L'Orso in casa n.5 2020/21

N. 5 | VENERDÌ 6 NOVEMBRE 2020

IL PUNTO Un perfetto equilibrio nel girone A

L’AVVERSARIA Livorno, dopo Spinelli si volta pagina

L’INTERVISTA Mario Di Cianni non solo SLO

I NOSTRI GIOVANI Il Covid-19 blocca tutti i campionati

LO SPONSOR

foto Ilaria Cutuli

JBerry, eleganza per tutti i gusti

DA SEMPRE

LA SFIDA LA PARTITA

Domenica 8 novembre 2020, ore 15,00 ALESSANDRIA-LIVORNO

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912

6 NOVEMBRE 2020 | L’ORSO IN CASA | 3

Dopo il pesante k.o. a Sesto San Giovanni e il conseguente esonero di Banchieri, il Novara volta pagina e affida la squadra a Michele Marcolini che sarà affiancato dall’ex compagno del ChievoVerona Davide Mandelli in qualità di vice. Marcolini, dopo l’esperienza in B sulla panchina del “suo” Chievo, torna in serie C dove ritrova anche l’ex grigio Pablo Gonzalez.

IL PUNTO / IL GIRONE A

Un perfetto equilibrio di TINO PASTORINO ■ Dopo otto giornate di campionato (e quattro partite da recuperare) regna l’equilibrio assoluto con la bellezza di dodici squadre in 3 punti di cui sei appaiate a quota 13. Se poi aggiungiamo che la serie utile in corso è di quattro partite (riguarda tre squadre) con la sola Pro Vercelli tra le compagini di zona playoff e addirittura in due, l’AlbinoLeffe (due vinte e altrettanti pari, 8 punti sui 9 in graduatoria) e l’Olbia (4 punti con 4 pareggi consecutivi) che sono invischiate nella parte bassa della classifica, ecco che siamo di fronte ad una situazione di tale staticità che, a memoria, non ricordiamo. L’equilibrio è anche confermato da una capolista, il Grosseto, che si trova lassù con un solo punto ottenuto in casa (tre le gare giocate allo Zecchini) e un gol annullato a Pontedera da rivedere, eccome se da rivedere. Altra neo promossa che sta facendo faville è la Pro Sesto: tre vittorie consecutive (un solo gol subito) malgrado i gravi infortuni di due titolari (Spaviero e Gianelli) e 13 punti in meno da ottenere per raggiungere la dichiarata quota salvezza. Da seguire lo scorcio di stagione della Pro Patria, attualmente miglior difesa del girone (3 gol al passivo), una sola sconfitta, di misura, contro il Renate e un calendario invitante (Pro Sesto e Piacenza le prossime avversarie).

L’Alessandria ha il miglior attacco del girone con 12 gol, tanti quanti il Piacenza: se dei Grigi 4 centri portano la firma di Corazza, uno che di marcature se ne intende da sempre, gli emiliani devono, per ora, molto ad un centrocampista arrivato a stagione iniziata: Juri Gonzi da San Pietroburgo, svincolatosi dall’AlbinoLeffe, ne ha segnati altrettanti, tre nelle ultime due giornate

ma la doppietta di domenica scorsa ha frenato la rincorsa del Renate alla vetta e, per di più, il gol del 3-3 lo ha segnato con i suoi in inferiorità numerica.

La Pro Vercelli, da molti definita la squadra dei giovani, è un giusto mix tra i ragazzi provenienti dal settore giovanile che per lo più hanno esordito lo sorso campionato, già “guidati” da Comi e l’esperienza degli ultimi arrivati: Nielsen aveva fatto bene a Reggio Calabria, Petris rivelazione al Gozzano non ha trovato spazio a Crotone, Blaze e Hristov si sono già fatti le ossa nel girone C. Poi c’è Rolando che sta giocando la sua miglior stagione da professionista mentre il mister Francesco Modesto, malgrado la sfortunata esperienza di Cesena, è considerato un dei giovani allenatori (classe 1982) più interessanti della categoria.

Frenano Lecco e Juventus (pareggio nello scontro diretto) dopo la partenza sprint: per la squadra di D’Agostino solo 2 punti nelle ultime quattro giornate mentre per i bianconeri, momentaneamente guidati da Mirko Conte, pesano le sconfitte contro il Como (al Moccagattta) e nel derby contro la Pro Vercelli.

