Gli Alpini salutano il presidente Favero
Con la visita alla Baita degli Alpini ad Austral e il susseguente pranzo conviviale nel ristorante Cucina Galileo al Club Marconi, si conclude la vista in Australia del presidente nazionale degli Alpini, Sebastiano Favero.
La visita del presidente, ac compagnato dal delegato per le sezioni estere Gianmario Ger vasoni e dal delegato Maurizio Pinamonti, si è tenuta in con comitanza con il 36mo Raduno Intersezionale degli Alpini d'Au
stralia a Brisbane, dove tutte le sezioni attive degli Alpini si sono date appuntamento per celebra re la loro alpinità e riconfermare l'attaccamento ai loro simboli e alla loro bandiera.
A fare gli onori di casa, il coor
dinatore degli Alpini d'Austra lia e presidente della sezione di Sydney, Giuseppe Querin con il
Continua in ultima pagina Servizio speciale pagine 14 e 15
At least seven killed by landslide on Italy’s Ischia island
20 years, according to officials. Experts said the disaster was exacerbated by building in areas of high risk on the mountainous
island, which is also in a seismi cally active zone.
Statistics show Ischia has many houses built illegally, put
ting inhabitants at permanent risk from flooding and earth quakes, which have often hit the hilly island over the past years.
At least seven people, includ ing a newborn and two children, have been killed on the south ern Italian island of Ischia after a landslide caused by torrential rain devastated a small town, according to a local official. Five people were still missing, Naples Prefect Claudio Palomba told a news conference.
The huge landslide was trig gered before dawn by exception
al rainfall and sent a mass of mud and debris hurtling through the port town of Casamicciola Terme. Photographs and aerial video footage showed buildings smashed by the landslide and several cars pushed into the sea by what one resident described as “a waterfall of water and mud”.
The island received 126mm (nearly five inches) of rain in six hours, the heaviest rainfall in
Mercoledì 30 Novembre 2022 Mercoledì 30 Novembre 2022 A l lor a! Price in ACT/NSW $1.50 Settimanale degli italo-australiani Anno VI - Numero 48 - Mercoledì 30 Novembre 2022 ISSN 2208-052X Online ISSN 2208-051 Print BOSSLEY PARK | FAIRFIELD | HABERFIELD | FIVE DOCK | PETERSHAM | SYDNEY | DRUMMOYNE | RYDE | SCHOFIELDS | LIVERPOOL | MANLY VALE | LEICHHARDT | CASULA | ORAN PARK | WOLLONGONG | GRIFFITH | MORE... LEGGI ALLORA! ONLINE ALLORANEWS.COM SETTIMANALE ITALIANO CON OLTRE 25,000 LETTORI ABBONATI OGGI Periodico indipendente comunitario informativo e culturale Direttore Franco Baldi editor@alloranews.com Non riceviamo contributi dal Governo Italiano Deammi e corruzzione dietro i Mondiali Don Milani "provocatore" Adesso ho paura C'era una volta... Sergio Leone Danny Lim in ospedale... Aprire un'adeguata riflessione...
presidente di Wollongong Pri mo Galanti che hanno mostrato
L’USEF riunisce la direzione generale
Ieri sera, si è riunita la direzio ne generale dell’USEF per esami nare alcuni aspetti delle future attività, per procedere all’attribu zione degli incarichi ai vari com ponenti.
La riunione è stata aperta da una in formativa del segretario generale Salvatore Augello. Nella sua informativa, il segretario ge nerale ha fornito una immagine dell’associazione in tutte le sue articolazioni, sottolineando luci ed ombre, punti di forza ed alcu ni aspetti che meritano un’atten zione particolare.
Il tutto, in linea con quanto de cisioni nel corso della celebrazio ne del 14° congresso generale te nuto a Palermo nel luglio scorso.
Nella relazione si sottolinea la positività di avere intrapreso la strada di un profondo rinno vamento dell’associazione, che oggi può contare sull’apporto di
giovani e donne sia nei vari cir coli sparsi per il mondo, che nella direzione. Una linfa giovanile sa lutata con soddisfazione di tutti.
Tra le decisioni prese, anche quella di portare avanti l’indivi duazione di coordinatori d’area che dove sono già stati indivi duati continuano a dare ottimo risultati. Infatti oggi l’USEF può contare sul lavoro dei primi tre coordinatori già operativi: Sal vatore Finocchiaro (Argentina); Salvo Buttitta (Svizzera); Davide Placenti (Cile). Altri sono stati individuati nell’ambito dei nuovi incarichi in direzione.
Nella riunione si è anche par lato di tesseramento, di iscrizio ne all’albo della Associazioni di Promozione Sociale affidando ad un esperto l’incarico di apportare le necessarie modifiche allo sta tuto.
Infine il relatore ha avanzato
le proposte di incarichi, che ap provati dai presenti, risultano es sere i seguenti per la presidenza: Angelo Lauricella PRESIDENTE, Salvatore Arnone Coordinatore per il Belgio, Daniela Di Benedet to coordinatrice degli eletti USEF nei COMITES, Di Maio Enrico rapporti con i sindacati, France sca Messana si occuperà di parità di genere.
Questi gli incarichi per la se greteria: Salvatore Augello Se gretario Generale, Pino Appren di rapporti con gli Enti Locali e le Istituzioni, Graziella Bivona coordinatrice area di New York e New Jersey, Salvatore Bonura economia e made in Sicily, Va lentina Bongiovanni addetta stampa e social media manager, Salvo Licastri responsabile co municazione e pubbliche rela zioni.
Salvatore Augello 22 novembre 2022
PAZZESCO!
Londra, impronte digitali per il passaporto presso i patronati
di Ricky Filosa
La notizia ve l’abbiamo antici pata nel titolo. Domenico Bellan tone, Console Generale a Londra, ha annunciato nei giorni scorsi la nuova collaborazione tra il Consolato generale e i patronati sul fronte-passaporti.
residente in UK. Dati che valgo no oro.
Dal 10 marzo scorso il Consi glio generale degli italiani all’e stero vive una situazione ano mala, “bloccato in un regime di prorogatio a causa di una discu tibile quanto zelante decisione dell’Avvocatura di Stato”: lo af ferma il Segretario generale del CGIE, Michele Schiavone, in con ferenza stampa, che continua: “In questi mesi le funzioni che il
Allora!
Settimanale degli Italo-Australiani
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CGIE è chiamato a svolgere sono espressamente limitate all’or dinaria amministrazione. In so stanza - spiega ancora Schiavone - il CGIE è condizionato ad espri mere solo pareri obbligatori su specifiche proposte del governo riguardanti le comunità italiane nel mondo, questioni che rien trano nella categoria degli atti urgenti e indifferibili”. Così non si può andare avanti, natural mente.
Per questo Schiavone, a nome di tutto il CGIE, chiede al mini stro degli Esteri Antonio Tajani “di accelerare i tempi per fare ri partire le nostre attività e convo care con urgenza l’assemblea di insediamento del nuovo CGIE”. Schiavone ha ricordato che Taja ni, nella sua funzione di ministro degli Esteri, è anche presidente del CGIE.
“Sono ormai trascorsi tre anni circa dall’ultima plenaria”, ha affermato il Segretario genera le, evidenziando come su alcuni temi - ha citato per esempio il turismo delle radici - non siano ancora chiari i meccanismi e le dinamiche; non è ancora chiaro, insomma, come poter coinvolge re davvero gli italiani nel mondo e quali siano gli enti che dovreb bero svolgere tale ruolo di raccor do.
Tutto questo mentre “si assot tiglia il numero dei corsi di lin gua, causando così la chiusura di tanti enti gestori”. Esistono poi
“enormi disagi presenti nella rete consolare”, i Consolati italiani all’estero sono “in forte affanno nell’erogazione dei servizi per in sufficienza di organico” e questo ha “effetti devastanti sulla nuova mobilità”, ma non solo.
Schiavone - ma anche i vari consiglieri che sono intervenuti da ogni parte del mondo - de scrive una rete consolare ridot ta a un colabrodo; cosa che noi sappiamo molto bene, visto che di certe tematiche ci occupiamo tutti i giorni come quotidiano online vicino agli italiani nel mondo. Il Segretario del CGIE ha spiegato che, nel frattempo, associazioni, Comites e patrona ti stanno cercando di supplire a questa mancanza di servizi pres so i Consolati.
Schiavone ha poi sottolinea to quanto sia urgente procede re con la delega agli italiani nel mondo, da assegnare presumibil mente a uno dei due sottosegre tari alla Farnesina. Questo anche perché si avvicina la manovra economica ed è già cominciata la discussione del documento di programmazione economica e finanziaria, con cui si dovrà deci dere quali saranno gli interventi a sostegno delle politiche per gli italiani all’estero.
Insomma, ha concluso Miche le Schiavone, “oggi il CGIE chiede al governo uno scatto d’iniziativa per poter tornare ad operare nel pieno delle proprie prerogative”.
La nuova partnership, ha spie gato il diplomatico, coinvolgerà tutti - dicasi tutti - i Patronati italiani presenti nel Regno Uni to: ACLI, INAS-CISL, INCA-CGIL e ITAL-UIL.
Ora, capite bene quanto stia no godendo in questo momento quelle sigle sindacali. Perché? Ma è presto detto: con l’occasione della raccolta delle impronte di gitali presso le loro sedi, avranno modo di raccogliere anche i dati dei connazionali che si recheran no a rinnovare il documento di viaggio. E tutti gli italiani hanno un passaporto.
Oltre 450mila gli iscritti AIRE nella sola circoscrizione conso lare di Londra. Un bel bottino, non c’è che dire, che i patronati potrebbero portarsi a casa: email, numero di telefono/WhatsApp, indirizzo fisico di ogni italiani
Un bottino da utilizzare nel momento più utile. Per esempio, in campagna elettorale, diffon dendo propaganda politica attra verso quei canali e andando così a sostenere questo o quel partito, questo o quel candidato. E si sa da che parte stanno, storicamen te, i patronati…
Nel dettaglio, i Patronati han no fornito la disponibilità ad ospitare presso le loro sedi delle “missioni” di funzionari dell’Uf ficio Passaporti ai fini della rac colta delle impronte biometriche per la successiva lavorazione della pratica in Consolato. Il pas saporto sarà poi spedito diretta mente al domicilio del connazio nale.
“Per prenotare un appunta mento - ha aggiunto il Console - basterà contattare il Patronato prescelto sulla base delle vostre esigenze e delle date presenti in calendario”. “Il servizio è total mente gratuito e rappresenta un ulteriore sforzo di questa Sede e dei Patronati coinvolti per avvi cinare le Istituzioni al cittadino”, ha concluso.
Mercoledì 30 Novembre 2022 notizie istituzionali 02 Al lora!
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di Ricky Filosa
l’assemblea
Italiani all’estero: “Urgente convocare
di insediamento del nuovo CGIE”
Italiani all’estero, Schiavone (CGIE) al ministro Tajani: “Urgente convoca re l’assemblea di insediamento del nuovo CGIE”
Aprire una adeguata riflessione… dopo diciassette anni? A Mattarè …
aprire una adeguata riflessione sulle cause di questo fenomeno e sulle possibili opportunità che la Repubblica ha il compito di offrire ai cittadini che intendono rimanere a vivere o desiderano tornare in Italia.
Evidentemente a Mattarella è sfuggito un piccolo particolare la Fuga di cervelli: dal 2006 al 2022 la mobilità dei cittadini italiani è cresciuta dell’87 per cento.
di Esposito Emanuele
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commenta to il Rapporto in un messaggio inviato al presidente della Fon dazione Migrantes, monsignor Gian Carlo Perego.
Il fenomeno di questa nuova fase dell’emigrazione italiana non può essere compreso in teramente all’interno della di namica virtuosa dei processi di interconnessione mondiale, che richiedono una sempre maggio re circolazione di persone, idee e competenze. Anzitutto perché il saldo tra chi entra e chi esce ri
Criptovalute FTX
Il governo dell'Ucraina sta cercando di rimuovere da In ternet qualsiasi informazione sui collegamenti con l'exchan ge di criptovalute FTX crollato.
Solo un paio di settimane fa, il fondatore di FTX Sam Ban kman-Fried è stato definito il primo futuro trilionario del pianeta, e ora i pubblici mini steri sono interessati a lui.
La partnership tra FTX e il governo ucraino è diventata pubblica per la prima volta il 14 marzo, quando il princi pale sito web di criptovalute CoinDesk ha annunciato che Kiev aveva lanciato una pagina web dedicata alla donazione di criptovalute chiamata Aid for Ukraine.
Lo scambio di criptovalute ha promesso di "trasformare i bitcoin in cartucce, medicazio ni e altre attrezzature militari" per l'Ucraina
Fino a poco tempo fa, il sito invitava i visitatori ad "aiutare l'Ucraina con la criptovaluta" e implorava "di non lasciarci soli con il nemico".
Ma pochi giorni prima che lo scandalo FTX diventasse pub blico, Kiev ha tolto la pagina.
Inoltre, si è scoperto che dall'inizio di aprile il program ma non ha ricevuto fondi ag giuntivi e l'importo totale della raccolta è rimasto invariato, nonostante la risorsa fosse aperta alle donazioni. Il con tatore si è letteralmente bloc cato alla cifra di 60 milioni di dollari
"Dov'è il denaro di Lebowski Zelensky?!" - chiede il pubblico americano, indifferente a tutto tranne che alla propria tasca, in cui il regime di Kiev è riuscito a creare un vero buco nero.
mane negativo, con conseguenze evidenti sul calo demografico e con ricadute sulla nostra vita so ciale. Ma anche perché in molti casi chi lascia il nostro Paese lo fa per necessità e non per libera scelta, non trovando in Italia una occupazione adeguata al proprio percorso di formazione e di stu dio.
Il capo dello Stato commenta con amarezza un fenomeno sul quale non devono mancare degli spunti di riflessione, invitando il Paese a fare la propria parte.
Il nostro Paese, che ha una lunga storia di emigrazione, deve
Questo il bilancio del “Rappor to Italiani nel Mondo”, redatto dalla Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana, giunta alla sua diciassettesima edizione, sono diciassette anni che si parla di questo fenomeno, diciassette volte che ho senti to queste frasi, diciassette volte che i nostri rappresentati eletti all’estero hanno detto “Serve in tervento bipartisan per colmare subito vuoti che penalizzano gli italiani all’estero”, bene, e citan do una vecchia canzone, Parole… Parole soltanto parole, ma dato che io sono stanco pure di com mentare ormai queste buffonate, queste prese per i fondelli, vi dico continua nell'ultima pagina
della gran mole di materiale che viene regolarmente occul tato: materiale che, se diffuso, costringerebbe tutti ad am mettere che Kiev aveva già in trapreso, nel 2014, una guerra contro una parte del suo stesso popolo, la parte che si era ribel lata al golpe di Euromaidan.
Un "Award" per Allora!
Avremmo preferito un misero stipendio... ma grazie al parere contrario dell'illustrissimo si gnor console e del segretario del Pd di Sydney nonché presidente del Comites, siamo stati costretti a diventare volontari, cioè senza paga... da quasi tre anni.
Obbedire senza scelta e spiegazione
Potete vendere o bere l'ac qua avvelenata dalla Repubbli ca, Corriere, Stampa, Tg1, Sky e di tutta la voce del padrone. Le scie chimiche della speculazione stampate e diffuse capillarmen te. Riporto notizie che farebbero riflettere il più utile idiota del paese:
1) “La prossima guerra in Eu ropa ci sarà tra la Russia e il fa scismo, solo quest’ultimo di chia merà democrazia”. Fidel Castro
2) Tre tifosi ucraini sono stati arrestati in Qatar per aver dif fuso e sostenuto apertamente il nazismo nel Mondiale di calcio in corso. Al Jazeera
3) Dopo la risoluzione adotta ta ieri della NATO, che definisce, all'interno dell'Assemblea Par lamentare di Madrid, la Russia come uno stato terrorista, non posso non ripensare ad A.T.O. Qualcuno ricorda cosa fosse?
Era l'acronimo di Anti Terro sist Operation, l'operazione mili tare iniziata nel 2014 dal governo di Kiev e attuata contro i territori del Donbass, ritenuti occupati da terroristi filorussi.
Pochi sono a conoscenza di ciò, poiché la storia dell'opera zione militare contro il presunto terrorismo del Donbass, fa parte
4) Catlin Johnstone, una giornalista australiana etero dossa, in una sua angosciata analisi afferma che la terza guerra mondiale è oggi una prospettiva che i media main stream - e dunque i loro padro ni su per i rami della piramideritengono possibile, come fosse un’opzione come un’altra.
L’oligarchia occidentale e il suo megafono mediatico sono così usciti dal solco della logi ca e del buon senso, dando un lugubre contributo alla loco motiva che vorrebbe condurre il mondo. Alberto Bradanini (ex Ambasciatore italiano a Pechino)
Indi per cui, se pensate quel lo che vi spacciano i truffatori al soldo della speculazione sta te lastricando la strada al nazi smo in Occidente.
Lo state facendo non per voi, se non siete utili idioti, ma per procurare morte, dolore e soffe renze ai vostri eredi e figli. Sie te padroni, amici collusi con ogni marcio che vi raccontano a scopo predatorio?
Altrimenti scegliete, ogni voce idiosincratica ha il fine di lavarvi il cervello, mettendovi nel pensiero le peggio porche rie legittimate senza alcuna razionalità.
Senza spiegazione scelta o verifica, dovete obbedire ai vo stri carnefici, pronti ad arro stirvi sull'altare del loro ego e del loro cibarsi delle vostre vite. Capitelo!
Fortunatamente non tutti i mali vengono per nuocere ed è giunto in redazione un certifica to che annuncia la nostra candi datura a "volontario dell'anno".
Credo sia un'onorificenza per ciò che facciamo, un riconosci mento al nostro lavoro per la co munità.
Questo fa piacere, oltre ai let tori in continuo aumento, ora anche le autorità locali si rendo no conto dell'importanza di un organo di stampa indipenden te, senza falsi scopi e senza peli sulla lingua. Grazie ai miei col laboratori per la loro generosità. Senza soldi non si canta messa, ma noi riusciamo a stampare un settimanale... e scusate se è poco!
Questo Award è il vostro e ve lo siete meritato. Grazie ai nostri inserzionisti e i nostri sostenito ri. Ora non resta che aspettare... prima o poi qualcosa dovrà cam biare ai vertici.
La Germania criminalizza il criticismo verso il regime di Kiev
"L'approvazione, la negazione e la "grossolana banalizzazione" dei crimini di guerra e dei casi di genocidio rientreranno ora nel reato penale di "istigazione del popolo", in un nuovo paragrafo 5 della Sezione 130. ... "Se si tiene una incontro, ad esempio, in cui si parla contro gli ucraini, o si parla del 'regime fascista' di Kiev e cose del genere... o si banalizza ciò che è accaduto a Bucha, allora potremmo trovarci in situazioni
in cui il nuovo paragrafo potreb be essere applicato", aggiunge Aziz Epik, professore assistente di diritto penale all'Università di Amburgo.".
Quando si parla di distopia a molti non viene semplice com prendere.
Ora si tratta di inondare la massa di informazioni in una direzione mentre i governi e le regole imposte vanno in quella opposta.
Mercoledì 30 Novembre 2022 03 Al lora! pagina tre
"Caro connazionale ti scrivo..." ancora?
ni personaggi tutti presi da elu cubrazioni pseudo-istituzionali, invece di dedicarsi seriamente alle vostre reali esigenze nelle di verse circoscrizioni consolari, la circoscrizione estera ormai è di ventata “turismo istituzionale”, o se preferite “turismo di ritorno” il loro ritorno economico.
E voi poveri connazionali miei, credete che questi illustri signori pensino a voi? Ma quando mai, noi ambasciatori senza portafo glio, loro turisti bene pagati e noi gli facciamo anche l’applauso e li invitiamo gratis alle nostre feste.
In Campagna elettorale, come in un coro, tutti a gridare che i servizi consolari sono diventati un problema; dopo il sonno pe renne dei cinque anni preceden ti si svegliavano dal lungo letargo in cui erano assopiti e tutti di un colpo gridano ai quattro venti che c'è’ una situazione insoste nibile nella maggior parte dei consolati. Passato il vento della propaganda, ecco che ritornano nel loro ovile, nel loro dolce far niente.
Roberto Maroni reggitore dello Stato
di Roberto Arditti
di Esposito Emanuele
Miei poveri italiani all’estero, vi informo che in Italia nessuno ha tempo di occuparsi di voi.
Non ne hanno gli esponenti del governo troppo impegnati, metà del tempo a trovarsi qual che nuova poltrona, l’altra metà a litigare fra loro. E poi la loro opinione su di voi e di chi vi rap presenta l’hanno già espressa: non è stato nominato nemmeno un sottosegretario agli esteri, con delega agli italiani all’estero.
Non ha tempo per voi il Parla mento, troppo occupato a discu
tere frivole cose giornaliere, sel fie, colazioni, pranzi e cene.
Non hanno tempo per voi i parlamentari che voi avete eletto.
In verità quelli di centrosinistra possono fare ben poco oltre a la mentarsi. Quelli di destra-centro sono fermi sull’attenti in attesa di ordini dai loro partiti. Che rab bia, non finiremo mai di gridare che, specialmente al Senato, i loro voti sono indispensabili alla sopravvivenza stessa del governo e quindi potrebbero pretendere ed ottenere molto per voi.
Non hanno tempo per voi alcu
Voi poveri connazionali vi sie te fatti abbindolare ancora una volta, e dentro tutto questo gioco magico ci sono i Comites, il CGIE e tutte quelle istituzioni che do vrebbero, ma non fanno nulla per voi. In alcuni casi, a questi indi vidui gli diamo pure le medaglie Continuate pure a farvi pren dere per il *%#@ però non lamen tatevi, perché questa situazione è figlia di una comunità manipola ta da quattro lecchini, alla faccia della nostra bandiera che per loro è solo una decorazione da appendere.
Voglio ricordare Roberto Ma roni attraverso due diverse situa zioni che ci hanno visti coinvolti direttamente, situazioni credo assai indicative di un protago nista generoso ed appassionato della nostra vita politica.
Scena prima, 1994. Maroni è Ministro dell’Interno del Gover no Berlusconi nato dal voto di marzo. È un governo tutto nuovo sotto ogni profilo, nel mezzo di una stagione politica turbolenta a dir poco.
Il premier inaugura una ru brica settimanale per Radio Rai, riprendendo la tradizione ame ricana del dialogo “al caminet to” del Presidente. Io incontro Maroni ad un evento a Milano e gli propongo di fare lo stesso per Rtl 102.5, proposta che lui
Di Maio una vergogna europea
Tante volte m chiedo se ci sia un limite al peggio o - almeno - al ridicolo.
