Allora! 16 Ottobre 2024

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A l lor a!

Chi ha a cuore l’Italia

L'arrivo della nave scuola Amerigo Vespucci a Darwin ha rappresentato un momento di grande orgoglio per la comunità italiana in Australia, offrendo un’opportunità per riflettere sull'importanza delle istituzioni e su chi le rappresenta.

Troppo spesso, si tende a pensare che le istituzioni siano entità distanti, inefficienti e incapaci di rispondere ai bisogni della gente. Tuttavia, episodi come questo dimostrano che dietro alle istituzioni ci sono persone che lavorano con impegno e dedizione per mantenere vive le tradizioni e i legami culturali, anche a migliaia di chilometri di distanza dall'Italia.

La visita della Vespucci ha offerto un’occasione per quei membri della comunità fieri del lavoro che svolgono di ritrovarsi, a spese proprie, per condividere esperienze e celebrare l’eredità italiana in Australia. Questo tipo di manifestazioni permette di riscoprire il valore delle istituzioni, non come meri apparati burocratici, ma come organismi che portano avanti una missione culturale e sociale, rappresentando il cuore pulsante della nostra identità all’estero.

Da una parte ci sono le persone che lavorano dietro le quinte per organizzare questi eventi sono il vero volto delle istituzioni. Sono loro che, con passione e senso del dovere, si assicurano che i legami tra l’Italia e le sue comunità all’estero rimangano forti e vitali. Altri, invece, sembra abbiano preferito essere assenti in occasione della visita della Vespucci a Darwin, magari perché tra l'ufficialità degli eventi e lo scarso numero di elettori, l’evento era da considerarsi scarso in termini elettorali.

Eppure, in questa occasione, le autorità italiane e gli esponenti della comunità locale hanno collaborato fianco a fianco per accogliere al meglio l’equipaggio e mostrare quanto sia radicato l’orgoglio italiano in Australia. A partire dal corpo di volontari dell’Italian Club e di chi ha voluto far conoscere a migliaia di lettori in tutta Australia l’esperienza del Villaggio Italia, i presenti hanno potuto apprezzare il lavoro di chi, ogni giorno e senza meriti, si impegna a rendere le istituzioni e le iniziative governative capaci di tenere viva la nostra storia e cultura.

Esclusiva intervista al Comandante Lai

In occasione della visita del Vespucci a Darwin, Allora! ha avuto il piacere di intervistare il Comandante Giuseppe Lai, per conoscere le sue esperienze e impressioni su questa storica nave scuola.

Cosa si prova a capitanare una nave come il Vespucci?

Diciamo che c'è una tradizione. È un motivo di grandissimo orgoglio, sia a livello personale che professionale, comandare una nave iconica come questa, che ha quasi 100 anni.

Navigare per il mondo con una nave del genere rappresenta il massimo per un ufficiale. Poterla comandare è veramente il top; è un motivo di orgoglio nazionale. Amerigo Vespucci rappresenta la più storica imbarcazione della Marina Militare italiana, realizzata nel 1931. Da allora, funge da nave-scuola, offrendo agli allievi del primo anno dell’Accademia Navale l’opportunità di vivere il loro primo contatto con il mare, gli elementi naturali e la vita a

bordo al termine del loro percorso formativo. Inoltre, è un importante strumento di diplomazia navale, un’ambasciata galleggiante che, all'interno di questo progetto, promuove valori, tradizioni, cultura, innovazione, ricerca e, naturalmente, il meglio del made in Italy.

Viene il pensiero ai primi navigatori a vela?

Sì, i primi navigatori a vela facevano esperienze simili. Loro hanno affrontato molte più sfide rispetto a noi. Oggi abbiamo tanto supporto dalla tecnologia. Anche se questa nave è un vecontinua a pagina 5

23 Ottobre

CNA Nonni Day

Carnes Hill Community Centre

27 Ottobre

Pranzo Piemontese

Cucina Galileo, Club Marconi

9 Novembre

An Aperitivo with Marco Polo

Club Marconi, Jade Room

Anno VIII - Numero 39 - Mercoledì 16 Ottobre 2024
Quando vincono i "cattivi"
Speciale Darwin Amerigo Vespucci
Allora! Sport
Grande successo della Melbourne Italian Festa
Voci e impressioni sul vespucci a Darwin
Cosa abbiamo fatto di male?
Allora! Published by Italian Australian News
Settimanale degli

Italiani rientrati dal Libano con secondo volo charter organizzato dal Ministero degli Affari Esteri

ROMA – Giunto a Fiumicino un secondo volo charter dell’Unità di Crisi della Farnesina, organizzato su indicazione del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, con a bordo circa 150 persone fra cui un centinaio di cittadini

Allora!

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italiani e i loro familiari di nazionalità libanese, oltre a una ventina di cittadini di vari Paesi europei e più di trenta rifugiati siriani. Quest’ultimi saranno accolti dalla Comunità di Sant’Egidio nell’ambito di un’iniziativa di solidarietà e accoglienza. Con questa operazione, resa possibile grazie anche al contributo dell’Unione europea attraverso il Meccanismo di Protezione Civile, il Ministero degli Esteri ha facilitato il rientro di tutti i connazionali che avevano manifestato l’esigenza di lasciare il Libano nei giorni scorsi, ma che si erano trovati in difficoltà a causa della saturazione dei collegamenti aerei commerciali. Su impulso del Ministro Tajani è stato possibile organizzare anche questo secondo volo in tempi rapidi, assicurando il rimpatrio in sicurezza e garantendo l’assistenza necessaria ai cittadini italiani in Libano.

(Inform)

L’Oman parlerà italiano!

Siglato l’accordo tra Dante Alighieri e Fondazione Bait Al Zubair di Mascate

Alla presenza del Ministro dell’Heritage e Turismo dell’Oman, Salem bin Mohammed Al Mahrouqi, di Mohammad Al Zubair, fondatore di Bait al Zubair Institute of Culture and Knowledge (BAZICK) e dell’Ambasciatore d’Italia Pierluigi D’Elia, è stato siglato l’accordo con la Società Dante Alighieri per l’avvio di corsi di lingua e cultura italiana in Oman.

Alla cerimonia di firma tra il Segretario Generale Alessandro Masi e la Direttrice Generale Muna Al Sulaimi, oltre a membri della Royal family, era presente una folta rappresentanza diplomatica e culturale del sultanato che ha preso parte anche all’inaugurazione della mostra fotografica sulla storia d’Italia.

Inaugurata la mostra “Comincio da me” di Alessia Clementi:

Un viaggio nella bellezza della quotidianità

Venerdì 4 ottobre, nella suggestiva cornice della Galleria Viva di Soriano del Cimino, ha avuto luogo l'inaugurazione della mostra “Comincio da me”, firmata dalla nota artista viterbese Alessia Clementi. L’esposizione, aperta al pubblico fino a domenica 20 ottobre, si inserisce nel calendario di eventi della celebre Sagra delle Castagne, attirando l'attenzione di visitatori e appassionati d'arte.

Nonostante l’affluenza che ha riempito lo spazio espositivo, Alessia Clementi ha avuto modo di raccontarci l’ispirazione dietro la sua nuova collezione, che esplora il concetto di bellezza della quotidianità e invita il pubblico a riscoprire il valore di ciò che ci circonda.

L’artista e il significato del titolo

Quando le abbiamo chiesto cosa l’abbia spinta a scegliere il titolo “Comincio da me”, Clementi ha spiegato con entusiasmo: “Comincio da me” significa essere i primi a riscoprire la straordinaria bellezza della normalità e dell’umanità, senza filtri o artifici. In un mondo segnato da minacce ambientali e conflitti, c’è ancora spazio per un’esistenza ricca di colori e di vita”.

Questa ricerca personale dell’artista si riflette nelle opere esposte, che parlano al visitatore con la forza di immagini vibranti di emozione. La mostra diventa così un percorso intimo, dove il quotidiano si eleva a esperienza straordinaria.

Un messaggio di consapevolezza e gratitudine

Il messaggio che Clementi vuole trasmettere è chiaro: “Dobbiamo essere consapevoli della fortuna che abbiamo nel poter vivere il quotidiano, e questo ci deve spronare a proteggere il nostro mondo, sia a livello ambientale che umano”. Le opere presenti in mostra incarnano questa positività, lanciando un appello a vivere ogni attimo con consapevolezza e gratitudine. La società contemporanea, spesso ossessionata dalla ricerca di uno straordinario irraggiungibile, rischia di farci perdere di vista la bellezza autentica che si nasconde nelle piccole cose.

Le opere come specchio dell’anima

Ogni opera esposta nella mostra “Comincio da me” rappresenta un invito all’autoesplorazione. “Le mie opere permettono al visitatore di passare da una rappresentazione all’altra senza interruzione, riflettendo quel tumultuoso flusso interiore che caratterizza il nostro animo”, ci ha spiegato l'artista. Ogni quadro diventa così una tappa di un

viaggio interiore, in cui lo spettatore è chiamato a riconoscere sé stesso e a riscoprire la bellezza della propria vita.

Un’esperienza da non perdere

La mostra “Comincio da me” rappresenta un’occasione unica per immergersi nel mondo di Alessia Clementi e per riflettere sulla propria esistenza. Consigliamo a tutti di visitare lo spazio espositivo, che accoglie i visitatori con un’esplosione di colori,

profumi e musica, in un’atmosfera che coinvolge tutti i sensi. Per gli amanti delle tinte accese, sarà un’opportunità per ritrovare se stessi attraverso un’esperienza pittorica intensa e profonda; per tutti gli altri, sarà l’occasione di essere contagiati da una nuova consapevolezza del valore straordinario della nostra quotidianità.

Non perdete questa opportunità: la mostra sarà aperta fino al 20 ottobre, e vi aspetta per un viaggio emozionante nel cuore della normalità.

Che cosa abbiamo fatto di male?

di Esposito Emanuele

Negli ultimi tempi, una figura politica italiana di lungo corso, che ha ricoperto vari ruoli istituzionali per oltre tre decenni, ha espresso le sue opinioni su come dovrebbe essere guidato il Paese. Questo stesso politico, nel 1992, fu incaricato dal presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, di formare il suo primo governo dopo le elezioni.

Durante il suo primo mandato come presidente del Consiglio, di fronte alla situazione finanziaria, l’11 luglio 1992 il suo Governo approvò, all’insaputa del Governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi, un decreto-legge da 30.000 miliardi di lire. Questo decreto, tra le altre cose, deliberò (retroattivamente al 9 luglio) un prelievo forzoso del sei per mille su tutti i depositi bancari, giustificato da un “interesse di straordinario rilievo” in relazione a “una situazione di drammatica emergenza della finanza pubblica”. Tale atto è stato poi soprannominato “decreto rapina”.

Sinceramente, da uno che ha contribuito ad affossare l’Italia e che oggi si permette di fare conferenze su come la politica dovrebbe lavorare, giudicando riforme che forse avrebbe dovuto fare lui 30 anni fa, mi chiedo: ma questa gente ha un minimo di dignità?

Mi domando cosa abbiamo fatto di male noi per avere questa “classe” politica. Qual è il nostro debito per dover soffrire così tanto in un Paese che ha tutte le carte in regola per essere

uno, se non il miglior paese del mondo?

Inoltre, questo individuo, si è permesso di commentare la proposta di legge costituzionale sul premierato, una riforma fortemente voluta dal Governo Meloni. Ha poi dichiarato che il voto estero potrebbe incidere sulla scelta del Premier e, con una legge elettorale per il voto estero che praticamente fa acqua da tutte le parti, sappiamo tutti come funziona. L’emerito Presidente della Corte Costituzionale ci dice che il voto estero va eliminato, invitando i nostri connazionali a votare in Italia, poiché il voto sarebbe spesso condizionato da influenze.

“Quando ero ministro dell’Interno - ha raccontato - chiamavo i consoli e dicevo: quando arriva il sacco, portatevelo a casa e mettetevelo sotto il letto. Il voto all’estero, coi numeri attuali, pesa poco, elegge 8 deputati e 4 senatori. Ma se si elegge il presidente

del Consiglio, è ‘una testa un voto’. Questi 6 milioni di voti, che possono essere decisivi, saranno davvero liberi da influenze?…”. Come fare dunque? “Bisognerebbe farli tornare a votare qui o negare loro il diritto di voto? Non se ne parla mai.”

Quando era Ministro dell’Interno, perché non ha fatto in modo di cambiare la legge elettorale e mettere in sicurezza il voto? Anche lui se ne è fregato. E oggi, dopo aver ricoperto diversi incarichi importanti, dove avrebbe potuto e dovuto garantire la trasparenza nelle operazioni di voto e di scrutinio, non l’ha fatto. E adesso ci parla di voto sicuro e di ingerenze esterne.

A stretto giro, Riccardo Merlo, presidente del MAIE e già sottosegretario al Ministero degli Esteri, intervistato da ItaliaChiamaItalia, ha dichiarato:

“Prima di tutto bisogna dire che la partecipazione al voto all’estero è stata sto-

Festa delle Forze Armate

Domenica 3 Novembre 2024

Scalabrini Village, 65 Edmondson Avenue, Austral NSW 2179

Programma: Ore 11,00 Picchetto d’Onore con la posa di una corona di fiori davanti al Monumento degli Alpini con relativi Inni Nazionali e il Silenzio

Seguirà la Santa Messa ufficiata da padre Antonio Fregolent con la partecipazione del Coro del Club Marconi Ore 12,30 Sarà servito un pranzo organizzato dagli Alpini Bibite e caffè inclusi

Prezzo $70.00 per persona. $10.00 sono devoluti per la realizzazione della targa a ricordo dei nostri commilitoni Andati Avanti che verrà inaugurata al nostro Monumento

Allieterà la Festa la musica il noto fisarmonicista Maestro Tony Gagliano

Prenotazioni necessarie per il BBQ e per favore prima del 25 Ottobre

Per gli Alpini telefonare a: Giuseppe Querin: 0414 285682 - oppure 9798 6732 oppure ai vostri Presidenti delle Associazioni d’Arma

mi sembra una totale follia. Anche in alcune regioni italiane sentiamo spesso parlare di irregolarità nel voto: togliamo il voto a chi vive in certe zone d’Italia? Capisco che a certi settori conservatori della sinistra non piaccia la riforma del premierato, ma cerchino altri argomenti per esprimere il loro dissenso e lascino stare gli italiani nel mondo.”

ricamente intorno al 30%, con l’80% degli elettori che votano i partiti tradizionali. Quale sarebbe il grande problema? Bisogna invece lavorare per mettere il voto all’estero in sicurezza, con una semplice riforma della legge elettorale. Per esempio, inserendo la cosiddetta inversione dell’opzione, ovvero il registro degli elettori. Ma anche solo pensare di non far votare i connazionali oltre confine a causa di un sistema che, in certe occasioni, può presentare alcune difficoltà,

Anche Merlo ha fatto parte del governo, e chi meglio di lui sa come funziona il voto estero? Lui è stato votato con questo sistema, ma nonostante ciò non ha fatto nulla perché gli “brogli” che tutti conosciamo e commentiamo all’alba dello scrutinio continuano. E sapete perché?

Semplicemente perché tutto questo giochetto sotto sotto conviene a tutti. Vota soltanto il 30%, e per fortuna, perché se votassero tutti o quasi tutti, in Parlamento non ci sarebbero questi individui.

Fateci caso: nessun parlamentare estero, pur lamentandosi nei corridoi del voto estero, ha mai presentato un disegno di legge per cambiare le modalità

di voto, inclusi vari organi come il CGIE. Parlano di cambiamento, di riforme, ma alla fine tutto rimane com’è, perché conviene a tutti, perché fa comodo. Esiste un tacito accordo, non firmato, di spartizione delle circoscrizioni. Non è un caso che, dai dati elettorali pubblici, dal 2006 in poi l’assetto della rappresentanza parlamentare non sia mai cambiato. Tutti i partiti o movimenti hanno almeno un rappresentante, e guarda caso, sono sempre gli stessi.

La verità dei fatti è fattuale, come dice Vittorio Feltri, il premierato e il voto estero per noi italiani oltre confine non cambieranno nulla, se non il fatto che voteremo direttamente per il Primo Ministro. Ma la sostanza delle cose nelle quattro circoscrizioni, per volere della politica romana, sarà la stessa nel 2027: stessi volti, stessi voti.

Vedrete che, dopo l’approvazione della riforma del premierato, faranno un altro “papocchio” all’italiana, ma la sostanza non cambierà, perché conviene a loro che rimanga così!

Voci e impressioni sul Vespucci World Tour a Darwin

La tappa a Darwin dell’Amerigo Vespucci ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti della comunità italiana provenienti da tutta Australia, che hanno condiviso le loro impressioni sulla visita della nave e sull'importanza di mantenere vivo il legame con l'Italia.

Carlo Randazzo, vice console onorario a Darwin dal 1997, ha

sottolineato il ruolo attivo della comunità italiana, sebbene non numerosa, affermando: “In eventi come la visita dell’Amerigo Vespucci, la partecipazione è stata entusiasta e i posti disponibili sono stati prenotati velocemente.” Nonostante gli italiani rappresentino solo l'1,5-2% della popolazione di Darwin, Randazzo ha notato un forte senso di

appartenenza e orgoglio, descrivendo la nave come “un vero e proprio diamante della marina italiana.”

Nato e cresciuto a Darwin da genitori siciliani, Randazzo ha mantenuto la lingua italiana grazie all'insistenza di sua madre e delle lezioni con le suore canossiane. “Ho dovuto parlare l’italiano grazie a mia madre e a mia moglie, che sono state molto presenti nella mia vita,” ha spiegato, rivelando come la sua famiglia abbia rafforzato il suo legame con la cultura italiana.

Il Console Generale d'Italia a Sydney, Gianluca Rubagotti, ha evidenziato l'importanza di eventi come questo per promuovere i valori italiani in Australia. “Come Console Generale, sono ovviamente molto orgoglioso di essere qui a Darwin a portare la presenza degli italiani del New South Wales,” ha dichiarato. Questa è stata la sua prima volta a bordo dell'Amerigo Vespucci, un'esperienza che ha descritto come speciale: “È la mia prima volta sull'Amerigo Vespucci, e devo dire che l'incontro con il ‘Spirito di Stella’ è stato molto emozionante.”

Rubagotti ha aggiunto che “l'incontro è stato messo in piedi dal Ministero della Difesa e dal Grande Ministero del Governo, e senza dubbio rappresenta un grande modo per promuovere i valori dell'Italia anche in questo paese.”

Sergio Federico Nicolaci, Console di Perth, ha condiviso le sue emozioni durante la visita, definendo l'Amerigo Vespucci un simbolo del meglio dell'Italia: “È un grande orgoglio essere qui per questo vascello che rappresenta tutto il meglio dell'Italia: tecnica, preparazione e bellezza.” La sua esperienza a bordo della nave e a Darwin è stata “particolarmente significativa,” evidenziando l'importanza della presenza italiana in Australia: “Credo che sia un motivo veramente di orgoglio per tutti noi, per tutta la comunità italo-australiana.”

Nicolaci ha descritto l'Amerigo Vespucci come un rappresentante della bellezza e della passione italiane, sottolineando il legame culturale con il resto del mondo.

Nicola Carè ha condiviso impressioni positive su Darwin, esprimendo il suo entusiasmo

per la visita del Vespucci. “Le mie impressioni su Darwin sono molto positive. Mi sono sentito molto a casa e vicino a questa iniziativa voluta dal governo italiano,” ha dichiarato.

Il deputato al parlamento italiano ha sottolineato che questo è il secondo tour mondiale del Vespucci; la prima volta ha toccato Sydney, e ora è qui a Darwin, aprendo la strada a future tappe tra il 2031 e il 2033 in altre città australiane. “L'Australia ha un ruolo importante non solo nel contesto della difesa italiana, ma anche nei rapporti internazionali tra Italia e il resto del mondo.

La comunità italiana si sta dimostrando di un certo livello,” ha osservato.

Carè ha quindi messo in evidenza l'importanza degli eventi organizzati nel Villaggio Italia, sottolineando come questi affrontino temi di rilevanza scientifica e sociale, favorendo il dialogo tra culture diverse. “Credo che siano stati molto positivi, affrontando temi importanti come quelli scientifici e sociali.

Il Presidente Gioacchino Alfano, presente anche al Villaggio Italia, ha dimostrato di avere a cuore l'Australia e la nostra comunità. È fondamentale che tali eventi continuino a svolgersi per rafforzare i legami tra le nostre due nazioni e per promuovere la cultura italiana in un contesto internazionale,” ha affermato, evidenziando l'importanza della sinergia tra le istituzioni italiane e le comunità locali.

Al concerto di Umberto Clerici, abbiamo incontrato il Direttore dell’Istituto di Cultura di Sydne,y Paolo Barlera: "Questo

evento è stato straordinario perché è stato messo insieme molto velocemente con dei pezzi molto belli che fanno onore all'Italia, alla tradizione musicale italiana, che si sposa bene con la tradizione navale italiana".

La Console Italiana del Queensland e Northern Territory, Luna Angelini Marinucci ha descritto il lavoro di squadra che ha reso possibile l'evento, esprimendo soddisfazione per i risultati ottenuti dall'intero apparato del Sistema Italia.

“Mi è piaciuto molto tutto. È stato uno sforzo di squadra, coordinato dall'ambasciatore e dal vice ambasciatore Rizzo. Ho avuto un grande aiuto dal Console Onorario a Darwin, Carlo Randazzo, e da sua moglie Maria, oltre allo staff di Agenzia 99,” ha spiegato.

Marinucci ha sottolineato l'importanza della collaborazione e della comunicazione tra le varie istituzioni coinvolte, affermando che “questo evento non sarebbe stato possibile senza il supporto e l'impegno di tutti.”

