Numero 63

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L A DOMUS

MEDICA

DEL TERZO MILLENNIO ANNO X XI - periodico di informazione scientifica a dif fusione mirata

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IN QUE STO NUMERO Filler: un approccio multi-layer per sollevare e ridefinire IBSA Derma, portavoce della bellezza autentica, presenta “Me as a Masterpiece” La rivoluzione nella terapia antiaging EnerJet 2.0™ il device ad iniezione pneumatica senza aghi Esistono davvero le labbra perfette? EMSCULPT®, la tecnologia che lavora sui muscoli e contribuisce a ridurre il grasso L’esercito del Selfie Technique n. 63 settembre-dicembre 2021, anno XXI - Aut. Tribunale Bologna n. 7071 del 05/12/2000 - Sped. a.p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Poste Italiane Dir. Comm. Imprese E/R Spedizione riservata ai soli abbonati non acquistabile in edicola. In caso di mancata consegna, restituire all’editore che si impegna a pagare la relativa tassa c/o CMP di Bologna - Contiene I.P.


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Come scienza e arte sono inestricabilmente intrecciate in medicina estetica, la XTR™ Technology conferisce una


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LA DOMUS MEDICA DEL TERZO MILLENNIO periodico di informazione scientifica a diffusione mirata ANNO XXI - SETTEMBRE-DICEMBRE 2021

SOMMARIO

Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 7071 del 05/12/2000

ARTICOLI

Direttore responsabile: Marco Montanari

La nuova frontiera del benessere intimo a 360° Filler: un approccio multi-layer per sollevare e ridefinire

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Coordinamento scientifico: Bruno Giacomo Carrari, Maurzio Cavallini, Domenico D’Angelo, Maria Pia De Padova, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Federica Lerro, Fabio Marini, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Antonio Monti, Isabella Pia Palmieri, Franco Paolini, Maurizio Priori, Paola Rosalba Russo.

MaiLi: Un autentico riflesso di eleganza IBSA Derma, portavoce della bellezza autentica, presenta “Me as a Masterpiece” Nuovo approccio sinergico per una pelle compatta e luminosa Adiposità localizzata, la Diodo-1064nm Laser-lipolisi non invasiva e il Body-Reshaping La rivoluzione nella terapia antiaging MediSculpt: la nuova frontiera del Made in Italy per il Body Shaping EnerJet 2.0™ il device ad iniezione pneumatica senza aghi Redermalizzazione, la citobiochimica dell’acido succinico nella pelle Una sovrapposizione di filler e le sue complicanze: studio ecografico del viso ad “alta frequenza” Esistono davvero le labbra perfette?

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Carbossiterapia: innovazione, tecnologia e nuovi protocolli

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Associazioni sinergiche di trattamenti combinati in Medicina Estetica EMSCULPT®, la tecnologia che lavora sui muscoli e contribuisce a ridurre il grasso Una tecnologia laser di nuova generazione per il trattamento estetico non invasivo del volto La biostimolazione cutanea per ripristinare la bellezza della pelle

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Hanno collaborato: Matteo Basso, Laura Bisaccia, Cesare Brandi, Vincenzo Bucaria, Editta Buttura Da Prato, Aurelio Caponetti, Maurizio Cavallini, Attilio Cavezzi, Raffaella Cremonesi, Marco Dal Canton, Emanuela Di Lella, Alessandro Duchi, Elena Fasola, Mario Forzanini, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Dora Intagliata, Teresa Lacava, Giovanni Licata Laura Licitra, Fabio Marini, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Nicola Losacco, Daniela Orlando, Teresa Peccerillo, Silvio Piccolelli, Maurizio Priori, Fabio Rinaldi, Patrizia Sacchi, Maria Stella Tarico, Anna Trink, Simone Ugo Urso, Massimiliano Vanai, Massimo Vitale. Segreteria di redazione: VALET s.r.l. Via dei Fornaciai 29/b - 40129 Bologna Tel. 051.63.88.334 - Fax 051.32.68.40 - segreteria@valet.it - www.valet.it Immagine & comunicazione: Elisa Fantini - elisa.fantini@valet.it Realizzazione grafica: Matteo Nuti - matteo.nuti@valet.it Stampa: Poligrafici il Borgo s.r.l. - Via del Litografo, 6 - Bologna È vietata la riproduzione, totale o parziale, di ogni contenuto di questa pubblicazione senza esplicita autorizzazione dell’editore. Tutti i punti di vista espressi in questo periodico sono quelli dei rispettivi autori e non riflettono necessariamente quelli delle imprese alle quali appartengono, dell’editore e delle istituzioni. Nulla intende rappresentare un consiglio o una raccomandazione su cure e metodiche; l’editore non da garanzie sui protocolli terapeutici citati e non riconosce alcuna responsabilità su eventuali danneggiamenti causati da nozioni riportate sulla rivista. La rivista è spedita in abbonamento postale. I dati anagrafici dei soggetti interessati alla spedizione della presente rivista provengono da elenchi pubblici e vengono trattati in conformità a quanto previsto dal “Codice Privacy” (Digs. 196/2003). Le finalità del trattamento riguardano la spedizione in abbonamento postale della presente rivista, di altre pubblicazioni, invio di cataloghi ed eventuali altre comunicazioni inerenti le attività promosse dal titolare del trattamento. L’interessato può in qualsiasi momento richiedere informazione sul trattamento dei propri dati, ottenere modifiche od opporsi in tutto o in parte, facendone richiesta via fax, lettera o e-mail, al titolare del trattamento. II titolare del trattamento è VALET S.r.l. - Via dei Fomaciai, 29/b 40129 Bologna (BO). Alla data della presente pubblicazione, il Responsabile del trattamento è il Sig. Daniele Morini. L’informativa integrale, completa di finalità, modalità del trattamento, diritti dell’interessato e soggetti a cui potrebbero essere comunicati i dati, è consultabile sul sito www.valet.it alla sezione Privacy. Diffusione Nazionale: Medici specialisti in: anestesia e rianimazione, angiologia e flebologia, chirurgia generale, chirurgia plastica, dermatologia, dietologia, endocrinologia, fisiatria, malattie reumatiche, medicina sportiva e patologia vascolare, centri di medicina e chirurgia estetica, estetica medica, medici di base, studi privati di agopuntura e mesoterapia, infermieri professionali, ambulatori di chiroterapia, fisioterapia, fisiokinesiterapia e massaggi, centri estetici, poliambulatori, case di cura e cliniche private, direttori sanitari: A.S.L., ospedali, stabilimenti termali, associazioni e istituzioni sanitarie, istituti scientifici e di ricerca, docenti e corsisti Divisione Didattica VALET: CPMA e CEDA. Distribuzione: 140.000 copie

Cover Photo di Angelo Pantazis da Unsplash

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L’esercito del Selfie Technique

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Blue Laserlift: non… mento mai!

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Si fa presto a dire Marketing Trattamento con nuovo laser vascolare duale transcutaneo Spectrum® Dual Boost® 532/940 nm #Nlift, un approccio olistico per il ringiovanimento del volto

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I “capillari”: dalla scleroterapia alla microschiuma e al laser Trattare in una sola seduta la lassità cutanea con la radiofrequenza monopolare non invasiva THERMAGE FLX® Le meraviglie della Biostimolazione

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Ormesi e Resilienza, due fattori fondamentali anti-aging

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Tossina botulinica intradermica: indicazioni estetiche e dermatologiche Update su Laser ed Energy Based Devices in Medicina e Chirurgia Estetica La gestione delle complicanze in Medicina Estetica

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E se la vera medicina fosse la nutrizione?

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La scleroterapia delle vene visibili della mano

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RUBRICHE & SPECIALI

NOVITÀ 2021: SIES TwODAYs - Siamo solo noi! Riparte CPMA! 69° Congresso Nazionale SICPRE 2021 - Web Edition

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LA NUOVA FRONTIERA DEL BENESSERE INTIMO A 360°

MEDICINA ESTETICA

MEDHITEK Ricerca e Sviluppo

La salute dell’apparato genito-urinario e la cura del benessere intimo è spesso fonte di disagio tanto per la donna quanto per l’uomo e ha un forte impatto sulla qualità della vita. Ecco una soluzione efficace

T

utto ciò che verte intorno alla salute dell’apparato genito-urinario e alla cura del benessere intimo è spesso fonte di disagio tanto per la donna quanto per l’uomo e ha un forte impatto sulla qualità della vita. Di conseguenza, le più frequenti problematiche relative alla sfera intima sono spesso accompagnate da un’alta disinformazione e una bassa attenzione per i disturbi correlati. Spesso si associano ad ansia, vergogna, isolamento sociale e diminuita attività fisica. Tutto ciò può essere fonte di malessere, senso di inadeguatezza, disistima e può sfociare nella depressione. Nonostante questi effetti negativi, solo una bassa percentuale dei pazienti cerca aiuto medico. È quindi compito e responsabilità del professionista, attraverso idonea sensibilizzazione, offrire ai propri pazienti le basi per una corretta informazione e una pronta risposta in presenza di disturbi intimi. MedHiTek ha creato il progetto TOTAL INTIMATE, che con approccio non chirurgico offre nuove soluzioni a problematiche comuni ai due sessi come incontinenza da sfor-

zo, da stress, d’urgenza, fecale e da gas, da vescica neurologica, mista, trattamento emorroidi. Per la donna, inoltre, vengono trattate secchezza vaginale, dispareunia, atrofia, prurito e bruciore intimo, irritazioni vulvovaginali, vaginiti e cistiti ricorrenti, ridotta sensibilità (da lassità vaginale post-parto), inestetismi vulvari e problematiche specifiche. Per l’uomo, disfuzione erettile, prostatiti e ipertrofia prostatica, incontinenza da post prostectomia radicale. Il progetto TOTAL INTIMATE prevede l’applicazione di due tecnologie specifiche: Afrodite e Fisio Tone.

FISIO TONE

Fisio Tone utilizza un campo magnetico pulsato e focalizzato ad alta intensità che si basa sulla “Legge di Faraday” o “Legge dell’induzione elettromagnetica”. Fisio Tone è capace di agire direttamente sui motoneuroni che generano la contrazione muscolare senza coinvolgere epidermide e derma, eliminando il fastidio causato dalla classica elettrostimolazione sui nervi sensitivi. La possibilità di agire a diverse frequenze permette di stimolare sia le fibre rosse che le bianche, consentendo la riabilitazione del pavimento pelvico. L’azione efficace sulla muscolatura interessata permette il recupero delle funzionalità femminili e maschili, il sollievo dal dolore, il miorilassamento e la miostimolazione. La tecnologia produce un intenso campo magnetico che permette.

AFRODITE

Afrodite utilizza una radiofrequenza quadripolare dinamica (DQRF™), terapia alternativa non ablativa che permette di raggiungere anche i tessuti più profondi, focalizzando 4

l’energia su specifici layer tissutali. Grazie a questo innovativo sistema di emissione diatermica, i risultati sono già visibili sia nel medio che nel breve periodo. Un’altra caratteristica di Afrodite è la UPR™ ULTRAPULSED RADIOPORATION. L’elettroporazione è una tecnica innovativa che, attraverso impulsi elettrici della durata di alcuni microsecondi, altera la permeabilità delle membrane della cellula, formando pori di grandezza nanometrica. L’apertura di canali acquosi permette di veicolare il passaggio di sostanze attive. Il device è dotato di un software semplice e intuitivo per guidare l’operatore durante tutto il trattamento ed è dotato anche del sistema RSS™, che rende i trattamenti sicuri sia per il paziente che per l’operatore. La temperatura è monitorata costantemente per garantire una corretta funzionalità e nello stesso tempo per ridurre a zero qualsiasi rischio. Il device, inoltre, rileva il movimento dell’operatore, supportandolo durante la sessione e garantendo un trattamento efficace in ogni fase. ◼


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Per venire incontro al benessere intimo, MedHiTek ha creato il progetto TOTAL INTIMATE, un percorso pensato per occuparsi a 360° della salute delle intimità femminile e maschile tramite trattamenti in ambito di ginecologia, urologia, proctologia e andrologia.

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MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena

FILLER: UN APPROCCIO MULTI-LAYER PER SOLLEVARE E RIDEFINIRE

Nella ricerca dell’armonizzazione dei volumi, con la giusta combinazione di iniettabili statici e dinamici si ottiene la formula personalizzata per ogni paziente, uomo o donna, e per qualsiasi età

U

na combinazione di filler con differenti caratteristiche fisiche, iniettati in comparti diversi e a diverse profondità, per intervenire sui volumi del volto ottenendo una perfetta armonizzazione e preservando l’espressività e la mimica facciale. Potremmo definire così, in poche parole, la tecnica multi-layer per il ripristino dei volumi del viso con i filler riassorbibili, tecnica che si sta dimostrando sempre più efficace e apprezzata da chi richiede un trattamento full face personalizzato allo scopo di scolpire il viso o di contrastare la perdita di volumi correlata al naturale processo di invecchiamento. Da alcuni anni, ormai, a moltissimi pazienti (assai diversi per richieste, età, genere e caratteristiche anatomiche) propongo con successo questo approccio, spesso in combinazione con un successivo trattamento di biostimolazione che aumenta la durata della prima procedura e dà il “tocco finale”, donando alla pelle un aspetto più luminoso, elastico e compatto.

DUE LIVELLI DIVERSI

Multi-layer, lo dice la parola stessa, significa intervenire a diversi livelli, in questo caso due. Mediante filler dalle caratteristiche reologiche specifiche si ripristinano i comparti adiposi profondi e superficiali, in modo da ottenere due diverse azioni: sollevare (lift) e ridefinire (contour). Il successo del trattamento si basa sulla valutazione appropriata, da parte dello specialista, di tre elementi: anatomia (quindi conoscenza approfondita dei compartimenti del volto, valutati anche nel loro dinamismo), tecnica iniettiva (fondamentale considerare quale tecnica utilizzare e dove) e prodotto, perché ogni data area del volto richiede l’utilizzo di un filler ap-

propriato. Si parte quindi da una valutazione complessiva e dal disegno delle aree da trattare, al fine di individuare i punti di accesso, procedura che io effettuo sempre con il paziente in ortostatismo. Poi, facendolo porre in posizione sdraiata e leggermente rialzata, si passa alla somministrazione del trattamento, che segue un ordine preciso: si comincia infatti con la ricostruzione strutturale profonda che solleva il tessuto e poi si continua con la correzione a livello superficiale, il contouring appunto. Vediamo quindi nel dettaglio come e perché applicare la tecnica multi-layer per il trattamento full face.

VOLUMIZZANTE STATICO

A livello profondo, quindi sovra-periosteo e sotto il muscolo, nell’area degli zigomi i compartimenti adiposi sono statici, hanno la funzione di for-

nire un supporto strutturale al terzo medio e sono soggetti, con l’invecchiamento, ad atrofia. Qui, come già menzionato, la tecnica multi-layer prevede l’utilizzo di un filler finalizzato alla formazione di “piloni strutturali” di acido ialuronico a sostegno del tessuto, con effetto proiettante. Occorre quindi utilizzare un volumizzante statico: nella mia pratica prediligo filler a base di acido ialuronico crosslinkato, con elevato G (elasticità), elevata coesività ed elevata resistenza alla compressione. Per l’impianto preferisco non entrare verticalmente, ma lateralmente, per rilasciare il filler precisamente nel comparto interessato cercando di evitarne la superficializzazione per risalita lungo il tramite dell’ago. Aggiungo inoltre che, sulla base della mia formazione chirurgica, il modus operandi che personalmente prediligo è quello di creare impian7


ti con punti d’accesso incrociati, a rete o a ventaglio, per ottenere un effetto di sostegno uniforme.

FILLER DINAMICO

A livello superficiale, dell’ipoderma, è invece necessario intervenire con un filler di tipo dinamico, con spiccate proprietà di “stretch” e “strength”, ovvero una sostanza in grado di schiacciarsi ed estendersi, accompagnando il movimento dei muscoli. Questo permette di salvaguardare l’espressività e la mimica facciale: il gel iniettato non si vede e non si sente, né condiziona i movimenti, cosa fondamentale in particolare nell’area adiacente alla perioculare, dove i tessuti sono particolarmente delicati e il filler iniettato non deve comprimerli. Trovo quindi ottimale utilizzare filler con catene di acido ialuronico molto lunghe (dall’alto peso molecolare), simile all’acido ialuronico prodotto dall’organismo. Naturalmente, ogni paziente presenta caratteristiche differenti e la pelle può essere più o meno sottile, giovane o matura. La valutazione dello specialista, con la sua sensibilità ed esperienza, è fondamentale per ottenere quello che è uno dei principali vantaggi della tecnica multi-layer, ovvero che, se la procedura è eseguita correttamente, permette di utilizzare una minima quantità di prodotto, proprio perché riesce a individuare la soluzione più appropriata ed efficace, a seconda del compartimento su cui si interviene. E utilizzare meno prodotto, lo ricordiamo, significa ridurre la possibilità di complicanze, perché il prodotto iniettato con precisione nei diversi comparti adiposi non migra né si diffonde. Otterremo così ottimi risultati non solo sulla zona di zigomi, guance e tempie, ma anche sul terzo medio inferiore, nel trattamento della mandibola e del mento.

TOCCO FINALE

Il tocco finale, come già accennato, è la biostimolazione, eccellente complemento alla volumizzazione multilayer. Se nei pazienti più giovani, infatti, la richiesta è in genere quella di correggere ed enfatizzare la linea mandibolare o l’area zigomaticomalare, nei pazienti di età matura 8

non dobbiamo trascurare la porzione inferiore del terzo medio, e più precisamente quella della guancia, che in genere non viene volumizzata ma, essendo interessata da un processo di scivolamento e svuotamento dei comparti adiposi, ha spesso bisogno di essere rimpolpata, e la biostimolazione è un’ottima soluzione per ottenere questo risultato. Inoltre, la biostimolazione è uno dei trattamenti più indicati per intervenire sull’aging cutaneo, che deriva da una quota genetica legata all’invecchiamento e da una quota legata a fattori esterni e stili di vita che impattano sulla qualità della pelle. Mediante l’iniezione, secondo diverse tecniche, nella stessa seduta del filler o in tempi successivi, di un complesso dermo-ristrutturante che stimola la produzione di collagene e ha un effetto idratante, saremo in grado di dare alla pelle una luminosità, una compattezza e una texture migliore. Allo stesso tempo stimoliamo i naturali processi che mantengono la cute in salute, proteggendola dai fattori ambientali che determinano l’invecchiamento.

IL VISO MASCHILE

Concludo questa panoramica sull’approccio multi-layer al trattamento dei volumi del volto con un piccolo focus sui pazienti uomini. Masculook è la tecnica che prediligo per armonizzare i tratti del viso maschile, mante-

nendo le caratteristiche somatiche del paziente, ma intervenendo per contrastare la perdita di volume e dare un aspetto scolpito e squadrato in particolare alla linea mandibolare, al mento e allo zigomo, aree che appunto contribuiscono a creare l’aspetto che comunemente definiamo “mascolino”. Anche in questo caso l’obiettivo è sempre ottenere un risultato armonico e naturale, che preservi al 100% l’espressività del volto: essenziale quindi valutare il viso sia in modalità statica, sia dinamica, per poi procedere alla scelta del filler e della tecnica di somministrazione a seconda del comparto che si intende trattare. L’approccio multi-layer risulta quindi l’ideale per rispettare le caratteristiche uniche di ogni paziente. Per concludere, una postilla sulla durata degli effetti dei trattamenti menzionati. Utilizzando sostanze biocompatibili e riassorbibili, naturalmente, siamo di fronte a risultati che hanno un termine del tempo. Considerando la molteplicità di fattori in gioco – caratteristiche individuali, tipologia ed estensione delle aree di intervento, quantità di prodotto utilizzata, trattamenti praticati e loro eventuali combinazioni, eccetera – possiamo parlare di una durata intorno ai 12-18 mesi, soprattutto se si procede con un’appropriata skincare post trattamento e con una beauty routine mirata a massimizzare i risultati ottenuti. ◼︎


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MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Editta Buttura Da Prato Medico Estetico, Specialista in Chirurgia Maxxillo-Facciale - Verona

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l nuovo filler di acido ialuronico (HA) MaiLi, di Sinclair Pharma, che è disponibile da luglio 2021, sfrutta la potenza della prima tecnologia OxiFree™ HA al mondo. MaiLi è un alleato naturale dei professionisti esperti che intendano realizzare i loro progetti con precisione e cura, grazie a questa nuova tecnologia svizzera che consente di ottenere risultati naturali e duraturi. MaiLi è volumizzante, modellabile, garantisce un’elevata proiezione ed è elastico e flessibile: ciò consente di mantenere un’espressività del tutto naturale. MaiLi Extreme si è dimostrato un riempitivo volumizzante e versatile, con un tasso di proiezione del 34% in più rispetto al leader di mercato**. Allo stesso tempo, con MaiLi Extreme è possibile utilizzare il 24%* in meno di gel, rispetto al leader di mercato, per ottenere lo stesso effetto volumizzante. Utilizzare MaiLi consente di iniettare meno filler, ma allo stesso tempo permette raggiungere ottime volumizzazioni, con risultati naturali e duraturi. Ottimizzando il contenuto della singola fiala, è possibile trattare più aree del volto, creando protocolli multisessione per i pazienti che necessitano di maggiore gradualità nel raggiungimento del risultato.

LE QUATTRO REFERENZE

MaiLi è progettato per il trattamento di perdite di volume, delle linee sottili, delle depressioni cutanee medie, ma anche per il ripristino dell’area periorbitale e periorale. I risultati degli studi disponibili indicano che le labbra trattate con Maili mantengono il risultato stabile fino a un anno**. La linea MaiLi comprende quattro referenze: • P recise, specificamente progettato per trattare linee sottili con effetti di lunga durata.*** 10

MAILI: UN AUTENTICO RIFLESSO DI ELEGANZA Il lancio del nuovo filler a base di acido ialuronico che sfrutta la potenza della prima tecnologia OxiFree™ HA al mondo

•D efine, ideale per riempire le ru-

ghe profonde, è il volumizzante labbra perfetto, grazie alla sua elasticità. • V olume, progettato per la volumizzazione del volto e l’iniezione nei compartimenti adiposi. • Extreme, con la più alta concentrazione di HA all’interno della gamma di prodotti MaiLi, è stato creato per scolpire e rimodellare il volto. Extreme permette di ripristinare in modo efficace e duraturo i volumi del volto. Volume ed Extreme trovano anche l’indicazione per essere utilizzati nella perdita di volume da lipoatrofia associata a infezione da HIV. MaiLi ha un comportamento simile al tessuto cutaneo: è morbido, flessibile ed elastico, si adatta ai movimenti muscolari e alla naturale espressività del volto. Ciò significa che i pazienti sperimenteranno una sensazione di morbidezza ed elasticità dei tessuti, rispetto a quella lasciata da filler più rigidi.

UN GEL ELASTICO

MaiLi ha brevettato la prima tecnologia OxiFree™ al mondo, che preserva lunghe catene molecolari di HA. Il processo di cross-linking altamente efficiente di HA con la BDDE permette di creare un gel elastico, con una struttura simile ad una molla, ma in grado di fornire volume, potenza di

proiezione e durata. Tutti i Filler della linea MaiLi hanno un ottimo profilo di sicurezza e contengono lidocaina, per un’esperienza più confortevole per i pazienti. Il gel, una volta iniettato e messo a contatto con i tessuti circostanti, ritorna alla sua forma iniziale grazie alle proprietà “smart spring” (molla intelligente).

OXIFREE™ I PASSAGGI CHIAVE DELLA TECNOLOGIA

Idratazione: Lunghe catene di HA ad alto peso molecolare vengono disciolte attraverso un sistema di idratazione per formare una soluzione. Cross-linking: il cross-linking in atmosfera inerte viene eseguito con una bassa concentrazione di BDDE, trasformando la soluzione in un gel. Estrazione: le specie reattive dell’ossigeno vengono rimosse dal gel per preservare meglio la rete di HA leggermente reticolata. Sterilizzazione: la rete di HA reticolata grazie alla tecnologia OxiFree™ (contenente una minor concentrazione di specie reattive all’ossigeno) è meglio conservata duratane il processo di sterilizzazione.

LA MIA ESPERIENZA CON MAILI

Vorrei presentare in questo articolo la mia esperienza con MaiLi, condividendo due casi, entrambi trattati con le diverse referenze della linea Maili in un’unica seduta.

Pz.1: Trattamento Full Face con 4 ml di MaiLi in totale. Pre e Post - 4 settimane dopo il trattamento


Le pazienti non hanno presentato particolari effetti indesiderati nelle 24 ore dopo il trattamento e successivamente. I risultati di volumizzazione e proiezione ottenuti sono stati soddisfacenti per la resa del prodotto, che appare sopra la media rispetto agli analoghi sul mercato. Gli impianti sui pazienti trattati hanno mantenuto morbidezza ed elaPz. 2: Trattamento Full Face con 4 ml di MaiLi in totale. Pre e Post - 4 settimane dopo il trattamento sticità fin da subito dopo l’inoculo del gel. I controlli a breve e medio Paziente 1: Si tratta di una pazien- Paziente 2: Si tratta di una pazien- termine dopo la procedura hanno te di 54 anni, che presentava una te di 62 anni, che presentava una evidenziato un mantenimento della perdita in termini di volumi a livello perdita in termini di volumi a livello naturalezza espressiva, che è stata delle tempie e dell’arco zigomatico delle tempie e dell’arco zigomatico, particolarmente apprezzata da parte e rughe sottili nell’area periorale. La un angolo mandibolare poco definito dei soggetti trattati. ◼︎ paziente presentava inoltre labbra e rughe sottili nell’area periorale. La RIFERIMENTI sottili, ma non desiderava un au- paziente è stata trattata con: * Indagine clinica: rispetto a Juvéderm® Volu ,5 ml per lato di MaiLi Volume ma, è richiesto il 24% in meno di prodotto di mento volumetrico. La paziente è • 0 MaiLi Extreme per gli stessi risultati nel tratsulle tempie; stata trattata con: dell’area zigomatica. Dati in archivio. • 0 ,5 ml per lato di MaiLi Volume • 0 ,5 ml per lato di MaiLi Volume- tamento ** Dati in archivio. sulle tempie; sull’arco zigomatico; *** MaiLi Precise è riservato a specialisti spe• 0 ,5 ml per lato di MaiLi Volume • 0 ,5 ml per lato di MaiLi Extreme cificamente formati nella tecnica di iniezione e con una solida conoscenza dell’anatomia e sull’arco zigomatico; sull’angolo mandibolare; della fisiologia dell’area periorbitale. • 0 ,5 ml per lato di MaiLi Precise sul- • 0 ,5 ml per lato di MaiLi Precise sulPer maggiori informazioni, visita il le rughe della marionetta; le rughe della marionetta; • 1 ml di MaiLi Define per ridefinire • 1 ml di MaiLi Define per ridefinire sito sinclairpharma.com o iscriviti a il contorno delle labbra e il filtro. il contorno delle labbra e il filtro. sinclair-college.com

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MEDICINA ESTETICA

IBSA Ricerca & Sviluppo

IBSA DERMA, PORTAVOCE DELLA BELLEZZA AUTENTICA, PRESENTA “ME AS A MASTERPIECE” IBSA Derma, pioniere di un nuovo approccio alla Medicina Estetica, valorizza la bellezza autentica di ciascuno, che emerge da dentro, e la mette in mostra attraverso il progetto Me As A Masterpiece

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a sempre, IBSA Derma promuove un nuovo approccio alla Medicina Estetica che valorizza l’individuo e si fa portavoce di un’idea di bellezza autentica, non stereotipata, che nasce da dentro e che rende unico ognuno di noi. IBSA Derma, in linea con il suo Manifesto e in prosecuzione con il suo messaggio di sensibilizzazione avviato nel 2019, quest’anno presenta la mostra digitale Me As A Masterpiece, proprio partendo dagli scatti condivisi sui social dalle utenti chiamate a rappresentare il proprio capolavoro di bellezza.

