Spqr Sport n. 8 - 2011 no

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17-09-2011

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Caporal maggiore Vanessa Ferrari, ginnasta

Il Logo: - Cerchi Olimpici di colore rosso; - Gladio Spada a doppio taglio con lama larga, robusta ed appuntita (tipica dei legionari Romani); - Stella Stemma Militare; - Corona d’alloro simbolo di Vittoria - Sfondo Blu contornato di Rosso (colori sociali del Centro Sportivo Esercito).

l Centro Sportivo del’Esercito nasce il 1 gennaio del 1960 e si affilia alle Federazioni sportive nazionali d’interesse, con scopi che mirano principalmente ad incentivare e sviluppare la pratica sportiva amatoriale, giovanile e d’eccellenza. In particolare, le finalità del Centro Sportivo dell’Esercito sono quelle di favorire lo sviluppo dell’attività sportiva tra tutti i militari alle armi, potenziare lo spirito agonistico tra gli atleti e favorire la fusione tra Esercito e Paese tramite la partecipazione a gare federali e promozionali nazionali ed internazionali; esso inoltre contribuisce allo sviluppo del potenziale sportivo nazionale, mantiene il collegamento con le altre Forze Armate, Corpi Armati dello Stato ed organismi civili sportivi ed avvia alla pratica sportiva i giovani mediante la costituzione di Se-

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Da OLTRE 50 ANNI l’ESERCITO FORMA ATLETI CHE RAPPRESENTANO L’ITALIA NEL MONDO. La sua storia zioni giovanili ed amatoriali. Prima di quella fatidica data, lo sport militare aveva visto muovere i primi passi nella città di Torino intorno alla metà dell’Ottocento con la Scuola di Ginnastica Militare, Ente di formazione che operò a stretto contatto con la Reale Ginnastica Torino, presieduta dal Tenente della Brigata Guardie Riccardo di Netro, Ufficiale del corpo dei Bersaglieri decorato con la medaglia d’argento al Valor militare nella battaglia di Novara. Il 1877 fu una data molto importante per l’Esercito di quei tempi, in quanto SPORT MILITARI | 82

la Federazione nazionale di Ginnastica nominò come presidente il Generale degli alpini Luigi Peloux. La Real Ginnastica Torino si prese cura sia della pratica che della diffusione di altre specialità, come la scherma, l’equitazione, il tiro a segno ed il nuoto dando vita ad un movimento che incentivò una progressiva espansione dello sport sia per fini istituzionali che agonistici. Ed è grazie a questa nuova visione dell’attività sportiva, che l’Esercito seppe formare e reclutare atleti che hanno fatto la storia dello sport italiano. Le prime medaglie olimpiche arrivarono ai Giochi di Parigi del 1900, grazie al S. Ten. Gian Giorgio Grissini; l’Ufficiale di Cavalleria conquistò un oro ed un argento nell’equitazione, rispettivamente, nella prova di salto in elevazione ed in quella di salto in lungo.


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