Allora! 27 Novembre 2024

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A l lor a!

Un passo avanti

Questa settimana, una notizia positiva ha fatto capolino: il COMITES del New South Wales ha approvato due progetti a favore della lingua e della cultura italiana. Una notizia che, a dire il vero, non dovrebbe nemmeno fare notizia. L’approvazione di iniziative che tutelano e promuovono la nostra lingua e la nostra cultura dovrebbe essere la norma, non l’eccezione. Eppure, negli ultimi anni, l’automatismo che avrebbe dovuto sancire questa approvazione si è troppo spesso piegato agli interessi di chi proponeva, anziché al merito dei progetti stessi.

Tuttavia, il fatto che i progetti siano stati accettati è un buon segno, con un chiaro vincitore: la lingua e la cultura italiana. Un risultato positivo, sì, ma che non può nascondere il fatto che, dietro questa approvazione, rimangono molte domande e qualche perplessità.

Innanzitutto, dei due progetti si sa poco o nulla. Nonostante l'importanza che dovrebbero rivestire, sono stati tenuti lontano dai riflettori. Uno dei progetti, in particolare, sembra essere gestito da un ente responsabile che si prende molta cura nel mantenere l’intero processo nel più stretto riserbo. Eppure, dovrebbe essere evidente che, quando si attinge alle risorse di tutti, la trasparenza non è un optional. Questa riservatezza, a dir poco sconcertante, mi fa riflettere. Come può essere possibile che, in un contesto in cui la cultura italiana in Australia rischia costantemente di essere marginalizzata, si possano presentare progetti senza praticamente presentarli.

Per quanto mi riguarda, spero vivamente che i vecchi rancori, che sembrano risalire a un'epoca di "litigi da asilo", vengano finalmente messi da parte. L’importanza di sostenere i progetti culturali non dovrebbe avere nulla a che fare con le rivalità personali o politiche, ma con il benessere e la crescita della nostra comunità. Forse sarebbe il caso di iniziare a considerare questa questione come una lezione di educazione civica: è ora di crescere e di mettere da parte le piccole beghe, almeno per il bene della nostra lingua e cultura. In ogni caso, è un passo avanti. Certo, ancora troppo piccolo rispetto alla vastità del lavoro da fare, ma pur sempre un segno che, forse, le cose stanno cambiando.

Savour Italy

La cucina italiana protagonista a Sydney

Il 21 novembre, il Centro Culturale Italiano dell’Italian Forum di Leichhardt si è animato con profumi, sapori e musica per celebrare "Savour Italy: A Street Food Journey", un evento organizzato dal Consolato Generale d’Italia a Sydney in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana, ENIT e Co.As.It. L’iniziativa ha

Doppietta del centrosinistra che in Emilia Romagna - dove l'affluenza è crollata al 46,42% - trionfa con Michele de Pascale: "È la vittoria della coesione. Sull'alluvione serve un patto repubblicano con Meloni". In Umbria - dove ha votato il 52,3% degli aventi diritto - Stefania Proietti ha sconfitto la presidente uscente Donatella Tesei: "È una vittoria netta sia a Perugia sia a Terni"

fatto parte della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, mettendo al centro la ricchezza e la diversità della tradizione gastronomica regionale italiana. Sin dall’apertura, alle 17:30, il Forum si è trasformato in un vivace mercato all’italiana, con stand di degustazione offerti da celebri ristoratori italiani di

Tensions ramp up in Ukraine

Russia is pressing its advantage on the front lines of the war, gaining more territory despite Ukraine using US and UK-made long-range missiles to strike Russian territory for the first time.

Leaders from the US and Europe are watching closely for fears Russia will retaliate further using ‘hybrid warfare’, which aims to create global chaos and unrest via tactics like misinformation and sabotage.

In the meantime, the American, Spanish, Italian and Greek embassies have closed in Ukraine’s capital Kyiv.

Sydney. Gli ospiti hanno potuto assaporare focacce liguri, arancini siciliani, pizza napoletana, salumi artigianali e una varietà di piatti di pasta, oltre a dolci come cannoli e gelato artigianale. Dimostrazioni di cucina dal vivo hanno svelato i segreti di ricette tradizionali, mentre una mappa continua a pagina 7

Mandati di arresto per Netanyahu e Yoav Gallant

La Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto per il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex Ministro della Difesa Yoav Gallant per presunti crimini di guerra.

In una dichiarazione di mercoledì, la corte con sede nei Paesi Bassi ha affermato di aver trovato "ragionevoli motivi" per credere che Netanyahu sia responsabile di crimini di guerra, tra cui "la fame come metodo di guerra" e "i crimini contro l'umanità di omicidio, persecuzione e altri atti disumani." CNN

1° Dicembre 2024

Pranzo di Natale

Trevisani nel Mondo

Doltone House “Elettra” Club Marconi, Bossley Park 18 Dicembre 2024

CNA Christmas Lunch

Carnes Hill Community & Recreational Precint

Questo benedetto italiano!
Premiata la Scuola Marco Polo
Donne della Politica italiana
"Mediterraneo" Italian Food & Wine
Discorso sulla vita e la scrittura
Legge rafforzamento dei servizi consolari
Allora! Published by Italian Australian News
Settimanale degli italo-australiani
La testata fruisce dei

notizie istituzionali

Columbus International Award seduce Miami

di Massimiliano Ferrara

Il 14 novembre 2024, presso l’Istituto Marangoni di Miami, si è svolta con successo la 5ª edizione del Columbus International Award. L’evento, posticipato dal 9 ottobre a causa dell’uragano Helene, ha celebrato personalità, aziende e associazioni che promuovono l’italianità e la cultura

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Disclaimer:

italiana a livello globale. L’ideatore Massimiliano Ferrara, presidente della Fondazione ITALY, ha dato il via alla cerimonia con ringraziamenti ai partner istituzionali, tra cui Casa Italia Miami e UNITED International Media Partners. Tra i collaboratori si distinguono università come l’Istituto Marangoni e la Florida Atlantic University e importanti associazioni come NIAF e NIABA.

La conduzione è stata affidata a Marilena Alescio, con un intervento musicale di Arianna Bergamaschi e Massimiliano Cims.

Premi assegnati

Excellence: Riconoscimento a istituzioni come l’Istituto Marangoni per la diffusione del design italiano e a Casa Poles per la promozione del prosecco in oltre 80 Paesi.

Amazing: Premiate personalità come la Prof.ssa Ilaria Serra per la diffusione della lingua italiana e il Prof. Camillo Ricordi per il suo contributo medico-scientifico.

Community Service: Assegnato all’Avv. Maria Gentile per il supporto alla comunità italiana locale.

Media Operator: Il programma Paparazzi, prodotto da RAI International, è stato premiato per il successo globale.

La prima edizione del Casa Italia Miami Award ha celebrato italiani attivi in Florida, come Claudio da Soller di Pininfarina. L’introduzione della sezione Community Service è stata fortemente voluta da Ferrara per valorizzare chi si dedica alla comunità. L’evento, trasmesso in streaming, si è concluso con un cocktail sulla terrazza panoramica dell’Istituto Marangoni, accompagnato da vini italiani e musica. I premi artigianali in ceramica, realizzati da Bottega Branca, hanno reso omaggio al Made in Italy. Il Columbus International Award si conferma un appuntamento cardine per la promozione della cultura italiana nel mondo.

La Cucina italiana e lucana verso una dimensione mondiale

Evento a Maratea organizzato dallo chef italo-americano Luigi Diotaiuti

Dal 23 al 25 ottobre, Maratea è stata protagonista di un evento straordinario che ha celebrato l'influenza globale della cucina italiana, con un focus sulla dieta mediterranea e la sua sostenibilità. Organizzato dallo chef italo-americano Luigi Diotaiuti, noto per la sua consolidata popolarità negli Stati Uniti - fondatore del ristorante Al Tiramisu nel quartiere Dupont Circle di Washington DC, frequentato da celebrità come George Clooney, Harrison Ford, Julia Roberts, John Kerry, Hillary Clinton, Nicolas Cage, Wolf Blitzer, Marcel Jacobs e Michael Douglas - e della “Luigi Diotaiuti Foundation”, questo congresso internazionale ha avuto l’obiettivo di promuovere la cultura enogastronomica italiana nel mondo.

In collaborazione con l'Istituto Statale di Istruzione Superiore Giovanni Paolo II di Maratea, Diotaiuti, originario di Lagonegro e ex allievo dell’istituto, ha guidato una riflessione approfondita sull’impatto della cucina italiana a livello globale. La “Luigi Diotaiuti Foundation”, impegnata da anni nella promozione delle tradizioni culturali e culinarie della Basilicata, ha sostenuto numerose iniziative, tra cui la creazione di un docufilm sulla transumanza e il supporto a eventi enogastronomici, contribuendo a diffondere la conoscenza e l’amore per il territorio lucano, mantenendo vive le radici culturali.

Durante l'evento di Maratea, esperti internazionali del settore gastronomico e accademico si sono confrontati in tre giornate di dibattiti, seminari e tavole rotonde. Tra i partecipanti figuravano il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, lo scrittore e gastronomo Francesco Maria Spanò, l’antropologa dell’alimentazione Lucia Galasso, e lo storico della gastronomia Luca Cesari. Interventi significativi sono giunti anche da personalità internazionali come Rocco Pozzullo, Presidente della Federazione Italiana Cuochi da Singapore, Amy Riolo, autrice e ambasciatrice della dieta mediterranea da Washington, e Julio Panza, direttore del Dipartimento di Cardiologia del Westchester Medical Center di New York. La Fondazione Diotaiuti ha mostrato un forte impegno nella valorizzazione del territorio lucano, con l'intento di promuovere la cucina locale a livello globale. "Il mio obiettivo", ha affermato Diotaiuti, "è trasformare tradizioni agricole rispettabili e uno stile di vita sano in modelli sostenibili di reddito e sicurezza alimentare, per creare felicità e benessere duraturi per le generazioni future". Un tema centrale del congresso è stata la dieta mediterranea, da tempo considerata un modello di salute e benessere. Si è riflettuto anche su come questo patrimonio culinario possa essere una leva per

promuovere uno stile di vita più salutare a livello globale.

Parallelamente, è stata data grande attenzione alla promozione del territorio lucano. La Basilicata, con la sua unicità, ricchezza storica e culturale, è stata protagonista anche attraverso iniziative come la presentazione di un docufilm sulla transumanza, che sarà presto trasmesso su Prime Video.

L’iniziativa ha mirato a creare un collegamento stabile tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro, in particolare nei set-

tori enogastronomico e turistico. Grazie alla rete internazionale di chef e professionisti costruita da Diotaiuti, l'evento ha offerto agli studenti dell'Istituto Alberghiero di Maratea l’opportunità di accedere a un network di alto livello, aprendo nuove prospettive occupazionali in Italia e all’estero. Il congresso di Maratea ha voluto essere non solo una celebrazione della cucina italiana, ma anche un trampolino di lancio per iniziative concrete legate alla formazione professionale e alla divulgazione culturale.

I premiati della quinta edizione del Columbus International Award
Marilena Alescio (presentatrice) e Massimiliano Ferrara (ideatore e organizzatore)

Al

L'astensione e la responsabilità pubblica:

Il Coraggio di Decidere

Nel cuore della politica, una delle sfide più grandi per chi ricopre un ruolo pubblico è la necessità di prendere decisioni. Non si tratta di un esercizio di mera amministrazione, ma di una vera e propria scelta che incide sulla vita di tutti. La politica è la mano che guida la comunità, il compito di chi è eletto non è solo di "gestire", ma di agire con coraggio, lucidità e visione, perseguendo l'interesse pubblico.

Tuttavia, negli ultimi anni, uno dei fenomeni più inquietanti è l'astensione: il rifiuto di scegliere, di esporsi, di prendersi la responsabilità di una posizione. L'astensione, soprattutto nelle votazioni decisive, è come un atto di fuga, una forma di vigliaccheria che ci porta a nascondere la testa sotto la sabbia, sperando che il mondo vada avanti da sé. Eppure, chi ricopre un ruolo pubblico non può permettersi il lusso di ignorare la realtà. La politica non è un gioco da tavolo, dove non importa chi vince, ma un processo serio che implica conseguenze concrete.

Questo atteggiamento di non decisione trova un parallelo potente nella "Divina Commedia" di Dante, dove le anime degli ignavi sono condannate a correre dietro a una bandiera che non riescono mai a raggiungere, in una punizione senza fine. Dante, infatti, non perdona chi non ha scelto, chi ha vissuto in una sorta di sospensione morale, evitando di impegnarsi, di assumersi delle responsabilità. Questo monito dantesco è oggi più che mai rilevante: l’astensione non è solo un'assenza di voto, ma un rifiuto di fare qualcosa di fondamentale per il bene collettivo. Ma cosa significa essere un decisore pubblico in un mondo così complicato e spesso segnato da conflitti di interesse? Immaginiamo un arciere, con la sua freccia pronta a colpire il bersaglio: l'obiettivo, chiaramente, è il benessere della collettività. Tuttavia, cosa accade se l'arciere è spinto da forze esterne, da legami personali, da amicizie o da interessi privati? In questi casi, la freccia potrebbe benissimo finire fuori bersaglio, danneggiando chi non ha nulla a che fare con il conflitto in corso. Il conflitto di interessi, infatti, è una delle minacce più insidiose che mette in discussione la legittimità di qualsiasi scelta politica.

Nel panorama attuale, assistiamo a situazioni in cui i decisori pubblici sembrano più con-

Approvato al Senato il disegno di legge per il rafforzamento dei servizi consolari per gli italiani all'estero

di Esposito Emanuele

Con 128 voti favorevoli e nessun contrario, il Senato ha approvato un disegno di legge fondamentale per il rafforzamento dei servizi consolari destinati agli italiani all'estero. Il provvedimento prevede, a partire dal 2025, lo stanziamento di 4 milioni di euro all'anno per migliorare la gestione delle richieste di passaporti, documenti di identità e altri servizi essenziali.

centrati sul proprio tornaconto che sul perseguire un interesse pubblico. Le decisioni, anziché essere guidate dalla giustizia, dal bene comune, vengono spesso influenzate da logiche che non hanno nulla a che vedere con la politica sana.

Si moltiplicano i casi in cui si vede la politica come un'occasione per risolvere i propri interessi privati, per fare favori a conoscenti, per cementare alleanze che nulla hanno a che fare con il bene della collettività.

In questo scenario, diventa sempre più difficile distinguere chi agisce per il bene pubblico da chi, invece, usa il proprio ruolo per finalità personali. Ma la politica, o per meglio dire, la vera politica, non può essere ridotta a un gioco di potere. È un impegno continuo a favore della collettività, una chiamata a prendere decisioni che possono determinare il futuro di intere generazioni. Ecco perché, quando un decisore pubblico si astiene, è come se rinunciasse alla propria responsabilità, lasciando che altri, magari meno qualificati o meno motivati, decidano per lui.

Il problema non è solo l'astensione in sé, ma il messaggio che essa manda: che la politica sia qualcosa di irrilevante, che si possa vivere senza fare scelte, che ci si possa sottrarre alle proprie responsabilità senza subire alcuna conseguenza. In un sistema politico sano, chi non decide, chi si sottrae, non può avere il lusso di restare in attesa, non può rimanere indifferente. L'indifferenza, la passività, sono il terreno fertile per l'incapacità e l’inefficienza. Nonostante tutto, non possiamo e non dobbiamo perdere la speranza. Perché, anche in questo caos, c'è ancora chi si impegna, chi prende decisioni coraggiose, chi non ha paura di sbagliare, pur di provare a fare la cosa giusta. L’importante è che il nostro arciere, con il suo arco, impari a mirare e a scoccare la freccia nel posto giusto: il bersaglio del bene comune. Che la politica, pur nel suo marasma, riesca almeno una volta a centrare il bersaglio giusto, per il bene di tutti. In questo teatro dell’assurdo, l’auspicio è che gli astensionisti comprendano che, oltre la comodità dell’indifferenza, esiste una responsabilità verso la comunità, un dovere verso la società, perché, alla fine, se si è scelto di essere in prima fila, è il momento di agire, di non restare fermi.

La legge, che segna una svolta storica, è la prima in assoluto a seguire un iter ordinario e ad essere approvata con un ampio consenso trasversale di tutte le forze politiche. Si tratta di una risposta concreta alla crescente pressione sui consolati, che da anni fanno fronte a un numero elevatissimo di richieste. Con oltre 7 milioni di italiani iscritti all'AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero), i consolati sono oberati, con alcuni di essi che registrano fino a 4.500 iscrizioni al mese, di cui il 30% per nuove nascite.

L'intento del provvedimento è di ridurre i tempi di attesa per l'emissione di passaporti e altri documenti, ma anche di rafforzare complessivamente la rete consolare per far fronte a una domanda in costante crescita.

Le reazioni politiche all'approvazione

L'approvazione del disegno di legge ha suscitato reazioni positive trasversali. Toni Ricciardi, deputato del PD e primo firmatario della legge, ha parlato di una “vittoria storica” per le comunità italiane all’estero, spesso trascurate ma cruciali per il Paese. “Con questa legge - ha dichiarato Ricciardi - iniziamo un percorso per portare più risorse e migliori servizi, rispondendo a una domanda sempre crescente.”

Luciano Vecchi, responsabile del PD per gli italiani nel mondo, ha sottolineato il contrasto con le politiche del governo Meloni, criticando i tagli ai consolati e la riduzione dei diritti, come l’ade-

guamento delle pensioni. “Mentre il governo taglia 22 milioni di euro ai consolati, il PD porta avanti un impegno concreto per garantire servizi essenziali ai connazionali all’estero,” ha affermato Vecchi.

Dalla maggioranza, la vicepresidente di Fratelli d’Italia, Antonella Zedda, ha commentato positivamente l'approvazione del provvedimento, definendolo “fondamentale per migliorare l’assistenza ai connazionali all’estero” e ha aggiunto che l’aumento del personale consolare è necessario vista la situazione lasciata dai precedenti governi. "È bello vedere che, al di là delle differenze politiche, c’è una volontà comune di rafforzare l’Italia nel mondo,” ha concluso Zedda.

Raffaele De Rosa, senatore di Forza Italia, ha evidenziato come questo provvedimento dimostri che il governo è vicino ai bisogni degli oltre 7 milioni di italiani all’estero. Anche Mario Borghese, vicepresidente del MAIE, ha accolto positivamente la legge, pur sottolineando la necessità di prestare maggiore attenzione ai problemi strutturali della rete consolare.

Critiche e spunti di miglioramento

Non sono mancati, però, anche alcuni commenti critici. Ivan Scalfarotto di Italia Viva ha riconosciuto la necessità del provvedimento, ma ha aggiunto che “non basta”. Il vero problema, secondo Scalfarotto, risiede nella legge sulla cittadinanza, che concede il passaporto a chiunque abbia un avo italiano, anche senza legami reali con il Paese. Questo, a suo avviso, aumenta la pressione sui consolati e rischia di compromettere l’efficienza dei servizi.

Un segnale di unità politica

L’approvazione unanime del disegno di legge è stata lodata anche da Roberto Menia di Fra-

telli d’Italia, che ha sottolineato come questa legge rappresenti un esempio di solidarietà e identità nazionale che supera le appartenenze politiche.

“È fondamentale rafforzare il legame tra l’Italia e i suoi cittadini nel mondo,” ha dichiarato Menia.

Il commento: Uniti si vince sempre

L’approvazione di questo disegno di legge è un segnale positivo che, quando la politica mette da parte le divergenze e si concentra sul bene comune, la collettività è la vera vincitrice.

La speranza è che tutte le forze politiche possano continuare a collaborare con spirito costruttivo, senza bandierine ideologiche né propaganda.

Non importa chi propone una legge o un provvedimento; l’importante è che ognuno faccia la propria parte per il bene di tutti. In questo caso, il Partito Democratico ha avanzato una proposta seria e, come giusto che sia, la maggioranza l’ha sostenuta. Non si tratta di una vittoria del PD, ma di una vittoria di tutti, e questo deve essere chiaro fin da subito.

Tuttavia, è bene ricordare che la sinistra italiana ha ancora un grande debito nei confronti dei nostri connazionali all’estero. Non sarà certo un provvedimento approvato con il sostegno del governo Meloni a cancellare le mancanze accumulate nell'ultimo decennio.

Questo primo passo è importante, ma il vero impegno deve essere per una continua attenzione alle esigenze delle comunità italiane all’estero.

Uniti si vince, e la speranza è che questa unità politica non resti un caso isolato, ma porti a ulteriori interventi per migliorare i servizi e il rapporto con quella che, a tutti gli effetti, è la “ventunesima regione” d’Italia.

