Rassegna stampa gennaio-maggio 2017

Page 1

Gennaio-maggio 2017


INDICE RASSEGNA STAMPA Gennaio-maggio 2017

03/01/2017 Si parla di noi Corriere Verona

p. 7

Aggregazione Agsm-Aim L'accordo è quasi fatto Governance, concessioni e peso economico interno gli ultimi nodi da sciogliere

1

L'arena

p. 15

Quattro mesi di lavoro per «partite» decisive

2

Quotidiano Energia

p. 6

Tutela simile, ecco i ventotto venditori

4

Italia Oggi

p. 1

Un bonus a chi cambia energia

Giorgia Pacione Di Bello

5

Mf

p. 11

Tutela simile, 28 offerte verso il mercato elettrico libero

Angelica Romani

8

04/01/2017 Si parla di noi Staffetta Quotidiana

p. 12

Tutela simile, l'elenco delle offerte e delle disponibilità

9

08/01/2017 Si parla di noi Verona Fedele

p. 9

Agsm guarda a Vicenza e sogna una bella Borsa

11

Corriere Verona

p. 1-4

Il grande freddo fa paura in città «Poveri a rischio»

13

Verona Fedele

p. 9

Gli ultimi mesi di Tosi: è tempo di bilanci

17

10/01/2017 Si parla di noi L'arena

p. 1-13 Ghiaccio, tubature a rischio

L'arena

p. 12

Verona Oggi

Chiara Bazzanella

18

Telecamere, sotto controllo il «percorso della salute»

21

Verona: nuove telecamere di sorveglianza al Parco delle Mura

22

11/01/2017 Si parla di noi Corriere Verona

p. 3

Consumi di gas in lieve aumento

24

12/01/2017 Si parla di noi Corriere Verona

p. 11

Agsm, gli affari in Albania e lo shopping in Svizzera Scoppia il caso politico

L'arena

p. 20

Due nuove telecamere al Parco delle mura

Samuele Nottegar

25 26

13/01/2017

Indice Rassegna Stampa

Pagina I


INDICE RASSEGNA STAMPA Gennaio-maggio 2017

Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 11

Multiutility, Variati e Tosi accelerano le nozze Aim-Agsm

I Elfrida Ragazzo

27

Corriere Verona

p. 1-9

Nozze Agsm-Aim oggi l'annuncio

Elfrida Ragazzo

29

L'arena

p. 16

Ripulito dalle scritte lungadige San Giorgio

31

14/01/2017 Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 8

«Aim-Agsm, fusione entro fine anno»

Gian Maria Collicelli

32

Corriere Verona

p. 1-4

Multiutility, le nozze venete

Gian Maria Collicelli

34

Cronaca Di Verona

p. 1

Agsm intesa miliardaria con Vicenza

37

Cronaca Di Verona

p. 1

Agsm e Aim se sono rose fioriranno

39

Spirito civico e l'orizzonte Regione 2020

40

Giornale Di Vicenza p. 15

Giornale Di Vicenza p. 1-14 Fusione miliardaria tra Vicenza e Verona

Nicola Negrin

41

L'arena

p. 13

L'azienda scaligera punta a rilevare la quota di Atv venduta dalla Provincia

45

L'arena

p. 13

«Per questo risultato si superino le divisioni»

46

L'arena

p. 1-13 Nozze miliardarie tra Verona e Vicenza

Enrico Giardini

47

Corriere Delle Alpi

p. 12

Nozze Agsm-Aim, sì dei sindaci Tosi e Variati

Nicola Brillo

50

Mattino Di Padova

p. 16

Nozze Agsm-Aim, sì dei sindaci Tosi e Variati

Nicola Brillo

51

Milanofinanza

p. 4

Agsm.

Nuova Venezia

p. 16

Nozze Agsm-Aim, sì dei sindaci Tosi e Variati

Nicola Brillo

54

Tribuna Di Treviso

p. 15

Nozze Agsm-Aim, sì dei sindaci Tosi e Variati

Nicola Brillo

55

Corriere Veneto

p. 12

«Aim-Agsm, sarà fusione già entro l'anno»

Gian Maria Collicelli

56

53

15/01/2017 Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 8

Aim-Agsm, ok dei sindacati alla fusione

58

Corriere Verona

p. 4

Fusione Agsm-Aim, Venturi a Paternoster: «Non hai capito niente»

59

Gazzetta Mantova

p. 29

Lo stop francese rilancia le centrali

60

16/01/2017 Si parla di noi Giornale Di Vicenza p. 8

Aim-Agsm, sì di minoranza e sindacati

61

17/01/2017 Si parla di noi Cronaca Di Verona

p. 1

TOSI E VARIATI, DIVERSI MA UGUALI

62

Staffetta Quotidiana

p. 1

Utility, aggregazione Verona-Vicenza

63

Indice Rassegna Stampa

Pagina II


INDICE RASSEGNA STAMPA Gennaio-maggio 2017

Giornale Di Vicenza p. 21

Maggioranza tesa su Aim «Fusione, non informati»

Roberta Labruna

65

18/01/2017 Si parla di noi L'arena

p. 13

La centrale si rinnova, risparmi e meno smog

66

Corriere Verona

p. 9

Agsm rinforza l'impianto di Basso Acquar

68

Cronaca Del Veneto p. 6

L'Agsm riscalda 13mila famiglie

69

Cronaca Di Verona

L'Agsm riscalda 13mila famiglie

70

p. 5

19/01/2017 Si parla di noi Corriere Verona

p. 2

Lettura «smart» dei contatori, ecco i fondi Ue

Cronaca Di Verona

p. 2

LA SPA TRA LE BIG EUROPEE PER I NUOVI CONTATORI SMART

L'arena

p. 15

Acqua, arrivano i contatori intelligenti

Giornale Di Vicenza p. 21

71 72 Francesca Saglimbeni

73

«Aim-Agsm Attenzione a giocare con la borsa»

74

20/01/2017 Si parla di noi Giornale Di Vicenza p. 20

«La fusione tra Aim e Agsm sia da modello perii Veneto»

75

L'arena

Telecamere, è già ora di sostituirle: tre fuori uso ed alcune inattendibili

76

p. 28

24/01/2017 Si parla di noi L'arena

p. 31

Risparmio energetico, tre edifici da sistemare

Corriere Delle Alpi

p. 13

Il Veneto crocevia nella nuova stagione del consolidamento

77 Luigi Dell'Olio

78

25/01/2017 Si parla di noi L'arena

p. 14

Via Salisburgo, arriva l'illuminazione Poi lampioni anche dietro il Galilei

79

La Voce Di Rovigo

p. 21

Gli alunni delle medie a scuola di energia

Samantha Martello

80

Resto Del Carlino Rovigo

p. 15

Il forno che va con il sole

Serena Di Santo

81

Staffetta Quotidiana

p. 5

Tutela Simile, Energetic e Spigas di nuovo fuori

82

27/01/2017 Si parla di noi Corriere Verona

p. 1

Indice Rassegna Stampa

Arsenale, paga Agsm (E saltano 40 opere)

Lilio Aldegheri

83

Pagina III


INDICE RASSEGNA STAMPA Gennaio-maggio 2017

L'arena

p. 14

San Giorgio, ruspe agli sgoccioli E in estate l'Arena sarà «verde»

Gazzettino Rovigo

p. 10

Forno a energia solare realizzato dagli studenti

Elisa Pasetto

86 87

29/01/2017 Si parla di noi Verona Fedele

p. 12

Marco, l'ultramaratoneta che farà ben 220 chilometri per la Fidas

Andrea Accordini

88

02/02/2017 Si parla di noi Cronaca Di Verona

p. 6

LA NUOVA APP. CON UN SEMPLICE CLICK

L'arena

p. 19

Monitorare i consumi d'acqua Da oggi è possibile con una App

89 Francesca Saglimbeni

91

03/02/2017 Si parla di noi L'arena

p. 49

Novo parquet all'Agsm Forum

93

05/02/2017 Si parla di noi L'arena

p. 15

Donata, una nuova ambulanza alla Croce rossa

Verona Fedele

p. 9

Mi Illumino, spendendo meno

94 Laura Perina

95

07/02/2017 Si parla di noi Corriere Verona

p. 7

Gratuita e più potente, debutta la nuova rete wi-fi con l'app Verona Smart

97

L'arena

p. 20

Arriva freewifi@verona Sarà illimitata e gratuita

98

L'arena

p. 20

Nuova illuminazione Ora Avesa è più sicura

Verona Oggi Cronaca Di Verona

p. 3

Marco Cerpelloni

99

Verona. Nuovi impianti di illuminazione pubblica ad Avesa

100

NASCE FREEWIFI©VERONA UNICA RETE AD ALTA VELOCITÀ

102

08/02/2017 Si parla di noi L'arena

p. 17

Viale Piave, ciclabile più sicura: arrivano 14 nuovi punti luce

103

Cronaca Di Verona

p. 4

ARRIVA LA NUOVA ILLUMINAZIONE PER DARE MAGGIORE SICUREZZA

104

L'arena

p. 14

In ottomila al via per la corsa nel segno del cuore

106

Corriere Verona

p. 16

Corsa competitiva e staffetta per passione Torna la mezza maratona dell'amore

107

L'arena

p. 47

Cuore Bogdanich, che accelerata «Supero tutti per aiutare l'Abeo»

Indice Rassegna Stampa

Maria Cristina Caccia

109

Pagina IV


INDICE RASSEGNA STAMPA Gennaio-maggio 2017

09/02/2017 Si parla di noi L'arena

p. III

Corriamo tutti con Max Quando vince la solidarietà

111

10/02/2017 Si parla di noi L'arena

p. V

La Città a misura di innamorati Prende il via Verona in Love

L'arena

p. 39

Di corsa a 20 sottozero la sfida estrema di Mazzi

113 Maria Vittoria Adami

114

12/02/2017 Si parla di noi L'arena

p. 21

Alpini alleati con Agsm per divise e convenzioni

115

Verona Fedele

p. 11

Reti wifi unificate per internet più veloce

116

14/02/2017 Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 10

Aim-Agsm, polo unico Variati e Colla: «Numeri giusti per un futuro quotato in Borsa»

Corriere Verona

p. 9

Falsi addetti Agsm Torna l'allarme

Andrea Alba

117 118

16/02/2017 Si parla di noi Mf

p. 1-13 Le utility di Verona e Vicenza verso le nozze con obiettivo Piazza Affari

L'arena

p. 8

Angela Zoppo

A Seo&Love le strategie del traffico sui siti nella rete

119 121

17/02/2017 Si parla di noi Tribuna Di Treviso

p. 15

Il colosso Aim e Agsm punta alla quotazione

Nicola Brillo

122

21/02/2017 Si parla di noi Corriere Verona

p. 7

Matrimonio Agsm-Aim la maggioranza anomala che può far passare fusione e quotazione in Borsa

123

22/02/2017 Si parla di noi

Indice Rassegna Stampa

Pagina V


INDICE RASSEGNA STAMPA Gennaio-maggio 2017

L'arena

p. 11

E contro l'inquinamento killer l'Agsm imbocca la svolta verde

Manuela Trevisani

124

Corriere Verona

p. 7

Sbarcano anche a Verona le colonnine per la ricarica delle auto elettriche

Luca Romeo

126

Cronaca Del Veneto p. 6

AGSM Si RINNOVA, ARRIVANO DUE BICI ELEITRICHE E NON SOLO

127

06/03/2017 Si parla di noi L'arena

p. 1-15 Ca'del Bue, corte in degrado L'Agsm avvia il risanamento

Luciano Purgato

128

Marco Scorzato

131

Davide Orsato

133

09/03/2017 Si parla di noi Giornale Di Vicenza p. 21

Sprint Aim-Agsm, un mese per la fusione

14/03/2017 Si parla di noi Corriere Verona

p. 6

Una pedalata tra dighe, centrali e canali la Fiab e l'Ecomuseo dell'energia pulita

Corriere Verona

p. 6

Picasso chiude con 140 mila visitatori

134

16/03/2017 Si parla di noi Giornale Di Vicenza p. 19

«Una grande multiutility per lo sviluppo»

L'arena

Sicurezza

p. 15

Roberta Labruna

135 137

21/03/2017 Si parla di noi Cronaca Di Verona

p. 7

TELECAMERE CONTRO I MALINTENZIONATI COSTO DI 10 MILA EURO

138

L'arena

p. 16

La sicurezza al Porto in arrivo tre telecamere

139

22/03/2017 Si parla di noi Cronaca Di Verona

p. 8

120 POLIZIOTTI "DIPLOMATI" ALL'USO DEL DEFIBRILLATORE

140

23/03/2017 Si parla di noi L'arena

p. 19

Gli artisti di strada in gara per il muro dell'ex scalo merci

Cronaca Di Verona

p. 7

WRITERS, VIA ALLA CREATIVITA PER PROGETTARE I MURALES

Indice Rassegna Stampa

Chiara Bazzanella

141 142

Pagina VI


INDICE RASSEGNA STAMPA Gennaio-maggio 2017

Veronaeconomia.It - Economia

CONCORSO WRITERS- STREET ART: DOMANDE ENTRO IL 13 APRILE

143

Verona Oggi

Concorso writers "Coloriamo Verona": domande entro il 13 Aprile

145

Verona Economia

Concorso "Coloriamo Verona" - V edizione 2017.

147

24/03/2017 Si parla di noi L'arena

p. 1-16 Tesserino speciale contro i falsi tecnici

Manuela Trevisani

149

Corriere Verona

p. 5

«Tesserino e numero verde per contrastare i truffatori»

152

Corriere Verona

p. 10

CON IL MARCHIO "MEGARETI" C'È IL CARTELLINO ANTITRUFFA

153

L'arena

p. 21

Arriva l'Ora della Terra E l'Arena spegne le luci

154

25/03/2017 Si parla di noi L'arena

p. 15

E in viale Piave sottopasso videosorvegliato

155

26/03/2017 Si parla di noi L'arena

p. 15

San Giorgio, nuovi alberi Rimangono i parcheggi

156

Corriere Verona

p. 5

Lungadige San Giorgio, piantati 27 nuovi lecci «Ora ci sono più alberi»

158

28/03/2017 Si parla di noi L'arena

p. 35

Telecamere Accordo tra Agsm e Comune

159

29/03/2017 Si parla di noi Giornale Di Vicenza p. 15

Aim-Agsm, adesso il matrimonio è a rischio

Nicola Negrin

160

30/03/2017 Si parla di noi Cronaca Del Veneto p. 3

VINITALY AND THE CITY PER IL FUORI SALONE

Adige

Dolomiti energia, pioggia di dividendi

p. 11

162 Angelo Conte

163

31/03/2017 Si parla di noi Mf

p. 10

Indice Rassegna Stampa

Le nozze tra Agsm e Aim alla prova delle elezioni

165

Pagina VII


INDICE RASSEGNA STAMPA Gennaio-maggio 2017

01/04/2017 Si parla di noi Brescia Oggi

p. 46

Toulouse-Lautrec Alla riscoperta della Belle Èpoque

166

02/04/2017 Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 9

Fusione Aim-Agsm, l'opposizione in Consiglio attacca Esposto al prefetto e richiesta di dibattito urgente

167

Adige

p. 13

Energia, priorità al polo trentino

168

03/04/2017 Si parla di noi L'arena

p. 17

La Gran Guardia illuminata di blu per ricordare i drammi dell'autismo

169

05/04/2017 Si parla di noi L'arena

p. 13

Vinitaly and the city conto alla rovescia tra assaggi e vip

170

Cronaca Di Verona

p. 8

VINITALY AND THE CITY, LANCIA L'APP UFFICIALE CON AGSM

172

06/04/2017 Si parla di noi Giornale Di Vicenza p. 13

Fusione tra Aim e Agsm Schiarita sul filo di lana

Marco Scorzato

173

L'arena

p. 35

Più luce e videosorveglianza La, spesa supererà i 5 milioni

Emanuele Zanini

175

L'arena

p. XXVII

Con Verona Smart App tutto Vinitaly&The City

177

Verona. Inaugurato lungadige San Giorgio dopo lavori

178

Verona Oggi

07/04/2017 Si parla di noi L'arena

p. 15

San Giorgio si riprende il suo lungadige

Ilaria Noro

180

Corriere Verona

p. 7

La festa per il lungadige e l'attesa per la funicolare «Apre dopo Pasqua»

Lillo Aldegheri

182

Cronaca Di Verona

p. 5

LUNGADIGE, SAN GIORGIO FA IL MIRACOLO

184

Aim-Agsm in Consiglio Rucco: «Noi all'oscuro»

185

Giornale Di Vicenza p. 13

08/04/2017 Si parla di noi Cronaca Di Verona

p. 1

Indice Rassegna Stampa

AIM-AGSM NOTIZIE SUL FILO

186

Pagina VIII


INDICE RASSEGNA STAMPA Gennaio-maggio 2017

L'arena

p. 31

Lungadige San Giorgio avrà la ciclabile intera

187

12/04/2017 Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 1-11 Aim-Agsm, accordo fatto

Elfrida Ragazzo

188

Giornale Di Vicenza p. 17

Aim-Agsm, è l'ora delle firme: «Ci siamo»

Nicola Negrin

190

L'arena

Ora si sistemi la passeggiata

Maria Luisa Rasia

192

p. 24

13/04/2017 Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 7

Aim-Agsm, arriva da Verona la mina politica sulla fusione

Lillo Aldegheri Gian Maria Collicelli

193

Corriere Verona

p. 1-5

Agsm-Aim, Verona avrà il 58%

Lillo Aldegherl

194

Cronaca Di Verona

p. 2

Agsm-aim, nozze piu vicine Tosi: operazione strategica

197

Giornale Di Vicenza p. 26

Aim-Agsm, interrogazione a Padoan

198

L'arena

p. 18

Agsm insieme ad Aim Vicenza nuovo polo delle multiutility

199

Corriere Delle Alpi

p. 12

Fusione Agsm-Aim via al polo veneto da 1,1 miliardi di euro

201

Libero

p. 21

Sì alla fusione Agsm Verona e Aim Vicenza: nasce l'utility da 1 miliardo

202

Mattino Di Padova

p. 16

Fusione Agsm-Aim via al polo veneto da 1,1 miliardi di euro

203

Nuova Venezia

p. 16

Fusione Agsm-Aim via al polo veneto da 1,1 miliardi di euro

204

Tribuna Di Treviso

p. 14

Fusione Agsm-Aim via al polo veneto da 1,1 miliardi di euro

205

14/04/2017 Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 9

Aim-Agsm, ipotesi di clausola milionaria per proteggere la fusione dalla politica

Corriere Verona

p. 1-7

Fusione tra Agsm e Aim, niente aiuto Pd a Tosi Variati pensa a una penale

Lillo Aldegheri

207

Gazzettino

p. 14

Energia, alleanza Verona-Vicenza Polemica sull'ultimo atto di Tosi

Massimo Rossignati

209

La fusione che sembra un derby

Marino Smiderle

210

Giornale Di Vicenza p. 1-17 La politica tiene le municipalizzate Aim e Agsm lontane dall'altare

Nicola Negrin

211

Corriere Verona

Davide Orsato

214

Elfrida Ragazzo

215

Giornale Di Vicenza p. 17

p. 2

L'appello del vescovo Zenti «Almeno si rispetti il giorno della Resurrezione » Oggi la Passione in Duomo

206

15/04/2017 Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 13

Aim e Agsm, fusione dopo Pasqua Variati: « Sentiremo i cittadini»

Corriere Verona

p. 7

Wifi gratuito, 5 nuovi hot spot nei quartieri

Corriere Verona

p. 1-7

«La fusione con Aim? Non va rinviata»

L'arena

p. 15

Wi-fi, 2.600 antenne e ora tocca ai quartieri

Indice Rassegna Stampa

217 Samuele Nottegar

218 221

Pagina IX


INDICE RASSEGNA STAMPA Gennaio-maggio 2017

18/04/2017 Si parla di noi Giornale Di Vicenza p. 54 Quotidiano Energia

«Referendum sull'ipotesi fusione»

Giuliano Raimondo

222

p. 1-12 Verona approva fusione Agsm-Aim

223

19/04/2017 Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 12

Aim-Agsm, la fusione in Consiglio solo a maggio

225

20/04/2017 Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 14

Aim-Agsm, Variati: «Verona si decida v congelo la fusione»

Corriere Verona

p. 1-9

Variati incalza Verona: «Fusione Agsm-Aim, dicano cosa vogliono fare»

Gian Maria Collicelli

227

Aim-Agsm, Tosi scrive a Variati «Insieme per l'ultimo miglio»

Marco Scorzato, Nicola Negrin

229

Giornale Di Vicenza p. 14

226

22/04/2017 Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 11

Fusione Aim-Agsm, Variati vede Tosi «I voti ci sono». Il Pd veronese frena

Gian Maria Collicelli, Lillo Aldegheri

231

Corriere Verona

p. 1-7

Aim-Agsm il blitz di Variati (ma Albertini gli dice no)

Lillo Aldegheri

232

Marco Scorzato

234

Giornale Di Vicenza p. 1-19 Variati e Tosi sbloccano le nozze Via alla fusione tra Aim e Agsm L'arena

p. 12

Il sindaco incontra Variati Tentativo per Agsm-Aim

Corriere Della Sera

p. 11

Il caso Tosi a Verona Non può più correre e candida a sindaco la fidanzata senatrice

237 Antonio Spadaccino

238

Agsm-Aim, salta il voto sulla fusione

Lillo Aldegheri

240

Giornale Di Vicenza p. 19

Fusione Aim-Agsm ora appesa a un filo

Marco Scorzato

243

Giornale Di Vicenza p. 19

Vogliamo garanzie Ma ormai a Verona il tempo è scaduto

25/04/2017 Si parla di noi Corriere Verona

p. 1-7

245

26/04/2017 Si parla di noi Corriere Verona

p. 1-7

Agsm-Aim, nuovo ostacolo Vicenza frena sulla fusione

Lillo Aldegheri

246

27/04/2017

Indice Rassegna Stampa

Pagina X


INDICE RASSEGNA STAMPA Gennaio-maggio 2017

Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 8

Aim - Agsm, la fusione ritarda Palazzo Trissino: «Aspetti tecnici da definire e da coprire»

248

Verona Oggi

I Vincitori della V edizione concorso Writers-Street Art "Coloriamo Verona"

249

Veronaeconomia.It - Annunci

Concorso Writers - street art "Coloriamo Verona": presentati i vincitori della quinta edizione

251

Giornale Di Vicenza p. 23

Non c'è intesa. Tra Aim e Agsm «Ultimo tentativo per ricucire»

L'arena

p. 17

Divinità e scienziati sulle cabine dell'Agsm

254

L'arena

p. 17

Colori contro il degrado sul muro delle Ferrovie

255

Cronaca Di Verona

p. 2

VINCE LA STREET ART PRONTI I PROGETTI PER L'EX SCALO MERCI

256

Marco Scorzato

253

29/04/2017 Si parla di noi Giornale Di Vicenza p. 14

«Aim-Agsm, ultimo treno per la fusione»

257

30/04/2017 Si parla di noi Corriere Verona

p. 13

Agsm-Aim, accordo ancora possibile ma ci vuole un miracolo in consiglio

259

03/05/2017 Si parla di noi Giornale Di Vicenza p. 15

La fusione di Aim Ancora scogli sulla governance

260

L'arena

Tornano in Bra le Piazze dei Sapori

261

p. 13

04/05/2017 Si parla di noi L'arena

p. 1-15 Se in bolletta le tasse pesano più dell'energia

262

06/05/2017 Si parla di noi L'arena

p. 1-11 Gas, la grande rottamazione

Manuela Trevisani

264

Corriere Veneto Vi

p. 11

«Agsm-Aim, ogni volta un problema Vicenza chiarisca le sue vere intenzioni»

Claudio Trabona

267

Corriere Verona

p. 7

Contatori del gas elettronici via alla maxi sostituzione Si parte con 20 mila unità

Corriere Verona

p. 1-7

«Aim chiarisca le sue vere intenzioni»

269 Claudio Trabona

270

Claudio Trabona

273

07/05/2017 Si parla di noi Corriere Veneto Vi

p. 11

Indice Rassegna Stampa

Fusione con Agsm al palo, Aim «irritata» È Verona a non rispondere sull'accordo»

Pagina XI


INDICE RASSEGNA STAMPA Gennaio-maggio 2017

Corriere Verona

p. 1

Fusione al palo, Vicenza litiga con Venturi «E il presidente Agsm a non dare risposte»

Claudio Trabona

275

Marco Scorzato

278

08/05/2017 Si parla di noi Giornale Di Vicenza p. 12

Aim-Agsm, botta, e risposta, ad alta tensione

Corriere Del Veneto.It - Vicenza

Fusione con Agsm al palo, Aim «irritata» «Verona non risponde sull'accordo» Claudio Trabona

280

Bollette, tariffa tutelata salata

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Italia Oggi Sette

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Gabriele Ventura

09/05/2017 Si parla di noi Cronaca Di Verona

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AGSM AIM NOZZE IMPANTANATE

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Giornale Di Vicenza p. 16

Aim, pressing Pd-Civica «La fusione è decisiva»

Marco Scorzato

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L'arena

Bollette del gas e crisi Ridotti gli utenti morosi

Maria Vittoria Adami

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Marco Scorzato

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15/05/2017 Si parla di noi Giornale Di Vicenza p. 16

Indice Rassegna Stampa

Aim, le condizioni per la fusione Agsm «esasperata», ma insiste

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La trattativa

Aggregazione Agsm--Aim L'accordo è quasi fatto Governance, concessioni e peso economico interno gli ultimi nodi da sciogliere VERONA Squadre di tecnici al lavoro e tre nodi Ja sciogliere: peso economico, governance, patti parasociali. Tradotto: l'accordo per l'aggregazione Agsm-Aim è vicino, questione ii ore si conferma anche ai piani alti di Contrà San Biagio, a Vicenza, ma prima serve mettere aero su bianco pesi e misure, ovvero «chi Dtterrà cosa in virtù dei numeri sul tavolo». Già, perché se ad una prima analisi si è tutti D'accordo a riconoscere il «colosso» veronese la 784 milioni di fatturato annui, contro i 302 3i Aim, dall'altro serve scandagliare i numeri, premiando la capacità di produrre utile (in base alla propria grandezza) e di ridurre l'indebitamento. Dai rispettivi bilanci, infatti, il rapporto fra margine operativo lordo e fatturato delle due società, risulta essere per Vicenza del 17,1 per cento, mentre per Verona del 13,3 per cento. A tal proposito, sembra che la multiutility berica, nella documentazione per l'aggregazione, stia cercando di specificare e ricordare il più possibile i suoi punti di forza Igli alleati scaligeri.

Sintonia Il sindaco Tosi con il collega berico Variati

Accanto al peso economico da decidere all'interno della futura «scatola» dei servizi, in parallelo si gioca la partita più grossa, quella delle nomine, specchio del potere e bussola delle scelte politiche che si eserciteranno nei prossimi anni perle successive aggregazioni. Su questo, sindaci e presidenti stanno cercando di capire come «dividere» i ruoli, magari pensando ad una alternanza perfetta (ad esempio: un ciclo di presidenza ai vicentini, un altro ai veronesi e con un vice che sia rigorosamente dell'ex multiutility che non ha ottenuto la presidenza) che garantisca nel cda una combinazione di ruoli a prova di future tensioni. Infine, tutto il contorno, che così contorno non è: sul tavolo si pesano anche le concessioni (mezzi, parcheggi, discariche, ecc) per stilare una lista della spesa che sia più precisa possibile e che, già da alcuni mesi, è oggetto di trattative. Quello che per ora è certo è che da più parti la firma per l'accordo viene data praticamente per certa, anche se la scaramanzia, dopo lo stop con Trento, è d'obbligo. Il tempo, d'altra parte, a breve inizierà a stringere: a Palazzo Barbieri serve tornare in consiglio comunale e portare a casa l'okay prima dello scioglimento perle elezioni comunali. S. M. D. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LAVOLATAVERSO LE ELEZIONI . Quello che resta da fare prima delle comunali di primavera

Quattro mesi di lavoro per «p artite» decisive Dall'Arsenale alla ftmìcolare alla variante 2 3, l'amministrazione cerca di portare a casa gli ultimi risultati. Resta l'inco °ta traforo Volata in vista delle elezioni comunali di primavera. Per il bando di gara del project financing per riqualificare l'Arsenale e per inaugurare la funicolare da Santo Stefano a Castel San Pietro. Ma corsa contro il tempo per approvare la, contes tatissima, variante numero 23 al piano degli interventi, che prevede riconversioni edilizie sulle colline - case, ristoranti e agriturismi al posto di annessi rustici, ma senza aumentare la volumetria - e poi in centro e in "Lai e Borgo Roma. Quindi, avanti con i lavori del filobus. E con l'incognita del passante nord con traforo delle Torricelle. Sono i nodi di avvio 2017 per l'Amministrazione comunale Tosi bis, agli ultimi quattro mesi di lavoro. E mentre il sindaco Flavio Tosi confida ancora nella possibilità di candidarsi per il terzo mandato, a Palazzo Barbieri l'agenda è fittissima.

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«La conferenza dei capigruppo dovrà riunirsi e fissare la convocazione del Consiglio comunale per proseguire con l'esame della variante 23», dice l'assessore all'urbanistica Gian Arnaldo Caleffi. «Si è arrivati a 32 su 166 emendamenti».

Ma ce la farà, il Consiglio? «Non c'è un termine di legge», precisa Caleffi, «ma considerando che dopo la prima approvazione devono trascorrere 60 giorni più 30 per la Valutazione di impatto sostenibile, la Vas, prima del secondo passaggio in Consiglio, è possibile farcela». Certo, i tempi sono strettissimi. «Poi c'è la variante 22, sulla semplificazione e aggiornamento normativo», precisa Caleffi, «che ha solo bisogno di un'approvazione in Consiglio. E poi la 24, sugli edifici

per medie strutture di vendita, con una variante per ogni progetto». Sul fronte della riqualificazione dell'ex Arsenale - per la quale ha presentato una proposta progettale, come promotore, la Italiana Costruzioni, è arrivata la dichiarazione di pubblico interesse, e dopo un primo passaggio in Consiglio comunale ora si attende la progettazione definitiva dopo la quale si affidare il recupero, con la gara di project financing. Sul fronte del traforo, il Comune attende che l'Associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata la gara porti l'attestazione della bancabilità della nuova proposta, che vede i costi dell'opera in riduzione del 19,5 per cento rispetto all'ipotesi originaria. Dopodiché sarà possibile rieditare l'ultima parte della gara. Sul fronte delle opere pub-

buche, come ricorda Edoardo Lana, assessore ai lavori pubblici e all'edilizia monumentale, oltre alla funicolare, in vista c'è il rifacimento atletica della pista di dell'impianto Consolini, in Basso Acquar, «poi la ristrutturazione del tetto dell'Anagrafe, lavori alla piscina Le Grazie e agli spogliatoi dell'Atlas, in Borgo Venezia, il consolidamento del ponte Nuovo, e poi la grande partita dei progetti per le ristrutturazioni di Veronetta e delle periferie, per i quali il Comune ha ottenuto 18 milioni dal Governo». Le aziende? Enrico Toffali, assessore alle aziende, cita la partita «dell'alleanza di Agsm con Aim Vicenza e del passaggio diAgec adAgsm. E poi la possibile acquisizione, da parte del Comune, delle quote del 50% di Atv messe in vendita dalla Provincia». • E.G.

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Un rendering del progetto di 9taliaraa Costruzioni per i'Arsenafe

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La funicoiare è pronta . t'avvio è previsto per la primavera

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Palazzo Barbieri : si vota per il rinnovo dell'amministrazione

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Engie svetta entrambe (115 £ di bonus per i r ïdomestici). domestici e 200 non Tra i rï i anche Eni, Mi gas, Hera, s Nat rI, E. s .I casi Energetic r Lombardia Source Spigas Sono 28 i venditori selezionati per il nuovo servizio di Tutela simile in vi+ Dre dal 1" gennaio 2017 (QE 28/11/16). Anche se sull'elenco, pubblicato nei giorni scorsi sul sito portletutelsirnile.it, aleggia l'incertezza dei ricorso presentato da Energetic Source e Spigas, che hanno impugnato l'esclusione sancita dall'Acquirente Unii (avvenuta per il mancato raggiungimento del numero minïrno di clienti Nelle scorse settimane, peraltro, il Tar Lombardia aveva accolto l'istanza di sospensiva del diniego, rimandando la trattazione delle ulteriori misure ` -1016 dell . rucautelare richieste dalle due società (contro le delit -ire 541 e torit, i dco 421/2015 e 7512016 nonché contro il regolamento AU del 30 settembre 2016) alla carnera di consiglio del 17 gennaio. Ad ogni modo, a svettare nelle classifiche dei "bonus" offerti ai clienti che aderiranno al servizio è Engle, che prirneggia sia sui domestici (115E offerti) sia sui non domestici (200 €). Nella prima graduatoria il gruppo francese è seguito da Eni (106 €), Vivigas&Power (84 €), Mera Comm (80 ) e Gas Natural (75 ). Nella classifica dei clienti più grandi, il secondo posto spetta proprio al gruppo spagnolo (150 ), seguito da E.ON (120 €), Agsm Energia (110 €) e Eni (106 €). L'Enel (che oggi ha ufficializzato in un comunicato il cambio di brand per la tutela da Enel Servizio Elettrico a "Servizio Elettrico Nazionale", QE 26/9/16) si piazza al 10° posto sui non domestici (90 €) e al 20° sui domestici (33 €), a conferma della maggiore attenzione data dal gruppo ai clienti di rnaggiori dimensioni. Sul sito anche l'elenco dei cosiddetti "facllitatori", ossia dei soggetti che dovranno assisterei clienti nella scelta dei fornitore del nuovo servizio.

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Un bonus a chi cambia energia Dal I' gennaio premio una tantum fino a 115 euro per chi sceglie di entrare nel mercato libero dell elettricità: ecco le 27 società che hanno aderito e ï loro omaggi Un bonus fino a 115 giuro per chi decide di abbandonare il mercato tutelato dell'energia elettrica ed entrare in quello libero. I clienti potranno fare una prova attraverso la cosiddetta tutela simile, studiata proprio per accompagnare il consumatore verso il mercato libero. Dal 1° gennaio un sito (www.portaletutelasimile.it), gestito da Acquirente unico, consente ai consumatori di isualizzare le 27 società che hanno aderito al progetto e le loro offerte. Pacione Di Bello a pag. 32

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Una prova (incentivata) per entrare nel mercato lí bero Di GIORGIA PACIONE Di BELLO

n bonus per chi decide di abbandonare il mercato tutelato dell'energia elettrica ed entrare in quello libero. Per un anno intero i clienti potranno fare una prova attraverso la cosiddetta tutela simile, studiata proprio per accompagnare il consumatore verso il mercato libero. L'opportunità è disponibile sin dal 1° gennaio 2017: un sito (www.portaletutelasimile. it), gestito da Acquirente Unico, consente ai singoli consumatori domestici e alle piccole e medie imprese di visualizzare la classifica delle 27 società che hanno aderito al progetto, il bonus offerto e il numero di clienti a cui intendono offrirlo (si veda tabella in pagina). Engie, ad esempio, offre un bonus pari a 115 curo a 99.992 clienti, Eni 106 curo a 500 mila clienti, Vivigas, un premio di 84 curo a 49.994 clienti. Che cos'è. La tutela simile è una particolare offerta di mercato libero di sola energia elettrica (non vengono inclusi servizi aggiuntivi) con condizioni contrattuali obbligatorie e omogenee e condizioni economiche uguali al servizio di maggior tutela (18,635 centesimi di curo per kilowattora, tasse incluse) ma scontate in relazione al bonus che ogni società ha deciso di offrire. La tutela simile ha avuto inizio il 1° gennaio 2017

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e terminerà il 30 giugno 2018. Il contratto del singolo cliente avrà una durata di 12 mesi, potrà essere stipulato una sola volta e non sarà rinnovabile. I soggetti della tutela simile sono due: l'amministratore che è Acquirente Unico Spa, che si occupa della gestione del sito centrale, dell'ammissione dei fornitori, della verifica e del mantenimento dei requisiti da parte dei partecipanti. E i facilitatori, che sono le associazioni dei consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Casa del consumatore, Centro tutela consumatori e utenti, cittadinanza attiva, Codici, Federazione confconsumatori, Federconsumetori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione per la difesa dei consumatori) e le organizzazioni dei rappresentanti delle Pini che sopportano i clienti nella comprensione delle offerte.

Come funziona. Il singolo consumatore può decidere di aderire, su base volontaria, al progetto tutela simile accedendo al sito www.portaletutelasimile.it. Una volta nella home page, per visualizzare la lista degli operatori, basta entrare nella sezione «Offerte» e cliccare dal menù a tendina «offerte domestici». Ci si troverà,così, di fronte a una lista di operatori classificati in modo decrescente, in base al bonus offerto. Per aderire a un'offerta basterà cliccare su «aderisci» e si sarà

reindirizzati sulla pagina dell'operatore selezionato per finalizzare il contratto. La procedura contrattuale avverrà solo online e nel caso in cui si abbia bisogno di aiuto ci si potrà sempre rivolgere a uno dei facilitatori che hanno aderito al programma. Il numero massimo a cui un singolo operatore può offrire il bonus è pari a 500 mila clienti. Legato alla disponibilità, il numero sarà aggiornato di volta in volta che un soggetto deciderà di aderire ad un'offerta. Ciò significa che quando si avrà «0» nessun'altro potrà aderire al bonus proposto da quella determinata società. Il cliente ha tempo 15 giorni per finalizzare il contratto, se il termine verrà superato il contratto si riterrà non concluso e quindi il numero della disponibilità non varierà. Le reazioni . Da Eni fanno sapere «di vedere con favore ogni iniziativa finalizzata all'apertura del mercato e che sta lavorando per favorire nel proprio ruolo, e come dimostra il livello di bonus offerto, uno scenario di liberalizzazione e di stabilità». L'amministratore delegato di Vivigas, Andrea Bolla, dichiara invece di essere soddisfatto per la posizione occupata in classifica e che la «tutela simile è un modello virtuoso che, in un mercato complesso come quello dell'energia elettrica, contribuisce a creare maggiore consapevolezza tra i consumatori».

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Tutela simile, 28 offerte verso il mercato elettrico libero di Angelica Romani S ono 28 le società elettriche ammesse al progetto Tutela simile, l'offerta voluta dall'Autorità per l'Energia per abituare i consumatori alle nuove regole del mercato quando, da luglio 2018, sarà completamente liberalizzato. I primi tre posti nella classifica stilata dall' authority sono occupati da Engie, Eni e Vivi Gas & Power, per l'ammontare del bonus proposto ai clienti che sottoscriveranno l'offerta (rispettivamente 115, 106 e 84 euro). Per restare ai primi dieci

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posti, seguono Hera, GasNatural, E.On, Illumia, Bluenergy, Lineapiù e Agsm (Enea è 20°). «Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto perché conferma che siamo un operatore primario in Italia», commenta il presidente di Illumia, Marco Bernardi. «Siamo convinti che la Tutela simile sia uno strumento trasparente e conveniente per il consumatore che vuole avvicinarsi al mercato libero e ci auguriamo fortemente che l'autorità promuova in maniera efficace il portale online per informare gli utenti interessati». (riproduzione riservata)

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Agsm guarda a Vicenza e sogna una bella Borsa Si chiude un 2016 dalle grandi decisioni e dai conti soddisfacenti

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certamente passerà anche da Vicenza. Si fa sempre più concreta, infatti, l'ipotesi di un'aggregazione con la multiutility berica Aim, con cui già nei prossimi giorni potrebbe essere sottoscritto un primo accordo preliminare. I tempi sono piuttosto stretti, come ammesso peraltro dallo stesso presidente di Agsm, Fabio Venturi , perché con le elezioni comunali alle porte occorrerà chiudere definitivamente la pratica entro la fine di marzo, consentendo così il necessario passaggio in Consiglio comunale in una delle ultime sedute prima della sospensione per il voto amministrativo di primavera. Formai prossimo fidanzamento con Aim - che è a tutti gli effetti "l'Agsm della città di Vicenza" - arriva dopo la cotta estiva, mai concretizzata, con la Dolomiti Energia che, al termine di quattro mesi di ammiccamenti e apprezzamenti reciproci - a fine giugno era stato firmato un memorandum d'intesa in cui si stabiliva il 31 ottobre come termine per le opportune valutazioni -, ha ufficialmente rifiutato la proposta matrimoniale pervenutale da lungadige Galtarossa , perché (a detta degli amministratori trentini) non rispecchiava i reali rapporti di forza tra le due società.

L'aggregazione con Vicenza, seppur più modesta come operazione, risponde comunque ad una precisa politica di espansione, in vista anche di un eventuale ingresso in Borsa. «Limportante è creare una società che un giorno possa anche essere quotata», ha confermato il presidente Venturi, perché «può essere interessante andare a reperire le risorse dal mercato finanziario». Ma non c'è solo Aim nel futuro dell'Azienda Generale Servizi Municipalizzati; come assicurano i vertici societari, si continua a lavorare per acquisire anche il 50% di Atv (Azienda trasporti Verona) ora in capo alla Provincia, e buona parte di Agec (che ha in carico la gestione dei servizi cimiteriali, degli immobili e delle farmacie comunali). Già conclusa invece l'acquisizione di Act Italia, società milanese di origine svizzera; una tra le operazione di maggior portata del 2016 che - assieme alla decisione di non proseguire con Ca' del Bue, all'arrivo di due nuove pale coliche ad Affi e agli investimenti in terra albanese con Amia - hanno contribuito a rendere quello appena passato «un anno da record». I dati parlano infatti di un fatturato che si aggira intorno agli 800 milioni di curo - e sarebbe quindi in lieve crescita rispetto al

2015 -, di un margine operativo lordo di 90 milioni e di investimenti per 28 milioni. Sul fronte dell'energia prodotta, nel 2016 si è arrivati a 690 milioni di kilowattora, di cui 250 provenienti da fonti rinnovabili: eolico, idroelettrico, fotovoltaico. La produzione totale equivale in sostanza al fabbisogno energetico di 850mila persone. Al di là degli aridi nume-

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ri, tuttavia, quello che probabilmente ha caratterizzato questo anno appena concluso è stata l'attività costante di Agsm sulla città di Verona, a prescindere dall'ambito di intervento. Si pensi ad esempio alla sponsorizzazione di 3,5 milioni di curo della Fondazione Arena, o alla ristrutturazione del palazzetto dello sport, con conseguente cambio di nome, dopo i danni riportati nell'alluvione del 27 luglio; oltre naturalmente alla miriade di cantieri, come il rifacimento di lungadige San Giorgio, di lavori stradali, di asfaltature (quasi 300mila mq) portati avanti dalla società. «La nostra azienda ha sempre risposto presente», osserva con un pizzico di orgoglio Venturi; e l'impressione generale è che la multiutility di lungadige Galtarossa si sia sostituita più volte al Comune coi propri interventi, divenendo di fatto il braccio operativo di Palazzo Barbieri. Una novità pur legittima essendo il Comune scaligero proprietario al 100% dell'azienda - e che certamente può avere numerosi risvolti positivi, su tutti lo snellimento dell'iter burocratico e la maggior rapidità di messa in opera dei lavori. Ma c'è anche chi storce il naso di fronte a questa situazione, come i consiglieri del Pd Luigi Ugoli e

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Stefano Vallani, che si rendono portavoce del «codazzo di malumori che si è lasciato alle spalle l'intervento su lungadige San Giorgio», dovuto al fatto che «tutto è stato deciso da Agsm senza alcuna possibilità di confronto in Comune, nel quartiere e in Circoscrizione». I due consiglieri raccolgono anche le osservazioni del circolo dei Democratici del Centro storico: «Come accaduto anche con tante asfaltature sul territorio della Prima Circoscrizione, chi dovrebbe decidere o almeno concorrere alla decisione sulle priorità viene tenuto all'oscuro. Il confronto, che abitualmente si fa, in questi casi, con Palazzo Barbieri, non c'è perché decide lungadige Galtarossa. Non è possibile nemmeno esercitare la funzione di controllo sui lavori eseguiti e questo è francamente inaccettabile». E approfittano anche per ribadire a chi di dovere (Comune o Agsm che sia) un'altra priorità: il riordino di via Pallone, «che da ponte Aleardi fino a piazza Bra rappresenta la porta d'ingresso alla città storica per centinaia di migliaia di turisti, oggi costretti a fare lo slalom tra auto in sosta e in movimento per l'inadeguatezza degli spazi dedicati ai pedoni», concludono i due consiglieri Pd.

Andrea Accordini

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La morsa del gelo Tutto il Veneto sotto zero e caldaie in blocco: - 9 gradi a Verona, dove si teme per oltre cento senzatetto

Il grande freddo fa paura in città «Poveri a rischio» Il Veneto si è risvegliato sotto lo zero. Decine i casi di tubi ghiacciati e anche a Verona non mancano i disagi: a preoccupare sono i senzatetto. A detta degli operatori della Ronda della carità sarebbero un centinaio i poveri in strada, a rischio. «Chiediamo ai cittadini di segnalarci le situazioni a rischio» è l'appello congiunto del comandante della Polizia locale Luigi Altamura e degli operatori sociali. Amia, nel frattempo, ha già aumentato la dose di sale sulle strade, mentre Agsm ha una squadra per le emergenze reperibile notte e giorno. E anche oggi, si andrà sotto i zero gradi. a pagina 4

Sotto zero Nella prima foto,la fontana in piazza Bra a Verona, ricoperta da uno spesso strato di ghiaccio (foto Sartori). In mezzo, uno scimpanzé con il maglione nel Parco Natura Viva di Pastrengo. Qui sopra il porticciolo di Caorle ghiacciato (Luca Gusso/Facebool<)

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Tubi ghiacciati, migliaia di caldaie in blocco E a Verona oltre cento senzatetto a rischio rfemperalure polari in [uffa la regione, ciba ' ' al freddo nelle case. E scaRano le prime misti re per i poveri: «Preoccupa il fenomeno di chi dorme in auto». La mobilitazione di Aim, Amia e vigili VERONA Risveglio al freddo per migliaia di veneti. E non solo per le temperature all'esterno: migliaia le caldaie in blocco. Non solo: la tempesta di gelo ha complicato la vita anche ai vigili del fuoco, costretti ad interventi surreali in tutta la regione, con l'acqua che si ghiacciava nel tentativo di spegnere le fiamme. L'ondata di freddo dovrebbe continuare fino alla giornata di mercoledì, ma c'è già chi assicura che la morsa durerà tutto il mese di gennaio.

Le temperature Veronesi sotto choc: chiariamo, non è questo l'inverno più rigido in assoluto, ma il brusco calo delle temperature (dopo l'inusuale «primavera d'inverno di dicembre») ha preso tutti alla sprovvista e si è fatto sentire. Con i primi picchi record della provincia: nella notte in città e a Villafranca si è registrato -9 gradi, in provincia -8 per arrivare al Comune più gelato della pianura, Colognola, che ha segnato -1o. Sul monti: -lo,5 sul Monte Baldo, -8,9 a Bosco Chiesanuova. Anche la Bassa Veronese, non è stata risparmiata: a Roverchiara segnati -9,4 gradi. E oggi le temperature potrebbero scendere di altri due gradi. Come se non bastasse, da record risultano anche le massime: se nei giorni scorsi non hanno superato 15 gradi, oggi potrebbero inchiodarsi allo zero.

Senzatetto Il vero tour de force è appena

della carità -. Il binomio fatale? Alcol e freddo. A maggior ragione chiediamo ai cittadini di segnalarci tutte le persone in difficoltà, che vedono per strada. Questi saranno giorni critici, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti». I punti più a rischio? «Zona Zai, ma anche centro storico e zona cimitero» avvertono gli operatori. «Quello che ci preoccupa, poi, è il fenomeno della gente che dorme in auto - prosegue Tezza - è salito, forse per problemi economici. Non solo; tanti soggetti, magari perché in compagnia di un animale domestico, si rifiutano di seguirci nei ricoveri e rendono tutto più difficile. Noi, comunque, forniamo un primo aiuto, li accudiamo, ci assicuriamo che stiano al caldo, li confortiamo». Le cal aie e i servizi Quattro, solo nella giornata di ieri, gli interventi dei Vigili del fuoco per le caldaie ghiac-

ciate. Ma il dato è assai più ampio, se si considera che moltissimi non chiamano i pompieri: «Stimiamo che si possano danneggiare un cinque per cento delle caldaie non sottoposte a manutenzione con questo gelo» avverte Dario Dalla Costa, rappresentante regionale e nazionale degli installatori di impianti per Confartigianato. I vertici di Amia a Verona hanno intensificato la distribuzione di sale sulle strade e già nel corso della prossima settimana il presidente Andrea Migliorami farà un bilancio della situazione con i suoi tecnici. Non solo: anche Agsm è in pista, la squadra di emergenza è sempre attiva e pronta ad intervenire anche in queste ore. «Siamo reperibili 365 giorni all'anno» avvertono dall'azienda, dove lunedì si stimeranno i primi numeri dell'emergenza-freddo (numero verde per il gas: 800107590; per l'energia elettrica: 800394800).

Strade e paesaggi

Dama Costa Caldaie non registrate, sono partiti i controlli in tutto il veneto

Tutti intabarrati nei plateatici dei bar, in queste ore. Chiariamo: chi si siede all'esterno è un fumatore o qualcuno che non ha trovato posto all'interno (proprio oggi chiude l'ultimo, affollato, weekend delle feste

natalizie). Tutti con plaid o appicciati ai funghi riscaldanti, cercando di non prendere l'influenza. Prudenza viene chiesta a chi si mette alla guida. «Per ora non abbiamo rilevato incidenti legati al freddo, al gelo spiega il comandante della Polizia locale Luigi Altamura - ma stiamo monitorando la situazione e agli utenti chiediamo attenzione». Un prontuario che serve in tali situazioni si fonda su due principi: «Rispettare assolutamente i limiti di velocità perché il freddo crea una patina trasparente ed insidiosa sulle strade e controllare che le ruote siano a norma: in giro abbiamo già intercettato situazioni da terzo mondo». Per il secondo fronte delle emergenze, anche i vigili riuniscono al fronte «sociale»: «Abbiamo creato con il Comune e gli operatori una sorta di pronto intervento per le situazioni critiche» conclude Altamura. Il gelo, comunque, in tutto il Veneto ha portato molti problemi mascherati sovente da paesaggi di rara bellezza. Come quello della laguna ghiacciata a San Giuliano e sotto il ponte della Libertà a Caorle.

S. M. D. D. O. © RIPRODUZIONE RISERVATA

iniziato, ma i numeri già preoccupano: a Verona, gli operatori della Ronda della Carità parlano di circa cento soggetti a rischio in queste serate di ghiaccio. Si tratta di senzatetto «mobili», cioè un misto fra personaggi «storici» e occasionali, ma tutti con un grosso problema: vanno convinti ad accettare il riparo. «Non la chiamiamo ancora emergenza, ma il pericolo reale per queste persone c'è, è concreto - spiega Marco Tezza, presidente della Ronda

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Venezia

Vicenza

Rovigo 62.722

179 . 659

176.352

Verona

154.498

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Monte Tomba -10,6 Monte Baldo -10,5 Bosco Chiesanuova -8,9 Marano di Valpolicella -4,2

T min T h12

------- Favaro Veneto 11,7

o--- Illasi -6,6 Rovechiara -9,0 * Sorgä - 7,4

Villafranca Veronese -8,7 Belluno Aeroporto

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Bardolino -5,0

Caldaie otali

Asiago -18,6

San Bortolo -8,3

Impianti autorizzati per provincia

Padova Legnaro

Rovigo Villadose

Treviso Treviso

Campodarsego -10 CastelnovoBariano -9,0 Venezia Cavallino

Verona Vicenza Villafranca Quinto V.no

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Fonte: ARPAV

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Barche congelate A sinistra, il porticciolo di Caorle ghiacciato Sopra : una fontana a Treviso , l'acqua si é trasformata in ghiaccio A destra: turisti infreddoliti in Bra, cercano di ripararsi alla meglio

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Gli ultimi mesi di Tosi: è tempo di bilanci Il sindaco chiude il suo nono anno di mandato

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el tradizionale appuntamento di fine anno con la stampa, il sindaco di Verona Flavio Tosi, insieme agli assessori comunali, ha illustrato il rendiconto dell'attività dell'amministrazione comunale nel 2016. «Chiudiamo il nono anno di amministrazione - ha detto Tosi con un bilancio che ritengo più che positivo rispetto a quelle che erano le prospettive, caratterizzato da ulteriori riduzioni di spesa e nessun aumento di tasse. Il Comune non solo registra conti in ordine ma, guardando l'assetto complessivo, eroga più servizi rispetto alla media degli enti locali, a costi inferiori. Quando ci siamo insediati, il Comune contava oltre 2.800 dipendenti e oggi ne ha meno di 2.200. Siamo inoltre una tra le amministrazioni più efficienti nel dare risposte ai cittadini, in qualsiasi settore, e nel sostenere qualsiasi forma di aiuto sociale grazie alla collaborazione importante con tutti gli altri attori che operano in questo campo. In quest'ultimo anno abbiamo creato opportunità di lavoro grazie all'aumento degli investimenti sul territorio e al turismo - e qui il sindaco ha ricordato l'inaugurazione di Bricoman e le prossime aperture di Iper, Esselunga e Adigeo - che forniranno grandi opportunità di impiego. Per quanto riguarda il turismo i numeri sono in costante crescita: due milioni erano le presenze stimate

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per questo Natale ma molto probabilmente verranno superate dato che gli alberghi registrano il tutto esaurito, merito di un'offerta arricchita dalle mostre dei Maya e di Picasso. E anche per l'anno prossimo eventi e grandi mostre continueranno a tenere alta l'attenzione sulla nostra città». In questo panorama si innesta il tema della sicurezza, che ovviamente riguarda anche la nostra città. È in atto un confronto costante con il Prefetto e con i rappresentanti delle forze dell'ordine: «Noi abbiamo messo a disposizione tutti i nostri mezzi, anche economici, per questo chiederemo al Governo di poter spendere gli oltre 100 milioni che abbiamo ma che sono bloccati per il patto di stabilità: potremmo spendere risorse per la sicurezza senza chiedere aiuti né allo Stato né ai cittadini veronesi». Per quanto riguarda le grandi opere e le attività in corso, è stata finalmente definita la nuova sede della Polizia municipale e ad aprile inizierà il trasferimento del Comando alla caserma Rossani, «una risposta importante a un corpo che dà molto alla città». Sull'ex Arsenale è arrivata la dichiarazione di pubblico interesse, dopo un primo passaggio in Consiglio comunale «ora attendiamo la progettazione definitiva dopo la quale potremo affidare il recupero così com'era nel programma di

mandato. Sono partiti i lavori per il filobus, nonostante l'iter lungo e complicato, grazie all'impegno dell'amministrazione e alla collaborazione del Governo». Resta la questione del Passante Nord: «Siamo in attesa che l'Ati, che si è aggiudicata la gara, porti l'attestazione della bancabilità della nuova proposta, che vede i costi di realizzazione dell'opera in riduzione del 19,5% rispetto all'ipotesi originaria, dopodiché riediteremo l'ultima parte della gara. Un grande lavoro è stato fatto dal Consiglio comunale che sta esaminando importanti varianti urbanistiche che garantiranno un uso corretto del territorio, una riqualificazione dell'esistente e quindi uno sviluppo per la città. Questi provvedimenti, che le categorie economiche attendono come risposta alla crisi, sbloccheranno il settore della riconversione edilizia». Infine una sottolineatura sullo stato delle aziende pubbliche «che sono tutte in ottima salute. Atv è una delle pochissime società di trasporti in Italia con il bilancio in positivo e Agsm, che ha registrato utili come le altre aziende comunali, quest'anno segnerà un ulteriore record. È quindi con orgoglio che oggi ricordiamo la volontà dell'amministrazione di aver mantenuto queste società in capo al Comune e quindi ai cittadini veronesi, ai quali sono stati forniti servizi eccellenti».

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Gh i acc i o, t u bat ure a r i sch i o FORSE LA NEVE. Adige ghiacciato a Parona e fontana della Bra trasformata in una scultura. Il freddo non molla, oggi potrebbe scendere qualche fiocco di neve, e pur regalando paesaggi suggestivi, potrebbe anche portare brutte sorprese, senza i giusti accorgimenti. Con il ghiaccio le tubature dell'acqua sono a rischio e le aziende dei servizi municipali si attrezzano per tutte le emergenze. E se a Molina le cascate ghiacciate regalano scenari da fiaba, a Fumane i lupi scendono a Vacarole e sbranano un asino. B NELLAe GALLO PAG 13 e 30

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INVERNO SOTTOZERO. Le temperature non accennano a calare e oggi potrebbe scendere un pó di neve. Le aziende di servizi si attrezzano per eventuali emergenze

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Mentre Ami a e pronta con il sale, Acque Veronesi dà le raccomandazioni per evitare che il gelo blocchi le condutture. C'è un n ero verde, anche di Agsm Chiara Bazzanella .............................................................................. Adige ghiacciato a Parona, proprio di fronte al centro abitato, fontana della Bra trasformata in una scultura di ghiaccio. Il freddo non molla - oggi potrebbe scendere qualche fiocco di neve - e pur regalando paesaggi suggestivi e rari, potrebbe anche portare brutte sorprese, senza i giusti accorgimenti. Se le associazioni che lavorano in strada si sono già messe in moto per tenere sotto controllo le condizioni di chi si ostina a dormire all'aperto, nonostante i posti liberi nei dormitori, dalle aziende partecipate arrivano i consigli per evitare che i gradi sottozero provochino disagi e guasti. L'Amia continua a spargere sale in città, pur con moderazione e senza eccessi, nei luoghi pubblici, davanti a scuole, ospedali e sui ponti, dove eventuali lastre di ghiaccio sarebbero più insidiose. L'Agsm invita a non eccedere con il riscaldamento, specie per contenere costi e inquinamento, e ricorda il numero per il pronto intervento sulla rete del gas, 800107590. Il presidente di Acque Veronesi, Niko Cordioli, diffonde inoltre la ricetta su come difendere dal gelo tubature e contatori dell'acqua. «Al momento non sono pervenute segnalazioni rilevanti per quanto riguarda problemi legati a gelate delle condutture o dei contatori dell'acqua», dice, «ma viste le basse temperature attuali è bene seguire semplici accorgimenti per evitare spiacevoli sorprese». Acque Veronesi gestisce il servizio idrico integrato in 77 Comuni della provincia e ricorda una regola che è bene riportare alla mente in questi giorni: quando l'acqua gela dentro le tubature può causare danni ingenti, specie di

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notte, quando non viene utilizzata e quindi non scorre. «Durante l'inverno non è raro trovarsi senz'acqua perché il ghiaccio ha bloccato il flusso», ricorda Cordioli. «Quando l'acqua congela si espande, creando una pressione fortissima che è in grado di rompere anche i tubi più resistenti, soprattutto nei giunti e in prossimità dei rubinetti. Tutti i tubi "a vista" esposti a possibili gelate vanno quindi protetti il meglio possibile». Il presidente ricorda che esistono appositi isolanti per tubi in poliuretano, lana di roccia o lana di vetro, altrimenti è possibile utilizzare coperte o pezzi di lana. E precisa: «Il rimedio più vecchio, ma forse ancora il più valido, è quello di lasciare scorrere sempre un filo d'acqua, anche di notte, in modo che vi sia sempre

acqua circolante nell'impianto. Se si prevede di non essere in casa per lungo tempo - vale soprattutto per le seconde case o quelle per la villeggiatura, specialmente in zone fredde o montane - l'imperativo è invece quello di chiudere la valvola generale vicino al contatore. A quel punto vanno lasciati aperti tutti i rubinetti, in modo tale che eventuali residui di acqua accuinulata nei tubi trovino libero sfogo senza esercitare pressioni in caso di gelate». Le stesse precauzioni vanno prese anche per i contatori dell'acqua, specie se sistemati all'esterno delle abitazioni. «Se il contatore si è congelato, non va mai riscaldato con fiamma viva», conclude Cordioli, ricordando il numero verde per i guasti, attivo 24 ore su 24: 800734300. •

Quando l'acqua congela si espande e crea pressione in grado di rompere ancheitubi più resistenti

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Una nutria « passeggia » su un tratto di Adige gelato

Paesaggio insolito in riva all'Adige vicino a Parona

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SICUREZZA. Due nuovi apparecchi in via Lega Veronese, Orti di Spagna

Telecamere, sotto controllo il «percorso della salute» Due nuove telecamere di videosorveglianza agli Orti di Spagna, in via Lega Veronese. L'occhio elettronico vigilerà sul parco delle mura, dove centinaia di veronesi fanno jogging tutti i giorni. Un'area frequentata che talvolta è ricettacolo di tossicodipendenti e senzatetto, che la utilizzano come rifugio perla notte. «Già nel giugno del 2014 avevamo presentato un emendamento, in cui si chiedeva l'installazione di telecamere per la videosorveglianza per far fronte alla situazio-

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ne di sporcizia e di degrado», spiegala consigliera comunale Katia Forte, presidente della Prima Commissione, promotrice di questo intervento assieme al consigliere Ansel Davoli. «Queste telecamere, costate 8mila euro e installate il 28 dicembre, funzioneranno 24 ore su 24». La prima si trova all'ingresso principale del parco e l'altra nelle vicinanze dell'area cani: entrambe saranno puntate sui giardini, ma avranno un campo di visibilità di 360 gradi.

«Grazie alla collaborazione

La nuova telecamera MARCHIORI

di Agsm abbiamo aggiunto un nuovo tassello ai sistemi di videosorveglianza», dice il sindaco Flavio Tosi, che ha preso parte al sopralluogo in via Lega Veronese. «Le segnalazioni dei consiglieri Forte e Davoli hanno consentito di mettere in ulteriore sicurezza questa zona verde della città, perfettamente tenuta da Amia e molto frequentata». L'installazione è stata effettuatadaAgsm. «Le telecamere saranno collegate attraverso fibra ottica alla centrale deli vigili e consentiranno la visione notturna grazie agli infrarossi», spiega il presidente di Agsm Fabio Venturi. «Contestualmente sono anche state messe due nuove postazioni Free wifi Cc,)Verona. per coloro che si vorranno collegare alla rete dal parco». 0 M.TR.

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martedĂŹ 10.01.2017 (09:19)

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martedì 10.01.2017 (09:19)

Verona: nuove telecamere di sorveglianza al Parco delle Mura Il Sindaco Flavio Tosi ha effettuato ieri un sopralluogo in via Lega Veronese accanto al Parco delle Mura dove, nei giorni scorsi, sono state installate da Agsm due telecamere di videosorveglianza, una all'ingresso principale del parco e l'altra nelle vicinanze dell'area dedicata ai cani, con un campo di visibilità di 360 gradi. "Grazie alla collaborazione di Agsm abbiamo aggiunto un nuovo tassello al progetto di posizionamento di sistemi di videosorveglianza in città – ha detto Tosi – in questo caso le segnalazioni dei consiglieri Forte e Davoli hanno consentito di mettere in ulteriore sicurezza questo meravigliosa zona verde della città, perfettamente tenuta da Amia e molto frequentata e amata dai veronesi". Le telecamere sono collegate attraverso fibra ottica direttamente alla centrale della Polizia municipale e consentono una nitida visione notturna grazie agli infrarossi contestualmente sono anche state posizionate due nuove postazioni Free wifi @Verona. L'impegno di spesa è stato di 8 mila euro.

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A€gsm Consumi di gas in lieveaumento VERONA Nonostante il grande freddo dei giorni scorsi, nella rete di distribuzione del gas metano di Megareti (società di distribuzione di energia elettrica e gas del Gruppo Agsm) si è registrato un lieve aumento del quantitativo di gas distribuito nel comune di Verona. Infatti, nei primi giorni del 2017 (dall'1 all'8 gennaio) sono stati immessi in rete 13.804.340 metri cubi di gas rispetto ai 13.648.403 metri cubi distribuiti negli stessi giorni del 2016, vale a dire un aumento dell' 1,1 per cento (+159.937 metri cubi di gas). Stessa percentuale di differenza anche per quanto riguarda il quantitativo di gas distribuito in rete negli ultimi mesi del 2016 (ottobre, novembre, dicembre) rispetto allo stesso periodo del 2015. Il lieve aumento è sempre dell'e per cento. Si è passati infatti dai 100.019.243 metri cubi distribuiti nei tre mesi del 2015 ai 100.878.184 dello stesso periodo del 2016 (+ 858.941 metri cubi di gas). © RIPRODUZIONE RISERVATA,

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Agsm, ili affari. m Albania e lo shopping ïn Svizzera Scoppia il caso politico

d i Samuele ottegar

La demRotta: «Operazioni ai ' 'ti». Ven ti «Si VERONA Agsm e il futuro della municipalizzata scaligera entrano a pieno titolo nel dibattito politico cittadino, con vista sulle prossime amministrative. Oggi si terrà il primo Consiglio di amministrazione dell'anno e, non è un caso, che sulle strategie di sviluppo messe in atto dalla municipalizzata guidata da Fabio Venturi il Partito democratico voglia saperne qualcosa di più. «Chiederemo chiarezza - anticipa Alessia Rotta, deputata veronese del Pd - attraverso la nostra rappresentante in cda (Ada Imperadore) perché vogliamo vederci chiaro e vogliamo maggiori informazioni sulle operazioni recentemente realizzate da Agsm». In particolare, sono due gli investimenti cui l'onorevole Rotta fa riferimento: il primo è la creazione di Agsm Holding Albania (costituita al 7,r,% da Agsm e al25i da Amia), società nata per gestire la raccolta rifiuti di Tirana; il secondo è l'acquisizione da parte della municipalizzata di Lungadige Galtarossa, attraverso la commerciale Agsm Energia, del ramo commerciale di Aet Italia, azienda controllata dal gruppo svizzero a capitale pubblico, Aet. Contemporaneamente, l'onorevole Rotta, ieri, ha presentato un'interrogazione, a risposta scritta, al ministro della Funzione pubblica Marianna

o sul mercato»

le migliori, non si capisce, quindi, come investire all'estero denaro dei veronesi possa in qualche modo rientrare nei limiti stabiliti dell'interesse generale dei cittadini».

Madia per sapere se le attività che Agsm «si accinge ad intraprendere siano compatibili con il nuovo Testo Unico degli Enti locali». «Ritengo - ha chiarito Rotta - che gli investimenti del Gruppo Agsm in Albania vadano oltre i limiti che la legge consente, così come qualsiasi partecipazione o investimento che non tenga conto dell'interesse specifico dei cittadini di Verona». Precisamente, nella sua interrogazione, l'onorevole democratica chiede al ministro se questi investimenti di Agsm rappresentino «attività di interesse

generale o interesse economico generale strettamente necessarie alle finalità istituzionali dell'ente pubblico» come prescrive la nuova legge. Non va dimenticato, infatti, che Agsm è controllata al ioo i dal Comune di Verona e che il nuovo Testo Unico impone una stretta alla amministrazioni sulla acquisizione e sulla gestione di partecipazioni che non perseguano finalità istituzionali. «Bisogna rendere conto ai cittadini - ha ribadito Rotta - di come vengono spesi i loro soldi. Già la situazione debitoria del Gruppo non è tra

Articolata la risposta del presidente di Agsm, Venturi che precisa come la municipalizzata, pur di proprietà del Comune, agisce comunque sul libero mercato. «Abbiamo clienti in ogni parte d'Italia ha sottolineato Venturi - e operiamo per aumentarli e per rafforzare la nostra società. Nel caso di Aet, abbiamo acquisito 2omila clienti del ramo business con contratti garantiti da fideiussioni. Quindi, l'investimento è sicuro ed è stato fatto con un unico scopo: trarre maggiori profitti da mettere a disposizione dei veronesi, visto che i nostri utili vanno al Comune. Con la stessa logica abbiamo deciso di essere presenti in Albania: l'investimento è positivo e porterà vantaggi alle casse di Agsm». Nel merito della questione sollevata da Rotta, sarà il Ministero a rispondere, ma Venturi sottolinea: "Si tratta di operazioni simili a quelle realizzate da A2A, municipalizzata controllata dalle amministrazioni di Brescia e Milano. Loro sono quotati in Borsa e anche noi stiamo valutando questo percorso». © RIPRODUZIONE RISERVATA

La deputata. Bisogna

rendere conto ai cittadini di come sono spesiisoldi Si parla di noi

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affari sono simili a quelli del gruppo A2A Pagina 25


Via Lega Veronese, installate dall'Agsm due telecamere di videosorveglianza, una all'ingresso principale del Parco delle mura e l'altra nelle vicinanze dell'area dedicata ai cani, con un campo di visibilità di 360 gradi. Presente il presidente, Fabio Venturi, e i consiglieri comunali Katia Maria Forte e Ansel Davoli, firmatari dell'emendamento presentato il 23 giugno 2014 che chiedeva questo intervento alla Giunta e al Consiglio comunale.

«Grazie alla collaborazione dell'Agsm abbiamo aggiunto un nuovo tassello al progetto di posizionamento di sistemi di videosorveglianza in città», ha detto Tosi, «in questo caso le segnalazioni dei consiglieri Forte e Davoli hanno consentito di mettere in ulteriore sicurezza questo meravigliosa zona verde della città, perfettamente tenuta da Amia e molto frequentata e amata dai veronesi». «Le telecamere sono collegate attraverso fibra ottica direttamente alla centrale della Polizia municipale e consentono una nitida visione notturna grazie agli infrarossi», ha spiegato Venturi, «contestualmente sono anche state posizionate due nuove postazioni Free wifi @Verona. L'impegno di spesa è stato di 8 mila euro». •

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Multiutility, Variati e Tosi accelerano le nozze Aim-Agsm Primi passi per creare un polo da oltre un miliardo di ricavi Patto li sindaco di Vicenza Achille Variati (a destra) e il sindaco di Verona Flavio Tosi si muovono in sintonia verso la fusione di Aim e Agsm

di Elfrida Ragazzo

VICENZA Un fidanzamento ufficiale, un impegno preciso per poi convolare a nozze. Passando dal linguaggio popolare a quello economico, sarebbe un vero e proprio memorandum d'intesa quello firmato nelle ultime ore dal vertici di Aim e Agsin, le due multiutility che a breve creeranno un unico polo tra Vicenza e Verona per energia e rifiuti. L'ufficialità sull'impegno sottoscritto, che porterà (o meglio: dovrebbe portare) all'aggregazione delle due aziende di proprietà dei Comuni di Vicenza (Aim) e Verona (Agsm), verrà data questa mattina a Palazzo Trissino dai sindaci Achille Variati e Flavio Tosi, accompagnati dai presidenti di Aim, Paolo Colla, e Agsm, Fabio Venturi.

