A l lor a!
A cosa servono i Comites?
A mio parere, strettamente personale, i Comites andrebbero riformati. Furono voluti dal defunto Mirko Tremaglia nel tentativo di dare voce agli italiani nel mondo, ma sono solo riusciti a confondere le comunità italiane nel mondo.
Non occorre tanto per rendersi conto che molti trattano l'istituzione come un trampolino di lancio per fare carriera, altri per sentirsi dei piccoli dittatori sul trono, altri ancora per piccole vendette infantili. A volte, come nel caso che mi riguarda, si eleggono a giudici per negare contributi basandosi su ripicche personali e con motivazioni per le quali non sono stati chiamati a rispondere.
A loro parziale discolpa, sono finanziati scarsamente e con compiti che nemmeno loro comprendono. Non ci si rende conto se siano un duplicato consolare, un duplicato dell'Istituto di Cultura o un duplicato delle associazioni che ogni tanto portano a spasso il santo.
Ma a Sydney sono corsi ai ripari, dopo un anno e mezzo di quasi inattività si cerca un collaboratore, una specie di Superman o Wonderwoman che dovrebbe dare supporto amministrativo per il Presidente e per il Segretario, attività contabile in supporto del Tesoriere, redazione documentazione e modulistica, gestione e archiviazione pratiche, gestione della comunicazione interna, dei canali social media, comunicazioni internet ed esterne, newsletter, promozione, organizzazione e coordinamento degli eventi, gestione di uno sportello informativo fisico e telefonico, eccellenti capacità organizzative e di coordinamento, la capacità di lavorare in modo indipendente, strutturato e attento... tutte piccolezze che una persona sola dovrebbe svolgere. Dulcis in fundo, un atteggiamento cordiale, discreto e professionale, puntualità, precisione e affidabilità, esperienza nel settore della comunicazione, marketing e pubbliche relazioni, con conoscenza delle organizzazioni e associazioni attive nella circoscrizione consolare di Sydney.
Ma con altri nove volontari eletti dalla comunità, possibile che tra loro non ci sia qualcuno con voglia di lavorare che possa dare una mano a questi tre signori?
Castagne al Marconi
Nonostante il cielo grigio promettesse pioggia, le nuvole sono state spazzate via dall'entusiasmo della folla che già in mattinata si era riversata all'esterno del Club Marconi di Bossley per la tradizionale "Festa delle Castagne e del Vino".
I numerosi volontari, inclusi i Membri del Board e Management Team, fin dalle prime ore hanno collaborato per la riuscita dell'evento. Le Ladies Auxiliary,
Barry Humphries dies aged 89
The Australian great comedian Barry Humphries died on Saturday at Sydney’s St Vincent’s Hospital, where he had been treated for various health issues. For weeks the comic had brushed aside concerns about the seriousness of his condition.
‘The brightest star, one of a kind’: Anthony Albanese leads tributes to Barry Humphries:
“He was also a loving and devoted husband, father, grandfather, and a friend and confidant to many. His passing leaves a void in so many lives".
con alla testa l'infaticabile Giovanna Pellegrino, erano posizionate alla vendita e alla preparazione delle castagne, mentre i volontari con i Membri del Comitato e i Dirigenti alla cottura. Il buon profumo delle caldarroste ha fatto il resto e ben presto tutta l'area adibita era satura.
Numerose bancarelle operavano vendendo di tutto, dai cannoli alle magliette colorate del campionato di calcio italiano. Qual-
First train to run under harbour
In the early hours of Friday, a single-deck metro train will take the first journey along a new rail line under Sydney Harbour, in a historic milestone for the city’s expanding public transport system.
More than 91 years after the first steam train travelled over the Sydney Harbour Bridge, the metro train will pull out of a large rail yard at Tallawong in the city’s north-west about 2am before snaking through rail tunnels beneath the harbour and CBD as part of testing.
che stand non prettamente italiano, come quello degli spagnoli e dei turchi con le loro Gozleme, ma in perfetta armonia multiculturale, tutti hanno partecipato all'evento.
Sul palco la Frank Debellis Band con George Vumbaca e Cosima, hanno rallegrato l'atmosfera e le giovani ballerine si sono esibite per la gioia di grandi e piccini. Infatti, numerose erano le famiglie che hanno introdotto le nuove generazioni all'evento.
Tra la folla, gironzolavano anche due maschere gigantesche sui trampoli, coloratissime e molto ricercate per i selfie con i partecipanti.
“Prima era un po' nuvolo - ci confida Luigi Volpato - ora sembra si stia mettendo al bello, speriamo che oggi continui così.”
Luigi Volpato è un veterano della cottura delle castagne e dirige le operazioni: "Abbiamo cominciato questa mattina alle 6,30 per preparare le castagne, le padelle, controllare se ci vuole un po' di sale e preparare la legna.
Poi occorre un'ora per preparare il fuoco. È molto importante perché altrimenti se cominci e cucinare che il fuoco è troppo alto rischi di bruciare tutto. Devi fare una bella brace e muovere le padelle. Ma per questo abbiamo parecchi volontari. È un lavoro molto faticoso e il calore molto intenso; quindi, i volontari si cambiano spesso le mansioni.
continua a pagina 5
Edizione Straordinaria del 20 Aprile 2023
Nelle pagine centrali di oggi è contenuta l’Edizione Straordinaria del 20 Aprile 2023.
Sono presenti vari approfondimenti sul recente voto negativo del Comites di Sydney per la domanda del nostro periodico di accedere ai contributi del Governo Italiano per la stampa all'estero.
Il problema del parere espresso dai Comites riguarda molteplici testate italiane nel mondo, che si vedono negato ingiustamente l’accesso ai fondi che il governo mette a nostra disposizione.
Il contributo serve a sostenere l’attività editoriale di quotidiani e periodici in osservanza del principio del pluralismo dell’informazione. Aiutaci a mettere fine a questo attacco alla libertà di stampa.
Price in ACT/NSW $1.50 Settimanale degli italo-australiani Anno VII - Numero 17 - Mercoledì 26 Aprile 2023 ISSN 2208-052X Online ISSN 2208-051 Print
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Baldi
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Skate Park Shuffle That Got Ugly
In un contesto
L'Ambasciatore in Tasmania
civile sarebbero arrivate ...
"Senza temere offesa né chiedere corona, indifferente accogli la calunnia e la lode e con lo sciocco non contendere"
Aleksandr Puškin
InCE, Giacobbe (Pd) nominato membro della Assemblea italiana
economici fra il nostro Paese e quelli dell’Europa centrale. Inoltre, rappresenta un’opportunità per continuare a sostenere le politiche in favore degli italiani all’estero e le aziende italiane che sono alla ricerca di nuovi mercati e opportunità”.
Questo il primo commento del Senatore Giacobbe che questa mattina ha presieduto la prima seduta dell’Assemblea italiana (formata da 3 deputati e 4 senatori) in qualità di componente anziano.
grazione europea dei Paesi membri e non, combinando l’azione diplomatica con la gestione diretta di fondi, programmi e progetti di cooperazione funzionali a tale obiettivo.
L’associazione è anche impegnata a rafforzare la collaborazione con le organizzazioni internazionali e regionali, nonché́ a creare collegamenti strategici con altre istituzioni pubbliche o private, organizzazioni non governative e istituti di ricerca.
Roma 19 aprile 2023 - Il Senatore del Pd Francesco Giacobbe è stato nominato componente della Assemblea Parlamentare InCE (Central European Initiative), l’organizzazione che include rappresentanti parlamentari di 17 Paesi dell’area dell’Europa centrale.
“Sono molto onorato di aver ricevuto questo incarico. Si tratta di un ruolo importante per favorire gli scambi socio-culturali ed
Allora!
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Dott. Ferdinando Manzo MBA Media Advisor e Collaboratore Senatore Giacobbe
Soggiorno estivo a Riccione organizzato dal Comites di Zurigo
Oltre $550,000 a supporto di gruppi multiculturali nel NSW
I gruppi di comunità multiculturali e multiconfessionali saranno supportati per ospitare festival ed eventi di base grazie al programma di sovvenzioni
Stronger Together Grants del Multicultural NSW.
“In ogni sobborgo, in ogni città troverai prove di questo successo, motivo per cui noi di Multicultural NSW siamo orgogliosi di continuare una forte tradizione di responsabilizzazione di coloro che fanno parte delle loro comunità per portare alla luce le loro culture affinché tutti possano condividerle e apprezzarle .
nizzazioni di base senza scopo di lucro in tutto il NSW utilizzano le sovvenzioni per festival ed eventi per celebrare il patrimonio culturale dei membri e condividere cibo, musica e festeggiamenti con la comunità più ampia, promuovendo al contempo la loro economia locale.
"Le ricchezze di una comunità non si contano solo in termini di dollari, ma anche nel modo in cui i suoi membri condividono e abbracciano le differenze di tutti coloro che li circondano".
ZURIGO - Il Comites di Zurigo, come da tradizione trentennale, organizza un soggiorno sulla riviera romagnola, precisamente a Riccione, dal 3 al 17 settembre 2023.
Annoverata fra le più rinomate località balneari dell’Adriatico, Riccione è una città di tendenza dove moda, eleganza, atmosfera frizzante e piacere della vita conquistano i visitatori.
La grande spiaggia attrezzata, Viale Ceccarini con le boutique, i locali alla moda, i parchi acquatici, le discoteche in collina, la
movida sulla spiaggia alla foce del torrente Marano sono elementi che la contraddistinguono e la rendono famosa in tutto il mondo. Durante tutto il periodo del soggiorno il gruppo verrà assistito da un/a accompagnatore/ trice, che si occuperà di eventuali problemi collettivi ed individuali, con compiti di animazione, di organizzazione di gite ed iniziative facoltative in aggiunta al programma, a seconda degli interessi del gruppo. Per informazioni e adesioni si rimanda al sito www. comiteszurigo.ch (Inform)
Le organizzazioni idonee possono richiedere sovvenzioni comprese tra $5,000 e $15,000 per festività che celebrano e abbracciano la vibrante diversità culturale del nostro stato.
I gruppi comunitari di base sono la linfa vitale della reputazione del NSW come uno degli stati multiculturali di maggior successo al mondo,” ha affermato Joseph La Posta, CEO Multicultural NSW.
Ogni anno centinaia di orga-
Il finanziamento è disponibile per i gruppi della comunità che organizzano festival ed eventi tra agosto 2023 e febbraio 2024. Multicultural NSW amministra le sovvenzioni per conto del governo del NSW.
Le domande di sovvenzione si chiudono venerdì 28 aprile (15:00) e una sessione informativa è prevista per il 19 aprile (11:00).
Le citazioni sono attribuibili a Joseph La Posta, CEO Multicultural NSW.
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Giunto al quarto numero, l'Araldo di Aprile apre con un editoriale del Direttore Aldo Rovito dedicato alle prospettive di una "politica linguistica per l'Italia", politica che, secondo l'editorialista, sembra muovere i primi passi nella direzione giusta con la presentazione di una proposta di legge costituzionale da parte del Sen. Menia e di una proposta di legge ordinaria da parte dell'On. le Rampelli.
Altri articoli: "Origini della Letteratura Italiana" di Silvana Zacco Pancari, "Storie dell'Alto Vicentino" di Mauro Palazzi, "Gli Arbanasi di Zara", di Giorgio Martinic, un'analisi del film "Emigrantes" del 1949 con Aldo Fabri-
zi a cura di Simone Sperduto, un ampio resoconto di Giuseppe Coviello sulle vicende relative alla salvaguardia dalla distruzione e dal degrado de "La Piramides de Los Italianos" in Spagna e "Chi ha ucciso l'Imperatore?" di Hugo Biheller.
Completano il periodico notizie sugli eventi culturali organizzati dagli Istituti Italiani di Cultura di Monaco di Baviera, Atene, Il Cairo, dalla Libreria Sin Tarima a Madrid, dal Festival Internazionale del Fumetto di Roma e dal Premio InediTo di Torino.
Il periodico L'Araldo è inviato gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta a: identit.itestero@libero.it
notizie istituzionali 02 Al lora!
Spot Press Sydney,
FEDERAZIONE ITALIANA LIBERI EDITORI Mercoledì 26 Aprile 2023
Printed by
Australia
È in distribuzione L'ARALDO della lingua e della cultura Italiana all'estero di Aprile
“Opportunità per continuare a lavorare per gli italiani all’estero”
Una dovuta precisazione
eventuali richieste specifiche di rettifica come indicato nelle nostre policies.
La stampa è libera, come ci ricorda l’Art. 21 della Costituzione Italiana. A nostro avviso, il Comites dovrebbe adoperarsi per supportare il pluralismo dell'informazione ed il lavoro gratuito, volontario e disinteressato dei nostri collaboratori al fine di riconoscere il contributo di coloro che partecipano alla libera informazione.
Non è la prima volta che da quando il Presidente Luigi Di Martino e i suoi amici hanno vinto le elezioni per il rinnovo di questo organo di rappresentanza, gli stessi hanno in vari modi ostacolato questa pubblicazione e i suoi collaboratori, con il voto contrario a tutte le richieste di accesso ai contributi pubblici di supporto alla stampa italiana all'estero.
Allora! non ha più alcun rapporto con di Comites di Sydney da quando, lo scorso 30 agosto 2022, il segretario Luciano Gerry Gerardi ha inviato una nota alla redazione dove chiedeva a nome del Comites di non ricevere copia del nostro periodico. Riportiamo la nota per trasparenza:
“Spett. Redazione Allora!, non avendo trovato un percorso utile sul sito di Allora! per la cancellazione dei vostri servizi, nello spe-
cifico il tasto "unsubscribe" dalla vostra mail list e/o un form per l'espressa richiesta di non voler ricevere ulteriori copie gratuite del vostro giornale, il ComItEs NSW Vi chiede gentilmente: - di non inviare ulteriori copie cartacee del giornale Allora! al nostro indirizzo postale PO BOX 336; - la cancellazione di codesto indirizzo email (comitesydney@ bigpond.com) dalla vostra mail list e subscription.”
Al Comites vorremmo comunque ricordare che il nostro settimanale ha una redazione. Ogni persona interessata che intenda comunicare con noi in merito al contenuto di un articolo è libera di scrivere un messaggio via email a editor@alloranews. com, specificando la natura della lamentela. La redazione provvederà ad informare il singolo collaboratore e prendere atto di
Siamo sempre pronti ad instaurare un rapporto di mutuo rispetto tra la nostra testata e l'attuale Comites, ma a patto che a guadagnarne sia la nostra comunità, che deve sentirsi protagonista e non usata per scopi personali.
Ma nel caso in cui al Comites di Sydney interessi soltanto far apparire e promuovere le ambizioni personali del segretario politico del PD o di altri particolari individui, il nostro listino prezzi è disponibile sul sito web e provvederemo a scrivere 'Advertorial' in calce all'articolo come viene fatto con gli inserti politici.
Altrimenti, potrà chiedere spazio in altre testate giornalistiche o fare domanda al Ministero degli Esteri per contributi ad una testata di proprietà dello stesso Comites. Dopotutto, come ci ha ricordato un membro mentre votava contro la nostra richiesta di contributi: “con i soldi tutti possono fare un giornale.”
Il nostro ruolo si limita a promuovere il Sistema Italia da un punto di vista istituzionale. Il Comites non fa parte del Sistema Italia e non è nostro compito fare pubblicità alle presunte gesta dei singoli.
Da 7 anni, Allora! continua ad essere pubblicato senza alcun contributo da parte del Governo Italiano anche a causa di quella che a noi sembra ridursi ad un’interpretazione personalistica e politica della maggioranza dei membri del Comites e dalle autorità.
Con il loro voto contrario e le pressioni a singoli collaboratori, il Comites di Sydney sembra avere una strana idea di cosa sia la democrazia e la trasparenza. Questi modi non sono i nostri e non intendiamo accettare lezioni da questi personaggi.
In un contesto civile sarebbero arrivate le scuse pubbliche
“Non con me!” Con questa celebre frase che richiama uno dei grandi film di Luigi Magni, ‘In nome del Papa Re’ si è chiusa la discussione del Comites di Sydney sul parere per i contributi al periodico Allora!
Microfoni spenti, tutti in silenzio, perché le voci che gridano dietro uno schermo nessuno può più sentirle. Per chi non lo sapesse, questo sistema si chiama Zoom, dove se non sei gradito ti levano la parola piuttosto che impegnarsi a dirigere una discussione con persone che democraticamente hanno idee diverse.
Nel dicembre 2021, la celebre vittoria del segretario della sezione del Partito Democratico di Sydney, che nella sua lista civica ha anche incamerato esponenti della Lega, avrebbe dovuto far voltare pagina al Comites dopo le vicende dello scorso mandato, mettendo in campo le persone migliori per riuscire a cambiare le sorti della nostra comunità italiana. Ma così non sembra.
Sono passate circa due settimane da un’altra pagina nera della storia del Comites di Sydney. Almeno fino ad ora, di scuse pubbliche al Professor Papandrea, membro del CGIE per l’Australia che si è visto aggredito verbalmente senza il minimo intervento di chi era chiamato a coordinare una riunione democratica, non se ne è vista neanche l’ombra.
Siamo italiani ‘brava gente’?
Mica poi così tanto.
Da un anno e mezzo le riunioni del ‘nuovo’ Comites di Sydney si aprono con un 'Riconoscimento al Paese’, una tiritera quasi da presa in giro per quello che dovrebbe essere il rispetto dei leader Aborigeni passati e presenti.
Non che ce ne siano Aborigeni presenti durante le riunioni, ma è classico di taluni intellettuali farsi vedere dalla parte del politicamente corretto, parlare di rispetto fino a fare stancare anche il più paziente degli esseri umani per poi poter avere mano libera nel loro intento di sopraffare e imporsi agli altri.
Pura e semplice ‘cancel culture’ - che mira a cancellare opinioni non in linea con le idee e la sensibilità di una maggioranza o di gruppo influente.
In un contesto civile e con un leader politico capace le cose sarebbero state diverse. Il Presidente del Comites, finita la riunione, avrebbe diramato un comunicato di scuse pubbliche al Professore Papandrea, dissociandosi dalle inopportune dichiarazioni di ha chiesto che venisse “zittito” oppure di chi ha considerato il diritto di parola di un Consigliere del CGIE garantito dalla legge una scena da “Hollywood.”
Chi proprio crede nelle istituzioni, dopo una pessima figura del genere, si sarebbe dimesso, ma questo finora non è accaduto e probabilmente non accadrà mai, perché anche i migliori alla fine si rivelano per quello che sono.
No, caro Paolo… no. Non sono d'accordo con te!
“Io vorrei, non per paura di ripercussioni, timori, eccetera, ma io mi astengo dal voto perché ho preso atto della mia… Sono un giornalista, quindi mi astengo. Appunto proprio per questo”.
Queste sono le parole esatte pronunciate da Paolo durante la votazione se approvare o meno i contributi per l’editoria alla nostra testata.
Ovviamente ognuno è libero delle proprie decisioni, come ognuno è libero di non essere d’accordo con le decisioni altrui.
“Mi astengo”. Non capisco proprio perché. Sei un giornalista e ti astieni? Proprio perché sei
un giornalista dovresti essere in grado di prendere le tue decisioni. Sei favorevole o sei contrario?
Servire due padroni non ha mai portato nessun risultato utile, anzi, si finisce di servirli male tutti e due. È proprio il giornalista che avrebbe dovuto rendersi conto quello che stava votando.
Nessuno più di te dovrebbe sapere le difficoltà che si incontrano nella produzione di un giornale, o come nel tuo caso, di una trasmissione radio. Abbiamo chiesto i contributi governativi che ci spettano di diritto. La legge richiede un parere non vincolante ad un gruppo di persone che,
forse, non si rende conto delle difficoltà coinvolte con il nostro lavoro. Purtroppo, la vostra “maggioranza” ha preferito censurare un giornale togliendogli i contributi. Ma loro non sono giornalisti, ma tu si. Proprio tu, Paolo, che in passato ma avevi dato l'impressione di lottare per il bene della comunità e per la verità. A volte hai dovuto anche pagare le conseguenze per aver esposto brogli elettorali. Quello era il Paolo che ho sempre rispettato. Giusto o sbagliato che fosse, hai esposto un’anomalia nel sistema che ha da sempre manipolato la verità.
Questa volta mi hai deluso, perché nessuno come te sa cosa succede nella nostra comunità, chi sono i manipolatori, gli opportunisti, i buonisti che hanno permesso le svendite di tutti i nostri averi e soprattutto perché sai che senza finanze rischiamo di chiudere.
Nella comunità ci sono delle cose che vengono taciute, ma uno dei nostri doveri, appunto, è quello di far sapere. Come fai a vigilare se non hai una stampa libera una stampa che possa pubblicare tutto quello che creda che sia utile per la comunità? Non basta fare la cronaca dell’ultima
festa o della processione pasquale per definirsi stampa utile. Serve una stampa, incluso una radio, che abbia il diritto di investigare ciò che succede. Si potranno anche fare sbagli, ma l'importante è che la comunità ne parli. L’importante che le problematiche vengano discusse e non tenute costantemente segrete come se una mafia veramente esistesse nella nostra comunità. Mi dispiace, ma non posso essere d'accordo con te con la decisione di esserti astenuto solo perché “sono un giornalista”. Un giornalista non si arrende così facilmente.
03 Al lora! pagina tre Mercoledì 26 Aprile 2023
CONFUSIONE
Ma la sinistra davvero vuole che non ci sia alcun filtro all’ondata di migranti che si è abbattuta sul nostro paese?
Dopo Cutro il governo sembra timoroso nel prendere una linea chiara, di fatto siamo al “arrivino tutti” e gli scafisti applaudono.
L’Europa chiacchiera e poi come sempre sparisce, i centri di accoglienza scoppiano, ma soprattutto non c’è solo il problema “arrivi” perché poi bisogna mantenere tutti, leggete l’approfondimento più avanti.
IL DIVORZIO
Calenda ha divorziato da Renzi: più che un matrimonio politico era stata insomma una sbandata, un flirt elettorale.
Certamente è difficile stare insieme quando non si vuol costruire qualcosa in comune e la convivenza con Matteo Renzi è da sempre davvero difficile
Intanto, però, grazie al flirt un po' di gente ha mantenuto il posto in Parlamento con liste blindate e questo (per loro) era l’importante.
Restano quegli elettori illusi, quelli che speravano in un terzo polo moderato per creare qualcosa di diverso rispetto al PD sempre più demagogico della Schlein.
Dimenticati?
Semplicemente imbrogliati, ma - come sempre - chissenefrega…
RETORICA E ANTIRETORICA
Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione “per la depenalizzazione universale della omosessualità” nella quale “Si deplorano gli attuali movimenti retorici anti-diritti, antigender, anti-Lgbtqia+ a livello globale” e si “Condanna fermamente la diffusione di tale retorica da parte di alcuni influenti leader politici e governi dell’UE come nel caso di Ungheria, Polonia e Italia”.