Discorso sulla vita e la scrittura

di Carlo Di Stanislao

“La vita deve essere vissuta come un gioco” Platone

Chi ci riesce? Probabilmente chi è elevato come Platone, che ha preferito parlare del maestro più che di se stesso. Il mondo non fa che ingannarci. Ogni volta mostra all’uomo un guadagno e alla fine questo non ha nulla. Possiamo vedere coi nostri occhi che la maggior parte della gente lavora e si affanna

per giorni e anni e quando infine va a fare i conti non gli resta in mano nulla. E perfino chi raggiunge la ricchezza viene strappato ad essa. Questa è la regola: non possono convivere. O la ricchezza viene tolta all’uomo o l’uomo è tolto alla sua ricchezza. Da tutto ciò può salvarci la poesia. Ma esiste oggi ancora la poesia?

Delle varie forme di manifesta decadenza di cui soffre attualmente l’arte poetica, nulla colpisce

con maggior violenza la nostra sensibilità quanto il preoccupante declino dell’armoniosità del metro, quella che adornava i versi dei nostri immediati avi. Un pensatore antico come Dionigi di Alicarnasso e un filosofo moderno come Hegel hanno affermato che la versificazione non è semplicemente un necessario attributo, ma il fondamento stesso della poesia. Hegel, in effetti, pone la metrica al di sopra dell’immaginazione meta-

Con ulteriori investimenti nel ‘bulk billing’, cioè nelle prestzioni snitrie senz pgmento  crico del pziente, mggiore supporto per l slute mentle e nuovi mbultori per ssistenz snitri urgente (‘Urgent Cre Clinics’).

Per sperne di più sui benefici del Medicre, visit il sito medicre.gov.u/stronger Prte del nostro impegno per rendere il Medicre ncor più efficiente.

forica come essenza della creazione poetica. Ma oggi esistono solo metafore piatte e sbiadite e la vita si priva anche di questa ricchezza. E sopratutto non esiste più metro...

Come ieri certe opere intellettualistiche e decadentistiche erano la prova patente di un depotenziamento ideologico, oggi certe opere all’insegna dell’erotismo sono la prova di una impotenza o di una deviazione sessuale, e l’una e l’altra sono la riprova di una carenza plenaria e unitaria dell’uomo. Questa è la triste verità. Ma esiste un altro tipo di poesia: la poesia di ciò che è a portata di mano, la poesia dell’immediato presente. In questo immediato presente non c’è perfezione, niente si consuma, nulla è finito né definitivo. La materia vibra in modo indicibile, inala il futuro, esala il passato, vive in entrambi eppure da entrambi non è interamente posseduta. Il vile letterato, quello che sforna “pentole” per il resto della vita, risparmi tempo e ignori questo articolo. Non contiene accenni agli archivi dei manoscritti, ai vezzi da matita blu, né all’innata, perversa pervasività di avverbi e aggettivi. Scrittori che trottate con la penna: via di qua! Questo articolo è per lo scrittore che nutre ambizioni e ideali. Ricordo che nel 1976 il linguista Tullio De Mauro, di recente scomparso, aveva fatto una ricerca per vedere quante parole conosceva un ginnasiale: il risultato fu circa 1.600. Ripetuto il sondaggio venti anni dopo, il risultato fu che i ginnasiali del 1996 conoscevano dalle 600 alle 700 parole. Oggi io penso che se la cavino con 300 parole, se non di meno. È un problema? SI, è un grosso problema, perché, come ha evidenziato Heidegger, riusciamo a pensare limitatamente alle parole di cui disponiamo, perché non riusciamo ad avere pensieri a cui non corrisponde una parola. Le parole non sono strumenti per esprimere il pensiero, al contrario sono condizioni per poter pensare.

E se non si sa pensare non esiste poesia e il gioco della vita si fa molto triste. E se mancano le basi linguistiche minime grammaticali e semantiche tutto diventa scambio adatto ai social e non nutrimento per lo spirito e il sorriso. L'intelligenza artificiale potrà scrivere usando molte parole, grammaticamente e semanticamente corrette, ma mancheranno almeno due cose: anima e creatività.

di Giuseppe Arnò

Si sta chiudendo il sipario sul 19° G20, e viene spontaneo chiedersi: tutto questo clamore è davvero servito a qualcosa?

Prendendo in prestito il titolo della celebre commedia di Shakespeare, viene da riflettere se l’imponente macchina organizzativa - con una città come Rio de Janeiro praticamente paralizzata per giorni, 56 ospiti (di cui 23 capi di Stato) accolti nel Museo di Arte Moderna, e le spese esorbitanti sostenute dal Brasile e dai partecipanti - valga davvero il gioco. Insomma, è il classico caso in cui viene spontaneo tirare fuori l’analisi costo-beneficio (ACB).

E qui si apre il vero dilemma: dal punto di vista pubblico e privato, i conti tornano? Per i privati, sembra di sì: c’è chi ha guadagnato visibilità a livello internazionale, con belle foto e discorsi a effetto. Ma per il pubblico, il beneficio si riduce a bei propositi e grandi promesse. Secondo alcune fonti, il comunicato finale si concentrerà sui soliti temi: lotta alla fame, pace, tas-

sazione più gravosa per i ricchi. Tuttavia, sugli impegni concreti, soprattutto per il clima, siamo ancora al palo. Anzi, si registra persino un passo indietro: niente accenni a un’effettiva transizione dai combustibili fossili o a un reale impegno finanziario sul tema. Il solito muro contro muro: da una parte i Brics, dall’altra USA ed Europa. E per l’Italia? La premier Giorgia Meloni si è concentrata su agricoltura, energia, cibo e acqua, con una tabella di marcia fitta di incontri e interventi. Ma anche qui, al netto dei buoni propositi, resta da capire quanto di tutto questo si tradurrà in fatti concreti. Risultato finale? Per dirla con Lina Wertmüller: “Tutto a posto e niente in ordine”.

Se non altro, però, il lato turistico ha funzionato alla grande: i leader hanno trovato il tempo di visitare alcune delle meraviglie di Rio, facendo sicuramente felice l’Ente del Turismo brasiliano.

Chissà se altrettanto felici possono dirsi gli affamati e i dimenticati di cui tanto si è parlato.

La Giara restaurant: L’ultimo ristorante italiano al Forum che se ne va

di Esposito Emanuele

La Giara restaurant è stato venduto quindi chiuderà le porte a breve anche l’ultimo ristorante italiano nella piazza del Forum, speriamo che chi ha comprato la proprietà e il locale posso continuare la tradizione italiana. Alcune indiscrezioni parlavano che i Sooshi Mango che già hanno un

ristorante a Melbourne

Johnny Vince & Sam's potevano aprire al forum, notizia falsa ma è confermato invece che il trio comico apriranno il loro secondo locale a Leichhardt, ai parla di in apertura a breve. Comunque vi terremo aggiornati, intanto il forum si svuota sempre di più e di italiano ormai c’è rimasto poco e nulla.

Nick Reece ha prestato giuramento

Nick Reece, il nuovo sindaco di Melbourne, ha prestato giuramento davanti ai consiglieri comunali, diventando ufficialmente il primo cittadino della capitale del Victoria.

Reece aveva assunto inizialmente la carica di "sindaco ad interim" dopo le dimissioni di Sally Capp, e successivamente, vincendo le elezioni, è stato confermato nella posizione, ottenendo il maggior numero di voti tra i suoi concorrenti.

Alla cerimonia di insediamento erano presenti anche la vice sindaca, Roshena Campbell, membro del partito Liberale, Olivia Ball, rappresentante dei Green e returning officer, nonché diverse figure di rilievo, tra cui Davydd Griffiths, Gladys Liu, Anthony Koutoufides, ex giocatore del Carlton, Raf Camillo, Philip Le Liu, Kevin Louey, Andrew Rowse e Mark Scott. Nel suo discorso, il neo sindaco ha dichiarato: "Sono vera-

Commessi sotto pressione

I commessi dei supermercati, negozi e mercati, stanno affrontando momenti difficili a causa di individui che, con le buone o le cattive, con la scusa di fare la spesa, rubano. Forse, questo fenomeno deriva dai costi troppo alti, dal carovita, dalla difficoltà di far quadrare i conti.

Quasi tre quarti dei commessi in Australia e Nuova Zelanda, hanno riportato incidenti di questo tipo. Il 40 per cento è formato da individui che rubano e poi scappano via, spariscono nel nulla, cioè trovano complici fuori in attesa onde portare via il bottino prezioso..

Il 34 per cento dei commessi ha ammesso di aver paura quando falsi clienti usano violenza e non accettano il controllo della spesa fatta.

La polizia del Victoria ha detto che la situazione è preoccupante, specialmente adesso che il Natale non è lontano. Anche a Port Melbourne, South Melbourne, Shepparton, St. Albans, si sono verificati furti del genere. Da una fonte abbiamo appreso l'esistenza di un gruppo criminale che ruba la carne e poi la vende per meta' prezzo ai mercati o nelle strade ! Roba da Terzo Mondo ! Non si tiene più conto del settimo comandamento: "Non rubare". I Comandamenti sono imposti da Dio, nostro Padrone supremo, e dettati dalla natura e dalla sana ragione. Tutti valori dimenticati e scaduti definitivamente. Come diceva il poeta Ungaretti: " Il peccato che importa, se alla purezza non conduce più".

Mariano Coreno

Delinquenza in aumento

La polizia del Victoria ha dichiarato che la delinquenza a Melbourne è in costante aumento. C'è un notevole peggioramento negli ultimi mesi del 45 per cento! Non è poco.

E questo nonostante l'operazione Trinity che coinvolge 70 poliziotti dispiegati la notte nelle zone più pericolose della città. Dal 19 ottobre al 9 di novembre sono state rubate 32 automobili! Evidentemente, le auto non chiuse bene favoriscono i ladri che non perdono le buone occasioni. In nove casi su quindici i ladri aprono i "garages" non difficili ad aprire mentre i proprietari sono in casa. Il giorno 8 di novembre, ragazzi dai 14 ai 15 anni hanno preso di mira una Nissan X-Trail vicino a un'abitazione a Clyde North con la chiave di casa sul sedile e sono entrati nello studio dei residenti rubando soldi, computer, carte di credito, senza essere disturbati. Dimostrazio-

mente onorato di essere il 105° sindaco di questa città. Credo fermamente che i tempi migliori debbano ancora arrivare, e insieme possiamo lavorare per rendere Melbourne una delle città più belle e sicure del mondo. Ho intenzione di collaborare con tutti i miei colleghi, consapevole che l'unione fa la forza. È vero che ci sono molte sfide da affrontare, ma sono pronto a mettere in pratica un programma concreto per risolvere i problemi più urgenti. Vi ringrazio di cuore per la vostra presenza e il vostro supporto."

Le parole di Nick Reece hanno suscitato in noi una certa fiducia, ma non possiamo fare a meno di essere cauti. Sappiamo bene che spesso i politici sanno parlare con passione e promettere grandi cambiamenti, ma troppo spesso, una volta eletti, la realtà si dimostra meno entusiastica, con poche novità concrete. Solo il tempo dirà se il suo impegno si tradurrà davvero in un miglioramento tangibile per la città.

Non migliora l'economia

nel Victoria

ne di come questi giovani sono preparati e attrezzati per queste imprese notturne.

L'Acting Superintendent, Andrew McKee, ha spiegato: " Sappiamo che con l'arrivo dell'estate la situazione peggiora e questi delinquenti rubano con più frequenza. Raccomando a tutti di non lasciare le automobili e le porte e le finestre delle abitazioni aperte.

Occorre controllare bene prima di mettersi a letto." Molti cittadini hanno accusato anche la Premier, Jacinta Allan, di non aver preso le misure giuste per combattere la criminalità, tanto da far trasformare lo Stato del Victoria come lo "Stato dei gangsters!" Si tratta di un problema profondo che ha esteso le radici con rapidità. Ma i colpevoli sono parecchi che adesso qui non vogliamo portare a galla perché occorrerebbe molto spazio per farlo. Mariano Coreno

Sembra che la Premier Jacinta Allen non vede di buon occhio certe prese di posizioni del tesoriere Tim Pallas: la prima mira a vincere le elezioni del 2026, mentre il secondo s'avvicina al pensionamento. Quando Pallas ha preso il posto da tesoriere il debito di questo Stato era di 22 miliardi; adesso e' di circa 140 miliardi. La rivelazione venuta a galla la scorsa settimana è veramente sconsolante: il debito del Victoria aumenta di 25 milioni al giorno ! Significa che nel 2027-28 arrivera' a toccare 156,2 miliardi . Paul Guerra, capo esecutivo della Camera del Commercio, ha chiosato: "Dobbiamo fermare il governo a fare politica quando si tratta di infrastrutture. Dobbiamo dare spazio al settore privato e stimolare la comunita' ad investire e a fare la spesa senza contare i centesimi. "

La mostra è intitolata Wings and Origins: Australia as Told by Italian Language Assistants in Melbourne e celebra i percorsi degli assistenti linguistici che si trovano in Australia grazie al Language Assistant Program del CO.AS.IT. di Melbourne, che si appresta a festeggiare i suoi 30 anni l’anno prossimo. La mostra è stata organizzata dallo staff di Language del CO.AS.IT. e con il contributo di 18 degli assistenti linguistici di quest’anno.

La mostra conterrà foto, diari, poesie e scritture. Ogni assistente, proveniente da una delle sette università italiane coinvolte, ha trascorso nove preziosi ed intensi mesi nelle scuole del Victoria, arricchendo l'insegnamento della lingua italiana e creando legami duraturi.

Wings and Origins invita il pubblico ad esplorare le loro storie, nelle quali si intrecciano le aspettative e i sogni che gli assistenti hanno portato dall'Italia con le nuove prospettive ed esperienze che riporteranno

indietro. Attraverso queste opere, il pubblico potrà scoprire come la vita in Australia ha influenzato e trasformato le loro esistenze, lasciando un segno indelebile in ciascuno di loro.

La serata di apertura per la mostra si terrà il 3 dicembre al CO.AS.IT. Ecco i dettagli: Data: martedì, 3 dicembre Orario: 18:30 - 20:00 Luogo: CO.AS.IT. 199 Faraday Street, Carlton Prenotazione Obbligatoria Evento Gratuito

Alla serata di apertura della mostra ci sarà l’opportunità d’incontrare gli assistenti linguistici, che condivideranno il significato delle loro opere, accompagnando il pubblico attraverso la mostra e offrendo uno sguardo diretto sul loro lavoro.

Per eventuale interviste, contattate Maria Cagiati (che ci legge in coppia) a mcagiati@coasit. com.au o a 0481 603 756 . Maria è la Language Assistant Support Officer del CO.AS.IT.

Celebrazione per il Giorno del Convoglio di Illawarra:

20 anni di ritrovamenti e connessioni

Lo scorso fine settimana, l’entusiasmo e la solidarietà hanno animato la comunità durante il Giorno del Convoglio di Illawarra, un evento annuale che ha celebrato 20 anni di successi nel raccogliere fondi e ritrovare unione tra le persone.

Un momento speciale è stato

vissuto mentre il convoglio di camion e motociclette sfilava lungo King Street, regalando emozioni a chiunque avesse la fortuna di assistere al suo passaggio. Tra questi, due giovani mamme hanno condiviso il loro entusiasmo presso il Warriors Espresso al Yarrawonga Plaza, dove l’atmo-

sfera calda e accogliente del locale ha reso la giornata ancora più memorabile. Lo staff, con il suo meraviglioso servizio clienti, ha accolto tutti con un sorriso e ha trovato il tempo per salutare i visitatori con gentilezza.

L’evento ha toccato anche il cuore della comunità al Berkeley Community Centre, dove l’importanza di ritrovarsi come collettività è stata evidenziata attraverso gesti di solidarietà e momenti di condivisione.

In 20 anni, il Convoglio di Illawarra ha dimostrato di essere più di un semplice evento: è un simbolo di unione, generosità e resilienza.

Congratulazioni a tutti coloro che hanno contribuito a rendere questa celebrazione un successo e un ringraziamento speciale a chi ha lavorato dietro le quinte per mantenere vivo lo spirito della comunità.

La Vetrina Online di Kanahooka: Lavorazione del Legno e Sostegno alla Comunità di Berkeley

Energia solare per Bendigo

Il governo del Victoria ha deciso di spendere 370 milioni di dollari per installare pannelli solari in una grande fattoria a Bendigo. L'annuncio lo ha fatto proprio la Premier, Jacinta Allan. I lavori cominceranno entro poche settimane e dovrebbero essere portati a termine per l'anno 2027. I pannelli solari possono generare 242,000 megawatt in un anno, cioè, bastanti per dare energia a 51,000 abitazioni.

Secondo i calcoli dovrebbe dare lavoro a 246 persone. Questo progetto contrasta con quello del leader dell'opposizione, Peter Dutton, il quale preferisce l'energia nucleare. Queste energie alternative che sostituiscono in

La tradizione artigianale si è intrecciata con la solidarietà al Berkeley Community Centre, grazie all’impegno e alla creatività di chi ha reso la lavorazione del legno una vera arte.

La vetrina online di Kanahooka, dedicata a promuovere questi capolavori fatti a mano, ha rappresentato un esempio virtuoso di come l’artigianato possa connettere persone e comunità.

L’iniziativa ha riscosso grande successo grazie al sostegno costante della comunità di Berkeley.

Gli artigiani locali, noti per la loro maestria nella lavorazione del legno, hanno trovato nel Berkeley Community Centre non solo uno spazio per esprimere il loro talento, ma anche una piattaforma per farsi conoscere.

Le creazioni, ricche di dettagli e di cura, hanno attirato l’attenzione sia di appassionati che di nuovi estimatori, unendo tradizione e innovazione.

Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno sostenuto questo progetto nel tempo, contribuendo a far crescere un legame di fiducia e di apprezzamento reciproco.

La comunità ha dimostrato ancora una volta come, attraverso il lavoro di squadra e il supporto, sia possibile trasformare passioni individuali in un bene condiviso.

La vetrina online di Kanahooka resta un punto di riferimento per chi desidera scoprire e celebrare l’arte della lavorazione del legno, con il Berkeley Community Centre che continua a essere il cuore pulsante di queste iniziative.

buona parte i combustibili fossili, costano. L'energia solare che raggiunge la Terra viene catturata dai pannelli solari, o da grandi specchi parabolici. I pannelli solari immagazzinano calore e lo trasferiscono all'acqua che circola nei tubi della casa. Gli specchi parabolici concentrano i raggi del sole su una caldaia che si trova in cima ad una torre. Qui, il calore e' trasformato in vapore e poi in energia elettrica.

Tutto questo cambiamento perché i combustibili fossili hanno prodotto gravi forme di inquinamento. Non si può perdere ancora tempo.

Anzi, siamo già in ritardo!

Il

Made in Italy protagonista della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo

In occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, il Consolato d’Italia a Perth ha organizzato un incontro tra il Console d’Italia e il Presidente della Camera di Commercio Italiana in Western Australia, Raffaele Iannizzotto, e David Mullen di Dave Mullen Wines. Fondata nel 1992, Dave Mullen Wines è una delle principali aziende di distribuzione di vini premium in Australia Occidentale, con un portafoglio che vanta produttori italiani di altissimo livello. Ogni anno, l’azienda importa oltre 14 container di vino italiano, confermandosi come un ponte importante tra i produttori ita-

liani e i consumatori australiani. L’incontro ha rappresentato un’opportunità per discutere strategie mirate alla promozione dell’importazione di prodotti italiani in Western Australia, con un focus particolare sui vini, simbolo di qualità e tradizione del Made in Italy. L’evento sottolinea l’importanza di valorizzare il patrimonio enogastronomico italiano, contribuendo a rafforzare il legame culturale e commerciale tra Italia e Australia.

La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo continua a essere un’occasione fondamentale per celebrare e diffondere il gusto e la tradizione italiana in ogni angolo del globo.

Mariano Coreno

notizie comunitarie

Savour Italy: La cucina italiana protagonista a Sydney

interattiva ha guidato i partecipanti in un viaggio culinario attraverso le regioni d’Italia.

Inoltre, la cerimonia dell’Ospitalità Italiana, curata dalla Camera di Commercio Italiana, ha

premiato i ristoranti locali che rappresentano al meglio l’autenticità della cucina italiana.

Durante la serata, Alfredo Schiavo, delegato dell’Accademia Italiana della Cucina, ha commentato l’evento con passione:

"Per me questa serata è eccezionale, perché evidenzia la vitalità della nostra cucina. La cucina italiana, in senso generale, non esiste: esiste la cucina regionale italiana, che racconta la storia e la cultura di ogni territorio. Invito i ristoranti italiani a cucinare non solo per fare soldi, ma per enfatizzare la nostra straordinaria regionalità. Ogni piatto è un ambasciatore della nostra identità."

Intervenendo durante l’evento, il Console Generale d’Italia, dott. Gianluca Rubagotti PhD, ha sottolineato l’importanza di eventi come questo: "Questa serata celebra il nostro patrimonio culinario e culturale. Attraverso la cucina, raccontiamo l’Italia, la nostra storia e le nostre tradizioni. Eventi come questo rafforzano i legami tra l'Italia e la comunità all'estero, promuovendo l'eccellenza italiana in tutte le sue forme."

