Allora! 13 Novembre 2024

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A l lor a!

Unità e Divisione:

La prova della comunità

Negli ultimi anni, la nostra comunità ha affrontato una crescente divisione, alimentata da interessi politici e personali che hanno allontanato i membri piuttosto che unirli. È un fenomeno che, purtroppo, non sorprende: i cosiddetti "mammasantissimi" spesso predicano bene ma razzolano male, lasciando un vuoto di leadership e coesione.

Un esempio lampante di questa frattura è emerso durante la recente Festa dell’Unità Nazionale, dove si sono celebrate due manifestazioni distinte. Questo non solo ha messo in luce le divergenze esistenti, ma ha anche evidenziato la mancanza di volontà di creare un evento che potesse rappresentare un simbolo di unità. Nonostante entrambe le feste siano state ben organizzate e ricche di contenuti, la loro separazione ha sottolineato un’assenza di spirito comunitario.

L'infiltrazione di fazioni politiche, purtroppo, è una realtà che non può essere ignorata. Molti, accecati dal loro orgoglio e dalle ambizioni personali, scelgono di restare in una zona di comfort, lontano da contesti in cui il loro valore potrebbe emergere. È più semplice circondarsi di chi offre applausi piuttosto che affrontare le sfide di un dialogo sincero e costruttivo.

La comunità merita di più. È tempo di abbandonare il buonismo e i comunicati che, pur nella loro intenzione positiva, rischiano di ridurre il dibattito a slogan privi di sostanza. È fondamentale riscoprire l’importanza del rispetto reciproco e della responsabilità individuale. Quando si dà la propria parola, è cruciale mantenerla; altrimenti, si mette in discussione la propria integrità.

La strada per la riconciliazione è difficile, ma non impossibile. Occorre un impegno condiviso per costruire ponti, non muri. Un passo indietro, un momento di riflessione e una rinnovata determinazione a lavorare insieme per il bene comune possono fare la differenza.

È evidente che la nostra comunità ha bisogno di un risveglio. È ora di superare le divisioni e rimettere al centro il dialogo e la collaborazione. Solo così potremo restituire valore a ciò che ci unisce, riscoprendo il vero significato di comunità.

Super Festa Italiana

L’annuale "Super Festa Italiana", organizzata dalla comunità calabrese di Sydney, ha attirato oltre 1.500 partecipanti presso il Club Marconi di Bossley Park, per una giornata di celebrazioni in onore della Madonna delle Grazie e di San Vittorio Martire.

Questo evento, ormai un appuntamento imperdibile per la comunità italiana, ha visto la partecipazione di diverse generazioni di emigrati italiani, che hanno rinnovato il loro legame con le tradizioni culturali e religiose del loro Paese d’origine.

L'evento è iniziato alle ore 13.00 con gli inni nazionali australiano e italiano, seguito dalla celebrazione della Messa solen-

Bambini sotto i 16 anni vietati sui social media

Il Primo Ministro Anthony Albanese ha annunciato che il governo introdurrà leggi per vietare l'uso dei social media ai bambini sotto i 16 anni, come misura per proteggere la salute mentale dei giovani.

Il governo non ha ancora fornito dettagli specifici, come la tecnologia per bloccare l'accesso o le sanzioni per le aziende social, né ha chiarito eventuali eccezioni.

La scelta dell'età di 16 anni come soglia rappresenta una posizione più rigorosa rispetto ad altre legislazioni.

ne, officiata da Padre Antonio Fregolent e animata dal Coro Marconi.

Nella sua omelia, Padre Fregolent ha richiamato il valore del sacrificio e della speranza, ispirandosi alla figura della vedova del Vangelo che dona tutto ciò che ha pur essendo povera. Il messaggio, centrato sulla generosità e sulla fiducia in Dio, ha trovato un forte eco nei cuori dei partecipanti, invitando la comunità a riflettere sull’importanza di lavorare insieme per il bene comune in un mondo segnato da conflitti e divisioni.

Nel pomeriggio, la tradizionale processione ha attraversato le strade adiacenti al Club Marconi,

Vladimir Putin fa le congratulazioni a Donald Trump

Vladimir Putin si è congratulato con Donald Trump per la sua vittoria alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, in quella che è stata la prima dichiarazione pubblica del leader russo sull'esito del voto. Il commento è stato fatto durante un forum internazionale a Sochi, sulla costa del Mar Nero, dopo un suo discorso. Putin ha dichiarato che le affermazioni di Trump riguardo alla volontà di "ripristinare le relazioni con la Russia" e di voler "aiutare a porre fine alla crisi ucraina" meritano almeno "attenzione".

portando in alto le sacre icone della Madonna delle Grazie e di San Vittorio Martire. Un momento di grande raccoglimento che ha visto la partecipazione attiva dei fedeli, accompagnato dalle note della Banda Giuseppe Verdi, che ha intonato i canti religiosi più amati dalla comunità italiana.

Il maestro di cerimonia Paolo Rajo ha introdotto il saluto ufficiale di Lisa Placanica, segretaria dell’associazione e tra le principali organizzatrici dell’evento.

Nel suo intervento, Lisa ha ringraziato i partecipanti e coloro che, nel corso degli anni, hanno mantenuto viva l’associazione.

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Il flop delle star di Hollywood pro-Kamala Harris

L'Academy degli Oscar si congratula con Donald Trump ma il firmamento delle star di Hollywood piange in pubblico e in segreto. Hanno fatto flop gli sforzi di divi e celebrità, come Lady Gaga, Ricky Martin e Oprah Winfrey in cima alla scalinata di Rocky a Filadelfia per arginare la minaccia di un secondo mandato presidenziale del tycoon. "Ci congratuliamo con il presidente eletto Trump e con il prossimo Congresso per le vittorie elettorali" ha dichiarato la Motion Picture Association.

22 Novembre "Mediterraneo"

Italian Food & Wine Degustation

CNA Garden, Bossley Park

24 Novembre

Associazione Bellunesi

Festa delle Dolomiti

Cucina Galileo, Club Marconi

La guerra delle Toghe di Marco Zacchera Premiazione concorso Marco Polo
Allora! Sport di Guglielmo Credentino
Il mondo bislacco di Giuseppe Arnò
Berlinguer, più che un sogno una ambizione
La vittoria di Trump Come vi avevo detto...
Settimanale degli italo-australiani
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

notizie istituzionali

Presentata a Roma la XIX edizione del Rapporto Italiani nel Mondo, al centro del

dibattito il tema della cittadinanza

ROMA - Si è svolta a Roma, presso il Carpegna Palace Hotel, la presentazione della XIX edizione del Rapporto Italiani nel Mondo curato dalla Fondazione Migrantes.

Mons. Pierpaolo Felicolo (Fondazione Migrantes) ha intro-

Allora!

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The opinions, beliefs and

91/1992), riducendo i tempi burocratici per l'acquisizione. Ricciardi ha parlato di un approccio pragmatico, mentre Russo ha insistito sull'importanza della scuola come luogo di integrazione. Entrambi hanno concordato sulla necessità di rivedere la legge, concentrandosi su ius scholae e ius sanguinis, e sull'importanza di legare la cittadinanza all'identità dei migranti e all'interesse per il futuro del paese.

dotto il dibattito sottolineando l'importanza del Rapporto Italiani nel Mondo (RIM) per "fare rete" e "rinsaldare i rapporti".

Ha richiamato il messaggio di Papa Francesco sulla mobilità e l'inclusione delle persone in movimento, evidenziando che gli italiani all’estero sono una realtà diversificata, composta da persone di varie età, esperienze e provenienze geografiche.

Paolo Pagliaro (Agenzia 9 Colonne) ha evidenziato l'evoluzione del RIM, sottolineando come il numero degli italiani iscritti all'AIRE sia raddoppiato negli ultimi anni, passando da circa 3 milioni a più di 6 milioni nel 2024. Ha spiegato che il Rapporto è diventato uno strumento fondamentale per comprendere le tendenze migratorie, contribuendo a segnare il cambiamento nella percezione sociale della migrazione.

Delfina Licata (Sociologa delle migrazioni) ha parlato dell'aumento della presenza italiana all'estero, sottolineando che la crescita è stata superiore al 97% dal 2006. Ha evidenziato che i giovani laureati tra i 25 e i 34 anni costituiscono il 50,6% degli espatriati nel 2022. Ha espresso preoccupazione per la "migrante unilateralità" dell'emigrazione italiana e ha ribadito la necessità di favorire il ritorno in un'ottica di migrazione circolare.

Toni Ricciardi (Pd) e Paolo Emilio Russo (FI) hanno discusso della necessità di riformare la legge sulla cittadinanza (Legge

Fabio Porta (Pd, ripartizione America Meridionale) ha evidenziato che il dibattito sulla cittadinanza dovrebbe superare le ideologie e concentrarsi sulla realtà sociale e demografica dell'Italia, con particolare attenzione alla recessione demografica e allo spopolamento delle aree interne.

Ha parlato anche delle relazioni storiche tra l'Italia e il Brasile, con un focus sulle difficoltà dell'emigrazione italiana e la perdita della lingua italiana tra le nuove generazioni.

Mons. Carlo Perego (Presidente Fondazione Migrantes) ha concluso l'incontro sottolineando l'importanza di affrontare la cittadinanza in un contesto globale, dove le persone hanno più di una cittadinanza e dove l'immigrazione e l'emigrazione sono in costante evoluzione.

Ha proposto una riforma delle leggi sulla cittadinanza, basata sulla necessità di affrontare i cambiamenti demografici e culturali, e ha enfatizzato la necessità di un ripensamento normativo che permetta l'inclusione e il riconoscimento dei diritti fondamentali in un mondo sempre più mobile.

Ha anche menzionato il concetto di cittadinanza europea come nuova forma di protezione e inclusione.

In generale, il dibattito si è concentrato sulla mobilità internazionale degli italiani e sulla necessità di riformare il sistema di cittadinanza per adattarlo ai cambiamenti sociali e demografici, favorendo l'integrazione e la coesione sociale.

Nicola Carè: In Mongolia con impegno per la democrazia, stato di diritto e i diritti umani

“Il Presidente del gruppo parlamentare di amicizia Mongolia-Italia, On. Undraa, e il Presidente del gruppo parlamentare di amicizia Italia-Mongolia, On. Nicola Care’, si sono incontrati e hanno notato con soddisfazione il contributo positivo che i loro gruppi di amicizia forniscono al consolidamento delle relazioni tra Ulaanbaatar e Roma. Hanno mantenuto il loro impegno comune per la democrazia, lo stato di diritto e i diritti umani, inclusa la promozione dell'uguaglianza di genere e dell'emancipazione femminile. Hanno deciso di focalizzare la collaborazione tra i due

gruppi parlamentari di amicizia sul rafforzamento dello scambio di scienza, istruzione, cultura e tecnologia, in particolare nel campo del cashmere sostenibile e dell'agricoltura, dell'energia, degli edifici verdi e della sicurezza. L'On. Care’ ha invitato l'On. Undraa a visitare il Parlamento italiano a Roma a febbraio, con l'obiettivo di tenere riunioni regolari nelle rispettive capitali. Hanno anche deciso di redigere un Memorandum al fine di stabilire un quadro per futuri sforzi congiunti. L'incontro si è svolto in un'atmosfera molto cordiale e amichevole”.

Al Teatro Ariston le finali di 'SanremoJunior'

Sabato scorso al Teatro Ariston di Sanremo si sono tenute le finali della 15ª edizione di SanremoJunior e del GEF (Global Education Award). In SanremoJunior, il concorso canoro internazionale per giovani tra i 6 e i 15 anni, ha vinto Zoe Sestan, una tredicenne croata, con il brano "Stand Up", ottenendo il massimo dei voti dalla giuria presieduta da Franco Fasano. Il secondo premio, il Prix Committee sanremoJunior, è andato al 13enne australiano Ethan Koekemoer. Altri premi sono stati assegnati a Aurellie Gianina Zanta Kacaribu (Indonesia) e Magzhan Mynbaev (Kazakhstan).

In questa edizione, che ha visto la partecipazione di 26 nazioni, i finalisti si sono esibiti in varie categorie artistiche. Tra i riconoscimenti speciali, il Premio dello Studente è stato vinto da un gruppo scolastico di Catania, mentre il Premio Alice “Artemis” Viganò, in memoria della giovane

clarinettista scomparsa, è andato a un 13enne del Kazakhstan. Durante la stessa settimana, si è svolto anche il GEF, festival mondiale di creatività nella scuola, che ha visto scuole e associazioni di tutto il mondo competere in settori come musica, danza, ginnastica, moda, teatro e cinema. I premi principali sono stati assegnati alla violinista kazaka Aiman Mussakhajayeva (GEF Music Award) e alla cantante Zoe Nochi (GEF New Generation Award). Il Global Education Award 2024 è stato consegnato a Monsignor Umberto Toffani. Le manifestazioni sono state condotte da Maurilio Giordana, Iaeli Anselmo e Alessandro Cartenì, con dirette streaming che hanno raggiunto un vasto pubblico globale. Il patron delle manifestazioni, Paolo Alberti, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell'evento, che ha portato visibilità internazionale a Sanremo.

Vince una 13enne croata, Zoe Sestan con "Stand up"

Al lora! pagina

La vittoria di Trump - come vi avevo detto…

di Marco Zacchera

Cari lettori, non so se qualcuno avrà notato come già dall’anno scorso avevo scritto più volte su "il punto di vista" che Joe Biden NON sarebbe stato candidato egià un mese fa - che secondo me AVREBBE VINTO TRUMP, così come sostenevo nel 2016 quando non lo pensava nessuno. Ascoltando stanotte le troppe ed inutili parole di cento commentatori TV, dentro di me - con una punta di orgoglio - pensavo che per commentare e prevedere la politica ci vorrebbero sempre un po' di esperienza e di buonsenso, quello che non hanno molti di quelli che (ben pagati) macinano balle in TV e finalmente dovrebbero stare un po' zitti, a cominciare dagli illustri “guru” che avevano previsto la vittoria della Harris.

Invece Trump ha vinto, nonostante Trump. Un candidato criticato, divisivo, antipatico, ma che alla fine si è trascinato dietro un risultato che è andato ben al di là del pronostico e che con la maggioranza alla Camera (probabile) e al Senato (sicura) permetterà ai Repubblicani di governare almeno il prossimo biennio.

E’ stata anche una larga e clamorosa vittoria popolare visto che Trump ha vinto anche in termini di voti assoluti e nonostante la grande affluenza, a sottolineare la cocente disfatta dei Democratici, ma soprattutto di chi in queste settimane - negli USA come in Italia - non aveva più o meno volontariamente voluto cogliere i segni dei tempi.

Chi scrive già un mese fa aveva appunto pronosticato la vittoria di Trump anche quando la Harris era in testa, perché un conto sono i sondaggi e relativi commenti, un altro ascoltare “sul campo” i sentimenti della gente.

Americani delusi da entrambi i candidati, ma che hanno considerato Trump “il male minore” per la superficialità ed impreparazione dell’avversaria che si cristallizzata su temi che toccavano poco la “pancia” della gente. L’aborto, il femminismo, le questioni di gender saranno demagogicamente importanti, ma molto di più lo è l’aumento dei prezzi al dettaglio e l’insicurezza che troppi americani percepiscono nel proprio quartiere quando si barricano la sera in casa o portano i figli a scuola. Demagogia, populismo: metteteci quello che volete, ma sta di fatto che è questa la maggioranza americana che - dopo una esperienza con Biden giudicata fallimentare - ha preferito “l’usato sicuro”.

Stucchevole il dibattito sul presunto filofascismo di Trump (mentre si è minimizzato l’impatto emotivo che l’attentato di luglio contro di lui ha avuto sull'elettorato) che ha raggiunto ossessioni paranoiche, mentre la gente chiedeva (invano) alla Harris di dire una parola chiara sulla politica economica, il controllo dell’immigrazione, il futuro sviluppo energetico, la politica estera. Invece, una volta di più, eccoci con la solita fiera dell’ “intellighenzia” radical-chic che parla a sé stessa autoconvincen-

dosi di rappresentare il “popolo” che invece proprio non la pensa come loro.

Molti aspetti della campagna - vista a posteriori - sono poi apparsi veramente assurdi. Il controllo dell’informazione, per esempio, che la gente negli USA ha percepito come ossessivo e non trasparente. Una levata di scudi e polemiche ad esempio per i finanziamenti di Musk a Trump, ma dietro la Harris c’erano i gruppi finanziari più potenti d’America, ma di cui si parlava pochissimo.

Quale trasparenza c’è, d’altronde, se quasi tutti i grandi media americani sono in mano ad un solo fondo di investimento vicino ai Democratici? Anche perché

alla prova dei fatti - come sapevano tutte le persone di buonsenso - gli endorsement delle star, delle cantanti, degli attori servono poco o nulla, così come gli interminabili monologhi anti-Trump sulla CNN, mentre la Harris trasformava il voto anche in una sorta di pericoloso scontro razziale. La vittoria di Trump dovrebbe aprire gli occhi anche agli italiani chiedendoci come mai in Italia, alla domanda “per chi votereste?” la grande maggioranza aveva risposto “Harris”. Come mai questo voto “italiano” così diverso da quello reale? Proprio perché l’informazione italiana si è dimostrata per l’ennesima volta partigiana, preconcetta e di parte. senza mai avere

L'ambasciatore degli Stati

il coraggio - salvo pochissime eccezioni, e va sottolineata la voce fuori dal coro di Federico Rampini (pur elettore democratico) sul “Corriere” - di sottolineare le evidenti carenze di una Harris partita in ritardo, ma comunque deludente salvo che nel confronto diretto con Trump, dove però “giocava in casa”. Pochi media italiani si sono resi poi conto che si stava votando “per la vice del vice di Obama”, una sorta di dinastia politica democratica che in Italia viene santificata, ma che in America era già stata bocciata nel 2016 diventando insopportabile per molti, visti tutti gli intrallazzi che ci stavano dietro. Servirebbe una riflessione an-

Uniti

Kevin

Rudd cancella

silenziosamente i post sui social media critici nei confronti di Trump

Kevin Rudd, ambasciatore australiano negli Stati Uniti, ha rimosso diversi post critici nei confronti di Donald Trump, tra cui un tweet del 2020 in cui lo definiva "il presidente più distruttivo della storia" e accusava Trump di danneggiare l'America e la democrazia.

La decisione di Rudd di cancellare questi contenuti è stata motivata dal desiderio di evitare che venissero fraintesi come riflesso delle sue opinioni ufficiali da ambasciatore o come posizioni del governo australiano. Rudd ha lavorato come commentatore di politica americana prima della sua nomina e ha dichiarato di voler ora concentrarsi sul rafforzamento dell'alleanza tra Stati Uniti e Australia. La sua permanenza come ambasciatore potrebbe essere messa in discussione in caso di un altro mandato di Trump, come evidenziato dalle dichiarazioni

di Trump stesso, che aveva insinuato che Rudd non sarebbe rimasto a lungo nel suo ruolo se fosse stato ostile.

Tuttavia, il governo australia-

no ha difeso Rudd, lodando il suo lavoro come ambasciatore e sottolineando l'importanza della relazione tra Australia e Stati Uniti, rafforzata dalla nomina di un ex primo ministro come Rudd. Il portavoce dell'opposizione per gli Affari Esteri, Simon Birmingham, ha affermato nel fine settimana che avrebbe sostenuto Rudd nel continuare a ricoprire il ruolo di ambasciatore, se stesse facendo un buon lavoro. "Starà a Rudd dimostrare la sua capacità di continuare a fare il lavoro e farlo in modo efficace, come ha fatto finora," ha detto Birmingham.

che sui media italiani sul perché hanno votato Trump così tanti ispanici, neri e colletti blu (ovvero bianchi poveri), eppure ancora ieri sera durante lo scrutinio su Rai Uno da Bruno Vespa TUTTI i commentatori presenti ammettevano che - se americani - avrebbero votato Harris. Ma che razza di dibattito equilibrato poteva venirne fuori?

In America non c’è la “par condicio” e servono (troppi) milioni per una alluvione di spot, ma alla fine “il troppo storpia” e i Democratici se ne sono accorti troppo tardi, mentre agli osservatori più attenti non sfuggivano alcuni aspetti sapientemente nascosti. Per esempio negli ultimi giorni si era diffusa la notizia che la Harris avrebbe vinto nel repubblicanissimo Stato dello Iowa grazie al voto delle donne. Si è costruito su questa news una grande teoria sul possibile recupero di Camala (dimostratasi poi una balla clamorosa, Trump ha vinto con il 14% di margine!!), ma bastava andare a vedere come il sondaggio fosse su un campione di solo 808 persone (e quindi basato su meno di una decina di “donne virtuali” di differenza) per capirne la sua poca fondatezza, ma che per alcuni giorni ha riempito comunque i titoli di giornali e TG di mezzo mondo.

Finita la festa ora vedremo Trump alla prova, ma comunque - è una certezza - state tranquilli che dal 20 gennaio (giorno dell'insediamento) la Casa Bianca sarà quotidianamente bersagliata dalle critiche dei media del mondo. Vedrete per credere…

Le Elezioni USA: Riflessione

sulla battaglia politica e le sue implicazioni globali

di Franco Baldi

Le recenti elezioni negli Stati Uniti hanno offerto uno spettacolo politico ricco di drammaticità e contraddizioni. Come spesso accade in politica, le scelte degli elettori sono determinate da una serie di fattori complessi, ma ciò che emerge con maggiore chiarezza è l'enorme polarizzazione tra i principali contendenti: Kamala Harris, vicepresidente uscente e simbolo di un'ala progressista, e Donald Trump, l'ex presidente controverso che non ha mai smesso di essere una figura di rottura.

Partiamo da un'osservazione puramente visiva. Sin dalle prime fasi della campagna elettorale, Kamala Harris sembrava mettere in scena un personaggio costruito ad arte, un sorriso plastificato che difficilmente riusciva a nascondere una certa arroganza e, forse, una dose eccessiva di fiducia nelle sue capacità. La sua figura sembrava più una strategia di marketing che un vero impegno politico, come se fosse il volto di un prodotto da vendere, non tanto una leader capace di raccogliere la fiducia dell'elettorato.