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Questa mattina sarà reso pubblico il memorandum d'intesa firmato nelle ultime ore dai vertici di Aim e Agsm

itsorsa Aim Vicenza e Agsm Verona sono tornate ad avvicinarsi in vista di una fusione L'obiettivo è arrivare a Piazza Affari

Non è una novità che le due società abbiano intrapreso un percorso di avvicinamento in vista di una fusione, dopo che è andato a monte un processo simile in tempi recenti tra Agsm e Dolomiti Energia. Così, tramontato il connubio con Tren-

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to, ora sembra diventato realtà l'asse Vicenza-Verona. L'impegno che sarebbe stato già sottoscritto, dopo due intensi mesi di rapporti e scambi tra le due multiutïlity, segnerà un passo importante: il primo ufficiale verso la creazione del polo che arriverebbe a raggiungere un volume d'affari superiore al miliardo. Infatti, Aim e Agsm hanno un valore di produzione rispettivamente di 302 e 784 milioni (dati 2015), quindi l'aggregazione porterebbe alla nascita di un gruppo da oltre un miliardo di fatturato, con Vicenza che punta a far entrare nella partita anche Etra e Ava (Altovicentino ambiente). Variati su quest'ultimo punto si è già espresso nelle ultime settimane, facendo intendere che i processi stanno avanzando. E quello con Agsm ha messo l'acceleratore proprio nelle ultime ore, con l'accordo messo nero su bianco. Il sindaco di Vicenza a fine anno, però, aveva anche avvertito: «Capiamo le esigenze veronesi, c'è un "turbo" per-

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ché il sindaco Flavio Tosi ha i mesi contati. Ed è giusto che con lui si arrivi più in là possibile: non accetterò però che lo si faccia senza la giusta analisi e ponderazione». Un primo studio stilla fattibilità dell'operazione, propedeutica anche ad una quotazione in Borsa della nuova realtà frutto dell'integrazione tra Aim e Agsm, è già arrivato. E la risposta, se si è giunti al memorandum d'intesa, sarebbe stata positiva per entrambe le società che da un po lavorano assieme nel settore rifiuti, attraverso la gestione della discarica Torretta a Legnago. In comune c'è anche 2V Energy, joint venture paritetica per l'acquisto di gas ed energia sul mercato all'ingrosso. Ora però si parla di altro, di unione delle intere holding per creare un colosso del Veneto occidentale, operazione che invece non è riuscita per le Fiere delle due città, con Vicenza che si è recentemente accoppiata con Rimini. RIPRODUZ IONE RISERVATA

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PATTO TRA LE DUE MUI TIUTILLIT

Nozze Agsm-Aim l'annuncio di Eifrida Ragazzo VICENZA Un fidanzamento ufficiale,sarebbe un vero e proprio memorandum d'intesa quello firmato nelle ultime ore dai vertici di Aim e Agsm, le due multiutility che a breve creeranno un unico polo tra Vicenza e Verona per i servizi nei settori di energia e rifiuti. a pagina 9

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Tosi e Variati accelerano snozze

Oggi l'annuncio di un memorandum ira Aim e Agsm per l'aggregazione. Un polo da oltre un miliardo di ricavi VICENZA Un fidanzamento ufficiale, un impegno preciso per poi convolare a nozze. Passando dal linguaggio popolare a quello economico, sarebbe un vero e proprio memorandum d'intesa quello firmato nelle ultime ore dai vertici di Aim e Agsm, le due multiutility che a breve creeranno un unico polo tra Vicenza e Verona per i servizi nel settori di energia e rifiuti. L'ufficialità sull'impegno sottoscritto, che porterà (o meglio: dovrebbe portare) all'aggregazione delle due aziende di proprietà dei Comuni di Vicenza (Aim) e Verona (Agsm), verrà data questa mattina durante una conferenza stampa a Palazzo Trissino dai sindaci Achille Variati e Flavio Tosi, accompagnati dai presidenti di Aire, Paolo Colla, e Agsm, Fabio Venturi. Non è una novità che le due società abbiano intrapreso un percor-

so di avvicinamento invista di una fusione, dopo che è andato a monte un processo simile in tempi recentissimi tra Agsm e Dolomiti Energia. Così, tramontato del tutto il connubio con Trento, ora sembra diventato realtà l'asse VicenzaVerona. L'impegno che sarebbe stato già sottoscritto, dopo due intensi mesi di rapporti e scambi tra le due multiutility, segnerà un passo importante: il primo ufficiale verso la creazione del polo che arriverebbe a raggiungere un volume d'affari superiore al miliardo di

Strategiia Dopo il tentativo fallito con Trento, un nuovo percorso di fusione. Obiettivo Piazza Affari

euro. Infatti, Aim e Agsm hanno un valore di produzione rispettivamente di 302 e 784 milioni di euro (dati 2015), quindi l'aggregazione porterebbe alla nascita di un gruppo da oltre un miliardo di fatturato, con Vicenza che punta a far entrare nella partita anche Etra e Ava (Altovicentino ambiente). Variati su quest'ultimo punto si è già espresso nelle ultime settimane, facendo intendere che i processi stanno avanzando. E quello con Agsm ha messo l'acceleratore proprio nelle ultime ore, con l'accordo messo nero su bianco. Il sindaco di Vicenza a fine anno, però, aveva anche avvertito: «Capiamo le esigenze veronesi, c'è un "turbo" perché il sindaco Flavio Tosi ha i mesi contati. Ed è giusto che con lui si arrivi pïú in là possibile: non accetterò però che lo si faccia senza la giusta analisi e pon-

derazione». Un primo studio sulla fattibilità dell'operazione, propedeutica anche ad una quotazione in Borsa della nuova realtà frutto dell'integrazione tra Aim e Agsm, è già arrivato. E la risposta, se si è giunti al memorandum d'intesa, sarebbe stata positiva per entrambe le società che da un po' lavorano assieme nel settore rifiuti, attraverso la gestione della discarica Torretta a Legnago. In comune c'è anche 2V Energy, joint venture paritetica per l'acquisto di gas ed energia sul mercato all'ingrosso. Ora però si parla di ben altro, di unione delle intere holding per creare un colosso del Veneto occidentale, operazione che invece non è riuscita per le Fiere delle due città, con Vicenza che si è recentemente accoppiata con Rimini.

Eifrida Ragazzo © RPRODUZIOfd= RSERVA'A

Presidente Fabio Venturi sarà oggi alla presentazione vicentina dell'accordo

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VANDALI. L'intervento degli addetti è avvenuto alle prime luci dell'alba

Ripulito dalle scritte lungadige San Giorgio Gli addetti dell'Arnia al lavoro con macchinario innovativo che ha cancellato la vernice dal marmo Gli operatori dall'Arnia sono intervenuti alle prime ore ieri mattina per ripulire e cancellare le scritte che da un paio di giorni erano comparse in lungadige San Giorgio. La società di via Avesani, che già cura quotidianamente il servizio e la manutenzione del verde nell'area adiacente il lungadige e nei giardini Lombroso, si è adoperata per restituire a cittadini e turisti il decoro e la pulizia di uno degli angoli più belli e suggestivi di Verona, che da mesi e oggetto di lavori di riqualificazione da parte dell'Agsm. «Grazie agli innovativi ed efficienti mezzi adoperati, gli operatori di Amia sono così riusciti a cancellare le scritte realizzate con vernice spray che imbrattavano la passeggiata sull'Adige», spiegano dall'Arnia. «Nello specifico sono stati utilizzati degli appositi macchinari di idrosabbiatura che utilizzano una particolare sostanza, chiamata quarzite». E concludono: «Ancora una volta Amia, ricevendo le segnalazioni di cittadini e residenti, è intervenuta con celerità per contrastare degrado e sporcizia». •

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Le scritte che comparivano nei giorni scorsi sui paletti MARoiioRi

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L'identikit dei due gruppi 6 Agsm Trasmissione srl (100%) M egaret i S pa ( 99 , 75% ) Agsm Energia Spa (94,85%) Cons. Canale Camuzzoni (75%)

Agsm Lighting Sri (100%)

Aim Energy (100%)

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Vega Sri (51%)

Valore città (100%)

leg Srl (51%) Valore Anibierrte (100%)

Parco Eolico Carpina, io Srl (63%)

Acque Veronesi Scarl (46,72%) C. Termoelettrica del Mincio Spa (45%)

Parco Eolico Riparbella Sri (63%)

Aìm Mobilità (100%)

C onsorz i o G po (43 , 66%)

Sit Spa (75%)

Parco Eolico Monte Vitalba (15%)

Aim Bonifiche (100%) -,^PMIn tri

Fissati i tempi per far nascere il polo unico delle m 'utility del Veneto Occidentale. Variati: «Le operazioni strategiche saranno condivise» 0

-Agsm, fusione entro fine anno»

VICENZA Al momento è un «memorandum d'intesa» che punta alla fusione fra le multiutility Aim Vicenza e Agsm Verona nel 2017. L'obiettivo però è ratificare la volontà dei due soci - cioè i due Comuni di Vicenza e Verona - entro la fine di marzo, con l'approvazione del progetto nel rispettivi Consigli e la fusione. E dunque delineare il futuro delle due multiutility vicentina e veronese in meno di tre mesi. E questo l'orizzonte temporale fissato per la fusione fra le multiutility del Veneto occidentale. Un'operazione che rappresenterebbe la prima (vera) grande aggregazione di società partecipate da enti pubblici nel Veneto degli ultimi anni, capace di generare una società del valore di oltre il miliardo di fatturato, fra le prime 6 realtà del panorama nazionale. Non a caso il sindaco di Vicenza, Achille Variati, dal suo Comu-

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ne - dove ieri si è annunciato il piano per arrivare alla fusione in presenza dei vertici di Aim e Agsm - ha parlato di «un grande polo multiservizi del Veneto occidentale». Il condizionale, però, è d'obbligo in questi casi ed è l'esperienza a suggerirlo: un memorandum d'intesa era già stato firmato lo scorso anno fra Agsm e la trentina «Dolomiti energia», ma a novembre il piano è naufragato. Prima ancora - e in un altro campo - c'era stata l'ipotesi di matrimonio fra Fiera di Verona e Fiera di Vicenza, finita poi con la rottura del dialogo e con la società berica unitasi a Rimini (ma sul punto ieri il sindaco Variati ha riaperto la porta affermando che «si tornerà a parlare con Fiera di Verona»). Dunque sarà il tempo a sancire l'esito degli annunci effettuati ieri. Al momento, i sindaci di Vicenza e Verona hanno siglato un memoran-

dum che prevede una serie di step per arrivare all'aggregazione delle due intere società municipalizzate dell'ambiente e dell'energia (gas ed energia elettrica), mentre il ramo trasporti resterà fuori. Il piano prevede la nascita di un'unica nuova società forte di circa 2200 dipendenti, con oltre mezzo milione di utenti e un fatturato da 1,1 miliardo di giuro. «Manterremo le sedi e l'identità delle due aziende sottolinea il sindaco di Verona, Flavio Tosi - e dunque il nome potrà essere l'unione delle due sigle attuali, ma lo definiremo in futuro». L'iter è già iniziato e da alcune settimane i tecnici di Aim e Agsm sono al lavoro con analisti e consulenti per definire valori industriali, economici, finanziari e legali delle rispettive aziende, con Aim che analizza i numeri della sorella veronese e viceversa. Ma la tempistica è fondamentale,

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Verona - Vicenza Tosi e Variati

Mattito I documenti in Consiglio entro marzo II centrodestra plaude all'operazione

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specie per Verona, alle prese con la tornata elettorale per il rinnovo dell'amministrazione. Per questo il memorandum siglato ieri prevede l'approvazione dell'operazione nei rispettivi consigli comunali di Vicenza e Verona già entro la fine di marzo. In quell'occasione arriverà l'esito delle valutazioni tecniche delle due società «che - osserva Variati - definiranno la fattibilità o meno dell'operazione e i vari pesi delle società nella gestione futura». Nei numeri, Agsm è fra le due a realtà maggiore e dunque avrà quote maggiori ma la governance sarà uno dei punti chiave e su questo un pre-accordo c'è già: «Non ci sarà alcun paròn - commenta Variati - perché abbiamo stretto un patto per il quale le operazioni strategiche della nuova società, quelle più importanti, dovranno essere approvate a maggioranza qualificata e

dunque essere condivise». Nei piani di Vicenza e Verona, inoltre, la nuova società sarà un punto di partenza per poi definire aggregazioni anche con altre realtà (come per esempio Etra e Ava in territorio vicentino), ma anche per guardare ad altri settori, fra cui i trasporti. Nel frattempo, sull'ipotesi di fusione arriva il placet del centrodestra. Per il consigliere Francesco Rucco (Idea Vicenza), è un progetto «positivo e condivisibile e lascia pensare che le sollecitazioni verso il colosso fiera siano state abbandonate. Ma Vicenza dovrà avere un ruolo chiave nella futura governane». Sul tema interviene anche il segretario cittadino della Lega nord, Matteo Celebron, che parla di «svolta positiva, ma ora serve coinvolgere anche altre realtà venete e su tutte Ascopiave».

Gian Maria Collicelli 0 RIPRODUZIONE RISERVATA

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. g °e zi ní Tosi e Variati puntano all'approvazione entro marzo. Ma c'è già l'altolà della Lega a Verona

Multiutilitv, le nozze venete Aim-Agsm, accordo per la creazione di tni polo da oltre

n ardo di ricavi

VERONA Un polo multiutility del Veneto occidentale, da oltre un miliardo di fatturato. Firmato ieri a Vicenza dai sindaci Variati e Tosi un «memorandum d'intesa» che punta alla fusione fra Agsm e Aïm nel 2017. Ma i due consigli comunali dovranno ratificare l'accordo entro marzo. La Lega attacca Tosi: «Non ha la maggioranza, si astenga da decisioni così importanti». alle pagne4e5

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Le sinergie L°i;€er(±ikit Jei (Iue gu€_)p Agsm Trasmissione sri (100%) s Megareti Spa (99,75%) e Agsm Energia Spa (94,85%) * Cons. Canale Camuzzoni (75%) e

Agsm LightingSrl (100%) En. In Esco Sri (100%) Vega Sri (51%)

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eg Srl (51%) Valore Ambiente (100%)

Parco Eolico Carpinaccio Srl (63%)

-4 Acque Veronesi Scarl (46,72%) G. Termoelettrica del Mincio Spa (45%)

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Consorzio Gpo (4366%)

Sit Spa (75%)

Parco Eolico Monte Vitalba (15%)

Aim Bonifiche (100%) -:certtrmetr

M tiutility, in rampa di lancio il grande polo del veneto occidentale «Memorandi un» tra le due società, obiettivo approvazione già a, marzo

«11im-Agsm, fusione entro l 'ann o» VICENZA Al momento è un «memorandum d'intesa» che punta alla fusione fra Agsm e Aim già nel 2017. L'obiettivo a breve è però ratificare la volontà dei due soci - cioè i due Comuni capoluogo di Verona e Vicenza - entro la fine di marzo, con l'approvazione del progetto nei rispettivi consigli comunali. E dunque delineare il futuro delle due multiutility in meno di tre mesi. È questo l'orizzonte temporale fissato per la fusione fra le società multiservizi del Veneto occidentale.

Un'operazione che rappresenterebbe la prima (vera) grande aggregazione di società partecipate da enti pubblici nel Veneto degli ultimi anni, capace di generare una società del valore di oltre il miliardo di euro di fatturato, fra le prime 6 realtà del panorama nazionale. Non a caso il sindaco di Vicenza, Achille Variati, dal suo Comune - dove ieri si è annuncia-

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`T'osi

Il nome potrà essere l'unione delle due sigle attirali , le identità aziendali saranno mantenute

Variati Nessun paròn, le scelte strategiche saranno condivise Fiera? Torneremo a parlarne

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L'Intesa 49 Aim Vicenza e Agsm Verona hanno firmato un memorandum d'intesa per l'aggregazione integrale delle due società multiservizi, fatta eccezione (al momento) per i trasporti locali su gomma che entrambe gestiscono nelle province di appartenenza Lo schema di fusione deve essere elaborato nei dettagli, ma c'è una prima intesa sulla governante: Agsm avrà, come è naturale viste le dimensioni più ampie, la quota di controllo della nuova holding ma le due realtà saranno legate da un patto che prevede la maggioranza qualificata per tutte le decisioni strategiche riguardanti i territori interessati L'obiettivo è di chiudere l'operazione di fusione entro la fine di quest'anno

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lo ïl piano per arrivare alla fusione in presenza dei vertici di Aim e Agsm - ha parlato di «un grande polo multiservizi del Veneto occidentale». Il condizionale, però, è d'obbligo in questi casi ed è l'esperienza a suggerirlo: una lettera d'intenti era già stata firmata lo scorso anno fra Agsm e la tren tina Dolomiti energia, ma a novembre il piano naufragò. Prima ancora - e in un altro campo - c'era stata l'ipotesi di matrimonio fra Fiera di Verona e Fiera di Vicenza, finita poi con la rottura del dialogo e con la società berica unitasi alla collega di Rimini (ma sul punto ieri il sindaco Variati ha riaperto la porta affermando che «si tornerà a parlare con la Fiera di Verona»). Dunque sarà il tempo a sancire l'esito degli annunci di ieri. Al momento, i sindaci di Vicenza e Verona hanno siglato un accordo che prevede una

serie di passi per arrivare all'aggregazione delle due intere società municipalizzate dell'ambiente e dell'energia (gas ed energia elettrica), mentre il ramo trasporti resterà fuori. Il piano prevede la nascita di un'unica nuova società forte di circa 2200 dipendenti, con oltre mezzo milione di utenti nei vari settori di competenza e un fatturato di oltre i miliardo di euro. «Manterremo le sedi e l'identità delle due aziende sottolinea il sindaco di Verona, Flavio Tosi - e dunque il nome potrà essere l'unione delle due sigle attuali, ma lo definiremo in futuro». L'iter è già iniziato e da alcune settimane i tecnici sono al lavoro con analisti e consulenti per definire valori industriali, economici, finanziari e legali delle rispettive aziende. Ma la tempistica è fondamentale, specie per Verona, alle prese con la tornata elettorale in primavera. Per questo il memorandum prevede l'approvazione dell'operazione nei rispettivi consigli comunali già entro la fine di marzo. In quell'occasione arriverà l'esito delle valutazioni tecniche delle due società «che - osserva Variati - definiranno la fattibilità o meno dell'operazione e i vari pesi delle società nella gestione futura». Nei numeri, Agsm è fra le due la realtà maggiore e dunque avrà la partecipazione di controllo. La governane sarà uno dei punti chiave e su questo un pre-accordo c'è già: «Non ci sarà alcun paròn commenta Variati - perché abbiamo stretto un patto per il quale le operazioni strategiche della nuova società, quelle più importanti, dovranno essere approvate a maggioranza qualificata e dunque essere condivise». Nei piani di Vicenza e Verona, inoltre, la nuova società sarà un punto di partenza per poi definire aggregazioni anche con altre realtà (come per esempio Etra e Ava in territorio vicentino), ma anche per guardare ad altri settori, fra cui i trasporti. In quest'ottica Agsm ha annunciato di prepararsi a partecipare al bando per l'acquisto delle quote della Provincia di Atv, portando in capo al Comune dunque il controllo della società di trasporti. Gian Maria Collicelli

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S TO R IC A FI RMA TRA TOSI E VA RI ATI

AGSM I NTES A MILIANNARIA CON VICENZA Ampio servizio a pagina 2

AOSM E AIM. ORA C 'E CINTESA PER ARRIVARE Al MATRIMONIO

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MULTILITILITY TRA VERONA E VICENZA

AGSM E NM , 0ßA C 'E l 'INTESA PER ARRNARE AL MATRIMONIO Nascerebbe una realtà industriale da oltre un miliardo, con oltre duemila dipendenti. Gli equilibri della governance Parlare di nozze è prematuro. L'intesa però c'è. «Ora dobbiamo solo analizzare i rispettivi valori e studiare insieme il percorso aggregativo». Dopodiché Aim e Agsm potranno pronunciare il fatidico sì. II matrimonio più volte auspicato dai rispettivi proprietari (Comune di Vicenza e Comune di Verona) questa volta sembra imminente. Ad annunciarlo sono stati il sindaco Flavio Tosi e il collega Achille Variati che a palazzo Trissino hanno confermato di aver deciso di intraprendere la strada della fusione per le rispettive aziende multiutility. «Abbiamo sottoscritto un accordo - hanno aggiunto Paolo Colla e Fabio Venturi , presidenti di Aim e Agsm - per creare una società veneta forte che possa essere un polo aggregante per altre realtà. L'obiettivo, dopo le analisi dei bilanci svolte dai rispettivi advisor, è andare in Consiglio comunale per il sì definitivo entro marzo». Poi si potrà sottoscrivere l'atto di fusione «con l'obiettivo finale - aggiunge Variati - di approdare in borsa con una prospettiva: il controllo di questo soggetto resterà pubblico». La fusione tra Aim eAgsm porterà alla nascita di una nuova società che manterrà comunque le sedi di Vicenza e Verona. Quanto peseranno i rispettivi proprietari nella nuova realtà sarà stabilito una volta terminati gli studi sui conti delle due aziende. L'intesa raggiunta da AIM Vicenza Spa e AGSM Verona Spa darà a un'aggregazione che punti alla nascita di un nuova realtà industriale con un fatturato di 1 miliardo e 100 milioni di euro, un margine operativo lordo di oltre 130 milioni di euro e 2.250 dipendenti. 'Verona e Vicenza - ha detto il sndaco Tosi

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soddisfazione nel campo dei servizi alle comunità sui fronti dell'acqua e dell'ambiente. Entrambe le amministrazioni comunali hanno compiuto negli anni la saggia scelta di mantenere il controllo pubblico delle rispettive aziende, legatissime al territorio e capaci di offrire ottimi servizi a prezzi competitivi, ma anche capaci di stare sul libero mercato. Evidente, di conseguenza, è il vantaggio di sistema generato da questa operazione che punta a ulteriori

aggregazioni nel tempo e intende mantenere il controllo pubblico anche in futuro'. L'accordo prevede che il processo di integrazione consideri tutti gli attuali rami di attività, auspicando inoltre l'apertura del processo aggregativo ad altri operatori presenti nel territorio, regionale e non. Circa la governance, l'operazione rispetterà l'equilibrio tra le parti coinvolte garantendo un'adeguata rappresentanza dei soci negli organi amministrativi e di controllo.

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Flavio Tosi e Achille Variati

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AIM SE SONO ROSE FIORIRANNO di Achille Ottaviani ----------

LL Dopo tanto " petting " e innumerevoli incontri , in quel di Vicenza a Palazzo Trissino , il sindaco di Verona Flavio Tosi e quello berico Achille Variati , insieme con gli amministratori di AIM Paolo Colla e di Agsm Fabio Venturi , hanno annunciato il futuro matrimonio tra le due importanti municipalizzate. Potremo scrivere che tra le molteplici possibilità di aggregazione quella di una partnership veronese -vicentina è forse la migliore e la più logica. Se tutto andrà a buon fine nascerà una realtà industriale di oltre un miliardo e cento milioni con oltre duemiladuecento dipendenti . Che le due municipalizzate da tempo dovessero trovare una soluzione di crescita e migliorativa, lo si sa da tempo . Quella intrapresa dà vita di fatto ad un importante polo che con un forte piano industriale potrà competere con i colossi del mercato. Nel panorama regionale poi , l'unione potrebbe dare ottimi risultati. Un matrimonio , se così lo possiamo chiamare , che svilupperà poi anche importanti economie di scala , si spera tutte a favore degli utenti grazie anche al fortissimo radicamento che Agsm e Aim hanno sul territorio . Se sono rose fiori-

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Spiríto cívico e ['orizzonte

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Il disegno di Variati e Tosi

Fusione ardaria tra Vicenza e Verona .................................................................................... di NICOLA NEGRIN e MARCO SCORZATO ..................................................................................... Valgono un miliardo di euro le nozze tra Aim e Agsm, annunciate ieri a palazzo Trissino dal sindaco vicentino Achille Variati e dal collega veronese Flavio Tosi. Inizia cosĂŹ un percorso aggregativo per un polo veneto dei servizi pubblici. PAG 14-15

Flavio Tosi e Achille Variati

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VERSO LE

ZZE. Stretta di mano tra i sindaci di Vicenza e Verona

-Agsm Patto vailp o sI usione allam Le società hanno firmato accordo per analizzare i rispettivi valori e definire il percorso d'integrazione «Controllo condiviso con maggioranza qualificata» Nicola Negrin .............................................................................. L'appuntamento era da non perdere. «Per comunicazioni sul percorso aggregativo tra Aim e Agsm - l'annuncio - è convocata una conferenza stampa. Presenti Achille Variati, Flavio Tosi, il presidente di Aim Paolo Colla e il presidente di Agsm Fabio Venturi». Evidentemente è fatta, è stato il pensiero comune. Le due società multiservizi sanciranno l'unione dopo anni di rincorse, divisioni e gelosie. E, invece, no. Il fatidico sì, al momento, può attendere. Certo, il matrimonio si farà, o meglio, si potrebbe fare

Mantenuti tutti i livelli occupazionali e il radica mento nel territorio ACHILLE VARIATI SINDACO DI VICENZA

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a breve; ma tutto dovrà andare per il verso giusto. «Il che significa - annuncia il numero uno di palazzo Trissino che dobbiamo attendere l'esito delle analisi economiche e finanziarie incrociate». Se, conce auspicato, il risultato sarà positivo, allora le due aziende di proprietà comunale convoleranno a nozze. ADDIO E RITROVARSI. E dire che si erano lasciati così: «Abbiamo ritenuto strategicamente di diminuire la pressione su Verona perché hanno un atteggiamento coloniale. Loro contano due e noi uno». Era il 30 giugno 2015 e Achille Variati annunciava di aver smesso di guardare a ovest. Oggi, a due anni di distanza, il sindaco e il collega e amico Flavio Tosi sono seduti uno accanto all'altro al tavolo di sala degli Stucchi per annunciare la volontà di procedere con la fusione. Quell'atteggiamento coloniale sembra non esserci più. Cosa è cambiato? «Venturi», ri-

sponde di getto Colla indicando il collega che è alla guida di Agsm da poco più di un anno. «Le cose - interviene Tosi - si fanno tra persone». Ciò non significa, però, che la questione dei rapporti di forza sia risolta. «La struttura del Consiglio di amministrazione e le direzioni - fanno sapere - saranno rispettose dei diversi pesi che emergeranno dagli studi sul valore delle società». «Anche se - assicura Variati - non deve sfuggire che si governerà insieme e che tutte le operazioni delicate e strategiche avranno bisogno della maggioranza qualificata. O si è d'accordo in due o non si fa». LE ANALISI . Per ora, dunque, c'è un'intesa. «Dopo aver lavorato parecchie settimane sottotraccia - prosegue Venturi - abbiamo sottoscritto un accordo tra aziende che ci impegna a studiare insieme i reciproci valori per arrivare al percorso integrativo». «Le due società - indica Variati -

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stanno per essere analizzate armadietto per armadietto. Non ci possono essere scheletri da nessuna parte. Bisogna che questa verifica, economico-finanziaria, patrimoniale e giuridica dia un esito positivo. Se non sarà così, allora avremo bisogno di riflettere, verificare e analizzare». E l'affermazione del primo cittadino non è casuale considerato che proprio un processo aggregativo avviato sempre con Verona, ma riguardante la Fiera, si era bloccato sul più bello «perché - aveva dichiarato Variati - quando si fanno queste operazioni biso-

gna aprire tutti gli armadietti». E qualcuno, evidentemente, non lo aveva fatto. TRA ELEZIONI E TEMPISTICHE. Il tempo stringe ed è poco. La prima tappa è febbraio «quando - spiegano i sindaci - contiamo di avere l'esito delle analisi economiche e finanziarie». Se l'esito sarà, appunto, positivo si andrà in Consiglio comunale «dove - dicono - contiamo di arrivare al via libera entro fine marzo». Se per Variati l'ostacolo non può dirsi insormontabile («Anzi - afferma - credo che l'ordine del giorno portato dalla maggioranza in Consiglio comunale sia stato recepito. Avevano chiesto di guardare prima di tutto alle aggregazioni locali entro il mese di gennaio ed è quello che abbiamo fatto»), per Tosi la questione diventa più difficile, considerato che la sua amministrazione scadrà proprio tra pochi mesi. «Sono convinto - assicura il primo cittadino veronese - che questo percorso avrà una larga condivisione. Non sono preoccupato. Non è interesse della città azzoppare questo progetto». • O P.IPR000ZIaNE RISERVATA

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N asce il colosso veneto un miliardo di eur «Poi arriverà [a orsa»

Paolo Colla, Flavia Tosi, Achille Variati e Fabio Venturi . COLORFOT0 Flavio Tosi non ha dubbi: «Andiamo a creare un colosso». E a confermarlo sono i numeri di una società (quella che nascerà dalla fusione tra Aim e Agsm) che potrà contare su un fatturato di un miliardo e 100 milioni di euro, un margine operativo lordo di oltre 130 milioni di euro e 2.250 dipendenti. «Con questi dati aggiunge il primo cittadino veronese - auspichiamo che il resto del Veneto venga con noi a giocare questa partita. Questa non è un'addizione ma una moltiplicazione».«Questa aggregazione - aggiungono Variati e Colla - che ha come punto di riferimento il mantenimento dei livelli occupazionali e il radicamento nel territorio si profila come il grande polo dei multiservizi del Veneto centro occidentale e non nasce in termini chiusi ed

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esclusivi, anzi». Fabio Venturi parte da un numero: «Con la fusione- afferma - ci poniamo tra le prime 5-6 aziende italiane come multiutility ma con altri partner possiamo scalare la classifica». E guadagnare potere `politico". «Se fa notare Variati - riusciremo a dar vita a questo polo, allora la voce si farà più autorevole nei confronti del Governo. Una società con massa critica di un miliardo e 100 conta molto quando ti siedi a Roma; a livello di proprietà». Senza dimenticare che sullo sfondo c'è la Borsa. «Questo deve essere il nostro obiettivo finale afferma il sindaco di Vicenza mantenendo il controllo pubblico». La fusione tra Aim e Agsm porterà alla nascita di una nuova società che manterrà le sedi di Vicenza e Verona. Il nome? «Cercheremo di mantenere entrambi i marchi: sono un riferimento ». N9.NE. D RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'azienda scaligera punte a rilevare [a quota di Atv venduta dalla Provincia

Autobus dell'Aty in via Diez: l'azienda è per metà proprietà dell'Am ....................................................................... DALL'INVIATO Il fronte del trasporto pubblico è un obiettivo ulteriore dell'Agsm, impegnata nel'aggregazione con Aim Vicenza. Quest'ultima già detiene con il suo ramo «Mobilità» il 30% di Svt, la Società vicentina trasporti, per il restante 70 di Ferrovie tramvie vicentine (Ftv), che gestisce le autolinee della provincia di Vicenza. In questo settore anche l'Agsm si muove. E - riferisce il presidente Fabio Venturi - lunedì parteciperà all'asta per acquistare la quota dell'Atv, l'Azienda trasporti Verona. che la Provincia ha messo in vendita, pari a circa 12 milioni. L'Atv è per metà dell'Amt, del Comune, e per metà della Provincia. «Noi partecipiamo all'asta», dice Venturi, «e all'apertura delle buste vedremo come andrà. In ogni caso, se non dovesse aggiudicarsi l'asta l'Agsm ma un altro concorrente, l'Amt, proprietaria dell'altra metà di

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Atv, potrebbe esercitare il suo diritto di prelazione e prenderle» Se dovesse vincere l'Agsm, l'Atyche svolge il servizio di trasporto pubblico in città e in provincia diventerebbe proprietà per metà dell'Amt e per metà dell'Agsm, entrambe di proprietà comunale. Invece se l'Amt esercitasse la prelazione diventerebbe proprietaria di tutta l'Atv (che fra l'altro in futuro gestirà il filobus). «E nel progetto di Agsm holding, oltre all'Agec, l'Agsm aquisirebbe anche l'Amt, che gestisce la sosta e i parcheggi, il che nella logica dell'iniziativa Smart city farebbe stare in piedi il progetto. E così Atv potrebbe ottenere vantaggi i prospettiva delle gare peri[ trasporto pubblico». La stessa Aim Vicenza, peraltrc come spiega il presidente Paolo Colla, è attiva sul fronte delle alleanze. Sta trattando un accorc con Etra Spa, di 75 Comuni fra il Padovano e l'altopiano di Asiago zona di Bassano - acqua, energia, rifiuti - e Ava, di 32 Comuni altovicentini, che gestisce fra l'altro il termovalorizzatore di rifiuti di Schio. E.G.

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IL FRONTE AMMINIST RATIVO. I primi cittadini auspicano consenso trasversale. Casali e il Pd: «Valutare bene la scelta»

«Per questo risultato si superino le divisioni» DALL'INVIATO .............................................................................. Tempi molto stretti, per il piano di aggregazione A san-Aim - visto che mancano di fatto tre mesi al termine dell'Amministrazione Tosi bis, prima delle elezioni - ma anche più di qualche punto di domanda per la maggioranzatosiana in bilico in Consiglio. Non teme, il sindaco

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Flavio Tosi, che Verona non riesca a stare nei tempi? «Questa è un'operazione nell'interesse dei veronesi», spiega, «e credo che otterrà il sostegno delle forze politiche». A Verona peraltro il Pd «renziano» dovrebbe in teoria sostenere il progetto visto che Achille Variati, sindaco di Vicenza, è del Pd ed è renziano. «Al di là della politica, io credo che conti il bene co-

mune», dice Variati, «e questa aggregazione va in questa direzione e dovrebbe avere sostegno trasversale». Stefano Casali, capogruppo tosiano in Regione ma dell'ala di Verona Domani spostatasi nel centrodestrea, dice in una nota: «Ben venga un confronto tra Verona e Vicenza per valutare possibili aggregazioni di Agsm e Aim, ma il tutto va sviluppato con

ponderazione massima. La politica si sottoponga alle più approfondite valutazioni terze e tecniche. Ci si imponga che solo tecnici con curricula di spessore nazionale ed alta formazione nel settore si occupino della problematica e di una possibile futura gestione. Il Consiglio comunale si dovrà esprimere con cognizione di causa assoluta». Luigi Ugoli, capogruppo del Pd, renziano, avverte: «Percorsi di aggregazione sono a priori positivi in questo ambito, anzi questa è probabilmente tardiva, ma oggi non siamo in grado di avere elementi per giudicare in modo completo la possibile fusione. Qualche dubbio sui tempi dato che siamo a fine mandato e non vorrei che la fretta fosse controproducente per una operazione così delicata». 0 E.G.

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ENERGIA. Firmata l'intesa tra Agsm e Aim

Nozze miliardarie

tra Verona e Vicenza Nozze miliardarie nel Veneto per il settore dell'energia e dei servizi. Raggiunto un accordo tra Agsm Verona e Aim Vicenza per dar vita a un'aggregazione che punti alla nascita di una nuova realtà con un fatturato di 1 miliardo e 100 milioni di euro e 2.250 dipendenti. Le aree nelle quali operano i due gruppi sono la vendita di energia, il ciclo integrato dei rifiuti, la produzio-

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ne e distribuzione di energia e calore, i servizi alle amministrazioni comunali. La nuova entità si potrà collocare alla quinta posizione tra le grandi multiutility nazionali. Il sindaco Tosi spiega: «È un'operazione nell'interesse di tutti i veronesi. Le aziende restano pubbliche». Adesso è corsa contro il tempo per approvare il progetto in Consiglio comunale. GIARDINI PAG 13

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ENTI E POLITICA. Siglata l intesa fra Verona e Vicenza per unire le aziende municipalizzate. Si studia il piano industriale

Agsm-Aim, nasce polo veneto

dell'energia e dei se Sarà il quinto gruppo italiano per dimensioni, fatturato complessivo di oltre un miliardo Corsa, contro il tempo per approvare il progetto di aggregazione in Consiglio comunale _ .................................._................ Enrico Giardini INVIATO A VICENZA Più energia e più gas. Per avere più forza. Per investire di più, spendere meno e meglio. Quindi, grazie a risultati economici migliori, dare maggiori risorse alle amministrazioni comunali, per opere pubbliche e attività, E far pagare di meno i servizi ai cittadini, nelle bollette. Il che sarebbe il vero risultato percepito dalla gente. Aumentare efficienza, efficacia, risparmi: con questi obiettivi i Comuni di Verona e di Vicenza e le rispettive aziende di loro proprietà, Agsm e Aim, hanno sigl ato un'intesa per dare vita a un'aggregazione delle due multiservizi. 'Pale anche da ipotizzare ulteriori alleanze, in Veneto e non solo, e la quotazione in borsa. Dal progetto - illustrato a palazzo 'grissino, il municipio berico, dal sindaco di Vicenza Achille Variati e da quello di Verona Flavio Tosi, con i presidenti di Agsm Fabio Venturi e di Aim Paolo Colla - nascerà una nuova realtà industriale. Con un fatturato di un miliardo e 100 milioni, un margine operativo lordo di 130 e con 2.250 dipendenti (Agsm ne ha 1.700). Un polo veneto-occidentale in un bacino di mezzo milione di abitanti, tale da diventare la quinta-sesta azienda multiservizi italiana e tutta in mano pubblica. Le aree di attività sarebbero produzione, vendita e distribuzione di energia elettrica e calore, e i servizi ai Comuni. Va ricordato che Agsm sta consolidando il suo progetto di diventare una holding, una casa madre dei servizi, e dopo aver acquistato l'Ampia potrebbe inglobare anche l'Agec (gestione di edifici e farmacie comunali, cimiteri) e punta a rilevare la quota di Atv messa in vendita dalla Provincia. Aim, invece, gestisce la produzione, vendita e distribuzione di energia elettrica, la vendita e distribuzione di gas, il teleriscaldamento, il ciclo integrato dei rifiuti e il piano della sosta, il verde, l'edilizia popolare. Il fine è ar-

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rivare a una grande azienda, che manterrebbe entrambi i nomi e le strutture, ma punta a ottenere economie di scala. «Nel campo dei servizi, sui fronti acqua e ambiente Verona e Vicenza già collaborano da tempo e con reciproca soddisfazione», dice Tosi, «ed entrambe le amministrazioni comunali hanno compiuto da anni la saggia scelta di mantenere il controllo pubblico delle rispettive aziende, legatissime al territorio e capaci di offrire ottimi servizi e a prezzi competitivi, ma anche di stare sul libero mercato», Secondo Tosi «è evidente il vantaggio di sistema generato da questa operazione, che punta a ulteriori aggregazioni nel tempo e intende mantenere il controllo pubblico anche in futuro». Variati - che sino a un anno fa aveva qualche resistenza e definiva quello di Verona un atteggiamento "coloniale" verso Vicenza; «ma le persone cambiano», rivela Tosi punta ora «a un importante polo, capace di affrontare con un forte piano industriale le scommesse future fatte di investimenti, tecnologie e sviluppo anche oltre il panorama regionale». Il percorso, ora? «Le due aziende hanno sottoscritto un accordo che ci impegna a studiare insieme i reciproci valori, definendo un percorso di aggregazione delle intere aziende. Entro fine marzo sottoporremo il progetto ai rispettivi consigli comunali», dice Venturi. «Vogliano dare vita a una grande azienda veneta, mantenendo però la singole identità che sono la nostra forza». E anche il presidente di Aim Colla rimarca «gli effetti sinergici generati dall'aggregazione, dall'efficientamento dei servizi e dell'economia di scala perseguibili nell'impiantistica e nelle innovazioni». La «governance», fa sapere Variati, «sarà condivisa da entrambe le aziende, sia nel Consiglio di amministrazione sia nella direzione, tenendo conto delle rispettive dimensioni». • 6RIPRfDU2i0FiERISEP.VAIA

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II nuovo front office dell'area clienti nella sede di Agsm in lungadige Galtarossa

Operazione nell'interesse di tutti i veronesi Le due aziende restano pubbliche FLAVIO TOSI SINDACO DI VERONA

Sviluppo e investimenti: andiamo avanti e prevalga il bene comune ACHILLE VARIATI

Da destra Venturi (Agsm), Variati, Tosi e il presidente di Aim Colla

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SINDACO DI VICENZA

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Fusione con segnali alla trevigiana Ascopiave. «Nasce un polo per ulteriori aggregazioni» di N icol a B rillo 1 VICENZA

Celebrato a Palazzo Trissino a Vicenza il matrimonio tra la multiutility di casa Aim e quella veronese Agsm. Nasce così una nuova realtà industriale con un fatturato di 1,1 miliardo di euro, un margine operativo lordo di oltre 130 milioni e 2.250 dipendenti, attiva nel settore la vendita di energia, il ciclo integrato dei rifiuti, la produzione e distribuzione di energia e calore, i servizi alle amministrazioni comunali. A firmare l'accordo gli azionisti:

il sindaco di VicenzaAchille Variati, quello di Verona Flavio Tosi, e gli amministratori di Aim Paolo Colla e il presidente di Agsm Fabio Venturi. Si rafforza dunque il fronte nel Veneto occidentale delle exmunicipalizzate, che punta ora ad aggregare altre società. E gli occhi sono puntati su Ascopiave. Da tempo la multiutility trevigiana, che macina utili e rendimenti positivi in Borsa, è nella mire di alcuni big del settore (veneti e non solo), che vorrebbero far propria la società guidata da Fulvio Zugno (presidente) e Roberto Gumirato (di-

Achille Variati

rettore generale). L'obiettivo dichiarato dalla nuova società vicentino-veronese è infatti di aprire «il processo aggregativo ad altri operatori presenti nel territorio, regionale e non». «Aim e Agsm, su input delle rispettive proprietà, cioè i Comuni di Vicenza e Verona, hanno intrapreso un percorso che intende dar vita a un importante polo, capace di affrontare con un forte piano industriale le scommesse future fatte di investimenti, tecnologie e sviluppo anche oltre il panorama regionale - ha detto il sindaco di Vicenza Achille Variati -. Le no-

stre aziende sono molto simili nell'organizzazione dei servizi e nel fortissimo radicamento nel territorio. L'obiettivo è fortificarle ulteriormente entrambe in termini di servizi, qualità e tariffe». In base alla dimensione calcolata sul valore della produzione, la nuova società si potrà collocare nelle prime posizioni tra le grandi multiutility nazionali e presenterà una struttura patrimoniale e finan ziaria solida ed equilibrata. «Verona e Vicenza - ha aggiunto il sindaco scaligero Flavio Tosi - già collaborano con reciproca soddisfazione nel campo dei servizi alle comunità sui fronti dell'acqua e dell'ambiente. Entrambe le amministrazioni comunali hanno compiuto negli anni la saggia scelta di mantenere il controllo pubblico delle rispettive aziende, legatissime al territorio e in grado di offrire ottimi servizi a prezzi competitivi, ma anche capaci di stare sul libero mercato».

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Fusione con segnali alla trevigiana Ascopiave. «Nasce un polo per ulteriori aggregazioni» di Nicola Brillo 1 VICENZA

Celebrato a Palazzo Trissino a Vicenza il matrimonio tra la multiutility di casa Aim e quella veronese Agsm. Nasce così una nuova realtà industriale con un fatturato di 1,1 miliardo di euro, un margine operativo lordo di oltre 130 milioni e 2.250 dipendenti, attiva nel settore la vendita di energia, il ciclo integrato dei rifiuti, la produzione e distribuzione di energia e calore, i servizi alle amministrazioni comunali. A firmare l'accordo gli azionisti:

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il sindaco di Vicenza Achille Variati, quello di Verona Flavio Tosi, e gli amministratori di Aim Paolo Colla e il presidente di Agsm Fabio Venturi. Si rafforza dunque il fronte ncl Veneto occidentale delle exmunicipalizzate, che punta ora ad aggregare altre società. E gli occhi sono puntati su Ascopiave. Da tempo la rnultiutility trevigiana, che macina utili e rendimenti positivi in Borsa, è nella mire di alcuni big del settore (veneti e non solo), che vorrebbero far propria la società guidata da Fulvio Zugno (presidente) e Roberto Gumirato (di-

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stre aziende sono molto simili nell'organizzazione dei servizi e nel fortissimo radicamento nel territorio. L'obiettivo è fortificarle ulteriormente entrambe in termini di servizi, qualità e tariffe». In base alla dimensione calcolata sul valore della produzione, la nuova società si potrà collocare nelle prime posizioni tra le grandi multiutility nazionali e presenterà una struttura patrimoniale e finanziaria solida ed equilibrata. «Verona e Vicenza - ha aggiunto il sindaco scaligero Flavio Tosi - già collaborano con reciproca soddisfazione nel cam-

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co delle rispettive aziende, legatissime al territorio e in grado di offrire ottimi servizi a prezzi competitivi, ma anche capaci di stare sul libero mercatoÂť.

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Agsm. Annunciata l'unione tra Agsm e Aim, le multiutility di Verona e Vicenza, dalla quale nascerĂ un gruppo con 1,1 miliardi di fatturato e 2.250 dipendenti.

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Fusione con segnali alla trevigiana Ascopiave. «Nasce un polo per ulteriori aggregazioni» di Nicola Brillo 1 VICENZA

Celebrato a Palazzo Trissino a Vicenza il matrimonio tra la multiutility di casa Aim e quella veronese Agsm. Nasce così una nuova realtà industriale con un fatturato di 1,1 miliardo di euro, un margine operativo lordo di oltre 130 milioni e 2.250 dipendenti, attiva nel settore la vendita di energia, il ciclo integrato dei rifiuti, la produzione e distribuzione di energia e calore, i servizi alle amministrazioni comunali. A firmare l'accordo gli azionisti:

il sindaco di Vicenza Achille Variati, quello di Verona Flavio Tosi, e gli amministratori di Aim Paolo Colla e il presidente di Agsm Fabio Venturi. Si rafforza dunque il fronte nel Veneto occidentale delle exmunicipalizzate, che punta ora ad aggregare altre società. E gli occhi sono puntati su Ascopiave. Da tempo la rnultiutility trevigiana, che macina utili e rendimenti positivi in Borsa, è nella mire di alcuni big del settore (veneti e non solo), che vorrebbero far propria la società guidata da Fulvio Zugno (presidente) e Roberto Gumirato (di-

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rettore generale). L'obiettivo dichiarato dalla nuova società vicentino-veronese è infatti di aprire Al processo aggregativo ad altri operatori presenti nel territorio, regionale e non». «Airn e Agsm, su input delle rispettive proprietà, cioè i Comuni di Vicenza e Verona, hanno intrapreso un percorso che intende dar vita a un importante polo, capace di affrontare con un forte piano industriale le scommesse future fatte di investimenti, tecnologie e sviluppo anche oltre il panorama regionale - ha detto il sindaco di Vicenza Achille Variati -. Le no-

stre aziende sono molto simili nell'organizzazione dei servizi e nel fortissimo radicamento nel territorio. L'obiettivo è fortificarle ulteriormente entrambe in termini di servizi, qualità e tariffe». In base alla dimensione calcolata sul valore della produzione, la nuova società si potrà collocare nelle prime posizioni tra le grandi multiutility nazionali e presenterà una struttura patrimoniale e finanziaria solida ed equilibrata. «Verona e Vicenza - ha aggiunto il sindaco scaligero Flavio Tosi - già collaborano con reciproca soddisfazione nel campo dei servizi alle comunità sui fronti dell'acqua e dell'ambiente. Entrambe le amministrazioni comunali hanno compiuto negli anni la saggia scelta di mantenere il controllo pubblico delle rispettive aziende, legatissime al territorio e in grado di offrire ottimi servizi a prezzi competitivi, ma anche capaci di stare sul libero mercato».

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Celebrato a Palazzo Trissino a Vicenza il matrimonio tra la multiutility di casa Aim e quella veronese Agsm. Nasce così una nuova realtà industriale con un fatturato di 1,1 miliardo di euro, un margine operativo lordo di oltre 130 milioni e 2.251) dipendenti, attiva nel settore la vendita di energia, il ciclo integrato dei rifiuti, la produzione e distribuzione di energia e calore, i servizi alle amministrazioni comunali. A firmare l'accordo gli azionisti:

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il sindaco di Vicenza Achille Variati, quello di Verona Flavio Tosi, e gli amministratori di Aim Paolo Colla e il presidente di Agsm Fabio Venturi. Si rafforza dunque il fronte nel Veneto occidentale delle exmunicipalizzate, che punta ora ad aggregare altre società. E gli occhi sono puntati su Ascopiave. Da tempo la rnultiutility trevigiana, che macina utili e rendimenti positivi in Borsa, è nella mire di alcuni big del settore (veneti e non solo), che vorreb bero far propria la società guidata da Fulvio Zugno (presidente) e Roberto Gumirato (direttore generale). L'obiettivo dichiarato dalla nuova società vicentino-veronese è infatti di aprire «il processo aggregativo ad altri operatori presenti nel territorio, regionale e non». «Aïrn e Agsm, su input delle rispettive proprietà, cioè i Comuni di Vicenza e Verona, hanno intrapreso un percorso che intende dar vita a un importante polo, capace di affrontare con un forte piano industriale le scommesse future fatte di investimenti, tecnologie e sviluppo anche oltre il panorama regionale - ha detto il sindaco di Vicenza Achille Variati -. Le nostre aziende sono molto simili nell'organizzazione dei servizi e nel fortissimo radicamento nel territorio. L'obiettivo è fortificarle ulteriormente entrambe in termini di servizi, qualità e tariffe». In base alla dimensione calcolata sul valore della produzione, la nuova società si potrà collocare nelle prime posizioni tra le grandi multiutility nazionali e presenterà una struttura patrimoniale e finanziaria solida ed equilibrata. «Verona e Vicenza - ha aggiunto il sindaco scaligero Flavio Tosi - già collaborano con reciproca soddisfazione nel cam-

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po dei servizi alle comunità sui fronti dell'acqua e dell'ambiente. Entrambe le amministrazioni comunali hanno compiuto negli anni la saggia scelta di mantenere il controllo pubbli-

co delle rispettive aziende, legatissime al territorio e in grado di offrire ottimi servizi a prezzi competitivi, ma anche capaci di stare sul libero mercato».

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-Agsm, sarà fusione già entro l'anno» Memorandum tr a le società: al lancio nelle multiutilityilpolo del Veneto occidentale, da estendere ad Etra e Ava VICENZA Al momento è ancora solamente un «memorandum d'intesa», un accordo preliminare, che punta alla fusione fra Agsm e Aim però già nel caso del 2017. L'obiettivo a breve è però ratificare la volontà dei due soci - cioè i due Comuni capoluogo di Verona e Vicenza - entro la fine di marzo, con l'approvazione del progetto nel rispettivi consigli comunali. E dunque delineare il futuro delle due multiutility in meno di tre mesi. È questo infatti l'orizzonte temporale fissato per la fusione fra le società multiservizi del Veneto occidentale. Un'operazione che rappresenterebbe la prima (vera) grande aggregazione di società partecipate da enti pubblici nel Veneto degli ultimi anni, dopo i fiumi di parole spesi in passato a cui è corrisposto soprattutto però lo shopping del colosso emiliano-romagnolo Hera, capace di generare una società del valore di oltre il miliardo di euro di fatturato, fra le prime sei realtà del panorama nazionale nel campo dei servizi municipalizzati. Non a caso il sindaco di Vicenza, Achille Variati, dal suo Comune - dove ieri si è annunciato il piano per arrivare alla fusione in presenza dei vertici di Aim e Agsm - ha parlato di «un grande polo multiservizi del Veneto occidentale». Il condizionale, però, è d'obbligo

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in questi casi ed è l'esperienza a suggerirlo: una lettera d'intenti era già stata firmata lo scorso anno fra Agsm e la trentina Dolomiti energia, ma a novembre il piano naufragò. Che già aveva contraddetto i primi tentativi di avvicinamento sempre tra Agsm e Aim. Prima ancora - e in un altro campo c'era stata l'ipotesi di matrimonio fra Fiera di Verona e Fiera di Vicenza, finita poi con la rottura del dialogo e con la società berica unitasi alla collega di Rimini, nel nuovo colosso italiano Italian Exhibition group (ma sul punto ieri il sindaco Variati ha riaperto la porta af-

1 In miliardi di euro, il fatturato che sarà generato dalla nuova società che nascerà dalla fusione tra Aim e Agsm

Rilancio I sindaci di Verona e Vicenza,Tosi e Variati

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fermando che «si tornerà a parlare con la Fiera di Verona»). Dunque sarà il tempo a sancire l'esito degli annunci di ieri. Al momento, i sindaci di Vicenza e Verona hanno siglato un accordo che prevede una serie di passi per arrivare all'aggregazione delle due intere società municipalizzate dell'ambiente e dell'energia (gas ed energia elettrica), mentre il ramo trasporti resterà fuori. Il piano prevede la nascita di uri unica nuova società forte di circa 22oo dipendenti, con oltre mezzo milione di utenti nei vari settori di competenza e un

5C 9 In migliaia, i clienti che sarebbero serviti dalla nuova Agsm Aim nei settori serviti dalla nuova multiutility

fatturato di oltre i miliardo di euro. «Manterremo le sedi e l'identità delle due aziende sottolinea il sindaco di Verona, Flavio T'osi - e dunque il nome potrà essere l'unione delle due sigle attuali, ma lo definiremo in futuro». L'iter è già iniziato e da alcune settimane i tecnici sono al lavoro con analisti e consulenti per definire valori industriali, economici, finanziari e legali delle rispettive aziende. Ma la tempistica è fondamentale, specie per Verona, alle prese con la tornata elettorale in primavera. Per questo il memorandum prevede l'approvazione dell'operazione nei rispettivi consigli comunali già entro la fine di marzo. In quell'occasione arriverà l'esito delle valutazioni tecniche delle due società «che - osserva Variati - definiranno la fattibilità o meno dell'operazione e i vari pesi delle società nella gestione futura». Nei numeri, Agsm è fra le due la realtà maggiore e dunque avrà la partecipazione di controllo. La governance sarà uno dei punti chiave e su questo un pre-accordo c'è già: «Non ci sarà alcun paròn commenta Variati - perché abbiamo stretto un patto per il quale le operazioni strategiche della nuova società, quelle più importanti, dovranno essere approvate a maggioranza qualificata e dunque essere condivise». Nei piani di Vicenza e Verona, inoltre, la nuova società sarà un punto di partenza per poi definire aggregazioni anche con altre realtà (come per esempio Etra e Ava in territorio vicentino), ma anche per guardare ad altri settori, fra cui i trasporti. In quest'ottica Agsm ha annunciato di prepararsi a partecipare al bando per l'acquisto delle quote della Provincia di Atv, portando in capo al Comune dunque il controllo della società di trasporti.

Gian Maria Collicelli © RPRODUZIOfd= RSERVA'A

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-Agsm, ok dei sindacati alla fusione Cigl, Cisl e Uil: «Si

ar ' anche a Ava e Etra, ma resti il contro fio ' Vice a»

VICENZA «Complimenti ai sindaci». I primi cittadini sono quelli di Vicenza, Achille Variati, e Verona, Flavio Tosi, e il plauso viene dai segretari dei sindacati vicentini: molto apprezzato è il «memorandum» fra Aim e Agsm, «il primo passo concreto verso la fusione» osserva Grazia Chisin (Uil). Non mancano le raccomandazioni: «Continuino a lavorare anche verso Ava ed Etra» chiede Raffaele Consiglio (Cisl), mentre Giampaolo Zanni (Cgil) vuole attenzione alla governance, «perché Agsm è più grande di Aim».

Il documento condiviso nei giorni scorsi fra le due multiutility è il primo passo verso una futura società unica. « È un dato molto positivo. È importante rimanere nel territorio, per dare risposta a questa provincia e all'occupazione - osserva Chisin - ci preoccuperebbe, piuttosto, che si guardasse fuori dal Veneto: una fusione con aziende di altre regioni potrebbe comportare ripercussioni sui dipendenti, in questi casi è frequente che il lavoratore sia messo di fronte all'opzione fra spostarsi o essere licenziato». Respinge l'ipotesi Hera, colosso emiliano quotato in Borsa il cui «abbraccio» con Aim era stato ventilato i mesi scorsi da parte del centrosinistra cittadino, il segretario della Cgil: «Noi a legami con Hera siamo contrari, perché è importante che il controllo rimanga pubblico mette in chiaro Zanni - da un punto di vista generale, questa prima intesa non definitiva con Agsm per noi è positiva. Ci si muove cercando prospettive per il futuro e si dà garanzia di controllo pubblico, è un bene.

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Però Agsm "pesa" più di Aim: non vorremmo che sfuggisse il controllo da parte locale. Vogliamo un dialogo con la proprietà, su questo. E chiediamo si continui a parlare anche con Ava ed Etra». Anche per Raffaele Consiglio l'interlocuzione deve continuare pure con Alto Vicentino Ambiente ed Etra perché «è l'occasione di creare una grande realtà veneta. Una società di grandi dimensioni con capacità di investimenti, di ricerca in nuovi settori, di avviare attività che creino nuova occupazione. Quello che, sempre nel Vicentino, hanno fatto in passato grandi industrie tessili. Questo - conclude il segretario della Cisl - senza chiudere le porte a nessuno, neppure a Hera. Si tenga presente però che quella è una società di ben altre dimensioni ed è privata, remunera il capitale: Aim deve continuare a remunerare il territorio».

Andrea Alba © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fusione AgsmVenturi a Paternoster: «Non hai capito niente» VERONA Fa discutere il progetto di fusione tra Agsm e Aim, ovvero le due multiutility di proprietà pubblica di Verona e Vicenza. Il primo altolà è arrivato dalla Lega Nord, per bocca del suo segretario provinciale Paolo Paternoster. Ed è un «no» di peso, perché Paternoster è stato il predecessore di Fabio Venturi alla presidenza di Agsm e, come lui stesso ha rimarcato, il «primo a lanciare l'idea della fusione nel 2010». Per poi specificare: «Ma oggi esistono ancora problemi irrisolti e tensioni, anche tra le due aziende, tali da rendere necessaria una valutazione approfondita e senza frette preelettorali». A stretto giro di posta arriva la replica di Venturi: «Paternoster - dice - è ormai diventato un professionista del no a prescindere. Fossi in lui rifletterei sul fatto che in tanti anni che ha avuto a disposizione non è riuscito a portare a termine la fusione con Aim. Ho anche il sospetto che, essendo le due aziende molto simili, non abbia capito bene la documentazione che

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Con l'elmetto II presidente di Agsm, Fabio Venturi, difende a spada tratta l'operazione di fusione con Aim Vicenza

aveva a disposizione». Qualche perplessità l'ha sollevata anche l'ex vicensindaco di Verona Stefano Casali, ora consigliere regionale eletto con la Lista Tosi (dalla quale ora ha preso le distanze candidandosi a sindaco con la sua associazione «Verona Domani»), chiedendo approfondite valutazioni sull'operazione di fusione da parte di tecnici dai curricula di spessore. «Casali spiega Venturi - ha perfettamente ragione, ma lasciatemi dire che ha posto l'accento su

una cosa ovvia. Nel senso che il piano industriale (che sarà congiunto) e quello finanziario (disgiunto, ma comunque da realizzare in sintonia con il partner) saranno affidati ad advisor di grande spessore, sia in Italia che in Europa. Sia noi sia Aim stiamo concentrandoci in questa ricerca, consapevoli di voler portare a termine un'operazione che ha come obiettivo finale la creazione di una multiutility al loo% pubblica, che sarà tra le prime sei in Italia e che finalmente riu-

scirà a superare quei campanilismi che tanti danni hanno provocato finora al nostro Veneto». L'ultimo capitolo riguarda le perplessità manifestate dai consiglieri comunali del Pd. «Quando ho presentato l'operazione fusione al segretario provinciale del Pd Alessio Albertini, non mi ha manifestato nulla in contrario. Certo, capisco i consiglieri che prima di esprimersi vogliono vedere nel dettaglio di cosa stiamo parlando. Quando avranno il piano in mano sapranno valutare con maggiore chiarezza la portata di quello che vogliamo fare». Un attimo di pausa e poi Venturi argomenta: «E comunque, per quel che riguarda il consenso all'operazione del Pd per noi un ruolo importante lo ricopre anche Achille Variati, sindaco di Vicenza, che è del Pd e che, come noi, vuole questa fusione. È una garanzia di reciprocità dalla quale non si può prescindere, per una aggregazione che farà il bene di Verona e di Vicenza». @ RIPRODUZIONE RISERVATA

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Parigi rallenta il nucleare per manutenzioni. Ostiglia, 1 SERMIDE-OSTIGLIA

A Ostiglia stanno funzionando tutti e tre i gruppi da 381 megawatt. A Sermide lavora quello principale, da 760 megawatt (quello da 380 è fermo). E nell'Alto Mantovano è quasi un miracolo: la centrale termoelettrica che a fine 2016 stava azzerando la produzione, viaggia a pieno ritmo con i suoi 330 megawatt di potenza. «Insomma, se prima, con la crisi, i nostri impianti erano scesi sotto le duemila ore di lavoro all'anno - sintetizza Marco Sambenedetto dellaFilctem Cgil - ora viaggiamo al ritmo di ottomila». Il miracolo (purtroppo passeggero) delle centrali elettri-

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che italiane, e quindi anche mantovane, è presto detto: negli ultimi mesi del 2016 la Francia ha annunciato lo stop temporaneo di 23 centrali nucleari per la necessità di eseguire alcuni improrogabili interventi di manutenzione. Un fulmine a ciel sereno: da produttore di energia ed esportatore, la Francia è diventata importatore, cominciando a chiedere energia anche al nostro Paese. E l'Italia si è ritrovata nel giro di pochi giorni da avere un mercato elettrico in costante crisi e con la prospettiva di progressivo taglio della produzione, a dover riaccendere e far funzionare a pieno ritmo i propri impianti.

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È il caso della centrale termoelettrica di Ponti (di proprietà di A2A e della veronese Agsm). Nel giro di pochi giorni si è trovata da una situazione di "riserva fredda" alla richiesta di tornare a produrre a pieno ritmo entro i primi di dicembre. E anche Ostiglia, dove funziona l'impianto più importante della provincia (diventato di proprietà dei cechi di Eph), i gruppi di produzione stanno producendo a pieno ritmo. E così Sermide. Insomma, una discreta e inattesa boccata d'ossigeno per un settore che, con la crisi economica e industriale, il crollo dei consumi e della ri-

Ponti al lavoro chiesta di corrente, sta conoscendo una progressiva crisi («nel giro di pochi anni - dice Sambenedetto - siamo passati da una produzione di 57mila megawatt a 47mila») .

Certo si tratta di una situazione destinata a durare qualche mese e che non dovrebbe avere un impatto sull'occupazione se non quello di rallentare eventuali piani di ridimensionamento degli organici. Ma si pone anche un'altra questione di livello nazionale: può l'Italia permettersi di fermare e vedere dismettere le proprie centrali correndo poi il rischio di restare senza corrente per improvvise carenze di fornitura dall'estero? (fa)

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L'AGGREGAZIONE. Da Idea Vicenza e Lega un primo via libera alla fusione tra le aziende: parere positivo di Cgil, Cisl e Uil

Agsm, sì di mi oranza e sindacati Rucco si dice favorevole «Percorso condivisibile» Ok anche da Celebron «Coinvolgere altre realtà» Una voce contraria ancora non c'è. Il che dovrebbe far sorridere il sindaco Achille Variati e il collega-amico Flavio Tosi. Quella fusione tra Aim-Agsm piace. Non solo ai diretti interessati che hanno preannunciato la nascita di un «colosso veneto» ma anche a chi dovrebbe rappresentare la voce più critica. Vale a dire opposizione e sindacati che danno un primo sì.

Francesco Rucco (Idea Vicenza) afferma di ritenere «condivisibile e positivo il percorso avviato tra le due importanti realtà industriali venete». Il capogruppo di Idea Vicenza va oltre, sottolineando come «tale decisione lasci pensare che le sollecitazioni politiche verso il colosso Hera siano state abbandonate a favore di una scelta locale e territoriale che abbiamo sempre auspicato in questi anni; cosi avremmo auspicato anche per la Fiera di Vicenza, ma purtroppo in quel caso non siamo stati ascoltati». E aggiunge: «È necessario

mantenere il marchio Aim». Parla di «svolta positiva» anche la Lega. «L'aggregazione tra Aim e Agsm s'ha da fare afferma il segretario cittadino Matteo Celebron - e in questo senso si procede verso il percorso che come minoranza avevamo dettato. Sarà fondamentale però, per rafforzare ancor di più il nuovo soggetto, creare sinergia con le altre aziende del Veneto, Ascopiave su tutte». E aggiunge: «La partita non è però chiusa chiediamo che nel progetto aggregativo vengano coinvolte tutte le realtà venete».

La sede di Aim a San Biagio Anche i sindacati si dicono favorevoli all'aggregazione locale che, se tutto andrà per il verso giusto, allontanerà almeno nell'immediato l'ipotesi di unirsi ad Hera come ventilato qualche mese fa. La Cgil, con Giampaolo Zanni, chiede che venga «data priorità al controllo pubblico» ma allo stesso tempo non smette di guardare «alle altre realtà territoriali». La Cisl, con Raffaele Consiglio, si dice «d'accordo con il percorso di aggregazione» e ribadisce, però, di non «dimenticare Hera». • N I.NE.

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1 DUE SINDACI Di VERONA E VICENZA SOGNANO ENTRAMBI IL TERZO MANDATO E TESSONO ALLEANZE. a7 SORRIDE A . MA IL LEADER Di ii 9 MENTRE ZAIA

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Tosi e Variati , così diversi e così uguali. Avversari prima, in Regione, "il Flavio" da assessore e "l'Achille" da consigliere; alleati poi, almeno su progetti specifici, nelle vesti di sindaci di Verona e Vicenza. Sempre, comunque, con rispetto reciproco, come scrive il Giornale di Vicenza. Ora, l'intesa delle multiutility Agsm e Aim che dovrebbe tradursi presto in fusione è la conferma di un binomio che non si è mai interrotto. E chissà dove può portare nei futuri scenari locali, regionali e nazionali. Tosi, quantomeno, non preclude alcuno sviluppo, perché con Variati, dice, si parla la stessa lingua. "Dopo il voto della Brexit, un voto ideologico e suicida, dopo la bocciatura della riforma costituzionale, un danno al Paese e all'economia", dice il primo cittadino scaligero, "è giunta l'ora di fare qualcosa di più serio e di più utile. Quando ero in Lega mi dicevano che ero un leghistademocristiano e la cosa non mi ha mai disturbato, anzi, ne sono sempre stato orgoglioso, tant'è che a Verona uno dei ponti cittadini la nostra ammin-

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Flavio Tosi e Achille Variati

istrazione l'ha dedicato a Mariano Rumor". Una citazione fatta non a sproposito, visto che Variati annovera il Mariano tante volte presidente del consiglio come un suo maestro. E in attesa della discussione sulla nuova legge elettorale (leggi terzo mandato) Tosi assicura che lui a Verona in qualche modo ci sarà: o di nuovo candidato o schierato in campo. Intanto è stata pubblicata dal Sole 24 Ore la classifica del Governance Pool, che mette in fila i sindaci dei capoluoghi di provincia italiani in base al gradimento dei cittadini. Una graduatoria che fa

sorridere a metà il primo cittadino di Verona Flavio Tosi, rieletto nel 2012 con più del 57%, ora si piazza 46esimo con il 54.7% dei consensi. Sorriso a metà perché, rispetto alla precedente rilevazione, il favore nei confronti di Tosi è cresciuto del 2.7%. Achille Variati invece è un po' sopra, al ventinovesimo posto. Senza dimenticare che Luca Zaia è al primo posto tra i governatori, con un gradimento salito addirittura al 60%, superiore anche alla percentuale con cui è stato eletto presidente. Brutti auspici per le aspirazioni di Flavio. Gino Gotturni

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a Vicenza, -rn sindaco -. a Achille Var ti, il sindaco di Verona Flavio Tosi, l'a n r '- tore unico di AIM Paolo Colla e il presidente di AGSV. a o V ;.turi, "Le due aziende - ha detto Venturi - hanno sottoscritto un accordo che ci impegna a studiare insieme reciproci valori, definendo un percorso di aggregazione delle intere aziende. In tempi molto stretti, cioè entro fine marzo, sottoporremo il progetto di fusione ai rispettivi consigli comunali. Vogliamo creare una grande azienda veneta che, mantenendo le reciproche identità che sono la nostra forza, possa diventare polo aggregante anche per a "Tra noi - ha sottc.ineato Colla - c' è stata una forte volontà comune di accz tonare particolarismi per far nascere un grande bacino veneto da due realtà che operano da vere multiutility e che in questi anni hanno investito. sono cresciute nel mercato, ma hanno anche imparato a dare equità. Il nuovo soggetto non sarà solo la sommatoria di due aziende forti, ma potrà contare sugli effetti sinergici generati dall'aggregazione, dall'efficientamento dei servizi alle economie di scala perseguibili nell'ïmpïantistica piuttosto che nelle innovazioni . Questo risultato, storico per il Veneto, da un punto di vista industriale e finanziario darà accesso a soglie di investimenti il cui beneficio sarà per le proprietà, per le società e per tutti i cittadini". "Oggi - ha detto il sindaco di Vicenza Variati - annunciamo un'operazione che va nella direzione del bene comune. AIM e AGSM, su input delle rispettive proprietà, cioè i Comuni di Vicenza e Verona, hanno intrapreso un percorso che intende dar vita a un importante polo, capace di affrontare con un forte piano industriale le scommesse future fatte di investimenti, tecnologi, e svi'-ippo anche oltre il panorama regionale. Lenosiazienc : -no molto simili nell'organizzazione dei servizi e fortissimo radicamento nel territorio. L'obiettivo è forti .c.. t ulteriormente entrambe in termini di servizi, qualità e tariffe".

"Verona e Vicenza - ha aggiunto il sindaco di Verona Tosigià collaborano con reciproca soddisfazione nel campo dei servizi alle comunità sui fronti dell'acqua e dei rifiuti. Entrambe le amministrazioni comunali hanno compiuto negli anni la saggia scelta di mantenere i controllo pubblico delle rispettive aziende, legatissime al territorio e capaci di offrire ottimi servizi a prezzi competitivi, ma anche capaci di stare sul bero mercato. Evidente,, di conseguenza, è il vantaggio di sistema generato da questa operazione che punta a ulteriori aggregazioni nel tempo e intende mantenere il controllo pubblico anche in futuro". L'accordo prevede che 'I processo di integrazione consideri tutti gli attuali rami di attività, auspicando inoltre 'l'apertura del processo aggregativo ad altri operatori presenti nel territorio, regionale e non", si legge nella nota. Circa la governance, "l'operazione rispetterà l'equilibrio tra le parti coinvolte garantendo un'adeguata rappresentan-a del soci negli organi amministrativi e di controllo. Sul versar industriale, le linee di sviluppo dei nuovo soggetto muovno dai progetti presenti nei rispettivi piani industriali e verra 7o proiettate nella nuova dimensione economica e finanziaria. Le sedi operative e l'organizzazione saranno sviluppate in coerenza con specifici criteri di specializzazione nelle singole linee di attività. il percorso prevede la presentazione del progetto aggregatvo ai soci entro la primavera" Agsm è partecipata interamente dal Comune di Verona e con un fatturato 2015 di 800 milioni, un Ebitda d 82 milioni e 1600 dipendenti. Aim ha un valore della produzione 2015 di 300 milioni, un Ebitda di 51 milioni di euro, un utile di esercizio di 7,4 milioni e 650 dipendenti (dopo il conferimento nel 2016 dei trasporto pubblico locale in SVT) ed è totalmente partecipata dal Comune di Vicenza. Nei giorni scorsi è stata bandita la gara per servizio di distribuzione gas nell ambito territoriale di Verona 2 (v, Staffetta 09/01).