E’ stata una domenica micidiale per gli allenatori della serie C: sono saltate ben quattro panchine: a Novara out Banchieri. Nel girone B, a Fano è saltato Alessandrini sostituito da Flavio Destro e la Vis Pesaro ha esonerato Galderisi. E toh, chi si rivede a Potenza: l’eclettico Ezio Capuano torna in pista e prende il posto di Mario Somma (che chissà se tornerà a fare il commentatore tv?) dopo il clamoroso 4-4 casalingo contro la Turris.

foto Ilaria Cutuli

MARCOLINI IN AZZURRO

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pillole

La classifica

DALLA C

SERIE C GIRONE A Squadra Pro Vercelli Grosseto Carrarese Pro Sesto Como Renate Pontedera Novara Pro Patria Lecco Alessandria Juventus U23 Livorno Piacenza Pergolettese AlbinoLeffe Giana Erminio Pistoiese Olbia Lucchese

PT 14 14 13 13 13 13 13 13 12 12 11 11 9 9 9 9 7 6 4 1

G 7 8 8 8 7 8 8 8 7 8 8 7 7 8 8 8 7 8 7 7

V 4 4 3 4 4 4 4 4 3 3 3 3 2 2 2 2 2 1 0 0

N 2 2 4 1 1 1 1 1 3 3 2 2 3 3 3 3 1 3 4 1

P 1 2 1 3 2 3 3 3 1 2 3 2 2 3 3 3 4 4 3 6

GF 8 9 7 9 10 10 6 12 7 11 12 8 10 12 11 5 6 5 4 6

GS 5 5 5 6 10 10 6 11 3 9 8 7 10 12 12 6 8 9 9 17

DR 3 4 2 3 0 0 0 1 4 2 4 1 0 0 -1 -1 -2 -4 -5 -11

MACCHIONI E PISSERI BATTONO IL COVID-19 Buone notizie in casa Alessandria: Matteo Pisseri e Alessandro Macchioni sono di nuovo a disposizione di Gregucci. I tamponi effettuati nei giorni scorsi risultano negativi.

I BOMBER DEI 3 GIRONI Girone A 5 Galuppini (Renate, 4 rigori) 4 Corazza (Alessandria) Gonzi (Piacenza) Morello (Pergolettese) Rolando (Pro Vercelli, 2 rigori) Girone B 5 Bortolussi (Cesena) Ganz (Mantova, 2 rigori) 4 Balestrero (Matelica) Litteri (Triestina) Girone C 5 Falletti (Ternana, 2 rigori) 4 Cianci (Potenza), Ilari (Teramo) Partipilo (Ternana)

MERCATO ANCORA VIVO Se il Novara annuncia due nuovi acquisti, l’Arezzo nel girone B non si fa certo guardare. A Novara due centrocampisti: il senegalese Mbaye (95) ex Carpi e il bulgaro Ivanov (00) dalla locale serie B. In Toscana con l’avvento di Camplone (subentrato a Potenza) arrivano 4 nuovi giocatori: Melgrati (p), Cherubin (d), Arini e Di Paoloantonio (c).

RECUPERO

I prossimi turni 9ª GIORNATA domenica 8 novembre 2020 Giana E.-Piacenza sab. 7/11, ore 15,00 Grosseto-Carrarese sab. 7/11, ore 15,00 Renate-Lecco sab. 7/11, ore 18,30 Pergolettese-Pro Vercelli sab. 7/11, ore 20,45 Alessandria-Livorno ore 15,00 Como-Olbia ore 15,00 Lucchese-AlbinoLeffe ore 15,00 Novara-Juventus U23 ore 15,00 Pro Patria-Pro Sesto ore 15,00 Pistoiese-Pontedera ore 17,30

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10ª GIORNATA mercoledì 11 novembre 2020 Olbia-Pergolettese AlbinoLeffe-Alessandria Carrarese-Renate Piacenza-Pro Patria Pro Vercelli-Pistoiese Lecco-Novara Juventus U23-Grosseto Livorno-Giana Erminio Pontedera-Lucchese Pro Sesto-Como

ore 12,30 ore 15,00 ore 15,00 ore 15,00 ore 15,00 ore 16,00 ore 18,30 ore 18,30 ore 20,45 ore 20,45

Al momento di andare in stampa non si è ancora disputato il recupero Livorno-Juve U23 di mercoledì 4.

