Allora! 20 Settembre 2023

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A l lor a!

AAA Vendesi mobili poco usati...

Dopo oltre 21 mesi, finalmente, il segretario del PD locale ha deciso a mettere in vendita i suppellettili del precedente Comites, considerato che il retrobottega non verrà adibito a sede sociale.

Notizia trapelata da qualcuno che legge Facebook e che potrebbe anche essere una "fakenews" considerato la credibilità del "social che da voce a legioni di imbecilli" (citazione Umberto Eco).

Se la notizia fosse vera, si cerca di vendere la cenere di quello che fu acquistato con i soldi di "Pantalone". La conoscete la storia di Luigino Cazzetti che bruciava i violini per vendere la cenere? Ce ne sono varie versioni, sempre in Facebook e tutte sono vere perché controllate di persona durante i miei bisognini mattutini.

L'idea di reclamizzare i ruderi di quello che fu uno dei gloriosi Comites del passato mi sembra altrettanto geniale. Sarebbe interessante scoprire il valore dello scambio commerciale e la "fluttuazione" del comprare e vendere. L'attuale tesoriere metterà tutto a verbale e, se i verbali passati non verranno bruciati, si potrà controllare il profitto commerciale che questa gestione è riuscita ad ottenere.

Sono sicuro che la vendita sia stata autorizzata dal capoufficio in partenza, anche se in un primo tempo la "grazia" non era stata concessa perché sembrava che il Comites potesse aprire il retrobottega in Ramsey Road. Ma l'affare è sfumato e il proprietario dell'immobile non è propenso a darne l'uso gratuito. Avrebbero potuto tassarsi $10 pro capite e l'affare era concluso, ma ognuno gestisce le sue finanze come meglio crede e ovviamente questo non mi riguarda.

Comunque il glorioso Comites precedente era riuscito ad ottenere un fondo straordinario per la sede di Five Dock, nonostante avesse un presidente e una tesoriera che, a detta dei volponi attuali, non erano in grado di gestire la situazione.

Inaugurato in pompa magna da un console che sapeva il fatto suo e chiuso in maniere ignobile da... lasciamo perdere.

Marco Polo On Stage

On Monday 18 September, the Junior class at Marco Polo - The Italian School of Sydney held its end of term Presentation Week. In a heartwarming display of creativity, enthusiasm, and a genuine love for Italian culture, the Kindy-Year 3 were provided with a platform to share with their families and the community their passions for Italy in the form of captivating 1-2 minute speeches.

The event was a resounding success, with parents, teachers and members of the Italian-Australian community gathering to witness the impressive showcase of young talent. Each presentation began with the evoc-

ative phrase, "La mia passione Italiana è...," setting the stage for a captivating exploration of various aspects of Italian culture.

Miss Emma Giudice, teacher at Marco Polo, opened the event, welcoming all parents, guests and CNA members for their support of the school and of students in their learning experiences.

The young presenters left no stone unturned, bringing props, donning Italian attire, and crafting visually engaging slideshow presentations to accompany their speeches.

This not only added an extra layer of excitement but also showcased their creativity and dedication.

The range of topics explored during Presentation Week was as diverse as the students themselves. Some students delved into the world of Italian soccer, sharing the adrenaline-pumping highs and the passionate lows of this beloved sport.

Others celebrated the rich flavours of Italian cuisine. Family bonds were celebrated by some, who eloquently expressed how family forms the heart and soul of Italian life.

Mario Soligo, Vice-President of Club Marconi attended the event, speaking on behalf of the Board, together with fellow Directors Anthony Paragalli and continues on page 13

Scontro sulla Voice indigena: L'Australia si divide prima del referendum storico

L'Australia si prepara a tenere il più significativo referendum sui diritti della sua popolazione indigena degli ultimi 50 anni. A un mese dal voto, la questione sta già dividendo profondamente il paese. Il 14 ottobre, gli australiani voteranno per decidere se includere nella loro costituzione un "Voice" degli Aborigeni e dei Torres Strait Islander al Parlamento. Si tratterebbe di un organismo consultivo composto da indigeni australiani, dove potrebbero fornire feedback al governo su politiche che riguardano il loro popolo, qualcosa che finora è stato in gran parte assente.

Il Primo Ministro Anthony Albanese ha accolto la proposta da un gruppo di anziani indigeni e aveva pensato che sarebbe stato

un momento di unità per il paese. Invece ha aperto delle divisioni, e ora i sondaggi suggeriscono che il "Voice" al Parlamento è destinato a essere sconfitto di fronte a una forte opposizione da parte del centro-destra australiano e da alcuni indigeni stessi.

Nioka Coe, membro del popolo

Wiradjuri Gomeroi, afferma che gli indigeni australiani meritano più di un organismo consultivo dopo secoli di espropriazione e abusi. "Non risolverà nessuna delle atrocità che sono state inflitte al nostro popolo", ha detto fuori dal Parlamento australiano a Canberra.

Ma con le comunità indigene che soffrono ancora di livelli molto più elevati di morte prematura e suicidi rispetto alla popolazione generale, i sostenitori del piano ritengono che sia la migliore speranza del loro popolo da molto tempo a questa parte per avere un vero peso nella formulazione delle politiche.

Ciò che è in gioco è molto per Albanese, che ha investito capitale personale e politico nel "Voice" come riforma di punta del suo primo mandato.

Ma, come sempre, le conseguenze sono più gravi per gli indigeni australiani, che affrontano vite più brevi e redditi più bassi per il futuro prevedibile, indipendentemente dal fatto che il paese voti "sì" o "no" il prossimo mese.

Price in ACT/NSW $1.50 Settimanale degli italo-australiani Anno VII - Numero 38 - Mercoledì 20 Settembre 2023 ISSN 2208-052X Online ISSN 2208-051 Print
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Direttore Franco Baldi Shakespeare e la peste a Venezia Tunisia, estate 1988 di Aldo Nicosia Meloni, Gentiloni e l'Europa Tunnel boring machine smashes through ... Yevgeny Prigozhin e la Brigata Wagner Sottosegretario Silli risponde sull'editoria
"Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi" William Shakespeare

Allora!

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Allora!

Settimanale degli Italo-Australiani

Published by Italian Australian News

National

Articolo di

Settembre 1973:

ROMA - “La notizia del sisma che ha colpito il Marocco ha suscitato negli italiani tutti e in me personalmente immensa tristezza. In questa circostanza così dolorosa per l’amico popolo marocchino, desidero far pervenire a Vostra Maestà, al Governo e a tutte le famiglie di quanti hanno perso la vita le espressioni di profondo cordoglio dell’Italia e le mie sentite condoglianze”.

Lo scrive in un messaggio inviato al Re del Marocco Muhammad VI, Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Vi siamo vicini con sentimenti di autentica solidarietà - aggiunge il Capo dello Stato - e auguriamo ai feriti un completo ristabilimento, manifestando disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso”. (Inform)

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SAN PAOLO - Quando si dice

“11 settembre” la mente automaticamente compie un balzo indietro di ventidue anni quando negli Stati Uniti si consumò uno degli attentati terroristici più grandi della storia dell’umanità: l’abbattimento delle Torri Gemelle. Ma c’è un altro episodio storico tristemente legato all’11 settembre: la morte del presidente socialista cileno Salvador Allende, caduto l’11 settembre 1973 durante l’assedio al palazzo presidenziale del golpista Augusto Pinochet.

Ero un ragazzino all’epoca dei fatti, ma conservo ancora oggi un ricordo vivo di quel periodo e degli anni che ne seguirono; mio fratello Massimo, più grande di me e all’epoca giovane dirigente socialista italiano, seguiva con trepidazione i fatti del Cile e a casa avevamo tutti i dischi degli “Inti Illimani”, il popolare gruppo musicale cileno esiliato in Italia che in quegli anni divenne una bandiera della lotta contro la dittatura e la libertà.

Il golpe di Pinochet fu probabilmente il punto più alto di quella strategia del terrore che negli anni sessanta e settanta portò al potere in Sudamerica dittature militari con il sostegno nemmeno tanto velato della CIA americana; si trattava del cosiddetto “Plan Condor”, oggetto dopo alcuni decenni di un processo ai suoi protagonisti realizzato proprio in Italia e che ancora oggi sta portando avanti la sua battaglia di verità e giustizia. Sì, perché i delitti di lesa umanità sono imprescrittibili e l’Italia si è sempre distinta per la solidarietà con tutte le vittime delle dittature e i loro familiari.

del PCI, Enrico Berlinguer, sviluppò con tre articoli sulla rivista “Rinascita” nel 1973.

Tale strategia si fondava sulla necessità della collaborazione fra le forze popolari di ispirazione comunista e socialista con quelle di ispirazione cattolico-democratica, al fine di dar vita a uno schieramento politico capace di realizzare un programma di profondo risanamento della società e dello Stato italiani, sulla base di un consenso di massa tanto ampio da poter resistere ai contraccolpi delle forze più conservatrici.

L’Italia fu l’unico Paese europeo a non riconoscere il governo di Pinochet e ad accogliere presso la sede della nostra ambasciata a Santiago dissidenti e oppositori; tra loro anche l’ex Governatore di San Paolo, Josè Serra. Da alcuni anni un monumento semplice ma evocativo ricorda quel periodo con un omaggio a Lumi Videla, il cui corpo senza vita fu gettato nel giardino dell’ambasciata italiana dai militari come oscuro monito al nostro Paese per la solidarietà alla resistenza cilena.

Poche settimane fa il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di fiori in nome del popolo italiano proprio ai piedi di quella scultura.

La seconda fase della verifica dell’esistenza in vita si svolgerà da settembre 2023 a gennaio 2024, riguarderà i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati a partire dal 20 settembre 2023 e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro il 18 gennaio 2024. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di febbraio 2024, laddove possibile, avverrà in contanti presso gli sportelli Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2024, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2024. Nel caso in cui il pensionato si trovi in stato di infermità fisica o mentale, o si tratti di pensionati che risiedo-

no in istituti di riposo o sanitari, pubblici o privati, o di pensionati affetti da patologie che ne impediscano gli spostamenti o di soggetti incapaci o reclusi in istituti di detenzione, è necessario contattare la Citi o il patronato che renderà disponibile il modulo alternativo di certificazione di esistenza in vita. I soggetti interessati, possono richiedere tale modulo ai Patronati abilitati al portale di Citi, in quanto gli stessi possono produrre e stampare autonomamente il pacchetto per la prova alternativa di esistenza in vita. Per la corretta compilazione del modulo e l’esatta documentazione a corredo, i pensionati possono rivolgersi ai Patronati, i quali provvederanno all’invio elettronico tramite il portale Citi in tempo reale e sicuro. Per informazioni telefonare al 8786 0888 or 0450 233 412, un operatore sarà a tua disposizione.

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Il caso del Cile è emblematico anche perché la sua ripercussione in Italia fu fortissima: dalla Democrazia Cristiana di Aldo Moro al Partito Socialista di Bettino Craxi tutti i partiti italiani che avevano preso parte all’assemblea costituente, memori della lotta al fascismo e alla dittatura di Mussolini si schierarono subito a fianco dell’opposizione al regime di Pinochet.

Anche il “compromesso storico”, la politica di intese e collaborazione tra democristiani e comunisti, nacque a seguito della riflessione che l’allora segretario

Per tutti questi motivi quanto accadde al Palazzo de “La Moneda” l’11 settembre del 1973 non può essere relegato ad un semplice episodio della storia cilena. Come ha detto il Presidente Mattarella nel corso della sua recente visita in Cile, quella storia ha incrociato cinquanta anni fa “quella della Repubblica Italiana, fino a confondersi con essa in un ricordo che oggi è patrimonio comune.

Tanto il popolo italiano visse intensamente la violazione profonda della libertà e dei diritti delle persone operata dalla dittatura militare. Il “mai più” che segue la presa di coscienza di una nazione matura - ha continuato Mattarella - va accompagnato sempre dal coraggio della verità”. Parole sagge che sottoscrivo, difficile aggiungerne altre.

Fabio Porta Deputato del Pd eletto nella circoscrizione Estero ripartizione America Meridionale

notizie istituzionali 2 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023
Fabio Porta su “Comunità italiana”
cinquant'anni fa si consumava in Cile il violento golpe del generale Pinochet
by Spot Press Sydney,
FEDERAZIONE ITALIANA LIBERI EDITORI
Australia
INPS: Accertamento esistenza in vita 2023 per i pensionati residenti all’estero

Comunista come Putin?

No, Putin non è affatto un comunista!

Putin, con un passato da ex Agente del KGB, ha intrapreso un percorso politico che lo ha portato a diventare una figura di spicco nella politica russa. Inizialmente, è emerso come il successore naturale di Boris Eltsin, che era stato coinvolto in scandali e che ha favorito l'ascesa di Putin per tutelare i propri interessi.

Nel 1999, Putin è stato nominato primo ministro e, un anno dopo, è diventato il presidente più giovane della Federazione Russa. Da allora, ha mantenuto una posizione di potere che sembra destinata a durare nel tempo.

Putin è stato in grado di rilanciare l'economia russa, un obiettivo che i suoi predecessori non avevano raggiunto. Dopo il fallimento della perestrojka di Gorbaciov e il periodo di neoliberismo sotto Eltsin, Putin ha abbracciato il capitalismo e l'economia di mercato, facendo della Russia una grande potenza economica.

Il suo principale obiettivo è stato quello di restaurare la grandezza della Russia dopo il crollo dell'Unione Sovietica. A tal fine, ha promosso una politica nazionalista basata sulla cultura russa e sulla Chiesa ortodossa.

Non potendo candidarsi per un terzo mandato presidenziale, nel 2008 Putin ha favorito l'ascesa di Dmitrij Medvedev al Cremlino, rimanendo lui stesso primo ministro. Successivamente, è stato rieletto presidente nel 2012 e ha consolidato il potere nelle sue mani, trasformando la Russia in un'autocrazia capitalista controllata da un'élite di oligarchi fedelissimi.

In definitiva, Putin può essere descritto come un nazionalista conservatore che si ispira ai valori tradizionali russi. Nonostante non sia comunista, ha espresso nostalgia per l'Unione Sovietica, definendone la fine come una delle peggiori catastrofi geopolitiche del XX secolo.

Putin è un leader ambizioso, noto per i suoi metodi decisamente non convenzionali e per il suo desiderio di potere. Pur avendo attraversato fasi di distensione, la Russia continua a perseguire una politica di potenza sotto la guida di questo carismatico e popolare leader.

Al momento, Putin sembra godere di un ampio sostegno, che potrebbe essere il risultato di varie dinamiche, mentre il Partito Comunista rimane costantemente all'opposizione. In conclusione, Putin è tutto tranne che un comunista, ma è piuttosto l'uomo forte della Russia, spesso paragonato a uno zar moderno.

IlSottosegretario Silli risponde sulla questione dei pareri Consolari all’editoria

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli ha recentemente risposto all’interrogazione del Sen. Roberto Menia (FdI) che ha espresso forti critiche sulle dichiarazioni consolari riguardanti le testate italiane all’estero “La Gente d’Italia” e “Allora!”.

Menia ha contestato le dichiarazioni dell'ambasciatore d'Italia a Montevideo, Giovanni Battista Iannuzzi, e del console generale d’Italia a Sydney, Andrea De Felip, come “estremamente aspre nei toni e stigmatizzano in modo forte le due testate che vengono descritte come faziose, che danneggiano il diritto all’informazione, e, più generalmente, l’immagine degli italiani all’estero e di suoi rappresentanti”.

"La libertà di stampa - ha aggiunto Menia - è tutelata dell'articolo 21 della Costituzione: 'Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure'. L'accertamento dei requisiti tracciati dalla normativa non deve configurarsi come interferenza con la

linea editoriale del giornale e con l’esercizio del diritto di cronaca, soprattutto qualora il parere negativo sia di natura politica o derivi da qualcosa che le testate hanno pubblicato e non sia stato gradito dalle autorità consolari, dai Comites o da entrambi. Se così fosse, il ruolo delle autorità consolari e dei Comites produrrebbe un danno alla libertà di stampa in quanto “suggerirebbe” alle imprese editoriali di valutare ciò che pubblicano se intendono ottenere finanziamenti pubblici.

La lettera della Farnesina ai diplomatici? Un monito

Tutta la macchina burocratica deve rispondere al governo in carica. Questo vale in qualsiasi organizzazione statuale

di Antonio Gabriele Fucilone

La lettera inviata il 9 agosto dalla Farnesina agli ambasciatori e consoli, con la quale sono stati invitati i membri del corpo diplomatico a evitare di rilasciare dichiarazioni pubbliche contro il governo, altro non è che un monito.

Infatti, le sedi diplomatiche italiane rispondono alle istituzioni italiane, quindi al governo del nostro Paese. Dunque, debbono essere in linea con ciò che dice il governo.

Tutta la macchina burocratica deve rispondere al governo in carica. Questo vale in qualsiasi organizzazione statuale. Per esempio, ad ogni cambio di presidente e di amministrazione negli USA, cambiano gli ambasciatori nelle ambasciate americane. Ciò è perfettamente normale.

Lo stesso discorso vale anche per gli altri Stati. Ci deve essere un allineamento tra governo e ambasciate.

Non è normale che vi siano un governo ed un corpo burocratico e diplomatico che agisce in totale autonomia e che parla contro il governo stesso, come se non avesse nulla a che fare con quest’ultimo.

Se in un Paese c’è un problema, l’ambasciatore italiano che si trova in quel Paese deve parlare col Ministero degli Esteri e fargli

sapere tutto. Un ambasciatore che rilascia dichiarazioni pubbliche contro il suo stesso governo dovrà assumersi le sue responsabilità. Qui c’è in gioco l’interesse dell’Italia.

Un corpo diplomatico che agisce in maniera completamente autonoma dal governo rischia di danneggiare parecchio l’Italia.

Ovviamente, ognuno di noi può dire ciò che vuole come privato cittadino.

Però, l’interesse dell’Italia deve venire prima di tutto e chi ricopre certe cariche parla a nome delle istituzioni italiane.

Se applicato alle testate nazionali edite in Italia ciò determinerebbe un taglio drastico dei finanziamenti loro concessi, Menia ha chiesto di sapere, "se si intenda verificare se le dichiarazioni rese dalle autorità consolari e dai Comites, in ordine alle richieste di contributo, siano fondate su motivi di natura politica o su fatti e valutazioni, resi noti dai quotidiani, che concernono direttamente le autorità consolari e i Comites e da questi non graditi. Qualora i fatti dimostrino che questi influenzino la libertà di stampa, quali iniziative si intenda adottare per garantire il rispetto del dettame costituzionale e se si ritenga opportuno incidere sulla legislazione vigente per rendere più espliciti e definiti ciò che in materia spetta alle autorità consolari e ai Comites." Silli, nel suo testo di risposta scritta, ha dichiarato che “ai fini della concessione dei contributi alle imprese editrici all'estero, la dichiarazione del capo del competente ufficio diplomatico-consolare è uno dei requisiti previsti dal decreto legislativo” e che “tale dichiarazione concorre alle autonome valutazioni delle istanze da parte del Dipartimento per l'informazione e l'editoria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Rimane infatti in capo a quest'ultimo la competenza esclusiva in merito all'esame e alla valutazione delle domande, nonché dei pareri e delle dichiarazioni ad esso resi ai sensi della normativa vigente.”

“Nessun ufficio consolarespecifica Silli - potrebbe sostituirsi al Dipartimento nella sua valutazione circa la concessione dei contributi.”

In merito ad "Allora!" si fa presente - aggiunge Silli - che è tuttora in corso l'attività istruttoria del Dipartimento sulle richieste di contributi inviate per l'anno 2022 e che non è stato emesso alcun provvedimento di esclusione.

Il Dipartimento, nella sua piena terzietà rispetto al Ministero e ai Comites, sta quindi valutando tutti gli elementi a sua disposizione per giungere all'emissione di un provvedimento.”

“Con riguardo all'attestazione a cura del consolato generale di Sydney, quest'ultimo ha rilevato come non siano disponibili elementi per valutare l'effettiva diffusione presso la comunità di riferimento.

Inoltre la sede ha segnalato come, con riferimento alla sua funzione informativa e in virtù della sua periodicità settimanale, "Allora!" si connoti più come periodico di opinione e di costume che come giornale di informazione.”

“È comunque auspicabile - ha concluso il sottosegretario - che tutte le voci orientate verso le comunità italiane all'estero possano operare e ulteriormente diversificarsi, anche attraverso forme di ricorso a proventi locali.”

La redazione di Allora! fa presente che benché il console generale Andrea De Felip sia libero di decidere circa le proprie osservazioni da inviare al Dipartimento, sorgono forti dubbi sulla validità della dichiarazione consolare.

Le copie di Allora! inviate al consolato vengono settimanalmente rispedite indietro al mittente e aver dichiarato l’assenza di elementi per valutare l'effettiva diffusione della testata nella comunità dimostra il perdurare di un atteggiamento che abbia di mira a far prevalere l’interesse personale contro la testata e i suoi collaboratori, nonché dimostra la limitata presenza del capo dell’ufficio consolare alla diversità di iniziative che si svolgono nel contesto italiano locale.

3 Al lora! pagina tre Mercoledì 20 Settembre 2023 21 Prairie Vale Road, Bossley Park, Sydney, NSW 2176 Ph: (02) 9822 3863 - Mob: 0416 126 308 info@cucinagalileo.com.au @ CLUB MARCONI

Il mese scorso si è ottenuta una significativa vittoria per la lotta ai cambiamenti climatici dietro porte chiuse. Nel 2020, Katta O'Donnell, all'epoca una studentessa universitaria di 23 anni a Melbourne, ha avviato un'azione legale di classe di livello mondiale contro il governo del Commonwealth.

O'Donnell ha sostenuto che lei e altri investitori in titoli emessi dall'Australia erano stati ingannati perché il governo non aveva rivelato come i cambiamenti climatici avrebbero potuto influenzare i loro investimenti. I titoli sovrani consentono ai governi di prendere in prestito denaro, con il quale, oltre alle tasse, possono finanziare spese e programmi. Storicamente, gli investitori considerano i titoli sovrani emessi da economie stabili come l'Australia un investimento sicuro.

Poiché la nostra economia è vasta e le nostre istituzioni economiche, politiche e legali sono stabili e per lo più libere da corruzione, gli investitori possono essere abbastanza certi che i governi australiani ripagheranno i loro debiti.

Ciò ha creato una costante domanda di titoli sovrani australiani, rendendoli un modo affidabile per i nostri governi di finanziare programmi politici e rispondere agli shock economici. Tuttavia, la causa legale di

Yevgeny Prigozhin e la Brigata Wagner: Potere e Caduta di un Mercenario Russo

Il denaro, come dice Papa Francesco, può essere la radice del male nel mondo, creando disuguaglianze. Eppure, per un pugno di rubli, alcuni sono disposti a mettere in gioco la propria vita e quella degli altri, nonostante il compenso non dovrebbe essere la priorità.

Parliamo del mercenarismo militare, una pratica che vede individui mettere le proprie abilità al servizio di altri in cambio di ricompensa. In questo contesto, emergono due nomi ben noti: Prigozhin e la brigata Wagner. Il primo è deceduto in un "incidente" aereo il 23 scorso, mentre la seconda è in disfacimento dopo la sua scomparsa.

stenute dalla Russia, con un ruolo cruciale nella sua espansione geopolitica.

O'Donnell ha sollevato in modo ampio il dubbio se i titoli sovrani fossero davvero sicuri per gli investitori una volta presi in considerazione gli impatti economici dei cambiamenti climatici.

I suoi avvocati hanno sostenuto che il governo del Commonwealth dovrebbe divulgare il modo in cui i cambiamenti climatici rappresentano sia rischi "fisici" che "di transizione" per l'economia.