Approvando questi testi credo che ci sia anche molta “Retorica dell’anti-retorica” per evidente preconcetto politico.
Sono poi andato a vedere che cosa significhi esattamente “Lgbtquia+” sigla che man mano si allunga, scoprendo (dalla Treccani) che risulta essere l’acronimo di “lesbiche, gay, bisessuali, trans gender, queer, intersessuali e asessuali” dove il + finale (testuale) “Fa riferimento a ulteriori specificità di genere per orientamenti sessuali non eterosessuali e non binari che non rientrano nella sigla”.
Complimenti, chiarissimo, così come risulta evidente che il Parlamento Europeo non abbia altro da fare.
UCRAINA
La guerra in Ucraina è scivolata tra le notizie “brevi”: dopo 14 mesi non fa più notizia, ma si continua a morire ed a sapere troppo poco sulla verità dei fatti.
Trovo inaccettabile che l’Italia mandi armi e non chieda almeno un armistizio, una tregua, anche solo un transitorio “cessate il fuoco” che non riconosca nuovi territori a Putin, ma permetta almeno l’avvio di una trattativa di pace.
L’Europa dovrebbe volere questo prima ogni altra cosa insistendo per cercare di avviare qualche trattativa concreta e invece nulla: eutanasia della sovranità di un intero continente.
Sommessamente, inoltre, proporrei che l'UE promuovesse un pò più di trasparenza sulla situazione politica in Ucraina ed avviasse finalmente un controllo sull'uso dei finanziamenti che a miliardi di euro arrivano a Kiev.
Il presidente Mattarella ha dichiarato ieri a Bratislava che UE e NATO “devono contrastare la disinformazione alimentata dalla Federazione russa” ma secondo me servirebbe uno sforzo di trasparenza informativa anche sul versante occidentale.
La posizione del Com.It.Es. di Montréal dopo la chiusura de “Il Corriere italiano”
È stata riportata dall’agenzia AISE la notizia della chiusura de ‘Il Corriere Italiano’, storica testata italiana in Canada fondata nel 1952. Il 31 marzo 2023 il giornale ha cessato definitivamente ogni tipo di pubblicazione, sia cartacea che online. Da ottobre del passato anno, ‘Il Corriere Italiano’ era passato da settimanale a quattordicinale e da gennaio da quattordicinale a mensile, anche se continuava a pubblicare notizie regolarmente sul sito web e sulla pagina Facebook.
La notizia della chiusura è stata commentata da Margherita Morsella, Presidente del Com.It.Es. di Montréal, che scrive di una “morte annunciata” in una nota e chiama la comunità a fare quadrato per costruire insieme un futuro di successo.
“La notizia della chiusura del settimanale ‘Il Corriere Italiano’ di Montréal non è stata una sorpresa nella nostra Comunità; tuttavia ci ha profondamente scioccati, perfino sconvolti e ha sbattuto davanti ai nostri occhi una nuova realtà ovvero quella di una comunità che si trova davanti a una svolta importante.”
Morsella lancia un accorato appello a tutta la comunità di Montréal, “dobbiamo confrontarci, che ciò piaccia o meno, con una comunità italiana che non è più quella degli anni precedenti e che bisogna aggiustare il mirino prima che sia troppo tardi.
Volere a tutti i costi mantenere la stessa visione di chi eravamo e con le stesse istituzioni che non rispondono più ai nuovi bisogni e alle nuove generazioni significa tenere la cronaca di una morte annunciata.”
Alla base, secondo il Presidente del Com.It.Es., c’è la necessità di un’adeguata diffusione della lingua italiana, al fine di poter contribuire a dare un futuro anche alle testate italiane all’estero, aumentando il bacino di quanti leggono e comprendono la lingua.
“Ed ecco che la nostra realtà in trasformazione ci forza a constatare l’evidente. Quan-
do, invece si dedicasse di più all’insegnamento della lingua italiana all’estero, forse non saremmo resi a questo difficile momento per l’informazione.”
In alcune realtà questo purtroppo non avviene perché manca la volontà di creare occasioni integrate per coinvolgere tutti gli attori responsabili della lingua e della cultura e non soltanto uno sparuto numero di enti gestori.
Tornando alla chiusura de ‘Il Corriere Italiano,’ Morsella rileva che “i due problemi, secondo la nostra umile opinione, sono profondamente interconnessi. Da parecchi anni si osservava l’agonia de Il Corriere Italiano di Montréal. Tutti rimarcavano la continua diminuzione delle pagine del giornale che comunque continuava a informare la comunità e dava un altro punto di vista su questioni e temi importanti per tutti noi.”
Il Com.It.Es. sottolinea come si sia assistito alla perdita di una seconda voce per gli italo-canadesi. “La comunità italiana di Montréal, una delle più numerose nell’America Settentrionale, si ritroverà con un solo mezzo d’informazione settimanale in lingua italiana, ovvero “Il Cittadino Canadese,” quest’ultimo di proprietà familiare.
Il Corriere Italiano, invece, “è stato venduto qualche anno fa dalla figlia del fondatore Alfredo Gagliardi e acquisito dalla corporazione, Metro Média, che oggi sembra guardare solo ai profitti e non alla funzione culturale e sociale del giornale. Ambedue le testate giornalistiche ricevono contributi dal Ministero degli Affari Esteri e di cooperazione internazionale (MAECI).” Possibilmente, chi si ostina a credere che tutti possono fare un giornale con i contributi pubblici avranno qualcosa da apprendere da questa storia. Il Corriere Italiano aveva ricevuto dalla Presidenza del Consiglio Euro 74,573.16 per l’anno 2020.
“Secondo la Legge del 23 ottobre 2003, n. 286, - continua Morsella - il Com.It.Es. ‘esprime parere obbligatorio, entro trenta giorni dalla richiesta, sui contributi accordati dalle amministrazioni dello Stato ai locali mezzi di informazione.’ L’esecutivo del Com.It.Es Mon-
tréal ancora non riceve alcuna informazione riguardo a questo capitolo anche se richiesto in più occasioni.”
“Secondo una comunicazione ricevuta il 24 Febbraio 2023 in seguito a una nostra ulteriore richiesta, abbiamo appreso dal Consolato che: ‘Al momento i contributi per il 2021 non sono stati ancora erogati e sono ancora in fase di valutazione.’”
“Per la domanda 2022, verso il mese di febbraio riceviamo una comunicazione dal MAECI che ci chiede di comunicare ufficialmente ai nostri editori di presentare le loro domande a questo Consolato Generale entro un termine che solitamente è fissato al 31 marzo.
Sarà difficile per gli editori della stampa estera affrontare la burocrazia e i ritardi con cui ricevono i contributi che permettono loro di sopravvivere.”
“Nonostante questa situazione e tanto altra avversità, il nuovo eletto Com.It.Es Montréal è disponibile e impegnato a lavorare in collaborazione con tutti gli enti della comunità. Vogliamo sottolineare che il Com. It.Es. Montréal non è un rivale ma un alleato, un organo di rappresentanza democraticamente eletto che lavora appunto come antenna sul territorio per la tutela e l’integrazione dei connazionali, la promozione della lingua e cultura italiana, e del Made in Italy come per tante altre finalità di carattere culturale e sociale.”
“Chiediamo alle maggiori organizzazioni di rappresentanza di fare un incontro con tutti i presidenti delle organizzazioni della comunità appunto per affrontare questa nuova realtà per vedere come rimediare, se possibile.
Sarebbe una buona occasione per analizzare le motivazioni vere di questa chiusura del Corriere Italiano di Montréal e studiare la via di ogni possibile mobilitazione per impedire altre chiusure nel futuro.”
“È una proposta che avanziamo nell’interesse esclusivo della nostra comunità italiana di Montréal e che ci auguriamo trovi davvero un consenso largo.
La voce del Corriere Italiano di Montréal mancherà più di quanto uno possa immaginare al momento”. (AISE/Allora)
opinioni e pareri 04 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023 21 Prairie Vale Road, Bossley Park, Sydney, NSW 2176 Ph: (02) 9822 3863 - Mob: 0416 126 308 info@cucinagalileo.com.au @ CLUB MARCONI
Il Com.It.Es. di Montréal in un recente incontro con i consultori regionali
di Marco Zacchera
Festa delle Castagne dei Bellunesi di Sydney
Oltre 200 persone hanno preso parte alla tradizionale Festa delle Castagne organizzata domenica 16 Aprile dallAssociazione dei Bellunesi nel Mondo, Famiglia di Sydney, alla Manor House di Wetherill Park.
Il buonissimo frutto autunnale delle castagne richiama sempre molti connazionali che vogliono sentire il profumo e il gusto delle castagne ben arrostite.
A dare il benvenuto ai presenti è stato il presidente dei Bellunesi Giacomino De Martin che nel suo discorso ha affermato che questa festa rappresenta sempre una occasione per riscoprire le radici e la identità culturale italiana.
De Martin ha ringraziato i presenti per la loro costante partecipazione alle iniziative dell’Associazione ringraziando il suo comitato per la passione con la
Festa delle castagne al Marconi
quale organizza le feste. Un ringraziamento speciale è andato a Lino Pavirani per avere arrostito le castagne e al personale della Manor House, sempre efficiente e cortese.
Al termine del pranzo c'è stato il sorteggio di una ricca lotteria che tra i numerosi premi spiccava un televisore donato da Mark Melli e Tony Labbozzetta.
Ha allietato il ben riuscito evento Joe Zappia con la sua musica e le sue belle canzoni.
Va segnalato che alla festa oltre che ai numerosi soci dell’Associazione c’erano anche molti connazionali appartenenti ad altre regioni d’Italia, merito di una ritrovata cordiale amicizia tra gli italiani o merito delle squisite castagne annaffiate da ottimi bicchieri di buon vino?
Noi pensiamo per entrambi i motivi.
M.P.
La cottura è importante, non voglio che la gente dica che le castagne non sono abbastanza cotte o sono bruciate. Ormai ho l’esperienza per tutto questo perché ho incominciato nel 1965. Abbiamo cominciato con cento chili e ogni anno sempre un pochino di più. Nel 2019 abbiamo fatto il record, cucinato 2,100 chili tra la festa delle castagne e la Festa della Repubblica.
Poi è venuto il brutto Covid e abbiamo chiuso un anno. L’anno scorso abbiamo ripreso e quest’anno sembra andare bene.
Al momento abbiamo preventivato di cucinare 1,200 chili, ma se tutto va bene ne abbiamo altri 200 chili di scorta," conclude Volpato.
Nel frattempo, sempre più gente arriva. Non c'è più uno spazio libero nel parcheggio e molti si arrangiano come possono nelle strade limitrofe.
A giudicare dalla lunghissima fila che si è formata al punto vendita, le scorte di castagne saranno presto esaurite.
Giovanna Pellegrino, con altre ausiliarie è impegnata alla vendita: “Sta andando molto bene - ci confida - abbiamo iniziato questa mattina che sembrava dovesse piovere, invece ora c'è il sole... e una lunga fila di persone da soddisfare. Ci sono le volontarie che preparano le castagne prima della cottura e noi siamo qui alla vendita. Molto da lavorare, ma sono molto contenta del risultato," ha dichiarato Giovanna.
Nel frattempo, è arrivato anche l'addetto alle relazioni culturali, Maurizio Pagnin. Assieme pronostichiamo la presenza di circa 10.000 persone.
Nel frattempo, il Presidente del Club Marconi porge il benvenuto ai partecipanti ricordando che sono feste come questa che fanno continuare la tradizione italiana. Morris ha ringraziato i membri del comitato menzionando che molti di loro sono tra i volontari che stanno lavorando per la riuscita della festa. Un particolare ringraziamento anche al CEO del Club, Matthew Biviano e al suo gruppo dirigente e di marketing che, giudicando dal successo di partecipazione, hanno fatto un ottimo lavoro.
"Una bella giornata - ha detto Morris Licata - è bello vedere le
continua dalla prima pagina continua nell'ultima pagina
05 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023 Proud Italian cheese manufacturers of Ricotta, Feta, Haloumi, Mozzarella, Bocconcini and much more! Open 6 days a week! Mon-Fri 8am-4.30pm Sat 8am-3pm 753 The Horsley Drive, Smithfield 2164 (02) 96 096 333 admin@montefrescocheese.com.au
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Il presidente Giacomino De Martin e consorte con Lino Pavirani, colui che ha preparato e arrostito le castagne.
La visita dell’Ambasciatore Crudele in Tasmania
di Marco Testa
Si è conclusa la prima visita ufficiale dell'Ambasciatore italiano Paolo Crudele in Tasmania, accompagnato dalla Console Generale di Melbourne Hanna Pappalardo. Durante il viaggio, l'Ambasciatore ha incontrato numerose personalità politiche, accademiche e scientifiche della Tasmania, con l'obiettivo di approfondire i rapporti tra l'Italia e questa regione dell'Australia.
Tra i momenti salienti della visita, si sono segnalati gli incontri con la Governatrice Barbara Baker, il Premier Jeremy Rockliff, il Ministro per l'Educazione Roger Jaensch, la Ministra per l'Economia Madeleine Ogilvie, la Procuratrice Generale e Ministra per la Giustizia Elise Archer, il Ministro Ombra per l'Educazione Josh
Willie e la Sindaca di Hobart Anna Reynolds. Inoltre, l'Ambasciatore ha visitato l'Università della Tasmania e ha avuto un colloquio con il Vice Cancelliere, il Prof. Rufus
Black. Ha anche visitato la Divisione Antartica dell'Australia e ha incontrato il General Manager Alex Blachford e la Commissione per la Conservazione delle Risorse Marine Viventi dell'Antartide,
dove ha incontrato il Segretario Esecutivo David Agnew.
Ma il momento più significativo della visita è stato l'incontro con la comunità italiana presso il Club Australiano Italiano di Hobart. In questa occasione, insieme al Premier Rockliff, l'Ambasciatore ha consegnato l'Onorificenza di Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia al Console Onorario d'Italia in Tasmania, Elvio Brianese.
Durante la visita, si è posto particolare accento sul rafforzamento dell'insegnamento della lingua italiana in Tasmania. Inoltre, l'Ambasciatore ha sottolineato il ruolo dell'Italia nella Regione Antartica e ha approfondito la collaborazione scientifica tra Italia e Tasmania, grazie alle opportunità offerte da Hobart quale "porta internazionale verso l'Antartide".
Un altro tema importante affrontato durante la visita è stato il rilancio del rapporto di gemellag-
gio tra il Comune dell'Aquila e la Città di Hobart, anche attraverso il raccordo tra la Regione Abruzzo e il Governo della Tasmania. L'Ambasciatore Crudele ha inoltre sottolineato l'importanza di potenziare i rapporti "people-to-people" tra Italia e Tasmania, anche grazie al contributo della "diplomazia parlamentare". Infine, durante la visita, la Camera di Commercio e Industria Italiana a Melbourne ha organizzato una missione parallela a Hobart, con l'obiettivo di studiare le opportunità d'affari in settori ad alto contenuto tecnologico. In definitiva, la visita dell'Ambasciatore italiano Paolo Crudele in Tasmania si è rivelata un'importante occasione per rafforzare i rapporti tra Italia e Tasmania, in particolare per quanto riguarda la collaborazione scientifica e culturale. Si tratta di un passo importante verso un'ulteriore intensificazione dei legami tra i due Paesi.
06 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023 notizie comunitarie
Il Com.It.Es. e la Società Dante Alighieri a Canberra invitano la comunità Giovedì 11 maggio alle ore 20:00 presso l’Italian Cultural Centre di Forrest. Avrà luogo una presentazione culturale a cura di Armando Corvini dal titolo “La mia vita da alpinista: dalla Val Rosandra all'Himalaya e in mezzo.” L’ingresso e libero.
Ma cerchiamo di scoprire meglio la vita di questo importante personaggio.
Don’t lose your money donating to a fake earthquake appeal
Do you want to help victims of the devastating earthquake in Turkey and Syria? It’s a noble cause - but Australian donors are being warned to beware of scam appeals.
In a public statement, the Australian Charities and Notfor-profits Commission (ACNC) warns donors before giving to an appeal to check its Charity Register to ensure they are giving to a registered charity running verified appeals.
“Our hearts go out to the people whose lives have been devastated by this disaster. To those who have lost loved ones or are still waiting to hear,” ACNC Commissioner Sue Woodward said.
“There will be long term support needed. Australians are very generous, and they turn to charities to provide help at times like these. Every year Australians lose hundreds of thousands of dollars to fake charity scams.”
The ACNC Register shows key details such as:
• Who benefits from the charity’s work:
• Where it operates
• Who is running it
• Whether it is meeting its financial reporting obligations.
These details help demonstrate the charity is accountable and transparent about its operations.
“Many people will be getting prompts to donate to appeals in their social media feeds and in emails. We strongly recommend that rather than clicking on a link it is better to visit a charity’s website and donate following the processes shown there,” Ms Woodward said.
Before you make a donation the ACNC recommends you:
• Look for established, registered charities running verified appeals.
• Check the Charity Register to see details about a charity’s main work.
• Don’t click on links in unsolicited emails and social media posts which may take you to a fake, scam website. Find the charity’s website in a search engine or on the Charity Register.
• Don’t give your credit card and bank account details on
social media and be cautious if you do so online.
• If you get a call claiming to be from a charity, say you’ll call back. Search the Charity Register and call back on the number shown there.
• Always ask for identification from collectors at a shopping centre, on the street or at your front door.
Harnessing generosity, boosting philanthropy
In other donor news, Australians are being urged to give more to meet the Australian Government’s goal of doubling philanthropic giving by 2030.
To get there the Australian Productivity Commission has announced its review of Australian philanthropy.
“The review comes at a time when the charity sector is under pressure,” Assistant Minister for Competition, Charities and Treasury Andrew Leigh said.
He said Australians have become less likely to join community groups, less likely to volunteer, less likely to play organised sport, less likely to attend religious services, and less likely to know their neighbours.
Declining social capital has broad implications for wellbeing, health and social connectedness.
Philanthropic giving underpins the crucial efforts of charities, not for profit organisations and community groups to support vulnerable Australians and build social capital and connectedness in Australian communities.
While deductible donations have increased as a share of total income, the percentage of taxpayers making donations has fallen.
The final report will be provided to the government in the first half of 2024. For further information, including terms of reference, visit the Productivity Commission’s website.
For further reading: ACNC; Minister’s media statement.
Armando Corvini, classe 1939, è un noto alpinista trasferitosi in Australia negli anni '60 e giunto a Canberra nei primi anni '70. Insieme alla moglie australiana Jenny, ha formato una famiglia nella capitale e attivato un'attività di lavorazione del marmo. Nel contempo, ha riacceso la passione di tutta una vita, le pratiche dell’alpinismo e della speleologia.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale Armando sviluppò un amore per le Dolomiti, una passione che sarebbe rimasta con lui per sempre, ma per la quale ha anche pagato un prezzo altissimo. Durante l’adolescenza si recava spesso in Val Rosandra, a circa 20 chilometri da Trieste.
È anche lui, quindi, cresciuto come i grandi scalatori, tra le catene montuose, divenendo un un vero e proprio esperto. Nel 1950 si iscrive agli scout in modo da poter continuare a svolgere le sue attività all'aperto con i suoi coetanei.
Come arrampicatore in Italia e in Australia, Armando non aveva mai provato l'arrampicata sul ghiaccio, un passatempo molto popolare nel nord Italia. Nell'inverno del 1982, ha seguito un corso specifico per scalare il Blue Lake vicino al Parco Nazionale di Kosciusko e molto presto ha imparato ad amare questa pratica.
Ha imparato abbastanza rapidamente ed ha iniziato a istruire e accompagnare vari gruppi durante i fine settimana per scalare il ghiaccio. Il suo capace caposquadra gli ha permesso di farlo, per cui gli ha anche affidato il suo lavoro nei fine settimana.
Armando ha anche fatto alcune spedizioni in Nepal per scalare l'Himalaya. Da questo punto di vista è stato il primo italiano a intraprendere spedizioni dall’Au-
stralia. Nel 1988, il primo gruppo è arrivato a scalare una vetta di 7.200 metri.
Sfortunatamente, durante una spedizione, il gruppo ha dovuto sopportare una terribile tempesta che è durata dieci giorni. Armando ha subito un congelamento ed è stato trasportato all’ospedale di Canberra, perdendo di conseguenza le dita delle mani e dei piedi.
Ha subito diverse operazioni chirurgiche nel tentativo di rimettere in sesto gli arti danneggiati e alla fine è stato in grado di tornare per completare la sua ultima scalata nel 2003.
A causa di questi infortuni, Armando non è più in grado di lavorare con le mani e ha compreso quindi di avere bisogno di ritrovarsi e di donarsi agli altri. Una volta fisicamente in forma, ha iniziato a fare il volontario al YMCA di Canberra. Qui si è sentito utile, aiutando chi aveva bisogno di assistenza fisica e nel processo di riabilitazione.
In seguito, gli è stato chiesto di portare piccoli gruppi di scalatori a White Rocks a Queanbeyan. Ha iniziato a guidare gruppi di principianti e in seguito ha ac-
compagnato scalatori a livelli più avanzati.
Armando ha lavorato come istruttore tra il 1997 e il 2005 e questi sono stati probabilmente gli anni migliori della sua vita, poiché ha potuto tornare a fare quello che amava, riuscendo anche a superare la paura e il trauma che lo avevano travolto dopo il viaggio in Nepal.
Ha continuato a fare volontariato al Ginninderra College, istruendo i giovani nell’arte dell’alpinismo e della speleologia. La sua ultima esperienza di volontariato è stata nel 2005 con la YMCA.
Ancora volenteroso di soddisfare il suo amore per questo sport, ha fondato una società chiamata ‘Guided Outdoor Adventures’ che è ancora attiva. È un'organizzazione accreditata dal governo e accompagna gruppi scolastici e scalatori appassionati a White Rocks e Wee Jasper.
Per tutta la sua vita, Armando ha scalato vette meravigliose, dalle Dolomiti italiane, all'Himalaya e in Nuova Zelanda. In questi tempi, però, continua far rivivere la sua passione insegnando ai bambini come arrampicarsi.
notizie comunitarie da Canberra 07 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023
Con Armando Corvini al Centro Culturale Italiano di Canberra
“My life as a mountaineer”
Italian Made Social Motoring Club
500's at Enzo's Cucina
It is always a wonderful thing, to have members and their family attend our events, sharing the IMSMC passion!
The staff & management of Enzo's Cucina are to be commended for the wonderful product and service offered by all staff. They are very accommodating, assisting our needs in every manner!
by Alessandro Di Rocco
On Sunday the 16th of April, 22 Fiat 500's (Il Cinquino) transported 38 participants to Enzo's Cucina in Camden, for an afternoon of Italian delights, great food and great company.
The Cinquini looked fantastic and attracted a HUGE amount of attention from the other guests of the restaurant! Amazing how much attention these iconic cars attract from the public!
