Allora! 12 Luglio 2023

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A l lor a!

Vacanze in Italia

Dal prossimo numero, mi prenderò una meritata vacanza per un periodo di sette settimane. Naturalmente, Allora! non potrà andare in vacanza e uscirà regolarmente tutti i mercoledì, ma con soltanto 16 pagine. Qualche anno fa ho provato a redigere il giornale dall'Italia e ci sono riuscito, ma non posso dire che quella fosse una vera vacanza. Invece di lavorare 12 ore al giorno in Australia, lavoravo 14 ore in Italia... e questa si chiama vacanza? Mi chiese qualcuno.

Ora la decisione è stata presa: se tutto va bene, questa non sarà una vacanza trascorsa davanti al computer.

La regola del "poche ma buone" è sempre valida. È meglio avere poche pagine interessanti piuttosto che un giornale pieno di niente... ogni allusione è puramente casuale. Inutile dire che se avessimo ricevuto qualche sostegno finanziario dal governo italiano, avremmo potuto permetterci di dare un aiuto a questa redazione di volontari. Ma grazie al disinteresse dei nostri parlamentari e all'incomprensibile rifiuto da parte di Comites e del Consolato, non siamo stati favoriti.

Intendiamoci, non abbiamo bisogno di favoritismi, di falsificare liste o di alterare i bilanci. Abbiamo soltanto bisogno che ci venga riconosciuto quello che ci spetta per diritto. È incredibile come una pubblicazione possa essere tanto amata da migliaia di lettori e allo stesso tempo odiata da un gruppo di individui senza valore che si credono importanti.

Sarebbe facile sopprimere la verità, dare qualche leccatina qua e là, scrivere che tutto va bene e che siamo la comunità italiana più bella, brava e unita in Australia. Certamente farebbe tanto comodo agli incapaci, ai falsari, ai cortigiani e ai "mammasantissima", come li chiama Emanuele. Ma no, ancora una volta voglio mettere alla prova se la mia testa dura è più forte del loro muro di omertà e cattiveria.

Ecco fatto, chiudo senza rileggere e metto in stampa; chiamo Uber e vado di corsa all'aeroporto. La prossima settimana, se tutto va bene, ci sentiremo dall'Italia.

Buona permanenza e buona lettura, cari lettori. Ci rivedremo a settembre, dopo gli esami di riparazione... a Roma. E chissà...

Voice to Parliament

Improvvisamente, le campagne per il referendum sul "Voice to Parliament" hanno intensificato le proprie azioni. Entrambe le campagne, sia quella a favore

che quella contraria, sono state estremamente attive questa settimana e, con un calo dei voti favorevoli nei sondaggi, si è verificato un netto cambio di approc-

Palio di Siena: vince la Selva

La contrada della Selva ha vinto il Palio di Siena, corso in piazza del Campo, dedicato alla Madonna di Provenzano con il cavallo Violenta da Clodia montato dal fantino Giovanni Atzeni detto Tittia.

Tittia vince così il suo quinto palio consecutivo, un record nella storia del Palio di Siena, e il suo decimo in carriera.

Alla Selva va dunque il drappellone realizzato dall'artista Roberto Di Jullo. In gara erano presenti - oltre alla Selva vincitrice - le contrade dell’Istrice, Drago, Torre, Chiocciola, Aquila, Giraffa, Onda, Nicchio e Tartuca.

Due uomini feriti in una sparatoria

I servizi di emergenza sono stati chiamati a Marrickville dopo la notizia di una sparatoria. Un ragazzo di 20 anni sarebbe ricoverato in gravi condizioni e un altro uomo, di 33 anni, sarebbe in condizioni stabili.

Si ritiene che la sparatoria sia avvenuta in un salone di bellezza situato in fondo alla strada rispetto all'ufficio elettorale di Anthony Albanese.

È stata allestita una scena del crimine e le indagini della polizia includeranno se due incendi di veicoli a Marrickville e Dulwich Hill sono collegati alla sparatoria.

cio. La Ministra degli Australiani Indigeni, Linda Burney, ha cercato di contestualizzare la questione concentrandosi sugli aspetti pratici, nel contempo tranquillizzando le preoccupazioni secondo cui la "Voice" potrebbe istruire il governo invece di fornire consulenza. Ha evidenziato la salute, l'istruzione, il lavoro e l'alloggio come quattro settori prioritari delle politiche e ha sottolineato che il governo richiederà il supporto della "Voice" anziché limitarsi a ricevere consigli.

Nel frattempo, il leader dell'opposizione, Peter Dutton, si è impegnato a seminare il maggior numero possibile di dubbi nelle menti degli elettori indecisi, arrivando persino a suggerire che la crisi dei costi di vita stia peggiorando a causa dell'attenzione del governo sulla "Voice". Sebbene il collegamento sia ovviamente privo di senso, potrebbe colpire la sensibilità di alcuni elettori che lottano per pagare il mutuo o l'affitto.

Con il referendum che molto probabilmente si terrà a ottobre (anche se non è stata ancora fissata una data precisa), c'è ancora molto da discutere su questo argomento e nessuna delle due parti risparmierà sforzi.

È morto a 88 anni Luis Suàrez

Inter in lutto: è scomparso a 88 anni Luis Suarez. “Il giocatore perfetto che, attraverso il suo talento, ha ispirato generazioni. "Architetto" della Grande Inter di Helenio Herrera e uno dei primi (nonché tra i migliori della storia) registi di centrocampo, Suarez aveva esordito nel Deportivo La Coruna prima di passare al Barcellona, con cui ha conquistato due campionati spagnoli e una Coppa delle Fiere, oltre al Pallone d'oro nel 1960.

Nel 1961 era stato acquistato dall'Inter, vincendo tre campionati, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali.

Price in ACT/NSW $1.50 Settimanale degli italo-australiani Anno VII - Numero 28 - Mercoledì 12 Luglio 2023 ISSN 2208-052X Online ISSN 2208-051 Print
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"Gli influencers non esisterebbero senza i deficienters"

Allora!

Live in English

Festival del Lavoro

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Allora!

Settimanale degli Italo-Australiani

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National

BOLOGNA - “È per me un piacere portare il mio saluto e il mio contributo alla quattordicesima edizione del Festival del Lavoro, appuntamento diventato negli anni un luogo privilegiato di confronto sulle risposte strategiche ai problemi della Nazione e alle sfide del nostro tempo. Per questo ringrazio il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, il suo presidente Rosario De Luca, tutti coloro che ogni anno danno vita a questa importante manifestazione, che dà voce ai protagonisti del mondo del lavoro e li mette in dialogo con le Istituzioni, le parti sociali, le categorie produttive, l’impresa”.

A Bardi la Giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo

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Inizia così il messaggio di saluto del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni in occasione della cerimonia di apertura del Festival del Lavoro, in corso a Bologna. “Nel tempo che viviamo –ha continuato il Premier – l’unico modo per non farsi travolgere dagli eventi è formarsi e restare competitivi, guardare alla realtà e immaginare una strategia di sviluppo a medio e lungo termine. È necessario farsi trovare pronti, e la rapidità nelle risposte è decisiva. Da questo punto di vista i Consulenti del Lavoro sono un valore aggiunto, perché hanno il polso della realtà e riescono a cogliere, prima di altri, cambiamenti e necessità. È una categoria altamente qualificata che svolge un ruolo fondamentale, non solo al fianco di lavoratori ed imprese, ma anche al fianco dello Stato attraverso i compiti e le funzioni sussidiarie che svolge per conto dello Stato stesso. È una categoria sempre disponibile a fornire il proprio contributo, in termini di idee e proposte, ma che non ha mai lesinato critiche costruttive. Un approccio che ho sempre apprezzato, perché alla compiacenza preferisco la competenza. Il lavoro rappresenta una priorità di questo Governo. Fin dal nostro insediamento – ha proseguito Meloni – stiamo lavorando per dare risposte ai lavoratori e alle imprese, per far fronte all’aumento dell’inflazione, alle eccessive rigidità del mercato del lavoro e al peso spesso soffocante della burocrazia”. La Meloni ha poi segnalato i vari provvedimenti approvati dal Governo a partire dal Decreto Lavoro, fino al taglio del cuneo fiscale e la riforma del sistema basato sul reddito di cittadinanza. “Dare valore al lavoro - ha proseguito Meloni - è la sfida di questa fase storica. Siamo solo all’inizio, abbiamo soltanto

avviato un percorso che intendiamo portare a termine nell’arco della legislatura. Molto c’è da fare, molte sono le tematiche da affrontare. A partire da quelle che, non a caso, dimostrando la solita capacità di individuare le priorità sulle quali è necessario intervenire, avete scelto di utilizzare nel titolo del Festival di quest’anno: competenza e innovazione. Ritengo, infatti, che una delle principali sfide che abbiamo davanti è riformare le politiche attive del lavoro, legando sempre più la formazione alle competenze richieste dalle imprese, alle competenze richieste dalla continua e rapida innovazione che attraversa il mondo produttivo e la società di oggi. Una sfida che deve partire da lontano, che deve coinvolgere anche il sistema dell’orientamento, dell’istruzione scolastica e universitaria. L’elevato livello di skill mismatch e educational mismatch che contraddistingue il mercato del lavoro italiano, oltre ad evidenziare come molti lavori tradizionali siano ormai obsoleti, costituisce un freno all’occupazione e alle legittime aspettative dei giovani e, allo stesso tempo, costituisce un freno per la competitività e la produttività delle imprese, quindi per la crescita dell’economia italiana. È una priorità che questo Governo ha ben chiara e che intende affrontare, anche con il contributo e le proposte dei Consulenti del Lavoro. In questa prospettiva, le competenze dei professionisti assumono ancora maggiore valore: sono una risorsa per i cittadini e per le Istituzioni da cui non possiamo prescindere. L’Italia - ha concluso il Presidente del Consiglio - è la Nazione con il più alto numero di professionisti in Europa. E quello italiano è un modello sociale, economico e culturale da sostenere e valorizzare.

Nella convinzione che il ruolo dei professionisti, che la collaborazione, il dialogo e il confronto tra la politica e le categorie siano determinanti per raggiungere gli obiettivi che la politica stessa si pone. Quali, ad esempio, la semplificazione delle procedure che pesano sul mondo del lavoro, i doverosi interventi per aumentare la sicurezza sul lavoro, le misure per favorire la conciliazione vita-lavoro, l’occupazione femminile e la promozione del welfare aziendale. Abbiamo davanti sfide impegnative e intendiamo affrontarle con coraggio, con forza, con determinazione. E con il contributo di tutti”. (Inform)

BOLOGNA - Il 1° e il 2 luglio scorsi, a Bardi (Parma), si sono tenute le prime celebrazioni per la Giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo.

La Giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo ha l’obiettivo - sottolinea la Consulta - di rafforzare l’identità degli emiliano-romagnoli nel mondo e rinsaldare i rapporti con la terra di origine.

La data scelta è il 2 luglio, in memoria della tragedia della nave Arandora Star affondata al largo delle coste inglesi il 2 luglio 1940, da un sommergibile tedesco.

Trasformata da nave da crociera in nave da guerra, l’Arandora era partita dal porto di Liverpool diretta a un campo di detenzione in Canada e trasportava oltre 1500 persone di nazionalità italiana, tedesca e austriaca, colpevoli solo di trovarsi sul suolo inglese nel momento della dichiarazione di guerra nazifascista alla Gran Bretagna.

Intercettata due giorni dopo la partenza, fu identificata come nave nemica e affondata. Delle circa 800 persone che vi persero la vita, 446 erano italiani, in maggioranza originari dei Comuni dell’Appennino piacentino e, soprattutto, parmense: molti di Borgotaro, e ben 48 di Bardi.

Proprio a Bardi si sono tenute

le prime celebrazioni per la Giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo con una due giorni di incontri ed eventi. Si è partiti nella giornata di sabato 1 luglio con la presentazione di due romanzi storici di Maura Maffei dedicati alla tragedia dell’Arandora Star, “Quel che abisso tace” e “Quel che onda divide”.

L’incontro è stato moderato da Pier Luigi Previ. Gli eventi sono proseguiti nella giornata di domenica 2 luglio con la messa per le vittime dell’Arandora Star e con una tavola rotonda dedicata al tema dell’emigrazione emiliano-romagnola, tenutasi presso il Teatro Maria Luigia. Al dibattito hanno partecipato oltre al Presidente della Consulta Marco Fabbri e ai Consultor, Alessandro Cardinali e Giuseppe Conti, tanti rappresentanti istituzionali e delle associazioni del territorio. In occasione di queste prime celebrazioni la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo ha lanciato una campagna di divulgazione e creazione di memoria, ideata e realizzata insieme ai Consultori junior, con l’obiettivo di raccogliere storie di emigrazione dei nostri corregionali nel mondo attraverso l’utilizzo dei social network e dell’ hashtag #2luglioERnelmondo. (Inform)

notizie istituzionali 02 Al lora!
ITALIANA LIBERI EDITORI Mercoledì 12 Luglio 2023
FEDERAZIONE
Bologna, il messaggio di saluto del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni per la cerimonia di apertura

Schiavone (CGIE):

“La legge Crimi ha sconvolto il

Dopo la prima seduta, il Consiglio degli Italiani all'Estero (CGIE) si prepara adesso a affrontare le richieste e le problematiche dei connazionali sparsi nel mondo. Il Segretario Generale Michele Schiavone, rieletto per il suo impegno e la fiducia che ispira, si prepara a dialogare con i connazionali e a coinvolgerli attivamente. Schiavone afferma che il suo ruolo non è un peso, ma un impegno volontario assunto da anni.

L'obiettivo del CGIE è quello di far sì che gli italiani all'estero non siano solo fruitori di servizi, ma che siano valorizzati per la loro professionalità e specificità in tutti gli ambiti della vita produttiva, sociale e culturale al fine “riportare i nostri connazionali a recitare ruoli più ambiziosi, da protagonisti.”

In un'intervista rilasciata a Gente d’Italia, Schiavone ha dichiarato che il concetto di "ambasciatori all'estero" sia ormai superato e che gli italiani all'estero dovrebbero essere protagonisti nei paesi in cui vivono, contribuendo al progresso e allo sviluppo. Egli sottolinea la neces-

sità di aggiornare la narrazione pubblica italiana per includere meglio gli italiani emigrati. Inoltre, Schiavone evidenzia la questione migratoria, con migliaia di cittadini che ogni anno lasciano l'Italia, e afferma che è importante creare condizioni legislative per far sentire gli italiani all'estero cittadini italiani a tutti gli effetti, in quanto “questo però non vuol dire che chi parte non debba più tornare.”

Il nuovo CGIE si prepara a intraprendere i primi passi per migliorare la rappresentanza degli italiani all'estero. Come organo consultivo del governo, il CGIE presenterà proposte di legge per creare condizioni che riconoscano maggiormente i rappresentanti.

Negli ultimi anni, la rappresentanza di base ha perso peso decisionale, creando distanze generazionali. Pertanto, il lavoro del CGIE si concentrerà sulla creazione di condizioni favorevoli alla vita sociale, lavorativa, produttiva e culturale all'estero, offrendo sostegno finanziario ai rappresentanti. Saranno prese in considerazione diverse istituzio-

Ancora atteggiamenti da Ancien Régime

all’estero”

di Marco Testa

Questo PD di pura “sinistra” è il partito degli eterni perdenti. Anche la vittoria di Pirro alla recente riunione di insediamento del CGIE dove, a dire di qualcuno, “si sono presi tutto” i soliti anzianotti della politica “democratica” non potrà portare a reali cambiamenti per gli italiani all’estero davanti ad un governo a guida Fratelli d’Italia che sembra non gradire lezioni dai professorini di turno.

È morto Berlusconi e la RAI ha pensato bene di aprire i propri archivi per farci comprendere le paure di un sistema che dopo la caduta del muro di Berlino ha odiato un personaggio che pur non essendo un politico aveva compreso i vantaggi nel parlare un linguaggio nuovo e comprensibile a tutti.

Il modo forse troppo diretto del Cavaliere di voler “svegliare” la coscienza degli italiani con metodi più o meno condivisibili ha fomentato le ansie degli sfidanti per generazioni, e ha dato vita anche nel PD e tra le comu-

nità italiane all’estero a personaggi la cui azione politica non è volta alla costruzione di una società che promuove le libertà individuali e il progresso collettivo, ma fa quadrato per il solo fine di portare all’accrescimento personale di chi aspira a fare politica.

Per questo, la “nuova” sinistra ha sempre odiato i media. Da eredi di un grande partito di massa come il PCI che sapeva mobilitare milioni di elettori, i signori attuali al massimo riescono a bloccare i fondi ad un giornale italiano all’estero per paura della competitività. A questo sporco gioco, purtroppo, si sono uniti alcuni pubblici ufficiali, con atteggiamenti al limite della legalità, indisturbati grazie alle distanze dagli uffici romani.

Ci sono infine i “finti giovani”, che sembrano prestarsi ad un costante lecchinaggio e servilismo verso le autorità. In molti si chiedono quando inizieranno a camminare con le loro gambe e pensare con la loro testa. Fino a quel momento, godiamoci lo spettacolo!

ni, come i Comites, i media, le camere di commercio e i patronati, nonché una riforma dei servizi pubblici consolari, per semplificare l'ottenimento dei documenti personali.

L'obiettivo è far sentire la presenza delle istituzioni italiane vicine alle comunità italiane all'estero, promuovendo cultura, investimenti e opportunità di crescita. Per quanto riguarda il Comites, si prevede una riforma che lo renda più attivo e coinvolgente. Sarà necessaria una programmazione e una forte comunicazione attraverso i canali del CGIE. Si auspica che la riforma del Comites e del CGIE sia approvata entro la fine della legislatura, e sarà importante coinvolgere sia il governo che le associazioni nella realizzazione di una rappresentanza vissuta e partecipata.

Per Schiavone, il CGIE conosce le problematiche riguardanti il comportamento del Comites di di Sydney come quello di Montevideo e di altre situazioni simili che hanno causato difficoltà finanziarie a diverse testate giornalistiche, come "Allora!" e "Gente d'Italia".

Il segretario generale ritiene che “la legge va cambiata. Quella attuale non è trasparente e soprattutto non aiuta lo sviluppo

dell'imprenditoria perché con pareri espressi in maniera non vincolante non si possono assumere decisioni drastiche.”

Facendo riferimento a quanto successo a Montevideo, Schiavone ha sottolineato che “le stesse problematiche sono emerse in Australia, Argentina e credo anche in Spagna tant'è che l'Ufficio per l'editoria del Consiglio dei Ministri più volte ci ha sollecitati a esprimere pareri riguardo a questi atteggiamenti. La questione comunque è riconosciuta e si dovrà superare e la prima azione da proporre è la ricomposizione della Commissione di rappresentanza del CGIE all'interno degli uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri, responsabile per l'editoria e l'informazione.”

“Infatti una rappresentanza a conoscenza del funzionamento del mondo dell'editoria e imprenditoria nel mondo, delle realtà territoriali e anche della qualità dei prodotti anche se, sia chiaro, questa non rientra tra i requisiti per l'erogazione dei contributi alle testate giornalistiche, che si deve basare su elementi generici a cominciare dalla lingua, che in gran parte deve essere ovviamente quella italiana.”

Schiavone suggerisce inoltre di avviare un percorso di riorga-

nizzazione attraverso un convegno e di proporre modifiche alla Legge Crimi che a suo dire “ha sconvolto il mondo dell'editoria soprattutto per quello che riguarda l'estero”.

Infine, il segretario generale del CGIE sottolinea che i consiglieri di questo organismo devono svolgere le loro funzioni consapevoli che rappresentano una comunità e non interessi personali. “I 63 consiglieri hanno un compito, non possono esserci pregiudiziali, tuttavia è importante che venga svolto da ogni rappresentante come prevede la Costituzione perché se così non fosse si troverebbe completamente fuori ruolo, questo è il fondamento.”

A questo si aggiungerebbe che "il nuovo CGIE si è riunito di fretta, i consiglieri poi si sono rinnovati per i due terzi, in molti non si conoscevano e si è cercato nel breve tempo a disposizione di comporre le Commissioni e ovviamente e il CGIE, anche a causa di risorse finanziarie ridotte, quest'anno non avrà tanta agibilità e a malapena dovrebbero esserci le condizioni per riunirsi una sola volta come Comitato di Presidenza, che è un gruppo ristretto. Tutti devono lavorare per favorire il progresso delle comunità italiane all'estero".

03 Al lora! pagina tre Mercoledì 12 Luglio 2023
mondo dell’editoria soprattutto

Cretti: Basta pareri personali di Comites e diplomatici sui contributi per l’editoria

che dovrebbero invece beneficiare di un sistema basato sul diritto all’informazione.

Giangi Cretti, rieletto presidente della Commissione I 'Informazione e Comunicazione' del CGIE è tornato a parlare in merito alla concessione dei contributi per l'editoria e la creazione di un sistema più giusto, che ponga Comites e diplomatici di fronte alle proprie responsabilità nell’interesse della verità e che non lasci spazio all’arbitrio incontrollato.

Le parole di Cretti assumono particolare rilevanza per l’Australia, dove il caso dei pareri negativi da parte del Comites di Sydney guidato dal Presidente Luigi Di Martino e del Console Generale Andrea De Felip sono stati portati all’attenzione del CGIE, della Farnesina ed della Presidenza del Consiglio.

A Gente d’Italia, Cretti ha dichiarato che la Commissione che affiancava il Dipartimento per l'Editoria nella verifica dei requisiti delle testate che richiedevano contributi dovrebbe essere quanto prima riattivata. “C'è più di una ragione. In primo luogo la Commissione non costa un centesimo allo stato, e perché è in grado di aiutare i funzionari del Dipartimento che stanno a Roma, che svolgono un lavoro molto preciso, ma che evidentemente è legato alle normative, direttive, fogli di carta, amministrazione, mentre le nostre realtà sui territori sono profondamente diverse e la Commissione ha proprio questa funzione, di attenzione al territorio, alle diversità che caratterizzano le realtà dove le nostre testate sono attive, che non sono tutte uguali, anche per quello che concerne l'amministrazione.” La Commissione, composta da membri volontari senza compenso, sarebbe in grado di aiuta-

re i funzionari del Dipartimento a comprendere meglio le realtà delle testate all'estero ed evitare che si lasci ai rancori e ai personalismi stravolgere il diritto di accesso ai contributi.

Cretti sottolinea quindi che i pareri dei rappresentanti diplomatici e dei Comites non dovrebbero essere basati su convinzioni politiche o personali, ma dovrebbero essere oggettivi e verificare la presenza delle testate sul territorio e la distribuzione dei numeri. Benché tali pareri non dovrebbero influenzare la decisione finale sui contributi e che la valutazione dovrebbe basarsi sulla presenza effettiva delle testate e non sulle opinioni soggettive, “alla fine diventano una sorta di alibi, pretesto intorno al quale si cerca di far valere il rifiuto di assegnazione dei contributi” come successo ad “Allora!” e a “Gente d’Italia”.