A ben vedere, forse, Harris è stata gettata nella mischia troppo tardi, nonostante le aspettative costruite su di lei. La sua campagna non è riuscita a brillare come quella del presidente Biden nel 2020, e questo ha sicuramente contribuito al suo insuccesso.

Dall’altra parte c’era Donald Trump, un personaggio che non ha mai avuto bisogno di recitare una parte. Trump è sempre stato "se stesso", anche se questo "se stesso" è stato di volta in volta un po’ goffo, un po’ bullo, ma sempre decisamente autentico nel suo essere controverso. Eppure, questa autenticità, che spesso viene percepita come imperfezione o arroganza, ha trovato un ampio consenso tra milioni di americani. Trump non ha mai nascosto la sua natura. Piuttosto, ha capitalizzato su di

essa, guadagnandosi l'affetto di una parte dell'elettorato che apprezza la sua schiettezza e il suo stile diretto. "Amalo o odiarlo", Trump è sempre riuscito a toccare le corde giuste per conquistare una solida base di supporto, e alla fine la maggioranza lo ha premiato, riconoscendo in lui l'uomo che sapeva parlare "diretto" al cuore dell'America. Quello che sembra emergere da questa competizione è un paese diviso, dove la polarizzazione politica è diventata una cifra distintiva. Kamala Harris, pur avendo l’intelligenza e l’esperienza necessarie, non ha saputo convincere. E questo nonostante il supporto da parte di un establishment che, nel suo tentativo di mantenere la coerenza politica, ha dato troppo per scontato il consenso popolare. Dall'altra parte, Trump ha continuato a parlare alla sua base, rimanendo una figura coerente con la sua visione del mondo, una visione che, per quanto divisiva, ha trovato una risposta positiva in milioni di americani. Riflettendo sul risultato delle elezioni, non posso dire di essere sorpreso, ma nemmeno entusiasta. La scelta del popolo americano è il risultato di un processo democratico, che va rispettato, pur nella consapevolezza che non sempre il popolo sceglie ciò che sarebbe meglio per il paese, o per il mondo intero. In fondo, l'America è la prima potenza mondiale e le sue decisioni politiche non possono non avere ripercussioni globali.

Spero, sebbene sia difficile da credere, che Trump mantenga almeno una parte della sua promessa di "terminare la guerra in dieci giorni". Seppur una dichiarazione eccessivamente ottimistica, rimane un desiderio di chi spera che la sua presidenza non porti ulteriore instabilità al mondo. È difficile, lo ammetto, immaginare che Trump possa realmente riuscire a garantire questo, ma la speranza è sempre l’ultima a morire.

Berlinguer, più che un sogno una ambizione

di Carlo Di Stanislao

Sono passati quarant’anni dalla morte di Enrico Berlinguer. Aveva 62 anni, si trovava a Padova ad un comizio, al suo funerale parteciparono un milione e mezzo di persone. Sfidando i dogmi della Guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il Partito Comunista Italiano tentarono per 5 anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando al "compromesso storico".

Questi cinque straordinari anni iniziati con l'attentato al Segretario del Pci a Sofia e chiusi dell'omicidio di Aldo Moro, sono raccontati nel film BerlinguerLa grande ambizione, di Andrea Segre che ha aperto la Festa del Cinema di Roma e ha fatto vincere a Elio Germano il premio come miglior attore protagonista.

In Berlinguer - La grande ambizione c'è una fetta consistente della Storia italiana: la strage di Brescia, il petrolchimico di Ravenna (con l'eco dell'omicidio Mattei), il segretario del Pcus Leonid Brezhnev (interpretato da un vero sosia) che cautela Berlinguer contro la possibilità di allearsi alle forze democristiane, il referendum per l'abrogazione della legge sul divorzio, il sessismo malcelato dei militanti di Sinistra, l'attentato delle Brigate Rosse a Francesco Coco, le intercettazioni telefoniche dei Servizi segreti e naturalmente l'omicidio Moro come vulnus dal quale l'Italia, e Berlinguer, non si riprenderanno.

La regia di Segre è precisa e mai manichea e plasma un grande film aiutato dagli attori, dalla fotografia di Bennoit Dervaux e dal sonoro magistrale di Alessandro Palmerini, sempre più bravo a calibrare suoni e sfumature. Noi andiamo a vedere un film, non diremmo mai che andiamo a sentire un film. Come dice un grande specialista di cinema, Roberto Monaco, la parte auditiva è data per scontata, e non ci rendiamo quasi mai conto del ruolo che gioca nel creare l'effetto totale a cui siamo esposti come spettatori. Il detto secondo cui "un'immagine vale più di mille parole" è solo parzialmente vero per il cinema. Se infatti un'immagine

può condensare in un istante le caratteristiche di un personaggio o di una situazione, per le quali sarebbero necessarie moltissime parole scritte, è anche vero che la qualità e la quantità di informazioni trasmesse dall'immagine dipendono non solo dall'immagine in sé, ma anche dal sonoro che l'accompagna.

Questo soprattutto se il suono è architettato da un maestro come Alessandro Palmerini, due volte premiato con il David di Donatello e Nastro d'Argento per il Miglior Suono (con i film Diaz nel 2013 e Le otto montagne nel 2023), che in una recente intervista ha ricordato come anche i silenzi sono importanti, perché "il silenzio non è assenza di suono, bensì “essenza” di suono". Tornando al film di Segre, esso riesce a restituire l'idea di un Paese concreto, vivo, desideroso di

farsi carico del proprio futuro, un Paese molto distante da quello di oggi. Le idee sono quelle che Berlinguer esprime e difende all’interno di un dibattito politico che fa impallidire i pettegolezzi di oggi, cesellato nelle sue linee essenziali, ma insieme chiaro e dirompente.

Le persone sono quelle con cui il Segretario del Pci divide la propria vita: la moglie e i quattro figli, i dirigenti del partito, gli avversari politici ma soprattutto i lavoratori e i militanti che Berlinguer incontra. Mescolando la finzione (con un Elio Germanoconvincentissimo) con molto materiale di repertorio, il film riesce a restituire l’idea di un Paese vivo di passione politica, senza aver bisogno di cadere nella macchietta o nell’ideologismo, ma raccontando un’Italia che vorremmo ritornasse.

"Benestante ma non benpensante": una riflessione sulla crescita materiale e spirituale

Il bollettino mensile della Filef di Adelaide, che riceviamo gratuitamente in redazione, è uno strumento sobrio ma interessante. L'editoriale di novembre, in particolare, offre uno spunto di riflessione sulla contraddizione tra il progresso materiale e la carenza di evoluzione sociale e morale.

L’umanità ha raggiunto traguardi straordinari: la ricchezza globale ha superato i 454 trilioni di dollari, e la produttività ha permesso di produrre più cibo e beni con meno risorse umane. Tuttavia, questo progresso non si è tradotto in una maggiore giustizia o in una crescita della nostra umanità. L'editoriale suggerisce che, nonostante l’abbondanza, siamo impantanati in disuguaglianze, violenza e povertà, e che le cause di queste tragedie non vanno ricercate nelle differenze culturali o religiose, ma nel modo in cui la ricchezza è distribuita e utilizzata.

L’autore riflette su come una società ingiusta e crudele generi individui aggressivi e indifferenti, mentre una società giusta e solidale favorisce l’evoluzione dei suoi membri. Eppure, nonostante la ricchezza accumulata, continuiamo a vivere in un mondo segnato dalla miseria e dalla distruzione, in gran parte provocata da scelte economiche e politiche che privilegiano pochi a danno di molti.

In questo senso, l'editoriale in-

vita a riflettere sul vero significato della crescita: non basta accumulare ricchezze, ma bisogna anche fare i conti con la giustizia sociale, la solidarietà e il rispetto per la dignità umana. La vera ricchezza di una società si misura dalla qualità delle sue relazioni, dalla capacità di ridurre le disuguaglianze e dall’impegno verso un mondo più equo. Il bollettino della Filef, pur provenendo da una fonte con cui non sempre siamo in sintonia, offre uno spunto valido per una riflessione che va oltre la superficie dei numeri economici. È un invito a riconoscere le contraddizioni del nostro tempo e a lavorare per un cambiamento che, pur essendo difficile, è indispensabile per il futuro del nostro mondo.

Australians are traumatised by Middle East horrors. They deserve the facts

Many Australians are understandably traumatised by the past year in the Middle East. Every day, we see more unbearable scenes. The terrorist attack by Hamas on October 7, 2023: the worst loss of Jewish life in a single day since the Holocaust, and almost 100 hostages still held. And in Israel’s response: 42,000 Palestinians killed - including more than 13,000 children. About 2 million facing starvation.

While this conflict might be far away, it is close to many in Australia. Some have lost family - or have loved ones in danger. Communities connect with different sides in this conflict.

The Middle East’s contested history helps explain these divergent perspectives. Those who know the imperative of Israel for the Jewish people’s survival. Who feel October 7 as part of the long shadow of antisemitism; the abomination of the Holocaust and millennia of Jewish persecution. And those who know the dispossession of the Palestinian people; the failure of the international community to honour the 1947 promise made for a Palestinian state when Israel was established. Who feel that the loss of Muslim and Arab lives has been too easily dismissed.

These two experiences seem less reconciled than ever - and they are intensified in a debate often framed by incorrect information.

As the conflict spread to Lebanon, Opposition Leader Peter Dutton said Australia was isolated by calling for a ceasefire there - when we did so with dozens of other countries. And despite that call, I am asked when Australia will stop bombing Lebanon. We never started.

These examples show what happens when certain politicians and media make false claims in bad faith - and when people shout over each other rather than listen to each other. I understand people want their government to make this war end. But this isn’t Vietnam or Iraq - Australia is not contributing to the war. Nor are we supplying weapons for it.

There is a big difference between Australia wanting to end this war and being able to do it on our own. Our only hope is in being active in the international community. As long as this war goes on, we will keep partnering to deliver aid, uphold international law and drive towards peace.

As well as our co-ordinated calls for ceasefire and the release of hostages, we act in concert with other donors to provide lifesaving aid. Australia has committed more than $90 million in humanitarian assistance to support civilians impacted by conflicts in

Gaza and Lebanon. We have also doubled our annual funding to the United Nations Relief and Works Agency (UNRWA).

I’m leading an influential group of countries to create a global Declaration on the Protection of Humanitarian Personnel. We are building a coalition for the safety of aid workers who provide the food, water and medicine that civilians need to survive.

Australia works with Canada, New Zealand and other supporters of international law, including by backing the independence of the International Court of Justice and the International Criminal Court.

International law includes the UN Charter that allows countries to defend themselves – and the Geneva Conventions that protect civilians during wars. Palestinian civilians cannot pay the price of defeating Hamas.

Australia has joined a large number of countries in condemning and sanctioning Hamas, Hizballah and others for their terrorism. Just as we have partnered in sanctioning Israeli extremist settlers for their violence against Palestinians in the West Bank.

We work with others because going it alone gets us nowhere in the Middle East. But you wouldn’t think that listening to somepoliticians. Peter Dutton demands I do what no other country has done: say the rules don’t apply to Israel.

And the Greens demand I apply sanctions to Israel that no other country has applied. When Australia applies sanctions, we co-ordinate with partners. That’s what makes them effective.

These two ends of the political spectrum repeat absolutist positions we see overseas in order to recklessly reproduce the conflict in our diverse society and exploit distressed Australians. All-ornothing demands do nothing to end the Middle East cycle of violence.

That can only happen when the promise of two states is fulfilled. Frustratingly, this seems a distant prospect. It is bitterly opposed by Hamas, which seeks to end the Jewish state. It is also not supported by many in the Netanyahu government. But Israel’s own long-term security requires it, and Palestinians have a right to self-determination.

Australia was one of 143 countries to vote in support of Palestinian aspirations for full membership of the UN - where we have also called for a timeline for the international declaration of Palestinian statehood.

On our own, we have little leverage to move the dial in the Middle East. That’s why our approach centres on building international support with other countries that want to end this war.

di Giuseppe Arnò

Più che “il mondo al contrario” noi lo definiremmo “il mondo bislacco”.

Lo zar Putin minaccia continuamente di usare l’arma più letale di sempre; il satrapo King Jong-un sforna missili come fossero baguette, per mostrare i propri muscoli e rifornire la Russia a corto di munizioni e, a quanto pare, anche di uomini; l´imperatore Xi Jinping spinge i cantieri navali a produrre portaerei a tutto vapore, per intimorire Taiwan e non solo; l´Ayatollah Ali Khamenei snocciola missili e droni come se fossero grani di tasbeeh (rosari) per equipaggiare Russia, palestinesi e Houthi; e gli Hezbollah, forse più utili al Gran Sasso, hanno trasformato il Medio Oriente in Groviera o Emmental che dir si voglia, a furia di scavare tunnel come talpe meccaniche. Ma cosa succede in Italia?

Un

mondo a parte

I talk show nostrani, tra le tante disgrazie che ci affliggono, fanno a gara per inscenare insensati e interminabili dibattiti sul funzionario bancario disonesto che osò controllare i conti della spesa di politici e no; sui dodici malcapitati forestieri che sono stati traferiti, a torto secondo il Tribunale di Roma, nei centri per migranti in Albania; e sul costo che detta operazione comporta. Gli spettacoli giocosi sono un discorso separato (panem et circenses).

Beh, ce n’è per tutti i gusti e non si verrà a dire che non vivia-

mo in un “mondo a parte” più che un tantino bislacco!

D'altronde, secondo lo scrittore statunitense Chuck Palahniuk, «Il modo più rapido per chiudere una porta sulla realtà è seppellirsi nei dettagli» ed è ciò che accade: ignoriamo la tragica realtà delle guerre in corso, che sono decine oltre alle più conosciute e a noi vicinissime, per immergerci in una specie di edonismo di massa ovvero occupandoci di inezie, di cronaca spicciola, di game show.

«Il pettegolezzo diverte solo noi giornalisti: ce la cantiamo e ce la suoniamo». È quanto affermava Maurizio Costanzo buonanima, ma anche se assicuriamo che il gossip non ci piace, in verità, chi più chi meno, siamo tutti caduti nel piacere specifico dei pettegolezzi.

Parafrasando un detto di Papa Francesco, diremmo che le chiacchiere sono una peste, ma aiutano a fare audience. Quell’audience tanto disputata dai conduttori degli spettacoli televisivi, che non riescono a educare, a informare; sanno solo, ahinoi, pettegolare e gli ascoltatori, omologandosi sempre di più alla massa, perdono la fantasia, la capacità di ragionare e… a poco a poco inebetiscono.

È notorio che l’Italia si colloca tra le nazioni più longeve col 24% della popolazione di anziani che, secondo le stime di Istat, potranno aumentare fino al 34% nel 2050. Se poi aggiungiamo che una parte di detta popolazione rincoglionisce naturalmente per

vecchiaia e un’altra parte inebetisce assistendo a determinati spettacoli scialbi, diseducativi e mirati a distogliere l’attenzione dai veri problemi… si salvi chi può!

Moderni studi scientifici hanno provato che invece il buon teatro offre molti benefici psicologici sia a livello personale che sociale; e così è per qualsiasi buon spettacolo. Orbene, è necessario educare i giovani alle buone rappresentazioni teatrali e televisive; non abbandonarli alla mercè dell’informazione e della formazione globalizzate, legate a logiche di potere.

Siamo arrivati al punto in cui un numero sempre più esiguo di potenti gruppi editoriali controlla quasi tutti i mezzi di comunicazione, restringendo così, pericolosamente, la diversità dei punti di vista.

Detti gruppi rappresentano i «poteri forti», e sovente diffondono all’unisono una certa versione di accadimenti internazionali, che altro non è che una versione di comodo e non la verità, ovvero la corrispondenza tra i fatti accaduti e i fatti narrati.

La perversione della città inizia con la frode delle parole

La citazione è attribuita a Platone e trasmette un pensiero difficile da confutare. Chi è in grado di operare la scelta e il senso delle parole è anche in grado di definire la realtà; politically correct docet.

Restano attuali le considerazioni di Pasolini a cento anni della sua nascita: «Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi».

In sostanza, Pasolini è stato il precursore di coloro che ci hanno avvertito sui pericoli della dittatura imposta dalla civiltà dei consumi.

«Un uomo va giudicato dalle scelte. Non tanto da quelle giuste, ma da come è riuscito a venirne fuori da quelle sbagliate». È un’anonima citazione che ce lo ricorda.

Beh… dunque che ne dite: proviamo a fare la nostra storia futura, riabbracciando la nostra libertà e vivendo in modo autentico, significativo e armonico, oppure rimaniamo a suonare tutti la stessa nota?

Consolato d’Italia: un impegno per la pace e la resilienza

Il Consolato d’Italia a Perth, continua a svolgere un ruolo attivo nella promozione di dialogo e collaborazione internazionale. Recentemente, il Console ha partecipato a un importante evento organizzato dall’Australian Institute for International Affairs WA, in collaborazione con la Forrest Research Foundation.

Durante questo incontro, il Console ha avuto l’onore di condividere le sue esperienze personali vissute in Ucraina tra il 2021 e il 2023. Questo periodo ha coinciso con l’inizio del conflitto russo-ucraino e l'evacuazione della sede diplomatica italiana da Kyiv a Lviv. Le sue parole hanno offerto uno sguardo privilegiato sulle sfide affrontate dalla popolazione ucraina e sulle straordinarie

storie di resilienza e determinazione che ha avuto modo di testimoniare.

Attraverso aneddoti toccanti, il Console ha messo in luce l’importanza della comprensione reciproca e della solidarietà in tempi di crisi. Il suo intervento ha sottolineato che solo approfondendo la nostra consapevolezza delle sfide attuali possiamo lavorare insieme per costruire un futuro più pacifico. Questo impegno del Consolato d’Italia non solo rafforza i legami tra Italia e Australia, ma contribuisce anche a una discussione più ampia sulle questioni internazionali, sottolineando il ruolo fondamentale della diplomazia nella promozione della pace e della stabilità.

Celebrazione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate presso la Residenza d’Italia

Il 4 novembre 2024, la Residenza d’Italia a Canberra ha ospitato le tradizionali celebrazioni per la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, una ricorrenza significativa per l'Italia, che segna la fine del Primo conflitto mondiale e rende omaggio al valore e al sacrificio delle donne e degli uomini che hanno servito e difeso la Patria. La cerimonia, organizzata dall'Ambasciata d'Italia in Australia, ha visto la partecipazione di numerosi membri della comunità italiana locale, autorità australiane e rappresentanti delle Forze Armate italiane. L’evento è stato caratterizzato da momenti di riflessione e rispetto per tutti coloro che hanno dato la vita per la libertà e la sicurezza della nazione italiana, nonché per i principi di unità e indipendenza che sono alla base della Repubblica. Nel corso delle celebrazioni, l’Ambasciatore d’Italia in Australia, Paolo Crudele, ha sottolineato l'importanza di questa giornata, che non solo commemora la fine della Grande Guerra, ma celebra anche l'unità nazionale e la determinazione delle Forze Armate italiane. L'Ambasciatore ha parlato del ruolo fondamentale che le Forze Armate hanno svolto nel corso della storia d'Italia, mantenendo viva l'idea di una nazione forte, coesa e pronta a difendere i suoi ideali di pace e libertà.

Accanto a lui, Colonnello Marco Bertoli, Addetto alla Difesa presso l'Ambasciata, ha partecipato alla cerimonia deposto una corona in onore dei caduti. Il gesto simbolico è stato accompagnato da una visita al Centro Culturale Italiano e al War Memorial di Canberra, un luogo emblematico di ricordo delle vittime di guerra. L’evento ha così unito il valore commemorativo con il messaggio di solidarietà tra i popoli, ricordando come il sacrificio delle generazioni passate continui a rappresentare una base solida per le relazioni internazionali e la cooperazione tra Italia e Australia.

La giornata ha avuto anche un

forte significato per la comunità italiana in Australia, molti dei cui membri hanno vissuto in prima persona gli eventi che segnarono la fine della Grande Guerra e le sue ripercussioni sul destino della nazione. Le celebrazioni sono state un’opportunità per riflettere sul legame profondo che unisce la storia della madrepatria con quella della diaspora italiana in Australia, i cui discendenti continuano a mantenere viva la memoria dei propri antenati e il valore del sacrificio patriottico.

Le celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate organizzate dalla Residenza d’Italia a Canberra sono state un momento di riflessione collettiva, di riconoscimento del sacrificio dei caduti e di rafforzamento dei legami tra l'Italia e l'Australia.

Il 4 novembre rappresenta non solo un'occasione per ricordare il passato, ma anche un momento per rinnovare l’impegno verso i valori di unità, pace e democrazia che continuano a caratterizzare entrambe le nazioni.

Al lora!

notizie comunitarie

“Donne Italiane fanno rete”: Creando connessioni e supporto

Una serata in lingua italiana organizzata da Witcare Hub Venerdì 29 novembre 2024, ore 18-21 - CO.AS.IT., 199 Faraday Street, Carlton - Ingresso gratuito - Registrazione essenziale

Ti senti mai isolata o desiderosa di connetterti con altre donne italiane che condividono esperienze simili? Allora unisciti a noi per una serata speciale dedicata a celebrare la socialità, il mutuo supporto e la creazione di reti di donne italiane a Melbourne e in Australia!

Cosa puoi aspettarti:

• Un’atmosfera accogliente e inclusiva per conoscere altre donne italiane

• Opportunità di condividere storie, esperienze e sfide comuni

• Discussioni guidate su temi rilevanti per le donne espatriate/ migranti

• Ispirazione e idee per creare connessioni più forti e supporto reciproco

• Ampliare la rete con altre donne italiane per lavorare a progetti di co-creazione

Programma:

• Introduzione e benvenuto

• Intervista al panel e le loro prospettive sul “fare rete, online e offline”

• Discussione aperta su “Donne italiane fanno rete”: sfide, opportunità e idee per il futuro

• Networking e aperitivo

Panel discussion facilitata da Luca Esposito, Special Projects Coordinator presso CO.AS.IT.

