Allora! 17 Aprile 2024

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Una guida verso un futuro di diversità e per la partecipazione dei giovani:

Dr. John Gullotta nuovo Presidente dell'Ordine dell'Australia del NSW

Il Dott. John Gullotta AM, noto medico di Sydney, è stato recentemente eletto Presidente dell'Ordine dell'Australia Association NSW Branch, dopo aver servito come Vice Presidente e Consigliere per diversi anni. La sua elezione unanime testimonia il rispetto e la fiducia che la comunità ha per lui.

Il Dott. Gullotta si è detto "umile e onorato" per la nomina e si impegna a continuare il lavoro dell'Associazione nel celebrare e promuovere la straordinaria cittadinanza australiana. Con una carriera medica di oltre 30 anni, laureato con lode presso l'Università di Newcastle e specializzato in Medicina Generale, il Dott. Gullotta porta con sé una vasta esperienza accademica e professionale.

Uno dei punti focali del suo mandato sarà l'importanza dell'appartenenza, della diversità e della partecipazione dei giovani. Ritiene che l'appartenenza sia vitale per qualsiasi organizzazione e si impegna a far sì che l'OAA NSW si adatti ai tempi attuali, cercando di reclutare e trattenere i membri più giovani e provenienti da diverse etnie. Come primo Presidente di origine italiana e il più giovane da quando l'Associazione è stata

fondata nel 1980, il Dott. Gullotta è determinato a rendere l'aumento dell'appartenenza una priorità assoluta.

Inoltre, il Dott. Gullotta è entusiasta di lavorare con il nuovo Comitato della Filiale NSW, com-

posto da membri con varie esperienze e competenze. Crede che la diversità di prospettive e conoscenze porterà a una gestione più efficace dell'Associazione e a una maggiore inclusività.

Il Dott. Gullotta è anche coin-

volto in numerose attività di beneficenza e ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo impegno nella professione medica e nel servizio alla comunità. Ha ricevuto l'Ordine dell'Australia per il suo servizio alla medicina e alla comunità italo-australiana. Con il suo nuovo ruolo, il Dott. Gullotta si propone di aumentare la consapevolezza sui premi dell'Ordine dell'Australia e di promuovere l'Associazione tra i destinatari, con un'attenzione particolare ai più giovani. Con la sua leadership e la sua determinazione, il Dott. Gullotta guiderà l'OAA NSW verso un futuro più inclusivo e diversificato, in cui tutti gli australiani sono celebrati e riconosciuti per il loro contributo alla società.

La redazione di Allora! si congratula con l'amico John Gullotta per il suo meritato riconoscimento e vi invita a leggere un articolo speciale sulla sua storica elezione nella pagina 11, disponibile in inglese e ricco di dettagli.

The editorial team of Allora! congratulates our friend John Gullotta on his well-deserved recognition and invites you to read a special article about his historic election on page 11, available in English and full of details.

Hanno votato per falsità o per ignoranza?

tes,

resta davvero basiti per il livello di mortificazione in cui è stato trascinato l'organismo che dovrebbe rappresentare l'intera collettività e che invece sembra preferire attaccare la libertà di espressione di un giornale libero.

Il teatro dell'assurdo è andato in scena quando il Comites del NSW ha votato a maggioranza (5 contro 2) un parere negativo, seppur ininfluente poiché non vincolante secondo la legge sull'editoria, come a dire che questo giornale non esiste.

Questo non è un fatto autoreferenziale che ci riguarda solo perché siamo direttamente coinvolti, ma è qualcosa di molto più grave, in quanto mette in discussione il signifi-

cato stesso della rappresentanza e minaccia la libertà di informazione, un diritto fondamentale protetto dalla Costituzione sia in Italia che in Australia.

Bastava leggere con attenzione cosa dice la legge, poche e semplici righe per capire in base a cosa il Comites è chiamato a dare un parere "non vincolante" e che richiede: il giornale è venduto nelle edicole? I contenuti sono scritti per più del 50% in lingua italiana? Il giornale circola e viene apprezzato dalla comunità italiana del paese?

Queste sono le sole tre domande che avrebbero dovuto motivare il voto dei consiglieri, ma che invece si è trasformato in una ricerca di punizione, un castigo.

Lo hanno ammesso gli stessi consiglieri nel motivare il loro voto negativo, parlando aper-

tamente di "critiche alla linea editoriale portata avanti dal giornale". Il diritto a esprimere critiche alla linea editoriale è ovviamente sacrosanto, ma diventa inaccettabile in un contesto in cui l'unico compito richiesto era quello di rispondere alle tre domande appena elencate. In Australia, il giornale esiste sì o no? Viene o non viene distribuito nelle edicole? Con quale coraggio una persona capace di intendere e di volere può affermare il contrario? E poi, cosa ancor più grave, come può un organismo eletto da una piccola minoranza cercare di imporre la linea editoriale a qualcuno? Nel disperato tentativo di arrampicarsi sugli specchi, il segretario ha perfino citato che il giornale intasa la casella delle lettere perché troppo piccola e lo "obbligano" a ritirare la posta

tutte le settimane, mentre un altro consigliere, in maniera esagitata, metteva in dubbio l'esistenza del giornale stesso. È così difficile capire che spediamo il giornale al Comites, a nostre spese, appunto per dimostrare che esce puntuale tutte le settimane?

Un atroce dubbio rimane in questa vicenda paradossale: questi consiglieri del Comites non capiscono la lingua italiana e cosa dice la legge, oppure hanno solo obbedito agli ordini di un presidente politicizzato e miope di fronte ai problemi della comunità, che tra l'altro, raramente frequenta? Hanno votato per falsità o per ignoranza?

Entrambe le ipotesi sono drammatiche perché umiliano il loro ruolo di eletti per rappresentare i cittadini.

A l
a! Price in ACT - NSW - VIC $1.50 Settimanale degli italo-australiani Anno VIII - Numero 15 - Mercoledì 17 Aprile 2024 ISSN 2208-052X Online ISSN 2208-051 Print LEGGI ALLORA! ONLINE ALLORANEWS.COM SETTIMANALE ITALIANO CON OLTRE 25,000 LETTORI ABBONATI OGGI Periodico comunitario italo-australiano informativo e culturale Direttore Franco Baldi editor@alloranews.com Non riceviamo contributi dal Governo Italiano Fuochi ad oriente. La Guerra in Ucraina Misterioso legame tra Messina e Shakespeare ONU sempre più logoro Lindgren Memorial Award 2024 Per quanto tempo la guerra a Gaza? La cultura liberale fondamento di civiltà "Ci viene nagato il diritto di qualsiasi riflessione per non offendere gli imbecilli" Dostoevskij Allora! Published by Italian Australian News Settimanale degli italo-australiani 21 Aprile Festa delle Castagne al Club Marconi 27 Aprile Francesco Merola Manuela Villa al Club Marconi 28 Aprile Festa in Onore del SS Crocefisso di Terranova Save the Date Alla fine di un'incredibile e
lor
burrascosa seduta del Comi-
si
Dr. John Gullotta AM, nuovo Presidente eletto del "The Order of Australia Association NSW Branch"

Anteprima Mondiale del Docufilm

"Sotto Nuovi Cieli.

Storie di donne italiane

Madrid, 8 aprile 2024 - Il Comitato degli Italiani all’Estero (Com.It.Es.) di Madrid, con il patrocinio e contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è entusiasta di annunciare l'anteprima mondiale del docufilm "Sotto Nuovi Cieli. Storie di donne italiane in Spagna".

Il primo evento avrà luogo il prossimo 19 aprile alle ore 18:30 presso la Scuola Statale Italiana di Madrid. Successivamente, il docufilm sarà presentato a Malaga il 25 maggio, alle ore 19:00, presso il suggestivo e prestigioso Museo Carmen Thyssen.

Il docufilm, prodotto dal Com. It.Es. Madrid con la regia a Pietro David Jona-Lasini, offre uno sguardo sull’emigrazione femminile italiana in Spagna.

Attraverso interviste a donne italiane condotte tra le città

di Madrid, Siviglia e Malaga, il pubblico sarà trasportato in un viaggio emozionante di scoperta e rinascita. Le protagoniste sono donne italiane che hanno abbracciato coraggiosamente il cambiamento trasferendosi in un Paese diverso da quello d’origine. Le loro storie permettono di approfondire e comprendere le sfide e le opportunità dell'emigrazione, offrendo un ritratto della comunità italiana presente in Spagna.

"Il progetto è stato un'esperienza straordinaria ed emozionante, ogni storia ci ha riportato a vivere in parte la nostra esperienza personale", così le consiglieri Gabriella Lanzilli ed Emanuela Cozzoni, coinvolte attivamente nella produzione, descrivono l’esperienza del docufilm.

Tra gli ospiti delle serate ci saranno le protagoniste del docufilm, il regista, il consiglio del Com.It.Es. e le Istituzioni, offrendo ulteriori approfondimenti sulle tematiche trattate nel film.

La presentazione del docufilm prevede la collaborazione straordinaria del MISFF IRS (Montecatini International Short Film Festival) che ha confermato l’inserimento di "Sotto Nuovi Cieli. Storie di donne italiane in Spagna" nell'edizione del Festival 2024 ed a Malaga conta anche

in Spagna"

con il sostegno del Festival del Cinema Italiano di Malaga, arrivato alla sua 7º edizione.

L’assistenza è gratuita con iscrizione previa attraverso la piattaforma Vivitex.

L'evento è promosso dal Com.

It.Es. di Madrid, la cui funzione è quella di sostenere e promuovere le iniziative culturali in tutti i settori, sia sociali, culturali o civili, che valorizzino la comunità italiana nonché di avvicinare la comunità locale all’Italia.

La presentazione del docufilm riceve il sostegno del MAECI, dell'Ambasciata d'Italia a Madrid, della Scuola Statale Italiana di Madrid, del Festival del Cinema Italiano di Malaga e del MISFF, evidenziando il potere delle collaborazioni interistituzionali nell'affermazione e celebrazione delle diversità culturale.

Per ulteriori informazioni e accredito stampa, contattare: segreteria@comitesspagna.info

Nave Vespucci doppia per la prima volta capo Horn

CAPO HORN - La nave scuola Amerigo Vespucci, nell’ambito del suo tour Mondiale, ha doppiato Capo Horn, l’eremo più meridionale del continente americano noto per essere uno dei passaggi sul globo più sfi-

Italiani all’estero iscritti AIRE, 1500 euro l’anno per l’assistenza sanitaria completa in Italia

Ad oggi, gli iscritti AIRE - quando si trovano in Italia - hanno diritto a 90 giorni di pronto soccorso e prestazioni urgenti

“Garantire agli italiani residenti all’estero e iscritti all’Aire, attraverso il Servizio tessera sanitaria, il mantenimento dell’assistenza medica e delle esenzioni sanitarie quando presenti in Italia. È pronto per il parlamento il testo della nuova proposta di legge tesa all’ampliamento delle cure ospedaliere gratuite - sia in termini di tipologia che di durata - in favore degli italiani residenti all’estero“.

A formulare la bozza il gruppo di lavoro coordinato dal professor Antonio Giordano, oncologo napoletano, presidente e fonda-

tore dello Sbarro Health Research Organization (SHRO) Temple University Usa ed ordinario di Anatomia ed Istologia Patologica dell’Università di Siena, su incarico dell’onorevole Andrea Di Giuseppe membro della Commissione Esteri della Camera dei Deputati”.

D Giuseppe, Fdi, deputato che vive a Miami, propone di fare pagare 1500 euro agli italiani nel mondo iscritti AIRE affinché possano godere dell’assistenza sanitaria completa quando sono in Italia.

ItaliaChiamaItalia

danti per la navigazione. Capo Horn (Cabo de Hornos), è il luogo dove Oceano Pacifico e Atlantico si incontrano. La zona è affetta da continue perturbazioni create dalla vicinanza all’Antartide. Queste spingono enormi masse d’acqua verso lo Stretto di Drake, dove il fondale marino passa repentinamente da 4000 a 100 metri. Capo Horn e l’Antartide, quindi, creano un passaggio obbligato per vento e mare determinando condizioni meteorologiche uniche. Il passaggio, - informa la nota

della Marina Militare - avvenuto per la prima volta negli oltre 90 anni di storia del Vespucci, è stato possibile grazie a un’attenta e meticolosa pianificazione della navigazione e valutazione delle condizioni meteomarine, quanto mai indispensabili per il successo della missione. Doppiare Capo Horn è uno dei momenti cardine del tour mondiale, una nuova pagina di “arte della navigazione” e un nuovo obiettivo raggiunto nella lunga storia di nave Amerigo Vespucci. (Inform)

Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024 Allora! Published by Italian Australian News National (Canberra) 1/33 Allara Street Canberra ACT 2601 New South Wales (Sydney) 1 Coolatai Crescent Bossley Park NSW 2176 Victoria (Melbourne) 425 Smith Street Fitzroy VIC 3065 Phone: +61 (02) 8786 0888 E-Mail: editor@alloranews.com Web: www.alloranews.com Social: www.facebook.com/alloranews/ Direttore: Franco Baldi Assistenti editoriali: Marco Testa, Anna Maria Lo Castro Corrispondente sportivo: Luigi Crippa Pubblicità e spedizione: Maria Grazia Storniolo Amministrazione: Giovanni Testa
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Comunicazione

Ancora una volta, il genio italico si fa riconoscere

di Emanuele Esposito

L'Italia è il Paese dei geni, da Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Botticelli e Dante, tanto per citarne alcuni, fino ad Andrea Di Giuseppe, deputato di FDI e imprenditore attivo in diversi paesi del mondo, incluso l'Australia. Il deputato ha presentato, insieme ad altri colleghi di partito, una proposta geniale che resterà nei libri di storia.

Sappiamo che i conti della Sanità pubblica italiana sono problematici, con ogni governo degli ultimi vent'anni che ha fatto solo tagli. Durante la pandemia, abbiamo applaudito dottori e infermieri, ma una volta passata l'emergenza, sembra ci siamo dimenticati dei nostri eroi di corsia. Oggi, è Di Giuseppe a cercare di mettere a posto i conti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il deputato ha presentato una proposta che potrebbe salvare i conti sanitari. Recentemente, la Corte dei Conti ha messo sotto la lente il decreto PNRR in quanto la rimodulazione dei fondi, secondo i magistrati contabili, riduce l'ammontare complessivo delle risorse destinate alla sanità. Di Giuseppe ha pensato bene di far pagare questo conto a noi italiani all'estero, gli "ambasciatori" che, pur così importanti per la politica italiana da non poter nemmeno votare, ora devono contribuire finanziariamente.

La somma da versare per accedere alle prestazioni a carico

to, recuperando ingenti risorse economiche. La parola passa ora all'Italia fuori dai confini nazionali. La partita sui conti pubblici si gioca anche in trasferta.

del SSN sarà determinata da un DPCM, che dovrà essere emanato entro 90 giorni dall'entrata in vigore della nuova norma. Un tavolo tecnico al MEF si è riunito venerdì per definire l'ammontare, ma la decisione finale deve ancora essere presa. Poiché il costo di un paziente italiano in Italia è di circa 3.000 euro all'anno, e poiché si presume che queste persone si recherebbero in ospedale solo in casi eccezionali, è probabile che l'importo sarà di 1.500 euro l'anno, più o meno 200 euro.

Un precedente è rappresentato dall'ultima legge di Bilancio varata dal governo Meloni, che ha previsto l'innalzamento da 387 a 2.000 euro annui del contributo di iscrizione al SSN dovuto dagli stranieri soggiornanti in Italia per più di tre mesi e che non hanno diritto all'iscrizione obbligatoria.

Il deputato di FDI osserva che, se tutti i sei milioni di italiani residenti all'estero dovessero decidere di aderire a questa soluzione e versare 1.500 euro, ogni anno entrerebbero nelle casse dello Stato 8,9 miliardi di euro, ovvero circa il 31% dei 28 miliardi stanziati con la manovra 2024 e il decreto legislativo che avvia la riforma fiscale. Il deputato è convinto che questa legge farà emergere molti italiani residenti stabilmente fuori dall'Italia, che attualmente non sono iscritti all'AIRE per non perdere la tessera sanitaria. Chiunque viva permanentemente all'estero è obbligato per legge a iscriversi all'AIRE. Attualmente, ci sono persone che vivono e pagano tasse all'estero, non contribuendo in nessun modo a livello fiscale e usufruendo dell'assistenza sanitaria in Italia, gravando sulle casse dello Stato.

Con questa iniziativa, si potrebbe finalmente avere dati reali sugli italiani nel mondo e far pagare allo Stato quanto dovu-

Caro deputato, pur sapendo che milioni di italiani già pagano le tasse in Italia, sono ben disposto a pagare una tassa supplementare, anche se preferirei pagare un'assicurazione, poiché sono certo che di quei 8,9 miliardi di euro che lei menziona, nemmeno un centesimo arriverà nelle casse dello Stato. Mi spieghi perché dovrei? Cosa ha fatto e cosa sta facendo il governo per noi? Aspettiamo da anni una legge sulla cittadinanza, la tassa IMU che paghiamo non è sufficiente? Comunque, lei deve essere messo nel libro dei geni per questa proposta. Lei dice che molti usano il servizio sanitario pubblico pur non pagando le tasse; sarà vero, ma anche in Italia con l'evasione fiscale, coloro che evadono tasse usano i servizi sanitari e non mi sembra che si stia facendo uno sforzo per combattere questo fenomeno. Volete che i guai italiani li paghiamo noi all'estero? Allora decidete se noi siamo importanti o no.

Se volete farci pagare le tasse, ricordate che già contribuiamo attraverso prodotti e piccole tasse di vario tipo. Iniziate a darci servizi degni di uno Stato serio, a cominciare dai consolati. Non sperperate soldi per istituzioni inutili come ICE, ENIT, Comites, CGIE, e magari trovate qualche risparmio riducendo anche il vostro doppio stipendio. Dateci un segnale. La salute, caro Di Giuseppe, è garantita da una legge, come è nella nostra Costituzione il diritto al voto. Prima i diritti, non potete usarci a vostro comodo. Siamo ben disposti a contribuire alla crescita e a salvare i conti della sanità, ma non con questa legge, anche perché sono sicuro che non riuscirete nemmeno a raccogliere un centesimo. Pagare per un servizio scadente?

Ma la sanità pubblica al Sud Italia la conoscete?

Ancora una volta, il genio italico si fa riconoscere.

La cultura liberale, fondamento della civiltà, è patrimonio di tutti

di Angela Casilli

Negli ultimi anni abbiamo assistito, con profondo rammarico, alla censura di grandi opere letterarie, vere e proprie pietre miliari della cultura occidentale, in diverse università americane ed europee, unitamente alla decisione presa dalle stesse, francamente incomprensibile, di interrompere qualsiasi rapporto con le università israeliane, in prima fila nella mobilitazione anti-Netanyahu, che scendono ogni giorno in piazza per chiedere le dimissioni del primo ministro, rivendicare nuove elezioni e andare ad una soluzione negoziale del conflitto con Hamas.

La domanda che molti si pongono è quella se esista o no un nesso tra l’attacco ai capolavori della cultura occidentale e l’avversione che molti studenti e anche un discreto numero di docenti, nei licei e nelle università, manifestano nei confronti di Israele, mentre indulgente appare il loro atteggiamento nei confronti dei grandi paesi autocratici di oggi, come la Russia, la Cina, l’Iran. Il nesso esiste ed è dovuto alla presenza di minoranze, espressione di una controcultura decisamente antioccidentale, votate ad un unilateralismo culturale, i cui esiti negativi non tarderanno a farsi sentire.

È in atto una guerra culturale non solo in America ma anche in Europa e le università appaiono come lo snodo strategico di questa rivoluzione-involuzione, perché sono al vertice dei sistemi educativi di tutti i paesi occidentali e sono quindi in grado di influenzare ogni altra istituzione culturale, dai centri di ricerca, alle scuole, ai mezzi di comunicazione.

Inevitabili le ripercussioni su tutta la vita sociale e politica, a conferma che la storia anche oggi, come ieri, è fortemente condizionata da minoranze molto combattive e determinate, impegnate a mettere in rotta di collisione istituzioni culturali e civiltà liberale.

Nelle università italiane, che andrebbero aiutate a competere con quelle straniere, non esiste ancora un elenco di libri e autori proibiti, ma molti pensano che sia solo questione di tempo, perché siamo bravi ad adeguarci a quello che fanno gli altri, in particolare le università anglosassoni. Ma l’università è necessariamente pluralista e quindi molto diversa da quella che emerge dalla visione unilateralista della sinistra radicale e della destra conservatrice, basti pensare al ruolo importante esercitato al suo interno dai politecnici che lavorano su insiemi di competenze che non possono essere unilaterali, per loro natura. L’unilateralismo costituisce la cifra intellettuale di non pochi docenti, prigionieri di schemi in base ai quali ciò che conta è schierarsi; per questa ragione, mentre fa notizia che a qualcuno è negata nei pubblici dibattiti o nelle università la parola ad opera di gruppetti di contestatori urlanti, non si parli affatto di una specie di autocensura preventiva che evita accuratamente oratori e argomenti pericolosi.

Le minoranze vincono, a meno che non ci siano leaders autorevoli e coraggiosi, in questo caso leaders culturali consapevoli della necessità di disporre di luoghi di cultura, come le università, liberamente aperte al sapere, dove non si subiscano ricatti e imposizioni, ma si educhino le nuove generazioni allo studio e alla ricerca.

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lora! pagina tre Mercoledì 17 Aprile 2024
Al
Andrea Di Giuseppe

Caro Direttore, nell'ultimo numero di Allora del 10 Aprile ho letto con piacere l'articolo sulla necessità di avere più sale associative per preservare la vita delle associazioni Italo Australiane in NSW come in altri stati.

Purtroppo si contano sulle dita di una mano le associazioni che hanno la fortuna di avere una sede dove potersi incontrare regolarmente con i propri soci e simpatizzanti e portare avanti le proprie attività.

L'Inter Club Sydney non ha questa fortuna e sin dall'anno della propria fondazione (2007) abbiamo dovuto sempre arrangiarci chiedendo ospitalità presso altre associazioni o attività commerciali per poter guardare le partite della nostra squadra del cuore.

Per qualche anno abbiamo avuto l'opportunità di usufruire le sale della Associazione Napoletana ma purtroppo da quest'anno anche loro ci hanno detto che non potevano più ospitarci e che dovevamo cercare un altro posto.

Ovviamente trovare un posto adatto alle nostre esigenze non è alquanto facile dal momento che le partite della Beneamata vengono spesso trasmesse ad orari assurdi per via del fuso orario e quindi in passato ci siamo trovati alle 4 del mattino per poter tifare la nostra squadra. La passione per il calcio fa fare follie ma regala anche emozioni bellissime che cerchiamo da sempre di condividere con i nostri soci ma che non sempre riusciamo, con enorme rammarico, a fare.

Non chiediamo molto, sappiamo che non è semplice ma credo che una risposta debba essere data ad associazioni come la nostra che al momento conta 137 soci non solo Italiani o Italoaustraliani ma anche di altre nazionalità ma tutti con la passione per il calcio e per l'Inter Milano.

Questa risposta credo debba provenire dalla politica e da quegli enti che qui in Australia si occupano dell'associazionismo e della promozione della cultura italiana qui downunder. Abbiamo provato a interpellare alcuni persone per sensibilizzare su questo nostro problema e trovare delle soluzioni ma senza successo.

Posso capire che magari il calcio non ha la stessa priorità di altre associazioni che magari operano in Australia da più tempo ma che per vari motivi ora contano pochi iscritti ma sono altresì sicuro che questo problema, se non affrontato in maniera seria, possa veramente creare disagi alle associazioni come la nostra e non aiutare lo sviluppo della cultura italiana intesa a 360 gradi e che quindi comprende anche lo sport.

Per concludere caro Direttore mi auguro che il vostro articolo possa veramente accendere un confronto tra chi ha il potere di poter cercare una soluzione e chi, come noi, chiede solo uno spazio dove poter guardare, anche ad orari impossibili, la propria squadra del cuore e svolgere quelle attività di inclusione e di diffusione dell'italianità che da sempre cerchiamo di portare avanti nel nostro piccolo e con i pochissimi mezzi a disposizione.

La ringrazio per l'attenzione che verrà concessa a questo nostro piccolo contributo al dibattito su questo tema molto importante per la preservazione della nostra cultura e identità anche a 17000 km dal nostro amato paese.

Cordiali saluti

Alessandro Maremonti

Presidente Inter Club Sydney Caro Presidente Maremonti, grazie per aver condiviso la sua testimonianza. La situazione che descrive è purtroppo comune a molte associazioni, che si trovano a dover fare i conti con la mancanza di spazi adeguati per le proprie attività. È triste constatare come, nonostante gli sforzi e la passione dei soci, trovare soluzioni a lungo termine risulti così complicato.