L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 88 de ‘Il Piccolo’ di venerdì 6 novembre 2020 A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico Cristina Pigoni Impaginazione Mauro Risciglione Foto di Ilaria Cutuli, Mario Bocchio In collaborazione con Medial srl pubblicità, Alessandria Via Parnisetti 10, tel. 0131 56364

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MUSEO GRIGIO / AMARCORD

Melani: l’uomo dei record Nella memorabile stagione 83/84 il Livorno conquistò la C1 restando imbattuto. In panchina c’era il ‘Kaiser’ di Fucecchio di MARIO BOCCHIO ■ Renzo Melani è stato uno degli allenatori di calcio italiani più vittoriosi a livello di Serie C. Nasce a Fucecchio nel 1941 ed ha all’attivo sei promozioni, compresa quella dei Grigi al termine della stagione 1988-’89. Inoltre, è stato il detentore per moltissimi anni della serie più lunga di partite senza sconfitte: 45 consecutive col Mantova, battuto poi da Capello col Milan. Nel 1990 lascia la carriera di allenatore per diventare dirigente osservatore per moltissime squadre, tra cui Empoli, Juventus, Fiorentina e Bologna.

Lo hanno soprannominato Kaiser. Fu proprio da Melani che nacque il Livorno dei record. Una squadra solidissima, il cui motto principale era “non prenderle”. Erano gli Amaranto dei vari Alberto De Rossi (il papà di Daniele), Mario Palazzi ecc., ecc. Infatti, in quella stagione calcistica dovettero attendere l’undicesima giornata per veder battuto il mitico portiere Gianpaolo Grudina. In quell’annata, 1983-’84, i toscani ebbero un ruolino di marcia da brivido che fu al di sopra di ogni più rosea previsione. Infatti, il Livorno non perdette nemmeno una partita e il campionato si concluse trionfalmente con il primo posto in classifica con 50 punti in 32 partite, 18 vittorie, 14 pareggi e 0 sconfitte. Inoltre, la squadra allenata da Melani mise a segno 35 gol e ne subì solo 7. I Grigi chiusero al terzo posto, preceduti dall’Asti.

Agli esordi della carriera da allenatore, a Prato, Melani era il secondo di Enzo Bearzot, ottenne la prima notorietà con la Rondinella di Firenze, vinse anche a Lucca, quando al Porta Elisa, proprio contro i Grigi, Salvi fece piangere il portiere Beccari per un gol segnato a quattro minuti dal termine.

Ad Alessandria seppe conquistare la cieca fiducia del presidente Gino Amisano, e c’era lui, proprio lui il Kaiser, in panchina, quel 21 maggio 1989 a Stradella contro l’Oltrepò, nella partita che consegnò al popolo grigio la C1. C’era lui ma non Cicciogol Marescalco, che proprio Melani aveva obbligato a trasferirsi controvoglia al Novara.

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focus

LA PARTITA IL GOL PIÙ VELOCE DELLA STORIA

28 gennaio 2018. All’Ardenza di Livorno arriva l’Alessandria; partita di cartello che i Grigi onorano nel migliore dei modi: segnano subito.

Non solo: l’azione del gol dura circa 8 secondi (lo abbiamo cronometrato in 7.84) e stabilisce il record della rete più rapida nella storia dei Grigi.

L’impresa batte il record storico di Sandro Vitali che segnò al Verona il 18 novembre 1956. Passata alla storia anche perché il portiere veronese (Ghizzardi) arrivava al Moccagatta imbattuto da sette partite. I Grigi fermarono la sequenza dopo 15 secondi. Come? Lo lasciamo raccontare al libro “U.S. Alessandria: 60 anni!” di Ugo Boccassi, Enrico Dericci e Marcello Marcellini: “Al calcio d’avvio si sviluppa una trama tra Snidero e Manenti con lancio verso Vitali: il difensore Cardano tenta la facile respinta, ma ‘Vitalino’ soffia il pallone all’avversario, scende verso la porta ospite e appena dentro l’area infila con un destro potente e preciso l’esterrefatto Ghizzardi”.

Nella storia sono tanti i gol segnati (e subiti) durante il primo giro di lancette ma nel calcio non esiste il tempo effettivo per cui è difficile registrare con esattezza l’avvenimento; più semplice oggi rispetto ad un tempo quando non c’erano i tabelloni segnatempo.

Di sicuro l’1-0 di Gonzalez non solo è il più veloce tra i gol segnati, lo è anche in assoluto. Alessandria-Monza dell’11 aprile 2015 risale il gol al passivo più rapido. 9 secondi dopo il via il brianzolo Torri stoppa di petto il pallone e da 25 metri al volo di sinistro insacca sotto l’incrocio dei pali. Le cronache della partita raccontano di 9-10-12 secondi, certamente un gol-lampo, ma il “cartero” ha infilato Mazzoni quando il cronometro viaggiava tra lo 0.07 e lo 0.08! Ha anche sfiorato il primato di Serie C stabilito da Vasileiou, greco del Rieti che in Rieti-Siracusa del 27 ottobre 2018 è andato in gol dopo 6”.