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Maggioranza tesa su Aim «Fusione, non infor Un fulminea ciel sereno. Peri consiglieri comunali di maggioranza l'intesa perla fusione tra la società multiservizi vicentina Aim e la veronese Agsm, comunicata venerdì dai sindaci Achille Variati e Flavio Tosi e dai vertici delle due aziende Paolo Colla e Fabio Venturi, è stata questo: un evento improvviso, del quale non erano stati informati. Ed ecco spiegati i malumori che in queste ore serpeggianotra più d'un consigliere. Tanto che diversi componenti della squadra che regge le redini della città Partito democratico, lista Variati e Udc - avrebbero sottolineato l'esigenza di chiedere la convocazione di una riunione di maggioranza, con il sindaco Achille Variati, per affrontare la questione. Richiesta che potrebbe essere posta già oggi. Ben inteso, il problema non è tanto il merito dell'operazione con Agsm - che per concretizzarsi dovrà essere definita da passaggi politici nei prossimi mesi - ma il metodo. E in politica anche il metodo ha un suo peso negli equilibri di una coalizione. Ma facciamo un passo indietro. Da tempo si discute

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La sede di Aim dei possibili scenari aggregativi di Aim e nelle opzioni è entrata subito anche Agsm. Almeno fino al giugno del 2015, quando il dialogo tra Verona e Vicenza si è bruscamente interrotto («Verona ha un atteggiamento coloniale», spiegava all'epoca Variati), per poi riprendere qualche mese fa e arrivare alla svolta di venerdì. Con Achille Variati e il collega veronese Flavio Tosi ad annunciare da palazzo Trissino il passoverso la fusione, cioè il via libera all'analisi dei rispettivi valori e la definizione del percorso d'integrazione. Di questa accelerazione però i consiglieri pare non sapessero alcunché ed è del mancato coinvolgimento che ora, in particolari i membri della lista civica, hanno intenzione di chiedere conto a Variati. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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La centrale si rinnova e meno smog P Venturi: «Tra i primi ad applicare questa tecnologia Si recupera calore, calano i consumi di gas metano» Mille tonnellate di anidride carbonica in meno emesse in atmosfera e un risparmio di gas metano di oltre mezzo milione di metri cubi all'anno. Sono alcuni dei benefici portati dalle cinque nuove pompe di calore, installate nelle scorse settimane alla centrale di cogenerazione Agsm di Centro città, in via Ascari, dietro Basso Acquar. Le nuove pompe garantiranno due megawatt in più di potenza termica all'impianto, che sarà così in grado di produrre un totale di quattro milioni di chilowattora termici all'anno, recuperando calore dai circuiti di raffreddamento a bassa temperatura dei cinque motori Rolls Royce della centrale che, prima di questo intervento, veniva disperso in atmosfera. «Le nuove pompe di calore installate nella centrale rappresentano un passo in avanti nella strada dell'innovazione», spiega Fabio Venturi, presidente del Gruppo Agsin. «Siamo tra le prime società in Italia ad applicare questa tecnologia in una centrale di cogenerazione e di questo dobbiamo andare molto fieri», prosegue. «Il nuovo impianto di Centro città è costato 600mila euro e verrà ripagato in meno di cinque anni attraverso i risparmi sui consumi di gas metano. La vita utile prevista delle macchine è di 21 anni», conclude Ven-

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La centrale di cogerenerazione Centro città, in via Ascari turi, annunciando altre novità. «Analoghi impianti saranno realizzati quest'anno in altre due nostre centrali, quella di Banchette e di Golosine». L'impianto di via Ascari, costruito nel 1988, dispone di una potenza elettrica di 11,2 megawatt e di una potenza termica complessiva di 36,5 megawatt e va ad alimentare i palazzi e gli uffici del centro storico. In altri termini, la centrale è in grado di produrre energia per 13mila famiglie e calore tramite il teleriscaldamento, sufficiente al fabbisogno di 9mila famiglie.

Ma come funziona questa tecnologia? Negli impianti di cogenerazione si generano, come dice il nome stesso, contemporaneamente due prodotti: energia elettrica e calore. Gran parte del calore prodotto dai motori viene recu-

perato e immesso nella rete di teleriscaldamento. Teleriscaldare significa infatti utilizzare il calore recuperato dai circuiti di raffreddamento dei motori delle centrali elettriche, facendolo arrivare agli impianti di riscaldamento degli edifici tramite tubazioni termicamente isolate. In questo modo, si eliminano le caldaie dagli edifici, assicurando un impatto ambientale minore. «Agsm opera in questo settore dal 1975 e dispone di cinque centrali di proprietà in vari quartieri della città e ciò colloca Verona al quinto posto nazionale nella classifica delle città più teleriscaldate», conclude Venturi. «Il nostro servizio di teleriscaldamento, infatti, in 80 chilometri di rete serve più di 1.400 edifici allacciati». • M.TR.

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AZIENDE

1212. Potenziato l'impianto dell'Agsm di Basso Acquar

II presidente di Agsm Fabio Venturi (a sinistra) in visita alla centrale di Basso Acquar FOTO MARCHIORI

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Teleriscaldamento

Agsm rinforza l'impianto di Basso Acquar VERONA (m.s.) Il beneficio ambientale, cioè «un risparmio di 55omila metri cubi di gas metano l'anno», e il possibil e beneficio economico: «Vorremmo abbassare i costi del teleriscaldamento per renderlo ancora un po' più conveniente». In città, a Verona, sono circa zomila le famiglie che usano il teleriscaldamento. E il fabbisogno di 9.oco di quelle famiglie è fornito dalla centrale di cogenerazione Agsm di Centro Città, in via Ascari, zona Basso Acquar, dove ieri il presidente di Agsm, Fabio Venturi, ha parlato dei benefici derivanti dalle 5 nuove pompe di calore installate nell'impianto (impianto che genera contemporaneamente energia elettrica, e calore). La vita utile prevista delle macchine è di 21 anni, l'investimento ammonta a circa 6oo mila euro e «sarà ripagato in meno di 5 anni dice Venturi - coni risparmi

sui consumi di gas metano». Le aree principali della città in cui si utilizza il teleriscaldamento sono Borgo Trento, Saval e centro storico. Quel centro storico ch'è proprio la zona servita dalla centrale di via Ascari. Le cui nuove pompe di calore aggiungono 2 megawatt alla potenza termica generale della struttura. Il tutto, permettendo così alla centrale di produrre «4 milioni di chilowattora termici l'anno», recuperando il calore dai circuiti di raffreddamento a bassa temperatura dei 5 motori Rolls Rovice dell'impianto. «Grazie al teleriscaldamento si eliminano le caldaie dagli edifici assicurando così un ridotto impatto ambientale», ricordano da Agsm. È, il

teleriscaldamento, una delle voci che contribuiscono a tracciare il profilo delle città in rapporto al concetto di Smart City. Nello specifico del teleriscaldamento, invece, l'ultima classifica stilata dall'Associazione Italia Riscaldamento Urbano vede Verona al quinto posto dietro Torino, Milano, Brescia e Reggio Emilia. LI RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'A M R ALDA 13 M I LA FAMIGLIE GS ISC Potenziata la centrale di teleriscaldamento di Centro Città. Un intervento da 600mila euro. Analoghi impianti verranno realizzati a Banchette e Golosine Sono terminati le scorse settimane i lavori per l'installazione di cinque nuove pompe di calore presso la centrale di cogenerazione Agsm di Centro Città. Grazie alle nuove pompe si aggiungono 2 megawatt di potenza termica alla centrale che sarà così in grado di produrre un totale di circa 4 milioni di chilowattora termici all'anno recuperando calore dai circuiti di raffreddamento a bassa temperatura, che prima di questo intervento veniva disperso in atmosfera. Il centro storico di Verona è alimentato da questa centrale, costruita nel 1988 che dispone di una potenza elettrica di 11,2 megawatt e di una potenza termica complessiva di 36,5 megawatt. E' in grado di produrre energia per 13mila famiglie e calore tramite il teleriscaldamento, sufficiente al fabbisogno di 9mila famiglie. Nelle centrali di cogenerazione di generano contemporaneamente due prodotti, energia elettrica e calore. Gran parte del calore prodotto dai motori viene recuperato e immesso nella rete di teleriscaldamento. Teleriscaldare significa infatti utilizzare il calore recuperato dai circuidi di raffreddamento dei motori delle centrali elettriche e dai fumi della combustione, convogliando tramite tubazioni termiche isolate, agli impianti di riscaldamento degli edifici. Grazie al teleriscaldamento di eliminano le caldaie dagli edifici assicurando così un ridotto impatto ambientale con le moderne tecnologie. Agsm si colloca al quinto posto nazionale nella classifica delle città più teleriscaldate. «Le nuove pompe di calore installate nella nostra centrale di Centro Città - spiega Fabio Venturi , presidente del Gruppo Agsm - rappresentano un

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Nella panoramica fotografica la visita alla centrale di Centro Città. GUARDA FOTO SU FACEBOOK passo in avanti nella strada dell'innovazione tecnologica. Siamo tra le prime società in Italia ad applicare questa tecnologia in una centrale di cogenerazione e di questo dobbiamo andare tutti molto fieri. Questo intervento - conclude

Venturi - permette di evitare l'emissione in atmosfera di 1000 tonnellate di anidride carbonica e un risparmio di gas metano di oltre mezzo milione di metri cubi l'anno. Analoghi impianti verranno realizzati quest'anno in altre due nostre centrali,

quella di Banchette e di Golosine. Il nuovo impianto di Centro Città è costato circa 600mila euro e verrà ripagato in meno di 5 anni attraverso i risparmi sui consumi di gas metano. La vita utile prevista delle macchine è di 21 anni».

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Potenziata la centrale di teleriscaldamento di Centro Città. Un intervento 600mila r. Analoghi impianti verranno realizzati a n tt Golosine Sono terminati le scorse settimane i lavori per l'installazione di cinque nuove pompe di calore presso la centrale di cogenerazione Agsm di Centro Città. Grazie alle nuove pompe si aggiungono 2 megawatt di potenza termica alla centrale che sarà così in grado di produrre un totale di circa 4 milioni di chilowattora termici all'anno recuperando calore dai circuiti di raffreddamento a bassa temperatura, che prima di questo intervento veniva disperso in atmosfera. Il centro storico di Verona è alimentato da questa centrale, costruita nel 1988 che dispone di una potenza elettrica di 11,2 megawatt e di una potenza termica complessiva di 36,5 megawatt. E' in grado di produrre energia per 13mila famiglie e calore tramite il teleriscaldamento, sufficiente al fabbisogno di 9mila famiglie. Nelle centrali di cogenerazione di generano contemporaneamente due prodotti, energia elettrica e calore. Gran parte del calore prodotto dai motori viene recuperato e immesso nella rete di teleriscaldamento. Teleriscaldare significa infatti utilizzare il calore recuperato dai circuidi di raffreddamento dei motori delle centrali elettriche e dai fumi della combustione, convogliando tramite tubazioni termiche isolate, agli impianti di riscaldamento degli edifici. Grazie al teleriscaldamento di eliminano le caldaie dagli edifici assicurando così un ridotto impatto ambientale con le moderne tecnologie. Agsm si colloca al quinto posto nazionale nella classifica delle città più teleriscaldate. «Le nuove pompe di calore installate nella nostra centrale di Centro Città - spiega Fabio Venturi , presidente del Gruppo Agsm - rappresentano un

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Nella panoramica fotografica la visita alla centrale di Centro Città. GUARDA FOTO SU FACE BOOK passo in avanti nella strada dell'innovazione tecnologica. Siamo tra le prime società in Italia ad applicare questa tecnologia in una centrale di cogenerazione e di questo dobbiamo andare tutti molto fieri. Questo intervento - conclude Venturi -

permette di evitare l'emissione in atmosfera di 1000 tonnellate di anidride carbonica e un risparmio di gas metano di oltre mezzo milione di metri cubi l'anno. Analoghi impianti verranno realizzati quest'anno in altre due nostre centrali, quella

di Banchette e di Golosine. Il nuovo impianto di Centro Città è costato circa 600mila euro e verrà ripagato in meno di 5 anni attraverso i risparmi sui consumi di gas metano. La vita utile prevista delle macchine è di 21 anni».

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Lettura «smart» dei contatori, ecco i fondi Ue VERONA (1. a.) t in arrivo a Verona un sistema di lettura a distanza dei contatori dell'acqua: un sistema che punta a garantire una migliore sorveglianza anche sulla rete idrica, abbassando i costi e quindi in futuro (si spera) ridicendo anche le nostre bollette. La Comunità Europea ha infatti finanziato il progetto Smart Metering che consentirà il controllo «da remoto» dei nostri contatori ma anche delle eventuali perdite della rete idrica. Acque Veronesi e il consorzio Viveracqua gestiranno il progetto quadriennale, finanziato con 4,1 milioni dalla Ue e presentato ieri da Paola Briani e Milo Fiasconaro (rispettivamente consigliera d'amministrazione di Viveracqua e direttore di Acqua Pubblica Europea), presenti il sindaco Flavio Tosi («Una tecnologia in aiuto agli utenti e alle aziende, che pur essendo oggi pubbliche devono essere pronte ad affrontare sempre più le sfide del libero mercato»), il presidente di Agsm Fabio Venturi («Un passo avanti all'interno del nostro progetto per fare di Verona un'autentica Smart City») e quello di Acque Veronesi, Niko Cordioli («Un controllo a distanza di contatori e di eventuali danni alla rete avvantaggerà consumatori ed azienda»). 2IPRODUZIONE RISERVATA

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controllata innovazione La città di Verona è sempre più smart. Dopo il lancio del Gruppo Agsm del progetto "Verona Smart City", anche la società Acque Veronesi approda nel mondo della tecnologia 2.0 confermando la strada intrapresa dalla città scaligera nel mondo dei servizi intelligenti. E' stato presentato ieri mattina "Smart Meetering", un progetto finanziato dalla Comunità Europea che consentirà la telelettura e la telegestione dei contatori dell'acqua nella città di Verona e provincia, con numerosi vantaggi per tuti i cittadini. Le operazioni di lettura e di gestione della fornitura potranno infatti avvenire da remoto, con risparmi sia in termini economici, si di tempi di risposta e di intervento da parte dell'operatore. La nuova tecnologia migliorerà inoltre la gestione delle reti e l'individuazione delle perdite tecniche e commerciali. Acque Veronesi sarà il capofila del progetto che vede il consorzio protagonista di quattro anni di sperimentazione. Alla conferenza stampa erano presenti Flavio Tosi, sindaco di Verona, Niko Cordioli , presidente di Acque Veronesi, Milo Fiasconaro , direttore generale di Aqua Publica Europea, Paola Briani , consigliere di amministrazione di Acque Veronesi e Fabio Venturi, presidente del Gruppo Agsm. Il progetto europeo che vede Viveracqua capofila della procedura di appalto (Viveracqua fa parte di APE, Aqua Publica Europea, l'Associazione Europea degli Operatori Pubblici dell'Acqua), durerà 48 mesi e sarà gestito in collaborazione

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scelta per il progetto incentiva lit® i servizi dell'acqua pubblica

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La conferenza stampa di presentazione di Smart Metering con altri gestori pubblici eurofondamentali rimangono lo pei e con organizzazioni spesviluppo e l'installazione di contatori intelligenti, oggi cializzate nella valutazione delle tecnologie e nell'implelegati solo ad alcune multinamentazione di nuove procezionali. Il progetto in essere dure di appalto. Smart Meinvece permetterà l'apertura tering si inserisce perfettadi nuovi mercati a tutte le mente nel progetto di Agsm aziende che aderiscono a Verona Smart City che perViveracqua, non solo, si svimetterà alla città di Verona di lupperà secondo il progetto la essere annoverata tra le città telelettura dei dati sia per i italiane protagoniste di questo servizi pubblici, sia per i privasistema innovativo. Il finanziati. Aumenteranno così i conmento dell'Unione Europea trolli e la qualità del servizio e sul progetto si avvicina ai 4 i relativi costi. Si potrà arrivamilioni e mezzo di euro. Punti re ad un risparmio sull'eroga-

zione proprio attraverso il controllo più radicale delle reti idriche che si coniugherà con un forte risparmio dell'acqua con un'economia di scala di tutto ciò che si utilizza per la messa in rete.

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«SMART METERING », I l progetto durerà 48 mesi e sarà gestito da Acque Veronesi, ieri il via al tavolo operativo all'Agsm

Acqua, arrivano i contatori intelligenti Una nuova tecnica che consentirà controlli più efficienti dei consumi e risparmio sulla bolletta .......................................................... Francesca 5aglimbeni

Misurazioni più puntuali dei consumi d'acqua e abbattimento dei costi in bolletta nel lungo termine. E quanto promette il progetto «Smart. Metering» con il quale la scorsa primavera, la partenrship tra Viveracqua (consorzio dei gestori idrici del Vene-

to partecipata da Acque Veronesi), e Ape (associazione europea degli operatori pubblici dell'acqua), si è aggiudicata circa 4,2 milioni di finanziamento nell'ambito del bando europeo Horizon 2020, con l'impegno - mediante procedura d'appalto - di guidare lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche perla telelettura e telegestione dei contatori d'acqua di Verona e provincia. Un sistema intelligente che consentirà di effettuare le operazioni di lettura e gestione della fornitura da remoto (a distanza), con rica-

duta positiva sia sulle tasche dei cittadini, che sui tempi di intervento da parte degli operatori tecnici. Il tavolo operativo per l'avvio del progetto, che durerà 48 mesi e sarà gestito da Acque Veronesi in qualità di capofila dell'appalto, in collaborazione con altri gestori pubblici europei, si è ufficialmente aperto ieri nella sede del Gruppo Agsm, che con questa operazione aggiunge un altro tassello a Verona Smart City, il progetto per una rete di pubbliche utilities sempre più "intelligenti". Le attuali tecniche di lettu-

ra dei contatori portano il limite di un costo elevato, dovuto «a un controllo dei consumi periodico che, non potendo garantire il monitoraggio costante di eventuali perdite dall'acquedotto, spesso comporta ulteriori addebiti in bolletta», ha spiegato Milo Fiasconaro, direttore generale di Acqua Pubblica Europea. E per un altro, «al fatto che i contatori sono proprietà di singoli produttori che utilizzano e impongono ai gestori diversi parametri di misurazione». Il duplice fine di Smart Metering è quello di «attivare la ricerca affinchè si sviluppino tecnologie in grado di monitorare l'andamento del consumo secondo per secondo, a vantaggio sia dell'utente, sia del gestore idrico, che in caso di perdite potrà intervenire più tempestivamente, anche a salvaguardia dell'ambiente»; dall'altro, quello di «creare strumenti open standard, dotati di un linguaggio di misurazione dati accessibile a tutti, svincolato dai dictat dei privati».

nostra città sarà annoverata tra i centri europei protagonisti di questo nuovo sistema di gestione della rete idrica, volano di molteplici vantaggi sia per i cittadini che per gli amministratori locali, tanto più in un contesto di sempre maggior competitività». Complici le potenzialità di Viveracqua, costituita da 14 gestori della rete idrica a capitale interamente pubblico, con un bacino d'utenza pari a 4,2 milioni di abitanti e 530 Comuni veneti serviti, «che hanno permesso al consorzio veneto di far parte dell'Ape - ha detto Paola Briani, consigliere di amministrazione di Acque Veronesi - partecipando ad azioni di rilievo regionale ed europeo». •

Acqua di rubinetto

Entro fine anno il lancio dell'appalto pubblico e nel 2018 la sperimentazione pratica. Un salto in lungo per Verona Sniart City, secondo il sindaco Tosi, «in quanto la

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L'INTERVENTO. MSS <

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a OC e con la ®rsa» «L'unico interesse che dovrà essere salvaguardato è quello dei cittadini che non dovranno vedere aumentate le tariffe». A qualche giorno di distanza dall'annuncio «che sa di propaganda», il Movimento 5 stelle interviene in merito all'accordo (da definire) tra Aim e Agsm. «Il sindaco pro-tempore si avventura in un'operazione di tale portata - interviene Daniele Ferrarin - a poco più di un anno dalla scadenza del suo mandato, dando una tempistica sull'approvazione che, come minimo, alla minoranza tutta dovrebbe destare preoccupazione. Certo, Variati enfatizza l'avvenimento come cosa fatta e, vista la reazione di parte dell'opposizione presente in Consiglio comunale, ne ha ben donde». Il Movimento cinque stelle ricorda quindi all'amministrazione che «Aim è di proprietà dei cittadini vicentini e non di chi, temporaneamente, la rappresenta e la gestisce. Quotare in borsa la nuova società significa che ci sarà un fluttuante ingresso dovuto a un aumento di capitale che farà diminuire la percentuale di proprietà del Comune: si privatizza sul mercato borsistico un pezzo di Aim mascherandolo in un aumento di capitale per favorire investimenti». • O RIPRGGUZIGNE RISERVATA

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«La fusione tra Ahn e Agsm sia eo per ' Ve eto» «Le utilityvenete costituiscono un patrimonio di tutti i cittadini e vanno difese dallo shopping di società fuori Regione e multinazionali. Non è una questione di appartenenza partitica, perché sono in gioco posti di lavoro e qualità dei servizi ai cittadini». Lo afferma in una nota il consigliere regionale della Lega Nord Nicola Finco che commenta così l'inizio del percorso di aggregazione tra Aim e Agsm, le municipalizzate che fanno rispettivamente capo ai Comuni di Vicenza e Verona: «Nel mondo dei servizi pubblici locali è ormai improcrastinabile, anche in Veneto, un percorso di aggregazioni che porti alla creazione di una multiutility veneta con capacità finanziarie e strutturali tali da poter competere nel libero mercato. Il temine di paragone non può più essere rappresentato da piccole municipalizzate locali, basti pensare che la più grande azienda italiana, il gruppo A2A, ha una capitalizzazione dieci volte inferiore ad Edf, multiutility francese». «In questo senso - continua il capogruppo della Lega Nord - l'annunciato percorso di fusione tra Aim e Agsm è di buon auspicio per dare il via a processi di aggregazione che coinvolgano anche altre realtà venete. La creazione di un'unica utility veneta potrebbe valere 2,5 miliardi dieuro».• © RIPRODUZIONE R15ERVA1 A

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Interrogazione di Dino Tornieri

Te lecamere, già ora di sostituirle: tre fuori uso alcune inattendibili «Funzionano le telecamere installate a Cerro perla videosorveglianza ed è arrivata l'autorizzazione prefettizia per il loro uso?», ha chiesto, con un'interrogazione, il consigliere di minoranza Dino Tornieri, che da assessore si era occupato della questione acquistando il sistema di controllo. Gli ha risposto il consigliere di maggioranza Diego Bertagnoli, elencando la genesi e lo sviluppo della vicenda: «Sono state installate 8 telecamere ma. di queste, tre sono fuori copertura del ponte radio, mentre l'autorizzazione del Prefetto è arrivata il 21 ottobre solo perché abbiamo scoperto non era mai stata chiesta prima dal Comune. In collaborazione con i carabinieri, abbiamo avviato anche il sistema di rilevamento delle targhe auto e il nostro obiettivo è che il sistema di lettura e trasmissione dati sia integrabile con quello della Questura. Il sistema attualmente adottato è costato 27.145 euro, è di fatto incompatibile e deve essere completamente rifatto: fra l'altro ha un'attendibilità di lettura targhe inferiore al 30 per cento, ben lontana dalla soglia garantita dal costruttore. Il nostro impegno è di arrivare fino in fondo alla questione per rendere efficiente il sistema», ha concluso, ma Tornieri ha voluto

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Telecamera di sorveglianza precisare che eventuali responsabilità del malfunzionamento sono da imputare ai tecnici, non agli amministratori precedenti. E stato poi ancora Tornieri a chiedere perché la maggioranza abbia adottato il progetto di Agsm Ligth per l'illuminazione pubblica, pur avendo votato contro, quand'era in minoranza e perché non siano ancora partiti i lavori di ammodernamento. «Non ci vogliamo prendere meriti che non abbiamo e non abbiamo espresso parere favorevole perché non era stata data nessuna spiegazione al fatto che la gestione sarebbe stata affidata ad Agsm per 18 anni, impegnando 4 amministrazioni successive», ha risposto il sindaco Nadia Maschi, che ha ricordato come la stessa perplessità fosse stata avanzata al presidente di Agsm, Fabio Venturi, anche alla firma della convenzione, ricevendo poi le spiegazioni del caso. I lavori cominceranno a febbraio e si concluderanno entro la primavera. v.z.

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sistemare Finora è stato fatto già il 60 per cento di quanto necessario per ridurre del 20 per cento le emissioni in atmosfera di CO2, entro il 2020. La sola centrale idrolettrica dell'Agsm sull'Adige ha inciso per il 53 per cento. Rimangono nei prossimi due o tre anni ancora alcuni interventi importanti da compiere. Questo è il risultato che è emerso in Consiglio comunale dalla presentazione e approvazione del Paes - Piano di azione per l'energia sostenibile del Comune di Belfiore, che entro il 2020 prevede un abbattimento del 20 per cento di CO2 in atmosfera.

Cosa rimane da fare? L'architetta Marzia Genesini, tecnica incaricata dal Comune di redigere il Paes, ha elencato ai consiglieri comunali gli interventi necessari: «Tre edifici pubblici hanno bisogno dell'efficentamento energetico», ha evidenziato Marzia Genesini, «sono la scuola media, la scuola elementare e il municipio. Occorre prolungare e ampliare la rete delle piste ciclabili, per agevolare una viabilità sostenibile». «È necessario completare la trasformazione dell'area dell'ex Cava Moneta in parco ha proseguito urbano», l'architetta, «e bisogna migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti migliorare la rete di pubblica illuminazione. Infine è bene proporre il pedibus agli scolari». e Z.M.

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di Lu igi del 1101io 1 PADOVA

Il progetto di creare un gigante nazionale nei servizi di pubblica utilità è andato (almeno per il momento) in soffitta, ma il consolidamento nel settore prosegue. L'intesa tra Agsm Verona e Aim Vicenza, annunciata nei giorni scorsi, potrebbe essere infatti solo il primo passo di una nuova stagione di merger and acquisition, con il Nordest al centro dei giochi. Il trend, dettato dalla necessità di ridurre i costi e favorire nuovi investimenti a fronte di una marginalità calante, è comune a molti Paesi europei. Fa eccezione la Germania, dove il consolidamento è già avvenuto a partire dagli anni Ottanta, con laRwe che, negli anni, ha aggregato un centinaio di municipalizzate e oggi è divenuta uno dei big player mondiali con oltre 50 miliardi di fatturato, nonché il secondo operatore in patria alle spalle di E.On. Un'esperienza considerata un benchmark per l'Italia, soprattutto dal padovano Flavio Zanonato, che nel 2013, da ministro del governo Letta, si spese molto per convincere gli amministratori locali a rinunciare a un po' di potere per pensare

II driver strategico è unirsi per tagliare i costi

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in grande. La creazione di un soggetto unico, frutto dell'esperienza delle principali municipalizzate del Centro e del Nord avrebbe reso le amministrazioni comunali meno invasive (a causa della diluizione nell'azionariato), con la conseguenza di lasciare maggiore spazio al mercato e agli investitori. Tuttavia mettere d'accordo tante teste si è rivelato impossibile, soprattutto se si considera che le partecipate locali sono macchine di consenso. Così ci si è dovuti accontentare di aggregazioni multiregionali, che hanno visto come soggetti aggreganti soprattutto la lombarda A2A, nata dall'incontro delle ex-aziende municipali di Milano e Brescia, che ha ormai una presenza radicata anche nelle province di Bergamo, Varese, Como e Monza, Iren (Torino, Genova e diverse società emiliane) e Hera (controllata da un patto tra comuni emiliani e romagnoli tra cui Bologna, Modena e Ferrara e cresciuta molto per linee esterne, rilevando tra le altre la triestino-padovana Ace gasAps e la friulanaAmga).

Dopo qualche mese di pausa, il tema del consolidamento ha ripreso vigore per due ragioni: da una parte le aziende del settore si sono rese conto che il taglio dei costi, a parità di peri metro societario, conservava ormai pochi spazi di manovra, a fronte di un contesto economico caratterizzato da una crescita anemica; dall'altro è arrivato il decreto Madia, che prevede

una serie di incentivi per favorire le aggregazioni, spingendo così gli operatori a superare egoismi e diffidenze. E la spinta sarebbe stata anche maggiore in caso di vittoria del «sì» al referendum costituzionale, che redistribuiva le competenze tra Stato e Regioni e vantaggio del primo. Fatto sta che l ' esigenza di aggregarsi per ridurre i costi e riprendere a fare grandi investimenti infrastrutturali (a fronte dei limiti alla spesa degli enti locali imposti da questa stagione di austerity) sta riaprendo la strada del consolidamento e il Triveneto, dove ci sono tante realtà di medie dimensioni, è al centro dei giochi. Questa volta si segue una strada diversa: crescere nei territori confinanti con tante piccole operazioni invece di puntare alla grande alleanza. Lo dimostrano le recenti acquisizioni nel settore idrico da parte della romana Acea, il passaggio di Linea Group ad A2A e l'interesse per la mantovana Tea da parte di Hera, che da poco ha acquisito la trevigiana Aliplast (rifiuti). Hera - forte di una costante generazione di cassa e alla luce di un piano industriale che prevede nuove acquisizioni nel prossimo biennio - è stata accreditata anche come possibile acquirente di Ascopiave, anche se quest'ultima ha smentito . Anche perché l'azienda trevigiana vuole a sua volta crescere per linee esterne e non è escluso che possa bussare alla porta di Aim-Agsm quando completeranno il processo di integrazione.

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NUOVI IMPIANTI. Numerosi interventi di Agsm tra Borgo Roma e Zai. Lavori ad Avesa, via Paiola

Via Salisburgo, arriva l'illuminazione Poi lampioni anche dietro il Galilei II presidente Venturi: «Stiamo completando il programma avviato un anno fa: tante le richieste» Via Salisburgo, in Zai, brilla di luce nuova grazie a 16 lampioni a led. Il tratto, che passa in mezzo a via Torricelli e unisce via Fermi a via Germania, era nella lista dei 500 punti luce della città ancora mancanti, segnalati dai cittadini, dalle circoscrizioni e in generale dal territorio. Nella via oltre a esserci un grande negozio sportivo c'è anche un locale notturno frequentato dai giovani e il buio pesto dopo il tramonto creava qualche patema. «Abbiamo fatto uno scavo di 500 metri complessivi», riferisce Fabio Venturi, il presidente dell Agsm che si è accollata i costi. Il Comune infatti paga un canone perla gestione dell'illuminazione pubblica da cui l'azienda attinge per

II sindaco Tosi con Venturi e Bozza in via Salisburgo i nuovi interventi. Conclude Venturi: «Siamo a circa due terzi del lavoro avviato circa un anno fa. Mancano ancora dei grossi interventi e intanto, in questi giorni gli operai sono al lavoro in via Paiola (Avesa) in seconda

circoscrizione e a breve spunteranno i lampioni anche dietro ai licei Einaudi e Galilei a Borgo Roma». Paolo Rossi, presidente della quarta circoscrizione, ricorda che via Salisburgo era stata indicata come una delle vie bisognose di luce. «Attendiamo ora un altro intervento importante nella traversa tra via Golosine e via Elena da Persico che, di notte, diventa inaccessibile per il buio fitto ». • c. Baz. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per informare e sensibilizzare i ragazzi sulle fonti rinnovabili ed esauribili

Iálu ini delle medie a scuola di energia "Diamo energia" ha coinvolto due classi della secondaria di primo grado "Mario" Samantha Martello LENDINARA - Alunni delle medie a scuola di energia per conoscere questo mondo e riflettere sulle possibili soluzioni ecologiche attuabili nella loro quotidianità.

Sono stati due gli appuntamenti proposti nell'ambito del progetto didattico di educazione ambientale dal titolo Diamo energia alle scuole, che ha coinvolto due classi terze della scuola secondaria di primo grado Alberto Mario di Lendinara. Guidati dagli educatori del Centro di educazione ambientale di Legambiente Verona, gli alunni hanno potuto partecipare all'iniziativa didattica promossa e finanziata da Agsm Verona. Gli studenti delle classi terza A e terza B sono stati, dunque, coinvolti in un bis incontri, il 16 ed il 21 gennaio, durante i quali, dopo un'ampia riflessione sui diversi temi che riguardano il mondo dell'energia, hanno avuto la possibilità di mettersi all'opera con un labora-

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Un momento della giornata alle medie torio manuale-creativo. I ragazzi, opportunamente guidati, hanno infatti potuto realizzare due forni solari ventilati per classe, utilizzando materiali di recupero e piccoli pannelli fotovoltaici ad uso didattico. Il progetto, seguito e proposto dall'amministrazione comunale di Lendinara in collaborazione con l'istituto Comprensivo, ha avuto come scopo quello di informare e sensibilizzare i ragazzi delle

scuole medie in merito alle energie rinnovabili ed esauribili, al loro impiego e alla loro importanza. Allo stesso tempo, i due incontri sono diventati occasione, per gli adulti del domani, di riflettere sulle proprie abitudini quotidiane e sulle possibili soluzioni ecologiche attuabili nella vita di tutti i giorni. Il Centro di educazione ambientale di Legambiente Verona da molti anni opera sui temi del-

l'educazione e della formazione ambientale, nelle scuole di ogni ordine e grado, con percorsi didattici, corsi di formazione per insegnanti ed educatori, e soggiorni estivi per bambini e ragazzi. Agli incontri proposti per il progetto hanno partecipato anche l'Energy manager comunale Mauriel Vicentini e l'assessore alla pubblica istruzione Francesca Zeggio. "Trovo importante parlare di ambiente a scuola con i ragazzi, soprattutto delle classi terze, dove la responsabilità è rilevante sia per la sensibilizzazione sia per lo stile con cui il lavoro di squadra porta i ragazzi ad essere impegnati tutti insieme", commenta l'assessore. E aggiunge: "Il progetto sarà riproposto anche nei prossimi anni, visto il successo ottenuto. Ed un ringraziamento particolare va alla scuola, che raccoglie sempre le nostre proposte e le nostre provocazioni in termini di collaborazione e di dialogo„ o RIPRODUZIONE RISERVATA

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IN PISTA A LENDINA

LEGAMBIENTE E AGSM VERONA

li forno che va con il sole Gli allievi della media, fanno strutture con pannelli. fotovoltaici - LENDPNARA -

DUE FORNI SOLARI realizzati utilizzando materiali di recupero e pannelli fotovoltaici ad uso didattico. Sono stati creati dalle due classi terze della scuola secondaria di primo grado Alberto Mario, a Lendinara, nel corso del progetto didattico di educazione ambientale intitolato `Diam energia alle scuole' con gli educatori del centro di educazione ambientale di Legambiente Verona, promosso e finanziato da Agsm Verona. Le due classi terze sono state coinvolte in due incontri durante i quali, dopo una riflessione sui temi che riguardano l'energia, gli studenti hanno realizzato i due forni solari. Il progetto è stato pensato per informare e sensibilizzare i ragazzi sulle energie rinnovabili ma anche per farli riflettere sulle proprie abitudini quotidiane e sulle soluzioni ecologiche. Cea Legambiente Verona da anni organizza attività educative e formative con l'obiettivo di modificare i comportamenti di bambini ed adulti indirizzandoli verso un maggior rispetto dell'ambiente che li circonda. «Convinti del fatto che per ottenere risultati sia importante percorrere tutte le strade che ci si presentano - spiegano -, cerchiamo di essere presenti sul

territorio. Eccoci infatti impegnati nelle scuole con percorsi didattici molto articolati, dall'organizzare dei corsi di formazione per insegnanti ed educatori ai soggiorni per bambini e ragazzi. Seguiamo anche viaggi di istruzione didattico - ambientali per scuole di ogni ordine e grado. L'importanza di

essere presenti anche in luoghi non convenzionali all'approfondimento di tematiche educative, ci ha spinto ad essere presenti anche nelle fiere e manifestazioni di vario genere con l'intento di avvicinare anche quell'utenza non direttamente interessata alle tematiche ambientali. Sensibilizzare, informare, educare i bambini - sottolineano - diventa un lavoro capillare di informazione alle famiglie. Ecco perché organizzare laboratori su risparmio energetico e risorse rinnovabili nelle scuole, diventa basilare per una efficace informazione della cittadinanza». Serena Di Santo

L'esperto con gli allievi della Alberto Mario

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IL RESTAURO E I TAGLI NEL BILANCIO

Arsenale, paga Agsm (E saltano 40 opere) VERONA Restauro dell'Arsenale: Agsm raddoppierà il suo contributo. Il Comune dovrà comunque tagliare quasi una quarantina di opere pubbliche già inserite in bilancio. Ed Elisa La Paglia (Pd) contesta: «Tosi come Attila».

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Arsenale, Agsm stacca il maxi-assegno magli altri soldi arrivano datagli pesanti folti dal bilancio fondi per circoscrizioni, strade, ciclabili. Il Pd insorge VERONA L'Agsm raddoppierà il Suo contributo per il restauro 3ell'Arsenale. Il Comune dovrà --omunque tagliare quasi una juarantina di opere pubbliche ;ià inserite in bilancio. Ed Eli;a La Paglia (Pd) contesta: «ToA come Attila». E stato presenato ieri pomeriggio l'emendamento al bilancio (da votare entro la mezzanotte di martedì Drossimo) che consentirà di avere a disposizione i 14 milioni e mezzo di contributo comunale previsti nel project financing di Italiana Costruzioni per il restauro e il riuso del --ompendio asburgico di Boro Trento.

Da dove arriveranno quei ,oldi? L'Agsm, appunto, radloppierà il suo versamento ,ulla base dell'Art Bonus (ricavandone i relativi e robusti benefici fiscali), passando da olre 2 milioni a 4 milioni e 3oomila euro. Gli altri 1o mi.ioni (più 5omila euro) ce li metterà direttamente Palazzo Barbieri. Il contributo pubbli--o (come quello privato, di 30 milioni e mezzo) dovrà essere versato in tre rate annuali (la Diù pesante nel 2019, con 10.322.399 euro) che derive-

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ranno dal taglio di 37 opere pubbliche previste finora in bilancio. Tra le cancellazioni più rilevanti citiamo una serie di piste ciclabili (tra cui quella prevista tra il Saval e San Zeno) e la rotatoria tra via Albere e via Mantovana.

Verranno inoltre ridotti gli stanziamenti per una serie di manutenzioni straordinarie di monumenti ( tra cui la Cinta magistrale e la stessa Arena

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anche se per solo 5o mila euro in meno) nonché di strade e marciapiedi (con 2 milioni e loo mila euro in meno alle Circoscrizioni, la più pesante tra le voci dell'elenco) mentre saranno cercati sponsor privati per il restauro della Torre Pentagona. Una serie di scelte che hanno subito sollevato polemiche. «Tagli di opere importanti, che penalizzano scuole per l'infanzia e primarie, strade, marciapiedi e monumenti tuona Elisa La Paglia, del Pd - e che danno la classica impressione dell'amministratore che scappa lasciando dietro di sé i debiti, che dovranno essere pagati dal prossimo sindaco. E Tosi sembra adottare il motto per cui dove passa lui non cresce più l'erba». Di bilancio si è parlato ieri anche in una tumultuosa seduta di commissione, tra urla, insulti, minacce di querela e promesse di ricorsi. A metà seduta era infatti mancato il numero legale (assente il casaliano Rando, in ritardissimo Marisa Brunelli, qui pro quo sul ruolo di Luigi Castelletti, che c'era ma non aveva diritto di voto). Per evita-

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re il k.o. il presidente, Cristiano Maccagnani, ritardava per un quarto d'ora l'appello dei presenti, consentendo alla trafelata Brunelli di catapultarsi in extremis al suo posto. Ma in quel quarto d'ora succedeva di tutto: Bertucco, dall'esterno dell'aula (per non essere considerato presente) faceva il diavolo a quattro, tra lui e Maccagnani volavano parole pesanti e Maccagnani minacciava querele. Poi, appunto, la Brunelli evitava d'un soffio il tracollo. La seduta è stata comunque quasi un «bignami» delle molte stravaganze della politica veronese di questi tempi: il salvataggio della maggioranza da parte di una consigliera non di maggioranza, la fragilità della maggioranza stessa, la coesistenza nel Gruppo Misto di due consiglieri in contrapposizione frontale, l'assenza di un gruppo che aveva assicurato di restare in maggioranza fino alle elezioni, un consigliere uscito dal suo gruppo ma che indicava cosa fare ai consiglieri del suo ex partito, tra dirigenti allibiti per quel che succedeva. E la campagna elettorale è solo all'inizio. Sul piano politico, infine, da segnalare che è saltato il dibattito con Flavio Tosi e Massimo Zedda (sindaco di Cagliari eletto da SEL ma ora vicino a Giuliano Pisapia) alla kermesse dei sindaci Pd, domani a Rimini: Zedda non potrà esserci, e l'incontro è stato cancellato.

Llllo Alegherl © RIPRODUZIONE RISERVATA

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STRADE E «RATTOPPI». Si avviano al termine due cantieri di Agsm iniziati da mesi in due zone nevralgiche del centro

San Giorgio, ruspe agli sgoccioli E in estate l'Arena sarà «verde» Sul lungadige si sta sistemando il porfido: entro marzo tutto finito Il presidente Venturi: «L' anfiteatro alimentato solo da energia pulita» ................................................................... Elisa Paletto Il panorama, effettivamente, non è dei migliori: gli arcovoli del glorioso anfiteatro romano che si affacciano su un'ampia «macchia» di asfalto a interrompere quella che, prima, era un'ordinata distesa di sanpietrini. Un rattoppo che non è passato inosservato a diversi lettori, che hanno scritto segnalando questa soluzione definita, con un eufemismo, non dignitosa per il decoro del centro città. RATTOPPO TEMPORANEO. Ma si tratta di una soluzione temporanea e i veronesi dovranno pazientare ancora per poco: entro aprile, primi di maggio al massimo, i cubetti di porfido torneranno al loro posto. Lo assicura Fabio Venturi, presidente di Agsm, il cui cantiere ha richiesto la rottura della strada. «Abbiamo dovuto eseguire uno scavo che a breve dovremo riaprire per concludere i lavori. Riposizionare il porfido per poche settimane sareb-

be stato uno spreco di risorse inutile», spiega. «Lo scavo si è reso necessario per portare elettricità in Arena collegandola con una nuova cabina elettrica realizzata sotto la scalinata di Palazzo Barbieri. Lo scopo è eliminare, conce speriamo già entro la prossima estate, quei generatori utilizzati soprattutto per gli spettacoli extra lirica, che causano rumore e soprattutto inquinamento». Un'operazione eseguita dalla partecipata, di fatto, a costo zero e ripagata con l'intitolazione del già PalaOlimpia all'azienda, il cui nome campeggerà, infatti, per nove anni sul ribattezzato Agsm Forum. «La nuova cabina avrà una potenza di oltre mille kWh e sostituirà quella che ad oggi si trova in Arena (che ha potenza di 600 kWh e che sarà eliminata) e i suddetti generatori.

re se allacciarsi alla nostra cabina o servirsi di generatori, ma è ipotizzabile che, visti anche i costi inferiori , sceglieranno la prima soluzione». Tornando allo scavo in via Leonino, iniziato prima dell'inverno e chiuso temporaneamente per consentire le manifestazioni collegate al Natale, esso sarà riaperto a febbraio. Al termine, qualche settimana di «riposo» perché il terreno si stabilizzi , e verrà ripristinato il porfido.

LUNGADIGE SAN GIORGIO. Altro cantiere di lungo corso che si sta concludendo proprio con la posa del porfido è quello di Lungadige San Giorgio. Anche lì, al lavoro gli operai di Agsm, impegnati dall'estate per la posa dei nuovi sottoservizi, dal collettore dell'acqua alla parte elettrica, agli allacciamenti per un'illuminazione pubblica che sarà implementata, alla fibra ottica, che servirà sia per il w-i-fr che per il funzionamento delle telecamere. Con l'occasione, sono stati anche ripuliti i parapetti e la torretta dalle scritte. «Ultimo atto è la sistemazione delle aiuole e della pavimentazione dei passaggi ciclopedonali», conclude Venturi. «Contiamo di riaprire completamente il lungadige entro fine marzo». e © RIPRODUZIONE RISERVA rV

ANFITEATRO «VERDE». Il risultato è che l'anfiteatro potrà essere a breve alimentato al 100 per cento con energia pulita. Starà poi agli organizzatori dei grandi eventi sceglie-

II nuovo porfido utilizzato per lungadige San Giorg,

ll rattoppo di asfalto dietro l'Arena

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LENDINARA

Forno a energia solare realizzato dagli studenti (I.Bel.) Hanno imparato come costruire un forno funzionante a energia solare i ragazzi del terzo anno della scuola media "Mario", coinvolti nel progetto didattico di educazione ambientale "Diamo energia alle scuole!". Il progetto promosso e finanziato da Agsm Verona ha offerto agli alunni l'opportunità di svolgere due laboratori con gli educatori del Centro di educazione ambientale di Legambiente Verona. Prima gli studenti hanno condotto una riflessione su varie tematiche relative all'energia, poi in un laboratorio pratico hanno realizzato dei forni ventilati funzionanti a energia solare, costruiti utilizzando materiale di recupero e piccoli pannelli fotovoltaici. "Il progetto mira a informare e sensibilizzare i ragazzi sulle energie rinnovabili ed esauribili, ma anche a farli riflettere sulle loro abitudini quotidiane e su possibili soluzioni ecologiche", spiegano gli educatori del Cea di Legambiente Verona. Alla mattinata hanno presenziato anche il professor Giancarlo Piccolo, referente per l'Istituto comprensivo statale di Lendinara per il progetto, l'energy manager del Comune di Lendinara Mauriel Vicentini e l'assessore alla Pubblica istruzione Francesca Zeggio, che ha espresso grande soddisfazione per l'opportunità formativa offerta ai ragazzi. Š riproduzione riservata

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Marco, l'ultramaratoneta che farà ben 220 chilometri per la Fidas C3c chi

L'atleta cinquantenne si cimenterà ciel Minnesota, sponsor Agsni

pcr Ic c rarc i cin luant annl d ctà i rcr;ala un auto c chi prcIc i,cc una ccna con Ii amici. (hi prcnoca una \acan_a u un*i,ola caraihica c chi i i'cri\c ad una uluamaratona di 2?0 chilomclri. Marca Ma==i, adcla di Aa1c'—io (il Mincio, chc compirà >0 anni in riurno, apparlicnc a (luc t ultima (rara) catcroria di per'one. 11 pro-imo '0 rennalo, lo 1p01-11 i\0 partccipcà pc- Ia prima \ olla - unlco italian', c uno dci duc ai lei i curopci in gara - a1Iimper;nama \rromhead I '5 mile \\intcr Uluamaralhon in Minncsoca nc'1i caci nici. Ia cor a Il 1\01r;crà u un Uacciato inlcr;ralmcntc coperto dalla ncc, coli itila Icmpcalura colanlcmcnlc il di chc pou-chhc adsollo dello dirillura arri\arc a liorarc i ->0 };radi. l'cr lc'latc, poi, Ma-~-~I ha ;ià pror;lamniato un'alua uluamaralona, la Inella Dcalh Va1Ic. -;là Iclala nc1 ?01 ? c nc1 ?01 \ - do,\c il plr ta oni ta arà in\(cc i1 caldo, lorrido. Da meno >0 a piü >0 —radi, dun(luc, un ili11101) pcr Iclcriarc i1 mc~-_o Iecolo d*ctà. In rcallà, perì,, I*imprc,a racchiude un 'ir;nilicato piü no,hilc pro,muo,\crc i1 dono del 'anr;uc alUa\c-,o I*alli\ilà 1po,rli\a. Ma-~-~I, inlalli, c da (luindici anni un donatorc icritto, a IIda, Vcrona-o,luc ad c-c-c prc'identc della c_io,nc intcrna ad :1 m, a_icn da per cui Iaoo,ra-c con (lucla u1Uamaralona porlcrà il imho,lo, dc11*a-ocla_ionc di do,nato,ri \cro,nc1i o1u-co,ccano,. «chial iai atMilà di (luclo lipo c Ia mir;lior puh-

hlicicà pcr la nocra rcalca 011cr\a il prc'identc di I ida, \cona, [\9a»imi1iano Bonifacio -. Limprc,a di Mara' racchiude lanli 'inilicaci in comune con la dona_ionc di 'an uc: la pra-ionc, la lenacia, i'ani 'Ii1i di \ita chc coli1C1110110 di 'lare henc c di làrc del henc». «Iin chc i ha alutc credo ia importanlc 1pendc'i pc il pro-imo - Ii Fa cco fa Ic a a1c rano chc c anche \olo'ntario nc1 campo del primo 'o,cc01-10 -, I*c,,crc Ic'timo,nial di I ida, da un 1cn10 a (luc,lo 1 porl (lu mu(í c credo chc potr-a darmi ul criori moli\a_ioni

nCi mo'mcnli olici della ara». I a g11 ,pon'or di yuc,I. a\ \enlura annc :1";,m, chc ha accollo la plopo,ta di Ma-~-~I, aoan_ata yua,i pcr il prc'idcncc di Mc"arcci "pra (Icx \",m Di'Lrih(t_ionc) Inrico carilì, chc c nc c latto da ,uhito porta oce. «,Iiamo orr;or;lio,i elle Mareo lia un no,tro co1Iaholatorc - o-c-\a il prc'identc di 1-m, I'ahio \énturi - c ci la piaccrc ú»Lcncrlo in yucca ma dal lortc mc-ario di olidarictà». Ma-~-~I, co,mun(luc, non c nuo,\o, a (luclo rcnc-c di imprc'c (lucila di linc r;ennaio ara la ua (luindicCIima cor a o,lu-c i 100 chilo,mcu-i - la prima nel I*incornita (luc,la \o,lla 'aranno pro'prio le co'n(li_io'ni climalichc c amhicntali c'u-cmc. l'cr di piü lutta la ara i o'I (rà in auto' ullicicn_a, aic adire che or;ni al Icta do'\rà portare coli c luuo CIO (11 citi lia

lun o i1 pcrco'ro. \\ranno a dipo''i_io'nc una ditta da Unt'cinarc pcr co'Ilo'cani luuo fc(luipariamcnto, dal ciho il lo'rncllcudal 1acco' t pelo arali indumenli. II Icmpo' ma11imo' pcr lar;r;iunr;crc il ua ualdo arà dl (;0 o'rc, «lo'hictli\o' c (lucilodi concludere la arapic a I*allcta - anchc c I*idcalc archhc Icrminarc in 48 orc». Una curio ità chc o'rc 'po'ntanca c crxa Il ppro\arc (0111-c la lalica) durante una ro'r a in 10Iitaria di (lucla durata. «I un pcrco1-10 inlcriorc prima chc li'ico lacco'nta Ma-~-~I -: ,i ha mo'do di riil(ttcrc, di acollarc i pro'pri pcnIic-i, co'mc no'n accade durantc la \ita (luo'lidiana».

Andrea Accordini Stanno svuotando rospedalebr II sindaco:No, sana rilanciato»

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Gli utenti potranno tenere sotto controllo i consumi, inserire l'autolettura del contatore monitorare i pagamenti in maniera semplice veloce Prosegue il percorso 2.0 di Acque Veronesi. La società consortile sbarca nel mondo delle App. Il presidente Niko Cordioli, il consigliere di amministrazione Paola Briani e Fabio Venturi, presidente del Gruppo Agsm, hanno presentato alla stampa il nuovo strumento che permetterà agli utenti di monitorare con un semplice click numerose operazioni riguardanti bollette e consumi del servizio idrico. Uno strumento innovativo, che semplificherà il rapporto fra i cittadini e l'azienda e che renderà da oggi possibile, con poche mosse, comunicare ed interagire con la propria utenza idrica in maniera immediata e diretta. Grazie alla nuova applicazione gli utenti di Acque Veronesi avranno la possibilità di tenere sempre sotto controllo ed in tempo reale i consumi del proprio servizio, effettuando l'autolettura del contatore e monitorando in maniera semplice e veloce i consumi, le bollette e i pagamenti già effettuati o quelli ancora da regolare. Sarà infatti possibile, tra le varie opzioni del sistema, decidere di ricevere un alert che avvisi l'utente dell'emissione di una bolletta o il ritardato pagamento della stessa. Tutte le operazioni richiedono l'inserimento del proprio codice cliente. "L'applicazione presentata è il risultato di un processo di innovazione che la nostra società ha già avviato da tempo e che ha portato ad adottare numerose misure di efficienza. - ha sottolineato Cordioli -La piattaforma, già scaricabile gratuitamente su smartphone e tablet, sia nella versione android, sia in quella iOS, sarà ulteriormente sviluppata e implementata di nuove funzioni e servizi nei prossimi mesi". L'innovazione tecnologica della

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gestione dell'idrico integrato ha aggiunto Briani - permette di abbattere molti costi operativi e di rendere più efficiente e trasparente il servizio, prevenendone problemi e disagi". Il presidente di Agsm Fabio Venturi ha sottolineato "come questa importante iniziativa si inserisca in

"Count Box", la piattaforma elettronica di Agsm già operativa da diversi mesi, che adesso si allarga e si implementa ulteriormente. Tramite Count Box gli utenti, utilizzando un'unica app, potranno tenere costantemente sempre sotto controllo i consumi di luce, acqua e gas".

LA NUOVA APP, CON UN SEMPLICE CLICK

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La conferenza stampa di presentazione della nuova app. GUARDA FOTO SU FACEBOOK

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LA NOVITÀ. Presentata l'applicazione del progetto di Verona Smart City. L'account si gestisce con il codice cliente

Monítorare i consum uunhum d acqua oggi ®e poss ibile con Da ogga p ssmne a i-xL# .A- P 19

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Consente di essere aggiornati anche sulle scadenza delle fatture Cordioli: «Le nuove tecnologie potranno abbattere anche i costi» ......................................................................... Francesca Saglimbenl .............................................................................. Tenere sotto controllo i consuanid'acqua e restare aggiornati su scadenza e importo delle fatture in tempo reale. Da oggi basta un click. O meglio, una app di nome «Count Box». È questo il nuovo strumento 2.0 messo a disposizione degli utenti da Acque Veronesi, che aggiunge così un altro tassello al futuristico progetto di Verona Smart City, promosso dal Gruppo Agsm per la creazione di una rete di pubbliche utilities sempre più intelligenti.

La nuova applicazione, presentata ieri nella sede della società consortile che gestisce il servizio idrico integrato in 77 comuni della provincia scaligera, promette infatti di semplificare, non di poco, il rapporto tra azienda e cittadini. E proprio in questa ottica, come ha ricordato il presidente di Acque Veronesi Niko Cordioli, «la settimana scorsa è partito un complementare progetto, che nei prossimi anni ci consentirà di sviluppa-

re nuove soluzioni tecnologiche perla telelettura e telegestione dei contatori d'acqua da remoto, con abbattimento sia dei costi in bolletta, che di quelli a carico della società». Tornando a Count Box: la app è scaricabile già da oggi su qualsiasi dispositivo mobile (sanarphone, tablet) accedendo all'applicazione «store» e cercando Acque i'eronesi. La piattaforma chiederà la creazione di un account personale attivabile mediante il codice cliente assegnato dalla società di fornitura e solitamente riportato a sinistra della fattura. Completatala registrazione e ottenuto l'accesso alla app (altre info sono pubblicate sul sito web aziendale), «l'utente potrà tenere sempre sotto controllo i consumi di acqua attraverso l'autolettura del contatore, monitorando le bollette e i pagamenti già effettuati o ancora da saldare», ha detto Cordioli. Tra le varie opzioni, «potrà inoltre attivare un servizio di notifica per essere avvisato circa l'emissione di una bol-

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Con la nuova app di Acque Veronesi è possibile tenere sotto controllo anche i consumi

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letta o del ritardato saldo della stessa». E per chi fosse poco avvezzo alle moderne tecnologie, niente paura: Acque Veronesi risponderà al numero verde di rete fissa 800735300, «al quale potrà segnalare anche eventuali anomalie riscontrate nell'uso della app», ha rassicurato il consigliere di amministrazione Paola Briani, con l'occasione avvisando che per altri servizi è da oggi attivo, a un costo ridotto, anche il nuovo nuda rete nobile mero 045/2212999. Atestare le potenzialità di Count Box già da

qualche anno sono gli utenti dell'Agsm, la cui piattaforma elettronica si allarga ora alla consociata del gruppo «in virtù della sinergia creatasi con l'attuale cda di Acque Veronesi», ha aggiunto il presidente di Agsm Fabio Venturi. E conclude: «La prospettiva è quella di essere ulteriormente inplemen tata a seconda delle risposte dei cittadini, che in un'unica soluzione, potranno così essere costantemente e comodamente aggiornali sui consumi di luce, acqua e gas». • © RIPRODUZIONE RISERVA rV

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±t : It nuovo parquet dell Agsm Forum LA PRIMA. Il restyiíngè arrivato ormai alla fine. L'Agsm Forum si prepara a mostrare il suo abito da sera. E domani, per la partita interna detta Tezenis Verona contro l'Andrea Costa Imola, esibirà per la prima volta in una gara ufficiale il nuovo parquet, quello definitivo che in questi giorni è stato posato in sostituzione di quello che fin qui ha accompagnato Tezenis e Caízedonia nei loro campionati. L'Agsm Forum potrà così mostrare finalmente la sua nuova faccia, quella definitiva, a distanza di cinque mesi dalla notte delta terribile bomba d'acqua che aveva colpito Verona e pure it"vecc hiá' palaOttmpia, non risparmiato dalle

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inf ittrazioni d'acqua che riversandosi proprio sul terreno di gioco avevano gonfiato e reso inutilizzabile lo storico parquet veronese. «Lo consideriamo un autentico miracolo» spiega l'assessore atto sport del Comune di Verona Alberto «sia dal punto di vista amministrativo che tecnico per la tempistica utilizzata nella chiusura dei lavori. La posa definitiva dei parquet è ultimotasse( to di un processo di restyting del nostro patazzetto che ha festeggiato da poco i trent'anni. li noleggio dei parquet temporaneo era stato fatto per permettere a Tezenis e Caizedonia di non uscire dalla taro "casa". Al veronesi consegniamo un patasport tra i migliori in Italia per fruibilità, capienza e accoglienza. Gli sforzi sono stati notevoti.Ora emerge solo soddisfazione».

Tese r s da battaglia Frezieregladlatori per abbattere Imola

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10,11 alla Croce rossa

VOLONTARIATO. Il comitato veronese ha effettuato nel 2016 seimila uscite, più della metà per interventi di urgenza. Numerose le attività sociali

Donata Tosi: «Un riconoscimento per il servizio sul territorio» Sostituisce una coinvolta in un incidente stradale Una nuova ambulanza per la Croce rossa scaligera. La cerimonia di consegna si è svolta ieri mattina davanti alla scalinata di Palazzo Barbieri. La nuova ambulanza è stata donata al Comitato di Verona dal Comune con il contributo dell'Agsm. Il nuovo mezzo si è reso necessario dopo l'incidente del 7 agosto scorso in cui è stata

coinvolta un'ambulanza della Croce Rossa che ha riportato danni tali da non poter più essere utilizzata. Alla cerimonia di ieri erano presenti il sindaco Flavio Tosi, l'assessore ai Servizi sociali Anna Leso, il consigliere comunale Barbara Tosi, il consigliere di amministrazione dell'Agsm Paola Gaiardelli, il presidente del comitato veronese della Croce rossa italiana Alessandro Ortombina e numerosi rappresentanti dei volontari della sezione veronese della Croce Rossa Italiana. «È un segno di riconosci-

mento da parte della città per lo straordinario servizio che la Croce rossa svolge sul territorio veronese», ha detto il sindaco, che ha ringraziato i volontari per l'impegno e la passione con cui dedicano parte del loro tempo per aiutare gli altri. L'ambulanza, completa di tutti gli allestimenti e dotata di attrezzature, sarà adibita al servizio di soccorso sanitario prestato dalla Croce rossa in favore della cittadinanza di Verona; un servizio che, unitamnente alle attività di formazione e di prevenzione sa-

nitaria, nonché alle numerose iniziative sociali a sostegno di persone in difficoltà e di famiglie indigenti, da 130 anni vede quotidianamente impegnati gli uomini e le donne di Croce rossa italiana nel territorio veronese. Nel 2016 sono state circa seimnila le uscite della Croce Rossa con i mezzi a disposizione, di cui oltre 3.300 per interventi di urgenza; 25 mnila le ore complessive che i volontari mettono a disposizione ogni anno per le attività della sezione veronese della Croce rossa italiana. •

L'ambulanza donata da Comune e Agsm alla Croce rossa

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MiIIumino, spendendo meno I lampioni in città, il taglio dei consumi, le esigenze di maggiore sicurezza er decenni l'illuminazione pubblica è stata considerata un semplice strumento, funzionale soprattutto a garantire la sicurezza e la possibilità di orientarsi dopo il tramonto. Tant'è che la maggior parte dei piani urbanistici ha sempre preso in considerazione la città nel suo aspetto diurno e raramente si sono visti progetti che simulassero l'ambiente urbano anche di notte, sotto l'effetto della luce artificiale. Nel frattempo si è capito che una buona e bella illuminazione qualifica un'area urbana tanto quanto la pulizia delle strade, ne evidenzia gli aspetti migliori (pensiamo all'illuminazione artistica dei monumenti, o alle luminarie nel periodo di Natale) e la sua percezione può avere effetti positivi anche sull'economia locale. Ai tempi delle "città intelligenti" e della quarta rivoluzione industriale - quella dell'interconnessione sempre più profonda tra l'uomo e il digitale -, l'illuminazione si interfaccia con sensori e sistemi di videosorveglianza, ottimizza le risorse, è interessata dal piano di risparmio energetico ed è spesso la "cavia" su cui sperimentare le innovazioni tecnologiche. Dunque, più che importante per i motivi di cui sopra, è diventata fondamentale per

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caratterizzare l'identità stessa della città.

Oggi i lampioni sono dotati di un sensore crepuscolare che li fa accendere e spegnere in base alla quantità di luce rilevata. Ecco perché se c'è il temporale, ma sono le 11 del mattino, può capitare di vederli in funzione. Limmagine è ben lungi da quella dei "lampanai" che giravano per le strade, scala in spalla, per accendere i lampioni uno a uno. Ma un salto nel passato va fatto per scoprire che, in tema di illuminazione urbana, la nostra città ha fatto scuola. E stata tra le prime in Italia a sostituire le lanterne a olio con quelle a gas, nel 1845. Lapripista era stata Torino, nel 1838, poi Milano nel 1843. Ladozione di energia elettrica risale invece al 1907. Oggi nel Comune di Verona (e in altri nove della provincia) è erogata da Agsm mediante la società controllata

Agsm Lighting. E la città scaligera, dove Agsm è proprietaria, oltre che della luce, anche dei pali, è un caso particolare. Di solito è l'ente locale a possederli, e quindi a deciderne la collocazione (lo fa anche in riva all'Adige, riconoscendo ad Agsm i nuovi impianti all'interno di un canone) e a occuparsi della manutenzione.

poche auto, qualche sporadica bici o moto, e quasi nessun pedone? «Si - risponde deciso Fabio Venturi , presidente di Agsm - perché ora la tecnologia ti permette di ridurre la luminosità quando per strada non transita nessuno, e aumentarla quando stanno per arrivare veicoli o pedoni. E un utilizzo responsabile verso cui vorremmo orientarci».

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Negli ultimi anni l'illuminazione urbana è sotto un fuoco incrociato di critiche per via del suo ruolo nell'ambito della sicurezza. Tutti vorrebbero vie più illuminate, per una migliore visibilità e per favorire il lavoro delle telecamere di sorveglianza. Un aspetto da prendere in considerazione, ma da contestualizzare ai tempi del risparmio energetico. Come? Ottimizzando l'utilizzo dell'illuminazione pubblica. Ha senso, per esempio, illuminare una strada di campagna dove non passano che

E già iniziato il percorso che farà di Verona una Smart City, una città dove le strategie di pianificazione sono tese all'ottimizzazione e all'innovazione dei servizi pubblici. In prima battuta circa un anno fa, quando sono state evase le richieste di anni grazie al progetto dei 500 nuovi punti luce : un investimento da un milione di curo che ha portato l'illuminazione a led in 47 vie, tutte nei quartieri. Se ne aggiungeranno altrettanti quest'anno. « C'è tuttora in corso un project financing

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una fase di sperimentazione e i risultati sono buoni. Vorremmo essere operativi entro l'estate. E stiamo realizzando dei doppi impianti: un lampione alto per illuminare la strada, uno basso per il pedone», spiega Venturi.

«Con le nuove tecnologie si può risparmiare e al contempo regolare la luminosità» per gestire l'illuminazione in cambio della sostituzione dell'impianto a led. La gara l'abbiamo proposta noi ma chiunque può partecipare, pensiamo di riuscire a vincerla. Il volto di buona parte della città potrebbe cambiare. Stiamo anche lavorando al controllo da remoto delle lampade bruciate, siamo in

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Il 2016 Agsm l'ha chiuso con un risultato storico in termini di utile, che ha superato i 30 milioni di euro. E questo, specifica Venturi, nonostante grossi investimenti, «ma siamo orgogliosi di averli utilizzati per la città. Anzi, sapendo che l'anno sarebbe finito così bene, avrei investito anche di più. Perché questa è la parte più bella dell'essere un'azienda pubblica. Emettiamo bollette, quindi non sempre siamo visti bene o piacevolmente. Però il rapporto con i cittadini è speciale: sono loro che ci aiutano a fare bene il nostro lavoro, segnalandoci guasti, dandoci suggerimenti».

Potenza installata: 5 , 200 chilowatt Consumo: 22 500.000 chilowattora/anno * 37m11a punti luce a Verona *ia

chilometri di strade illuminate

1Orn euro il costo necessario a illuminare la città per una notte

Laura Perina

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Gratuita e più potente, debutta la nuova rete - 'con l' a Verona S a vEROr1ABasta scaricare sul proprio telefonino l'app Verona SmartApp, scegliere la rete freewifi@verona e registrarsi, utilizzando se si vuole anche le credenziali del proprio profilo Facebook. Lo hanno già fatto in 5mila possessori di smartphone Android, mentre non sono ancora disponibili i numeri per gli iPhone. Stadi fatto che la fusione tra le due reti wi-fi cittadine, quella storica di Guglielmo (65mila utenti, dieci milioni di accessi lo scorso anno) e quella di Agsm è ormai realtà. «Stiamo completando l'unificazione delle due reti in una unica rete wi-fi cittadina spiega il presidente di Agsm Fabio Venturi - entro il fine settimana, la migrazione sarà conclusa». Al 145 hotspot di Guglielmo si uniscono i 35 di Agsm. Nelle prossime settimane, verranno inclusi anche 450 punti presenti nelle sedi universitarie veronesi, di cui è già programmato il raddoppio en-

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Agsm Il presidente della multiservizi Fabio Venturi,

tro fine 2017. La nuova rete sarà per altro più veloce: si passa dagli 8o Megabit/secondo di Guglielmo ai 5oo del nuovo free wi-fi Verona. Soddisfatto il consigliere Vittorio Di Dio, che in questi anni ha avuto la delega allo sviluppo di Guglielmo: «Stiamo rispettando le tempistiche che ci eravamo dati - sottolinea - ma ci stiamo ponendo già nuovi obiettivi. Se il centro storico è coperto al 75 per cento, in periferia c'è ancora molto da fare». Proprio nei quartieri potrebbe essere posizionata la maggior parte della trentina di nuovi «hotspot» che saranno posizionati prossimamente. Sulla stessa app, è stato lanciato una sorta di sondaggio tra gli utenti per chiedere suggerimenti e raccogliere desiderata. Progressivamente, l'app VeronaSmart diventerà il portale per l'accesso a tutti i principali servizi digitali del Comune.

A. C. RIPRODUZ IONE RISERVATA

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TERNET. Un investimento da 50mila euro. I punti di accesso sono 180

¡va freewifi@verona ¡tata e gratuita Sarà i Sono state unificate le reti del Comune e dell'Agsm Di Dio: «Installeremo 25 nuovi hotspot nei quartieri» Un'unica rete w4-fi per tutta la città, gratuita, illimitata e ad alta velocità. Entro il fine settimana Guglielmo e freewifi Cc,) agsm, le due reti al momento attive sul territorio cittadino, verranno unificate e diventeranno freew ifi @verona: per accedervi sarà sufficiente scaricare l'app Verona SmartApp tramite gli store Android e Apple. Un'iniziativa che si inserisce nell'ambito del progetto Verona Smart City, promosso dal gruppo Agsm. «Questo è il primo passo perla realizzazione di una vera e propria città smart», spiega FaVenturi, presidente bio dell'Agsm. «Con l'unificazione delle due reti semplifichiamo la vita ai cittadini, che ora potranno trovare e accedere al freewifi@verona anche nei quartieri dove prima arrivava solo la rete Guglielmo: una rete ad altissima velocità, perché si passerà da 80 a 500 megabites al secondo. E questo è solo l'inizio, perché nelle prossime settimane presenteremo anche i nuovi contenuti dellaApp».

Un'operazione che interessa moltissimi cittadini, e non: basti pensare che, a fine 2016, gli utenti di Guglielmo

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Venturi e Di Dio illustrano il progetto FOTO MARCHIORI risultavano 65mila per un totale di oltre IOmila accessi solo lo scorso anno. Ma cosa avverrà concretamente? 1 145 hotspot di Guglielmo (i punti di connessione) e i 35 hotspot della rete freewifi@agsrn tra pochi giorni diventeranno tutti freewifi a verona, con i relativi pali tutti colorati di blu. E nelle prossime settimane verranno inglobati anche i punti presenti nelle varie sedi universitarie, attualmente 450, che a fine 2017 raddoppieranno per toccare quota 900. Accedere al servizio sarà molto semplice: basterà collegarsi con il proprio smartphone alla rete (freew-ifi@verona, appunto), scaricare la app Verona SmartApp, iscrivendosi quindi tramite i canali social oppure

continuando a utilizzare le modalità di autenticazione impiegate finora: username e password rilasciate dal Comune, sms o tramite sistema Spid. Un'operazione che ha richiesto un investimento di 50mila euro, che include anche 25 nuovi hotspot da installare sul territorio, come spiega Vittorio Di Dio, consigliere delegato allo sviluppo del wi-fi. «Questi nuovi punti li vorremmo dedicare alle periferie, in modo da offrire una copertura maggiore anche nelle circoscrizioni più distanti dal centro: attualmente siamo circa al 75 per cento», aggiunge Di Dio. «Verona è la prima città in Italia a far partire un progetto simile di smart city e ciò ci rende molto orgogliosi ». 0 M.T.

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L'INTERVENTO. In via Paio la e via Monte Ongarine 11 nuovi punti luce

Nuova illuniiiiazione

Ora Avesa è più sicura I lavori, partiti a gennaio, sono costati 35mila euro Ven ' (Agsm): «Zona molto amata dagli sportivi»

.Marco . . . . . . . .Cerpellonî .............................. Avesa, nuova illuminazione nelle vie Paiola e Monte Ongarine. L'intervento affidato ad Agsm Lighting, società del Gruppo Agsm, è costato 35inila euro e rientra tra quelli inseriti nel piano investimenti 2016.

Le due strade a nord di Avesa sono parte di un programma di quasi cinquanta nuove vie illuminate per uno stanziamento di un milione di euro. L'inaugurazione degli 11 punti luce complessivi, due nel parcheggio di via Paiola e nove in via Monte Ongarine, si è tenuta ieri nel tardo pomeriggio alla presenza del sindaco Flavio Tosi, del presidente di Agsm Fabio Venturi e dell'assessore all'economato Alberto Bozza. Erano presenti con i tecnici anche i consiglieri della seconda circoscrizione Massimo Rosa e Claudio Barbagallo. In entrambe le strade, prima buie, i lavori sono iniziati all'inizio di gennaio e sono terminati in questi giorni. I nuovi punti luce da 64 watt ciascuno si avvalgono di tecnologia a ]ed e sono sostenuti da pali in acciaio di 9 metri di altezza nel parcheggio e di 6 metri in via Monte Ongarine. «Più sicurezza e rispar-

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II sopralluogo del sindaco nelle strade di Avesa FOTO MARCHIORI mio energetico», commenta Venturi. «In una zona molto frequentata per le passeggiate, lo sport ed anche da ciclisti. È un luogo molto bello e si è trattato di un investimento inserito nel piano 2016 che porterà 509 nuovi punti luce in città». «É un importante intervento», prosegue Bozza, «che si inserisce in una dorsale storica e molto frequentata. La completa illuminazione permette di passeggiare in tranquillità o di transitare in bicicletta così come percorrere in auto la strada. L'altro intervento illumina un parcheggio molto utilizzato. Entrambi gli inter-

venti sono stati richiesti dai residenti». «Più luce significa soprattutto più sicurezza», afferma il sindaco Tosi. «È una zona incantevole ed un luogo dove si sta bene all'aria aperta. L'illuminazione è una condizione fondamentale per sentirsi sicuri». Per il presidente della seconda circoscrizione Filippo Grigolini è «un segnale di attenzione anche ai borghi più periferici della città». «Il nostro dovere verso i cittadini a volte richiede pazienza, tempo ed insistenza, ma poi si giunge al risultato», conclude. • © RIPRODUZIONE R15ERVA1 A

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martedĂŹ 07.02.2017 (08:25)

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martedì 07.02.2017 (08:25)

Verona. Nuovi impianti di illuminazione pubblica ad Avesa Il Sindaco Flavio Tosi, l'assessore all'Economato Alberto Bozza e il presidente di Agsm Fabio Venturi si sono recati ieri pomeriggio in sopralluogo ad Avesa, in via Paiola e in via Monte Ongarine, dove sono stati posati 11 nuovi pali dell'illuminazione pubblica. "Con una spesa di circa 35 mila euro – ha detto Venturi – abbiamo posato 11 nuovi pali della luce. L'intervento rientra tra quelli inseriti nel piano degli investimenti del 2016". In via Paiola è stato illuminato il parcheggio, posando 2 nuovi punti luce a led da 64 watt ciascuno, sostenuti da pali in acciaio di altezza 9 metri. In via Monte Ongarine sono stati posati 9 punti luce a led da 20 watt di potenza ciascuno con la relativa posa di 9 pali in acciaio di altezza di 6 metri.