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#MEASAMASTERPIECE, THE EXHIBITION WHERE ALL SHOTS ARE NOT EDITED

IBSA Derma, forte della propria expertise nel campo della Medicina Estetica e nella produzione di acido ialuronico ultrapure, presenta Me As A Masterpierce, la mostra digitale senza modifiche di post produzione. È stata aperta una selezione in tutto il mondo alla ricerca di quattro protagoniste. L’adesione è stata cospicua, con centinaia di contributi personali, e alla fine Debora Barnaba, fotografa di fama internazionale specializzata in ritratti, ha

scelto proprio loro per il progetto di IBSA Derma. I riflettori della mostra sono puntati sui ritratti professionali realizzati a questa “rosa” di quattro donne, che hanno saputo meglio interpretare la bellezza autentica. Troppo spesso, infatti, il mondo propone una bellezza stereotipata, standardizzata e sempre più persone seguono questo trend, rinunciando a essere se stesse. Avere invece il coraggio di piacersi e di mostrarsi senza filtri è un atteggiamento importante per esprimere la propria unicità.


Le quattro selezionate sono tutte donne diverse fra loro, ognuna con una propria idea di bellezza: una mamma, una creativa, una viaggiatrice, una curiosa e sicura di sé. «Per me la bellezza sta negli occhi di chi mi sa apprezzare e risiede in tutto ciò che riesce a contraddistinguersi. IBSA Derma mi ha fatto scoprire qualcosa di me che ancora non conoscevo» ha affermato @ butta_rello, una delle ragazze che hanno preso parte allo shooting, fortemente attratta dalle novità, dai viaggi e dal confronto con realtà differenti.

IBSA DERMA VALORIZZA E MANTIENE IL CAPOLAVORO CHE SEI

L’exhibition vuole raccontare al mondo questa bellezza autentica, come lo è l’arte. Perché ognuno di noi è un capolavoro. «Fra centinaia di scatti ho scelto le donne in cui abbiamo riconosciuto la voglia di

LA MOSTRA È ONLINE SUL SITO IBSA DERMA:

cercare se stesse. E noi abbiamo dato loro la possibilità di trovarsi, fotografandole come sono veramente, senza filtri, facendo emergere tutta la spontaneità del loro Io nascosto» ha dichiarato Debora Barnaba.

Spesso le donne si rivolgono al medico estetico mostrando le foto di star o influencer per apparire “uguali” a loro. Esiste però chi esce fuori dal coro, volendo rimanere fedele a sé. IBSA Derma dà voce proprio a loro, consapevole che ognuno di noi sia già un capolavoro. «I trattamenti di Medicina Estetica possono avere un grande impatto sulla qualità della vita delle persone, la loro autostima e le relazioni. Il ruolo del medico nel suggerire al paziente il trattamento più adeguato a ciascuno è sempre più importante e ritengo che l’approccio di IBSA Derma valorizzi l’individuo senza stravolgerlo, è per questo che ho partecipato anch’io all’iniziativa» le parole del dottor Antonello Tateo, Specialista in Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva. ◼︎

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NUOVO APPROCCIO SINERGICO PER UNA PELLE COMPATTA E LUMINOSA

MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Patrizia Sacchi Medico Estetico – Ancona

La qualità della nostra pelle racconta tutto di noi: chi siamo, come stiamo e che vita conduciamo. Un trattamento avanzato di Microneedling oggi è in grado di curare e ridare benessere a ogni tipo di cute

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a bellezza della nostra pelle va oltre la bellezza esteriore; una pelle sana trasmette benessere, mostra che siamo in forma, indica l’equilibrio psicologico e qualcosa di essenziale che viene da dentro e si proietta verso l’esterno. Oggi avere una “buona pelle” è un’esigenza primaria in Medicina Estetica, le donne tra i 40 e i 65 anni mi chiedono interventi per renderla, in particolare quella del volto, più tonica e compatta. La gran parte delle pazienti preferisce trattamenti veloci, meno invasivi e con un impegno economico minore rispetto a un intervento chirurgico come un lifting o qualsiasi altro intervento più invasivo. A questo proposito, il microneedling può rappresentare un’ottima soluzione. Nella mia pratica clinica utilizzo da molto tempo Dermapen™, una procedura di skin microneedling innovativa che si avvale ora di un nuovo device computerizzato con movimentazione e oscillazione verticale degli aghi brevettata AOVN™ (advanced oscillation vertical needling). Il trattamento di biorigenerazione dermica con Dermapen™ ha la funzione di rigenerare e rivitalizzare in profondità i vari strati della pelle di viso e corpo e di poter trattare in sicurezza oltre all’aging, tutte le cicatrici, le smagliature e l’acne.

DEVICE INNOVATIVO

Dermapen è stato il primo dispositivo medico che ha sostituito i tradizionali roller ed è stato riprogettato più volte nel corso degli anni. Oggi il Dermapen 4™ è caratterizzato da un design più ergonomico con display digitale; dal potenziamento originario del brevetto sull’oscillazione verticale degli aghi, che lo rende il device medicale più veloce e meno traumatico sul mercato, capace di 14

raggiungere fino a 120 oscillazioni al secondo e ben 115.200 canali frazionati al minuto. I microaghi monouso del dispositivo sono da 33 G, la nuova versione digitale permette di operare a vari livelli di profondità con step ridotti, controllati e calibrati (0,2-0,3-0,4 etc) raggiungendo 3 mm. Il device è caratterizzato inoltre da un particolare settaggio dedicato al trattamento delle cicatrici, che mi permette di operare con precisione e in differenti modalità. La tecnologia Dermapen AOVN™, le funzioni regolabili, velocità e profondità di penetrazione in verticale evidenziate sul display, mi garantiscono di non creare microlacerazioni sul tessuto, un downtime più veloce e più confortevole e mi permette inoltre di abbinarlo in sinergia con altre procedure di Medicina Estetica. La paziente, al termine della procedura anche a elevate profondità, appare con un arrossamento similare a post lampada UV. Molte delle richieste, nei miei ambulatori, sono orientate a un ringiovanimento a 360°: l’evoluzione delle tecniche e dei materiali mi permette ora di effettuare trattamenti mirati non più alla semplice correzione della singola ruga, ma a un miglioramento complessivo del viso. In quest’ottica, i trattamenti vengono combinati tra loro e personalizzati a seconda delle necessità della patologia e della qualità della cute.

MECCANISMO D’AZIONE

Il microneedling consiste nella microperforazione con aghi dei vari strati della cute, con conseguente creazione di microcanali mirati. La procedura evoca tre principali tipi di reazioni: infiammazione, proliferazione e rimodellamento. Dopo la perforazione si attivano i meccanismi di riparazione dei tessuti, la formazione di nuovi vasi sanguigni (neo-angiogenesi), la produzione di nuovo collagene ed elastina, proteoglicani e glicosaminoglicani (GAG), che contribuiscono al rimodellamento e al rassodamento della pelle. La formazione di nuovi capillari, dovuta alla neo-angiogenesi, aumenta la vascolarizzazione della zona trattata, migliorando la salute della pelle, fornendo nuovo substrato e rigenerando il tessuto. La procedura di microneedling si utilizza anche per diffondere e incrementare l’assorbimento di alcuni principi attivi applicati sulla cute, indipendentemente dal loro peso molecolare o dalle proprietà Idro lipofile. L’utilizzo di Dermapen 4™ non prevede anestesia e può essere eseguito tranquillamente in ambulatorio. Solo quando il trattamento si effettua più in profondità o su aree molto sensibili, è possibile utilizzare un anestetico locale, giusto per evitare il fastidio e in ogni caso il trattamento è indolore.

Prima e dopo 2 sedute di microneedling con Dermapen 4™


Prima e dopo 4 sedute di microneedling con Dermapen 4™

La procedura viene eseguita dopo un’accurata detersione, esfoliazione e disinfezione; il numero delle sedute varia in base alle condizioni cliniche di partenza di ogni paziente valutate alla prima visita, generalmente si effettuano 4-5 sedute a cadenza mensile. Il trattamento non presenta particolari controindicazioni ed è possibile riprendere subito le attività quotidiane, in quanto non si hanno particolari arrossamenti. Unica accortezza è quella di evitare un’esposizione prolungata e diretta ai raggi solari nei primi giorni successivi al trattamento e di proteggere la pelle con creme specifiche.

NOVITÀ

L’azienda ha messo a punto la prima gamma completa di prodotti dermocosmetici Dp Dermaceuticals™, dedicati e studiati appositamente per la cura della pelle in funzione delle procedure di microneedling, con una serie di protocolli correttivi utili a combattere l’invecchiamento cutaneo e non solo. L’esclusiva formulazione di acido ialuronico HylaFuse™ Complex, che è presente in tutti i Dp Dermaceuticals, contiene oltre a zinco, peptidi di rame e vitamina B5, l’acido ialuronico (HA) con tre diversi pesi molecolari (Alto 1800 kDA - Medio 1500

kDA - Basso 10 kDA). L’alto peso molecolare di HA rinforza lo strato esterno della cute, vi permane più a lungo, rafforza le barriere difensive e riequilibra l’idratazione naturale della cute, agendo in pratica come una seconda pelle. Il peso molecolare medio di HA assicura un’idratazione a lunga durata negli strati più superficiali della cute, assicurandone il rimpolpamento. Il basso peso molecolare di HA viene facilmente assorbito in profondità, agisce sulla correzione e il recupero migliorando fortemente l’aspetto della cute e le sue condizioni naturali. È clinicamente dimostrato che questa esclusiva formulazione di acido ialuronico viene assorbita il 100% in modo più efficace rispetto ad altre forme di acido ialuronico, in quanto riesce a legare molecole di acqua in quantità pari a 100 volte il proprio peso, offrendo un’idratazione duratura e più penetrante. È consigliato l’utilizzo anche dopo il peeling, la microdermoabrasione, IPL e laser terapia, nonché come terapia domiciliare di mantenimento. ◼︎

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MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Elena Fasola Specialista in Microchirurgia e Chirurgia Sperimentale, Medico Estetico - Milano Membro del Comitato Scientifico SIES Docente CPMA VALET - Bologna

ADIPOSITÀ LOCALIZZATA, LA DIODO-1064NM LASER-LIPOLISI NON INVASIVA E IL BODY-RESHAPING

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a presenza di tessuto adiposo normo-rappresentato è di fondamentale importanza per la salute e la forma del nostro corpo. Il suo ruolo più importante è quello di servire come riserva energetica, ma è anche protettivo, fungendo da cuscinetto tra la cute e le salienze ossee e muscolari, oltre che svolgere la funzione di “laboratorio chimico”, ad esempio per il mantenimento del buon equilibrio ormonale. Quando è normo-rappresentato, il tessuto grasso ha anche un’importantissima funzione estetica proprio perché “ammorbidisce” le forme, rendendole sinuose nel corpo femminile e strutturando il corpo maschile. Il cuscinetto adiposo sottocutaneo della regione peri-trocanterica, ad esempio di una donna longilinea, è normalmente compreso fra i 7 e i 15 mm. In alcune aree corporee, però, il tessuto adiposo può eccedere, risultando così antiestetico e spesso resistente alla dietoterapia.

BACKGROUND

La prevalenza mondiale della condizione di sovrappeso è quasi triplicata, dagli Anni 70 ai nostri giorni. Nel 2016, più di 1,9 miliardi di adulti di età pari o superiore a 18 anni erano in sovrappeso. Di questi, oltre 650 milioni di adulti erano obesi. Complessivamente, nel 2016 circa il 13% della popolazione adulta mondiale (11% degli uomini e 15% delle donne) era obeso [1]. In Italia, 4 adulti su 10 sono in eccesso ponderale: 3 in sovrappeso, con un indice di massa corporea (BMI) compreso fra 25 e 29,9, e 1 obeso (BMI ≥ 30). L’essere in eccesso ponderale è una caratteristica più frequente al crescere dell’età e maggiormente rappresentata fra gli uomini rispetto alle donne [2]. Analizzando l’andamento della percentuale delle persone in sovrappe16

so, compresi gli obesi, in alcuni Paesi e nello stesso intervallo di anni (dal 1975 al 2019), si rileva che: • in Italia si è passati dal 41,5% al 64,1%; • in Francia dal 40,8% al 62,9%; • in Germania dal 41,1% al 62,8%; • nel Regno Unito dal 41,9% al 67,2%; • negli Stati Uniti dal 41,4% al 70,2%; • in Giappone dal 15,3 al 29,4% [3]. Il mercato dei trattamenti non invasivi per la gestione degli inestetismi anche direttamente dipendenti dalla

condizione di sovrappeso, come l’adipe localizzato in eccesso, è in netto aumento e si prevede che raggiungerà un valore di oltre 1.900 milioni di dollari USA entro la fine del 2028, con un CAGR ( Compaund Annual Growth Rate) dell’8,0% [4].

TRATTAMENTO DELL’ADIPOSITÀ LOCALIZZATA IN ECCESSO

In tutte quelle condizioni in cui si abbia un’adiposità localizzata in eccesso, il grasso può essere trattato chirurgicamente con la liposcultura, oppure,


nel corso di 6-12 settimane. Indagini precedenti hanno dimostrato che temperature da 42°C a 47° C possono essere raggiunte e mantenute nel tessuto adiposo sottocutaneo utilizzando un laser a diodi 1064 nm, mediante manipoli debitamente raffreddati che permettono di essere particolarmente sicuri nei confronti della cute, consentendo a tale dispositivo di essere utilizzato su tutti i fototipi Fitzpatrick [8]. I laser diodo a 1064 nm possono così mirare al grasso nell’ipoderma, con conseguente riduzione del grasso sottocutaneo, risparmiando i tessuti dermici sovrastanti.

CONTROINDICAZIONI non chirurgicamente, attraverso l’intralipoterapia, che è un’infiltrazione di farmaci lipoclasici direttamente nel tessuto adiposo da trattare, con la Criolipolisi che utilizza il freddo per distruggere in 2-3 sedute l’adipe in eccesso associata o meno alla Radiofrequenza Medica e agli Ultrasuoni, entrambi molto attivi rispettivamente sul tono della cute e sulla riduzione del grasso localizzato e, di più recente introduzione nel mercato dei device di alta tecnologia, mediante la laserlipolisi ipertemica sub-cutanea non invasiva.

LA LASER-LIPOLISI NON INVASIVA

Il danno fotobiologico indotto da un laser in un tessuto è direttamente dipendente dalla lunghezza d’onda del laser, dal suo coefficiente di assorbimento e dallo scattering, oltre che dalla sua potenza assoluta, dalla densità di potenza erogata (W/ cm2) e dal tempo di esposizione sul tessuto. È stato dimostrato da numerosi studi che la lunghezza d’onda di 1064nm è particolarmente adatta a raggiungere profondità adeguate da essere molto attiva nei confronti del tessuto adiposo [5]. La lunghezza d’onda di 1064nm, raggiunta attraverso una tecnologia a diodo, permette un raffinato controllo sulla quantità di calore erogata, all’adeguata profondità, nell’unità di tempo. Il principale meccanismo d’azione del laser a diodo 1064 nm per la lipolisi è il calore, che aumenta i tassi catabolici localizzati delle cellule adipose.

Questo aumento di calore scompone i trigliceridi in acidi grassi liberi e glicerolo, che vengono poi trasportati fuori dalla cellula tramite un carrier di acidi grassi. Quindi entrano nel sangue e si legano all’albumina, permettendo loro di essere trasportati in tutto il corpo e metabolizzati dalle cellule secondo necessità. L’aumento della temperatura del tessuto adiposo da 42°C a 47°C avvia un processo apoptotico a carico degli adipociti, che generalmente viene raggiunto a una potenza di 1,1w/cm2 [6], e una risposta infiammatoria nel tessuto entro 5 minuti dall’applicazione del calore [7]. La risposta immunitaria dell’organismo elimina i detriti cellulari alla conclusione del processo apoptotico

Tra le controindicazioni assolute, sono da annoverare: • obesità e sovrappeso non localizzato; • portatori di pace-maker; • malattie sistemiche metaboliche (esempio Diabete) e neoplastiche; • malattie autoimmuni a carico dei tessuti molli; • malattie neurologiche come l’Epilessia e degenerative.

EFFETTI COLLATERALI

Il trattamento è molto ben tollerato e socializzante. Per tutta la durata del trattamento (30 minuti) si avverte una leggera sensazione di freddo, dato dal manipolo laser a contatto con la cute e raffreddato a una temperatura costante di 20°C alternata a una leggera sensazione di calore.

Paziende di 39 anni - Prima e dopo 3 sedute di trattamento

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RISULTATI

I risultati possono essere apprezzati già a 4-6 settimane dopo il trattamento e il processo di lipo-riduzione è completo e stabile a circa 12 settimane dopo il trattamento. In base alle condizioni individuali di partenza, possono essere previste da 1 a 3 sedute a distanza di circa 6 settimane l’una dall’altra. ◼ RIFERIMENTI 1) https://www.who.int/news-room/fact-sheets/ detail/obesity-and-overweight. 2) https://www.epicentro.iss.it/passi/dati/sovrappeso. 3) https://ilfattoalimentare.it/sovrappeso-obesitagrafici.html. 4) https://www.reportlinker.com/p05503580. 5) Majdabadi A, Abazari M. Analysis of laserfat interaction through comparing 980 nm diode laser with 1064 nm Nd:YAG laser. J Ski Stem Cell. 2014;1(1):1-6. 6) Laura Schilling MD, a Nazanin Saedi MD, a and Robert Weiss MDb a Thomas Jefferson University Hospital, Philadelphia, PA b Maryland Laser Skin and Vein Institute, Hunt Valley, MD . 1060 nm Diode Hyperthermic Laser Lipolysis: The Latest in Non-Invasive Body Contouring –

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corso teorico-pratico

BODY RESHAPING: LA GESTIONE DEL GRASSO CORPOREO DAL PUNTO DI VISTA MEDICO E CHIRURGICO. Dalla mesoterapia alla laserlipolisi e management nutrizionale associato

Obiettivo del corso Gli obiettivi del corso in oggetto sono quelli di illustrare al discente medico, che desidera operare nel campo della medicina estetica e della chirurgia plastica, le tecniche attualmente disponibili e finalizzate al miglioramento della forma e del profilo corporeo alterati da microvasculopatie lipodistrofiche (PEFS) e dal sovrappeso distrettuale (Adiposità Localizzate); di unire in un unico corso formativo l’introduzione a tutte le metodologie attualmente possibili finalizzate al miglioramento del profilo corporeo. DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Elena Fasola DATE DEL CORSO: 23-24 Ottobre 2021 CREDITI ECM: 13 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

Journal of Drug in Dermatology- Vol 16- Issue 1. 7) Franco W, Kothare A, Ronan SJ, Grekin RC, McCalmont TH. Hyperthermic injury to adipocyte cells by selective heating of subcutaneous fat with a novel radiofrequency device: Feasibility studies. Lasers Surg Med 2010;42(5):361–370. 8) John W. Decorato, MD, FACS, 1Ã Bo Chen,

Med Pharm Group Milano | Tel. +39 02 48012331 www.medpharm.it www.medpharmgroup.it

PhD, 2 and Rafael Sierra, PhD 2 1 Private Practice in Plastic Surgery, Staten Island, New York, 2 Cynosure, Inc., Westford, Massachusetts Subcutaneous Adipose Tissue Response to a Non-Invasive Hyperthermic Treatment Using a 1,060 nm Laser- Lasers in Surgery and Medicine.

SNELLISCI • RASSODA • POTENZIA


MEDICINA ESTETICA Dr.ssa Anna Trink Medico Chirurgo, esperta in Dermatologia e Tricologia - Udine Dr. Fabio Rinaldi Specialista in Dermatologia e Venereologia - Milano Chief Officer R&D di Giuliani SpA In collaborazione: Dr.ssa Daniela Orlando Medico Estetico - Napoli

LA RIVOLUZIONE NELLA TERAPIA ANTIAGING La sinergia degli elementi: l’azione combinata di biorigenerazione e riempimento è Monodermà Fillagen

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egli ultimi anni, il concetto di terapia antiaging in Medicina Estetica ha subito una vera trasformazione; l’obiettivo non è più quello di cancellare la ruga, ma di promuovere una vera e propria rigenerazione tissutale, con lo scopo di dare una sferzata di vitalità alla pelle, che comporti anche, ma non solo, una correzione di ogni singola ruga. Trattamenti bioristrutturanti di questo tipo, però, richiedono cura, costanza e anche tempi un po’ più lunghi per mostrare i propri effetti, scontrandosi in parte con le esigenze dei pazienti, che vogliono riscontrare un miglioramento immediato e “sentirsi e vedersi” più belli da subito: da qui nasce l’esigenza di un bioristrutturante con caratteristiche speciali. Monodermà Fillagen è il primo dispositivo medico iniettabile che concilia il trattamento di bioristrutturazione endogena con un effetto riempitivo immediato. Si presenta come un gel viscoelastico in fiala preriempita da 1 ml. La sua unicità, dovuta alla sinergia di azione dei tre attivi che lo compongono, si esplica nell’immediato con un effetto di discreta volumizzazione e progressivamente, nell’arco di un mese circa, con una biorigenerazione cutanea.

I TRE ELEMENTI

Il primo elemento di Monodermà Fillagen a entrare in gioco è la Carbossimetilcellulosa, un polisaccaride biocompatibile che conferisce la corretta viscosità al prodotto e che permette di evidenziare immediatamente dopo l’iniezione un effetto tensore e al contempo lievemente riempitivo. Quest’azione riempitiva, che si evidenzia al momento dell’applicazione, si dimezza a 15 giorni e scompare a 30 giorni, quando cioè la 19


binante umano presente in Monodermà Fillagen è costituito dalla sola catena 1-α della tripla elica che normalmente costituisce la struttura del collagene nei tessuti, ed è quella che dà alla matrice extracellulare (ECM) il segnale di rigenerare nuovo collagene endogeno. Il collagene ricombinante umano è presente in concentrazioni millimolari, ovvero più simili possibile a quelle fisiologiche, per garantire che questa azione di stimolazione avvenga correttamente (perché se ce ne fosse in eccesso, potrebbe innescarsi un meccanismo di feedback negativo, con conseguente soppressione della produzione del collagene stesso).

SOSTEGNO STRUTTURALE

carbossimetilcellulosa è stata completamente riassorbita, grazie all’intervento di sistemi enzimatici secondari che la degradano lentamente e completamente. Il secondo elemento di Monodermà Fillagen è costituito dall’acido jaluronico lineare a basso peso molecolare e aminoacidi; l’azione biorivitalizzante dell’acido jaluronico mantiene la struttura cutanea e apporta idratazione e gli aminoacidi, che vengono frammentati progressivamente, fanno da stimolo ulteriore per la generazione di nuova matrice ECM. Il terzo, e più importante, elemento di Monodermà Fillagen è il collagene ricombinante umano, ottenuto mediante la tecnica del DNA ricombinante, che consente di isolare 20

una sequenza genica, inserirla in un vettore che viene a sua volta inserito in un organismo ospite, che produrrà la proteina di interesse. In questo specifico caso, il primo step è stato quello di selezionare la parte di DNA che codifica il collagene umano, il secondo step è stato quello di inserirla in un vettore, per poi veicolarlo, terzo step, all’interno del baco da seta che, contestualmente al ciclo di naturale produzione della seta, produrrà anche collagene. Questo collagene, che una volta estratto viene correttamente purificato per essere privo di rischi di contaminazione, non ha potere immunogeno perché totalmente biocompatibile, essendo identico al collagene umano. Il collagene ricom-

Si riconosce storicamente all’ECM il suo ruolo di sostegno strutturale della nostra pelle, ma solo recentemente è stata evidenziata la sua funzione attiva nella regolazione e nel mantenimento dell’omeostasi cellulare. Le matrichine sono prodotti dell’idrolisi parziale delle macromolecole della matrice extracellulare e sono in grado di interagire con specifici recettori, regolando processi cellulari fondamentali come la proliferazione, la differenziazione, la migrazione e anche l’apoptosi cellulare; i frammenti peptidici che derivano dai processi di clivaggio di Monodermà Fillagen si comportano come matrichine, determinando generazione di nuova matrice extracellulare e degradazione delle strutture più vecchie come il collagene, che quando invecchiato diventa più rigido, inducendo rilassamento e perdita di elasticità cutanea. Si capisce quindi l’azione sinergica dei tre elementi: Monodermà Fillagen è quindi in grado di ottenere l’effetto riempitivo immediato grazie alla carbossimetilcellulosa, e la bioristrutturazione endogena progressiva entro 30 giorni contemporaneamente al riassorbimento della carbossimetilcellulosa, grazie alla presenza di collagene ricombinante umano, acido jaluronico e aminoacidi. L’effetto di Monodermà Fillagen continua per almeno 6 – 8 mesi. dermà Fillagen di Giuliani si può considerare un approccio più moderno alla Medicina Estetica. ◼︎


MAIN SPONSOR

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MEDISCULPT: LA NUOVA FRONTIERA DEL MADE IN ITALY PER IL BODY SHAPING

MEDICINA ESTETICA

Nicola Losacco BME Product Specialist Medical Division Biotec Italia Medical

Campi elettromagnetici di ultima generazione che scolpiscono i muscoli e riducono il grasso, offrendo più vantaggi al medico estetico per rimodellare aree del corpo in modo non invasivo e indolore

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empre più richiesti dai pazienti sono i trattamenti non chirurgici per il body shaping e la tonificazione dei tessuti, per i quali il medico estetico dispone in genere di diverse tecnologie che agiscono direttamente sul tessuto adiposo o sui sovrastanti strati dermici. Per soddisfare al massimo le aspettative dei pazienti è di fondamentale importanza la sinergia di lavoro tra le tecnologie, decisa a seguito di un’attenta anamnesi. Di recente, un dispositivo medico certificato che sfrutta i campi elettromagnetici, ideali da integrare in un percorso terapeutico, permette al medico estetico di scolpire e ridefinire lo strato profondo del tessuto muscolare in maniera non invasiva, aumentandone il volume e il numero delle fibre. Questa tecnologia determina allo stesso tempo una riduzione del pannicolo adiposo. L’azione sul grasso, a seguito della contrazione muscolare, deriva dalla necessità dell’organismo di sfruttare come fonte di energia quella proveniente dagli acidi grassi disciolti nel sangue e dai lipidi dell’adiposità trattata. Il dipartimento R&D di Biotec Italia ha progettato e prodotto il device MediSculpt, tecnologia che genera campi elettromagnetici focalizzati ad alta intensità, collaborando anche con ortopedici e medici del

settore per implementare applicazioni specifiche per la riabilitazione muscolare post infortunio e riduzione della diastasi addominale post parto, per citarne alcune.

I VANTAGGI DI MEDISCULPT

MediSculpt è una tecnologia che emette impulsi elettromagnetici di diversa modulazione in grado di penetrare in profondità nel muscolo, tali da indurre in una seduta di soli 30 minuti più di 25.000 contrazioni nel 100% della massa muscolare. Questa rappresenta una sostanziale differenza con gli ormai obsoleti elettrostimolatori, in grado di contrarre solamente le fibre superficiali del muscolo; di conseguenza, anche i risultati vengono di gran lunga migliorati. È un’apparecchiatura dotata di quattro manipoli, che consentono quindi di trattare in maniera altamente specifica fino a due gruppi muscolari contemporaneamente, riducendo così il numero di applicazioni e ottimizzando i tempi per il medico e per il paziente. La specificità dei trattamenti proviene dalle preliminari considerazioni anatomiche dei diversi distretti muscolari, che geneticamente hanno concentrazioni diverse di fibre rosse e fibre bianche. Questa attenta valutazione clinica, tipica della filosofia aziendale

di Biotec Italia, consente di sviluppare al massimo caratteristiche muscolari come la forza e la resistenza, migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, sfruttando adeguate frequenze di stimolazione. Il dispositivo MediSculpt è dotato del sistema SHIFTPULSE®, che modula in maniera automatica l’impulso elettromagnetico così da evitare il fenomeno dell’assuefazione, massimizzando l’efficacia e la sicurezza del trattamento. I manipoli sono di differenti dimensioni per ben adattarsi anche ai gruppi muscolari più piccoli delle braccia, come i bicipiti, i tricipiti e i deltoidi, o delle gambe, come i polpacci e gli adduttori dell’interno coscia. Ne consegue che, vista la possibilità di agire su vari distretti corporei, è possibile trattare quelle zone difficili da tonificare con il normale esercizio fisico. Queste caratteristiche consentono un rimodellamento del profilo corporeo di alto livello, nell’assoluto rispetto del confort per il paziente grazie a un sistema di raffreddamento a liquido degli applicatori. Questo importante plus tecnologico assicura la massima efficienza di trasmissione dell’impulso elettromagnetico nel tempo e longevità alla tecnologia.