Per il Presidente della Commissione I bisogna adesso intervenire per fare chiarezza riguardo al processo di valutazione delle testate e alla concessione dei contributi pubblici. “Io credo che i pareri siano legittimi, ma devono essere oggettivi, senza mai essere lasciati alla discrezionalità delle proprie convinzioni politiche, orientamenti culturali, carattere, relazioni interpersonali che si vanno instaurando: questo non deve esistere. Il parere, ribadisco, deve essere oggettivo, in grado di dire che le testate ci sono, che sono presenti sul territorio e distribuite. Basta.” Purtroppo, le aspirazioni politiche di singoli consiglieri come accaduto a Sydney e a Montevideo sono alla base di un sistema suscettibile a ledere i diritti delle testate

Cretti sostiene inoltre che l'opinione personale di chi è tenuto invece a contribuire al volere della pubblica amministrazione non deve influenzare le decisioni, criticando il fatto che i Comites o altre parti possano esprimere pareri negativi basati solo sulle loro opinioni personali e sottolinea che le opinioni non devono essere un elemento decisionale. “I numeri della distribuzione sono certificati sui documenti richiesti dal Dipartimento, è suo compito la verifica. Non può essere, come purtroppo mi pare stia capitando, che ci siano Comites, o parte di essi, maggioranza o minoranza, che esprimano pareri negativi semplicemente sul fatto che dal loro punto di vista queste testate non svolgono un ruolo informativo adeguato… assolutamente no! Perché sappiamo perfettamente che si tratta di un parere personale, un'opinione, che può essere ovviamente espressa, ma mai trasformarsi in elemento di decisione.”

Cretti ha ricordato infine la necessità di una tutela autorevole per garantire che i contributi pubblici per le testate non siano preclusi da preferenze politiche o simpatie personali, auspicando la ricerca di un'interpretazione autentica per affrontare questa questione. "Perché, il contributo pubblico per le testate diventa fondamentale e non può essere precluso da simpatie, orientate da politici; è inaccettabile e per questo secondo me si deve in qualche modo avere una tutela autorevole. E noi stiamo cercando di muoverci per ottenere un qualcosa che si possa definire come interpretazione autentica. E anche chi non è del settore e mette a confronto le testate che hanno ricevuto il contributo con quelle escluse, si rende conto che svolgono lo stesso lavoro, c'è chi lo fa meglio, chi peggio, ma affermare ad esempio che le tematiche non sono d'interesse...Chi lo stabilisce? Sarà solo il lettore a deciderlo. Credo che sarà importante fare chiarezza su questo ambito".

Vacanze romane...

Il libro è terminato e, anche se non mi chiamo Dante, lo porto a Roma per ottenere un aiuto nell'editoria al fine di poterlo stampare. Esso contiene nomi illustri di persone considerate al di sopra di ogni sospetto, così come nomi di illustri sconosciuti che si credono in grado di zittire la stampa con un veto... ho scritto "veto", non "peto".

Da troppo tempo continua questa farsa riguardante i contributi alla stampa italiana all'estero. Semplificando per chi non è del settore, se non si scrive bene di loro, hanno il "potere" di esprimere un voto contrario. Al contrario, gli addetti ai lavori, cioè coloro che scrivono e pubblicano, non hanno alcun diritto.

A dire il vero, non mi interessano molto i contributi finanziari, perché la "mia commedia" posso tranquillamente pubblicarla a puntate su Allora!, ma non possiedo l'immunità diplomatica e qualcuno che si crede importante potrebbe non gradire.

E poi ci vengono a raccontare che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge: ma quando mai? Se hai l'immunità, puoi perfino permetterti di bullizzare chiunque e nessuno ti tocca!

Ma questa è un'altra storia e la denuncio ancora aperta... metti caso che...

La storia insegna: "Dove si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli esseri umani", scrisse Heinrich Heine il giorno in cui il nazismo bruciò la cultura.

La notte del 10 maggio 1933, cinque mesi dopo l'ascesa di Hitler al potere, Berlino fu illuminata dal rogo dei libri. Più di 20.000 volumi furono gettati in un unico enorme falò.

verificati incendi di libri ordinati come forma di censura contro idee in contrasto con il potere:

Nel 1358 a.C., il faraone Akhenaton ordinò il rogo della biblioteca di Tebe per imporre il culto monoteista del disco solare Aton. Nel 213 aC., in Cina, il re Qin Shi Huang ordinò che venissero bruciati tutti i libri scritti prima di lui.

Nel 1497, a Firenze, Savonarola ordinò che fossero bruciati tutti gli oggetti considerati "peccaminosi", tra cui alcuni libri, e tale rogo passò alla storia come il celebre "falò delle vanità".

Nel 1558, l'Inquisizione istituì l'elenco dei libri proibiti e, il 17 febbraio 1600, a Roma, in piazza San Pietro, vennero bruciati tutti i libri del filosofo Giordano Bruno, condannato lui stesso al rogo.

Nel romanzo distopico "Fahrenheit 451" (1951) di Ray Bradbury, troviamo una società in cui i vigili del fuoco hanno il compito di localizzare e bruciare i libri.

Nel romanzo "Il nome della rosa" di Umberto Eco, Jorge da Burgos dà fuoco alla biblioteca del monastero per evitare che il mondo venga a conoscenza dell'ultima copia del secondo libro della "Poetica" di Aristotele, dedicato alla commedia e al riso.

Pepe Carvalho, il detective protagonista dei romanzi di Manuel Vázquez Montalbán, è solito accendere il caminetto bruciando uno o più libri della sua biblioteca.

Miguel de Cervantes, nel capitolo VI del romanzo "Don Chisciotte della Mancia", mostra la selezione dei libri sulla cavalleria e successivamente il rogo degli stessi.

Open 6 days a week! Mon-Fri 8am-4.30pm Sat 8am-3pm

Vorrei dire che capisco il loro disprezzo per la verità, ma sinceramente non ci riesco. L'incapacità di percepire la necessità di una stampa libera, alternativa e indipendente non rientra nel loro ristretto modo di pensare. Il bene della comunità viene calpestato dalla loro megalomania di potere.

Ma quello della Germania di Hitler, purtroppo, non è l'unico rogo di libri che la storia ricorda. Infatti, ci sono stati diversi momenti storici in cui si sono

Dubito che oggi concedano il permesso di fare un grande falò di stampa non gradita nelle vicinanze di Market Street. Oggi siamo molto attenti ai cambiamenti climatici e all'inquinamento che potrebbe causare la combustione di carta. E poi, perché tanta indignazione? Basta semplicemente restituire l'invio di materiale stampato indesiderato e cercare in ogni modo di vietarne la pubblicazione, anche a costo di infrangere la Costituzione che ne garantisce il diritto.

opinioni e pareri 04 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023
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E mentre Porta interroga Tajani, dove sono i "nostri"?

In merito all'arbitrato voto sui contributi ad Allora! del Comites di Sydney guidato dal Segretario della locale sezione PD Luigi Di Martino e del Console Generale d'Italia a Sydney Andrea De Felip, l'Onorevole Nicola Carè e il Senatore Giacobbe avevano fatto presente in una lettera congiunta che "il ruolo istituzionale di rappresentanti del Parlamento Italiano non consente, in alcun modo, di intervenire o interferire con quelle che sono prerogative uniche e peculiari di altri organi e istituzioni. Un’invasione del campo di competenza che spetta ad altri soggetti sarebbe non solo impossibile ma anche contraria a ogni principio democratico".

E se probabilmente queste parole non fossero che una banale scusa per difendere gli interessi politici e del Presidente del Comites, non avrebbe alcun senso la notizia fresca di stampa che il Deputato PD eletto in Sud America, Fabio Porta, abbia presentato una nuova interrogazione al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, per sottoporre alla sua attenzione il caso “Gente d’Italia” e, più in generale, il tema dei contributi pubblici alla stampa italiana all’estero.

Ad aprile, Giacobbe e Carè avevano dichiarato testuali parole: "cercheremo di approfondire la questione ed intervenire di con-

seguenza" ma a distanza di mesi abbiamo visto solo dichiarazioni a favore degli enti gestori di lingua e cultura italiana e le camere di commercio. Per la stampa italiana all'estero siamo stati rimandati alle belle ma inutili parole, con cui i nostri rappresentanti ci hanno ricordato che "il nostro impegno in tal senso è da considerarsi imperativo, costante, super partes."

Nell'interrogazione al Ministro Tajani Porta ha chiesto di “adottare iniziative volte a dare urgenti disposizioni ai rappresentanti diplomatico-consolari e agli organismi di rappresentanza locali affinché l'esercizio delle prerogative riconosciute sia ricondotto rigorosamente nell'alveo delle leggi e della prassi amministrativa esistenti, superando posizioni precostituite di parte e discrezionalità interpretative e definendo criteri obiettivi di valutazione in accordo con il dipartimento per l'informazione

e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri”.

Nella premessa, il deputato ha ricordato che “l'ordinamento italiano prevede forme di sostegno pubblico al sistema editoriale per le imprese editrici di quotidiani e periodici italiani editi e diffusi all'estero; i requisiti di accesso, i criteri di calcolo, il procedimento per la concessione e l'erogazione del contributo sono definiti al “Capo V” del decreto legislativo del 15 maggio 2017 n. 70 e dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 settembre 2017”.

“Il Dipartimento per l'informazione e l'editoria - ha aggiunto Porta - cura l'istruttoria per l'ammissione al contributo con il supporto del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con particolare riguardo all'acquisizione della dichiarazione del capo dell'ufficio consolare e del parere del Comites della circoscrizione conso-

lare di riferimento; dichiarazione e parere devono attestare l'esistenza della testata, la regolarità della distribuzione delle copie dichiarate e il rispetto della prescritta percentuale di scritti in lingua italiana, escludendo ogni altra valutazione di merito sulla qualità e sulla linea editoriale della testata”.

Porta ha giustamente tutelato i diritti della testata "La Gente d'Italia," unico quotidiano italiano edito e diffuso in Uruguay e, grazie all'offerta digitale, con una ampia platea di lettori italiani in America Meridionale, Centrale e Settentrionale.

La testata è stata esclusa dai contributi 2021; il decreto di esclusione del Dipartimento per l'informazione e l'editoria del 27

febbraio 2023 - spiega Porta - fa riferimento alla dichiarazione dell'autorità diplomatica che entra nel merito del contenuto degli articoli riferendo giudizi su di essi e sulla opportunità di pubblicare determinate notizie e al parere del Comites nel quale si esprimono giudizi sul contenuto degli articoli”.

“La dichiarazione e il parere sopracitati - osserva il parlamentare dem - travalicano i confini dell'accertamento dei requisiti tracciati dalla normativa e si configurano come evidente interferenza nella linea editoriale del giornale, pretendendo di

indirizzarne l'esercizio e di sceglierne le modalità di realizzazione ed espressione”.

Sottolineato “il ruolo che le testate in lingua italiana all'estero liberamente svolgono per incentivare la partecipazione dei connazionali, per promuovere la lingua italiana, per sostenere le linee d'intervento nel campo della promozione integrata del sistema Paese e del turismo di ritorno”, Porta ha voluto chiedere al Ministro “se il Governo intenda adottare iniziative volte a dare urgenti disposizioni ai rappresentanti diplomatico-consolari e agli organismi di rappresentanza locali affinché l'esercizio delle prerogative riconosciute sia ricondotto rigorosamente nell'alveo delle leggi e della prassi amministrativa esistenti, superando posizioni precostituite di parte e discrezionalità interpretative e definendo criteri obiettivi di valutazione in accordo con il dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri”.

Porta ha evidentemente ritenuto nelle "sue competenze e prerogative" avanzare un'interrogazione parlamentare sulla scioccante questione dei pareri personali di Comites e diplomatici. Dall'Australia, rimaniamo in attesa dei nostri cari Giacobbe e Carè.

(Allora!/AISE)

05 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 opinioni e pareri

Calvary e l'Università di Canberra formano una partnership di formazione

Calvary e l' Università di Canberra hanno collaborato per formare le future infermiere, ostetriche e professionisti sanitari dell'ACT, assicurando che i laureati siano pronti per il lavoro.

Le due organizzazioni hanno firmato oggi un Memorandum of Understanding (MOU) triennale, che hanno descritto come "un impegno per la ricerca sanitaria, il miglioramento dei risultati di apprendimento per gli studenti e la crescita della forza lavoro sanitaria di Canberra".

Personale dell’Ambasciata d’Italia a Canberra alla cerimonia NAIDOC

Una splendida opportunità per celebrare la ricca cultura e storia dei popoli delle Prime Nazioni si è presentata con il personale dell'Ambasciata Italiana a Canberra che ha partecipato al lancio della Settimana NAIDOC 2023 presso il Dipartimento degli Affari Esteri e del Commercio.

Il Sottosegretario agli Esteri Jan Adams e l'Ambasciatore dell'Australia per i Popoli delle

Prime Nazioni, Justin Mohamed, hanno preso parte alla ricezione annuale NAIDOC23 del DFAT.

L'evento ha riunito membri del corpo diplomatico e dipendenti indigeni del DFAT per celebrare la storia, la cultura e il contributo degli aborigeni australiani. Il cantautore Mitch Tambo, di origine Gamilaraay, ha offerto una performance speciale mettendo in luce il tema della Settimana NAIDOC, "Per i nostri anziani".

La settimana nazionale NAIDOC, ha voluto celebrare la nomina del primo Ambasciatore dell'Australia per i Popoli delle Prime Nazioni, Justin Mohamed. L'Ambasciatore offre una rappresentanza dedicata per i popoli delle Prime Nazioni all'interno della politica estera, garantendo

che le prospettive e le esperienze dei popoli delle Prime Nazioni siano incluse negli impegni internazionali.

Justin Mohamed, Ambasciatore per i Popoli delle Prime Nazioni, ha ufficialmente aperto la Settimana NAIDOC a Canberra e ha invitato la comunità a partecipare alle diverse attività organizzate dal DFAT in occasione della Settimana NAIDOC.

L'evento di lancio è stato caratterizzato da un tradizionale benvenuto al Paese, una cerimonia tradizionale di affumicatura eseguita dall'anziano Ngunnawal, signor Warren Daley, e l'alzabandiera australiana, aborigena e delle Isole dello Stretto di Torres.

La Settimana NAIDOC è celebrata ogni luglio in tutta l'Australia per riconoscere la storia, la cultura e i successi degli aborigeni australiani e dei popoli delle Isole dello Stretto di Torres.

Il tema della Settimana NAIDOC 2023 è "Per i nostri anziani", che riconosce e onora il ruolo importante che gli anziani, passati e presenti, hanno svolto e continuano a svolgere nelle famiglie e nelle comunità.

Gli studenti di infermieristica, ostetricia e servizi sanitari affini avranno accesso a tirocini clinici, formazione e valutazioni delle abilità pratiche e opportunità di ricerca.

Calvary ha 1.500 dipendenti che lavorano negli ospedali privati Calvary Bruce e Calvary John James, nella casa di cura per anziani Calvary Haydon e nei servizi di assistenza domiciliare nell'ACT. È uno dei maggiori fornitori di chirurgia ortopedica, gestisce l'unico servizio di maternità privato nel Territorio, un servizio di salute mentale in espansione e offre una gamma di altri servizi medici e chirurgici, compresa la chirurgia robotica.

Martin Bowles, amministratore delegato nazionale di Calvary, ha affermato che una partnership in corso con l'Università è stata una scelta naturale. "Calvary è uno dei maggiori fornitori di servizi sanitari e di assistenza agli anziani a Canberra, e l'Università è uno dei principali istituti di educazione sanitaria e ricerca dell'ACT", ha dichiarato Bowles.

"Stiamo investendo nei nostri servizi nell'ACT e sviluppando una relazione a lungo termine con un forte partner accademico". La professoressa Michelle Lincoln, preside esecutivo della Facoltà di salute dell'Università di Canberra, ha affermato che l'accordo fornirà agli studenti di

infermieristica, ostetricia e affini per le loro carriere nel settore sanitario.

"Grazie alla collaborazione con Calvary, stiamo aggiungendo a un tirocinio clinico già consolidato, Work Integrated Learning (WIL) e partnership di ricerca che saranno di grande aiuto per i nostri studenti man mano che progrediscono nei rispettivi corsi e requisiti di abilità pratiche per qualificarsi nel loro disciplina prescelta.

Attraverso la ricerca collaborativa promuoveremo l'innovazione e approcci alla cura basati sull'evidenza".

Bowles ha affermato che l'Università di Canberra è stata riconosciuta per la produzione di

infermieri, ostetriche e professionisti sanitari affini che erano pronti a entrare nel personale sanitario nell'ACT una volta completati gli studi. "Vogliamo che molte di quelle persone appassionate che lavorano con noi facciano la differenza per la salute e il benessere dei cittadini di Canberra", ha affermato Bowles.

"Abbiamo già un ottimo rapporto di lavoro con l'Università di Canberra e questo protocollo d'intesa aiuterà tale partnership a crescere ulteriormente in aree come i progetti di ricerca collaborativa, inclusa l'assistenza agli anziani, in modo che insieme possiamo contribuire a migliorare i servizi e i risultati per gli anziani australiani".

Robert Messenger, l'unico riparatore di macchine da scrivere di Canberra, ha vissuto una straordinaria avventura nel mondo delle macchine da scrivere. Da giovane giornalista, ha usato le macchine da scrivere per scrivere le sue storie, ma non ha mai pensato a come funzionassero o chi le avesse realizzate.

Dopo il suo ritiro dal mondo del lavoro, è stato attratto da queste macchine e ha iniziato a collezionarle. La sua collezione è arrivata a contare quasi 1000 macchine da scrivere, anche se ha successivamente ridotto il numero.

Da autodidatta, Robert ha imparato a riparare le macchine da scrivere e si è guadagnato il titolo di uno dei sette riparatori qualificati di macchine da scrivere in Australia. Nonostante la diminuzione dell'uso delle macchine da scrivere, c'è ancora un crescente interesse per esse, incoraggiato

anche dai social media che connettono i collezionisti di tutto il mondo.

La sua abilità nella riparazione delle macchine da scrivere è così apprezzata che le persone lo cercano e parlano di lui senza che lui abbia mai pubblicizzato i suoi servizi. Riceve telefonate da persone che vogliono riparare o restaurare le loro vecchie macchine da scrivere, spesso per regalarle ai loro cari.

Robert è sorpreso dall'interesse che suscita nella regione di Canberra, dove si è diffuso il passaparola riguardo alle sue abilità. Anche i giovani si avvicinano alle macchine da scrivere, desiderando riscoprire l'arte di scrivere lettere a mano. Robert ha anche organizzato una mostra chiamata "Yours Faithfully" all'Old Parliament House, che permette alle persone di provare l'esperienza di scrivere con una macchina da scrivere.

06 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 notizie comunitarie 21 Prairie Vale Road, Bossley Park, Sydney, NSW 2176 Ph: (02) 9822 3863 - Mob: 0416 126 308 info@cucinagalileo.com.au @ CLUB MARCONI
Un riparatore di macchine da scrivere

Il magistrato rimprovera l'agente di polizia accusato di aver colpito con il taser Clare Nowland, di 95 anni, per non essersi presentato di persona in tribunale.

"Chi gestisce il tribunale?"

sostenuto che non rappresentava un rischio di fuga e non c'erano rischi di recidiva. Tuttavia, Clisdell ha respinto la richiesta di cauzione. "(Il DPP) lo ha scusato oggi, quindi perché dovrei metterlo a tua completa disposizione e non alla mia?" ha detto.

Club Marconi: tradizionale Coppa dell'Amicizia di scopone scientifico e Ramino (Scala 40)

Un magistrato ha rimproverato i pubblici ministeri per aver permesso all'ufficiale di polizia accusato di aver colpito con il taser una nonna di 95 anni di non comparire di persona davanti al tribunale.

L'agente senior Kristian White è comparso mercoledì davanti al tribunale locale di Cooma Court tramite collegamento video in relazione all'uso del taser sulla bisnonna Clare Nowland, la quale è successivamente deceduta a causa delle ferite riportate nell'incidente.

Il 33enne è stato accusato di aver provocato incautamente lesioni personali gravi, aggressione che ha causato danni fisici reali e aggressione comune.

Non è stato presentato un motivo per nessuna delle accuse. Il magistrato

Roger Clisdell ha rimproverato il direttore della pubblica accusa per aver permesso all'imputato di non comparire di persona. Il magistrato ha notato che erano stati spesi soldi per una sicurezza extra in preparazione dell'udienza in tribunale, esprimendo il suo disgusto. "Abbiamo un tribunale pieno di sicurezza, con grandi spese, e il DPP ha deciso che sarebbe comparso tramite collegamento video", ha dichiarato in tribunale. "Chi gestisce il tribunale, il DPP o io? Questo imbecille seduto qui deve accettare tutto... non sono felice."

Il DPP aveva richiesto la libertà su cauzione per White, con condizioni che avrebbero richiesto la sua comparizione di persona per le future udienze. Gli avvocati di White hanno

Buon Compleanno Sam Volpe

Il mio ex-barbiere, oltre a godersi la bella vita da pensionato, celebra perfino i compleanni...

La scorsa settimana Sam Volpe, lo storico barbiere italiano originario di Marsico Nuovo provincia di Potenza in Basilicata, ha festeggiato attorniato dai suoi familiari il suo 74.mo compeanno all'Earlwood Bardwell Park RSL Club.

Tanti auguri Sam e 100 di questi giorni!

Si presume che White abbia fatto uso del taser su Nowland presso la casa di riposo per anziani Yallambee Lodge a Cooma nel mese di maggio, dopo essere stato chiamato al centro. Nowland, che teneva in mano un coltello da bistecca mentre si appoggiava a un deambulatore, sarebbe stata colpita con il taser quando non è riuscita a far cadere il coltello. La 95enne è caduta a terra, ha battuto la testa e si è fratturata il cranio. È morta al Cooma Base Hospital una settimana dopo.

White è stato sospeso dalla polizia del NSW con il pagamento in seguito all'incidente. La più grave delle accuse che deve affrontare, causando incautamente gravi lesioni personali, comporta una pena massima di 10 anni di carcere. Dopo la morte di Nowland, il commissario di polizia del NSW Karen Webb ha affermato che l'aggiornamento delle accuse era una possibilità. La questione tornerà in tribunale il 6 settembre.

Domenica 2 luglio, presso il Club Marconi, si è svolta l'annuale tradizionale Coppa dell'Amicizia con la gara di scopone scientifico riservata agli uomini e quella di Ramino (Scala 40) riservata alle donne.

Molti sono stati i concorrenti dei due sodalizi italiani, il Club Marconi e il Club Italia, che si sono iscritti alle due gare. Nel gioco dello scopone scientifico, il Club Marconi ha centrato il poker conquistando i primi quattro posti con i seguenti risultati: i vincitori sono Giovanni Piva e Gino Della; i secondi classificati sono Isaia Zamprogno e Davide Marcon; i terzi classificati sono Giuseppe Carbone e Marco D'Orazio; i quarti classificati sono Giovanni Bruzzano e Tarcisio Sartoretto. Nella gara di Ramino, si è registrato il successo

di Maria Rossi del Club Marconi. Al secondo posto si è classificata Giovanna Poggioli del Club Italia e al terzo posto Maria Giorgi, sempre del Club Marconi. Una volta concluse le gare, presso il Ristorante Cucina Galileo del Club Marconi, si è tenuta una conviviale e allegra cena, alla quale hanno preso parte circa 70 persone. La cena è stata ben organizzata dai capitani della sezione carte del Club Marconi,

Peter Brisot e Lina Marcon. Erano presenti, tra gli altri, i presidenti dei due club: Morris Licata (Marconi) e Ben Sonego (Club Italia), e il presidente sportivo del Club Marconi, Mario Soligo.