La sua esperienza con l'Inter Club Sydney è un esempio tangibile di quanto sia importante avere luoghi di incontro e condivisione per mantenere viva la cultura e le tradizioni italiane, specialmente per chi vive lontano dalla propria terra.

Mi auguro che l'articolo pubblicato possa sensibilizzare chi ha il potere di fare la differenza e che si possano trovare soluzioni concrete per garantire uno spazio adeguato alle vostre attività e alla vostra passione per l'Inter... Amala.

Cordiali saluti, Franco Baldi

Di

fronte a un’enorme pressione in patria e all’estero: Per quanto tempo ancora Israele potrà continuare la guerra a Gaza?

di Ian Parmeter

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fissato un obiettivo elevato per la vittoria proprio all’inizio del conflitto di Gaza: la completa distruzione di Hamas e la libertà per tutti i circa 250 ostaggi presi dal gruppo durante il suo raid in Israele il 7 ottobre dello scorso anno.

Ha raddoppiato più volte su questi obiettivi. Durante una conferenza stampa a gennaio, ha detto : C’è chi sostiene che la vittoria sia impossibile. Lo rifiuto assolutamente. Israele, sotto la mia guida, non scenderà a compromessi se non con una vittoria totale su Hamas.

Da questo punto di vista, a sei mesi dall’inizio della guerra, Israele è ancora molto lontano dalla vittoria. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) non hanno avuto problemi a distruggere edifici e altre infrastrutture a Gaza, provocando un numero enorme di vittime civili e immense sofferenze per i residenti, ma il loro controllo sul territorio sembra debole.

Il giornalista israeliano Anshel Pfeffer ha scritto sul Sunday Times di questa settimana, ad esempio, che quando era stato recentemente incorporato in un'unità dell'IDF, aveva osservato quelli che credeva fossero cecchini di Hamas tra le rovine dell'ospedale Al-Shifa dopo il "successo" dell'esercito. conclusione delle sue operazioni lì.

Anche l’altro obiettivo, ovvero la liberazione degli ostaggi israeliani, sembra ancora lontano. C’erano speranze per ulteriori rilasci dopo il breve cessate il fuoco negoziato a novembre da Qatar, Egitto e Stati Uniti, che ha portato allo scambio di 105 ostaggi con 240 prigionieri palestinesi.

Ma finora solo tre ostaggi israeliani sono stati liberati grazie all'azione militare israeliana. Si ritiene che circa 100 ostaggi siano ancora vivi a Gaza.

Nonostante questi scarsi risultati, Netanyahu sostiene che solo la pressione militare su Hamas porterà a ulteriori rilasci di ostaggi. Netanyahu, che guida il governo più di destra nella storia di Israele, ha il sostegno del suo gabinetto in questa convinzione.

Alcuni membri di estrema destra del governo hanno minacciato di lasciare il governo se dovesse rinunciare a questo obiettivo. E questo causerebbe il collasso del suo governo, rendendo necessarie nuove elezioni. Secondo i sondaggi attuali, Netanyahu perderebbe sicuramente con un margine sostanziale. Tuttavia, l'enfasi posta da Netanyahu sulla sconfitta militare di Hamas ha sollevato dubbi tra molti israeliani sul fatto che l'attenzione alla campagna militare abbia sminuito i negoziati sul rilascio degli ostaggi.

Un sondaggio d'opinione condotto dall'Università Ebraica a metà gennaio ha mostrato che quasi la metà degli intervistati ritiene che la priorità principale

dovrebbero essere gli ostaggi. Le grandi manifestazioni a Tel Aviv e Gerusalemme nelle ultime settimane contro la gestione della guerra da parte di Netanyahu suggeriscono che questa percentuale potrebbe ora essere più elevata.

Quindi Hamas sta “vincendo”?

A differenza del governo Netanyahu, la leadership di Hamas non ha fissato pubblicamente uno standard in base al quale misurare la vittoria. Tuttavia è ovvio: la guerra è un gioco a somma zero. Se Hamas sopravvive, Israele perde.

Si tratta di un livello molto più basso e Hamas sembra credere di avere lo slancio necessario. Dopo la tregua temporanea di novembre, Hamas ha inasprito le sue richieste per un nuovo accordo sullo scambio di ostaggi e prigionieri che includa il completo ritiro israeliano da Gaza e un cessate il fuoco permanente.

Hamas è ben consapevole che Israele ha perso un notevole sostegno internazionale nel corso della guerra, in particolare da parte dell’amministrazione Biden negli Stati Uniti, ma anche da parte degli altri suoi tradizionali simpatizzanti in Occidente. L'uccisione mirata, anche se sbagliata, da parte dell'IDF di sette operatori umanitari dell'organizzazione benefica World Central Kitchen la scorsa settimana non ha fatto altro che aumentare questa rabbia internazionale.

Dopo l’uccisione degli operatori umanitari, Biden ha avuto una telefonata diplomaticamente “diretta” (leggi, arrabbiata) con Netanyahu, durante la quale ha definito “inaccettabile” la situazione umanitaria complessiva a Gaza. Ha inoltre chiesto a Israele di attuare misure specifiche e concrete per affrontare i danni civili e la sicurezza di tutti gli operatori umanitari.

Biden ha poi lanciato una minaccia appena velata di rivalutare la “politica statunitense rispetto a Gaza” se Netanyahu non avesse intrapreso un’azione immediata.

Netanyahu si è abituato ad affrontare i presidenti degli Stati Uniti nel corso dei suoi anni al potere, ma il messaggio di Biden

lo ha sicuramente raggiunto. Ha convocato in fretta una riunione di gabinetto per approvare l’apertura di tre percorsi di aiuti verso Gaza.

Ma questo ha davvero segnato un punto di svolta per il sostegno degli Stati Uniti a Israele?

Gli Stati Uniti hanno già ridotto il loro sostegno diplomatico a Israele, dopo essersi astenuti il mese scorso su una risoluzione sul cessate il fuoco del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che ne ha permesso l’approvazione .

Un passo molto più serio sarebbe quello di ridurre o porre condizioni sulle vendite di armi statunitensi a Israele. Tuttavia, in questa fase, una mossa del genere non è probabile. Sarebbe contrario alla politica bipartisan di lunga data degli Stati Uniti nei confronti di Israele, che praticamente sin dalla creazione dello Stato ebraico è stata quella di garantirne la sopravvivenza in una regione in cui è circondato da nemici.

Le restrizioni statunitensi sugli aiuti militari sono ancora più improbabili nell’attuale contesto di sicurezza di Israele, che deve far fronte alle minacce non solo di Hamas, ma anche di Hezbollah in Libano, dei ribelli Houthi nello Yemen e di militanti sostenuti dall’Iran in Iraq e Siria. L'Iran ha anche minacciato Israele in seguito ad un apparente attacco israeliano contro il consolato iraniano a Damasco la scorsa settimana.

È possibile rompere lo stallo?

Il problema di Netanyahu è che Biden ha ora limitato la libertà d’azione di Israele nel portare avanti la guerra. Invadere l’area meridionale di Rafah, a Gaza, causerebbe un gran numero di vittime civili e susciterebbe ulteriore ira americana, quindi è probabile che Israele si tenga a bada per il momento.

Sia gli Stati Uniti che Israele sperano che i negoziati ripresi in Egitto questa settimana possano ottenere una svolta. Anche se i media egiziani dicono che sono stati fatti progressi sull'accordo , i negoziati si trascinano da mesi, resta da vedere se entrambe le parti riusciranno a trovare un compromesso sui punti di disaccordo più controversi.

opinioni e pareri 4 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024
email in Redazione

La Indigenous Literacy Foundation vince l’Astrid Lindgren Memorial Award 2024

La giuria ha motivato la scelta sottolineando che "Ogni bambino ha diritto alla propria lingua e alle proprie storie. L'Indigenous Literacy Foundation sottolinea il valore delle lingue e delle storie di tutti i popoli".

La Vice Capo Missione dell'Ambasciata, Tracy Reid, è stata presente alla cerimonia di premiazione, avvenuta ieri nell'ambito della Bologna Children's Book Fair.

La letteratura

aborigena vince il Nobel dei bambini

'Major escalation': EU leaders rally against Iran's attack on Israel

European capitals are calling for restraint and trying to de-escalate the conflict, following Tehran's overnight strikes on Israel.

La Indigenous Literacy Foundation (ILF) australiana ha conquistato il più prestigioso premio al mondo della letteratura per bambini e giovani adulti, l'Astrid Lindgren Memorial Award 2024. Il riconoscimento, che include anche un premio in denaro di circa 450 mila Euro, è stato assegnato alla ILF tra 245 candidati provenienti da 68 stati e regioni.

Il premio, che porta il nome dell’autrice di Pippi Calzelunghe, Astrid Lindgren, mira a sottolineare l'importanza della lettura per le generazioni presenti e future.

L'annuncio della vittoria della Indigenous Literacy Foundation è stato dato durante la Children's Book Fair di Bologna, in collegamento diretto con Stoccolma. Questo riconoscimento rappresenta un segnale significativo dei tempi attuali, in cui l'interesse e il rispetto verso i sistemi di credenze indigene stanno crescendo, mentre il pensiero occidentale perde centralità.

La ILF svolge un ruolo cruciale nel promuovere la letteratura aborigena e la diversità linguistica, riaffermando il valore delle lingue e delle storie di tutti i popoli. Questo premio non solo onora il lavoro straordinario della ILF, ma anche la ricchezza e la profondità della cultura aborigena, che ora ricevono una luce ancora più brillante sulla scena internazionale.

Australia will consider recognising Palestinian state, says Foreign Minister Penny Wong

Australia will consider unilaterally recognising a Palestinian state in an effort to resolve the Israel-Palestine dispute and ensure lasting peace in the Middle East, the country’s Foreign Minister Penny Wong said.

Wong’s statement put Australia in the league of United States, United Kingdom, and Spain, which have expressed the intention to unilaterally recognise a Palestinian state. Such a recognition is part of their commitment to the proposed two-state solution to the long-running Israeli-Palestinian conflict.

Israel has, however, rejected such proposals of unilateral recognition with the argument that any recognition should come after direct negotiations between the Israelis and Palestinians.

Speaking at Australian Na-

tional University (ANU), Wong on Tuesday said that the twostate solution is “the only hope to break the endless cycle of violence” in the Middle East.

Wong said that the opposition to the two-state solution is misplaced. She said that “those who claim recognition is rewarding an enemy” were wrong because Israel’s own security depends on a two-state solution.

“There is no long-term security for Israel unless it is recognised by the countries of its region,” said Wong.

Wong, however, ruled out any role of Hamas, the principal terrorist group based out of Gaza that fights against Israel, in the future Palestinian state. She said, “There is no role for Hamas in a future Palestinian state.”

The State of Palestine has the

status of a non-member observer state in the United Nations (UN). The Palestinian Authority (PA), the Palestinian administration that partially governs the West Bank, last week formally asked the UN Security Council (UNSC) to reconsider its 2011 application for full membership of the UN.

The two-state solution refers to the arrangement where a Jewish State of Israel and an Arab State of Palestine will co-exist in the West Asia. This is the widely accepted solution to the long-running Israeli-Palestinian conflict.

Leaders across the European Union have condemned Iran's overnight attacks on Israel.

Writing on X, EU Commission President Ursula von der Leyen said: "I strongly condemn Iran‘s blatant and unjustifiable attack on Israel. And I call on Iran and its proxies to immediately cease these attacks."

"All actors must now refrain from further escalation and work to restore stability in the region," she added.

Tehran launched some 300

drones, ballistic and cruise missiles against Israel between Saturday and Sunday, though Israeli air defences intercepted the vast majority.

The attack was in retaliation to a suspected Israeli strike on an Iranian consular building in Syria earlier this month that killed 12 people. Among the dead were two senior Iranian generals.

EU Parliament President Roberta Metsola called Iran's attack a "major escalation".

She said the EU condemned the missile and drone strikes and would "keep working to de-escalate and stop the situation spiralling into more bloodshed."

Massimo Romagnoli: addio alla Lega

Massimo

Salvini. L’ex deputato di Forza Italia, oggi presidente della V Commissione del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, si è infatti allontanato dal Carroccio. Romagnoli negli ultimi mesi si era avvicinato all’europarlamentare leghista Annalisa Tardino, commissario regionale della Lega in Sicilia. Poi lo scorso febbraio le

cose sono cambiate e commissario in Sicilia diventa Claudio Durigon, al quale - secondo quanto riferisce Romagnoli - “non interessano gli italiani nel mondo”. Nel frattempo, Massimo non molla. Va avanti come un treno, tra incontri politici e iniziative sul territorio. Agricoltura, pesca, turismo e sport: queste le sue parole chiave. “Con l’aiuto dei fondi europei diretti, daremo concreto valore a questi temi, coinvolgendo anche le comunità siciliane in Europa”.

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La grande affluenza e commenti positivi per la proiezione del film "Dante"

Il Cineforum Dante ringrazia gli Studi Italiani presso l'UWA e il Consolato Italiano a Perth per il successo della proiezione del film "Dante" (2022), il secondo titolo del Programma 2024. Alla proiezione hanno contribuito Fernando Porta (Direttore del Cineforum Dante), Mariarosaria Francomacaro (Docente Governativo di Italiano presso l'UWA), Emilio Sessa (Vice Console presso il Consolato Italiano) e Fabiana Figoni (Co-editrice del Cineforum Dante).

Presenti alla proiezione anche il Prof. John Kinder, la Dr.ssa Marinella Caruso e il Dr. Josh Brown, insieme a numerosi attuali ed ex studenti di Italiano presso l'UWA. L'interpretazione del regista Pupi Avati, come

giustamente sottolineato da Fabiana Figoni, ha cercato di rappresentare Dante in modo più "umano" e vicino agli spettatori contemporanei. Dante è infatti considerato una figura culturalmente trascendente per il suo ruolo di padre della lingua italiana e autore del grande capolavoro letterario, "La Divina Commedia". Per questo motivo il film di Avati resta memorabile per molti come originale, sentito, ma anche controverso.

Il Cineforum Dante non vede l'ora di vedervi tutti numerosi alla prossima proiezione! Unitevi a questo Gruppo Facebook per ricevere informazioni e aggiornamenti sul progetto Cineforum Dante: https://www.facebook. com/groups/cineforumdante

Missione Consolare del 19 aprile

Il Consolato Generale d'Italia a Sydney, comunica che una delegazione in data 19 aprile p.v., si recherà a Wollongong per una Missione Consolare, per consentire ai connazionali presenti nell’area circostante di presentare richiesta di rilascio del passaporto e prelevare i dati biometrici. Sarà anche possibile presentare le istanze per la registrazione di atti di stato civile (nascite, matrimoni, divorzi, decessi) corredate dalla relativa documentazione in originale, con le apostille e le traduzioni in italiano.

La Missione Consolare avrà

luogo al Fraternity Club di Wollongong dalle ore 10.00 a.m.

ESCLUSIVAMENTE SU APPUNTAMENTO.

A tal fine si chiede alle persone interessate ad usufruire di questo tipo di servizio di inviare il modulo di domanda, scaricabile dal sito del Consolato Generale alla sezione passaporti https://conssydney.esteri.it/it/ servizi-consolari-e-visti/servizi-per-il-cittadino-italiano/passaporti-e-carte-didentita/ , entro il 14 aprile p.v., al seguente indirizzo di posta elettronica: sydney.passaporti@esteri.it

Il Consiglio di Cowra Celebra il Successo del Festival

L'Ambasciatore italiano in Australia ha elogiato il 59° annuale Festival della Comprensione Internazionale di Cowra come un evento memorabile, che consolida la speciale relazione tra Italia e Cowra.

Sua eccellenza Paolo Crudele ha scritto alla Sindaca Ruth Fagan per offrire i suoi più sentiti ringraziamenti per il calore dell'accoglienza e l'ospitalità di tutta la città di Cowra. Ha detto che il Festival della Comprensione Internazionale di Cowra gli ha dato l'opportunità di vivere un assaggio della vita nella bellissima Cowra, circondato da persone amichevoli.

"Inoltre, la Cerimonia al Campo di Prigionia di Guerra di Cowra ha avuto un'enorme importanza per l'Ambasciata e per l'intera comunità italiana in NSW e ACT. Sono rimasto davvero colpito da quanto bene siano mantenuti il monumento ai soldati italiani e l'intero campo, e incontrare la figlia di un ex prigioniero italiano è stato un momento toccante per tutti i partecipanti", ha detto l'Ambasciatore Crudele. "Il cipresso italiano piantato a Brougham Park crescerà alto e forte come il primo albero piantato nel 1969", ha aggiunto l'Ambasciatore Crudele. La Sindaca Fagan si è detta molto soddisfatta del festival e del grande numero di persone che hanno partecipato a tutti gli eventi. Ha congratulato i dieci Giovani Ambasciatori per il loro coinvolgimento. Hanno goduto di una visita all'Ambasciata italiana e hanno organizzato la serata di Trivia Quiz e la Cena del Festival al Showground.

Gli Ambasciatori hanno anche raccolto fondi per le organizzazioni benefiche locali e hanno contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle loro associazioni di supporto.

La nazione ospite, l'Italia, è stata un paese molto popolare e c'era una grande varietà di progetti culturali italiani delle

La sindaca del Cowra Shire Council, Ruth Fagan, Laura Price del Cowra Youth Council e l'Ambasciatore

scuole in mostra nelle vetrine dei negozi e sui carri della parata. Gli ospiti speciali dell'Ambasciata d'Italia a Canberra includevano il signor Paolo Crudele e sua moglie Sara, il Consolato Generale d'Italia a Sydney, l'Ufficio dell'Attaché della Difesa italiana e altre associazioni italiane. "La loro partecipazione ha continuato i forti legami di amicizia e cooperazione tra Italia e Cowra, iniziati durante la guerra con i

prigionieri di guerra italiani", ha detto la Sindaca Fagan.

La Sindaca Fagan ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo del festival, inclusi volontari, artisti, sponsor e partecipanti. "Il vostro duro lavoro e dedizione hanno contribuito a rafforzare i legami all'interno della nostra comunità e a promuovere una maggiore comprensione e apprezzamento delle diverse culture."

Serata dedicata al Giro d'Italia

L'Ambasciata Italiana in Australia ha recentemente celebrato con grande successo una serata dedicata al Giro d'Italia, sponsorizzata da Enel Green Power e Mapei Australia. L'evento, che ha visto la partecipazione dell'Ambasciatore Paolo Crudele, è stato un'occasione speciale per promuovere e celebrare uno degli eventi sportivi più prestigiosi al mondo.

La serata è stata resa possibile grazie all'ospitalità dell'Australian Institute of Sport e al sostegno di Michele Napoli di RCS Sports & Events. Gli illustri oratori presenti, tra cui Gracie Elvin, Matteo Bono, Michele Napoli, Paolo Menaspa' ed Erin Macdonald, hanno condiviso con il pubblico racconti, emozioni e curiosità legate al Giro d'Italia e all'Italia.

Il Giro d'Italia non è solo una competizione ciclistica, ma è diventato un vero e proprio ambasciatore dello sport italiano nel mondo.

La 107ª edizione del Giro, che prenderà il via il prossimo 4 maggio da Venaria Reale per concludersi il 26 maggio con il gran finale nella capitale, rappresenta un importante momento per l'Italia, non solo dal punto di vista sportivo ma anche turistico.

Il Giro d'Italia attira ogni anno migliaia di appassionati in Italia, offrendo un'importante vetrina per il nostro paese. Grazie al riconoscimento come Ambasciatore dello sport, il Giro potrà sostenere concretamente la diplomazia sportiva, promuovendo l'Italia nel mondo e unendo le nazioni attraverso la passione per lo sport e la competizione.

6 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024 notizie comunitarie
italiano in Australia, Paolo Crudele, consegnano a Laura un certificato di merito al festival.

Combattiamo per la giustizia: Manifestazione dopo i presunti omicidi di tre donne a Ballarat

Centinaia di residenti si sono riuniti ieri sera nella città vittoriana di Ballarat per chiedere azioni dopo che tre donne sono state presuntivamente uccise in incidenti separati nella co-

munità nel giro di alcuni mesi. L'azione contro la violenza è arrivata dopo la morte di Samantha Murphy, Rebecca Young e, più recentemente, Hannah McGuire, tutte presuntivamente uccise in

I funzionari pubblici vincono la battaglia per ottenere giorni aggiuntivi di congedo riproduttivo

Un nuovo accordo retributivo per i funzionari pubblici del Victoria sarà sottoposto a un voto finale, con la possibilità di ottenere cinque giorni aggiuntivi di congedo riproduttivo per le donne. L'offerta salariale quadriennale per il servizio pubblico del Victoria include aumenti salariali annuali del tre per cento in linea con il tetto del governo, un bonus per il costo della vita di $5600 e un pagamento unico di $1000 per i lavoratori a turni. La segretaria del ramo vittoriano del sindacato comunitario e del settore pubblico, Karen Batt, ha confermato di aver firmato un accordo ufficiale con il governo martedì. "Tutte le negoziazioni specifiche dell'allegato dell'agenzia dovranno essere concluse ora entro quattro settimane per finalizzare la stesura dell'accordo e ricevere l'approvazione finale prima di un referendum di tutti i dipendenti VPS", ha scritto in una nota.

In precedenza, il premier Jacinta Allan ha dichiarato che i

termini della proposta prevedevano un congedo riproduttivo aggiuntivo per le lavoratrici pubbliche.

"È un riconoscimento che, in particolari momenti della vita delle donne, hanno bisogno di supporto per poter partecipare pienamente al mercato del lavoro", ha detto ai giornalisti.

La signora Allan ha indicato che il congedo coprirebbe le donne che stanno affrontando un trattamento di fecondazione in vitro, dolori mestruali, menopausa o perimenopausa.

"È la cosa giusta da fare", ha detto. Il sindacato ha inoltre ottenuto l'impegno a istituire uno studio di fattibilità congiunto e un gruppo di lavoro per esplorare modalità alternative di lavoro, in seguito alla sua richiesta di un periodo di prova di lavoro di quattro giorni alla settimana. Il governo del Victoria e le sue agenzie rimangono coinvolti in lunghe battaglie salariali con paramedici, polizia, vigili del fuoco e personale ferroviario regionale.

incidenti separati nel giro di soli 61 giorni.

L'evento è iniziato alle 17:30 presso la Stazione Ferroviaria di Ballarat, con membri della comunità "da vicino e da lontano" chiamati a partecipare.

"Quest'anno, tre donne di Ballarat sono state uccise. Tutte donne che appartengono alla nostra comunità e che dovrebbero essere ancora qui con noi oggi," si leggeva nella descrizione dell'evento.

"Le donne hanno vissuto sulla corda, hanno vissuto sull'orlo. Mettersi le scarpe da ginnastica e fare una corsa sembrava un comportamento rischioso, non lo era e non dovevamo sentirci così.

"Non era normale che le nostre belle terre boschive diventassero note come luoghi dove la violenza degli uomini veniva perpetrata sui nostri corpi."

'Le donne uccise appartenevano alla nostra comunità' Il 4 febbraio, la donna di 51 anni Samantha Murphy è scomparsa dopo essere partita per la sua casa a Ballarat East per un lavoro. Non è mai tornata a casa. Il corpo di Murphy non è stato trovato, ma il 22enne operaio Patrick Stephenson è stato successivamente arrestato e accusato dell'omicidio.

In un incidente separato, la madre di cinque figli Rebecca Young è stata uccisa due settimane dopo il 16 febbraio in un presunto omicidio-suicidio. La polizia ha trovato il corpo della 42enne all'interno di una casa a Sebastopol insieme al suo compagno.

E il 5 aprile, in un altro incidente, il corpo della 23enne Hannah McGuire è stato trovato all'interno di una macchina bruciata a Scarsdale, appena fuori Ballarat. Il suo ex compagno, il 21enne Lachlan Young, è stato accusato di un capo d'accusa di omicidio.

La consigliera della città di Ballarat Belinda Coates ha detto che la comunità è stata "devastata e scossa" negli ultimi tre mesi. "Non potevamo scansare il fatto che questo fosse un problema per Ballarat," ha detto. "Le persone chiedevano risposte e volevano agire ed è questo che è stato dietro alle persone che hanno voluto manifestare ieri sera e unirsi per supportarsi a vicenda in solidarietà per stare insieme."

Almeno 18 donne sono state presuntivamente uccise in Australia dal 1° gennaio, con tre di queste donne provenienti da Ballarat. E in media, una donna viene uccisa ogni nove giorni da un partner attuale o ex, secondo l'organismo di vigilanza sulla prevenzione della violenza Our Watch.

