Allora! 14 Agosto 2024

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A l lor a!

Up Up and Away!!!

Nina Kennedy ha scritto una pagina gloriosa nella storia dello sport australiano, conquistando la diciottesima medaglia d'oro per l'Australia alle Olimpiadi di Parigi. La nostra "piccola grande" nazione ha ora stabilito un nuovo record assoluto di medaglie d'oro, superando il precedente traguardo di 17 ori, ottenuto alle Olimpiadi di Atene 2004 e Tokyo 2021. Con questo successo, l'Australia si posiziona al terzo posto nel medagliere, appena sotto Stati Uniti e Cina. E nonostante le nostre rivali vantino una popo-

lazione di miliardi, noi, dall'altra parte del mondo, non raggiungiamo neanche quella della Lombardia. Ma non è ancora finita: con quattro giorni di competizione rimasti, le medaglie continuano a piovere come coriandoli, portando il totale provvisorio

a un record di 18 ori. Le pagine sportive di questa edizione olimpica sono ricche di vittorie e di orgoglio nazionale. L'Australia dimostra ancora una volta che la qualità e lo spirito competitivo non si misurano in numeri, ma in passione e dedizione.

Club Marconi festeggia i suoi 66 anni

In una settimana di festeggiamenti, il Club Marconi ha celebrato con entusiasmo il suo 66° anniversario. Per l’occasione, sono stati organizzati due eventi speciali: una festa a mezzogiorno di martedì e una serata festiva il mercoledì. Questa doppia celebrazione ha risposto alle esigenze di tutti i soci, accogliendo sia coloro che preferiscono festeggiare durante il giorno, sia

quelli che amano le celebrazioni notturne. Il successo dell’evento è stato possibile grazie al prezioso supporto delle Ladies Ausiliarie, coordinate da Giovanna Pellegrino, e del Team Marketing

del Club. Le immagini delle due giornate mostrano una vivace partecipazione e un senso di comunità tra i membri del Club. Un resoconto completo nelle pagine centrali di questo numero.

25 Agosto 2024

Pranzo Ferragosto Trevisano

Panorama House, Bulli Tops

25 Agosto 2024

Associazione Palermitana

Pomeriggio Speciale

Shrubland Hall, Marrickville

30 Agosto 2024

Club Marconi & Vinnies

Community Car Sleepout

Domenica 15 Settembre

Festa di Primavera

Bellunesi nel Mondo

Manor House, Wetherhill Park

Maria Lopreiato: 30 anni di servizio ...
Cinema Italiano al Powerhouse
Celebrazioni per Santa Maria MacKillop
USA: Effetto decisivo dei Partiti minori
Editoriale Agosto: Siamo visionari?
Trasparenza: appello coerenza e verità
Matthew Biviano (CEO), Guy Zangari, Sam Vaccaro, Sam Noiosi, Robert Carniato, Morris Licata (Presidente), Dean Zonta, Tony Paragalli

Tra spirito originario e realtà contemporanea

Con la conclusione delle recenti Olimpiadi, è inevitabile riflettere su come l'evento sportivo per eccellenza si sia evoluto rispetto all'ideale immaginato da Pierre de Coubertin, il fondatore dei moderni Giochi Olimpici. Oggi, mentre gli occhi di tutto il mondo si distolgono dagli schermi e dalle arene olimpiche, emerge un quadro che solleva interrogativi sul reale significato e

Allora!

Published by Italian Australian News

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sullo spirito di questa manifestazione.

Le Olimpiadi sono sempre state un palcoscenico dove atleti provenienti da quasi tutte le nazioni del mondo competono per la gloria e il riconoscimento. Tuttavia, quest'edizione ha messo in luce contraddizioni e tensioni che sembrano distorcere l'ideale olimpico di unità e fratellanza globale.

Paradosso

Nella sua visione, De Coubertin immaginava le Olimpiadi come un'opportunità per superare le divisioni nazionali e promuovere la pace. Tuttavia, la realtà attuale sembra contraddire quest'ideale.

La recente esclusione di alcuni paesi, spesso a causa di conflitti politici e guerre, ha dimostrato che, nonostante il potere unificante dello sport, le tensioni geopolitiche possono influenzare anche l'arena olimpica.

È emblematico che, mentre Israele e Palestina vivono una situazione di conflitto persistente, la partecipazione di Israele alle Olimpiadi non sia stata messa in discussione. Al contrario, la sanzione verso la Russia, a seguito della sua invasione dell'Ucraina, ha dimostrato come le dinamiche politiche globali possano influenzare la partecipazione e la rappresentazione nelle competizioni sportive.

Questo solleva la domanda: il criterio di esclusione è basato su principi universali di giustizia e pace, o su considerazioni politiche contingenti?

L'apertura e la chiusura delle Olimpiadi sono spesso accompagnate da cerimonie spettacolari, concerti e esibizioni artistiche che, sebbene affascinanti, possono distogliere l'attenzione dal vero significato dei Giochi. L'essenza delle Olimpiadi dovrebbe risiedere nei valori fondamentali dello sport: il fair play, la dedizione e la celebrazione dell'eccellenza atletica.

Oggi, il valore dello sport sembra spesso ridotto a mero intrattenimento, una versione moderna dei "panem et circenses" dell'antica Roma. Le cerimonie e le esibizioni possono offrire uno spettacolo di grande impatto, ma è essenziale ricordare che il cuore delle Olimpiadi dovrebbe essere la celebrazione dello sport e non solo l'effetto scenico. Un futuro incerto?

La domanda che sorge spontanea è se le Olimpiadi stiano davvero avvicinando il mondo, come sperava De Coubertin, o se stiamo assistendo a un graduale ritorno a una forma di "gladiatorismo" moderno, dove il valore dell'evento è subordinato a dinamiche di potere e conflitto. Le sfide politiche e sociali che si intrecciano con l'evento sportivo ci fanno riflettere se siamo realmente pronti a vivere in un mondo più unito e armonioso.

La nostra società è in un momento di grande trasformazione e le Olimpiadi riflettono solo una parte di questa evoluzione. Potrebbe essere che quello che vediamo oggi sia solo un assaggio di un futuro in cui le manifestazioni sportive diventeranno sempre più un'arena per le tensioni geopolitiche globali.

E mentre riflettiamo sul recente ciclo olimpico, è chiaro che l'eredità di Pierre de Coubertin è messa alla prova. Le Olimpiadi rimangono una piattaforma di straordinaria visibilità per gli atleti e le nazioni, ma è urgente che tornino a concentrarsi sui valori fondamentali dello sport e sull'ideale di pace e unità che le ha fondate. Solo allora le Olimpiadi potranno sperare di riavvicinare il mondo, onorando veramente lo spirito olimpico e non solo il palcoscenico che offre.

L’ambasciata d’Italia a Canberra ha indetto una procedura di selezione per l’assunzione di n° 1 impiegato/a a contratto da adibire ai servizi di assistente amministrativo.

Le domande di ammissione alle prove per l’assunzione, da redigersi secondo il modello disponibile sul sito https://ambcanberra.esteri.it/it/ o fisicamente presso questa Ambasciata, dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 24.00 del giorno 02 settembre 2024.

Le domande dovranno essere trasmesse per via telematica, firmate, scansionate e corredate dalla copia di un documento d’identità valido, al seguente indirizzo di posta elettronica: commerciale.canberra@esteri.it

Per ulteriori dettagli si rimanda al bando completo pubblicato sul sito dell’Ambasciata https://ambcanberra.esteri.it/it/

Olimpiadi: pensieri finali del Direttore
Londra, 24 Luglio 1908 - Dorando Pietri a pochi metri dal traguardo, stremato, viene sorretto dai giudici di gara, verrà poi squalificato. Senza ombra di dubbio è la più grande “sconfitta di successo”, proprio all’ultimo metro, a pochi centimetri dal termine delle sue fatiche. Arthur Conan Doyle, scrittore e poeta scozzese, che tra l’altro si trovava in campo al momento della gara, scrive: “Nessun romano antico seppe cingere come lui il lauro della vittoria alla sua fronte… la grande razza non è ancora estinta”.

Perché la raccolta di firme

contro

l’autonomia

differenziata da parte del PD e della CGIL

non serve a nulla

di Angelo Paratico

Senza entrare nel merito della nuova legge sull’Autonomia Differenziata (legge del 26 giugno 2024) di cui neppure conosco i termini, mi sento di dire che la campagna per la sua abolizione tramite referendum popolare lanciata dal PD, Cinque Stelle, verdi e CGIL non mi pare aver nessun fine concreto.

Il PD e i Cinque Stelle sono forze parlamentari che possono utilizzare il parlamento per modificare questa legge o abolirla, una volta che avranno il giusto mandato dall’elettorato. E se l’elettorato troverà dei meriti nella loro proposta allora li voterà, dandogli la maggioranza. Non ha nessun senso by-passare il Parlamento come farebbe una commissione referendaria, a differenza di una forza legislativa.

Penso che esistano dubbi sull’ammissibilità costituzionale di tale referendum, infatti, sono

escluse dal referendum abrogativo le leggi tributarie, di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Non è possibile abrogare disposizioni di rango costituzionale, gerarchicamente sovraordinate alla legge ordinaria.

Inoltre, sarà necessario che il referendum, se passerà il vaglio della Corte Costituzionale, perché sia valido debba raggiungere il quorum di validità e cioè devono partecipare alla votazione la maggioranza degli aventi diritto al voto. Perché la norma oggetto del referendum stesso sia abrogata deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Questo sarà pressoché impossibile, come ci dice l’esperienza dei decenni passati.

Dunque, questa storia della raccolta delle firme sposata dal PD e da altri, pare essere solo una trovata per poter giocare, una volpe nella caccia alla volpe.

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Trasparenza: un appello alla coerenza e alla verità

di Esposito Emanuele

Il tema della trasparenza nella gestione dei fondi pubblici è stato sollevato con forza un decennio fa, grazie all'attenzione dei mass media e dei social network.

Questa crescente preoccupazione per la corruzione ha spinto i legislatori a introdurre normative per garantire una pubblica amministrazione più aperta e responsabile. In tutte le democrazie avanzate, esistono leggi specifiche per la trasparenza: in Australia, ad esempio, la legge è conosciuta come "Freedom of Information". Tuttavia, sembra che per alcuni questa norma sia valida solo per gli altri, non per chi la dovrebbe rispettare.

Nel Comites del NSW, sembra che i principi di democrazia, libertà e trasparenza siano del tutto sconosciuti. Attualmente, al vertice di questo ente si trova una leadership che, mentre criticava il comitato precedente per la mancanza di trasparenza e richiedeva la pubblicazione mensile dei bilanci, ora si è comodamente sistemata, dimenticando tali richieste non appena ha assunto il potere.

Questo comportamento non solo tradisce i valori fondanti della democrazia, ma dimostra anche una preoccupante indifferenza verso la responsabilità pubblica.

La gestione delle istituzioni da parte di certi individui è ben nota, ma ciò che è ancora più grave è la cieca fedeltà dei loro sostenitori.

Questi pochi individui, che fanno parte del Comites, accettano senza riserve le decisioni unilaterali del loro leader. Questo può andar bene in una dittatura, ma è assolutamente inaccettabile in una democrazia.

Chiedo pubblicamente, se non è offensivo, che i bilanci e i progetti in corso vengano pubblicati sul sito web dell'organizzazione. Questo sarebbe non solo un atto di trasparenza, ma anche una misura utile per dissipare ogni dubbio e dimostrare che la democrazia è viva e vegeta.

Non credo di aver richiesto nulla di straordinario o al di fuori della legge. Non penso di aver

mancato di rispetto a nessuno, ma solo di esprimere un desiderio legittimo di maggiore apertura. Finché ci consideriamo un paese libero, spero di non dover chiedere il permesso per esternare le mie opinioni. Il presidente del Comites locale dovrebbe sapere cosa significhi "Freedom" (Libertà), ma sembra che ci sia una discrepanza tra le sue dichiarazioni e le sue azioni. Il progetto denominato "New Possibilities: Young people and

democratic renewal" promuove la democrazia e la libertà, ma come è possibile conciliare tali dichiarazioni con la realtà?

Se questo è il futuro della nostra rappresentanza, possiamo solo sperare in un cambiamento. La verità è che non c'è rispetto per le critiche, e la democrazia non può funzionare a senso unico. Questo si chiama dittatura, e per fortuna, la nostra democrazia ha combattuto e sconfitto tali regimi. O no?

A Casula, il ritorno dei Film Italiani

di Pino Forconi

È con vero piacere che annuncio il ritorno delle proiezioni di film italiani al Casula Powerhouse Art Centre. La notizia è particolarmente incoraggiante, non solo per il ritorno di questa iniziativa culturale, ma anche per la qualità dei titoli che verranno presentati.

Dopo le critiche mosse lo scorso anno riguardo alla scelta di pellicole che non rispecchiavano il gusto e le aspettative del pubblico più maturo, è una gioia constatare che quest’anno si è optato per una selezione più in linea con i desideri degli spettatori.

Le pellicole precedenti, pur riflettendo la realtà di un'Italia contemporanea spesso segnata da toni cupi e linguaggio crudo, non riuscivano a catturare l'umorismo e la vivacità che il nostro pubblico di una certa età cercava. È fondamentale offrire

film che siano non solo di qualità, ma anche capaci di suscitare il sorriso e l’emozione, in perfetta sintonia con il nostro spirito. Il ritorno dei film italiani al Casula Powerhouse Art Centre rappresenta quindi non solo una rinnovata opportunità di intrattenimento, ma anche un segno tangibile di miglioramento e attenzione verso le esigenze della nostra comunità. Non vediamo l'ora di scoprire quali nuove storie e risate ci attendono sul grande schermo.

Inoltre, è confortante notare che, da quando il nostro stimato ex console generale ci ha lasciati, molte cose sembrano migliorare progressivamente. È un cambiamento positivo, come la questione della prenotazione per il rinnovo del passaporto, motivo di preoccupazione per molti, ora sembra finalmente aver trovato una soluzione più serena e accessibile.

Editoriale Agosto 2024: Siamo visionari?

di Giuseppe Arnò

In genere si fa la classifica dei posti più belli del mondo, ma a ben pochi viene in mente che il posto più bello del mondo è in realtà tutto il nostro pianeta. «Il mondo che bello che è! Vedi la bellezza dell'arcobaleno sui visi della gente?

E l'amore nel saluto degli amici? Che meraviglia l'azzurro di certe giornate, ti guardi intorno e non puoi fare a meno di pensare: il mondo che bello che è!»

Con queste parole Louis Armstrong descrive il mondo nella nota canzone “What a wonderful world”: un meraviglioso mondo di pace e fratellanza in cui vivere felici.

Ma così non è: viviamo in un rapporto di moderno vassallaggio con conseguente feudalizzazione della società; col costante assillo del “Si vis pacem, para bellum”; e distruggendo di giorno in giorno le bellezze di Madre Natura. Che pena!

Si dice che la visione sia l’arte di vedere cose invisibili. Bene, dateci pure dei visionari, ma noi stiamo vedendo scenari che in molti non vedono.

Per essere più chiari, al vertice del nuovo ordine mondiale vediamo uno zar, un imperatore e un presidente come tre dèi che, dall’alto del Monte Athos, si atteggiano a ꞋpadreterniꞋ; un momento disputando per la supremazia, un momento accomunati dallo stesso scopo: divenire i padroni del mondo, così come cantano i tre briganti nell’omonima canzone di Domenico Modugno.

Al fine di cui sopra, a mo’ dei pupari, che nel teatro dell’opera dei pupi tengono le fila delle marionette, l’infausta «trinità» condiziona la vita e il futuro dell’umana gente.

E il volgo? Ah è vero, stavamo per dimenticare… quello sta in platea, incantato dagli attori principali: i paladini al servizio dell'imperatore Carlo Magno, la principessa Angelica, i saraceni (nemici dei paladini) e il traditore Gano, che a nostro modo di vedere altri non sono che i capi di governo poltronari ovvero quelli che… beh, come dire, quelli che, tanto per intenderci, non mollano mai l’osso.

Questa è la nostra visione. Ma è solo una visione? Non è forse così che in realtà stanno le cose

e che sotto questo aspetto non si vogliono vedere?

Certo è che quotidianamente l’attenzione popolare viene attratta dalle marionette e non dai pupari: si esulta, si litiga, si discute, per esempio, per l’effetto e non per la causazione dell’esito delle elezioni in Francia, dove tutto sommato non ha vinto nessuno.

Piccole cause, grandi effetti

Il caos deterministico, è la scienza che studia i grandi effetti provocati da piccole cause. Lo studioso statunitense George Cowan, circa quaranta anni fa, effettuava una serie di studi sulla complessità ed eleggeva il caos a «scienza del XXI secolo» e a fondamento della ricerca sui sistemi complessi. In altre parole, si è dimostrato scientificamente che piccole cause producono grandi effetti, anche se sussiste un’impossibilità gnoseologica, con gli attuali mezzi scientifici a disposizione, di prevedere i dettagli degli eventi di là da venire.

A questo punto sorgono delle domande: chi ha provocato il caos in Francia; lo scioglimento del Parlamento; e le nuove elezioni? Le Pen in ascesa fulminante di popolarità o piuttosto qualche puparo, che ha cercato di destabilizzare il Paese e, conseguen-

temente, l’equilibrio europeo?

E chi ha manovrato sottobanco in Germania dove i nazionalisti tedeschi di Alternative für Deutschland, incredibile a dirsi, hanno preso più voti dell’Spd, il partito del Cancelliere Olaf Scholz?

L’ingegneria sociale, l’alterazione dell’informazione, i social media e la manipolazione dell’opinione pubblica sono quelle «piccole cause» che possono produrre i «grandi effetti».

È quanto sostengono gli studiosi di sociologia politica che esaminano le relazioni fra politica e società, con particolare riguardo alla dimensione del potere e del conflitto nei diversi ambiti sociali e istituzionali. Questi concetti darebbero dunque una risposta a quanto è avvenuto in Francia e non solo.

Ritornando ai nostri tre fortuiti «compari», termine, quest’ultimo, da intendersi nell’accezione familiare, è certo che il caos è la loro arma preferita.

Esso, infatti, è il miglior partner del Cremlino: corre voce che poco prima delle elezioni europee, la Russia e i suoi alleati si siano adoprati non poco per influenzare i risultati tramite siti «informativi», politici in campagna elettorale e intelligenza artificiale, ovvero mettendo a frutto tutto ciò che la tecnologia e la furbizia umana possono offrire. XI Jinping, dal canto suo e da

E tutti gli altri non contano niente?

buon padreterno, ‘osserva’ costantemente il mondo dall’alto: la Cina è notoriamente uno dei paesi leader nella produzione di palloni e palloncini. Tra quelli decorativi, quelli meteorologici e quelli sospetti di spionaggio, vacci a capire qualcosa: è tutto un caos!

Biden, ancorché poderoso, che rebus, che caos anch’egli! Dei tre ‘pupari’, appare come il più fragile, fisicamente. Tempus omnia medetur (il tempo cura tutto) recita un motto latino, ma… non l’età. Eppoi, dopo l’attentato a Trump, sull’anziano presidente si è abbattuta anche una maggiore fragilità politica, che lo ha indotto a ritirarsi dalla corsa elettorale. Il popolo americano, in certi casi, è particolarmente emotivo di fronte alla violenza e… se non sai gestire le emozioni, esse gestiranno te, con quanto ne consegue.

È Deborah Rozman, nota psicologa, autrice ed educatrice ad affermarlo. Comunque sia, caos a parte, siamo rimasti in tre […] dice la canzone di Modugno e tant’è!

Assolutamente niente! Infatti, tutti gli altri, immaginari potentati, ignorando di essere semplici pedine in una grande scacchiera planetaria, si illudono di tener banco. Allo scopo esaminiamo i più noti: il sultano Erdogan «il pacificatore», si fa per dire, prova a stare con due piedi in una scarpa: condanna l’aggressione all’Ucraina, ma non partecipa alle sanzioni occidentali contro la Russia. Ergo… giudicate voi…; Orban, correndo tra Mosca e Pechino, comincia a discoleggiare troppo per i gusti di Bruxelles, e pone di conseguenza in rischio la sua presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea; Ursula von der Leyen, infine, ancorché dopo laboriose consultazioni l’abbia spuntata ottenendo il bis del suo mandato, si atteggia a prima della classe; una classe, però, che sa di studenti fuori corso e pluriripetenti.

Per dirla con Shakespeare, insomma, tanto rumore per nulla, in quanto i citati potentati, accecati dall’ambizione personale, non si rendono conto che a comandare sul serio non sono loro, ma, per un verso o per l’altro, i nostri immaginari tre pupari. Questi ultimi, stando così le cose, ringraziano la rediviva «rete vassalla» e sotto sotto la ringrazia fors’anche Meloni, per non essere stata in essa incorporata: le previsioni indicano infatti che l’Europa sarà governata con l’obiettivo di essere «greenizzata» come un’edera e di «greenizzarci» per quanto fegato ci faranno rodere a causa delle future astruserie brusselliane.

Conclusione? Parafrasando Charlie Chaplin possiamo tranquillamente affermare, con buona pace di Armstrong, che la vita è un’opera di teatro, tutto il mondo è un palcoscenico e che a dirigere l’orchestra, come nel ritornello della canzone di Modugno, sono rimasti in tre… i tre pupari. Bell’affare! Non vi pare?

Gli Stati Uniti hanno avvisato l'Iran:

"Rischi in caso di attacco a Israele"

Gli Stati Uniti hanno avvisato l'Iran che il suo nuovo governo e la sua economia avranno un colpo durissimo in caso di un attacco massiccio contro Israele. Lo riporta il Wall Street Journal citando un funzionario che spiega che gli "Stati Uniti hanno inviato messaggi chiari all'Iran riguardo al fatto che è molto alto il rischio di una grande escalation in caso di un attacco significativo di rappresaglia contro Israele". Con questi messaggi, aggiunge la fonte, si è

voluto mettere in guardia Tehran riguardo al "serio rischio di conseguenze per l'economia dell'Iran e la stabilità del nuovo governo eletto, se verrà scelto di procedere nel cammino" della rappresaglia. Questo tipo di messaggi non devono essere intesi come una minaccia di un'azione militare americana contro obiettivi in Iran, precisano le fonti, ma più come un avvertimento riguardo al rischio di provocare una robusta risposta militare israeliana.

