Portfolio di laurea-2022

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portfolio.

Portfolio di Laurea Alessandra D’Acunto mat. Università293315Iuav di Venezia Dipartimento di Culture del Progetto Corso di Laurea in Architettura Anno Accademico 2021/2022

Portfolio di Laurea ScaleAlessandraprogettualiD’Acunto

La casa a corte Laboratorio di progetto II Highrise vacancy W.A.V.e 2020 pag.3749

La fornace Guerra-Gregorj Laboratorio di restauro e disegno digitale Una scuola per Amatrice Laboratorio di progetto III

Indice

Scenari per la laguna veneta Laboratorio di città e territorio Che ben che se sta! W.A.V.e 2022 107891131

6955

Avventure Veneziane Laboratorio di progetto I Madeira calls W.A.V.e 2021

XLMSL

Questa suddivisione, oltre a mostrare una crescita a livello accademico, anche se non in maniera diretta, in quanto non viene utilizzata una sequenza cronologica, mostra una flessibilità nel gestire progetti caratterizzati da dimensioni molto diverse tra di loro.

Con questo portfolio voglio raccontare il mio percorso di crescita, sia personale che accademico, attraverso i progetti realizzati in questi anni e ho deciso di farlo attravero un tema, S,M,L,XL Il tema scelto prende spunto dall’omonimo libro di Rem Koolhaas e nasce dalla volontà di mettere in evidenza come in questi tre anni, scanditi da laboratori annuali, semestrali e periodi intensivi di tre settimane, sia stata data l’opportunità di sviluppare progetti a scale molto differenti tra di loro; permettendo così una vasta possibilità di sperimentazione della propria progettualità e di capire ciò che ci è più affine. I progetti raccontanti in questo portfolio spaziano da masterplan urbanistici molto vasti, talvolta avvenieristici, a piccole architetture effimere.

- SMALL architetture di dimensioni limitate, padiglioni, architetture effimere;

- LARGE, qui cominciamo a spostarci su manufatti costituiti da più edifici che talvolta hanno necessità di un masterplan del contesto;

Introduzione

I progetti sono così raggrupati:

7

- EXTRA-LARGE, si tratta ormai di veri propri masterplan che comprendono aree molto vaste.

- MEDIUM, architetture di una dimensione maggiore, come abitazioni;

Laboratorio di progetto I a.a 2019/20

S

Il titolo di questo laboratorio d’anno è “Avventure veneziane. Dizionario di formazione architettonica.”. Già dal titolo è possibile individuare quali fossero le intenzioni e il contenuto del corso: affrontare una serie di teorie ed elementi di base dell’architettura che conducano all’esplorazione di Venezia e allo sviluppo di un progetto da sovrascrivere nella città lagunare. L’intero corso si è basato sul racconto “ Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” di C. Collodi con l’obiettivo di portare i luoghi della storia all’attualità e all’interno del territorio veneziano. Questi luoghi ci hanno permesso di costruire un viaggio che toccasse il loro corrispondente nell’attualità, andando così a compiere un vero e proprio viaggio di architettura, utile a conoscere la città e lo spazio attraverso uno sguardo analitico e critico. In una città come Venezia, lo spazio assume infinite forme diventando il protagonista del nostro viaggio,

9 Sara Marini

Avventure veneziane: un’architettura effimera

permettendoci di porre come obiettivo la ricerca di un luogo in cui posizionare uno di quegli elementi caratterizzanti del racconto, come per esempio La Casa della Fata, un luogo mutevole nel tempo. Il libro “Elements of Architecture” di R. Koolhaas è stata un’altra base per l’individuazione di quello che sarebbe stato il progetto e di quale elemento avrebbe presentato. L’esercizio, ma anche lo spazio, ci hanno costretti a pensare ad un’ architettura che fosse temporanea, e che avesse la caratteristica di essere effimera e allo stesso tempo che fosse la rappresentazione attualizzata dell’elemento del racconto scelto. Un manufatto di questa tipologia, posizionato in una città particolare come Venezia, ha richiesto lo studio approfondito della sua “vita” in funzione di quelle che sono le richieste e le necessità andando a tradurle in dispositivi che vanno ad alterare la visione dell’esistente e il suo utilizzo.