I primi sono rischi finanziari che gli scienziati del clima dicono avranno un impatto sull'economia australiana a causa delle modifiche al clima e dell'aumento degli eventi meteorologici estremi. Il secondo tipo di rischio deriva dai cambiamenti nella domanda globale per le nostre esportazioni di combustibili fossili.

Gli avvocati di O'Donnell suggeriscono anche che gli investitori si aspettano sempre di più che i governi cerchino di gestire i loro rischi legati al clima. Fanno riferimento alla decisione del 2019 della Banca Centrale della Svezia, la Sveriges Rijksbank, di disinvestire dai suoi possedimenti in obbligazioni del Queensland e dell'Australia Occidentale, perché non sono "note per un buon lavoro sul clima", come esempio di investitori che prendono sul serio questi rischi.

continua in ultima pagina

Ma chi erano Prigozhin e la brigata Wagner? Per rispondere, è necessario esaminare il fenomeno degli eserciti mercenari. Prigozhin, noto anche come Eugenio, è stato una figura poliedrica: condannato per reati comuni, è diventato oligarca, uomo d'affari, politico e comandante mercenario russo. Si crede che il nome "Wagner" della brigata sia legato al nome di battaglia di Dmitrij Valer'evič Utkin, possibile cofondatore del gruppo, scelto forse in onore del compositore Richard Wagner, preferito da Hitler.

Prigozhin è stato accusato di legami stretti con Vladimir Putin, tanto che è stato soprannominato "il cuoco dello Zar" per aver organizzato cene per lui con dignitari stranieri nei suoi ristoranti. Passando alla brigata Wagner, si è parlato molto della loro ferocia e delle abilità militari. Tuttavia, la realtà è meno romantica: agivano come un braccio armato del Cremlino in vari Paesi, ampliando l'influenza russa.

Recentemente, Prigozhin è stato oggetto di sanzioni e condanne per le sue attività di interferenza nelle elezioni negli Stati Uniti. Tuttavia, è stato soprattutto noto come "appaltatore militare privato".

Nel giugno scorso, Eugenio ha commesso un atto di sfida marciando su Mosca contro i suoi stessi "sponsor", un gesto che potrebbe aver contribuito alla sua fine.

Per concludere, Eugenio Prigozhin e la brigata Wagner rappresentano una delle più significative forze paramilitari so-

Eugenio, con la sua smisurata ambizione, potrebbe aver oltrepassato una linea critica, portando alla sua tragica fine.

La storia di Prigozhin ci ricor-

da l'avvertimento di Machiavelli sulle armi mercenarie: sono disunite, ambiziose e poco disciplinate.

In questo caso, l'ambizione potrebbe aver portato alla caduta di un uomo che ambiva a essere più grande di quanto avrebbe dovuto.

Pierfrancesco Favino in una conferenza durante il festival di Venezia ha espresso tutta la sua perplessità verso la tendenza delle produzioni internazionali ad affidare i ruoli di grandi icone italiane sul grande schermo ad attori ritenuti “culturalmente distanti” dai personaggi in questione.

Andrea Iervolino, produttore del film Ferrari ha risposto all’attore italiano.

“Caro Favino, negli ultimi trent’anni, il cinema italiano non ha creato uno star system riconoscibile nel mondo. Restando chiuso a collaborazioni internazionali che in un mondo globale ritengo al contrario utili alla crescita del settore. Gli altri Paesi non americani hanno avuto invece un approccio diverso e forse vincente dando vita e luce a: Banderas, Bardem, Cruz, Cassel, Cotillard, Kinnam, Mikkelsen, Schoenaerts, Kruger che sono oggi nomi internazionalmente riconosciuti con un notevole e comunque discreto valore. In Italia al contrario proprio per valorizzare e lanciare talent italiani, bisogna fare film internazionali, inserendo nel cast un mix di attori stranieri e nostrani. Solo così i talenti italiani, che sono tantissimi e non tutti ancora scoperti, possono iniziare ad avere visibilità a livello mon-

diale per poi essere protagonisti di film che potrebbero costare intorno ai 100.000.000 dollari come Ferrari. Il cinema italiano deve guardare oltre il proprio Paese e mettere in campo sinergie con l’industria internazionale che vuole investire sulle icone del made in Italy. Film come Ferrari che vengono distribuiti in 150 paesi nel mondo promuovono profondamente l’Italia e il genio italiano nel mondo dando lustro e visibilità al nostro Paese. Per rilanciare il cinema italiano, quindi la produzione Made in italy e di conseguenza gli artisti devono realizzare film con storie che parlano a tutto il mondo, con star internazionali che lavorano fianco a fianco con i nostri talenti e con le nostre maestranze locali con l’unica finalità di valorizzare quanto meritano le storie italiane e gli attori italiani. Solo per fare un esempio in linea: nel nostro film Modigliani diretto da Johnny Deep, Riccardo Scamarcio sarà uno dei protagonisti principali, e sarà affiancato da Al Pacino e tanti altri, ma ovviamente non è un film che costa cento milioni, ha un budget molto più modesto e quindi può sperimentare una formula a cast misto che darà molta luce e visibilità a Scamarcio e a tutti gli altri attori non internazionali che faranno parte del cast.”

opinioni e pareri 4 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023
Come uno studente ha costretto il governo ad ammettere i rischi economici legati ai cambiamenti climatici

Tunnel boring machine smashes through at future Western Sydney airport terminal station

vibrant and growing region with reliable and fully accessible metro services, ready for when planes start taking off at the new Western Sydney International (Nancy-Bird Walton) Airport.” said the Federal Infrastructure, Transport, Regional Development and Local Government Minister Catherine King.

Evento di Beneficenza per i Senzatetto di Sydney al "The Pasta Man"

Western Sydney residents are one step closer to catching fast metro rail services, with TBM Peggy smashing through at the future Airport Terminal station in a major milestone for the Sydney Metro - Western Sydney Airport project.

The 1,066-tonne mega-machine completed the first leg of its 5.5-kilometre journey to the Aerotropolis, following TBM Eileen, who made her historic first breakthrough last month.

Peggy has worked around the clock at an average speed of 120 metres per week to build the fully lined 1.26-kilometre tunnel from the Airport Business Park, excavating around 112,000 tonnes of rock - enough to fill about 18 Olympic swimming pools.

In preparation for Peggy’s arrival, approximately 293,000 tonnes of rock (about 48 Olympic swimming pools) have been excavated from the 25-metre-deep Airport Terminal station box.

The enormous machine will now traverse the station box before being relaunched, to tunnel under the future Western Sydney International (Nancy-Bird

Walton) Airport, with the TBM expected to arrive at the Aerotropolis metro station site in 2024.

TBM Peggy is named after Peggy Kelman OAM, an Australian aviation pioneer and adventurer.

Peggy Kelman was a friend of Nancy-Bird Walton, the namesake of the new international airport.

A total of four TBMs will build the 9.8-kilometre-long twin tunnels for the Sydney MetroWestern Sydney Airport railway line between St Marys and the Aerotropolis.

TBM Eileen is carving the metro tunnel alongside TBM Peggy from Airport Business Park to the Aerotropolis. TBM Catherine and TBM Marlene have begun their 4.3- kilometre journey from Orchard Hills to St Marys.

A joint venture between CPB Contractors and Ghella was awarded the $1.8 billion Station Boxes and Tunnelling contract in 2021 to deliver 9.8 kilometres of twin metro tunnels, five station boxes and two services facilities shafts for the Sydney Metro - Western Sydney Airport project.

The line will be operational when Western Sydney International (Nancy-Bird Walton) Airport opens for passenger services in 2026, with an expected travel time of 15 minutes from St Marys metro station to the Airport Terminal Station and a further five minutes to the Aerotropolis Station.

“The spectacular arrival of TBM Peggy marks the fantastic progress underway on this vital 23-kilometre transport link, which will not only benefit Greater Western Sydney residents, but for those visiting from around the globe.

“We are thrilled to be shaping the future of this

“This city-shaping project is supporting the local economy with more than 14,000 jobs generated during construction, including 250 new apprentices and at least 20 per cent of the contract workforce coming from Greater Western Sydney.

“This project is making Western Sydney the doorway to the rest of the world, and we can’t wait to see it continue to take shape.” said the NSW Transport Minister Jo Haylen.

“The community benefit, as the Western Sydney (Nancy - Bird Walton) International Airport continues toward completion, are immense.

Our residents are looking forward to the opportunities, jobs for the future, as well as the construction jobs which support families and the economy in Western Sydney. “ said the Member for Werriwa Anne Stanley.

Domenica 17 settembre 2023, presso "The Pasta Man" di Sydney, proprietà dello chef lametino trapiantato in Australia, Sandro Isabella, si è svolto un evento di beneficenza ispirato dalle nobili gesta di San Francesco di Paola.

A sostenere lo chef Sandro Isabella, presidente dell'Accademia delle Tradizioni Popolari Calabresi e vice presidente della Federazione Italiana Cuochi, c'erano i membri della Federazione Italiana Cuochi Associazione Australia, l'Associazione Cuochi Australia, l'Associazione Discepoli di Escoffier e l'Associazione Nazionale Alpini di Sydney. Tutti insieme hanno preparato un pasto per i senzatetto di Sydney, un gesto di grande nobiltà per coloro che ne hanno più bisogno. Oltre 200 senzatetto hanno avuto l'opportunità di gustare i piatti del menu, rigorosamente privi di carne e derivati, dedicati al Santo Patrono Calabrese.

Una giornata di straordinaria solidarietà che ha riempito di gioia gli animi di tutti i partecipanti. "Sono estremamente soddisfatto di questa splendida giornata di condivisione - afferma lo chef lametino. - È stato un successo straordinario per tutti noi.

Una giornata di festa per le diverse associazioni coinvolte, ma anche una grande gratificazione per me e la mia socia Graziella Madau, che con immenso piacere abbiamo accolto

un evento di tale portata, donando con cuore aperto, come ci ha insegnato il nostro San Francesco di Paola fin da bambini." Lo chef lametino Sandro Isabella è stato da sempre impegnato nel fare opere di bene sotto il nome di Charitas. Un sostegno fondamentale e un contributo di risonanza è giunto dallo chef veneto Alessandro Argento, protagonista nella preparazione del menu ideato dallo chef lametino.

5 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 notizie comunitarie

14 milioni di dollari per l'espansione del centro commerciale di Carnes Hill

zioni di aspirazione ed è gestito da quattro membri del personale dalle 8:00 alle 21:00 il giovedì e dalle 8:00 alle 18:00 tutti gli altri giorni.

Nella stessa area del parcheggio orientale sarà inclusa una nuovissima stazione di servizio mycar, che impiegherà otto lavoratori che gestiranno l'edificio dalle 8:00 alle 17:30 dal lunedì al venerdì e dalle 8:30 alle 14:00 il sabato.

The Pride of a Nonno

Ecco un'anteprima esclusiva dei piani da 14 milioni di dollari per l'espansione del tanto amato centro commerciale di Carnes Hill, che includerà nuove aggiunte come un ristorante KFC aperto 24 ore su 24 e un centro per l'infanzia. Questa espansione è destinata a diventare un'icona nella crescita del sobborgo nel sud-ovest di Sydney.

I piani da 14 milioni di dollari sono stati presentati da Charter Hall al Consiglio di Liverpool per includere un edificio "mycar", spostare il lavaggio a mano V8 esistente e ampliare l'estremità meridionale dell'edificio per

L’Ambasciatore

la gestione del centro presso il centro commerciale Carnes Hill, situato in Kurrajong Rd.

Il centro commerciale esistente vanta Woolworths, Big W e un Dan Murphy come negozi principali, 46 negozi specializzati e 926 posti auto sin dalla sua apertura nel 1999. I piani saranno suddivisi in cinque aree in vari lotti vuoti circostanti il centro commerciale. Una zona sarà dedicata al trasferimento del lavaggio a mano V8 esistente dal parcheggio meridionale all'angolo posteriore del parcheggio orientale.

Il lavaggio auto avrà due postazioni di lavaggio e tre posta-

Un ristorante KFC aperto 24 ore su 24 è destinato ad aprire in un'altra zona, nel luogo precedentemente occupato da un parco giochi in Main St e sarà gestito da 15 dipendenti.

Il ristorante avrà posti a sedere per 30 persone e 17 posti auto aggiuntivi per i clienti.

In un'altra area, la demolizione del lavaggio a mano V8 darà spazio a 142 posti auto e alla costruzione di un nuovo edificio per la gestione del centro all'estremità meridionale del centro commerciale, il più vicino al Big W, con sei dipendenti che lavoreranno dalle 6:00 a mezzanotte tutti i giorni. Il nuovo edificio avrà ulteriori 789 mq disponibili per tre inquilini commerciali o ristoranti ancora da annunciare.

La zona finale includerà un centro per l'infanzia aperto dalle 6:30 alle 18:30 dal lunedì al venerdì, in grado di ospitare un massimo di 92 bambini, tra cui otto bambini da zero a due anni, 44 bambini da due a tre anni e 40 bambini dai tre anni in su.

I documenti di pianificazione riconoscono che lo sviluppo genererà occupazione e "soddisferà la domanda dei consumatori della comunità di Carnes Hill che cercano accesso a servizi commerciali, di assistenza e di cura per l'infanzia convenientemente situati".

Congratulations to my granddaughter Ellianna Englen for winner the Grand Final as captain of Chipping Norton Chargers Ladies 16’ Division I, coached by my son in law Tony Englen.

It is also with pride for Ellianna achieving the School Captain

Award for the coming year at All Saint school Casula. As a lover for soccer, it is a dream come true to see my grandchildren follow my passion. Look for the name of my grandson Alessandro as he is for sure a champion in the future.

ODESSA - Nel corso della recente missione ad Odessa, l’Ambasciatore Pier Francesco Zazo ha inaugurato la sede del primo Consolato Onorario d’Italia in Ucraina. Il Consolato Onorario si trova in via Pushkinska 7, nel

centro cittadino: l’indirizzo non è casuale, in quanto il nome originario della strada, inaugurata nel 1827, era “via Italiana” (vulytsia Italiiska), a testimonianza dei profondi legami storici fra la città sul Mar Nero e il nostro Paese.

Unit 1/6 Robertson Place PENRITH NSW 2750

"Il progetto proposto comporterà un aumento netto dell'occupazione di 71 posti di lavoro, 40 posti di lavoro nella fase di costruzione e oltre 242 posti di lavoro diretti e indiretti", affermano i documenti.

Un portavoce di Charter Hall ha confermato che è stata presentata una domanda di sviluppo al Consiglio di Liverpool e non ha voluto fornire ulteriori commenti.

Critiche per il piano del Council dell’Inner West per la raccolta bisettimanale dei rifiuti

Il consiglio dell'Inner West è stato oggetto di critiche per i cambiamenti pianificati riguardanti l'orario di svuotamento dei bidoni rossi. A partire dall'8 ottobre, l’Inner West Council inizierà a svuotare i bidoni ogni due settimane, anziché settimanalmente. Questa decisione ha destato preoccupazione tra i residenti, i quali temono che possa portare a seri problemi igienici, specialmente con l'arrivo del clima più caldo.

Per le famiglie con bambini piccoli, questo comporterà una primavera e un'estate con pannolini sporchi, rifiuti alimentari e sgradevoli odori che invaderanno le strade per un'intera settimana in più. Harry Stavrinos, ex Consigliere della Città di Ran-

dwick, ha già vissuto una modifica simile nel proprio consiglio alcuni anni fa, e ha dichiarato pubblicamente che ha generato ulteriori complicazioni per tutti. "Posso dirti con certezza che si verificherà una notevole confusione su quale bidone sia quello rosso, quale il verde e quale il giallo", ha sottolineato Stavrinos. "Ho un figlio di 14 mesi che consuma pannolini a ritmo sostenuto, e la scorsa estate ci siamo trovati di fronte a un grosso problema con i vermi."

Questa decisione del consiglio, pertanto, ha suscitato una comprensibile ondata di disagio e protesta tra i residenti di Sydney, i quali chiedono una revisione di questa nuova politica.

6 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 notizie comunitarie
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Pier Francesco Zazo ha inaugurato a Odessa la sede del primo Consolato Onorario d’Italia in Ucraina

Una Magnifica Serata di Gusto e Tradizione

Un evento straordinario organizzato dall'Associazione Comunità Caterisana Inc. e dalla Confraternita di Santa Caterina Vergine e Martire d’Alessandria in Sydney, ha deliziato i presenti con piatti tradizionali e vini casalinghi di alta qualità

Sabato 16 settembre, l'Our Lady of Fatima Hall a Earlwood, Sydney, è stata il palcoscenico di una serata indimenticabile. L'Associazione Comunità Caterisana Inc. e la Confraternita di Santa Caterina Vergine e Martire d’Alessandria hanno dato vita a un evento coinvolgente che ha fatto onore alle radici e alla cultura della comunità italiana.

L'atmosfera conviviale e il divertimento hanno regnato sovrani, accompagnati da un menu eccezionale e dalla vivace musica da ballo.

A dominare le portate c'era la deliziosa Trippa, amata da molti come "spezzatino", preparata con maestria dal cuoco Domenico Fazzalaro e dai numerosi volontari che si sono uniti all'evento.

"Antipasto misto, penne alla napoletana e la trippa, che noi chiamiamo anche spezzatinoha annunciato con orgoglio lo chef Domenico - Per chi preferisce, abbiamo anche un delizioso arrosto con insalata e patate al forno. E non mancano certo i dolci e il caffè, e molto altro ancora."

Cuoco e volontari hanno proprio pensato a tutto preparando anche un piatto alternativo, un delizioso arrosto con patate al forno, a disposizione per accontentare tutti i gusti.

Parallelamente al banchetto, si è svolta una competizione di vino casalingo. Una pratica radicata nelle tradizioni delle regioni meridionali, dove la produzione di vino in casa è una consuetudine consolidata. Ogni anno, gli appassionati di vino si sfidano nella creazione del miglior nettare di uva.

Un pannello di esperti "bevitori", composto da Sam Volpe, Giuseppe Forese, Vincenzo Colella e Peter Burgh, ha avuto il compito di valutare i vini. Senza etichette o riferimenti, la giuria ha assegnato punteggi da uno a cinque.

Dopo assaggi e votazioni, ecco i vincitori della Competizione del Vino: al terzo posto Joe Colubriale, al secondo posto Domenico Fazzalaro. Il trionfo è andato a Vince Criniti, che per un anno potrà fregiarsi del titolo di campione e vedere il suo nome inciso sulla base della coppa, a memoria futura. Vince ha voluto rin-

graziare Pino Marino per l'uva fornita e il cugino Dominic per l'eccezionale produzione di vino.

L'intrattenimento musicale è stato curato dal talentuoso Michael Riviera, che ha allietato la serata con una selezione di meravigliose melodie italiane e brani adatti al ballo.

Durante la serata è stato festeggiato Giusto Mattarollo che in occasione del suo 100.mo compleanno è stato dichiarato membro sociale a vita per la sua dedizione alla comunità per oltre 33 anni.

Un ospite d'onore è stato Frank Sicari, ex presidente dell'Associazione e della Confraternita di Santa Caterina. La sua presenza e quella della consorte Maria - per tanti anni segretaria del Consolato Generale d'Italia a Sydney e Cavaliere della Repubblica - hanno aggiunto un tocco di prestigio all'evento.

La competizione del dollaro e della bottiglia ha regalato momenti di grande suspence. Ogni contendente doveva cercare di avvicinarsi il più possibile con una moneta da un dollaro ad una bottiglia di whisky posta a una certa distanza. Carmelo ha condotto a lungo la competizione, con un lancio millimetrico, ma all'ultimo momento è stato superato da Francesco, che con un tiro preciso ha conquistato la vittoria.

La serata è terminata, come da tradizione, con una ricca lotteria. L'unico assente, per motivi di salute, è stato il presidente dell'Associazione Giuseppe Trombetta. Tutti i presenti hanno formulato sinceri auguri di pronta guarigione, con la speranza di rivederlo presto in piena forma per celebrare eventi altrettanto significativi per la nostra comunità.

notizie comunitarie 7 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023
Giusto Mattarollo festeggiato per il suo 100.mo compleanno Joe Colubriale e Frank Sicari I vincitori del "Best Wine" La giuria al lavoro per la scelta del miglior vino dell'anno Un ottimo Capocollo fatto in casa messo all'asta John e Annunziata Forese dell'Earlwood Growers Market Domenico Fazzalaro prepara la famosa trippa alla calabrese

Associazione Maria SS. delle Grazie e San Vittorio Martire di Roccella Jonica:

Una Celebrazione Benefica di Successo

per l'amore e la fede nella loro religione, per i loro valori e per l'aiuto agli altri, specialmente ai meno fortunati. Questi principi fondamentali hanno plasmato la crescita della comunità italiana. La costituzione a cui la comunità di Maria SS. Delle Grazie e San Vittorio riflettono questi ideali, impegnandosi a fornire aiuto e sostegno ai meno privilegiati.

Il Comitato dell'Associazione Maria SS delle Grazie e San Vittorio Martire

Nella giornata del 17 settembre, presso il Club Marconi, l'Associazione Maria SS. delle Grazie e San Vittorio Martire ha tenuto la sua annuale giornata di raccolta fondi a favore di nobili cause.

L'evento, splendidamente organizzato, ha visto i proventi destinati all'Australasian Leukemia & Lymphoma Group, l'unico gruppo di ricerca no-profit in Australia e Nuova Zelanda che si dedica alla ricerca clinica sui tumori del sangue.

L'obiettivo primario di questo gruppo è la promozione di trattamenti e vite migliori. Si impegnano a migliorare le prospettive di trattamento, la qualità della vita e i tassi di sopravvivenza dei pazienti affetti da tali malattie attraverso studi clinici condotti in collaborazione con esperti a livello locale e internazionale. Questa nobile causa è un vero vanto per l'Associazione, che da anni si distingue a Sydney. La sontuosa sala, splendida-

mente addobbata, ha fatto presagire un grande successo in termini di partecipazione e interesse verso questa nobile causa. Circa 450 persone hanno partecipato all'evento. Il notevole numero di partecipanti dimostra chiaramente che questa storica associazione non ha perso nulla del suo prestigio, nonostante il passare degli anni. Erano presenti i membri del comitato, riconoscibili dalle eleganti giacche blu con lo stemma della Madonna Santissima e di San Vittorio sul petto. Non sono mancati i membri del Comitato del Club Marconi, a testimoniare l'importanza che il club di Western Sydney attribuisce a tali manifestazioni.

La Doltone House ha preparato un sontuoso banchetto. Un ricco antipasto di salumi e formaggi è stato seguito da prelibati grigliati mediterranei. A seguire, una scelta tra Rigatoni al sedano abbrustolito e ragù oppure alla siciliana con cipolle e melanza-

ne. Il secondo piatto, servito in alternativa, comprendeva petto di pollo al forno con funghi arrostiti e spezie, oppure Ossobuco alla milanese con parmigiano e polenta. Non potevano mancare i deliziosi dolci: torta siciliana al limone e caramello con praline di ribes e pere. Gelato e Zeppole sono stati serviti da speciali carretti posizionati ai bordi della sala.

A nome del presidente Frank Furfaro, la festa è stata introdotta da Joe Frasca, che ha brevemente retracciato le origini di questa storica Associazione.

Nel suo vibrante discorso, Joe Frasca ha condiviso una toccante storia di perseveranza e impegno nel preservare le radici italiane in Australia. Risalendo al 1960, Frank Bova e Filippo Simone, che ora sono compianti, nutrivano un sogno: celebrare la loro eredità italiana, trasferitasi con loro dall'Italia in Australia. Questo desiderio ha portato alla creazione di un comitato, che il 28 gennaio 1962 ha organizzato una festa presso la Chiesa di San Fiacre a Leichhardt, in onore del Santo Patrono di Roccella Jonica, San Vittorio.

Questa celebrazione è stata l'incarnazione del loro sogno e ha dato il via a una tradizione duratura. L'oratore, rappresentante del comitato del 2023, ha espresso gratitudine non solo verso il suo attuale team, ma anche verso tutti coloro che nel corso degli anni hanno contribuito a mantenere viva questa eredità.

