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Blue Laserlift: non… mento mai

Dr. Giovanni Licata Medicina e Chirurgia Estetica Chirurgia Plastica Ricostruttiva – Catania Dirigente Medico Chirurgia Plastica di Pisa Docente di corsi di Medicina Estetica Ringiovanimento del volto con Laser Università di Barcellona

Con il passare del tempo, il rilassamento del terzo medio inferiore porta un aspetto poco giovanile al viso, ecco perché sempre più pazienti desiderano ridefinire i lineamenti rimodellando l’ovale del volto

Il cedimento verso il basso dei contorni del viso e del collo è conseguente sia alla perdita di tonicità dei tessuti, sia allo svuotamento dei volumi a carico dei settori adiposi, che si trovano tra il tessuto osseo e il tessuto muscolare del volto e che per la forza di gravità tendono a scendere verso il basso. Già dopo i 35 anni si manifestano i primi piccoli cedimenti, ma oggi è possibile correggere questo inestetismo con il trattamento Blue Laserlift. Lo scopo di questa metodica è di correggere la linea mandibolare (elemento estetico davvero importante) rendendola più netta, una definizione del collo più marcata, con una trazione estremamente naturale e soddisfacente per la paziente. La mandibola crea un’ideale linea di demarcazione tra il collo e il volto e il suo cedimento, dovuto al rilassamento dei tessuti del viso, la rende un’unica zona con i caratteri dell’invecchiamento. Ridefinire la linea mandibolare e quindi separare ancora il collo dal viso dona maggior risalto ai tratti somatici del volto, equilibrando zigomi, naso e occhi. Blue Laserlift è un trattamento di skin tightening.

NATURALE ARMONIA Grazie alla sinergia della piattaforma multidisciplinare K-Laser Blue Derma a 3 lunghezze d’onda, con uno speciale set chirurgico il trattamento Blue Laserlift permette di ritrovare un volto ringiovanito pur mantenendo la naturale armonia dei tratti somatici. Attraverso microincisioni di entrata viene inserita una fibra ottica, posizionata all’interno di una sottile cannula, che permette l’emissione di calore attraverso la luce laser. Il riscaldamento selettivo dei tessuti delle zone trattate permette di eseguire una lipolisi selettiva delle aree di accumulo adiposo del terzo medio inferiore (“doppio mento”), oltre che un’azione di retrazione cutanea (skin tightening). Una volta inserita la fibra ottica sotto la pelle, si eseguono movimenti avanti e indietro attivando l’emissione della luce laser. In base alla specifica regolazione della potenza e delle modalità di emissione, si può determinare sia un’azione lipolitica che di contrazione cutanea. L’azione lipolitica è determinata dal rialzo termico causato dall’emissione laser e dalla conseguente termo-lipolisi del tessuto adiposo. È essenziale, prima del trattamento, individuare le zone del terzo inferiore del volto che presentano particolari eccessi adiposi, in modo da concentrare l’azione lipolitica dove è presente un’ipertrofia adiposa. Le aree più frequentemente trattate sono il contorno mandibolare, la regione sottomandibolare e sottomentale. La contrazione cutanea viene determinata sempre dall’effetto termico attuato sia a livello della giunzione dermo-ipodermica sia a livello dei retinacula cutis dello SMAS. L’innalzamento controllato della temperatura provoca la contrazione delle fibre collagene del derma e delle strutture ligamentose reticolari, con conseguente retrazione di entrambe le componenti. Tale effetto si traduce in un’azione di skin tightening correlato non solo alla retrazione del derma, ma anche dei retinacula cutis, che svolgono un’azione essenziale nel sostegno dei tessuti molli facciali. La ptosi tissutale del terzo inferiore del mento, infatti, non è dovuta unicamente al cedimento cutaneo, ma anche al rilassamento dei sistemi ritentivi del volto, inclusi i legamenti facciali e i retinacula cutis. Tale fenomeno determina una migrazione verso il basso dei tessuti adiposi superficiali, con conseguente alterazione del profilo mandibolare e dei contorni inferiori del volto. È pertanto essenziale che l’azione termica della luce laser agisca sia sulla componente dermica che su quella ligamentosa, in modo da determinare una retrazione sia cutanea che del sistema ritentivo. L’insulto termico provoca inoltre un’alterazione delle fibre collagene, che verranno successivamente sostituite grazie all’attivazione di un processo di neocollagenosintesi. Si attiva pertanto una seconda fase di biostimolazione tissutale che porta a un miglioramento dei risultati nei mesi successivi al trattamento.

NIENTE RICOVERO L’intervento viene eseguito in anestesia locale con soluzione di Klein e ha una durata variabile fra i 30 e i 40 minuti; al termine si procede applicando cerottini in corrispondenza dei microfori di entrata e utilizzando una mentoniera compressiva, che dovrà essere indossata per almeno una settimana. L’intervento non prevede il ricovero e il paziente può tornare a casa in giornata. Durante il post-operatorio si può notare un gonfiore, a volte anche evidente, che può durare 7-10 giorni, si può manifestare localmente un dolore gestibile con i comuni antidolorifici, possono comparire ecchimosi, che tendono a svanire spontaneamente. L’eliminazione dell’adipe in eccesso del terzo medio inferiore del viso e la trazione che si nota sulla pelle donano

al volto un aspetto più giovanile e tonico. I fattori che pregiudicano un ottimo risultato sono l’età del paziente, la quantità di adipe presente nella zona da trattare, la reattività della pelle, la conformazione ossea e l’equilibrio ormonale. Il risultato può mantenersi per alcuni anni, ma non può evitare l’invecchiamento naturale. Blue Laserlift, rispetto a un intervento più invasivo, presenta il vantaggio dell’assenza di cicatrici.

CON FILI DI SOSPENSIONE Recentemente, sono stati riscontrati ottimi risultati nella combinazione di Laserlift con l’impianto contemporaneo di fili di sospensione. La procedura consta in primo luogo nell’esecuzione di un normale trattamento di Laserlift e dal successivo impianto di fili di sospensione nel terzo inferiore del volto. Entrambe le procedure sono attuate nell’ambito della stessa sessione di trattamento. Al termine della procedura deve essere applicata una mentoniera tipo postlifting chirurgico da mantenersi per 5-7 giorni dopo il trattamento. La logica terapeutica di tale combinazione si basa sul fatto di sfruttare la cruentazione determinata del laser a livello dell’ipoderma e l’azione di riposizionamento tissutale dei fili di sospensione. Il processo fibrotico-cicatriziale si attuerà a livello dei tessuti molli superficiali del volto, che sono stabilmente riposizionati grazie all’azione dei fili, determinando un incremento della capacità liftante della procedura. L’utilizzo della mentoniera post-trattamento è essenziale per garantire un sostegno dei tessuti molli in una prima fase in cui il processo riparativo non si è ancora stabilizzato. Dopo circa 5-7 giorni, invece, la fase di guarigione è a uno stadio che consente la rimozione della compressione e il mantenimento del riposizionamento tissutale da parte dei fili di sospensione. L’azione di ritensionamento cutaneo e ligamentoso, oltre che il processo di neocollagenesi determinati del Laserlift contribuisce alla stabilizzazione del riposizionamento tissutale. Le sequele post trattamento non differiscono da quelle normalmente riscontrate dopo l’esecuzione del solo Laserlift. Blue Laserlift è molto semplice e permette di ottenere risultati immediati. ◼

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