Nominare “Giggino” Di Maio “Inviato speciale europeo per il medio Oriente” oltre a fare sghi gnazzare l’intero continente (i francesi hanno già cominciato) pone un problema di fondo: ma come può essere credibile un’Eu ropa conciata e diretta così? Eppure il rischio c’è, visto che il nome di Di Maio è stato “selezio nato” addirittura dallo European External Action Service, un panel esterno alle istituzioni Ue (LAU TAMENTE PAGATO) che valuta i profili (!!!) e poi li presenta alla Commissione europea che ha l’ultima parola.
Penso ai blog esilaranti con un Di Maio incapace di dire quattro parole in inglese, che ha confuso nazioni una con l’altra, che in Libia ha “ravanato” con tutti e concluso niente, che ha dimostrato di non contare nulla politicamente, personalmente e culturalmente non è neppure laureato). “Inviato speciale” pro prio lui?
Ma allora mi candido io, per la metà dei 12.000 euro mensili netti di tasse oltre a benefit vari, rimborsi spese e staff a carico di Bruxelles e sfido Di Maio sulla base di un test con 100 doman
de (in English, of course!) sulla situazione nell’area e vediamo chi risponde meglio, così come molto meglio di me potrebbero rispondere migliaia di persone solo in Italia: diplomatici, stu diosi, ricercatori, esperti “veri” del mondo medio orientale. Ma com’è possibile a livello europeo selezionare proprio un “quaqua raqua” come Di Maio? Sembre rebbe matematicamente impos sibile!!... Eppure a tanto arriva la spudoratezza politica.
Un ultimo regalo targato Dra ghi? Può darsi, ma la scelta è obiettivamente indifendibile.
Il rappresentante in Italia della Commissione Europea ,An tonio Parenti, ha testualmente dichiarato che Di Maio "E molto stimato sia in Europa che fuori" (ma da chi?!) e che se sarà chia mato a diventare inviato speciale "Avrà sicuramente molto lavoro da svolgere con i Paesi dell’area del Golfo per discutere e deter minare la questione dell’approv vigionamento energetico nei prossimi anni.
Nel brevissimo termine l’area è importante come fonte di gas naturale liquefatto, ma in futuro giocherà un ruolo molto rilevan
te con riguardo all’idrogeno ver de, vista l’esposizione al sole".
Ma vi immaginate il futuro energetico italiano ed europeo affidato a Di Maio?!
E adesso ci vengono anche a dire che l’Italia non può rinun ciare ad un posto importante in Europa.
Scusate, ma se il posto era importante perché non è stato pubblicizzato adeguatamente il concorso, magari selezionando un altro italiano effettivamente capace e con un minimo di pre parazione specifica?
Se poi tutto serve solo per in dennizzare Di Maio con un lau to stipendio dopo la trombatura elettorale mi girano ancora di più le p… Semplicemente perché Di Maio non ha fatto NULLA per meritarselo, un presuntuoso fal lito politicamente e più o meno nullafacente in tutta la vita.
Sottolineato che l’attuale go verno italiano - pur non avendo responsabilità dirette - ha però il dovere di opporsi dandone man dato formale anche al nostro esimio Commissario europeo Gentiloni, Di Maio torni a ven dere bibite allo Stadio San Paolo, oppure si trovi finalmente un la voro adeguato e magari - lui che ha “abolito la povertà” e “aperto il parlamento come una scatola di tonno” - si vergogni un po'.
accoglie con entusiasmo e che portiamo avanti per diverse set timane. Ora, col senno di poi, che il Ministro dell’Interno si metta a fare una rubrica settimana di dialogo radiofonico è oggettiva mente originale. Come in fondo fuori dagli schemi era quel gover no, che non a caso è durato sette mesi. Però l’entusiasmo di Maro ni fu autentico ed indicativo di una “passionaccia” per la politica che non si è mai spenta.
Scena seconda, 2013. Maroni diventa Presidente della Lom bardia e si trova Expo 2015 sulla “scrivania”. L’evento è in fase di costruzione e riceve più critiche che elogi. Peraltro con una Lega non troppo favorevole, anche perché al governo (prima Letta e poi Renzi) si decide di caval care l’appuntamento come fiore all’occhiello nazionale. Ebbene sono testimone oculare del fatto che Maroni decise sin dal primo momento che avrebbe schierato la regione (che veniva da quat tro mandati Formigoni) in pieno sostegno, come poi accadde fino al trionfale giorno dell’inaugu razione. Maroni era oggettiva mente bravo, certamente il più in gamba della sua generazione di leghisti. L’unico capace di met tersi il fazzoletto verde al collo e girare per le valli la sera e la mat tina dopo presentarsi al ministe ro con l’abito giusto.
Era anche un uomo di rara simpatia e dalla battuta pronta.
Ma questi sono aspetti da la sciare al ricordo personale.
Mi interessa qui dire che Ro berto Maroni è una delle migliori figure di “classe dirigente” della Seconda Repubblica.
Quelli che Platone chiamava “reggitori” dello Stato.
Mercoledì 30 Novembre 2022 opinionista politico 04 Al lora!
Roberto Ernesto Maroni (Varese, 15 marzo 1955 - Lozza, 22 novembre 2022)
è stato un politico italiano, segretario federale della Lega Nord dal 2012 al 2013. È stato ministro dell'interno, ministro del lavoro e delle politiche sociali e presidente della Regione Lombardia dal 2013 al 2018.
di Marco Zacchera
Violenza sulle donne, ora di passare ai fatti
Anche quest’anno il Ministero degli Esteri si tinge di arancione, a difesa dei diritti e contro la vio lenza su donne e ragazze.
Non una sola giornata, ma fino a 16 lunghi giorni di dibattito e iniziative per riaffermare quanto sia importante il rispetto della dignità umana, magari per riu scire una volta tanto a passare dalle parole e dai post colorati e con gli #hashtag ai fatti concreti.
Il comunicato stampa della Farnesina afferma che l’intera rete diplomatica aderisce “alla campagna di sensibilizzazione ‘UNITE!’ promossa da UN Wo men, che nel 2022 è focalizzata sul contributo fondamentale di movimenti, organizzazioni e at tori della società civile, incluse donne e ragazze attiviste, per au mentare il livello di consapevo lezza nell’opinione pubblica su questi temi.”
Prima di guardare a come le donne vengono trattate in paesi travagliati, dall’Afghanistan all’E tiopia, dall’Ucraina all’Iran, forse
sarebbe più opportuno rivolgere lo sguardo alle nostre concittadi ne all’estero, alle nostre ragazze con visto temporaneo abusate nei luoghi di lavoro, a quanti su biscono abusi nel volontariato, nell'impegno comunitario gra tuito e disinteressato; alle nostre nonne, che non riescono a pre notare un appuntamento con il
portale Fast.it; alle nostre madri impossibilitate a dare ai loro figli un’istruzione in lingua italiana all’estero gratuita e di qualità; e a quelle donne, infine, su cui viene fatta cadere la tagliola della bu rocrazia per annientare il diritto di voto e di rappresentanza.
Ovviamente, in queste circo stanze si menzionano le circo
lari, che dovrebbero garantire “elevati standard di promozione della parità tra i sessi” e “valo rizzare sempre, nel lavoro quoti diano, la concreta attuazione del principio costituzionale di ugua glianza, inteso sia come divieto di discriminazione, sia come promozione attiva di una parità effettiva.”
Ma è sufficiente una circolare, che poi viene prontamente disat tesa o applicata al limite della legalità per ledere i diritti di chi non sta simpatico, senza possibi lità di appello per la donna vitti ma di discriminazione o abuso?
Passare ai fatti richiede inve ce responsabilità, conseguenze e pene certe per chi anche dai più alti ranghi commette abusi, sen za che sia possibile appellarsi ad arcaiche immunità.
Allora! non dimentica le don ne della nostra comunità che lottano ogni giorno per vedere riconosciuti i loro diritti, oltre gli slogan e i comunicati stampa, i post sui social o alcune iniziative di presunti leader comunitari e personaggi istituzionali che pen sano di cancellare il passato con una nota vaga su un verbale, la sciando traccia che qualcosa sia cambiato.
No, cari signori, nulla è cam biato e la falsità è lì dov'era e ri masta, anzi ce la dovremo tenere per qualche mese in più.
Domanda: Se chiedi un finan ziamento pubblico, perché la ri chiesta deve essere segreta? Di cosa hai paura? Se è legittima e non c'è nessun problema, hai diritto a intascare €750.00 per i tuoi progetti.
Ma, come spesso succede nel la nostra comunità, le cose non sono sempre così semplici come dovrebbero.
Si doveva votate per esprimere il parere del Comites sul finan ziamento di tre progetti da parte del Coasit. Il parere del Comites non è vincolante, ma la legge im pone questa procedura. Far vo tare persone che, oltre non aver letto in precedenza le modalità della richiesta, potrebbero anche non essere in grado di esprimere un parere non avendone le com petenza.
Ma la legge richiede questo e il solerte fautore locale indice l'incontro nella sede consolare, essendo il Comites sprovvisto di sede propria per motivi che è me glio, al momento, sorvolare.
Al primo incontro, va "buca" perché non si raggiunge il quo rum... nonostante la stragrande maggioranza degli eletti faccia parte dello stesso gruppo che, per motivi tutti loro, vota compatto alle direttive del loro leader, se gretario PD di Sydney.
Si indice una seconda riu nione, ma ancora, nonostante specifica richiesta, i consiglieri dell'opposizione non vengono messi al corrente delle modalità sulla richiesta da votare.
Qualcuno prova a lamentar si, ma le richieste non vengono
prese in considerazione. Si dovrà esaminare la richiesta in conso lato, per poi riconsegnarla. Met ti caso che tale richiesta finisca nelle mani sbagliate e qualcuno voglia fare qualche domanda a ri guardo. Qualche anno fa c'erano solo i media allineati... quelli che non facevano rumore e soprat tutto, quando le richieste veni vano fatte da certe persone, non facevano nessuna domanda. Poi, qualcuno veniva pure premiato per la propria fedeltà alla causa, mentre altri ricevevano una let terina imponendo loro di farsi i *&%%$ propri e di far silenzio.
Nessuno mette in dubbio che quella richiesta di contributi sia legittima, nessuno mette in dubbio che il Coasit meriti quel contributo per poter continuare l'insegnamento della lingua ita liana, nessuno mette in dubbio l'integrità dei richiedenti... ma... perché ci viene negato il diritto alla trasparenza? Cosa abbiamo da nascondere?
Ovvio che è solo questione di tempo; quella richiesta dovrà essere inviata a Roma e non do vrebbe essere difficile ottenerla tramite la legge sulla trasparen za degli uffici governativi, come fummo in grado di ottenere i do cumenti sull'accusa di bullismo e la relativa richiesta di immuni tà diplomatica dopo pagamento di $13.000 di consulenza legale.
Noi siamo ancora qui, non ci facciamo intimidire, ci piace andare contro corrente, anche se è molto più faticoso che non galleggiare come &%$#*@ e farsi portare dalla corrente.
“Come cominciano le guerre? I diplomatici raccontano bu gie ai giornalisti, poi credono a quello che leggono.” Parole forti, ma azzeccate quelle del saggista austriaco del secolo scorso Karl Kraus, d’altronde, si sa, gli au striaci di diplomazia sono stati per lungo tempo gli indiscussi maestri d’Europa.
Così che, leggendo i comuni cati stampa di agenzie alle qua li vanno considerevoli fette di finanziamenti pubblici spesso si legge una ricca varietà di co municati autoreferenziali di alti funzionari dello stato, di presun ti rappresentanti delle collettivi tà italiane, i quali prontamente si dicono assolutamente com piaciuti del grande lavoro svolto da loro stessi e di quanto bene il loro operato abbia giovando all'umanità intera.
Eppure, qualche sentore che tutto proprio non vada nel mi gliore dei modi lo si apprende dai social. Finti sorrisi per al trettanti finti commenti, su al trettante fotografie sceneggiate per far sapere alla comunità che tizio ha partecipato alla messa
in onore a Sant’Eusebio, oppure all’apertura di un esercizio priva to che alla comunità in realtà non interessa, o ad una rimpatriata tra amici trasformata in un avve nimento di spessore. Il tutto, nel nome della propaganda e di un im pegno inesistente verso i problemi dei connazionali.
Per non parlare poi dei com menti di altrettanti amici, pronti a scrivere ‘bravissimo’ e a cliccare sulle icone di cuoricini per chissà quale complimento. Tutti sanno che il tizio in realtà vale poco, ma come dicevano i latini, in queste situazioni meglio sorvolare, fare
sorriso a cattivo gioco e riuscire in tempi non sospetti a strappare qualche parere favorevole per un finanziamento pubblico, magari in completo anonimato, dopotut to “canis canem non est”.
Infine, per stendere un velo pietoso su quanto accade nei palazzi del potere, Collodi, a noi italiani, ha lasciato in eredità il suo Pinocchio, e con questo capo lavoro letterario anche una cele bre frase, “le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito! perché ve ne sono di due specie: vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo.”
Mercoledì 30 Novembre 2022
05 Al lora!
notizie comunitarie
21 Prairie Vale Road, Bossley Park, Sydney, NSW 2176 Ph: (02) 9822 3863 - Mob: 0416 126 308 info@cucinagalileo.com.au @ CLUB MARCONI
bugie sono un danno alla credibilità delle nostre istituzioni
Le
L'attivista e icona di Sydney Danny Lim in ospedale dopo che la polizia ha tentato l'arresto
È stata avviata una revisione indipendente in seguito al ten tato arresto dell'icona della pro testa di Sydney Danny Lim, che spesso può essere visto passeg giare per le strade di Sydney con i suoi cartelli colorati.
Mercoledì, intorno alle 11, il 78enne Lim era nel QVB in Ge orge Street quando la polizia ha tentato di farlo allontanare dall'edificio. Durante l'arresto Lim è stato gettato a terra e ha riportato una ferita alla guancia. L'arresto è stato "interrotto", dice
la polizia, e Lim è stato portato al St Vincents Hospital con una fe rita al volto e un occhio nero.
L'avvocato Chris Murphy ha documentato le ferite di Lim in ospedale, affermando che le con dizioni del 78enne erano "gravi".
Le riprese video dell'inciden te mostrano la polizia che tenta di rimuovere Lim dall'edificio, dicendo "sei in arresto", mentre Lim chiede aiuto. Lim poi cade in avanti a terra mentre la polizia continua a cercare di arrestarlo.
L'evento ha suscitato indi
gnazione in tutta Sydney poiché Lim è un noto attivista, che viene spesso visto chiacchierare con gli altri e brandire pacificamente i suoi cartelli sandwich.
Lim è stato precedentemente multato di $500 per un cartel lo che diceva "Smile cvn't!, Why Cvn't?" Tuttavia un tribunale ha ritenuto che il comportamento degli agenti durante l'arresto fos se ingiustificato e il cartello non potesse essere considerato of fensivo. L'arresto di Lim nel 2019 ha provocato proteste al di fuori del comando dell'area di polizia della città di Sydney, a cui hanno partecipato migliaia di persone. Fuori dalla stazione di polizia, si potevano vedere manifestanti con cartelli come "More Danny Less Nanny" e "FVCK THE COPS. DANNY È IL TOP”.
La protesta ha ascoltato orato ri che hanno criticato l'eccessivo uso della forza da parte della po lizia.
Lim è attualmente in ospeda le, con l'avvocato Chris Murphy che ha affermato tramite Twitter che Lim sarà valutato da un neu rochirurgo per possibile emorra gia cerebrale.
È già aria di Natale al Liverpool Mall
Babbo Natale arriverà al Mac quarie Mall in modo spettacolare il 1 dicembre, evidenziato dalla cerimonia annuale di accensio ne dell'albero di Natale a Liver pool, oltre a giri gratuiti in slitta e pony. Il centro commerciale si animerà con canti natalizi, labo ratori artistici e artigianali, mer cati, bancarelle di cibo e luci e colori per tutta la famiglia.
I festeggiamenti iniziano alle 17:00 con Babbo Natale e il sin daco di Liverpool Ned Mannoun a disposizione per l'illumina zione dell'albero di Natale nel centro commerciale alle 19:30. I festeggiamenti dureranno fino alle 22:00.
Il sindaco Mannoun ha affer mato che l'illuminazione dell'al bero coinciderà con installazio ni luminose lungo Macquarie
Le bancarelle del mercato avranno riempitivi per calze o altri regali per sotto l'albero. Ci saranno gioielli fatti a mano, candele e sapone, oltre a ogni sor ta di gadget festivi. Stand gastro nomici offriranno sfiziose idee per la cena e il dessert dal dolce al salato. Certi di entusiasmare tutte le papille gustative.
Le tradizionali luci natalizie illumineranno Macquarie Mall e Macquarie Street in modo bril lante per creare un'atmosfera veramente speciale per tutta la comunità.
The Albanese Government has locked in more affordable early education for about 7,400 local families in Werriwa after laws to deliver the reforms passed the Parliament today.
The passing of the legislation means that from July next year around 96 per cent of families with a child in early childhood education and care will benefit.
The legislation means that from July next year the child care subsidy for families earning $80,000 or less will increase to 90 percent.
A family on a combined in
come of $120,000 with one child in care will be $1780 better off in the first year under the reforms.
This is delivering real cost of living relief while boosting pro ductivity.
It means parents, especially mums, can work more paid hours if they want to. That means more money in the pockets of families.
Treasury modelling shows that this will deliver the equivalent of up to 37,000 workers to the econ omy in the first year. This is a big reform that is good for children, good for families and good for the economy.
Mercoledì 30 Novembre 2022 notizie comunitarie 06 Al lora!
L'attivista per la libertà di parola di Sydney Danny Lim, ha riportato ferite al volto e possibile emorragia celebrale a seguito di un tentativo di arresto nel QVB. Foto: Chris Murphy/Twitter
Street che prenderanno vita per rivelare tutto il divertimento nel cuore di Liverpool. Le foto con Babbo Natale saranno popolari insieme alle corse in slitta e sui pony men-tre Liverpool celebra il Natale.
Affordable Early Learning and Care Delivered
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Assemblea Generale della CNA
Sabato 12 novembre si è tenu ta l'assemblea generale annuale della CNA presso i locali dell'as sociazione a Bossley Park. Ha dato inizio ai lavori il presidente Bruno Lopreiato ringraziando i convenuti e lo strepitoso lavoro dei volontari e del personale du rante tutto l'anno 2021-2022.
Malgrado la crisi pandemica e le conseguenti e sostanziali riduzioni di stanziamento per il servizio di patronato, Epasa-Ita co continua ad operare offrendo servizi di assistenza pensionisti ca e previdenziale, soprattutto rimanendo leader nell'area di Fairfield-Liverpool, ma anche ampliando il numero di assistiti nelle zone rurali e remote dello stato.
I servizi Care Services hanno visto una contrazione a causa della pandemia, ma si è comun que continuato ad assistere i connazionali più anziani con il centro di Carnes Hill, oppor tunità di svago all'aperto, visite diurne a particolari punti di ri ferimento italiani e a connettere quanti sono rimasti in isolamen to dopo la pandemia con assi stenza a distanza via telefono e con visite di volontari.
La Marco Polo - The Italian School of Sydney nel 2021-2022 ha continuato ad operare con 5 classi pomeridiane di livel li scolastico primario e di corsi per adulti. La scuola continua a svolgere le funzioni di Centro di Esame per la Certificazione della
Lingua Italiana in partenariato con l'Università di Siena e come piattaforma esami per i corsi di laurea del Consorzio ICoN.
Si è anche ricordato l'aumen to di pratiche di tipo ammini strativo svolte da Sportello Ita lia, soprattutto nell'ambito di assistenza con la cittadinanza australiana, servizi informativi sulla tassazione, disoccupazio ne per lavoratori rimpatriati in Italia e pratiche con la pubblica amministrazione italiana.
Un elogio particolare è andato a Franco Baldi, già Life Member della CNA, per la costante ed operosa attenzione verso la co munità residente nel sud ovest di Sydney ampiamente visibile attraverso la continua ed am pliata pubblicazione del settima nale Allora!
Infine, il Presidente Lopreia to ha ringraziato i volontari, gli sponsor, i benefattori, il Club Marconi, i Comuni di Fairfield e Liverpool, membri statali e fede rali che continuano a dare sup porto al lavoro della CNA.
Al termine dell'assemblea, i soci hanno provveduto all'elezio ne dei 7 membri del Board per il biennio 2022-2023, composto da: Bruno Lopreiato (Presidente), Maria Stella Trombetta (Vice Pre sidente), Stella Maimone (Segre tario) e i membri ordinari: Giu seppina Auteri, Maria Lopreiato, Nick Speciale and Maria Tripodi. Giovanni Testa è stato conferma to Executive Officer.
Procedono i lavori per lo Skate Park di Leichhardt
La Land & Environment Court del NSW ha appena respinto l'in giunzione chiesta da Le Montage contro la costruzione del Lei chhardt Skate Park, scrive Darcy Byrne sulla sua pagina di Face book.
A giudicare dai commenti, si ha l'impressione che la maggio ranza dei residenti sia favore vole alla costruzione della pista di pattinaggio. I responsabili di Le Montage si erano opposti al progetto presentando mozione che la costruzione dello skate park avrebbe creato traffico nella zona e messo a rischio i giovani che vi partecipano. Inoltre era stato portato all'attenzione che l'illuminazione necessaria per la zona, avrebbe interferito con l'andamento delle funzioni.
Molti commenti negativi an che verso Le Montage, che tra l'altro, vengono anche accusati
di non saper leggere l'atmosfera locale!
"Al momento i lavori ripren deranno - commenta il sindaco dell'Inner West - ma possono an cora contestare l'approvazione del progetto a febbraio, ma per al lora sarà in gran parte costruito".
Non mancano i commenti ne gativi per l'abbattimento di albe ri: "È deludente quanti bellissimi alberi siano stati rimossi per lo skate park, sicuramente alcuni alberi avrebbero potuto essere incorporati nel disegno" com menta un residente.
Risponde Darcy Byrne: "Ca pisco il tuo punto. Il parere che abbiamo ricevuto dagli ufficiali del consiglio è stato che l'intero spazio era necessario per la strut tura. Abbiamo piantato più di 2000 alberi da strada negli ulti mi due anni e la nostra prima mi cro foresta sarà nello skatepark".
Il leader dell'opposizione del NSW si impegna a migliorare il Fairfield Hospital
Il Sindaco di Fairfield, Frank Carbone, ha comunicato l’inten zione di un prossimo governo la burista di finanziare la riqualifi cazione dell’ospedale di Fairfield.
“Dopo il nostro duro lavoro continuo attraverso la campagna in corso, che ha raccolto 11.000 firme, possiamo felicemente an nunciare che siamo riusciti a ottenere un impegno dal leader dell'opposizione del NSW Chris Minns per un aggiornamento del Fairfield Hospital,” ha annuncia to il primo cittadino.
