Saluti da Leros

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Donatella Manzella

SALUTI DA LEROS Portolago; una città razionalista nell’Egeo


Donatella Manzella Saluti da Leros Portolago: una città razionalista nell’Egeo Υπό την προστασία του Ελληνο-Ιταλικού Πολιτιστκού Συλλόγου ΑΙΑΛ www.aial.gr ISBN 978-618-80537-0-0

© Arch. Donatella Manzella Έκδοση: ALPHAMAR www.alphamar.gr Λέρος, 2013

Ευχαριστούμε το ΓΑΚ ‐ Τοπικό Αρχείο Λέρου για τις παρεχόμενες φωτογραφίες


Portolago: una città razionalista nell’Egeo

SOMMARIO

1. Presentazione 2. Introduzione 3. Struttura fisica e distribuzione dei centri urbani di Leros 4. La città razionalista di Portolago 5. Gli edifici più significativi di Portolago 6. I progettisti 7. Importanza strategica dell’isola 8. Cenni storici 9. Conclusioni 10. Note 11. Bibliografia

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Saluti da Leros

1. Presentazione Questo piccolo volume è dedicato agli amici di Leros di tutte le nazionalità, che vi risiedano più o meno permanentemente, che vi trascorrano soltanto le ferie, che vi ritornino periodicamente, o che l’abbiano conosciuta e la amino ‘da lontano’. La maggior parte di essi ha una conoscenza piuttosto superficiale sia del patrimonio architettonico dell’isola, sia della sua storia (relativamente) recente, pur manifestando uno spiccato interesse per ambedue, ed ha espresso in numerose occasioni il desiderio di approfondire tali conoscenze. Il materiale disponibile in letteratura non è molto nutrito, è di difficile reperimento, è spesso dedicato agli ‘addetti ai lavori’, in buona parte in lingua greca, solitamente settoriale e non organico, per lo più relativo genericamente al Dodecaneso e raramente dedicato all’architettura ed alla storia specifica dell’isola, in sintesi non propriamente divulgativo e poco incoraggiante ad un primo approccio dell’argomento. Ci auguriamo di fare cosa gradita a tutti coloro che si interessano all’architettura italiana dell’isola ed al periodo storico relativo alla presenza italiana nel Dodecaneso, presentando questa pubblicazione dell’Arch. Donatella Manzella che rappresenta una solida base divulgativa sul tema ed offre un prezioso punto di partenza per ulteriori ricerche personali in merito. Riteniamo che questa iniziativa da parte dell’AIAL rientri a pieno titolo tra le attività istituzionali dell’Associazione, stimolando l’interscambio culturale che ne rappresenta il fine statutario. Enzo Bonanno Segretario Gen. AIAL

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Portolago: una città razionalista nell’Egeo

2. Introduzione Il lettore superficiale potrebbe scambiare questa pubblicazione per una banale guida turistica destinata a promuovere genericamente il turismo nell’isola greca di Leros; nelle intenzioni dell’autrice, si tratta piuttosto di stimolare un tipo di turismo particolare, quello legato all’interesse ed alla passione per le architetture del passato. Infatti quest’isola poco conosciuta ha il privilegio di ospitare nel suo territorio la cittadina razionalista di Portolago, oggi chiamata Lakki, la cui foto aerea, risalente agli anni della fondazione, è riprodotta in copertina. Ma sparsi in tutta l’isola sono tuttora visibili numerosi altri edifici realizzati nel corso della presenza italiana del Dodecaneso, tra il 1912 e il 1943. Altrettanto interessanti, ed in stretta connessione con l’interesse architettonico, sono poi le vicende storiche dell’isola che verranno riassunte nei paragrafi successivi. Visitando l’isola è facile individuare all’interno del suo tessuto urbano numerosi fabbricati, di chiara matrice razionalista, risalenti agli anni ’20 e ’30; ed è sorprendente scoprire che molti degli abitanti più anziani parlano un italiano quasi perfetto a causa dell’educazione obbligatoria impartita in italiano, in vigore negli ultimi anni dell’occupazione.

G. De Chirico: Torre rossa A.Bernabiti: Cinema‐teatro a Lakki

In questa cittadina chi viene dall’Italia trova qualcosa di familiare: gli ricorda per le caratteristiche ambientali, la luce, i colori e le tipologie edilizie di molte città di fondazione (¹) ed in particolare la cittadina di Sabaudia; il silenzio, l’atmosfera di isolamento e di sospensione nel tempo rimandano invece alle città metafisiche di Giorgio De Chirico. Questa pubblicazione, pur trattando molto concisamente la situazione generale dei centri dell’isola, intende soffermare l’attenzione sulla cittadina razionalista di Portolago, sui suoi edifici e sull’atmosfera particolare che in essa si respira.