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Venticinque hot spot saranno installati nei quartieri i® lontani dal centro per garantire tutti i cittadini il servizio Le reti wifi Guglielmo e freewifi@AGSM si unificano in ((freewifi@verona)), una rete unica, gratuita, illimitata ad altissima velocità (500Mb/s), utilizzabile da tutti scaricando l'App gratuita Verona SmartApp. L'unificazione delle due reti sarà ultimata entro venerdì. Nelle prossime settimane verranno aggiunti anche i punti presenti nelle sedi universitarie, attualmente 450, che raddoppieranno fino a toccare quota 900. II nuovo servizio di connessione gratuita è stato presentato dal presidente di Agsm Fabio Venturi insieme al consigliere incaricato per lo sviluppo del progetto wifi Vittorio Di Dio. "Questo

La conferenza stampa in Agsm. GUARDA FOTO SU FACEBOOK

è solo il primo passo perla realizzazione di una vera e propria città smart - spiega Venturi - con l'unificazione delle due reti semplifichiamo la vita ai nostri cittadini". 'Venticinque nuovi hot spot afferma Di Dio - saranno installa-

ti nei prossimi giorni nei quartieri più lontani dal centro storico, per garantire a tutti i cittadini il nuovo servizio". Per accedere al servizio è sufficiente collegarsi con lo smartphone alla rete e scaricare l'App Verona SmartApp.

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VIA ILITA. Intervento di Agsm Lighting

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inata da Porta Nuova

all'ingresso dell'ex scalo ferroviario La pista ciclabile di viale Piave si accende di una nuova luce, dedicata a chi pedala in sella percorrendo il tragitto che unisce il centro alla Zai. L'Agsm Lighting, infatti, tra gli interventi programmati nel 2016, ha inserito anche la sistemazione di 14 nuovi punti luce aled da 20 watt ciascuno nel percorso ciclo pedonale tra Porta Nuova e viale Piave e l'ingresso all'ex scalo ferroviario. «Il tratto è sempre più utilizzato ora che sono stati trasferiti 800 dipendenti di Unicredit agli ex Magazzini Generali», fa presente il consigliere comunale Ansel Davoli incaricato allo Sviluppo delle piste ciclabili, «per questo ho girato all'Agsm la richiesta degli Amici della Bicicletta di illuminare e rendere più sicura la ciclabile». L'intervento, costato 25 mila euro, non è stato difficoltoso vista la presenza di pali puntati sulla carreggiata. «Siamo riusciti ad allacciare 5 punti luci ai pali già esistenti, e altri 9 in acciaio, alti 6 metri, li abbiamo invece sistemati ex novo», fa presente il presidente dell'Agsm Fabio Venturi. Conclude l'assessore all'eco-

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nuovi lampioni FOTO MARCHIORI nomato Alberto Bozza: «In questo modo dimostriamo l'attenzione per la mobilità sostenibile, incentivando i veronesi a raggiungere zone industriali e commerciali senza utilizzare l'auto». li piano del 2016 è ormai completato per tre quarti e dovrebbe concludersi con l'estate. Entro 15 giorni verrà presentato l'elenco degli interventi programmati nel 2017 pronto a prendere il via già alla fine del prossimo prese. • C. Baz.

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Posati 11 nuovi pali della luce per una spesa di 35 imila euro Potenziato il collegamento ciclo pedonale verso la città Avesa e Viale Piave hanno visto la luce. L'Agsm ha infatti provveduto a sistemare l'illuminazione nella frazione e nella pista ciclabile nel trafficato nastro d'asfalto. AVESA. Il sindaco Flavio Tosi, l'assessore all'Economato Alberto Bozza e il presidente di Agsm Fabio Venturi si sono recati in sopralluogo in via Paiola e in via Monte Ongarine, dove sono stati posati 11 nuovi pali dell'illuminazione pubblica. Presenti i consiglieri della seconda Circoscrizione Massimo Rosa e Claudio Barbagallo. "Grazie a questi nuovi impianti - ha detto Tosi - due zone di Avesa che fino a ieri erano completamente al buio vengono finalmente illuminate, garantendo la sicurezza di tutti coloro che fruiscono, in orario serale, sia del parcheggio che della camminata lungo la dorsale". "Anche questa operazione ha spiegato Bozza - deriva da segnalazioni dei cittadini, che ringraziamo perché ancora una volta ci permettono di intervenire in maniera mirata dove realmente serve". "Con una spesa di circa 35 mila euro - ha concluso Venturi -

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abbiamo posato 11 nuovi pali della luce. L'intervento rientra tra quelli inseriti nel piano degli investimenti del 2016". I n via Paiola è stato illuminato il parcheggio, posando 2 nuovi punti luce a led da 64 watt ciascuno, sostenuti da pali in acciaio di altezza 9 metri. In via Monte Ongarine sono stati posati 9 punti luce a led da 20 watt di potenza ciascuno con la relativa posa di 9 pali in acciaio di altezza di 6 metri. VIALE PIAVE. L'assessore all'Economato Alberto Bozza, il consigliere comunale incaricato allo Sviluppo delle piste ciclabili Ansel Davoli ed il presidente di Agsm Fabio Venturi si sono recati in sopralluogo per visionare il completamento dei lavori di installazione del nuovo impianto di illuminazione pubblica. L'intervento, realizzati da Agsm Lighting, ha portato alla posa di 14 nuovi punti luce da 20 watt ciascuno e all'installazione di 9 pali in acciaio alti 6 metri, che vanno ad aggiungersi agli atri pali già esistenti. "Un intervento che va a migliorare uno dei più importanti collegamenti ciclo-pedonali della città - spiega l'assessore Bozza - punto di con-

QUI VIALE PIAVE

ARRWA LA NUOVA 11111MINABONE PER BARE MABAIBRI SICUREUA

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Le due conferenze stampa di Agsm giunzione fra il centro cittadino, la fiere e tutta l'area industriale di Verona". "Un complessivo potenziamento del sistema di illuminazione - dichiara il con-

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sigliere Davoli - per accrescere la sicurezza dei ciclisti che, anche di notte, percorrono questo importante tratto di strada".

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LA GARA. Domenica c'è la Gensan Giulietta & Romeo Half Marathon

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-5-U gnu ciei cuoi- u 1qUIL Sé a competizione internazio nale si a anchera l'Agsm Duo Half Marathon, una prova di staffetta non competitiva. Strade chiuse e divieti di transito Sport e solidarietà domenica 12 febbraio per la decima edizione della Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon, gara podistica internazionale su strada, e la Agsm Duo Half Marathon, corsa a staffetta non competitiva, organizzata da Veronamarathon Eventi e Asd Gaac 2007, in collaborazione con il Comune. La gara, a cui parteciperanno almeno ottomila persone, rientra nei calendari della Iaaf (Federazione Mondiale di Atletica), l'Aims (Associazione Mondiale corse su strada) e la Fidai (Federazione Italiana Atletica Leggera).

La manifestazione è stata presentata a Palazzo Barbieri dagli assessori allo Sport Alberto Bozza e ai Servizi sociali Anna Leso con il vicepresidente della Veronamarathon, Matteo Bortolaso, il presidente della Fidal del Veneto Christian Zovico, il presidente di Agsm Fabio Venturi, la referente di Gensan Elisabetta Martini, il maratoneta Max Bogdanich, il presi-

dente di Abeo Alberto Bagnani e il direttore di gara Stefano Stanziai. «Verona sarà protagonista di un evento sportivo, ormai appuntamento tradizionale, di rilievo nazionale», ha detto Bozza, ringraziando gli organizzatori e i volontari che consentiranno lo svolgimento della manifestazione «e la Soprintendenza che ha permesso l'apertura dell'Arena e il passaggio dei maratoneti all'interno del monumento». Con l'iniziativa benefica denominata «Il sorpasso di Max», ha spiegato l'assessore Leso, «Agsm donerà all'Abeo per il progetto Villa Fantelli un euro per ogni partecipante della gara che l'atleta Max Bogdanich, scortato da alcuni ciclisti, tra i quali l'oro olimpico Elia Viviani, riuscirà a superare». Bogdanich, da anni iscritto all'Abeo, Associazione bambino oncologico emopatico, si considera un «ambasciatore» dell'associazione. Domenica parteciperanno all'ultima frazione

della corsa anche alcuni ragazzini ex pazienti oncologici, ora guariti (servizio in sporta pagina 47, ndr). La partenza sarà dall'Agsm Forum, Palazzetto dello Sport, alle 10, per snodarsi nelle vie tra il centro e San Zeno (vedi elenco accanto) e quindi ritornare in zona stadio, dove gli atleti che partecipano allaAgsm Duo HalfMarathon faranno il cambio. Qui inizierà il secondo giro: gli atleti entreranno nuovamente in città, da Porta Palio, percorrendo poi un itinerario tra il centro, Veronetta fino in Bra. Per tre giorni all'Agsm Forum sarà allestito il villaggio dedicato alla maratona, che aprirà nel primo pomeriggio di venerdì 10 febbraio, per ritirare il pettorale, il pacco gara e visitare gli stand delle aziende sponsor e dei running-brand. Infine un accenno alla medaglia che, grazie all'idea dello Studio Aurelio Clementi, sarà dedicata alle Arche Scaligere. • E.CARD.

1ut0 w ILMigliaia di persone sono attese domenica per il tradizionale appunta en' to con la mezza maratona di Giutietta&Romeo

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Corsa competitiva e staffetta per passione Torna la mezza maratona dell'amore «Giulietta & Romeo», domenica la corsa. Beneficenza con Elia Viviani

VERONA L'amore è una maratona. A Verona, che dell'amore è, per definizione, la città, invece, è una mezza maratona. Martedì prossimo sarà San Valentino. Il centro storico si affolla e decorazioni per la festa. Domenica vedrà sulle proprie strada la corsa che è dedicata a Giulietta e Romeo, gli eroi shakespeariani che hanno contribuito a dare fama eterna a Verona. Sarà, quella che si terrà domenica, la decima edizione della Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon, gara podistica internazionale su strada, che si svolgerà assieme la Agsm Duo Half Marathon, corsa a staffetta non competitiva, organizzata da Veronamarathon Eventi e Asd Gaac 2007, in collaborazione con il Comune. La gara, presentata ieri a Palazzo Barbieri, rientra nei calendari della laaf (Federazione Mondiale di Atletica), l'Aims (Associazione Mondiale corse su strada) e la Fida] (Federazione Italiana Atletica Leggera). Un appuntamento, quello podistico con gli altri avvenimenti collegati, che avrà una valenza a fini di solidarietà: «Grazie all'iniziativa benefica "Il sorpasso di Max" - spiega l'assessore ai Servizi sociali, Anna Leso - Agsm donerà all'Abeo i euro per ogni partecipante della gara che

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l'atleta Max Bogdanich, scortato da alcuni ciclisti, tra i quali l'oro olimpico Elia Viviani, riuscirà a superare». L'assessore Alberto Bozza sottolinea: «La nostra città sarà protagonista di un evento sportivo, ormai appuntamento tradizionale, di rilievo nazionale un ringraziamento va a tutti gli organizzatori, ai volontari che consentiranno la realizzazione della manifestazione e alla Soprintendenza che ha permesso l'apertura dell'Arena e il passaggio dei maratoneti all'interno del monumento». Il via è previsto alle io dall'Agsm Forum e il percorso si

le ore 8.3o alle 13 circa. Il divieto sarà valido anche per i residenti. Sarà in vigore anche il divieto di sosta con rimozione in alcune vie e piazze in modo differenziato, alcune anche a partire dal giorno precedente. In ogni caso, per conoscere tutte le modifiche alla viabilità conviene consultare gli indirizzi www.comune.verona.it e www.giuliettaeromeohalfmarathon.it. Ulteriori informazioni sono a disposizione contattando il numero verde 800 202525, venerdì dalle ore 9 alle 13 e giovedì anche dalle i5 alle 17. F.

le edizioni della Half Marathon con questa di domenica. La corsa rientra nei calendari della laaf (Federazione mondiale) e della Fidai

Evento orinai di

tradizione e anche di rilievo sportivo nazionale

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snoderà per il centro cittadino, con l'arrivo previsto in Piazza Bra. Proprio all'interno dell'Agsm Forum, peraltro, da venerdì, per tre giorni, sarà possibile accedere all'Expo Marathon: per tre giorni sarà allestito il villaggio dedicato alla corsa, che aprirà nel primo pomeriggio di venerdì io febbraio, consentendo di ritirare il pettorale, il pacco gara e visitare gli stand delle aziende sponsor e dei marchi del settore del running più importanti.

Come sempre in questi casi, sarà in vigore il divieto di transito lungo il percorso durante lo svolgimento della gara, dal-

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Trionfo all'arrivo Un'immagine della mezza maratona di Giulietta e Romeo, organizzata da Gaac 2007

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BENEFICENZA. Agonismo e solidarietà a braccetto: protagonista il campione italiano di maratona master in collaborazione con l'Agsm

Cuore Bogdanich, che accelerata m A a ~~ LI h, «Supero tutti per aiutare Un euro per ogni sorpasso alla Giulietta Romeo «Si, io sto con ï piccoli angeli che lottano per guarire» I

La locandina de Al sorpasso di Max», la sfida di Bogdanich ................................... .............................. Maria Cristina Cacci a

Come raggiungere un traguardo? Senza fretta, masenza sosta. Il pensiero di Goethe si presta a raccontare, in sintesi, l'impresa di un runner veronese che vive lo sport correndo al massimo, motivato da un istinto di vittoria e di grande amore per la corsa che supera l'ambizione del risultato, per coniugarsi al tempo del dare incondizionataniente attraverso la sua più grande passione. Massimiliano Bogdanich, per tutti il Max, incoronato campione italiano master di maratona nel novembre del 2016, racconta la sua iniziativa, che riesce a unire lo sport alla solidarietà.

L'IDEA «Tutto nasce sul campo di atletica di Basso Acquar durante un allenamento con amici, quando Luciano Venturini, anche lui membro dell'associazione Noi Corriamo da Dio, mi ha ricordato l'impresa sportiva di Migi-

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dio Bourifa alla maratona di Roma a fini solidali. L'abbiamo trovata un'ottima idea per dare concretezza alla naia volontà di raccogliere fondi a favore di Abeo, l'Associazione bambino emopatico oncologico di Verona, per sostenere, seppur in minima parte, il progetto di ristrutturazione di Villa Fantelli».

zione della Giornata mondiale contro il cancro infantile». LO SPONSOR. Mancava il supporto economico che, per fortuna, non si è fatto attendere. «Fortemente motivato, ho cercato lo sponsor e mi sono rivolto ad Agsm, da sempre attenta a tematiche sociali del territorio, ottenendo pieno appoggio da parte del presidente Fabio Venturi: il gruppo industriale veronese sosterrà la mia iniziativa, rendendo possibile la raccolta fondi per ogni mio sorpasso. Sono davvero felice». La gara scaligera prevede migliaia di iscritti e, inoltre, moltissimi appassionati che prenderanno parte alla Agsm Duo Half Marathon, staffetta non competitiva. Max racconta come si svolgerà l'impresa. «Saremo monitorati con un microchip; gli atleti in gara e gli appassionati della Duo dovranno lasciarmi un po' di spazio affinché io possa portare a termine i miei sorpassi ed evitare troppi zig zag: mi sosterran-

no Paola Pezzo, Giampaolo Bendinelli e Elia Viviani, pronti a farsi superare dame, in una grande festa benefica». E ancora: «Ciò che più mi emoziona è il lato umano: ci saranno moltissimi tifosi a danni forza in questa corsa perla speranza». L'andamento del grande sorpasso di Max sarà visibile a tutti. «Verrà allestito un maxischermo grazie al quale, oltre la gara vera e propria, sarà possibile monitorare anche la mia posizione in tempo reale e contare il numero di atleti superati che corrisponderanno evidentemente ad altrettanti punti da trasformare in euro». Bogdanich ci promette un gran finale. «All'interno dell'Arena mi aspetteranno i bambini di Abeo e, insieme, mano nella mano, percorreremo gli ultimi cento metri della mia corsa. Sono stato anch'io un genitore Abeo e quel giorno sarò lì per tutti i piccoli angeli che combattono ogni giorno contro la malattia, per le loro famiglie e

Più nel dettaglio: «Per realizzare l'iniziativa a Verona avevo bisogno di due elementi fondamentali: una inaratona o mezza maratona cui

prendere parte e un partner disposto a versare un euro per ogni atleta che io fossi riuscito a superare, partendo per ultimo». E prosegue: «Considerando l'amicizia che mi lega agli organizzatori della Veronamarathon, ho proposto loro il mio progetto, che è stato subito accolto con entusiasmo, così il teatro della mia prova sarà la prossima Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon, in programma domenica 12 febbraio. A pochi giorni, oltretutto, dalla celebra-

Cuore Bogdanich che accelerata «Su pera tutti per aiutare l'Abeo.

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per tutti quanti i volontari dell'associazione». ORGOGLIO. Boddanich si è gadagnato dunque il grande sostegno di Agsm, come si evince anche dalle parole del presidente, Fabio Venturi: «Sono veramente orgoglioso di sostenere come Gruppo Agsm l'iniziativa "Il sorpasso di Max" per aiutare l'associazione Abeo. Donare un euro per ogni runner sorpassato dal campione Max Bogdanich durante la corsa del 12 febbraio è dimostrare che Agsm c'è, concretamente, con azioni pratiche e che è sempre al fianco delle associazioni e dei progetti socialmente utili». Venturi insiste: «La nostra è l'azienda dei veronesi, non mi stancherò mai di ripeterlo, ed è giusto che il nostro lavoro aiuti chi è meno fortunato di noi. Quindi il mio invito questa volta è proprio questo: venite a correre e fatevi superare da Max: contribuirete assieme a noi a un'ottima causa». •

«L'iniziativa ci è stata proposta da Max e t'abbiamo accolta fin da subito con vero piacere», svela Claudio Arduini, del comitato organizzativo di Veronamarathon. «Abbiamo sposato il progetto e abbiamo gioito con Max quando lui è riuscito a trovare in Agsm lo sponsor. Anche noi. come il nunnerveronese nostro amico da anni, siamo da sempre vicini ad Abeo e, in generate, a progetti di solidarietà per il bene di tutti, contando sulla forza aggregativa dello sport, votano che permette di veicolare valori e creare coesione tra moltissime persone.

agonisti e appassionati». E ancora: «Allestiremo un maxischermo che darà notizia in tempo reale non solo della gara ma anche del grande sorpasso di Max, chilometro dopo chilometro. Prevediamo all'incirca diecimila iscritti totali all'evento che comprende la gara Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon e la Agsm Duo Hatf Marathon, non competitiva. La starting Cine per tutti i runners sarà allo stadio, come nelle precedenti edizioni, e il percorso si snoderà attorno al centro storico, con arrivo in piazza Bra, passando all'interno dell'Arena Abbiamo tutti fiducia in Max: se correrà come sa fare, e lofarà, realizzerà un'impresa memorabile». rtc.c

Max Bogdanich insegue l'impresa: «Supero tutti i runner e dò una mano all'Abeo»

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SFIDA. Agsm donerà un euro all'Abeo per ogni partecipante della gara che Bogdanich riuscirà a superare

Corriamo tutti con Max Quando vince la solidarietà Tra le finalità dell'iniziativa sostenere il progetto Villa Fantelli per un miglioramento dell'esperienza terapeutica di bimbi e famiglie Si potrà correre la decima Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon per tanti motivi: per divertimento, per benessere, per agonismo. Invece alla sfida e a fare del bene devono aver pensato l'associazione Abeo, Agsm ed il maratoneta Max Bogdanich insieme a Veronamarathon Eventi nel pensare all'iniziativa «Il sorpasso di Max». La formula è tanto semplice quanto importante: Agsm dona all'Associazione Bambino Emopatico Oncologico un euro per ogni partecipante della gara che Max riuscirà a superare. Con Veronamarathon Eventi organizzatrice della Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon con l'ausilio del Comune di Verona, tre grandi attori protagonisti si mettono assieme. TUTTI INSIEMEAbeo onlus Verona (Associazione Bambino Emopatico Oncologico) rivolge la sua attività al reparto di Oncoematologia pediatrica per contribuire al miglioramento delle modalità di diagnosi, di trattamento, di umanizzazione e rendere l'ospedale un luogo di cura a misura di bambino. Abeo è una organizzazione non lucrativa di volontariato a favore di bam-

bini emopatici oncologici, affetti da tumori solidi e leucemie. VILLA FANTELLI. Finalità del «Il sorpasso di Max» sarà sostenere il progetto Villa Fantelli promosso daAbeo per favorire la logistica, offrire servizi e un miglioramento dell'esperienza terapeutica ai bambini e alle famiglie. Ancora si vorrà sensibilizzare la comunità in occasione della giornata mondiale del cancro infantile per questo il tutto sarà ancora più importan-

te. Agsm è il partner energetico e ha scelto di sostenere questo progetto ricordando che l'energia può essere vettore di benessere e miglioramento della qualità della vita. L'AIUTO DI AGSM. Il gruppo Agsm è fornitore di servizi energetici ambientali e tecnologici per il territorio veronese. La missione di Agsm consiste nel generare ricchezza minimizzando gli impatti ambientali delle proprie attività per preservare l'ambiente, contribuendo a creare valore nella comunità locale e mantenendo elevati livelli di qualità nei servizi offerti. Max Bogdanich è l'atleta ve-

ronese campione italiano categoria master di maratona nel 2016, classe 1966, lavoratore, tre figli. Un uomo dai grandi valori e dalle prestazioni atletiche eccellenti, si allena spesso al campo Coni di Verona e crede fortemente in questo progetto. Max Bogdanich partirà in ultima posizione, avrà una divisa particolare e vistosa, sarà scortato da un team di angeli custodi in bicicletta, uno dei quali sarà Elia Viviani, oro olimpico nel ciclismo su pista a Rio 2016. Viviani e gli altri biker ma anche tutti i partecipanti sorpassati saranno i motivatori speciali che sproneranno Max a superare il maggior numero di concorrenti in gara. •

Il manifesto che promuove l'iniziativa

Corriamo tutti con Max Quando vince la solidarietà

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MaxBogdanich affronterĂ la Gensan Half Marathon per aiutare I'Abeo in collaborazione con Agsm

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La Città a misura di innamorati Prende il via Verona in Love DA DOMANI A MARTEDÌ LA KERMESSE NELLE VIE DEL CENTRO: TANTE INIZIATIVE DEDICATE NON SOLO A CHI Si AMA Per il tredicesimo anno consecutivo, San Valentino fa rima con "Verona in Love", la grande kermesse che a partire da domani, sabato 11 febbraio, animerà il centro storico della città con una ricchissima serie di eventi. D'altronde, la città dell'amore per eccellenza non poteva che festeggiare al meglio la giornata degli innamorati. Il centro della manifestazione sarà Piazza dei Signori, dove saranno disposte a forma di cuore una serie di bancarelle di prodotti d'eccellenza e dove si svolgeranno numerosi eventi, senza dimenticare che le vie dei centro si vestiranno a festa con le Luminarie d'amore. QUATTRO GIORNI DI FESTA Per quattro giorni, fino a martedì 14, si svolgeranno emozionanti attività adatte davvero a tutti i gusti. Qualche esempio? Gli amanti della cioccolata non potranno perdersi la degustazione che si terrà nello scenografico Loggiato di Fra' Giocondo, una dolce coccola dedicata a grandi e bambini. In Cortile Mercato Vecchio ci sarà la possibilità, per tutte le coppie, di scattare una foto ricordo per immortalare in un momento speciale tutto il loro amore. Chi vorrà, potrà cogliere questa romantica occasione per dedicare alla propria dolce metà una dichiarazione personalizzata, mentre non mancheranno sorprese anche per i più piccoli, come la distribuzione di divertenti e colorati palloncini. E ancora: tra le innumerevoli proposte, ci saranno anche la bacheca del Messaggio del Cuore e il Sigillo d'Amore: una promessa d'amore su pergamena con il sigillo in ceralacca,

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Un ricco programma tra attività, degustazioni , sport, cacce al tesoro , visite guidate, proiezioni e tanto altro ormai diventato nell'arco degli anni un oggetto da collezione. Spettacolari anche i Soffi d'Amore, una cascata di coriandoli colorati che scalderanno l'atmosfera della piazza. A completare il tutto una ricchissima serie di iniziative collaterali: concerti dal vivo, visite guidate a tema, spettacoli teatrali, di musica e di balletto, aperitivi sulla Torre Dei Lamber-

ti. Senza dimenticare le visite guidate per conoscere e apprezzare il centro storico della città e la caccia al tesoro Love Hunting V. E ancora: lo spettacolo Anime Danzanti, l'intrattenimento con musica live e gli speaker di Live in Love, l'appuntamento con lo sport Giulietta&Romeo Half Marathon e AGSM Duo Marathon (manifestazioni di domenica 12 febbraio organizzate da Verona Marathon), lo spazio dedicato a Sposami a Verona, le proiezioni di Love Film Fest, le cene romantiche di Due cuori a tavola e Dolcemente in Love. Tra le novità di questa tredicesima edizione spiccano su tutte un imperdibile Show cooking con cuochi d'eccezione e l'Abbraccio d'amore tinto di rosso sulla Scala della Ragione. Per una festa degli innamorati davvero senza pari.

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VALEGGIO. L'atleta ha percorso 220 chilometri in 46 ore nella gara sulla neve nel Minnesota

Di corsa a 20 sottozero la sfida estrema di Mazzi la prima tappa delle ultramaratone: la prossima sarà in California con temperature a 50 gradi. «Così promuovo il dono del sangue» Maria Vittoria Adami Nella tormenta di neve a meno 20 gradi, nell'inverno del Minnesota, per raccontare al mondo l'importanza di donare il sangue. Il maratoneta valeggiano Marco Mazzi ha percorso nel gelo 220 chilometri in 46 ore e 31 minuti alla Arrowhead 135 mile `V inter Ultratnarathon, negli Stati Uniti, piazzandosi undicesimo e correndo, unico italiano, con il cuore che batte per Fidas Verona. Donatore di sangue dal 2002 e autista di ambulanze del Sos Valeggio, Mazzi compirà 50 anni il 27 giugno e ha voluto festeggiarli correndo per la federazione dei donatori in una serie di maratone estreme con il progetto «Da pieno 50 a più 50 gradi per il dono del sangue». Dopo l'esperienza in Minnesota, dove si prevedeva un inverno a meno 50, a giugno sarà nella Death Valley californiana per la Badwater Ultratnarathon affrontando altri 220 chilometri col caldo torrido di più 50 gradi. In Minnesota, Mazzi ha corso in solitaria lungo un percorso faticoso e immerso nella natura, senza fermarsi, tra il 30 gennaio e il

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primo febbraio. Si è dissetato con la neve e al traguardo è quasi stramazzato al suolo per il sonno. Ora, a casa, si gode il risultato con la moglie Maddalena e i figli Niccolò e Martina che con i 12 mila donatori Fidas veronesi lo hanno seguito in gara via Facebook partecipando alla sua soddisfazione: «Sono felicissimo», racconta sottolineando che ha impiegato quattro ore in meno del previsto. «Le difficoltà maggiori sono state il percorso pieno di salite e discese, la molta neve caduta nei giorni precedenti e il sonno: la seconda notte è statala più dura. Ma ce l'ho fatta perché avevo una grande motivazione: la Fidas mi ha aiutato a continuare a correre». Solo 38 maratoneti sono arrivati al traguardo dellaArrowhead: in 21 si sono ritirati mentre altri l'hanno percorsa in bici o con gli sci. «Ho iniziato correndo, ma la pista non era battuta e dovevo trainare la slitta, per non strafare ho scelto un passo da trekking sostenuto. La fatica, il freddo, la fame e la sete sono stati ripagati dalla bellezza della natura in cui ero immerso». Ad attenderlo al suo rientro, i familiari e i donatori di Fidas Verona. «Ci congratu-

a: a passo veloce

J!°

Marco Mazzi, Fidas Agsm hamo con Marco che ha compiuto quest'impegnativa impresa sportiva per sensibilizzare al dono del sangue», dice il presidente Massimiliano Bonifacio. L'iniziativa, sostenuta da Agsm Verona, società per la quale Mazzi lavora, e Canadiens, proseguirà con l'ultramaratona californiana. L'atleta prevede altre gare in

Italia e in Europa «per celebrare», dice, «i 50 anni e sensibilizzare 1 dono»: a marzo affronterà i 280 chilometri della Milano-Sanremo; il 21 maggio la sua settima Nove Colli running di 202 chilometri. Il 28 e 29 settembre: 246 chilometri tra Sparta e Atene nella Spartathlon, già percorsa quattro volte; a fine novembre Asa, Atene-Sparta-Atene, di 492 chilometri.

Mazzi, presidente della sezione di 30 donatori Fidas Verona di Agsm, corre da molto, ma ha iniziato a gareggiare nel 2007 e si allena per almeno cento chilometri a settimana. «Se riuscirò a completare tutte queste gare nel 2017 raggiungerò il record mondiale: non è un'ianpresa impossibile, come non lo è donare il sangue», conclude. •

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INIZIATIVE. Firmato il protocollo d'intesa tra il presidente Bertagnoli e quello dell'azienda Venturi

Mpmi alleaticonAg per divise e convenzioni Finanziato l'acquisto delle uniformi della squadra sanitaria dell'Ana Agevolazioni sulle tariffe per le forniture di energia per i suoi tesserati Agsm rinnova la sua collaborazione con la sezione Alpini di Verona e lo fa con una convenzione e il finanziamento delle divise della squadra sanitaria. Ieri mattina, nella sede di lungadige Galtarossa, il presidente provinciale dell'Ana, Luciano Bertagnoli, e quello di Agsm, Fabio Venturi, hanno firmato una convenzione per far avere tariffe agevolate per le forniture di Agsm agli Alpini e ai tesserati dell'Ana di Verona. «Abbiamo adottato il principio dei gruppi d'acquisto», spiega Venturi, «in modo da poter avere tariffe agevolate. E siccome si parla di circa 23mila tesserati, tra Alpini e simpatizzanti, la convenzione è più che auspicabile». Le informazioni sull'iniziativa si possono avere nella sede centrale dell'Ana di Verona, in via del Pontiere, angolo via ponteAleardi. «Volevamo offrire un valore aggiunto ai nostri tesserati», precisa Bertagnoli, ricordando che l'associazione offre già una serie di facilitazioni a chi si iscrive, come gli accessi agevolati alle partite dell'Hellas Verona e del Chievo. Altro capitolo è quello della squadra sanitaria dell'Ana composta da una ventina di

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La squadra sanitaria dell'Ana di Verona con il presidente di Agsm Fabio Venturi FOTO MARCHIORI persone, e recentemente riorganizzata grazie all'apporto di medici, infermieri, autisti di ambulanze, alcuni Alpini altri provenienti dalla Croce Verde o semplici volontari che hanno sposato lo spirito solidale degli Alpini. Agsm ha finanziato l'acquisto delle loro divise che avranno il logo dell'azienda. «La squadra sanitaria affianca la nostra squadra di Protezione civile in tutte le situazioni d'emergenza», precisa Bertagnoli, ricordando

che l'apporto di forze nuove al gruppo rappresenta una garanzia per il futuro dell'associazione. Nell'occasione il presidente provinciale dell'Ana ha ricordato l'impegno degli Alpini veronesi per le popolazioni terremotate. «Finora abbiamo raccolto 102mila euro che andranno a rimpiguare il fondo nazionale predisposto dall'Ana per finanziare progetti di ricostruzione ad Amatrice, Accumoli, Preci ed Arquata nel Tronto. In partico-

lare ad Accumoli è già partita la realizzazione di un centro polifunzionale che servirà all'accoglienza e all'assistenza della popolazione della zona. Bisogna però che questo apporto non si fermi. L'Ana garantisce che i soldi raccolti saranno impiegati per progetti ben identificati». Chi volesse contribuire può trovare tutte le indicazioni sul sito www.anaverona.it oppure rivolgendosi ai gruppi (ce ne sono 200 tra città e provincia) o in sede. • E.CARD.

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AGSM

Reti wifi unificate per internet più veloce Le reti wifi Guglielmo e freewifi@AGSM si unificano in ((freewifi@verona)), una rete unica , gratuita, illimitata ad altissima velocità (500Mb/s), utilizzabile da tutti scaricando l'App gratuita Verona SmartApp. L'unificazione delle due reti sarà ultimata entro pochi giorni, quando i 145 hotspot di Guglielmo e i 35 hotspot della rete freewifi@AGSM saranno trasformati in ((freewifi @verona)). Nelle prossime settimane verranno aggiunti anche i punti presenti nelle sedi universitarie , attualmente

450, che raddoppieranno nel 2017 fino a toccare quota 900. II nuovo servizio di connessione gratuita è stato presentato dal presidente di Agsm, Fabio Venturi, insieme al consigliere incaricato per lo sviluppo dei progetto wifi, Vittorio Di Dio. «Questo è solo il primo passo perla realizzazione di una vera e propria città smart - spiega Venturi - con l'unificazione delle due reti semplifichiamo la vita ai nostri cittadini che ora possono trovare ed accedere al freewifi@verona anche nei quartieri dove prima arrivava solo la rete Guglielmo». Venticinque nuovi hot spot saranno installati nei prossimi giorni nei quartieri più lontani dal centro storico, per garantire a tutti i cittadini il nuovo servizio, dotato di una velocità di navigazione di gran lunga superiore a quella fino ad oggi utilizzata.

La campagna elettorale aspetta qualche nome

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Verso la fusione

Aim--Agsm, polo unico Variati e Colla: «Ntmneri

giusti per un futuro quotato in Borsa» VICENZA Un'aggregazione capace di superare le verifiche di Consob e Antitrust, «perché la società che nascerà da Aim e Agsm potrebbe entrare in Borsa, in futuro». E un meccanismo di governance per cui, per le decisioni fondamentali, la nuova realtà dovrà avere l'assenso unanime dei soci, quindi anche del Comune di Vicenza pur se minoritario. Il sindaco Achille Variati e l'amministratore del gruppo Aim, Paolo Colla, ieri hanno fornito ulteriori dettagli sul processo di aggregazione delle multiutility di Vicenza e Verona, iniziato da alcune settimane. II memorandum sottoscritto fra le due società prevede che il progetto di fusione venga elaborato dagli advisor così da essere presentato ai due consigli comunali entro fine marzo. «II protocollo che abbiamo condiviso fissa dei principi che tutelano entrambi i partner. E importante - sottolinea Colla - perché anteponendo una condivisione del metodo evitiamo il rischio di "litigare" più avanti. L'aggregazione fra Agsm e i trentini di Dolomiti Energia, l'anno scorso, non è andata in porto proprio per questo». Circa la governante è previsto che nella futura azienda «i ruoli nel Cda siano definiti in modo omogeneo, senza preminenza di una realtà. Analogamente, nelle controllate si privilegerà il ruolo storico avuto in passato da Aim e Agsm». La preoccupazione nasce ovviamente dal timore che Aim (che nel 2015 ha fatturato 302 milioni contro i 784 di Agsm) risulti nella composizione socio minoritario. Con il protocollo si risolve la questione a monte: «In tutte le decisioni più importanti, stabilite a priori, non basterà l'approvazione del 51% dei soci ma servirà l'unanimità» sottolinea Variati. Sindaco e ad hanno poi toccato l'ipotesi Borsa. «La società che va nascendo, con più di un miliardo di curo di fatturato e 22oo dipendenti, è un soggetto con le caratteristiche per la quotazione. Sicuramente però il flottante destinato alla Borsa non sarebbe maggioritario, il controllo pubblico resterebbe garantito - avverte il sindaco - in ogni caso, saranno valutazioni delle prossime amministrazioni comunali». Presenti in commissione, presieduta dal consigliere Ennio Tosetto, i consiglieri d'opposizione Roberto Cattaneo (Forza Italia) e Liliana Zaltron (Movimento 5 Stelle) hanno chiesto «maggiore documentazione, anche sul bilancio di Aim, e grafici, prima di poter dare una valutazione positiva o negativa».

Andrea Alba C) RIPRODU710NE RISERVATA

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I VIGILI. ATTE ; I I BOLLE TRLFFi

Falsi addetti Agsm Torna l'allartne VERONA «Siamo di Agsm, vogliamo restituire i crediti delle vostre bollette». Troppo bello per essere vero. E infatti è una truffa: l'ultima, secondo alcune segnalazioni arrivate al comando alla polizia municipale, che alcuni si sarebbero inventati per introdursi in casa altrui arraffare quanto possibile. La ditta che eroga luce e gas sottolinea che nessun tecnico è autorizzato a chiedere (o dare) soldi a domicilio.

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AGSM-AIM

Le utility di Verona e Vicenza verso le nozze con obiettivo Piazza Affari (Zoppo a pagina 13)

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I COMUNI DI VERONA E VICENZA VERSO IL SÍ ALLA FUSIONE DELLE DUE EX MUNICIPALIZZATE

AgsmmAim, utnity a nozze con qw) ^ Nascerà un gruppo da oltre 1 miliardo di fatturato, aperto all'aggregazione di altre società anche al di, fuori del Veneto. Gli ultimi dettagli dell'operazione sono allo studio dell'advisor Banca Imi DI ANGELA ZOPPO

E

rano evidentemente due predestinate, per vicinanza territoriale, buona salute finanziaria e forti legami tra i rispettivi Comuni-azionisti, che già si sono messi alla prova con le joint venture nei servizi ambientali e idrici (Viveracqua). Così, quando Agsm Verona ha deciso di non andare avanti nell'alleanza con Dolomiti Energia, pensare all'Aim di Vicenza è stato naturale. Le due multiutility venete andranno a nozze, quasi sicuramente attraverso una fusione classica (e non per incorporazione) che già lascia intravedere il passo successivo: la quotazione in borsa mantenendo comunque la quota di maggioranza in mano pubblica. Affiancate dagli advisor Banca Imi (Agsm) e Unicredit (Aim), le due ex municipalizzate controllate al 100% dai rispettivi Comuni hanno avviato l'iter che dovrebbe portarle entro la prossima primavera ad approvare l'operazione. Dopo il memorandum of understanding firmato alla fine dello scorso dicembre ci sarà il passaggio obbligato nei rispettivi consigli comunali, previsto entro fine marzo. Tale termine temporale appare cruciale soprattutto a Verona in vista delle imminenti elezioni amministrative, perché il consiglio non può approvare operazioni straordinarie nei 45 giorni precedenti il voto. Ma se si voterà l' 11 giugno, ci sarà qualche settimana in più. Se entro fine maggio si arriverà al sì delle assemblee dei soci, nascerà un gruppo da 1,2 miliardi di euro di fatturato, un mol superiore a 130 milioni e 2.250 dipendenti, numeri che varranno al nuovo gruppo il piazzamento al sesto posto nella classifica nazionale delle multiutility. Registi della fusione sono i sindaci di Verona, Flavio Tosi, e di

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Vicenza, Achille Variati, e i top manager delle due società, ossia il presidente di Agsm Fabio Venturi e l' amministratore unico di Aim Paolo Colla. L' aggregazione riguarderà tutte le aree di business: vendita di energia, ciclo dei rifiuti, produzione e distribuzione di energia e calore e servizi alle amministrazioni comunali. «I marchi però rimarranno ben distinti, perché la loro identità è orinai radicata nei rispettivi territori», premette il sindaco Tosi, che anticipa quale potrebbe essere l'evoluzione di questa fusione. «Ci piacerebbe aggregare altre realtà del territorio veneto, come quelle del Padovano ma non solo. Pensiamo anche a Mantova e a Trento, per esempio. Se questo avverrà prima o dopo la quotazione in borsa, lo vedremo strada facendo. Certo, prima sarebbe ancora meglio». La strada dell' ipo non è considerata una scorciatoia per fare cassa. «I proventi della quotazione», assicura Tosi, «verranno destinati in gran parte agli investimenti della nuova realtà aggregata a beneficio della società risultante dalla fusione e del territorio». Il presidente di Agsm Venturi è un sostenitore del polo aperto ad altre utility. «Con Dolomiti Energia. per esempio, ho sempre pensato fosse un arrivederci e non un addio», conferma, sottolineando che la nuova società ha già i numeri per andare in borsa. «Agsm per dimensioni e solidità finanziaria potrebbe aspirare al listino persino da sola, figuriamoci una volta unita con Aim. Valuteremo comunque la risposta del mercato. L'idea è quotare un pacchetto di minoranza e continuare anche a remunerare adeguatamente i soci pubblici, che ci hanno sempre sostenuto». Mentre gli advisor finanziari studiano il delicato meccanismo dei concambi, per garantire la convivenza equilibrata sarà

fondamentale anche la rappre- una forte volontà comune di sentanza dei soci negli organi accantonare particolarismi per amministrativi e di controllo. unire due vere multiutility, che «Le regole di governance sono in questi anni hanno investito chiare; le decisioni strategiche in tecnologia e qualità, sono verranno prese sempre insieme», cresciute nel mercato conferprecisa il sindaco di Vicenza Va- mando la propria mission, che riati, che sottolinea anche altri consiste nel favorire l'accesso aspetti e ragioni della fusione: di tutti i cittadini ai servizi pub«La concretezza che ci lega con blici locali. Il nuovo soggetto Tosi, al di là dei percorsi politici perciò», spiega il manager, differenti, ci porta a pensare che «non sarà solo la sommatoria le nostre due aziende, una volta di due aziende forti ma potrà unite, potranno aumentare gli contare sulle sinergie generate investimenti, riducendo i costi dall'unificazione dei rispettivi e garantendosi una dotazione bacini territoriali, dall'efficienfinanziaria ancora più impor- tamento dei servizi alle econotante». Quanto alle ricadute mie di scala sia nei servizi che occupazionali, secondo Variati nell'impiantistica». «la fusione non comporterà al- Oltre a Banca Imi e Unicredit cun licenziamento, anzi aprirà alla fusione lavorano Kpmg coa nuove assunzioni e per questo me advisor industriale e gli stul'operazione è stata accolta posi- di legali Gianni Origoni Griptivamente anche dai sindacati». po Cappelli & Partner per Aim Per l'amministratore unico del- e Gitti and Partners per Agsm. la società vicentina, Colla, «tra (riproduzione riservata) Aim e Agsm c'è in questa fase

TUTTI I NUMERI DEI PROMESSI SPOSI Dati 2015

747,9 miliardi di euro 81,8 miliardi di euro 10,90% 29,7 miliardi di euro 4%

Ricavi

264,2 miliardi di euro

Ebitda

51,4 miliardi di euro

Margine Ebit Margine

14,4 miliardi di euro

Utile netto

600,4 miliardi di euro

Capitale investito netto

2.400 GWh

316 Mmc Comune Verona 100%

19,50% 18,5 miliardi di euro 7%

7,4 miliardi di euro 283,5 miliardi di euro

Energia elettrica venduta

380 GWh

Gas venduto

225 Mmc

Possesso azionario

Comune Vicenza 100% Fonte: dati di bilancio

GRAFICA MF-MILANO FINANZA

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FORMAZIONE. Domani alla Gran Guardia 680 partecipanti e 42 relatori

A Seo&Love le strategae del traffico sm sítí nella rete L'incontro ha il supporto della Confesercenti il patrocinio del Comune e la collaborazione di Agsm Domani nell'auditorium della Gran Guardia di Verona, si svolgerà dalle 9 alle 19.30 la seconda edizione di Seo&Love, percorso informativo sui contenuti della rete, strategie per aumentare il traffico del proprio sito e generare nuove opportunità. Alla manifestazione, organizzata da Salvatore Russo, marketing manager di 6sicuro.it, in collaborazione con Taeda Comm nication, Redoro, Semrush, Daniela Ballarini, Sonia Milan, Andrea D'Ottavio e Giulia Bezzi, i 680 iscritti ascolte-

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L'esterno del palazzo della Gran Guardia in piazza Bra ranno 42 relatori, tra cui Salvatore Aranzulla, i giornalisti e blogger Rudy Bandiera e Riccardo Scandellari, Alessandro Agostini autore del libro Trovare clienti con Google, il dg di Iab Italia Daniele Sesini, Da-,vn Anderson, Aley-

da Solis, Lukasz Zelezny, Bastian Grimm. L'evento ha il supporto di Confesercenti, il patrocinio dal Comune di Verona con l'assessorato al Commercio con la collaborazione di Agsm. • M.U. O RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mentre nei giorni scorsi sono arrivati i primi via libera da sindacati e minoranze, il nuovo colosso veneto delle multiutility, quello che sta nascendo tra Verona e Vicenza, guarda già alla quotazione. A fine anno è stato sottoscritto il protocollo d'intesa tra i vertici di Agsm (Verona) eAim (Vicenza), che daranno vita a una nuova realtà industriale con un fatturato da oltre un miliardo di euro, un margine operativo lordo di oltre 130 milioni e 2.250 dipendenti. La sesta multiutility per dimensioni in Italia. L'accordo preliminare è stato sottoscritto a Palazzo Trissino dal sindaco di Vicenza Achille Variati e quello di Verona Flavio

Tosi (in foto rispettivamente a destra e in alto),l'anmministratore unico di Aim Paolo Colla e il presidente di Agsm Fabio Venturi. Le due ex municipalizzate proseguono ora nell'iter che dovrebbe concludersi nella prossima primavera: entro maggio è previsto l'ok delle assemblee dei soci. Occorre non

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perdere tempo, viste le imminenti elezioni in programma a Verona. Intanto si stanno già guardando attorno. «Ci piacerebbe aggregare anche altre realtà del territorio veneto del Padovano, ma non solo - ha dichiarato a Mf-Milano Finanza il sindaco di Verona Flavio Tosi - pensiamo a Mantova e Trento, per esempio. Se questo avverrà prima o dopo la quotazione in Borsa, lo vedremo strada facendo. Certo, prima sarebbe meglio». I prodella venti quotazione verranno destinati in gran parte agli investimenti della nuova realtà aggregata, a beneficio della società risultante dalla fusione e del territorio. Anche il presidente di Agsm Venturi guarda alle aggregazioni. «Con Dolomiti energia, per esempio, ho sempre pensato che fosse un arrivederci, non un addio». Le due multiutiliy stanno lavorando agli aspetti organizzativi all'Ipo assieme agli advisor, Banca Imi per Agsm e Unicredit per Airn. In particolare è all'esame il delicato meccanismo dei concambi, per garantire adeguata rappresentanza a tutti i soci negli or-

gani amministrativi e di controllo. Alla fusione stanno lavorando anche Kprng (advisor industriale) e gli studi legali Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partner per Aim e Gitti and Partners per Agsm. Anche dopo la quotazione la maggioranza resterà comunque saldamente in mano pubblica (continuando a remunerare "adeguatamente" i soci pubblici), mentre la società per ora manterrà entrambi i marchi, che userà a seconda delle realtà

«Ci piacerebbe aggregare altre realtà del territorio veneto e ci interessano anche Mantova e Trento Meglio sarebbe ultimare le operazioni prima dello sbarco in Borsa»

dove è più conosciuta. Una strada, quella della quotazione, indicata anche dalla Legge Madia sul riordino delle partecipate. Anche se è stata parzialmente bocciata dalla Consulta, la parte dedicata alle partecipate pubbliche resterebbe (secondo molti giuristi) ancora valida. Le aree di business nelle quali operano i due gruppi veneti sono la vendita di energia, il ciclo integrato dei rifiuti, la produzione e distribuzione di energia e calore, i servizi alle amministrazioni comunali. Ma le due società hanno pesi differenti. In attesa dei numeri del bilancio 2016, il fatturato 2015 di Agsm è stato di 747,9 milioni contro i 264,2 milioni di Aim Vicenza. L'ebitda (il margine operativo lordo) è 81,8 milioni per Verona contro 51,4 milioni per Vicenza; mentre l'utile netto di Verona è di 14,4 milioni, per Vicenza sono stati 7,4. «Le regole di governance sono chiare, le decisioni strategiche verranno prese sempre insieme - ha spiegato il sindaco di Vicenza Variati a Mf - La concretezza che ci lega con Tosi, al di là dei percorsi politici differenti, ci porta a pensare che le nostre due aziende, una volta unite, potranno aumentare gli investimenti, riducendo i costi e garantendosi una dotazione finanziaria ancora più importante». E Variati assicura che la fusione non comporterà alcun licenziamento, anzi «aprirà a nuove assunzioni e per questo l'operazione è stata accolta positivamente anche dal sindacati».

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Matrimonio Agsmla maggioranza anomala che può far passare

fusione e quotazione in Borsa VERONA Seduta a porte chiuse, ieri pomeriggio a palazzo Barbieri, per discutere dell'ormai imminente fusione tra Agsm e la multiutility vicentina, Aim. A spiegare i termini dell'intesa ai membri della Commissione consiliare sugli Enti sono stati il presidente dell'azienda veronese, Fabio Venturi e l'ex direttore generale, Gian Pietro Cigolini, affiancati dall'avvocato Gregorio Gitti, titolare dell'omonimo studio legale che sta lavorando da consulente per Agsm. L'incontro si è svolto a porte chiuse in quanto riguardava strategie industriali, possibili sbarchi in Borsa e molte altre questioni decisamente riservate. Ma qualcosa sui contenuti dell'incontro è comunque trapelato. Se l'intesa andrà in porto, si andrà ad una fusione classica (non per incorporazione) e il (quasi certo) passo successivo sarà appunto la quotazione in Borsa, mantenendo peraltro la maggioranza in mano ai due enti pubblici. Gli advisor dell'operazione, sono stati secondo quanto anticipato dalla stampa finanziaria, Banca Imi per Agsm e Unicredit per Aim. Particolare non secondario, anche per i non addetti ai lavori, la nuova società avrà sede legale a Verona. Il primo memorandum of understanding era stato già firmato alla fine dello scorso dicembre da Flavio Tosi e da Achille Variati, i sindaci dei due capoluoghi, l'uno del centrodestra e l'altro del centrosinistra. Detto per inciso, il sopra citato avvocato Gregorio Gitti, bresciano, è il cognato del noto banchiere Giovanni

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Incontro riservato dei consiglieri con il legale che prepara l'operazione

Bazoli, è stato advisor della fusione tra le municipalizzate di Milano e di Brescia (creando la multiutility pubblica A2A) mentre, sul versante politico, è stato eletto al Parlamento nella lista di Mario Monti per poi aderire, nel 2014, al gruppo parlamentare del Pd di Matteo Renzi.

Restando sul versante politico di questa vicenda, adesso peraltro sarà necessario anche un voto positivo da parte di entrambi i consigli comunali, un voto da esprimere obbligatoriamente entro fine marzo, visto che subito dopo l'assemblea municipale veronese sarà sciolta in vista delle elezioni. Ci saranno problemi? Possibile. All'interno della (risicata) maggioranza tosiana, i seguaci di Stefano Casali hanno ripetutamente fatto sapere che

non gradiscono affatto questa operazione e lo stesso Casali aveva ripetuto più volte un secco «non si vendono i gioielli della città e noi non vogliamo che Agsm vada in Borsa per essere magari comprata dai cinesi». Sul versante opposto, però, va rilevato che i consiglieri del Pd difficilmente potrebbero fare le barricate contro una scelta ideata e realizzata anche dal loro sindaco più noto in Veneto, il vicentino Achille Variati (per non riparlare dei già citati rapporti tra l'avvocato Gitti e Matteo Renzi).

Non sembra per nulla da escludere, quindi, che il sì all'unificazione, alla fine, possa arrivare grazie ad una maggioranza del tutto inedita per Palazzo Barbieri. Se tutto andrà comunque a buon fine, dalla fusione Agsm-Aim nascerà un gruppo da 1,2 miliardi di euro di fatturato, con un mol (margine operativo lordo) superiore a 130 milioni e con 2.250 dipendenti (quelli della sola Agsm sono attualmente poco più di 1.700), il che porterebbe la nuova società al sesto posto nella classifica nazionale delle multiutility. L.A. 0 RIPRODUZIONE R!SERVA'A

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L'iter La fusione tra Agsm e Aim sarà «secca» e non per incorporazione. La sede legale della nuova realtà sarà a Verona L'iter prevede un voto positivo dei rispettivi consigli comunali entro la fine di marzo, poi l'ol< societario ed in tempi brevi anche la quotazione in Borsa • L'ostacolo a Verona è politico: i casaliano hanno già anticipato il loro no, ma un inedito soccorso potrebbe arrivare dal Pd

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AMBIENTE. L'emergenza aria avvelenata indica una strada obbligata: promuovere una mobilità innovativa e sostenibile

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E contro l'in ento killer IM . l'Agsm occa la svolt a verde Bici elettriche per i dipendenti, colonnine per ricaricare gratis le auto Il presidente Ven ° : «Cerchiamo di spostarci senza inquinare» Manuela Trevisani .............................................................................. Una mobilità sostenibile, fatta di biciclette, piste ciclabili, filobus e mezzi pubblici sempre più "green" invece delle tradizionali auto private. O, almeno, vetture elettriche o ibride al posto di quelle a benzina, laddove siano indispensabili. Non un sogno irrealizzabile, ma un obiettivo verso cui è opportuno dirigersi a passi decisi e rapidi per far fronte a quella che, giorno dopo giorno, sta diventando sempre più emergenza smog.

A nemmeno due mesi dall'inizio dell'anno, sono state già una ventina, 19 per la precisione, le giornate con polveri sottili oltre i limiti, oltre la metà delle 35 ammesse annualmente. L'ultima settimana, in particolare, è stata decisamente negativa sotto il profilo dell'inquinamento atmosferico: nei sette giorni appena trascorsi, il limite non è stato superato solamente domenica, una giornata che normalmente registra livelli più bassi di polveri sottili, com'è facilmente intuibile, essendo il traffico ridotto e le industrie chiuse. In tutti gli altri giorni il Pm 10 ha superato la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo, raggiungendo i picchi massimi mercoledì, venerdì e lunedì, tra i 60 e i 62 microgrammi. E la situazione non sempre destinata a cambiare, almeno nell'immediato: nei prossimi giorni,

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non si prevedono piogge e precipitazioni, utili a "pulire" l'aria dalle polveri sottili. Molte città (lunedì è toccato a Torino) corrono ai ripari con blocchi anti-smog del traffico, che Verona però non applica da diversi anni. Come intervenire, dunque? Agsni, nel suo piccolo, prova a lanciare un messaggio ai suoi clienti e ai veronesi in genera-

l2017 gia 19 giorni (su 35 tollerati in un intero anno) con polveri sottili superiori ai limiti le. «La città che vogliamo è una città smart e green, all'avanguardia dal punto di vista dell'innovazione e della sostenibilità», commenta il presidente di Agsm Fabio Venturi. «Abbiamo acquistato le prime due biciclette elettriche, che entrano a far parte del parco mezzi dell'azienda: i collaboratori potranno così spostarsi per il centro con un mezzo veloce, economico e che non inquina. E a breve arriveranno anche quattro-sei auto elettriche». Una mobilità che cambia, però, richiede anche ulteriori adeguamenti. «Nelle scorse settimane sono state installate tre colonnine per la ricarica di auto elettriche: due per i mezzi aziendali dei tecnici

Agsm e una che verrà collocata di fronte alla reception della società, in lungadige Galtarossa, a completa disposizione del pubblico, gratuitamente, negli orari di apertura degli uffici. I clienti di Agsm potranno potranno semplicemente presentarsi alla reception, registrandosi e lasciando il documento, in nodo da ritirare la tessera e accedere al servizio. Così, durante l'attesa agli sportelli , potranno ricaricare il loro mezzo. Tutte e tre le colonnine installate daAgsm saranno munite di due attacchi per le auto, uno da 20 kilowatt e uno da sette, in modo da rispondere alle esigenze dei vari mezzi elettrici attualmente in commercio. «Inoltre, abbiamo depositato in Comune un progetto per realizzare al tre quattro colonnine da installare in città, non solo per i clienti Agsin, ma per tutti», conclude Venturi. « Siamo ora in attesa di ricevere l'autorizzazione, anche da parte della Sovrintendenza ai Beni culturali, ma già da aprile contiamo di metterne una a disposizione della città: per il primo anno il servizio sarà gratuito». e

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La colonnina perla ricarica gratuita dell 'auto elettrica all'Agsm Fu?U u ARCHIORI

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di Luca Romeo

VERONA L'elettricità (e l'ambiente) prima di tutto. Svolta «green» di Agsm, che ieri ha presentato alcuni progetti che riguardano la città e l'azienda stessa, mirati a promuovere lo spostamento su strada con veicoli elettrici. «Mi sembra una scelta prima di tutto coerente e logica - spiega il presidente Fabio Venturi - noi produciamo, distribuiamo e vendiamo energia elettrica e non benzina o gasolio. Pertanto, mi sembra giusto che la spinta verso un cambiamento di questo tipo venga innanzitutto da noi. Abbiamo 11 dovere di dare l'esempio ai veronesi».

Si moltiplicano, quindi, gli spostamenti su biciclette e auto elettriche da parte dei dipendenti di Agsm, anche se le vere novità riguardano i cittadini: «Abbiamo parlato con il Comune e finalmente potremo realizzare una proposta a cui tenevamo molto, installare in centro quattro nuove colonnine di ricarica per le auto

Sbarcano anche a Verona le colonnine per la ricarica delle auto elettriche elettriche a disposizione di tutti. La prima entrerà in funzione in aprile, non posso dire con certezza in che luogo della città perché non abbiamo ancora una risposta definitiva, ma pensiamo soprattutto al centro e in zona fiera». Le colonnine saranno gratuite per chi ne usufruirà e controllate tramite un'app: «Almeno per un anno, chi vorrà ricaricare la propria auto non dovrà pagare un solo euro - prosegue Venturi - lo facciamo proprio per incentivare l'utilizzo di automobili elettriche. Qualche furbetto se ne potrebbe approfittare? No, perché quando il veicolo sarà completamente carico, arriverà un sms sia al proprietario del mezzo e sia a noi. Se entro breve l'auto non verrà rimossa, scatterà la multa». Ogni colonnina funzionerà per due veicoli, «quindi, in sostanza, creeremo otto parcheggi completamente gratuiti per auto elettriche. Il primissimo, che anticipa il progetto, lo abbiamo già installato fuori dalla nostra sede di Lungadige Galtarossa». Infatti, proprio fuori dagli uffici di Agsm e di fianco all'ingresso riservato ai clienti, esiste già una colonnina di ricarica messa a disposizione dei cittadini: «Chi arriva da noi con un'auto elettrica, non deve fare altro che presentarsi alla reception, lasciare un documento di identità ai nostri impiegati e poi potrà parcheggiare e ricaricare il proprio veicolo in modo gratuito».

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In carica II presidente di Agsm Venturi a una colonnina elettrica

poggiare progetti simili al nostro. Verona è una città con tanti turisti e si deve adeguare all'Europa, diventando sempre più "green". Stiamo dimostrando che si può essere ambientalisti anche senza gli slogan gridati, ma realizzando fatti concreti». Intanto, per «dare il buon esempio», i dipendenti di Agsm si muovono già con alcune automobili elettriche e con le nuovissime biciclette elettriche messe a disposizione dall'azienda. Le quattro colonnine che verranno realizzate a Verona disporranno di un attacco da 20 kilowatt e un altro da 7, in conformità con tutti i modelli di veicoli elettrici in commercio. RIPRODUZ IONE RISERVATA

L'idea di Agsm, secondo il suo presidente, va già oltre le quattro colonnine installate per tutto il centro storico: «Il passo successivo sarà quello di cercare partner privati che vogliano investire in altre colonnine. Saremo ben felici di ap-

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AGSM Si RINNOVA, ARRIVANO DUE BICI ELEITRICHE E NON SOLO Agsm è sempre più green. Sono state presentate nella sede di Lungadige Galtarossa le prime due nuove bici elettriche che entrano a far parte del parco mezzo dell'azienda. I collaboratori del Gruppo Agsm potranno così spostarsi per il centro della città con mezzo ecologico veloce che non inquina. Nelle settimane scorse sono state installate tre colonnine per la ricarica di automobili elettriche: due per i mezzi aziendali del tecnici Agsm (nei prossimi giorni arriveranno le macchine elettriche) e una posizionata di fronte alla reception a disposizione del pubblico. "Abbiamo deciso di dare un messaggio ecologico forte ai cittadini partendo proprio da noi - commenta Fabio Venturi , presidente

La conferenza stampa nella sede di Agsm del GruppoAgsm - Oltre ad insemente gratuita. Sarà sufficiente rire nel nostro parco bici e auto recarsi in reception, registrarsi e ritirare la tessera per accedere elettriche, abbiamo deciso di installare due colonnine per i alla ricarica del proprio mezzo". nostri mezzi aziendali e una Ogni colonnina è munita di due colonnina per la ricarica delle attacchi per le auto, uno da 20 auto dei nostri clienti, completakilowatt e uno da 7 kilowatt.

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SAN MICHELE. Intervento nella storica area di proprietà dell'azienda, a poca distanza dall'impianto cui ha dato il nome -M

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Lorte va' cIel Bue -mrjqhLujL degrado L'Agsm1amette Ven ' : «Negli anni depredata e fatta oggetto dì vandalismi». L'associazione: «Avviare il recupero» Ci sono anche palazzo signorile e una chiesetta Luciano Purgato .............................................................................. Il nome di Ca' del Bue per tanti anni è stato legato alle al terne vicende dell'inceneritore di rifiuti. Ma a pochissima distanza, nelle Basse di San Michele, si trova l'antica corte che a quell'impianto ha dato il nome e che per lungo tempo è rimasta in abbandono, fino al degrado. Ora l'Agsm, che ne è proprietaria dal 1986, interviene per ripulirla e metterla in sicurezza. È un sito di notevole valore storico e architettonico. «Siamo intervenuti con i mezzi dell'Amia», spiega il presidente di Agsm Fabio Venturi, «soprattutto per mettere in sicurezza le palazzine percolanti all'interno della corte con tetti crollati e abitazioni inagibili che andavano transennate. Per ora abbiamo voluto dare un aspetto almeno decente al complesso il cui futuro passa attraverso un bando di idee che sarà fra poco disponibile, aperto a tutti, creativi, ingegneri e architetti, che ci aiuti a definire un progetto sostenibile». Questo primo intervento,

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all'interno della corte storica, che comprende un palazzetto signorile, una cappella dedicata a Sant'Anna, una grande aia, una corte rurale dove vivevano una decina di famiglie di contadini con una chiesetta dove si celebravano messe, battesimi e matrimoni, quel che resta della chiesetta di Sant'Anna, ripulita in questi giorni da edera e sterpaglie, una casa padronale di cui sono rimasti calcinacci vetri rotti e tetti crollati. «È stato un intervento necessario», ribadisce Venturi, «soprattutto per mettere in sicurezza la zona e chiudere gli accessi alla corte che in questi anni è stata depredata e oggetto di vandalismi e occupazioni abusive». E aggiunge: «All'interno ci sono situazioni di pericolo con tetti crollati e palazzine inagibili che andavano messe in sicurezza». Che cosa accadrà ora? «Con il concorso di idee per il recupero dell'area attraverso un progetto sostenibile al quale invitiamo tutti a partecipare, finalmente qualcosa si sta facendo per recuperare il sito di proprietà di Agsm dal 1986 e fare in modo che pos-

sa essere utile perla città. Magari riprendendo l'intento, mai portato a compimento, di farne un centro per la forInazione di manager per l'energia e per l'ambiente in appoggio all'allora costruendo inceneritore», ribadisce Gianni Giuliari che fa parte dell'associazione «Cittadini per la tutela del territorio di Verona est» (Ctt). «La corte purtroppo stava versando in uno pietoso stato di abbandono». E spiega: «Probabilmente non del tutto estraneo a questo intervento è l'esposto nei confronti dell'Agsm, presentato all'inizio dell'anno scorso alla Procura della Repubblica dall'associazione che con tenacia e impegno, dopo aver portato all'annullamento del progetto della pista di motocross nei campi attorno alla corte di Ca' del Bue, è riuscita a portare a casa anche questo risultato». E conclude: «Certo una rondine non fa primavera, ma questo segnale fa ben sperare per il recupero di una corte che racconta la storia del territorio e della comunità di Castiglione». • @ RIPROOUZiONE RISERVA iA

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Uno degli edifici all'interno della corte in parte crollato

L'area di Corte C& del Bue con il palazzo e la chiesetta

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delle multiutility Le "nozze" del Veneto occidentale: corsa contro il tempo

I MILIARDI DI FATTURATO DE LLEDUE AZIENDE UNITE

Aim ha chiuso il bilancio 2015 con un fatturato di 300 milioni di euro. Agsm , nello stesso 11,11, ìzto, ha avuto oovalere della produzione di 800 milioni

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SERVIZI PUBBLICI . Entro fine mese le due società dovranno presentare ai sindaci scaligero e berico il protocollo di aggregazione. Voto in Consiglio entro metà aprile

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La scadenza dell'amministrazione Tosi a Verona impone tempi stretti per il matrimonio industriale Consulenti all'opera, c'è il rebus dei numeri politici ................................... Marco Scorzato Ci sono matrimoni imbastiti in quattro e quattr'otto e non per questo meno felici o duraturi di altri. Nozze anticipate per via di una scadenza, ad esempio. Come quella scritta sul calendario di Flavio Tosi a Verona: 11 giugno 2017. E la data presunta del voto amministrativo nella città scaligera, quando il sindaco passerà le chiavi di Palazzo Barbieri dopo 10 anni di mandato. E la data che, a ritroso, determina la scadenza per il matrimonio delle multiutility tra la vicentina Aim e la veronese Agsm: a conti fatti, le nozze si devono celebrare entro un mese o poco più, altrimenti salta tutto.

definire il percorso per l'aggregazione industriale. Da lì una tabella di marcia fitta di incontri e approfondimenti dovrebbe portare a stilare i confini del "concambio", vale a dire quale valore ha Aim e qualeAgsm. I numeri di bilancio (consolidato 2015) dicono che la prima ha un fatturato di 300 milioni, la seconda di 800; la prima ha 650 dipendenti, la seconda 1.600; la prima un ebitda di 51 milioni, la seconda di 82. «In questi giorni - spiega Fabio Venturi, amministratore di Agsm - le due aziende, con tutti gli advisor, stanno procedendo con le valutazioni industriali, finanziarie e legali, in modo da essere pronte a consegnare entro il 31 marzo il protocollo di aggre-

CORSA CONTRO IL TEMPO. Il conto alla rovescia è scattato ufficialmente da quando, il 13 gennaio, i sindaci Achille Variati e Flavio Tosi e gli amministratori di Aim Paolo Colla e Agsm Fabio Venturi hanno firmato l'accordo pre-fusione, un'intesa per analizzare i rispettivi valori e

L'intesa con la Spa veronese è stata salutata con favore da sindacati e categorie

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Razione ai sindaci». La consegna ai primi cittadini getterà la palla nel campo esclusivo della politica: il dossier della fusione sarà quindi analizzato dalle giunte, prima di approdare nei consigli comunali, cui spetta l'ultima e decisiva parola sulle sorti delle due aziende partecipate. È dunque il voto dell'aula la vera scadenza e, per Verona, il tempo stringe. Il Consiglio comunale non può deliberare negli ultimi 45 giorni prima della fine del mandato: se le elezioni saranno confermate l'11 giugno, significa che la data ultima è il 26 aprile. Considerando che Tosi vorrà prendersi qualche giorno di margine e che poco prima c'è Pasqua, i giorni buoni sembrano quelli compresi tra il 10 e i115 aprile. POLITICA E NUMERI. Resta dunque poco tempo e soprattutto resta da capire se vi saranno, lungo il tragitto, ostacoli imprevisti. Anche politici. Il fronte caldo è sempre quello veronese. Flavio Tosi, dopo la traumatica rottura con la Lega nord, gode di una

L intesa Aim-Agsm è stata portata avanti dai sindaci Achille Variati e Flavio Tosi e dagli amministratori delle due società, Paolo Colla e Fabio Venturi, ma scaturisce, almeno nella tempistica, da una spinta del Consiglio comunale di Vicenza. A maggioranza, l'assemblea di sala Bernarda aveva sollecitato le aggregazioni e fissato il mese di gennaio come il termine ultimo entro il quale sondare la possibilità di fusioni territoriali. I PASSI TRA "CUGINI" Con questa scadenza, mentre sono proseguiti i rapporti con Ava ed Etra, Aim Vicenza ha ripreso la trama dei rapporti con Agsm Verona, interrotta un anno e mezzo prima. Così, a gennaio, i sue sindaci e i due amministratori hanno siglato una pre-intesa per analizzare i rispettivi valori e definire il percorso della fusione.

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maggioranza risicata nell'assemblea comunale: un consigliere. Basta una febbre e i numeri vanno in crisi. D'altra parte, però, sul dossierAim-Agsm il sindaco scaligero e la sua squadra stanno cercando appoggio anche al di fuori della maggioranza formale, da un lato guardando al gruppo Misto, dall'altro al Partito democratico. Su questo fronte potrebbe avere qualche influenza una "buona parola" messa dal dem Va-

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riati ai colleghi di partiti veronesi. Va detto, d'altra parte, che il Pd (vicentino), prima che Variati battesse deciso la strada veronese, aveva più volte manifestato la preferenza per un'altra aggregazione, quella con la quotata emiliana Hera. Non è quindi affatto scontato che il Pd si spacchi la schiena per aiutare Tosi: al momento nel gruppo veronese convivono sensibilità diverse rispetto all'argomento.