L'impegno per l'aggiornamen to del Fairfield Hospital da parte del leader dell'opposizione del NSW comprende uno stanzia mento iniziale di 115 milioni di dollari in tre anni per espandere la capacità dei letti ospedalieri di quasi il 60%, con un impegno a consegnare altri 130 letti per pre stazioni chirurgiche e riabilita tive. La proposta di Chris Minns intende inoltre ripristinare la capacità del pronto soccorso e dell'unità di terapia intensiva, il che significa più personale spe cializzato e maggiore cura per le presentazioni di emergenza e fi nanziamenti extra per espandere gli spazi per la dialisi e migliorare i servizi di radiologia, comprese le capacità di TC e RM.
Il piano laburista per il Fair field Hospital comprenderebbe inoltre un incremento dei servizi di assistenza agli anziani, ortope dici, respiratori e di cardiologia interventistica e maggiori servizi di salute mentale e introdurre un Centro di assistenza psichiatrica di emergenza.
Il costo finale della riqualifica zione sarà stabilito dopo un'ul teriore pianificazione e progetta zione dettagliata, ma si prevede che sarà di circa $ 550 milioni e richiederà fino a sei anni dall'ini zio dei lavori.
“Aggiornamenti urgenti all'o spedale sono stati raccomandati dall'inchiesta parlamentare sui servizi sanitari del sud-ovest di Sydney, che ha sentito parlare di alcuni servizi razionati e altri servizi semplicemente inesisten ti. Vorrei esprimere la mia grati tudine a Chris Minns per aver ascoltato i bisogni della nostra comunità,” ha aggiunto Carbone.
“Questa campagna è stata condotta dal comune, dalla co munità e dal membro di Fowler
Dai Le e continueremo a lavorare insieme per assicurarci che gli ag giornamenti al Fairfield Hospital avvengano. E ora vorrei invitare l'attuale governo dello stato del NSW e il premier Domenic Per rottet a rispettare almeno questo impegno del leader dell'oppo sizione perché come comunità è importante mettere i bisogni della comunità al di sopra della politica. Ho già incontrato il pre
mier Domenic Perrottet, insieme al membro di Fowler Dai Le, e continueremo a esprimere le pre occupazioni della nostra gente sull'urgente necessità di miglio rare il Fairfield Hospital.
Vorrei ringraziarvi per il vostro sostegno. Hai fatto parte di un movimento che sicuramente por terà molti benefici per la salute a te, alle tue famiglie e ai tuoi con cittadini per molti anni a venire.”
Italian Forum, events cancelled
“With a Heavy Heart, All Fur ther Events inside the Piazza are Cancelled until Further Notice,” says Mr Nick Viner, principal buyer’s agent located in the Ital ian Forum and one of the admin istrators of the Italian Forum Leichhardt Facebook page.
“This is just for external events inside the Piazza and does not affect the businesses, shops and restaurants in the building. It remains to be seen whether the Co.As.It. Christmas event on 9 December will also be cancelled but we think it is likely. Stay tuned for updates,” said Mr Viner.
It is alleged that the decision to place a stop on future events came as a result of a recent inci dent involving injuries to a child. “Last Sunday during the markets,
a timber shutter blew off and struck a child whom I believe still is (or certainly was until late last week) recovering from his injuries. Now Council has served a building notice regarding the shutters,” said Mr Viner.
Leichhardt-based Italian or ganisation Co.As.It. purchased the Forum Cultural Centre and Piazza in 2014. It has recently announced that it will host a free Christmas Concert in the piaz za this year. “This is not a blame game. But Co.As.It. has 2 votes out of 5 at the Building Manage ment Committee so it massively influences the BMC. And they own the Piazza so must be con cerned about what happens in the Piazza I imagine,” noted Mr Viner.
Mercoledì 30 Novembre 2022 notizie comunitarie 07 Al lora!
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MONTECATINI SPECIALITY SMALLGOODS Unit 1/6 Robertson Place PENRITH NSW 2750 Phone +61 2 4721 2550 - Fax +61 2 4731 2557
ROLAND MELOSI
"Mandato in pensione" il gonfalone dei "Padovani nel Mondo"
Durante la visita alla Baita degli Alpini da parte del presi dente A.N.A. Sebastiano Favero, Maurizio Pagnini in qualità di co-fondatore dell'Associazione Padovani nel Mondo di Sydney, della quale è stato anche presi dente e segretario, ha deciso di “mettere a riposo” il gonfalone dell’Associazione donandolo alla Baita che sta ormai diventando un piccolo museo.
“Avevamo raggiunto nel 1990 - ci racconta Maurizio - 280 soci e alcuni anni fa, purtroppo, dopo che sono scomparsi uno dopo l'altro i due presidenti Cesare Andreatta e Ivano Ceccato, con siderato che eravamo rimasti una quarantina, all'unanimità con i rimanenti soci, abbiamo deciso di risolvere la situazione sciogliendo l’associazione. Ave vamo in banca circa 6000 dollari che sono stati consegnati, con un assegno, nella casa di Ivano Ceccato, al dottore Dalla Pozza
dell'ospedale di Westmead. Poi ci siamo trovati con il Gonfalone di Padova e abbiamo deciso, tra mite l'amico Giuseppe Querin, di consegnarlo alla Baita degli Al pini al villaggio Scalabrini. Con questa consegna, sappiamo che il nostro gonfalone si trova in un piccolo museo, dove il ricor do dell’associazione rimarrà vivo per sempre” conclude Maurizio Pagnin.
La Baita degli Alpini, oltre a contenere gagliardetti e ricordi di associazioni alpine, è diventa ta la dimora di molti oggetti do nati dai familiari di Alpini andati avanti. Nelle ordinate bacheche si possono ammirare cappelli con la lunga penna nera, meda glie e trofei di ogni genere,
C'è anche una sezione dedi cata alla letteratura alpina con parecchi libri, molti fotografici, che raccontano le gesta delle di visioni alpine durante le guerre e durante i periodi di pace.
L'ex Primo Ministro John Howard in visita a Re Carlo d’Inghilterra
Nelle scorse settimane, Car lo III ha svolto uno degli ultimi e più importanti incarichi del la defunta regina Elisabetta II, le nuove nomine dell'Ordine al Merito. A seguito delle nuove no mine, il Re ha riunito i detentori dell'onorificenza. Al ricevimen to ha preso parte anche l’ex pri mo ministro australiano, John Howard.
"Sua Maestà il Re è stato lieto di confermare sei nuove nomine all'Ordine al Merito", si legge in un comunicato di Buckingham Palace. Le nomine all'Ordine sono fatte in riconoscimento del distinto servizio alle Forze Arma te, alla scienza, all'arte, alla lette ratura o per la promozione della
cultura. Le persone sono state scelte da Sua Maestà la Regina Elisabetta all'inizio di settem bre".
Fondato dal re Edoardo VII il 23 giugno 1902, l'Ordine al Me rito è una distinzione molto spe ciale, "concessa a quelle persone, suddite della nostra corona, che possono aver reso un servizio eccezionalmente meritorio nei nostri servizi della corona o per il progresso delle arti, Apprendi mento, Letteratura e Scienza o qualsiasi altro servizio eccezio nale che siamo in grado di rico noscere.'
Tra i primi a ricevere que sto premio fu il feldmaresciallo Lord Roberts (1902). Da allora, i
detentori di questa onorificenza hanno incluso Florence Nightin gale, Augustus John, Bertrand Russell, Graham Greene, il dot tor Albert Schweitzer (onorario), Sir Edward Elgar, EM Forster, Sir Win-ston Churchill, il generale Eisenhower (onorario), il pro fessor Dororthy Hodgkin, Dame Veronica Wedgewood, Madre Teresa (Onoraria) e Dame Cecily Saunders.
L’ex primo ministro John Howard è stato quindi invitato a pranzo a Buckingham Palace da Sua Maestà per unirsi ai membri dell'esclusivo gruppo di decora ti a cui Howard si è unito dieci anni fa, con la sua nomina all’Or dine avvenuta nel 2012.
Donne impegnate nei governi locali premiate al Parlamento del NSW
Alcune delle donne con mag giore talento e che lavorano ap passionatamente nei consigli comunali del NSW sono state riconosciute in una cerimonia al Parlamento dove sono stati con feriti i Ministers' Awards 2022 for Women in Local Government.
Il ministro per il governo loca le del NSW, Wendy Tuckerman, ha affermato che i premi sono stati una celebrazione del con tributo significativo che le don ne danno al settore, come per sonale o rappresentanti eletti.
"Il governo locale offre un
mondo di opportunità per le donne e sono così orgogliosa di puntare i riflettori su alcuni dei fantastici risultati e programmi raggiunti dai candidati al pre mio", ha affermato la signora Tuckerman.
"Ciascuna delle donne ispira trici che ricevono un premio oggi sta facendo la differenza nella propria comunità e meritano pienamente questo riconosci mento".
Il ministro per le donne del NSW, Bronnie Taylor, ha affer mato che i premi annuali cele
brano le donne che costituisco no un esempio di eccellenza nel servizio pubblico.
“I vincitori del premio di oggi dimostrano il ruolo essenziale che le donne svolgono nel rende re le nostre comunità luoghi mi gliori in cui vivere e lavorare”, ha affermato Taylor.
"Queste donne non sono solo di successo, sono modelli di ri ferimento per chiunque sia in teressato a una carriera nel go verno locale e mi congratulo con tutte loro per i fantastici risultati raggiunti".
Mercoledì 30 Novembre 2022 notizie comunitarie 08 Al lora!
C’era una volta... Sergio Leone
Nel 1964, Sergio Leone gira il film che lo imporrà all’attenzione mondiale: “Per un pugno di dol lari”, firmato con lo pseudonimo di Bob Robertson in omaggio al padre. Il film pare ricalcare la trama de “La sfida del Samurai” di Akira Kurosawa, film del 1961. Kurosawa accusa Leone di plagio, vincendo la causa e ottenendo come risarcimento i diritti esclu sivi di distribuzione del film ita liano in Giappone, Corea del Sud e Formosa, nonché il 15 % dello sfruttamento commerciale dello stesso, in tutto il resto del mon do. Con questo primo successo il regista lancia Clint Eastwood, fino ad allora modesto attore tv con pochi ruoli all’attivo e con vince Eli Wallach e Lee Van Cleef, due attori senza lavoro, a venire in Italia per le riprese.
“Per un pugno di dollari” pre senta una violenta e moralmente complessa visione del Far West americano; se da un lato sembra rendere tributo ai classici we stern, dall’altro se ne distacca nei toni.
Leone di fatto introduce grandi novità, che saranno capaci di in fluenzare i registi successivi per molti anni a venire. I personaggi di Leone presentano elementi di marcato realismo e verità, spesso hanno una barba incolta, appaio no sporchi e dalla scena è facile essere suggestionati sul possibile cattivo odore dei corpi. Al contra rio, gli eroi - quanto i cattivi - dei western tradizionali tendevano ad essere sempre perfetti, belli e nobilmente presentabili.
Il crudo realismo di Leone re sterà immortale nel genere we stern, suscitando forti influenze anche al di fuori del genere stes so. A Leone si attribuisce inoltre il merito di aver colto - tra i primi - la forza del silenzio; molte sono le scene giocate su situazioni di attesa, che creano una palpabile suspense, anche mediante con l’utilizzo di primissimi piani e musiche incalzanti. I successi vi lavori “Per qualche dollaro in più” (1965) ed “Il buono, il brut to, il cattivo” (1966) completano quella che verrà poi chiamata la “Trilogia del dollaro”: i film incas sano cifre enormi, riproponendo sempre la stessa formula vincen te. Tra gli ingredienti principali vi sono l’aggressiva ed incalzante colonna sonora di Ennio Morri cone e le interpretazioni grintose dei tre protagonisti.
Clint Eastwood
“Arrivai a Roma con pochi ve stiti e senza conoscere nessuno. Tutti avevano cercato di metter mi in guardia, consigliandomi di essere prudente, perché quella sceneggiatura era già in giro da tempo alla ricerca di un inter prete. Ma a me non interessava. A me piaceva.
Incontrai Sergio... io non par lavo per niente l’Italiano e Sergio non parlava per niente l’Inglese. Lui sapeva dire “Good morning” e io “Buongiorno”.
Quindi nel nostro primo in contro ci fu molta gestualità e ci facemmo tante risate.
Comunque prendemmo un interprete femminile e andam mo subito d’accordo. Grazie a lei, Leone e io potemmo comunicare per quel primo film.
In seguito, poco alla volta, egli imparò meglio l’inglese e io feci altrettanto con l’italiano.
Alla fine arrivammo a poter bere insieme un buon bicchie re di vino scambiando quattro chiacchiere.
Con Sergio avevo un ottimo rapporto. Certo, a volte sia arrab biava con me, e io con lui ma alla fine eravamo buoni amici. Ho la vorato con molti grandi registi e Sergio resta uno dei più grandi, il mio maestro.
Qui è dove ho cominciato, e se non fossi venuto qui in quell’oc casione, con Sergio Leone, Mor ricone, Dallamano, Tonino Delli Colli e tutta la troupe, chi sapreb be dove sarei ora nella vita...”
Lee Van Cleef
“Sergio è venuto a cercarmi in America nel 1965, in quel perio do avevo abbandonato il mondo del cinema e facevo il pittore; nel momento stesso in cui ci siamo incontrati, lui ha deciso:
“Eccolo, è questo il tipo che in terpreterà il colonnello Mortimer in Per qualche dollaro in più”.
Beh, non mi mettevo certo a discutere con lui. Diamine, all’e poca non riuscivo neanche a pa gare la bolletta telefonica...sono andato lì e l’ho girato.
Ho pagato la bolletta, ed esat tamente un anno dopo, il 12 Apri le 1966, sono stato richiamato per fare Il Buono Il Brutto, Il Cattivo. Così all’epoca invece di 17.000 dollari ne facevo oltre 100.000, grazie a Sergio, non a me.
Eli Wallach
“Quando Leone mi aveva chia mato per dirmi che avrei fatto il film, gli avevo chiesto di vedere la sceneggiatura. Mi ha inviato due pagine, e io gli ho detto: “con due pagine non posso...” È lui: “Senti, ci metteremo almeno due setti mane e mezza per girare quelle due pagine, e tu le farai”!
Mercoledì 30 Novembre 2022 09 Al lora! cinema
Maurizio Ulino: Cavaliere del Principato di Monaco
di Ketty Millecro
Una scalata in una montagna di intellettualità è l’intervista concor data con il Prof. Maurizio Ulino, aral dista e genealogista. È nato ad Eboli, in Campania, ricordata nel mondo grazie al libro di Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli”.
Tanti i titoli acquisiti dal Prof. Uli no attraverso i suoi studi e ricerche: Chevalier de l’Ordre du Mérite Cul turel de la Principauté de Monaco; Presidente Associazione Culturale "Marchesato dei Grimaldi di Mona co"; Fondatore Onorario Fondazione Francesco II delle Due Sicilie - Napo li; Fondatore Accademia Studi Stori ci delle Due Sicilie - Napoli, e tanti altri.
Da sempre vissuto a Campagna, prov. Salerno, dove il legame fra la cittadina e lo storico è divenuto sem pre più profondo. Campagna è un paesino dell’entroterra salernitana, che si affaccia tra la piana del Sele, la Costiera Amalfitana e la Costiera Cilentana.
È orgoglioso delle umili origini della sua famiglia. Settimo di otto figli, riflette che i fratelli più grandi sono stati meno fortunati di lui. Fa miglia semplice di grandi lavoratori e operai i suoi genitori.
Ci ricorda che la mamma per mandare avanti la famiglia si im pegnava in lavori, come artigiana sarta. La vita, dunque, è stata dura per il piccolo Maurizio, che poi mai in itinere si è fatto sopraffare dalle insidie.
Le difficoltà di mantenersi agli studi negli anni non lo hanno in nes sun modo profligato, anzi lo hanno incoraggiato a trovare un posto di ec cellenza nella società. Uomo di im menso spessore culturale, si laurea in Pedagogia. Attualmente insegna Lettere alle scuole medie dell’Isti tuto comprensivo “Jacopo Sannaz zaro”, Oliveto-Citro, a pochi km da lui. Gli studi storico-antropologici iniziano da ricercatore all’Università
di Salerno, come Docente a contrat to. Essi hanno contribuito molto sul suo futuro. Maurizio rammenta che in principio, per mantenersi all’Uni versità svolgeva piccole miniature, ricerche di carattere araldiche, che gli hanno consentito di proseguire indagini professionali più approfon dite ed apprezzate.
La Laurea in Paleografia Diploma tica gli ha permesso di studiare do cumenti, che vanno dai primi secoli a. C., fino all’Umanistica, circa 1000 anni. Da qui la possibilità di ricerche di prima mano negli archivi non solo italiani, ma anche Europei, Francia e Spagna.
È autore di miniature abbastanza importanti per la costiera amalfita na; per citarne qualcuna quella di Positano.
Facendo un flash- back nel passa to, ci confessa il suo desiderio innato del sapere storico.
Era curioso già da bambino di osservare i palazzi antichi della sua cittadina; le chiese che, prima del
terremoto del 1980, presentavano l’aspetto originario, che, addirittura, possedevano affreschi all’interno. Veniva attratto dall’odore del lezzo causato dalla cera che si scioglieva, oppure dall’aspetto antropologico delle processioni.
Dopo vari studi scopre che Il suo paese, Campagna, era stata la capita le della Famiglia Grimaldi.
In realtà non sembrava così, per ché lo storico di riferimento non aveva avuto languide parole nei loro confronti. Scettico sulla veridicità delle informazioni, attraverso alcu ni studiosi del Principato di Mona co, perlustra in maniera analitica e scientifica i Grimaldi e scopre la vera storia.
Sono molti i legami di Campagna con i futuri Principi, non solo dal punto amministrativo, ma anche personale, nonché l’arte, la cultu ra. I Grimaldi si ricollegano al 1532, all’imperatore Carlo V d’Asbugo.
A lui viene concessa, come re di Spagna e re di Napoli, una donazio ne per aver appoggiato la politica spagnola, durante le lotte per il pre dominio del regno di Napoli. Ciò quando la Spagna lottava contro la Francia. I Grimaldi, togliendo l’alle anza ai francesi, appoggiarono quel la spagnola, prendendo questo pre sidio molto importante, la “signoria” di Monaco, che era allora solamente una “signoria”. Grazie a questo titolo di Marchesi di Campagna, poi hanno aggiunto anche il titolo di Principi di Monaco.
Il Prof. Ulino ha fatto delle sco perte, attraverso alleanze, anche dal punto di vista artistico, all’interno di un castello di Bardi, provincia di Par ma. Il primo ad avere il titolo di Mar chese di Campagna fu Onorato I, il quale era di minorità. Questi venne
aiutato da parenti molto importan ti, Stefano Grimaldi, detto anche il Governatore, perché era sostanzial mente lui che governava Monaco e Campagna.
Crescendo Onorato I fu “Signore” di Monaco e non “Principe”. Si dovet te aspettare Onorato II per il titolo di “Principe”.
Nel 1612 il titolo venne aggiunto nella cancelleria di Monaco e nel 1633 in quella spagnola. Era divenu to più grande ed influente il Princi pato di Monaco in un periodo molto particolare.
In quel periodo cominciarono nuove trattative con la Francia, ma non potendo più accettare le richie ste della Spagna, sul governo di Mo naco, furono costretti a lasciare il marchesato di Campagna e l’allean za Spagnola.
Nel 1641 accettarono quella fran cese del Re Sole, Luigi XIV, il quale of frì loro tanti onori e titoli in più, che ancora oggi detengono i principi di Monaco. Visitando il palazzo di Mo naco, si può assistere a tutte queste testimonianze.
Dopo un excursus sulle origini dei Grimaldi e la cittadina di Campagna, Maurizio ci propone la conoscenza dei suoi contatti più forti con la fa miglia. I primi iniziano nel 1997 con la visita del Principe Alberto a Cam pagna; in seguito, viene ospitato con il sindaco di allora, Gerardo Rago, e una piccola rappresentanza a Mo naco.
I contatti sono continuati nel 1992 con il sindaco Gelsomino Guar nieri. Il primo incontro è avvenuto in occasione dell’insediamento dei Gri maldi sulla Rocca di Monaco. Da al lora i collegamenti si sono susseguiti e divenuti fortemente validi sia per la cultura, per il turismo ed anche per l’economia.
Sempre più solidi gli incontri del lo studioso con il Principe Alberto di Monaco. Per lo studio dei Grimaldi altri incontri in Francia, nel Princi pato, ed anche a Rimini, in occasione dei 100 anni, dalla nascita del gran de cineasta, in ricordo del regista Fe derico Fellini.
L’ultimo incontro è avvenuto con Alberto, insieme all’architetto e pri mo cittadino di Ripacandida, Giu seppe Sarcuro. Ritornando a Campa gna, visitando un palazzo, si traccia una famiglia di rilievo, presente negli avvenimenti dei Principi di Monaco.
Ulino rileva la semplicità straor dinaria e disarmante del Principe Al berto. In seguito, ha conseguito una grande onorificenza dallo stesso. È stato, infatti, denominato, Cavaliere della cultura del Principato di Mo naco.
Ulino si sente onorato, anche per
ché tutto ciò che fa, senza scopo di lucro, è soprattutto per la memoria storica e gloria del paese. Ha anche conosciuto, nel salone blu di Mona co, la Principessa Carolina, donna gentile e molto semplice.
Ci riferisce di aver raggiunto la meta che si era prefisso, ma desidera continuare la sua ricerca, così ogni giorno studia documentazioni del ‘500 e ‘600.
Spende delle parole di grande va lore per Il Prof. Azzara, Prof. Ordina rio dell’Università di Salerno, che lo ha fortemente voluto come collabo ratore. Deve molto anche ad un altro docente, che purtroppo non c’è più, Prof. Mazzetti.
Di recente all’importante Conve gno di Menton in Francia, ha cono sciuto Josephine Buscaglia Maietta, giornalista italoamericana, condut trice della trasmissione Radiofoni ca Sabato italiano di Radio Hofstra University di New York.
La giornalista si è interessata su bito alle scoperte del bravo studioso campano, al connubio del ricercatore con i Grimaldi. L’italoamericana ori ginaria di Castelvetrano ha intuito le grosse qualità dello storico Ulino, tanto da prenderne spunto e spon sorizzare in trasmissione il “Cavalier del Principato di Monaco”, insieme al Principe Alberto. Maurizio la defi nisce intelligente e “donna di grande cuore”.
Agli italoamericani e a tutti gli italiani all’estero vuol dire di essere orgogliosi della cultura italiana, linfa capace di aver tramandato la civiltà in tutto il mondo. Lo studioso per eccellenza, abitando nella zona di Paestum è orgoglioso di quella terra, culla della Magna Grecia.
Il Prof. sottolinea che siamo stati noi italiani a infondere agli altri po poli il pensiero di Libertà e Democra zia.