Joe Frasca ha evidenziato il ruolo cruciale svolto dai loro antenati italiani, che si distinsero

È stato sottolineato il ruolo cruciale che il comitato svolge nel garantire che queste tradizioni non vengano mai dimenticate o perse nel tempo. L'oratore ha

invitato l'uditorio a riflettere sulla potenza del dare e ha offerto la possibilità di contribuire all’Australasian Leukemia & Lymphoma Group, impegnato nella lotta contro la leucemia e il linfoma. Un ringraziamento speciale è stato rivolto a Paul Signorelli e al suo team alla Doltone House, per l'ospitalità straordinaria e il supporto alla causa. L'oratore ha sottolineato come oggi il Club Marconi sia diventato il cuore delle attività italiane in Australia, e ha espresso gratitudine al consiglio di amministrazione per il loro

notizie comunitarie 8 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 JDN TRANSPORT Catherine Field 0408 596 157 JDN transport is a small family owned business that specialises in transporting fresh produce to fruit shops in and around Sydney and some country areas
Joe Frasca Joe Frasca Gianfranco Placanica, Angelo Maggiotto, Frank Furfaro Tony Paragalli, Sam Noiosi, Joe Frasca, Morris Licata Membri del Comitato Club Marconi e signore Gianfranco Placanica e signora

sostegno nel rendere questa visione una realtà tangibile.

Infine, Frasca ha concluso con un caloroso ringraziamento all'uditorio per la loro presenza e per la condivisione della passione nel preservare le preziose tradizioni italiane. Ha riconosciuto anche i membri passati del comitato, portatori di una storia di dedizione e impegno, sottolineando quanto sia importante riconoscere e onorare il loro contributo, mettendo in luce l'importanza di preservare l'eredità italiana in Australia attraverso la celebrazione delle tradizioni e l'aiuto reciproco nella comunità.

Nel corso di un toccante discorso, John Perry ha condiviso la sua esperienza nella lotta contro la leucemia e ha espresso la sua profonda gratitudine all'Associazione per la Lotta contro la Leucemia e altre Malattie del Sangue (ALG) per il sostegno fondamentale ricevuto.

Sei anni fa, quando a John fu diagnosticata la leucemia, lui e la sua famiglia si trovarono di fronte a una notizia che li sconvolse. John ha sottolineato l'importanza del sostegno della sua famiglia nel superare questo momento difficile. È stato grazie a loro che è stato possibile affrontare passo dopo passo il percorso verso la guarigione.

John ha voluto ringraziare pubblicamente il comitato dell'associazione e in particolare Joe Mammone, che con una premurosa iniziativa ha cercato di fare qualcosa di speciale per lui durante il periodo natalizio. Un gesto che ha toccato profondamente John.

Ma la risonanza più grande è giunta dalle parole di un medico, vent'anni fa, che ha predetto a John una speranza di vita di soli tre anni. Questa profezia ha suscitato in lui un impulso di gratitudine verso la ricerca medica degli ultimi vent'anni. Oggi, John può guardare avanti con speranza, vivendo una vita relativamente normale grazie ai progressi straordinari compiuti nel campo della ricerca sulla leucemia.

I progressi della ricerca sono stati la chiave per il futuro di John e di tanti altri che combattono contro questa terribile malattia. John ha espresso la sua fiducia che tra qualche anno ci saranno farmaci ancora più efficaci che permetteranno di continuare questa battaglia senza l'assunzione di medicinali.

La giornata celebrativa è stata un momento di riflessione e gratitudine per John, che ha riconosciuto che il suo percorso di guarigione è stato possibile grazie a tutti coloro che hanno scelto di essere presenti e sostenere la causa. Un ringraziamento profondo è stato rivolto non solo all'associazione, ma anche a tutti gli amici e familiari che sono stati al suo fianco in questo viaggio.

In conclusione, la testimonianza di John Perry è un potente richiamo all'importanza della ricerca medica e del sostegno comunitario nella lotta contro la leucemia. La sua storia è un faro di speranza per tutti coloro che si trovano ad affrontare questa malattia, dimostrando che, grazie agli sforzi congiunti, è possi

bile superare le sfide più grandi

e guardare con fiducia verso un futuro più luminoso.

Concludendo questa straordinaria giornata di solidarietà, è impossibile non lodare la dedizione e la passione dell'Associazione Maria SS delle Grazie e San Vittorio. Grazie all'impegno di persone come Alfio, cantante di notevoli qualità canore e il pittore Blat Brase, che con le loro straordinarie abilità hanno contribuito in modo tangibile alla raccolta fondi, siamo certi che questo prezioso denaro sarà impiegato con la massima cura

e attenzione per sostenere la ricerca contro le terribili malattie che affliggono tante persone. Un plauso va a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento, dimostrando che, quando ci uniamo per una causa nobile, possiamo fare la differenza e offrire speranza a chi ne ha più bisogno.

Che questa giornata rimanga incisa nei cuori di tutti, come esempio di come la generosità e la determinazione possano illuminare persino i momenti più bui.

9 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023
notizie comunitarie
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Tony Labbozzetta,Morris Licata, Leonardo Gulli Paul Signorelli in buona compagnia Alfio Blat Brase Felice e Riccardo Montrone con alcuni pugliesi giunti dall'Italia Marco Abbondanza e Domenico Stefanelli della GIA Servizio al tavolo dallo Chef della Doltone House Alex, Elizabeth e Joe Frasca John Perry Silvio e Annina

I Trevisani nel Mondo festeggiano la Primavera

L’Associazione dei Trevisani nel Mondo, domenica 17 settembre 2023, ha organizzato il pranzo di Primavera al Club Marconi sito nel cuore di Bossley Park nella bellissima sala denominata "La Boheme", allestita con gusto ed eleganza dalla Daltone House.

Oltre 130 partecipanti hanno aderito all’iniziativa promossa dall’associazione, condividendo un ottimo pranzo di tre portate, preparato dagli chef della Doltone House, con un delizioso antipasto, un duo di pasta e un saporito arrosto di maiale con contorno di patate, zucca al forno e verdure, per finire con un ottimo gelato al gusto di cassata e le classiche crostole che hanno addolcito i palati di tutti.

Tanta buona musica in compagnia del maestro Tony Gagliano che con il suo vasto repertorio ha invitato tutti in pista con balli e classiche canzoni, accontentando le richieste dei convenuti.

A fare gli onori di casa, il Presidente Renzo Valleri, che ha voluto tracciare una breve storia dell’Associazione dei Trevisani nel Mondo, ricordando come da oltre 60 anni l’associazione rinnovi gli appuntamenti con i soci e i simpatizzanti al Club Marconi, punto d’incontro dei Trevisani sin dai primi albori.

Con il passare degli anni, il Club ha realizzato delle sale che hanno permesso non solo ai Trevisani, ma anche a tante altre associazioni di condividere momenti associativi, culturali e ricreativi.

“Contiamo sempre di coinvolgere nei prossimi eventi più Trevisani possibili e anche simpatizzanti di varie associazioni che, come noi, hanno gli stessi valori e lo stesso spirito associativoha dichiarato nel suo discorso il Presidente Renzo Valleri - I Trevisani hanno sempre intrapreso varie attività ricreative e di passatempo al Club Marconi: il gioco delle bocce, la borella, le carte, il cricket, il tennis, sono state le discipline dove il gioco di squadra ha prevalso".

Non sono mancate da parte del Presidente parole di apprezzamento per i partecipanti, senza i quali la festa non sarebbe stata possibile: "Ringrazio il Club Marconi sempre disponibile alle richieste dell’associazione, la Doltone House per il pranzo e il servizio

02 9606 9797 249 Edmondson Avenue, Austral NSW 2179 10 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 notizie comunitarie
Renzo Valleri, Adriano Valleri, Cathy Cain, Jane Ruston, George e Amanda Andrews, Sergio e Ina Scaglietti, Eilleen Santolin, Eleanor Santolin Robert Carniato, Angelo & Patricia Ruisi, Fernando Pellegrino, Luigi Volpato, Adriano Segato, Renzo Valleri, Matthew Biviano, Sam e Rosea Vaccaro Francesco e Joan Pellegrino, Pat e Teresa Macri, Felice e Maria Gigliotti, Carlos e Gloria Alvarez, Luigi e Luciana Volpato Renzo Valleri, Eileen Santolin, Luigi Volpato Da sinistra: Mario Soligo, Sam Vaccaro, Sam Noiosi, Renzo Valleri, Morris Licata, Fernando Pellegrino, Angelo Ruisi, Robert Carniato, Tony Paragalli Da sinistra: Rita Perencin, Laura Chies, Eileen Santolin, Luigi Volpato, Renzo Valleri, Bruno Bagatella, Gabriele Zamprogno, Ernesto Calderan Americo & Dina Tosello, Teresa Brunetta, Patricia De Angelis, Maria Sartoretto, Alfina Girotto, Bruna Zadro, Palma Volpato Morris Licata, Renzo Valleri e Signora Angelo Ruisi Mario Soligo e Renzo Valleri

eccellente, le testate giornalistiche La Fiamma e Allora! per la presenza e il continuo risalto dato alle notizie della nostra comunità e, per ultimo ma certamente non di meno importanza, ringrazio il Comitato dei Trevisani, sempre attento e vicino ai soci e ai simpatizzanti".

A seguire, il Presidente del Club Marconi, Morris Licata, ha ringraziato i presenti e ricordato le iniziative promosse dal Club Marconi e il supporto incondizionato alle associazioni, che nell’ultimo periodo sono state in crescita nella scelta del club e delle rinnovate sale della Doltone House per promuovere feste ed eventi associativi. “Mi congratulo con ognuno di voi qui oggiha continuato Morris Licata - per il vostro impegno nel mantenere viva e forte la vostra eredità. Spero che tutti possano godersi il pranzo e lo spettacolo odierno. Non vedo l'ora di partecipare a molti altri eventi insieme a voi”, ha concluso Licata.

Anche il vice presidente del Club Marconi, Mario Soligo, ha voluto complimentarsi con i partecipanti: “Questo evento ci riunisce non solo per celebrare la nostra storia condivisa, ma anche il forte legame di amicizia e comunità che è stato forgiato attraverso le generazioni.

Come tutti sappiamo, la comunità trevigiana ha una storia ricca, proveniente dalla nostra splendida comunità. I nostri antenati, lasciando dietro di loro la nostra terra natale, hanno cercato una vita migliore. Portavano con sé i valori del duro lavoro, della famiglia e della tradizione.

Oggi ci riuniamo qui come testimonianza della loro resilienza e determinazione. Mentre commemoriamo le nostre radici, riflettiamo anche sull'importanza di preservare il nostro patrimonio culturale.

Le nostre tradizioni, la nostra cucina, la nostra lingua sono i fili che tessono il tessuto della nostra identità. Ci ricordano chi siamo, da dove veniamo e ci aiutano a trasmettere il nostro patrimonio unico alle future generazioni. Voglio esprimere la mia sincera gratitudine agli organizzatori di questo evento per la loro dedizione e duro lavoro nel riunirci tutti. Grazie. Eventi come questi non solo ci permettono di riconnetterci con vecchi amici, ma offrono anche l'opportunità di dare il benvenuto ai nuovi membri nella nostra famiglia”, ha concluso Soligo."

Il bravo fotografo Carlos Alvarez ha immortalato i momenti più belli della giornata con delle foto ricordo, così come il corrispondente del settimanale Allora!.

La giornata dedicata alla primavera si è conclusa con una ricca lotteria offerta dai generosi sponsor, che continuano a sostenere le iniziative promosse dall’Associazione.

Laura Chies, assistente di segreteria e organizzatrice del tour, ha voluto ricordare il prossimo appuntamento: un viaggio di 6 giorni a Melbourne per il 13.mo Convegno Nazionale ATM e per festeggiare il 50.mo anniversario dell’Associazione Trevisani nel mondo di Melbourne.

11 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 notizie comunitarie
Umberto e Laura Chies, Franco e Carla Vecchiato, Angelo e Luciana Rossetto, Sergio e Lina Colusso, Tarcisio e Geltrude Sartoretto Bruna e Doria Mazzer, Alessandra Copeta, Giuseppe e Wendy Crippa, Quinto e Gina Rostirolla, Lino Vidotto, Bruna Strapazzon Bruno e Alida Bagatella, Gabriele e Adriana Zamprogno, Alberto e Edda Santucci, Ilario e Santa Cavallo, Giovanni e Maria Cundari Eddo Nancy Volpato, Tarcisio Maria Serafin, Rinaldo Rose Genovese, Lisa Genovese, Lidia Mantia, Caterina Mauro Ernesto e Vincenzina Calderan, Ernesto Calderan Jnr, Angelo e Norma Calderan, Pasquale & Sarina Calderan, Gabriella Ranieri, Graziella Spezza Giovanni e Rita Perencin, Francesco e Domenica Licastro, Vincenza Bergamin, Luigi & Elizabetta Serafin, Mario e AnnaMaria Och, Joyce Tomasella Jenelle Serafin, Carole Cavagnino, Luisa Bergamo, Sebastiano Bortolazzo, Celeste e Marisa Bortolazzo, Max & Lina Parigiani, Frank Seraglio, Tony Seraglio Frank e Joan Pellegrino, Luigi e Luciana Volpato Alberto Santucci, Alida e Buno Bagatella, Fernando Pellegrino, Sam Noiosi, Adriana Zamprogno Maestro Tony Gagliano Veduta della sala "La Boheme" I fortunati vincitori della lotteria

Escursione alle Blue Mountains: Un'avventura imperdibile per tutti gli amanti della natura!

Un'Aggiunta per i Residenti di Condell Park

Per agevolare gli amici di Condell Park, faremo tappa presso la Casa Miotto, al 65 Glesson St. Condell Park. Quindi, tutti a bordo per l'avventura che vi attende!

Esplorazione dei Giardini Botanici a Katoomba

Arrivati a Katoomba, ci immergeremo nella bellezza incontaminata dei Botanical Garden.

Un'opportunità unica per scoprire la straordinaria diversità della flora locale.

Families to benefit from

$500 of preschool fee relief

Nathan Hagarty, Member for Leppington, has hailed the Minns Labor Governments Preschool Fee Relief as an important step forward in early education and cost of living.

parents re-entering the workforce.

New services: $20 million in capital funds to support new notfor-profit services in high-growth and regional communities.

I cuori degli Alpini e degli appassionati di natura stanno già battendo all'unisono in attesa dell'evento più atteso dell'anno: l'escursione alle maestose Blue Mountains.

Il Comitato Direttivo ha dato il via libera all'unanimità a questa straordinaria avventura che si terrà: Domenica 15 Ottobre 2023.

Un Bus di Comfort e Convenienza

Per garantire a tutti i partecipanti un'esperienza senza precedenti, sarà messo a disposizione un comodo autobus con ogni tipo di comfort. Partiremo puntuali alle 8:30 am dall'incrocio di Ramsey Rd e Empire Street, di fronte al Medical Centre, per iniziare questa straordinaria giornata.

Un Pranzo da Re a Blackeath

Dopo un'intensa mattinata di esplorazione, faremo tappa a Blackeath, al 2/341 West Highway, per un pranzo in una suggestiva casa privata.

Il nostro rinomato chef, Sandro, e il suo staff, si prenderanno cura di deliziare i palati con prelibatezze locali.

Tutto questo a soli $50.00, comprensivi del viaggio in bus (posti limitati a 50 persone).

Partecipanti con Mezzi Propri

Coloro che preferiscono raggiungerci con il proprio mezzo sono pregati di farlo sapere al Presidente Giuseppe Querin per garantire una coordinazione senza intoppi.

Prenotazioni e Informazioni

Per prenotare il vostro posto sull'autobus o per ulteriori dettagli, non esitate a contattare: Giuseppe Querin: 0414 285682 - oppure 9798 6732

Tony Madau: 0410 720675

Non perdete l'occasione di vivere un'esperienza indimenticabile in compagnia di appassionati di natura e amici degli Alpini. L'escursione alle Blue Mountains promette di regalare emozioni che resteranno impresse nei vostri ricordi per sempre. Affrettatevi, i posti sono limitati e l'avventura vi attende!

Giuseppe Querin Presidente ANA di Sydney

Families of up to 64,000 NSW children will benefit from $500 in fee relief under the Minns Labor government’s push to boost preschool education and provide cost of living relief.

This is part of a more than $100 million package of initiatives to invest in early learning and enhance the sector’s workforce, after opportunities in this important sector were missed by the Liberals and the Nationals.

The initiatives include:

Fee relief: $64 million over two years to provide $500 in fee relief per child, per year for parents of three-year-olds in long day care preschool programs.

Flexibility for families: $20 million for the Flexible Initiatives Trial to expand access to early childhood education and care, extended hours and assist

Workforce: $22 million over five years to recruit and retain essential early childhood workers including providing professional development and scholarships for tertiary education of early childhood workers.

“Easing cost-of-living pressures for families is one of the highest priorities in Leppington and across the state.” Mr Hagarty said.

“This cost-of-living measure will guarantee families in New South Wales can utilise early education without sacrifice.

“A strong and reliable pathway to early education will not only support families now but will also be of huge benefit to the development of our children.

“The investment we make now will make a big difference in the future.” Mr Hagarty said.

Al Centro Culturale dell'Italian Forum una classica commedia di Luigi Pirandello presentata da Bottega D'Arte Teatrale

"La Giara" diretta da Santo Crisafulli offre uno spettacolo con musica folk e classica, costumi e esposizioni sulla vita di campagna.

"La Giara" sarà rappresentata in italiano, presso il Forum Italiano, 23 Norton Street, Leichhardt, in tre rappresentazioni distribuite su due date nel fine settimana del 7 e 8 ottobre 2023

"La Giara" sarà interpretata da: Pippo Murgida, Ottavio Bonaccorsi, Antonio Caputi, Lina Sacco, Maria Maugeri, Isidoro Rapisarda Marcello e Gianluca Aliberto con una serie di ospiti tra cui potenti cantanti lirici addestrati classicamente: Michael Gioiello, Sarah Arnold, Catherine Crowly, Elizabeth Hylton Emilio Lomonaco.

I biglietti per "La Giara" sono ora in vendita e disponibili su Eventbrite all'indirizzo: https://lagiara.eventbrite.com.au

12 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 notizie comunitarie

Marco Polo Italian School

Marco Polo Presentation Day

continuation from the first page

Fernando Pellegrino, and the Club’s CEO Matthew Biviano.

“There's two types of people in this world. Italian and those who want to be Italian! On behalf of Club Marconi we wish to thank each and every one of you for be-

ing part of this work with and for the Italian community, which is absolutely outstanding.

“We want to thank CNA, the Marco Polo Italian School and all its members and teachers for what you've done over the years.

I think it's absolutely sensation-

al and we as Club Marconi have always supported its work in our community because we truly believe in our italian roots and the need to preserve them. Our Italian roots are something which are extremely important.”

“Being parents and being grandparents we must always remember to pass our heritage, language and culture down to our kids. Think of our culture, of what makes up our special DNA. Think of our culture. Our art. Our history. Our food. Our fashion.”

“Think of what we have brought into this world. That is something that always should be passed down to our children. Because as we all become older, our kids being at this age, they tend to gravitate more and more to our culture.”

“Nothing is too difficult nor should we dismiss learning the Italian language and rediscovering culture as not being important. We must be responsible to our kids and to our grandkids, to instil the fundamental value of what we are as Italians. Yes, we live in Australia but our DNA is something which is truly special.”

Finally, once again, thank you for having us here. It was a pleasure. As you can see, there's a big representation from the board. We would like to express our gratitude and are proud of the support we give to this wonderful organisation. And please remember: there are two people in this world. Italians and those who want to be Italians.”

Fortunato (Lucky) Legato, representing Liverpool Catholic Club, was also in attendance at the special end of term event. LCC also supports CNA in its projects for the local community.

“Thank you to Miss Emma Giudice for the magnificent job with the students at Marco Polo. I came as a young 10 year old to Australia and I know how important it is for us to preserve our culture and heritage. I’m now a father of two boys, one's 36 and 38. They can both speak Italian and English and I am very proud of this.”

“We believe that much needs to be done for the Italian tradition to keep on going and its people like yourselves who work tirelessly for the Italian community, especially in Liverpool, Fairfield, and all the western suburbs here that make such a difference. I particularly thank all the parents for taking time to be here today and support their children. We, Liverpool Catholic Club, are committed to supporting you in any way that we can.”

After the presentations, students, parents, and friends enjoyed a refreshing break, savouring delectable refreshments thoughtfully prepared by the Marco Polo School.

The shared moments of laughter and conversation over Italian-inspired treats added a delightful final note to this memorable celebration of young talents and their boundless passion for all things Italian in the final week of Term 3.

13 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023

a scuola

Libri su Italo Calvino, a 100 anni dalla nascita dello scrittore

Il 15 ottobre 2023 si celebrerà il centenario della nascita dello scrittore e intellettuale Italo Calvino, nato per l’appunto nel 1923 a Santiago de Las Vegas de La Habana (Cuba) e che, attraverso la sua ricca produzione, il suo pensiero e il suo lavoro editoriale, è diventato un pilastro della letteratura novecentesca.

In occasione di questa ricorrenza, la Mondadori propone una riedizione dei suoi libri più celebri, da Il sentiero dei nidi di ragno alla trilogia de I nostri antenati, passando per le Fiabe italiane.

Non solo: sono diverse le nuove opere dedicate a Italo Calvino. L’anniversario, dunque, è al tempo stesso sia un’occasione per leggere (o rileggere) le sue opere più o meno note, sia per (ri)scoprire la sua unicità da nuove angolazioni, attraverso i testi che gli sono stati dedicati.

Ecco quindi una selezione (che non pretende di essere esaustiva e i cui titoli non sono proposti in ordine di importanza) di libri freschi di stampa, o che saranno presto disponibili fra gli scaffali, sulla figura di Italo Calvino: saggi, carteggi, narrazioni, articoli e biografie in cui il suo genio creativo e il suo spessore intellettuale vengono celebrati in tutte le loro forme.

Cominciamo da Il giardino di Italo (Ponte alle Grazie), un viaggio – tanto più vero quanto più immaginario – in cui Enzo Fileno Carabba ci guida in un giardino incantato della Riviera, il “Paradiso sperimentale” dove tutto comincia. E dove, grazie a alberi ipnotizzanti e pere proibite, tarzan anarchici e famosi illustratori, vecchi fumetti e granchi ballerini, la leggerezza calviniana, impegnata nella costante operazione di raffreddamento emotivo, lascia affiorare quella giocosa libertà che potrà rendere rampanti i baroni, dimezzati i visconti, inesistenti i cavalieri. E felici i lettori che verranno.

“Italo mi dava appuntamento al Flore…” racconta il giornalista Bernardo Valli, riferendosi al celebre café parigino. I due si incontrarono infatti nel ’75 nell’ufficio del Corriere nel quartiere degli Champs Elysées, dove lo scrittore è andato a portare un suo articolo, e quello sarebbe stato l’inizio di una lunga amicizia di cui Valli parla adesso per la prima volta, anche se pur sempre a modo suo. Ed è così che, in Italo (Ventanas Edizioni), troviamo raccolti sei articoli che sono stati pubblicati da Valli su La Repubblica dal 1977 al 2012, più alcune note biografiche e frammenti di ricordi sotto forma di una lunga introduzione.