Poco prima della cerimonia di chiusura dell'evento, ha aggiunto: “Speriamo di essere riusciti a ottenere il miglior risultato possibile. Ancora non abbiamo finito, perché manca la cerimonia di chiusura, ma finora è andato tutto abbastanza liscio. La perfezione non esiste, ma ci abbiamo provato.”

Questo spirito di determinazione e di unità ha caratterizzato l'intero evento, dimostrando come la comunità italiana a Darwin sia in grado di unirsi per celebrare le eccellenze d’Italia e dell'identità italiana.

Carlo Randazzo
Console Gianluca Rubagotti e Console Sergio Federico Nicolaci
Nicola Carè
Console Luna Angelini Marinucci

Intervista al Comandante Lai

liero e mantiene molte delle sue caratteristiche storiche, abbiamo anche gli ultimi ritrovati tecnologici, che ci avvantaggiano. Tuttavia, il fascino di navigare a vela in posti sperduti, come ad esempio il transito nei canali patagonici, è unico. Non ci sono segni dell'uomo in quei luoghi. Anche navigando lungo le coste australiane, si può percepire un ambiente incontaminato, una natura primordiale. Come nota l'attaccamento dei giovani cadetti ai valori della patria?

Assolutamente. I giovani a bordo sentono fortemente l'attaccamento alla nazione e ai valori del viaggio che stiamo compiendo. Una delle prime cose che ho notato nei cadetti imbarcati a Los Angeles, oltre al loro percorso formativo, è la loro partecipazione attiva nel raccontare l'esperienza e nel rappresentare l'Italia. Per loro, è stato un momento significativo. Quando ci si trova lontani dall'Italia, si prova un forte orgoglio per l'attaccamento alla nazione.

Chi è il comandante Giuseppe Lai?

Ci parli di lei e della sua carriera.

Io sono sardo e ho vissuto in Sardegna per i primi 18 anni della mia vita. Poi ho fatto il concorso come allievo ufficiale all'Accademia Navale di Livorno e sono entrato in Marina nel 1994.

Ho iniziato la mia carriera sul Vespucci nel 1995, durante una campagna in Nord Europa, e ho proseguito con diversi incarichi su navi militari. Sono comandante del Vespucci dal 9 settembre 2023, quindi sono già 13 mesi.

Per me, questo ruolo è il coronamento di una carriera. Dopo un'esperienza del genere, mi risulta difficile pensare a qualcosa di più bello e entusiasmante.

Qual è il valore di una nave come il Vespucci per la preparazione di un militare?

Essendo una nave scuola, il Vespucci non è una nave militare offensiva, ma ha un grande valore nella preparazione dei militari a 360 gradi. Insegna tanto nei suoi aspetti fondamentali. Alla fine, una nave militare e una civile vengono gestite allo stesso modo e sono portate dall'equipaggio.

Qui i cadetti imparano a diventare futuri comandanti e a gestire le persone. Il messaggio di questa nave è trasversale e prescinde dal fatto che sia armata.

Essa rappresenta anche un messaggio di pace e accoglienza; non ha un aspetto aggressivo.

Questo consente di trasmettere un messaggio complesso e significativo dell'Italia in tutto il suo splendore.

Difesa,

"Continuerò a costruire ponti"

“Ci siamo riuniti per un evento eccezionale: la visita del veliero più bello del mondo a Darwin, in Australia, è un simbolo di orgoglio e identità per gli italiani all'estero.

Per gli italiani che vivono in Australia, la presenza dell'Amerigo Vespucci rappresenta un momento di grande significato che valorizza e celebra la nostra identità.

Ho partecipato a tutte le iniziative per rappresentare gli Italiani e per accogliere e sventolare la mia bandiera con passione e soddisfazione.

È stata un'opportunità per condividere la bellezza della cultura italiana con gli australiani, creando un legame più profondo tra le due nazioni.

Gli italiani in Australia spesso portano con sé non solo le loro tradizioni, ma anche speranze e aspirazioni.

L'Amerigo Vespucci è diventato un simbolo di avventura, scoperta e integrazione. Rappresenta il sogno di esplorare nuovi orizzonti, mantenendo vivo il legame con la propria cultura d'origine e nonostante la distanza, le nostre origini e la nostra cultura continuano a navigare con noi, ovunque andiamo.

È fondamentale continuare a lavorare insieme per promuovere il Made in Italy, per valorizzare le nostre tradizioni e per garantire che le future generazioni continuino a sentirsi parte integrante della nostra ricca eredità culturale.

Io continuerò a costruire ponti e a mantenere vive le nostre tradizioni e ad essere accanto alla mia comunità, gli italiani all'estero. Noi italiani abbiamo vissuto con emozione questo momento. Insieme, possiamo garantire che la nostra cultura e il nostro patrimonio rimangano forti e vibranti, ovunque ci troviamo nel mondo.

Unico neo di questo viaggio bellissimo, è la mia amarezza per il fatto che il Vespucci non abbia potuto visitare le altre città dell’Australia, per questa volta, a differenza del primo tour mondiale di 20 anni fa quando visitò le città australiane di Sydney, Melbourne, Adelaide e Perth, fare altrettanto per la gioia delle nostre comunità in Australia.

D’altronde la rotta allora fu diversa, il Vespucci arrivava dal sud e venne in Australia dopo aver visitato la Nuova Zelanda. Questa volta ha toccato altre città, come Tokyo e Manila che non aveva visitato la prima volta. Ma l’impegno è di portare il Vespucci per le celebrazioni dei suoi Cento Anni, nel 2031, e nel suo terzo tour mondiale, in tutte le città australiane permettendo

così agli Italiani di vedere e visitare il veliero più bello del mondo, che è anche il loro.

Le comunità italiane in Australia, che non hanno potuto raggiungere Darwin questa volta, meritano di poter essere salutati nelle loro città, e farò di tutto perché questo accada”.

Così Nicola Carè deputato eletto all’estero, componente della commissione difesa.

continuazione dalla prima pagina
Durante la visita speciale a bordo del Vespucci, abbiamo consegnato al Comandante Lai,, a nome del presidente degli Alpini di Sydney Giuseppe Querin, un gagliardetto e un cappello commemorativo dell'ANA.

Italian Sports and Social Club di Darwin: una storia di solidarietà e impegno comunitario

Ci troviamo all’Italia Club di Darwin con Felice Materazzo, ex presidente e oggi membro attivo del Comitato, che ci racconta la storia di questo importante punto di riferimento per la comunità italiana locale.

"Subito dopo la guerra, i primi italiani arrivati a Darwin desideravano una casa comune dove incontrarsi, ma inizialmente non ci sono riusciti", ci spiega Felice. "C'era un comitato, ma non riuscirono a ottenere il terreno. Fu solo negli anni ’70 che ci fu l’opportunità di acquisirne uno in una zona ancora nuova, qui dove siamo adesso. I vecchi mi raccontano che c'erano ancora i bufali selvaggi!".

Con grande spirito di iniziativa, la comunità italiana si rimboccò le maniche: "Eravamo i primi in questa zona a disboscare e iniziare la costruzione.

Gli italiani erano per lo più nell'industria edile, quindi ognuno contribuiva come poteva: chi faceva il carpentiere, chi il muratore, e tutto era su base volontaria.

Le donne, intanto, cucinavano la pasta su fuochi all'aperto", ricorda con un sorriso. "E c'era sempre qualche scherzo, ogni tanto spariva un bufalo... ma finiva presto sulla griglia per una bella bistecca al barbecue!".

Il club divenne presto il cuore pulsante della comunità italia-

na a Darwin, ospitando non solo cene e feste, ma anche eventi culturali e sportivi: "Negli anni '70 o '78 riuscimmo ad aprire ufficialmente il locale.

Era un punto di ritrovo importante: le famiglie giovani si riunivano, le donne cucinavano, e si ballava. Eravamo circa duemila italiani a Darwin, e il club era sempre pieno, anche gli australiani venivano per giocare a freccette".

Non solo divertimento, ma anche cultura. "Pian piano abbiamo avviato una scuola di italiano. All’inizio erano solo lezioni del sabato mattina, con un paio di donne della comunità che insegnavano ai bambini.

Con il tempo, grazie anche all’aiuto del Console Italiano, siamo riusciti a portare la lingua italiana nelle scuole governative. Con i fondi raccolti, abbiamo costruito una scuola proprio accanto al club".

Tuttavia, con il passare degli anni, il club ha affrontato nuove sfide: "A un certo punto, il governo ha deciso di promuovere l'indonesiano invece dell'italiano, e purtroppo la nostra scuola ha perso slancio", ammette Felice con rammarico.

Guardando al futuro, Materazzo riflette: "Oggi ci sono sempre meno italiani, ma abbiamo il dovere di continuare a usare queste strutture nel miglior modo possibile. Collaboriamo con altre comunità, come quella indiana, e il governo è contento che aiutiamo gli altri.

Se non ci sono abbastanza italiani, cerchiamo di mantenere vivo lo spirito del club aprendo le porte ad altre nazionalità. Dobbiamo essere intelligenti, aiutando gli altri e mantenendo alta la nostra bandiera".

L'Italia Club di Darwin resta dunque un simbolo di impegno e solidarietà, un luogo dove le tradizioni italiane continuano a vivere attraverso l'integrazione e l'adattamento ai tempi moderni.

Grande Successo della Melbourne Italian Festa

Domenica sera si è conclusa la Festa Italiana a Melbourne che ha attirato l'attenzione di migliaia di visitatori da tutte le zone del Victoria.

Sabato pomeriggio ricco pranzo nella Fitzroy Town Hall che ha coinvolto distinti rappresentanti della comunità italiana ed ospiti interessanti, come il CEO del Co.As.It. Marco Fede, il Presidente del Co.As.It. Vincent Volpe, la Console Generale d'Italia a Melbourne Chiara Mauri, il consigliere Giovanni Maria De Vita, del progetto "Turismo delle Radici", il presidente del Comites del Victoria e Tasmania Ubaldo Aglianò, del viceministro delle

Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini.

Dopo i discorsi, apertura dell'Italian Festival nel Royal Exhibition Building, Carlton.

Da menzionare i discorsi della Premier, Jacinta Allan e dell'attuale sindaco di Melbourne, Nicholas Reece, nel pomeriggio di sabato.

La Premier, Allan, ha detto: "È un grande piacere ed onore essere qui con voi per celebrare questa grande Festa della comunità italiana".

Interessante evento multiculturale che si ripete ogni anno con entusiasmo e successo. E poi tanta musica nelle piazze del

Museum Plaza e all'interno del Royal Exhibition Building. Grande il numero degli espositori, circa 140. Nominarli tutti non è possibile, ma ne citiamo alcuni: lo sponsor del Festival, Chemist Warehouse, Pinsabella, Del Bocia, Abruzzo Lab, Arancini Art di Epping, Cannoli Bar, Pistacchio (italiano), Pieros Panettoni, Salsicce Terza Generazione, Sapori d'Amalfi, Tarago Cheese, Fabbris Smallgoods (salami, mortadella), Yes Porketta, Milan Club di Melbourne, Calabria Club, Family History, Comites (Comitato degli italiani all'estero), CO. AS. IT. (Uno dei principali organizzatori del Festival), Ascolta Women Inc., Interior Designer-Stylist, Vino Bambino e, naturalmente, Turismo delle Radici a cura delle regioni Lazio, Calabria, Puglia e Sardegna.

La novità di questa edizione della Festa, lo Zecchino d'Oro, versione australiana, con ragazzi e ragazze locali sotto la guida esemplare della cantante Gisella Cozzo.

Insomma, un grande successo meritato (Italia-Australia) e molto apprezzato! Ne ha parlato anche il quotidiano di Melbourne, The Age (lunedì 7-10-'24, a pagina 12)

Mariano Coreno

La Lombardia e il Victoria: Un Nuovo Gemellaggio per Opportunità Future

L'11 ottobre, a Palazzo Lombardia, si è tenuto un incontro significativo che ha sancito un gemellaggio tra la Lombardia e lo Stato del Victoria, in Australia. Questo evento fa parte della "Future Europe Series", un'iniziativa strategica che mira a esplorare le opportunità di investimento europeo nel Victoria. Presenti all'incontro il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il sottosegretario alla presidenza con delega ai Rapporti internazionali, Raffaele Cattaneo, insieme a una delegazione australiana guidata dall'onorevole Tim Pallas, ministro per la Crescita economica e le Relazioni industriali. Il legame tra Lombardia e Australia non è nuovo. Negli ultimi anni, gli scambi commerciali hanno visto una crescita esponenziale, con un aumento del 43,7% nel 2022, raggiungendo un

valore di 1,54 miliardi di euro. Le esportazioni lombarde hanno contribuito significativamente a questo risultato, stabilizzandosi intorno a 1,5 miliardi nel 2023. Fontana ha sottolineato come questo percorso sia essenziale per il rafforzamento delle relazioni internazionali e per la crescita delle imprese lombarde. Durante l'incontro, sono emerse numerose opportunità di collaborazione nei settori chiave, come l'università, la ricerca e il turismo. Cattaneo ha proposto l'apertura di una sede del Victoria a Milano, un passo che potrebbe generare importanti sinergie per entrambi i territori.

Un altro aspetto rilevante discusso è la partecipazione congiunta a eventi internazionali, come le Olimpiadi, che potrebbero ulteriormente unire le due regioni. Queste iniziative non solo

Vintage-inspired wedding cakes are a piping hot trend in Melbourne

Vintage wedding cakes are the new vogue, revealed Brunetti Classico, the institution that brings authentic Roman Italian to Melbourne.

Cinzia Chirico, wedding cake designer for Brunetti Classico, said the trend emerged a couple of years ago and it’s only gaining momentum.

“The style of wedding cakes we have been asked to create are channeling the 1970s and 80sthink piping, lots of piping,” revealed Cinzia.

“However, modern touches are often requested to bring the vintage-style back to the future - glitter, bows and cherries are popular additions,” revealed Cinzia, a pastry and commercial chef by trade, who has been designing wedding cakes for the Italian food emporium for the past six years.

“So, the wedding cakes we’re creating have traditional inspirations with modern twists!” So, why are brides and grooms to be attracted to the vintage style?

rafforzano i legami culturali ed economici, ma pongono le basi per una cooperazione duratura e proficua.

Questo gemellaggio rappresenta un passo importante per la Lombardia nel panorama internazionale, aprendo la porta a nuove opportunità di crescita e collaborazione. Con un forte impegno per l'internazionalizzazione e il potenziamento delle relazioni, Lombardia e Victoria si preparano a costruire un futuro condiviso, ricco di potenzialità.

“The grandeur aspect captivates a lot of couples, and the tiers play a crucial role in creating this. Three to four tiers are what couples usually order, but recently I created a six-tier vintage wedding cake, but most of it was fake,” revealed Cinzia.

Styrofoam vintage wedding cake are fast becoming a trend too, and are considered a cost effective option.

“Many brides and grooms, for their wedding photographs and video, cut a small section of a ‘fake cake,’ which is filled with

real cake. The wedding guests are then served a piece of cake from a slab,” said Cinzia.

“Red velvet and mixed berry white chocolate are the most requested flavours,” she added.

To help couples taste test and design their dream engagement or wedding cakes, Brunetti Classico has a new cake consultation service at its Coburg cake boutique.

“This is a VIP-style service, we have a quiet, private, and comfortable environment for patrons to peruse a selection of different cake styles on display to help inspire their ‘cake design’ creativity. Mignon cakes will be available for tasting to ensure customers select the perfect filling flavour,” said Cinzia.

BruneX Classico also creates custom cakes for birthdays and other significant occasions.

“A wonder woman and superman custom cake for a wedding, is the most unusual cake I have created! At Brunetti Classico we help make cake dreams become reality,” concluded Cinzia.

Un

Sabato di

Amicizia

con l'Associazione Friend's of Illawarra al Fraternity Club di Fairy Meadow

Lo scorso sabato, i membri dell'Associazione Friend's of Illawarra si sono ritrovati al Fraternity Club di Fairy Meadow per un pranzo conviviale che ha saputo unire tradizione e amicizia. L'evento, ormai diventato un appuntamento annuale molto atteso dai soci, ha visto una partecipazione calorosa e numerosa, con volti noti e nuovi partecipanti desiderosi di condividere un momento di gioia e convivialità. Il pranzo ha offerto ai presenti non solo l'opportunità di gustare un menù delizioso e curato nei dettagli, ma anche di riscoprire il piacere dello stare insieme. Durante l'incontro, si è parlato del cammino dell'associazione, con un'attenzione particolare ai progetti futuri. Tra le iniziative più importanti, la festa di Natale, in programma per domenica 15 dicembre 2024, è già al centro dell'entusiasmo di tutti. Sarà un evento di grande rilevanza per chiudere l'anno con un momen-

to di condivisione, solidarietà e gioia festiva.

Tra risate, brindisi e conversazioni animate, l'atmosfera del pranzo è stata quella tipica delle grandi famiglie: calda, accogliente e inclusiva. L'incontro ha rappresentato anche l'occasione per rafforzare i legami tra i soci e per accogliere nuovi membri nella comunità, segno tangibile della crescita e della solidità dell'associazione.

Conclusosi tra ringraziamenti e promesse di futuri incontri, il pranzo ha ricordato a tutti l'importanza dell'amicizia e della connessione umana. In un mondo sempre più frenetico, giornate come queste ci ricordano il valore di fermarsi, guardarsi negli occhi e godere della compagnia degli altri. L'Associazione Friend's of Illawarra dimostra come lo spirito di comunità possa essere il vero collante che, anno dopo anno, continua a unire e a far crescere questa grande famiglia.

Onorificenza di Cavaliere per Maria Caruso Maruca

Maria Antonietta Caruso Maruca, nota personalità della comunità italiana di Brisbane, ha ricevuto il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI). “Un momento così speciale nella mia vita. Sono profondamente onorata di essere stata insignita dal Presidente della Repubblica Italiana di questo prestigioso titolo”, ha dichiarato Maria, esprimendo l'emozione per questo riconoscimento significativo da parte del governo italiano.

La cerimonia di conferimento, avvenuta nei giorni scorsi è stata un momento toccante non solo per Maria, ma anche per la sua famiglia e per tutta la comunità italiana del Queensland e del Northern Territory. L'On. Nicola Caré, presente all'evento, ha lodato il contributo instancabile di Maria alla comunità: "Maria Antonietta Caruso è stata insignita del prestigioso titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana! Questo riconoscimento è un tributo al suo instancabile impegno e ai suoi straordinari contributi alla comunità italiana nella circoscrizione di Queensland e Northern Territory. La cerimonia di consegna è stata un evento significativo non solo per celebrare il merito di Maria Antonietta, ma anche per rafforzare i legami della nostra comunità e onorare il patrimonio culturale italiano."

Maria Maruca vanta oltre 30 anni di esperienza nel mondo degli affari, avendo ricoperto vari ruoli, che vanno dalla consulenza aziendale, al marketing, alle pubbliche relazioni, eventi, importatore, commerciante, acquirente, grossista e manager, con una profonda conoscenza del commercio bilaterale tra Italia e Australia.

Impegnata nel contesto comunitario di Brisbane e del Queensland, Maria è l’attuale presidente dell’ANFE (Associazione Nazionale Famiglie Emigrati) di Brisbane. Il padre, Carmelo Caruso, fondò la sezione di ANFE nel Queensland nel 1964 su richiesta del console italiano Francesco Oliveri. Da allora, Maria ha continuato a vivere in famiglia lo spirito di servizio verso i connazionali, portando avanti non solo l’eredità del padre, ma attraverso diversi ruoli nell'associazione.

Entrata nel comitato ufficialmente nel 2011 come tesoriera, Maria ha avviato un’importante iniziativa di "cambio generazionale" per coinvolgere i giovani della comunità italiana, assicurando così un futuro vibrante per l’associazione.

Dopo 43 anni di attività, l'ANFE Italian Club, sito nel sobborgo di Newstead ha ceduto il passo ad una nuova struttura, più moderna e adatta alle necessità di

una comunità che cambia e si rinnova. La "Casa ANFE", è stato un punto di riferimento per la comunità italiana, dove si sono create numerose amicizie e si sono raccolti innumerevoli ricordi.

Grazie agli sforzi di Maria e del comitato, l’ANFE ha annunciato che i lavori per la nuova sede a Stafford, sono già in corso, con l’obiettivo di riaprire verso la fine del 2024 o l’inizio del 2025. La

chiusura di Newstead segna la fine di un’era, ma Maria e l’ANFE guardano con entusiasmo al futuro nella nuova struttura, dove continuerà a servire la comunità. Il riconoscimento conferito a Maria è un tributo al suo instancabile impegno nel mantenere vive le tradizioni e il supporto per le famiglie italiane, rafforzando i legami culturali tra Italia e Australia.

