A l lor a!










Dopo gli incerti e insufficienti sforzi di alcune istituzioni italiane operanti in Australia, incapaci di preservare l'insegnamento
Dopo il caldo fuori stagione che ha colpito alcune parti dell'Australia, i residenti nel sud-ovest della città hanno avuto un'anteprima anticipata della stagione degli incendi...
Circa 80 vigili del fuoco sono stati chiamati per domare un incendio che minacciava le abitazioni a Horningsea Park, ma sono riusciti a portarlo sotto controllo.
Verso mezzogiorno la temperatura è salita a 28,1°C e i forti venti hanno aumentato il pericolo di incendio per Sydney.
della lingua italiana nelle università, il giornale Allora! ha deciso di agire, portando all'attenzione delle autorità locali australiane
There have been outbreaks in poultry and wild birds in Europe, North and South America, and Asia, the government's SmarTraveller website warned. "But be aware of increased health risks when travelling to impacted countries."
There's currently no specific avain influenza vaccine available, but the annual flu vaccine helps stop the disease from becoming a bigger threat to humans.
Travellers are urged to ensure their flu vaccine is up to date.
la critica situazione delle lingue comunitarie, tra cui l’italiano.
Lo scorso giovedì 29 agosto, Marco Testa, collaboratore di
Londra è spesso all'avanguardia nelle nuove tendenze culinarie, e secondo alcuni rapporti i robot chef stanno per prendere il sopravvento…
Questo grazie alla start-up ristorante/tecnologica Kaikaku, che ha raccolto 2,5 milioni di dollari per il suo concetto futuristico. Utilizzando un sistema chiamato 'Fusion', le ciotole si muovono lungo un nastro trasportatore, riempiendosi gradualmente di ingredienti prima di una spruzzata finale di salsa, tutto in meno di 10 secondi.
questa testata, ha incontrato Nathan Hagarty, membro del Parlamento del NSW per il seggio di Leppington, situato a sud-ovest di Sydney, dove gli italiani rappresentano la seconda etnia non-anglofona.
L'incontro è avvenuto a seguito di un'interrogazione parlamentare sullo ‘scaling’ delle lingue comunitarie, un sistema che allo stato attuale penalizza gli studenti che scelgono di studiare una lingua per l'HSC.
I fallimenti di istituzioni come il Comites NSW, le cui strategie sono rimaste all'oscuro della comunità, hanno dimostrato un totale disinteresse e sollevato numerose critiche, evidenziando la mancanza di trasparenza e la divisione tra i suoi membri piuttosto che un’azione mirata a risolvere la grave crisi linguistica.
Molti membri del Comites sembrano più interessati a scattare selfie che a lavorare per la salvaguardia della lingua italiana, un comportamento che ha alimentato la percezione di superficialità e di scarsa dedizione, limitandosi a supportare un’inutile raccolta di firme online i cui frutti sono stati del tutto inutili. continua a pagina 9
15 Settembre
Bellunesi nel Mondo Festa di Primavera Manor House, Whetherill Park
22 Settembre
Viva Italia
Variety Italian Style
St. Johns Park Bowling Club
L'INPS, con il messaggio n. 4021 dell'11 novembre 2023 e il relativo comunicato stampa, ha divulgato le modalità operative, la modulistica e le tempistiche per il processo di accertamento dell'esistenza in vita dei pensionati residenti all'estero per il periodo 2024/2025.
Questo processo è di particolare rilevanza per l'Istituto, poiché la mancanza di informazioni complete, aggiornate e tempestive riguardanti il decesso dei pensionati espone l'INPS al rischio di effettuare pagamenti non dovuti.
L'accertamento sarà gestito da Citibank NA, l'istituto bancario
Published by Italian Australian News
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Disclaimer:
incaricato dei pagamenti all'estero per conto dell'INPS.
La seconda fase della campagna di verifica dell'esistenza in vita per gli anni 2024/2025 interesserà i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania.
Citibank provvederà a inviare le richieste di attestazione dell'esistenza in vita ai pensionati residenti in queste aree a partire dal 20 settembre 2024. I pensionati dovranno restituire le attestazioni compilate entro il 18 gennaio 2025.
Nel caso in cui la verifica non venga completata entro questa data, il pagamento della rata di febbraio 2025 sarà effettuato
in contanti presso le agenzie di Western Union. Per i pensionati che hanno cambiato indirizzo di residenza e non sono riusciti a comunicarlo all'INPS, è importante contattare il patronato di riferimento per aggiornare rapidamente i dati e validare la certificazione dell'esistenza in vita tramite il portale in tempo reale. Sarà necessario presentare un documento di identità valido per completare la procedura.
Inoltre, i pensionati che sono impossibilitati a recarsi presso il patronato o che non sono in grado di firmare il modulo della certificazione possono richiedere un modulo alternativo direttamente alla Citibank o agli uffici dei patronati. Questa opzione permette di completare l'accertamento anche in condizioni di difficoltà fisica o logistica.
Il Patronato Epasa-Itaco informa che i suoi operatori sono a disposizione per fornire assistenza e per l’invio telematico della certificazione dell'esistenza in vita tramite il portale, in tempo reale.
“Minatori, Mungitori e Mercanti. Dalle Alpi della Svizzera italiana alle Golden Hills di Australia e California”
LOCARNO - “Minatori, Mungitori e Mercanti. Dalle Alpi della Svizzera italiana alle Golden Hills di Australia e California”: è il libro della storica statunitense
Marilyn L. Geary, presentato nei giorni scorsi dall’autrice a Peccia (Canton Ticino).
Il libro, tradotto dall’inglese da Emilio Motta, è edito da Armando Dadò insieme al Patriziato di Peccia e al Museo di Valmaggia, con prefazione di Giorgio Cheda. Quando si osservano i fenomeni migratori e ci si interroga su cosa spinga le persone in cerca di una vita migliore a lasciare la propria casa, la famiglia e il proprio villaggio, spesso si presta poca attenzione alle storie personali dei migranti, ognuno dei quali compie un percorso unico motivato da aspirazioni diverse.
I tre fratelli Rotanzi, che si unirono al movimento migratorio che caratterizzò il Ticino verso la metà dell’Ottocento, ne sono l’esempio perfetto: ognuno di loro cercò la propria strada, chi in California, chi in Australia. Attraverso la corrispondenza intrattenuta col padre, rimasto a Peccia, Marilyn Geary ricostru-
Evento a Tokyo per presentare lo Sportello Unico “Invest in Italy”
TOKYO - Si è tenuto a Tokyo al Villaggio Italia nell’ambito del Tour Mondiale di Nave Amerigo Vespucci, l’evento “Invest in Italy: where innovating is tradition” a cura del Mimit sul tema dell’attrazione degli investimenti este-
ri. Al roundtable hanno partecipato il Vice Ministro Valentino Valentini, l’Ambasciatore d’Italia in Giappone Gianluigi Benedetti. La delegazione giapponese era guidata dal Vice Ministro del METI Nobuhiro Yoshida.
L'Istituto Italiano di Cultura di Sydney è alla ricerca di un Assistente Amministrativo per un ruolo a tempo pieno e indeterminato. Il candidato selezionato fornirà supporto amministrativo, coordinerà eventi culturali e si occuperà di archiviazione e compiti di segreteria.
Requisiti principali:
n Conoscenza linguistica: È necessaria una conoscenza avanzata sia dell'italiano che dell'inglese.
isce le loro commoventi storie, per nulla dissimili alle epopee sulla frontiera dei nuovi mondi che hanno emozionato le generazioni contemporanee. Vite straordinarie, il cui significato e la cui eredità ancora oggi risuonano nei luoghi (e nei loro nomi) che hanno contribuito a plasmare e costruire.
Marilyn L. Geary è una storica e autrice specializzata in storia dell’immigrazione. Ha raccolto oltre un centinaio di storie orali che offrono una visione completa della storia locale e ricopre il ruolo di segretario del consiglio di amministrazione dell’Institute for Historical Study. Originaria della Baia di San Francisco, scrive dalla sua casa di San Geronimo Valley, nella Contea di Marin, in California. (Inform)
Regione Piemonte: prorogato al 30 settembre il Bando per il cofinanziamento delle attività realizzate da Associazioni, Enti e Circoli che promuovono attività a favore degli emigrati piemontesi
TORINO - Prorogati i termini di presentazione delle domande per accedere ai contributi previsti dal Bando della Regione Piemonte “Cofinanziamento delle attività realizzate da Associazioni, Enti e Circoli che promuovono attività a favore degli emigrati piemontesi. Annualità 2023/2024”. Sarà infatti possibile presentare progetti fino al prossimo 30 settembre. Attraverso il Bando, indetto dalla Regione secondo quanto disposto nel Programma Annuale 2023 degli interventi regionali previsti.
n Residenza: Il candidato deve essere residente permanente in Australia da almeno due anni.
n Istruzione: È richiesto il possesso di un Diploma di Maturità o equivalente.
Per maggiori informazioni su come candidarsi, visitare il sito web dell'Istituto Italiano di Cultura: https://iicsydney.esteri.it/it/news/ o chiamare il numero 02 9261 1780
Scadenza per le candidature: 7 settembre 2024
Unisciti a noi e contribuisci a promuovere la cultura italiana a Sydney!
di Mario Grasso
Un popolo che dimentica la propria storia è condannato a ripeterla, ammoniva il politico e filosofo britannico Edmund Burke, già nella seconda metà del ‘700. E gli Stati Uniti la loro storia –basata sulla convinzione di avere il mandato divino di esportare la propria democrazia in ogni angolo del mondo – la dimenticano e la ripetono dal giorno dell’Indipendenza, il 4 luglio 1776. Gli americani definiscono “Destino manifesto” la missione di espandersi, diffondendo ovunque i propri valori. Una ideale ovvio (manifesto) e inevitabile (destino). Nonostante questo, o forse proprio per questo, sono una grande potenza. Una potenza imperiale, sentenzia qualcuno.
Ma è proprio così? Gli Usa sono un impero? Se pensiamo agli imperi di ieri – quelli che colonizzavano, saccheggiavano e schiavizzavano altri popoli – la risposta è certamente negativa; se invece ci riferiamo al potere egemonico su altri Paesi la risposta non può che essere affermativa: è l’impero più forte di sempre, ma diverso da tutti gli altri. È proprio la diversità il fattore sul quale andrebbe concentrata l’attenzione, altrimenti si rischia di non comprendersi.
Tuttavia, la storia non solo ci insegna che gli imperi del passato – romano, persiano, greco, ottomano, britannico… – sono tutti morti, ma cinicamente ci ricorda che la causa della morte non è arrivata dall’esterno bensì dall’interno: gli imperi marciscono da dentro, ebbri della loro magnificenza, non riescono a percepire i sintomi della decadenza. Una sorta di suicidio, insomma. Succederà anche a quello americano? Partiamo dall’inizio.
Dopo il Secondo conflitto mondiale, il mondo ha obbedito agli Usa perché aveva fiducia in essi; oggi obbedisce non per stima, ma per paura… solo perché non sa trovare un’alternativa convincente. Gli Usa hanno perso progressivamente credibilità guerra dopo guerra – dal 1948, tutte perse o fintamente vinte. A peggiorare le cose ha contribuito il disastro delle Torri Gemelle, l’11 settembre 2001, che ha messo in vetrina la loro vulnerabilità. È da quel giorno che gli Usa sono diventati un Paese ansioso, aggressivo, vendicativo e intollerante. E, quindi, poco affidabile.
Ma c’è anche di più: tutto questo è avvenuto in un mondo in
prodotto sempre meno, guadagnando sempre più, grazie al potere del dollaro. Oggi, oltre il 70 per cento della popolazione impiegatizia statunitense opera nel settore della finanza e dei servizi finanziari. Si tratta di un rilievo statistico, fatto con la volontà di evitare ingenui moniti alla correttezza morale della finanza, il cui unico obiettivo esistenziale è crescere e moltiplicarsi.
progressivo cambiamento, nel quale la Cina ha fatto registrare un portentoso avanzamento che ha generato nella leadership americana il timore di perdere l’egemonia.
Partendo da questo scenario, è facile cadere nel tranello logico che indica nella Cina la causa di un potenziale declino dell’America. No, come insegna la storia, la fine dell’impero americano –ammesso che si verifichi – sarà determinato dagli stessi Stati Uniti.
Facciamo un altro passo indietro. L’impero britannico generò la Rivoluzione industriale, il libero scambio e quel modello sociale che chiamiamo capitalismo. Gli Usa hanno saputo governare il nuovo sistema, trasformandolo a proprio vantaggio in capitalismo finanziario. Creando lo stereotipo “chi controlla il capitale controlla il mondo” hanno generato la propria indiscussa egemonia, arrivando a delocalizzare interi processi produttivi, o fasi di essi, in Paesi che garantivano minori costi della manodopera o altri vantaggi competitivi. In sostanza, gli Stati Uniti hanno
Ma, allora, perché potrebbero essere essi stessi la causa del proprio declino? È presto detto. Gli Stati Uniti sono stati gli indiscussi protagonisti dell’ultima rivoluzione tecnologica, quella digitale, di internet e dell’intelligenza artificiale. Ma hanno scoperto di non impugnarne le redini, perché nulla e nessuno può orientarla. Da questa rivoluzione emergono due fattori che, in una sorta di circolo chiuso, sono al contempo causa e conseguenza della stessa rivoluzione: la decentralizzazione e la demonetizzazione. In termini più concreti, da questa rivoluzione nascono nuovi metodi di produzione e di commercializzazione che non sono allocabili in un posto preciso, ci sono già e sono ovunque. Internet ha agito come moltiplicatore di efficienza per la produzione industriale, la vita economica e la trasformazione militare… ma lo ha fatto per tutti, non solo per chi l’ha inventato. E ancora: quando i pagamenti e le transazioni online diventeranno il modello di business prevalente, il dollaro non sarà più la moneta di riferimento. I primi segnali sono evidenti: a metà giugno 2024, la Banca Centrale della Federazione Russa ha stabilito che lo yuan sostituisce ovunque il dollaro negli scambi, diventando la principale valuta
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Spaghetti alla carbonara in lattina. Sembra uno scherzo, di pessimo gusto per molti italiani, ma invece è realtà. Heinz (per intenderci quella del Ketchup e di altre salse) è pronta a mettere in commercio nel Regno Unito questa ricetta. La notizia è stata riportata, fra gli altri, dal Daily Mail. Subito una pioggia di critiche sui vari social.
"Spaghetti carbonara, pasta in creamy sauce with pancetta". Scritto su etichetta rossa su sfondo giallo. Già qua a diversi italiani potrebbe partire facile un attacco di rabbia leggendo dell'utilizzo della pancetta al posto del guanciale, seppur si parli della carbocrema che ultimamente va tanto di moda.
Nel sito viene presentata così: "spaghetti e pancetta in salsa di formaggio per un sapore ricco e cremoso.
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di Domenico Maceri *
Nel 2008 gli americani fecero storia eleggendo Barack Obama, il primo afro-americano a presidente. Adesso con la nomination di Kamala Harris gli Usa hanno l'opportunità di confermare il progresso fatto con Obama ma anche di ampliarlo.
La Harris, se eletta a novembre, diverrebbe non solo la seconda afro-americana con radici asiatiche ad accedere alla Casa Bianca ma riempirebbe un'altra lacuna―la prima donna ad essere eletta nel Paese più importante e potente.
Quando Obama annunciò la sua candidatura alle primarie democratiche nel 2007 pochi gli diedero molte chance di vittoria considerando la sua limitata esperienza in politica nazionale con solo 2 anni al Senato. Inoltre si credeva che un candidato di colore con un nome stranissimo "Barack Hussein Obama" non sarebbe mai stato accettato dagli americani.
Hillary Clinton, la sua diretta avversaria, colosso dell'establishment democratico, invece, aveva già un cognome notissimo avendo svolto il ruolo di first lady nei due mandati del marito Bill (1993-2001). La Clinton sviluppò anche una reputazione di partecipare attivamente nella politica invece di concentrarsi esclusivamente sul ruolo cerimoniale di first lady. Alla fine però Obama ebbe la meglio sulla Clinton la quale non abbandonò la politica ma fu eletta senatrice dello Stato di New York, ricoprendo quel ruolo per 8 anni.
Obama ottenne lo stesso successo nell'elezione generale del 2008 quando sconfisse il candi-
dato repubblicano John McCain, divenendo il primo afroamericano a risiedere alla Casa Bianca. Obama tolse però alla Clinton l'opportunità storica di divenire la prima donna presidente degli Usa.
Ciononostante il neo presidente la “ricompensò” offrendogli l'incarico di Segretario di Stato, uno dei dicasteri più importanti, che le permise di ampliare il suo già abbondante curriculum.
La Clinton ebbe una seconda opportunità di fare la storia e divenire la prima donna presidente nel 2016 dopo i due mandati di Obama. Nelle primarie riuscì a sconfiggere il senatore liberal Bernie Sanders il quale però le diede filo da torcere.
La seconda opportunità per divenire la prima donna non si avverò nemmeno nel 2016 nonostante aver vinto il voto popolare con un margine di quasi 3 milioni di voti più di Trump. Il tycoon divenne presidente per il meccanismo del Collegio Elettorale (304 vs. 227).
La storia la fece invece Donald Trump che senza nessuna esperienza politica riuscì a divenire il 45esimo presidente. Trump fece molto per riportare l'America indietro verso gli anni '50, il periodo che lui spiegò coincideva con il suo slogan Make America Great Again, MAGA, (Rifacciamo Grande l'America). Trump fece però anche storia al negativo. Nei suoi quattro anni di mandato subì due impeachment alla Camera e poi si salvò dalla condanna al Senato per una manciata di voti. La storia al negativo però fu aggravata dall'ex presidente con l'incitazione ai suoi sostenitori che presero d'assalto il Campidoglio il 6 gennaio 2021 nel tentati-
vo di bloccare la certificazione di Joe Biden a presidente.
Trump ha inoltre fatto la storia perché a differenza di altri candidati presidenziali perdenti non si è messo da parte dopo la sua sconfitta del 2020. Nemmeno le due condanne in cause civili e una in un caso penale gli hanno impedito di conquistarsi la nomination del Partito Repubblicano.
Divenne candidato a un secondo mandato e tutti credevano che il suo avversario doveva essere il presidente Biden. L'attuale residente della Casa Bianca decise di ritirarsi avendo visto le poche chance di vittoria.
Maureen Dowd, opinionista del New York Times, ha descritto il ritiro di Biden come un golpe orchestrato dalla leadership democratica guidata in grande misura da Nancy Pelosi, la potente ex speaker della Camera. La decisione di gettare la spugna però spettò a Biden il quale ha seguito la stessa strada di Lyndon Johnson nel 1968 quando anche lui rifiutò la nomination.
Biden offrì il suo endorsement alla sua vice Kamala Harris e la leadership democratica fece quadrato intorno alla nuova portabandiera che vinse la nomination. La candidata democratica ha una buona opportunità per ripetere ciò che riuscì a fare Obama ma anche di correggere lo “sbaglio” degli americani fatto nel 2016 con l'elezione di Trump. Romperebbe anche il tetto di cristallo che non è riuscito alla Clinton. Martin Luther King aveva detto, adottando una frase dell'abolizionista Theodore Parker dell'Ottocento, che “l'arco dell'universo morale è lungo ma si piega verso la giustizia”. Anche Obama amava citare la frase. L'elezione di Obama avrebbe fatto piacere a King ma l'elezione della Harris avvicinerebbe ancora di più il Paese ad avverare il sogno di King del 1963 che i suoi “quattro figli vivranno un giorno in cui non saranno giudicati dal colore della pelle, ma dal contenuto del loro carattere”.
* Domenico Maceri, PhD, è professore emerito all’Allan Hancock College, Santa Maria, California. Alcuni dei suoi articoli hanno vinto premi della National Association of Hispanic Publications.
"La Convention Democratica ha mostrato i limiti di Kamala Harris e Trump potrebbe rivincere"
di Alessandro Nardone
La convention democratica di Chicago è stata un tentativo di celebrare una leader costruita mediaticamente. Kamala Harris è stata elevata a simbolo di cambiamento, ma la manifestazione ha finito per mostrare gli stessi stereotipi che i democratici criticavano nei repubblicani.
Le accuse di radicalismo mosse ai repubblicani sono state rispecchiate dai democratici con eventi estremi come il camper di Planet Parenthood per l’aborto. Questo radicalismo di sinistra ha messo in evidenza i limiti di Harris nel ruolo di leader.
Kamala Harris non è la scelta migliore per i democratici. È la vicepresidente del peggior presidente recente, con un indice di gradimento bassissimo. Solo pochi mesi fa, anche gli analisti di sinistra la consideravano inadeguata. Inoltre, i democratici hanno sostituito il presidente in carica, Joe Biden, con un’azione che sembra un passo indietro.
Biden è stato costretto a ritirarsi, proprio nei giorni successivi all’attacco di Trump, come una tecnica di comunicazione per spostare l’attenzione verso un
evento più clamoroso. Questo è un classico esempio di "wake the dog", per distogliere l’attenzione dal problema scomodo.
L’elettorato americano è molto meno ideologizzato rispetto all’Europa. Trump, nonostante le sue controversie, ha ottenuto buoni risultati e ha ripreso lo slogan di Reagan per confrontare il presente con il passato. Con l’annuncio del ritiro di Kennedy Jr. e il suo endorsement per Trump, i sondaggi potrebbero riflettere un cambiamento significativo.
Gli interventi degli Obama alla convention non hanno acceso un grande entusiasmo. Nonostante il carisma di Obama, nel 2016 Trump vinse lo stesso. I democratici non hanno coltivato una nuova classe dirigente, e questo è il risultato.