La gara di ritorno si svolgerà presso la sede del Club Italia, al Mounties, Domenica 8 ottobre, e i padroni di casa cercheranno di rifarsi delle sconfitte subite nella prima delle due sfide. Maurizio Pagnin

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notizie comunitarie 07 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 Scalabrini Austral Newly Renovated Independent Living Units 1 & 2 Bedroom Units Available Join a safe, secure and vibrant community to create the lifestyle you want. Whether it’s daily exercise and social activities, relaxing in the manicured gardens, or quiet reflection with our pastoral team in our onsite chapel, Scalabrini respects your tradition, heritage and independence. For more information or to arrange a tour, get in touch with our team. 1800 722 522 australrc@scalabrini.com.au scalabrini.com.au
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Clare Nowland, 95 anni, è morta dopo essere stata colpita con il taser da un agente di polizia.

Celebrata Santa Caterina d'Alessandria

non hanno potuto essere presenti. Tuttavia, sono sicuro che parteciperanno con il cuore e con la mente, pregando la nostra protettrice, Santa Caterina", ha detto il presidente Trombetta.

Joe ha poi ringraziato l'ammiraglio Roberto Semi e sua moglie Tiziana, rappresentanti della Marina Militare Italiana, per aver condiviso l’evento con la Congregazione.

Domenica 9 luglio, a Leichhardt, la chiesa di San Fiacre era gremita. Il colore predominante era il rosso, grazie alle fasce rosse indossate dai membri della Confraternita di Santa Caterina e dell'Associazione Caterisana, entrambe dedicate a Santa Caterina d'Alessandria nonché protettrice del paese di Santa Caterina Jonica.

La statua della santa patrona era stata sistemata ai piedi dell'altare, addobbata con luci e fiori. La santa messa è stata celebrata da Padre Severino, un cappuccino di Leichhardt.

Durante la santa messa, il Coro del Club Marconi ha intonato canti che hanno solennizzato, ulteriormente, la cerimonia religiosa.

Durante l'omelia, Padre Severino ha ricordato i defunti della congregazione nell'ultimo anno e ha chiesto una preghiera speciale per dette persone. Successivamente, ha tracciato un ritratto della vita di Caterina d'Alessandria, la martire che convertì molte persone con la sua saggezza e fermezza, ma non il suo aguzzino.

Caterina, una diciottenne figlia di nobili, cercò di dissuadere

l'imperatore Massimino dal culto pagano ma fu condannata ad un terribile supplizio dopo essere riuscita a convertire numerosi intellettuali di corte.

Secondo la tradizione, Caterina fu martirizzata nel 305 ad Alessandria d'Egitto, una città ricca di antiche culture e capitale della tradizione sapienziale cristiana. Si dice che gli angeli abbiano portato il suo corpo sul Monte Sinai.

Padre Severino non ha spiegato come Caterina sia diventata la patrona di Santa Caterina dello Jonio ma ciò, sicuramente, sarà oggetto di studio per un prossimo articolo su tale interessante martire cristiana.

Al termine della celebrazione della messa, è stata letta una preghiera a Santa Caterina, seguita da brevi commenti del presidente della Confraternita, Giuseppe (Joe) Trombetta.

"A nome del Comitato della Confraternita di Santa Caterina d'Alessandria e dell'Associazione della Comunità Caterisana, ringrazio tutti voi per la vostra gradita presenza, così come i tanti devoti Caterinesi che, a causa di malattie e altri impegni, oggi

Un ringraziamento particolare è stato rivolto al cavaliere Felice Montrone. Altri ringraziamenti sono andati a Luigi, Vincenzo, Marco e Antonio... di cui non conosco i cognomi, ma i soci della congregazione sanno bene chi sono.

A seguire, Trombetta ha ringraziato il Coro del Marconi ed i giovani della GIA, sottolineando che "i giovani sono il nostro futuro. Noi siamo il passato e abbiamo fatto ciò che facevano i nostri padri. Ora è importante che i giovani continuino a portare avanti le nostre tradizioni".

Sono giunti messaggi speciali dal priore di Santa Caterina dello Jonio e dal sindaco che ha fatto sapere di poter visitare l'Australia per incontrare la Congregazione in un prossimo futuro.

Dopo la celebrazione in chiesa, c'è stato un pranzo al Club RSL di Petersham, dai Romani, un'occasione per festeggiare e per conversare con i compaesani, con qualcuno che non si vedeva da molto tempo; tutto ciò tra un piatto e l'altro.

Un duo ha suonato e cantato canzoni degli anni '70, riportando tutti indietro nel tempo, anche quando questa confraternita contava centinaia di membri. Eravamo giovani e questa nostalgia fa piacere.

Il pranzo è stato ottimo, con antipasti di polpo alla griglia, calamari e gamberi, seguiti da un duo di tortellini e penne come primi piatti, involtini e pesce come secondi ed un gustoso tiramisù per concludere.

Sono ricordi del passato? Forse sì, ma almeno c'è la speranza che i giovani possano continuare la tradizione, un'associazione che in Italia compirà presto 500 anni e che è una delle confraternite più longeve di sempre.

Ci sono i nipoti di Joe Trombetta e altri giovani presenti in sala e questo ci fa guardare al

futuro con un certo ottimismo. A volte siamo un po' pessimisti e abbiamo descritto le associazioni come in via di estinzione, ma dobbiamo almeno dare il beneficio del dubbio. Abbiamo il dovere di provare a interessare i giovani a questa forma di associazionismo che non rappresenta un ritorno al passato, ma piuttosto la volontà di preservare le tradizioni e farlo sapere. La vita è fatta anche di fasi diverse.

Certamente anche noi eravamo giovani una volta, e forse non

abbiamo fatto tutto quello che il nostro potenziale ci avrebbe permesso, quindi…

Noi, meno di tutti, abbiamo il diritto di criticare; dobbiamo cercare di entusiasmare e dare ai giovani eredi un motivo per partecipare.

Tanti auguri alla Congregazione di Santa Caterina che, in questo breve periodo, mi ha dato qualcosa in cui credere riguardo all'associazionismo, qualcosa che potrà avere un valore comunitario anche per il futuro.

notizie comunitarie 08 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 by
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After many years of methodically keeping scores on their giant blackboard, the owners of Bar Sport on Norton Street have decided to hang their boots up for good.

This iconic café is still a precious piece of old Italian Leichhardt, which first saw a barista serving espresso coffee behind its counter as far back as in the 1950s.

Dopo il sequestro di droga del valore di 7 milioni di dollari, tra cui più di sei chili di metanfetamina e quattro chili di eroina, avvenuto in diverse abitazioni di Sydney

La Polizia del NSW ha accusato sette persone

La polizia del New South Wales ha accusato sette persone dopo il sequestro di droga del valore di 7 milioni di dollari avvenuto in diverse abitazioni di Sydney. Gli investigatori hanno rinvenuto 6,4 chilogrammi di metanfetamina, 4,1 chilogrammi di eroina, 1,5 chilogrammi di cocaina e 866 grammi di MDMA durante le perquisizioni effettuate nella zona sud e sud-ovest della città. Sono stati inoltre sequestrati oltre 200.000 dollari in contanti, dispositivi elettronici, 18.000 dollari in valuta straniera e una sirena di emergenza.

L'operazione antidroga multimilionaria fa parte della Strike Force Nemarang, avviata dalla polizia a settembre dello scorso anno per indagare sul traffico di droga illecita nelle zone metropolitane di Sydney.

In seguito a diverse indagini, la polizia ha eseguito mandati di perquisizione presso diverse abitazioni a Parramatta, Fairfield West e Leppington lo scorso giovedì. La polizia ha anche fermato un veicolo a Willowdale e ha trovato un chilo di metanfetamina e 15.000 dollari in contanti. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati per test forensi. In un comunicato pubblicato venerdì, la polizia ha confermato che quattro uomini sono stati arrestati presso le proprietà di Leppington e Willowdale.

Due uomini, di 25 e 20 anni, sono stati accusati di cinque capi di imputazione per la fornitura di sostanze stupefacenti vietate in quantità commerciali elevate. Un ragazzo di 19 anni è stato accusato di fornitura di sostanze stupefacenti vietate in quantità commerciali elevate, fornitura di sostanze stupefacenti vietate e gestione di proventi di attività illecite. I tre uomini sono comparsi davanti al Picton Local Court venerdì scorso e sono stati rifiutati i cauzionali per comparire davanti al Campbelltown Local Court il 30 agosto.

Un uomo di 21 anni è stato accusato di gestione consapevole di proventi di attività illecite, gestione di proventi di attività illecite e due capi di imputazione per il possesso di sostanze

stupefacenti vietate. Comparirà davanti al tribunale locale di Parramatta l'18 agosto. Ulteriori indagini hanno portato anche alla perquisizione di diverse proprietà nella zona sud di Sydney questa settimana.

Intorno alle 6:40 di giovedì, gli investigatori hanno perquisito abitazioni a Lake Heights, Sylvania, Woolooware e Sylvania Waters. "Durante i mandati di perquisizione, gli agenti hanno trovato e sequestrato 160 grammi di metanfetamina, 470 grammi di MDMA, quasi 100.000 dollari in contanti, dispositivi elettronici e documentazione", ha dichiarato la polizia.

Un altro uomo di 56 anni è stato arrestato presso una residenza a Lake Heights. È stato accusato di due capi di imputazione per la fornitura di sostanze stupefacenti vietate - quantità punibile con l'incriminazione, partecipazione consapevole alla fornitura di sostanze stupefacenti vietate - quantità punibile con l'incriminazione e gestione negligente di proventi di attività illecite. Il 56enne è comparso giovedì davanti al tribunale locale di Wollongong ed è stato rilasciato su cauzione con condizioni per comparire nuovamente il 26 luglio.

Un uomo di 30 anni è stato arrestato a Sylvania Waters, accusato di fornitura di sostanze stupefacenti vietate - quantità commerciale - e gestione negligente di proventi di attività illecite. Gli è stato rifiutato il cauzionale per comparire davanti al tribunale locale di Sutherland venerdì.

Notizie di ultima ora direttamente sul tuo telefono. La polizia ha confermato che una donna di 28 anni è stata anche arrestata a Woolooware. È accusata di due capi di imputazione per la fornitura di sostanze stupefacenti vietate - quantità commerciale - gestione negligente di proventi di attività illecite e otto capi di imputazione per l'inadempienza all'ordine di accesso alle prove digitali. Alla 28enne è stato rifiutato il cauzionale per comparire venerdì davanti al tribunale locale di Sutherland.

Undoubtedly in its most recent history, brothers Joe and Franco Napoliello have made it much more than just a compact café and paninoteca in Little Italy.

The pair over the last twenty-two years, really fortified the business with their own Italian-Australian character by sharing their obsession of European football with their customers. On one side of the room, game scores and teams where regularly updated at an instant in white chalk, whilst on the opposite end a wall mounted TV, which grew larger and larger over the two decades, acted as a focal point and indicator of the vibe inside upon entering the door.

To passionate football supporters, walking in felt like home with a big screen constantly showing games and a spot to sit at to enjoy a snack and drink, all in the Italian bar way.

One can only imagine now how much the room got an energy boost when events like the FIFA World Cup was taking place.

Asking Joe briefly on his last day to why the decision to sell the business, his response was that it’s been hard for them in the last few years post-Covid.

Apart from struggling to find staff to help run the business, the Leichhardt area itself in his eyes, has changed dramatically with more younger families and professional moving into the neighbourhood.

He has no doubt however, that the new owners having youth on their side, will have another twenty years ahead of them in such a nostalgic place. For now, the boys intend just to rest up, recuperate and reset themselves with their Italian roots.

A well-deserved break from the lengthy game they both just played.

09 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 Nick's page 425 Parramatta Rd, Sydney, NSW, Australia (02) 8003 3325 sales@bbqaroma.com.au Visit our Online BBQ Shop www.bbqaroma.com.au. Or local phone cost call use 1300 EAT BBQ (1300 328227)
Brothers Joe and Franco Napoliello

Criticate le proposte modifiche alla Legge Anti-Discriminazione del NSW

plesse e vaghe, e non riescano a proteggere adeguatamente le comunità vulnerabili.

Il governo del NSW si è impegnato a emendare la legge entro i primi 100 giorni in carica e ha mantenuto questa promessa. Tuttavia, i gruppi legali, che da tempo sottolineano che la legge è obsoleta e difettosa, rimangono scettici riguardo al disegno di legge nella sua forma attuale.

Il Ministro per il Multiculturalismo del NSW, Steve Kamper, ha dichiarato: "la triste realtà è che certe forme di vilipendio religioso sono in aumento.

Indipendentemente dalle vostre convinzioni personali, questo è inaccettabile."

City of Rydes new sports murals

Two new sports-themed murals have popped up in the City of Ryde as part of Council’s ongoing Graffiti Management Project.

The murals - at ELS Hall Park, North Ryde, and Morrison Bay Park, Putney - follow the unveiling of a brilliantly coloured giant rainbow lorikeet on the side of a building in Ryedale Road, West Ryde in May 2023.

Mayor, Sarkis Yedelian OAM said the murals brought an added sense of vibrancy to some popular local landmarks.

“We have commissioned some talented artists who have created colourful, dynamic work that has

enlivened what were functional but otherwise uninteresting structures,” he said.

“The action-packed new murals at ELS Hall Park and Morri-

son Bay Park pay tribute to our sports loving community and should provide great motivation for the athletes using both parks.”

The ELS Hall Park mural, called ‘Home Run’, was designed and installed by Sydney public art creators, Muralisto, on the side of a storage shed predominantly used by the Ryde Hawks baseball club and captures the electricity and energy of home games.

“Sport has a unique capacity to bring people together in stadiums, arenas, or even neighbourhood parks,” explained artist, Zoe Edema.

“Strangers become friends, communities become united, and we come together to witness, participate in and celebrate the joy of sports and competition.”

Well-known West Ryde artist, Sheila Tan, created the Morrison Bay Park mural on the side of an amenities building at the popular Putney recreation area.

“I’m excited to unveil this new mural at Morrison Bay Park,” she said. “It represents the three major sports that are played on site each day – touch football, soccer and cricket.”

The Council-commissioned murals are part of the NSW Government funded Graffiti Management Project, designed to beautify the City, instil a sense of community and belonging and to discourage graffiti.

The first of the mural projects, at Meadowbank train station, was completed in December 2022 and brings together elements of water and land in an art deco abstract design.

Donate a new lunchbox and water bottle this coming week, and you can make a positive difference to the lives of kids impacted by domestic and family violence.

The Heritage Bank Charitable Foundation is holding its 2023 Community at Heart Appealthis year calling for donations of new lunchboxes and water bottles.

From Monday 10 July until Friday 14 July, all Heritage Bank branches will act as collection points for donations of new lunchboxes and water bottles in support of Zephyr Education Inc.

Zephyr Education helps children, whose education has been disrupted by domestic and family violence, to get back to school as quickly as possible.

When fleeing domestic violence many children have to move schools. Zephyr Education helps remove the stress of change, and with their support, children can hit the ground running with all the necessary supplies to start at a new school.

Zephyr now supports children in over 178 domestic violence shelters and outreach organisations in Queensland, Tasmania, WA, ACT, northern NSW, Adelaide and Darwin.

Heritage Bank Charitable Foundation Executive Officer Mr Paul Olds said this was a great opportunity to come together as a collective to showcase what having Community at Heart can achieve.

“We’re very excited to be launching our second Community at Heart Appeal,” Mr Olds said.

“Last year, our first appeal collected over 700 children’s books for The Australian Literacy and

Numeracy Foundation’s ShareA-Book program.

“This year, we’d love to the community to come together in support of another great cause –supporting kids affected by family and domestic violence.

“Growing stronger communities is at the very heart of why the Heritage Bank Charitable Foundation was set up and helping kids get back to school is such an important cause to get behind.

“Supporting Zephyr Education was an easy decision as they provide such practical assistance. Their detailed knowledge of so many schools allows them to respond to requests for support at an incredible speed.”

“A child’s access to education is so vital. Supporting this appeal is a simple way to remove a barrier and play a small role in becoming part of a solution.”

The appeal opens on Monday 10 July and closes on Friday 14 July 2023. During this time, the community can drop off new lunchboxes and water bottles at any Heritage Bank branch.

About the Foundation

The Heritage Bank Charitable Foundation was established in 2018 with seed funding of $2 million from Heritage Bank. Since being established, the Foundation has financially supported 36 charities by donating $418,835. The Foundation’s philosophy is to provide support now whilst also building a strong corpus that will benefit and grow stronger communities well into the future.

Heritage Bank funds all operational costs of the Foundation, ensuring all donations received and investment income generated is applied to helping those in need, now and into the future.

10 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 notizie comunitarie
Il governo laburista del NSW ha presentato un disegno di legge per emendare la Legge An- ti-Discriminazione del NSW del 1977, ma i critici ritengono che le modifiche proposte siano com-
Join the great lunchbox collection of 2023 to help kids in need

I am an avid reader. I want to bring to your attention one of the best books I read in the last few years. I read it last week when it came out: Crossing the line by Nick McKenzie.

Nick and Chris Masters are the two investigative journalists who battled and suffered for five years having being sued by that war criminal Ben Roberts Smith.

I can imagine what the two outstanding journalists suffered, as I myself, suffered with them whilst reading the book. They were sued for telling the truth and fighting for justice for Afghani farmers who had nothing to do with the war but were executed with the complicity of Roberts-Smith.

We in Australia often do not recognize our heroes, but I can assure you that after years and years in public life, in involvement in public affairs, I recog-

Brutium invita Carè a premiare le Medaglie d’Oro Calabria 2023 conferite a personalità calabresi che hanno onorato la loro terra

Roma 6 Luglio - “ Si è svolta ieri la cerimonia di premiazione delle medaglie d’oro della Calabria da parte dell’associazione Brutium, calabresi nel mondo. Tantissimi i presenti, sia tra le autorità che tra i calabresi a Roma.

La cerimonia è stata incentrata, in un primo momento, su tre parole-chiave: ritorno, restituzione, rinascita intese come azioni forti per riportare in Calabria quanto in questi decenni di abbandono è stato “scippato” ad una regione che oggi ha l’urgente bisogno di riappropriarsi della professionalità di chi ha scelto di vivere altrove.

Il secondo momento è stato invece dedicato alle Medaglie d’Oro Calabria 2023 conferite a personalità calabresi che hanno onorato la loro terra di origine con la loro vita e con le loro opere.

nize straight away the value of people of the calibre of Chris and Nick, who made me feel proud to be an Australian.

During the book Nick made sure he upheld the honour of SAS soldiers, the majority of whom, are decent and dedicated soldiers. But even the SAS has despicable members.

Reading about an Afghani farmer who was disabled and had a plastic leg, and whose plastic leg was taken from him, filled it up with beer and used as a drinking vessel by people like Roberts Smith.

It is important that these events are written in details and this is what Nick McKenzie’s did We own him a great debt of gratitude.

I have never met him, but with this short review I want to tell him of my esteem, and admiration for his work and his battle on our behalf.

Do not miss reading the book!

La medaglia, coniata dallo scultore calabrese Alessandro Monteleone, rappresenta il simbolo della “pacchiana” che, con in testa la cesta dei suoi ricordi, lascia la sua Calabria per venire a Roma, simboleggiata dalla cupo-

la di San Pietro. Io sono stato orgoglioso di partecipare perché ho voluto celebrare l'associazione presieduta da Gemma Gesualdi che da oltre 55 anni è impegnata a creare un solido legame ideale tra i calabresi nel mondo, nel comune amore verso la propria terra intuendo la forza dei tanti figli di Calabria che hanno lasciato

chi la regione per trasferirsi in altre parti d’Italia, sia il nostro Paese, come me che vivo in Australia.

I premiati di oggi sono un punto di orgoglio per me, per il Brutium e per la Calabria. Fra i premiati di quest’anno Leonardo Donato, Ceo di We Inform, la società editrice di Fortune Italia, il questore di Roma Carmine Belfiore; Gianni Crea, clavigero del Vaticano; Rosario De Luca, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro; Carmelo Dominici, cardiochirurgo del Campus Bio-Medico; l’urologo Enzo Gentile; l’oculista Amedeo Lucente. E ancora: Nicola Maione, presidente Monte Paschi di Siena; Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia; Francesco Napoli, presidente Confapi Calabria; Enrico Maria Pujia, capo del Dipartimento per la programmazione strategica del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; il segretario generale della CISL Luigi Sbarra; Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia.

Implementiamo questa rete che già esiste e rimaniamo uniti perché veniamo dalla terra più bella del mondo. Viva i Brutium, viva la Calabria e viva l’Italia”.

10 Brookfield Road, Minto Mall, NSW 2566

11 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 notizie comunitarie
“My Italian” Italian Restaurant, Pizza-Pasta- Cakes

Il consiglio comunale della Città di Sydney interviene per aiutare i programmi di assistenza alimentare

za di consapevolezza. Ha anche sottolineato l'importanza di garantire che i finanziamenti siano utilizzati senza condizioni o verifiche di reddito e che le persone possano accedere ai servizi senza dover dimostrare la propria idoneità.

Il Consiglio Comunale della città di Sydney sta cercando di fornire assistenza finanziaria ai programmi di aiuti alimentari a causa dell'aumento della domanda e della necessità di supporto aggiuntivo.

Il sindaco Clover Moore ha presentato una mozione urgente per ottenere un "sostegno finanziario di emergenza" per le organizzazioni di soccorso alimentare di Sydney che stanno affrontando una crescente richiesta di aiuto.

Il sindaco ha evidenziato che la fame è un problema vergognoso in un paese prospero come l'Australia e ha sottolineato che le persone delle Prime Nazioni e i lavoratori a basso reddito sono particolarmente colpiti. La domanda di cibo gratuito è aumen-

tata considerevolmente nel corso dell'ultimo anno, poiché sempre più persone lottano per far fronte ai costi di vita, sacrificando l'alimentazione per pagare altre spese essenziali.

La mozione presentata dal Consiglio Comunale di Sydney è stata approvata all'unanimità e ha ricevuto elogi in tutta l'area metropolitana. Tuttavia, alcuni sostengono che la misura non sia sufficiente e che siano necessari interventi più ampi per affrontare i problemi strutturali alla base dell'insicurezza alimentare.

Kristen O'Connell dell'Antipoverty Center ha sottolineato la necessità di affrontare le barriere all'accesso ai programmi di assistenza alimentare, come la vergogna, lo stigma e la mancan-

Alcuni consiglieri hanno sostenuto l'importanza di un impegno più ampio da parte di tutti i livelli di governo per affrontare l'insicurezza alimentare. Tuttavia, la richiesta di finanziamenti diretti alle organizzazioni di soccorso alimentare è stata respinta dal Consiglio Inner West. Le organizzazioni di soccorso alimentare hanno segnalato un aumento significativo della richiesta di aiuto. OzHarvest ha visto un aumento del 25% nel numero di partecipanti e distribuisce quasi il doppio del cibo rispetto al passato. First Nations Response ha registrato un aumento del 100% delle richieste di aiuto e ora supporta oltre 250 famiglie e anziani ogni settimana.

In sintesi, il Consiglio Comunale di Sydney sta cercando di fornire assistenza finanziaria alle organizzazioni di soccorso alimentare per affrontare l'aumento della domanda e sostenere coloro che sono colpiti dall'insicurezza alimentare. Tuttavia, sono necessari sforzi più ampi per affrontare le barriere all'accesso e i problemi strutturali legati alla povertà e all'insicurezza alimentare.

De Pasquale Wins in Townsville!

Anton De Pasquale has won race 17 of the 2023 Repco Supercars Championship in his Shell V Power Ford Mustang GT V8. Starting from 6th position on the grid, the Shell Mustang took the lead on lap 33 never to be headed for the remainder of the 200 kilometer 88 lap race.