Per tutta la vita Italo Calvino ha fatto una conchiglia, per tutta la vita ha costruito con i suoi racconti, i suoi saggi, i suoi romanzi, i suoi testi di genere inafferrabile, la gioia fisica e mentale di chi legge. Per tutta la vita non ha mai interrotto la costruzione di sé stesso. E a cento anni dalla sua nascita è il momento di raccontare questa storia, e di raccontarla tutta quanta, proprio come fa Domenico Scarpa in Calvino fa la conchiglia. La costruzione di uno scrittore (Hoepli), che ci restituisce tutto Italo Calvino, anzi, tutti gli Italo Calvino che sotto questo medesimo nome si sono presentati al pubblico nel corso degli anni. E concludiamo menzionando alcuni altri libri su Italo Calvino arrivati da poco in libreria, come L’illuminismo mio e tuo. Carteggio 1953-1985, Italo Calvino e Leonardo Sciascia (Mondadori) a cura di Mario Barenghi e Paolo Squillacioti, che ci propone appunto la corrispondenza fra questi due grandi autori del XX secolo, Italo Calvino. Lo scrittore che voleva essere invisibile (Mondadori) di Antonio Serrano Cueto, un’ampia e accuratamente documentata biografia di Calvino, e Italo Calvino, il partigiano Santiago (Fusta) di Daniela Cassini e Sarah Clarke Loiacono, che ricostruisce l’esperienza diretta dello scrittore nella Resistenza.

Italian, a language that thrives, thanks in large part to Pope Francis

We owe the spread of the Italian language to Pope Francis, whose native tongue is Spanish. As the Head of State of a sovereign nation, he could have used the official language of the State, Latin.

However, spoken Latin would present challenges with simultaneous translation, and there might be a scarcity of journalists accredited in this ancient language. Nonetheless, even the idea of a press conference in Latin would undoubtedly generate extraordinary interest on social media, potentially rekindling interest in this "dead" language (not so dead when a recognized state employs it as an official language).

Hence, we must extend a double thank you to Pope Francis: one for keeping our native language alive and another for steadfastly adhering to the use of Italian in all public occasions. For Italians like us, who have started to incorporate English words into our conversations, forming a hybrid "Ital-English" that overlays English vocabulary onto an Italian lexical structure, this is a significant concern.

Pope Francis speaks Italian, not Ital-English, unlike many of our politicians, journalists, professionals, and even teachers. Sometimes, understanding his homilies becomes a challenge even for native Italian speakers. The reason is clear: in the realm of language, our minds are cluttered with such a jumble of words that constructing a coherent sentence in our native language can be an arduous task if we can no longer recall the Italian words and resort to English ones that we mistakenly believe are ours. This linguistic confusion can be entertaining to hear but muddles the essence of language to the extent that one might lose track of the language they are speaking.

Consider the state of language education in schools. Italian, complete with its complex grammar and extensive vocabulary, has transitioned from a spoken language to a subject taught as a "dead" language. To illustrate, if we were to gather in St. Peter's Square on a Sunday morning

and attempt to understand even the Holy Father's brief homily, it would prove challenging for the younger audience members. We might have to rely on family members for simultaneous translation.

Another point in favor of Pope Francis is that he compels the media to become proficient in Italian. On the global stage, everyone tends to express themselves in English, regardless of their native language, with the exception of the Chinese and Russians, who exhibit some aversion to the language. This is no minor accomplishment, as Italian is not an easy language to master. While it comes naturally to us, we often underestimate its complexity. It is a labyrinth of conjugations, prepositions, verb tenses, vocabulary, syntax, and sentence structures, demanding considerable effort to reach even an A2 level (1,000 words and basic conversation). Unfortunately, our younger generation struggles to attain this A2 level, and the decline in the use of their mother tongue in public discourse shares some of the blame.

In light of such a prominent example, why do representatives of our institutions persist in speaking English, ostensibly as a gesture of courtesy and to demonstrate internationalism? In reality, internationality should be showcased through other means, such as a deep understanding of international treaties and world history, rather than merely the mastery of a widely spoken language. The responsibility of speaking Italian in public lies with them as well. Public use of the Italian language should not only fill us with pride but also inspire us to rekindle our commitment to the language we use to think, discuss ideas, convey emotions, and foster our literature.

It's time to remove Italian from the confines of formal education and reintegrate it into our daily lives. The culture of a people can be measured by the care they invest in their mother tongue. Thanks to Pope Francis, we have a reason to celebrate doubly.

Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni sem-

NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 38

plici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.

L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an-

no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.

Umberto Galimberti

Filosofo e psicanalista italiano (n. Monza 1942). I suoi studi hanno seguito percorsi complessi con forte attenzione all'insegnamento junghiano.

Al centro dei suoi interessi l'uomo che in un mondo dominato dalla tecnica si sente un "mezzo" nell'"universo dei mezzi", senza poter trovare un senso al suo esistere.

È stato allievo di E. Severino, professore di antropologia culturale (1976), poi di filosofia della storia (1983) all'Università di Venezia, dove insegna anche psicologia dinamica; membro dal 1985 dell'International association of analytical psichology. Attraverso un esame critico dei limiti della psicoanalisi di fronte alla "insensatezza" che caratterizza

l'età della tecnica, G. arriva alla conclusione che forse solo una "pratica filosofica" può aiutare a comprendere criticamente il mondo della tecnica in cui l'uomo si trova inserito e orientarlo per trovare un senso al suo radicale disagio, alla tragicità del suo esistere, anche con il recupero dell'ideale greco di saggezza, senza ricorsi a mitologie religiose.

Tra le opere si ricordano: Heidegger, Jaspers e il tramonto

dell'Occidente (1975), Psichiatria e fenomenologia (1979), Il corpo (1983), La terra senza il male. Jung dall'inconscio al simbolo (1984), Gli equivoci dell'anima (1987), Psiche e techne. L'uomo nell'età della tecnica (1999), Orme del sacro (2000), Il tramonto dell'Occidente (2005), La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica filosofica (2005), Parole nomadi (2006), L'ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani (2007), Il segreto della domanda. Intorno alle cose umane e divine (2008), La morte dell'agire e il primato del fare nell'età della tecnica (2009), I miti del nostro tempo (2009), Il viandante della filosofia (con M. Alloni, 2011), Cristianesimo. La religione del cielo vuoto (2012) e L'usura della Terra (2014); nel 2018, La parola ai giovani e Nuovo dizionario di psicologia; Heidegger e il nuovo inizio (2020); nel 2021, Il libro delle emozioni e, con C. Vivarelli, 50 emozioni spiegate ai ragazzi; Credere (con J. Carrón, 2022); Le parole di Gesù (2023). G. è stato autore anche di un ampio Dizionario di psicologia (1992), più volte riedito, e del Nuovo dizionario di psicologia. Psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze (2018).

15 Al lora! a scuola Mercoledì 20 Settembre 2023

Tunisia, estate 1988. Frammenti di un viaggio iniziatico

di Aldo Nicosia *

Tra qualche giorno ricorre il 35 anniversario del mio primo sbarco in Tunisia. Siamo ai primi di luglio 1988. Avevo letto di un servizio di aliscafi fra Trapani e Kelibia, via Pantelleria, in sole 3,30h, con partenza alle 8 di mattina.

Sono costretto ad arrivare a Trapani la sera prima e a pernottare lì. A quasi vent’anni non ho mai messo piede nell’estrema Sicilia occidentale. In treno, da Gela a Trapani, con cambio a Palermo, impiego una decina di ore. Nonostante la stanchezza sono contento di averla visitata: il centro storico di Trapani è ricco di arte, chiese, monumenti, ma un po’ malinconico e soporifero. Ma mi sento quasi elettrizzato dall’idea che sto affrontando, da solo, il mio primo viaggio in Africa.

Inizia la traversata. Dopo due ore circa, approdiamo nel piccolo porto della vulcanica Pantelleria, dove scendono alcuni passeggeri. Ormai il grosso è fatto. Siamo a poche miglia dalle coste della penisola del Capo Bon.

Ma dopo un po’ si sente un forte boato e una fumata nera invade gli oblò. Il natante si ferma. Passano i minuti e poi riparte, ma subito dopo si blocca di nuovo. L’equipaggio ci comunica di un’avaria al motore che ci avrebbe costretti ad andare molto a rilento, accompagnati dal tormento di un assordante rumore dal vano motore.

Lente passano le ore, sfoglio distrattamente il dizionario di arabo libico di Griffini, l’unico testo che avrebbe potuto aiutarmi a districarmi nella vita quotidiana anche in Tunisia. Finalmente,

nel pomeriggio, arriviamo nel porto di Kelibia. L’acqua del mare è di uno smeraldo mai visto. Sulla cima di una collina si intravede un antico forte.

Non so ancora cosa mi aspetta, forse avrei trovato un bus per la capitale. Le formalità alla frontiera sono veloci, siamo pochi passeggeri. Tra questi attacco bottone con un ragazzo “navigato”. Ha un aspetto africano, padre tunisino e madre italiana. Gli chiedo se posso aggregarmi a lui per raggiungere Tunisi.

Prendo il suo stesso louage, il taxi collettivo che parte solo quando si riempie. Il ragazzo parla un perfetto italiano, addirittura con accento del Nord. Gli dico con grande enfasi ed emozione che si tratta del mio primo viaggio nel mondo arabo. Gli scappa una risata spontanea: «Guarda che la Tunisia è tutto fuorché un paese arabo». Le sue parole mi colpiscono. Poi chiarisce il punto facendo leva sulle varie dominazioni e dimensioni storiche del Paese nordafricano.

Intanto io mi godo lo spettacolo dal finestrino stretto, come una sardina, tra altri passeggeri. Mi colpisce la natura brulla e secca del paesaggio, più di quello siciliano.

Poche case punteggiano le collinette, hanno la copertura con volte a botte, ogni tanto compaiono greggi di pecore. Attraversiamo qualche villaggio o agglomerato di case. Leggo le insegne di Menzel Temime, Menzel Bou Zelfa.

In seguito scoprirò che la toponomastica siciliana di origine araba ha nomi simili: Misilisce-

mi, Misiligiafari, Misilmeri (il prefisso manzil, luogo di sosta, viene corrotto da noi in misil, o misili). L’auto si ferma per fare benzina in una stazione di sosta. Un acre odore di benzina, mai avvertito in Italia, mi inonda le narici.

Fa molto caldo, non c’è ombra in quell’area di rifornimento. Riparte, ingoia strade malconce e piene di curve pericolose. Incrocia pochi veicoli, ed ogni volta mi viene un colpo al cuore, perché sembra che l’autista abbia un debole per la carreggiata di sinistra. D’altronde la strada non ha manco una striscia bianca di separazione al centro.

Dopo qualche ora il louage arriva al centro di Tunisi. Mi faccio lasciare in avenue de la Liberté, di fronte all’Institut Bourguiba des Langues Vivantes, che è poi la meta e il motivo principale del viaggio in Tunisia. È un viale con edifici storici imponenti, ombreggiato da alberi di alto fusto. All’ingresso della scuola, dove avrei seguito un corso di sette-otto settimane, mi dicono di andare direttamente al foyer di Mutuelleville.

Prendo un taxi e mi rendo conto che quel mezzo, mai preso in Italia, è lì di una comodità estrema, nonché abbastanza economico per noi italiani.

Il foyer è una bella scoperta. Immerso nel verde, tra i profumi inebrianti di gelsomino della sera è circondato solo da moderne villette bianche con giardini. Vialetti alberati, cinguettii, un

silenzio rotto solo dai megafoni degli appelli registrati del muezzin di una moschea vicina. Non si vedono tante persone in giro. Qualche anziana, con una tonaca bianco sporco, tenuta con una mano e con i denti da un lato. Si tratta dell’abito tradizionale tunisino, il sefseri.

L’altra mano di solito serve per portare un cesto di vimini o simili per la spesa. Gli anziani vestono con una specie di tonaca per lo più di tonalità chiara.

C’è chi porta un cappello di paglia, a falda larghissima, una specie di sombrero. I ragazzini trascinano i loro passi su improbabili ciabatte o sandali. Qualcuno porta una baguette sotto il braccio. Chi è in compagnia mormora qualcosa o si abbandona a qualche fragorosa risata. L’atmosfera è rilassata e rilassante. Non potevo aspettarmi di meglio.

L’interno del foyer sa di pittura fresca. I bagni sono alla turca e le docce in comune.

Vedo tante facce di europei, francesi, tedeschi, giapponesi, coreani, spagnoli, americani e non so quante altre nazionalità. Quando passo attraverso i corridoi e gli spazi comuni, tutti mi salutano, con mia enorme sorpresa.

Sebbene un po’ spiazzato, rispondo anch’io ai saluti. Lo considero un segno di apertura mentale e di educazione. In Italia non si usa salutare gli estranei.

La stanza che mi viene assegnata è molto spartana: un letto con materasso spugnoso, qualche ripiano incavato nel muro dietro il letto, un tavolinetto, un lavandino, un armadio forse metallico o forse di legno.

La sera cominciano a sfrecciare le blatte. Per non assistere a tali gare… le colleghe italiane erano già venute attrezzate di insetticidi. Incontro anche colleghi della mia facoltà. Finalmente sento parlare italiano.

All’ingresso del foyer ci sono due telefoni pubblici, di colore giallo, molto vetusti e anneriti dalla ruggine.

Occorre mettere la moneta da 100 millesimi di dinaro e fare il numero. Ma tante volte la moneta cade e bisogna iniziare tutto da capo. Intuisco che c’è qualcosa che non va.

Un custode passa di lì e mormora in arabo tunisino “Ma yimshish”, non funziona. Provo con l’altro, ma mi accorgo che non è possibile chiamare l’Italia con qualche monetina. Già, perché ho esigenza di avvertire i miei che sono arrivato sano e salvo in Tunisia.

Ma fuori, nel moderno quartiere residenziale di Mutuelleville, a parte qualche ambasciata, piccola moschea o botteguccia che vende pane, detersivi e qualche frutto, non si trovano postazioni pubbliche per telefonare. In Tunisia li chiamano Taxiphone.

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Porto di Kelibia Institut Bourguiba des Langues Vivantes Incontro con le colleghe della mia facoltà

Solo qualche giorno dopo, al centro, riesco finalmente a trovare un Taxiphone più professionale, funzionante anche con monete da 1 dinar o mezzo dinar. Sento la voce di mia madre, è molto arrabbiata con me, per non essermi fatto sentire. Hai voglia a spiegare la carenza o assenza di telefoni in Tunisia. Dice che avevano tentato di chiamare l’ambasciata italiana, ma ovviamente, nessuno mi aveva cercato. Le nostre rappresentanze in Tunisia hanno sempre altro di cui occuparsi.

Qualche settimana dopo, quando mi rubano il portafogli sul TGM, il trenino che collega Tunisi, con la banlieue nord, ne avrò conferma.

Il foyer ha una buvette dove viene trasmessa musica araba: vendono cassecroutes, panini preparati all’istante, e bevande analcoliche, tipo la Boga. L’acqua minerale costa il doppio che in Italia, per poi scoprire che due terzi della somma ti vengono restituiti quando riporti il vuoto in vetro della Safia o Melliti.

Dentro il foyer c’è un vasto giardino, punteggiato da alberi frondosi, prati verdi e sentieri ben curati. Si sentono tanti miagolii dappertutto. Gattini di tutti i colori ed età si avventurano ad attraversare le strade. Spesso compriamo il latte per nutrirli.

La sera il giardino diventa la nostra mecca per incontri, risate, cene. Ogni tanto succedono improvvisate festicciole al suono di chitarra tra giovanissimi arabisti …in erba, cioè sull’erba.

Faccio amicizia con un po’ di colleghi: Ovidio, di Alcoy, vicino Alicante, il mio compagno di stanza, è un simpatico spagnolo, di qualche anno più grande di me. Grazie a lui conosco il suo quasi paesano Luis, con cui si creerà una forte amicizia, che dura fino ad oggi. Entrambi sono affermati professori in università spagnole. C’è anche Olivier, l’unico italiano compagno di classe, molto più grande di me, un po’ taciturno, ma altrettanto simpatico. Anche lui farà una folgorante carriera nel campo dell’arabismo. Pochi sono gli studenti di origine araba, per lo più figli di immigrati in Francia.

Con alcuni tedeschi si comunica in arabo. Noto che se la cavano molto bene, meglio di noi italiani, anche se le loro frasi fanno a pugni con la grammatica. Sarà dovuto ad un approccio accademico più pragmatico…, chissà.

Il mio professore all’Institut Bourguiba, meglio conosciuto come Bourguiba School, è un antipatico pelato con gli occhiali

scuri, ha un modo di parlare molto brusco, voce rauca, si mangia le parole, ripete ogni due o tre l’espressione “bon” alla francese, sbuffando pure. Veste un completo color grigio, di taglio quasi militare. Tutto il suo modo di fare trasuda una certa alterigia come se volesse dimostrare di non aver bisogno di fare l’insegnante.

Dopo aver avuto una discussione in segreteria perché rimandavano sistematicamente il mio test d’ingresso, per via della sua irreperibilità, succede che il professore decide di ignorarmi completamente durante le lezioni. Io intervengo se la domanda è aperta a tutti, e se indovino la risposta, mai un bravo!

Vengo poi a sapere che quell’insegnante è un leader di un partito di opposizione nel panorama del multipartitismo di facciata, offerto prima da Bourguiba e poi dal neo presidente Ben Ali: Mohamed Mou’ada.

Forse quella è una delle ragioni per cui spesso marino le lezioni e preferisco fare altro. Ad esempio, andare in giro con Haythem (nome di fantasia, più avanti dirò perché), un amico tunisino, un quindicenne scuretto e dinoccolato, capelli corti e un po’ ricci.

Il primo appuntamento con lui è stata un’esperienza che mi ha fatto capire quando dista la Tunisia dall’Italia, in termini di relazioni sociali tra teenager di diverso sesso.

Da un anno circa ero in corrispondenza epistolare con vari amici tunisini, tra cui una ragazza di nome Sarrah. Si trattava dei classici pen pal dei tempi delle scuole superiori.

Dal telefono pubblico del foyer chiamo casa sua, nella periferia sud di Tunisi. Mi risponde lei e mi riconosce subito. Prendo un appuntamento il giorno dopo, nel primo pomeriggio a place Pasteur, uno degli snodi più importanti della parte moderna di Tunisi, accanto al parco del Belvedere.

Il caldo afoso di luglio induce alla siesta pomeridiana. Sono contento all’idea di star per incontrare per la prima volta una tunisina dal vivo.

Dopo aver fatto più di un km di avenue Jugurta, un bel viale che costeggia il detto Belvedere, senza l’ombra o il miraggio di un bus (ne passa uno ogni ora, in media, su quella strada), arrivo, tutto su-

dato, al luogo dell’appuntamento.

A quell’ora non c’è molto movimento, anzi a parte qualche auto che sfreccia, non c’è nessuno. Al centro della piazza si staglia un enorme ficus, che almeno dà un po’ di ombra e frescura.

Mi guardo intorno in cerca di Sarrah. Ricordo bene i suoi tratti del viso, dalle foto che mi aveva mandato. Ma non vedo alcuna ragazza, cammino fuori dal raggio d’ombra del ficus, nella speranza di trovarla nei dintorni. Di Sarrah nessuna traccia.

Aspetto un altro po’, non ho altro modo di contattarla, non si vedono telefoni pubblici, il foyer è molto distante.

Sto già quasi pensando di tornarmene indietro, sicuramente qualche imprevisto le aveva impedito di venire.

Improvvisamente, da dietro i rami del ficus che arrivano fino a terra, spunta la sagoma di un ragazzino magrissimo che cammina. Ha in mano qualcosa, guarda alternativamente davanti a sé e un pezzo di carta che ha in mano (che è poi una foto), mi si avvicina. Poi con l’indice fa segno verso di me, chiedendo: “Aldo?”.

Eccolo l’emissario di Sarrah, il fratello minore, che mi avrebbe accompagnato a casa loro, in treno, dalla stazione centrale di place Barcelone.

Vengo accolto come un figlio dai suoi genitori, in una modesta villetta con giardino, a Zahra’ Lycée, a mezz’ora da Tunisi.

Mi offrono da bere nel porticato. Finalmente appare Sarrah, che è l’unica figlia, ma dopo aver lasciato il vassoio con le bibite fresche, scompare nuovamente, come un miraggio nel deserto.

Sono emozionato ma mi colpisce pure la sua indifferenza, o presunta tale, e mi assale un dubbio atroce: ma perché mi aveva invitato a casa sua?

Mi propongono di dormire da loro perché si è fatto tardi, e forse l’ultimo treno per rientrare è già passato.

Accetto con gratitudine, ma non senza un certo imbarazzo.

La mattina Haythem mi propone di uscire. Dice che invece di andare a mare è più semplice fare il bagno in qualche piscina di qualche grande hotel sulla costa vicina.

Passiamo dalla hall e sgusciamo su una piscina stracolma di turisti. Io ho l’aspetto d’italiano, lui sicuramente no, ma nessuno chiede nulla.

Mi convinco che si paghi all’uscita o che lui sia amico di qualche bagnino. In realtà lui non conosce nessuno. Fatto sta che dopo quella volta ci giriamo tante piscine di altrettanti hotel. Basta salutare in italiano, passando davanti la reception.

Dentro di me, a dire il vero, sono un po’ preoccupato di esser beccato. Mi colpisce la sua faccia tosta e anche quella mia, di bronzo, acquisita dopo pochi giorni dal mio arrivo a Tunisi. È forse l’euforia di un viaggio in un luogo esotico? Tanto va la gatta al lardo….

Continua la prossima settimana

* Aldo Nicosia, ricercatore di Lingua e Letteratura Araba all’Università di Bari, è autore de Il cinema arabo (Carocci, 2007) e Il romanzo arabo al cinema (Carocci, 2014). Oltre che sulla settima arte, ha pubblicato articoli su autori della letteratura araba contemporanea sociolinguistica e dialettologia.

17 Al lora! speciale centrale Mercoledì 20 Settembre 2023 Make your gift a bunch of flowers... Pino Oppedisano - 0419 822 226 p 02 9602 5931 p 02 9822 9550
Institut Bourguiba, meglio conosciuto come Bourguiba School Tunisi, avenue de la Liberté
18 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 passatempo e umorismo

Un'estate agli antipodi: Un Alpino in trasferta

Il racconto del lungo viaggio di un Alpino alla ricerca di relitti spiaggiati sulle coste dell'Australia

Stefano Benazzo, classe 1949, Sottotenente di Complemento degli Alpini (64° Corso AUC), Ambasciatore d'Italia a riposo dal 2012 dopo 39 anni di carriera diplomatica. Ideatore e Presidente della Sezione ANA Balcanica Carpatica Danubiana, fotografo di relitti spiaggiati sulle coste del mondo, da anni desideravo fare un viaggio in Australia alla ricerca di relitti spiaggiati, pur sapendo che non sarebbe stata una passeggiata.

Ho avuto finalmente modo di intraprenderlo nel luglio 2023, approfittando della proposta di inaugurare una conferenza vicino a Melbourne sui treni storici (nella mia qualità di presidente di un'associazione internazionale che promuove i treni storici, quelli cioè che purtroppo sono ormai quasi del tutto scomparsi in Italia).

La mia passione non riguarda i relitti sommersi ma solo quelli spiaggiati; ve ne sono migliaia in tutto il mondo, simboli di vita e non di morte, hanno infatti compiuto la loro missione, lavorando per anni e approdando a terra i loro equipaggi.

Ne ho fotografati finora quasi 500 in 22 paesi, organizzando decine di esposizioni fotografiche in Italia ed all'estero, pubblicando libri, ecc. La sigla della mia ricerca consiste nel "dovere di memoria verso i marinai scomparsi", allo stesso modo in cui costruisco modelli architettonici di chiese antiche quale segno di rispetto verso coloro che hanno costruito quei monumenti.

Il viaggio vuole dimostrare che anche un vecchio, anche dopo il Covid, può coltivare sogni e realizzarli.