State visit likely benefits Italy’s Giorgia Meloni more than it does China

By most accounts, Giorgia Meloni’s trip to China has been a success. The Italian prime minister’s state visit coincided with the 700th anniversary of Marco Polo’s death, and Chinese staterun media reports have been effusive about her pitch for Italy to serve as a bridge between China and Europe.

However, the trip may have exacerbated her feud with European Commission President Ursula von der Leyen, whose re-election she opposed. As an anti-China hawk with another five years in office, it’s doubtful von der Leyen would let the Italian leader conduct freelance diplomacy for the European Union.

She was already furious at Hungarian Prime Minister Viktor Orban who took advantage of his rotational EU presidency to make his unsanctioned “peace mission” to Moscow and Beijing in July.

Meloni probably achieved more from the visit by raising her profile as a world leader than what the Chinese might have hoped to gain from an improved relationship with Rome.

She got away without much criticism from the Americans who have been too distracted in the Middle East and their own high-wired lead-up to the presidential election, according to Angelo Paratico, an Italian novelist and journalist.

“Her trip to China has a cost, she is already on very bad terms with von der Leyen having voted against her,” Paratico, also a former Hong Kong-based entrepreneur, told My Take.

“Ursula is mad at her because she did not consult with her before going to China, considering that China is strongly supporting Russia against Ukraine. But the US is not really interested in this story because Meloni has acted as a loyal ally so far, so if she was to have some holidays in China they do not mind, they are too busy with Israel and the election.”

Though a secret ballot, members of the European Parliament in Strasbourg from Meloni’s farright ruling party, Brothers of Italy, reportedly voted against von der Leyen’s re-election.

Meloni got off on the wrong foot with Beijing when she took office in 2022.

L'effetto decisivo dei partiti minori nelle elezioni Usa: da Nader a Robert Kennedy Jr.

di Domenico Maceri *

“[She] went to China because she scrapped the ‘One Road One Belt’ agreement which the previous government signed with China,” Paratico said. “This agreement made the US and some European countries unhappy. She meant to show that China’s economy is very important for Italy and by scrapping the agreement she did not mean to act against China. Even the Chinese press noted that Italy scrapped the agreement because of America’s pressure, thus, in a way, absolving Italy.”

With Beijing, she signed a three-year cooperative action plan and helped seal at least six business deals covering agriculture, the environment and education. Despite Brussels’ heavy criticism of China for its alleged material support for Russia’s war in Ukraine, Meloni felt she could afford to make the trip to Beijing. “Meloni needed some international success,” Paratico said. “In Italy she and her team of ministers are seen badly by the leftist parties because of ideology.”

However, the trip’s economic benefits were less obvious. “On the economic side, Italy was under-represented in Beijing,” Paratico said.

“Contrary to Meloni’s wishes, top industrialists did not follow her to China, probably because they knew that in Europe they would not appreciate her openings to China.”

There is no denying, though, that her visit received far more favourable media coverage than those made recently by France’s Emmanuel Macron and Germany’s Olaf Scholz.

The French leader was accused of cozying up to Beijing, which coolly treated von der Leyen who accompanied him on the trip. Scholz failed to deliver any breakthrough during his visit.

Meloni has to conduct a fine balancing act between China and the West. Perhaps like Orban, Beijing may wish to exploit her premiership as a foreign policy wedge within the EU.

But despite their enthusiasm, the Chinese leadership must realise that Meloni doesn’t have much room to manoeuvre within the constraints of an increasingly hostile EU.

* Alex Lo has been a Post columnist since 2012, covering major issues affecting Hong Kong and China.

“C'è una realtà politica che la sua candidatura potrebbe sfilare abbastanza voti in alcuni stati chiave da Al Gore e consegnare la presidenza a George W. Bush”. Così Robert F. Kennedy Junior (RFK) pochi mesi prima dell'elezione del 2000 mentre cercava di incoraggiare Ralph Nader a non candidarsi. Kennedy temeva che Nader, oltre alle pochissime possibilità di vittoria, avrebbe fornito un assist al candidato repubblicano. Difatti avvenne proprio così. Bush vinse nello stato della Florida con un margine di 537 voti, conquistandosi i 25 voti del collegio elettorale del Sunshine State che gli aprirono le porte alla Casa Bianca (271 voti del collegio elettorale per Bush e 270 per Gore). Con ogni probabilità Nader ebbe un effetto di spoiler anche nello Stato del New Hampshire dove ricevette 22 mila voti, molti dei quali sarebbero andati a Gore, il quale, con i 4 voti del collegio elettorale dello Stato avrebbe avuto la meglio su Bush.

Adesso Kennedy potrebbe avere un effetto simile a quello di Nader nell'elezione del 2024. RFK, come si sa, è il nipote del presidente John F. Kennedy, il 35esimo presidente degli Usa, assassinato nel 1963. Il padre, Robert F. Kennedy, fu anche lui assassinato nel 1968 quando era candidato alla nomination del Partito Democratico. RFK fa dunque parte di una famiglia “nobile” negli Usa ma la sua candidatura lo ha fatto divenire una pecora nera nella famiglia, molti dei quali hanno preso le distanze per le sue teorie complottiste. RFK si era candidato alla presidenza come democratico ma poi cambiò rotta nel mese di ottobre dell'anno scorso dichiarandosi indipendente. Uno dei problemi però consiste di quale partito poiché diversi nomi vengono usati in diversi Stati. In California ha ricevuto la nomination dell'American Independent Party ma in altri Stati il nome del partito contiene divergenti denominazioni. Questa situazione gli sta causando problemi legali aggravati anche dalla questione della sua residenza. In questi giorni deve chiarire legalmente se la sua residenza è a New York

o in California. Se dovesse essere dichiarato residente californiano legalmente non potrebbe qualificare poiché la sua vice annunciata, Nicole Shanana, risiede nel Golden State. Per legge i due candidati devono risiedere in Stati diversi.

La campagna di Kennedy sostiene che è già qualificato come candidato presidenziale in 45 Stati. Il suo nome apparirebbe dunque nelle schede elettorali con un totale di 480 su 538 voti del collegio elettorale. Includono anche quegli Stati in bilico ed è qui che il suo effetto potrebbe essere significativo. I sondaggi che alcuni mesi fa gli davano il 15 percento sono però scesi a un range di 3 a 8 percento. Cifre che potrebbero essere determinanti negli Stati in bilico se si considerano i risultati delle elezioni del 2016 e 2020. Nella prima Trump riuscì a superare Hillary Clinton con un totale di 80 mila voti distribuiti negli Stati del Michigan (10 mila), Pennsylvania (46 mila) e Wisconsin (22 mila). Nel 2020 Joe Biden ebbe la meglio su Donald Trump con margine di 44 mila voti distribuiti in solo tre Stati—Georgia, Arizona e Wisconsin.

Al di là dei due maggiori partiti, Partito Repubblicano e Partito Democratico, esistono parecchi altri partiti minori come Libertarian, Green Party, No Labels Party, Constitution Party ecc. Fra questi preoccupa di più la candidatura di RFK come ci dimostrano le reazioni dei due partiti maggiori. Da una parte i democratici stanno facendo di tutto per impedirgli l'inclusione nelle schede elettorali mediante azioni legali. Temono ovviamen-

te che RFK sarebbe uno svantaggio per loro. Da aggiungere che Trump nel mese di giugno aveva dichiarato di essere felicissimo della candidatura di RFK poiché è “avversario di Biden”. Un altro indizio che conferma questa tesi è che uno dei più grandi finanziatori di RFK non è altro che Timothy Mellon che dona ingenti somme a gruppi che appoggiano Trump.

Con il ritiro di Joe Biden e l'entrata in campo della vice Kamala Harris i democratici hanno eliminato i vantaggi di Trump che lo davano in buona posizione di vittoria. Adesso si tratta di un vero testa a testa anche se in alcuni sondaggi la Harris si trova leggermente avanti.I repubblicani danno chiari segnali di preoccupazione specialmente con la scelta di Tim Walz a vice della Harris.

Pochi giorni dopo il tentativo di assassinato Trump telefonò a RFK e i due discussero parecchie cose incluso l'uso dei vaccini sui quali ambedue hanno dimostrato grosse riserve. Questa comunanza di idee ha fatto pensare che in un'eventuale vittoria il candidato repubblicano potrebbe ricompensare Kennedy con un posto nell'amministrazione come segretario della Sanità. Sarebbe un disastro per la salute degli americani considerando le teorie complottiste espresse da RFK. Il disastro ancora più grosso sarebbe se RFK andrebbe a finire come ago della bilancia che farebbe pendere l'esito elettorale verso Trump.

* Domenico Maceri, PhD, è professore emerito all’Allan Hancock College, Santa Maria, California.

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di Cairns:

Un successo crescente di cultura e tradizione

Il Consolato d'Italia in Brisbane ha annunciato con entusiasmo il successo del Festival Italiano di Cairns, un evento che ha visto una straordinaria crescita dal 2022 al 2024. Il festival, che si svolge a Cairns, Queensland, ha attratto in soli tre anni oltre 20.000 visitatori annuali, tra italiani, italo-australiani e appassionati della cultura italiana. Questa rapida espansione sottolinea l'interesse e l'apprezzamento per le tradizioni italiane nelle terre australiane situate a nord del Tropico del Capricorno. Il Festival Italiano di Cairns ha avuto luogo dal 26 luglio al 4 agosto 2024 e ha offerto un'ampia gamma di eventi e attività che hanno celebrato la ricca cultura e le tradizioni dell'Italia. Durante il festival, i partecipanti hanno potuto immergersi in una vibrante atmosfera di festa, con spettacoli, cibo, musica e danza che hanno reso omaggio alla heritage italiana in un contesto unico e affascinante.

L'evento è stato organizzato con grande cura e dedizione dal Comitato Organizzatore del Fe-

stival, il cui lavoro ha contribuito significativamente al successo della manifestazione. La comunità italiana e gli amanti della cultura italiana hanno risposto con entusiasmo, confermando l’importanza del festival come punto di riferimento per la celebrazione della cultura italiana in Australia.

La Console d'Italia a Brisbane,, Luna Angelini Marinucci, esprime un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e sostenuto il festival, e si congratula con il Comitato Organizzatore per l’eccellente lavoro svolto. Il festival ha dimostrato come la cultura italiana continui a essere una fonte di ispirazione e di unione per le comunità locali e per chiunque abbia un legame con l'Italia.

Con la conclusione dell’edizione 2024, il festival guarda già al futuro con l’auspicio di una nuova edizione ancora più entusiasta e coinvolgente nel 2025. Non vediamo l'ora di ritrovarci a Cairns per continuare a celebrare e condividere le meraviglie della cultura italiana.

L’impegno dell’Italia

nella Sicurezza Globale:

L'Esercitazione “Pitch Black”

L’Ambasciatore d’Italia Paolo Crudele ha recentemente espresso il proprio apprezzamento per il contributo fornito dalle Forze Armate italiane durante l’esercitazione militare "Pitch Black", che si è svolta dal 12 luglio al 2 agosto. Questo importante evento ha visto la partecipazione di 20 Paesi e ha rappresentato un chiaro segnale dell’impegno dell’Italia nella promozione della sicurezza e della pace a livello globale, con un focus particolare sull’area dell’Indo-Pacifico.

L’esercitazione "Pitch Black" è uno degli eventi più significativi nel calendario delle esercitazioni internazionali, mirata a migliorare la cooperazione e la prontezza operativa tra le forze aeree dei vari partecipanti. Quest’anno, le Forze Armate italiane hanno giocato un ruolo cruciale, dimostrando non solo la loro abilità e professionalità, ma anche il loro impegno verso la stabilità regionale e internazionale.

La partecipazione italiana a "Pitch Black" sottolinea l'importanza della cooperazione internazionale nella sicurezza e nella difesa. Questo tipo di esercitazione non solo permette di testare e affinare le capacità militari, ma promuove anche il dialogo e la comprensione tra le nazioni, contribuendo a costruire una rete di alleanze e collaborazioni strategiche.

L’Ambasciatore Crudele ha elogiato le donne e gli uomini dell'Arma Azzurra per il loro straordinario impegno e dedizione. Questo riconoscimento è un chiaro segnale del valore che l’Italia attribuisce alla propria partecipazione nelle operazioni internazionali e alla protezione degli interessi globali in settori chiave come il commercio e la sicurezza.

Il successo dell’esercitazione "Pitch Black" non solo rafforza le capacità delle Forze Armate italiane, ma evidenzia anche il ruolo centrale dell’Italia nel panorama della sicurezza globale. L'adesione e il contributo italiano a questo tipo di eventi sono fondamentali per garantire un

ordine internazionale stabile e sicuro, in particolare in aree strategiche come l’Indo-Pacifico, dove le dinamiche geopolitiche sono particolarmente complesse e in continua evoluzione.

La partecipazione italiana a "Pitch Black" rappresenta una conferma dell'impegno dell'Italia nella sicurezza internazionale e nella promozione della pace, rinforzando i legami con i partner globali e contribuendo alla stabilità della regione.

Square Kilometre Arrey Observatory: Visita del Console Nicolaci

Il Console italiano a Perth Sergio Federico Nicolaci ha effettuato una visita ufficiale allo Square Kilometre Array Observatory (SKAO), un’infrastruttura di ricerca astronomica di rilevanza mondiale, situata nel deserto occidentale australiano, di cui l’Italia è membro fondatore. Durante la visita, il Console Nicolaci ha incontrato i responsabili dell’osservatorio, il cui trattato istitutivo è stato firmato a Roma nel 2019, visionando i progressi nell’installazione delle prime antenne a bassa frequenza del telescopio SKA-LOW, progettate dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) in collaborazione con l’Istituto di Elettronica e di Ingegneria dell’Informazione e delle Telecomunicazioni (CNR – IEIIT) e prodotte in Italia da Sirio Antenne, che si è aggiudicata l’appalto per la produzione delle prime 77mila antenne del telescopio.

“È motivo di orgoglio vedere i progressi nella realizzazione di questo straordinario progetto scientifico, che vede il nostro Paese impegnato in prima lineaha dichiarato il Console Nicolaci - La partecipazione italiana allo sviluppo di uno dei più grandi e avanzati radiotelescopi al mondo, con un nostro impegno finanziario di 120 milioni di euro in dieci anni, conferma l’importanza degli investimenti in ricerca e sviluppo e la perdurante leadership italiana nella tecnologia avanzata”.

Il telescopio SKA-LOW rappresenta una rivoluzione nel campo della radioastronomia. Una volta completato, comprenderà 131.072 antenne distribuite su un’area di 74 chilometri, che permetteranno di rilevare e combinare anche i segnali radio più deboli provenienti dall’universo, in un modo mai stato possibile prima.

Students of Italian, take part in the Famiglia Siciliana

Scholarships Competition! - Prize pool $ 3000

Students of Italian in Victorian schools, enrolled in years 11 and 12, register by 19 August 2024, for the 1st annual "Famiglia Siciliana" competition! Three scholarships are up for grabs, worth $1,500, $1,000, and $500 (1st, 2nd, and 3rd prize).

Winners will be those who, at the discretion of the jury, write the best compositions in English (up to 350 words) on a topic of Sicilian history and culture.

The title of the composition will be announced on the morning of the exam and will be related, this year, to the broader theme of "The Fascinating World of Magna Graecia in Sicily."

Start preparing on the general theme, "The Fascinating World of Magna Graecia in Sicily," in anticipation of the competition, which will take place at CO.AS. IT., 199 Faraday Street, Carlton, on Saturday, 31 August 2024.

The scholarships, generously funded by the Famiglia Siciliana and managed by CO.AS.IT. Italian Assistance Association, are established to encourage the study of the Italian language and Sicilian history and culture. The scholarships are awarded annually following a competition in which the compositions will be judged anonymously by a jury composed of representatives from CO.AS.IT., the Famiglia Siciliana, V.A.T.I. Victorian Association of Teachers of Italian, and Dante Alighieri Society, according to the following criteria: correctness and richness of expression; knowledge of Sicily, its culture, history, and traditions; creativity and originality.

The winners will be announced on Monday, 16 September 2024. The award ceremony will take place at CO.AS.IT., 199 Faraday Street, Carlton, on Saturday, 28 September 2024.

L'inflazione è al 3,8%, i prezzi al consumo sono aumentati dell'1%, la compagnia aerea REX è in amministrazione; ma il prezzo delle case inizia a scendere nel Victoria. La PropTrack ha rivelato che comprando una abitazione media a Melbourne si risparmia l'1,01%, cioè se lo scorso anno costava $921,211, adesso costa $912,000. Paul Ryan, della PropTrack, ha detto che i prezzi non saliranno più quest'anno ed è il momento di cominciare a investire anche perché ci sono molti progetti allo studio che dovrebbero aiutare a migliorare il settore immobiliare.

Vinello e Pennello: Laboratorio di Modellazione dell'Argilla con Sabrina Talarico

Scopri la magia della ceramica con Sabrina Talarico in una delle affascinanti sessioni di modellazione dell'argilla, parte della serie "Vinello e Pennello". Questo laboratorio esclusivo ti offre l'opportunità di esplorare la creatività attraverso l'arte della ceramica, con un tocco autentico italiano.

Sabrina Talarico, artista di Melbourne/Naarm, è nota per la sua capacità di fondere funzionalità e scultura nelle sue opere. Il suo lavoro esplora le dinamiche degli opposti, combinando tecniche tradizionali di ceramica con metodi moderni. Utilizzando argilla terracotta, che richiama la sua eredità italiana, Sabrina mescola elementi in porcellana blu ispirati dai suoi viaggi, creando pezzi unici e affascinanti.

Sabato 31 Agosto (Sessione in inglese)

Sabato 14 Settembre (Sessione in italiano)

Dalle 3pm alle 5pm

Costo: $60 per sessione

Limite di Partecipanti: 15 per classe

Età: Solo per maggiorenni (18+)

Durante il laboratorio di due ore, condotto dalla talentuosa artista Sabrina Talarico, apprenderai tecniche tradizionali di costruzione della ceramica, come il pizzico e la costruzione a lastra. Questi metodi ti permetteranno di creare pezzi unici, sia scultorei che funzionali. Che tu voglia realizzare una tazza, una ciotola, una scultura o un vaso, l'argilla offre infinite possibilità creative.

• Sessione di modellazione dell'argilla di due ore con Sabrina Talarico

• Argilla fornita da Northcote Pottery

• Strumenti per la modellazione e l'argilla

• Smaltatura e cottura professionale presso Northcote Pottery

• Stuzzichini e bevande

I biglietti non includono il grembiule, quindi assicurati di portarne uno per evitare di sporcarti.

Non è necessaria alcuna esperienza artistica pregressa, ma preparati a sporcarti le mani e a divertirti! Le sessioni sono limitate a 15 persone per classe, quindi prenota subito per assicurarti un posto in questo laboratorio

esclusivo. Approfitta di questa opportunità per esplorare la ceramica e godere di un'esperienza culturale unica.

Partecipa a "Vinello e Pennello" e crea il tuo pezzo d'arte con un tocco di eleganza italiana!

Torna la amata Festa Italiana al Preston Market

La tanto attesa Giornata Italiana del Preston Market farà il suo ritorno domenica 25 agosto 2024.

Dalle 10:00 alle 15:00, il mercato preferito del nord di Melbourne si trasformerà in una festa italiana con intrattenimento dal vivo, delizie culinarie italiane offerte da stand gastronomi-

Per quanto riguarda gli appartamenti (units), i prezzi sono aumentati negli ultimi 12 mesi. Un appartamento che prima costava $616,472 adesso viene a costare $619,000.

Melbourne continua ad attrarre nuovi residenti sia da altri stati che dall'estero. Infatti, secondo l'Australian Bureau of Statistics, la popolazione è aumentata di 186,500 persone fino a dicembre del 2023. Sembra che l'economia stia migliorando a poco a poco. Ma, purtroppo, il carovita continua a pesare sulle spalle di chi ha un reddito basso.

Mariano Coreno

ci e un laboratorio gratuito per bambini. Il palco sarà animato da un incredibile programma di musica e intrattenimento italiano, con esibizioni durante tutta la giornata del quartetto d'archi femminile Romanza, dei cantanti Carmelo Di Giglio, Tania Barbaro, Toni Marchi, Lorenzo + Co e del chitarrista Raffaele Basso.

Assemblea Annuale e Celebrazione del 15º Anniversario dell'Associazione Friends of

Sabato 3 agosto presso il Fraternity Club, situato in 11 Bourke St, Fairy Meadow, si è svolta l'assemblea annuale dell'Associazione Friends of Illawarra per l'anno 2024-2025.

L'evento ha visto la partecipazione di 35 membri dell'associazione, riuniti per discutere e pianificare le attività future e per celebrare un importante traguardo.

Il Governo della Jacinta Allan perde consensi

Illawarra

Durante la riunione, è stato eletto il nuovo comitato per l'anno 2024-2025

• Presidente: Maria Di Carlo

• Vice Presidente: Giulia Iacovelli

• Segretaria: Geraldina Giraldi

• Vice Segretaria: Sharon Moffatt

• Tesoriere: Anna Farinella

• Public Officer: Orazio Cavaliere

• Membro del Comitato: Elvira Cavaliere

La riunione si è conclusa in un clima di festa, con la celebrazione del 15º anniversario dell'associazione.

Un momento particolarmente emozionante è stato il taglio della torta, accompagnato da un brindisi con champagne, gentilmente offerto dal Fraternity Club.

Il presidente uscente ha espresso la propria gratitudine a tutti i membri dell'associazione per il loro sostegno e la loro partecipazione attiva nel corso di questi 15 anni di incontri e attività.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla direzione e allo staff del Fraternity Club, che hanno fornito un luogo di riferimento per le riunioni dell'associazione e hanno reso possibile una celebrazione memorabile, offrendo una sala privata per l'occasione.

L'eccellente servizio del personale del Fraternity Club è stato particolarmente apprezzato, contribuendo a rendere l'anniversario un evento speciale e indimenticabile.

L'assemblea annuale dell'Associazione Friends of Illawarra ha rappresentato un momento importante per consolidare i legami tra i membri e pianificare le future attività con rinnovato entusiasmo. La celebrazione del 15º anniversario ha segnato una pietra miliare nella storia dell'associazione, sottolineando l'importanza della comunità e della collaborazione. MGS

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a rendere questi 15 anni di attività un successo e a garantire un futuro prospero per l'Associazione Friends of Illawarra.