11

Ridisegno del Monumento alla Partigiana di C. Scarpa

5 100

1312 Schemi e foto da: Toilet, Elements of Architecture di Rem Koolhaas VERSIONSTUDENTAUTODESKANBYPRODUCED VERSIONSTUDENTAUTODESKANBYPRODUCED BATHINGSEWAGE SYSTEMS TOILET III secolo Terme di Caracalla bagnipiscinapubblicispa 1700 a.C bagno al Palazzo di Minosse a Cnosso 3600 a.C fogne di Habuba Kabira 120 d.C lattrine comunali romane nel Vallo di Adriano 211-224 d.C. toilette a forma di carro (romani) 1167 Monastero e Cattedrale CanterburyChristchurch,di XIII-XIV secolo vestiario 1340 Toilet Tower al castello di Kwidzy 1517 progetto della città sanitaria di Leonardo Da Vinci 1596 water di John Harrington 1858 la grande puzza di Londra 1885 bagni di George Vanderbilt anni 1850 bagni pubblici in Francia in reazione al Colera fogna lattrinala bagno finale free standing toilet 1995 rivoluzione dei bagni pubblici in Cina 2010 sistema di recuper dell’acqua della NASA 2010 Fondazione per il rinnovo dei bagni di Bill e Melinda Gates toilet fognaturetower pubblicibagniWC

1514 Mappa del viaggio

1716

Planivolumetrico Campo S.Stefano, Venezia

500 Altimetrie + 130cm+ 120cm + 110cm+ 100cm + 90cm+ 80cm

200 Sezioni trasversali 0 20

Planivolumetrico

1918

2120 Sezioni longitudinali A’-A’B’-B’ 200

100

Sezione lungitudinale

2322

2524

prospettica Toolkit 200cm240cm 80cm 40cm 50cm 90cm 100cm 220cm 260cm

Sezione

Maquette

Maquette

2726

1:100

1:100

José Adrião Arquitetos Madeira calls

29 I workshop intensivi ci trasmettono sempre delle modalità progettuali differenti tra di loro e soprattutto legate all’ospite con cui partecipiamo. + Ognuno di loro ci porta delle esperienze e delle caratteristiche legate alla propria cultura. In questa edizione il tema era quello delle Isole, nel nostro caso in particolare quella di Madeira. Si tratta di un’isola portoghese molto particolare per la sua conformazione orografica. Essa infatti, essendo di orgine vulcanica è caratterizzata da importanti dislivelli distribuiti su delle dimensioni relativamente piccole. Ciò che rende speciale quest’isola sono i canali artificiali che da monte scendono verso valle portando così l’acqua ai centri abitati. La realizzazione di questi piccoli canali ha visto l’impegno di centinaia di uomini, nel corso del tempo, in condizioni sfavorevoli. É stato fondamentale studiare e analizzare a fondo l’ìsola sia a livello morfologico che a

livello culturale e sociale per poter realizzare un progetto che ne rispettasse l’identità. Il progetto è caratterizzato da una doppia lettura, una concreta e una spirituale, la prima è un percorso fatto nella natura accanto alle levadas, ascoltanto il rumore dell’acqua che scorre verso valle e scandisce il percorso. Alla fine del tragitto si arriva alla parte spirituale, si giunge alla fonte dell’acqua situata in sommità, in un vasto spazio pianeggiante dove viene realizzato un spazio, un ‘rifugio per lo spirito’, ‘un tempio dell’acqua’. Lo spazio è ipogeo, emana mistero e senso di un tempo che si ferma, dialoga con la natura e i suoi elementi. Chi lo attraversa può lasciarsi alle spalle la caotica vita quotidiana per rifugiarsi nel tempio dello spirito. Alla fine si tratta di un viaggio vero e proprio, sia fisico che delle mente, che dopo un lungo viaggio arriva in uno spazio di contemplazione.

