PORTFOLIO DI ARCHITETTURA

PORTFOLIO DI ARCHITETTURA Progetti Selezionati 2013 - 2019 Alessandro Giacobbi

In copertina Vista di progetto, Tesi di Laurea: La testimonianza riscoperta. Proposta di rifunzionalizzazione e valorizzazione del “Teatro Greco� di Villa Adriana.

L’architettura è la scena fissa delle vicende dell’uomo; carica di sentimenti di generazioni, di eventi pubblici, di tragedie private, di fatti nuovi e antichi.

L’elemento collettivo e quello privato, società e individuo si contrappongono e si confondono nella città; Aldo Rossi, L’architettura della città

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ALESSANDRO GIACOBBI Nato: il 12 - 06 - 1994 a Novafeltria (RN) Età: 24 anni Cittadinanza: Italiana Codice Fiscale: GCBLSN94H12F137W Residenza: via F. Turati, 18, Villa Verucchio (RN) CAP: 47827 Patente di guida: B Email: alessandro.giacobbi@studio.unibo.it Email alternativa: alessandro.giacobbi9@gmail.com Cellulare: +39 338 587 8363 Telefono: +39 0541 381968 OBIETTIVO PROFESSIONALE Vorrei iniziare la mia carriera professionale all’interno di uno studio di architettura che possa formarmi e gradualmente avere sempre più autonomia decisionale.

CAPACITÀ ORGANIZZATIVA - RELAZIONALE Ho buona capacità di relazione e di lavoro in gruppo. Le ho maturate nel corso degli anni di istruzione, prima al Liceo e poi all’Università. In particolare, ad Architettura sono richieste ampie capacità di collaborazione nella redazione di progetti di gruppo. Mi ha aiutato inoltre, l’aver praticato lo sport della pallacanestro per dieci anni.

ESPERIENZE DI LAVORO - STAGE Durata: Gennaio 2018 - Febbraio 2018 Presso: Studio Arch. Sandro Pittini, Serravalle, San Marino Tipo di impiego: Collaboratore del Prof. Arch. Sandro Pittini Principali mansioni e responsabilità: Concorso di progettazione per l’adeguamento liturgico della Cattedrale di Pescia, Pistoia,Toscana (terminato al II posto); Competenze acquisite e obiettivi raggiunti: Apprendimento di attività in studio professionale; Approfondimento sul tema dell’Architettura Sacra; Gestione del tempo e delle consegne; Lavoro in team interdisciplinare; Durata: Luglio 2017 - Ottobre 2017 (Tirocinio curriculare 150 ore) Presso: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, via San Vitale, 17, Ravenna Tipo di impiego: Collaboratore del Prof. Arch. Emilio Roberto Agostinelli Principali mansioni e responsabilità: Osservazione delle fasi istruttorie dei procedimenti tecnico-amministrativi inerenti beni architettonici e paesaggistici; Sopralluogo in cantieri di restauro; Competenze acquisite e obiettivi raggiunti: Conoscenza delle procedure per poter intervenire su beni sottoposti a tutela; Partecipazione all’analisi di numerosi progetti per la valutazione delle autorizzazioni; Studio dei principali articoli del Codice dei beni culturali; 02

Curriculum Vitae

ISTRUZIONE Durata: Settembre 2013 - Marzo 2019 Presso: Alma Mater Studiorum - Università di Bologna - Campus di Cesena Corso di Laurea: Architettura Qualifica conseguita: Laurea magistrale a ciclo unico in Architettura (5 anni) con votazione 110 su 110 e lode Tesi Finale: La testimonianza riscoperta. Proposta di valorizzazione e rifunzionalizzazione del ‘Teatro Greco’ di Villa Adriana Relatore: Prof. Arch. F. S. Fera (Composizione Architettonica e Urbana) Correlatori: Prof. Arch. S. Pittini e Prof. Ing. L. Nobile - Corso di formazione per la sicurezza (parte generale, parte specifica 1 e 2).