Credo che Trump abbia buone probabilità di vincere. Non si vota solo a Los Angeles e New York, ma anche nell’America profonda, quella che si sente ignorata e criticata per i suoi valori tradizionali. I democratici spesso snobbano questo sentimento profondo, che potrebbe giocare un ruolo cruciale nel risultato elettorale.
Qualche settimana fa, nell'ambito del Cinema Italiano al Casula PowerHouse di Sydney, abbiamo assistito alla proiezione della commedia nera "Metti la nonna in freezer". Un film macabro-divertente che ci ha strappato un sorriso con la sua trama assurda e ironica. Chi avrebbe mai pensato che quella trama potesse uscire dallo schermo e prendere vita? Eppure, a Cagliari, sembra che qualcuno abbia preso il film troppo alla lettera. Infatti, quello che poteva sembrare solo il plot di una commedia nera è diventato una triste realtà a Sarroch, in provincia di Cagliari. Un 54enne del luogo ha occultato il cadavere della madre 78enne in un congelatore, al solo scopo di continuare a riscuotere la sua pensione.
La vicenda è venuta alla luce dopo una segnalazione che ha spinto i carabinieri a perquisire l'abitazione dell'uomo.
Quello che hanno trovato ha dell'incredibile: il corpo della donna, deceduta da almeno due anni, giaceva ancora all'interno di un congelatore situato al pian terreno della casa.
Secondo i primi accertamenti, il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali, forse durante il periodo del Covid.
Ora l'uomo è accusato di occultamento di cadavere e truffa aggravata ai danni dello Stato. La macabra scoperta ha scosso profondamente la comunità locale, trasformando quello che era solo un titolo di un film in un'inquietante realtà.
Un'esperienza al Consolato Generale di Sydney:
di Pino Forconi
Dopo oltre 18 mesi, sono tornato al Consolato Generale d’Italia a Sydney per rinnovare il mio passaporto, che avevo scoperto essere scaduto da tempo. Nonostante non avessi imminenti viaggi in programma, ho pensato che fosse meglio mettere in ordine i documenti.
Appena entrato, sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'accoglienza ricevuta: in meno di tre minuti ero già seduto, con il modulo da compilare e un numero per la chiamata.
Non avevo neanche finito di completare la domanda che già mi veniva chiesto di procedere allo sportello 1.
Ad accogliermi c'era una gentile signora - o signorina, non l'ho chiesto - che mi ha messo subito a mio agio con un sorriso caloroso. Dopo aver verificato la mia iscrizione all'AIRE e confermato il mio indirizzo di residenza, abbiamo scambiato qualche parola. Ho colto l'occasione per chiedere informazioni su nuovi documenti utilizzabili in Italia, come la tessera sanitaria e la patente.
La signora ha risposto con chiarezza e precisione, senza mai un'incertezza o una risposta evasiva, assicurandomi che eventuali novità sarebbero state comunicate attraverso i canali ufficiali, inclusi i media locali italiani.
Dopo aver confermato che tutti i dati corrispondessero alla mia identità, mi è stato chiesto come desiderassi pagare il servizio. Successivamente, sono stato indirizzato a un
Immaginate di dover affrontare ore di viaggio solo per sbrigare delle pratiche consolari. In un Paese vasto come l'Australia, le distanze tra le principali città possono trasformare una semplice visita al Consolato in una vera e propria odissea. Ecco perché l'idea di una "Postazione Mobile Consolare" potrebbe diventare il fiore all'occhiello delle sedi diplomatiche italiane qui, offrendo un servizio più vicino alle esigenze degli italiani sparsi in questo immenso continente.
Prendiamo spunto dal Consolato Generale a Parigi che, in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024, ha messo in campo un servizio innovativo: un veicolo adibito a ufficio mobile, capace di raggiungere gli italiani ovunque si trovino nella metropoli parigina. Questo modello potrebbe funzionare altrettanto bene in Australia, dove le distanze e la geografia complicata rendono difficile per molti connazionali accedere ai servizi consolari.
L'ufficio mobile non è solo un semplice veicolo: è un vero e proprio Consolato su quattro ruote, pronto a portare i servizi direttamente dove servono. Permetterebbe di raggiungere le comunità italiane più remote, riducendo
le lunghe attese e i disagi legati agli spostamenti. Immaginate di poter rinnovare il passaporto, richiedere un certificato o risolvere una questione burocratica senza dover lasciare la vostra città. Sarebbe un vantaggio inestimabile per tante persone. Questa iniziativa non solo agevolerebbe la vita degli italiani in Australia, ma rafforzerebbe anche il legame tra i connazionali e le istituzioni italiane. Dimostrerebbe quanto l'Italia tenga ai suoi cittadini all'estero, impegnandosi a fornire un'assistenza sempre
più vicina e accessibile. Sarebbe un servizio moderno, dinamico e in linea con le esigenze di una comunità in continua crescita e con problemi demografici e generazionali ormai noti.
La "Postazione Mobile Consolare" potrebbe rappresentare una svolta nel modo in cui i servizi consolari vengono offerti in Australia. Un'idea innovativa che potrebbe rendere la vita più semplice a migliaia di italiani, dimostrando che, anche a migliaia di chilometri di distanza, l'Italia è sempre vicina ai suoi cittadini.
Mark Zuckerberg: “Pressioni su Meta dalla Casa
altro sportello per la foto, una novità che ho trovato particolarmente comoda.
Anche lì, un giovane cortese mi ha guidato attraverso il processo, che includeva anche la rilevazione delle impronte digitali. Incredibilmente, tutto è stato completato in appena venti minuti, con la promessa che il passaporto sarebbe stato pronto in mezz'ora.
Mentre attendevo, ho colto l'occasione per sfogliare l'ultimo numero di Allora! Finalmente disponibile!
Tuttavia, una signora visibilmente dispiaciuta ha informato i presenti che, a causa di un guasto alla macchina che personalizza i passaporti, il rilascio sarebbe stato ritardato.
Con molta cortesia, ci ha rassicurato che saremmo stati informati via telefono o e-mail non appena i passaporti sarebbero stati pronti per il ritiro.
Un plauso meritato a tutto lo staff consolare per la professionalità dimostrata.
Se posso permettermi un suggerimento, lo spazio disponibile per le interviste è piuttosto ridotto, il che compromette la privacy degli utenti. Gli sportelli 1-2-3-4 sono troppo vicini, rendendo difficile evitare che altre persone ascoltino questioni personali e delicate.
(ndr) Nel frattempo, Pino si è concesso una settimana di relax sulla Gold Coast... dove, per fortuna, il passaporto non serve ancora. Al suo ritorno, ci aspettiamo un resoconto dettagliato sull'arrivo del tanto agognato documento per posta. Restate sintonizzati!
di Andrea Campana
Secondo Zuckerberg, la Casa Bianca avrebbe esercitato “pressioni” su gruppo Meta perché limitasse e censurasse contenuti sul COVID-19, in particolare quelli umoristici, sulle piattaforme social di proprietà del gruppo Parla Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e CEO del gruppo Meta, citando alcune interferenze durante il periodo della pandemia sulla attività social delle piattaforme che rispondono a lui: “Nel 2021, alti funzionari dell’amministrazione Biden, tra cui la Casa Bianca, hanno ripetutamente fatto pressione sui nostri team per mesi affinché censurassero determinati contenuti sul COVID-19, tra cui umorismo e satira, e hanno espresso molta frustrazione nei confronti dei nostri team quando non eravamo d’accordo”.
“Come ho detto ai nostri team all’epoca, sono fermamente convinto che non dovremmo compromettere i nostri standard di contenuto a causa delle pressioni di qualsiasi amministrazione in entrambe le direzioni, e siamo pronti a reagire se qualcosa
del genere dovesse accadere di nuovo” ha affermato Zuckerberg. Dichiarazioni importanti naturalmente specie in vista delle prossime elezioni americane e di come Meta si rapporterà con la nuova amministrazione, qualunque sarà.
La cittadina rurale di Griffith ha ospitato il rinomato Festival del Vino e Salsiccia nei giorni di sabato 24 e domenica 25 agosto 2024. Questo evento, ricco di sapori e cultura italiana, ha attirato centinaia di persone, celebrando l'orgoglio delle tradizioni che la comunità italiana ha portato in questa fertile terra australiana. Griffith, situata nel cuore della regione di Riverina nel New South Wales, è una cittadina nota per la sua produzione agricola e vinicola. Fondata negli anni '10 del 1900 come parte del progetto di irrigazione del Murrumbidgee, Griffith è diventata una delle principali zone agricole dell'Australia. Un'ampia ondata migratoria italiana ha plasmato l'identità della cittadina, con i primi immigrati arrivati negli anni '20 e '30. Gli italiani hanno portato con sé la loro esperienza nell'agricol-
tura e la cultura del vino, contribuendo notevolmente allo sviluppo delle imprese agricole locali. Oggi, Griffith vanta una fiorente comunità italo-australiana, che ha preservato tradizioni e sapori d’oltreoceano.
Il primo giorno del festival è stato segnato da una celebrazione intima e coinvolgente presso l'azienda vinicola Calabria Wine, una delle più importanti della regione. Più di 400 persone hanno partecipato a questa festa privata, dove l'atmosfera si è riempita di convivialità e allegria. I partecipanti hanno gustato una ricca selezione di cibo tipicamente italiano, con piatti che riflettevano l’autenticità della cucina calabrese. La protagonista della giornata è stata la salsiccia, accompagnata da un contorno di peperoni, patate e melanzane, cucinati secondo antiche ricette tramandate da
generazioni. Il vino, fornito dalla stessa cantina Calabria Wine, ha completato l’esperienza enogastronomica.
La musica ha fatto da cornice a questa giornata, con tarantelle e brani della tradizione che hanno coinvolto giovani e adulti in balli e canti.
Il Festival del Vino e Salsiccia non è solo una celebrazione di cibo e vino, ma un momento per rivivere e tramandare le tradizioni italiane che hanno contribuito a rendere Griffith una comunità forte e coesa. La grande partecipazione dimostra quanto queste radici siano ancora vive, e l'importanza di mantenere il legame con il passato per trasmettere alle nuove generazioni l'orgoglio di un’eredità culturale.
Il Festival a Griffith rappresenta non solo una vetrina per le eccellenze gastronomiche locali, ma anche un'opportunità per la comunità di riflettere sul proprio percorso storico e culturale. Gli italiani emigrati in Australia hanno portato con sé non solo abilità agricole e vinicole, ma anche un profondo senso di appartenenza alla famiglia e alla comunità. Questi valori, che si riflettono nella condivisione del cibo e delle tradizioni durante il festival, continuano a rafforzare i legami tra le generazioni.
Il successo dell'evento ha sottolineato l'importanza di tramandare tali usanze alle nuove generazioni. Mentre il mondo evolve, è fondamentale che i giovani comprendano il valore delle loro radici e si facciano portavoce di una storia che merita di essere raccontata. Una giornata di cultura e tradizione ha arricchito la cittadina di Griffith, coinvolgendo oltre 1100 persone tra abitanti locali e visitatori, attratti dalla vivace atmosfera del Festival del Vino e Salsiccia. Un evento che ha celebrato l'eredità multiculturale di questa comunità rurale, immersa nella musica tradizionale italiana e nella condivisione di piatti tipici, unendo generazioni
diverse in un tripudio di colori, sapori e storie.
L'incasso della giornata, è stato interamente devoluto al mantenimento del Pioneer Park Museum, simbolo storico di Griffith e punto di riferimento turistico per chi vuole conoscere le radici culturali della regione. Questo gesto ha dimostrato non solo l'importanza della preservazione della memo-
ria storica, ma anche il forte senso di comunità che anima gli abitanti di Griffith, italiani e non. Il festival si è concluso tra canti, balli e brindisi, rafforzando quel legame che unisce la comunità alle proprie radici e dimostrando come la cultura italiana, nonostante il passare degli anni, continui a vivere con passione e dedizione. MGS
Il presentatore, Dr Mark Nicholls
di Mariano Coreno
fotografie di Lisa Barbarossa
La sera del 27 agosto abbiamo assistito, assieme a Lisa Barbarossa, al film THEY'RE A WEIRD MOB, nei locali del Museo Italiano, Carlton, Victoria.
Cosa dire del film? Secondo noi il regista, Michael Powell, con il suo sceneggiatore, hanno esagerato in alcune scene con lo scopo di far ridere gli spettatori. Umorismo, commedia, divertimento, incasso ?
Certo il film tocca aspetti legati al fenomeno emigrazione; ma il personaggio Giovanni interpretato da Walter Chiari appare distante dalla realtà. Com'è possibile che quando arriva in Australia
non trova nessuno ad accoglierlo e finisce subito in PUB con tutti quei australiani bevitori di birra?
Anche la scena dell'uomo ubriaco che finisce nell'acqua è esagerata! E poi, diciamo la verità, la storia dell'emigrazione non può far ridere! Questo ed altro diciamo ai registi come Powell. Durante gli intervalli (ma perché più di uno?) gli spettatori hanno apprezzato la tematica dell'opera e l'hanno anche discussa con il presentatore, Dr Mark Nicholls; ma questo non vuol dire molto: i problemi dell'emigrazione sono ben altri e non occorre trasformarli in commedie come They're A Weird Mob. Abbiamo disuguaglianza e ceti all'inferno e in paradiso, nel male e nel bene.
Il cammino della vita è disordinato, pieno di disparità. Salviamo Walter Chiari (in Australia), ma non lodiamo il regista.
La Premier del Victoria, Jacinta Allan, sta partecipando al Bush Summit a Bendigo. Nel suo discorso, ha dichiarato: " Io e mio fratello siamo cresciuti in campagna, vicino ai boschi, e assieme al mio partner, Jorick, con i figli, il cane, facciamo sempre delle bel-
le passeggiate all'aria aperta. So che gli abitanti della zona sono preoccupati per il futuro, capisco di cosa hanno bisogno; ma faremo del nostro meglio per andare incontro alle vostre esigenze. Noi, proteggiamo la natura e la godiamo con soddisfazione, "
Tra i progetti citati, da segnalare quello che riguarda il congiungimento tra Lerderderg State Park con Wombat State Forest per la creazione di un grande Wombat Lerderderg National Park tra Daylesford e Bacchus Marsh.
Lo spazio non manca per sviluppare sempre di più le zone regionali del Victoria.
La Premier ama le bellezze della natura e assicura che intende rispettarle in modo che anche le nuove generazioni potranno godersele. Mariano Coreno Thursday 26 September (Ages 3-6) 10am-11:30am (Ages 7-12) 12pm-3pm
3-6) $30
7-12) $55
Faraday Street, Carlton Spring has sprung, so come and immerse your child in the enchanting world of Spring themed Italian art and language with our exciting workshops inspired by Sandro Botticelli’s "La Primavera."
I laboratori saranno
Questa primavera, offri ai tuoi bambini l'opportunità di esplorare il mondo incantevole dell'arte e della lingua italiana con i nostri laboratori a tema ispirati a "La Primavera" di Sandro Botticelli. I laboratori si terranno giovedì 26 settembre presso CO.AS. IT., 199 Faraday Street, Carlton, e saranno condotti sia in italiano che in inglese.
Per i più piccoli (3-6 anni): Dalle 10:00 alle 11:30, i bambini di 3-6 anni parteciperanno a un laboratorio di pittura utilizzando oggetti e verdure come timbri per creare paesaggi primaverili colorati. Durante l'attività, verranno introdotti ai primi vocaboli italiani a tema natura, fiori e animali. Il costo è di $30, e tutti i materiali artistici sono inclusi. I partecipanti riceveranno anche un libretto di attività da portare a casa. Si raccomanda di portare un grembiule o una protezione per i vestiti.
Per i più grandi (7-12 anni): Dalle 12:00 alle 15:00, i bambini di 7-12 anni avranno l'opportunità di approfondire la conoscenza di Botticelli e della sua celebre opera "La Primavera". In questo laboratorio, i bambini ricreeranno l'opera utilizzando diverse tecniche artistiche, tra cui la tec-
nica dello spolvero, pastelli a olio e pennarelli fini. Inoltre, realizzeranno fiori di carta crespa che potranno utilizzare per decorare la loro opera o creare collane floreali. Il costo per questo laboratorio è di $55, e tutti i materiali artistici sono inclusi. Anche qui, i partecipanti riceveranno un libretto di attività da portare a casa e dovranno portare un grembiule o una protezione per i vestiti. L'insegnante: I laboratori saranno condotti da Gloria Sulli, un'artista italiana residente a Melbourne. Con una formazione in scultura a Firenze e un corso post-laurea in Arte Terapia, Gloria ha una vasta esperienza nella conduzione di laboratori d'arte per bambini in Italia e nel Regno Unito. La sua pratica artistica si concentra su sculture in ceramica, sculture gonfiabili e disegni su larga scala, spesso ispirati al mondo naturale. Gloria è attualmente impegnata in una residenza artistica in Cina, ma tornerà in tempo per guidare i laboratori.
Non perdere questa occasione unica per immergere i tuoi bambini nell'arte e nella lingua italiana in un ambiente divertente e stimolante. I posti sono limitati, quindi affrettati a prenotare!
Segna questa data, sul calendario e preparati per una serata che promette di essere elettrizzante! Il Fire Festival di Wollongong accenderà le fiamme dell'entusiasmo e dell'emo-
zione, regalando ai partecipanti una notte indimenticabile.
Il cielo di Wollongong sarà dipinto di rosso e arancione mentre gli artisti del fuoco, veri maestri dell'arte della pirotec-
UN SERVIZIO DI SUCCESSO AL COMMUNITY CENTRE DI BERKELEY Grazie a tutti per il nuovo servizio di grande successo a Berkeley (furgone del cibo caldo) ogni martedì dalle 17:30 alle 18:00. Grazie alla comunità di Berkeley. Grazie al tempio di Nain Tien per il loro cibo caldo, alla Saint Vincent De Paul per il furgone attrezzato per la distribuzione del cibo, allo staff e ai volontari, al Centro di Berkeley e a tutti i volontari, Sharon e Terri e a tutti i partecipanti. Ci vediamo martedì prossimo...
UN CONTRIBUTO DEL ROTARY DI SHELLHARBOUR AL BERKELEY COMMUNITY CENTRE - Grazie al Comitato del Rotary Club di Shellharbour per il suo contributo al Berkeley Neighbourhood al successo dell'acquisto di cibo per le nostre famiglie e per i bambini vulnerabili.
nia e dell'acrobazia, offriranno spettacoli mozzafiato. Da giocolieri con il fuoco a coreografie ipnotizzanti, ogni esibizione promette di tenere il pubblico col fiato sospeso. Preparati a rimanere senza parole di fronte alle acrobazie infuocate, mentre la magia del fuoco ti circonda da ogni lato.
Ma le emozioni non finiscono qui! La musica dal vivo accompagnerà ogni momento, creando un'atmosfera vibrante e coinvolgente. Che tu voglia lasciarti trasportare dalle note dei gruppi locali o scatenarti sulle piste da ballo, la musica ti terrà in piedi fino a tarda notte.
Oltre agli spettacoli pirotecnici, il Fire Festival offrirà divertimento per tutta la famiglia. Saranno presenti giostre spettacolari e castelli gonfiabili dove grandi e piccini potranno scatenarsi tra salti e risate.
I food truck saranno pronti a soddisfare ogni appetito, con una vasta selezione di prelibatezze locali e internazionali. E per chi ama lo shopping, ci sarà un'ampia gamma di bancarelle di merchandising pronte a offrire ogni sorta di gadget e oggetti unici.
Il Fire Festival di Wollongong è molto più di un semplice spettacolo: è un'esperienza che celebra la bellezza del fuoco, l'energia della musica e la gioia di stare insieme.
Con un programma ricco di attività e attrazioni per tutte le età, questa festa del fuoco e del divertimento sarà un evento indimenticabile per la comunità locale e per chiunque voglia vivere una serata fuori dal comune.
Non perdere l'occasione di partecipare a questa spettacolare celebrazione. Unisciti a noi il 14 settembre per una notte che promette di riscaldare i cuori e accendere l'immaginazione al Fire Festival di Wollongong!
L'ex comunista e accademico, Grahame McCulloch, sta per prendere il posto del boss del CFMEU, John Setka, come nuovo segretario del Victoria. Come tutti sanno, il CFMEU è in amministrazione per lo scandalo di corruzione e collaborazione con elementi appartenenti al crimine.Il ministro federale della Giustizia, Mark Dreyfus, ha incaricato l'avvocato Mark Irving, KC, come Adessoamministratore del CFMEU, facendo anche fuori quasi 300 elementi del sindacato, trovati colpevoli di non aver osservato le regole, come pure il segretario del NSW, Darren Gre-
enfield e Derek Christopher, amico di Setka.
Lo scandalo è stato portato alla luce dalle inchieste portate a termine del giornale The Age, The Sydney Morning Herald, The Australian Financial Review e la trasmissione "60 Minutes" su Canale 9.
La parlamentare dell'opposizione, Michaelia Cash, ministro ombra delle relazioni industriali, ha chiesto al governo perché hanno lasciato il sindacalista, Zach Smith, al suo posto come segretario nazionale non essendo stato esente dai misfatti. Mariano Coreno
Il parlamentare laburista, Jerome Laxale, ha approfittato del privilegio parlamentare di accusare le banche di far pagare ai loro clienti somme del valore di $4 miliardi all'anno per le piccole operazioni bancarie.
Con le varie carte di credito e pagamenti digitali i consumatori spesso spendono più del previsto senza nemmeno accorgersene favorendo le tariffe imposte a loro dalle banche.