SHIFTPULSE® Variazione automatica dell’impulso. Ogni singolo programma emette impulsi con segnali, frequenze e parametri di stimolazione diversi, assecondando la predisposizione ad un determinato tipo di sforzo tipico di ogni gruppo muscolare. Il muscolo è così sottoposto a diverse fasi di stimolazione contrattile, producendo il massimo reclutamento muscolare ed evitando l’assuefazione.

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DICONO DI NOI Dr. Vincenzo Bucaria Chirurgo Plastico ed Estetico Direttore del reparto di Chirurgia Plastica Clinica Mater Dei di Bari

«Sono stato tra i primi medici in Italia a utilizzare MediSculpt e, oltre a confermarne l’efficacia in termini di rimodellamento e tonicità, ho potuto constatare che, sfruttando i parametri del protocollo “reduction diastasis recti” fornitomi dall’azienda stessa, i pazienti possono ridurre le lievi diastasi addominali che preferisco non trattare chirurgicamente. I manipoli piccoli, utilizzati nelle prime sedute del protocollo, sono molto utili in questa pratica perché si adattano ai muscoli trasversi e obliqui dell’addome». Dr. Aurelio Caponetti Chirurgo Plastico Direttore Sanitario del centro medico Corpo Libero - Roma

«Qualche mese fa è emersa questarivoluzionaria tecnologia e fin dal primo momento non è venuta a man-

care la grande disponibilità di Biotec Italia nell’accompagnarmi durante il percorso di ampliamento del target di pazienti a cui proporre questo innovativo trattamento. Proprio grazie al loro aiuto sono riuscito a soddisfare le richieste di molti sportivi. Sfruttando la libera modalità “Free Mode” e parametrizzando adeguatamente le diverse fasi dell’allenamento, siamo adesso in grado di migliorare le prestazioni sportive e conferire resistenza e forza ai muscoli trattati». Dr. Alessandro Duchi Medico Estetico La Clinica Skin Lab Milano

«In clinica abbiamo inserito ormai da tempo le tecnologie di Biotec Italia, e siamo convinti che trattare i diversi tessuti biologici sfruttando sinergicamente le varie apparecchiature sia necessario per soddisfare anche i pazienti più esigenti. In particolare, come ci ha consigliato l’azienda che aggiorna costantemente il nostro “modus operandi” sulla base delle pubblicazioni scientifiche presenti in

letteratura, durante le otto settimane che intercorrono tra due sedute di crioliposcultura, inseriamo un trattamento a settimana di 30 minuti con MediSculpt. Migliora notevolmente la tonicità dell’area trattata e il paziente è più propenso a seguire un’alimentazione e uno stile di vita sani». Dr.ssa Laura Bisaccia Medico Estetico Studio di Medicina Estetica Avanzata Queen L - Genova

«Per i quotidiani trattamenti di body contouring, utilizzo le tecnologie di Biotec Italia e con MediSculpt posso garantire ai miei pazienti risultati ancora più evidenti. L’azione diretta sul muscolo mi consente di trattare non solo quei pazienti che devono ridurre le tanto odiate adiposità, ma anche coloro che vogliono definire la muscolatura. I pazienti sono molto soddisfatti e già in 4-6 sedute di 30 minuti, da ripetere ogni 2-3 giorni, raggiungono risultati molto apprezzabili pure nella zona dei glutei, soddisfacendo il desiderio di molte donne». ◼︎

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Dr. Maurizio Priori Presidente SIES Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica

SIAMO SOLO NOI! Il 24 e il 25 settembre 2021, andrà in scena IL NUOVO FORMAT DI AGGIORNAMENTO SIES, occasione di dibattito e confronto DIFFERENTE DAI CLASSICI CONGRESSI. Live treatment, sessioni internazionali e workshop di aggiornamento. Due giorni da vivere con grande intensità

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opo una lunga sosta dovuta alla situazione che si è creata a livello mondiale, SIES rinnova il proprio impegno con un evento in presenza INNOVATIVO, proprio a testimoniare la rinascita delle tradizioni. Si tratta di un nuovo format di aggiornamento IN PRESENZA, dove i momenti di aggiornamento scientifico saranno composti da sessioni con collegamenti internazionali. Le sessioni prevedono la partecipazione dei maggiori esponenti internazionali nel settore della Medicina Estetica e saranno organizzate a seconda della zona geografica di appartenenza, andando quindi a posizionare il singolo evento su un orario compatibile con la nazione collegata. Sarà quindi un evento nel quale i partecipanti potranno virtualmente compiere IL GIRO DEL MONDO SCIENTIFICO DELLA MEDICINA ESTETICA IN DUE GIORNI!

REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA

Ovviamente l’evento sarà realizzato IN TOTALE SICUREZZA. Abbiamo quindi previsto, così come richiesto dalle normative, che tutti i partecipanti (iscritti ed espositori) dovranno essere preventivamente registrati, in modo da poter garantire il numero massimo di partecipanti (potremo avere un numero esatto solo in vicinanza dell’evento). Non saranno quindi ammessi nell’area congressuale persone non preventivamente registrate sul portale e

EVENTO IN PRESENZA

le iscrizioni si chiuderanno appena raggiunto il numero massimo di partecipanti o comunque cinque giorni prima dell’inizio dell’evento. Infine, proprio per far si che questo appuntamento possa far registrare la partecipazione di un elevato numero di partecipanti, abbiamo volutamente limitato la quota di iscrizione, riducendola a un valore puramente simbolico, affinché questo non dovesse essere uno scoglio e per favorire tutti. Vi aspettiamo quindi a Bologna, il 24 e il 25 settembre 2021, per ritrovare insieme a noi un momento di aggiornamento e di ritorno alla normalità.

SIES GUARD

LA SICUREZZA NON È NEGOZIABILE La Segreteria VALET - SIES sta approntando sistemi di sicurezza, prevenzione e controllo all’altezza della situazione contingente. Tutte le soluzioni saranno aggiornate in base a quanto sarà richiesto nel periodo di svolgimento dell’evento. AGGIORNAMENTO, SICUREZZA e PREVENZIONE. SIES GUARD, i punti chiave per un aggiornamento sicuro.

www.siestwodays.it

SI RINGRAZIANO PER IL CONTRIBUTO NON CONDIZIONANTE LE SEGUENTI AZIENDE MAIN SPONSORS

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ELENCO COMPLETO SPONSORS A.D.O.

LASER.COM

ALLERGAN

LG CHEM

ALGENESS

LOGOFARMA

ALTA CARE

MASTELLI

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BI-MEDICA

MESOESTETIC

BIOFORMULA

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BIOTEC

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GP DERMAL SOLUTION

TECHNOLUX

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TEOXANE

IBSA

Questa icona significa che l’azienda organizzerà un Workshop

aggiornato al 06/08/2021


HE T E SAV TE DA

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Il giro del mondo in 80 giorni venerdì 24 - sabato 25 settembre 2021 Palazzo dei Congressi - Bologna | EVENTO IN PRESENZA Un nuovo approccio all’aggiornamento. Sessioni internazionali con i maggiori esperti di tutto il mondo, possibiltà di assistere alle novità e alle innovazioni che il mercato ha approntato in questo periodo di chiusura, confronti, dibattiti, trattamenti LIVE..... Siamo pronti con un nuovo format, una nuova idea di aggiornamento che si pone l’obiettivo di coniugare aggiornamento internazionale, novità del settore e conferme di tecniche. Due giornate piene e intense per poter offrire un aggiornamento globale. Prendete quindi nota di queste date; 24 e 25 Settembre 2021. Sarà l’occasione per ritrovarci, in sicurezza e con la voglia di riscoprire l’aggiornamento scientifico in una formula nuova. Segreteria Scientifica

Segreteria Organizzativa

SIES Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica Via Baracca, 2 - Firenze (Italy) informazioni@sies.net

VALET Srl - Provider standard ECM n° 1328 Via dei Fornaciai, 29/b - 40129 - Bologna (Italy) Tel +39 051 63 88 334 - 051 02 16 405 - 051 32 01 70 www.valet.it - congresso@valet.it

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ASPETTO STANCO? CHIEDI AL TUO MEDICO DEL NUOVO FILLER NASHA PER IL TRATTAMENTO DELLE OCCHIAIE.

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MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Laura Licitra Medico Estetico - Vittoria (RG)

ENERJET 2.0™ IL DEVICE AD INIEZIONE PNEUMATICA SENZA AGHI

Una metodica rivoluzionaria, che permette di iniettare preparati terapeutici personalizzati, senza aghi e con un’efficacia ben più elevata delle classiche strategie terapeutiche iniettive adottate per la bioristrutturazione tissutale

E

nerJet 2.0™ è una metodica rivoluzionaria che permette di iniettare preparati terapeutici personalizzati, senza aghi e con un’efficacia ben più elevata delle classiche strategie terapeutiche iniettive, adottate per la bioristrutturazione tissutale. Si avvale infatti di un’avanzata tecnologia brevettata, Jet Volumetric Remodeling (JVR), che induce nel tessuto un vero e proprio rimodellamento. La tecnologia JVR rilascia con uno sparo a 535 km/h il principio attivo che, assieme all’energia cinetica accumulata, crea un effetto blast potentissimo in profondità, ma mininvasivo in superficie. L’esplosione del principio attivo nel tessuto fora la superficie, senza aghi e senza dolore per il paziente, e genera un microtrauma profondo, diffondendosi in tutte le direzioni fino a coprire 100 volte l’area del punto d’ingresso

di un ago da 32G (200µ), con effetto controllato e una diffusione ottimale per il rimodellamento cutaneo. La sinergia tra rilascio di energia cinetica accumulata e veicolazione della sostanza iniettata induce un processo naturale di riparazione, con conseguente produzione di nuovo collagene ed elastina.

LA METODICA

EnerJet 2.0™ si configura come metodica d’elezione senza precedenti con le seguenti indicazioni: • Smagliature. • Cicatrici da acne. • Cicatrici chirurgiche. • Cicatrici atrofiche, ipertrofiche. • Cheloidi. • L assità cutanea da moderata a severa. • L ifting non chirurgico.

Cicatrici da acne - Prima e dopo trattamento con EnerJet 2.0™

VANTAGGI

I vantaggi di questa procedura risultano essere molteplici: •N on invasività del trattamento. • Assenza di dolore. •B revissimo downtime. • P ersonalizzazione del preparato terapeutico e della modalità di iniezione. • E fficacia d’azione sul rimodellamento. • E siguo numero di sedute molto distanziate tra loro.

PROTOCOLLI PERSONALIZZABILI

I protocolli, che in genere prevedono una media di 3/4 sedute a distanza di 30/45 giorni, sono estremamente 27


modificabili e personalizzabili grazie alla possibilità di preparazione di cocktails terapeutici mirati per ogni singolare inestetismo e alla variabilità dei parametri di iniezione selezionati, mantenendo la precisione della metodica. Per quello che riguarda le smagliature, per esempio, utilizziamo il protocollo denominato “stretch marks” e, così come per gli altri inestetismi trattabili con EnerJet 2.0™, abbiamo la possibilità di personalizzare il trattamento sulla base delle caratteristiche delle smagliature di ogni paziente, della loro localizzazione, dimensione, profondità, epoca di insorgenza. È importante intervenire più tempestivamente possibile, perché se le smagliature vengono trattate velocemente è possibile avere una restituito ad integrum del tessuto quasi perfetta, rigenerandolo dall’interno. Si veicola acido ialuronico a varie concentrazioni e crosslinkaggio, insieme a biostimolanti e bioristrutturanti. Riusciamo infatti a iniettare con precisione standardizzata boli di quantità medesime, con una pressione preimpostata, per garantire una diffusione omogenea della sostanza, sempre alla stessa profondità.

L’IMPORTANZA DEI PROGRAMMI SPECIFICI

Effetto Blast di EnerJet 2.0™ 28

Il device offre programmi specifici per le macroaree di trattamento: • General use. • Kinetic Lift. • Dermal Thickening. • S car Remodelling, diviso a sua volta in tre sottogruppi: • Keloid And Hypertrophic Scars. • Stretch Marks. • Acne Scars. Ogni programma suggerisce sia le modalità di movimento da esercitare col device che le pressioni e il filling per ogni area da trattare, tutti parametri comunque modificabili dall’operatore. L’elemento principe quale sostanza veicolata resta l’acido ialuronico (a diversi pesi molecolari e caratteristiche) in associazione a biostimolanti, soluzione salina e/o glucosata, oppure cortisonici nel caso delle cicatrici cheloidee, in diluizioni variabili a seconda dell’inestetismo da trat-

Smagliature - Prima e dopo trattamento con EnerJet 2.0™

tare e delle caratteristiche di esso in ogni paziente. Questo lascia un ampio margine decisionale al medico iniettore, rendendo la procedura uno strumento operatore dipendente estremamente potente. La precisione della metodica, la personalizzazione del trattamento, l’effetto di rimodellamento tissutale potenziato, oltre che di filling e stretching del tessuto, determinano risultati nettamente superiori e non sovrapponibili a metodiche iniettive classiche usate per gli stessi fini, oltre che molto apprezzati dai pazienti. In più, sono assolutamente definitivi perché passano per la rigenerazione completa del tessuto. È ovvio che il paziente dovrà avere cura di prevenire questi inestetismi, attenendosi ai consigli del medico, in generale per tutte le aree corporee, anche non trattate. Il periodo migliore per sottoporsi a un protocollo EnerJet 2.0™ è quello precedente all’esposizione solare continua e prolungata, ma di fatto potrebbe essere eseguito senza una stagionalità precisa, purché il paziente abbia cura di non sovraesporre le aree appena trattate a eventuali iper-pigmentazioni. ◼︎


La soluzione facile per i problemi difficili: • SMAGLIATURE • CHELOIDI • LIFTING NON CHIRURGICO • CICATRICI DA ACNE • CICATRICI ATROFICHE E IPERTROFICHE Veicolazione transdermica pneumatica di qualsiasi sostanza terapeutica, senza aghi.

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MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Dora Intagliata Medicina e Chirurgia Estetica Dietologia e Nutrizione - Siracusa Member of American Academy of Aesthetic and Antiaging Medicine Responsabile SIES Sicilia

REDERMALIZZAZIONE, LA CITOBIOCHIMICA DELL’ACIDO SUCCINICO NELLA PELLE

Un approccio efficace nella correzione dei cambiamenti cutanei legati all’età causati dall’azione dei meccanismi infiammatori e da una diminuzione del potenziale riparativo e proliferatore della pelle e dei tessuti sottostanti

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el 2004 è stato identificato per la prima volta un nuovo recettore, denominato “recettore SUCNR1 (GPR91)”, in grado di stimolare le secrezioni di renina nelle cellule renali. Tale recettore sì è successivamente dimostrato essere attivato dall’acido succinico. Secondo i recenti studi posti in essere dopo tale scoperta, l’acido succinico è un marcatore molecolare di stati ipossici/ischemici ed è prodotto dai mitocondri non solo durante lo sviluppo ossidativo diretto del ciclo di Krebs (con un livello sufficiente di O2 nella cellula), ma anche durante il trattamento di riduzione del ciclo di Krebs durante l’ipossia (Ariza, Deen, &Robbin, 2012). Considerando la patogenesi dell’invecchiamento, legata certamente a un processo di “inflammaging”, cioè a uno stato infiammatorio cronico caratterizzato da un aumento del livello di citochine proinfiammatorie il-1, il-6, il-18 e tnf-α, fin da subito si è rivolta grande attenzione verso

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l’acido succinico e il suo recettore specifico. Studi di attività SUCNR1 sono stati eseguiti sul tessuto renale (He et al., 2004; Toma et al., 2008), tessuto cardiaco (Aguiar et al., 2010), tessuto cerebrale (Hamel et al., 2014; Sapieha et al., 2008) e tessuto epatico. In generale, i prodotti succinati hanno dimostrato di avere pratici usi dermatologici e cosmetologici per la guarigione delle ferite, il ringiovanimento della pelle (Borumand,2015; Domingoa, Gómeza, Llobeta, & Corbellab, 1988; Zarubina et al., 2012), l’eliminazione delle iperpigmentazioni (Denton, Lerner, & Fitzpatrick, 1952; Yasuda, Yamasaki, & Ohtaki, 1995), e anche azioni antinfiammatorie (Boyle, Burton, & Faergemann, 1986).

una “redermalizzazione”, termine di nuova generazione atta a indicare uno specifico processo riparativo a livello del derma dato dalla sinergia di acido ialuronico e acido succinico, caratterizzato in primis dall’attivazione dei mediatori antinfiammatori e dal ripristino dell’equilibrio idrico della zona trattata. A questo si aggiunge l’azione diretta dell’acido succinico sul recettore SUCNR1 localizzato a livello dei fibroblasti dove consente di stimolare la sintesi di collagene e acido ialuronico, a livello dei macrofagi promuovendo la rapida rigenerazione dei tessuti, nei macrofagi consente un’azione profonda sui processi di rigenerazione e riparazione cutanea e a livello dei cheratinociti permettendo un’azione anche superficiale.

MATERIALI E METODI

DISCUSSIONE

Xela Rederm è una formulazione unica che combina acido ialuronico ad alto peso molecolare in una concentrazione fisiologica (0,55%) con sodio succinato in forma iniettabile. In commercio lo ritroviamo in 4 diverse concentrazioni: • 0 ,5% acido ialuronico puro ad alto peso molecolare e acido succinico all’1,6%. • 1 ,1% acido ialuronico puro ad alto peso molecolare e acido succinico all’1,6%. • 1 ,8% acido ialuronico puro ad alto peso molecolare e acido succinico all’1,6%. • 2 ,2% acido ialuronico puro ad alto peso molecolare e acido succinico all’1,6%. La peculiarità di questo prodotto ci permette di adoperarlo per indurre

La vasta gamma di combinazioni permette di trattare molteplici inestetismi legati all’invecchiamento cutaneo in modo specifico. La gamma Xela Rederm è un valido alleato per: • Disidratazione della pelle •A lterazioni del microcircolo vascolare dermico • Perdita di turgidità cutanea • Piccole rughe • Pelle stanca • Pigmentazione • T rattamento della zona del contorno occhi. I protocolli di trattamento sono differenti in base alla tipologia di obiettivo finale prefissato. Solitamente si effettuano tre sedute, una seduta ogni 10-15 giorni. La tecnica di iniezione è del tipo a micro-ponfi su-


perficali. Il prodotto viene distribuito in modo uniforme sulla zona da trattare. Alla fine della seduta viene applicato uno spray lenitivo contenente anch’esso acido succinico per rimarcare ulteriormente l’efficacia dello stesso anche a livello esterno. Nella mia esperienza personale, l’ho trovato valido alleato nel trattamento della zona perioculare, in particolar modo sull’inestetismo “occhiaia” in tutti quei casi dove non era indicato effettuare riempimento del tear throught. Nei casi trattati vi è stato, infatti, un notevole miglioramento del colorito della zona.

CONCLUSIONE

L’uso di un prodotto contenente succinato in combinazione con acido ialuronico (Xela Rederm) può essere considerato un approccio efficace nella correzione dei cambiamenti cutanei legati all’età causati dall’azione dei meccanismi infiammatori e da una diminuzione del potenziale riparativo e proliferatore della pelle e dei tessuti sottostanti. ◼︎

RIFERIMENTI: • Aguiar C. J. et al. Calcio cellulare.- 2010. - V. 47, N 1. – P. 37-46. • Ariza A.C., et al. Frontiere in Endocrinologia. Endocrinologia molecolare e strutturale. – 2012. – V. 3. – P. 1-8. • Behm B. et al. J. Eur. Acad. Venereolo. 26.812820 (2012). • Borum e M. J Clin Exp Dermatol Res 2015, 6:3. • Boyle J., et al. British Medical Journal 292, 28 (1986). • Correa P.R. et al. J Hepatol. - 2007. - V. 47, N 2. – P. 262–269. • Denton CR et al. The Journal of Investigative Dermatology 1952; 18: 119–135 • Domingoa J.L et al. Journal of Toxicology: Clinical Toxicology 1988; 26(1-2). • Freundlich B. et al. Immunol Today 7(10):3037 (1986). • Hakak Y. et al. J. Leukoc. Biol. - 2009. – V. 85, N 5. – P. 837–843. • Hamel D. et al. Arterioscler Thromb Vasc Biol. – 2014. – V. 34, N 2. – P. 285-293. • W. Miao F.J.P. et al. Natura. - 2004. – V. 429, N 6988. – P. 188–193. • Juranova J. et al. Journal of Applied Biomedicine 15, 169–179 (2017). • Ko S.H. et al. Rapporti scientifici 7:12582, 1-4 (2017). • Konger R.L. et al. Biochim. Biofis. Acta. 1401,

221–234 (1998). • Leon A. et al. Proc Natl Acad Sci USA 91, 3739 (1994). • Li, Y. H.et al. Biochem Biophys Res Commun 463, 853–858 (2015). • Lynch S.E. et al. Proc Natl Acad Sci USA 84:7696 (1987). • Mills E. et al. Trends Cell Biol 24 (2014). • Nimni M.E. Biomateriali 18:1201 (1997). • Palazzo E. et al. J Cell Physiol 227(3):10171025 (2012). • J Exp Med 179:831 (1994). • Pincelli C. et al. J Invest Dermatol 103, 13. (1994). • Rubic T. et al. - 2008. – V. 9, N 11. – P. 1261– 1269. • Santambrogio L. et al. J Immunol 153, 4488 (1994). • Sapieha P. et al. Sangue. - 2012. - V 120, N 11. – P. 2182-2194. • Sapieha P. et al. Medicina della Natura. -2008. - V. 14, N 10. – P. 1067-1076. • Suter M.M. et al. Dermatol. 20, 515–532 (2009). • Toma I. et al. J. Clin.Invest. - 2008. - V. 118, N 7. – P. 2526–2534. • Yasuda M et al. Bollettino della Società Chimica del Giappone 1960; 33(8): 1067–1070. • Zarubina I.V et al. Bull Exp Biol Med 2012; 153(3)

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UNA SOVRAPPOSIZIONE DI FILLER E LE SUE COMPLICANZE: STUDIO ECOGRAFICO DEL VISO AD “ALTA FREQUENZA”

MEDICINA ESTETICA

Dr. Simone Ugo Urso Specialista in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso, Medico Estetico Docente della Scuola CPMA VALET - Bologna Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale, Medico e Chirurgo Estetico - Modena Membro del Comitato Scientifico SIES Coordinatrice Scientifica e Docente della Scuola CPMA VALET - Bologna

Medicina Estetica in sicurezza: è sempre più importante studiare il viso di un paziente prima di intraprendere un trattamento iniettivo, per conoscere a fondo le sue caratteristiche

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’ecografia ad alta risoluzione è un importante strumento di diagnosi in Medicina Estetica, soprattutto per conoscere, prima di effettuare qualsiasi trattamento, le peculiarità del tessuto e delle strutture del volto del paziente. Con questa metodica è possibile identificare le principali varianti anatomiche della rete vascolare, la distribuzione e la profondità dei compartimenti di grasso e soprattutto la tipologia e la disposizione dei materiali esogeni dei trattamenti precedentemente effettuati. In Medicina Estetica, negli ultimi anni, è stato riscontrato un incremento di trattamenti iniettivi per la correzione dei segni dell’invecchiamento del viso, come le rughe e la perdita di tono della pelle. I materiali utilizzati per effettuare tali riempimenti sono generalmente classificabili in due categorie, a seconda della loro composizione chimica: prodotti assorbibili e prodotti permanenti. Con l’aumento della richiesta da parte di pazienti di ripetere i trattamenti nel tempo, si è dato luogo in alcuni casi all’impianto nella medesima sede delle due tipologie di prodotto, portando a risultati spesso non soddisfacenti, se non addirittura peggiorativi. Ciò è dovuto, come documenta la sempre maggiore letteratura scientifica a riguardo, proprio alla sovrapposizione di trattamenti a composizione chimica diversa. Nello specifico, il rischio aumenta notevolmente quando si utilizza un prodotto assorbibile e degradabile come l’acido ialuronico in prossimità di sostanze non degradabili (silicone o polimetilmetacrilato). Infatti, con il passare

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del tempo queste sostanze sintetiche sovvertono parzialmente o quasi totalmente il tessuto, il quale perde le proprie caratteristiche fisiologicostrutturali e non permette all’acido ialuronico di svolgere la sua normale funzione di riempimento. La regione del viso che più spesso risulta trattata (e di conseguenza a rischio) è il terzo medio, in particolar modo in corrispondenza dei solchi nasogenieni e della regione malare. Le complicanze più frequenti sono la formazione di depositi di sostanza degradabile (granulomi) all’interno di aree precedentemente trattate

con componenti sintetiche: questa sovrapposizione dà luogo alla formazione di vere e proprie cisti più o meno infiammate, spesso dolenti e percepibili al tatto. Grazie all’utilizzo preventivo di un’analisi del volto con un’ecografia ad “alta frequenza” si possono individuare con sicurezza le caratteristiche del filler precedentemente utilizzato e quindi decidere se procedere o meno alla somministrazione di uno diverso, avvertendo il paziente che il nuovo trattamento potrebbe non ottenere risultati soddisfacenti.


ECOGRAFIA IN MEDICINA ESTETICA

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Il corso di ecografia in medicina estetica vuole far conoscere un nuovo modo di approcciare l’esame clinico e diagnostico nel rapporto tra il medico ed il paziente. In questi ultimi anni l’esame ecografico, in quanto esame non invasivo, indolore e poco costoso, ha affiancato quasi tutte le branche della medicina moderna. In medicina estetica sta muovendo i primi passi, ma da subito si sta delineando il suo importante ruolo anche in questo settore. L’approccio ecografico ci consente di valutare in maniera precisa ed in vivo l’anatomia e la struttura dei tessuti superficiali sia del corpo sia del viso; soprattutto per quest’ultimo ci consente di poter identificare e mappare il sistema vascolare e tutte le sue varianti anatomiche, di identificare la posizione e la struttura dei muscoli e di valutare lo stato di invecchiamento dei compartimenti adiposi superficiali e profondi. Un corretto esame ecografico ci permette quindi di lavorare con un alto coefficiente di sicurezza soprattutto nei trattamenti iniettivi evitando le più fastidiose complicanze, di raffinare le tecniche di esecuzione con trattamenti ecoguidati ed infine di valutare i risultati ottenuti.

Fig. 1: nodulo di acido ialuronico in in prossimità del solco nasogenieno sinistro

CASO CLINICO

Nella Fig. 1 è riportato il caso di una paziente che lamentava alla palpazione, in prossimità del solco nasogenieno sinistro, una piccola tumefazione. Anamnesticamente la paziente aveva dichiarato di aver fatto un trattamento con riferito acido ialuronico, ma che alcuni anni prima era stata già sottoposta a un altro trattamento iniettivo, però non era a conoscenza del prodotto utilizzato. Da un’attenta valutazione ecografica ad “alta frequenza” della regione è stata confermata la presenza di un deposito cistico anecoico di acido ialuronico immerso in un contesto ecografico ben preciso (area di compatta e uniforme isoecogenia descritta in letteratura con il nome di snowstorm) costituita dal precedente trattamento: chiaramente un riempimento a base di olio di silicone. Inoltre, esaminando ulteriormente le zone limitrofe (Fig. 2) e soprattutto il solco nasogenieno controlaterale, si è evidenziata la presenza di altri quattro fenomeni di incistamento più profondi e dovuti al trattamento a base di acido ialuronico, tutti con le medesime caratteristiche ecografiche (immagine semirotondeggiante quasi anaecogena con capsula ispessita iperecogena). Fortunatamente per la paziente, non si sono mai verificate complicanze Fig. 2: esame delle zone limitrofe

DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Paola Molinari - Dr. Simone Ugo Urso Dr. Salvatore Fundarò DATE DEL CORSO: in programmazione CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

superficiali più gravi come infezioni o fistole. Questa evidenza conferma l’ipotesi che il successivo trattamento filler di acido ialuronico è stato eseguito al buio, mettendo a rischio di complicanze cliniche il paziente e di complicanze medico-legali il collega.

