attraverso la realizzazione di proposte artistiche site-specific in grado di re-interpretare ogni luogo e le sue specificità. Un’attenzione e una cura rinnovate vengono destinate affinché le attività di Amigdala, pur nella loro natura nomade ed esploratrice, non siano eventi isolati ma si radichino nei luoghi attraversati grazie al coinvolgimento dei cittadini e alla valorizzazione delle loro competenze e storie.


AMIGDALA

Federica Rocchi

è composta da un gruppo multidisciplinare di giovani professionisti negli ambiti del teatro contemporaneo, della danza, della musica, delle arti visive, della rigerenzazione urbana e innovazione sociale. Federica Rocchi è curatrice in ambito teatrale. A partire dal 1999 ha seguito un lungo apprendistato come attrice, e in seguito come cantante, con Luisa Pasello, Mamadou Doiume, Tanino De Rosa, Imke McCurtie, Elisa Benassi, Chiara Guidi e con la compagnia teatrale Laminarie di Bologna. E’ stata attrice negli spettacoli di Chiara Guidi/Societas Raffaello Sanzio dal 2009 al 2011, seguendo la compagnia nelle tournée italiane e internazionali. Dal 2005 cura i progetti teatrali della compagnia bolognese Laminarie e del teatro DOM La cupola del Pilastro, spazio che nell’arco dei suoi primi cinque anni è diventato un punto cruciale per la cultura nella città di Bologna, arrivando a vincere un Premio Ubu nel 2012. Con Laminarie ha svolto attività di attrice e curatrice in Italia nei principali festival e rassegne di teatro e all’estero in Giappone, in America e in Europa. E’ stata delegata per Laminarie al Trans Europe Halles, un network di 150 centri culturali europei che si ritrova ogni sei mesi in un meeting ospite in uno dei centri. Cura la rivista “Ampio Raggio – esperienze d’arte e di politica” pubblicata da Laminarie Editrice. Nel 2005 ha fondato l’associazione Amigdala a Modena, della quale è presidente. Ha realizzato in qualità di regista e drammaturga cinque spettacoli, di cui due dedicati all’infanzia, che hanno circuitato in festival e rassegne nazionali. Dal 2009 si occupa di rigenerazione urbana e processi partecipativi a Modena attraverso un intenso lavoro di relazione con architetti, urbanisti e project manager, lavoro che l’ha portata a far parte della giuria del bando di concorso internazionale per il recupero delle Ex Fonderie di Modena. Dal 2008 dirige a Modena il progetto Periferico, focalizzato sulla ricerca e valorizzazione di spazi non teatrali e inusuali attraverso interventi site specific che coniugano la drammaturgia teatrale con altri linguaggi artistici contemporanei. Gabriele Dalla Barba

Gabriele Dalla Barba è drammaturgo, organizzatore di eventi, coach individuale a orientamento psicanalitico, autore di installazioni che cercano di reintegrare la scrittura creativa nelle forme d’arte contemporanee. Nel 2004 inizia una formazione psicanalitica presso la scuola di psicoanalisi lacaniana di Padova diretta da Ettore Perrella, portando avanti un percorso di ricerca che indaga i rapporti tra arte e cura, letteratura e teoria della clinica. Dal 2002 al 2015 collabora come drammaturgo e scrittore a 14 opere artistiche che spaziano dal teatro alla danza e alle installazioni artistiche. Dal 2007 al 2011 lavora come supporto al coordinamento logistico del Festival della filosofia di Modena, nel 2010 con il patrocinio del comune di Modena organizza e progetta un festival di due giorni dal nome L’altra comunità, dove sono invitati artisti, performer e intellettuali di spicco del mondo accademico italiano. Attualmente collabora con il centro di psicoanalisi critica di Firenze, la pratica freudiana di Milano, coordina le attività artistiche e culturali dell’Accademia per la Formazione di Padova (scuola di formazione psicanalitica), collabora come consulente per la progettazione con l’associazione Dancewoods di Modena, e partecipa alla costruzione del festival Periferico in qualità di co-curatore e supporto logistico-organizzativo.


Meike Clarelli

Sara Garagnani

Meike Clarelli è musicista, cantante, insegnante e ricercatrice vocale. Ha un’esperienza in ambito sociale come operatrice presso il Centro contro la violenza alle Donne di Modena, con cui collabora da sette anni. Ha inizialmente partecipato alle attività di Amigdala come artista, per poi entrare a fare parte dello staff organizzativo stabilmente nel 2010. È co-curatrice del festival Periferico. Ha maturato competenze sia in campo artistico attraverso i progetti fondati (principalmente il gruppo musicale La Metralli e il coro di donne migranti Le chemin des femmes), che formativo (ha inventato un metodo di insegnamento del canto chiamato Canto Sensibile). A queste si affiancano le competenze di tipo organizzativo, cresciute attraverso la gestione dei progetti citati e dell’esperienza parallela con Amigdala.

Sara Garagnani è art director e illustratrice, con esperienza in agenzia di comunicazione integrata di 10 anni. Ha una formazione di tipo economico conseguita a Bologna e una specializzazione post laurea in advertising e brand strategy conseguita in UK. In ambito di comunicazione si è interfacciata con clienti nazionali ed internazionali, sviluppando campagne integrate sui media tradizionali e non, dalla fase di creazione del concept agli esecutivi/produzione. In ambito culturale ha collaborato alla creazione, crescita e promozione del festival Peraspera Drammaturgie Possibili e da due anni è entrata nello staff organizzativo di Amigdala e Periferico per la produzione di installazioni e performance e l’organizzazione del festival. Le principali skill che mette in campo sono in ambito comunicazione, marketing, organizzazione.