Sergio Giovanelli

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AREA TECNICA C’è il ritorno di Raffaele Rubino nel ruolo di Direttore Sportivo che prende il posto di Vito Cozzella mentre Andrea Agostinelli è il nuovo responsabile dell’area stessa. Si vocifera anche di Sergio Borgo e Roberto Lamanna in qualità di consulenti di mercato. In panchina rimane Alessandro Dal Canto (foto), veneto di Castelfranco, classe 1975, eccezionale nel riuscire a tenere unito un gruppo molto giovane in questo avvio di stagione. Il mister, ex Siena ed Arezzo, si avvale ormai da 4 anni della collaborazione di Giuliano Lamma (oltre 270 partite in maglia Prato).

SCHEMA TATTICO Prevale il 4-4-2 anche se la disposizione mediana è spesso “a rombo” (con Mazzeo, uno da oltre 160 gol in carriera, a ridosso delle punte). Di Gennaro (ex Renate), Agazzi (ex Foggia e Savona), lo stesso Mazzeo e Murilo (uno dei due superstiti, l’altro è Morelli, della squadra che vinse il campionato nel 2018) sono la spina dorsale della squadra che presenta anche giovani interessanti come Deverlan, Houadi e Pallecchia.

L’AVVERSARIA / LIVORNO

Dopo Spinelli si volta pagina Per gli amaranto il 2020 è stato un anno di cambiamenti radicali: la retrocessione in serie C, l’addio di Aldo Spinelli, il valzer dei nuovi presidenti, il rischio penalizzazioni di TINO PASTORINO ■ Dopo 21 anni Aldo Spinelli (1940) ha lasciato la presidenza del club (rimane con una quota del 10%) che in un primo tempo era passata alla cordata capeggiata dall’ex presidente del Frosinone Rosettano Navarra; ma qualcosa non ha funzionato con l’intermediario (CereaBanca) che rappresentava altri azionisti, Ci sono stati anche problemi con la fidejussione e, a tale proposito, non vengono ratificati gli acquisti di Marcone, Maestrelli e Mazzarani. Poi, finalmente, la svolta decisiva il 23 ottobre anche se il club

Murilo, a Livorno dalla stagione 2016/2017.

24 reti in amaranto

rischia future penalizzazioni per mancati adempimenti sia di carattere economico che regolamentare.

La società Giorgio Heller è il nuovo Presidente. E’ l’esito della assemblea dei soci tenutasi a Roma con la presenza del socio Gruppo Carrano da poco subentrato nelle quote. La nuova compagine societaria ha nominato il consiglio di amministrazione del quale Heller ha assunto la carica di presidente. Amministratore delegato è stato nominato Rosario Carrano e vice presidente Silvio Aimo. Il nuovo general manager è il Danilo Mariani. Heller è, attualmente, anche presidente di “Roma Capitale Investments Foundations” ed in passato è stato presidente del gruppo “Spoleto Crediti e Servizi” e presidente del Trapani Calcio.

Il mercato Per ora ci sono solo gli svincolati: il portiere Stancampiano (classe 1987, ex Cuneo e Trapani), l’ex Grigio Andrea Gemignani (laterale difensivo, classe 1996, ex Sambenedettese), Bussaglia (centrocampista, classe 1997, ex Cittadella) e Mazzarani (centrocampista offensivo, 30 anni, ex Catania) si stavano già allenando da giorni e sono stati ufficializzati venerdì scorso. Da sabato anche l’altro ex Grigio Christian Sosa (1985), svincolato dalla Sicula Leonzio, fa parte del gruppo.

La rosa (Sono i giocatori utilizzati a tutto il 1 novembre) Portieri: 12 Romboli (99), 1 Neri (02). Difensori: 2 Marie Sainte (Fra-98), 3 Deverlan (Bra00), 4 Di Gennaro (94), 14 Morelli (96), 15 Parisi (95), 29 Fremura (01). Centrocampisti: 6 Nunziatini (03), 16 Haoudi (Mar-01), 17 Porcino (95), 23 Agazzi (93). Attaccanti: 7 Marsura (94), 8 Pecchia (03), 9 Braken (Ola-93), 11 Murilo (Bra-95), 18 Pallecchi (00), 19 Mazzeo (93), 24 Canessa (99).

