La città “Gentile”: Bisaccia
più belle della sua opera intitolata “Un Viaggio Elettorale”.
Se si ha cura di attraversare il territorio del Calaggio,
Al maniero si accede attraverso una successione di
ma più in generale dell’Irpinia, eliminando men-
due cortili lastricati: nel primo vi è l’ingresso al Mu-
talmente quanto di precario, di brutto, di svuotato
seo Civico dove è allestita “La Mostra archeologica
rimane dopo la trentennale attuazione delle politiche
alle origini degli Irpini”.
di ricostruzione post terremoto del 1980, ci si può
Il percorso espositivo illustra gli scavi archeologici
facilmente lasciare conquistare dalla sapidità eno-
condotti tra il 1973 e il 1996 sulla collina di Cimitero
gastronomica piuttosto che dalla cultura umanistica
Vecchio, dove sono state portate alla luce una vasta
che permea ogni emergenza di questi luoghi di
necropoli, in uso tra la fine del IX e la fine del VII
lunga storia.
sec.a.C., ed un’area insediativa che vi si sovrappone.
Spirito ed animo da viaggiatori esploratori, rappre-
La visita illustra alcuni dei più significativi contesti
sentano la giusta inclinazione per muoversi alla sco-
funerari, dove ai defunti ,deposti in semplici tombe
perta dei castelli irpini. Ineguagliabile rete di fortilizi
terragne rivestite e coperte di pietre e ciottoli, era
misteriosi e di dimore sfarzose, avvolte nell’atmosfera
associato un corredo composto da vasi in ceramica e
di uno dei territori più nobili e sconosciuti d’Italia.
oggetti metallici di ornamento.
Il Castello di Bisaccia, intorno al quale si sviluppò in
Quanto mai significativa è la cosiddetta Tomba della
epoca longobarda l’abitato, fu trasformato e modifi-
Principessa della quale si espone la ricostruzione con
cato nella sua originaria funzione difensiva da Fede-
una straordinaria serie di gioielli di bronzo ed un raf-
rico II di Svevia. La costruzione odierna è il prodotto
finato abito impreziosito da oltre duemila borchiette
di vicende costruttive ed architettoniche sviluppatesi
di bronzo.
nell’arco di diversi secoli.
La Cattedrale, fu costruita nel 1747 a pochi metri dal
Il Castello deve la sua fama non solo ad ospiti illustri,
castello ducale. Della chiesa si apprezza subito l’im-
come Torquato Tasso che già infermo di mente vi
ponente facciata, realizzata con blocchi squadrati di
soggiornò nel 1588, ma soprattutto alla sua caratte-
calcare ed ornata da uno splendido portale lapideo
ristica spazialità architettonica, tipicamente sveva,
in stile gotico datato al 1515 su cui è scolpito in bas-
con il loggiato, i due cortili, la torre quadrata.
sorilievo la figura di San Gregorio Magno. All’interno,
Con il Caffè Letterario e la Biblioteca di Poesia è sede
a tre navate, si conservano il coro ligneo seicentesco
del Parco Letterario dedicato a Francesco de Sanctis,
e due ricchi altari marmorei policromi. Nel Centro
che su Bisaccia “La gentile”, scrisse una della pagine
storico tra le caratteristiche stradine del vecchio
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