CATEGORIE E SINDACATI. Una spinta decisiva potrebbe venire da categorie e sindacati: il mondo economico e sindacale è sostanzialmente favorevole alle nozze Aim-Agsm. Anche perché, considerando che l'inunobilismo - nel medio termine - non è un'opzione, il timore (per lo più dei rappresentanti dei lavoratori) e che le aziende comunali diventino prede di colossi "`stranieri". • D HIVUNUL(NERISERVAI A

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VERONA Una pista ciclabile lunga cinquanta chilometri che risolverebbe, una volta per tutti, il «nodo» di Verona Sud, un incubo per chi ama pedalare. Allo stesso tempo, la possibilità di realizzare un museo «a cielo aperto» che racconti la storia industriale di Verona. Ecco la proposta che arriva dagli Amici della Bicicletta, che sarà presentata ufficialmente a un convegno che si terrà domani in Gran Guardia. Un progetto «ambizioso», ammettono i proponenti, ma che sembra aver già compiuto dei primi importanti passi in avanti: l'interesse dei comuni coinvolti (da Rivoli a Zevio) e un placet dell'Agsm, che si è già detta favorevole a consentire il passaggio in una parte, ora chiusa al pubblico, della centrale di Tombetta, poco lontana da Borgo Roma. L'hanno già battezzato «Ecomuseo dell'energia pulita»: il tratto comune è rappresentato dalle centrali che costeggiano

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l'Adige, soprattutto tra i quartieri meridionali della città e san Giovanni Lupatoto. Creare un percorso tra queste testimonianzae di «archeologia industriale» potrebbe essere la chiave per trovare finalmente il «passaggio a Sud-Est» e unire i due tratti già esistenti della ciclopista dell'Adige, già conclusa da Rivoli fino a Boscomantico e da Zevio a Rovigo. «Se è fattibile? Si tratta di rendere ciclabili e pedonabili gli argini di servizio dei canali delle centrali idroelettriche, attive o dismesse, presenti sul territorio scaligero, sul modello di quanto è già stato fatto per il Biffis - spiegano Giorgio Migliorini e Corrado Marastoni, della Fiab, la Federazione degli amici della bicicletta - in modo tale da mettere in rete i luoghi della produzione di energia idroelettrica, dighe, canali, ponti, centrali, che tra il diciannovesimo ed il ventesimo secolo hanno scritto un capitolo importante della storia

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dell'industrializzazione del nostro territorio». Fabbriche di energia sostenibile, in tutti i sensi. Non a caso, l'Ecomuseo «inizia» al parco eolico di Rivoli e include la centrale elettrica di Bussolengo, dove il mese scorso è stato inaugurato il Museo sulla Storia del Biffis, e da qui prosegue alla diga del Chievo. Il percorso individuato dalla Fiab, continua lungo il canale Camuzzoni, per raggiungere per l'appunto la centrale di Tombetta, passare lungo il canale Giuliari e, infine, dalla diga Santa Caterina proseguire fino alle centrali di Colombarolo e Sorio, con l'ultima tappa alla centrale elettrica di Zevio. Fin qui la suggestione. Ma c'è anche la parte pratica. «L'attraversamento a Verona Sud - assicurano Migliorini e Marastoni - verrebbe utilizzato da molti lavoratori, come alternativa all'auto. In quella zona, inoltre, si renderebbero possibili diverse connessioni con le piste già esistenti». Capitolo

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costi: il tratto da Boscomantico fino alla stazione di Porta Nuova era già stato ipotizzato per un milione di euro. Quello restante, fino a Zevio, costerebbe dai cinque ai dieci, secondo le stime della Fiab. «Sono numeri molto minori in confronto alle opere stradali» nota l'associazione. Domani, tra gli interventi previsti a partire dalle 14,30, quello di Giuseppe Petruzzo, responsabile dell'Ecomuseo realizzato nel Parco dell'Adda Nord, a cui il progetto veronese si ispira. Davide Orsato © RIPRODUZIONE RISERVATA

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II percorso Da Rivoli a Zevio, cinquanta chilometri di pista ciclabile tra i luoghi dell'industrializzazione veronese

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Picasso chiude con 140 mila visitatori VERONA \ TS(0 il nonio di dubbi ce n'erano pochi. Pahlo Picasso è sinonimo di interesse e ,tlccess0 largo di pubblico, e coli e stato per la nio tra «Figure (ig)( l 1)» dedicala alle opere deI genio spagnolo del Novcuen(o. L'esposizione, che ha chiuso domenica dopo i o giorni di apertura e una media di circa mille ingressi giornalierì vana alla l'ine un totale di i \isilalori. La rassegna ha presentalo un'opera per ogni anno della \ ila di Pahlo Plcass0 nell'arco temporale che v a dal iqo( fino all'inizio degli anni 1)01)0 anni dall'ultima

re l'ospe((iva milanese dedicala al piìi eclelfico degli artisti del NOveccn(0, sono (ornale per la prima vola in Italia qo opere ra le quali Nudo seduto (da l'es 1)emoiselles d'.Av ignon del iqa-), II l acio (la piccola e struggente tela ) e La Lenone qui del pleure e il Portl'ail de [\larie Thèrèse entrambe del solo per citare alcuni dei capolavori tra i molli concessi in prestito dal Musée na(ional Picasso. Ospitala alt'.Ani0, la mostra è stata 01;-ani/,/,ala da .Arlhemisia (,1,0111) in collaborazione con lo stesso Musee national Picasso di Parigi ed è stata curata da 1?mille I Ouvard, conser atlice nella medesima istituzione. II gruppo.A<gsni è stato nuiin sponsor dell'esposizione.

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IL CONGRESSO DELLA CISL .Ieri la prima giornata dell'assise provinciale del sindacato. L'appello per una maxi azienda unica dei servizi locali come volano economico

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Il segretario Consiglio invoca patto anti-crisi «Lavoratori, organizzazioni e istituzioni scrivano insieme le politiche per il rilancio del territorio» Roberta Labruna

La sfida è suggestiva: creare una multiutility unica per tutto il Vicentino. Il segretario della Cisl Raffaele Consiglio sceglie la giornata di apertura del congresso del "suo" sindacato per lanciare questa proposta. Anzi, per "rilanciarla". E infatti di un'idea pensata qualche mese fa insieme con Cgil e Uil, ma passata un po' in sordina. Fino a ieri. Quando Consiglio - che oggi, salvo cataclismi, verrà riconfermato segretario provinciale del sindacato - sale per primo sul palco della Fiera e davanti alla platea dei delegati che riempiono le poltroncine rosse della sala Palladio dà il la agli interventi della mattinata. Ed è in questo momento che prendono forma due proposte, legate a doppio filo l'una all'altra. La prima è quella di creare una partecipata unica, utile come volano di sviluppo. La seconda è quella di dare vita ad un nuovo patto, come quello del Dopoguerra, tra forze politiche, imprenditoriali e sindacali. LA G NDEIMPRESAIlcomune denominatore di entrambe è sintetizzato nel "titolo" di questo congresso, che è "Progettare il territorio. Rigenerare comunità". In altre parole, «il nostro territorio è ferito, il modello veneto di sviluppo non sembra reggere il riassetto economico e industriale, oggi abbiamo la necessità di indirizzare e sostenere una crescita nuova: non solo economica, ma anche sociale e culturale». E questa è anche la chiave di lettura che serve per decifrare il senso complessivo dei messaggi che hanno preso forma ieri. Ma andiamo con ordine. Si

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comincia con le multiutiity. Come Aim, che sta dialogando con la veronese Agsm. Bene, perla Cisl, ma si può fare di più, gettare il cuore oltre l'ostacolo e allargare il ragionamento a tutte le aziende simili della provincia (un dialogo con Etra ed Ava, del resto, è già avviato). «Molte grandi partecipate che intervengono nei settori dei pubblici servizi, salvo i trasporti, si occupano prevalentemente di rifiuti e ambiente, dell'energia, della diffusione di acqua e gas. Proviamo ad immaginare il vantaggio che ne ricaverebbe la nostra provincia se tutte queste aziende di proprietà pubblica si fondessero e dalla loro fusione nascesse un'unica grande società con un fatturato superiore al miliardo di euro. Proviamo a immaginare cosa accadrebbe se la mission di questa società dovesse essere quella di sperimentare sul territorio innovazione e tecnologie, produrre nuove conoscenze creando know how sulla green economy. Pensiamo se la mission

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fosse quella non solo di produrre reddito al capitale, ma avesse l'obiettivo di sperimentare innovazione nei campi dell'energia, della distribuzione dell'acqua, della gestione dei rifiuti e della riqualificazione del territorio, per creare indotto». Un sogno? Il sindaco Achille Variati, presente anche nelle vesti di presidente della Provincia, apprezza l'idea: «Stiamo portando avanti il dialogo con Agsm, ma entro i confini provinciali ci sono realtà che potrebbero unirsi a questo polo. Metterle insieme sarebbe virtuoso». PATTO PER LO SVILUPPO. Più immediata, però, sarà probabilmente la messa in pratica del tavolo provinciale permanente proposto da Consiglio: «Un tavolo - spiega il segretario della Cisl - che riunisca istituzioni e corpi intermedi e si assuma la responsabilità di coordinare e indirizzare le politiche comunali e di area, politiche oggi frammentate e in genere scoordinate». L'assunto è che quello che si sta vivendo, anche nel Vicentino, non è la coda della crisi ma un nuovo assetto che ha scardinato il "modello Veneto" e scosso equilibri sociali ed economici. «Non c'è più tempo - conclude Consiglio -, non possiamo più permetterci che queste restino parole vuote senza avere un seguito concreto». Variati non si tira indietro, raccoglie la sfida e rilancia: «Io ci sto e sono convinto che anche gli altri sindaci ci staranno. Fare il sindaco oggi è creare un'alleanza con il campanile accanto. E non solo dico sì a questi tavolo, lancio una sfida ulteriore: diamoci la scadenza del 2017 per tirare le somme del lavoro e coglierne i frutti». O RIPRODUZIONE RISERVATA

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Raffaele Consiglio , segretario provinciale della Cisl , sul palco della sala Palladio in Fiera durante la prima giornata congressuale .coLoRFOro

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Proseguono in sesta circoscrizione le attivitĂ dell'Osservatorio della Sicurezza con la finalitĂ di migliorare la qualitĂ della vita dei cittadini nei vari quartieri. Sono stati realizzati finora numerosi incontri tra cittadini, forze dell'ordine e associazioni con, diversi

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argomenti inerenti il tema della sicurezza (truffe, raggiri, furti), è stata mappata la videosorveglianza del territorio con incremento dei punti di controllo grazie ad Agsm e realizzato un pieghevole Sos distribuito nei centri anziani e nei negozi con indicazioni utili a prevenire ed evitare le truffe.

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PORTO SAN PANCRAZIO

TELECAMERE CONTRO I MALINTENZIONATI COSTO DI 10 MILA EURO II sindaco Flavio Tosi ha effettuato un sopralluogo a Porto San Pancrazio, nei punti dove saranno installate tre nuove telecamere di videosorveglianza. Presenti l'assessore alle Strade Luigi Pisa e il presidente di Agsm Fabio Venturi. Le zone individuate sono: all'uscita dei sottopasso di viale Venezia, alla fine di via Galilei, in via Ponte San Michele; all'intersezione tra via Galilei e via Ligabò; sul ponte Rumor, lato Porto San Pancrazio. Le telecamere saranno installate da Agsm Lighting entro il mese di aprile, per un costo di circa 10 mila euro. "Tre nuovi apparecchi elettronici, per rispondere alle richieste pervenute direttamente dai cittadini - ha detto il Sindaco - e proseguire gli interventi per garantire maggiore sicurezza in tutto il territorio cittadino. Le nuove telecamere controlleranno tutti i punti di ingresso al quartiere compresa la vasta area verde dei Giarol Grande - ha aggiunto Tosi - un deterrente per i malintenzionati oltre che uno strumento per migliorare la qualità della vita dei cittadini". "Nelle zone in cui sono presenti le telecamere si registra un sensibile calo di furti e di situazioni di insicurezza" ha affermato Venturi, che ha ricordato "l'importante ruolo degli strumenti di videosorveglianza in termini di prevenzione e repressione della criminalità, perché consentono alle Forze dell'Ordine di monitorare il territorio e di visionare le immagini registrate nel caso succedesse qualcosa".

il sottopasso dove è stata installata la telecamera

PISCINE saNTIAI sl aBreIPG [ORARIO PER I INIIOTO LIBERO

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PREVENZIONE. Sopralluogo con i tecnici dell'Agsm. I lavori entro aprile

La sicurezza a1 Porto

in arrivo tre teleca mere Tosi: «Saranno installate al sottopasso di via Ga ° ei all'incrocio con via l igabò e sul Ponte Rurnor» A breve arriva il «grande fratello» anche nel quartiere di Porto San Pancrazio che sarà più sicuro. Ieri c'è stato il sopralluogo tecnico del sindaco Flavio Tosi per il posizionamento di nuovi dispositivi di videosorveglianza in alcuni punti del quartiere. Con il sindaco erano presenti l'assessore alle Strade, Luigi Pisa, il presidente dell'Agsm, Fabio Venturi, e alcuni tecnici dell'azienda partecipata. I tre siti strategici di accesso e uscita dal quartiere individuati sono: all'uscita del sottopasso di viale Venezia fine di via Galilei, sul Ponte Rumor lato Porto San Pancrazio all'innesto delle ciclopedonali lungo l'Adige che portano al Giarol Grande e all'intersezione tra via Galilei e via Ligabò. «Quanto prima saranno installati questi tre nuovi dispositivi elettronici», spiega Tosi, «per rispondere alle richieste pervenute direttamente dai cittadini e proseguire gli interventi per garantire maggiore sicurezza in tutto il territorio cittadino. Le nuove telecamere controlleranno tutti i punti di ingresso e uscita di Porto San Pancrazio, compresa la vasta area verde del

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L'uscita dei sottopasso dei Porto alla fine di via Galilei Giarol Grande. Questi dispositivi servono come deterrente per i malintenzionati oltre che uno strumento per migliorare la qualità della vita dei cittadini». Le nuove telecamere saranno installate da Agsm Lighting entro il mese di aprile, come ha assicurato il presidente di Agsm Fabio Venturi, con un costo complessivo intorno ai lomila euro. «Si tratta di un sistema di controllo moderno a raggi infrarossi, molto diffuso che costituisce un deterrente e insieme un efficace mezzo investigativo», spiega il presidente

di Agsm Fabio Venturi. «La domanda di sicurezza che viene dai cittadini ha bisogno di risposte. Infatti, nelle zone in cui sono presenti le telecamere, si registra un significativo calo di furti e di situazioni di insicurezza. Questi dispositivi vengono visionati solo dalle forze dell'ordine; le videocamere, permetterà un maggiore controllo anche della circolazione stradale: in caso di eventi particolari o indagini, darà la possibilità di ricercare tramite le immagini eventuali autoveicoli o persone che siano transitate in quel preciso momento». • L.P.

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VERO NA CAP O F ILA NE L PRI M O SOCCO RSO

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120 POLIZIOTTI "DIPLOMATI DEL ALL'USO DEFIBRILLATORE II progetto finanziato da Agsm . Consegnati gli attestati in questura . Venturi: "Presto si potrà accedere con una a pp

II progetto finanziato da Agsm, è stato definito un'esperienza positiva dal questore e dal prossimo anno inoltre toccherà anche gli uomini della polizia di frontiera. Sono infatti 120 gli agenti della questura di Verona, che hanno ricevuto l'attestato per l'uso dei defibrillatore. I diplomi sono stati consegnati dal presidente dell'Associazione italiana soccorritori, Fabio Debortoli , alla presenza del questore Giuseppe Mangini, del direttore del 118 Alberto Schonsberg , del dirigente delle volanti Giorgio Azzaretto , dell'ufficiale medico Franco Ariosto e del presiden-

La consegna dei diplomi te di Agsm Fabio Venturi . di questo dispositivo. Il presiL'iniziativa colloca provincia dente di Agsm inotre ha annunscaligera capofila nel primo ciato che la società sta lavoransoccorso, dal momento che la do per creare una mappa con scuola di Peschiera risulta tutti i defibrillatori "pubblici" della essere attualmente l'unica in città, a cui sarà possibile acceItalia a formare gli agenti all'uso dere tramite una app.

120 POLIIIOTUI DIPLOMATI ' ALLUSO BEL BEFIBRILLATORE

PARNING LAVORI POSTICIPATI "COSÌ Si SALVA LA STAGIONE

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L'INIZIATIVA Presentato il bando del Comune «Coloriamo Verona» colto elaborati inviati anche dalla Spagna e dall'Est Europa. I progetti grafici dovranno essere consegnati in formato A3 al protocollo generale di Palazzo Barbieri entro il 13 aprile, per un massimo di tre bozzetti a partecipante. I vincitori riceveranno un premio di 3 mila euro ciascuno, per un totale di 9 mila euro finanziati completamente dall'Agsm.

Da sinistra, Lella, Venturi e Mastroianni durante la presentazione dei progetto FOTO MARCHIORI

Gli artisti cli strada in gara per il muro dell'ex scalo merci Potranno presentare tre progetti grafici ciascuno Il vincitore riceverà premio di novemila euro Lella: «Un'espressione sempre più apprezzata» Chiara Bazzanella .............................................................................. L'ex scalo merci di stradone Santa Lucia diventa un muro dedicato in pieno alla street art, grazie al nuovo bando del concorso «Coloriamo Vero-

na», pubblicato ieri sul portale del Comune. L'iniziativa, giunta ormai alla quinta edizione, quest'anno avrà come tema l'amore, ed è promossa insieme all'Agsm, con la collaborazione della Rete ferroviaria italiana che mette a dispo-

sizione lo spazio da ravvivare e destinare all'arte. «Il bando è aperto a writers sia italiani che di altre parti del mondo», evidenzia il direttore generale del Comune, Marco Mastroianni, ricordando che la scorsa edizione, aveva rac-

Gli artisti avranno a disposizione tra gli 80 e i 100 metri per ognuna delle tre opere che verranno impresse sulla cinta muraria dell'ex Scalo dove, ormai da due anni, ha preso il via la riqualificazione a base di colori e bombolette spray. Prima con Apollo e Dafne, poi con Boccioni e un inno al futurismo, insieme a scenari bucolici e a una dedica ai generi musicali, il muro che contiene l'ex scalo merci, con le nuove immagini dedicate all'Amore, dirà completamente addio al grigiore di un tempo per testimoniare il fascino e valore della street art.

«È importante educare al rispetto del patrimonio culturale della città, promuovendo allo stesso tempo una nuova espressione artistica sempre più riconosciuta e apprezzata», fa presente l'assessore al decentramento Antonio Lella. Interviene il presidente dell'Agsm, Fabio Venturi: «Siamo senza dubbio l'azienda più "street" della città, visto che lavoriamo costantemente in strada. Dall'estate scorsa, con il progetto Cabinart, abbiamo trasformato otto cabine elettriche sparse sul territorio in sfondi a disposizione dei writers, e altre due cabine verranno presto dipinte in zona Stadio». • O RIPROOU-SE RISERVATA

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WRITERS, VIA ALLA CREATI VITA PER PROGETTARE I MURALES C'è tempo fino al 13 aprile per presentare .gli elaborati perla riqualcazione della cinta dell'ex scalo merci in stradone S. Lucia

II Comune di Verona e Agsm in collaborazione con la Reta ferroviaria Italiana di Verona, dà il via alla quinta edizione dei convegno rivolto ai writers "Coloriamo Verona 2017" per la presentazione di idee e progetti finalizzati alla riqualificazione estetica della parte muraria della cinta dell'ex scalo merci in stradone Santa Lucia, ancora non interessata dai murales. Il concorso, giunto alla quinta edizione, prevede l'ideazione e la successiva realizzazione da parte dei vincitori di murales o immagini di street art per completare con dei graffiti l'ultima parte di muro e rendere così ancora più bella la città di Verona. Il tema scelto per l'edizione dei 2017 è l'amore e gli elaborato dovranno essere consegnati in formato A3 al protocollo generale dei Comune di Verona entro il 13 aprile 2017. Ogni partecipante potrà presentare fino ad un massimo di 3 bozzetti a colori rappresentanti l'opera che, nel caso risultasse vincitrice, dovrà essere realizzata delle dimensioni di 3,30 metri in altezza per circa 85 metri di base. Un'apposita commissione valuterà gli elaborati, i tre vincitori riceveranno un premio di tre mila euro assegnato da Agsm. "Con la nostra partecipazione al concorso - spiega Fabio Venturi, presidente dei Gruppo Agsm vogliamo proseguire il nostro impegno per rendere la città una vera e propria tela a cielo aperto. Abbiamo iniziato quasi un anno fa accettando la proposta di abbellire otto delle nostre cabine elettriche nei quartieri con dei personaggi legati al mondo dell'energia.

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La conferenza stampa. GUARDA FOTO SU FACEBOOK Finanziare questa edizione e vuole realizzare la creatività aiutare a regalare ancora belartistica dei giovani writers metlezza ci rende molto orgogliosi". tendo a disposizione luoghi "Da qualche anno l'amministraappositamente individuati e zione comunale - commenta reputati idonei per la salvaguarl'assessore Antonio Lella - ha dia del patrimonio artistico-culintrapreso un percorso che turale della nostra città".

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giovedĂŹ 23.03.2017 (08:39)

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VeronaEconomia.it - Economia

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VeronaEconomia.it - Economia

CONCORSO WRITERS- STREET ART: DOMANDE ENTRO IL 13 APRILE Tra tutti gli elaborati pervenuti saranno scelti, da una apposita commissione, tre vincitori che riceveranno un premio di 3 mila euro ciascuno assegnato da Agsm. "Da qualche anno l'Amministrazione comunale ha intrapreso un percorso che vuole valorizzare la creatività artistica dei giovani writers – ha spiegato Lella -mettendo a disposizione luoghi appositamente individuati e reputati idonei per educare al rispetto, alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio artistico-culturale-monumentale sia pubblico che privato". "Con questa iniziativa – ha aggiunto Venturi vogliamo proseguire il nostro impegno per rendere la città una vera e propria tela a cielo aperto, dopo aver iniziato quasi un anno fa accettando la proposta di abbellire otto delle nostre cabine elettriche, dislocate nei diversi quartieri, con personaggi legati al mondo dell'energia come Tesla, il Dio Apollo e Volta". .

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giovedĂŹ 23.03.2017 (08:46)

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giovedĂŹ 23.03.2017 (08:46)

Verona Oggi

Concorso writers "Coloriamo Verona": domande entro il 13 Aprile Il Comune di Verona e Agsm, in collaborazione con la Rete Ferroviaria Italiana di Verona, promuovono la quinta edizione del concorso rivolto ai writers "Coloriamo Verona", per la presentazione di idee e progetti finalizzati alla riqualificazione della parte muraria della cinta dell'ex scalo merci in stradone Santa Lucia. Il concorso prevede l'ideazione e la successiva realizzazione di murales o immagini di street art sul tema scelto per l'edizione 2017: l'amore. Tutti gli elaborati dovranno essere consegnati in formato A3 al protocollo generale del Comune di Verona entro il prossimo 13 Aprile. Ogni partecipante potrĂ presentare fino a un massimo di 3 bozzetti a colori rappresentanti l'opera che, nel caso risultasse vincitrice, dovrĂ essere realizzata delle dimensioni di 3 metri e 30 in altezza per circa 85 metri di base. Tra tutti gli elaborati pervenuti saranno scelti, da una apposita commissione, tre vincitori che riceveranno un premio di 3 mila euro ciascuno assegnato da Agsm.

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giovedĂŹ 23.03.2017 (13:39)

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Verona Economia

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giovedì 23.03.2017 (13:39)

Verona Economia Concorso "Coloriamo Verona" - V edizione 2017.

Un muro lungo e monotono, non dice nulla. Spesso, rattrista. Fra i tanti di Verona, esiste anche quello, che accompagna il ciclista dagli ex-Magazzini Generali di Verona al quartiere Santa Lucia. Esso è, qui e là, reso vivace da pitture murali, che, in qualche modo, sono pur sempre espressione dell'animo di qualcuno. Di un qualcuno, che, alla sua maniera, "colora" e crea arte, se la sua azione non deturpa qualcosa d'interessante o che, giustamente, debba restare pulito. Per rendere detto muro più piacevole e per valorizzare possibili nuovi graffiti, tre dipinti verranno premiati, quest'anno, nel quadro del V Concorso "Coloriamo Verona 2017", che prevede, quindi, tre riconoscimenti, in contanti, da 3000.-€ ciascuno. I concorrenti dovranno consegnare i progetti-bozzetto, a colori, nel numero massimo di tre, dedicati al tema "amore", in formato A3, al Protocollo generale del Comune di Verona, entro il 13 aprile 2017. I bozzetti dovranno rappresentare le opere proposte, le quali, ove vincenti, dovranno essere realizzate nelle dimensioni di 3,30 metri in altezza per 85 metri di base. L'assessore Antonio Lella: "Il concorso mira a porre a disposizione luoghi appositamente individuati e reputati idonei ai dipinti murali, educando, al tempo, al rispetto del patrimonio artistico culturale-monumentale, sia pubblico, che privato della nostra città". Fabio Venturi, presidente di AGSM: "Vogliamo proseguire il nostro impegno a rendere la città una vera e propria tela a cielo aperto. Un anno fa abbiamo accettato la proposta d'abbellire otto delle nostre cabine elettriche , in diversi quartieri cittadini, con personaggi, legati al mondo dell'energia, come Tesla, il dio Apollo e Volta. Finanziare la quinta edizione del Concorso e aiutare a regalare ancora bellezza, ci rende molto orgogliosi". Pierantonio Braggio

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Tesserino specia[e contro i falsi tecnici

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OVITA. Sul nuovo cartellino di riconoscimento dei dipendenti della partecipata ci saranno anche la foto e la matricola

Un tesserino ai tecmci, i Agsm

dichiara guerra alle truffe Venturi: «Avrà il logo di Megareti, il ramo d'azienda che si occupa di dis uzione» Dall'o : «Ma va ricordato che nessuno dei nostri dipendenti può chiedere dei soldi» Manuela Trevisani

Un tesserino di riconoscimento, con logo aziendale Megareti, foto e numero di matricola. Così Agsm, la multiutility dell'energia elettrica e del gas, mira a sventare le numerose truffe ai danni degli anziani, di cui si sente parlare sempre più spesso. Malintenzionati che, con la scusa di controllare i contatori dell'elettricità, si infiltrano negli appartamenti soprattutto delle persone più fragili, gli anziani e, mentre sono distratti, trovano il modo di rubare loro gioielli, soldi o altri oggetti custoditi in casa. Oppure fingono di dover effettuare delle manutenzioni e chiedono in cambio denaro alle sventurate vittime. «Proprio per evitare questo genere di truffe, Agsm ha dotato tutti i tecnici di tesserini di riconoscimento dell'azienda Megareti, ovvero l'ex Agsm distribuzione, la società del gruppo che si occupa della distribuzione di energia elettrica e di gas», spiega il presidente Fabio Venturi. «Il cambio di denominazione sociale, avvenuto nel maggio del 2016, si è reso necessario

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perché la legge prevede che le due società che si occupano di vendita e di distribuzione vengano tenute distinte». Proprio per questo motivo, peraltro, il mese scorso Agsm si era vista recapitare una maximulta da 5,3 milioni dall'autorità nazionale per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico. Multa contro cui il gruppo di lungadige Galtarossa ha presentato ricorso, chiedendo la sospensiva del pagamento, in attesa che il Tar della Lombardia si pronunci sulla vicenda. Per molti veronesi, però, il nome «Megareti» è ancora sconosciuto. «La normativa dice che la gestione dell'infrastruttura, dei tubi e dei cavi elettrici, dev'essere autonoma e indipendente e che non ci deve essere alcun elemento che possa essere ricollegato alle attività di vendita», spiega il presidente di Megareti Enrico Carifi. «Ecco dunque che anche i vecchi mezzi Agsm ora sono diventati Megareti. Il cittadino, però, può pensare di trovarsi di fronte a dei malintenzionati. Il cambio di nome, infatti, è sempre delicato e richiede tempo per essere assimilato». Come rico-

noscere, dunque, gli operatori ufficiali? «I nostri tecnici utilizzano mezzi aziendali con logo Megareti», prosegue Carifi. «Inoltre, li abbiamo dotati di un tesserino di riconoscimento da esibire al cliente quando chiedono di poter entrare nelle abitazioni». Sui cartellini sono riportati la foto, il nome, l'iniziale del cognome, il logo Megareti e la matricola del collaboratore, oltre al numero verde 800394800, a cui ci si può rivolgere per avere conferma dell'appartenenza a Megareti della persona che ci si trova di fronte.

«Stiamo lavorando da mesi per contrastare queste truffe: quando gli operatori devono entrare in casa per controllare o sostituire i contatori, infatti, spesso si scontrano con la diffidenza dei clienti», osserva il direttore operativo di Megareti Paolo Dall'O'. «Va ricordato che i nostri tecnici, anche quando devono effettuare dei lavori, non chiedono mai soldi per le prestazioni», conclude Dall'O'. «Inoltre, anche gli addetti che operano per noi tramite appalto, hanno sempre una lettera di presentazione da mostrare ai clienti». O RIPRODUZIONE RISERVATA

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Enrico Carifi e Paolo Dall'0 presentano l iniziativa FOTO MARCHIORI

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VERONA Meglio una telefonata in più. In un periodo in cui le truffe sono all'ordine del giorno, i vertici di Megareti, società del gruppo Agsm che si occupa di distribuzione di gas ed energia, invitano i cittadini a chiamare l'apposito numero verde in qualsiasi caso. «In base alla nuova norma che impone di tenere distinte società di distribuzione e società di vendita (l'Authority ha proprio comminato ad Agsm una maxi multa per questa vi-

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cenda contro la quale l'azienda presieduta da Fabio Venturi ha già presentato ricorso, ndr) ha spiegato il presidente di Megareti Enrico Carifi -, nel maggio dello scorso anno abbiamo cambiato nome e logo della società da Agsm Distribuzione a Megareti». I tecnici impegnati nelle letture dei contatori, nella sostituzione degli apparecchi e in altri simili interventi, si presentano quindi con tesserini e mezzi in cui non compare più il nome

di Agsm. «Ci rendiamo conto che questo può comportare un certo disorientamento» ha commentato il presidente della multiutility Fabio Venturi. Ma proprio per questo motivo l'azienda è intervenuta in tempi rapidi per limitare al minimo i disagi e rassicurare i cittadini. «I tecnici si presentano con un tesserino nominativo e un numero verde (800 394800, ndr) da contattare in qualsiasi momento per chiedere informazioni - ha spiegato il direttore Paolo Dall'o -. E ricordiamo che nessuno dei nostri tecnici può chiedere denaro». Inoltre sono allo studio altri interventi per tutelare ancor di più i cittadini. @ RIPRODUZIONE RISERVATA

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AGS M PRE S EN TA L E N UOV E I ND ICAZIO N I E I ME ZZI 111

CON IL MARCHIO "MEGARETI IL CARTELLINO ANTITRUFFA C'E La norma ha imposto di cambiare il nome dei distributore dell'elettricità e dei gas. C'è anche il numero verde 800394800

il presidente dei Gruppo Agsm Fabio Venturi , il presidente di Megareti Enrico Carifi e il direttore operativo di Megareti Paolo Dall 'O' hanno presentato i nuovi cartellini di riconoscimento dei collaboratori di Megareti proprio per evitare odiosi episodi di truffa e i nuovi mezzi dell'azienda. In particolare i cartellini di riconoscimento, per favorire l'individuazione dei veri tecnici, devono essere esibiti al cliente quando si chiede di poter entrare nelle abitazioni. Sui cartellini sono riportati la foto, il nome, l'iniziale del cognole, il servizio di appartenenza e la matricola del colla-

boratore. Sul cartellino è riportato anche un numero verde (800394800) a cui ci si può rivolgere per avere conferma dell'appartenza a Megareti della persona che si trova di fronte. Megareti, lo ricordiamo, svolge attività di distribuzione di energie elettrica nei comuni di Verona e Grezzana, di distribuzione del gas nei comuni di Verona, Illasi, Tregnago, Badia Calavena, Selva di Progno e in altri comuni delle province di Vicenza e Mantova. Il cambio di denominazione sociale da Agsm a Megareti, avvenuto nel maggio 2016, si è reso necessario per ottemperare agli obbli-

Enrico Carifi e Paolo Dall'O'. In alto Fabio Venturi ghi in materia di separazione di di di Megareti, è di trasportare e identità, di marchio e di politiche misurare l'energia elettrica e il di comunicazione. E' la normagas consegnati ai cittadini. Per un giorno le polemiche sono tiva stessa che lo impone. rimaste fuori dalla porta. Compito del distributore, e quin-

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AMBIENTE. Domani si rinnova l'iniziativa del Wwf che compie 10 anni

va l'Ora della Terra E l'Arena sp egne luci Un'ora di buio per ricordare i danni del riscaldamento globale. Esibizione degli studenti del Montanari L'Ora della Terra è il più grande evento globale dedicato alla sfida contro i cambiamenti climatici del Wwf, che quest'anno celebra i 10 anni dalla sua prima edizione del 2007 svoltasi a Sidney. L'invito è di spegnere domani simbolicamente per un'ora, dalle 20.30 di ciascun Paese, le luci in casa, in ufficio e così via: l'effetto di questa grande mobilitazione globale che unirà di nuovo centinaia di milioni di persone sarà una grande ola di buio che per 24 ore farà il giro della Terra.

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Quest'anno in Italia tra i moltissimi monumenti simbolo coinvolti: si spegneranno a Roma la basilica di San Pietro, il Colosseo e il Museo Maxxi, a Firenze il Ponte Vecchio, a Torino la Mole Antonelliana, e poi l'Arena di Verona, piazza del Ferrarese a Bari, la facciata del teatro Politeama a Palermo, o per citare i luoghi più significativi. Il Wwf di Verona ringrazia il Comune e l'Agsm che hanno aderito all'iniziativa internazionale programmando lo spegnimento dell'Arena. L'anfiteatro romano sarà spento alle 20.30 e la prima mezz'ora di buio sarà animata dai giovani del Laboratorio di Musica d'Insieme del liceo musicale Montanari, en-

semble diretto dal professor Giuseppe Schiavone. A Povegliano il Wwf ha ottenuto dal Comune lo spegnimento delle luci di Villa Balladoro e a Legnago la partecipazione dei volontari di Altromercato organizzazione di commercio equo e solidale. Nel 2016 ben 178 paesi, più di 5.000 grandi città, parteciparono spegnendo le principali icone mondiali come il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, la Torre Eiffel a Parigi, il Ponte sul Bosforo a Istanbul. Il 2016 si è chiuso come l'anno più caldo da quando registrazioni le esistono scientifiche con un aumento di 1.3 gradi rispetto al periodo preindustriale e di due gradi per l'Artico. •

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INAUGURAZIONE. A fine marzo sarà aperto il rinnovato passaggio pedonale all'altezza della rotonda sotto il cavalcavia

Installate 5 telecamere Consentirà a pedoni e bici di raggiungere la fiera dal centro o dalla stazione Buone notizie per chi, veronese o turista, voglia raggiungere a piedi la fiera arrivando dal centro o dalla stazione. Entro la fine del mese (giusto in tempo, quindi, per Vinitaly), sarà aperto il sottopasso pedonale di viale Piave, che permette di attraversare in sicurezza la trafficatissima arteria giusto all'altezza della nuova rotonda, sotto il cavalcavia. «Abbiamo provveduto a ripulire il sottopasso, costruito una cinquantina d'anni fa ma ormai chiuso da 15 anni», spiega il presidente di Agsm Fabio Venturi, «rinnovando l'impianto di illuminazione, con lampade a ]ed ad alta efficienza, e la pavimentazione.

Ma soprattutto abbiamo installato cinque telecamere, due all'interno, due all'esterno e una che riprende la visione completa del luogo, costantemente collegate con il comando della polizia municipale, che eviteranno che l'opera, nel giro di poco, torni preda del degrado: i nostri operai, durante la pulizia, hanno trovato sacchi interi di siringhe. Inoltre il sottopasso resterà chiuso nelle ore

notturne». Un'opera, risultato della collaborazione tra Agsm e il settore Strade del Comune, ricorda l'assessore Luigi Pisa, la cui riapertura, attesa da anni, era ormai diventata sempre più urgente, in vista della prossima inaugurazione del centro commerciale Adigeo, oltre che del Salone del vino. Raggiungere i padiglioni della fiera a piedi partendo dalla stazione è quindi, or-

mai, una possibilità comoda e sicura, grazie all'uscita secondaria della stazione di Porta Nuova, all'altezza del binario 12, che attraversando l'ex Scalo merci conduce appunto su viale Piave, dove si trova il rinnovato sottopasso. «Qui il passaggio è comodo anche per le biciclette», conclude il presidente di Agsm, «grazie agli scivoli che consentono discesa e salita a mano». • E.PAS.

11 sottopasso pedonale sotto il cavalcavia di Viale Piave MARCHIORI

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CITTA CHE CAMBIA. Collocate 27 piante al posto delle 21 malate sradicate settimane fa

San Giorgio, nuovi alberi

angono i parcheggi Il l gadige torna alberato, anche se i fusti sono giovani e piccoli Venturi: «Risposta a chi dubitava». Tosi: «Ora zona da valorizzare» Sono stati piantati in lungadige San Giorgio i nuovi lecci, in sostituzione di quelli che erano stati rimossi nelle scorse settimane e che avevano scatenato polemiche tra i cittadini. In questi giorni, fino a mercoledì, ne verranno piantati 27, dell'età di 12-15 anni e con una circonferenza di fusto di 25-30 centimetri.

Al sopralluogo hanno partecipato il presidente di Agsm Fabio Venturi, che si è occupato dei lavori di risistemazione del lungadige, il sindaco Flavio Tosi, il presidente di Amia Andrea Migliorami, che ha curato la rimozione e la piantumazione dei lecci, e Luigi Pisa, assessore ai Giardini. Una task force arrivata a rivendicare l'intervento, dopo settimane di accuse sul fat-

to che l'abbattimento dei lec- dalla Sovrintendenza. ci non fosse davvero necessaVenturi si toglie qualche sasrio. «Dopo aver rimosso le 21 solino dalla scarpa. «Questo piante malate, pericolose per intervento è la risposta a tutla sicurezza sia dei passanti to ciò che è stato detto nelle che degli automobilisti, ab- ultime settimane sul fatto biamo iniziato la fase della so- che gli alberi non sarebbero stituzione con 27 nuove pian- stati ripiantati», prosegue il te, per un saldo positivo di presidente diAgsm. «Non apsei», dice Venturi. «Si an- pena saranno conclusi i lavodranno infatti a riempire an- ri sul lungadige (il 6 aprile, che gli spazi che erano stati ndr), torneranno gli stalli di lasciati vuoti da sei alberi, sra- sosta, forse qualcuno in medicati o abbattuti nel corso no perché le piante sono audegli anni e mai rimpiazza- mentate e perché abbiamo ti». Il programma di sostitu- deciso di lasciare più spazio zione, redatto da Amia, rien- all'attraversamento dei pedotra nel progetto di rifacimen- ni in arrivo da Ponte Pietra». Tramontano dunque i soto completo del lungadige San Giorgio ed è stato appro- gni di chi sperava di non vevato dalla commissione pae- der più auto parcheggiate sul saggistica di Palazzo Barbie- lungadige, magari con una piri, dopo aver ottenuto il via sta ciclabile fra il ponte e la libera dal Corpo forestale e Torretta di San Giorgio. E si dovrà attendere anni, prima che le nuove piante restituiscano allo sguardo dei passanti l'effetto scenico del via-

La collocazione delle piante in lungadige San Giorgio. Lungo la passe

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le alberato a cui si era abituati. Ma una riqualificazione di questa zona, secondo Migliorami, era necessaria. «Questo è il tratto più bello di tutta Verona e aveva bisogno di essere risistemato». Gli fa eco il sindaco Tosi: «Lungadige San Giorgio è il più suggestivo dal punto di vista panoramico e il più fruibile sia per i cittadini, sia peri turisti. Ultimamente era un po' mal ridotto, così abbiamo deciso di sistemarlo per farlo diventare una passeggiata di stampo europeo, dove si può venire a camminare e correre». «A breve, forse già prima di Pasqua, verrà aperta la funicolare di Castel San Pietro», conclude Tosi «L'obiettivo è arricchire l'offerta turistica, in modo da portare i visitatori e l'indotto che portano non solo in piazza Erbe ma anche in altre aree cittadine». • M.TR.

Tata resteranno i posti auto FOTO MARCHIORI

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passeggiata riaprirà il 6 r[a funicolare forse gía prima di Pasqua

Il tracciato della funicolare Sono giorni importanti per il quartiere Santo Stefano e dintorni. Tra venerdì e ieri sono state smontate le impalcature che da tempo coprivano la facciata di Castel San Pietro, restituendo il palazzo al suo aspetto originale. «L'intervento di recupero esterno, ad opera della Fondazione Cariverona, è stato concluso», fa sapere il sindaco Flavio Tosi. «Ora si dovrà proseguire con la ristrutturazione interna, i lavori sui pavimenti, gli impianti elettrici e l'allestimento del museo: ci vorrà presumibilmente ancora un anno di tempo». Il progetto prevede, infatti, il trasferimento a Castel San Pietro dei museo di Storia Naturale. Ma non è l'unica novità che interessa l'area. Tra poche settimane, forse già entro Pasqua, verrà aperta la

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funicolare, che condurrà direttamente i turisti da Ponte Pietra alla terrazza di Castel San Pietro. Infine, il 6 aprile è prevista l'inaugurazione di lungadige San Giorgio, che verrà completamente riaperto dopo mesi di lavori al marciapiede e agli stalli di sosta. Alle 18si aprirà una serata di musica e festeggiamenti nell'area della Torretta, aperta a tutta la cittadinanza. MSR.

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L'intervento di Agsm

Lungadige San Giorgio, piantati 27 nuovi lecci «Ora ci sono più alberi» VERONA Lungadige San Giorgio: sempre più vicino il momento del definitivo «cambio look». Ieri mattina hanno preso inizio i lavori di Agsm di piantumazione delle 27 nuove piante di leccio. Intervento che segue la rimozione (e le polemiche) di 21 piante ritenute malate e pericolanti. «Il piano - specifica una nota del Comune - è stato redatto da Amia con l'approvazione della Commissione paesaggistica del Comune e il via libera dal Corpo Forestale e dalla Soprintendenza». Le piante messe a dimora alla presenza del sindaco Flavio Tosi, del presidente di Agsm Fabio Venturi e di Amia Andrea Miglioranzi, hanno una età di circa 12 anni ed una circonferenza di fusto di o centimetri.«La soluzione adottata è molto equilibrata - ha detto Tosi -: mantiene i posti auto precedenti e aumenta il numero delle piante».

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CD RiPRODU7!ONE RiS7.RVATA

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AFFI

Telecamere Accordo traAgsm e Comune Il Comune e Agsm Lighting, rappresentati rispettivamente dal sindaco Roberto Bonometti e dal presidente Fabio Venturi, hanno sottoscritto il contratto perla realizzazione e la gestione di un impianto di videosorveglianza che sarà direttamente collegato con il comando di polizia locale e i carabinieri. «L'impianto è tecnologicamente avanzato», spiega il sindaco Bonometti. Le strade di accesso al nostro territorio comunale verranno dotate di un impianto costituito da due videocamere. Una sarà dedicata alla lettura delle targhe dei veicoli in transito. L'altra invece sarà una videocamera di contesto, cioè riprenderà un'area più estesa in modo da rilevare il passaggio dei mezzi a cui sono collegate le targhe. «In questo modo», prosegue Bonometti, «ogni veicolo che transiterà nel territorio comunale verrà rilevato automaticamente e in caso di veicoli intestati a persone segnalate all'autorità di pubblica sicurezza, verrà attivato un allarme al comando di polizia locale e alla stazione dei carabinieri, che potranno direttamente accedere al sistema. I lavori preliminari per l'installazione sono già iniziati», informa il sindaco. «Il completamento dell'opera è previsto per l'estate». Il Comune di Affi per questo servizio pagherà ad Agsm un canone annuale di 42mila euro. 0 L.B.

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NOZZE IN BILICO. Faccia a faccia nei giorni scorsi trai dirigenti dell'azienda e l'amministrazione Variati: sindaco e assessori non intendono accelerare e alzano il piede ® • • •

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Le scadenze della giunta scaligera impongono il voto in 3 settimane ma Vicenza frena: «Poco tempo Mancano ancora i conti precisi» Nicola Negrin

Questo matrimonio s'ha da fare. O forse no? I presupposti per convolare a nozze c'erano tutti: «Oggi annunciamo un'operazione che va nella direzione del bene comune. Tra noi c'è stata una forte volontà di accantonare particolarismi per far nascere un grande bacino veneto da due realtà che operano da vere multiutility». Era la dichiarazione collettiva risalente allo scorso 13 gennaio. C'erano, però, anche tutti i presupposti per frenare o addirittura o far saltare improvvisamente l'accordo; in primis i tempi: «È necessario arrivare ad un via libera dei rispettivi Consigli comunali a breve, possibilmente entro la terza settimana di aprile, dato che Verona a giugno andrà a elezioni». E così, quando manca ormai poco alla sca-

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denza, sembra che l'operazione tra Aim e Agsm per arrivare alla maxi-fusione sia più che mai in bilico. I tempi stringono. O, per utilizzare le parole che sono trapelate nelle ultime ore da palazzo Trissino, sembrano scaduti: "Perché correre più del previsto per arrivare a un'intesa tanto importante quanto delicata?" è il pensiero dell'amministrazione, non è un'ipotesi da prendere in considerazione. IL VERTICE. Tutto saltato? No. La parola fine non è ancora stata messa. Di certo, però, il matrimonio tra le due società si complica e non di poco. L'ultima puntata, dopo mesi di silenzio, è andata in scena l'altro giorno a palazzo Trissino, quando la giunta si è riunita attorno a un tavolo per ascoltare la relazione dell'amministratore unico di Aim Paolo Colla e del direttore generale Dario Vianello. «Aggiornare Oggetto: l'amministrazione sullo stato di avanzamento dei lavori». Calendario alla mano (in base a quanto dichiarato in conferenza stampa a metà gennaio), a quest'ora le aziende avrebbero dovuto consegnare ai rispettivi proprietari (Comune di Vicenza e Verona) l'esito delle analisi econo-

miche e finanziarie eseguite, e si sarebbe dovuto già arrivare in Consiglio. Eppure, non solo l'aula è distante, ma anche i documenti degli advisor non sono stati consegnati. LE TEMPISTICHE. È qui che si complica la situazione. Perché se da una parte senza quelle carte (che vanno studiate a fondo) non può esserci via libera, dall'altra è altrettanto evidente che le pressioni delle giunta guidata da Flavio Tosi sono evidenti. «Si può aspettare fino afine aprile - è stato riferito dalla città scaligera - ma entro quella data si deve arrivare in Consiglio comunale per il voto». Oltre non si può andare, visto che le elezioni sono previste a giugno e che 45 giorni prima della scadenza le attività del Comune si congelano. Il che significa che ci sono tre settimane di tempo per sancire le nozze. «E poco, troppo poco», hanno sottolineato alcuni esponenti di giunta e maggioranza. Perché non solo bisogna attendere la relazione degli advisor (che dovrebbe arrivare nelle prossime ore), ma è necessario poi analizzarla, studiarla a fondo e capire se per l'amministrazione comunale i numeri siano corretti. Lo stesso sindaco Variati, a quanto pare, nel corso del lungo confronto andato in

scena lunedì pomeriggio avrebbe espresso le proprie perplessità rispetto a una simile accelerata. Inutile farsi prendere dalla fretta, il pensiero ribadito più volte, e rischiare di fare le cose con leggerezza. Anche perché, va detto, tra l'approvazione della giunta e quella del Consiglio, ci sono le commissioni e soprattutto l'esame della maggioranza. ADDIO NOZZE Pare di capire, dunque, che quel matrimonio imbastito in quattro e quattr'otto e destinato, secondo le dichiarazioni iniziali, a durare a lungo possa improvvisamente saltare; o essere rinviato a data (e soprattutto amministrazione veronese) da destinarsi. •

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ACCORDO TRA AIM E AGSM PRIMO Si ALLA FUSIONE È un venerdì mattina quando i sindaci Achille Variati e Flavio Tosi e gli amministratori delegati di Aim e Agsm, Paolo Colla e Fabio Venturi , firmano il primo sì. I quattro decidono di siglare un'intesa per intraprendere la strada della fusione: viene deciso di avviare l'analisi dei rispettivi conti per arrivare all'ok finale

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DATA ULTIMA PER ARRIVARE ALL'OK DEL CONSIGLIO Secondo quanto riferito da Verona, la data ultima per arrivare all'approvazione del Consiglio comunale è il 26 aprile; ma meglio sarebbe anticipare i tempi. Se, però, la giunta scaligera deve correre perché è in scadenza, a Vicenza non si intende commettendo il rischio di operare con leggerezza.

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(Margine operativo lordo

51 milioni di euro 8 2 mili olllÈ di euro

LA PROBABILE DATA DELLE ELEZIONI A VERONA E lo scoglio principale all'operazione. Se la giunta guidata da Variati può prendersi del tempo per arrivare alla conclusione, Verona non può attendere. Va detto che il Consiglio non può deliberare negli ultimi 45 giorni prima della fine del mandato.

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II sindaco di Verona , Flavio Tosi, e il collega di Vicenza , Achille Variati

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VINITALY AND THE CITY PER IL FUORI SALONE Dopo il successo del 2016, con oltre 29mile presenze, torna nel centro storico di Verona l'appuntamento più atteso dai wine lover. Da venerdì 7 a martedì 11 aprile va in scena Vinitaly and the City, il fuori salone organizzato da Veronafiere in collaborazione con Comune e Provincia di Verona, Studioventisette, FuoriFiera, FMedia e Fondazione Aida. «Si tratta di un'iniziativa che rafforza il legame tra la Fiera, città e provincia - commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere Spa -, coinvolgendo istituzioni, importanti partner e sponsor pubblici e privati, senza dimenticare il tessuto economico, con i negozi e i locali che hanno aderito al progetto. Con Vinitaly and the City abbiamo creato un nuovo prestigioso momento di promozione per il territorio e le sue eccellenze, diversificando al contempo l'offerta rivolta agli operatori professionali presenti a Vinitaly da quella pensata per giovani e appassionati di vini. È una formula che piace al pubblico e alle aziende, facilmente esportabile in altre città italiane e all'estero». Il fuori salone riserva un'attenzione speciale anche agli appassionati del vino bio - da prodotto di nicchia a vera e propria tendenza - con Biologic, dalla Terra alla Strada, nei padiglioni dell'Arsenale austriaco. Per quanto riguarda gli sponsor di Vinitaly and the City, il Gruppo Agsm ha allestito in piazza dei Signori un'area lounge dove promuovere i servizi nell'ambito del progetto Verona Smart City, in particolare la rete wifi cittadina gratuita (freewifi@verona) utilizzabile grazie all'innovativa Verona Smart App.

Maurizio Danese

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La quota maggiore ai soci pubblici che rappresentano circa l'80% dei capitale: solamente alla Provincia e ai Comuni di Trento e Rovereto andranno 15 milioni di egro

I dati del°bilancio 2016 influenzati dai nuovi criteri applicati e che sono identici a quelli delle quotate E l'ingresso in Borsa rimane una opzione sul tavolo

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L'utile netto sale del 53% a 66 milioni dì euro Aiuta lo svuotamento del lago di Molveno ANGELO COMM TRENTO - Il gruppo Dolomiti Energia, attivo nel settore della produzione dell'energia elettrica e della distribuzione di quest'ultima e del gas, archivia un 2016 con un utile netto record, in crescita dei 53% rispetto a quello del 2015. Ma il dividendo è lievemente più basso rispetto a quello dell'esercizio precedente: si passa da 8 a 7 centesimi ad azione, li che si traduce comunque in un monte dividendi di oltre 26,5 milioni di euro, che andranno per la maggior parte ai soci pubblici che hanno circa l'80% del capitale del gruppo. Solo considerando la partecipazione di Provincia e Comuni di Trento e Rovereto diretta o tramite Findolomiti Energia, la quota di dividendi in arrivo dopo l'ok dell'assemblea dei prossimo 28 aprile sarà pari a oltre 15 milioni di euro. l dati del bilancio consolidato 2016 sono in crescita rispetto al 2015 sia per l'aumento dell'attività industriale, ma pure perché influenzati da due aspetti tecnici. Da un lato, per lapri-ma volta, è stata consolidata anche Hde, per il cui 9% acquisito da Enel, sono stati versati 57 milioni dì euro. Ora Hde è controllata al 60% da De e al 40% dal fondo degli australiani di Macquarie. L'altro elemento che ha influenzato i dati è stata la rièlassificazione del bilancio con i criteri internazionali las, utilizzati dalle aziende quotate, «Così i nostri dati saranno comparabili

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con gli attori del comparto» spiega l'amministratore delegato di De, Marco Merler (a destra nella foto). Una scelta che renderebbe più semplice anche la quotazione dell'azienda («una porta sempre aperta» sottolinea Merler) sia di strumenti di provvista sul mercato (come le obbligazioni corporate). Provvista che potrebbe servire per future aggregazioni dopo che quella con Agsm Verona, attualmente in contatto con la propria omologa di Vicenza, ha subito una battuta d'arresto. Ma, per ora, sul fronte delle al-

leanze la situazione ë in fase di stand-by dopo l'operazione su Hde. Il gruppo, per ora, si concentra sulla prossima assemblea di fine aprile quando saranno approvati bilancio e proposta di dividendo. Ma ecco i dati del 2016 confrontati con quelli dell'anno precedente: Dolomiti Energia Holding SpA: il Consiglio di Amministrazione ha approvato la proposta di bilancio relativa all'esercizio 2016. fl valore della produzione consolidato sale a 1.378 milioni di euro (1.244 milioni di euro nel 2015,

+11 %), il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) a 184 milioni (+42%), il risultato operativo consolidato (Ebit) a 128 milioni di euro (+44%) e l'utile netto consolidato a 66 milioni di euro (+53%), l'indebitamento netto a 419 milioni dì euro (+26%). Il perimetro di consolidamento del gruppo include la Capogruppo Dolomiti Energia Holding, Set Distribuzione, Dolomiti Energia, Dolomiti Energia Rinnovabili, Novareti, Depurazione Trentino Centrale, Dolomiti Energia Trading, Dolomiti

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GNL, Hydro Investments Dolomiti Energia, Hydro Dolomiti Energia e Dolomiti Ambiente. I risultati di Dolomiti Edison Energy e di SF Energy, precedentemente consolidate, vengono invece contabilizzati nel bilancio con il criterio del patrimonio netto. Gli investimenti effettuati nel 2016 ammontano a 97 milioni di curo, tra cui rientrano gli interventi per migliorare le reti di distribuzione in tutto il territorio servito dal gruppo e le attività finalizzate a potenziare i servizi informativi a disposizione dei clienti finali, oltre a quelle richieste per l'adeguamerito di tutte le società del gruppo alle normative di settore. La produzione idroelettrica di Dolomiti Energia Holding, Dolomiti Edison Energy, Hydro Dolomiti Energia e SF Energy è salita a 3,4 miliardi di kWh, anche grazie al contributo straordinario legato ai lavori di manuten-,

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zione riguardanti il Lago dì Molveno. La produzione termoelettrica, prevalentemente da cogenerazione, ha generato 103, milioni di kWh (128 milioni di kWh nel 2015). H gruppo ha distribuito 2,4 miliardi di kWh in linea rispetto ai valori 2015. Gas naturale: nel 2016 sono stati distribuiti 279 milioni di metri cubi di gas con un aumento rispetto ai 268 milioni di metri cubi del 2015, crescita dovuta all'andamento climatico più rigido nei mesi invernali. Nel 2016 l'acqua è stata distribuita ad un totale di quasi 81.300 mila utenze, mentre il gruppo ha commercializzato ai clienti finali 4,5 miliardi di kWh, un dato in aumento rispetto ai 4 miliardi del 2015. 1 clienti energia elettrica hanno raggiunto le 434.000 unità (402:000 nel 2015). Nel gas sono stati venduti ai clienti finali 520 milioni di metri cubi di gas nel 2016 a fronte dei 602 milioni del 2015. I clienti sono oggi 178.200 (175.500 nel 2015).

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Le nozze tra Agsm e Aim alla prova delle elezioni 1 matrimonio tra Agsm e Aim, le multiutility I di Verona e di Vicenza, potrebbe essere in bilico a causa di una tabella di marcia che si incrocia con quella politico-elettorale. In base ai piani iniziali, sarebbe stato necessario arrivare a un via libera dei rispettivi consigli comunali entro la terza settimana di aprile, dato che Verona a giugno andrà a elezioni amministrative. Ma, a poche settimane dallo scoccare dell'ora X, le aziende non hanno ancora consegnato ai rispettivi Comuni proprietari l'esito delle analisi economiche e finanziarie degli advisor e i consigli comunali non si sono ancora potuti riunire per discutere e deliberare sull'operazione. Senza dimenticare che, tra l'approvazione della giunta e quella del consiglio, c'è l'esame da parte delle commissioni competenti e da parte della maggioranza. Flavio Tosi, sindaco di

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Verona, dice di poter aspettare al massimo fino a fine aprile, poi si andrà verso le elezioni di giugno e nei 45 giorni precedenti le attività consiliari straordinarie saranno congelate. Il sindaco di Vicenza Achille Variati è invece contrario a fare le cose di fretta e troppo a cuor leggero. Alla luce di questo scenario, il matrimonio tra Agsm e Aim riuscirà a essere combinato in sole tre settimane? Più di qualche osservatore ne dubita fortemente. E di certo gli altri player che guardavano con appetito alle due società, cioè Ascopiave ed Hera, staranno seguendo l'evolversi della vicenda con particolare interesse. Dalle nozze nascerebbe un gruppo da 1,2 miliardi di euro di fatturato, con un mol superiore a 130 milioni e 2.250 dipendenti. Lo sbarco in borsa sarebbe il coronamento dell'intero progetto. (riproduzione riservata)

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EVENTO. Da oggi al 3 settembre a Verona

Toulouse-Lautrec Alla n* scoperta della Belle Epoque La Parigi a cavallo fra'800 e'900 rivive in 170 opere dell'artista

II celebre «Divan Japonais » di Henry de Toulouse-Lautrec Manifesti, litografie, disegni, illustrazioni, acquerelli, insieme a video, fotografie e arredi dell'epoca compresa tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, ricostruiscono uno spaccato dalla Parigi bohèmienne, piena di artisti e fermenti, riportando i visitatori indietro nel tempo. Apre oggi all'Amo-Palazzo Forti di Verona la mostra «Toulouse-Lautrec. La Belle èpoque», che fino al 3 settembre celebrerà il percorso artistico del grande artista del costume dell'epoca, Henry de Toulouse-Lautrec: 170 opere provenienti dall'Herakleidon Museum di Atene. Tra le creazioni più celebri dell'artista, presenti nella mostra, ricordiamo le litografie a colori (ad esempio «Jane Avril», del 1983), i manifesti pubblicitari (come «La passeggera della cabina 54» del 1895 e «Aristide Bruant nel suo cabaret» del 1983), i disegni a matita e a penna, le grafiche promozionali e le illustrazioni per giornali (come in «La Revue blanche del 1895) divenuti emblema di un'epoca indissolubilmente legata alle immagini dell'aristocratico visconte, nato nel 1884 e prematuramente scomparso nel 1901, a soli 37 anni.

«Con la mostra», ha detto il sindaco di Verona, Flavio To-

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si, «prosegue la programmazione artistica dell'Arena Museo Opera, realizzata grazie alla collaborazione con il Gruppo Arthemisia, con il sostegno del Comune di Verona e di Agsm, destinata a presentare a Palazzo Forti alcuni dei protagonisti che, in modi diversi, hanno segnato e innovato il mondo dell'arte moderna. Una rassegna», ha concluso, «che conferma l'impegno di politica culturale della città di Verona di questi ultimi anni, che ha dato il sostegno a numerose iniziative, ottenendo grandi successi di pubblico e di critica». «Dopo Tamara de Lempicka e Pablo Picasso», ha spiegato il direttore di Amo-Arene Museo Opera, Francesco Girondini, «questa mostra celebra un artista poliedrico, anticonformista e provocatorio, legato non solo alla pittura, ma anche al teatro e alla musica». «Ecco allora», ha aggiunto, «che il curatore della mostra, Stefano Zuffi, ha allestito un percorso che accompagna il visitatore anche attraverso la musica, come la voce di Maria Callas nella Bohème, scritta da Puccini nel 1895, al culmine dell'attività di Toulouse-Lautrec, e rinsaldando così il legame tra la lirica, cuore del museo Amo, e l'arte». •

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II centrodestra: censure sulle consulenze

Fusione Aim-Agsm, l'opposizione in Consiglio attacca Esposto al prefetto e richiesta di dibattito urgente VICENZA Un esposto al prefetto Umberto Guidato e una richiesta di dibattito urgente in consiglio comunale per rendere pubblica la consulenza dell'advisor PricewaterhouseCoopers (Pwc) sulla fusione fra Mm Vicenza e Aisgm Verona. Ë la mossa delle opposizioni, che parte dalla richiesta di accesso agli atti fatta da Francesco Rucco (Idea Vicenza) il 13 ottobre 2016: chiedeva copia dell'«Analisi delle opzioni strategiche» commissionata da Aim, su indicazione del sindaco Achille Variati e del consiglio comunale, a Pwc. L'amministratore di Aim Paolo Colla ne ha concesso la presa visione, ma a condizione che Rucco firmasse un impegno alla riservatezza, su richiesta di Pwc. «Non accettiamo censure: il Testo

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unico sugli enti locali già ci impone limiti alla diffusione di dati sensibili» dicono Rucco e i firmatari dell'esposto Liliana Zaltron (M5S), Sabrina Bastianello (Lega), Roberto Cattaneo (Fi), Claudio Cicero (lista Cicero), Lucio Zoppello (Ncd), Manuela Dal Lago (lista Dal Lago) e Valentina Dovigo (Dovigo sindaco). «In conferenza dei capigruppo anche Variati e segretario generale Antonio Caporrino erano contro la censura dice Rucco -, perché da due mesi non fanno niente?». Per Aim invece l'impegno di riservatezza è «previsto in tutti i contratti che gli advisor firmano con i committenti, al fine di evitare una impropria diffusione di informazioni, dati o valutazioni espressi dall'advisor su società terze anche quotate». (g. t.)

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II presidente Rossi rilancia una aggregazione attorno al gruppo De

Energia, priorità al polo trentino Arrivare a un trentino i nico è Condi=.ior.e itrdispensabile . Senza che ci si senta fa= goC;iab ; d líla società più grande. (cCerio crescere coro aorta un car:nr3iarncnto, rna le s o&--Iì e;,prcssi,orie dei 9_ oimini che abbiamo in gnu sono sane e una riflessione va aperta. (r[ passato ci si è tcir+-atn. ma senza riuscirci ». Ugo Rossi, presidente$ella.l'rovuWia. n inci<i ione °:ttorno a Dolol r7gr. In ti 'r'_ncr ia. forte, di uri fattr.Irato di 1,4 mili l rdi dì euronel 2916. delle altre rc,urrcipalizzate comunali. Il ritorrlr sul tenra ì reso attuaIl- ai dati di bii trrCio approvati LA Ccla di L}olc)n lri t_ne.r-ra ;11 settürrana e dal . sto at uativo Pubblicati) giovedì di un n dine de.' g1oIr o a pl_n.>v rtC I1 ï>nsr güo prc, , ilIei>sle ne fli scorsi ntc: Nel testo attirai o, lnfz;tti, Russi s,te'so mette ir 'vidoonza Cmr rrie Do oniiti fi reggia dopo lo stop alle ti,iftainve pe mi regar,; con u '. Agsm di Verona, abbia r,f,nie prior,ca, secondo il socio Provincia presente con Circa il 1S`,' , nel l a 1%;(i

rnultiutility treni,: ,,, cl ut lla di cercare di dare trii rii ovo assetto al sistema delle società comunali che distrubur scc>nc e producono elettricità e vendono gas. Nel ((Programma peer la riorganizzazione e il riassetto delle

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Per raggiungere tali obiettivi, eeontio i paletti dell'ordine °1 gi >rnn a p ovato f,ssia: cie in Trentin+, e í:ontroiio lui aria ,r s,rci pribtriici , pri:rAaar cata la ìinet-c tr c eiatz c vn rinaento alla )ealta tr>intina, c>ve t:rmpo la r id_iz:o?rE• della

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MANIFESTAZIONE. Stasera si fa il bis. L'iniziativa per sensibilizzare sui problemi della malattia

La Gran Guard-90 ia illuminata, di blu per ricordare i drammi dell'autismo Alla giornata hanno aderito numerose associazioni che rappresentano famiglie e gruppi di volontariato Flash mob in Bra e Gran Guardia illuminata di blu per la Giornata mondiale di consapevolezza dell'autismo per sollecitare maggiore attenzione da parte di istituzioni, politica e opinione pubblica nei confronti della inalattia. Autori dell'iniziativa scali-

gera un gruppo di associazioni e cooperative che fanno parte di Autismi Verona-Angsa Verona, Opificio dei sensi, L'Officina dell'Aias, Co.f.ha.gra., La quercia e il germoglio, Ants, Sguardi di luce, Gruppo Asperger Veneto sezione di Verona ed Azalea, con Azienda ospedaliera universitaria integrata, Sportello provinciale scolastico Autismo e il sostegno di Agsm. Alle 18.30 il flash mob con la Marching

Stomp Band, gruppo bandistico giovanile. Alle 19 è stato offerto un aperitivo al gazebo informativo, in attesa di vedere la Gran Guardia illuminarsi di blu, così sarà stasera. La manifestazione ha segnato la prima uscita per Angsa Verona, che è rinata per dare voce alle famiglie. «Le diagnosi sui disturbi dello spettro autistico sono sempre più frequenti», spiega il portavoce di Angsa Verona Alberto Nascimben. L'incidenza del fe-

nomeno è di 4,8 casi ogni mille nati». La celebrazione di ieri è arrivata a pochi giorni dalla pubblicazione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), che hanno sancito, dopo anni di lotta, l'obbligo di attuare la prima legge organica sull'autismo, la 134 del 2015, che riconosce, tra l'altro, che l'autismo può essere certificato anche dopo i 18 anni e che è obbligo dello Stato fornire a tutti un'assistenza per tutta la vita. •

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MANIFESTAZ IONE. Domenica mattina invece l'apertura in Fiera

y and tlie cìty conto alla irovesci*a tra assaggi* e vip Si svolgerà da venerdì 7 a martedì 11: c' e anche una app per gli smartphone che aiuta a districarsi nelle vie del centro tra eventi, concerti e incontri culturali Dopo il grande successo della scorsa edizione, che aveva richiamato oltre 29mila visitatori, torna venerdì Vinitaly and the City, il fuori salone del Vinitaly che si estenderà tra le piazze del centro storico e l'ex Arsenale per cinque giorni di eventi all'insegna del vino, della musica, della convivialità e del divertimento. Da venerdì 7 all'U aprile si potranno degustare vini in arrivo da tutta Italia con i consigli dei sommelier, ma anche cibi e specialità della cucina italiana, il tutto accompagnato da concerti e incontri culturali. Quest'anno, inoltre, il fuori salone del Vinitaly si sdoppierà, facendo arrivare Vinitaly and the City anche sul lago, a Bardolino. OPE RA WINE. Sabato 8 sarà la volta di "OperaWine, Finest Italian Wines:100 Great Producers", evento esclusivo che si terrà in Gran Guardia e che offrirà agli operatori specializzati di tutto il mondo la possibilità di conoscere i 100

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migliori produttori italiani selezionati dalla prestigiosa rivista americana Wine Spectator. SORSI. Sempre l'8 si svolgeranno gli incontri di Sorsi d'autore nella Loggia di Fra Giocondo in piazza dei Signori: ospiti Valerio Massimo Manfredi e Bruno Vespa, il primo alle 16, il secondo alle 18.

DOMENICA. I19 il Vinitaly entrerà a tutti gli effetti nel vivo, con la tradizionale manifestazione all'interno della fiera, in programma fino a mercoledì 12 aprile, dalle 9,30 alle 18. Per l'inaugurazione sarà presente il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. Per tutta la durata dell'evento Verona e la sua provincia si tingeranno del colore viola simbolo della rassegna, con vino a cibi doc, musica, letteratura, poesia, spettacoli e incontri con grandi ospiti che raccontano il mondo del vino tra sto-

ria, arte, moda, design e giornalismo. Quest'anno per aiutare le migliaia di wine lovers a districarsi tra appuntamenti e vie del centro, nei cinque giorni (dal? all'U) di degustazioni ed eventi gastronomici spalmati su Verona e Bardolino, Agsm ha realizzato una sezione ad hoc all'interno della sua Verona SmartApp. LA APP. Chiunque scarichi sul proprio cellulare l'applicazione per utilizzare gratis la rete internet ad alta velocità in centro storico, entrando nella sezione «Eventi» può già trovare il calendario della manifestazione e tutte le schede dettagliate degli appuntamenti in programma, le mappe per raggiungere le location e le informazioni per acquistare i biglietti. Il nuovo servizio, pensato in collaborazione con VeronaFiere e lo staff di Vinitaly and the City, come il suo «contenitore» è stato realizzato dall'azienda scaligera JoinTag, specializzata in marketing di prossi-

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Vinitaly si svolgerà sia in città che nel quartiere fieristico mità. Lo hanno presentato il presidente di Agsm Fabio Venturi, il presidente di VeronaFiere Maurizio Danese, l'amministratore delegato di JoinTag Federico Cozza ed Elena Sonego del consiglio di amministrazione di Amt. Lo strumento è facile e coAll'interno degli modo. «Eventi», la sezione dedicata a Vinitaly and the City è divisa in quattro sottocategorie. Nella categoria «Quando» è possibile trovare gli eventi in ordine di programmazione cronologica, mentre nella categoria «Cosa» ci sono la lista completa di tutte le attività, la lista dei preferiti selezionati dall'utente e, cliccando su «Qui e Ora», gli eventi in cor-

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so in uno specifico momento. Ancora, nella categoria «Dove» si possono visualizzare le mappe e nella categoria «Ticket» tutte le informazioni su come acquistare i biglietti. Per ogni attività in programma, poi, c'è una scheda con una descrizione dettagliata, l'orario e il luogo di svolgimento. Inoltre, grazie alla tecnologia Beaconready che si trova all'interno di apparecchi grandi come un gettone sparsi nei luoghi della manifestazione, basterà attivare il bluetooth del proprio smarthpone per ricevere in automatico le notifiche con le informazioni e le comunicazioni relative alla location in cui ci si trova. e L.Per.

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SI ACCEDE DA "VERONA SMART APP"

VINITALY AND THE CITY, LANCIA I IALE ON AGS M L'APP UFF C C Tutte le informazioni utili per vivere le cinque giornate. Quattro categorie principali: quando, cosa, dove e ticket E'Agsm la regista dell'App ufficiale di Vinitaly and the City, il fuori fiera del vino che si svolgerà a Verona e a Bardolino dal 7 all ' 11 aprile . Agsm, in collaborazione con lo staff di Vinitaly and the City e JoinTag, ha realizzato uno strumento che consente di accedere a tutte le informazioni utili per vivere al meglio le cinque giornate dell 'evento . Grazie alla nuova applicazione di Agsm, sarà possibile muoversi in maniera comoda e innovativa: basterà accedere agli Eventi dell'App "Verona Smart" per trovare la sezione dedicata suddivisa in quattro principali categorie : quando, cosa, dove e ticket . Nella sezione Quando sarà possibile trovare gli eventi in ordine di programmazione cronologica (giorno e ora), nella sezione Cosa si troverà la lista completa di tutte le attività, la lista dei preferiti selezionati dall ' utente e la sezione in Qui e ora che mostrerà gli eventi in corso nello specifico momento, distinti per zona. Nella sezione Dove ci sarà la mappa generale delle attività in programma e nella sezione Ticket tutte le informazioni su come acquistare i biglietti. Per ogni evento in programma, ci sarà la Scheda evento che conterrà la sua descrizione dettagliata, il luogo , loa data e l'orario . Nella scheda evento è stata inserita la possibilità di navigazione per raggiungere direttamente il luogo, il calendario per salvare l'appuntamento o aggiungerlo ai preferiti, così da averlo nella lista dei più graditi . " E' un ulteriore passo che noi di Agsm facciamo verso la città 2 . 0 - commenta Fabio Venturi , presiden-

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La presentazione dell'app. GUARDA FOTO SU FACEBOOK te del Gruppo Agsm - contiutile come quest'Ap dedicata nuando il nostro progetto al fuori salone del vino, che Verona Smart City siamo orgoconsente di avere a portata si gliosi di regalare ai veronesi e smartphone tutte le informazioa tutti i partecipanti di Vinitaly ni per godersi completamente and the City uno strumento uno degli eventi più attesi e facile, accessibile, comodo e importanti della nostra città".