Partecipano:

Nadia Fronteddu: Ingegnere, lavoro grazie al quale giro per il mondo da più di 20 anni, relocator, sommelier, giornalista e co-fondatrice del podcast “Vita da Expat”, co-autrice del libro Quando tutto è cambiato con le altre autrici del magazine per expat fondato nel 2014 Amiche di fuso, parte del board delle asso-

ciazioni culturali Dante Alighieri e Niawa (National Italian-Australian Women’s Association) e Social Media Manager. Aiuto le altre persone a trovare il loro posto nel mondo grazie alla mia esperienza e alle skills accumulate nel tempo.

Drusilla Galelli: Expat da 15 anni, Libia, Kuwait, Arabia Saudita e da due anni e mezzo qui a Melbourne. Sono laureata in Economia con un Master in Risorse Umane; attualmente lavoro come Learning Support e Language Assistant presso la St. Gregory the Great Primary School. Sono tra le fondatrici del magazine Amiche di Fuso, fondato nel 2014 e co-autrice del libro Quando tutto è cambiato. Fondatrice del blog “Mamme nel deserto” insieme all’amica Mimma Zizzo, nato nel 2013 in Kuwait, e co-autrice del libro Mamme nel deserto ma come ci siamo finite in Kuwait?.

Barbara Zoroddu: Professional counsellor, membro dell’Australian Counselling Association, vede nell’empowerment delle donne e dei giovani la sua mission. Specializzata in approccio corporeo, Family and Domestic Violence e facilitatrice del gruppo interculturale “Inside Out –Meaningful conversations”, ha fondato Un’Amica a Melbourne per offrire accoglienza e ascolto empatico alla comunità italiana. Attualmente coordina il progetto Witcare Hub, un’iniziativa che aiuta i giovani italiani ad integrarsi in Australia, promuovendo una comunità più forte e attenta al benessere mentale, con un focus speciale sulle donne. Il suo impegno è volto a creare spazi di crescita, resilienza e connessione autentica.

Sara Coggiola: Life Coach, Formatrice Interculturale, Reloca-

tion consultant, Copresidente di FIGT ANZA – Families in Global Transition, succursale di Australia and New Zealand, Conduttrice del podcast “L’Arte di Reinventarsi”, storie di cambio carriera al femminile fra culture, fasi della vita e svolte sui valori. Attraverso il progetto “Between Cultures”, supporta famiglie e donne che vivono all’estero, fornendo strumenti per integrarsi e costruire reti di supporto nelle nuove comunità, aiutando a conciliare vita familiare e professionale in contesti culturali diversi. Promuove l’autonomia e la crescita personale delle donne, valorizzando le specificità e le opportunità offerte da ogni ambiente.

Luca Esposito: Storico e giornalista, Luca si descrive orgogliosamente come un lavoratore migrante italiano in Australia. Da anni dedica il suo tempo e il suo lavoro alla comunità italiana, promuovendo inclusione, solidarietà e diritti dei lavoratori. Ha lavorato come consulente per il progetto Witcare Hub e continua il suo impegno come Coordinatore dei Progetti Speciali per CO.AS.IT.

Unisciti a noi per questa serata speciale e contribuisci a creare una rete più forte e solidale di donne italiane a Melbourne e in Australia! Non mancare! Insieme possiamo fare la differenza!

Witcare Hub

Realizzato con il sostegno del CO.AS.IT. Melbourne e INAS Australia, Witcare Hub è un progetto volto ad assistere gli italiani appena arrivati e a migliorare l’inclusività della comunità italiana nei confronti dei nuovi migranti. Tra gli obiettivi di Witcare Hub c’è quello di sostenere e incoraggiare progetti culturali, artistici e sociali emergenti da parte dei nuovi talenti che appartengono alla nostra comunità.

Aggiornamento economico di Bendigo Bank

Nel suo aggiornamento economico di novembre, David Robertson, Capo Economista di Bendigo Bank, ha previsto che i tassi d'interesse in Australia potrebbero iniziare a scendere nei prossimi sei mesi, ma ha avvertito che non ci si aspetta una riduzione imminente, né a dicembre né a febbraio 2025. La previsione è che la RBA (Reserve Bank of Australia) avvierà un ciclo di riduzioni dei tassi intorno a maggio 2025, con un abbassamento progressivo a circa il 3,5% entro la fine dell'anno.

Nonostante la discesa dell'inflazione, che è scesa al 2,8% nel terzo trimestre, l'inflazione "core" rimane ancora alta al 3,5%, al di sopra dell'obiettivo del 2-3% fissato dalla RBA. Questo sta frenando la Banca Centrale dal ridurre i tassi. Il miglioramento della situazione inflazionistica, con un abbassamento a 2,1% nel mese più recente, è positivo, ma l'RBA vorrà vedere ulteriori segnali positivi prima di procedere con un taglio.

Il mercato del lavoro è un altro fattore cruciale: nonostante il basso tasso di disoccupazione, la stretta sul mercato del lavoro potrebbe impedire un allentamento della politica monetaria, e una possibile crescita della disoccupazione nei prossimi mesi potrebbe cambiare le previsioni economiche.

A livello globale, l'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti potrebbe scuo-

tere i mercati finanziari. La sua politica economica, in particolare riguardo alle tariffe e alle tasse aziendali, potrebbe influenzare i tassi di cambio e le decisioni delle banche centrali mondiali, incluso l'orientamento della Federal Reserve degli Stati Uniti. Infine, anche gli sviluppi economici in Cina, dove è stato lanciato un nuovo pacchetto di stimolo, potrebbero influenzare l'andamento dell'economia globale, ma l'efficacia di queste misure è ancora incerta.

In sintesi, l'aggiornamento economico di novembre indica una possibile riduzione dei tassi di interesse in Australia a partire dalla metà del 2025, ma la situazione resta incerta, con fattori globali e locali che potrebbero influire sul futuro economico.

David Robertson Capo Economista di Bendigo Bank

Al Community Centre di Berkeley per la Melbourne Cup: cappelli colorati e allegria per una giornata memorabile

Martedì 5 novembre 2024, il Berkeley Sport Club ha ospitato una vivace e memorabile celebrazione dedicata alla Melbourne Cup, la celebre corsa di cavalli che ogni anno incanta l'Australia. Conosciuta come "la corsa che ferma la nazione", la Melbourne Cup è molto più di una semplice gara: è un evento

che mescola sport, eleganza, tradizione e spirito di comunità. La manifestazione di quest'anno ha saputo catturare tutta questa magia, portando un pezzo di Australia al cuore di Berkeley.

La Melbourne Cup ha radici che affondano nel lontano 1861, quando venne corsa per la prima volta al Flemington Racecourse,

a Melbourne. Fin dalla sua nascita, la gara è diventata uno degli eventi sportivi più importanti e attesi in Australia, simbolo di eccellenza nel mondo dell'ippica.

Con il passare degli anni, la corsa ha acquisito una grande rilevanza, divenendo non solo un appuntamento sportivo, ma anche una celebrazione della cultura australiana, dove mondanità e passione per il cavallo si mescolano in un’unica grande festa.

Ogni anno, milioni di spettatori seguono l’evento, mentre il pubblico presente in pista è noto per la sua eleganza, in particolare nella tradizionale sfilata di cappelli e abiti raffinati.

Per onorare questa tradizione che unisce la passione per lo sport alla mondanità, i partecipanti al Berkeley Sport Club si sono radunati vestiti con abiti eleganti, pronti a vivere l’emozione della giornata.

Il momento più atteso è stato, come sempre, la spettacolare sfilata di cappelli, un evento che ha trasformato la sala in una passerella di colori, fiori e dettagli stravaganti.

I cappelli, veri e propri capolavori di creatività, sono stati i protagonisti di un concorso che ha entusiasmato il pubblico, portando l’eleganza e il fascino che caratterizzano la Melbourne Cup.

Con il sottofondo di applausi e risate, i partecipanti si sono sfidati a colpi di originalità e raffinatezza, dando vita a una vera e propria celebrazione dello stile.

La sfilata ha rievocato lo spirito di eleganza che da sempre contraddistingue l'evento australiano, unendo il pubblico in un’atmosfera di allegria e festa. Nel frattempo, gli ospiti del Berkeley Sport Club si sono cimentati in scommesse simboliche sui cavalli in gara, vivendo l'emozione della corsa da spettatori entusiasti.

La Melbourne Cup 2024 ha visto trionfare Knight's Choice, un cavallo che ha sorpreso tutti con una performance straordinaria, riuscendo a prevalere negli ultimi metri di una gara emozionante. Il trionfo di Knight's Choice ha rinnovato il fascino di questa corsa leggendaria, confermando ancora una volta la sua posizione di apice nel mondo delle corse di cavalli.

Oltre alla sfilata e alle scommesse, l'evento è proseguito in un clima di convivialità, con giochi e premi che hanno contribuito a mantenere alto l'entusiasmo, con gli ospiti hanno potuto degustare piatti tipici australiani e bevande rinfrescanti, creando un'atmosfera festosa che ha unito i partecipanti in un'esperienza condivisa.

Ben fatto agli organizzatori e appuntamento al 2025!

Celebrazione della Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate

A Brisbane, la comunità italiana ha commemorato la Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate con una cerimonia significativa, alla quale ha partecipato anche la Console d'Italia, la Dottoressa Mrinucci. L'evento si è svolto presso l'Abruzzo Club Brisbane, un punto di riferimento per la collettività abruzzese e per tutta la comunità italiana della città.

Durante la cerimonia, sono stati ricordati il valore e i sacrifici dei soldati italiani, con particolare riferimento alla fine della Prima Guerra Mondiale e all'Armistizio di Villa Giusti, firmato il 4 novembre 1918, che segnò la fine delle ostilità per l'Italia.

Questo momento di riflessione ha avuto un'importanza particolare, poiché non solo ha celebrato la fine di un conflitto che aveva causato enormi perdite, ma ha anche offerto l'opportunità di rendere omaggio al sacrificio di tutti coloro che hanno combattuto nelle guerre, sia nel passato che nel presente.

Il pensiero si è rivolto anche a tutti gli uomini e le donne in divisa che, ancora oggi, sono impegnati in missioni di pace o in contesti di conflitto in giro per il mondo, portando avanti una

missione di difesa della pace e della sicurezza globale. In un mondo ancora segnato da conflitti, il ricordo di questi sacrifici e l'importanza di promuovere la pace sono stati al centro delle riflessioni durante la cerimonia.

La Festa dell'Unità Nazionale, che coincide anche con la celebrazione della Giornata delle Forze Armate, è un'occasione per riaffermare il legame profondo tra l'Italia e i suoi cittadini all'estero, che continuano a mantenere vivo il ricordo e l'orgoglio per la storia e le tradizioni del Paese.

A Brisbane, come in altre parti del mondo, questo evento è stato un momento di unione, in cui la comunità italiana ha avuto l'opportunità di ricordare, riflettere e rinnovare il proprio impegno per la pace e la solidarietà internazionale.

L'evento presso l'Abruzzo Club Brisbane ha rappresentato quindi non solo un omaggio a chi ha dato la vita per la Patria, ma anche una riflessione sull'importanza di preservare la memoria storica e di onorare coloro che continuano a servire nelle forze armate, portando con sé l'eredità di sacrificio e impegno per il bene comune.

ANFE Medals to Eileen Santolin & Giuseppe Querin

The Italian Roots in the World event, held at Club Marconi, gathered the Italian-Australian community to honour its rich cultural heritage and celebrate individuals who have made outstanding contributions to preserving Italian culture in Australia.

Among the evening’s highlights was the presentation of the prestigious Medaglia ANFE, awarded each year by ANFE Sydney to those who exemplify dedication to Italian heritage. This year, the medals were proudly presented by Franco Baldi, honorary president of ANFE, and Marco Testa, ANFE Delegate.

The 2024 recipients, Eileen Santolin and Giuseppe Querin, were recognised for their exceptional contributions to promoting Italian culture in Australia.

Both honourees have deep roots in the Veneto Region of Italy and have devoted much of their lives to celebrating and preserving Italian traditions.

Eileen Santolin, in her acceptance speech, expressed heartfelt gratitude for the award and reflected on her personal journey: “I feel immensely honoured to receive this prestigious Medaglia ANFE 2024, and I’m truly grateful to the Delegates of ANFE for this incredible recognition. Words cannot express my heartfelt grat-

itude. May I dedicate this Medal firstly to my late husband, who gave me the opportunity to experience life in Italy for 13 and a half years, and over the past 14 years to have become involved and socialised with the community here at our beloved Club Marconi.

I would also like to pay homage to the first migrants (both men and women) and give acknowledgement and recognition of the great contribution they made towards the economic and cultural development here in NSW. To all the nonni and bisnonni – you

are walking treasures. It’s been a busy but rewarding year for all ages. Congratulations to all the award winners here today.

Special thanks to Maria Grazia Storniolo and Giovanni Testa for their tireless and valuable work – you graciously give assistance not only to the local community but also in the Greater Sydney and Wollongong areas.

You are always there helping others, irrespective of race, colour, or creed, without expecting anything in return.

Lastly, if I may, I would like

to thank Italian Consul General Rubagotti – Sir, you have brought the Italian Associations together at various functions, at times in the presence of the Ambassador, HE Paolo Crudele, relevant parliamentary members, and other distinguished personnel, not only to celebrate significant events but also to give praise and thanks to the Italian community in their host country.

Once again, my sincere thanks to you all. Remember: The heart of all cultures is the family, where life begins and love never ends!

Being a family means you are part of something very wonderful. It means you will love and be loved for the rest of your life, no matter what.”

Giuseppe Querin, the second recipient, has been a steadfast leader within the Italian-Australian community for over twenty years. His role in the Associazione Nazionale Alpini (ANA) has been pivotal, revitalising the Italian-Alpine tradition and engaging younger generations to cherish their heritage.

Querin’s achievements include the establishment of the “Baita degli Alpini” in Austral, a traditional Alpine lodge filled with cultural artefacts symbolising the enduring history of the Alpini in Australia.

In his speech, Querin emphasised the shared commitment to Italian culture and community: “Receiving this Medal is a humbling recognition. It represents the hard work of our community to keep the Italian spirit alive and serves as a reminder of the importance of unity and solidarity.”

The ANFE Medal 2024 awards honoured two exceptional figures, inspiring future generations to uphold Italian traditions while fostering a spirit of unity and connection across the Italian-Australian community.

Nathan Hagarthy MP, Eileen Santolin, Giuseppe Querin, Franco Baldi and Marco Testa

Aperitivo con Marco Polo celebra le radici

Sabato 9 novembre 2024, la Michelini Room del Club Marconi è stata il palcoscenico di un evento straordinario che ha visto partecipare oltre 130 ospiti per celebrare il 700º anniversario di Marco Polo e l’Anno delle Radici Italiane nel Mondo.

Tra cultura, musica e storia, "An Aperitivo with Marco Polo" ha riunito la comunità italiana di Sydney in un vibrante omaggio al celebre esploratore e alle eccellenze italiane.

L’evento si è inserito anche

nel contesto della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, celebrata solo poche settimane prima. Per onorare il tema di quell’anno, intitolato "L’Italiano e i Libri: Il Mondo Tra le Pagine," la scuola Marco Polo ha pubblicato una nuova edizione bilingue (italiano/inglese) di Cuore, il capolavoro intramontabile di Edmondo De Amicis. Questa edizione, la prima mai pubblicata in doppia lingua, è stata curata da Franco Baldi e Marco Testa. È stata distribuita a 40 scuo-

le del Nuovo Galles del Sud che insegnano l’italiano, a testimonianza del legame profondo tra lingua, letteratura e identità culturale.

Inoltre, durante l’evento, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di ammirare 12 tavole illustrate di Cuore realizzate dal pittore svizzero-italiano Luigi Rossi. Le illustrazioni, pubblicate per la prima volta nell’edizione del 1934, sono ancora oggi considerate la rappresentazione più vivida del capolavoro di De Amicis. Esse hanno catturato magnificamente il tono sentimentale e avventuroso del libro, riuscendo a colpire sia i lettori adulti che i più giovani. Durante la giornata, molti si sono presi un momento per apprezzarle.

L’evento ha preso il via con un’accoglienza musicale curata dal Rosemont String Trio, che ha subito instaurato un’atmosfera di eleganza e tradizione. A/ Prof. John Gullotta AM ha dato il benvenuto ufficiale alle 12:30, elogiando l’evento come un'occasione di curiosità e scoperta linguistica e culturale.

A nome della CNA, l’Executive Officer ha ringraziato i convenuti ed espresso parole di profondo apprezzamento per l’Istituto di Cultura, il Consolato e l’Ambasciata d’Italia per il loro supporto al concorso letterario, nonché alla giuria e a quanti hanno lavorato per assicurare il successo dell’iniziativa.

Un caloroso ringraziamento è stato rivolto a Emanuela Merlatti, Presidente della giuria del Concorso Letterario, e ai giurati Flavio Cappelletti della Dante Alighieri di Canberra, Stella Vescio, Vicepresidente di CNA, Santo Crisafulli, Direttore della Bottega d’Arte Teatrale, Franco Barilaro, Presidente del Com. It.Es. di Canberra e dell’ACT, Rosy Vecchio, Presidente del Com. It.Es. del Queensland e del Territorio del Nord, a Marco Testa, Segretario della Giuria e a Franco Baldi per aver curato la realizzazione della pubblicazione degli elaborati.

Tra gli ospiti d’onore, il Console Generale d’Italia a Sydney, Dr. Gianluca Rubagotti, ha ricordato l’importanza di trasmettere le radici italiane alle nuove generazioni dicendosi “molto felice

di essere qui perché questo è stato il mio primo impegno con la comunità. Sono arrivato e sono entrato in ufficio l'8 gennaio di quest'anno e il signor Testa mi ha richiesto un incontro dopo poche ore che ero in ufficio. Ho detto, va bene, incontriamoci con lui. E mi hanno invitato per la serata al ristorante, come è stato detto prima. Così sono andato lì, ed è stata veramente la mia prima interazione con la comunità italiana.”

“Ho pensato che fosse importante mantenere la continuità e essere qui anche alla fine di questo processo. Credo che continuare a coltivare lo studio e la conoscenza della lingua italiana sia molto importante, perché c'è il rischio che molte delle seconde e terze generazioni possano temere che questa parte importante della cultura italiana scompaia con il tempo. Quindi vi invito a contattare tutte le famiglie di italiani o discendenti di italiani per continuare a coltivare la lingua, soprattutto nelle famiglie, ma ci sono anche opportunità all'estero. Le istituzioni italiane offrono corsi di lingua italiana, oltre alle scuole, ovviamente, finanziate dal governo del New South Wales. Quindi l'impegno di tutti deve essere quello di continuare a mantenere viva la nostra lingua. Sono davvero felice che oggi distribuirò questi premi e non voglio rubarvi troppo tempo, quindi vi ringrazio ancora e continueremo a vivere insieme questa occasione molto interessante. Grazie."

Nathan Hagarty MP e Dai Le MP hanno espresso gratitudine per l’impatto culturale italiano in Australia e si sono entrambi soffermati sull’importanza di preservare la lingua italiana e le altre lingue comunitarie. Durante l’evento, è stato menzionato anche un messaggio particolare giunto dal Senatore Francesco Giacobbe, inviato al Consiglio di Amministrazione della CNA.

Il Senatore ha espresso il suo rammarico per non poter partecipare alla cerimonia a causa di impegni istituzionali in Italia, ma ha voluto sottolineare l’importanza dell’occasione. "Eventi come questo," ha scritto, "hanno un grande valore inestimabile per la promozione della lingua e della cultura italiana, soprattutto tra le giovani generazioni di italo australiani, che dimostrano costantemente un amore sincero per il nostro Paese."

Giacobbe ha evidenziato come la conoscenza dell’italiano sia una porta d’accesso alla nostra storia, arte e identità culturale, paragonando Marco Polo a un simbolo dell’italianità che attraversa i confini e costruisce ponti culturali. "Dalle eccellenze gastronomiche alla moda, dall’arte alla tecnologia," ha continuato il Senatore, "l’Italia si fa riconoscere e amare in tutto il mondo, così come un tempo le storie e le memorie portate da Marco Polo affascinava terre lontane."

Uno dei momenti più attesi è stato il video dedicato alla storica visita della nave-scuola Amerigo Vespucci in Australia, un simbolo di eccellenza italiana promosso da Difesa Servizi per rafforzare i legami culturali tra Italia e Australia. Un punto centrale dell’evento è stata la consegna dei Premi Marco Polo per l’Eccellenza nella Lingua e Cultura Italiana. Con grande emozione, il Console Generale Rubagotti, Nathan Hagarty MP, Stella Maimone e Bruno Lopreiato hanno consegnato i riconoscimenti a studenti meritevoli, tra cui Luca Dore del De La Salle College per il premio monetario. Emma Giudice, prima vincitrice del premio nel 2020, ha offerto una testimonianza ispiratrice sulla sua esperienza, incoraggiando i giovani a coltivare la lingua e la cultura italiane. La cerimonia è proseguita con le onorificenze del concorso letterario “Il Ritorno di Marco Polo: Viaggi, Memorie e Avventure alle Radici Italiane”, in cui hanno gareggiato 35 elaborati.

I partecipanti premiati, onorati con menzioni d’onore, sono stati chiamati sul palco da Franco Barilaro, Presidente del Com. It.Es. Canberra e ACT, e Rosy Vecchio, Presidente del Com.It.Es. Queensland e Northern Territory, con l’assistenza di Sebastian Villanova del CNA. Le menzioni d’onore sono state conferite a: “Ricetta d’amore” di Maria Consiglia Lazzaro; “C’era una lingua glossa” di Shaun Farlow e “Back to Country – A meditation on roots” di Nino Lo Giudice. La Dott.ssa Valentina Biguzzi, membro della giuria, ha espresso parole di apprezzamento per ciascuno di questi lavori, spiegando i motivi per cui sono stati selezionati.