The 27 year old drove into victory lane with a five second gap to second place, claiming the first line honours victory for Ford under the Gen 3 regulations, which were introduced at the start of the year. The Mustangs have been heavily disadvantaged by engine power disparity and rear aero deficiencies under the new rules which have allowed the ri-

val Camaro teams to dominate the season thus far.

It was the 9th career victory for the Italo-Australian who said after the race that “Its awesome. It’s good. It’s been an average year so far. The guys worked all night to fix the problems from yesterday. I had an amazing car today. It was a dream to drive. A big credit to those behind me they've done awesome and hopefully a sign of things to come”

Broc Feeney won the two race round over all based on aggregate points and WIll Brown will leave Townsville as the championship points leader with team mate Brodie Kostecki only 7 points adrift in their Coca Cola Comaro’s.

da

Seduti:

Lo scorso 5 luglio 2023, alcuni partecipanti del consueto Bingo organizzato dalla CNA Care Services, hanno trascorso un insolito mercoledì fuori da Bossley Park. Dopo alcuni giorni leggermente freddi e uggiosi, finalmente un po’ di sole, tanto quanto è bastato perché i consueti par-

tecipanti si ritrovassero a consumare il pranzo al Liverpool Catholic Club. Ognuno ha scelto qualcosa di proprio gradimento, pesce , tortellini o della carne con contorno. La giornata piena di allegria, amicizia e divertimento si è conclusa gustando un buon gelato e un caffè tutto Italiano.

12 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 notizie comunitarie
Pauline Lockie (a sinistra) all'Addison Road Community Center
Un giro fuori dal consueto mercoledì
sinistra: Giusppina Cerasoli, Maria Amendolia, Giuseppina Perre, Rosa Volonà, Stella Maimone, Rita Potitò, Agnela Di Pietro, Conetta Corte, Marianna Pacchiarotta, Antonio Di Natale. Angela Rinaldi, Emma Nesci.

L’aquila, trattori d’epoca “Verso la Vetta” del Gran Sasso d'Italia

di quanto si credesse e toccava ogni angolo d'Italia. Anche L'Aquila vantava un nutrito gruppo di appassionati.

intorno ai trattori che ai loro guidatori, ai navigatori e agli accompagnatori.

L'AQUILA - C'era tutta una passione davvero forte, come nei diversi settori della motoristica, intorno a una particolare branca che riguardava le macchine d'epoca del settore agricolo.

Talvolta sfociava nel collezionismo puro, il più delle volte nella conservazione e nella cura di una o più unità, come nel caso dei Trattori d'epoca, grandi e piccoli "gioielli" che avevano espresso la loro forza e la loro insostituibile funzione in agricoltura nei diversi contesti montani, collinari o nelle pianure italiane.

Macchine belle e possenti che testimoniano, nell'arco di un secolo o poco più, lo sviluppo tecnologico nel campo della meccanica a servizio dell'agricoltura, e non solo.

Si andava dalle prime macchine a vapore, ai motori endo-

termici, dagli scoppiettanti "testacalda" fino ai primi motori semi-diesel e diesel.

Trattori italiani ed esteri che avevano lasciato un'impronta significativa nella meccanizzazione agricola, spesso legata a ricordi e memorie familiari che sfociavano sovente in un attaccamento profondo a questo particolare segmento di motoristica e alla condivisione sociale di una autentica passione per i Trattori d'epoca.

Bastava citare alcuni marchi o brand famosi per evocarne fattezze e glorie nei decenni passati - come Fiat, Landini, Orsi, OM, Same, ma anche Renault, Steyr, John Deere, Fordson, Lanz ed altri - a richiamare la curiosità e il piacere di ammirarli ancora curati e vitali.

Questa premessa solo per sottolineare che il singolare mondo degli appassionati era più vasto

Già da qualche anno, infatti, era nata a Pianola - frazione a qualche chilometro dalla città capoluogo d'Abruzzo - l'Associazione "Trattorepoca L'Aquila" che riuniva numerosi appassionati e cultori del territorio aquilano. E dopo il fermo imposto dalla pandemia nei recenti anni, ora l'Associazione ripartiva alla grande con una manifestazione di tutto rispetto, intitolata "Verso la vetta", che si sarebbe svolta il 24 e 25 giugno 2023 dall'Aquila fino a Campo Imperatore, in una Scalata motoristica che dai 714 metri d'altitudine della città avrebbe raggiunto quota 2130 metri, con arrivo nel piazzale antistante l'albergo e la stazione della Funivia del Gran Sasso d'Italia. Avrebbe messo insieme quasi un centinaio di trattori d'epoca, con età almeno pari e superiore ai 40 anni.

In sintesi il programma prevedeva: Sabato 24 giugno dalle ore 8 il raduno dei trattori nell'ampio parcheggio del Tecnopolo d'Abruzzo a L'Aquila.

Alle 11:30 la partenza per la Fontana Luminosa - passando per SS 17 bis, Viale Corrado IV, Via XX Settembre, Viale Crispi, Viale di Collemaggio, Via Strinella, Via Pescara, Via Castello - e la temporanea esposizione dei mezzi tra il Parco del Castello e lungo il Viale Gran Sasso. Alle 16:30 partenza per Fonte Cerreto - passando per SS 17 bis, Tempera, Paganica, Camarda, Assergi - con arrivo e sosta al Piazzale Simoncelli.

Domenica 25 giugno, alle 9:30, partenza per Campo Imperatore percorrendo la Statale 17 bis, con arrivo a destinazione intorno alle 13:30. Alle ore 15:30 il percorso di ridiscesa a Fonte Cerreto, lo scioglimento alle ore 17 e il rientro dei mezzi alle rispettive sedi di provenienza.

La manifestazione, come ogni evento che riguardava la motoristica d'epoca - e questa del settore agricolo in particolare - non mancava di richiamare l'attenzione, la curiosità e l'interesse di cittadini e appassionati, anche perché eventi del genere si coloravano di ulteriori motivi di richiamo e di suggestione, sia

Un plauso andava dunque all'Associazione "Trattatore L'Aquila" di Pianola, al suo Presidente Pierpaolo Lepidi e ai membri del direttivo Giancarlo Centi, Giannicandro Sfarra, Marco Centi Pizzutilli, Renato Foglietta, Giancarlo Lepidi, per l'impegno nel promuovere e organizzare la manifestazione.

Non casuale era la nascita a Pianola dell'Associazione e la presenza di numerosi appassionati.

Questo centro dell'aquilano, infatti, nel 1946 vide arrivare ed

operare due potenti esemplari di Trattori Fiat, un 700A e un 700B, di proprietà l'uno della famiglia Lepidi l'altro della famiglia Totani.

Attualmente, a dispetto dell'età che avanzava senza tuttavia attenuare la passione, era l'imprenditore Orazio Totani a conservare il privilegio di questa particolare primazia, anche alla guida del portentoso mezzo custodito, sia nel prestare consulenza e collaborazione all'Associazione nell'attività sociale e culturale, come nell'organizzazione delle manifestazioni di raduno e di rievocazione della trebbiatura.

15 Al lora! 13 Mercoledì 12 Luglio 2023 notizie dall'Italia Shop 6C/351 Oran Park Dr, Oran Park, NSW, 2570 ORAN PARK
di Goffredo Palmerini
Il 24 e 25 giugno in città e la scalata verso Campo Imperatore di magnifici rombanti motori
FIAT 700a FIAT 700a Una scalata di trattori d'epoca Trattore_Super_Landini Trattore OM 2 TM

a scuola

La reputazione accademica, il gradimento dei datori di lavoro e la ricerca i punti di forza

La classifica delle università del mondo

La classifica Qs World University Rankings: migliora il posizionamento degli atenei italiani, anche grazie ad una modifica dei parametri.

La top ten

1. Massachusetts Institute of Technology (MIT)

2. University of Cambridge

3. University of Oxford

4. Harvard University

5. Stanford University

6. Imperial College London

7. ETH Zurich

8. National University of Singapore (NUS)

9. UCL

10. University of California, Berkeley (UCB)

Gli atenei italiani

Eppur si muovono. Certo, ancora non sono riuscite ad entrare nella top 100 mondiale, ma le università italiane di anno in anno scalano posizioni.

È vero che nella classifica Qs World University Rankings quest’anno sono stati rivisti i parametri per aggiudicare i punteg-

gi agli atenei e questo può aver aiutato.

Ma c’è da tenere in considerazione anche il fatto che la concorrenza si fa ogni anno più aggressiva, non solo dai grandi colossi americani da sempre al top ma anche da parte delle cosiddette nuove "tigri asiatiche".

Il risultato migliore tra le italiane lo ottiene il Politecnico di Milano, che sale di 16 posizioni e si piazza al 123esimo posto al mondo; poco dietro la Sapienza: 134esima, con un balzo di quasi quaranta posizioni (era 171esima); al terzo posto fra le italiane l’Università di Bologna: 154esima (era 167esima). Nella top ten mondiale svettano i soliti noti americani e inglesi: in cima al

mondo ormai da parecchi anni c’è il Mit di Boston, seguito da Cambridge e Oxford.

L’unica università europea presente è il Politecnico Eth di Zurigo (che in questa edizione sale dal nono al settimo posto).

Da registrare anche la new entry della prima università asiatica: la National University of Singapore (Nus), che passa dall’undicesima all’ottava posizione al mondo.

I risultati

A spingere avanti gli atenei nostrani ha contribuito in modo determinante la scelta degli esperti di Qs di ridimensionare il peso del rapporto numerico docenti-studenti, tradizionale punto debole del nostro sistema accademico.

Da noi in media si contano 20 studenti per ogni prof, contro i 17 della Francia, i 15 del Regno Unito e i 12 della Germania (dati Ocse).

Dopo i tagli imposti ormai quasi 15 anni fa dal governo Berlusconi, nonostante il recente sblocco del turnover e le promesse del Pnrr, gli atenei non sono ancora tornati ai livelli pre-cura: in tutto, fra ordinari associati e ricercatori, i docenti universitari oggi sono circa 55 mila, nel 2008 erano 63 mila.

Non risente di queste ristrettezze l’università privata Vita-Salute San Raffaele, che infatti in questo specifico indicatore raggiunge addirittura il 40esimo posto al mondo.

Le italiane al top

123. Politecnico di Milano

134. Sapienza Università di Roma

154. Alma Mater StudiorumUniversità di Bologna

219. Università di Padova

252. Politecnico di Torino

276. Università Statale di Milano

335. Università di Napoli - Federico II

349. Università di Pisa

358. Università di Firenze

364. Università di Torino

Sapienza e Polimi

Nella misurazione della reputazione accademica invece - criterio che è stato ridimensionato a favore di quella del mondo del lavoro - le nostre università sono già fra le prime cento al mondo: l’Alma Mater è 73esima, La Sapienza 74esima, il Polimi 94esimo (e 99esimo nel gradimento dei datori di lavoro).

L’ateneo romano, forte sia del recente Nobel per la Fisica a Giorgio Parisi che dell’eccellenza assoluta dei suoi studi classici in cui da anni strappa il primo posto a Oxford e Cambridge, ottiene anche un altro posizionamento molto lusinghiero: è 33esima nell’indicatore che misura il tasso di internazionalizzazione delle sue attività di ricerca scientifica. Seguono, per questo indicatore, l’università di Padova (74esima) e Bologna (75esima).

La classifica generale

Nella classifica generale, Padova è al quarto posto fra le italiane (e 219esima al mondo), quinto il Politecnico di Torino (che ha registrato un balzo in avanti dal 325esimo posto al 252esimo), sesta l’Università Statale di Milano (276esima, era 324esima).

Seguono la Federico II di Napoli (335esima), Pisa (349esima), Firenze (358esima) e Torino (364esima).

C’è infine un nuovo parametro nel quale le università italiane entrano tra le prime cento, quello della «sostenibilità» sia dal punto di vista ambientale che sociale: Padova è al 55esimo posto e la Sapienza al 79esimo. Il Qs University Rankings è una delle classifiche più consultate dalle famiglie al momento della scelta dell’università per i propri figli.

Forti di questa loro capacità di spostare consensi, gli esperti di Qs offrono, agli stessi atenei che recensiscono anche un servizio di consulenza per aiutarli a migliorare la propria immagine ed eventualmente il proprio piazzamento in classifica.

Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni sem-

NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 28

plici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.

L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an-

no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.

Poiché la vita fugge di Eugenio Montale

Poiché la vita fugge e chi tenta di ricacciarla indietro rientra nel gomitolo primigenio, dove potremo occultare, se tentiamo con rudimenti o peggio di sopravvivere, gli oggetti che ci parvero non peritura parte di noi stessi?

C'era una volta un piccolo scaffale che viaggiava con Clizia, un ricettacolo di Santi Padri e di poeti equivoci che forse avesse la virtù di galleggiare sulla cresta delle onde quando il diluvio avrà sommerso tutto. Se non di me almeno qualche briciola di te dovrebbe vincere l'oblio.

E di me? La speranza è che sia disperso il visibile e il tempo che gli ha dato la dubbia prova che questa voce È (una E maiuscola, la sola lettera dell'alfabeto che rende possibile o almeno ipotizzabile l'esistenza). Poi (sovente hai portato occhiali affumicati e li hai dimessi del tutto con le pulci di John Donne) preparati al gran tuffo.

Fummo felici un giorno, un'ora un attimo e questo potrà essere distrutto?

C'è chi dice che tutto ricomincia eguale come copia ma non lo credo neppure come augurio. L'hai creduto anche tu? Non esiste a Cuma una sibilla che lo sappia. E se fosse, nessuno sarebbe così sciocco da darle ascolto.

20

gennaio 1980

Eugenio Montale

Eugenio Montale, classe 1896, è uno dei pochi evidenti “veri maestri” degli ultimi cinquant'anni di letteratura italiana. Nato a Genova da una famiglia di imprenditori, abbandona gli studi secondari e inizia, come privato, lo studio del canto con il baritono Ernesto Sivori.

Ma la guerra del 1915-18 (in cui prestò servizio come ufficiale di fanteria), la morte di Sivori e la sua decisione di intraprendere la carriera letteraria, allontanarono Montale da quel corso, nel quale aveva mostrato uno straordinario interesse per il melodramma, anche i suoi aspetti tecnici.

Quando iniziò a dedicarsi alla poesia, era già in possesso di una

ricca e versatile cultura e del gusto per la musica di Bellini e Debussy, per la pittura impressionista e per l'arte dei grandi romanzieri dell'Ottocento europeo, condividendo al tempo stesso la interessi dei poeti liguri Roccatagliata-Cecardi, Boine e Sbarbaro.

Tuttavia, lo sguardo “regionale” della poesia del suo tempo non poteva limitare l'attenzione critica che rivolse a Leopardi e a Foscolo. Fu solo dopo la guerra che il poeta si dedicò completamente alle attività creative e alla letteratura. Il suo Omaggio a Svevo, pubblicato nel 1925 sul giornale milanese “L'Esame”, suscitò molta attenzione, determinando, tra l'altro, la fortuna delle opere dello scrittore triestino.

15 Al lora! a scuola Mercoledì 12 Luglio 2023

dell’America

Edoardo (Edward) Corsi custode di Ellis Island

Nell’autunno del 1931 si diffonde la notizia singolare e inattesa, ripresa dalla stampa nazionale, che riempì “di gioia milioni d’italiani che vivono in America”

- come scrisse Il Secolo Illustrato del 15 novembre 1931 - in un articolo dal titolo “Un abruzzese, custode della porta dell’America”

- che alludeva alla scelta del presidente degli Stati Uniti Herbert Hoover di nominare Edoardo Corsi commissario per l’emigrazione.

Per la prima volta, un emigrato italiano fu chiamato ad essere custode di Ellis Island, allora considerata la “Porta d’America”. Da questo articolo prendiamo spunto per ricordare la figura Edoardo Corsi. Il prestigioso incarico venne affidato ad un italiano, che da bambino aveva personalmente conosciuto la durezza del passaggio per l’isola di Ellis Island che definì “una bolgia infernale”.

Nato a Capestrano il 20 dicembre 1896, aveva già vissuto in tenerissima età, sul finire dell’800, una breve permanenza in Svizzera (esilio, come scrisse), al seguito del padre Filippo Corsi, repubblicano mazziniano, che per sfuggire alle persecuzioni governative di quel periodo scelse di emigrare a Lugano.

Durante l’esilio nascerà una sorellina alla quale venne dato il nome di Helvetia, in omaggio alla terra svizzera.

Filippo Corsi sin da giovanissimo era stato molto attivo sul territorio abruzzese, a sostegno delle riforme agrarie e della cooperazione, oltre ad essere impegnato per la sicurezza del lavoro

nello stabilimento chimico di Bussi, tra le prime esperienze di industrializzazione del Val Pescara.

Poco tempo dopo il rientro in Italia, Filippo Corsi venne eletto deputato nel collegio di MassaCarrara. E proprio a Massa, dove era arrivato in treno per tenere un discorso in comune, fu colpito mortalmente da un infarto, lasciando nel dolore e nella miseria la moglie Giulia Pantano e i quattro figli. Edoardo, primogenito, non aveva nemmeno sette anni. Correva l’anno 1903.

Nei mesi successivi, come in uso al tempo, un parente da parte del marito sposò la vedova per aiutarla a sostenere la famiglia.

La difficilissima situazione economica indusse la famiglia - come tanti capestranesi - ad emigrare negli Stati Uniti nel 1907, dove erano già presenti altri parenti. Quello si rivelò un anno record per l’emigrazione, con oltre un milione di sbarchi ad Ellis Island. Qualcosa che doveva rimanere per sempre nella memoria di Edoardo.

La sua infanzia fu durissima. Insieme allo studio cercò di svolgere diversi piccoli lavori per concorrere nel sostegno della famiglia.

Dopo non molto perse anche la madre. Con straordinaria tenacia e grande spirito di sacrificio conseguì nel 1922 la laurea in legge presso la Fordham University di New York.

Nella stessa università molti anni dopo, Dominick Salvatore, un altro abruzzese, diventerà preside della Facoltà di Economia. Iniziò a pubblicare articoli su problematiche sociali su riviste come The Outlook e The World.

Nel 1926 fu nominato direttore della Haarlem House che offriva servizi di educazione e ricreazione in favore della comunità italo-americana. Lì conobbe Emma Gillies, assistente sociale, che sposò nello stesso anno. Due anni dopo nacque il figlio Philip Donald.

Nel 1930 iniziò la sua carriera nell'amministrazione governativa americana venendo nominato supervisore del Censimento Federale a Manhattan.

La sua attività fu particolarmente apprezzata a vari livelli, tanto che l’anno successivo il presidente degli Stati Uniti, Herbert Hoover, volle conoscerlo personalmente rimanendo positivamente colpito, tanto da affidargli l’incarico di commissario per l’emigrazione ad Ellis Island. E

proprio su quest’incarico prestigioso cercheremo di soffermarci, tornando a quei giorni.

Il citato Secolo Illustrato sottolineò con gran rilievo l’avvenimento che “ancora qualche anno prima sarebbe stato inconcepibile”. Queste le sue prime dichiarazioni nell’assumere l’incarico “Io intendo umanizzare, trasformare Ellis Island da un luogo di umiliazioni e di pene, come era nel passato, in una vera casa dove delle volte si deve restare per mesi.

Per essere severi non occorre essere crudeli, per essere energici basta essere giusti”. Evidentemente, nel rispetto delle leggi vigenti.

Il periodo non era facile per le conseguenze del crollo di Wall Street, mentre solo quatto anni

prima erano stati condannati a morte Sacco e Vanzetti.

Il numero degli emigranti andava diminuendo rispetto agli anni precedenti, mentre c’erano limitazioni quantitative che erano state poste per l’ingresso degli italiani, discriminanti rispetto ad altri paesi.

Una motivazione andava trovata nella convinzione, allora diffusa, che gli italiani fossero tra quelli che davano maggiore contributo alla criminalità.

Una circostanza che fu smentita dal rapporto di una commissione di giuristi voluta dal presidente Hoover dal quale emerse che “gli italiani - tra gli emigrati - erano i migliori cittadini americani, sobri, laboriosi, e i più alieni da quelle forme di delinquenza che ora spandono così cattiva luce sull’America”.

In quel periodo, mentre si riducevano i flussi ordinari, rimanevano in ogni caso quelli costituiti da donne e bambini che continuavano ad approdare ad Ellis Island “chiamati” dai capi famiglia già stabiliti in America.

Al termine dell’incarico Edward Corsi ritenne opportuno raccontare quella straordinaria esperienza pubblicando nel 1935

“In the Shadow of Liberty: The chronicle of Ellis Island”, edito da The Macmillan Company, New York, recante l’introduzione di Fiorello La Guardia, allora sindaco di New York, attestante la bontà dell’opera svolta dal commissario.

Il libro è preceduto da un excursus della propria vita in cui non nasconde certo le origini abruzzesi, con richiamo alla figura del padre, al breve “esilio” in Svizzera e quindi alla partenza per gli Stati Uniti, all’approdo ad Ellis Island e l’adattamento alla

16 Al lora! speciale centrale Mercoledì 12 Luglio 2023 Australian Manufacturer of Italian style continental biscuits & Pasticceria 5/14 Lyn Parade, Prestons, NSW 2170 0415 281 020 admin@crostoliking.com.au
Ricordiamo il grande italiano ad oltre 130 anni dalla istituzione della “porta d’ingresso”
1907 - Imbarco degli emigranti Edoardo Corsi Immigrati italiani in arrivo a Ellis Island, New York, nel 1905 continua a pagina 17

nuova realtà. All’Abruzzo è dedicato il secondo capitolo.

“The Abruzzi was really all I knew of Italy” (L’Abruzzo era davvero tutto quello che sapevo dell’Italia), ammise Corsi, sottolineando come “quella terra selvaggia avesse dato all’Italia e al mondo personaggi come d’Annunzio, Croce, i Rossetti, De Virgili e Ovidio”. Esaltò gli scenari montagnosi della sua regione, dominati dal Gran Sasso e dalla Maiella, le origini medievali del suo paese, “posto tra L’Aquila e Sulmona”, e la storia di San Giovanni da Capestrano che gli raccontava suo padre.

Nella sua memoria anche i pastori e, tra questi, gli improvvisatori (cantori e poeti a braccio). Del padre richiamò gli ideali politici sintetizzando l’impegno umano e politico in favore di contadini e operai, portato avanti anche attraverso la rivista “La Democrazia” da lui stesso fondata, seguendo i principi mazziniani e in contrasto con la monarchia. Si evince come egli stesso si sia ispirato sempre alla figura del padre Filippo, che una targa, posta dopo la Liberazione, ricorda tuttora, con queste parole, in

piazza della Libertà a Pratola

Peligna: "Trasse dalle idealità repubblicane, dall'affetto per i lavoratori, la fede e la forza per combattere il dominio delle oligarchie locali, per ridestare alla coscienza dei nuovi destini il popolo di queste terre".

La gran parte del libro è in ogni caso dedicata all’emigrazione e soprattutto alla situazione di Ellis Island, quella trovata e quella migliorata grazie alla sua azione umanitaria.

Colpisce il confronto, documentato fotograficamente, tra una grande camerata con numerosi emigranti dormivano ammucchiati su letti a castello disposti in continuità, a doppia piazza, e le nuove sale destinate all’accoglienza di madri con bambini. In un’altra immagine del 1933 si può notare Edward Corsi donare piccoli regali, in occasione del Natale, a bambini provenienti da vari paesi del mondo.