Una indagine della RedBridge ci rivela che il governo del Victoria guidato dalla Premier Jacinta Allan sta perdendo consensi e che stando così le cose potrebbero perdere le prossime elezioni statali.

Infatti, il governo è sceso al 31 per cento, mentre la Coalizione con a capo il leader liberale, John Pesutto, è salita al 40 per cento. Pure i verdi salgono la scala, toccano il 12 per cento. Tutti gli altri sono al 17 per cento.

Il governo, per dire la verità, dopo la pandemia non è riuscito a riprendersi, a tappare i buchi lasciati aperti, dai nuovi problemi emersi, dal carovita, dai debiti, eccetera.

Buona, senza meno, l'idea di fare grandi progetti; ma quando non ci sono i soldi e si fanno debiti, tutto può crollare. I conti sono semplici, ce lo dice pure il proverbio italiano: "Senza soldi

non si canta Messa". Se i cittadini non si trovano bene protestano, hanno il diritto di protestare e dopo, quando arriva il tempo di votare, votano a favore della forza avversaria.

Negli ultimi tempi non sono numerosi quelli che votano sempre per lo stesso partito. Il fattore economico sposta il peso della bilancia verso quelli che promettono lavoro e buona busta paga. Si tratta di un pragmatismo noto in tutti i paesi democratici; quindi, lo è pure in Australia. I laburisti sono 6 punti in meno da quando hanno vinto le elezioni del 2022.

Certamente Jacinta Allan e compagnia, sono sotto pressione e non devono fare passi falsi per recuperare consensi. La strategia e l'energia di Jon Pesutto sta avendo successo. Ma, in politica, tutto può succedere.

Mariano Coreno

Giovani ansiosi e pessimisti

Dal 2024 Australian Youth Barometer, abbiamo appreso un sondaggio poco confortante per quanto riguarda i giovani australiani, in particolare di quelli che risiedono in Victoria. Nel sondaggio sono stati intervistati 600 giovani dai 18 ai 24 anni.

Il 98 per cento hanno dichiarato di sentirsi ansiosi, pessimisti per il loro futuro; mentre l'86 per cento ha confessato di trovarsi in difficoltà finanziarie.

Sinceramente, queste cifre ci sembrano allarmanti! Non è l'Australia il Paese Fortunato di una volta? In Victoria, GEN Z, vorrebbe che l'insegnamento nelle Università fosse libero e che in Parlamento venissero eletti più giovani poiché quelli che ci sono adesso sono anziani e non comprendono le esigenze dei giovani di oggi.

Le difficoltà maggiori, stando alle loro testimonianze, sono: opportunità di avere un lavoro, soldi per comprarsi una casa con i prezzi che sono arrivati alle stelle ed il cambiamento climatico che fa pochi passi avanti verso la giusta direzione.

Alcuni hanno pure chiosato che ci penseranno bene prima di mettere bambini al mondo. Il direttore della Education Youth Policy, ha spiegato che un numero significativo di questi giovani (maschi e femmine) soffrono di problemi mentali e non riesco-

no ad orientarsi, ad imboccare la strada giusta. Non trattiamo poi quelli condizionati dalla droga! Le cause, evidentemente, sono numerose: incapacità dei genitori di dare loro ottimi consigli, mancanza di educazione, indifferenza verso la società, volontà di protestare e distruggere quello che noi adulti consideriamo importante.

Sono i gruppi che fanno parte di tale categoria a seminare violenza nelle strade e nelle piazze. Basta pensare all'abbattimento delle statue!

Allora, la domanda è questa: cosa si può fare per recuperare questi giovani? In fondo, questi sono solo una parte del problema. Non è facile trovare una risposta precisa; ma di più si potrebbe fare.

Ci sono alcune cose da cambiare, da modificare, da aggiornare, come la giustizia, la scuola, la famiglia, educazione civica, la disciplina stradale, la magistratura, cos'è il potere Legislativo, quello Esecutivo e quello Giudiziario. I giovani hanno bisogno di essere istruiti, guidati, curati e non lasciati allo sbaraglio, come spesso accade oggi.

Incontentabili sì, ma senza cadere nella sfiducia e nel pessimismo. Diciamo una incontentabilità serena e non tormentata. Mariano Coreno

Anne Stanley's moving address at NSW Labor Conference: A call for Palestinian recognition and ceasefire

Last week, I was proud to be part of the NSW Labor Conference which reaffirmed its support for the Palestinian people by unanimously voting for the following motion:

“Conference supports the ‘Australia and the World Report’ to this conference and in that re-

spect calls on the Australian government to recognise Palestine as a sovereign and independent state as a priority”.

It was my honour to second the motion and to recognise the innocent lives lost throughout this conflict.

The Albanese Government has pressed the Netanyahu Govern-

ment directly to act in accordance with international law; and it must comply with the binding orders of the International Court of Justice.

The Australian Government continues to provide humanitarian aid and work with other countries to push for a ceasefire. Too many innocent lives have

Hugh de Kretser inizia il suo mandato come Presidente della Commissione Australiana per i Diritti Umani

Il nuovo Presidente della Commissione Australiana per i Diritti Umani, Hugh de Kretser, ha dichiarato che una delle sue principali priorità sarà quella di promuovere l'introduzione di una Legge Nazionale sui Diritti Umani. De Kretser ha iniziato il suo incarico oggi, prendendo il posto di Emeritus Professor Rosalind Croucher AM, che ha completato il suo mandato di sette anni lunedì 29 luglio.

La nomina di de Kretser per un mandato di cinque anni è stata annunciata dal Procuratore Generale Federale, l'On. Mark Dreyfus KC, nel mese di maggio. “È un onore assumere questo ruolo. La Commissione Australiana per i Diritti Umani è un'istituzione nazionale vitale che promuove la giustizia e i diritti

umani per tutti gli australiani,” ha affermato de Kretser.

“I diritti umani sono il fondamento per una vita decente e dignitosa per tutti. Quando i diritti umani sono rispettati, le nostre vite migliorano, e le nostre comunità diventano più forti, più sane, più sicure e più prospere.

“Come una democrazia stabile e ricca, l'Australia può e deve essere leader mondiale nei diritti umani. Dobbiamo migliorare su diversi fronti, inclusi il trattamento delle popolazioni indigene, delle persone con disabilità, dei rifugiati e di coloro che cercano asilo. Dobbiamo affrontare l'aumento dell'antisemitismo e dell'islamofobia. Dobbiamo garantire che tutti possano accedere a un'istruzione decente, a un alloggio e a cure mediche.

“In tutto il paese, il sostegno per una Legge Nazionale sui Diritti Umani è forte. Una Legge sui Diritti Umani proteggerà i diritti di tutti gli australiani, promuoverà una migliore comprensione dei diritti e darà alle persone il potere di agire se i loro diritti vengono violati. Aiuterà a garantire che tutti siano trattati con dignità e rispetto. Ora è il momento per il governo australiano di realizzare una Legge sui Diritti Umani.”

Per oltre due decenni, de Kretser ha svolto un ruolo cruciale

been lost already. There must be a ceasefire and humanitarian support must get to those who need it.

There must be a recognition of Palestine as we move towards a two-state solution as part of the peace process. Anything else is unacceptable.

Anne Stanley speech

NSW Labor State Conference

27th July 2024

Delegates,

It is my extreme honour to follow such a wonderful speech but also put this motion to conference.

I do not approach this issue lightly.

Because of how important this is to me. Because of how important it is to so many in my community, and how important it is to every single one of us in this room.

But most importantly, because it carries the weight of the most important thing in the world: human life. Because every single life matters.

And because so many lives have already been taken away.

As many as 40,000 people have been killed in Gaza since October 7.

Workers have been killed. Journalists have been killed. Innocent civilians have been killed. Children have been killed. Our world is much poorer for their loss.

nell'avanzamento dei diritti umani in Australia. In precedenza è stato CEO della Yoorrook Justice Commission, il primo processo formale di verità sui torti storici e continui subiti dai popoli indigeni in Victoria. Prima di questo, de Kretser è stato Direttore Esecutivo dell'Human Rights Law Centre, Direttore Esecutivo della Victorian Federation of Community Legal Centres, Commissario della Victorian Law Reform Commission e Direttore del Sentencing Advisory Council.

Those who have not died are struggling to survive in devastated homes.

Existing infrastructure has been crippled in the wake of a swathe of destruction. Food and water are scarce, sickness runs rampart.

The daily experience is a nightmare of famine, disease, war and death.

The horror that we have seen is unfathomable and condemnable.

The blocking of humanitarian assistance is unacceptable.

To forget the suffering we have borne witness to would be de-

plorable. We must never forget. Not how this most recent conflict began, nor the countless tragedies that have led to this moment.

I mourn each and every one of them. I mourn the good and decent people who struggled for a peaceful future that they have didn’t live to see.

Instead, the present day is one ruled by fear and has been exploited by those who wish to maintain this status quo.

I acknowledge that this most horrific chapter is the latest in a seemingly never-ending story of violence and bloodshed in the region.

I believe that this cycle will not end until we resolve the perpetually unresolvable issue: the recognition of the Palestinian state. To realise the legitimate aspirations of the Palestinian people.

The Netanyahu government must listen to the international community.

Palestinians cannot continue to pay the price. There must be an immediate ceasefire.

Civilians must be protected.

Aid must get through.

There must be regulation of the two-state solution where people can live securely with international recognised borders.

Australia has already voted to increase the participation of Palestine at the United Nations.

We have voted for the cessation of hostilities. We have called for a ceasefire. We have called for humanitarian assistance.

We need and this conference needs to make our intentions crystal clear: the preservation of human life.

I’ve spoken with many in my community. I share their sadness, their anguish and their frustration. I see their pain and will always endeavour to act on their behalf, with their best interests in mind.

The best and only solution to stop the human sacrifice is the recognition of Palestine as a sovereign state.

I recommend the motion to the conference.

Una domenica tra motori italiani e buon cibo: successo a Terranova on the Grange

Domenica 4 agosto è stata una giornata memorabile per gli appassionati di motori italiani e buongustai. Terranova on the Grange ha ospitato una straordinaria mostra di auto italiane, attirando 51 membri dell'IMSMC e le loro famiglie, per un totale di oltre 80 persone e 48 veicoli. Il parcheggio si è trasformato in una splendida esposizione di auto storiche e moderne, che ha incantato i visitatori.

L'evento non è stato solo un tripudio di motori, ma anche una festa per il palato. I partecipanti hanno potuto gustare panini con bistecca e salsiccia, pizza e un raffinato menu in un'area riservata all'interno del ristorante. La cucina del Terranova si è dimostrata all'altezza, soddisfacendo anche i palati più esigenti con un'offerta gastronomica di alta qualità.

L'atmosfera nel parcheggio di Terranova era elettrica, con i motori che ruggivano e le carrozzerie scintillanti che riflettevano il sole estivo. Ogni auto raccontava una storia, dal fascino senza tempo delle Fiat 1100 e 850 Sport, alla potenza moderna delle Maserati Cabrio e Abarth 695. I visitatori hanno avuto l'opportunità di avvicinarsi a questi capolavori della meccanica italiana, scambiando opinioni e curiosità con i proprietari, veri e propri custodi di un patrimonio automobilistico unico.

Il cibo ha giocato un ruolo centrale nell'evento. Gli ospiti si sono deliziati con sapori autentici, dai succulenti panini farciti con bistecca e salsiccia alle pizze appena sfornate. Per chi preferiva un pasto più tranquillo, il ristorante ha offerto un menu speciale servito in un'area riservata.

La qualità del cibo e l'attenzione al dettaglio da parte della cucina del Terranova hanno ricevuto elogi unanimi, trasformando l'evento in una vera e propria celebrazione del buon vivere italiano Il contributo dell'IMSMC alla giornata è stato significativo, con sei trofei in palio che hanno visto il Club primeggiare in diverse categorie. Le premiazioni hanno reso omaggio ai migliori esemplari di auto storiche e moderne, tra cui berline, decappottabili, coupé e una speciale categoria di interesse.

I Vincitori dei Trofei:

• Berlina storica: Giuseppe Lecce con una Fiat 1100 del 1963

• Berlina moderna: Julia Fakhouri con una Abarth 695

• Decappottabile storica: Tony Albanese con un'Alfa Romeo del 1968

• Coupé storica: Leo Di Rocco con una Fiat 850 Sport del 1964

• Coupé moderna: Nat Stillone con una Maserati Cabrio del 2002

• Interesse speciale: John Losinno con un'Alfa Romeo - Carabiniere del 1989

La giornata è stata un'opportunità unica per i membri del Club di incontrarsi, condividere la loro passione per i motori e trascorrere del tempo di qualità insieme.

L'organizzazione impeccabile e l'accoglienza calorosa del personale del Terranova hanno contribuito al successo dell'evento, che ha visto la partecipazione entusiasta di circa 400 visitatori.

Oltre alla mostra automobilistica, l'evento ha incluso attività per tutta la famiglia, con giochi per i più piccoli e aree relax per gli adulti. La giornata e’ stata animate con una selezione di musica italiana, creando un'atmosfera festosa che ha reso l'evento ancora più speciale.

Un ringraziamento speciale va alla direzione e allo staff di Terranova per aver reso possibile questa splendida giornata, accogliendo ogni richiesta con professionalità e cortesia. L'IMSMC continua a dimostrarsi un punto di riferimento per gli appassionati di auto italiane, contribuendo attivamente alla comunità con eventi di grande richiamo e successo.

Grazie IMSMC!

Officeworks si

scusa dopo che un membro dello staff rifiuta di plastificare un giornale

Officeworks ha chiesto scusa dopo che un membro del personale, sostenitore della causa palestinese, ha rifiutato di servire un cliente in un negozio nel sudest di Melbourne.

L'uomo aveva chiesto di plastificare una pagina del giornale The Australian Jewish News presso l'Officeworks di Elsternwick. Tuttavia, in un video che circola online, si vede la donna dietro il bancone restituire la pagina all'uomo, affermando di essere pro-Palestina.

"Va bene. Lei è qui per fare il suo lavoro di plastificazione, non per prendere posizioni politiche," si sente dire l'uomo nel video.

"Abbiamo il diritto di rifiutare i lavori," ha risposto la donna.

Quando la donna è stata interrogata sulla politica aziendale,

ebraico

ha detto: "Questa è la mia posizione... Non mi sento a mio agio nel procedere."

La direttrice di Officeworks, Sarah Hunter, ha dichiarato che la questione è stata presa molto seriamente.

"Ci siamo scusati con il cliente al momento, e colgo questa occasione per ripetere le nostre scuse a lui e estenderle alla comunità più ampia per il dolore e il dispiacere causati dall'incidente," ha detto.

Hunter ha ribadito la sua delusione, dicendo che l'incidente è andato contro i valori aziendali. "È chiaro che non c'è posto per la discriminazione, l'intolleranza o il razzismo nel nostro team," ha affermato. "Ci impegniamo a mantenere la sicurezza e la dignità dei nostri membri".

Il comitato direttivo dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Famiglia di Sydney, informa tutti i soci, amici e simpatizzanti, che ha organizzato la tradizionale annuale

Festa di Primavera

Domenica 15 Settembre (per pranzo) Manor House

2 - 8 Elizabeth Street Wetherill Park (un sacco di parcheggio accanto la sede)

Intrattenimento favoloso con musica dal noto Michael Riviera e l’opportunita di ballare.

Il costo per partecipare al pranzo

è di $85.00 per i soci e $95.00 per non soci compreso vino bianco e rosso, birra, soft drink, ma non sono inclusi alcoolici e vini speciali.

Siete pregati di prenotare non più tardi del 9 Settembre telefonando ad uno dei seguenti componenti il comitato:

Irma Bergamin 0475 844 167

Giacomo De Martin 0403 194 829

Ernesta Quomi 0416 165 986

Galliano Calligari 0418 275 592

Lino Vidotto 0490 758 520

Paul De Nardi 0417 668 963

Renzo Pinazza 0417 462 992

Mark Meli 0414 410 434

Spirito di Stella: un incontro di eccellenza e inclusione al Consolato Generale d’Italia a Sydney

Martedì 6 agosto, il Consolato Generale d’Italia a Sydney ha ospitato un incontro di alto profilo che ha riunito personalità di spicco del mondo delle Forze Armate e della disabilità. Il Console Generale d'Italia, Gianluca Rubagotti, ha dato il benvenuto a una serie di ospiti di rilievo: il Vice-Ammiraglio Vincenzo Montanaro, il Colonnello Marco Bertoli, e il Dr. Andrea Stella, il fondatore del catamarano innovativo Spirito di Stella.

Il motivo dell'incontro era un'occasione imperdibile per esplorare e discutere le nuove

collaborazioni fra Italia e Australia nel settore della Marina, nonché approfondire il progetto che ha rivoluzionato il concetto di accessibilità in mare. Tuttavia, una recente valutazione meteorologica ha impedito al Spirito di Stella di approdare a Sydney come inizialmente previsto. Nonostante ciò, l'incontro si è rivelato una preziosa opportunità per scoprire i dettagli di un'iniziativa che sfida le barriere architettoniche e promuove l'inclusione.

Il Dr. Andrea Stella ha condiviso la storia dietro il Spirito di Stella, il primo catamarano

della Difesa credano in questo progetto.”

Il Colonnello Marco Bertoli ha ribadito il valore delle relazioni internazionali attraverso esempi concreti: “Le relazioni si costruiscono anche attraverso contatti personali, e abbiamo trovato nella Marina australiana un partner eccellente. Il nostro obiettivo è promuovere l'uguaglianza e sostenere l'uso sostenibile del mare.”

Un momento di discussione particolarmente intenso è stato quando il direttore Franco Baldi ha sollevato la questione dell'assenza del Spirito di Stella e della nave Amerigo Vespucci a Sydney. Andrea Stella ha spiegato: “Purtroppo, problemi meteorologici e limitazioni di calendario hanno impedito al catamarano di visitare Sydney. Tuttavia, siamo qui per dare visibilità e promuovere la nostra causa.”

progettato per essere completamente accessibile a persone con disabilità. Stella ha raccontato:

“Dopo un incidente che mi ha lasciato in sedia a rotelle, ho voluto tornare a navigare.

Il progetto del catamarano è nato dal desiderio di creare un imbarcazione non solo per me, ma per tutti. È una prova che se si può progettare una barca per tutti, si può progettare una città per tutti.”

Stella ha poi descritto le operazioni del Spirito di Stella, che dal 2003 ha offerto esperienze di vela a più di 10.000 persone disabili. “La nostra missione non è solo sportiva, ma anche educativa. Utilizziamo la barca come metafora: se possiamo superare le barriere fisiche a bordo, possiamo superare quelle mentali nella vita di tutti i giorni,” ha aggiunto.

Il Vice-Ammiraglio Vincenzo Montanaro ha sottolineato il significato di tale progetto: “Lo Spirito di Stella non è solo un’innovazione tecnica, ma un simbolo di speranza e inclusione. È un esempio concreto di come le barriere possono essere abbattute e le persone con disabilità integrate nella società. È una dimostrazione tangibile di quanto la Marina Militare e il Ministero

Il Vice-Ammiraglio Montanaro ha aggiunto ulteriori dettagli tecnici, spiegando come le condizioni meteorologiche invernali e la sicurezza delle operazioni in mare abbiano contribuito a questa decisione.

L’incontro si è concluso con un rinfresco e un’opportunità per approfondire le discussioni con i partecipanti. Questa occasione ha dimostrato l’importanza della collaborazione internazionale e dell’impegno per l’inclusione, sottolineando come le barriere, siano esse fisiche o mentali, possano essere superate con innovazione e determinazione.

L'evento al Consolato Generale d'Italia a Sydney non è stato solo un incontro di prestigio, ma un faro di speranza e inclusione. La presenza dei rappresentanti della Marina Militare e di figure chiave come Andrea Stella ha offerto una panoramica preziosa su come le barriere possono essere abbattute e come il mare può diventare un simbolo di integrazione e speranza per tutti. L'assenza fisica del Spirito di Stella non ha impedito alla missione di trasmettere un messaggio potente: l'inclusione è possibile e la collaborazione internazionale è fondamentale per costruire un futuro più equo e accessibile.

Colonnello Marco Bertoli, Ammiraglio Vincenzo Montanaro, Console Gianluca Rubagotti e Dr Andrea Stella
Il Console Gianluca Rubagotti introduce il Dr Andrea Stella
Colonnello Marco Bertoli, Ammiraglio Vincenzo Montanaro, Console Gianluca Rubagotti
Alla fine dell'incontro, il Console Rubagotti si congratula con il Dr Andrea Stella
Il Dr Andrea Stella condivide la sua storia

Serata di apertura del “Cinema Italiano at Casula Powerhouse”: un successo straordinario

La serata di apertura del “Cinema Italiano at Casula Powerhouse” si è rivelata un evento di grande successo, grazie alla massiccia partecipazione e all’accurata organizzazione del Liverpool Council e dell’Istituto Italiano di Cultura di Sydney.

Già un’ora prima dell’inizio della proiezione, il foyer del

centro era affollato di spettatori entusiasti. Il Comune di Liverpool aveva creato un’atmosfera festosa con un intrattenimento in perfetto stile italiano. La cantante Cosima De Vito ha incantato il pubblico con una selezione di classici della musica italiana, mentre un colorato carretto dei gelati serviva gratuitamente cop-

pette e coni, regalando un tocco di dolcezza all’evento.

La Vice Sindaco di Liverpool, Fiona Macnaught, ha preso la parola per esprimere il suo apprezzamento verso i presenti e sottolineare l’importante collaborazione con Pino Sgambellone, il quale si è sempre prodigato per la comunità italiana della zona. “Siamo grati a Pino Sgambellone per il suo incessante impegno,” ha detto Macnaught, riconoscendo il suo ruolo fondamentale nella realizzazione dell’evento.

All’interno della sala cinematografica, Tina Bono, Direttrice della Comunità e dello Stile di Vita del Consiglio di Liverpool, ha accolto i partecipanti con un caloroso discorso. “Sono orgogliosa di essere qui a Liverpool, dove la nostra comunità italiana è una parte fondamentale della nostra multiculturalità,” ha affermato Bono, ricordando la collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Sydney e i suoi rappresentanti, Paolo Barlera e il Console Generale d’Italia a Sydney, Gianluca Rubagotti. Bono ha anche ringraziato i sostenitori e sponsor, tra cui Simcom e Pino Sgambellone, per il loro prezioso contributo.