A raffle was held, with all prizes donated by members! All prizes are special... the "grand prize" being a limited edition, unique Fiat 500 poster produced by a Fiat 500 Club in France - Gerardo Mediati being a worthy winnerExtremely happy man!
Happy to report that everyone made it home safely - amazingly, the Sydney traffic extended courtesies on the roads - "It's just that kind of Car!"
La Cinquecento will always get you home!
Saturday, 29 April 2023 - 10:00 am to 11:30 am
Caffè e chiacchierate (Coffee and Chat)
Castagne allo Scalabrini di Chipping Norton
Ciao a tutti! Come along for some casual conversation in the Romantic language of Italian.
Bellissima iniziativa al Villaggio Scalabrini di Chippin Norton dove lo staff ed i volontari hanno voluto festeggiare cucinando le castagne. I residenti hanno apprezzato moltissimo e trascorso ore felici ricordando i bei giorno che furono...
Event open to all Italian speakers in a relaxed, supportive environment in an Italian caffe' where you can order and converse in Italian in a full immersion experience. It's just like being in Italy in the City of Ryde!
Come and meet new friends and enjoy Italian chefs and Italian baristas creating your favourite coffee and brunch.
Please place your order upon arrival and join us upstairs where you will see our little Italian flags and big Italian welcomes!
Benvenuti!
When
• Saturday, 29 April 2023 10:00 AM - 11:30 AM
• Every 4th Saturday of the month until August 26, 2023 Location
Patio Putney, 85 Charles Street, Putney, 2112.
notizie comunitarie 08 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023
Proudly Supported by
Skate Park Shuffle That Got Ugly
activity in the Skate Park, especially when extravagant events are being held at their venue. Of course, the Mayor does not believe that there is a legitimate complaint that the Skate Park would disturb the intimate ambience of the function rooms facing the park and is quick to elaborate that part of the venue is operating on public land.
by Nick Angelucci
Back in 2010 a group of teenagers told Leichhardt Councillors why they needed a Skate Park. Their request led Council to investigate locations in Balmain or even one in Callan Park as possible sites.
Seven years on, after a Skate Park concept was accepted as part of the Callan Park master plan, the development application was then declined by the NSW Heritage Council. It would again go back onto the drawing board and in 2019 a new location along the foreshore in Leichhardt Park was proposed.
Incredibly with over a decade of delays together with political blame games, placement of the new Skate Park right next door to
what was once the old APIA Club and now known as Le Montage is yet to be completely explained.
A confrontation with the neighbouring owners of the licenced venue was predictable, as recreational space along the Bay Run’s foreshore of Iron Cove is plentiful to say the least. Rather than move the Skate Park, even 50 metres further away in the 14.5-hectare park, it became a battle of wills.
For the Mayor Darcy Byrne, his belief on the chosen location is that there would be lots of visual surveillance, which may reduce the likelihood of any bad social behaviour. But one can imagine that down the track, the venue next door may consider being more involved in halting some
Grants for GP Practices in Werriwa
The Albanese Government is delivering on a key election commitment to strengthen GP practices across the country, including local practices in Werriwa.
The Strengthening Medicare - General Practice (GP) Grants Program will allow all General Practices and eligible Aboriginal Community Controlled Health Organisations (ACCHOs) to expand patient access and improve their services. After a decade of cuts and neglect from the former government, the Albanese Government is committed to strengthening Medicare and boosting general practice.
The GP Grants will support all general practices and eligible ACCHOs across Australia to make investments in innovation, training, equipment, and minor capital works in one or more of the three investment streams below:
1. Enhance digital health capability
2. Upgrade infection prevention and control arrangements
3. Maintain and/or achieve accreditation against the Royal Australian College of General Practitioners (RACGP) Standards for General Practices (5th edition).
Grants will be provided to local practices depending on accredited GP practice size. Smaller practices are eligible for grants of $25,000 or $35,000, and larger practices are eligible for grants of $50,000. GP practices and ACCHOs not currently accredited against the RACGP standards will be eligible for $25,000.
Over the coming weeks, PHNs and ACCHOs will be sending letters directly general practices in Werriwa inviting participation in the Grants Program.
“After working tirelessly throughout the pandemic, doctors deserve more than thanks, that’s why we’re giving them the resources to invest in their practices" said the Minister Butler.
"We understand the crucial importance of primary health care provided by GPs - said the Member for Werriwa, Ms Anne Stanley MP - This funding will help improve practices and make sure Australians can access safe, quality and affordable healthcare when and where they need it. Getting access to health care is at the top of the list of concerns when I talk to locals in Werriwa.
“This will give a much-needed boost to general practices across the country".
The public spat between them has certainly shown an ugly side and perhaps it could all have been avoided. With an allocated budget of $1.46 million the project today is well underway, even with a large majority opposing the choice of location indicated in the last community consultation report.
For those that frequent the area in question, it is well know how busy and congested it already is with cars, bikes, and pedestrians, but it seems that the locals do not have any real say when political pledges are thrown at them.
For more information or to arrange a tour, get in touch with our team.
09 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023 Nick's page Scalabrini Austral Newly Renovated Independent Living Units 1 & 2 Bedroom Units Available Join a safe, secure and vibrant community to create the lifestyle you want. Whether it’s daily exercise and social activities, relaxing in the manicured gardens, or quiet reflection with our pastoral team in our onsite chapel, Scalabrini respects your tradition, heritage and independence.
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A big milestone: Constantina’s 103rd birthday
Constantina became widow at the age of 62. Since then, she never remarried. She lived with her daughter Genoveva in Bucharest, never missing any of family life events until she emigrated to Australia in 1993, when her granddaughter invited her to come and live with her and her husband. It was the first time she travelled by plane. She was 73 years old.
Since 1993, she lived together with her granddaughter’s family a healthy and happy life. While living in the Eastern Suburbs (Waverley), she was a member of the Romanian Social Club, always keeping in contact and ready to help her community friends in Australia.
At the age of 96 (in 2016), she had a fall and significant difficulties to move around made her decide to be cared for in Scalabrini Chipping Norton, Age Care facility.
Constantina Popescu was born in Romania on the 2nd of April 1920.
She was born in the era of the Great Depression, World Wars, life without television, cell phones or even phones in every home.
She had a very happy childhood, she enjoyed school, and helped her parents with everyday routines.
She married Petre Popescu 23 years later, just before Romania entered the second world.
When the war started, she was
left with her very young daughter, taking care of a small bakery that helped her survive through the crisis of the war.
Her husband was called to war, to defend his country and did not see his family for at least a year.
After the World War 2, they built their lives together, with 2 beautiful children.
They did everything together, raising their children and grandchildren with love and devotion, always stayed close to their family.
Scalabrini became her home, and the staff her second family. Many thanks to all staff who make her life enjoyable. We as the primary family, visit Constantina every evening, and she can not wait to tell us what happened in Rossini Casa during the day.
Constantina nicknamed “Mamaia” is 103 on the 2nd of April, an inspiration for her family and friends, living a long and hard life, a kind person, and a. She is a fighter never giving up her hopes and dreams.
She is our loving mother and grandmother, and we wish her health and happiness for the rest of her life.
Read about the year she was born: 1920
* First successful flight from Melbourne to Perth was completed
* First artificial pacemaker was developed
* “Protective laws” through the country, regulating how, when and where women could work.
* A flight from London to South Africa took 45 days
* Average Yearly Income in Australia: $3,269.40
10 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023 notizie comunitarie
Cinema Italiano al Casula Powerhouse:
“L’Italia all’alba del terzo millennio”
anche private, di italiani di oggi, raccontando vicende odierne di un’Italia vera, viva, a tratti contraddittoria ma comunque moderna.
Con una eccezione: quest’anno è stata inserita nel programma una produzione australiana, quel Palazzo di Cozzo della regista italo-australiana Madeleine Martiniello, che narra comunque di un selfmade man, un emigrante italiano che in Australia ha trovato successo e benessere.
Con quella del 2023, la serie delle collaborazioni tra l’Istituto Italiano di Cultura di Sydney e il Casula Powerhouse Arts Centre sia allunga a nove.
Nove edizioni durante le quali l’Istituto e l’hub culturale del Comune di Liverpool hanno offerto al pubblico della zona ovest di Sydney un’ampia e qualitativa scelta di lungometraggi iniziata con i capolavori del Neorealismo e proseguita con le rassegne de-
dicate a Mastroianni e a Fellini e con la proiezione dei lavori più recenti di tantissimi registi italiani, offrendo quindi al sempre numeroso pubblico uno spaccato dell’Italia contemporanea.
Quest’anno, la rassegna è intitolata “L’Italia all’alba del terzo millennio” con un chiaro riferimento alla scelta ormai consolidata di proporre una serie di film di registi, donne e uomini, la cui cinepresa scruta nelle vicende,
Il programma 2023 si aprirà venerdì 30 aprile con “A castle in Italy” di Valeria Bruni Tedeschi del 2013 e proseguirà con “Palazzo di Cozzo” di Madeleine Martiniello (2021) il 26 maggio, “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese (2016) il 30 giugno, “Come le tartarughe” di Monica Dugo (2022) il 28 luglio, “Perfetta illusione” di Pappi Corsicato (2022) il 25 agosto, “I nostri ieri” di Andrea Papini (2022) il 27 ottobre, per concludersi il 24 novembre con “Santa Lucia” di Marco Chiappetta (2021). (aise)
Voce Indigena in Costituzione
demica in diritto costituzionale, ha delineato i suoi problemi con la formulazione in un editoriale ai media australiani. “In qualità di ex accademico di diritto costituzionale, so quanto contino i dettagli quando si tratta di qualsiasi emendamento costituzionale. In questo caso, i pochi dettagli che ci sono stati forniti chiariscono che non si tratta, come alcuni l'hanno definita, di una proposta modesta.”
More regional closures prompt calls for government action
The first months of 2023 have witnessed further cuts to regional and rural media following the dozens of outlets that were closed during the COVID-19 pandemic. Last week, the one remaining commercial television evening news service in South Australia ended abruptly when Spencer Gulf Nightly News aired its final bulletin.
That follows soon after Australian Community Media announced it would cease printing four mastheads in south-west Western Australia, while MEAA holds grave concerns that News Corp is about to close more of its regional Australian newspapers as it embarks on another round of redundancies and cost cutting.
Local news providers play an essential service in keeping communities alive and functioning well. With World Press Freedom Day on May 3 just a fortnight away, the decline of regional and rural journalism leaves obvious gaps in the important role that
journalism plays in a democracy of keeping the public informed and holding powerful institutions accountable.
Our elected representatives at the state and federal levels need to stand up for the communities they serve by adopting policies to support regional and rural journalism.
Many of those papers were more than a century old and were the heartbeat of their community, providing local news that big national and metropolitan-based outlets can’t or won’t provide. Things can’t continue like this. The stories of regional and rural Australia are too important to lose.
The crisis in regional media is in part due to relaxation of media ownership laws that have allowed big corporations to buy up local mastheads, exploit journalists, sell assets, cut jobs and close papers. It is the local communities who lose out.
(MEAA)
L'emendamento proposto alla costituzione australiana che istituirebbe una voce indigena al Parlamento potrebbe rivelarsi impraticabile a causa di un'unica clausola che estende la giurisdizione dell'organismo a un’incerta quantità di temi, tra cui la politica fiscale e persino le strade, secondo gli esperti legali.
Il primo ministro Anthony Albanese ha presentato al parlamento una proposta di legge che incorporerebbe l'organo consultivo The Voice nella costituzione se la proposta riuscirà a riscuotere il voto favorevole della maggioranza dei elettori al prossimo referendum.
Il disegno di legge include il linguaggio che creerebbe The Voice e stabilirebbe le sue funzioni di base. Tuttavia, la seconda clausola della formulazione ha sollevato la preoccupazione della Commissione per i Diritti Umani, al cui avviso la formulazione del testo sia troppo ampia e possa generare burocrazia involontaria e controversie legali.
L'attuale commissario per i diritti umani, Lorraine Finlay, ha pubblicato un articolo di opinione in cui si chiede se The Voice rappresenti un vero e proprio su-
peramento costituzionale, suggerendo che l’emendamento sia in conflitto con i principi fondamentali dei diritti umani come l'uguaglianza e la non discriminazione, e si spinga oltre i diritti stabiliti dalle Nazioni Unite Dichiarazione sui Diritti dei Popoli Indigeni (UNDRIP).
"La formulazione della bozza ... inserisce la razza nella costituzione australiana in un modo che mina i principi fondamentali dei diritti umani di uguaglianza e non discriminazione", ha scritto il Commissario, "e crea incertezza costituzionale in termini di interpretazione e funzionamento".
La linea in questione afferma che The Voice sarà autorizzato a "presentare proposte davanti al parlamento e al governo esecutivo del Commonwealth su questioni relative alle popolazioni aborigene e delle isole dello Stretto di Torres".
Si teme che non ci sarà praticamente alcun problema in Australia che non rientri nell'ambito della linea, anche cose come la politica fiscale, perché colpisce gli indigeni australiani allo stesso modo di tutti gli altri.
La commissaria per i diritti umani Lorraine Finlay, ex acca-
Ugualmente, Peter Conran, un ex segretario di gabinetto federale, ha espresso l'opinione che una voce costituzionalmente radicata al governo esecutivo sia impraticabile. Spetterà all'Alta Corte decidere dove verrà tracciata esattamente quella linea tra i poteri e i non-poteri costituzionali di questo emendamento.
“Una volta presa tale decisione, non vi è alcun ricorso democratico attraverso il parlamento se la voce risulta essere qualcosa di completamente diverso da quello che gli australiani pensavano di essere d'accordo”.
11 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023 notizie comunitarie Signora italiana disponibile per Assistenza Domestica e Compagnia per Anziani Telefonare al 0401040020 per informazioni BREAKFAST - BRUNCH - LUNCH - COFFEES - CAKES Shop 3/1822, The Horsley Drive, Horsley Park NSW 2175 P: 9620 2585
Gli esperti avvertono di potenziali problemi sulla
a scuola
Un ripasso ai verbi difficili
dell'Accademia della Crusca
Esigere
participio passato: qual è la forma giusta?
Stavolta esordiamo dicendovi quale non è il participio passato di esigere: non è esigìto, che rappresenterebbe la forma verbale regolare; è, invece, esatto. Per spiegarlo, sarà sufficiente ricordare che il verbo latino da cui deriva esigere era èxigo, exìgere, che aveva fra le sue voci un exactum da cui si è formato il participio italiano esatto.
Basta con questa ossessionante ricerca del “politically correct”, attraverso la banalizzazione… Smettiamola con gli asterischi * e con le “Ə”.
Fanno davvero ridere e amareggiare.
Se vogliamo, autenticamente e non solo come operazione di facciata, raggiungere il rispetto reciproco per i diversi generi, lavoriamo su concrete opportunità di poter partire e fruire delle stesse risorse, basando scelte e strategia non sul cosa offre l’immagine più in linea col pensiero dominante
ma su cosa porta all’ottenere risultati corretti e concreti.
Valorizzazione dell’impegno, delle capacità, dei talenti, delle idee, delle conoscenze…
Sia nel mondo Business sia nel mondo Life, mi pare ci siano invece molte sofisticazioni linguistiche, che illudono di essersi messi a posto la coscienza con una lettera, o presunta tale, e pochi gesti concreti, che diano pragmaticamente spazio a competenze e misurabilità verso ciò che si ottiene: uomo, donna o “Ə” che sia.
Con questo valore verbale, esatto si usa solo nel linguaggio burocratico, col significato di 'riscosso': «La somma esatta (riscossa) ammonta a circa due miliardi di lire». La forma esatto ha la stessa origine, ma funzioni completamente diverse: è un aggettivo che significa 'preciso', 'giusto' e che spesso è usato senza necessità col valore avverbiale di 'precisamente', 'certamente'.
Convenire
passato remoto: convenne o convenì?
E qual è il passato remoto di altri verbi composti con il verbo venire, come ad esempio intervenire: intervenne o intervenì?
Molto meglio convenne e in-
tervenne. I composti del verbo venire (addivenire, avvenire, circonvenire, contravvenire, convenire, divenire, intervenire, pervenire, prevenire, provenire, rinvenire, rivenire, sconvenìre, sopravvenire, sovvenire, svenire) si coniugano tutti come il verbo base. Poiché il passato remoto di venire è venni, venisti, venne, venimmo, veniste, vennero, il passato remoto di un suo composto (come, per esempio, convenire) sarà: convenni, convenisti, convenne, convenimmo, conveniste, convennero. La forma convenii, convenisti, convenì si spiega con l'abitudine dei parlanti a ricostruire la coniugazione dei composti di venire sul modello della coniugazione regolare dei verbi in -ire, secondo un ragionamento di questo tipo: dormire: dormì = convenire: convenì.
Prudere
“Oggi mi prude il naso come non aveva mai…?”
Il verbo prùdere appartiene ai cosiddetti verbi difettivi, ovvero quei verbi che mancano di alcuni modi, tempi o persone
verbali. Prudere presenta la terza persona singolare e plurale dei tempi semplici: indicativo presente (prude, prudono), imperfetto (prudeva, prudevano), futuro (pruderà, pruderanno); congiuntivo presente (pruda, prudano), imperfetto (prudesse, prudessero); condizionale presente (pruderebbe, pruderebbero); gerundio presente (prudendo).
Non si usano dunque né il participio presente né il participio passato. Trattandosi di un verbo intransitivo usato prevalentemente in modo impersonale (mi prude il braccio; non grattare dove ti prude) le prime e seconde persone singolari e plurali sono morfologicamente coniugabili (*io prudo, *tu prudi, *noi prudiamo, *voi prudete) ma non utilizzate. Per quanto riguarda il passato remoto, anche se poco comuni, sono corrette entrambe le forme prudé e prudètte (e di conseguenza prudérono/prudèttero).
Per rispondere alla domanda del titolo: “oggi mi prude il naso come non aveva mai fatto”; assolutamente NON sono corretti i vari pruduto, prurso, pruso ecc.
Il sondaggio di Money.it ai i suoi lettori:
è d’accordo con la proposta Rampelli
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Non si tratta di un sondaggio con i crismi di un rilevamento scientifico, ma la domanda lanciata ai propri lettori dal noto sito economico-finanziario Money.it non poteva lasciarci indifferenti: Multa per chi usa parole straniere, sei d’accordo?
Il quesito riguarda la proposta di legge del deputato Fabio Rampelli, di cui tanto si sta parlando negli ultimi giorni. La proposta, che traccia la base di una politica linguistica per l’italiano, prevede per chi nelle comunicazioni ufficiali utilizza troppo delle parole straniere, delle multe che possono variare tra i 5.000 e i 100.000 euro. Tra i vari articoli è previsto anche che “le sigle e le denominazioni delle funzioni ricoperte nelle aziende che operano nel territorio nazionale dovranno essere in lingua italiana, come anche i contratti di lavoro”. Le aziende private e gli enti pubblici che non rispettassero queste norme potrebbero incorrere - com’è
normale per ogni legge - in sanzioni pecuniarie.
Il responso dei lettori, forse un po’ a sorpresa per alcuni, è stato chiaro: il 52% ha risposto di sì, mentre il 47% non è d’accordo con la proposta di Rampelli. Una vittoria di misura e su un numero di rispondenti che non conosciamo, ma verosimilmente non superiore a poche migliaia. Comunque interessante, perché registra in qualche modo un malumore verso l’eccesso di anglicismi spesso oscuri da parte di chi dovrebbe dare l’esempio usando un linguaggio comprensibile a tutti i cittadini.
A questo punto sarebbe interessante affidare un vero sondaggio a campione, con maggior peso e rigore scientifico, a qualche istituto specializzato, perché si possa conoscere cosa i cittadini pensano di questa proposta di legge. Che in ogni caso, a nostro avviso, merita quantomeno di essere discussa in parlamento. (Italofonia)
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Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni sem-
NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 17
plici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.
L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an-
no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.
Ugo Foscolo: riassunto di vita
Ugo Foscolo nasce nel 1778 a Zacinto, piccola isola del Mar Ionio che all'epoca si trovava sotto il dominio di Venezia pur facendo parte del mondo greco. È ateo. Il padre forse era un aristocratico veneziano decaduto e diventato medico. La madre è Diamantina Spatis, greca. La nascita in un’isola greca, da madre greca, ha un grande significato nella vita del Foscolo.
Quando ha 10 anni muore il padre e Foscolo è costretto a diventare responsabile della madre e dei fratelli e si trasferisce a Venezia con tutta la famiglia, dove inizia a studiare soprattutto come autodidatta. Desideroso di gloria e di successo, amante del lusso e dei piaceri, attratto e affascinato dall’aristocrazia, ha storie d’amore con bellissime nobildonne. Questi amori diventano però la causa di inquietudine interiore e di un vagabondaggio sfrenato in tante città d’Italia, Francia e Inghilterra.
La sua prima poesia viene scritta dopo la Rivoluzione Fran-
cese, quando prende il potere Napoleone. Foscolo continua a comporre capolavori soprattutto durante il dominio francese nel Nord Italia.
Ma la poesia pur dando gloria non dava ciò di cui sfamarsi. Per questo motivo Foscolo diventa un militare dell’esercito di Napoleone Bonaparte.
Nel 1808 tenta di arricchire le sue entrate con lo stipendio di professore universitario a Pavia ma pochi mesi dopo la sua cattedra viene soppressa. Nel 1814 crolla l’Impero Napoleonico.
Nel 1815 con il Congresso di Vienna le potenze che hanno sconfitto Napoleone si dividono l’Europa dando inizio all’Età della Restaurazione. In Italia tornano gli austriaci: Foscolo sceglie l’esilio prima in Svizzera e poi in Inghilterra dove muore poverissimo in uno squallido quartiere di Londra da solo con la figlia. Quando nel 1861 nasce l’Italia le sue ceneri vengono depositate a Firenze, nella chiesa di Santa Croce.
13 Al lora! a scuola Mercoledì 26 Aprile 2023
17 aprile 1816: 207 anni dal Massacro di Appin
di coinvolgere le comunità locali nel processo di riconciliazione. "È stata una bella e importante giornata di verità e di comunità", hanno detto.
Il massacro di Appin ha visto un gruppo di uomini armati, guidati dal britannico Capitano James Wallis, attaccare un gruppo di indigeni Dharawal che si erano accampati vicino al fiume Cataract.
Si ritiene che tra i 14 ei 18 indigeni siano stati uccisi nell'attacco, uno dei tanti nella più ampia campagna per sottomettere la popolazione indigena locale.
Il massacro di Appin è solo uno dei tanti atti violenti avvenuti durante le guerre di frontiera australiane, durate dal 1788 ai primi anni del ventesimo secolo. Queste guerre hanno visto lo sfollamento, l'espropriazione e la morte di innume-
revoli persone delle Prime Nazioni indigene, e le cicatrici di questi eventi continuano a farsi sentire ancora oggi.