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POLITICA&

LTI TIITY. Riunioni serrate tra Variati, Tosi e gli amministratori delle due Spa

Fusione tra Ai eAgs Schiarita ul filo di lana Corsa contro il tempo: in 20 giorni serve il voto dei Consigli comunali Incontri e mediazioni verso l'intesa su "conca io" e governance Marco Scorzato

Venti giorni per "sposarsi". Una corsa contro il tempo, sul filo degli equilibri economici e politici, tra tabelle e numeri, tra telefonate e riunioni che finiscono all'ora in cui Marzullo va in tv. È scattato il conto alla rovescia per le nozze tra Aim e Agsm, la fusione delle due aziende multiservizi di Vicenza e Verona che porterà alla nascita del quinto gruppo italiano, con un fatturato di quasi un miliardo e 200 milioni. Il matrimonio ha una scadenza da rispettare: il 26 aprile. Il consiglio comunale scaligero dovrà deliberare entro quella data, cioè almeno 45 giorni prima delle elezioni amministrative in programma in riva all'Adige l'il giugno. Dopo le nubi che si erano addensate nelle scorse settimane, gli ultimi sviluppi e il gran lavoro delle diplomazie sull'asse Vicenza-Verona hanno portato a una schiarita che fa presagire la conclusione dell'iter nei tempi previsti. VARIATI-PD. Il matrimonio è operazione complessa, sia per gli aspetti industriali, economici e finanziari che per quelli politici. Su quest'ultimo fronte, i riflettori si posano su Vicenza. È qui che, nei giorni scorsi, si è giocata una partita interna alla maggioranza che governa palazzo Trissino. Da un lato il sindaco Achille Variati, fautore dell'alleanza con il collega Tosi per creare una grande azienda multiservizi del Veneto occidentale, che potrebbe poi fungere da catalizzatore per altre realtà regionali e

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da trampolino per l'approdo in Borsa. Dall'altro, una parte del Partito democratico vicentino che ha provato a tirare il freno, accendendo un punto interrogativo sulla conclusione dell'iter nei tempi previsti. Ma a conti fatti (in Consiglio comunale) Variati è convinto di avere i numeri (i voti) per traghettare la fusione in porto e nel Pd le resistenze sono per lo più rientrate.

RAPPORTI DI FO RZA. Contemporaneamente, in questi ultimi giorni, la partita si è giocata sui conti e sulla governance futura. Centrale è la questione del concambio, il rapporto tra i valori delle rispettive azioni nella fusione tra le due aziende. La dimensione di Agsm è all'incirca doppia rispetto a quella dell'azienda di cui è amministratore unico Paolo Colla e direttore generale Dario Vianello: la prima ha un fatturato (bilancio consolidato 2015) di 80o milioni, la seconda di 300; la prima ha 1.600 dipendenti, la seconda 650; la prima un ebitda di 82 milioni, la seconda di 51. Ma il concambio si determina sulla base di un confronto globale per il quale sono stati arruolati advisor terzi e qualificati. I quali, ora, ritengono di essere riusciti a rispondere alle perplessità delle parti. Stadi fatto che anche lo scostamento di un punto percentuale nel peso delle due aziende nella nuova società fala differenza. Per questo il confronto sui numeri è serrato, ma anche quello sulla governane: chi farà cosa nella nuova società? Il lavoro di diplomazia dei due sindaci Variati e Tosi, ma anche quello del presidente di Agsm Fabio Venturi e del suo omologo Colla hanno limato le distanze. Mancano ancora i timbri del Cda veronese e dell'azienda di San Biagio, ma secondo fonti vicine alla trattativa la fumata bianca è imminente. Poi tocca agli organi politici: venti giorni è il limite massimo teorico entro il quale arrivare alla parola fine, cioè al voto dei Consigli comunali, dopo quello delle giunte. Basteranno? •

sd, u s d r, daa-

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AGSM

AIM

FATTURATO 2015 300 milioni di giuro

800 milioni di giuro

L. IT

(margine operativo tordo

D I PENDEN TI 650

milioni di euro

La fusione tra Aim e Agsm viaggia sul doppio binario Vicenza-Verona. Perché le nozze vadano in porto servono tre tappe in ciascuna piazza. La prima è il voto degli organi amministrativi delle Spa, cioè il consiglio di amministrazione di Agsm e l'amministratore unico di Aim. La seconda è il voto delle giunte comunali, la terza è il voto dei consigli comunali. L'amministrazione veronese, essendo in scadenza di mandato a giugno, determina i tempi del voto: entro il 26 aprile.

Il dossier Aim-Agsm dovrà essere votato in Consiglio comunale

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TORRI. Il progetto sarà realizzato grazie a un project financing: l'investimento iniziale è a carico della società proponente

Più luce

e videosorve glianz a La sp esa sup ererà 1 5 milioni inazione verrà riqualificata l' ° pubblica e saranno installate cento telecamere: l'aggiudicazione della gara verrà fatta entro fine anno Emanuele Zanini

Il Comune di Torri ha un piano per riqualificare e aggiornare tutta l'illuminazione pubblica, installare un centinaio di telecamere nei punti sensibili dei centri storici del capoluogo e delle due frazioni di Pai e Albisano, in cui rendere disponibile inoltre una rete wi-fi per l'accesso a internet. L'ambizioso progetto di fattibilità, che è stato approvato nell'ultimo Consiglio comunale, è stato ideato da Agsm Lighting, società partecipata del gruppo Agsm presieduto da Fabio Venturi. Per realizzarlo è stato proposto un project financing che prevede un investimento iniziale di un milione e 509mila euro, iva esclusa, totalmente a carico dell'impresa proponente. L'azienda ha quindi proposto al Comune un canone annuo di 307mila euro, iva esclusa, come base d'asta suddivisa in 120mila euro per l'adeguamento dell'illuminazione pubblica esistente, 69mila euro per una sua estensione e 118mila euro per l'innovazione tecnologi-

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ca (dalle telecamere alla rete wi fi con hot spot). Il canone annuo avrà una durata di 18 anni per un importo complessivo che supera i 5,5 milioni di euro. Una cifra così importante che il bando per l'affidamento dei lavori sarà di livello europeo, in quanto supera la soglia dell'Unione europea delle gare d'appalto fissata a 5,2 milioni di euro. La ditta proponente, cioè Agsm Lighting, avrà diritto di prelazione sui lavori. Se cioè a parità di condizioni il miglior offerente sarà un'altra azienda, la controllata di Agsm, se in grado, potrà fare un'ulteriore offerta più bassa. Gli impianti di illuminazione rimarranno comunque di proprietà del Comune. Il piano prevede nel periodo iniziale di gestione la messa in sicurezza degli impianti, l'aggiornamento dei corpi illuminanti con tecnologia a led - anche lungo le passeggiate in riva al lago e non solo o sui punti luce sulle strisce pedonali -, il miglioramento dell'efficienza luminosa degli apparecchi e la riduzione dell'inquinamento luminoso. A questo si aggiungeranno la manutenzione ordina-

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Una veduta panoramica di Torri: i lampioni saranno dotati di tecnologia a led ria, il pronto intervento in caso di guasti. Sul territorio comunale ci sono circa 1.500 punti luce - lampioni in particolare - che verranno controllati, sistemati e se necessario sostituiti - molti risalgono agli anni Sessanta - e ne verranno inseriti di nuovi nei punti più critici, bui o poco illuminati. Il Comune di Torri ogni anno spende mediamente 114mila euro di bollette legate all'energia elettrica a cui si sommano 54mila euro in media per la manutenzione - che nella gran parte dei casi significa sostituzione della lampadine bruciate o

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guaste - per un totale di 168mila euro. Con la proposta d'intervento l'amministrazione comunale punta a migliorare l'efficienza energetica e fare un profondo lifting agli attuali impianti. Secondo il piano l'attuale consumo di energia elettrica, stimato attorno ai 637.924 kwh, kilowattora, dopo i lavori di adeguamento si ridurrebbe a 255mi1a kwh, con un risparmio di circa 38Omila kwh.

«Effettuare un intervento diretto come Comune attualmente sarebbe stato economicamente insostenibile», spiega il sindaco Stefano Ni-

cotra, «visto che prossimamente saremo alla prese con spese significative su acquedotto e fognature. La soluzione del progetto di finanza ci ha convinto. In questo modo sistemeremo una volta per tutte l'illuminazione del nostro territorio». Se nell'iter burocratico e amministrativo non ci saranno intoppi dagli uffici tecnici del municipio prevedono che entro la fine dell'anno ci possa essere l'aggiudicazione della gara cui seguiranno i lavori che potrebbero concludersi in tre, quattro mesi. O RIPROOU-SE RISERVATA

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FUORISALONE. Iniziativa di Agsm con JoinTag

Una sezione è dedicata alla segnalazione di eventi più vicini all'utente in città e a Bardolino Tutti gli eventi di Vinitaly & The City che si svolgeranno a Verona e a Bardolino, in una app, realizzata dalla società veronese Join Tag. Il servizio, voluto daAgsm e inserito come implementazione della già attiva Verona Smart App, prevede una serie di collegamenti e di mappe che guideranno l'utente tra i tanti appuntamenti in programma in città e sul lago. Vi saranno alcune sezioni dedicate al calendario degli eventi, con possibilità di segnare in agenda luoghi e orari, parti diverse per dj-set,

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concerti, degustazioni ed incontri culturali. La mappa, comprensiva delle diverse location, suddivise tra il centro storico di Verona e il lungolago di Bardolino, guiderà l'utente in modo preciso verso i luoghi che intende visitare. Innovativa la sezione Here & Now che, grazie alla tecnologia beacon del proximity marketing, informerà tramite notifiche push l'utente in tempo reale sugli eventi in programma. In pratica, saranno installati dispositivi bluetooth nei punti strategici di Verona e Bardolino toccati dalla manifestazione e il visitatore potrà essere sempre informato rispetto a quali siano gli incontri più vicini a lui in quel momento.

Marco Brandstetter Soddisfatto Marco Brandstetter, ceo di Join Tag «Grazie ad Agsm, che con noi crede in una Verona sempre più smart, la tecnologia beacon si coniuga perfettamente al meraviglioso cartellone di eventi portato avanti a Verona durante Vinitaly: un servizio vincente per turisti e visitatori». •

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giovedĂŹ 06.04.2017 (13:51)

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Verona Oggi

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giovedì 06.04.2017 (13:51)

Verona Oggi Verona. Inaugurato lungadige San Giorgio dopo lavori

E' stato inaugurato oggi il rinnovato lungadige San Giorgio che, dopo i lavori di riqualificazione realizzati da Agsm, viene riaperto al pubblico e riconsegnato ai veronesi.

Il progetto di riqualificazione ha riguardato tutto lu-

prima volta è stata utilizzata la nuova tecnologia led all'interno di un lampione di stile classico, mantenendo il suggestivo colore di via S.Alessio con l'installazione di tre lampioni da 90 watt. Le nuove lampade permettono di ridurre i consumi energetici di oltre il 50 per cento aumentando allo stesso tempo la capacità illuminante. Con l'occasione sono stati riqualificati anche i giardini, posate 27 nuove piante di leccio e rinnovata tutta la parte dell'arredo urbano.

ngadige San Giorgio, da Ponte Pietra a Ponte Garibaldi, per un investimento di circa 1 milione 500 mila euro. Durante questi mesi Agsm ha posato lungo i 650 metri di Lungadige San Giorgio, una nuova rete di energia elettrica provvedendo anche a tutti gli allacciamenti necessari.

Sono

state

realizzate

6

nuove

predisposizioni di energia elettrica e acqua potabile, prima assenti, a disposizione dei futuri eventi che si svolgeranno sul lungadige. Nelle prossime settimane verrà inoltre installata una colonnina per la ricarica di automezzi elettrici in prossimità di Ponte Pietra. Per conto di Acque Veronesi, sempre Agsm ha posato un nuovo collettore fognario e una nuova tubazione per l'acquedotto. E' stata posata anche una linea di fibra ottica che collegherà due nuovi ho spot del servizio free wifi, installati su due 'pali blu'. Anche in lungadige San Giorgio è quindi possibile collegarsi gratuitamente

Questi i principali numeri dell'intervento. 650 metri di lungadige interessati dai lavori; 450 mila cubetti di porfido posati; 2.556 metri quadrati ricoperti dal porfido; 2370 metri lineari di cordoli, mattonelle e banchettoni restaurati e riposati; 240 metri lineari di porfido per la canalizzazione della caditoia; 90 metri lineari di canali grigliati per la raccolta delle acque; 18 bocche da lupo in pietra; 12.500 chili di rete elettrosaldata per predisposizione della pavimentazione; 850 metri cubi di terreno di fondo stabilizzato; più di 2300 metri quadrati di asfalto drenante per i parcheggi e la pista ciclo pedonale; 430 metri cubi di calcestruzzo impiegato; 22 nuovi pali di illuminazione pubblica; 21 piante sostituite con 27 nuovi esemplari di lecci, 300 metri cubi di terra vegetale portata.

alla rete freewifi(at)verona. Inoltre, sono state posizionate due nuove telecamere di videosorveglianza per controllare il nuovo lungadige. La fibra ottica servirà anche una nuova telecamera di videosorveglianza urbana che verrà presto installata sulla stazione di partenza della funicolare di Castel San Pietro. Per quanto riguarda l'illuminazione pubblica, è stato rivisto e rinnovato tutto l'impianto preeesistente. Sono stati installati 22 nuovi lampioni da 45 watt di tipo "Mazzega", tipici della nostra città e già utilizzati nelle aree più significative del centro storico (piazza mura Gallieno, piazza Pradaval, piazza Isolo). Per la Si parla di noi

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CITTA CHE CAMBIA. Terminato l'intervento durato dieci mesi

SanGìorgío sinprende ìl suo lungacIíge Pulita e pavimentata con 450mila cubetti di porfido torna praticabile la passeggiata fra i ponti Garibaldi e Pietra: nuova illuminazione e punti wifl gratuiti Ilaria Noro A meno di dieci mesi dall'apertura del cantiere, dopo la posa di circa 450miia cubetti di porfido, il taglio di 21 alberi a fronte però della piantumazione di 27 nuovi lecci, lungadige San Giorgio torna a rivivere.

La passeggiata a ridosso del fiume che porta da Ponte Garibaldi a Ponte Pietra è stata ripulita dalle scritte che la imbrattavano e liberata dalle numerose buche e dalla pavimentazione accidentata. È ora meglio illuminata e dotata di nuovi sottoservizi, tra cui un collettore fognario e una tubazione per l'acquedotto, di punti di elettricità e acqua potabile, di una linea di fibra ottica che collega i due nuovi "lampioni" blu del servizio wifi per collegarsi gratuitamente alla rete freewifi@verona. E la torretta è anch'essa finalmente libera da scritte e sporcizia. L'aspetto del nuovo lungadige è a firma dell'architetto veronese Stefano Beozzo. E ieri mattina il sindaco Flavio Tosi ha lanciato un appello ai veronesi affinché quest'area di città torni a essere vissuta, quotidianamente e grazie ad

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eventi. «È questa la giusta prospettiva, il miglior antidoto al degrado. Quello che abbiamo ora, grazie a un abile gioco di squadra, è un lungadige San Giorgio di concezione europea, degno della bellezza della città e dei sempre più numerosi turisti che ogni anno la visitano». Dal punto di vista della sicurezza, la zona è coperta da videosorveglianza grazie a nuove telecamere installate nei vari punti del lungadige. Inoltre, è stato rivisto e rinnovato l'impianto di illuminazione. Sono stati installati 22 nuovi lampioni. Per la prima volta è stata utilizzata la nuova tecnologia ]ed all'interno di un lampione di stile classico, mantenendo il suggestivo colore caldo. «Siamo orgogliosi di questo intervento. Da un semplice ripristino abbiamo ottenuto un grande progetto», ha detto soddisfatto il

presidente dell'Agsm Fabio Venturi, presentando il nuovo volto del lungadige. L'intervento, per cui è stato speso un milione e mezzo di euro, costo sostenuto non solo dall'Agsm che ha diretto ed eseguito i lavori ma anche dall'Amia e daAcque Veronesi, riguarda i 650metri di lungadige che costeggiano il forte San Giorgio, la chiesa, i giardinetti - con nuove panchine dove è stato ricavato dello spazio per le carrozzine - e il marciapiede fino a Ponte Pietra. Qui, dove i cubetti di porfido convivono con una pista ciclabile in asfalto (che però si interrompe poco dopo i giardini per lasciare posto a stalli auto) e con il tipo di pavimentazione già esistente in alcuni punti dell'area, anche le porzioni di verde hanno ricevuto nuova linfa grazie a 300metri cubi di terra vegetale portata e nuove semine.

Installa te a nc he telecame r e pe r l a vi deo s orvegl i a nz a Il pa rr o c o: « P ri ma q u e sto luogo era poco sicuro»

«Nel 2003, quando sono stato ordinato parroco di San Giorgio, i parrocchiani facevano il "giro lungo" pur di non attraversare il lungadige, davvero poco sicuro. Ora invece ci possiamo tranquillamente riappropriare di questi spazi», è intervenuto don Piergiorgio Rizzini. •

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II lungadige ripavimentato con il porfido, il verde curato e la torretta ripulita dal degrado FoTOMARCHIORI

La passeggiata delle autoritĂ durante la presentazione

La parte del lungadige verso ponte Pietra, con gli stalli per la sosta

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La festa per il lungadige e l'attesa per la funicolare « Apre dopo Pasqua» San Giorgio, l'inaugurazione. Castel San Pietro, rinvio VERONA Quasi un anno di lavoro, e un milione e mezzo di spesa, ma ne valeva la pena. Il «nuovo» lungadige San Giorgio è stato ieri inaugurato e riconsegnato alla città, con una piccola festa nel tardo pomeriggio. Adesso si spera nell'educazione di tutti, per mantenerlo com'è (magari grazie anche alle nuove telecamere di sorveglianza) visto che in passato è stato uno dei luoghi preferiti per piccoli vandalismi d'ogni tipo. Per capire quello che è stato fatto vale la pena di partire da alcune cifre nude e crude, come ha fatto il presidente di Agsm, Fabio Venturi, ricordando «gli oltre 450 mila cubetti di porfido posati a mano, uno per uno, dai lavoratori ai quali va un grazie da parte di tutti, anche per aver consentito di procedere in tempi rapidi, cercando di limitare al minimo i disagi». Capitolo a parte, poi, quello degli alberi: adesso ce ne sono 6 in più di prima, anche se alcune piante nuove, che hanno sostituito quelle vecchie e malate, sono ovviamente più piccole delle precedenti. Non ci sarà nessun nuovo parcheggio per gli autobus, come invece era stato paventato da più parti, ma restano due stalli di sosta in meno di prima, accanto a Ponte Pietra. All'interno delle aree verdi, inoltre, il presidente di Amia, Andrea Migliorami, ha sottolineato la posa di 27 nuove piante di leccio. Dal sindaco Flavio Tosi, durante il taglio del nastro, parole di soddisfazione ma anche un invito a tutti a «vivere il più possibile questa splendida zona della città, anche nelle ore serali vista la nuova illuminazione, sperando poi nella civiltà e nell'educazione dei cit-

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tadini, senza stupide bravate». Tornando ai lavori eseguiti, Agsm ha posato lungo i 65o metri di lungadige una nuova rete di energia elettrica con tutti gli allacciamenti necessari (e con possibile utilizzo nei futuri eventi che si svolgeranno sul lungadige) mentre nelle prossime settimane verrà installata anche una colonnina per la ricarica di automezzi elettrici in prossimità di Ponte Pietra. E stata posata anche una linea di fibra ottica che collegherà due nuovi hotspot del servizio free wifi, installati sugli appositi «pali blu», ed anche dal lungadige sarà quindi possibile collegarsi gratuitamente alla rete freewifi@verona. Inoltre, come detto, sono state posizionate due nuove telecamere di vide-

II «restyling» L'inaugurazione, ieri pomeriggio, dei nuovo lungadige San Giorgio. Rifatta la «pavimentazione» ma anche la rete elettrica (foto Sartori)

I lavori Ieri è stato inaugurato lungadige San Giorgio, interessato da quasi un anno da lavori costati un milione e mezzo. Sono stati posati a mano 450 mila cubetti di porfido. La fila di piante è stata arricchita con 6 alberi e sono state sostituite quelle malate. Agsm ha posato una nuova rete di energia elettrica, con due telecamere perla videosorveglia nza e nelle prossime settimane verrà installata anche una colonnina per la ricarica di automezzi elettrici vicino a Ponte Pietra.

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osorveglianza. La fibra ottica servirà anche una nuova telecamera di videosorveglianza urbana che verrà presto installata sulla stazione di partenza della funicolare di Castel San Pietro, perla quale il taglio del nastro è però rinviato: l'impianto è pronto ma non c'è ancora l'autorizzazione dell'Utif

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(che dà via libera agli ascensori e che aveva bloccato per quasi 2 anni gli ascensori all'ex gasometro). Si punta quindi a tagliare il nastro subito dopo il lunedì dell'Angelo. Tornando al lungadige, per l'illuminazione pubblica, è stato rivisto e rinnovato tutto l'impianto pre-eesistente con

22 nuovi lampioni uguali a quelli utilizzati nelle aree più significative del centro. Al taglio del nastro di ieri erano presenti, fra gli altri anche l'assessore Marco Ambrosini e il presidente di Acque Veronesi Niko Cordioli. Llllo Alegherl © RIPRODUZIONE RISERVATA

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AGSM RIAPRE UNO DEI LUOGHI PIÙ SUGGESTIVI DELLA CITTÀ

LUNGADIGE, SAN GIORGIO FA IL MIRACOLO Posato il nuovo collettore fognario e una nuova tubazione per l'acquedotto. Aggiunta la fibra ottica, rinnovata l'illuminazione pubblica e 27 nuovi lecci

Si sono conclusi il 4 aprile i lavori, iniziati il 22 giugno 2016 per il rifacimento di lungadige San Giorgio. Ora uno dei luoghi più belli e suggestivi della città di Verona, viene riaperto al pubblico e consegnato ai veronesi. Presenti al taglio del nastro il sindaco Flavio Tosi , l'assessore alla Viabilità e al Turismo Marco Ambrosini , i presidenti di Agsm Fabio Venturi , di Amia Andrea Miglioranzi , di Acque Veronesi Niko Cordioli , il consigliere comunale Katia Maria Forte e il parroco di San Giorgio in Braida don Piergiorgio Rizzini. Durante questi mesi Agsm - regista di tutte le operazioni - ha posato una nuova rete di energia elettrica provvedendo a tutti gli allacciamenti necessari. Sono state realizzate sei nuove predisposizioni di energia elettrica e di acqua potabile, prima assenti, a riicnnci7inn42 riai fi fi iri avanfi cha

si svolgeranno sul lungadige. Nelle prossime settimane sarà installata una colonnina per la ricarica di automezzi elettrici. Per conto di Acque Veronesi, sempre Agsm ha posato un nuovo collettore fognario e una nuova tubazione per l'acquedotto. Posata inoltre la linea di fibra ottica che collegherà due nuovi hot spot del servizio free wifi installati su due pali blu, insieme a due telecamere. Rinnovato l'impianto di illuminazione, con 22 lampioni a ridotto consumo energetico. Posate poi per l'occasione 27 nuove piante di leccio e riqualificata tutta la parte dell'arredo urbano. "Un lungadige San Giorgio completamente nuovo, di concezione europea, degno della bellezza della città e dei sempre più numerosi turisti che ogni anno la visitano - ha detto il sindaco - mi appello alla civiltà e aIParil Irzinna riai ciffnriini affin_

ché questo luogo resti pulito e bello come lo è ora, nel rispetto non solo di chi lo frequenta ma anche di quanti hanno lavorato senza sosta per riqualificarlo al

La presentazione del nuovo Lungadige San Giorgio. GUARDA VIDEO E FOTO SU FACEBOOK

monlin"

LOHGAOIGE SAX GIORGIO FA IL MIRACOLO

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LA POLEMICA. Martedì in aula la richiesta di dibattito sulla fusione

- Agsm in Consiglio Rucco: «1 oi all'oscro» Sulla corsa contro il tempo scattata per arrivare alla fusione tra la vicentina Aim e la veronese Agsm, Francesco Rucco, ha qualcosa da dire: «Noi consiglieri di minoranza non sappiamo nulla rispetto a questa operazione: non abbiamo una due diligente sotto mano, non conosciamo i numeri di Agsm, nebbia fitta sulla tipologia di governance. Non abbiamo elementi che ci permetta di poter esprimere un giudizio». Con un rischio che, per il capogruppo

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di Idea Vicenza, è concreto: «Si sta ripetendo esattamente ciò che è accaduto non molto tempo fa con l'incorporazione della Fiera di Vicenza in quella di Rimini, che ci ha portato, tra l'altro, a ritrovarci con una piccola partecipazione nelle nuova società, quando non c'è stato alcun confronto. È avvenuto tutto a scatola chiusa. Ecco, francamente non vorrei che questo schema venisse replicato anche nel caso di Aim. Sarebbe inaccettabile». Intanto, le mi-

La sede di Aim a San Biagio

noranze hanno chiesto - questo già prima che si sapesse dell'accelerazione e dei venti giorni di tempo utili per arrivare al voto dei rispettivi consigli comunali - un dibattito in aula, calendarizzato per martedì prossimo. «La nostra richiesta si è rivelata quanto mai tempestiva. Sono favorevole all'aggregazione locale, ma non ad occhi chiusi: l'operazione è importante e delicata per le sue implicazioni, a maggior ragione trattandosi di un'azienda che si occupa di garantire servizi ai cittadini. Ma oggi, per colpa del modo di procedere dell'amministrazione, poco trasparente e rispettoso, non siamo in grado di esprimere un giudizio». • RO.LA. O RIPRODUZIONE RISERVATA

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ENER GI A , PO LITIC A E M U LTIUTILITY

AIM-AGSM NOIIE SUL FILO PER LA FUSIONE TRA VERONA E VICENZA È UNA CORSA CONTRO IL TEMPO. IN 20 GIORNI SERVE IL VOTO DEI CONSIGLI COMUNALI. MA ANCHE GIOVEDÌ SERA PALAZZO BARBIERI NON HA FATTO NULLA II tempo stringe per la maxioperazione di aggregazione fra le multiutility di Vicenza e Verona. Sul matrimonio tra Aim e Agsm devono decidere i consigli comunali delle rispettive città ma a Verona si stanno ormai avvicinando le elezioni quindi per evitare il rischio di nuove maggioranze contrarie agli accordi presi fra i sindaci Achille Variati e Flavio Tosi , si deve accelerare il dibattito. In base a quanto previsto metà gennaio, a quest'ora le aziende avrebbero già dovuto consegnare ai rispettivi Comuni l'esito delle analisi economiche e finanziarie eseguite e si sarebbe dovuto già arrivare in Consiglio. Tuttavia dei documenti finora non si è vista nemmeno l'ombra. Il matrimonio, scrive anche Il Giornale di Vicenza, ha una scadenza da rispettare: il 26 aprile. Palazzo Barbieri dovrà deliberare entro quella data, cioè almeno 45 giorni prima delle elezioni amministrative in programma l'l1 giugno. Anche sui colli berici l'operazione è entrata in un risiko politico: da un lato c'è il sindaco

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Achille Variati e Flavio Tosi

Variati che è favorevole all'accordo che porterebbe alla nascita del quinto gruppo italiano con un fatturato di quasi 1 miliardo e 200 milioni; ma dall'altro c'è una parte del Pd vicentino che ha provato a tirare il freno. C'è poi la partita dei schéi: centrale è la questione del concambio, il rapporto tra i valori delle rispettive azioni nella fusione tra le due aziende. La dimensione di Agsm è all'incirca doppia rispetto a quella

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dell'azienda vicentina: Lungadige Galtarossa ha un fatturato di 800 milioni contro i 300 dei vicentini. Per non parlare dei dipendenti: 1.600 contro 650. Poi c'è il problema di chi governerà? Il lavoro diplomatico tra Fabio Venturi e il dg vicentino Paolo Colla, avrebbe smussato gli angoli. Mancano i timbri. Ma le ultime fughe dal gruppo tosiano sta lasciando il segno: il Consiglio comunale riunito giovedì sera, non ha esaminato nessuna delle delibere iscritte all'ordine dei lavori. Sarà così fino al 26 aprile? G. G.

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IIT' Dopo l'inaugurazione, c'erano state polemiche per il tracciato non completato

Lgadige San Gioro iavràlacilabie ntera Sarà lunga 650 metri, fra i due ponti. Un tratto condiviso con i pedoni a causa del restringimento del marciapiede. Presto la segnaletica La pista ciclabile ci sarà. E sarà lunga ben 650 metri, vale a dire l'intero percorso che costeggiando l'Adige porta da ponte Garibaldi a ponte Pietra. Ora, invece, dai giardini Lombroso si interrompe poco dopo la chiesa di San Giorgio. Un aspetto della riqualificazione di lungadige San Giorgio, sistemato dall'Agsm con un intervento costato circa un milione e mezzo e consegnato l'altro giorno alla città, che ha suscitato non poche critiche. Anche tra la stessa maggioranza, con il consigliere della Lista Tosi Giorgio Pasetto che ha etichettato l'intervento come «un'occasione mancata». Tempo qualche giorno, invece, è il percorso ciclabile sarà realtà. Lo assicura lo stesso consigliere comunale Ansel Davoli, delegato allo sviluppo di piste ciclabili. Come? Ritagliando dal largo marciapiede che dai giardini del lungadige prosegue fino a ponte Pietra uno spazio anche per le bici. «Un tratto di pista ciclabile sarà totalmente in sede propria e partirà da ponte Garibaldi fino a metà del lungadige», spiega Davoli. Da qui, «tramite una rampa di raccordo il tratto prose-

Il raccordo che servirà a completare la pista ciclabile in lungadige San Giorgio guirà, a causa del restringimento della carreggiata, con un percorso promiscuo pedoni-ciclisti fino a Ponte Pietra. La settimana prossima avverrà il passaggio di consegna dall'Agsm al Comune il quale, come da progetto, apporrà la corretta segnaletica verticale e orizzontale». «In quel tratto, il marciapiede è largo 2,80 metri, dun-

que c'è lo spazio sufficiente a far convivere bici e pedoni», interviene Corrado Marastoni, presidente Fiab, Federazione amici della bicicletta. «La parte a ridosso degli stalli può essere riservata alle bici, quella vicino al parapetto ai pedoni, con l'indispensabile presenza di buonsenso e reciproca tolleranza soprattutto nei momenti di maggior

frequentazione. La segnaletica si rende necessaria anche per evidenziare la pericolosità degli stalli a pettine, purtroppo confermati», dice Marastoni, che non tralascia una frecciatina al consigliere Pasetto di cui «apprezziamo i rilievi» ma da cui «sarebbe auspicabile attendersi interventi in corso d'opera e non critiche a giochi finiti». • I.N.

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LA FAQ

Ags , accordo fatto VICENZA E ormai questione di ore: tra oggi e domani sarà celebrato il «matrimonio» tra le municipalizzate di Vicenza e Verona che si occupano di energia e ambiente. a pagina 11 Ragazzo

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Nozze Aim- Agsm l'accordo è vicino A ore le firma A Vicenza il 40 per cento delle quote

Variati «Manca poco, so no otti mista»

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VICENZA È ormai questione di ore: tra oggi e domani sarà celebrato il «matrimonio» tra le municipalizzate di Vicenza e Verona che si occupano di energia e ambiente. Aim e Agsm, se tutto andrà come deve, si fonderanno in un unico colosso, con la veronese a guidare con il 60% circa delle quote. In queste ore gli incontri si sono fatti sempre più serrati, tanto che l'amministratore unico di Aim Paolo Colla ieri non ha potuto essere presente al consiglio comunale di Vicenza dove era stato invitato per parlare proprio della fusione. I consiglieri di opposizione, che avevano chiesto il dibattito sul tema, hanno ottenuto il rinvio a venerdì, proprio per la mancanza di Colla. Il sindaco Achille Variati, che si era detto in grado di argomentare sulla questione, ha comunque compreso le motivazioni dei consiglieri, ma ha avvertito: «Venerdì potrebbe essere già stato raggiunto l'accordo». Non è un mistero che la firma sull'atto di integrazione tra Aim e Agsm per quanto riguarda i settori ambiente, gas ed energia debba approdare in consiglio comunale a Verona entro il 24 aprile, termine ultimo prima che scattino i 45

giorni dalle elezioni amministrative per il rinnovo del sindaco e dei consiglieri. Se entro il 24 non si troverà l'intesa, le due società dovranno riprendere il discorso con i nuovi inquilini del municipio scaligero. «Sono ottimista - ha commentato a margine del consiglio Variati ieri sera -, può sempre esserci qualche colpo di coda, ma alcune condizioni base sono state perseguite». Da perfezionare sono rimasti alcuni dettagli che riguardano «il concambio e la tipologia della governance» ha precisato il sindaco di Vicenza, senza sbilanciarsi. Certo è che Verona, con un fatturato da 75o milioni di euro avrà la maggioranza rispetto a Vicenza che arriva a 260-270. Si fanno insistenti le voci di un peso intorno albo per cento per Agsm e del 40 per cento per Aim. «Sarà una buona percentuale - si è limitato a dire Variati -, equa. Il concambio sarà molto interessante , comprendendo anche le garanzie sui contenziosi. Questa operazione darà vita al quarto o quinto polo energetico a livello nazionale, con un fatturato da 1,1 miliardi di euro».

Eifrida Ragazzo © RIPRODUZIONE RISERVATA

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VERSO IL MATRIMONIO . Le due società dovrebbero arrivare all'accordo entro la serata di oggi. Botta e risposta in aula: la richiesta di dibattito rinviata a venerdi

Agsm, è l'ora delle

e: « Ci siamo»

Giornata decisiva per il protocollo di aggregazione AVicenza circa il 40 per cento con garanzie e penali Variati: «Sono o °sta». È polemica in Consiglio Nicola Negrin .............................................................................. È una delle operazioni più attese, complesse e delicate degli ultimi anni. E lo dimostrano non solo i numeri, i dati, le percentuali e gli sviluppi, ma il fatto che praticamente tutti i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione (fatta eccezione per Ennio Tosetto, Pd, che si lascia scappare un «fa ridere») abbiano deciso di rinviare la discussione, calendarizzata per ieri pomeriggio, a venerdì alle 17.30 Non un venerdì qualunque, il Venerdì Santo «quando con ogni probabilità - afferma Achille Variati - tutto sarà già definito». Quando, cioè, salvo clamorosi colpi di scena, Aim e Agsm firmeranno il protocollo di aggregazione che aprirà la strada per ufficializzare il matrimonio.

VERSO LA FI RMA. «È ormai una questione di ore». Dopo accelerate, frenate, passi indietro e scatti in avanti, Variati si sbilancia. «Sono ottimista - afferma a margine del Consiglio comunale rinviato a data già destinata - perché siamo molto vicini all'accordo. Anche per un motivo banale: a Verona devono andare in Consiglio il 24 aprile per le note ragioni dei 45 giorni di sospensione. Quindi, o si arriva alla conclusione o si rinvia al futuro». Il sindaco ammette che già nelle prossime ore «o forse in serata» si potrebbe chiudere la pratica «ma - ammette - è evidente che anche quando si arriva alla fine di una trattativa può esserci qualche colpo di coda. Tuttavia, mi pare che alcune condizioni base ci siano». L'INTESA. Resta da capire quali siano le condizioni. Variati

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resta blindato. «Ci sono alcuni dettagli importanti in via di definizione - si limita a dire - perché dev'essere raggiunta un'intesa non solo sul piano della finanza, ma anche sulla modalità e sulla tipologia di governane della nuova azienda, che dev'essere equilibrata». Quanto alle percentuali, il sindaco non si sbilancia. «Sappiamo che Agsm è più grande di Aim - ricorda - perché loro hanno un fatturato di 800 milioni e noi di 300 circa. Tuttavia noi abbiamo un Ebitda del 19 per cento, che è straordinario. Sì, avranno più del 50 per cento ma di più non posso aggiungere: sarà una cosa equa, con una buona percentuale». Vicenza, secondo le prime ricostruzioni, dovrebbe ottenere circa il 40 per cento. «Non posso dire nulla - commenta Variati - se non che nascerà il quarto o quinto polo energetico nazionale e che ci saranno tutte le garanzie del caso. Intendo dire garanzie sui contenziosi già esistenti e su quelli che si possono aprire, ma

n po ss o s b il a nci a r m i [a gove rn a nc e s a r a eq u i lib ra t a P re st o i l vi a l i be ra ACHILLE VARIATI SINDACO DI VICENZA

anche penali nel caso il Consiglio, in un secondo tempo, faccia marcia indietro senza un valido motivo». IN CONSIGLIO. In attesa delle firme e dei numeri esatti ci sono le polemiche, andate in scena ieri in sala Bernarda poco dopo le 18. All'ordine del giorno del Consiglio comunale c'è la richiesta di dibattito delle opposizioni sulla trattativa tra Aim e Agsm. Il presidente del Consiglio Federico Formisano prende la parola e afferma che «l'amministratore di Aim Paolo Colla non potrà essere presente perché sta chiudendo con Verona». «Ma allora - interviene Manuela Dal Lago - come si fa a fare un dibattito? Va rinviato». «Se chiedete un rinvio ribatte il sindaco - nel frattempo potrebbe nascere l'accordo. A quel punto il dibattito non avrebbe tanto senso». Gli animi si scaldano. I capigruppo si riuniscono per decidere il da farsi. Il vertice dura più di 20 minuti, finché Variati rientra in aula sorridente e amareggiato. «Evidentemente le opposizioni vogliono discutere a cose fatte», sussurra. La decisione è presa: il dibattito è spostato a venerdì, «quando - annuncia al microfono il primo cittadino - lo scenario potrà essere diverso rispetto a oggi». E aggiunge a margine: «Mi dispiace, stata persa è un'occasione». «Il Consiglio comunale - incalza il capogruppo di Idea Vicenza Francesco Rucco - è già stato superato sull'accordo. Siamo già stati esautorati, come con la Fiera. Dunque, tanto vale rinviare». «Esautorati? Già il 13 febbraio abbiamo esaminato insieme un documento che indicava ciò che andava perseguito - replica Variati - ed è

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Aim è pronta alla fusione con Agsm : l'intesa è vicina

DI FATTURATO I DI AGxSM NEL 2015 Si tratta di una cifra molto superioreaeli iella di Aimci le si ferma a 300 milioni

stata delegata l'azienda a raggiungere l'accordo. Ricordo che a questo punto della trattativa non sono le questioni politiche a definire gli equilibri ma quelle finanziarie. Sono gli advisor a firmare le controperizie». I SINDACATI . Tra polemiche e attese c'è chi scalpita. «Auspichiamo che questa unione si

faccia - afferma Raffaele Consiglio, segretario generale della Cisl - perché è necessaria per formare un grande polo veneto delle multiutility. I MILIONI DI MARGINE OPERATIVO LORDO DI AIM Secondo Variati e un dato «straordinario» CI le è stato tenuto in considerazione

L'aggregazione locale permetterà di mantenere la governance e di avviare progetti di sviluppo mantenendo l'attenzione sul territorio». • O RIPROOU-SE RISERVATA

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Ora si sistemi la passeggiata Ringrazio il presidente, gli ingegneri, i tecnici e gli operai dell'Agsm che, con i lavori di ristrutturazione, hanno riportato il lungadige San Giorgio alla bellezza di un tempo. Il lavoro però dovrebbe essere completato con la ristrutturazione della meravigliosa passeggiata sottostante, che si trova in uno stato di abbandono e incuria totale e che incide negativamente su tutto quel che è stato fatto. Questa passeggiata, cui si accede con una scalinata, inizia dietro la chiesa di San Giorgio e finisce a quella di Santo Stefano: la pavimentazione è ricoperta di terra e, della parte in discesa, dovrebbe essere ripulita la pietra oltre che rinnovate tutte le aiuole con nuova erba, al posto delle erbacce esistenti. Maria Luisa Rasia VERONA

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-Agsm, arriva da Verona a mina politica sulla fusione Mentre Vicenza si prepara ad approvare l'accordo per unire le due multiutility, c'è l'incognita del volo del consiglio comunale scaligero VICENZA Via libera della giunta comunale di Verona alla fusione tra Agsm e Aim. L'accordo tra gli advisor è stato raggiunto nelle ultime ore: il consiglio comunale di Vicenza lo ratificherà quasi certamente domani mentre il «sì» del consiglio veronese si annuncia più problematico. Con la fusione nasce una multiutility che sarà, per dimensioni, tra le prime cinque a livello nazionale, e il sindaco di Verona Flavio Tosi ne ha spiegato ieri i dettagli: «Nel colosso che verrà a nascere Verona avrà il 58% delle azioni e Vicenza il 42. A Verona spetterà il presidente e a Vicenza il vice, mentre saranno nominati due amministratori delegati, uno per ciascuna città e ciascuno con funzioni specifiche. Le due aziende manterranno inalterati i rispettivi marchi, che li caratterizzano territorialmente e con cui sono conosciute dai cittadini». L'accordo prevede che il processo d'integrazione consideri tutti gli attuali rami di attività, auspicando anche altre aggregazioni, sia nel Veneto che al di fuori della regione. Ma Verona adesso il problema è tutto politico: in consiglio comunale la maggioranza può contare solo su 19 consiglieri su 37 e poiché il sindaco non fa parte dell'assemblea dei capigruppo, in questa sede si scende a 18 tosiani, contro 18 oppositori. Impossibile quindi discutere della fusione se non c'è l'accordo con almeno una parte dell'opposizione. Tosi ha perciò lanciato un appello a tutti i partiti, auspicando «che ci sia larga condivisione a livello politico e istituzionale su un'operazione davvero strategica perla città». Appello rivolto a tutti, ma in particolare al Pd. Achille Variati, sindaco di

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Per cento Sono le quote che spettano a Vicenza della nuova società

Vicenza e fautore della fusione, è infatti del Pd, e lo è anche l'avvocato Gregorio Gitti, cognato del noto banchiere Giovanni Bazoli, advisor della fusione tra le municipalizzate di Milano e di Brescia, eletto al Parlamento nella lista di Mario Monti per poi, al gruppo parlamentare del Pd. Se in consiglio non si voterà entro 11 giorni, si rischia di slittare a settembre ma le cifre in base alle quali gli advisor hanno raggiunto l'intesa sono quelle attuali, e potrebbero non essere più valide dopo giugno. La giunta di Verona vorrebbe avere il testo pronto per la seduta della setti-

I nu er1 La nuova società che nascerà dalla fusione di Aim Vicenza e Agsm Verona avrà un fatturato da 1,1 miliardi di euro Aim group Spa ha una fattu rato (2015) di 300 milioni e 650 dipendenti, mentre la multiutility scaligera ha un fattu rato (2015) di 800 milioni e 1600 dipendenti

Nel colosso che verrà a nascere Verona avrà il 58% delle azioni e Vicenza il 42. A Verona spetterà il presidente e a Vicenza il vice Saranno nominati due amministratori delegati, uno per ciascuna città e ciascuno con funzioni specifiche. Le due aziende manterranno inalterati i rispettivi marchi

mana prossima (19 aprile) per avere poi almeno tre giorni lavorativi per andare prima in commissione e poi in Consiglio, magari anche durante il ponte festivo del 2,5 aprile (lunedì 24) se ci sarà la garanzia di una maggioranza sufficiente: maggioranza che a questo punto dovrebbe per forza di cose comprendere anche il Pd, visto che i Cinque stelle hanno già detto di essere contrari. Ieri il senatore M5S vicentino Enrico Cappelletti ha presentato un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, per chiedere più tempo per la fusione: «Abbiamo chiesto al ministro spiega Cappelletti - di sapere quali siano le ragioni per le quali si stia procedendo così frettolosamente alla fusione fra le due società venete. La fusione e la successiva quotazione in borsa potrebbero comportare un indebolimento del ruolo della pubblica amministrazione nell'erogazione dei servizi e potrebbe aprire la strada alla loro privatizzazione». Nel frattempo a Vicenza proseguono le analisi preliminari al via libera alla fusione fra le due società: in queste ore è atteso ormai l'ok da parte dell'amministratore unico di Aim spa, Paolo Colla, propedeutico all'approvazione da parte della Giunta di Palazzo Trissino, atteso in giornata. Domani invece è in programma il dibattito sul procedimento di fusione in Consiglio comunale richiesto dalle opposizioni e che si sarebbe dovuto discutere martedì, slittato proprio in seguito all'accelerazione impressa in queste ore.

Llllo Aleghern Gian Maria Cogliceli! @ RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le due aziende Appello di Tosi: «Operazione strategica, si vada oltre gli schieramenti». Domani la ratifica dei vicentini

Agsm-Aim, Verona avrà 1158% Via libera della giunta alla fusione. Ma se non si vota subito in consiglio, si dovrà ricominciare VERONA Via libera della giunta comunale alla fusione tra l'Agsm (che avrà i158 per cento della nuova società) e i vicentini di Aim. L'accordo tra gli advisor è stato raggiunto nelle ultime ore: il consiglio comunale di Vicenza lo ratificherà quasi certamente domani mentre il sì del consiglio veronese sarà molto, ma molto più problematico. «Operazione strategica, mi auguro si vada oltre gli schieramenti», dice il sindaco Tosi. a pagina 5 Aldegheri

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La giunta approva l'accordo con Vicenza per u nire le due multiutility A Verona il 58% e il presidente. Ma c'è l'incognita del voto in consiglio

-Agsm, VERONA Via libera della giunta comunale alla fusione tra l'Agsm e i vicentini di Aim. L'accordo tra gli advisor è stato raggiunto nelle ultime ore: il consiglio comunale di Vicenza lo ratificherà quasi certamente domani mentre il sì del consiglio veronese sarà molto, ma molto più problematico. Con la fusione nasce una multiutility che sarà, per dimensioni, tra le prime cinque a livello nazionale, e il sindaco Flavio Tosi ne ha spiegato ieri i dettagli. «Nel colosso che verrà a nascere - ha spiegato - Verona avrà il58i delle azioni, e

apolitica sulla fusione ne (1,5i) di Acque Veronesi: per ora quella quota tornerà in possesso del Comune, per evitare problemi giuridici. Come dicevamo, a Verona adesso c'è un problema tutto politico. In consiglio comunale, come vi abbiamo raccontato più volte, la maggioranza può contare solo su ig consiglieri su 37: poiché il sindaco non fa parte dell'assemblea dei capigruppo, in questa sede si scende a 18 tosiani, contro 18 oppositori. E che cosa va discusso in aula, lo decidono solo i capigruppo. Impossibile quindi discutere della fusione se non

-1 ~®m! «Operazione strategica, mi auguro si vada oltre gli schieramenti» Vicenza il 42. A noi spetterà il presidente e a Vicenza il vice, mentre saranno nominati due amministratori delegati, uno per ciascuna città e ciascuno con funzioni specifiche. Le due aziende - ha aggiunto il sindaco - manterranno inalterati i rispettivi marchi, che li caratterizzano territorialmente e con cui sono conosciute dai cittadini». L'accordo prevede che il processo d'integrazione consideri tutti gli attuali rami di attività, auspicando anche altre aggregazioni, sia nel Veneto che al di fuori della regione.

A Verona resta da risolvere un problema di partecipazio-

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c'è l'accordo con almeno una parte dell'opposizione. Tosi ha perciò lanciato un appello a tutti i partiti, auspicando «che ci sia larga condivisione a livello politico e istituzionale su un'operazione davvero strategica per la città». Appello rivolto a tutti, ma in particolare al Pd. Achille Variati, sindaco di Vicenza e fautore della fusione, è infatti notoriamente un dem, e lo è anche l'avvocato Gregorio Gitti, cognato del noto banchiere Giovanni Bazoli, advisor della fusione tra le municipalizzate di Milano e di Brescia, eletto al Parlamento nella lista di Mario Monti per poi, al gruppo parlamentare del Pd. Come per l'insediamento Ikea, quindi, la palla passa adesso al Pd: o saranno anche loro della partita, o salterà tutto. E le posizioni a confronto, nel partito, sono due. C'è chi sottolinea che approvare la fusione sarebbe in linea con Variati. Ma c'è chi risponde che sarebbe un favore a Tosi, a poche settimane dalle elezioni. Una situazione che ricorda molto la furibonda arrabbiatura della Lega Nord veronese contro i leghisti mila-

milioni il fatturato di Agsm a livello consolidato. Il bilancio 2015 riporta 81 milioni di Ebitda I dipendenti sono 1.600

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nesi di Ferrovie Nord, venuti a Verona a varare l'acquisto di Atv, deciso proprio con Tosi. Se in consiglio non si voterà entro ii giorni, si rischia di slittare a settembre (le elezioni sono l'il giugno, il ballottaggio il 26, tempo d'insediarsi e formare la nuova giunta ed è subito agosto...). Le cifre in base alle quali gli advisor hanno raggiunto l'intesa sono quelle attuali, e potrebbero non essere più valide dopo il mese di giugno. E si potrebbe dover rifare tutti i conti. Come per il Traforo, infine, a Palazzo Barbieri si profila anche qualche problema tra la giunta e i dirigenti, alcuni dei quali avrebbero obiettato che loro devono ancora vedere gli incartamenti, e che su queste basi sarebbe per loro difficile firmare una delibera vera e propria. La giunta vorrebbe invece avere il testo pronto per la seduta della settimana prossima (ig aprile) per avere poi almeno tre giorni lavorativi per andare prima in commissione e poi in consiglio, magari anche durante il ponte festivo del 2,r; aprile (lunedì 24) se ci sarà la garanzia di una maggioranza sufficiente: maggioranza che a questo punto dovrebbe per forza di cose comprendere anche il Pd, visto che i Cinquestelle hanno già detto di essere seccamente contrari, presentando giusto ieri un'interrogazione al governo per chiedere di rinviare tutto a dopo le elezioni. Llllo Alegherl

milioni i ricavi dei gruppo Agsm, che nel 2015 contava 51 milioni di Ebitda (margine operativo lordo) e 650 dipendenti

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MULTIUTILITY VERONA-VICENZA

AGSM -AIM, NOZZE PIU VICINE OPERAZIONE STRATEGICA TOSI: La Giunta approva l'aggregazione. Govemance equilibrata Fa un altro passo la proposta di matrimonio tra Agsm e Aim, le due multiutility di Verona e Vicenza. La giunta ha approvato infatti il progetto di aggregazione che darà avvio alla nascita di una nuova realtà industriale formata dalla fusione delle due multiutility. Lo ha annunciato il sindaco Flavio Tosi, che "auspica ci sia larga condivisione a livello politico e istituzionale su un'operazione davvero strategica perla città, che vedrebbe la nascita di uno dei più importanti gruppi a livello nazionale che operano nella vendita, nella produzione e distruzione di energia e calore, oltre che nel ciclo dei rffiuti". L'accordo prevede che il processo di integrazione consideri tutti gli

Flavio Tosi attuali rami di attività , auspicando inoltre l'apertura del processo aggregativo ad altri operatori presenti nel territorio, regionale e non. Circa la govemance, l'operazione rispetterà l'equilibrio tra le parti coinvolte garantendo un'adeguata rappresentanza dei soci negli

organi amministrativi e di controllo. Sul versante industriale, le linee di sviluppo del nuovo soggetto muoveranno dai progetti presenti nei rispettivi piani industriali e verranno proiettate nella nuova dimensione economica e finanziaria. Le sedi operative e l'organizzazione saranno sviluppate in coerenza con specifici criteri di specializzazione nelle singole linee di attività.". Le due aziende", ha concluso il sindaco," manterranno inalterati i rispettivi brand, che li caratterizzano territorialmente ma, grazie al'integrazione di funzioni e competenze, diventeranno davvero competitive sul mercato, con vantaggi anche per i cittadini".

ACSM-AIM, NOME PIU VICINE TOSI:OPEBAEIONESTRATEGICA

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VERSO IL MATRIMONIO. In attesa del via all'a 9E regazione, il senatore del M5S Enrico Cappelletti si rivolge al ministro

Agsm, interrogazione a Padoan Il parlamentare: «Stretti tempi E rischio di ricadute sui cittadini» Ore febbrili per definire gli ultimi dettagli. A palazzo Trissino va in scena l'attesa. La firma che sancirà il primo passaggio verso la fusione tra Aim e la veronese Agsm è vicinissima e potrebbe arrivare quest'oggi, dopo il nulla di fatto di ieri. Intanto il matrimonio è al centro di un'interrogazione parlamentare del senatore pentastellato Enrico Cappelletti che ha scritto al

ministro dell'Economia sollevando perplessità sui tempi e sulle ricadute che l'intesa avrà sui cittadini. Il conto alla rovescia che porterà alle nozze tra le due aziende multiservizi è alle ultime battute. Del resto, la corsa per concludere l'accordo ha davanti una scadenza da rispettare: quella del 26 aprile - 45 giorni prima delle elezioni amministrative a Vero-

non senza polemiche, a decidere di spostare il dibattito che dunque potrebbe svolgersi a firma già avvenuta. Sul tenia, ieri sera, si è confrontata anche la maggioranza che si è riunita nella sede del Pd. Mentre il senatore Enrico Cappelletti mette nel mirino tempi e contenuti dell'intesa in un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, nella quale chiede «quali siano le ragioni per cui si stia procedendo così frettolosamente e per quale motivo la fusione debba avvenire negli ultimi scampoli dell'amministrazione comunale veronese». Il senatore chiede «se il Ministro non ritenga, invece, che, data l'importanza

dell'operazione ed il coinvolgimento di servizi pubblici essenziali, non si debba procedere valutando attentamente tutte le possibili ricadute sui servizi e sui cittadini che ne sono destinatari». Cappelletti teme che la fusione e la successiva quotazione in borsa del gruppo comportino «un indebolimento del ruolo della pubblica amministrazione nell'erogazione dei servizi, aprendo lastrada alla loro privatizzazione». E ancora: «La gestione di partecipazioni quotate, insieme ad altri soci di minoranza, potrebbe comportare il mutamento degli obiettivi perseguiti dalle pubbliche amministrazioni». • L.P. © RIPROOUZIUNE RISERVATA

Vicinissima l'aggregazione tra Aim e la veronese Agsm na in programma 1'11 giugno - data entro la quale il consiglio comunale scaligero dovrà deliberare. Sul piatto c'è la nascita del quinto gruppo italiano, con un fatturato di quasi un miliardo e 200 milioni. Un accordo complesso e delicato che ora necessita delle ultime limature. Intanto, la richiesta di dibattito sulla trattativa, portata in Consiglio comunale martedì dalle opposizioni, è stata rinviata a domani. L'assenza in sala Bernarda dell'amministratore unico di Aim Paolo Colla ha portato i consiglieri, ,.

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SERVIZI. La Giunta di Palazzo Barbieri ha approvato il progetto di a 99 regazione, l'accordo era già stato firmato a gennaio

Agsm insieme ad Aim Vicenza nuovo polo delle multiutifity E ora è corsa contro il tempo per il voto in Consiglio prima della fine dell'amministrazione. Appello per un'approvazione bipartisan ....................................................................... Enrico Giardini

.............................................................................. La giunta ha approvato il progetto di aggregazione tra Agsm Verona Spa e Aim Vicenza Spa - le due aziende di servizi pubblici rispettivamente di Verona e di Vicenza - che darà avvio alla nascita di una nuova realtà industriale, formata dalla fusione delle due «multiutility». Lo hanno annunciato il sindaco Flavio Tosi, all'uscita della riunione di Giunta, e il presidente dell'Agsm stessa, Fabio Venturi, quest'ultimo a margine di un ricevimento ufficiale al Vinitaly. L'accordo era stato siglato il 13 gennaio scorso a Vicenza, in municipio, presente il sindaco della città berica, Achille Variati, e il presidente dell'Aim, Paolo Colla, con Tosi e Venturi. Dalla fusione nascerà una nuova realtà industriale. Con un fatturato di un miliardo e 100 milioni, un margine operativo lordo di 130 e con 2.250 dipendenti (Agsan ne ha 1.700). Sarà un polo veneto-occidentale in un bacino di mezzo milione

di abitanti, tale da diventare la quinta-sesta azienda multiservizi italiana e tutta in mano pubblica. Anche in considerazione dei tempi stretti, visto che il 26 aprile decadrà il Consiglio comunale in carica - si voterà alle elezioni amministrative 1'11 giugno - il sindaco Flavio Tosi auspica che «ci sia larga condivisione a livello politico e istituzionale su un'operazione davvero strategica per la città, che vedrebbe la nascita di uno dei più importanti gruppi a livello nazionale che operano nella vendita, nella produzione e distruzione di energia e calore, oltre che nel ciclo dei rifiuti». Le due aziende, aggiunge il sindaco, manterranno inalterati i rispettivi «brand» - cioè le linee di prodotto - «che li caratterizzano territorialmente ma, grazie all'integrazione di funzioni e competenze, diventeranno davvero competitive sul mercato, con vantaggi anche per i cittadini». L'accordo prevede che il processo di integrazione consideri tutti gli attuali rami di attività, auspicando inoltre

l'apertura del processo aggregativo ad altri operatori presenti nel territorio, regionale e non. Circa la «governante», cioè la guida della futura azienda, come sottolinea Tosi l'operazione «rispetterà l'equilibrio tra le parti coinvolte garantendo un'adeguata rappresentanza dei soci negli organi amministrativi e di controllo». Il futuro Consiglio di ammninistrazione sarà di cinque componenti, di cui tre in quota ad Agsm e due a Vicenza. Ciò in base al peso delle singole aziende, stimato dagli advisor: Agsm sarà il 58 per cento delle futura azienda, Aim il 42. Sul versante industriale, le linee di sviluppo del nuovo

soggetto muoveranno dai progetti presenti nei rispettivi piani industriali e verranno proiettate nella nuova dimensione economica e finanziaria. Le sedi operative e l'organizzazione saranno sviluppate in coerenza con specifici criteri di specializzazione nelle singole linee di attività. Soddisfazione anche da parte di Venturi: «È stata una dura e lunga trattativa, ma siamo convinti che questa aggregazione realizzerà un'azienda di dimensioni tali da essere davvero competitiva sul mercato veneto e nazionale dell'energie e servizi. Confidiamo, dunque, che il Consiglio comunale dia il via all'operazione». •

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MULTIUTILITY

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La giunta di Verona ha approvato ieri il progetto di aggregazione tra Agsm Verona Spa e Aim Vicenza Spa che darà avvio a una nuova realtà industriale da 1,1 miliardi. Lo ha annunciato il sindaco Flavio Tosi, che «auspica ci sia larga condivisione a livello poli tico e istituzionale su un'operazione davvero strategica per la città». «Le due aziende - ha aggiunto il sindaco manterranno inalterati i rispettivi brand, che li II sindaco caratterizzaFlavio Tosi no territorialmente ma, grazie al'integrazione di funzioni e competenze, diventeranno davvero competitive sul mercato, con vantaggi anche per i cittadini». L'auspicio è che le nozze portino nel perimetro anche altri operatori presenti nel territorio, regionale e non. La multiutility veronese porta in dote ricavi per circa 800 milioni, mentre quella vicentina ne ha per 300. Per quanto riguarda la governance, si apprende, l'operazione rispetterà l'equilibrio tra le parti coinvolte garantendo un'adeguata rappresentanza dei soci negli organi amministrativi e di controllo. Sul versante industriale, le linee di sviluppo del nuovo soggetto muoveranno dai progetti presenti nei rispettivi piani industriali e verranno proiettate nella nuova dimensione economica e finanziaria.

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Sì afia sione Agsm Verona e Ai ENE Fusione in arrivo nel settore delle utilities sull'asse Verona-Vicenza. Dopo una lunga trattativa, rotta e riallacciata più volte, Agsm e Aim si apprestano ad arrivare al matrimonio. La nuova realtà rappresenterà un polo da 1,1 miliardi di fatturato: la multiutility veronese, infatti, ha ricavi per circa 800 milioni, mentre quella vicentina

Vicenza: nasce l'u ' .ty da 1 iliardo

ne ha per 300. La giunta di Verona ha approvato ieri il progetto di aggregazione su cui ora il sindaco Flavio Tosi auspica «ci sia larga condivisione a livello politico e istituzionale su una operazione davvero strategica per la città, che vedrebbe la nascita di uno dei più importanti gruppi a livello nazionale che operano nella vendita, nella

produzione e distribuzione di energia e calore, oltre che nel ciclo dei rifiuti». Le due aziende manterranno inalterati i rispettivi brand e l'accordo prevede che il processo di integrazione consideri tutti gli attuali rami di attività, auspicando inoltre l'apertura del processo aggregativo ad altri operatori presenti nel territorio, regionale e non.

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La giunta di Verona ha approvato ieri il progetto di aggregazione tra Agsm Verona Spa e Aim Vicenza Spa che darà avvio a una nuova realtà industriale da 1,1 miliardi. Lo ha annunciato il sindaco Flavio Tosi, che «auspica ci sia larga condivisione a livello poli tico e istituzionale su un'operazione davvero strategica per la città». «Le due aziende - ha aggiunto il sindaco manterranno inalterati i rispettivi brand, che li II sindaco caratterizzaFlavio Tosi no territorialmente ma, grazie al'integrazione di funzioni e competenze, diventeranno davvero competitive sul mercato, con vantaggi anche per i cittadini». L'auspicio è che le nozze portino nel perimetro anche altri operatori presenti nel territorio, regionale e non. La multiutility veronese porta in dote ricavi per circa 800 milioni, mentre quella vicentina ne ha per 300. Per quanto riguarda la governance, si apprende, l'operazione rispetterà l'equilibrio tra le parti coinvolte garantendo un'adeguata rappresentanza dei soci negli organi amministrativi e di controllo. Sul versante industriale, le linee di sviluppo del nuovo soggetto muoveranno dai progetti presenti nei rispettivi piani industriali e verranno proiettate nella nuova dimensione economica e finanziaria.

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La giunta di Verona ha approvato ieri il progetto di aggregazione tra Agsm Verona Spa e Aim Vicenza Spa che darà avvio a una nuova realtà industriale da 1,1 miliardi. Lo ha annunciato il sindaco Flavio Tosi, che «auspica ci sia larga condivisione a livello poli tico e istituzionale su un'operazione davvero strategica per la città». «Le due aziende - ha aggiunto il sindaco manterranno inalterati i rispettivi brand, che li II sindaco caratterizzaFlavio Tosi no territorialmente ma, grazie al'integrazione di funzioni e competenze, diventeranno davvero competitive sul mercato, con vantaggi anche per i cittadini». L'auspicio è che le nozze portino nel perimetro anche altri operatori presenti nel territorio, regionale e non. La multiutilityveronese porta in dote ricavi per circa 800 milioni, mentre quella vicentina ne ha per 300. Per quanto riguarda la governance, si apprende, l'operazione rispetterà l'equilibrio tra le parti coinvolte garantendo un'adeguata rappresentanza dei soci negli organi amministrativi e di controllo. Sul versante industriale, le linee di sviluppo del nuovo soggetto muoveranno dai progetti presenti nei rispettivi piani industriali e verranno proiettate nella nuova dimensione economica e finanziaria.

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La giunta di Verona ha approvato ieri il progetto di aggregazione tra Agsm Verona Spa e Aim Vicenza Spa che darà avvio a una nuova realtà industriale da 1,1 miliardi. Lo ha annunciato il sindaco Flavio Tosi, che «auspica ci sia larga condivisione a livello poli tico e istituzionale su un'operazione davvero strategica per la città». «Le due aziende - ha aggiunto il sindaco manterranno inalterati i rispettivi brand, che li II sindaco caratterizzaFlavio Tosi no territorialmente ma, grazie al'integrazione di funzioni e competenze, diventeranno davvero competitive sul mercato, con vantaggi anche per i cittadini». L'auspicio è che le nozze portino nel perimetro anche altri operatori presenti nel territorio, regionale e non. La multiutility veronese porta in dote ricavi per circa 800 milioni, mentre quella vicentina ne ha per 300. Per quanto riguarda la governance, si apprende, l'operazione rispetterà l'equilibrio tra le parti coinvolte garantendo un'adeguata rappresentanza dei soci negli organi amministrativi e di controllo. Sul versante industriale, le linee di sviluppo del nuovo soggetto muoveranno dai progetti presenti nei rispettivi piani industriali e verranno proiettate nella nuova dimensione economica e finanziaria.

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-Agsm, ipotesi di clausola milionaria per proteggere la fusione dalla politica

VICENZA I dettami del Pd vicentino, le preoccupazioni politiche legate alle imminenti elezioni amministrative veronesi e un'idea, partorita dal Comune di Vicenza: quella di inserire una clausola «milionaria» in grado di «blindare» l'accordo che porterà alla fusione fra la vicentina Aim e la veronese Agsm in caso di ripensamento da parte della nuova giunta veronese che nascerà dalle elezioni. Il tema è quello dell'operazione di aggregazione fra le due multiutility venete in grado di far nascere la quinta società del settore a livello italiano, con un fatturato stimato in circa 1, 2 miliardi di euro.

Ebbene, mentre le analisi e le limature tecniche continua-

Variati Contro eventuali dietro front servono penalità milionarie

no fra le due società la partita si gioca (anche) in campo politico. Sia a Verona, dove il voto sulla fusione in consiglio comunale si delinea sempre più difficile, sia a Vicenza, dove invece a mettere i puntini sulle «i» è la stessa maggioranza. Mercoledì sera il Pd vicentino si è confrontato sul percorso aggregativo fra Aim e Agsm, in presenza del sindaco, Achille Variati, e di esponenti di Aim e giunta. Il risultato sono una serie di dettami generati dal Pd: dalle «garanzie sul futuro dell'azienda veronese, sui rapporti con il Comune e sulla gestione dei debiti pregressi» al «tempo necessario per analizzare la questione prima del voto», fino alle garanzie, chie-

Rucco Per ora non abbiamo documenti per capire cosa succederà

ste dal partito, «in merito a un eventuale cambio di rotta della nuova amministrazione veronese». E qui è arrivata la rassicurazione di Variati, il quale punta a inserire nel protocollo d'intesa per la fusione una «clausola milionaria» in grado di ripensamenti da parte della nuova Giunta veronese, almeno fino alla realizzazione completa della fusione, prevista il prossimo autunno. Infine, un ultimo appunto il Pd vicentino l'ha mosso sulla questione delle aggregazioni che nasceranno da questa fusione. «Reputiamo fondamentale - dichiara il segretario cittadino del Pd, Enrico Peroni - insistere con le altre società di servizi pubblici locali del nostro territorio perché entrino anche loro a far parte di questo nuovo grande polo veneto dei servizi». Lo sguardo del centrosinistra è rivolto, in modo particolare, al gruppo mantovano Tea spa ma anche alla padovana Etra e alla vicentina Ava con le quali Aim ha già stretto sinergie in passato. E mentre si attende la fumata bianca dai tecnici delle società, oggi in consiglio in scena il dibattito chiesto dalle opposizioni proprio sulla fusione Aim-Agsm, slittato da martedì scorso: «Non abbiamo documenti in mano», protesta il capogruppo di Idea Vicenza, Francesco Rucco.

G. .C. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'OPERAZIONE TR-A LE MULTIUTILITY

Fusione tra Agsm e Min, 'ente aiuto Pd a Tosi

Variati pensa a una penale

di LilloAldegheri VERONA Tosi non ha i numeri in consiglio per far passare la fusione tra Agsm e la vicentina Aim, il Pd non verrĂ in soccorso. E il sindaco berico Variati pensa a una penale. a pagina 7

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Agsm-Airn, nessun soccorso del Pd a Tosi «Lasciamo decidere al prossimo sindaco» La candidata sindaco dem Salerai detta la linea, per il no al voto anche le altre opposizioni in consiglio A Vicenza il renziano Variati si cautela e pensa a una clausola milionaria in caso di fumata nera VERONA La fusione Agsm-Aim s'impantana a Palazzo Barbieri, ed appare quasi impossibile sbloccarla prima di luglio o settembre. L'accordo tra l'Azienda di lungadige Galtarossa e la sua omologa vicentina è stato raggiunto, le due giunte comunali (quella veronese e quella berica) lo hanno approvato, ma a Verona c'è da superare l'ostacolo del consiglio comunale. E almeno al momento sembra davvero un ostacolo insuperabile.

Le speranze di chi è favorevole all'accordo erano tutte riposte sul Pd: il sindaco di Vicenza, Achille Variati, è un renziano di ferro, e renziano è anche l'avvocato Gregorio Gitti, superconsulente nelle trattative dei mesi scorsi. Di qui la domanda che fino a ieri si faceva-

- --:i nza r- fusione va approvata in aula, ma la giunta non ha i numeri per imporsi no tutti, a Palazzo Barbieri: cosa faranno i dem? E la risposta è arrivata da Orietta Salemi, candidata sindaco del Pd. «La fusione Agsm-Aim - spiega Salemi - è un progetto troppo importante per valutarlo a scatola chiusa, ed è incredibile che un progetto che definirà il futuro di uno dei patrimoni più importanti della città di Verona sia gestito dal sindaco senza dare al Consiglio Comunale, cioè alla città, le informazioni necessarie a valutarlo». Salemi sottolinea che «ad oggi non solo i consiglieri comunali non hanno alcun documento in mano e manca persino la delibera di giunta: noi vogliamo vedere le carte e vogliamo che Tosi spieghi come mai i termini dell'intesa sono quelli prospettati dagli articoli dei giornali. Senza questo - conclude - nessuno può fare speculazioni sulla linea che terrà

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il Pd, posto che, in ogni caso, la nostra priorità è l'interesse della città». L'ultima frase sembra lasciare aperto un piccolissimo spiraglio, ma i tempi sembrano decisamente stretti. La delibera è in corso di preparazione, e potrebbe essere approvata dalla giunta, convocata per giovedì 20 aprile. Salvo possibili anticipi, resterebbero quindi solo un giorno di tempo per andare in commissione e un altro giorno per andare in aula (lunedì 24, nel bel mezzo del ponte festivo), visto che il consiglio sarà sciolto mercoledì 26 aprile. I numeri in aula sono quelli che vi ripetiamo da molti giorni:1g tosiani e 18 oppositori in consiglio, 18 a 18 nella commissione dei capigruppo, che decide cosa va discusso e cosa no dall'assemblea cittadina. Per farcela, quindi, è indispensabile che almeno uno dei partiti all'opposizione si schieri a favore della giunta: cosa improbabile sempre, ma ancora più improbabile in piena campagna elettorale.

Cosa succederà, allora? A Vicenza si dà quasi per scontato che la ratifica veronese non arriverà da parte dell'Amministrazione in carica, e proprio per questo, è stata ipotizzata una nuova clausola, da inserire nel testo definitivo degli accordi: una clausola che dovrebbe prevedere una penale milionaria a carico di Verona se qui si decidesse di cambiare idea e di mandare la fusione a gambe per aria. Tornando alle posizioni dei partiti, e vista quella del Pd, sono confermati i «No» alla ratifica dell'accordo da parte di Michele Bertucco, consigliere (e futuro candidato sindaco) di Piazza Pulita («fuori tempo massimo, non accetterò il contentino di un paio di commissioni consiliari frettolose con

Il fronte Arsenale Non solo multiservizi, le minoranze alzano il tiro anche contro il nuovo project

il rischio poi di trovarsi brutte sorprese, sul modello dei patti parasociali Atv-Fnm»), di Ciro Maschio, leader di Fdl («faremo sapere anche a Variati che se ne riparla all'inizio della prossima amministrazione») e di Gianni Benciolini del M5S («visti i tempi stretti e la totale mancanza di materiale informativo i consiglieri si trovano nell'impossibilità di valutare la bontà dell'operazione»).