Durante il viaggio (3.000 km in auto) che ha portato me e il mio amico Gianfranco (fotografo sorrentino esperto anche di droni) a Melbourne, Sydney e Brisbane, recandoci in tre isole, fotografando 27 relitti, ho naturalmente preso contatto con gli Alpini di Australia. Immaginando - dalle mie esperienze come Presidente di Sezione - la loro disponibilità, Giuseppe Querin, Coordinatore degli Alpini per l'Australia e Presidente della Sezione di Sydney, si è subito confermato essere l'uomo della Provvidenza a Sydney (come del resto Vittorio Brunello mi aveva anticipato); oltre all'assistenza logistica, ci ha dedicato molto tempo (fornendoci anche carte stradali, che la mia generazione continua a consultare con piacere, senza limitarsi ai navigatori), facendoci visitare i posti più significativi della sua città, dandoci dritte per recarci a fotografare i nove relitti di Homebush Bay, il relitto del Parramatta e il relitto di Tangalooma sull'isola di Moreton, offrendoci un indimenticabile pranzo al mercato del pesce, ma soprattutto portandoci alla Baita degli Alpini.

La Baita degli Alpini è stata costruita qualche anno fa nel Villaggio degli Scalabriniani ad Austral (l'ordine che assiste gli

emigrati italiani nel mondo), dove è attivo un centro per anziani; l'edificio riproduce la chiesetta del Passo Falzarego, qualcosa di tangibile affinché gli Alpini di Sydney vengano ricordati ed apprezzati per il loro lavoro, il loro impegno sociale e la loro generosità a favore della comunità italo-australiana.

La Baita succede al primo manufatto costruito dagli Alpini nell'area. Accanto, il Monumento agli Alpini con le relative bandiere.

Credo che la Baita sia l'unico museo italiano in Australia; è piena di ricordi, simboli, fotografie, gagliardetti, medaglie, placche, targhe, con una campana (a ricordo del figlio di un Alpino) posta su una base metallica munita di ruote, alta due metri.

Naturalmente fotografiamo gli Amici Alpini e l'edificio, firmiamo il libro degli ospiti, riceviamo la maglietta e la medaglia della Sezione e il gagliardetto (che regalerò alla Sezione Umbria, dove risiedo).

Mi fotografano con un cappello Alpino che era appartenuto ad un Vecio andato avanti, momento pregnante. Per connessione d'argomento, cito la chiesa costruita nel 1943 dai prigionieri di guerra italiani alle isole Orcadi (Regno Unito), di cui ho realizzato il modello in scala.

In circostanze ben diverse, lo stesso attaccamento a valori essenziali e all'Italia da parte dei

nostri connazionali all'estero, che ho sempre riscontrato nei miei soggiorni e nelle mie missioni all'estero. Giuseppe Querin ci ha poi invitati al Club Marconi (il più importante circolo italiano in Australia) per un pranzo squisito con altri Alpini e connazionali.

Siamo affascinati da tanti racconti di italo-australiani, egli stesso, ad esempio, aveva un'impresa edile; passeggiando per Sydney indica tanti edifici nei quali la sua impresa ha operato, la sua esperienza gli ha permesso di costruire, con altri Alpini, la Baita; come lui, tanti nostri connazionali hanno costruito la loro vita in Australia mantenendo il

legame affettivo e famigliare con i loro cari in Italia.

Tantissime storie di coraggio, passione, sacrificio, lavoro, nostalgia, perseveranza, amore per l'Italia, tanti sforzi per creare strutture e istituzioni che ricordino le origini e aiutino a farsi una nuova vita mantenendo i valori italiani. Lasciando Giuseppe, alla partenza verso Brisbane, la commozione è reciproca, lo aspettiamo in Italia.

Proseguendo il nostro viaggio, conosciamo finalmente a Brisbane Daniele Riondato, Segretario della Sezione ANA della città, produttore di un miele pregiatissimo; ci ha ornamentati a distanza, fornendo innumere-

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BAppSc (Phty), BHMSc, MSpPhty, APAM, SPAM

voli suggerimenti in relazione alla nostra visita all'isola Fraser (per fotografare il relitto spiaggiato più famoso dell'Australia, il Maheno). Daniele ci accoglie nella sede della locale Sezione; anche qui non mancano le fotografie, i doni del gagliardetto e della medaglia, la firma del libro degli ospiti.

La stessa calda ospitalità che ho trovato in tanti posti nel mondo, accompagnata anche qui dalla capacità di fornire soluzioni ogni volta che un problema si profila all'orizzonte. La Sezione sta mettendo a posto il monumento situato a pochi metri. Con l'Amico Nodari, Presidente della Sezione, partecipiamo al pranzo offerto presso il Circolo Abruzzo dall'Associazione Premontesi di Brisbane, circostanza doppiamente significativa per me: sono piemontese e ho svolto il servizio di prima nomina all'Aquila. Un'altra indimenticabile occasione per rendermi conto del profondo attaccamento all'Italia dei connazionali dell'area - ma sono sicuro che tale sentimento è condiviso da tutti gli italiani da tempo emigrati in Australia. Per quanto mi concerne, quando il Presidente Nodari mi presenta alla vedova dell'Alpino che anni fa ha creato la Sezione Brisbane, provo forte commozione non solo per la gioia di portare il saluto rispettoso di un Alpino alla memoria di un Vecio andato avanti che si è prodigato nei confronti degli Alpini. Ma perché vedo l'emozione negli occhi di quella Signora, riceve l'omaggio di qualcuno che si rende conto dell'importanza del momento ed è consapevole di quanto sia essenziale esprimere apertamente la propria ammirazione verso chi ha compiuto la propria missione; lei, il marito, i loro figli, gli italiani, gli Alpini hanno mantenuto – nonostante i decenni e i fusi orari, nonostante i sacrifici, i rimpianti e le delusioni, coltivando la speranza, conseguendo successi – l’amore verso il nostro Paese e la fierezza di essere italiani. Hanno onorato il nostro Paese, Grazie.

Un viaggio emozionante, con la speranza di tornare agli antipodi e di rivedere gli amici Alpini.

Phone: 02 4601 7011

Fax: 02 4601 7012

Suite 314, Level 3, Building A, 4 Hyde Parade

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19 Al lora! la pagina degli Alpini Mercoledì 20 Settembre 2023
Daniel Chiovitti Stefano Benazzo

I lager dei Savoia: una storia infame del Risorgimento nei campi di concentramento per Meridionali

di Esposito Emanuele

Migliaia di meridionali internati dai Savoia in due lager del Nord. Di fronte all'impossibilità di confinare i ribelli meridionali in una Guantanomo lontana, i Piemontesi trovarono un'alternativa "valida": i lager. "Nell'archivio dello Stato Maggiore dell'Esercito ci sono le prove che, tra il 1861 e il 1870, 30mila giovani meridionali, tutti soldati del Regno delle Due Sicilie, furono deportati in due lager piemontesi", afferma Fulvio Izzo, storico e vice direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale delle Marche.

Lo studioso si riferisce al carcere di Fenestrelle e al "campo di concentramento" di San Maurizio Canavese (a una ventina di chilometri da Torino). Di quest'ultimo, non si sa molto. Secondo Izzo, era originariamente un "campo d'esercitazione", ma dopo l'Unità d'Italia fu trasformato in un luogo di "rieducazione e prigionia per i giovani meridionali".

Fenestrelle, invece, è ancora lì ed è un luogo che suscita timore. Si tratta di una struttura di 1.300.000 mq, un forte che - essendo a un tiro di schioppo dalla Francia - fu inizialmente conce-

pito per difendere il confine. I suoi edifici imponenti di montagna (superano i 3mila metri), le feritoie e la scalinata di roccia che si snoda tra i dirupi colpirono anche Edmondo De Amicis, che lo definì una "necropoli guerresca". E De Amicis, va detto per chi non lo sapesse, non era certo uno che si impressionava facilmente.

Il padre del libro "Cuore" - prima di impugnare la penna - aveva trascorso la vita sui campi di battaglia. Era un ufficiale sabaudo.

Secondo le ricerche di Izzo, a finire nei lager piemontesi furo-

no "ragazzi del Sud tra i 20 e i 30 anni. Erano soldati semplici e ufficiali di basso grado, che rifiutarono di giurare fedeltà ai Savoia dopo aver giurato fedeltà ai Borbone durante il Risorgimento. Al contrario, praticamente tutti gli alti ufficiali dell'esercito duosiciliano passarono ai sabaudi".

Ecco perché migliaia di giovani vennero messi in ceppi e mandati in "campi di prigionia e rieducazione", perché "un uomo vero non è un giuramento infranto", conclude Izzo.

Per spezzare la loro resistenza ad aderire al nuovo regime, sembra che i Piemontesi siano stati piuttosto severi con i soldati del Mezzogiorno. "Ci sono prove che a Fenestrelle non c'erano vetri alle finestre e che i deportati venivano incatenati. Inoltre", afferma Fulvio Izzo, "dormivano su pagliericci. I meridionali non avevano l'abbigliamento adatto e molti sono morti di freddo".

Lo studioso ha raccolto i risultati delle sue ricerche storiche in un libro ("I lager dei Savoia: Storia Infame del Risorgimento nei Campi di Concentramento per Meridionali") pubblicato dalla casa editrice napoletana Controcorrente. "Quella lettura mi ha profondamente colpito", dice Antonio Pagano, direttore della rivista "Due Sicilie", "così sono andato personalmente a Fenestrelle. Sono rimasto scioccato. Ci sono ancora i ceppi con le catene e quei vasconi che i Piemontesi usavano per far sparire i cadaveri dei prigionieri. Li riempivano di calce. Che immagine terribile".

A dire il vero, i documenti dello Stato Maggiore dell'Esercito non menzionano né vasconi di calce, né corpi disciolti. Tuttavia, due dati inconfutabili emergono. Il primo è che su quelle mura che

avranno assorbito innumerevoli grida, campeggia la tetra scritta "Ognuno vale non in quanto è, ma in quanto produce". Una suggestione nera, che colpisce come un pugno e che - con evidente distinzione - evoca il ricordo di un altro luogo da incubo: il campo di sterminio di Auschwitz e il suo "Arbeit macht frei", un monito all'umanità a ricordare, a non dimenticare. Il secondo dato inconfutabile è che questo "lager" di italiani meridionali è stato completamente cancellato dalla storia nazionale.

di Esposito Emanuele

La cantautrice fenomeno è attualmente l'artista donna con il maggior numero di album al primo posto della classifica negli Stati Uniti.

A 34 anni, sta stabilendo record grazie alla sua musica, al

rapporto con i fan e ad altri elementi che la rendono unica.

La sua famiglia ha chiare origini italiane, in particolare campane. La sua storia è simile a tante altre di emigranti italiani che hanno trovato fortuna in America.

I suoi antenati sarebbero originari di Castelnuovo Cilento, una cittadina di 3.000 abitanti in provincia di Salerno. Il suo antenato, secondo accurate ricerche, sarebbe Carmine Carlo Antonio Baldi, il quale partì ed emigrò da Castelnuovo Cilento verso New York. Carmine Baldi sposò Luisa Eurindine Sorbenheimer, sorella di un famoso avvocato del foro di Philadelphia. Questo è il bisnon-

no di Taylor; sua nonna Rosa, figlia di Carmine, sposò il tenente colonnello Archie Dean Swift. Dalla loro unione nacque Scott Swift, padre di Taylor. A ricostruire l'intero percorso è stato Giuseppe Galzerano.

Appena venuta a conoscenza di queste notizie, l'artista ha manifestato l'intenzione di visitare il nostro Belpaese per approfondire la conoscenza delle sue radici familiari.

Lo ha scritto nel libro 'Philadelphia's King of Little Italy'. I Baldi erano famosissimi, infatti riuscirono a costruire un impero economico dal nulla.

La ricostruzione delle radici cilentane della cantante è opera del giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, Charles Douglas. Il libro è stato presentato anche nella piazza principale del piccolo paese.

Il tour mondiale di Taylor Swift ha fatto tappa in Italia a San Siro il 13 e 14 luglio 2024. È probabile che l'artista abbia fatto una visita nei luoghi che hanno dato i natali alla sua famiglia e respiri l'aria salubre dell'Italia.

20 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 Australian Manufacturer of Italian style continental biscuits & Pasticceria 5/14 Lyn Parade, Prestons, NSW 2170 0415 281 020 admin@crostoliking.com.au
La popstar internazionale Taylor Swift ha radici italiane: i suoi antenati provenivano dal Cilento
la pagina di Emanuele

La prima messa italiana di Don Sheldon

tà e condivisione per la comunità di Moorebank.

I canti della tradizione hanno creato un'atmosfera ancor più sacra e hanno reso la celebrazione ancora più solenne.

Ma la sorpresa più grande per Don Sheldon è stata la presenza di due giovani chierichetti, Patrick e Austin. Questi giovani hanno ricevuto la loro formazione religiosa con dedizione e passione e sono stati accolti con gioia dalla comunità.

La comunità italiana di Moorebank ha vissuto un momento davvero speciale, grazie alla presenza di Don Sheldon Burke CRS dei Padri Somaschi, che ha celebrato la prima Santa Messa in italiano dopo l’ordinazione sacerdotale avvenuta a Perth lo scorso 17 giugno, solennità del Cuore Immacolato della beata Vergine Maria. La prima messa in lingua italiana è stata un'occasione molto attesa e significativa per i fedeli, e anche per il sacerdote stesso, che ha condiviso le sue emozioni al termine della funzione religiosa.

Nella sua omelia, Don Sheldon ha iniziato esprimendo la sua gratitudine per la calorosa accoglienza della comunità di Moorebank. “Preghiamo affinché possiamo mantenere una fede salda e affidarci completamente al Signore, sapendo che Egli è il nostro Salvatore e Signore delle tempeste della nostra vita,” ha ricordato Don Sheldon.

A conclusione della Santa Messa, il sacerdote ha confessato che inizialmente aveva alcune

Nato a Napoli, o forse a Benevento, nella seconda metà del III secolo, Gennaro a trent’anni è già vescovo della città sannita, dove è amato dai fedeli e rispettato dai pagani per le opere di carità nei confronti dei poveri tra i quali non fa distinzione.

Siamo nel primo periodo dell’impero di Diocleziano, quando ai cristiani è concessa una certa libertà di culto ed è perfino permesso ambire ad alte cariche civili. Ma poi, nel 303, tutto cambia e i cristiani diventano il nemico da estirpare.

L’episodio che porta al martirio di Gennaro avviene all’inizio del IV secolo, con la ripresa delle persecuzioni contro i cristiani. Da tempo Gennaro è grande amico di Sossio, diacono della città di Miseno. Un giorno, mentre questi legge il Vangelo in chiesa, Gennaro ha una visione: una fiamma sopra la sua testa. Riconosciuto il simbolo del futuro martirio, Gennaro rende grazie al Signore e chiede di poter avere lo stesso destino. Il vescovo, dunque, invita Sossio alla visita pastorale che ha in programma a Pozzuoli, per parlare di fede; il diacono si mette in cammino, ma durante il viaggio è raggiunto dalle guardie inviate da Dragonzio, governatore della Campania, e viene imprigionato. In carcere riceve la visita di Gennaro che si fa accompagnare dal diacono

esitazioni a celebrare la Messa in italiano, non essendo la sua lingua madre. Tuttavia, ha detto:

"Mi sono affidato a Dio e la liturgia è proprio il lavoro di Dio", sottolineando l'importanza di mettere la propria fiducia nel Signore quando si affrontano sfide e ostacoli, proprio come San Pietro nel Vangelo. Queste parole hanno toccato i cuori dei presenti, che hanno risposto con preghiere di ringraziamento per la testimonianza di fede di Don Sheldon.

La Messa in italiano è stata un momento di profonda spirituali-

La loro partecipazione alla Messa ha aggiunto un tocco di freschezza e vitalità alla celebrazione, e il Padre Sheldon ha lodato il loro impegno e la loro volontà di servire la chiesa.

Alla fine della Messa, il Padre Sheldon Burke ha espresso la sua gratitudine per l'opportunità di celebrare la Santa Messa in italiano, incoraggiando la comunità a continuare a crescere e a condividere la loro fede in Cristo nella Chiesa. “E che Gesù e Maria, abitino nei vostri cuori. Ora e sempre”, ha concluso Don Sheldon. Deo Gratias!

Santi Andrea Kim

Taegon, Paolo Chong

Hasang e compagni

L’azione dello Spirito, che soffia dove vuole, con l’apostolato di un generoso manipolo di laici è alla radice della santa Chiesa di Dio in terra coreana. Il primo germe della fede cattolica, portato da un laico coreano nel 1784 al suo ritorno in Patria da Pechino, fu fecondato sulla metà del secolo XIX dal martirio che vide associati 103 membri della giovane comunità.

Fra essi si segnalano Andrea Kim Taegŏn, il primo presbitero coreano e l’apostolo laico Paolo Chŏng Hasang. Le persecuzioni che infuriarono in ondate successive dal 1839 al 1867, anziché

soffocare la fede dei neofiti, suscitarono una primavera dello Spirito a immagine della Chiesa nascente. L’impronta apostolica di questa comunità dell’Estremo Oriente fu resa, con linguaggio semplice ed efficace, ispirato alla parabola del buon seminatore, dal presbitero Andrea alla vigilia del martirio. Nel suo viaggio pastorale in quella terra lontana il Papa Giovanni Paolo II, il 6 maggio 1984, iscrisse i martiri coreani nel calendario dei santi. La loro memoria si celebra nella data odierna, perché un gruppo di essi subì il martirio in questo mese, alcuni il 20 e il 21 settembre.

Festo e dal lettore Desiderio: i tre cercano di intercedere per la liberazione di Sossio, ma in risposta ottengono tutti la condanna a essere sbranati dagli orsi. La notizia della loro pubblica morte, però, non è ben accolta dal popolo e così, temendo una rivolta, il governatore la commuta in una più discreta decapitazione, lontano dagli occhi della gente. Seguirà anche il martirio di Procolo, diacono della chiesa di Pozzuoli, e dei fedeli Eutiche e Acuzio che avevano pubblicamente criticato l’esecuzione.

Poiché fonti tanto antiche non sono tutte concordi sul martirio di San Gennaro, ecco un’altra di ipotesi di quello che verosimilmente possa essere accaduto.

Gennaro si sta recando a Nola: qui il perfido giudice Timoteo lo imprigiona con l’accusa di proselitismo che viola gli editti imperiali. Le torture inflitte al Santo, però, non ne scalfiscono né il fisico né tantomeno la fede; perciò Timoteo lo fa rinchiudere in una fornace da cui, ancora una volta, Gennaro esce illeso. Alla fine viene condannato alla decapitazione in una località vicino alla cosiddetta Solfatara. Durante il trasferimento incontra un mendicante che gli chiede un lembo della sua veste da tenere come reliquia: il Santo gli risponde di poter tenere tutto il fazzoletto che legherà al collo prima dell’e-

secuzione. Prima della fine, però, Gennaro si porta un dito alla gola che viene tagliato dalla lama assieme al fazzoletto e conservato anch’esso come reliquia.

Com’era uso in occasione dell’esecuzione dei martiri, alla morte di Gennaro arriva una donna, Eusebia, che raccoglie in due ampolle il sangue versato dal vescovo già in odore di santità. Le consegnerà al vescovo di Napoli, che farà erigere due cappelle in onore del sacro trasporto: S. Gennariello al Vomero e S. Gennaro ad Antignano. Il corpo, invece, seppellito nell’agro Marciano, subisce una prima traslazione

nel V secolo, quando il culto del Santo è già molto diffuso. Gennaro, poi, sarà canonizzato da Sisto V nel 1586. Quanto alla reliquia del sangue, questa viene esposta per la prima volta nel 1305, ma il

miracolo per cui questo sembra quasi bollire e torna allo stato liquido in cui resta per l’ottava successiva, avviene per la prima volta il 17 agosto del 1389, dopo una grave carestia.

21 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 mezz'ora di religione Italian Woodfired Pizza Cafe/Restaurant 1009 Canley Vale Rd Wetherill Park, NSW, 2164 (02) 9725 4274 enquiries@grano.co
San Gennaro e la fede del popolo di Napoli

ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ Oh, ma dico! Questo trillo così acuto del telefono proprio mi fa sbollire! Stavo facendo un pisolino in pace tra i petali di un'orchidea quando vengo svegliata di soprassalto da quel suono infernale! Uffa!

Comunque, oggi mi trovo a Newcastle, a casa di Barbara e Federico. Barbara risponde al telefono e all'altro capo del filo c'è Marisa, la sua più cara amica.

La conversazione tra le due donne è gradevole e rilassata. Parlano di tutto un po' finché arrivano a parlare del settimanale Allora!, che entrambe leggono sempre con molto interesse. ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ

"Hai letto, Barbara? - commenta Marisa, - l'articolo in prima pagina di 'Allora!', di mercoledì 6 settembre? Quello che parla della decadenza culturale dell'Italia?" -

"Certo che l'ho letto, - risponde Barbara, - e devo dire che noi italo-australiani ci siamo già accorti di questa decadenza da un bel po' di tempo, solo a vedere come si comportano i Servizi Consolari, i Co.Mi.Tes e gli Istituti Italiani di Cultura, che dovrebbero incrementare e promuovere, ma soprattutto cercare di aumentare il livello di cultura degli italiani in Australia, in modo da dare alla nostra gente un'educazione che permetta loro di essere orgogliosi del Paese in cui, sia essi che i loro predecessori sono nati. Io credo che, se il loro proposito non è quello di cercare di creare questo legame di orgoglio familiare per la Patria d'origine, tutti questi pezzi da novanta che si sono insediati nelle loro torri d'avorio del centro città, tutto il giorno a commentare sul bello e cattivo tempo con i loro colleghi acchiappamosche, che ci stanno a fare qui!!!!"

"Ha, Ha, Ha - ridacchia Marisa, - hai fatto proprio un bel quadro della situazione, sui nostri super-laureati eroi che maneggiano con eccessivo distacco il settore educativo e culturale

La cultura italiana in Australia

della nostra società italo-australiana. Essi ci tengono a distanza, facendoci capire che noi non siamo al loro livello, quando invece, dovrebbero inchinarsi, (senza pregiudizi) davanti a coloro che sono arrivati con la valigia di cartone ed hanno speso una vita per guadagnarsi qualche tozzo di pane e dei soldini per mandare alle loro famiglie in Italia, aiutandole a sopravvivere.

È risaputo che sono proprio le rimesse degli emigrati all'estero che hanno permesso alla Nazione di risollevarsi, dopo il periodo terribile della seconda Guerra Mondiale.

Ma, forse, col passare del tempo, i 'Regnanti' si dimenticano di queste cose e pensano che certi dettagli, come la perdita della cittadinanza ed il completo disinteresse della Madre Patria sulle loro vite nel Paese d'adozione siano cose senza importanza.

Cara Barbara, alla luce della maniera in cui la nostra comunità viene trattata, quale pensi che sia il compito di queste Istituzioni qui in Australia?"

Barbara temporeggia perplessa, poi risponde alla domanda.

"A dirti il vero, non so proprio cosa pensare... Forse è tutta una commedia anche questa, come sempre... Io conosco un Italiano, emigrato dalla Calabria, che, senza aver frequentato le scuole secondarie, è riuscito a scrivere dei libri, che parlano della sua vita e delle sue esperienze e, devo dire che sono molto interessanti. Egli mi ha detto, con molto rammarico, che si era recato all'Istituto Italiano di Cultura per vedere di avere un aiuto nella presentazione dei suoi lavori, ma solo perché egli non era uno scrittore già affermato, gli hanno detto chiaro e tondo che i suoi libri non sarebbero stati all'altezza dell'Istituto...

"Ah, sì, sì, mi sembra di capire - interrompe Marisa. – Questi individui di cui parlavi tu prima, non sembrano proprio interessati alla cultura degli italiani in Australia.

Certamente, questi libri che noi scriviamo, non saranno mai all'altezza di una Divina Commedia, ma si tratta di opere doppiamente preziose, che dovrebbero essere sostenute per dimostrare la buona volontà, il

sacrificio ed il valore delle persone che si cimentano a scrivere in italiano, benché abbiano un basso livello scolastico.