Tuttavia, eventi come l'Appin Massacre Memorial Service dimostrano l'impegno della comunità verso la riconciliazione. Riunendosi per ricordare il passato e onorare coloro che hanno perso la vita, la comunità sta compiendo un passo importante verso la costruzione di un futuro più giusto ed equo.
Come ha detto Charishma Kaliyanda, "ricordare questo ogni anno è una parte importante per far guarire e riconciliare la nostra nazione". Il massacro di Appin può essere una parte tragica della storia dell'Australia, ma riconoscendolo e lavorando per un futuro migliore, la comunità sta dimostrando che il passato non deve definire il presente.
di Marco Testa
Il massacro di Appin, avvenuto il 17 aprile 1816, segna il primo massacro registrato di persone indigene nella storia dell'Australia. 207 anni dopo, la comunità di Appin e dei suoi dintorni si sono riuniti per commemorare l'evento, onorare coloro che hanno perso la vita e continuare a creare una memoria condivisa verso la riconciliazione.
Il Winga Myamly Reconciliation Group, insieme ad altri gruppi comunitari e consigli locali, ha organizzato la funzione commemorativa annuale, alla quale hanno partecipato membri del parlamento e della comunità in generale.
Charishma Kaliyanda, deputato statale per il Liverpool, ha ricordato l'importanza storica del massacro di Appin nel cammino verso la riconciliazione.
"Il massacro di Appin è stata una tragedia delle guerre di frontiera australiane, ricordarlo ogni anno è una parte importante della guarire e riconciliare la nostra nazione", ha affermato Kaliyanda.
Erano presenti anche Sally Quinnell, deputata statale di Camden, e Judy Hannan, deputata statale di Wollondilly, che hanno mostrato il loro sostegno alla comunità locale e al processo di riconciliazione.
L’evento commemorativo si è svolto presso l'Appin Mas-
sacre Memorial, dove i partecipanti hanno deposto fiori e reso omaggio alle vite perse. Il Winga Myamly Reconciliation Group ha condotto una cerimonia che ha incluso un Welcome to Country, spettacoli di danza tradizionale aborigena e discorsi di membri della comunità e di rappresentanti politici.
Il deputato Greg Warren, membro statale di Campbelltown, ha espresso la sua gratitudine agli organizzatori dell’evento in ricordo della tragedia.
“La commemorazione di oggi segna i 207 anni dal massacro di Appin, il primo massacro registrato di persone indigene nella storia dell'Australia.
Grazie al Winga Myamly Reconciliation Group e a tutte le persone coinvolte per l'organizzazione di quello che è sempre un evento annuale locale molto commovente e importante", ha affermato.
Reconciliation NSW ha anche elogiato il Winga Myamly Local Reconciliation Group per aver messo a disposizione le proprie risorse al fine di realizzare l'evento e ha rimarcato l'importanza nel far venire fuori la verità storica del massacro e
14 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023 notizie comunitarie
A l lor a!
Il presidente del Comites di Sydney umilia
pubblicamente il rappresentante del CGIE
Il poco rispetto per la Costituzione da parte di Luigi Di Martino, segretario PD e presidente Comites di Sydney, già era noto, ma arrivare ad umiliare il rappresentante per l'Australia al CGIE, Franco Papandrea, è stato il colmo dell'arroganza.
Durante una seduta via Zoom, più volte il rappresentante CGIE è stato zittito, fino a togliergli il microfono per impedirgli di esprimere un suo parere.
Una presa di posizione da dittatore, perpetrata da uno che si crede al di sopra della legge, della Costituzione e delle autorità locali.
Il membro del CGIE Papandrea, si era limitato ad illustrare la legge per i contributi all'editoria italiana all'estero.
Un riluttante Di Martino ha contestato la richiesta di fornire una motivazione. "Va bene, no, io sento… - ha balbettato il presidente Di Martino - non ho letto da nessuna parte che il parere deve essere motivato nel senso che io... il parere da da parte della legge non l'ho mai visto".
Alle insistenze del membro del CGIE, Di Martino ha aggiunto a titolo personale, che il suoi voto contrario è stato motivato dalla mancanza di "contributo che il giornale dedica alla promozione del Sistema Italia all'estero. In particolare al Consolato, e alle istituzioni, incluso il Comites".
Premesso che il Comites non fa parte del Sistema Italia, la nostra testata ha sempre pubblicato i comunicati stampa pervenuti. Dal Consolato di Sydney non è mai pervenuto nessun comunicato, anzi rispediscono il giornale al mittente. Stessa cosa da parte del Comites che sembra scimmiottare ciò che fa il Consolato: non inviare comunicati e rispedire al mittente il giornale.
Infine il rappresentante CGIE Papandrea, dopo essere stato aggredito verbalmente da due consiglieri che sbraitavano contemporaneamente, si è visto togliere l'audio dal presidente Di Martino e inconsapevolmente ha continuato ha parlare senza poter essere ascoltato. Una scena di uno squallore immenso, un atto di estrema arroganza.
Morta la Libertà di Stampa
Il 18 aprile 2023, a Sydney veniva a mancare la Libertà di Stampa. Condannata a morte, senza diritto d'appello, la sentenza è stata decretata dal presidente del Comites di Sydney, Luigi Di Martino, durante una riunione via Zoom.
Nonostante i consiglieri fossero stati informati dal rappre-
sentante del CGIE Franco Papandrera che la votazione doveva rispettare e criteri della legge, i soliti che hanno votato contrario nelle passate occasioni, ancora hanno votato contro i leciti finanziamenti a questa testata. Inoltre, al rappresentante del CGIE è stato vietato di parlare, togliendogli il microfono, solo
perché aveva chiesto di attenersi alla legge e di specificare le motivazioni per un voto contrario. Il presidente del Comites ha sostenuto con un'arroganza degna di gerarchi d'altri tempi che "non sono tenuti a dare la motivazione". Anzi, a più riprese, ha pubblicamente umiliato Franco Papandrea.
L’Ambasciatore? "Salutamelo!"
attuale, segretario della locale sezione del Partito Democratico gli ha semplicemente risposto con un secco “eh, si… salutamelo!”
Da quando in qua il Presidente del Comites di Sydney si crede un essere superiore all’Ambasciatore? Beh, da circa tre giorni, a quanto pare!
È questa purtroppo l'indecenza a cui la nostra comunità deve assistere, con personaggi che a giudicare dalle proprie parole cercano la gloria e gli scranni della politica pur nutrendo poco rispetto per le nostre istituzioni.
Ancora una volta, senza avvocati difensori e senza sostenitori, solo con tiepide rimostranze da parte della minoranza, la Libertà di Stampa non ha ricevuto nessuna giustizia da questi individui che volutamente hanno ignorato ciò che la legge chiede loro. La libertà di Stampa nata nel dopoguerra, figlia delle Costituzione scritta col sangue degli eroi morti per la Patria, gli antifascisti e partigiani, muore per mano di chi non ha voluto capire qual'era il loro compito.
Hanno preferito ignorare la legge per una ripicca personale, oppure forzati da un dittatore che purtroppo rappresenta un partito politico italiano che si definisce "democratico".
Uccidendo la Libertà hanno infangato la memoria di chi è morto per darci questo diritto. Non nutro odio verso queste persone, solo commiserazione.
Non facciamo mistero che delle istituzioni si abbia poco rispetto. Infatti, nell’ultima riunione del Comites di Sydney tenutasi pochi giorni fa, uno dei consiglieri ed ex-presidente si è lamentato di una probabile non
troppo etica gestione dei fondi pubblici da parte dell’attuale esecutivo, indicando che avrebbe portato la questione direttamente all’attenzione dell’Ambasciatore Crudele a Canberra. Di tutto rispetto, il presidente
Non sono supposizioni maligne e pretestuose, ma i fatti realmente avvenuti in una riunione pubblica alla presenza di una Vice-Console e di due membri del CGIE.
Spero solo che questi personaggi vengano rimossi al più presto possibile dalla loro carica per il semplice motivo che non ne comprendono che il danno per la comunità è immenso. Questo segretario del PD a Sydney, che ricopre anche il ruolo di presidente del Comites, cerca solo di fare carriera aspirando alla poltrona del senatore o del deputato PD, ma ha dimostrato tutta la sua pochezza.
Caro Ambasciatore, purtroppo non siamo noi a doverci scusare per il poco rispetto verso il Sistema Italia, ma altri, e la prova è lampante, sotto gli occhi di tutti. continua
Non so cosa ci riserverà il futuro, se le finanze ci permetteranno di continuare a stampare, se Ma
Price in ACT/NSW FREE Settimanale degli italo-australiani Anno VII
ISSN 2208-052X Online ISSN 2208-051 Print
- Numero 17 - Giovedì 20 Aprile 2023
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Direttore Franco Baldi
a pagina 18
Per parlare della libertà sciacquatevi la bocca!
di Esposito Emanuele
Quello a cui ho assistito nell’ultima riunione del Comites, rigorosamente organizzata online è stato uno squallido teatrino di piccolo, uno schiaffo alla democrazia ma soprattutto una mancanza di rispetto nei confronti dei partecipanti.
Si votava per il finanziamento a questo giornale. Non entro in merito alla questione, anche perché ogni consigliere è libero di votare secondo la legge, anche se più che a guardare la legge sembra che abbiamo guardato ad altro.
Mi risulta che in una riunione, quasi segreta fatta in presenza al Consolato si è votato per il finanziamento al Coasit, dando la possibilità al direttore dell’ente di spiegare nei dettagli la richiesta, cosa che non è stata fatta nel caso di Allora.
Eppure il Caporedattore Franco Baldi era virtualmente presente, si poteva usare la stessa misura ma alla luce di quello che ho visto in questa riunione ci sono due pesi e due misure nella nostra comunità.
Sul senso della nostra libertà come del nostro diritto alla critica, chi si erge a rappresentare la comunità tenga sempre presente che la libertà non è una condizione ma un diritto di tutti.
Evidentemente, ai caporali o ai ducetti che esistono ancora, voglio ricordare che per la loro libertà di oggi dobbiamo ringraziare soprattutto tutti coloro che ieri hanno combattuto per la Liberazione d’Italia: dall'esercito regolare italiano ai partigiani.
Grazie a loro oggi abbiamo
nelle nostre mani un'eredità - o meglio un dono: ”la pace, la libertà di poter dire quel che pensiamo e quello in cui crediamo, di decidere del nostro futuro, di professare o meno una religione - qualunque essa sia, di poter appartenere a qualsiasi etnia.”
Per arrivare a tanto, si è dovuto sconfiggere il Nazifascismo, in una lotta che ha visto uniti tutti gli italiani che credevano nella libertà e nella dignità dell'uomo, quali valori fondanti di civiltà, al di là delle differenti appartenenze politiche e partitiche.
Dopo la Liberazione, sono rinati i partiti e i cittadini sono tornati ad essere i protagonisti della politica; ma soprattutto dalla Liberazione è nata la Costituzione Repubblicana, patto fra tutti gli italiani e strumento democratico da usare in pace e per la pace.
La nostra generazione, come quelle dal 1945 in poi, è nata libera, non ha vissuto l'orrore, l'umiliante barbarie della Guerra e tuttavia non sempre è consapevole fino in fondo del valore della libertà, data troppo spesso per scontata.
Ma per tornare alla Costituzione, poiché noi siamo fortunati e a scuola ci è stato insegnato a riflettere in senso critico su ciò che ci circonda, oggi sembra fiorente non solo una sorta di indifferenza nei confronti della Carta Costituzionale, ma essa viene spesso disattesa e persino attaccata nei suoi principi fondamentali.
Come sostiene Piero Calamandrei, non dobbiamo dimenticarci "quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa Costituzione!
Dietro a ogni articolo di questa Costituzione voi dovete ve-
dere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, morti per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché liberta e giustizia potessero essere scritte su questa carta".
Non c'è un mondo politico cattivo e una società civile buona: di fronte a questa stupida banalità, la risposta è la diretta partecipazione alle questioni che riguardano noi tutti. La responsabilità politica comincia da sé, da ciò che ciascuno può fare nel proprio mondo, a cominciare dagli amici, dalla famiglia, dalla scuola, dal posto di lavoro, fino ad un eventuale impegno civile o istituzionale vero e proprio.
La Resistenza è l'esempio straordinario dell'impegno perso-
nale, diretto di tanti italiani alla costruzione del loro e del nostro futuro.
Ce lo hanno dimostrato i giovani soldati morti in tutta Italia e in molte altre battaglie e i tanti partigiani che hanno sacrificato le loro vite per conquistare la libertà.
Leggendo lettere e testimonianze di chi ha combattuto, spesso morendo per la libertà, si coglie come nella lotta vi sia un atteggiamento "costituente", a dire che quei problemi andavano risolti in modo duraturo, per evitare che si presentassero ancora. Occorreva immaginare la struttura della futura democrazia dello stato a venire se si voleva evitare un nuovo fascismo.
Questo atteggiamento costituente e costruttivo distingue in modo netto e definito la violenza dell'oppressione dalla lotta dell'oppresso.
Siamo consapevoli del fatto che le celebrazioni della Liberazione sono per molti di voi una pratica, un'esperienza consolidata; per noi rappresentano invece la scoperta della necessità di continuare a ricordare, perché non c'è retorica né semplice consuetudine nel vivificare il passato, che è la condizione del nostro presente.
Imparate la storia, leggetevi la costituzione prima di parlare, di agire, perché chi ricopre un ruolo pubblico può causare danni anche con una parola non detta.
Così nascono le guerre, e così si alimenta l’odio. Se non potete farlo per voi, fatelo per chi è morto per noi.
Mi viene da dire: chi glielo ha fatto fare a morire per voi?
La Libertà di stampa termometro di salute di un Paese
“La libertà di stampa, insieme alla libertà di essere informati, è il termometro della salute democratica di un Paese” ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa.
Un bilancio "purtroppo drammatico", quello pagato dalla stampa nel mondo. "Sono 24 - ricorda il capo dello Stato - i cronisti uccisi nel 2021 e quasi 500 gli imprigionati. Si tratta di un prezzo altissimo pagato da chi è chiamato a onorare con coerenza la professione: essere testimoni di verità, attraverso le parole, le immagini.
Testimoni - aggiunge - che hanno talvolta pagato con la loro vita l’esposizione dei fatti, spesso scomodi per i poteri costituiti, dando voce al pluralismo vitale della società, senza il quale saremmo tutti più poveri e meno liberi.
Testimoni di libertà che hanno voluto rendere effettiva quella di espressione, coscienti di come una cittadinanza consapevole, attiva, capace di confrontarsi e approfondire, passa
attraverso il loro servizio», conclude Mattarella.
Proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1993, su raccomandazione della Conferenza
Generale dell’UNESCO, la Giornata mondiale della libertà di stampa viene celebrata il giorno dell’anniversario della Dichiarazione di Windhoek (Namibia, 1991), frutto del seminario per
l’indipendenza e il pluralismo della stampa africana.
L’obiettivo della Giornata è duplice: ricordare ai governi la necessità di rispettare il loro impegno per la libertà di stam-
pa e invitare i professionisti dei media a riflettere sui temi della libertà e dell’etica professionale. Reporters sans frontières stila ogni anno la classica sulla libertà di stampa mondiale, prendendo in esame 180 Paesi. Nel podio troviamo Norvegia, Danimarca e Svezia. Più sotto Estonia, Finlandia, Irlanda, Portogallo, Costa Rica. Sono questi i soli 8 Paesi che rientrano in una situazione definita “buona”.
Al 14° posto Svizzera, al 16° Germania, al 24° Regno Unito, al 26° Francia, al 31° Austria, subito seguita da Spagna. Gli Stati Uniti si trovano al 42° posto, ancora nell’area caratterizzata da una situazione “soddisfacente”.
Per trovare l’Italia bisogna scendere nell’area “problematica” al 58° posto, con 17 posizioni in meno rispetto all’anno precedente.
Andando ancora più giù troviamo una situazione “difficile” e successivamente una “grave” che comprende ben 28 paesi. Tra questi Russia al 155° posto, Siria al 171° subito seguita da Iraq e Cuba, Cina al 175° posto. A chiudere la lista: Iran, Eritrea e Corea del Nord.
16 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023 edizione straordinaria
Intervista all’ex-presidente Aloisi: “Comites? Mai scesi a tanta indecenza”
“Quello che è successo nell’ultima riunione è gravissimo…” sono state le prime parole dell’ex-presidente e attuale consigliere del Comites, Maurizio Aloisi, sentito per alcuni commenti dalla redazione di Allora! a seguito degli scontri nell’ultima seduta pubblica del Comites di Sydney.
Il Comites di Sydney è stato chiamato ad esprimere un parere obbligatorio per l’accesso ai contributi del periodico Allora!, con la riunione che è implosa a causa di vari attacchi contro il membro del CGIE, Franco Papandrea, il cui intento era di ricordare ai consiglieri la corretta procedura richiesta dalla legge per l’espressione del parere.
“Mai nessuno, - ha spiegato Aloisi - fin quando c’eravamo noi a gestire il Comites, si è permesso di togliere la parola o fermare un dibattito democratico. Nonostante i nostri disaccordi con l'autorità consolare e con i consiglieri che poi si sono dimessi, tutti hanno sempre trovato spazio per dire la loro opinione. Adesso la censura accade regolarmente, anche in modo violento, non solo con noi consiglieri ma anche con il membro del CGIE il cui diritto ad intervenire nei lavori è garantito dalla legge”.
“I microfoni venivano costantemente chiusi dal Presidente. Avrò almeno dovuto sbloccare tre volte l’insistenza del Presidente a sopprimere il dibattito per poter intervenire. Assurdo che sia venuto meno il rispetto per una persona come Papandrea, che da un decennio continua a servire la comunità facendo il suo lavoro con dignità."
“Evidentemente, quando alcuni consiglieri della maggioranza, incluso il Presidente Di Martino, chiudono il microfono su Zoom o
addirittura qualche personaggio grida “zittitelo” contro il rappresentante del CGIE, dimostrano di non avere il minimo decoro e rispetto per le nostre istituzioni”.
Commenti inopportuni sono anche stati rivolti all’Ambasciatore Crudele. “Mi sono permesso di rilevare che il Comites attuale intende impiegare un elemento di segreteria pur avendo ancora sulla carta dei debiti, e che di questo ne avrei voluto discutere con l’Ambasciatore. La risposta del Presidente è stata a dir poco disdicevole. Se n'è uscito con la battuta, "eh, Salutamelo!" A raccontarlo non ci si crede."
L’ex-presidente ha affermato di aver ricevuto una telefonata da parte di Di Martino nella mattina del 18 aprile. “Sinceramente, avrei pensato che i consiglieri avessero imparato qualcosa dall’anno scorso e avessero approvato, lasciando alla dichiarazione dell’autorità consolare eventuali contestazioni.”
A rappresentare il Console
Generale, Andrea De Felip, era presente la nuova vice-console Caterina Pascali. “Chiedo scusa alla Dott.sa Pascali, in evidente imbarazzo per essere stata costretta ad assistere ad uno spettacolo così indecoroso,” ha aggiunto Aloisi.
Nel corso della seduta, uno dei consiglieri della maggioranza, Allan Micallef, ha accusato Papandrea di “essere nel torto”, di aver “esteso il suo ruolo per la prima volta perché abbiamo una nuova vice-console” e di aver mantenuto un comportamento “da Hollywood”.
“La sfrontatezza del Consigliere Micallef, non nuovo a queste disgustose esibizioni, e la evidente ignoranza in termini di regolamenti del Consigliere Rajo, hanno trasformato una riunione Comites in una rissa da Pub,” ha commentato Aloisi.
Il Consigliere del CGIE avrebbe chiesto ai membri del Comites di motivare il proprio voto e questo non sarebbe piaciuto ad
alcuni della maggioranza e al Presidente Di Martino.
“Personalmente - ha continuato Aloisi - credo fermamente che Allora! svolga un prezioso ruolo di utilità pubblica, portando a conoscenza dei lettori le reali problematiche della nostra comunità. Tocca a noi tutelare la libertà di stampa e di espressione contemplata esplicitamente nella legge sull’editoria italiana e per questo motivo non ho esitato a dare il mio voto favorevole. Lo stesso hanno fatto i consiglieri eletti nella mia stessa lista di appartenenza.”
“Il Presidente Di Martino, invece, si è ostinato a rispondermi che il rispetto per la ‘stampa libera’ non significa accesso ai contributi. A me questa è sembrata una chiara minaccia contro l’editore e spero che si intervenga per porre fine a questo uso antidemocratico del ruolo del Comites,” ha dichiarato Aloisi.
“Sono certo, che se non fosse stato per la registrazione pubbli-
ca non avremmo mai potuto far sapere alla comunità dell'incapacità del Presidente Di Martino di condurre una riunione democratica.”
Aloisi lamenta che si continui ad utilizzare il sistema di riunione in remoto che non garantisce un normale processo democratico in quanto concede troppa discrezione al presidente ed è suscettibile all’incertezza delle decisioni realmente adottate dal Comites.
“Basti pensare che alla fine nessuno ha saputo quale sia stato il risultato della votazione sui contributi al giornale. Ufficialmente, non c'è stata la proclamazione della votazione, nessuno ha saputo se il Comites ha approvato o meno e credo che questo basti a rendere il tutto invalido.”
Sulla questione della segreteria, visto che il segretario Gerry Gerardi era assente per non meno specificati impegni di lavoro, “il Comites attuale - continua Aloisi - esige un addetto di segreteria pagato con soldi che non ha, ma si rifiuta di garantire il diritto al dibattito. Da parte mia, non sono più disponibile a partecipare alle riunioni via Zoom in questo modo e non intendo dare a nessuno la possibilità di negare la parola quando gli pare o quando un commento non è gradito. Infine - conclude Aloisi - ad un atteggiamento da ‘ducetto’ si aggiunge che il Presidente Di Martino non permette che si parli. Questo non è tollerabile e c’è chi dice ‘lasciateci lavorare’ quando da un anno e mezzo non sanno neanche stilare un verbale, che si riduce a meno di un riassunto sintetico. Per quel poco o niente che intendono fare, lo intendono perfino delegare ad un collaboratore esterno.”
Allora’s Editor appeals to Italian Ambassador in Canberra
A formal letter of complaint has been forwarded to the Italian Ambassador in Canberra, Dott. Paolo Crudele, calling on Italy’s most senior diplomat in Australia to review the “misleading” decision of the Sydney-based Committee of Italians Abroad (Comites) denying Allora! fair access to public funding available from the Italian Government for newspapers published abroad.
The letter comes following a decision handed down by a majority of members of Comites in a public meeting on 18 April 2023. Comites is an elected consultative body of the Italian Government, required to provide advice on whether Italian press abroad should be given access to public funding.
The body’s decisions form part of the Italian Government’s administrative law process and decisions should
be motivated in order to prevent any abuse of power or lack the required transparency and impartiality.