Rubagotti ha elogiato l’inclusività dell’evento, spiegando che la partecipazione era aperta a tutti: "Questa volta non abbiamo inviato inviti formali. Chiunque fosse interessato poteva registrarsi tramite i social media. È gratificante vedere un pubblico così vario, con volti nuovi che non conoscevo personalmente. Questo dimostra che il Consolato sta raggiungendo sempre più italiani e non solo." Guardando al futuro, il Console ha condiviso una visione ambiziosa: “L’anno prossimo speriamo di portare queste iniziative ovunque, coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone."

Il Console ha anche sottolineato il valore del lavoro congiunto tra le istituzioni italiane: “Siamo tanti e piccoli, ma lavorando insieme possiamo realizzare eventi di grande impatto. Questo è stato possibile grazie al lavoro congiunto del Consolato, ENIT, la Camera di Commercio Italiana e Co.As.It. L’unione è la nostra forza."

“Savour Italy” è stata una celebrazione dell’identità italiana, capace di unire tradizione, innovazione e comunità.

Con un mix perfetto di gastronomia, cultura e turismo, la serata ha confermato quanto profondo sia il legame tra l’Italia e il cuore pulsante della comunità di Sydney.

continuazione dalla prima pagina

A Legacy of Hope: SHOSJ Craft Group High Tea Raises Funds for Open Support and Domestic Abuse Survivors

On the morning of 20 November 2024, joy and laughter filled the room as guests attended the SHOSJ Craft Group High Tea in the Auditorium of Club Five Dock RSL. Members of the Sovereign Hospitaller Order of St John of Jerusalem, Knights of Malta (SHOSJ) were grateful to receive such overwhelming support for this event as 100% of funds raised are donated to Open Support, an initiative of St Vincents Clinic.

At the heart of Open Support's mission is the firm belief in the inherent right of every individual to live free from domestic and family abuse (DFA), and the destructive grip of loneliness. Their DFA programs and services assist women and children who are

experiencing domestic abuse by providing safe crisis accommodation and specialised ongoing support.

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The SHOSJ Craft Group is a not-for-profit organisation established in 2018 by Tina Bonanno-Macaluso, a member of the SHOSJ, who had been diagnosed with terminal cancer the previous year and died in 2019. Tina was driven by a desire to give back and leave the world a better place. Tina’s parents, Mariarosa and Anthony Bonanno open their home weekly, welcoming a gathering of around 25 women who come together, share their skills and work with purpose to keep this dream alive. They began by creating unique crocheted and knitted items, to donate to the fundraising gift shop at Open Support and the group’s contributions provide comfort, warmth, and a sense of hope to those who are facing difficult times. Some members also work remotely from various locations, including the Central Coast.

The group's dedication and hard work has not only provided tangible support to those in need, but it has also fostered a strong sense of community among its members. By prioritising to use Australian-made wool, the group proudly supports local farmers. Their annual fundraising goal of minimum $25,000 aims to provide 12 months of rent for a family transitioning from the crisis centre. This support empowers mothers to pursue employment while ensuring a stable home for their children.

Additionally, the SHOSJ Craft Group also donates handmade

items to Mary's House in Penrith, another refuge for victims of domestic violence; the Centre for Wellbeing at Mater Hospital; Missionbeat; Concord Cancer Patient Care Centre, Sanfilippo Children’s Foundation and ‘Home- in-a Box’ a program of Mercy Foundation.

The SHOSJ Craft Group High Tea was a wonderful success and all who attended enjoyed

a fantastic selection of savoury and sweet foods and beverages provided by Carmel Ruggeri of La Casa and Marisa Pinna and team within the Club Five Dock RSL. Karen Devins of Open Support addressed the attendees, explaining in depth the experience of some of the families who need our support. Together the members of the SHOSJ Craft Group continue Tina’s legacy.

"Mediterraneo" Italian Food & Wine Degustation

preiato, presidente della CNA, ha ringraziato gli sponsor e i partecipanti, sottolineando l’importanza di valorizzare le diverse tradizioni regionali della cucina italiana.

Tra i presenti, l’On. Judith Hannan, membro statale per Wollondilly, Tony Paragalli del Club Marconi e Lucky Legato del Liverpool Catholic Club, che hanno elogiato l’iniziativa per il suo contributo culturale alla comunità locale.

Un ringraziamento speciale è andato agli sponsor dell’evento, tra cui Gulli Food, JDN Transport, Montefresco Latticini e Beloka Water, e al media partner *Allora!*, che hanno reso possibile questa straordinaria celebrazione. L’appuntamento annuale si conferma un punto di riferimento per la promozione della cucina italiana a Sydney, consolidando l’impegno della Marco Polo nel valorizzare la cultura italiana attraverso l’arte del buon cibo.

Per il secondo anno consecutivo, la Marco Polo - The Italian School of Sydney ha trasformato il giardino della CNA di Bossley Park in una celebrazione della tradizione culinaria italiana, in occasione della IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.

L'evento, intitolato *"Mediterraneo - An Extraordinary Italian Food & Wine Degustation"*, ha offerto un'esperienza gastronomica unica, portando i partecipanti in un viaggio tra i sapori del Mediterraneo.

Il menù ha incluso un antipasto di salumi e formaggi italiani di alta qualità, strozzapreti con asparagi e salsiccia umbra, braciole alla messinese e, per concludere, una soffice torta al bergamotto calabrese.

Ogni portata è stata accompagnata da una selezione di vini toscani delle cantine Sensi, per un connubio perfetto tra cibo e vino.

Ospite d’eccezione della serata è stato lo Chef Emanuele Esposito, Ambasciatore dell'Accademia della Cucina Italiana, che ha affascinato il pubblico con una presentazione dal vivo sulla tradizione del risotto. "Tra i cibi più antichi al mondo, il risotto è divenuto un classico della cucina italiana, tipico di ogni regione e con una versatilità incredibile," ha spiegato Esposito, mentre preparava un risotto che ha conquistato i palati dei presenti.

Ai fornelli si è distinto Gianni Roccisano, noto ristoratore e direttore della Siderno Gourmet e Pasticceria, che ha portato la sua esperienza e passione per la cucina autentica.

Durante l’evento, Bruno Lo-

Scuole di lingua comunitarie: pilastro del multiculturalismo

Una serata di grande significato e partecipazione ha avuto luogo al Bankstown Sports Club, dove oltre 600 invitati hanno celebrato il Gala Dinner delle Scuole di Lingua Comunitarie. L'evento ha visto la partecipazione di rappresentanti provenienti da ben 61 scuole comunitarie di lingua, un incontro che ha messo in luce il valore delle lingue parlate nelle comunità di diverse origini culturali in Australia.

Il punto culminante della serata è stato l'annuncio dei vincitori del prestigioso Community Language Art and Short Film Award 2024, un riconoscimento per le scuole che si sono distinte per l'eccellenza nell'insegnamento delle lingue comunitarie. Tra i premiati, spicca Marco Polo, che si è aggiudicata il terzo posto per la categoria “corti”. Un traguardo significativo che celebra l'impegno e la dedizione della scuola nella promozione della lingua e della cultura italiana nelle nuove generazioni. La premiazione è stata un momento di orgoglio per gli studenti, gli insegnanti e le famiglie che ogni giorno si impegnano per mantenere vive le tradizioni linguistiche.

Durante la serata, la presidente della Federazione delle Scuole di Lingua Comunitarie, Lucia Johns, ha preso la parola per sottolineare l'importanza di eventi come questo, che offrono visibilità e riconoscimento a chi lavora instancabilmente per preservare la diversità linguistica del nostro

paese. Con una nota di gratitudine, ha ringraziato tutti gli insegnanti, le famiglie e, in particolare, gli studenti che, con passione e dedizione, contribuiscono alla crescita e al successo delle scuole di lingua.

"L'impegno che ogni scuola e ogni insegnante dedica all'insegnamento delle lingue comunitarie è fondamentale per la nostra identità nazionale", ha dichiarato la presidente. "Tuttavia, è necessario un impegno maggiore da parte dei governi statale e federale per sostenere queste realtà. Le scuole di lingua comunitarie svolgono un ruolo fondamentale nella società australiana, contribuendo a mantenere vive le lingue, le tradizioni e la cultura dei nostri antenati, ma hanno bisogno di risorse più adeguate per continuare a prosperare."

Il discorso di Lucia Johns ha trovato ampio sostegno tra i presenti, che hanno riconosciuto l'importanza di potenziare il sostegno istituzionale per la diffusione delle lingue comunitarie, specialmente in un contesto sempre più globale e multiculturale come quello australiano. Anche Michael Christodoulou AM, Chief Executive Officer della Federazione, ha avuto l'opportunità di esprimere il suo pensiero. Nel suo discorso, ha enfatizzato l'importanza del lavoro delle scuole di lingua comunitarie nel mantenere la diversità culturale e linguistica. "Queste scuole sono il cuore pulsante della nostra comunità, e ciò che ci unisce come nazione," ha dichiarato Christodoulou. "Il nostro impegno è quello di garantire che tutte le scuole di lingua, indipendentemente dalle risorse, possano continuare a offrire un'educazione di qualità, promuovendo la plu-

ralità linguistica e la comprensione interculturale."

La serata ha visto la partecipazione di numerosi ospiti di spicco, tra cui il leader dell'opposizione statale, Mark Speakman, e Jason Clare, Ministro federale per l'Educazione, che hanno entrambi espresso il loro sostegno all'iniziativa. Speakman ha sottolineato quanto sia fondamentale investire nelle scuole di lingua comunitarie, affermando che le lingue sono un ponte che collega le diverse culture e che il governo deve fare di più per sostenere questo settore vitale. Clare, dal canto suo, ha affermato che il governo federale continuerà a lavorare per migliorare le opportunità educative per gli studenti di lingua, sottolineando il ruolo cruciale delle scuole comunitarie nel rafforzare il patrimonio culturale dell'Australia.

Un altro ospite di rilievo è stato il Ministro per l'Immigrazione e gli Affari Multiculturali, Tony Burke, che ha ribadito l'importanza delle lingue comunitarie nell'integrazione delle diverse comunità. "L'Australia è una nazione che deve il suo successo alla diversità, e le scuole di lingua sono essenziali per preservare e celebrare questa ricchezza culturale," ha dichiarato Burke, evidenziando l'impegno del governo nell'assicurare che le lingue comunitarie ricevano il riconoscimento che meritano.

La serata si è conclusa con un senso di speranza e determinazione per il futuro delle lingue comunitarie in Australia, con l'auspicio che il sostegno istituzionale continui a crescere, permettendo a queste scuole di continuare a svolgere il loro importante lavoro nel preservare e promuovere la ricchezza linguistica e culturale del nostro paese.

Nona Edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo

Dieta Mediterranea e Cucina delle Radici: Salute e Tradizione

Sydney, 20 novembre 2024 –L’Ufficio ICE di Sydney, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e l’Associazione Culturale Dante Alighieri di Sydney, ha inaugurato oggi l’evento di apertura della nona edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

L'evento, che si è svolto contemporaneamente in tutto il mondo dal 16 al 22 novembre 2024, ha avuto come tema centrale la "Dieta Mediterranea e la Cucina delle Radici: Benessere e Tradizione". La serata si è tenuta presso il Machiavelli, iconico ristorante italiano nel cuore di Sydney, fondato nel 1988.

Più di cento partecipanti hanno preso parte all'incontro, tra cui un pubblico selezionato da ICE Sydney, composto da operatori locali nel settore agroalimentare, giornalisti, ristoratori, rappresentanti di aziende italiane in Australia, oltre a diverse istituzioni e associazioni italiane.

La Responsabile dell’Ufficio ICE di Sydney, Simona Bernardini, ha aperto la serata con un discorso che ha sottolineato il ruolo cruciale di ICE-Agenzia nei mercati dell’Australia e della Nuova Zelanda, evidenziando l'importanza delle esportazioni agroalimentari italiane in que-

sti Paesi e il valore dell'evento stesso.

In particolare, l'Italia si conferma come il principale esportatore europeo di prodotti agroalimentari per l'Australia, nonché il quinto partner commerciale a livello globale. Nel

2023, il valore delle esportazioni agroalimentari italiane verso l'Australia ha raggiunto i 732,5 milioni di euro, rappresentando il 5,12% della quota di mercato totale. L’Italia si distingue come principale fornitore di una vasta gamma di prodotti di alta qualità, tra cui pomodori e ortaggi trasformati, pasta, vino, formaggi e olio d’oliva extra vergine.

Nel mercato australiano, si è registrato un crescente interesse per i prodotti italiani autentici, con un'attenzione particolare verso le prelibatezze regionali e le specialità di nicchia. Questo scenario ha aperto nuove e promettenti opportunità per far conoscere ancor più profondamente il ricco patrimonio culinario italiano ai consumatori australiani.

Uno degli aspetti salienti dell'evento è stato, naturalmente, il focus sulla Dieta Mediterranea, riconosciuta nel 2010 dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, simbolo di uno stile di vita che celebra il benessere e la tradizione.

Associazione Trevisani Nel Mondo

Sezione di Sydney Inc

P O Box 35 EARLWOOD NSW 2206

Tel: 0408 240 055

E-mail: eileen@santolin.org

SYDNEY TREVISANI NEL MONDO PRANZO DI NATALE

L’Associazione Trevisani Nel Mondo di Sydney invita i soci e loro amici e simpatizzanti a celebrare con loro, il pranzo di Natale Domenica 1° dicembre 2024 a mezzogiorno nella Doltone House “Elettra” al Club Marconi, Bossley Park Sarà servita un ricco pranzo allietato dalla musica da ballo di Gino & Jeff + Raffle. Il costo del biglietto è $95 per i soci e $100 per i non soci (Birra, Vino e Bibite incluse) Liquori alcoolici a proprie spese. Prenotare AL PIÙ PRESTO POSSIBILE entro il 17 Novembre 2024 telefonando a:

Presidente Renzo VALLERI 0418 242 782

Vicepresidenti

Luigi VOLPATO 9753 4646 / 0419 611 770

e Bruno BAGATELLA 9620 1612 / 0412 910 544

Segretaria Eileen SANTOLIN 0408 240 055 (email: eileen@santolin.org)

Asst Segretaria Laura CHIES 9610 0680 / 0421 279 610 (email: laurachies3@bigpond.com)

Asst Tesoriera Rita PERENCIN 9604 7472 / 0410 447 472

Consiglieri Gabriele ZAMPROGNO 0411 701 061

e Ernesto CALDERAN 9823 0232 / 0413 719 133

NB: If you have any special dietary requirements, please notify the Committee member when making your booking NOT ON THE DAY OF THE FUNCTION. For further information and prepayment for the Luncheon please contact one of the committee members. We look forward to greeting you. PLEASE NOTE: If you have booked and are unable to attend you must advise one of the Committee, by 24 November, otherwise you will be required to pay the cost of your “booked” luncheon.

Un Raduno storico con l’Italian Made Social Motoring Club 125 anni di Fiat festeggiati a Forster

di Alessandro

Martedì 12 novembre 2024, il 125º anniversario della storica casa automobilistica italiana Fiat è stato celebrato in grande stile dal Fiat Club of Victoria, riunendo gli appassionati di tutta l'Australia per cinque giorni indimenticabili a Forster, NSW. L'evento, organizzato con cura da Roger Beattie, presidente del club, ha visto la partecipazione di quaranta membri dell'Italian Made Social Motoring Club (IMSMC) e un totale di circa 100 auto provenienti da Sydney, Victoria e Queensland.

Le celebrazioni hanno avuto inizio giovedì 7 novembre, quando il primo gruppo di membri dell'IMSMC ha raggiunto Forster, stabilendosi nei pressi del Forster Bowling Club. La serata è stata dedicata a brindisi, buon cibo e alla gioia di essere in ottima compagnia, un preludio ideale per ciò che sarebbe stato un fine settimana ricco di entusiasmo automobilistico e celebrazioni.

Venerdì, il contingente dell’IMSMC è aumentato con l’arrivo di altre vetture, portando a venticinque il numero di auto FIAT che hanno colorato le strade di Forster. La giornata si è conclusa con una serata speciale presso Pezzella's Pizzeria e Bar, dove i partecipanti hanno goduto di pizze e pasta in un clima conviviale e rumoroso, all'insegna del divertimento e dell’allegria.

Sabato mattina è stato il momento del primo raduno ufficiale. Circa cinquanta FIAT provenienti da Victoria e Queensland si sono unite al gruppo dell'IM-

SMC, offrendo uno spettacolo impressionante di auto storiche e moderne.

La carovana ha poi raggiunto la cantina Villa D'Este, dove i partecipanti hanno goduto di un pranzo barbecue e di una raffinata degustazione di vini.

Circa 100 FIAT si sono riunite sotto il cielo azzurro, con le vigne come sfondo: una cornice perfetta per celebrare la storia della Fiat. La giornata si è conclusa con un’esposizione notturna presso il John Wright Park, dove le vetture sono state illuminate per dare risalto alla loro bellezza senza tempo. Le luci hanno esaltato i colori e le linee delle auto, regalando un’atmosfera magica in cui gli appassionati hanno potuto ammirare modelli sia moderni che storici, simbolo del patrimonio automobilistico FIAT.

Domenica, il gruppo si è messo nuovamente in viaggio, questa volta verso il Pacific Palms Recreation Club, per un rilassante pranzo all'aperto. Dopo il pran-

zo, alcuni membri si sono goduti una passeggiata in spiaggia, mentre altri hanno fatto shopping o si sono rilassati, prima di riunirsi per la cena finale presso il Tuncurry Beach Bowling Club. Ancora una volta, il parcheggio e le strade circostanti erano stracolme di FIAT, offrendo uno spettacolo ineguagliabile. L’entusiasmo dei partecipanti è stato palpabile, e lo spirito di comunità tra i membri dell’IMSMC ha reso questa celebrazione davvero speciale. Daniel e Christian Cipri, che hanno vissuto ogni momento dell’evento con grande energia, sono diventati i fotografi ufficiali dell’anniversario. Hanno immortalato con passione le FIAT storiche e moderne, i momenti di amicizia e allegria, condividendo i loro scatti con tutti i club invitati. Grazie al loro impegno, ogni partecipante ha potuto rivivere l’emozione dell’evento e ammirare le immagini di questi giorni memorabili.

Nonostante qualche piccolo problema meccanico lungo il percorso, l’IMSMC è fiero di annunciare che tutti i partecipanti sono riusciti a completare l’itinerario in sicurezza, coprendo circa 800 chilometri di andata e ritorno. Questo raduno ha rappresentato non solo un omaggio alla Fiat, ma anche un simbolo di passione e dedizione per le automobili e la cultura italiana, portando i valori dell’IMSMC su un palcoscenico nazionale.

L'evento ha visto un’affluenza straordinaria da parte dell'IMSMC, che ha rappresentato la più numerosa partecipazione tra i club automobilistici invitati, con grande orgoglio.

Buon 125° anniversario FIAT!

New University Study Hub coming to Macquarie Fields

The Albanese Government has announced that Macquarie Fields will be home to one of 10 new Suburban University Study Hubs, bringing university closer to home for people in Sydney’s south-west. A recommendation of the Universities Accord, Suburban University Study Hubs will help more people from the outer suburbs get the opportunity to get a tertiary education.

Almost one in two young people in their 20s and their 30s have a university degree today, but in the Campbelltown LGA it’s only around 31 per cent.

This new Study Hub can help change that.

Study Hubs provide student support and campus-style facilities for students who are studying a university or TAFE course without having to leave their community.

“Almost one in two young people in their 20s and their 30s have a university degree today. But not everywhere. Not in the outer suburbs and not in regional Australia.

“We know they work. The evidence is they increase the number of people going to uni and finishing a uni degree” said the Minister for Education Jason Clare.

“I am pleased that people in the Werriwa electorate and surrounding suburbs will have easy access to campus-style facilities that are close to home.

“The Albanese Government’s investment to establish Suburban University Study Hubs will greatly benefit current students and will support students with aspirations to complete a university or TAFE course.” said the Member for Werriwa, Anne Stanley.

The evidence shows that where they are, university participation increases.

Di Rocco

Celebrazione di Santa Caterina a Leichhardt

di Asja Borin

Domenica 24 novembre, presso la parrocchia di San Fiacre a Leichhardt, si è celebrata Santa Caterina d'Alessandria, una delle figure più amate nella tradizione cattolica. La chiesa, di Saint Fiacre, in Catherine Street, ha accolto circa centocinquanta partecipanti per la messa, celebrata da Padre Mirko Integlia con la partecipazione del Coro del Club Marconi. Con la sua carismatica presenza, Padre Mirko ha coinvolto i fedeli, narrando con passione la storia della santa e rendendo omaggio ai fondatori e ai membri della Comunità Caterisana e della Confraternita di Santa Caterina Vergine e Martire d’Alessandria, che negli anni hanno contribuito con dedizione a mantenere vive queste tradizioni.