A mio parere, queste persone, sono degne del massimo rispetto e dovrebbero essere premiate, non scoraggiate o persino scartate.

A proposito di questo, ho avuto il piacere di leggere su 'Allora!', il discorso del Segretario Generale del CGE, Michele Schiavone, che parla dell'editoria italiana nel mondo e dice che è necessario “riportare i nostri connazionali a recitare ruoli più ambiziosi, da protagonisti.”

Egli evidenzia anche la questione migratoria ed afferma che è importante creare condizioni legislative per far sentire che gli italiani all'estero siano cittadini italiani a tutti gli effetti.”

"Speriamo che le leggi che scaturiranno da tutti questi discorsi, includano anche il riottenimento della cittadinanza perduta. Comunque - aggiunge Marisa - Schiavone menziona anche il settimanale 'Allora!' di Sydney e 'Gente d'Italia' di Montevideo, per cui i Com.It.Es. (ma che bravi), hanno votato per la cancellazione dei fondi governativi, che servivano al mantenimento delle pubblicazioni.

E qui ho la netta impressione che questi Com.It.Es. lavorano contro di noi, o sbaglio. Infatti, a questo proposito, Schiavone dice che 'la legge va cambiata'.

Se ho ben capito, Schiavone ribadisce che è necessario instaurare una Legge che parli di chiarezza e non di pregiudizi... Sì, certo su questo punto siamo tutti d'accordo... Il suo discorso toccava parecchie sezioni oscure, che dovrebbero venire chiarificate. Ora dobbiamo solo stare a vedere.

I fatti sono quelli che contano. Mia madre usava dire: “Dal dire al fare c'è di mezzo il mare”. Infatti, credo che in questa società italiana d'Australia ci sia di mezzo un mare con un enorme abisso e, siccome c'è chi si ritiene superiore a tutti gli altri, è venuta a mancare la comprensione ed il rispetto per il prossimo.

A questo punto credo che devo menzionare una frase che è stata detta da uno dei grandi filosofi del passato: “L'intelligenza non si misura con lo studio. Essa

è dentro di noi; nasce con noi”. Ed io aggiungo: “Naturalmente, non tutti ce l'hanno, anche se sono convinti di averla. Purtroppo, coloro che non ce l'hanno, non ce l'avranno mai, anche se andassero a scuola per 100 anni.

Potranno imparare tutte le materie, persino i logaritmi, ma l'intelligenza non l'avranno mai, mentre invece, qualcuno che non abbia mai frequentato la scuola, se dotato dell'intelligenza ed incoraggiato, potrebbe avere la possibilità di fare grandi cose.” -

"Cara Marisa - ribatte Barbara,- anch'io la penso come te e, da come si comportano, credo che questi nostri luminari della cultura non siano proprio interessati alla protezione e divulgazione della cultura italiana.

Il loro scopo sembra essere solo quello di ricevere un cospicuo stipendio e di dedicarsi ad intrattenere una estremamente limitata 'elite', di cui loro sono convinti di fare parte. Io ho l'onore di conoscere persone veramente colte, che non amano le luci dei riflettori, perciò si tengono lontane dalla popolarità, ma hanno partecipato a concorsi internazionali, sia di poesia che di prosa, e vinto parecchi primi premi letterari.

Essi mi hanno detto che erano molto amareggiati per l'indifferenza, sia del Consolato Italiano, sia dei direttori dell'Istituto Italiano di Cultura, che non si sono nemmeno scomodati ad inviare una lettera ufficiale di congratulazioni per il conseguimento dei premi.

Qui, se non vado errata, mi sembra che manchi totalmente l'etichetta, oltre a tutto il resto.

Ma, naturalmente, anche quello di mandare una lettera di congratulazioni è un lavoro, perciò, meglio evitarlo.

Ma queste persone non sono state scelte per lavorare con la cultura e per fare in modo che tutti gli italiani potessero averne accesso? Peccato che la realtà degli avvenimenti ci dica che non è così." -

"Sì, davvero - aggiunge Marisa. - Sembra proprio che le comunità italiane all'estero siano state abbandonate a se stesse. Comunque mi ha fatto piacere leggere l'articolo apparso su 'Allora' riguardo al Deputato Fabio Porta che ha perorato la causa dei fondi che dovrebbero essere dedicati alla stampa italiana all'estero.

Ho avuto modo di apprezzare molto tutti gli argomenti che ha portato avanti con il Ministro Tajani. Quello che mi ha stupita tremendamente è stato il contenuto della lettera di Carè e Giacobbe che dicono: “Il ruolo istituzionale di rappresentanti del Parlamento Italiano non consente, in alcun modo, di intervenire o interferire con quelle che sono prerogative uniche e peculiari di altri organi e istituzioni.

Un'invasione del campo di competenza che spetta ad altri soggetti sarebbe non solo impossibile ma anche contraria ad ogni principio democratico”. La

lettera ha suscitato perplessità e sorpresa, ma anche singolare interesse e curiosità.

Prima di tutto non esiste nulla d'impossibile! Secondo, cosa significa un'invasione del campo? Stanno forse parlando di una partita di calcio?

E poi, cosa sono i principi nell'ambito governativo?

Quei principi sono spariti un secolo fa. Non credevo proprio che i Senatori che noi abbiamo eletto per aiutarci ad ottenere qualcosa da un Governo che, è ormai chiaro, si è dimenticato di noi, riuscissero a cadere così in basso, coprendosi con la parola democrazia.

È per questo motivo che non abbiamo mai riavuto la nostra cittadinanza, perché i nostri Senatori non parlano per i nostri interessi, ma solo per i loro. Infatti, per ogni problema che noi abbiamo da risolvere, si affrettano a tirare i remi in barca e parlare di democrazia. Essi parlano di 'loro competenze'. E chi lo sa quali siano le loro competenze, se non quelle di andare in vacanza in Italia a spese del Governo! Pero’, mi consola il fatto che, con quella lettera, ci hanno fatto capire da che parte stanno, perciò alle prossime elezioni io, i miei famigliari ed amici ci asterremo dal voto." -

"Dici bene, Marisa - interviene Barbara - perché anche io faro’ la stessa cosa. Infatti, se ci facciamo un bell’esame di coscienza, possiamo capire a cosa servono questi individui. Ed ora che abbiamo appurato la realtà della situazione, credo che potrebbe essere utile che noi, gente d’Italia ci creassimo un’Associazione per iniziare a salvaguardare i diritti degli italiani all’estero, cui fanno parte anche le nostre pubblicazioni, come il settimanale “Allora!” e riottenere la cittadinanza che ci è stata rubata... Comunque, tutto sommato, abbiamo un’enorme fortuna, quella di essere protetti da questo grande Paese che ci ospita, dove è “possibile” ottenere servizi molto accessibili e fluidi, senza doversi vendere la propria “integrità.””ZZZZZZZZZZZZZZ Wow! Non immaginavo che le donne italiane potessero essere così battagliere ed eloquenti! Che tirata di orecchi! Speriamo che serva a qualcosa! Se non altro sarà utile che la gente sappia cosa bolle in pentola, non credete? Comunque io sono solo una mosca ambasciatrice, che non porta pena, perciò, mentre voi leggete e pensate, io lascio le due donne a conversare, provvedo a cambiare argomento e m’involo verso il nostro angolino del passatempo.

ZZZZZZZZZZZZZZZZZ

Marco e Carlo s’incontrano al bar per un aperitivo, prima del pranzo. “Sai,” dice Marco, “mi hanno detto che se ti mangi una mela al giorno, ti levi il medico di torno.” Può darsi, risponde Carlo, ma se tu invece, mangi una cipolla al giorno, ti levi tutti di torno.

ZZZZZZZZZZZZ Ciao, ciao, a presto! ZZZZZZZZZZZ

22 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 il diario di una
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Il primo anniversario senza Sua Maestà Elisabetta II

Un anno fa ci lasciava sua maestà Elisabetta II, la regina più longeva e più amata della storia britannica. Per l’anniversario dell’8 settembre, i Windsor si sono riuniti semplicemente a Balmoral commemorando tra le mura famigliari colei che ha rappresentato una delle personalità più influenti del ‘900. Carlo III, ha deciso di commemorare il primo anniversario della morte di Elisabetta II, con una riunione privata di famiglia, proprio come la regina madre era solita fare alla ricorrenza della scomparsa del padre re Giorgio VI, ritirandosi in solitudine a Sandringham.

Diciamo che a 365 giorni dall’addio di Elisabetta, pochi inglesi avrebbero scommesso sulla buona riuscita di re Carlo III il quale, per la maggior parte delle opinioni del regno, non avrebbe retto il confronto con le straordinarie capacità governative della madre.

Dopo la scomparsa di Lillibet (nomignolo affettuoso con cui il principe consorte Filippo chiamava la moglie) per molti la monarchia sembrava aver perso il suo senso. Ma se per qualcuno questi ruoli sono cosa antiquata dal concetto medioevale, la saggia principessa Anna ha ricordato che «la monarchia fornisce, con la costituzione, un grado di stabilità a lungo termine che è in realtà piuttosto difficile da ottenere in qualsiasi altro modo». E di questo la sovrana più longeva della storia ha regalato parecchio materiale di riflessione.

La regina Elisabetta, infatti, è sempre stata simbolo di stabilità. Soprattutto nei periodi di maggior crisi del paese in cui, quando la classe politica si rivelava inadeguata, il popolo guardava a lei come un bambino cerca lo sguardo rassicurante della mamma.

Con la sua morte, la Regina è passata dalla storia al mito. Col suo operato

Una donna è convinta di essere la proprietaria del Sole

ha dettato la linea guida comportamentale per le generazioni monarchiche future. Ancora oggi sono sacri i suoi insegnamenti soprattutto in un momento in cui re Carlo deve continuamente contrastare le maldicenze diffuse dal figlio Harry e consorte in America. Caposaldo della madre per uscirne sempre bene, infatti, era la dritta «mai dare spiegazioni, mai lamentarsi» evitando ogni genere di procrastinazione sulle accuse vere o presunte.

Inoltre la regina salì al trono a 25 anni, confrontandosi nei suoi lunghi 70 anni di regno con 15 ministri britannici, primo fra tutti Winston Churchill, figura a lei paterna. Alla morte di quest’ultimo si presentò perfino per prima al suo funerale violando il protocollo che la vedeva entrare per ultima proprio, per marcare il legame di amicizia con questo gigante della storia politica inglese con il quale lei, giovane donna, seppe instaurare un rapporto istituzionale e personale indissolubile.

Da lì in poi seppe equilibrare gli eccessi e i disordini della sua politica interna. Una sovrana rispetta e ascoltata dalle più alte cariche di tutto il mondo che ha goduto di un’autorità indiscussa a livello globale guadagnatasi con gentilezza e fermezza.

Il mondo senza di lei ha perso una leader unica, ma ha guadagnato l’esempio di una grande monarca, la più amata di tutti i tempi che ha attraversato la storia del ‘900 molte volte determinandola.

L’8 settembre rimarrà una data storica. Una data in cui ognuno può guardare alla storia dell’umanità trovando un esempio di leadership gentile, di un’autorità che si è imposta senza violenza, di una monarca che ha sigillato il suo ruolo con valori esemplari rimanendo coerente e costante nei suoi doveri guidata dall’amore per il suo paese.

Un inizio d'anno scolastico rovente in Francia dopo l'annuncio del ministro dell'Istruzione di vietare di indossare l'abaya. Il termine in arabo definisce genericamente un abito femminile lungo e leggero, che copre tutto il corpo eccetto la testa, i piedi e le mani. "Non sarà più possibile indossare l'abaya a scuola", ha detto il ministro dell'Istruzione Gabriel Attal alla televisione TF1, aggiungendo che verranno date "regole chiare a livello nazionale" ai capi di istituto prima del ritorno alle lezioni a livello nazionale, previste dal 4 settembre. Il dibattito sull’uso dell’abaya, diffuso soprattutto nei Paesi musulmani del Golfo Persico, è in corso da mesi e riguarda principalmente ragazze e donne musulmane, alle quali è già stato vietato di indossare il velo islamico.

Ufficialmente la decisione è stata giustificata dal ministro Attal come un mezzo necessario per affermare la laicità dello Stato in ottemperanza ad una legge del 2004, che vieta "l'uso di segni o abiti con cui gli studenti mostrino apparentemente un'affiliazione religiosa" nelle scuole. In questi mesi sono stati segnalati sempre più spesso casi di abaya indossati nelle scuole, che avrebbero provocato tensioni all'interno degli istituti scolastici coinvolgendo anche insegnanti e genitori. A spingere per questo ulteriore divieto è stata soprattutto la destra e l’estrema destra francese.

"Laicità significa libertà di emanciparsi attraverso la scuola", ha detto Attal, descrivendo l'abaya come "un gesto religioso, volto a mettere alla prova la resistenza della Repubblica nei confronti del santuario secolare che la scuola deve costituire". Il ministro ha aggiunto: "Se entri in un'aula, non devi poter identificare la religione degli studenti guardandoli". Il divieto introdotto nel 2004 già include ufficialmente di indossare grandi croci, kippa ebraiche e foulard islamici.

L'abaya (che in arabo significa semplicemente 'vestito da donna'), è diffuso in particolare nei Paesi del Golfo Persico e di re-

cente anche nel Maghreb è un indumento lungo e ampio, che lascia scoperte solamente mani, testa e piedi. Viene comunemente indossato per conformarsi alle credenze islamiche su un abbigliamento modesto, ma non rappresenta in sé un simbolo religioso. Potendo essere assimilato ad un semplice abito lungo a maniche lunghe, occupava finora una zona grigia senza subire alcun divieto, anche se il ministero dell'Istruzione aveva già emanato una circolare sull'argomento nel novembre dello scorso anno.

Aspre le critiche alla misura da parte della politica e giornalista Clémentine Autain. Secondo la deputata all'opposizione la decisione è sintomatica del "rifiuto ossessivo dei musulmani" da parte del governo.

Si può possedere… il Sole? Secondo questa donna sì. Ecco i suoi argomenti

“L’ho fatto io ma chiunque avrebbe potuto. Semplicemente è venuto in mente a me prima”. La scopritrice di quest’uovo di Colombo asserisce di essere la proprietaria del Sole. Si chiama Angeles Duran, ha 49 anni e vive in Spagna. E pensa che il Sole sia suo, intendendo inoltre reclamarne i diritti di “utilizzo”. Come?

Andiamo con ordine: la donna sostiene che secondo un accordo internazionale nessun paese sulla Terra può reclamare la proprietà di un pianeta o di una stella, Luna compresa; e questo è vero. Ma, come costei ha argutamente notato, l’accordo non riguarda i singoli individui. Ha quindi registrato il Sole

come sua proprietà, e sostiene di avere le carte per dimostrarlo.

Il documento dice che la donna è “La proprietaria del Sole, una stella di tipo spettrale G2, situata al centro del Sistema Solare, ad una distanza media dalla Terra di 149.600.000 chilometri”. Non è chiaro quanto questo tipo di documento abbia validità legale, a livello nazionale o internazionale.

Non è tutto, perché la donna intende richiedere una tassa d’utilizzo da parte di chiunque “usi” il Sole: cioè tutti noi, potenzialmente (compresa lei?). Vorrebbe poi dividere il ricavato destinandone una parte al governo spagnolo, una parte per la ricerca, una per “porre fine alla fame nel mondo” e una… ovviamente per sé.

23 Al lora! la pagina della Donna
20
2023
a cura di Maria Grazia Storniolo Mercoledì
Settembre
La Francia vieta alle studentesse di indossare l'Abaya nelle scuole

La BBC mette a capo della squadra anti fake news, una giornalista che ha falsificato il proprio CV

di Angelo Paratico

Shakespeare e la peste

di Angelo Paratico

Nelle opere del drammaturgo inglese William Shakespeare, ci sono molti riferimenti all’Italia, in particolare al Veneto: Giulietta e Romeo, I due gentiluomini di Verona, La bisbetica domata.

Si conosce che a quel tempo l’Italia era molto di moda e molte persone conoscevano l’italiano, ad esempio la regina Elisabetta I, era soprannominata “la fiorentina” perché parlava tanto toscano quanto inglese.

Della vita di Shakespeare, invece, poco si conosce e il più grande mistero su di lui è come sia stato in grado di produr- re drammi e commedie di così grande profondità e ampiezza di cultura per un uomo che non ha mai lasciato i confini nazionali o completato gli studi classici. Impossibile capire come abbia fatto. Ecco perché coloro che cercano dettagli sono divisi in due grandi fazioni: gli Stratfordiani e i non Stratfordiani.

Alcuni credono che lo Shakespeare che compose quei drammi fosse davvero il borghese di Stratford su Avon mentre altri pensano che fosse solo il trascrittore e che gli autori di quei lavori fossero altri.

Uno dei principali candidati, che ha effettivamente curato le sue opere, è apparso nel cosiddetto First Folio era John (Giovanni) Florio. Figlio di Michelangelo Florio, un rifugiato prima in Inghilterra e poi in Svizzera per motivi religiosi. La madre di John Florio era inglese e, quindi, anche se cresciuto in Svizzera prima di tornare a Londra, era in grado di praticare bene la lingua. Era anche un poliglotta, che oltre al greco e al latino parlava corret-

tamente una mezza dozzina di altre lingue.

Quindi è stato Florio a scrivere quei drammi immortali? Non necessariamente, ma in effetti li gestiva da un punto di vista linguistico. Infatti, tra i pochi primi testi attribuiti a Shakespeare e pubblicati in Quarto (formato libro) e nel folio finale dopo la morte dell’uomo di Stratford, ci sono differenze significative con l’inserimento di nuovi personaggi e una purificazione generale della sintassi.

John Florio, a un certo punto finì nei guai, non sappiamo quale, e morì in povertà. Infettato da una delle ricorrenti epidemie di peste che si sono verificate per secoli almeno una volta in ogni generazione. E questo ha costretto la chiusura di tutte le attività commerciali per mesi. Pochi stati al mondo hanno avuto l’astuzia di seguire l’abitudine tipica di Venezia di mettere in quarantena persone sospettate di portare qualsiasi malattia.

Ciò ha permesso a Venezia e al Veneto di ridurre significati- vamente il numero delle vittime. Un esempio di questo si trova anche in Romeo e Giulietta come parte fondante della trama.

A Verona il messaggero inviato da Fra Laurence si infetta e lo costringe alla quarantena. Questo significa che la lettera che porta la notizia che Juliet ha simulato la sua morte non raggiunge Romeo. All’inizio della commedia, la linea di Mercuzio nell’atto terzo. “Una piaga per entrambe le case!” avrebbe potuto sollevare una risatina cupa, anche se molto probabilmente si riferiva a un’altra malattia mortale dell’epoca, il vaiolo.

Oh, cielo. Le cose potrebbero andare di male in peggio per la neonata “BBC Verify” lanciata per combattere la piaga delle fake news. Il servizio di factchecking è già stato criticato per non aver individuato le gaffe della BBC, come il servizio sbagliato su Nigel Farage e Coutts. Ora, però, sembra che il reporter di punta del servizio si trovi in un mare di guai.

Secondo il New European, Marianna Spring, corrispondente della BBC contro la disinformazione (Fake News), sarebbe stata sorpresa ad abbellire il proprio CV quando fece la sua domanda di lavoro nel 2018. Il giornale sostiene che cinque anni fa la Spring voleva lavorare come corrispondente da Mosca per l’outlet statunitense “Coda Story” e scrisse sul suo curriculum:

‘Giugno 2018: Ha lavorato a notizie internazionali durante la Coppa del Mondo, in particolare sulla percezione della Russia, con la corrispondente della BBC Sarah Rainsford”.

Ma, stando a quanto riportato da NE, la cosa andò a monte quando Coda Story verificò con la Rainsford e scoprì che i due si erano incontrati solo un paio di volte per un drink. Il New European afferma di aver visto le e-mail di Spring che insisteva sul fatto che fosse una “brillante reporter” e si scusava per l’errore:

Mi sono solo imbattuta in Sarah mentre lavorava e ho chiacchierato con lei in vari momenti, ma niente di più.

Tutto il resto del mio CV è completamente vero…Ma non ci sono assolutamente scuse e mi dispiace molto…

L’unica spiegazione è la mia disperazione di mandare rapporti a Mosca e il fatto di pensare che non sarebbe stato un grosso problema, il che è stato totalmente ingenuo e stupido da parte mia.

Mi dispiace ancora una volta per questo mio terribile errore di valutazione.

A quanto pare, la cosa non è piaciuta al capo redattore di Coda Story che rispose:

Raccontarmi che sei un brillante reporter che esercita l’integrità e l’onestà quando hai letteralmente dimostrato il contrario

è stata una pessima idea. Amen, indiscrezioni passate, ma la situazione sembra piuttosto imbarazzante per la BBC, che aveva deciso di fare della Spring la star della sua campagna contro la disinformazione e la conduttrice dell’omonimo podcast “Marianna in Conspiracyland“, nel quale ci si chiede “Che fine hanno fatto le persone che sono cadute nella tana del coniglio in un mondo di teorie cospirative?”.

E poi, solo questa settimana la Spring è stata oggetto di un profilo adorante sul Guardian che la pone ancora una volta al centro degli sforzi contro la disinformazione della BBC.

Forse Verify dovrà iniziare a indagare sui suoi stessi giornalisti… La BBC ha rifiutato di commentare questa storia.

Storia marittima: Le balene di Nearco

Nel 325 a.C., la flotta macedone di Alessandro Magno, guidata dall'ammiraglio Nearco, salpò dall'India verso il Golfo Persico. Un giorno i marinai si accorsero di uno strano fenomeno: "L’acqua del mare veniva sparata in aria, come se fosse spinta verso l’alto dalla violenza di un uragano".

Spaventati, chiesero ai piloti più esperti cosa stesse succedendo e fu loro risposto che si trattava delle balene, che "muovendosi in mare soffiavano l’acqua in alto".

Non avendo mai visto nulla del genere, i macedoni furono colti dal panico e lasciarono cadere alcuni remi. Ma l’ammiraglio Nearco li incoraggiò e ordinò di navigare contro le balene urlando, come se dovessero ingaggiare una battaglia navale: "Appena si avvicinarono alle bestie, i macedoni si misero a gridare a squarciagola, a suonare le trombe e a fare più rumore possibile con i remi".

A quel punto le balene si immersero e dopo un po’ riapparvero dietro le navi spruzzando un altro getto d’acqua. I macedoni pensarono di averla scampata e applaudirono il coraggio di Nearco. Questo buffo incontro fu raccontato dallo stesso Nearco nel suo diario, di cui purtroppo rimangono solo frammenti.

Nearco condusse la flotta sana e salva dall’India fin quasi a Susa

(odierno Iran), dove la riconsegnò ad Alessandro. Il suo diario non è sopravvissuto, ma per nostra fortuna fu usato come fonte dallo storico greco Arriano, che visse nel II secolo d.C. e scrisse un’opera sull’India intitolata “Indikà”.

Dopo aver riportato l’incontro tra i macedoni e le balene, Arriano scrisse: «Alcune di queste balene si incagliano in diversi punti della costa e quando viene la bassa marea rimangono imprigionate nei bassifondi, altre sono spinte verso terra da violente tempeste e così muoiono e si putrefanno; disgregandosi a poco a poco le loro carni, restano le ossa, che gli indigeni usano per costruire le proprie case. Le ossa più grandi dei fianchi sono impiegate come travi, le più piccole come travicelli; quelle delle mascelle servono per le porte».

24 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 la pagina di Angelo Paratico
Marianna Spring

MELONI, GENTILONI E L’EUROPA

mastodontico (cresciuto anche quando Gentiloni era premier a Palazzo Chigi, dovremmo e dovrebbe ricordarselo, perché nessun TG lo ricorda mai!), un PNRR che è difficile da rispettare perché va poi restituito e i tassi sono aumentati in modo enorme grazie alla BCE che così può condizionare o strozzare ogni ripresa. Per questo anche il MES non convince e sullo sfondo c’è sempre il ricatto del potenziale ritorno a quel patto di stabilità che era e resta un obbiettivo ben difficile da raggiungere e soprattutto da mantenere negli anni.