Nelle pagine conclusive, Corsi ammise - mentre era intento a liberare il suo grande ufficio al termine dell’incarico - che “i suoi pensieri vagavano verso la lontana mattina di ottobre, di tempo fa, quando l'ombra della libertà

aveva accolto l'arrivo della famiglia Corsi in America, e tutto ciò che era accaduto negli anni successivi”.

Il libro riesce ad essere al tempo stesso la storia travagliata di una prodigiosa carriera e quindi di uno straordinario riscatto sociale, insieme ad una testimonianza orgogliosa delle proprie origini italiane e, abruzzesi in particolare, con un omaggio riconoscente al padre e una prova del servizio reso agli Stati Uniti, suo paese di adozione, soprattutto nel processo di umanizzazione e riorganizzazione, anche logistica, dell’accoglienza degli emigrati.

La Guardia lo nominò direttore dell’Home Relief Fund (Fondo per l’assistenza domestica) di New Yorke. Nel 1950 si candidò a sindaco di New York ma gli venne preferito un altro italo-americano, Vincent Impellitteri.

Ma Corsi era soprattutto un grande manager del sociale. Seguirono altri incarichi nel corso del tempo, ai massimi livelli, sempre riguardanti l’emigrazione e il welfare.

Edward Corsi morì il 13 dicembre 1965, a seguito di un incidente stradale. Il fondo contenente lettere e documentazioni varie a lui appartenute è stato lasciato all’Università di Syracuse, nello stato di New York. Forse un ultimo pensiero all’Italia.

Viene da pensare a quanto scrisse John Fante in una lettera diretta al figlio Dan, quando annotò: “Mi dicono che gli abruzzesi sono gente molto per bene”, alludendo alla reputazione degli abruzzesi che personaggi come Edward Corsi, come e più di altri, hanno certamente contribuito ad alimentare negli anni passati.

Corsi fa parte della grande storia dell’emigrazione americana, italiana e quindi anche di quella abruzzese. Una storia, quest’ultima, che resta ancora tutta da scrivere.

I 130 anni di Ellis Island

Nel 1892 l’isolotto posto alla foce del fiume Hudson nella baia di New York viene trasformato in “stazione” porta di ingresso per

gli immigrati diretti negli Stati Uniti. Era l’isola delle speranze, ma anche delle lacrime, dove gli immigrati venivano identificati e sottoposti a umilianti controlli e visite mediche, prima di approdare al suolo americano.

La loro permanenza poteva protrarsi per giorni e settimane in squallidi saloni. C’era chi veniva costretto a rientrare nei paesi di provenienza. Una circostanza dolorosa che senza alcuna pietà poteva separare anche i nuclei familiari.

Nel 1954 Ellis Island venne chiusa. Venti milioni di emigranti, provenienti da una cinquantina di paesi del mondo, erano fino ad allora transitati per l’isola verso il sogno americano. Quei luoghi, a partire dal 1990, sono stati trasformati nell’Ellis Island Museum of Immigration, che vanta 65milioni di nominativi di immigrati, il museo simbolo dell’emigrazione nel mondo. A poca distanza si trova Liberty Island, dove si erge ben visibile la Statua della Libertà.

17 Al lora! speciale centrale Mercoledì 12 Luglio 2023 02 9606 9797 249 Edmondson Avenue, Austral NSW 2179
continuazione da pagina 16 Ellis Island trasformata in un Museo dell'emigrazione Giovani emigranti e la Statua della Libertà Lo sbarco a Ellis Island, 1907
18 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 passatempo e umorismo

San Camillo de Lellis e la prima Croce Rossa

messo dal convento a causa di una piaga nella gamba, apertasi al tempo delle sue scorribande militari.

Per tale motivo fu ricoverato nell’ospedale romano di San Giacomo. Qui l’intuizione: unire la pregressa disciplina del soldato alla carità cristiana dando vita ai "Ministri degli infermi". Quattro i voti per entrare a farne parte: obbedienza, povertà, castità, servizio ai malati.

Nato a Bucchianico, in provincia di Chieti, il 25 maggio del 1550 e morto a Roma il 14 luglio 1614, la sua figura è emblematicamente legata alla croce rossa che egli ottenne di portare cucita sull'abito religioso da papa Sisto

V nel 20 giugno 1586. In particolare, come riferisce nel 1620 padre Sanzio Cicatelli, primo biografo del Santo, “per tre ragioni piacque al padre nostro che portassimo la Croce ne' vestimenti, tenendola per nostra impresa e insegna. La prima, per far distinzione dall'abito della Compagnia di Gesù.

La seconda, per far conoscere al mondo che tutti noi segnati di questo impronto di Croce siamo

come schiavi venduti e dedicati per servigio de' poveri infermi.

E la terza, per dimostrare che questa è religione di croce, cioè di morte, di patimenti e di fatica, acciò quelli che vorranno seguitar il nostro modo di vita, si presuppongano di venir ad abbracciare la Croce, di abnegare se stessi e di seguitar Gesù Cristo fino alla morte”.

La grazia di Dio raggiunse Camillo nel 1575. Durante un viaggio al convento di San Giovanni Rotondo, incontrò un frate che lo prese in disparte per dirgli: “Dio è tutto. Il resto è nulla. Bisogna salvare l’anima che non muore…”.

Chiese di diventare cappuccino, ma per due volte venne di-

È considerato il primo grande riformatore della professione infermieristica e dell’organizzazione assistenziale negli ospedali. Oltre alla cura del corpo, chi assiste il malato, secondo San Camillo, avrebbe dovuto farsi carico dello spirito. Qualcosa di radicalmente diverso da quanto accadeva negli ospedali dell’epoca, dove i malati erano abbandonati a loro stessi.

Uomo eminentemente pratico e semplice, non certo privo di cultura né d’interessi, nel suo apostolato educativo non ricercò squisitezze teoriche. Gli bastavano poche linee direttive. E poi un acuto discernimento dei cuori di cui fu eccezionalmente dotato, un grande buon senso unito a paterna dolcezza.

v Wade

“You could have a young woman who’s a freshman in college, fresh out of her parents’ home, really kind of independent for the first time in her life. And with no guidance, no seeing a doctor, and nobody who knows her helping her to make these decisions.”

She added that “we’ve gone off the deep end in New York State.”

How, then, can a Catholic in the state, in the Diocese, respond? “I think the only way we can respond is to love the mother that’s facing this circumstance.”

L’insegnamento di San Benedetto, nato a Norcia intorno al 480 d. C., è una delle più potenti leve, dopo il declino della civiltà romana, per la nascita della cultura europea. È la premessa per la diffusione di centri di preghiera e di ospitalità. Non è solo il faro del monachesimo, ma anche una provvidenziale sorgente per poveri e pellegrini.

“Dovremmo domandarci”, scrive lo storico Jaque Le Goff, “a quali eccessi si sarebbe spinta la gente del Medioevo, se non si fosse levata questa voce grande e dolce”. Una voce su cui si sofferma, nel II libro dei “Dialoghi”, un biografo d’eccezione: San Gregorio Magno.

Per San Gregorio è “un astro luminoso” in un’epoca segnata da una grave crisi di valori. La sua è una nobile famiglia della regione di Norcia. Nel luogo dove secondo la tradizione si trovava la casa natale del Santo, è stata costruita la Basilica di San Benedetto.

La sua vita, sin dalla gioventù, è scandita dalla preghiera. I genitori, benestanti, lo mandano a Roma per assicurargli un’adeguata formazione.

Benedetto e alcuni suoi discepoli costruiscono la prima abbazia di Montecassino.

A San Benedetto, fratello di Santa Scolastica, sono stati attribuiti molti miracoli.

Ma il miracolo più duraturo del padre dell’ordine benedettino è la composizione della Regola, scritta intorno al 530 d.C. È un manuale, un codice di preghiera per la vita monastica.

Lo stile, sin dalle prime parole, è familiare. Dal prologo fino all’ultimo dei 73 capitoli, Benedetto esorta i monaci a tendere “l’orecchio del cuore”, a “non disperare mai della misericordia di Dio”: “Ascolta, o figlio, gli insegnamenti del maestro, e tendi l’orecchio del tuo cuore; accogli di buon animo i consigli di un padre che ti vuole bene per ritornare con la fatica dell’obbedienza a Colui dal quale ti eri allontanato per l’accidia della disobbedienza”.

It has been one year since the historic Supreme Court decision overturning Roe vs. Wade. The longstanding Constitutional right guaranteeing access to abortion was reversed eliminating federal standards that had been established by earlier decisions. It was a victory for pro-life forces, not completely winning the battle but striking down federal law and moving the battleground to the individual state governments to decide.

In the Diocese of Syracuse, the Office of Family/Respect Life Ministry has been at the forefront of area efforts to protect life in New York where current state leadership is very pro-choice. Lisa Hall is director of the diocesan office; we asked her to relive the moment last year when the federal law was overturned.

“It was surreal to me,” she offered. “I never thought that day would come. It just felt surreal, that the opportunity would be there to hopefully protect more unborn children and to acknowledge the humanity of the unborn child. That’s what was most awesome to me.”

Hall shared that the date sparked a renewed conversation on the options that can turn an

unexpected pregnancy into a positive opportunity rather than an end to a life. She said the abortion solution to end a pregnancy has been “force-fed through this culture in the last 50 years.” She adds that we, as individuals, a diocese and a society, need to do a better job supporting women when these circumstances arise.

One year later, Hall reports that there are a number of states that have passed laws limiting abortion with most, if not all, including exceptions for cases involving rape, incest or danger to the life of the expectant mother.

“There are a number of other states who have gone completely the other direction,” added Hall.

“And New York is one of them that has declared itself a sanctuary state for abortion. Governor (Kathy) Hochul has even gone so far as to put aside $35 million in tax dollars to even fund abortion for residents who live outside of New York State, to pay for their travel expenses, to pay for them to be able to come and have an abortion.”

She also cited recent mandates that require every SUNY and CUNY campus to provide students access to the abortion pill.

She cited a document put forth by the bishops of New York State, Radical Solidarity, as well as a program from the U.S. Conference of Catholic Bishops called Walking With Moms in Need.

“It outlines beautifully what Catholics can do to respond in this very anti-life state.” She stressed that “what we need to do is to accompany women who are facing unexpected pregnancy. We need to know the places that they can go to receive life-affirming care and choices.”

Ma qui, racconta San Gregorio Magno, trova giovani sbandati, rovinati per le strade del vizio. Benedetto allora lascia Roma. Arriva prima in una località, chiamata Enfide, e poi vive per tre anni, da eremita, in una grotta a Subiaco, destinata a divenire il cuore del monastero benedettino “Sacro Speco”.

Questo periodo di solitudine precede un’altra fondamentale tappa del suo cammino: l’arrivo a Montecassino. Qui, tra le rovine di un’antica acropoli pagana, San

“L’ozio - scrive San Benedetto nella Regola - è nemico dell’anima; è per questo che i fratelli devono, in determinate ore, dedicarsi al lavoro manuale, in altre invece, alla lettura dei libri contenenti la parola di Dio”. Preghiera e lavoro non sono in contrapposizione ma stabiliscono un rapporto simbiotico. Senza preghiera, non è possibile l’incontro con Dio. Ma la vita monastica, definita da Benedetto “una scuola del servizio del Signore”, non può prescindere dall’impegno concreto. Il lavoro è un’estensione della preghiera. “Il Signore - ci ricorda San Benedetto - attende che noi rispondiamo ogni giorno coi fatti ai suoi santi insegnamenti”.

19 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 mezz'ora di religione JDN TRANSPORT Catherine Field 0408 596 157 JDN transport is a small family owned business that specialises in transporting fresh produce to fruit shops in and around Sydney and some country areas
One year later: marking the reversal of Roe
L’occidente o sarà cristiano o non sarà!

Favignana, il Paradiso della Sicilia

Un ornamento che la incorona, regina delle tonnare, invidiata da tutto il mondo per il suo aspetto paesaggistico e la sua storia millenaria

di Ketty Millecro

Favignana è l’isola chiamata “Paradiso della Sicilia”, per le sue acque cristalline e il paesaggio che la rende unica nel suo aspetto. È la principale isola dell'arcipelago delle isole Egadi, a 7 km dalla costa occidentale della Sicilia, tra Trapani e Marsala. Denominata dai Greci “Aegusa” e nel medioevo “Favonio”, per la forma e fattezze a farfalla.

Le sue acque evocano vicende di storia, insite nella profondità del Mediterraneo. Sono segreti di battaglie, come quella delle Egadi del 241 a. C., combattuta a Cala Rossa fra Romani e Cartaginesi.

Acque con voci, canti, grida come l'antica pesca del tonno iniziata degli Arabi. Chi approda a Favignana nota l'eleganza del Palazzo Florio, del 1876, simbolo dell'isola.

Importante la Piazza Matrice e a destra della piazza la parte più antica del paese del 1600. Case costruite in tufo, profumi di alberi da frutta, piante fiorite, odori aromatici: salvia, rosmarino, origano.

È nota la zona di S. Nicola con grotte e segni di graffiti preistorici o incisioni o resti tombe puniche.

Cala Rossa, vista dal mare o dall'alto delle sue rocce è un’e-

mozione, dono della natura: Cala Azzurra, Grotta Perciata, la bianca spiaggia del Burrone, Cala Stornello con isolotti del Preveto, Galera e Galeotta Cala Rotonda.

L'estremità con Punta Faraglione, a strapiombo sul mare.

Inizia poi la costa nord-occidentale, dominata dalla Montagna Grossa, grotte e caverne.

Il Monte che divide in due l'isola con il Forte di Santa Caterina, edificato da Ruggero II il Normanno nel XII sec., fortifica-

to nel XVII sec. dagli Spagnoli, si specchia nel mare delle Egadi, nel Mediterraneo. II tufo favignanese, a blocchi o"cantuni", importante elemento, è esportato in tutta la Sicilia e Africa.

Architettura, insieme a torri e colonne nella roccia tufacea creano un paesaggio suggestivo. Gallerie si aprono nelle pareti rocciose e si affacciano sul mare di Cala Rossa.

Quando i tonnaroti, guidati dal Rais, escono in mare per la "mattanza", è lì la pesca del tonno. Gesti e preghiere, cantano la stesse "cialome" da sempre. È gioia, dopo stressante lavoro, con le barche cariche di tonni. Un rito antico sacro, ripetuto in ogni primavera e ricchezza dell’isola.

La Sicilia ne è fiera di questo bene prezioso. Film di grandi registi, girati proprio lì, hanno evidenziato tutta la sua bellezza.

Ne ha più volte esaltato la rara magnificenza la bravissima conduttrice della trasmissione radiofonica Sabato italiano di Radio Hofstra University di New York, italoamericana di Castelvetrano.

Si decanta la Tonnara Florio, “regina” del porto di Favignana, compagna di un'altra isoletta, Formica, un'altra tonnara occupante tutta l’area.

Si conferma l’abbondanza della pesca e il commercio marittimo. I fieri siciliani ostentano, perciò, la preziosità dell’isola di Favignana, diamante rarissimo della Sicilia e ornamento regale in tutto il mondo.

Ritrovato a Segesta un altare ellenistico

Assessorato/Ufficio:

Presidenza della Regione

Nuovo prezioso ritrovamento a Segesta: seppellito per secoli da pochi centimetri di terra e dalla vegetazione, nell'area dell'acropoli Sud è tornato alla luce un altare presumibilmente di epoca ellenistica, composto da due raffinati elementi lapidei scolpiti.

"Questo eccezionale reperto rinvenuto conferma l'inestimabile valore storico e artistico che i siti archeologici rappresentano per il nostro territorio - dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani - testimonianza di un passato glorioso, ancora da scoprire e interpretare. Migliorare la fruizione di questi luoghi significa permettere a

turisti e visitatori di vivere esperienze culturali immersive e di godere di un patrimonio unico".

"Il Parco archeologico di Segesta non finisce mai di stupirci - afferma l'assessore regionale ai Beni culturali e all'identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato - Gli scavi continuano a riportare alla luce resti sempre diversi, che aggiungono nuove prospettive e chiavi di lettura a un sito dove sono stratificate molteplici civiltà. È la conferma di un impegno profuso per restituire valore aggiunto a un luogo affascinante, attrazione per i turisti di ogni provenienza geografica".

La scoperta è avvenuta nei pressi dell'edificio denominato

Casa del Navarca, in una zona finora poco esplorata, nell’ambito del progetto di manutenzione e fruizione dei fronti di scavo, proprio mentre alcuni operai ripulivano il terreno da sterpaglie e vegetazione spontanea.

Entrambi i reperti sono a forma di tronco piramidale, in perfetto stato di conservazione, e dovrebbero costituire un altare per il culto familiare e un supporto per una scultura o un elemento di finitura.

L’altare era stato pensato per essere adagiato alla muratura e presenta nella parte mediana posteriore un alloggiamento per un gancio metallico. Leggendo l’opera in senso verticale, appare un solido basamento con moda-

nature e piccoli ovuli che ricordano delle perline; al centro un festone in altorilievo con cesti dai quali traboccano fiori e frutta; la parte superiore ricorda la partizione delle trabeazioni degli antichi templi e si chiude con delle volute di gusto ionico che delimitano i bordi di un mattone in terracotta posto in orizzontale.

Probabilmente doveva sigillare lo spazio destinato a reliquie di eroi o di antenati.

Il secondo elemento riporta una superficie scalpellata per favorire l’adesione dell’intonaco che copriva almeno tre lati. Un piccolo brano, piuttosto spesso, è ancora visibile nella parte alta. Anche in questo blocco troviamo una cornice modanata e un piano orizzontale.

"Dopo la scoperta di una strada lastricata e di preziose pavimentazione - aggiunge il dirigente generale del dipartimento dei Beni

culturali, Mario La Rocca - vengono alla luce opere di rara bellezza, che confermano committenze di gusto elevato e la maestria degli antichi scultori del luogo". "La nostra intenzione, dopo i lavori di scavo e ricerca avviati con l’apporto dell’archeologa Alessia Mistretta dell’Università di Ginevra - sottolinea il direttore del Parco, Luigi Biondo - è quella di valorizzare il sito e renderlo fruibile ai visitatori in sicurezza.

Queste scoperte portano nuova linfa vitale a un lavoro lungo e faticoso".

Studi più approfonditi e analisi di laboratorio potrebbero restituire altri preziosi dati e permettere di dare maggiori indicazioni sullo sviluppo artistico di una comunità ricca che non aveva dimenticato la grandezza delle opere della madre patria, ma aveva trovato il sistema di conciliare natura e artificio.

20 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 la pagina di Ketty

Una grande donna: Carla Voltolina

Era una promessa del nuoto. Aveva già vinto diverse gare, e chissà, magari quella sarebbe stata la sua strada. Però era anche molto studiosa e si era iscritta all’università.

Eppure, il destino aveva altri programmi e a causa della Seconda guerra mondiale Carla dovette lasciare nuoto e studi.

La bellezza eterea delle ceramiche del '600 Un viaggio nell'Italia rinascimentale

Opere d'arte preziose che raccontano la maestria artigianale e l'eleganza dell'epoca lustro e porcellane. Le ceramiche a lustro erano caratterizzate da un rivestimento metallico che con-feriva loro un aspetto metallico e riflettente, mentre le porcellane, importate dalla Cina, erano considerate oggetti di grande lusso e prestigio.

Nell'Italia del Seicento, l'arte delle ceramiche raggiunse livelli straordinari, trasformando oggetti quotidiani in autentiche opere d'arte. Queste ceramiche, espressione dell'estro creativo e della maestria artigianale dell'epoca, ci trasportano indietro nel tempo, rivelando la bellezza eterea del Rinascimento italiano. Le ceramiche del Seicento sono caratterizzate da una combinazione unica di stile, eleganza e raffinatezza.

I ceramisti dell'epoca, ispirati dall'arte classica e dalla tradizione medievale, crearono opere che riflettevano l'armonia e l'eleganza dell'antichità, ma con uno spirito rinascimentale distintivo. Una delle principali tecniche utilizzate durante questo periodo fu la maiolica. La maiolica, una ceramica a smalto, veniva dipinta a mano con vivaci colori e decorata con motivi floreali, paesaggi idilliaci, scene mitologiche e ritratti di personaggi famosi dell'epoca. Le ceramiche maiolicate, con i loro colori vibranti e le immagini dettagliate, erano molto ammirate e ricercate dai nobili e dalle famiglie benestanti. Altre forme di ceramica del Seicento includevano le ceramiche a

Le città italiane che si distinsero per la produzione di ceramiche durante il Seicento furono Faenza, Deruta, Urbino, Gubbio e Castelli. Questi centri ceramici erano rinomati per i loro maestri ceramisti, le loro botteghe e le loro scuole d'arte. Gli artigiani locali lavoravano con passione e dedizione, creando pezzi unici e pregiati che sono diventati veri tesori dell'arte rinascimentale. Oggi, molte di queste ceramiche del Seicento sono conservate nei musei di tutto il mondo, dove sono ammirate per la loro bellezza e il loro valore storico. Musei italiani come il Museo Internazionale delle Ceramiche a Faenza e il Museo Nazionale della Ceramica a Urbino ospitano straordinarie collezioni di ceramiche rinascimentali, offrendo agli amanti dell'arte l'opportunità di immergersi nell'atmosfera magica di quel periodo. Le ceramiche

del Seicento in Italia sono una testimonianza vivida della ricchezza culturale e artistica di un'epoca d'oro. Esse rappresenta-no l'eccellenza dell'artigianato italiano e sono una prova concreta della passione e della creatività degli artisti dell'epoca. Queste ceramiche non erano solo oggetti funzionali, ma veri e propri capolavori che incarnavano lo spirito rinascimentale di ricerca dell'armonia e della perfezione. Le ceramiche del Seicento rappresentavano anche una forma di status symbol, poiché erano apprezzate e collezionate dalle famiglie nobili e dalle corti reali. Esse erano spesso regali preziosi scambiati tra le famiglie aristocratiche e venivano esibite con orgoglio nelle residenze di lusso dell'epoca. Oltre alla loro bellezza estetica, queste ceramiche sono anche importanti fonti storiche che ci aiutano a comprendere la vita e la cultura del periodo. Le scene dipinte su di esse raffigurano spesso la vita quotidiana, le tradizioni, le feste e le cerimonie dell'epoca, offrendoci uno sguardo intimo sulla società rinascimentale.

Inoltre, le ceramiche del Seicento in Italia sono un testimonio dell'importanza dell'artigianato e delle arti decorative nella cultura italiana. Gli artisti ceramisti erano considerati veri e propri maestri del loro mestiere, che tramandavano le loro conoscenze e abilità di generazione in generazione. Questa tradizione artigianale è ancora viva oggi, con molti ceramisti italiani che continuano a creare opere d'arte di straordinaria bellezza e qualità. . Sono tesori preziosi che ci ricordano l'importanza dell'arte e dell'artigianato nella nostra storia e ci ispirano a preservare e valorizzare queste tradizioni per le future generazioni.

Ma era una ragazza forte e determinata, oltre che dichiaratamente antifascista. Per questo si unì alla Resistenza rifiutando però sia le armi, sia la definizione, riduttiva, di staffetta.

Lei era un ufficiale di collegamento, oltre che attivissima giornalista nella stampa clandestina. E per queste sue attività una volta fu anche arrestata dalle SS, ma riuscì a salvarsi fortunosamente.