L’ultima in trasferta Domenica 25 ottobre 2020 Renate - Livorno: 0-2 (0-0) Marcatori: Marsura al 56’, Murilo (r) al 82’. Livorno (4-4-2): Romboli; Parisi Di Gennaro Deverlan Porcino; Pallecchi Agazzi Haoudi Mazzeo (dal 85’ Morelli); Marsura (dal 90’ Canessa) Murilo.

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L’INTERVISTA / MARIO DI CIANNI

“CapoMario” non solo SLO Una vita intera in curva, fondatore degli Ultras, protagonista dello storico gemellaggio con il Genoa. Dalla Gradinata Nord a dirigente incaricato dei rapporti tra tifosi e società di GIGI POGGIO ■ La storia di Mario Di Cianni la conosciamo in tanti ma è da quella storia che bisogna partire per raccontare come ‘CapoMario’ interpreta il suo ruolo di SLO, Supporter Liaison Officer, in inglese, per dire dirigente incaricato dei rapporti coi tifosi.

«Arrivo dalla Gradinata Nord con un’esperienza nata con la creazione degli Ultras nel 1974 e di questa squadra ho vissuto, tra alti e bassi, tutti i momenti più significativi.

Occuparmi oggi dei rapporti tra tifosi e società è il completamento di un cammino che parte dalla Nord e da tutti i miei amici tifosi, coi quali, peraltro, tornerò, a fine mandato, a sostenere i Grigi. Mi sento uno di loro che ora opera in società, ne agevola le attività e contribuisce a risolvere tutte quelle questioni legate alla partecipazione alle gare, dal reperimento dei biglietti alla gestione degli striscioni».

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Mario, una vita da supporter e poi l’ingresso in società, con la scoperta di un mondo per te sconosciuto...

«Non posso negare che il mio esordio da SLO, allo stadio di Vercelli, quando il Moccagatta era ancora in ristrutturazione, lo ricordo come un trauma, peraltro piacevole. Entrare nella macchina organizzativa della società, vedere le fasi di preparazione della gara, lo spogliatoio e, prima, il lavoro della sede, l’ufficio stampa prima della partita mi hanno fatto comprendere una realtà che non conoscevo».

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Mario Di Cianni, Slo dell’Alessandria Calcio, in alcuni momenti dedicati alla sua passione: i Grigi Foto Toni Frisina

E da questo ti è venuta subito un’idea.

«Bisognava far comprendere alla gente e ai nostri tifosi cosa si muovesse dietro alla squadra e ho pensato all’open day del 18 febbraio 2018. Una giornata in cui entrare nello stadio e conoscere tra angoli e spazi come funzionano la “macchina Grigia”».

Grande successo...

«Una soddisfazione nel vedere la gente in fila, fin dalle 9, in attesa di visitare il nostro stadio e la nostra sede, felice di essere lì, pur venendo da mesi di difficoltà e problemi».

Un incarico che non conosce soste...

«Beh, è nella logica delle cose. In tempi normali, partite casalinghe e trasferte richiedono adempimenti di routine, senza dimenticare che questo ruolo impone una disponibilità 24 ore su 24 ad ascoltare e risolvere problemi. Ma non mi costa, anzi. Il mio posto è tra i tifosi; per mia scelta, li accompagno in pullman e la partita la seguo tra loro, per dare

un senso al mio ruolo, per essere comunque sempre un punto di riferimento».

E i rapporti con gli altri SLO? «Sempre cordiali e molto collaborativi, con l’intenzione di agevolare il nostro lavoro e la fruibilità dello stadio da parte dei nostri tifosi. Poi con alcuni colleghi c’è un’empatia particolare e, comunque, uno spirito di sostegno reciproco che è bello da vivere, anche per il confronto con realtà diverse.

La mia provenienza dal mondo ultras, che resta il mio riferimento, mi fornisce poi l’equilibro per governare momenti e rapporti».

Da tifoso e ultras, Mario, qualche racconto di tifo e passione vera...

«La notte di La Spezia è stata la partita della vita, per dove l’abbiamo giocata e per come è andata; anni di rivalità concentrati in una vittoria epica. Indimenticabile. E poi, un ricordo tutto mio che però assume un valore emblematico. Parlo della gara dei play off col Siena, la scorsa estate. Porte chiuse e gradinata Nord deserta.

Sono andato lì e lì ho visto la partita.

Quella vittoria non la scordo e la Nord quella sera ho cercato di riempirla io, da solo».

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CURIOSITÀ / DOVE SONO?