Settimana

della Lingua Italiana nel Mondo in Australia: Un’iniziativa per

promuovere la cultura italiana sulla Gold Coast

La 24ª edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo si terrà dal 14 al 20 ottobre 2024 e sarà celebrata in tutta la Gold Coast grazie alla collaborazione tra ItaloWorld Inc. e le biblioteche locali. Questa straordinaria iniziativa, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, offrirà una serie di workshop e sessioni interattive incentrate sul tema “L’Italiano e i Libri: Il Mondo tra le Righe”. Con 41 eventi distribuiti nell’arco di una settimana, l’obiettivo è quello di coinvolgere non solo la comunità italiana, ma anche tutti coloro che amano la cultura italiana. I partecipanti avranno l’opportunità di esplorare la ricchezza linguistica e letteraria del Bel Paese. I workshop toccheranno temi come la letteratura classica, le tradizioni poetiche, la storia culturale e le tecnologie linguistiche, mettendo al centro di ogni attività la lingua italiana come chiave per la comprensione e l’esplorazione della cultura. ItaloWorld Inc., un’organizzazione impegnata nella promozione della cultura italiana attraverso eventi e attività di formazione,

continua a costruire ponti tra la comunità locale e il ricco patrimonio culturale dell’Italia. La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo rappresenta una delle tante iniziative che l’organizzazione offre in Australia e in altri Paesi nel mondo per avvicinare tutti gli interessati alla cultura italiana. ItaloWorld Inc. a Gold Coast, Australia sta attivamente cercando volontari, tra cui autori, storici, traduttori e docenti, per guidare le sessioni e condividere le proprie competenze. Ogni contributo sarà prezioso per arricchire l’evento e favorire la diffusione della cultura italiana all’estero. Per maggiori informazioni sugli eventi in programma, inclusi orari e sedi, è possibile visitare il sito www.Italo.World. Questa Settimana rappresenta una grande occasione per celebrare la lingua italiana e promuovere il dialogo culturale attraverso l’incontro di storie, tradizioni e passioni condivise. ItaloWorld Inc. invita tutti a partecipare e rendere indimenticabile questa celebrazione della cultura italiana a Gold Coast, Australia.

(Armando Cristofori/Inform)

Emozioni e scoperte per la "Marco Polo

- The Italian School of Sydney":

Visita al Consolato Generale d'Italia a Sydney

Il 10 ottobre 2024, una ventina di studenti della Marco Polo

The Italian School di Sydney, accompagnati da insegnanti, collaboratori e genitori, ha vissuto un'esperienza unica e significativa con una visita al Consolato Generale d'Italia a Sydney. L'appuntamento è stato fissato per le 10.00 presso la sede della scuola a Bossley Park, dove tutti hanno preso posto su un pullman della Paramont Tours, pronti per una giornata all'insegna della cultura e dell'italianità.

La prima tappa del viaggio ha portato i partecipanti a Five Dock, dove hanno fatto visita alla rinomata delicatesse Ranieri. Ad accoglierli, la signora Ranieri, proprietaria del locale, che ha offerto ai ragazzi deliziosi panini farciti con freschi salumi e formaggi, regalando un assaggio di autentica gastronomia italiana. I partecipanti non hanno resistito alla tentazione di immortalare

quel momento, scattando foto ricordo che testimoniano la gioia di una giornata memorabile.

Dopo il rinfresco, il gruppo si è diretto verso un lussureggiante parco, dove si è soffermato presso un monumento dedicato alla famiglia. Qui, Emma Giudice insegnante d’Italiano, ha spiegato il significato dell’opera, frutto delle donazioni degli emigranti italiani, un simbolo tangibile delle radici italiane in Australia.

Alle 14.00, il tanto atteso incontro presso il Consolato Generale d'Italia ha avuto inizio. Gli studenti sono stati accolti nella grande sala d'attesa consolare, dove hanno avuto l'opportunità di incontrare il Console Generale, dott. Gianluca Rubagotti, e alcuni membri del personale. Giovanni Testa, pubblico ufficiale della CNA Multicultural Services, ha presentato la Marco Polo, esprimendo la gioia di rappresentare l'italianità del futuro in Austra-

attaccamento alle radici italiane, ma creano anche un ponte tra le generazioni, mantenendo viva la lingua e le tradizioni di un paese ricco di storia.

La presenza del Console Generale e il suo coinvolgimento attivo nell'incontro sono stati un chiaro segno dell'importanza che le istituzioni italiane attribuiscono all'educazione e alla formazione delle nuove generazioni

Inoltre, Giovanni Testa, ha condiviso, la sua dichiarazione sul percorso di apprendimento dei bambini, che hanno iniziato senza alcuna conoscenza della lingua e ora mostrano già progressi tangibili, dimostra come, con dedizione e passione, ogni obiettivo possa essere raggiunto.

ta motivazione a continuare a esplorare e apprendere la lingua e la cultura italiana.

lia, sottolineando il progresso degli studenti che, all'inizio del loro percorso, non avevano familiarità con la lingua italiana.

Il Console Generale ha accolto gli studenti con calore e ha spiegato il motivo dell’incontro, donando a ciascun bambino due libri in italiano e inglese, dal titolo Mille Meraviglie in Blu - Alla scoperta dell'Italia vista dal Mare. Inizialmente timidi, i bambini hanno presto preso coraggio, presentandosi uno ad uno e ponendo domande simpatiche al Console. Per concludere l'incontro, hanno intonato una breve canzone in italiano, seguita dall'offerta di bevande e frutta fresca, rendendo l'atmosfera ancora più festosa.

Dopo una serie di foto di gruppo e sentiti ringraziamenti per l'ospitalità ricevuta, il gruppo si è diretto al Club Marconi per gustare un delizioso gelato, ponendo così un dolce sigillo a una giornata che ha celebrato la cultura italiana.

Gli insegnanti e i genitori hanno espresso la loro soddisfazione per questa iniziativa ricca di emozione e di significato culturale, un passo importante per i bambini nel loro percorso di apprendimento della lingua e della cultura italiana.

Con il cuore colmo di gratitudine e l’orgoglio di portare avanti la tradizione italiana, la giornata si è conclusa con la consapevolezza che, come dice il proverbio, “dove c’è amore, c’è vita”. E così, questa giornata non è stata solo una visita, ma un vero e proprio viaggio nel cuore dell'italianità, un legame forte e indissolubile tra due terre: l'Italia e l'Australia. In un'era di globalizzazione e scambi culturali, iniziative come quella della Marco Polo - The Italian School rappresentano un faro di speranza per la preservazione e la promozione della cultura italiana nel mondo. Ogni sorriso, ogni parola e ogni gesto dei bambini durante questa visita non solo celebrano il loro

La giornata si è conclusa con una nota dolce, non solo per il gelato gustato al Club Marconi, ma per la consapevolezza di far parte di una comunità più ampia. Un gruppo unito da valori condivisi, tradizioni e una storia che continua a crescere. Ogni partecipante ha portato a casa non solo il ricordo di un'esperienza straordinaria, ma anche una rinnova-

Il futuro è luminoso per questi giovani, i cui sogni e aspirazioni sono ora saldamente intrecciati con l’eredità italiana. Con il supporto delle loro famiglie, degli insegnanti e della comunità, sono pronti a intraprendere un viaggio che li porterà a scoprire non solo l'Italia, ma anche il loro posto in questo mondo multiculturale. La visita al Consolato e le interazioni che ne sono scaturite hanno lasciato un segno profondo, non solo nei cuori dei bambini, ma anche in quello di tutti gli adulti presenti. Un ricordo che ricorderanno per sempre, simbolo di un legame forte e di un'identità che non smette mai di evolversi, ma che rimane sempre saldamente radicata nella tradizione. Così, si conclude questa bellissima giornata all’insegna dell’italianità, con la promessa di continuare a coltivare la passione per la lingua e la cultura, per un futuro in cui l'italiano continui a risuonare forte e chiaro in Australia e oltre.

The Walk: Uniti per il Futuro

Il Western Sydney Migrant Resource Centre (Western Sydney MRC) si è unito al Migrant Resource Centre Tasmania (MRCTas) per sostenere "The Walk, Uniti per il Futuro". L’iniziativa vede l’ex Premier della Tasmania e attuale Presidente del MRC Tas, l’Onorevole Peter Gutwein, impegnato in una camminata da Launceston a Canberra, passando per Sydney, per avviare un dialogo nazionale sull'importanza di un'Australia multiculturale.

La CEO del Western Sydney MRC, Maeve Brown, ha sottolineato che l'Australia vanta una lunga tradizione di migrazione e multiculturalismo, che ha generato importanti benefici economici e sociali.

"L’industria e le comunità australiane sono più ricche e diversificate grazie alle prospettive globali e alle esperienze di persone provenienti da culture e contesti diversi," ha dichiarato Brown. "The Walk, Uniti per il Futuro è un’occasione per celebrare l’importanza dell’unità e il valore che le persone di origine migrante e rifugiata portano nel nostro Paese. Il Western Sydney MRC è orgoglioso di far parte di questa iniziativa nazionale e augura a Peter tutto il meglio per la camminata verso Canberra."

Peter Gutwein, che ha già completato una camminata simile in Tasmania a giugno, ha spiegato che questa nuova iniziativa è alimentata da recenti episodi di razzismo. L’obiettivo è avviare una conversazione nazionale in

cui le persone di origine migrante e rifugiata possano condividere le loro storie, per sensibilizzare e informare sui benefici del multiculturalismo in Australia.

"Accogliere la diversità significa aprirsi a nuovi modi di apprendere e pensare. Questo porta a innovazione e creatività, elementi chiave per il successo dell'industria e del commercio. Inoltre, favorisce il rispetto e la comprensione reciproca, alla base di comunità più accoglienti e compassionevoli. L’importanza della consapevolezza culturale non può essere sottovalutata, motivo per cui vogliamo raccogliere fondi per promuovere una maggiore formazione sulla consapevolezza culturale nelle organizzazioni, nei club comunitari e nelle scuole."

Peter attraverserà Liverpool, Camden, Renwick, Mossvale, Goulburn e Collector, prima di raggiungere Canberra.

L'iniziativa "The Walk" sta ricevendo un forte sostegno da parte di associazioni sportive nazionali, associazioni di migranti e rifugiati, organizzazioni aziendali, il pubblico e rappresentanti politici di ogni orientamento.

La camminata si concluderà il 9 ottobre al Parlamento di Canberra, con l’obiettivo di sensibilizzare, raccogliere fondi e riaffermare l'impegno dell'Australia verso il multiculturalismo.

Per supportare "The Walk, Uniti per il Futuro" e ottenere maggiori informazioni, visitare il sito www.thewalk.org.au.

Pan Divino: un'esperienza di alta cucina italiana nel cuore di Surry Hill

di Asja Borin

La nuova stagione culinaria di Sydney si è inaugurata con una nuova gemma della ristorazione italiana: "Pan Divino", un ristorante che ha aperto le sue porte circa due settimane fa a Surry Hills, in Crown Street.

Questo piccolo gioiello nel cuore della città si distingue per il suo stile vintage e ricercato. L’ambiente, intimo e accogliente, è reso ancora più affascinante dal design elegante e dall’atmosfera curata nei minimi dettagli.

Appena entrati, si è accolti da un bar raffinato che offre una selezione di vini provenienti da tutte le regioni d’Italia, perfetti per accompagnare un aperitivo e I piatti.

Tra le specialità, spiccano i cocktail Negroni e Americano, rivisitati con un tocco di fantasia per soddisfare anche i palati più esigenti.

La cucina è nelle mani esperte dello chef italo-brasiliano Stefano Mondonico, che ha portato in questo ristorante il suo personale tocco di eleganza e creatività. Stefano, con un’esperienza maturata in rinomati locali italiani come La Rinascente di Milano e altri ristoranti di Porta Venezia, ha dedicato sei mesi alla preparazione dell’apertura di Pan Divino.

Il ristorante, ricavato in un edificio del XX secolo originariamente adibito a scuderia, conserva elementi del passato, ma è arricchito da dettagli contemporanei e raffinati.

Dipinti e locandine adornano le pareti della sala principale, mentre l’ex scuderia è stata trasformata in un romantico giardino con cucina a vista, creando un’atmosfera suggestiva e invitante.

La vera magia, però, si trova nel menu, una celebrazione della cucina italiana che si ispira alle diverse tradizioni regionali del Bel Paese.

Tra i piatti più apprezzati ci sono i crudi di pesce, preparati con abbinamenti ricercati e delicati, e gli gnocchi al ragù, un vero capolavoro di gusto. Il ragù, cotto

lentamente per 12 ore, si abbina perfettamente agli gnocchi fatti in casa, in una perfetta fusione di sapori che esalta la genuinità della tradizione italiana.

Il menu di Pan Divino cambia quattro volte l’anno, adattandosi alla stagionalità degli ingredienti e portando in tavola la freschezza dei prodotti locali.

Questo approccio, unito alla creatività di Stefano, dona personalità e carattere a piatti che, pur restando legati alla tradizione, si presentano con un’eleganza mo-

derna. Con una combinazione perfetta di ambiente raffinato e cucina di qualità, Pan Divino si candida a diventare un punto di riferimento per gli amanti della cucina italiana a Sydney, un luogo dove la semplicità incontra l’eleganza e la tradizione si fonde con l’innovazione.

La passione di Stefano Mondonico e del suo team per la cucina italiana brilla in ogni piatto, rendendo questo piccolo ristorante un luogo magico dove vivere un'esperienza culinaria unica.

Si informa cortesemente i soci dell'associazione Figli del Grappa che l'assemblea generale si terrà domenica 10 novembre presso il Club Marconi, Cucina Galileo, con inizio alle ore 12:00. Seguirà un pranzo di gala, accompagnato dalla musica di Ross Maio e Gino Zappia, una lotteria e tanta allegria. Il costo del biglietto è di $70 per i soci e di $90 per i non soci, comprensivo di vino, birra e bevande analcoliche. I non soci possono diventare soci pagando una quota associativa di $10 o $20, e versando poi $70 per il pranzo. Si invitano tutti i soci a partecipare e a prenotarsi con anticipo.

Dopo la presentazione del resoconto finanziario e morale dell'associazione, verrà formato il nuovo comitato per l'anno 2024-2025. Chi desidera far parte del nuovo comitato è pregato di comunicarlo al Presidente, Federico Simonetto, o al Segretario, Bruno Parolin. Sostenete la vostra associazione! Per prenotazioni si prega di contattare entro il 21 ottobre i seguenti numeri: L. & C. Cafarella: (02) 4647 4377

A. Cremasco: 9606 6283

G. Favero: 9826 1531

G. Morosin: 9604 2458

M. Pellizzari: 9606 5820

F. & I. Simonetto: 9610 6945.

Associazione Figli del Grappa

The Joy of Moving presentato all’Istituto Italiano di Cultura di Sydney

L’Istituto Italiano di Cultura di Sydney ha ospitato un evento di particolare rilevanza accademica il 10 ottobre 2024, dedicato al programma internazionale Joy of Moving, che promuove il benessere e la crescita dei bambini attraverso il movimento e l'attività fisica. Organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Australia e Ferrero Australia, l'evento ha visto la partecipazione di esperti accademici e ricercatori di spicco.

Tra gli ospiti, la creatrice del programma, la professoressa Caterina Pesce dell'Università di Roma, insieme alla professoressa Nicole Rinehart della Monash University, hanno condiviso le ultime scoperte sull’impatto del progetto, con particolare attenzione al benessere mentale dei bambini in Australia. Il programma, che ha già raggiunto oltre 60 milioni di bambini in 34 paesi, continua a espandere la sua portata globale, offrendo benefici tangibili a migliaia di giovani studenti.

Ad aprire i lavori dell’iniziativa è stata la conduttrice sportiva e neo-mamma Sam Lane, spiegando che la giornata era dedicata al programma "Ferrero's Joy of Moving", un'iniziativa internazionale a supporto della crescita dei bambini attraverso il movimento.

Dopo l'introduzione di Sam Lane, ha preso la parola Gianluca Rubagotti, il Console Generale d'Italia, che ha sottolineato l'importanza delle collaborazioni italo-australiane nel campo dell'educazione e ha lodato l'iniziativa di Ferrero per l'impegno verso la salute e lo sviluppo dei bambini, pur ammettendo con ironia di non essere un esperto in psicologia o fitness.

Il Console ha ricordato che "quando andiamo a vivere all’estero, cerchiamo sempre qualcosa che ci ricordi il luogo da cui proveniamo. E Ferrero, in questo senso, è qualcosa su cui possiamo davvero contare. Ma cosa ci faccio qui esattamente? Non sono uno psicologo. Il fit-

ness, come potete vedere, probabilmente non è il mio forte. Non sono un padre, e sicuramente non sono una madre, ma penso che sia importante sviluppare nuovi programmi per i bambini. Siamo circondati da grandi professori qui, quindi sono molto felice di dare il benvenuto a una professoressa di Roma, perché credo che l’istruzione superiore e le università siano un campo in cui possiamo fare di più per favorire e incoraggiare scambi, sia a livello di studenti che di professori. So che questo progetto va avanti da un po' di tempo, quindi sono felice di ascoltare i professori per capire di cosa si tratta e come possiamo trovare un modo per canalizzare tutte le forze, la vitalità e l’energia che sono associate ai bambini.”

Derek Lapp, responsabile delle relazioni istituzionali per Ferrero Australia, ha poi introdotto l’evento con entusiasmo, celebrando il 50° anniversario di Ferrero in Australia. Ha spiegato le origini dell'azienda, fondata nel 1946 in Piemonte, e l'importanza dei valori familiari e della sostenibilità che la guidano. Ha illustrato il programma Kinder Joy of Moving, dicendo: “È un progetto di responsabilità sociale che funziona davvero... basato sulla convinzione che un atteggiamento positivo verso il movimento renderà i bambini di oggi adulti migliori domani.”

Successivamente, ha preso la parola Shanta Rajaratnam, direttore della School of Psychological Sciences di Monash University, ha enfatizzato l'importanza delle connessioni significative per la salute mentale, soprattutto durante l'infanzia e l'adolescenza. “Purtroppo, circa un bambino su otto soffre di un disturbo mentale. Tuttavia, solo la metà delle persone che vivono con un disturbo mentale riceve un qualche tipo di trattamento. Durante la pandemia, questa situazione è peggiorata e sono emerse maggiori disparità intorno a noi. Recentemente, neuroscienziati come la professoressa Pesce e il suo team, a livello globale, hanno iniziato a concentrarsi sul ruolo fondamentale dell’attività fisica. Lo abbiamo visto prima quando

abbiamo salito quattro rampe di scale. Non solo per la salute fisica, ma anche per la salute mentale e cognitiva. La salute fisica è ora riconosciuta come un fattore protettivo per la salute mentale.”

“Si inserisce naturalmente nel paesaggio dell’infanzia ed è la fonte ideale di un intervento che possiamo applicare su vasta scala. Se sfruttiamo il potere dell’attività fisica e della salute fisica, possiamo sviluppare nuovi approcci per sostenere la buona salute mentale nei bambini, in modo accessibile e su larga scala, non solo per chi ha accesso ai servizi di trattamento. Il programma Joy of Moving è ambizioso. Ha un impatto significativo e tutto ciò è stato possibile grazie a questa collaborazione con Ferrero. Collaborando con l’industria e attraverso partnership filantropiche, Monash University ha la capacità di apportare un cambiamento e un impatto sostenibili.”

Rajaratnam ha spiegato come il programma Joy of Moving promuova l’attività fisica per il benessere mentale, dicendo: “Se sfruttiamo il potere dell’attività fisica possiamo sviluppare nuovi approcci per supportare la salute mentale dei bambini in modo accessibile e su larga scala.” Ha concluso elogiando la collaborazione con Ferrero per l’impatto sostenibile che il programma sta avendo. “Vogliamo avere un impatto sulle comunità in tutto il mondo, non solo in Australia, ma su tutta la vasta impronta globale. In soli 66 anni siamo ora classificati al 37º posto nel mondo e tra le migliori università nelle nostre classifiche. La cosa più importante è che Monash ha

una priorità strategica centrale: promuovere comunità fiorenti, e lo fa attraverso l'innovazione e soluzioni inclusive che aiutano le persone a vivere bene. Anche il programma "Joy of Moving" è al centro di questa strategia.”

Nella seconda parte della presentazione, una conversazione a tre ha visto la Professoressa Caterina Pesce, co-creatrice del programma e accademica associata dell'Università di Roma “Foro Italico”, introdurre come il Joy of Moving, "cerca di trovare un equilibrio tra aderire ai valori condivisi e adattarci alle culture locali. Per questo motivo, il programma non può essere uguale in tutto il mondo. Deve mantenere le sue radici, ma con caratteristiche uniche che rispettino le differenze culturali."

La Professoressa Nicole Reinhardt, ricercatrice principale di Joy of Moving in Australia e professoressa di psicologia clinica presso la Monash University ha condiviso la sua esperienza, in particolare come "guardando i bambini giocare, mi sono resa conto che nessuno di loro aveva una disabilità. Quel giorno ho deciso di fare la differenza. Abbiamo creato All Play Football, un programma inclusivo per tutti i bambini, per dare a ogni bambino l'opportunità di giocare."

Infine, Nicole Papadopoulos docente e psicologa clinica presso la Monash University ha sottolineato l'importanza della ricerca accademica alla base dell’iniziativa: "Collaborare con il programma Joy of Moving ci ha permesso di espandere la nostra comprensione dei benefici della salute mentale per i bambini. Vogliamo aiutare i bambini non solo a muoversi, ma anche a sviluppare una consapevolezza emotiva che li sostenga nel lungo termine."

Console Gianluca Rubagotti
Shanta Rajaratnam
Rachele Grassi, Derek Lapp e Caterina Pesce

delle Forze Armate 2024: Un Momento di Memoria e Gratitudine

Domenica 3 novembre 2024, presso lo Scalabrini Village di Austral, ci riuniremo per onorare tutti i commilitoni in armi, passati, presenti e futuri, nella tradizionale Festa delle Forze Armate. Un’occasione per esprimere gratitudine verso chi ha sacrificato per la patria e per riflettere sul valore della pace e del servizio.

Programma

della giornata:

Ore 11:00: Inizio delle celebrazioni con un Picchetto d’Onore e la tradizionale posa di una corona di fiori davanti al Monumento degli Alpini. Gli

Inni Nazionali e il suono del Silenzio renderanno questo momento solenne e carico di emozione.

Santa Messa: La cerimonia proseguirà con la Santa Messa celebrata da Padre Antonio Fregolent CS, accompagnata dai suggestivi canti del Coro del Club Marconi.