Nel 2022, durante la pandemia, il 51 per cento dei pagamen-
ti sono stati effettuati con l'uso della carta da credito per le transizioni portando più soldi nei cassetti delle banche d'Australia. Laxale, ha specificato che è al corrente delle trasformazioni degli ultimi tempi, della scelta di ridurre l'uso dei contanti; ma non può fare a meno di alzare la voce contro le banche che trattano i clienti come numeri.
La Reserve Bank, a quanto pare, sta per rivedere il sistema dei pagamenti dei consumatori. Mariano Coreno
Ora che buona parte dei cittadini fanno fatica a pagare le bollette salate dell'elettricità, come un forte lampo ci giunge la notizia che gli amanti della famosa pila di Volta salgono in alto sul traliccio per linee ad alta tensione e si aumentano lo stipendio. La solita storia: chi ha soldi fa sempre più soldi a scapito di chi ne ha pochi. Tre "CEO", grandi capi di tre compagnie elettriche , hanno ottenuto aumenti dei loro salari di queste proporzioni :
FRANK CALABRIA, Origin Energy, CEO dal 2016, salario $ 5,6 milioni, aumento di $ 700, 000. Aumento prezzo in Victoria $ 28%.
MARK COLLETTE, Energy Australia, CEO dal 2021, salario $ 2,8 milioni; aumento di $ 800,000. Aumento prezzo in Victoria 28%. DAMIEN NICKS, AGL, CEO dal 2022, salario $2,3 milioni; aumento non dichiarato, non avendo concluso i 12 mesi di servizio con l'AGL.
Aumento prezzo in Victoria 28%. Profitto di Origin Energy $1,18 miliardi.
Profitto di Energy Australia $117 milioni.
Profitto AGL $ 812 milioni. Bene, adesso potete esprimere anche voi, lettori, il vostro parere. Mariano Coreno
Inoltre, i rapporti con istituzioni educative come la Macquarie University, sono stati gestiti attraverso incontri privati, sollevando ulteriori dubbi sulla trasparenza e sulle reali intenzioni di tali dialoghi.
Questa istituzione eletta dagli italiani, ma incapace di lavorare in modo coeso, non è riuscita a formare una squadra unita in grado di affrontare le sfide della comunità italiana nel NSW per salvaguardare la lingua italiana nel nostro stato. Il risultato di questa politica inefficace è un progressivo deterioramento dell’apprendimento della lingua italiana su più fronti.
Dopo diverse ricerche accademiche e istanze parlamentari nella scorsa legislatura del Parlamento del NSW, Allora! è voluto impegnarsi per continuare la battaglia a difesa della lingua italiana nel passaggio che va dalla fine della scuola secondaria all’accesso universitario, dove lo studio della lingua viene penalizzato, a causa del sistema ‘scaling’ ai fini del calcolo dell’ Australian Tertiary Admission Rank (ATAR).
Il sistema di ‘scaling’ è utilizzato dall'University Admission Centre (UAC) per armonizzare i risultati scolastici degli studenti, stimando quali sarebbero stati i voti se tutti i corsi fossero stati frequentati da tutti gli studenti e avessero avuto la stessa distribuzione di voti.
Tuttavia, questo sistema algoritmico non sempre funziona equamente, svantaggiando spesso chi sceglie di studiare una seconda lingua, rendendola meno attraente agli occhi degli studenti.
Uno studente di Italian Continuers che ottiene 90/100 agli esami di stato si ritrova con un punteggio moderato di soli 78/100 ai fini dell’ATAR. Questa situazione rappresenta una grave problematica per la comunità italiana, con un numero in deciso calo degli studenti che scelgono di studiare l’Italiano per l’HSC e soprattutto considerando che l'unica università metropolitana dove i nuovi insegnanti di italiano possono formarsi è l'Università di Sydney. In mancanza di insegnanti di lingue qualificati, si stima che per il 2035 non sarà
quasi più possibile mantenere i corsi di lingua straniera nelle scuole secondarie nel NSW. Nel periodo 2020-2021, il problema dello ‘scaling’ è stato sollevato nel Parlamento del NSW, evidenziando come questo sistema penalizzi gravemente gli studenti che scelgono una lingua per l'HSC. In risposta, istituzioni scolastiche comunitarie stanno offrendo corsi riconosciuti ai sensi dell’HSC erogati esternamente, per attirare studenti che altrimenti sarebbero scoraggiati dalle penalizzazioni del sistema ATAR.
Questo approccio mira a incrementare il numero di studenti che scelgono le lingue comunitarie in tutto lo Stato, raccogliendo iscritti da più scuole, mentre si interviene attraverso una lobby mirata nei confronti delle istituzioni locali.
Il 6 agosto, Nathan Hagarty aveva sollevato la questione del declino nell'apprendimento delle lingue, un problema preoccupante sia a livello statale che nazionale. Questo calo è sintomo di un problema più ampio all'interno del sistema educativo, specialmente nella struttura dell'ATAR, che pur essendo progettato per semplificare l'ammissione universitaria, ha creato involontariamente disincentivi per gli studenti a studiare una seconda lingua. La percezione diffusa è che studiare una lingua straniera sia più difficile e meno gratificante in termini di ATAR.
Affrontare queste problematiche richiede un approccio a più livelli. In primo luogo, è necessaria una riforma del sistema di ‘scaling’, assegnando un peso maggiore agli studi linguistici.
Prima del 2000, tutte le lingue venivano scalate allo stesso modo del francese. Successivamente, ogni lingua è stata scalata separatamente perché si riteneva che gli studenti delle lingue comunitarie e delle scuole in aree socioeconomiche più basse stessero ottenendo un vantaggio "ingiusto".
Gli studenti non dovrebbero essere scoraggiati dallo studio di una seconda lingua, soprattutto nelle aree socio economiche più svantaggiate. In secondo luogo, è essenziale migliorare la formazione degli insegnanti, investendo in programmi dedicati agli educatori di lingue.
Inoltre, bisogna promuovere i benefici del bilinguismo attraverso campagne di sensibilizzazione da parte delle università
nelle scuole secondarie, che mettano in luce i vantaggi personali, culturali ed economici dell'apprendimento delle lingue. Per molti anni questo non è avvenuto e i risultati sono ormai sotto gli occhi di tutti.
Il 21 agosto, Nathan Hagarty inoltre ha riferito circa la risposta ricevuta dall'Onorevole Prue Car MP, Ministro per l'Istruzione, che ha sottolineato l'importanza che il NSW attribuisce all'apprendimento delle lingue e ha informato riguardo ai nuovi piani di studio per le lingue moderne nelle scuole. Tuttavia, il problema dello ‘scaling’ rimane irrisolto, essendo stato trasferito come competenza al Technical Committee on Scaling all’UAC nella riforma del sistema scolastico già a partire dagli anni 80, suggerendo la necessità di ulteriori discussioni a livello federale e potenziali riforme del sistema dello ‘scaling’ per garantire che lo studio delle lingue torni a essere vantaggioso per gli studenti.
Se siete in cerca di un'esperienza che celebri il meglio della cultura e della musica italiana, non potete perdervi “Viva Italia”, uno spettacolo che promette di incantare il pubblico con eleganza e talento. Questo straordinario show, premiato con l'ACE Award, si svolgerà sul palcoscenico per offrire una serata indimenticabile all'insegna del grande intrattenimento italiano.
Il cuore pulsante di “Viva Italia” è la celebre Francesca Brescia, un’icona dell’intrattenimento che ha deliziato platee in tutta l’Australia e a livello internazionale. Con una presenza magnetica e un repertorio variegato, Francesca Brescia è pronta a catturare il pubblico di ogni estrazione con la sua performance affascinante e coinvolgente. Ogni esibizione di Francesca è una celebrazione della grande tradizione musicale italiana, interpretata con maestria e passione.
Al fianco di Francesca, avremo il piacere di ascoltare George Vumbaca, il crooner italiano
noto per il suo stile unico e il fascino irresistibile. George porterà sul palco la sua interpretazione speciale della musica italiana, arricchendo lo spettacolo con la sua presenza carismatica e le sue performance indimenticabili.
Per gli amanti dell'opera, “Viva Italia” offre un momento imperdibile con Daniel Tambasco. Il suo talento nel reinterpretare grandi successi di Pavarotti, Dean Martin e Bocelli porterà una dimensione operistica e sofisticata al programma, offrendo un tributo appassionato ai leggendari interpreti della musica italiana.
Un altro punto forte dello spettacolo è il “Julie Accordion Extravaganza”, un'esperienza magica che celebra la tradizione dell'accordion in modo spettacolare. Julie, con la sua maestria e la sua energia, affascinerà il pubblico con una serie di performance che esaltano l’arte di questo strumento unico.
Per rendere l’esperienza ancora più memorabile, Tony Avati si unirà a Julie, offrendo un'esibizione che promette di arricchire ulteriormente lo spettacolo con la sua presenza straordinaria e il suo talento unico.
Il tutto sarà accompagnato dalla Viva Italia Orchestra, che arricchirà lo spettacolo con due ore di intrattenimento di alta qualità.
Questa orchestra, con il suo suono avvolgente e vibrante, completerà perfettamente la celebrazione della cultura e della musica italiana.
“Viva Italia” è molto più di uno spettacolo; è una celebrazione della passione, dello stile e della ricca tradizione italiana, offrendo un’esperienza completa che affascinerà e incanterà tutti.
Non perdete l'opportunità di vivere questa straordinaria serata di musica e cultura.
‘Trust’
by Alberto Macchione
The St.Ali Film Festival always presents an absolute treasure trove of entertainment. This year’s offering will not disappoint.
The teaser events for this year’s festival featured pre screenings at Palace Cinema Como in South Yarra (Victoria) and the new addition to the Palace Cinema family, Palace Moore Park in Sydney’s Eastern suburbs.
The film selected was ‘TRUST’ (Confidenza), a film by Daniele Luchetti. Starring Elio Germano, Federica Rosellini and Isabella Ferrari, the film is based on the novel of the same name (Confidenza) by Domenico Starnone.
Daniele Luchetti is a contemporary moving picture icon. The writer, actor, and director has won a slew of industry awards, including 5 David di Donatello awards, a Nastro D’Argento and 4 Globo D’Oro’s amongst others.
The film follows a fiery love affair and a dark secret. It asks, ‘Can a secret threaten you to the point of deciding to live as an honest man?’, Trust is a thriller of the soul about how love and fear can affect our lives forever.
Luchetti says of the film “Can love and fear coexist in a romantic relationship? Can being too close to your other half damage your life? Trust is about the unbalanced life of Pietro Vella, a teacher capable of being there for his students but not for himself”
The psychological thriller with music by Thom Yorke of Radiohead is only a taster, ahead of a very full and varied program that has something for everybody.
The full program for the St.Ali Italian Film Festival has just been released. Events, Films and Session times in your city can be found on the Palace Cinemas website or the St.Ali Italian Film Festival page.
DATE DA RICORDARE:
29 Settembre
Gita a Kangaroo Valley
con relativo pranzo all’Osteria La Vallata al costo di $100 a persona incluso il Bus. Prenotare al più presto possibile per organizzare l’evento.
3 Novembre
Festa delle Forze Armate
e anche al ricordo dei nostri Alpini in Australia andati avanti 20 -27 Novembre
Viaggio a Perth Raduno Intersezionale
Se intenzionati a partecipare, prenotare prima possibile.
Tutte le prenotazioni direttamente a:
Giuseppe Querin
Presidente ANA di Sydney 0414 285 682
di Maria Grazia Storniolo
Celebrata la Cerimonia del Club Grants Brunch al Liverpool Catholic Club: Un Omaggio ai Progetti Comunitari del 2024 Mercoledì 28 agosto 2024, la Grand Ballroom del Liverpool Catholic Club ha ospitato il Club Grants Brunch, una cerimonia organizzata per celebrare i destinatari delle sovvenzioni del 2024 finanziate dal programma Club Grants. Questo evento, tenuto a Liverpool, Nuovo Galles del Sud, ha offerto una piatta-
forma unica per riunire organizzazioni locali, promuovere la collaborazione e riconoscere il lavoro eccezionale svolto a beneficio della comunità.
Il Liverpool Catholic Club è noto per il suo impegno verso la comunità locale, sostenendo attivamente numerose iniziative che migliorano la vita dei residenti di Liverpool e delle aree circostanti. Attraverso il Club Grants Program, il club ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo della comunità, destinando milioni di dollari a organizzazioni e progetti locali nel corso degli anni.
Alla cerimonia erano presenti Greg Richardson, Presidente del Liverpool Catholic Club, i Membri del Board - George Ajkay, Joe Mancini, Van Nguyen e Fortunato (Lucky) Legato, Dave Vidler CEO e Father Paul Monkerud parroco della chiesa cattolica All Seints di Liverpool. Durante l’e-
vento, il Presidente del Liverpool Catholic Club, Greg Richardson, ha espresso con orgoglio il sostegno del club alla comunità, sottolineando come, attraverso il programma Club Grants, siano stati impegnati oltre 760.000 di dollari nel programma del 2024. Ha sottolineato come i Club Grants siano fondamentali per la resilienza e la crescita delle comunità locali, permettendo a organizzazioni piccole e grandi di avere un impatto reale.
"Questi finanziamenti", ha detto Richardson "rappresentano non solo un investimento economico, ma un investimento nel cuore della nostra comunità."
Questo ha permesso alle organizzazioni di continuare il loro lavoro fondamentale, spaziando dall'istruzione ai servizi giovanili, dalla salute ai servizi comunitari.
Presenti oltre 33 organizzazio-
ni che operano con i loro servizi nell’area di Liverpool. La cerimonia ha rappresentato non solo un momento di celebrazione, ma anche un'opportunità per le organizzazioni di condividere i propri successi e progetti futuri. Il senso di comunità e di collaborazione è stato al centro dell'evento, rafforzando i legami tra le realtà locali.
Durante il Club Grants Brunch, ogni organizzazione ha avuto l'opportunità di raccontare il proprio viaggio e condividere con gli altri il valore che i finanziamenti ricevuti hanno portato alle loro rispettive cause.
Il Liverpool Catholic Club non solo si distingue per il suo impegno comunitario attraverso Club Grants, ma è anche un punto di riferimento per la coesione sociale a Liverpool. La ristrutturazione del club è testimonianza dell'investimento costante atto a migliorare le strutture per
accogliere eventi di questo tipo, che promuovono il dialogo e la collaborazione tra le organizzazioni.
Il Club Grants Brunch si è concluso con un momento conviviale, in cui i rappresentanti delle organizzazioni hanno potuto scambiarsi idee e creare nuove connessioni. Il senso di unità emerso durante la giornata ha rafforzato la consapevolezza di come, lavorando insieme, sia possibile affrontare le sfide della comunità in modo più efficace.
Mentre il Liverpool Catholic Club continua a sostenere numerose iniziative, il Club Grants Program rimane una delle sue azioni più potenti per creare un impatto duraturo. Questa cerimonia è stata un forte richiamo al valore della cooperazione e dell'impegno collettivo per costruire un futuro migliore per tutti i residenti di Liverpool.
Il Consiglio Comunale di Griffith ha annunciato la nomina di Joe Rizzo come Direttore dello Sviluppo Sostenibile, con effetto a partire da lunedì 12 agosto. Il signor Rizzo ha iniziato la sua carriera presso il Consiglio Comunale di Griffith nell'ottobre 2003 come Assistente Ingegnere, passando poi al ruolo di Ingegnere per lo Sviluppo nell'agosto 2006. Nel novembre 2014, è stato nominato Manager della Progettazione e Approvazioni In-
gegneristiche, collaborando strettamente con il Team dello Sviluppo Sostenibile. Nel suo nuovo ruolo, Rizzo sarà responsabile di funzioni critiche del Consiglio, tra cui la Valutazione delle Domande di Autorizzazione, la Gestione delle Proprietà, la Pianificazione Strategica, la Valutazione degli Edifici, la Pianificazione delle Infrastrutture, il Design Urbano, la Conservazione del Patrimonio, la Pianificazione dei Trasporti, la Pianificazione delle Aree Ricre-
ative, i Servizi Ambientali e di Salute Pubblica, la Conformità Normativa, i Servizi al Cliente e il ruolo statutario di Manager dell'Aeroporto.
Rizzo ha espresso entusiasmo per le sfide e le opportunità che il nuovo incarico offre. “Con una passione per il governo locale e per la comunità di Griffith, non vedo l'ora di contribuire alla crescita della nostra comunità,” ha dichiarato Rizzo.
Il Direttore Generale, Brett Stonestreet, ha sottolineato come l'esperienza e l'impegno di Rizzo per Griffith lo rendano la scelta ideale per guidare il Team dello Sviluppo Sostenibile. “Griffith è un centro regionale in crescita, e il nostro Team dello Sviluppo Sostenibile svolge un lavoro straordinario nel facilitare questa crescita con risorse limitate. Sotto la guida di Joe, sono certo che il team continuerà a raggiungere
risultati eccellenti in collaborazione con gli altri Direttorati,” ha affermato Stonestreet. Stonestreet ha inoltre voluto ringraziare Carel Potgieter per aver ricoperto il ruolo di Direttore ad interim dello Sviluppo Sostenibile durante la fase di reclutamento. Il Consiglio è fiducioso che, con la leadership di Rizzo, si possano ottenere nuovi traguardi per il futuro sostenibile di Griffith.
Mercoledì 28 Agosto - Ieri sera ha avuto luogo l'attesissima inaugurazione del nuovo ristorante Canada Bay Phoenix al Canada Bay Club, un evento che ha visto la partecipazione entusiasta di membri del club, ospiti illustri e, naturalmente, del sindaco locale, Michael Megna.
Il sindaco ha avuto l'onore di tagliare il nastro e dare il benvenuto ufficiale alla nuova collaborazione tra il Canada Bay Club e il Phoenix Restaurant Group, un gruppo di ristorazione rinomato guidato dalla stimata Anita Fung.
La serata si è aperta con un discorso di benvenuto da parte di Frank Failla, Presidente del Canada Bay Club, che ha elogiato l'incredibile eredità culinaria del
Phoenix Restaurant Group. "Il Phoenix Restaurant Group porta con sé oltre 20 anni di esperienza, offrendo cibo squisito e un servizio clienti eccezionale. Non potremmo essere più entusiasti di avere questa nuova destinazione culinaria nel nostro club", ha dichiarato Failla con orgoglio.
I partecipanti hanno avuto l'opportunità di assaporare i piatti del nuovo ristorante, che si distingue per la sua autentica cucina Yum Cha e una selezione di freschissimi frutti di mare. Anita Fung, visibilmente emozionata, ha condiviso la sua gratitudine e il suo entusiasmo per questa nuova avventura. "Siamo incredibilmente onorati di unirci al Canada Bay Club. Non
Il comitato direttivo dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Famiglia di Sydney, informa tutti i soci, amici e simpatizzanti, che ha organizzato la tradizionale annuale
Domenica 15 Settembre (per pranzo)
Manor House
2 - 8 Elizabeth Street Wetherill Park (un sacco di parcheggio accanto la sede)
Intrattenimento favoloso con musica dal noto Michael Riviera e l’opportunita di ballare.
Il costo per partecipare al pranzo è di $85.00 per i soci e $95.00 per non soci compreso vino bianco e rosso, birra, soft drink, ma non sono inclusi alcoolici e vini speciali.
Siete pregati di prenotare non più tardi del 9 Settembre telefonando ad uno dei seguenti componenti il comitato:
Irma Bergamin 0475 844 167
Giacomo De Martin 0403 194 829
Ernesta Quomi 0416 165 986
Galliano Calligari 0418 275 592
Lino Vidotto 0490 758 520
Paul De Nardi 0417 668 963
Renzo Pinazza 0417 462 992
Mark Meli 0414 410 434
vediamo l'ora di condividere la nostra passione per la cucina cinese autentica con i membri del club e l'intera comunità," ha detto Fung.
La serata si è conclusa con un brindisi augurale per il successo del Canada Bay Phoenix, che ha già aperto le sue porte ed è pronto ad accogliere tutti coloro che desiderano vivere un'esperienza culinaria indimenticabile. Joumana Jacob, CEO del Canada Bay Club, ha ringraziato tutti i presenti, sottolineando come questa nuova partnership rappresenti un'importante aggiunta all'offerta del club.
Il Canada Bay Phoenix è ora ufficialmente aperto e pronto a deliziare i palati dei membri del club e dei loro ospiti.
Il menu, ricco di piatti contemporanei e ricette classiche, è una celebrazione della cucina cinese e delle sue tradizioni.
Vi aspettiamo per un'esperienza culinaria inimitabile, già disponibile presso il Canada Bay Club.
Nathan Hagarty, Member for Leppington, and Charishma Kaliyanda, Member for Liverpool have hailed the Minns Labor Government’s $60 weekly toll cap scheme following impressive cash returns for suburbs in Western Sydney.
More than 6000 motorists who rely on toll roads most are on track to claim an average $4000 each in relief this year.
Toll relief is being provided as the NSW Government works on tolling reform to fix the damage wrought by the toll road privatisation of the former government and ease the burden on motorists.
The second quarterly claim period is open and almost 350,000 motorists are eligible to click and collect their next toll rebate, with $53 million in relief available for the period 1 April 2024 - 30 June 2024.
There is a total of $79 million currently able to be claimed by motorists from tolled trips since January 1.
More than 6,000 motorists received more than $1,000 from the first quarter period.
The final report of the Independent Toll Review, led by Professor Allan Fels and Dr David Cousins, described Sydney’s toll road network as a poorly-functioning patchwork of numerous different price structures that will cost motorists $195 billion in nominal terms in tolls over the next three and a half decades on top of the billions they have already paid.