Paolo Barlera, Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, ha elogiato il Liverpool City Council per il suo continuo impegno nella promozione della cultura italiana. “Il cinema italiano rappresenta una delle migliori espressioni della nostra industria creativa,” ha dichiarato Barlera. “Siamo felici di presentare una selezione di film che mostra-

no la varietà e la complessità del cinema italiano oggi.”

Il film di apertura, “Metti la nonna nel freezer”, ha suscitato una vivace reazione nel pubblico. Questa black comedy irriverente, diretta da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, ha offerto uno sguardo satirico e originale su come affrontare la crisi economica. Interpretato da Miriam Leone e Fabio De Luigi, il film ha intrattenuto con una

trama incentrata su una giovane restauratrice che, dopo la morte della nonna, si trova a fronteggiare situazioni improbabili per sbarcare il lunario. La proiezione ha regalato momenti di grande ilarità e un’impressione positiva tra i presenti, come dimostrato dall’applauso scrosciante finale. Al termine della serata, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Pino Sgambellone. “Sono davvero felice del successo di stasera. Il mio sogno era riempire la sala e oggi finalmente si è realizzato. Il miglior risultato è stato l'applauso finale,” ha dichiarato Sgambellone, esprimendo la sua soddisfazione per la risposta calorosa del pubblico e per l'ottima riuscita dell'evento.

La serata non solo ha celebrato l'apertura della rassegna, ma ha anche dimostrato la forza e l’entusiasmo della comunità italiana a Liverpool. Con una programmazione ricca e variegata in arrivo, il “Cinema Italiano at Casula Powerhouse” promette di continuare a incantare e ispirare il pubblico fino a novembre.

Paolo Barlera, Direttore Istituto Italiano di Cultura di Sydney
Vicesindaco Fiona Macnaught Cosima De Vito
Tina Bono
Pino Sgambellone e Console Gianluca Rubagotti

Trent'anni di servizio alla comunità: l'esempio di dedizione e professionalità di Maria Lopreiato

Era il marzo del 1962 quando, all'età di nove anni, Maria Lopreiato lasciò il porto di Messina per approdare in Australia dopo un lungo viaggio di circa un mese a bordo della nave Neptunia.

Il padre si trovava già in Australia, arrivato a Sydney 14 mesi prima. Dopo i primi anni di studio, all'età di 15 anni, Maria trovò un lavoretto presso un fruit shop a Fairfield West e due anni dopo in un delicatessen a Fairfield.

Durante il primo periodo di lavoro, Maria venne corteggiata da Bruno, un giovane calabrese che non perdeva occasione per incontrarla anche solo per pochi minuti.

Tra i due nacque così una grande storia d’amore che li portò all’altare quando Maria aveva solo 20 anni. Era il 1973. Maria e Bruno ebbero tre figli: Pietro, Caterina e Santina.

Dopo un breve periodo vissuto a Smithfield, nel luglio del 1986

decisero di spostarsi a Silverdale, vicino alla famosa diga di Warragamba, dove acquistarono una stazione di servizio e una casetta con un piccolo negozio per la vendita di beni di prima necessità. Furono periodi molto difficili. Silverdale si trovava in una zona remota, con pochi abitanti e pochi servizi. Maria si dedicò alla famiglia e al lavoro.

Nel 1990 costruirono una nuova stazione di servizio self-service e un'officina per auto, gestita da Bruno. Nel 1994 rilevarono un piccolo ufficio postale e Maria, sotto la supervisione della precedente proprietaria, iniziò la sua esperienza in un nuovo lavoro. Qualche anno dopo venne ultimata la costruzione di quattro negozi, tra cui la sede di un nuovo ufficio postale.

Maria, titolare di licenza, affrontava quotidianamente nuove esperienze e conoscenze, frequentava corsi di aggiornamento

per essere sempre al passo con i tempi fino a raggiungere un'ampia autonomia.

In un'epoca in cui il cambiamento è costante e le carriere si evolvono rapidamente, Maria Lopreiato si distingue per la sua straordinaria dedizione e professionalità. Per tre decenni, Maria ha servito la nostra comunità con impegno e passione, diventando una figura di riferimento e un esempio per tutti.

La sua carriera è un vero e proprio viaggio di crescita e miglioramento continuo. Dalle prime esperienze, dove ha dimostrato un'incredibile capacità di adattamento e un forte senso del dovere, fino ai ruoli di maggiore responsabilità che ha ricoperto negli ultimi anni, Maria ha sempre posto al centro del suo lavoro il benessere della comunità.

Il segreto del suo successo risiede non solo nelle sue competenze professionali, ma anche nelle sue qualità umane. La capacità di ascoltare, la pazienza e l'empatia sono stati tratti distintivi che le hanno permesso di creare un rapporto di fiducia e rispetto con colleghi e cittadini.

Maria ha affrontato sfide importanti con determinazione, trovando soluzioni innovative e dimostrando un'incredibile resilienza di fronte alle difficoltà.

La sua leadership ha ispirato molte persone e ha contribuito a creare un ambiente di lavoro positivo e collaborativo.

Il suo impegno non si è limitato al solo ambito professionale. Maria ha sempre dedicato tempo e risorse a numerose iniziative di volontariato, dimostrando un'infinita generosità e un sincero interesse per il bene degli altri.

Oltre alla sua carriera, Maria ha saputo conciliare il lavoro con il suo ruolo di moglie e madre, dedicandosi con amore e attenzione alla famiglia.

Questa capacità di bilanciare la vita professionale e personale è stata una delle chiavi del suo successo e un esempio per molte donne.

Maria continua a gestire l'ufficio postale di Silverdale, che sotto la sua guida è diventato un punto di riferimento per la comunità, grazie ai servizi efficien-

ti e alla professionalità offerta. La comunità riconosce in questo luogo non solo un centro di servizi, ma anche un simbolo della dedizione di Maria.

In occasione del trentesimo anniversario del suo servizio, la comunità vuole esprimere la propria gratitudine a Maria Lopreia-

to. La sua dedizione e professionalità hanno lasciato un segno indelebile e continueranno a essere fonte di ispirazione per le future generazioni.

Grazie, Maria, per il tuo instancabile impegno e per essere un esempio luminoso di servizio alla comunità.

Associazione Palermitana

L'Associazione Palermitana è lieta di annunciare la riapertura dei suoi battenti con un pomeriggio speciale. Invitiamo soci, amici, conoscenti e parenti a partecipare a questo evento unico.

La giornata prevede la proiezione di un film siciliano recente e premiato, seguita da un rinfresco con una specialità palermitana: lo sfincione. A conclusione, sarà servito un dolce a sorpresa, sempre della nostra splendida Sicilia. Il costo per partecipante è di $35.00, mentre i bambini fino a 8 anni entrano gratuitamente. L'incontro si terrà in una nuova e più comoda sala:

Shrubland Hall

392 Marrickville Road, Marrickville (Angolo di Livingstone Road)

Data: 25 agosto - Orario: 15:00

Vi preghiamo di telefonare entro il 18 agosto per prenotare il numero dei partecipanti. Vi aspettiamo numerosi! Per prenotazioni, contattate i seguenti numeri:

James Sardisco: 0449 759 493

Giuseppe Musmeci: 0414 344 184

Charly Caldareri: 0424 339 000

Rosa Lombardo: 0418 851 748

Maria A. Schiavo: 0407 947 919

Stefania Vetrano: 0498 652 703

Rosaria Cantale: 0417 220 009

Mary Scala: 0424 585 938

Nino Sardisco: 0425 272 189

Un caloroso saluto da tutto il comitato!

Fiori meritati per Maria Lopreiato

Una Giornata di Giardinaggio al Community Garden di Bossley Park della CNA

di Maria Grazia Storniolo

Lo scorso venerdì 2 agosto 2024, in una splendida giornata di fine inverno, il Community Garden della CNA di Bossley Park, ha ospitato un evento speciale dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie. Dieci bambini, di età compresa tra i 3 e i 5 anni, accompagnati dai loro genitori, hanno partecipato a una giornata di giardinaggio, supportati dall'aiuto delle mamme.

L'incontro è iniziato alle 10 del mattino, quando i parteci-

panti sono stati accolti da un sole splendente che ha reso l'atmosfera ancora più piacevole.

Un grande tavolo, attrezzato con vasetti, terriccio, semi, piantine di prezzemolo, innaffiatoi, palettine e vanghe, ha offerto tutto il necessario per trapiantare piantine e semi.

Nonostante la loro giovane età, i bambini si sono mostrati entusiasti di partecipare e condividere questa esperienza di giardinaggio con le loro mamme.

Durante la mattinata, i bam-

bini hanno imparato le basi del giardinaggio, dalla preparazione dei vasetti alla semina, con particolare attenzione al trapianto delle piantine di prezzemolo. Le mamme, con pazienza e dedizione, hanno guidato i piccoli giardinieri, spiegando l'importanza di prendersi cura delle piante e del rispetto per la natura.

Dopo aver preparato i vasetti, i piccoli giardinieri hanno pranzato con un semplice ma apprezzato piatto di fusilli al pomodoro, che ha soddisfatto il palato di grandi e piccini. Il pranzo, preparato con ingredienti freschi e genuini, è stato un momento di convivialità che ha ulteriormente rafforzato il senso di comunità tra i partecipanti.

Al termine della giornata, i bambini hanno portato a casa i vasetti con le piantine, pronti a continuare l'esperienza del pollice verde nel proprio ambiente domestico. L'evento ha permesso ai partecipanti di trascorrere una mattinata all'aria aperta, imparando l'importanza del contatto con la natura e della cura delle piante.

Questa iniziativa ha rappresentato un'occasione preziosa per avvicinare i più piccoli al mondo del giardinaggio, trasmettendo valori di sostenibilità e rispetto per l'ambiente. Inoltre, ha gettato le basi per future attività di comunione e divertimento, offrendo momenti di qualità sia per grandi che per bambini. L'entusiasmo e la partecipazione riscontrati durante la giornata lasciano presagire che questo evento possa essere solo l'inizio di una serie di appuntamenti all'insegna della condivisione e della crescita comune.

Il Community Garden di Bossley Park della CNA, con il suo ambiente accogliente e le sue numerose risorse, si conferma così un luogo ideale per la realizzazione di eventi che promuovono la socializzazione e l'apprendimento attraverso attività pratiche e ludiche.

La speranza è che giornate come questa possano diventare una tradizione, arricchendo il calendario delle iniziative comunitarie e rafforzando i legami tra i membri della comunità.

Al lora! fatti e misfatti

Hallo. Hallooo!

Pino, ma dove sei? Ma qui, cribbio, sono nel mio cilindrico cappello alla ricerca di qualche argomento per il giornale. Ecco, forse ho trovato, un vecchio faldone. Ma cosa è il “faldone”, penso. Non sono sicuro, mi pare si riferisca a processi, i tanto amati e lunghi processi dove scrivevano e scrivevano e tutto quello scrivere formava il “faldone”.

Nei tribunali italiani, per quello che si vede nelle notizie televisive, ci sono molti, ma molti processi e i giurati non hanno neanche il tempo di bardarsi con le regolamentari toghe, ma vengono vestiti come possono. Come si riconoscono? Ma dalla fascia tricolore sul petto. Tutti, sette o otto, sportivamente vestiti ma con la scia tricolore. Forse perché si tratta di cause di poca importanza?

Avvocati con la toga buttata sulle spalle, quando la usano, per dimostrare che sono gli avvocati del caso in questione. Al colpo d’occhio non fanno certo bella figura.

Andiamo ora a vedere i processi che si svolgono oltre Manica. Gran Bretagna? Lo spettacolo cambia... Avvocati con la toga correttamente messa, parrucchino bianco spolverato di borotalco, cravattino, ben sbarbati, ecc. ecc., insomma una vera aula di tribunale. Diciamo che un certo rispetto verso l’imputato, colpevole o meno, è importante perché è sempre un essere umano.

Forse ho esagerato, ma se vi capita di vedere un processo per televisione fate attenzione a quanto descritto e vedrete che non siamo tanto lontani dalla realtà. Metto da parte il faldone e cerco qualche altro argomento. Toh, eccolo, rileggo dai ritagli di giornali dei dettagli sulle votazioni europee. Roba da far drizzare i capelli ad un calvo.

C’è una foto degli eletti affiliati alla componente politica chiamata AVS... Alleanza Verdi a Sinistra. Chi sono? Per rispetto alla nostra Repubblica Italiana, meglio non nominarli. Il popolo li ha votati, quindi contenti loro. Conosciuti come il Gatto e la Volpe, annunciarono che se eletti sarebbero stati “la sorpresa dell’Europa”. Alla faccia della sorpresa! Per colpa loro le mie quattro galline hanno smesso di fare le uova e il cane è entrato nella cuccia e non vuole più uscire. Ma chi sono costoro che si fanno chiamare ONOREVOLI???

Angelo Bonelli e Nicola Fra-

La complessa questione dell'inclusione nello sport: il caso Khelif

Il dibattito sull'inclusione nello sport è sempre più acceso, e il caso di Khadija Khelif ne è un esempio emblematico. Khelif, pugile di origini algerine, ha sollevato polemiche per la sua partecipazione alle competizioni femminili. Due commenti su Facebook di amici con opinioni contrastanti ci offrono uno spaccato di questa complessità.

toianni, il Gatto e la Volpe, già noti alla cronaca per aver fatto eleggere al governo Aboubakar Soumahoro, un tizio che a suo dire voleva stroncare il caporalato e l’abuso sul loro lavoro per lo sfruttamento degli immigrati, ma poi si scoprì che proprio lui era il caporale che sfruttava la miseria dei migranti illegali. Una triste storia di abusi e illeciti guadagni. Quindi il Gatto e la Volpe, vista l’impossibilità di guadagnare seggi in Europa con il loro scarso 3 e mezzo per cento, si sono inventati di candidare due soggetti poco puliti, la signorina Ilaria Salis e il sig. Mimmo Lucano.

Un’antipatica storia quella della Salis. Costei già detenuta nelle patrie galere ungheresi, colpevole della nota vicenda delle manganellate ad ignari ungheresi per apparenti motivi di supposta appartenenza ad una politica contraria. Persone che furono manganellate o addirittura martellate da una squadra di facinorosi. Purtroppo Ilaria Salis fu beccata dalla polizia e condannata a 24 anni di carcere. La Salis, ormai nota a tutti, era stata altamente vittimizzata dall’opinione pubblica italiana, perché portata in catene durante i processi a tal punto che i due parlamentari sopra menzionati si sono mossi per farla liberare, naturalmente tutto ben studiato perché facendola candidare alle Europee speravano di poter prendere dei seggi in Europa, essendo per loro l’unica possibilità per entrare in EU. Quindi contavano sulla pietà e l’altruismo del popolo italiano che certamente l’avrebbero votata. Il miracolo si concretò, e la Salis prese oltre 160.000 voti. Automaticamente i voti della Salis si sono sommati al 3% del Gatto e la Volpe e al partito AVS portandoli ad oltre il 6%, superando la soglia di sbarramento del 4%.

Come il cacio sui maccheroni, i due responsabili sono balzati al 6%, quindi ora sono inseriti nel contesto della UE. Con lei entra anche a farne parte, come candidato eletto, Mimmo Lucano, con altri centinaia di voti, un personaggio reo dello sfruttamento del traffico immigranti. Insomma, tutti e tre poco puliti. Chi ha causato il danno? Ma il popolo votante, convinto di fare uno sgarbo alla destra, ma non ha pensato che facendo così hanno ridicolizzato l’Italia.

Alla faccia del bicarbonato di sodio, si diceva una volta. Apparentemente le cose funzionano così nella Grande Europa.

Tommaso Masanelli afferma con decisione: "La Khelif ha partecipato a diverse competizioni nella categoria femminile. Ai mondiali di pugilato dilettanti femminile 2018 a Nuova Delhi, dove si è classificata al 17° posto dopo essere stata eliminata al primo round. Ai Campionati mondiali di pugilato dilettanti femminile 2019 si è classificata al 33° posto. Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 è stata battuta ai quarti di finale. Ai Campionati mondiali di pugilato dilettanti femminile 2022 è arrivata in finale, dove è stata battuta. Da una donna. Quindi non è imbattibile. È battibile da altre donne."

Masanelli continua sottolineando l'erroneità delle accuse rivolte a Khelif: "Continuate a dire che è un uomo: falso, non lo è. Non è nemmeno trans. È nata biologicamente donna, donna sin dalla nascita. Presenta una condizione di iperandrogenismo femminile, che si verifica quando in una donna si determina una eccessiva produzione di ormoni maschili. Valori che, comunque, piaccia o meno, erano in linea con le regole del comitato olimpico. Così è a oggi."

D'altro canto, Carlo Ferri solleva preoccupazioni sulla giustizia e l'equità della competizione: "Kalifa è nata donna, ma intersex, quindi con prerogative ormonali e fisiche maschili. Da nessuna parte si parla di fisiologia spicciola, quindi potrebbe essere un ermafrodito o un essere con una sessualità intermedia. Rimane da capire perché se è intermedia non combatte con gli uomini? Il che chiarisce il problema. Se le gare sono maschili e femminili, serve un range, o una terza categoria ove collocare i casi intersex."

Ferri esprime inoltre dubbi sulla trasparenza delle istituzioni sportive: "Fermo restando che del potere attuale io NON credo ad una parola, ma per correttezza etica fingo di creder loro. Quindi perché scegli di competere con le

donne quando gli ormoni si alterano facilmente e non di essere inadatto atleticamente con gli uomini? Ci piace vincere facile?"

Alla luce di queste opinioni contrastanti, emerge una questione centrale: come garantire competizioni sportive eque e inclusive? Da

un lato, è essenziale rispettare le regole stabilite dagli organi sportivi internazionali, che cercano di bilanciare equità e inclusione. Dall'altro, è importante considerare la percezione pubblica e le preoccupazioni legittime riguardo alla competitività.

Associazione Trevisani Nel Mondo Sezione di Sydney Inc

Pranzo Ferragosto Trevisano

Panorama House, Bulli Tops

L’Associazione Trevisani nel Mondo di Sydney invita i soci, amici e simpatizzanti a partecipare alla Gita Sociale a Panorama House, Bulli Tops Domenica 25 Agosto 2024 per un pranzo “buffet” Musica da ballo e sing-a-long con Tony Gagliano Il costo di partecipazione con l’autobus è $80 per persona (bevande escluse)

L’autobus parte dal Club Marconi alle ore 10.30am Se andate con la vostra macchina privata il costo è $55 per persona (bevande escluse)

Prenotare al PIÙ PRESTO POSSIBILE entro Domenica 18 Agosto 2024 telefonando a: Vice Presidente Luigi VOLPATO 9753 4646 / 0419 611 770

Assist. Segretaria Laura CHIES 9610 0680 / 0421 279 610 Email: laurachies3@bigpond.com

"È fantastico far parte della storia": Celebrazioni del 66° anniversario del Club Marconi

Martedì 6 agosto, la sala Colosseo del Club Marconi ha accolto circa 500 persone a mezzogiorno per celebrare il 66° anniversario del club, mentre mercoledì sera oltre 450 partecipanti hanno preso parte alla seconda serata festiva.

L'evento ha visto l'esibizione dell'Orchestra DeBellis, con i cantanti Dean Canan, Tony Mazell e Sara. Il Presidente Morris Licata ha inaugurato la celebrazione con un vibrante discorso, accolto da scroscianti applausi.

Tra i presenti, sette soci fondatori e l'ex Presidente Tony Campolongo.

La festa è stata ripetuta mercoledì 7 agosto con una galante cena, sempre nella sala Colosseo, che ha visto la partecipazione di oltre 450 soci, molti dei quali ve-

terani e amici di lunga data del club. Tra gli ospiti, due passati presidenti, Vince Foti e Tony Labbozzetta.

Il maestro di cerimonia, Melo Rodolfo, ha aperto la serata con entusiasmo: “Un grande applauso per il Club Marconi, al comitato, ai membri onorari e a tutti voi per il sostegno al club. Un applauso forte, per favore. Bene, che dire, innanzitutto mi presento per coloro che non mi conoscono. Mi chiamo Melo e sarò il vostro presentatore questa sera. Abbiamo in serbo per voi una serata fantastica. Siete pronti per divertirvi, signore e signori? Questo è quello che ci piace sentire".

La festa è iniziata con alcune formalità, l'Inno Nazionale Australiano, seguito dall'Inno di Mameli in onore alla Madrepatria Italia, luogo natale della stragrande maggioranza presente in sala.

Dopo gli Inni nazionali, Melo Rodolfo ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare i membri scomparsi del Club Marconi negli ultimi 12 mesi.

Successivamente, il Presidente Morris Licata ha aperto il suo discorso con una barzelletta su un tizio di nome Luigi... sperduto nel deserto e alle prese con venditori di cravatte. Luigi si rifiuta di acquistare una cravatta nel mezzo di un soleggiato deserto, ma quando finalmente trova un club dove può tranquillamente rinfrescarsi, gli viene negato l'ingresso perché sprovvisto di cravatta. Da qualche parte c'è un messaggio... ma vi garantisco che raccontata dal Presidente Licata ha ricevuto molti applausi. Ritornato sul palcoscenico, il Presidente Licata ha continuato:

“Buonasera e benvenuti alla celebrazione del 66° anniversario del Club Marconi. Sono orgoglioso di essere stato eletto per il secondo mandato come presidente. Grazie a tutti per il vostro continuo supporto. Il Club Marconi è iniziato come un luogo di incontro per la comunità italiana e si è evoluto in un club con 106 membri fondatori. Abbiamo ampliato le nostre sedi con due nuovi siti: il CSI Marconi a Schofields e il Sports Club a Lismore. Quest'anno abbiamo festeggiato con una grande folla l'apertura

dei due
Soci Fondatori seduti: Sidonio Crestani, Sergio Corolla, Elido Bortolazza, Giovanni Piva, Antonio Fornasier, Joseph Marin e Irni Maronese. Alle spalle, in piedi, membri del Comitato: Tony paragalli, Sam Vaccaro, Dean Zonta, Sam Noiosi, Morris Licata Robert Carniato, Angelo Ruisi
In alto da sinistra: Sam Vaccaro, Tony Paragalli, Dean Zonta, Fernando Pellegrino. Seduti: Sam Noiosi, Morris Licata, Robert Carniato e Angelo Ruisi
Martedì 6 Agosto: Morris Licata e Comitato al taglio della torta
Martedì 6 Agosto: Il Presidente morris Licata propone un brindisi al festeggiato, il Club Marconi
Il tavolo di Angelina Rossi e Frank Tigani
Sam e Maria Noiosi Rosa e Tony Paragalli
Il tavolo di Silvio Marrapodi
Mercoledì 7 Agosto: Il saluto del Presidente, Morris Licata

campi di calcio con la leggenda italiana Francesco Totti. Abbiamo anche avviato l'aggiornamento delle aree di ristorazione e ci aspettiamo che la prima fase sia completata entro novembre. Vorrei ringraziare Joan Pellegrino e il bellissimo comitato delle signore per il loro costante impegno nell'organizzare eventi per i nostri cari membri.”