La premier del Victoria Jacinta Allan ha detto ai media all'inizio di questa settimana che la morte di qualsiasi donna è "inaccettabile e deve finire".

L'On. Nicola Carè in visita al Consolato Generale di Melbourne

L'On. Nicola Carè è tornato alla Base a Melbourne, suscitando grande interesse e apprezzamento nella pagina social del Consolato Generale d'Italia a Melbourne dove la console generale Hanna Pappalardo ha accolto con entusiasmo la sua visita, definendola "un piacere" e ringraziandolo per lo "scambio utilissimo su argomenti di interesse per la collettività italiana nel Victoria e Tasmania". La sua assenza dalle feste italiane per un periodo è stata

giustificata dai suoi crescenti impegni politici con il Partito Democratico, in particolare come membro della IV Commissione (Difesa) e della Delegazione Italiana presso l'Assemblea Parlamentare della NATO.

La presenza dell'On. Carè ha rappresentato un momento importante di confronto e dialogo, dimostrando ancora una volta il suo impegno e la sua attenzione verso le tematiche che coinvolgono la comunità italiana all'estero.

7 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024 notizie comunitarie
I membri della comunità hanno partecipato a una veglia per Samantha Murphy il mese scorso.

la rubrica di Martina Vignoli

Emozioni e ricordi al Carnevale Veneto del Club Marconi

Già di settembre imbrunano a Venezia i crepuscoli precoci e di gramaglie vestono le pietre. Dardeggia il sole l'ultimo suo raggio sugli ori dei mosaici ed accende fuochi di paglia, effimera bellezza.

“Settembre a Venezia” di Vincenzo Cardarelli

Il 7 aprile scorso ho avuto l'immensa gioia e l'onore di partecipare all'evento del Carnevale Veneto presso il Club Marconi.

Questa straordinaria manifestazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione di quattro associazioni principali che per la prima volta si sono unite per dar vita a questo evento. Stiamo parlando delle associazioni I Bellunesi nel Mondo, Trevisani nel Mondo, l'Associazione Alpini nel Mondo e l'Associazione Fratelli del Grappa.

La sala, abbellita da una miriade di palloncini colorati e delle tradizionali maschere veneziane, è diventata il cuore pulsante dell'evento, accogliendo 450 invitati provenienti principalmente da diverse località venete. Qui, abbiamo condiviso chiacchiere, risate e delizie culinarie della tradizione veneta e non solo. Mi è piaciuto particolarmente il secondo piatto con scaloppine, polenta e radicchio rosso accompagnato da un bicchiere - o due - del sempre amato Prosecco.

La cerimonia si è serenamente svolta tra il susseguirsi di ospiti d'onore che hanno espresso interessanti pareri sulla regione Veneto. Tra di essi, il Console Generale d'Italia a Sydney, Gianluca Rubagotti, e la Presidentessa della Federazione Veneta del New South Wales, Ivana Smaniotto, hanno tenuto discorsi commoventi, celebrando l'unione delle diverse comunità venete presenti.

Nonostante l'assenza per impegni istituzionali del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il suo messaggio di orgoglio e apprezzamento per i veneti nel mondo è stato letto con grande emozione: “Non chiamiamoli emigrati veneti, ma meglio veneti nel mondo! Siete un orgoglio e un esempio da seguire!”

Durante la serata, le ballerine della West Dance Group hanno intrattenuto gli ospiti con esibizioni di balli e coreografie affascinanti, mentre il tenore Gaetano Bonfante ha regalato momenti indimenticabili con la sua straordinaria voce, interpretando brani classici italiani: Dalla toccante “Te voglio bene assai” passando per “Nessun dorma” fino alla più leggera e divertente “Tu vuò fa’ l’americano!”. Il suo canto ha coinvolto tutti i presenti, creando un'atmosfera di toccante condivisione e dolce nostalgia.

Durante l'evento, le immagini delle pittoresche località venete proiettate sugli schermi presenti nella sala hanno risvegliato in me ricordi felici

della mia permanenza a Venezia dove ho studiato Lingue Orientali presso l'Università Ca' Foscari. Ricordo con affetto le lunghe camminate tra i vicoletti (in veneziano “calli”) e le piazzette (“campi”) su e giù per i ponticelli che collegano la città.

Che belli gli aperitivi con il famoso Spritz nei tradizionali bacari di Campo Santa Margherita e i momenti di condivisione con coinquiline provenienti da diverse regioni italiane nel nostro appartamentino vicino alla chiesa di San Sebastiano.

Partecipare a questo evento è stato per me un momento carico di emozioni e di riflessione, un'opportunità per celebrare e ricordare la bellezza e la ricchezza culturale della regione veneta. In particolare, Venezia rimarrà sempre nel mio cuore.

Aver potuto celebrare la sua unicità dall'altra parte del mondo è stato un omaggio speciale ad un luogo che ha segnato la mia vita in modo così indelebile.

8 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024

Premiati i datori di lavoro che accolgono nuovi arrivi nelle zone extra-metropolitane del NSW

9 aprile 2024 - Poco meno di una ventina di datori di lavoro dei distretti di Murray e Riverina nel NSW sono stati elogiati per il lavoro svolto per aiutare migranti e profughi a trasferirsi dalla zona ovest di Sydney nelle cittadine delle zone extra-metropolitane dello Stato.

I 17 datori di lavoro sono stati

riconosciuti stasera in occasione dei Champion Employers Awards, evento che celebra il programma NSW GROW (Growing Regions of Welcome - regioni accoglienti in espansione), finanziato dal governo del NSW.

Negli ultimi 18 mesi 29 nuovi arrivati si sono trasferiti nelle zone extra-metropolitane, andan-

Un Invito alla Partecipazione

In occasione del 25 aprile, giorno della Festa della Liberazione, le Associazioni d'Arma - Carabinieri, Alpini, Marinai, Guardia di Finanza e Bersaglieri - hanno il piacere di invitare tutti i cittadini a partecipare alla cerimonia commemorativa che si terrà giovedì alle 10.30 presso il piazzale adiacente alla Chiesa dei Cappuccini di San Fiacre a Leichhardt.

La cerimonia prevede la deposizione di una corona di fiori davanti al monumento ai caduti, e sarà ufficializzata dal Parroco della parrocchia di San Fiacre, il Rev. Padre Shinco.

La giornata del 25 aprile è un momento di profonda importanza per ricordare e onorare coloro

che hanno sacrificato la propria vita per la libertà del nostro Paese. È un'occasione per riflettere sul significato di libertà, democrazia e pace, valori fondamentali che sono stati conquistati con sacrificio e impegno.

Vi invitiamo quindi a partecipare numerosi a questa cerimonia, a portare con voi il vostro rispetto e la vostra gratitudine per coloro che hanno dato tanto per il bene comune. Partecipare a questa commemorazione significa non dimenticare il passato, ma anche guardare al futuro con fiducia e determinazione.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare:

- Antonio Bamonte 0411185888

- Giuseppe Querin 0414285682

do a colmare carenze significative nella forza lavoro in ambiti quali la cura degli anziani, l'informatica, l'ingegneria e i settori giuridico e della ristorazione/alberghiero.

Il programma NSW GROW, avviato nelle zone extra-metropolitane nel giugno 2022, è stato pensato quale iniziativa per l'occupazione e lo stile di vita a sostegno delle attività intersettoriali volte a promuovere la migrazione interna tra la zona ovest di Sydney e le zone extra-metropolitane del NSW.

L'obbiettivo di NSW GROW è di trovare alloggio e occupazione per i partecipanti, andando a ridurre la domanda di servizi nelle zone metropolitane.

Il responsabile del programma è il professor Peter Shergold, coordinatore generale dell'insediamento nel NSW, che si avvale di una rete di partner tra cui la Croce rossa australiana e Regional Development Australia Riverina.

Per informazioni aggiuntive visitare il sito web di Multicultural NSW: https://multicultural.nsw. gov.au/grow/

"È da molto tempo che conosciamo la determinazione di migranti e profughi a cogliere tutte le opportunità offerte dal nostro magnifico Stato.

Questo progetto pilota dimostra come le zone extra-metropolitane del NSW siano in grado di fornire a tutti alloggio, lavoro e comunità in cui tutti possano sentire un senso di appartenenza.

La sperimentazione di nuovi programmi e il lavoro con le comunità contribuiranno a consolidare la nostra reputazione quale uno degli Stati multiculturali di maggiore successo al mondo" ha detto il professor Peter Shergold, coordinatore generale dell'insediamento nel NSW.

"Ringrazio i numerosi datori di lavoro che hanno creduto nella capacità di migranti e profughi di consolidare la forza lavoro fornendo contribuiti preziosi alle rispettive comunità.

Collaborando abbiamo dimostrato che chiunque desideri avere successo trasferendosi in questi luoghi sarà in grado di realizzare propri sogni e prosperare in comunità accoglienti in tutto il NSW" ha detto Joseph La Posta, amministratore delegato di Multicultural NSW.

Il Villaggio Scalabrini di Chipping Norton celebra il centoquattresimo compleanno di Constantina Popescu

Il 2 aprile scorso, nella sontuosa sala ricreativa del villaggio Scalabrini di Chipping Norton, si è tenuta una celebrazione memorabile per festeggiare il 104º compleanno di Constantina Popescu. L'evento ha visto la partecipazione di parenti, amici e residenti del villaggio, tutti uniti nell'esprimere gioia e affetto per il notevole traguardo raggiunto dalla signora Popescu. La sala ricreativa è stata allestita con palloncini dai colori vivaci e una torta imponente, il cui numero principale, scintillante in cima, era proprio il 104. È stato un momento di festa e di condivisione, reso ancora più speciale dalla rarità di un compleanno così significativo. Non è comune infatti, anche in una comunità di longevi come quella del villaggio Scalabrini, raggiungere un'età così avanzata.

I presenti hanno potuto condividere aneddoti e ricordi con Constantina, celebrando non solo la sua longevità ma anche la sua vitalità e il suo spirito giovane.

Tra le parole di augurio e gli applausi, si è respirato un'atmosfera di affetto e gratitudine nei confronti di una donna che ha segnato profondamente la vita di chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerla.

Constantina Popescu è stata definita un esempio di forza e resilienza per la comunità del villaggio Scalabrini.

I suoi 104 anni sono un tributo alla sua determinazione e al suo amore per la vita. Auguriamo a Constantina ancora tanti anni di salute e felicità, affinché possa continuare a ispirare e a portare gioia a coloro che le sono più cari. MGS

9 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024 notizie comunitarie

"An Italian Evening" Not to be missed!

Tradizionale Picnic Annuale dell'Associazione Lucania di Sydney

Il tradizionale picnic annuale dell'Associazione Lucania di Sydney si è svolto domenica 7 presso la Quarantine Reserve in Abbotsford. Una giornata splendida che ha visto la partecipazione di circa cento persone, tra soci e simpatizzanti dell'associazione. Presente anche il vice-sindaco di Canada Bay, Tony Fasanella, insieme a molti altri abitanti del luogo e soci provenienti da tutta l'area metropolitana. La giornata è stata allietata da un barbecue con carne, salsicce, pollo, insalata, bevande e, per finire,

fantastiche castagne arrostite che hanno reso felici tutti i presenti. L'evento è stato un'occasione per rafforzare la prosperità dell'Associazione Lucania, con tutta l'organizzazione a cura di Donna Di Giacomo, moglie del Presidente Joe che al momento si trova in Italia, a San Fele, per motivi familiari. Come sempre, nei festeggiamenti organizzati dalla comunità lucana, non è mancata l'allegria che ha offerto a tutti una giornata indimenticabile all'insegna della convivialità e della tradizione.

In an exciting announcement for the Italian community, the great Antonio Di Munno has announced a comeback! A year after retiring in a performance described as ‘tearing the roof off the house with his unending passion and fire’, the biggest firecracker in showbiz has announced a new show!

this year! The seasoned performer has sung a mix of Italian and english language classics all over the world and Saturday May 4th is a rare chance to see Antonio and a cavalcade of stars performing for your enjoyment up close and personal, all whilst enjoying the sumptuous food and spectacular views of Ecco Waterfront Ristorante in Drummoyne. It will be the party of the year and all this fun will be to support those in need in our community. Eternally a strong advocate for the Italian community and the community at large, Antonio’s tag line is ‘La musica e la vita’ and for one night you will experience an evening that you will never forget. Pina Panuccio from Panuccio travel described the previous show as “Incredibly Benevolent!” whilst fellow event supporter and community leader Janine Marra from Family Tree Funerals described the spectacular as a “Magnificent Fundraiser”, “an awesome night” and Antonio Di Munno as “Brilliant”!

Antonio Di Munno is the funniest, most energetic and entertaining singer that you will see

"Zecchino d'Oro": un palcoscenico di talenti e divertimento per i giovani!

Il mitico "Zecchino d'Oro", celebre Festival della canzone per bambini, ha ufficialmente aperto le sue porte alle iscrizioni per la prossima edizione. Rivolto a bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni, indipendentemente dalla provenienza e dal ceto sociale, il festival offre un'opportunità unica di esprimere il proprio talento e divertirsi insieme.

L'iscrizione è gratuita e aperta a tutti i giovani che amano cantare e desiderano esibirsi. Bottegad'ArteTeatrale, l'organizzazione dietro l'evento, ricerca giovani talenti con grande impegno, voglia di apprendere e interesse per l'arte canora e teatrale.

Una delle caratteristiche più affascinanti di questo festival è la sua inclusività: non è necessaria la conoscenza della lingua italiana per partecipare, sebbene sia considerata un vantaggio.

Il "Zecchino d'Oro" non è solo un concorso canoro, ma un'e-

sperienza formativa completa. Le prove, che inizieranno ogni mercoledì a partire dal primo di maggio 2024, offriranno ai partecipanti l'opportunità di esplorare la ricchezza della cultura italiana attraverso la musica e il teatro.

Il culmine di questo emozionante viaggio artistico sarà il grande recital che si terrà il sabato 2 e domenica 3 novembre 2024 a Leichhardt. Durante questo evento, i giovani talenti si esibiranno in moderne reinterpretazioni delle canzoni italiane, mostrando al pubblico la loro passione e il loro impegno.

Partecipare al "Zecchino d'Oro" è non solo un'opportunità di esibirsi sul palcoscenico, ma anche un modo per promuovere il talento artistico e il sano divertimento tra i giovani. Inoltre, incoraggia i partecipanti ad abbracciare il proprio bilinguismo, creando un ambiente inclusivo e stimolante per tutti.

The 11th annual ‘An Italian Evening’ can only happen with thanks to Family Tree Funerals, Panuccio Travel, Citizen Watches, Trend Wealth, Property Portfolio Solutions, Holcim, The PrimaryWay, ACERenovations&Landscaping,ChatswoodRydeToyotaNSWAutomated Gate Distributors, Mel’s Kitchen and the Sovereign Hospitallar Order of St John of Jerusalem Knights of Malta. This is a very special evening not to be missed!

10 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024 notizie comunitarie
Councillor Anthony Bazouni (city of Canada Bay) and Antonio Di Munno

Sydney Doctor elected as new Chairman of The Order of Australia Association NSW Branch

Sydney GP, Dr John Gullotta AM has been elected Chairman of The Order of Australia Association NSW Branch.

After serving as Deputy Chairman and Councillor of the Order of Australia Association NSW Branch (OAA NSW), as well as Metropolitan Coordinator, Events and Public Relations Manager for the past five years, he was elected unopposed to the top job!

Dr Gullotta said, “I am humbled and honoured to be elected to such a prestigious role and strive to continue the good work of the Association to celebrate and promote outstanding Australian citizenship”.

He went on to highlight the importance of membership, diversity and youth in the future of the Association.

“Membership is the lifeblood of any organisation and it is extremely important that the OAA NSW adapts to current times and aims to recruit and retain members especially younger

members and those from diverse ethnic backgrounds.

As the youngest Chairman and the first of Italian heritage elected, since the formation of the Association in 1980, I am extremely proud and I will make it my mantra to see membership as a top priority,” he said.

“I am excited to be working with a dynamic and enthusiastic NSW Branch Committee. Ms Martha Jabour OAM as Deputy Chairman, Mrs Diane North OAM, Hon Secretary, Mrs Louise Paisley OAM, Treasurer, Mr David North OAM, National Director and NSW Committee members, Mr Romano Di Donato OAM, Mrs Trish Wetton OAM, Dr Geoffrey Glassock AM, Dr Frank Kelleher OAM, Ms Sophie Scott OAM, Mr Harold Sharp OAM and Mr Garry Smith AM. They all bring varied experience and specialised skill sets to the committee and I look forward to working with them!” Dr Gullotta said.

Dr Gullotta, a Specialist General Practitioner of over 30 years,

graduated with honours from the University of Newcastle in 1991, after completing a degree in Pharmacy at the University of Sydney in 1986. He has an extensive involvement in academia, medical organisations, media and community service.

Dr Gullotta is Past President and Fellow of the Australian Medical Association (AMA) NSW and was a Councillor of the Federal AMA for 20 years. He is strongly involved in charity work and is the Immediate Past Chairman of the AMA NSW Charitable Foundation and Past President of the Rotary Club of Maroubra. He is the recipient of many awards including the Inaugural University of Newcastle Alumni Medal and the University of Sydney 2007 Alumni Award for Outstanding Achievement in Community Service “for his energetic contributions to medicine, medical education and pharmacy, as well as for his service to the Italian-Australian community in Sydney”.

In 2004 he was awarded one of Italy’s top honours of “Cavaliere, Ordine Della Stella Della Solidarieta’ Italiana” OSSI, (Star of Italian Solidarity) “for his outstanding contribution to the Italo-Australian Community”.

Dr Gullotta’s extensive contribution to the profession and community service was highly acknowledged when in 2007 he was appointed Member in the Order of Australia, AM for “service to medicine through a range of executive roles with professional medical associations and as a general practitioner, and to the Italian community”.

The Order of Australia Association is an incorporated body of recipients of Order of Australia Awards or appointments in the

Order of Australia. They have over 8000 members nationwide with over 2300 in NSW alone. The national body and each State and Territory Branch undertake activities in support of the community and social activities for members. We also promote and encourage the nomination of our fellow Australians for awards within the Order.

Their underlying principle is to support the Order of Australia and recognise the contribution of its members to the Australian and international communities and for the good of the Association, embracing the cultural and religious diversity of all Australians including indigenous Australians, the traditional custodians of the land, to promote activities and attitudes which foster harmony, unity and shared futures where all are treated with respect and dignity.

Our aim is to raise public awareness about The Order of Australia, promote high quality

nominations for appointments and awards that reflect the gender and diversity of the Australian community along with supporting young Australians as they prepare for their careers.

Dr Gullotta looks forward to raising awareness of the Order of Australia Awards as well as raising the profile of the Association amongst all fellow recipients, with a special focus on younger recipients, as well as the community at large.

“As Convenor of the OAA National Conference to be held in Sydney on 1-4 May 2025, I urge all Order of Australia recipients to join our Association and also to come to Sydney and attend what will be a showcase conference with the theme of CELEBRATE, MOTIVATE, NOMINATE. “Inspiring Australian Achievers”. It will be fantastic opportunity to reflect on our values and sense of community as well coming together in recognition and celebration.” Dr Gullotta said.

11 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024 notizie comunitarie
The new NSW Branch Committee for 2024 Back Row: (L-R) Mr David North OAM, Ms Sophie Scott OAM, Dr John Gullotta AM, Mrs Louise Paisley OAM, Mr Romano Di Donato OAM Front Row: (L-R) Dr Frank Kelleher OAM, Dr Geoffrey Glassock AM, Ms Martha Jabour OAM, Mrs Dianne North OAM, Mrs Trish Wetton OAA A group of from the AGM Standing L-R: Ms Sophie Scott OAM, Mrs Mara Gullotta, Dr John Gullotta AM, Ms Adrienne Cahalan OAM Seated L-R: Mrs Suzie Falk, Mr Peter Falk OAM and Mr Alfredo Bovier OAM. Dr John Gullotta AM and Romano Di Donato OAM, Committee Member

Attacco al centro commerciale Westfield Bondi Junction 7 morti, compreso l'aggressore. Tra i feriti un neonato

Intorno alle 15 ora locale è avvenuto un attacco al centro commerciale Westfield di Bondi Junction: un uomo ha aggredito diverse persone. Sono sette i morti e altrettanti i feriti tra cui un neonato di 9 mesi. Deceduto anche l'aggressore, ucciso dalle forze dell'ordine. La polizia afferma che l'aggressore è un uomo di 40 anni, ma non rilascia identità e non fornisce altri dettagli. Il commissario Karen Webb afferma che non c'è alcun rischio in corso per la popolazione. L'attentatore era noto alla polizia e

non ci sono indicazioni che fosse motivato ideologicamente e dunque non ci sarebbe un movente terroristico. L'uomo avrebbe agito da solo. L'attentatore è stato fermato e ucciso da una donna poliziotto che l'ha seguito e ha sparato quando questo ha tentato di reagire.

Sui social, in particolare, alcune testimonianze la definiscono “eroina”. Lo stesso primo ministro australiano Albanese ha ringraziato pubblicamente l'agente.

Decine di veicoli della polizia e numerose ambulanze hanno raggiunto il centro commerciale, mentre le persone tentavano la fuga in preda al panico.

"Al momento non ci risultano italiani coinvolti", ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Cocaina: Scoperti pacchi del valore di 1 milione di dollari

La polizia del New South Wales sta conducendo un'indagine dopo che cinque pacchi di droga, stimati a circa 1 milione di dollari, sono stati trovati sulle spiagge settentrionali di Sydney. Due di essi sono stati scoperti a Curl Curl da bagnanti che hanno prontamente avvisato i bagnini, mentre altri tre sono stati rinvenuti poco dopo sulla vicina spiaggia di Freshwater.

Pay Attention on the Roads Over the School Holidays Across NSW

The school holidays in NSW are a busy time on our roads.

We all want people to get to where they are going safely, but it takes everyone to make sure we have zero deaths on our roads.

In February alone 110 Australians lost their life on our roads. Those are mothers, fathers, children, brothers or sisters to someone.

The school holidays should be a time when families can rest and relax after the term at school and prepare for the next one. It should not be a time of tragedy.

As families take advantage of the school break and head away for holidays we should all redouble our efforts to use our roads safely.

Drivers can do their part by ensuring they are not distracted, take regular breaks when driving long distances, travel at or below

the speed limit and drive to road conditions.

For quick reference guides on road rules for each state and territory, visit:

www.officeofroadsafety.gov.au

“Over the school holidays we ask everyone on our roads to prioritise safety.

“With more children playing on and around our roads, now is the time to be more attentive and aware of your surroundings.

“Deaths on our roads are not just a statistic; they are someone's parent, child, sibling, colleague, or cherished friend.

“Don’t be reckless behind the wheel – pay attention, buckle up, do not drink and drive, do not speed, and don’t take risks on our roads. It just isn’t worth it.” said the Member for Werriwa, Ms Anne Stanley MP.

12 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024 notizie comunitarie

La vera storia de Capuceto Rosso

Ghe cera na volta Capuceto rosso, che la gera na bona putina che viveva in meso a na foresta, parché un so lontan parente gera Tarzan. Un giorno so mama ghe ga dito:

- Senti, Capucetto rosso...

- Cossa vuoi, mama? - ga risposto la bocia in italian dato che desso, anca i più gran salgaroni, anca i bosegati che ruma nel paltan e nel coro, voe parlare in fino.

- Cara infante di bastoni, vorei che tu portassi un poco di cibbo sostansioso a tua nona che ha una fame sbregata. Ce l'ho deto

a quel luamareto di Saronno di tuo fratelo, ma a deto che lui di sua nona non li interessa un fico marcio e putrefato e é andato ala partita.

- Sì, madre adorata - ga risposto gentilmente la picola, - io porterò secomé il cestino con le cibarie e andrò a sfamare l'antenata vegliarda nela sua magione avita. E la ze partìa col sesto pien de saladi, pan biscoto e polastri rosti, par via che la nona gaveva el cosideto buelo longo almanco setantasete metri.

Ben, camina e camina par la foresta a un dato momento Ca-

Club Marconi: Prossima tappa, Festa delle Castagne!

Il Club Marconi ha recentemente ospitato la vibrante Festa del Carnevale Veneto, un evento che ha deliziato i presenti con un mix irresistibile di tradizione e allegria. La sala del Colosseo, trasformata per l'occasione in un affascinante Salone Veneziano, ha accolto con gioia e sorrisi oltre 450 persone, ognuna delle quali ha ricevuto una maschera offerta dai generosi organizzatori.