The report notes the lack of a unified tolling system has created complexity, inefficiency, inequities and unfairness, with those in Western Sydney financially impacted the most.
The Government is currently preparing its response to the Toll Review.
Eligible drivers who have spent more than $60 a week on toll trips since 1 January can claim the toll relief via the Service NSW website with the rebate calculated and claimed each quarter.
Once your toll account details are linked to your MyServiceNSW Account, claims can easily be lodged.
Motorists can claim up to a
maximum of $340 per week for each tag or licence plate number, as part of a “fair use” provision in place to ensure the program’s integrity.
People can claim their 2024 toll spend until 30 June 2025.
To claim, visit www.service. nsw.gov.au/transaction/claimthe-toll-relief-cap and follow the step-by step instructions including linking your toll account to your MyServiceNSW Account.
"We in the Southwest have been unfairly burdened by an expensive toll system for too long and this toll cap is delivering real savings for families.
"Our goal is to keep working to fix the mess left by the former government's toll road privatisation and put money back into the pockets of hardworking families.
"We said we would reform the toll system when we came into Government, and we are delivering on that promise” said the Member for Leppington, Nathan Hagarty MP.
“Motorists across the Liverpool electorate are already benefitting greatly from the Minns Labor Government’s $60 toll cap.
“I have heard from many people across Liverpool who highlight the unacceptable burden that tolls place on residents of Western Sydney. That is why I am so pleased that this Government is continuing its work on long-term toll reform.
“We know that many families and households are doing it tough right now. That is why I encourage anyone who hasn’t claimed their rebate already to make their claim online or by visiting the Liverpool Service NSW Centre” said the Member for Liverpool, Charishma Kaliyanda MP.
Mercoledì 28 agosto 2024, presso il Community Precinct Centre di Carnes Hill, la CNA Care Services ha celebrato con entusiasmo la Festa del Papà. In una sala calorosa, l'evento ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, pronti a onorare la figura paterna in una giornata ricca di emozioni e divertimento.
Nei paesi cattolici, la ricorrenza cade tradizionalmente il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, simbolo di paternità amorevole e protettore degli orfani.
L'evento organizzato da CNA ha avuto un forte impatto sui partecipanti, che hanno condiviso una giornata indimenticabile all'insegna del divertimento e della convivialità.
Fin dal mattino presto, i volontari si sono dedicati all'allestimento della sala, dove dominavano i colori azzurro, blu e bianco, con tavoli elegantemente decorati e palloncini che auguravano "Happy Father’s Day".
I festeggiamenti sono stati animati da balli, giochi e un'atmosfera di pura amicizia. Il pranzo, abbondante e delizioso, ha conquistato tutti i presenti: pasta al forno, scaloppine ai funghi e una rustica insalata di patate, cipolle e pomodori. Il momento clou è stata una soffice e gustosa torta, offerta generosamente da Siderno Gourmet e Pasticceria, gestita dai fratelli Gianni e Frank Roccisano, la cui generosità non è mai mancata.
Nick, appassionato di fotografia, ha immortalato i momenti
più significativi della giornata, regalando ricordi indelebili di questa splendida occasione. Un pensiero speciale è stato riservato a tutti i papà presenti in sala, con Armido e Silvio premiati rispettivamente come il papà più giovane e il più anziano.
Maria Grazia, che ha avuto un ruolo centrale nell'organizzazione, ha espresso gratitudine agli ospiti, agli sponsor - Cucina Galileo, Sicilia Downunder, Siderno Gourmet e Pasticceria, Azzurri Concrete, Venera e Rosario Maimone, Stefania e Franco Vetrano, Maria e Antonio Di Natale, e Marianna Pacchiarotta - per i loro preziosi contributi. Ha sottolineato, inoltre, quanto sia importante celebrare la figura del padre, pilastro della famiglia e modello da seguire.
Maria Grazia, nel suo discorso di chiusura, ha ribadito l'importanza di questi momenti collettivi, che rafforzano i legami tra le famiglie e la comunità. "Oggi non è solo una celebrazione dei papà", ha detto Maria Grazia, "ma una celebrazione del senso di appartenenza, di amore e di dedizione che i nostri papà ci trasmettono ogni giorno. È grazie a loro che impariamo il valore del sacrificio, della protezione e dell'affetto incondizionato".
L'entusiasmo generato da questa giornata speciale ha già posto le basi per il prossimo evento in programma. La CNA Care Services ha annunciato che il prossimo appuntamento a Carnes Hill sarà il 23 ottobre 2024, quando si celebrerà la Festa dei Nonni, un'occasione altrettanto importante.
Il weekend del 24 e 25 agosto ha visto lo svolgersi di due importanti competizioni presso il Club Marconi: la Marconi Cup di Bocce, giunta alla sua 66ª edizione, e la President Cup di Carpet Bowls, che ha celebrato il suo 65°
Tutte le 10 squadre
anniversario. La Marconi Cup ha accolto 12 squadre, mentre la President Cup ha visto la partecipazione di 10 squadre.
Nella President Cup, la coppia del Marconi 1, Thi Nguyen e Giovanna Piva, ha riconquistato il
Le tre squadre del Marconi. Da sinistra a destra: Giuseppe Maraffa, Adriano Dorighel, Ivan De Santi, Nella Chiandotto, Giuseppe Rozzo, Joe Silvio Bruzzese, David e Daniel Samsa, Luigi Mammone, Joe Mamone, Joe Sacca e Amm Fioravanti
titolo vinto lo scorso anno, aggiudicandosi 8 delle 9 partite disputate. Al secondo posto si è classificata la squadra di Merrylands (Andy Ko e Tuyet Yen Tran), seguita dalle squadre dell'Uruguayan Club (Giacomo Ferraro e Nicolas Marino) al terzo posto, Mount Pritchard (Helen e Van Tran) al quarto, Marconi 2 (Mario D’Orazio e Giuseppe Carbone) al quinto, e Uruguayan Club 2 (Lilly Psaila e Quang Pham) al sesto. Le altre squadre partecipanti sono state: Marconi 3 (Gabriella Sartor e Elbio Aguilar), Marconi 4 (Maria e Salvatore Portolesi), Mounties 2 (Tu Luong e Giuseppe Portolesi), e Mounties 3 (Muoi Diep e Juan La Palma).
Il torneo della Marconi Cup è stato altrettanto avvincente. I favoriti, i vincitori dell'edizione precedente David e Daniel Samsa, insieme a Silvio Bruzzese e Giuseppe Rozzo, hanno dovuto accontentarsi del terzo posto, sconfiggendo nella finale per il podio la terza squadra del Marconi composta da Ann Fioravanti, Joe Sacca, Joe Mamone e Luigi Mammone. La finale della coppa
ha visto scontrarsi la squadra del Marconi 2 e quella del Sunshine di Melbourne.
In una partita combattuta, terminata sull'8-8, il Marconi ha trionfato con i nuovi campioni Ivan De Santi, Giuseppe Maraffa, Adriano Dorighel e Nella Chiandotto. Ottima anche la prestazione degli atleti del Sunshine: Angelo Parisi, il capitano Tony Palermo, Dino Nikolic e suo figlio Lucas.
Oltre alle squadre già menzionate, hanno partecipato alla competizione tre squadre del Li-
verpool Catholic Club: la squadra A composta da Stefano Chiandotto, Ivan Olic, Lucky Legato e Girolamo Fedele; la squadra B con Paul e Melissa Danelutti, David Moretti e Frank Mammone; e la squadra C formata da Ennio Alfonsi, Nelson Salvo, Clorindo Vittori e Patrick McDonagh. Due squadre rappresentavano la Casa d’Abruzzo di Melbourne: la squadra A con Aldo Mainelli, Vincenzo Daniele, Antonia Cassetta e Fernando Cardinale; e la squadra B con Orazio Canzoneri, Adele Farchione, Paola e Romeo
Marino. Da Cooma è arrivata una squadra composta da David e Daniele Pavere, John Solari e Michael Shanker. Infine, il Dural Club ha partecipato con due squadre: la squadra A con Nicola Morelli, Aldo Colacoci, Luciano Scienna e Vincenzo Barbaro; e la squadra B con Rosa e Pietro Vitale, Mary Colacoci e Denis Dal Cin.
Dopo due intense giornate di gare, la Cucina Galileo del Club Marconi ha ospitato la cena di presentazione dei trofei, a cui hanno partecipato circa 100 persone. Il maestro di cerimonia, Spyros Kheris, ha guidato la serata, durante la quale il presidente sportivo del Club Marconi e vicepresidente Sam Noiosi, insieme al presidente Morris Licata, hanno dato un caloroso benvenuto a tutte le squadre partecipanti, ringraziando in modo particolare Giuseppe Rozzo e Giovanna Piva per l'impeccabile organizzazione delle due competizioni.
In rappresentanza del Club Marconi erano presenti anche il vicepresidente e soccer chairman Roberto Carniato, i direttori del club Tony Paragalli, Sam Vaccaro, Angelo Ruisi, Gaetano Zangari e Dino Zonta, oltre al general manager Matteo Biviano. Al microfono si sono alternati anche il capitano della Sezione Bocce del Marconi Giuseppe Rozzo e il direttore del Liverpool Catholic Club, Fortunato (Lucky) Legato.
Al termine della premiazione, Sam Noiosi ha espresso i suoi ringraziamenti al personale e al cuoco della Cucina Galileo per l'ottima cena, rinnovando i
complimenti a Giovanna Piva e Giuseppe Rozzo, agli arbitri della Marconi Cup Valerio Chiandotto e Carlo Pavia, al presidente Morris Licata, a Matteo Biviano e a tutti i colleghi del comitato
direttivo, senza dimenticare ovviamente tutte le squadre partecipanti, la cui presenza ha reso possibile un'altra edizione di successo della Marconi e President Cup.
Mercoledì 28 agosto 2024, il Villaggio Scalabrini di Austral ha ospitato un toccante evento in occasione della Festa del Papà, nella grande sala da pranzo del villaggio. L'ambiente, appositamente allestito dallo Staff del Wellbeing, è stato trasformato in un luogo di celebrazione e condivisione grazie alla coordinazione di Tony Frizzo.
Circa 40 residenti hanno partecipato ai festeggiamenti, onorando i papà con momenti di gioia e convivialità. Una deliziosa torta è stata servita, accompagnata da balli e canti che hanno rievocato i tempi della gioventù dei presenti. La giornata è stata animata dalla talentuosa Grace Lo Surdo, originaria della Sicilia, il cui repertorio musicale ha
toccato i cuori dei partecipanti, facendo rivivere ricordi preziosi e lontani.
Nel corso della giornata, sono stati anche celebrati i compleanni del mese, in una tradizione che unisce la comunità del villaggio in un caloroso abbraccio collettivo. Tony Frizzo, nel suo discorso di ringraziamento, ha espresso profonda gratitudine verso i residenti e lo staff per il lavoro che ha reso questa giornata memorabile. Ha inoltre sottolineato l'importanza della figura paterna all'interno della famiglia, descrivendola come un faro ed esempio da imitare per le generazioni future.
I festeggiamenti per la Festa del Papà sono proseguiti anche domenica 1° settembre, con la visita dei familiari al villaggio.
Questi momenti sono stati particolarmente significativi per quei papà che, a causa di problemi di salute o di mobilità, non possono trascorrere queste giornate in famiglia. Ogni padre ha ricevuto un piccolo, ma significativo, pensiero simbolico, testimonianza dell’affetto e dell’amore che li circonda.
La celebrazione al Villaggio Scalabrini ha rappresentato un'occasione speciale per onorare i papà, ricordando il loro ruolo centrale nella vita familiare.
Questi momenti di condivisione, resi possibili grazie all'impegno dello staff e alla partecipazione attiva dei residenti, rimarranno impressi nella me-
moria di tutti, come testimonianza dell'importanza dei legami familiari e della comunità.
La Festa si è conclusa con un profondo senso di gratitudine e appagamento tra i partecipanti. Ogni dettaglio dell'evento, dal cibo alla musica, è stato concepito per offrire ai residenti un'esperienza di allegria e calore.
Il coordinamento attento di Tony Frizzo e l'impegno instancabile dello Staff del Wellbeing hanno garantito che ogni ospite fosse coinvolto e a proprio agio, regalando un sorriso ai volti dei papà presenti.
I regali simbolici, preparati con cura, hanno rappresentato non solo un gesto di attenzione
ma un legame affettivo che trascende le barriere della distanza e della malattia.
Alla fine della giornata, ciò che è rimasto non sono solo le immagini di una festa riuscita, ma il valore profondo dei legami umani e della cura reciproca. Eventi come questi rafforzano il senso di unità all'interno del villaggio, facendo sentire ogni residente parte di una famiglia allargata, dove l’amore e il rispetto non vengono mai meno. Il Villaggio Scalabrini continua così a mantenere vive tradizioni importanti, offrendo ai suoi ospiti l’opportunità di sentirsi celebrati e apprezzati, nonostante l'età o le difficoltà della vita. MGS
Il Pranzo del Papà organizzato al Club Marconi ha rappresentato un momento di grande unione e celebrazione, grazie all'impegno delle Ladies Ausiliarie e del Circolo Anziani del Club Marconi, sotto la guida di Giovanna Pellegrino. L'evento si è svolto nella suggestiva Michelini Room, con la partecipazione di 150 persone, tra cui il CEO del Club, Matthew Biviano.
La giornata è stata arricchita da momenti musicali, grazie alle performance di George Vumbacca e Liz Testa, che hanno intrattenuto gli ospiti con le loro voci
melodiose, creando un'atmosfera gioiosa e coinvolgente.
Il menu è stato curato nei minimi dettagli, partendo con un delizioso antipasto, seguito da una pizza dal sapore autentico, e culminando con un ossobuco con purè che ha deliziato i palati dei presenti. Per concludere in dolcezza, sono stati serviti due profiteroles accompagnati da un buon caffè.
Durante il pranzo, Giovanna Pellegrino ha dato il benvenuto ai partecipanti e ha condiviso una notizia significativa: Zangari ha raccolto 840 dollari per la
campagna di raccolta fondi Sleep Vinnies, destinati al Circolo Anziani del Club Marconi. Un gesto di grande generosità che ha ulteriormente sottolineato l'importanza della solidarietà all'interno della comunità.
Il Pranzo del Papà è stato, quindi, un'occasione non solo per gustare dell'ottimo cibo, ma anche per celebrare la musica, la convivialità e soprattutto la condivisione di momenti di allegria e di vicinanza, rendendo omaggio ai papà presenti e creando ricordi indelebili per tutti i partecipanti.
Sabato sera, la Doltone House al Club Marconi ha ospitato la Festa del Papà, un evento che ha visto la partecipazione di numerosi membri e ospiti, organizzato con cura dal Comitato delle Ladies Ausiliarie del Club Marconi sotto la guida della Presidente Giovanna Pellegrino. La serata è stata un inno alla figura paterna, celebrata in un’atmosfera calorosa e familiare.
Giovanna Pellegrino ha dato il benvenuto ai partecipanti con parole sentite: “Signore e signori, saluti e benvenuti. Siamo qui insieme per festeggiare questa serata speciale, la Festa del Papà, in un ambiente caloroso. Ai nostri padri, ai nostri papà, vi ameremo sempre e non dimenticheremo mai il vostro amore, i vostri
consigli e il modo in cui ci avete aiutato lungo il percorso della nostra vita. Quindi, per quelli che ancora hanno un papà qui sulla terra, fatelo sentire speciale domani. Per quelli che sono andati in cielo, prego in loro onore, questo è tutto ciò che possiamo fare."
La serata ha preso un tono particolarmente emozionante con l’annuncio del Padre dell'Anno 2024. Giovanna ha presentato Luigi Volpato, un uomo con una storia di vita ricca di sacrifici e dedizione: “Il nostro Padre dell'Anno, 2024, è un signore che è stato con il nostro club per molti anni. È nato a Treviso nel 1936, cresciuto con nove fratelli e sorelle. La vita era dura. Più tardi emigrò in Australia nel 1955 all'età di 18 anni per un futuro
migliore e andò a tagliare canna da zucchero... È un leader di squadra, un grande leader e lo è stato per la sua associazione per molti anni e continua a coltivare il suo interesse per l'associazione. La sua dedizione, leadership e passione lo rendono degno destinatario di questo onore, è Luigi Volpato”.
Visibilmente commosso, Luigi Volpato ha ringraziato con umiltà: “Vorrei ringraziarvi tutti, stasera. Non mi aspettavo questo. Comunque, ciò che voglio dire è che voglio ringraziare Giovanna Pellegrino perché sta facendo molto lavoro per il club. Vorrei ringraziare il presidente del club e il comitato del club Marconi, per questo onore che mi hanno dedicato. E sì, da parte mia, vorrei ringraziarvi di nuovo, e buona serata, godetevi la serata. Grazie.”
Il Presidente del Club, Morris Licata, ha ulteriormente arricchito la serata con un messaggio di gratitudine e riflessione: “La Festa del Papà è un'occasione per far sentire speciale il papà e fargli capire quanto è importante per tutta la famiglia. Stasera, godiamoci i ricordi che abbiamo con i nostri papà e sfruttiamo l'opportunità per crearne di nuovi. A tutti i papà qui stasera, vi ringrazio per il vostro supporto. Date alle vostre famiglie speranza e gioia per il resto della serata.”
La serata è proseguita con balli e musica, grazie alla coinvolgente esibizione di Frank, George e Cosima, creando un’atmosfera di festa che ha coinvolto tutti i presenti. Inoltre, la serata è stata arricchita dall’estrazione di premi offerti generosamente dalla compagnia Artego, di Fernando e Nello Pellegrino.
In conclusione, la Festa del Papà al Club Marconi non è stata solo un’occasione per festeggiare i papà presenti, ma anche un momento per riflettere sul ruolo fondamentale che i padri hanno nelle nostre vite. Con il loro amore, saggezza e sacrificio, i padri sono pilastri della famiglia, custodi dei nostri cuori e guide che ci accompagnano lungo il cammino della vita. Questa serata ha ricordato a tutti noi quanto sia importante celebrare e onorare i padri, oggi e ogni giorno.
Al Meeting di Rimini, il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato l'importanza di potenziare l'insegnamento della lingua italiana nelle
by ROLAND MELOSI
scuole come chiave per una vera integrazione. Intervenendo nel panel intitolato “L’educazione non è accumulo: le competenze non cognitive”, Valditara ha evidenziato che migliorare le competenze linguistiche degli studenti di origine straniera è essenziale per evitare forme di discriminazione e disuguaglianza.
Il Ministro ha richiamato l'attenzione sui dati emersi dalle ricerche di Invalsi, che mostrano come gli studenti di terza media, in particolare quelli di prima generazione, abbiano un livello di conoscenza dell'italiano significativamente inferiore rispetto ai loro coetanei italiani.
Questo divario linguistico, secondo Valditara, rappresenta una forma di discriminazione che può compromettere il percorso scolastico e l'integrazione degli studenti stranieri.
Per affrontare questa sfida, il Ministro ha proposto un rafforzamento dell'insegnamento dell'italiano attraverso un percorso dedicato alla formazione e al reclutamento di insegnanti specializzati.
"Se non interveniamo potenziando l'insegnamento della nostra lingua con docenti preparati ad affrontare le esigenze specifiche di chi non conosce l'italiano, rischiamo di non realizzare una vera integrazione", ha spiegato Valditara.
L'intervento del Ministro ha messo in luce la necessità di un'azione mirata per garantire che tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro origine, possano accedere alle stesse opportunità educative.
Solo attraverso un’istruzione inclusiva, che tenga conto delle diverse competenze linguistiche, sarà possibile favorire un’integrazione autentica e duratura nella società italiana.
La locuzione "al netto di" ha una storia che risale al Medioevo, quando l'aggettivo "netto" derivato dal latino "nitĭdu(m)" (significante "risplendente") veniva utilizzato per indicare qualcosa di pulito, chiaro o privo di impurità. Fin dalla metà del Duecento, "netto" comincia ad assumere un significato economico specifico, indicante un valore dal quale sono state sottratte imposte, tasse o altri oneri. Un esempio precoce di questo uso economico si trova in una lettera del 1296, dove "netto" è impiegato per descrivere un valore al netto di imposte. Nel tempo, questo significato economico si è consolidato e oggi è ancora molto comune. Nei vocabolari moderni, come il Sabatini-Coletti e lo Zingarelli, "netto" è definito come un valore calcolato dopo aver detratto imposte, spese o altri oneri, come in "stipendio netto" o "prezzo al netto dell’IVA". Tuttavia, a partire dal XV secolo, si è osservato un progressivo allargamento della sfe-
ra semantica della locuzione "al netto di", che ha iniziato a essere utilizzata in contesti più generali. Già nel XVIII secolo, alcuni autori impiegavano questa espressione per esprimere il concetto di calcolare vantaggi e svantaggi o per indicare un calcolo preciso, non solo in ambito economico. Negli ultimi decenni, "al netto di" ha guadagnato popolarità anche al di fuori del suo contesto specialistico. Oggi viene comunemente usata nella lingua parlata e scritta per esprimere l'idea di "escludere" o "eccettuare" qualcosa in un ragionamento. Ad esempio, nei media, è frequente trovare frasi come "al netto delle difficoltà" o "al netto delle critiche". Tuttavia, l'uso di questa locuzione in contesti formali, come articoli scientifici o testi accademici, non è ancora pienamente accettato, anche se è in crescita. Il futuro di questa espressione dipenderà dall'adozione consapevole che ne faranno i parlanti e gli scriventi della lingua italiana.
We share with you some news of our recent activities and some upcoming events and courses. Stay connected to our news via our website.
We are a volunteer-run society and we depend on your support, please renew your subscription if you are an existing member or consider joining if you are not yet a member.