Gli italiani in ogni parte della ter ra si sentono insieme una famiglia. È la famiglia che Maurizio Ulino ado ra più di tutte, la sua. È fiero di sua mogle e dei suoi due figli: Anastasia, attrice, iscritta all’Università “La Sapienza” di Roma, nella Facoltà di Scienze del Teatro e dello spettacolo. Dal 2 al 4 Dicembre Anastasia, bra vissima attrice emergente, sarà pro tagonista al TEATRO MARCONI di Roma nello spettacolo, “DONNE AL PARLAMENTO”, tratto da Aristofa ne, diretto da Claudio Boccaccini. Il figlio maschio si chiama Leonardo, studente al 5’ anno delle superio ri. Ha la passione per l’informatica, tanto che lo scorso anno ha vinto un premio in Europa.
Il giovane si prefigge di raggiun gere i suoi obiettivi futuri, studiando all’Università di Trento. La nostra pe culiare e interessante intervista con Maurizio Ulino termina con le sue belle parole di pregio:
Quando i sogni diventano realtà, non bisogna per forza essere ricchi economicamente, ma la ricchezza la fa la cultura.
Mercoledì 30 Novembre 2022 la pagina di Ketty 10 Al lora!
Incontri con Alberto, studi e ricerche araldiche, perché la ricchezza la fa cultura
Sfogliando di Pino Forconi
... quello del morto che parla ? # 47.
Condanna per quelli dell’MH17? niente male e abbastanza veloce considerando che lo hanno abbattu to nel 2014.
Ma quelli dell’Ucraina Orientale, sono gli stessi ai quali oggi si manda no armi? Oppure quelli dell’Est non hanno colpe?
La camera di commercio italiana compie 100 anni: festeggiando l’e vento al White Bay Cruise Terminal per 600 persone. Auguri postumi.
Se lo aveste pubblicato prima ci saremmo andati in molti.
Conoscere le date per questi even ti sarebbe piacevole.
Forse il Comites non ne era al cor rente e non ha potuto avvisare.
O forse era meglio non avvisare tutti. Ma il console c’era?
Nassiriya quasi 20 anni dopo: all’Antica Babilonia, grazie a Carè che ce lo ha ricordato.
Ma non era quello che avrebbe fatto ostruzione su tutto secondo il mandato del capo Letta?
Bello non vedervi…
Italico raduno al classico club Marconi… Vero quanto commen tato nell’articolo ma nuovamente, c’è qualche cosa che non funziona nelle comunicazioni di massa. Co municare un qualche cosa a questa, abbastanza distratta comunità, non è facile. Se fossimo stati in Africa con un vecchio tronco cavo di albe ro, avremmo potuto tam, tammare il messaggio.
Vorrei correggere la graduatoria delle nostre venti regioni, contraria mente a quanto scritto, considero che la Calabria dovrebbe essere tra le prime regioni della lista per po polazione residente in Australia, per la loro storia, per il loro mangiare e
principalmente per il loro “Charm“ e vitalità che li distinguono.
Se poi vogliamo aggiungere, non dimentichiamoci della sicula valle degli aranci, del pregiato olio puglie se, della patria della “PIZZA” ecc, ecc.
Giustamente anche ben detto per quanto riguarda quelli da me bat tezzati come il “Duo, vorrei ma non posso”, attualmente impegnati nel puntellare la barca che affonda colpa le enormi falle che si sono create tra le arrugginite strutture dello scafo.
Dicono che stanno cercando di ri fondare il tutto, sperando che tolga no il “Democratico” che francamente non si addice alla loro arraffazzonata politica.
Voler separare le tombe? quale più assurda, inconcepibile e indiscrimi nata decisione.
Detto da un Ateo, non dovremmo essere tutti figli di un Dio, che nel bene o nel male ma contro la loro vo lontà sono stati mandati a spaccarsi le ossa uno contro l’altro per il volere di due o tre testa di Minchia che vo levano governare il Mondo. Lasciate li dove sono, ne hanno tutti i diritti dopo aver dato le loro vite per nulla.
Verba volant….. parlare al vento sa rei più ascoltato.
La fabbrica dei Santi…bun tema molto scabroso, tanto che si creò un detto, vecchio di molti anni: “Scher za con i fanti e lascia stare i Santi”.
Eppure, se andiamo a scavare quanto c’è di vero e quanto c’è di falso, la cosa diventa abbastanza spi nosa.
A partire dagli stessi papi ci sareb be da chiedersi quanti di loro sareb bero convinti di questa credenza. Si può diventare Santi? Mah!!
Sempre da buon ignorante in ma teria, cerco di darmi una spiegazione su di un Comandamento, uno dei dieci: Non avrai altro Dio all’infuori
Intermezzo... dal carcere
di me. Significato? Semplice, se vuoi parlare con Lui lo devi fare attraverso il figlio, Gesù.
Giustissimo, allora perché tutti questi Santi?
Lascio a voi risolvere il quesito, io ho l’ho già risolto, ma quello sono io e non voi. Libertà di scelta, libertà d’o pinione, libertà, libertà.
La Chiesa, il Papa e la sua infal libilità, eppure è un normale essere umano eletto ad una carica, come può diventare infallibile dall’oggi al domani? Pensateci, io ci ho già pen sato, ma quello sono io non voi.
Forza lettori, dedicatevi anche voi a pensare, perché solo io?
Questa rubrica…. Sfogliando Al lora! ha anche un fine: invogliarvi a leggere, invogliarvi a commentare, quindi anche a scrivere.
Come sarebbe bello che molti di voi tutti i mercoledì corriate dal vo stro più vicino giornalaio e dopo aver messo i soliti $ 10.00 alla lotteria, ac quistate il giornale, lo leggete atten tamente e una volta a casa scrivete il vostro commento, che vi assicuro, ci aiuterà a capire e darvi delle risposte in merito ai vostri quesiti.
Potrete scoprire dove ci sono feste e pranzi e chi lascia questa Terra per altri lidi. Potreste insegnare ai vostri nipoti insieme al giornale ad inse gnare qualche frase in italiano e tan te altre belle cose.
Allora, il prossimo mercoledì tutti pronti con il vostro $1.50 in tasca per prendere il giornale. Auguri e a risentirci.
Little Italy… Che tristezza in quel la zona di Leichheart. Ho dato uno sguardo alla statua del sommo Poeta Dante Alighieri al centro di quella fontana senza acqua già piena del le classiche porcherie di chi la usa come pattumiera di comodo.
Senza fare nomi per non offen dere caste orecchie, risulta che i re sponsabili per tale fontana non de siderano farla riempire per evitare i costi di manutenzione e i consumi dell’acqua, forse non sono al corrente che una semplice pompa casalinga potrebbe mantenere quel classico getto di acqua riciclabile, attivo al meno durante il giorno e che la ma nutenzione può essere limitata al solo rimbocco dell’acqua evaporata a costi irrisori e ad un eventuale retino per raccogliere delle scorie.
Sicuramente la cifra richiesta di $750.000 non serve per riempire la fontana... Mi auguro che abbiano uno scopo un po' più nobile.
Ad ogni modo mi sembra che uno degli eletti, pur a conoscenza di tale scempio, nulla abbia fatto per ripri stinare un decoroso ordine in quella zona dove la prima collettività di mi granti italiani si istallò molti anni fa.
Girare per Leichheart oggi, è vive re la più profonda desolazione. Buon 2023.
La bella città di Trani
Trani è una bellissima città della Puglia con una lunghis sima storia dalle sue origini ad oggi. La storia scrive che Trani fu fondata da Tirreno figlio di Telefo (mitologia greca) nel terzo secolo D.C.
Nei vari periodi longobardi, bizantini e normanni, la città fu sempre un importante porto mercantile ma fu durante il do minio aragonese che si sviluppò maggiormente.
Fu sede del Consolato Vene ziano dal 1496, passò per una dominazione spagnola, fu sede della Sacra udienza e capoluogo della provincia fino al 1808.
Questo per quanto riguarda la città ma a noi interessa la mera vigliosa cattedrale romanica sul porto medesimo.
Architettura puramente roma nica costruita durante il dominio normanno per volere del vescovo Bisanzio.
Descriverla è quasi impossibi le, io direi e' semplicemente BEL LA. Luogo sacro ma di sacro ha ben poco, di storia e arte, molto.
Il meraviglioso rosone che sor monta l'altrettanta meravigliosa porta in bronzo con i suoi mera vigliosi bassorilievi (conservata nell'interno per evitare erosioni esterne) due file di colonne per fettamente in linea strutturate
Affreschi che ricordano Ada mo ed Eva e di Alessandro Ma gno. Una moneta d'argento è stata coniata raffigurante la cattedrale del valore di 10 euro, gustoso e famelico boccone per collezionisti.
Trani offre altri reperti storici, non solo la cattedrale, ma biso gna dare anche uno sguardo al quartiere ebraico e i suoi vicoli del centro storico la Giudecca a ridosso della vecchia città longo barda, i due vicoli che finiscono alle sinagoghe ancora ben tenute una delle quali è un museo.
Non dimentichiamoci della chiesa Longobarda e del castello Svevo costantemente bagnato dalle onde del mare, castello di sua maestà Federico II di Svezia, sua moglie Costanza D'Aragona ed il figlio Manfredi che era de stinato al trono di Trani.
Quanta storia è racchiusa in ogni piccola o grande città ita liane, tanta ma cosa fare per sco prirle tutte?
C'è chi direbbe, semplice... basta un posto su di un comodo volo diretto in Italia, un portafo glio ben gonfio di denaro, tempo a disposizione e... VIA!!!
Buon viaggio e alla prossima.
Un padre manda un messaggio al figlio in carcere.
- Figliolo sto smuovendo un po’ di terra per piantare le patate ma non ho più le forze di una volta, peccato che non sei qui ad aiutarmi.
Il figlio dal carcere risponde al padre:
- Ti prego non scavare perché li è dove ho interrato tutte il de naro rapinato.
La polizia, come loro abitudine, intercettano il messaggio e due minuti dopo una squadra di po liziotti è li sul posto che scava il terreno per centinaia di metri senza nessun risultato.
Il padre riceve un messaggio dal figlio: - Padre non ho potu to essere li ad aiutarti ma ho fatto fare il lavoro ad altri, ora puoi piantare tranquillamente le patate.
Mercoledì 30 Novembre 2022 11 Al lora! daje de punta di Pino Forconi
sopra la cripta altrettanto bella dove si dice sono conservate le reliquie di tale Nicola Pellegrino.
a scuola
Don Milani il “provocatore”
di Antonella La Mantia - Trieste
“Parlare o scrivere di don Milani è estremamente difficile. C’è il pe ricolo di appiattirne l’immagine, di semplificarne i contorni, assi milandolo frettolosamente all’una o all’altra delle grandi contrappo sizioni che segnavano allora, e in parte segnano ancora oggi, la so cietà italiana” sosteneva lo storico italiano Giovanni Miccoli (Trieste 1933 - ivi 2017) il cui nome è in scindibilmente legato alla fonda zione del corso di laurea in Storia, dell’Università di Trieste.
Ancora oggi non è semplice par lare o scrivere di Don Lorenzo Car lo Domenico Milani Comparetti (Firenze il 27 maggio 1923 - Firenze il 26 giugno 1967), presbitero, scrit tore ed educatore, provocatore, contestatore schietto e cristallino nella sua scomoda complessità in tellettuale e pedagogica, al centro di mire vessatorie nel corso della sua intensa ma breve vita e pure dopo.
Appartenente ad una famiglia fiorentina, colta e facoltosa da ge nerazioni, figlio di Albano Milani Comparetti e della israelita trie stina Alice Weiss, passando dall’a more per l’arte, Don Lorenzo Mi lani si incamminò in un percorso interiore del quale mantenne ri servatezza, per giungere al sacer dozio il 13 luglio 1947, esprimendo la sua forte personalità.
Con esaltante coraggio e lealtà, nel tempo in cui i parroci si limi tavano a leggere i commenti bibli ci, si scontrò con il pensiero della Chiesa di cui non ne comprendeva regole e ragioni, distanti dal pro prio modo di recepire la sincerità del Vangelo. Da giovane parroco di Barbiana, minuscolo centro di montagna con un centinaio di anime, dove dalla Curia di Firenze quattro anni prima, era stato asse gnato in ‘confino’, Don Milani allo ra trentacinquenne, proseguì nei suoi ideali caparbiamente, pub blicando “Esperienze pastorali”, scegliendo la parola, insegnando a criticare a confrontarsi. Era il 1958, nel dicembre dello stesso anno il Sant’Uffizio, dispose il ritiro del li bro dalla vendita, perchè ritenuto “inopportuno” il contenuto. L’alta re dello scandalo assale il priore impenitente.
Dall’esilio della canonica del Mugello, un angolo sperduto dell’appennino fiorentino, privo di strada, luce ed acqua, circa 120 abitanti, una chiesa con canonica, un cimitero e sui monti case spar se qua e là, l’azione di Don Lorenzo Milani diviene indelebile.
L’arretratezza economica e cul turale del piccolo centro non arre sta il suo scopo, anzi né motiva lo spirito. Sostenere il disagio di chi non ha possibilità di studiare, at traverso l’istruzione rendendo loro dignità e la forza della parola.
Nel 1967, arriva un’altra scossa diretta alle istituzioni italiane, alla società alla chiesa. “Lettera a una professoressa”, un libro denuncia, edito dalla casa editrice fiorentina LEF, elaborato poco prima della sua scomparsa a 44 anni, per un linfoma di Hodgkin, da Don Mila ni, insieme ai ragazzi della scuola di Barbiana.
Un atto di accusa verso l’intero sistema della scuola italiana fon dato su principi classisti in favore delle fasce sociali più forti, margi nalizzando quelle maggiormente fragili.
Alla lettera che non ricevette mai risposta, seguirono invece po lemiche sprezzanti dirette a svuo tarne l’aspetto più radicale del messaggio del prete provocatore che, alzava la propria voce impo nendo alla sua classe di studenti di fargli da eco.
Ma non furono solo attacchi, il pamphlet divenne un manuale degli insegnanti, animò i temi del sessantotto italiano, confluendo nelle grandi battaglie degli anni ’70 sulla scuola, ed ancora oggi, rappresenta un anello centrale di riflessione, che diviene una esi genza. “Cara Scuola ti scrivo…L’at tualità di Lettera a una professo ressa” per le Edizioni San Paolo, il nuovo libro di Marco Pappalardo, ruota intorno a questa esigenza.
Pappalardo docente di Lettere presso il Liceo Majorana-Arcoleo di Caltagirone, giornalista, scrit tore e Direttore dell’Ufficio per la Pastorale Scolastica della diocesi di Catania, interviene nel dibattito mai sopito sul senso della testimo nianza degli alunni di Don Milani della scuola di Barbiana, che par tendo dalla loro esperienza perso nale si sono battuti per una Scuola equa e non privilegio solo per i gio vani provenienti da famiglie agia te, tralasciando l’istruzione di chi possedeva origini meno fortunate.
Un libro che si traduce in un atto di cuore nei loro confronti che alla lettera mai hanno avuto ri scontro. Pappalardo da insegnante ed educatore intende fornire una spiegazione alla classe di Barbia na. “Ho cercato nelle biblioteche e sul web e, a parte importanti e significativi articoli e saggi, non vi è una lettera di risposta ufficiale e completa. Io ci ho provato – affer ma l’autore - ed in queste pagine, quasi fosse un testo a fronte, dopo ogni paragrafo si trovano le mie riflessioni in grassetto. Non sono "una professoressa", ma spero da professore di essere stato comun que all'altezza di così tante ed intense provocazioni. Nel capito lo 28, l'ultimo paragrafo scritto a Barbiana è proprio un invito - con tanto di indirizzo - affinché qual che docente si faccia vivo; certo io arrivo un po' tardi, sono di un'al tra generazione, di un altro tipo di scuola, ma credo che gli studenti di Barbiana e le loro parole, con gli insegnamenti di Don Milani, abbiano moltissimo da dire oggi”. L’esperienza e gli anni di con divisione con i ragazzi come in
segnante rendono l’autore più che credibile nella sua risposta. Non sarà un professore privo di difet ti, lui stesso afferma “Non sempre ho le risposte, sicuramente non ho quelle pronte o per l'occasione, però cerco di ascoltare, di dedicare tutto il tempo necessario, di dare a ciascuno lo spazio richiesto.
A volte le questioni vengono po ste davanti a tutta la classe, altre volte privatamente, in ogni caso non restano in sospeso e, quando utile, ci dedichiamo ore intere”.
Ed è certo il suo rispetto nei confronti dei giovani scrittori del passato: si preoccupa di non sca valcare mai le opinioni o i com menti degli studenti.
Lo scopo del libro non è solo far conoscere la storia di Don Milani e dei suoi allievi, ma anche dare una prospettiva sull’istituzione scola stica attuale e passata. Le parole dell’autore non lasciano spazio a fraintendimenti: “Se io ho molto imparato dalla lettura di "Lette ra a una professoressa" - sostiene Marco Pappalardo - lo è grazie alla profondità, alla schiettezza, allo stile, all'arte che esprime; da parte mia ho scritto e risposto come se li stessi ascoltando di persona e colloquiando con loro o con i miei studenti, senza l'intenzione di in segnare qualcosa”.
Dunque, questo libro può essere l'occasione per leggere (o rileggere) e approfondire i principi espressi nella lettera degli studenti di Don Milani e al tempo stesso riflette re su una nuova prospettiva della scuola e della società.
Il volume è particolarmente consigliato agli studenti della Secondaria di II grado, a quelli dell’ultimo anno della Secondaria di I grado, ai docenti, agli educato ri, ai genitori.
All’interno del libro di Pappa lardo troviamo la versione integra le di “Lettera a una professoressa”, raccolta di questioni e problemi rilevati dai ragazzi di Barbiana. Alla quale si aggiungono le equi librate riflessioni dell’autore, ec cellente formatore per cammino esperenziale e propensione d’ani mo. Citando Don Lorenzo Mila ni: “spesso gli amici mi chiedono come faccio a far scuola. Sbaglia no la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare scuola, ma di come bisogna essere per poter fare scuola”.
La visione di Marco Pappalardo è molto chiara, contattato da noi, per Paeseitaliapress.it e, i media partner Lafrecciaweb.it, Verbum press.it, ha dichiarato: “Per il do cente la scuola è e deve essere un ponte levatoio gettato sulla vita e sulla società, costantemente abbassato per permettere a tutti di essere il re del castello e il cit tadino senza alcuna distinzione o sudditanza. La pandemia ha alzato per un attimo il ponte, ma studenti, docenti, personale, fami glie sono stati pronti a portarlo giù saldamente dove più dove meno.
La disparità ha avuto il tempo di emergere e un faro ha illuminato, per esempio, il divario tecnologico che è paradossalmente una nuova povertà oggi”. Secondo il parere di marco Pappalardo, nonostante lamentarsi e recriminare serva a poco, le istituzioni avrebbero do vuto accorgersene ben prima di questa mancanza.
L’importante adesso è far senti re la propria voce e lottare affinché le disparità e la discriminazione non appannino la scuola. Marco Pappalardo ha anche rimarcato: “va affermato con forza che è gra vissimo che ci siano stati studenti che non abbiano potuto seguire le lezioni a distanza, perché non pos sedevano un device o una connes sione adeguata oppure poiché non erano stati formati adeguatamen te, così come è stato fatto in “Lette ra a una professoressa”.
È importante sottolineare che molti ragazzi sono stati privati nel passato della possibilità di stu diare, ma la miseria non può più essere una scusa. “Un tempo la scuola non aboliva la miseria, oggi è necessario che accada a partire dall’ascolto degli studenti, dalle loro giovani idee, dal confronto con i docenti, da una formazione adeguata, dal dialogo con le fami glie”.
Sarà proprio questo il segreto per migliorare l’istituzione scola stica italiana?
Perché non iniziare a scoprirlo, leggendo “Cara Scuola ti scrivo… L’attualità di Lettera a una profes soressa”.
formativi per le editrici San Paolo, Libreria Editrice Vaticana, Elledici, Effatà, Il Pozzo di Giacobbe, Paoline, alcuni dei quali
? ? scuola Al
Cara Scuola ti scrivo… L’attualità di Lettera a una professoressa, il volume di Marco Pappalardo
La chiesa di Barbiana
Don Milani insegna ai ragazzi
Marco Pappalardo, vive a Catania ed è docente di Lettere a Caltagiro ne presso il Liceo Majorana-Arcoleo, Giornalista pubblicista, collabora con L’Osservatore Romano, Avveni re, Credere, La Sicilia e con diversi blog di informazione. Ha scritto oltre trenta libri su temi educati vi, sociali, religiosi,
tradotti in più lingue.
Don Lorenzo Milani
Ambasciatori di lingua
NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 45
Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambascia tori di Lingua” si rinnova per for nire ai lettori delle nozioni sem
plici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.
L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espres sioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo vo lentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an
no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lin gua e quanti sono ancora inde cisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collabo razione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.
Mercoledì 30 Novembre 2022 15 Al lora! 13 Al lora! a scuola
Saluto di Walter Antinucci Presidente della Sezione Alpini di Brisbane
susseguentemente ha trovato casa per tanti anni nella sede del Fogolar Furlan. Per tale motivo, ringraziamo queste associazioni di Friulani. I tempi cambiano e in breve saremmo costretti a tra sferire il monumento e la Baia degli Alpini presso un nuovo sito, quello in cui ci troviamo stasera, il terreno del focolare friulano, nel processo di essere acquistato dal Comune per essere trasfor mato in pianura fluviale.
È con profonda soddisfazione che do il benvenuto a tutti voi presenti a questo incontro. In contro che siamo stati costretti a posticipare ben due volte a cau sa della pandemia. In una nota positiva, questo raduno cade nel centocinquantesimo anniversa rio della Costituzione del Cor po Alpino. Dopo oltre vent'anni dall'ultimo raduno, organizzato dalla sezione di Brisbane, final mente siamo riusciti a concre tizzare un impegno preso anche a nome degli Alpini, nella nostra sezione quattro anni fa, ad Ep ping. Siamo qui presenti in nu meri molto sorvegliati rispetto a quelli che si contavano nel pas sato. I nostri veci vanno avanti.
Oggi I nostri giovani non rie scono a colmare quei vuoti che ormai diventano sempre più fre quenti. L'Alpinità è un valore che rimane nel tempo: con lo spirito di sacrificio, la volontà di aiutare il prossimo, forza che deriva dal
lavoro e dalla determinazione.
In Italia il problema dei vuoti nei ranghi avverrà molto più len tamente, ma qui, lontano dalla Terra Madre, non abbiamo più ricambio di giovani leve.
L'unico modo di tamponare questo problema è di permet tere ai congiunti degli Alpini di poter far parte dell'Associazione Nazionale Alpini a pieno titolo e diritto, come avviene per alcune associazioni d'arma. Negli ultimi anni la nostra sezione ha portato avanti alcuni progetti culminati nell'acquisto di un edificio porta tile adibito a nostra sede.
In esso sono custodite tutte le memorie accumulate negli ultimi quarantaquattro anni, da quando gli Alpini di Brisbane en trarono a far parte dell'Associa zione Nazionale Alpini.