Nel 1944 le fu chiesto di accompagnare a Milano un dirigente del partito socialista, di nome Sandro. Fu amore a prima vista nonostante i 25 anni di differenza, e dopo la guerra nel 1946 si sposarono.

Per anni Carla lavorò come giornalista per di-

versi giornali, e poi come giornalista parlamentare presso l’Ufficio stampa della Camera dei Deputati.

Ma a causa della carriera del marito e del suo grande senso etico dovette abbandonare il giornalismo. Carla, infatti, non riteneva corretto continuare a fare la giornalista, non perché ci fosse una legge che lo proibisse, ma solo perché aveva un grande senso dello Stato, e non voleva nemmeno lontanamente porre il marito in una situazione di conflitto di interessi. Anche solo potenziale.

Per questo, ormai cinquantenne, tornò sui libri e si laureò in scienze politiche in psicologia, per

poi lavorare come psicoterapeuta specializzata nell’ambito di tossicodipendenze e malattia mentale.

Aveva raggiunto un nuovo equilibrio, familiare, personale e professionale, ma la carriera del marito, ormai anziano, la pose di nuovo di fronte all’ennesima sfida. E forse all’ennesimo sacrificio.

Perché Sandro, il marito era diventato Presidente della Repubblica, non una cosa da poco.

Ma lei Carla Voltolina, non ne voleva sapere di ridursi al ruolo di first lady. Così come non ne voleva sapere di trasferirsi al Quirinale.

E così continuò a lavorare come volontaria lontana da Roma, a Firenze con medici che in gran parte ignoravano chi fosse suo marito.

Non ambiva a un ruolo pubblico: “Il mio quirinale è una camera di ospedale con persone che soffrono”

Carla Voltolina è mancata nel 2005, ma è giusto ricordare la grande donna che stava non dietro, ma accanto e davanti a un grande uomo, Sandro Pertini.

21 Al lora! la pagina della Donna a cura di Maria Grazia Storniolo Mercoledì 12 Luglio 2023

Seneca: cronaca di una morte annunciata

continuazione dalla scorsa settimana)

Non sappiamo come sia stata la convivenza con Claudio, artefice del suo esilio: sappiamo solo che alla sua morte, nel 54 d.C., forse “favorita” dalla stessa Agrippina, Seneca si prese una vendetta postuma con la satira prosimetrica dell’Apokolokyntosis, una pesante parodia del rituale dell’apoteosi, con il quale il defunto imperatore veniva assunto tra le divinità.

Claudio non solo viene cacciato via dagli dei dell’Olimpo, che non lo vogliono come loro “collega”, ma precipitato agli inferi a giocare per sempre a dadi con un piattello bucato insieme con un liberto, segno evidente della condanna dell’aristocrazia senatoria, in cui Seneca si riconosceva, nei confronti della classe dei liberti, discendenti da schiavi liberati, diventati spesso molto ricchi, a cui Claudio aveva affidato posizioni di prestigio, forse come anche nel caso del sopra citato Polibio, nella corte imperiale.

Ma come ci racconta con cupa tragedia Tacito, sono gli anni dell’impero neroniano quelli più drammatici. Per cinque anni Seneca, grazie alla collaborazione con Agrippina, riesce a gestire il giovane Nerone e il suo potere. È il momento in cui gli dedica il De clementia, scritto programmatico, vero e proprio manifesto di governo, con cui Seneca indica la strada maestra della collaborazione tra imperatore e senato e soprattutto cerca di stornare il rischio di un richiamo alle sirene dell’autocratismo di matrice orientale, alle cui seduzioni già Caligola aveva ceduto, ovvero l’idea di considerare il sovrano una sorta di divinità in terra, con pieni poteri. Ma i cinque anni passano in fretta: forse la passione per Poppea, bella e ambiziosa, forse più semplicemente il desiderio di liberarsi dell’ingombrante presenza della madre e del maestro portano Nerone a trasformarsi nel “mostro” che le fonti, a volte con sospetta compiacenza, ci dipingono. Agrippina comprende che il figlio vuole prendersi i suoi spazi. Tacito ci racconta in dettaglio il dramma di questa donna che aveva trovato la sua realizzazione, dopo un’infanzia spaventosa (aveva visto uccidere la madre e due suoi fratelli).

È disposta a tutto pur di salvare la sua posizione: Tacito adombra anche il sospetto di incesto, an-

che se naturalmente il riflesso del mito di Edipo e Giocasta è troppo ghiotto per essere realmente preso sul serio. Nerone si sbarazza di Britannico e della sventurata Ottavia: nulla osta ormai alla pienezza del legame con Poppea. Ma anche Agrippina deve morire: dapprima viene simulato un incidente di navigazione, da cui la donna si salva rocambolescamente a nuoto; ma comprende che il suo destino è segnato: non le resta che aspettare i sicari che penetrano nelle sue stanze, rimaste desolatamente vuote, abbandonata e rassegnata ma non abbattuta, al punto da chiedere al centurione di essere colpita proprio là dove aveva dato la vita a colui che ora sta per darle la morte. E Seneca? Come agisce, cosa fa di fronte al matricidio? Si oppone, si ribella? No, approva, seppure quasi per forza: è il male minore. Questo è il Seneca che, non a caso, troverà fortuna soprattutto nel ‘600 gesuitico e “onestamente” dissimulatore: tanto meglio, tanto peggio. Ma Seneca ormai è fuori posto: appartiene a una fase ormai superata della vita di Nerone. Certo, la presenza del saggio dovrebbe di per sé rappresentare un pungolo della coscienza e un ridimensionamento del male, ma questo avviene solo nei libri di filosofia. Nella vita reale Seneca si ritira, per realizzare a fondo il suo ideale, forse concentrandosi ancor di più nella scrittura proprio come, qualche decennio prima, era capitato a Cicerone, privato dalla vittoria di Cesare della possibilità di incidere ancora sulle sorti della res publica. La scrittura come terapia, come riflessione e analisi di quanto fatto, o anche solo di quanto sognato o desiderato. E la delusione esistenziale si traduce in pagine profonde, rese più vere dal vissuto reale in cui c’è più spazio per ipocrisie auto consolatorie.

Nerone sa che i suoi atteggiamenti da sovrano orientale, proprio quello che Seneca avrebbe voluto evi-tare, da “nuovo Apollo” incoronato dal sole, come si faceva effigiare in Oriente, lo hanno messo in rotta con l’aristocrazia senatoria che inizia a perseguitare. Gli ultimi paladini della perduta libertas repubblicana, che guardavano ancora ai modelli di Bruto o di Catone l’Uticense, pieni di entusiasmi stoicheggianti, vengono spazzati via sen-

za troppi complimenti. Nerone sa di contare sull’appoggio delle masse, a cui offre a dismisura panem et circenses, ricambiato di un amore che, troppe volte nella storia dell’uomo, anche quella più recente, le folle riservano, incondizionato, nei confronti del loro capo. E quando, di certo per ragioni fortuite, come scrive lo stesso Tacito, scoppia l’incendio di Roma, Nerone, sospettato di esserne l’artefice per procedere alla costruzione di una nuova città a sua misura, trova nel ristretto manipolo dei cristiani il capro espiatorio giusto al momento più opportuno. Anche qui liberiamoci da qualche pregiudizio ricavato magari dalla visione di film come il mitico Quo vadis?

I cristiani erano ampiamente confusi con gli ebrei, considerati una sorta di setta di una religione che agli occhi dei Romani, ne è testimone lo stesso Tacito, era considerata stravagante e superstiziosa. Non c’era ancora una chiesa organizzata, ma il proselitismo era di certo attivo e poteva attirare non solo i più poveri e i diseredati, come abitualmente si ritiene, ma anche intellettuali e uomini con posizioni di prestigio. Certamente in questi anni a Roma risiedevano sia Pietro sia Paolo: quest’ultimo è stato considerato, da una leggenda che ha sicuramente il suo fascino, legato a Seneca da un rapporto di dialogo culturale, che si è tradotto in un epistolario tra i due, giunto fino a noi. Si tratta in realtà di un falso di età tardoantica, come ormai definitivamente dimostrato, ma è il segno di un sentire comune tra Seneca e Paolo, il quale, come sappiamo dagli Atti degli Apostoli, nel corso del suo soggiorno ad Atene, ebbe modo, lui ebreo, ma greco di lingua e di cultura, di intavolare discussioni con filosofi stoici ed epicurei. Paolo ha davvero incontrato Seneca, se non di persona, almeno nei suoi scritti? Non lo sapremo mai: quasi di certo no, ma il suo contrario non ci dispiacerebbe. Ed eccoci all’ultimo atto: alcuni nobili, legati al nobile Lucio Calpurnio Pisone, nel 65 d.C. organizzano una congiura. La classica congiura per uccidere il tiranno, anche se pare che dietro ci fossero motivazioni disparate, anche più banalmente personali, a conferma che spesso le intenzioni non nascono nobili, ma si trasformano strada facendo. Se-

neca ne era a conoscenza, ne era addirittura complice e connivente? Anche qui il dubbio, dal punto di vista storico, permane. Di certo era coinvolto il nipote Lucano, poeta di grido, autore della Pharsalia, il grande poema epico antitirannico che renderà il suo autore degno di far parte della bella schiera di poeti che nel limbo (canto IV dell’Inferno) accoglierà Dante «sesto tra cotanto senno». Lucano, quindi, alla pari di Omero, Virgilio, Orazio e Ovidio. Lucano, giovane ardente, già amico di Nerone, poi in rotta con lui (forse geloso di non essere più tenuto in considerazione), viene scoperto, insieme con tutti i congiurati, e costretto al suicidio. Poteva quindi sfuggire Seneca al sospetto di Nerone, magari inculcato, alimentato ad arte dai tanti nemici che il nostro filosofo aveva a corte? La risposta è scontata: ecco quindi che gli ultimi giorni della sua vita sono il racconto di una morte annunciata che prima o poi avrebbe trovato realizzazione. Anche a Seneca, dopo lunghe e intense meditazioni sulla morte, arriva l’ordine al suicidio. È il momento di realizzare quello che ha teorizzato per tutta la vita e in questo caso l’incoerenza non sarebbe stata imperdonabile. La morte diventa uno spettacolo che ha un protagonista riluttante, ma consapevole. Prima il taglio delle vene, inutile e doloroso, poi il soffocamento nel vapore. Ma prima di morire Seneca, stando al racconto tacitiano, pronuncia, come un novello Socrate, altro filosofo vittima del potere e modello imprescindibile, l’ultima delle sue sentenze: «vi lascio l’immagine della mia vita».

Ecco la storia del protagonista del bel romanzo di Vincenzo Gueglio. Scrittore di razza, lettore instancabile, sensibile ai dilemmi interiori dei grandi pensatori, Gueglio è un grande esperto di Leopardi, a cui ha dedicato di recente pagine importanti e non convenzionali. Anche il suo Seneca che rimprovera al sole la sua indifferenza ha tratti profondamente leopardiani, in perenne dialogo tra vita e morte, tra illusione e realtà. Scrivere degli ultimi giorni di Seneca vuol dire confrontarsi in modo particolare con la scrittura di Tacito.

Gueglio, tuttavia, da buon cultore della filosofia, forse anche memore dei tanti dilemmi che han-no attanagliato la letteratura italiana, da Tasso a Manzoni, cerca un equilibrio, non facile, tra fiction e realtà storica. Si prenda già l’esordio, con la liberazione di Seneca dal famigerato carcere Tulliano, sprofondato nelle viscere di Roma tra il Foro e il Campidoglio, dove erano stati uccisi Giugurta, Vercingetorige, molti seguaci di Catilina e forse la stessa Cleopatra, se non avesse scelto di morire per non

cadere nelle mani di Ottaviano e diventare il pezzo più pregiato del suo trionfo. Gueglio raffigura l’uscita di Seneca con i tratti simili a quelli usati da Platone nel celebre mito della caverna: «i quindici giorni trascorsi nel Tulliano gli avevano insegnato che il tempo non esiste, che la nostra stessa pretesa di parteciparne è una patetica illusione» (p. 10). La sopravvivenza, anche se per poco tempo, è un «calarsi nell’insensatezza» dell’esistenza, da cui però, proprio come per Leopardi, non possiamo prendere le distanze. Vivere è un obbligo, anche questo comporta la morte. «Seneca deve morire»: è il filo rosso di questa cronaca di un’anima che Gueglio riporta nel suo groviglio interiore, un tormento che si rasserena, anche se il nostro autore non rinuncia a qualche immagine a effetto, come l’ultima bolla di acqua di Seneca soffocato che racchiude la sua anima. L’anima in una bolla. È una bella immagine, che forse sarebbe piaciuta a Seneca per l’idea di fragilità che è propria anche di qualcosa di grande come l’anima. Ma la morte rende liberi: ecco perché, come ben commenta l’autore, la vedova Paolina e gli altri, tra allievi e liberti, sono «tutti, tutti pessimi allievi di Seneca» (p. 163), col loro pianto disperato e inconsolabile. Per una delle tante contraddizioni senecane, che Gueglio ha saputo ben rappresentare, anche questa morte sintetizza, quasi per paradosso, quasi per contrappasso, la dialettica tra felicità e dolore che è la costante della vita umana: «dicono che nella mente di chi affoga dilaghi invece una specie di felicità» (p. 161). Seneca vuole diventare un “esempio” e, quasi a dimostrare questo assunto, Gueglio dedica le pp. 169178 a riprodurre la biografia del filosofo stesa da Boccaccio nel suo commento alla Commedia dantesca. Sono pagine belle e importanti. Ma Gueglio non fa solo un recupero storico né solamente vuole riproporre alla nostra distratta attenzione di uomini del XXI secolo un esempio antico e venerando. No: Sene-ca è lo specchio di ogni uomo che ha la consapevolezza del contrasto tra principi morali e applicazione nel concreto dell’esistenza, che vive nel tormento delle sue contraddizioni, ma le sa accettare poiché sono intrinseche all’esperienza umana. La vera felicità sta nella libertà interiore, che non si lascia irretire da mode, consumi, potere e ricchezze. Seneca è l’uomo di allora, ma è l’uomo di sempre e dobbiamo es-sere grati a Vincenzo Gueglio per avercelo ricordato e per averlo raffigurato in maniera così profonda e intensa.

22 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 Make your gift a bunch of flowers... Pino Oppedisano - 0419 822 226 p 02 9602 5931 p 02 9822 9550 la pagina di Angelo Paratico
di Studi sulla Fortuna dell’Antico "Emanuele Narducci" di Sestri Levante

Approfondimento: LA RIVOLTA IN FRANCIA

Le notizie francesi sulla “Rivolta dei giovanissimi” in Italia sono state lette soprattutto come fatti di cronaca, ma si fanno pochi sforzi di approfondimento sulle motivazioni profonde di una situazione esplosiva che dovrebbe fare riflettere tutta l’Europa.

Se il pretesto è stata l’uccisione di un giovane di 17 anni (già pluri-denunciato e colpito da un poliziotto dopo aver forzato un posto di blocco), in tutta la Francia sta infatti crescendo una nuova generazione che non riesce e non vuole integrarsi nella comunità e che rifiuta l’omologazione culturale e sociale di un paese che sulla “egalité” aveva ed ha scommesso il proprio futuro.

Sono giovani francesi figli (e nipoti) della grande ondata migratoria che ha riempito la Francia, soprattutto dal Nordafrica e dalle ex colonie francesi, che proprio nella loro “diversità” trovano motivi di aggregazione rifiutando le strutture stesse di uno stato che considerano “nemico” perché non se ne sentono parte.

Sono diventati “grandi numeri” che affrontano un disagio fatto di abbandono scolastico, larghe sacche di disoccupazione e difficoltà economiche e costituendo interi quartieri che sono diventati vere e proprie comunità al-

loctone, spesso in un ambiente visibilmente degradato. Frutti antitetici agli obiettivi (falliti) di una politica francese che da anni come scelta strategica aveva voluto invece cancellare, almeno ufficialmente, proprio tutte le diversità etniche, culturali, sociali e religiose.

Siamo arrivati al paradosso che in alcuni quartieri (o “case-quartiere” visto gli enormi agglomerati residenziali di periferia) non entri e non vivi se non sei originario di un determinato paese africano, ma poi è vietato indicare in un curriculum la tua etnia di provenienza o una scelta religiosa. Appare assolutamente ipocrita non voler riconoscere la realtà di questo fallimento quando - soprattutto nel mondo musulmano - sono invece proprio queste le caratteristiche più importanti e che vengono sublimate soprattutto da chi non ha altri motivi di integrazione. Non c’entra nulla la morte del giovane Nahel con l’assalto a un municipio o con il saccheggio di 800 negozi, ma è la “vendetta” generata da una rabbia profonda ed iconoclasta non per l’episodio in sé, ma di rabbia razziale contro i simboli del potere e della ricchezza negata.

Macron è in forte difficoltà: senza una maggioranza parla-

SGARBI E SANTANCHÈ, DIMISSIONI?

mentare stabile, stretto da una estrema destra che gli chiede più rigore e condizionato da una sinistra che lo attacca, oscilla tra appelli e pressioni opposte, mentre ormai non solo le periferie bruciano per una rivolta che si estende e può diventare incontrollabile, con un pericoloso spirito emulativo e dove il rischio di infiltrazione terroristico-religioso è evidente, a rischio di ulteriore degenerazione. Sull’altro fronte si moltiplicano anche i gruppi di “autodifesa” spesso armati e ufficialmente coperti da associazioni di tiro a segno.

Certo fa effetto prendere atto che nel mirino ci sia proprio il ministro dell’interno Darmaninpotenziale successore di Macron e molto pieno di sé - che solo due mesi fa attaccava la Meloni sulle politiche migratorie italiane e che ora appare manifestamente incapace di controllare la propria situazione interna.

Così come appare surreale che l’ONU sostenga come proprio in Francia la polizia attuerebbe discriminazioni etniche (quando la “Gendarmerie” è un evidente esempio interraziale) e le stesse Nazioni Unite tacciono per gli attacchi in tutta l’Africa di carattere religioso contro i cristiani o intervengono su paesi che praticano abitualmente la pena di morte o la discriminazione femminile.

Solo nella stessa Francia in un anno ci sono stati una ventina di attentate a chiese e oltre 800 episodi di violenza anti-cristiana, notizie più o meno tenute sotto traccia, ufficialmente per non alimentare le contrapposizioni ma soprattutto per coprire le responsabilità del governo.

Ipocrisia nell’ipocrisia ci si rifiuta anche in Italia di prendere atto che - superando un limite fisiologico di assorbimento - è difficile integrare chi ha caratteristiche molto diverse dalla comunità ospitante e le conseguenze dell’“entrate tutti!” diventano evidenti, salvo per chi a livello italiano ed europeo non ne vuole prendere atto.

RIDURRE FONDI PNRR E NO AL MES

La gran parte degli italiani non ha ancora ben capito perché il governo voglia rallentare i fondi del PNRR e dice no al MES, il fondo salva-stati. Con parole semplici va ricordato che non sono soldi regalati ma da restituire con gli interessi e per un paese indebitato come il nostro sono diventati –con i tassi alti imposti dalla BCE, ben diversi da quelli di tre anni fa - un pessimo affare.

Non solo, come più volte ho scritto i fondi del PNRR si stanno usando non per opere importanti e strategiche ma per una infinità di spese “correnti”, soldi spesso spesi male, sprecati, oggetto di corruzione “perché tanto non costano”. Chi ha visto l’ultimo numero di “Report” ne sarà rima-

sto sconcertato. Ancora di più la necessità di risparmio vale per il MES che - una volta sottoscritto - non impone di accedervi, ma in caso di necessità obbligherebbe l’Italia a condizioni-capestro pericolose, vedi la Grecia.

E attenti agli abusi: le “operazioni sospette” di carattere finanziario segnalate da banche, pubblica amministrazione e poste legate al PNRR sono già decine di migliaia.

Morale: se siete indebitati, prima di chiedere altri prestiti ci pensate a lungo: è esattamente quello che deve fare l’azienda-Italia se - per una volta - la politica fosse intesa a lungo termine e non solo guardano a un vantaggio momentaneo.

CHIUDE “STORIA IN RETE”: OCCASIONE PERDUTA

Dopo 19 anni e 198 numeri (oltre a 20 numeri monografici) il bel mensile “STORIA IN RETE” cessa le pubblicazioni. Lo fa perché non ha sovvenzioni e mezzi economici per sopravvivere, proprio mentre la destra politica è al potere.

Viene così cancellata l’unica rivista storica documentata e seria che in questi anni ha cercato di presentare i fatti storici al di là degli schemi e dei preconcetti, dando chiavi di lettura (e rilettura) importanti.

Strana questa destra che non vuole avere radici, disinteressata alle proprie origini, quella stessa parte politica che poi si lamenta se la sinistra de-

tiene il monopolio culturale, informativo e storico, ma che evidentemente non capisce quanto la Storia sia importante.

Un vero peccato e tanta rabbia. Penso ai fondi sciupati - per esempio - dalla “Fondazione Alleanza Nazionale” che anni fa, invece, aveva abbonato alla rivista tutti i suoi iscritti (e se oggi perde queste occasioni, non si capisce a che cosa serva). Per “STORIA IN RETE” sarebbero bastate poche decine di migliaia di euro per sopravvivere, ma il silenzio politico è stato letteralmente “tombale”… Grande occasione scioccamente perduta!

Vittorio Sgarbi è indubbiamente un grande conoscitore d’arte, ma da troppo tempo urla regolarmente sopra le righe ed offende il prossimo, incurante dei ruoli che occupa.

Anche Giorgia Meloni deve rendersi conto che è doveroso imporre un certo lessico e un certo stile ai suoi collaboratori e dare uno stop a chi vive di eccessi.

Questo deve valere quindi anche per Sgarbi soprattutto perché il suo personaggio si au-

to-alimenta soprattutto dalle polemiche, oltre che dalla assurda contemporanea di incarichi e cariche che riesce a ricoprire.

Più complicato il discorso sulla Santanchè per la qualealmeno per ora - l’opportunità varrebbe più della norma. Inaccettabile però che sia indagata da otto mesi senza esserne informata, mentre la notizia viene comunicata prima a un quotidiano di opposizione. Guarda caso c’è sempre di mezzo la Procura di Milano…

23 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 la pagina di Marco Zacchera Authentic Italian Pizza & Pasta Shop 4a/351 Oran Park Dr. Oran Park NSW 2570 (02) 46376609

Jai Hindley indossa la maglia gialla dopo una vittoria a sorpresa al Tour

i miei genitori, è stato davvero speciale ed emozionante", ha detto Hindley.

"Quando ho attaccato, tutto è andato così velocemente, sapevo di avere buone possibilità, ma ho iniziato a credere davvero solo nell'ultima retta finale."

Vincendo la tappa di mercoledì di 162,4 km in montagna da Pau a Laruns e prendendo il comando dal britannico Adam Yates, Hindley si è segnalato come un grande contendente.

Tonali al Newcastle, il Milan: "Grazie Sandro"

Jai Hindley dell'Australia ha detto di essere "senza parole" dopo una vittoria a sorpresa nella tappa del Tour de France che gli ha guadagnato la maglia gialla da leader.

Al suo debutto nella gara ciclistica più importante, il ciclista di Perth si è staccato durante la salita dei Pirenei per vincere la quinta tappa.

"È davvero incredibile e non ho parole", ha detto Hindley. "I ragazzi alla radio urlavano... Volevo solo guadagnare il più possibile e vincere.