S

W.A.V.e 2021 - Island: Architecture and landscapes of water a.a 2019/20 B. Cassetta, A. D’Acunto, M. De Lotto, F. Prevedello

31

Pianta e sezioni, scala 1:200

3332 Dall’alto: maquette 1:1000, maquette 1:200 Maquette 1:200

La casa a corte

Il progetto sviluppato si articola, a livello planimetrico, attorno ad una grande corte centrale, su cui si affacciano tutti gli edifici, per poi svilupparsi maggiormente

35 Il laboratorio di progetto del secondo anno propone lo sviluppo di un progetto per un’abitazione di un architetto a cui affiancare gli spazi del suo atelier.

Laboratorio di progetto II a.a team:2020/21A.D’Acunto, M. De Lotto, A. Filippini M. Doimo, V. Tatano

La richiesta progettuale è quella di sviluppare un edificio che si imposti sui temi studiati e sperimentati da Mies Van der Rohe: la casa a corte, come modello ideale per un’abitazione, che poi addirittura verrà proposta come blocco modello di una città ideale, e il tema dell’edificio diviso tra struttura e involucro, costruzioni tettoniche e costruzioni murarie.

L’edificio si colloca in un terreno collinare della Val Policella, caratterizzato dalla vista sul Lago di Garda, circondato da piccoli borghi che diventano fonte di spunti progettuali a livello di materiali dopo un intenso studio del contesto urbano.

in un’ulteriore serie di corti, terrazze e patii, più o meno intimi, che definiscono una gerarchia dell’intero Lacomplesso.solastruttura di tipo tettonico è l’”aula” principale dell’abitazione privata, che guarda da un lato verso la corte e dall’altro verso valle; emerge, differenziandosi rispetto al resto degli edifici, grazie alla permeabilità permessa dall’involucro traslucido che la riveste, lasciando in mostra solo la struttura puntifome che sostiene una grande piastra di copertura.

Il resto degli edifici è di tipo murario, rivestiti in laterizio faccia a vista, a richiamare le architetture spontanee dei vicini borghi, con le strutture di orizzontamento segnalate attraverso l’apposizione di lastre di cemento. Infine, il basamento, da cui tutto il complesso sembra nascere, presenta una struttura in calcestruzzo a vista molto grezzo, come se direttamente emergesse dal terreno su cui poggia.

M

37

0 20

3938

Pianta piano primo

0 20

Pianta piano terra

4140

Pianta piano interrato

0 20

Esploso assonometrico

Assonometria del complesso

4342

Prospetto e sezioni 1:50

4544

1:500 Maquette 1:100

Maquette

Beals&Lyon Arquitectos

47 Le circostanze che stiamo vivendo adesso, a causa della situazione pandemica, ci richiedono di pensare a delle soluzioni a lungo termine, piuttosto che a delle soluzione temporanee per una società drasticamente cambiata nella sua quotidianità.

La pandemia ci ha portati a ripensare agli spazi dove lavoriamo, in cui viviamo e agli spazi della comunità, tutti spazi che abbiamo sempre dato per scontato.

Si è quindi lavorato su come trasformare la pianta libera generica di un edificio d’uffici in uno spazio più intimo, come quello di una casa, ripensando al vivere insieme attraverso quello che la pandemia ci ha costretti ad affrontare. Vengono così individuati nuovi spazi per la socialità, di collaborazione, produttivi e ricreativi all’interno di queste social housing, prevenendo così la sensazione di isolamento dalle persone e dal mondo che ci circonda. Gli appartamenti sono stati studiati facendo in modo che tutti si affacciassero su una zona comune, sfruttabile in diverse occasione da tutti quanti, creando così quel momento di condivisione e socialità di cui oggi tutti sentono la mancanza.