Events:
We are pleased to partner with Co.As.It to offer a talk in English by Professor Alessandro Mocellin, on the Divine Comedy translated into Venetian language in 1875. This is a FREE but bookings essential event on 10 September at Co.As.It Carlton.
For our competitions:
Primary School Students poster competition is back by popular demand and submissions will be received until 27 September.
This year almost 2000 students participated and the Awards Ceremony will be held on 17 October, we invite you to attend to hear the winners recite
Courses:
We are pleased to have moved students through Inferno and from 9 October Dr Simon West is offering a new course on the Purgatorio.
Scholarships:
We are offering international travel scholarships of $8,000 each to secondary school teachers of Italian to travel to Italy to study Italian with one of the Dante Alighieri societies in Italy in 2025 and for the first time, two $500 scholarships are also available for primary school teachers of Italian to study an online course with the Dante Alighieri societies in Italy in 2025. Applications close on 8 October.
Dante Oggi:
Read the latest Dante Oggi here and please send any ideas for future editions to us.
Dante Alighieri Society
Melbourne
308 Drummond Street (PO Box 1124), Carlton Vic. 3053
Telephone: (03) 9349 1143 dante.alighieri.melbourne@gmail.com
di Salvatore Quasimodo
L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an-
Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni semplici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.
no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.
«E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull'erba dura di ghiaccio, al lamento d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento»
Salvatore Quasimodo nasce a Modica (Ragusa) il 20 agosto 1901. Durante l’infanzia vaga da un paese all’altro della Sicilia orientale, perché il padre fa il capostazione.
Nel 1908, il catastrofico terremoto di Messina, cambia la vita del futuro poeta: il padre è incaricato di riorganizzare la stazione: non c’erano ancora i container e quindi i vagoni fungevano da abitazioni. In questa città Quasimodo si diploma all’Istituto Tecnico e intanto pubblica poesie su alcune riviste simboliste locali.
Nel 1919 è a Roma, per studiare ingegneria. Frequenta anche corsi di Latino e Greco.
Nel 1926, per lavoro, è a Reggio Calabria. Le aspirazioni letterarie si facevano più urgenti ma, al tempo stesso, la costrizione del lavoro lo allontanava dai suoi obiettivi.
Una volta a Reggio, però, ritrova fiducia grazie a Salvatore Pugliatti, che lo spinge a riprendere i versi scritti durante il periodo romano, e a lavorarci sopra.
Nel 1029 lo scrittore Elio Vittorini, da poco suo cognato, lo invita a Firenze; è l’occasione per farsi conoscere e sulla rivista «Solaria», il poeta siciliano pubblica Acque e terre (Firenze, 1930); la critica saluta la nascita di un nuovo poeta.
Nel 1931 va ad Imperia per lavorare al Genio Civile, e poi a Genova dove conosce Camillo Sbarbaro. Quasimodo si dedica alla stesura di una seconda raccolta: Oboe sommerso (Firenze, 1932).
Nel 1934 si trasferisce a Milano: qui lavora nel settore edito-
riale come segretario di Cesare Zavattini. Scrive Erato e Apollion, (Milano, 1936) con la prefazione di Sergio Solmi.
Nel 1938 la prima raccolta antologica con prefazione di Oreste Macrì, uno dei critici più autorevoli della sua poesia.
Quasimodo pubblica nel 1940 un’antologia dei lirici greci, in una sua personale traduzione, forse più una riscrittura.
Nel 1941 Quasimodo ricevette la cattedra di Italiano al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, insegnamento che terrà fino all’anno della sua morte.
Nel 1942 uscì la raccolta Ed è subito sera, che è una sintesi antologica oltre che un bilancio del primo decennio della sua produzione poetica: fu un best seller, cosa rarissima per la poesia.
La Seconda Guerra Mondiale è uno spartiacque. Quasimodo prosegue alacremente nella traduzione degli antichi (il Vangelo di Giovanni, l’Edipo Re, Catullo…, ma anche poeti moderni).
La raccolta Giorno dopo giorno (1947) segna un netto cambiamento stilistico: la poesia si fa più impegnata, attenta alla società.
Seguono raccolte come La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1956), La terra impareggiabile (1958).
Quasimodo, quasi a sorpresa, imponendosi su poeti ritenuti più illustri, riceve nel 1959 il premio Nobel, «per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi», (motivazione del premio Nobel).
di Riccardo Cascioli @La Nuova BQ
Ha fatto rumore la vibrante catechesi di mercoledì sul dramma dei migranti. Ma al toccante appello a farsi carico delle sofferenze di tante persone ha fatto da contraltare, purtroppo, una serie di "scomuniche" e giudizi politici fondati su visioni ideologiche e cattive informazioni.
Impossibile non rimanere colpiti dalla catechesi fuori programma pronunciata da papa Francesco all’udienza di mercoledì scorso. «Mare e deserti» è stata titolata dalla comunicazione vaticana e ovviamente il tema erano i migranti, le loro sofferenze, le loro aspirazioni, le loro vite spezzate: «E quando dico “mare”, nel contesto delle migrazioni, - ha detto papa Francesco - intendo anche oceano, lago, fiume, tutte le masse d’acqua insidiose che tanti fratelli e sorelle in ogni parte del mondo sono costretti ad attraversare per raggiungere la loro meta. E “deserto” non è solo quello di sabbia e dune, o quello roccioso, ma sono pure tutti quei territori impervi e pericolosi, come le foreste, le giungle, le steppe dove i migranti camminano da soli, abbandonati a sé stessi».
Si tratta di un discorso che probabilmente risulterà tra i più importanti del suo pontificato, la sintesi dei suoi argomenti intorno al tema principe che lo ha caratterizzato. Si coglie la sincera partecipazione al dramma che coinvolge almeno 400 milioni di persone in tutto il mondo; un richiamo profondo e accorato alla nostra umanità troppo spesso impegnata in giudizi ideologici che mascherano una reale indifferenza al dolore degli altri. Ma i commenti dei grandi giornali con cui è stato accolto questo discorso dimostrano quanto siano ideologici anche coloro che si riempiono la bocca di accoglienza, preoccupati di leggere il discorso del Papa semplicemente come un attacco al governo Meloni. Del resto tale intervento si innesta sulla polemica agostana intorno allo ius scholae, di cui abbiamo già parlato (qui e qui), e che il partito della cittadinanza invoca strumentalmente al grido de «gli immigrati ci servono» oppure per meschini calcoli politici (vedi in proposito l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera il 27 agosto). Tornando al discorso del Papa, è certamente importante che le storie personali di sofferenza, di violenza e di morte evocate trapassino la corazza di risposte pronte su questa emergenza mondiale (come un libro della
Bussola spiegava già anni fa). Eppure ci sono degli aspetti in questo discorso, le conclusioni che il Papa trae, che stonano e che riducono tutto in un orizzonte politico e moralistico che non può essere minimamente condiviso.
Anzitutto il fenomeno stesso delle migrazioni, che è complesso e che viene invece ridotto ai migranti illegali che, si capisce, dovrebbero essere accolti tutti senza se e senza ma a prescindere da qualsiasi altra considerazione. Eppure i dati ci dicono che è fuorviante l’idea che queste persone scappino «da guerre, dalle violenze, dalle persecuzioni e dalle tante calamità». Fosse così avrebbero tutti diritto allo status di rifugiati o comunque alla protezione internazionale e non avrebbero neanche bisogno di impegnarsi in viaggi lunghissimi e incerti, a rischio della vita, per arrivare fino in Europa. In realtà, se guardiamo ai dati vediamo che la maggior parte di loro migra da Paesi che non sono in guerra né sono vittime di persecuzione o violenze. I dati del nostro Ministero dell’Interno, aggiornati a ieri e riferiti agli sbarchi di irregolari, ci dicono che dal 1° gennaio 2024 a oggi, su 41.181 persone approdate in Italia, solo il 20% circa proviene da Paesi in guerra o dove c’è una dittatura spietata. Tra i primi sei paesi per nazionalità degli immigrati, ben 5 (Bangladesh, Tunisia, Egitto, Guinea e Pakistan) che rappresentano il 50% degli arrivi totali, non hanno alcuna situazione che giustifichi la rivendicazione dello status di rifugiato.
Molte altre osservazioni si dovrebbero fare per comprendere il fenomeno delle migrazioni, ma basta questa semplice constatazione per introdurre il secondo aspetto: ovvero quanto sia ingiusta l’affermazione che chi vuole respingere i migranti - «quando è fatto con coscienza e responsabilità» - commette «un peccato grave». Anche qui si fa di ogni erba un fascio e si dice che chiunque metta in discussione l’accoglienza indiscriminata è di per sé responsabile delle morti che avvengono in mare (o nei deserti). O, peggio, che chiunque sia contrario all’accoglienza indiscriminata desideri per questo la morte dei migranti. Si tratta di un’affermazione gravissima, anche dal punto di vista morale, visto che si giudicano le intenzioni delle persone (che invece su altre materie, potrebbero addirittura contraddire la dottrina della Chiesa) e si affermano “dogmi” laddove in vista di un unico obiettivo si possono percorrere legittimamente strade diverse.
Proprio perché il fenomeno è complesso e l’immigrazione irregolare viola le leggi internazionali, è più che giustificato che ci si interroghi sulle modalità per evitare questi drammi e rendere giustizia a tutti. L’accoglienza indiscriminata non è l’unica soluzione, anzi non lo è affatto. È grave, ad esempio, che il Papa continui a sponsorizzare le attività di Luca Casarini e della sua Mediterranea, e non tenga in alcuna considerazione il parere e gli appelli dei vescovi africani, che tante volte sono intervenuti per scoraggiare le fughe dei giovani dai propri Paesi, denunciando i trafficanti internazionali di esseri umani che abbindolano le persone spingendole verso un illusorio futuro radioso in Europa.
Appelli che peraltro ci portano al terzo aspetto, la pretesa che l’unica soluzione al problema sia ampliare «le vie di accesso sicure e le vie di accesso regolari per i migranti». Vale a dire i corridoi umanitari - secondo la linea tracciata dalla Comunità di sant’Egidio - per andarsi a prendere i migranti a domicilio. Quindi condanna senza appello per «leggi più restrittive, (…) militarizzazione delle frontiere, (…) respingimenti». Così, pensa papa Francesco, sarà possibile togliere i migranti da quei «mari e deserti» che sanno di morte e sconfiggere i trafficanti di esseri umani.
Ancora una volta purtroppo il Papa, fatte salve le buone intenzioni, dimostra cattiva informazione. Bastino un paio di consi-
derazioni, visto che tale progetto in Italia è già attivo dal 2016 e ha portato finora nel nostro Paese 7.226 persone: primo, i corridoi si rivolgono a quanti hanno diritto allo status di profugo. Ma, come abbiamo visto, soltanto una minima parte di quanti cercano di arrivare in Italia possono aspirare a questo status, quindi continuerebbero ad attraversare mare e deserti come adesso. Secondo, vengono selezionati e raccolti in campi profughi sotto il controllo dell’ONU, e quindi sono già al sicuro fuori dai propri Paesi. Dunque, ammesso (e tutto da dimostrare) che tali corridoi siano utili per reinsediare un certo numero di profughi, c’entrano ben poco con la soluzione al problema dei migranti irregolari.
Un deputato statale ha presentato un disegno di legge al Parlamento del Queensland per garantire cure ai neonati che sopravvivono a tentativi falliti di aborto. L'aborto è legale in Australia, ma non esiste una legge nazionale che protegga i bambini nati vivi durante un’interruzione di gravidanza. Questo vuoto normativo è al centro di una discussione accesa che potrebbe portare a significativi cambiamenti legali.
Secondo quanto dichiarato dall'Australian Christian Lobby (ACL), l'attuale legge del Queensland sull'interruzione di gravidanza è "silente su ciò che accade quando un bambino nasce vivo a seguito di un aborto". Il disegno di legge presentato dal deputato Robbie Katter, figlio del senatore federale Bob Katter, mira a "chiarire le obbligazioni legali ed etiche" riguardanti il trattamento dei neonati che sopravvivono a un aborto.
Il disegno di legge, denominato "Termination of Pregnancy (Live Births) Amendment Bill 2024", è stato sottoposto all'esame del Comitato per la Salute, l'Ambiente e l'Agricoltura del Queensland (HEAC). Se approvato, il Queensland seguirà l'esempio di Australia Meridionale e Nuovo Galles del Sud, dove sono già in vigore leggi che offrono protezione legale a tali neonati.
"È inconcepibile che la legislazione del nostro stato sia silente su come dovrebbero essere assistiti i neonati abortiti nati vivi," ha dichiarato Katter in un comunicato. Il suo obiettivo è quello di "sancire nella legislazione le protezioni per i bambini nati a seguito di un'interruzione di gravidanza," rimuovendo qualsiasi dubbio sul fatto che tali neonati abbiano diritto alla stessa assistenza medica di un bambino nato in qualsiasi altra circostanza.
Sebbene le linee guida cliniche di Queensland Health prevedano
raccomandazioni di cure palliative per i neonati con scarse probabilità di sopravvivenza, il disegno di legge intende garantire che i bambini nati vivi in queste circostanze ricevano tutte le cure necessarie.
Durante un'inchiesta parlamentare in Queensland, l'ostetrica Louise Adsett ha fornito testimonianze inquietanti su neonati nati vivi durante interruzioni di gravidanza. "Abbiamo avuto neonati che… ansimavano per respirare, si muovevano e avevano un battito cardiaco percepibile - lottando per la loro vita, come è naturale per ogni essere umano," ha raccontato Adsett, descrivendo queste esperienze come "angustianti."
Anche la professoressa di diritto Joanna Howe, un'esperta di Adelaide, ha testimoniato durante l'inchiesta, sottolineando la necessità di una legislazione nazionale che protegga i neonati nati vivi a seguito di aborti falliti. "In Australia non esiste una legge nazionale che protegga questi neonati," ha affermato Howe, spiegando che "questi bambini non hanno diritti legali e, in alcuni casi, vengono lasciati morire senza alcuna assistenza medica."
L'approvazione di una legge nazionale potrebbe portare a una maggiore coerenza nella regolamentazione a livello statale e territoriale, fornendo una protezione uniforme per i neonati in queste tragiche circostanze.
Frank Buffalino, di umili origini, non nasconde che suo papà era analfabeta e dunque lui lo aiutava per capire come muoversi nei primi anni. I giovani, che emigrano, abbiano il coraggio di intraprendere la strada giusta per il futuro, senza deviazioni e distrazioni di sorta. Gli italiani sono e saranno sempre il fiore all’occhiello delle generazioni future.
di Ketty Millecro
Un’estate che va sul finire è quella che sorprende l’italoamericano Frank Buffalino, di Wilson Ave Westbury, New York, che stiamo intervistando.
Il personaggio del Sud Italia, di Durazzano, Benevento, ci sorprende per la sua grande modestia. Rievoca il suo viaggio per emigrare in America 61 anni fa.
Era il 1963, anno che segnò la morte del Presidente John Fi-
tzgerald Kennedy. Quando fu annunciato il suo assassinio al megafono, lui giovanissimo, rivolto ad un amico bisbigliò: Qui uccidono i Presidenti? Ingenua espressione di un ragazzino che arriva per la prima volta in terra straniera.
Della sua infanzia ricorda il suo paese, il cibo pulito e l’aria salubre di Durazzano. Di umili origini non nasconde che suo papà era analfabeta e dunque lui
lo aiutava per capire come muoversi nei primi anni.
Negli USA era emigrato con i genitori e i fratelli Nicola e Francesca. In primis aveva cominciato a lavorare in una pizzeria.
L’America offre moltissime opportunità, basta saperle cogliere. Rievoca che suo papà lo consigliava, ma lui ha sempre fatto di testa sua, cercando di non sbagliare.
In principio difficoltà con la lingua, che poi ha superato, grazie ad una fidanzatina americana. In seguito, ha lavorato, così ipse dicit, come battilamiere, una sorta di lattoniere per circa cinque anni. Un lavoro difficile, che aveva potuto ottenere, dopo un corso di 3 anni; tuttavia, la vernice che respirava, lo faceva star male.
Quando ci pensa, riflette che erano tremendi quegli odori esalanti! Poi a 20 anni decide di partire come militare in Vietnam, in quella paurosa guerra, dove tanti giovani morivano. È lì che avviene un episodio drammatico.
C’erano tre carrarmati che dovevano assicurare una strada, in cui doveva passare l’esercito americano. Frank si trovava sul secondo, quando all’improvviso una mina fece saltare in aria il secondo, dove si trovava lui seduto all’esterno.
Ferito copiosamente alla gamba e alla schiena, con il sangue che scorreva dalla bocca e dalle orecchie, finisce in ospedale.
Viene poi decorato con la medaglia di bronzo, per meriti speciali. Per poter rimanere in America, il capitano, che lo aveva preso in simpatia lo manda alle Hawaii, dove finalmente ha il permesso di rimanere in America.
Prosegue il suo iter, lavorando nell’edilizia e diventa un bravo imprenditore comprando e vendendo immobili.
La sua sistemazione avviene alle Poste Americane dove rimane per 32 anni. È un lavoro che felicemente ha fatto per il resto della sua vita.
Ostenta vigorosamente di avere tre figli, Rocco, Mike e Thomas con 4 nipoti. Non ha tante pretese, ma si augura per il futuro che
la pace regni nel mondo. Che mai si arrivi alla terza guerra mondiale e che uniti tutti si prosegua perennemente nella strada della concordia.
Frank segue regolarmente Radio WRHU 88,7, in particolare la trasmissione radiofonica “Sabato Italiano”, con la giornalista italoamericana, Promoter e Radio Host, Cav. Josephine Buscaglia Maietta, di Radio Hofstra University di New York. In primis negli eventi a favore del sociale, durante i festeggiamenti della Madonna Assunta, Buffalino ha potuto avere l’opportunità di
conoscere le qualità della siciliana Josephine, che promuove da sempre la cultura italiana nel mondo.
L’intervista volge all’epilogo con le parole confortanti del nostro intervistato, affinché i giovani che emigrano abbiano il coraggio di intraprendere la strada giusta per il futuro, senza deviazioni e distrazioni di sorta.
Afferma che gli italiani sono e saranno sempre il fiore all’occhiello delle generazioni future, ovunque si trovino, per essere profumo di zagare e gelsomini dall’Europa, fino in Australia.
La leggenda narra che una sera, nel 1200, gli Dei Bacco, Marte e Venere, si fermarono in una locanda Corona di Castelfranco Emilia per riposare. I tre dei dormirono in letti comodi tutta la notte. Il mattino seguente, di buon’ora, Bacco e Marte, si allontanarono dalla locanda, lasciando Venere riposare come lei voleva. Quando Venere si svegliò, vedendosi sola nella stanza della locanda, chiamò i suoi compagni di viaggio. Purtroppo, Bacco e Marte non c’erano e, al loro posto si presentò l’oste della locanda.
Alla vista di Venere, così bella in abiti succinti e così perfetta in ogni sua forma, l’oste rimase meravigliato, estasiato. Era una donna perfetta!
Scese di corsa in cucina e, ispirato da cotanta bellezza, iniziò a tirare la sfoglia per la cena. Il pensiero era sempre fisso alla perfezione vista poco prima!
Decise dunque di riprodurre con la sfoglia l’ombelico della dea. Riempì dunque i pezzetti di sfoglia con la carne e diede la forma dell’ombelico, creando quindi il primo tortellino ripieno!
dI MED NADHIR SEBAA
Prof. di Letteratura
Università di Batna (Algeria)
Critico Letterario e d’Arte, Saggista, poeta, romanziere e traduttore
L’opera di Maria Teresa Liuzzo, famosa scrittrice - poetessa italiana, riconosciuta dal grande pubblico, è caratterizzata dalla geniale ripetizione di argomenti attuali, nelle forme moderne, da tradurre nell’ottica di una dissezione quasi psicanalitica, la passeggiata della bella intelligenza umana con umanesimo, scienza e grande originalità, evitando il ”lettino da scrittura di Procuste”, elastico, sbiadito e attuale.
Maria Teresa, lontana da ogni pretesa intellettuale
descritta nelle sue suggestive poesie e nei romanzi in prosa, le gioie, i dolori, le speranze della vita… con lealtà, semplicità e calore… L’amore degli uomini del mondo, dei suoi fratelli e simili, è uno dei tanti temi essenziali, fino al ritorno all’infanzia per estrarre la certezza che ogni bambino è intelligente, fondamentalmente innocente e che va protetto dalla stupidità e dalla perversione degli adulti; che lei denuncia meticolosamente.
Ricco, variegato, affascinante, il lavoro della Dottoressa Liuzzo, romantico e talvolta autobiografico che disegna grandi affreschi in omaggio all’essere umano, alle donne e all’umanità, ha il raro privilegio di ave-
re suscitato un considerevole numero di studi dedicati alla sua esperienza e al suo percorso intimo.
Le critiche più diverse sono state formulate sulla sua antologia, composta da ”La luce del ritorno ”, ”L’ombra affamata della madre”, ”E adesso parlo!”, ”Genesis”, ”Umanità” - trasporto abilmente dei temi di tutto ciò che aveva vissuto finora, scritti con sensibilità e intrisi di energia, motivazione, nuovo Spirito e amore, che hanno dominato la sua vita, ogni disegno dall’arsenale della sua autobiografia, per misurare il suo talento, la sua originalità, alla vigilia di un’infinita ricerca umanista espressa con forza nel suo bellissimo ”Non dirmi che ho amato il vento!”.
