La Gazzetta di Modena VIE Festival 16-22 ottobre 2011

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» Vie, tante strade per un’istantanea sul teatro di oggi

L’INTERVISTA PIETRO VALENTI DIRETTORE ERT

fino al 22 settembre

Sguardi all’opera Una pagina giornaliera per il festival

«Non vogliamo individuare delle linee tematiche ma creare un incontro tra artisti e pubblico» di Bernardo Brogi ◗ MODENA

Un programma eclettico, dalle proposte sfaccettate, che presenta una selezione di opere che esulano da temi ricorrenti e si pongono come un'istantanea del teatro di oggi. Il direttore di Emilia Romagna Teatro, Pietro Valenti, racconta le sue scelte e ci presenta, senza troppo riserbo, alcune anticipazioni sugli spettacoli ai quali assisteremo durante il Festival. Ci racconta come sono stati scelti gli artisti? È possibile individuare una linea tematica? «Non vogliamo mai individuare linee tematiche che attraversino il programma. Ci interessa realizzare un incontro tra l'artista e il pubblico; le scelte presentano allo spettatore nuove realtà teatrali, ma mostrano anche l'evoluzione di compagnie che già sono state ospitate, negli anni, all'interno del Festival o delle stagioni di Ert. Il rapporto con le presenze artistiche è ciò che caratterizza il nostro modo di agire: seguiamo molto da vicino la produzione di quasi ognuna di queste compagnie, persino quelle straniere. Riteniamo fondamentale coinvolgere le scuole, così da integrare i giovani nel tessuto teatrale attraverso la loro collaborazione attiva. Venendo agli spettacoli di quest' anno, si potrebbe parlare di un ritorno al testo classico, ma consiglio di aspettare e vedere cosa succederà sul palcoscenico. Sarà interessante notare i modi in cui i testi sono stati affrontati dalle compagnie: i Menoventi con “L'uomo della sab-

“Vision Disturbance” di Richard Maxwell, in scena a Vie nei prossimi giorni

Presentiamo compagnie nuove ma anche l’evoluzione di gruppi già ospitati negli anni scorsi del festival. Fondamentale per noi coinvolgere attivamente le scuole e i giovani. bia”, un classico minore, César Brie con “I Fratelli Karamazov”, un classico della letteratura, Danio Manfredini che si confronta con Amleto e Krzysztof Warlikowski che presenta uno Shakespeare al femminile, attraverso i monologhi di Desdemona e Cornelia. L'aspetto affascinante sarà scoprire come questi classici verranno reinventati».

Ert possiede una rete di contatti che supera i confini geografici, come nel caso del progetto internazionale di produzione e circuitazione Prospero. «L'esperienza di Prospero si concluderà nel maggio 2012: dal punto di vista relazionale ne usciamo arricchiti, grazie al confronto con le diversità incontrate fuori dall'Italia. C'è stato un redditizio scambio reciproco di conoscenze e competenze; basti pensare al partner di Tampere, da sempre concentrato più sulla formazione degli artisti e meno sulla produzione, che in questi giorni ha attivato il primo circuito di produzione teatrale finlandese. Nel futuro il progetto crescerà e dal 2013 al 2017 alla rete si affiancheranno altri enti, come il Gran Teatro di Lussemburgo, il

L’esperienza internazionale del progetto Prospero si concluderà nel 2012: ne usciamo arricchiti grazie al confronto con le diversità che abbiamo incontrato fuori dall’Italia Festival di Atene, il Barbican di Londra e altri. Ci attendono prospettive stimolanti». La produzione culturale, in Italia, è spesso sotto attacco. Su cosa scommettere per il futuro? «Non scommetterei più sul termine contemporaneo, poiché la sua ubiquità nei programmi teatrali lo ha svuotato dei riferimenti alla base dell'

esperienza; questo è un fattore che ci rimette in gioco e siamo pronti ad accettare nuove sfide. Sono sempre più convinto che la lezione del teatro come servizio da offrire si stia esaurendo, credo che debba prevalere una nuova concezione che consenta di eleggere il teatro a bene culturale; il teatro ha bisogno di operatori capaci di occuparsi seriamente di ogni fase della creazione artistica, addetti ai lavori in grado di sapere riconoscere quando una ricerca sia matura e quando invece richieda uno sviluppo più lungo nel tempo. Ciò che manca oggi è una realtà che permetta alle compagnie e agli artisti di curare il processo di produzione senza costringerli ad accelerare. Il futuro di Ert terrà sicuramente conto di questa riflessione».

Torna ad aprirsi tra le pagine della Gazzetta lo spazio che accompagna i lettori attraverso le giornate di Vie Scena Contemporanea Festival. Anche quest'anno, per la settima edizione, la redazione di Altre Velocità si riunisce insieme ai partecipanti del laboratorio di scrittura critica nelle stanze al primo piano del Teatro delle Passioni per seguire da vicino la vita del Festival e gli eventi in programma. Vie rappresenta da sempre un'occasione imperdibile per esercitare l'ascolto verso le arti sceniche: anche questa edizione offrirà agli spettatori tante opere da interrogare sia singolarmente, sia nel panorama che disegnano raccogliendosi dentro al Festival. Modena e i dintorni, ancora una volta, diventeranno il luogo su cui giovani artisti e grandi figure di riferimento segneranno le vie del teatro e della danza contemporanei: nove giorni di spettacoli, incontri, immagini e parole come possibilità di scoperta e di confronto per i cittadini e per gli appassionati della scena. Occasione di incontro fra artisti, critica e pubblico sarà "Overground", la mostra del fotografo Luca Del Pia che inaugura stasera alle 18 all'Ex Ospedale. Legate al progetto teorico/performativo di quattro giovani studiose di teatro contemporaneo, le immagini esposte si offrono come sguardo reciproco tra spettatore e performer, indagine dentro e oltre lo spazio della rappresentazione. Ci sembra importante in tale momento di “resistenza” teatrale contribuire alla salvaguardia di questo sguardo, perché possa segnare la direzione e aprire il dialogo fra le idee. In questa pagina giornaliera (e sul sito www.altrevelocita.it) condivideremo con chi vorrà seguirci le riflessioni e le domande che nascono dentro i luoghi del teatro, provando ogni volta ad attraversarli per sconfinare nelle altre arti, nella società, nel mondo. Altre Velocità


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