La nuova modalità dello smart-working, entrata a far parte delle nostre vite solo di recente, sarà adottata da molte persone anche quando la situazione si sarà ristabilita e la normalità sarà ritornata al suo posto. Diventa quindi fondamentale ripensare a tutti questi spazi, partendo innanzitutto dall’idea di un vivere comune, che ci faccia stare a contatto con le persone, dopo un lungo periodo di distanziamento e isolamento da tutto e da tutti. Anche il tema del riuso e del riciclo è estremamente attuale ed è anche per questo che l’esercizio proposto

ci ha portato a riflettere su come un High-Rise building adibito ad uffici possa trasformarsi in un complesso di appartamenti che riprenda l’idea di social housing ma anche le nuove necessità portate dalla pandemia, sia da un punto di visto economico che sociale.

W.A.V.e. 2020 - Post-covid scenarios a.a team:2019/20A.D’Acunto, M. De Lotto, L. Silvera, M. Villa, E. Vincenti Highrise vacancy

M

49

Sezione assonometrica di un piano generico

5150

Collage del prospetto principale

Collage dell’interno

Laboratorio di restauro e disegno digitale a.a team:2021/22A.D’Acunto, M. De Lotto, B. Vanin La fornace Guerra- Gregorj E. Sorbo, G. Liva

lettura della fornace dal punto di vista storico. Il passaggio successivo è stato l’analisidi un edificio del complesso dal punto di vista delle consistenza materica al fine di individuare le tecniche e i materiali utilizzati e i degradi con le sue cause, nonchè approffondire dei nodi costruttivi per coglierne la struttura fisica e le eventuali problematiche Il riuso del complesso è il tema di questo laboratorio ed è stato quindi necessario individuare un progetto di conservazione e di riuso su scala urbana, a livello di masterplan, e su scala architettonica. Il progetto terrà quindi conto dell’identità della fornace Guerra-Gregorj andando a valorizzarla e riportandola ai suoi ritmi.

L

L’edificio preso in analisi è stato in oltre soggeto ad una campagna di misurazione , partendo da eidotipi per poi proseguire con un rilievo diretto e fotogrammetrico, andando così a sperimentare diverse tecniche.

53 La fornace Guerra-Gregorj è stato il tema di questo laboratorio, un manufatto in particoalre stato di degrado e abbandono. Si tratta di un edificio industriale, è fondato nel 1840 ed è tra i primi ad essere costruiti in Veneto. La sua particolarità è quello di avere un’importanza dal punto di vista culturale, è infatti protetto. Grazie al suo fondatore la fornace è stata un centro culturale, sociale ed economico molto importante per il tempo, ha ospitato artisti come Arturo Martini, dandogli un luogo e uno spazio in cui produrre arte. Lo studio di questo manufatto ha portato un approfondimento su diversi aspetti sociali e culturali della zona, rendendo possibile una comprensione del contesto su diversi piani. L’interpretazione storico-critica è stata il punto di partenza, il contesto urbano e architettonico, attraverso le sue trasformazioni hanno fatto da base per i temi progettuali, ai quali si è aggiunta la

Interpretazione storico-critica e temi progettuali

55

5756 Dall’alto: pianta del complesso, schema di presa, rilievo 827 748 634 655 827 715 646 703 900 498 552 557 6841082 631 702 1209 915 7671026644 682 1096 1019 608 651 662592 568 540 579 535 569 484 565 535 663 595 541 618 572 297 300 300 298 615687 631 709 574 557 558 632 688601 627 684 617595 692 633 553 229 210 276 382 558 240 303 246 321342 242 299 236 387 278 451 547 520 584 523 548 448 400 479 545 477 493 465 261 262 435 218 611 508 435 698 647 415 460 376 383 240 237 275 263 256 300 300 296298 299 296298 300 235 10095 393939 393939 108 298 297 296294 299 299 298298296 299 296 144 99 101 106 122 233 119 343 25 104102 105104 11195 108108 8888 193 335 115 115 90 130 350 241 350 241 350 241 350 350 350 350 350 146 90 106 107 115 95 105 105 105 143 143 143 141 162 144 219 196 Esploso assonometrico dello stato di fatto