A seguire, la processione ha attraversato Catherine Street, Styles Street e McKenzie Street, prima di rientrare a Saint Fiacre. Rappresentanti delle istituzioni, membri delle forze dell'ordine, italiani e italo-australiani di tutte le età, dai più piccoli agli anziani, hanno partecipato con entusiasmo all'evento, prendendo parte alla processione che ha seguito la celebrazione della messa. Alcuni partecipanti accompagnati dalla banda musicale, hanno portato la statua della santa, un simbolo di fede e devozione.

Il rientro in chiesa è stato seguito da un rinfresco che ha deliziato tutti i presenti con specialità italiane come pizzette, zeppole, olive e vino di casa. La banda Giuseppe Verdi ha continuato a suonare durante il convivio.

Il Console d’Italia a Sydney, Gianluca Rubagotti, ha preso la parola per esprimere il suo apprezzamento:

"In 17 anni in giro per il mondo, questa è la prima manifestazione popolare così sentita e partecipata a cui assisto. Mi congratulo con tutti, in particolare con gli organizzatori che hanno dedicato tempo ed energie. Siamo tutti orgogliosi di essere italiani."

Anche il senatore Francesco Giacobbe, arrivato da Perth per l’occasione, ha voluto sottolineare l'importanza di questi eventi:

"La storia dei nostri paesi, ci rende orgogliosi e celebrazioni come queste sono fondamentali

per preservare la nostra identità culturale."

La festa di Santa Caterina è stata un momento di profonda fede, ma anche un’occasione per riunire la comunità italiana di Sydney, confermando l’impor-

tanza di custodire e tramandare le tradizioni che ci uniscono. L'evento si è concluso con l'inno italiano, eseguito con entusiasmo da tutti i partecipanti che sono alzati per intonarlo in compagnia.

Il Mercante: Antonio Brunetti e la passione per il vino buono e la buona cucina

Quella che stiamo per raccontarvi è una bella storia di caparbietà, serietà, sudore, passione e successo. Il protagonista è Antonio Brunetti, nato e cresciuto a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli.

Nel 1993, Antonio lascia la famiglia e si trasferisce da solo a Sydney, spinto da un mix di spirito d’avventura e desiderio di realizzazione professionale. La sua cordialità, il suo sorriso sempre pronto e la sua professionalità gli permettono sin da subito di farsi apprezzare nel settore della ristorazione italiana, avviando le prime esperienze nel mondo del vino e dei liquori.

Determinato a migliorarsi, Antonio consegue diverse qualifiche nel suo settore, tra cui il Certificato di livello IV in cucina contemporanea australiana, la Certificazione WSET di livello 3 in vini e liquori e la Certificazione dell'Italian Wine Scholar Guild.

La sua esperienza lavorativa si arricchisce con la gestione di un ristorante italiano per 10 anni e altri 10 anni come rappresentante di vendita per una grande azienda importatrice di vini e liquori con sede a Sydney. Ma An-

tonio non si accontenta e decide di compiere un grande passo: nel 2013 entra come socio in Il Mercante Food and Wines, di cui dal gennaio 2017 è unico proprietario e amministratore. Nonostante gli inizi difficili e i tanti dubbi, Antonio, grazie alla sua caparbietà e intraprendenza, conquista una fetta significativa di mercato, ampliando il deposito e viaggiando frequentemente in Italia per selezionare vini che rappresentano tutte le regioni italiane.

Antonio mantiene vivo il legame con l’Italia e la comunità italiana a Sydney, organizzando eventi, riunioni e serate dedicate al buon vino e alla buona cucina. E, da buon italiano, è anche una "buona forchetta"!

Oggi la sua azienda offre un ricco catalogo di vini selezionati provenienti da Italia, Australia e Nuova Zelanda, oltre a liquori e bevande tipiche italiane. Il Mercante di Antonio Brunetti rifornisce numerosi ristoranti a Sydney e in varie zone del NSW. La dedizione e la passione di Antonio si notano dai dettagli: sempre presente in prima persona, cura i rapporti con i clienti con cordialità e professionalità.

L’azienda ha rafforzato anche la sua presenza online su www. shopilmercante.com.au e offre, fino al 31 dicembre 2024, uno sconto del 25% sugli ordini di vini (esclusi liquori e altre bevande) superiori a $200. Basta utilizzare il codice promozionale “vino25” al momento dell’ordine.

Il Mercante di Antonio Brunetti è una storia di successo che merita sostegno e riconoscimento. Con il suo impegno e la sua passione, Antonio ha contribuito alla crescita del vino italiano in Australia, ritagliandosi un ruolo di rilievo nel settore. A lui e al suo team va il nostro grazie. In alto i bicchieri e... salute! Un brindisi a un’altra grande storia italiana.

Liverpool students benefit fromreduction in merged and cancelled classes

Liverpool students are receiving a better education under the Minns Labor Government, as the number of students being left in merged and cancelled classes has almost halved over the last year according to a new survey from the NSW Department of Education.

The 2024 Alternative Supervision Survey tracked merged and cancelled classes across the state, which we know creates a disruptive environment for students.

The former Liberal National Government dismissed the teacher shortage crisis and refused to collect data on the true impact of merged and cancelled classes on students.

In 2023, the inaugural Alternative Supervision Survey found students had lost close to a million hours in learning over the previous year due to the teacher shortages inherited from the Liberal-National government.

This year, about half a million hours of learning has been regained through the Labor Government’s work to rebuild public education.

Students in the Liverpool electorate have had a 52% reduction in the number of merged and cancelled classes in their local schools, across the Liverpool and Cowpasture networks.

While there is more to do, the results of the second Alternative Supervision Survey show the Minns Labor Government is making progress addressing teacher shortages, which had escalated to crisis levels under the Liberals and Nationals.

Since being elected in March 2023, the Government has made progress in rebuilding public education and addressing the teacher shortage, including by scrapping the wages cap and delivering teachers their largest pay rise in a generation.

The Minns Labor Government has also converted the roles of more than 16,000 temporary teachers and school support staff to permanent roles and banned mobile phones in all public schools to help foster a more positive school environment. We are also continuing to make progress on reducing the workload of teachers through an expansion of the School Administration Reduction Program trial.

These efforts have helped reduce teacher vacancies to a three-year low, with NSW public schools reporting 24 per cent fewer vacancies at the start of Term 3, 2024 than at the same time last year.

Quotes attributable to Charishma Kaliyanda MP, Member for Liverpool:

“Liverpool is home to some of the best and most dedicated teachers in NSW, and this news means that our kids are having more time with them.

“I have heard firsthand from teachers in Liverpool, that the Labor Government’s reforms are making them feel valued in their profession after years of neglect.

“There remains work to do, and I am committed to ensuring a public education in South West Sydney means a quality education.”

Quotes attributable to Chris Minns, Premier of NSW:

“We are getting more teachers in classrooms, and that’s making school less disruptive for our kids.

“This is good for children and a relief for their parents.

“Parents can be reassured that we are addressing the teacher shortage crisis we inherited and we are seeing improvements.

“We know there is more to do, but we are making progress to rebuild our teaching workforce to give NSW kids the best education possible.”

Quotes attributable to Prue Car, Deputy Premier and Minister for Education:

“It’s no secret that the way to improve our students’ results is to make sure there is a teacher in front of every classroom, doing what they do best – teaching.

“The Liberals and Nationals’ long-term neglect of our education system caused damage to our educators and our children’s education, and it cannot be reversed overnight.

“We promised the people of NSW before the election that if we came to Government we would fix the issue of merged and cancelled classes across NSW schools.

“While there is still more to do, this data shows our work has our schools moving in the right direction.”

Nella foto, da sinistra a destra, si vedono Angelo Ruisi, Yolanda Saiz (Dirigente Vinnies Van), Sam Noiosi, Gaetano Zangari, Morris Licata, Josie Charbel (CEO Vinnies Van) e Matteo Biviano

Club Marconi: Raccolti

50.000 Dollari per il Vinnies Van con l’Iniziativa “Vinnies Sleep Out”

Lunedì 18 novembre, il Club Marconi ha ufficialmente consegnato una significativa somma di 50.000 dollari alla general manager del Vinnies Van, Josie Charbel, in seguito alla riuscita della campagna di raccolta fondi "Club Marconi Vinnies Sleep Out". Questo straordinario traguardo è stato possibile grazie alla generosa partecipazione di soci, amici e sostenitori del Club, che hanno dimostrato un grande impegno a favore di una causa nobile e urgente.

L’iniziativa, che si inserisce in una serie di eventi benefico-sociali organizzati dal Club Marconi, è stata fortemente voluta dal vicepresidente Sam Noiosi e dal direttore Gaetano Zangari. Entrambi hanno saputo coinvolgere attivamente la comunità del Club in un progetto che, oltre a sensibilizzare sulle difficoltà delle persone senza fissa dimora, ha permesso di raccogliere fondi essenziali per il Vinnies Van, il programma di supporto mobile che offre assistenza e servizi alle persone in situazione di senza tetto.

L’evento è stato approvato e supportato dal Comitato Direttivo del Club Marconi, con l’importante contributo del CEO Matteo Biviano, che ha contribuito a garantire il successo della raccolta fondi.

Un’occasione che non solo ha avuto una forte componente solidaristica, ma che ha anche dimostrato la capacità del Club Marconi di unire la propria comunità per un obiettivo comune, a favore dei più vulnerabili.

L’entusiasmo e il successo della raccolta hanno convinto la direzione del Club Marconi a rendere l’iniziativa un appuntamento fisso, inserendola nel calendario annuale delle attività a scopo benefico. L’evento

L’attesa cresce per l' inaugurale "Ballo del Presidente" al Canada Bay Club

"Vinnies Sleep Out" diventerà così una tradizione consolidata, portando con sé l’impegno continuo del Club a sostegno delle persone senza fissa dimora e a favore delle numerose iniziative sociali.

Nel corso della cerimonia di consegna del contributo, i membri del Club hanno sottolineato l’importanza della solidarietà e della partecipazione attiva della comunità.

Tra i partecipanti alla cerimonia di consegna, erano presenti figure chiave del Vinnies Van e del Club Marconi, tra cui Angelo Ruisi, Yolanda Saiz (dirigente Vinnies Van), e Morris Licata, tutti uniti nella missione di aiutare coloro che vivono in condizioni di estrema difficoltà.

Josie Charbel, in rappresentanza del Vinnies Van, ha espresso la sua profonda gratitudine per il generoso contributo, che rappresenta un aiuto fondamentale per la continuazione dei servizi offerti dal programma. “Grazie al supporto di realtà come il Club Marconi, siamo in grado di fare una differenza concreta nella vita delle persone più vulnerabili della nostra comunità”, ha dichiarato Charbel, evidenziando l’importanza della partnership tra il Vinnies Van e il Club Marconi.

Con questo impegno, il Club Marconi ha dimostrato ancora una volta di essere un punto di riferimento non solo per il sociale, ma anche per l'intera comunità, creando un legame forte tra le persone e la causa del bene comune.

Il Club Marconi continua così a rappresentare un esempio virtuoso di come le comunità possano unirsi per supportare chi è in difficoltà, rendendo concreti i valori di solidarietà e impegno civile.

L’entusiasmo al Canada Bay Club è andato crescendo nelle ultime settimane, mentre si finalizzano i preparativi per il nostro primo Ballo del Presidente, in programma sabato 30 novembre.

Con circa 300 partecipanti previsti nell’auditorium principale, la serata sarà organizzata con orgoglio in collaborazione con il gruppo SHOSJ Craft per raccogliere fondi essenziali a favore di Open Support, un’organizzazione impegnata nel sostegno alle sopravvissute alla violenza domestica, aiutandole a raggiungere sicurezza e libertà.

Le statistiche sulla violenza domestica in Australia sono allarmanti e in costante aumento: una donna e un bambino su quattro nel Paese subiscono violenze domestiche o familiari, con un impatto che tocca la maggior parte delle comunità locali.

Per tutto il 2024, il Canada Bay Club ha collaborato con SHOSJ Craft con l’obiettivo di raccogliere fondi significativi per sostenere Open Support e i suoi programmi di cambiamento. Il Ballo del Presidente contribuirà direttamente alla causa,

fornendo risorse essenziali per le persone in fuga dalla violenza domestica.

Il lavoro cruciale di Open Support include l’offerta di alloggi d’emergenza e di transizione, servizi di supporto specializzati e opportunità per ricostruire la propria vita.

I servizi sono accessibili a tutte le vittime e ai loro figli, compresi coloro che affrontano sfide particolari come uno status di visto precario o barriere linguistiche.

Gli ospiti, invitati a indossare abiti eleganti da cerimonia

con un tocco di viola, potranno gustare una deliziosa cena di quattro portate, godere di intrattenimento dal vivo, ascoltare discorsi di ospiti ispiratori e partecipare a un’entusiasmante lotteria e asta con oggetti esclusivi. A rendere la serata ancora più speciale ci sarà il celebre comico Vince Sorrenti, che assicurerà momenti di risate e ricordi indimenticabili.

Alcuni biglietti sono ancora disponibili e possono essere acquistati contattando il Canada Bay Club al numero 02 9713 4322.

a scuola

Radici Italiane di Luigi De Luca

di Luigi De Luca

Il viaggio di Totonno - Dal Caffè, simbolo della sua forza e determinazione, dalla Crosta di pane, simbolo del suo ritorno alle origini, alla macchia di rosso che rappresenta i duri sacrifici. Una macchia rubino, come un'impronta passionale lasciata sulla tela bianca del piatto, si contrappone alla purezza del gelato al caffè. La crosta di pane casareccio, sbriciolata e rustica, avvolge il tutto in un abbraccio familiare, riportando alla mente i profumi e i sapori di un tempo. Un piatto che è un viaggio sensoriale, un'esperienza intensa e indimenticabile.

Descrivere il mio dolce in modo più personalizzato, mettendo in evidenza i sacrifici del nonno e la gioia del suo ritorno: "Un tributo ai tuoi sacrifici, nonno. Ogni boccone è un omaggio alla tua tenacia e alla tua gioia di tornare a casa. Il caffè, aroma della tua terra, e il pane, sapore della tua infanzia, si fondono in un dolce abbraccio."

Ecco la ricetta:

Ingredienti:

500 ml di panna fresca

150 g di zucchero semolato

4 tuorli d'uovo

200 ml di caffè espresso (forte e freddo)

1 pizzico di vanillina

Per la crosta di pane:

150 g di pane raffermo (tipo casareccio)

50 g di zucchero di canna

20 g di burro fuso

Cannella in polvere q.b.

Per decorare:

Cacao amaro in polvere

Chicchi di caffè

Crosta di pane casereccio

Sciroppo artigianale di fragole

Gocce di Senape (detta anche salsa di mostarda)

Preparazione:

Crosta di pane: Taglia il pane a cubetti. In una ciotola mescola zucchero di canna, burro fuso e cannella. Versa il composto sui cubetti di pane e mescola bene fino a quando tutti i cubetti saranno ben ricoperti. Distribuisci il pane su una teglia rivestita di carta forno e cuoci in forno preriscaldato a 180°C per circa 10-15 minuti, o fino a quando sarà dorato e croccante. Lascia raffreddare completamente.

Semifreddo: Monta la panna con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso. In una ciotola a parte, sbatti i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Scalda leggermente il caffè espresso e versalo a filo sul composto di uova, mescolando continuamente.

Questo serve a “pastorizzare”

le uova. Incorpora delicatamente la vanillina.

Unisci il composto di uova e caffè alla panna montata, mescolando dal basso verso l'alto per non smontare il composto. Versa il semifreddo in uno stampo rettangolare rivestito con pellicola trasparente e livella la superficie. Spolvera con la metà della crosta di pane sbriciolata. Copri con pellicola e metti in freezer per almeno 4 ore.

Una volta pronto, sforma il semifreddo, taglialo a fette e servi decorando con la restante crosta di pane, cacao amaro e chicchi di caffè. Servi il semifreddo in coppette individuali o su piatti a fette o cucchiaiate, decorando con una fogliolina di menta e una spolverata di cacao amaro. Accompagna con un caffè espresso per un tocco in più.

Per la conservazione: Il semifreddo si conserva in freezer per alcuni giorni. Toglilo dal freezer circa 15 minuti prima di servirlo per ammorbidirlo leggermente.

Per le presentazione: per la macchia di fragola, realizzala con una riduzione di fragole molto densa, quasi sciropposa, che crei l'effetto di una macchia intensa e luminosa. Per un effetto ancora più realistico, puoi utilizzare un pennello per creare delle striature.

Disponi una porzione di semifreddo al caffè al centro del piatto, leggermente spostato rispetto alla macchia di fragola, come se fosse stato “macchiato” di lato.

La crosta di pane deve essere sbriciola grossolanamente la crosta di pane casareccio e disponila intorno alla porzione, creando una sorta di "nido" che avvolge il gelato e la macchia di fragola. Consigli aggiuntivi: Servi il gelato/semifreddo molto freddo per esaltare i contrasti di temperature e la consistenza. La macchia di fragola deve essere densa e viscosa, mentre la crosta di pane deve essere croccante. Cura l'impiattamento con attenzione, cercando di creare un'immagine armoniosa e d'impatto.

Pompei rivive a Canberra: un viaggio tra storia e innovazione

Il prossimo sabato 14 dicembre, il National Museum of Australia (NMA) ospiterà l’evento “Spotlight Conversations – Pompeii: A living heritage”, una speciale conversazione che celebra l’apertura della nuova mostra "Pompei", in programma dal 13 dicembre 2024 al 4 maggio 2025.

L’evento, che si terrà presso il Visions Theatre del museo, offrirà un’opportunità unica per esplorare l’antica città romana attraverso nuove scoperte archeologiche e sfide contemporanee nella gestione di un sito Patrimonio dell’Umanità. Tra gli ospiti, spiccano esperti internazionali e personalità di rilievo: la giornalista e scrittrice Virginia Trioli dialogherà con il professor Steven Ellis (Università di Cincinnati), la dottoressa Sophie Hay (Parco Archeologico di Pompei) e la curatrice del NMA Lily Withycombe.

La conversazione sarà il preludio all’esperienza immersiva della mostra, che promette di trasportare i visitatori nel cuore di Pompei, riproducendo il drammatico evento dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Attraverso tecnologie all’avanguardia e l’esposizione di 90 reperti straordinari provenienti dal Parco Archeologico di Pompei, molti dei quali mai visti prima in Australia, la mostra offrirà uno sguardo unico su una delle più iconiche città del mondo antico.

La mostra “Pompei”, già pre-

sentata a Parigi nel 2020, fa il suo debutto australiano a Canberra. Oltre agli oggetti originali, i visitatori potranno ammirare le copie dei celebri calchi delle vittime dell’eruzione, un potente richiamo alla fragilità umana di fronte alle forze della natura. Il progetto è arricchito da un ricco programma di attività pubbliche e didattiche, che spazia da festival dedicati alla cultura italo-australiana a programmi educativi per le scuole. La collaborazione tra il museo e la comunità italo-australiana, insieme all’Ambasciata e ai Consolati italiani, sottolinea l’importanza culturale e sociale dell’iniziativa. L’evento del 14 dicembre avrà luogo dalle 14:00 alle 15:30. I biglietti per la conversazione hanno un costo di 15 dollari (12,50 dollari per studenti e 10 dollari per membri del museo), ma non includono l’ingresso alla mostra. È consigliabile acquistare i biglietti per la mostra in anticipo, data l’alta richiesta.

Per maggiori informazioni e prenotazioni, visitare il sito ufficiale del NMA: www.nma.gov.au/ exhibitions/pompeii.

La comunità italo-australiana è invitata a partecipare a questa straordinaria celebrazione del patrimonio italiano, un’occasione per riscoprire le radici di una cultura che continua a ispirare il mondo. Non perdete questa opportunità di vivere un viaggio indimenticabile nella storia.

Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni sem-

NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 97

plici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.

L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an-

no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.

Le ceneri di Pirandello

di Andrea Camilleri

Quando Pirandello morì trovarono un foglietto con su scritto

Mie ultime volontà. Pirandello voleva essere cremato e le sue ceneri messe in un vaso greco di loro proprietà, fosse portato ad Agrigento e le sue ceneri fossero buttate nel gran mare africano, così lui scrisse di quello che stava davanti a casa sua. Oppure sepolte nella terra ai piedi del grande pino che sorgeva lì sulla collina della sua casa. I figli riescono a farlo cremare, mettono le sue ceneri dentro al vaso, che viene portato nel cimitero del Verano a Roma.

(Il regime aveva disatteso le ultime volontà di Pirandello ritenendo che un premio Nobel dovesse dare prestigio al paese in un cimitero più degno.)