Ore 12:30: Per concludere in convivialità, sarà organizzato un pranzo BBQ preparato con cura dagli Alpini. Al costo di $70 a persona - con $10 devoluti alla realizzazione della targa commemorativa per i commilitoni "Andati Avanti" - il pasto includerà bibite e caffè.

La giornata sarà arric-

chita dalla musica del celebre fisarmonicista, Maestro Tony Gagliano, creando un’atmosfera festosa e di condivisione.

Partecipazione e Prenotazioni:

Le prenotazioni sono essenziali per il BBQ. Vi invitiamo a confermare entro il 25 ottobre, contattando Giuseppe Querin ai numeri: 0414 285682 o 9798 6732, oppure i presidenti delle vostre associazioni d’arma. Non mancate a questa giornata di commemorazione e comunità, in cui il sacrificio dei nostri eroi trova onore e memoria nel cuore di tutti noi.

Canada Bay Club to Host “Big Fat Greek Comedy & Music Variety Show”

Mark your calendars for a night of laughter and cultural flair at the Canada Bay Club this November! On Friday, the 22nd, from 8 PM onwards, prepare to embark on an unforgettable evening filled with entertainment, love, and Greek charm, as the "Big Fat Greek Comedy & Music Variety Show" makes its grand tour across Australia in 2024.

Headlining the show is the renowned George Kapiniaris, known for his hilarious role in the iconic TV series Acropolis Now. His wit and comedic genius promise to deliver an evening of side-splitting humor that will transcend cultural boundaries, bringing people from all walks of life together for a shared experience of joy and fun. Adding to the excite-

Ritorna la Tradizione: Pranzo della Famiglia Piemontese

Domenica 27 ottobre, un importante evento segnerà il tentativo di ripristinare la storica Famiglia Piemontese, un’associazione che rappresenta l’orgoglio e i valori delle comunità piemontesi. Presso la Cucina Galileo del Club Marconi a Bossley Park, si terrà il Pranzo della Famiglia Piemontese, un'occasione imperdibile per celebrare le radici e la cultura piemontese.

Questo pranzo è aperto a tutti: non solo i connazionali di origine piemontese, ma anche gli amici e le famiglie provenienti da altre regioni d’Italia. È un’opportunità unica per riunire le diverse anime della nostra comunità e riscoprire insieme il legame che unisce i piemontesi, ovunque si trovino.

Con un costo di 85 dollari per un prelibato pranzo di quattro portate, che include vino, birra e bevande non alcoliche, l’evento promette un viaggio culinario che onorerà le tradizioni gastronomiche piemontesi. Per i più piccoli, il costo è contenuto a 20 dollari, affinché anche le nuove generazioni possano sentirsi parte di questa celebrazione.

L’evento non è solo un momento di convivialità, ma anche un richiamo a riscoprire e riaffermare i valori di comunità, solidarietà e identità culturale. Partecipando, non solo si sosterrà il tentativo di ricostruire l’associazione, ma si avrà anche l'opportunità di incontrare persone che condividono la stessa passione per la propria terra d’origine.

Per prenotare il proprio posto al Pranzo della Famiglia Piemontese, è fon-

ment is Tony Nikolakopoulos, famous for his performances in Wog Boy. Tony’s infectious energy and unique brand of comedy will have the audience rolling in the aisles with laughter, making for a memorable night. His performance is sure to captivate both long-time fans and newcomers alike.

The evening’s entertainment will also feature Maria Maroulis, the sensational “Queen of Kinisi,” whose magnetic stage presence and comedic brilliance have earned her widespread acclaim. Maria adds a touch of romance to the night, blending heartwarming moments with lighthearted comedy that keeps the crowd entertained from start to finish.

Don’t miss this opportunity to experience the best of Greek comedy and music. Tickets are available now at www.trybooking. com/CTIRA. Be part of this exceptional evening at Canada Bay Club.

damentale contattare Rosa Paragalli al 0410 560 941 o Giuseppe Rozzo al 0408 589 122 entro il 20 ottobre. Non perdete l’occasione di far parte di questo evento significativo: insieme, possiamo dare nuova vita alla Famiglia Piemontese e celebrare la ricchezza della nostra cultura!

Unitevi a noi per un pranzo che promette non solo cibo delizioso, ma anche connessioni significative e momenti di gioia condivisa. Vi aspettiamo!

Pranzo Piemontese

per la famiglia e gli amici. Tutti benvenuti.

Domenica 27 ottobre 2024

Pranzo alle ore 12:00

Cucina Galileo, Marconi Club 121 Prairevale Road, Bossley Park NSW 2176

Menù:

Antipasto, Due piatti di pasta, Main course a scelta, Gelato Bevande: Vino, birra e bibite analcoliche, Tè e caffè

Costo - $85 a persona per gli adulti Pasti per bambini disponibili a $20

Vi invitiamo a partecipare a una giornata dedicata alla celebrazione della nostra eredità piemontese, per parlare, condividere storie, ricette, poesie o qualsiasi cosa desideriate, oppure semplicemente per fare due chiacchiere.

Contatti:

Rosa Paragalli: 0410560941

Joe Rozzo: 0408589122

Si prega di prenotare entro il 20 ottobre 2024. Se possibile, si prega di pagare Rosa o Joe prima del 20 ottobre o direttamente il giorno dell'evento.

Fate sapere a familiari e amici, in particolare ai nostri Piemontesi originali.

Un ricordo del passato: la Festa delle Forze Armate del 2018 Festa

Celebrazione Solenne per il 64° Anniversario dell'Associazione Madonna del Carmelo a Mount Pritchard

Nella suggestiva cornice della chiesa di Mount Pritchard, la comunità si è riunita per celebrare con devozione il 64° anniversario dell'Associazione Madonna del Carmelo. La messa solenne, e’ stata officiata con maestria e spiritualità da padre Antonio Fregolent. Non è mancata la partecipazione delle associazioni religiose con i loro stendardi, M.M.S.S delle Grazie e San Vittorio Martire, Crocifisso di Grotteria, la Confraternita di Santa Caterina, Madonna delle Grazie di Sinopoli, Sant’Antonio da Padova di Harbour.

La giornata è stata un'occasione di profonda riflessione e preghiera, segnata dalla presenza di oltre 500 fedeli provenienti da diverse parti della comunità locale. La chiesa, adornata con fiori freschi e candele, emanava un'atmosfera di sacralità mentre i partecipanti si riunivano per onorare la Madonna del Carmelo, patrona dell'associazione.

Padre Antonio Fregolent, con la sua eloquenza e la sua profonda spiritualità, ha guidato i fedeli attraverso la liturgia, trasmettendo un messaggio di speranza, amore e solidarietà. Nel

corso della messa, ha sottolineato l'importanza della devozione alla Madonna del Carmelo nel percorso spirituale di ciascun individuo e ha esortato la comunità a perseverare nella fede. Da alcune memorie si apprende che nel 1959 un gruppo di Fedeli, insieme a un ristretto comitato e al primo presidente Giovanni Gerardis si sono impegnati affinché anche una statua della Madonna del Carmelo venisse onorata in Australia, per continuare a celebrare in modo solenne la professione di fede e di tradizione cosi’ come popolarmente avveniva nei paesi natii.

Era il 1960 quando la statua della Madonna del Carmelo, arriva in Australia con un trasporto gratuito via mare, a bordo della Flotta Lauro.

Dopo la messa solenne, la rituale processione accompagnata dalla banda musicale Maltese ed infine, il momento di convivialità nella sala parrocchiale adiacente alla chiesa, dove i fedeli si sono riuniti per condividere momenti di comunione fraterna, con un pranzo comunitario che ha offerto l'opportunità di consolidare legami e creare nuove amicizie. Durante il pasto, molti hanno avuto l'occasione di scambiare racconti e aneddoti legati all'associazione, rafforzando così il senso di appartenenza e di condivisione.

Il Presidente Paolo Marchisano e il Segretario Luigi Zucco hanno, espresso un sincero ringraziamento al comitato per l’organizzazione, che ha visto la partecipazione di oltre 500 fedeli, non sono stati risparmiati parole di apprezzamento per tutti gli sponsors, fra i quali il Mounties Club, che hanno aderito con diverse donazioni, pasta, salumi, formaggi, torta, per poi finire con una ricca lotteria. Le musiche di Melo Ridolfo e la banda musicale Maltese hanno allietato la giornata, intrattenendo piacevolmente i partecipanti.

L'anniversario dell'Associazione Madonna del Carmelo a Mount Pritchard non è stato solo un momento di celebrazione religiosa, ma anche un'opportunità per riflettere sulle radici della comunità e guardare con speranza al futuro. MGS

Construction begins on New Park in Leppington

10 October 2024 - The Minns Labor Government is pleased to announce that construction has commenced on a major park at Leppington in Sydney’s southwest as part of the NSW Government’s Parks for People Program.

The $4.5 million transformation will see existing pastureland on Camden Valley Way converted into a new 7.6-hectare parkland opposite the existing Forest Lawn Memorial Park.

The park will include spaces to play, pedestrian and cycle paths, an inclusive play space and a basketball half-court as part of a new youth hub.

It will also be easily accessible for current and future residents and is only a short drive from the Leppington and Liverpool city centres.

As part of the Government’s commitment to address the housing crisis with the delivery of more well-located and well-serviced homes, it is also delivering vibrant and accessible public spaces to support better communities.

The new park is one of seven projects delivered across Sydney

to deliver better access to public open spaces, in partnership with council and the community.

Construction on the project is expected to be completed by early 2025.

For more information on the Parks for People Program visit https://www.planning.nsw.gov. au/policy-and-legislation/openspace/parks-for-people.

Member for Leppington Nathan Hagarty said:

“Leppington Park will have loads of activities and will be a great public open space for families in Leppington to enjoy.

“The new park embraces the existing natural aspects of the site and connects with and respects the history of this area.”

Minister for Planning and Public Spaces Paul Scully said:

“It is important that there are vibrant public open spaces for the community to gather, play and relax and the NSW Government is delivering that to the Leppington community.

“I’m sure this park will become a cherished public space that will be enjoyed by people young and old for generations to come.”

Paolo Marchisano
Padre Antonio Fregolent

Con la musica classica Vespucci presenta Umberto Clerici

Il 7 ottobre 2024, il Maestro Umberto Clerici, direttore della Queensland Symphony Orchestra, ha regalato a Darwin una giornata indimenticabile, esibendosi in un concerto che ha mescolato la tradizione classica italiana con suggestioni contemporanee.

Fanfara dell’8° Reggimento Bersaglieri

In un evento che ha saputo trasportare ai tropici un’icona del risorgimento italiano, la Fanfara dell’8° Reggimento Bersaglieri della Brigata “Garibaldi” si è esibita a Darwin, trasmettendo a migliaia di persone presenti l'inconfondibile spirito dei Bersaglieri.

La presenza della Fanfara ha reso l'atmosfera ancora più solenne e coinvolgente, con le sue esibizioni che hanno incantato il pubblico locale e internazionale.

La Fanfara, composta da 18 elementi e diretta dal Sergente Maggiore Aiutante Angelo Ceruso, ha eseguito un repertorio che spazia dalle marce militari a celebri pezzi della tradizione musicale italiana, accompagnando le cerimonie ufficiali e con un concerto ripetutosi presso il Darwin Waterfront e nel Darwin Convention Centre che ha ospitato il “Villaggio Italia”.

Tra i momenti più emozionanti, l’esecuzione di "Flick Flock", brano simbolo dei Bersaglieri, e "O Surdato 'Nnammurato", canzone che racconta la nostalgia e il sacrificio dei soldati italiani lontani dai loro affetti durante la Prima Guerra Mondiale.

Il concerto non solo ha celebrato l’arte musicale, ma anche la profonda storia e le tradizioni militari italiane, esaltate dal contesto del tour dell’Amerigo Vespucci.

Considerata da molti "la nave più bella del mondo", il Vespucci incarna l'eccellenza del Made in Italy, fungendo da ambasciatore per l’immagine del Paese e i suoi prodotti simbolici.

Durante l’intervista con il Sergente Maggiore Ceruso, egli ha condiviso l’emozione di essere a Darwin: "Siamo onorati di essere qui per questa splendida manifestazione. Vedere la nave Vespucci è un’emozione unica e ci auguriamo di poter tornare presto". Riferendosi all'accoglienza ricevuta in Australia, Ceruso ha sottolineato la semplicità e il calore del pubblico locale, che ha contribuito a rendere l’esperienza indimenticabile.

Ceruso, ha infine condiviso con il pubblico un po' delle sue radici: "Io sono campano, dalla provincia di Salerno. La banda viene da Caserta, quindi vicino a Napoli, ma non siamo tutti napoletani. Uno dei nostri membri, ad esempio, viene dalla Puglia."

Salutando il pubblico, prima della corsa d’uscita alla fine del concerto, il maestro ha espresso gratitudine per l'accoglienza calorosa ricevuta. "Vi auguriamo una buona notte e speriamo di avervi fatto innamorare dei suoni meravigliosi che avete ascoltato in questa splendida serata," ha concluso Ceruso, regalando ai partecipanti un finale indimenticabile. Il Vespucci accompagnato dalla

L'evento, tenutosi al Darwin Convention Centre, ha visto Clerici guidare 14 musicisti della Darwin Symphony Orchestra in un viaggio musicale dedicato alla scoperta della grande musica italiana.

Clerici ha iniziato la giornata con una straordinaria performance all'alba a bordo dell'Amerigo Vespucci. "Suonare sul Vespucci per la prima volta è stato

un dono per me", ha affermato emozionato, sottolineando come anche l'equipaggio della nave sia rimasto rapito dalla magia della sua esibizione. "Mentre il sole sorgeva e l’equipaggio si prepa-

rava per le attività quotidiane, la musica ha pervaso il ponte e ha creato un’atmosfera di grande bellezza".

La sua giornata è proseguita con una seconda esibizione al Villaggio Italia, l'atteso concerto serale. Clerici, che vive in Australia da circa 20 anni, ha espresso il suo profondo legame con il Paese e con la cultura musicale italiana, riuscendo a fondere queste due anime nel programma presentato. "Il Maestro Clerici è una grande risorsa per questa terra", ha affermato uno degli organizzatori, "ma la sua musica non dimentica mai la nostra amatissima Italia".

Il concerto ha incluso brani di compositori italiani noti e meno noti. Clerici ha aperto con "Hell One", un'opera di Giovanni Sollima ispirata alla Divina Commedia di Dante Alighieri. "Non c'è nulla di più italiano di Dante", ha scherzato Clerici, "la musica cerca di farci sentire quello che Dante vede nel suo viaggio all'Inferno". Ha poi guidato l'orchestra attraverso pezzi di Alessandro Rolla, compositore milanese e maestro di Paganini, e di Ezio Bosso, noto per le sue esibizioni al Festival di Sanremo.

L'evento è stato arricchito dalla presenza del primo violino Natsuko Yoshimoto, a cui Clerici ha riservato un caloroso applauso: "Natsuko mi segue in quasi tutti i miei concerti, è un onore averla con noi questa sera".

L'orgoglio italiano a Darwin rappresentato da tre Com.It.Es.

L'arrivo dell'Amerigo Vespucci a Darwin ha visto la partecipazione di tre presidenti dei Com. It.Es., che hanno rappresentato con fierezza le comunità italiane locali: Marinella Marmo (Com. It.Es. South Australia), Rosie Vecchio (Com.It.Es. Queensland e Northern Territory) e Franco Barillaro (Com.It.Es. Canberra e ACT). Le loro testimonianze riflettono il legame profondo con la cultura italiana e l'importanza di promuoverla attraverso l’impegno disinteressato nel servire le comunità italiane all’estero.

Marinella Marmo, ritornata da poco alla presidenza del Com. It.Es. di Adelaide, ha descritto la sua esperienza a Darwin come un momento per rappresentare al meglio la comunità italiana nel Sud Australia. "È un onore incredibile essere qui, rappresentare la nostra comunità e condi-

videre il forte legame che ci lega tutto ciò che l'Italia ha costruito, con tecnologia e classe. Facendo ritorno ad Adelaide, porterò con me tutto quello che abbiamo visto in questi giorni. Attraverso i video e le foto, possiamo condividere questa esperienza e le emozioni con la comunità, non solo italiana ma anche australiana, del Sud Australia.”

Marmo ha sottolineato la profonda connessione tra tradizione e innovazione, visibile in ogni aspetto dell'evento, dalle esibizioni artistiche e musicali fino alle dimostrazioni tecnologiche. Tra queste, ha evidenziato il ruolo del catamarano Spirito di Stella, una nave completamente accessibile alle persone con disabilità. "Questo è il Made in Italy inclusivo che ci distingue: siamo leader mondiali nell'avanzamento tecnologico e nel-

la sensibilità verso chi è meno fortunato. Condividerò tutto ciò che ho vissuto qui con la nostra comunità, attraverso immagini e racconti, per mostrare quanto siamo avanzati."

Rosie Vecchio, presidente del Com.It.Es. Queensland e Northern Territory, ha sottolineato l'onore di rappresentare non solo la comunità ospitante. "È un grande privilegio essere qui, e lo faccio per onorare gli italiani che sono venuti prima di noi, i nostri genitori e nonni," ha dichiarato Vecchio, parlando con profonda emozione. Il suo impegno come presidente del Com.It.Es. rispecchia il desiderio di preservare la lingua, la cultura e il folklore italiani e l’importanza di un evento come il Vespucci World Tour quale piattaforma per tutto ciò che rappresenta l'italianità.

L'arrivo dell'Amerigo Vespucci

Difesa Servizi: Valorizzare il Patrimonio Italiano nel Mondo

Dal 2010, Difesa Servizi S.p.A. rappresenta un'importante realtà del Ministero della Difesa, con una missione chiara: valorizzare il patrimonio e le risorse delle Forze Armate italiane per iniziative che vanno oltre il puro ambito militare. Il presidente, Gioacchino Alfano, già sottosegretario alla Difesa, ha messo in luce il ruolo centrale di questa società nel promuovere l’eccellenza italiana su scala globale, con progetti strategici come il Vespucci World Tour.

Difesa Servizi ha sempre mantenuto una posizione di eccellenza, indipendentemente dalle dinamiche politiche. Come sottolineato da Gioacchino Alfano, "questa è sempre stata vista come un'eccellenza, la società è quello che fa al di là dei partiti. Quando ero in posizione la conoscevo, l'ho sostenuta, in maggioranza l'ho sostenuta". La collaborazione trasversale con tutte le forze politiche ha permesso a Difesa Servizi di crescere e prosperare, garantendo una gestione oculata delle risorse pubbliche.

"Oggi io parlo con il PD, con i 5 Stelle, con Forza Italia, con tutti i partiti presenti in Parlamento, e mi trattano allo stesso modo", ha chiarito Alfano, evidenziando

l'importanza di mantenere alta la qualità del servizio offerto. "Certamente non dobbiamo tradire gli italiani che vogliono che i soldi vengano spesi con capacità, quindi devono essere all'altezza del cliente". Questo impegno trasparente e responsabile ha consolidato la reputazione di Difesa Servizi come una realtà affidabile e al servizio del Paese.

Durante una tappa significativa del tour a Darwin, Alfano ha sottolineato il forte legame tra la nave scuola Amerigo Vespucci e la comunità italiana all’estero.

"La protagonista della tappa di Darwin è stata l'emozione, ha dichiarato Alfano, amplificata dalla lontananza dall'Italia. Qui c'è una grande comunità, che ha una grande fame di Italia e delle nostre eccellenze". La nave, definita "la più bella del mondo", è ambasciatrice non solo della Marina Militare ma anche del meglio che il nostro Paese ha da offrire: dalla cultura alla moda, dalla tecnologia all'innovazione.

Difesa Servizi è stata determinante nel creare il "Villaggio Italia", uno spazio itinerante che accompagna il Vespucci in ogni tappa del tour. "Il Villaggio Italia, spiega Alfano, è un mini 'expo' che celebra il Made in Italy,

unendo 11 Ministeri in un raro esempio di gioco di squadra".

Durante le soste a città come Los Angeles, Tokyo, Singapore, Mumbai, e Darwin, l’Italia ha avuto modo di dialogare con il mondo, presentando la propria creatività e innovazione attraverso esposizioni coinvolgenti.

L'obiettivo è duplice: promuovere il patrimonio italiano e rafforzare i legami con le comunità italiane all’estero. Alfano ha espresso orgoglio per il successo del tour, sottolineando l’accoglienza calorosa che la missione ha ricevuto, soprattutto in Australia. "È una vetrina dal vivo di ciò che l’Italia può dimostrare, ha aggiunto Alfano, e l'entusiasmo che stiamo riscontrando ci spinge a fare sempre di più".

Difesa Servizi, quindi, non è solo una società che gestisce asset militari, ma un vero e proprio ponte tra l’Italia e il mondo, dimostrando come il patrimonio delle Forze Armate possa essere utilizzato per progetti di valore culturale, diplomatico e commerciale. "Non possiamo fermarci qui - conclude Alfano - dobbiamo tutti fare la nostra parte per portare avanti il nome dell'Italia".

e dello Spirito di Stella a Darwin è stato per Vecchio un momento speciale: "Questi simboli del nostro patrimonio marittimo e della nostra inclusività sono l'evidenza dell'immenso contributo che noi Italo-australiani portiamo avanti. Siamo una comunità vibrante, e la visita delle autorità italiane dimostra quanto sia importante il nostro legame con l'Italia, anche in un territorio così remoto come il Northern Territory." Per Vecchio, il significato dell'evento va oltre la celebrazione: "Questa esperienza rafforza la connessione tra le comunità italiane sparse per l'Australia e l'importanza di condividere il nostro patrimonio culturale con il mondo."