Licata ha poi ringraziato il consiglio di amministrazione, il personale del club e tutti i membri fondatori e onorari per il loro contributo. Ha concluso il suo intervento con un messaggio speciale:

“Dal profondo del mio cuore, vi voglio bene a tutti. Grazie.”

Melo Rodolfo ha proseguito: “Come ha menzionato Morris, ci sono molte cose fantastiche che accadono nel club, ma non dimentichiamo anche tutti gli eventi dal vivo e pre-intrattenimento che hanno luogo ogni weekend. Continuate a sostenere il club perché, alla fine, è tutto per voi, i membri. Ancora una volta, fatevi un grande applauso.”

La serata è proseguita con una presentazione fotografica proiettata sui numerosi schermi presenti nella sala, che ha ripercorso i 66 anni del Club Marconi.

L'intrattenimento è stato garantito dalla partecipazione di Dean Canan, direttamente da Melbourne, che ha offerto una vasta gamma di brani nostalgici degli anni '60, e dalla DeBellis Band, che con la loro professionalità hanno fornito un ottimo accompagnamento allo spettacolo musicale di Tony Mazell, accompagnato dalla figlia Sara. La partecipazione straordinaria di George Vumbaca ha aggiunto ulteriore brillantezza all'evento.

Presenti in sala, oltre a numerosi soci fondatori e soci da lunga data, anche la ex parlamentare Janice Crosio che tanto si è prodigata nel passato al benessere del Club di cui è socia a vita.

Dopo il simbolico taglio della torta, la pista da ballo è stata invasa dai partecipanti, che hanno danzato e celebrato fino a tarda notte. Chissà quanti ricordi degli anni passati potrebbe raccontare quella pista da ballo se solo avesse il dono della parola.

Con uno sguardo al futuro, il Club Marconi si prepara a festeggiare il 67° anniversario, sicuri che molte altre occasioni speciali attendono questo club, che nonostante gli anni, sembra non invecchiare mai.

Il tavolo di Janice Crosio e Tony Labbozzetta
In piedi: Robert Carniato, Rosa e Tony Paragalli, Seduti: Sam e Maria Noiosi, Rose e Sam Vaccaro
In piedi: Morris Licata e LauraSeduti: Dean Zonta e Jade Melissa e Guy Zangari
Morris Licata e Laura
Elisabetta e Vince Foti Robert Carniato e Sam Noiosi
Gaetano Zangari con i coniugi Crosio
Il Presidente Licata con un una allegra compagnia
Il Presidente Licata con il direttivo della CNA Care Services
Tavolo di volontari della CNA Care Services

speciale centrale

a scuola

Aperte le Candidature per il Marco Polo Award for Excellence nelle Scuole del NSW per il 2024

La Marco Polo – The Italian School of Sydney è lieta di annunciare che le candidature per Marco Polo Award for Excellence in Italian Language and Culture in NSW Schools per l’anno 2024 sono ufficialmente aperte. I docenti di italiano nelle scuole del Nuovo Galles del Sud potranno presentare le loro candidature per riconoscere l'eccellenza dei propri alunni nello studio della lingua e della cultura italiana. Il Marco Polo Award è un'iniziativa volta a sostenere la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento dell'italiano nelle scuole del NSW. Il premio

ha come obiettivo principale di riconoscere e incentivare lo studio della lingua e cultura italiana, soprattutto nella fase di transizione che va dalle scuole secondarie alle università.

“Tra i premiati, negli scorsi anni, abbiamo avuto molteplici studenti che hanno intraprendere la carriera dell’insegnamento della lingua italiana e diventare docenti nelle scuole secondarie e comunitarie,” ha dichiarato Giovanni Testa, Executive Officer.

Le candidature per quest’anno si sono aperte lunedì 5 agosto 2024 e dovranno essere presentate entro e non oltre la mezzanot-

te di venerdì 13 settembre 2024. Ogni scuola può presentare fino a tre nomination, utilizzando il modulo di candidatura ufficiale disponibile nel sito web della scuola. Le candidature tardive saranno accettate a discrezione del Consiglio, e in tal caso sarà comunicato tempestivamente agli insegnanti che le hanno presentate.

Le candidature possono essere presentati dai docenti di scuole pubbliche, cattoliche, indipendenti o altre scuole di lingua comunitaria riconosciute nel NSW. Ogni candidatura dovrà essere accompagnata da una risposta scritta, di 100-150 parole in italiano o in inglese, da parte dello studente, basata sul tema annuale del 2024: “Il mio amore per l’Italiano | My love for Italian.”

È importante notare che l'uso di risposte generate da intelligenza artificiale comporterà l'esclusione automatica di tutte le nomination provenienti dalla scuola dello studente. Tutte le dichiarazioni saranno sottoposte a un rilevatore di AI.

Il premio, denominato “Marco Polo Award for Excellence in Italian Language and Culture in NSW Schools,” può essere conferito annualmente a studenti da Year 6 a Year 12 che hanno studiato italiano nelle scuole del NSW come materia nell’anno del conferimento. Il premio riconosce gli studenti che hanno mostrato il maggiore progresso nell'apprendimento o un livello di eccellenza nella lingua italiana.

Il premio consiste in: un premio monetario di $250 e fino a cinque premi non monetari annuali, tra cui encomi o menzioni speciali a discrezione della giuria. Il premio monetario sarà accettato esclusivamente tramite bonifico bancario, mentre non sono previsti pagamenti in contante. I vincitori dovranno rispondere al Consiglio con una breve lettera o email di accettazione, accompagnata da una foto profilo adatta (preferibilmente in uniforme scolastica) per la pubblicazione.

La Marco Polo – The Italian School of Sydney pubblicherà i nomi dei vincitori tramite comunicati stampa e sul sito web della scuola o altri media. La scuola si riserva il diritto di modificare il regolamento, mantenendo invariato lo scopo principale del premio.

Per ulteriori informazioni, si prega di contattare: learning@ cnansw.org.au. Tutti i docenti di italiano nel NSW sono invitati a cogliere questa opportunità per celebrare e premiare il talento e l'impegno dei loro studenti nello studio della lingua e cultura italiana. Buona fortuna a tutti i partecipanti!

Un approccio moderno e coordinato per la promozione della lingua

e della cultura italiana

La IV Commissione tematica del CGIE nel corso dell’ultimo anno ha dedicato il suo impegno alle questioni urgenti relative agli enti gestori e promotori della lingua e cultura italiana nelle diverse realtà geografiche conducendo numerose videoconferenze durante le quali ha dato seguito al programma pluriennale illustrato nel corso di un incontro fra la sua presidente Lidia Campanale e il Comitato di Presidenza nel settembre 2023.

In tale occasione sono stati riportati i risultati iniziali di un pacchetto di progetti positivi come la piattaforma e-learning, lo studio di ritorno, la digitalizzazione e il progetto Educanto, da proporre agli operatori della cultura e della diffusione della lingua italiana nel mondo. “La Commissione ritiene importante che vengano proposte occasioni di riflessione e confronto su una visione moderna di promozione culturale che risponda ai bisogni odierni delle comunità italiane residenti all’estero, considerando come queste siano mutate negli anni”, ha spiegato Lidia Campanale illustrando la relazione.

La Commissione ha evidenziato la necessità di ripristinare un esercizio di programmazione coordinata del piano Paese, coinvolgendo esponenti delle associazioni culturali e linguistiche, scuole, membri dei Com.It.Es., Istituti italiani di cultura ed enti promotori/ gestori, per definire strategie di promozione culturale rispettose delle specificità geopolitiche dei diversi Paesi, tese anche ad allargare la platea dei fruitori dell’insegnamento della lingua agli italofili.

Il lavoro di analisi, volto a cogliere i diversi aspetti disciplinari e tematici della promozione del sistema Paese all’estero attraverso la divulgazione della lingua e della cultura italiana, si è poi focalizza-

to sulle richieste indifferibili pervenute dai vari enti promotori attivi in tutto il mondo. Ciò ha portato a dedicarsi a una raccolta dati sulle principali criticità emerse nell’applicazione della Circolare ministeriale n. 4 e del conseguente D.M. 4815/1247 del 29 settembre 2023. “Nonostante le Circolari susseguitesi negli anni - ha evidenziato Campanalele disfunzioni amministrative e i ritardi nell’erogazione dei contributi hanno continuato a pesare sull’operatività degli enti, molti dei quali, agendo in regime di volontariato, hanno dovuto cessare le attività”. Alla Direzione generale per la Diplomazia pubblica e culturale sono state avanzate proposte di revisione delle percentuali di assegnazione dei contributi e di costituzione di un gruppo di lavoro per migliorare i suoi rapporti con gli enti, che tuttavia non sono state accolte.

È quindi proseguito il lavoro di raccolta delle istanze degli enti, promuovendo incontri in videoconferenza per area geografica, durante i quali è emersa la necessità di riconsiderare i tempi di attribuzione dei contributi ministeriali in base ai calendari dei due emisferi e di garantire una continuità formativa che copra più cicli scolastici, considerando gli impegni assunti con le autorità statali e le specificità dei territori.

Allo scopo, ritiene necessario costituire un tavolo permanente di collaborazione tra gli enti e l’Amministrazione per definire un modello “agile” che risponda alle specificità delle aree geografiche e preservi la trasparenza e la funzionalità del sistema in un panorama internazionale dove il multilinguismo favorisce la coesione di mondi diversi e la formazione di un concetto moderno di cittadinanza globale, non va persa l’unicità dell’identità linguistica e culturale italiana.

Al lora! a scuola

Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni sem-

NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 83

plici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.

L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an-

no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.

Messaggio all’umanità

Provengo da un’altra galassia ed osservo la terra...

Vedo un mondo violato, impazzito, dilaniato dalla guerra... Vedo il sole che nasce dal mare, vedo il sole che muore, su un pianeta immerso in un verde smeraldo splendore... Vedo gente subire passiva l’odissea della vita... Chi avvilito e deluso, ripensa ad un’era passata...

Vedo un mondo corrotto e bacato, soffocato dal vizio, in cui sono vietati gli scrupoli e non esiste più spazio, per l’umanità sana, il saggio, il buono, l’onesto, le doti dell’uomo, i valori, la vita del giusto...

Vedo un mondo che soffre, che pena, le vite legate ai potenti, che han fatto, da sempre, le scelte sbagliate...

I Governi, accecati oramai dal potere e dall’odio, hanno perso il totale controllo, ma salgono sul podio...

Ora son direttori d’orchestra, un’orchestra fasulla...

Tutto ciò che san fare è creare il terrore dal nulla...

Vedo un mondo illusorio, irreale, pieno d’iniquità...

Vedo macchine a dettare legge... Non c’è più libertà...

Vedo popoli che si distruggono, senza senso né scampo...

Vedo il pianto atterrito dei bimbi, crudeltà senza tempo...

Vedo un mondo di schiavi mentali e rimango interdetto...

Ma che fine avrà fatto il famoso ben dell’intelletto?

Chi ha sempre appoggiato il progresso, non crede più in niente...

In un mondo in cui vige il sopruso, che valore ha la mente?

Io ritorno nella mia galassia, con enorme amarezza...

Vedo l’uomo che sceglie violenza, anziché la grandezza...

Egli sta distruggendo il gioiello vagante nell’immensità, invece d’apprezzarne la bellezza e la speciale sua fertilità.

Umano, svegliati dal tuo sonno ipnotico, reagisci, salva la tua vita...

Salva la tua terra, il tuo futuro! Vivere non è un pic-nic, non è una gita... Tu stai scrivendo la storia del tuo pianeta, della tua terra! Fermati, se non vuoi finir la vita umana con la guerra!

Tu sei l’artefice del tuo futuro. Puoi tutto fermare, cambiare, migliorare...

Usa le tue meravigliose qualità per abbellire, costruire, rinnovare... Cancella l’egoismo, la cupidigia, la violenza, l’odio, l’arroganza... Ama la tua terra, solo così potrai salvarla e creare per tutti, l’abbondanza!

La poesia "Messaggio all’umanità" riesce a trasmettere un forte senso di urgenza e disperazione riguardo allo stato attuale del mondo, vista dagli occhi di un osservatore alieno. La struttura della poesia, con le sue rime e il ritmo cadenzato, crea un effetto di continuità e coinvolgimento emotivo.

La poesia tocca temi profondi e universali come la guerra, la corruzione, la perdita dei valori umani e la distruzione dell'ambiente. Questo conferisce al testo una risonanza emotiva significativa.

Le immagini utilizzate, come "il sole che nasce dal mare" e "un pianeta immerso in un verde smeraldo splendore", evocano visioni vivide che aiutano il lettore a visualizzare la bellezza della Terra contrapposta alla sua distruzione.

La poesia non si limita a descrivere problemi, ma conclude con un forte appello all'umanità affinché cambi rotta. Questo elemento di speranza e responsabilità personale è molto potente.

La struttura delle rime e il ritmo sono abbastanza uniformi, il che è generalmente positivo, ma

potrebbe essere interessante introdurre variazioni ritmiche per sottolineare momenti chiave del testo e mantenere il lettore più coinvolto.

Alcuni passaggi potrebbero beneficiare di una maggiore specificità. Ad esempio, invece di riferirsi genericamente a "macchine che dettano legge", potresti descrivere scenari specifici che rappresentano questo concetto, rendendo la poesia ancora più impattante. La poesia alterna bene tra descrizioni dello stato del mondo e riflessioni morali.

Alcuni versi contengono un linguaggio molto denso che potrebbe risultare difficile da seguire per tutti i lettori. Semplificare leggermente il linguaggio in questi passaggi potrebbe rendere la poesia più accessibile senza perdere la sua profondità.

In conclusione, "Messaggio all’umanità" è una poesia potente che invita a riflettere e agire. Con qualche aggiustamento ritmico e una maggiore specificità, potrebbe raggiungere un impatto ancora più grande. Complimenti per aver creato un’opera così evocativa e significativa! fb

Mezz’Agosto: l’ultimo dogma mariano dell’Assunzione

La solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria è fissata il 15 agosto già nel V secolo, con il senso di “Nascita al cielo” o, nella tradizione bizantina, “Dormizione”.

A Roma la festa viene celebrata dalla metà del VII secolo, ma si dovrà aspettare il 1° novembre 1950, con Pio XII, per la proclamazione del dogma dedicato a Maria assunta in cielo in corpo e anima.

Nel Credo apostolico, professiamo la nostra fede nella “Risurrezione della carne” e nella “vita eterna”, fine e senso ultimo del cammino della vita.

Questa promessa di fede, è già compiuta in Maria, quale “segno di consolazione e di sicura speranza” (Prefazio). Un privilegio, quello di Maria, strettamente legato al fatto di essere Madre di Gesù: dato che la morte e la corruzione del corpo umano sono conseguenza del peccato, non era opportuno che la Vergine Maria - esente dal peccato - fosse intaccata a questa legge umana. Da qui, il mistero della “Dormizione” o “Assunzione in cielo”.

Il fatto che Maria sia già assunta in cielo, è per noi motivo di letizia, di gioia, di speranza: “Già e non ancora”. Una creatura di Dio - Maria - è già in cielo: con e come lei, anche noi, creature di Dio, un giorno lo saremo. Il destino di Maria, unita al corpo trasfigurato e glorioso di Gesù, sarà dunque il destino di tutti coloro che sono uniti al Signore Gesù nella fede e nell’amore.

maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo” (Pio XII; Munificentissimus Deus, 1 novembre 1950)

La Vergine Maria, col suo Magnificat, c’insegna a rendere lode e gloria a Dio. Un invito attraverso il quale la Vergine Maria, oggi contemplata nella gloria, c’invita a fare uscendo fuori dal nostro solito ingigantire i problemi e le difficoltà.

Maria è capace, e oggi lo insegna anche a noi, a guardare alla vita da un’altra angolatura: il nostro cuore è più grande dei nostri peccati, e anche se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore! (cfr 1Gv 3,20). Non si tratta quindi di illusione, come se non ci fossero problemi nella vita, ma si tratta di valorizzare il bello e il bene che c’è nella vita e saper rendere grazie a Dio per questo! In questo modo, anche i problemi si relativizzano.

Celebrazioni

In tutta l'Australia si sono da poco celebrati i 115 anni dalla morte di Santa Maria MacKillop, la prima e unica santa australiana. La giornata di commemorazione non solo ricorda il contributo straordinario di Maria al sistema educativo cattolico del paese, ma serve anche come fonte di ispirazione per i cattolici e i devoti di tutto il continente.

Vangelo nella vita reale, affrontando avversità personali e professionali con determinazione e fede incrollabile. La sua vita è un invito a tutti gli australiani a trarre forza dalla spiritualità e ad affrontare le difficoltà con coraggio e speranza.

Interessante notare che la liturgia - attraverso i testi biblici tratti dal libro dell’Apocalisse e di Luca, con il canto del Magnificat - miri a farci non tanto riflettere quanto pregare: il vangelo infatti suggerisce di leggere il mistero di Maria alla luce della sua preghiera, il Magnificat: l’amore gratuito che si estende di generazione in generazione, e la predilezione per gli ultimi e i poveri trova in Maria il frutto migliore, si potrebbe dire il suo capolavoro, specchio nel quale l’intero popolo di Dio può riflettere i propri lineamenti.

La solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria, in corpo e anima, è il segno eloquente di quanto non solo “l’anima” ma anche la “corporeità” si confermi una “cosa molto bella” (Gn 1,31), tanto che, come nella Vergine Maria, la “nostra carne” sarà assunta in cielo.

Questo non ci esula dall’impegnarci nella storia, anzi: proprio lo sguardo rivolto alla Meta, al Cielo, la nostra Patria, spinge a impegnarsi nella vita presente sul solco del Magnificat: lieti per la misericordia di Dio, attenti ai fratelli e sorelle tutti che s’incontra lungo il cammino, a cominciare dai più deboli e fragili.

“Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a

Un secondo aspetto che merita essere segnalato in questo giorno, è il fatto che Maria era vergine ed Elisabetta sterile. Dio è Colui che va “oltre”, che ti sorprende per la sua provvidente azione di salvezza.

Maria è ormai nella gloria di Dio, è giunta alla Meta lì dove un giorno tutti ci ritroveremo.

Ecco perché Maria è oggi segno di consolazione di speranza, perché se lei, creatura come noi, è giunta, potremmo giungervi anche noi. Teniamo fisso lo sguardo e il cuore a Colei che non ha mai abbandonato il suo Figlio Gesù e con Lui oggi gode la gioia e la gloria del Cielo.

E affidiamoci a Lei affinché ci aiuti a percorrere la via della vita sapendo riconoscere le grandi cose che Dio compie in noi e attorno a noi, per saperlo magnificare con il canto della nostra esistenza.

Santa Maria MacKillop, che visse dal 1842 al 1909, è conosciuta per la sua dedizione verso i più bisognosi e per la fondazione delle Suore di San Giuseppe. Nel 1866, Maria aprì la prima scuola cattolica gratuita per i poveri a Penola, un atto che avrebbe avuto un impatto duraturo sul sistema educativo australiano. Le celebrazioni in tutta l’Australia rendono omaggio a questa straordinaria eredità, con messe speciali e incontri commemorativi.

Penola, il luogo dove Maria avviò la sua missione educativa, è al centro delle celebrazioni. Ogni anno, il Mary MacKillop Penola Centre accoglie migliaia di visitatori, che vanno da chi è curioso di scoprire la storia di Maria a coloro che sono profondamente devoti. Marie Valuenzela, coordinatrice del centro, racconta che molti visitatori vivono esperienze emotive intense, sentendosi connessi con la presenza spirituale di Santa Maria.

Maria MacKillop è più di una semplice figura storica; è un simbolo di speranza e perseveranza.

Monica Cavanagh, superiora delle Suore di San Giuseppe, sottolinea come Maria rappresenti un esempio di come vivere il

In aggiunta alle celebrazioni tradizionali, l'Australia offre anche il "Cammino Aussie", un pellegrinaggio ispirato al celebre Cammino di Santiago in Spagna. Questo percorso ripercorre la strada che Maria MacKillop ha fatto da Portland a Penola, offrendo ai pellegrini un'opportunità unica di riflessione e connessione spirituale.

Natasha Dawson, guida del cammino, osserva che anche se il percorso non è ancora molto conosciuto a livello internazionale, offre un'esperienza profondamente significativa e toccante per chi vi partecipa.

Con l'anno prossimo che segnerà il 30° anniversario della beatificazione di Maria e il 15° della sua canonizzazione, ci si aspetta che le celebrazioni continuino con rinnovato fervore. Il tema dell'Anno Santo cattolico del 2025, "Pellegrini della Speranza", risuona perfettamente con l'eredità di Maria MacKillop e il suo invito a vivere una vita di speranza e servizio.

Mentre i cattolici e i devoti in tutta l'Australia si uniscono per celebrare Santa Maria MacKillop, è chiaro che la sua vita e il suo esempio continuano a ispirare e guidare molte persone, promuovendo un messaggio di amore, carità e perseveranza.

Guido Reni, Assunzione (1639)

Due artisti internazionali in: Bambina mia ricordati

Paolo Marioni, il compositore di Andrea Bocelli, in un brano cantato dal lirico e dalla figlia del tenore, Virginia, fa il giro del mondo dall’Italia, all’Inghilterra all’America, fino all’Australia

di Ketty Millecro

È proprio vero che chi trova un amico, trova un tesoro! Una tenera simbiosi che coinvolge da una vita due amici e colleghi della giovinezza.

Un’intensa collaborazione con il tenore, Andrea Bocelli, quella del compositore di Fauglia, Paolo Marioni. È per lui che nutre una profonda amicizia e stima.