Successivamente, sono stati annunciati i vincitori principali. Il terzo premio è andato ad Elga Pappalardo per il suo racconto

notizie comunitarie

“Tony”. Elga, residente a Melbourne, riceverà a casa la medaglia, il certificato e una copia della pubblicazione. Il secondo premio è andato a Duska Kovacevic per “Il cuore di Maria”. Duska, residente a Milano, riceverà anche lei il premio tramite posta. Il momento più atteso è stato l'annuncio del vincitore del concorso letterario. Il Console Generale Dr. Gianluca Rubagotti, insieme a Bruno Lopreiato, hanno consegnato il primo premio a Antonio Vallario per il suo racconto “Il ritorno di Totonno”.

Emanuela Merlatti, presidente della giuria, ha elogiato l’opera vincitrice, spiegando come il racconto di Vallario riesca a catturare con intensità l’essenza delle radici italiane. Antonio, affiancato dalla sua famiglia e dai membri del CNA e della giuria, ha posato per una foto commemorativa.

Infine, Santo Crisafulli, Direttore della Bottega d’Arte Teatrale e membro della giuria, ha eseguito una selezione di letture dai lavori presentati nel concorso, regalando al pubblico un momento di riflessione e poesia.

Crisafulli ha ricevuto applausi calorosi per la sua interpretazione, chiudendo un evento ricco di emozioni.

Con 35 elaborati in gara, il concorso letterario “Il Ritorno di Marco Polo: Viaggi, Memorie e Avventure alle Radici Italiane” ha visto brillare sia giovani studenti che autori adulti.

I racconti, disponibili in una raccolta acquistabile sul sito della CNA, sono un tributo alla cultura e alle radici italiane, rendendo questo progetto accessibile a tutti gli amanti della scrittura e delle tradizioni italiane.

L’organizzazione impeccabile del Club Marconi, con il suo staff attento e professionale, ha garantito una giornata perfetta, arricchita da un rinfresco finale di dolci italiani, tra cui “radici italiane”, un semifreddo al caffè preparato dallo Studio De Luca, ispirato al testo vincitore del concorso.

La chiusura dell’evento, affidata al Dott. Gullotta, ha celebrato il successo dell’iniziativa, ringraziando calorosamente tutti i partecipanti e patrocinatori. "An Aperitivo with Marco Polo" ha rafforzato i legami culturali tra Italia e Australia, offrendo alla comunità italo-australiana un’occasione unica per celebrare e condividere la propria identità.

Associazione Trevisani Nel Mondo

Sezione di Sydney Inc

P O Box 35 EARLWOOD NSW 2206

Tel: 0408 240 055

E-mail: eileen@santolin.org

SYDNEY TREVISANI NEL MONDO PRANZO DI NATALE

L’Associazione Trevisani Nel Mondo di Sydney invita i soci e loro amici e simpatizzanti a celebrare con loro, il pranzo di Natale Domenica 1° dicembre 2024 a mezzogiorno nella Doltone House “Elettra” al Club Marconi, Bossley Park Sarà servita un ricco pranzo allietato dalla musica da ballo di Gino & Jeff + Raffle. Il costo del biglietto è $95 per i soci e $100 per i non soci (Birra, Vino e Bibite incluse) Liquori alcoolici a proprie spese. Prenotare AL PIÙ PRESTO POSSIBILE entro il 17 Novembre 2024 telefonando a:

Presidente Renzo VALLERI 0418 242 782

Vicepresidenti

Luigi VOLPATO 9753 4646 / 0419 611 770 e Bruno BAGATELLA 9620 1612 / 0412 910 544

Segretaria Eileen SANTOLIN 0408 240 055 (email: eileen@santolin.org)

Asst Segretaria Laura CHIES 9610 0680 / 0421 279 610 (email: laurachies3@bigpond.com)

Asst Tesoriera Rita PERENCIN 9604 7472 / 0410 447 472

Consiglieri Gabriele ZAMPROGNO 0411 701 061

e Ernesto CALDERAN 9823 0232 / 0413 719 133

NB: If you have any special dietary requirements, please notify the Committee member when making your booking NOT ON THE DAY OF THE FUNCTION.

For further information and prepayment for the Luncheon please contact one of the committee members. We look forward to greeting you. PLEASE NOTE: If you have booked and are unable to attend you must advise one of the Committee, by 24 November, otherwise you will be required to pay the cost of your “booked” luncheon.

La 31ª Esibizione Annuale del Premio d'Arte di Fairfield

La Fairfield City Art Society Inc., una delle principali realtà artistiche della regione, ha recentemente dato il via alla sua 31ª Esibizione Annuale del Premio d'Arte di Fairfield, un evento che celebra la creatività e il talento degli artisti locali. L'evento si è svolto presso il Club Marconi a Bossley Park e ha visto la partecipazione di circa 80 persone, tra cui artisti, membri della comunità e appassionati d'arte.

Il presidente del Club Marconi, Morris Licata, ha aperto la cerimonia con un caloroso benvenuto, esprimendo il suo apprezzamento per il contributo degli artisti. Ha sottolineato che la collaborazione del Club Marconi e il supporto della comunità locale sono essenziali per il successo di eventi come questo, che arricchiscono la vita culturale della zona.

L'Onorevole David Saliba ha elogiato l'iniziativa, sottolineando l'importanza della partecipazione dei più giovani alla cultura e all'arte. È stato particolarmente entusiasta dell'inclusione di giovani artisti, segno tangibile di come il Premio d'Arte di Fairfield continui a crescere e a coinvolgere generazioni diverse in un dialogo creativo.

La presidente della Fairfield City Art Society, Svetlana Panov, ha rivolto un messaggio di gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile l'esposizione. Ha sottolineato come la società sia un'organizzazione senza scopo di lucro, che opera grazie al contributo volontario dei suoi membri. Il supporto continuo del Club Marconi è stato fondamentale per la realizzazione dell'evento, così come il patrocinio del Consiglio Comunale di Fairfield, che ha sponsorizzato il Youth Prize Award attraverso il Mayoral Donation Fund.

Un ringraziamento speciale è andato anche a Roger Markwick, Therese Doyle, Gregory Young, for sponsoring the Peter Adrian Markwick Memorial Prize e, naturalmente, a David Hawkes, il giudice principale dell'esibizione, che ha dedicato il suo tempo e la sua esperienza per giudicare le opere in concorso. Svetlana Panov ha concluso il suo discorso

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esprimendo una sincera gratitudine verso tutti gli artisti partecipanti, le cui opere hanno arricchito l'esposizione con la loro diversità e profondità.

David Hawkes, noto artista e curatore con una lunga carriera alle spalle, ha espresso il suo apprezzamento per la qualità delle opere esposte. Ha commentato che il livello delle opere in concorso era molto alto, con una sottile linea che separa ciò che merita di essere premiato da ciò che non lo è. Secondo Hawkes, l'arte è una "invenzione di una realtà personale", una riflessione su come interpretiamo il nostro mondo e sulla nostra stessa esistenza. Il giudice ha evidenziato come ogni opera rappresenti una visione unica dell'artista, un linguaggio personale che comunica e racconta storie diverse.

Un'esposizione che unisce e ispira

La 31ª Esibizione Annuale del Premio d'Arte di Fairfield non è solo un concorso, ma anche un'opportunità di dialogo e con-

divisione tra artisti, appassionati e la comunità locale.

Le opere esposte sono un riflesso della vivacità creativa che anima la Fairfield City Art Society, e ogni anno l'esibizione si arricchisce di nuovi contributi, storie e prospettive. Il supporto di enti come il Club Marconi e il Fairfield City Council dimostra come l'arte possa essere un motore di crescita culturale e sociale, unendo persone di tutte le età e provenienze in un'esperienza collettiva.

Quest'anno, l'esposizione si è rivelata ancora una volta un grande successo, un segno della continua evoluzione della società e della sua capacità di ispirare le generazioni future a esplorare il mondo attraverso la lente dell'arte.

Concludendo, la Fairfield City Art Society e il Club Marconi si preparano a una nuova edizione del Premio d'Arte di Fairfield, sempre con l'obiettivo di sostenere l'arte locale, promuovere nuovi talenti e continuare a essere una parte integrante della vita culturale di Fairfield.

L'Onorevole David Saliba e la Presidente Svetlana Panov
Sam Bianca, dipendente del club per circa 50 anni e Morris Licata

Al lora! notizie comunitarie

Club Marconi: un pomeriggio di eleganza e tradizione alla Melbourne Cup

L’atmosfera è stata festosa e l’eleganza, protagonista indiscussa, in un evento speciale che ha visto protagonista il Club Marconi di Sydney, il quale ha celebrato la Melbourne Cup, una delle corse di cavalli più prestigiose e sentite d'Australia.

Giovanna Pellegrino, presidente delle Ladies Auxiliary of Club Marconi, insieme all’instancabile supporto delle sue colleghe, ha organizzato un pomeriggio che ha unito passione per l’ippica, socialità e spirito di comunità. Il salone del club si è trasformato in un luogo dove tradizione, moda e intrattenimento si sono fusi per offrire un’esperienza unica a tutti i partecipanti.

L’evento ha visto la partecipazione di circa 180 persone,

un'affluenza significativa che ha confermato l’amore della comunità per questo appuntamento annuale. Tra gli ospiti di spicco, il presidente del Club Marconi, Morris Licata, e Antonio Paragalli, il cui impegno costante per il Club è sempre apprezzato. Il pomeriggio si è aperto con i saluti calorosi di Giovanna Pellegrino, seguiti da un intervento del presidente Licata, che ha dato ufficialmente il via alla celebrazione dell'evento, in perfetto spirito di comunità e di condivisione.

La giornata è stata allietata dalle performance di Tony Gagliano, Sam Pellegrino e Umberto De Bellis, che hanno contribuito a creare un’atmosfera vivace e coinvolgente. La musica ha fatto da cornice a un evento che non

ha mancato di far divertire gli ospiti, mentre i sorrisi e le risate riempivano la sala.

Una delle attrazioni principali è stata la lotteria, che ha visto la distribuzione di circa 25 premi, con un numero significativo di biglietti venduti. Un’ulteriore occasione di intrattenimento che ha contribuito a rendere il pomeriggio ancora più speciale. La fortuna ha sorriso a molti, con i premi che sono stati distribuiti con grande entusiasmo.

Uno degli appuntamenti più attesi dell’evento è stato senza dubbio il concorso per la “Signora e Signore più eleganti”, una tradizione che celebra lo stile e la raffinatezza degli ospiti. A giudicare i concorrenti sono stati Domenico e Nella Lopreato, una coppia di esperti che ha saputo scegliere con grande attenzione chi meritasse di essere premiato per il proprio look impeccabile. I vincitori sono stati accolti con entusiasmo dal pubblico, testimoniando quanto l’eleganza sia una parte fondamentale di questo evento.

A rendere il pomeriggio ancora più speciale, è stata la breve ma significativa apparizione di Matthew Biviano, CEO del Club Marconi, che ha voluto rivolgere un saluto agli ospiti e sottolineare l’importanza dell’evento per la comunità. Il suo discorso è stato breve ma sentito, un momento di riflessione sull’importanza di celebrare le tradizioni australiane e di rafforzare il legame tra i membri del club.

La Melbourne Cup al Club Marconi si è quindi rivelata un successo sotto ogni punto di vista. Un evento che ha saputo combinare sport, divertimento, cultura e, soprattutto, un forte senso di comunità. Le oltre 180 persone presenti hanno potuto godere di un pomeriggio all'insegna della compagnia e della tradizione, con un tocco di eleganza che ha reso l’esperienza ancora più memorabile.

La perfetta organizzazione, l’atmosfera accogliente e l’ottima partecipazione sono solo alcune delle ragioni per cui questo evento continuerà ad essere un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della Melbourne Cup e per coloro che vogliono vivere un’esperienza unica all’interno del Club Marconi.

Raduno

automobilistico all'Aeroporto di Western Sydney: Un mix di cultura e design Italiano

di Alessandro Di Rocco

Domenica 3 novembre, il cielo nebbioso di Western Sydney ha accolto un gruppo di 30 membri dell'Italian Made Social Motoring Club (IMSMC), che si sono riuniti insieme ad altri club automobilistici locali presso l’aeroporto internazionale di Western Sydney (WSI).

Un evento caratterizzato da motori rombanti e dalla passione per il design automobilistico, in un'atmosfera resa ancor più suggestiva dalla foschia mattutina.

Le auto italiane, fiore all'occhiello del gruppo, si sono fatte spazio tra una varietà di muscle car americane, australiane e internazionali, creando una splendida esposizione di stile e ingegneria.

Con il passare delle ore e il diradarsi della nebbia, il sole ha rivelato i riflessi delle eleganti carrozzerie, mettendo in risalto la particolarità del design italiano.

Un’esplosione di colori e forme ha affascinato i presenti, dimostrando ancora una volta come l’estetica automobilistica italiana abbia un fascino intramontabile.

Un furgone del caffè ha aggiunto un tocco di convivialità, offrendo ai partecipanti una pausa ristoratrice tra le esposizioni e le conversazioni.

Gli appassionati hanno scambiato aneddoti di guida e racconti legati ai loro veicoli, dando vita a un momento di condivisione tra persone di diverse pro-

venienze, unite dalla passione per i motori. Alle 9:30, il gruppo è stato invitato al centro informazioni dell’aeroporto per una presentazione esclusiva sulla storia, la situazione attuale e gli sviluppi futuri del WSI.

Il team dell’aeroporto ha illustrato come la costruzione sia non solo in linea con le scadenze, ma in alcuni casi addirittura in anticipo, suscitando ammirazione tra i visitatori.

I partecipanti hanno potuto così scoprire le ambizioni di questo progetto infrastrutturale e le prospettive che il WSI porterà all’intera regione di Sydney. La visita si è conclusa con una foto di gruppo nel cortile dell’aeroporto, con il cantiere sullo sfondo a testimonianza della fase evolutiva di questa grande opera.

Dopo la foto, i membri dell’IMSMC si sono diretti al Luddenham Village Cafe, di proprietà di Daniel Berardinelli, un altro appassionato di motori e membro del club. Daniel ha accolto calorosamente il gruppo, garantendo che tutti gli ospiti fossero ben serviti, in puro stile italiano.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto allo staff del centro esperienziale del WSI e ai partecipanti per la loro presenza e il loro entusiasmo.

L’IMSMC guarda già avanti, con l'attesa di una futura visita per vedere i progressi dell’aeroporto e rivivere un’altra giornata di passione per le auto e per l’italianità.

Giovanna Pellegrino Morris Licata

notizie comunitarie

A Truly Great Recital!

Bottega Art Teatrale recently showcased a spectacular presentation of classical Italian children’s songs in ‘The Great Recital!’ at the Italian Forum Cultural Center in Sydney’s Little Italy, in Leichardt.

The Great Recital was based on the popular children’s Italian song festival, Zecchino d’Oro and featured some of the legendary children’s songs that have coloured the lives of generations.

The show opened with Director and host Santo Crisafulli who also led the on stage antics as the character of Mago. Mago then introduced co host Lina Sacco who played the most brilliant Fata Turchina.

The pair ribbed each other throughout the show with their sharp wit, while adding some very interesting historical background to the performance.

The stars of the show, how-

ever, were the ‘coro dei piccoli’(choir of the little ones). An exceptionally talented group of young singers collectively performed a number of songs that were to be judged by the audience to determine their favourite song!

Starting with the national anthems of Australia and Italy, the program was jam packed with surprises, including multiple costume changes, dance routines, the introduction of a live orchestra and even appearances by Topo Gigio!

Songs were conducted by the endlessly talented Lydia Donato who also performed as a part of the ‘il gatto e la volpe sketch.’ The well known numbers included favourites such as ‘Ma Che Pizza’, ‘Le Tagliatelle Di Nonna Pina’ and the writer’s pick, ‘Scuola Rap’, that even had one of the Nonna’s rapping a verse from her seat in the audience. The show culminated with Bottega D’Arte Teatrale favorites Michael Gioello, Sarah Arnold and Catherine Crowley adding their significant operatic and vocal talents to the closing number.

Whilst the families of the performers, teachers, parents, siblings and nonni were delighted, so too was the broader audience.

The biggest winner, however, was the cultural transference from one generation to the next. Some of the performers had little to no stage experience or linguistic challenges (the production was almost entirely in Italian) and performed impeccably in the Italian language. The only thing left to say to the production team and performers is “Bravo!”

Vince Sorrenti: I’m Offended! A Hilarious Take on the 2020s, No

Vince Sorrenti is one of Australia’s most loved and popular comedians and he is back with his brand new show, I’M OFFENDED!

Opening to a FULL HOUSE of more than 1,900 people at the State Theatre in Sydney, no subject is off-limits as Vince puts his own spin on living in the 2020’s by tackling some of the big issues in his own, inimitable style, and telling you what really offends him.

Vince’s comedy career began at Sydney University in the acclaimed Architecture Reviews before becoming an integral member of the ‘new wave’ of stand-up comics that changed the Australian comedy scene in the 1980’s at the fabled Sydney Comedy Store performing alongside legendary talent such as Rodney Rude and Austen Tayshus.

After winning over fans with regular appearances on the top rating Hey, Hey, It’s Saturday, he then went on to forge a career in America working New York’s famed stand-up circuit and hosting his own show on MTV – he even landed the gig as Tina Turner’s ‘Private Comedian’.

Since those heady days, Vince has enjoyed exceptional success

Holds Barred

with decades of comedy, radio and television credits from Fat Pizza to Celebrity Apprentice –during his stellar career, he has played to ecstatic crowds and dignitaries on thousands of stages all over the world, but for the ‘boy from Punchbowl’, nothing is better than performing for his legion of fans back home.

I’M OFFENDED! is Vince’s view of who we were, who we’ve become, and why everyone is so worried about offending anyone – one thing is for certain, it is a powerhouse show from one of Australian Comedy’s greats.

Lauded by many but loved by more, Vince Sorrenti is back with his brand new show, I’M OFFENDED!

Catherine Crowley, Michael Gioello, Sarah Arnold
Lydia Donato, Lina Sacco, Santo Crisafulli

notizie comunitarie

Albanese Government introduces landlark scams prevention framework

The Albanese Government are protecting the people of Werriwa from the scourge of scams and making Australia the toughest place in the world for scammers to operate.

Today, the Albanese Government introduced the Scams Prevention Framework which changes the law to put obligations on sectors to prevent, detect, disrupt, and respond to scammers.

The obligations will initially apply to banks, telcos, and social media companies – where much of the scam activity currently occurs. If businesses fail to meet the tough obligations, they will be subject penalties of up to $50 million and will be required to compensate victims.

The Government has provided over $180 million to tackle scam activity across the economy. Losses to scams are going down for the first time since 2016 as a result of our comprehensive anti-scams plan.

Last year the Government set up the National Anti-Scam Cen-

tre, which is a world leading partnership between government, law enforcement and the private sector that uses cutting edge technology to disrupt scams before they reach consumers. The National Anti-Scam Centre also focusses on raising community awareness to help arm people with tips and tools to help protect them from scammers.

The Albanese Government will always work hard to help Australians earn more and keep more of what they earn.

“The Albanese Government is determined to make Australia the hardest target for scammers to ply their act.

“We’re seeing positive early signs our plan is working, with scam losses going down for the first time since 2016. “I’m urging everyone in Werriwa to remain vigilant. Every dollar lost to a scammer is a tragedy and impacts people on a financial and psychological level. These criminals are the lowest of the low" said the Member for Werriwa Ms Anne Stanley MP.

Safe Places for Faith Communities Grant

Faith groups across Leppington are encouraged to apply for a share of $5M to make their places of worship and commemoration safer and more secure.

They will be able to apply for grants of $5,000 to $250,000 under the Safe Places for Faith Communities program which opens today.

This new grant round gives those who missed out in the previous funding round and new applicants a chance to apply for funding to be used anywhere in NSW at eligible faith-based centres including places of worship, seminaries, religious museums, religious community centres, religious retreats and places of religious significance.

The program takes a holistic approach to safety and security by supporting community preparedness, wellbeing and resilience, as well as more traditional protective security measures at places where faith communities gather.

An information session will be held online on Monday, 18 November 2024 at 4pm. To register for the information session email safeplacesgrants@multicultural.nsw.gov.au by Friday 15 November.

Diwali al Villaggio Scalabrini di Austral: Festival di luci e inclusione culturale

di Maria Grazia Storniolo

All'interno del villaggio Scalabrini di Austral, dove il personale rappresenta diverse culture e una significativa presenza indiana, si celebra con gioia e rispetto l’importanza della diversità culturale.

Un principio fondante della nostra comunità è infatti il motto di rispetto e inclusione, che ci spinge ad abbracciare le festività e i valori delle culture rappresentate dai nostri collaboratori.

Dopo le celebrazioni annuali dell'Oktoberfest e il festeggiamento mensile dei compleanni, giovedì 31 ottobre abbiamo dedicato la giornata alla celebrazione del Diwali, noto anche come Deepawali, il Festival delle Luci.

Questa festa è uno dei momenti più importanti nella cul-

tura indù, simbolo della vittoria della luce sull'oscurità e del bene sul male.

To apply, visit multiculturalnsw.smartygrants.com.au/ SafePlacesforFaithCommunitiesGrants2024-25.

Applications close 3pm, Thursday 19 December 2024.

***

Member for Leppington Nathan Hagarty said:

“In Leppington we are fortunate to have such diversity of faith to showcase our vibrant multicultural community.”

“When we invest in areas of worship and commemoration we are investing in future generations to ensure we can all continue to enjoy the freedom to practice our faith without fear of harm.”

***

NSW Minister for Multiculturalism Steve Kamper said:

"The NSW Government is proud of our reputation as a safe place for people to practice their faiths and come together without fear of harm.”

“I encourage every eligible group across NSW to apply to assist them to maintain and improve the security of their sacred places so they can continue to be places of guidance and peace for attendees.”

La parola Deepawali, che significa fila di luci, richiama l’antica tradizione di accendere lampade a olio o diyas, illuminando le case e le strade in un'atmosfera magica e suggestiva.

Diwali è un’occasione che vede le famiglie riunirsi per pregare, scambiarsi doni, addobbare le abitazioni con luci e decorazioni, e condividere piatti della tradizione.

Anche noi, al villaggio di Austral, abbiamo voluto immergerci appieno nello spirito del Diwali, incoraggiando tutti i membri del personale a indossare abiti tradizionali e partecipare con entusiasmo alla festività. In particolare, i nostri colleghi di origine indiana, che formano una comunità numerosa all’interno della struttura, hanno portato piatti tipici della loro cultura da condividere con tutti.