Volontari, amici, partecipanti


Laura Gibertini è danzatrice, coreografa e insegnante di danza. Da oltre vent’anni prosegue una ricerca personale nell’ambito della danza contemporanea e del teatro-danza. Studia in particolare con Claudia Balboni, Anna Russo e Claude Coldy. Frequenta molti seminari della compagnia Sosta Palmizi dal 1997 al 2000 per poi avvicinarsi con regolarità al Balletto Civile con Michela Lucenti. Dal 2008 segue in Belgio i danzatori di Ultima Vez e Nina Dipla, allieva e danzatrice di Pina Bausch. E’ autrice di diverse coreografie e creazioni in collaborazione con diverse associazioni teatrali e culturali, nonché scuole di danza di Modena e provincia. Attualmente insegna danza contemporanea e danza educativa ai bambini. Nel 2013 va in scena con “Io, Virginie”, assolo di teatro-danza di cui è ideatrice e coreografa al Teatro delle Passioni di Modena nella stagione teatrale di Emilia Romagna Teatri. Nel 2014 realizza un laboratorio coreografico di ricerca “Che io sia qui è un fatto” presentato alle Ex-Poste di Modena nell’ambito del festival di Periferico (maggio 2014). E’ membro dell’Associazione Amigdala e collabora alla realizzazione e ideazione del festival Periferico. Laura Gibertini Davide Cristiani

Davide Cristiani è tecnico e ingegnere del suono presso lo studio di registrazione Bombanella Soundscapes da lui costruito e fondato nel 2005. In questo breve tempo lo studio ha saputo ritagliarsi uno spazio di evidenza e di eccellenza all’interno del circuito della produzione sonora professionale italiana. Bombanella Soundscapes non è soltanto uno studio di registrazione, ma un luogo speciale in cui elaborare, confrontare e mettere a fuoco strategie, idee e punti di vista relativi alla ideazione di progetti sonori e musicali. A partire dalla filosofia costruttiva dello studio, qui si ricerca la messa a fuoco di un modello di approccio al suono libero da compromessi e da mediazioni imposte dal mercato e dalle mode. La ricerca rigorosa si coniuga con l’attenzione ai dettagli dei processi produttivi e dei materiali utilizzati. Con una serie di collaborazione avviate con studiosi, filosofi del suono, artisti e performers, la realtà produttiva di Bombanella Soundscapes puo’ essere considerata una sorta di laboratorio permanente per l’educazione e la creazione sonora. Tra le collaborazioni qui segnaliamo quelle con Max Micelli, ing. di Audiosophia. Davide Cristiani svolge anche attività di service audio e live recording, ha curato i suoni di alcune band italiane durante i loro tour in italia ed all’estero; collabora da anni con con la rassegna Artinscena Festival ed il prestigioso Festival Renata Tebaldi di Torrechiara (PR).


PROGETTO PERIFERICO Periferico si realizza ogni anno presso una diversa sede e si caratterizza per il fatto di svolgersi in luoghi urbani non-teatrali e insoliti della città, in aree degradate o in spazi pubblici poco valorizzati del territorio urbano, in dialogo e in accordo con le istituzioni pubbliche e con i privati, a seconda dello spazio individuato. Ogni anno, Amigdala cerca spazi nuovi, inusuali e sorprendenti con un lungo lavoro di ricerca sul territorio, attraverso incontri, visite, sopralluoghi, spesso coinvolgendo anche architetti, urbanisti e altri esperti della città. Periferico è quindi nomade: ogni anno muta e si modifica in base alle partenerships che Amigdala costruisce sul territorio. Negli anni abbiamo potuto costatare il grande interesse che il pubblico nutre per questa modalità di lavoro, che consente ai cittadini di entrare in luoghi dove normalmente è proibito o molto limitato l’accesso, nonché di frequentare spazi “dimenticati” da un punto di vista nuovo e inatteso Amigdala si fa carico delle attività necessarie per rendere il luogo abitabile, sia per gli artisti che per il pubblico, senza tuttavia mai volerlo snaturare: dalle pulizie al riallestimento dello spazio, grazie al lavoro dei soci e all’entusiasmo delle numerose persone coinvolte via via negli anni. Periferico attiva un programma che ogni volta coinvolge artisti di teatro, danza, musica, disegno, fotografia e attività ibride nate in loco mescolate in una idea contemporanea di programmazione il cui esito è impregnato e imprescindibile dallo spazio specifico in cui accade. Le attività hanno previsto in molti casi la diretta partecipazione del pubblico alla realizzazione dell’evento stesso, creando momenti di socializzazione, nonché il coinvolgimento di lavoratori, ex-lavoratori, operatori a diversi livelli, vicini, passanti.

Questa modalità di lavoro consente lo sviluppo di molteplici relazioni trasversali che l’associazione Amigdala costruisce di volta in volta con enti privati (aziende private, artigiani, gallerie d’arte, imprese creative etc), enti pubblici (archivi, biblioteche, università etc). La principale conseguenza di questa operazione è un ampliamento del pubblico verso settori normalmente non interessati al teatro, oltre alla realizzazione di iniziative (spesso all’aperto) in zone periferiche e talvolta degradate della città.