"Non sapevo davvero cosa aspettarmi, è il mio primo Tour, è difficile venire qui con ambizioni così grandi [per vincerlo] già dall'inizio, ma voglio essere competitivo e avere una certa forma di successo e sì, ho appena vinto una tappa del Tour de France."

Ad aggiungere gioia c'era la presenza dei suoi genitori, che il 27enne ha visto lungo il percorso prima di lanciare la sua fuga finale in solitaria.

"Sul Soudet ho iniziato a pensare a una vittoria di tappa. In fondo alla salita ho anche visto

Il vincitore del Giro d'Italia dell'anno scorso è ora in testa davanti al campione in carica Jonas Vingegaard, che è arrivato quinto nella tappa a 47 secondi da Hindley.

Vingegaard ha lasciato indietro il vincitore per due volte Tadej Pogacar sulla salita finale, accelerando circa due chilometri dalla cima.

"È stato semplicemente troppo veloce sulla salita. Ho cercato di resistere fino alla cima, ma era davvero, davvero forte. Che attacco", ha detto Pogacar riguardo al rabbioso scatto finale di Vingegaard. "Non puoi fare nulla quando qualcuno è più forte di te in quel modo."

Pogacar, che è distanziato di 1 minuto e 40 secondi da Hindley, è ora sesto, con l'ex leader Yates qualche secondo avanti al quinto posto.

La prima vera battaglia in montagna del Tour ha animato la corsa quando Hindley si è inserito in una fuga iniziale di 36 uomini, con le squadre rivali che mettevano pressione alla UAE Team Emirates di Pogacar per ridurre il distacco in quello che è diventato una interessante battaglia tattica.

Hanno faticato a farlo mentre la fuga ha raggiunto un vantaggio di fino a quattro minuti sul Col de Soudet a metà tappa.

Anche se l'avvantaggio sarebbe diminuito in seguito, il ciclista del team BORA-Hansgrohe Hindley si è distanziato dagli altri fuggitivi sulla salita finale del Col de Marie Blanque per una significativa vittoria.

AAP

"Questo club è e resterà casa mia", ha detto il centrocampista lodigiano, 23 anni, ceduto in Premier

"Grazie Sandro". Il Milan si congeda in modo ufficiale da Sandro Tonali, ceduto a titolo definitivo al Newcastle, ringraziando il giocatore e pubblicando una sua foto corredata da due semplici frasi: "È stato un bellissimo viaggio insieme. La tua famiglia rossonera ti augura il meglio".

Termina così la vicenda, 11 giorni dopo i contatti con gli emissari del Newcastle in Romania, nel ritiro della Nazionale

Under 21.

"Questo club è e resterà casa mia", ha spiegato lo stesso cen-trocampista lodigiano, 23 anni, ceduto in Premier per una cifra attorno ai 70 milioni. "Con

la speranza che non sia un addio, ma un arrivederci. Forza Milan", sono state le parole affidate ai social. "Ringrazio chi ha fat-to sì che io indossassi i colori della squadra del mio cuore", spiega To-nali su Instagram. "Capisco che questo addio possa suscitare emozioni contrastanti ed è normale che ci siano quando si lascia un pezzo, grande, di cuore. Ma è importante ricordare che nel calcio, così come nella vita, i cambiamenti a volte sono motivo di crescita per tutti. Voglio ringraziare la mia gente: voi che, come me, portate nel cuore i colori rossoneri. Non dimenticherò mai i cori della Sud".

Davide Frattesi è un giocatore dell'Inter

Il tormentone estivo giunto finalmente alla conclusione, i nerazzurri soffiano il centrocampista del Sassuolo a Milan e Roma

L'Inter è ad un passo dal chiudere l'operazione per Davide Frattesi. Il club nerazzurro sta infatti definendo l'affare con il Sassuolo, che si dovrebbe chiudere sulla base di 25 milioni di euro più il cartellino di Samuele Mulattieri, valutato 8 milioni. Valore complessivo dell'operazione, 33milioni di euro. A confermare la situazione è stato l'agente del centrocampista, Giuseppe Riso, all'uscita dalla sede dell'Inter: "Se ha sempre voluto l'Inter?

Diciamo che la sua preferenza è quella".

Per Frattesi, che ha scelto il numero 16 come al Sassuolo, un contratto quinquennale da 2,8 mln. Visite mediche in programma entro un paio di giorni al massimo, pochi dettagli da definire: la definizione delle voci di bonus già decisi nel totale di cinque milioni e della esatta percentuale su una eventuale futura rivendita, con percentuale che i Neroverdi vorrebbero tenere per sé.

Angel Di Maria lascia la Juventus e torna al Benfica dopo 13 anni

La squadra portoghese ha ufficializzato l'ingaggio dell'ex bianconero Angel Di Maria.

Il 35enne argentino campione del mondo torna con la maglia dei lusitani dopo 13 anni. L'ormai ex juventino aveva giocato a

Lisbona dal 2007 al 2010. Quindi aveva militato tra le file del Real Madrid fino al 2014, una stagione al Manchester United, sette al Psg (2015-2022) e una alla Juve, l'ultima, con 26 gare e 8 gol complessivi.

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Europei Under 19: Portogallo-Italia 5-1

Sconfitta pesante per gli azzurrini

Partita condizionata anche dall'espulsione di Lipani, a fine primo tempo, per fallo di reazione. I ragazzi di Bollini affronteranno la Polonia nell'ultima gara del girone

un destro al volo di Gustavo Sá, e poi al 68' allungano con un altro colpo di testa, stavolta di Gabriel Bras, che trova la rete a seguito di un corner di Hugo Felix.

Il Portogallo non ha mai smesso di attaccare. Azzurrini cercano di reagire e di non abbattersi, ma non riescono a trovare il loro gioco. All'88 arriva il quarto gol per il Portogallo con Felix.

Purtroppo anche a causa dell'espulsione di Lipani, gli azzurrini sembrano non riuscire a trovare la concentrazione, l'attenzione giusta.

Inizia l'avventura della Nazionale di Calcio femminile

Dal 20 luglio al 20 agosto in Australia e in Nuova Zelanda si terrà l'edizione 2023 dei Mondiali di calcio femminile. Grande accoglienza per le Azzurre, poi primo allenamento per la nazionale Inizia ufficialmente l'avventure delle ragazze della Nazionale italiana, dopo più di 24 ore di viaggio, le giocatrici sono atterrate ad Auckland, la città che ospiterà la delegazione azzurra durante la prima fase del torneo. La testa è alle prossime partite, il 24 luglio (ore 8 italia-

ne) all’Eden Park di Auckland il debutto con l’Argentina, il 29 luglio (ore 9.30 italiane) e il 2 agosto (ore 9 italiane) al Regional Stadium di Wellington, la capitale neozelandese, le sfide contro Svezia e Sudafrica. L'Italia impegnata nell'obiettivo minimo, quello di passare il girone, ambizione è naturalmente migliorarsi, anche se non sarà facile. Nell'ultima edizione, quella del 2019, le “Ragazze Mondiali” conquistarono i quarti di finale facendo innamorare milioni di italiani.

Il ct Alberto Bollini era consapevole che la partita sarebbe stata di sicuro più complicata rispetto alla prima gara, anche perché i portoghesi sono gli aspiranti vincitori della competizione.

La prima frazione vede il Portogallo partire subito aggressivo. Ma gli azzurrini non si fanno intimidire e al 6' Lipani trova il gol su assist di Hasa.

I lusitani continuano il pressing per trovare il pareggio. Gli azzurrini compiono una serie di errori, non riescono a trovare gli schemi giusti. E al 35' arriva il pa-

reggio con il gol di Rodrigo Ribeiro, proprio a causa di una svista dalla difesa di Lipani.

L’Italia deve cercare di ricompattarsi e riuscire ad essere più precisa. Purtroppo accade il fattaccio al 41’ con l’espulsione di Lipani, secondo l’arbitro a causa di un fallo di reazione, una gomitata, a centrocampo. Gli azzurrini ora dovranno giocare in dieci. Il Portogallo continua ad attaccare e non molla. Vuole portarsi a casa i tre punti.

Nel secondo tempo, i lusitani riescono a sorpassare: al 57' con

Un calo nervoso che impedisce alla squadra di resettare e ricominciare. E purtroppo il risultato peggiora con il quinto gol lusitano al al 91' con Vasconcelos, che grazie a un gran tiro di sinistro da centro area la mette nell'angolino in basso. Un Portogallo scatenato si porta a casa la partita per 5-1.

Nell’altra partita del guppo A la Polonia ha battuto Malta per 2-0. Sarà quindi decisiva lunedì mattina ore 2.00 am locali il risultato di Italia-Polonia per la qualificazione alle semifinali.

Il Lecce riparte da Roberto D'Aversa

che deve sempre tenere i conti in ordine.

Per tutte queste ragioni non ci ho pensato su due volte ad accettare la guida tecnica".

Psg: contratto quinquennale per Milan Škriniar

Da Marco Baroni a Roberto D'Aversa, per provare a bissare il successo della salvezza centrata nel campionato che ci siamo lasciati alle spalle.

Il Lecce si affida all'ex tecnico di Parma e Sampdoria, due permanenze in Serie A garantite agli emiliani. "Devo ringraziare il presidente e la dirigenza per aver pensato al sottoscritto

per un sodalizio così importante, dopo un biennio - sottolinea

D'Aversa nella sala stampa dello stadio Via del Mare - in cui chi mi ha preceduto ha fatto così bene. Non vedo l'ora di mettermi gli scarpini, scendere in campo, e lavorare per una società che ha valori così importanti, che crede fermamente nei giovani, elemento fondamentale per un sodalizio

Luis Enrique è il nuovo allenatore del Paris Saint-Germain

re che siederà in panchina per i prossimi due anni: si tratta di Luis Enrique, l'asturiano, ex tecnico di Roma, Barcellona e della Nazionale iberica

Wimbledon, Berrettini-Sonego e quel derby "a puntate": dopo lunga attesa si afferma Matteo

Dopo il divorzio con Christophe Galtier, (che al momento non se la passa bene) il Psg ha reso noto il nome dell'allenato-

Luis Enrique ha firmato un contratto biennale che lo legherà al club fino al 2025, in conferenza stampa l'allenatore 53enne ha dichiarato, in francese: "Sono felice di arrivare a Parigi per vivere una nuova esperienza", "E' molto emozionante per me incontrare nuove persone, vivere in questa città, imparare una nuova lingua e soprattutto allenare il Psg.

Il Psg ha ufficializzato l'ingaggio del difensore Milan Skriniar. Il difensore slovacco, arrivato a parametro zero da Milano sponda Inter, ha firmato un contratto quinquennale fino al 30 giugno 2028. “Sono molto felice di far parte di questo meraviglioso club - le prime parole dell'ex nerazzurro come nuovo giocatore dei campioni di Francia - Il Psg è uno dei club più forti al mondo con giocatori di livello mondiale e tifosi fantastici".

Non poteva essere insidiato il record del match più lungo della storia della racchetta, 13 anni fa a Wimbledon, ma il doppio stop a cui sono stati costretti Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego ha suscitato a dir poco curiosità. Accade per qualsiasi derby azzurro, ancor più se la partita vede di fronte due amici ed è disputato “a puntate” a causa di più fattori che hanno costretto a sospendere la sfida per due sere consecutive. Il primo, di casa nella capitale britannica, è la pioggia; il secondo, la superficie umida che impedisce ai contendenti di aggredire il terreno. l duello del primo turno tra il tennista romano e la racchetta torinese è ricominciato dal punteggio di 2 set a 1. Parziale sul 6-7(5), 6-3, 7-6(7), 1-1. Avanti

Sonego che si aggiudica il primo set spuntandola al tie-break, ma la pioggia che cade sull'impianto ferma tutto. Il giorno dopo, la ripresa della partita vede il sorpasso di Berrettini che porta a casa il secondo set con un netto 6-3 e si afferma nel terzo al termine di un tie-break giocato col coltello tra i denti.

Ma l'erba umida induce i due, prima amici che avversari, ad “accordarsi” per sospendere di nuovo il match. Si pattina, si cade, non ci sono le condizioni per giocare.

L'ultima ripartenza pone fine rapidamente al duello, ma dopo 3 giorni e 3 ore e 20 minuti effettivi sul campo la spunta Berrettini con il punteggio di 6-7, 6-3, 7-6, 6-3.

25 Al lora! Mercoledì 12 Luglio 2023 sport MIMMA SALON
9 Ramsay Road
Five Dock 2046
(02) 9713 4338
"Non ci ho pensato due volte ad accettare la guida tecnica":

Manly United FC 1 - Marconi Stallions FC 1

Il pareggio del Manly nel finale spezza il cuore degli Stallions

l'APIA Leichhardt, estendersi a dieci punti, mentre il Manly si è assicurato un margine di sette punti sopra le ultime due squadre.

Dopo la partita, l'allenatore del Manly United, Patrick Zwaanswijk, si è mostrato complessivamente soddisfatto di quella che ha considerato una prestazione dominante della sua squadra.

"Sono contento del modo in cui abbiamo giocato contro una delle migliori squadre di questa divisione e di come abbiamo praticamente dominato la partita", ha detto.

Juventus ancora in alto mare tra Uefa e Champions League

Un pareggio tardivo di Harry McCarthy ha inflitto un ulteriore colpo alle aspirazioni del Marconi di conquistare il titolo di Premiership. La squadra ha condiviso i punti con il Manly United in una partita conclusasi 1-1 al Cromer Park sabato sera. Nonostante una partita in cui le occasioni si sono accumulate a favore dei padroni di casa, sembrava che il Marconi stesse per ottenere una vittoria di mi-

sura grazie al gol di Kyle Cimenti al 27'.

Tuttavia, nel primo minuto di recupero del secondo tempo, Harry McCarthy è entrato in scena, sollevando l'entusiasmo dei tifosi del Cromer Park e strappando un punto per la squadra dei Northern Beaches.

Questo ha significato il secondo pareggio consecutivo per il Marconi, che ha visto il divario dalla capolista della classifica,

"Se contiamo le occasioni a nostro favore e contro, avremmo probabilmente vinto questa partita per 10-2 o qualcosa del genere.

"Ma alla fine, non possiamo vincere se non convertiamo queste occasioni, quindi sono molto contento della prestazione e del punto conquistato alla fine.

"Questo è ciò che voglio vedere dalla mia squadra e spero di vederne di più in futuro".

APIA Leichhardt continua la sua serie di vittorie con una vittoria sulla coraggiosa squadra dei Wanderers

APIA Leichhardt ha ottenuto una vittoria di 2-1 contro i Wanderers in una partita intensa e emozionante.

Nonostante i Wanderers fossero in fondo alla classifica, hanno dato filo da torcere all'APIA.

APIA è passata in vantaggio grazie a un gol di Jack Armson, ma i Wanderers hanno pareggiato poco dopo con un gol di Marcus Younis.

Entrambe le squadre hanno creato diverse occasioni, ma è stato APIA a segnare il gol decisivo quando un cross di Jack Stewart è stato deviato nella propria porta dal portiere dei Wanderers, Lawrence Caruso.

Nonostante la pressione finale dei Wanderers, APIA ha difeso il vantaggio e ha ottenuto la vittoria.

Il tecnico dell'APIA, Franco Parisi, era orgoglioso della prestazione della sua squadra, che ha esteso la sua serie di partite senza sconfitte a cinque.

"I tre punti sono molto importanti - ha detto - Dei tre gol, uno è stato di classe mondiale, mentre

gli altri due sono stati rappresentativi della partita.

Merito ai Wanderers, sono una giovane squadra di talento che gioca un buon calcio e ci ha spinto fino alla fine; dovrebbero probabilmente essere più in alto in classifica".

Nel frattempo, il tecnico dei Wanderers, Andrew Christiansen, era soddisfatto della prestazione, nonostante il risultato non a loro favore.

"Credo che fossimo la squadra che sembrava più vicina a vincere, ma il risultato racconta un'altra storia", ha detto.

"Ci rialzeremo e abbiamo sette partite rimanenti, ho fiducia nel nostro gruppo che sta migliorando e che i risultati arriveranno dalla nostra parte".

APIA Leichhardt 2

(Armson 4’, Stewart 77’)

Western Sydney Wanderers FC 1 (Younis 25’)

Saturday 8 July, 2023

Lambert Park

Referee: Sam Kelly

Assistant Referees: Maddy Allum and Alexis Johnson

Fourth Official: Thomas Dale

La Juventus è attualmente impegnata in una battaglia cruciale con la UEFA per garantirsi la partecipazione alla Champions League. Il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC), Gabriele Gravina, ha annunciato che l'esito dell'inchiesta sul "settlement agreement" del club bianconero sarà presto disponibile, portando alla conclusione degli organi internazionali coinvolti.

In un momento di stretta disciplina finanziaria per la Juventus, l'obiettivo di qualificarsi per la Champions League può sembrare un'impresa ambiziosa.

Tuttavia, il club è determinato a raggiungere questo traguardo a tutti i costi e sta adottando una strategia multipla per assicurarsi una posizione di prestigio nel massimo torneo europeo.

Dopo aver abbandonato il progetto della Superlega, la Juventus ha ristabilito un canale di comunicazione aperto con la UEFA. Negli ultimi mesi, il club si è concentrato sulla questione della giustizia sportiva, poiché la UEFA ha aperto un fascicolo nel dicembre scorso per "potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario".

La Champions League in questione non è l'edizione attualmente in corso, con i suoi intricati turni preliminari, ma quella della prossima stagione, che coinciderà con l'introduzione della nuova formula: più partite, più soldi. La Juventus non vuole perdere questa occasione e sta lavorando su più fronti per garantire il proprio successo.

Da un lato, ci sono gli aspetti tecnici, come l'allestimento di una squadra in grado di piazzarsi almeno tra i primi quattro posti nella prossima Serie A. Dall'altro lato, ci sono le questioni politiche, che mirano a garantire che gli sforzi sul campo si traducano in una certa qualificazione al palcoscenico più prestigioso del calcio europeo, tra dodici mesi.

Tuttavia, la Juventus non può ignorare la spada di Damocle rappresentata dalle possibili sanzioni UEFA legate alle que-

stioni giudiziarie che hanno condizionato la scorsa stagione dei bianconeri. L'indagine sull'presunta infrazione del "settlement agreement" firmato lo scorso settembre incombe sull'iscrizione alla prossima Conference League, una competizione alla quale la Juventus è stata costretta a partecipare dopo la sanzione di -10 punti inflitta dalla giustizia sportiva italiana.

Una conferma riguardo alla comunicazione di parametri finanziari errati potrebbe portare a possibili sanzioni da parte della UEFA, che vanno dal richiamo all'ammenda, fino all'esclusione dalle competizioni per una o più stagioni. La Juventus sta attualmente negoziando con la UEFA, mostrandosi disposta a rinunciare all'imminente partecipazione alla Conference League in cambio dell'annullamento del fascicolo. La trattativa è in corso e il verdetto finale ancora deve arrivare.

La Juventus si trova in una fase critica, con la sua ambizione di partecipare alla Champions League e le incertezze legate alle indagini in corso. Solo il tempo dirà quale sarà l'esito di questa situazione, ma una cosa è certa: il club sta mettendo in atto una strategia a tutto campo per garantire il proprio successo e difendere il suo prestigio a livello internazionale.

26 Al lora! sport Mercoledì 12 Luglio 2023 (02) 9558 3517 Shop 1, 12-16 Clarke Street, Earlwood 2206, NSW
Kyle Cimenti porta in vantaggio il Marconi al 27' Jack Stewart sigla la vittoria dell'APIA al 77'

Dai Fondali marini allo spazio: le nanotecnologie ed i 5 domini

ad esse legate”, ha ribadito l’ingegnere Valentina Martilla.

di Domenico Letizia

Organizzato da Sabrina Zuccalà, presidente della società 4Ward_ Aerospace&Defence, con la collaborazione di università e istituzioni della Difesa, si è svolto un importante webinar per analizzare, conoscere e approfondire il rapporto tra le nanotecnologie e i cinque domini.

L’innovazione nanotecnologia riguarda tutte le dimensioni del conflitto della nostra attualità: terrestre, marittimo - subacqueo, aereo, cibernetico e spaziale.

Ai lavori online hanno partecipato la Presidente Sabrina Zuccalà, della società 4Ward_ Aerospace&Defence, l’Onorevole Giuseppina Occhionero, avvocato e già Deputata nella XVIII legislatura; Andrea Pingitore, Pilota istruttore alla National Test Pilot School di Mojave della California; Valentina Martilla, Ingegnere aerospaziale, settore Ricerca, sviluppo e innova-

CAPRICORNO

22 Dicembre - 20 Gennaio

zione al “TO SPACE”, Dario Favara, Ufficiale superiore dell’Esercito Italiano; Enrico Cestino, Professore associato al Politecnico di Torino e Domenico Letizia, Giornalista, divulgatore ambientale ed esperto di blue economy.

I lavori sono stati aperti dalla Presidente Sabrina Zuccalà che ha ricordato gli innumerevoli formulati studiati appositamente per offrire nuove e sempre migliori opportunità alle prestazioni e alla ricerca della Difesa, dell’Esercito, della Marina e dell’Aerospazio.

I formulati a base di nanotecnologia, applicati su superfici esposte ad ambienti particolarmente ostili quali quello marino e desertico, conferiscono alle superfici una corazza attiva contro la corrosione dovuta ad acqua, salsedine, umidità, condensa, acidi e accumulo di sporcizia.

Tutto ciò senza alterare minimamente le superficie trattate, grazie alla loro

traspirabilità e al fatto che non creano alcun film superficiale, penetrando nel substrato del materiale e rinforzandolo dall’interno.

Le sfide analizzate durante i lavori riguardano tutti i cinque domini attuali del conflitto e la nanotecnologia può rappresentare una risposta concreta all’innovazione e alla sostenibilità di uno sviluppo armonioso e in sicurezza. Ricerca, innovazione e nanotecnologie per uno sviluppo sostenibile del nostro futuro anche grazie ad una formazione specifica. “In tale scenario, la società 4wardAerospace ha istituito il Comitato tecnico-scientifico “4wardResearch” per spingere la ricerca nanotecnologica verso nuovi confini rispettando la sostenibilità e la ricerca.

4wardResearch si occupa della ricerca, dello sviluppo e del monitoraggio delle nanotecnologie e dei loro impieghi nonché gli aspetti legali e di sicurezza

Andrea Pingitore, Dario Favara e Giuseppina Occhionero hanno ricordato l’importanza della ricerca nanotecnologica e innovativa per la cittadinanza, le forze aree e le forze armate, soffermando l’attenzione sull’alleggerimento del carico associato alle componenti dei velivoli aeronautici e spaziali, ottenuto mediante l’utilizzo di materiali compositi sempre più leggeri e resistenti, o per dispositivi elettronici sempre più piccoli, che permettono di risparmiare notevoli quantità di carburante e rilanciare nuove opportunità contro la corrosione dovuta ad acqua, salsedine, acidi e sporcizia per i mezzi, le armi e le divise dell’esercito. Innovazioni che diventano utili anche per migliore la vita della cittadinanza, delle imprese e delle startup. Successivamente, il giornalista Domenico Letizia ha richiamato l’attenzione sulle nuove dinamiche del mondo underwater.