- Corso opzionale Universitario sull’utilizzo del programma Autodesk Revit Durata: Settembre 2008 - Giugno 2013 Presso: Liceo Scientifico Statale Albert Einstein, via Agnesi, 2b, Rimini Qualifica conseguita: Diploma di maturità scientifica con votazione 86 su 100

CONOSCENZE LINGUISTICHE Lingua madre: Italiana Diploma e certificati: Attestazione di superamento della prova di idoneità linguistica inglese, CLA Cesena (Centro Linguistico di Ateneo), Livello europeo B2 CONCORSI Titolo: Call Internazionale per la Grande Villa Adriana Data: Aprile - Agosto 2018 Ente: Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia,in collaborazione con l’Istituto Autonomo di Cultura di Villa Adriana e Villa d’Este URL: http://lnx.accademiaadrianea.net/piranesiprixderome/call/ Il concorso è terminato con la partecipazione ad un convegno internazionale tenutosi il 29-08-2018 presso la “Casa dell’Architettura”, P.zza M. Fanti, 47, Roma.

Titolo: Adeguamento Liturgico e Progettazione dello Spazio Sacro della Cattedrale di Pescia Data: Gennaio - Febbraio 2018 Ente: Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici Classificazione: Concorso in due fasi. Superata la prima fase, è stata ottenuta la seconda posizione in graduatoria COMPETENZE INFORMATICHE AutoCad

Photoshop

Rhinoceros

Indesign

3ds Max

Photoscan 03

TESI DI LAUREA in “Architettura per l’Archeologia” A.A. 2017 - 2018 Relatore: Prof. Arch. F. S. Fera

La testimonianza riscoperta.

Proposta di valorizzazione e rifunzionalizzazione del ‘Teatro Greco’ di Villa Adriana

L’idea di rifunzionalizzare il “Teatro Greco” di Villa Adriana nasce come approfondimento di un progetto a grande scala condotto dal laboratorio di laurea “Architettura per l’archeologia, A. A. 2017-2018” con l’intento di riqualificare il territorio compreso nella Unesco Buffer Zone di Villa Adriana, tra il sito archeologico e il corso del fiume Aniene.

Il progetto dell’area ha permesso di delineare una nuova visione del territorio in termini sia di nuovi servizi e infrastrutture sia di valorizzazione del paesaggio. Nella seconda parte del percorso di tesi ho deciso di affrontare il tema dell’ingresso a Villa Adriana. L’area, che comprende vari manufatti archeologici, “Teatro Greco”, “Palestre” e “Ninfeo di Venere”, ha subito nel corso degli anni alcuni interventi.

Il più importante è stato l’acquisizione di questi terreni da parte del Conte Fede nella seconda metà del Settecento per costruirvi la propria tenuta agricola. In seguito dalla seconda metà

del Novecento l’area è stata dimenticata ed esclusa dal percorso di visita della Villa per utilizzare la zona come grande area parcheggio nel punto di contatto con la strada e gli edifici settecenteschi presenti sono stati adibiti a sede della Soprintendenza. Riprendendo il tema di una linea di tram elettrico che unisca il territorio, sviluppata nel progetto a larga scala, la proposta è quella di ripristinare l’ingresso alla Villa dall’esedra del Conte Fede, lungo il viale dei cipressi, limitare i parcheggi e potenziare i servizi. All’interno di questo percorso assume grande rilevanza l’idea di rifunzionalizzare il “Teatro Greco” sia per manifestazioni teatrali durante i periodi primaverile-estivo, sia come primo luogo di accoglienza per i visitatori.

Il progetto prevede la ricostruzione del manufatto, parziale nelle forma e reversibile nei materiali, a partire da un’ipotesi formale basata su un attento studio dei dati archeologici e delle prescrizioni vitruviane.

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La testimonianza riscoperta

Planimetria di Villa Adriana

Planimetria Area di Ingresso a Villa Adriana

Sezione Territoriale Nord - Sud 05

La testimonianza riscoperta

Sezione AA’

Planimetria “Teatro Greco”, I Livello

Sezione BB’ 06

La testimonianza riscoperta

Sezione CC’

Planimetria “Teatro Greco”, III Livello

Sezione DD’ 07

La testimonianza riscoperta

Sezione EE’

Planimetria “Teatro Greco”, Livello Copertura

Sezione FF’ 08

La testimonianza riscoperta

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CALL INTERNAZIONALE PER LA GRANDE VILLA ADRIANA Piranesi Prix de Rome.

Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia

A.A. 2017 - 2018

Ager Tiburtinus La costruzione di un luogo

prevista una nuova strada che riprende l’antico tracciato della Maremmana, desunta dalle carte storiche e dalle foto aeree del 1944 e 1954, trattata con ghiaia stabilizzata, ad uso delle nuove attività agricole e dei visitatori, carrabile con limite a 30 Km/h e dotata di parcheggi disposti lungo la via. Da un’analisi percettiva sul luogo è risultato che la Via Maremmana appare eccessivamente trafficata. La soluzione prevede di eliminare il traffico pesante dalla Via Maremmana, limitando la velocità a 50 Km/h, dismettendo l’area industriale ed inserendo una nuova uscita autostradale a Tivoli Terme che devia il traffico sull’antica via Tiburtina. Al fine di unire i due siti Unesco presenti, Villa Adriana e Villa d’Este, il progetto propone di rimettere in uso la linea di un tram elettrico che percorre l’antico tracciato del Tramvai locale dei primi del Novecento con fermate sul territorio. Accanto al sedime del nuovo tram elettrico è stata pensato un percorso ciclabile che segue il medesimo tracciato.

Il progetto nasce dall’intuizione di considerare le cave storiche di Tivoli come elemento importante per comprendere l’archeologia e la sua relazione con il territorio. In una possibile sintesi dell’area di studio a cui riferirsi nel progetto si potrebbero considerare tre poli: le Cave storiche, Villa Adriana e Tivoli.

Questi tre poli sono collegati dal fiume Aniene.

Partendo dal documento grafico del Catasto Gregoriano (1835) è stato possibile riproporre l’antico disegno ottocentesco dell’intero sito, interessato da una struttura agraria, assunto come principio ordinatore del progetto.

Il disegno dell’antico letto del fiume Aniene è stato ripreso come elemento utile per individuare delle vasche di esondazione naturale. Il terreno fra il fiume Aniene e la Via Maremmana, non più sede di attività artigianali e commerciali, è riorganizzato secondo una composizione morfologica del paesaggio agricolo. All’interno di quest’area è 10

Ager Tiburtinus

Planimetria 1

Planimetria 2 11

Ager Tiburtinus

Centro Congressi

Hotel 4 stelle

Hotel 3 stelle - Vista della Corte interna 12

Ager Tiburtinus

Biblioteca e Sala Conferenze

Foresteria

Antiquarium - Vista dal Canopo 13

CONCORSO in Architettura Sacra Gennaio - Febbraio 2018 Prof. Arch. S. Pittini

La Cattedrale di Pescia.

Proposta di Adeguamento Liturgico del Presbiterio

L’assetto attuale della Cattedrale di Pescia è il risultato di un lavoro ininterrotto durato quasi 300 anni partendo dalla grande opera di ricostruzione avviata alla fine del 1600 su un precedente edificio costruito intorno all’anno 1000. Con la rinnovata liturgia espressa dal Concilio Vaticano II° (1965) si rende necessario un ulteriore riassetto dei principali fuochi che, allo stato attuale, esprimono ancora una provvisorietà nelle scelte. Un progetto volto ad una certa attenzione per il dato storico materiale coniugato con le aggiornate esigenze liturgiche.