La festa è stata arricchita da musica tradizionale indiana, colori vivaci e decorazioni che hanno creato un'atmosfera festosa.

Il personale, abbigliato in modo tradizionale, ha contribuito con canti e danze tipiche, coinvolgendo tutti in un clima di unione e allegria.

È stato un momento speciale in cui ogni persona ha potuto sentirsi parte di una comunità che celebra la diversità come un valore e una risorsa.

Diwali ad Austral non è solo una festa, ma una dimostrazione concreta di come l'inclusione culturale possa rafforzare i legami all’interno della comunità.

L’appello rivolto ai giovani è stato chiaro e diretto: "Se vogliamo trasmettere ai nostri figli le tradizioni che ci sono care, come la Messa, le processioni e il nostro modo di vivere la religiosità, non possiamo tirarsi indietro. Giovani, se avete tempo da dedicare alla comunità, non esitate a farlo."

Il rappresentante al parlamento statale del New South Wales per Fairfield, David Saliba, ha preso la parola per sottolineare l’importanza di sostenere eventi come quello della Super Festa Italiana, facendo eco al lavoro del governo per preservare e promuovere le tradizioni culturali italiane in Australia.

Anche il presidente del Club Marconi, Morris Licata, ha rimarcato il ruolo fondamentale di manifestazioni come questa nella conservazione della cultura italiana, con un’attenzione particolare alla comunità calabrese.

" La giornata che stiamo vivendo è una straordinaria celebrazione delle nostre radici, della nostra cultura e delle tradizioni che ci uniscono, non solo come calabresi e come membri di questa splendida comunità di Sydney.

Il lavoro instancabile e la dedizione che ciascuno di voi ha messo nell’organizzazione di questo evento sono stati evidenti in ogni dettaglio: dalla cerimonia religiosa alla processione, dalla musica coinvolgente ai momenti di socializzazione e di divertimento che hanno reso la giornata indimenticabile. Grazie alla vostra passione e al vostro impegno, la Super Festa Italiana ha continuato a crescere e a diventare un momento di grande unione per tutte le generazioni, una testimonianza vivente dell'amore che abbiamo per la nostra terra d’origine".

Un momento di grande entusiasmo si è vissuto durante l’esibizione di Rosa Voto, leader del gruppo di Tarantella di Melbourne, che ha insegnato i passi tradizionali della tarantella calabrese, coinvolgendo il pubblico in una danza sfrenata.

L’atmosfera di gioia è stata ulteriormente alimentata dalle battute di Paolo Rajo, che ha intrattenuto i presenti con un repertorio di barzellette esilaranti.

Non è mancato il tradizionale piacere del palato: le bancarelle di cibo, disposte nelle aree adiacenti al Club Marconi, hanno offerto un'ampia varietà di

specialità italiane, tra cui le immancabili pizze e le zeppole calabresi, preparate dal presidente Frank Furfaro e dal suo team di instancabili volontari. La qualità delle pietanze ha testimoniato l’autenticità e l’accoglienza della comunità calabrese.

L’organizzazione impeccabile, curata dal comitato con la presenza dal presidente onorario Silvio Marrapodi e da altri membri di spicco come Frank Placanica e Gianni Roccisano, ha contribuito al successo dell’evento.

Un tocco internazionale è stato portato dalla presentatrice di Melbourne, Elvira Andreoli, che ha guidato il pubblico attraverso la presentazione degli artisti calabresi.

La giornata ha raggiunto il suo apice con il concerto di Mimmo Cavallaro, uno dei più noti interpreti della musica folk calabrese.

Accompagnato dalla sua orchestra composta da musicisti calabresi, Cavallaro ha entusiasmato il pubblico con un repertorio di brani tradizionali che hanno fatto ballare anche i più riservati.

La performance è stata arricchita dall'abilità degli strumentisti, come Alessandro Santacaterina alla chitarra battente, Francesco Carioti alla batteria e tamburello, e Martina Farconeri alla lira, uno degli strumenti più antichi della tradizione calabrese.

Un altro talento di spicco è stato Gabriele Albanese, poliedrico musicista che ha accompagnato Cavallaro in numerosi tour internazionali.

Il concerto è durato oltre due ore, incantando il pubblico con un’atmosfera festosa che non ha mai ceduto.

A concludere la giornata è stato un spettacolare show pirotecnico della Foti International, che ha illuminato il cielo sopra Sydney, regalando un finale indimenticabile.

La Super Festa Italiana di quest’anno si è confermata un successo straordinario, testimoniando ancora una volta la vitalità e l’unione della comunità calabrese di Sydney. L'appello ai giovani è stato apprezzato e sentito, soprattutto dai roccellesi di seconda e terza generazione.

Non solo una festa, ma una vera e propria celebrazione della cultura italiana in Australia, unendo passato, presente e futuro in un unico, grande appuntamento collettivo.

speciale centrale

a scuola

Professional Development Webinars for Italian Language Teachers

Edilingua is set to host a series of professional development webinars tailored for teachers of Italian as a second language in Australia. These events, scheduled for November 2024, offer a valuable opportunity for educators to enhance their teaching skills and expand their resource toolkit.

On Saturday, November 16, the focus will be on teaching children and adolescents. The webinar will run from 7:00 to 10:30 Italian time, accommodating various Australian time zones.

The schedule includes: “Teaching Italian to Adolescents: A Constant Challenge” (7:00 - 8:00) with Telis Marin, author, trainer, and director at Edilingua; “Italian for Children: A Survival Kit for Teacher”s (8:00 - 9:00) with Sara Servetti, author of the course Nuovo Forte!; “The New i-d-e-e: New Digital Tools and Resources for Teaching Italian to Children and Adolescents” (9:30 - 10:30) with Anna Gallo, editor, and trainer at Edilingua. Participants will receive the e-book version of “Nuovo Forte! 2.”

Register: https://us06web. zoom.us/webinar/register/ WN_3qhfkLLSS42JwxaH4pWKHw#/registration

The following week, on Saturday, November 23, the focus shifts to teaching young adults and adults.

The session, running at the same times, includes: “The Pantheon of Motivation” (7:00 - 8:00) with Telis Marin; “Digital Resources and Solutions for Teachers and Students” (8:009:00) with Telis Mari and “The Three Ages of Grammar” (9:30 - 10:30) with Paolo E. Balboni, Honorary Professor of Modern Language Teaching at Ca' Foscari University of Venice. Participants in this session will receive “La Grammatica Italiana Più” in e-book format.

Register: https://us06web. zoom.us/webinar/register/WN_SruPmJjwQBKi-Fj_7ONagQ#/registration

Both events are free, and attendees will be awarded Certificates of Participation. These webinars represent a significant opportunity for teachers to stay updated with the latest teaching strategies and resources, fostering a collaborative and innovative learning environment.

Edilingua invites all interested educators to register and take part in these enriching professional development experiences.

La Giornata dello

Studente di Lingua Italiana:

Un

trionfo di cultura e tradizione

La Giornata dello Studente di Lingua Italiana (GSLI) celebra la sua sesta edizione con un ritorno tanto atteso agli eventi in presenza. Dal 16 al 22 novembre 2024, nel contesto della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, studenti e insegnanti di tutto il globo si uniranno per festeggiare la lingua e la cultura italiana con il tema di quest’anno: “La cucina italiana”.

Il 21 novembre 2024, insegnanti e studenti diventeranno protagonisti assoluti, organizzando eventi nelle loro città. In ogni angolo del mondo, gli insegnanti si trasformeranno in ambasciatori della GSLI, promuo-

vendo la lingua italiana e la sua ricca cultura attraverso attività creative e coinvolgenti.

La GSLI è molto più di un semplice evento; è un’occasione in cui gli studenti non sono più spettatori passivi, ma attori principali. Questo appuntamento annuale permette loro di mettere in campo la passione per il Bel Paese, trasformando ogni evento in un laboratorio di idee e condivisione culturale.

Quest'anno, il tema “La cucina italiana” offrirà un’opportunità unica di esplorare una delle componenti più amate della cultura italiana. Dagli aperitivi conviviali alle lezioni di cucina, ogni

attività sarà un tributo alla tradizione gastronomica italiana, unendo il piacere del cibo alla scoperta linguistica.

Per mantenere lo spirito di connessione globale sviluppato negli ultimi anni, un evento online seguirà le celebrazioni in presenza. Questo momento virtuale permetterà di condividere esperienze e riflessioni, consolidando una rete mondiale di appassionati della lingua italiana. Per ulteriori dettagli sugli eventi e per partecipare alle attività, visitate il sito ufficiale: giornatastudentelinguaitaliana.com. Buona Giornata dello Studente di Lingua Italiana a tutti!

Bufu: il neologismo della cultura trap che spopola tra

Nel panorama linguistico giovanile italiano, "bufu" è un termine che ha fatto il suo ingresso grazie all'influenza della musica trap e al suo seguito massiccio sui social media. Usato principalmente come insulto, il termine "bufu" identifica una persona percepita come stupida o perdente, spesso con un tono sarcastico e dissacrante.

L'etimologia di "bufu" rimanda all'ambiente rap americano, dove è nato come acronimo di "By Us

Fuck U" o "Buy Us Fuck U" (letteralmente, "per quanto ci riguarda, vaffanculo" o "compraci e vaffanculo"). Questa frase provocatoria e sprezzante ha trovato diffusione nei testi delle canzoni della Dark Polo Gang, gruppo trap italiano che ha adottato "bufu" come risposta agli hater e alle critiche, trasportandolo poi nel linguaggio dei propri fan. La prima attestazione in Italia risale al 2015, quando la DPG ha usato "bufu" nel brano Piccoli Brividi. Nonostante le origini aggressive del termine, tra i giovani italiani "bufu" viene usato anche con una vena ironica. Può indicare non solo chi è considerato "stupido" o "perdente" ma anche chi non riesce a integrarsi in un contesto, spesso con un intento meno serio e più scherzoso rispetto all’uso originale. L’insulto è divenuto particolarmente popolare tra il 2017 e il 2018, diffondendosi ra-

i giovani

pidamente su piattaforme come Instagram e Twitter, dove "bufu" viene citato spesso per sminuire o prendere in giro qualcuno in maniera provocatoria.

Oltre che nei testi musicali, "bufu" è diventato un termine frequente sui social media, utilizzato dai rapper stessi per rispondere ai fan o per affrontare i rivali con una battuta beffarda. Per esempio, Side dei Dark Polo Gang lo ha usato su Instagram per replicare a un’aggressione verbale, etichettando gli aggressori come "bufus" (una variante al plurale del termine). Questa forma esprime un senso di superiorità verso chi critica o cerca lo scontro senza successo, trasformando "bufu" in un'espressione simbolica dell'autoaffermazione tipica del mondo trap. La semplicità e la versatilità di "bufu" lo hanno reso un termine di facile utilizzo, adottato dai giovani come un’espressione comoda e allo stesso tempo ribelle. Similmente ad altre parole nate nella sottocultura trap, come "flexare" (mostrare ostentazione), "bufu" rappresenta un esempio di come i giovani italiani trasformano in linguaggio quotidiano espressioni internazionali, rielaborandole e adattandole alla propria realtà.

Al lora! a scuola

Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni sem-

NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 95

plici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.

L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an-

no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.

Dante Alighieri padre della letteratura italiana

Dante Alighieri è uno dei grandi poeti del nostro Paese, e viene considerato una delle tre corone della letteratura italiana insieme a Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, è nato a Firenze nel 1265 ed è morto a Ravenna nel 1321.

Recentemente sono stati celebrati i 700 anni dalla morte, avvenuta il 14 settembre. Ogni anno vengono inoltre organizzati una serie di eventi per ricordare il Sommo Poeta nella giornata a lui dedicata, il Dantedì, che ricorre ogni anno il 25 marzo. Dante Alighieri è nato tra il maggio e il giugno del 1265 da una famiglia della piccola nobiltà. Uno degli eventi più importanti della vita di Dante è stato

l'incontro con Beatrice, la donna che ha amato ed ha esaltato come simbolo della grazia divina. Beatrice sarebbe realmente vissuta: gli storici l'hanno identificata nella nobildonna fiorentina Beatrice o Bice Portinari, morta nel 1290. Per quanto riguarda la prima parte della vita di Dante non si hanno molte informazioni a proposito della sua formazione, anche se le sue opere rivelano una grande erudizione. A Firenze è stato profondamente influenzato dal letterato Brunetto Latini e sembra che intorno al 1287 abbia frequentato l'Università di Bologna. È stato poeta e prosatore, teorico letterario e pensatore politico, ed è considerato il padre della letteratura italiana.

Sud Corea: Più di un milione di persone in piazza contro il matrimonio omosessuale

Oltre un milione di sudcoreani, per la maggior parte cristiani e cattolici, sono scesi in piazza a Seoul in una manifestazione imponente contro le proposte di legge anti-discriminazione che includerebbero il riconoscimento legale dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.

L’evento, organizzato da una coalizione di chiese cristiane e sostenuto dallo slogan “Famiglia Sana, Nazione Santa,” è stato descritto dal Korea Herald come una delle più grandi manifestazioni religiose nella storia del Paese.

Durante il raduno, i partecipanti hanno pregato per tre ore, trasformando la protesta in un vero e proprio servizio religioso

pubblico. Più di un milione di persone erano presenti fisicamente, mentre un altro milione ha seguito l’evento online, evidenziando il forte impatto dell’incontro.

Al centro della protesta c’è il disaccordo riguardo a un cambiamento giuridico avvenuto a luglio, quando la Corte Suprema sudcoreana ha permesso alle coppie dello stesso sesso di accedere ad alcuni benefici attraverso il Servizio Sanitario Nazionale. Per molte comunità religiose, questa decisione rappresenta un pericoloso precedente verso una legislazione più ampia a favore dei diritti LGBTQ+, incluso il matrimonio omosessuale e nuove norme anti-discriminazione che

comprendano l’orientamento sessuale.

Questa proposta legislativa, attesa da oltre un decennio, mira a proteggere da discriminazioni basate su genere, età, razza, religione e orientamento sessuale. Tuttavia, i gruppi conservatori e religiosi si oppongono fermamente, sostenendo che tali norme minacciano la libertà religiosa e potrebbero costringere le istituzioni religiose ad accettare principi in contrasto con la loro fede.

Kim Jeong-hee, portavoce del comitato organizzatore, ha definito la legislazione “contraria alla legge naturale e all’ordine del creato.” Secondo Kim, il riconoscimento di benefici alle coppie dello stesso sesso sfida la Costituzione coreana, che, a suo dire, non contempla il matrimonio omosessuale.

Molti partecipanti alla manifestazione hanno espresso profonda preoccupazione per quella che considerano una minaccia alla libertà di coscienza, temendo che la legge anti-discriminazione possa obbligare la società ad accettare pratiche contrarie ai valori tradizionali. I leader religiosi, inoltre, hanno interpretato l’evento non solo come una protesta, ma come un appello a difendere l’ordine divino per le famiglie e le comunità.

San Leone I, detto Magno

Nel 440 c’è in Gallia quasi una guerra civile tra le due più alte autorità romane: il generale Ezio e il prefetto del pretorio Albino. Il potere imperiale è così debole, che per pacificarli si manda un uomo di Chiesa: il diacono romano Leone. Questi va e riconcilia i due. Poi apprende che papa Sisto III è morto e che è stato già eletto lui, Leone.

Nei suoi 21 anni di pontificato passano 4 imperatori: uno cacciato subito (Avito) e gli altri ammazzati: Valentiniano III, Petronio Massimo e Maggioriano. L’Impero è in agonia e la giovane Chiesa è travagliata da scontri dottrinali e discordie.

Con l’energia e la persuasione, Leone rafforza in Occidente l’autorità della Sede di Pietro, e affronta duri contrasti in dottrina. L’abate orientale Eutiche, influente a Costantinopoli, sostie-

ne che in Cristo esiste una sola natura (monofisismo), contro la dottrina della Chiesa sulle due nature, distinte ma non separate, nella stessa persona. E ottiene che l’imperatore Teodosio convochi nel 449 un concilio a Efeso (Asia Minore). Non tutti però ne accettano le decisioni, e ci sono gravi disordini, soprattutto in Palestina. Intanto l’Occidente vive tempi di terrore. L’Impero non ha più un vero esercito; e gli Unni di Attila, già battuti da Ezio nel 451, si riorganizzano in fretta, piombano sull’Alta Italia nel 452. Lo Stato impotente chiede a papa Leone di andare da Attila con una delegazione del Senato. S’incontrano presso Mantova, e Leone convince il capo unno a lasciare l’Italia, anche col pagamento di un tributo (la leggenda parlerà poi di una visione celeste

Sterilità e fecondazione in vitro Tra scienza, tecnica e etica

che terrorizza Attila).E' un romano antico (forse anche di nascita) che ha incontrato Cristo, e che sente fortemente la responsabilità di successore di Pietro.

Arricchisce la Chiesa col suo insegnamento (specie sull’Incarnazione); chiede obbedienza ai vescovi, ma li sostiene col consiglio personale, li orienta in dottrina, nello splendido latino dei suoi scritti, per "tenere con costanza la giustizia" e "offrire amorosamente la clemenza", poiché "senza Cristo non possiamo nulla, ma con Lui possiamo tutto". Non si hanno notizie sugli ultimi tempi della sua vita.

Governò 21 anni, un mese e 13 giorni. I suoi romani lo chiamano “Leone Magno”, il Grande.

Nel suo libro *Sterilità e fecondazione in vitro – Tra scienza, tecnica e etica*, padre Giorgio Carbone esplora le cause della sterilità e dell’infertilità, approfondendo la distinzione tra i due concetti e gli effetti che queste condizioni possono avere sul piano emotivo e relazionale delle coppie. La sterilità si manifesta come incapacità di concepire dopo un anno di rapporti regolari, mentre l'infertilità si riferisce alla difficoltà di portare avanti una gravidanza. Entrambi i fenomeni, secondo le stime, interessano circa il 15% della popolazione mondiale in età riproduttiva. La fecondazione artificiale, per padre Carbone, non è solo moralmente inaccettabile, ma offre risultati poco soddisfacenti, con un basso tasso di successo: solo il 16% delle coppie che vi si sottopongono raggiunge il parto. Inoltre, comporta rischi per la madre e il nascituro, oltre a generare ansia e possibili crisi depressive. Gli embrioni congelati, secondo il teologo, vivono in una condizione di ingiustizia senza soluzione, vittime di un processo che non considera la dignità umana e trasforma il figlio in un prodotto alla mercé della tecnologia.

Tra le cause della sterilità, pa-

dre Carbone include fattori come l’aumento dell’età per la prima gravidanza, stili di vita malsani, l’uso di contraccettivi e l’aborto, oltre a cause organiche e genetiche. A differenza delle tecniche di fecondazione in vitro, che rimuovono l'atto naturale della procreazione, i trattamenti per risolvere l’infertilità possono includere terapie ormonali e interventi chirurgici per migliorare le condizioni naturali della fertilità, soluzioni eticamente accettabili in quanto non interferiscono con l’atto coniugale.

Padre Carbone suggerisce anche l'utilizzo di metodi naturali per aiutare le coppie a comprendere e valorizzare la propria fertilità in modo condiviso e rispettoso. Anche l'inseminazione intrauterina (IUI) potrebbe essere moralmente accettabile se concepita come supporto all’atto coniugale naturale. In conclusione, il volume di padre Carbone sostiene che generare un figlio non può ridursi a un atto tecnico, poiché implica un coinvolgimento umano e affettivo profondo, che si perde nei metodi artificiali, i quali riducono il bambino a oggetto del desiderio adulto e alimentano, in ultima analisi, una "cultura della morte".

Daniela Taormina: la poliziotta “opera singer” del New Jersey

Con origini siciliane e un padre celebre nella lirica, Daniela combina la sua carriera di agente di polizia con la passione per la musica, viaggiando per l'America come cantante e attrice

di Ketty Millecro

Bella, bionda, occhi grandi e scuri, fisico imponente, si presenta in video-intervista dal New Jersey, l’italoamericana Daniela Taormina. Una storia come tante, ma piena di ricordi nostalgici. che commuovono e le fanno sognare l’Italia dei genitori.

Un saluto affettuoso, in primis agli italiani, con un forte desiderio dì confidarsi con noi. Dopo il permesso di registrazione accordato, le chiediamo se vuole raccontarci la sua storia. Dice di sentirsi come in famiglia. Esordisce che è nata a Brooklyn negli Stati Uniti, ma che è figlia di genitori siciliani, della provincia di Palermo. Il padre Giuseppe e mamma Vincenza, emigrano nel 1973 in America, quando il figlio Anthony aveva solo sei mesi.

La mamma Vincenza, casalinga, si dedica ai 4 figli, Antony, Salvatore, Linda che ora vive in Sicilia a Palermo e la piccola Daniela. Una grande opportunità per il papà, cantante lirico, noto sui giornali di tutto il mondo. Viene prescelto per cantare in America, con un'audizione per la “Metropolitan Opera Company”, nel Young Artist Program. Si è esibito in Italia, Europa e Stati Uniti, un tour mondiale in Medio ed Estremo Oriente con gli "Ambassadors of Opera". Tanti onori per lui tra cui il titolo di Cavaliere della Collana, "Cavaliere di Collona". Ha cantato per i re di Jugoslavia e Bulgaria, per Imelda Marcus, l'ex First Lady delle Filippine. A St. Croix, nelle Isole Vergini. e alle Messe celebrate dal cardinale Egan nelle cattedrali del Vaticano e di Roma. È stato anche sul ring per la boxe e culturismo.

Daniela, ultimogenita, nella sua casa da bambina parlava il siciliano e l’italiano, che non ha mai dimenticato. Poi la sua lingua madre è divenuta l’inglese, che adora come gli States. Ha studiato l’opera e la musica lirica e classica, pop e moderna.

Ha frequentato due anni di collegio e dopo la scuola, un corso per diventare poliziotta, specializzandosi per i ragazzi autistici. Ha lavorato per 20 anni in polizia, nel settore addetto a sal-

vaguardare i ragazzi nelle scuole.