OBIETTIVI rigenarazione urbana; riusi temporanei; sviluppo di processi di partecipazione e cura della cosa pubblica; avvicinamento dei cittadini e riappropriazione dei luoghi della città valorizzazione di spazi pubblici o privati e attivazione di processi immaginativi utili a ripensare le funzioni di un luogo, il suo ruolo nel tessuto urbano, la sua storia. valorizzazione di relazioni trasversali e di esperienze d’eccellenza del territorio (aziende di successo che decidono di investire in un’iniziativa culturale, musei che si aprono a modalità di fruizione nuova, artigiani i cui prodotti “made in Italy” vengono esportati in prestigiose sedi mondiali etc) ampliamento dei pubblici delle arti contemporanee: ridefinizione delle modalità con cui è possibile assistere a un’iniziativa artistica e culturale; partecipazione a un’esperienza comune che il pubblico compie; valorizzazione delle proprie competenze e passioni attraverso la partecipazione diretta

DRAMMATURGIA DEGLI SPAZI I diversi spazi utilizzati nel corso delle sette edizioni di Periferico sono stati scelti attraverso un lungo lavoro di analisi della città e di relazione con urbanisti, architetti, antropologi, amministratori pubblici. Di fatto ogni luogo, lungi dal rappresentare semplicemente una “location” di spettacoli, fonda ogni anno una diversa declinazione del progetto, dal punto di vista organizzativo ma anche di contenuto, e ri-orienta completamente la drammaturgia del festival.


METODOLOGIA DI LAVORO 1. STUDIARE

Tra giugno e novembre si realizzano colloqui con diversi settori dell’amministrazione pubblica, incontri con urbanisti e architetti, con associazioni e gruppi che lavorano su diversi spazi, direttori di aziende o musei. Si svolgono sopralluoghi e ricerche su aree o spazi della città per definire lo spazio oggetto di lavoro per l’anno seguente.

2. MAPPARE

Tra novembre e gennaio si dedicano alcune settimane all’analisi dello spazio scelto, alle caratteristiche architettoniche del contesto e dello spazio, ai punti di forza e alle criticità nonchè alle autorizzazioni da richiedere, alle modalità di lavoro richiesto dalle specificità del luogo etc... Lo spazio viene inoltre mappato e la sua geografia viene disegnata su carta, attraverso la collocazione delle diverse attività nel suo perimetro

3. ARCHITETTARE

Sulla base del luogo scelto l’equipe di lavoro definisce collegialmente la drammaturgia del festival, i nuclei tematici attorno a cui chiedere l’intervento degli artisti ospiti e le modalità attraverso le quali si sviluppa l’esperienza dello spettatore. Gli artisti vengono invitati a pensare interventi realizzati appositamente per il luogo e in consonanza con le tematiche individuate, interagendo con limiti e potenzialità dello spazio. Il lavoro finale si costituisce in una drammaturgia collettiva che vede la direzione e il coordinamento di Amigdala.

4. CURARE

La realizzazione del festival prevede il coinvolgimento attivo di fasce di pubblico, cittadini, residenti dell’area, ex lavoratori che ruotavano attorno allo spazio protagonista del festival e così via. Il loro coinvolgimento può portare alla realizzazione di interviste, installazioni, spettacoli i cui protagonisti non sono attori o professionisti ma appunto persone che sono affettivamente legate agli spazi in cui si svolge il festival, e che ne hanno avuto o ne hanno ancora un’esperienza diretta. Tale esperienza, insieme con le competenze e le passioni che la accompagnano, diventano parte integrante della proposta artistica.

5. FARE Residenze creative, allestimenti, prove, comunicazione, apertura al pubblico, imprevisti, valutazione dei risultati.


VII EDIZIONE 2015

PERIFERICO 2015 SI SVOLGE NEL COMPLESSO RESIDENZIALE R-NORD. QUI PORTA GLI ARTISTI A INTERPRETARE IL CONCETTO DI RISIEDERE, IN UN’INDAGINE SUL CONTATTO TRA ABITARE E CULTURA, TRA PUBBLICO E PRIVATO, TRA STARE E TRANSITARE, TRA ESTETICA E BELLEZZA.


DIMORE Per la sua settima edizione, dal 21 al 24 maggio 2015, Periferico abita gli spazi di una città nella città, convertendoli temporaneamente in luoghi di produzione artistica e culturale: il complesso residenziale R-Nord. Si tratta di un luogo abitato, denso. E’ uno spazio grande, imponente. E’ cemento e rigore, ripetizione e diversità. E’ vivo. L’intento di questa edizione del festival è quello di riflettere sul tema dell’abitare, aprendo un dialogo con le arti contemporanee e cercando di contribuire attivamente al processo di ri-orientamento delle mappature della città e del significato dei confini.

ABBIAMO SCELTO LA MODALITÀ DELLA RESIDENZA: SETTE ARTISTI TRASCORRERANNO UN TEMPO, VARIABILE PER CIASCUNO, NEGLI SPAZI DI R-NORD PER REALIZZARE UN’OPERA UNICA, IN UN RAPPORTO ORGANICO E VISCERALE CON IL CONTESTO. Casa, intimità, confine, ma anche luogo a partire dal quale possiamo pensare a ciò che esiste fuori, in una continuità che ci lega al resto. Da questo valore complesso e quasi contraddittorio dell’abitare, nasce la necessità di interrogare la dimora. E di farlo con il linguaggio dell’arte, che per esistere deve per forza nutrirsi di un altrove.

GLI ARTISTI SONO STATI CHIAMATI AD ENTRARE IN QUESTO LUOGO SENZA SCARPE, A VIVERLO PER GIORNI INTERI E A DARE CORPO ALLA PROPRIA PRODUZIONE ARTISTICA NELLE PARETI DI UN TEMPO PRECISO: PER QUATTRO GIORNI ALLO SCADERE DELLE 17 E PER QUATTRO ORE, I LUOGHI DI RESIDENZA TEMPORANEA DIVENTERANNO PERMEABILI A PICCOLI GRUPPI VISITATORI. Accanto agli artisti in residenza, abbiamo l’onore di ospitare Nina Dipla e Vincent Courtois, una danzatrice e un musicista di grande valore che hanno deciso di accettare la sfida di presentare nel contesto di Periferico a R-Nord le loro nuove produzioni. Infine, avranno luogo anche degli incontri con tre pensatori, a cui abbiamo chiesto un intervento sul senso del nostro abitare, rilanciando il potere oggi un po’ sbiadito che le parole hanno, diffondendosi nell’aria, di modificare i confini.