Continuità nel rinnovamento significa per noi individuare e valorizzare quegli elementi, quei fatti che ora esistono per riproporli all’interno della nuova sistemazione. Il nuovo Altare e la Cattedra sono collocati lungo l’asse principale dominato dalla presenza del vecchio altare maggiore (1698) e dall’immagine dell’Assunta (metà XVIII secolo). Questi due nuovi e fondamentali segni caratterizzanti la chiesa

cattedrale si pongono in perfetta continuità con l’antica impostazione assiale, sottolineandone il ruolo di fulcro prospettico di tutta la composizione dello spazio interno. La Cattedra, in forma di semplice seduta, è resa espressiva dallo schienale che si prolunga oltre il necessario per attestarsi sul secondo registro dell’altare maggiore. È evidente che la Cattedra a differenza dell’Altare fa da supporto al segno in stretta analogia con l’Ambone anch’esso supporto ma della Parola. Al contrario l’Altare è segno eloquente. Da ciò si è deciso di caratterizzare la presenza dell’Altare attraverso una superficie mossa, nervosa, scavata su tutti e quattro i lati. La luce renderà ancora più evidente questo dialogo tra materia e massa.

L’Ambone deve rispondere al complesso problema dell’integrazione tra antico e nuovo, tra la configurazione del terzo fuoco liturgico e la ricollocazione dei frammenti lapidei dell’antico ambone.

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La Cattedrale di Pescia

Planimetria, Sezione e Vista di Progetto

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PROGETTO I in “Laboratorio di Progettazione Architettonica IV” A.A. 2016 - 2017 Prof. Arch. S. Rossl

Rimini Arts & Crafts.

Un parco per la cultura

Il progetto si inserisce all’interno dell’area che attualmente è occupata dal parco XVII Aprile, a Rimini. Il contesto è strettamente caratterizzato dal punto di vista storico e persuaso dalle vicende della città. Il parco si estende sull’antico alveo del fiume Marecchia, oggi deviato, il quale allo stesso modo univa e separava Rimini dal borgo di San Giuliano, “la città vecchia e il villaggio dei pescatori”.

triangolo ‘figurativo’ emerso nella prima fase concettuale.

Un edificio temporaneo con funzione di ‘bike sharing’ nella zona di contatto del parco con la Valmarecchia rappresentato dell’inizio della pista ciclabile. La progettazione della nuova piazza vicino al Ponte di Tiberio, luogo di contatto fra il centro storico riminese e il borgo San Giuliano, all’interno del quale si costruiscono due elementi architettonici, un museo per la cultura del cibo ed un edificio per il mercato ortofrutticolo, antistante la strada.

Infine il confronto con la morfologia del parco e la volontà di inserire aree dedicate alla coltivazione degli orti urbani e frutteti nella parte nord ha portato alla progettazione di terrapieni, i quali ereditano la loro forma dalle mura di cinta medievali di Rimini.

Il primo obiettivo è stato il disegno di percorsi che unissero i due lembi di città separati dal vuoto del parco, andando a riprendere le strade degli isolati circostanti e ricollegandoli fra loro secondo l’asse nord-sud. Allo stesso modo la riapertura del canale centrale, che collega solo idealmente il bacino del Viganò al fiume Marecchia costituisce l’asse orizzontale estovest. L’intersezione fra questi assi ortogonali storici ha permesso di innestare una ‘maglia’ di percorsi pedonali all’interno del parco che collegassero i punti principali del progetto dell’area. La costruzione degli edifici di progetto ha avuto luogo nei vertici del

Il progetto è stato selezionato fra i migliori del laboratorio ed esposto alla mostra: “Immaginare Rimini. Progetti per la città” presso l’Ala nuova del Museo della Città di Rimini dal 12 al 16 Dicembre 2018.

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Un parco per la cultura

Planimetria e Sezioni del Parco Marecchia

Planimetria e Sezioni di Ingresso al Parco 17

Un parco per la cultura

Planimetria e Sezioni del Museo

Planimetria e Sezioni del Museo 18

Un parco per la cultura

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PROGETTO II in “Laboratorio di Restauro dell’Architettura” A.A. 2016 - 2017 Prof. Arch. M. Pretelli

Il Convento di Sant’Agostino di Cesena.

Proposta di restauro e riutilizzo come Museo per la città

Il Convento di Sant’Agostino a Cesena è stato costruito intorno al 1200 per volere dei Frati Minori osserventi di San Francesco.

Il manufatto ha subito nel corso della storia numerose aggiunte e rifacimenti. Oggi l’edificio è in stato di abbandono ma ricopre ancora una funzione importante di monumento e immagine della città, soprattutto per la sua posizione all’interno della centro storico.