Poi durante il Covid, non volendo fare il vaccino, ha dovuto ritirarsi dalla Police. Daniela Taormina ha ottenuto anche il titolo di Cavaliere ed è così tanto fiera del padre, che segue le sue orme canore.

Ci evidenzia che ha ricevuto molti premi, tra i primi a 16 anni il “Staten Island Super Youth Award”. Si è esibita nell'area metropolitana, tra cui Snug Harbor, Staten Island e il Milford Plaza Hotel a Manhattan.

Ha cantato in televisione, alla radio, teatri e in vari palchi. Spettacoli al Club Bene, nel New Jersey e chiamata per l'inno nazionale per i New York Mets allo Shea Stadium. Apparizioni a Pittsburgh, in molti eventi in tutti gli Stati Uniti, al teatro Paramount di Asbury Park, NJ al Wisconsin Arts Festival, al Beniamino Giglio Memorial Concert, all’Enrico Caruso 100 Years in America: Casa Italiana Zerilli-Marimo, alla New York Italian Heritage and Culture Council Chamber, al City Hall NY, alla Merkin Concert Hall, all'America Parkinson's Disease Association, all'Asbury Park Convention Hall, al Tribecca Performing Arts Center, all'Altamura Center Round Top NY, ai Park Concerts. Altre c esibizioni per i reali, Imelda Marcos, l'ex first lady delle Filippine. Ha registrato due album. É

conosciuta anche come attrice, truccatrice e stilista. Ha ricevuto il più prestigioso titolo nobiliare di Cavaliere Di Grazia Magistrale. La poliziotta ci confida di aver vinto la sua bella causa post Covid, per essere reintegrata nell’Ufficio legale.

Nel frattempo, la sua vita privata tra le gioie ha subito anche dispiaceri, 2 anni fa la perdita del marito, ma anche la gioia di avere accanto a sé, nello stesso luogo di lavoro, il meraviglioso figlio di 29 anni, Michele.

Dopo essere stata per moltissimi anni policewoman, la bella Daniela ha voltato pagina ed oggi lavora in “Port Liberty New Jersey”, una sorta di Dogana, addetta al Pc come informatica. Lì è addetta a contare il numero delle merci dei Containers, via web. Nell’occasione della “Cristoforo Colombo Parade” ha esordito cantando l'inno americano, con applausi colossali. È stato durante la Parata che ha conosciuto la Presidente di Association of Italian American Educators, AIAE, la giornalista Cav. Josephine Buscaglia Maietta, Radio Host e Producer del programma radiofonico “Sabato Italiano” di Radio Hofstra University di New York. La speaker Maietta ha sempre apprezzato gli italoamericani e promosso con tenacia la cultura italiana all’estero.

Daniela Taormina, felice della sua intervista con noi, volge il suo saluto a tutti gli italiani all’estero, dall’Italia all’America fino all’Australia, dove spera un giorno di poter cantare su quei palchi.

Invita i giovani a non mollare mai, a studiare con grinta, perché

l'America offre grandi opportunità.

Insiste che la bella Sicilia, terra di bei colori e tante stirpi, con lo stivale e l’Italia tutta, è il paese dei ricordi, dell’amore, terra incantata e misteriosa, che nessun italiano nel mondo potrà mai dimenticare.

Isola Gaiola, nota anche come “l’isola misteriosa”

di Pino Forconi

Di fronte alla costa di Posillipo (Napoli), conosciuta come Parco Sommerso protetto dai Beni Culturali fin dal 2002, si trova la famosa Isola Gaiola, nota anche come “l’isola misteriosa”.

Nei fondali marini, a una profondità di non più di 15 metri, si possono ammirare piccole grotte e costruzioni romane risalenti al 89 a.C. circa.

L’Isola Gaiola è in realtà composta da due isolette collegate da un piccolo ponte di apparente origine naturale. Anticamente, si chiamava “Euplea”, in onore della dea Venere Euplea, protettrice dei marinai; un piccolo tempio la

ricorda ancora oggi. L’isola è anche conosciuta come “l’isola maledetta”, poiché avvolta da strani misteri. Si racconta che intorno al 1900 un vecchio eremita soprannominato “il Mago” costruì

E-mail: info@belokawater.com.au

la sua abitazione, per poi scomparire nel nulla.

Nel secolo scorso si sono susseguiti altri misteri, contribuendo alla fama di isola enigmatica. Nel corso del tempo, l’isola ha avuto vari proprietari, tutti finiti in modi misteriosi.

Si narra che Hans Braun fu trovato assassinato e che sua moglie annegò. Successivamente, toccò a Otto Grunbach, colpito da infarto, e ad altri due proprietari, tutti deceduti in circostanze inspiegabili.

Differente fu la sorte dell’ultimo proprietario, arrestato per bancarotta fraudolenta; da allora l’isola non fu più abitata.

Attualmente, la villa può essere visitata seguendo specifici orari di prenotazione.

Per precauzione, è consigliabile portare con sé corni rossi e zampe di lepre come scaramanzia… nel caso.

Una volta in zona, si potrebbe approfittare per una visita gui-

data alla famosa villa di Publio Vedio Pollione, nota anche come Villa del Pausilypon (Posillipo). Si narra che Pollione allevasse nella sua piscina interna grosse murene, a cui dava in pasto chiunque contravvenisse ai suoi voleri. Secondo i racconti di Cassio Dione e Seneca, l’imperatore Augusto, per uno sgarbo subito a causa della rottura di un prezioso calice, fece gettare il coppiere in pasto alle murene.

Dopo la battaglia di Azio nel 31 a.C., Publio Vedio Pollione si trasferì nella sua villa, dove fece costruire un teatro da 2000 posti, un ninfeo e un complesso termale. Pollione lasciò tutto in eredità ad Augusto, che ne approfittò per rivedere e ricostruire quanto a lui non era gradito, ma si tenne la favolosa villa, che offriva una vista parziale su Napoli, la penisola sorrentina, il Vesuvio e Capri. Se avete tempo a disposizione, non dimenticate di visitare Pompei; ne vale davvero la pena.

Al lora! la pagina della

Maria Montessori:

La rivoluzionaria dell’educazione che ha cambiato il mondo

Maria Montessori, una delle più grandi pioniere della pedagogia moderna, ha rivoluzionato l’approccio educativo del ventesimo secolo. La sua visione unica dell’infanzia e del potenziale umano ha ispirato la creazione di scuole Montessori in tutto il mondo, trasformando radicalmente il modo in cui i bambini apprendono e interagiscono con l’ambiente.

Nata a Chiaravalle, in Italia, nel 1870, Maria Montessori fu una delle prime donne italiane a laurearsi in medicina, superando notevoli barriere di genere. La sua carriera iniziò come medico, ma fu la sua attività nel campo della psichiatria e del lavoro con bambini considerati "difficili" a condurla verso una missione educativa che avrebbe cambiato il mondo. Montessori notò che questi bambini erano capaci di miglioramenti straordinari se messi nelle giuste condizioni di apprendimento. Fu così che iniziò a studiare pedagogia, filosofia e psicologia per comprendere meglio il comportamento infantile e gettare le basi della sua metodologia.

La Scuola

Montessori: un nuovo mondo per l’infanzia

Nel 1907, Montessori aprì la sua prima “Casa dei Bambini” in un quartiere povero di Roma, fornendo ai bambini un ambiente preparato, caratterizzato da materiali educativi studiati per favorire l’autonomia e lo sviluppo naturale. La sua visione pedagogica si basava su un concetto radicale per l’epoca: il bambino non è un adulto in miniatura ma un individuo con potenzialità uniche, che può crescere e imparare autonomamente se posto in un contesto educativo adeguato. Montessori ideò ma-

teriali didattici che stimolavano i sensi e consentivano ai bambini di sperimentare, esplorare e apprendere con le proprie mani. Questo approccio, fondato sull’autoapprendimento e sull’interesse naturale, allontanava l’educazione dalle lezioni frontali e dalle imposizioni punitive, che erano comuni nelle scuole tradizionali dell’epoca.

I principi fondamentali del metodo Montessori

La pedagogia Montessori ruota attorno a pochi ma potenti principi: Apprendimento Autonomo e Autodiretto: Il bambino è visto come il protagonista del proprio processo di apprendimento. I materiali sono disposti in modo che possa scegliere liberamente cosa esplorare, imparando a ritmo personale.

Ambiente Preparato: Ogni oggetto e spazio all’interno delle classi Montessori è progettato per favorire l’indipendenza. Sedie e tavoli a misura di bambino, materiali accessibili e ambienti ordinati aiutano i piccoli a muoversi autonomamente e sviluppare il rispetto per ciò che li circonda.

Educazione Sensoriale e Materiali Didattici: Ogni materiale ha uno scopo preciso e offre esperienze sensoriali per facilitare l’apprendimento, come i blocchi di costruzione, le lettere tattili e i numeri in rilievo.

Ruolo dell’Insegnante: Il ruolo dell’insegnante Montessori è quello di osservare e guidare, piuttosto che dirigere. L’insegnante diventa un mentore silenzioso, intervenendo solo quando necessario e lasciando il bambino libero di esplorare e sperimentare.

Rispetto del Ritmo Individuale: Ogni bambino ha il proprio percorso di apprendimento. Montes-

sori respingeva l’idea di omologare i risultati e incoraggiava gli insegnanti a rispettare il ritmo e le capacità di ogni studente, riconoscendo il valore dell’individualità.

Negli anni, il metodo Montessori guadagnò fama a livello internazionale. Educatori e genitori videro nei risultati dei bambini Montessori una prova dell’efficacia di questo approccio. La metodologia si diffuse rapidamente, e già nei primi decenni del Novecento, scuole Montessori nacquero negli Stati Uniti, in Europa, India e altre parti del mondo. Maria Montessori lavorò con leader internazionali, tra cui Gandhi, con il quale condivise l’idea di una pedagogia per la pace.

Nonostante il successo globale, il metodo affrontò critiche e resistenze soprattutto in Europa, dove i sistemi scolastici tradizionali erano radicati. Maria Montessori stessa dovette affrontare periodi difficili, tra cui l’esilio durante la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, il suo metodo sopravvisse, supportato dai risultati straordinari dimostrati dai bambini che crescevano con fiducia in se stessi, autonomia e rispetto per gli altri.

L’Eredità

di Maria Montessori

Oggi, le scuole Montessori sono presenti in più di 140 Paesi, e il metodo continua a essere considerato una delle alternative più efficaci al modello educativo tradizionale. Le sue idee hanno ispirato molte innovazioni moderne in campo educativo, dall’uso dei materiali didattici sensoriali alle classi multi-età, fino all’approccio basato sull’osservazione.

Maria Montessori non fu solo un’educatrice, ma una visionaria che riuscì a vedere oltre le limitazioni sociali e culturali del suo tempo, promuovendo una visione olistica del bambino come essere umano completo. La sua eredità continua a ispirare milioni di persone nel mondo, ricordando che l’educazione non è solo trasmissione di conoscenze, ma crescita personale, scoperta e rispetto della diversità.

Montessori ha insegnato al mondo che ogni bambino ha un potenziale infinito e che, se lasciato libero di fiorire, può costruire un futuro basato sulla pace, sulla comprensione e sul rispetto reciproco.

Helen Parkhurst e il Piano Dalton: La rivoluzionaria dell'autonomia educativa

Un'altra donna che ha svolto un ruolo di rilievo nella riforma dell'educazione è stata Helen Parkhurst (1886-1973). Educatrice e pedagogista statunitense, è conosciuta per aver sviluppato il Piano Dalton, un approccio educativo innovativo che, come il metodo Montessori, promuoveva l'apprendimento autonomo e adattato alle esigenze individuali degli studenti. Parkhurst ideò il Piano Dalton negli anni '20, ispirandosi all'idea che l'educazione dovesse responsabilizzare gli studenti e incoraggiare l'autogestione. Al posto delle lezioni tradizionali, il Piano Dalton prevedeva che gli studenti lavorassero su “contratti di studio” individuali, concentrandosi su compiti specifici e imparando a gestire il proprio tempo e le proprie attività. Questo metodo stimolava la cooperazione tra studenti, ma lasciava spazio all'autonomia, permettendo loro di esplorare le proprie inclinazioni e seguire i ritmi personali.

Il Piano Dalton ebbe una vasta influenza nelle scuole di vari Paesi, specialmente in Europa e in Asia, e viene ancora oggi adottato in diverse istituzioni scolastiche. Helen Parkhurst ha così contri-

buito in modo significativo alla pedagogia moderna, portando avanti una visione dell'educazione che valorizza l'indipendenza e il senso di responsabilità degli studenti. n

Da un deposito di Montecitorio emerge una Gioconda

Il dipinto su tela - e Leonardo da Vinci non dipinse mai su tela - proviene dalla collezione Torlonia, e con una radiografia ai raggi infrarossi è stato scoperto che alcune correzioni paiono identiche a quelle sulla Gioconda del Louvre di Parigi

di Angelo Paratico

18 Febbraio 2022 - Una sorpresa che ha lasciato tutti spiazzati. In un deposito di Montecitorio è stato ritrovato un dipinto della Gioconda. A dare la notizia il sito de La Repubblica. "Si tratta di una copia del quadro del Louvre realizzata dalla bottega di Leonardo, forse addirittura con la sua stessa collaborazione", ha detto il questore della Camera Francesco D’Uva che si è privato della tela (ma il dipinto era su tavola e nel ‘700 è stato staccato dal suo supporto originario) per esporlo nella sala Aldo Moro di Montecitorio.

La copia della Monna Lisa appare sul sito parlamentare “ArteCamera”, accompagnata da una breve scheda redatta dagli studiosi della quadreria statale di appartenenza che si sono guardati dal parlare di "bottega di Leonardo" o di "mano del maestro", definendola "una copia che aspira a replicare diligentemente il suo modello", la Gioconda del Louvre.

La prima “sorella gemella” della Gioconda, una copia (quasi) perfetta del quadro di Leonardo Da Vinci, la tela più famosa al mondo ospitata al Museo del Louvre di Parigi, era stata trovata a Montecitorio a inizio dicembre 2022, durante alcuni lavori nel palazzo del potere italiano per eccezione. I lavori di restauro sulla tela avevano poi rivelato che

dietro ci potrebbe essere stata la "mano" di Leonardo Da Vinci. Quel quadro, non sarebbe una copia, secondo i riscopritori. O meglio, non sarebbe una copia volgare, fatta da un dilettante. Alcune radiografie fatte sulla tela hanno rivelato che dietro all’opera ci sarebbe appunto la "mano" di Leonardo da Vinci. Forse è stato proprio il grande pittore toscano a dipingere il quadro, o, nel peggiore dei casi, potrebbe essere stato uno dei suoi allievi. Una cosa è certa, la Gioconda è stata "dimenticata" a Montecitorio per quasi un secolo in un angolo a prendere polvere. Il quadro era appeso all’ufficio del questore. Questo fino a quando il senato-

re Stefano Candiani della Lega ha pensato bene di chiedere un restauro e un’indagine. Da qui si è scoperto che il quadro non era una replica, ma che appunto dietro ci poteva essere stata la mano dello stesso Grande Maestro. “Se così fosse”, ha detto Candiani, “saremmo difronte a un capolavoro da milioni di euro, che meriterebbe di essere appeso in un museo”.

A restaurare il dipinto è stata Cinzia Pasquali, e sulle restauratrici che confondono fasi per vere ne son piene le cronache, pur essendo tra le restauratrici più famose al mondo. Romana ed esperta di Leonardo da Vinci, vive da oltre 25 anni a Parigi e la-

vora al Louvre. È l’autrice di quello che è stato definito il “restauro del secolo”: la “Sant’Anna con la Vergine e il Bambino”, proprio di Da Vinci. Quando si è accorta delle analogie con la “vera” Gioconda, ha chiamato Vincent Delieuvin, capo curatore dei dipinti per il Louvre, che ha preso il primo volo per Roma.

L’opera è nota anche come Gioconda Torlonia perché in passato è stata di proprietà della nobile famiglia romana, ed è una delle decine di copie esistenti della celeberrima Monna Lisa di Leonardo da Vinci. Non è neanche tra quelle di miglior qualità menzionando anche l’opera che adesso si vuole far passare come

appena scoperta). Si tratta di un dipinto dalla storia ben nota: documentata nel 1814 negli inventari dei Torlonia come “copia della Gioconda di Leonardo da Vinci” (fu attribuita a Bernardino Luini da Giuseppe Antonio Guattani, ma anche quest’attribuzione poi decadde in quanto troppo debole), entrò a fa parte della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini nel 1892, dopodiché, nel gennaio del 1927, fu concessa in deposito alla Camera dei Deputati, e da allora si trova a Montecitorio..

Lapidario anche Vittorio Sgarbi: “Macché seconda Gioconda! È solo una modesta tela! Roba da arredamento confusa da menti ottenebrate”, ha detto il vulcanico storico dell’arte ferrarese. “Una modesta tela esposta in un palazzo pubblico, nell’Ufficio del Questore di Montecitorio, è stata fatta passare come una seconda Gioconda di Leonardo, che, per inciso, ha fatto fatica (ci ha messo 5 anni) a dipingerne una. L’eccitazione di menti ottenebrate ha evocato con grande suggestione magazzini, depositi, polvere, evitando l’unica parola pertinente: arredamento! E cioè quello che solitamente, provenendo dai depositi di un museo viene chiesto, a partire dalla Camera e dal Senato, e poi da ambasciate e prefetture, per arredare sale aperte al pubblico, come da anni è Montecitorio.

Il Tradimento di Labieno e la Caduta di Marco Antonio

di Edoardo Della Valle Crescendo, Cesare aveva un buon amico di nome Labieno. Quando Cesare andò in Gallia per i suoi 5 anni (e poi 10 anni) di governatorato, portò con sé Labieno.

Labieno non era un cavaliere. In effetti, l’uomo era uguale in capacità a Cesare. Ci sono dozzine di battaglie in cui Labieno ha avuto la meglio nonostante le probabilità significative e merita lo stesso credito per la conquista della Gallia.

Si sapeva che Labieno era il braccio destro e sarebbe diven-

tato l’erede politico di Cesare. Tuttavia, quando Cesare iniziò la guerra civile con il Senato romano Labieno era furioso. Prese la sua guardia del corpo, lasciò il campo e andò a Roma dove si unì a Pompeo. Proprio così a Cesare mancò il suo braccio destro.

Durante la conquista della Gallia, un uomo di nome Marco Antonio si mostrò abile condottiero e guerriero. Marco Antonio era stato persino tribuno della plebe che rappresentava Cesare quando era scoppiata la guerra civile.

Cesare decise di mettere alla

prova Marco Antonio e così, mentre egli si recava in Egitto e in Africa per terminare la guerra, gli lasciò il comando di Roma. Cosa fece Marco Antonio? Non avrebbe potuto fare di peggio. Per prima cosa, ha assunto le case dei senatori sconfitti. Questo era stato fatto da Sula nell’ultima brutale guerra civile. Cesare aveva provato davvero a dimostrare di non essere una nuova Sula e qui Antonio stava facendo esattamente quello che faceva Sula. Poi, quando il pubblico si fece turbolento chiedendo il condono del debito, Antonio prese la sua

legione e lasciò Roma incustodita in modo che la folla potesse controllare la città. Quando il Senato pregò Antonio di tornare, questi lo fece con il suo esercito al seguito e massacrò migliaia di civili. Quando Cesare tornò a Roma era FURIOSO. Rimosse Marco Antonio dal potere e da quel momento in poi Marco Antonio era in difficoltà.

Poi, come in perfetto orario, sono entrati in scena 2 nuovi uomini per aiutare Cesare: Ottaviano e Lepido. Ottaviano: nipote di Cesare. Cesare non aveva figli e il suo membro della famiglia maschio più vicino era Ottaviano. Ottaviano era anche brillante, libresco e si circondava di amici capaci come Agrippa. Lepido: Cesare finì per dover andare in Spagna per un’ultima resa dei conti contro Labieno

ironicamente. Lasciò il suo nuovo amico Lepido a capo di Roma. Effettivamente, aveva dato un po’ di potere a Lepido e scoprì che era davvero dotato politicamente. A Roma, Lepido fece un lavoro straordinario mentre Cesare era via e divenne il braccio destro di Cesare politicamente. Proprio così, Cesare aveva al suo fianco un figliol prodigo e una potenza politica. In quel momento non c’era bisogno di Antonio.

Oltre a tutto il dramma, Antonio non era proprio eccezionale per il posto dell’erede di Cesare. Era di un’altra famiglia, un alcolizzato, un animale da festa e un politico così così. Cesare non avrebbe potuto avere fiducia nel ragazzo. Prima della morte di Cesare si cercò di aggiustare un po’ le cose, ma poco importava.

Dietro le Quinte della Conquista della Gallia e della Fine di Cesare

la pagina di Marco Zacchera

LA GUERRA DELLE TOGHE

Lo scontro in atto tra governo e magistratura sull’immigrazione ha caratteri che mi sembrano assurdi e che forse pochi hanno effettivamente capito. In poche parole la Meloni ha deciso di frenare gli afflussi da sud (quest’anno comunque diminuiti) organizzando per chi viene intercettato in mare un hotspot in Albania (ovvero un luogo di prima accoglienza) dove “filtrare” gli arrivi. Alcuni giudici obiettano che non si possono portare in Albania i clandestini (e comunque trattenere anche quelli che arrivano in Italia) se scappano da “paesi non sicuri”, compresi Bangladesh ed Egitto due nazioni che con la Tunisia rappresentano una gran parte degli arrivi. Questi paesi sarebbero “non sicuri” perché non vengono rispettate a volte i diritti politici, quegli degli omosessuali o LVGT+ nelle loro varie sigle e forme, rifacendosi a sentenze della Corte Europea. Il governo sostiene che chi appartiene a queste minoranze ha diritto all’asilo, ma non tutti gli altri se non sono oggetto di discriminazioni anche se arrivano da quei paesi, altrimenti sarebbe un generale “liberi tutti” e la fine di ogni filtro sui clandestini. Personalmente mi pare che il ragionamento del governo sia corretto, ma il sostenerlo viene dipinto come una indebita interferenza (o peggio) nella libertà dei giudici che un po' ovunque respingono

le ordinanze dei Questori a trattenere gli arrivati clandestinamente impedendo le espulsioni. Mi permetto di osservare che i giudici dovrebbero tener conto sia della situazione del singolo, ma anche della comunità perché con il “liberi tutti” è impossibile controllare ogni tipo di immigrazione e quindi – a mio avviso – viene violato un interesse di equilibrio collettivo.