Franco Barillaro, presidente del Com.It.Es. di Canberra, ha descritto l'arrivo dell'Amerigo Vespucci come un motivo di grande fierezza per la marina italiana e per gli italiani di tutto il mondo. "Il Vespucci è il vascello più bello del mondo, e vedere una nave così qui in Australia riempie di

prestigio non solo la marina, ma anche tutti gli italiani che vivono lontani dalla madrepatria," ha dichiarato Barillaro. Tuttavia, è stato lo Spirito di Stella a colpire particolarmente Barillaro, poiché incarna lo spirito di innovazione e inclusività che definisce il futuro dell'Italia. "Spirito di Stella è il primo catamarano completamente accessibile al mondo, progettato per rendere la navigazione un’esperienza possibile per tutti, anche per chi vive con disabilità. È un esempio tangibile di come l'Italia stia avanzando nel campo della sostenibilità e dell'accessibilità."

Barillaro ha infine evidenziato l'importanza della transizione verso l'energia rinnovabile, visibile nelle tecnologie avanzate integrate sia nel Vespucci che nello Spirito di Stella. "Porto a Canberra una rinnovata energia, un impulso per continuare a esportare la nostra cultura italiana nel mondo e per ispirare la comunità italiana di Canberra a fare sempre di più."

Franco Barillaro, Marinella Marmo e Rosie Vecchio
Gioacchino Alfano

Emanuele

Attanasio: viaggio alle radici italiane

Nell’ambito di Villaggio Italia a Darwin, il tema del turismo italiano ha avuto particolare risalto con una presentazione sul ritorno alle proprie radici e sul Progetto Italea. Emanuele Attanasio, direttore dell'Ente Nazionale Italiano per il Turismo (ENIT) per l’Australia e la Nuova Zelanda ha voluto esporre l’importanza e le iniziative del Governo Italiano in merito al “turismo delle radici”, al fine di favorire il ritorno alle terre d'origine per milioni di discendenti italiani residenti all'estero, con particolare attenzione alla comunità italo-australiana.

Nel suo intervento, Attanasio ha presentato una panoramica sull'attrattività dell'Italia tra i viaggiatori australiani, evidenziando come, nei primi sei mesi del 2024, l’affluenza dall’Australia sia aumentata del 15% rispetto al 2023, che già aveva segnato un anno record per il turismo italiano. “Gli australiani continuano a scegliere l’Italia come una delle destinazioni europee preferite,” ha affermato Attanasio, “ma oggi stiamo promuovendo un approccio diverso, che sposta l’attenzione dalle grandi città come Roma e Venezia verso i borghi più piccoli, i paesaggi rurali e le aree meno conosciute del paese.”

Un punto centrale della conferenza è stato il “turismo delle radici”, una forma di turismo che punta a far riscoprire ai discendenti di emigrati italiani il luogo di origine delle loro famiglie. Questo tipo di viaggio non è solo un’opportunità per riconnettersi con le proprie origini, ma anche per promuovere il patrimonio culturale delle zone meno visitate dell'Italia. Il 2024 è stato designato come “Anno del Turismo di Ritorno alle Radici e del Patrimonio,” un'iniziativa che ha portato alla creazione di nuove politiche di sostegno per favorire questi tipi di viaggi.

“Il turismo delle radici non è solo un modo per esplorare la bellezza dell’Italia, ma anche per ritrovare una connessione profonda con il passato,” ha spiegato Attanasio. “Per milioni di italo-australiani, questo significa poter camminare nelle strade dove sono nati i loro nonni o bisnonni.

Secondo i dati del censimento del 2021, oltre 1,2 milioni di australiani si identificano come discendenti di italiani, e circa 126.000 sono nati in Italia. Attanasio ha sottolineato che molti di

Vespucci tra microbiologia, barriere coralline e cetacei

La conferenza scientifica "Vespucci incontra l'ecosistema marino" si è svolta al Darwin Convention Centre e ha messo a confronto gli ecosistemi marini italiani e australiani, con particolare attenzione alla microbiologia marina.

questi discendenti provengono da regioni rurali o piccoli borghi che, oggi, sono tra i più grandi beneficiari di questo tipo di turismo. “L’obiettivo è incentivare viaggi che portino beneficio diretto alle comunità locali,” ha dichiarato. “Ogni persona che visita le proprie radici diventa un ambasciatore del patrimonio culturale italiano e, al contempo, aiuta a mantenere vive le tradizioni e i costumi dei piccoli comuni.”

Attanasio ha posto l’accento sull'importanza di promuovere un turismo sostenibile e rispettoso delle tradizioni locali. Ha citato l'esempio delle regioni come l'Abruzzo, la Basilicata o il Molise, aree ancora poco conosciute dal turismo di massa, che offrono esperienze autentiche. “È nelle piccole comunità italiane che si scopre l'Italia più vera, fatta di tradizioni secolari, di rapporti umani autentici, di una cucina che rispetta le antiche ricette tramandate di generazione in generazione,” ha detto Attanasio.

L’enfasi non è solo sull’aspetto culturale, ma anche su quello economico: “Ogni visita in un piccolo borgo rappresenta un supporto concreto per l’economia locale, contribuendo a preservare questi luoghi che altrimenti rischierebbero lo spopolamento,” ha aggiunto.

A coronare l'iniziativa del turismo delle radici c’è il progetto Italea, una piattaforma digitale lanciata nel 2024, che permette ai discendenti di italiani in tutto il mondo di esplorare le proprie origini attraverso un viaggio personalizzato.”

“Grazie a questa piattaforma, gli utenti possono accedere a informazioni genealogiche, scoprire i luoghi di origine della propria famiglia e ricevere suggerimenti su percorsi di viaggio nelle regioni italiane di appartenenza. “Italea offre un’esperienza unica e personalizzata per chi vuole tornare alle proprie origini e farlo in maniera semplice e accessibile,” ha detto Attanasio.

Oltre a fornire informazioni genealogiche, il sito propone itinerari che toccano i borghi di provenienza e suggerisce esperienze locali, come laboratori di cucina tradizionale o visite a festival e sagre di paese. “Non si tratta solo di vedere i luoghi, ma di viverli,” ha concluso Attanasio. "Questo è ciò che rende il turismo delle radici così speciale: non è solo un viaggio, è un ritorno a casa.”

L'evento, parte del Vespucci World Tour, è iniziato con una presentazione e un tour della mostra fotografica “We are Sea”, ideata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale al fine di celebrare la biodiversità e i paesaggi costieri della penisola italiana e delle sue isole, sottolineando la bellezza e la fragilità dei mari.

Il fotografo Luca Tamagnini ha spiegato che l'esposizione intende sensibilizzare il pubblico sulla protezione del mare, sottolineando l'importanza di preservare i paesaggi marini italiani per le generazioni future.

La conferenza si è poi articolata in varie sessioni, ciascuna dedicata a un aspetto chiave degli ecosistemi marini e presentata da accademici di rilevanza internazionale. La professoressa Monica Montefalcone, dell'Università di Genova, ha aperto una sessione parlando dell'importanza delle serie storiche di dati per la gestione delle barriere coralline. Montefalcone ha illustrato come l’uso di dati storici sia fondamentale per comprendere gli effetti del riscaldamento globale sugli ecosistemi marini, con particolare attenzione ai coralli delle Maldive e del Mediterraneo.

"Le serie di dati lunghe sono rare ma estremamente preziose," ha affermato Montefalcone, spiegando come la barriera corallina maldiviana, monitorata ininterrottamente dal 1997, abbia subito eventi climatici significativi nel 1998 e nel 2016, con impatti drammatici sui coralli.

Montefalcone ha inoltre descritto le sfide poste dal riscaldamento globale alle barriere coralline, con particolare attenzione ai cambiamenti climatici e al loro impatto sulla biodiversità marina. Ha sottolineato come le Maldive, che ospitano il 2% delle barriere coralline mondiali, siano particolarmente vulnerabili. Ha poi parlato del fenomeno del-

lo sbiancamento dei coralli, che nel 2024 ha colpito duramente l'ecosistema delle Maldive. La capacità delle barriere coralline di recuperare, paragonata a una fenice che risorge dalle ceneri, è ora minacciata dall'aumento della frequenza e della gravità delle anomalie termiche.

La professoressa ha concluso il suo intervento esortando a un monitoraggio continuo delle barriere coralline, poiché i dati storici sono essenziali non solo per misurare i cambiamenti, ma anche per formulare strategie di gestione efficaci, come la riduzione delle pressioni turistiche e l'adozione di interventi di restauro dei coralli.

A seguire, l'intervento della dott.ssa Valeria Foster Senigaglia, bioecologa presso la Queensland University of Technology, ha trattato il tema della conservazione dei cetacei e dell'impatto del turismo su di essi. Senigaglia ha spiegato come i cetacei, tra cui delfini e balene, siano soggetti a numerose minacce, tra cui l'inquinamento acustico, la pesca e l'intrappolamento nelle reti, oltre alla crescente presenza di plastica negli oceani.

Il turismo, spesso percepito come innocuo, può avere effetti dannosi sulla vita dei cetacei. La dott.ssa ha spiegato che in alcune aree dell'Australia, i delfini selvatici vengono nutriti a scopo turistico, ma ciò ha portato a una riduzione della sopravvivenza dei cuccioli. Ha sottolineato l'importanza di limitare queste pratiche e di adottare politiche

di conservazione che tengano conto delle vulnerabilità delle popolazioni locali di cetacei. In chiusura, Foster Senigaglia ha ricordato che la protezione dei cetacei richiede una collaborazione internazionale e una legislazione adeguata, poiché i cetacei migrano attraverso confini nazionali. Ha esortato i governi a trasformare le scoperte scientifiche in politiche concrete, per garantire la sopravvivenza di queste specie nel lungo termine.

Monica Montefalcone
Valeria Foster Senigaglia
Luca Tamagnini

Le note di Con Te Partirò salutano Nave Vespucci

L’emozionante cerimonia di chiusura del Vespucci World Tour a Darwin, lunedì 7 ottobre, ha preso il via con l'atterraggio dei paracadutisti del gruppo sportivo dell'Esercito Italiano, tutti specialisti nella disciplina della precisione in atterraggio. Questi straordinari atleti si allenano costantemente per raggiungere obiettivi ambiziosi e rappresentano la loro divisa in numerose competizioni nazionali e internazionali. Tra i protagonisti, Fabrizio Mangia, campione italiano in diverse competizioni, ha condiviso le sue emozioni: "Ho avuto l'opportunità di portare a casa dei buoni risultati quest'anno. Sono molto

contento di essere qui a Darwin, nonostante le difficoltà del volo. È stato un onore."

Anche il Sergente Maggiore Fabio Filippini ha sottolineato l'importanza degli eventi a cui hanno partecipato, evidenziando il G7 a Fasano come uno dei punti più alti della loro carriera. "Quest'anno siamo sempre più richiesti e questo ci riempie di orgoglio," ha detto.

Il fotografo Daniele Garozzo ha raccontato la sua esperienza nel documentare il lancio, esprimendo la sua passione per il lavoro. "Durante l'anno facciamo tra i 400 e i 500 lanci di allenamento," ha rivelato, descrivendo l'intensità del loro addestramento.

In seguito, il Presidente di Difesa Servizi, Gioacchino Alfano, ha preso la parola, esprimendo la sua gratitudine per l'accoglienza ricevuta a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci. "È un onore essere qui e vedere l'eccellenza della nostra Marina," ha dichiarato, sottolineando l'importanza della nave come simbolo dell'italianità nel mondo.

Il Comandante dell'Amerigo Vespucci ha condiviso le esperienze vissute dagli allievi a bordo, che hanno trascorso 90 giorni indimenticabili in mare. "Si sono sentiti parte di qualcosa di più grande," ha raccontato, evidenziando l'entusiasmo e la curiosità degli studenti.

"Torniamo a casa arricchiti," ha concluso il Comandante Lai, sintetizzando il sentimento di tutti i partecipanti. Il Vespucci World Tour si conferma così come un simbolo di eccellenza, dedizione e passione, portando con sé l'eredità dell'italianità in ogni porto visitato.

Hugh Heggie, Administrator del Northern Territory ha inoltre espresso il suo entusiasmo per la visita dell'Amerigo Vespucci, evidenziando come, dal 3 ottobre, Darwin abbia potuto vivere un'esperienza unica con eventi come il Villaggio Italia, “un'esposizione che celebra la cultura italiana attraverso arte, musica e gastronomia.” Ha apprezzato il volo delle bandiere australiane e italiane e il coinvolgimento di giovani paracadutisti delle scuole sportive italiane.

"Grazie, grazie, grazie," ha esclamato, sottolineando le emozionanti esibizioni musicali della banda militare dei Bersaglieri e il concerto del Maestro Umberto Clerici. Heggie ha messo in risalto “molti visitatori hanno avuto l'opportunità di salire a bordo della nave per vedere da vicino i fascini di un'imbarcazione che da oltre 90 anni è custode delle tradizioni navali e marittime italiane.”

Ha anche menzionato la partecipazione di Lo Spirito di Stella, un'iniziativa per persone con disabilità, evidenziando lo spirito di inclusione della comunità “un'iniziativa rivolta al personale militare e ai civili con disabilità o, cosa importante, con altre abilità per godere di un'esperienza unica di mare e vela.”

Heggie ha condiviso il suo

orgoglio per il legame tra il Northern Territory e l'Italia, citando il Festival Italiano e l'importanza dell'amicizia tra i due paesi e augurando ai membri dell'equipaggio di Nave Vespucci un "buon vento e sicure azioni" nel loro viaggio verso Singapore e Mumbai, affermando: "Non dirò addio, ma arrivederci finché non ci incontreremo di nuovo."

Infine, la Console Italiano Luna Angelini Marinucci ha aperto il suo intervento esprimendo il suo orgoglio nel salutare la nave scuola della Marina Militare Italiana, l'Amerigo Vespucci, al termine della sua tappa a Darwin, nel Territorio del Nord. Ha sottolineato l'importanza di questo evento, definendolo un “cruciale ritorno in Australia” che testimonia le relazioni bilaterali tra Italia e Australia, due grandi paesi marittimi.

Marinucci ricordato che “non si è trattato di una prima volta per il Vespucci in Australia” e ha fatto riferimento al suo precedente viaggio nel 2002-2003. Ha elogiato i cadetti dell’Accademia Navale di Livorno, sottolineando la loro soddisfazione per aver completato con successo l’addestramento a bordo della nave.

Riconoscendo le sfide del servizio all’estero, ha affermato: “Non è facile staccarsi dalle proprie radici e affrontare l’ignoto.” Ha enfatizzato i valori di “costanza, determinazione e unità” che caratterizzano l'equipaggio del Vespucci, ringraziandoli per il loro impegno.

La Console ha inoltre ringraziato i vari collaboratori e istituzioni che hanno reso possibile l'evento, tra cui “Andrea Stella” e l'ammiraglio, sottolineando la significatività dell’incontro tra il Vespucci e “Spirito di Stella,” evidenziando il valore dell'inclusività e della collaborazione tra culture diverse.

Concludendo il suo discorso, ha esortato a continuare a “gonfiare le meravigliose vele” del Vespucci, augurando al comandante Lai e all'equipaggio di proseguire con successo il loro straordinario giro del mondo.

Così che, subito dopo aver mollato gli ormeggi, la Fanfara dell’8° Reggimento Bersaglieri ha intonato le note di Con Te Partiro, mentre il Vespucci, con due lunghi suoni di sirena e al calare del sole, si è lentamente diretto verso nord, lasciandosi alle spalle il molo di Darwin e l’Australia.

Gioacchino Alfano Hugh Heggie

NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 92

La spigolatrice di Sapri

di Luigi Mercantini

L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an-

Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni semplici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.

no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti. Me ne andava al mattino a spigolare quando ho visto una barca in mezzo al mare: era una barca che andava a vapore, e alzava una bandiera tricolore.

All’isola di Ponza si è fermata, è stata un poco e poi si è ritornata; s’è ritornata ed è venuta a terra; sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra. Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti.

Sceser con l’armi e a noi non fecer guerra, ma s’inchinaron per baciar la terra.

Ad uno ad uno li guardai nel viso: tutti aveano una lagrima e un sorriso. Li disser ladri usciti dalle tane, ma non portaron via nemmeno un pane; e li sentii mandare un solo grido: “Siam venuti a morir pel nostro lido”. Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti.

Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro un giovin camminava innanzi a loro.

Mi feci ardita, e, presol per la mano, gli chiesi: “Dove vai, bel capitano?”

Guardommi, e mi rispose: “O mia sorella, Vado a morir per la mia patria bella”.

Io mi sentii tremare tutto il core, né potei dirgli: “V’aiuti il Signore!”

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti. Quel giorno mi scordai di spigolare, e dietro a loro mi misi ad andare: due volte si scontrâr con li gendarmi, e l’una e l’altra li spogliâr dell’armi: ma quando fûr della Certosa ai muri, s’udirono a suonar trombe e tamburi; e tra ’l fumo e gli spari e le scintille piombaron loro addosso più di mille.

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti. Eran trecento e non voller fuggire, parean tre mila e vollero morire; ma vollero morir col ferro in mano, e avanti a loro correa sangue il piano: fin che pugnar vid’io per lor pregai, ma a un tratto venni men, né più guardai: io non vedea più fra mezzo a loro quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro. Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti.

Luigi Mercantini

Luigi Mercantini (Ripatransone, Ascoli Piceno, 1821 - Palermo 1872), impegnato attivamente nei moti risorgimentali, nel 1849 partecipa alla difesa di Ancona e aderisce alla Repubblica Romana; è perciò costretto all’esilio nelle Isole Ionie, a Corfù e a Zante, dove conosce Daniele Manin e Niccolò Tommaseo.

Rientrato in Italia nel 1852, nel 1854 diviene a Torino docente di letteratura italiana in un Collegio femminile; nel 1856 dirige il periodico femminile La Donna. Nel 1858 conosce Giuseppe Garibaldi, per il quale compone nel 1859 la Canzone Italiana, musicata da Alessio Olivieri, nota come Inno di Garibaldi (‘Si scopron le tombe, si levano i morti’).

Nel 1860 fonda il quotidiano Corriere delle Marche (l’odierno Corriere Adriatico) ed è nominato docente di letteratura e storia all’Accademia delle Belle Arti di Bologna e di storia moderna in questa università. Dal 1865 insegna letteratura italiana presso l’università di Palermo, città dove fonda il giornale La Luce e risiede fino alla morte.

I suoi Canti sono pubblicati, postumi, nel 1885.

mezz'ora di religione

Fabio Baggio Cardinale: una nomina veramente speciale

Lo scorso 6 ottobre, il Santo Padre Francesco ha annunciato un concistoro per la creazione di 21 nuovi cardinali. Tra questi, Padre Fabio Baggio, scalabriniano e sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

Padre Fabio, nato a Bassano del Grappa nel 1965, ha iniziato il suo percorso formativo nel 1976 presso il Seminario Scalabrini-Tirondola dei Missionari di San Carlo. Ha emesso i voti perpetui nel 1991, e l'anno successivo ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale. Nel 1998 ha ottenuto il dottorato in Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Tra il 1995 e il 1997, ha servito a Santiago del Cile, dove oltre al ministero pastorale, ha svolto il ruolo di Consigliere della Commissione Episcopale per le Migrazioni del Cile (INCAMI).

Fino al 2002, ha diretto il Dipartimento per la Migrazione dell'Arcidiocesi di Buenos Aires, e nel 1999 è stato nominato Segretario Nazionale dell'Opera della Propagazione della Fede, Opere Missionarie Pontificie Argentina. Il 14 dicembre 2016 è stato nominato Sotto-Segretario del Dicastero per il Servizio dello Svilup-

po Umano Integrale, incarico che gli è stato confermato il 23 aprile 2022, con l'aggiunta delle responsabilità per la Sezione Migranti e Rifugiati e i Progetti speciali.

Colto, carismatico e profondamente umile, negli anni, Padre Baggio ha mantenuto inoltre un solido rapporto con l’Australia, dove è giunto in molteplici occasioni per varie conferenze illuminanti sulle migrazioni.

Nel 2014 e nel 2017 è stato calorosamente accolto a Sydney dalla comunità italiana a Moorebank con una solenne e commovente celebrazione eucaristica, in ringraziamento per il prezioso dono della fede trasmessa alle generazioni di italiani che hanno scelto l’Australia come loro nuova pa-

tria. In un’indimenticabile omelia del tempo, ha ricordato come "una delle ragioni principali per cui le persone si spostano è la mancanza di opportunità e possibilità per uno sviluppo umano integrale". Ogni singola persona ha il diritto di raggiungere la realizzazione del progetto di Dio su di sé".

Le nostre più sentite congratulazioni a Padre Fabio Baggio per la sua recente nomina a cardinale. Questa importante elevazione a principe della Chiesa è un giusto tributo al suo impegno instancabile e alla sua dedizione verso i migranti e i più vulnerabili, che ha servito con immensa passione nel corso del suo ministero sacerdotale.

Un nuovo docu-film su Pier Giorgio Frassati

Il film-documentario “Verso l’alto” offre un affascinante ritratto del beato Pier Giorgio Frassati, una figura che continua a ispirare con la sua vita e il suo impegno spirituale. Prodotto da Cristiana Video in collaborazione con EWTN, è stato trasmesso su Rai Storia lo scorso sabato 12 ottobre. Il titolo del docufilm si ispira a una scritta che Frassati stesso lasciò su una fotografia che lo ritraeva durante una scalata, simbolo della sua ascesa sia fisica che spirituale.