IL PUBBLICO PUÒ QUINDI VISITARE LA DIMORA TEMPORANEA DI DANZATRICI, MUSICISTI, PENSATORI, REGISTI MESCOLANDOSI AGLI STIMOLI E LE REAZIONI DI CHI VIVE ABITUALMENTE IN QUEL LUOGO, A QUELLI DEL PUBBLICO, DEI VICINI, DEI PASSANTI, DELL’ARTISTA STESSO, IN UNA NUOVA RELAZIONE: APERTA, ESPOSTA, POSSIBILE.


R-NORD


Sopralluoghi


Pulizie


MAPPATURA DELLO SPAZIO


PROGRAMMA

GIOVEDÌ 21 MAGGIO

SABATO 23 MAGGIO

ore 17 (1) AMIGDALA E TIZIANO POPOLI, Squillo di trombe – Fanfara per quattro trombe rivolte verso i punti cardinali ore 17 – 20.30 (2) DAVIDE FASULO, Composizione per pianoforte e attrezzi da lavoro [Residenza – musica] – Ex Ferramenta ore 17 – 20.30 (3) GIOVANNI BORTOLANI, Io sono STATO qui [Residenza – fotografia] – spazio “RGB” ore 17 – 20.30 (4) TIZIANO POPOLI e DAVIDE CRISTIANI, Neo Grotte [Residenza – suono] – app.ti Canaletto 6° piano [accesso a gruppi con prenotazione] ore 17 – 20.30 (5) AMIGDALA, Tracce per una teoria del colore [Residenza – poesia] – app. Canaletto 6° piano [accesso a gruppi con prenotazione] ore 17-19.30 MARTINA BOSI, Then you’ll spread your wings [Residenza – danza] – spazi vari ore 20 (6) MARTINA BOSI, Then you’ll spread your wings [Residenza – danza] – Terrazza 2° piano [accesso a gruppi con prenotazione] ore 19 – 20.30 (7) COMPAGNIA XE, Dance Rooms [Residenza – danza] – app.to Attiraglio 6° piano ore 21 (8) FLAVIANO CELASCHI – professore ordinario di Disegno Industriale [Incontro pubblico] – sala ForModena

ore 17 (1) AMIGDALA E TIZIANO POPOLI, Squillo di trombe – Fanfara ore 16 (10) FRANCO FARINELLI – geografo [Incontro pubblico] – Museolaboratorio Quale Percussione? a seguire visita al Museolaboratorio a cura di Luciano Bosi ore 17 – 20.30 (2) DAVIDE FASULO, Composizione per pianoforte e attrezzi da lavoro [Residenza – musica] – Ex Ferramenta ore 17 – 20.30 (3) GIOVANNI BORTOLANI, Io sono STATO qui [Residenza – fotografia] – spazio “RGB” ore 17 – 20.30 (4) TIZIANO POPOLI e DAVIDE CRISTIANI, Neo Grotte [Residenza – suono] – app.ti Canaletto 6° piano [accesso a gruppi con pren.] ore 17 – 20.30 (5) AMIGDALA, Tracce per una teoria del colore [Residenza – poesia] – app. Canaletto 6° piano [accesso a gruppi con pren.] oore 17-19.30 MARTINA BOSI, Then you’ll spread your wings [Residenza – danza] – spazi vari ore 20 (6) MARTINA BOSI, Then you’ll spread your wings [Residenza – danza] – Terrazza 2° piano [accesso a gruppi con prenotazione] ore 19.30-20.30 (9) STEFANO VERCELLI, La mia nascita è quando dico un tu [Residenza – teatro] – app.to Canaletto 5° piano [accesso a gruppi con pren.] ore 17-21 (11) NINA DIPLA, Va [Danza] – Terrazza 11° piano Attiraglio [accesso a gruppi con prenotazione] a seguire Nina Dipla incontra il pubblico, presso Centro Giovani Happen

VENERDÌ 22 MAGGIO ore 17 (1) AMIGDALA E TIZIANO POPOLI, Squillo di trombe – Fanfara per quattro trombe rivolte verso i punti cardinali ore 17 – 20.30 (2) DAVIDE FASULO, Composizione per pianoforte e attrezzi da lavoro [Residenza – musica] – Ex Ferramenta ore 17 – 20.30 (3) GIOVANNI BORTOLANI, Io sono STATO qui [Residenza – fotografia] – spazio “RGB” ore 17 – 20.30 (4) TIZIANO POPOLI e DAVIDE CRISTIANI, Neo Grotte [Residenza – suono] – app.ti Canaletto 6° piano [accesso a gruppi con prenotazione] ore 17 – 20.30 (5) AMIGDALA, Tracce per una teoria del colore [Residenza – poesia] – app. Canaletto 6° piano [accesso a gruppi con prenotazione] ore 17-19.30 MARTINA BOSI, Then you’ll spread your wings [Residenza – danza] – spazi vari ore 20 (6) MARTINA BOSI, Then you’ll spread your wings [Residenza – danza] – Terrazza 2° piano [accesso a gruppi con prenotazione] ore 19.30-20.30 (9) STEFANO VERCELLI, La mia nascita è quando dico un tu [Residenza – teatro] – app.to Canaletto 5° piano [accesso a gruppi con prenotazione] ore 19 – 20.30 (7) COMPAGNIA XE, Dance Rooms [Residenza – danza] – app.to Attiraglio 6° piano