The letter, signed by Franco Baldi, Allora’s Editor-in-Chief refers to the Comites decision as “arbitrary and politically motivated,” and likely “to affect the ability of the newspaper to continue providing information to the Italian community”.
The note further maintains that the newspaper “meets all
the legal conditions for access ing Italian government funding” and that “the opinion expressed by the Comites was biased in form and substance. ”The criteria for accessing funding include a minimum of two years of publications; issues published at least quarterly, at least 50 per cent in Italian and coverage of topics of interest to the Italian communities abroad, such as Italian Language and Culture and promoting Sistema Italia.
This last aspect was contended by the editor in his letter to the Ambassador. Sistema Italia is a catch-all term which refers to Italian institutions operating abroad. It does not include Comites or other elected bodies who are regulated by private law.
According to the letter, "the criteria of promoting Sistema Italia cannot mean the suppression of any dissent from the initiatives proposed or the inability to give voice to different, even
critical, opinions on the actions of individual entities, institutions, and those who are part of Sistema Italia”. A contrary interpretation “would be in violation of Article 21 of the Italian Constitution."
The letter also mentions that the president of Comites, Luigi Di Martino, prevented Prof. Francesco Papandrea, member of CGIE (Consiglio Generale degli Italiani nel Mondo) representing Australia from speaking and at least 4 members of Comites were not provided with a copy of the application to be voted on.
The letter argues that Di Martino is furthering “a personal and political agenda” against Allora!, urging that the Ambassador swiftly intervene to stop the abuse of power perpetrated against the media outlet and asking that the advisory body be disbanded.
17 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023 edizione straordinaria
Un mazzo di fiori al Monumento ai Caduti davanti al vecchio Municipio
di Marrickville
Ho sempre partecipato alle celebrazioni per il 25 aprile. Tale data per me rappresenta il sacrificio di tanti italiani che hanno dato la vita per la nostra libertà, incluso mio padre Amleto, medaglia d'oro "Caduto per la Resistenza e liberazione dell'Italia".
Quest'anno, purtroppo, la celebrazione in programma al lato di una chiesa di Leichhardt non rispecchia, a mio parere, nessuna libertà, ma l'esibizione personale del presidente del Comites, lo stessa persona che ha più volte votato contro i contributi a questo giornale per motivi personali e di rivalsa.
Le associazioni d'Arma invecchiano e si vedono costrette a derogare ad altri l'incombenza di organizzare questo evento tanto importante affidandolo al primo che capita.
Inoltre, il monumento situato a Marrickville che raffigura Nike, la Dea greca della vittoria, sembra molto più significativo che un ceppo marmoreo semi-abbandonato all'esterno di una chiesa.
La celebrazione del 25 aprile non è una festa religiosa e non vedo il motivo perché si debba tenere in suolo religioso.
Massa Lombarda e il monumento ai partigiani caduti
Per tale motivo deporrò un mazzo di fiori al monumento dei Caduti a Marrickville.
Niente proclami, niente preghiere e soprattutto niente discorsi politici.
Questo breve pezzo è stato scritto oggi, lunedì 24 Aprile pochi minuti prima di chiudere il giornale. Purtroppo i tempi di stampa vanno rispettati
Non so ancora se domani farò un salto a Leichhardt a strillare la mia disapprovazione. Fino a prova contraria siamo ancora in democrazia e questo è un Paese dove le libertà vengono rispettate. Oppure se farò il nobile gesto di non presentarmi e lasciare che l'evento venga manipolato come meglio credano. Anche questa è libertà.
Care Associazioni d'Arma, mi auguro almeno che siate voi a deporre la corona e non i politici che vi leggeranno qualche pagina copiata da Google senza nessun sentimento o passione.
Buon 25 Aprile a tutti.
Ci vedremo nella vita reale.
Non mi avrete mai come volete voi.
Trascorso l’inverno, le truppe alleate sono ormai riposate e rifornite di munizionamenti, non resta che aspettare le condizioni favorevoli del clima e del terreno. La data scelta per l’inizio dell’offensiva contro la linea Gotica e in Romagna è il 9 aprile 1945. Massa Lombarda si trova a pochi chilometri dal fronte, fermo sul Senio. I suoi cittadini aspettano con trepidazione l’arrivo degli alleati. Gli ultimi mesi sono stati terribili. La lotta di liberazione dai nazifascisti è stata durissima. I partigiani contano decine di caduti e molti sono anche i civili vittime delle rappresaglie, tra cui intere famiglie.
Il 9 aprile, come stabilito, l’8 armata dà il via all’offensiva in Romagna, preceduta da un impressionante bombardamento aereo e d’artiglieria. Nella notte la 2ª divisione neozelandese e l’8ª divisione indiana varcano il Senio convergendo su Lugo. I fanti italiani del gruppo di combattimento "Cremona" raggiungono Fusignano ed Alfonsine, mentre, lungo la via Emilia, il 2° Corpo polacco prende Castel Bolognese e i bersaglieri del "Friuli", dopo durissimi scontri sulle colline faentine, liberano Riolo. Il 13 aprile indiani e neozelandesi della 78ª divisione superato il Santerno, raggiungono Massa Lombarda e varcano il Reno il giorno successivo. Finita la guerra, Massa Lombarda ha voluto ricordare i suoi morti con il monumento che si trova nella piazza dedicata al partigiano Umberto Ricci, nome di battaglia "Napoleone", ucciso a Ravenna nella strage del ponte degli Allocchi, nel 1944, dopo aver ucciso un capomanipolo fascista, detto "Cativeria".
L’opera, voluta dall’Amministrazione comunale massese, è stata realizzata nel primo dopoguerra e restaurata nel 2016, in occasione del 74° anniversario della Liberazione. Di lato è posta una piccola targa in bronzo recante il titolo e l’autore dell’opera oltre alla data di inaugurazione: "In memoria dei partigiani caduti. Progettista arch. Alfredo Leorati. Inaugurazione 4 aprile 1950".
Il monumento poggia su un basamento rialzato da 4 scalini in pietra grezza ed ha una struttura in mattoni a vista e blocchi di marmo che sorreggono delle
travi in marmo grezzo nelle quali sono incisi i nomi dei caduti massesi nella seconda guerra mondiale.
Sul basamento è apposta una lapide in marmo recante l’iscrizione principale: "Combatterono e morirono perché fosse rovesciato il fronte maledetto dei servi sempre servi contro i padroni delle guerre sbagliate. Lotta partigiana, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945".
Cinquanta i nomi. Di seguito l’elenco dei partigiani caduti e degli antifascisti uccisi il cui nome è scritto sul monumento: Brini Luigi, Bolognesi Natale, Piatesi Mario, Pagani Alvaro, Totti Egidio, / Baldini Adolfo, Manaresi Michele, Manaresi Lorenzo, Bedeschi Estero, Scardovi
Giulio, / Ricci Umberto, Costa Don Antonio, Grandi Vasco, Baffé Giuseppe, Calamelli Fernando, / Gambetti Olindo, Panighi Paolo, Canori Giuseppe, Grandi Pietro, Morini Gaetano, / Gollo Severino, Dalle Vacche Leo, Dalle Vacche Ettore, Tagliavini Marcello, Martini Edgardo, / Baffé Osvalda, Chiarinia Arturo, Tarozzi Antonio, Cavallazzi Giuseppe, Baffé Vincenza, / Foletti Aristide, Foletti Angelo, Baffé Angelo, Cortecchia Lino, Foletti Giuseppe, / Baffé Davide, Baffé Domenico, Baffé Alfonso, Baffé Maria, Baffé Federico, / Baldini Giulio, Landi Antonio, Baldini Germano, Ferretti Angelo, Maregatti Augusto, / Pernisa Filippo, Landi Leo, Foletti Adamo, Foletti Antonio, Baffé Pio.
Morta la Libertà di Stampa
continuazione da prima 15
dre Terra vorrà concedermi ancora qualche anno. Certo che, ricevere una coltellata simile, non fa bene alla salute.
L'ho sempre amata la Libertà nata dalla Costituzione Italiana, quella libertà che è la base della Democrazia. La libera informazione è essenziale per aiutarci a fare fronte, comprendere, riflettere e superare ogni tipo ingiustizia sociale.
In uno Stato costituzionale, liberale e democratico, la libertà di stampa rappresenta una delle manifestazioni fondamentali dell'autonomia individuale. Oltre a consentire la libera espressione del pensiero e quindi il dibattito pubblico su qualsiasi argomento, permette anche ai cittadini di “controllare” l’operato del potere. Nella Costituzione Italiana è garantita dall’art. 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
Per libertà di stampa si intende la libertà di esprimere, stampare e comunicare informazioni da parte dei privati cittadini e delle loro associazioni. Si tratta di uno dei pilastri imprescindibi-
li dello Stato democratico, indice del rispetto di tutti gli altri diritti fondamentali dell’individuo. Di questo orrendo sopruso ai danni della nostra testata e della comunità, ne danno triste notizia la redazione di questo settimanale e tutte le persone che ancora credono che ognuno abbia il diritto di esprimere il proprio pensiero.
Da parte mia, intendo procedere per vie legali al danno materiale e morale che queste persone hanno inflitto a questa testata.
La legge australiana è chiara a questo proposito: "Il diritto di cui all'articolo 19, paragrafo 1, di esprimere opinioni senza interferenze non può essere soggetto ad alcuna eccezione o restrizione. Il diritto di cui all'articolo 19, paragrafo 2, protegge la libertà di espressione con qualsiasi mezzo, ad esempio comunicazioni scritte e orali, i media, la protesta pubblica, la radiodiffusione, le opere artistiche e la pubblicità commerciale. Il diritto protegge non solo informazioni o idee favorevoli, ma anche idee impopolari, comprese quelle che possono offendere o scioccare".
Credo nella giustizia locale, molto più sbrigativa ed equa di quella italiana alla quale ci siamo appellati senza risposta.
25 Aprile 18 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023
mezz'ora di religione
Una 'messa' non canonica sull’altare del papa
La si potrebbe chiamare "questione anglicana" se non fosse che la Santa Sede minimizza o ignora e si parla di "errore di comunicazione". Succede che in un giorno di fine aprile a Roma arriva un pellegrinaggio di "vetero anglicani" quelli insomma più legati a Roma, ma attenzione, non in comunione con Roma, e celebrano la messa all'altare della cattedra di San Giovanni in Laterano.
La celebrazione del 25 Aprile voluta da Alcide De Gasperi
Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il Re Umberto II, allora principe e luogotenente del Regno d'Italia, il 22 aprile 1946 emanò il decreto legislativo luogotenenziale n. 185, che all'articolo 1 recita: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale.”
Per comprendere il senso tragico di questa data è utile ricordare il discorso pronunciato in italiano il 10 agosto 1946 dal presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, al palazzo del Lussemburgo a Parigi, all’Assemblea generale della Conferenza della Pace. Come al tribunale dei vincitori, in un’atmosfera gelida, il capo del nostro governo è ammesso a quella riunione dopo un’attesa in piedi in anticamera. Parla, pallido in volto, senza pavidità né insolenza, ma con grande dignità.
“Prendendo la parola in questo consesso mondiale - dice - sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me: e soprattutto la mia qualifica di ex-nemico, che mi fa considerare come imputato, e l’essere citato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione. Non corro io il rischio di apparire come uno spirito angusto e perturbatore, che si fa portavoce di egoismi nazionali e di interessi unilaterali? Signori, è vero: ho il dovere innanzi alla coscienza del mio Paese e per difendere la vitalità del mio popolo di parlare come italiano; ma sento la responsabilità e il diritto di parlare anche come democratico antifascista, come rappresentante della nuova Repubblica che, armonizzando in sé le aspirazioni umanitarie di
Giuseppe Mazzini, le concezioni universalistiche del cristianesimo e le speranze internazionalistiche dei lavoratori, è tutta rivolta verso quella pace duratura e ricostruttiva che voi cercate e verso quella cooperazione fra i popoli che avete il compito di stabilire…”.
Dinanzi al mondo, De Gasperi si fa interprete di un vissuto collettivo che riguarda tutti gli italiani e non di una parte soltanto. Un vissuto collettivo che si compone di speranza e volontà di liberazione dalla guerra e dalla oppressione che il 25 aprile ha unito tutti gli italiani ben al di là delle singole forme e proposte politiche in cui quella speranza e quella volontà si sono manifestate. Un vissuto collettivo che la Costituzione repubblicana raccoglie ed esprime al più alto livello. Ed è questo radicamento nell’esperienza globale di tutti i cittadini italiani il fondamento più solido della Costituzione.
Il 25 aprile è certamente una rivoluzione come fatto; ma il suo esito è quello del superamento della cultura della rivoluzione, un processo aperto per la verifica degli spazi via via possibili di dignità e di liberazione dell’uomo.
Il significato del 25 aprile è, dunque, aprirci alla cultura della liberazione, all’idea di traguardi più avanzati di dignità e di libertà umana, all’idea di democrazia come bene comune da salvaguardare e spazio di confronto e iniziativa per ricercare sempre più adeguati strumenti istituzionali e partecipativi, all’idea di democrazia da reinventare permanentemente nello stato nazionale e oltre gli stati nazionali, alla prospettiva di una lotta per la liberazione che continua oggi e deve continuare domani.
Non è un altare qualunque, è l'altare del Vescovo di Roma. Nessuno se ne accorge e quando esce la notizia grazie a chi segue il pellegrinaggio, ci vuole tempo perché il Capitolo del Laterano mandi una nota firmata dal vescovo Guerino Di Tora, Vicario Capitolare, che "esprime profondo rammarico per quanto avvenuto martedì scorso, 18 aprile, all'interno della Basilica di San Giovanni a Roma. Infatti, un gruppo di circa 50 sacerdoti, accompagnati dal loro vescovo, tutti appartenenti alla comunione anglicana, hanno celebrato sull'altare maggiore della cattedrale di Roma, contravvenendo alle norme canoniche. Mons. Di
Tora ha anche spiegato che l'increscioso episodio è stato causato da un difetto di comunicazione". Quale difetto ? Non si sa.
Il vescovo anglicano che ha celebrato la messa nel rito romano, sembra, sia Jonathan Baker, un vescovo suffraganeo nella diocesi di Londra. Si tratterebbe di un gruppo anglo-cattolico tradizionalisti a Roma per la loro conferenza del clero, un evento che si tiene una volta ogni tre anni. Mercoledì mattina, Papa Francesco ha incontrato il vescovo
Baker e l'ex vescovo di Beverly al termine dell'udienza generale. Il gruppo ha visitato il Collegio inglese e avuto un colloquio con il cardinale Gerhard Müller, ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Forse un po' di imbarazzo in Vaticano c'è perché sembra che Baker sia anche legato alla massoneria, è divorziato e risposato. I cattolici di origine anglicana che sono rientrati nella comunione con Roma si sono allarmati per questa celebrazione. (ACI)
19 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023
di Alfonso Pascale
20 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023 passatempo e umorismo
Il progetto di un siciliano per la cultura
Iniziativa del Presidente Giuseppe Di Franco “For Culture Worldwide" del Centro Studi Federico II, dalla sede dell’ONU a convegni e premi a New York valori senza i quali il multilateralismo e le Nazioni Unite non potrebbero esistere né funzionare”.
di Ketty Millecro
Il viaggio culturale negli Stati Uniti, organizzato in modo certosino, con l’ausilio di Giuseppe Di Franco, Presidente del Centro Studi Federico II, per il “For Culture Worldwide è stato realizzato in maniera soddisfacente, con eventi a tema.
Diversi i rappresentanti di istituzioni culturali e socioculturali di New York. Importante è stato divulgare la cultura italiana nel mondo, in particolare la storicità e insieme la modernità di Federico II di Svevia.
La partenza dalla Sicilia è servita, inoltre, come ponte socio culturale e interculturale per un’apertura intellettuale tra Stati diversi.
Il Centro Studi Federico II (con sede a Palermo e rappresentanze a Roma, New York e Bordeaux), presso il Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite, in cui il Presidente Giuseppe Di Franco ha presentato il progetto internazionale “For Culture Worldwide” (per un dialogo multiculturale internazionale).
Come dichiara Di Franco si prevede la realizzazione di iniziative culturali e socioculturali da realizzare a New York e in seguito a Roma, Parigi, Palermo e Cracovia. Si sono avuti incontri con i rappresentanti di istituzioni culturali di New York, tra i quali la Prof.ssa Palandra Maria, (Superintendent of Schools and College Educator), la Dott. ssa Verga Costanzo Francesca, Rappresentante Legale, La Scuola d'Italia Guglielmo Marconi di
New York e il Cav. Ilaria Costa, IACE, Italian Heritage Cultural Committee, ha effettuato colloqui a tema: “Cultura e Scuola Oggi” e “Promozione della lingua italiana”.
Si può notare che il centro studi è composto da un comitato tecnico scientifico. Sono intellettuali, di grande spessore: Goffredo Palmerini, Francois Vayne, Mario Nanni, Stefano Vaccara, Josephine A. Maietta, Diego Cannizzaro, Teresa Di Fresco, Flora
Mondello e Maria Luisa Macellaro La Franca. La superculturalità, protratta dal 28 al 31 Marzo, ha visto la giornata di Mercoledì 29 marzo, nella quale la delegazione del Centro Studi guidata dal Presidente Giuseppe Di Franco con il Dott. Stefano Vaccara, il Cav. Josephine Buscaglia Maietta, è stata ricevuta ufficialmente dall’Ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente d’Italia alle Nazioni Unite. Nella medesima occasione l’Ambascia-
tore Massari, si è palesato favorevolmente sui progetti del Centro studi Federico II.
Come dichiarato da Di Franco l’ambasciatore si é espresso: “L’eredità di Federico II è viva e molto sentita a Napoli, la mia città, dove sorge l’omonima Università da lui fondata nel 1224, che fu la prima università pubblica al mondo. Il suo lascito è quello dei valori di dialogo multiculturale, di tolleranza e di apertura al mondo che poi sono gli stessi
Il delegato, esponente dell’Italia all’ONU, ha sottolineato: “Il multilateralismo è essenziale per costruire ponti, soprattutto in un momento come quello attuale di grandi divisioni nel mondo.
Il Centro Studi Federico II di Palermo con le sue attività contribuisce a diffondere gli ideali di dialogo interculturale e di amicizia fra i popoli, sempre più necessari nell’attuale congiuntura internazionale”.
All’Ambasciatore Massari, come tributo, il Federico II International Award ed.2023. La delegazione del centro studi, Giovedi’ 30 Marzo ha visitato l’istituto italiano di cultura e successivamente al consolato italiano, è stata accolta dal console generale d’Italia, Dott Fabrizio Di Michele. Il viaggio multiculturale in USA si è concluso il Venerdì 31 con un incontro ufficiale con l’onorevole Lisa J. Marotta, sindaco di Rocky Hill con un intervento sul tema: “Incrementare i rapporti socio culturali tra Italia e USA”, dove è avvenuta la consegna del sigillo federiciano.
Il centro Studi Federico II con le iniziative di Giuseppe Di Franco è ricordato sempre nella trasmissione Sabato italiano di Radio Hofstra University di New York dalla bravissima giornalista, conduttrice castelvetranese italoamericana, Cav. Josephine Buscaglia Maietta che lo ricorda ai radiospettatori dall’Europa, all’America fino all’Australia.
Mostra il David di Michelangelo: costretta a dimettersi
Aveva ragione: Barney Bishop, il presidente della Tallahassee Classical School, dove la storia dell'arte è parte obbligatoria del programma didattico, ha ammesso al New York Post che tre genitori hanno protestato: in due casi per non essere stati avvisati in anticipo dei contenuti "controversi" della lezione, in un terzo la madre dell'alunno ha accusato la scuola addirittura di "pornografia", dicendosi "sconvolta" che suo figlio "abbia dovuto vedere quelle immagini".
Bishop ha dichiarato che, in base al regolamento della scuola, gli insegnanti sono tenuti ad avvisare con due settimane di anticipo eventuali contenuti didattici "controversi".
"I diritti dei genitori sono di primaria importanza e questo per tutelare gli interessi di tutte le famiglie", ha detto alla stampa Bishop.
Sono "veramente amareggiata", ha commentato la preside e insegnante Carrasquilla, che lavora alla scuola da soli due anni.
Quando i servi sono nemici dell’arte, viene da pensare: il Concilio di Trento voleva addirittura cancellare i capolavori di Michelangelo nella Cappella Sistina perché quei corpi esibiti avrebbero corrotto la morale cristiana. Il povero Daniele da Volterra, uno degli allievi prediletti del maestro, si assunse l’ingombrante onere di rivestire le donne e gli uomini con le famose braghe, che gli valse per la Storia il soprannome di Braghettone…
Alberto Poppi
Durante una lezione sull'arte del Rinascimento agli alunni di una classe della Classical School di Tallahassee, in Florida, sono stati mostrate immagini di alcuni capolavori di Michelangelo, fra cui la statua del David e l'affresco della Creazione di Adamo della volta della Cappella Sistina. Poco dopo, ex abrupto, il presidente del consiglio di amministrazione dell'istituto ha offerto
alla preside, Hope Carrasquilla, due opzioni: le dimissioni immediate o il licenziamento in tronco. Senza spiegazioni.
Insospettita, si è rivolta alla stampa - racconta oggi il New York Post - per denunciare il trattamento avanzando il sospetto che la causa fossero proprio le immagini di nudo maschile michelangiolesche mostrate ai bambini.
la pagina di Ketty
21 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023
Nella foto: Cav Ilaria Costa, Presidente Giuseppe Di Franco, Ambasciatore Maurizio Massari, Cav Josephine A. Maietta, Prof.ssa Maria Palandra, Dott.ssa Maria Verga e la Dott.ssa Giulia De Nardis, capo Segreteria dell’Ambasciatore. (Foto Terry W. Sanders)
Mario Traverso alla carica di Isbuschenskij
di Angelo Paratico
Mario Traverso è morto il 4 gennaio 2011. Aveva 94 anni, era di Napoli e si era laureato nel 1939 in economia presso l’università di Bari. Durante la guerra servì come ufficiale nel Savoia cavalleria.
Sulla stampa italiana nessuno s’è accorto della sua scomparsa, mentre sul londinese The Telegraph (http://www.telegraph. co.uk/news/obituaries/8334018/ Mario-Traverso.html#) gli hanno dedicato mezza pagina, con tanto di foto.
Facile capire i motivi del loro interesse: la sua storia bellica ricorda molto la celebre carica guidata da Lord Raglan a Balaclava, nel 1854, durante la guerra di Crimea.