Poiché sottolinea il ridicolo delle trasgressioni, degli odi e dei vizi, Maria Teresa si è volentieri collocata in diacronia, attraverso un contributo e un immaginario che danno alla lettura alcune sorti di personaggi, attori, registrate nella Storia più esaustiva di uno spazio familiare ampliato nell’ambiente sociale.
Con una grande tecnica di spogliarello e armata di mente acuta, uno sguardo osservatore, una grande sensibilità, Maria Teresa Liuzzo ci rivela le innumerevoli risorse sia della lingua letteraria sia dei dialetti che lei utilizza con indirizzamento e in modo gustoso.
Questa Autrice, grande amica del mio Paese Algeria e del mondo, merita di essere tra i futuri candidati al Nobel per la Letteratura.
Catherine Helen Spence nata il 31 ottobre 1825 è stata una scrittrice, educatrice, giornalista, e attivista politica australiana. È stata una delle prime donne in Australia a impegnarsi attivamente nella politica e ad avere un ruolo significativo nella lotta per i diritti delle donne.
Catherine Spence iniziò la sua carriera come insegnante, ma si dedicò anche alla scrittura. Pubblicò romanzi, racconti e saggi. Tra le sue opere più note
ci sono "Clara Morison: A Tale of South Australia During the Gold Fever" e "Mr. Hogarth's Will".
Fu coinvolta attivamente nella promozione dei diritti delle donne, specialmente per il diritto di voto. Fu una sostenitrice dell'educazione per le donne e del loro coinvolgimento nella politica. Nel 1897, fu la prima donna australiana ad essere candidata alle elezioni parlamentari federali, anche se non fu eletta.
Sibilla Aleramo (pseudonimo di Rina Faccio) nasce ad Alessandria il 14 agosto del 1876 e, ancora bambina, si trasferisce con la famiglia a Milano, dove compie la sua formazione. I primi anni della vita trascorrono però a Civitanova Marche, dove Rina, maggiore di quattro figli, vive nell’assenza della madre. Sempre giovanissima, mentre la scrittura si affaccia nella sua vita, resta incinta e, senza sapere che la gravidanza non giungerà a termine, è costretta a un matrimonio di facciata con un uomo mediocre e prepotente, che osteggia in tutti i modi la passione attiva che Rina nutre nei confronti del femminismo.
Le pressioni dell’uomo, probabilmente, contribuiscono al tentativo di suicidio che la donna compie poco più tardi. Questo, insieme all’imposizione del marito di lasciare Milano, dove Rina dirige L’Italia femminile firmandosi Favilla, dopo aver scritto su Vita internazionale e Vita moderna, la spinge a rompere il matrimonio e a lasciare, dolorosamente, e contro la sua volontà, il figlio, per cui nutre un amore profondo e sincero.
Così, nel 1902, l’autrice si trasferisce a Roma, dove avviene l’incontro decisivo col direttore della Nuova antologia: Giovanni Cena che, romanziere e poeta, sceglie per lei lo pseudonimo di Sibilla Aleramo, rifacendosi alla «terra d’Aleramo» evocata da Carducci in Piemonte. Cena, a differenza del marito, la incoraggia e la fa sentire amata, condividendo l’abnegazione con cui Rina si impegna nel sociale, aiutando, ad esempio, i bambini bisognosi del quartiere di Testaccio. Il 1914 si dedica alla stesura de Il frustino (1932), dove racconta dei tre uomini con cui, nell’estate di quell’anno, si divide: il pittore Michele Cascella, Clemente Rebora e Giovanni
Boine. Il rapporto che più nella vita dell’autrice ha assunto un che di leggendario, resta però quello con il poeta Dino Campana, autore del celeberrimo I canti orfici. Si tratta di un amore turbolento e breve, che però sconvolge l’ambiente letterario. La stessa Sibilla non stenta a raccontare quei giorni folli e febbrili ne Il passaggio (1919), l’autobiografia romanzata che viene giudicata indecente.
La vita si complica con l’avvento del Fascismo: Sibilla, infatti, è nota per le sue posizioni socialiste, frequenta un deputato coinvolto nel progetto di uccidere Mussolini nel 1925 e, per questo, viene arrestata. Gli anni successivi sono segnati da nuovi incontri, come quello con Goffredo Parise, a cui l’autrice dedica Amo dunque sono (1927).
Nel 1936, invece, la scrittrice conosce il giovane Matacotta, cui resta legata per dieci anni, come descritto nei diari che l’accompagneranno fino alla morte e come si evince dalla raccolta di poesie Selva d’amore. Nel 1959 Sibilla Aleramo viene ricoverata in clinica, dove muore il 13 gennaio del 1960.
Catherine Spence scrisse per vari giornali, con articoli che spaziavano da questioni politiche e sociali a temi educativi. Fu una voce autorevole nell'opinione pubblica australiana del suo tempo.
Oltre ai diritti delle donne, Catherine Spence si interessò alle riforme sociali. Fu coinvolta in questioni come la riforma del sistema carcerario e l'assistenza sociale.
La sua eredità in Australia è notevole, specialmente per il suo contributo alla promozione dei diritti delle donne e del coinvolgimento femminile nella politica. La "Catherine Helen Spence Memorial Scholarship" è stata istituita in suo onore, riconoscendo il suo impegno nell'educazione delle donne. Catherine Helen Spence e’ scomparsa il 3 aprile 1910.
di Angelo Paratico
continuazione dalla scorsa settimana
Jade e sua moglie, di traversare la strada e spostarsi all’interno della chiesa.
Non ebbero altra scelta ma obbedire ai suoi ordini, mentre il Presidente aiutava sua moglie a camminare, perché lei era scivolata e s’era ferita al ginocchio destro.
Si comportavano tutti con coraggio, mentre la gente sulla strada piangeva e si lamentava, e il sangue era ovunque, rendendo la strada scivolosa.
Mario li vide attraversare la strada ma non fu in grado di sparare di nuovo, pensò che erano entrati nell’edificio sotto a dove stava.
Tornato alla finestra, la scavalcò con il proprio fucile, e poi, con grande cura, scese i gradini, guardando in basso: erano proprio lì, dentro alla chiesa, proprio dove sedeva lui pochi minuti prima.
Fahid aveva chiuso la porta e li teneva in ostaggio. Il piano del terrorista era semplice: tenerli prigionieri per un certo tempo, per ottenere tutti i titoli dei giornali di tutto il mondo e poi farsi saltare in aria, trascinandoli con sé all’altro mondo.
Mario si rese presto conto che non era facile sparare a quel terrorista al piano di sotto, perché era molto agitato, e fece una telefona parlando in arabo, gridava, era fuori di sé, Mario si mosse lentamente e poi estrasse la sua pistola.
Xi stava cercando di parlare in inglese al loro sequestratore, provando a usare la ragione. Voleva convincerlo a liberare la figlia e la moglie, tenendo solo lui prigioniero.
“Sono il Presidente della Cina, non sono un trofeo abbastanza grande per te?” gli gridò.
Fahid gli rise in faccia, e gli ordinò di tacere. Poi, girandosi, vide Mario nell’angolo del coro rialzato della chiesa e sparò una raffica di proiettili nella sua direzione.
Anche Mario sparò, colpendolo sul giubbotto esplosivo che indossava ma che lo schermò dalla pallottola. Fahid, in preda al panico, guardò verso il cielo e poi pressò l’interruttore della cintura esplosiva ma non accadde nulla, nessuna esplosione, il giubbotto era difettoso oppure era stato danneggiato dal colpo di Mario.
Simon s’era già rialzato dalla strada e aveva infilato alcuni proiettili nel suo vecchio revolver, poi si mosse verso la chiesa, spingendo la porta di legno e aprendola lentamente
Mario sparò di nuovo, ma lo mancò per pochi centimetri. Fu allora che Jade lo vide e gridò a squarciagola: “Mario, aiutaci, ti prego!”
Fahid stava inserendo un nuovo caricatore nel suo AK47, mentre Mario con la pistola in pugno saltò giù dal coro, per sfidare Fahid, perché stava usan-
do Jade come scudo, ma Fahid sparò di nuovo. Mario s’avvicinò, schivandosi per evitare la scarica di proiettili ma il terrorista spinse Jade di lato, puntando Mario, Jade l’attaccò alla faccia con le sue unghie, il terrorista fece partire una nuova sventagliata che finì sul pavimento e i proiettili rimbalzarono in avanti, in tutte le direzioni, sibilando e sfondando le panche di legno. Una pallottola vagante centrò Jade nel petto. Mario, vedendola cadere a terra, con un urlo balzò in avanti, spingendo Fahid e fecendolo cadere a terra, non avendo più la pistola e preso da una furia cieca, lo morse sul viso e tentò di strangolarlo, ma era stato ferito e sentiva le forze che lo stavano abbandonando, Fahid lo respinse e s’alzò in piedi puntandogli nuovamente l’arma addosso.
Simon aveva ormai una visione chiara del bersaglio e sparò due volte, ma il giubbotto esplosivo pieno di frammenti metallici protesse di nuovo il terrorista e, anche se era ferito, poté ancora sollevare la sua arma automatica per un’ultima volta mentre barcollava indietro e fece nuovamente fuoco.
Una terza pallottola partì dal revolver di Simon e il terrorista, colpito al collo, cadde sulla schiena, versando il suo sangue sui gradini dell’altare, sotto all’immagine di Cristo, che guardava giù dalla sua croce di legno, con un viso pietosissimo.
Simon entrò in chiesa, fece segno al Presidente e alla moglie di stare bassi e andò subito a vedere se Fahid fosse davvero morto e incapacitato da far esplodere il suo giubbotto.
Anche Mario era stato colpito al petto, respirava velocemente e aveva gli occhi fissi al soffitto. Lo riconobbe subito dalle foto segnaletiche che aveva fatto diffondere, era lui il killer che cercavano, e per un attimo pensò che facesse parte del complotto islamista, prima che potesse rimettere insieme tutti i pezzi di quella strana vicenda.
Il sangue gli sgorgava copiosamente dal petto e Simon cercò di fermarlo, premendo con il palmo della sua mano. La ragazza era già morta e Xi la stringeva al proprio petto. Mario lo fissò il poliziotto e gli disse: “No, lasciami, voglio morire. Dammi la mano di questa donna.” Guardava verso di lei, che giaceva a terra al suo fianco, con gli occhi spalancati e coperta di sangue. Erano a terra, molto vicini e Simon prese il braccio della ragazza e lo stese verso Mario, poggiandoglielo sul petto.
Poi prese la mano di Mario e l’unì a quella della donna. Lui la strinse forte e sorrise a Simon, con un grande sforzo, ansimando, aveva i polmoni bucati dalle pallottole, sussurrò: “Grazie, ora voliamo in cielo...”.
Esalò rumorosamente il suo ultimo respiro e i suoi occhi passarono da azzurri a neri, Simon capì che le pupille s’erano aperte ed era spirato.
Kwai Chung, Nuovi Territori. Giovedì, 18 gennaio 2020. Ore 13.
Il Presidente Xi Jinping guardò per l’ultima volta i corpi crivellati di sua figlia e di quel uomo che li aveva protetti. Si stavano preparando a lasciare la chiesa, che ormai era popolata da poliziotti e da paramedici. Aveva le lacrime agli occhi, mentre la First Lady pareva più forte di lui.
C’erano due elicotteri che sorvolavano quell’area e le lamentose sirene delle ambulanze riempivano l’aria, dozzine di auto della polizia andavano e venivano.
“Lei, ispettore Lau, ci ha salvato la vita. Anche quest’uomo bianco, credo fosse in fondo un brav’uomo, non so perché era qui armato e non credo a quello che ci dicono perché, dopo tutto, gli dobbiamo la vita e gliela devono centinaia di studenti, poliziotti e civili. Ma, ahimè, non ha potuto salvare sé stesso e nostra figlia, con la loro creatura che portava nel grembo, ora sappiamo che era lui l’uomo del quale nostra figlia ci aveva parlato. Dalle cose brutte, possono a volte venire le cose buone. Difficile giudicare un uomo morto e che non è in grado di spiegare le proprie azioni. Come dicono i buddisti, il loto più bianco e puro esce dal sozzume del fango.”
“Gli dobbiamo tutti la nostra vita, tanti bambini, anche se forse era un agente segreto o un assassino prezzolato, non solo il fidanzato di vostra figlia” disse Simon, come consolazione, visto che il Presidente non riusciva a impedire che le lacrime gli sgorgassero dagli occhi.
“Lui, questo ragazzo, era un agente segreto italiano? I miei assistenti mi dicono che non sanno molto di lui. Sappiamo che viene da una povera famiglia palermitana, dove siamo stati l’anno scorso, ma parleremo con il loro Console a Hong Kong e con l’Ambasciatore a Pechino, poi lo decoreremo con una medaglia per il suo atto di eroismo.
Tutto il suo passato tutte le sue maligne intenzioni, vengono azzerate dalle azioni compiute negli ultimi minuti della sua esistenza. Questa è l’eterna legge del karma...”
“Che importa dell’ambasciatore italiano a Pechino, quell’uomo è inutile...” disse la moglie, con aria di disprezzo “e se i suoi erano poveri, non m’importa, anche i miei genitori erano poveri”, disse la moglie del Presidente, e poi aggiunse, anche lei commovendosi: “Sono così belli e pacifici, come addormentati in un bel sonno tranquillo. Ora mi ricordano Giulietta e Romeo, una volta che furono appoggiati nel loro sepolcro. Oh, come è ingiusto il mondo...”
“Go hence, to have more talk of these sad things. Some shall be pardon’d, and some punished: For never was a story of more woe, than this of Juliet and her Romeo” esclamo’ il Presidente, ri-
cordando la fine della tragedia di Shakespeare, che aveva recitato da studente.
Poi aggiunse: “Angoscia e dolore è quello che provo, ma anche noi dobbiamo andare, non con l’ambulanza, anche se abbiamo qualche lieve ferita, perché sarebbe al di sotto della dignità del comandante in capo dell’esercito cinese e di sua moglie.”
Cercando di confortarla, Xi aggiunse, rivolto a sua moglie: “La vita è sempre spaventosa, ma lui ha salvato noi e le vite di quegli innocenti scolari. Gli siamo grati. Tutto era scritto e predestinato, uno strano destino l’ha portato qui, oggi, armato e pronto a sparare. Torniamo a Pechino. Nostra figlia vivrà in cielo con il nostro nipotino morto nel suo grembo, e sarà una fata, preparandoci la strada.”
“Sì, è stato un grande amore e si amavano l’un l’altra, perché amavano la creatura che portava nel grembo. Ma ora che faranno dei loro corpi?”.
Simon disse: “Verranno bruciati insieme, tutti e tre, al crematorio di Kwai Chung, non lontano da qui, e le loro ceneri vi saranno consegnate a Pechino.
“Sì, terremo le loro ceneri in casa nostra. Il sipario su di loro si è chiuso; per quanto ci riguarda, dobbiamo continuare con la nostra commedia” disse Xi
Un colonnello del PLA, addetto militare del Presidente, si fece avanti, chiedendo: “Compagno Xi, e la morte di vostra figlia? Dovremmo organizzare degli annunci da dare alla stampa?”
“No, la morte di nostra figlia resterà un segreto di Stato. Trovate una controfigura, un’imitatrice di nostra figlia fra i nostri servizi segreti. Trovate tre o quattro ragazze simili e mandatele nel mio studio, a Pechino; domani ne selezionerò una. Poche persone avevano davvero incontrato la nostra Mingze, nessuno scoprirà cosa è successo oggi e noterà il suo cambiamento di carattere. La stampa internazionale non deve sapere che nostra figlia è stata uccisa insieme a questo italiano e che era incinta di lui.”
“Capisco, compagno Presidente, me ne occuperò io. Qualcos’altro che volete ordinate?”
“Sì, cancelleremo tutti i miei appuntamenti di stato per il prossimo settimo giorno del settimo mese. Voglio passare il prossimo Qixi Festival solo con mia moglie.”
Entrambi strinsero la mano a Simon Lau e poi la moglie del Presidente gli buttò le braccia al collo, e lo strinse forte, piangendo. Si ricompose presto e prendendo la mano del marito uscì fuori
Vedendoli apparire sani e salvi, tutti i presenti applaudirono, anche le persone che guardavano giù dalle finestre degli alti condomini che s’innalzavano in quella stretta valle cementificata.
All’incrocio era da poco atterrato un elicottero delle forze speciali, li avrebbe portati in aeroporto dove un aereo speciale li attendeva sulla pista, per riportarli nella capitale. Carrie Lam, la governatrice di Hong Kong, li attendeva all’aeroporto, pronta a scusarsi per il buco nella loro rete di sicurezza.
Simon avvertì un forte bruciore sul fianco sinistro, c’era del sangue sulla sua camicia, il suo sangue. Si toccò il fianco e gli fece un po’ male, ma per fortuna era solo un graffio causato da una pallottola vagante, niente di serio, ma chiese a uno dei medici nel piazzale dalla scuola di medicarlo.
Rientrando in chiesa, Simon diede un ultimo sguardo ai sereni volti dei due tragici amanti, mentre i paramedici e la polizia tiravano le lunghe cerniere dei loro sacchi per cadaveri di plastica nera. Un certificato di morte sarebbe stato rilasciato con la dichiarazione ufficiale che si trattava di due sconosciuti turisti cinesi - sarebbero stati dichiarati una coppia non identificata - poi li avrebbero portati al crematorio.
“Metteteli entrambi in unico sacco” ordinò Simon ai due paramedici che si stavano occupando dei loro corpi. Quelli lo guardarono, un poco stupiti e uno dei due gli fece notare che era contrario al regolamento, Simon rispose che era un ordine e che lo dovevano eseguire. I due annuirono e trasferirono il cadavere di Jade nel sacco di Mario, posandola al suo fianco e poi lo chiusero di nuovo, facendo poi molta fatica a sollevarlo e muoverlo.
Simon pensò all’antica leggenda popolare evocata dal Presidente. La conosceva molto bene, perché suo padre gliela aveva raccontata più d’una volta, per farlo addormentare. Era la leggenda della fata tessitrice e del mandriano. Vi si parlava della settima figlia del re e della regina del cielo, che furono portati nel firmamento sotto forma di due stelle luminose, Vega e Altair e che solo una volta ogni anno potevano rivedersi sulla Via Lattea. Chiamò casa e al telefono rispose suo figlio, che volle sapere se stesse tornando, prima di passargli la mamma.
“Certo, che dici se questa sera andiamo tutti a mangiare una buona pizza?”
Lo udì urlare di gioia e poi passò la cornetta alla madre e anche lui si sentì felice, come suo figlio, stranamente felice come non lo era mai stato prima in vita sua. La conosceva, quella era l’allegria dei naufragi.
Per maggiori informazioni visita il sito: www.gingkoedizioni.it www.facebook/Gingkoedizioni
Gingko Edizioni Vicoletto Valle, 2 37122 Verona gingko@gingkoedizioni.it
Distribuzione Nazionale CDA, Bologna
Questo volume è stato stampato per conto di Gingko Edizioni nel mese di Maggio 2019 da UNIVERSAL BOOK Rende (CS)
Venerdì notte, il Club Marconi ha fatto la storia ospitando il primo "Community Car Sleepout" in collaborazione con Vinnies, un evento dedicato a sensibilizzare la comunità sulla crisi dei senzatetto a Fairfield e Liverpool, e a raccogliere fondi per sostenere l'organizzazione San Vincenzo de' Paoli.
Dell'evento, abbiamo avuto l'opportunità di parlare con Guy Zangari e Sam Noiosi, gli organizzatori principali, che hanno condiviso le loro impressioni sulla nottata trascorsa all'addiaccio..
"Abbiamo organizzato questo evento - inizia Guy Zangari - questa raccolta fondi, Car Sleepout, per sensibilizzare sulla questione
molto tempo. Quindi, attraverso il nostro CEO e il nostro team di marketing, ci siamo dedicati pienamente a questo."
dei senzatetto a Fairfield e Liverpool, ma anche per raccogliere fondi per la San Vincenzo de' Paoli, Liverpool, per supportarli con il loro furgone. Il loro servizio di pattugliamento in furgone esce ogni notte della settimana, dal lunedì al venerdì, e serve i senzatetto con cibo e bevande calde. Siamo molto orgogliosi di averlo fatto. È stata una decisione del Direttivo del Club come parte di Marconi Cares. È un programma in cui aiutiamo le persone della comunità. E abbiamo fatto qualcosa anche a Natale, donando regali di Natale ai bambini nel reparto pediatrico dell'Ospedale, e a Pasqua abbiamo distribuito uova di Pasqua ai bambini in ospedale. Questo è un altro esempio di Marconi Cares che si prende cura della comunità" ha spiegato Zangari.
Anche Sam Noiosi, Vicepresidente del Club Marconi e organizzatore della serata benefica, ha voluto condividere la sua esperienza personale e le motivazioni che hanno spinto il Club Marconi a organizzare un'iniziativa così significativa. "Abbiamo iniziato tutto questo a Natale, come ha detto Guy. Abbiamo pensato di fare qualcosa per la comunità. Guy ha contattato Vinnies tramite un suo contatto e abbiamo avuto un paio di riunioni; tutti erano molto entusiasti di fare un sleepout al Club Marconi perché è la prima volta che un club organizza un evento di questo tipo. Tutto è iniziato solo due mesi fa. Sì, due mesi fa, che non è
Noiosi ha descritto l'atmosfera unica della serata, mettendo in evidenza il significato di tale esperienza: "È stata una notte molto emozionante, perché ti fa davvero capire quanto siamo fortunati quando stiamo a casa in un letto caldo con un pasto caldo, senza doverci preoccupare di dove dormiremo. Speriamo che andando avanti non sia finita; mi hanno detto che continuerà fino a settembre. Quindi fino alla fine di settembre si può ancora donare. Ieri sera, durante le conversazioni con gli organizzatori di Vinny's, hanno detto che 40.000 dollari serviranno per sfamare persone con un furgone per 12 mesi, cioè 6.000 persone per i prossimi 12 mesi per sfamare le persone nel nostro distretto di Fairfield, Liverpool, che è molto, molto importante."