CONCLUSIONI

Il numero di procedure iniettive con filler è in crescente aumento in tutto il mondo, spesso le sostanze iniettate non hanno un livello di compatibilità e purezza adeguato al loro uso e purtroppo, di conseguenza, anche il numero di complicanze è in aumento (granulomi, ascessi, occlusioni, necrosi, etc.). L’analisi ecografia ci consente di identificare i diversi tipi di materiale utilizzati in precedenza (Fig. 3), la loro localizzazione e in alcuni casi anche la soluzione del problema, laddove si possa procedere alla riduzione mirata dell’acido ialuronico utilizzando per via ecoguidata la somministrazione delle ialuronidasi. In conclusione, l’ecografia del viso “ad alta frequenza” è un esame diagnostico rapido non invasivo in grado di poter evidenziare molteplici aspetti che possono consentire di trattare il paziente con estrema sicurezza, riducendo così sia il rischio di sgradevoli complicanze cliniche sia di possibili complicanze professionali medico-legali. ◼

RIFERIMENTI - González C. High Resolution Ultrasound of Soft Tissues for Characterization of Fillers and its Complications. Rev. Colomb. Radiol. 2019; 30(1): 5064-8. - Menis D, Castellanos González M, LLamasMartin, Vanaclocha S. The utility of skin ultrasound for the diagnosis of complications of tissue fillers materials. Dermosifiliogr. 2014;105(8):797-8. - Kohn JC, Goh AS, Lin JL, et al. Dynamic high-resolution ultrasound in vivo imaging of hyaluronic acid filler injection. Dermatol Surg. 2013;39:1630-6. - Worstman X. Sonography of skin emergency. J Ultrasound Med. 2017;36(9):1905-14. 39. - Worstman X. Identification and complications of cosmetic filler: Sonography first. J Ul-trasound Med. 2015;34(7):1163-72. doi: 10.7863/ultra.34.7.1163.︎ - Risk Management in Medicina Estetica. La Gestione degli Errori e delle Complicanze di Cavallini Maurizio; Molinari Paola; Priori Maurizio. Ed. OEO Officina Editoriale Oltrarno Firenze

Fig. 3: completo sovvertimento del tessuto fisiologico in presenza di olio di silicone nel solco naso-genieno della stessa paziente)

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MEDICINA ESTETICA

Dr. Massimo Vitale Medico Chirurgo Esperto in Medicina Estetica - Bologna

ESISTONO DAVVERO LE LABBRA PERFETTE? Labbra, l’arte della semplicità, un ritorno al passato. La nuova tendenza sono labbra naturali senza effetti eccessivi

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l trattamento delle labbra è uno dei più richiesti al mondo. Ha registrato una forte e costante crescita negli ultimi anni. La ASPS (American Society of Plastic Surgeons) riporta un incremento di oltre il 50% di trattamenti labbra tra il 2000 e il 2017.

LABBRA PERFETTE SIMBOLO DI BELLEZZA SECONDO LA SCIENZA

Lo sappiamo, le labbra rappresentano un elemento chiave nel viso delle persone. Sinonimo di seduzione e di bellezza, per questo se ne parla tanto in Medicina Estetica. Ogni bocca è unica, così come lo possono essere le impronte digitali. Quindi, prima di parlare di labbra perfette è necessario puntualizzare che ne esistono di diversi tipi, potendo esse presentare varie forme e volumi, a seconda delle caratteristiche genetiche o acquisite. Guardandoci intorno, troviamo: • labbra arrotondate, dette anche “a mela”, con una forma arrotondata e un rapporto ben centrato alle labbra (l’arco di Cupido è flessibile e netto);

• labbra allungate o “ad arco”, che hanno una forma allungata, regolare e un volume medio, un aspetto ampio e a volte quasi stirato (l’arco di Cupido è largo, il volume del labbro inferiore tende a essere più importante); • labbra a forma di cuore, dove il contorno delle labbra a forma di cuore è ben marcato, il labbro superiore ha un vermiglio e un arco di Cupido ben visibili, il labbro superiore e il labbro inferiore hanno circa lo stesso volume.

LE NUOVE TENDENZE

Dobbiamo tenere conto delle tendenze del momento. Un po’ come accade nella moda, anche nell’ambito della

Medicina Estetica i canoni estetici tendono a subire variazioni. Abbiamo superato gli eccessi degli ultimi anni, rappresentati principalmente da labbra di proporzioni esagerate, non in sintonia con le altre componenti del viso, tali come le conosciute “bocche di papera” con rapporti invertiti 2:1, oppure le cosiddette “labbra a canotto” dove durante le iniezioni vengono introdotte quantità eccessive di prodotto, con tecniche poco congrue, senza rispettare le caratteristiche anatomiche delle labbra e i punti chiave per la valorizzazione delle stesse. Sebbene attualmente assistiamo a un ritorno del “natural effect” che non stravolge i tratti somatici, le nuove generazioni, con la 35


del viso. Penso sia impossibile, pertanto, standardizzare un trattamento. Appare chiara quindi la necessità di adattare le tecniche e le competenze a seconda del tipo di labbro, inestetismo e obiettivi da raggiungere. La mia visione di Medicina Estetica, dove possiamo apportare delle modifiche o “ritocchi” migliorativi e non il contrario, con l’obiettivo di ottenere quella che definisco bellezza senza eccessi, sposa pienamente la filosofia di FILLMED “Less is more”.

INNOVAZIONE

complicità dei social network, sono attratte da stereotipi di bellezza caratterizzati da connotati eccessivi da parte di influencers e celebrità, come ad esempio il fenomeno delle “russian lips”. Ritengo perciò fondamentale rispettare le caratteristiche anatomiche delle labbra, valorizzando e talvolta esaltando le peculiarità, ovviamente tenendo in considerazione i canoni estetici, i tratti del paziente e i rapporti con le altre componenti 36

FILLMED fornisce allo specialista la possibilità di scegliere il filler con caratteristiche reologiche giuste per la zona da trattare, a seconda della situazione iniziale del paziente, le sue aspettative e il risultato da raggiungere. Caratteristica distintiva dei prodotti FILLMED è quella di permettere una correzione naturale e senza distorsioni, tanto nell’espressione statica quanto in dinamica. FILLMED sfrutta la tecnologia TRI-HYAL®, una combinazione di tre acidi ialuronici: catene molto

lunghe, catene lunghe e acido ialuronico libero, permette di ottenere un ottimo compromesso tra potere modellante, volumizzante e levigante; per trattare ogni esigenza delle labbra e della zona periorale, mette a disposizione il “Menù delle labbra” composto da due prodotti con due textures e profili reologici diversi. Nella mia esperienza clinica pluriennale come Expert Lips Injector, la principale richiesta è l’armonizzazione delle labbra con effetto naturale. In questo, la gamma ART-FILLER® mi permette di soddisfare tutti i desideri delle mie pazienti e di ottenere risultati eccezionali anche su casi molto difficili di labbra con caratteristiche e proporzioni alterate (genetiche o acquisite) tali come labbra con ipotrofia della mucosa, introflesse o asimmetriche. Nelle pazienti alle prime iniezioni nelle labbra, pazienti con desiderio di risultati naturali, che necessitano di ricostituire il volume perso sui vermigli, migliorare l’idratazione, la definizione dei contorni e distendere e levigare la zona periorale, utilizzo ART-FILLER® LIPS SOFT, che offre un buon equilibrio tra potere levigante, volumizzante e modellante. aDove è necessaria una maggiore azione liftante, ovvero in labbra molto sottili e/o introflesse, le quali necessitano di una correzione strutturale, traggo il massimo vantaggio delle proprietà reologiche di ART-FILLER® LIPS. Ideale per la paziente che desidera labbra più carnose, turgide e proiettate. ◼︎


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MEDICINA ESTETICA

Prof. Cesare Brandi Chirurgo Plastico, Prof. AggregatoRicercatore, Docente Master di Medicina Estetica, dell’Università di Siena e Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Università di Siena

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carbossiterapia è una metodica presente da molti anni nell’offerta terapeutica di trattamenti con finalità sia funzionale che estetica. Dal 1932, quando veniva eseguita in ambito termale, la ricerca ha portato allo sviluppo di apparecchiature sempre più performanti ad Alta Tecnologia. Fino alla metà degli Anni 90, le apparecchiature non consentivano reali controlli sui valori erogati e agivano per lo più come riduttori di pressione. Solo dal 1996, sotto lo stimolo della ricerca scientifica e dei dati clinici, abbiamo avuto a disposizione sistemi di controllo e, in tal modo, macchie certificate secondo la normativa europea in classe IIb. Tale condizione, però, oggi, seppur indispensabile, non è più sufficiente a garantire di poter disporre di un’Alta Tecnologia che consenta, oltre a un più fine controllo della funzione di “clean” (tale azione è fondamentale per evitare che all’inizio dell’insufflazione dell’anidride carbonica vi possano essere nel tubo residui di altri gas) quelle che sono le attuali possibilità di trattamento legate alle innovazioni tecnologiche. I nuovi protocolli sono collegati a maggiori, e più fini, controlli forniti da apparecchiature quali la Carbo2®Hp della DTA medical, che consente di utilizzare appieno le possibilità terapeutiche che la “moderna” carbossiterapia offre.

MECCANISMO DI CONTROLLO

La riduzione della sintomatologia dolorosa vede, tra le altre variabili, quella correlata al poter disporre di un sistema di preriscaldamento, non più generato da semplici resistenze elettriche poste sul circuito di ero38

CARBOSSITERAPIA: INNOVAZIONE, TECNOLOGIA E NUOVI PROTOCOLLI Solo disponendo di apparecchiature con alta tecnologia è possibile un controllo fine ed efficace e l’introduzione di nuovi protocolli volti ad aumentare le indicazioni cliniche, migliorare i risultati e garantire la sicurezza della metodica gazione dell’anidride carbonica ma, molto più performante garantito da un sistema brevettato e controllato mediante specifici sensori associati ad un contenitore interno dove la sterilizzazione del gas avviene mediante l’impiego di UV e di tre sistemi di filtraggio, il tutto gestito da algoritmi di controllo. Anche il meccanismo di controllo della somministrazione del gas è radicalmente stato modificato. La propulsione non si avvale di pompe peristaltiche, ma viene regolata da valvole proporzionali ad altissima velocità (speed up) che dialogano con un sistema brevettato, anche a livello internazionale, che controlla con metodica feed back la temperatura e la pressione negativa del sottocute mediante un processore A.I.F. (Artificial Intelligence Feedback). Fondamentale innovazione presente nella Carbo2®Hp della DTA Medical è il frequente controllo dei parametri di erogazione del gas eseguito con una tempistica che è nell’ordine dei 15 secondi e non più del minuto. Questo comporta non solo un’ulteriore capacità di adattamento del sistema alle condizioni cliniche dei pazienti, con reali ed evidenti ricadute nella migliore gestione del

dolore (No Pain Control), ma anche nella possibilità di modificare tutti i parametri di erogazione (temperatura ed entità del flusso) durante la terapia. Per capire quanto questo dato impatti sulla metodologia applicativa e nella possibilità di utilizzare i nuovi protocolli, va sottolineato come un tale sistema di controllo consente di agire, anche nella stessa zona, utilizzando parametri e tecniche applicative diverse.

ALTI FLUSSI CONTROLLATI

A tutte queste innovazioni tecnologiche è correlata la nascita degli Alti Flussi. Con tale termine si intende l’erogazione di un flusso che, superando i 180cc al minuto (equivalenti a 45cc/15 sec), raggiunge i 150cc/15 sec (600 cc/min). Risulta ben evidente come tale dato può essere associato alla garanzia di agire in sicurezza solo se gestito da un’alta tecnologia. Il controllo è alla base delle nuove possibilità applicative, che devono sempre coniugare efficacia e sicurezza, nell’assoluto rispetto della compliance dei pazienti in quanto un trattamento, per sua natura necessitante di più sedute, non è proponibile se doloroso.

CRT pre e post-trattamento con protocollo CRT (Carboxytherapy Remodeling Treatment)


ARPA pre e post trattamento con protocollo ARPA (Association Rivetalizzation Protocol Antiaging)

MEDICINA ESTETICA DI PRECISIONE

I nuovi protocolli, volti a sfruttare appieno tutte le possibilità applicative che tale tecnologia ci offre, nascono dalla Medicina Estetica di Precisione e vedono nella corretta diagnosi, nella conoscenza dell’anatomia e della fisiopatologia la base di applicazione necessitando, sempre, di una approfondita conoscenza dei meccanisti di funzionamento delle metodiche (apparecchiature,

farmaci etc) che intendiamo integrare per raggiungere i nostri obiettivi. Il protocollo C.R.T. (Carboxytherapy Remodeling Treatment) rivolto al trattamento agli inestetismi del corpo diventa A.R.P.A. (Association Rivitalizzation Protocol Antiaging) quando la carbossiterapia, applicata con l’alta tecnologia, viene utilizzata per trattare, da sola o in associazione con altre metodiche, il viso, il collo e il décolleté. Agire con più velocità ed efficacia

nello scollare aree di retrazione, nell’incrementare l’effetto lipoclasico, nell’ottenere una più adeguata e “controllata” retrazione cutanea, sono alla base di un risultato estetico volto non solo, e non tanto, alla “riduzione”, ma più correttamente a garantire il “rimodellamento”. Per ottenere questo, non basta “insufflare gas” (a qualsiasi pressione lo si faccia…), ma è necessario considerare le diverse variabili (profondità di azione, entità del flusso, direzione dell’ago, attenzione alle linee di retrazione etc…) in gioco. Un’approfondita conoscenza della reale modalità di azione di quanto da noi viene applicato è pertanto alla base di un’adeguata progettazione e previsione di efficacia di quanto da noi fatto. Il fine è quello di utilizzare appieno la nostra metodica e di sfruttare le possibilità offerteci dall’alta tecnologia, garantendo, con il controllo delle modalità applicative, guidati dalla corretta diagnosi e in base alla sensibilità delle pazienti, il migliore risultato estetico/funzionale ottenibile. ◼︎

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MEDICINA ESTETICA Dr. Maurizio Cavallini Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Milano Vicepresidente SIES - Docente CPMA VALET - Bologna Dr.ssa Raffaella Cremonesi Specialista in Chirurgia Sperimentale e Microchirurgia - Erba (CO)

ASSOCIAZIONI SINERGICHE DI TRATTAMENTI COMBINATI IN MEDICINA ESTETICA È di fondamentale importanza considerare nell’insieme le proporzioni del viso, il profilo mandibolare, le depressioni, le rughe e il tipo di pelle della paziente

ino a oggi, per ottenere interventi correttivi mirati al miglioramento di un difetto o inestetismo di una paziente, è sempre stata utilizzata un’unica strategia di approccio. Il trattamento correttivo spesso era unico. Nel corso degli anni, l’approccio clinico durante la prima visita è cambiato e lo studio del volto è divenuto globale, olistico, le proporzioni e il profilo del viso, le depressioni, le rughe e il tipo di cute sono elementi da considerare nel loro insieme. Il medico estetico deve intervenire ed essere attento a tutti questi aspetti. I trattamenti e le tecniche attualmente a disposizione devono essere utilizzate in sinergia tra loro e l’azione simultanea di più tecniche deve concorrere al raggiungimento del miglior risultato possibile per la paziente, conoscendo profondamente le caratteristiche dei prodotti e/o degli strumentari a energia per poter potenziare gli effetti e fare in modo che gli stessi non si contrastino, diminuendo la sinergia d’azione. Dopo un corretto studio del viso, è quindi necessario conoscere e valutare la possibile sinergia dei trattamenti da utilizzare.

DISTRETTO SUPERIORE

Nel distretto superiore viene utilizzata indubbiamente in modo mirato la tossina botulinica per il miglioramento delle rughe di espressione (fronte, glabella, zampe di gallina). Devono essere considerati anche altri aspetti importanti in questo distretto, quali la conformazione depressiva delle aree temporali e le variazioni di forma e altezza dell’arcata sopraccigliare, oltre alla variazione della rotondità di curvatura della fronte. Queste aree necessitano a volte di interventi combinati di riempimento avvalendosi dell’uso di acido jaluronico. 40

Foto di cottonbro su Pexels

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Eseguendo piccole infiltrazioni a piccoli boli viene ripristinata l’armoniosità, recuperando volumi e donando un aspetto più tonico. Infine, anche i fili sospensivi possono essere associati in un meccanismo di integrazione per il sollevamento del sopracciglio.

DISTRETTO MEDIO

Il distretto medio presenta diverse aree importanti dal punto di vista della correzione estetica. Il passare del tempo e la forza di gravità portano a un cedimento verso il basso del centro dei tessuti cutanei e sottocutanei. Tale cedimento procura un ulteriore approfondimento del solco naso-labiale. La

regione zigomatica nella sua parte supero aterale e inferiore, quindi, deve essere il nostro punto di forza per riportare volume e tono al viso della paziente. La correzione estetica deve ripristinare il volume con l’utilizzo di acido jaluronico nei punti strategici. Quest’area si presta all’azione complementare di fili di sospensione che, in sinergia con il riempimento, danno un aspetto più fresco e sollevato al volto della paziente. Nello studio del distretto medio merita un’attenta valutazione la piramide nasale. La correzione può avvenire con piccoli quantitativi (0,1 ml) per il riempimento della depressione nasale nella


corso teorico-pratico

ASSOCIAZIONI SINERGICHE DI TRATTAMENTI COMBINATI IN MEDICINA ESTETICA

Obiettivo del corso L’obiettivo formativo del corso è introdurre il discente allo studio di metodiche attualmente disponibili in medicina estetica, finalizzate al trattamento degli inestetismi del volto e il loro impiego sinergico per soddisfare sempre più le aspettative dei pazienti. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Maurizio Cavallini DATE DEL CORSO: 28 Novembre 2021 CREDITI ECM 8 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

regione craniale, la correzione della punta e del muscolo depressore del setto (Talking nose) può avvenire con l’utilizzo della tossina botulinica con circa 2-3U, mentre la correzione delle rughe del dorso del naso (bunny lines) con l’utilizzo di 0,025 cc di piccole iniezioni sottocutanee. L’utilizzo della tossina in tali sedi è off label, deve essere quindi prestata particolare attenzione.

DISTRETTO INFERIORE

La correzione del terzo inferiore del viso rappresenta la richiesta di quasi tutte le pazienti over 40. Il cedimento del tessuto e la perdita del profilo mandibolare nella sua proiezione anteriore e laterale deve essere ripristinata con l’aiuto di acido jaluronico specifico per queste aree. L’utilizzo

complementare di fili di sospensione possono dare un aiuto nella ridefinizione secondo vettori ben studiati e pianificati. La correzione della piega del mento e del mento stesso, qualora necessari, contribuiscono spesso al miglioramento dell’aspetto globale e dei suoi profili.

ADIPOSITÀ SOTTOMENTONIERE

La possibilità di utilizzare in modo integrato apparecchiature a radiofrequenza e laser apposite per il trattamento del viso ha contribuito negli ultimi anni al miglioramento della tonicità dei tessuti. Va poi considerato il trattamento delle adiposità sottomentoniere e del prejowl, da trattare ad esempio con l’associazione con acido desossicolico e/o con ultrasuoni foca-

lizzati. Il medico estetico che mette a disposizione della paziente tali macchinari utilizzati sinergicamente agli altri trattamenti, dona alla stessa una cura che può fare la differenza nei risultati finali. In ultimo, la pelle del viso deve risultare elastica e uniforme nel colore. La presenza di eventuali macchie solari e la liscezza della pelle devono pertanto essere risolte con l’aiuto di peeling chimici o laser, mentre la presenza di cute anelastica e asfittica prevede trattamenti di biostimolazione. Crono e photo aging incidono sull’invecchiamento cutaneo con la stessa intensità. I peeling, quindi, in associazione alle altre procedure, permettono una presa in carico globale del viso, ponendo attenzione a come rispettare il timing integrativo con gli altri trattamenti.

CONCLUSIONI

Al fine di ottenere il miglior risultato globale, occorre effettuare la valutazione del viso della paziente programmando la sinergia di trattamenti da attuare. È di fondamentale importanza considerare nell’insieme le proporzioni del viso, il profilo mandibolare, le depressioni, le rughe e il tipo di pelle della paziente. Durante la prima visita occorre decidere, in comunione con la stessa, la tempistica entro la quale ottenere il risultato desiderato, le possibili associazioni sinergiche e il corretto timing di sequenza delle procedure. ◼︎

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MEDICINA ESTETICA

Teresa Peccerillo Editrice di Infoestetica Mag - Roma

EMSCULPT®, LA TECNOLOGIA CHE LAVORA SUI MUSCOLI E CONTRIBUISCE A RIDURRE IL GRASSO Arriva anche in Italia il macchinario che aumenta la massa muscolare e riduce il grasso localizzato

È

il trattamento che ha già fatto impazzire molti VIP oltreoceano e adesso galoppa alla conquista dei più esigenti anche in Europa e ovviamente Italia. Si tratta di EMSCULPT®, l’innovativo macchinario di BTL Aesthetics che scolpisce il corpo in poche sedute, dà ottimi risultati ed effetti duraturi. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Francesca Palumbo, chirurgo plastico, che invita sin da subito a diffidare dalle imitazioni perché EMSCULPT® è un macchinario a esclusivo uso medico approvato dalla FDA, che non può essere assolutamente utilizzato da mani inesperte.

COS’È EMSCULPT® E COME FUNZIONA

La sua azione è determinata da impulsi elettromagnetici focalizzati ad alta intensità (Hifem), che provocano contrazioni sovramassimali dei muscoli in quantità tale da non poter essere raggiunta con la normale attività motoria. Il trattamento dà volume alla massa magra e stimola il processo metabolico delle cellule che smaltiscono le adiposità. Paragonare la sua efficacia all’allenamento in palestra è riduttivo, poiché una seduta dura circa mezz’ora e produce 20.000 contrazioni. In altre parole, sarebbe come allenare i glutei facendo ventimila squat in mezz’ora: impossibile. I punti di forza di questo trattamento sono quindi la brevità di esecuzione – un ciclo completo si svolge in media in 5 o 6 sedute ravvicinate – e la massima durata dei risultati. Lavorando sulla contrazione muscolare, infatti, il risultato ottenuto è meno soggetto, rispetto ad altri trattamenti, a svanire con il passare del tempo. I motivi per sottoporsi a questo trat42

tamento. Non ci sono controindicazioni, né il paziente avverte fastidi durante le sedute o dopo. «La cosa bella rispetto all’allenamento in palestra» spiega la dottoressa Palumbo «è che il paziente non avrà dolore da accumulo di acido lattico nei giorni successivi. Potrebbe avvertire al massimo una leggerissima dolenzia muscolare dovuta all’intenso lavoro contrattile subito dai muscoli». Già dalla prima seduta si verifica un aumento delle fibre muscolari e la crescita di quelle già esistenti. La combinazione di diversi impulsi fa sì che EMSCULPT® agisca


anche sul grasso, non solo sul tessuto muscolare. Le contrazioni muscolari di intensità sovramassimale, infatti, sono accompagnate da un’azione di lipolisi intensiva, dunque di metabolizzazione delle cellule adipose, che vengono disgregate e smaltite dall’organismo nelle settimane successive al trattamento. «Il ciclo si completa in circa 20 giorni. È importante che le sedute

siano ravvicinate non meno di 48 e non oltre 72 ore perché il muscolo “lavora” quando è a riposo. Unica raccomandazione suggerita ai pazienti, soprattutto a quelli interessati a ridurre l’adipe in eccesso, è di non assumere carboidrati nelle tre ore successive al trattamento». Le zone del corpo che possono essere trattate sono addome, polpacci, bicipiti, tricipiti, interno coscia e, soprattutto, EMSCULPT® è la prima procedura al mondo che tonifica

i glutei in modo non invasivo. Un ottimo alleato per chi cerca un rimodellamento corporeo efficace, veloce e non invasivo. ◼︎

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PERCHÉ È L’ECCELLENZA BOLOGNESE PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO DEL MEDICO Partecipare alla scuola di Bologna vuol dire entrare a far parte di un gruppo, vuol dire crescere professionalmente insieme, ma anche imparare a lavorare da soli con punti di riferimento di altissimo livello provenienti da tutta Italia. La scuola di Medicina e Chirurgia Estetica di Bologna, per questo, offre numerosi moduli didattici, composti da corsi monotematici teorico-pratici (anche frequentabili singolarmente) di immediato apprendimento, con Docenti che trasmetteranno nozioni tecniche, indicazioni, capacità di inquadramento, sicurezza. I moduli, incentrati su grandi aree tematiche, permettono di acquisire una completa preparazione sull’argomento, mentre i singoli corsi si concentrano su specifiche tecniche e trattamenti più nel dettaglio, come filler iniettabili, tossina botulinica, applicazione di tecnologie. In tutti, la parte pratica, quella che si impara rubando con gli occhi: i Docenti mostreranno dal vivo o con filmati quanto hanno illustrato in teoria. L’obiettivo è infatti quello di formare futuri colleghi e di fornire basi soprattutto pratiche per iniziare subito a esercitare.

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UNA TECNOLOGIA LASER DI NUOVA GENERAZIONE PER IL TRATTAMENTO ESTETICO NON INVASIVO DEL VOLTO Costantemente alla ricerca di soluzioni tecnologiche innovative e performanti, Fotona ha sviluppato TimeWalker®, il laser estetico Er:YAG e Nd:YAG di nuova generazione, dedicato ai trattamenti estetici del viso

T

imeWalker® offre una combinazione unica della più avanzata tecnologia laser Fotona e delle modalità di trattamento brevettate ASP-Powered. Questo sistema laser è progettato in maniera specifica per rispondere alle esigenze del paziente, sempre più alla ricerca di trattamenti minimamente invasivi, veloci ed efficaci. TimeWalker® consente di eseguire le nuove procedure Fotona dedicate al ringiovanimento del volto: Fotona4D®, SmoothEye® e LipLase™. TimeWalker® è dotato di un laser Er:YAG avanzato e ad alte prestazioni che grazie alla possibilità di variare parametri come durata di impulso e fluenza permette una versatilità tale da adeguarsi alle esigenze di tutti i pazienti. L’Er:YAG supportato da TimeWalker® è in grado di indurre effetti clinici che variano dalla rigenerazione tissutale esclusivamente termica, per trattamenti non ablativi, fino all’azione prettamente ablativa con un controllo preciso dell’ablazione.

STIMOLAZIONE TERMICA NON ABLATIVA

Gli impulsi in modalità SMOOTH® sono la vera peculiarità del laser Er:YAG Fotona. La tecnologia Smooth™ distribuisce l’energia del laser Er:YAG in modo temporalmente ed ottimamente distanziato, un “treno” di impulsi pensato per ottenere un riscaldamento omogeneo sia della mucosa intraorale che della superficie cutanea. I trattamenti in modalità SMOOTH® consentono una stimolazione termica non ablativa, con conseguente effetto immediato di tightening del collagene ed effetto a lungo termine di formazione di nuovo collagene. Questo si traduce in un processo di rigenerazione dei tessuti 46

sicuro ed efficace. I pazienti noteranno un rassodamento immediato e un aspetto più fresco, oltre ad un effetto di ringiovanimento prolungato. TimeWalker® è dotato di una seconda sorgente laser, il Nd:YAG. Anche in questo caso la modulazione della durata di impulso e della fluenza permette una versatilità tale da ottenere effetti clinici perfettamente complementari e sinergici all’azione dell’Er:YAG. La modalità PIANO® integra perfettamente l’azione ablativa del laser Er:YAG con la capacità di penetrare in profondità nella pelle, per creare effetti termici senza danneggiare la superficie della pelle.