Così come mi chiedo se sia corretto che a decidere sui diritti LVGT+ sia a Bologna proprio il dott. Marco Gattuso, che non solo notoriamente è un attivista dei temi gender ma è padre grazie alla maternità surrogata (volgarmente chiamata “utero in affitto”), alla quale è ricorso con il suo compagno. Sappiamo anche che è notoriamente esponente di “Magistratura Democratica”, una delle correnti rosse delle toghe e che proprio sui temi dell’immigrazione si è esposto in dibattiti,

convegni ecc. L’ANM (Associazione Nazionale Magistrati) parla di «mostri sbattuti in prima pagina» e rivendica che i giudici siano valutati solo sulla loro preparazione e che «sono inaccettabili intrusioni nella vita privata dei magistrati che decidono diversamente dalle attese del potere». Quello che si può ricordare ai giudici è però l’articolo 36 del codice di procedura penale, che stabilisce che il magistrato ha “l’obbligo di astenersi da un giudizio se ha dato consigli o manifestato il suo parere sull’oggetto del procedimento fuori dall’esercizio delle funzioni giudiziarie”. Insomma, come fa ad avere una indipendenza di giudizio il dott. Gattuso (e altri come lui) se hanno già pubblicamente espresso il loro pensiero e se per vicende personali si trovano a dover giudicare su situazioni “particolari” cui notoriamente sono stati protagonisti? Alla fine ritorna così il solito problema dei magistrati che pubblicamente “fanno politica” e che poi - quando devono giudicare - è difficile sostenere che non abbiano già preconcetti. Dirlo fa infuriare i magistrati che sostengono che il governo fa pressioni indebite su di loro, ma secondo me è vero proprio il contrario, con un potere giudiziario che deborda dal suo ruolo e condiziona così governo e parlamento che – a differenza loro – è eletto dai cittadini.

Reflecting on the fall of the Berlin Wall

As we mark the anniversary of the fall of the Berlin Wall, we remember the hope and excitement that this historic event sparked. However, it is important to recognise that the aspirations ignited in 1989, and later with Germany’s reunification, soon revealed their vulnerabilities. A few decades on, the reality of war in the heart of Europe forces us to confront a difficult truth: mistakes were made, and we are now paying the price.

I first saw the Wall as a young man in 1964, just a few years after it was erected. For Westerners, the simplest route to West Berlin was a flight from Paris to Tempelhof Airport, which lay in the heart of the city. Though the war had ended almost two decades earlier, its scars were still evident, and the silence near the Wall spoke volumes about the division it caused—not only

between two cities but also between families and entire nations.

West Berlin became a symbol of the geopolitical divide that defined the Cold War. The uneasy alliance between the West and Stalin’s Soviet Union quickly fractured, leading to the construction of the Wall in 1961 and the bitter confrontation that followed. Yet, it was through diplomatic efforts in the late 20th century that the Wall - at least physically - was eventually dismantled.

Despite the hope that came with its fall in 1989, today’s conflicts remind us that the global order we live in may not be so different from the one that existed during the Cold War. Once again, we see walls—both literal and metaphorical—rising. The question remains: have we truly learned from history, or are we doomed to repeat it?

dal 13 novembre al 19 novembre 2024

Mariano Coreno: Canto la vita mia

Dalla vita ho accettato il fato dopo tanto girovagare per terra e per mare con il rischio di annegare, senza mai dimora trovare, mi sento povero e frale stanco e sicuramente mortale in attesa del colpo finale. Ma col bene e col male

Dico a tutti che la vita vale. Da ragazzo m’arrampicavo, a Piedi di Serra, su tutti gli alberi. Adesso, che sono anziano, leggo libri e giornali, seduto sul divano!

di Asja Borin

Nato nel 1939 a Coreno Ausonio, piccolo borgo italiano affacciato sul mare di Gaeta, Mariano Coreno è un poeta che ha fatto dell’esperienza dell’emigrazione la linfa vitale della sua produzione letteraria. All’età di vent'anni lascia l’Italia per raggiungere l’Australia, portando con sé il desiderio di costruire una nuova vita ma anche la nostalgia per le proprie radici. È proprio questa dualità, tra l’amore per la terra natia e la necessità di ricominciare altrove, a diventare il cuore pulsante della sua poesia.

Mia nonna tutte le sere recitava le sue preghiere al lume di candela, mentre mio nonno indifferente beveva vino seduto sopra una sedia davanti al camino senza togliersi le scarpe, poverino!

La scrittura di Coreno è un racconto di frammenti di vita, emozioni profonde e momenti vissuti tra l’Italia e l’Australia, due terre lontanissime ma unite nel suo immaginario. La sua poesia è una celebrazione della quotidianità e dei legami familiari, che per l’autore rappresentano il bene più prezioso. Non a caso, nelle sue opere più recenti come Il tempo delle rose e Un albero per ombrello, Coreno esplora il rapporto con i suoi nipoti, simbolo di continuità e di quella dolcezza che dà senso al tempo che scorre.

Alla sua età, Coreno si considera in una fase della vita che gli permette di “godersi lo spettacolo” e di osservare con sguardo maturo il mondo che lo circonda. La sua poesia non è solo una riflessione personale ma diventa un dono per chi ha la fortuna di leggerla, una finestra aperta sulle esperienze di un uomo che ha imparato a trovare nella parola scritta un rifugio e un’ancora di salvezza. Per lui, la poesia è come il “pane invisibile dell’anima,” un nutrimento che sa di vita, di emozioni condivise, di memorie che rifiutano di svanire.

Le opere di Mariano Coreno sono, infatti, un tributo all’esperienza dell’emigrazione, alla

Con la primavera È ritornato A cantare il merlo. Ha sempre l’albero per ombrello.

Le rose di Rose Street di passanti ne vedono tanti e con il loro profumo fan felici tutti quanti: piccoli e grandi australiani e migranti.

fatica e alla bellezza di radicarsi in un nuovo Paese senza mai dimenticare il proprio. La sua poesia ci ricorda che ogni vita ha un senso profondo e che ogni frammento di esistenza è prezioso. Attraverso versi delicati ma potenti, Coreno ci invita a trovare bellezza anche nelle sfide più grandi, come quella di lasciare la propria casa per cercare fortuna in terre lontane.

In questa pagina presentiamo alcune delle poesie più toccanti di Mariano Coreno, dove la sua voce emerge autentica e piena di passione, capace di attraversare il tempo e lo spazio.

- Mariano ancora le scrivi?

- Cosa intendi dire?

- Ancora scrivi le poesie?

- Certo, perché non dovrei scriverle?

- Vedi caro, c’è tanta violenza: cosa può fare questa tua amata poesia?

- Non preoccuparti: io canto la vita mia.

Il

6 novembre si è tenuta la presentazione del libro di Maria Triaca al Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana

"L'orgoglio di Amelia" Storia di una emigrante

dalla Liguria all'Australia

GENOVA - Anche nel mese di novembre sono proseguiti gli incontri del ciclo “I mercoledì del MEI – CISEI” al MEI –Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana di Genova. Il 6 novembre, alle ore 17, nella Sala CISEI, è stato presentato il libro “L'orgoglio di Amelia. Storia di una emigrante dalla Liguria all'Australia” (ed. De Ferrari). È stata un'occasione speciale per conoscere la storia di Amelia Musso, raccontata in prima persona attraverso la penna di sua nipote, Maria Triaca. Rita Migliaro, autrice della versione italiana, ha dialogato con Giorgia Barzetti, curatrice del MEI. In questo libro, pubblicato a Melbourne nel 1985 con il titolo “Amelia, a long voyage”, Maria Triaca ha narrato la storia di sua nonna, Amelia Musso, come una vera e propria autobiografia.

Amelia, nata a Deiva Marina nel 1889, era emigrata in Australia da Moneglia all’età di 14 anni, nel 1904. Nel libro, è la voce della nonna che parla, mentre Maria è la sua dattilografa. La narrazione rievoca la Moneglia dei primi del Novecento, le ansie di bambina, le speranze di fortuna, l'arrivo nel nuovo mondo, le difficoltà e le delusioni, i suoi sentimenti, dolori e, soprattutto, la deter-

minazione nell’affrontare le disgrazie e gli ostacoli, sempre in nome della vita.

La traduzione del volume in italiano è stata curata da Rita Migliaro, che aveva conosciuto Maria Triaca a Moneglia grazie a una sorella. La Dott.ssa Migliaro, presente all'incontro, ha raccontato al pubblico curiosità relative alla delicata operazione culturale di traduzione, che ha riportato a nuova vita la storia di Amelia, rendendola accessibile anche ai lettori italiani.

Maria Triaca, nata a Melbourne nel 1949, è italo-australiana di terza generazione. Ha lavorato come insegnante, interprete e giornalista. Ha più volte visitato l'Italia, anche recentemente nel giugno del 2023. Parla un buon italiano e continua a coltivare la memoria delle sue radici italiane, in particolare quella della nonna, Amelia Musso, nata a Deiva Marina nel 1889 ed emigrata in Australia da Moneglia nel 1904, all’età di 14 anni.

Rita Migliaro, ex insegnante di inglese e appassionata di storia locale, in particolare della zona del Tigullio orientale, si è occupata per anni di ricerche archivistiche sulle emigrazioni liguri, specialmente verso le Americhe e l'Australia.

Ha pubblicato, per De Ferrari, il libro “Papi, briganti e brava gente” e ha tradotto dall'inglese la biografia “L'orgoglio di Amelia”, la storia di una ligure emigrata in Australia agli inizi del '900. Inoltre, ha scritto, insieme alla figlia Marzia Dentone, la guida sui sentieri di Moneglia, “Tra boschi e ulivi”, pubblicata prima da Bastogi e poi da De Ferrari. Nel 2024, è uscito anche un libro su Florentino Ameghino, il grande paleontologo argentino nato a Moneglia, scritto a quattro mani con Alberto Boscaini e Mario Dentone.

(Inform)

La famiglia Coreno: Prima fila da sinistra: Mariano, Maria, Mina. Seconda fila da sinistra: Rosa, Nadia, Lucia, Jenny, Ivana, Elisa e Livi

Champions League - Impresa Milan a Madrid

È un Milan che annienta il Real Madrid al Bernabeu e fa suo il derby d'Europa contro ogni pronostico: vince 3-1, trascinato da un Leao che mette lo zampino in ogni gol. E dopo 15 anni il Milan torna a vincere contro il Real a Madrid, annullandolo. Vinicius, al di là del momentaneo 1-1 su rigore, non incide, Mbappé sbaglia tanto. Gia’ nel primo tempo è Gran Milan. Ordinato, compatto, coraggioso, mette in difficoltà il Real dei campioni. In poco più di dieci minuti i rossoneri si portano in vantaggio. Calcio piazzato e Thiaw che di testa svetta e buca Lunin. Immediata la reazione del Real, Mbappé cerca il pari con una

gran botta ma Maignan devia con il braccio. Il Milan gestisce bene, il Real fatica ad imporre il suo gioco ma in un'accelerata di Vinicius, Emerson Royal arriva in ritardo e lo tocca in area. L'arbitro non ha dubbi ed indica il dischetto. Se ne incarica Vini jr che con la classe di chi non sente il peso del pallone e con un tocco leggero da sotto trova il pari. Il Milan però non demorde e non subisce emotivamente l'1-1. Anzi, con un gioco che coinvolge quasi tutti gli interpreti, in cui Leao torna a fare finalmente la differenza, il Milan sembra averne di più dei padroni di casa. Al 39' Leao riceve palla da Pulisic, conclusione del portoghe-

se che viene solo respinta da Lunin, tap-in vincente di Morata che segna al Bernabeu in una partita per lui sentitissima.

Anche nella ripresa il Milan non sfigura, anzi tutt'altro e con il passare dei minuti aumenta anche la consapevolezza nei giocatori rossoneri. Fonseca cambia Pulisic e Morata, due giocatori fondamentali per gli equilibri del Milan, ma la squadra non si scompone. E anzi un'altra fiammata di Leao, che lancia a rete Reijnders che non sbaglia, confermando il feeling con il gol.

È una sinfonia rossonera. Il Real doppiamente colpito si fa prendere dalla smania di accorciare le distanze.

Sembra anche riuscirci quando un'uscita troppo avventurosa di Maignan lascia porta aperta a Rudiger che al volo segna un gran gol ma la posizione di fuorigioco di Rodrigo (valutata dal Var) invalida la rete. Gli ultimi minuti sono di pura sofferenza ma un imperioso Maignan ci mette il guantone su un colpo di testa di Diaz da due passi. Ed è gioia infinita Milan che risale la classifica Champions mentre il Real di Carlo Ancelotti conferma di essere in un momento poco felice.

Inter, tre punti d’oro a San Siro (1-0)

L’Inter supera l’Arsenal per 1-0 grazie alla rete di Çalhanoğlu su rigore al terzo minuto di recupero del primo tempo. Rigore assegnato per un fallo di braccio in area, fortuito ma netto. Discreto il primo tempo dei nerazzurri di Simone Inzaghi che dopo appena due minuti centrano in pieno la traversa con una fucilata di Dumfries, una sofferenza il

secondo con la squadra che ha subito troppo le manovre dell’ Arsenal. Alla fine le statistiche pendono nettamente a favore degli inglesi (13 vs 0 angoli, 63% vs 37% possesso palla, 20 vs 7 tiri a porta), ma l’unica che veramente conta è a favore dell’Inter, un gol a zero e tre punti d’oro per la mega-classifica. Nella ripresa è assedio londi-

Bologna beffato nel finale (0-1)

Il Monaco espugna anche il Dall'Ara di Bologna e conquista altri 3 punti fondamentali che proiettano la formazione di Hutter nelle parti nobili della classifica Champions. Il Bologna paga l'inesperienza in Europa proponendo un calcio scolastico e poco incisivo negli ultimi 20 metri di campo.

Nella prima frazione di gioco, al 15' Embolo impegna Skorupski in una gran parata nell'uno contro uno. Al 19’ il Monaco sblocca con un colpo di testa di Singo, ma il difensore commette fallo su Skorupski e l'arbitro annulla la rete.

Al 40' Beukema per il Bologna calcia al volo il traversone da

corner di Moro sul primo palo, Majecki è attento e para. Un altro grande intervento di Skorupski, questa volta su un tiro dai limiti di Akliouche, chiude il primo tempo. Nella ripresa, il Bologna rientra in campo galvanizzato e ci prova al 55' con Fabbian da posizione defilata in area di rigore, nessun problema per Majecki. Dopo diversi tentativi, il vantaggio del Monaco in occasione di un calcio d'angolo all'86': il traversone di Golovin è spiazzato al centro da Embolo, sul secondo palo sbuca Kehrer che deve semplicemente spingere la palla in rete. È la beffa che forse il Bologna non meritava per quanto visto in campo.

Seconda vittoria in Champions per l'Atalanta che ha affrontato lo Stoccarda nella quarta giornata della prima fase. Decidono Lookman al 51’ e Zaniolo all’88’. Grande prova di maturità, porta ancora inviolata e bottino pieno. L'obiettivo era uno solo: vincere, visti i soli 5 punti conquistati nelle gare precedenti con il grande rimpianto dello 0-0 in casa contro l'Arsenal (complice anche il rigore sbagliato di Retegui). Incamerato il successo contro il Napoli, il quinto di fila in Serie A, Gasperini era focalizzato sulla volata finale in Champions: dopo il match coi tedeschi i nerazzurri sfideranno nell'ordine Young Boys, Real Madrid, Sturm Graz e Barcellona. Il primo tempo privo

di grandi emozioni finisce a reti inviolate. La partita la sblocca Lookman al 51’ su passaggio di De Ketelaere che supera un avversaria sulla fascia e crossa rasoterra. Lo Stoccarda prova a reagire ma la Dea si difende compatta. Al 72' De Ketelaere spreca una grande occasione per il raddoppio: tiro di testa ma Nübel blocca senza problemi.

Negli ultimi minuti l’Atalanta soffre ma riesce a contenere i tedeschi. E alla fine trova il raddoppio con Zaniolo all’88’ che si invola dopo uno svarione tedesco in difesa e di piatto sinistro trafigge il portiere in uscita. Stoccarda-Atalanta 0-2. Grande vittoria e tre punti che fanno tanta classifica per gli uomini di Gasperini.

La Juve non va oltre

Sono le firme dei due centravanti, David e Vlahovic, a sancire l'1-1 tra Lille e Juventus, al termine di una partita gradevole e interpretata dai bianconeri sicuramente meglio rispetto alla deludente ultima uscita europea contro lo Stoccarda.

Sin dalle prime battute la gara viene disputata su buoni ritmi, con i francesi abili a portarsi in vantaggio al 27', quando David non sbaglia sull'eccellente assist di Zhegrova, il migliore dei suoi.

nese, al 58’ Dumfries salva sulla linea. Subito dopo un mancino a giro di Havertz costringe Sommer ad allungarsi con un guizzo e a salvare in extremis. Le sortite interiste sono rarissime, su una di quest, suggerimento sulla destra di Barella per Dumfries, la conclusione dell’olandese termina abbondantemente fuori. Al 74’ ancora brivido per l’Inter: Havertz riceve palla al limite dell’area piccola, si gira e tira, Bisseck sbuca da chissà dove ed in tuffo blocca la conclusione a botta sicura. Entrano forze fresche in campo (Thuram, Dimarco, Barella, Asslani) per arginare gli attacchi degli ospiti. L’Inter alza il muro e resiste fino al fischio finale, tre punti portati a casa al termine di una prestazione di carattere, cuore e grinta ma la condizione fisica non sembra essere ottimale al momento.

I bianconeri reagiscono già

nella prima frazione di gioco e costruiscono una grande occasione con Vlahovic, ma il portiere avversario Chevalier si supera. L'estremo difensore transalpino non può nulla tuttavia all'ora di gioco, quando lo stesso Vlahovic trasforma un rigore concesso per un fallo di Andrè su Conceicao. Un punto tutto sommato positivo per gli uomini di Thiago Motta, che salgono a quota 7 proprio insieme al Lille e che nel prossimo turno saranno attesi dalla difficile trasferta sul terreno inglese dell'Aston Villa.

Redattore Sportivo Guglielmo Credentino

Europa League - Pari della Roma in Belgio

La Roma non va oltre il pareggio per 1-1 a Bruxelles contro l'Union Saint Gilloise e dice quasi sicuramente addio alla possibilità di qualificazione diretta agli ottavi di finale. Sblocca Mancini al 62', pareggia Mac Allister al 77'. Dopo 4 giornate i giallorossi salgono a 5 punti, mentre i belgi sono a quota 2.

La Lazio supera il Porto all’Olimpico per 2-1 grazie alle reti di Romagnoli al quinto minuto di recupero del primo tempo e di Pedro al 92’. Alla squadra di Marco Baroni va anche la soddisfazione di prevalere contro un Porto tutt’altro che arrendevole, squadra di spessore europeo.

La squadra di Vitor Bruno sfiora il vantaggio con Omorodion che al 33’ va in contropiede, libera Fabio Vieira il cui mancino colpisce sia il palo sia la traversa.

La Lazio riesce ad andare in

La squadra di Juric necessitava di una scossa, la trasferta di Bruxelles sembrava alla sua portata ma così non è stato. Il primo tempo, privo di emozioni e grandi occasioni, finisce a reti inviolate. Padroni di casa costruiscono qualche occasione, mentre la Roma, in difficoltà, non si rende davvero pericolosa.

rete al quinto minuto di recupero. Su un calcio d’angolo dalla sinistra dalla sinistra, Castellanos serve l’assist di testa per Romagnoli che sempre di testa supera Diogo Costa. Al 66’ il pareggio dei portoghesi: passaggio di Fabio Vieira per Galeno, assist di quest’ultimo per Eustaquio, rasoterra e palla in gol. Al primo minuto di recupero, la Lazio si riversa in avanti e un traversone di Isaksen trova Pedro che ferma la palla e mette in gol.

Nella ripresa al 51' occasione giallorossa di passare in vantaggio con il palo di Baldanzi che su azione personale si libera al tiro dal limite, ma il suo sinistro supera il portiere in tuffo ma si stampa sul palo.

Poi sblocca la partita Mancini di testa al 62' su assist pennellato di Pellegrini. La Roma passa in vantaggio, ma l’Union SG non demorde e, complice una Roma poco concentrata, pareggia al 76' con Mac Allister che di testa approfitta di un’uscita a vuoto di Svilar. Il pari non è un grandissimo risultato per Juric che rimane sulla graticola e rischia sempre piu’ di partita in partita. La Roma non si schioda da una situazione di classifica medio-bassa al 20° posto nel mega-campionato di 36 squadre di Europa League.

Conference League - Viola deludenti in Cipro

Risultato a sorpresa in Cipro dove l’Apoel Nicosia supera la Fiorentina per 2-1 grazie a due reti segnate entrambe nel primo tempo: al 37’ i ciprioti passano in vantaggio con Donis, al primo minuto di recupero raddoppiano con Abagna. Al 74’ i viola accorciano con Ikoné.

Nel primo tempo la Fiorentina va al tiro piu’ volte ma sempre con tiri forti ma centrali. Solo

Mandragora con un tiro dalla lunga distanza impegna il portiere in tuffo. Alla mezz'ora El Arabi va al tiro ma trova l’opposizione di Terracciano. Passano solo sette minuti e sempre El Arabi serve Donis che colpisce di destro e mette in gol. Richardson e Mandragora tentano la rimonta, ma al primo minuto di recupero sempre El Arabi serve Abagna che raddoppia. Entrambi i gol

dell’Apoel sono stati serviti su un piatto d’argento da una difesa viola pasticciona e mal posizionata.