Siamo stati anche i costruttori e i custodi del Monumento degli Alpini che, iniziato nel centro italo-australiano di New Market,
Questo cambiamento non ci troverà meno impegnati, anzi sarà lo sprone per raggiungere più alte vette d’impegno verso la Comunità. Ringrazio tutti i pre senti per l'appoggio dimostrato ci e, in particolare, il presidente nazionale Sebastiano Favero, il delegato per le nazioni per le sezioni Gian Mario Gervasoni, il delegato Maurizio Pinamonti e le loro famiglie per aver intrapreso un lungo viaggio al fine di essere con noi stasera. Altresì ringrazio il Console d'Italia a Brisbane, dottoressa Luna Angelini e uno speciale ringraziamento al no stro Giuseppe Querin, coordina tore delle sezioni australiane, che tanto si è prodigato per aiutarci a rendere questo raduno un degno successo.
Un ringraziamento caloroso ai commendatori e cavalieri pre senti, nonché ai presidenti rap presentanti delle associazioni italiane. Non ultimo, ringrazio il presidente Emilio La Monica dell'Abruzzo Club che ci ospi ta stasera. Il ringraziamento va anche a Tina La Monica che si è prodigata per la preparazione del rancio ottimo e abbondante.
Saluto di Gian Mario Gervasoni Delegato delle Sezioni Estere degli Alpini
pano persone che sono partite per tanti problemi, ma special mente in cerca di lavoro. Persone che hanno portato l'onore della Patria Italia all'estero, special mente in un posto come questo, così vasto e così lontano.
Quindi, vi ringrazio tantissi mo per quello che fate. Per quel lo che rappresentate per l'Italia che portate qui. Devo dire che prima, sentendo il nostro inno nazionale, mi sono un po' emo zionato perché sentirlo all'estero è qualcosa di impressionante, di magico che rapisce il cuore, spe cialmente quando segue un al tro inno, quello del paese che ci ospita.
Luna Angelini Marinucci Console del Queensland e NT
Buonasera a tutti. Prima di tutto, vi porto un regalo. E il rega lo è il messaggio del nostro am basciatore a Canberra il quale, purtroppo, oggi non può essere qui, ma ha scritto di suo pugno delle parole che io adesso prov vederò a leggervi. Dopodiché, ag giungo qualcosa come farina del mio sacco per ringraziare tutta la delegazione che è arrivata dall'I talia per questo trentaduesimo Raduno Intersezionare.
Gentile Presidente dell'Asso ciazione Nazionale degli Alpini Sebastiano Favero, gentile de legato per le sezioni estere Gian Mario Gervasoni, coordinatore delle sezioni australiane Giusep pe Querin da Sydney, cari presi denti e associati di Melbourne, Perth, Epping, Sydney e del Nord Queensland.
Carissima sezione dell’ANA Brisbane. Carissimo presidente Antonucci, sono onorata di dare lettura del messaggio dell'amba sciatore d'Italia in Australia Sua eccellenza Paolo Crudele inviato in occasione del trentaduesimo raduno Intersezionale degli Alpi ni d’Australia:
Ho appreso con orgoglio la no tizia che il diciannove novembre, a Brisbane, si sarebbe tenuto il trentaduesimo raduno interna zionale degli Alpini d’Australia.
Si tratta di un'occasione im portante resa ancora più specia le dalla presenza del presidente dell'associazione nazionale degli Alpini Sebastiano Favero, che ci ha raggiunto dall'Italia proprio quest'anno, in occasione del cen tocinquantesimo anniversario della fondazione del corpo. Costi tuito il 15 ottobre 1872, gli Alpini sono il più antico corpo di fante ria da montagna attivo nel mon do; il centocinquantesimo anni versario della formazione delle truppe alpine è una ricorrenza di cui l’Italia va orgogliosa.
In questo giorno di festa de sidero rivolgere un commosso pensiero a tutti gli Alpini, a quelli che sono andati avanti, ai caduti della specialità e inviare a tutti i partecipanti al raduno interse zionale un caloroso augurio di importanti realizzazioni future nel segno di quelle passate a be neficio di tutta la comunità ita liana d’Australia.
Questo era il messaggio dell'ambasciatore.
Direi che c' è poco da aggiun gere se non che io sono conten tissima di dare il mio benvenuto a tutti voi qui, a Brisbane. È un onore avere questo raduno pro prio qui perché voi siete, senz'al tro, un corpo storico. Avete fatto tantissimo. Avete rappresentato la nostra resistenza sulle monta gne durante tutte le guerre in cui l'Italia è stata coinvolta.
Quindi non solo e non solo questo, non solo sul campo di battaglia, ma anche fuori, anche quando poi diventate Alpini in congedo, come quelli che sono qui e che danno luogo a tutte le sezioni, non solo in Italia, ma all'estero, voi siete un punto di riferimento e un aiuto proprio a livello d’impegno nella società civile.
Buonasera a tutti: agli amici Alpini, ai loro amici e a tutti gli associati delle varie sezioni che ci sono qui e agli accompagnato ri che sono molto importanti per noi. In particolare, mi riferisco alla presenza della console no stra che ha voluto essere qui con noi, cosa che ci fa molto piacere perché ci rende sempre orgoglio si avere qualcuno che rappresen ta l’Italia qui, in terra australiana.
Grazie. Avevo preparato dentro di me un discorso di una mezzo retta, però non mi sembra il caso di tediarvi proprio tanto. Dicia
mo che sono molto onorato di essere qui con voi. Purtroppo in questi ultimi quattro anni non sono riuscito a venire una volta e quando è stato fatto il raduno a Melbourne avevo problemi in casa con gli operai e dopo è ar rivata la pandemia che ci ha la sciato spiazzati un po' tutti. Sono venuto volentieri, ho portato an che la mia signora perché avevo piacere che vedesse come sono le riunioni degli Alpini all'este ro. Sono eventi che in Italia sono bellissimi, ma all'estero riem piono d’orgoglio perché raggrup
Vi ringrazio tutti e ringrazio anche per il grosso lavoro che fate e che continuerete a fare perché sono sicuro che le sezioni all'estero, in Australia, andranno avanti come tutte le nostre sezio ni. Il nostro presidente ci tiene molto, io ci tengo ancora di più, il nostro delegato qui e mio collega, penso che sia della stessa idea.
Quindi forza, andiamo avanti che ci andremo sempre nume rosi e porteremo sempre avanti l'Inno d'Italia. Grazie. Grazie a tutti. Buona serata.
Le penne nere identificano una lunga e nobile tradizione di coraggio, sacrificio e dedizione incondizionata a servizio della nostra Patria, nel segno di una profonda e convinta afferma zione della indivisibile identità nazionale e della solidarietà che ovunque rende sorelle reggenti di montagna.
Dal 1919 è attiva l'Associazio ne Nazionale Alpini che si è sem pre impegnata senza riserve in campo sociale e nell'ambito del la Protezione civile. La testimo nianza offerta quotidianamente
Quindi, io credo che chi è un Alpino rimane Alpino per sem pre. Mio nonno e mio bisnonno, anche se erano marchigiani, ave vano fatto parte del corpo degli Alpini. Il mio bisnonno, essendo medico, ne faceva parte come te nente medico durante la prima guerra mondiale, per cui è a casa mia ancora ho i cappelli e tutti i gagliardetti; insomma, possiamo dire che tutte le famiglie ita liane hanno dentro casa un qualcosa degli Alpini e sanno cosa vuol dire: la fede, la fedeltà al corpo e l'importanza che rive ste essere parte di un corpo così prestigioso.
Quindi io sono molto contenta di essere qua, mi scuso e mi di spiace per un lieve ritardo che mi ha fatto perdere l'inno nazionale italiano e quello australiano.
Però so per certo che è stato un momento commovente. Come è importante, bello e commoven te condividere con voi il resto di questa serata. Quindi grazie a tutti e buon proseguimento.
Mercoledì 30 Novembre 2022 14 Al lora! Penne Nere a Brisbane
dall'attività associativa degli Al pini in congedo è per tutta la so cietà unito un esempio luminoso di volontariato, anche all'estero, ed è motivo di legittimo orgoglio.
Saluto di Sebastiano Favero Presidente Associazione Nazionale Alpini
Perché io torno in Australia. Ma perché?
Per chi non lo sapesse, qui io ho vissuto la mia infanzia dai tre agli otto anni. Millenovecen tocinquantuno, millenovecento cinquantasei, e quindi c'è un legame, un legame profondo. Anche perché io ho tanti amici e soprattutto tanti parenti, tanti cugini, ho ancora una zia, sorel la del mio papà, ha novantasette anni e mi aspetta a Canberra, la prossima settimana.
Beh, io comincio con un grazie. Un grazie sincero e di cuore a tut ti voi cari Alpini, cari amici, tutti i componenti di questa comuni tà, grazie perché, ancora una vol ta, siamo qui a fare testimonian za, a far capire quanto profondo, quanto forte, quanto duraturo è il nostro legame fondato nella terra d’origine che ognuno di noi porta nel cuore dall’alto in questa nuova terra qui in Australia.
Alpini della seconda Naia, Al pini che anche qui hanno saputo rendere forte testimonianza dei nostri valori.
Devo ringraziare di cuore, per aver tenuto duro, chi mi ha pre
ceduto, cioè il presidente di que sta sezione, Walter Antonucci. So cosa vuol dire programmare qualcosa, dover aspettare due anni perché questo qualcosa si realizzi.
Ma, caro Walter, il sogno si è realizzato e questa sera è piena mente realizzato. Grazie, grazie a te e ai tuoi Alpini di questa se zione.
Grazie alla Console per le sue belle parole, grazie all'ambascia trice che credo abbia conoscenza degli Alpini per come e cosa ha detto e, per me, è una profonda, profondissima emozione ogni volta che torno.
Allora vedete, cari amici, per me è più facile forse di qualche altro capire questo significato profondo che ci lega. Non siamo vanitosi, ma abbiamo qualcosa di più perché abbiamo quella te nacia che c è dentro, la determi nazione, la cocciutaggine che ci fa essere quelli che siamo.
Uomini, come ha detto papa Francesco nell'incontro che abbiamo fatto a febbraio di quest'anno, e che ha voluto acco glierci come un capo di stato in sala Clementina; siamo uomini. Ciò è una grande forza, la grande nostra forza in Italia e all'estero.
Noi siamo Alpini d'Italia, noi siamo Alpini del mondo.
E allora viva l'Italia!
Viva l'Australia!
Viva gli Alpini!
Il Presidente Favero al Fogolar Furlan depone la corona al Monumento ai Caduti
32mo Raduno Intersezionale Alpini d'Australia Brisbane 19 -20 novembre 2022
Il Raduno Intersezionale degli Alpini australiani, che si è tenuto a Brisbane dal 19 al 20 Novem bre, ha visto la partecipazione della maggior parte delle sezioni e gruppi con rappresentanti di varie città australiane.
Siamo stati onorati dalla pre senza del Presidente Nazionale dell'ANA, di Sebastiano Favero, del Vice Presidente e delegato per le sezioni estere Gianmario Gervasoni e del delegato ANA Italia, Maurizio Pinamonti non ché altri ospiti italiani.
Il raduno che è il 32mo, è tor nato a Brisbane dopo 21 anni .
Le funzioni, sia la cena di gala a cui hanno partecipato il Con sole, Dott.ssa Luna Angelini Ma rinucci e altri notabili commen datori, cavalieri della repubblica e Presidenti di associazioni, sia la cerimonia ufficiale di Dome nica 20, sono riuscite molto bene tanto da attirare il plauso di tutti i partecipanti.
La musica di Frank Fodor e Judith Molnar nonché la mae stria della presentatrice Carmela Bozzi hanno creato un momento magico in cui il piacere di essere insieme e le emozioni dei canti alpini si sono amalgamati in un crescendo di gioia e allegria.
Domenica 20, con la musica del 33 (marcia alpina) l'inno di Mameli e la Leggenda del Piave hanno fatto da sottofondo, rispet tivamente, alla marcia, all'alza bandiera e alla deposizione della
corona con noi Alpini schierati di fronte al monumento.
È stata una giornata memora bile. La cerimonia ha suscitato in noi un momento d'orgoglio per aver fatto parte del corpo di fanteria di montagna più antico nel mondo e di cui ricorre, questo mese, il 150mo anniversario dalla costituzione.
La cerimonia ha raggiunto il suo culmine con l'onore ai cadu ti: nella circostanza, è stato suo nato il Silenzio sia Italiano che Australiano.
Infine il Presidente Favero ha concluso la cerimonia con un sa luto a tutti gli Alpini presenti.
È seguita la messa officiata da Padre Alex con l'ausilio dei Di Stasi, di Carmela, di Leo Bozzi nell'attenzione di noi Alpini.
Il pranzo ottimo e abbondan te ha coronato il prosieguo della giornata. Il sito del Fogolar Fur lan, addobbato da centinaia di bandierine italiane che hanno dato vita ad un effetto patriot tico, ha creato il sottofondo per una giornata di gioia e amicizia.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro coinvolti nella prepa razione e realizzazione di questo evento iniziando dagli Alpini di Brisbane e dalle loro mogli, all'A bruzzo Club, al Fogolar Furlan, a tutti gli ospiti intervenuti e alle persone che si sono intrattenute con tutti noi.
Walter Antonucci Presidente ANA Sez. Brisbane
Dopo l’alzabandiera italiana e australiana, è stato suonato il Silenzio con un minuto di racco glimento per quelli andati avan ti. Una cerimonia commovente, seguita da parole accorate del Presidente Nazionale Alpini, Se bastiano Favero.
“Già ieri abbiamo fatto l'in contro con i saluti al momento giusto degli scambi che sono importanti, soprattutto per voi che siete qui in Australia, un po’ lontani, a dir la verità, dall'amata Italia. Ma i cuori sono vicini. Sia mo vicini, oggi.
Questa mattina abbiamo fat to quello che noi, di solito, come Alpini vogliamo e sappiamo fare: fare memoria per non dimentica re; allora l'alza bandiera, quindi l'onore alla patria, sia alla nostra
Italia sia alla nuova patria che vi ospita, l'Australia e grande onore ai nostri caduti. La memoria è importantissima perché senza la memoria non c'è futuro. Chi non ha memoria non ha possibilità di guardare con speranza e con fiducia al proprio futuro.
Queste sono cose importanti.
E chiuderemo poi con il mo mento religioso. Anche quello è importante ed io voglio ricordar lo, la nostra preghiera lo dice in maniera espressa: “Rendi forti le nostre armi contro chiunque mi nacci la nostra patria, la nostra bandiera, la nostra millenaria ci viltà cristiana” che vuol dire valo ri, valori importanti e di condivi sione, di amicizia, di fratellanza.
Nella buona sostanza, valori di pace. Oggi più che mai ne ab
biamo bisogno; però io credo che noi con orgoglio e soddisfazione e voi, soprattutto, in particolare, possiate guardare al futuro con fiducia, anche se qualcuno ha qualche anno in più.
Ho constatato che c’è qualche giovane, quindi la speranza di poter continuare, di poter essere anche qui in Australia, presenti c’è tutta. Quindi grazie, Grazie di cuore a tutti voi, ovviamente a cominciare dalla sezione che ci ospita e dal suo presidente Wal ters Antonucci, al nostro coordi natore Bepi Querin delle sezioni qui in Australia. Nuovamente grazie, grazie a tutti. Un grande abbraccio da parte mia, da parte di tutti gli Alpini in Italia.
Viva l'Italia, viva l'Australia! Viva gli alpini".
Mercoledì 30 Novembre 2022 15 Al lora! Penne Nere
a Brisbane
Mercoledì 30 Novembre 2022 16 Al lora! umorismo e passatempo
Papa Francesco: “Sono tornato ad Asti per ritrovare le mie origini, la mia terra”
Indimenticabile nella cittadi na di Asti la visita di Papa Fran cesco, giunto per festeggiare il compleanno della cugina.
Tanti sorrisi e lacrime per accogliere il Santo Padre, che durante la messa, ha ricordato l’amore per le sue origini e per la terra da dove suo padre partì per raggiungere l’Argentina.
Tanti i messaggi scritti su gli striscioni che mescolano le lingue italiana, spagnola e pie montese. "Ben tornà an tla toa tera (bentornato nella tua terra, ndr)…ci porti la gioia del Signo re", è scritto su quello appeso alla scuola di Portacomaro Sta zione. "Francisco querido Porta comaro esta contigo” (Francesco caro, Portacomaro è con te, ndr), si legge invece su quello esposto
Il
dolci tipici del Piemonte. Papa Francesco ha salutato alcuni pa renti, che si sono avvicinati alla Fiat 500 bianca su cui stava viag giando. "Gli ho detto - ha spiega to la cugina Nella Bergoglio - che gli voglio tanto bene. E l'ho invi tato a mangiare da me. Lui mi ha chiesto se cucino ancora".
La donna aveva un ristorante a Peveragno (Cuneo) che ora è ge stito dal figlio. Il Papa le ha dona to un rosario. Con un altro paren te, Armando Bergoglio, 79 anni c'è stata una stretta di mano. Il bisnonno dell'uomo, nato nel 1850, era fratello del bisnonno del pontefice. "Non l'avevo mai visto di persona - ha raccontato -
però una volta ci eravamo sentiti per telefono. Io sono l'ultimo del la famiglia Bergoglio perché non ci sono altri parenti maschi con questo cognome. Ma sono ancora scapolo".
Anche il presidente della Re gione Piemonte Alberto Cirio, il suo vice Fabio Carosso e l’asses sore alla Protezione Civile Marco Gabusi hanno voluto esprimere la propria gioia per l’arrivo nell’A stigiano di Papa Francesco.
“È un momento importante ed emozionante per tutta la nostra comunità, perché questo è un viaggio nel segno della famiglia e delle radici. Un viaggio che ripor ta il Santo Padre nella sua terra d’origine. E il Piemonte è felice,
onorato e orgoglioso di poter dire a Papa Francesco bentornato a casa”.
“La venuta del Santo Padre è un evento straordinario che ha messo in campo tantissime energie e ha coinvolto moltissi mi volontari – sottolinea Marco Gabusi assessore alla Protezione Civile della Regione Piemonte -. Solo ad Asti domenica mattina saranno in servizio oltre 300 vo lontari della Protezione Civile e un grazie particolare va anche a loro, che insieme a tutte le asso ciazioni e alla pubblica sicurezza hanno dato un supporto fonda mentale per rendere possibile questo momento e donarci una grande emozione”.
Andrea lasciò ogni cosa per seguire Gesù
fede, una sequela di Cristo nella quotidianità. Andrea è infatti uno dei dodici, che il Figlio di Dio sceglie come amici più inti mi. Sconvolgente dovette essere assistere alla moltiplicazione dei pani e dei pesci: incredulo prima del miracolo volgendo lo sguardo alla folla affamata e ai soli cinque pani d’orzo e due pesci a disposi zione si era chiesto: “Cos’è questo per tanta gente?”.
Gesù accresce ogni giorno di più la fede dell’apostolo quando, insieme a Pietro, Giacomo e Gio vanni, lo conduce in disparte sul Monte degli Ulivi rispondendo loro alle domande sui segni degli ultimi tempi. E’ noto che Andrea
condusse al Messia alcuni gre ci desiderosi di conoscerlo, ma i Vangeli non rivelano altre no tizie certe sul suo conto. Gli Atti degli Apostoli riferiscono che insieme agli altri compagni si diresse verso Gerusalemme dopo l’Ascensione.
Il resto della narrazione della vita del santo è affidato a testi non canonici e apocrifi. “Tu sa rai una colonna di luce nel mio Regno”, avrebbe detto Gesù ad Andrea secondo un antico scrit to copto. Scrittori cristiani dei primi secoli riferiscono che l’a postolo, avrebbe evangelizzato l’Asia Minore e le regioni lungo il Mar Nero giungendo fino al Vol
ga; oggi è infatti onorato come patrono in Romania, Ucraina e Russia.
La predicazione della Buona Novella prosegue instancabil mente in Acaia e, intorno all’an no 60 a Patrasso, Andrea va in contro al martirio: appeso ad una croce che egli volle ad X, come ad evocare l’iniziale greca del nome di Cristo, prima di emettere l’ul timo respiro, secondo la Legenda Aurea, egli avrebbe pronunciato queste parole: “Croce, santificata dal corpo di Cristo. Croce buona, a lungo desiderata da sempre ti ho amata e desiderato abbrac ciarti. Accoglimi e portami dal mio maestro”. (Vatican News)
Il 30 novembre si celebra Sant’Andrea. “Abbiamo trovato il Messia”.
Gioia incontenibile e appa gante come quella di chi scopre di aver raggiunto la meta a lungo desiderata.
Suonano così nel Vangelo di Giovanni le parole di Andrea che di corsa raggiunge il fratel lo Simone per metterlo a parte dell’emozione di essere stato chiamato, “per primo”, da Gesù. Pescatore di Betsaida di Galilea, discepolo di Giovanni Battista, Andrea riconosce nel figlio di Giuseppe il falegname, “l’agnello di Dio”.
Il racconto dell’evangelista re gistra l’ora di quell’incontro che, presso il fiume Giordano, segnò
per sempre la sua esistenza: “era no circa le quattro del pomerig gio”.
“Maestro, dove abiti?”. La ri sposta di Cristo alla domanda di Andrea e di un suo compagno non tarda ad arrivare: “Venite e vedrete”. Un invito a cui non è possibile tirarsi indietro e che prefigura la successiva chiamata, più esplicita, rivolta da Gesù sul le rive del mare di Galilea anche a Simone: “Seguitemi vi farò pe scatori di uomini”. I due restano scossi, ma non hanno esitazioni e, come racconta l’evangelista Matteo, “subito, lasciate le reti, lo seguirono”.
Da quel primo incrocio di sguardi, spiritualmente dirom pente, scaturisce un cammino di
Mercoledì 30 Novembre 2022 17 Al lora! mezz'ora di religione 41-43 Fourteenth Street, Warragamba NSW 2752 Tel. (02) 47 741 584 - Mob. 0458 820 065 (SMS) www.pietro.com.au - Email: feedme@pietro.com.au
dagli abitanti di Portacomaro.
menù del pranzo preparato dalla cugina prevede arrosto, ver dure, agnolotti e bunet, uno dei
Perché Zelenski ci è così antipatico?
hanno combattuto varie guerre nei secoli passati, una anche contro i piemontesi, mandati da Cavour. La decisione di collegare la Crimea all'Ucraina fu presa da Kruscev, per incomprensibili motivi, in un periodo in cui l'Ucraina era parte dell'Unione Sovietica e nel quale tutti pensavano che sarebbe durata per mille anni.