I materiali utilizzati per affrontare il dominio marittimo devono essere in grado di fornire prestazioni di resistenza e affidabilità estreme. Le nanotecnologie consentono di migliorare i materiali esistenti penetrando nel loro tessuto molecolare al fine di elevarne le caratteristiche di resistenza all’ossida-

zione, resistenza ad urto e pressione. “L’impiego delle attuali nanotecnologie in ambito marino spazia dal più semplice prodotto antiscivolo a quello estremante più complesso, composto da nanocontainers, che consente di ridurre l’attrito con l’acqua, passando per nanosensori capaci di captare il passaggio di masse metalliche”, ha relazionato nel corso di numerose ricerche Vieri Caneschi, esperto Militare di 4wardAerospace e componente di 4wardResearch. “L’ambiente sottomarino è abitato da animali che per secoli hanno sviluppato naturalmente delle nanostrutture: ciò che deve guidare la ricerca delle nanotecnologie destinate a questo dominio è la biomimesi e l’analisi della natura sottomarina.

Due esempi di nanostrutture estremamente complesse e performanti che si possono trovare in ambiente acquatico sono la pelle dello squalo Mako, con importanti caratteri-

stiche di antifouling e i nanosensori ricettivi dei coccodrilli che permettono di rilevare la direzione della preda grazie alle onde che essa produce scappando”, ha ribadito il giornalista Domenico Letizia. Enrico Cestino, del Politecnico di Torino, ha ricordato l’importanza di rilanciare ulteriormente la pubblicazione di nuove tesi di laurea sul rapporto tra ricerca e nanotecnologie, che grazie alle sinergie con la società di Sabrina Zuccalà ha già prodotto importanti risultati che possono divenire il giusto stimolo per le giovani generazioni nell’intraprendere e sviluppare una carriera professionale corretta, autorevole e visionaria.

La collaborazione con le università e la possibilità di accedere a dei fondi per la ricerca potrebbe consentire lo sviluppo di prodotti specifici che sopperiscano a qualunque necessità operativa delle forze armate, della Marina e dei grandi progetti infrastrutturali.

dal 12 luglio al 18 luglio 2023

ARIETE

21 Marzo - 19 Aprile

Non riesci a lasciarti andare totalmente all’amore, forse non hai ancora incontrato la persona giusta. Cerca di capire come muoverti prima di prendere qualsiasi decisione. Sul lavoro, le opportunità non mancano, ma tutto dipende dalla tua età: se sei giovane potrebbe arrivare una bella proposta.

ACQUARIO

21 Gennaio - 19 Febbraio

In amore, nella giornata di giovedì, cerca di evitare le polemiche. Un’amicizia potrebbe diventare qualcosa di importante, ma forse hai paura a lasciarti andare come vorresti. Sul lavoro, occhio a non fare passi azzardati: non puoi essere frettoloso, ma devi metterti in gioco. E lanciarti in nuovi progetti!

PESCI

20 Febbraio - 20 Marzo

La Luna è dalla tua parte da venerdì, quindi in amore ti toccherà fare scelte importanti. Una storia nata da poco può diventare speciale, ma devi fare una scelta: non esitare. Sul lavoro, Mercurio è dalla tua parte, quindi puoi fare un bel salto di qualità. E chiedere quello che ti spetta.

Se sei single non devi preoccuparti perché presto potrai fare un incontro speciale. Devi quindi lasciarti andare all’amore, alla passione: lasciati sorprendere, il colpo di fulmine è dietro l’angolo. Sul lavoro, presto arriveranno belle soddisfazioni e la giornata migliore è sicuramente mercoledì.

TORO

20 Aprile - 20 Maggio

In amore sei un po’ indeciso, non sai bene come muoverti e sei confuso. Prima di prendere una decisione, forse è meglio riflettere bene: occhio alla giornata di mercoledì. Sul lavoro, gli incarichi importanti sono in arrivo: tutto è nelle tue mani e le responsabilità non mancano. Il cielo ti sorride.

GEMELLI

21 Maggio - 21 Giugno

In amore devi rinnovarti un po’, i sentimenti non mancano e gli incontri sono favoriti. C’è chi è rimasto scottato dal passato, ma deve comunque andare avanti e vivere al meglio l’estate. Che potrebbe essere galeotta. Sul lavoro, tutto è il movimento e presto arriverà un bel riconoscimento.

CANCRO

22 Giugno - 23 Luglio

Sei molto affascinante, pronto a lasciarti andare all’amore. Giove è dalla tua parte, le conoscenze sono favorite e devi approfittare della giornata di venerdì. Sul lavoro non devi sottovalutare le nuove proposte: le conferme sono dietro l’angolo, ma devi darti una mossa, tutto dipende da te.

LEONE

24 Luglio - 23 Agosto

Venere e Marte sono dalla tua parte, quindi puoi lasciarti andare all’amore o a una conoscenza part-time. Chi è single da tempo deve iniziare ad essere meno diffidente. Occhio, però, alla giornata di mercoledì: meglio essere cauti. Sul lavoro, hai un incarico importante, ma nessuno ti aiuta.

VERGINE 24 Agosto - 22 Settembre

Giove è dalla tua parte, quindi in amore puoi lasciarti andare: hai voglia di innamorarti, di vivere la passione. La giornata migliore è quella di lunedì, dopo il weekend. Sul lavoro, cerca di valutare bene i progetti, forse hai poco tempo. Ma ce la farai, devi continuare così perché la strada è quella giusta!

BILANCIA

23 Settembre - 22 Ottobre

In amore, finalmente, sei meno nervoso, ma devi iniziare a guardarti attorno. La Luna è dalla tua parte, sei curioso e disponibile: le nuove conoscenze sono favorite. Sul lavoro, hai un po’ di spese, tra casa e famiglia. E i vecchi problemi, che sono dietro l’angolo, presto si risolveranno.

SCORPIONE

23 Ottobre - 22 Novembre

Se un amore non è importante cerca di voltare pagina e andare avanti. La storia è finita, devi passare oltre: non puoi soffermarti troppo sul passato. Che ne dici di concerti qualcosa in più tra venerdì e domenica? Il cielo ti sorride. Sul lavoro, probabilmente c’è stato un cambiamento.

SAGGITTARIO

23 Novembre - 20 Dicembre

Il cielo è dalla tua parte e l’amore arriverà quando meno te lo aspetti. La giornata di giovedì sarà intrigante, quindi potrai lasciarti andare alla passione. Gli incontri sono favoriti: cerca di guardarti attorno. Sul lavoro, ti toccherà recuperare la forma fisica, ma ogni cosa tornerà al proprio posto!

27 Al lora! collaborazione Mercoledì 12 Luglio 2023

Onoranze Funebri

MESSA IN MEMORIA

MUSCATELLO ANNA

nata a Palmi ( RC - Italia)

il 23 ottobre 1931

deceduta a Carrington Age Care di Sydney

il 3 luglio 2022

Cara e amata moglie di Vincenzo, ad un anno dalla sua dipartita, i figli Maria e Giacomo Cuomo, Filippo (defunto) Carlo e Rosemary

Muscatiello, Anthony e Vicki Muscatiello, Robert e Anna Maria

Muscatiello, i nipoti Renee e Ryan, Natalie e Myles, Jessica, Karla e Matthew, Matthew e Gerldine, Natasha e Paulie, Annalisa, Joshua e Eden, Sofia, Luke, i pronipoti Amelia, Levi, Lilah, Zara, Mason, Theodore, Amarni, Aston, Olivia, Maisie e Alexa, amata zia di katia, Nicola, Carla, Carlo, Patrizia, Tiziana, Philip e Davide, la ricordano con dolore e affetto.

Le spoglie della cara congiunta riposano nel cimitero Forest Lawn Memorial Park, Camden Valley Way, Leppington NSW.

ETERNO RIPOSO

P. NEVIO CAPRA CS

nato a Merlara (Padova) il 2 ottobre 1934

Deceduto a Sydney il 5 luglio 2016 già residente ad Austral NSW

Padre Nevio è stato molto più del direttore di un "impero della solidarietà" che ha compreso fino ad un massimo di sette Villaggi Scalabrini nel NSW e nel Victoria. "Padre" come i suoi amici lo chiamavano, era soprattutto un sacerdote, un uomo di una semplicità straordinaria che, attraverso una lunga battaglia contro l'Alzheimer, si è fatto immagine della misericordia e del perdono nei momenti difficili dell'esperienza umana.

La Messa del 7º anniversario della dipartita di Padre Nevio Capra CS si terrà domenica 16 luglio 2023 alle ore 10.45am presso la chiesa di St. Joseph, 231 Newbridge Road, Moorebank NSW 2170

UN CARO RICORDO

Le chiese e il culto delle sepolture hanno svolto un ruolo significativo nella storia e nella spiritualità delle società umane.

Queste istituzioni religiose hanno fornito un punto di riferimento per la pratica della venerazione dei defunti e hanno contribuito a plasmare le credenze e le tradizioni associate alla morte.

Un Legame Storico

Il culto delle sepolture e il ruolo delle chiese sono strettamente intrecciati nella storia umana. Fin dai tempi antichi, le comunità hanno attribuito un significato speciale al luogo di sepoltura dei loro cari defunti.

Le chiese, come centri di culto e spiritualità, hanno offerto un luogo sacro e consacrato per l'ultimo riposo dei fedeli.

Nel corso dei secoli, le chiese hanno svolto un ruolo cruciale nella conservazione delle tombe, nella realizzazione di riti funebri e nella commemorazione dei defunti.

La Spiritualità del Culto delle Sepolture

Il culto delle sepolture all'interno delle chiese ha radici profonde nelle credenze religiose e spirituali.

Le chiese spesso incoraggiano i loro fedeli a ricordare e onorare

i defunti attraverso la preghiera, la riflessione e l'offerta di omaggi floreali.

Questa pratica spirituale aiuta le persone a connettersi con la memoria dei loro cari e a trovare conforto nel credere che le loro anime abbiano trovato pace e abbiano una continuità nell'aldilà.

Il Ruolo Sociale delle Chiese e delle Sepolture

Le chiese non svolgono solo una funzione spirituale nel culto delle sepolture, ma hanno anche un ruolo sociale importante.

Queste istituzioni offrono sostegno emotivo e comunitario ai membri in lutto, organizzano servizi funebri e forniscono supporto alle famiglie colpite dalla perdita di una persona cara.

Le sepolture all'interno dei cimiteri delle chiese diventano luoghi di ritrovo per le persone, che si riuniscono per commemorare i defunti, condividere il dolore e rafforzare i legami familiari e comunitari.

Evoluzione e Diversità

Il culto delle sepolture all'interno delle chiese ha subito un'e-

voluzione nel corso dei secoli, in risposta alle influenze culturali, religiose e sociali.

Le pratiche funebri possono variare notevolmente a seconda della tradizione religiosa e delle credenze specifiche.

Alcune chiese promuovono l'idea di un "riposo eterno", mentre altre credono nella possibilità di una comunicazione spirituale con i defunti.

Il ruolo delle chiese nel culto delle sepolture ha una profonda importanza storica e spirituale. Queste istituzioni religiose hanno fornito un luogo sacro per onorare i defunti e sostenere le persone in lutto.

Attraverso la preghiera, la riflessione e la commemorazione dei defunti, il culto delle sepolture all'interno delle chiese continua a offrire conforto spirituale e una connessione con la memoria dei nostri cari.

È una pratica che testimonia l'importanza della morte come parte del ciclo della vita e la ricerca di significato e continuità nell'aldilà.

Sam Guarna, sono disponibile ad aiutare la tua famiglia nel momento del bisogno. Sono stato conosciuto sempre per il mio eccezionale e sincero servizio clienti. So che, per aiutare le famiglie nel dolore, bisogna sapere ascoltare per poi poter offrire un servizio vero e professionale per i vostri cari e la vostra famiglia. Tutto ciò con rispetto, attenzione e fiducia, sempre. Contact us 24 hours a day, 7 days a week, our services are always ready and available to support you and your family through difficult times
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Mobile:
Il ruolo delle chiese e il culto delle sepolture una prospettiva storica e spirituale

Mausoleum of the Holy Way at Macquarie Park

Macquarie Park Cemetery and Crematorium is proud to present the new Mausoleum of the Holy Way. Designed as a semi-open space it features 660 above ground crypts and various columbaria spaces for ash interments. New landscaping including a separate reflection garden along with a new amenities block provides a sanctuary for remembrance, worship, and quiet reflection.

Family Vaults

Set within the Mausoleum of the Holy Way amongst reflective gardens, sanctuaries, water features, and amenities.

An exceptional family option for remembering and honouring the life of loved ones.

Each superior vault contains 12 crypt spaces featuring the finest quality travertine, marble, and granite.

Price includes family name inscription and ongoing maintenance (no further cost).

Visitors can enjoy easy access and parking.

Pool of Reflection

Beautiful water feature complementing the entrance of

impressive semi-open space.

34 ash memorial placements set along the peaceful pool’s pathway.

Above ground interment with capacity for each placement to hold two sets of ashes.

Price includes interment, inscription, and ongoing maintenance (no further cost).

Visitors can enjoy easy access and parking.

High ceiling levels and use of stone and other natural finishes gives the building a high quality and sustainable feel.

Artistic elements include integration with the existing Stations of the Cross statues as well as spaces for potential display of public artworks.

For more information or to arrange an appointment please call us on 1300 389 888 or email info@nmclm.com.au.

MotHW is a unique architectural design by GW. Architects. The Mausoleum has been featured in the Australian Institute of Architecture Awards and has been the recipient of An Award for Excellence for the Stonework.

Macquarie Park North Ryde Presenting the Mausoleum of The Holy Way Call 1300 389 888 Email friends@nmclm.com.au Visit us at the Macquarie Park Cemetery and Crematorium More info: bit.ly/3HHuj9w CORNER OF DELHI RD AND PLASSEY ENTRY RD, NORTH RYDE. A sanctuary for remembrance, worship and quiet reflection Scan the QR Code 29 Al lora! onoranze funebri Mercoledì 12 Luglio 2023

MUSTACA ANTHONY (ANTONIO) OAM

nato a Casignana (RC- Italia) il 1 settembre 1944 deceduto (Sydney - Australia)

11 giugno 2023

CAVALIERE DELL’ORDINE DELLA STELLA D’ITALIA

Amatissimo marito di Heather McCulloch in Mustaca, adorato padre e suocero di Jacqueline e Rocco Crino, Catherine e Rossano Zaurrini, Angela e Vincenzo Mellino, Luisa e Alex Politano, Margherita e Tony Stipo, Francesca e Berge Nalbandian, orgoglioso nonno di Francesca e Maximus Crino, Leonardo, Octavia, Vincent ed Emilia Zaurrini, Antonio-Umberto Mellino, Anthony e Marco Politano, Lucia, Giacomo, Lorenzo e Evalina Stipo, Ilaria e Giuliana Nalbandian, caro ed amato figlio dei defunti Pietro e Giacomina Mustaca, affettuoso fratello e cognato di Rocco (Roy) e Josephine Mustaca, Carmela e Michelangelo Vumbaca, Maria e John Morabito, John e Mary Mustaca (defunta), Catherine e Ellis Zatz, rispettato genero di William e Helen McCulloch (defunti), leale cognato di John McCulloch, Jane McCulloch (defunta), Elspeth e Brian Newby, ad un mese dalla sua dipartita, la moglie, i figli, i nipoti, parenti ed amici tutti vicini e lontani, lo ricordano con dolore e affetto.

I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al funerale e al loro dolore per la scomparsa del caro estinto.

Si dispensa dal lutto

Le popolazioni indigene australiane hanno una ricca e profonda tradizione di culto dei morti, che rappresenta un importante aspetto della loro storia e spiritualità.

Questo antico legame con la morte e la venerazione degli antenati ha radici profonde nel contesto culturale e nell'antica connessione con la terra.

In questo articolo, esploreremo il culto dei morti nelle popolazioni indigene australiane, esaminando le sue origini storiche, le credenze spirituali ad esso associate e l'importanza sociale di questa pratica.

Origini Storiche: Il culto dei morti nelle popolazioni indigene australiane affonda le sue radici nelle antiche tradizioni e nella saggezza dei loro antenati.

Queste comunità hanno sempre considerato la morte come una parte naturale del ciclo della vita e hanno attribuito un profondo significato spirituale al passaggio verso l'aldilà.

Gli antenati sono venerati come figure spirituali potenti, responsabili della creazione del mondo e delle leggi che governano la vita quotidiana.

Credenze Spirituali: Le popolazioni indigene australiane credono che gli antenati siano ancora presenti nella comunità, anche se in forme spirituali.

Questa visione implica un forte legame tra i vivi e i morti, e si crede che gli spiriti degli antenati siano in grado di influenzare e guidare gli affari della comunità.

La connessione con la terra, considerata sacra e viva, è un elemento centrale nella spiritualità legata al culto dei morti.

Pratiche e Riti Funerari: Le cerimonie e i riti funebri giocano un ruolo fondamentale nel culto dei morti delle popolazioni indigene australiane.

Questi riti variano tra i diversi gruppi, ma spesso includono canti, danze, dipinti corporei e l'uso di strumenti musicali tradizionali.

Durante queste cerimonie, si crede che gli spiriti degli antenati siano presenti e che partecipino attivamente al rito.

Importanza Sociale: Il culto dei morti nelle popolazioni indigene australiane va oltre la dimensione spirituale e ha un'importante funzione sociale.

Le cerimonie funebri e i riti di passaggio sono momenti in cui la comunità si riunisce per commemorare i defunti, sostenersi reciprocamente e riaffermare l'importanza dei legami familiari e comunitari.

Questi eventi contribuiscono a mantenere vive le tradizioni, a preservare la memoria collettiva e a rafforzare l'identità culturale delle popolazioni indigene. Il culto dei morti nelle popolazioni indigene australiane è un elemento essenziale della loro storia e spiritualità.

Attraverso il rispetto per la terra, la venerazione degli antenati e le cerimonie funebri, queste comunità mantengono vive le connessioni con il passato e rafforzano i legami sociali e spirituali che le caratterizzano.

Questo antico culto rappresenta una testimonianza preziosa delle tradizioni e delle credenze delle popolazioni indigene australiane, che continuano a influenzare e arricchire la loro cultura contemporanea.

30 Al lora! onoranze funebri Mercoledì 12 Luglio 2023 Da
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RIPOSA IN PACE
Il culto dei morti nelle popolazioni indigene australiane, un viaggio tra storia e spiritualità

MIUCCIO AGATINO

nato a Misserio frazione di Santa Teresa di Riva (Messina - Italia)

il 1º settembre 1931

deceduto a Marrickville (Sydney - Australia

2 luglio 2023

già residente a Marrickville

Ne danno il triste annuncio della scomparsa, la moglie Rosaria, i figli Angelina con il marito Raul, Carmelina con il marito Jerry, Antonella con il marito Angelo, Marisa con il marito Dino, i nipoti Melissa, Andrew, Laura, Vanessa, Rossana, Eric, Cassandra, Stefania e Daniel, le sorelle Sarina e Maria Concetta, il fratello Rosario, la cognata Grazia,i cognati Giuseppe, Vincenzo e Antonio con tutte le loro famiglie, i nipoti residenti a Sydney, Melbourne e in Italia, parenti ed amici vicini e lontani. Il rosario è stato recitato venerdì 7 luglio 2023 alle ore 18.00, nella cappella della Resurrezione di Andrew Valerio & Sons Funeral Directors, 177 First Avenue, Five Dock.

Il funerale è stato celebrato sabato 8 luglio 2023 alle ore 9.30 nella chiesa di St. Brigid’s, 392 Marrickeville Road, Marrickville.

Le spoglie del caro Agatino, riposano nel cimitero cattolico di Rookwood.

I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro congiunto.

RIPOSA IN PACE

LAMPASONA FRANCESCO

nato Poggioreale (Trapani - Italia)

il 6 marzo 1931 deceduto a Bossley Park (Sydney - Australia)

17 giugno 2023

già residente a Bossley Park

Ad un mese dalla sua dipartita sarà celebrata messa in memoria.

I dettagli nella prossima edizione del 19 luglio 2023

I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro estinto.

ZUMBO CARMELA

nata a Melicuccà (RC - Italia) il 30 marzo 1938 deceduta ad Edensor Park il 15 giugno 2023 e già residente a Smithfield

Cara e amata moglie di Antonino (deceduto) ad un mese dalla sua dipartita, i figli, Antonietta con il marito Tony Caruso, Vincenzo con la moglie Manuela, nipoti e pronipoti, la sorella Maria con il marito Michele Arena,la sorella Maria con il marito Antonio Porrone (defunto), il fratello Fracesco con la moglie Grazia Riotto (deceduta), i nipoti, parenti e amici vicini e lontani la ricordano con dolore e affetto..

Le spoglie della cara Carmela riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool NSW 2170. I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore e al funerale della cara estinta. Si dispensa dal lutto.

ETERNO RIPOSO

Impegno Per Un Servizio Personale

ROMOLO CONCETTA

nata a Casignana (RC - Italia) il 20 febbraio 1939 deceduta a Fairfield (Sydney) il 16 giugno 2023 e già residente a Greenfield Park NSW

Cara e amata moglie di Giuseppe (deceduto) ad un mese dalla sua dipartita, i figli, le nuore, i generi, i nipoti, i pronipoti, i fratelli e le sorelle, le cognate e i cognati, i nipoti, parenti e amici vicini e lontani la ricordano con dolore e affetto. Le spoglie della cara congiunta riposano nel cimitero di Pinegrove Memorial Park, Kington Street, Minchinbury NSW

I familiari ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore e al funerale della cara estinta.

Si dispensa dal lutto.

ETERNO RIPOSO

RIPOSA IN PACE

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Mercoledì 12 Luglio 2023 IN MEMORIA
Un
IN MEMORIA
IN MEMORIA
DECESSO

Emigrazione siciliana: Presentato il disegno di legge

ne a favore dell'associazionismo, creazione di un Registro delle associazioni, approvazione di un piano triennale di interventi, una piattaforma digitale per i siciliani all'estero, mutui casa dedicati e un fondo di rotazione per l'imprenditoria destinato a chi rientra in Sicilia.

Durante l'evento, sono stati espressi saluti e sostegno da parte di varie autorità, tra cui il presidente della Commissione sull'Emigrazione dell'Assemblea regionale siciliana e il presidente dell'ERSU Palermo.

Durante la manifestazione

"Sicilia Diffusa" tenutasi il 28 giugno, l'assessora regionale siciliana Nuccia Albano ha presentato il disegno di legge del governo Schifani riguardante gli emigrati siciliani.

L'obiettivo del provvedimento è modernizzare gli strumenti operativi relativi alle tematiche degli emigrati siciliani.

Il governo intende rinnovare la Consulta regionale dell'emigrazione creando una Consulta dei siciliani all'estero, includendo anche i giovani siciliani residenti fuori dall'isola.

Il disegno di legge prevede una serie di interventi, tra cui il

rafforzamento dell'identità culturale, scambi, politiche per il reinserimento degli emigrati di ritorno, innovazione dei processi di informazione e comunicazio-

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Inoltre, sono state evidenziate le opportunità offerte dagli ERSU siciliani per gli studenti universitari siciliani all'estero e il ruolo dell'iniziativa "Sicilia Diffusa" nell'accoglienza e nello sviluppo culturale.

È importante tenere presente che le classifiche sulla sicurezza delle città possono variare a seconda delle fonti, dei criteri di valutazione e degli indicatori utilizzati. È possibile che il sondaggio a cui hai fatto riferimento non abbia incluso città italiane nella sua lista delle prime venti città sicure.

Tuttavia, è importante sottolineare che l'Italia è generalmente considerata un paese sicuro per i residenti e i visitatori. Molti dei suoi centri urbani sono noti per la loro bellezza, la cultura e la qualità della vita.

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