La fiction del docufilm si concentra sull'ultimo anno di vita del beato, il 1925, includendo flashback che riportano lo spettatore a momenti significativi della sua esistenza. Tra questi, emergono i suoi gesti di devozione quotidiana, come l’adorazione eucaristica e la preparazione per servire Messa, nonché il suo impegno concreto verso i più bisognosi. Nonostante la sua giovane età, Frassati mostrò un'energia e un'intelligenza fuori dal comune, con il sogno di diventare ingegnere minerario per migliorare le condizioni di vita dei minatori.

Uno dei momenti centrali della narrazione è l'escursione in montagna con i suoi amici della Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), momento che sottolinea la grande passione di Frassati per l’alpinismo, ma anche la sua profonda fede. Questo amore per la natura e per la montagna è sempre subordinato alla sua devozione a Dio, come

dimostra la sua insistenza nel far celebrare una Messa all’alba prima della gita. Questa parte del film illustra la personalità di Pier Giorgio, che, pur essendo noto per la sua allegria e giocosità, prendeva molto seriamente la sua fede e invitava con gentilezza gli amici ad avvicinarsi all'Eucaristia.

Una figura carismatica, Frassati fondò la Compagnia dei Tipi Loschi, un gruppo di amici uniti dalla fede e dalla volontà di vivere la vita cristiana con gioia. Il docufilm mostra i membri del gruppo in momenti di allegria e preghiera, riflettendo il genuino spirito di amicizia e fede che caratterizzava le loro relazioni. Attraverso lo sguardo di un nuovo amico siciliano, il pubblico scopre le dinamiche di questo gruppo e l’influenza positiva che ebbe sulla vita dei partecipanti. Il docufilm, basato su numerose testimonianze e sul ricco epistolario di Frassati, restituisce un ritratto autentico di un giovane beato che ha saputo vivere il Vangelo con serietà e gioia. Christine Wohar, presidente dell'associazione Frassati USA, sintetizza bene il suo carattere dicendo che «era conosciuto per essere un gran burlone, ma quando si trattava delle cose di Dio non c’era nessuno più serio di lui». Verso la santità, Frassati rimane un esempio attuale per i giovani di oggi, con una canonizzazione prevista per il 2025, anno del Giubileo.

Annuncio Santa Messa in Italiano

Padre Daniele Sollazzo comunica ai fedeli che la prima domenica di ogni mese alle 4 del pomeriggio a Gladesville si celebra la Santa Messa in Italiano.

La Messa è accompagnata da un organista in sala con canti dal vivo.

Il gruppo di preghiera si riunisce già alle 3 per la lettura delle Sante Scritture e dopo la cerimonia religiosa, nella sala adiacente alla Chiesa verranno serviti caffè, dolci e biscotti in un momento di aggregazione e comunità.

Unitevi a noi presso la Chiesa Our Lady Queen of Peace situata al 341/351 Victoria Rd, Gladesville

P. Fabio Baggio CS in visita a Moorebank nel 2017, con Franco Manitta, Marco Testa, P. Padre Maurizio Pettenà CS, Maria Grazia Storniolo, Antonia Tuscano e Giovanni Testa

Al lora! la pagina della Donna

Palma Agosta: un viaggio di orgoglio e identità a bordo del Vespucci

Incontriamo il Tenente di Vascello Palma Agosta, capo ufficio stampa di Difesa Servizi, la società del Ministero della Difesa che, insieme ad altri 11 ministeri, è coinvolta in un progetto di grande rilevanza per l’Italia e la Marina Militare. Agosta ci accoglie con un sorriso carico d'orgoglio, consapevole del privilegio che rappresenta il suo incarico: "Sono un ufficiale di Marina e ho l’onore di servire a bordo della nave più bella del mondo." Le sue parole trasmettono immediatamente l'amore per il suo lavoro, un legame che va oltre il semplice dovere, radicato in un profondo senso di appartenenza e dedizione.

Parlare con Palma Agosta significa comprendere l’essenza della vita di bordo, una routine scandita dal rispetto delle tradizioni marinare, ma anche da un costante rinnovamento che rende questa esperienza unica. "Ciò che rende questa nave speciale è l’attenzione che l’equipaggio riserva alla sua cura quotidiana. È un lavoro che richiede dedizione, dove ogni giorno qualcuno lucida gli ottoni, imbianca le paratie e tratta la nave come un vero e proprio gioiello. Non è solo una questione estetica, è un ri-

flesso dell’amore e dell’orgoglio che tutti noi proviamo nel servire a bordo."

Questa meticolosa attenzione alla manutenzione non è solo una questione tecnica, ma rappresenta anche un modo per trasmettere un messaggio al mondo: la nave non è solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo dell'Italia e della sua eccellenza, un segno tangibile di come la cura dei dettagli sia parte integrante della nostra cultura.

Un aspetto che ha colpito profondamente il Tenente di Vascello Agosta durante il suo viaggio è stato il legame speciale che si instaura con le comunità italiane nei porti di tutto il mondo. "Ogni volta che tocchiamo terra e incontriamo gli italiani all’estero, sentiamo un’affinità immediata, come se ci conoscessimo da sempre. È un’esperienza emozionante, un incontro che non è mai freddo o distaccato. C’è sempre un senso di appartenenza, come se riabbracciassimo dei parenti lontani."

Questo sentimento di unione con le comunità all'estero rappresenta una delle più grandi soddisfazioni per Palma Agosta, che sottolinea come ogni incontro sia un’occasione

per rafforzare il legame tra la patria e i suoi figli nel mondo. "Essere accolti con tanto affetto non è solo un riconoscimento del nostro lavoro, ma un omaggio a tutto il Paese. Questo mi riempie di orgoglio e mi spinge a fare sempre meglio, non solo per la Marina, ma per l’Italia intera."

Il progetto a cui Palma Agosta sta partecipando è molto più di un semplice viaggio. Si tratta di una missione che ha l'obiettivo di promuovere l'Italia nel mondo, non solo attraverso la presenza della Marina Militare, ma anche con un'iniziativa innovativa: il Villaggio Italia. "Il Villaggio Italia è uno strumento straordinario," spiega Agosta, "che ci permette di presentare al mondo le eccellenze del nostro Paese. Non si tratta solo di far vedere una nave, ma di far conoscere ciò che rende l’Italia unica: la nostra cultura, la nostra capacità di innovare, la nostra storia."

Con il Villaggio Italia, la Marina Militare si è trasformata in un ambasciatore culturale, portando con sé i valori e i talenti che hanno reso famoso il nostro Paese. "Ci sentiamo esploratori, un po’ come i grandi italiani del passato come Leonardo da Vinci, Guglielmo Marconi o Marco Polo. La loro capacità di innovare e di guardare oltre i confini geografici è qualcosa che sentiamo di rappresentare anche noi oggi."

Per Agosta, questo progetto non è solo una missione professionale, ma anche un'opportunità personale di crescita e di riflessione. "Questo viaggio mi ha insegnato molto, soprattutto sul valore della nostra identità. Ogni porto in cui ci fermiamo è un’occasione per scoprire nuove culture, ma anche per riscoprire chi siamo come italiani. È un ritorno alle radici, un viaggio che ci riporta a ciò che siamo e a ciò che possiamo offrire al mondo."

Intervista con il Sottotenente di Vascello Aurora Esposito

Cosa significa essere una donna in marina?

Per me, essere una donna in marina è una sfida enorme, ma allo stesso tempo un’opportunità straordinaria.

Certo, è un percorso che richiede molto impegno, sia fisicamente che mentalmente, ma negli ultimi anni ho visto un cambiamento importante nelle forze armate.

La parità tra uomini e donne non è più solo un concetto, è una realtà concreta che vivo ogni giorno. Oggi non c’è davvero alcuna differenza: svolgiamo le stesse mansioni, abbiamo gli stessi requisiti e siamo valutati con gli stessi standard, senza distinzioni di genere.

Questo cambiamento ha creato un ambiente in cui ciò che conta è la competenza e l’impegno, non il fatto di essere uomo o donna. In marina, lavoriamo tutti insieme, fianco a fianco, affrontando le sfide della vita a bordo e delle missioni con disciplina e resilienza.

Mi sento orgogliosa di far parte di un’istituzione che in passato era considerata un “mondo di uomini”, ma che oggi è molto più inclusiva.

Ogni giorno dimostro, insieme a molte altre donne, che siamo più che all’altezza di questo compito e che possiamo contribuire con le nostre capacità e competenze.

Per me, essere una donna in marina significa essere parte di questa evoluzione, contribuire a una visione moderna delle forze armate, dove la diversità è un valore aggiunto e dove ognuno può realizzare i propri sogni.

l’Accademia navale, che ho frequentato per cinque anni. La mia prima assegnazione operativa è stata proprio a bordo della Amerigo Vespucci nell'aprile del 2022.

La Vespucci non è solo una nave scuola, è un simbolo dell’Italia nel mondo. Ovunque andiamo, l’accoglienza è sempre entusiasta, e rappresentare il nostro Paese a bordo di una nave così prestigiosa è un’esperienza che non dimenticherò mai.

E parlando del futuro, quali sono i suoi obiettivi professionali?

Ha già qualche missione o incarico in programma?

Parlando di sfide, come è nato il suo amore per il mare e, in particolare, per le forze armate?

Beh, vivendo a Napoli, una città di mare, il legame con l’acqua è stato naturale. I miei genitori mi portavano sempre al mare, e fin da piccola mi è piaciuto nuotare. È iniziato tutto come una semplice passione per il mare. Per quanto riguarda le forze armate, mio padre è un forestale, e da piccola lo vedevo partecipare alla parata del 2 giugno in televisione.

Non potevo assistere dal vivo perché ero troppo piccola, ma ogni volta che lo vedevo in quell’uniforme, sognavo di entrare anch'io nelle forze armate. E così, crescendo, ho potuto realizzare quel sogno.

Il mio percorso è iniziato molto presto. Ho frequentato la scuola militare aeronautica Giulio Douhet, dove ho completato il liceo insieme alla formazione militare.

Dopo, ho continuato con

Per me, il futuro è pieno di sfide entusiasmanti e nuove opportunità. Tra gli obiettivi che mi sono prefissata, quello più vicino è la specializzazione in mine e contromisure mine, che inizierò a gennaio. So che sarà un percorso impegnativo, perché è una formazione molto tecnica e complessa, che richiede precisione, capacità di analisi e una comprensione profonda delle operazioni di sicurezza navale.

Vedo questa specializzazione come una grande sfida personale. Non si tratta solo di imparare nuove competenze, ma anche di assumere una responsabilità importante, poiché il lavoro con le mine marine è delicato e cruciale per la sicurezza di tutti. Sono determinata a dare il massimo, perché so che questo percorso mi permetterà di crescere professionalmente e di contribuire in modo significativo alle missioni future della marina.

C’è qualcosa che vorrebbe dire ai giovani che stanno pensando di intraprendere una carriera nella marina o in generale nelle forze armate?

Direi loro di non avere paura delle sfide. La marina e le forze armate in generale offrono opportunità straordinarie per crescere, non solo professionalmente, ma anche come persone. È un ambiente che richiede disciplina e dedizione, ma allo stesso tempo regala esperienze uniche. Soprattutto alle giovani donne, vorrei dire che nulla è precluso: se avete una passione, seguitela con determinazione. Il mondo delle forze armate è sempre più aperto e inclusivo, e c’è spazio per tutti.

Lisa Ackerman, la pluripremiata Storica d’arte internazionale

Direttrice Executive Columbus Citizens Foundation, CEO, Presidente dell'Historic House Trust di New York e del New York Preservation Archive Project. Madrina per la ricorrenza del 80' anno della Parata del Columbus Day, la più grande celebrazione dell’Italian Heritage, nella 5’ strada di New York. Nell’11°Anniversario degli Outstanding Executive Awards, onorata con un premio da Lt. Joseph

di Ketty Millecro

Intervistare Lisa Ackerman vuol dire tuffarsi in un oceano profondo di genialità. Dallo sguardo amabile e radioso incontriamo la Direttrice Executive della Columbus Citizens Foundation, organizzazione destinata al patrimonio italoamericano.

Lisa è stata CEO, con potenzialità su progetti, anche UNESCO, per la collaborazione internazionale nella conservazione del patrimonio e supervisione di più di 100 progetti in 60 paesi.

Conoscendo più in profondità l’italoamericana di New York, scopriamo che le sue origini risalgono a 120 anni fa, quando la sua famiglia dalla città di Palermo emigrò in America. È la forza tramandata dai nonni, che le hanno inculcato che la lingua italiana non va perduta, anzi deve essere parte attiva per gli italiani all’estero.

Lisa Ackerman è una Storica e Critica d’arte, oltre che Docente universitaria, al Pratt Institute di New York. Riferisce di avere un rapporto bellissimo con i suoi studenti. È in grado di offrire agli allievi una visione intima del lavoro sul campo. Confida che è molto diverso l’interesse degli studenti delle precedenti generazioni da quelli di oggi. Nella società attuale i giovani

sono interessati all’Architettura ambientale e all’Architettura del benessere.

La Presidente dell'Historic House Trust di New York e del New York Preservation Archive Project, sostiene che il suo ruolo

si volge alla salvaguardia del patrimonio mondiale ed al recupero di restauro. È naturale, come ipse dicit, che i progetti per andare in porto hanno bisogno di onerosi finanziamenti, dunque impegno e sacrificio. Solare e fulgida come un diamante, Lisa abbaglia l’America con il suo sorriso e un fine ingegno sagace.

È stata ed è pluripremiata da moltissime Associazioni per le sue solerti capacità relazionali e grande dinamicità. Il 14 ottobre 2024 ricorre l’80’ anno della Parata del Columbus Day, la più grande celebrazione dell’Italian Heritage, che si svolge nella 5’ strada di New York. “Questo giorno, afferma la nostra intervistata, è giorno di gioia, di allegria, spensieratezza per gli italoamericani, per celebrare non solo la cultura, ma anche l’architettura e il patrimonio, edifici storici, monumenti, opere d'arte, siti archeologici, oggetti storici”.

Il 17 ottobre Lisa Ackerman, nel 115’ Anniversario degli Outstanding Executive Awards, sarà onorata durante l’annuale galà con un premio dalla Lt. Joseph Petrosino Association.

La premiata è stata nominata dall’Association of Italian American Educators, AIAE - Le Luci di New York - con la sua Presidente, la giornalista Cav. Josephine Buscaglia Maietta, Radio Host e Producer del programma radiofonico “Sabato Italiano” di Radio Hofstra University di New York.

L’Ackerman ha sempre sostenuto AIAE in diverse occasioni; si ricordi la cerimonia del 3 maggio alla CCF, grazie a lei.

È l’indiscusso senso di solidarietà per gli italoamericani, l’attaccamento alle tradizioni italiane e a tutto ciò che, riportandola in primis alla Sicilia dei suoi nonni, la rendono unica.

È il trasporto e l’amore per l’Italia, dove Lisa a Firenze, città d’arte, ricca di immortali monumenti, ha studiato per più di 2 anni ai tempi dell'Università e collaborato con una Fondazione privata.

Poi il suo sagace intuito e l’impegno le hanno consentito un incredibile salto di qualità nel contesto sociale. È donna in carriera, fulgida nel suo senso di solidarietà e slancio per i connazionali che ama. Requisiti che la fanno brillare negli USA, come “Le luci di New York”, tanto da essere designata “italoamericana dal cuore d’oro”. Siamo all’epilogo di un’intervista davvero avvincente. La storica d’arte invita i giovani italiani all’estero a seguire sempre le proprie passioni, a non lasciarsi distrarre, né intimorire dagli ostacoli.

Insiste che tutto il mondo è ricco di opere d’arte, divenute patrimonio universale e suggellate per mano di architetti italiani di cui bisogna essere fieri. Si rivolge, infine, ai fratelli italoaustraliani che, come insiste, hanno una storia di emigrazione simile agli italoamericani, inviando loro un affettuoso saluto. Si augura che in futuro anche a Sydney o Melbourne possa esserci un gemellaggio con un Columbus Day italoaustraliano.

Sarebbe l’inizio di un sodalizio senza confini, afferma Lisa Ackerman, affinché i beni culturali delle proprie origini siano tutelati, protetti e fatti conoscere in ogni parte del mondo.

La sentinella sul mare nel borgo senza tempo

Il dialogo con il mare è in certi luoghi ancor più intenso ed incessante. In alcuni tramonti si alternano il momento del ritorno e la contemplazione del presente. Il faro di Brucoli nell’omonimo borgo marinaro, in provincia di Siracusa offre una suggestiva vista sul Mar Ionio e sull’Etna.

Brucoli è considerata la porta di ingresso per la Val di Noto, patrimonio dell’Unesco. In questo borgo sul mare sembra che il tempo si sia fermato. Si erge su una penisola tra il Mar Ionio e il torrente Porcaria, alle spalle il Castello Svevo della Regina Giovanna di Aragona risalente al ‘400.

la pagina di Marco Zacchera

QUANDO VINCONO I “CATTIVI”

Anche il voto per il nuovo parlamento austriaco ha confermato quella che è ormai una conclamata realtà: il 30% circa dell’elettorato europeo vota per la destra, più o meno estrema a seconda dei vari paesi europei.

Possiamo etichettare questa scelta come neonazista, populista, razzista, fascista, anti-europeista e con tutti gli “ista” voluti, ma si gira sempre intorno allo stesso problema: siamo in democrazia, ma contro queste forze deve continuare l’ostracismo perché fa comodo alla sinistra, con il PPE che ci corre dietro pur di mantenere il potere.

Il risultato è che la destra europea continua a crescere anche perchè quasi mai viene messa alla prova e chiamata a “sporcarsi le mani” con le responsabilità di governo misurandosi sui problemi concreti, così la volta successiva sale ancora di più.

Eppure l’esempio italiano è calzante: dopo due anni perfino a Bruxelles hanno capito che la Meloni non è poi così neofascista come era stata dipinta e che in definitiva ha solo una declinazione diversa su alcuni temi

rispetto all’alleanza PPE-sinistra che comanda in Europa. Perfino Macron in Francia ora è obbligato ad un governo controllato dal Rassemblement National, ma si ha paura di dirlo.

Un motivo della vittoria elettorale del FPO austriaco (divenuto primo partito come Fratelli d’Italia e il Rassemblement National in Francia) spinto dal giovane leader Herbert Kickl è di essersi presentato con un profilo più moderato e proprio il potersi dipingere come alternativa cre-

Alcide De Gasperi

Il nipote di De Gasperi restituisce alla Grecia un vaso regalato al nonno

Del V secolo a.C., simile a quello esposto al Louvre di Parigi, era un dono ricevuto dallo statista durante una visita di Stato ad Atene nel 1953

di Ugo Barbara

AGI - Il nipote di Alcide De Gasperi ha restituito alla Grecia un antico vaso donato da Atene oltre 70 anni fa al leader Dc.

Il vaso del V secolo a.C., simile a quello esposto al Louvre di Parigi, era stato donato al primo ministro italiano dal suo omologo greco Alexandros Papagos durante una visita di Stato ad Atene nel 1953, ha reso noto il ministero della Cultura greco.

Pochi anni prima, l'Italia aveva ceduto le isole del Dodecaneso alla Grecia e Papagos "esprimeva gratitudine per il contributo decisivo di De Gasperi all'unione del Dodecaneso con la Grecia".

Il vaso è stato restituito dal nipote, Paolo Catti De Gasperi, in una cerimonia presso l'ambasciata greca a Roma. "Lo ringraziamo molto perché, sebbene fosse in suo possesso in modo del tutto legale, ha sentito la necessità e ha avuto la generosità di restituirlo alla Grecia", ha affermato il ministro della cultura Lina Mendoni.

Il vaso ateniese a figure rosse, che raffigura i preparativi di un guerriero per un viaggio, sarà ora esposto al Museo del Ceramico di Atene. Si ritiene che sia opera dello stesso artista anonimo che ha creato il cratere Centauromachia esposto al Louvre di Parigi, ha affermato il ministero.

ufficiale alla Corte di Giustizia dell’Ue proprio contro il Parlamento europeo che li ha esclusi da tutte le cariche nelle commissioni e nelle vicepresidenze (sono quattordici, distribuite in modo proporzionale in base ai risultati elettorali e devono essere rappresentate anche le opposizioni), oltre all’ulteriore “ovvia” esclusione dei tedeschi dell’ AfD che sono considerati ancora più a destra. Sarebbe questa la democrazia dei progressisti?

E’ ancora vincente la politica del presidente del Ppe Manfred Weber che ha ribadito ancora di recente che «non ci sarà nessuna collaborazione con l’estrema destra, perché per noi come cristiano-democratici e come Ppe, i criteri fondamentali per la cooperazione sono l’essere a favore dell’Europa, dell’Ucraina e dello Stato di diritto»?

Di sicuro non la pensa così

dibile alle maggioranze uscenti gli ha fatto guadagnare voti. D'altronde è spesso proprio l’informazione a inventarsi i mostri per mantenere il clima di caccia alle streghe: leggere che con il voto in condotta riproposto da Valditara “L’Italia riporta la legge di Mussolini” (come ha scritto l’importante quotidiano tedesco Bild) è davvero una sciocchezza, ma come possono saperlo i lettori tedeschi?

Certo ci sono poi i siparietti nazionali come quello italiano con Tajani che parla di “rigurgito nazista” in Austria e con Salvini che gli augura una migliore digestione, ma sono chiacchiere che non risolvono il nocciolo del problema.

Se a una parte consistente degli europei non vanno giù le politiche ambientaliste, quelle economiche della BCE, l’immigrazione incontrollata e tanti altri temi controversi mal gestiti dalla UE come possono in democrazia esprimere il proprio dissenso se non votando per chi non le approva?

