Monaco Imprese n. 3

Page 50

Il lavoro italiano nel Principato di Monaco il caso dei frontalieri

- In tema d’assunzioni, il diritto di priorità dei residenti nelle città limitrofe francesi sui frontalieri residenti in Italia iscritti nelle liste di collocamento (in caso di licenziamento per motivi economici, la situazione s’inverte). Per cercare soluzioni condivise da tutti, la FAI (un’associazione di frontalieri) attraverso il suo Segretario, Gianluca de Lucia, ha promosso una serie di Forum - ai quali hanno partecipato sia l’AIIM sia l’Ambasciata d’Italia in Monaco - per incentivare il dialogo tra le parti. Alcuni tavoli negoziali sono attualmente aperti. Si registra una particolare attenzione da parte del Principato di Monaco a cercare soluzioni legislative, in parte caldeggiate dal Consiglio d’Europa, in materia di diritto del lavoro e trasferimenti alle famiglie. Si è comunque prossimi, grazie anche all’impegno dell’Ambasciatore d’Italia nel Principato di Monaco, Mario Polverini, alla revisione della convenzione bilaterale di sicurezza sociale vigente. Sono circa 3500 gli italiani della provincia d’Imperia, i cosiddetti “frontalieri”, che ogni giorno si recano a lavorare nel Principato di Monaco. La differenza sostanziale tra emigrati e fontalieri consiste nel rientro quotidiano in Italia da parte di questi ultimi. Questa particolare caratteristica ha generato una serie di problemi in via di risoluzione. Alcune questioni derivano dalla convenzione generale di sicurezza sociale italo-monegasca del 1982 - in corso di revisione - che produce alcune differenze di trattamento tra frontalieri a seconda che risiedano in Italia o in Francia; le altre questioni sono invece di natura squisitamente fiscale e costituiscono un problema tutto italiano. Come molti sanno, la legge finanziaria del 2002 ha attuato la “mini riforma”, elaborata dal primo Governo Prodi, che assoggetta il reddito dei frontalieri al pagamento delle imposte in Italia, fatti ovviamente salvi gli eventuali accordi bilaterali contro le doppie imposizioni. A fronte di questa tassazione, lo Stato italiano concede ogni anno, 48

Monaco Imprese n° 3

con la Finanziaria, un bonus fiscale di 8000 € ai soli lavoratori frontalieri (quindi pensionati esclusi) da dedurre dall’imponibile, e ciò per compensare alcune situazioni quali, ad esempio: - L’assistenza sanitaria nel Principato di Monaco in caso d’emergenza, d’infortunio sul posto di lavoro o dietro autorizzazione ad hoc, ma non per malattia, per la quale i frontalieri fruiscono del sistema sanitario italiano (occorre rilevare che il Principato riversa ogni anno allo Stato italiano una parte cospicua dei contributi da lavoro frontaliero incassati) ;

In materia fiscale, le trattative in corso convergono verso la ricerca di un provvedimento legislativo “bipartisan” di modifica al “Testo Unico delle Imposte sul Reddito”, appoggiato dai Senatori Giorgio Benvenuto (centrosinistra) Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, e Giorgio Bornacin (centrodestra) del Collegio di Imperia”, per acquisire definitivamente il diritto alla franchigia di 8000 € (finora concessa di volta in volta con legge finanziaria annuale) ed estenderlo ai pensionati. Gianluca de Lucia

- La concessione d’assegni familiari d’importo inferiore a quelli assegnati ai frontalieri residenti in Francia (trattasi di una questione delicata perché se è vero che l’ammontare dell’assegno è allineato al costo della vita nel posto in cui vive il lavoratore, è altrettanto vero che l’assegno versato al frontaliero residente in Francia tiene conto degli accordi franco-monegaschi, i quali “assimilano” le città francesi limitrofe al territorio del Principato) ;


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.