Il momento decisivo della sua vita arrivò mentre stava in Russia, la sera del 23 agosto
1942. Delle staffette scorsero un gruppo di duemila soldati sovietici armati di mitragliatrici e di mortai che si stavano attestando sul fiume Don. Il comandante del Savoia cavalleria – forte di seicento cavalli proprio come la brigata leggera a Balaclava – era il conte Alessandro Bettoni. Un campione olimpico, vincitore di due medaglie d’oro e un personaggio pittoresco, ma gran signore, con tanto di monocolo. Ordinò di prender posizione difensiva e poi cenò con i suoi ufficiali, tirando fuori il servizio d’argento e indossando le uniformi di gala. Il mattino successivo ordinò ai suoi uomini di prepararsi ad attaccare. Gli ufficiali si annodarono al collo le sciarpe rosse e infilarono i guanti bianchi, prima di montare in groppa ai loro magnifici animali. Traverso comandava l’avanguardia in quella assolata piana coperta di girasoli che sta-
va davanti a Isbuschenskij. Partirono al passo, poi al trotto e infine arrivò il comando: “Sguainare le sciabole. Attacco!”
Fu un’azione da manuale. Lo squadrone di Traverso, dopo aver passato la linea tenuta dai sovietici, tagliò a sinistra per prenderli da dietro, lanciando bombe a mano. Non appena completarono quella manovra, Bettoni scagliò il resto dei suoi cavalieri in avanti, in un attacco frontale che sgretolò la resistenza nemica: “Magnifico” mormorò un ufficiale tedesco “Noi queste cose non le sappiamo più fare!”
Un’esclamazione che ricorda un po’ quella del maresciallo francese Pierre Bosquet a Balaclava: “C’est magnifique, mais ce n’est pas la guerre!” Infatti quelle manovre non le sapevano fare perché non servivano più a nulla. Quella fu l’ultima vera carica di cavalleria che chiuse un ciclo
Approfondimento: L’ALTRA FACCIA DELL’IMMIGRAZIONE
Da un paio di mesi il capitolo “migranti” è tornato in evidenza. Il dramma del naufragio di Cupro ha riproposto, molto alimentato dai media, la gestione del sempre più imponente flusso di arrivi, mentre il governo Meloni - che in avvio sembrava spingersi verso una linea più dura - ha assunto di fatto una posizione attendista, temendo di essere accusato di insensibilità.
Ne approfittano scafisti & C. per moltiplicare i trasporti cui si è aggiunta un’ampia e nuova componente tunisina alimentata dalla crisi economica di quel paese.
La situazione sembra sfuggire di mano, mentre in termini concreti ed operativi l’Europa si sta ancora limitando a frasi incoraggianti e scontate ma a pochi, pochissimi interventi concreti. Soprattutto i “ricollocamenti”
europei sono assolutamente sporadici, ben lontani da quelli cui si era accennato.
Ci sono poi tanti altri aspetti concreti che vengono però ignorati dai media.
Un conto è infatti l’arrivo, lo sbarco, l’alloggio in un centro d’accoglienza di solito superaffollato e in periodica crisi di spazio, ma poi resta la realtà quotidiana di come gestire questa massa sempre più imponente di persone. Insomma fa “figo” raccogliere i naufraghi, ma nessuna ONG pensa che il “sistema” si carica ogni giorno di altri migliaia di casi spesso senza sbocco.
Già pochi giorni dopo l’arrivo moltissimi migranti evaporano, spariscono dalle statistiche.
Bene o male molti di loro si infilano in qualche angolo europeo sperando in giorni migliori, spesso aiutati da una rete di
contatti personali, oppure – purtroppo – reclutati dai racket di diversa etnia ed estrazione che li porteranno senza documenti e senza diritti allo sfruttamento in agricoltura o a quello sessuale, costretti quasi sempre in situazioni abitative ed economiche disperate e comunque “debitori” per anni verso chi aveva organizzato il viaggio.
Chi invece tenta la via “legale”, inizia un lungo percorso burocratico che durerà per sempre, finché (ma ci riescono solo in pochissimi) dopo una lunghissima attesa qualcuno di loro otterrà la cittadinanza italiana.
Per ottenere questo traguardo passerà comunque almeno un decennio e nel frattempo sarà stato un lungo calvario di visti, documenti, permessi, proroghe e certificati negati, ogni volta con il cuore in gola temendo di essere
espulsi. Anche se concretamente questo non succede quasi mai, di fatto ciò alimenta nuovamente il mercato clandestino.
Ecco un limite vero di chi predica la demagogia delle “porte aperte” per tutti: l’integrazione vera è lunga, difficile e spesso diventa impossibile nei fatti.
Perché vi è poi anche una realtà legale e burocratica di cui il grande pubblico non ha la minima idea. Sarebbe molto utile – soprattutto se adolescenti, perché sarà questa la nostra società nel futuro – passare anche solo qualche minuto osservando ed ascoltando i problemi reali di chi sta in fila davanti agli sportelli degli uffici immigrazione di una qualsiasi Questura d’Italia. Una babele di lingue, vestiti, odori (!) di una umanità dolente.
Il travestito brasiliano che si mischia con la famiglia del Bangladesh, il nordafricano “inserito” e un po' strafottente dal vistoso orologio d’oro al polso (probabilmente taroccato) che con evidente disagio condivide la fila con neri di altre etnie, oppure l’italo-argentino che - in uno strano slang italo-castigliano - è alla ricerca dei documenti per la sua cittadinanza, mischiato agli asiatici che devono rinnovare i permessi.
lungo seimila anni. Dopo la guerra, Mario Traverso si concentrò nel settore dei tessuti di moda, soprattutto nella maglieria, un settore che conosceva bene perché era stata l’attività dei suoi parenti materni. Divenne fornitore di ditte prestigiose, come Dior, Givenchy, Balenciaga e Balmain. Poi, fiutando l’aria negativa che tirava in Italia, si trasferì all’estero, come Guillet e lavorò come consulente nel settore delle fibre sintetiche per le maggiori ditte del mondo: negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Australia, restando attivo sino al 2003. Tenne in casa per molti anni la bandiera di guerra del Savoia cavalleria, che aveva raccolto da un suo camerata caduto e poi la donò al museo del reggimento. Una loro delegazione era presente al funerale e quella bandiera l’avevano deposta sulla sua bara prima della messa.
E’ difficile capirsi nella bolgia, tra le lingue e - a volte - le urla, ma istruttivo osservare per esempio la faccia disperata dell’immigrato a cui una poliziotta correttamente comunica (ma urlando, nel rumore generale, e dopo che il poveretto era in coda da un paio d’ore): “Non posso accettare questa carta, mi serve pirma l’autenticazione del documento mediante una traduzione giurata e premia certificazione e vidimazione degli atti allegati. Ripassi!”. Ovvio che l’interessato non ha capito nulla della richiesta, ma ha subito compreso che qualcosa non va, mentre il bambino che ha in braccio si mette a piangere aumentando la confusione generale.
Una “umanità dolente”, appunto, ma nessuno sembra aver pensato che ad ogni sbarco corrisponde poi un aumento infinito di queste nuove trafile burocratiche, visti, permessi, conferme, espulsioni. La “macchina” burocratica non ce la fa più a star dietro alle nuove ondate di arrivi che generano problemi molto più complessi che gestire uno sbarco. Eppure di tutte queste problematiche si parla poco dimenticando che sono invece realtà quotidiane, l’altra faccia dell’immigrazione.
22 Al lora! la pagina di Angelo Paratico Mercoledì 26 Aprile 2023
L'avvocatessa piemontese Lidia Poët
Inizialmente nel Regno d’Italia c’erano solo avvocati uomini.
La prima eccezione fu la piemontese Lidia Poët, che dopo essersi laureata a pieni voti in giurisprudenza all’Università di Torino, nel 1883 superò l’esame per iscriversi all’albo degli avvocati.
Harley Davidson un mito tutto Americano
La Harley-Davidson è un'icona dell'industria motociclistica, conosciuta in tutto il mondo per la sua potenza, la sua bellezza e il suo stile unico
La storia della Harley-Davidson inizia nel 1901, quando William S. Harley, insieme all'amico Arthur Davidson, comincia a progettare una piccola motocicletta a gas.
La loro idea era quella di creare una moto facile da guidare e con un prezzo accessibile. La prima Harley-Davidson fu costruita in un garage di Milwaukee, nello stato del Wisconsin, negli Stati Uniti d'America.
Era il 1903 e i due fondatori dell'azienda, William S. Harley e Arthur Davidson, lavoravano insieme per realizzare il loro sogno di creare la moto perfetta. Il primo modello, chiamato "Serial Number One", era una motocicletta da 116cc con un singolo cilindro che sviluppava circa 4 cavalli.
Nel 1903, la prima Harley-Davidson fu presentata al pubblico. Si trattava di una motocicletta monocilindrica da 450 cc, con un cambio a 3 marce e una velocità massima di 65 km/h. La moto fu subito un successo e la produzione iniziò a crescere rapidamente.
Nel 1909, la Harley-Davidson creò il famoso logo a forma di scudo con la scritta "Harley-Davidson Motor Company". Questo logo è diventato un'icona della cultura motociclistica e ancora oggi è riconosciuto in tutto il mondo. Durante la prima guerra mondiale, la Harley-Davidson fu scelta dall'esercito americano per la sua affidabilità e la sua potenza.
La produzione aumentò ancora di più e la casa motociclistica divenne uno dei principali fornitori di moto per l'esercito. Negli anni '20, la Harley-Davidson si distinse per le sue moto da corsa, che dominarono le competizioni di velocità in tutto il mondo.
Nel 1929, la casa motociclistica lanciò la sua prima moto con motore a V, la "JDH Twin Cam", che diventò un'altro grande successo.Negli anni '30, la Harley-Davidson si distinse per le sue moto customizzate, con manubri alti, sedili a molla e fari personalizzati.
Questi modelli divennero molto popolari tra i motociclisti e ancora oggi sono un simbolo del marchio.Durante
la seconda guerra mondiale, la Harley-Davidson tornò ad essere uno dei principali fornitori di moto per l'esercito americano. In questo periodo, la casa motociclistica sviluppò la sua famosa moto militare, la "WLA", che era dotata di sospensioni rinforzate e di un sistema di accensione a magnete.
Negli anni '50 e '60, la Harley-Davidson divenne ancora più popolare grazie alla cultura del motociclismo che si sviluppò in America. La casa motociclistica produsse modelli come la "Sportster" e la "Electra Glide", che divennero degli autentici must-have per i motociclisti.Negli anni '70, la Harley-Davidson incontrò alcune difficoltà finanziarie e fu acquisita dalla AMF (American Machine and Foundry). Questo periodo fu caratterizzato da una produzione di moto di bassa qualità e da una perdita di identità del marchio.Negli anni '80, la Harley-Davidson tornò a essere indipendente grazie all'acquisto del marchio da parte di un gruppo di imprenditori. In questo periodo, la casa motociclistica si concentrò sulla qualità delle moto e sul ripristino del suo marchio iconico. Fu anche in questo periodo che la Harley-Davidson lanciò la sua prima moto da turismo, la "Road King", che divenne subito un successo. Negli anni '90, la Harley-Davidson consolidò la sua posizione come marchio di culto e lanciò nuovi modelli di moto, tra cui la "Fat Boy" e la "Softail".
La casa motociclistica si distinse anche per la sua attenzione all'ambiente, introducendo motori più efficienti e riducendo le emissioni di gas nocivi.
Nel nuovo millennio, la Harley-Davidson continuò a innovare, introducendo nuovi modelli come la "V-Rod" e la "Street Glide". La casa motociclistica ampliò anche la sua presenza in tutto il mondo, aprendo nuovi showroom in Asia e in Europa.Oggi, la Harley-Davidson è un marchio leggendario, con un'ampia gamma di modelli di moto, accessori e abbigliamento.
La casa motociclistica è apprezzata in tutto il mondo per la sua qualità, la sua bellezza e il suo stile unico, e continua ad essere un'ispirazione per i motociclisti di tutto il mondo.
Ma quando giunse il momento dell’iscrizione, alcuni giuristi si opposero. Il consigliere Chiaves sostenne che sarebbe stato ridicolo concedere a una donna di indossare la toga, "la cui importanza scemerebbe".
Il consigliere Spantigati aggiunse che "nessuna legge aveva mai pensato di distogliere la donna da quelle ordinarie occupazioni domestiche che sono loro proprie".
Per fortuna di Lidia Poët, non tutti i membri del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino la pensavano così. Anzi, la maggioranza sottolineò che le leggi più recenti tendevano a "pareggiare per quanto possibile la condizione civile delle donne a quella degli uomini".
Fu così che Lidia Poët, nell’agosto 1883, divenne la prima avvo-
cata del Regno d’Italia con 8 voti favorevoli e 4 contrari. In segno di protesta, Chiaves e Spantigati rassegnarono le dimissioni da membri del Consiglio.
Ma il successo di Lidia Poët fu di breve durata, perchè la sua iscrizione all'albo venne presto contestata...
Per approfondire questa vicenda, vi consiglio il libro “Lidia Poët, la prima avvocata” di Pa-
squale Tammaro e Ilaria Iannuzzi, edito da Le Lucerne Edizioni. Il libro racconta i punti salienti della vita di Lidia Poët facendo un ottimo uso delle fonti dell'epoca, tra cui gli articoli di giornale, i documenti universitari, i verbali... Inoltre riporta in appendice alcuni testi ottocenteschi molto interessanti, tra cui la tesi di laurea di Lidia Poët sui diritti delle donne in ambito politico.
23 Al lora! la pagina della Donna a cura di Maria Grazia Storniolo Mercoledì 26 Aprile 2023
In sintesi le partite della 31esima Giornata di Serie A
Salernitana Sassuolo 3-0
I granata ritrovano la vittoria e portano a casa tre punti preziosi
Lazio-Torino 0-1
Di Ilić al 43' la rete del vantaggio granata. Dal 54' in campo Immobile a sei giorni dall'incidente in auto.
La squadra di Ivan Jurić espugna l'Olimpico e compie l'impresa di batter granata salgono al nono posto in classifica a -7 dall’ultimo disponibile per la prossima Conference, nel turno di una settimana fa avevano pareggiato in casa con la Salernitana 1-1.
Il Torino è una delle due squadre, assieme all’Udinese, contro cui la Lazio non ha mai vinto da quando i biancocelesti sono allenati da Sarri (dal 2021/22)
Al 43’, su una delle poche azioni di rimessa, il Torino trova la rete del vantaggio. Ilić calcia dai 30 metri un violento rasoterra, il pallone rimbalza davanti a Provedel, che non trattiene.
Sampdoria Spezia 1-1
Pareggio nel derby salvezza tra Sampdoria e Spezia allo stadio Luigi Ferraris di Genova.
I blucerchiati passano in vantaggio al 23esimo grazie a una rete di testa di Bruno Amione.
Gli aquilotti pareggiano al 59esimo, con un gol sempre di testa di Daniele Verde.
Nel secondo tempo, interrotto dal lancio di fumogeni in campo, si vede uno Spezia molto più sicuro di sé, ma i blucerchiati non rinunciano a costruire occasioni e rendersi pericolosi.
I bianconeri restano quart'ultimi a 27 punti, uno in più del Verona, i blucerchiati ultimi a quota 17, dieci lunghezze in meno dello Spezia, quando mancano sette giornate alla fine del campionato.
Juventus-Napoli 0-1
Decide Raspadori al 93'.
Partenopei a + 17 dalla
Milan-Lecce 2-0
Dopo sei pareggi consecutivi, i padroni di casa superano gli ospiti grazie alle reti di Pirola al 9', Dia al 20', Coulibaly al 65' Tra gli stati stati d’animo diversi visti in campo, ha vinto lo spirito di iniziativa e aggressività dei padroni di casa, che ritrovano la vittoria dopo sei pareggi consecutivi. Gli uomini di Paulo Sousa si aggiudicano la sfida contro i neroverdi, e continuano il loro buon momento. Gli emiliani, al contrario, non riescono a dare continuità al successo contro la Juventus. Dionisi, nel secondo tempo, prova a scuotere i suoi con dei cambi, ma l'unica occasione proviene da Thorstvedt che prova un tiro respinto da Ochoa. Per il resto, non c'è storia.
Verona-Bologna 2-1
Per gli scaligeri tre punti pesanti in chiave salvezza
La squadra di Zaffaroni va in vantaggio su rigore al terzo di recupero del primo tempo con Verdi che raddoppia al 62'. I rossoblù di Motta accorciano al 94' ma perdono il treno per l'Europa.
Al Bentegodi il Verona conquista tre punti pesantissimi in chiave salvezza.
Iniziano bene gli ospiti ma a passare è il Verona.
Al 41’ nel recupero Skorupski esce male su Gaich, per l’arbitro Mariani e per il Var, è rigore. Il primo in campionato in favore dei padroni di casa.
Dagli undici metri si presenta l'ex di turno, Simone Verdi che spiazza il portiere polacco e porta avanti i padroni di casa. Un gol davvero molto pesante in chiave salvezza.
Nella ripresa, al 62' è di nuovo Verdi che va in gol. Su cross di Faraoni, il numero sette gialloblù insacca di testa all’angolo sinistro della porta difesa da Skorupski.
Al 94' Dominguez per gli ospiti accorcia le distanze.
Empoli-Inter 0-3
Re Lukaku è tornato: doppietta e assist a Lautaro L'Inter supera l'Empoli 0-3 grazie a una doppietta di Romelu Lukaku, in rete al 48esimo e al 76esimo, e a un gol di Lautaro su passaggio sempre dell'attaccante belga. La squadra di Simone Inzaghi, a 54 punti, riduce il distacco dalla Lazio a quota 61, reduce dalla sconfitta casalinga per 0-1 contro il Torino. L'Empoli, fermo a 32 punti, si fa scavalcare dalla Salernitana, grazie al trionfo dei campani per 3-0 contro il Sassuolo. I toscani ora hanno solo sei punti in più del Verona, in zona retrocessione e al terz'ultimo posto.
Monza
Fiorentina 3-2
I biancorossi sotto di due gol rimontano grazie a Biraghi, Mota e Pessina
Kouame all'ottavo minuto e Saponara al 13esimo portano i viola sullo 0-2, ma i "bagai" riescono a ribaltare il risultato. Italiano: "Sono arrabbiato per aver perso ma devo cercare di stare lucido e sereno"
Con una splendida rimonta il Monza, sotto di due reti a zero, riesce a raggiungere e poi battere la Fiorentina per 3-2. Dopo il vantaggio dei viola all'ottavo minuto con Kouame e il raddoppio di Saponara al 13esimo, i "bagai" prima accorciano le distanze con Biraghi al 26esimo, poi pareggiano con Dany Mota al 43esimo. Nel secondo tempo al 59esimo Matteo Pessina trasforma un rigore e porta il vantaggio sul 3-2.
La Fiorentina, ferma a 42 punti, si fa così agganciare da Udinese e Torino, mentre il Monza, supera il Sassuolo, sconfitto 3-0.
Lazio. Scudetto a un passo Partita vibrante, ricca di occasioni da gol soprattutto nel secondo tempo. Nel finale della ripresa annullato un gol a Di Maria per fallo di Milik. Poi Raspadori regala la gioia insperata ai tifosi azzurri
Sembrava un match destinato a non schiodarsi dallo 0-0, e invece ci ha pensato Raspadori - a tempo abbondantemente scaduto - a regalare il bottino pieno al Napoli. Prima frazione con poche vere opportunità per cambiare il risultato; diverse invece le occasioni che hanno caratterizzato la ripresa fino al gol azzurro.
L'83' momento chiave della partita: gol annullato alla Juventus. Milik colpisce Lobotka, poi Locatelli inventa per Di Maria che si invola verso l'area del Napoli, si accentra e segna con un sinistro deviato. Azione, però, fermata per l'intervento irregolare di Milik sul centrocampista.
Ma al 94' la prospettiva si ribalta con il vantaggio del Napoli. Zielinski libera Elmas a destra: cross che arriva sull'altro fronte per Raspadori che scarica in rete di sinistro a volo. Juventus-Napoli 0-1 e tifosi partenopei in visibilio grazie al +17 sulla Lazio. La Juventus, dopo la sospensione della penalizzazione, resta invece a quota 59 punti.
Udinese Cremonese 3-0
I friulani annientano i grigiorossi
I sogni di Ballardini si infrangono contro il muro dei bianconeri in rete con Samardzic al 2', Pérez al 27', Success al 36', che si portano a casa 3 punti importanti per scalare la classifica
In campo una Udinese aggressiva, propositiva, convinta di vincere in casa contro la Cremonese a caccia di continuità.
Alla 'Dacia Arena' i padroni di casa partono con la rete di Samardzic al 2', bis di Perez al 27' e tris di Success al 36'. Il tecnico della Cremonese prova a cambiare strategia senza successo. I bianconeri ora salgono a 42 punti, agganciando la Fiorentina al nono posto. I giallorossi vedono sfumare i sogni di salvezza, fermi al penultimo posto, a 19 punti. Il prossimo turno sarà di vitale importanza per il loro futuro in
I rossoneri tornano alla vittoria grazie a una doppietta di Leao
Dopo due pareggi la squadra di Pioli riconquista il bottino pieno, fondamentale per aggredire la zona Champions. Decide il portoghese con un gol per tempo. I giallorossi, in partita per larga parte del match, colpiscono un palo con Banda
Il talento, il cinismo di Leao affondano il Lecce protagonista di una buona prestazione al Meazza. Un gol per tempo da parte del portoghese che restituisce al Milan la vittoria dopo due pareggi e consente ai rossoneri di lanciare l'affondo alla zona Champions. Il match. Il primo tempo termina con i rossoneri avanti di un gol, grazie alla rete di Leao, di testa, al minuto 40 su azione di calcio d'angolo. Morbido, impeccabile, il cross di Tonali che pesca sul secondo palo l'attaccante lusitano pronto a svettare e a trafiggere Falcone.
L'attaccante lusitano vuole la doppietta e la trova al 75'. Leao Riceve palla a centrocampo, avanza, sfondando centralmente e, entrato in area, calcia in diagonale, con il pallone che passa fra le gambe di Baschirotto, prima di infilarsi all'angolino opposto della porta difesa dal portiere salentino.
Serie A 2022-2023 / 32ª giornata Domenica 30 aprile 2023 Bologna - Juventus Spezia - AC Monza US Lecce - Udinese Sassuolo - Empoli Roma - Milan US Cremonese - Verona Fiorentina - Sampdoria Inter - Lazio Napoli - Salernitana Torino - Atalanta
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A. Classifica Serie A 1 Napoli 78 2 Lazio 61 3 Juventus 59 4 Roma 56 5 Milan 56 6 Inter 54 7 Atalanta 49 8 Bologna 44 9 Udinese 42 10 Fiorentina 42 11 Torino 42 12 Monza 41 13 Sassuolo 40 14 Salernitana 33 15 Empoli 32 16 Lecce 28 17 Spezia 27 18 Verona 26 19 Cremonese 19 20 Sampdoria 17
Serie
Inter-Benfica 3-3 (5-3)
Nerazzurri volano in semifinale, sarà derby italiano contro il Milan. La sblocca Barella al 14', al 65' M. Lautaro, tris con Correa al 78'.