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Saluti da Leros

Planimetria di Portolago

Planimetria di Sabaudia

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Portolago: una città razionalista nell’Egeo Da più di 60 anni le architetture di questi luoghi, pur costituendo nel loro insieme un unico ed originale capitolo della storia dell’architettura coloniale italiana, sono state dimenticate e pochi sono gli studi sistematici e le ricognizioni storiografiche che le riguardano direttamente. Questo disinteresse così marcato deriva in primo luogo da motivazioni di carattere pratico, quali la lontananza, la limitata accessibilità dei luoghi, le difficoltà di comunicazione di tipo linguistico; ed in secondo luogo dall’atteggiamento di ostracismo tenuto per lungo tempo da molti storici nei confronti delle architetture di questo periodo, considerate, a torto, espressione tipica del regime fascista e quindi rimosse, ignorate o quantomeno trattate con distacco. In realtà, non esiste una “architettura fascista” ma una “architettura razionalista”, che solamente negli anni ’30 è stata adottata dal regime quale architettura rappresentativa ed evocativa, pur senza essere stata mai imposta quale ‘estetica di stato’. Il lungo silenzio su tutte queste architetture appare oggi insensato, perché associare espressioni e forme architettoniche ad ideologie politiche non regge ad una verifica storica: queste architetture sono in realtà proprie del periodo nel quale sono state realizzate. A conferma di quanto sopra affermato, linee architettoniche analoghe si sono sviluppate in parallelo, negli stessi anni, in presenza di regimi democratici in Europa e negli USA; si veda in proposito la Facoltà di Medicina dell’Università di Parigi, e negli Stati Uniti il Palazzo della Federal Reserve di Washington D.C., entrambi del 1936, per citarne solo due esempi. (²)

Paris: Faculté de Medecine

Washington: Federal Reserve Building

Il vuoto di interesse nei confronti dell’espressione della tipica edilizia razionalista rappresentato da Portolago è da attribuirsi inoltre alla scarsità di pubblicazioni sull’argomento ed alla rarità delle fonti originarie; chiunque volesse accostarsi all’analisi e allo studio di queste architetture, si troverebbe in serie difficoltà per la carenza di materiali e di documentazione a causa della dispersione e distruzione dei numerosi archivi e catasti edilizi esistenti nel Dodecaneso. Alcuni disegni originali sono stati recuperati, ed oggi sono conservati presso gli Archivi Storici di Rodi e di Leros. Già all’epoca della progettazione e della costruzione di questi edifici, le riviste di

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Saluti da Leros architettura del tempo non dedicavano all’argomento molte pagine, trattandosi di opere realizzate in possedimenti lontani, e per di più da parte di progettisti giovani e poco conosciuti; si preferiva dedicare nella stampa dell’epoca più spazio agli aspetti turistici che a quelli architettonici. Tuttora sorprende la marginalità riservata a queste architetture, in relazione al loro ormai ampiamente riconosciuto valore storico‐architettonico.

Piazza Littoria (1938) – Notare a sinistra l’ala della Casa del Fascio oggi inesistente

Anche se già dagli anni ’50 Bruno Zevi proponeva una sia pur parziale rivalutazione delle architetture razionaliste, solo in tempi più recenti, negli anni ’90, alcuni storici (³) hanno proceduto allo “sdoganamento” di tali architetture, sviluppando la trattazione sul piano storico‐critico delle vicende che hanno portato alla crescita e alla maturazione della cultura architettonica coloniale del Dodecaneso. L’Archivio di Stato ha avuto un ruolo importante nella riscoperta del patrimonio architettonico razionalista, riproponendo in numerose mostre e pubblicazioni gli originali dei disegni, dei piani regolatori e dei progetti realizzati da giovani architetti italiani in Italia e nei territori d’oltremare. Nelle analisi di molti storici vengono evidenziate due fasi distinte: una fase iniziale, costituita da una sorta di tardo eclettismo con reminiscenze veneziane, che è riscontrabile ad esempio nel Palazzo del Governatore a Rodi realizzato su progetto di Florestano Di Fausto; ed una seconda fase che è già espressione del movimento moderno e che è felicemente rappresentata dal Piano regolatore e dalle sobrie architetture di Portolago. A Leros l’iniziale monumentalismo di matrice piacentiniana, presente nella prima fase, si trasforma in un razionalismo più radicale e d’avanguardia, e l’influenza delle architetture di derivazione turco/veneziana, molto marcata negli interventi realizzati dagli ‐ 8 ‐


Portolago: una città razionalista nell’Egeo

Palazzo del Governatore a Rodi

architetti italiani nelle altre isole, a Leros è meno forte, anche se presente in alcuni edifici anteriori alla fondazione di Portolago. Mancando la fase dell’architettura di integrazione, resa necessaria dalle preesistenze presenti nelle altre isole, è più facile per gli architetti italiani, partendo da un

Caserma Avieri a Lepida

Caserma Marinai a Lakki

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Saluti da Leros contesto quasi neutro come quello di Portolago, sgombro da preesistenze di rilievo, attuare pienamente il modello razionalista. Nel caso di Portolago, infatti, giovani architetti italiani vengono chiamati a costruire in contesti completamente vergini dove possono progettare ed operare in piena libertà e senza vincoli, ottenendo risultati estremamente gradevoli. Lo stile razionalista adottato appare completamente depurato dalle influenze piacentiniane e meglio integrato con i colori locali e con le architetture mediterranee, presentandosi in forma agile e gradevole nell’interpretazione assai elegante fornita dagli architetti che si sono alternati nella progettazione della quasi totalità degli edifici, cioè Bernabiti, Petracco e Di Fausto.

Panorama di Lakki (1912)

Per queste caratteristiche progettuali ed architettoniche, diversi studiosi hanno giustamente incluso Portolago tra le ‘città di fondazione’, ritenendo che costituisca una delle espressioni più originali del periodo e che, pur trattandosi di una cittadina costruita prevalentemente per scopi militari, proponga un modello di città che aderisce pienamente ai canoni dell’espressionismo e del razionalismo, evidenziando anche una notevole eleganza ed armonia d’insieme.

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Ολοκληρώθηκε η εκτύπωση για το ALPHAMAR στην Αθήνα (GR) το Μάιο 2013



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