Ex grigi nell’olimpo 13 giocatori che hanno vestito la maglia grigia, scalano la piramide del calcio professionistico: 2 sono in Serie A, 11 in B

■ Sono 2 gli ex nella massima divisione.

di TINO PASTORINO

Luca Mora (1988) è nello Spezia dal gennaio 2018. Ha giocato in serie A anche con la Spal (17 partite). Ad Alessandria 86 partite e 6 gol in tre stagioni (2012-15).

Simone Colombi (1991), portiere a Parma dove è il secondo di Sepe e, precedentemente, sempre in A ha giocato con Cagliari, Palermo e Carpi. Con la maglia Grigia 2 presenze nel 2010.

anno e mezzo (2016-17 e da gennaio 2018).

Una squadra intera (senza portiere) tra i cadetti.

“Rafa” Pucino (1991) ad Ascoli (secondo anno), è alla settima stagione consecutiva in B. Con i Grigi 42 presenze in C1 tra il 2009 e il 2011.

Manuel De Luca (1998) è al Chievo dopo un anno con la Virtus Entella. In Grigio 35 partite e 10 gol nel 2018-19.

Simone Branca (1992) è al terzo anno con il Cittadella dopo l’esperienza nella serie A danese con il Vejle. Sono 77 le presenze con 4 gol tra il 2016 e il gennaio 2018 ad Alessandria.

Andrea Cambiaso (2000) è ad Empoli (tre volte in panchina). Prima del grave infortunio, 16 presenze (tutte da titolare) in maglia Grigia la scorsa stagione.

Luca Barlocco (1995) a Vicenza con i neo promossi biancorossi. In B aveva già giocato a Vercelli (3 presenze nel 2017). Con i Grigi 42 partite e 2 reti in un

Riccardo Bocalon, in grigio per 2 stagioni, oggi al Venezia.

A destra Andrea Cambiaso, ha lasciato un buon segno la scorsa stagione nonostante il grave infortunio, oggi è a Empoli In alto Tiago Casasola, oggi a Salerno, ma in grigio nel 2017

Michele Marconi (1989) a Pisa da 3 anni, il secondo in B (15 gol lo scorso campionato).

Vanta anche 7 gettoni in serie A con l’Atalanta.

Ad Alessandria 132 presenze e 36 gol in campionato.

Nicola Bellomo (1991) e Nicolò Bianchi (1992) alla Reggina, neo promossa: il primo ha giocato in A con Torino (7 presenze e 1 gol) e Chievo (5 presenze). Ad Alessandria 14 presenze nel 2017. Per il secondo 18 presenze nel 2012-13.

Tiago Matias Casasola (1995) è ritornato alla Salernitana: ha sempre giocato in B (Como, Trapani, Cosenza) tranne la parentesi con i Grigi del 2017 con 16 presenze e 2 gol per l’argentino di Baires.

Riccardo Bocalon (1989) è al Venezia, un ritorno, per la sesta stagione in B (anche Salernitana e Pordenone per il bomber lagunare). In maglia Grigia due anni (2015-17) con 68 presenze e 34 gol in campionato ovvero un gol ogni due partite.

Gabriel Cleur (1998) alla Virtus Entella dove aveva esordito tra i cadetti nel 2017.

Per ora sempre panchina e una partita in Coppa Italia. La scorsa stagione 16 le presenze in Grigio per il nazionale australiano.

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DOMANDE A...

1 / Dove sei nato A Garbagnate (MI)

DAVIDE

DI QUINZIO

2 / Quando sei nato Il 28 aprile 1989 3 / Il tuo stato civile Sono sposato 4 / La prima società in cui hai militato Nella Juve Cusano 5 / Hai sempre giocato in questo ruolo Ho cominciato come esterno 6 / La tua squadra del cuore La Sampdoria 7 / Il momento “top” della tua carriera Le promozioni con Spal e Pisa 8 / Il tuo compagno che ha fatto più carriera Manuel Lazzari 9 / Il mister più importante della tua carriera Leonardo Semplici 10 / Il tuo passatempo preferito Stare in famiglia 11 / La tua attrice preferita Julia Roberts

13 / La musica che più ti piace Quella di Zucchero 14 / Il tuo piatto preferito La polenta con l’ossobuco

foto Ilaria Cutuli

12 / Il tuo attore preferito Russel Crowe

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12 | L’ORSO IN CASA | 6 NOVEMBRE 2020

I NOSTRI GIOVANI / NEREO OMERO

Il Covid-19 blocca tutti i campionati Sono ancora possibili gli allenamenti in gruppo per le squadre nazionali (dalla U19 alla U13), mentre per le altre, solo individuali. Tutto senza correre rischi di MICHELA AMISANO ■ Punto della situazione con il Responsabile del Settore Giovanile Grigio, Nereo Omero, che ci spiega quali cambiamenti sono intervenuti dopo le ultime disposizioni in tempi di Covid.