La serata è stata animata da una presenza giovanile significativa, che ha aggiunto vitalità e freschezza all'atmosfera festosa. Tra i partecipanti spiccavano gli Alpini, sempre numerosi e fieri, che hanno addirittura occupato un tavolo con giovani sotto i 35 anni. Un momento di orgoglio per

puceto rosso incontra Capuceto nero, e, dato che ghe gera na serta incompatibilità de colori e capuci i se dà na cargà de pugnassi sule brasole. Cussì la perde un mucio de tempo invanamente.

Intanto la nona ze sempre co la solita fame sbregà che la varda la porta spetando la nevoda e pensando seriamente de tacare a rosegare i cantoni dela tola come se i fusse crec.

Ben, a un dato momento se verze la porta e se presenta un lupo orendo, ululando, naturalmente, come un lupo. Parché saria sta strano che el cinguetasse come un canarin. Mai sentio dire. Amenoché nol gavesse studià lingue. In ogni caso no gavaria fato efeto.

La bestia feroce entra, sara la porta a ciave, proprio quando che riva Capuceto rosso.

Là se sente urli terribili, tonfi mortali e pache acute.

Pò un silensio de tomba.

Pò un rutin. Pò da novo un silensio de tomba.

- Ah Dio! - dise Capuceto rosso pianzendo desparà - sono orba di nona, qui la mia veliarda è diventata cibo.

In te quelo se verze la porta e se presenta la nona sgarujandosse co un deo in boca, e tegnendo un biciere de Fernet ne staltra man.

- Cara - la dise rivolta a Capuceto rosso - n'altra volta fa più in pressa, ostrega! A momenti morivo dal sfinimento. Par fortuna ze vegnù un mona de lupo e lo go magnà!

Eco, sta storia ga na continuassion.

Dunque, Celentano e i verdi ga sentio la facenda e i ze corsi subito nela casa dela nona, in meso ala foresta. Celentano se ga messo na man nel core e ghe ga declamà na poesia ermetica. Cussì la veceta ze deventà bianca, la ga tacà a tremolare come na rosadina, e la ga vomità el lupo tuto intiero. Che el ze andà subito par i fati sui e da chel giorno col vedeva na veceta el scampava terorizà.

Infine i verdi ga denuncià la nona par maltratementi ai animali, abigeato, furto de cavali, ecesso de velocità e sosta vietata.

E la ga fato andare in galera.

E desso finisso la storia come che se diseva na volta:

“Ciari ciareti, foghi impissà, disì la vostra che mi la go contà"

Le 10 robe che me fa esar fiero de esar veneto

1) Ven el mar, el lago e 'e montagne. E mediamente so un'ora te pol andar o da na parte o da chialtra.

2) A parte el Venèxian, i nostri dialetti i'è brutti e grezi, ma parlen come magnen, senza andar torno o mettar e doppie soe paroe che no le ha, le taien pa far prima.

3) Spritz, tramezzini e Venexia. Ciao Fioi. Ho dit nient.

4) Sen gran lavoratori e se rangemo a far tut, senza star la a spetar chialtri che ne dae na man.

5) Ven un problema co l'alcol. Ok. Ma però certe robe che ognuno de noaltri ha fat da imbriaghi, e verrà tramandae par generazion e generazion. Però magner bevar e ciaccoear è a roba pi bea del mondo. Dame na damigiana da zintuantaquattro e ghe farò alzar a roda al mondo.

6) E veccie generazion i'è ignoranti, ma no stupide. No i vea tempo par studiar, i vea da lavorar.

7) Apprezzen e robe semplici, come un panet col saeame e se adatten a tut, come quando me nona in tea guera a se fea e mudande coe te'e dei paracaduti.

8) I dise che sen freddi e no ven ospitaità, pol essar vero, ma perchè ven da capir chi ven davanti. Dopo che ven capio se uno merita, se pol darghe anca a metà del nostro panet col saeame.

9) Sen autoironici e riden dei nostri problemi. Tipo l'alcol. E se qualcun ne ciol in giro, che el se caghe doss. E ven un problema coe besteme, ma perchè ven tanta fantasia. Come se pol farghe capir a un american che el dise solche Oh my God oppur F*ck, che esiste tante altri modi par esprimar un'emozion.

10) I dise che sen na region ricca, e l'è vero. Ma nessuni ne ha mai regaeà nient. Ven sudà e spuà sangue. E i 'striaci se o ricorda ancora el Piave..

Giuseppe, affettuosamente conosciuto come Bepi, che ha condiviso con tutti una foto speciale insieme alle sue adorabili nipotine adottive, Martina e Asja.

Il prossimo grande evento in calendario al Marconi è la Festa delle Castagne, in programma per il 21 aprile. Questa festa, sebbene non sia esclusivamente veneta, promette di essere un'esperienza straordinaria. Invitiamo tutti a partecipare e a contribuire a battere ogni record, sia per la cottura delle castagne che per la partecipazione.

E perché non accompagnare le castagne con un buon bicchiere di vino rosso? Vi aspettiamo numerosi il 21 aprile per una giornata indimenticabile al Club Marconi.

13 Al lora!
veneti Mercoledì 17 Aprile 2024 We have the perfect recipe for creating memories! Enjoy brunch with friends and family 78-88 Tench Avenue, Jamisontown, Penrith, NSW Phone 0473 588 855 email: pat@maldinisbytheriver.com.au web: www.maldinisbytheriver.com.au
la pagina dei
de Dino Durante

Il misterioso legame tra Messina e William Shakespeare

Secondo gli studiosi, William Shakespeare non sarebbe inglese ma italiano, e la sua città di origine sarebbe la splendida e imperdibile Messina

È un dubbio che da sempre attanaglia molti studiosi e i grandi appassionati di letteratura: William Shakespeare non sarebbe di origine inglese, bensì un drammaturgo italiano e più precisamente di Messina, in Sicilia.

La teoria di uno Shakespeare italiano

Partiamo dal presupposto che, sfortunatamente, non ci sono moltissime informazioni relative alla vita di Shakespeare. Siamo a conoscenza del fatto che fosse figlio di un guantaio analfabeta e che si fosse sposato giovanissimo. Poi, quasi nulla, a parte le opere pervenuteci.

È proprio a causa di questa pochezza delle fonti che sono nate stravaganti teorie che lo vogliono più giovane o più vecchio, omosessuale, prestanome e, la più particolare, italiano.

Shakespeare, il messinese

Secondo una tesi (piuttosto controversa), dietro il nome di William Shakespeare si nasconderebbe il messinese Michelangelo Florio, un personaggio realmente esistito, nato nel 1564 da Giovanni Florio e Guglielma Scrollalancia. Un uomo che si è trovato costretto a fuggire a Treviso per non incorrere alla persecuzione del tribunale della Santa Inquisizione.

Da giovanissimo compone la commedia “Tantu trafficu pi nenti” (“Molto rumore per nulla”, proprio come un’opera di Shakespeare). A Treviso conosce una certa Giulietta della quale si innamora perdutamente, ma che per divergenze famigliari è costretto a lasciare e, poco dopo, la ragazza muore. Forse questa vicenda lo ha ispirato per una tragedia? Infine, decide di trasferirsi a Londra dove cambia identità assumendo il nome della madre, Guglielma Scrollalancia, che in inglese si può tradurre proprio con William Shakespeare.

Ma non solo. In “Amleto“, ci sono due personaggi, Rosencrantz e Guildenstern, due studenti danesi che nella realtà frequentarono l’università di Padova insieme a Florio. Tra i drammi più

famosi di Shakespeare ci sono tantissimi ambientati in Italia come “Il mercante di Venezia”, “I due gentiluomini di Verona”, “Giulio Cesare”, “Otello”, “La bisbetica domata”, “La tempesta”, “Romeo e Giulietta”, e ognuno di questi con personaggi italiani. Per esempio, nell’opera “Il mercante di Venezia” il poeta rivela una conoscenza della giurisdizione veneziana che un inglese dell’epoca difficilmente poteva conoscere.

Pare, inoltre, che William Shakespeare a Londra frequentasse un club, ma nei fatti nei registri non comparirebbe nessuno con quel nome, mentre comparirebbe un certo Michelangelo Florio. In “Antonio e Cleopatra” c’è una scena ambientata all’interno della casa di Pompeo Magno, situata a Messina e sconosciuta ai più, a eccezione dei messinesi. In “Molto rumore per nulla” un personaggio della commedia esclama “Mizzeca” vocabolo siculo che un inglese del ‘500 non avrebbe mai potuto conoscere.

Infine, quando Shakespeare morì, nel 1616, in Inghilterra non ci fu alcun lutto nazionale, come se nei fatti fosse morto uno straniero.

C’è tantissima letteratura che avvalora questa tesi, e tuttora i saggi continuano a essere prodotti. Probabilmente non è un caso che l’amministrazione di Messina, l’8 agosto 2011, abbia conferito la cittadinanza onoraria post mortem al grande genio

di William Shakespeare, anche per l’innegabile interesse per la città dove ha ambientato opere come “Molto rumore per nulla” e “Antonio e Cleopatra“.

I luoghi di William Shakespeare in Italia

Come detto in precedenza, la commedia degli equivoci, della farsa, delle schermaglie amorose, “Molto rumore per nulla” vede come sfondo delle sue vicende la splendida città di Messina. Un vero e proprio gioiello del Mediterraneo, ricostruito dopo i diversi terremoti che l’han colpita.

A Messina ci sono alcuni luoghi legati alla figura di Michelangelo Florio: l’area del Duomo di Messina, situata in pieno centro storico, e Castel Gonzaga, sulla cima del Monte Piselli e commissionato da Francesco Gonzaga nella metà del ‘500. Messina compare anche in “Antonio e Cleopatra” e in particolare la casa di Pompeo Magno, che come vi abbiamo spiegato sopra è sconosciuta ai più.

Impossibile non pensare a “Romeo e Giulietta”, la tragica storia d’amore ambientata nella Verona medievale. Infatti, in uno dei vicoli del centro storico possiamo ancora oggi ammirare il celebre balcone della casa di Giulietta, dove i due innamorati si scambiavano frasi d’amore.

Compare anche Venezia nella

preciso: è molto probabile che si tratti di un’isola immaginaria. Tuttavia, nel corso dell’opera compaiono altre città italiane. Una di queste è Napoli, con tutto il suo splendore medievale. Non poteva di certo mancare Roma, sono molte le opere che Shakespeare ha ambientato nella nostra Capitale. La ritroviamo in “Antonio e Cleopatra”, in “Coriolano” e in “Tito Andronico”, dove si respira la gloriosa atmosfera dell’Impero Romano al suo massimo vigore. E, ancor di più, la ritroviamo in “Giulio Cesare“, una tragedia che rievoca alcuni dei luoghi più belli della città eterna.

famosa commedia “Il mercante di Venezia” dove il giovane Bassanio ci porta alla scoperta di alcuni dei luoghi più affascinanti della città, dei suoi canali e delle sue calli. Ma questa non è l’unica opera che vi fa riferimento, dal momento che anche “Otello” è ambientato, nella sua prima parte, in quella che all’epoca era la Repubblica di Venezia.

L’incantevole Padova fa da sfondo alle avventure di “La bisbetica domata“, una delle commedie di Shakespeare che ha avuto maggior fortuna. Poi Milano, città prediletta di una buona parte della vicenda raccontata in “I due gentiluomini di Verona“. “La tempesta” parte da Milano per poi finire su una sperduta isoletta del Mediterraneo. Nonostante tutti gli sforzi, nessuno è riuscito a identificare il luogo

A Firenze, invece, seguiamo le vicende di Elena e Bertram nell’opera “Tutto è bene quel che finisce bene“. Mentre in “La commedia degli errori” troviamo una bellissima Siracusa. Infine, “Il racconto d’inverno” vede come protagonista Palermo. Il Palazzo dei Normanni, uno dei simboli del capoluogo siciliano, è perfettamente rappresentato all’inizio dell’opera.

Possiamo dire con certezza, quindi, che William Shakespeare aveva un forte legame sentimentale con l’Italia, tanto da aver ambientato proprio qui molte delle sue opere più famose, pur non avendo mai visitato il nostro Paese (almeno stando alle fonti rivenute fino a questo momento). Ma non possiamo assolutamente permetterci di affermare che fosse italiano e più precisamente di Messina. William Shakespeare è e rimane inglese di nascita (la città natale è Stratford-upon-Avon), almeno fino a prova contraria.

Nel 398 a.C., mentre i romani erano impegnati ad assediare la città etrusca di Veio, si verificò un evento prodigioso: nonostante il periodo poco piovoso, le acque del lago Albano si alzarono notevolmente.

Pensando a un presagio divino, i romani inviarono ambasciatori in Grecia per chiedere spiegazioni all’oracolo di Delfi, che consigliò di disperdere l’acqua in eccesso nei campi circostanti evitando di farle raggiungere il mare: solo così avrebbero ottenuto il favore divino e sarebbero riusciti finalmente a conquistare Veio. A quel punto fu costruito un tunnel di scarico che fece defluire il lago e nel giro di un paio d’anni si avverò la profezia dell’oracolo.

Questa storia, narrata da diversi autori antichi, potrebbe

sembrare solo una vecchia leggenda, ma il canale sotterraneo del lago Albano esiste davvero ed è una delle opere idrauliche più impressionanti dell’epoca. Largo in media poco più di un metro e lungo quasi un chilometro e mezzo, era dotato persino di griglie di pietra forate che servivano come filtri e di paratie mobili volte a regolare il deflusso. Lo scopo era l’approvvigionamento idrico delle campagne circostanti.

Purtroppo non sappiamo quando il tunnel sia stato realizzato, ma appare probabile un’origine etrusca, forse del VI secolo a.C., seguita da un miglioramento sostanziale di epoca romana. Se questo è vero, l’emissario del lago Albano testimonia le grandi doti d’ingegneria idraulica di entrambe le civiltà.

14 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024 cultura e curiosità 21 Prairie Vale Road, Bossley Park, Sydney, NSW 2176 Ph: (02) 9822 3863 - Mob: 0416 126 308 info@cucinagalileo.com.au
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Yesterday and Today

I arrived in Sydney in early 1966. A few days later, a friend offered to show me around the shops. I was impressed to discover that an annex covered the front of every shop's footpath. This was surprisingly good because it was raining, and we could walk freely from shop to shop without getting wet.

We entered an Italian delicatessen where a few Italian products were displayed, such as pasta, small salamis, and Vienna bread; the rest was unknown to me. It was nothing like an Italian delicatessen, with a strong smell of salami, prosciutto, cheese, ricotta, bocconcini, mozzarella, and many other Italian goodies.

I saw some walnuts and couldn’t resist, so I bought some.

Returning home, I couldn’t wait to try the walnuts, so I opened one. I was disappointed. It was yellow and smelled terrible. I asked my friend why, and he smiled and explained, “Here, not many people eat these things; they most probably had been stored on the shelves longer than the shop itself,” he joked.

“What about olives, olive oil, salami, Parmigiano cheese, and many other Italian things?

Where do we buy them?”

He shrugged. “You better forget about it, my friend, and get used to it. There isn’t any of these things in Sydney.”

I remained surprised. “What do you cook your food with then?”

“Butter, animal fat called drippy and vegetable oils, like everyone else. You have been eating it since you arrived, and I didn’t hear you complain.”

I started working, and as time passed, bit by bit, I began experiencing terrible heartburn. It was so annoying that even with milk, my stomach kept burning. ‘I haven’t eaten any hot chillies like I used to back in Calabria; why all this burning pain, even at night?’

I decided to see a doctor. After a thorough examination, the physician concluded that some food wasn’t agreeing with me, and he suggested changing my diet and using olive oil and green chicory for salads.

I returned to the Italian delicatessen to buy some olive oil. The

to change. After being ridiculed and belittled with funny remarks for so long, as spaghetti and garlic eaters and many other cuffing comments, Italians, Greeks, Spanish, and afterwards, Middle Easterners started importing olive oils, olives, cheeses, and many other beautiful products.

Today, it is a great satisfaction to see on every television cooking show, in every corner of the world, that olive oil and the Mediterranean diet are the best and healthiest in the world.

girl behind the counter asked me what olive oil was because she had never heard of such a thing. I then spoke to the shop's owner, who was Italian, and she said that olive oil in Australia didn’t exist and told me to forget about it.

Nevertheless, I kept asking in every Italian and Greek delicatessen I encountered, but unfortunately, I got the same answer. I returned to the doctor, who finally gave me a script to try a chemist who could help me. ‘A script,’ I curiously thought.

After visiting about a half dozen chemists, I finally have my precious medicine, a tiny bottle of Sasso oil from a chemist in Norton Street Leichhardt. I must admit that after a while, I began feeling better by using that oil and the chicory salad. I couldn’t help but remember the oil from my olive back in Calabria, which my mother sometimes even gave to her friends as a gift, while here in Australia, ironically, it turned out to be a rare medicine.

Meanwhile, as my English improved, I began talking to a few Greeks at work about oils and other precious, vital products. They were like me, nostalgically missing our homeland foods, but there was nothing anyone could do.

An Italian ironically told me one day that if I wanted olive oil, I would have to grow it myself or return to Italy. I also realised that some Australians nicknamed us Italians and Greeks, olive oil, chick pie, garlic or onions, and bean eaters.

Even at the beach, one day, two Australians who happened to be sitting next to us sarcastically said to each other, “How do you know when a man drowns whether he is Italian or Greek?”

“Easier, mate. Easy,” the other replied, smiling. You will see an oil slick in the water.”

Also, going to a butcher’s shop and asking for goat meat was out of the question, as was buying Parmigiano or Pecorino authentic cheeses.

Another tradition we Italians missed was the Christmas cake called Panettone, or Easters’ Colomba.

We nostalgically have suffered, but things slowly began

Nowadays, thanks to those brilliant ideas to import and slowly produce many things locally, everybody in Australia's beautiful, multicultural country can enjoy all types of food, pizza, pasta, and many other healthy goodies. We can all enjoy the traditional wood oven Calabrian bread and the Christmas Panettone thanks to aliens..., like myself, who brought with us ideas and traditions.

It is also an excellent feeling when we see Australians walking out of supermarkets with a tin or a bottle of Australian grower extra virgin olive oil and Italian wood oven bread in their shopping trolleys,

It took time, and it is deeply satisfying that we finally educated ourselves by producing, amongst many other things, excellent wine, recognized worldwide, and top-quality olive oils for all Australians and even exporting them to other countries. In Australia's beautiful, rich soil, walnuts and hundreds of other vital products like cheese have been produced locally.

Also, we want to have goat meat, feta, Parmigiano, and pecorino cheese made with sheep milk, and not an imitation; whenever we feel like it, it is a beautiful satisfaction.

Today, we all should be delighted to have built such a wonderful, multi-cultural, unique country with everything in it, and that can only be no one else but Australia. Be grateful, proud, and steadfast, thanks to Aliens...!

Sometimes, I can’t help thinking that if Australia had had regular blessing rain, it would have been the best and the wealthiest country in the world in every aspect.

“2 etti e venti, che faccio lascio?”

di Nicola Conversa

Lei si chiama Rosaria. Ha 81 anni e da poco ha imparato a fare la spesa. Perché prima, la spesa la faceva suo marito Carmine. Rosaria gli dettava cosa comprare e Carmine, con la sua calligrafia, provava a stargli dietro.

Ed ogni qual volta ritornava a casa, Carmine e Rosaria litigavano. Quelle litigate che viste dagli occhi di un nipote, fanno tenerezza, fanno quasi bene al cuore.

Quelle litigate in cui pensi “Ma questi davvero hanno fatto 4 figli e 11 nipoti?”

Litigavano per il resto sbagliato, ma soprattutto per i due etti e venti invece che due. Litigavano, ma poi si amavano come ora non siamo più abituare a fare.

Si amavano forte senza whatsapp, chiamate, tag sulle foto.

Ora Carmine, soffre di alzheimer e a volte Rosaria non se la ricorda più. Anzi più passa il tempo e più dimentica le cose.

Allora da un po' di tempo a questa parte, Rosaria va a fare la spesa, torna a casa e lascia la spesa vicino la porta della stanza da letto.

Carmine si alza, raccoglie le buste e per pochi istanti anche la memoria: crede di aver fatto la spesa… come sempre.

“Ti sei di nuovo fatto fare 2 etti e venti?” lo ammonisce Rosaria, speranzosa.

“Perché ti lamenti sempre?”

Rosaria e Carmine così iniziano a litigare e ad amarsi un po'. Ancora un po'.

Perché si dice "essere al verde"?

“Essere al verde” a Roma è un modo di dire molto comune che risale a una vecchia, vecchissima usanza: l’uscita a passeggio dei “pazzerelli”.

Fino a tutto il Settecento, una volta a settimana i poveretti che avevano perduto la ragione e che vivevano nell’Ospedale di Santa Maria della Pietà dei Poveri "Pazzerelli" in piazza Colonna, venivano condotti a passeggio per Roma.

Chiaramente quelli non pericolosi e tutti controllati dai gentiluomini della compagnia.

Per evitare poi problemi con la popolazione, i “pazzerelli” avevano un abbigliamento particolare: veste bianca e cappello verde.

Chi li incontrava sapeva che quel colore verde era indice di

perdita della ragione.

E associarlo ad altri tipi di perdite - quelle economiche - fu questione di poco.

Divenne allora anche il colore dei falliti.

Infatti i debitori insolventi, che proprio non avevano denaro per far fronte ai debiti, dovevano portare - obbligo che cominciò alla metà del Cinquecento - un cappello verde, sia in pubblico che in privato per segnalare la loro situazione.

Ecco quindi spiegato il modo di dire “essere al verde”.

Da quel cappello verde che indicò prima chi aveva perduto i beni intellettuali e poi chi aveva perso i suoi beni materiali: i falliti “ridotti al verde”!

15 Al lora! dai nostri lettori Mercoledì 17 Aprile 2024 Shop 6C/351 Oran Park Dr, Oran Park, NSW, 2570 ORAN PARK

“La casa dei notabili”: un secolo di storia della Tunisia

La casa dei notabili, della scrittrice tunisina Amira Ghenim è uscito per i tipi della E/O ad inizio 2023. Il romanzo, pubblicato due anni prima col titolo Nazilat dar al-akabir, rappresenta un interessante caso editoriale di successo di pubblico e di critica in Tunisia. Tradotto per la prima volta in italiano a firma dell’arabista Barbara Teresi, è in corso di traduzione anche in altre lingue. È la sera del 7 dicembre 1935. Piove. Bussano alla dimora degli al-Nayfar, un illustre casato della medina di Tunisi: arriva un fagotto di pane da consegnare alla giovane e colta Zubayda, sposa di un rampollo della famiglia. Ma prima che l’ignara domestica porti a compimento la missione dal fagotto cade un foglio: sembra una lettera di poche righe, ma cosa c’è scritto? E chi l’ha mandata? E perché?

Il fatto fa sospettare una illecita storia d’amore tra i due protagonisti, scatenando una serie di pesanti reazioni ed eventi che segneranno per sempre le sorti di alcuni dei protagonisti. La tempesta che immediatamente si abbatte su Zubayda, e ovviamente sulla famiglia sua e quella del marito, si può comprendere solo se si considera la statura del personaggio che firma quelle righe: al-Tahir al-Ḥaddād (1899-1935), il riformatore più rivoluzionario del XX secolo, in Tunisia e in tutto in mondo arabo. Tra i suoi vari saggi si staglia quello che anticipa di quasi un trentennio la promulgazione del moderno Codice dello statuto della persona di Bourguiba: La nostra donna nella shari’a e nella società (1930).

L’opera scatena un terremoto: per lui scatta subito la “scomunica” (takfīr) delle autorità della Zaytūna, la massima istituzione religiosa della Tunisia, in cui tra l’altro egli si era formato.

Perde così anche i fondamentali diritti civili e finisce gli ultimi anni della sua breve vita tra lo scherno generale.

Proprio quel maledetto 7 dicembre 1935 i giornali dan-

no l’annuncio della morte di al-Ḥaddād. Quindi che senso avrebbe ricevere una lettera da un morto? Intorno a tali interrogativi Ghenim costruisce un romanzo che avvolge ed avviluppa il lettore in un vortice intrigante e impetuoso.

Piega con intelligenza e acume narrativo la materia politica alle esigenze di una fiction vivace ed effervescente.

Il suo obiettivo è quello di far comprendere il peso delle prese di posizione di al-Ḥaddād sui diritti delle donne (poligamia, divorzio, eredità), il potere coloniale, i movimenti sindacali e l’identità culturale del Paese.

Il romanzo presenta undici narrazioni affidate ad altrettanti personaggi, in cui si mescolano in maniera organica eventi di microstoria, riguardanti due famiglie di notabili tunisini della capitale ed altri personaggi minori, con quelli della macrostoria, pubblica e nazionale.