Anni dopo un gruppo di 5 universitari, tra i quali il sottoscritto, decidiamo che bisogna far tornare queste ceneri ad Agrigento. Allora ci vestiamo in divisa fascista, eravamo giovani fascisti, e chiediamo udienza al federale fascista di Agrigento, il quale ci riceve e dice

“Cosa volete ragazzi?”.

“Camerata federale noi vorremmo che le ceneri di Pirandello.”

“Eh?”

“Pirandello, le ceneri”

“Non pronunciate il nome di questo sporco antifascista, il colloquio si chiude qui, saluto al duce”.

“A noi”.

Aspettammo che cadesse il fascismo e nel 45 ci recammo ormai giovani universitari dal prefetto democratico di Agrigento. “Eccellenza noi vorremmo che le ceneri di Pirandello da Roma…”. Lui ci lasciò parlare fino alla fine e poi ci disse “Ma ragazzi vi rendete conto che Pirandello è stato un grande fascista? Non se ne parla nemmeno”. Ci porse la mano, noi gliela stringemmo e ce ne andammo. Poi nel '48 si fecero le prime elezioni e venne eletto un nostro quasi compaesano, il professor Gaspare Ambrosini.

“Forse il professor Ambrosini può aiutarci” pensammo e allora gli scrivemmo una lettera. Spedimmo la lettera. Il professor Ambrosini si fece immediatamente in 4. E infatti andò al Verano, ritrovò l’anfora con le ceneri di Pirandello, ebbe l’autorizzazione a portarsela a casa, qui fece confezionare una scatola di legno per poterci tenere dentro l’anfora e farla viaggiare senza pericolo.

Dopodiché riuscì nell’impresa di pigliare questa cassetta e mettersi in treno diretto a Palermo. Durante il viaggio ebbe necessità di andare al gabinetto, quando tornò non trovò più la cassetta allora disperato si mise a cercarla e scoprì che nello scompartimento successivo quattro signori avevamo preso la cassetta, la tenevano sulle gambe a e stavano giocando a tresette con il morto, è proprio il caso di dirlo.

Ci organizzammo per questo curioso funerale e la cosa bella è che non avevamo chiesto aiuto a nessuna autorità, però la notizia si sparse e il grande piazzale della stazione alle 9 era gremito di gente. Faceva impressione. Fi-

nalmente vedemmo arrivare la littorina di Ambrosini, mentre stavamo scendendo io venni fermato dal Commissario di Pubblica Sicurezza che mi disse “questo funerale non si può fare così. Perché il vescovo ha protestato con il questore”. Allora io dissi “Fermi tutti ragazzi, aspettate” e corsi al vescovado ed ebbi un incontro con il vescovo e dissi “Ora è assurdo interrompere la cerimonia”.

“Io non posso permettere che attraverso la città passi un’anfora con dentro le ceneri. La cremazione è proibita“.

“E se lo mettessimo dentro a una bara?” Ebbe un attimo di esitazione. “Dentro una bara? Non ho nulla in contrario”. Mi precipitai nell’unica agenzia di pompe funebri che c’era e chiesi: “Me l’affittate una bara?”

“Ma le casse da morto non si affittano”. Spiegai loro di cosa si trattava. “Pronta ne abbiamo una da bambini”. Mettemmo l’anfora dentro la bara e il corteo funebre attraversò la città fino al museo e l’anfora venne messa con altre anfore greche, ma una scritta diceva Contiene le ceneri di Pirandello. In attesa della seconda parte, anni dopo fecero un concorso per un monumento e lo vinse lo scultore Mazzacurati. Il quale preso un enorme pietra nella zona del Caos, le diede qualche colpo di scalpello, incise la maschera di Pirandello e nella parte posteriore praticò un grosso buco per infilarci il cilindro di rame con i resti. La volontà di Pirandello di riposare ai piedi del pino in qualche modo venne esaudita.

Anni dopo ripulendo le varie anfore si accorgono che dentro quell’anfora che aveva contenuto le ceneri ci sono ancora ceneri. Decidono di portarle nel luogo dove ci sono le altre. Il capo mastro leva la pietra muraria, estrae il cilindro con le ceneri. Nel frattempo il professor Zirretta estrae dalla tasca un giornale, lo apre, poi con il ramoscello di un albero fa così dentro l’anfora e le ceneri cadono sul giornale. A questo punto si rendono conto che quel pugno di ceneri non entra più nel cilindro e l’unica è disperderle come voleva Pirandello davanti al gran mare Africano. Il professore Zirretta prende il giornale e si avvia verso il ciglio della collina e dice “Oh gran mare afr…” e in quel preciso momento arriva una ventata. Così il foglio di giornale con le ceneri finisce in faccia al professore. Le ceneri si disperdono, il professore è costretto a sputacchiare un po’ di ceneri e a spolverarsi.

E questa è stata la conclusione dell’interramento delle ceneri

Il decennale di Mons. Fisher alla guida dell'Arcidiocesi

Il 12 novembre 2024 ha segnato il decimo anniversario dell’installazione di Anthony Fisher OP come Arcivescovo di Sydney. Dieci anni segnati da sfide, momenti di grazia e crescita per la Chiesa cattolica nella città.

Durante un’intervista esclusiva al Catholic Weekly, l’arcivescovo ha espresso grati tudine per il cammino compiuto insieme alla comunità di fede, definendoli “anni grandi, grazie alla grazia di Dio e al popolo della Chiesa”.

Nonostante le gioie, Fisher ha ricordato l’esperienza più difficile della sua vita: la sindrome di Guillain-Barré, che lo colpì nel Natale del 2015.

L’arcivescovo trascorse cinque mesi in ospedale, completamente paralizzato, e impiegò un anno per riprendersi. Questa prova lo ha trasformato profondamente, aumentandone la sensibilità verso le persone con disabilità.

Tra i traguardi più significativi del suo episcopato, Fisher ha sottolineato l’annuncio che Sydney ospiterà il prossimo Congresso Eucaristico Internazionale, evento che promette di plasmare il futuro della Chiesa locale.

Ha inoltre ricordato con orgoglio la fondazione del Sydney Centre for Evangelisation nel 2020, che ha promosso rinnovamento parrocchiale, discerni-

mento e formazione per giovani e adulti cattolici di tutto il Paese.

“È entusiasmante vedere centinaia di persone partecipare ai nostri eventi e tornare alle loro comunità pronte a trasmettere la fede e servire la Chiesa”, ha detto Fisher, che vede nei giovani seminaristi, nelle famiglie impegnate e nelle vocazioni religiose un grande segno di speranza.

Non sono mancati momenti di difficoltà, come le divisioni interne alla società e le sfide poste dalla legalizzazione di leggi contro i valori cattolici, quali il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’eutanasia.

Tuttavia, Fisher ha riaffermato il ruolo della Chiesa nel promuovere il dialogo, ascoltando voci diverse e sostenendo la verità con amore, come suggerisce il suo motto episcopale.

L’arcivescovo ha inoltre sottolineato l’impegno della Chiesa per il rispetto e la tutela delle vittime di abusi, riconoscendo quanto sia stato umiliante, ma anche necessario, affrontare i propri errori e imparare da essi.

Guardando al futuro, Anthony Fisher si dice pronto a continuare a servire con umiltà e determinazione, confidando nella forza della fede e nella missione evangelizzatrice della Chiesa di Sydney.

Vatican Introduces New Liturgical Guidelines for Papal Funerals

The Vatican has released the second edition of the Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, the liturgical text detailing funeral rites for a Pope. This revised edition, approved by Pope Francis on April 29, 2024, and officially presented to him on November 4, incorporates significant updates. Designed to reflect contemporary theological and pastoral sensibilities, the updates aim to balance modern needs with the Church's rich liturgical tradition.

Archbishop Diego Ravelli, Master of Pontifical Liturgical Celebrations, explained that the revisions focus on simplicity and a deeper expression of faith in Christ’s resurrection. “The funeral of the Roman Pontiff should highlight his role as a shepherd and disciple of Christ, not as a figure of worldly power,” Ravelli said. Notable changes include the elimination of the three-coffin system traditionally used for papal burials. Instead, the Pope’s body will be placed directly into a single coffin, streamlining the process and reinforcing the pastoral nature of the occasion.

Another significant revision concerns the confirmation of death ritual, which will now take place in the Pope’s chapel rather than in his private chambers. Additionally, the body will lie in repose within the coffin for public veneration, replacing the earlier practice of placing the body atop a bier. These changes align with practices for diocesan bishops and reflect a more unified approach to liturgical norms.

The traditional three-station funeral process—comprising the Pope’s residence, St. Peter’s Basilica, and the burial site— has also been refined. At the Pope’s residence, the body will be immediately placed in a coffin after the confirmation of death, skipping previous intermediary steps at the Apostolic Palace. At St. Peter’s Basilica, public veneration will occur with the body displayed in the open coffin. The coffin will then be closed the evening before the funeral Mass. The final burial stage will feature a single-coffin burial, replacing

the layered coffins of cypress, lead, and oak, and allowing for burial sites outside the Vatican Basilica.

The updated Ordo includes substantial revisions to its texts and musical elements. Prayers have been harmonised with the Missale Romanum (2008) and the Nova Vulgata translation. Musical notations have been removed to provide greater flexibility, while Gregorian chants will still follow guidance from the Graduale Romanum.

The Litany of Saints, sung during key moments such as the transfer of the body to the basilica and the conclusion of the funeral Mass, has been updated to include all saints from the Church’s General Calendar, with a particular focus on saintly Popes.

A dedicated chapter in the revised edition addresses the Novendiales, the nine days of mourning that follow the funer-

al. It introduces a fourth liturgical formulary, expanding options for Masses offered during this period, while simplifying scriptural references to make the text more user-friendly. Supplementary materials, such as Gregorian chant notations, have been omitted to streamline the volume’s focus.

The Vatican’s revisions seek to bridge tradition and renewal. By simplifying rituals and emphasising the Pope’s pastoral and apostolic mission, the new guidelines aim to present a more spiritually resonant celebration. Archbishop Ravelli described the revised Ordo as “an essential tool to prepare and celebrate the funeral of the disciple of Christ chosen as Peter’s successor.”

These changes reflect the Vatican’s effort to adapt the liturgical rites of the papal funeral to modern pastoral needs, while preserving their historical and theological significance.

Finest!

result of passion,

La Cucina Familiare... da ridere

di Pino Forconi

Cari amici, oggi voglio raccontarvi la differenza tra mangiare al ristorante e mangiare a casa. Chi di voi non è mai andato a pranzo in un ristorante con la famiglia? Immagino nessuno, non potrei credere il contrario.

Di solito, quando si decide di andare a mangiare fuori (dopo aver finalmente trovato un accordo su chi e dove), si parte, sempre con i telefonini in mano... "Gira qui", "No, gira alla prossima", e così via. Una volta trovato il ristorante e parcheggiato, si entra, ma sembra che stia entrando una mandria di pecore sciolte. Poi c’è la lotta per i posti: "Io vicino a lui no, fa troppi rumori strani e puzza!", "Il nonno no, vicino ai bambini è impossibile, non stanno mai fermi", e così via. Finalmente, dopo mille discussioni, si riesce a trovare una sistemazione, tutti seduti.

Arriva la distribuzione dei menù, e comincia la consueta consultazione dei piatti. Quasi sempre, la mamma e la figlia

maggiore leggono a voce alta i vari piatti, si consultano su cosa ordinare e sui gusti di ciascuno. La scelta dei piatti, se la famiglia è numerosa, può richiedere da mezz'ora a 45 minuti. Quando sembrano finalmente tutti d'accordo, si passa a chiamare il cameriere, che viene interrogato su cosa ne pensa di un piatto piuttosto che un altro, come se fosse possibile che quel povero cameriere conosca i gusti di tutti i membri della tavola. Ma lui, con garbo, ci prova, sperando che il suo suggerimento vada a buon fine.

Nel frattempo, partono le domande del tipo: "Lo chef cosa ne pensa?" o "Lo chef avrebbe qualche suggerimento?" Ebbene, sappiate che il cameriere non riferirà mai niente allo chef, perché ci tiene troppo alla propria incolumità e al posto di lavoro.

Poi iniziano i "ritocchi" ai piatti:

"A me lo spaghetto lo faccia al dente".

"Per il nonno, mi raccomando, ben cotto, sa, ha la dentiera".

"A me va bene a cacio e pepe", dice il figlio maggiore.

"A me alla puttanesca, con molto peperoncino!", inneggia il padre, con la speranza che il piccante possa aiutarlo in qualche modo.

E così via. Poi, quando si arriva alle bevande, ecco un altro momento di tensione:

Chi prende la coca, chi l'acqua naturale, chi quella frizzante, chi il vino rosso, chi il bianco, e chi la birra. E, come sempre, c’è una spasmodica richiesta di "che tipo di birre avete?". Strano, ma otto volte su dieci, la birra che chiedono non c'è mai.

Fossi il cameriere, risponderei: "Vede per caso nella lista il tipo di birra che cercate?" "Nooooo!" "Allora non c’è". Ma ovviamente il cameriere educatamente non dice niente, si trattiene e sorride. Finalmente arrivano i piatti e tutti, contenti, si ingozzano senza proferire parola. Manca solo che facciano la scarpetta, tanto era buono il piatto scelto. Poi si passa al dessert, al caffè e al bicchierino finale. Tutti soddisfatti, senza alcun reclamo.

Ora, immaginate la stessa scena, ma a casa, con la mamma che cucina, magari le stesse cose mangiate al ristorante. Siate certi che a nessuno andrà bene. Sempre il classico: "Ma non ha lo stesso gusto del ristorante!" E così via.

A questo punto, se fossi la madre di famiglia, direi ai miei cari: "Perché non vi trasferite tutti al ristorante?" Ma strada facendo... meglio di no.

Castelli d'Italia

di Pino Forconi

Vi siete mai chiesti quanti castelli ci siano in Italia, tra quelli antichi, medievali, rinnovati e nuovi?

Diciamo che "nuovi" è impossibile: ditemi chi oggi si può permettere di costruirsi un castello, considerando il costo del terreno e della costruzione... beh, lasciamo perdere.

Nella sola Toscana ci sono una manciata di meravigliosi castelli. Uno in particolare, per la sua posizione, è il castello di Castiglion Balzetti, conosciuto anche come "Castiglion che Dio solo sa", giustamente perché, davvero, Dio solo sa dove si trova. Naturalmente, si trova in provincia di Siena.

Si tratta di una costruzione risalente al 1262 (naturalmente dopo Cristo). Sorge in un luogo impervio, da cui il nome: un luogo veramente selvaggio, isolato e lontano da tutto e da tutti. Oggi, naturalmente, si è cercato di rendere l'accesso più agevole con nuovi sentieri e vie di accesso per il turismo.

Ma ci dovremmo chiedere: chi erano questi Balzetti per decidere di costruirsi un castello nel mezzo del nulla? Stavano forse fuggendo?

L'antico proprietario del castello, un certo Baldino Balzetti, probabilmente un prelato, potrebbe averne preso possesso, ereditato o acquistato dalla potente famiglia senese dei Saracini. Purtroppo, non esistono dati precisi, dato che parliamo del 1200.

Naturalmente, se si ha tempo e passione, il luogo si può visitare, così come altri ruderi nei dintorni del castello, come un vecchio mulino e altro.

Arrivarci non è facile. Una volta a Colle Val d'Elsa, bisogna seguire le indicazioni per la tenuta Spannocchia, fino a incontrare il cartello "Castiglion".

Da lì in avanti si prosegue solo a piedi per circa 4,5 chilometri. In primavera l'aria fresca e pura è un toccasana per i polmoni, e l'altitudine non supera i 400 metri. Buona passeggiata.

Uno strano castello

Veramente uno strano castello, che merita qualche riga di descrizione, perché è davvero fuori dall’ordinario, lontano da ogni concezione tradizionale di costruzione.

Il castello di Dunalastair si trova nelle vicinanze del villaggio di Kinloch Rannoch, in Scozia, quasi all’estremo nord della regione di Perth, non lontano dal lago Rannoch. Si tratta di una zona veramente impervia, desolata ma spettacolare.

Costruito nel XIX secolo, il castello fu commissionato dallo scozzese Sir John Steward, un nobile dell'epoca, tra il 1866 e il 1870. La sua architettura è interessante, ma un po’ scomoda, e presto cadde in disuso, anche a causa degli eventi legati alla Seconda guerra mondiale. L'accesso era possibile solo attraverso fitte foreste e dirupi altamente pericolosi. Guardandolo, ci si chiede: "Ma come diavolo hanno fatto?" Mah!

Al lora!

Questo benedetto italiano!

Fu il pistoiese Fernando Basili, insegnante presso il Dipartimento di Italiano per numerosi anni, a elaborare per la prima volta i dati dettagliati sullo sviluppo accademico della nostra lingua e cultura in Australia, nel suo saggio del 1966. Fernando Basili, nato a Pistoia il 7 luglio 1930 da Nella Panconesi e Gino Basili, decorato nella Prima Guerra Mondiale, giunse in Australia il 1º maggio 1960 a bordo della Nettunia.

Basili faceva parte della folta schiera degli "assistiti", ossia di coloro che avrebbero dovuto rimborsare all'ICLE la somma anticipata per il loro viaggio. Ma, essendo diplomato, non rientrò nelle categorie privilegiate dal governo australiano e non beneficiò del passaggio gratuito o quasi, come accadde invece per la maggior parte degli immigrati britannici e per alcune categorie di non-britannici.

Quasi contemporaneamente giunse in Australia il fiorentino Eneide Mignacca, quarantenne con un diploma conseguito all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 1962 fu la volta di Giovanni Andreoni, grossetano di 27 anni con una laurea in Scienze Politiche conseguita all'Università di Pisa; Andreoni era il più giovane dei tre.

I tre emigranti accademici, pur non lavorando mai insieme (anche se probabilmente si sarebbero conosciuti), contribuirono in modo significativo alla diffusione della cultura italiana e della nostra lingua in Australia.

Fernando Basili, il primo ad arrivare, impiegò i primi quattro anni della sua nuova vita a Sydney, affrontando numerose battaglie burocratiche per ottenere la sua prima delle numerose lauree. Eneide Mignacca, che aveva già alle spalle circa dieci anni di esperienza scolastica, riuscì a farsi assumere quasi subito come insegnante di storia dell'arte presso un istituto di scuole medie australiane. Giovanni Andreoni, laureato in Scienze Politiche nell'anno stesso del suo arrivo, si trasferì in Tasmania per insegnare in una scuola medio-superiore, per poi trasferirsi nel 1964 all'Università dell'Australia Occidentale, dove rimase per quattro anni, fino al 1968.

Ma qual era la situazione dell'insegnamento della lingua e della cultura italiana? Il primo "anno accademico" per l'italiano in Australia risale al 1935. Tuttavia, non si trattò di una vera e propria cattedra,

ma di un dipartimento, poiché l'incaricato era un lettore (non un professore) di nome

R.A. Shaw, e il numero di studenti iscritti fu... uno. A quel tempo, negli ambienti accademici si sosteneva che lo studio dell'italiano fosse inutile, dato che la cultura latina si poteva acquisire studiando il latino. Come se la letteratura italiana, che aveva influenzato la letteratura inglese più di quella di ogni altra nazione, non fosse affatto degna di considerazione!

Naturalmente, c'erano anche ragioni politiche alla base di questo disinteresse, come l'invasione dell'Abissinia, che ostacolò il progetto fin dall'inizio.

Nel 1936 il numero di studenti salì a tre, e nel 1937 si contarono quattro studenti di primo anno e tre di secondo anno. Nel 1938 si passò a 3 e 5, e nel 1939 a 4 e 3. Poi, naturalmente, arrivò la guerra, ma i corsi di italiano continuarono, anche se l'interesse per la lingua non crebbe affatto.

Nel 1945, con la fine della guerra, gli studenti del primo anno furono otto, quelli del secondo sette e quelli del terzo quattro. Fino a quel momento, l'unico insegnante era stato il professor Shaw. Tuttavia, con l'inizio dell'emigrazione postbellica e l'aumento del numero degli iscritti, crebbe anche il numero degli insegnanti, che entro il 1960 arrivarono a quattro.

Negli anni '60, prima che

letto aveva subito un evidente degrado linguistico, proprio come l'italiano. Il fenomeno era caratterizzato da deformazioni e anglicismi. Alcuni temevano che si sarebbe creato un vero e proprio "italiano-australiano". E fu proprio su questo problema che si impegnarono, in modo indipendente, Giovanni Andreoni e Fernando Basili.

Sia Basili che Andreoni, ciascuno per conto suo, tentarono di portare a termine studi seri su questa lingua ibrida. Entrambi pubblicarono saggi e Basili lavorò a un dizionario trilingue che pubblicò a sue spese molti anni dopo.