«L’ultimo DPCM del 24 ottobre 2020 ha ricevuto alcuni aggiornamenti prima dal Ministero degli Interni, poi da quello dello Sport e un paio di recepimenti da parte della FIGC. A oggi siamo in attesa del prossimo DPCM previsto per inizio settimana (intervista realizzata il 1° novembre 2020 ndr.). Attualmente possiamo allenare i nostri gruppi squadra dall’U19 all’U13 senza limitazioni perché fanno parte di campionati di interesse nazionale, mentre dall’U12 2009 a scendere fino ai 2016 gli allenamenti sono individuali. Il primo obiettivo è sempre quello di tutelare la salute dei nostri ragazzi e avere indicazioni certe di allenarci senza correre rischi».

Alla luce di queste nuove indicazioni, come è cambiata l’attività del Settore Giovanile?

«In questo lungo periodo di pandemia più o meno latente è stato difficile trovare un equilibrio per garantire un percorso tecnico e salvaguardare la salute dei ragazzi e degli adulti che lavorano con loro. Per il campo fino al 24 ottobre non cambiava sostanzialmente nulla rispetto a una stagione normale, perché ci si poteva allenare secondo la nostra metodologia e almeno sul terreno verde

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potevamo essere spensierati e pensare alla nostra crescita, a divertirci e a scoprire tutto ciò che il calcio ci può dare. Fuori dal campo invece fin da subito la nostra attenzione è stata altissima e abbiamo fatto svariate scelte a tutela della salute e per contrastare la diffusione del Covid, sia a livello logistico del CentoGrigio con entrate e uscite differenziate, con l’obbligo della mascherina, con scaglionamenti negli spogliatoi e nelle docce, sia a livello organizzativo con particolare attenzione per le trasferte soprattutto dei più piccoli perché non ci fossero assembramenti e occasioni di contagio».

Vanno tenute presenti le priorità della vita: la salute, la famiglia, la scuola, quindi tutti noi del settore giovanile ci stiamo impegnando per trovare un punto di equilibrio

Come vi siete organizzati per gli allenamenti delle diverse categorie?

«Come ricordato prima, le categorie di interesse nazionale dall’U19 all’U13 possono allenarsi senza alcuna limitazione, invece per le categorie dei più piccini, dall’U12 sino ai 2016 dell’Accademia Grigia, abbiamo studiato due differenti protocolli interni così da assecondare il protocollo vigente, sia a carattere normativo che federale. Il primo asciugava tutte le parti di contatto e i mo-

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La Primavera in campo a Lecco

menti di partita, alcuni giochi di principio o situazioni simili alla partita nelle quali era previsto il contatto. Ora abbiamo un nuovo protocollo pronto all’uso poiché la società ha ritenuto opportuno tornare in campo con tutti i ragazzini con allenamenti prettamente individuali, votati alla sfida, al gioco, alla partecipazione e alla crescita delle qualità tecniche, al dominio della palla e a raggiungere obiettivi individuali dal punto di vista tecnico in situazioni mirate, tenendo sempre presente la sicurezza e la salute di tutti i nostri tesserati. L’aspetto importante è che la società desidera dare il proprio

foto Lillo Cacciotto

servizio alle famiglie e ai ragazzi, accompagnandoli in una crescita sportiva di qualità, ma allo stesso tempo soppesa ogni scelta in base alla normativa vigente e analizzando la situazione del territorio insieme ai nostri tesserati e alle loro famiglie per comprendere quale sia la decisione giusta da prendere, sia per dare il servizio sia per essere la scuola di calcio che vogliamo essere.

Allo stesso tempo però vanno tenute presenti le priorità della vita: la salute, la famiglia, la scuola e quindi cercare di trovare un punto di equilibrio così come abbiamo fatto nei momenti più bui della scorsa primavera».

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LO SPONSOR / JBERRY

Eleganza per tutti i gusti Mixare stili e materiali coniugando praticità e glamour.