5958

Analisi dei degradi e degli interventi di restauro; 1:100

6160

Prospetto ovest del complesso e fotosimulazione degli interventi, 1:100

6362

Assonometria della fornace Guerra-Gregorj

Sezione prospettica del granaio

6564

L

Il tema al centro del laboratorio è la scuola, una struttura

A. Ferlenga, D. Baraldi, S. Copiello

Laboratorio di progetto III a.a team:2021/22A.D’Acunto, M. De Lotto, B. Vanin Una scuola per Amatrice

innovativa, che sia il fulcro per la ricostruzione di un’intera comunità, con al suo interno spazi che fino ad ora non sono presenti nel resto della città, fruibili anche da un visitatore esterno, come auditorium, biblioteca, aule studio.

67 Il tema della ricostruzione è stato il filo conduttore di questo progetto, che ha visto come protagonista il paese di Amatrice, ancora distrutto dopo il grande terremoto che ha fatto tabula rasa in molti paesi dei dintorni. Nel caso di Amatrice, rispetto alle altre aree di progetto, è stato fondamentale partire da un progetto di masterplan che includesse tutta la parte della città vecchia e l’area di progetto assegnata. Essa si posiziona sui sedimi di un ex-convento e si attesta su una chiesa oramai in stati molto degradati a causa del sisma, questo ci ha fornito una base di partenza per lo sviluppo del progetto. L’area inoltre, si trova in una posizione strategica in quanto è direttamente interessata dai due assi ortogonali che portano alla strada principale, permettendo al progetto di diventare parte integrante della città, caratteristica fondamentale per renderlo fruibile da tutta la comunità.

Il carattere innovativo di questa struttura si rispecchia anche all’interno, con un disegno delle aule molto flessibile con spazi ampi in costante dialogo tra di loro, caratterizzati da partizioni mobili, pareti traslucide e ampliamenti dell’aula verso lo spazio esterno, in modo tale da permettere una tiplogia di istruzione più flessibile, che non sia legata neccessariamente alla semplice aula statica.

69

Schema pre e post-sisma

7170

Masterplan per la città di Amatrice e toolkit

0 50 SHOP

Dall’alto: prospetto ovest,

prospetto sud 0 20 Pianta primo piano 0 20

7372

7574

0 20

Pianta piano interrato

0 20

Pianta primo piano

7776 Sezioni 0 20 Viste

7978 Sezione prospettica

Sezione costruttiva terra-cielo

Toolkit e sezione prospettica di un’aula tipo, 1:25

0 1 2,5 1-25 0 2,5

8180

Echinnops stephen Globe thistle

Dll’alto: abaco vegetazione, sezione

8382

0 20

Calamagrasti

Allium Atropurpureum Echinnops ritro

Persicaria amplexicaulisHelenium loysedr

Helenium moerheim

Anemone honorine

8584 Vista assonometrica

Laboratorio di città e territorio a.a team:2020/21A.D’Acunto, M. De Lotto, B. Vanin Scenari per la laguna veneta

87 Sempre maggiore rilevanza sta assumento l’emergenza climatica, e le conseguenze stanno diventando sempre più evidenti. I territori in prossimità dei bacini d’acqua saranno soggetti a delle pressure insostenibili come l’innalzamento del livello medio marino (SLR), le esondazioni dei fiumi e l’infiltrazione del cuneo salino del terreno dovuto appunto al SLR. In questo caso il tema del innalzamento del livello medio marino è stato quello principale, sul quale sono stati sviluppati i vari scenari, trattandosi di un evento assolutamente certo; l’esondazione dei fiumi invece, si verificherà con maggiore frequenza e intensità. L’urbanistica e l’architettura sono chiamate ora più che mai a studiare degli scenari progettuali che si adattino ai cambiamenti climatici dei prossimi anni e rendano possibile abitare quei luoghi che nel 2100 saranno completamente sommersi dall’acqua e di conseguenza, senza alcun progetto, diventerebbero invivibili.