Non era forse così che si era sviluppato lo yiddish, una lingua creata dagli ebrei dell'Europa centrale? Non era forse così che lo spagnolo, il portoghese, il francese e il rumeno erano nati sotto l'influenza della dominazione romana di quei territori? E non era forse così che anche il maltese si era sviluppato, assorbendo dall'arabo e dall'italiano ciò che gli mancava?

le scuole superiori, medie, elementari e gli asili si interessassero all'insegnamento delle lingue straniere (cosa che avverrà solo nel 1972 con l'arrivo al potere del partito laburista di Gough Whitlam), l'italiano veniva insegnato attraverso vari corsi organizzati dalla 'Dante Alighieri', dalla 'Workers Education Association' e da istituti tecnici di Sydney, Griffith e Cooma. Va detto che la maggior parte degli studenti era adulta e di lingua inglese. Gli emigranti italiani, tuttavia, avevano altre preoccupazioni e difficilmente si sarebbero resi conto di quanto il loro linguaggio fosse contaminato, finché non arrivò la Radio Etnica nel 1975. Purtroppo, oltre al fatto che la maggioranza degli emigrati parlava dialetto in casa con i propri figli, anche il loro dia-

La Radio Etnica, con Pino e Livia Bosi, Franca Arena e Lena Gustin (affettuosamente chiamata "Mamma Lena"), riuscì in qualche modo a fermare il degrado linguistico degli emigranti, tanto da far scomparire l'australo-italiano (come lo definiva Andreoni) o l'italiese (come lo chiamava

Basili). Tuttavia, non vennero mai istituiti corsi avanzati per dare alle seconde generazioni l'opportunità di parlare e scrivere un italiano decente. Nel frattempo, fuori dal circuito scolastico e accademico, nacquero nel 1967, due anni dopo la visita del Presidente Giuseppe Saragat e del Ministro degli Affari Esteri Amintore Fanfani, i corsi del sabato gestiti dai Co.As.lt. (Comitati Italiani di Assistenza) nelle varie città australiane. Finanziati dal governo italiano e dalle autorità scolastiche australiane, ma sotto il controllo della comunità, questi corsi impartivano nozioni di base di italiano ai figli degli emigranti, utilizzando le aule delle scuole australiane. Per essere veramente efficaci, però, era necessaria una rete capillare di aule, che non sempre fu facile da realizzare.

A Sydney, sotto la direzione di Enoe Di Stefano, uno dei pilastri dell'insegnamento fu Sergio Ulivelli, che ricordava le difficoltà nell'ottenere le aule promesse dal Governo: "Il fatto che esistesse l'ordine da parte del governo australiano di mettere a disposizione le scuole elementari per i nostri corsi non significava assolutamente nulla, perché i direttori scolastici si sentivano non solo responsabili, ma anche padroni delle scuole che dirigevano."

Sogno o son desto?

Joseph Lu, il pianista di Modica, premiato al World Entertainment Awards, dopo aver lasciato la musica per sedici anni. Pronto per un’altra nomination in America. Suo sostenitore il Direttore d’orchestra Vince Tempera, autore di successi mondiali. Figlio d’arte, Lu ama Chopin ed Ennio Morricone da quando era bambino.

Ci colleghiamo con Zoom per intervistare Giuseppe Lucenti, in arte Joseph Lu. È siciliano di Modica, ma l’America è divenuta, la sua seconda casa, la patria dei suoi sogni.

Persona perbene e pacata, si mostra socievole e garbato. Parla piano e lentamente, come solo i grandi artisti sanno esporsi. Tutto ruota intorno alla musica, quel fardello che sembrava non poter raggiungere con le sue sole forze, adesso è diventato la sua forza.

È vero che chi è bravo, prima o poi varcherà il traguardo, come lo ha raggiunto Joseph. Figlio d’arte con il padre musicista, inizia a suonare all’età di sei anni. Studia al Conservatorio e si diploma, tuttavia smette di suonare per 16 anni, per vari motivi familiari, psicologici, emozionali, a cui si aggiungono anche quelli economici. Troppe pressioni per la sua semplice vita! La musica, dunque, rimane solo e sempre nei suoi sogni.

Poi varie esigenze, l‘anno duemila e il figlioletto piccolo, abbandona tutto, anche il suo tanto amato pianoforte. Una drastica decisione dettata da un’immensa sofferenza. Non vuole obliare quanto gli detta la mente in uno stato catartico, così scrive i suoi sogni sul Moleskine. Per non dimenticare…

Anni fa, durante il periodo natalizio, la sua compagna di vita, Maria, lo chiama e tira fuori da sotto il letto, un involucro contenente una tastiera, chiedendogli cosa dovesse farne. Strano a dirsi, ma è stato il più bel regalo di quel Natale. “Un salto in gola”, pensando a quella tastiera preferita, che rappresenta un pezzo della sua vita. Maria lo sprona a ricominciare a suonare e Joseph lo considera come un messaggio giunto dal cielo. Una tastiera speciale, tenuta gelosamente sotto il letto.

Intenerito dal dolce gesto della compagna e con tanta nostalgia per la passione per la musica, decide di tenerla.

Anche la situazione economica era mutata in meglio, diventando Area Manager di un’importante società. Tutto era cambiato e i suoi sogni si trasformano in musica con un meraviglioso pianoforte. Spesso si chiede: Sogno o son desto? Nel sogno si può viaggiare nel tempo.

Le sue mani scorrono la tastiera, come le onde del mare fluttuanti. I suoi due figli, Salva-

tore di 21 anni ed Alessandro di 17 anni, che non erano all’epoca a conoscenza delle straordinarie capacità musicali di papà, essendo troppo piccoli, rimangono esterrefatti. Joseph rivela che nei suoi sogni, la musica la vede rappresentata da diversi colori, Oceano, Deserto, come il titolo di due composizioni.

La sua vita cambia, quando Isabella Stasi vuole presentarlo al sublime maestro Vince Tempera, con origini siciliane, autore di musiche di Battisti, colonne sonore di cartoni animati famosi, UFO Robot, Goldrake, Fantozzi, La Corrida e Direttore d’orchestra di tanti Sanremo.

Vince ama molto la Sicilia. Prende accordi per un tour, insieme a Joseph, al quale promette che durante i concerti di Joseph si esibirà. Alla domanda se voglia emulare qualche musicista, Lu risponde deciso, che vuole essere solo e sempre se stesso, tuttavia ha sempre amato Chopin, in seguito da adulto Ennio Morricone.

Il pianista per il futuro si augura che questo sogno continui, sperando che in una condivisione universale. Nella musica si entra in uno stato di estasi, dove non esiste nessuno. La connessione in un’altra dimensione l’ha vissuta, mentre suonando il pianoforte, il figlio gli parla, ma lui estraniatosi nel mondo incantato della musica, non sente nulla.

In Change per le riprese del

video sarebbe voluto andare sull’Etna, ma gli viene consigliato Capo Passero.

Incontrando il custode dell’isola ricorda di aver visto alcuni anni prima, in sogno, tre donne, ritenute dal guardiano le figlie di un Ambasciatore del 1600. Si ricorda nella visione onirica una porta, ma il sorvegliante riporta che, in effetti, la porta esisteva realmente e lo conduce dove c’è una porta murata. I sogni sono, perciò, qualcosa di mistico, ma reale.

Ha avuto due nomination a Los Angeles, ma ritornerà per un’altra nomination nel 2025. Per il premio UEA è Beverly Hills la meta, cui spera di poter affascinare un pubblico sempre più numeroso. Eventi di forte celebrità, che ammalieranno le platee dall’Europa, all’America fino in Australia, dove vorrebbe viaggiare e farsi applaudire dagli italoaustraliani.

È stato il sommo maestro Vince Tempera a volergli fortemente far conoscere la Presidente AIAE, Association of Italian American Educators, la giornalista Cav. Josephine Buscaglia Maietta, Radio Host e Producer del programma radiofonico “Sabato Italiano” di Radio Hofstra University di New York. Sarà la regina del ”Sabato italiano” a diffondere le musiche di Lu in radio per un pubblico internazionale.

Tra i suoi successi l’edizione dei World Entertainment Awards di Hollywood L.A. In “Best Classical Awards” con la sua intensa composizione “Memories”.

La RM Production di Milano con Isabel Stasi, che lo ritiene eccezionale artista, tale da essere al fianco del Direttore d’orchestra più grande di tutti i tempi, Vince Tempera. “Pour Marie”, canzone d’amore dedicata a Maria, con una dolcissima e spontanea espressione dell’animo. Tutte le sue composizioni sono su YouTube, Instangram e Google.

Al pubblico che lo leggerà, Joseph Lu vuol dire di penetrare nell’io, di non abbandonare mai i propri sogni. Sono il fulcro che riesce a trasformarsi in musica universale, quella di un siciliano poliedrico e completo, artista assoluto senza veli.

Joseph Lu con il noto Direttore d’orchestra Vince Tempera

Al lora! la pagina della donna

Le Donne della politica italiana: tra leadership e trasformazione sociale

L’Italia, culla di cultura e storia, ha visto il graduale emergere di figure femminili di spicco nella politica, un settore storicamente dominato dagli uomini. Negli ultimi decenni, le donne italiane hanno non solo raggiunto posizioni apicali, ma anche ridefinito la leadership in un panorama politico complesso e dinamico.

Giorgia Meloni

La Prima

Premier Donna d’Italia Nata a Roma nel 1977, Giorgia Meloni si è avvicinata alla politica da giovanissima, militando nel Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano (MSI). La sua carriera è decollata con la fondazione di Fratelli d’Italia nel 2012, un partito che ha guadagnato rapidamente terreno grazie alla sua capacità di comunicare in modo diretto e al suo carisma. Meloni è una leader che combina fermezza con pragmatismo. Ha enfatizzato il tema della sovranità italiana e ha costruito un'immagine di donna forte e indipendente in un mondo politico prevalentemente maschile. La sua elezione a prima donna Premier d’Italia ha rappresentato un momento storico per il Paese, attirando attenzione anche a livello internazionale. Con la sua elezione a Presidente del Consiglio nel 2022, Giorgia Meloni ha segnato una svolta epocale. La sua leadership decisa, spesso contraddistinta da toni schietti, le ha permesso di consolidare il consenso anche in un contesto internazionale, dimostrando come le donne possano essere protagoniste di una politica forte e diretta.

Emma Bonino

Una Vita per i Diritti Civili Figura emblematica del liberalismo italiano, Emma Bonino è una delle voci più autorevoli sui diritti civili e la politica internazionale. Storica militante del Partito Radicale, ha dedicato la sua carriera a temi come l’aborto

legale, i diritti delle donne e la lotta contro la pena di morte. La sua presenza costante nel Parlamento italiano ed europeo, insieme all’esperienza come Ministro degli Esteri, l’ha resa un simbolo di impegno civile e diplomatico. Emma Bonino è una figura simbolo delle battaglie per i diritti civili e la giustizia sociale. Nata nel 1948 a Bra, in Piemonte, è entrata in politica come membro del Partito Radicale. Negli anni ’70 è diventata un volto noto grazie alla sua lotta per la legalizzazione dell’aborto e il divorzio. Ha ricoperto ruoli di rilievo, tra cui quello di Commissario Europeo e Ministro degli Esteri nel governo Letta. Bonino è anche un’instancabile attivista contro la pena di morte e per i diritti delle donne, portando sempre avanti una visione globale e umanitaria. La sua capacità di mettere i diritti umani al centro della politica è stata una lezione di coraggio e coerenza.

Laura Boldrini

La Voce dei Diritti Umani

Ex Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini è conosciuta per il suo impegno a favore dei diritti umani, della parità di genere e dell’accoglienza dei migranti. Proveniente da una lunga carriera nelle Nazioni Unite, Boldrini ha portato un approccio internazionale al dibattito politico italiano, sfidando stereotipi e pregiudizi con coraggio e determinazione. Laura Boldrini, nata nel 1961 nelle Marche, ha avuto una lunga carriera nelle Nazioni

Unite prima di entrare in politica. È stata portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni

Unite per i Rifugiati (UNHCR) e ha dedicato la sua vita alla protezione dei diritti umani, con particolare attenzione ai migranti e ai rifugiati. Nel 2013 è stata eletta Presidente della Camera dei Deputati, diventando una delle poche donne a ricoprire questo ruolo. Boldrini si è distinta per il suo impegno nella lotta contro il sessismo e l'odio online, subendo spesso attacchi personali ma rispondendo con fermezza e determinazione.

Elisabetta Casellati

Prima Donna alla Presidenza del Senato

Elisabetta Casellati ha infranto un altro tetto di cristallo diventando la prima donna a presiedere il Senato della Repubblica. Avvocato e giurista, Casel-

lati rappresenta una leadership istituzionale che ha saputo bilanciare le esigenze del dibattito parlamentare con il rispetto delle regole democratiche. La sua nomina ha rappresentato un segnale di apertura verso una maggiore inclusione delle donne nei ruoli di vertice. Elisabetta Alberti Casellati, classe 1946, è un avvocato e politico che ha raggiunto il vertice delle istituzioni italiane come Presidente del Senato nel 2018, la prima donna a occupare questo ruolo nella storia della Repubblica. È stata una figura di riferimento nel centro-destra italiano, con una carriera legata a Forza Italia. La sua leadership istituzionale è stata apprezzata per la capacità di mantenere equilibrio e rispetto tra le diverse forze politiche, in un’epoca di grande polarizzazione.

Le donne della politica italiana stanno ridefinendo il significato di leadership. Non si tratta solo di occupare posti di potere, ma di introdurre prospettive nuove e inclusive, basate sul dialogo, sull’empatia e sulla resilienza. L’Italia ha ancora molta strada da fare in termini di uguaglianza di genere, soprattutto nelle regioni e nei contesti più conservatori. La loro presenza è una testimonianza del potenziale trasformativo della leadership femminile, un faro per le generazioni future che aspirano a una politica più equa e rappresentativa. La loro ascesa dimostra che, sebbene il percorso verso l’uguaglianza di genere nella politica italiana sia ancora in corso, le donne possono guidare il cambiamento, diventando modelli ispiratori per le nuove generazioni.

Dora Ratjen alle Olimpiadi di Berlino del 1936

Un precedente simile a quello di Imane Khelif

di Angelo Paratico

Le polemiche successive al ritiro della pugile italiana Angela Carini, trovano un quasi corrispettivo nel 1936, alle olimpiadi di Berlino, anche se tutti i commentatori televisivi e politici paiono ignorare quella vecchia vicenda, simile a quella della algerina Imane Khelif. La grande differenza sta essenzialmente nel fatto che nel 1936 le donne non tiravano pugni sul ring e questo fa la differenza. Nel salto in alto o nella corsa una sedicente donna con cromosomi maschili potrà vincere, ma nel caso del pugilato potrà uccidere e provocare traumi cranici.

Notevole il fatto che oggi non si parli di abolire il pugilato, tout court, anche fra uomini, un tema ricorrerente sino a quaranta o cinquant’anni fa. Mi dilettavo di pugilato a 18 anni e pensai di fare un tentativo a livello dilettantistico nella “nobile arte” ma mio padre rifiutò di firmare il documento liberatorio e solo l’anno successivo venne fissata la maggiore età a diciotto anni invece che a ventuno. Forse gliene dovrei essere grato.

Veniamo alla dimenticata vicenda di Dora Ratjen:

Dora Ratjen nacque con organi genitali formati impropriamente che portarono l’ostetrica, alla sua nascita, a determinare erroneamente la sua condizione femminile. Anche se sembra che i suoi genitori avessero qualche dubbio, l’hanno cresciuto come una ragazza e lo vestirono con vestiti femminili. Crebbe preda

di grande confusione intrappolato in un genere sbagliato, in mezzo alle ragazze. Fu un solitario, evitando la compagnia ma si interessò allo sport e s’iscrisse a un club di atletica leggera, eccellendo nel salto in alto, e trovandosi infine scelto per l’allenamento preolimpico nella squadra tedesca per i giochi del 1936. Qui incontrò per la prima volta le saltatrici Elfried Kaun e Gretel Bergmann, le foto mostrano “le tre donne allegre e rilassate”. La Bergmann disse : “Non ho mai avuto sospetti, nemmeno una volta. Nella doccia comune ci siamo chieste perché non si fosse mai mostrata nuda. Era grottesco che qualcuno fosse ancora così timida a 17 anni. Abbiamo pensato: ” È strana. È bizzarra.”

Anche se Kaun pensava che Dora Ratjen fosse molto mascolina, non si sognò mai che la sua collega fosse davvero un uomo. Come ricorda: “Abbiamo avuto un ottimo rapporto sui campi d’addestramento, nei viaggi e durante le competizioni. Ma nessuno sapeva o notava nulla circa la sua diversa sessualità.”

Sembra chiaro, dunque, che Ratjen ingannò tutti.

La verità emerse solo due anni dopo le Olimpiadi, Dora Ratjen, che ancora con successo gareggiava come donna, vinse una medaglia d’oro nella gara di salto in alto ai campionati europei, stabilendo un nuovo record del mondo. Pochi giorni dopo, nel settembre 1938, la polizia l’arrestò, dopo che il conduttore d’un treno riferì di un uomo che s’atteggiava a donna. Fu visitato da un medico, che confermò che si trattava d’un uomo. Il procedimento penale fu iniziato per sospetta frode e Ratjen fu inviato in un sanatorio sportivo per ulteriori esami, che confermarono che lei era… un lui. Nel gennaio 1939 la sua iscrizione nel registro di nascita fu modificata per registrare il suo vero sesso e il suo nome cambiò in Heinrich. Qualche settimana dopo il procedimento penale fu archiviato, per il fatto che l’inganno non era stato commesso per lucro. Ratjen aveva già ammesso d’essere un uomo al momento dell’arresto e aveva promesso di smettere di praticare sport con

effetto immediato. La sua vittoria ai campionati europei fu cancellata e lui restituì la medaglia d’oro, che fu poi presentata alla seconda classificata.

Furono fatti degli sforzi per dare a Ratjen una vita normale. L’ultima nota negli archivi della polizia, dell’agosto 1939, afferma che gli fu dato un libretto di lavoro, documenti d’invalidità e fu iscritto al Fronte del lavoro tedesco. Gli furono dati nuovi documenti d’identità e di lavoro e fu portato ad Hannover “come lavoratore”, secondo il documento. La comunicazione fu inviata al Ministero dello Sport del Reich, a varie stazioni di polizia e ai tribunali competenti. Non c’è nulla che suggerisca che gli alti funzionari abbiano cercato di mantenere segreto il caso o di limitare il numero di persone che ne fossero a conoscenza. Sembra che le autorità tedesche abbiano affrontato la questione con una certa comprensione e simpatia. Nessuno fu perseguito e ogni sforzo fu fatto per offrire a Ratjen una nuova vita. In circostanze normali, il giovane aveva ancora solo 19 anni, si sarebbe lasciato il passato alle spalle e avrebbe goduto d’una nuova vita, liberato da ogni bisogno d’ingannare.

Dopo la guerra Ratjen rilevò il bar dei suoi genitori, a Brema e resistette a numerosi tentativi d’intervistarlo, ma la rivista americana Time pubblicò nel 1966 un articolo che discuteva dei grandi impostori femminili della storia, in cui Ratjen era presente. Presumibilmente, la rivista era riuscita a intervistarlo in quanto riportava che egli “confessava in lacrime” che i nazisti lo avevano costretto a rappresentare la Germania come donna. Citava anche lui dicendo: “Per tre anni ho vissuto la vita di una ragazza. È stato molto noioso.”

Poco dopo l’articolo sul Time apparve un articolo sullo stesso argomento sulla rivista Life, che informava i suoi lettori come, dopo la Seconda guerra mondiale, Ratjen: “Ammise di essere stato un vero e proprio falso –costretto a competere dal Movimento giovanile hitleriano per vincere medaglie per il Terzo Reich.”

L’esposizione di Ratjen come impostore femminile viene continuamente messa in evidenza e un film intitolato Berlin 1936 che è stato prodotto per drammatizzare questa storia, anche se Ratjen è stato ritratto con un nome diverso.

Il film non è stato mostrato in pubblico prima del 2009, l’anno successivo alla morte di Ratjen, anche se potrebbe essere stato concepito e girato prima della sua morte. Si guadagnò una certa aria di autenticità con l’inclusione d’una vera intervista a Gretel Bergmann, verso la fine. Gretel Bergmann era ebrea e lasciò la Germania nel 1937 con la famiglia, stabilendosi a New York.

Nel 2009, la storia raccontata da Time e da Berlin 1936 è stata confutata da Der Spiegel una rivista internazionale di grande prestigio.

Questa rivista ha sottolineato che le informazioni su Ratjen nell’articolo sul Time erano scarne e imprecise, riferendosi a lui come ‘Hermann’ e sostenendo che stava lavorando come cameriere a Brema. “Purtroppo”, dice Der Spiegel “questo ritratto è stato quello che fu diffuso da quel momento in poi, e ripetuto altrove sulla stampa”.