Tra l’altro è anche serio chiedersi se sia legittimo continuare con l’ostracismo pur di allontanare i “cattivi” da ogni forma di rappresentanza. Per esempio il gruppo “Patrioti per l’Europa” (Lega, RN di Bardella, gli ungheresi del Fidesz e altri, terzo gruppo con 84 deputati all’Europarlamento) ha depositato un ricorso

l’eurodeputato del Ppe Oliver Schenk, che è stato capo della Sassonia dal 2017 al 2024 (ora è entrato al Parlamento europeo), che ha replicato: «In Sassonia abbiamo applicato il Brandmauer (“muro di contenimento”) e questo ha reso l’AfD ancora più popolare perché la gente sente che non sono parte del sistema democratico, mentre lo sono. Il risultato nella mia regione non ha avuto molto successo (l’AfD ha superato il mese scorso il 30%) e accusare questo partito di essere fascista li ha resi ancora più forti». Troppo facile dare insomma sempre del “fascista” agli avversari e sviare il confronto: la verità è che tanti elettori europei (finalmente) non ci credono più e chi sta al centro dovrebbe chiedersi se condivide o meno molti dei valori della sinistra per governarci ancora insieme; se la risposta è “no”, dov’è la coerenza?

Mentre a Palermo si processa Salvini in chiave tutta “politica”, il governo Meloni ha approvato lo schema di un decreto-legge sui flussi migratori molto interessante e che, al netto delle scontate polemiche, va secondo me nella direzione giusta. Troppe volte parlando di migranti si parla infatti sulla base di “sensazioni” e raramente su dati statistici reali. Cominciamo con il ricordare che stando ai dati ufficiali, al 30 settembre di quest’anno erano arrivati in Italia dal “fronte sud” (ovvero via mare) 49.788 persone contro le 134.230 dell’anno scorso e –sempre per lo stesso periodo – le 72.036 del 2022.

Significa che c’è stato un forte raffreddamento dei flussi legato

alle politiche governative per restringere l’azione delle ONG nel Mediterraneo, anche se questi dati non tengono conto però del flusso dal “fronte est” ovvero di persone che arrivano ora attraverso la penisola balcanica. Colpisce il fenomeno dei minori non accompagnati che nel 2022 furono 14.044, salendo a 18.820 l’anno scorso mentre sono stati 5.542 fino a metà settembre di quest’anno, ricordando però che sono minori auto-dichiaratisi tali, ma che spesso sono persone over 18, un trucco per garantirsi la permanenza dopo lo sbarco.

Interessante notare come stia fortemente diminuendo l’immigrazione dall’Africa mentre è l’A-

continua in ultima pagina

Italia-Belgio 2-2: Cambiaso e Retegui illudono gli Azzurri. De Cuyper e Trossard rimontano con l’Italia in 10

La Nazionale resta prima. Spalletti: “La squadra ha mostrato buon calcio e personalità, avevamo la possibilità di giocarla bene anche nella ripresa”. Tedesco: “L’espulsione di Pellegrini ha cambiato la partita, non era facile ma abbiamo rimontato”

ITALIA: Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori; Cambiaso, Frattesi (90' Bellanova), Ricci (70' Fagioli), Tonali (80' Pisilli), Dimarco (70' Udogie); Pellegrini; Retegui (80' Raspadori).

All: Spalletti

BELGIO: Casteels; Debast, Faes, Theate (69' Vranckx), De Cuyper; Tielemans, Mangala (69' Castagne); De Ketelaere (69' Lukebakio), Trossard, Doku (87' Fofana); Openda (87' Ngonge).

CT: Tedesco

Marcatori: 1' Cambiaso, 24' Retegui, 42' De Cuyper, 61' Trossard

Fa male a dirlo ma Lorenzo Pellegrini ha rovinato la giornata agli Azzurri.

Il suo intervento falloso, causato perché lento e poco reattivo a ricevere palla, viene sanzionato con il rosso e costringe l’Italia, fino a quel momento dominante, a limitare i danni.

Peccato, perché la formazione azzurra per i primi quaranta minuti ha lasciato al Belgio solo gli avanzi. Dimarco, Bastoni e Calafiori su tutti ma anche Cambiaso, Retegui e Ricci autori di un’ottima prestazione.

Nemmeno il tempo di sedersi in panchina e gli Azzurri passano subito in vantaggio: Retegui fa partire l’azione dell’Italia, Pellegrini serve Dimarco che va avanti sulla sinistra, arriva al li-

mite dell’area e mette al centro, De Cuyper rischia l’autorete in scivolata, il portiere Casteels respinge ma Cambiaso ribatte in gol: l’Olimpico esplode.

Il Belgio accusa il colpo e solo al 19’ registriamo un’azione offensiva degli ospiti. Openda serve Doku, la sua conclusione dall’interno dell’area è deviata in angolo da Ricci.

Al 24’ il raddoppio da stropicciarsi gli occhi con una azione quasi da video-game. Si distende l’Italia e Dimarco con un fendente di 50 metri pesca Cambiaso che dalla destra entra in area e tira un mancino a giro, Casteels si distende e respinge, Retegui svelto mette dentro: è il 2 a 0 dell’Italia.

Si continua sulle ali dell'entusiasmo con belle folate offensive ed ottima impostazione difensiva, anche se affiora un po’ di superficialità che a questi livelli non deve esistere.

Su un disimpegno difensivo fin troppo ‘facilone’, Pellegrini al 41’ in ritardo nel ricevere un passaggio, falcia in scivolata su Theate. L’arbitro prima assegna il giallo, poi rivede l’azione in slow motion ed estrae il rosso.

Grossa ingenuità che un professionista non deve commettere, per lo più in una zona di campo non pericolosissima.

Si riprende con il calcio di punizione e De Cuyper accorcia le distanze per il Belgio con un mancino da fuori area. Colpevole comunque la squadra di Spalletti, poco scaltra nel posizionarsi e Donnarumma forse poteva fare qualcosa in più. Il tiro a giro dal limite ormai è una norma ed il portiere non può farsi trovare impreparato.

Nella ripresa le squadre rientrano in campo senza sostituzioni, Italia quindi in inferiorità numerica. Inevitabilmente il Belgio domina il possesso palla ed al 60’ perviene al pareggio.

Doku si gira e calcia ma la sua conclusione è deviata. Sul calcio d’angolo colpo di testa morbido di Faes, Trossard anticipa Donnarumma con il destro e mette in gol: è il gol del 2 a 2.

Tre minuti dopo brivido per l’Italia: Openda va in fuga verso la porta, Bastoni lo ferma in scivolata all’interno dell’area, dopo il controllo del Var l’arbitro indica il calcio d’angolo tra il sollievo dei 40.000 dell’Olimpico.

Al 70’ doppia sostituzione per l’Italia: Udogie in campo per Dimarco e Fagioli per Ricci.

Un minuto dopo triangolazio

ne tra Doku, De Cuyper e Openda che devia sotto porta, palla fuori ma altro brivido all’Olimpico.

Entrano anche Raspadori e Pisilli, forze fresche al posto di Retegui e Tonali.

L’Italia in 10 resiste agli ultimi assalti del Belgio e resta il rammarico per lo sciagurato episodio di Pellegrini che indirizza la gara nel verso sbagliato per gli Azzurri.

In conclusione, grande prova nel primo tempo, eccezion fatta per il minuto di follia che è costata l’espulsione ed il gol del Belgio. Buona la tenuta difensiva nel secondo tempo, il punto conquistato muove la classifica ma lascia l’amaro in bocca.

L'addio della leggenda del tennis

Rafa

Nadal annuncia il ritiro: "Ultimi anni difficili, è il momento di fermarsi"

Rafael Nadal ha annunciato il ritiro dal tennis professionistico a 37 anni. "Sono molto emozionato dal fatto che il mio ultimo torneo sarà la Coppa Davis in rappresentanza del mio Paese," ha sottolineato il campione maiorchino, "è come chiudere il cerchio, perché una delle mie prime gioie è stata la finale di Siviglia nel 2004".

"Mi sento super fortunato per tutte le cose che ho potuto vivere", dice. E ringrazia "l'intero settore del tennis, tutti i partner per tanti anni. Con loro ne ho passate tante e ho vissuto molti momenti che ricorderò per il resto della mia vita", spiega.

La decisione di ritirarsi arriva dopo un lungo periodo segnato da infortuni, in particolare quello alla gamba sinistra, che lo hanno tenuto fuori per quasi tutta la stagione 2023.

L'ultimo impegno di Nadal saranno le Finali di Coppa Davis in programma a Malaga dal 19 al 24 novembre.

"Parlare della mia squadra è un po' più difficile per me perché sono stati una parte molto importante della mia vita. Non sono collaboratori, sono amici e sono stati al mio fianco in tutti i momenti in cui ho avuto bisogno di loro. Ci sono stati momenti molto brutti, momenti molto belli, momenti in cui hanno dovuto spingermi" ha aggiunto Nadal che ha poi dedicato un pensiero alla famiglia.

"E' tutto per me. Mia madre ha fatto tutti i sacrifici che doveva fare affinché potessimo avere tutto. Mia moglie Mery, con cui sto da 19 anni. Grazie per tutto quello che hai fatto, sei stata la mia perfetta compagna di viaggio".

PALLANUOTO - La Pro Recco è salva: acquistata da un miliardario brasiliano

Il rischio c'era: la Pro Recco di pallanuoto, un pezzo di storia italiana, era ad un passo dalla scomparsa. Il ‘lieto fine’ era auspicato e non scritto. Ora invece, è nero su bianco.

Dalla Pro Recco a Recco Waterpolo e ritorno in meno di due mesi. Il club pluripremiato e il più titolato al mondo torna all'antico con un nuovo proprietario, il miliardario brasiliano Alexandre Behring che ha acquistato da Gabriele Volpi il 'Real Madrid della pallanuoto'.

Un primo contatto c'era stato con una cordata svizzero-genovese in contemporanea con l'iter della nuova società avviato dal presidente dimissionario Mauri-

zio Felugo che ha avuto l'incarico di costituire la Recco Waterpolo riuscendo a convincere parte della squadra, a cominciare dal tecnico Sukno a restare in Liguria, a ridursi gli stipendi e ad iscrivere la squadra in A1.

La Pro Recco Pallanuoto - fondata nel 1913 a Recco, comune ligure di meno di 10 mila abitanti tra Portofino e Genova - è il club di pallanuoto più titolato al mondo.

L'era di Gabriele Volpi, iniziata negli anni 2000 dopo un periodo buio lontano dai vertici della classifica, ha segnato un periodo di grande espansione, con investimenti che hanno portato il club a dominare in Europa.

Redattore Sportivo Guglielmo Credentino

Serie A, il miliardario italo-americano

Mario Gabelli vuole comprare il Monza

Sembra solo questione di tempo, ma prima o poi il Monza passerà di mano. Dopo la trattativa fallita con Orienta Capital Partners, la famiglia Berlusconi non ha mai chiuso le porte all’ingresso di un nuovo acquirente per la società brianzola

Dopo la trattativa fallita con Orienta Capital Partners, la famiglia Berlusconi (attualmente guidata dalla holding di famiglia Fininvest), proprietaria del club che milita nella massima serie, non ha mai chiuso le porte all’ingresso di un nuovo acquirente per la società brianzola. Il nuovo nome è quello della Gamco Investors di Mario Gabelli.

Mario Gabelli sarebbe piaciuto a Silvio Berlusconi, esempio clas-

sico, come del resto il cavaliere, di self-made man. Da 48 anni alla guida di Gamco Investors, società da lui fondata a New York e che oggi gestisce assets per 31 miliardi di dollari.

Secondo le stime di Forbes, il suo patrimonio personale sfiora i due miliardi di dollari. Un sfida da parte dell'italo-americano che a 82 anni pare voglia cimentarsi in un investimento complesso e affascinante: il calcio italiano.

Ginnastica artistica -

Vanessa Ferrari annuncia il ritiro

A confermare le indiscrezioni degli ultimi mesi è stata la stessa campionessa di Orzinuovi in un'intervista al quotidiano Bresciaoggi. Nel 2006 la Ferrari fu la prima ginnasta a vincere l'oro ai Mondiali. Argento a Tokyo nel corpo libero.

In un’intervista a BresciaOggi, Vanessa Ferrari, ha annunciato il suo ritiro dalla ginnastica: “Sto annunciando il ritiro ora. L’avevo già deciso prima di Parigi: questa Olimpiade sarebbe stata l’ultimo atto della mia vicenda agonistica. Desideravo fosse il finale della mia carriera. Mi spiace non sia stato così. Ma è arrivato il momento di dire basta e, credetemi, sono serena. Fisicamente gli infortuni si stanno facendo sentire. Sono orgogliosissima della mia carriera, di quello che sono riuscita a fare in tempi in cui in Italia era tutto molto difficile per la ginnastica e non si pensava affatto di arrivare fino a quel punto. Si capirà col tempo cosa accadrà, cosa potrò fare, servirà tempo per capirlo ma di certo ci sarà sempre la ginnastica nella mia vita”. La carriera della ginnasta - Nonostante i tantissimi infortuni, una carriera ricca di grandi successi, ma anche di stop importan-

Qualificazioni mondiali - L’Australia batte la Cina 3-1 e risale in classifica generale

Adelaide 10 Ottobre 2024Riprende il cammino vincente dell'Australia che, con i tre punti conquistati, risale la classica. Prossimo appuntamento martedì 15 ottobre (proprio mentre il nostro giornale va in stampa) contro il Giappone a Saitama.

Ora la partecipazione alla Coppa del Mondo 2026 è più alla portata dei Socceroos, ma non saranno ammessi più passi falsi.

In svantaggio per 1-0 a pochissimi minuti dall’intervallo, lo scenario che si prospettava agli occhi di Tony Popovic e tutto il suo staff era quello di una drammatica sconfitta che avrebbe ancorato la squadra ultima in classifica.

Ma i gol di Lewis Miller e Craig Goodwin a cavallo tra il primo e secondo tempo e una prodezza del debuttante Nishan Velupillay nei minuti di recupero, hanno consegnato tre punti preziosi e sicuramente meritati nella prima uscita di Tony Popovic come allenatore dei Socceroos.

Ogni dubbio sul fatto che si trattasse di una nuova era nel calcio australiano è stato dissipato quando è emerso che Popovic aveva apportato ben cinque cambiamenti alla squadra che aveva affrontato l'Indonesia il mese scorso.

In porta Joe Gauci, il 24enne nativo di Adelaide, ora in forza all'Aston Villa, che ha avuto la meglio sul portiere in carica ed ex capitano Ryan, che sembra aver pagato il prezzo della mancanza di minutaggio nella sua nuova squadra italiana, la Roma.

I cambiamenti non solo hanno offerto volti nuovi, ma anche un nuovo approccio tattico, con una difesa a tre o a cinque, a seconda della prospettiva di gioco, e all'inizio sembravano aver avuto l'effetto desiderato, con l'Australia che giocava con il dinamismo promesso da Popovic.

Si è giocato molto in verticale ed i giocatori trovavano spazi tra le linee. Quindi inizio di gara con la Cina accampata nella propria metà campo in modalità Great Wall of China.

pochissimi pericoli per il portiere cinese.

Ciò che la folla di 46.291 persone, un record per i Socceroos ad Adelaide, non si aspettava era che la Cina passasse in vantaggio al primo ingresso in area verdeoro. Siamo al 20’ e su un lancio lungo e a parabola, la difesa aussie pecca di leggerezza e compostezza, ne approfitta Wen Neng che, velocissimo, di sinistro insacca.

L’Australia accusa il colpo e fatica a reagire, il gioco creato produce poco ed il tempo scorre senza grossi sussulti.

Tutto cambia al 47’ del primo tempo quando Lewis Miller pareggia per l’Australia segnando di testa, servito alla perfezione da un calcio di punizione preciso di Goodwin.

Il gol ha l'effetto sperato: l'Australia è tornata a essere la squadra dinamica di inizio partita e al 53’, sempre Goodwin, trova

lo spazio necessario ai 25 metri e lascia partire un sinistro imprendibile con una traiettoria a mezz’altezza. Una dimostrazione di tecnica, forza e precisione che ha mandato in estasi il pubblico di casa.

La Cina, ora sotto di un gol e con zero punti in classifica, non punge e fatica a reagire. Poche idee confuse tra gli asiatici che al 92’ capitolano di nuovo quando l’esordiente Velpillay è bravo a girare in rete con un destro che non lascia scampo al portiere. Il risultato finale di 3 a 1 non fa una piega ed è senz’altro meritato. L’Australia con pazienza e convinzione ha macinato chilometri e sferrato i colpi decisivi al momento giusto. Mancando i grandi interpreti del passato, Popovic deve affidarsi al collettivo ed al senso di appartenenza dei suoi giocatori e la marcia verso le qualificazioni ai mondiali ora procede più spedita.

PROSSIMI INCONTRI (Sydney time)

ti, Vanessa, è stata sottoposta infatti a nove interventi chirurgici. la campionessa azzurra è diventata un simbolo dello sport italiano. Vanessa è la prima atleta italiana a vincere un mondiale di ginnastica artistica nel 2006 ad Aarhus in Danimarca. E poi 4 titoli europei, sei Coppe del Mondo, 22 titoli italiani.

"Smette la più grande ginnasta italiana di tutti i tempi, senza ombra di dubbio - dichiara Enrico Casella, direttore tecnico della nazionale di ginnastica artistica femminile e allenatore storico di Vanessa Ferrari - senza gli infortuni avrebbe sicuramente vinto molto di più ma da ogni problema fisico è sempre tornata con una forza e una determinazione straordinarie.

I ricordi più belli con lei? Tra tanti ne scelgo due: il primo il titolo iridato nell'All-around del 2006 a neanche 16 anni e il secondo è l'argento olimpico di Tokyo".

Ma la buona partenza ha presto lasciato il posto a un senso di frustrazione con il passare dei minuti.

Molte manovre interessanti nei pressi dell’area avversaria ma

Le partite elencate sono state giocate mentre il nostro giornale andava in stampa. Risultati, cronaca e classifica aggiornata nella prossima edizione.

Martedì 15 Ottobre ore 9:35pm Giappone - Australia

Martedì 15 Ottobre ore 11:00pm Cina - Indonesia

Venerdì 16 Ottobre ore 05:00am Arabia Saudita - Bahrain

Luna Rossa vince la prima edizione dell'America's Cup femminile

Il team italiano composto da Giulia Conti, Margherita Porro, Giulia Fava e Maria Giubilei conquista il trofeo a Barcellona battendo in finale l'equipaggio britannico Athena Pathway

L’equipaggio femminile di Luna Rossa entra nella storia della vela italiana e mondiale.

La prima America's Cup femminile della più famosa competizione velica si tinge del tricolore italiano. Le ragazze del team di Luna Rossa Prada Pirelli hanno vinto infatti la sfida finale contro le britanniche del Team Ineos, in questo caso rinominato “Athena

Serie B

Pathway”. L'AC40 monotipo del team italiano vedeva al timone Giulia Conti e Margherita Porro, come trimmer Giulia Fava e Maria Giubilei. E' la seconda vittoria del team italiano a Barcellona negli eventi collaterali all'America's Cup vera e propria, Vuitton inclusa, dopo la vittoria dell'equipaggio dei giovani in Youth America's Cup.

Le ragazze di Athena Pathway, uscite vincenti dal girone di semifinale, partivano favorite ma le azzurre hanno dimostrato di essere le più forti vincendo 5 regate, tra girone preliminare e semifinali.

Nel match finale hanno dominato la gara, dalla partenza in poi sono sempre state inseguite e sull'ultimo lato hanno preso il largo volando verso lo storico successo e tagliando il traguardo con 8 secondi di vantaggio.

Sci - Sofia Goggia, campionessa azzurra da metà dicembre di nuovo sulle piste

La regina della neve, reduce da un terrificante infortunio a febbraio in allenamento, si dice fiduciosa sul suo futuro.

La Serie B ha osservato un turno di riposo per la sosta internazionale. Vi proponiamo la classifica aggiornata all’ultimo turno.

PROSSIMI INCONTRI (SYDNEY TIME)

Bari-Catanzaro Sabato 19/10 05:30am

Cittadella-Cosenza Domenica 20/10 00:00am

Modena-Palermo Domenica 20/10 00:00am

Salernitana-Spezia Domenica 20/10 00:00am

Sud Tirol-Spezia Domenica 20/10 00:00am

Brescia-Sassuolo Domenica 20/10 02:15am

Carrarese-Mantova Lunedì 21/10 00:00am

J. Stabia-Cremonese Lunedì 21/10 00:00am

Reggiana-Frosinone Lunedì 21/10 00:00am

Cesena-Sampdoria Lunedì 21/10 02:15am

"Sono davvero felice per le ragazze, hanno lavorato moltissimo per raggiungere questo risultato e si meritano un grande applauso - le parole di Max Sirena, skipper e Team Director di Luna Rossa Prada Pirelli -. Questa vittoria e quella dei giovani sono un motivo di orgoglio per tutto il team, dimostrano che la nostra visione nei confronti delle nuove generazioni e che il nostro programma di formazione ha dato i suoi frutti.

Tutto pronto per una nuova stagione, con Milano-Cortina come obiettivo principale a lungo termine.

Ma se ai Giochi Olimpici mancano ancora 17 mesi, il primo traguardo intermedio è rappresentato dai Mondiali del 2025, occasione per testare gambe e testa, cuore e anima.

Occhi puntati su Sofia Goggia, reduce da un terrificante infortunio accusato a febbraio in

allenamento: "È stato molto pesante, sia fisicamente che mentalmente. Tutto è andato bene e devo ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato nel recupero.Per due mesi ho detto 'sono morta'. Quando sono caduta quel giorno e non mi ero ancora fermata, sapevo già di non avere più il piede all'interno dello scarpone, è stato come morire. Nei primi mesi ho pensato di non potercela fare.