L’undicesima narrazione, che apre e chiude il romanzo, appartiene al personaggio Hind che è nipote di Zubayda.

Il valore di questo romanzo si deve misurare, oltre che su meri criteri strutturali ed estetici, sulla precisione dell’autrice nella ricostruzione storica di eventi chiavi della Tunisia, in particolare la sistematica campagna di denigrazione contro il personaggio di al-Ḥaddād, affidata a preziosa inserti documentaristici.

In 450 pagine esce un vivido affresco tridimensionale che spazia dall’inizio del ventesimo secolo fino al decennio appena trascorso.

Zubayda aveva conosciuto alḤaddād nella dimora paterna, seguendo con passione le sue lezioni di arabo e cultura islamica, nel tentativo di bilanciare la sua cultura che era caratterizzata dal forte impatto del francese, cosa abbastanza comune nelle famiglie dell’alta borghesia tunisina.

In tal modo Ghenim fa emergere chiaramente il ruolo di alḤaddād come intellettuale fiero araldo della sua cultura arabofona. Nel 1927 aveva già pubblicato un saggio sulla lotta dei lavoratori, e contribuito alla nascita del primo sindacato arabo con Muhammad ‘Alī al-Ḥāmmī, altro gigante della storia di quegli anni e originario come lui del Sud della Tunisia.

Il romanzo mostra come alḤaddād sia stato sacrificato sull’altare di meschini e opportunistici interessi politici. Hind assume la funzione di raccordo tra il peso degli eventi degli anni trenta e quelli legati alla contemporaneità. Racconta, avendoli vissuti in prima persona, di fatti drammatici che riguardano la sua vita e quella della Tunisia, partendo proprio dai sanguinosi moti del pane del gennaio 1984 fino ad arrivare al post-rivoluzione 2011.

Con estremo coraggio denuncia il maschilismo ipocrita della sinistra tunisina che cavalca le rivoluzioni in modo spregiudicato e tuttavia conserva una mentalità sostanzialmente retrograda.

Assordante è l’assenza di voce di al-Ḥaddād, che attraverso i discorsi degli altri personaggi, amici e nemici, esce da questo romanzo come unico e sincero patriota, in mezzo ad una classe intellettuale e dirigenziale che manca di visione politica ed è intenta a difendere i propri privilegi. Da notare che il riformista era originario di una delle regioni diseredate del Sud della Tunisia, che sono poi quelle che hanno innescato la miccia della rivoluzione del 2011.

Nel dibattito politico democratico che è seguito a tale evento di portata storica per la Tunisia, il tema dell’identità è stato alla ribalta, soprattutto nell’elaborazione della nuova Costituzione. Sui possibili modelli culturali e istituzionali da seguire (secolarizzazione e affrancamento dall’arabizzazione vs. islamizzazione) incombeva l’influenza del forte partito al-Nahda e quella di gruppi estremisti che propugnano una visione retrograda e letteralista dei testi islamici. Costoro ritengono ancora valida la “scomunica” di al-Ḥaddād

di un secolo fa, vedendo ancora in lui il nemico della nazione islamica. In quest’ottica si può leggere il recente attacco contro la statua di al-Ḥaddād nel suo villaggio natio.

Ghenim sente anche l’esigenza di volersi riappropriare della memoria storica collettiva e di valorizzare il patrimonio culturale nazionale, fatto di tante componenti, policromo e polifonico, come la struttura del romanzo.

Ho posto alla traduttrice Barbara Teresi, che ha magistralmente tradotto La casa dei notabili, alcune domande:

Dopo l’esperienza della traduzione de L’italiano, del tunisino Shukri al-Mabkhout, come ti è sembrato questo romanzo? Ti ha entusiasmato? Affaticato?

Considero un autentico privilegio il fatto di aver avuto l’opportunità di lavorare alla traduzione di questi due fondamentali testi di narrativa tunisina contemporanea. Tra i Paesi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo, la Tunisia è il più vicino a noi, eppure ne abbiamo una conoscenza piuttosto superficiale e spesso ne ignoriamo la storia e la cultura, per non parlare poi della letteratura.

Sono felice di aver contribuito a colmare in parte questo vuoto, grazie alla casa editrice E/O, traducendo L’Italiano di Shukri alMabkhout e La casa dei notabili, di Amira Ghenim. Dal punto di vista della traduzione, si è trattato di due esperienze molto diverse, perché diversi sono lo stile, il registro, le ambientazioni e naturalmente gli intenti degli autori, anche se le due opere hanno in comune l’ambizione di restituire, attraverso la fiction, una lettura della storia recente della Tunisia. Entrambe le esperienze sono state importanti nel mio percorso da lettrice e da traduttrice ma, per una questione di inclinazioni personali, lavorare alla traduzione dello splendido romanzo di Amira Ghenim è stato particolarmente coinvolgente. Un lavoro appassionante, che mi ha entusiasmata e al contempo è stato molto impegnativo, probabilmente il più impegnativo di tutta la mia carriera, e proprio per questo il più stimolante in termini di sfide da affrontare. Dentro ci sono tutti gli elementi che di solito fanno tremare i polsi a noi traduttori: variabili culturospecifiche, realia, proverbi, frasi idiomatiche, citazioni, ivi comprese quelle di testi poetici o di brani di canzoni, espressioni di derivazione religiosa, parole, battute di dialogo o proverbi in arabo colloquiale tunisino, un’infinità di riferimenti storici, culturali e antropologici che hanno richiesto ricerche e approfondimenti. Per me, che amo le sfide, è stata un’esperienza unica, un viaggio affascinante lungo un secolo di storia della Tunisia e l’occasione preziosa di dar voce a personaggi scaturiti dalla penna di una grande autrice che ammiro e di cui condivido pienamente gli intenti. Amira Ghenim è una mia coetanea e, oltre alla pas-

speciale centrale 16 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024
di Aldo Nicosia Amira Ghenim - Kheridine Mabrouk/edizoni e/o

sione per la letteratura, ci lega l’interesse per la causa femminista. In La casa dei notabili ho particolarmente apprezzato la volontà dell’autrice di rendere omaggio al grande rivoluzionario Taher al-Haddad, scelta che fa emergere in modo lampante il suo punto di vista rispetto alla questione femminile: il femminismo non è affatto, come forse si tende generalmente a pensare, qualcosa che riguarda solo le donne.

Se davvero vogliamo vivere in società più eque ed evolute, è necessario che tutti, uomini e donne, ci sbarazziamo della mentalità maschilista e patriarcale che in ogni parte del mondo danneggia tanto le donne quanto gli uomini.

Come osservavi giustamente, Taher al-Haddad è una figura emblematica che ha influenzato e ancora oggi influenza il dibattito pubblico tunisino in materia di diritti delle donne, ma che si è battuto anche contro il potere coloniale e in favore dei diritti dei lavoratori e delle classi sociali più svantaggiate.

Tre fenomeni che in genere tendiamo a percepire come disgiunti l’uno dall’altro ma che in realtà sono solo tre facce di uno stesso prisma: una forma di sfruttamento da parte di chi detiene un potere legittimato dalla cultura patriarcale nei confronti di soggetti o categorie di persone private dei propri diritti perché considerati in qualche modo subalterni.

L’analogia tra strutture sociali patriarcali e colonialismo verrà ripresa in seguito da tanti altri, a partire da Frantz Fanon passando per Carla Lonzi, e in Marocco da Fatima Mernissi. Ma è sorprendente che Taher al-Haddad, già un secolo fa, facesse di questo genere di considerazioni la sua prassi di vita e di lotta, ed è straordinario come Amira Ghenim in questo romanzo sia riuscita, con un talento narrativo veramente degno di nota, a far emergere in tutta la sua potenza la figura di Taher al-Haddad e a

dubbiamente una scrittrice dal talento enorme e mi auguro di avere ancora, in futuro, il privilegio di lavorare alle sue parole cercando di maneggiarle con la cura che meritano.

Nel romanzo ogni tanto si avverte una vena umoristica. Questo elemento, calato in una pur dominante atmosfera drammatica, non guasta, a mio avviso. Che ne pensi?

Sono assolutamente d’accordo e, anzi, ritengo che questa capacità di muoversi con grazia attraverso tutto lo spettro delle emozioni umane, di suscitare in noi sentimenti di dolore o rabbia, ma anche di strapparci un sorriso, sia un’ulteriore prova della grandezza dell’autrice.

In certe scene, la tensione drammatica è sapientemente smorzata da momenti quasi esilaranti.

Cosa ci dici della presenza italiana (personaggi, oggetti, abitudini) in questo romanzo?

far sentire tutta la forza del suo messaggio, ancora oggi così attuale.

Secondo te, quali sono i punti di forza del romanzo, che, a mio avviso, si legge tutto d’un fiato?

Il potente messaggio di speranza per il futuro è solo uno dei punti di forza di questo libro straordinario.

Sono d’accordo con te: si legge tutto d’un fiato, basta leggerne qualche riga per ritrovarsi coinvolti e incapaci di staccare gli occhi dalla pagina. È il tipo di libro che in editoria viene definito un page-turner, e ciò si deve all’uso sapiente di una serie di tecniche narrative che Ghenim maneggia con cura e abilità: la narrazione, con focalizzazione interna, è affidata a undici personaggi in momenti storici diversi.

Ne viene fuori una struttura narrativa che è un’architettura complessa e multiforme in cui, tra flashback e flashforward, il lettore, mosso dalla curiosità di scoprire cosa sia successo alla giovane e affascinante Zubaida, è chiamato a ricostruire la storia tassello per tassello, ma per ricomporre tutti i fili della trama dovrà arrivare alla fine del libro.

La scrittura di Ghenim è un incantesimo, un sortilegio che ci tiene incollati alla pagina.

Altro punto di forza del romanzo, secondo me, è la caratterizzazione dei personaggi: perfetta, magistrale.

Ghenim tratteggia i suoi personaggi con così tanta cura e profondità, grazie anche a un’acuta introspezione psicologica, da renderli ai nostri occhi più che credibili, quasi vivi, persone in carne e ossa.

Ci sembra di conoscerli, ci immedesimiamo in loro oppure li biasimiamo, ma di certo non ci lasciano indifferenti.

All’architettura narrativa perfetta e all’impeccabile caratterizzazione dei personaggi si somma infine la scrittura raffinata, elegante, immensamente ricca di sfaccettature, impregnata di odori, sapori, colori, musicalità diverse. Amira Ghenim è in-

Per chi, come noi, si occupa di traduzione, e cioè vive di parole, queste piccole epifanie sono doni inattesi.

Il personaggio di Laura, che nel romanzo incarna la presenza italiana, è un simbolo di emancipazione femminile oltre gli stereotipi e i pregiudizi, nonché un simbolo dell’arricchimento reciproco che scaturisce dall’incontro tra diverse culture.

Ti confesso che il titolo “La casa dei notabili” mi è sembrato un po’ banale. Ma è sempre migliore di quello originale, ad esser sinceri…Tu come lo avresti intitolato?

Può apparire banale, mi rendo conto, ma in realtà è un titolo dal profondo significato simbolico, e ancor più nella versione originale, che suonerebbe più o meno come “La sventura della casa dei notabili”.

Al di fuori del mondo accademico e delle pubblicazioni di tipo specialistico, sulle comunità italiane emigrate nel Nordafrica già ai tempi della Grande Emigrazione generalmente non si sa molto, o per lo meno non se ne ha un immaginario condiviso come invece accade per i nostri connazionali emigrati in altre parti del mondo, sicché per me è stato interessante conoscere uno spaccato di vita quotidiana degli italiani di Tunisia alla fine del 1800, ma anche dovermi confrontare, per esempio, con la presenza di prestiti lessicali dalla nostra lingua all’arabo tunisino. Tra l’altro, ho ritrovato nell’arabo tunisino parole del dialetto siciliano che mi hanno riportata alla mia infanzia.

Come Amira Ghenim ha avuto modo di dichiarare in qualche intervista, infatti, la “casa dei notabili” in questione non è semplicemente la casa degli en-Neifer o di altre famiglie dell’alta borghesia tunisina.

È, simbolicamente, anche la moschea e università Zaytuna, centro del potere religioso che controlla la vita politica e sociale del Paese. Di più, la “casa dei notabili” a cui il titolo si riferisce è il potere patriarcale – religioso, politico, coloniale – che opprime i più deboli, i subalterni, e quindi le donne, ma non solo, e li priva dei propri diritti.

E la “sventura” del titolo originale è proprio Taher al-Haddad, che con i suoi scritti e il suo attivismo in favore degli oppressi ha messo in crisi quel sistema facendo vacillare l’ordine costituito, cosa che porterà, anni dopo, alla nascita della Repubblica di Tunisia, uno Stato indipendente nonché uno dei Paesi del Mediterraneo più all’avanguardia dal punto di vista dei diritti delle donne.

Difficile condensare tutto questo in un titolo, ma direi che Amira Ghenim ci è riuscita appieno. A un lettore tunisino, che presumibilmente conosce già il grande intellettuale Taher al-Haddad, a un certo punto della lettura il senso del titolo si svela quasi automaticamente. Così non sarebbe stato, invece, per i lettori italiani, che per lo più sconoscono la figura di al-Haddad, perciò la redazione ha optato per un titolo che fosse rispettoso dell’originale e allo stesso

tempo evocativo e adeguato al nostro mercato editoriale.

Credi che il pubblico italiano si possa facilmente appassionare all’impossibile storia d’amore tra Zubaida e Taher?

Assolutamente sì, come a qualsiasi bella storia d’amore. La forza del romanzo consiste anche in questo, nel prestarsi a diversi livelli di lettura: è un avvincente romanzo storico che racconta di un amore impossibile e di intrighi familiari, ma su un piano più metaforico potremmo dire che la vera protagonista del libro è la stessa Tunisia, e il personaggio di Zubaida ne è la sua incarnazione, la sua rappresentazione simbolica, è una sorta di personificazione letteraria della Tunisia: vorrebbe sposare Taher (ovvero vorrebbe abbracciarne il pensiero) ma non può perché un antico e spietato retaggio culturale glielo impedisce.

Vorrei dire di più su Zubaida e sulla simbologia nel romanzo, ma rischierei di rivelare troppo… Piuttosto vi invito a leggere La casa dei notabili: garantisco che ne sarete ammaliati.

Delle dieci narrazioni di cui si compone il romanzo quale ti è piaciuta di più? Ho amato molto il personaggio di Luiza, la domestica di Zubaida che in realtà è per lei come una sorella e che le resterà accanto fino alla fine dei suoi giorni. È soprattutto attraverso lo sguardo di Luiza che nel mio immaginario ho costruito la figura di Zubaida.

Affascinanti i suoi racconti dell’infanzia in casa ar-Rassa. Luiza è un personaggio straordinario, in grado di divertire e commuovere, e porta in sé la Tunisia più autentica, le credenze e le tradizioni popolari, i valori, i buoni sentimenti.

Dialoghi Mediterranei, n. 61, maggio 2023

Aldo Nicosia, ricercatore di Lingua e Letteratura Araba all’Università di Bari, è autore de Il cinema arabo (Carocci, 2007) e Il romanzo arabo al cinema (Carocci, 2014). Oltre che sulla settima arte, ha pubblicato articoli su autori della letteratura araba contemporanea (Haydar Haydar, Abulqasim al-Shabbi, Béchir Khraief), sociolinguistica e dialettologia (traduzioni de Le petit prince in arabo algerino, tunisino e marocchino), dinamiche socio-politiche nella Tunisia, Libia ed Egitto pre e post 2011. Nel 2018 ha tradotto per Edizioni Q il romanzo Il concorso di Salwa Bakr, curandone anche la postfazione. Ha curato per Progedit la raccolta Kòshari. Racconti arabi e maltesi (2021).

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Taher al-Haddad Copertina del libro nell’edizione originale araba

a scuola

Cortona lamp mystery one step closer to being solved

13 April 2024 - Shrouded in mystery since its discovery in central Italy in 1840, the Cortona oil lamp has recently revealed more insights into its date and purpose, with researchers suggesting the artifact has links to an ancient Dionysian cult.

The 57kg heavy bronze hanging lamp was found in an isolat-

ed ditch near the Tuscan town of Cortona along with an inscribed bronze plaque.

The object has conventionally been dated to the 4th c. BC but where it was made and what it was made for has been the subject of debate for decades as there’s very little to compare it to.

Risultati

New research by University of Melbourne PhD student Ronak Alburz and Associate Professor Gijs Willem Tol, however, suggests the artefact is far older than previously thought, dating to the Late Archaic period around 480BCE.

In addition, following a thorough re-examination of the lamp’s intricate decoration, these scholars claim the lamp’s main decorative element - 16 bull-horned figures - have long been mistaken as the Greek river god Acheloos.

Alburz and Tol say literary sources and new iconographic evidence indicates the decoration of the lamp represents the Dionysian thiasus, the ecstatic retinue of the Greek god of wine and pleasure.

Their research findings were recently published in De Gruyter’s Etruscan and Italic Studies.

Alburz said "the lamp was probably an object associated with the mystery cult of Dionysus. Its decoration represents the Dionysian thiasus, perhaps engaged in a cultic performance in the cosmos of the mysteries in celebration of Dionysus.”

Preoccupanti di una Ricerca della Monash University

Cultura 'Manfluencer' nelle Scuole Australiane

La ricerca della Monash University di ha rivelato preoccupanti osservazioni riguardo alla ripresa della supremazia maschile e all'avanzamento della mascolinità tossica nelle scuole australiane. I risultati della ricerca suggeriscono un allarmante modello di molestie sessuali, sessismo e misoginia perpetrate dai ragazzi, segnalando una preoccupante cambiamento nella dinamica di genere all'interno degli ambienti scolastici.

Il documento di ricerca, redatto dalla dott.ssa Stephanie Wescott e dal professor Steven Ro-

berts della Facoltà di Educazione dell'Università di Monash, esplora il potere dei 'manfluencer', in particolare Andrew Tate, un noto misogino autoproclamato, e il suo impatto sul comportamento dei ragazzi verso le insegnanti donne e le loro coetanee femminili.

Il documento segue l'annuncio del governo federale, a ottobre, di un progetto pilota triennale per combattere la mascolinità tossica sui social media.

La ricerca si basa su interviste qualitative con 30 insegnanti donne di scuole pubbliche e pri-

Corso di lingua e cultura italiana di tre settimane sul Lago di Garda

Il Centro Linguistico di Ateneo SLAM (Università degli Studi di Milano) ha pubblicato un bando per frequentare un corso di lingua e cultura italiana di tre settimane sul Lago di Garda, nei mesi di luglio e agosto 2024, in cui verranno assegnati fino a 64 posti a cittadini/e stranieri che abbiano un livello minimo di conoscenza della lingua italiana di livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento delle lingue (CEFR).

I corsi avranno la durata di tre settimane ciascuno, per un totale di 90 ore, e affronteranno sia la didattica della lingua sia tematiche relative alla cultura italiana. Verrà rilasciato un attestato finale con il riconoscimento di 3 crediti formativi universitari ECTS. È previsto il pagamento di un contributo economico.

vate in Australia e approfondisce le implicazioni della presenza ubiquitaria di Andrew Tate sui social media, incluso come l'interazione dei giovani con i contenuti di Tate plasmi le loro opinioni e successivamente le loro interazioni in classe.

La dott.ssa Stephanie Wescott, autrice principale, spiega come l'uso deliberato dei temi e delle convinzioni di Andrew Tate in classe da parte dei ragazzi sia stato trovato per provocare cambiamenti significativi nel loro comportamento e nelle loro attitudini nei confronti delle donne.

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5/14 Lyn Parade, Prestons, NSW 2170

Il contributo coprirà le spese del corso, pasti per tutto il periodo (colazione, pranzo e cena) e uscite didattiche.

I primi 25 candidati in graduatoria di ogni turno alloggeranno presso la sede universitaria senza alcun costo aggiuntivo; dal 26esimo posto della graduatoria di ogni turno, i candidati dovranno provvedere alla ricerca e pagamento dell’alloggio autonomamente con il supporto della segreteria dei Corsi.

La sede dei corsi è Palazzo Feltrinelli di Gargnano, una bellissima e storica villa affacciata sul Lago di Garda, sede distaccata dell’Università degli Studi di Milano.

Il corso di italiano comprende anche attività didattico-culturali tra cui una rappresentazione lirica presso l’Arena di Verona, la visita alla antica Limonaia “La Malora e una gita in barca.

Le iscrizioni ai Corsi sono aperte fino al 28 aprile 2024. Tutte le informazioni sono disponibili alla pagina: https:// www.unimi.it/.../corsi-di-lingua-e-cultura...

Origine della parola

Nel Medioevo proliferava il commercio degli slavi, che venivano catturati e poi venduti come schiavi nei mercati arabi, bizantini ed europei. Lo stesso termine “schiavo” deriva dal latino “sclavus” (variante di “slavus”) e da ciò si intuisce quanto gli slavi, nell’immaginario collettivo, fossero considerati gli schiavi per antonomasia.

admin@crostoliking.com.au

In Italia nel corso dei secoli la parola “schiavo”, che in veneziano si pronunciava “s-ciavo”, iniziò a essere usata per salutare persone importanti in modo

reverenziale. Nel “Galateo” cinquecentesco di Giovanni Della Casa, per esempio, si consiglia di congedarsi con l’espressione “vostro schiavo in catena”. Nelle commedie settecentesche di Goldoni, invece, compaiono saluti come “amici, vi sono schiavo”.

Nell’Ottocento la “s” e la “v” scomparvero lentamente dalla scena e da “s-ciavo” nacque la parola italiana “ciao”, conosciuta oggi in tutto il mondo.

Credits: Una pillola di storia antica al giorno.

speciale centrale
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Al lora! a scuola

NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 66

Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni semplici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana. L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’anno la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.

A cavallo tra XIII e XIV secolo la Toscana vide nascere le cosiddette “tre Corone Fiorentine” della letteratura italiana: Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio. Se Dante segna la fine della letteratura medievale e Boccaccio è già un esponente del pensiero rinascimentale, Petrarca è colui che meglio rappresenta un ponte tra il mondo che stava finendo e quello che stava nascendo. Fin dall'infanzia la vita di Francesco Petrarca fu un continuo peregrinare da un luogo all'altro e, infatti, egli iniziò già in una sorta di esilio. Venne al mondo il 20 luglio 1304 ad Arezzo, perché suo padre - un notaio di nome Ser Petracco - era stato esiliato da Firenze per le stesse ragioni di Dante: la sua appartenenza ai Guelfi Bianchi, fazione politica che difendeva l'indipendenza della città dal potere pontificio.

Trascorse la sua infanzia in un andirivieni per la Toscana alla ricerca di una città sicura in cui la sua famiglia potesse stabilirsi. In una di quelle occasioni, quando si trovava a Pisa nel 1311, incontrò per la prima e sicuramente unica volta Dante Alighieri, vecchio amico del padre.

Francesco Petrarca

Nel 1309 gli scontri tra la Chiesa e i nobili romani fecero sì che il papato lasciasse Roma e si stabilisse ad Avignone fino al 1377. Grazie alla mediazione di un cardinale amico, Ser Petracco ottenne lavoro nella nuova corte pontificia e Francesco ebbe modo di formarsi in lettere e diritto, prima in Francia e poi a Bologna, la cui università era una delle più prestigiose dell'Europa del Trecento. Come suo padre, anche lui finì per lavorare per la Chiesa e prese anche i voti, attratto di certo più dai vantaggi che ne derivavano che da una una questione di fede.

A Bologna fiorì la sua passione per i grandi scrittori dell'antichità, in particolare per Cicerone e Virgilio, che sarebbero stati i suoi due maggiori riferimenti, nonché per lo storico Tito Livio. Decise allora di accantonare la sua carriera di avvocato per dedicarsi completamente alle lettere, cominciando a lavorare alle opere dei grandi autori romani. Tra queste opere spicca la ricostruzione della grande opera di Tito Livio, Ab Urbe condita, monumentale trattato sulla storia di Roma dalla sua leggendaria fondazione alla fine della Repubblica.