IMPULSI EXTRA CORTI

La rivoluzionaria modalità Nd:YAG FRAC3® di Fotona, sfruttando impulsi extra corti (nel range dei microsecondi) determina un effetto di riscaldamento frazionato tridimensionale autoindotto a livello dell’epidermide e del derma. Mirando selettivamente a specifici cromofori tissutali per il trattamento di imperfezioni cutanee sia superficiali che profonde legate all’età ma anche a particolari condizioni caratteristiche anche di pelli giovani, si presta a diverse applicazioni cliniche. Grazie alla combinazione delle due lunghezze d’onda Erbio e Neodimio, TimeWalker® rappresenta una piattaforma laser dedicata ai trattamenti estetici non invasivi del viso: Fotona4D®, SmoothEye® e LipLase™.

LIFTING NON INVASIVO

Fotona4D® è un innovativo trattamento di laser face lifting che combina, in maniera sinergica, 2 sorgenti laser (Er:YAG e Nd:YAG) e 4 modalità di trattamento, per contrastare ancora più efficacemente l’invecchiamento cutaneo. Il trattamento laser Fotona4D® utilizza 4 dimensioni di ringiovanimento, dall’interno del cavo orale alla superficie esterna del viso, determinando una contrazione delle fibre di collagene, per un importante effetto rassodante e volumizzante. Il trattamento lavora sulle strutture connettive profonde, medie e superficiali, così come sulle imperfezioni cutanee. Fotona4D® è una procedura laser non invasiva che richiede circa 30-45 minuti, non necessita di tempi di recupero, consentendo al paziente di tornare rapidamente alle attività quotidiane. I risultati del trattamento sono immediatamente visibili, ma l’effetto completo si sviluppa gradualmente in un periodo di 2-3 mesi. I miglioramenti proseguono fino a sei mesi dopo il trattamento.

REGIONE PERIOCULARE

SmoothEye® è un innovativo trattamento laser Er:YAG in modalità non ablativa SMOOTH® per il tightening e la riduzione delle rughe della regione perioculare. SmoothEye® rassoda in modo significativo la pelle delle palpebre e della regione perioculare, in maniera non invasiva e con il massi-

Prima e dopo Trattamento LipLase™ - Courtesy of: H. Shiffman, M. D.


to è un miglioramento complessivo di rughe, lassità ed elasticità nella zona perioculare.

VOLUME ALLE LABBRA

Prima e dopo Trattamento Fotona4D® - Courtesy of: I. Peev, M. D.

Prima e dopo Trattamento SmoothEye® - Courtesy of: J. Grayling, M. D.

mo comfort per il paziente. La modalità Fotona SMOOTH® è ideale per rassodare la pelle. L’intenso e controllato

riscaldamento del tessuto superficiale stimola il rimodellamento del collagene e avvia la neocollagenesi. Il risulta-

Volume alle labbra senza utilizzo di iniettabili. Questo è il trattamento laser Er:YAG Fotona LipLase™, non invasivo e dunque apprezzato dai pazienti che non desiderano trattamenti iniettabili. Grazie ad alcuni passaggi, controllati e ben tollerati, è possibile ottenere ottimi risultati in termini di pienezza, volume, corretto equilibrio tra la parte superiore e inferiore delle labbra, definizione del vermiglio. Per una stimolazione del collagene ancora più profonda viene utilizzato il laser Nd:YAG in modalità PIANO®, che è la modalità più sicura per raggiungere i tessuti cutanei più profondi, con un minimo effetto termico sulla superficie. Grazie all’esclusiva tecnologia Fotona e alla combinazione di due lunghezze d’onda (Erbio e Neodimio), TimeWalker® rappresenta una vera e propria piattaforma dedicata al ringiovanimento globale, non invasivo, del viso. ◼︎

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MEDICINA ESTETICA Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale, Medico e Chirurgo Estetico - Modena Membro del Comitato Scientifico SIES Coordinatrice Scientifica e Docente CPMA VALET - Bologna Dr.ssa Teresa Lacava Medico Estetico - Catanzaro

LA BIOSTIMOLAZIONE CUTANEA PER RIPRISTINARE LA BELLEZZA DELLA PELLE I trattamenti antiaging iniettivi basati su complessi di principi attivi sono sempre più richiesti. Con la formazione CPMA-VALET gli specialisti saranno in grado di passare subito alla pratica ambulatoriale

L

a biostimolazione cutanea è un trattamento nato per contrastare i segni lasciati sulla pelle dagli stili di vita scorretti e dall’invecchiamento (fotoaging e cronoaging). Questi processi comportano una riduzione della produzione di sostanze come collagene ed elastina, mentre aumentano quella di radicali liberi: l’obiettivo di preservare e ripristinare il “patrimonio di bellezza” della pelle ha quindi dato impulso allo sviluppo di tecniche e protocolli non invasivi, volti a migliorare la texture del derma e a donare luminosità e compattezza; il tutto secondo un approccio, sempre più diffuso, che mira a ottenere un risultato naturale, mai standard, sempre personalizzato sulle caratteristiche del paziente. Il risultato della biostimolazione, infatti, non è un riproporzionamento o una modifica dei volumi, ma un miglioramento dell’aspetto generale della pelle, che appare più fresca e ringiovanita. Tuttavia, la biostimolazione è ideale anche in abbinamento a trattamenti come filler, tossina botulinica, peeling e tanti altri, per potenziarne e completarne l’effetto. Viso, collo e décolleté principalmente, ma anche mani, ginocchia, interno delle braccia e aree intime possono essere trattati mediante microiniezioni di farmaci e nutrienti dall’azione antiradicalica e idratante. Con la biostimolazione andiamo quindi a reintrodurre nella pelle antiossidanti (glutatione, nacetil cisteina e acido alfa-lipoico), vitamine, sali (zinco e rame), aminoacidi essenziali e non (arginina, glicina, lisina, prolina, treonina, isoleucina, leucina, valina), polinucleotidi e nucleotidi, oltre all’acido

ialuronico, che in biostimolazione si utilizza libero e non cross-linkato. Quest’ultimo stimola la produzione di collagene ed elastina, le sostanze che costituiscono una sorta di impalcatura della pelle; inoltre ha spiccate proprietà igroscopiche, contribuendo così a mantenere l’idratazione dei tessuti.

TECNICHE UTILIZZABILI

Le tecniche di somministrazione di questi complessi di sostanze iniettabili possono essere varie. La più tradizionale prevede l’uso dell’ago per introdurre boli in piccoli punti, da cui poi l’agente biorivitalizzante si diffonde nel derma. Nella tecnica a microboli o a reticolo si procede in modo simile alla mesoterapia, con il

vantaggio di una somministrazione superficiale (di maggiore efficacia, quindi, dato che più si sta in superficie e più è lento il riassorbimento della sostanza iniettata). Una terza tecnica prevede l’uso della microcannula: è una procedura meno

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traumatica, ma è più difficile lavorare in superficie. A proposito di riassorbimento, è utile ricordare che i trattamenti di biostimolazione, quale che sia il protocollo adottato dallo specialista, vanno ripetuti nel tempo, con un primo ciclo di 2-4 sedute a intervalli prestabiliti (settimanali o mensili), da completare con successivi cicli di mantenimento.

CHI PUÒ BENEFICIARNE

La biostimolazione è indicata per pazienti di ogni età, in quanto non solo combatte ma previene i segni dell’invecchiamento. È quindi una procedura che ci inserisce in quel macro-trend oggi molto rilevante in Medicina Estetica, che vede lo specialista impegnato non solo a correggere gli inestetismi, ma anche a preservare la bellezza naturale e la salute della pelle, in un percorso che si adatta nel tempo alle diverse età del paziente. Questo genere di trattamenti sta vivendo un momento di forte richiesta e suscita sempre di più l’interesse dei professionisti del settore. Le tecniche utilizzate sono relativamente semplici, ma presentano pur sem50

pre una curva di apprendimento e la necessità di conoscere in modo approfondito protocolli, materiali e tecnologie utilizzate: è per questo che la scuola CPMA-VALET di Bologna dedica alla biostimolazione cor-

si di formazione teorico-pratici che hanno, come sempre, l’obiettivo di mettere gli specialisti in condizione di mettere in pratica subito quanto appreso e di proporre ai pazienti le migliori soluzioni disponibili. ◼ corso teorico-pratico

BIOSTIMOLAZIONE CUTANEA PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DELL’AGING E DEGLI INESTETISMI CUTANEI

Obiettivo del corso L’invecchiamento cutaneo è un lento processo che consegue a fattori intrinseci di ordine genetico e ormonale (cronoinvecchiamento) ed estrinseci dovuti all’esposizione continua a radiazioni UV e a tossici ambientali che provocano stress ossidativo (fotoinvecchiamento). Dal punto di vista macroscopico la cute perde elasticità, compattezza, isotropia, mentre dal punto di vista istologico molteplici sono i rimaneggiamenti che avvengono a carico dei vari strati epidermici e del sottocute. Numerosi trattamenti medico estetici sono finalizzati a contrastare i segni cutanei dell’aging e tra questi la biostimolazione è una delle procedure universalmente più utilizzate. Il suo fine ultimo è quello di prevenire e migliorare i segni dell’aging attraverso l’apporto di molecole costitutive del derma o di molecole che stimolino il trofismo delle cellule cutanee. Scopo del corso è quello di illustrare la metodica, i principi attivi che possono essere utilizzati, i protocolli di trattamento per i vari distretti e per le diverse indicazioni. DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Paola Molinari - Dr.ssa Cristina D’Aloiso DATE DEL CORSO: 26 Novembre 2021 CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it


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69° CONGRESSO NAZIONALE Nuove tecnologie, evidenze scientifiche e sicurezza

24-25 Settembre WEB EDITION Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-Rigenerativa ed Estetica Presidente: Dr. Daniele Fasano

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MEDICINA ESTETICA

Dr. Salvatore “Piero” Fundarò Specialista in Chirurgia Generale, Chirurgia Plastica - Modena e Bologna Fondatore di R.C.I.S (Research Centre for Injectable Safety) e Meducational - Malta Presidente AITEB

L’ESERCITO DEL SELFIE TECHNIQUE Tutta colpa (o merito?) dei social, che hanno spinto la cosiddetta Generazione Y a ritrarre il volto di ¾, una prospettiva non usuale fino a qualche anno fa. E il medico deve vigilare...

ggi più che mai, attraverso i social network, assistiamo a una costante spettacolarizzazione delle nostra vita, alla voglia irrefrenabile di mostrare ciò che facciamo, di condividere e rendere importante momenti della nostra giornata attraverso immagini postate sui social; semplicemente ci mostriamo come vogliamo che gli altri ci vedano. Questo, che potrebbe essere l’inizio di un’analisi sociologica, in realtà vuole introdurre la semplice verità a cui tutti noi medici che ci occupiamo della correzione estetica delle pazienti ci troviamo di fronte ormai tutti i giorni. Se prima la Medicina Estetica era appannaggio di donne o uomini appartenenti a un target età dai 40 in su, ora si è scatenato sempre di più l’effetto che i social network hanno sulla generazione dei cosiddetti Millennials, che si presentano sempre di più negli studi medici con richieste precise. Le Millennials che approcciano la Medicina Estetica e che si rivolgono al medico hanno una valutazione di loro stesse per come appiaiono tramite uno schermo. La diffusione dei social ha indubbiamente determinato un notevole incremento della condivisione dell’immagine fotografica del proprio volto. I selfie si sono diffusi enormemente, introducendo un nuovo concetto di fotografia che ha modificato gli standard a cui eravamo abituati. Se a questo aggiungiamo che, dopo la pandemia, sono cambiati tantissimi atteggiamenti e abitudini e che il digitale ha preso sempre di più il sopravvento avviando la nascita di fenomeni come il cosiddetto ZOOM BOOM, come lo chiamano in America, legato all’uso massiccio di videocall, ecco spiegata l’esplosione di richiesta di ritocchi estetici dopo mesi passati

Foto di cottonbro su Pexels

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in smart working o comunque in modalità digital. La principale caratteristica di questo tipo di fotografia è la posizione in cui si deve mettere lo smartphone e l’angolatura con cui si deve inquadrare il volto. In primo luogo lo smartphone deve essere mantenuto il più lontano possibile del volto, estendendo il braccio per evitare l’effetto grandangolo. L’altezza dello smartphone varia a seconda del tipo di selfie che si intende realizzare e comunque viene posizionato in modo da inquadrare il volto di ¾. Ovviamente le varianti sono innumerevoli, ma in linea di massima queste indicazioni si trovano in tutti i tutorial inerenti l’argomento. Il ritratto che si eseguirà seguendo questa modalità sarà di un volto ripreso di ¾, che è una prospettiva non usuale fino a qualche anno fa. I principali esecutori di selfie sono donne e uomini di giovane età, particolarmente attenti alla loro immagine, che vogliono trasmettere tramite i social una specifica visione di se stessi. Il proprio volto, che diviene protagonista, assume pertanto un ruolo impor-

tante e quindi la richiesta di ottimizzarne l’aspetto, eliminando i piccoli difetti, sta costantemente aumentando. Si tratta di una nuova tipologia di pazienti che richiedono l’eliminazione di difetti congeniti e non correlati ai processi d’invecchiamento. Il medico estetico si trova quindi di fronte a richieste nuove rispetto a quelle abituali, che richiedono approcci innovativi e differenziati. Le specifiche caratteristiche delle immagini ritratte con i selfie hanno inoltre determinato nuove esigenze, in quanto la tipologia di inquadratura utilizzata mette in risalto zone e profili del volto solitamente non valorizzati. Proprio il profilo del volto viene fatto risaltare in modo maggiore e pertanto la richiesta di modifica di questo particolare aspetto è significativamente aumentata. Trattandosi di pazienti molto giovani dobbiamo ottimizzare più che cambiare e valorizzare più che ringiovanire. La profiloplastica con iniettabili a base di acido ialuronico è sicuramente la terapia mininvasiva più appropriata, in quanto non prevede cicatrici, è di rapida esecuzione e a basso 53


rischio di complicanze. Tutte queste caratteristiche sono particolarmente adeguate a una popolazione giovane e dinamica come quella della Generazione Y, composta da individui abituati a un maggiore utilizzo e una maggiore familiarità con la comunicazione, i media e le tecnologie digitali.

VALUTAZIONE DEL VOLTO

Con LG CHEM abbiamo studiato alcuni protocolli specifici, riadattando metodologie già consolidate per creare un approccio diverso. La valutazione del volto di ¾ richiede l’analisi di alcune linee essenziali ai fini di un adeguato trattamento estetico. Tali linee sono la “Ogee line”, la “linea meridiana” e la “linea mandibolare” (Fig. 1). La prima linea corre lungo la linea temporale, il margine orbitario esterno e lungo la zona di massima proiezione dell’arcata zigomatica. La linea meridiana congiunge il trichion, il nasion e lo gnathion. Infine la linea mandibolare corre lungo il margine mandibolare, unendo gonion e gnathion. L’ottimizzazione del profilo del volto ripreso di ¾ prevede specifiche procedure. In primo luogo è necessario ottimizzare l’ogee line aumentandone la regolarità ed eliminando eventuali alterazioni della sinuosità. È quindi necessario incrementare il volume dei tessuti adiposi profondi della regione zigomatico malare (Lateral SOOF e Deep medial cheek fat) con filler ad alto G’. Anche il naso assume un ruolo centrale, in quanto ne risaltano anche gli eventuali piccoli difetti. Un lieve gibbo, la punta poco proiettata o l’angolo naso-labiale troppo chiuso, appaiono più evidenti e la loro correzione con filler viene frequentemente richiesta. Spesso si tratta di correzioni minime, raggiungibili con l’inoculo intradermico di filler ad alto G’ come descritto nella tecnica di “Mesorinofiller” del Dr. Francesco Romeo. Se invece il difetto è maggiore, si preferisce un approccio “dual-plane” ottenuto con la combinazione dell’inoculo profondo sub-SMAS con quello intradermico. Con l’utilizzo di questo particolare filler biascio ad alto peso molecolare, noi riusciamo veramente a ottenere risultati naturali e duraturi nel tempo, andando a lavorare in profondità, mantenendo un 54

Fig. 1: le linee essenziali del volto inquadrato a 3/4

elevata elasticità del prodotto. La cosa straordinaria di questo filler, ed è proprio il motivo per cui si adotta particolarmente questa tecnica, è la sua plasmabilità, una caratteristica che pochi filler hanno. Nonostante l’importanza della sua molecola a livello di peso molecolare, riesce a entrare in profondità nei tessuti, mantenendo una perfetta elasticità, e successivamente ci permette di distenderlo e con un gesto quasi a disegnare il volto della donna, a farlo arrivare esattamente dove vogliamo noi. La sua struttura, l’elevata elasticità e la sua perfetta plasmabilità ne fanno delle caratteristiche uniche ancora non raggiungibili da altri competitor.

OCCHIO ALLE LABBRA

La clientela femminile di questa specifica fascia di popolazione a cui l’articolo fa riferimento richiede frequentemente la valorizzazione delle labbra. Si tratta di donne giovani, con labbra ben volumizzate, in cui la ricerca di un risultato naturale ed equilibrato è essenziale per evitare di “rovinare” labbra di per sé belle e prive di difetti significativi. Spesso le richieste inerenti la regione labiale sono influenzate da mode che proprio sui social trovano la loro massima diffusione. È pertanto necessario che il medico sia in grado di fare fronte a queste nuove tendenze cercando sempre di ricercare equilibrio. A volte

è consigliabile porre un secco rifiuto di fronte a richieste estreme come le wavy lips o le esagerate russian lips. Anche il profilo mandibolare e il mento trovano un ruolo importante nella caratterizzazione del volto. L’inquadratura di ¾ fa risaltare il profilo mandibolare e la proiezione del mento, che spesso risultano poco definite. Grazie all’introduzione di nuovi filler ad altissimo G’ è possibile ottimizzare la linea mandibolare con l’inoculo sottocutaneo combinato con impianto preperiosteo. L’elevata capacità volumizzante dei filler utilizzati in tale area permette una buona correzione tramite l’utilizzo di una quantità abbastanza limitata di prodotto. Solitamente sono necessari 2-3 ml di filler, che garantiscono risultati anche oltre i 12 mesi. La comprensione delle esigenze della generazione Y consente una pianificazione adeguata dei trattamenti, in modo da soddisfare le esigenze di questa nuova tipologia di clientela che ha un’età compresa fra i 35 e i 25 anni. Proprio il precoce approccio a terapie estetiche richiede una particolare attenzione da parte del medico all’utilizzo di tecniche adeguate, alla ricerca del risultato naturale e alla reversibilità dei risultati. ◼ RESTA AGGIORNATO SU seltecpeople | www.seltecmedical.it info@seltecmedical.it


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MEDICINA ESTETICA

Dr. Giovanni Licata Medicina e Chirurgia Estetica Chirurgia Plastica Ricostruttiva – Catania Dirigente Medico Chirurgia Plastica di Pisa Docente di corsi di Medicina Estetica Ringiovanimento del volto con Laser Università di Barcellona

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l cedimento verso il basso dei contorni del viso e del collo è conseguente sia alla perdita di tonicità dei tessuti, sia allo svuotamento dei volumi a carico dei settori adiposi, che si trovano tra il tessuto osseo e il tessuto muscolare del volto e che per la forza di gravità tendono a scendere verso il basso. Già dopo i 35 anni si manifestano i primi piccoli cedimenti, ma oggi è possibile correggere questo inestetismo con il trattamento Blue Laserlift. Lo scopo di questa metodica è di correggere la linea mandibolare (elemento estetico davvero importante) rendendola più netta, una definizione del collo più marcata, con una trazione estremamente naturale e soddisfacente per la paziente. La mandibola crea un’ideale linea di demarcazione tra il collo e il volto e il suo cedimento, dovuto al rilassamento dei tessuti del viso, la rende un’unica zona con i caratteri dell’invecchiamento. Ridefinire la linea mandibolare e quindi separare ancora il collo dal viso dona maggior risalto ai tratti somatici del volto, equilibrando zigomi, naso e occhi. Blue Laserlift è un trattamento di skin tightening.

NATURALE ARMONIA

Grazie alla sinergia della piattaforma multidisciplinare K-Laser Blue Derma a 3 lunghezze d’onda, con uno

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BLUE LASERLIFT: NON… MENTO MAI! Con il passare del tempo, il rilassamento del terzo medio inferiore porta un aspetto poco giovanile al viso, ecco perché sempre più pazienti desiderano ridefinire i lineamenti rimodellando l’ovale del volto

speciale set chirurgico il trattamento Blue Laserlift permette di ritrovare un volto ringiovanito pur mantenendo la naturale armonia dei tratti somatici. Attraverso microincisioni di entrata viene inserita una fibra ottica, posizionata all’interno di una sottile cannula, che permette l’emissione di calore attraverso la luce laser. Il riscaldamento selettivo dei tessuti delle zone trattate permette di eseguire una lipolisi selettiva delle aree di accumulo adiposo del terzo medio inferiore (“doppio mento”), oltre che un’azione di retrazione cutanea (skin tightening). Una volta inserita la fibra ottica sotto la pelle, si eseguono movimenti avanti e indietro attivando l’emissione della luce laser. In base alla specifica regolazione della potenza e delle modalità di emissione, si può determinare sia un’azione lipolitica che di contrazione cutanea. L’azione lipolitica è determinata dal rialzo termico causato dall’emissione laser e dalla conseguente termo-lipolisi del tessuto adiposo. È essenziale, prima del trattamento, individuare le zone del terzo inferiore del volto che presentano particolari eccessi adiposi, in modo da concentrare l’azione lipolitica dove è presente un’ipertrofia adiposa. Le aree più frequentemente trattate sono il contorno mandibolare, la regione sottomandibolare e sottomentale. La contrazione cutanea viene determinata sempre dall’effetto termico attuato sia a livello della giunzione dermo-ipodermica sia a livello dei retinacula cutis dello SMAS. L’innalzamento controllato della temperatura provoca la contrazione delle fibre collagene del derma e delle strutture ligamentose reticolari, con conseguente retrazione di entrambe le componenti. Tale effetto si traduce in un’azione di skin tightening correlato non solo alla retrazione del derma, ma anche dei retinacula cutis,

che svolgono un’azione essenziale nel sostegno dei tessuti molli facciali. La ptosi tissutale del terzo inferiore del mento, infatti, non è dovuta unicamente al cedimento cutaneo, ma anche al rilassamento dei sistemi ritentivi del volto, inclusi i legamenti facciali e i retinacula cutis. Tale fenomeno determina una migrazione verso il basso dei tessuti adiposi superficiali, con conseguente alterazione del profilo mandibolare e dei contorni inferiori del volto. È pertanto essenziale che l’azione termica della luce laser agisca sia sulla componente dermica che su quella ligamentosa, in modo da determinare una retrazione sia cutanea che del sistema ritentivo. L’insulto termico provoca inoltre un’alterazione delle fibre collagene, che verranno successivamente sostituite grazie all’attivazione di un processo di neocollagenosintesi. Si attiva pertanto una seconda fase di biostimolazione tissutale che porta a un miglioramento dei risultati nei mesi successivi al trattamento.

NIENTE RICOVERO

L’intervento viene eseguito in anestesia locale con soluzione di Klein e ha una durata variabile fra i 30 e i 40 minuti; al termine si procede applicando cerottini in corrispondenza dei microfori di entrata e utilizzando una mentoniera compressiva, che dovrà essere indossata per almeno una settimana. L’intervento non prevede il ricovero e il paziente può tornare a casa in giornata. Durante il post-operatorio si può notare un gonfiore, a volte anche evidente, che può durare 7-10 giorni, si può manifestare localmente un dolore gestibile con i comuni antidolorifici, possono comparire ecchimosi, che tendono a svanire spontaneamente. L’eliminazione dell’adipe in eccesso del terzo medio inferiore del viso e la trazione che si nota sulla pelle donano


al volto un aspetto più giovanile e tonico. I fattori che pregiudicano un ottimo risultato sono l’età del paziente, la quantità di adipe presente nella zona da trattare, la reattività della pelle, la conformazione ossea e l’equilibrio ormonale. Il risultato può mantenersi per alcuni anni, ma non può evitare l’invecchiamento naturale. Blue Laserlift, rispetto a un intervento più invasivo, presenta il vantaggio dell’assenza di cicatrici.

CON FILI DI SOSPENSIONE Recentemente, sono stati riscontrati ottimi risultati nella combinazione di Laserlift con l’impianto contemporaneo di fili di sospensione. La procedura consta in primo luogo nell’esecuzione di un normale trattamento di

Laserlift e dal successivo impianto di fili di sospensione nel terzo inferiore del volto. Entrambe le procedure sono attuate nell’ambito della stessa sessione di trattamento. Al termine della procedura deve essere applicata una mentoniera tipo postlifting chirurgico da mantenersi per 5-7 giorni dopo il trattamento. La logica terapeutica di tale combinazione si basa sul fatto di sfruttare la cruentazione determinata del laser a livello dell’ipoderma e l’azione di riposizionamento tissutale dei fili di sospensione. Il processo fibrotico-cicatriziale si attuerà a livello dei tessuti molli superficiali del volto, che sono stabilmente riposizionati grazie all’azione dei fili, determinando un incremento della capacità liftante della procedura. L’utilizzo della mentoniera

post-trattamento è essenziale per garantire un sostegno dei tessuti molli in una prima fase in cui il processo riparativo non si è ancora stabilizzato. Dopo circa 5-7 giorni, invece, la fase di guarigione è a uno stadio che consente la rimozione della compressione e il mantenimento del riposizionamento tissutale da parte dei fili di sospensione. L’azione di ritensionamento cutaneo e ligamentoso, oltre che il processo di neocollagenesi determinati del Laserlift contribuisce alla stabilizzazione del riposizionamento tissutale. Le sequele post trattamento non differiscono da quelle normalmente riscontrate dopo l’esecuzione del solo Laserlift. Blue Laserlift è molto semplice e permette di ottenere risultati immediati. ◼

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SI FA PRESTO A DIRE MARKETING

MARKETING

Dott. Massimiliano Vandi Laurea In Scienze Psicologiche, Consulente esperto di Marketing - San Marino Docente CPMA VALET - Bologna

Il marketing sanitario significa “dare valore” alle prestazioni che vengono erogate nella propria struttura sanitaria; alle competenze esistenti nel team di lavoro; alla ricerca e alla professionalità dei medici; all’esperienza acquisita durante la propria carriera

a parola Marketing, quando si tratta di Sanità, suscita sempre alcune perplessità, perché si tende a fraintendere il significato generale del termine in un settore che si prende cura della persona e della salute. Trattandosi di salute, dobbiamo comprendere bene gli ambiti e le opportunità che l’utilizzo del marketing genera. Innanzitutto, partiamo dal concetto che marketing sanitario significa “dare valore” a: • l e prestazioni che vengono erogate nella propria struttura sanitaria; • l e competenze esistenti nel team di lavoro; • l a ricerca e alla professionalità dei medici; • l ’esperienza acquisita durante la propria carriera, che include non solo ciò che viene maturato all’interno delle strutture in cui si lavora, ma anche gli aggiornamenti, la formazione continua, i congressi e tutto ciò che contribuisce a elevare e specializzare la figura del medico e del personale con cui collabora.

QUESTIONE DI STRATEGIA

Come abbiamo già riportato in un articolo precedente, il Marketing è strategia alla cui base occorre creare i presupposti su cui progettare e applicare tale strategia. La società moderna ci offre numerose opportunità per ottenere visibilità, conoscenza, relazioni, contatti, interazioni, ecc. Negli ultimi dieci anni, l’utilizzo delle piattaforme di sharing e social contacts hanno influenzato notevolmente le nostre giornate. In vari articoli si leggono termini come dipendenza digitale, utilizzo eccessivo delle piattaforme di comunicazione, social network addiction, ecc. Facebook, Twitter, Whatsapp, Linkedin, adesso Instagram, solo per citarne 58

Foto di Tracy Le Blanc su Pexels

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alcune, sono diventate parte integrante della quotidianità e in molti casi vengono utilizzati come veri e propri strumenti di visibilità lavorativa e professionale di ogni persona. Whatsapp, Telegram o Signal, con i loro sistemi di messaggistica, sono diventati oggi imprescindibili mezzi di comunicazione/relazione e anche di lavoro. In poche parole, quasi tutti utilizzano questi strumenti più o meno frequentemente. Ma, come abbiamo già detto, nel corso degli ultimi 50-60 anni, pur avendo la tecnologia cambiato radicalmente le interazioni tra le persone e il modo di rapportarsi, il modello emotivo/relazionale tra gli umani rimane invariato, o meglio noi siamo, biologicamente parlando, sempre quelli di 50-60 anni fa e abbiamo bisogno di basare le relazioni sulla fiducia.