Napoli-Milan 1-1 (1-2)
Zampata di Giroud che vale la semifinale. Rete di Osimhen al 93'. Il francese prima sbaglia un penalty, poi si fa perdonare siglando la rete decisiva.
Nella ripresa fallisce dagli undici metri anche Kvaratskhelia.
Gli azzurri non interpretano il ruolo (pressoché) consueto di schiacciasassi che sta dominando il campionato e devono salutare la Champions.
Il Milan si assicura una qualificazione che potrebbe portare, in semifinale, a una nuova sfida tutta tricolore, stavolta nel segno del derby se l'Inter dovesse avere la meglio sul Benfica.
La partita. Al 21' azione chiave: su una transizione rossonera guidata da Theo Hernandez e Leao, il portoghese viene abbattuto in area di rigore da Mario Rui. L'arbitro non ha dubbi: penalty per gli ospiti. Si incarica Giroud e para Meret..
Al 28' altra occasione per il bomber milanista: incursione in area di Tonali per Giroud, che provato ad incrociare il mancino, ma Meret sventa il pericolo.
Al 34' Spalletti è obbligato a fare subito due cambi: fuori per
infortunio Politano e Mario Rui, dentro Lozano e Olivera.
È il minuto 43 quello da segnare in rosso sul taccuino perché il Milan, dopo aver sprecato l'occasione dagli undici metri, si porta in vantaggio.
Azione da incorniciare di Rafael Leao, che parte dalla sua metà campo, salta Ndombele, Di Lorenzo e Rrahmani, quindi serve Giroud che, tutto solo in area di rigore, insacca. Napoli-Milan 0-1.
Nella ripresa all'80' altro momento cruciale della sfida con il calcio di rigore concesso ai partenopei.
Su cross di Di Lorenzo tocca col braccio largo Tomori. Dal dischetto si presenta Kvaratskhelia e fallisce anche lui.
Nel finale, all'84' calcia in porta il neoentrato Saelemaekers, ma la sua conclusione è piuttosto debole. In pieno recupero, al 93', pareggia il Napoli. Cross di Raspadori col mancino per Osimhen che stacca di testa e trafigge Maignan, che non riesce a trattenere.
Ma non c'è più tempo per le speranze partenopee, Euforia Milan che approda in semifinale.
Roma-Feyenoord 4-1 dopo i supplementari
Reti di Spinazzola, Dybala, El Shaarawy e Pellegrini
Pareggio cercato disperatamente dai lusitani. Grande riscatto per la squadra di Inzaghi, una semifinale storica, a tredici anni di distanza dall'ultima volta. Una partita che vale tutta la stagione per l’Inter, e forse anche per il suo allenatore, Simone Inzaghi. Una partita che doveva confermare le certezze tecniche e la superiorità dell’andata. Stadio completamente esaurito, 75.000 spettatori, per dare entusiasmo e carica ai nerazzurri.
Dopo tredici anni di distanza dall'ultima volta, l'Inter approda nuovamente in semifinale di Champions League, pareggiando con il Benfica dopo lo straordinario successo ottenuto a Lisbona nella gara d'andata per 2-2. Finisce 3-3 grazie alle reti di Barella, Lautaro e Correa per i nerazzurri, e di Aursnes, Antonio Silva e Musa per i portoghesi.
Trionfo per la squadra di Inzaghi, che continua a togliersi soddisfazioni in Europa in attesa di
tornare a far bene in campionato.
Il Benfica parte in attacco, ma al 14’ arriva il gol di Barella e lo stadio esplode. Il centrocampista entra in area, servito da Lautaro, e col sinistro scarica il pallone sotto l'incrocio dei pali sbloccando il punteggio.
Cartellino giallo al 33’ per Lautaro, che era riuscito a trovare la via della rete dopo aver spinto Gilberto, ma per l’arbitro c’è fallo in attacco in favore del Benfica.
Al 37’ una distrazione fatale della difesa interista, che forse si è rilassata un pochino, e il Benfica pareggia con un colpo di testa di Aursnes..
Inizio secondo tempo, e i nerazzurri sembrano arroccati nella loro metà campo .
Il gol del 2-1 per l'Inter arriva con Martinez Lautaro al 65', con il giocatore che si avventa sul pallone grazie all'assist di Dimarco.
La terza rete dell'Inter arriva al 78' con Correa. Di nuovo i lusitani con António Silva all'86 e Musa al 90+4.
I portoghesi riescono nell'impresa di trovare il pareggio con tre reti a testa, ma grazie ai 2 gol interisti dell'andata è la squadra italiana ad andare in semifinale contro i Milan, per quello che sarà un derby tutto italiano.
Sporting-Juventus 1-1 (1-2)
I bianconeri soffrono ma staccano il pass per la semifinale
Al 9' la sblocca Rabiot, Edwards pareggia al 20' su rigore. Niente da fare per i portoghesi. La "Vecchia Signora", giovedì 11 maggio, sfiderà il Siviglia che ha superato il Manchester United.
Continua la striscia positiva in Europa per la “Vecchia Signora” che stacca il pass per le semifinali. Giovedì 11 maggio incontrerà il Siviglia che ha battuto il Manchester United.
Obiettivo semifinale centrato. Nel match di ritorno dei quarti di finale di Europa League, la Juventus era consapevole di dover disputare una grande partita all'Alvalade, con il supporto di soli 2.000 tifosi bianconeri.
Partita clamorosa con il club italiano che è riuscito a consolidare l'1-0 dell’andata.
Sembrava fatta con il gol in apertura di Rabiot, poi il pareggio di Edwards su rigore, e qualche errore di troppo hanno fatto tremare la Juve. Missione compiuta. La porta in Europa League è ancora aperta.
taggio. Allegri sembra arrabbiato, continua ad urlare ai suoi. Lo Sporting prova ad attaccare ma la Juve riesce a difendersi. L'arbi-
tro fischia 5' di recupero. Alla fine i portoghesi si devono arrendere. I bianconeri sono qualificati per la semifinale.
Fiorentina-Lech Poznan 2-3 (6-4)
Che rischio al franchi!
Alla fine sottil e castrovilli scacciano la paura
Ribaltato l'1-0 dell'andata. All'80esimo il momentaneo pareggio del Rotterdam con Paixao. Al 119esimo l'espulsione di Gimenez. Giallorossi in semifinale contro il Leverkusen
La Roma supera il Feyenoord per 4-1 dopo i tempi supplementari, grazie alle reti di Spinazzola al 60esimo, Dybala all'89esimo, El Shaarawy al 101esimo e Pellegrini al 109esimo.
All'80esimo la rete di Paixao per il Rotterdam, che aveva ripor-
tato il parziale sull'1-1. Al 119esimo l'espulsione di Gimenez per un fallo su Mancini.
Il gol di Dybala 89' ha portato la sfida ai tempi supplementari che hanno decretato la vittoria della Roma.
I giallorossi ribaltano così l'1-0 per gli olandesi dell'andata e si qualificano alle semifinali dove affronteranno il Leverkusen, che dopo l'1-1 dell'andata supera l'Union SG grazie alla vittoria per 1-4 del ritorno.
È la Juve a dare il calcio d’avvio. Entrambe le squadre partono forti per poter dominare anche psicologicamente gli avversari. Sblocca la situazione Rabiot al 9’ dall’inizio. Traversone al centro di Di Maria, il pallone viene raccolto dal prontissimo Rabiot che in mischia deve solo buttarlo dentro. Lo stadio ammutolisce.
Al 18' arriva il colpo di scena con un calcio di rigore per lo Sporting, Rabiot ha commesso fallo su Ugarte. Edwards pareggia al 20' per i lusitani, spiazzando completamente Szczesny.
Sul finale del secondo tempo, il capitano dello Sporting si mangia un paio di occasioni per portare la sua squadra in van-
La Fiorentina conquista la semifinale di Conference League, anche se nella maniera più impronosticabile. Tutto tranquillo dopo il meraviglioso successo per 4-1 in Polonia? Macché. La band di Italiano subisce le reti di Afonso Sousa, Velde (su rigore) e Sobiech. Sullo 0-3, dopo i cambi, Sottil e Castrovilli scacciano ogni paura e fanno 2-3. Grossissimo sospiro di sollievo al "Franchi" e per tutti i tifosi della Viola per lo
scampato pericolo figlio di trequarti di gara giocati in maniera deconcentrata e poco lucida. Insomma, che tutto ciò serva da lezione (è, di fatto, la seconda volta che accade dopo la doppia sfida al Braga) nel bagaglio di esperienza che Terracciano e compagni si porteranno al penultimo atto della terza competizione europea. Per la Viola in semifinale ci sarà il Basilea, vincitore del quarto di finale contro il Nizza.
25 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023 sport
Ciro Immobile dopo l'incidente: "Tornerò presto"
Il capitano, le cui condizioni sono in miglioramento, rassicura i tifosi.
Lotito: "Ciro fa parte della nostra famiglia".
Il legale dell'attaccante: "Il suo pensiero va anche al conducente del tram"
te del tram al quale augura pronta ripresa - ha dichiarato Erdis Doraci, avvocato di Immobile - e confida in pieno nelle autorità che stanno svolgendo gli accertamenti.
"Ciro Immobile fa parte della nostra famiglia ed è un campione a cui sono particolarmente legato anche dal punto di vista umano.
Siamo con lui, ci auguriamo che torni presto e faremo di tutto per fargli avere la massima serenità per pensare alla sua salute e a quella delle sue figlie", ha rimarcato il presidente della Lazio, Claudio Lotito.
Nuovo ranking Atp: Djokovic conserva la vetta. Sinner n.8, Musetti ventesimo
Il campione serbo tiene le mani sul timone del ranking, ma attenzione a Medvedev. Sinner resta primo degli italiani, e con Musetti sono due gli azzurri nella top 20. Fognini dopo 14 anni fuori dai cento migliori
"Tornerò presto". Ciro Immobile rassicura tutti - attraverso i canali social - dopo l'incidente stradale avuto alcuni giorni fa a Roma. Il capitano della Lazio ha risposto con queste parole, corredate da oltre 5.500 like, al post della società che dopo quanto successo ha scritto: "Dai, Capitano! Noi siamo con te".
Per il fuoriclasse biancoceleste altra notte in ospedale. L'attaccante ha riportato un trauma distorsivo della colonna vertebrale e la frattura di una costola destra, e che ha reso necessario il ricovero in osservazione nel reparto di medicina d'urgenza del Gemelli.
A quanto si apprende da fonti sanitarie, le sue condizioni sono in miglioramento.
Il pensiero dell'attaccante "va alle sue due figlie e al conducen-
"Mi sono attivato subito, appena venuto a conoscenza dell'incidente di Ciro e delle sue figlie, per alcuni aspetti organizzativi legati al loro ricovero", ha aggiunto .
Una cima della classifica dei signori della racchetta quanto mai contendibile. Novak Djokovic resta al timone del ranking
Atp ma da qui al Roland Garros, oltre a Carlos Alcaraz, c'è almeno un terzo concorrente per la vetta: Daniil Medvedev.
to da un trofeo Slam, ma a parte i 180 punti ottenuti arrivando agli ottavi di finale che scadranno al Roland Garros, Medvedev sul rosso ha solo da guadagnare in termini di punti. Nella top 10, Tsitsipas perde due posizioni ed è quinto, il trionfatore di Montecarlo Rublev fortifica la sesta piazza e il finalista Rune sale al settimo gradino.
A riguardo del caso sulle plusvalenze, gli atti sono stati rinviati alla Figc per una nuova valutazione. Accolto anche l'appello di Pavel Nedved, Paolo Garimberti
ed Enrico Vellano, posizioni queste che diventano determinanti secondo il collegio per la rideterminazione della sanzione da parte della giustizia Figc.
Respinti invece i ricorsi di Andrea Agnelli, Fabio Paratici e Federico Cherubini.
Il collegio di garanzia del Coni accoglie il ricorso presentato dalla Juventus contro la penalizzazione di 15 punti per il caso plusvalenze e rinvia gli atti alla giustizia della Federazione Italiana Gioco Calcio (Figc) per una nuova valutazione.
Napoli sotto indagine per le plusvalenze nell’affare Osimhen
Riprende l'inchiesta della Procura napoletana sulle presunte plusvalenze fittizie del Napoli. Nel mirino degli inquirenti c'è ancora una volta l'operazione che ha portato Victor Osimhen in azzurro dal Lille nell'estate del 2020 (già al vaglio della procura FIGC nel primo filone dell'inchiesta plusvalenze senza però
rilevare illeciti sportivi). Secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, gli uomini della Guardia di Finanza si sono recati a Torre del Greco, nella sede della Turris, squadra che milita attualmente in Serie C, per acquisire due contratti riguardanti l'acquisizione e la successiva cessione del giocatore Claudio Manzi.
Nel 2022, sulla terra rossa, Djokovic ha guadagnato 1870 punti, 1000 dei quali grazie al titolo agli Internazionali d'Italia. Punti che non potrà più contare dopo i corrispondenti tornei di quest'anno, sostituiti da quelli guadagnati nelle prossime settimane.
Alcaraz ne difende 1860, concentrati soprattutto nelle prossime tre settimane: i 500 del titolo a Barcellona e i 1000 del trionfo di Madrid. Medvedev ha 2000 punti di ritardo da Djokovic, un distacco pari al bottino garanti-
In casa Italia, Jannik Sinner, semifinalista nel Principato, è stabile all'ottavo posto mentre Lorenzo Musetti fa un passo in avanti ed è 20esimo. Matteo Berrettini resta 22esimo, Fabio Fognini dopo 14 anni lascia la top 100.
La top ten della classifica Atp:
1. Novak Djokovic (Srb) 7240
2. Carlos Alcaraz (Esp) 6770
3. Casper Ruud (Nor) 5255
4. Daniil Medvedev (Rus) 5240
5. Stefanos Tsitsipas (Gre) 4950
6. Andrey Rublev (Rus) 4380
7. Holger Rune (Den) 3865
8. Jannik Sinner (Ita) 3525
9. F. Auger-Aliassime (Can) 3450
10. Taylor Fritz (Usa) 3065
Ranking WTA: a guidare la Top 10 è la polacca Iga Swiatek, Trevisan 20ª
Nel ranking Wta nessuna variazione di rilievo ma molte conferme, la settimana conclusa è stata dedicata alla BJK cup. La top five vede in testa l'inossidabile polacca Iga Swiatek, regina assoluta con 8975 punti, la 21enne di Varsavia mantiene 2.030 punti il vantaggio sulla regina di Melbourne, la bielorussa Aryna Sabalenka, che ribadisce il primato personale al secondo posto.
Jessica Pedula al terzo posto con 5735 punti, completano il podio Ons Abeur e caroline Garcia, rispettivamente :con 5031 e 4990 punti.
La prima tennista italiana, la toscana Martina Trevisan, è stabile con 1778 punti al 20° po-
sto. Non guadagnano posizioni le altre tenniste azzurre, Camila Giorgi rimane 43esima con 1214 punti, più in basso tra le nostre, Elisabetta Cocciaretto con 1076 punti al 51° posto. Stesso discorso pure per Jasmine Paolini, 66^, Lucia Bronzetti, 79^, e Sara Errani, 85^.
La classifica delle prime dieci:
1. Iga Swiatek 8975
2. Aryna Sabalenka 6891
3. Jesica Pegula 5735
4. Ons Jabeur 5031
5. Caroline Garcia 4990
6. Coco Gauff 4346
7. Elena Rybakina 4305
8. Daria Kasatkina 3505
9. Maria Sakkari 3191
10. Petra Kvitova 316
26 Al lora! sport Mercoledì 26 Aprile 2023 1443 Elizabeth Drive Kemps Creek NSW 2178 (02) 9826 1536 we provide quality and friendly service for all your everyday needs
Il collegio di garanzia del Coni accoglie con riserva il ricorso della Juve contro la penalizzazione
Marconi Stallions - Bulls FC Academy 4-1
Dopo aver sprecato un paio di occasioni d'oro e rigori, il Marconi ha tirato fuori il terzo gol con il capitano Marko Jesic.
I Bulls si sono dati un barlume di speranza per una rimonta in ritardo quando Yona ha segnato il primo gol della sua squadra nelle ultime fasi della partita, ma era troppo poco e troppo tardi perché Vidic ha assicurato una doppietta memorabile e la vittoria per Marconi.
Catania verso la C… Il piano di Pelligra
I Marconi Stallions hanno continuato a mostrare i muscoli della Premiership con un'impressionante vittoria per 4-1 sulla Bulls FC Academy al Sydney United Sports Centre sabato pomeriggio.
Marconi ha perso poco tempo a portare giocatori in avanti nelle fasi iniziali e alla fine è stato premiato dopo che Dominic Co-
stanzo ha portato gli ospiti sul tabellone al 4'.
In quello che si è rivelato essere un inizio di partita dominante, gli Stallions hanno rapidamente raddoppiato il loro vantaggio mentre il giovane promettente
Justin Vidic ha fatto il suo impatto immediatamente dalla panchina con uno straordinario tiro dalla distanza.
Dopo la quinta vittoria consecutiva della sua squadra, l'allenatore del Marconi Peter Tsekenis ha tratto molti aspetti positivi dal risultato contro una squadra che ha elogiato per i suoi sforzi.
“Hanno avuto alcune occasioni e il nostro portiere ha fatto le parate che ci aspettavamo che salvasse e ha fatto una buona partita, ma abbiamo sempre avuto il controllo di quella partita, grazie a loro hanno continuato ad attaccarci, sono bravi ragazzi, abbiamo dovuto spingere per 90 minuti per ottenere quel risultato ", ha detto.
L'allenatore dei Bulls Zeljko Kalac ha ammesso che il punteggio potrebbe non essere stato un vero riflesso della prestazione della sua squadra, ma ha ammesso che gli errori della sua giovane squadra alla fine gli sono costati.
Bulls FC Academy 1 (Yona 77')
Marconi Stalloni FC 4 (Costanzo
4', Vidic 37' 87', Jesic 63')
Arbitro: Jake Rose
Assistenti arbitri: Matthew Mcorist e Joel Crawford
Quarto ufficiale: Harriet Gee
L'APIA Leichhardt solida vittoria sull'Olympic per 3-0
“Una squadra forte ma squadra forte ma sostenibile “, queste le parole del presidente Italo Australiano che punta alla sostenibilità, una squadra giovane dove purtroppo l’abbassamento dell’età media porterà l’esclusione della vecchia guardia i paladini della stagione che si avvia alla conclusione.
Ma non solo, non bisogna dimenticare che nella graduatoria del monte ingaggi quello rossazzurro è il più alto in Serie D, e quindi non solo un cambio generazionale, le operazioni che verranno fatte in estate sul mercato saranno tutte sostenibili anche sotto il profilo economico.
Significa che la cura “dimagrante” imposta dal presidente Ross Pelligra verrà fatta con
l’abbattimento di una buona percentuale sui costi degli stipendi dei calciatori, senza però incidere sul valore tecnico della squadra.
Anzi, i giovani lanciati in questa stagione daranno un valore complessivo alla rosa decisamente più alto.
Idee che continueranno ad evolversi nel tempo, ma adesso tocca festeggiare, ricordando che otto mesi fa nasceva il Catania SSD, una creatura che piano piano ha preso forma arrivando a vincere il Campionato dominato in lungo e in largo, festeggiando la promozione in con sei giornate d'anticipo e questo grazie Ross Pelligra, il “presidententissimo” Angelo Massimino sarebbe fiero di te.
L'APIA Leichhardt è andata decisamente in cima alla classifica della National Premier League NSW con una vittoria per 3-0 sul Sydney Olympic, davanti ad un vibrante pubblico di 4123 persone stipate nel Lambert Park.
La prima mezz'ora è stata emozionante e intensa, senza però che nessuna delle sue squadre riuscisse a condurre la partita.
Al 58° minuto la situazione di stallo è stata finalmente sbloccata per l'APIA Leichhardt con Armson con un tiro basso che ha superato il portiere dell'Olympic Sorras.
Nei pochi minuti successivi al gol dell'APIA, hanno avuto più occasioni di quante ne avessero avute nell'ora che precedeva il gol del vantaggio.
L"APIA insiste e al 60° Stewart colpisce la traversa.
Al 72° minuto l'APIA raddoppia il proprio vantaggio grazie a una splendida azione solitaria di Sean Symons.
E all'84° Symons segna il terzo gol colpendo ancora con il suo piede destro.
L'allenatore dell'APIA Franco Parisi si e' dichiarato orgoglioso della formidabile prestazione della sua squadra.
“Abbiamo giocato un buon calcio, alcuni super giocatori hanno rotto il gioco e il risultato è andato a nostro favore".
APIA Leichhardt 3 (Armson 58', Symons 72', 84')
Sydney Olympic FC 0
Arbitro: Craig Fisher
Assistenti arbitri: Matt Staples e Blake Sanchez-Cruz
Quarto ufficiale: Sophie Allum.
27 Al lora! sport Mercoledì 26 Aprile 2023 “My Italian” Italian Restaurant, Pizza-Pasta- Cakes 10 Brookfield Road, Minto Mall, NSW 2566 Edensor Lotto & Post Pty Lyd Shop 11 205-215 Edensor Road Edensor Park NSW 2176 Ph: 02 9610 2222 Fax: 02 9610 7222 E: edensorlottopost@gmail.com
Domenic Costanzo porta in vantaggio il Marconi dopo solo 3 minuti
Justin Vidic segna il secondo gol per il Marconi al 37'
Mercoledì 26 Aprile 2023
Le rivelazioni di Moggi a Report: "Non volevano Lippi, Cannavaro e Buffon ai Mondiali 2006"
C'era una volta "calciopoli"
In una intervista esclusiva di Report, Luciano Moggi rivela, tra le altre cose, che il commissario della Figc dell'epoca avrebbe ostacolato la presenza di Cannavaro, Buffon e Lippi ai Mondiali 2006.
Per la prima volta Report raccoglie le testimonianze e le rivelazioni dei protagonisti principali: Luciano Moggi, il presidente della Federcalcio Franco Carraro a quei tempi, il designatore degli arbitri Paolo Bergamo, l'allora presidente della Lega Calcio Massimo Cellino, e l'allenatore della Nazionale Campione del Mondo del 2006, Marcello Lippi.
Tra le sue affermazioni, Luciano Moggi rivela che il Commissario della Federcalcio, ai tempi dei Mondiali 2006, avrebbe cercato di ostacolare la partecipazione di Cannavaro, Buffon e di Lippi. L'ex ct nega di essere a conoscen-
za di questa versione: “Questo è successo prima della partenza dei campionati del mondo - ha detto Moggi - non volevano Lippi, Cannavaro, Buffon, però poi dopo io la parte mia l'ho fatta con questi ragazzi che erano de-
moralizzati, ho parlato con loro, erano giocatori miei, era l’allenatore mio, e questi sono andati a difendere l’Italia nel migliore dei modi e soprattutto non tenendo conto di quelli che li volevano far restar a casa”.
Djokovic: "I prossimi Big 3? Sinner, Alcaraz e Rune"
nuamente combattere con la sua salute.
