La DR Motor Company

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Premessa: alcune buone ragioni per conoscere da vicino la Dr Motor Company Nel Mezzogiorno il tessuto industriale dei desideri assomiglia poco alla realtà. La morfologia del settore manifatturiero può essere sintetizzata in due punti. Ci sono: •

da una parte, poche – fondamentali – grandi imprese, quasi tutte a capitale esterno, tra le quali non mancano quelle disposte a delocalizzare la produzione laddove è possibile accrescere i margini di profitto;

dall’altra, numerosissime microimprese, per lo più sottocapitalizzate, prive di tecnologie innovative e di altre chiavi d’accessoai mercati più concorrenziali.

Quel che risulta particolarmente rara nell’area è la presenza di medie imprese, magari a capitale locale, in grado di esercitare leadership per mettere a sistema, in un tessuto di relazione organizzato e competitivo, le imprese di dimensioni più piccole. Stando al rapporto 2009 Unioncamere-Mediobanca “Le medie imprese industriali italiane”, in tutto il Mezzogiorno nel settore manifatturiero ci sono soltanto 446 medie imprese (totale nazionale: 4.345)1. Queste costituiscono una porzione delle 1.915 unità locali dell’area con più di 50 addetti (totale nazionale: 13.4732). La morfologia del sistema produttivo è questione meglio trattata nell’Allegato A. Favorire la crescita dimensionale delle imprese del Mezzogiorno, soprattutto tra le medie imprese, è un obiettivo prioritario di policy che merita di essere affrontato muovendo dalla buona regola einaudiana del conoscere per deliberare. Ecco il movente per una visita conoscitiva presso un’azienda che (a prescindere dalla qualificazione giuridica) per molti versi incarna lo stereotipo della media impresa a capitale locale in fase di start up (o nello stadio immediatamente successivo). La Dr Motor Company infetti: •

progetta, prototipizza e realizza, come integratore di sistema – a marchio proprio – automobili, in tre classi di prodotto diverse, dalla city car al Suv;

considera la globalizzazione come opportunità più che minaccia se è vero che la rete delle sue partnership, anche in Cina, le permette di produrre e vendere vetture (di qualità standard) low price;

accanto ai normali canali distributivi, sperimenta con successo altre forme di commercializzazione, come la vendita diretta negli ipermercati.

A livello globale, l’aspra concorrenza ha spinto le case costruttrici a strategie basate su processi di aggregazione/integrazione volti a sfruttare al meglio economie di scala. In un mercato maturo, dove sembrerebbe non esserci spazio per nuovi players, questa azienda si propone obbiettivi ambiziosi e lo fa innovando sul processo, proponendosi con un modello di businessinconsueto nel settore dell’automotive (cfr. Paragrafo 2). Quello che segue è il racconto di una visita sul campo da parte di un panel di esperti di varia estrazione capaci di leggere lo stesso fenomeno da angoli visuali diversi (del tessuto imprenditoriale del Sud, dei meccanismi di incentivazione, della valutazione degli investimenti pubblici). L’obiettivo è quello di raccontare una storia, una storia di sviluppo che ha sede in Molise, ad Isernia e DR oggi, allo stadio attuale del suo sviluppo, non è però best practice, non è solo la storia di successo ma è una sfida. Con queste caratteristiche DR Fonte: Istat, ASIA, Archivio Statistico delle Imprese Attive. Anno 2007. Peraltro in calo rispetto all’anno precedente, quando ne risultavano 13.603.

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