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DA CONCESIO RONCAGLIE ALLA CASTAGNOTTA (BM
Concesio (Località Castello) Metri 270 Cascina la Colma Metri 535 Conche Basse Metri 921 Monte Palosso Metri 1158 Dislivello 888 metri Tempo previsto (solo andata) Ore 3:30 Carta I.G.M. (foglio: Iseo) 1:50.000 Da Concesio al belvedere del Palosso; monte situato all'imbocco della Val Trompia, ultima cima di un sistema di rilievi collinari, aventi su per giù la medesima altezza che separano la valle di Nave dalla lumezzanese Val Gobbia. Morfologicamente il Palosso (metri 1. 158) si presenta di struttura massiccia con profonde e boscose vallate e lunghe dorsali convergenti alla cima che ha la prerogativa di costituire un ricercato punto panoramico. Per questa ragione e non casualmente (si pensa), nell'ultimo conflitto, sul Palosso furono installati pezzi di artiglieria contraerea le cui basi circolari in calcestruzzo affiorano tuttora tra le zolle erbose. Numerosi sono i percorsi individuati e segnalati dalle locali Associazioni alpinistiche ed escursionistiche che portano alla cima. Noi abbiamo scelto di seguire l'itinerario che rimonta da Concesio. É un percorso molto vario che si snoda dapprima lungo il filo di una arcuata dorsale molto panoramica e soleggiata quindi tra boschi ombrosi di castagni e noccioli.a chiesa parrocchiale di Concesio Pieve si procede verso est in località Castello (metri 270), un gruppetto di case situate nella parte pedemontana del paese dove la strada si arresta. Si imbocca qui sulla sinistra (a monte) una stretta strada sterrata (via Castello) che sale in breve ad uno spiazzo che si allarga tra le robinie. In questo posto lasceremo l'automobile. Si prende a camminare seguendo il filo d'Arianna dei segnavia verdi e gialli che salgono verso il rifugio degli alpini di Concesio e la grande croce in ferro situata sul Monte Verdura, suggestivi e ben noti punti di riferimento distinguibili da grande distanza. Il tracciato, molto agevole, si snoda prima verso destra quindi, eseguita un'ampia curva sinistrorsa, sale a mezzacosta attraverso lo scabro versante del monte, affiorante di rocce calcaree, con bella vista su Concesio. Dopo circa mezz'ora di cammino, sul marcato sentiero si giunge, proseguendo sempre direttamente (non tenere conto delle diramazioni che si staccano verso destra), alla vecchia cascina "la Colma" (metri 535). Sorge su un poggio prativo con tanti alberi, noci, ciliegi, c'è anche un caco selvatico che produce frutti in abbondanza ma immangiabili; ci sono inoltre olmi, carpini e un bel castagneto, un piccolo parco naturale che avvolge la cascina di un bel manto verde e di gradevole frescura. Si continua quindi, in lieve salita a monte del rustico manufatto, attraverso il prato, oltre il quale il sentiero porta in breve all'ospitale rifugio degli alpini di Concesio, posto in pieno sole e con ampia vista verso la città e la pianura. Avanti ancora alcuni passi ed ecco la grande croce in ferro che si staglia sul Monte Verdura. La croce, si legge sulla bronzea targa murata su un lato dell'altare, fu «benedetta da Giovanni Paolo Il nel corso della sua visita alla Terra natale di Paolo VI» avvenuta il 29 settembre 1982. L'itinerario prende quota mantenendosi sempre sul filo della dorsale che si inarca verso l'alto, tra la valle di Condigolo, a sinistra, e la valle Cadizzone, sulla destra; si toccano alcuni appostamenti da caccia, tutti ben dislocati e un antico cippo interrato nel sentiero con scolpita una leonessa. Più in alto si prende una stradina sterrata che taglia orizzontalmente le pendici orientali della Cima Valli Gemelle; la si segue verso nord-est (destra) fino all'ampia insellatura delle Conche Basse (metri 92 I) oltre la quale la strada scende nella valle lumezzanese. Nei pressi non può sfuggire alla vista il roccolo Tobia, fitto di alberi geometricamente modellati. A questo punto l'escursione prende a scendere lungo la stradina sino ad un bivio situato in coincidenza con il primo tornante. Si piega a sinistra per immettersi su un'altra strada (questa è cementata) che porta a una selletta oltre la quale si riprende a camminare su sentiero che prosegue, sempre in salita verso destra, costeggiando una recinzione in rete metallica; sopra c'è una bella casa con un prato alberato. 68
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