SCHIFEZZE SUPERBONUS, TRUFFE E FUGA

DALLE RESPONSABILITÀ

Se nella vostra azienda sbagliaste le previsioni di bilancio di oltre il 50% licenziereste il vostro dirigente finanziario, ma chi prende le responsabilità alla Ragioneria generale dello stato che approvò, confermandoli, i conteggi - sbagliati e sballati - del “Superbonus 110 %”? per far felice Conte & C.? Fortemente voluto – come il

EURO 5 E DINTORNI

Dopo quasi un anno da premier Giorgia Meloni si sente più forte e sicura di sé. Con i fatti ha subito chiuso la porta alle scontate polemiche “postfasciste” che ne hanno accompagnato la nomina, ha annacquato (fin troppo) il suo programma economico in chiave post-draghiana raccogliendo ovvi consensi ma anche una “tregua” dalla grande finanza, ha imparato a gestire i contatti internazionali arrivando a tenere una linea da “falco” pro USA e NATO sull’Ucraina superando anche molte perplessità interne. Ora che dovrebbe essere arrivato il momento di far emergere finalmente una più netta ed autonoma “sua” linea politica arriva un problema grosso: i sempre più difficili rapporti con l’Europa. Da una parte la Meloni vorrebbe forse tenere un atteggiamento più rigido con Bruxelles anche in chiave di contrapposizione e quindi di visibilità elettorale, ma come leader del gruppo “Conservatori e riformisti europei” sa che solo alleandosi al PPE potrà in futuro avere più sponde a Bruxelles e quindi partecipare come forza di maggioranza nella Commissione Europea.

MA IL SUO SUCCESSO NON

PUO’ ESSERE BEN VISTO

DALL’EUROPA DI OGGI CHE

GUARDA A SINISTRA E TEME

I “SOVRANISTI” DI DOMANI, COSI’ COME DA QUEI PAESI

CHE TEMONO L’ITALIA COME

POSSIBILE RIVALE.

Per questo oggi l’Italia resiste sul MES (sua unica e vera carta di pressione), ma avrebbe però contemporaneamente bisogno di flessibilità di bilancio - e quindi di accordi - per poter varare riforme fiscali e sociali ben più ampie e significative in “finanziaria”, mentre la BCE - con l’aumento continuo dei tassi - sembra far di tutto per complicare i problemi delle imprese e anche dell’esecutivo italiano sul quale pesa come un macigno il maxi-debito pubblico pregresso.

Uno 0.25% in più di interessi

da pagare sui debiti di fatto cancella ogni possibilità di spesa in più a benefici degli italiani. Molte grazie madame Lagarde: certo questa sua politica economica non rilancia l’economia europea né - è dimostrato - blocca l’inflazione.

Ma c’è un altro aspetto del problema: il commissario direttamente coinvolto per le questioni economiche è proprio quello italiano ed è Paolo Gentiloni, già esponente PD e quindi oppositore politico all’attuale governo.

L’ipocrisia declama che un Commissario Europeo è (o dovrebbe essere) indipendente dai partiti e dalla propria provenienza nazionale, che le polemiche con Bruxelles “danneggiano l’Italia”, ma il fatto è che nel 2019 Gentiloni fu piazzato proprio dal PD in questo ruolo-chiave all’interno della Commissione.

Oggi che a Roma il PD è all’ opposizione è ovvio un potenziale attrito politico, soprattutto perché proprio Paolo Gentiloni ha tutte le caratteristiche per diventare il potenziale, prossimo segretario del PD con il quale ha percorso tutta la sua carriera.

Soprattutto se la Schlein avesse un possibile infortunio elettorale alle europee, difficile che dalle parti del Nazareno non si apra una nuova guerra per la segreteria e Gentiloni sa bene di poter essere un potenziale ottimo papabile, soprattutto se sarà riuscito a bloccare la Meloni e a renderle la vita difficile.

Dimentichiamoci quindi che possa fornire qualche “aiutino” extra per aiutare il governo o si spenda più di tanto su tematiche care all’ Italia (vedi accordi ITA-Lufthansa) malviste in alcune altre capitali europee (Parigi) che difendono da sempre e prima di tutto i loro interessi nazionali. L’Italia va bene solo se tace e subisce.

È insomma fatale che la distanza tra governo e commissario si accentui visto anche che l’Italia ha sulla groppa un deficit

Il governo ha rinviato i divieti imposti alla circolazione dei veicoli diesel "Euro 5" considerati inquinanti nelle città e sobborghi. Situazioni surreali (come chi abita in un centro "under 15.000" ma doveva attraversarne uno più grande per poter andare a lavorare) con aspetti di sana demagogia come a Verbania dove la sindaco PD si era scagliata contro l'ordinanza della giunta regionale di centrodestra sui limiti, ma dimenticando di aver emesso lei stessa un'ordinanza identica già due anni fa, come ha sottolineato il segretario della Lega, Enrico Montani.

Sta di fatto che il tutto è motivato dalla dichiarata necessità di adeguarsi alle normative antinquinanti europee.

Nei giorni scorsi ero a BANGKOK che ha 14 MILIONI DI ABITANTI, ovvero QUASI TRE VOLTE DI PIU' DI TUTTI I PIEMONTESI, LIGURI E VALDOSTANI MESSI INSIEME, città quasi MILLE VOLTE più' grande dei centri bloccati dalle norme

europee EPPURE A BANGKOK NON CI SONO LIMITI AL DIESEL.

L'aria è apparentemente molto più pulita di alcuni anni fa e per ottenerla sono stati obbliati solo i taxi a funzionare a gas mettendo sotto controllo le emissioni degli scooter e dei tuk tuk. Inutile cercare auto elettriche, praticamente inesistenti. Il centro però non è chiuso al traffico, non ci sono aree C, i parcheggi sono privati multipiano e il traffico è spesso caotico, ma sostanzialmente tutto funziona anche perché la gente usa i servizi pubblici, efficienti ed economici.

Certo usarli impressiona: sono pulitissimi, niente graffiti, niente scritte, niente carta per terra. Se imbratti un muro semplicemente ti arrestano (anche se turista), ti multano, ti schedano, ti rilasciano.

Alla seconda volta resti dentro fino al processo senza condizionale. Sono loro "avanti" o siamo noi rimasti assolutamente ipocriti e "indietro"?

Reddito di cittadinanza - da Conte e dal M5S, la Ragioneria - accettando la normativa - ha “toppato” di DECINE DI MILIARDI visto che al 31 agosto 2023 gli investimenti ammessi a detrazione sono saliti a 85 miliardi di euro rispetto ai 40 ipotizzati e continuano a crescere. Tanto per dare un’idea, la “finanziaria” di quest’anno sarà di circa 30 miliardi mentre solo questa scellerata pazzia ha quindi generato un costo totale di 3 finanziarie lasciando lo stato in mutande o, meglio, ingigantendo il deficit.

I lettori de “Il Punto” vadano a rileggersi per cortesia cosa scrivevo tre anni fa, ovvero che fosse una follia di concedere un “bonus” che andava oltre le spese effettive e l’esponenziale aumento dei costi (leggi: speculazioni) che avrebbe generato sui costi di ristrutturazione.

Se un ponteggio edile è venuto a costare fino a TRE VOLTE DI PIÙ in pochi mesi doveva essere evidente per tutti che qualcosa non “girava” ed è strano che se ne accorgesse e lo denunciasse il sottoscritto e nessuno ai piani alti.

Altro particolare che si tende a nascondere i vertiginosi profitti del sistema bancario che ha lucrato sugli anticipi auto-riducendoli ai beneficiari (“o accetti così o non prendi niente”!), aspetto spesso poco noto al grande pubblico, così come le colossali truffe che sono state organizzate e permesse visto che era una legge fatta con i piedi, ma truffe che alla fine porteranno a pene risibili con i soldi (pubblici) nel frattempo spariti e dilapidati.

SE VA IN GALERA IL LADRO DI POLLI, A CHE PENE DOVREBBERO ESSERE CONDANNATI I TRUFFATORI DI CENTINAIA DI MILIONI, COMPLICI LE BANCHE E I FURBETTI DI STATO?

25 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 la pagina di Marco Zacchera Edensor Lotto & Post Pty Lyd Shop 11 205-215 Edensor Road Edensor Park NSW 2176 Ph: 02 9610 2222 Fax: 02 9610 7222 E: edensorlottopost@gmail.com

Prima vittoria per Spalletti, soddisfatto della prova. Gli azzurri alimentano le speranze di passaggio del turno agganciando il secondo posto nel girone. Gol nel primo tempo: scatenato il centrocampista nerazzurro, ma l'Ucraina non si perde d'animo

li. Appena due minuti dopo ancora i gialloblù, che manovrano bene sulla trequarti. Dovbyk è difficile da prendere per i nostri difensori, ma stavolta calcia fuori misura col destro, suo piede debole.

Non doveva essere pareggio, tantomeno sconfitta. L'Italia resta a galla nel girone C vincendo sull'Ucraina. Gli azzurri di Spalletti nel primo tempo sembrano poter chiudere la pratica senza grosse difficoltà con un uno-due griffato Frattesi, ma la formazione di Rebrov non si arrende, rientra in partita accorciando le distanze e minaccia la porta di Donnarumma in più occasioni. Agli azzurri non mancano, ma i nostri non concretizzano.

Il match. Al 3' prima occasione per l'Italia: su una respinta della difesa avversaria, la sfera carambola dalle parti di Di Lorenzo, che lascia partire il destro da posizione centrale. C'è la potenza, manca un pizzico di precisione. Al 10' Raspadori vicino al gol. L'attaccante del Napoli è abile ad agganciare nell'area ucraina, vincendo il duello con Zabarnyi, per poi concludere alto col destro da ottima posizione.

Al 12' Italia in vantaggio: il gol azzurro era nell'area e porta la firma di Frattesi. Gran parte del merito è di Zaccagni, che va in pressione su Sudakov e gli ruba palla, approfittando di una sua scivolata. Suggerimento al centro per il nerazzurro, che aggancia e va in rete con un destro rasoterra. Italia-Ucraina 1-0.

Al 18' ancora gli azzurri, con un Frattesi scatenato. Grande iniziativa palla al piede dell'ex Sassuo-

lo, che poi trova Barella in area di rigore. Il centrocampista sardo prova la conclusione con l'esterno, respinta col volto da Zabarnyi.

Al 26' Dimarco si sgancia a sinistra e mette un cross preciso dei suoi per Frattesi, che fa da sponda per Raspadori. Ancora una volta l'attaccante del Napoli pecca in precisione e conclude alto.

Al 29' Frattesi ancora in gol. Zaniolo parte da destra, si accentra col suo classico movimento e prova il tiro col mancino. La conclusione non è perfetta e termina dalle parti proprio di Frattesi, che è lesto ad agganciare e a battere Bushchan. Una posizione apparentemente irregolare, ma il Var fortunatamente non è dello stesso avviso. E' 2-0.

L'Ucraina però non si perde d'animo e al 41' accorcia le distanze. Troppo statica la difesa azzurra, che permette a Dovbyk di calciare col sinistro da distanza ravvicinata: Donnarumma è strepitoso a respingere, ma Dimarco serve involontariamente Yarmolenko, che tocca in rete da pochi passi. E' l'ultimo squillo del primo tempo, le squadre tornano negli spogliatoi dopo due minuti di recupero.

Nella ripresa, al 49', occasione per l'Ucraina in ripartenza. Dovbyk parte e tocca bene all'indietro per Tsygankov, che calcia bene dal limite col sinistro, trovando l'intervento disperato di Locatel-

Al 54' si ripropongono gli azzurri con una grande opportunità per Zaccagni. Dimarco avanza a sinistra e mette al centro un cross teso che giunge dalla parte opposta a Zaniolo: l'ex giallorosso tocca al centro per il laziale, che colpisce male e spreca da ottima posizione. Partita tambureggiante. Al 59' Bushchan dice no a Raspadori. Perfetto assist di Zaniolo per l'inserimento dell'attaccante nel Napoli che incrocia col destro: risposta da applausi del portiere ospite. Meno di dieci minuti a seguire, gran stacco di Scalvini: corner da sinistra di Biraghi e colpo di testa imperioso del centrale dell'Atalanta, pallone alto non di molto.

Al 68', dopo una prolungata mischia nell'area di rigore avversaria, Locatelli riesce finalmente a liberare il destro, cogliendo la traversa. Non riescono a chiudere la gara gli uomini di Spalletti.

All'85' brivido per l'Italia: Mudryk mette il turbo a sinistra e va al cross, Konoplya, decisamente più alto di Gnonto, vince il duello aereo, ma mette a lato di testa.

All'89' Gnonto non tira. Molto bene Scalvini nel servire il numero 11, che ha spazio, ma perde il tempo per concludere a rete e viene fermato da Zabarnyi.

Al 91' ottima giocata di Retegui, che recupera palla e cerca l'assist per Orsolini. L'esterno del Bologna va giù dopo un contatto con Mykolenko, tutto regolare per l'arbitro. Ed è l'ultima azione degna di nota.

L'Italia porta a casa il bottino pieno e si porta al secondo posto a quota 7 punti (con una partita in meno) agganciando la stessa Ucraina. Ora la sfida qualificazione fa meno paura.

Dopping: Lo juventino Pogba

positivo al testosterone

Arriva immediata la sospensione in via cautelare per Paul Pogba che è risultato positivo al testosterone, sostanza proibita nel mondo dello sport, dopo un controllo effettuato al termine della partita della prima giornata di campionato, quando la Juventus ha giocato in trasferta alla Dacia Arena contro l'Udinese, lo scorso 20 agosto. Da sottolineare che il centrocampista francese era rimasto in panchina per tutta la durata del match. Nelle successive due sfide, contro il Bologna e l'Empoli, invece, l'ex giocatore del Manchester United aveva giocato per soli 52 minuti.

Il provvedimento, si legge in una nota del Tribunale nazionale antidoping, è stato assunto in accoglimento dell’istanza proposta dalle Procura Nazionale Antidoping, nei riguardi di "Paul Labile Pogba per la violazione degli articoli 2.1 e 2.2; sostanza

riscontrata: Metaboliti del testosterone di origine non endogena (I risultati del GC/c/IRMS sono compatibili con l'origine esogena dei metaboliti)".

Se confermata dalle controanalisi la positività al testosterone, lo juventino rischia come pena massima fino a 4 anni di squalifica. Naturalmente, anche in questo caso, vale il principio della cautela, infatti, questi primi risultati dovranno essere confermati (o smentiti) dalle controanalisi. E la cautela è d’obbligo.

La Juventus, intanto, comunica in una nota: "In data odierna il calciatore Paul Labile Pogba ha ricevuto, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, il provvedimento di sospensione cautelare a seguito dell'esito avverso alle analisi effettuate in data 20 agosto 2023. La società si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali".

Nuova avventura per Marco Verratti: a Doha per la firma con l'Al ArabiAnsa

La storia d'amore tra Marco

Verratti e il Paris Saint-Germain

è ai titoli finali. Dopo 11 anni e 30 titoli conquistati, il centrocampista pescarese comincerà una nuova stagione della sua carriera: giocherà con l'Al-Arabi in Qatar.

"Sono molto felice e non vedo l'ora di cominciare questa stagione -ha detto il trentenne centrocampista della nazionale italiana ad Alkass Tv sport-. Spero che potremo disputare una buona stagione, c'è tanta voglia. Non vedo l'ora di scoprire tutto su questa nuova realtà, dallo stadio ai tifosi fino a società, compagni e allenatori".

Verratti ha dichiarato ai mi-

crofoni di Alkass TV Sport: "Sono molto felice e non vedo l'ora di cominciare questa stagione - ha detto il centrocampista della nazionale italiana - Spero che potremo disputare una buona stagione, c'è tanta voglia. Non vedo l'ora di scoprire tutto su questa nuova realtà, dallo stadio ai tifosi fino a società, compagni e allenatori".

Marco Verratti ha detto sì all’Al-Arabi, club qatariota che per convincerlo ha messo sul piatto una super offerta: l’ingaggio, secondo alcune indiscrezioni, sarà di più del doppio degli attuali 14 milioni che guadagna al Psg. Al club francese andranno 45 milioni di euro.

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2-1:
Italia-Ucraina
gli azzurri portano a casa il match grazie a una doppietta di Frattesi

In sintesi le partite della Quarta Giornata di Serie A

Genoa Napoli 2-2

Il Genoa di Alberto Gilardino in casa si fa rimontare due gol dagli azzurri di Rudi Garcia

Pari al cardiopalma, dunque, tra Genoa e Napoli. Finisce 2-2 al Ferraris, al termine di una sfida molto aperta conclusasi, appunto, con la rimonta della compagine partenopea, apparsa comunque in difficoltà per larghi tratti di partita.

Inter-Milan 5-1

La cinquina che porta i nerazzurri solitari in vetta al campionato

L'Inter dilaga ai danni del Milan e lo strapazza vincendo per 5-1. Il Derby di Milano numero 238, quindi, è ancora dell'Inter. Con una autentica prova di forza la squadra di Simone Inzaghi travolge il Milan e si porta da solo al comando della classifica della Serie A a punteggio pieno.

Per i nerazzurri è il quinto Derby di fila vinto, tutti nel 2023. Protagonista assoluto Mkhitaryan autore di una splendida doppietta.

I rossoneri pagano a carissimo prezzo le assenze in difesa di Tomori e Kalulu, con Thiaw e Kjaer che non riescono a dare sicurezza davanti a Maignan. Ma netto il predominio dell'Inter anche a metà campo, in particolare per il ritmo impresso che ha messo in difficoltà i palleggiatori milanisti. Con una vittoria del genere, l'Inter manda un messaggio chiarissimo a tutto il campionato: i nerazzurri per arrivare allo Scudetto non faranno sconti a nessuno.

Il Napoli arrivava in Liguria voglioso di riscatto dopo la sconfitta subita dalla Lazio al Maradona. I partenopei miravano al punteggio pieno ma faticano a strappare il pari.

Fiorentina Atalanta 3-2

Test superato per i viola ma quanta fatica

Dopo il 4-0 subito con l'Inter dello scorso turno di campionato, la Fiorentina di Vincenzo Italiano trova il successo casalingo contro l'Atalanta vincendo per 3-2 al termine di una partita spettacolare.

Roma Empoli 7-0

Goleada giallorossa, Empoli ancora a secco Gara perfetta per gli uomini di Mourinho all’Olimpico. Le reti: Dybala al 1’ su rigore, Sanches all’8’, autogol di Grassi al 35’, ancora Dybala al 55’, Cristante all’80’, Lukaku all’82’ e Mancini all’85’ All'Olimpico la Roma sforna un risultato stellare: 7-0 sull'Empoli. Punteggio imbarazzante per i toscani che rimangono ancora a secco di punti dopo quattro giornate di campionato.

La squadra di Mourinho trova la prima vittoria della stagione 2023-2024. Romelu Lukaku si sblocca in giallorosso e riceve il boato più grande dell'Olimpico.

Cagliari Udinese 0-0

Rinviato ancora l'appuntamento con la vittoria per sardi e friulani

Juventus

Lazio 3-1

Doppietta di Vlahovic, terza sconfitta per i biancocelesti

Seconda vittoria consecutiva per la Juventus di Massimiliano Allegri che domina larga parte del match e si porta a 10 punti. La Lazio del “Comandante” Sarri emerge solo all'inizio della seconda frazione, poco per dare una sterzata a una sfida tutta di segno bianconero.

La squadra di Allegri può liberare la gioia, per la Lazio invece è la terza sconfitta in quattro gare. È vero che i capitolini hanno in cassa i 3 punti del successo sui Campioni d'Italia, ma complessivamente non è certo un buon biglietto da visita nella stagione del ritorno in Champions.

Monza Lecce 1-1

In rete Krstovic e Colpani. Salentini in dieci, ma la difesa regge la pressione Giallorossi subito avanti con Krstovic su rigore. Al 24' i brianzoli pareggiano e cambiano passo. Nel secondo tempo annullata una reta alla squadra di Palladino per offside. Rosso diretto per Baschirotto al 55', nel Monza fuori Caldirola nel finale.

1-1 e gli ospiti sicuramente festeggiano più dei padroni di casa. Anche perché il Lecce di mister D'Aversa gioca larga parte della ripresa in dieci. Il Monza invece recrimina per le occasioni create nel primo tempo e per quelle non capitalizzate nella fase di superiorità numerica (poi nel finale anche i brianzoli restano con un uomo in meno).

Frosinone Sassuolo 4-2

Rimonta clamorosa dei ciociari grazie a una splendida doppietta di Mazzitelli

Pensava di poter incassare il secondo successo consecutivo il Sassuolo di mister Dionisi, e invece il Frosinone - sotto di due gol - si rende protagonista di una “remuntada” che toglie il fiato agli emiliani. Decisiva una doppietta di Mazzitelli, che risponde all'uno-due di Pinamonti.

Il Frosinone guadagna 3 punti preziosi in chiave salvezza e si porta a quota 7. Il Sassuolo resta a 3.

Le reti: al 20' Koopmeiners, pareggio viola di Bonaventura al 35', gol del vantaggio interno con Quarta al 45', pari di Lookman al 53', definitivo vantaggio degli uomini di Italiano segnato da Kouamé al 76'.

Le partite Verona - Bologna e Salernitana - Torino verranno giocate mentre noi andiamo in stampa. Per seguire l'andamento: https://www.gazzetta.it/

Tante le occasioni create dai padroni di casa, un pareggio che sta decisamente stretto alla squadra di Ranieri. Rossoblù anche sfortunati, palo di Luvumbo. I bianconeri di Sottil non affondano il colpo

Finisce a reti bianche alla Sardegna Arena: un pareggio che per i ragazzi di Ranieri equivale di certo a due punti persi. Perché i sardi hanno costruito tanto, ma non sono stati capaci di capitalizzare le opportunità propiziate per imprecisione o sfortuna. Troppo poco, invece, quanto fatto vedere dall'Udinese. Casella “vittorie” ferma ancora a zero, dunque, per rossoblù e bianconeri.

F1, GP Singapore: capolavoro Sainz vince davanti a Norris e Hamilton

Vittoria capolavoro della Fer-

rari di Carlos Sainz. Lo spagnolo corre una grandissima gara nel Gp di Singapore e vince soffrendo sul circuito cittadino di Marina Bay.

Il ferrarista, partito dalla pole, ha risposto a tutti gli attacchi degli avversari e nel finale si è ritrovato con le gomme quasi finite con dietro un trenino composto dalla McLaren di Lando Norris e le due Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton, ma all'ultimo giro un errore di Russel, che

finisce contro il muro quando era alle spalle di Norris e sul podio, spalanca le porte al successo del ferrarista che aveva lasciato usare il drs a Norris per tenere a distanza le frecce d'argento.

Alla fine Norris e Hamilton chiudono sul podio e quarto arriva l'altra Ferrari di Charles Leclerc che precede la Red Bull di Max Verstappen. La rossa torna a vincere un Gp, come non le capitava dal Gp dell'Austria 2022 con Leclerc, è la prima vittoria del team principal Vasseur.

27 Al lora! Mercoledì 20 Settembre 2023 sport

Una donna chiamata Taormina

Realtà e miraggio. Storie tramandate anche dalla mitologia

di Ketty Millecro

Sembra la descrizione di una bella ragazza, la metafora di una donna, chiamata Taormina. Un paese dalle mille sfaccettature, in provincia di Messina, noto in tutto il mondo per il suo fascino ammaliante e le sue ricchezze archeologiche e storiche.

