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Periodico comunitario italo-australiano informativo e culturale Direttore
Franco Baldi
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Settimanale degli italo-australiani
Anno VII - Numero 46 - Mercoledì 15 Novembre 2023
Italiani all'Estero: un patrimonio da preservare Nel corso dei secoli, oltre 60 milioni di italiani si sono stabiliti al di fuori dei confini nazionali, dando vita a una diaspora che abbraccia il mondo. Questa comunità, composta da espatriati e da coloro nati all'estero con radici italiane che risalgono al tardo 18° secolo, ha creato legami indissolubili tra l'Italia e i paesi che ora chiamano casa. Tuttavia, è fondamentale comprendere appieno l'importanza e il contributo inestimabile di questa "altra Italia". Negli ultimi dieci anni, un notevole numero di laureati e professionisti italiani ha scelto di trasferirsi all'estero, contribuendo alla crescita e alla diversità delle comunità italiane sparse per il mondo. Questa migrazione rappresenta un ponte vitale tra le culture, un'opportunità per lo scambio di conoscenze e una ricchezza per l'Italia e i paesi ospitanti. Gli italiani all'estero rappresentano un pilastro fondamentale dell'economia italiana. Essi sono tra i principali acquirenti di prodotti automobilistici e alimentari italiani, contribuendo in maniera significativa alle esportazioni del paese. Questo ruolo attivo si riflette direttamente nel Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'Italia. Migliaia di associazioni sparse nel mondo lavorano instancabilmente per promuovere la cultura italiana e le sue diverse regioni. Questi gruppi, nel corso degli anni, hanno svolto un ruolo cruciale nell'incanalare l'energia della diaspora italiana verso l'associazionismo regionale o di genere, contribuendo a rafforzare l'identità culturale italiana oltre i confini nazionali. Negli ultimi anni, l'associazionismo italiano all'estero ha affrontato sfide legate al cambio generazionale e alla necessità di adeguarsi ai mutamenti del contesto sociale. Gli italiani all'estero hanno dimostrato un amore profondo per la loro Patria, sostenendola finanziariamente attraverso invii di denaro, e promuovendola culturalmente attraverso l'insegnamento della lingua, l'organizzazione di eventi culturali e la promocontinua a pagina 2
Price in ACT/NSW $1.50
Aggiungi un posto a tavola
Chi può fermare la guerra?
Måneskin in Australia: “elogio alla depravazione”?
Un "Open Day" indimenticabile al Villaggio Scalabrini di Drummoyne:
Festeggiando la Convivialità
Domenica 12 novembre, il Villaggio Scalabrini di Drummoyne, situato in Mary Street, ha ospitato uno speciale Open Day dedicato alla convivialità e alla condivisione. L'evento è stato organizzato dal "Wellbeing Team" come una festa familiare aperta a tutti, con l'invito esteso alla comunità, ai familiari dei residenti e agli amici. Una giornata all'insegna dell'intrattenimento, dell'artigianato, del cibo
delizioso e della connessione umana. Le bancarelle allestite nel villaggio offrivano una vasta gamma di prodotti, dall'artigianato all'oggettistica, dalle piantine a prelibatezze culinarie. Gli organizzatori hanno sottolineato l'importanza di coinvolgere la comunità, dando l'opportunità a tutti di trascorrere del tempo insieme ai residenti del villaggio. Questo è un modo per comprendere il loro quotidiano, apprezza-
re la cura con cui sono trattati e condividere momenti di gioia e amicizia. Uno degli stand più accattivanti era gestito da Sandro Isabella, noto come Pasta Man, e il suo team. Sandro ha entusiasmo nel descrivere l'esperienza di preparare e condividere pasta fresca, focacce, dolci come cannoli e torta di ricotta, e persino panettoni. La sua presenza ha continua a pagina 9
ALFA Program: A Pinnacle in Football Development
Ancora oggi esistono le streghe
Immograzione ... via Albania
Appello del Papa: Fermatevi
Roma - “Continuo a pensare alla grave situazione in Palestina e in Israele, dove tantissime persone hanno perso la vita. Vi prego di fermarvi, in nome di Dio: cessate il fuoco!”: queste le parole di Papa Francesco all’Angelus, in Piazza San Pietro. Poi il Pontefice ha chiesto di percorrere “tutte le vie perché si eviti un allargamento del conflitto”. “Auspico che si percorrano tutte le vie perché si eviti assolutamente un allargamento del conflitto, si possano soccorrere i
feriti e gli aiuti arrivino alla popolazione di Gaza, dove la situazione umanitaria è gravissima - ha sottolineato Bergoglio che ha continuato: Si liberino subito gli ostaggi. Tra di loro ci sono anche tanti bambini, che tornino alle loro famiglie! Sì, pensiamo ai bambini, a tutti i bambini coinvolti in questa guerra, come anche in Ucraina e in altri conflitti: così si sta uccidendo il loro futuro. Preghiamo perché si abbia la forza di dire ‘basta’”. (NoveColonneATG)
Giornalisti sotto attacco
I giornalisti testimoniano coraggiosamente le atrocità della guerra, riportando il costo umano delle decisioni prese dai potenti. Ma cosa succede quando sono proprio i giornalisti a perdere la vita in un conflitto? Secondo il Comitato per la Protezione dei Giornalisti, in poco più di un mese dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas, almeno 39 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi. Quattro erano israeliani e 34 erano palestinesi.
Ci sono prove che i giornalisti sono stati presi di mira, picchiati e minacciati mentre cercavano di raccontare la storia di questa guerra. Le Forze di Difesa Israeliane sostengono di non mirare ai giornalisti, ma Reporters Without Borders afferma che almeno dieci di loro sono stati uccisi mentre coprivano le notizie. Queste morti sono una tragedia umana con ripercussioni di vasta portata. Con meno giornalisti è probabile che la propaganda occupi il vuoto.
"Odio porci, ruffiani e i falsi che fanno carriera con prestazioni fuori orario" Pierangelo Bertoli