COMPRENDERE BISOGNI E DESIDERI

Lo scopo del marketing sanitario è quindi in primis, quello di conoscere e comprendere i bisogni e i desideri dei potenziali pazienti, per essere in grado di soddisfare le loro neces-

sità in maniera più professionale ed efficace possibile. È fondamentale, per un professionista della Medicina, partire dalla conoscenza della propria struttura e delle dinamiche che la compongono, avendo ben chiari quelli che sono i punti di forza/debolezza. Quali sono, allora, tre domande utili che dobbiamo farci per poter comprendere il vero valore della nostra struttura sanitaria affinché possa ben essere percepito dai pazienti? 1. Come comunica con i suoi pazienti un’azienda sanitaria? 2. Come riesce a trasmettere la propria eccellenza ogni giorno? 3. Di quali risorse ha bisogno per poter migliorare la propria capacità di comunicare con i pazienti, al fine di raggiungere il più alto livello di fiducia possibile? Avere una corretta capacità di analisi rende possibile sviluppare successive azioni di marketing che implichi inevitabilmente la relazione con il paziente. Ecco che interviene un concetto fondamentale che coinvolge gli aspetti gestionali della propria realtà. Ogni struttura sanitaria, grande o piccola che sia, è organizzata su più livelli: la fase di accoglienza, la fase


di analisi, l’erogazione della prestazione e la cura o il follow-up. Ognuna di queste fasi vede al suo interno l’alternarsi di figure professionali diverse tra loro. Spesso, anche nelle strutture minori si ha una reception (o persona dedita all’accoglienza), un personale di assistenza e almeno un medico. Ognuna di queste figure mette in gioco un modello relazionale con il paziente che proviene dalla propria esperienza, dal proprio ruolo e dalla propria capacità di empatia. Il flusso delle informazioni, l’approccio, la chiarezza delle competenze e la linearità dei processi interni sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’ambulatorio. Questi modelli relazionali/gestionali fluidi ed efficaci “patient oriented” sono necessari per il marketing, perché nel mondo sanitario ciò che il paziente vuole trovare è competenza, affidabilità, accoglienza e supporto. Il marketing diventa così uno strumento strategico nel far percepire i valori umani, le opportunità, i punti di forza e le competenze dello staff e della struttura.

MARKETING AMBULATORIALE

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Offrire un percorso per acquisire maggiore consapevolezza dei principi chiave della comunicazione, migliorare l’efficacia delle proprie tecniche di consulto ed aumentare la soddisfazione dei pazienti. La partecipazione al Workshop darà la possibilità di: • Condividere scenari recenti, evoluzione ed opportunità del mercato della Medicina Estetica • Ottimizzare la comunicazione esterna per aumentare i contatti con nuovi pazienti • Massimizzare l’esperienza positiva dei pazienti che entrano in contatto con lo studio medico • Migliorare la fidelizzazione dei pazienti dello studio. DIDATTICA A CURA DI: Dott. Massimiliano Vandi DATA DEL CORSO: 17 (mat) Dicembre 2021

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Non si chiede al medico di fare marketing direttamente. Quello che realmente può essere efficace è una buona conoscenza degli strumenti, una consapevolezza degli obiettivi e una minima competenza sulle azioni da intraprendere. Questo per permettere di

scegliere i migliori partner e concordare le azioni più efficaci, per poter sviluppare strategie comunicative di livello che possano elevare enormemente la visibilità del proprio ambulatorio o della propria clinica, aumentando il valore dei servizi e la fiducia dei pazienti. ◼

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MEDICINA ESTETICA

Dr. Marco Dal Canton Specialista in Dermatologia e Venereologia - Belluno

TRATTAMENTO CON NUOVO LASER VASCOLARE DUALE TRANSCUTANEO SPECTRUM® DUAL BOOST® 532/940 NM Particolare attenzione viene riservata al trattamento degli inestetismi vascolari degli arti inferiori

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l principio fisico della fototermolisi selettiva (Anderson – Parrish 1983) ha, come noto, reinterpretato l’applicazione delle tecnologie laser in medicina, prevedendo la possibilità di concentrare selettivamente e confinare l’energia della luce laser in un cromoforo bersaglio, limitando il danno termico alle strutture circostanti [1]. L’applicazione della fototermolisi selettiva ha avuto la sua maggiore espressione a inizio Anni 90 con la diffusione dei primi laser vascolari e dei laser Q-switched per il trattamento dei tatuaggi. I laser vascolari si distinguono principalmente in base alla lunghezza d’onda emessa e appartengono allo spettro della luce visibile - 532, 577, 585, 595 nm, prossime ai picchi primario e secondario di assorbimen-

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to dell’emoglobina - e allo spettro del vicino infrarosso - 755, 800-808, 940 e 1064 nm - prossimi al picco terziario [2]. I laser vascolari, garantendo una azione selettiva sull’emoglobina, hanno permesso di ottenere risultati altrimenti non conseguibili su malformazioni congenite complesse come i port wine stains, su patologie cronico evolutive come la rosacea, sulle teleangectasie del volto e in aree extrafacciali.

MAGGIORE CAPACITÀ DI PENETRAZIONE

Le lunghezze d’onda laser vascolari nel dominio della luce visibile hanno una migliore affinità per bersagli vascolari più sottili e superficiali, mentre le lunghezze d’onda nel vicino infrarosso hanno maggiore capacità di penetrazione e una migliore affinità per vasi sanguigni più ampi e profondi. Spot più ampi e fluenze maggiori permettono una maggiore penetrazione in profondità, specialmente con lunghezze d’onda Near IR, ma collateralmente implicano un maggiore rischio di assorbimento non selettivo da parte dell’acqua e di danno termico tessutale residuo, una maggiore dolorabilità durante il trattamento, la necessità di un efficace sistema di raffreddamento cutaneo, al fine di preservare gli strati superficiali. Le dinamiche di flusso e la maggiore dimensione e profondità delle teleangectasie degli arti inferiori rispetto a quelle del viso condizionano la necessità di maggiori energie di emissione, spot più ampi, ampiezze di impulso superiori. La base teorica razionale per l’impiego di tecnologie laser vascolari Near IR nel trattamento degli arti inferiori è la maggiore capacità di penetrazione, la possibilità di agire su calibri maggiori, il minore as-

sorbimento da parte delle melanine, una maggiore prossimità al picco di assorbimento terziario della deossiemoglobina, più rappresentata a livello venulare. Il limite di penetrazione dei laser transdermici Near IR accreditato è fra i 2 e i 3 mm, l’indicazione ottimale sono le dilatazioni vascolari minori ai 2 mm, mentre i laser vascolari che emettono nello spettro del visibile hanno maggiore effetto su teleangectasie superficiali e di calibro inferiore (0.5-1 mm) [3].

INDICAZIONI PER L’IMPIEGO

Le indicazioni più accreditate per l’impiego di un laser vascolare transcutaneo nel trattamento degli inestetismi degli arti inferiori sono il perfezionamento di un trattamento sclero-terapico [4], la sussistenza di controindicazione alla scleroterapia, pazienti intolleranti all’elastocompressione, l’attenuazione del matting post- sclero terapico. Circa dieci anni fa sono circolate alcune pubblicazioni sulle potenzialità della sinergia tra lunghezze d’onda laser nello spettro del visibile e nel vicino infrarosso [5-6] combinate in impulsi sincroni o immediatamente sequenziali, in cui l’impulso laser nello spettro visibile viene seguito da quello nel vicino infrarosso. Oltre alla concentrazione delle prerogative specifiche sopraccitate sul cromoforo bersaglio, è in questo caso sfruttato peculiarmente il maggiore assorbimento della lunghezza d’onda laser Near – IR da parte della metaemoglobina, la quale si produce transitoriamente in seguito all’interazione dell’ossiemoglobina con la luce laser nello spettro del visibile. Si genera pertanto una sinergia, ovvero non una somma, ma una moltiplicazione dell’effetto dell’interazione luce laser-emoglobine che


consente di ridurre le fluenze singolarmente emesse, a tutto vantaggio di una maggiore affinità per il bersaglio, una maggiore preservazione dei tessuti circostanti, una migliore efficacia su bersagli complessi, come i PWS resistenti a laser vascolare e dilatazioni vascolari ramificate con calibri e profondità diverse. Le esperienze con laser vascolari duali riguardano principalmente lunghezze d’onda nel dominio dei laser a coloranti, 595 nm in particolare, in combinazione con il laser Nd: YAG 1064 nm.

COMBINAZIONE MODULABILE

Il recentemente introdotto laser vascolare Spectrum® Dual Boost® della triestina Eufoton®, contiene sorgenti laser allo stato solido distinte, che permettono l’emissione di luce laser rispettivamente nello spettro della luce visibile a 532 nm, di una radiazione laser Near IR a 940 nm e anche la combinazione modulabile delle due radiazioni laser nello stesso impulso: di tale macroimpulso è infatti possibile configurare la durata, il ritardo e il grado di sovrapposizione delle singo-

le componenti, fino a configurare un impulso sincrono. La lunghezza d’onda 940 nm è più prossima al picco terziario di assorbimento dell’ossiemoglobina rispetto a quella a 1064 nm, con il vantaggio di una minore affinità per l’acqua, permettendo una maggiore selettività sul bersaglio vascolare profondo, che ne compensa una penetrazione leggermente inferiore [7-8-9]. L’impulso laser vascolare a 532 nm aumenta selettivamente la temperatura all’interno del vaso sanguigno, inducendo la conversione dell’ossiemoglobina a metaemoglobina: ne risulta un rapido transitorio aumento del coefficiente di assorbimento della luce laser Near IR 940 nm, che consente una fotocoagulazione efficace con fluenze relative più basse rispetto alle sorgenti emesse singolarmente: la prospettiva è pertanto un minore danno termico perilesionale e una minore incidenza di effetti indesiderati.

TECNOLOGIA INNOVATIVA

Lo Spectrum® Dual Boost® è una tecnologia laser duale innovativa, basa-

ta su due sorgenti laser vascolari allo stato solido, compatta e facilmente spostabile, dotata di manipoli zoom che permettono di modificare rapidamente il diametro dello spot da 0,5 a 2.0 mm, adatta alla maggiore parte delle indicazioni cliniche per un laser vascolare. L’impiego di un sistema di visualizzazione in luce polarizzata, eliminando la luce riflessa, permette una precisione di impiego superiore, una migliore identificazione di colore e calibro dei vasi sanguigni cutanei e una più corretta valutazione degli end points del trattamento laser vascolare. L’abbinamento di un sistema di raffreddamento atmosferico è altamente raccomandabile nel trattamento degli arti inferiori, date le fluenze mediamente più elevate e gli spot più ampi normalmente impiegati, e permette, inoltre, di diminuire il danno termico aspecifico e aumentare la compliance del paziente. ◼︎ RIFERIMENTI Su richiesta è possibile ricevere la bibliografia scrivendo a: info@eufoton.it

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MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Patrizia Sacchi Medico Estetico – Ancona

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egli ultimi tempi, si è avuto un incremento dei trattamenti di Medicina Estetica, meno invasivi rispetto ai veri e propri interventi chirurgici. Oggi, per ringiovanire il viso, si va sempre di più alla ricerca di un modello di bellezza naturale ed è possibile riportare indietro l’orologio biologico con trattamenti di Medicina Estetica poco invasivi. Grazie anche alle ultimissime tecniche antiage è possibile ringiovanire il viso senza stravolgerlo, rispettandone appieno le forme e i volumi. Si cerca infatti di contrastare l’invecchiamento del volto che, come noto, consiste in una serie di fattori di varia entità che influenzano in maniera generale l’aspetto del volto. I cambiamenti della forma e di ciò che vediamo sulla superficie del nostro viso è il risultato dell’effetto congiunto di tutti i cambiamenti dei compartimenti del viso stesso. Con il passare degli anni, infatti, si ha un cedimento dei tessuti e la perdita dei volumi, i muscoli facciali si indeboliscono e la cute inizia a perdere elasticità e compattezza; inoltre iniziano a comparire macchie e altre alterazioni cutanee, che portano le persone a sentirsi a disagio con se stesse. Sappiamo che dopo i vent’anni iniziano i primi segni dell’invecchiamento, si ha una modificazione del collagene, che risulta sempre più evidente dopo i 30-40 anni; le fibre di collagene diventano meno organizzate, si allungano e si ha una perdita di collagene stimata dell’1% all’anno. In questi casi, l’utilizzo di soli riempitivi non è sufficiente, ma si deve valutare e affrontare il processo dell’invecchiamento con un approccio olistico, per il ringiovanimento del viso.

MATERIALI E METODI

Oggi è possibile contrastare l’invecchiamento cutaneo combinando 62

#NLIFT, UN APPROCCIO OLISTICO PER IL RINGIOVANIMENTO DEL VOLTO varie terapie, ma per fare questo dobbiamo stabilire quali sono gli obiettivi terapeutici che ci prefiggiamo. Il primo step è sicuramente la valutazione del paziente, in modo da poter attuare un protocollo che sia in grado di ricostituire il derma, di aumentare le fibre collagene e la sostanza fondamentale e di migliorare la funzionalità delle fibre elastiche, in modo da ottenere un miglioramento del tono della pelle. Questo protocollo deve anche portare a un miglioramento e/o alla scomparsa delle rughe e all’attenuazione delle pigmentazioni cutanee. Possiamo operare con interventi di correzione che agiscono a livello epidermico e altri a livello dermico; a questo scopo, Neauvia ha sviluppato protocolli basati sulla SCT (Smart Combination Therapy), un approccio olistico e sinergico alla Medicina Estetica che prevede l’utilizzo combinato di varie metodiche (filler, dispositivi Energybased, cosmetici e nutraceutici). L’azienda ha messo a punto due box: uno per il medico, contenente i prodotti da utilizzare durante le sedute di trattamento, e uno per il paziente, contenente i prodotti per l’applicazione domiciliare. Il protocollo completo, denominato #Nlift, è supportato da dati clinici e si effettua in 2 sessioni.

IL PROCEDIMENTO

Nella prima sessione si utilizzano prodotti della linea Advanced Care System per preparare la pelle: con il New Born Skin andremo a rimuovere efficacemente il trucco e le impurità senza danneggiare la barriera cutanea, lasciando la pelle perfetta-

mente pulita, mentre con il Wake Up Skin andremo a riequilibrare il pH cutaneo. Successivamente si inietta in maniera diffusa, su tutto il viso, un prodotto biostimolante Hydro-Deluxe, capace di dare un’idratazione profonda grazie alla sua composizione a base di acido ialuronico lineare (18 mg/ml), idrossiapatite di calcio (0,01%) e 2 aminoacidi importanti per la sintesi del collagene: la glicina e la prolina. La prima sessione si conclude applicando una maschera sterile, che ha un immediato effetto lenitivo e rigenerante, la Rigen Restore Mask, in modo da calmare e idratare efficacemente la pelle dopo il trattamento. Nella seconda sessione - dopo una settimana - andremo nuovamente a preparare la pelle con il New Born Skin e il Wake Up Skin; successivamente andremo a ripristinare i volumi persi, a ristrutturare e correggere alcune aree anatomiche che mostrano particolarmente i segni dell’invecchiamento, con i filler Neauvia: questi hydrogel hanno la particolarità di essere reticolati con il PEGDE (polietilenglicole diglicidil etere), che li rende più resistenti alla degradazione enzimatica e al calore. Questa particolare reticolazione consente di ottenere un prodotto molto coesivo e viscoso, che si integra perfettamente nei tessuti. Nel protocollo #Nlift si utilizzano i filler Intense per migliorare l’aspetto complessivo del viso, soprattutto nell’area zigomatica, o per correggere la linea mandibolare, l’area malare e il mento, Intense LV per la zona periorale e per le tempie e il filler Stimulate, per correggere soprattutto l’area malare, grazie alla sua composizione a base


di acido ialuronico e idrossiapatite di calcio, che ci permette di ottenere un ringiovanimento e una volumizzazione dermica, riequilibrando la matrice dermica a livello biochimico. Il protocollo prevede poi l’utilizzo dell’apparecchiatura FDA approved Zaffiro, che effettua un thermo-lifting non invasivo e indolore, lavorando sugli strati cutanei più profondi, per rimodellare il collagene, aumentarne lo spessore e per favorire la neocollagenesi. Il dispositivo emette una radiazione di lunghezza d’onda tra 780 e 1800nm e una fluenza compresa tra 5 e 75J/cm2; durante il trattamento, gli strati più profondi della pelle vengono esposti a una temperatura tra i 60 e i 65°C, grazie alla quale sia le fibre di collagene che quelle di elastina si contraggono e i fibroblasti, responsabili della produzione delle fibre di collagene, di elastina e di acido ialuronico, vengono stimolati a produrre nuove fibre giovani. Questo rimodellamento del collagene rende la pelle più tonica, ne migliora la compattezza e l’elasticità. L’apparecchiatura ha anche un

manipolo per lo Smart Hydro, tecnologia capace di donare alla pelle un aspetto più luminoso e tonico, migliorandone la texture e riducendo visibilmente i segni del tempo. Lo Smart Hydro ha in dotazione cinque prodotti con formulazioni differenti, per personalizzare maggiormente le procedure a seconda della problematica da trattare. Anche questa seconda sessione si conclude con l’applicazione della maschera sterile Rigen Restore Mask, che ha un immediato effetto lenitivo e rigenerante, in modo da calmare e idratare efficacemente la pelle dopo il trattamento. Il protocollo si conclude con l’utilizzo del siero C-shot e della crema Ceramide shield, cosmeceutici della linea Advanced Care System appositamente concepiti per mantenere e prolungare i risultati ottenuti con il protocollo #Nlift. Gli stessi cosmetici C-shot e Ceramide shield sono contenuti nel box per il paziente, insieme con i nutraceutici Anti-Age Booster a base di collagene idrolizzato, come terapia di mantenimento e completamento domiciliare.

CONCLUSIONI

L’utilizzo combinato di queste tecnologie nel protocollo #Nlift ci permette di ottenere un’azione sinergica con risultati evidentemente superiori rispetto all’utilizzo delle singole tecnologie. Lo studio clinico in vivo ha dimostrato che 21 giorni dopo questa procedura si ha un aumento dell’attivazione dei fibroblasti (+101%) e della neo-angiogenesi, si hanno quindi prove di una rigenerazione tissutale. Inoltre, la valutazione cutometrica ha evidenziato un aumento dell’idratazione (45%) e dell’elasticità cutanea (65%), valori che risultano ancora in aumento dopo cinque mesi dal trattamento senza ulteriori interventi. Il protocollo #Nlift permette di ottenere i risultati desiderati in termini di volumizzazione e rivitalizzazione cutanea, con un generale effetto di rimodellamento del volto su pazienti che presentano un invecchiamento cutaneo importante e altrettanto su pazienti che vogliono ritardare la comparsa dei primi segni dell’invecchiamento (prejuvenation). ◼︎

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ANGIOLOGIA & FLEBOLOGIA

Dr. Mario Forzanini Specialista in Angiologia e Chirurgia Vascolare - Brescia Coordinatore Regionale AFI Lombardia

I “CAPILLARI”: DALLA SCLEROTERAPIA ALLA MICROSCHIUMA E AL LASER

Le teleangectasie sono dilatazioni permanenti delle venule del microcircolo del tessuto dermico e fibroadiposo sottocutaneo, alterate dalla ritenzione idrica

I

“capillari”, correttamente definiti teleangectasie, sono dilatazioni permanenti delle venule del microcircolo del tessuto dermico e fibroadiposo sottocutaneo, alterate dalla ritenzione idrica. In tal senso, le teleangectasie colpiscono prevalentemente gli arti inferiori e la loro genesi è diversa dalla couperose del viso o dagli angiomi che colpiscono maggiormente il tronco, il collo e il viso. I “capillari” si distinguono in base alla loro forma, sede, estensione e alla visibilità della venula dilatata, che spesso li alimenta e li sostiene (vena “nutrice”). Hanno una parete molto sottile e profondità variabile rispetto al piano cutaneo. Le loro dimensioni sono generalmente comprese tra 0,1 e 1 mm, mentre la vena reticolare “nu-

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trice” ha un calibro tra 1 e 3 mm. Alla base delle teleangectasie c’è la cellulite (soprattutto per quelle delle cosce) e quindi la prevenzione si basa sugli stessi principi. La ritenzione idrica svolge un’azione di sovraccarico sul microcircolo, che alla fine dilata i capillari sul loro versante venoso. Spesso, ma non sempre, coesiste una patologia varicosa, che va trattata per prima. I “capillari” delle gambe situati sotto il ginocchio, oltre alla patologia varicosa, possono essere spesso generati anche da alterazioni posturali.

LA TERAPIA CORRETTA

Una buona diagnosi clinica è in genere sufficiente per impostare la terapia corretta, ma è preferibile eseguire un ecocolordoppler

per escludere patologie venose sottostanti. I “capillari” rappresentano essenzialmente un problema estetico, ma se sono espressione di insufficienza di vene maggiori possono coesistere disturbi quali edema, prurito, pesantezza, crampi degli arti inferiori. Se coesistenti, le patologie di base vanno trattate prima dei capillari, per ottenere risultati più duraturi nel tempo. Trattare i capillari non è semplice e i risultati migliori si ottengono da chi ha pluriennale esperienza in merito. Tra i tanti metodi disponibili, nessuno è in grado di ridurne la comparsa di nuovi, che è invece affidata ai metodi di prevenzione. Lo scopo della terapia è quello di ridurre e far scomparire i “capillari” presenti sugli arti inferiori, in modo


corsi teorico-pratici

SCLEROTERAPIA DELLE VARICI ED ESAME ECO-COLOR-DOPPLER DIDATTICA A CURA DI: Dr. Alessandro Frullini - Dr. Mario Forzanini DATA DEL CORSO: 29-30 Ottobre e 19-20 Novembre 2021 CREDITI ECM: 50 crediti (previa compilazione del test)

LA SCHIUMA SCLEROSANTE DIDATTICA A CURA DI: Dr. Alessandro Frullini DATA DEL CORSO: 3-4 Dicembre 2021 CREDITI ECM: 17,5 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

to dall’organismo. La metodica non è esente da rischi (allergie al farmaco, iperpigmentazioni…) anche se questi sono molto rari, soprattutto con le tecniche attuali. È una metodica ambulatoriale e indolore.

ASSOCIAZIONE DI TERAPIE

che non siano più visibili almeno a occhio nudo e a un metro di distanza. La scleroterapia rappresenta ancora il metodo di base necessario per trattare i capillari. Attraverso l’iniezione di un farmaco nel “capillare” (o nella venula che lo nutre) si ottiene una lesione della parete del vaso che nel tempo (da quattro-sei settimane fino a due-quattro mesi) va incontro a fibrosclerosi, cioè trasformazione in un condotto chiuso, a sua volta riassorbi-

La microschiuma sclerosante, attualmente molto utilizzata nei vasi più grandi, può trovare qualche indicazione anche nei “capillari”, soprattutto a basse concentrazioni e preparata con metodo Varixio, che permette di generare una schiuma di buona qualità anche con concentrazioni molto basse. Il laser transdermico, infine, è indicato per le forme di capillari più superficiali, riconoscibili dal colore rosso vivo. È il metodo di scelta per i “capillari”

più fini e piccoli, difficilmente sclerosabili. Si ottengono ottimi risultati senza rischi, ma il limite è rappresentato dal diametro e dalla profondità del “capillare” da trattare. Il laser è l’unica forma di terapia oggi per la couperose e gli angiomi, che rispondono con risultati immediati e sorprendenti. Spesso, dopo il trattamento, costituito da singole sedute con cadenza ogni due-quattro settimane, va indossata una calza elastica per qualche giorno, allo scopo di ridurre le ecchimosi e i fastidi infiammatori. La diatermocoagulazione è attualmente in disuso, anche se occorre riconoscerne l’importanza storica soprattutto per angiomi e couperose. Ovviamente l’associazione delle metodiche permette un più ampio e completo trattamento. ◼︎

Esempio di capillari della coscia, prima e dopo il trattamento

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MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Maria Stella Tarico Chirurgo Plastico, Dirigente Medico presso l’U.O.C. di Chirurgia Plastica dell’Ospedale per le Emergenze Cannizzaro - Catania

TRATTARE IN UNA SOLA SEDUTA LA LASSITÀ CUTANEA CON LA RADIOFREQUENZA MONOPOLARE NON INVASIVA THERMAGE FLX®

Con l’avanzare dell’età, la degradazione delle fibre di collagene e la diminuzione nel sottocute della componente adiposa favoriscono il rilassamento del tono cutaneo, con conseguente comparsa di rughe e perdita dei volumi del derma

T

ra le soluzioni che possiamo offrire ai nostri pazienti estetici per trattare la ptosi dei tessuti e rallentare l’invecchiamento della pelle, troviamo Thermage FLX® di Solta Medical®, un dispositivo medico che sfrutta una tecnologia a radiofrequenza monopolare non invasiva. Arrivato alla quarta generazione, Thermage FLX® è adatto a tutti i tipi di pelle e ha ottenuto l’approvazione FDA per il trattamento non invasivo della lassità cutanea di tutte le aree del corpo e viso, compresa la zona perioculare e palpebrale. In un singolo trattamento, la tecnologia Thermage FLX® aiuta a levigare la pelle, favorendo un aspetto naturalmente più giovane senza interventi chirurgici o iniezioni e con un downtime minimo o nullo per il paziente. I benefici durano per circa due anni e mezzo, sebbene sia possibile eseguire un secondo trattamento di mantenimento dopo un anno, quando ancora sono visibili gli effetti del primo trattamento. Inoltre, può essere combinato con terapie strumentali (esempio, laser), biostimolazioni con acido ialuronico e botox.

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COME FUNZIONA IL TRATTAMENTO CON THERMAGE FLX®?

Il sistema di emissione permette di creare un gradiente termico inverso, tale per cui l’epidermide risulta essere sempre fredda grazie agli impulsi di raffreddamento che sono alternati all’energia a radiofrequenza, che invece permette un riscaldamento profondo nel derma (sino a 4 mm di profondità). Il calore generato consente la contrazione delle fibre di 66

Trattamento con Thermage FLX®


quantità di energia a radiofrequenza da erogare in modo da riscaldare in maniera consistente e uniforme tutta l’area trattata.

RISULTATI NATURALI

Prima e dopo 10 mesi dal trattamento con Thermage FLX®

collagene, con conseguente e immediato effetto tensore (skin tightening), mentre nei mesi successivi si assiste a una neocollagenesi tale per cui nuovo collagene viene depositato e rimodellato, per risultati che migliorano nel tempo. Il trattamento si esegue seguendo scrupolosamente le li-

PER RITROVARE LA VERA IMMAGINE DI SÉ. Thermage FLX® è un dispositivo medico CE 0344 TRM-IT-2011-1494 - Materiale ad esclusivo uso dei Sigg Medici.

A pioneer in non-invasive skin tightening *

nee guida operative, che consentono di massimizzare così l’effetto tensore delle aree che presentano maggior lassità. Inoltre, Thermage FLX® è dotato dell’innovativa tecnologia AccuREP™, un algoritmo che permette di misurare l’impedenza locale a ogni impulso, regolando di conseguenza la

I risultati che si ottengono in seguito al trattamento con Thermage FLX® sono molto naturali: il trattamento, infatti, favorisce la riduzione della ptosi cutanea, la ridensificazione dermica e la distensione delle rughe, rispettando la fisionomia del viso grazie alla retrazione cutanea evocata dall’energia a radiofrequenza. La tecnologia a radiofrequenza Thermage®, pioniere nel trattamento rassodante della pelle dal 2002 con più di 18 anni di utilizzo clinico, ha stabilito lo standard per il ringiovanimento della pelle non invasivo e continua a essere uno dei trattamenti più popolari e affidabili tra pazienti e medici grazie ai suoi comprovati risultati e alla sua versatilità. ◼︎

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* Pioniere nel trattamento non invasivo della lassità cutanea. 1. M. Fritz et al. Radiofrequency treatment for middle and lower face laxity. Arch Facial Plast Surg. Nov-Dec 2004;6(6):370-3. 2. E. Finzi, A. Spangler. Multipass vector (mpave) technique with non-ablative radiofrequency to treat facial and neck laxity Dermatol Surg. 2005 Aug;31(8 Pt 1):916-22. 3. R. Fitzpatrick et al. Multicenter study of noninvasive radiofrequency for periorbital tissue tightening. Lasers Surg Med. 2003;33(4):232-42.