Il suo charme e la bellezza dei suoi colori la rendono unica, da farla denominare dai siciliani: "A cchiù bedda fimmina d’u’ munnu”, la più bella donna del mondo. Taormina è situata tra lo Stretto di Messina e il Mar Jonio. Conosciuta per le due porte: Porta Messina e Porta Catania, con i loro archi. Poi la cima sfavillante del vulcano Etna; fra oasi di aranceti e pendici si scorge il Mar Ionio. Taormina è figlia di leggende siciliane, popolate da giganti, da mostri, poggiata sullo scenario del "temibile vulcano", Etna.

Taormina è descritta dai poeti come finestra aperta a tutte le civiltà, con il suo Teatro Greco. Omero nell’Odissea, fa riferimento a Polifemo. L’ira del gigante non si potrebbe immaginare ambientato altrove, se non alla presenza di quel minaccioso cratere che è in cima all'Etna.

Anche i nomi di paesi, fiumi, gole laviche, che la circondano, i prefissi Aci, i Ciclopi, l'Alcantara, riportano Taormina a tempi preistorici.

I francesi nel 1676 si impadronirono di Taormina, mentre a Messina c’erano tumulti contro gli Aragonesi. Dopo gli Angioini, impegnati con gli Aragonesi nella guerra del Vespro, Taormi-

na ritornò sotto il dominio degli Spagnoli. Quando giunsero le truppe napoleoniche di Napoli, Re Ferdinando I di Sicilia, la omaggiò donando al sindaco di quel periodo, Pancrazio Ciprioti, la meravigliosa terra ai piedi di Taormina, che per le sue straordinarie bellezze, porta il nome di Isola Bella.

Sotto i Borbone, che si affezionarono al paese , fu realizzata una strada litoranea che univa Messina a Catania.

Wolfgang von Goethe scrisse di Taormina nel suo romanzo, “Viaggio in Italia”, “La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l'unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra…chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita”.

Se ci si siede lassù dove stava-

no gli spettatori che occupavano i gradini più alti, si deve riconoscere che mai un pubblico, in un teatro, ha avuto davanti a sé uno spettacolo come questo.

Di lato, a destra, si levano, sulle rocce più alte, i castelli, lontano, in basso, giace la città e, quantunque le costruzioni siano moderne, altre simili a queste sorgevano, un tempo, vicino al tempio.

Di qua lo sguardo percorre tutta quanta la lunga cresta dell’Etna, a sinistra, la spiaggia sino a Catania, anzi sino a Siracusa.

L’enorme monte fumante chiude poi il quadro ampio e grandioso; non è però spaventoso perché l’atmosfera piena di vapori lo attenuano e lo rendono più dolce di quanto non sia.

"Pian piano Taormina“ la bella fanciulla “ fu conosciuta in tutto il mondo per le sue straordinarie

bellezze paesaggistiche. Se ne innamorarono lo Zar Nicola I, Gabriele D'Annunzio, Sigmund Freud, Edmondo De Amicis etc. Sembrerebbe quasi certo che a Taormina, Friedrich Nietzsche scrisse il romanzo: “Così parlò Zarathustra”.

Numerosi furono gli alberghi delle famiglie dei dintorni. Nella seconda Guerra Mondiale, Taormina fu sede del Comando tedesco Wehrmacht e subì violenti bombardamenti alleati. Nel tempo, oltre che meta di personaggi illustri, divenne centro di artisti del teatro e televisione.

Una delle attrattive più spettacolari taorminesi è il Teatro Antico. Sembrerebbe di origine ellenica ( III secolo a.C.) , oggi più di gusto Romano. I Greci rappresentarono le loro tragedie.

Ogni anno al Teatro Antico si ripete lo spettacolo: Taormina Arte, Film Fest e la rassegna cinematografica internazionale del David di Donatello. Essa possiede un altro gioiello: Palazzo Corvaja. Realizzato ad opera degli Arabi; oggi è divenuto Museo delle Arti e Tradizioni Popolari.

Il palazzo è sede di convegni organizzati dal Parlamento Siciliano. Anche il Duomo è molto antico, visto che risale al Medioevo.

Ai piedi di Taormina sorge il paese di Isola Bella, affascinante per le memorie antiche. Si dice che emerga dal “basso” come una sirena. Viene esaltata per la sua bellezza e la grazia della natura circostante.

Taormina è un varco aperto davanti a tutte le "meraviglie" dell'Isola, misteriose ed orride, tramandate nei racconti popolari.

Fra i più noti racconti taorminesi c’è quella dei Lupinari. Secondo la fantasia popolare, i

dal 20 settembre al 26 settembre 2023

ARIETE

21 Marzo - 19 Aprile

Inizierete questa settimana tutti indaffarati nel quotidiano, con l'unico pensiero di risultare competitivi, che si tratti di sport, lavoro o altro ancora, come, ad esempio, i Social. In effetti, potreste dare prova di una partenza sprint. Secondo il cielo in realtà fino a giovedì sarà davvero difficile fermarvi.

TORO

20 Aprile - 20 Maggio

Vi aspetta una settimana positiva, caratterizzata da concretezza, risultati e tanta voglia di guardare al futuro provando perfino a cambiare abitudini! Non tremate: non è che all'improvviso siete diventati dei rivoluzionari, ma quella particolare sensazione di fiducia in voi ha dei dubbi.

GEMELLI

21 Maggio - 21 Giugno

Organizzazione

domestica, gioie e dolori!

Proprio come per i rapporti familiari, che in questi giorni potrebbero risentire di una comunicazione poco efficace. Ma, se rifletterete con attenzione, troverete di sicuro il bandolo della matassa, il filo rosso che unisce al di là delle preoccupazioni.

CANCRO

22 Giugno - 23 Luglio

Amicizie, nuovi passatempi, idee originali e tanta voglia di comunicare: impostate le coordinate giuste sul navigatore di questa settimana e vivrete ore godibilissime! Infatti saranno questi i settori favoriti dalle stelle, che purtroppo per famiglia e doveri in generale vi terranno impegnati.

LEONE

24 Luglio - 23 Agosto

Ad inizio settimana il cielo punterà i riflettori sulle sensazioni che provate, per illuminare gli angoli bui del cuore, i ripostigli segreti dove giacciono nascoste emozioni contradditorie. Lo scopo certo non sarà quello di complicarvi la vita, al contrario. Capire perché sarà un punto di partenza.

VERGINE

24 Agosto - 22 Settembre

Una buona partenza secondo il noto detto popolare assicura sempre un ottimo viaggio. Ma non parliamo di spostamenti, pure se saranno favoriti dalle stelle, quanto delle vostre intenzioni per questa settimana. Infatti inizierete con il vento a favore e fino a martedì vi sentirete in controllo della situazione.

BILANCIA

23 Settembre - 22 Ottobre

Capitano di quei momenti in cui tutto all'improvviso assume contorni definiti, vi sentite a posto con voi stessi e capite che tutto quello di cui avete bisogno è stato e sempre sarà quello che già esiste. Momenti rari, ma che nel corso di questa settimana potrebbero capitare.

SCORPIONE

23 Ottobre - 22 Novembre

Attenti a non rimestare con foga in quel calderone ribollente di emozioni contrastanti che potrebbe essere il vostro cuore ad inizio settimana! Per quanto complesse e ingarbugliate siano queste sensazioni, pensate che durerà solo fino a martedì, quindi cercate di non lasciarvi sopraffare.

SAGGITTARIO

23 Novembre - 20 Dicembre

Energia in ripresa!

E così come aumenteranno le forze a vostra disposizione per affrontare il quotidiano, salirà d'intensità anche la forza interiore. Per cui, eccovi grintosi e determinati, decisi a far funzionare le cose così come volete voi! Se nei rapporti basati sull'amore abbiate un po' di cautela.

lupinari erano ritenuti dei malefici maghi, che risiedevano nella contrada Luppineria, nei pressi del borgo di Castelmola, paese in cima alle montagne di Taormina.

Nelle notti di plenilunio, si tramanderebbe che costoro percorressero le strade di Castelmola, terrorizzando tutti coloro che incontravano. Si dice che si trasformassero da persone umane in maiali e che per tornare nuovamente uomini, bisognava pungerli con un chiodo che doveva essere benedetto.

L’ago doveva essere quello della “ugghiata” dei contadini (asta di un ramo di castagno di circa due metri). La loro residenza, individuata in una baracca del querceto , nelle strettoie di Pizzo Giulio del Monte Lapa. La leggenda racconta che, in una notte di luna piena d’estate, due agricoltori di Castelmola avessero incontrato i lupinari a “Pietra Iudio”.

I contadini si spaventarono così tanto, che morirono di crepacuore. Storie mitologiche, frutto di fantasia, che, vengono perpetuate nel ricordo delle generazioni future.

Tutte le leggende, tuttavia pur destando sconcerto e dubbi, restano impresse e vive, soprattutto, nella memoria popolare. Taormina è oggi moderna, sfavillante di giorno e di notte. Con le sue luci infinite e la vita, che continua nei suoi numerosi fosforescenti locali e night è ritenuta “la più bella femmina del mondo".

Per i suoi colori e per la sua arte, invece, è divenuta patrimonio dell’Unesco. È, per questo, che non bisogna dimenticare i secoli di Storia, che uniti alla mitologia, la rappresentano come in un mosaico scintillante.

CAPRICORNO

22 Dicembre - 20 Gennaio

Mente concentrata e parole affilate come rasoi! In questi giorni sarebbe meglio avervi come amici che non come nemici, sia per l'alto grado di astuzia e strategia di cui darete prova, sia per una vena non tanto nascosta di nervosismo. Per cui, potrebbero essere giornate da prendere con calma.

ACQUARIO

21 Gennaio - 19 Febbraio

Non lasciatevi intimidire dalle sensazioni contrastanti che molto probabilmente proverete ad inizio settimana. Si tratta di emozioni passeggere, che se inquadrate correttamente e con il giusto distacco, non lasceranno nessun tipo di strascico sui vostri rapporti. In famiglia però state cauti.

PESCI

20 Febbraio - 20 Marzo

Ma quanti pensieri nella vostra testolina!

Decisamente troppi, secondo le vostre stelle. Iniziate quindi a depennare con decisione tutto quello che vi rende inquieti e che vi spinge ad anticipare il futuro. Non potete prevedere tutto nel dettaglio, ma con la dovuta attenzione tutto si aggiusta.

28 Al lora! la pagina di Ketty Mercoledì 20 Settembre 2023

Onoranze Funebri

IN MEMORIA

CITRONI CARMELA

nata a Sappo Minulio Terranova (RC) Italia

il 1° ottobre 1927

Deceduta a Liverpool (NSW) Australia

il 17 settembre 2022

Residente a Cabramatta NSW - Australia

Cara moglie del defunto Rocco, ad un anno dalla sua dipartita i figli, Pat con la moglie Kathy, Maria con il compagno John Natoli, Connie con il marito Gino Ciaramidaro, Frank con la moglie Colleen, Elena con il marito Mark Devlin,i nipoti e i pronipoti, fratelli e sorelle, cognati e cognate, nipoti, parenti ed amici vicini e lontani la ricordano con immutato affetto e dolore.

Le spoglie della cara defunta riposano nel cimitero di Pinegrove Memorial Park, Kington Street, Minchinbury NSW.

I familiari ringraziano tutti coloro che ricordano la cara Carmela nelle loro preghiere.

"Attraverso le stagioni cambianti, il tuo ricordo rimarrà immutato nell'amore che ci hai donato"

RIPOSA IN PACE

DECESSO CONCETTA MAMMOLITI

in ITALIANO

nata a San Giorgio Morgeto (RC - Italia) il 18 dicembre 1930 deceduta a Sydney (NSW- Australia) il 2 settembre 2023

già residente a Bossley Park NSW

Cara e amata moglie di Giovanni (defunto), ne danno il triste annuncio, i figli Giuseppina e Michele Mammoliti, Stephen e Teresa Italiano, Michael e Sandra Italiano, Frances e Michele Napoli, nipoti e pronipoti, sorelle, cognati, nipoti, cugini, parenti ed amici vicini e lontani.

Il rosario è stato recitato lunedì 18 settembre 2023 alle ore 17.00 nella chiesa di St. Benedict, Justin Street, Smithfield NSW 2164.

Il funerale è stato celebrato ieri martedì 19 settembre 2023 alle ore 11.00 nella stessa chiesa. Le spoglie della cara Concetta riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool.

I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al dolore e al funerale della cara estinta.

"Le parole non possono catturare quanto manchi, ma il tuo ricordo sarà per sempre inciso nei nostri cuori."

ETERNO RIPOSO

DECESSO

IN MEMORIA

MARIA TERESA PAPANDREA

nata a Gioiosa Ionica (RC - Italia) il 1° marzo 1934 deceduta a SWIAA Village Bossley Park ( Sydney) il 10 settembre 2023 già residente a Mount Pritchard Cara e amata moglie di Luigi, ne danno il triste annuncio il marito, i figli Giuseppe con la moglie Josephine, Vincenzo con la moglie Melina, Maria (defunta) con il marito Giuseppe Fiorenza (defunto), la sorella Maria (defunta) nipoti e pronipoti, parenti ed amici vicini e lontani.

Il rosario è stato recitato lunedì 18 settembre 2023 alle ore 17.00 nella chiesa Our Lady of Mount Carmel, 230 Humphries Road, Mount Pritchard NSW.

Il funerale è stato celebrato ieri martedì 19 settembre 2023 alle ore 10,30 nella stessa chiesa. Le spoglie della cara Maria Teresa riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool.

I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al dolore e al funerale della cara estinta. Si dispensa dal lutto.

“Non dire con dolore che non c'è più ma dire con gratitudine che c'è stata. La morte non è lo spegnimento di una luce, ma lo spegnimento della lampada perché è arrivata l’alba”

RIPOSA IN PACE

LONGO GAETANO

Nato a Celano (L’Aquila) Italia il 19 maggio 1933

Deceduto a Sydney (NSW) Australia il 18 settembre 2022

Residente a Epping NSW - Australia

Ad un anno dalla sua dipartita, la moglie Vita, adorato padre e suocero di Carmela (defunta), Angela e Steven, Eric e Sharon, i nipoti Nicholas, Daniel, Mia e Aria, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.

I familiari ringraziano quanti ricordano il caro estinto nelle loro preghiere.

"Le tue impronte resteranno sempre nei nostri cuori, come un faro di amore eterno."

ETERNO RIPOSO

IN MEMORIA

GIANNETTI MARIA CONCETTA

nata a San Lorenzo (BN) Italia il 20 gennaio 1931 deceduta a Liverpool (NSW) il 25 settembre 2022 Residente a Austral NSW Ad un anno dalla sua dipartita i familiari, parenti e amici vicini e lontano la ricordano con immutato affetto e dolore.

"Il tuo passaggio su questa terra è stato un dono prezioso, ora riposi nell'abbraccio dell'eternità."

UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA

DAVIDE MARCON

nato a Motta di Livenza (Treviso - Italia) il 18 maggio 1930 deceduto a Sydney (NSW-Australia)

il 16 agosto 2023

residente a Smithfield (NSW)

Caro ed amato sposo di Rachele, ad un mese dalla sua scomparsa, la moglie, i figli e i loro familiari, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con immutato affetto e dolore.

I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro estinto.

ALBANESE PASQUALE

nato a Seminara (RC-Italia) il 14 agosto 1933 deceduto a Sydney (NSW-Australia) il 25 agosto 2023 residente a Bossley Park (NSW) Caro ed amato sposo di Rosaria, ad un mese dalla sua scomparsa, la moglie, i figli e i loro familiari, padre e suocero di Maria Rosa e Silvano Avolio, Carmela Antonia (defunta) e Giulio Avolio, Carmine Rocco e Teresa, Giovanni Salvatore, i nipoti, Antonio e Deanna, Vanessa e Fabiano, Pasquale e Nikita, Anita, Carmine e Tegan, Gabriella e Michael, Marco, Vittoria, Chiara, Pasquale, i pronipoti Matteo Alessia, Valentina, Dominic, Olivia, Alfie, Alessandro, Elena, Adriana, il Fratello, il cognato e tutta la famiglia, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con immutato affetto e dolore.

Una messa in memoria sarà celebrata lunedì 25 settembre 2023 alle ore 19.00 nella chiesa Cattolica Our Lady of Mount Carmel, 230 Humphries Road, Mount Pritchard NSW 2177. Le spoglie del caro congiunto riposano nel Independent Cimitery di Rookwood, Hawthome Avenue, Rookwood NSW 2141.

I familiari ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro estinto.

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Maria Teresa Papandrea donna semplice con un grande amore per la famiglia

Nata il 1° marzo del 1934, da mamma Maria Caterina e da papà Vincenzo, Maria Teresa e’ l’ultima di cinque figli e l’unica donna. Il paese di origine è Gioiosa Ionica o Gioiosa Jonica ('A Gejusa in calabrese, Geliosa in greco-calabro) comune di circa 6800 abitanti, situata nel cuore della Locride, a metà strada tra Reggio Calabria e Catanzaro, ad un altezza di 120m dal livello del mare.

All'età di 19 anni, giovanissima, sposa Luigi pochi anni più grande di lei anche lui originario di Gioioza Ionica. Era il 1953. Dalla loro unione nascono tre figli Giuseppe (Joe), Vincenzo (Vince) e Maria.

Mentre Maria Teresa si dedica amorevolmente alla famiglia e alla crescita dei figli, Luigi pochi anni dopo decide di partire alla volta dell’Australia in cerca di fortuna, soprattutto per un futuro migliore da dare ai figli.

Trascorsero circa tre anni, quando Maria Teresa e i figli, ormai giovincelli dopo un lungo viaggio a bordo della nave Galileo Galilei, raggiunsero Luigi in Australia, che nel frattempo lavorando in una fabbrica di materiali isolanti, era riuscito con i risparmi, ad acquistare una piccola casa a Cabramatta West, a pochi chilometri dai comuni di Fairfield e Liverpool, centri ad alta densità di connazionali italiani siti nel cuore del Western Sydney.

Appena arrivati, Joe, figlio maggiore, sedicenne, trova lavoro come macellaio, mentre Vince e Maria iniziarono a studiare frequentando la scuola di Cabramatta. Gli anni passano e Maria Teresa è dedita alla famiglia e ai lavori di casa.

Nel 1978 la famiglia si trasferisce a Mount Pritchard, località poco distante da Cabramatta West dove Maria Teresa è conosciuta da tutti per la sua generosità, e da brava massaia preparava il pane di casa che distribuiva a parenti ed amici, oltre a tutte

quelle buone pietanze casalinghe che non faceva mai mancare a tavola. Coltivava la passione per il buon cibo mantenendo la tradizione culinaria calabrese sana, semplice e con un pizzico di sapore piccante dato dal fresco peperoncino.

Luigi insieme ai figli Joe e Vince aprono una macelleria dove la qualità e il buon nome ben presto li rende conosciuti e apprezzati, tanto da dedicarsi alla lavorazione della carne con vendita e distribuzione all’ingrosso.

I tre figli convolano a nozze, ed ogni uno di loro crea la propria

famiglia nel rispetto e nella tradizione di quei valori sani come erano stati educati da mamma Maria Teresa ed a papà Luigi.

L’amore tra Maria Teresa e Luigi è stato coronato per circa 70 anni di vita insieme, con la gioia dei tre figli e i nove adorabili nipoti. Maria Teresa si è spenta lo scorso 10 settembre 2023, nella casa di riposo SWIAA Village a Bossley Park NSW 2176, mancherà fisicamente, ma resta indelebile nei familiari e nelle persone che hanno avuto il privilegio di conoscerla, la preziosità della sua bontà e di donna generosa.

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uno studente ha costretto il governo ad ammettere i rischi economici legati ai cambiamenti climatici

continuazione da pagina 4

Nel marzo 2021 il Commonwealth ha cercato di respingere la richiesta, sostenendo che non era chiaro quali rischi dovessero essere divulgati.

‘Finding Relevance in the Imperfect Italo-Australian Vernacular’

The Dante Alighieri Society Sydney proudly invites the community to the third installment of their Italian language series ‘La Lingua Italiana E I Giovani’, ‘There Are Gains in the Losses”: Beyond ‘Authenticity’, Finding Relevance in the Imperfect Italo-Australian Vernacular’.

Hosted by Katrina Lolicato, who describes herself as a classroom facilitator, a researcher, and a social documenter, the presentation discusses the correlation between language and community.

Lolicato will assert that ‘transitions in language, if framed as the result of changing social conditions and as a celebration

of the diasporic experience can potentially revitalise the value of community language learning.’ She ultimately gives us great permissions by stating that there is great ‘cultural baggage associated with learning’ and coming to the conclusion that there is ‘relevance and hope’ in acknowledging the imperfection’ in language which is both ‘fluid and dynamic’.

The presentation will be held in English and will be hosted on September 23rd at 3.00pm at SMSA Sydney Mechanical School of Arts, 280 Pitt Street Sydney 2000 in person or on zoom with RSVP which is available on Facebook or at https://www.dantealighieri.com.au/

In quel momento, pochi prospetti di obbligazioni governative emessi in tutto il mondo facevano riferimento ai rischi climatici. Tuttavia, il Giudice Murphy della Corte Federale decise di mantenere l'azione legale in corso perché vedeva un "asimmetria informativa" tra il governo e gli investitori riguardo alla natura dei rischi climatici.

A seguito dell'elezione del governo di Albanese, il Commonwealth decise di non contestare il caso in tribunale, ma di cercare una mediazione.

Ai sensi dei termini dell'accordo, concordato il 7 agosto e da approvare il prossimo mese dal tribunale, il governo probabilmente riconoscerà sul sito del Tesoro che i cambiamenti climatici rappresentano un rischio per l'"economia, le regioni, le industrie e le comunità" del paese, e che vi è incertezza riguardo alla transizione globale verso le emissioni nette zero.

La decisione del governo di divulgare i rischi climatici non sor-

prende. Sta già adottando misure per comprendere meglio e segnalare come i cambiamenti climatici influenzeranno l'economia.

Oltre ad adottare misure politiche per sostenere la transizione verso un'economia "netta zero", ha incaricato il Tesoro di sviluppare una strategia nazionale per le finanze sostenibili.

Il nuovo governatore della Banca Centrale dell'Australia, Michele Bullock, ha anche affermato in un recente discorso che le implicazioni economiche dei cambiamenti climatici potrebbero influenzare la stabilità del sistema finanziario.

L'accordo è significativo perché, per la prima volta, un governo con rating AAA riconoscerà i cambiamenti climatici come un rischio sistemico che può influenzare il valore dei suoi titoli.

Grandi investitori sovrani e agenzie di rating creditizio stanno già concentrando l'attenzione su come i cambiamenti climatici influenzano la capacità di un paese di ripagare, e stanno incorporando queste informazioni nei loro prestiti.

Tutto questo sta creando pressione per i governi come il nostro affinché comprendano meglio e divulghino i rischi climatici

quando prendono in prestito denaro.

Tuttavia, la divulgazione dei rischi climatici nei titoli sovrani non è sufficiente. I governi sono entità qualitativamente diverse dalle aziende, dalle quali sono derivate queste pratiche di divulgazione.

Le aziende sono più in grado dei governi di liberarsi rapidamente da attività inquinanti, acquisire nuove risorse pulite o cambiare la sede delle loro operazioni.

Gli investitori possono interagire con le aziende sui cambiamenti climatici attraverso le assemblee generali annuali, ma faticano a influenzare i governi in materia di cambiamenti climatici (anche se alcuni stanno cercando di sviluppare strategie in tal senso).

Quindi, mentre il recente caso è un promemoria per gli emittenti governativi di considerare come i cambiamenti climatici influenzeranno gli obblighi di rimborso dei titoli di Stato, la loro sfida non è risolta dalle pratiche di divulgazione migliorate. Tuttavia, i governi australiani dovrebbero continuare i loro piani per comprendere meglio e divulgare i rischi climatici.

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