Il presidente ucraino Zelensky fu eletto con una piattaforma elet torale nella quale egli prometteva un accomodamento e la pace con la Russia. Non ha realizzato que sto programma, a quanto pare, ma il suo contrario: l'Ucraina giace in rovina. Certo, l'invasore è Putin, non Zelensky, ma Putin aveva am massato migliaia di carri armati alla frontiera con l'Ucraina e si era mosso in modo minaccioso. A un certo punto i servizi segreti statu nitensi informarono Zelensky che i russi avrebbero lanciato un'inva sione, ma egli disse che ciò era im possibile.
Se Zelensky fosse stato meno
stupido e avesse avvertito il perico lo reale che l'invasione ci sarebbe stata davvero, avrebbe potuto ma novrare in maniera diversa a livello internazionale, invece di ignorare il pericolo.
Si dice che per litigare bisogna essere in due. Forse sarebbe bastato dichiarare pubblicamente che non sarebbero mai entrati nella NATO e che non avrebbero mai più com piuto manovre congiunte con la NATO (ne hanno tenute ben 3 nel 2021).
Come ulteriore rassicurazione avrebbe potuto accettare la cessio ne della Crimea, una regione che con l'Ucraina c'entra come i cavoli a merenda, ma per la quale i russi
L'Ucraina non potrà mai battere la Russia e dato che, di solito, i russi vincono le loro guerre in inverno, è probabile che il martellamento del le posizioni ucraine durerà ancora a lungo e verrà seguito da un attac co russo a tenaglia, forse anche con il coinvolgimento della Bielorussia, che chiuderà in una sacca Kiev.
Così quando l'Ucraina sarà ri dotta in un gigantesco cumulo di macerie, Zelensky o chi per lui, do vranno comunque sedersi a un ta volo e accettare la resa.
Questa guerra pare una ripe tizione dell'inizio del II conflitto mondiale, quando Chamberlain diede un assegno in bianco alla Polonia, a quel tempo guidata da uomini che non fecero abbastanza per fermare Hitler, forti dell’asse gno che portavano in tasca.
L'assegno lo mandarono all'in casso e la Gran Bretagna e la Fran cia furono costrette a onorarlo.
Perché mettere il tetto al contante?
Vorrei mettere in chiaro alcuni punti, che mi sembrano impor tanti, per quanto riguarda il tetto al contante. Ricordando, prima di ogni altra cosa, che la Comunità europea ha invitato i paesi mem bri a mantenere un tetto minimo al contante pari a 5.000 euro, per non svantaggiare troppo le perso ne che non hanno accesso ai cir cuiti bancari.
1. In una società senza contan te l’evasione continuerà a fiorire, truccando bilanci, con società fittizie, corrompendo funzionari e uomini politici, con fatture fal se che finiranno all’incasso, con clonazioni di bancomat e carte di credito. E, purtroppo, anche il ter rorismo. Ma non si ferma un terro rista o un grosso evasore metten do un tetto di mille euro, perché il terrorista e il grosso evasore saprebbe procurarseli comunque.
2. Le lobby finanziarie mirano a incrementare i propri profitti, am ministrando tutta la burocrazia che gira intorno al denaro elettro nico. L’ammontare di contante de
tenuto dagli italiani (sui conti cor renti e nelle cassette di sicurezza) è enorme e dunque la tentazione da parte di questi poteri di appro priarsene è fortissima.
3. La disciplina del Bail-In, che è legge in Italia dal 2016, grazie alla coppia Renzi e Padoan, preve de che le banche debbano essere salvate dagli azionisti, obbligazio nisti e correntisti. Senza contante non appena i correntisti sentiran no puzza di marcio non potranno correre a ritirare i propri risparmi, ma potranno solo pregare che vada tutto bene.
Se tutti i soldi sui conti correnti potranno essere congelati, questi potranno essere facilmente se questrati dai governanti di turno. Ricordiamoci di ciò che fece Giu liano Amato, nel luglio 1992, con Soros.
4. La sfrontatezza di chi ci vuole togliere i risparmi, affidandoli a volti anonimi che potranno farne ciò che vogliono, ha dell’incre dibile. Ricordiamo l’Art.47 della nostra Costituzione che sancisce: “La Repubblica incoraggia e tutela
il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese”.
5. Senza il contante saremo tutti ridotti a degli schiavi. Senza dignità né libertà. Un algoritmo conoscerà tutto di noi, cosa spen diamo, dove andiamo, i nostri gu sti e le nostre fobie.
Con le carte di credito diven terà facile ottenere piccoli prestiti su acquisti per spese voluttuarie e, prima che il cittadino se ne ren da conto, si troverà con un cappio stretto al collo. Negli USA questa è una mostruosa piaga sociale.
6. Coloro che sono andati sotto di 500 euro con il proprio conto bancario se lo sono visti chiudere, con segnalazione al sistema cen trale di controllo. Per costoro l’uni ca speranza di poter sopravvivere con il proprio lavoro è la possibili tà di usare contante.
“Ghost ships” emersero dall’ombra per sabotare il gasdotto Nord Stream
di Angelo Paratico
Alcuni monitoraggi eseguiti con satelliti hanno scoperto due navi con i GPS spenti nell’area del gasdotto, prima del sabo taggio avvenuto il 29 settembre 2022.Le prime perdite di gas del gasdotto Nord Stream 2 nel Mar Baltico erano state rilevate nel le prime ore del 26 settembre, riversando nell’atmosfera fino a 400.000 tonnellate di metano. I funzionari che avevano seguito la vicenda hanno immediata mente sospettato un sabotaggio. Una nuova analisi mostrerebbe che due grandi navi, con i loro geolocalizzatori spenti, erano apparse sopra ai siti dove si sono avute le perdite, nei giorni imme diatamente precedenti al rileva mento.
Secondo l’analisi della società di monitoraggio dei dati satel litari SpaceKnow, le due “navi misteriose”, ognuna delle quali misurava tra i 95 e i 130 metri di lunghezza, sono passate a diver se miglia di distanza dai siti delle perdite di Nord Stream 2. “Abbia mo rilevato alcune black ships, cioè navi di dimensioni signifi cative, che stavano attraversando l’area di interesse”, afferma Jerry Javornicky, CEO e cofondatore di SpaceKnow. “Avevano i loro ra diofari spenti, il che significa che non c’erano informazioni sui loro movimenti e che stavano cercan do di tenere nascosto al mondo le informazioni sulla loro posizione e le informazioni generali”, ag giunge Javornicky.
La scoperta, che è stata fatta analizzando le immagini di più satelliti, probabilmente aumen terà ulteriormente le speculazio ni sulla causa delle esplosioni. Diversi paesi che stanno inda gando sull’incidente ritengono che i gasdotti Nord Stream 1 e 2 siano stati scossi da una serie di esplosioni, e molti sospetti sono stati inizialmente rivolti alla Russia, e successivamente alla Gran Bretagna.
Una volta identificate le navi, SpaceKnow ha trasmesso le sue scoperte ai funzionari del la NATO, che stanno indagando sugli incidenti del Nord Stream. Javornicky afferma che i funzio nari della NATO hanno chiesto
all’azienda di fornire ulteriori in formazioni.
La portavoce della NATO, Oana Lungescu, ha dichiarato di non commentare “i dettagli del nostro supporto o le fonti utiliz zate”, ma ha confermato che la NATO ritiene che l’incidente sia stato un “atto di sabotaggio deli berato e irresponsabile” e ha au mentato la sua presenza nel Mar Baltico e nel Mare del Nord.
Tuttavia, un funzionario della NATO, che non aveva il permes so di parlare pubblicamente, ha confermato che la NATO ha ri cevuto i dati di SpaceKnow e ha detto che le immagini satellitari possono rivelarsi utili per le sue indagini.
Per individuare le navi, dice Javornicky, l’azienda ha esa minato 90 giorni di immagini satellitari archiviate per l’area. L’azienda analizza le immagini provenienti da diversi sistemi satellitari, compresi i servizi a pagamento e gratuiti, e utilizza l’apprendimento automatico per individuare gli oggetti al loro in terno. Questo include la capaci tà di monitorare strade, edifici e cambiamenti nel paesaggio.
“Abbiamo 38 algoritmi speci fici in grado di rilevare le attrez zature militari”, afferma Javorni cky, aggiungendo che il sistema di SpaceKnow è in grado di indi viduare modelli specifici di aerei sulle piste di atterraggio.
Una volta raccolte le immagini d’archivio dell’area, SpaceKnow ha creato una serie di poligoni intorno ai siti delle fughe di gas. Il più piccolo di questi, circa 400 metri quadrati, copriva l’area dell’esplosione immediata, men tre le aree di interesse più gran di coprivano diversi chilometri. Nelle settimane precedenti alle esplosioni, SpaceKnow ha rileva to 25 navi che transitavano nella regione, da “navi da carico a gran di navi multiuso”, spiega Javorni cky. In totale, 23 di queste navi avevano i transponder del siste ma di identificazione automati ca (AIS) accesi. Due non avevano i dati AIS accesi e queste navi sono passate nell’area nei giorni immediatamente precedenti al rilevamento delle perdite.
Le indagini continuano.
Mercoledì 30 Novembre 2022 18 Al lora! la pagina di Angelo Make your gift a bunch of flowers... Pino Oppedisano - 0419 822 226 p 02 9602 5931 p 02 9822 9550
di Angelo Paratico
di Angelo Paratico
DRAMMI E CORRUZIONE DIETRO AI MONDIALI
È in corso il grande show dei mondiali di calcio in Qatar, ma pochi sanno quanti drammi umani siano avvenuti durante la loro preparazione, rimasti ne gati e coperti dagli scintillanti palazzi di Doha e dalle imponen ti strutture che ospitano le gare, mentre solo in parte è emersa la scandalosa corruzione che è sta ta messa in atto per organizzare la manifestazione in questo as surdo paese.
Ricordiamoci che l’intero “bo ard” della FIFA è finito in ma nette dopo che sono state docu mentate le dazioni per milioni di dollari ricevute dai singoli suoi componenti per votare questa sede, mazzette che hanno poi portato all’azzeramento dei ver tici.
Il Qatar è un paese anomalo, dove i diritti dei lavoratori e la stessa democrazia sono un op tional e ne ho parlato a lungo in un mio libro “INTEGRAZIONE
IMPOSSIBILE- Quello che non ci dicono su Africa, Islam ed im migrazione", ed. Il Borghese. (Chi fosse interessato a leggerlo può richiedermelo via mail a marco. zacchera@libero.it ) scoprendo le infinite sfaccettature di queste teocrazie emiratine che piaccio no tanto soprattutto a chi ha na scosto i soldi da quelle parti.
Ricordiamoci che secondo Amnesty International e Human Rights Watch (e come documen tato da una serie di inchieste ap parse l’anno scorso sul Guardian di Londra) sarebbero stati circa 6.500 i morti solo tra i lavoratori edili addetti alle costruzioni e di fatto deportati nel paese senza diritti ed oggetto di un inaudito sfruttamento.
Allettanti infatti da un guada gno molto al di sopra del povero livello di vita dei loro villaggi, centinaia di migliaia di persone provenienti da Pakistan, Ban gladesh, Sri Lanka, India, Nepal e da molti paesi africani sono arrivati in Qatar scoprendo su bito che la realtà era ben diversa da quella che era stata loro pro messa. Per tutti la solita storia: un “reclutatore” che passava nei villaggi e prometteva soldi senza sottolineare troppo che a carico dei lavoratori restano le spese di
viaggio, il vitto e l’alloggio e che quindi - arrivando - si sarebbero trovati già indebitati fino al collo.
Anche perché, nonostante le promesse della teocrazia al pote re in Qatar - paese di cui Gianni Infantino, presidente della Fifa, è talmente innamorato da es serne diventato cittadino - non è mai stato abolito il sistema della kafala (“garanzia”) che permette ai datori di lavoro di requisire all'arrivo i passaporti dei lavora tori migranti - dichiarati subito ufficialmente “debitori” - che restano così senza documenti e la possibilità di lasciare il paese, ma anche di cambiare padrone o mestiere.
La Kafala concretizza un con cetto preso a prestito dall’Islam, una specie di tutela per gli esseri inferiori che dovrebbe valere per donne vedove o rimaste senza marito e bambini minori, ma che in questo caso è stata adottata per gli immigrati. Un sistema che ha funzionato in milioni di casi, con il “kafil” che comandava sen za sconti e spesso con la violenza e con l’immigrato che senza do cumenti non solo non poteva più espatriare o cambiare lavoro ma che non poteva neppure affittare una casa, avere un conto in ban ca e visto che non parlava - ov viamente - la lingua locale, non poteva nemmeno protestare o ri volgersi alla polizia o a un sinda cato (peraltro vietati nel paese), né aver accesso a servizi sanitari o diritto ad adeguate assicurazio ni sul lavoro.
Su internet si possono legge re storie incredibili di persone segregate per mesi, fustigate per “disobbedienza” o morte di stenti in un clima da medioevo. Gente trattata come animali condivi dendo “a ore” un letto con turni di 60 ore di lavoro settimanali senza giorni di riposo e - ricor diamoci - lavorando in un clima bestiale, estremamente caldo.
Quello che poi tutti si chiedo no è se la corruzione nella FIFA sia stata effettivamente cancella ta o se tuttora imperversi.
Il dubbio c’è, viste anche le dichiarazioni demagogiche del nuovo presidente FIFA Gianni Infantino che - sommerso dalle critiche per il perdurante man
cato rispetto dei diritti umani in Quatar - ha avuto l’indecenza di affermare nella conferenza stam pa di apertura che "Per quello che noi europei abbiamo commesso negli ultimi 3.000 anni dovrem mo scusarci almeno per i pros simi 3.000 anni, prima di dare lezioni morali agli altri paesi. Queste lezioni morali sono solo pura ipocrisia". Ipocrisia? Preso atto che per la FIFA il Qatar è un paese felice, Infantino ha detto di sentirsi "arabo", "gay", "lavo ratore migrante" e intanto ne ha preso pure la cittadinanza, chis sà se facendo un pensierino alla mancanza di trattati di estradi zione verso questo piccolo stato del Golfo, se mai saltassero fuori sue future indebite ingerenze.
Perché non si tratta solo di diritti negati ai lavoratori, in Qa tar non si possono professare in pubblico altre religioni oltre l’I slam, non è ammessa l’omoses sualità, le donne sono oggetto di “vestiti adeguati”, non si devono bere alcolici (pensate alla gioia delle ditte di birra sponsor del mondiale!) e perfino per le turiste c’è stato l’obbligo di non indossa re pantaloncini corti o magliette senza maniche, ma solo vesti che coprano ginocchia e spalle.
Perché - alla fine - resta poi la questione di fondo: ma senza una adeguata corruzione, chi mai avrebbe pensato di organizzare dei “mondiali” in un paese dove praticamente non si era mai gio cato a calcio?
ADDIO A
ROBERTO
MARONI LEGHISTA SIMPATICO
Se ne è andato a soli 67 anni Roberto Maroni, non solo “un le ghista simpatico” ma soprattutto uomo corretto, ottimo ministro dell’interno e governatore della Lombardia, milanista. Lo ricordo con amicizia ed affetto perché scherzava e sorrideva sempre ed aveva un buon rapporto con tut
ti, ma dimostrando con coerenza un profondo senso del dovere e dello Stato.
Un esempio di persona per bene nel mondo politico e che avrebbe potuto ancora dare mol to, alla Lega e all’Italia. Peccato che se ne sia volato via, davvero ci mancherà.
IL
CALVARIO DI MASSIMO GIORDANO
Assolto con formula piena. È finita con l’esclusione di qualsia si addebito la vicenda giudiziaria dell’ex assessore regionale e già sindaco di Novara (per 10 anni) avv. Massimo Giordano, già espo nente di punta della Lega in Pie monte. La sentenza della Corte d’Appello di Torino ha visto con fermata l’assoluzione in primo grado e respinto l’appello inutil mente proposto dalla Procura, dopo che Giordano era già stato assolto in primo grado.
Una vicenda assurda e surrea le durata dieci anni iniziata sul le “voci” che Giordano avrebbe favorito come amministratore il gestore di un bar (!) e poi allarga te (ad arte?) ad altre vicende che nulla c’entravano e che mi sono
sembrate più che altro una scusa per tenere comunque aperto un procedimento che si è concluso con una doppia assoluzione, MA DOPO DIECI ANNI DI CALVA RIO.
Un procedimento iniziato con perquisizioni in piena notte della Guardia di Finanza in casa e ne gli uffici dell’esponente leghista a sirene spiegate, titoli enormi sui giornali, servizi in Tv anche sulle reti nazionali, dimissioni inevitabili, rovina economica e politica E ALLA FINE… NULLA!
Chi risarcirà mai Massimo Giordano per il danno subito, le spese giudiziarie e di difesa che ha dovuto sostenere, la vergogna di cui è stato ingiustamente og getto?
Mercoledì 30 Novembre 2022 19 Al lora! la pagina di Marco
La Mega Sigonella: militarizzazione, mafie e conflitti
di Antonio Mazzeo
Non esiste in Italia struttura militare come quella di Sigonel la che assuma in sé tutte le con traddizioni del modello neolibe rista che Washington e i suoi più fedeli alleati tentano d’imporre nel mondo. Guerre sanguinarie, il ricatto degli strumenti di ster minio di massa, militarizzazione del territorio e delle coscienze, violazione dei principi costitu zionali, disprezzo per le libertà individuali, sperimentazione di strategie funzionali al nuovo or dine mondiale, sfruttamento in tensivo delle risorse, sperpero di ricchezze e capitali, lotta armata alle migrazioni, potenziamento del controllo mafioso e sociale, contribuzione ai processi di di struzione ambientale, cancella zione dei diritti sindacali e pre carizzazione del lavoro.
Succede tutto questo nella più grande base aeronavale e nucle are USA del Mediterraneo, bari centro dell’ennesimo conflitto nord-sud, il più cruento, il più ideologico, il più imprevedibile per gli sviluppi futuri internazio nali.
Ogni operazione bellica degli ultimi trent’anni è stata sostenu ta dalla base che sorge nel cuore della Sicilia: creata per conte nere la presenza sovietica nel Mediterraneo, l’infrastruttura si è progressivamente trasformata nel trampolino di lancio delle missioni USA e NATO nei Balca ni, in Africa e in Medio Oriente. Guerre per il petrolio innanzi tutto, mascherate prima dalla “difesa della democrazia contro il comunismo”, poi dalla “lotta al terrorismo fondamentalista”.
Una base che sta crescendo enormemente, che concentra de cine di comandi e reparti tra i più importanti delle forze armate e dei servizi segreti statunitensi, che rappresenta il centro stra tegico di direzione e controllo delle operazioni nell’intero con tinente africano, nel Golfo Persi co e nell’Oceano Indiano, che si erge a baluardo della “resistenza occidentale” contro i flussi di migranti provenienti proprio da quelle aree del globo lacerate dalle bombe ospitate nei suoi siti protetti.
Dall’autunno 2003 la base si ciliana è al centro dell’ennesimo programma infrastrutturale e di potenziamento funzionale: lavo ri per centinaia di milioni di Euro
che prevedibilmente finiranno nelle mani di imprese in odor di mafia, una costante questa che ha caratterizzato parte degli ap palti di costruzione e di fornitura di beni e servizi a Sigonella.
Un modello di accumulazione mafiosa che ha contribuito ad accelerare la crescita dei poteri eversivi criminali e la saldatura con i ceti politici ed economi ci dominanti, con conseguenze devastanti per il territorio e la società, prima fra tutte l’impos sibilità a progettare e realizzare nell’isola un modello alternativo e reale di sviluppo.
I programmi di ampliamento della base, rigorosamente tenuti segreti al Parlamento e ai citta dini, generano contestualmente processi di condizionamento di amministratori, istituzioni, sog getti sociali e stravolgono le re gole formali democratiche.
Una trama di silenzi ed omis sioni, di piccole e grandi men zogne, è stata tessuta attorno ad una base che occulta i suoi stru menti di morte, droga le econo mie di interi comuni, espropria risorse e territorio.
Un cancro cresciuto col con senso dei governi nazionali e regionali, di destra e di centro sinistra, che deve essere estir pato se vogliamo che realmente la Sicilia assuma una vocazione di pace e cooperazione medi terranea. È in atto un processo
neoliberista che punta a trasfor mare il nord Africa in riserva di caccia per le transnazionali che hanno sede nell’Unione europea e negli Stati Uniti. Un processo che accentuerà divari, conflitti, espropriazioni. Sigonella, la baia di Augusta, le basi militari dis seminate in Sicilia e nelle sue isole minori hanno il compito di imporre questo modello di pene trazione e di “prevenire” possibili forme di resistenza di governi e realtà politiche e sociali.
Su questi temi il movimento pacifista ed anti-globalizzazio ne ha il dovere di confrontarsi, ponendo nella sua agenda l’o biettivo della smilitarizzazione e riconversione delle basi USA e NATO a partire da Sigonella, la più esposta, la più aggressiva, la più “moderna”.
Nel territorio del comune di Belpasso, nelle vicinanze degli ingressi principali dello scalo aeroportuale di Sigonella, è stato completato da un paio di mesi quello che è certamente il com plesso residenziale più impo nente mai messo a disposizione del personale USA in Sicilia. In un’area di 42 ettari sono stati co struiti 526 alloggi indipendenti con annessi impianti sportivi ed aree verdi e ricreative. Gli alloggi sono di proprietà della società Belpasso Housing S.p.A. che li ha affittati al Governo degli Stati Uniti d'America.
Il progetto del centro residen ziale di Belpasso è stato eseguito dalla Interplan Seconda S.r.l., una società di consulenza diretta da gli architetti Camillo Gubitosi ed Alessandro Gubitosi, entrambi docenti presso l’Università Fede rico II di Napoli. Questa società vanta nel suo curriculum anche la progettazione dell'impianto urbano del nuovo Quartier Gene rale delle Forze Alleate dell’Eu ropa Meridionale realizzato in prossimità del Lago di Patria, 26 Km a nord di Napoli e di varie strutture aeroportuali realizzate tra il 1993 e il 1994 nella base di Aviano (Pordenone) in dotazione all’US Air Force.
Intanto si lavora a pieno ritmo per realizzare una via di collega mento tra la Strada Statale 417 Catania-Gela e il nuovo comples so abitativo di Mineo destinato al personale militare USA e fa miglie; all’arteria sarà anche ag giunto un sottopassaggio con la strada provinciale 131. Il proget to prevede un costo di 2 milioni di Euro circa, ripartito in parti uguali tra l’ANAS e la Provincia di Catania.
Ci sono poi in cantiere al tri interventi per potenziare la rete viaria intorno alla megain frastruttura militare. Con la giustificazione di migliorare le “condizioni di sicurezza antiter rorismo”, il presidente della Pro vincia di Catania e gli ufficiali statunitensi hanno sottoscritto in aprile un accordo per poten ziare le vie di ingresso e di uscita dell’area aeroportuale (NAS 2), lungo le strade provinciali 105 e 69/II. In particolare sulla prima arteria saranno realizzate quat tro corsie - due per ogni senso di marcia con corsie per il cambio di direzione - e sarà avviata la completa ricostruzione dell’in crocio tra la strada statale 417 e la provinciale 105, onde assicurare l’accesso da e per queste due ar terie.
