Allora! 29 Novembre 2023

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Allora!

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Periodico comunitario italo-australiano informativo e culturale Direttore

Franco Baldi

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Settimanale degli italo-australiani

Anno VII - Numero 48 - Mercoledì 29 Novembre 2023

Price in ACT/NSW $1.50

Una spaccatura nella comunità

La presenza dei Comitati degli Italiani all'Estero (Comites) è diventata un tema controverso, portando ad una divisione sempre più evidente nella comunità italo-australiana. Ciò che era nato con l'intento di rappresentare gli interessi degli emigranti italiani, sembra essersi trasformato in un terreno fertile per giochi politici, elezioni poco partecipate e rappresentanti che spesso agiscono in proprio interesse anziché per il bene della comunità. Uno dei problemi principali sollevati è il processo elettorale dei Comites, che sembra essere caratterizzato da una scarsa partecipazione e da risultati spesso poco rappresentativi. Si sospetta che i voti siano ottenuti attraverso amicizie politiche e, in alcuni casi, attraverso pratiche poco trasparenti o influenzate da altre motivazioni, come l'appartenenza ai Patronati. Questa situazione ha portato alla formazione di piccoli gruppi di potere, spesso con ambizioni personali e politiche, che agiscono a scapito dell'unità della comunità italo-australiana. Individui che si credono importanti si pavoneggiano sui palcoscenici delle feste paesane, generando uno spettacolo che sembra più finalizzato a soddisfare il proprio ego che a rappresentare gli interessi reali degli immigrati italiani. Un altro aspetto preoccupante è l'influenza dei Comites sulla distribuzione dei contributi ai media. La capacità di decidere se un giornale può o non può ricevere finanziamenti ha portato a situazioni in cui la voce di alcuni settori della comunità è soffocata, mentre altri godono di privilegi. L'Australia, una volta patria di una comunità italiana unita e solidale, sembra ora divisa a causa di un sistema che ha perso il suo scopo originario. La scarsa partecipazione elettorale, la rappresentatività discutibile e la formazione di ducetti autoreferenziali stanno minando l'armonia che un tempo caratterizzava gli emigranti italiani. È ora di una riflessione critica e di un cambio di rotta per ripristinare la fiducia e garantire che i Comites siano veri rappresentanti della comunità, lavorando per il bene comune anziché per interessi personali.

Italia: la ricerca di un progetto politico

Washington Post: meglio tacere

Festeggiata Santa Caterina

Questo è il problema! Anche se la scenetta annuale della Norton Street Festival farebbe intendere che gli interessati godano del pieno supporto delle autorità e che anche il capo ufficio annovera tra i suoi “amici” il direttore generale di un’organizzazione multimilionaria, non si placano le polemiche sulla presunta vendita per la cifra record di 11 milioni di dollari del Centro Culturale Italiano e della Piazza dell’Italian Forum di Leichhardt. Vendesi o non vendesi: questo è il problema. La Festa, che secondo alcuni, avrebbe visto oltre 200 mila visitatori, ha ignorato quella parte della Norton Street che dovrebbe avere maggiore significato per gli italiani e che va dall’incrocio con la Marion Street fino alla Parramatta Road. I mediocri hanno pensato bene di commentare con un “meglio di niente” ma di personaggi mediocri la nostra comunità italiana ne ha già in abbondanza. Evidentemente non basta. L'Italian Forum resta al centro dell'attenzione, con un futuro ancora avvolto nell'incertezza oltre che nel degrado. L'urgenza di chiarire la situazione si fa sempre più pressante, con un impatto ben chiaro su quanti hanno investito nella parte commerciale dell’Italian Forum e che a seguito dell’inquietante silenzio da parte di venditori e di presunti acquirenti in merito alla vendita o non vendita del Centro Culturale e della Piazza si vedono danneggiati i propri interessi economici. Contrariamente a quanto riportato in alcuni giornali austra-

liani, l'Italian Forum in sé non ha - almeno per il momento - ancora cambiato proprietà. La preoccupazione principale riguarda la diffusione, o addirittura la non diffusione, di informazioni credibili sul futuro dell’Italian Forum, che alimentano una percezione distorta della situazione. L’intero complesso del Forum e retto da un complesso sistema ‘strata’ diviso tra centro culturale, attività commerciali, appartamenti e parcheggi.. ma questo la persona media generalmente

non lo sa. L’unica cosa certa è che tra il mese di aprile e maggio, a seguito di comunicati stampa che annunciavano sia la vendita del Centro Culturale promettendo il coinvolgimento della comunità nel futuro del Forum, c’è anche chi si domanda se questa decisione ha avuto un impatto sulle attività commerciali. Il clima di oblio è la testimonianza di come la disinformazione possa danneggiare le attività commerciali. continua a pagina 2

Divinity and Def Fx by Alberto Macchione

Si chiude l'anno con la festa di Cristo Re

Sotto le ali del coraggio

L'italiano nel mondo: il mito della quarta lingua più studiata

Un'indagine accurata mette in discussione la posizione dell'italiano tra le lingue più studiate a livello globale. Nel corso degli ultimi anni, numerose agenzie stampa hanno diffuso la notizia secondo cui l'italiano occuperebbe la quarta posizione tra le lingue più stu-

diate al mondo, preceduto solo dall'inglese, lo spagnolo e il cinese. Tuttavia, un'analisi approfondita delle fonti rivela che questo dato potrebbe essere fondato su informazioni datate e poco affidabili. Il primo riscontro di questa affermazione risale al lontano

2008, quando il Ministero degli Affari Esteri italiano sosteneva che l'italiano fosse la quarta lingua più studiata globalmente. Una verifica accurata delle fonti, tuttavia, svela che questa dichiarazione circola senza un supporto concreto da parecchi anni. Le fonti citate per giustificare la posizione dell'italiano come quarta lingua più studiata al mondo provengono da un database che non fornisce dati specifici sull'insegnamento delle lingue, ma si limita a indicare la diffusione e il numero di parlanti. Inoltre, gli Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo si concentrano principalmente sulla diffusione della lingua italiana senza offrire una classifica delle lingue più studiate.

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"Per capire chi vi comanda, basta scoprire chi non vi è permesso criticare" Voltaire


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