DOMENICA 24 MAGGIO ore 17 (1) AMIGDALA E TIZIANO POPOLI, Squillo di trombe – Fanfara ore 15.30 (12) PAOLO MOTTANA – filosofo [Incontro pubblico] – Centro La Fenice - a seguire Ritmi Urbani, performance di danza a cura di Centro La Fenice ore 17 – 20.30 (2) DAVIDE FASULO, Composizione per pianoforte e attrezzi da lavoro [Residenza – musica] – Ex Ferramenta ore 17 – 20.30 (3) GIOVANNI BORTOLANI, Io sono STATO qui [Residenza – fotografia] – spazio “RGB” ore 17 – 20.30 (4) TIZIANO POPOLI e DAVIDE CRISTIANI, Neo Grotte [Residenza – suono] – app.ti Canaletto 6° piano [accesso a gruppi con pren.] ore 17 – 20.30 (5) AMIGDALA, Tracce per una teoria del colore [Residenza – poesia] – app. Canaletto 6° piano [accesso a gruppi con pren.] ore 19.30-20.30 (9) STEFANO VERCELLI, La mia nascita è quando dico un tu [Residenza – teatro] – app.to Canaletto 5° piano [accesso a gruppi con pren.] ore 19.30 (13) VINCENT COURTOIS, West [Concerto] – Terrazza 2° piano ore 21.30 (14) ZAZOUS QUINTET [Festa finale] – Centro Giovani Happen


AMIGDALA E TIZIANO POPOLI Squillo di trombe

Fanfara per quattro trombe rivolte verso i punti cardinali

Suono rivolto alla città, voce che rimbalza sulle facciate dei palazzi e si propaga lontano fino a confondersi con il traffico cittadino. La nostra Fanfara annuncia, segnala, sottolinea e scandisce i ritmi di Periferico a R-Nord.

VINCENT CURTOIS, West [Concerto] > Terrazza 2° piano

Abbandonando per un poco il piacere dell’interazione e dello scambio, Vincent Curtois si esibisce in un esercizio spesso periglioso: quello dell’autoritratto in un album solista. Con West, Vincent Curtois dimostra un eccezionale armonia con il suo strumento, inventando un potente e ibrido strumento dal respiro profondo e caldo. Questo programma si addentra nei temi preferiti dal violoncellista: un’ampia e accentuata ricerca della grana del suono, il gusto per l’incertezza e il silenzio, l’equilibrio preciso tra spazio e suono, l’aspirazione ad allungare il tempo. Ogni assolo, come ogni vita che abita questo grande condominio, ci racconta una storia.


DAVIDE FASULO e MARCO “TAK” PASQUALI, Composizione per pianoforte e attrezzi da lavoro [Residenza - musica]

> Ex ferramenta

Il musicista Davide Fasulo e il fabbro Marco Pasquali co-abiteranno nello spazio vuoto di una Ex Ferramenta che si affaccia nella galleria a piano terra di R-Nord. Un lavoratore intento a svolgere lavori da elettricista, fabbro e idraulico. I suoni prodotti dalle sue azioni sono campionati e vivisezionati in tempo reale per un’indagine sulle frequenze e i ritmi in essi nascosti. Un pianoforte a coda è disposto al centro dell’officina per sviluppare composizioni istantanee in stretta simbiosi con le trame sonore tessute dai campioni. Il pubblico, i passanti, i curiosi sono invitati a entrare, a sedersi, a restare qualche minuto o un’ora. I due lavoratori non smetteranno prima di aver finito la loro opera.

STEFANO VERCELLI, La mia nascita è quando dico un tu* [Residenza - teatro] > Appartamenti 6° piano

Tre stanze abbandonate, già vissute da molti altri. Nella 506, un uomo, l’ultimo abitante, accoglierà l’ospite al quale, attraverso un gioco di carte, farà costruire una sua storia. Nella 505, gli ospiti, seduti uno di fronte all’altro, vicini, si guardano. Non si parla, si ascolta cosa succede in noi. Nella 504 c’è una frase scritta sul muro a cui rispondere prima di andarsene. [*Aldo Capitini]


NINA DIPLA, Va [Danza]

> Terrazza 10° piano

"Danza nel mezzo del combattimento, danza nel tuo sangue, danza quando sei completamente libero." [Rumi poeta Suffi] Queste due poesie sono il punto di partenza. Questo assolo è un tentativo di trovare, attraverso il linguaggio e le parole, il luogo da cui proveniamo tutti, ma dal quale sembra che tutti siamo emigrati da lungo tempo. Una città nella quale non si può tornare se non abbandonandosi ed essere lì, presenti nel profondo di sé stessi. Una presenza come una danza al di là di ogni battaglia per raggiungere pacificamente lo stare insieme/ la convivenza. La nuova creazione 2015 di Nina Dipla viene presentata all’ora del tramonto in un contesto eccezionale, la terrazza all’ultimo piano di R-Nord, per pochissimi spettatori alla volta.