Il nostro intervistato, il maestro Paolo, grande musicista lo ha conosciuto, quando Andrea muoveva i primi passi nel campo musicale. Serate tra amici e pianobar al “Boccaccio Club”.

È stato subito un connubio mai interrotto. Importanti le esperienze di Paolo, come il brano “Mascagni”, scritto apposta per lui e selezionato dalla cantante e manager, Caterina Caselli. È stato un successo di grande fama, inserito nel CD di Bocelli, “Cieli di Toscana”, quindi distribuito in tutto il mondo dalla casa

discografica “Sugar music e Universal”. È quel brano, dedicato al grande compositore livornese, in occasione del cinquantenario della morte di Pietro Mascagni, che riporta alla “Cavalleria rusticana”. Questo fa percepire la versatilità di Paolo Marioni, che da brani di una certa “corporatura” passa da un genere all’altro con facilità.

Marioni “cavalca” perfettamente da testi strutturati a quelli più leggeri e popolari, ascoltati in tutto il mondo, a cominciare da “Siamo alla frutta”, e “Sabato italiano”, gettonatissimi ogni sabato in America, nell’omonima trasmissione “Sabato italiano”, condotto dalla giornalista, Promoter e Radio Host, Josephine Buscaglia Maietta di Radio Hofstra University di New York. Se chi ha il dono del saper comporre canzoni che affascinano il pubblico, è anche un bravo cantante è il massimo.

La voce e il musicista Andrea

Bocelli e Paolo Marioni diventano un tutt’uno. D’altronde è di recente che il compositore è tornato alla ribalta per un brano scritto tanti anni fa, che porta il titolo: Bambina mia, ricordati. È un inno all’amore di un padre nei confronti della figlia. Parole che si innestano nel cuore di chi l’ascolta, che emozionano e commuovono. Un brano lasciato in stand by ai tempi in cui Paolo e il maestro Bocelli cantavano insieme al Boccaccio Club.

Una gioia senza fine, quando il gran tenore mondiale Bocelli, qualche tempo fa, ha chiamato Marioni per dirgli di voler incidere con la sua figliola Virginia insieme, la canzone: Bambina mia, ricordati. Hanno iniziato dal giorno seguente in studio di registrazione un lavoro che ha entusiasmato molto Marioni. La bellezza del brano è ancora più visibile con l’aggiunta di alcune frasi scritte da Bocelli e cantate da Virginia Bocelli, figlia del tenore. Ancora più coinvolgente in sala d’incisione l’emozione della piccola nel dover cantare le frasi scritte di suo pugno da papà Andrea, tanto che per un momento si è fermata, emozionata, con le lacrime agli occhi.

Poi rassicurata da lui ha continuato a cantare. Un vero capolavoro che arriverà dall’Italia, all’Inghilterra, all’America fino all’Australia, in varie lingue. Quel grazie infinito che Marioni porge al maestro Andrea, che non vuole sentirselo dire. Bocelli ritiene non solo valida la composizione, ma dopo il poderoso successo il 15 luglio al Teatro del silenzio, ha confermato il pregio del pezzo di Marioni, per i trent’anni del lirico internazionale.

L’album di Bocelli, che uscirà a ottobre, contiene i pezzi con tantissimi duetti con artisti mondiali incontrati durante la sua carriera, Pavarotti, Celine Dion, Giorgia, prende il titolo di “Duets”. Occorre ricordare che la famiglia di Marioni è da sempre legata alla musica. Si ricorda la figlia Serena Marioni, attrice e cantante, i cori con la figlia Claudia e la moglie Luciana con cui di recente ha festeggiato le nozze d’oro.

Presto con il loro coinvolgimento uscirà un brano dal titolo:

La musica ci unisce, con inserti di musica rap, pronto anche per l’America.

È l’amicizia vera e sincera che lega due artisti internazionali di grande spessore, che con il loro legame hanno più volte concretizzato la gioia di un vasto pubblico.

È quel pubblico che li ha sempre apprezzati e amati, sia per le loro singolari abilità, ma anche per il coraggio di aver dimostra-

to le loro origini iniziate con il piano bar e poi osannate nei più grandi teatri e palchi del mondo. È proprio vero che fare breccia nel cuore della gente è facile, quando la musica è arte e gentilezza d’animo!

È, perciò, che ci auguriamo che l’album “Bambina mia ricordati”, venga acquistato dai milioni fans al mondo, che inneggiano Andrea Bocelli e Paolo Marioni come i loro tanto amati beniamini.

La Sala del Mappamondo

La Sala del Mappamondo è una delle sale più belle di tutto il Palazzo Farnese di Caprarola.

Palazzo Farnese è riconosciuto come uno dei più importanti monumenti tardo rinascimentali d'Europa.

Opera iniziata da Antonio da Sangallo il Giovane, Baldassare Peruzzi ma, terminata da Jacopo Barozzi, detto il Vignola nel 1573.

La Sala della Mappa del Mondo è una testimonianza della conoscenza geografica del XVI secolo, a meno di un secolo dalla scoperta dell’America.

Sul planisfero mancano pertanto regioni immense come la Nuova Zelanda e l’Australia (zona in cui appare la scritta “Mare Incognito“), mentre la Groenlandia viene legata con terra al nord-A-

merica; inoltre è presente l’Antartide, fatto alquanto bizzarro visto che non fu scoperta almeno fino al 1773.

La risposta è nelle teorie ancora non provate: si credeva già da secoli che la “Terra Australis Incognita” dovesse necessariamente esistere per bilanciare le masse terrestri; questa credenza si aveva fin dai tempi di Pitagora e Aristotele, quest’ultimo perché sosteneva che come ci fosse una zona fredda a nord ce ne dovesse essere per contrasto e livellamento anche un’altra a sud. Nel 1578 la sala del Mappamodo ospitò una festa per Papa Gregorio XIII che, dopo averla vista, commissionò la galleria delle carte geografiche dei Musei Vaticani.

In foto il maestro Paolo Marioni
Andrea Bocelli con Paolo Marioni

Al lora! la pagina della Donna a cura di

Omaggio a Maria Federici, Madre costituente, a 40 anni dalla scomparsa

di Goffredo Palmerini

Maria Agamben era nata a L’Aquila il 19 settembre 1899 da Alfredo e Nicolina Auriti, il padre di origine armena, come diremo più avanti. Famiglia benestante, Maria si laurea in Lettere, è docente e giornalista. Nel 1926 sposa Mario Federici, anch’egli aquilano, drammaturgo ed affermato critico letterario, tra le personalità più insigni della cultura abruzzese del Novecento. Negli anni della dittatura fascista lascia l’Italia insieme al marito e va all’estero ad insegnare negli Istituti italiani di cultura, dapprima a Sofia, poi al Cairo e infine a Parigi. Cattolica impegnata, profonda fede nei valori di libertà e democrazia, la Federici matura la sua formazione influenzata dal pensiero cristiano sociale – soprattutto di Emmanuel Mounier e Jacques Maritain – che avrebbe connotato profondamente la filosofia e la politica dello scorso secolo. Esperienza significativa quella vissuta all’estero dalla Federici, nella consapevolezza del valore della libertà, della giustizia sociale e del ruolo essenziale della donna, non solo nella famiglia, ma anche in politica e nella società.

Al rientro in Italia, nel 1939, avvia un intenso impegno sociale. A Roma è attiva nella Resistenza, organizzando un centro d’assistenza per perseguitati politici, profughi e reduci. Presto si rivela per il suo forte carisma come esempio d’emancipazione femminile ante litteram, con trent’anni d’anticipo sui movimenti poi nati in Europa. Nel 1944 è tra i fondatori delle Acli, poi del Centro Italiano Femminile (Cif) del quale diventa la prima Presidente, dal 1945 al ‘50. Ma soprattutto è una delle figure più importanti dell’Italia democratica che il 2 giugno 1946 votava il referendum istituzionale, Monarchia o Repubblica. In quel 2 giugno passato alla storia l’Italia scelse la Repubblica, con quasi 2 milioni di voti in più. Si votò anche per eleggere l’Assemblea costituente, a suffragio universale. Per la prima volta votarono anche le donne, la prima volta nella storia d’Italia, e finalmente poterono essere elette in Parlamento. Su 556 deputati dell’Assemblea furono elette 21 donne: 9 della Democrazia cristiana, 9 del Partito comunista, 2 del Partito socialista e 1 dell’Uomo qualunque. Ricordiamole con i loro nomi, che sono incisi nella storia della nostra Repubblica: Adele Bei, Bianca Bianchi, Laura

Bianchini, Elisabetta Conci, Maria De Unterrichter, Filomena Delli Castelli, Maria Federici, Nadia Gallico, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi, Leonilde Iotti, Teresa Mattei, Angelina Merlin, Angiola Minella, Rita Montagnana, Maria Nicotra, Teresa Noce, Ottavia Penna, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi, Vittoria Titomanlio.

L’Abruzzo, allora regione insieme al Molise, orgogliosamente portò nell’Assemblea due Madri costituenti: l’aquilana Maria Agamben Federici, eletta nel collegio di Perugia-Terni-Rieti, e la pescarese Filomena Delli Castelli eletta in Abruzzo-Molise, che fu poi parlamentare nelle prime due Legislature e sindaca di Montesilvano dal 1951 al 1955, tra le prime donne sindaco d’una città.

Nell’Assemblea Costituente Maria Federici è una delle figure più incisive. Assieme alla collega di partito Angela Gotelli (Dc), a Nilde Iotti e Teresa Noce (Pci), a Lina Merlin (Psi), Maria Federici entra nella Commissione Speciale dei 75 che sotto la presidenza di Meuccio Ruini elabora il progetto di Carta costituzionale, poi discussa in aula dall’Assemblea ed approvata il 22 dicembre ‘47. Promulgata il 27 dicembre dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, la Costituzione entra in vigore il 1° gennaio 1948. Rilevante il contributo reso dalla Federici nella Commissione dei 75, in tema di famiglia, sull’accesso delle donne in Magistratura, sulle garanzie economico-sociali per l’assistenza alla famiglia, del diritto all’affermazione della personalità del cittadino, sul diritto di associazione e ordinamento sindacale, sul diritto di proprietà nell’economia. Pure rilevante il suo ruolo in Assemblea plenaria con incisivi interventi in aula sui rapporti etico-sociali, sui rapporti economici e politici, su diritti e sui doveri dei cittadini, sulla Magistratura. Significativo, in parti-

colare, il suo impegno nel Gruppo ristretto dei 75, dove la Federici si batte fortemente per il riconoscimento alle donne dello status di “capo-famiglia”; perché il sostegno alla famiglia si sostanzi attraverso garanzie economiche e sociali; perché vengano riconosciuti i diritti dei nuclei familiari irregolari e dei figli nati fuori del matrimonio; perché sia garantita l’istruzione ai “ragazzi poveri”; perché sia riconosciuta la stessa retribuzione a parità di lavoro; perché le condizioni di lavoro rispettino la specificità femminile nella sua funzione familiare e materna; perché si rimuova ogni interdizione ad uffici e professioni nei confronti delle donne. Riporto qui di seguito uno stralcio del suo pensiero sulla questione femminile, tratto da un suo intervento in un convegno del 1954 a Pisa, che mi sembra di straordinaria attualità.

Candidata per la Democrazia cristiana alle elezioni politiche, il 18 aprile 1948 Maria Federici viene eletta alla Camera dei Deputati nella prima Legislatura repubblicana (1948-1953), sempre nel collegio elettorale di Perugia-Terni-Rieti. Intanto, tra i temi e le grandi questioni che il Parlamento e il governo guidato da Alcide De Gasperi affrontano in un’Italia ridotta in macerie dal ventennio fascista e dalla guerra, per le quali Maria Federici dà il suo contributo illuminato, cresce nella sua spiccata sensibilità sociale l’attenzione alla grave questione dell’emigrazione italiana, che si rivela la più rilevante diaspora nella storia dell’umanità. Le immagini delle navi e dei treni pieni d’emigranti, le famiglie che restano nei paesi affidate alle sole donne, la drammatica congerie di problemi legati al fenomeno migratorio determinano in lei un impegno esemplare nell’affrontare le questioni sociali legate all’emigrazione. La tenacia e la sua visione della

complessità del fenomeno migratorio la muovono in una forte attenzione politica, unitamente ad una risposta strategica e strutturale ai bisogni d’assistenza che man mano emergono come conseguenza dell’emigrazione. Pensiero ed azione sono la sua cifra.

Ed è così che l’8 marzo 1947 Maria Federici fonda l’Associazione Nazionale Famiglie Emigrati (Anfe). Presidente dell’Anfe sin dalla fondazione, lo rimarrà fino al 1981. Sotto la sua guida sicura, con infaticabile impulso, l’associazione si espande con sedi in ogni provincia e

nei comuni a più alta emigrazione, sempre presente laddove esistono i problemi, in Italia o nel nuovo mondo. Anche in quei lontani continenti, come pure nella vecchia Europa, nascono sedi dell’Anfe. Una rete capillare di strutture che diventano punti decisivi d’assistenza per i nostri emigrati, per la soluzione d’ogni problema sociale, burocratico ma anche psicologico nell’integrazione nelle nuove realtà. Le battaglie di Maria Federici restano esempio d’impegno civile e politico, come la lotta per il riconoscimento dei diritti della famiglia degli emigrati; l’affermazione del principio che l’emigrazione non è problema individuale, ma familiare; il riconoscimento reciproco tra Stati europei dei titoli di formazione professionale; il riconoscimento delle malattie professionali; il riconoscimento dei diritti civili e politici dei connazionali nei paesi d’emigrazione; la scolarità dei figli degli emigrati; l’inserimento della lingua italiana nelle scuole all’estero; le facilitazioni per il ricongiungimento delle famiglie di emigrati; il riconoscimento del diritto di voto per gli italiani

all’estero. Sono solo alcune delle battaglie combattute dalla Federici e dall’Anfe a tutela della dignità dei lavoratori italiani all’estero, dei loro diritti e di quelli delle famiglie. Dunque, un’opera notevole nel sostegno alle famiglie e a tutela della loro integrità, nella difesa dei diritti dei bambini, nella formazione professionale, nella crescita culturale, sociale e civile dei nostri emigrati. Insomma, tali meritorie attività hanno fatto dell’Anfe, Ente morale dal 1968, un partner insostituibile nei più alti organismi internazionali per l’emigrazione e l’immigrazione, grazie al suo enorme bagaglio di esperienze.

Maria Federici muore il 28 luglio 1984 a Roma, ma è L’Aquila, la sua città natale, a custodirne le spoglie. E tuttavia l’insegnamento e l’opera di Maria Federici sono ancora determinanti per comprendere a fondo i problemi delle migrazioni. Un cospicuo patrimonio d’esperienze, di pubblicazioni e di scritti, il suo, utile per l’intero Paese, grazie alla lungimiranza d’una delle donne più rilevanti del Novecento di cui L’Aquila può andare orgogliosa.

Maria Grazia Storniolo
Enrico De Nicola con alcune donne della Costituente (a destre la Federici)

La Settima Fata La Settima Fata 13

continuazione dalla scorsa settimana

Il loro fine, ieri come oggi, era collegare l’Oriente con l’Occidente. L’antica Via della Seta schiuse una nuova finestra sulle amichevoli relazioni fra i nostri paesi e fu scritto un nuovo capitolo nel processo di sviluppo dell’umanità.

Quando la pace e la cooperazione, portate dai liberi commerci, furono introdotte e il battere delle spade fu messo a tacere, il commercio, non il sangue, stimolò il progresso. Durante la dinastia Han, intorno al 140 a.C., una pacifica missione diplomatica lasciò la città di Chang’an e cominciò a spianare la strada a relazioni positive tra Oriente e Occidente. A capo di questa missione c’era Zhang Qian, che visitava le “terre occidentali”.

Durante le dinastie Tang, Sung e Yuan, furono aperte delle rotte terrestri e marittime. Il viaggiatore cinese Du Huan, l’italiano Marco Polo e l’arabo Ibn Battuta hanno lasciato il segno su questi percorsi. All’inizio del XV secolo, durante la dinastia Ming, il famoso navigatore cinese Zheng He guidò sette spedizioni in mare aperto, e dopo tanti secoli restiamo ancora impressionati dalle sue audaci esplorazioni.

Alcune regioni lungo l’antica Via della Seta, in quell’epoca scorrevano veri e propri fiumi di latte e miele ma, purtroppo, oggi questi luoghi sono spesso associati a conflitti, disordini, crisi e problemi. Tale situazione deve finire e dobbiamo creare il concetto di sicurezza comune, globale e sostenibile, basata sulla cooperazione e sugli sforzi congiunti per creare le condizioni di sicurezza e uno sfruttamento comune delle nostre risorse. Dovremmo risolvere le questioni urgenti con mezzi politici, non con la guerra, promuovendo la mediazione in uno spirito di giustizia.

Nel quadro dell’iniziativa Belt and Road sono orgoglioso di annunciare stasera che abbiamo compiuto un reale passo in avanti. Ora dobbiamo intensificare i nostri sforzi per muovere questa iniziativa nel futuro.

Dobbiamo ampliare le misure contro il terrorismo,partendo dai sintomi e dalle cause più profon-

de. Dobbiamo sforzarci di eliminare la povertà, il sottosviluppo e le ingiustizie sociali. La crescita del corpo umano è possibile solo quando il sangue circola ritmicamente. Dobbiamo creare un sistema nuovo e praticabile di garanzie finanziarie, che limiti i rischi, che liberi l’uomo dalla trappola degli interessi, dobbiamo creare nuovi modelli d’investimento e di finanziamento, promuovendo una maggiore collaborazione tra capitale pubblico e privato, per costruire un sistema di finanziamento diversificato, con un mercato dei capitali a più livelli. Dobbiamo inoltre sviluppare un finanziamento inclusivo e non discriminatorio e migliorare il sistema dei servizi finanziari. Signore e signori, cari amici, compagni!

Come dice un antico proverbio cinese, si può fare molta strada, ma solo muovendo un passo dopo l’altro. E c’è un proverbio arabo che dice che una piramide può essere costruita solo mettendo una pietra sopra l’altra. In Europa si dice, invece, che Roma non fu costruita in un giorno. Sì, ci vorrà del tempo, molto tempo ma se avremo successo lasceremo un segno profondo nel mondo futuro, che verrà popolato dai figli dei nostri figli.”

Fece una pausa di riflessione e poi riprese a parlare. “Concludendo il mio intervento, vorrei dirvi che, durante la nostra visita, mia moglie e io, siamo rimasti molto colpiti da Hong Kong, dal suo dinamismo e dalla sua prosperità. Vi ringrazio per la vostra ospitalità e in particolare desidero ringraziare la vostra gentile Chief Executive della S.A.R. di Hong Kong, la dottoressa Carrie Lam, che ha svolto un ottimo lavoro qui, la ringrazio per la sua dedizione e per l’onestà dimostrata durante i suoi anni alla guida di questa regione speciale della Cina popolare.”

“Onestà” era un termine sconcertante usato in quell’occasione, e tutti i presenti si chiesero a chi stesse alludendo e cosa significasse. Stava forse tirando una frecciata al suo predecessore, o si trattava di un riferimento al predecessore del suo predecessore? Donald Tsang, incarcerato per corruzione?

Colpita e commossa dal complimento inatteso, con il viso piacevolmente imporporato, Carrie Lam s’alzò dal tavolo e fece un profondo inchino di ringraziamento verso Xi, mentre tutti i presenti battevano le mani in suo onore.

Il Presidente era stato breve nel pronunciare il suo discorso e, utilizzando l’inglese, aveva finalmente chiuso la vecchia diatriba post-coloniale con il suo lungo strascico di recriminazioni. Usando la lingua degli inglesi, che avevano colonizzato Hong Kong, egli aveva inteso dire, in effetti: niente più cattivi sentimenti, niente più equivoci, niente più incomprensioni, noi cinesi non stiamo più lamentandoci ma vi tendiamo la mano. Che gli storici siano i giudici. Inoltre, dimostrò a tutti che lui aveva davvero il potere in mano e che nessuno all’interno del Partito Comunista Cinese lo poteva insidiare con delle critiche distruttive.

Non ce ne rendemmo conto quella notte, ma quello fu il segno della sua grande maturità politica. Il giorno dopo, tutti i giornali locali commentavano il suo storico discorso... in inglese.

Infine, Xi, alzò il bicchiere e brindò al grande progetto

Belt and Road e a tutte le persone presenti, infine scesero, per andarsi a sedersi a fianco della moglie, riprendendo il suo posto al tavolo circolare.

La cena fu servita in un ambiente elettrizzato dalla presenza di Xi. Dopo che fu servita la seconda portata, lui e sua moglie, con i suoi consiglieri si scusarono e uscirono fra gli applausi, dicendo che avevano questioni importanti da seguire.

Isola di Lantau, Aeroporto. Mercoledì, 17 gennaio 2019. Ore 22:30.

Dopo aver l’immigrazione dell’aeroporto, un rappresentante del consolato di Hong Kong di un paese del Medio Oriente scortò Fahid el Sahid verso una Rolls Royce, che lo portò all’hotel Four-Season, sull’isola di Hong Kong, dove avevano prenotato una suite per lui. Fahid era un uomo d’alta statura e di bell’aspetto, era imparentato, grazie al suo terzo matrimonio, con la Casa Reale del suo Paese.

Da giovane era stato un ammiratore di Saddam Hussein e di Muhammad Gheddafi ma poi, crescendo, si rese conto che erano entrambi degli impostori e che erano stati insinceri nel loro zelo di voler diffondere l’Islam. Dopo la laurea in Economia all’Università di Cambridge aveva vissuto sulla fortuna della famiglia, con soldi derivati dal petrolio, visitando costose prostitute occidentali, bevendo alcolici e assaporando la bella vita, ma il giorno del suo trentesimo compleanno, improvvisamente, si rese conto che stava sprecando la sua esistenza e che la morte era certa. E con quella per lui arriverà il giorno del giudizio. Era certo che, quando i due demoni Munkar e Nakirsee, che sarebbero comparsi sulla sua tomba per interrogarlo circa sua condotta passata, lo avrebbero fatto a pezzi e la sua anima sarebbe sprofondata dritta all’inferno, per l’eternità.

Fahid s’avvicinò gradualmente all’Islam radicale. All’inizio fu stregato dalla potenza poetica dei versi del Profeta e poi, visitando alcuni imam radicali, e parlando con loro, ebbe una rivelazione sull’altra faccia di quella poesia ammaliante: era attiva e non contemplativa, una realizzazione che infuse nella sua vita uno scopo eroico.