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Mercoledì 17 Aprile 2024
20 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024 passatempo e umorismo
Il Papa: generosità e solidarietà come risposta a individualismo e

Città del Vaticano - Francesco riceve in udienza i membri della Papal Foundation che sostiene diversi progetti educativi, caritativi e apostolici della Chiesa e assegna borse di studio a laici, sacerdoti e religiosi per studiare a Roma. I suoi programmi, sottolinea il Pontefice ringraziando l'ente benefico, "promuovono un legame spirituale e un legame fraterno con persone di molte culture, lingue e regioni diverse che ricevono assistenza"

Esprime il suo grazie Papa Francesco nel discorso ai membri della Papal Foundation, ricevuti in udienza, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, in occasione del loro pellegrinaggio annuale a Roma. È, infatti,

con il sostegno offerto dall’organizzazione benefica “a progetti educativi, caritativi e apostolici” che viene favorito lo “sviluppo integrale”, soprattutto di “poveri, rifugiati, immigrati” e anche di “un numero crescente di persone colpite dalla guerra e dalla violenza”. Ed è, inoltre, attraverso borse di studio che la Fondazione consente “a laici, consacrati, seminaristi e sacerdoti di Paesi in via di sviluppo” di proseguire gli studi nelle Università Pontificie di Roma. In oltre venti anni sono già 1700 le persone che ne hanno beneficiato, ricevendo in questo “gli strumenti per testimoniare più efficacemente il Vangelo sia nei loro Paesi d’origine sia altrove”.

Mediante queste diverse e lodevoli iniziative, voi continuate

Fernández: Document on Human Dignity to be Released

The document on human dignity announced last January by Cardinal Víctor Manuel Fernández is set to be released on 8 April, as declared during an interview with the EFE news agency ("We are preparing a very important document on human dignity that includes not only social issues but also a strong critique of moral issues such as gender reassignment, surrogacy, gender ideologies, etc.").

It is the same cardinal prefect who now confirms to the National Catholic Register that "the text is nearly finished and will be published in the coming days."

The document has undergone various versions, but a final text "has been prepared in recent months and discussed by the cardinals and bishops of the

indifferenza

ad aiutare i Successori di Pietro a far crescere numerose Chiese locali e a prendersi cura di tante persone svantaggiate, in risposta alle consegne affidate dal Signore all’Apostolo. Per tutta la vostra generosità, esprimo la mia più sentita gratitudine.

Una solidarietà alimentata dalla fede cattolica

Quello della Papal Foundation è un lavoro che “trova la sua sorgente e la sua ispirazione” nella fede cattolica, la quale, sottolinea Francesco, deve “essere continuamente alimentata dalla partecipazione alla vita della Chiesa, dai Sacramenti e dal tempo trascorso in silenzio alla presenza del Signore nella preghiera e nell’adorazione”.

Non dimenticate di adorare: la preghiera dell’adorazione, noi l’abbiamo trascurata; dobbiamo riprenderla. Adorare, in silenzio.

Un legame fraterno con tante persone

Il Papa ricorda che la Chiesa si sta preparando a celebrare il Giubileo del 2025 con l’Anno della Preghiera. Perseverando nella preghiera si diventa “a poco a poco ‘un cuore solo e un’anima sola’ sia con Gesù che con gli altri”, aggiunge Francesco, e questo “si traduce in solidarietà e condivisione del nostro pane quotidiano”.

I programmi della Papal Fondation promuovono un legame spirituale e un legame fraterno con persone di molte culture, lingue e regioni diverse che ricevono assistenza. Il vostro servizio è tanto più necessario nel nostro tempo, segnato dall’individualismo e dall’indifferenza.

I nuovi impegni della Fondazione

Santissimo Crocifisso di Terranova

La chiesa del Santissimo Crocifisso di Terranova, è una chiesa che si erge nel paese di Terranova Sappo Minulio, in Provincia di Reggio Calabria.

La chiesa è costruita a navata unica, con ingresso centrale e due porte laterali, con campanile a cuspide.

Nel corso degli anni, a partire dalla sua edificazione, che risale agli anni successivi al terremoto del 1783, ha subito numerosi rimaneggiamenti, conseguenza anche di danni provocati dal sisma del 1894 e dai successivi terremoti del 1905 e del 1908.

“Fino ai primi del Novecento la Chiesa del Crocefisso è, a tutti gli effetti, un modesto tempietto lungo circa dieci metri e largo sette con un’abside di tre metri per quattro di larghezza, per un’altezza di circa sette metri e mezzo”, fra l’altro aperta al culto soltanto nei novenari precedenti le festività del 3 maggio e del 14 settembre e nei venerdì di marzo per l’esercizio della Via Crucis. Interventi successivi hanno modificato la capienza della chiesa ed anche l’originario stile architettonico della facciata. Importanti, soprattutto, i lavori di consolidamento avviati nel 1962 e portati a compimento nel triennio seguente.

Sull’altare maggiore della chiesa, in una artistica pala all’interno

di una nicchia, si custodisce una statua lignea di Gesù Crocifisso nero, risalente al XVI secolo, venerata con festeggiamenti annuali ricorrenti in data 2 e 3 maggio.

Sul frontespizio della pala sei pannelli ricordano i “fatti” leggendari collegati al Crocifisso (opera dello scultore Di Raco di Reggio Calabria):

il miracolo di Palmi (20 luglio 1533), quando, durante l’incontro del Crocifisso con la Madonna del Soccorso, il Crocifisso ha trasudato sangue dal costato ferito;

la spedizione del popolo terranovese verso Palmi per riprendersi il Crocifisso colà trattenuto dopo il miracolo;

la “scoperta” del Crocifisso ritornato da solo nella propria chiesa per scongiurare possibili incidenti tra terranovesi e palmesi;

il luogo del primitivo ritrovamento;

il Crocifisso nel rogo delle fiamme appiccicate dai Saraceni;

il ritrovamento della statua miracolosamente illesa.

Sei angeli - un bassorilievo in bronzo dorato - completano l’opera.

Con provvedimento del Presidente della Repubblica (19 febbraio 1963), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in data 17 aprile 1963, la chiesa del Santissimo Crocefisso ha avuto il riconoscimento giuridico di santuario.

dicastery during the Feria IV."

What has changed between the various versions?

According to La Croix, "the upcoming document will focus on central themes of Pope Francis's pontificate, such as migrations and the environment, while the initial version was limited to bioethical issues," and its publication "could cause ripples throughout the Church."

Even though in January Fernández had stated to EFE, "I do not believe I will make news in the future because we do not foresee in the dicastery topics that could be very controversial, like the latest one," assuring specifically regarding the forthcoming document that "the most concerned individuals will be able to rest assured."

La Papal Foundation ha annunciato che quest’anno devolverà 14,7 milioni di dollari in sovvenzioni, borse di studio e aiuti umanitari per il servizio del Papa e della Chiesa cattolica nel mondo. Più dettagliatamente, l'ente distribuirà 9.921mila dollari in sovvenzioni a supporto di 118 progetti per i più poveri in oltre 60 Paesi e devolverà 819mila dollari in borse di studio che permetteranno a più di 100 sacerdoti, religiose e seminaristi di studiare a Roma con il Programma di Borse di Studio San Giovanni Paolo II. La Fondazione fornirà, infine, anche aiuti umanitari attraverso il suo Fondo per le missioni, stanziando 4 milioni di dollari in fondi di emergenza per i periodi di crisi, per sfamare gli affamati, curare gli ammalati e offrire ospitalità ai senzatetto. Dalla sua nascita, la Papal Foundation, unica organizzazione caritatevole negli Stati Uniti a dedicarsi esclusivamente alle necessità della Chiesa cattolica, ha stanziato oltre 225 milioni di dollari per più di 2400 progetti.

21 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024 mezz'ora di religione

"A Gift From God": l'altro Michael Jackson

Scritto e diretto dalla cineasta Liana Marabini, il film "A Gift From God" vuole mettere in luce un aspetto praticamente sconosciuto del Re de Pop, narrato nella pellicola in un particolare momento della sua vita, dal 1982 al 1989, l'epoca in cui le hit come Thriller, di Billie Jean, Bad e altri grandi successi scalavano le classifiche mondiali...

a cura di Josephine Maietta presidente AIAE - New York

"A Gift From God" è un film avvincente che esplora il profondo rapporto di Michael Jackson con Dio. Al di là delle sue iconiche performance, la pellicola offre infatti un'immersione profonda nell'uomo dietro la musica, svelando il suo viaggio spirituale e la ricerca di una connessione più profonda con il divino.

Michael Jackson, di religione cristiana, ha seguito inizialmente la fede della madre come Testimone di Geova. Era profondamente appassionato della Bibbia, la conosceva a memoria e la condivideva con le persone con cui lavorava, insegnando loro a pregare. Per la prima volta, tutto questo viene messo in luce grazie alla minuziosa ricerca fatta da Liana Marabini, che è riuscita a raccogliere le testimonianze degli ex colleghi di Jackson a questo proposito. Quando lasciò i Testimoni di Geova a causa delle loro opinioni severe e critiche sulla sua arte, Michael intraprese un viaggio spirituale personale. Esplorò la Torah, il Corano e le filosofie orientali alla ricerca di un nuovo percorso spirituale per placare la sua anima. Durante il Bad tour a Roma nel 1987, Jackson fu attratto dalla bellezza della liturgia cattolica dopo aver ascoltato l'Ave Maria di Schubert in una chiesa romana. Questa esperienza accese il suo interesse per il cattolicesimo. Fu, inoltre, un grande ammiratore di Giovanni Paolo II, che lui chiamò

“Beacon of light and hope for humanity” (Faro di luce e speranza per l’umanità) e al quale dedicò un bellissimo ritratto (perché Jackson era anche un bravissimo pittore), la cui immagine, per la prima volta in un film, è svelata da Liana Marabini."A Gift From God" approfondisce anche l'amore non corrisposto di Jackson per Diana Ross e la sua lotta contro la vitiligine, una condizione che gli ha causato lo schiarimento della pelle, benché la stampa e la critica abbiano spesso frainteso questa malattia che lo afflitto fino alla sua morte.

Ad interpretare il ruolo di Michael è stato scelto fra 12 candidati il giovane attore italo- americano Joshua Consigli. "Sono felice che Joshua stia interpretando Michael con sensibilità e rispetto - ha affermato Liana Marabini - perché per me è impor-

tante mostrare l’aspetto spirituale di questo artista così speciale, che ha trascorso gran parte della sua vita soffrendo, ma che ha donato tanta bellezza, armonia e gioia alle persone; e che è stato accusato ingiustamente, ma per fortuna assolto su tutta la linea. Purtroppo tutti si ricordano l’accusa, ma pochi l'assoluzione. Oltre ad essere un omaggio al suo talento, questo film servirà anche a rinfrescare la memoria della gente e a riabilitare la sua figura non solo come cantante ma come uomo. "A Gift From God" - prosegue la regista - porta il pubblico attraverso i continenti, mostrando le interazioni di Michael con diverse pratiche spirituali e il suo genuino rispetto per le diverse religioni. Il film mette in luce il suo amore per l'arte, la cultura e i libri, illustrando come queste esperienze abbiano influenzato la sua arte e la sua visione della vita. Il suo amore per la musica classica si esprime anche attraverso la colonna sonora del film, che è un mix di opera, concerti di Bach e l'innovativa sinfonia pop del compositore francese Jean-Marie Benjamin, che l'ha scritta appositamente per questo film".

La narrazione di "A Gift From God" è arricchita da rari filmati in cui Michael esprime i suoi pensieri sul divino, catturandone l'essenza non solo come genio musicale, ma anche come ricercatore spirituale che ha trovato una connessione unica con Dio attraverso il mezzo delle sue

canzoni. Perché Michael non era solo uno straordinario intrattenitore, ma anche un'ispirazione spirituale per coloro che lavoravano con lui. Basta leggere i siti professionali e le interviste dei suoi storici collaboratori (Jennifer Batten, chitarrista; Michael Bush, costumista; Karen Faye, la sua truccatrice per decenni e altri) e apprendere, grazie alle loro testimonianze, come Michael pregasse prima di ogni esibizione, offrisse Bibbie in dono, e con quanta umiltà considerasse il suo talento un dono di Dio. Diceva: “Tutto ciò che è accaduto, dalla più grande stella del cielo al più piccolo atomo, è scritto nella Bibbia”, oppure: “Tutto è possibile se Dio è dalla nostra parte”; e anche: “Credo semplicemente nella Bibbia e ogni notte mi inginocchio e ringrazio Dio e gli chiedo di indicarmi la strada”. La regista Liana Marabini ha, inoltre, studiato gli aspetti meno noti della vita di Jackson, concentrandosi sul suo forte rapporto con Dio e sul suo desiderio di condividere i suoi doni. Spiega la sua generosità come risultato della sua fede e del suo desiderio di emulare Gesù, confutando le false accuse contro di lui e sottolineando il suo amore puro per i bambini.

Secondo le parole di Michael: "Sto cercando di imitare Gesù nel fatto che ha detto di essere come i bambini, di amare i bambini, di essere puri come i bambini e di rendersi innocenti e di vedere il mondo con occhi di meraviglia

e tutta la qualità magica di tutto questo".

Nel cast ci sono anche Carin McDonald nel ruolo di Katherine, la mamma di Michael; Damon Pittman, nel ruolo del padre; Rupert Wynne-James come avvocato di Michael; Claudia de Candia come Elizabeth Taylor, la principessa Maria Pia Ruspoli come psicologa, Kim Boulukos come Grace e altri.

"A Gift From God": sinossi

La storia inizia con l'attività di Michael nei Testimoni di Geova, per poi mostrare le interazioni dell’artista con varie pratiche spirituali e il suo rispetto per le diverse religioni, evidenziando come queste esperienze abbiano influenzato la sua arte e la sua visione della vita.

Il lungometraggio si addentra anche nei momenti privati di riflessione e preghiera di Michael, dove trovava conforto nella natura e contemplava le verità universali che collegano l'umanità. Rari filmati catturano Michael mentre esprime i suoi pensieri sul divino, ritraendolo non solo come un genio della musica ma anche come un ricercatore spirituale che ha trovato una connessione unica con Dio attraverso la melodia. I suoi collaboratori entrano in scena come testimoni della sua natura spirituale, raccontando come pregasse prima delle esibizioni e considerasse il suo talento un dono di Dio. In definitiva, "A Gift From God " dipinge un ritratto di Michael Jackson come un uomo profondamente legato alle sue radici spirituali nonostante la sua fama globale.

Inoltre il film invita il pubblico a riflettere sull’influenza che la fede può avere sul successo personale, mentre l'eredità spirituale di Michael continua a diffondersi in tutto il mondo.

Il film è stato girato a Los Angeles e nel sud della Francia. Uscirà il 13 maggio, festa della Vergine di Fatima, alla quale Michael era devoto.

Sarà presentato fuori concorso al Festival di Cannes.

22 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024 la pagina di Ketty

Storia di una fotografa

Marianne Breslauer

nacque a Berlino il 25 novembre del 1909,si spense a Zollikon il 7 febbraio del 2001, è stata una fotografa tedesca, una delle più apprezzate esponenti della street photography (fotografia di strada), accostata per il gioco di luci delle sue fotografie allo stile di Man

Ray "Fin da tenera età mi sono interessata all'arte, per la precisione, alla pittura. Quando avevo quattro anni, avevo già la passione di visitare musei e, sapete, non è un'esagerazione.

A 15 anni ho visto una mostra fotografica alla Flechtheim Gallery: i ritratti della fotografa Hanna Riess, mi piacquero così tanto che decisi di studiare fotografia".

Marianne Braslauer, di origine ebraiche, nasce a Berlino nella Germania che diverrà, dieci anni dopo, la Repubblica di Weimar. Appartiene ad una famiglia in cui si respira arte e cultura, il padre Alfred Breslauer è uno noto architetto di Berlino, e suo nonno, Julius Lessing (padre di Dorothea, madre di Marianne), un importante storico dell'arte che fu il primo direttore del Kunstgewerbemuseum di Berlino.

Fin in tenera età si interessa all'arte visitando anche musei e mostre. Ha infatti appena quindici anni quando nasce il suo interesse per la fotografia, precisamente dopo aver visto una mostra fotografica della fotografa Hanna Riess.

Dal 1927 al 1929 prende lezione di fotografia in vista di realizzare il sogno di fare la fotoreporter girovaga per il mondo. Sua musa ispiratrice in quel tempo, è la fotografa ritrattista tedesca Frieda Riess[5] e anni dopo suoi "modelli" saranno i famosi fotografi André Kertész e Brassaï

Considerata una degli esponenti di punta del movimento fotografico denominato New Photography, Marianne ha fatto parte di una generazione di importanti donne fotografe che si formarono durante la Repubblica di Weimar, come Germaine Krull, Lotte Jacobi, Ellen Auerbach, Johanna Mandello, Grete Stern. Gente fotografata per la strada, ritratti, panorami osservati dall'alto con persone in transito o semplici oggetti statici, sono alcuni temi della sua produzione fotografica realizzata con uno stile tutto personale, in cui "il punto di ripresa" ed il "gioco di luci" gioca un ruolo fondamentale.

"La fotografa Marianne Braslauer sceglie spesso punti di vista distanti ed elevati, per osservare dall'alto i panorami, le piazze e le persone in essi presenti. Il suo sguardo fotografico fissa così dettagli strutturali, come l'oscillazione di una banchina sulla sponda della Senna o lo zigzagare di una ringhiera, dando alle immagini un ordine formale. L'impressione viene rafforzata da un potente gioco di luci e ombre in stile Man Ray".

Ada Botti Giachetti, la prima moglie di Enrico Caruso

Ada Botti Giachetti è stata un soprano, prima moglie del celebre tenore napoletano Enrico Caruso.

Nata l’1 dicembre 1874 a Firenze, Vittoria Matilde Ada Giachetti in Botti nell’agosto del 1897 diede vita al personaggio di Mimì ne La Bohème di Giacomo Puccini, al Politeama di Livorno, al fianco di Enrico Caruso, che all’epoca era un quasi sconosciuto.

Questo segnò l’inizio di una lunga e travagliata storia d’amore. Per Caruso, Ada lasciò il suo precedente marito con cui aveva un figlio.

Enrico e Ada si esibirono insieme al Teatro Goldoni in produzioni come La traviata e La Bohème, ma Ada successivamente ridusse le sue apparizioni artistiche. Tuttavia, continuò a essere il protagonista de La Tosca di Giacomo Puccini a Bologna e a Treviso, affiancata da Enrico Caruso.

Nel 1903 Ada accompagnò il tenore durante un tour negli Stati Uniti che gli valse grande celebrità, ma in seguito fece ritorno in Italia.

Ada Giachetti era una donna raffinata e affascinante, con un talento musicale straordinario, che sostenne la carriera del giovane Caruso e, nonostante litigi e separazioni, fu la figura più importante nella vita del suo amato.

Rodolfo, il loro primogenito, nato nel 1898, fu così chiamato in onore del personaggio interpretato da Enrico ne La Bohème.

Il loro secondogenito, Enrico Jr., venne al mondo presso la loro dimora, la villa Le Panche, a Sesto Fiorentino.

La loro storia d’amore durò undici anni.

Per dare ospitalità alla sua famiglia, Enrico Caruso comprò la Villa Bellosguardo a Lastra a Signa, attualmente sede del Museo En-

rico Caruso. Fu proprio qui che Ada fu coinvolta in un legame romantico, che ben presto venne scoperto da Caruso.

Nell’estate del 1908, Ada Giachetti fuggì a Nizza con il suo autista, lasciando Enrico e i due figli nella dimora Bellosguardo.

In questa occasione, Caruso non le concesse il perdono e la coppia si separò in modo definitivo.

Ada accusò Enrico di sottrazione di corrispondenza, sperando di ottenere una somma di denaro; ma Caruso fu dichiarato innocente e Ada, per le sue false accuse, fu condannata a un anno di prigione, pena che non subì poiché scappò in Argentina con il suo nuovo compagno.

Dopo questo episodio, si hanno poche informazioni su di lei,si sa invece che Enrico le inviava denaro per alleviare le sue precarie condizioni finanziarie.

Ada morì in modo tragico a Rio de Janeiro, il 16 ottobre 1946.

Questa lunga relazione è testimoniata da moltissime lettere e corrispondenze, rimaste sconosciuti per molti anni, alcune delle quali sono state vendute all’asta.

Sofia Loren Oscar per la migliore attrice protagonista per il film "La ciociara"

"Ero a

stavo andando a letto, quando squillò il telefono e Cary Grant mi avvisò che avevo vinto l'Oscar".

Sofia Loren ricorda così l'istante in cui apprese di aver vinto la statuetta come Miglior attrice protagonista per il film "LA CIOCIARA", di Vittorio De Sica.

"Ero rimasta Roma e, non tenendo conto del diverso fuso orario con l'America, alle 6 del mattino stavo per andare a dormire pensando che la cerimonia a Los Angeles fosse già finita. Invece squillò il telefono e sentii Cary Grant urlare alla cornetta 'Sofia won', Sofia ha vinto. Mi ri-

trovai a ballare come una matta per la casa in camicia da notte".

Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, è ambientato negli anni della Seconda Guerra Mondiale, e la Loren aveva solo 26 anni quando fu scelta per il ruolo di Cesira, un personaggio da una grande venatura drammatica, con il quale riuscì a far emergere la sua straordinaria disinvoltura e naturalezza.

Per questo ruolo, oltre all’Oscar, vinse numerosi premi in tutto il mondo ed è tuttora considerato come una delle più belle interpretazioni femminili di sempre.

23 Al lora!
Maria Grazia Storniolo Mercoledì 17 Aprile 2024 MERCOLEDÌ 8 MAGGIO 2024 10.30 AM - 2.30 PM MOTHER’s DAY RSVP by 3 May (02) 8786 0888 OR 0450 233 412 CARNES HILL COMMUNITY & RECREATION PRECINCT 600 Kurrajong Road, Carnes Hill Lasagne a Forno - Scaloppine di Carne con funghi e purè di patate - Insalata - Acqua - Limonata Birra e Vino - Torta Continental - Lotteria Tickets $65pp
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Fuochi a Oriente. La Guerra in Ucraina

di Angelo Paratico

In un mondo sempre più vicino alle tenebre eterne, in Ucraina e in Medio Oriente, cerchiamo di trovare dei brandelli luminosi di speranza.

La Polonia e la Francia scalpitano per alzare la posta ed entrare in guerra, ma non per aiutare gli ucraini, che tradizionalmente disprezzano, ma per colpire gli odiati russi. Come i francesi, i polacchi, soffrono di complessi di superiorità, e quando affrontarono le divisioni corazzate di Hitler con la cavalleria, erano convinti di poter vincere con grande facilità.

Ecco una notizia che ci rincuora: l'Ucraina e i suoi partner stranieri potrebbero invitare la Russia a un futuro vertice di pace per discutere la fine dell'invasione di due anni da parte di Mosca alle condizioni di Kyiv, ha detto domenica un alto funzionario ucraino.

La Svizzera ospiterà un vertice per discutere una proposta di pace del Presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, che potrebbe essere consegnata alla Russia durante un secondo incontro in una data successiva, ha detto Andriy Yermak, capo dello staff di Zelensky.

"Ci potrebbe essere una situazione in cui invitiamo insieme i rappresentanti della Federazione Russa, ai quali verrà presentato il piano nel caso in cui chiunque rappresenti il Paese aggressore in quel momento voglia

veramente porre fine a questa guerra e tornare a una pace giusta", ha detto durante una conferenza televisiva a Kiev. Zelenskiy ha annunciato per la prima volta la sua formula di pace in occasione del vertice del Gruppo delle 20 maggiori economie del novembre 2022. Essa richiede il ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina e il ritiro totale delle truppe russe.

Kyiv ha sostenuto che non parlerà con Mosca fino a quando tutte le truppe russe non avranno lasciato il territorio ucraino. Per ora il Cremlino ha affermato che non esiste una base attuale per i colloqui di pace tra Russia e Ucraina e che il piano di pace di Kyiv è assurdo perché esclude la Russia.

A giudicare dai commenti che si sentono in giro, in occasione del secondo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, l'opinione popolare occidentale sembra essere dell’idea che la guerra sia misteriosamente iniziata il 24 febbraio 2022.

Tuttavia, questa aggressione - la più grande incursione di un Paese europeo su un altro dal tempo della Seconda guerra mondiale - è stata solo una escalation esplosiva di una guerra iniziata dieci anni fa.

La popolazione dell'Ucraina è meno di un quarto di quella della Russia, ma nonostante questa disparità di dimensioni, il Paese ha tenuto a bada l'orso russo per un decennio.

Bohdan Krotevych, Capo di Stato Maggiore della Brigata Azov, e l'ufficiale dell'intelligence Illya Samoilenko, dicono che i soldati continuano una lotta che appare impari, perché: 'Lo spirito di libertà è nel nostro sangue... Gli ucraini vinceranno o moriremo tutti. Questa guerra finirà con la vittoria dell'Ucraina, oppure continuerà per sempre".