MARTINA BOSI, Then you’ll spread your wings > Appartamento 8° piano

[Residenza - danza]

Una residenza “nomade”, a contatto con i luoghi diversi e insospettati di un edificio enorme e cangiante, che serve tempo per esplorare. Una residenza che si prende il lusso di non decidere aprioristicamente uno spazio delimitato in cui operare. La danzatrice Martina Bosi dedicherà il tempo della sua dimora a R-Nord allo sviluppo di un processo aperto, oggettivamente incompiuto. Un tempo in cui sia possibile accettare le oscillazioni della forma, il suo continuo cambiamento in base al luogo, al momento, alla presenza di chi lo popola. Una presenza quindi che ogni giorno modificherà i tempi e i modi del suo “stare” nello spazio, con la fiducia di attraversare i luoghi ed esserne attraversata, alla ricerca di uno scambio continuo e vitale. Un solo appuntamento fisso: ogni giorno alle 20, sulla terrazza del primo piano, il lavoro della giornata si addensa infine in una dimora, seppur temporanea e aerea, dove il pubblico è invitato ad osservare l’accaduto.

COMPAGNIA XE, Room Dances [Residenza - danza] > Appartamento 6° piano

Danze per stanze vuote dove affiorano solitudini, ricerca di contatto, ricordi e improvvise apparizioni. Dall’onirico al quotidiano, nell’intimità di gesti che si concedono con leggerezza alla stretta vicinanza del pubblico.


AMIGDALA Tracce per una teoria del colore [Residenza - poesia] > Appartamento 6° piano

Un’installazione interattiva. Una voce registrata con naturalezza quotidiana recita un testo ricavato dalla rielaborazione in chiave moderna di alcuni brani, che narrano degli aspetti più difficili della condizione umana, in particolare del tema della servitù volontaria. Voce, parole, suoni, musica, riempiranno le stanze di un appartamento disabitato, ma che ancora porta i residui di una presenza che c’è stata. Contenitori pieni di colore, giallo, rosso, blu, bianco, pennelli, saranno depositati come frecce di desiderio che attendono di essere scoccate in ogni stanza. Lo spettatore è invitato a divenire rivoluzionario naturale e non violento, ad esprimere la propria resistenza attraverso un percorso tracciato dal colore, sulla trama di parole che si diffonde nella casa. Il colore è l’ospite sconosciuto, inaspettato, la metafora viva di un’altra memoria.

TIZIANO POPOLI e DAVIDE CRISTIANI, Neo grotte [Residenza - suono] > Appartamento 6° piano

Recenti studi antropologici suggeriscono che le pitture rupestri in grotta fossero create in una sorta di interazione con l'acustica del luogo. L'installazione intende trasformare due appartamenti abbandonati del condominio R-nord in grotte rituali, perché gli spettatori possano immergersi in un sistema di ambienti interconnesse tra di loro acusticamente, in cui ogni movimento sia amplificato e immerso in un feedback controllato. Il pubblico è invitato a realizzare il proprio graffito nel luogo suggerito dall'acustica della grotta.


GIOVANNI BORTOLANI, Io sono STATO qui [Residenza - fotografia]

> Spazio RGB

Io sono Stato qui di Giovanni Bortolani vuole lasciare memoria del passaggio, dell'essere stato in un luogo. Per quattro giorni, dalle 17 alle 21, a R-Nord ci sarà un set fotografico per dare vita e luce alle fragili creature quali siamo tutti noi. Destini senza programmi, passi su strade senza uscita, miseria nobile che lotta con la polvere e il buio, facce anelanti che guardano la Terra con speranza sofferta. E l'accoglienza resta simbolo sui muri di R-Nord a testimonianza di una geografia che ha nomi e volti generosi di vita. "Non ho voluto scegliere un posto in cui esporre le mie opere. Vedendo questo posto ho incontrato altri come me, alla ricerca di un posto in cui esprimersi�.


INCONTRI PUBBLICI Sono tre gli incontri pubblici ospitati a R-Nord in occasione di Periferico, tre incontri con un pensatori, intellettuali, filosofi invitati a portare un contributo sul tema dell’abitare nei diversi spazi gestiti dalle realtà insediate a R-Nord. Si tratta quindi di un’occasione per conoscere direttamente le diverse realtà attive a R-Nord. Flaviano Celaschi – DESIGN - Sala ForModena Flaviano Celaschi. Professore ordinario di Disegno industriale all’Università di Bologna. Si occupa d’innovazione trainata dal design e d’innovazione dei processi creativi. Franco Farinelli – GEOGRAFIA - MuseoLaboratorio Quale Percussione? A seguire visita al museo a cura di Luciano Bosi Franco Farinelli ha insegnato per anni presso le università di Ginevra, Los Angeles, Berkeley e Parigi. Oggi è presidente del corso di laurea magistrale in Geografia e Processi territoriali dell’università di Bologna. Presso Einaudi ha pubblicato Geografia (2003) e La crisi della ragione cartografica (2009). Paolo Mottana – CONTROEDUCAZIONE - Centro La Fenice A seguire performance di danza “Ritmi Urbani” a cura di Centro La Fenica nella galleria di R-nord. Paolo Mottana è professore ordinario di filosofia dell’educazione presso l’Università di Milano Bicocca. Ha insegnato Filosofia immaginale e didattica artistica all’Accademia di Brera e da anni si occupa dei rapporti tra immaginario, filosofia ed educazione.