L'evento ha visto una partecipazione attiva della comunità, con 35 auto e una decina di persone che hanno scelto di dormire su cartoni per vivere un'esperienza simile a quella dei senzatetto. "È stato molto umiliante vedere persone venire al nostro club che hanno supportato e pagato per dormire su cartoni solo per sensibilizzare, e anche con le auto, abbiamo dormito in auto. Ho dormito in auto la scorsa notte. Non penso che mi piacerebbe
farlo ogni notte e le statistiche dicono che il 57% delle donne sono senzatetto. Tra le persone del Nuovo Galles del Sud che dormono all'aperto, il 52% dorme in auto. Di questo 52%, secondo le statistiche di Vinnies, il 34% sono donne che scappano dalla violenza domestica. Donne e bambini. Quindi è una percentuale molto alta," ha continuato Zangari. Il Club Marconi, secondo Noiosi, è ora determinato a fare del Car Sleepout un evento annuale. "Come club e come consiglio, faremo questo ogni 12 mesi e Guy ha già discusso con Vinnies. Quindi, in conclusione, San Vincenzo de' Paoli è molto, molto, molto contento della risposta del Club Marconi e San Vincenzo de' Paoli si siederà con il Club Marconi e discuterà per il futuro degli eventi e di avere più partecipazione. Per essere il primo evento, è stato un successo, e ora Vinnies vorrebbe continuare questo con il Club Marconi, ma anche Vinnies sta usando il Club Marconi come modello per altri club, quindi siamo molto orgogliosi, molto, molto orgogliosi."
Fantastica iniziativa che, grazie alla dedizione di Guy Zangari e Sam Noiosi, si è conclusa con la consapevolezza di aver fatto una differenza concreta nella vita di chi è meno fortunato e con l'impegno di continuare a lavorare per la comunità, affinché sempre più persone possano essere aiutate.
Rosanna Perosino Dabbene
Zzzzzzzzzzzzz Zigzag! Eccomi qui nella casa dei nonni di Massimiliano, che si trova nella zona di Llandilo, un sobborgo a nord della città di Penrith. Si tratta di una casetta senza pretese, costruita su 5 acri di terreno, su cui nonno Antonio cresceva i pomodori. Egli usava dire che i suoi pomodori erano i migliori di tutto il mercato, perché non gli era mai capitato di tornare a casa senza averli venduti tutti. Ora è un grande frutteto.
Nonno Antonio e nonna Angela sono due intelligenti e simpatici, vecchietti, che vivono in quella casa da quando si sono sposati e vanno d’amore e d’accordo. Sono molto vicini alla loro unica figlia Antonietta, che ha quattro bei figlioli, e sono tutti molto attaccati ai nonni e li visitano sovente.
Massimiliano ha 24 anni ed è il maggiore della nidiata. Lo chiamano Max ed è un tipo di ragazzo educatissimo, sempre molto elegante nel vestire, nel parlare e nel comportarsi. Si capisce che proviene da una famiglia di origine italiana, che gli ha dato un’educazione ineccepibile. Ha studiato ingegneria elettronica e lavora appunto in una compagnia che tratta soggetti di alta tecnologia, a Sydney.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz Oplà, ho fatto un salto da olimpiade, per accomodarmi su un petalo di rosa, del bellissimo mazzo di fiori che Max ha portato per la nonna... Peccato che le olimpiadi per mosche non ci siano ancora, altrimenti mi beccavo la medaglia...Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz.
Mentre Massimiliano si disseta con un bicchiere di Chinotto e consuma con avidita’ le patate dolci arrostite al forno, che solo la nonna sa fare cosi’ bene, nonno Antonio, che è sempre molto interessato a tutto cio’ che succede nella famiglia, chiede a Max: Ora mi viene in mente che tua madre ci ha detto, che ieri hai avuto un episodio di “deja’ vu”, ci vuoi dire come è successo?”
“Certamente, nonno - risponde Max - Ieri mattina, mentre andavo al lavoro, Passai da una strada con lavori in corso, da cui non ero mai passato e, stranamente, mi sembro’ di essere già stato lì, con gli stessi lavori in corso, ed ebbi la sensazione che qualcosa doveva cadere dal tetto, alzai lo sguar-
do e vidi che l’inferriata di una finestra stava proprio cadendo dal tetto. Se non mi fossi scansato in tempo, sicuramente sarei finito in ospedale o magari peggio”.
“Sono contento che te la sia cavata - dice nonno Antonio - Ma, se mi permetti ti voglio raccontare un episodio che è accaduto a me molti anni addietro, quando avevo anch’io la tua età e non conoscevo ancora tua nonna. Vuoi sentire?”
Max sorride e con interesse, aggiunge: “Mi fa sempre piacere sentire le cose che sono successe nel tuo passato, nonno“.
“Era stata una giornata torrida di fine estate. Avevo stentato a prendere sonno, causa il caldo ancora soffocante. Finalmente il sonno venne, accompagnato da un incubo terribile.
Potevano forse essere le due di notte, quando mi svegliai di soprassalto e mi misi a sedere sul letto. Avevo la fronte imperlata di un sudore freddo ed accusavo uno strano senso di soffocamento. Mi alzai e spalancai la finestra già un po’ aperta.
Pensai all’incubo che avevo appena avuto: mi trovavo in una piscina olimpionica, quando, ad un certo punto la mia caviglia era rimasta impigliata nella catena dello scarico acqua. Ero imprigionato, senza alcuna via d’uscita. Stentavo a respirare... Stavo annegando... Era una sensazione tremenda... Mi era sembrato di morire... Perciò mi svegliai... Rabbrividii, pensando al sogno che avevo appena fatto. Avevo bisogno di aria...
Mi avvicinai alla finestra spalancata e sporsi la testa fuori, nella notte. La città era addormentata. Vaghe luci qua e là. Non si udivano rumori. Una leggera, calda brezza, mi accarezzò come un alito venefico.
Mi ritrassi. Uno strano senso di angoscia mi attanagliava... Dovevo rilassarmi. Pensai che l’unica cosa che avrebbe potuto aiutarmi, sarebbe stata una bella corsa in auto. Se non altro mi avrebbe rinfrescato le idee. Non era la prima volta che lo facevo e, quasi sempre, riusciva a distendermi, perciò, m’infilai un paio di pantaloncini e scesi in garage... Salii sulla mia auto rossa fiammante e tentai l’avviamento, ma senza successo, perciò imprecai: “Al diavolo anche le macchine!”
Avevo acquistato questo ultimo modello di auto sportiva appena qualche settimana addietro, convinto di poter risparmiare il denaro delle riparazioni almeno per qualche anno, invece, rieccoci daccapo.
“Questo servirà proprio a rilassarmi" borbottai, mentre scendevo dall’auto. Sbattei la portiera, che si richiuse con fracasso. Alzai il cofano e diedi un’occhiata in giro. Non mi sembrò che ci fossero dei problemi, quindi controllai l’olio, l’acqua e le candele. Tutto sembrava in ordine perfetto.
Mi accorsi allora che ero a piedi nudi e lanciai un’occhiata intorno per trovare qualcosa che potesse somigliare ad un paio di scarpe, per evitarmi di tornare di sopra, ma non vidi altro che un vecchio paio di scarpe da football. “Ma chi se ne frega,” pensai, in fondo erano scarpe anche quelle. Mi ripulii le mani con uno straccio e calzai le scarpe, anche se sembrava fossero leggermente strette.
Mi vennero in mente tutte le partite di calcio che avevo giocato con quelle scarpe e mi prese un po’ di malinconia. Con un sospiro, ritornai all’auto, chiusi il cofano e dissi, con tono esasperato, come se stessi parlando con la macchina: “ Ma tu guarda che cosa mi tocca di fare alle due del mattino!”
Con un balzo vi saltai dentro. L’avevo visto fare in un film americano, e notai con compiacimento, che anch’io ero piuttosto atletico, quasi come l’attore del film...
Infatti, tutta la sequenza dell’azione si era svolta con la massima leggerezza e senza il minimo sforzo, da parte mia.
Bene, ora non mi restava altro da fare che cercare di avviare la Freccia Rossa. Cosi’ l’avevano battezzata i miei amici, anche se ora la cosa sembrava un po’ una presa in giro...Da persona ligia alle regole della strada, mi allacciai la cintura di sicurezza, ma se devo essere sincero, pensavo che l’auto non sarebbe partita. Invece, con mia sorpresa e sollievo, parti’ al primo tentativo. Ah! Mi sentivo già meglio.
Uscii dal garage e svoltai a sinistra, onde innestarmi sulla strada principale. Notai, con grande soddisfazione che la macchina rispondeva perfettamente ai miei comandi ed io cominciavo a percepire che la tensione dei miei nervi si stava allentando ed i muscoli si stavano distendendo.
Sulla strada non c’era anima viva, così pigiai a fondo il piede sull’acceleratore. L’auto sfrecciò via, come un razzo.
La velocità era sempre stata la mia passione e la brezza che s’infilava tra i miei capelli e scivolava sopra la mia pelle, mi diede un senso di ebbrezza e di felicità. Mi diressi verso il fiume. Lì sarebbe stato anche più fresco. In pochi minuti ci sarei arrivato. Infatti, dopo pochi minuti ero in vista del ponte.
Pensai che sarebbe stato meglio attraversarlo, perché sull’altra sponda, c’era un piccolo parco, dove avrei potuto sdraiarmi sull’erba fresca ed assaporare meglio l’aria umida della notte. Cosi’ mi sarei rilassato completamente.
Ero immerso in questi pensieri, quando iniziai la curva per imboccare il ponte. D’improvviso udii un rumore forte, come una schioppettata. Istantaneamente l’auto ebbe uno scarto di sbandamento verso la destra...-“La gomma! pensai - La velocità è troppo elevata...”
Io non ero preparato per una cosa del genere... Lo schianto fu inevitabile. L’urto era stato terribile e la botta era stata dura. Forse ero svenuto...Mi sentivo la testa confusa ed una strana sensazione di calore, che dal capo, scendeva giù, sulla guancia destra. Mi toccai la tempia e vidi la mano sporca di sangue... Mi pareva di essere senza peso e di fluttuare nell’aria. Infatti, l’auto, dopo aver sfondato il parapetto destro del ponte, stava cadendo a muso in giù. Ebbi un attimo di lucidità, mentre vedevo le scure acque del fiume avvicinarsi vertiginosamente.
“Devo slacciare la cintura di sicurezza e buttarmi fuori, finché sono ancora in tempo,”- pensai, prima di scivolare nuovamente nell’incoscienza.
La macchina s’infilò con un tonfo, nelle torbide acque del fiume. Sentii l’acqua fresca sferzarmi, mentre l’auto s’inabissava. Ripresi conoscenza quasi immediatamente e mi sentii sommerso, non solo dall’acqua, ma anche dallo sgomento.
In quell’attimo ebbi la precisa sensazione di aver già vissuto quella terribile esperienza... Certo... In sogno... Lo stesso sogno che solo poco tempo prima mi aveva costretto a svegliarmi di soprassalto. Lo stesso senso di soffocamento... Mi sembrava di scoppiare!
Pensai ardentemente che tra poco mi sarei svegliato ed in quegli ultimi attimi disperati, mi parve che la mia mente stesse scivolando via dal mio corpo, cioè, che mi stessi vedendo morire, dal di fuori, come se tutto
questo fosse davvero solo un brutto sogno. Ma se questo era un sogno, quello di prima cos’era? Realtà? Allora ero già morto prima, o stavo morendo ora? Morire due volte? Pensai che non sarebbe stato giusto. Era una beffa del destino! Mio Dio, avevo appena 24 anni. Evidentemente ero stato sfortunato, maledettamente sfortunato! Ma cosa stavo pensando.. “No!” L’urlo muto che saliva dall’interno, mi riempi’ il cervello...No! No!
Questo non poteva, non doveva essere il mio destino! Dentro di me il senso di torpore parve dissolversi del tutto e lo spirito di conservazione mi venne in aiuto. Armeggiai freneticamente per aprire la cintura di sicurezza e, dopo essermene liberato, risalii, anche se non c’era più un filo d’aria nei mie polmoni ed ero allo stremo delle forze, ma riuscii a raggiungere la superficie per respirare, ed infine, a stanche bracciate, mi fu possibile, guadagnare la riva. Stremato, mi lasciai andare sul pietrisco umido del greto, rabbrividendo al pensiero che avessi, anche solo per un momento, potuto accettare la morte con rassegnazione, quasi si fosse trattato di una cosa inevitabile. Fortuna che l’auto era una spider e non aveva tettuccio, pensai, ma subito dopo, un altro pensiero mi fece lanciare un urlo: “L’auto!”, m’immaginai l’articolo sul giornale: “ La Freccia Rossa, inabissata sul fondo del fiume”. Avrebbe potuto essere un bel titolo per un articolo giornalistico...
Mi venne da sorridere... Era strano...Avevo appena perso un’automobile che mi costava un occhio e, nonostante ciò, non ero scontento. Come potevo spiegare una cosa del genere? Semplice: Ero felice di avere 24 anni. Felice di essere vivo. Felice di esistere! E, tutto sommato, dopo quello che mi era appena successo, dovevo essere fortunato, maledettamente fortunato!”-
“Che 'fifa' avrai avuto, nonno! Potevi morire! Ma, con la tua forza di volontà, ce l’hai fatta! Meno male, altrimenti neanche io ci sarei - interviene Max con fervore - Evviva la vita, nonno! Siamo stati ambedue fortunati di essere sopravvissuti!"
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Molto interessante, anche perché si tratta di storia vera. Zzzzzzzzzzzzzzzzzz
Ed eccoci nell’angolo delle risate: Zzzzzzzzzzzzzzzz
Un uomo piuttosto obeso prega: “Oh, Dio, ti prego, ti scongiuro, fammi dimagrire... Ma se proprio non puoi farmi dimagrire, fai in modo che i miei amici ingrassino! Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz Ciao Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Il nuovo format prevede una fase campionato a 36 squadre con classifica unica: prima giornata fra il 17 e il 19 settembre, ultimo turno il 29 gennaio
Grande attesa per il nuovo format che prevede una fase campionato a 36 squadre con classifica unica: prima giornata fra il 17 e il 19 settembre, ultimo turno il 29 gennaio.
Le prime otto classificate accedono direttamente agli ottavi di finale; le squadre classificate dal nono al 24° posto disputano gli spareggi per la fase a eliminazione diretta e le vincitrici accedono agli ottavi di finale. Eliminate le ultime 12.
Da quel momento in poi, la competizione proseguirà con la classica formula a eliminazione diretta.
Beppe Marotta, boss interista,
la definisce "fascinosa", Franco Baresi preferisce sottolineare che "saranno importanti i gol segnati", per l'ad del Bologna Claudio Fenucci "sulla carta possiamo fare bene le quattro gare in casa, ma dovremo ragionare di partita in partita".
Di sicuro a prima vista questa nuova Champions con girone unico a 36 squadre appare un rompicapo.
Alla fine però, con Gigi Buffon che estraeva dalle palline i foglietti con i nomi delle squadre e Cristiano Ronaldo che premeva il pulsante del computer che ha formato il calendario, il dado è stato tratto. Così alla fine sono
venute fuori sfide da leccarsi i baffi come Real Madrid-Borussia Dortmund, quindi subito una rivincita dell'ultima finale, BayernPsg, Psg-Man City e Liverpool-Real Madrid mentre l'Atalanta ha avuto in sorte sia il Barcellona, in trasferta, che il Real Madrid, in casa, e anche l'Arsenal.
Inter e Juventus hanno trovato il Manchester City del superbomber Haaland, mentre il Bologna, che torna sulla massima ribalta europea a distanza di 60 anni, dovrà vedersela con rivali del calibro del Dortmund, del Liverpool e delle due squadre di Lisbona.
Grandi match, contro i Reds che hanno appena preso Federico Chiesa e con il Real del grande ex Carlo Ancelotti, anche per il Milan, ma al di là della raffica di partite, minimo otto per ogni squadra, rimane l'impressione di una competizione ancora difficile da capire, perché a prima vista macchinosa.
Colpo grosso del Sydney FC che ingaggia il 33enne brasiliano Douglas Costa, giocatore di valore assoluto che ha militato in passato nel periodo 2017-2022 nella Juve e nel Bayern Monaco. Mancino estroso e fortissimo nel dribbling e nel controllo palla, Costa ha girato il mondo dopo la parentesi europea giocando in America con il LA Galaxy per poi tornare in Brasile al Fluminense. Il giocatore vanta 31 presenze nella nazionale brasiliana corredate da 3 gol. Il contratto lo vedrà legato al Sydney FC per almeno due anni e l’allenatore Talay è convinto di poter utiliz-
zare al meglio l’asso brasiliano e che le ultime stagioni giocate sottotono dal brasiliano non lo preoccupano. Anche se i giorni migliori di Costa sono probabilmente alle spalle, il Sydney FC ha salutato la sua firma come un "enorme colpo" per il club e per la lega australiana in difficoltà dopo i tagli finanziari ai club per coprire le crescenti perdite negli ultimi anni.
L’allenatore Ufuk Talay spera di avere Costa già a disposizione per l'esordio della AFC Champions League del Sydney contro la squadra di Hong Kong Eastern FC il 19 settembre.
AS Roma, lite tra De Rossi e Cristante: il tecnico e il centrocampista arrivano alle mani
Dopo la sconfitta contro l'Empoli situazione difficile nello spogliatoio della squadra capitolina, dove De Rossi e Bryan Cristante sono arrivati alle mani.
Domenica Cristante è stato sostituito in avvio di ripresa da Enzo Le Fée, ma i rapporti tra l'allenatore e il centrocampista si sarebbero deteriorati da tempo.
Durante la lite c'è stato anche un riferimento ironico a Leandro Paredes, protagonista di una prova incolore contro l'Empoli.
L'Inter spazza via qualsiasi dubbio demolendo un'Atalanta irriconoscibile. Finisce 4-0 a San Siro, con doppietta di Thuram, gol spettacolare di Barella e autorete di Djimsiti: un risultato rotondo che lascia poco spazio a interpretazioni varie. Seconda vittoria in campionato per la squadra di Inzaghi che per il momento si gode le cime alte della classifica.
Inter subito in doppio vantaggio sull'Atalanta. Tutto nei primi 10': prima un autogol di Djimsiti, poi il bellissimo mancino al volo di Barella portano i nerazzurri a distanza di sicurezza sui ragazzi di Gasperini. L'Inter controlla il match e va vicina anche al tris alla mezz'ora con il palo colpito da Thuram. L’Atalanta abbozza una reazione e alza il suo baricentro ma sbatte puntualmente sul muro difensivo Inter che controlla la gara e fugge spesso in pericolosi contropiedi. I nuovi innesti del mercato atalantino non incidono e Sommer e’ raramente chiamato alla parata.
Nel secondo tempo, l’Inter dilaga con dure reti identiche di Thuram che da vero pirata dell’area si fa trovare pronto al tocco finale in rete. Veramente in gran giornata il francese che sistematicamente anticipa tutti con gran fiuto del gol.
Da segnalare anche un bel tiro al volo al 51’ di Lautaro Martinez fuori di poco, identica sorte al 54’ per Barella che dal limite non inquadra la porta. In conclusione, Inzaghi e la sua truppa non deludono le aspettative e mandano un chiaro segnale al campionato.
Colpo del Torino in trasferta che sigla il gol-vittoria nel finale e condanna il Venezia al secondo KO in tre gare. Primo tempo a reti bianche al Penzo tra Venezia e Torino. A ridosso del quarto d'ora sono i lagunari a rendersi pericolosi, con Nicolussi Caviglia che chiama a due grandi interventi Milinkovic-Savic in meno di un minuto. La risposta degli ospiti non si fa attendere, ma Joronen è bravissimo a rispondere al rigore in movimento di Adams e negare ai granata la rete del vantaggio.
La ripresa scorre via in maniera equilibrata con le due squadre che non si risparmiano.
All’86’ Torino in vantaggio su azione da calcio d’angolo, il tocco finale di testa di Coco è preciso e non lascia scampo. I granata dopo tre giornate sono ancora imbattuti mentre per Di Francesco, allenatore del Venezia, si prospettano inevitabili processi.
Bologna
Succede tutto nei primissimi minuti tra Bologna ed Empoli: al vantaggio lampo di Fabbian, inseritosi sottorete per un comodo appoggio che gonfia la rete, risponde dopo pochi secondi Gyasi, alla seconda rete consecutiva. I due gol sono quasi identici. Ripresa meno frizzante dal punto di vista dei ritmi: i padroni di casa sono più propositivi ma non impegnano realmente Vasquez. Nel finale ci sono le proteste toscane per un rigore non assegnato da Marinelli: contatto tra Posch e Pellegri, poteva starci il fischio dell'arbitro romano. Slitta così la prima vittoria in campionato del Bologna di Vincenzo Italiano mentre l'Empoli mantiene l'imbattibilità e sale a cinque punti dopo le prime tre partite.
Gara intensa con un secondo tempo veramente spettacolare che ha sancito il 2-2 allo stadio
Olimpico tra la Lazio e il Milan nella terza giornata di Serie A. I rossoneri di Fonseca, passati in vantaggio nel primo tempo, hanno condotto a lungo la sfida per poi subire l'1-2 della Lazio di Baroni in 4' dal 62' al 66'. A segno Dia e Castellanos.