All'inizio della ripresa Palladino fa entrare Beltran, Bove e Gosens. Al 74’ uno scambio tra Kouamé e Ikoné buca la difesa cipriota e i viola accorciano le distanze. Due minuti più tardi Chebake ed El Arabi vanno in contropiede ma non trovano il gol. Nel finale è ancora Chebake ad andare vicino alla terza rete.

Finisce con una Fiorentina, rimaneggiata nella formazione iniziale, che sottovaluta la squadra di casa e offre poco sul piano della concentrazione e della motivazione. Questa brutta prestazione le costa il primato in classifica Conference, con i Viola ora all’8° posto su 36 squadre.

Australia pronta per il doppio confronto contro Arabia Saudita e Bahrein

di Robert Romeo

L'Australia si prepara ad affrontare un doppio impegno internazionale fondamentale per consolidare il proprio piazzamento nel girone di qualificazione ai Mondiali del 2026. Dopo il successo per 3-1 contro la Cina a Adelaide e il pareggio 1-1 in trasferta contro il Giappone, il commissario tecnico Tony Popovic ha deciso di apportare otto cambi alla formazione, dando spazio a nuovi volti. Tra i convocati per la prima volta figurano Balard, Caceres e Matthews, mentre cinque giocatori già esperti della nazionale, ovvero Degenek, Grant, Borrello, Boyle e Yengi, sono stati richiamati.A dirigere la Nazionale dell'Arabia Saudita non ci sarà più Roberto Mancini.

L'ex allenatore della Nazionale italiana è stato esonerato dopo un periodo deludente sulla panchina saudita, a pochi mesi dalla sua nomina. La squadra araba, dunque, dovrà affrontare questi importanti incontri senza il tecnico italiano.

"Questi sono match decisivi per il nostro percorso verso il Mondiale e siamo determinati a concludere l'anno con una performance positiva.

Vogliamo anche regalare una prestazione di valore ai nostri tifosi di Melbourne, che ci hanno sempre sostenuto con grande passione negli ultimi anni", ha dichiarato Popovic. Le partite saranno seguite con attenzione nelle prossime edizioni di Allora!

In sintesi le partite della 12ª Giornata di Serie A

Cagliari 3

Milan 3

A Cagliari è arrivato un pareggio che i rossoblù non dimenticheranno tanto facilmente in una altalena di emozioni. Un match al cardiopalma: Cagliari-Milan 3-3. Le reti: Zortea al 2’, doppietta Leão al 15’ e 40’, doppietta Zappa 53' e 89', al 69’ Abraham.

Nel mezzo un paio di gol annullati al Cagliari. Grande prestazione quindi degli uomini di Nicola che riescono a tenere testa ai rossoneri. Dopo tre sconfitte di seguito i sardi tornano a sperare. Il Milan si conferma essere squadra da alti e bassi, espugnata Madrid ma passo falso a Cagliari.

LECCE 1

EMPOLI 0

A Cagliari è arrivato un pareggio che i rossoblù non dimenticheranno tanto facilmente, in una partita caratterizzata da un’altalena di emozioni e colpi di scena. Un match al cardiopalma che ha tenuto i tifosi con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto: Cagliari-Milan finisce 3-3. Le reti: Zortea porta in vantaggio i sardi al 2’, mentre il Milan risponde con la doppietta di Leão, che segna al 15’ e al 40’. Il Cagliari non molla e pareggia con Zappa al 53’, poi ancora Zappa all’89’ realizza il gol del nuovo pareggio. A metà della ripresa, al 69’, Abraham riporta avanti il Milan. Nel mezzo, però, due gol annullati ai padroni di casa, che hanno fatto discutere e alimentato il nervosismo. Nonostante le difficoltà, i ragazzi di Nicola offrono una grande prestazione e dimostrano di poter tenere testa anche a una delle squadre più forti del campionato. Dopo tre sconfitte consecutive, questo pareggio rappresenta un segnale di speranza per il Cagliari.

GENOA 1 COMO 1

Entrambe le squadre erano a caccia del bottino pieno per smuovere la classifica: gli ospiti erano passati in vantaggio al 17' con Da Cunha, che aveva finalizzato un assist di Nico Paz, infilando l'angolino dopo un errore

di Pinamonti. Nel primo tempo, entrambe le squadre avevano avuto buone occasioni: Leali aveva parato su Fadera, mentre Reina aveva respinto il tentativo di Ekhator. Al 69', il gol di Cutrone era stato annullato per fuorigioco. Al 79', Balotelli aveva reagito nervosamente a un intervento di Kampf, ricevendo entrambi un'ammonizione. A pochi minuti dalla fine, Strefezza aveva sfiorato il gol con un gran dribbling, ma Reina aveva salvato in corner. Al 92', il Genoa aveva pareggiato: su un calcio d'angolo, Pinamonti aveva assistito Vogliacco, che aveva firmato l'1-1 con una mezza rovesciata.

VENEZIA 1 PARMA 2

Il Parma supera il Venezia grazie alle reti di Valeri al 17’ e Bonny al 68’, che ribaltano l’iniziale vantaggio veneziano di Nicolussi Caviglia al quinto minuto.

Il Parma conquista i tre punti e torna al successo in campionato dopo più di due mesi. Prima vittoria esterna per gli emiliani, che hanno raccolto i frutti dei cambi operati da Fabio Pecchia: in primis, l'ingresso di Bonny. Un buon Venezia nel primo tempo, ma dopo il gol subìto gli uomini di Di Francesco hanno faticato a ritrovare il bandolo del gioco. Nuovo stop, dunque, per i lagunari e classifica che resta assolutamente deficitaria. Ora la sosta per le nazionali: alla ripresa Parma-Atalanta e Venezia-Lecce.

JUVENTUS 2

TORINO 0

I bianconeri sbloccano il risultato al 18’ con un’invenzione di Cambiaso e tap-in di Weah. Dopo il vantaggio la Juventus aumenta la pressione e crea occasioni pericolose per la porta granata.

Avvio di ripresa di marca granata ma superata l’ora di gioco la Juventus riprende il controllo della partita nonostante rischi qualcosa di troppo.

All’84’ il raddoppio bianconero con Yildiz su cross di Conceicao che regala a Thiago Motta il suo primo derby sulla panchina della Juve. Toro, tutto sommato, poco convinto che ha fatto una partita d’attesa e vittoria meritata

ATALANTA 2 UDINESE 1

Parte forte l’Udinese in pressing sui padroni di casa impegnando Carnesecchi all’8’ in due interventi d’istinto. Arriva la reazione dell’Atalanta che va in rete con Retegui al 13’, annullata per fuorigioco di Lookman. Occasionissima per i friulani al 18’ con Payero che colpisce la traversa a Carnesecchi battuto. Al terzo minuto di recupero la rete splendida di Kamara da 30 metri.Udinese ancora pericolosa in avvio di ripresa con due occasioni. Ma al 55’ pareggia il conto Pasalic. Cinque minuti dopo arriva anche il vantaggio atalantino grazie a uno sfortunato autogol di Touré.

ROMA 2 BOLOGNA 3

Ivan Juric è stato esonerato. L'annuncio arriva dalla Roma pochi minuti dopo la sconfitta casalinga contro il Bologna per 3-2. Il primo tempo si era concluso sul risultato di 0-1 per il Bologna, nella ripresa la Roma trova il gol del pareggio con El Shaarawy al minuto 63, ma dopo soli tre minuti Orsolini riporta in vantaggio il Bologna! Karlsson trova poi il terzo gol per gli uomini di Italiano al 77’.

Pochi minuti dopo è ancora El Shaarawy a trovare il gol per la Roma per il 2-3 finale. A nulla sono valsi gli ultimi tentativi della Roma per cercare di strappare il pareggio.

MONZA 0 LAZIO 1

La Lazio supera il Monza per 0-1 grazie al gol di Zaccagni al 36’, al termine di una partita bella e combattuta.

Gli ospiti nel secondo tempo gestiscono senza grandi affanni. Il Monza, dal canto suo, non riesce mai a trovare la giusta reazione.

L'unico a non mollare sembra essere Dany Mota, mentre Maldini, nuovamente convocato in Nazionale, incappa in una serata storta.

INTER 1 NAPOLI 1

Si chiude sull'1-1 la sfida del "Meazza" tra Inter e Napoli, un risultato che fa certamente piacere alle altre squadre in lotta per le prime posizioni.

E' McTominay al 23' a sbloccare la gara, con un tocco da distan-

za ravvicinata sugli sviluppi di un corner. Passato in vantaggio, il Napoli vive il suo momento migliore e riesce a pungere in contropiede, ma viene punito dalla perla di Calhanoglu, in gol al 43' con un destro dalla grande distanza.

La ripresa, non esattamente spettacolare, vede l'Inter fare di più per provare a vincere: i nerazzurri hanno dapprima un paio di buone occasioni con Dimarco, poi vedono la vittoria quando Mariani assegna un rigore per un fallo di Anguissa su Dumfries: Calhanoglu però interrompe a 17 la sua serie positiva dal dischetto, cogliendo il palo. All'ultimo secondo poi Simeone ha una buona chance, ma conclude alto. Una partita bilanciata da due squadre che occupano i primi posti in classifica. L'Inter poteva anche vincere, ma ha sbagliato un calcio di rigore con una grande sofferenza dei fans dell'Inter Club di Sydney In fin dei conti, il pareggio appare essere il risultato più giusto.

Onoranze Funebri

Il Cimitero della Darola: storia dimenticata

Nel cuore della campagna emiliana, nascosto tra le fronde di una vegetazione che ne ha lentamente inghiottito le tracce, giace il Cimitero della Darola. Un luogo che, nonostante l'abbandono e il quasi totale occultamento da parte della natura, conserva una storia legata indissolubilmente al destino del Principato di Lucedio. Il piccolo cimitero, che un tempo accoglieva i defunti di una comunità legata a una grangia cistercense, oggi si

presenta come un angolo dimenticato della nostra memoria storica. Abbandonato e trascurato, quasi invisibile a chi percorre le strade vicine, il cimitero è tuttavia testimone di una storia affascinante che ha attraversato il medioevo, l'era moderna e l'età contemporanea.

Nel XII secolo, la zona della Darola era un territorio di bonifica, reso fertile dal lavoro dei monaci cistercensi che, con il loro rigore monastico, avviarono la

trasformazione del paesaggio. La grangia che sorgeva in quest'area divenne un centro produttivo di grande importanza.

Ma, con il passare dei secoli, la proprietà di questi terreni passò dalle mani religiose a quelle di famiglie laiche, segnando l'inizio di un nuovo capitolo nella storia del territorio.

Nel 1707, il Principato di Lucedio, che comprendeva anche questi terreni, fu ceduto alla Casa di Savoia. Un passaggio che avrebbe avuto un impatto significativo su tutta la regione.

I Savoia mantennero il controllo sulla zona per circa settant'anni, durante i quali la vita agricola e rurale della zona continuò a prosperare. Ma, nel 1780, i possedimenti passarono all'Ordine di San Maurizio, per poi essere annessi nel 1800 dalle truppe di Napoleone Bonaparte, che trasformarono questi terreni in proprietà statale.

Oggi, il Cimitero della Darola si presenta come un luogo sospeso tra il passato e il presente. Abbandonato, dimenticato e quasi interamente sommerso dalla vegetazione che lo avvolge.

IN MEMORIA

SCHIAVON

ALDO

nato a Feltre (Belluno - Italia) il 4 maggio 1939 deceduto a Sydney (NSW) il 14 ottobre 2024 residente a Smithfield NSW

Caro e amato marito di Pasqua Vittoria (defunta), a un mese dalla sua scomparsa, i figli Germano, Antonietta, Bruno, Roberto e Anthony, le nuore Kylie, Katie e Julie, i nipoti Jayden, Emma, Michael e Lexie, parenti e amici vicini e lontani, in Australia e in Italia, lo ricordano con dolore e immutato affetto. Il funerale è stato celebrato giovedì 24 ottobre 2024, alle ore 11:00, nella chiesa di Our Lady of Victories, 1888 The Horsley Drive, Horsley Park. Le spoglie del caro congiunto riposano nel cimitero di Pinegrove Memorial Park, Great Western Highway, Minchinbury.

I familiari ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro estinto.

“ I ricordi sono eterni, così come l'amore che porti con te."

ETERNO RIPOSO

BORROCCI

ANGELA (ROSA)

nata a Fossa (Aquila -Italia) il 17 dicembre 1922 deceduta a Austral (NSW) il 13 novembre 2023

Cara amata sposa di Dino, ne danno il triste annincio, i figli Peter con la moglie Maria, Enzo (defunto), i nipoti Christopher, Luke, Angie, Jane, Dean, parenti ed amici vicini e lontani.

Il funerale si è svolto nella chiesa del Villaggio Scalabrini di Austral, 65 Edmondson Avenue, Austral NSW 2179.

Le spoglie della cara Angela, riposano nel cimitero di Pinegrove Memorial Park, Kington Street, Minchinbury NSW 2770

I familiari ringraziano sentitamente quanti parteciperanno al loro dolore e al funerale della cara estinta

"In questa terra riposi, ma il tuo spirito vive in noi per sempre."

ETERNO RIPOSO

IN MEMORIA

BIANCO QUIRINO

Io, Sam Guarna, sono disponibile ad aiutare la tua famiglia nel momento del bisogno. Sono stato conosciuto sempre per il mio eccezionale e sincero servizio clienti. So che, per aiutare le famiglie nel dolore, bisogna sapere ascoltare per poi poter offrire un servizio vero e professionale per i vostri cari e la vostra famiglia. Tutto ciò con rispetto, attenzione e fiducia, sempre.

4404 - Email: office@sgfunerals.com.au

nato a Chorio ( RC) il 13 gennaio 1935 deceduto l'8 novembre 2024 Residente a Sydney NSW

Caro e amato marito di Angelina, ne danno il triste annuncio e lascia nel profondo dolore la figlia Francesca con il marito Vincenzo, Paul con la moglie Grace, Michael con la moglie Elizabeth, i nipoti Umberto e Sophia, Riccardo, Simona, Joseph, Joe, Erica e Zoe, la sorella Domenica, cognati, nipoti, parenti e amici, vicini e lontani.

Il rosario verrà recitato giovedì 14 novembre 2014 alle ore 19:00 presso la cappella di A O'Hare, Pompe Funebri Italiane, 15-19 Norton Street, Leichhardt. Il funerale avrà luogo venerdì 15 novembre 2024 alle ore 10:00 presso la chiesa Our Lady of Fatima, Shaw Street, Kingsgrove.

Le spoglie del caro congiunto riposeranno nel cimitero di Woronora, Linden Street, Sutherland. I familiari ringraziano anticipatamente quanti parteciperanno al loro dolore e al funerale del caro estinto. RIPOSA IN PACE

nato a Gesualdo (Avellino -IT) il 17 maggio 1926 deceduto a Austral (NSW) il 13 novembre 2022

Caro e amato marito di Maria, nel secondo anno dalla sua scomparsa, i figli Angela con il compagno Eric, Walter con la compagna Susana, i nipoti Joseph e Leanne, Laura, il fratello, le sorelle, la cognata, i nipoti, parenti e amici, vicini e lontani, in Australia e in Italia, lo ricordano con dolore e immutato affetto.

Il funerale è stato celebrato mercoledì 22 novembre 2022, alle ore 11.30, nella chiesa di St. Anthony of Padua, 105 Eleventh Avenue, Austral NSW 2179. Le spoglie del caro congiunto riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool NSW 2170.

I familiari ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore e ricordano il caro estinto nelle loro preghiere.

"Il tuo passaggio su questa terra è stato un dono prezioso, ora riposi nell'abbraccio dell'eternità."

UNA PREGHIERA

IN MEMORIA

Da oltre 50 anni al servizio della comunità Consegne in tutti i

www.raysflorist.com.au

email: info@raysflorist.com.au

Il Rito Funebre: un momento di riflessione

Il rito funebre è uno degli aspetti più profondi e universali della condizione umana. Da millenni, le società hanno istituito cerimonie per onorare i defunti, un gesto che trascende il semplice atto di seppellire un corpo, diventando una celebrazione della vita, un momento di riflessione sul significato della morte e, soprattutto, un'occasione di condivisione collettiva.

Sebbene le forme e le tradizioni possano variare profondamente da cultura a cultura e da religione a religione, il funerale ha un nucleo comune che ne definisce il valore e l'importanza all'interno della comunità.

Il rito funebre non è solo un addio, ma un'opportunità per fermarsi e fare memoria. La morte di una persona cara, sebbene dolorosa, sollecita la riflessione sulla sua vita, sugli eventi che l'hanno caratterizzata e sui legami che ha intrecciato con gli altri.

Che sia una cerimonia religiosa o civile, i discorsi commemorativi, le preghiere o le testimonianze, contribuiscono a mantenere viva la memoria del defunto, non solo come individuo, ma come parte di un tessuto sociale più ampio.

Attraverso i ricordi condivisi, la comunità non solo rende omag-

gio a chi non c’è più, ma rivive e perpetua la sua eredità.

Ogni funerale, pur nel suo dolore, ha il compito di ricordare che la morte non è un evento isolato, ma un passaggio naturale nel ciclo della vita.

Partecipare a un rito funebre aiuta i presenti a confrontarsi con la finitezza dell'esistenza umana, a riconoscere la transitorietà delle cose e ad accettare la perdita come parte di un processo inevitabile.

Attraverso simboli, parole e rituali, il funerale funge da strumento di elaborazione del lutto, fornendo un contesto che aiuta le persone ad affrontare il dolore

e ad avviare il processo di guarigione. Nel momento della morte, la comunità si stringe attorno ai familiari del defunto, creando uno spazio di sostegno e di condivisione del dolore. Il funerale diventa un rito collettivo, un’occasione in cui le persone si radunano non solo per piangere, ma anche per confortarsi reciprocamente.

La partecipazione alla cerimonia funebre consolida i legami sociali, ricordando che il dolore è una condizione che si vive insieme. In questa circostanza, il senso di solidarietà è più forte, perché il lutto diventa un’esperienza condivisa che unisce le persone, nei momenti di fragilità.

sobborghi di Sydney

Castiglione di Sicilia: storia e tradizioni tra l’Etna e la Valle dell’Alcantara

Situato su una collina nel cuore della Valle dell’Alcantara, tra Randazzo e Taormina, Castiglione di Sicilia è uno dei comuni del Parco dell’Etna e del Parco Fluviale dell’Alcantara. Un luogo ricco di storia, paesaggi spettacolari e tradizioni, ha ottenuto la Medaglia di Bronzo al Merito Civile per la sua resilienza durante la Seconda Guerra Mondiale, in cui fu teatro di una drammatica rappresaglia tedesca.

Una passeggiata a cavallo nella Valle dell’Alcantara offre una connessione profonda con la natura. Ideale per principianti ed esperti, questa escursione consente di esplorare le suggestive gole fluviali e la Cuba Bizantina, un raro e antico luogo di culto di notevole rilevanza storica. Un percorso avventuroso tra salite, discese e torrenti, che unisce natura e cultura.

Il Castello di Lauria domina il borgo di Castiglione, situato su una roccia di arenaria e circondato da mura difensive. Originariamente una fortezza, il castello offre panorami mozzafiato sulla Valle dell’Alcantara e conserva resti di due fortificazioni medievali: il Castelluzzo e il Castel Grande. Una visita che permette di immergersi nella storia locale.

Per chi cerca l’adrenalina, l’escursione in quad è perfetta. Disponibili tour di diversa durata, permettono di esplorare sentieri accidentati, attraversare ruscelli e ammirare scorci incantevoli della valle e del borgo medievale di Castiglione. Un’esperienza off-road divertente che si adatta anche ai visitatori con poco tempo a disposizione. Un modo emozionante e alternativo per scoprire le Gole dell’Alcantara è il body rafting. Percorrendo il canyon lavico tra rapide e cascate, i visitatori si immergono in un mondo di colonne

di basalto e giochi di luce naturali, giungendo fino alla cascata di Venere per un’avventura ricca di adrenalina.

Castiglione di Sicilia vanta un centro storico dal fascino medievale, caratterizzato da stradine strette e antiche chiese. Tra le principali attrazioni vi sono la Chiesa di Sant’Antonio Abate, con il suo campanile a cupola, e la Basilica della Madonna della Catena, che custodisce preziosi capolavori artistici.

A circa 35 minuti dal borgo, l’escursione in 4×4 verso l’Osservatorio Vulcanologico di Pizzi De-

neri è un’avventura imperdibile. Attraverso vasti campi lavici, i visitatori raggiungono un’altitudine di 2.850 metri, da cui possono ammirare gli imponenti crateri sommitali dell’Etna e respirare l’atmosfera unica dei detriti vulcanici.

Il ristorante Cave Ox, situato a Solicchiata, è una tappa obbligata per chi desidera assaporare la cucina siciliana. Specializzato in piatti tipici etnei e in vini locali, offre un’esperienza gastronomica autentica che celebra i sapori tradizionali e i prodotti freschi del territorio.

L’Etna Donkey Trekking è un’attività unica e perfetta per famiglie con bambini. Accompagnati da una guida esperta, i visitatori esplorano i sentieri alle pendici dell’Etna a dorso d’asino, immersi in un ambiente rilassante e ricco di meraviglie naturali.

Famoso per il suo vino DOC, Castiglione offre ai visitatori la possibilità di partecipare a degustazioni in alcune delle cantine più rinomate della regione. Eventi come “Calici di Stelle” e “Le Contrade dell’Etna” sono perfetti per scoprire i vini locali e approfondire la cultura enologica siciliana, magari con un tour sul Treno dei Vini dell’Etna. Ogni agosto, la Sagra del Pane Cunsatu celebra la tradizione della panificazione di Castiglione. Gli ospiti possono gustare pane condito con olio extravergine d’oliva locale, provola, nocciole e vini tipici, in una festa che unisce sapori e convivialità.

Castiglione di Sicilia è un gioiello siciliano che offre un mix unico di storia, cultura e natura. Con attività per tutti i gusti, questo borgo affascinante è la destinazione ideale per chi cerca un’esperienza autentica tra l’Etna e la Valle dell’Alcantara.

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