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Redermalizzazione, la citobiochimica dell’acido succinico nella pelle

Dr.ssa Dora Intagliata Medicina e Chirurgia Estetica Dietologia e Nutrizione - Siracusa Member of American Academy of Aesthetic and Antiaging Medicine Responsabile SIES Sicilia

Un approccio efficace nella correzione dei cambiamenti cutanei legati all’età causati dall’azione dei meccanismi infiammatori e da una diminuzione del potenziale riparativo e proliferatore della pelle e dei tessuti sottostanti

Nel 2004 è stato identificato per la prima volta un nuovo recettore, denominato “recettore SUCNR1 (GPR91)”, in grado di stimolare le secrezioni di renina nelle cellule renali. Tale recettore sì è successivamente dimostrato essere attivato dall’acido succinico. Secondo i recenti studi posti in essere dopo tale scoperta, l’acido succinico è un marcatore molecolare di stati ipossici/ischemici ed è prodotto dai mitocondri non solo durante lo sviluppo ossidativo diretto del ciclo di Krebs (con un livello sufficiente di O2 nella cellula), ma anche durante il trattamento di riduzione del ciclo di Krebs durante l’ipossia (Ariza, Deen, &Robbin, 2012). Considerando la patogenesi dell’invecchiamento, legata certamente a un processo di “inflammaging”, cioè a uno stato infiammatorio cronico caratterizzato da un aumento del livello di citochine proinfiammatorie il-1, il-6, il-18 e tnf-α, fin da subito si è rivolta grande attenzione verso l’acido succinico e il suo recettore specifico. Studi di attività SUCNR1 sono stati eseguiti sul tessuto renale (He et al., 2004; Toma et al., 2008), tessuto cardiaco (Aguiar et al., 2010), tessuto cerebrale (Hamel et al., 2014; Sapieha et al., 2008) e tessuto epatico. In generale, i prodotti succinati hanno dimostrato di avere pratici usi dermatologici e cosmetologici per la guarigione delle ferite, il ringiovanimento della pelle (Borumand,2015; Domingoa, Gómeza, Llobeta, & Corbellab, 1988; Zarubina et al., 2012), l’eliminazione delle iperpigmentazioni (Denton, Lerner, & Fitzpatrick, 1952; Yasuda, Yamasaki, & Ohtaki, 1995), e anche azioni antinfiammatorie (Boyle, Burton, & Faergemann, 1986).

MATERIALI E METODI Xela Rederm è una formulazione unica che combina acido ialuronico ad alto peso molecolare in una concentrazione fisiologica (0,55%) con sodio succinato in forma iniettabile. In commercio lo ritroviamo in 4 diverse concentrazioni: • 0,5% acido ialuronico puro ad alto peso molecolare e acido succinico all’1,6%. • 1,1% acido ialuronico puro ad alto peso molecolare e acido succinico all’1,6%. • 1,8% acido ialuronico puro ad alto peso molecolare e acido succinico all’1,6%. • 2,2% acido ialuronico puro ad alto peso molecolare e acido succinico all’1,6%. La peculiarità di questo prodotto ci permette di adoperarlo per indurre una “redermalizzazione”, termine di nuova generazione atta a indicare uno specifico processo riparativo a livello del derma dato dalla sinergia di acido ialuronico e acido succinico, caratterizzato in primis dall’attivazione dei mediatori antinfiammatori e dal ripristino dell’equilibrio idrico della zona trattata. A questo si aggiunge l’azione diretta dell’acido succinico sul recettore SUCNR1 localizzato a livello dei fibroblasti dove consente di stimolare la sintesi di collagene e acido ialuronico, a livello dei macrofagi promuovendo la rapida rigenerazione dei tessuti, nei macrofagi consente un’azione profonda sui processi di rigenerazione e riparazione cutanea e a livello dei cheratinociti permettendo un’azione anche superficiale.

DISCUSSIONE La vasta gamma di combinazioni permette di trattare molteplici inestetismi legati all’invecchiamento cutaneo in modo specifico. La gamma Xela Rederm è un valido alleato per: • Disidratazione della pelle • Alterazioni del microcircolo vascolare dermico • Perdita di turgidità cutanea • Piccole rughe • Pelle stanca • Pigmentazione • Trattamento della zona del contorno occhi. I protocolli di trattamento sono differenti in base alla tipologia di obiettivo finale prefissato. Solitamente si effettuano tre sedute, una seduta ogni 10-15 giorni. La tecnica di iniezione è del tipo a micro-ponfi su-

perficali. Il prodotto viene distribuito in modo uniforme sulla zona da trattare. Alla fine della seduta viene applicato uno spray lenitivo contenente anch’esso acido succinico per rimarcare ulteriormente l’efficacia dello stesso anche a livello esterno. Nella mia esperienza personale, l’ho trovato valido alleato nel trattamento della zona perioculare, in particolar modo sull’inestetismo “occhiaia” in tutti quei casi dove non era indicato effettuare riempimento del tear throught. Nei casi trattati vi è stato, infatti, un notevole miglioramento del colorito della zona.

CONCLUSIONE L’uso di un prodotto contenente succinato in combinazione con acido ialuronico (Xela Rederm) può essere considerato un approccio efficace nella correzione dei cambiamenti cutanei legati all’età causati dall’azione dei meccanismi infiammatori e da una diminuzione del potenziale riparativo e proliferatore della pelle e dei tessuti sottostanti. ◼︎

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