S’unì al movimento jihadista, predicato da alcuni musulmani sunniti, con l’intento di creare teocrazie islamiche in tutto il mondo. I predicatori sapevano che era ricco e gli chiedevano denaro per finanziare le loro guerre, il denaro lui lo donava liberamente, e una volta che i suoi genitori gli affidarono gli affari di famiglia, egli concesse somme ancora maggiori. Il flusso di denaro aumentò a tal punto che, alla fine del 2017, era il più grande finanziatore di Al-Qaeda e poi anche gruppi terroristici minori, in Somalia e in Siria. Ultimamente aveva chiuso le proprie attività, aveva licenziato tutti i propri dipendenti e con gli ultimi soldi che era riuscito a racimolare, aveva pianificato attentamente la sua missione finale. Il suo tempo era arrivato e, a trentotto anni, era pronto a raccogliere il premio finale offerto dal martirio e poi passare alla storia come un nuovo Osama bin Laden.

inutili vite, ma avevano pochissime persone ricche, così disposte a separarsi dai propri soldi. Fahid ci aveva pensato a lungo e aveva ricevuto dei segni celesti, o almeno così pensava, che indicavano che lui era stato creato per quel destino. Aveva deciso che il luogo della sua morte sarebbe stato Hong Kong, attaccando non gli Stati Uniti o la Gran Bretagna, ma la Cina, il paese dei pagani che avevano perseguitato i suoi fratelli e le sorelle nella provincia settentrionale dello Xinjiang.

L’attacco dell’aprile 2014 a Ürümqi era stato finanziato dalla sua organizzazione attraverso il Partito islamico turco, ma l’azione si era interrotta a causa della reazione della polizia cinese e dell’impreparazione degli aggressori che avevano usato coltelli e bombe fatte in casa.

Si lasciarono dietro tre morti e ottanta feriti, e la pubblicità che s’aspettavano a scopo propagandistico non era stata grande, perché tutti i dettagli sono stati censurati dai cinesi.

L’obiettivo dell’attacco era stato Xi Jinping, che aveva visitato quella remota regione per quattro giorni, ma avevano gravemente sottovalutato l’apparato di sicurezza che lo circondava. Il giorno prima dell’attentato, Xi aveva parlato a Kashgar, nello Xinjiang, definendolo una “prima linea contro il terrorismo” e aveva promesso la mano pesante contro i separatisti musulmani uiguri. Le sue parole li spronarono all’azione ma, rendendosi conto che non potevano fargli del male, decisero di portare a termine, comunque, un’azione dimostrativa alla stazione ferroviaria, dove due di loro si fecero saltare in aria. Il mese successivo, a Ürümqi, un nuovo attacco fu eseguito la mattina del 22 maggio 2014. Un’auto con cinque terroristi lanciò delle bombe in una strada trafficata e piena di gente che faceva la spesa al mercato. 43 persone furono uccise e più di 90 ferite, la loro auto colpì dei pedoni ed esplose. Quello fu un discreto successo, l’attacco più letale di sempre, e persino la stampa cinese fu costretta a riportare alcuni scarsi dettagli, che poi si diffusero nel resto del mondo.

Era stato più volte a Hong Kong con le sue tre mogli e i suoi figli, per affari e per fare shopping, ma questa volta, invece di tornare indietro, aveva in programma di fare qualcosa che gli avrebbe permesso di passare l’esame dei due demoni e quelli, comprendendo che era morto come un vero martire per la causa dell’Islam, gli avrebbero permesso di montare su Al-Borak, il cavallo alato che lo avrebbe portato al settimo cielo, per vedere con i propri occhi le meraviglie descritte dal Profeta. Fahid aveva organizzato un proprio gruppo terroristico indipendente, senza parlarne con nessuno dei suoi amici predicatori che, probabilmente, lo avrebbero scoraggiato dal parteciparvi, non perché si preoccupassero per la sua sicurezza, ma perché era più utile alla loro causa come finanziatore piuttosto che come semplice martire. Avevano migliaia di giovani pronti a sacrificare la loro

Altri attacchi vennero effettuati dopo che Chen Quanguo fu nominato capo del Partito Comunista in quella regione. Era conosciuto come un duro, dopo il suo mandato in Tibet. Alla fine di dicembre 2016, un’auto con a bordo alcuni terroristi si schiantò nel cortile dell’edificio del comitato locale del Partito Comunista nella contea di Karakax, nella regione autonoma degli uiguri. Lui era sempre stato il loro finanziatore per tutte quelle azioni.

Dopo aver controllato la posizione della Mecca, Fahid svolse il suo tappetino di seta sul pavimento, pregò per mezz’ora, poi si fece un bagno caldo e chiamò per una cena servita nella sua stanza. Dopo cena, pregò di nuovo ed entrò nel letto, dove lesse alcune pagine del Santo Corano, poi spense le luci, cullato dal pensiero che domani notte avrebbe dormito in Paradiso e, dopo alcuni sospiri, s’addormentò.

Osteria La Vallata: Un angolo d'Italia nella meravigliosa Kangaroo

che riflettono i sapori e le tradizioni italiane, sempre aggiornati con specialità che variano a seconda della stagione. La cura nella preparazione e la qualità degli ingredienti sono al centro di ogni piatto, assicurando un'esperienza gastronomica autentica e memorabile.

Un'esperienza completa

Il ristorante, un ex magazzino della lana splendidamente restaurato, offre un ambiente accogliente e raffinato. Gli ospiti possono godere di una cena con un tocco di eleganza rustica, magari accompagnata da una serenata al pianoforte. Inoltre, è in fase di

Valley

allestimento un Whiskey Bar, un angolo di tranquillità dove gustare pregiati distillati in un contesto sereno e privo di confusione. Non solo la cucina e l’ambiente sono degni di nota, ma anche la bellezza naturale circostante arricchisce l’esperienza. La valle ospita una varietà di fauna australiana, come canguri, wombat e istrici, offrendo agli ospiti la possibilità di avvicinarsi alla natura e godere di un contatto diretto con l’ambiente.

Per un weekend all'insegna del relax e della buona cucina, l’Osteria La Vallata rappresenta una destinazione imperdibile, dove l’ospitalità italiana incontra il fascino della campagna australiana.

A poco più di un’ora da Sydney, in direzione Nowra, si trova Kangaroo Valley, una pittoresca valle che ospita un autentico gioiello culinario: l’Osteria La Vallata. Questo ristorante non è solo un’osteria di nome, ma un vero e proprio ristorante rustico di alta classe, gestito dallo chef italiano Marco Salvestrin.

Marco Salvestrin, noto per il suo lavoro alla Southern Highland Winery, ha deciso di trasferirsi in questa splendida valle per dare vita a un progetto che unisce la tradizione culinaria italiana con il fascino naturale australiano. La scelta di questo luogo non è casuale; la valle ricorda le valli alpine italiane e offre un contesto ideale per una cucina che celebra la semplicità e la qualità degli ingredienti.

Un ambiente incantevole

L’Osteria La Vallata è situata all'interno di un campo da golf, circondata da ville indipendenti dotate di tutti i comfort necessari per una fuga rilassante. Ogni villa è dotata di camere da letto con bagno privato, salotto e spazio ricreativo, permettendo agli ospiti di soggiornare comodamente senza dover lasciare la proprietà. Dopo una giornata trascorsa a giocare a golf o a esplorare la natura circostante, gli ospiti possono cenare senza dover guidare, approfittando delle delizie culinarie offerte dal ristorante situato nel cuore del campo da golf.

Un Menù che parla italiano

Il menù dell’Osteria La Vallata è una celebrazione della cucina tradizionale italiana, con un focus particolare sulla cucina del nord Italia. Lo chef Salvestrin si dedica a offrire piatti stagionali

Osteria La Vallata
Servizio: Cucina italiana · Offre menu per bambini
Si trova presso: Kangaroo Valley Golf & Country Retreat

la pagina di Marco Zacchera

BASTA OLIMPIADI? SIAMO TUTTI VENEZUELANI

Le olimpiadi perdono sempre più il loro spirito e così, anziché essere un evento di pace mondiale - almeno sportiva - rappresentano sempre di più gli eccessi, gli sprechi, lo show.

Le olimpiadi parigine della “grandeur” sono una mezza delusione dove l’unica cosa bella sono l’impegno e la fatica degli atleti (soprattutto in sport poco conosciuti, quelli che non fanno guadagnare e quindi sono negletti dagli sponsor) che però sembrano rimanere sullo sfondo, quasi fuori contesto.

I “giochi” non sono più per dilettanti ma per professionisti in una Francia che - nella sua smodata volontà di stupire e dimostrarsi multietnica ed inclusiva - ha sublimato anche tutte le contraddizioni demagogiche e genetiche che alla fine diventano discriminanti “al contrario”.

Si è parlato di pugili femmine a metà: nessuno che abbia sottolineato come nella boxe ci siano apposta 10 categorie determinate solo in base al peso, proprio per evitare combattimenti impari, eppure si arriva agli “intergen-

der” pur di salvaguardare la deriva demagogica e il politicamente corretto.

Purtroppo le olimpiadi non sono state neppure una breve parentesi di pace: ci si è continuati ad ammazzare a vicenda senza scrupoli, morale o decenza.

Lo spirito dei giochi olimpici è stato così violato fino in fondo e tutto è diventato solo una questione di immagine e di business. Hanno ancora senso, o è il momento di dire tristemente “basta” almeno ad Olimpiadi come queste?

BREAKFAST - BRUNCH - LUNCH - COFFEES - CAKES

Shop 3/1822, The Horsley Drive, Horsley Park NSW 2175

Se l’opposizione a Maduro, il presidente-dittatore che da dieci anni comanda in Venezuela, raccoglie con il proprio candidato “di riserva” Edmundo Gonzales Urrutia almeno il 67% dei voti (alla candidata ufficiale Maria Corina Machado era stato impedito di candidarsi) significa che il regime bolivariano è agli estremi, eppure continua.

Nonostante l’evidenza, Maduro si è infatti auto-proclamato nuovamente presidente dichiarando di aver raccolto il 51% dei voti, ma neppure presentando i risultati elettorali.

Protestano (debolmente) l’Europa, l’Argentina, gli USA, tace invece l’ONU mentre perfino lo

stesso “compagno” Lula – il presidente brasiliano – prende ora le distanze da Maduro rendendosi conto che non può più difendere l’indifendibile. Ma è repressione, guerra civile, espulsione di ambasciatori, proteste nelle piazze con almeno 22 morti dopo le elezioni, 1700 arresti “ufficiali” e un numero enorme di persone semplicemente sparite e di cui non si sa più nulla: giornalisti, deputati, oppositori, leader sindacali. Sono i desparecidos della “democrazia bolivariana” che tanto piace ai sinistri del mondo, ma che non indignano (quasi) nessuno.

Un mondo distratto, ma dovremmo invece sentirci tutti venezuelani.

Il 90% dei media italiani sono ovviamente “pro-Harris” dipinta come l’eroina in chiave anti-Trump e che viene fatta passare come salvatrice della patria sottolineando anche le centinaia di milioni di dollari piovuti sulla sua campagna quasi a dimostrazione di un plebiscito in suo favore. Ma a pagare sono le aziende, le lobby, quelli che sperano in futuro favori.

A pensare che Toti è andato nei guai per “forse” 50.000 euro pur versati ufficialmente al suo comitato elettorale viene da sorridere.

Negli USA è infatti tutta una questione di soldi e quando sentite in TV di grandi donazioni credo che la gran parte dei lettori non abbia un’idea di cosa significhi la petulanza delle richieste che da noi sarebbero chiamato “stolking”.

Per esempio quattro anni fa mandai una breve mail allo staff degli allora candidati Biden e Trump chiedendo di essere informato sulla loro campagna elettorale e per ricevere programmi più dettagliati. Da allora e per tutta la durata della campagna (e anche dopo) nessuno mi spedì mai uno straccio di programma o dichiarazione politica, ma piuttosto iniziai a ricevere da entrambi richieste di finanziamenti in modo ossessivo.

Quattro anni dopo lo staff di Trump è per ora rimasto silenzioso e così quello di Biden fino

al giorno in cui la Harris ha avanzato la sua candidatura. Da quel momento in poi ogni giorno mi scrivono le persone più strane del partito democratico: da sconosciuti parlamentari, al governatore del Michigan che vende cappellini e chiede soldi per la Harris. Mi hanno scritto perfino Obama, Bill e Hillary Clinton, ma loro reclamano offerte da 25 dollari in su. Ovvio che sono email-standard spedite a milioni di persone, ma in nome del "dio-denaro" tutto fa brodo. Interessante come venga ben specificato che i contributi non possano essere dedotti dalle imposte, che sono congiuntamente versati al “Fondo Harris Victory” e ai vari comitati statali democratici, e che “I contributi saranno usati in connessione con le elezioni federali, ma possono essere spesi per qualsiasi attività come ogni comitato determina a sua esclusiva discrezione” Come dire “pagate, poi noi ci facciamo quello che vogliamo”.

Strano che solo con l’avvento della Harris sia contestualmente iniziata la pioggia di richieste segno della disponibilità automatica di indirizzi (privacy??) cui evidentemente il comitato di Biden precedentemente non aveva accesso, quasi che i democratici – o almeno la loro macchina propagandistica – avessero tenuto in serbo l’artiglieria pesante per l’inizio della campagna della vice-presidente.

Arisa Trew becomes Australia's youngest-ever Olympic medallist with gold in women's park skateboarding

Arisa Trew has shattered 68 years of Olympic history to become Australia's youngest-ever medallist, winning gold in the women's park skateboarding final.

Born on May 12, 2010, Trew is too young to vote, drink or even be allowed to stay at the Olympic village, but that didn't stop her from getting the better of the rest of the skateboarding field with a sensational performance when the medals were on the line.

Heading into her third and final run, Trew was sitting in the bronze medal place and looking a good chance of making the podium, however her best performance was yet to come.

"My coach, Trev, he was just like, 'you've just got to go all out," she told Nine after being crowned champion.

"And I was just like, 'yep, who cares? Just all or nothing'."

The 14-year-old took home a score of 93.18 for an incredible final display, pushing her up into top spot.

She then had to endure what

should have been a tough wait as the skaters who qualified higher than the Aussie attempted to better her mark with their own final runs – not that you'd have guessed it from how she was cheering on her competitors.

Japan's Cocona Hiraki came closest with the final performance of the competition, but it wasn't enough to take the gold off Trew, who became not just Australia's youngest-ever medallist, but also our youngest champion in Olympic history.

That record had stood for 68 years, going all the way back to Melbourne 1956, when Sandra Morgan won gold in the women's 4x100m freestyle relay.

Morgan had been 14 years and 184 days old then – 94 days older than Trew, who has also become the youngest athlete to take home a medal at Paris 2024 so far.

Hiraki (92.63) and Sky Brown of Great Britain (92.31) both came within a point of the Australian to take the silver and bronze respectively.

Lacrime di gioia a Parigi: la nazionale di volley femminile è d'oro

Una rete, un rettangolo perfetto, un pallone e 12 giocatrici, sei per parte. Tutto questo per scrivere una nuova esaltante pagina della storia della pallavolo al femminile. E l'Italia di Julio Velasco, tra sogni ad occhi parti e coscienza del sé, è riuscita nell'impresa, proprio contro le campionesse in carica, le statunitensi allenate da Karch Kiraly, leggenda del volley mondiale. Annichilite le americane dallo

Nina Kennedy vince la medaglia d'oro nel salto con l'asta olimpico

Nina Kennedy ha conquistato la diciottesima medaglia d'oro per l'Australia alle Olimpiadi di Parigi, trionfando nel salto con l'asta femminile.

Dopo un errore iniziale a 4,70 m, la 27enne Kennedy è stata impeccabile ai successivi tre altezze, superando i 4,80 m, 4,85 m e 4,90 m al primo tentativo.

Ha fallito il primo tentativo a 4,95 m, ma non è stato un problema, poiché i 4,90 m sono stati sufficienti per assicurarsi l'oro.

È stata la quarta medaglia d'oro dell'Australia in una magnifico mercoledì a Parigi, portando il totale complessivo della nazione a un record di 18 ori con ancora quattro giorni di competizione rimasti. Il precedente miglior risultato era di 17 ori alle Olimpiadi di Atene 2004 e, di nuovo, tre anni fa a Tokyo. L'americana Katie Moon (4,85 m) ha conquistato l'argento nel salto con l'asta, bat-

tuta in base ai tentativi da Alysha Newman del Canada.

Matt Denny ha conquistato il bronzo nel disco maschile allo Stade de France mercoledì sera, solo un paio di minuti prima dell'oro di Kennedy. Questo ha portato il totale delle medaglie di atletica leggera dell'Australia a Parigi a sei - un oro, un argento e quattro bron-

zi - con ancora quattro giorni di competizione da disputare. È il miglior risultato per la squadra di atletica verde-oro dalla sei medaglie olimpiche vinte ai Giochi di Città del Messico del 1968, sebbene ciò includesse due ori - di Ralph Doubell negli 800 m maschili e Maureen Caird nei 80 m ostacoli femminili. AAP

Australia batte la Gran Bretagna nell'inseguimento a squadre maschile

L'Australia ha messo fine a anni di delusioni nella storica pursuit olimpica su pista, conquistando la medaglie d'oro in una giornata record nel velodromo di mercoledì.

Le finali della pursuit a squadre sono sempre il momento clou di qualsiasi campionato su pista, e la sfida tra Australia e Gran Bre-

tagna non ha deluso, con una gara appassionante e testa a testa, accompagnata da un rumore assordante nel velodromo gremito. Durante il duello di 16 giri, il quartetto australiano composto da Oliver Bleddyn, Sam Welsford, Conor Leahy e Kelland O'Brien è sempre rimasto leggermente in vantaggio. L'oro era ancora in

bilico quando è suonata la campanella per l'ultimo giro, ma la Gran Bretagna ha subito un colpo quando Ethan Hayter è scivolato e è caduto sul tubo superiore del telaio della sua bici, evitando per poco una caduta.

Per l'Australia è stata una rivincita dolce, dopo aver perso contro la Gran Bretagna nelle finali del 2012 e 2016 e aver visto svanire le speranze a Tokyo a causa di un manubrio rotto. Ma sono arrivati a Parigi con un quartetto formidabile e hanno battuto il record mondiale nel primo turno di martedì.

"Sono così orgoglioso del team di cui faccio parte," ha detto O'Brien ai giornalisti. "È un onore assoluto condividere la pista con questi ragazzi, e ancora di più quando si porta a casa l'oro."

"Io ho un grande rispetto per quel (team britannico) e per quei ragazzi, quindi mi tolgo il cappello davanti a loro per aver messo in scena una buona gara."

strapotere azzurro sopra la rete della Ville Lumière: 3 a 0 e tutti a festeggiare una incredibile, luccicante medaglia d'oro.

Roba da far venire i brividi agli appassionati di pallavolo - soprattutto italiani - che aspettavano un oro olimpico da quando il volley ha fatto il suo ingresso nel calendario di Olimpia. E la firma di Julio Velasco è la più bella possibile, la conclusione di un sogno da film.

Calcio. Spagna campione, Francia battuta 5-3

Le Furie Rosse vincono contro i padroni di casa dopo i tempi supplementari e portano a casa la medaglia d'oro per la seconda volta nella storia.

Un match entusiasmante tra Francia e Spagna si conclude con la vittoria degli spagnoli, che conquistano la medaglia d'oro delle Olimpiadi grazie al 5-3 dopo

i tempi supplementari. Decisive le reti di Fermin Lopez (doppietta), di Alejandro Baena e di Sergio Camello (doppietta), con la Francia a segno con Enzo Millot, Maghnes Akliouche e Jean-Philippe Mateta (rig).

Boccone amaro per i padroni di casa, che devono accontentarsi della medaglia d'argento.

Per la Spagna è il secondo oro olimpico nel torneo calcistico, con il primo conquistato a Barcellona 1992.

A livello di medagliere, invece, gli spagnoli salgono a quota tre ori, che li posiziona in 15esima posizione davanti a Ucraina e Svezia.

Hills United FC - Marconi Stallions 1-3

In una fredda serata di sabato al Landen Stadium, i Marconi Stallions hanno conquistato tre punti preziosi con una vittoria per 3-1 contro gli Hills United FC. Il capitano Marko Jesic è stato il protagonista principale, aprendo le marcature all'8° minuto e raddoppiando il suo bottino al 31°.

Domenic Costanzo ha aumentato il vantaggio dei visitatori a tre gol al 51°, mentre Nicolai Muller ha realizzato un gol spettacolare al 56° per gli Hills, che hanno però subito una sconfitta pesante.

La partita è iniziata subito con intensità, con Jesic che ha segnato il primo gol con un colpo ravvicinato su assist di Costanzo al 8°. Jesic ha avuto un'altra chance al 10°, ma il suo tiro è andato alto sopra la traversa. Gli Hills hanno avuto una buona opportunità con un calcio di punizione al 16°, ma Anthony Frangie ha calciato fuori bersaglio.

Al 21°, gli Hills hanno avuto un'altra chance con un calcio di punizione, ma Yerasimakis Petratos ha calciato alto.

Un secondo gol per i visitatori è arrivato al 31° con un colpo di testa di Jesic su assist di Fran-

co Maya. James Temelkovski ha visto annullato un suo gol al 36° per fuorigioco, e Maya ha avuto un tiro parato da Ryan Wood al 38°.

Nel secondo tempo, un errore della difesa degli Hills ha permesso a Jesic di servire Costanzo per il terzo gol al 51°.

Gli Hills sono riusciti a rientrare in partita con un gol di Muller al 56°, ma non sono riusciti a ridurre il divario ulteriormente.

Temelkovski ha avuto un’altra opportunità, ma è stato contrastato dalla difesa degli Hills. Anche Yu Okubo ha mancato una chance importante colpendo il legno.

Nonostante un tentativo di rimonta degli Hills, un calcio di punizione al 83° e un salvataggio spettacolare di Wood nei minuti di recupero, la partita si è conclusa con una vittoria per 3-1 dei Marconi Stallions. Il tecnico dei Stallions, Peter Tsekenis, ha espresso soddisfazione per i tre punti guadagnati, mentre il tecnico degli Hills, Luke Casserly, ha lamentato il fatto che il risultato non riflettesse il reale valore della prestazione della sua squadra.