Gli attuali ponti sul fiume Dittaino e sulla SS 417 saranno demoliti e ricostruiti “per rispon dere alle nuove normative antisi smiche” ed allargati per ospitare le quattro corsie ed il nuovo im pianto di illuminazione. I ponti
comprenderanno “un apposito camminamento per il passaggio pedonale in totale sicurezza”. An che per ciò che riguarda la strada provinciale 69 è previsto il suo ampliamento a quattro corsie nel tratto compreso tra l’innesto con la SS 417 e l’ingresso del de posito munizioni di Sigonella.
Intanto l’uso di auto private da parte dei militari di Sigonella continua ad essere incentivato da una politica di forte riduzione dei prezzi dei carburanti.
La benzina può essere acqui stata mediante un carnet di buo ni da 5, 10 e 20 litri rilasciato dal “Navy Exchange Personalized Services” di NAS 2. Il valore del carnet per un totale di 100 litri di benzina è di 44,50 dollari: ciò significa che i militari di Sigonel la pagano circa 44 centesimi di dollaro al litro, meno di 40 cen tesimi di Euro. Ad ogni militare viene assegnato un numero di coupon che varia a secondo del la cilindrata dell’auto (tra i 300 e i 400 litri di benzina al mese). I coupon possono essere utilizzati in qualsiasi parte d’Italia nelle stazioni AGIP, IP ed Esso.
Analoghi sconti sono previ sti per l’acquisto di carburante per auto diesel e a gas. L’enorme differenza di costo della benzina riservata al personale militare di Sigonella rispetto al prezzo di mercato italiano, fomenta uno dei business del mercato nero che prolifera attorno alla base. Sono state le stesse autorità mi litari ad esprimere forti preoccu pazioni in proposito: “Il mercato nero di buoni NATO è un fatto particolarmente grave”, si legge in un editoriale del settimanale The Signature destinato alla po polazione USA di Sigonella.
Nel riconoscere il peso econo mico che grava sui consumatori italiani che “pagano normalmen te 4 dollari il gallone di benzina”, l’editoriale sottolinea come “la loro controparte americana paga prezzi americani...”
Disinteresse analogo sull’im patto delle triangolazioni di car burante superscontato è stato mostrato da amministratori e politici locali anche per ciò che riguarda la gestione e lo smal timento dei rifiuti prodotti in enormi quantità dal complesso militare di Sigonella, spesso fini ti in discariche illegali.
Di norma la base utilizza la discarica consortile di contrada Armicci di Lentini, un’area ormai trasformatasi in una vera e pro pria bomba ecologica e dove sono smaltiti anche i rifiuti prodotti nei municipi di Lentini, Augusta, Carlentini e Francofonte
Gli investigatori della D.I.A. hanno tuttavia rilevato che la base di Sigonella compare tra gli enti e le istituzioni pubbli che che per anni hanno scarica to rifiuti nella discarica gestita da tale Salvatore Proto, ritenuto un prestanome del clan Santa paola-Ercolano, il quale avreb be preso parte a numerose gare d’appalto all’interno della base militare siciliana “solo al fine di presentare “offerte di comodo” in favore di società riconducibili a Cosa Nostra”
Mercoledì 30 Novembre 2022 20 Al lora! Alliance Ground Surveillance
Le scarpe rosse, sono diventate simbolo della lotta contro il femmi nicidio e la violenza contro le don ne, grazie ad un’artista.
Era il 27 luglio del 2012 quando Elina Chauvet le utilizzò per la pri ma volta in un’installazione arti stica pubblica davanti al consolato messicano di El Paso, in Texas, per ricordare le centinaia di donne uc cise nella città messicana di Juarez.
L’artista ha vissuto a Ciudad Juárez in Messico, negli anni del la formazione universitaria, in architettura, ed è stato allora che ha potuto constatare il fenomeno della sparizione delle giovani don ne - diverse inchieste le indicano principalmente di età compresa tra i quindici e i venticinque anni e del ritrovamento dei loro corpi senza vita nel deserto. Tutte vittime di uno stesso trattamento, come se l’azione criminale sia commessa da un serial killer: rapite, stuprate, or rendamente mutilate e uccise per strangolamento. Allo stesso tempo Elina ha notato come la città e le autorità minimizzassero il proble ma. Dietro quei nomi si celano stu dentesse e molte lavoratrici delle
volge questa situazione. Nel 2009 Elina ha dunque raccolto tra cono scenti trentatré paia di scarpe e le ha installate nello spazio urbano
Dopo il primo Zapatos Rojos, ha atteso due anni per rifarlo, ma que sta volta a Mazatlan, nello stato di Sinaloa, e di scarpe, grazie al passa parola generato dall’installazione a Juárez, ne sono state donate tre cento.
E da quel giorno le scarpette ros se, dello stesso colore del sangue versato da tantissime donne in tut to il mondo, sono diventate il sim bolo della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Da allora, nella giornata del 25 novembre, indossare un paio di scarpe rosse vuol simboleggiare la nostra adesione ad una lotta che ci deve vedere tutte unite, per dire ba sta ad ogni tipo di violenza.
Il colore rosso è stato scelto in quanto simbolo dell'amore, della passione che si trasforma in male ed in violenza, simbolo della pos sessione morbosa che diventa una trappola mortale e simbolo della femminilità che purtroppo, oggi, troppe volte viene violata.
Ogni anno il 25 novembre si cele bra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e il femmini cidio. Quella del 25 novembre non è una data scelta a caso dall'ONU: ricorre infatti l'anniversario dell'as sassinio delle sorelle Mirabal, tre coraggiose donne rivoluzionarie, che furono massacrate nel 1960.
Le sorelle Mirabal, Patria Merce des, María Argentina Minerva e An tonia María Teresa sono le tre sorelle uccise brutalmente il 25 novembre del 1960 dal regime del dittatore Trujillo a cui loro avevano tentato di opporsi. Questo evento e questa data sono stati scelte dall'ONU come sim bolo della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra in tutto il mondo nello stesso giorno.
La trentennale dittatura di Trujil lo sulla Repubblica Dominicana vie ne considerata una delle più dure dell'America Latina: dal 1930 al 1960 si calcola che furono uccise più di 50.000 persone.
Le sorelle Mirabal provenivano da una famiglia benestante che, come molte altre famiglie, era stata espropriata dei suoi beni dal regime; erano donne colte e decisero di or ganizzarsi per combattere contro le atrocità commesse da Trujillo. Insie me ai loro mariti diedero vita al "Mo vimento 14 giugno", gruppo politico di opposizione clandestina che prese piede in tutto il paese. Ma i membri che ne facevano parte vennero perse guitati e molti incarcerati, comprese le sorelle Mirabal e i loro coniugi.
Mercoledì 30 Novembre 2022 21 Al lora! la pagina della Donna a cura di Maria
Grazia Storniolo
Maquiladoras, fabbriche che im
piegano manodopera a bassissimo costo (questa è la zona franca più grande del Messico, dunque vi sono molte fabbriche). Così l’artista ha deciso di rompere attraverso il suo lavoro l’omertà e il silenzio che av
di Juárez.
Perché le scarpe rosse sono il simbolo del 25 novembre 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne: la storia delle coraggiose sorelle Mirabal
di Marta Ferrucci
Abbiamo visto i marziani...
punta Hidegkuti aveva già segna to il primo gol.
Da lì in avanti ci fu un mono logo dell'Ungheria che si dimo strò troppo superiore, tenendo costantemente la palla e giocan do a ritmi insostenibili per i sud diti di Sua Maestà.
La partita finì con un clamo roso 6-3 per gli ungheresi, che al ritorno in patria furono accolti da trionfatori.
I 100 mila di Wembley anda rono a casa convinti di aver visto i marziani e i dirigenti inglesi ca pirono che quel loro presuntuoso isolamento li aveva indeboliti.
Nel 1950 l'Uruguay era cam pione del mondo, ma probabil mente non la nazionale più forte del pianeta.
Sì, perché la nazionale miglio re del mondo era l'Ungheria.
E lo resterà per almeno metà decennio.
Giocava un calcio nuovo e ri voluzionario che ha tracciato la strada percorsa poi dall'Ajax di Michels e Cruijff ed in t empi recenti dal Barcellona di Guar diola.
Nel 1952 quell'Ungheria vin se anche la medaglia d'oro alle Olimpiadi.
Per questo motivo era stata invitata dai "maestri" del calcio inglesi per disputare un'amiche vole.
Quella delle amichevoli il lustri era un'abitudine dell'In ghilterra che, per due decenni, credendosi superiore a tutti, non aveva partecipato a competizioni internazionali e faceva delle par tite-esibizione per i propri tifosi (nel 1950 aveva finalmente par tecipato ai mondiali, tornando a casa umiliati).
Il 25 Novembre 1953 l'Unghe ria mise piede a Wembley, nello stadio in cui l'Inghilterra non aveva mai perso.
L'accoglienza per i magiari fu un misto di sguardi curiosi e bat tute offensive.
I giocatori inglesi guardavano gli avversari con sdegno e addi rittura ridevano delle loro scarpe come ricorda il capitano Wright:
"Notai che le scarpe degli un gheresi avevano, sotto la caviglia, una specie di pantofola. 'Non sono neanche attrezzati', dissi al mio amico, ma purtroppo lo era no eccome".
Le battute non risparmiarono nemmeno il numero 10 unghe rese
"Vedi quel tipo basso e ciccio ne? Li faremo a pezzi".
Peccato che quel ciccione fos se Ferenc Puskas, uno dei miglio ri giocatori della storia.
Le risate finirono subito dopo il fischio d'inizio.
Nemmeno un minuto e la
L'orgoglio però li portò a chie dere la rivincita che ci giocò al Nepstadion di Budapest il 23 Maggio 1954.
E agli inglesi, ansiosi di rifarsi andò anche peggio: 7-1 per l'Un gheria del "ciccione" Puskas.
Un'altra batosta leggenda ria, come leggendaria era quella squadra:
Grosics, Buzansky, Lorant, Lantos, Bozsik, Zakarias, Budai, Kocsis, Hidegkuti, Puskas, Czibor.
Diego Armando Maradona non se n'è mai andato...
Nel marzo 1991, colpito dalle accuse per droga rivoltegli da un pentito, Diego Armando Marado na deve difendersi in Procura.
Con lui ci sono l’avvocato Vin cenzo Maria Siniscalchi e un gio vane penalista, Luigi Ferrante.
Dopo l'interrogatorio, i tre stanno per uscire dal palazzo quando i poliziotti li bloccano chiedendo loro pazienza:
"Ci sono centinaia di tifosi là fuori, non li conteniamo, per fa vore, aspettate in ascensore".
Ferrante, quasi pensando ad alta voce dice "Ma è sempre così?" e Diego con un sorriso ma linconico risponde "Gigi, è tutta la mia vita che è così…".
Poi, come per non pensare alle cose brutte, Diego cambia espres sione e dice al giovane penalista "Avvocato, giochi a calcio?".
Ferrante risponde che gioca così per divertirsi e Diego lo con voca per una partita a calcetto "Allora giovedì giochi con me. Ho una squadra di calcetto con Taglialatela e Careca ma Anto nio si è stirato un muscolo e non ci sarà. Giochi tu. Andiamo ad Agnano".
Il giovedì Ferrante seguì Diego ad Agnano...
"Raggiungemmo i campi di calcetto di Agnano e andammo negli spogliatoi per cambiarci.
Lui tirò fuori le seconde maglie ufficiali del calcio Napoli, rosse, belle e particolari. Mi diede la 5, quella di Ricardo Alemao, lui in dossò la 9 di Antonio Careca.
Era da settimane che non met teva più la 10. Perché, ma non lo ha mai detto ufficialmente, essendo un po’ fuori forma e in quella situazione, non se ne sen tiva più davvero degno.
La nostra squadra era compo sta da Pino Taglialatela in porta, Luca, un fortissimo ragazzo delle giovanili del Napoli, il suo elet tricista di fiducia e io.
Dall’altra parte c’erano quattro talentuosi e giovani giocatori di
calcetto e il figlio del suo barbie re. Ne venne fuori una partita in tensa e Diego non la voleva pro prio perdere.
Giocava con gioia e quando andavamo sotto nel punteggio scartava l’intera squadra avver saria e ci riportava in vantaggio. Mi colpì questa sua felicità nel giocare a pallone, quella che pro vano i bambini che ancora non sono gravati dai pensieri della vita adulta.
Fantastico.
Era un leader assoluto. Io ini ziai molto contratto, capirete: giocavo con Maradona. Tagliala tela in porta parava l’imparabile e a un certo punto presi palla e lanciai Diego. Lui, mentre aggan ciava il pallone per poi scaraven tarlo in rete gridò: “Bella palla, bella!”.
Un elogio a un operaio del cal cio quale ero io…
Nella partita incoraggiò tutti e non rimproverò mai i compagni per gli errori di gioco. Compresi perché gli altri calciatori profes sionisti lo adoravano.
Poi a fine partita raccolse le maglie da terra per portarle via, quasi fosse un magazziniere.
Oh, Maradona!
Mise tutto a posto, ci ringraziò e andò via...
Quell’episodio di Agnano svelò il vero animo di Diego: amava il calcio in ogni sua espressione e anzi era stanco delle pressioni esasperate del football professio nale.
Era innamorato del pallone. Quando glielo hanno tolto ha co minciato a morire"
Qualche giorno dopo quel gio vedì c'era Napoli-Bari, la partita in cui l’antidoping lo trovò posi tivo mettendo fine alla sua storia azzurra.
Non all'amore per il calcio e per Napoli. Due anni dopo, quel 25 novembre 2020, Diego se n'è andato... ma Diego non se n'è mai andato realmente...
Mercoledì 30 Novembre 2022 22 Al lora! sport “My Italian” Italian Restaurant, Pizza-Pasta- Cakes 10 Brookfield Road, Minto Mall, NSW 2566
Il Mondiale in Qatar non poteva cominciare peggio
Almeno i testimonial occi dentali del Mondiale sono stati pagati per dire (è il caso di Da vid Beckham) che questo torneo sarebbe stato il torneo “dell’in clusione”, o che (è il caso di Xavi) la Nazionale del Qatar è forte e stupirà tutti: nella partita d’esor dio contro il modesto Ecuador ha fatto rimpiangere certe sfide di Serie C.
Una squadra finta, costruita a tavolino con stranieri forzata mente naturalizzati e “campioni” sfornati dalla Aspire Academy, in ritiro da marzo per prepararsi al meglio per l’appuntamento della vita, che non è riuscita a fare un solo tiro in porta in 90 minuti e ha perso 2-0 una partita che po teva finire anche 3 o 4 a zero.
Adesso ho paura
Piero Vietti
Dopo settimane di polemiche, molte ipocrite, quasi tutte tar dive, è iniziato ieri il Mondiale di calcio in Qatar. E non poteva cominciare peggio. E non per l’assenza della nostra Nazionale, quasi un’abitudine ormai, con gli Azzurri impegnati in un’inutile quanto triste amichevole con tro l’Austria terminata con una sconfitta imbarazzante poche ore dopo l’inizio della Coppa del mondo.
Il divieto di birra in Qatar e il pilatesco Infantino
Se già le premesse erano pessi me, tra accuse di corruzione per farsi assegnare il Mondiale dodi ci anni fa, migliaia di morti tra i lavoratori sfruttati e sottopagati in questi anni per costruire gli stadi in mezzo al deserto, dirit ti negati a donne e omosessuali così come la libertà religiosa, ti fosi “finti” delle varie Nazionali in gara e troppi big assenti a cau sa della collocazione invernale del torneo, in pieno svolgimento dei campionati, l’inizio è stato peggiore.
A poche ore dalla partita inau gurale, è diventato ufficiale il di vieto in extremis di vendere birra durante le partite, e tanti saluti allo sponsor Budweiser che ha pagato 75 milioni alla Fifa per esserci e potere vendere i propri prodotti.
Niente da fare, in Qatar non si può bere birra e anche i (pochi) tifosi arrivati dall’estero e non musulmani devono adeguarsi. «Si può sopravvivere senza bere alcol per tre ore al giorno», il commento pilatesco del presi dente della Fifa, Gianni Infanti no, che nella conferenza stampa di inaugurazione del Mondiale ha dato vita a uno show ridicolo e inquietante, e non solo per giu stificare il no alla vendita di birra negli stadi (se il principio con cui si giustificano i divieti è “si può sopravvivere”, allora vale tutto).
«Mi sento arabo, migrante, gay». Il delirio di Infantino Infantino si è prodigato in un delirante manifesto di inclusio ne in cui si è presentato come il difensore del calcio e delle ingiu stizie. E Infantino è l’eroe che ci
meritiamo, probabilmente: «Oggi mi sento del Qatar. Oggi mi sen to arabo. Oggi mi sento africano. Oggi mi sento lavoratore migran te. Oggi mi sento gay. Oggi mi sento disabile», ha detto, poco prima che il capo ufficio stam pa della Fifa facesse coming out. Senza timore di rendersi ridicolo, Infantino ha spiegato di empa tizzare con gli oppressi perché i suoi genitori hanno lavorato come migranti. In Svizzera.
E ha aggiunto di comprendere le sofferenze dei lavoratori mi granti in Qatar perché anche lui, da piccolo, è stato discriminato: a scuola infatti lo prendevano in giro per i suoi capelli rossi e le lentiggini.
In un crescendo allucinante e allucinato il capo della Federa zione che organizza i Mondiali si è poi messo a dare lezioni di storia con il più classico degli schemi: la morale all’Occidente brutto, bianco e cattivo.
Ha superato persino gli am bientalisti che accusano l’uomo di rovinare il pianeta dalla Ri voluzione industriale, dicendo che il Qatar avrà anche i suoi di fetti, ma «per quello che noi eu ropei abbiamo fatto negli ultimi 3.000 anni dovremmo scusarci per i prossimi 3.000 anni, prima di dare lezioni morali agli altri. Queste lezioni morali sono solo ipocrisia». Ipse dixit. Il benaltri smo al suo apice.
La lotta per i diritti in Qatar non vale un cartellino giallo
Poche ore dopo avere detto che «gli omosessuali saranno accolti senza discriminazioni» la Fifa ha minacciato diverse Nazionali che volevano fare indossare ai propri capitani la fascia arcobaleno: se lo fate, scatta l’ammonizione.
E così oggi Inghilterra, Galles, Belgio, Danimarca, Germania, Olanda e Svizzera hanno an nunciato che i rispettivi capitani non indosseranno la fascia “One Love”, bensì quella approvata dal la Fifa “No discrimination”, vaste programme. Dovevano giocare in Qatar per cambiare la storia dei diritti di quel paese, accendere i riflettori sui diritti negati, fare un gesto in mondovisione per sensibilizzare le coscienze, ed è bastato un cartellino giallo per farli desistere.
Non solo: dopo tutto il gran parlare fatto dagli organizzatori sul pubblico partecipe e in fre mente attesa di questa Coppa del mondo, le telecamere della Fifa hanno faticato a inquadra re le azioni di gioco senza che si notassero gli spalti semivuoti dall’inizio del secondo tempo: disgustati dal livello osceno della propria Nazionale, i tifosi del Qa tar hanno lasciato l’impianto sul 2-0 per l’Ecuador.
I valori “buoni” e l’ipocrisia su Russia e Iran
Il Mondiale nell’Emirato ha così svelato il più clamoroso cortocircuito sportivo-cultura le di sempre: l’idea che il calcio sia uno strumento per portare nel mondo certi valori “buoni” si scontra con i soldi degli emiri da un lato, e con la debolezza intrin seca di quegli stessi valori, che non valgono un cartellino giallo o un boicottaggio vero della ma nifestazione (alla fine sono tutti in Qatar, e i tifosi tutti davanti alla tv con record di ascolti).
Oggi è il giorno di Inghilter ra-Iran, e qui si aprirebbe un altro tema su cui la Fifa e il mondo del calcio in generale fanno sfoggio di ipocrisia: data per giusta l’e sclusione della Russia dai Mon diali perché Putin ha scatenato la guerra in Ucraina, che ci fa in campo la Nazionale di un regime che sta soffocando nel sangue le proteste dei propri cittadini?
Quando ero piccolo avevo pau ra del buio, una schifosissima paura.
Paura che un essere immagi nario terrificante potesse uscire da sotto il mio letto e farmi del male.
Papà puntualmente mi ras sicurava dicendomi “Antonio i mostri non esistono. I fantasmi, i lupi mannari, le streghe sono fesserie inventate per mettere paura ai creduloni come te. Devi avere paura degli uomini, non dei mostri".
Ma papà si sbagliava, perché i mostri possono esseri viventi e reali, uomini e mostri spesso sono la stessa cosa.
La paura è una cosa difficile da combattere e si vede e si sente.
Si sente dalla voce che, a mez za bocca, cerca di intonare un inno dagli occhi impauriti di 11 giovani costretti dalla storia a re citare un ruolo non scelto da loro,
il terrore di vedere la propria vita appesa ad un esile filo.
Dopo il clamoroso gesto del match d'esordio ai Mondiali contro l'Inghilterra, i giocatori dell’Iran hanno cantato l’inno nazionale.
Questi undici ragazzi hanno dovuto decidere se spingere la soglia del coraggio ai limiti del martirio, perché probabilmente è quello che li attende al ritorno in patria insieme ai propri familia ri, oppure fare un passo indietro e mettere la testa sotto le coperte e sotto il cuscino, perché il MO STRO che continua ad ammazza re dallo scorso settembre è trop po forte e fa troppo paura.
Due reti al Galles una bellissi ma pagina di Sport, ma pur con tutta la passione calcistica, ab biamo visto anche altro: uomini provati e spaventati, tifosi in la crime, tutto questo è difficile da mandare giù.
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La Fifa ha fatto sapere che i capitani delle Nazionali che indosse ranno la fascia arcobaleno in campo verranno ammoniti (foto Ansa)
Mutazioni del gene FA2H, in corso tre progetti per conoscerle meglio
Milano, per i parenti di Natale e Maria Chiara sarà possibile sottoporsi a un test genetico con un semplice prelievo di sangue, senza doversi recare a Milano.
“Siamo una famiglia numero sa, nella quale c'è molta consan guineità”, ha spiegato il padre dei bambini, Antonio Alvaro. “Perciò tutti i nostri familiari che progettano una gravidanza potranno fare questo esame a Reggio Calabria: i campioni sa ranno inviati al Besta (che ha ricostruito tutto il nostro albero genealogico) e si avranno i risul tati nel giro di qualche mese”.
Oggi, nel mondo, tre team scientifici stanno lavorando in modo complementare a impor tanti progetti sulla FAHN.