CREDITS un progetto di Amigdala a cura di Federica Rocchi e di Sara Garagnani e Meike Clarelli organizzazione e logistica di Laura Gibertini e Gabriele Dalla Barba ingegnere del suono e tecnica di Davide Cristiani Nell’ambito di Andante 2014/2015, progetto selezionato attraverso il bando Rassegne teatrali 2014 promosso e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

con il contributo di: Comune di Modena Regione Emilia Romagna CambiaMo

Periferico 2015/2017 è inoltre sostenuto dal Ministero per i beni e le attività culturali. in collaborazione con: Ufficio Politiche per la Legalità e le Sicurezze del Comune di Modena la Società di Trasformazione Urbana CambiaMo Portierato Sociale R-Nord Centro La Fenice MuseoLaboratorio “Quale Percussione?” Croce Rossa Centro Giovani Happen For Modena Un ringraziamento a tutti i volontari del festival e a: Antonio Torre, Officina Emilia, Nicola Ferrari, Antonio Capasso e Cooperativa Girasole, Teatro dei Venti


V | VI EDIZIONE 2013 e 2014

Per la sua VI edizione, Periferico ha scelto uno spazio in disuso, il grande edificio comunale che ospitava le Poste in via dell’Abate, di fianco alla stazione dei treni. È uno spazio misterioso che conserva fisicamente le tracce di un passaggio non troppo lontano, eppure già marcato fortemente da un lungo stato di abbandono. Abbiamo immaginato le ex-Poste come un campo lasciato a maggese, come un grande spazio pubblico in attesa di essere nuovamente seminato: dopo un’anteprima presentata il 20 ottobre 2013, Amigdala ha invitato il pubblico a prendere parte a un percorso di avvicinamento e “riattivazione” dello spazio che culmina in Ex Post, due giorni di apertura il 24 e il 25 maggio 2014.


TAPPE DI AVVICINAMENTO 20 ottobre 2013 QUANDO SE NE SONO ANDATI Visita guidata sonora allo spazio delle Ex Poste Novembre 2013 Documentazione fotografica dello spazio a cura di Melissa Iannace SABATO 10 E DOMENICA 11 MAGGIO DALLE 14 ALLE 19 Risistemazione dello spazio e pulizie aperte ai cittadini volontari VENERDÌ 16 MAGGIO ORE 18.30 Visita guidata con i postini che hanno lavorato alle poste. GIOVEDÌ 22 MAGGIO ORE 17.30 Duck March a cura di Caterina Moroni. Performance itinerante per le vie della zona Tempio. VENERDÌ 23 MAGGIO ORE 17.30 incontro Ostinata Mente: prendersi cura dello spazio pubblico Dialogo con Cristina Bianchetti e Massimo Bressan


DRAMMATURGIA DI UNO SPAZIO VUOTO Appunti per una coabitazione artistica Ex Post è stato costruito come un’azione performativa unica, creata simultaneamente da tutti coloro che hanno scelto di farne parte (dalle curatrici ai tecnici, dagli artisti al pubblico) ed è originata dalla domanda:

cosa significa ri-abitare uno spazio pubblico? Una domanda che abbiamo poi posto anche a: un’orchestra, dei portalettere, delle mamme, dei bambini, un illustratore, una compagnia teatrale, un’urbanista, un antropologo, un’economista, un gruppo di danzatori, un ingegnere, dei musicisti, un coro, un video-maker, una performer, uno psicoanalista, uno scrittore.

Il 24 e 25 maggio, le ex-Poste hanno riaperto per accogliere il pubblico

che è stato dotato di una mappa e ha potuto visitare liberamente i dodici interventi artistici che hanno attraversato i linguaggi contemporanei del teatro, della danza, della musica e delle arti visive. Ogni persona è

stata libera di seguire il proprio percorso attraverso le installazioni, di assistere a una performance, di incontrare una danzatrice in una pausa di lavoro, creando così una personale drammaturgia della performance, in uno spazio nuovamente acceso dalla presenza di oltre cinquanta artisti che lavoreranno contemporaneamente. In questa co-abitazione, l’edificio delle ex-Poste ci ha dettato i suoi

limiti e le sue caratteristiche: poca o nulla energia elettrica, spazi luminosi e antri bui, il rumore dei treni di passaggio, molta polvere e numerose tracce della sua precedente funzione. Allo stesso modo, abbiamo voluto che i processi del lavoro artistico fossero nudi come lo spazio stesso, i meccanismi della messa in scena trasparenti, l’opera d’arte abitata dallo spettatore invece che pre-confezionata. Pubblico, artisti e tecnici hanno condiviso un’esperienza unica e irripetibile: un innesto di cura in uno spazio pubblico abbandonato.

Tutto questo ha portato con sé una certa dose di imprevisto. Ci auguravamo che fosse fecondo.



MAPPATURA DELLO SPAZIO



UFFICIO DELLE ATTESE

Meike Clarelli, Sara Garagnani, Federica Rocchi – ModenaFerrovie con le voci dei postini Elisa Arletti, Luciano Bonini, Domenica Marotta, Francesco Marti, Cesare Piccinini, Giovanna Ricci, Maurizio Righi - Ingegnere del suono | Davide Cristiani Abbiamo conosciuto e intervistato sei postini che hanno lavorato qui, alle ExPoste. Abbiamo registrato suoni di lavoro in un ufficio postale. Abbiamo recuperato vecchie carte, lettere mai recapitate, avvisi di giacenza di pacchi che non sono stati ritirati. Abbiamo messo tutto assieme, scoprendo un mestiere antico e silenzioso, oggi profondamente trasformato.

SALA DELLE COMUNICAZIONI SBRIGATIVE

MelissaIannace – Fossile Una documentazione fotografica dello spazio ex-Poste realizzata nell’ottobre 2013.