Le forze russe hanno recentemente catturato la città di Avdiivka, nel centro dell'Oblast di Donetsk - il loro più grande premio dalla conquista di Bakhmut nel maggio 2023. Questo è un segno che la situazione sta cambiando a favore della Russia. Per un breve periodo era sembrato che la 3ª Brigata d'assalto ucraina potesse resistere all’assedio nella cokeria della città, dando inizio a un'inquietante ripetizione dell'assedio di 85 giorni dell'acciaieria Azovstal a Mariupol. Tuttavia, questa volta le forze ucraine hanno evitato lo stesso destino, ritirandosi con successo.

La corsa a fornire armi all'Ucraina, dopo l'invasione, si è annacquata con il passare del tempo, soprattutto a causa della crescente riluttanza dei legislatori statunitensi ad approvare ulteriori aiuti. Tuttavia, ci sono indicazioni che il probabile omicidio di Alexei Navalny potrebbe provocare il Congresso a sbloccare l'approvazione del pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari, che resta in fase di stallo. Molti combattenti ucraini hanno per-

sino messo all'asta le loro auto e gli ori di famiglia per raccogliere fondi per le munizioni e si stanno organizzando molte raccolte di fondi per autofinanziare la difesa della patria. Un altro sviluppo recente è che persone di 50 e 60 anni stanno prendendo le armi per colmare le lacune nelle forze ucraine. Intanto le pile di cadaveri stanno alzandosi verso il cielo: russi e ucraini muoiono a decine di migliaia. Tutti poveri ragazzi innocenti. Ci dicono che, nel frattempo, i russi hanno imparato dagli ucraini le loro tattiche di guerra e le stanno usando. La scarsità dei droni e le forniture non uniformi di munizioni a favore dei russi lasciano poco spazio alla famosa ingegnosità e al coraggio dell'Ucraina. L'Occidente aiuterà l'Ucraina a vincere questa guerra prima che gli ucraini esauriscano la loro più grande risorsa: la volontà di vivere, di combattere, di resistere? Ci sarà abbastanza polvere da sparo in Europa per raccogliere la sfida e resistere, ancora una volta, alla minaccia della tirannia? O il continente si abbandonerà in un conflitto più grande? Cosa significano gli

accordi bilaterali di sicurezza con il Regno Unito, la Francia, la Germania e ora la Danimarca per l'Ucraina, i cui soldati muoiono ogni giorno sul campo di battaglia? Queste sono tutte domande alle quali dovremmo essere in grado di rispondere. Gli Stati Uniti, pur attraversando la loro crisi esistenziale, devono ancora rendersi conto che le mezze misure non fanno altro che rafforzare i dittatori e che un approccio moderato equivale a debolezza, ai loro occhi. In occasione del decimo anniversario di questa guerra e del secondo anno dall'invasione su larga scala, dobbiamo fare tutto il possibile per evitare la terza guerra mondiale. Altrimenti, rischiamo di perdere non solo l'Ucraina indipendente e libera, ma anche l'Europa come la conosciamo.

Bene ha detto papa Francesco che sarebbe meglio che gli ucraini trovino il coraggio di accettare la pace, invece che farsi pestare come il basilico dentro a un mortaio di pietra. Come dice la Bibbia, è meglio un cane vivo che un leone morto, perché il cane potrà generare altri cani che sbraneranno l’aggressore.

Nei gironi di una deportazione spacciata per missione umanitaria

“Inferno

Immigrazione”

“L'inferno è vuoto e tutti i diavoli sono qui” scrisse Shakespeare, e che la terra sia abitata da presenze demoniache lo sa bene Daniel Wedi Korbaria, autore di Inferno Immigrazione. La tragedia da cui si snoda l'opera di Korbaria è quella del 3 ottobre a Lampedusa nel 2013 e che oggi si ripete con la strage di Cutro del 26 febbraio 2023, dieci anni dopo.

Ma più che un Dante 2.0 Korbaria si definisce un “umile Virgilio”, che ci accompagna in un viaggio claustrofobico. La locuzione che dobbiamo portare con noi nella nostra traversata è quella di “neo-colonialismo”, un metodo di dominazione ingegnoso che si fa oggi eticamente smagliante attraverso un registro accattivante e un look giovanile.

Ma non c'è niente di più falso. Con una sensibilità viva ma anche con ironia caustica, Korbaria ci conduce in un mondo parallelo

alla diegetica immigratoria mainstream, smontandone gli assunti e generando collisioni nella coscienza del lettore. In questo inferno il regno dei cieli è la promessa fatta ai giovani africani che in Europa ci sia il Paradiso, una trappola psicologica orchestrata dalla crudele macchina della manipolazione americana e realizzata da un potentissimo dispositivo propagandistico per poter deportare manovalanza a salari che neppure si possono chiamare così.

L'Occidente democratico deve però mantenere una cultura civile di facciata - ci spiega l'autore - bisogna perciò convincere l'opinione pubblica che sul suolo eritreo o in altri stati del mondo, ci siano regimi oscurantisti e violenti che calpestano i diritti umani (non che non sia talvolta vero, per inciso), quindi che siano necessari i traghettatori angelici delle ONG e tutte le arpie mediatiche che ne elogiano le opere.

24 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024
9606
Edmondson Avenue, Austral NSW 2179
la pagina di Angelo Paratico 02
9797 249
di Giulia Bertotto

la pagina di Marco Zacchera

Approfondimento: L’ONU SEMPRE PIÙ LOGORA

Si sprecano le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sulle tante crisi e guerre nel mondo, ma sembrano spesso solo parole al vento, quando non sono bocciate per strada ancor prima di nascere dai reciproci veti. Nel corso della sua ultima visita negli USA il presidente ucraino Zelensky chiese, fra l’altro, di togliere alla Russia il potere di veto e quindi ponendo in dubbio il diritto al suo seggio permanente all’interno del Consiglio di Sicurezza.

Zelensky aveva sollevato un problema non da poco, perché i “cinque grandi” (USA, Russia, Gran Bretagna, Cina e Francia, ovvero i vincitori dell’ormai lontano 1945 che a Yalta si spartirono il mondo) hanno appunto un “diritto di veto” ovvero di bloccare qualsiasi deliberazione e sanno benissimo che - se oggi saltasse il posto della Russia - in futuro potrebbe toccare a ciascuno di loro, visto che all’ONU il voto degli USA - se non avesse il potere di veto - conterebbe in sede di votazioni come quello di Trinidad and Tobago oppure di San Marino.

Forse non tutti sanno che i 193 paesi aderenti alle Nazioni Unite sui 206 del mondo (alcuni paesi sono considerati stati sovrani “de facto”, ma non sono riconosciuti come tali) partecipano ad un meccanismo burocraticamente enorme, politicamente di grande rilevanza ma che spesso è privo di potere effettivo nel dirimere le controversie tanto che questa è la principale e sempre più evidente debolezza dell’ONU anche perché basta il ”veto” di uno dei cinque paesi vincitori per bloccare ogni risoluzione o voto del Consiglio di Sicurezza.

L’ONU è infatti diretta da un Consiglio di Sicurezza composto da 15 membri, ovvero i cinque “permanenti” già citati e - con turni biennali - ogni anno diventano membri temporanei cinque paesi in rappresentanza delle

per difficoltà interne, Alla fine a pagare di più sono gli USA con oltre 11 miliardi di dollari (quasi il 30% del budget) seguiti dalla Cina. L’Italia è settima (con 100 milioni) e nel loro complesso i paesi UE versano di più degli stessi Stati Uniti.

Anche per questo, al di là dei buoni propositi, la struttura dell’ONU è logora e datata, spesso superata dai fatti e la questione del potere di veto dei cinque grandi si sta ponendo con forza per esempio per la contestuale assenza nel Consiglio di Sicurezza di paesi di importanza mondiale come l’India, il più popoloso di tutti.

DEMOCRAZIE

Il Consiglio elettorale del democratico e progressista stato “bolivariano” del Venezuela ha avviato l'esame delle “candidature ammesse” alle elezioni che vedranno il presidente Nicolas Maduro (di estrema sinistra) in cerca del suo terzo mandato. Si sa già però che NON è stata ammessa neppure la principale candidata superstite dell’opposizione Corina Yoris, delegata della leader Maria Corina Machado, la cui candidatura era stata preventivamente impedita da una varie aree del mondo. All’Italia l’ultima presenza in Consiglio è spettata nel 2007/2008 dopo che fummo “ammessi” all’ONU nel 1955, dieci anni dopo il suo avvio.

In base all’art. 27 della Carta dell’ONU i membri permanenti dispongono del potere di veto, che consiste nella possibilità di impedire - tramite voto contrario - l’adozione di una delibera da parte del Consiglio cui è attribuita la responsabilità principale del mantenimento della pace nel mondo sulla base del sistema di sicurezza collettiva, ma ha così poteri di natura esclusivamente conciliativa, ovvero di emettere raccomandazioni alle parti.

Il Consiglio avrebbe anche poteri di natura coercitiva in caso di minaccia alla pace mondiale o di un atto di aggressione (art. 39 della Carta) oltre all’adozione di misure preventive e di misure dirette contro gli Stati trasgressori, sia di natura economica che militare, ma basta appunto il voto negativo di uno dei cinque “grandi” – come è successo nel caso del conflitto ucraino con il veto della Russia - perché non si possa emettere una risoluzione obbligante per tutti.

Vale per il Medio Oriente (negli anni gli USA hanno sempre patrocinato la causa di Israele) e per i tanti conflitti locali scoppiati ovunque negli ultimi 80 anni che – purtroppo - hanno quasi sempre avuto “sponsor” che hanno precluso atti risolutivi. Piuttosto l’ONU è presente su molti scenari come forza di peacekeeping inviando proprie truppe (i “caschi blu”) per mantenere la pace, anche se va detto che negli ultimi decenni si sono di solito inviate truppe di paesi dello stesso continente del singolo conflitto anche per motivi di budget il che non sempre ha dato buoni risultati.

L’ONU è infatti cronicamente in crisi economica: costa caro e 40 paesi non pagano le quote

Non sono poi mancati in passato i rovesciamenti di fronte. Per esempio fino al 1971 la “Repubblica di Cina” era rappresentata da Taiwan considerata erede legittima di quella sorta nel 1912, ma da quell’anno fu riconosciuta la Cina Popolare (Pechino) come espressione di questa continuità storica, tanto che Taiwan oggi non solo non fa parte dell’ONU ma è stupidamente ostracizzata in molte agenzie umanitarie, a cominciare dall’OMS, come molti hanno scoperto in occasione del Covid, proprio perché Pechino è durissima (e spesso ottusa) in questo senso.

Ad oggi, per esempio, i documenti dei cittadini di Taiwan –di fatto accettati in tutto il mondo – sono addirittura “fuorilegge” proprio all’ONU che appunto non riconosce la realtà taiwanese. Tra l’altro le due entità non si riconoscono a vicenda e così nessuno Stato può riconoscerle entrambe contemporaneamente. Di fatto oggi Taiwan è così riconosciuta come Repubblica di Cina solo da 12 paesi ONU e dalla Santa Sede mentre il Bhutan è invece l’unico paese che non riconosce nessuna delle due Cine.

Al di là di questi aspetti formali il problema vero è la mancanza di potere concreto nell’applicare le “risoluzioni” del Consiglio di Sicurezza e della stessa Assemblea Generale, il che rende l’ONU una realtà zoppa e troppo spesso solo virtuale.

decisione amministrativa, che l'ha privata di diritti politici per 15 anni.

Avete capito bene: eliminare la principale opposizione non bastava, si elimina perfino la “delegata” quindi si può scommettere su chi vincerà. Avete avuto notizie di proteste giunte da quell’Europa che in Sudamerica è da sempre in prima fila a sostenere i leader “democratici”, dal brasiliano Lula in giù, e che per mesi ha ripetuto che in Russia le elezioni erano una truffa?

SLOVACCHIA: PELLEGRINI - ORBAN II

Se il risultato di un’elezione non piace, più o meno lo si nasconde: in un solo mese dopo il Portogallo anche la Slovacchia ha confermato la sua svolta a destra e sabato scorso ha eletto come suo nuovo presidente Peter Pellegrini (avi lombardi trasferitisi a Bratislava al tempo dell’impero Austroungarico), uomo notoriamente molto scettico sulla guerra in Ucraina. Un bel successo per la linea dell’ungherese Orban che troverà ora nella Slovacchia un alleato prezioso. Interessante che in merito Rai 24 si sia limitata a commentare che il neo-presidente “opererà per la pace in Ucraina” il che non aiuta certo a spiegare al teleutente italiano che per Pellegrini la pace in Ucraina si ottiene bloccando gli aiuti a Kiev. Tra l’altro è strano che mentre la NATO si

riarma per la asserita minaccia di Putin proprio due paesi confinanti con l’Ucraina (Slovacchia e Ungheria) scelgano e sostengano la strada opposta. “La Repubblica” online – nella linea di quel buon giornalismo che separa sempre i fatti dalle opinioni – la vittoria di Pellegrini è testualmente data così (virgolette comprese) ‘Un altro “pacifista”, un altro burattino del Cremlino ha vinto una elezione in Europa. Ed è una vecchia conoscenza, quel Peter Pellegrini che ha battuto il candidato europeista e filo-atlantista Ivan Korkok dopo una campagna elettorale votata al populismo nazionalista…”. Insomma, toni più da “L’Unità” anni ’70 che attuali, ma intanto gli slovacchi, con libere elezioni, hanno confermato di NON pensarla come Bruxelles.

25 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024

Europa League, Milan-Roma 0-1. Ai giallorossi il primo derby di coppa tutto italiano

Decide l'incontro la rete di Mancini al 17'. I rossoneri provano a raggiungere il pareggio soprattutto nel secondo tempo quando colpiscono due traverse

Il primo round del derby italiano va alla Roma. Ed è una vittoria che, pur parziale, vale tanto quanto pesa.

I giallorossi espugnano San Siro, si impongono per 1-0 e rin-

graziano nuovamente l'eroe insospettabile: a decidere è un altro colpo di testa vincente di Gianluca Mancini, di nuovo uomo partita dopo aver già dominato il derby. De Rossi va di 4-4-2, porta El

Shaarawy a destra a tutta fascia e imbriglia Pioli, meritandosi la vittoria. A nche perché di fronte ci sono un Milan e un Leão sottotono, pur tra discrete dosi di sfortuna: sono due le traverse colpite nella ripresa dai rossoneri, la seconda clamorosa con Giroud all'87'. Oltre al sospetto di un rigore non concesso al Milan per un tocco in area di Abraham con una mano.

Gara due giovedì prossimo all'Olimpico: alla Roma basta il pareggio, il Milan deve vincere con due gol di scarto, con la vittoria minima dei rossoneri si va ai supplementari. C'è ancora metà partita da giocare.

Liverpool-Atalanta 0-3: doppietta di Scamacca e gol di Pasalic, la Dea espugna l’Olimpo del calcio

Gli orobici ribaltano i pronostici e travolgono i “Reds”, primi in Premier League a pari merito con l’Arsenal. Giovedì prossimo il ritorno al Gewiss Stadium

ca, con i nerazzurri che passano in vantaggio, inseguono il raddoppio e lo raggiungono.

Scamacca.

I “Reds” attaccano per buona parte del primo tempo, con un destro di Elliott che colpisce prima la traversa e poi il palo. Dalla mezz’ora la partita cambia musi-

Al 78esimo annullato per fuorigioco un gol di Mohamed Salah, cinque minuti dopo la rete di Pasalic che mette il sigillo alla vittoria contro i “Reds”, primi in Premier League a pari merito con l’Arsenal.

Giovedì prossimo sempre alle 21 la gara di ritorno al Gewiss Stadium di Bergamo.

Gli inglesi dominano per più di mezz’ora, andando molto vicini al gol. La rete inaspettata di Scamacca lascia i “Reds” quasi tramortiti, con la Dea che negli ultimi minuti del primo tempo si lancia in attacco alla ricerca del raddoppio.

La ripresa inizia con tre sostituzioni da parte del Liverpool: entrano Mohamed Salah, Szoboszlai e Robertson al posto di Jones, Elliott e Tsimikas. Al 53esimo tiro potente di Salah dal limite dell’area e grande risposta di Musso che respinge in angolo. A calciare dalla lunetta è Robertson, deviazione di Van Dijk e tocco involontario di Hien, Musso salva ancora la porta.

Al 60esimo traversone di De Ketelaere per Scamacca, lasciato tutto solo in area, mancino al volo e palla in gol: raddoppio dell’Atalanta.

All’83esimo Scamacca ruba palla al centrocampo del Liverpool e serve Ederson, la sua conclusione è respinta da Kelleher, ribattuta di Pasalic e palla in gol.

Tennis ATP Montecarlo: Sinner-Tsitsipas 4-6, 6-3, 4-6. Jannik cede, il greco in finale

Prima semifinale di giornata al master 1000 di Montecarlo, il match più atteso, nonché primo nell’order of play, che mette di fronte il n.2 al mondo, il nostro eroe nazionale Jannik Sinner e il n.12 Stefanos Tsitsipas. Jannik Sinner si ferma, a vincere è Ste-

fanos Tsitsipas che si impone per 6-4 3-6 6-4. Decisivo nel terzo set il calo fisico di Jannik e una sclamorosa svista da parte del giudice arbitro su una palla fuori del greco che avrebbe mandato Sinner 4-1 e servizio. Tsitsipas sfiderà Ruud.

Varata l'imbarcazione per la Coppa America Cagliari festeggia Luna Rossa

Appendici e timone ancora quelli del 2021. Il team director: "L'evoluzione continuerà anche durante le gare"

Il Molo Ichnusa di Cagliari ha tenuto a battesimo il varo di Luna Rossa, il gioiello che da agosto a ottobre a Barcellona andrà a caccia della Coppa America. L’amministratore delegato di Luna Rossa Patrizio Bertelli, il ceo di Pirelli Marco Tronchetti

Provera e il team director Max Sirena e la madrina Miuccia Prada, visibilmente emozionata, hanno tenuto a battesimo l’Ac75 tutto argentato. “Speriamo nei prossimi anni di vedere molte più barche di questa categoria regatate in queste acque” ha voluto sottolineare Sirena. Lo scafo è stato svelato e dopo le manovre con la gru qualche

minuto dopo ha toccato l’acqua. Da una parte gli appassionati che hanno riempito il molo (molti quelli rimasti fuori), dall’altra i tifosi che hanno assistito all’evento da ogni tipo di imbarcazione sul mare. Si sono formate due curve festanti che hanno accompagnato il varo con le classiche trombette a risuonare nel cielo di Cagliari. In mezzo con lo scafo i 140 membri dello staff che in questi 2 anni di hanno lavorato a Cagliari. L’evoluzione non si ferma però a questo evento. Appendici e timone per ora sono ancora quelli del 2021. “Lo sviluppo continuerà anche durante la competizione” taglia corto Sirena.

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Romeo Impresa dell’Atalanta che supera il Liverpool per 0-3 ad Anfield grazie a una doppietta di Gianluca Scamacca, in rete al 38esimo e al 60esimo, e a un gol di Mario Pašalić all’83esimo, grazie a un’azione avviata sempre da

In sintesi le partite della 32ª Giornata di Serie A

Inter-Cagliari 2-2

A Thuram e Calhanoglu rispondono Shomurodov e Viola

La squadra di Inzaghi si fa rimontare due volte. Per i rossoblù un punto salvezza che vale oro.

Inter e Cagliari pareggiano 2-2 grazie alle reti di Thuram al e Calhanoglu su rigore per i nerazzurri, Shomurodov e Viola per i rossoblù. La squadra di Simone Inzaghi sale a 83 punti, quella di Claudio Ranieri è a quota 31.

L’Inter parte molto aggressiva, ma con il passare del tempo allenta la tensione. Pur con un possesso di palla del 65% per i nerazzurri contro il 35% dei rossoblù e due calci d’angolo a zero per i padroni di casa, è il Cagliari a fare più tiri, cinque a quattro, di cui due in porta per parte.

Per vincere lo scudetto nel derby di lunedì 22 all'Inter servirà una vittoria. I nerazzurri sprecano l'assist pomeridiano del Sassuolo (che ferma il Milan sul 3-3) non andando oltre il 2-2 contro il Cagliari.

Torino Juventus 0-0

Vlahovic colpisce un palo, annullata una rete a Zapata Torino e Juventus pareggiano 0-0 nel derby della Mole nonostante una partita vivace e godibile. Al settimo minuto Dusan Vlahovic colpisce un palo, al 46esimo l’arbitro annulla una rete di Duván Zapata per un precedente fallo di Raoul Bellanova. All’87esimo espulso Ivan Juric per proteste.

Dopo un primo tempo in cui sono i bianconeri a premere di più, nella ripresa arriva la reazione granata, ma nessuna delle due squadre sblocca il risultato. La Juventus resta terza a 63 punti, in zona Champions. Il Torino è a quota 45 e a sei giornate dalla fine è ancora in corsa per Europa o Conference League.

Napoli Frosinone 2-2

Gli ospiti sprecano un rigore con Soulé Europa sempre più lontana per il Napoli: al Maradona, solo 2-2 col Frosinone. Turati si oppone ad Osimhen, girata alta di Ostigard da pochi passi, al 16' timbra Politano con un gran sinistro a giro.Osimhen, tutto solo,si divora il 2-0, al 30' gli ospiti sprecano un rigore con Soulé: Meret intuisce. Sfiora il raddoppio Zielinski.

Ripresa. Turati salva su Osimhen e Di Lorenzo, al 50' erroraccio Meret in appoggio, Cheddira lo punisce. Poi botta e risposta: zampata vincente di Osimhen (63'), Cheddira (doppietta) di testa impatta di nuovo (73').

Lazio Salernitana 4-1

Biancocelesti

calano il poker

In casa biancoceleste c’era forte il bisogno di ripartire, per dimostrare che le sconfitte contro la Juventus in Coppa Italia e la Roma sono state metabolizzate, seppur con difficoltà. E un successo sui granata voleva dire poter consolidare le ambizioni europee della squadra di Tudor. Dall’altra parte del campo, la Salernitana reclamava punti sulla scia dell’ottima prestazione nell’ultima giornata contro il Sassuolo, e con la speranza della salvezza sempre presente. Un unico obiettivo per entrambe: vincere. Ma è la Lazio a trovare il riscatto, dopo il derby perso, piazzando un 4-1 ai granata allo stadio Olimpico, nonostante i fischi e le contestazioni della propria tifoseria che stasera si è fatta sentire in maniera prepotente.

Lecce-Empoli 1-0

In extremis i salentini segnano e volano a +6 dalla zona calda

La rete di Sansone all'89'. Tre punti importantissimi per i giallorossi che aspirano a rimanere nella massima serie anche il prossimo campionato. I toscani rischiano di essere risucchiati in zona retrocessione.

Salentini a quota 32, toscani fermi a 28 punti

I giallorossi pugliesi trovano, con il sipario che stava ormai per scendere, il gol che decide lo scontro salvezza con gli azzurri e si rilanciano in classifica.

Bologna Monza 0-0

Ai rossoblù soltanto un punto in chiave europea

Occasione persa per gli uomini di Motta che non riescono ad andare oltre il pareggio nonostante la superiorità mostrata in campo.

Il primo tempo si è concluso a reti inviolate, sebbene sia stata evidente la prevalenza dei rossoblù a livello di possesso palla e corner conquistati. Orsolini al 20’ e al 25’ ha impegnato Di Gregorio, I brianzoli si difendono ma riescono a tirare in porta solo una volta con Đurić ma Skorupski ha respinto. In chiusura di prima frazione ancora il Bologna ci prova con Ferguson che manca lo specchio in rovesciata da posizione ravvicinata.

Nella ripresa i brianzoli sono andati vicini al vantaggio al 49’ con Copani che si divora una facile conclusione. Ma poi gli uomini di Motta tornano ad essere pericolosi con Orsolini al 54’ e 56’.

Sassuolo Milan 3-3

Rossoneri in rimonta

Gara pirotecnica a Reggio

Emilia: finisce 3-3 Sassuolo-Milan con i rossoneri in rimonta da 1-3. Uno-due micidiale degli emiliani in avvio: al 4' Pinamonti impatta benissimo di destro; al 10' Laurientè a segno dopo una respinta di Consigli; Leao tiene viva la speranza di rimonta su azione personale (20'). Nella ripresa, Sassuolo sotto pressione, il Milan spinge, ma si scopre. Laurientè firma il tris (59'). Partita sempre viva, il Milan non si arrende: Jovic, servito da Leao, riapre la gara; poi Okafor trova il 3-3 (84').

Udinese-Roma

Sull'1-1 il giallorosso Ndicka si accascia ed esce in barella. Partita sospesa.