Il loro lavoro è essenziale per capire in che modo la malattia danneggia le cellule del cervel lo e del midollo spinale, e poter quindi tentare di sviluppare una terapia.
noscere la storia naturale della malattia, ovvero come essa pro gredisce senza alcun intervento. La dr.ssa Sunita Venkateswaran di Ottawa si occupa di ciò, pre parando la comunità FAHN per i test clinici, una volta che ci sarà un farmaco candidato.
Questa triade di studi pro mette di far progredire significa tivamente la comprensione del la patologia, ma è solo un inizio: si tratta di progetti pilota che richiederanno finanziamenti a lungo termine per portare avan ti le fasi successive.
Per discutere della malattia e di questi studi è nato un gruppo Facebook.
Anche Natale e Maria Chiara prenderanno parte al progetto che riguarda la storia naturale della malattia, fornendo tutti i dati che gli verranno richiesti.
di Francesco Fuggetta
La neurodegenerazione asso ciata alla idrossilasi degli acidi grassi (FAHN) è causata da una mutazione del gene FA2H, coin volto, appunto, nel metabolismo degli acidi grassi.
Al momento, pochissime fa miglie sono state identificate come affette da questa malat tia. L’esordio è di solito nell’in fanzia, con distonia degli arti inferiori, ipostenia e cadute; i pazienti vanno incontro anche ad atrofia ottica, atrofia cerebel lare profonda e alterazioni della sostanza bianca encefalica in associazione all’accumulo cere brale di ferro, e con il progredire della malattia si possono mani festare disabilità intellettiva ed epilessia.
Le mutazioni del gene FA2H compromettono la funzione dell’omonimo enzima (FA2H), causando la formazione di mie lina anomala, e sono ereditate in maniera autosomica recessiva: ciò vuol dire che se due genito ri presentano ognuno una copia del gene FA2H mutato (portato ri sani della malattia), hanno il 25% di probabilità di generare un figlio malato, ossia che ere diti entrambe le copie anormali del gene dai suoi genitori.
La statistica, purtroppo, non ha premiato una giovane fami glia di Reggio Calabria: Antonio Alvaro e sua moglie Concetta hanno avuto tre figli, e due di loro sono nati con la paraparesi spastica ereditaria SPG35, cau sata da una mutazione nel gene
FA2H. Natale ha 20 anni e Ma ria Chiara 8: un anno fa O.Ma.R. aveva raccontato la loro storia, quella di una diagnosi arrivata dopo 13 anni grazie al lavoro di revisione dei 'cold case' effettua to nel laboratorio di Genetica del “Besta” di Milano, diretto dal prof. Franco Taroni.
In particolare, dalla diagnosi di Natale, fu possibile avere la conferma che anche Maria Chia ra, la quale all'epoca iniziava a manifestare i primi sintomi, era affetta dalla stessa malattia.
Oggi, grazie a un accordo fra la dr.ssa Manuela Priolo, dell'U nità Operativa di Genetica Me dica dell'A.O. “Bianchi-Melacri no-Morelli” di Reggio Calabria e la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “Carlo Besta” di
I ricercatori stanno mettendo alla prova le loro idee basandosi su modelli animali di malattia (in questo caso moscerini della frutta) e su cellule umane cre sciute a partire da un minuscolo campione di pelle.
Questi modelli sono usati per indagare le fonti cellulari di danno e per testare dei composti in grado di mitigare, prevenire o semplicemente attenuare quel danno. Il dr. Ody Sibon, nei Pa esi Bassi, sta creando un nuovo modello di FAHN con i mosceri ni della frutta, mentre la dr.ssa Susan Hayflick, nell'Oregon, uti lizza cellule umane di persone affette.
Ma per essere pronti a testare qualsiasi molecola candidata, gli scienziati hanno bisogno di co
dal 30 novembre al 6 dicembre 2022
I genitori, Antonio Alvaro e sua moglie, sono sempre stati molto generosi: collaborano con le associazioni AISLA (Associa zione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) e A.I.Vi.P.S. (Asso ciazione Italiana Vivere la Para paresi Spastica Onlus) e cercano di aiutare le altre famiglie che si trovano nella stessa situazione.
Anche la partecipazione allo studio è un atto di generosità: “Siamo a disposizione della ri cerca, non possiamo sottrarci”, dice Antonio Alvaro.
Non lo fa perché spera che la scienza sviluppi un farmaco ca pace di curare i suoi figli: sa che i tempi saranno molto lunghi, ma sa anche che è la cosa giusta da fare, e che la sua fiducia nella ricerca potrà cambiare la vita, si spera il prima possibile, ad altri bambini.
CAPRICORNO
22 Dicembre - 20 Gennaio
La tentazione di lasciare il lavoro presto sarà grande, ma dovete resistere. Non sapete mai cosa può andare storto. L’ambiente domestico sarebbe più piacevole se apparisse più vivo. Andate a fare compere.
Rispettate il vostro corpo, non potete durare per sempre a un ritmo così alto.
ACQUARIO
21 Gennaio - 19 Febbraio
Espandete la cerchia dei vostri amici e conoscenti. Accettate l’invito a una festa. Spesso torna utile avere dei contatti interessanti di riserva e, chi lo sa, forse potreste anche incontrare la vostra anima gemella. Andrete alla grande, perciò forse potreste incontrare delle persone invidiose.
PESCI
20 Febbraio - 20 Marzo
Se non siete dell’umore adatto per l’intimità, non dovete sentirvi in colpa e disperarvi. Potrete vivere una bella serata di coppia anche in altri modi. Pensate prima di dire qualcosa, se volete evitare i problemi. Rispolverate la conoscenza di una lingua straniera. Presto vi tornerà utile.
ARIETE
21 Marzo - 19 Aprile
Dovrete scegliere le vostre parole molto attentamente, camminerete sul ghiaccio sottile. Potreste indisporre le persone, se i vostri pensieri verranno interpretati nel modo sbagliato. Avete avuto dei problemi a lungo termine al lavoro? Ora potrebbero finalmente risolversi. Le stelle sono a vostro favore.
TORO
20 Aprile - 20 Maggio
Anche quando parlate con il vostro migliore amico, ricordatevi le buone maniere. Dopotutto, alcuni argomenti possono risultare inappropriati o imbarazzanti per qualcuno. Anche se lo sport è un’attività che vi piace riservare a voi stessi, fate un’eccezione e portate un amico con voi.
GEMELLI
21 Maggio - 21 Giugno
Anche se il vostro partner è lontano, non disperatevi in casa da soli. Uscite con gli amici e il tempo passerà più velocemente. La tentazione di lasciare il lavoro presto sarà grande, ma dovete resistere. Non sapete mai cosa può andare storto. Il lavoro scorrerà piacevolmente.
CANCRO
22 Giugno - 23 Luglio
È tempo di stare in piedi sulle vostre gambe. Avete dei buoni rapporti con la vostra famiglia, ma sembra che ultimamente vi abbiano un po’ soffocato. Ovviamente non vi piace il pensiero di un’intera giornata passata al lavoro, ma dovreste ingoiare il rospo se non volete avere problemi.
LEONE
24 Luglio - 23 Agosto
Non date retta ai pettegolezzi che potreste sentire sul vostro partner. Sarebbe meglio parlare del problema e non evitarlo. Se volete frequentare un corso di ballo, non aspettate un minuto di più. Iscrivetevi subito. Non importa se non avete un compagno, incontrerete qualcuno.
VERGINE
24 Agosto - 22 Settembre
Potete fare dei veri passi in avanti. Vale sempre la pena aspettare, perciò non è consigliabile precipitarsi in una nuova relazione se non siete sicuri al cento percento. È da molto tempo che non leggete un libro. Dategli una possibilità. Vedrete che vi piacerà.
BILANCIA
23 Settembre - 22 Ottobre
Al lavoro non dovreste farvi distrarre. Quando siete al lavoro, lasciate da parte i vostri problemi domestici, o le cose non funzioneranno. È tempo di scegliere tra i vestiti quelli che non usate più, se il vostro guardaroba è troppo pieno. Non abbiate pietà.
SCORPIONE
23 Ottobre - 22 Novembre
Non siate antipatici o arrabbiati se un vostro amico porta qualcun altro al vostro incontro. Consideratela come un’opportunità per espandere la cerchia delle vostre conoscenze. Se avete difficoltà nell’organizzare il vostro tempo, createvi un piano giornaliero o settimanale.
SAGGITTARIO
23 Novembre - 20 Dicembre
Potrebbero emergere dei problemi in famiglia.
Non siate indifferenti e aiutate chi è in difficoltà. Quando vi sentirete a terra, vi ricambieranno sicuramente il favore.
Non siate d’accordo con il vostro capo solo perché volete mettervi in mostra, specialmente se sapete che si sbaglia.
Mercoledì 30 Novembre 2022 24 Al lora! salute
e benessere
Renato Balestra: Ci lascia un icona della moda
Nel 1970 Renato Balestra ha l’innovativa intuizione di includere l’abbigliamento ma schile in una sfilata femminile, ottenendo grande successo. È uno dei primi stilisti a creare collezioni unisex.
Vasto anche il suo lavoro per il teatro. Oltre ai vestiti per ‘Cosi è (se vi pare)’ diretto da Franco Zeffirelli nel 1985, più tardi disegna i costumi del mu sical Cinderella, prodotto da Broadway-Asia Entertainment, che tocca le maggiori città asia tiche e arriva fino in America in un tour mondiale tra il 2009 e il 2011.
Nel 2009 il Presidente Gior gio Napolitano gli conferisce l’onorificenza di Grande Uffi
ciale dell’Ordine al Merito del la Repubblica Italiana, mentre nel 2013 con Altaroma lancia ’Be Blu Be Balestra’, un concor so per giovani talenti che rein terpretano l’iconico Blu Bale stra sotto la sua guida.
Nel 2018 AltaRoma gli rende omaggio con un evento unico: oltre 100 dei suoi abiti d’archi vio sfilano a Cinecittà, davanti a un pubblico di 2.500 persone.
L’anno dopo l’Archivio Re nato Balestra - oltre 40.000 bozzetti e disegni, centinaia di abiti, video e articoli di giornale - viene dichiarato di interesse storico da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC).
Lo stilista aveva 98 anni. Nato a Trieste nel 1924 in una famiglia di ingeneri e architet ti, sin da subito ha manifestato l’amore per l’arte e nel tempo li bero si dedica alla pittura, alla musica e alla scenografia.
La sua carriera nella moda inizia per caso, quando gli ami ci inviano uno dei suoi bozzetti al Centro Italiano della Moda (CMI): notato subito per il suo talento, partecipa a una sfilata di Alta Moda.
Nel 1953 ha già un tale suc
cesso che abbandona gli studi di ingegneria e completa il suo apprendistato nell’atelier di Jole Veneziani.
Considerato il “pittore del la moda”, grazie al suo spirito artistico riesce a creare una sinergia unica con l’Alta Moda italiana, che trasforma profon damente nel corso dei decenni.
Diventa famoso negli anni Settanta per la “Pittura Rica mo”, sperimentando con i ma teriali e dipingendo su ogni tipo di tessuto. I suoi giochi di
trasparenza attraverso l’inno vazione e la libertà di espressio ne caratterizzano una donna moderna, forte e sensuale.
Nel 1954 si trasferisce a Roma per lavorare per le più presti giose case di Alta Moda, come Emilio Schubert, Maria Anto nelli e Sorelle Fontana. Poi ar riva il cinema, con i disegni dei costumi di Ava Gardner, Gina Lollobrigida e Sophia Loren.
Nel 1958 ‘debutta’ a Hollywo od vestendo, tra le tante, Zsa Zsa Gabor e Liz Taylor.
Mercoledì 30 Novembre 2022 25 Al lora! moda
g
Commemorare: significa ricordare insieme
Ricordare i nostri fratelli e sorelle defunti significa man tenerli ancora in vita, dentro di noi. E anche se non li vediamo più con gli occhi, li ricordiamo e li teniamo davanti agli occhi del cuore, come se fosse soltan to ieri.
In effetti, non è che ci ricor diamo delle persone care che sono morte, solo oggi! Figuria moci! Le pensiamo spesso e preghiamo per loro.
In questa giornata partico lare, però, la Chiesa ci invita a rivolgere un pensiero e una pre ghiera a tutti coloro che sono morti e di cui nessuno si ricor da mai.
Sono persone che non cono sciamo, che non abbiamo mai incontrato, di cui non conoscia mo il nome… ma oggi possiamo avere un pensiero speciale per loro! Questo è il giorno in cui la Chiesa dice: tutti insieme, facciamo loro sentire che non sono dimenticati e soli!
Accendere un lumino o por tare un fiore sono bei gesti ma, molto più importante, è la preghiera. Così come facevano Gino e Piera nel racconto. Qual è la preghiera per i nostri fratel li defunti? È l’eterno riposo.
La morte è incomprensibi le ma non è invincibile: Cristo
l'ha vinta per noi una volta e per sempre. Teresa di Lisieux diceva morendo: «Entro nella vita». Non perdiamo i nostri cari defunti, ci precedono sol tanto!
Tutto nella vita è un ciclo: il giorno segue la notte, la prima vera segue l’inverno. Se la barca sparisce dietro l’orizzonte non è andata via. Siamo noi che non la vediamo più come non ve diamo il sole durante la notte.
Solo quando sarà stato por tato a termine tutto il lavoro per il quale siamo venuti sulla terra potremo lasciare il corpo. Esso racchiude l’anima, come il bozzolo racchiude la futura splendida farfalla.
Il 1° Novembre si festeggiano «tutti i Santi»: in questo giorno la Chiesa ricorda tutte le per sone che sono in Paradiso con Gesù e tutti i cristiani che vivo no nella grazia di Dio.
Io, Sam Guarna, sono disponibile ad aiutare la tua famiglia nel momento del bisogno. Sono stato conosciuto sempre per il mio eccezionale e sincero servizio clienti. So che, per aiutare le famiglie nel dolore, bisogna sapere ascoltare per poi poter offrire un servizio vero e professionale per i vostri cari e la vostra famiglia. Tutto ciò con rispetto, attenzione e fiducia, sempre.
Mercoledì 30 Novembre 2022 26 Al lora! onoranze funebri Da oltre 50 anni al servizio della comunità Consegne in tutti i sobborghi di Sydney www.raysflorist.com.au email: info@raysflorist.com.au
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IN MEMORIA
a Castiglione di Sicilia (CT) il 27 agosto 1930 Deceduto a Liverpool (NSW) il 16 maggio 2020
ROMEO DOMENICO nato
ESPOSITO ANTONIO
ANNUNCIO DECESSO
CLYBURN FLAVIA
MOLLUSO GIUSEPPE
Nato a Oppido Mamertina (RC) il 10 settembre 1934
Deceduto a Liverpool (NSW) il 22 novembre 2022
Residente a Rossmore (NSW)
Caro marito di Antonia, ne danno il triste annuncio i figli, Sam con la mo glie Josie, Vince con la moglie Lisa, Mona e Frank, Rosa con il marito Tony Arena, Frank con la moglie Maria, i ni poti Joseph, Stephanie, Matthew, An nemarie, Antonia, Giuseppe, la cogna ta in Italia, cognati e cognate, nipoti, parenti ed amici vicini e lontani.
Il Rosario sarà recitato giovedì 1 dicembre 2022 alle ore 17.00 nella chiesa di Our Lady of Mount Car mel, 120 Humphries Road, Mount Pritchard.
Il funerale avrà luogo venerdì 2 dicembre 2022 alle ore 10.30 nella stessa chiesa, dopo il rito religioso, il corteo funebre pro seguirà per il cimitero di Liver pool, 207 Moore Street, Liverpool.
I familiari ringraziano anticipata mente tutti coloro che parteciperanno al dolore e al funerale del caro amato Giuseppe.
RIPOSA IN PACE
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anni a Five Dock. Puoi stare certo di essere in buone mani.
Mercoledì 30 Novembre 2022
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il 9 novembre 1947 Deceduta a Liverpool NSW il 14 ottobre 2022
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“Serenità per tutta la famiglia” Un Impegno Per Un Servizio Personale IN MEMORIA
NOIOSI Nata nata a Cerami (Enna-Italia) il 10 agosto 1945 Deceduta il 4 aprile 2022 a Liverpool (Sydney-Australia) IN MEMORIA LINA GULLOTTA Nata il 5 Febbraio 1941 a Caulonia Reggio Calabria, Italia Deceduta il 12 Gennaio 2022 a Sydney IN MEMORIA
Nata a Giardini Naxos (Messina) il 14 maggio 1945 Deceduta a West Hoxton (NSW) il 19 ottobre 2022 IN MEMORIA
DOMENICO Nato ad Ardore (RC) Italia il 17 settembre 1928 Deceduto a Sydney il 9 settembre 2022 IN MEMORIA BEVILACQUA FRANCESCO Nato a Tortoreto (Teramo) - Italia l'1 gennaio 1935 Deceduto a Sydney (NSW) il 31 gennaio 2022 IN MEMORIA
Nata a Oppido Mamertina (RC) il 20 aprile 1922 Deceduta a Austral (NSW) il 5 marzo 2021 IN MEMORIA
Tutti i nostri servizi sono offerti da un'unica sede, all'interno del nostro ufficio e della cappella a Five Dock. Offriamo un servizio unico di cui siamo orgogliosi, avendo assistito e preso cura dei nostri clienti da oltre 30 anni nel settore delle onoranze funebri e da
10
GAETANA
SIMONATO ALFIA
RIPOLO
VIOLI ANNUNZIATA
Nato a Pomigliano D’Arco (NA)l'11 novembre 1934 Deceduto a Sydney (NSW) il 9 dicembre 2021
Gli Alpini salutano il presidente Favero
agli ospiti italiani importanti cimeli alpini e ricordi contenuti all'interno della Baita-museo. Di particolare interesse la campa na donata da Luciano Liberale a ricordo del figlio morto prema turamente di leucemia. Luciano, commosso, ha spiegato il valore sentimentale della sua donazio ne e l'importanza di mantenere viva la memoria del figlio attra verso il suono limpido di una campana, commissionata in Ita lia, appositamente per gli Alpini di Sydney.
Dopo un veloce rinfresco a base di focaccia, prosecco e spri tz, Alpini e simpatizzanti hanno raggiunto il Club Marconi, dove, accolti dall'addetto alle pubbli che relazioni Maurizio Pagnin e circa cinquanta persone, hanno festeggiato il loro presidente na zionale e gli ospiti dall'Italia.
Presenti per il Club Marconi il presidente Morris Licata, Angelo Ruisi, Tony Paragalli e Fernando Pellegrino.
Maurizio Pagnin ha poi letto un curriculum molto interessan te dei rappresentanti italiani se guito da scambi di doni tra i rap presentanti del Club Marconi e i rappresentanti dell'associazione Nazionale Alpini d'Italia.
Eccellente, come sempre, il servizio e il menù della Cucina Galileo.
L'ultima parola, spetta al pre sidente: “La visita è andata bene, molto bene - ci confida Seba stiano Favero - Ero preoccupato perché non mi aspettavo un ca lore, un'accoglienza così, perché
dopo quattro anni e dopo il covid ero preoccupato, perché ormai la gente si chiude non è dispo nibile. Invece, devo dire che sia Brisbane, sia un poco in giro dai miei parenti, sia oggi qui, il calo re, c’è tutto. E quindi sono vera mente contento.
L’importanza della nostra visi ta, credo sia quella della testimo nianza, per far capire che per noi
i valori, anche se poi magari i nu meri non sono quelli che erano qualche anno fa, ma i valori sono una cosa importante.
E chi ha il coraggio, la volontà e la forza di difenderli, sono co loro che preparano il futuro per le nuove generazioni. Chi non fa questo non guarda al futuro” conclude Sebastiano Favero pre sidente Nazionale Alpini.
Aprire una adeguata riflessione… dopo diciassette anni? A Mattarè …
solamente abbiate almeno il co raggio di stare zitti
Dobbiamo fare, ho presentato, ho fatto, ho detto... ma alla fine ogni anno il due novembre, c'è l’usanza per i defunti andare al cimitero, ecco il rapporto è un po’ come la livella di Totò.
Vogliamo proposte serie, at tuabili, commentiamo di ciò che viene fatto non di proclami, la campagna elettorale è finita, grazia a Dio, ma gli imbecilli evi dentemente credono ancora che lo siamo ancora.
Forse vi sarà sfuggito un parti colare, che i giovani se ne vanno per non sentirvi più, e lo dimo stra il fatto che all’estero non vo tano affatto, se ne fregano sia di Mattarella che del parlamento, quindi fateci un piacere lasciate
ci stare nel nostro paradiso senza la chiacchiere e le vostre buffo nate di circostanza.
Non siete capaci nemmeno di garantire un rinnovo di passa porto in tempi logici e volete ri solvere il problema delle fughe di cervello… suvvia siamo seri.
Il problema non esiste, il vero problema siete voi, incapaci, inetti, dopo diciassette anni an cora che parlate di proposte? Del Resto guarda caso sono gli stessi anni che parliamo di cittadinan za, dal 2006 ad oggi abbiamo speso fior di milioni di EURO per mantenervi per portare a casa, cosa?
Diciassette anni di chiac chiere… l’unica certezza e che continuante a prendere in giro gli italiani… e non vi vergognate nemmeno… povera Italia.
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Mercoledì 30 Novembre 2022 ultima pagina 28 Al lora! Per informazioni: Italian Australian News, 1 Coolatai Cr. Bossley Park 2175 Tel. (02) 8786 0888 Fatti un regalo: abbonati al nostro periodico Settimanale indipendente comunitario informativo e culturale $150.00 $250.00 $500.00 $1000.00 $.............. Nome ............................................................................................ Indirizzo ........................................................................................ ........................................................ Codice Postale..................... Tel. (....)................................... Cellulare ...................................... email ............................................................................................. Compilare e spedire a: ITALIAN AUSTRALIAN NEWS 1 Coolatai Cr. Bossley Park 2175 NSW oppure effettuare pagamento bancario diretto BSB: 082 356 Account: 761 344 086 Assegno Bancario $...................... VISA MASTERCARD Importo: $..................... Data scadenza: ......../......../........ Numero della carta di credito: _ _ _ _ / _ _ _ _ / _ _ _ _ / _ _ _ _ ............................................................. CVV Number _ _ _ Firma Nome del titolare della carta di credito con $150.00 - Diventi amico del nostro periodico e riceverai: Un anno di tutte le edizioni cartacee direttamente a casa tua Accesso gratuito alle edizioni online Numeri speciali e inserti straordinari durante tutto l’anno Calendario illustrato con eventi e feste della comunità e... altro ancora! con
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Diploma Oro
Socio Sostenitore
continua da pagina 3
continuazione dalla prima pagina
Luciano Liberale e Morris Licata dirigono il Coro degli Alpini...
Foto ricordo del presidente Favero con "i suoi Alpini"
Da sinistra: Angelo Ruisi, Gianmario Gervasoni, Primo Galanti, Maurizio Pinamonti, Tony Paragalli, Sebastiano Favero, Morris Licata, Giuseppe Querin e Fernando Pellegrino.