Der Spiegel ha anche reso pubblico un fascicolo contenente i risultati di un’indagine condotta nel 1938 e nel 1939. Questo è stato fornito dal dipartimento di medicina sessuale dell’ospedale universitario di Kiel, alla cui testa, il professor Hartmut Bosinski, aveva fatto ricerche su quel caso, perché aveva dimostrato scientificamente che i ragazzi non possono essere educati a essere ragazze.

La pratica della polizia tedesca, prima sconosciuta, contiene dichiarazioni di Ratjen, di suo padre e di molti altri. Ciò dimostra che Dora frequentava una scuola femminile e fu religiosamente cresimata nel 1932 come ragazza. Ratjen lo disse alla polizia nel 1938: “I miei genitori mi hanno cresciuto da bambina. Ho quindi indossato i vestiti da ragazza per tutta l’infanzia. Ma dall’età di 10 o 11 anni ho inizia-

to a capire che non ero una donna, ma un uomo. Ma non ho mai chiesto ai miei genitori perché dovevo indossare abiti da donna anche se ero maschio.”

Secondo Der Spiegel quel fascicolo: “Non contiene il minimo straccio di prova del presunto complotto Nazista. Infatti, i documenti suggeriscono che i nazisti scoprirono la vera identità genetica del loro atleta solo dopo la fine dei giochi olimpici.” Anche un rapporto di cinque pagine firmato personalmente dal capo della sicurezza, Reinhard Heydrich: “Non contiene alcuna traccia di precedenti manipolazioni.”

Sembra chiaro, dunque, che non ci fu alcun complotto nazista e il film fu pura finzione. Inoltre, sarebbe stato sicuramente facile per i nazisti, soprattutto in considerazione della loro reputazione di assoluta spietatezza, creare una copertura non appena scoperto l’inganno, ma invece esposero tutto, facendo in modo che il precedente record di salto in alto fosse ripristinato e restituendo la medaglia d’oro agli organizzatori dei Campionati Europei per poterla passare al secondo classificato, che, incidentalmente, fu l’ebrea ungherese Ibolya Csàk.

Altri commentatori della storia di Berlin 1936 non sembrano essere stati così diligenti come Der Spiegel. Alcuni hanno persino sbagliato il nome di Ratjen, chiamandolo Horst o Hermann, invece di Heinrich. Questo può, forse, indicare quanto poco importasse il Ratjen, come essere umano.

la

di Marco Zacchera

CENTROSINISTRA: 2 A 0

Il centrosinistra vince 2 a 0 nelle elezioni regionali per la gioia del “campo largo”. Risultato scontato in Emilia, ma non in Umbria ed è un campanello d’allarme per Meloni & C. da non sottovalutare. Forse avvicina i tempi di un rimpasto al governo, mentre certamente riapre la questione sulle alleanze a sinistra che quando è unita vince,

soprattutto quando metà degli elettori restano a casa. Da sottolineare però che la vincitrice in Umbria era lontanissima dalle idee “forti” della sinistra e – ironia! – è stata applaudita proprio dalla Schlein che dice di pensarla proprio al contrario di lei su gender, fine vita, aborto ecc. ma alla leader del PD serviva assolutamente vantare un successo

per stabilizzarsi anche sul fronte interno. Nel centro-destra crolla la Lega che per una serie di circostanze un po' fortuite proprio nelle 2 regioni aveva avuto largo seguito nelle scorse elezioni.

L’impressione è che la “somma elettorale” dei due schieramenti sia pressappoco costante, ma che dietro la Meloni non ci siano figure emergenti e aiuti di qualità (Fitto, uno dei migliori, sta concludendo la scalata europea). La mancanza di classe dirigente nel centro-destra mi sembra quindi il problema principale della coalizione, mentre a sinistra è evidente la crisi del M5S e soprattutto l’eterogeneità delle posizioni su tantissimi temi fondamentali. Diversità che sfumano quando si vota per un governo locale, ma che si evidenziano nelle decisioni politiche a livello nazionale.

L’aspetto più grave è comunque l’evidente disaffezione al voto degli italiani che, in buona parte, bocciano l’intera classe politica, senza eccezioni di schieramento.

TEATRINO FINANZIARIA

È in corso il solito teatrino: raffica di scioperi di protesta CGIL e UIL contro la “finanziaria” pur ben sapendo che tra i limiti europei e la volontà di non aumentare le imposte restano pochissimi

spazi di manovra. Funziona così da tanti anni e da sempre chi governa ingigantisce i (modesti) vantaggi della finanziaria dell’anno e chi sta all’opposizione tuona per le “mancate riforme”. Prova-

SUPERDOLLARO E TRUMP

Mentre a 15 giorni di distanza dal voto negli USA non sono ancora conclusi i conteggi elettorali (i repubblicani hanno vinto anche alla Camera, ma ci sono ancora alcuni seggi da assegnare che potrebbero ulteriormente rafforzarli), le piazze finanziarie e il mondo dei capitali scommettono su Trump. Lo avevano fatto anche prima delle elezioni fregandosene dei sondaggi e gli effetti si vedono in una rivalutazione del biglietto verde verso tutte le monete del mondo, euro compreso. La verità è che non si vuol ammettere in Europa come i programmi economici di Trump

potrebbero essere positivi per gli USA. Continuiamo così pure a raccontarci fra noi le favolette sui “cattivi” nuovi consiglieri di Trump, ma intanto oltre oceano corrono, mentre a Bruxelles spopolano narcisi autolesionisti spesso anche incompetenti. Tra l’altro abbiamo letto per mesi sciocchezze sulle elezioni USA, sui sondaggi, sui “bravi” Democratici, sulle splendide doti della Kamala, sui giovani che l’avrebbero sostenuta, sugli immancabili destini ecc.ecc. …E poi nessuno che abbia chiesto scusa ai propri lettori per i loro colossali “flop”.

Approfondimento:

LA GUERRA CONTINUA

1000 giorni di guerra in Ucraina. Quanti morti innocenti, quante rovine, quanti disastri dopo l’invasione di Putin, ma - mese dopo mese - Europa ed USA stanno dimostrando una totale incoerenza nell’affrontare la crisi.

Appena all’orizzonte è apparso un barlume di possibilità per arrivare ad un “cessate il fuoco” si è fatto di tutto per affossare il tentativo.

Eppure alcuni indizi sembravano decisamente interessanti con l’elezione di Trump alla casa Bianca (che si è pubblicamente impegnato a giungere sollecitamente ad una composizione del conflitto e quindi non vorrà perdere la faccia), poi la lunga telefonata tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e Putin con l’ammissione (per la prima volta) da parte dello stesso Zelensky che “entro il 2025” a qualche accordo bisognerà pur arrivare.

prima di tutto proprio l’Ucraina (oltre che tutti noi).

Intanto l’Unione Europea è sempre più un fantasma che va in ordine sparso: la Germania flirta con Putin ma lo nega (però intanto non fornisce più i suoi carri armati), la Lituania inneggia ai nuovi missili, la Polonia (dove il 69% dei polacchi è contrario a compromettersi con l’Ucraina considerata atavicamente ostile) il premier Donald Tusk fa alzare i propri caccia a puro titolo dimostrativo e solo per aumentare la tensione, perchè è evidente che i russi non hanno nessuna volontà di colpire la Polonia. Tutto questo mentre era in corso a Rio De Janeiro l’ennesimo incontro-show del G20 che non è il G7 e quindi dove alcuni partner erano apertamente amici di Putin: al di là delle chiacchiere era evidente che sull’Ucraina sarebbe uscito l’ennesimo nulla di fatto.

te però a ridurre alcune spese (stipendi e spesa pubblica, per esempio) e saranno gli stessi sindacati ad opporsi per primi, così come avrebbero potuto sostenere la premier ad esempio per le sue proposte di tassazione sugli extraprofitti bancari, ma al momento buono hanno taciuto. Ci sarebbe comunque un altro modo per raccogliere soldi: tassare i sindacati per i loro redditi. Su “Il Giornale” è uscita una lunga e documentata inchiesta proprio sui “redditi occulti” dei principali sindacati italiani che, a differenza dei partiti politici, NON sono soggetti a presentare né a certificare i propri bilanci, pur godendo di un giro d’affari stimato di 2,2 MILIARDI di euro. Immaginatevi se qualche magistrato ci volesse mettere il naso o che ci fosse una iniziativa del governo: quante settimane di sciopero generale sarebbero annunciate?

Cominciamo dal fondo: il presidente ucraino sa benissimo di essere molto meno forte di prima, che in patria la sua popolarità è scesa tantissimo, che molti ucraini sono pronti a rinunciare al Dombass in cambio della pace e che - per sua fortuna e troppe complicità - nessuno vuole scoperchiare la questione della gestione finanziaria del paese o che il suo mandato presidenziale è scaduto ormai da molti mesi mentre la situazione militare per l’Ucraina sta diventando critica con i russi che premono a sud e si avviano a riconquistare la sacca di proprio territorio persa quest’estate.

In questa situazione di sua debolezza, l’ok americano per il lancio di missili a lunga gittata e le forniture di mie anti-uomo messe al bando dal trattato di Ottawa sono molto pericolose, anche se pure i russi ne hanno probabilmente lasciate molte nel terreno. Anziché insistere PRIMA con Putin: “Trattiamo, o daremo l’ok per l’uso dei missili agli ucraini” la mossa di Biden è infatti stata solo una manna per i “falchi” del Pentagono e del Cremlino che ha subito aumentato la pressione su Kiev con bombardamenti sempre più intensi e con il rischio che - se sarà colpita qualche area russa in modo consistente dai missili americani - si scateni una escalation dove a rimetterci sarà

Nel frattempo però la gente continua a morire, l’esercito ucraino è in netta difficoltà e i russi avanzano inesorabilmente e non saranno certo bloccati dai nuovi missili.

Quindi (e torniamo al punto di partenza) perché - sia per ragioni umanitarie che politiche e militari – non si cerca concretamente qualche spiraglio per giungere velocemente ad un “cessate il fuoco” almeno provvisorio?

Perché, appunto, la guerra è una miniera d’oro per molti, una polizza sulla vita politica di Zelensky, l’ultima possibilità di dimostrare ancora la propria esistenza per Biden. Alla fine –come abbiamo scritto tante volte – rimandare un armistizio fa però solo comodo a Putin che infatti non lo reclama, anzi, tira alla lunga sapendo di ritrovarsi comunque con più forza il giorno in cui le “democrazie occidentali” siederanno finalmente ad un necessario tavolo di compromesso. Si fosse fatto un accordo “provvisorio” l’anno scorso (o già due anni fa) sia per l’Ucraina, che per l’Europa e tutto l’Occidente sarebbe stato molto meglio e invece no, avanti a testa bassa: la guerra deve continuare e la gente – come a Gaza, in Libano e in tanti altri conflitti dimenticati - continua a morire. In Ucraina con un Putin – da cinico com’è –che sorride e ringrazia.

ORAN PARK

Tennis - Coppa Davis

Italia-Olanda 2-0 Azzurri delle meraviglie, Sinner e Berrettini campioni del mondo

Sinner e Berrettini scrivono una pagina importante del nostro tennis battendo in semifinale l’Australia e poi in finale l’Olanda. E dopo il successo della squadra femminile, arriva anche quello maschile a testimonianza del momento d’oro che vive il tennis in Italia.

Parte subito bene Matteo Berrettini nel suo incontro che si aggiudica il primo set 6-4.

Nel secondo set, Berrettini ha un avvio lento ma ciascun giocatore mantiene il proprio servizio nei primi due game. Al terzo il break dell’azzurro grazie anche un doppio fallo di Van de Zandschulp. Poi ciascun giocatore mantiene il proprio turno di battuta fino al sesto gioco.

Al settimo game nuovo break di Berrettini: 5-2 dopo un’ora e 11’

di partita. Il romano si aggiudica il proprio gioco, set, incontro. In totale sedici gli ace dell’azzurro che spiana la strada a Sinner.

Entra in campo Sinner e si aggiudica il primo set al tie-break per 7-2. L’azzurro serve per primo e si aggiudica il primo game.

Il secondo lo mantiene l’olandese. Partenza incerta di Sinner nel terzo gioco con 0-30, poi l’altoatesino si riprende e mantiene il servizio.

Entrambi i giocatori mantengono il proprio servizio fino sul 5 pari. Si va al tie-break che finisce 7-2 per l’azzurro.

Nel secondo set, Sinner non concede molto all’avversario e come un rullo compressore lotta e alla fine vince 6-2 assegnando agli azzurri la seconda coppa Davis consecutiva.

Socceroos - Tutto rinviato a marzo 2025 per la qualificazione al mondiale

Rimane tutto in bilico per Tony Popovic e la sua truppa con ben cinque squadre racchiuse in un punticino, con ogni round che regala sempre sorpassi e controsorpassi in classifica. Al termine della 6a giornata, solo il Giappone, seppur non matematicamente, si avvia verso la qualificazione a vele spiegate ed è da escludere un clamoroso blackout dei nipponici.

Quindi rimane in palio una sola posizione per la qualificazione automatica al Mondiale 2026 ed a giocarsela sono cinque squadre. L’Australia, purtroppo, continua a sprecare buone occasioni per prendere il largo contro squadre ampiamente alla sua portata. Almeno sulla carta, i verdeoro, escludendo il Giappone, dovrebbe fare un sol boccone degli avversari.

Nell’ultima girandola di partite, in casa con l’Arabia Saudita ed in trasferta con il Bahrain, l’Australia ha raccolto solo due punti, molto al di sotto delle sue possibilità e dei favori del pronostico che la vedeva di gran lunga favorita in entrambi gli incontri. Sarà sofferenza fino all’ultimo minuto dell’ultima gara ma Tony Popovic è abituato alla lotta all’ultimo respiro e si affiderà soprattutto allo spirito battagliero dei Socceroos, tralasciando l’estetica ed il bel gioco. A questo punto contano solo i tre punti in palio.

Così come è stata sofferenza la partita contro il Bahrain (76°

nel ranking mondiale), con l’Australia che l’ha raddrizzata solo al 96’ con il pareggio di Yengi. Un 2-2 finale che è un controsenso perché l’Australia fino a quel momento molto solida in difesa (appena tre reti incassate nelle cin-

que partite precedenti) concede due gol in tre minuti d’amnesia al Bahrain (che fino al quel momento ne aveva segnati appena tre nelle cinque gare precedenti. Paradossalmente, i verdeoro dall’attacco molto sterile (appena quattro gol in cinque gare) ne fanno due in una partita e addirittura con il centravanti. Roba da stropicciarsi gli occhi.

Almeno fino a marzo i tifosi potranno stare a cuor sereno, infatti i prossimi impegni sono programmati proprio per fine marzo 2025 con due partite importantissime dove è vietato sbagliare. E Allora! sarà ancora una volta in prima fila a tenervi aggiornati.

Ripercorriamo insieme il cammino dei Socceroos, la classifica aggiornata ed i prossimi impegni di Marzo 2025.

Redattore Sportivo Guglielmo Credentino
Yengi porta in vantaggio l’Australia al 1’ di gioco contro il Bahrain

Al lora!

Tennis - Billie Jean King Cup, l'Italia

vince il trofeo. Battuta la Slovacchia 2-0

Bronzetti conquista il primo punto, Paolini il secondo. Continua il momento d'oro del tennis italiano: per le azzurre è il quinto trionfo nel torneo considerato la Coppa Davis al femminile, dopo 11 anni dall'ultima affermazione

Quinta volta per le azzurre che superano la Slovacchia 2-0. L'Italia ha vinto l'edizione 2024 della Billie Jean King Cup di tennis femminile. Nella finale a Malaga le azzurre hanno battuto le slovacche grazie alle vittorie di Lucia Bronzetti contro Hrunčáková con il punteggio di 6-2, 6-4, e di Jasmine Paolini che nel secondo incontro ha superato 6-2, 6-1 Rebecca Šramková. Per l'Italia, capitanata da Tathiana Garbin, è il quinto successo nella manifestazione.

Per l'Italia era la settima volta in finale nella storia del torneo, il mondiale femminile di tennis per squadre nazionali, equivalente della Coppa Davis, per il maschile. Le azzurre erano già arrivate all'ultimo atto del torneo

nel 2023 e poi nel 2006, 2007, 2009, 2010 e 2013. La squadra azzurra composta da Sara Errani, Jasmine Paolini, Lucia Bronzetti, Elisabetta Cocciaretto e Martina Trevisan, è scesa in campo contro la Slovacchia, che ha eliminato la Gran Bretagna in semifinale, mentre l'Italia ha battuto la Polonia di Iga Swiatek. Il momento d'oro del tennis italiano continua.

Si parte subito con Hrunčáková vs Bronzetti: l'azzurra solida e concentrata domina il primo set per 6-2 in 40' con una grande prestazione. Decisivo il terzo break sul 5-2 dell'Italia con Lucia che serve per conquistare la prima frazione grazie ad un ottimo servizio. L'italiana si porta a casa il set senza grandi problemi.

Rugby - Sergio Parisse

Nel secondo set Bronzetti, continuando a gestire la pressione anche dal punto di vista mentale, ottiene il successo conquistando la frazione per 6-4, dopo aver vinto 18 degli ultimi 20 punti e tre game di fila, mentre la slovacca, in confusione e anche in affanno, non è riuscita a gestire la scatenata avversaria. E Lucia Bronzetti conquista il primo punto: battuta Hrunčáková in due set: 6-2, 6-4.

Si prosegue con Paolini vs Šramková: il bilancio fra le due è a favore della slovacca per 4-2, ma l'azzurra ha vinto gli ultimi due incontri. Nel primo set si va ai vantaggi per tre game di fila con Jasmine che salva una palla break nel 5° game: 3-2 per l'azzurra. Poi l'italiana ottiene il break al 6° game ed 4-2 in suo favore. Jas in campo, molto precisa al servizio per mantenere il vantaggio e allungare sull'avversaria, si porta con facilità sul 5-2. E poi non c'è più nulla da fare per Šramková, la pressione dell'azzurra è troppo forte che domina il primo set per 6-2.

Il secondo set scivola via facilmente per Jasmine Paolini che vince la seconda frazione con un netto 6-2 e si aggiudica il secondo punto per la vittoria, risultato che rende inutile la sfida del doppio. Per le Azzurre è il quinto trionfo alla BJK Cup, dopo 11 anni dall'ultima affermazione.

da leggenda

Primo italiano nella Rugby Hall of Fame

L’ex storico capitano azzurro, per anni considerato il numero 8 più forte del mondo, entra tra le leggende del rugby: "È stato un viaggio indimenticabile"

Sergio Parisse è il primo italiano della storia ad entrare nella Hall of Fame di World Rugby. Il 24 novembre a Montecarlo, durante la cerimonia dei World Rugby Awards, l’ex capitano azzurro e altri 4 giocatori sono entrati tra le leggende di questo sport.

La Federazione internazionale ha ufficialmente inserito l'indimenticabile capitano della Nazionale, Sergio Parisse nella Hall of Fame di World Rugby. Con 142 presenze, 94 da capitano, Parisse è l'italiano con più match in maglia azzurra. Parisse, che dopo il ritiro dal rugby giocato nell'estate del 2023 ha intrapreso la carriera di allenatore con il Toulon RC, il Club dove ha concluso la

propria leggendaria carriera, e’ entrato ufficialmente a far parte della ristrettissima cerchia di leggende del Rugby.

L'ex numero otto e capitano degli Azzurri ha debuttato con l'Italia nel 2002 ad Hamilton contro la Nuova Zelanda, chiudendo la carriera internazionale diciassette anni più tardi contro il Sudafrica, in occasione della Rugby World Cup giapponese del 2019.

Sergio Parisse ha commentato l'annuncio di World Rugby esprimendo ''un ringraziamento a tutto il rugby italiano per avermi sostenuto, insieme alla mia famiglia, in ogni momento della carriera. Dedico questo ricono-

Sorteggio Nations League: sarà la Germania l'avversaria dell’Italia

Gli azzurri avevano chiuso il girone al secondo posto

scimento a tutto il movimento. E' stato un viaggio indimenticabile, un'avventura che da ragazzo, arrivato in Italia dall'Argentina compiendo a ritroso il viaggio dei miei genitori, potevo solo sognare. Essere il primo italiano mi riempie di orgoglio, anche se non posso fare a meno di pensare a tanti altri giocatori che mi hanno preceduto e che hanno giocato con me”.

L'Italia affronterà la Germania a marzo 2025 nei quarti di finale della Nations League 2024. Lo ha stabilito il sorteggio effettuato questa mattina nella sede della Uefa a Nyon, in Svizzera.

La Germania è stata scelta tra le altre possibili avversarie, Spagna e Portogallo, nazionali (insieme alla Francia) che sono arrivate prime nei propri gironi. Questi gli accoppiamenti dei quarti di finale di Nations League: Olanda-Spagna; Croazia-Francia; Danimarca-Portogallo; e, come detto, Italia-Germania.