67 ®/TM sono marchi registrati di Bausch Health Companies Inc. o società affiliate. ©2020 Bausch Health Companies Inc. o società affiliate.


MEDICINA ESTETICA

Prof. Silvio Piccolelli Coordinatore didattico SSMES (Scuola Superiore Medicina Estetica Sistemica) - Roma

L

a Biostimolazione è una delle terapie più importanti della Medicina Estetica, intesa come cura e prevenzione della pelle. La Medicina Estetica che dovrebbe essere considerata Sistemica, cioè in grado di contemplare lo studio della persona e del suo stile di vita, preoccupandosi di migliorare l’aspetto e il benessere, non con interventi di “pronto soccorso”, ma attraverso tecniche minimamente invasive che si prendono cura del processo di invecchiamento. Parlando di medicina anti-aging e quindi di un’azione multidisciplinare e costante nel tempo, la Biostimolazione ricopre sicuramente un ruolo fondamentale. È infatti una delle poche metodiche che ci permette realmente di rallentare tutti quei processi di invecchiamento che ossidano e danneggiano il nostro “Capitale Giovinezza”, con risultati estetici che dipendono esclusivamente dal fatto che una pelle più sana è sicuramente una pelle più bella. Attraverso la modulazione dei processi fisiologici, possiamo vedere e valutare il miglioramento

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LE MERAVIGLIE DELLA BIOSTIMOLAZIONE Impariamo a conoscere meglio una delle terapie più importanti della Medicina Estetica, intesa come cura e prevenzione della pelle

di tutti i parametri della pelle come idratazione, sebometria, texture, elasticità, che danno come risultato un miglioramento estetico naturale e più duraturo. La Biostimolazione è una tecnica iniettiva con la quale puntiamo a due cose fondamentali, ovvero la stimolazione del fibroblasto e il reintegro di tutti i costituenti di cui ha bisogno per produrre nuova elastina e nuovo collagene, non solo in quantità ma anche in qualità superiore.

CONFUSIONE

Purtroppo, oggi si fa ancora molta confusione sulla differenza tra Biostimolazione, Biorivitalizzazione e Bioristrutturazione e quindi anche su quali sostanze devono essere utilizzate per una terapia o per l’altra. Infatti, se parliamo di Acido Jaluronico, molecola molto utilizzata oggi in Medicina Estetica, non possiamo pensare che abbia lo stesso effetto a qualsiasi peso molecolare, ma che invece sia fondamentale sapere la diversa azione di un macromolecolare (biorivitalizzazione) o di un Aci-

do Jaluronico in frammenti (biostimolazione). Infatti, come si evince da diversi studi, solo quest’ultimo è in grado di attivare il fibroblasto e più precisamente frammenti di Acido Jaluronico tra 20 e 38 monomeri, capaci di legarsi ai recettori CD 44 e di dare quindi il via a neosintesi di collagene di III tipo, RETICOLARE e non di I tipo FIBROTICO, tutto questo grazie al fatto che i frammenti riescono a mimare la presenza di frammenti di matrice dermica e quindi attivazione fibroblastica.

PROGETTO DI CURA

Parlando del progetto di cura e quindi dei protocolli utilizzati, questi variano naturalmente in base al tipo di pelle e al grado di invecchiamento, ma possiamo dire a grandi linee che le Biostimolazioni possono prevedere sedute settimanali, soprattutto nella fase iniziale di attacco, per poi prevedere sedute bisettimanali e mensili come mantenimento dei risultati ottenuti. Gli unici Medical Device di terza classe che contengono questo tipo di Acido


Jaluronico in frammenti sono quelli della LINEA SKIN di ITALFARMACIA, che utilizzo ormai da anni con risultati eccezionali. Gli Skin sono quattro e ognuno contiene Acido Jaluronico in frammenti e un pool di aminoacidi indispensabili per la produzione dei GAG, ma non solo, infatti ogni Skin ha una particolarità che ci permette di agire in maniera diversa secondo le indicazioni del paziente. • L o Skin B contiene bicarbonato importantissimo per il mantenimento della sostanza fondamentale in sol

e non in gel e quindi per migliorare gli scambi intercellulari. • L o Skin Ox contiene antiossidanti necessari per contrastare i radicali liberi e quindi rallentare il processo di invecchiamento. • L o Skin Colin contiene un precursore dell’Acetilcolina, essenziale per il mantenimento del tono muscolare. • I n ultimo, lo Skin R, formulato ad hoc per pelli molto invecchiate e unico dei quattro a stimolare oltre che collagene di III tipo anche col-

LINE

lagene di I tipo per poter ottenere un miglior risultato estetico in situazioni di invecchiamento importante. Una pelle biostimolata, oltre a essere una pelle più sana e più bella è anche più pronta a questo punto a ricevere terapie Esofarmacologiche prettamente estetiche come Filler e Tossina Botulinica, e grazie al miglioramento di idratazione, volume ed elasticità avremo la possibilità di utilizzare meno prodotto, con un risultato più naturale e una durata sicuramente maggiore. ◼︎

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ORMESI E RESILIENZA, DUE FATTORI FONDAMENTALI ANTI-AGING

MEDICINA INTEGRATA

Dr. Attilio Cavezzi Specialista in Chirurgia Vascolare Eurocenter Venalinfa - San Benedetto del Tronto (AP) Docente CPMA VALET - Bologna

La medicina integrata della longevità vede nel miglioramento della resilienza psico-biologica dell’individuo uno degli approcci fondamentali al benessere psico-fisico umano e quindi a una longevità in salute

N

egli ultimi decenni, la scienza biomedica sta concentrandosi sempre più sulla gestione dell’invecchiamento umano, vuoi per l’oggettivo aumento dell’età media (purtroppo, non della salute media…), vuoi per la possibilità di applicare i progressi medico-tecnologici al naturale decadimento della salute umana legato al passare degli anni. Come da abbondante letteratura specifica, la scienza ci dimostra come possiamo intervenire epigeneticamente sul nostro futuro in termini di salute e benessere, attuando cambiamenti nella nutrizione, nello stile di vita e nella gestione dello stress. La selezione della specie, basata in primis sugli studi di Darwin, renderebbe gli anziani e i fragili meno adatti alla sopravvivenza della stessa specie umana; questo assioma andrebbe sviscerato in tutti i suoi aspetti più controversi, pur illuminanti per certi versi. Ma oggi è possibile vivere più a lungo e IN SALUTE, recuperando soprattutto quelle sfide benefiche per l’individuo, ormai perdute da qualche millennio. La medicina integrata della longevità vede proprio nel miglioramento della resilienza psico-biologica dell’individuo uno degli approcci fondamentali al benessere psico-fisico umano e quindi a una longevità in salute.

CAPACITÀ DI ADATTAMENTO

L’invecchiamento è stato definito da Galimberti come il progressivo deterioramento delle capacità omeostatiche e di adattamento all’ambiente in relazione al passare degli anni [1]. Ugualmente, un editoriale del Lancet ha definito la salute umana come la capacità di adattarsi [2], così come alcuni grandi scienziati hanno dimo-

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ORMESI Massima Risposta Ormetica Benefica

Livello Basale

Effetto Positivo dello Stressor Ormetico

Dose Crescente dello Stressor Ormetico

Effetto Negativo dello Stressor Ormetico

Adattato da Calabrese EJ. The maturing of hormesis as a credible doseresponse model. Nonlinearity Biol Toxicol Med. 2003;1(3):319-343

Fig. 1: curva a U invertita che descrive il fenomeno bifasico dell’ormesi

strato come la tolleranza cellulare allo stress psico-biologico (la RESILIENZA, appunto) sia di importanza centrale nel processo di invecchiamento [3]. Comprendiamo dunque da subito come il “famoso” 75% della salute che risulta essere nelle nostre mani, grazie alla epigenetica (positiva o negativa), andrebbe gestito finalizzando le nostre scelte nutrizionali, di stile di vita e di gestione dello stress, all’acquisizione di una migliore resilienza psico-fisica. La resilienza è genericamente la capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento, quindi la tolleranza e l’adattabilità allo stress fisico, chimico, biologico, psicologico. Negli ultimi millenni gli umani hanno perso moltissimo della resilienza propria dei nostri antenati. I nostri antichi predecessori si sono evoluti in ambienti dove venivano sfidati a intermittenza da una serie di situazioni

quali mancanza di cibo, esercizio fisico aerobico per catturare prede (cibo) o respingere predatori, esposizione a tossine biologiche presenti nel cibo. Ne conseguiva in loro un’acquisizione e mantenimento di percorsi metabolici con cui adattarsi alle sfide ambientali e quindi aumentare la resilienza delle cellule. Oggigiorno le cose stanno molto diversamente. Abbiamo avuto una drammatica e rapida diminuzione di tali sfide nella società moderna, con tecnologie che ci riempiono di energia facile, avendo a disposizione cibi processati e si è ridotto significativamente il bisogno di attività fisica. Con questo comfort così spinto, i percorsi metabolici benefici contro le sfide ambientali sono stati disattivati, con aumento di vulnerabilità verso obesità, diabete, malattie cardiovascolari, cancro, malattie neurodegenerative e autoimmunitarie.


L’IMPORTANZA DELL’ORMESI

Il ripristino di sfide per un miglior equilibrio contro le malattie e l’invecchiamento, richiede inevitabilmente uno sforzo di ogni singolo individuo, ma soprattutto dell’intera società umana, per reintrodurre alcuni percorsi che ci facciano uscire dal comfort, quali ad esempio la restrizione calorica e il digiuno intermittente, l’attività fisica, il consumo di piante contenenti fitochimici utili, stressors fisici (caldo e freddo) e psicologici benefici (per esempio engagement intellettivo) [4]. A questo punto interviene il concetto dell’ORMESI, parola purtroppo sconosciuta alla stragrande maggioranza dei professionisti della salute e del benessere. L’ormesi è un fenomeno biologico per cui un effetto benefico (miglioramento della salute, tolleranza allo stress, la longevità, in definitiva…) deriva dall’esposizione a basse dosi di un agente che può risultare tossico o letale a dosi più elevate [2, 4]. Dunque l’ormesi non è un principio misterioso, ma piuttosto un insieme fondamentale e universale dei processi biologici che si trova in tutti gli animali, piante e microbi. L’ormesi opera a livello biochimico e si è sviluppata per necessità evolutive, permettendo agli organismi di sopravvivere, adattarsi e anche diventare più resistenti in ambienti stressanti e variabili (immaginate la terra centinaia di migliaia o milioni di anni fa..). Fondamentalmente, l’ormesi costituisce un insieme di processi adattativi che comportano una migliore resilienza: mediante piccoli stress ripetuti si costruisce la tolleranza verso grandi stress. Tutto questo si trasforma in una migliore qualità nei processi cellulari di riparazione, compenso, sostituzione e distruzione di cellule o sue parti danneggiate. Questi meccanismi biochimici portano a una migliore salute psico-fisica in quanto attiviamo le altresì nascoste e neglette capacità di difesa in risposta a stress lievi-moderati nell’organismo umano. La parola ormesi deriva dal greco ormao (stimolare) ed è quindi una reazione dose/risposta caratterizzata da un effetto bifasico: a basse dosi, l’azione esercitata da un determinato stressor (digiuno, caldo, freddo, poli-

ORMESI I PRINCIPALI PROCESSI BIOCHIMICI BENEFICI PER LA LONGEVITA’ : • Attivazione dell’AUTOFAGIA (pulizia benefica di cellule o loro parti danneggiate) • Blocco/riduzione dell’MTOR (blocco di iperattività tipica del cancro e del metabolismo eccessivo) • Attivazione delle SIRTUINE (proteine che regolano morte cellulare programmata, detta apoptosi, e autofagia) • Riduzione IGF 1 (che produce INSULINA) / LEPTINA • Rimodellamento o rimozione delle proteine cellulari alterate • Shifting dei macrofagi verso anti-infiammazione e cellulo-protezione (cancro, infezioni ecc.) • Attivazione dell’AMP-kinasi Fig. 2: reazioni biochimiche cellulari benefiche che possiamo attivare utilizzando adeguatamente i vari stressors ormetici

fenoli, ecc.) è stimolante, ad alte dosi è viceversa inibente. La figura 1 (pag. precedente) mostra la classica curva a U invertita che descrive il fenomeno bifasico dell’ormesi: un progressivo miglioramento delle reazioni cellulari salutogene all’aumentare della dose di un determinato stresso ormetico, cui può seguire un deterioramento di queste reazioni cellulari se si aumentano la dose e il tempo di esposizione a questo stesso stress ormetico. Da queste speculazioni potremmo far derivare la famosa frase “estremizzata” di Nietzsche: “Ciò che non ti uccide ti rende più forte”. La letteratura scientifica internazionale ha visto una crescita esponenziale di articoli che dimostrano inequivocabilmente le potenzialità di questi percorsi ormetici, nell’ambito di moltissimi aspetti della salute umana e finanche dell’estetica [5].

REAZIONI BIOCHIMICHE

Senza voler entrare troppo nei dettagli, la figura 2 riassume le molteplici reazioni biochimiche cellulari benefiche che possiamo attivare utilizzando adeguatamente i vari stressors ormetici. Segnaliamo fra esse l’attivazione sia dell’autofagia, che ripulisce il nostro organismo da detriti e “vecchiume”, che delle sirtuine (sogno di tutti coloro che studiano la longevità). Tra le altre reazioni documentate in corso di processo ormetico, vi è anche la riduzione dell’MTOR, un complesso di

enzimi che iperlavorano nel cancro o in vari dismetabolismi. Di grande interesse è infine la riduzione dell’insulin growth factor-1 (IGF-1); infatti l’eccesso di questo fattore e soprattutto del suo prodotto, l’insulina, è ormai stato acclarato come uno dei fattori più destabilizzanti della salute umana (contribuisce in modo determinante a diabete, obesità, cancro e così via). Oggi l’invecchiamento è correttamente inteso come una progressiva riduzione dell’omeodinamica dell’organismo vivente, delle riserve funzionali e delle sue capacità di adattamento a qualsivoglia forma di stress. In definitiva, il processo di aging è dunque strettamente connesso a una riduzione della resilienza psicobiologica, per cui la medicina integrata non può non includere l’approccio ormetico, proprio al fine di mirare a una migliore resilienza psico-fisica. La letteratura scientifica ci ha dimostrato quali provvedimenti ormetici possano essere utili nella pratica clinica biomedica per stimolare una reazione benefica per il benessere psico-fisico dell’individuo. Il concetto di fondo è sempre quello di utilizzare una “dose” adeguata, salutogenica, di stress; l’eccesso di “ormetine” (freddo, caldo, digiuno, polifenoli, ecc.) sarebbe deleterio, così come una loro “dose” troppo bassa sarebbe inutile. La restrizione calorica e il digiuno intermittente riducono o azzerano l’introito di cibo, inducendo una 71


serie di reazioni compensatorie di pulizia e attivazione di percorsi virtuosi con dimostrata attività anti-aging ed eumetabolica, ancor prima che dimagrante. Nella durata del digiuno, solitamente di 16 ore al giorno, e nell’entità della restrizione calorica risiede il concetto della giusta dose di stress nutrizionale. L’assunzione di ormetine nutrizionali ricchissime di polifenoli, come maqui, curcuma, estratti di foglie di ulivo (idrossitirosolo), amla, polidatina, ma anche carnosina, caffeina, cacao e altri alimenti simili, va vista nell’ottica di una ingestione di “pesticidi” naturali. Questi composti, prevalentemente vegetali, risultano infatti irritanti per il nostro organismo e a dosi adeguate stimolano una serie di benefiche reazioni cellulari, soprattutto di tipo antiossidante dentro i mitocondri, attivando per esempio il fattore di trascrizione NrF2 [2].

RECUPERO DELLA CONSAPEVOLEZZA

Lo stress termico generato dalle alte e basse temperature, mediante sauna (meglio se a infrarossi), doccia o bagno in acqua fredda, comporta una serie di molteplici benefici per il metabolismo umano. Di fatto, la letteratura scientifica, soprattutto scandinava e orientale, ci ha riempito di evidenze scientifiche molto interessanti in questo ambito, pur se trascurate nella scienza biomedica occidentale. La nostra tendenza a favore dell’uso di costosi farmaci e tecnologia andrebbe bilanciata con la consapevolezza che questi ultimi presidi, spesso costosi, risultano peraltro carichi di effetti collaterali importanti e fondamentalmente occultano il processo fisiopatologico di base di ogni singola malattia [6]. Anche l’attività fisica eseguita 3-4 volte alla settimana, per esempio mediante 30 minuti di passeggiata o corsa, oppure mediante l’HIIT (High Intensity Interval Training), di intensità maggiore e durata molto più breve, si è dimostrata di oggettivo aiuto nel migliorare la longevità e tutte le patologie croniche degenerative di cui sopra. Purtroppo la stessa attività fisica in eccesso ha invece effetti deleteri sul nostro organismo; se portato avanti per decenni a rit72

MEDICINA INTEGRATA DELLA LONGEVITÀ

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Acquisire le nozioni di base sui meccanismi dell’invecchiamento e delle patologie croniche degenerative, sulle possibilità dei provvedimenti della medicina integrata e sulle relative nuove frontiere diagnostico-terapeutiche. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Attilio Cavezzi DATA DEL CORSO: 6 Novembre 2021 CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

mi eccessivi, l’esercizio fisico causa un eccesso di produzione di radicali liberi [7]: ritorna in questa evidenza scientifica il valore della dose ormetica da ricercare… Altri stressors fisici di dimostrata efficacia ormetica sono l’ipergravità, il camminare o correre a piedi nudi su terreni accidentati, l’esposizione a luce solare (o anche la fotobiomodulazione), le basse dosi di radiazioni (ma su questo punto il discorso si fa complesso e lo rinviamo ad altre occasioni), le lenti iper-correttive per la miopia. Esistono stressors anche di tipo chimico, basati su ipossia (da alta montagna o indotta), ipercapnia, ossigeno-ozonoterapia e farmaci di varia natura, che stimolano reazioni biochimiche compensatorie e adattative utili nel “fortificare” il nostro organismo. Last, but not least, l’iperattivazione intellettiva produce una serie di sostanze utili al nostro sistema nervoso centrale, quale ad esempio il brain-derived neurotrophic factor (BDNF), di fondamentale importanza nella salute e neo-genesi neuronale. Ancora più interessante è notare come il corretto utilizzo di un computer, la meditazione, la preghiera e altre forme di “engagement” cerebrale portino a una lunga serie di effetti benefici volti a rendere il nostro cervello più resistente ai cambiamenti indotti dall’invecchiamento [8]. Da ultimo, giova ricordare come anche la Medicina Estetica si stia giovando dell’apporto di provvedimenti ormetici, per prendersi cura di inestetismi cutanei o più in generale della naturale compromissione dei tessuti legata all’invecchiamento [8, 9]. In conclusione, l’ormesi rappresenta un pro-

cesso naturale potenzialmente utile nell’ambito di un approccio biomedico integrato volto a una migliore longevità. Pur essendo ancora nelle sue fasi iniziali, la scienza che studia l’ormesi sembra rientrare sempre più nel bagaglio culturale di quei medici interessati al benessere psico-fisico e al contrasto degli inestetismi tipici dell’invecchiamento. ◼ RIFERIMENTI 1) Galimberti D La medicina dell’aging e dell’antiaging Ed Elsevier Italia 2016. 2) Cavezzi A, Ambrosini L, Colucci R, Di Ionna G, Urso SU. Aging in the Perspective of Integrative Medicine, Psychoneuroendocrineimmunology and Hormesis. Curr Aging Sci. 2020;13(2):82-91. 3) López-Otín C, Blasco MA, Partridge L, Serrano M, Kroemer G. The hallmarks of aging. Cell. 2013;153(6):1194-1217. 4) Calabrese EJ, Mattson MP. How doeshormesis impact biology, toxicology, and medicine? NPJ Aging Mech Dis.2017 Sep 15;3:13. 5) Agathokleous E, Calabrese EJ. Hormesis: The dose response for the 21st century: The future has arrived. Toxicology. 2019 Sep 1;425:152249. 6) Spostare il focus dai sintomi ai processi fisiopatologici di base per un approccio più comprensivo alla salute umana Cavezzi A, d’Errico G, Colucci R. PNEI News 2021,12:13-16. 7) Schnohr P, O’Keefe JH, Marott JL, Lange P, Jensen GB. Dose of jogging and long-term mortality: the Copenhagen City Heart Study. J Am Coll Cardiol. 2015 Feb 10;65(5):411-9. 8) The Science of Hormesis in Health and Longevity Rattan S, Kyriazis M ISBN: 9780128142530. 9) Rattan SI, Kryzch V, Schnebert S, Perrier E, Nizard C. Hormesis-based anti-aging products: a case study of a novel cosmetic. Dose Response. 2013;11(1):99-108.


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MEDICINA ESTETICA Dr. Matteo Basso & Dr.ssa Emanuela Di Lella Specialisti in Dermatologia e Venereologia - Roma Docenti CPMA VALET - Bologna

TOSSINA BOTULINICA INTRADERMICA: INDICAZIONI ESTETICHE E DERMATOLOGICHE

T

ra tutti i farmaci utilizzati in Medicina Estetica in questi ultimi trent’anni, la tossina botulinica è tra quelli maggiormente osannati e maggiormente criticati: sì, perché nell’immaginario comune popolare, la tossina, proprio in quanto tossina, è stata considerata dannosa e pericolosa. Inoltre, una confusione mediatica ha creato un’aura particolarmente negativa intorno a questo prezioso farmaco, ritenuto ignorantemente edemizzante: il web è pieno di errori o effetti collaterali da filler scambiati per trattamenti con tossina botulinica… Ne deriva il confuso messaggio che la tossina possa gonfiare il volto. Il nostro obiettivo, in questi ultimi anni, è stato quello di ristabilire per la tossina un ruolo farmacologico serio, sicuro, se eseguita da mani esperte, clinicamente soddisfacente per i nostri pazienti. E vi assicuriamo che ancora oggi questo messaggio non è stato completamente compreso: una paura ingiustificata ancora pervade il volgo e influenza la volontà di non eseguirlo per puro principio! Oltre al termine “tossina”, il suo meccanismo di azione, il blocco della liberazione di acetilcolina e la temporanea paralisi muscolare che ne deriva, è sicuramente l’altro elemento che incrementa timori o, addirittura, paura nello sceglierlo; per non parlare poi delle erronee esecuzioni con risultati clinici discutibili (li definiremmo semplicemente brutti) che non sono altro che un cattivo biglietto da visita, non solo per il medico che ha eseguito il trattamento, ma per tutti i medici che la eseguono correttamente. Un danno incalcolabile!

È ARRIVATA MARY POPPINS!

Ma oggi, finalmente, c’è un forte cambiamento: una svolta che mette in risalto tutti i “lati buoni” della tossina e che la rende clinicamente piacevole

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Trattamento di Biobotulino full face (1 protocollo). Dettaglio di miglioramento delle microrughe e del tono cutaneo. È stato eseguito anche un trattamento di filler labbra con tecnica personale Dr.ssa Di Lella (Velvet Lip) per migliorare anche tale area. Foto eseguita con macchina fotografica digitale VECTRA

e soprattutto desiderata! Ci piace paragonare “fanciullescamente” l’arrivo del microbotulino, l’iniezione intradermica di tossina iperdiluita, all’arrivo di Mary Poppins: con il vento dall’Est, arriva una novità che stravolgerà le vite di medici e pazienti. Già, perché il microbotulino cambia le regole nella nostra “Famiglia Banks” di Medici Estetici: come Mary Poppins, dalla sua magica borsa non saltano fuori lampade e ombrelli, ma tutte le “buone nuove azioni” della tossina: 1) A zione sui fibroblasti: la tossina botulinica in microbotulino induce una stimolazione di collagene tipo I e la riduzione di produzione di metalloproteinasi 9 (MMP9), così da prevenire la degradazione del collagene natio. Entrando più nello specifico, nello studio di San Ah Oh, Young Lee et Al., si è dimostrato che la tossina determina sia aumento della proliferazione che un aumento dell’attività fibroblastica in vitro e della produzione di collagene tipo I, significative già dopo 36 ore dall’e-

sposizione alla tossina. In un altro studio del 2015, Bonaparte e Ellis dimostrarono che la tossina (onabotulinum toxin A) è in grado di modificare le proprietà visco-elastiche del viso. Nel 2016 il lavoro di Zhu & Jii et Al. approfondisce il trattamento intradermico con tossina botulinica iperdiluita, dimostrando notevoli miglioramenti in tema di idratazione, vascolarizzazione ed elasticità cutanea con conseguente soddisfazione dei pazienti. Il trattamento intradermico, inoltre, non penalizza l’effetto muscolare: lo studio di Jang Jun, del 2018, dimostra che le stesse unità di tossina iniettate in sede intradermica o intramuscolare non creano effetti significativamente differenti sull’attività muscolare calcolando che il blocco avverrebbe solo a livello delle fibre più superficiali. Nel 2020, lo studio Kim & Jin et Al. conferma la conclusione dello studio precedente nel confronto tra il trattamento con botulino intradermico e intramuscolare nella regione


frontale, concludendo con una parità in termini di efficacia e soddisfazione del paziente, ma evidenziando una maggiore percezione del dolore nell’iniezione intradermica. E a rafforzare l’efficacia anti-aging della tossina c’è il recente (2020) lavoro del professor Giuseppe Sito et Al. che, in uno studio su 62 pazienti, constata l’efficacia del microbotulino sul miglioramento globale della pelle, in termini di microrughe, skin texture e pori dilatati. Di recente pubblicazione, lo studio Sik Jung &Kim 2021, ipotizza una diluizione della tossina con lidocaina e bicarbonato di sodio 8.4% per ridurre il dolore durante il trattamento. 2) Azione sulle ghiandole sebacee: il microbotulino è particolarmente utile in pazienti con cuti acneiche e seborroiche; l’acetilcolina stimola la produzione del sebo e pertanto le iniezioni di microbotulino che la bloccano inducono un notevole miglioramento delle cuti particolarmente oleose e/o acneiche. Amy E Rose e David Golberg ne hanno mostrato la concreta efficacia con iniezioni di 3-5 unità (diluizioni stardard) eseguite nella porzione centrale della fronte di pazienti acneici. 3) Azione sul microcircolo: Stereodimas e Nicolaou dimostrarono in uno studio l’efficacia della tossina sul flashing di collo e décolleté. Le iniezioni di tossina inducono un miglioramento del microcircolo e risultano particolamente utili in pazienti con couperose o con rosacea. 4) Azione di blocco muscolare: l’azione di blocco muscolare, vista la superficialità delle iniezioni, coinvolgerà solo le fibre più superficiali dei muscoli mimici, determinando un miglioramento delle rughe sottili (ritidosi) e del tono cutaneo, rispettando la mimicità e l’espressività del volto. L’azione di blocco muscolare passa dunque in secondo piano, rispetto al trattamento in diluizione stardard.