SALA DEGLI ARRIVI E DELLE PARTENZE

Laura Gibertini – Che io sia qui è un fatto Studio coreografico per 8 danzatori. Interpreti | Alessandra Rigo, Alessia Sanguanini, Caterina Manni, Gabriella Tritta, Giorgia Pastorelli, Giorgio Armocida, Maria Paola Tateo, Silvia Scotti Costumi | Aida Saad “Che io sia qui è un fatto” arriva alle Ex Poste presentando una parte del materiale coreografico nato nelle diverse tappe del progetto Andante. In questo insolito luogo non più accudito, i danzatori scelgono di mescolarsi con un coro, per far sì che la voce e l’azione traccino un nuovo percorso; la danza e il canto come immagine di uno stesso ritratto, mentre dietro i treni scorrono vicinissimi e la polvere intorno perde di silenzio. Coro Improvviso – What the hell are we talking about? con Ilia Montani, Fulvia Gasparini, Giovanna Degli Esposti, Elisabetta Vezzani, Rita Mosca Direzione del coro | Meike Clarelli

CASELLARIO NORD/OVEST/EST Carlo Maver – Racconti di Bandoneon Concerto da sala per bandoneon e flauti

SALA DEI DISGUIDI

Alberto Zino – Il rumore di lettere di passaggio – otto frammenti Se la posta in gioco di un’analisi è una bella e difficile libertà, trovo entusiasmante l’idea di un dis-uso di sé, che non è un’assenza d’opera, ma uno spazio non piegato agli utili, un vuoto incredibilmente parlante.

PROGRAMMA

PIANO TERRA




PROGRAMMA

PRIMO PIANO SALA DELLE CORRISPONDENZE

Orchestra Senza Spine – Tre movimenti con Simone Benatti, Alelì Bracci, Caterina Danielli, Giuseppe Donnici, Salvatore Donzella, Rachele Fiorini, Matteo Galassi, Nicola Govoni, Nie Iborra, Enrico Mignani, Gabriele Palumbo, Michela Pastafiglia, Chiara Piazza, Racksha Ramezani, Giacomo Serra, Nicolò Ugolini, Charlotte Wernicke, Eleonora Zucchini – Direzione d’orchestra | Tommaso Ussardi

SALE DELLE LETTERE SMARRITE

Meike Clarelli, Sara Garagnani – Dalla mia voce percorso sonoro per una persona alla volta con Alessandra Bertoli e Paola Gocilli Testo | Gabriele Dalla Barba – Musiche | Meike Clarelli – Ingegnere del suono | Davide Cristiani Mi domandavo se c’è qualcosa che ti fà paura, voglio capire se c’è una cosa che ti spaventa di più…

SALE DELLE GIACENZE

Caterina Moroni e Federica Rocchi – Da qui, promessa con Ada e Miranda – Testi e voce | Caterina Moroni Due cuccioli d’uomo ed il loro mondo volante. Il potere dell’immaginazione, del ricordo e del pensiero. Ricominciamo da qui. Può anche essere pericoloso.

SALA DELL’ALTROVE

Matteo Gubellini – Non più di venti parole Si usa ancora spedire cartoline? Matteo Gubellini, illustratore, oggi ne disegna a centinaia, le appende ai muri, le riguarda, le regala. Scegline una e scrivila a chi vuoi. Come spedirla? Sei in un ufficio postale, niente di più facile.





PROGRAMMA

SALA DELLE RICONVERSIONI

Sineglossa – Eresia [Bianca] Performer | Simona Sala – Immagini e luci | Luca Poncetta – Suono | Silvio Marino – Scenografia | Simone Alessandrini – Costumi | Valentina Sanna – Regia | Federico Bomba Tutto intorno c’è un vuoto da riempire con immagini combattenti Pensieri temporanei e precari che si sovrappongono a un’architettura solida In questo edificio che era un ufficio delle poste e che ora è (pagina bianca)

SALA DELLA CALLIGRAFIA ILLEGGIBILE

Ass. culturale italiana georgiana Jaleti – Canti georgiani con Natia Zazashvili, Sofia Kandelaki, Maia Tsereteli, Maia Mamulashvili, David Kandelaki Ogni cosa canta in Georgia, la gente, le montagne, i fiumi, il cielo e la terra. Non esiste una polifonia simile a questa altrove. Ascoltarla anche solo una volta ti fa gustare il sapore dell’eternità. (Mstistlav Rostropovich)

SALA DEL VIAGGIATORE QUOTIDIANO

Fabio Fiandrini (video installazione con la collaborazione di Marco Ponti) – Post man soul

SOTTERRANEO


CREDITS Ex Post è un progetto di Federica Rocchi, Meike Clarelli, Sara Garagnani Cura e drammaturgia dello spazio | Federica Rocchi Cura musicale e drammaturgia sonora | Meike Clarelli Cura visiva | Sara Garagnani Elaborazione materiale sonoro e tecnica | Davide Cristiani Logistica, tecnica, organizzazione | Irene Capizzi con la collaborazione di Laura Gibertini, Yuri Costi, Simona Bezzi Ufficio stampa | Michela Iorio Maschere e biglietteria | Benedetta Zangbè, Nadine Fomen, Patrizia Canali Produzione | Amigdala Un ringraziamento speciale a Patrizia Canali, Duilio Rocchi, Nicola Ferrari, Filippo Rossi e famiglia, Agnese Barbieri. Grazie a Color Arte Cornici – via Bonacini 17/19, Modena -per la fornitura delle cartoline da disegno. Nell’ambito di Andante 2013/2014, progetto selezionato attraverso il bando Rassegne teatrali 2013 promosso e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

con il contributo di: Comune di Modena Regione Emilia Romagna


le precedenti edizioni di Periferico possono essere consultate sul sito web https://amigdalaperiferico.wordpress.com V EDIZIONE 2012 | IV EDIZIONE 2011 | III EDIZIONE 2010


CONTATTI www.amigdalaperiferico.wordpress.com perifericofestival@gmail.com FB Periferico T 349.7795031 Federica Rocchi - curatrice


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