Gli azzurri giocheranno l'andata dei quarti di finale contro i tedeschi in casa il 20 marzo, mentre il ritorno in trasferta il 23 marzo.

In semifinale la vincente di Italia-Germania affronterà in semifinale la vincente della sfida tra Danimarca e Portogallo. Nell'altra semifinale si affronteranno invece la vincente di Olanda-Spagna e Croazia-Francia.

Le semifinali della Lega A si svolgeranno il 4 e 5 giugno, mentre la finale si giochera’ domenica 8 giugno.

In sintesi le partite della 13ª Giornata di Serie A

VERONA 0 INTER 5

L'Inter di Simone Inzaghi domina e piega il Verona con cinque gol, siglati tutti nella prima frazione di gioco. Eppure il Verona aveva iniziato bene, deciso e convinto, al 6’ la traversa nega il gol a Tengstedt.

Ma già dopo un minuto anche Correa colpisce il legno superiore, ne colpira’ poi un altro nei minuti di recupero con un tiro calibrato anche fin troppo. Sblocca la gara l’argentino al 17': velo per Thuram e inserimento in area di rigore, poi il pallonetto magico contro Montipò.

Il raddoppio dopo 5 minuti con Thuram, abile a dribblare e battere il portiere sul filtrante di Correa, che restituisce il favore al francese. Altri due giri di lancette e Thuram sigla la doppietta, ancora una volta dopo aver saltato Montipò nell'uno contro uno.

Al 31' i nerazzurri segnano la rete del poker: rasoterra a rimorchio di Asllani in area di rigore dove sbuca de Vrij, che batte il portiere con un diagonale calciato di prima intenzione.

A quattro minuti dall'intervallo, l'Inter sigla anche la manita con Bisseck, un altro difensore, che anticipa Dawidowicz e batte Montipò all'incrocio dei pali.

MILAN 0

JUVENTUS 0

Termina a reti inviolate il big match della 13a giornata di campionato con Milan e Juventus che si dividono la posta in palio e si accontentano di 1 punto a testa.

Partita con pochissime emozioni da entrambi le parti con le difese che hanno stravinto sugli attacchi avversari.

Se l'auspicio del primo tempo era quello di vedere una ripresa con più emozioni, questo non è stato. Novanta minuti di studio totale da entrambe le parti con la Juve che ci prova solo grazie all'inventiva di Yildiz, però, nemmeno il turco riesce ad accendere la luce nell'attacco juventino.

Fischi assordanti accompagnano le squadre al rientro negli spogliatoi.

PARMA 1

ATALANTA 3

L’Atalanta supera il Parma al Tardini grazie alle reti di Retegui al 4’, Ederson al 39’ e Lookman al 75’.

Nella ripresa, al 49’ assist di Mihăilă per Cancellieri che si gira in area, calcia di mancino e mette in gol: il Parma accorcia le distanze. Al 53’ Gasperini protesta con l’arbitro per un fallo non concesso, il direttore di gara prima lo ammonisce e poi lo espelle.

Al 71esimo Lookman riceve palla e calcia di prepotenza, Suzuki è sulla traiettoria ma non trattiene, palla in rete ma l’arbitro annulla per fuorigioco. È la seconda rete annullata all’anglo-nigeriano nel corso della partita.

Al 75’ è la volta buona per Lookman. Traversone di Cuadrado, Ademola dalla breve distanza mette in rete: stavolta l’arbitro convalida.

GENOA 2 CAGLIARI 2

Le squadre scendono in campo sotto la pioggia. La prima frazione si sblocca con il gol su rigore di Marin all’8’. Penalty deciso causa un tocco di braccio in area di Thorsby. Il Genoa pareggia poco dopo con Frendrup al 12’. Il gol del vantaggio arriva al 59' con Miretti. Ma arriva anche il secondo rigore del match, sempre per il Cagliari, per contatto in area tra Martin e Piccoli, trasformato da Piccoli al'88'.

L'esordio del nuovo Genoa di Patrick Vieira (esonerato Gilardino) inizia con un pareggio. Padroni di casa fermati sul 2-2 al Ferraris dal Cagliari, che riesce a trovare un punto importante in chiave salvezza: le due squadre rimangono appaiate a quota 11 punti.

LAZIO 3 BOLOGNA 0

Vince la Lazio ma la partita e’ stata fortemente condizionata dall’espulsione del bolognese Pobega al 35’ del primo tempo.

Quest’episodio ha spianato la strada ai biancocelesti che nel secondo tempo hanno assediato il Bologna con piu’ convinzione e pericolosita’.

Baroni al 60’ opera dei cambi dalla panchina ed imposta una formazione a trazione offensiva. Gli inserimenti di Isaksen e Dia al posto di Vecino e Pedro danno subito l’effetto sperato e, nel giro di quattro minuti, la Lazio prima si porta in vantaggio con Gigot al 68’ e poi raddoppia con capitan Zaccagni al 72’.

Nel finale al 92’ c’e’ anche gloria per Dele-Bashiru che sigla il 3-0 finale.

COMO 0 FIORENTINA 2

La Fiorentina non si ferma più, batte il Como e conquista la settima vittoria consecutiva in campionato. Al Sinigaglia termina 0-2, le reti di Adli e Kean decidono il match.

Nel primo tempo partita bloccata, l'equilibrio viene spezzato da un'azione ben elaborata tra Bove e Beltran, l'argentino di sponda offre ad Adli la possibilità di calciare, il centrocampista francese con il destro dal limite dell'area di rigore batte Audero al 20'.

La reazione dei padroni di casa c'è ma soltanto nel possesso palla poiché non riescono a creare occasioni da gol degne di nota. Nella ripresa partono bene gli uomini di Fabregas grazie agli spunti di Nico Paz e di capitan Cutrone. Solo un super intervento di De Gea evita il gol del pareggio, il portiere spagnolo neutralizza, in una sola azione, il doppio tentativo di Goldaniga e il tiro di Barba da posizione ravvicinata. Nel momento migliore del Como arriva però il raddoppio viola con Kean. L'attaccante firma il suo nono gol in questa Serie A raccogliendo l'assist prezioso di Sottil, da pochi metri colpisce con il mancino e batte Audero.

TORINO 1 MONZA 1

L'equilibrio del primo tempo non si è interrotto nemmeno nella ripresa e alla fine per Torino e Monza arriva un punto a testa.

Solo il tempo dirà quanto il risultato di oggi sarà stato utile.

Di certo nella ripresa la squadra granata ci ha provato di più degli ospiti.

Nonostante le contestazioni dei tifosi, era arrivato anche il vantaggio con il colpo di testa di Masina su corner.

Quattro minuti dopo, il Monza trova un gol fotocopia con Djuric. Nel finale l'ingresso di Njie vivacizza l'attacco del Torino, che però trova le parate di Turati in un paio di occasioni.

NAPOLI 1 ROMA 0

Grazie al classico gol dell'ex, firmato Romelu Lukaku, il Napoli risponde al terzetto formato da Atalanta, Inter e Fiorentina e torna al primo posto in solitudine (benchè con una sola lunghezza di vantaggio).

Senza incantare sul piano del gioco - e non è una novità - ma mostrando la consueta forza di volontà e la proverbiale solidità difensiva, la squadra di Antonio Conte si prende i tre punti ai danni di una Roma ancora malmessa.

Claudio Ranieri non ha e non poteva avere la bacchetta magica: tanto ancora da lavorare per il tecnico, al terzo esordio sulla panchina giallorossa.

I capitolini restano confinati nella parte destra della classifica, urge una svolta. Non positivo l'ingresso di Hummels, che si è lasciato sfuggire Lukaku nell'occasione decisiva (per il resto, non ha brillato nemmeno il belga); solo scampoli finali per Dybala. Sul fronte azzurro da segnalare il malumore di Kvaratskhelia al momento del cambio.

Ma da stasera mister Conte e i suoi tornano a guardare tutti dall'alto verso il basso: per il titolo si prospetta una lunga maratona, con una concorrenza davvero agguerrita e un equilibrio che raramente si è visto nei quartieri alti del nostro torneo.

Riparte la Champions League cinque le italiane impegnate

Turno, almeno sulla carta, abbordabile per Milan, Inter e Atalanta che incontrano squadre ancora alla ricerca del primo punto in questa competizione.

Infatti Slovan Bratislava, Lipsia e Young Boys chiudono la mega-classifica a zero punti. Non sono comunque da sottovalutare perche’ in questo “tutti vs tutti” ogni punto conta, sia per la classifica che per le casse della societa’.

L’aspetto finanziario e’ sicuramente una motivazione in piu’ per impegnarsi fino all’ultimissimo secondo.

Molto insidiosa la trasferta della Juve in Inghilterra, l’Aston Villa e’ addirittura al momento qualificata di diritto alla prossima fase. Il percorso e’ ancora lungo ma intanto loro hanno messo

fieno in cascina. Gli inglesi in casa sono tremendi: pubblico, clima invernale, passione centenaria, tradizione.

Questo e’ il mix che aspetta i bianconeri e una sconfitta risucchierebbe la Juve nelle parti medio-basse del listone.

Infine il Bologna che deve a tutti i costi vincere se vuole far parte della bagarre che conta.

La squadra di Italiano ha finora lottato e, seppur sconfitta, non ha mai dato l’impressione di essere l’ultima della classe.

I francesi del Lille sono squadra da alti e bassi, comunque battibili. Per il Bologna e’ forse l’ultima spiaggia.

(Aggiornamenti dettagliati nella prossima edizione di Allora!)

Formula 1: poker Verstappen, campione del mondo per la 4a volta, Russell primo a Las Vegas, Ferrari 3a e 4a con onore

Max Verstappen, 5° nel Gp di Las Vegas, ha vinto il mondiale di Formula Uno 2024, conquistando il suo quarto titolo consecutivo al volante della Red Bull. All'olandese bastava chiudere il Gp davanti alla McLaren di Lando Norris, sesto al traguardo, per garantirsi il trionfo con due gare di anticipo.

Russel taglia per primo il traguardo, seguito da Hamilton e poi le due Ferrari di Sainz e Leclerc.

Dietro alle Ferrari si è classificato Verstappen, che si è accontentato di controllare il rivale, Lando Norris, che ha chiuso al sesto posto, per avere la certezza di conquistare il suo quarto titolo mondiale consecutivo.

Al settimo posto l'altra McLaren dell’australiano Oscar Piastri, davanti alla Haas di Niko Hulkenberg, alla RB di Yuki Tsunoda e alla Red Bull di Sergio Perez a completare la top-10.

L'olandese ha ora raggiunto Alain Prost e Sebastian Vettel nella classifica dei pluricampioni. Davanti a tutti, a quota sette titoli, ci sono Michael Schumacher e Lewis Hamilton, seguiti da Juan Manuel Fangio a cinque titoli.

Ma torniamo alla gara: grande protagonista Lewis Hamilton che scala otto posizioni (da 10 a 2), ma bravo anche il vincitore Russell che trionfa con merito. In casa Ferrari, il terzo e quarto posto confermano il buon momento del Cavallino Rosso, ancora in corsa per conquistare il Mondiale Costruttori.

La Santa Messa di Natale verrà celebrata il 25 dicembre alle ore 10:30

dal 27 Novembre al 3 Dicembre 2024

Onoranze Funebri

IANNUZZI GIOVANNI

nato a Roseto Valfortore (FG) il 20 aprile 1955 deceduto a Sydney (NSW) il 29 novembre 2022

Nel secondo anno dalla sua dipartita,la moglie Anna, i figli, i nipoti, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.

Le spoglie del caro estinto riposano nel cimitero Forest Lawn, Leppington NSW 2179

"Le parole non possono catturare quanto manchi, ma il tuo ricordo sarà per sempre inciso nei nostri cuori."

ETERNO RIPOSO

REMONDI CARLO

nato a Roma ( Roma – Italia) il 21 marzo 1940 deceduto a wollongong (NSW) il 13 ottobre 2024 residente a Wollongong NSW

Ad un mese dalla sua dipartita la moglie Gigliola, i familiari, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.

I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro estinto.

“Le tue impronte resteranno sempre nei nostri cuori, come un faro di amore eterno."

RIPOSA IN PACE

BLANDA COSIMO

nato 11 aprile 1936 deceduto a Sydney (NSW) il 29 novembre 2023

Ad un anno dalla sua dipartita, i familiari, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.

"Attraverso le stagioni cambianti, il tuo ricordo rimarrà immutato nell'amore che ci hai donato."

UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA

Io, Sam Guarna, sono disponibile ad aiutare la tua famiglia nel momento del bisogno. Sono stato conosciuto sempre per il mio eccezionale e sincero servizio clienti. So che, per aiutare le famiglie nel dolore, bisogna sapere ascoltare per poi poter offrire un servizio vero e professionale per i vostri cari e la vostra famiglia. Tutto ciò con rispetto, attenzione e fiducia, sempre.

FABRO ANTONINO

nato a Lipari ( Messina - Italia) il 18 marzo 1937 deceduto a Sydney (NSW) il 18 novembre 2024

Caro amato sposo di Alba Rosa, ne danno il triste annuncio la moglie, i figli Graziella con Joe Ilardo, Felix con Rosalba Fabro, i nipoti Melissa, Lauren, Siena, Alana, il fratello e la cognata, i nipoti tutti, parenti ed amici vicini e lontani.

La messa di requiem verrà celebrata oggi mercoledì 27 novembre 2024 alle ore 11:00 presso la chiesa cattolica All Hallows, 2 Halley Street, Five Dock NSW 2046. Il rosario e’ stato recitato martedi’ 26 novembre 2024 alle ore 20.00 nella stessa chiesa.

Dopo la messa, avrà luogo la sepoltura presso la tomba di famiglia ubicata nel cimitero Field of Mars, Ryde NSW. I familiari ringraziano anticipatamente tutti coloro che parteciperanno al loro dolore e al funerale del caro Antonino. Si dispensa dal lutto.

UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA

CATANIA FILIPPO

nato a Castiglione di Sicilia (Catania - Italia) il 10 luglio 1935 deceduto a West Hoxton (Sydney - Australia) il 4 dicembre 2022 residente a West Hoxton NSW

Nel secondo anno dalla sua dipartita, i figli, i nipoti, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.

Le spoglie del caro congiunto riposano nel Field of Mars Cimitery, Quarry Road, Ryde NSW 2112.

"Le tue impronte n resteranno sempre nei nostri cuori, come un faro di amore eterno."

RIPOSA IN PACE

GALLINA SERAFINO

nato a Leonforte ( Enna - Italia) il 1* aprile 1947 deceduto a Bowral (NSW) il 28 ottobre 2024 residente a Tahmoor NSW

Ad un mese dalla sua dipartita la moglie Caterina, i nipoti, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto. Il funerale e’ stato celebrato nella chiesa di St. John the Baptist, 45 Mount Street, Bonnyrigg Heights NSW. Dopo il rito religioso, la tumulazione e’ avvenuta in forma privata. I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro estinto.

"In questa terra riposi, ma il tuo spirito vive in noi per sempre."

ETERNO RIPOSO

CAPONE FERNANDO

nato a Barra (Napoli - Italia) il 22 febbraio 1941 deceduto a Perth (WA) il 3 dicembre 2023

Ad un anno dalla sua dipartita, il figlio Rob con la famiglia, parenti ed amkici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.

Le spoglie del caro congiunto riposano nel cimitero di Karrabatta, Railway Road, Karramatta WA 6010. I familiari ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro estinto.

“ La tua luce continua a brillare nelle stelle e nei nostri pensieri."

UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA

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onoranze funebri

Tragedia a Vang Vieng: La Morte di Bianca Jones

MELBOURNE - Abbiamo appena ricevuto la tragica notizia della morte di Bianca Jones, una ragazza di 19 anni, ex studentessa della Mentone Girls' Grammar School, scomparsa durante una vacanza a Vang Vieng insieme ad altre amiche. Bianca era stata ricoverata presso il Bangkok Hospital dopo aver ingerito, insieme alle sue compagne, delle bevande contenenti una sostanza altamente tossica chiamata metanolo, utilizzate per festeggiare la fine dell'anno scolastico.

Purtroppo, nonostante i tentativi dei medici, Bianca non è riuscita a sopravvivere e ha perso la vita dopo aver sofferto terribilmente.

Nel frattempo, una delle sue amiche, Holly Bowles, anch'essa 19enne, si trova attualmente nello stesso ospedale e versa in gravi condizioni. La sua vita è appesa a un filo, e le sue speranze di sopravvivenza sono incerte. La situazione è ancora estremamente criti-

ca, e nessuno può prevedere come evolverà.

Tragedie come questa non dovrebbero mai accadere. Bianca e Holly erano ragazze giovani, piene di vita e di entusiasmo, e probabilmente non erano consapevoli dei pericoli che correvano. Senza una guida adeguata, può succedere che cadano in errori che appaiono, a loro occhi, innocenti, ma che in realtà possono essere fatali.

È davvero un peccato, perché è come rinunciare a gode-

re della bellezza della vita, del profumo delle rose e del volo delle farfalle, per colpa di una scelta banale e facilmente evitabile.

Siamo profondamente addolorati per questa tragedia e per la perdita di una giovane vita così promettente. Bianca Jones non potrà più illuminare il mondo con la sua presenza, ma il suo ricordo resterà nei cuori di chi l'ha conosciuta.

Con affetto e commozione, Mariano Coreno

Da oltre 50 anni al servizio della comunità Consegne in tutti i sobborghi di Sydney

Perth: Incontro Intersezionale degli Alpini

Quest’anno, il 33° incontro intersezionale degli Alpini d’Australia si è tenuto a Perth, capitale dell'Australia Occidentale, un evento che ha rappresentato un’importante occasione di incontro per le varie sezioni alpine presenti nel continente. L'iniziativa ha unito alpini provenienti da diverse città australiane, nonostante le grandi distanze che separano le singole comunità.

Il ritrovo non è stato solo un momento di celebrazione della storia e dei valori che contraddistinguono questa storica formazione militare, ma anche un'opportunità per rafforzare lo spirito associativo che unisce i membri della sezione alpina in Australia.

Gli Alpini, da sempre simbolo di coraggio, dedizione e sacrificio per la patria, sono un punto di riferimento per l’Italia. Il loro impegno in tempi di guerra e di pace ha lasciato un segno indelebile nella storia militare e civile del nostro paese, ma anche oltre i confini italiani, come dimostra l’incontro di Perth.

In Australia, la comunità degli Alpini continua a preservare quei valori fondamentali che li hanno resi celebri, non solo come solda-

ti eroici, ma anche come cittadini capaci di trasmettere valori universali di umanità, solidarietà e amicizia.

La famiglia australiana degli Alpini è composta da diverse ramificazioni sparse per il vasto territorio del paese. La distanza fisica tra le varie sezioni rende l’incontro intersezionale ancora più significativo, poiché consente a tutti i membri di ritrovarsi, rafforzando il legame e il senso di comunità. Il coordinatore degli Alpini d’Au-

stralia e presidente della sezione di Sydney, Giuseppe Querin, ha sottolineato l'importanza di questi momenti di aggregazione, che non solo celebrano la tradizione alpina, ma favoriscono anche la trasmissione di quei valori che uniscono tutti i connazionali. All’incontro erano presenti numerosi rappresentanti delle istituzioni italiane, a dimostrazione della rilevanza che questa manifestazione ha non solo per la comunità italiana in Australia,

ma anche per le relazioni bilaterali tra i due paesi. Il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, ha ribadito il legame indissolubile che unisce gli Alpini alla memoria storica del nostro paese, sottolineando come anche in Australia continuino a diffondere quei principi di solidarietà e impegno civile che da sempre contraddistinguono la loro tradizione. A testimoniare l'importanza di questi eventi, era presente anche il Console d'Italia

a Perth, Sergio Federico Nicolaci, insieme al senatore Francesco Giacobbe, che ha ricordato come gli Alpini non siano solo un esempio di eroismo, ma anche un punto di riferimento fondamentale per la comunità italiana nel mondo. Giacobbe ha aggiunto: “Grazie alle loro attività, gli Alpini rafforzano i legami tra i connazionali e diffondono i valori della Repubblica Italiana: libertà, democrazia e rispetto dei diritti umani."

L’incontro di Perth non si è limitato alla celebrazione della storia passata, ma ha anche messo in evidenza l'impegno attuale degli Alpini nelle attività sociali e di beneficenza, che continuano a svolgere in Australia per aiutare le comunità locali. L’evento ha avuto anche un forte valore simbolico, rafforzando il senso di appartenenza e di solidarietà che caratterizza l’associazione.

Nella prossima edizione, ampio spazio sarà dedicato all’incontro di Perth, con foto, interviste e articoli realizzati dai nostri inviati, per raccontare più nel dettaglio questo straordinario evento che ha visto unire le tradizioni alpine con la forza della comunità italiana in Australia.

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