Statistiche della Partita:

Hills United FC: 1 (Nicolai Muller 56’)

Marconi Stallions: 3 (Jesic 8’, 31’, Costanzo 51’)

Arbitro: Danny Horstead Arbitri Assistenti: Cameron Wright e Daniel Drewitt Quarto Ufficiale: Rowan Fisher Formazioni :

Hills United FC: 1. Ryan Wood, 2. Rainer Smahel, 5. Daniel Petkovski, 8. Yerasimakis Petratos (10. Jamal Belkadi 80’), 9. Yu Okubo, 11. Anthony Frangie (24. Sunday Yona 80’), 12. Jordan Lane, 16. Lachlan Sepping (20. Thomas Lopez 63’), 22. Byron Ginn, 27. Nicolai Muller, 77. Dimi Petratos (26. Thomas Makko 63’)

Marconi Stallions: 1. James Hilton, 2. Nathan Millgate, 3. Cameron Windust, 5. James Bayliss, 6. Domenic Constanzo (20. Yuki Kitano 63’), 7. Franco Maya (19. Kyle Cimenti 59’), 8. Daniel Bouman (34. Julian Monge 89’), 9. James Temelkovski (29. Luke Raso 89’), 10. Marko Jesic, 18. George Daniel, 23. Brandon Vella

Il libro di Michael Prawdin che ebbe una terribile influenza sulle strategie naziste

di Angelo Paratico

Nel mio romanzo storico “Una Feroce Compassione” accenno a un testo sulla vita di Gengis Khan che era stato apprezzato da Heinrich Himmler e dal suo capo Adolf Hitler, un accanito lettore, al punto di obbligare ciascuno degli ufficiali delle SS ad averne una copia.

Ignoravo che fosse stato tradotto in Italiano, nel 1939 ma ne ho pescato una copia al mercatino di San Zeno, domenica scorsa.

Pochi sanno che questo libro dedicato all’impero mongolo, opera di Michael Prawdin, pseudonimo di Michael Charol (1894 - 1970), uno scrittore russo-tedesco che giunse in Germania dopo la Rivoluzione Russa, abbia avuto tanta influenza sulle spietate strategie, altrimenti inspiegabili, utilizzate dai nazisti.

Studiò in Germania e scrisse in tedesco, terminando la sua esistenza negli USA. Prawdin si fece una reputazione internazionale con due libri su Gengis Khan che influirono sulla feroce condotta della guerra nazista, durante la Seconda guerra mondia-

le, anche se non è del tutto accurato nella sua narrazione.

Tale libro è ancora in stampa in tutto il mondo, risulta molto scorrevole e leggibile. Leggendolo, la lezione che se ne trae è che deve aver convinto i nazisti che il terrore sia l’arma più potente, e che per vincere serve alta mobilità combinata con strategie fatte per stupire e sorprendere. Le città che si sottomettevano ai mongoli venivano risparmiate, quelle che tentavano una resistenza venivano distrutte e gli abitanti uccisi. Per esempio gli abitanti di Bagdad ancor oggi ricordano il fato toccato alla loro città e al massacro di tutti i suoi abitanti, più di un milione e mezzo, incluse donne e bambini.

Nessuno prima dei mongoli aveva attuato queste strategie, sistematizzandole e che permisero loro di conquistare praticamente tutto il mondo conosciuto con un esercito composto esclusivamente da cavalieri e in un esiguo numero, che non superò mai i 150.000 cavalli. Erano divisi in varie unità indipendenti note come “tumen” composte da diecimila cavalieri, un po’ come le legioni romane. Bastarono 40.000 cavalieri per distruggere in rapida successione eserciti russi, polacchi, tedeschi e ungheresi e, una volta entrati a Budapest, chiesero che gli fossero consegnate 150 giovani vergini della nobiltà locale. Di fronte a tutta la cittadinanza le decapitarono, senza motivo. Questo era il loro messaggio e il loro biglietto da visita. Si trattennero per qualche mese e poi girarono i cavalli e tornarono in Mongolia, invece di conquistare Parigi, Roma e Berlino, perché pensando che non ne valesse la pena, e che era meglio per loro occuparsi della Cina.

Leggendo le pagine di questo libro pare di vedere le divisioni panzer correre per le pianure ucraine, con gli stuka che gli spianano la strada.

editoria

Ne “Il segreto dei papiri delle stelle” una straordinaria caccia al tesoro all’insegna della suspense

Storia, fantasy, scienza e avventura

Anni fa Graham Hanckock scrisse un interessante volume nel quale raccoglieva tutte le tracce relative ai manufatti che in qualche modo segnano l’evoluzione della nostra civiltà, sia essa civile che religiosa. Un percorso nel quale spesso veniva a galla il punto interrogativo su una eventuale civiltà aliena antesignana alle nostre.

Alessandro Bettero su tale ipotesi ha costruito una straordinaria trama che difficilmente è possibile collocare in un segmento definito del genere letterario. “Il segreto dei papiri delle stelle”, edito da Santelli, potrebbe essere indicato infatti come fanta-thriller ma di fatto va ben oltre questa classificazione. Nel libro di Bettero le trame si avviluppano infatti in uno straordinario groviglio storico, fantascientifico e avventuroso, realizzando un percorso che accompagna il lettore attraverso alcune delle date più significative della storia occidentale, senza mai venire meno al filo conduttore della suspense. Nel romanzo si intrecciano azione, avventura, amore e mistero. Due donne, Thoth e sua figlia Venus, adolescente ribelle, sono protagoniste di una rocambolesca corsa contro il tempo per ritrovare 42 antichi papiri che contengono una sapienza antica, ma che alcuni malvagi vogliono usare solo per accrescere il proprio potere e la propria forza militare. Perciò è indispensabile recuperarli per salvare la Terra dalla distruzione, mentre dal successo o dal fallimento di un nuovo attentato contro Adolf Hitler dipende un diverso esito della Seconda guerra mondia-

le. Ma questa è solo una delle numerose anomalie che stanno sovvertendo il corso della storia dell’umanità per come l’abbiamo conosciuta.

“Viviamo in un’epoca nella quale la Storia sembra sconvolta da una serie di repentini cambiamenti, con derive che ci spaventano, dopo alcuni decenni di relativa “tregua”, seguita alla fine della Guerra fredda”, osserva l’autore Alessandro Bettero. “Sebbene in ogni parte del globo si siano consumati, e continuino ad accendersi, dissidi violenti e conflitti. Eppure, è proprio in un’epoca di trasformazioni come questa, che viene da chiedersi quale sia il ruolo dell’essere umano nella Storia. Se egli la subisca, se sia in grado di governarla oppure se, alla fine, ceda ai suoi peggiori istinti”.

Ne “ll segreto dei papiri delle stelle” si intrecciano azione, avventura, amore e mistero. Un vero è proprio percorso all’in-

dal 14 Agosto al 20 Agosto 2024

terno di mondi paralleli che il lettore accetterà malvolentieri come fine, tanto viene preso dalle molteplici dinamiche narrative collocate su vari piani di spazio e tempo.

Un romanzo assolutamente affascinante e assolutamente originale che non perde di intensità in nessuna delle sue pagine prestandosi perfettamente come soggetto cinematografico ad alto impatto visivo.

Alessandro Bettero, apprezzato autore e regista, ha creato una trama che induce alla riflessione sulla capacità umana di sfidare la vita facendo leva su quell’intelligenza e determinazione che da milioni di anni rappresenta la chiave di successo della nostra evoluzione sulla Terra.

Il suo romanzo incita a non arrendersi e a lottare per un futuro meno cupo. A non mettere mai da parte i propri sogni, nel nome della più affascinante delle avventure. La nostra vita.

Onoranze Funebri

L'ultimo saluto friulano per Walter Antoniutti

di Danilo Vezzio

presidente Fogolar Furlan di Lione

Le ceneri di Walter sono state sparse clandestinamente sul colle di Sant’Eufemia in Friuli.

Ci sono friulani nel mondo che hanno avuto un carisma ed una storia particolare, è il caso di Walter Antoniutti (poi Antonietti) membro del Fogolar Furlan di Lione

Walter ci ha lasciati creando un vuoto in seno alla comunità della ‘’vecchia emigrazione friulana’’ era uno di quelli che aveva il Friuli inchiodato nel cuore, eppure era nato a Lione nel 1934! Ma allora!? Come si fa ad avere il Friuli inchiodato dentro di sé?

La sua storia è davvero poco banale, negli anni 1920 vive una densa comunità friulana nella zona di Lione, i giovani friulani si incontrano durante le feste e dalla coppia Tarcisio Antoniutti - Angelina Tomada nasce Walter. 1939 Scoppia la guerra, addirittura l’Italia dichiara la guerra alla Francia, molti friulani per precauzione spediscono i figli presso i nonni in Friuli, fu il

caso di Walter, ed il suo destino, la sua vita, sarà marcata a fuoco dal suo soggiorno a Tarcento…daj palûs di Molinis (nella palude di Molinis)

Walter va a scuola, impara l’italiano, ma il friulano sarà la sua lingua materna che conserverà straordinariamente intatta, perfetta, durante tutta la sua esistenza.

Alla fine della guerra rientra in Francia, nella periferia industriale di Lione, qui l’occupazione non mancava ed i friulani dell’epoca mettevano subito al lavoro i figli ancora adolescenti, la rudezza friulana era proverbiale ‘’cul studià no si fâs polente!’’ ( Studiando non si produce polenta)

Walter è ‘’francese’’ da Antoniutti diventa Antonietti ed adempierà agli obblighi militari, sarà incorporato presso la base aerea di Biserta in Tunisia, allora colonia francese, in questa città affascinante, multietnica, multiculturale incontra Simona Sadoun, la donna della sua vita, per sposarla; il friulano Walter riuscì a sorpassare tutti gli ostacoli, etnici, culturali, religiosi, si deve sapere che la comunità dei pieds-noirs aveva le sue regole, ma alla fine ‘’un furlan galantomp’’ lo rispettano tutti, il furlan Walter e la pied-noir Simona si sposarono ebbero due figli Pascal e Muriel.

Purtroppo, mamma Simona morì ancora giovane, Walter non si risposò mai, era un bjel omp,

grant snel, al balave che a jere une maravée, era il re delle feste, ma il friulano è fedele fino alla morte.

La partenza di Simona lo riavvicinò al Fogolâr Furlan ed alla sua comunità friulana, quella della vecchia emigrazione, ma a Lione erano rimasti pochi coloro che si esprimevano ancora in schietto friulano, allora mi chiamava ‘’par fa une cjacarade in furlan’’, mi raccontava la Tarcento del 1946, e dei friulani storici di Lione.

Resi visita a Walter nella residenza anziani dove trascorse gli ultimi mesi di vita, alla fine della cjacarade ci salutammo e partì verso il refettorio, poi fece dietro-front e mi disse ….spjete un moment, o vuej dati une ultime strente, tu sês il Friûl …aspetta un attimo voglio dare un ultimo abbraccio al Friuli…inutile raccontare quanto l’emozione fu intensa, è stato veramente l’ultimo abbraccio!

IN MEMORIA

ANDREW WILLIAM GULLOTTA OAM

nato a Nunziata (Catania) il 18 ottobre 1937 deceduto a Sydney (NSW) l'8 luglio 2024 già residente a Huntleys Point e precedentemente a Matraville

Caro e amato sposo di Lina (defunta), ad un mese dalla sua dipartita, il figlio John con la moglie Mara, i parenti in Italia e gli amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.

Era nato e vissuto all’estero, ma quei cinque anni passati in Friuli da bambino, nei palûs di Molinis, gli avevano dato delle radici talmente possenti per chiedere di spargere le sue ceneri sul colle di Sant’Eufemia…o sarai in pâs e buine compagnie… il quel luogo riposero’ in pace ed in buona compagnia.

I figli Pascal et Muriel hanno sparso clandestinamente le sue ceneri nel luogo da lui indicato, Walter aveva tanto amato il Friuli e ha voluto mescolare le sue ceneri con la ‘’sua terra’’, forse il Friuli conserverà una traccia del suo passaggio a Tarcento, all’Anagrafe-Stato Civile comunale, ma i friulani nel mondo non ci credono più.

Pascal e Muriel hanno sparso le ceneri del padre come clandestini, ma sono i figli di Walter Antoniutti uno che aveva tanto amato il Friuli di Molinis, questi non lo dimenticheranno! Mandi Walter, mandi fruts!

DECESSO

SILVANO ELIO SERGIO

nato a Gugliosi (Catanzaro - Italia) il 15 dicembre 1931 deceduto a Liverpool (NSW - Australia) il 4 agosto 2024 e già residente a Moorebank

Io, Sam Guarna, sono disponibile ad aiutare la tua famiglia nel momento del bisogno. Sono stato conosciuto sempre per il mio eccezionale e sincero servizio clienti. So che, per aiutare le famiglie nel dolore, bisogna sapere ascoltare per poi poter offrire un servizio vero e professionale per i vostri cari e la vostra famiglia. Tutto ciò con rispetto, attenzione e fiducia, sempre.

Una messa in memoria sarà celebrata sabato 17 agosto 2024 alle 11.00 nella chiesa Cattolica di Holy Name of Mary, 3 Mary Street, Hunters Hill. Le spoglie del caro Andrew riposano nella cappella di famiglia ad Eastern Suburbs Memorial Park, Military Road, Matraville. La cerimonia funebre è stata trasmessa in diretta via streaming.

Al posto dei fiori sono state gradite donazioni a favore di Andrew e Lina Gullotta UTS Community Pharmacy Award al https://andrewgullotta.fundraising.uts.edu. au/ che rimane attivo per chiunque volesse effettuare delle donazioni.

I familiari e gli amici ringraziano quanti si sono uniti al loro dolore e al funerale del caro Andrew.

UNA PREGHIERA PER LA TUA ANIMA

Caro amato sposo di Concetta, lascia nel profondo dolore la moglie, i figli Antonio con la moglie Nichole, Mario con la moglie Christina, Domenico con la moglie Elli, i nipoti Elio, Irena, Alessio, i fratelli e le sorelle, i cognati e le cognate, i nipoti, i parenti tutti ed amici vicini e lontani. Il rosario è stato recitato lunedì 12 agosto 2024 alle ore 16.30 nella chiesa Cattolica di St. Joseph, 231 Newbridge Road, Chipping Norton Nsw 2170.

Il funerale è stato celebrato martedì 13 agosto 2024 alle ore 11.00 nella stessa chiesa.

Le spoglie del caro congiunto riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, LiverpooI NSW. I familiari ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro estinto.

"Le tue impronte resteranno sempre nei nostri cuori, come un faro di amore eterno."

RIPOSA IN PACE

Da oltre 50 anni al servizio della comunità Consegne in tutti i sobborghi di Sydney

www.raysflorist.com.au email: info@raysflorist.com.au

NICHOLAS JOSEPH PAPALLO OAM

nato il 10 gennaio1938

deceduto il 13 agosto 2023

Ad un anno dalla sua dipartita, i familiari, parenti ed amici vicini e lontani, lo ricordano con dolore e immutato affetto. La messa è stata celebrata venerdì 25 agosto 2023 nella chiesa Cattolica Our Lady of Dolours, 94 Archer Street, Chatswood. Le spoglie del caro congiunto riposano nel Field of Mars Cemetery. I familiari ringraziano quanti si sono uniti al loro dolore e hanno dato l’ultimo saluto al caro estinto.

ETERNO RIPOSO

CENATIEMPO

TERESA

nata il 23 novembre 1942 deceduta 25 agosto 2022 a Bossley Park NSW già residente a Liverpool NSW.

Nel secondo anno anno dalla sua dipartita, i figli Steve, Maria Teresa, Daniela e le loro famiglie, le sorelle, i nipoti, parenti ed amici vicini e lontani, la ricordano con dolore e immutato affetto. I familiari si uniscono a tutti coloro che ricordano la cara Teresa nelle loro preghiere.Le spoglie della cara Teresa riposano nel cimitero di Liverpool.

"Attraverso le stagioni cambianti, il tuo ricordo rimarrà immutato nell'amore che ci hai donato."

UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA

IN MEMORIA

SALVATORE (SAM) DOLORES

nato a Martone (RC-Italia) il 23 ottobre 1937

deceduto a Sydney (NSW) il 16 agosto 2023

EX PRESIDENTE E MEMBRO A VITA

DELL’ASSOCIAZIONE SAN GIORGIO

Ad un anno dalla sua dipartita, la moglie Maria, i figli George con la moglie Lucia Dolores, Luisa con il marito Vince Caporale, Steve con la compagna Tracy Sparks, i nipoti Kayla e Alex, Samuel, Tania, Joel e Georgia, Jordan e Adriana, Dylana e Charbel, Kieren, Aiden e Megan, la sorella Rosa e il cognato Alfredo Circosta, Nicola (defunto) e Maria Dolores, Gioconda e Antonio Fuda, Rosina e Giorgio Circosta (defunto), Giocanda e Nicola Papallo, Carmelina e Giorgio Circosta, Anna e Sam Circosta, i nipoti, parenti e amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto. Il funerale è stato celebrato lunedì 28 agosto 2023 alle ore 11.00 nella chiesa di St. Madeleine’s Sophie Barat, 28 Annangrove Road, Kenthurst. Le spoglie del caro congiunto riposano nel cimitero di Macquarie Park angolo Delhi e Plassey Road, North Ryde. I familiari ringraziano tutti coloro che si sono riuniti al loro dolore e hanno partecipato al funerale del caro estinto.

"Le tue impronte resteranno sempre nei nostri cuori, come un faro di amore eterno."

ETERNO RIPOSO

NUNZIATA BARONE

nata a Linguaglossa (Catania) il 1º dicembre 1924 deceduta a Bossley Park il 12 agosto 2023 già residente a Bossley Park NSW

Ad un anno dalla sua scomparsa, i figli Francis e Marianne Barone, Maria e Christopher Bell, i nipoti Danielle, Anthony, Adrian e Justin, i pronipotiAmelia, Chloe, Pippa, Bodhi, Lucas, i fratelli e le sorelle, Carmelo (defunto) Salvatore (defunto), Giuseppina (defunta), Maria, Angelica e Alfia, parenti ed amici tutti vicini e lontani, la ricordano con dolore e immutato affetto.

Il funerale è stato celebrato giovedì 17 agosto 2023 alle ore 11.30 nella chiesa di Our Lady of Victories, 1788 The Horsley Drive, Horsley Park.

Le spoglie della cara congiunta riposano nel cimitero Cattolico di Rokwood.

I familiari ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore ed al funerale della cara estinta.

"Le parole non possono catturare quanto manchi, ma il tuo ricordo sarà per sempre inciso nei nostri cuori."

UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA

IN MEMORIA
IN MEMORIA

Beirut prima della brutale guerra civile del 1975 era conosciuta come la Parigi del Medio Oriente

di Georgina Noack

Beirut, prima di essere conosciuta come una città dilaniata da conflitti e caos, era un vibrante e affascinante centro di cultura e lusso, guadagnandosi il soprannome di "Parigi del Medio Oriente".

Tra il 1955 e il 1975, durante il suo periodo d'oro – un'era che seguì l'indipendenza dalla Francia ma precedette l'orrore della guerra civile – Beirut emerse come un fulcro culturale e finanziario della regione. La capitale libanese era un crogiolo di cultura cosmopolita, famosa per la sua elegante architettura coloniale francese, una cucina raffinata, la moda sofisticata, l'arte vibrante e uno stile di vita scintillante che attirava sia turisti esigenti sia celebrità internazionali.

Gli alberghi di lusso e i club esclusivi della città facevano di Beirut un "paradiso per i jet-setter", con una scena sociale che rivaleggiava con le metropoli europee, come descrisse Vogue. Il prestigioso Hotel Saint-Georges accoglieva leggende di Hollywood come Elizabeth Taylor e

Richard Burton, Marlon Brando e Brigitte Bardot, oltre a sovrani come il re Hussein di Giordania e lo Shah di Iran con la moglie, la principessa Soraya.

La Hamra Street era l'epicentro della mondanità di Beirut, paragonabile agli ChampsÉlysées di Parigi. Lungo questa strada si snodavano boutique di alta moda, teatri, ristoranti, caffè e hotel frequentati da artisti, poeti, scrittori e intellettuali. Più di una dozzina di cinema, tra cui l'iconico Eldorado, il Picadilly e

il Versailles, consolidavano la reputazione di Beirut come capitale cinematografica della regione. Il centro città era un brulicante centro di attività, con mercati vivaci, boutique alla moda e case di alta moda. Era anche il cuore pulsante di bar, bordelli e case da gioco. L'aeroporto di Beirut, all'avanguardia per l'epoca, si stagliava come uno scenario perfetto per film di spionaggio europei, in un'era in cui i viaggi aerei stavano decollando. Tuttavia, questo brillante pe-

riodo giunse a una fine drammatica nel 1975 con l'inizio della guerra civile, che devastò la città e il paese. Nei quindici anni successivi, circa 150.000 persone perirono – o scomparvero senza lasciare traccia – e quasi un milione di libanesi fuggirono dal paese. Beirut si divise lungo la Linea Verde, una linea di battaglia che separava le milizie cristiane (a est) da quelle palestinesi e sunnite (a ovest).

Molti dei simboli dell'età d'oro furono ridotti in macerie dalla

guerra civile. L'Hotel Saint-Georges, un tempo simbolo di eleganza, fu devastato dalle milizie durante la Battaglia degli Hotel e successivamente occupato dall'esercito siriano fino al 1990.

La triste ironia è che l'influenza imperiale francese, che aveva contribuito a modellare Beirut come la Parigi del Medio Oriente (con il Libano sotto controllo francese fino all'indipendenza nel 1943), giocò un ruolo nel declino della città. Nei decenni successivi, le cicatrici del conflitto trasfrontaliero, in particolare con Israele, il dissenso civile, l’instabilità politica e disastri come l'esplosione del porto di Beirut del 2020 hanno progressivamente cancellato i resti dell'epoca d'oro.

Anche gli sforzi di ricostruzione hanno contribuito a soffocare i ricordi di quel Beirut scintillante. Gli edifici in stile francese danneggiati e le strade sgomberate hanno lasciato spazio a nuovi progetti di costruzione, portando un cronista di Beirut a lamentare: “gran parte della memoria architettonica di una città come Beirut viene cancellata”.

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