Questa è la filosofia di JBerry, nel cuore della città, da sempre partner dell’Alessandria Calcio

all’evolversi di trend e tendenze è da sempre la nostra strada maestra. E’ divertente accompagnare le scelte del cliente e proporre sempre soluzioni alternative, potendo offrire una gamma proposte che vanno dai capi sartoriali allo sportivo, passando per il fashion e gli accessori, per tutti i gusti e le necessità».

di GIGI POGGIO ■ Arriviamo di primo mattino ma da JBerry, in corso Roma, c’è come sempre la solita bella atmosfera, fatta di sorrisi e colori.

«Dopo la riapertura, seguita al periodo di lockdown -, ci racconta Edoardo Cei, uno dei soci di JBerry -, abbiamo ritrovato la nostra clientela in tutto il suo calore, a confermare che quel clima di empatia e familiarità che abbiamo costruito negli anni è stata una scelta giusta. Il nostro lavoro è ripreso con grande energia confortato e sostenuto anche da questo mood che è poi è un po’ la filosofia di JBerry, quasi che, sia noi che i nostri clienti, avessimo proprio voglia di riverderci. Tutto questo ci ha dato la conferma che le nostre scelte e il nostro modo di proporci, ispirate all’allegria e all’accoglienza nel tempo, hanno creato una sorta di “patrimonio storico” di amici che ci ha poi motivati a ripartire determinati, sempre con quello spirito».

Tutto questo nel segno distintivo di Jberry:

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massima qualità con attenzione a nuove tendenze e materiali...

«Avere gli occhi aperti sul mondo, muovendoci nella contemporaneità e sempre attenti

A proposito di scelte, quali sono oggi le tendenze della moda per l’autunno-inverno?

«Mixare stili e materiali è ormai quasi un’abitudine. Coniugare il tecnico-sportivo con la lana e altri tessuti classici è una tendenza consolidata che offre soluzioni collaudate e di grande gusto, tanto da aver coniato addirittura un neologismo come “athleisure” diventato termine sinonimo di glamour e praticità. Praticità, dunque, che vuol dire comfort unito a gusto e sobrietà, senza dimenticare il fatto che la qualità del tessuto, la classicità tipica della lana e degli “spigatoni” è sempre di grande effetto e continua a mantenere tutto il suo fascino e la sua attrattiva. Un’idea - aggiunge Cei - che è arrivata a ispirare definitivamente anche i ragazzi nelle loro scelte. Il fatto un po’ ci ha stupito, ma non più di troppo anche perchè il nostro è un negozio a cui i giovani guardano con simpatia già da tempo, forse per la nostra crescente attenzione ai brand più orientati al mondo “street”, forse per quest’idea di contaminazione che soddisfa quel pub-

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raccolto e riconoscibile hanno comunque mantenuto un’identità, rispetto a città più grandi dove la crisi si è fatta sentire. Molte attività commerciali, probabilmente per il rapporto creatosi con la loro clientela, sono state considerate una sorta di presidio e come tali hanno potuto continaure nel loro lavoro. Questo riscontro arriva da molti colleghi della nostra città e di città simili ad Alessandria e questo è un fatto significativo che fornisce, comunque, fiducia. Per questo - continua Cei - bisogna andare avanti nel credere in questa città e investire in qualità e innovazione».

Nei giorni scorsi l’Alessandria Calcio ha fatto tappa nel negozio di corso Roma per ricevere il giubbotto di rappresentanza Outhere

blico che, a ogni età, è attirato dalla qualità che si sposa con uno spirito innovativo e più funzionale nel vestirsi».

Nel cuore della città, in un luogo nevralgico come corso Roma, JBerry può cap-

tare anche come la città vive questa fase delicata.

«Abbiamo avuto segnali comunque positivi pur di fronte a una crisi che ha fermato molte attività per mesi, - ci risponde Cei -.

Le città come Alessandria, con un centro

Sentire meglio per

In questi giorni la consegna del nuovo giubbotto a staff e giocatori dell’Alessandria Calcio.

«Un capo nel segno di quel concetto di athleisure di cui parlavamo prima, in cui unire la funzionalità e l’eleganza, con caratteristiche precise, antivento con cerniere termosaldate, per essere sempre all’altezza della situazione, sobri e comodi. Il segno di una collaborazione, consolidata negli anni che si richiama a un’idea che è molto più di una semplice partnership ma sposa un programma che l’Alessandria Calcio ha sostenuto in questi anni e ha dato grande prestigio e visibilità al calcio della nostra città, senza dimenticare che la collaborazione coi Grigi ci mette a contatto con uomini e ragazzi - i calciatori - che arrivano un po’ da tutta Italia, con tutta la loro varietà di idee ed esperienze».

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