KOSTAS ASLANIDIS (GR) - The notebooks of miller’s Lali, a significant witness

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la vita ai tempi delle batterie international meeting, open court of primary school – Lakki, Leros 14th sept 2015

~ Hans ~ Kostas PeterAslanidis Eisenbach ~ ~ Τα τετράδια τουAir Λαλή του μυλωνά, μιαLeros σημαντική μαρτυρία Attacks against


ΤΑ ΤΕΤΡΑ∆ΙΑ ΤΟΥ ΛΑΛΗ [Θανάση Β. Παραπονιάρη] ______________________________________

I QUADERNI DI LALIS [Thanasis Paraponiaris]

Μνήμες από τη Λέρο (1935 – 1965) _______________________ Memorie da Leros (1935 – 1965)


1. Nella primavera del 2005 ho sentito per la prima volta da Yannis Paraponiaris dell’esistenza dei "quaderni" di suo padre Thanasis Paraponiaris, "LalÏ del mugnaio".


2. Ci ha lasciato preziose memorie che possono essere considerate una cronaca della storia, una apologia dell’uomo semplice.


3. Per le traduzioni dall'italiano al greco hanno Per le collaborato: traduzioni Ourania dal Karali, tedesco: Cettina Catarina Ferina, Reber. Enzo Bonanno. Il libro, arricchito con 170 foto, è in corso di pubblicazione.


4. Era nato nel 1926, era il settimo di nove figli


5. Ha cominciato a lavorare da piccolo ed e' cresciuto negli anni dell'occupazione Italiana sotto i bombardamenti della battaglia di Leros.


6. Thanasis Paraponiaris racconta momenti della sua vita sullo sfondo del mulino di famiglia. Come in un film, passano davanti a noi l'infanzia, la famiglia, i vicini, i compagni, la fame, il terrore della guerra...


7. ...la lotta per la sopravvivenza, la fuga in Medio Oriente, i pericoli del pescatore di spugne, la dura vita delle miniere in Belgio.


8. Diamo la parola a lui, per farci raccontare gli anni di guerra.


9. "...Mio nonno era un mugnaio molto abile. Quanto beveva il vino di Leros, cantava canzoni lamentose (paraponiarika), e cosĂŹ lo hanno chiamato Paraponiari.


10. Anche mio padre era un bravo mugnaio. Conosceva tutti i detti locali, e faceva ridere i soldati italiani con i suoi scherzi.


11. Sono un analfabeta. Nel 1933 studiavamo in greco, in seguito metà greco e metà italiano, e alla fine solo italiano. Così non so né l'italiano né il greco.


12. Un giorno eravamo una trentina di ragazzini vicino ad una caserma mentre cucinavano il riso, che non piaceva ai soldati, e lo abbiamo mangiato noi.


13. Nel 1935 per strada, incontravi piĂš Italiani che Lerioti. Cosi parlavamo meglio l'italiano.


14. Nel campo di “Ag.ParaskevĂŹ" c'era una lavagna per insegnare l'alfabeto ai soldati italiani.


15. Un giorno che trasportavamo un grande tronco, questo è finito in un fosso ed il mugnaio ha chiesto aiuto agli italiani.


16. Sono arrivati subito 15 soldati, l'hanno tirato su e l'hanno portato fino al mulino!


17. Nel 1942 gli Italiani hanno perduto quasi tutte le navi. Era molto pericoloso navigare in quel periodo.


18. Maledetta guerra! Dicono che un uomo vive 26.000 giorni. Ho passato 3000 giorni con la fame, gli schiaffi, i calci!


Dopo l'armistizio (8-9-43)

19. Il fratello di Mario, Piero, ci ha detto che il Duce è scappato. Gli italiani ci guardavano come se fosse stata colpa nostra. Per noi però erano sempre come amici...


I bombardamenti

20. Guardavo verso il cielo, ho visto un aereo tedesco. Ho cominciato a correre... il bombardamento era finito... però il "Vassilissa Olga" era stato affondato...


21. Sono tornato al porto e ho visto il mare in fiamme... Quel giorno l'isola ha pianto anche per i 4 lerioti morti.


22. Era mezzogiorno. Il mugnaio continuava a preparare il mulino. In due ore abbiamo macinato 50 kg.


23. Gli inglesi osservavano, gli sembrava una cosa antica...


24. Il rumore diventava sempre piu forte... Erano già sopra monte Patella... erano 36... per la prima volta ne vedevo cosÏ tanti insieme... il bombardamento è cominciato... avevo la bocca asciutta.


25. Hanno lanciato come minimo 30 bombe... hanno bombardato l'ospedale, Temenia, monte Tzippounas...


26. In mezzo tutto questo, i Scozzesi suonavano le zampogne, un marinaio suonava la fisarmonica... morte con accompagnamento musicale...


27. Dentro il rifugio ballavamo per le esplosioni. Quel giorno non hanno lasciato nessuna nave al porto di Lakki. Ero l'unico Leriota dentro quel rifugio.


28. Per tutto il giorno piovvero bombe... Volevo pendere un lenzuolo bianco a fare dei segnali ai tedeschi... basta... basta... non ferite ancora Leros... io l’amo... basta...


29. Un giorno abbiamo sentito un altro tipo di esplosioni... sembrava Pasqua... Gli Italiani le chiamavano spezzoni...


30. Non credevamo che i tedeschi ce l’avrebbero fatta... eravamo molto amareggiati, lerioti e stranieri.


31. Hanno bombardato Kamara, bombardavano vicino al mulino... bombardavano tutto.


32. Un aeroplano passava sopra la nostra testa, si vedeva il pilota, si vedeva la svastica...


33. Da Drimona si vedevano gli aerei che lanciavano i paracadutisti... erano forse 100...


34. Un soldato Inglese ha messo il suo elmetto sopra il canone e ha salutato... era molto commovente... Piano piano sono andati via tutti...


35. Erano due Tedeschi, lĂ fuori, due paracadutisti. Avevamo 4 galline, ne hanno preso 2. Noi guardavamo... chi osava parlare?


36. I due Tedeschi si sono guardati... hanno mollato le due galline, hanno anche offerto al mugnaio due sigarette e ci hanno salutato...


37. Tutti venivano a vedere i "cannoni" del mulino, ufficiali, forse colonnelli, forse generali... Intorno al mulino erano seppelliti 5 giovani soldati Inglesi...


38. ‌Anche loro volevano vivere, diventare vecchi come me, però sono stati ammazzati.


39. Un giorno è venuto al mulino un finanziere. Stava male! “Non me la cavo“ mi ha detto!


40. Ha chiesto al mugnaio dov’era l'Italia e lui gli ha indicato Gourna. Il finanziere piangeva come un bimbo. La moglie del mugnaio gli ha offerto 4 fichi ed ha cominciato a pregare la Madonna del Castello di fare un miracolo per salvare il mondo dal male.




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