Polemiche anche sul via libera alla gara per il restauro dell'Arsenale. Per Alessandro Gennari (M5S) «è davvero ridicolo che ci siano appena 35 giorni di tempo per presentare progetti alternativi», mentre per «è semplicemente folle bandire la gara senza attendere il parere della Soprintendenza e dell'Autorità anticorruzione». Llllo Aldegherl © RIPRODUZIONE RISERVATA

Controparte Achille Variati, sindaco di Vicenza, esponente del Pd, ha lavorato assieme a Tosi perla fusione Agsm-Aim

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NORDEST

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Energia, alleanza Verona-Vicenza Polemica sull'ultimo atto di Tosi VERONA - La fusione tra Agsm Verona e Aim Vicenza ultimo atto dell'amministrazione Tosi. È arrivato sul filo di lana della scadenza naturale del mandato amministrativo l'ok da parte della giunta di Verona al progetto di aggregazione tra le due multiutility dell'energia e del gas Agsm e Aim. Ne nascerà un unico soggetto con un fatturato da 1 miliardo e 100 milioni, con 2250 dipendenti, quinta azienda del settore in grado di competere sul mercato nazionale. Una scelta a cui da mesi stavano lavorando il presidente di Agsm, Fabio Venturi, e quello di Aim, Paolo Colla, presentata il 13 gennaio a Vicenza da Flavio Tosi e Achille Variati, sindaco della città berica, ma che ieri ha sollevato non poche critiche per «la fretta e il modo con cui è stata portata avanti - sottolinea dall'opposizione Michele Bertucco - tanto che gli stessi uffici comunali hanno rappresentato la necessità di disporre del tempo sufficiente a valutare le carte che finora nessuno ha visto, tranne la giunta». Dello stesso avviso Orietta Salemi, consigliere regionale e candidata sindaco del Pd: «E incredibile che un progetto che definirà il futuro di uno dei patrimoni più importanti di Verona sia gestito dal sindaco senza dare al consiglio comunale le informazioni necessarie». «Auspico condivisione su un'operazione davvero strategica per la città, che vedrebbe la nascita di uno dei più importanti gruppi a livello nazionale che operano nella vendita, nella produzione e distruzione di energia e calore, oltre che nel ciclo dei rifiuti», ha invece ribadito Tosi. Massimo Rossignati © riproduzione riservata

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La fusione che sembra un derby Marino Smiderle

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a rivalità tra Vicenza e Verona è comprensibile quando si giocano le partire di calcio. Lo è meno quando si tratta di realizzarefusioni di società pubbliche che, lasciando per un attimo da parte i bilancini approntati per lafutura composizione dei Cda, potrebbero garantire una prospettiva di importanza strategica, oltre che economica. Ilprimo aperitivo indigesto è andato di traverso quando si è cercato di unire le due Fiere. I sindaci erano d'accordo, i presidenti delle società concordavano nella bontà del piano industriale e alla fine Vicenza, sentendosi rimpallata da Verona, ha preferito sposarsi con Rimini lasciando ai romagnoli oltre l'80 per cento del capitale. E nel giorno in cui BpVi e Cattolica provano a mettere insieme i cocci di un'alleanza travolta dal crac delle Popolari pensando anche al futuro matrimonio tra municipalizzate, la politica prova ad allontanare dall'altare Aim e Agsm. Un derby continuo dove però, a differenza del calcio, vincono o perdono entrambe le squadre. e

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La politica tiene le municipalizzate AimeAgsm lontane dall'altare 0 NEGRIN e SMIDERLE PAG 17

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LE NOZZE ATTESE. Le società non hanno ancora messo la firma sul protocollo dì aggregazione ma le percentuali sono già state predisposte

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Accordo vicino ma resta l'ostacolo Consiglio: il Pd chiede garanzie I "dem" veronesi verso il no in aula Tosi rischia non avere i num eri Nicola Negrin I numeri ci sono: a Vicenza il 42 per cento, a Verona il 58. Ci saranno due amministratori delegati e il Consiglio di amministrazione avrà cinque membri, di cui tre veronesi. Ma ci sono anche numeri che mancano: quelli che servono al sindaco Flavio Tosi per ottenere il primo via libera in aula alla fusione tra Aim e Agsm. Il matrimonio è vicino, molto vicino. La firma sul protocollo di aggregazione ormai è cosa fatta. Ma ciò non significa che le nozze siano celebrate. Anzi, dal sì degli advisor delle due società al sì dei rispettivi proprietari, Comune di Vicenza e Verona, c'è un mare di politica, polemiche, dati, prese di posizione e due sedute di Consiglio comunale.

I NUMERI CHE CI SONO. Si comincia da sala Bernarda, dove questo pomeriggio alle 17.30 andrà in scena la seduta del Consiglio vicentino dedicata all'unione tra le due multiutility. «Non ci sarà alcun voto - aveva specificato

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Achille Variati - ma si discuterà, come richiesto dalle opposizioni». L'intesa, intanto, è stata messa nero su bianco. Aim avrà il 42 per cento mentre Verona il 58. Ci saranno due amministratori delegati, un presidente, un vicepresidente. Il Cda sarà composto da cinque membri: tre saranno veronesi e due vicentini. Oltre ai numeri ci saranno anche clausole di «garanzie e penali» come sottolineato dallo stesso Variati. E non è un caso che a sistemare i primi paletti sia stato il Pd.

I PALETTI DEL PD. Perplessità e sollecitazioni sono state ufficializzate ieri con un comunicato, dopo la direzione di mercoledì sera. Il Pd, attraverso il segretario cittadino Enrico Peroni, va dritto al punto parlando di «rapporto traAgsm e il Comune di Verona non sempre limpido negli anni scorsi, come più volte sottolineato dai consiglieri comunali del Pd veronese in questi anni, mentre traAim e il Comune di Vicenza si è sempre rispettata la distanza prevista tra socio e azienda, soprattutto l'uscita dopo dall`in house"». Il Partito democratico, che da più di un anno stimola sindaco e azienda sul percorso aggregativo di Aim, chiede inoltre «garanzie chiare» sul futuro e in particolare su quei «contenziosi pregressi». Uno su tutti: «La multa da 5,3 milioni comminata nel febbraio dall'Authority per l'energia e il gas nel

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febbraio scorso». Non intendiamo, è la posizione del Pd, farci carico della sanzione. IL PD FRENA. Se un Pd, quello vicentino, si dice favorevole ponendo dei paletti, un altro Pd, quello veronese, frena. I dem scaligeri sembrano non voler dare il benestare all'accordo. «Si sta svendendo Agsm», è la presa di posizione. E il riferimento è a quel 42 per cento concesso a Vicenza a fronte di un fatturato nettamente inferiore (800 milioni Agsm contro i 300 milioni di Aim). Altra benzina sul fuoco è stata gettata da Orietta Salemi candidata sindaco per il Pd: «La fusione è un progetto troppo importante per valutarlo a scatola chiusa - scrive - ed è incredibile che una scelta simile sia gestita dal sindaco senza dare al Consiglio le informazioni necessarie. Vogliamo vedere le carte e vogliamo che Tosi spieghi». Parole tutt'altro che accondiscendenti e che complicano le trattative: in aula a Verona mancano i numeri. Ci sono 18 tosiani e 18 oppositori. E un matrimonio, con queste premesse, non è facile da celebrare. O RIPROOU-SE RISERVATA

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La richiesta di dibattito delle opposizioni su Aim-Agsm andrĂ in scena oggi in Consiglio comunale

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L'appello e vescovo Zenti «Almeno si rispetti ® giorno della Resurrezione» Oggi la Passione in Duomo VERONA «Pasqua? Non è una domenica normale, ma la domenica delle domeniche, e va rispettata». Alla conclusione della messa del crisma, il rito che apre il triduo pasquale e a cui partecipano tutti i sacerdoti della diocesi (e proprio perché molto frequentata si è tenuta in Santa Anastasia, la chiesa più grande a disposizione in centro, anziché in Duomo), il vescovo Giuseppe Zenti ritorna sull'argomento delle aperture dei centri commerciali durante le festività. Una prassi ormai diventata la norma e, se non c'è da stupirsi che a Pasquetta la quasi totalità degli ipermercati sia aperto al pubblico, con tanto di eventi «ad hoc», il giorno di Pasqua sembra costituire l'ultimo tabù. «Siamo in un momento in cui è necessario sottolineare l'importanza di questa festività, la principale per la religione cristiana - prosegue Zenti E come, e più, del Natale. E se si dice "Natale con i tuoi" io aggiungo anche Pasqua con i tuoi, non con chi vuoi: è un'occasione per riscoprire i valori della famiglia, dello stare insieme. Il mio augurio è che tutti possano recupera fiducia:

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senza quella non c'è speranza, e senza speranza cade tutto». La cerimonia con i sacerdoti è stata seguita, ieri sera in cattedrale, dalla messa «in coena Domini», con il rito della lavanda dei piedi. Oggi, alle 18,30, il rito della Passione. Non ci sarà, invece, la Via Crucis all'aperto. L'intenzione era quella, secondo la prassi consolidata degli ultimi anni, di tenerla il venerdì precedente alla settimana santa. Ma alla fine la Curia ha optato per il no, troppi gli inconvenienti viabilistici. Innanzitutto il cantiere Agsm al lungadige San Giorgio, con una porzione del tratto pedonale ancora chiuso: gli scorsi anni, infatti, era stato quello il percorso, con partenza dal duomo. C'è stata l'ipotesi di spostarla nel centro storico, in particolare tra ponte Pietra e piazza Erbe, dove si tiene tradizionalmente la processione del Corpus Domini. Ma è subentrato un altro problema: la presenza delle iniziative di Vinitaly & the city. Una coincidenza che spinto la diocesi a rinunciare al rito.

Davide Orsato © RIPRODUZIONE RISERVATA

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e Agsm, Fusione dopo Pasqua Variati: «Sentiremo i cittadini» Municipalizzate, criticita tecniche prolungano i tempi per l'integrazione A rrosi serve l'aiuto del Pd: pressing del primo cittadino sul partito VICENZA La fusione tra le partecipate comunali di Vicenza e Verona Aim e Agsm non si festeggerà con colomba e uova di cioccolato. La chiusura degli accordi slitta a dopo Pasqua. E in un secondo tempo, a Vicenza, qualcosa potranno dire anche i cittadini: l'amministrazione comunale sta pensando di coinvolgerli attraverso una «consultazione popolare». A far sapere che ci vorrà ancora qualche giorno di tempo per le firme congiunte è stato il sindaco di Vicenza Achille Variati durante il con siglio comunale di ieri. Le criticità su cui lavorare sono sia di natura tecnica che politica (soprattutto in casa Pd). Il sindaco conta di far visita ai compagni di partito «dem» del capoluogo scaligero per convincerli della bontà dell'operazione. I consiglieri comunali del Pd veronese (all'opposizione) sono fondamentali per ïl via libera del parlamentino all'operazione. Il sindaco Flavio Tosi (che Variati definisce «coraggioso per non aver mollato dopo la delusione avuta con Dolomiti Energia») non può contare a priori sui numeri, visto che la partita tra maggioranza e opposizione si giocherà 18 a 18. A complicare il tutto è il tempo risicato per votare prima che scattino i 45 giorni dalle urne per il rinnovo del sindaco e del consiglio previsto per l'u giugno. «A Verona sono in campagna elettorale - osserva Variati, che ringrazia il partito vicentino per averlo "pungolato" sulla questione -. Cercherò di parlare con il Pd di Verona. E' il momento di tagliare il cordone ombelicale, Aim e Agsm devono camminare sotto il controllo pubblico, ma non con il loo per loo di un solo Comune». Quanto alla parte tecnica, definite le quote (58 per cento ad Agsm e 42 per cento ad Aim) a portare via tempo sono le limature. «Il concambio provvisorio basato sul bilancio pre-consuntivo è raggiunto - semplifica Variati

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Il . ' ae Cercherò di parlare col Pd di Verona: è il momento di tagliare il cordone ombelicale del controllo al 100% di un solo Comune Manuela Dal Lago Dateci tutti i doctunentï, vogliamo poter votare in piena coscienza Se non ci date le carte, farò un esposto in Procura

- ma ci sarà poi nell'atto di fusione il passaggio al consuntivo definitivo e qui alcuni meccanismi potrebbero cambiarlo. Su tre-quattro questioni il dibattito non è chiuso». Prima del sindaco è intervenuto in aula l'amministratore unico di Aim Paolo Colla, su richiesta delle minoranze consiliari. «Ci sono alcuni documenti da terminare di definire - ha detto -: il protocollo di fusione, lo statuto della nuova società e la relazione degli advisor finanziari che certifichi la correttezza dei valori. Ma ormai ci siamo: nascerà una realtà da 818 milioni di euro, ogni punto percentuale ne vale otto» ha affermato riferendosi al patrimonio netto. L'assessore comunale al bilancio Michela Cavalieri, infine, ha anticipato che la fusione vera e propria dovrebbe avvenire verso ottobre. Per quanto riguarda il consiglio, non ci sono stati no a priori alla fusione. Una sola

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nota polemica, ma non sulla questione Aim-Agsm. Il consigliere Claudio Cicero ha apostrofato ïl vice sindaco Jacopo Bulgarini d'Elci (assente) come «uno con boria e, politicamente, il nulla mischiato con il niente» perché non ha acconsentito alla sua richiesta di spostare la seduta del consiglio di martedì scorso. Le opposizioni hanno chiesto tutti i documenti «altrimenti non sarà possibile votare con coscienza», con Manuela Dal Lago che ha ventilato ad un esposto in procura se non le verranno date le carte. Variati ha però tranquillizzato: «E giorno dopo il passaggio in giunta avrete tutto. Inoltre, intendo fare una consultazione popo-

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Definite le quote: il 58% alla società veronese , il 42% partecipata vicentina lare». Non si tratterebbe di un referendum ma di dare ai cittadini la possibilità di porre delle osservazioni. Sempre ieri il Comune ha reso noto i nomi di chi si è candidato al ruolo di amministratore unico di Aim spa, ora affidato a Colla. Oltre allo stesso, hanno si sono presentati Giuseppe Luigi Morandi, Riccardo Tolomei e Adriano Zambo. La nomina (che spetta al sindaco) con tutta probabilità ricadrà sull'uscente Colla, che dovrebbe tenere l'incarico almeno sino alla fine delle operazioni di fusione o fino alle elezioni comunali del 2018. In scadenza anche il mandato di tre membri del collegio sindacale di Aim e due supplenti: si sono presentati sedici candidati e i nominati saranno indicati nei prossimi giorni. Elfrida Ragazzo (Ha collaborato Gian Diaria Collicelli)

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La vicenda • I Comuni di Verona e Venezia hanno deciso di fondere le due multiutility Agsm e Aim, i sindaci Tosi e Variati sono in pieno accordo, ci sono tuttavia perplessità tra i consiglieri comunali Ieri a Palazzo Trissino un consiglio comunale richiesto dai gruppi di minoranza, di centro destra, e il sindaco berico ha annunciato che la delibera slitta a dopo Pasqua Sarà sentita la cittadinanza con una consultazione popolare sulla fusione, intanto i tecnici lavorano per definire i dettagli dell'operazione

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Le novità

Wifi gratuito, 5 nuovi hot spot nei quartieri VERONA (sam. nott.) Altri 20 nuovi punti di accesso per estendere la rete wifi cittadina, pubblica e gratuita, dal centro ai quartieri di Verona. E questo il progetto che il presidente di Agsm Fabio Venturi e il consigliere con delega allo Sviluppo del wifi Vittorio Di Dio hanno presentato alla città. In particolare, cinque nuovi hot spot sono già stati installati e sono attivi in piazza a Chievo, in via Sogare, nella piazza di Ca' di David, a San Giorgio e al parcheggio Centro dell'Amt. Gli altri 15 saranno installati le prossime settimane seguendo una logica comune: potenziare la rete wifi nei quartieri, in particolare borgo Venezia, Roma, zona stadio e borgo Milano. «In città - ha detto Di Dio - ora è possibile accedere alla rete freewifi(, verona potendo contare su oltre 2.600 hot spot. Una rete unica che è frutto della fusione tra le antenne del sistema Guglielmo, attive dal 2008, e quelle poi installate da Agsm». Gli hot spot fino a oggi sono stati concentrati in tre punti: q 5o nelle sedi dell'Università, 2 mila nell'Azienda ospedaliera e una sessantina nelle varie sedi del Comune di Verona. A essi si stanno aggiungendo i nuovi hot spot con cui Agsm sta implementando la rete alla quale, da inizio anno, si sono connessi oltre 5o mila utenti unici. Le connessioni sono state 174 mila per un totale di oltre un milioni di ore di navigazione.

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IL PRESIDENTE ACSM

«La fusione con Aim? Non va rinviata» VERONA La fusione tra Agsm e la sua omologa vicentina Aim? Per il presidente di Agsm Fabio Venturi in caso di rinvio «rischiamo che i concorrenti ci mangino e non sarebbe nell'interesse della città».

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«La fusione con Aim va votata perché è una vittoria della città Rinviarla sarebbe dannoso» Lo schema La fusione tra le società multiservizi dei Comuni di Verona e Vicenza, Agsm e Aim, prevede una capogruppo controllata al 58% da Verona • Il presidente toccherà al capoluogo scaligero, i marchi saranno mantenuti nelle rispettive città

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VERONA I tempi sono ormai strettissimi e davvero l'approvazione della fusione tra Agsm e la sua omologa vicentina Aim è appesa a quell'ultima seduta di consiglio comunale, in programma probabilmente lunedì 24 aprile. Se così non fosse, se la commissione dei capigruppo decidesse che non è il caso di discuterne in quella terminale seduta di consiglio, allora della fusione tra le due multiutility se ne tornerà a parlare dopo le elezioni e, molto probabilmente, dopo l'estate. Un'eventualità che Fabio Venturi, presidente di Agsm, vorrebbe evitare in ogni modo. «Nella migliore delle ipotesi analizza - il consiglio comunale potrebbe tornare ad occuparsene a settembre, cioè fra cinque mesi. E cinque mesi nel nostro mondo sono tantissimi, perché rischiamo che i concorrenti ci mangino. Perciò, spero nel buon senso e nell'approvazione da parte del consiglio, perché questa fusione non è la vittoria di qualcuno, ma non farla passare, non sarebbe nell'interesse della città». Le criti-

che delle opposizioni, senza i cui voti, però, non c'è alcuna possibilità di dare il via libera alla fusione, vertono principalmente sul fatto che non solo va approvata in consiglio la delibera di giunta, ma soprattutto, non è stato messo a disposizione dei consiglieri alcun documento che permetta di valutare valori e modalità della fusione. «E un progetto troppo importante - aveva detto giovedì la candidata sindaco del Pd Orietta Salemi - per valutarlo a scatola chiusa». Venturi, però, precisa: «E parzialmente vero che i consiglieri non ne sappiano niente, perché lo personalmente, assieme ai tecnici di Agsm, per due volte sono andato nell'apposita commissione a spiegare i termini della fu sione. Certo, non era possibile

Verso la fusione Qui sopra, gli interni della sede di Agsm. Sotto, gli uffici di Aim di Vicenza

farlo nei dettagli, ma qualora ce ne fosse bisogno siamo a completa disposizione del consiglio comunale, di sabato, di domenica e di notte, per chiarire assieme ai nostri tecnici, ogni punto dell'operazione». Prima non era possibile farlo perché il cda di Agsm ha

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approvato la delibera di fusione solo lunedì scorso e dopo u ore di trattativa. A quel punto, il documento è stato inviato a Palazzo Barbieri, ma è evidente che scrivere una nuova delibera per un'operazione così complessa ha bisogno di tempi tecnici che non si conciliano al meglio con i termini del mandato di questo consiglio in scadenza. «Però - chiarisce Venturi - posso precisare una circostanza: in cda, la delibera è stata approvata all'unanimità, quindi, anche con il voto del rappresentante della minoranza Ada Imperadore. E vorrei far notare che la maggioranza a Vicenza è del Pd: sarebbe strano che il Pd di Verona non si fidasse del Pd di Vicenza». Alla seduta del cda, tuttavia, era assente il vicepresidente Mirco Caliari, area Casali: il suo voto favorevole non sarebbe da dare per scontato. E in più, a essere precisi, in consiglio comunale a Vicenza, di fusione, se n'è discusso solo ieri sera (vedi articolo sotto) e la giunta del sindaco Achille Variati dovrebbe approvare la delibera martedì prossimo. Ma d'altro canto i tempi strettissimi per l'approvazione sono un tema che riguarda Verona più che Vicenza. Per questo Venturi rilancia: «Se ti aggreghi puoi andare avanti, ma se si rimane così come siamo finiremo per essere mangiati. Per questo ribadisco che i tempi ci sono. Gli stessi sindacati sono favorevolissimi a una fusione che permette di unire le forze, di fare economie di scala, che non prevede alcun esubero, nessun licenziamento e nemmeno trasferimenti».

Samuele Nottegar © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Achille Variati Tosi è stato coraggioso a non aver mollato dopo la delusione avuta con Dolomiti Energia

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PALI BLU. Ol50mila nuovi utenti connessi alla rete gratuita nel 2017

Wí-fi, 2.60Q antenne

e ora tocca ai quartieri Già installato hotspot in piazza a Chievo, possibile collegarsi a Stadio e Ca' ° David. Novità San Giorgio Oltre 50mila utenti singoli si sono connessi alla rete gratuita freewifi@verona dall'inizio dell'anno, raggiungendo oltre 170mila connessioni per un totale di 1.003.642 ore di navigazione.

Sono questi i numeri della rete freewifi@verona, che continua a veder crescere i punti hotspot distribuiti nella città, come hanno spiegato ieri il presidente di Agsm Fabio Venturi e Vittorio Di Dio, consigliere comunale incaricato allo sviluppo del wi-fi e vicecapogruppo della Lista Tosi. «Ai 100 hotspot già installati e attivi a fine del 2016 da cui, scaricando l'app Verona Smart App è possibile navigare gratis in internet, nelle ultime settimane si sono aggiunte anche tutte le antenne ex Guglielmo», fa sapere Venturi. «Questa fusione, che è riuscita perfettamente, dà il valore di quanto Verona sia diventata una città smart». Addirittura la più smart d'Italia, secondo Di Dio, che ha snocciolato i numeri dei punti di connessione. «Le antenne attualmente presenti sono oltre 2.600: 450 dislocate nelle sedi dell'università, oltre duemila in tutta l'azien-

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La connessione wi-fi è molto utilizzata da giovani e studenti da ospedaliera e circa 60 nelle aree del Comune», spiega il consigliere comunale. «A queste si aggiungeranno presto 20 nuovi punti di accesso nei quartieri più periferici della città: è già stato installato un hotspot in piazza a Chievo ed è già possibile collegarsi gratuitamente in via Sogare e a Ca' di David, oltre al parcheggio Centro (ex Gasometro) dell'Amt e in lungadige San Giorgio».

Proprio in quest'ultima postazione, con i lavori di riqualificazione del lungadige, sono stati installati gli hotspot: gli inconfondibili pali blu, oltre a fare da punti di accesso

wi-fi, hanno incorporate anche le telecamere di videosorveglianza collegate direttamente con la centrale delle forze dell'ordine. «Dal 2008, quando è partito il progetto wi-fi, di strada ne abbiamo fatta tanta», ha commentato il consigliere Di Dio, dando ufficialmente il suo endorsement al presidente di Agsm, «ma ce n'è ancora tanta da fare. Speriamo che Venturi possa diventare candidato sindaco, per poi continuare questo percorso insieme. Mi raccomando, Fapuntiamo bio: su di te». • M.TR. O RIPRODUZIONE RISERVATA

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«Referendum sull'ipotesi fusione» L'ipotesi fusione AIM, AGSM, come si è capito anche ieri sera in Consiglio municipale di Vicenza, è ancora coperta dalle nebbie dell'incompletezza delle trattative, e comunque fortemente condizionata dalla campagna elettorale per le imminenti votazioni per il rinnovo del sindaco e del Consiglio municipale di Verona che riserveranno grandi sorprese. Credo che il far esprimere direttamente i cittadini sull'ipotesi di fusione sarebbe cosa importante e facilmente realizzabile. Per Verona abbinando un referendum contestualmente al voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale. Invece, per Vicenza indicendo un referendum specifico che costerebbe anche poco. Tra l'altro, il Pd di Vicenza con l'esperienza delle primarie aperte dovrebbe sostenere la soluzione referendum rispetto all'epocale scelta per la fusione dell'ultra centenariaAIM con AGSM, anche come strategia per le elezioni per il rinnovo del sindaco e del Consiglio municipale previsto per la metà del 2018. Inoltre, considerato che dei "cavalli" Pd per la corsa alla poltrona di sindaco per Vicenza si leggono da tempo nomi e cognomi, sarebbe interessante che ogni uno di loro si esprimesse sulla ipotesi referendum. Sarebbe sicuramente cosa molto apprezzata dal popolo sapere che cosa pensano coloro che hanno già ruoli istituzionali sia a livello comunale che regionale o in Parlamento, e che intendono, appunto, partecipare alla corsa.

Giuliano Raimondo

a

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Verona approva fusione Agsm -AĂ­m

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Risko , Verona approva fusíone Ma è polemica. Intanto, 4 candidati La Giunta di Verona ha approvato il progetto di aggregazione tra Agsrn Verona e Aim Vicenza, che dovrebbe dare vita a un polo da 1,1 rniliardi di giuro di fatturato, 130 rnilioni di Mol e2.250 dipendenti (QE 13/1). "Le due aziende manterranno inalterati i rispettivi brand, che li caratterizzano territorialmente rna, grazie all'integrazione di funzioni e competenze, diventeranno davvero competitive sui mercato, con vantaggi anche per ï cittadini", ha dichiarato in una nota il sindaco di Verona, Flavia Tosi, che ha auspicato una "larga condivisione a livello politico e istituzionale su un'operazione davvero strategica per la città, che vedrebbe a nascita di uno dei più importanti gruppi a livello nazionale che operano nella vendita, nella produzione e distruzione di energia e calore, oltre che nel ciclo dei rifiuti". L'accordo, sottolinea la nota, "prevede che processo di integrazione consideri tutti gli attuali rami di attività, auspicando inoltre l'apertura del processo aggregativo ad altri operatori presenti nel territorio, regionale e non". Circa la governance, "l'operazione rispetterà equilibrio tra le parti coinvolte garantendo un'adeguata rappresentanza dei soci negli organi amministrativi e di controllo", mentre sul versante industriale te linee di sviluppo del nuovo soggetto muoveranno dai progetti presenti nei rispettivi piani industriali e verranno proiettate nella nuova dimensione economica e finanziaria. Le sedi operative e i' ganrzzazïone saranno sviluppate in - -a con specifici criteri di specializzazior nel' singole linee di attività". L'annuncia di Tosi, subito prima di Pasqua, non e però piaciuto ai candidati alle elezioni amministrative dei prossimo giugno„ che hanno criticato la proposta della Giunta di sottoporre l'aggregazione Agsm-Aim al voto del Consiglio Comunale a pochi giorni dalla sua scadenza, il 26 aprile. Federico Sboarhìa, in pista per il centrodestra, ha fatto sapere che, in caso di vittoria, metterà la questione tra le priorità dei primi

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u. della utílíty di Vicenza

100 giorni del suo mandato. "Ma ora no", perché - ha spiegato al quotidiano "Arena di Verona" "sono ancora da definire il protocollo di fusione, lo statuto della nuova società e le valutazioni dell'advisor finanziario". Analoghe le posizioni degli altri candidati, Orietta Salerni (PD) ha detto e "Verona Sera" che "nel merito condividiamo l'opportunità di un'aggregazione e sicuramente l'opzione dell'accordo cori Ain7 può rappresentare una buona opportunità", tuttavia, "considerando la totale assenza di documentazione sul protocolla d'intesa tra le parti, i chiedo su quali basii consiglieri comunali possano esprimersi sull'accordo proposto oggi" Michele Croce (Verona Pulita) ha bocciato la possibilità del voto sulla fusione entro il 26 aprile giacché °`soitarito chi non sa nulla di economia può pensare di votare in coer poco tempo una operazione così importante coree la fusione fra le due aziende di servizi". Inoltre, "un direttore generale o un amministratore delegato di una grande azienda privata nell'ultima semestre del suo mandato non mette in cantiere una operazione che ricadrebbe inevitabilmente sul successore". Per quanto riguarda invece Aïm, il sindaco t D di Vicenza, Achille Variati, ha deciso che u r consultazione popolare a pronunc i sul destino della fusione con Asre. E restando a Vicenza, Aire ha pubblicato le candidature pervenute a seguito del bando dello scorso 24 marzo per il rinnovo dell'amministratore unico e del collegio sindacale della utïlity. Nel primo caso sono pervenute le candidature di Giuseppe Luigi Morandi, Riccardo Tolomei, Adriano Zambon e Paolo Colla (attuale amministrazione unico). Per il collegio sindacale di Aim Vicenza le candidature sono 16: Antonella Barcaro, Luca Bertoli, Arcangelo EBoldrin, Filippo E3oschiero, Ezio Bucato, Ezio Framarin, Alessio Freato, Enrica Guzzonï, Giuliana Liotard, Massimo Lotto, Margherita Monti, Sinmone Pasetto, Paolo Pomi, Marco Ricciardiello, Gaetano Stella e Roberto Valentina.

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-Agsm, la fusione m Consiglío solo a maggio Si susseguono le ri °oni per la nuova società

VICENZA Le riunioni proseguono, le analisi pure, ma intanto la clessidra continua a lavorare. E così ora oltre a Verona, dove l'incombenza delle elezioni amministrative del mese prossimo ha prodotto un'accelerazione improvvisa, anche Vicenza prova a darsi un eronoprogramma: il testo dell'accordo sulla fusione fra Aim e Agsm dovrebbe essere pronto in settimana, poi ci sarà tempo per l'analisi del testo dell'accordo in commissione e infine il voto del consiglio comunale previsto entro la prima settimana di maggio. Sarebbero questi i tempi previsti per la definizione del matrimonio fra le due multiutility del Veneto occidentale. Ovvero fra la vicentina Aim e la cugina veronese Agsm: una fusione già benedetta dai due sindaci Achille Variati e Flavio Tosi e che mira a far nascere fra l'Adige e il Bacchiglione una realtà da oltre 1,1 miliardi di euro di fatturato. Dell'accordo la politica discute ormai da settimane ma

sottotraccia, in questi giorni, continuano ininterrotti gli incontri e le analisi da parte delle rispettive aziende per arrivare a definire il testo di un protocollo d'intesa che sarà la base sulla quale poi arrivare alla fusione delle società, che dal punto di vista operativo avverrà il prossimo autunno. Ora c'è da definire tutti i dettagli e se Verona preme sull'acceleratore a causa dell'appuntamento con le urne Vicenza, dal canto suo, si prende tutto il tempo necessario alle indagini tecniche. Secondo alcune indiscrezioni, però, ormai i punti principali sarebbero stati trattati. Entro la fine della settimana è atteso il via libera dal punto di vista tecnico, che in concreto per Aim significa una

determina dell'amministratore unico Paolo Colla con la quale si sancisce l'ufficialità della proposta di intesa. Poi, dopo l'ok della Giunta, la prossima sarà la settimana «dedicata» alle sedute delle commissioni consiliari per valutare il testo del protocollo e per le quali sono previste almeno due riunioni, se non di più. Infine, nella prima settimana di maggio, il voto in consiglio comunale. Considerando che sala Bernarda avrà già due date fissate per riunirsi fra la settimana prossima e il 9 maggio (con temi già definiti), l'appuntamento con il voto sulla fusione potrebbe essere fissato proprio fra le queste due date, anche se tutto, in realtà, è in divenire. E a Verona, ieri i capigruppo non hanno nemmeno parlato della delibera sulla fusione, che a questo punto pare destinata slittare alla nuova amministrazione scaligera.

La società La nuova società che nascerà dalla fusione di Aim Vicenza e Agsm Verona avrà un fatturato da 1,1 miliardi

Verona avrà il 58% delle azioni e Vicenza i142. A Verona spetterà il presidente, a Vicenza il vice Saranno nominati due amministratori delegati, uno per ciascuna città e ciascuno con funzioni specifiche

G.M.C. 0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Contra" Pedemuro San Biagio La sede di Aim: dall'unione con Verona nascerà una società da 1,1 miliardi

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-Agsm, Variati: «Verona si decida n congelo la fusione» Il sindaco e i tentennamenti scaligeri: «Devo sapere le loro intenzioni» VICENZA «Chiedo chiarezza a Verona, ci devono dire cosa intendono fare». Più diretto di così, il sindaco Achille Variati non potrebbe essere. Il suo è un chiaro messaggio all'amministrazione scaligera sul tema della fusione fra le due società Aim Vicenza e Agsm Verona. E oltre alla novità del tono diretto c'è pure un fronte nuovo nell'ambito dei contenuti, visto che il primo cittadino apre all'ipotesi - finora mai presa in considerazione in modo ufficiale - di non approvare la fusione entro le prossime elezioni amministrative della città sull'Adige: «Si può anche congelare tutto e riprendere in mano le operazioni con il prossimo Consiglio comunale - osserva Variati ma occorre saperlo, e presto».

Insomma, visto che i tempi per siglare il matrimonio fra Aim e Agsm si dilatano sempre più, Vicenza prova a rilanciare con nuove soluzioni. Sul piatto, infatti, c'è la partita - complessa - della fusione fra le due multiutility del Veneto occidentale che nei piani dei due sindaci (Variati e il collega di Verona Flavio Tosi) dovrebbe portare alla nascita della quinta società italiana del settore, con un fatturato stimato in 1,2 miliardi di euro e con la capacità attrattiva verso altre realtà venete e lombarde. I due Comuni, proprietari delle rispettive società, hanno impresso una corsa contro il tempo legata all'incombenza della tornata elettorale a Verona il prossimo 11 giugno e mentre a Vicenza si devono ancora definire aspetti tecnici per redige-

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re il testo del protocollo d'intesa alla base della fusione, sull'Adige il consiglio comunale non ha calendarizzato il voto sul tema, che dunque potrebbe anche slittare nei 45 giorni antecedenti le urne. «C'è chi dice che in quel periodo si potrebbe votare la fusione - afferma Variati - chi invece sostiene il contrario. In ogni caso da Verona ci devono dire cosa intendono fare e credo che una risposta debba arrivare al massimo entro i primi giorni della prossima settimana». Le soluzioni, per il sindaco di Vicenza, sono due: «O si decide di approvare la fusione entro il voto elettorale - dichiara - oppure si rinvia tutto al prossimo consiglio comunale. Io spero nella prima ipotesi, ma se si dovesse scegliere di rinviare ai prossimi mesi, ne prenderò atto, congelerò tutti gli atti amministrativi e ne riparleremo più avanti. Ma è una decisione che deve prendere Verona». Insomma, un vero e proprio appello alla «chiarezza». Nel frattempo, nell'ipotesi di approvare il protocollo d'intesa sulla fusione entro il voto amministrativo il primo cittadino già delinea le tempistiche: «Dovremmo approvare in Giunta, sia a Vicenza che a Verona - osserva Variati - il testo dell'intesa, che poi andrà in commissione e nei rispettivi Consigli, anche in giorni differenti. Ma l'approvazione in Giunta dovrebbe avvenire al massimo nei primi giorni della prossima settimana».

Intesa I sindaci Flavio Tosi (Verona) e Achille Variati (Vicenza)

Sono le azioni della nuova società destinate a Vicenza, che avrà il vicepresidente lasciando la guida della maxi-multiutility a Verona

Voto Variati: «Se non si può si va in consiglio comunale dopo l'11 giugno»

Miliardi di euro. È il valore della nuova società che dovrebbe nascere dalla fusione di Aim Vicenza e Agsm Verona

Gian Maria Collicelli © RIPRODUZIONE RISERVATA

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IL SINDACO DI VICEN ZA

Variati 'calza Verona: «Fusione Ags , dicano cosa vogliono fare» VICENZA «Chiedo chiarezza a Verona, ci devono dire cosa intendono fare». Più diretto di così, il sindaco Achille Variati non potrebbe essere. Il suo è un chiaro messaggio all'amministrazione scaligera sul tema della fusione fra le due società Aim Vicenza e Agsm Verona, al momento bloccata dalla paralisi del consiglio comunale.

a pagina 7 Colllcelll

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Variati: «Verona deve decidersi n congelo la fusione AgsmIl sindaco ' Vicenza e i tentennamenti scaligeri: «Ora serve chiarezza» antecedenti le urne.

VICENZA «Chiedo chiarezza a Verona, ci devono dire cosa intendono fare». Più diretto di così, il sindaco Achille Variati non potrebbe essere. Il suo è un chiaro messaggio all'amministrazione scaligera sul tema della fusione fra le due società Aim Vicenza e Agsm Verona. E oltre alla novità del tono diretto c'è pure un fronte nuovo nell'ambito dei contenuti, visto che il primo cittadino apre all'ipotesi - finora mai presa in considerazione in modo ufficiale - di non approvare la fusione entro le prossime elezioni amministrative della città sull'Adige: «Si può anche congelare tutto e riprendere in mano le operazioni con il prossimo Consiglio comunale - osserva Variati ma occorre saperlo, e presto».

Insomma, visto che i tempi per siglare il matrimonio fra Aim e Agsm si dilatano sempre più, Vicenza prova a rilanciare con nuove soluzioni. Sul piatto, infatti, c'è la partita - complessa - della fusione fra le due multiutility del Veneto occidentale che nei piani dei due sindaci (Variati e il collega di Verona Flavio Tosi) dovrebbe portare alla nascita della quinta società italiana del settore, con un fatturato stimato in 1,2 miliardi di euro e con la capacità attrattiva verso altre realtà venete e lombarde. I due Comuni, proprietari del-

Intesa I sindaci Flavio Tosi (Verona) e Achille Variati (Vicenza) pronti a fondere Agsm e Aim

le rispettive società, hanno impresso una corsa contro il tempo legata all'incombenza della tornata elettorale a Verona il prossimo 11 giugno e mentre a Vicenza si devono ancora definire aspetti tecnici per redigere il testo del protocollo d'intesa alla base della fusione, sull'Adige il consiglio comunale non ha calendarizzato il voto sul tema, che dunque potrebbe anche slittare nei 45 giorni

«C'è chi dice che in quel periodo si potrebbe votare la fusione - afferma Variati - chi invece sostiene il contrario. In ogni caso da Verona ci devono dire cosa intendono fare e credo che una risposta debba arrivare al massimo entro i primi giorni della prossima settimana». Le soluzioni, per il sindaco di Vicenza, sono due: «O si decide di approvare la fusione entro il voto elettorale - dichiara - oppure si rinvia tutto al prossimo consiglio comunale. Io spero nella prima ipotesi, ma se si dovesse scegliere di rinviare ai prossimi mesi, ne prenderò atto, congelerò tutti gli atti amministrativi e ne riparleremo più avanti. Ma è una decisione che deve prendere Verona». Insomma, un vero e proprio appello alla «chiarezza». Nel frattempo, nell'ipotesi di approvare il protocollo d'intesa sulla fusione entro il voto amministrativo il primo cittadino già delinea le tempistiche: «Dovremmo approvare in Giunta, sia a Vicenza che a Verona - osserva Variati - il testo dell'intesa, che poi andrà in commissione e nei rispettivi Consigli, anche in giorni differenti. Ma l'approvazione in Giunta dovrebbe avvenire nei primi giorni della prossima settimana».

Gian Maria Collicelli @ RIPRODUZIONE RISERVATA

58% Sono le azioni della nuova società destinate a Verona

1,z Miliardi di euro. La somma dei fatturati di Agsm e Aim

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ILFUTURO

LTI TILI

. La trattativa perla fusione è una partita sul filo del rasoio

hn Agsm, Tosi scrive a Variati «In sieme peri ultimo miglio» La lettera: «No ad ostruzionismi» Il vicen° o: «Garanzie politiche» Marco Scorzato Nicola Negrin ..............................................................................

Sul filo del rasoio, coni brividi e i rischi conseguenti. La fusione Aim-Agsm è una partita a scacchi e si gioca mossa su mossa, tra riunioni, telefonate e lettere sull'asse Vicenza-Verona. L'obiettivo dichiarato da entrambi i sindaci, Achille Variati e Flavio Tosi, è arrivare alle nozze entro pochi giorni, ma il punto d'incontro - cioè l'esatta formulazione del protocollo di fusione - è ancora materia del contendere, nonostante l'accordo sembrasse cosa fatta già la sera del 4 aprile. Le due parti cercano di capitalizzare al massimo, ciascuna dai rispettivi punti di vista, e così la corda si tende, con il rischio-rottura sempre in agguato. L'ultima mossa formale è del sindaco Tosi che ha inviato a Variati una lettera riservata - di cui riusciamo a svelare alcuni passaggi - che suona come un garbato ultimatum: cordiale nei toni, ma ferma nei contenuti. E stata scritta dopo che Aim ha riformulato una serie di punti rispetto all'ipotesi di accordo

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del 4 aprile scorso. Secondo Tosi, la nuova proposta di Aim - sostenuta con forza dal direttore generale Dario Vianello - risulta «difforme» rispetto a quanto «formalmente concordato» quella sera, con tanto di «stretta di mano tra i vertici delle due società». Tosi fa presente che Aim avrebbe rimesso in discussione aspetti legati al concambio, alla governance, al futuro di Acque Veronesi e agli obblighi di indennizzo. Quanto al primo aspetto, il sindaco veronese sostiene che sarebbero state rimesse in discussione anche formule matematiche concordate dagli advisor finanziari, Banca Imi e Unicredit. Quanto alla governance, Tosi si dice «molto stupito» da proposte che ritiene «eccessive» e «quasi ostruzionistiche», pur non precisando quali siano. D'altra parte si dice disposto ad aprire su almeno due aspetti: il potenziamento della figura del vicepresidente vicentino (in uno schema in cui il presidente della nuova società sarà veronese, il vice vicentino, e due gli amministratori delegati) e l'alternanza del luogo delle riunioni del Cda, tra Vicenza e Verona. Alla lettera, Tosi ha voluto allegare il nuovo testo del protocollo di fusione, accompagnandola dal «sincero auspicio che si possa percorrere insieme l'ultimo miglio verso l'agognato traguardo». Sembra l'ultimo rilancio. Come sarà accolto? Vicenza ritiene che vi siano questioni importanti sulle quali vuole ottenere ulteriori garanzie, in particolare su dividendi e occupazione. Tra l'altro, in Aim e a palazzo Trissino qualcuno ha storto il naso (eufemismo) quando si è chiarito che l'urgenza di deliberare entro il 26 aprile, pa-

ventata per mesi da Verona, non c'era; anche perché trattare con il conto alla rovescia in sottofondo non è la migliore delle situazioni. Ora, se Tosi spinge con la sua lettera scritta, Variati, che ieri mattina diceva di non averla ancora ricevuta, rilancia verbalmente, chiedendo all'amico e collega garanzie politiche. «Entro la prossima settimana - afferma il sindaco di Vicenza - dobbiamo avere la certezza di poter proseguire con l'operazione. E necessario, cioè, andare nelle rispettive giunte e quindi è necessario a sua volta che Tosi sappia se ha poi i numeri per andare in Consiglio comunale». Variati non si concentra sulle questioni tecniche («Quelle - afferma - si risolvono nel momento finale. Bastano un paio d'ore di dibattito. Non c'è niente da studiare») maguarda agli aspetti politici perché «dev'essere chiaro che si vuole andare fino in fondo. Siamo all'ultimo miglio. E sarebbe un peccato rovinare tutto adesso, anche perché, aggiungo, poi è Vicenza che si avvicina ad elezioni». Il messaggio di Variati a Tosi è chiaro: «Siccome adesso la questione è matura, è necessario presentare le carte e procedere. Reputo quello della nostra opposizione un atteggiamento di grande maturità e di grande senso civico. E auspico che a Verona accada lo stesso. Non è questa operazione che cambia il futuro del dopo-Tosi». Entro questa settimana potrebbe esserci il vertice definitivo. In fondo la partita è politica. O RIPROOU-SE RISERVATA

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Tosi e Variati si stringono la mano : ma non ancora per la fusione

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Fusione Aïin-Agsm, Variati vede Tosi «I voti ci sono». Il Pd veronese frena M tiu ' 'ty, il sindaco parla ' «incontro risolutivo». I Dem scaligeri: dobbiamo capire VICENZA Una partita che si fa sempre più delicata e una fusione, quella fra la vicentina Aim e la veronese Agsm, sempre più intricata. Ieri, l'ennesimo colpo di scena: mentre il sindaco, Achille Variati, dopo un incontro definito «chiarificatore» con il collega di Verona Flavio Tosi parla di «strada in discesa», anche in virtù delle rassicurazioni politiche ottenute dal suo interlocutore («Tosi mi ha assicurato che i numeri in Consiglio comunale li avrà per far passare la fusione e che dunque si voterà prima delle elezioni»), da Verona arriva la stoccata del Pd provinciale, con il segretario, Alessio Albertini, che in vista del voto in Consiglio comunale a Verona sull'aggregazione fra le due multiutility venete afferma: «E' sorprendente che si pensi di approvare decisioni di così enorme rilievo senza la necessaria documentazione e l'ancor più necessaria discussione».

Insomma, un parere tutt'altro che positivo da parte di una delle realtà che in Consiglio a Verona è in grado di spostare l'ago della bilancia sul voto alla fusione e dunque far ottenere, o meno, la maggioranza necessaria al primo cittadino. L'iter per l'aggregazione, che porterebbe al quinto polo

li vicentino II sindaco Achil l \I-un

II veronese Il sindaco Flavio Tosi

La sede Aim e Agsm insieme sarebbero il quinto gruppo di settore in Italia

energetico nazionale, 1,2 miliardi di euro di fatturato, è fermo al memorandum d'intesa firmato lo scorso 13 gennaio, ma in questi giorni si sta definendo il testo del protocollo d'intesa sul quale si dovranno esprimere i rispettivi Consigli comunali. «So che ha Variati ha visto Tosi - dichiara Albertini - e mi dicono che poi hanno espresso entrambi la loro soddisfazione e so anche che il sindaco di Vicenza mi ha cercato spiega Albertini - ma non siamo riusciti a parlarci. Resta comunque il fatto che i nostri consiglieri comunali devono

capire, devono ottenere la documentazione, devono votare a ragion veduta. Siamo favorevoli alle aggregazioni tra multiutility, ma le cose vanno fatte bene e a ragion veduta e non in maniera a dir poco frettolosa».

Ieri, come detto, l'incontro fra i due sindaci in tema di fusione, che Variati definisce «risolutivo»: «Abbiamo definito aspetti chiave - afferma che ci porteranno ad approvare il testo del protocollo d'intesa a metà della prossima settimana, per poi andare al voto nei rispettivi consigli comunali». Nel dettaglio, ieri si è definito che la fusione fra Aim e

Agsm dovrà essere solo la prima di una serie di altre aggregazioni, ci sarà la garanzia sui contenziosi da parte dei Comuni per i prossimi 4 anni, l'impegno per «linee di sviluppo industriale - osserva il sindaco di Vicenza - che mirino al rilancio degli investimenti» e pure la clausola «milionaria» prospettata da Variati per impegnare la prossima Giunta che uscirà dalle elezioni amministrative a Verona a portare a termine il processo di fusione.

Gian Maria Collicelli il Alegheri @ RIPRODUZIONE RISERVATA

II punto La fusione fra Aim e Agsm è11 aggregazione delle due multiutility del Veneto occidentale. Porterebbe alla nascita della quinta realtà italiana nel settore energia: fatturato di 1,2 miliardi.

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L'operazione è partita il 13 gennaio, con un memorandum d'intesa sottoscritto dai sindaci di Vicenza e Verona, e che dovrebbe portare alla firma di un protocollo d'intesa, in queste settimane.

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FUSIONE E LA POLITICA

Aim-Agsm il blitz ' Variati (ma Albertini gli dice no) VERONA Achille Variati piomba a Verona e incontra Flavio Tosi, che lo rassicura sull'intenzione di far passare la fusione Agsm-Aim. Ma il tempo è quasi scaduto e Albertini (Pd) dice no al sindaco di Vicenza: nessun soccorso dem. a pagina 7

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Agsm-Aim, il «blit z» di Variati ma il Pd veronese non lo segue Il sindaco di Vicenza incontra Tosi. Albe -ni, segretario de : «Al buio non si fa nla» VERONA Achille Variati piomba a Palazzo Barbieri. E dopo un faccia a faccia nell 'ufficio di Flavio Tosi, ecco che improvvisamente dilaga l'ottimismo. «La strada è in discesa» fanno infatti sapere in maniera concorde fonti vicinissime ai due primi cittadini. Il tema è ovviamente quello della fusione tra Agsm e Aim, con la creazione di un nuovo colosso veneto delle multiutility. Fino a ieri mattina, la strada sembrava sbarrata: a Palazzo Barbieri, come si sa, c'è da tempo una paralisi politica totale e la commissione dei capigruppo (dove ci sono esattamente 18 tosiani e 18 antitosiani) ha finora negato ogni ipotesi di arrivare in aula con la delibera (che peraltro non è ancora pronta).

Cos'è cambiato allora, dopo il colloquio di ieri mattina? Tutte le ipotesi portavano a pensare ad un intervento di Variati, sindaco di Vicenza ma anche esponente di primo piano del Pd: una «pressione morale» sui consiglieri del suo partito, affinchè adottassero un atteggiamento meno rigido.Ma col passare delle ore, quell'ipotesi non ha trovato conferme, anzi. Raggiunto telefonicamente, il segretario provinciale del Pd, Alessio Albertini, ci ha spiegato che «è sorprendente che si pensi di

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approvare decisioni di così enorme rilievo senza la necessaria documentazione e l'ancor più necessaria discussione». E Variati? «So che ha visto Tosi e mi dicono che poi hanno espresso entrambi la loro soddisfazione - ci ha detto Albertini - e so anche che il sindaco di Vicenza mi ha cercato, ma non siamo riusciti a parlarci. Resta comunque il fatto ha proseguito il segretario dem - che i nostri consiglieri comunali devono capire cosa succederà, devono ottenere la documentazione necessaria,

Stretta di mano Achille Variati e Flavio Tosi sono tornati a incontrarsi ieri a palazzo Barbieri: il sindaco di Vicenza vuole rassicurazioni su Agsm-Aim

devono votare a ragion veduta. Dove va a finire Verona in que sta operazione? Probabilmente - ha continuato Albertini va tutto in direzione positiva, ma chi rappresenta la città deve conoscere prima di decidere. Noi - ha concluso il leader veronese del Pd - siamo favorevoli alle aggregazioni tra multiutility, ma le cose vanno fatte bene e a ragion veduta, ponderando le cose, non in maniera a dir poco frettolosa».

Le uniche notizie certe, a questo punto, sono che l'accordo tra Agsm e Aim sarà ra-

tificato la settimana prossima sia dalla giunta comunale di Vicenza che da quella di Verona. Ma se i berici possono prendersela (relativamente) con comodo, va ricordato che il consiglio comunale di Verona cesserà di esistere proprio mercoledì a mezzanotte. E i tempi a disposizione sono quindi drammaticamente brevi. Ciò nonostante, anche ieri pomeriggio, da Vicenza, Variati ha confermato che il suo collega Flavio Tosi gli ha «assicurato che i numeri in consiglio li avrà per far passare la fusione e che dunque si voterà prima delle elezioni». Ancora Variati ha spiegato che ieri mattina, a Palazzo Barbieri, si è definito che la fusione fra Aim e Agsm dovrà essere solo la prima di una serie di altre aggregazioni possibili in Lombardia (ad esempio alla società mantovana Tea) ma anche in Veneto (con la padovana Etra e la vicentina Ava). Nell'intesa sarà inserita la piena garanzia ai lavoratori, e il sindaco di Vicenza ha confermato che «dopo il voto da parte dei rispettivi Consigli comunali non si potrà cambiare idea e tornare indietro, pena il pagamento di alcuni milioni di euro».

Llllo Alegherl © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Variati e Tosi sbloccano le nozze Via alla fusione tra Aim e Agsm SCORZATO PAG 19

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LA FUSIONE DELLE MULTIUTILITY. Fumata (quasi) bianca ieri mattina al termine del vertice trai sindaci di Vicenza e Verona coni direttori generali delle due società

Variati e Tosi sblocc

-Agsm

o le nozze

Il p° o Cittadino vicentino: «C'è l'intesa verbale ma ora va messa nero su bianco e ricontrollata Il voto in giunta entro una settimana e poi l'aula» Marco Scorzato

Tutto era nato da una stretta di mano tra i due sindaci e, ieri mattina, tutto si è sbloccato alla stessa maniera, al termine di un intenso faccia a faccia. Se sarà stata la stretta di mano definitiva lo si capirà entro una manciata di giorni. Dopo settimane di serrata trattativa, Achille Variati e Flavio Tosi sono pronti a dire ufficialmente sì alle nozze tra Aim e Agsm. Ieri i sindaci di Vicenza e Verona hanno raggiunto una sostanziale intesa verbale su protocollo di fusione e statuto della nuova società da oltre un miliardo di euro di fatturato, anche se Variati aspetta a dare l'accordo per concluso. «Abbiamo fatto importanti passi avanti, adesso la strada per la fusione è in discesa. Restano alcuni aspetti tecnici da verificare - precisa il sindaco - e la fumata bianca si avrà solo quando l'intesa sarà messa nero su bianco, e ricontrollata, nella delibera su cui dovranno esprimersi, per ultimi, i due Consigli comunali». L'obiettivo dichiarato è di «portare la delibera nelle rispettive giunte comunali entro una settimana». L'ULTIMO MIGLIO. «Percorriamo insieme l'ultimo miglio

verso l'agognato traguardo», era l'auspicio di Tosi in una lettera recapitata tre giorni fa a Variati. «Lo stiamo percorrendo», commenta ora il sindaco di Vicenza, «nella volontà di costruire una grande società che possa affrontare il mercato dell'energia e dei servizi con maggiore forza». Ieri mattina il vertice è andato in scena a Verona: con Variati e Tosi c'erano i direttori generali Dario Vianello di Aim e Giampietro Cigolini per Agsm. «Su concambio e governane l'intesa è raggiunta», afferma il sindaco di Vicenza. Nella nascente società Vicenza avrà poco più del 42 per cento, Verona poco meno del 58. Il minor fatturato di Aim (300 milioni contro 800 nel 2015) è controbilanciato da una complessiva maggiore solidità. Quanto agli assetti interni, la nuova Spa avrà un presidente veronese, un vicepresidente vicentino, e due amministratori delegati, uno per parte. I due

ACHILLE VARIATI SINDACO DI VICENZA

marchi, Aim e Agsm, rimarranno in vita, al pari delle due sedi. «Il personale sarà in toto garantito», precisa Variati. LE ULTIME VERIFICHE .Tra i nodi dei giorni scorsi, ce n'erano alcuni sullo statuto, altri sul protocollo di fusione. I principali sono stati sciolti. È stato eliminato dallo statuto il limite del 5% alla partecipazione futura di eventuali nuovi soci, questo perché la nuova Spa nasce come potenziale polo aggregativo (Mantova?) di altre realtà. Ogni eventuale operazione con nuovi soci dovrà comunque essere approvata a maggioranza qualificata dai soci fondatori. Intesa raggiunta anche sulle reciproche garanzie rispetto a eventuali costi da contenzioso e sulla penale milionaria che scatterà nel caso in cui la fusione - votata dai Consigli comunali - dovesse essere poi bocciata dall'assemblea dei soci di una delle due Spa. «Restano solo alcune verifiche tecniche - dice Variati - che contiamo confermino le aspettative». I TEMPI. Per questo, anche se manca l'ufficialità, la sensazione è che solo un colpo di scena potrebbe mettere in discussione l'accordo tra i soci. Variati predica cautela, ma indica una data: «L'obiettivo è che le due giunte votino la delibera, in un testo identico, la prossima settimana». La delibera, però, va scritta. «Va scritta e poi ricontrollata», precisa con zelo Variati. E solo allora, se tutti saranno d'accordo, andrà al voto. Prima in giunta e poi, aggiunge Variati, «una decina di giorni dopo in Consiglio: ma nel frattempo, delibera ed allegati saranno messi a disposizione dei consiglieri». Manca meno di un miglio, la strada «è in discesa». Un inciampo ora sarebbe clamoroso. O RIPR-I WE RISERVATA

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dalla fusione Aim-Agsm II matrimonio Aim-Agsm si celebrerà a maggio, salvo colpi di scena sulla via dell'altare. L'l l giugno a Verona ci saranno le elezioni comunali, pertanto la fusione non può che concludersi prima, anche perché tutta la trattativa è stata fatta sulla base dei numeri e dei bilanci 2016 delle due società. Precisamente si è basata sui pre-consuntivi che dovrebbero essere confermati dai consuntivi; in ogni caso, l'accordo prevede eventuali adeguamenti sulla base dei numeri definitivi.

2.250 dipendenti

Maggio, dunque, è il mese decisivo: ali inizio della prossima settimana sarà perfezionato il testo della delibera - identico per i due Comuni soci - che conterrà lo statuto della nuova Spa, il protocollo di fusione, le linee dei piano industriale e il documento controfirmato dagli advisor finanziari. I I testo dovrà passare nelle giunte comunali (la settimana prossima) e una decina di giorni dopo dovrà avere il via libera definitivo dai Consigli comunali, cui spetta l'ultima e decisiva parola. O RIPROOU-NE RISERVATA

Flavio Tosi e Achille Variati : l'intesa Aim -Agms è vicinissima. ARCHIVIO

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Il sindaco incontra Variati Tentativo per s- i Il Consiglio comunale di Palazzo Barbieri non dovrebbe più riunirsi, salvo clamorose sorprese. L'ultima data utile di questa amministrazione è il 26 aprile e i tempi sono ormai strettissimi. Saltano quindi le delibere di urbanistica, rinviate alla prossima amministrazione; ma potrebbe non saltare il provvedimento in questo momento più urgente e non rinviabile: la fusione fra Agsm e Aim, le multiutility di Verona Vicenza che vogliono dare vita a un grande polo multiservizi. Ieri il sindaco Tosi ha

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incontrato il collega di Vicenza Variati, del Pd. Resta in piedi l'ipotesi di convocare un Consiglio straordinario con Agsm-Aim all'ordine del giorno, dopo che la giunta ha già approvato il piano e che quella di Vicenza si appresta a fare altrettanto. Probabilmente l'auspicio di Tosi è anche che Varianti riesca e convincere il Pd veronese che il provvedimento è a vantaggio di tutta la città, e quindi da sottrarre a logiche di contrapposizione politica. Insomma, lo si voti tutti insieme in aula, per poi tornare a dividersi in campagna elettorale.

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Il caso Tosi a Verona Non può più correre e candida a sindaco la iïdanzata senatrice Scende in campo Patrizia Bisinella VERONA Dopo aver sperato fino all'ultimo in un decreto che gli consentisse di poter correre per la terza volta, il sindaco di Verona Flavio Tosi si è arreso all'evidenza. Ma per la sua successione ha scelto di puntare sulla persona che più gli è vicina nella vita: per tentare di rivincere le Amministrative candida la fidanzata Patrizia Bisinella. Sarà presentata ufficialmente oggi pomeriggio alle 16, davanti al municipio e a pochi metri dall'Arena. Sarà la candidata a sindaco di Fare!, il partito fondato da Tosi dopo l'espulsione dalla Lega alla vigilia delle Regionali 2015. Bisinella, 46 anni, di Castelfranco Veneto, laureata in Giurisprudenza, è senatrice (eletta con la Lega) e ha seguito Tosi nella nuova avventura politica, risultando in alcune circostanze determinante per la tenuta del governo Renzi con le altre due compagne di partito a Palazzo Madama.

Alla fine, la scelta è caduta su di lei, nonostante nelle ultime settimane ci fossero state pressioni per virare su Fabio Venturi, attuale presidente di Agsm (multiutility di Verona), da sempre fedele luogotenente di Tosi. Il motivo del contendere? Il fatto che Bisinella non sia veronese di nascita e che solo da tre anni a questa parte, da quando venne ufficializzata la sua relazione con Tosi, abbia iniziato a frequentare la città. Negli ambienti vicini al

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sindaco uscente si respirava aria di diaspora. Ma Tosi è andato avanti per la sua strada e non appena la decisione è stata resa nota, ovviamente tutto è rientrato. «Chiunque sia il candidato, saremo una squadra unita e compatta», aveva sentenziato qualche settimana fa il sindaco. Sperava, o forse faceva solo finta di sperarci per tenere al guinzaglio i suoi discepoli più impazienti, che si materializzasse un decreto che desse il via libera al terzo mandato anche per i sindaci dei Comuni con più di tremila abitanti. Una speranza che lo aveva spinto ad avvicinarsi all'ex premier Matteo Renzi, sostenendolo a spada tratta anche a costo di mal di pancia all'interno della sua stessa coalizione a Verona nella delicata e sfortunata (per Renzi) partita del referendum costituzionale. Tramontata l'ipotesi, non restava che scegliere il suo potenziale successore. E nella città di Giulietta e Romeo è stato l'amore ad avere il sopravvento. Attenzione però: l'amore nella sua declinazione più razionale e solida che si basa sulla fiducia. L'impressione? Tosi

si fida di Bisinella: questo il motivo per cui l'ha scelta. Amante dello spoils system e attento al Cencelli, nella sua decennale carriera di sindaco è stato troppe volte «scaricato» da quegli stessi uomini che lui aveva portato al potere (quattro di loro si sono candidati a sindaco). E non potendo permettersi, ora che il suo ruolo non sarà più quello di primo cittadino, di correre il rischio di trovarsi un'altra volta con il cerino in mano, ha optato per la scelta «familistica». Scelta che farà discutere e che sarà il ritornello principale della campagna elettorale dei rivali di Tosi. A ribadirlo, non più di tardi di tre giorni fa, il rivale Matteo Salvini: «Non ci sono dinastie, non siamo in monarchia». Ma Tosi ha fatto spallucce. Lui si sente un po' il «re» di Verona e vorrà continuare a esserlo anche se all'ombra della sua fidanzata. «Sono sicuro ha detto che andremo al ballottaggio. E se vinceremo, farò il capogruppo in Consiglio e non entrerò in giunta. Sarei ingombrante».

Antonio Spadaccino © RIPRODUZIONE RISERVATA

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In coppia II sindaco uscente di Verona, Flavio Tosi, con la compagna, Patrizia Bisinella, senatrice di Fare!, il movimento creato dall'ex leghista

Sono sicuro che andremo al ballottaggio E se vinceremo farò il capogruppo in consiglio senza

la percentuale ottenuta da Flavio Tosi al primo turno nel 2012. La sua lista in quella occasione raccolse il 37,2% delle preferenze

entrare in giunta Sarei ingombrante Flavio Tosi

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Agsm-Aim, salta il voto sulla fusione Muro contro muro tra giunta e minoranze: il consiglio comunale non si riunirà più VERONA Il consiglio comunale in carica non si riunirà più. Non sarà quindi varata la fusione tra Agsm e Aim, così come non ci sarà alcuna delibera sull'insediamento di Rea, non ci saranno altre decisioni su Arsenale, variante urbanistica 23 e via dicendo. La riunione dei capigruppo, ieri pomeriggio, ha riproposto un muro contro muro assoluto. Eppure la maggioranza aveva presentato la richiesta di una seduta per domani, ultimo giorno utile. a pag na 7 Aldegherl

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Lite sull'ultima seduta, addio consiglio E salta il voto sulla fusione Agsm-Ai L'aula chiude, non c'è accordo fra capigruppo. L'inIesa sulle mul'ulili[y avara, ma solo ira le due società. VERONA Signori, si chiude: il consiglio comunale in carica non si riunirà più. Non sarà quindi varata la fusione tra Agsm e Aim, così come non ci sarà alcuna delibera sull'insediamento di Ikea, non ci saranno altre decisioni su Arsenale, variante urbanistica 23 e via dicendo. La riunione dei capigruppo, ieri pomeriggio, ha riproposto un muro contro muro assoluto. La maggioranza aveva presentato la richiesta di una seduta per domani (ultimo giorno utile prima dello scioglimento dell'assemblea) firmata da 19 consiglieri su 37. L'obiettivo era di mostrare l'esistenza di una maggioranza in aula, anche dopo le recenti defezioni. Ma agli effetti del regolamento, quel che conta sono i 18 voti tosiani e 118 anti-tosiani rappresentati dai capigruppo, dove ïl voto del sindaco non è rappresentato. Al 18 che chiedevano la convocazione, per discutere appunto di urbanistica, si sono così contrapposti 118 che volevano invece discutere prima di tutto la mozione di Michele Bertucco che chiede di bloccare il progetto di restauro dell'Arsenale. Pari e patta, e tutti a casa.

E la fusione tra Agsm e Aim? I capigruppo non ne hanno neppure parlato, anche perché la delibera non è ancora pronta. Secondo il sindaco Flavio Tosi esiste la possibilità teorica di discuterne anche nelle prossime settimane: «Lo si

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può fare per decisioni urgenti - ha spiegato Tosi - e qui l'urgenza c'è, perché tutto rischia di slittare di mesi, con la fusione tra le due aziende che potrebbe partire non dal gennaio 2018 ma dal gennaio 2019, con un danno economico enorme». In pratica se ne riparlerà solo dopo le elezioni. Proprio ieri mattina ïl consiglio d'amministrazione di Agsm aveva «limato» il testo del «protocollo di fusione», accogliendo due modifiche chieste da Vicenza, relative ad alcuni dettagli sulle competenze degli amministratori delegati (ne avranno uno ciascuno le due aziende) e su problemi di responsabilità giuridica. «Noi ha spiegato il presidente di Agsm, Fabio Venturi - abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, ora, ovviamente, la palla passa al due Comuni». Per quanto riguarda Verona però la palla passerà a chi sarà eletto nelle elezioni di giugno. Calcolando che l'insediamento della nuova giunta arrivi a metà luglio, si slitta almeno a settembre. Con un dubbio: saranno ritenuti ancora validi, a quel punto, i conteggi su cui si sono svolte le trattative (quanto vale l'una e quanto l'altra azienda)? Quei conteggi sono stati fatti in base alle cifre dei bilanci del 31 dicembre scorso. Occorrerà aggiornarli, riaprendo la trattativa? Tornando al sipario calato sul consiglio, opposte le valutazioni politiche. Per Michele Bertucco «ciò che lascia di più l'amaro in bocca è l'atteggiamento di ripicca e vendetta della maggioranza che per ritorsione ha votato contro, impedendo così che arrivassero in consiglio, ad alcune proposte di buon senso nell'interesse della città, come quella sulle botteghe storiche e la mia proposta di sospensione del project Arsenale».

Per la maggioranza tosiana, al contrario, è stata una sorta di «golpe» del presidente del consiglio, Luca Zanotto e delle opposizioni che, spiega una nota di Palazzo Barbieri, «di fronte alla richiesta di 19 consiglieri su 37, in sfregio ad un elementare atto di democrazia hanno impedito un ultimo importante confronto su provvedimenti importanti, da tempo attesi dalla cittadinanza, come la rimodulazione del Piano degli Interventi, che puntava ad offrire nuove occasioni nell'ambito dell'edilizia e per l'imprenditoria veronese, la riconversione dell'ex officine di porta Vescovo in centro sportivo, la realizzazione di un'aiuola sparti traffico su corso Venezia ed altri». Lillo Aldegheri © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le firme Il tentativo in extremis di far approvare dal consiglio comunale la fusione fra Aim e Agsm Verona è naufragato: l'aula di Palazzo Barbieri chiude per elezioni La fusione fra le due società ha fatto altri passi avanti ieri, con una modifica al documento d'intesa apportata dal oda di Agsm su richiesta della spa vicentina e del sindaco Variati Mala ratifica politica non ci sarà: tocca al prossimo sindaco

A sinistra, l'aula del consiglio comunale. Sopra, Fabio Venturi: anche il presidente di Agsm, come il sindaco, è in scadenza

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LA FRENATA. La trattativa per il polo dei servizi si è incagliata: non c'è intesa sulla delibera

Fusione Aim-Agsm

ora appesa a un , fflo di MARCO SCORZATO Adesso è appesa a un filo. La fusione Aim-Agsin, ché sembrava avviata sul binario buono dopo il vertice di venerdì scorso tra i sindaci Achille Variati e Flavio Tosi, ha registrato ieri una pesante battuta d'arresto. I conti non tornano. Anzi, «le parole non tornano». È quanto afferma il primo cittadino di Vicenza sul cui tavolo ieri è atterrata la bozza del protocollo di fusione stesa dall'advisor legale di Agsm: il cui contenuto non corrisponde alle aspettative. «Il testo diceVariati - avrebbe dovuto recepire l'intesa che avevo raggiunto con Tosi venerdì: su otto punti su dieci eravamo arrivati a un accordo, un risultato che io ho verbalizzato». E invece, secondo il sindaco di Vicenza, la formulazione «non è corrispondente» su alcuni di quegli otto punti. Ad esempio la questione delle garanzie rispetto ai contenziosi pre-

gressi e rispetta ad eventuali opri more della fusione vera e propria'.,. parole sono macigni, Variati si dice o che «l'advisor deve tradurre allal7é siamo detti». Secondo ia fronte veri va si sarebbe arenata per un nuovo su questioni 'come «concambit e,g non sarebbe disposto a riaprire lidisçìf parla anche di tensioni ,tra .Aim e il sdo ad ma Variati nega: «Gli àdvisorisono in'sin da». Fatto sta che ora la fusicge è appesa a uri conclude Variati non ,è una questippe di ' tempo stringe a Verona, perché lai>a contati. Basteranno per scioglierei i

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I MILIARDI DI EURO DI FATTURATO DELLA NUOVA SOCIETA

Se la fusione tra Aim e Agsm andasse in porto, nascerebbe un grande polo dei servizi con un fatturato di oltre un miliardo: sarebbe il quinto gruppo in Italia

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I GIORNI DI VITA RIMANENTI ALL'AMMINISTRAZIONE TOSI

L'amministrazione comunale di Verona è in scadenza di mandato: l'11 giugno ci saranno le elezioni comunali, perciò il tempo per concludere la fusione stringe

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Vogliamo garanzie Ma ormai a Verona il tempo è scaduto tempo di campagna E elettorale, a Verona, e per certi versi le energie di Luigi Ugoli, capogruppo, e di tutto il Partito democratico veronese sono più orientate alla sfida amministrativa dell'11 giugno che all'ultimo miglio dell'accordo Agsm-Aim. Tutavia, l'aggregazione è un dossier strategico, di lungo respiro, sul quale il Pd scaligero, dall'opposizione, vuole vigilare.

Ugoli, sulla posizione del Pd veronese si è detto tutto e il suo contrario: siete favorevoli o contrari alla fusione? Noi abbiamo sempre espresso un'apertura a questo tipo di aggregazione, perché è un obiettivo creare una multiutility più grande e più forte. Ma in questa fase sembra che siate in frenata, se non di traverso. Non siamo di traverso. La cosa che ci preoccupa di più è che questa operazione ci viene presentata a scatola chiusa. Ad oggi non ci è stata presentata una delibera, non ci sono documenti per capire i termini esatti della fusione. Abbiamo avuto solo un paio di incontri in commissione consiliare, ma tra l'altro si parlava di numeri diversi da quelli poi emersi. Si riferisce al concambio? Sì, ad esempio. Si parlava di un rapporto Agsm-Aim intorno al 65 a 35 per cento e invece è stato ricalcolato in

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Luigi Ugoli, Pd Verona 58-42. Vorremmo capire il perché, visto che il rapporto tra fatturati è di 800 milioni contro 300. Ci viene da pensare che forse qualche problemino in Agsm c'è o c'è stato. Non solo. E rilevante anche la velocità della trattativa. Purtroppo questa amministrazione si è trovata negli ultimi 20 giorni con una maggioranza ormai liquefatta.