Tennis. Sinner: "Ora sono continuo Obiettivo Finals e sogno Slam"
Qualche rimpianto per l’Australia, sconfitto agli ottavi da Tsitsipas. In tutti gli altri tornei raggiunta semifinale o finale. L'altoatesino conferma di essere tra i migliori del mondo in questo 2023. "La passione dei tifosi mi dà energia"
finale. Significa che sono pronto per giocare sempre ad altissimo livello e che la qualificazione alle Finals di Torino, il primo grande obiettivo di stagione, è un traguardo concreto".
C'erano una volta Federer, Nadal e lui, Novak Djokovic. Il primo si è ritirato lo scorso settembre 2022, il secondo continua la carriera tra un problema fisico e l'altro. Nole, 35 anni, in realtà è ancora troppo giovane per pen-
CAPRICORNO
22 Dicembre - 20 Gennaio
sare di lasciare il passo ai nuovi volti emergenti. Lo svizzero ha mollato a 41 anni.
L'età avanza anche per lo spagnolo, 36 anni, ma nonostante il carattere di ferro e la resistenza mentale in campo, deve conti-
Djokovic, in una intervista rilasciata a L'Equipe, si lascia andare ad un commento più che lusinghiero sui futuri campioni del tennis: “E' fantastico per il nostro sport avere un campione come lui (Alcaraz). Ed è così giovane... È anche piacevole avere un'altra grande rivalità di cui le persone sono appassionate, quella tra lui e Jannik Sinner.
Abbiamo assistito a partite entusiasmanti tra loro a Indian Wells e Miami. Questi due ragazzi, insieme a Holger Rune, saranno i leader del futuro.
Il 2023 è stato certamente il suo anno. L’altoatesino, dopo un 2022 complicato dal punto di vista delle scelte professionali e della condizione fisica, sembra veramente essere partito con il piede giusto. Indoor europeo, la semifinale al torneo di Indian Wells e il Masters 1000 di Miami. Sinner sta iniziando non solo a trovare continuità di prestazioni, ma a vincere contro tennisti regolarmente dentro la Top 10.
Jannik Sinner in una intervista ha parlato del suo momento e dell'immediato futuro: "Finalmente ho trovato la continuità che cercavo.
Ho qualche rimpianto per l’Australia, sconfitta agli ottavi con Tsitsipas, ma in tutti gli altri tornei ho fatto semifinale o
dal 26 aprile al 3 maggio 2023
ARIETE
21 Marzo - 19 Aprile
Bene l’amore, le nuove storie sono in ripresa e Mercurio è dalla tua parte, in aspetto buono. Forse ti innamorerai di una persona bella dentro, ma chi vuole fare incontri deve mettersi in gioco: restare a casa e isolarsi non serve a niente. Sul lavoro, hai tante responsabilità e farai fatica a mettere d’accordo tutti.
ACQUARIO
21 Gennaio - 19 Febbraio
In amore hai un po’ di difficoltà, non riesci ad andare d’accordo con tutti e sei un po’ evasivo e diffidente. Cerca di essere più fiduciosi, di lasciarti andare. Occhio ai contrasti con i nati sotto il segno dello Scorpione e del Toro, soprattutto nel weekend. Sul lavoro meriteresti di più.
PESCI
20 Febbraio - 20 Marzo
La Luna è dalla tua parte, quindi in amore puoi tirare un sospiro di sollievo. Occhio alle storie strane, tu sei alla ricerca di una persona speciale e lontana da ogni stereotipo. Bene la giornata di venerdì. Sul lavoro, stanno per arrivare delle belle riconferme ed entro fine maggio ci sarà una rivalutazione.
In amore la fase di recupero procede, quindi ora devi solo farti avanti e prendere coraggio. Chi è single, d’altra parte, ha voglia di rimettersi in gioco, innamorarsi: Venere è con voi e gli incontri con i nati sotto il segno dei Gemelli sono favoriti. Sul lavoro, il cielo ti sorride.
TORO
20 Aprile - 20 Maggio
Il sole è dalla tua parte, quindi puoi lasciarti andare all’amore e fare nuove conoscenze: Mercurio è con te. Cerca di capire bene come muoverti, ma devi dimenticare il passato, una volta per tutte, per andare avanti. Sul lavoro dai tempo al tempo e vedrai che tutto si sistema!
GEMELLI
21 Maggio - 21 Giugno
In amore hai bisogno di qualcuno che stimoli il desiderio. Venere è nel segno, quindi non puoi sprecare un’occasione, devi farti avanti e aprire le porte a una nuova relazione. Chissà…devi, in ogni caso, mettersi in gioco. Sul lavoro, non sei convinto di quello che stai facendo.
CANCRO
22 Giugno - 23 Luglio
Venere presto sarà nel tuo segno, quindi puoi tirare un sospiro di sollievo e lasciarti andare all’amore. Occhio, però, hai dei problemi di lavoro da risolvere, ma l’amore riuscirà, in ogni caso, a trionfare. Sul lavoro, hai bisogno di ripartire e a maggio avrai tante opportunità.
LEONE
24 Luglio - 23 Agosto
Qualcuno ti ha innervosito, quindi in amore devi mantenere la calma, soprattutto sabato quando sarai preoccupato per la famiglia. Cerca di non fare gli errori del passato: devi pensare al futuro e guardare avanti. Sul lavoro, tutto dipende da te, ma le soddisfazioni non mancheranno.
VERGINE
24 Agosto - 22 Settembre
Hai davvero tanto lavoro, quindi hai poco tempo per l’amore. Le nuove conoscenze, infatti, sono favorite, soprattutto giovedì e venerdì. Chi è single deve capire bene cosa vuole: una storia duratura o un’avventura senza vincoli? Hai bisogno di soldi per casa e famiglia: non sprecare quello che hai!
Sinner ha un sogno: "Lo Slam è il sogno che accompagna ogni bambino che inizia a giocare a tennis. Potersi avvicinare a quel sogno è semplicemente il completamento di un percorso fatto di duro lavoro fin da quando ero ragazzino.
Mi alleno e cerco di migliorare ogni giorno per l’obiettivo più alto e nel tennis questo obiettivo coincide con gli Slam. È bello che il tennis abbia peso mota tanta considerazione, mi piace questo interesse, la passione dei tifosi mi dà energia e non la sento affatto come un’oppressione. Qui non riesco a camminare senza essere riconosciuto, anche se tiro indietro il ciuffo e metto il cappuccio. Ma è bello, gestire le emozioni che mi dà la gente è uno degli aspetti più eccitanti del mio sport".
BILANCIA
23 Settembre - 22 Ottobre
In amore hai dovuto fare i conti con dei problemi, hai sofferto tanto, ma ora hai voglia di dimenticare quel periodo e metterti in gioco. Cerca di non essere diffidente, devi lasciarti andare: anche le amicizie sono importanti. Sul lavoro, nella giornata di mercoledì meglio essere calmi.
SCORPIONE
23 Ottobre - 22 Novembre
Bene l’amore, la giornata di domenica sarà davvero intensa, hai voglia di lasciarti andare. Forse non del tutto. Mercurio è in opposizione, sei un po’ distratto e hai dubbi sul passato di una persona che hai conosciuto da poco. Sul lavoro, hai deciso di fare solo quello che ti piace: Occhio allo stress lunedì!
SAGGITTARIO
23 Novembre - 20 Dicembre
Venere è opposta, quindi in amore è meglio mantenere la calma. Hai un po’ paura, non riesci a legarti a qualcuno totalmente: tempo al tempo. Sul lavoro, qualcosa, finalmente, sta cambiando. E in positivo. Conferme in arrivo: insomma, non puoi chiedere di meglio e devi andare avanti per la tua strada!
28 Al lora!
sport
I grandi pescherecci di Mazzara del Vallo
Una lezione per ogni figlio...
Un figlio porta suo padre in un ristorante per godersi una deliziosa cena. Suo padre era già abbastanza anziano e quindi anche un po' debole.
I grandi pescherecci di Mazzara del Vallo sono imbarcazioni da pesca utilizzate per la pesca del tonno rosso nel Mar Mediterraneo. Mazzara del Vallo è una città situata sulla costa sud-occidentale della Sicilia, in Italia, ed è uno dei principali porti di pesca del tonno rosso nel Mediterraneo.
La pesca del tonno rosso è una pratica molto regolamentata e controllata, in quanto questa specie è considerata a rischio di estinzione a causa della pesca eccessiva. I pescatori di Mazzara del Vallo seguono rigorosamente le regole e le normative per garantire la sostenibilità della pesca del tonno rosso e la conservazione della specie.
Inoltre, Mazzara del Vallo è anche un importante centro per la lavorazione del tonno, con nu-
merose aziende che si occupano della lavorazione, conservazione e commercializzazione del pesce.
Il tonno di Mazzara del Vallo è noto per la sua alta qualità e per il suo sapore delicato e pregiato.
Ci sono diverse curiosità legate ai grandi pescherecci di Mazzara del Vallo e alla pesca del tonno rosso in generale.
Una di queste curiosità riguarda il metodo di pesca tradizionale utilizzato dai pescatori di Mazzara del Vallo, conosciuto come "Mattanza". Questo metodo consiste nell'accerchiare una grande quantità di tonni in una rete circolare, chiamata "tonnara", e poi sollevare la rete per catturare i pesci.
La Mattanza è una pratica antica che risale al tempo dei Fenici e viene ancora utilizzata dai pe-
scatori di Mazzara del Vallo durante la stagione della pesca del tonno rosso.
La pesca del tonno rosso è strettamente regolamentata e controllata dalle autorità competenti, che eseguono regolarmente ispezioni a bordo dei pescherecci per verificare che le normative vengano rispettate e che i pesci vengano catturati in modo sostenibile.
Un'altra curiosità riguarda l'importanza della pesca del tonno rosso per l'economia di Mazzara del Vallo e della Sicilia in generale. La pesca del tonno rosso è una delle principali attività economiche della regione e fornisce lavoro a molte persone, tra pescatori, operatori del settore della lavorazione del pesce e commercianti.
Mentre mangiava, ogni tanto un po' di cibo cadeva sulla camicia e sui pantaloni.
Gli altri commensali osservavano l'anziano con i loro volti distorti dal dispiacere, ma suo figlio rimaneva in totale calma.
Una volta che entrambi hanno finito di mangiare, il figlio, senza mostrarsi nemmeno lontanamente imbarazzato, ha aiutato con assoluta tranquillità il padre e lo ha portato al sanitario. Ha pulito gli avanzi di cibo dal suo rugoso viso e ha cercato di lavare le macchie di cibo dai suoi vestiti; ha amorevolmente pettinato i suoi capelli grigi e infine gli ha sistemato gli occhiali.
All'uscita dal bagno, un silenzio profondo regnava nel ristorante. Nessuno poteva
capire come mai qualcuno potesse rendersi ridicolo in questo modo. Il figlio si è disposto a pagare il conto, ma prima di partire, un uomo, anch'esso anziano, si è alzato dai commensali e ha chiesto al figlio dell'anziano: "Non ti sembra di aver lasciato qualcosa qui?"
Il giovane rispose: "No, non ho lasciato nulla". Allora lo sconosciuto gli disse: "Sì hai lasciato qualcosa! Hai lasciato qui una lezione per ogni figlio, e una speranza per ogni genitore!" L'intero ristorante era così silenzioso, che si poteva sentire uno spillo cadere.
Uno dei più grandi onori che esistano, è quello di potersi prendere cura di quegli anziani che qualche volta si sono presi cura di noi. I nostri genitori, e tutti quegli anziani che hanno sacrificato la loro vita, con tutto il loro tempo, denaro e sforzo per noi, meritano il nostro massimo rispetto.
29 Al lora! Mercoledì 26 Aprile 2023 storia e storie Macquarie Park North Ryde Presenting the Mausoleum of The Holy Way Call 1300 389 888 Email friends@nmclm.com.au Visit us at the Macquarie Park Cemetery and Crematorium More info: bit.ly/3HHuj9w CORNER OF DELHI RD AND PLASSEY ENTRY RD, NORTH RYDE. A sanctuary for remembrance, worship and quiet reflection Scan the QR Code
Da
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OLIVERI CONCETTA PORFIDA
nata a Palmi (RC - Italia) il 04 febbraio 1931 deceduta a Concord NSW il 15 aprile 2023 e già residente a Rodd Point
Cara e amata moglie di Rosario (defunto), ne danno il triste annuncio i fgli Tony con la moglie Margaret, Lina con il marito Carmelo Macrì, Vince con la moglie Cathy, i nipoti Michael, Stephen e Krystal, Christina e Justin, Daniel (defunto) e Emma, Robert, Belinda e Nuno, Ross e Charlene, Joe e Jana, Mathew e Amanda, i pronipoti Elysha, Anthony, Chelsea, Joshua, Scarlett, Amelia, Olivia, Sara, Vincent, Massimo, Lucia e Leonardo, lascia nel profondo dolore, parenti ed amici vicini e lontani.
Il rosario è stato recitato giovedì 20 aprile 2023 alle ore 18.00 nella cappella della Resurrezione di Andrew Valerio e Sons funeral Director, 177 First Avenue, Five Dock NSW.
Il funerale si è svolto, venerdì 21 aprile 2023 alle ore 13.00 nella chiesa Sant Mark’s, 33 Tranmere Street, Drummoyne NSW.
Le spoglie della cara congiunta riposano nel cimitero cattolico di Rockwood.
I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al dolore e al funerale della cara estinta. Si dispensa dal Lutto.
Io, Sam Guarna, sono disponibile ad aiutare la tua famiglia nel momento del bisogno.
Sono stato conosciuto sempre per il mio eccezionale e sincero servizio clienti. So che, per aiutare le famiglie nel dolore, bisogna sapere ascoltare per poi poter offrire un servizio vero e professionale per i vostri cari e la vostra famiglia.
Tutto ciò con rispetto, attenzione e fiducia, sempre.
Contact us 24 hours a day, 7 days a week, our services are always ready and available to support you and your family through difficult times
Mobile: 0416 266 530 - Phone: (02) 9716 4404 - Email: office@sgfunerals.com.au
GRASSO GRACE
nata il 6 aprile 1974 deceduta il 4 maggio 2022
Ad un anno della sua prematura dipartita, il marito, i figli, i familiari, i parenti e gli amici vicini e lontani la ricordano con dolore e affetto.
Una messa in memoria verrà celebrata il 4 maggio 2023 alle ore 19.30 nella chiesa di St. Joan of Arc Catholic Parish, 97 Dalhousie Street, Haberfield NSW 2045
I familiari ringraziano quanti parteciperanno alla messa in memoria e la ricordano nelle preghiere.
Affida
LAEZZA MARIA
nata a Afragola (Napoli- Italia) deceduta il 3 maggio 2022 a Liverpool NSW- Australia
Ad un anno della sua dipartita la ricordano con immutato affetto e profondo dolore, il marito Domenico, i figli, i nipoti, i parenti e gli amici vicini e lontani.
Una Santa Messa di suffragio, sarà celebrata martedì 2 maggio 2023 alle ore 19.00 nella chiesa All Saint’s, 48 George Street, Liverpool NSW 2170
I familiari ringraziano quanti parteciperanno alla messa in suffragio e la ricordano nelle loro preghiere.
UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA
30 Al lora! onoranze funebri
oltre 50 anni al servizio della comunità Consegne in tutti i sobborghi di Sydney
della scomparsa del tuo familiare Telefona
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o invia un email: advertising@alloranews.com per maggiori informazioni Mercoledì 26 Aprile 2023 IN
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MEMORIA
IN MEMORIA
RIPOSA IN PACE
DECESSO
UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA
IN MEMORIA
DECESSO
CAPRA PHILLIP (FILIPPO)
nato a Nicosia (Enna - Italia)
il 12 dicembre 1935
Deceduto a Sydney (NSW)
il 15 aprie 2023 e già Residente a Rosebery
Caro amato sposo di Graziella, ne da il triste annuncio insieme al figlio
Sam con la moglie Larissa, i nipoti Dean e Justin, i Fratelli e cognati Mario, Giuseppe e Francesca, Rosa e Giuseppe, Anna, Santina, Concettina, Graziella e Andrea e le rispettive famiglie, i nipoti, parenti e amici vicini e lontani.
Il funerale è stato celebrato lunedì 24 aprile 2023 alle ore 11.00 nella stessa chiesa di St. Therese, Sutherland Street, Mascot.
Le spoglie del caro Filippo riposano nel cimitero Field of Mars, Quarry Road, Ryde.
Al posto dei Fiori sono state effettuate donazioni per la Health Research Fundation.
I familiari ringraziano quanti hanno partecipato alla loro dolore e al funerale del caro estinto.
ETERNO RIPOSO
D’AMBROSIO SAVERIO
nato a Nicotera (Vibo Valentia) il 01 gennaio 1947
Deceduto a Camden Hospital (Sydney - Australia)
28 marzo 2023
Caro amato sposo di Annunziata, ne danno il triste annuncio i figli Italo con la moglie Linda, Rosaria con il marito Mario, Leo con la moglie Mandi, i
12 nipoti, le sorelle, le cognate, il fratello, parenti e amici vicini e lontani.
Il rosario è stato recitato lunedi’ 3 aprile 2023 alle ore 17.00 nella chiesa St. Mary Mackillop, 94 Oran Park Drive, Oran Park NSW 2570
Il funerale è stato celebrato martedì 4 aprile 2023 alle ore 10.00 nella stessa chiesa.
Le spoglie del caro Saverio riposano nel cimitero di Forest Lawn Memorial Park, Camden Valley Way, Leppington NSW 2179
Al posto dei Fiori I familiari gradirebbero donazioni per il Palleative Care Unit del Camden Hospital.
I familiari ringraziano quanti hanno partecipato alla loro dolore e al funerale del caro estinto. Si dispensa dal lutto.
ETERNO RIPOSO
COCCHIARA EMANUELA (Suor CESARINA)
nata il 29 agosto 1933 deceduta il 23 aprile 2023 a Caltanissetta (Italia)
Ne danno il triste annuncio le consorelle Figlie di Sant'Anna del Villaggio Scalabrini di Austral e Chipping Norton.
Suor Emanuela, conosciuta come Suor Cesarina, ha trascorso 18 anni della sua missione spirituale tra gli anziani dei villaggi Scalabrini, dedicandosi insieme a padre Nevio Capra e i Padri Scalabriniani alla cura degli anziani migranti.
Le consorelle informeranno la comunità e quanti hanno conosciuto suor Cesarina, sulla celebrazione della messa in suffragio della cara estinta.
RIPOSA IN PACE
ORIGLIA PASQUALE nato a Guardavalle (Catanzaro)
il 9 marzo 1929 deceduto a Sydney NSW
il 13 Marzo 2023
e già residente a Austral NSW
Caro e amato marito di Concetta, ne danno il triste annuncio le figlie Teresa con il marito Aldo De Lucia, Carmel con il marito Nicholas Macri, Cathy con il marito Sam Rigoli, Maria con il marito Louis Tomaras, i nipoti Mark e Josey,Julie e George,George e Kate, Daniel e Rebecca, Natalie e Michael, Gian, Emilia, i pronipoti Nicholas, Joshua, Zhane,Jessica, Ryda, Jordan,Talia, Luke,Tania, Gisele, Romeo, Valentina, Alaria, Lorenzo, Anayah, parenti ed amici vicini e lontani.
Ad un mese dalla sua dipartita, i familiari lo ricordano con dolore e affetto.
Una messa in memoria sarà celebrata
Domenica 30 aprile 2023 alle ore 9.00 nella chiesa di St.Anthony’s 105 Eleventh Avenue, Austral NSW 2179
Le spoglie del caro congiunto riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool NSW.
I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore e al funerale del caro congiunto.
CENTRACO FRANCESCA
nata a Sant’Onofrio (Vibo-Valentia) il 12 agosto 1936 deceduta a Liverpool NSW il 24 Marzo 2023
e già residente a St.Johns Park Cara e amata moglie di Domenico (defunto), ne danno il triste annuncio le figlie Anna, Caterina con il marito Serg Harb (defunto), Sylvia con il marito Salvatore Navarra, i nipoti James e Sara, Dominic e Sondra, Sabrina, Phillip, Domenico, il pronipote Lucas, i fratelli, le sorelle, cognati e cognate, nipoti, parenti ed amici vicini e lontani. Ad un mese della sua dipartita i familiari ricordano la cara Francesca con una messa in memoria, che verrà celebrata oggi mercoledì 26 aprile 2023 alle ore 19.00 nella chiesa Our Lady of Mount Carmel, 230 Hunphries Road, Mount Pritchard. Le spoglie della cara congiunta riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool NSW 2170.
I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al dolore e al funerale della cara estinta.
UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA
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177 First Avenue, Five Dock 2046
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Ad Andrew Valerio & Sons siamo orgogliosi di offrire un servizio completo alla nostra amata clientela e ai loro cari.
Tutti i nostri servizi sono offerti da un'unica sede, all'interno del nostro ufficio e della cappella a Five Dock. Offriamo un servizio unico di cui siamo orgogliosi, avendo assistito e preso cura dei nostri clienti da oltre 30 anni nel settore delle onoranze funebri e da oltre 10 anni a Five Dock.
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31 Al lora!
onoranze funebri
Andrew e Laura Valerio
d’Elite AMOREVOLE PROFESSIONALE • • COMPASSIONEVOLE PREMUROSO
Cappella situata in Five Dock
Auto
“Serenità per tutta la famiglia”
Mercoledì 26 Aprile 2023 IN MEMORIA
Un Impegno Per Un Servizio Personale
IN MEMORIA
UN ETERNO RIPOSO
DECESSO
Festa delle castagne al Marconi
continuazione da pagina 5
famiglie con i bambini che partecipano a questa festa tradizionale che il Club Marconi organizza ogni anno," ha detto Morris.
Nel frattempo, le ballerine italiane e spagnole della scuola di danza West Dance Co. si stanno esibendo davanti alla sempre più numerosa folla. Ai tavoli, sistemati in lunghe file, i partecipanti alla festa gustano le prelibate castagne e il buon vino rosso che le accompagna. All'ultimo tavolo, seduto con la sua gamba ingessata, l'ex parlamentare locale Guy Zangari. Lo scorso anno Guy faceva parte dei volontari che cucinavano, mentre oggi fa il "signore" seduto al tavolo con la famiglia.
"La vita dopo la politica - ci confida Guy Zangari - è molto differente. Adesso devo ancora rimanere ingessato per la frattura alla gamba per due mesi, ma l'operazione è andata bene. Ora ho più tempo per la famiglia e vedremo cosa verrà nel futuro. Mi piace molto essere qui con la mia comunità. Mi sono liberato dalla politica ma il mio cuore resta con la comunità e feste come queste sono importanti per noi italo-australiani per le nostre tradizioni e la nostra cultura," ha concluso Guy Zangari.
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Mercoledì 26 Aprile 2023