Le reti: Pereyra al 23', Lukaku al 68'. Malore in campo durante la partita. Al 73' Ndicka ha un malore e viene portato via dal campo. "È cosciente" ed "è stato portato in ospedale per accertamenti", precisa il club giallorosso

Momenti di apprensione al Bluenergy Stadium durante la partita Udinese-Roma. Al 73' Ndicka si accascia a terra per un malore ed esce in barella. Partita sospesa. "È cosciente" ed "è stato portato in ospedale per accertamenti". Lo precisa il club giallorosso.

Le partite:

vengono giocate mentre andiamo in stampa. Per i risultati: www.gazzetta.it

Marconi Stallions - Manly United FC 2-1

I Marconi Stallions hanno ottenuto tre punti preziosi al Marconi Stadium sabato sera con una vittoria per contro il Manly United FC

Il Manly è arrivato al Marconi Stadium con fame di vittoria, avendo solo una vittoria al proprio attivo nel primo turno della competizione National Premier Leagues NSW Men, mentre il Marconi cercava di riprendersi dalla sconfitta contro lo St George City in trasferta.

I Stallions hanno preso in mano il gioco fin dall'inizio e sono riusciti a segnare con Franco Maya al 21' prima che un gol di Daniel Bouman li portasse a due al 66'.

Il Marconi è andato vicino al gol all'apertura al 13' quando Maya è arrivato su un pallone giocato dietro, ma il fuorigioco è stato segnalato mentre il suo tiro passava vicino alla porta e fuori dal campo.

Un'altra opportunità è arrivata per i padroni di casa al 18' quando Maya ha cercato nuovamente il gol, ma il suo tentativo è stato parato da un tuffo di Levi

Kaye, portiere del Manly United. Gli sforzi di Maya hanno finalmente dato frutti al 21' quando Domenic Constanzo ha giocato un pallone in profondità per Maya in area, che ha infilato il pallone oltre Kaye per aprire le marcature.

Le squadre sono tornate in campo dalla pausa con un solo cambio, con Joseph Fox del Manly che lascia il posto a Zane Ahluwalia.

Un contropiede del Manly al 58' ha visto i visitatori con un'opportunità significativa, con due calci d'angolo che ne sono risultati prima che un colpo di testa di Allen Aganovic fosse mandato fuori dal bersaglio.

Un angolo al 66' ha dato agli Stallions un'opportunità promettente che sono riusciti a concretizzare per portare il loro vantaggio a due.

L'angolo di Constanzo è stato ben piazzato per incontrare

una testa del Marconi in area, e mentre Kaye è riuscito a negare, il pallone risultante è stato finito da Bouman.

I padroni di casa sono stati vicini a portare il loro conto a tre minuti dopo quando Temelkovski ha mandato un potente tiro verso il bersaglio, ma è rimbalzato sul palo. I visitatori sono riusciti a segnare il loro primo gol al 78' da un calcio d'angolo per entrare in partita.

Corey Cronin ha calciato e ha incontrato Pelle, che l'ha mandato verso il bersaglio di Hilton.

Nonostante il gioco sia continuato come se il portiere avesse mantenuto il pallone davanti alla linea, l'assistente ha indicato il gol per il Manly.

Con il passare del tempo sul cronometro, i visitatori non sono riusciti a concretizzare le loro opportunità, lasciando al Marconi tutti e tre i punti della partita in una vittoria per 2-1.

27 Al lora! Mercoledì 17 Aprile 2024 sport
Edensor Lotto & Post Pty Lyd Shop 11 205-215 Edensor Road Edensor Park NSW 2176 Ph: 02 9610 2222 Fax: 02 9610 7222 E: edensorlottopost@gmail.com

"Italiani brava gente"

Il film fu girato nei luoghi della campagna italiana di Russia, sul fronte del Don e su quello del fiume Bug, in Bessarabia, a Odessa e a Dniepropetrovsk. Ma - pur in Russia - rivivono luoghi umani tipicamente nazionali, attraverso le figure dei nostri soldati, che - per comportamento, indole e parlata - sono non tanto “italiani” quanto pugliesi, emiliani, siciliani, romani, napoletani. È quanto era già accaduto per La strada lunga un anno.

Ma in Italiani brava gente c’è una sostanza ideologica alla base di questo “spostamento”: l’internazionalismo operaio e contadino. Un campo di grano è un campo di grano in ogni paese. “Oggi la Russia mi pareva la piana di Cerignola: quel pezzo di terra vicino a casa nostra”, scrive in una lettera ai suoi cari il soldatino Sanna Giuseppe. E un commilitone, idealmente, gli fa eco: “Al paese si dice che il nonno di mio nonno era nato da queste parti”. Affiora

qui, ancora una volta, un possibile sostrato di cristianesimo sociale, filtrato attraverso quei valori operai di solidarietà e fratellanza che a De Santis sono così cari.

La tecnico narrativa usata in Italiani brava gente recupera la componente letteraria già rivelata in altre opere del regista di Fondi: in questo film torna in auge la voce fuori campo, anche se ad essa non è più affidato il dire esplicito dell’autore, come accadeva in Caccia tragica. Del resto, dopo un quarto di secolo di (dolorosa) presenza nel cinema italiano, De Santis non ha più bisogno di un dire così esplicito, anche perché ormai non ci crede più ed il suo progetto è stato smontato.

Un elemento letterario - marginale - è costituito dai resti delle lettere scritte dai soldati italiani ai loro parenti che li aspettano. Ma, dove la presenza di questa inclinazione letteraria - mai sopita nel cinema di De Santis, anzi for-

temente caratterizzante - si avverte con più vigore è proprio nella struttura di base del racconto; struttura che identifica i soggetti parlanti di Italiani brava gente nei soldati morti durante la campagna di Russia. La voce di questi morti giunse dall’aldilà, o meglio da sottoterra, come quella dei protagonisti della Spoon River Anthology di Edgar Lee Masters, che “dormivano sulla collina”.

Alla letteratura americana è ispirato pure l’anti-eroismo di molti dei soldati in Italiani brava gente. Particolarmente felice è la costruzione del personaggio del tenente napoletano Mario Salvioni, uno scansapericoli che, solo per orgoglio, veste i panni dell’eroe e finisce per trovare la morte nel più stupido dei modi.

Peter Falk è molto bravo nei panni di questo gagà napoletano. La sua non è la comicità drammatica di La grande guerra. Il personaggio che egli interpreta è simile, piuttosto, a quello del marinaio burlone di Roma ore 11, per la sua surreale assurdità, quasi zavattiniana. Mentre i partigiani russi lo conducono al loro accampamento, egli chiede ad uno di questi “comunisti atei”: “Ma se non credete in Dio con chi ve la prendete quando dovete bestemmiare?”.

E alla bella partigiana molto seriamente fa la corte: “Tu sei proprio una bella ciaciona. Se capiti a Napoli ricordati che io abito in via Partenope numero 263, interno 8”. E aggiunge: “Ma prima di venire telefona!”.

Effettivamente, Italiani brava gente è uno strano film di guerra, perché intrattiene particolari rapporti con la comicità. Lo sot-

tolinea anche Farassino nella sua eccellente monografia laddove afferma che l’idea base del film consiste nel “prendere un attore comico (in questo caso Mario Pisu), buttarlo in un mondo più grande di lui dove cerchi disperatamente di sopravvive¬re e alla fine annullare l’estraneità tipica del personaggio comico nella realtà comune, facendolo morire come muoiono tutti gli altri”.

C’è, tuttavia, qualcosa che inaridisce e appesantisce malamente questo poema epico dedicato

"Italiani brava gente"

alle regioni italiane. Italiani brava gente è un film fatto troppo di testa e poco di cuore. Soprattutto si avverte l’assenza dei personaggi femminili, cosa che è normale per un (seppur anomalo) film di guerra. Il fatto è che la si avverte più del necessario: De Santis è un “women’s director”. Ai personaggi femminili egli riesce ad imprimere una particolare vitalità: sono il tramite attraverso il quale il regista perviene allo sfavillìo dei sentimenti, a quella “flamboyance” che fa il suo stile.

1964, diretto da Giuseppe De Santis

Soggetto Ennio De Concini e Giuseppe De Santis

Interpreti e personaggi

Arthur Kennedy: Ferro Maria Ferri

Tat'jana Samojlova: Sonia

Raffaele Pisu: Libero Gabrielli

Andrea Checchi: colonnello Sermonti

Riccardo Cucciolla: Giuseppe Sanna

Nino Vingelli: sergente Manfredonia

Peter Falk: tenente Mario Salvioni

dal 17 aprile al 23 aprile 2024

ARIETE

21 Marzo - 19 Aprile

Vivacità, divertimento e novità: ecco il trio che regalerà un tocco diverso alla vostra settimana. La routine quindi potrebbe sembrare più scorrevole e semplice per questo motivo. D'altra parte, potervi concedere un momento di svago all'interno di una giornata piena zeppa di impegni.

TORO

20 Aprile - 20 Maggio

Tanta energia positiva e costruttiva per affermare la vostra volontà nei settori più disparati. Questa sarà l'interessante proposta da parte delle vostre stelle per la settimana. Potreste quindi dedicarvi con successo a migliorare i settori della vostra vita che necessitano di svago.

GEMELLI

21 Maggio - 21 Giugno

Settimana impegnativa, senza indorare la pillola.

I motivi potrebbero essere i più disparati. Per qualcuno di voi sarà la routine a seminare fatica e nervosismo, tra lavoro e impegni domestici e familiari. Altri ancora invece potrebbero essere alle prese con una situazione delicata.

CANCRO

22 Giugno - 23 Luglio

Principio della settimana sotto la bandiera della confusione! Potreste perciò ritrovarvi alle prese con un pasticcio domestico, causato dalla distrazione di una persona, oppure dover rivedere alcune situazioni in ufficio. Sia come sia, non date troppo peso a questi fastidi e guardate oltre.

LEONE

24 Luglio - 23 Agosto

Che meraviglia avere

le idee chiare! Ancora meglio sarà poter comunicare in modo cristallino ed efficace. Questa la promessa delle stelle per la settimana. Una promessa che troverete senz'altro utile, specie se avete bisogno di districare alcuni rapporti personali rimasti inalterati.

VERGINE

24 Agosto - 22 Settembre

Non male ricevere il sostegno di qualcuno! In un periodo caratterizzato da continui imprevisti e nervosismi, ad inizio settimana sembra che possiate accogliere un aiuto quasi provvidenziale. Al minimo, si tratterà di un consiglio indovinato, mentre al massimo potreste sorridere e tirare avanti.

BILANCIA

23 Settembre - 22 Ottobre

Se ad inizio settimana vi sentirete un po' sottosopra, prendetevi il tempo necessario per riflettere. Può darsi che si tratti di faccende passeggere, alle quali magari state dando uno spessore diverso, su spinta di timori di vario genere. Da mercoledì pomeriggio, infatti, torna il sereno.

SCORPIONE

23 Ottobre - 22 Novembre

Niente male iniziare la settimana tra energia, divertimento e svaghi! Prenderete al volo l'occasione di rilassarvi un po', consapevoli che la routine vi attende al varco con tutto il suo carico di impegni e doveri. Le stelle vi elargiranno energia, grinta, determinazione e tanta voglia di fare.

SAGGITTARIO

23 Novembre - 20 Dicembre

Lunedì da dedicare al riposo e alla riflessione. Molto probabilmente state vivendo un periodo contraddittorio, in cui però gli eventi vi condurranno a visualizzare chiaramente che cosa dovreste cambiare per poter sentirvi più soddisfatti della vita che conducete. State calmi.

CAPRICORNO

22 Dicembre - 20 Gennaio

Iniziare la settimana rilassati, pieni di energia e di buona volontà, non ha prezzo. Attraversate una fase piacevole, in cui gestirete tempo libero e doveri con equilibrio. Certo, i festivi in più rappresenteranno una bella mano di aiuto, ma anche il vostro atteggiamento, più rilassato vi aiuta.

ACQUARIO

21 Gennaio - 19 Febbraio

Lunedì, voglia di viaggiare! Se visitare il mondo lontano da voi non è possibile, andrà benissimo concedervi solo qualcosa di diverso dal solito. A volte basta staccare dalla routine per sentirsi soddisfatti e pronti ad affrontare nuovamente il quotidiano. Questa settimana ci sono notizie.

PESCI

20 Febbraio - 20 Marzo

Vi aspetta una settimana che inizierà in modo positivo e divertente, continuerà senza grandi imprevisti, e si concluderà tra sorrisi, passione e allegria! Queste giornate promettono emozioni costruttive e lineari che vi permetteranno di affrontare con un piglio diverso ogni tipo di situazione.

28 Al lora! cinema Mercoledì 17 Aprile 2024

Onoranze Funebri

Roberto Cavalli è morto, lo stilista aveva 83 anni:
"Si è spento dopo una lunga malattia"

il più piccolo Giorgio, di poco più di un anno. Il fondatore dell'omonima casa di moda era nato a Firenze il 15 novembre 1940.

Accanto a lui nelle ultime ore, come negli ultimi quindici anni, la compagna Sandra Bergman Nilsson di 38 anni. In passato eletta più bella di Svezia, suo Paese d'origine, Sandra aveva reso Cavalli padre per la sesta volta poco più di un anno fa. Il bimbo si chiama per volontà dello stesso Cavalli come il padre, ucciso

dai nazisti in una rappresaglia a Cavriglia in provincia di Arezzo nel 1944, quando il futuro stilista aveva solo tre anni.

Cavalli ha fondato la nota azienda negli anni Settanta, diventando in breve tempo icona di lusso e moda in tutto il mondo.

Già agli inizi, il marchio ha cominciato ad attirare vip dal mondo dello spettacolo. Dalle dive del cinema Sophia Loren e Brigitte Bardot, che cominciarono a frequentare il primo negozio aperto a Saint-Tropez dallo stilista, fino a Shakira e le Spice Girls, che hanno scelto Cavalli per i loro tour mondiali. Alicia Keys ha scelto di

vestire il noto brand nell'immagine di copertina dell’album The Element of Freedom. E ancora, il vestito giallo di Beyoncé che appare nel video del brano Hold Up è disegnato proprio dall'imprenditore fiorentino. Ma nel mondo musicale sono in tante a vestire Cavalli: Jennifer Lopez, Christina Aguilera, Anggun, Beyoncé, Lady Gaga, Nicki Minaj, Taylor Swift, Rihanna, Madonna.

Tra i vip dello spettacolo appaiono nomi del calibro di Sharon

Stone, Demi Moore, Diane Kruger e Kim Kardashian.

Oltre alle protagoniste della serie tv Sex and the City, i cui abiti dello sceneggiato portano proprio la sua firma.

Per Cavalli hanno sfilato molte supermodelle, tra le quali Naomi Campbell, Eva Herzigová, Nadège Dubospertus, Laetitia Casta, Heidi Klum e negli ultimi anni Cara Delevingne e Bella Hadid.

Tra gli uomini, invece, appaiono l'eterno giovane Lenny Kravitz, Kanye West (oggi solo Ye) e il sex symbol David Beckham.

GAROFANO ALDO

nato a Sarzana, (Liguria- Italia) il 1* novembre 1941 deceduto a Sydney (NSW) il 15 aprile 2022

Caro ed amato marito di Rita, adorato padre di Joseph, Massimo e Rossella, rispettato suocero di Rosa, Narelle e Craig, orgoglioso nonno di Jesse, Jacob, Christian, Oliver e Luke.nel secondo anno della sua dipartita, i familiari lo ricordano con dolore e immutato affetto. “Aldo ha vissuto la vita in pieno ed è stato un amico di molti. Sarà ricordato per il suo amore per la sua famiglia, qui ed in Italia, per la sua generosità, per la sua passione per il cibo e per il gioco delle carte con gli amici, l’amore che dimostrava per i suoi animali ed il suo grande senso dell’umorismo”. Il funerale di Aldo Garofano è stato celebrato venerdì 22 aprile 2022 nella chiesa di St Anthony’s, 14 Bowmans Road, Kings Park. I familiari ringraziano tutti coloro che hanno parteciperanno al loro dolore.

“In questa terra riposi, ma il tuo spirito vive in noi per sempre."

RIPOSI IN PACE

NOVELLA MARIA

nata a Sant Eufemia D’Aspromonte (Reggio Calabria - Italia) il 26 giugno 1926 deceduta a Oran Park (NSW il 4 aprile 2024

ZAAMI GIUSEPPE

nato a Palermo (Palermo- Italia)

il 9 marzo 1943

deceduto a Liverpool (NSW)

il 17 marzo 2024

Caro amato sposo di Giuseppa, ad un mese dalla sua dipartita la moglie, i figli Vanessa con il marito Marco, Hylenia, Silvio con la moglie Sivana, la sorella Stefania con il marito Francesco Vetrano, il fratello Nino (defunto) con la moglie Lina, gli amati nipoti Logan, Ava, Maia, Viena, parenti ed amici vicini e lontani, lo ricordano con dolore e immutato affetto. Il rosario e’ stato recitato martedi’ 2 aprile 2024 alle 18.30 al Trevor Lee of Son, 115 Wellbank Street North Strathfield NSW 2137. Il funerale e’ stato celebrato mercoledi’ 3 aprile 2024 alle 11.00 nella cappella Mary Mother of Mercy del cimitero di Rookwood, Barnet Avenue Rookwood NSW. I familiari ringraziano quanti hanno parteciperanno al loro dolore e al funerale del caro e amato congiunto. "La tua luce continua a brillare nelle stelle, nei nostri pensieri e nei meravigliosi ricordi trascorsi insieme."

ETERNO RIPOSO DECESSO

Io, Sam Guarna, sono disponibile ad aiutare la tua famiglia nel momento del bisogno. Sono stato conosciuto sempre per il mio eccezionale e sincero servizio clienti. So che, per aiutare le famiglie nel dolore, bisogna sapere ascoltare per poi poter offrire un servizio vero e professionale per i vostri cari e la vostra famiglia. Tutto ciò con rispetto, attenzione e fiducia,

Cara moglie di Giovanni (defunto), lascia nel piu’ vivo e profondo dolore i figli Giuseppe con la moglie Nina, Vincenza con il marito Francesco Sgro’ (defunto),Giovanni (defunto), i nipoti e i pronipoti, la sorella Carmela con il marito Domenico Brancatisano, i Fratelli in Italia, parenti ed amici vicini e lontani. IL rosario e’ stato recitato giovedi’ 11 aprile 2024

alle ore 17.00 nella chiesa di St Anthony, 105 Eleventh Avenue, Austral NSW. Il funerale e’ stato celebrato venerdi’ 12 aprile 2024

alle ore 11.00 nella stessa chiesa. Le spoglie della cara congiunta riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool NSW 2170. I familiari, ringraziano tutti coloro che si sono uniti al loro dolore e al funerale della cara estinta.

"Il tuo passaggio su questa terra è stato un dono prezioso, ora riposi nell'abbraccio dell'eternità."

UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA

UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA DECESSO

MILETTA DOMENICA

nata a Oppido Mamertina (RC)

il 12 agosto 1929 deceduta

2024 Cara moglie di Giuseppe (defunto)

nel piu’

e profondo do-

figli Carmela, Caterina, Lyno (defunto), i nipoti Joe, David, Emilia, i Fratelli e le sorelle, parenti ed amici vicini e lontani. IL rosario e’stato recitato giovedi’ 11 aprile 2024 alle ore 19.00 nella cappella di Trevor Lee e& Son Funeral Home, 115 Wellbank Street, North Strathfield NSW. Il funerale e’ stato celebrato venerdi’ 12 aprile 2024 alle ore 9.30 nella chiesa di St. Mary, Burton Street, Concord NSW. Le spoglie della cara congiunta riposano nel cimitero di Rookwood Catholic. I familiari, ringraziano tutti coloro che si sono uniti al loro dolore e al funerale della cara estinta. “Le parole non possono catturare quanto manchi, ma il tuo ricordo sarà per sempre inciso nei nostri cuori."

Contact us 24 hours a day, 7 days a week, our services are always ready and available to support you and your family through difficult times Mobile: 0416 266 530 - Phone: (02) 9716 4404 - Email: office@sgfunerals.com.au Make your gift a bunch of flowers... Pino Oppedisano - 0419 822 226 p 02 9602 5931 p 02 9822 9550 Lo stilista Roberto Cavalli è morto oggi a Firenze all'età di 83 anni dopo una lunga malattia. Lascia sei figli, di cui
sempre.
MEMORIA
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RUGGERI VINCENZO

nato a Messina (Messina- Italia) 11 febbraio 1944

deceduto a Sydney (NSW)

il 25 aprile 2023

Residente a South Strathfield

Caro amato sposo di Sandra (defunta) ad un anno dalla sua dipartita. le figlie Silvia e Tanya, i nipoti Christian, Alyssa, Nicholas, Layla, il fratello Giuseppe e la sorella

Pina, i nipoti, parenti e amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto. Il funerale si e’ svolto giovedì 4 maggio 2023 alle ore 11.00 nella North Chapel nel Forest Lawn Crematorium, Camden Valley Way, Leppington NSW 2179. Le spoglie del caro Vincenzo riposeranno nello stesso cimitero di Forest Lawn Memorial Park, Camden Valley Way, Leppington NSW 2179 I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro

Vincenzo.

ETERNO RIPOSO

FAVRETTI PIETRO (Peter)

nato il 9 marzo 1943

deceduto a Sydney (NSW-Australia)

il 13 aprile 2022

Pietro, travelling peacefully to his Carolina. A Celebration of Peter’s life will be held at St Anthony’s Catholic Church, Austral. In the second year of his passing, his family members remember him with unchanged affection. Peter rest in Peace in the Forest Lawn Cemetery, Leppington NSW 2179.

REST

SEDE E CAPPELLA

177 First Avenue, Five Dock 2046 24 ORE/7 GIORNI www.avalerio.com.a T 02 9712 5204 M 0409 420 0 01

RESTUCCIA VINCENT

nato iI 22 ottobre 1957

deceduto a Sydney (NSW-Australia)

il 23 aprile 2023

Ad un anno della sua dipartita, i familiari lo ricordano con dolore e immutato affetto. Il rosario è stato recitato martedì 2 maggio 2023

alle ore 18.00 nella Cappella della Resurrezione, di Andrew Valerio & Sons, 177 First Avenue, Five Dock NSW 2046 Il funerale si e’ celebrato mercoledì 3 maggio 2023 alle ore 10.30 nella chiesa St Columba’S Parish, 213 Elswick Street, Leichhardt NSW 2040.

I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro e amato Vincent.

"Nel silenzio, ascoltiamo ancora la tua voce e il tuo amore."

RIPOSA IN PACE

LOMBARDO MARIA ROSA MACRÌ

nata a Grotteria (Reggio Calabria - Italia)

il 28 giugno 1922 deceduta al Villaggio Sant’Antonio - Ryde (NSW-Australia)

il 21 marzo 2024

All’eta di 102 anni

I familiari e la nipote Maria Rosa ad un mese dalla sua dipartita la ricordano con dolore e immutato affetto.

I familiari ringraziano quanti hanno riservato loro messaggi di cordoglio.

“Nel giardino dei ricordi, il tuo amore fiorirà per sempre."

UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA

ESPOSITO NICOLA

nato a Guardavalle (Catanzaro- Italia)

il 14 febbraio 1933 deceduto a Sydney NSW-Australia)

il 19 aprile 2023

Residente a Bossley Park NSW

Caro amato sposo di Tommasina. La moglie i figli Maria, Sapy, Anthony e le loro famiglie, i nipoti, parenti e amici vicini e lontani, lo ricordano con dolore e immutato affetto. Il funerale si è svolto mercoledì 26 aprile 2023 nella cappella del cimitero di Rookwood NSW.

Le spoglie del caro Nicola riposano nello stesso cimitero di Rookwood. I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro e amato estinto.

"Le tue impronte resteranno sempre nei nostri cuori, come un faro di amore eterno."

ETERNO RIPOSO

Un Impegno Per Un Servizio Personale

Ad Andrew Valerio & Sons siamo orgogliosi di offrire un servizio completo alla nostra amata clientela e ai loro cari.

Tutti i nostri servizi sono offerti da un'unica sede, all'interno del nostro ufficio e della cappella a Five Dock. Offriamo un servizio unico di cui siamo orgogliosi, avendo assistito e preso cura dei nostri clienti da oltre 30 anni nel settore delle onoranze funebri e da oltre 10 anni a Five Dock. Puoi stare certo di essere in buone mani.

“Serenità per tutta la famiglia”

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La fine

Sempre più stretta, tacita e silenziosa, I cerchi della vita si allungano, Ciò che è vanaglorioso e ostentato scompare, La speranza, l’odio, l’amore scompaiono, E nulla è rimasto in vista

Come l’ultimo punto oscuro.

Theodor Fontane, 1819-1898

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