La laguna di Venezia e il suo bacino scolante sono stati il l’area dei nostri studi, una porzione di territorio che si troverà ad affrontare tutte e tre le pressure. Lo studio è stato approfondito in un’area di 2x2 km comprendente la cittadina di Lova, un centro ai margini della conterminazione lagunare che si troverà ad affrontare il problema dell’innalzamento del livello medio marino. Il territorio è stato studiato nella sua conformazione morfologica, nella sua storia e nella sua morfologia, andando poi a elaborare dei concept progettuali su un’ampia scala, quella del masterplan, andando così a comprendere tutta la laguna, per poi concentrarci su una scala di maggior dettaglio, utile ad individuare quelli che sono stati i device progettuali utilizzati per costruire il nostro progetto. Individuati tutti i devices e i concept siamo stati in grado di produrre degli elaborati che rappresentano lo scenario del territorio della laguna veneta e del suo bacino scolante al 2100.

XL

L. Fabian, N. Carestiato

89

Collage

LEGENDA

laguna

terre canalibareneemerselagunari edificato velme idrografia campi idrografia aree umide aree verdi vallistradeferroviadapesca

Pressure e SLR della laguna veneta e del suo bacino scolate al 2100, 70x70km

laguna terre canalibareneemerselagunari edificato velme idrografia campi idrografia aree umide aree verdi ferrovia strade valli da pesca

LEGENDA

pericolosità SLR cuneo salino

9190

Laguna veneta e il suo bacino scolante nel 2020, 70x70km

Situazione regolare

RETREATRESISTCOPING

Concept

9392 Concept

Esondazione fiumi

Contenimentoesondazioni

+=

9594

LEGENDA

Mappa con l’area di progetto, Lova (VE), 30x30km

Concept RETREATRESISTCOPING+=

laguna terre canalibareneemerselagunari edificato velme idrografia campi idrografia aree umide aree verdi ferrovia strade valli da pesca

9796 Toolkit 2020 Adapt acquacoltureinserimento2100trasformazioniinvallidapescadiinnalzamentoargineargine‘abitato’ argineinnalzamentoestradainfrastrutturasopraelevatapermeabile Retreat formazione di barene e velme parco 2100lagunadella2020 21002020 21002020 Resist Adapt Toolkit

9998 Sezione e collage 0 10

101100 Dall’alto: stato di fatto al 2020, scenario al 2100 Mappa di progetto

103102 Maquette

Jorge Vidal + Guillem Pons + Biel Susanna

XL

Queste domande, riflessioni, sono state la base per l’ultimo progetto di questa esperienza triennale, per cui si è tornati a lavorare su Venezia. Nello specifico il progetto tratta della possibilità di ripensare alcuni spazi della città in funzione dell’inserimento di nuovi spazi e funzioni per un eventuale ampliamento del campus universitario esistente mettendo al centro gli studenti, i giovani veneziani, le loro necessità, sviluppando un progetto su misura. Il progetto, che impegna una porzione molto ampia della città lagunare, partendo da Piazzale Roma,

Le forme architettoniche cambiano costantemente, ogni epoca è caratterizzata da forme differenti. Un tipo architettonico invece risulta sempre costante con il proprio tempo storico.

Questo gesto forte è accompagnato dalla volontà di portare all’esterno dei girdini privati quel verde di cui la città è ricca ma solo pochi possono fruirne, progettando un nuovo sistema di pavimentazione, caratterizzata da porosità, in cui il verde, sia basso che albertaure, può percolare.

105 Cosa implica una forma architettonica innovativa? Cosa vuole? Perchè nasce? Che cosa ci provoca? Quali conseguenze comporta?

arrivando fino alla zona di San Basilio e Santa Marta, è caratterizzato da un gesto forte, per rendere questi spazi permeabili, rifunzionalizzarli creando nuove aree per la comunità che le abità, in funzione di un’inversione del trend di spopolamento che sta caratterizzando la storia di Venezia in questi anni.

W.A.V.e 2022 - Venezia campus futuro a.a team:2021/22A.D’Acunto, M. De Lotto, G. Simonato, G. Zambon Che ben che se sta!

107

Maquette 1:100

109108 Maquette 1:100 Maquette 1:100

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