A quel punto il tecnico rossonero cambia assetto e inserisce Theo Hernandez e Leao, grandi esclusi dopo le deludenti prove recenti, oltre all'ex Roma Abraham e il Milan trova il 2-2 proprio con il numero 10 rossonero Leao.
Prima vittoria in campionato per il Lecce che al Via del Mare supera di stretta misura il Cagliari al termine di una partita giocata in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo.
I giallorossi si sono resi protagonisti di un'ottima prima frazione per intensità con diverse occasioni prodotte anche dopo la rete siglata da Krstovic sugli sviluppi da corner.
La ripresa, invece, è stata di maggiore sofferenza per i padroni di casa con i sardi costantemente in proiezione offensiva alla ricerca del pareggio. Anche sfortunati i sardi che hanno colpito due traverse con Luvumbo e Viola.
Il Cagliari rimedia il primo ko stagionale dopo i due pareggi consecutivi, mentre il Lecce sale a quota tre punti dopo le prime due sconfitte.
Romanzesca vittoria, in pieno stile Antonio Conte, per 2-1 del Napoli che ribalta il Parma nel recupero della partita (ben undici minuti), sfruttando l'inferiorità numerica degli avversari rimasti senza portiere per l'espulsione di Suzuki per doppia ammonizione (e dopo un intervento spacca-gambe su Neres). Pecchia spedisce in porta un difensore, Delprato, costretto ad arrangiarsi tra i pali. Tra gli azzurri debutta il nuovo acquisto Lukaku che è subito decisivo. L'attaccante belga segna il gol del pareggio al 92’ (quello della vittoria porta la firma di Anguissa di testa al 96’) e soprattutto dà peso al reparto offensivo apparso in precedenza troppo leggero e poco ispirato. Per il Parma aveva segnato, nel primo tempo al 19’, Bonny su rigore.
Il ritmo lento dei primi minuti faceva temere una partita molto tattica in cui le occasioni da rete sarebbero arrivate col contagocce. Invece il gol del vantaggio del Monza, siglato da Djuric al 18’ ha dato una scossa al match. I biancorossi di Nesta, approfittando anche di una Fiorentina affaticata dopo la trasferta in Ungheria, raddoppiano con Daniele Maldini al 32’ che poi va anche vicinissimo al tris colpendo un palo. La Fiorentina trova la forza di reagire e riapre la gara al 45’ con Kean di testa. I minuti finali sono fatali al Monza anche nel secondo tempo. Nove sono i minuti di recupero assegnati ed al 96’ i viola pareggiano con Gosens: calcio d'angolo di Adli, Gosens di testa gira verso la porta, Turati non ci arriva!
Si chiude senza reti la sfida tra Juventus e Roma, una gara che non passerà certo alla storia per lo spettacolo offerto, visti i ritmi bassi e le pochissime occasioni da rete. Sin dall'inizio le due squadre, condizionate forse dalla grande afa torinese, evidenziano una difficoltà a trovare spazi e la situazione non cambia col passare dei minuti. Da evidenziare comunque la ritrovata solidità degli uomini di De Rossi, reduci dalla bruttissima prova casalinga contro l'Empoli, che in questa occasione convincono sul piano difensivo.
Il Verona espugna il Ferraris grazie alle reti di Tchatchoua al 55’ e di Tengstedt al 64’ su rigore (dopo un consulto VAR). Gli uomini di Zanetti salgono in classifica a quota 6, scavalcando i rivali di giornata, fermi a 4. Genoa che può recriminare per gli episodi del secondo tempo e per una tenuta difensiva non impeccabile. Nella ripresa due ottime occasioni per Messias, nel finale l'ex Lazovic ha sfiorato il tris. Ora la sosta, che sarà tranquilla per il Verona, un po’ meno per Gilardino che dovrà lavorare soprattutto sui cali di tensione dei suoi giocatori.
Le prime due sfide dell’Italia in Nations League si terranno venerdì 6 settembre, al Parco dei Principi contro la Francia e lunedì 9 settembre alla Bozsik Arena di Budapest contro Israele.
Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham);
di Robert Romeo
Una rete di Brenner al tramonto del primo tempo basta all'Udinese per battere di misura il Como, centrare il secondo successo consecutivo e ritrovarsi clamorosamente, dopo 3 turni di campionato, tra le quattro squadre in vetta alla classifica. Dopo una ripresa assai bloccata il Como ha la clamorosa chance per trovare il pari a recupero inoltrato: Prontera, richiamato dal VAR, assegna il penalty alla squadra di Fabregas per il tocco di mano di Payero. Cutrone spiazza Okoye, ma apre troppo il destro sparando sul fondo. Friulani che al rientro dalla sosta faranno visita al Parma.
Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Atalanta), Alessandro Buongiorno (Napoli), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Federico Gatti (Juventus), Caleb Okoli (Leicester), Destiny Udogie (Tottenham); Centrocampisti: Marco Brescianini (Atalanta), Nicolò Fagioli (Juventus), Davide Frattesi (Inter), Lorenzo Pellegrini (Roma), Samuele Ricci (Torino), Sandro Tonali (Newcastle);
Attaccanti: Moise Kean (Fiorentina), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).
Dominio totale del Marconi che si sbarazza del Blacktown con un tennistico 6-2.
Pioggia di gol nel primo tempo e poi testa alla finalissima di sabato contro il Rockdale.
Domenica 1 Settembre 2024Marconi Stadium. La squadra di casa impiega un solo minuto per aprire le marcature. Dal limite dell'area, Jesic supera Prendergast con un tiro perfetto e si fa un bel regalo per la sua 250ma presenza col Marconi. Il Blacktown City non si scompone e si tuffa in avanti ma all'8' raddoppia il Marconi con Temelkovski che quasi dal dischetto del rigore con una conclusione perentoria non lascia scampo. È un inizio di gara che manda in estasi i numerosi tifosi presenti in tribuna.
Al 14', il Blacktown ci prova con Danny Choi (tiro fuori) e poi di nuovo due volte al 16’ ed al 19’ con Fernandez (parate di Hilton).
Il Marconi lascia sfogare ma appena può piazza la zampata vincente al 25’ con Temelkovski che, al termine di una bella azione, da distanza ravvicinata insacca per il 3-0. Al 30’ riapre in parte il discorso il Blacktown grazie a Fernandez che rimedia al rigore sbagliato da Major e arriva primo sul pallone respinto dal portiere. La speranza di una rimonta clamorosa viene cancellata da due gol in rapida successione del Marconi che al 34’ e poi al 41’ va ancora a segno con un bel gol di Costanzo e con Temelkovski di testa.
L’apoteosi arriva al 45’ quando il Marconi si porta sul 6-1, Marko Jesic si fa parare un rigore ma è bravo a riprendere la respinta del portiere ed insaccare. Si va al riposo su questo incredibile risultato del tutto inaspettato alla vigilia.
Che non sia giornata per il Blacktown, si capisce quando Danny Choi viene espulso lasciando il Blacktown in 10 dopo che al 49’ Lynch aveva portato i suoi sul 2-6 accendendo un lumicino di flebile speranza. A questo punto diventa tutto difficile per il Blacktown che nonostante l'inferiorità numerica si batte per salvare almeno la faccia ma
il danno è ormai fatto. Il Marconi controlla e asseconda l’avversario ma non regala nulla e conquista di forza, di tecnica, di bravura una meritatissima finale contro il forte Rockdale.
Marconi Stallions FC 6 (Jesic 1’, 48’, Temelkovski 7’, 24’, 40’, Costanzo 33’) Blacktown City FC 2 (Fernandez 29’, Lynch 49’)
Il Sydney United 58 prenota un posto nelle semifinali battendo per 2-1 i rivali storici dell'APIA Leichhardt al Lambert Park al termine di un incontro molto combattuto.
L'APIA inizia la partita in modo deciso, cercando di costruire con pazienza e precisione, mentre il Sydney United 58 cerca di imporsi con la sua intensità e forza fisica.
Tifo numeroso e rumoroso in tribuna che ha fatto da degna cornice alla gara. Inizio veloce con entrambe le squadre pericolose. Al 25', l'APIA fallisce una buona occasione con Stewart che per un soffio non arriva su un pallone che chiedeva solo di essere depositato in rete. Risponde il Sydney United con due tiri forti ed insidiosi, sventati in modo spettacolare da Bouzanis.
Al 38', l'APIA crea una buona palla-gol con Caspers che impegna Kalac in una non semplice parata.
Poco dopo in contropiede Antelmi serve Milicevic lanciatissimo ma Bouzanis non si lascia sorprendere. Si va al riposo dopo un primo tempo ricco di spunti, in cui entrambe le squadre non sono riuscite a capitalizzare le numerose occasioni da rete.
La prima occasione del secondo tempo si fa attendere appena quattro minuti, ma il tiro di Armson dal limite dell'area pecca di potenza e precisione. Poco dopo Carlos De Oliveira da posizione molto angolata spedisce a lato di poco. L’Apia risponde colpo su colpo ed impegna Kalac con Gibson e Stewart.
La gara è un continuo attaccarsi a vicenda. Poco tatticismo
dal 4 Settembre al 10 Settembre 2024
e tanta corsa ed il gol è nell’aria. Al 66' è lo United 58 ad aprire le marcature con un gol strepitoso di De Oliveira che dai 16 metri trova l’angolino basso dove non può arrivare in tuffo Bouzanis. L'APIA non demorde ed attacca a testa bassa nel tentativo di pareggiare, due tentativi dalla distanza di Gibson e Stewart meritano miglior sorte. Infine un tiro di Jordan è ribattuto alla disperata da un difensore United. Al 79', di testa Muata-Marlow su corner di Armson trova pronto alla parata Kalac. Pochi istanti dopo arriva il raddoppo del Syd Utd con Milicevic che serve Antelmi, che al volo insacca imparabilmente, mandando in visibilio i tifosi dello United 58.
La partita si accende con l’Apia che insiste alla ricerca del gol ed è tutto un susseguirsi di azioni pericolose fino al minute 88 quando Gibson non spreca e con un bel tiro accorcia le distanze. Il finale diventa così di fuoco con pochissimi minuti ancora da giocare e l’Apia tutto proteso in attacco che martella e costringe l’avversario ad un assedio senza tregua.
Incredibile episodio a quattro minuti dal termine quando Rory Jordan dell’Apia colpisce la traversa con il pallone che ricadendo non supera la linea bianca, almeno stando al giudizio dell'arbitro che non da ascolto alle proteste e non aggiudica il gol che poteva significare tempi supplementari.
Quest’episodio sfortunato condanna alla sconfitta l’Apia che comunque merita applausi scroscianti per l’impegno profuso in campo.
IN MEMORIA
nato a Ardore (RC- Italia) il 17 settembre 1928
deceduto a Sydney (NSW) il 9 settembre 2022
Residente a Catherine Field
Caro marito di Maria Carmela (deceduta), nel secondo anno dalla sua dipartita, la Figlia Concetta con il marito Bartolomeo Corte (deceduto), Teresa (deceduta) con il marito Joe Monteleone, affettuoso fratello di Maria Ripolo (Italia), orgoglioso nonno e bisnonno dei nipoti e pronipoti, parenti ed amici vicini e lontani, lo ricordano con immutato dolore e affetto. Le spoglie del caro congiunto riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool NSW.
ETERNO RIPOSO
nato a Sesto al Reghena (PD) deceduto a Sydney (NSW) il 31 agosto 2023
Amato figlio di Veronica Fabbro in Bernard (deceduta) e Giuseppe Bernard (deceduto), fratello di Graziano e Amabile, ad un anno dalla sua dipartita, i nipoti, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto. Il funerale si è svolto venerdì 8 settembre 2023 alle ore 9.00 nella cappella del Sacred Heart, Barnet Avenue, Roockwood. Le spoglie del caro congiunto riposano nello stesso cimitero.
"Il tuo passaggio su questa terra è stato un dono prezioso, ora riposi nell'abbraccio dell'eternità."
RIPOSA IN PACE
nata a Gioiasa Ionica (RC) il 1 marzo 1934 deceduta a SWIAA Village Bossley Park (NSW - Australia) il 10 settembre 2023 già residente a Mount Pritchard
Cara e amata moglie di Luigi, ad un anno dalla sua scomparsa il marito, i figli Giuseppe con la moglie Josephine, Vincenzo con la moglie Melina, Maria (defunta) con il marito Giuseppe Fiorenza (defunto), la sorella Maria (defunta) nipoti e pronipoti, parenti ed amici vicini e lontani la ricordano con dolore e immutato affetto.
Una messa in memoria sarà celebrata lunedì 9 settembre 2024 alle ore 19.00 nella chiesa Cattolica Our Lady of Mount Carmel, 230 Humphries Road, Mount Pritchard NSW. Le spoglie della cara Maria Teresa riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool. I familiari ringraziano anticipatamente quanti parteciperanno alla messa in memoria della cara Teresa.
“Anche se non sei più fisicamente con noi, il tuo spirito e il tuo amore continuano a vivere nei nostri cuori.”
UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA
nato a Guglionesi (Campobasso) il 15 dicembre 1931
deceduto a Liverpool (NSW) il 4 agosto 2024 e già residente a Moorebank
Caro amato sposo di Concetta, ad un mese dalla sua dipartita, la moglie, i figli Antonio con la moglie Nichole, Mario con la moglie Christina, Domenico con la moglie Elli, i nipoti Elio, Irena, Alessio, i fratelli e le sorelle, i cognati e le cognate, i nipoti, i parenti tutti ed amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.
Il funerale è stato celebrato martedì 13 agosto 2024 alle ore 11.00 nella chiesa Cattolica di St. Joseph, 231 Newbridge Road, Chipping Norton NSW 2170. Ad un mese dalla sua dipartita sara’ ricordato nella messa domenicale dell’8 settembre 2024 alle ore 10.45, nella chiesa Cattolica di St. Joseph, 231 Newbridge Road, Chipping Norton NSW 2170.
Le spoglie del caro congiunto riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, LiverpooI NSW. Familiari ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro estinto.
RIPOSA IN PACE
Io, Sam Guarna, sono disponibile ad aiutare la tua famiglia nel momento del bisogno. Sono stato conosciuto sempre per il mio eccezionale e sincero servizio clienti. So che, per aiutare le famiglie nel dolore, bisogna sapere ascoltare per poi poter offrire un servizio vero e professionale per i vostri cari e la vostra famiglia. Tutto ciò con rispetto, attenzione e fiducia, sempre.
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Raffaella e Marilena anche a nome della moglie Giovanna, salutano il papà, Bruno Buttini, durante la cerimonia funebre nella Chiesa di San Fiacre a Leichhardt
Bruno ci ha lasciati la settimana scorsa nel giorno del suo compleanno. Come dice mamma, è stato un fulmine a ciel sereno che se l’è portato via per sempre. La leucemia acuta, che lo ha colpito poco dopo il nostro arrivo in Italia, ce lo ha tolto in brevissimo tempo e non troviamo parole che possano esprimere il nostro dolore. È stato un papà esemplare, meraviglioso, il motore della nostra famiglia, la nostra guida sicura.
Verso la fine di giugno, quando siamo andati in Italia, per un viaggio che doveva essere bellissimo per tutta la nostra famiglia, papà era ancora pieno di entusiasmo nella vita, era molto attivo nel corpo e con la mente. Era molto felice di essere nonno e con i suoi nipotini faceva ancora tante cose belle, perché era energico, creativo e soprattutto divertente.
Papà era instancabile, non si risparmiava mai fatiche e, aveva ancora tanto da dare a tutti, alla sua famiglia, agli amici e anche alla comunità. Aveva ancora in corso tanti progetti di lavoro che eseguiva sempre con competenza e precisione. Un uomo di valori, leale con tutti, era sempre diretto e aveva uno spiccato senso umoristico che lo distingueva in ogni occasione.
Il suo modo di scherzare, anche di fronte a tristi situazioni, lo ha aiutato e ha aiutato anche noi in quest’ultimo periodo, a superare momenti particolarmente difficili. Ai primi di luglio, in Sicilia, subito dopo la triste diagnosi della sua malattia, è iniziata la corsa verso la speranza.
Ha affrontato il viaggio in ambulanza fino al Policlinico di Modena, dove è stato stabilizzato per poter intraprendere il lungo viaggio aereo di rientro in Au-
stralia, era fiducioso di potersi riprendere la sua vita. Scherzando, però, diceva che in un ospedale australiano gli sarebbe mancata la buona cucina dell’ospedale emiliano.
In Emilia è riuscito a vedere le sue sorelle Sandra e Germana con le loro famiglie, solo in ospedale, ma non ha potuto godersi la sua terra, il suo Po la sua pianura Padana, che tanto amava e a cui ha dedicato il nome della sua tipografia, Padana Press.
Bruno è nato in Emilia-Romagna, a Berra, in provincia di Ferrara, il 20 agosto 1941. È giunto in Australia nel gennaio del 1961 all’età di vent’anni, con una preparazione grafica che gli è stata ben presto riconosciuta grazie alle sue capacità, alla sua tenacia e alla sua forza di volontà di andare sempre avanti.
Così, dopo un breve periodo di lavoro al Poligrafico dello Stato, apre una sua tipografia, la sua “Padana” che diventa anche un punto di incontro per tanti italiani e dove nascono tante amicizie durate nel tempo fino ai nostri giorni.
Negli anni segue un percorso di trasformazione professionale che lo porta dal piombo al digitale, e la sua piccola azienda diventa una ditta all’avanguardia, intreccia ottimi rapporti di lavoro con ditte prestigiose e varie Istituzioni italiane.
Passa dalla stampa di materiale commerciale e didattico, alla pubblicazione di vari libri. Collabora con varie organizzazioni sociali e culturali e contribuisce alla diffusione della lingua e cultura italiana in questo Paese, con la sua professionalità e continua attività in seno alla collettività italiana.
La sua passione per il teatro lo porta ad essere coinvolto negli anni sessanta, con il Circolo Italiano dell’Università di Sydney e nel 1969 è co-fondatore della Compagnia Teatrale Italiana di Sydney, di cui ne faceva parte come attore e regista fino al 1976, anno in cui si è sposato con Giovanna. Negli anni novanta quando la Compagnia riprende la sua
attività, ne diventa Presidente Onorario, carica che mantiene con dedizione per lunghi anni. Dal 2006 è stato Presidente dell’Associazione Emilia-Romagna Sydney-Wollongong e in occasione del terremoto che nel 2012 ha colpito la provincia di Modena, ha coordinato e promosso assieme a tutti gli altri membri del Comitato, la raccolta dei fondi devoluti per la ricostruzione di una scuola elementare.
Nel 2011 è stato membro-fondatore della Father Atanasio Gonelli Charitable Fund e da allora ha continuato ad essere Membro attivo del Comitato.
Nel 2017 gli è stata conferita l’Onorificenza di Cavaliere all’Ordine della Stella d’Italia.
Riservato e corretto, gode della stima di tutti coloro che hanno avuto l’onore e il privilegio di incontrarlo durante il suo cammino in questa terra.
La sua scomparsa è una triste perdita per tutta la comunità e soprattutto gli amici e i parenti più cari, ma è una perdita inconsolabile per noi, le sue figlie e per la mamma che ha perso il compagno fedele della sua vita, la sua anima gemella, con cui sperava di poter trascorrere ancora del tempo prezioso in tranquilla serenità.
Ciao Papà, ti siamo sempre state vicine e ti vogliamo tanto bene!
estera. D’altronde, se compri tutto in Asia e dentro i Brics, i dollari non servono più!
Con la decentralizzazione e la demonetizzazione, internet sta decostruendo il potere, dando vita a quel “policentrismo” che erroneamente attribuiamo alla volontà di Cina, Russia e gli altri Brics Plus, che hanno il merito di averlo capito per primi. Opponendosi alla multipolarità gli Usa rischiano di isolarsi, ponendosi da soli al di fuori dei giochi internazionali.
Tentando di mantenere in vita uno stato di cose che non può rimanere in vita perché cozza con-
tro lo spirito stesso di internet, che essi stessi hanno voluto, ripeterebbero gli stessi errori commessi dagli imperi che si sono suicidati nel corso della storia.
Non so se ci sarà un tracollo degli Stati Uniti, spero non ci sia mai… per il bene del mondo. Diciamo che potrebbe essere un brutto giorno l’11 novembre di non so quale anno. In Cina, l’11 novembre è la festa dei single, il giorno in cui si spende di più, al pari di ciò che avviene in America il giorno del Ringraziamento. Bene, se ci sarà un 11 novembre in cui gli acquisti su Alibaba supereranno quelli di tutti i negozi online americani, quello sarà il giorno in cui coloro che non vo-
gliono capire dovranno sforzarsi di farlo.
La sintesi di tutto questo potrebbe essere: l’impero britannico generò la Rivoluzione industriale e il modello sociale del capitalismo; l’impero americano ha invece generato la Rivoluzione digitale e, con essa, un suo potenziale deflusso egemonico, soprattutto se continuerà a ostacolare la crescita di un assetto multipolare. Un errore ancora più grosso sarebbe pensare di mantenere in vita la propria egemonia con l’uso della forza, perché l’unica disparità che è fortemente diminuita nel mondo è proprio quella delle armi.
Un’altra conclusione che si può trarre è che per gli stessi motivi per cui gli Stati Uniti potrebbero assistere al ridimensionamento del proprio potere, la Cina non tornerà a essere un impero in grado di esprimere un’egemonia mondiale. E questo è un bene, perché il mondo non ha più bisogno di “un uomo solo al comando”, ma di un’economia policentrica e collaborativa. Sì, il mondo di oggi è una moderna aula universitaria, non più una novecentesca classe di scuola media inferiore che ha bisogno di un capoclasse.
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