TENNIS - Shanghai Masters, Sinner trionfa contro Djokovic per 7-6 6-3

L’azzurro: “È una vittoria speciale visto l'avversario. Non c'è nessun segreto: Nole non ha debolezze”. Il serbo: “Jannik è stato troppo bravo per me”

Il numero 1 al mondo Jannik

Sinner ha battuto Novak Djokovic in due set e si è aggiudicato lo Shanghai Masters.

Il 23enne italiano diventa il primo atleta a vincere più di sei titoli in un anno solare dal 2016, quando Andy Murray ne vinse nove. Sinner alla fine ha realizzato otto aces e 22 colpi vincenti senza mai subire palle break durante il trionfo durato un'ora e 37 minuti su Djokovic, che puntava a sua volta a vincere un quinto titolo di Shanghai da record.

"È stata una partita molto dura, ovviamente, giocare contro Novak è una delle sfide più difficili che abbiamo dovuto affrontare", ha detto Sinner durante la presentazione del trofeo dopo la partita.

"Sono molto contento di come ho gestito la situazione, e’ difficile raccontare un segreto su Djokovic perché non ha punti

deboli. Devi provare a sfruttare le piccole occasioni che ti dà, ma non ce ne sono molte durante la partita. È una leggenda del nostro sport, è molto difficile giocarci contro, quindi sono molto contento.”

La scorsa settimana Sinner aveva la certezza di concludere l'anno come il miglior tennista maschile dopo la sconfitta del suo più vicino rivale Carlos Al-

caraz da parte di Tomas Machac nei quarti di finale a Shanghai. Si è trattato della prima vittoria di Sinner in un torneo da quando l'Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha annunciato che avrebbe presentato ricorso contro la decisione di scagionare Sinner dalla responsabilità per i suoi due test positivi a una sostanza proibita all'inizio del 2024.

Ciclismo - Immenso Pogacar, quattro Lombardia di fila come Fausto Coppi, terzo l’italiano Ciccone

Ormai per Tadej Pogacar sono finiti gli aggettivi, e paragonarlo ai più grandi di sempre, vedi Eddy Merckx, appare perfino riduttivo. Il fenomeno sloveno ha vinto per distacco anche il giro di Lombardia, piantando in asso il gruppo degli altri migliori, o presunti tali, quando mancavamo 48,5 chilometri alla conclusione della 'classica delle foglie morte'.

L'attacco dello sloveno è avvenuto sulla salita della Colma di Sormano durante la pedalata di 255 km da Bergamo a Como e, nonostante il campione olimpico belga Remco Evenepoel lo abbia inseguito, il vantaggio di Pogacar non ha fatto che aumentare in

discesa. "L'intera gara dipendeva dal nostro team, quindi è fantastico averla conclusa con il successo", ha detto Pogacar.

"Il mio attacco era pianificato perché sapevo che se avessi avuto un discreto distacco in cima, negli ultimi 40 km sarebbe stata una lotta uomo a uomo e avrei potuto arrivare al traguardo, ma non si sa mai. Ho spinto in discesa per vincere la sfida mentale su Remco Evenepoel."

Evenepoel (Soudal Quick-Step) è arrivato secondo, a tre minuti e 16 secondi da Pogacar, e il pubblico di casa ha avuto di che gioire con l'italiano Giulio Ciccone (Lidl-Trek) che è arrivato terzo.

La stagione si conclude come è iniziata per Pogacar, con una vittoria in Italia, dopo aver iniziato l'anno conquistando il titolo della Strade Bianche a marzo; la Lombardia è la sua seconda vittoria in una classica quest'anno, dopo quella alla Liegi-Bastogne-Liegi.

Calcio Australia - Venerdì 18 ottobre al via la A-League, Sydney FC tra le favorite

La novità di quest’anno è rappresentata dall’iscrizione al campionato

dell’Auckland FC, allenato da Steve Corica. Sarà un campionato a 13 squadre dove, ogni settimana, una squadra a turno osserverà un turno di riposo

Ci siamo, ritorna il campionato nazionale e sabato 19 ottobre è già super-derby tra il Western Sydney ed il Sydney FC e nelle due squadre spiccano i nomi di Douglas Costa e Juan Mata attesissimi al debutto al CommBank Stadium di Parramatta alle 19:35

Le favorite sono le solite: Sydney FC, Melbourne City e Victory e poi c’è l’incognita del Central Coast, sempre capace di imprese epiche.

Le altre non staranno a guardare e societa’ storiche come l’Adelaide City, il Perth Glory ed il Brisbane Roar sono comunque ben attrezzate per i primi posti in classifica.

Juan Mata, 36 anni, asso spagnolo sarà al centro dell’attenzione sabato. Ogni suo tocco di palla ed ogni suo movimento sarà scrutinato ed analizzato, insieme

e quelli di Douglas Costa stella brasiliana. Un derby nel derby.

La carriera di Juan Mata ha toccato punti altissimi. Esplode in Spagna nel Valencia nel 2007 ed il Chelsea lo acquista nel 2011 per 26.7m Euros e poi lo rivende al Manchester Utd nel 2014 per 44.7m di Euro.

Lo spagnolo rimane a Manchester fino al 2022 quando, da svincolato, si accasa al Galatasaray in Turchia. In quegli anni in Inghilterra, Mata diventa un beniami-

no dei tifosi che apprezzano la sua bravura, lui mingherlino in un campionato fisico e brutale come quello inglese.

Intanto veste con onore la maglia della nazionale spagnola per ben 41 volte mettendo a segno 11 reti.

Molto atteso alla prova campionato anche il campione brasiliano Douglas Costa, 34 anni e classe sopraffina. Se il fisico regge sarà in grado di regalare alla platea gol, assists e giocate ad effetto.

Per lui un passato prestigioso, acquistato dal colosso tedesco Bayern Monaco per 30m di euro nel 2015, viene prima dato in prestito alla Juve nel 2017 per 6m di euro e poi definitivamente acquistato dalla Juve nel 2018 per 40m di euro.

Per lui anche 31 presenze in nazionale e tre gol.

Come al solito, ahimè, non c’è molto interesse nei media che vanno per la maggiore in Australia. Ma noi di Allora! siamo comunque presenti e pronti a tenervi aggiornati.

Buon campionato a tutti !!!

INCONTRI DELLA 1ª GIORNATA (Sydney time)

18/10/2024 19:35 Central Coast - Melbourne Victory

19/10/2024 15:00 Auckland FC - Brisbane Roar

19/10/2024 17:00 Newcastle Jets - Melbourne City

19/10/2024 19:35 Western Sydney - Sydney FC

20/10/2024 14:00 Wellington - Western United

20/10/2024 16:00 Macarthur - Perth Glory

NOTA: L’Adelaide City osserva un turno di riposo

Zapata, infortunio gravissimo, il Torino corre ai ripari

Gli esiti degli esami hanno certificato che il centravanti granata ha subito un infortunio gravissimo. La stagione dell'attaccante è finita, Mister Vanoli studia le alternative e scoppia la polemica sul ‘calcio tutti i giorni, a tutte le ore’.

Esiti sconfortanti a Torino. La sponda granata con le mani nei capelli, sono arrivati infatti gli esiti tanto attesi, e tanto temuti, sull'infortunio occorso a Duvan Zapata a San Siro, durante la partita contro l'Inter.

"Gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Duvan Zapata, uscito prima del triplice fischio arbitrale dal campo nella gara contro i nerazzurri, hanno evidenziato una lesione del legamento crociato anteriore, del menisco mediale e del menisco laterale".

L'attaccante colombiano ha terminato, sicuramente, anzitempo la stagione, lasciando un grosso buco nella squadra di Vanoli. Per un infortunio come questo i tempi di recupero non sono inferiori ai 7 mesi, stagione quindi finita per il bomber granata.

Una diagnosi durissima per il centravanti colombiano, 33 anni, al Toro dal primo settembre

dal 16 Ottobre al 22 Ottobre 2024

dell'anno scorso e da quest'anno capitano: per lui in granata 45 partite e 16 gol, di cui 4 (tre in campionato e uno in Coppa Italia) in questa stagione.

E ora? Circola l'idea, a Torino, di prendere un attaccante sul mercato degli svincolati: Balotelli è uno delle new entries più papabili, pur avendo ormai 34 anni. La rosa a disposizione dell’allenatore Vanoli potrebbe tamponare l’indisponibilità con l’impiego di Sanabria e con Vlasic e Karamoh, due giocatori offensivi da inserire al momento opportuno.

Ma riprende quota la polemica del ‘troppe partite’ che si susseguono a ritmo incalzante. La lunga lista degli infortunati è una prova lampante di ciò, secondo gli addetti ai lavori.

Un dato su tutti impressiona: a 25 anni Mbappé ha giocato lo stesso numero di partite di Platini al momento del ritiro, quando aveva 32 anni.

Steve Corica, allenatore della new entry Auckland FC, mostra la divisa nerazzurra

Onoranze Funebri

Ci lascia Bruno Cossalter: dedizione, altruismo, amore per la famiglia e la comunità

Cossalter nacque a Pe-

in provincia di Belluno, da una famiglia di contadini composta da Cecilia e Giacomo. Era il secondo di tre figli, preceduto dalla sorella Ida e seguito dal fratello Roberto, entrambi ormai scomparsi.

Sin da giovane, Bruno fu affascinato dall'Arma dei Carabinieri, ispirato soprattutto dalla carriera dello zio, che raggiunse il grado di Generale. Fu così che Bruno frequentò la Scuola dei Sottufficiali dei Carabinieri a Roma, dove svolse il ruolo di telegrafista. Tuttavia, gli eventi della guerra e la vita militare lo portarono a riflettere su nuove opportunità. Nel 1955, decise di congedarsi dall'Arma dei Carabinieri e partire verso un nuovo inizio in Australia.

Giunto in Australia, nel maggio del 1956, Bruno sposò per procura la donna della sua vita, Amelia, che conosceva sin dall'infanzia, quando le loro famiglie vivevano vicine a Pedavena. Amelia lo raggiunse presto in Australia, e i due si stabilirono a Leichhardt, una comunità rino-

mata di emigrati italiani. Bruno trovò lavoro in una compagnia che si occupava della lavorazione del ferro e, nel tempo fine settimana,si dedicava anche alla raccolta della frutta presso le fattorie locali. Nel 1958, la coppia ebbe la loro unica figlia, Susy, che diventò il centro della loro vita. Con l’apertura della sede della Fiat a Lidcombe, Bruno assunse il ruolo di capo della sicurezza, e nel 1968, insieme alla sua famiglia, si trasferì a Torino per continuare lo stesso lavoro. Durante questo periodo, nonostante gli impegni lavorativi, Bruno decise di completare i suoi studi, ottenendo nel 1971 il diploma di ragioneria. La sua sete di conoscenza e la passione per la lettura lo accompagnarono per tutta la vita.

Pochi anni dopo, la famiglia decise di ritornare in Australia, stabilendosi a Earlwood. Nel 1981, Bruno acquistò la licenza di taxista e si dedicò a questo lavoro fino al termine della sua carriera lavorativa. Nonostante gli impegni, la passione per l'Arma dei Carabinieri non lo abbandonò

mai. Fu uno dei membri fondatori dell'Associazione Nazionale Carabinieri in congedo (ANC) di Sydney nel 1974, dove ricoprì diversi ruoli, fino a diventare vicepresidente.

Parallelamente, Bruno si impegnò nella comunità dei Bellunesi di Sydney, assumendo il ruolo di segretario e, per oltre 20 anni, quello di presidente. Sotto la sua guida, l'associazione crebbe fino a diventare una delle più rinomate e con un numero elevato di iscritti. In riconoscimento del suo instancabile impegno, fu nominato presidente onorario a vita.

La sua vita fu sempre guidata da un forte senso di servizio verso i più deboli e vulnerabili. Bruno si dedicò a numerose iniziative caritatevoli, in particolare per la ricerca sul cancro e per il sostegno agli anziani nelle case di riposo. Per il suo spirito umanitario e altruistico, nel 2017 fu insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana, un ri-

conoscimento che testimonia il grande rispetto che ha guadagnato nel corso della sua vita.

Anche dopo aver raggiunto un'età avanzata, Bruno continuò a partecipare attivamente alle iniziative della comunità insieme alla sua amata moglie Amelia, venuta a mancare nel gennaio del 2023 dopo una lunga malattia. Nonostante la grande perdita, Bruno rimase un pilastro della sua comunità fino alla fine.

La vita di Bruno Cossalter è stata un esempio di dedizione, impegno e generosità. Un uomo che, con umiltà e costanza, ha dedicato la sua esistenza al servizio degli altri, sempre guidato da un forte senso del dovere e dall'amore per la sua famiglia e la sua comunità.

La sua storia ci ricorda quanto sia prezioso lasciare un'eredità di altruismo e solidarietà, e quanto queste virtù possano toccare profondamente le vite di chi ci circonda. SMG

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BRUNO COSSALTER

nato a Pedavena (Belluno) il 18 settembre 1929 deceduto a Sydney (NSW) il 3 ottobre 2024 residente a Earlwood NSW Amorevole sposo della defunta Amelia, amatissimo papà di Susy con il compagno Con, orgoglioso nonno di David ed Yvette con il marito Ron, orgoglioso bisnonno di Isabella, Zac, Alexander, Mia e Zayn. Lascia nel più vivo e profondo dolore parenti ed amici tutti vicini e lontani. Il rosario verrà recitato lunedì 21 ottobre alle ore 19.00 nella cappella di A. O’Hare Pompe Funebri, 15-19 Norton Street Leichhardt. Il funerale avrà luogo martedi 22 ottobre alle ore 11.00 nella cappella di Mary Mother of Mercy Barnet Avenue nel cimitero di Rookwood e dopo il rito religioso, la tumulazione avverrà nello stesso cimitero. I familiari ringraziano anticipatamente tutti coloro che parteciperanno al loro dolore ed al funerale del caro Bruno.

“Sei stato una parte fondamentale delle nostre vite. Anche se non sei più con noi, il tuo amore continuerà a guidarci."

RIPOSI IN PACE

Bruno
davena,

Da oltre 50 anni al servizio della comunità Consegne in tutti i sobborghi di Sydney

www.raysflorist.com.au email: info@raysflorist.com.au

DE LEO VINCENZA

nata a Ceramida di Bagnara il 13 gennaio 1932 deceduta a Luddenham il 6 ottobre 2024 già residente a Luddenham Cara e amata moglie di Antonino (defunto), ne danno il triste annuncio, i figli Pasqualina (defunta), Giuseppe e Vicky con le loro famiglie, i cognati e le cognate, i nipoti e i pronipoti, parenti ed amici vicini e lontani. Il rosario è stato recitato giovedì 10 ottobre 2024 alle ore 17.00 nella chiesa Cattolica Holy Family, 32 Willowdene Avenue, Luddenham NSW 2745. Il funerale e’ stato celebrato venerdì 11 ottobre 2024 alle ore 10,30 nella stessa chiesa. Le spoglie della cara Vincenza riposano nel cimitero di Pinegrove Memorial Park, Kington Street, Minchinbury NSW

I familiari ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore e al funerale della cara estinta. UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA

IN MEMORIA MONTALTO SALVATORE

nato il 18 aprile 1935 deceduto il 22 settembre 2024

La moglie, i familiari tutti, parenti ed amici vicini e lontani ad un mese dalla sua dipartita lo ricordano con dolore e immutato affetto..

Il funerale è stato celebrato lunedì alle 10.30 nella chiesa St. Felix de Valois, 550 Chapel Road Bankstown NSW. Le spoglie del caro congiunto riposano nella Garden Crypts of St. Clare nella sezione cattolica del cimitero di Rookwood NSW.

I familiari in memoria del caro Salvatore hanno gradito donazioni per il Cancer Council NSW e ringraziano tutti coloro che si sono uniti al loro dolore e hanno partecipato al funerale del caro congiunto.

ETERNO RIPOSO

IN MEMORIA

ALFIA PATTI in LA GUZZA

nata a Linguaglossa (CT -Italia) il 9 maggio 1940 deceduta a Edensor Park (Sydney -Australia) il 20 settembre 2024 già residente a Edensor Park (Sydney- Australia)

Cara e amata sposa di Nunziato (deceduto), ad un mese dalla sua dipartita, i figli Charles e Linda, Nina e Fred, i nipoti Michael e Sophie, Chris e Jasmine, Matthew e Jacob, il pronipote Joshua, le cognata e i cognati, Di Girolamo (defunta) e Antonietta (defunta), Antonino (defunto) e Sarah, con le loro famiglie, parenti ed amici vicini e lontani la ricordano con dolore e immutato affetto.

Una messa in memoria sarà celebrate lunedì 21 ottobre 2024 alle ore 18.00 nella chiesa Our Lady of Mt. Carmel, Humphries Road, Mt. Pritchard NSW.

Le spoglie della cara congiunta, riposano nel cimitero di Castle Hill, Gilbert Road, Castle Hill NSW. I familiari hanno ringraziato tutti coloro che si sono uniti al loro dolore e al funerale della cara estinta.

“Il tuo passaggio su questa terra è stato un dono prezioso, ora riposi nell'abbraccio dell'eternità."

RIPOSA IN PACE

IN MEMORIA

CAMPISI EUGENIO

nato a Gioiosa Ionica (RC – Italia) il 21 ottobre 1932 deceduto a Liverpool (NSW – Australia) il 21 settembre 2024 residente a Kemps Creek NSW

Caro e Amato sposo di Maria Caterina (deceduta) ad un mese dalla sua dipartita, i figli Caterina Rosa con il marito Giuseppe Marafioti, Giuseppe con la moglie Maria, Antonio con la moglie Grace, nipoti e pronipoti, le cognate, i nipoti tutti, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.

Il funerale è stato celebrato venerdì 27 settembre 2024 nella chiesa Cattolica di St. Anthony, 105 Eleventh Avenue, Austral NSW 2179. Una messa in memoria sarà celebrata lunedì 21 ottobre 2014 alle ore 19.00 nella chiesa Cattolica Our Lady of Mount Carmel, 230 Humphries Road, Bonnyrigg NSW 2177. Le spoglie del caro Eugenio riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool NSW 2170

I familiari ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro estinto.

"Le parole non possono catturare quanto manchi, ma il tuo ricordo sarà per sempre inciso nei nostri cuori."

RIPOSA IN PACE

Approfondimento: A PROPOSITO DI IMMIGRAZIONE

continuazione da pagina 25 Davanti a questo fenomeno ci si chiede perché l’Europa – oltre che sorvegliare le frontiere, adottare politiche di integrazione ecc. – non stipuli più stretti rapporti con alcuni specifici paesi per “filtrare” all’origine le partenze, soprattutto perché la gran parte dei migranti non riesce altrimenti a svolgere in Europa le mansioni o le professioni per cui ha studiato o che svolgeva in patria.

sia il continente che spinge più migranti verso le nostre coste, in testa i 9.940 dal Bangladesh e gli 8.822 siriani. Sono di solito persone che in gran parte arrivano in Egitto e Tunisia via aerea e poi tentano la traversata grazie ad un vero e proprio commercio (ovviamente illegale) e catena di sfruttamento “all inclusive”. Seguono poi i tunisini (6.594) gli egiziani (oltre 3.000) che sono invece accompagnati direttamente sulle coste per la traversata. Un altro capitolo poco sottolineato è la profonda differenza tra gli stessi immigrati e il loro grado di osservanza delle leggi. Scrivevo qualche tempo fa come su 140.000 filippini presenti in Italia solo 50 risultavano detenuti mentre su 426.000 marocchini ben 2.905 erano detenuti, ovvero in proporzione 21 volte di più. Sarà un caso ma i primi sono tradizionalmente cattolici, gli altri no e questo non è “razzismo”, ma solo la realtà. E’ solo un esempio per sottolineare come per integrarsi meglio e più velocemente conta molto la società di provenienza, la lingua e la religione di appartenenza, il contatto più o meno già consolidato con la realtà europea.

Se, ad esempio, il settore dell’assistenza è in crisi per l’insufficienza di infermieri o badanti è anche vero che molto spesso non vengono riconosciuti i titoli di studio di chi emigra soprattutto se l’immigrazione è stata irregolare. E’ assurdo usare come lavapiatti un ingegnere nigeriano o umiliare una infermiera ospedaliera con 20 anni di esperienza solo perché non riesce a validare in Italia i suoi titoli di studio.

Affrontare queste problematiche imporrebbe un approccio più pragmatico perché l’immigrazione legale in Europa è una necessità, gestibile non solo con i “decreti flussi” ma proprio andando a scegliere anche competenze e professionalità.

Anziché pensare al solo recupero in mare – che è l’ultimo e spesso drammatico anello della

catena – sarebbe infinitamente più logico scremare all’origine i richiedenti asilo e gli immigrati economici, eppure questo discorso che non riesce a decollare. È invece spesso perfino impossibile (se non si paga una “mancia”) avvicinarsi ad una nostra rappresentanza diplomatica, provare per credere, così come mi sono sempre chiesto perché, ad esempio, le Conferenze Episcopali africane non operino in sinergia con la CEI per preparare all’emigrazione chi vuole giocare la carta europea.

Trasformare l’immigrazione in risorsa è una necessità per l’Europa ma nello stesso tempo bisogna impedire gli abusi, i traffici di carne umana.

P.S. È sempre interessante leggere le statistiche effettive del Ministero dell’Interno perché le “sensazioni” giornalistiche spesso sono fuorviati e ben diverse dalla realtà. Per esempio anche quest’anno i femminicidi sono fortunatamente in diminuzione (da 95 a 81 fino al 30 settembre) come in generale gli omicidi In Italia, passati da 268 a 228. Quanti lo sanno, ascoltando solo cronache che morbosamente - e pur di fare audience – ci sguazzano sopra?

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