ATTEGGIAMENTO CAMBIATO

Una volta definite scientificamente tutte queste azioni positive anti-aging, sebonormalizzanti, anti-flushing (antirossore), come uscite fuori dalla magica borsa di Mary Poppins, ecco che l’atteggiamento verso la tossina botulinica

TOSSINA BOTULINICA INTRADERMICA: INDICAZIONI ESTETICHE E DERMATOLOGICHE

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Il corso si prefigge l’obiettivo di mettere il medico estetico in condizione di poter utilizzare una nuova arma per contrastare inestetismi come la perdita del tono dei tessuti ed il trattamento delle rughe del collo. La tecnica denominata microbotox consente infatti di ottenere risultati assolutamente superiori a quelli normalmente ottenuti con il trattamento classico con tossina botulinica. Saranno inoltre affrontati i concetti generali del trattamento dell’iperidrosi. I trattamenti pratici effettuati in diretta dai docenti daranno modo di comprendere appieno quanto illustrato durante le fasi teoriche. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Salvatore Fundarò, Dr. Matteo Basso, Dr.ssa Emanuela Di Lella DATE DEL CORSO: 4 Dicembre 2021 CREDITI ECM 6 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

cambia e le super-critiche si trasformano in entusiasmo; ecco che da un trattamento “paralizzante” si è a passati a una visione weelness della tossina! Per non parlare poi del ruolo dermatologico che la tossina in iperdiluizione si è conquistata: malattie patogeneticamente complesse come l’acne, la dermatite seborroica e la rosacea, hanno oggi vita più difficile grazie anche alla tossina botulinica iperdiluita in microbotulino. Oggi il microbotulino è conosciutissimo, richiestissimo e la sua esecuzione semplice, pratica e veloce. La diluizione è eseguita con soluzione fisiologica, mentre in una variante ideata da noi medesimi, autori di questo articolo, chiamata Biobotulino, la tossina viene diluita con un cocktail di acido ialuronico e aminoacidi selezionati, in modo da creare una perfetta sinergia tra biostimolazione classica e tossina iperdiluita. Sarà il futuro del microbotulino? Lo scoprirete presto!

COME SI ESEGUE IL TRATTAMENTO

Il microbotulino si esegue con iniezioni superficiali di tossina iperdiluita: le iniezioni devono essere intradermiche e non profonde (altrimenti si rischia comunque un indebolimento/paralisi dei muscoli mimici) e possono essere eseguite a tappeto (su tutto il volto) o in zone mirate

in caso di aree piccole (ad esempio copuperose/acne). Con il microbotulino possiamo trattare tutto il viso, compresa l’area perioculare e palpebrale (superiore/inferiore), che in caso di diluizioni standard è un’area off-limits. Durata della seduta, circa 10 minuti. Oltre il viso, vista la sua azione antiaging tonificante, è ideale anche per le aree di lassità del corpo come il collo, l’interno braccia e l’interno coscia, le ginocchia, i gomiti o per la lassità dell’addome in caso di forti dimagrimenti o post-gravidanza. Il trattamento dura circa 4-6 mesi, in caso di Biobotulino stiamo facendo uno studio dove la durata sembrerebbe essere più lunga grazie all’azione del cocktail biostimolante che vi si associa (work in progress). Consigliamo circa due trattamenti l’anno.

CONCLUSIONI

Il vento dall’Est, il cambiamento, le novità dalla borsa di Mary Poppins… Lo sappiamo, ogni tanto ci piace ritornare bambini, ma il microbotulino, che è una realtà scientificamente dimostrata da ben 15 anni, ha cambiato tutto: le nostre prospettive e soprattutto le prospettive dei pazienti; la tossina botulinica è diventata da temibile a così desiderabile da spiazzarci tutti… Come la faccia dei fratellini Banks davanti alle magie di Mary Poppins! ◼︎

Botulino standard + Biobotulino in paziente acneico. Anche se la foto del dopo (dx) è leggermente fotoesposta risulta evidente una risoluzione completa delle lesioni comedoniche, papulose e papulopustolose oltre che al netto miglioramento delle rughe frontali di espressione

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MEDICINA ESTETICA

Dr. Fabio Marini Specialista in Chirurgia Vascolare Docente Master 2 Livello Università di Sassari Membro del Comitato Scientifico SIES Docente CPMA VALET - Bologna

UPDATE SU LASER ED ENERGY BASED DEVICES IN MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA

Nel corso degli anni, le metodiche laser assistite hanno avuto uno sviluppo esponenziale, rivoluzionando l’approccio terapeutico a quelle alterazioni dermatologiche di difficile soluzione che non potevano essere risolte in maniera efficace con metodiche alternative

B

asate sui principi della fototermolisi selettiva, ampliate e modificate alla luce delle moderne teorie delle selettività termocinetiche, nel corso degli anni le metodiche laser assistite hanno avuto uno sviluppo esponenziale, rivoluzionando l’approccio terapeutico a quelle alterazioni dermatologiche di difficile soluzione che non potevano essere risolte in maniera efficace con metodiche alternative. Il riferimento va ad esempio alla fotoepilazione laser assistita, alla rimozione dei tatuaggi cosmetici e ornamentali, alla rimozione delle malformazioni vascolari congenite, alla rimozione delle sottili teleangectasie del volto, a tutte quelle metodiche non invasive del ringiovanimento del viso come l’Ultrasuono Focalizzato o il rimodellamento non invasivo del corpo come la Crioteraapia o mininvasivo come la laserlipolisi.

L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE

Inizialmente i laser, nei loro primi impieghi dermatologici, venivano utilizzati in emissione continua, con risultati ed effetti collaterali del tutto simili agli elettrocoagulatori. I laser attuali sono invece strumenti sempre più evoluti, in grado di emettere quanti di energia che vengono assorbite in modo selettivo da specifici cromofori. Le tecnologie laser odierne permettono emissioni di onde elettromagnetiche con durate di impulso accordate ai moderni principi che regolano le interazioni laser-tessuto. Ciò ha determinato la garanzia di contenere il danno termico risparmiando strutture anatomiche adiacenti all’obiettivo desiderato Per questa alta selettività con i moderni laser è possibile contenere i rischi 76

Paziente di 62 anni con Aging Glogau III. Una seduta combinata Laser Q-switched 1064 nm sulle ipercromie, contemporaneamente Erbium Yag Frazionato full face. Post a 60 giorni

dovuti all’eccessivo e incontrollato sviluppo del calore. È soprattutto nei confronti delle lesioni pigmentate della rimozione dei tatuaggi e nelle alterazioni vascolari che i laser oggi sono strumenti insostituibili per il dermatologo, il medico estetico, il chirurgo plastico. Infatti solo queste tecnologie sono in grado di risolvere

alterazioni cutanee spesso invalidanti, laddove gli altri metodi tradizionali potrebbero lasciare gravi esiti. La conoscenza di tali metodiche deve necessariamente far parte del bagaglio formativo dei sempre più numerosi medici che si occupano della diagnostica e del trattamento di patologie e inestetismi dermatologici.

Teleangectasie del naso trattate con KTP 532nm. Post a 30 giorni


IL GIUSTO APPROCCIO

È fondamentale offrire ai propri pazienti una soluzione terapeutica consona al progresso tecnologico sempre più frenetico con soluzioni più appropriate alla indicazione clinico. Ad esempio non è giustificabile il medico che approccia il paziente affetto da lesioni vascolari al viso con terapie che non siano Laser o Energy Based Devices, nel qual caso il medico risponderà personalmente e legalmente di eventuali esiti causati dall’utilizzo di mezzi terapeutici non corretti. Non è ammissibile, al giorno d’oggi, che il dermatologo esegua la rimozione di un tatuaggio, mettendo a rischio la salute del paziente, con tecnologie che non siano almeno Laser Q-Switched, anzi per etica professionale il medico corretto e qualificato ha l’obbligo di comunicare che esistono tecnologie ancora più avanzate e meno rischiose che lavorano con tempi di emissioni di migliaia di volte più brevi, come gli innovativi Pico Laser. Non vorremmo più vedere esiti di ustione da fotoepilazione per terapie eseguite con tecnologie obsolete o non idonee come le datate IPL prive di raffreddamento. Grazie agli enormi passi avanti nella ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie, grazie anche all’introduzione negli ultimi anni dei sistemi laser e EBD, il rischio di lesioni termiche significative si è drasticamente ridotto.

corsi teorico-pratici

TECNICHE LASER CORPO DIDATTICA A CURA DI: Dr. Domenico D’Angelo - Dr. Fabio Marini DATA DEL CORSO: 12-13 Novembre 2021 CREDITI ECM: 12 crediti (previa compilazione del test)

TECNICHE LASER VISO

DIDATTICA A CURA DI: Dr. Domenico D’Angelo - Dr. Fabio Marini DATA DEL CORSO: 10-11 Dicembre 2021 CREDITI ECM: 10 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

L’evoluzione tecnologica e il sempre crescente numero di medici con esperienza e formazione specialistica, infatti, hanno di gran lunga diminuito i rischi di effetti collaterali indesiderati che possono comunque ancora verificarsi.

FORMAZIONE FONDAMENTALE

Considerando l’incremento del numero sempre più crescente di pazienti che si sottopongono alle suddette Hi-Tech Therapy nel “face rejuvenation” o nel “body remodelling”, considerata la forte spinta e l’interesse sociale nei confronti di queste innovative e rivoluzionarie tecnologie la formazione teoricopratica del medico è fondamentale. In questi ultimi anni, infatti, per col-

Paziente di 42 anni con esiti cicatriziali da acne. 4 sedute di Laser Thulium 1927nm. Post a 90 giorni

mare l’immenso gap formativo, anche le Università hanno ampliato le proprie offerte didattiche. Ad esempio l’Università di Sassari, nel Master di II livello in Medicina Estetica, ha integrato le competenze formative proprie dell’Ateneo con le esperienze di professionisti esperti, creando moduli didattici su Laser e Tecnologie che permettono subito allo studente di intraprendere con sicurezza l’attività ambulatoriale. Lo stesso spirito che anima da sempre il CPMA di Bologna, che fornisce percorsi di preparazione e continuo aggiornamento a tutti i medici che desiderano acquisire nuove e innovative competenze in modo da offrire nei propri ambulatori a pazienti sempre più esigenti terapie esclusive e all’avanguardia. Inoltre, da quest’anno i moduli dei Corsi Laser sono stati rinnovati nella formula, in modo da permettere al medico discente, appena acquisita la formazione teorica, di immergersi nella pratica accedendo direttamente alle sale operatorie del Day Surgery Multimed, dotate delle più evolute tecnologie. Mi piace concludere il mio contributo augurando che questo articolo possa essere il punto di riflessione per la creazione di laboratori di pensiero che possano rappresentare presso i Ministeri responsabili la voce di tutti quei professionisti evoluti e aggiornati che si occupano di Hi-Tech nella Medicina e Chirurgia Estetica contemporanea, ma già proiettati nel futuro. ◼ 77


MEDICINA ESTETICA

Dr. Maurizio Cavallini Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Milano Vicepresidente SIES - Docente CPMA VALET - Bologna Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale, Medico e Chirurgo Estetico - Modena Membro del Comitato Scientifico SIES Coordinatrice Scientifica e Docente CPMA VALET - Bologna

I

l numero di procedure eseguite in Medicina Estetica negli ultimi anni è cresciuto in modo progressivo, sia per la maggiore disponibilità di prodotti sempre più facili da usare anche attraverso devices di semplice gestione che aiutano l’attività del medico, sia per il maggior interesse professionale dimostrato dalla classe medica. Di pari passo si è assistito però a una maggiore incidenza non solo degli effetti collaterali (che rappresentano eventi avversi legati diret-

LA GESTIONE DELLE COMPLICANZE IN MEDICINA ESTETICA Saper riconoscere e gestire le complicanze aiuta a ottimizzare i risultati ed evitare sequele permanenti

tamente all’uso di un particolare dispositivo medico e che quindi sono comunque potenzialmente attesi in minima percentuale), ma anche e soprattutto di problemi dovuti al singolo professionista, per errore di tecnica e/o per un anomalo comportamento biologico dei materiali iniettati o applicati sulla cute. Infatti, oltre a un’approfondita conoscenza della anatomia, è importante considerare la risposta soggettiva del paziente in termini biologici, l’interazione con altre procedure, oppure ancora la variabilità di concomitanza con fenomeni infiammatori acuti o cronici (a volte anche misconosciuti da parte del paziente): tutto ciò può produrre riposte inattese e anomale, a volte difficili da analizzare e comprendere da parte del medico operatore e, a seguire, a vere e proprie complicanze. Tali complicanze possono condurre, se non tempestivamente trattate, a sequele permanenti per il paziente e possono sfociare anche in contenziosi medico-legali laddove ci sia un’imperizia da parte del medico, con conseguenze a volte pesanti da un punto di vista economico e morale per il medico coinvolto.

LO STUDIO CI DIFENDE

Complicanze da Tossina Botulinica (fotoritocchi) 78

A questo scopo, la prima indicazione di prevenzione delle complicanze è… studiare! Conoscere bene l’anatomia, ad esempio dove si posiziona un filler per maggior sicurezza, o i punti in cui si inietta la tossina botulinica, non solo determina l’efficacia e il buon risultato dell’atto medico, ma limita anche l’insorgenza di complicanze a breve o lungo termine; conoscere le caratteristiche fisi-

Complicanze da Filler (fotoritocchi)


che e farmacologiche di un prodotto permette di prevederne la cinetica d’azione, i tempi attesi di risultato e la sua diffusione potenziale (vedi la tossina botulinica o il sodio desossicolato per le adiposità localizzate); conoscere le interazioni fotodinamiche di apparecchiature ad energie luminose e le relative applicazioni in termini di potenza e durata di utilizzo degli impulsi permette di evitare conseguenze importanti, ad esempio di ipersensibilizzazione cutanea e di ustioni che possono far residuare cicatrici o discromie. La seconda indicazione di prevenzione è quella di seguire corsi specifici organizzati dalle scuole di Medicina Estetica ufficiali che esistono in Italia e che, attraverso il coinvolgimento di docenti esperti, possono fornire tutte le istruzioni di uso e di applicazione dei prodotti, le linee guida, le modalità di utilizzo, la gestione post trattamento.

TUTTO IN UN CORSO

Detto questo, si ritiene che per evitare al massimo le possibili complicanze sia inoltre necessario: 1) Dotarsi di farmaci e/o attrezzature che permettano di risolvere le possibili complicanze acute (kit di rianimazione, farmaci antiallergici, defibrillatori semiautomatici, ecc), con la cura (che peraltro in molte regioni è un obbligo) di aggiornarsi nell’esecuzione di corsi certificati per BLS (Basic Life Support), in genere gestiti dai locali servizi di 118 provinciali. 2) A cquisire le nozioni di base mediche e psicologiche per non met-

corso teorico-pratico

GESTIONE DELLE COMPLICANZE

Obiettivo del corso Il corso si pone l’obiettivo di far affrontare nel miglior modo possibile ai medici le eventuali complicanze derivanti da trattamenti di Medicina Estetica. Il corso risponde alle seguenti finalità: • Valutazione del rischio generico in medicina estetica. • Studio delle diverse complicanze provenienti dalle caratteristiche intrinseche del prodotto e della tecnologia. • Riconoscimento delle complicanze maggiori e minori. • Gestione delle complicanze. • Aspetti medico legali, assicurativi e di consenso informato. DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Paola Molinari - Dr. Maurizio Cavallini Avv. Federica Lerro DATE DEL CORSO: 21 Novembre 2021 CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

tere in atto pratiche che generano la complicanza della complicanza. 3) Conoscere come gestire le complicanze specifiche per ogni procedura: pensiamo ai granulomi o alle necrosi dovute all’uso di filler (per esempio le jaluronidasi), alle ptosi palpebrali dovute alla tossina botulinica, alle discromie da laser o da terapia sclerosante, alle estrusioni o visibilità dei fili di sostegno, alle ustioni da peeling chimici, ecc.

delle complicanze che possa seguire il filo delle questioni sopraesposte; l’impegno costante su questa tematica ci ha condotti alla pubblicazione di un libro a nostro avviso interessante, nel quale è possibile trovare capitolo per capitolo le notizie cliniche e di gestione delle differenti complicanze possibili in Medicina Estetica. ◼

IL CORSO

A questo scopo, abbiamo realizzato presso la scuola CPMA VALET di Bologna un corso specifico sulla gestione

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Prof. Giorgio Maullu Specialista in Scienza dell’Alimentazione - Sassari Coordinatore e Docente Master di II Livello Università di Sassari - Membro CRISMENC Coordinatore regionale SIES Sardegna Docente CPMA - VALET - Bologna

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’estate 2021 volge al termine in un panorama internazionale completamente sovvertito a causa della pandemia covid-19 che ha radicalmente cambiato le abitudini e la vita di tutto il pianeta. Per la prima volta, l’intera umanità si è trovata coinvolta a combattere una situazione sanitaria apocalittica, facendo emergere la differenza di risultati tra Paesi ricchi, che hanno pagato ugualmente un prezzo elevato in morti e perdita di lavoro, e i Paesi poveri, dove le preesistenti carenze strutturali hanno provocato un’ecatombe. L’unico aspetto positivo in questo deserto di macerie, è stato la presa di coscienza del gravissimo stato di inquinamento del pianeta da parte dell’uomo, che ne ha favorito il sovvertimento strutturale della regolazione della “vita” a tal punto da provocare o meglio a favorire anche disastri come il Covid-19. Per milioni di anni la legge dell’evoluzione della specie è stata la base su cui si è sviluppata ed è

E SE LA VERA MEDICINA FOSSE LA NUTRIZIONE? Il modulo di Nutrizione Clinica Morfo-Dinamica ha come scopo non quello di “fare una dieta”, ma quello di analizzare e comprendere le problematiche del paziente e attivare di conseguenza un percorso rieducazionale alimentare per ottenere il benessere psicofisico progredita la vita nel regno animale e nel regno vegetale: ora l’uomo, in nome del progresso, che quasi mai è etico in quanto votato al profitto, nel corso di appena 200 anni circa ha messo in discussione milioni di anni di evoluzione. Un solo esempio: per aumentare la produzione di grano, e quindi il guadagno, meglio usare il grano tenero, che produce di più e permette più coltivazioni nel corso dell’anno. Per fare questo si usano miliardi di tonnellate di diserbanti, si altera l’area di produzione con disboscamenti selvaggi, alterazione del clima con formazione di laghi artificiali con conseguente alterazione di flora e fauna, e per finire utilizzo di sostanze chimiche atte alla conservazione del grano in grandi stoccaggi. Non ci vuole molto a capire che tale prodotto sarà utilizzato per la produzione di pane, pasta, dolci, ecc. e quindi di fatto un cibo ”avvelenato” che giorno dopo giorno determinerà alterazioni importanti a livello sistemico del nostro organismo.

Foto di Tim Samuel su Pexels

COSCIENZA COLLETTIVA

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Il quadro dipinto in questa maniera così pessimista è voluto per dare qualche spunto di riflessione, in quanto oggi non si dà abbastanza importanza alla qualità della benzina, il nostro cibo, per mantenere efficiente ed efficace la macchina più perfetta e performante al mondo, ossia il nostro corpo. Se solo si facesse attenzione al modo di alimentarsi badando alla qualità degli alimenti, associato all’attività fisica giornaliera (NON PALESTRA, quello è in più e ben venga se ci sono le possibilità), almeno il 60/70% delle più comuni patologie del nostro tempo quali diabete di tipo II, sindrome plurimetabolica, iperolesterolemia, osteoporosi, intolleranze alimentari, celiachia, malat-

Foto di Hamish John Appleby su Flickr

DIETOTERAPIA

tie intestinali tipo Chron, vedrebbero una drastica riduzione in tempi molto brevi. È innegabile che nessuno di noi può singolarmente fare qualcosa per invertire la rotta di questa situazione nell’immediato, ma se ognuno di noi inizia per se stesso questa piccola ma sostanziale rivoluzione, prenderà piede una coscienza collettiva in grado di far cambiare le cose sostanialmente. È per questo, insieme a tanti altri motivi che la VALET di Bologna ha strutturato il modulo di Nutrizione Clinica MorfoDinamica che ha come scopo non quello di “fare una dieta”, ma quello di analizzare, capire, comprendere le problematiche del paziente e attivare di conseguenza un percorso rieducazionale alimentare e morfodinamico fisico atto a riportare l’organismo alla normalità funzionale con conseguente benessere psicofisico.

ATTENTA ANALISI

La composizione e l’analisi dei nutrienti diventano una tappa fondamentale del percorso in quanto la loro precisa conoscenza e funzione associate al loro metabolismo e risposta biochimica-biologica permettono di entrare nel riequilibrio emato-chimico, evitando se possibile i farmaci o limitandone l’assunzione. Esempio pratico. Spesso un paziente


obeso manifesta segni anche di osteoporosi e/o osteopenia, per cui è indispensabile assumere tra tante cose calcio e vitamina D. Ora, se si esegue un’accurata valutazione clinica, l’apporto del calcio può essere integrato con la scelta di alcune acque che ne contengono in quantità più elevata rispetto ad altre, senza avere gli effetti collaterali del farmaco e con migliore disponibilità. Lo stesso dicasi per l’assunzione della vitamina D, infatti alcuni nutrienti ne sono talmente ricchi da soddisfare l’esigenza da parte dell’organismo. La parte più importante nella nutrizione viene però svolta dalla nostra flora microbica intestinale, conosciuta con il nome di microbiota. Esso interagisce con tutte le funzioni intestinali, dall’assorbimento dei nutrienti alla loro elaborazione, per finire con la produzione come per la vitamina K. Si è visto e sempre più studi clinici e scientifici lo dimostrano, che l’attività intestinale del microbiota è connessa con il sistema immunitario e che quest’ultimo viene rafforzato quando il microbiota rimane vitale ed efficiente e stimolato e sostentato dall’attività fisica giornaliera. Tale attività fisica non è quella ludica svolta in palestra, bensì quella che ogni giorno dovrebbe essere svolta a bassa intensità e a prevalente carattere aerobico. Tutto questo percorso viene sviscerato all’interno dei due moduli con il fine ultimo di far avere un percorso guidato a 360 gradi, finalizzato alla riscoperta di una nutrizione consapevole e sostenibile.

IL NOSTRO PARADISO

All’amico lettore potrebbe a questo punto venire una domanda: che cosa c’entra la prima parte dell’articolo con la nutrizione consapevole e sostenibile che il corso di nutrizione VALET promuove? C’entra per il fatto che se ognuno di noi investisse per il proprio benessere e ci obbligassimo personalmente a fare delle scelte e farle fare anche a discapito di un piccolo sacrificio in termini di “progresso”, riacquisiremmo il piacere di mangiare il pane fatto di grano duro, che contiene pochissimo glutine, che ha un più basso indice glicemico e un maggior

Modulo CORPO base CORSI

DATE

ECM

INTRADERMOTERAPIA DISTRETTUALE (MESOTERAPIA) E MICROTERAPIA

03-04(mat)/09/21

10

SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE (propedeutico a DIETOTERAPIA dell’OBESITÀ)

10-11-12/09/21

26,8

17-18/09/21

22,3

01/10/21

6

INSUFFICIENZA VENOSA (propedeutico a SCLEROTERAPIA) CARBOSSITERAPIA IN MEDICINA ESTETICA BODY RESHAPING - MESOTERAPIA, LASERLIPOLISI E MANAGEMENT NUTRIZIONALE ASSOCIATO

23-24/10/21

13

INTRALIPOTERAPIA: LIPORIDUZIONE NON CHIRURGICA MEDIANTE INIEZIONI DI FOSFATIDILCOLINA

05/11/21

8

MEDICINA INTEGRATA DELLA LONGEVITÀ

06/11/21

8

SEMEIOTICA CLINICA-STRUMENTALE E ANALISI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA

07/11/21

8

MARKETING AMBULATORIALE

17(mat)/12/21

L’AVVOCATO NELL’AMBULATORIO DI MEDICINA ESTETICA

17(pom)/12/21

4

DATE

ECM

TIMEDCHIRURGIA

11/09/21

8

RIMODELLAMENTO CORPOREO CON LIPOSCULTURA E LIPOFILLING

08/10/21

8

GINECOLOGIA ESTETICA

09/10/21

6

SCLEROTERAPIA DELLE VARICI ED ESAME ECO-COLOR-DOPPLER

29-30/10/21 19-20/11/21

50

TECNICHE LASER CORPO

12-13/11/21

12

TECNICHE DI CHIRURGIA CUTANEA AMBULATORIALE

14/11/21

8

GESTIONE DELLE COMPLICANZE

21/11/21

8

DIETOTERAPIA DELL’OBESITÀ

10-11-12/12/21

30

MARKETING AMBULATORIALE

17(mat)/12/21

L’AVVOCATO NELL’AMBULATORIO DI MEDICINA ESTETICA

17(pom)/12/21

Modulo CORPO avanzato CORSI

potere saziante, qualità che da sole nel pane e/o nella pasta significano meno diabete. Il nostro grano duro non ha bisogno di fertilizzanti e diserbanti, quindi meno veleni assunti e migliore funzione del microbiota, con meno infezioni intestinali e minor stimolo immunitario. Meno pesticidi, più insetti impollinatori e più attività evoluzionistica nel mantenimento del benessere del

4

pianeta. Ogni volta che mangiamo qualcosa abbiamo sempre la possibilità di modificare qualcosa, oppure subire passivamente quello che il “profitto “ vuole, con le ineluttabili conseguenze. Riprendendo in mano una nutrizione consapevole ed equilibrata, TUTTI possiamo contribuire a dare una svolta importante nel curare il nostro pianeta e renderlo il nostro paradiso. ◼ 81


LA SCLEROTERAPIA DELLE VENE VISIBILI DELLA MANO

ANGIOLOGIA & FLEBOLOGIA

Dr. Alessandro Frullini Specialista in Chirurgia Vascolare Presidente Onorario AFI Figline e Incisa in Val D’Arno (FI) Resp. Modulo Angiologico CPMA VALET - Bologna

Un trattamento efficace e a basso rischio, che risponde in modo tutto sommato semplice a un’esigenza sempre più sentita

L

’estetica della mano è sempre più attuale e, oltre all’eliminazione delle pigmentazioni, sono sempre più numerosi i pazienti che richiedono il trattamento delle vene più evidenti sul dorso della mano. L’invecchiamento, ma anche l’estrema magrezza, sono infatti responsabili della presenza di vene talvolta molto dilatate sulla superficie dorsale della mano o dell’avambraccio. Contrariamente agli arti inferiori, queste non sono varici, cioè non si tratta di vene patologiche (almeno nella maggioranza dei casi), ma solo vene molto visibili che conservano una circolazione normale al loro interno. L’eliminazione di questo inestetismo si può ottenere con la terapia sclerosante e soprattutto la schiuma sclerosante si è dimostrata particolarmente efficace per questa indicazione. Si tratta di una terapia ambulatoriale dove un farmaco viene iniettato direttamente nella vena da eliminare. Presupposti per una terapia di questo genere sono l’esclusione di una patologia vascolare

www.sclerotherapy.it degli arti superiori e la conservazione di un adeguato patrimonio venoso dell’arto (da considerare infatti la possibile necessità di terapie infusionali in futuro). La scleroterapia delle

Vene dilatate del dorso delle mani - Prima e dopo trattamento sclerosante 82

vene del dorso della mano è un trattamento efficace e a basso rischio, ma soprattutto risponde in modo tutto sommato semplice a un’esigenza sempre più sentita. ◼︎


Come per qualsiasi procedura medica, chiedi al tuo medico di fiducia se la procedura Emsculpt Neo® è adatta alle tue esigenze. Nell’UE Emsculpt Neo® è destinato al trattamento dell’obesità mediante riduzione del grasso attraverso stimolazione neuromuscolare, lipolisi indotta da radiofrequenza e aumento del flusso sanguigno. © 2021 BTL Group. Tutti i diritti riservati. BTL®, EMSCULPT NEO® ed EMSCULPT® sono marchi registrati negli Stati Uniti d’America, nell’Unione Europea o in altri paesi. I prodotti, i metodi di produzione o l’utilizzo possono essere soggetti a uno o più brevetti statunitensi o esteri o domande in attesa di registrazione. Marchi EMSCULPT®, EMSCULPT NEO®, EMSELLA®, EMTONE®, EMBODY® e HIFEM® fanno parte della famiglia di prodotti EM ™. * Dati in archivio.

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SABATO 25 SETTEMBRE - ORE 15:40 - 16:30, SALA EUROPA PALAZZO DEI CONGRESSI DI BOLOGNA


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