Il mio gruppo si è occupato di rilevare e di realizzare il progetto di dettaglio della corte centrale del manufatto.

Una volta terminato il primo lavoro di studio dei prospetti della corte, di cui si è redatto un rilievo geometrico, materico (degrado e dissesti) e fotogrammetrico, si è scelto come destinazione funzionale quella di Museo Archeologico della città. L’idea nasce dalla sua posizione nevralgica nel centro storico e dalla composizione architettonica del Convento. Le sue innumerevoli stanze, una volta dormitori dei frati, sarebbero state ideali per ospitare le collezioni. Il museo è stato pensato per esposizioni permanenti e temporanee. Le prime raccolgono il materiale archeologico presente sul territorio, in particolare alla Biblioteca Malatestiana. Per quanto riguarda le seconde, sono stati pensati alcuni spazi, opportunamente integrati nel percorso di visita per eventi temporanei e di servizio ai visitatori.

L’edificio è stato scelto come oggetto di studio e di progetto per il laboratorio di Restauro dell’Architettura 2016-2017. Il lavoro di ogni gruppo è stato innanzitutto quello di perfezionare un vecchio rilievo esistente, integrandolo dal punto di vista geometrico, materico, degrado e dissesto e fotogrammetria dei prospetti. In secondo luogo è stata poi decisa una destinazione funzionale per il complesso che fosse adeguata all’architettura del Convento e importante per la città.

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Convento di Sant’Agostino

Rilievo Geometrico del Prospetto

Rilievo Fotogrammetrico del Prospetto

Consistenza del solaio controterra

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Consistenza del solaio di copertura

Convento di Sant’Agostino

Prospetto di Progetto 22

Convento di Sant’Agostino

Sezione di dettaglio e particolari di Progetto

Dettaglio Infisso di Progetto 23

PROGETTO III in “Laboratorio di Progettazione Esecutiva dell’Architettura” A.A. 2015 - 2016 Prof. Arch. S. Piraccini e Prof. Arch. K. Fabbri

Casa B, Cesena.

Analisi Tecnologica dell’edificio per l’efficienza energetica

Il progetto architettonico di ‘Casa B’ prevede la demolizione di un edificio esistente incongruo e privo di pregio, successivamente convertito in abitazione tramite condono, e la costruzione di un nuovo edificio residenziale composto da due unità abitative. Esso nasce dalla volontà di costruire una casa bifamiliare per padre e figlio, garantendo contiguità di costruzione e introspezione fra le due residenze.

E’ situata nella pianura centuriata che si estende a Est del fiume Savio. Si tratta di un paesaggio agrario di pianura strutturato da corsi d’acqua, dalla viabilità che segue i meandri paleo alvei e da una trama agricola minuta e frammentata che segue il loro andamento.

L’edificio ha una struttura primaria in laterocemento ed una secondaria in acciaio, per consentire gli aggetti dei due corpi al piano primo. L’involucro edilizio dello spessore totale di 45cm è composto da chiusure verticale a doppia parete di laterizio porizzato con interposto l’isolante termico e solaio di copertura in laterizio con manto ventilato.

Il solaio del piano terra è di tipo areato, distanziato di qualche decina di centimetri dal suolo in modo da limitare fenomeni di umidità di risalita e consentire la ventilazione naturale tramite apposite bocchette.

L’impianto di riscaldamento è composto da caldaia a condensazione con pannelli radianti, mentre sulla copertura vengono installati pannelli solari per l’acqua sanitaria e 6kw di pannelli fotovoltaici integrati nella coperture.

Per garantire la durabilità è stato utilizzato un intonaco fibrorinforzato e con idrorepellenti che fornisce resistenza e permeabilità

Il lavoro che è stato condotto sull’edificio ha riguardato lo studio dell’aspetto costruttivotecnologico e successivamente l’analisi delle prestazioni termo-igrometriche delle sue componenti (setti, tramezzi e solai).

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Casa B, Cesena

Spaccato Assonometrico

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