Quindi qual è il vostro approccio al progetto fusione? Noi vogliamo vedere le carte. E capire. A quel punto potremmo decidere con cognizione di causa. Ieri c'è stata la conferenza dei capigruppo a Verona. Che cosa si è deciso? Rispetto ad Aim-Agsm nulla, nel senso che non è stato fissato alcun consiglio comunale. La conferenza dei capigruppo è bloccata, uno stallo di numeri: 18 a 18. E del dossier della fusione, in conferenza non si è proprio parlato.

Secondo l'ultima interpretazione si potrebbe votare la delibera anche dopo il 26 aprile. Mi risulta che dopo il 26 aprile si possano votare solo delibere che hanno una scadenza di legge: non credo vi rientri la fusione. Ma, in fondo, ad oggi per il Pd veronese la questione è più tecnica o più politica? È più tecnica se riteniamo che, per noi, è fondamentale capire che cosa c'è scritto nel protocollo di fusione e perché si è arrivati a quello che ci sta dentro. Sempre che ci si arrivi davvero. Detto questo, che peso hanno le elezioni imminenti a Verona? È chiaro che la fase pre-elettorale porta tutte le forze politiche ad essere concentrate sui loro programmi. Noi pensiamo che questa questione dovrebbe essere affrontata da un'amministrazione che ben salde le redini della città, mentre questa operazione è arrivata tardi. Cosa vi siete detti con il Pd di Vicenza? C'è stato un incontro che ci ha aiutato a capire, reciprocamente, la situazione delle due società. E ho colto condivisione sulla prospettiva generale delle aggregazioni. E il Pd nazionale o regionale? Non ho avuto indicazioni. Ma aggiungo che, se andiamo al governo della città, è nostra intenzione arrivare a un risultato positivo. Fusione ora o mai più? No, io credo che possa essere ripresa anche dopo il voto, senza problemi particolari. Se dovesse scommettere 100 euro sull'esito immediato della trattativa? Li punterei sul no: non si conclude.

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LA TRATTATIVA DOPO

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Agsm-Aim, nuovo ostacolo Vicenza frena sulla fusione Dubbi di Variati, voci su era. Corsa per l'intesa VERONA C'è un problema politico, e quello è chiaro: da stasera il consiglio comunale di Verona cessa di esistere. Ma c'è anche un evidente intoppo economico-finanziario, che non è di poco conto. Parliamo della trattativa sulla fusione tra Agsm e i vicentini di Aim, per creare una grande multiutiliy veneta che sarebbe la quinta azienda del settore a livello nazionale, con un fatturato stimabile ad un miliardo e cento milioni di euro. Una trattativa che pareva ormai chiusa ma che invece viene rimessa in gioco. a pagina 7 degheri

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Maxïftisïone fra Agsm c Aïm non c'è solo l'ostacolo consiglio Ora. Vicenza sembra ritrarsi Dubbi ' Variati, voci su Hera. La corsa per un'intesa, anche senza voto politico I santi di quelle dei giorni scorsi. Fatto sta che i VERONA C'è un problema politico, e quello è chiaro: da stasera il consiglio comunale di Verona cessa di esistere. Ma c'è anche un evidente intoppo economico-finanziario, che non è di poco conto. Parliamo della trattativa sulla fusione tra Agsm e i vicentini di Aim, per creare una grande multiutiliy veneta che sarebbe la quinta azienda del settore a livello nazionale, con un fatturato stimabile ad un miliardo e cento milioni di euro. Una trattativa che pareva ormai chiusa ma che invece, adesso, viene rimessa in gioco, sia per il problema politico di cui parlavamo (il consiglio di Verona non potrà dare il via libera all'operazione) ma anche per una serie di pesantissime «frenate» da parte vicentina. Cosa sta succedendo? Per quanto è dato sape-

Trattative Anche ieri, giorno di festa, i livelli dirigenziali e tecnici coinvolti hanno lavorato a Verona per appianare le divergenze dell'ultima ora sulla fusione fra Agsm e Aim: il tentativo è di approdare

casi sono due: o il Protocollo viene firmato entro oggi, oppure tutto ritorna nei cassetti. E chi riaprirà la trattativa dopo le elezioni (se la vorrà riaprire) dovrà comunque rifare i conti da capo, perché i vicentini parlano esplicitamente di dubbi sul concambio delle azioni, ossia, in pratica, sul valore dato, dopo una lunga trattativa, alle due aziende. Il capogruppo comunale del Pd vicentino, Giacomo Possamai, ha spiegato al Giornale di Vicenza che «è evidente che Agsm ha qualche magagna, altrimenti non si spiegherebbe il concambio (58 a 42) con un peso così forte di Vicenza». A Verona ribattono, apparentemente sorpresi, che essersene accorti solo adesso, dopo mesi di discussioni su questo tema, è piuttosto strano. Ma questa è la situazione. Quanto al fatto che da stasera il consiglio comunale di Verona sarà sciolto, e non potrebbe comunque ratificare l'eventuale accordo, ricordiamo che secondo il sindaco Flavio Tosi rimarrebbe un'ultima possibilità: si potrebbe parlarne in aula anche nelle prossime settimane, perché la legge consente di riconvocare il consiglio «per decisioni urgenti - ha spiegato il sindaco - e qui l'urgenza c'è, perché tutto rischia di slittare di mesi, con la fusione tra le due aziende che potrebbe partire non dal gennaio 2018 ma dal gennaio 2019, con un danno economico enorme». Llllo Aleghe1l RIPRODUZIONE RISERVATI

re, anche ieri, giornata festiva, tra le due società sono intercorse nuove mail, soprattutto da parte dei legali di Aim, azienda che vede al timone l'amministratore unico Paolo Colla. Ma sono venite allo scoperto alcune «insoddisfazioni» da parte del sindaco berico Achille Variati (Pd). L'apparenza è puramente tecnica e riguarda dissensi su alcune cause legali in atto e operazioni economiche non concluse da parte di Agsm. Vicenza accusa Verona di non avere accolto integralmente gli accordi tra Variati e Tosi, mentre da Verona si mormora che le questioni vere sarebbero altre. Per esempio la preferenza, attribuita a parte del Pd vicentino, per un'alleanza con l'altro colosso del settore, Hera, piuttosto che con Agsm. E le richieste di modifica al «protocollo di fusione» deriverebbero anche da questo. C'è poi un altro aspetto politico, con l'esigenza assoluta da parte del Pd di non «fare un favore» a Tosi, regalandogli la ribalta di una fusione importante che finirebbe ovviamente su giornali e Tv a poche settimane dalle elezioni. Sia come sia, la trattativa non è chiusa. Le due modifiche apportate dal consiglio di amministrazione di Agsm (guidato dall'uscente Fabio Venturi) lunedì mattina non sono ritenute sufficienti, anche se da Vicenza le ultime mai] spedite avrebbero toni meno aspri e pe-

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comunque a un accordo definito fra le due società Anche se al 99% non sarà possibile far votare il consiglio comunale, l'accordo pronto potrebbe essere riproposto subito al nuovo sindaco di Verona (nelle foto, da sinistra, Fabio Venturi di Agsm e Paolo Colla di Aim)

Multiutility A destra, i nuovi uffici di Agsm. Le nozze con la «cugina» Aim sembrano allontanarsi sempre di più, nonostante i proclami dei mesi scorsi

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Agsm , la fusione ritarda ' tecnici Palazzo Tris ® ® « definire coprire» -

VICENZA Proposte e contro-proposte, limature e precisazioni tecniche. E l'accordo definitivo per la fusione fra Aim-Agsm che slitta. Era previsto ieri, al massimo oggi, il testo del protocollo d'intesa che avrebbe dovuto sancire il matrimonio fra le due multiutility del Veneto occidentale, ma non sarà così. Con tutta probabilità bisognerà aspettare ancora qualche giorno, forse anche solo qualche ora in più, ma in ogni caso le due parti ancora non si stringeranno la mano in via definitiva. Il motivo? «Aspetti tecnici da chiarire e definire» spiegano dal Comune. E dunque il lavorio di stesure, bozze e proposte tecniche continua.

All'opera ci sono gli advisor a cui si sono affidate le due realtà - Aim e Agsm - per arrivare a definire il testo del protocollo d'intesa che dovrà passare al vaglio delle Giunte e dei Consigli comunali. Dopo l'incontro «chiarificatore» fra il sindaco di Vicenza, Achille Variati, e il collega di Verona, Flavio Tosi, la partita sembrava risolta ma a quanto pare le distanze

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Contra ' Pedemuro San Biagio Uno degli uffici di Aim

nei testi prodotti in seguito a quell'incontro rimangono. Secondo quanto trapela da Palazzo Trissino l'intento comune è quello arrivare a definire un'intesa locale - e dunque non con realtà societarie emiliane - e la trattativa non si svolgerebbe sul concambio fissato a quota 58-42 per cento, rispettivamente per Verona e Vicenza, bensì su aspetti tecnici che sarebbero stati definiti nell'incontro fra i primi cittadini ma che non avrebbero trovato riscontro nelle bozze prodotte in seguito. E anche la possibilità di un voto da parte del consiglio comunale di Verona nei 45 giorni che precedono il voto sarebbe ancora in campo, visto che dietro alle promesse di Tosi («Mi ha detto di avere i numeri per poterla votare in consiglio» ha riferito Variati) ci sarebbe la possibilità di convocare un Consiglio ad-hoc richiesto da un numero sufficiente di consiglieri comunali, bypassando quindi la tradizionale conferenza dei capigruppo. G. .C © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Verona Oggi

I Vincitori della V edizione concorso Writers-Street Art "Coloriamo Verona" Sono stati presentati ieri, in sala Arazzi, i tre vincitori della quinta edizione del concorso Writers-Street Art

"Coloriamo Verona", promosso dall'Amministrazione comunale ed Agsm in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana, che, entro il 5 Giugno 2017, realizzeranno le loro opere su ulteriori tre tratti della cinta muraria dell'ex Scalo Merci in Stradone Santa Lucia, per 260 metri complessivi. Il concorso prevedeva l'ideazione e la successiva realizzazione di murales o immagini di street art sul tema dell'amore. Sulla base della proposta formulata sono stati valutati dall'apposita commissione giudicatrice i 39 lavori presentati, da cui sono risultati vincitori: Andrea Tarli di Ascoli Piceno, con il disegno "Red Shoes"; Davide D'Angelo di Colli del Tronto (AP), con il disegno "Love Air Force"; Michele Vicentini di Valeggio sul Mincio (VR), con il disegno "We Love Graffiti". Come previsto dal bando di concorso, ai vincitori sarĂ assegnato un premio di 3.000 euro ciascuno, comprensivo delle spese per l'acquisto dei colori e materiali necessari.

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giovedĂŹ 27.04.2017 (09:04)

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giovedì 27.04.2017 (09:04)

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Concorso Writers - street art "Coloriamo Verona": presentati i vincitori della quinta edizione "Questa iniziativa è nata per offrire spazi di espressione agli appassionati di 'street art' e per svolgere al contempo una funzione educativa nei confronti degli artisti che, attraverso la partecipazione ad una operazione legale e autorizzata, si possono sentire parte attiva della comunità e direttamente coinvolti nell'abbellimento della città" ha sottolineato l'assessore al Decentramento Antonio Lella". " L'obiettivo, come per altre iniziative già sostenute in questi anni da Agsm – ha precisato il presidente di Agsm Fabio Venturi – è quello di rendere maggiormente gradevoli esteticamente alcuni siti presenti sul territorio comunale. Un'idea di riqualificazione apprezzata dai cittadini e dai cultori della "Street Art", che attraverso queste iniziative divengono gli artefici di recuperi urbani innovativi ed interessanti". .

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LA FUSIONE DELLE

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. Trattativa ad oltranza per non vanificare mesi di lavoro

Non c'è intesa txa Aim e Agsm «Ultimo tentativo per ricucire» Tosi, sindaco di Verona: «Se c'è buona volontà l'accordo si chiude» Marco Scorzato

Non c'è ancora intesa per la fusione Aim-Agsm, e ora la trattativa va ai tempi supplementari: un paio di giorni ancora per capire se le parti riusciranno a limare la distanza che le separa dall'accordo, e poi sventolerà, in un senso o nell'altro, la bandiera a scacchi. Anche ieri i sindaci Achille Variati e Flavio Tosi si sosentiti al telefono no nell'intento di superare le ultime divergenze sui contenuti del protocollo di fusione. Persiste una distanza "tecnica", sui cui esatti contorni c'è un certo riserbo da ambo le parti. «Io e Variati siamo tornati a parlarci - spiega Tosi -. Ora io ho parlato con i miei (Agsm) e lui con i suoi», vale a dire Aim. «Se c'è buona volontà, si arriva ad un accordo». Anche Variati fa sapere che c'è ancora una speranza: «La trattativa prosegue». L'ASPETTO TECNICO . E pensare che, dopo una riunione fiume la sera del 4 aprile scorso, le parti si salutarono con una stretta di mano che sembrava sancire la quadratura del cerchio. In realtà, poi, la trat-

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tativa si è riaperta. Da Verona, la tesi è che Vicenza ha rimesso in discussione punti che sembravano chiusi; da Vicenza, ribattono che su alcuni punti i conti non tornavano. Percorso che, comunque, pareva giunto a felice conclusione venerdì scorso, dopo un vertice tra i due sindaci, alla presenza di Dario Vianello, direttore generale di Aim, e di Giampietro Cigolini, per Agsm. «C'è solo qualcosa da limare», aveva detto Variati al termine dell'incontro, pur precisando che attendeva la stesura del testo della delibera per vedere se corrispondeva alle attese. Ma, "puntuale" in questo travagliato iter, è arrivato un altro stop: il testo recapitato lunedì a Vicenza, secondo Variati, era difforme «rispetto all'intesa raggiunta tra sindaci». Secondo Tosi, invece, ci sarebbe stato «un ulteriore rilancio di Vicenza anche su altri punti». Fatto sta che l'accordo ancora non c'è, sebbene le parti stiano ancora trattando. «E l'ultimo tentativo», ammette Tosi, che si appresta a vivere gli ultimi 45 giorni da sindaco. ITEMPI. E qui entra in gioco il secondo aspetto, quello tem-

Una stretta di mano tra i sindaci Flavio Tosi e Achille Variati .ARCHivio porale. Spiega Tosi: «L'amministrazione rimane in carica fino all'elezione del nuovo sindaco, presumibilmente al ballottaggio» del 25 giugno. «Il Consiglio comunale cesserebbe oggi, ma può ancora votare i provvedimenti urgenti. Questo avrebbe le caratteristiche dell'urgenza perché, se non votato, procurerebbe danno al Comune, nella misura in cui se la fusione Aim-Agsm slittasse a dopo l'estate, vorrebbe dire non renderla concretizzabile da gennaio 2018». Un paio di giorni e sarà triplice fischio.

La sede di Aim

O RIPROOU-SE RISERVATA

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ARTE IN ST

DA/I CabinART grazie alle proposte di EyeLab Design

Un grande Poseidone, divinità greca, effigiato su una delle cabine elettriche dell'Agsm

Divinità e scienziati

sulle cabine de -1.1 A' gSM Venturi: «Regalo alla città, senza costi aggiuntivi» Poseidone, Apollo, Zeus, Eolo, Tesla, Volta, Galvani, Edison. Sono i personaggi apparsi sulle otto cabine elettriche di Agsm: CabinART' è il progetto che ha visto il rifacianento, da parte di Agsm grazie ai writers di EveLabDesign, delle facciate di alcune cabine in otto quartieri. «Abbiamo accettato la proposta dei writers», dice Fabio Venturi presidente di Agsm, «per fare qualcosa di diverso dalla consueta manutenzione. Tra ridipingere di grigio o colorare con capolavori, dal punto di vista economico non cambia di molto. Ci pareva un'ottima occasione per regalare qualcosa di piacevole alla città». •

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La cabina con Edison

Cabina dedicata a Nikola Tesla

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ARTE IN STRADA/1. Presentati i progetti dei tre writers che hanno vinto il concorso del Comune

l ori contro il degrado Co sui muro delle Ferrovie In stradone Santa Lucia, due marchigiani e un veronese di Valeggio al lavoro sul tema dell'amore. «Questa è arte, combattiamo chi ìmbratta» La potenza dell'amore, quello vero, senza macchia di violenza, che sfreccia su cuori lanciati nel cielo osi manifesta in autentiche dichiarazioni, si accinge ad affiorare sul muro di cinta dell'ex scalo merci di Santa Lucia. Il concorso indetto da Palazzo Barbieri, dedicato per il quinto anno di fila alla street art, ha individuato i nomi dei tre artisti, un veronese e due marchigiani, che entro il 5 giugno dovranno realizzare le proprie opere in stradone Santa Lucia. Il muro delle Ferrovie è ormai diventato una sorta di lunga tela sotto il cielo. «Resta lo spazio per altre manifestazioni artistiche», dice Giovanni Valentini di Rfi. «La nostra apertura alla città è piena, confermata dalla recente inaugurazione dell'accesso a viale Piave dai binanv>. Il concorso è nato per porre una netta distinzione tra i graffiti imbrattanti e poco rispettosi di monumenti e abitazioni private, e la reale arte espressa sui muri da writers esperti. «L'iniziativa svolge una funzione educativa e permette agli artisti di sentirsi direttaniente coinvolti nell'abbellimento della città» sottolinea

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/G%lr I writers vincitori del concorso del Comune con i loro progetti ieri in Sala Arazzi FOTO MARCHIORI l'assessore al decentramento Antonio Lella. Quest'anno, per la prima volta, l'Agsm ha collaborato con un contributo economico. «Il percorso è nato quando ero presidente della circoscrizione di Borgo Roma, la prima ad aderire alla scelta di dare spazio alla street art e a chi esprime una reale creatività, per contrastare gli atti vandalici di chi agisce solo per deturpare», evidenzia il presidente dell'Agsm, Fabio Venturi. «In linea con questa filosofia la nostra azienda ha promosso l'abbellimento di otto cabine elettriche, per far passare il messaggio che tut-

to ciò che si trova in strada può diventare un'opera d'arte. I prossimi "bersagli" di spray e pennelli potrebbero essere tombini e chiusini». Intanto i tre vincitori di "Coloriamo Verona 2017", selezionati tra 39 partecipanti che, in soli 20 giorni di apertura del bando, si sono candidati da tutta Italia, oltre che dalla Turchia, da Israele e dalla Svezia, con età dai 14 ai 50 anni, sono pronti a esprimersi su oltre 260 metri della cinta muraria dell'ex scalo merci. Ognuno di loro avrà in premio 3mila euro, comprensivi delle spese per l'acquisto dei colori e materiali necessari.

Andrea Tarli, di Ascoli Piceno, imprimerà scarpe rosse, simbolo della violenza sulle donne, per ricordare che non esiste amore in presenza di soprusi e paure; Davide D'Angelo, di Colli del Tronto, sempre in provincia di Ascoli Piceno, proporrà invece il simpatico disegno "Love Air Force". Infine Michele Vicentini, di Valeggio sul Mincio, è pronto a esprimere l'amore per i graffiti in un'opera corale. Spiega il vincitore: "Realizzerò la scritta 'We Love Graffiti" coinvolgendo altri artisti di rilievo, per testimoniare una passione comune». • c.BAZZ.

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RECUPERO URBANO VINCE LA STREET ART PRONTI I PROGETTI PER L'EX SCALO MERCI Sono stati presentati i tre vincitori della quinta edizione dei concorso Writers-Street Art "Coloriamo Verona", promosso dall'Amministrazione comunale ed Agsm in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana, che, entro il 5 giugno 2017, realizzeranno le loro opere su ulteriori tre tratti della cinta muraria dell'ex Scalo Merci in Stradone Santa Lucia. Il concorso prevedeva l'ideazione e la successiva realizzazione di murales o immagini di street art sul tema dell'amore. Sulla base della proposta formulata sono stati valutati dall'apposita commissione giudicatrice i 39 lavori presentati, da cui sono risultati vincitori: Andrea Tarli di Ascoli Piceno, con il disegno "Red Shoes"; Davide D'Angelo di Colli del Tronto (AP), con il disegno "Love Air Forcé ; Michele Vicentini di Valeggio sul Mincio (VR), con il disegno "We Love Graffiti". Come previsto dal bando di concorso, ai vincitori sarà assegnato un premio di 3.000 euro ciascuno, comprensivo delle spese per l'acquisto dei colori e materiali necessari. "Questa iniziativa è nata per offrire spazi di espressione agli appassionati di `street art' e per svolgere al contempo una funzione educativa nei confronti degli artisti che, attraverso la partecipazione ad una operazione legale e autorizzata, si possono sentire parte attiva della comunità e direttamente coinvolti nell'abbellimento della città" ha sottolineato l'assessore al Decentramento Antonio Lella".

Antonio Lella

IOMOCORT F MUSFO NICOLIS UNA PASSIONE PER IL RECUPERO

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IL FUTURO DELLE MULTIUTILITY. Prosegue la trattativa sull'asse Vicenza-Verona per l'aggregazione: le distanze si stanno accorciando ma Tosi è in scadenza a giugno

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Peroni, Pd cittadino: «Le parti si prendano il tempo che serve per trovare l'intesa: se non si fa adesso tutto sarà rimandato a dopo le elezioni del 2018» La trattativa prosegue a oltranza. A dispetto del meteo, sono giorni caldi sull'asse Vicenza-Verona dove tiene banco la chiusura dell'accordo di fusione tra le società multiservizi dei due Comuni, Aim e Agsm. Un'intesa ancora da trovare, anche se fonti vicine alla trattativa fanno sapere che la distanza tra le parti si sta accorciando: se basterà a portare i sindaci Achille Variati e Flavio Tosi a firmare il protocollo di fusione, lo si capirà la prossima settimana. E, in caso di esito positivo, resterebbe poi il passaggio finale nei rispettivi consigli comunali. L'APPELLO DEL PD. In questi giorni cruciali anche il Partito democratico della città, prima forza della maggioranza che sostiene Variati, torna a far sentire la sua voce. Lo fa con Enrico Peroni, segretario cittadino, per ribadire un concetto («il partito è a favore del percorso di aggregazione») e sottolineare una prospettiva: o l'accordo di trova in queste settimane, oppure non vi sarà aggregazione di sorta entro la fine dell'amministrazione Variati. «Ci teniamo a ribadire, a scanso di equivoci, che il Pd vicentino non frena in alcun modo un progetto, quello dell'aggregazione tra Aim e Agsm, rispet-

to al quale è favorevole - spiega Peroni -. Siamo stati noi i primi a sollecitare un percorso aggregativo su scala territoriale, e questo corrisponde all'auspicio. Sappiamo che ci sono aspetti tecnici da risolvere e noi stessi abbiamo detto che ci devono essere le condizioni giuste per chiudere l'accordo. Detto questo - continua Peroni - e pur sapendo che l'amministrazione Tosi a Verona è in scadenza di mandato ma che rimane in carica fino ai primi di giugno, riteniamo opportuno che le parti si prendano il tempo che serve per cercare l'intesa. Perché o si trova adesso oppure tutto slitta al dopo-Variati». Secondo il segretario cittadino del Pd, ma questa è anche la lettura dei più, non ci sarebbero le condizioni tecniche e politiche per pensare di riprendere il filo della trattativa Vicenza-Verona tra giugno di quest'anno e la primavera 2018, quando sarà Vicenza ad andare al voto.

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IL NODO. La riflessione muove da alcune semplici considerazioni. La prima: tutta la trattativa è stata finora condotta sui dati di bilancio 2016 (pre-consuntivi, in attesa dei consuntivi); il concambio che riserva poco meno del 58% ad Agsm e poco più del 42% ad Aim muove da quei numeri, uniti a valutazioni generali delle due società. La seconda: la nuova amministrazione comunale di Verona che si insedierà da giugno non potrà prendere in mano il dossier in tempo utile per arrivare a far scattare la fusione già dal gennaio 2018. La terza ragione è che, rimandando tutto al 2018, le parti dovrebbero riaccordarsi sulla base dei bilanci 2017, cioè ripartire quasi da zero. A quel punto scatterebbe il conto alla rovescia per le elezioni a Vicenza città. Ecco perché gli advisor delle due società stanno cercando in queste ore di limare la distanza che ancora c'era, nella bozza di protocollo di fusione di inizio settimana, tra Vicenza e Verona. Il sindaco Variati, in attesa della quadra tecnica, avverte: «Il mio collega Tosi, nel frattempo, dovrà garantire che porterà la delibera in Consiglio comunale: solo così porteremo il testo in giunta e poi in Consiglio». e M.sc. O RIPRODUZIONE RISERVATA

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La sede di Aim in contra ' Pedemuro San Biagio

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Agsm-Aim, c ancora possìbúe ma ci vuole un miracolo in consiglio Tosi e Venturi tentano l'ultima carta. Zai, la «melina» di Gasparato VERONA Due temi economicosocietari resteranno al centro delle discussioni anche nel corso della prossima settimana: la fusione tra Agsm e Aim ed il futuro del Consorzio Zai. Sul primo tema, sono proseguiti anche in questi giorni i colloqui tra i vertici della società di lungadige Galtarossa e quelli della multiutility vicentina, che puntano alla creazione di un grande polo veneto del settore. Dopo il via libera del cda di Agsm, arrivato il 24 aprile scorso, le due parti si erano confrontate su di una serie di «limature» ai testi. L'impressione netta, anche sulla base di alcune dichiarazioni del capogruppo del Pd berico, Giacomo Possamai, ma anche dello stesso sindaco Achille Variati, era quella di una decisa «frenata» da parte di Vicenza. Nelle ulti-

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me ore, però, sembra essere stato fatto qualche passo avanti, e adesso si parla di martedì quale possibile data per l'incontro conclusivo. Se così davvero sarà, a Verona rimarrà comunque da superare l'ostacolo (non da poco) costituito dallo scioglimento del consiglio comunale.

La tesi della giunta scaligera è quella secondo cui una ricon-

vocazione dell'assemblea è prevista dalla legge per motivi di assoluta urgenza. E dove starebbe, in questo caso, l'urgenza? Secondo esponenti dell'amministrazione in carica, starebbe nel fatto che, se l'intesa non venisse ratificata subito, poi si dovrebbe aspettare quanto meno l'auttuino, col rischio di dover rifare tutti i conti (a partire dal concambio, ovvero dal valore dato alle due aziende, già larvatamente rimesso in discussione dal vicentino Possamai in un'intervista). In questo caso, la fusione tra le due aziende potrebbe non partire più dal primo gennaio 2018, bensì dall'inizio del 2019. Un anno di ritardo che, dice chi sostiene questa tesi, avrebbe un costo elevatissimo. C'è però da aggiungere che anche se il consiglio comunale

venisse riconvocato, a decidere l'ordine dei lavori sarebbe sempre la commissione formata dai capigruppo, dove il rapporto di forza è di 18 tosiani contro 18 antitosiani. E saremmo quindi da capo ad un muro contro muro senza via d'uscita. A meno che non arrivi il sì di almeno un capogruppo di opposizione (e le speranze della maggioranza sono riposte su quello del Pd, visto che l'intesa sarebbe sottoscritta da un sindaco Pd di rilievo come Varia(i). Quanto al Consorzio Zai, dopo le furibonde battaglie che vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, si attende la convocazione del prossimo Direttivo, all'interno del quale 5 consiglieri su 9 hanno firmato una mozione di sfiducia nel confronti del presidente, Matteo Gasparato. La convocazione della riunione entro un mese è obbligatoria. Ma la decisione su cosa si debba discutere all'interno di essa spetta al presidente stesso. Che probabilmente non arde dal desiderio di mettere all'ordine del giorno il proprio siluramento. L-A. 0 RIPRCD{J7_ICNE PISERVATA.

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SERVIZI. Resta da definire l'intesa con Agsm

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suliagovernance Ieri incontro tecnico: in ballo c' e il controllo del ramo Energy Un passo avanti e uno indietro. Continua sul copione dell'ultimo mese la telenovela Aim-Agsm: la cronaca degli ultimi due giorni conferma il ping-pong. Nella giornata di lunedì da Verona è stata inviata al Comune di Vicenza e ai vertici di Aim l'ultima aggiornata versione dei documenti perla fusione, dopo che il sindaco Achille Variati aveva chiesto al collega Flavio Tosi che il protocollo di fusione e lo statuto della società unica fossero riscritti in alcuni punti sui quali non c'era intesa. E ieri mattina c'è stato un altro incontro tecnico tra i vertici delle due aziende: da un lato Dario Vianello, direttore generale di Aim, dall'altro Giampietro Cigolini e Stefano Masetti, per Agsm. Nell'incontro riservato che a Vicenza definiscono di «approfondimento» - le parti si sono trovate distanti su alcuni aspetti, anche legati agli assetti societari. I122 aprile scorso il sindaco Variati aveva dichiarato: «Su concambio e governance l'intesa è raggiunta». Dal fronte veronese, però, già in quei giorni ritenevano che ci fosse distanza anche sulla governance. Fatto sta che ieri la trattativa si è incagliata su alcuni punti legati agli assetti societari futuri. Aim vorrebbe che quello relativo alla società di vendita (Aim Energy e Agsm Energia) fosse garantito a Vicenza e inserito nello statuto. Una richiesta cui Verona si oppone. Dalla città scaligera fanno pesare il fatto che Aim ha già ottenuto molto nel concambio (42% della futura società) rispetto alle dimensioni aziendali, visto che la società di San Biagio è

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La sede di Aim a San Biagio grande poco più di un terzo di Agsm. Da Vicenza ribadiscono che quel concambio è il giusto frutto del lavoro degli advisor, alla luce non solo delle dimensioni aziendali, ma anche della salute generale di ciascuna Spa, e lì Aim starebbe meglio di Agsm. In ogni caso, ci sono altri punti di divergenza: Aim vuole fissare fin d'ora i nomi dei manager delle società del gruppo; Agsm dice no, ricordando l'accordo tra sindaci che demandava la scelta di quelle figure a una selezione specifica. Da limare anche la distanza tra le parti sulla sede di lavoro del personale. La trattativa - fa sapere il Comune di Vicenza - è ancora in corso, ma il gong si avvicina. Sull'esito c'è attesa avari livelli, locali e nazionali, sia industriali che politici: non ultimo, nel Pd di Matteo Renzi, fresco di ritorno al comando del partito. e M.sc. O RIPRUUUZIUNE RISERVATA

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MANIFESTAZIONI. Da domani a domenica un centinaio di aziende proporrà una golosa passerella di prodotti tipici italiani

Tornano in Bra le Piazze dei Sapori Molti gli eventi collaterali, come la PiazzaLonga tra le vie della città antica, rafting in Adige e iniziative solidali Tornano in Bra da domani a domenica «Le Piazze dei Sapori», la manifestazione enogastronomica giunta alla quindicesima edizione che porterà in piazza oltre cento aziende italiane organizzata da Confesercenti Verona in collaborazione con il Comune, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dell'Ente Nazionale del Turismo Italiano, della Regione Veneto, Campania e Basilicata, e delle Provincie di Verona e di Lecce. L'iniziativa è stata presentata a Palazzo Barbieri dall'assessore alle attività economiche Marco Ambrosini con il coordinatore della manifestazione e vicepresidente di Confesercenti VeronaAlessandro Torluccio, il presidente Paolo Bissoli e il direttore Fabrizio Tonini. L'evento è stato candidato al premio Italive 2017, nella categoria sagre ed eventi, quale migliore manifestazione d'Italia. La manifestazione sarà inaugurata giovedì 4 maggio alle 17.30 nello spazio in prossimità dei Portoni della Bra ma l'apertura delle casette di legno e degli altri spazi sarà già alle 12. La Bra sarà suddivisa in aree contraddistinte da colori diversi. Al Liston del gusto, dalle l0 alle 24, diverse aziende venderanno i prodotti della tradizione italiana, dai salumi ai tartufi, dai dolci ai formaggi passando per le innumerevoli specialità dell'articolata geografia gastronomica nazionale.

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A Gustare in Bra una ventina di aziende proporranno piatti tipici italiani ed europei, per poter pranzare o cenare ai piedi dell'Arena; Dolci Note, con musica, spettacoli ed eventi allieteranno i visitatori lungo il percorso dei sapori; in Promo Territori si troveranno realtà particolari italiane come il Salento accanto a ospiti stranieri come Ungheria, Spagna, Irlanda, Austria e Scozia; gli Artigiani della Birra, sei birrifici italiani, la loro produzione artigianale; Italia in tavola vedrà la collaborazione con i ristoranti del centro storico dove i visitatori potranno degustare menù creati a tema; Verona all'Adige proporrà un'escursione fluviale di otto chilometri e mezzo dal Chievo al Boschetto; Teatro Ghiotto sarà un percorso di educazione alimentare per bambini e ragazzi e la PiazzaLonga, un tour culturale ed enogastronomico lungo le vie del centro storico, che si svolgerà domenica 7 maggio, con assaggi di cibo e degustazioni di vino nei luoghi storici e suggestivi della città antica. Molto spazio viene dedicato

alla solidarietà. Confesercenti per Anavi (l'associazione che si occupa dei bimbi nati prematuri) è il progetto solidale per l'acquisto di un'apparecchiatura per il trasporto avanzato del neonato critico da donare al reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, mentre verrà festeggiata la Giornata nazionale dell'ostetrica, con un gazebo per far conoscere il lavoro delle ostetriche. Con Dolcemente Verona, iniziativa a cui aderiscono 22 pasticcerie, nello spazio ottagonale vicino a via Mazzini saranno vendute specialità veronesi, dalle sfogliatine al Recioto alla piccola Arena. Parte del ricavato sarà devoluto all'Associazione Bambino oncologico emopatico. Nelle Piazze dei Sapori ci saranno anche altri spazi, come il balcone di Giulietta firmato Flover inserito in un giardino fiorito dove gli innamorati potranno scattarsi un selfie speciale. Grazie ad Agsm in Bra wi-fi gratuito con Verona Smart App. Sulla scalinata di Palazzo Barbieri ci sarà un'area per eventi, aperitivi e laboratori. Alla Feltrinelli di via IV Spade, domani alle 18.30, performance «Le sorelle Marinetti dal vivo», e domenica alle 16.30, presentazione del libro «Le conchiglie di Ciprea» di Agata De Nuccio per i bambini, con una golosa merenda. • E.CARD.

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S. I costi che gonfiano il conto da pagare ad Agsm ed Enel

Se in bolletta, le tasse pesano piĂš dell'energia Li chiamano oneri di sistema e, con l'entrata in vigore della riforma varata dall'AutoritĂ per l'energia elettrica e il gas, sono diventati un incubo per i cittadini, che si sono visti caricare la bolletta dell'elettricitĂ di costi fissi che arrivano a incidere fino al 66 per cento del totale. Come dire: le tasse superano i consumi, in particolare perle seconde case. TREVISANI PAG 15

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I costi fissi pesano troppo sulle bollette dell'elettricitĂ

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POLEMICA. Maschio (FdI) replica al sindaco

«L wea non ri*schía furono ToSi e Gi*acm *o a perdere 4 anni» E su Gasparato invita la Camera di commercio «a non fare politica» «Sull'Ikea stiano tutti tranquilli perché la riprenderemo in mano fra due mesi, dopo le elezioni. Nessuno farà saltare la variante, anzi, sarà migliorata dal punto di vista viabilistico». Il presidente della Commissione urbanistica Ciro Maschio - esponente di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale dov'era stato eletto nelle fila della lista del sindaco Tosi, di cui da circa un anno e mezzo è all'opposizione - replica così al sindaco che aveva denunciato il comportamento «poco coerente» di consiglieri che avevano bloccato la ratifica dell'accordo di programma per il via libera all'insediamento della multinazionale svedese alla Marangona. «L'unico ritardo», esclama Maschio, «l'hanno arrecato Tosi e l'allora assessore Giacino quando volevano portare l'Ikea nell'ex area Biasi e se l'Ikea non si è stancata di aspettare quattro anni allora, non saranno certo due mesi adesso a fare la differenza. Inoltre», avverte, «la variante dovrà passare al vaglio della Regione, con la quale è più facile che abbia migliori rapporti un'amministrazione di centrodestra che una targata Tosi... Lo stesso vale per la fusione tra Agsm e Aim, decisio-

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ni così strategiche vanno prese con una maggioranza solida». Maschio punta poi il dito contro i consiglieri indicati dalla Camera di commercio in seno al Consorzio Zai che si sono uniti con i tosiani per chiedere le dimissioni del presidente Matteo Gasparato. «É gravissimo», afferma, «che un'istituzione che rappresenta le categorie entri nelle dinamiche politiche in modo così spregiudicato, ed è suicida che lo facciano a fianco di una maggioranza giunta ormai al termine del suo percorso, contro una maggioranza politica che amministrerà Verona per i prossimi anni. Una decisione sbagliata due volte», prosegue Maschio, «anche dal punto di vista strategico, per cui invito a tenere le categorie fuori dalla bassa macelleria politica. Restino imparziali, o almeno non scelgano di stare con chi sta raschiando il barile per portare a casa tutto ciò che può...». E conclude: «Lo trovo ingiusto anche nei confronti di Gasparato, per i numeri e i risultati positivi che ha portato alla Zai in questi anni. Non ci sono ragioni, se non di politica spicciola, per interrompere il suo mandato». 0 E.S.

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Gas, la grande rottamazione VIA 180MILA APPARECCHI . Partirà la prossima settimana la rivoluzione dei contatori di gas metano in città. I vecchi misuratori, sono 180mila, che si trovano nelle case dei veronesi verranno sostituiti con nuovi dispositivi elettronici di ultima generazione, come imposto dall'Autorità nazionale. L'annuncio è arrivato ieri da Fabio Venturi, presidente Agsm: «L'investimento di Megareti punta a migliorare la qualità del servizio. Ma è importante che i veronesi siano a conoscenza dell'operazione per evitare truffe di falsi tecnici». TREVISANI PAG 11

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ENERGIA. Parte la settimana prossima la sostituzione degli apparecchi di rilevamento nelle case. In tutto sono 180miLa, ci vorrà un anno e mezzo. Costo 15-20 milioni

Gas, scatta l'operazione contatori Ventimila nella prima fase, intervento attuato da Megareti. «Coi nuovi dispositivi elettronici più consapevolezza dei consumi» Manuela Trevisani

Partirà la prossima settimana la rivoluzione dei contatori di gas metano. I vecchi misuratori che si trovano nelle case dei veronesi, la maggior parte dei quali ormai rovinati e obsoleti, verranno sostituiti con nuovi dispositivi elettronici di ultima generazione, come imposto a tutte le società di distribuzione dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico. L'annuncio è arrivato ieri da Fabio Venturi, presidente della multiutility cittadina Agsm. «L'investimento di Megareti sui contatori punta a migliorare la qualità del servizio e il rapporto con la clientela», spiega Venturi. «È importante però che i veronesi siano a conoscenza dell'operazione che sta per iniziare, in modo da evitare eventuali truffe da parte di furbastri che potrebbero cogliere l'occasione per infilarsi nelle case dei clienti». I dati tecnici dell'intervento lihaforniti Enrico Carifi, presidente di Megareti, società di distribuzione di energia elettrica e gas, che materialmente eseguirà la sostituzione dei contatori. «Grazie al nuovo dispositivo elettronico i clienti finali potranno avere maggiore consapevolezza dei consumi», spiega Carifi. «Megareti, inoltre, potrà leggere da remoto i volumi di gas consumati, senza dover più effettuare stime e conguagli e producendo una fatturazione più puntuale e precisa». Le prime zone interessate dalla sostituzione sono la Bassona, San Massimo, Borgo Nuovo, Borgo Milano, lo Sta-

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per le informazioni Si parla di noi

dio e alcune vie al confine con il Comune di Bussolengo, riassumibili con il codice di avviamento postale 37138 e 38139. La prima fase dell'operazione riguarderà circa 20mila contatori e durerà un anno, per poi proseguire in altre zone della città. Complessivamente i dispositivi da sostituire sono oltre 180mila per un investimento pari complessivamente a circa 15-20 milioni.

Uno dei timori principali di Megareti e Agsm è che si possano verificare truffe e altri episodi spiacevoli, come quelli avvenuti in passato, con sedicenti addetti della società che fingevano di effettuare letture dei contatori per entrare in casa e spillare denaro ai malcapitati clienti. «Tutti gli incaricati che si presenteranno dall'utenza avranno un tesserino di identificazione con il numero di telefono da contattare per eventuali verifiche», prosegue Carifi. «Va inoltre precisato che nessun addetto richiederà soldi né per il contatore, né per la manodopera». Il numero verde da contattare è 800 066 558 (dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 12,30 e dalle 13,30 alle 16,30, il venerdì dalle 8 alle 13): qui si potranno ricevere tutte le informazioni e verificare l'identità dell'incaricato.

«La sostituzione del contatore è obbligatoria e il cliente non può rifiutarla», sottolinea il direttore operativo di Megareti Paolo Dall'O. «L'intervento di sostituzione avrà durata limitata e richiederà un'interruzione dell'erogazione del gas per il tempo necessario a effettuare il lavoro». Gli annunci delle operazioni sono comparsi già da due mesi nelle prime strade, dove sta per partire la rivoluzione dei contatori. «Sarà poi cura della società incaricata da Megareti apporre gli avvisi di sospensione tre giorni prima dell'intervento», conclude Dall'O. «Ai clienti verranno comunicati il giorno e la fascia oraria dell'operazione». e O RIPR-I WE RISERVATA

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Vecchi contatori dei gas : progressivamente saranno tutti sostituiti con nuovi dispositivi elettronici

Occhio alle truffe, tutti gli incaricati avranno un tesserino di identificazione ENRICO CARIFI PRESIDENTE DI MEGARETI

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«Agsm-Aim, ogni volta un problema Vicenza chiarisca l e sue vere intenzioni» Venturi: Al voto del consiglio comunale non è un ostacolo. Per noi si può chiudere in un'ora.» VERONA L'aria si fa sempre più nervosa intorno alla fusione Agsm-Aim, ennesimo tentativo di matrimonio tra campanili nel nome della crescita e del futuro.

Se salta anche questo, per la multiservizi veronese è il terzo tentativo di aggregazione a fallire nel giro di un paio d'anni. Il primo fu con la lombarda Linea Holding, di recente (novembre scorso) con i trentini di Dolomiti Energia. Per non parlare di Fiere: a fi-

Ly J Quotazione Combatteremo fino all'ultimo per l'intesa. Se salta, Verona può andare in Borsa da sola nir male, nel 2015, fu proprio tra Verona e Vicenza. Adesso, con Aim, non è solo una questione di voto politico: il consiglio comunale di Verona ha chiuso i battenti e non ha fatto in tempo ad occuparsene. I problemi ci sono anche a livello di aziende. E un particolare non trascurabile, perché un conto è chiudere l'accordo societario di aggregazione e posarlo sul tavolo del prossimo sindaco, un altro è dirsi addio all'ultimo miglio della trattativa. Per

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Fabio Venturi, presidente di Agsm in scadenza (il suo mandato segue le sorti di Mavio Tosi), la colpa è dell'improvvisa melina con cui, a suo dire, si preferisce giocare in campo vicentino. Lui non lo rivela, ma indiscrezioni da ambienti finanziari riferiscono che sarebbero insorti problemi all'inizio circa la valutazione di Acque Veronesi, poi perle deleghe da attribuire ai due amministratori delegati, infine per la scelta dei dirigenti da mettere insieme al comando delle unità di business. Non a caso il sindaco berico Achille Variati ha più volte invocato il tema delle «garanzie». Presidente Venturi, sembrava che nonostante lo scioglimento del consiglio comunale voi foste ugualmente pronti questa settimana a firmare il protocollo d'intesa. Come mai non è successo? «Lo scioglimento del consiglio non è il vero problema, anche perché c'è la possibilità di convocarlo in via straordinaria per questioni di assoluta urgenza. E l'urgenza c'è, si chiama legge Madia, e obbliga le società come le nostre a decidere entro il 30 giugno cosa fare da grandi. Se agire da aziende di mercato o di fatto ritornare alla vecchia dimensione di municipalizzate locali». Quindi qual è il problema? «Verona ha fatto ogni cosa per giungere all'intesa con Aim Vicenza. Agsm ci crede: il sottoscritto, tutta la diri-

genza, gli advisor e anche la componente sindacale. Ci hanno chiesto delle cose, noi abbiamo fatto parecchi passi verso di loro, messo da parte i campanilismi. Eppure, di giorno in giorno, sono nati nuovi problemi. Ora vogliamo capire da chi gestisce questa vicenda per Aim come stanno le cose, se c'è un atteggiamento di reale buona volontà. Insomma, Vicenza si chiarisca le idee. Noi siamo disposti a combattere fino all'ultimo per questa intesa e sono convinto che si può andare alla firma del protocollo anche nel giro di un'ora. Ma l'intenzione deve essere condivisa dall'altra parte. E a questo punto qualche piccolo dubbio viene». Parla di urgenza data dalla legge Madia . Ma se, come pare di capire , non matura la nuova holding tutta veneta, che fine fa Agsm? «Diciamo che il nostro gruppo, dovesse saltare la fusione, potrebbe farcela anche ad andare da solo». Andare dove? «Alla quotazione in Borsa, pur mantenendo la maggioranza pubblica, altrimenti è una vendita. Abbiamo numeri che potrebbero giustificare un'operazione del genere anche con le dimensioni attuali. Lo stesso non si può dire per Vicenza». Claudio Trabona 0 RIPPODU71ONF RISERVATA

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Sindaci Flavio Tosi, primo cittadino uscente di Verona, e Achille Variati, sindaco di Vicenza. Di gennaio la conferenza stampa in cui annunciavano la fusione fra Aim e Agsm entro l'anno

1 precedenti

II corteggiamento a Linea Holding Tra la fine dei 2013 e il 2014 Flavio Tosi fa un tentativo di aggregare Agsm con la multiutility Linea Holding, che aggrega numerosi Comuni lombardi. Finisce male: Linea la fusione la farà con A2A

Dolomiti Energia accordo saltato Dopo l'annuncio ufficiale sulle trattative in esclusiva per l'aggregazione tra Agsm e Dolomiti Energia, a fine 2016 il dietrofront. I trentini parlano di «proposta irricevibile»

Il tentativo a vuoto tra le due fiere

C'è un precedente specifico tra Verona e Vicenza e riguarda le Fiere: lunghe trattative tra 2014 e 2015 (con Veronafiere mai del tutto disponibile). Vicenza poi si è aggregata con Rimini

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r.

fase Bassona e San Massimo :

Contatori del gas elettronici via maxi sostituzione S i parte c on 20 m ila unita VERONA È un obbligo che deriva da una delibrera dell'Autorità per l'energia, che a sua volta ha recepito una Direttiva europea, e riguarda tutte le società di distribuzione del gas, quindi anche Megareti per tutti i clienti Agsm. Inizierà la prossima settimana la prima fase di sostituzione dei contatori di gas metano con nuovi misuratori elettronici di ultima generazione.

Agsm informa che le prime zone interessate dalla sostituzione (non ci si può rifiutare, è appunto un obbligo normati-

vo) sono la Bassona, San Massimo e alcune vie al confine con il comune di Bussolengo, riassumibili con i codici di avviamento postale 37138 e 37139. La prima fase dell'operazione riguarderà circa 20 mila contatori e durerà un anno per poi proseguire con nuove zone della città.

L'intervento di sostituzione avrà durata limitata e richiederà un'interruzione dell'erogazione del gas per il tempo necessario ad effettuare il lavoro. Sarà cura della società incari-

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cata da Megareti (che è appunto del gruppo Agsm) di apporre gli avvisi di sospensione tre giorni prima della sostituzione del contatore, indicando il giorno e la fascia oraria dell'intervento. A scanso di equivoci e anche di truffe (i finti tecnici del gas sono un classico per i raggiri e i furti in casa degli anziani) non sarà dovuto nessun compenso ai tecnici incaricati nell'operazione e non andrà mostrata alcuna bolletta. I tecnici autorizzati saranno tutti muniti di un tesserino identificativo in cui sarà indicato il numero verde 8oo o66 558 (dal lunedì al giovedì dalle ore 8 alle ore 12.30 e dalle 13.30 alle 16.30, ilvenerdì dalle 8 alle 13) dove ricevere tutte le informazioni e poter verificare l'identità dell'incaricato. Grazie al nuovo contatore elettronico sarà possibile avere una maggiore consapevolezza dei consumi da parte dei clienti finali, ci sarà la possibilità da parte della società di distribuzione Megareti di leggere da remoto i volumi di gas consumati e saranno eliminate le stime dei consumi e la necessità dei conguagli. La contabilizzazione sarà dunque relativa ai consumi reali di metano.

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INTERVISTA

VENTURI (AGSM)

«Mm chiarisca le sue vere intenzioni» di Clauc'ËoTrabona VERONA Si fa sempre più pesante l'aria intorno alla fusione Agsm-Aim. Fabio Venturi esce allo scoperto: «Vicenza chiarisca le sue reali intenzioni, noi abbiamo fatto di tutto per venire incontro alle loro richieste». a pagina 7

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«Agsm-A", ogni volta un problema Vicenza chiarisca le sue reali intenzioni» Venturi: « Il volo del consiglio comunale non è il vero ostacolo. Per noi si può chiudere in un'ora» VERONA L'aria si fa sempre più nervosa intorno alla fusione Agsm-Aim, ennesimo tentativo di matrimonio tra campanili nel nome della crescita e del futuro. Se salta anche questo, perla multiservizi veronese è il terzo tentativo di aggregazione a fallire nel giro di un paio d'anni. Il primo fu con la lombarda Linea Holding, di recente (novembre scorso) con i

In scadenza Fabio Venturi, presidente Agsm, scadrà a giugno con l'approvazione del bilancio 2016. La sua conferma dipende dall'esito delle elezioni

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Quotazione Combatteremo fino all'ultimo per l'intesa. Se salta, Verona può andare in Borsa da sola trentini di Dolomiti Energia. Per non parlare di Fiere: a finir male, nel 2015, fu proprio tra Verona e Vicenza.

Adesso, con Aim, non è solo una questione di voto politico: il consiglio comunale di Verona ha chiuso i battenti e non ha fatto in tempo ad occuparsene. I problemi ci sono anche a livello di aziende, come peraltro abbiamo già riferito su questo giornale (Corriere di Verona del 26 aprile). È un particolare non trascurabile, perché un conto è chiudere l'accordo societario di aggrega-

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zione e posarlo sul tavolo del prossimo sindaco, un altro è dirsi addio all'ultimo miglio della trattativa. Per Fabio Venturi, presidente di Agsm in scadenza (il suo mandato segue le sorti di Flavio Tosi), la colpa è dell'improvvisa melina con cui, a suo dire, si preferisce giocare in campo vicentino. Lui non lo rivela, ma indiscrezioni da ambienti finanziari riferiscono che sarebbero insorti problemi all'inizio circa la valutazione di Acque Veronesi, poi per le deleghe da attribuire ai due amministra-

tori delegati, infine per la scelta dei dirigenti da mettere insieme al comando delle unità di business. Non a caso il sindaco berico Achille Variati ha più volte invocato il tema delle «garanzie». Presidente Venturi, sembrava che nonostante lo scioglimento del consiglio comunale voi foste ugualmente pronti questa settimana a firmare il protocollo d'intesa. Come mai non è successo?

«Lo scioglimento del consiglio non è il vero problema, anche perché c'è la possibilità

di convocarlo in via straordinaria per questioni di assoluta urgenza. E l'urgenza c'è, si chiama legge Madia, e obbliga le società come le nostre a decidere entro il 30 giugno cosa fare da grandi. Se agire da aziende di mercato o di fatto ritornare alla vecchia dimensione di municipalizzate locali». Quindi qual è il problema? «Verona ha fatto ogni cosa per giungere all'intesa con Aim Vicenza. Agsm ci crede: il sottoscritto, tutta la dirigenza, gli advisor e anche la compo-

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nente sindacale. Ci hanno chiesto delle cose, noi abbiamo fatto parecchi passi verso di loro, messo da parte i campanilismi. Eppure, di giorno in giorno, sono nati nuovi problemi. Ora vogliamo capire da chi gestisce questa vicenda per Aim come stanno le cose, se c'è un atteggiamento di reale buona volontà. Insomma, Vicenza si chiarisca le idee. Noi siamo disposti a combattere fino all'ultimo per questa intesa e sono convinto che si può andare alla firma del protocollo anche nel giro di un'ora. Ma l'intenzione deve essere condivisa dall'altra parte. E a questo punto qualche piccolo dubbio viene». Parla di urgenza data dalla legge Madia. Ma se, come pare di capire, non matura la nuova holding tutta veneta, che fine fa Agsm? «Diciamo che il nostro gruppo, dovesse saltare la fusione, potrebbe farcela anche ad andare da solo». Andare dove? «Alla quotazione in Borsa, pur mantenendo la maggioranza pubblica, altrimenti è una vendita. Abbiamo numeri che potrebbero giustificare un'operazione del genere anche con le dimensioni attuali. Lo stesso non si può dire per Vicenza».

I Crecedenti

II corteggiamento a Linea Holding Tra la fine del 2013 e il 2014 Flavio Tosi fa un tentativo di aggregare Agsm con la multiutility Linea Holding, che aggrega numerosi Comuni lombardi. Finisce male: Linea la fusione la farà con A2A

Dolomiti Energia accordo saltato Dopo l'annuncio ufficiale sulle trattative in esclusiva per l'aggregazione tra Agsm e Dolomiti Energia, a fine 2016 il dietrofront. I trentini parlano di «proposta irricevibile»

Il tentativo a vuoto tra le due fiere

C'è un precedente specifico tra Verona e Vicenza e riguarda le Fiere: lunghe trattative tra 2014 e 2015 (con Veronafiere mai del tutto disponibile). Vicenza poi si è aggregata con Rimini

Claudio Trabona © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fusione con Agsm al palo, Ain'i «irritata» «E Verona a non rispondere sull'accordo» La multiutility contro il presidente Venturi. «Da settimane chiediamo dati essenziali» La vicenua II 13 gennaio Achille Variati e Flavio Tosi davano l'annuncio della firma di un memorandum perla fusione tra le rispettive aziende di servizi Aim Vicenza e Agsm Verona L'intesa avrebbe dovuto arrivare nei giorni scorsi, ma sono giunte complicazioni politiche (il Consiglio di Verona sciolto per le elezioni) e societarie (c'è disaccordo sull'aggregazione)

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VICENZA «Irritazione». E «disappunto». Non è esattamente un vaffa, certe forme vanno mantenute, ma è chiaro che a Vicenza non l'hanno presa per niente bene. Parliamo delle dichiarazioni di Fabio Venturi a questo giornale (Corriere del Veneto di ieri) circa le complicazioni sulle trattative per la fusione tra Agsm e Aim. Il presidente della multiservizi scaligera ha indicato nella controparte berica un atteggiamento ostativo: «Verona ha fatto ogni cosa per raggiungere l'accordo. Aim chiarisca le sue vere intenzioni, visto che di volta in volta ha sollevato problemi». La replica non arriva dal sindaco Achille Variati né dall'amministratore unico Paolo Colla, ma viene affidata a una nota in cui, genericamente, parla la società. «Da Aim - si legge traspaiono irritazione e disappunto per le esternazioni odierne del presidente di Agsm Fabio Venturi, ritenute non vere e fuori luogo. Aim ha sempre creduto nell'operazione di integrazione con la società veronese: in realtà, allo stato dei fatti, la società vicentina è in attesa da Verona di risposte su elementi ritenuti essenziali per l'operazione di fusione,

utili per l'avvio di una collaborazione adeguatamente trasparente e non foriera, già in fase iniziale del rapporto, di possibili criticità. Da più settimane questi elementi sono stati richiesti da Aim, ma non vengono forniti da Agsm».

Il messaggio è chiaro: non si va avanti perché è Verona a non dare le risposte necessarie. Ma quali risposte? Sembra che l'ultimo motivo di disaccordo sia l'attribuzione, già in sede di protocollo d'intesa, dei key manager, dei dirigenti chiave

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per i rami d'azienda e le rispettive controllate. Non solo, si chiederebbe anche di definire fin d'ora anche le figure intermedie per le varie unità di business. Ma più che una mancata risposta, bisognerebbe parlare di una risposta negativa: Agsm ritiene di aver fatto ampie concessioni, per esempio sul concambio, 58-42i, che viene definito «molto genero-

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Nervosismo Dall'alto, Paolo Colla, amministratore unico di Aim, e Fabio Venturi, presidente di Agsm Verona

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a con- -a' San Biagio Aim resta in un'ottica di fattiva disponibilità per concludere l'operazione positivamente so»; così come sulla coesistenza di due amministratori delegati. Non ritiene andare oltre anche perché sarebbe, secondo Verona, una forzatura: le squadre si definiscono dopo un accordo di aggregazione, non prima. Comunque. «Aim - riprende la nota vicentina - solo dopo aver ottenuto queste ulteriori informazioni, sarà in grado di

licenziare immediatamente l'accordo e di portarlo all'attenzione della proprietà, nel pieno rispetto delle competenze degli organismi istituzionali preposti. Pur comprendendo i tempi veronesi legati al rinnovo del consiglio comunale, l'operazione non si può concludere senza quegli ulteriori elementi finanziari e statutari, nello stesso interesse delle due società». E ancora: «Peraltro si rileva come per Aim non vi sia alcuna scadenza impellente posta dalla legge Madia, diversamente da Agsm. Infatti, fin dal giugno scorso, Aim ha avviato un percorso di emissione e di quotazione di bond che le consentiranno, tra l'altro, di non essere assoggettata ai vincoli della citata legge». E, in cauda venenum, c'è anche l'accusa di una certa confusione nella conduzione delle trattative: «Da Vicenza si lamenta come vi sia stato un alternarsi di differenti interlocutori veronesi al tavolo delle trattative, creando problemi di continuità nel rapporto. Aim comunque resta in un'ottica di fattiva disponibilità per concludere positivamente l'operazione».

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LA REPLICA DI

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sione palo, Vicenza litiga con enft ri «E H presidente Agsm a non dare risposte» VERONA «Irritazione». E «disappunto». Dopo le dichiarazioni molto critiche di Fabio Venturi al nostro giornale, arriva la replica di Aim sull'impasse nelle trattative per la fusione con Agsm. «Aim - scrive l'azienda vicentina - ha sempre creduto nell'operazione. Ma è Veronaa non rispondere da settimane su elementi ritenuti essenziali. E al tavolo delle trattative c'è un alternarsi di interlocutori».

a pagina 7 Trabona

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Fusione al palo, Aim contro Ven «E lui a non dare risposte sull'accordo» «Irritazione» per le parole del presidente di Agsm. Lo scontro e sul risiko di dirigenti e quadri La vicenda 11 13 gennaio scorso Flavio Tosi e Achille Variati davano l'annuncio della firma di un memorandum per la fusione tra le rispettive aziende multiutility, Agsm Verona e Aim Vicenza L'intesa definitiva sembrava sul punto di arrivare nei giorni scorsi ma sono nate due complicazioni: da un lato politiche, perché il consiglio comunale di Verona è stato sciolto per le elezioni, e dall'altro societarie, perché c'è disaccordo su alcuni particolari del piano di aggregazione

VERONA «Irritazione». E «disappunto». Non è esattamente un vaffa, certe forme vanno mantenute, ma è chiaro che a Vicenza non l'hanno presa per niente bene. Parliamo delle dichiarazioni di Fabio Venturi a questo giornale (Corriere di Verona di ieri) circa le complicazioni sulle trattative per la fusione tra Agsm e Aim. Il presidente della multiservizi scaligera ha indicato nella controparte berica un atteggiamento ostativo: «Verona ha fatto ogni cosa per raggiungere

Da Vicenza Non abbiamo fretta e non dobbiamo sottostare ai tempi imposti dalla legge Madia l'accordo. Aim chiarisca le sue vere intenzioni, visto che di volta in volta ha sollevato problemi». La replica non arriva dal sindaco Achille Variati né dall'amministratore unico Paolo Colla, ma viene affidata a una nota in cui, genericamente, parlala società. «Da Aim - si legge - traspaiono irritazione e disappunto per le esternazioni del presidente di Agsm Fabio Ven-

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turi, ritenute non vere e fuori luogo. Aim ha sempre creduto nell'operazione di integrazione con la società veronese: in realtà, allo stato dei fatti, la Società vicentina è in attesa da Verona di risposte su elementi ritenuti essenziali per l'operazione di fusione, utili per l'avvio di una collaborazione adeguatamente trasparente e non foriera, già in fase iniziale del rapporto, di possibili criticità. Da più settimane questi elementi sono stati richiesti da Aim, ma non vengono forniti da Agsm».

Il messaggio è chiaro: non si va avanti perché è Verona a non dare le risposte necessarie. Ma quali risposte? Sembra che l'ultimo motivo di disaccordo sia l'attribuzione, già in sede di protocollo d'intesa, dei key manager, dei dirigenti chiave per i rami d'azienda e le rispettive controllate. Non solo, si chiederebbe anche di definire fin d'ora anche le figure intermedie per le varie unità di business. Ma più che una mancata risposta, bisognerebbe parlare di una risposta negativa: Agsm ritiene di aver fatto ampie concessioni, per esempio sul concambio, 58-42%, che viene definito «molto generoso»; così come sulla coesistenza di due amministratori delegati. Non ritiene andare oltre anche perché sarebbe, secondo Verona, una forzatura: le squadre si definiscono dopo un accordo di

aggregazione, non prima. Comunque. «Aim - riprende la nota vicentina - solo dopo aver ottenuto queste ulteriori informazioni, sarà in grado di licenziare immediatamente l'accordo e di portarlo all'attenzione della Proprietà, nel pieno rispetto delle competenze degli organismi istituzionali preposti. Pur comprendendo i tempi veronesi legati al rinnovo del Consiglio comunale, l'operazione non si può concludere senza quegli ulteriori elementi finanziari e statutari, nello stesso interesse delle due società. Peraltro - aggiunge il comunicato - si rileva come per Aim non vi sia alcuna scadenza impellente posta dalla legge Madia, diversamente da Agsm. Infatti, fin dal giugno scorso, Aim ha avviato un percorso di emissione e di quotazione di bond che le consentiranno, tra l'altro, di non essere assoggettata ai vincoli della citata legge». E, in cauda venenum, c'è anche l'accusa di una certa confusione nella conduzione delle trattative: «Da Vicenza si lamenta come vi sia stato un alternarsi di differenti interlocutori veronesi al tavolo delle trattative, creando problemi di continuità nel rapporto. Aim comunque resta in un'ottica di fattiva disponibilità per concludere positivamente l'operazione».

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Nervosismo Dall'alto, Fabio Venturi, presidente di Agsm, e Paolo Colla, amministratore unico di Aim Vicenza A fianco gli uffici della multiutility berica

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LA TRATTATIVA IMPANTANATA . La fusione tra le multiservizi è incagliata e ora le due società si accusano a vicenda delle responsabilità dello stallo. Aria di fumata nera

-Agsm, botta e risposta ad alta tensione Il veronese Venturi: «Noi pronti, Vicenza ci dica le sue reali intenzioni». «Irritazione» a San Biagio: ane chiediamo elementi essenziali» «Da se Marco Scorzato

In piena crisi prematrimoniale. Considerato che stanno trattando per convolare a nozze, Agsm e Aim stavolta se le sono cantate di brutto, in un botta e risposta a distanza. All'attacco ci va l'azienda veronese: «Vicenza presenta sempre nuovi problemi: ora chiarisca le sue reali intenzioni». La Spa vicentina replica in contropiede, senza celare l'«irritazione» : «Aspettiamo da settimane risposte su elementi essenziali per la fusione». Questi, in sintesi, i messaggi sull'asse Verona-Vicenza, che profumano di antipasto di fumata nera. Il sasso nello stagno (è il caso di dirlo: la trattativa stagna da ormai un mese e vani sono stati diversi incontri tecnici e politici tra le parti) lo ha lanciato il veronese Fabio Venturi, presidente di Agsm, e braccio destro del sindaco scaligero Flavio Tosi. In una intervista al Corriere di Verona, ha dichiarato: «Verona ha fatto ogni cosa per giungere all'intesa con Aim. Agsm ci crede: il sottoscritto, tutta la dirigenza, gli advisor e anche la componente sindacale. Ci hanno chiesto delle cose, noi abbiamo fatto diversi passi verso di loro, messo da parte i campanilismi. Eppure, di

giorno in giorno sono nati nuovi problemi». Per questo Venturi ora vuole «capire da chi gestisce questa vicenda per Aim come stanno le cose, se c'è un atteggiamento di reale buona volontà». Il presidente di Agsm afferma che Verona è disposta «a combattere fino all'ultimo per l'integrazione» e si dice «convinto che si possa andare alla firma del protocollo anche nel giro di un'ora». Ma chiede anche che «Vicenza si chiarisca le idee», spiegando che Verona comunque ha un piano B: la quotazione in Borsa da sola. Le parole diAgsm hanno indotto Aim a rompere il silenzio per contrattaccare. AVenturi, che si rivolgeva «a chi gestisce questa vicenda per Aim», rimarrà forse il dubbio sull'interlocutore, visto che a rispondergli non è l'amministratore Paolo Colla né il direttore generale Dario Vianello, che più di tutti ha rappresentato l'azienda nella trattativa. Risponde, generi-

L'operazione non può chiudersi senza gli ulteriori elementi finanziari e statutari AIM IN UNA NOTA SULLA FUSIONE CON AGSM

camente, una «nota da Aim», confermando quella prassi "impersonale" a cui i vicentini si sono dovuti abituare da tempo. Dettagli di sostanza, così come è sostanza il contenuto della replica, in cui Aim manifesta «irritazione e disappunto per le esternazioni» di Venturi «ritenute non vere e fuori luogo». «Aim - spiega la nota - ha sempre creduto nell'operazione di integrazione con la società veronese: in realtà, allo stato dei fatti, la società vicentina è in attesa da Verona di risposte su elementi ritenuti essenziali per la fusione, utili per l'avvio di una collaborazione adeguatamente trasparente e non foriera, già in fase iniziale del rapporto, di possibili criticità. Da più settimane questi elementi sono stati richiesti da Aim, ma non vengono forniti da Agsm». Da indiscrezioni, alcune richieste sarebbero relative a contenziosi di Agsm, altre alle operazioni che essa ha in corso o ha svolto in Albania. Aim, aggiunge la nota, «solo dopo aver ottenuto queste ulteriori informazioni, sarà in grado di licenziare immediatamente l'accordo». E precisa: «Pur

Tempi della fusione ed eventuale piano B: sono gli altri due fronti aperti. Il presidente di Agsm Fabio Venturi dice che l'urgenza di completare la fusione è data dalla legge Madia che «obbliga le nostre società a decidere entro il 30 giugno» se agire da aziende di mercato o tornare in house. Per questo Verona vorrebbe portare in Consiglio la

delibera entro le elezioni dell'11 giugno. Venturi dice anche che se saltasse la fusione, Agsm potrebbe «quotarsi da sola in Borsa. Abbiamo i numeri». Aim replica rilevando come «non vi sia alcuna scadenza impellente posta dalla legge Madia, diversamente da Agsm. Infatti, fin da giugno scorso, Aim ha avviato un percorso di emissione e di quotazione di bond che le consentiranno di non essere assoggettata ai vincoli della citata legge». O RIPROOOLONE RISERVATA

comprendendo i tempi veronesi legati al rinnovo del Consiglio comunale, l'operazione non si può concludere senza quegli ulteriori elementi finanziari e statutari, nello stesso interesse delle due società». Tra l'altro «Vicenza si lamenta» del «continuo alternarsi di differenti interlocutori veronesi al tavolo delle trattative». Il finale è cortesia istituzionale. «Aim resta in un'ottica di fattiva disponibilità per concludere positivamente l'operazione». Crisi prematrimoniale o fidanzamento al capolinea? O RIPR-IOVE RISERVATA

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La sede di Aim in contra' Pedemuro San

la fusione con Agsm è impantanata da un mese

li sindaco Achille Variati tra Paolo Colla e Dario Vianello di Aim

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lunedĂŹ 08.05.2017 (10:52)

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Corriere del Veneto.it - Vicenza

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lunedì 08.05.2017 (10:52)

Corriere del Veneto.it - Vicenza

Fusione con Agsm al palo, Aim «irritata» «Verona non risponde sull'accordo» LA VICENDA Fusione con Agsm al palo, Aim «irritata» «Verona non risponde sull'accordo» La multiutility contro il presidente Venturi. «Da settimane chiediamo dati essenziali» VICENZA «Irritazione». E «disappunto ». Non è esattamente un vaffa, certe forme vanno mantenute, ma è chiaro che a Vicenza non l'hanno presa per niente bene. Parliamo delle dichiarazioni di Fabio Venturi a questo giornale (Corriere del Veneto di sabato) circa le complicazioni sulle trattative per la fusione tra Agsm e Aim. Il presidente della multiservizi

intermedie per le varie unità di business. Ma più che una mancata risposta, bisognerebbe parlare di una risposta negativa: Agsm ritiene di aver fatto ampie concessioni, per esempio sul concambio, 58-42%, che viene definito «molto generoso »; così come sulla coesistenza di due amministratori delegati. Non ritiene andare oltre anche perché sarebbe, secondo Verona, una forzatura: le squadre si definiscono dopo un accordo di aggregazione, non prima. Comunque. «Aim - riprende la nota vicentina - solo dopo aver ottenuto queste ulteriori informazioni, sarà in grado di licenziare immediatamente l'accordo e di portarlo all'attenzione della proprietà, nel pieno rispetto delle competenze degli organismi istituzionali preposti.

scaligera ha indicato nella controparte berica un atteggiamento ostativo: «Verona ha fatto ogni cosa per raggiungere l'accordo. Aim chiarisca le sue vere intenzioni, visto che di volta in volta ha sollevato problemi». La replica non arriva dal sindaco Achille Variati né dall'amministratore unico Paolo Colla, ma viene affidata a una nota in cui, genericamente, parla la società. «Da Aim - si legge - traspaiono irritazione e disappunto per le esternazioni odierne del presidente di Agsm Fabio Venturi, ritenute non vere e fuori luogo. Aim

ha

sempre

creduto

nell'operazione

di

integrazione con la società veronese: in realtà, allo stato dei fatti, la società vicentina è in attesa da Verona di risposte su elementi ritenuti essenziali per l'operazione di fusione, utili per l'avvio di una collaborazione adeguatamente trasparente e non

Pur comprendendo i tempi veronesi legati al rinnovo del consiglio comunale, l'operazione non si può concludere senza quegli ulteriori elementi finanziari e statutari, nello stesso interesse delle due società». E ancora: «Peraltro si rileva come per Aim non vi sia alcuna scadenza impellente posta dalla legge Madia, diversamente da Agsm. Infatti, fin dal giugno scorso, Aim ha avviato un percorso di emissione e di quotazione di bond che le consentiranno, tra l'altro, di non essere assoggettata ai vincoli della citata legge ». E, in cauda venenum, c'è anche l'accusa di una certa confusione nella conduzione delle trattative: « Da Vicenza si lamenta come vi sia stato un alternarsi di differenti interlocutori veronesi al tavolo delle trattative, creando problemi di continuità nel rapporto. Aim comunque resta in un'ottica di fattiva disponibilità per concludere positivamente l'operazione».

foriera, già in fase iniziale del rapporto, di possibili criticità. Da più settimane questi elementi sono stati

Claudio Trabona

richiesti da Aim, ma non vengono forniti da Agsm». Il messaggio è chiaro: non si va avanti perché è Verona a non dare le risposte necessarie. Ma quali risposte? Sembra che l'ultimo motivo di disaccordo sia l'attribuzione, già in sede di protocollo d'intesa, dei key manager, dei dirigenti chiave per i rami d'azienda e le rispettive controllate. Non solo, si chiederebbe anche di definire fin d'ora anche le figure Si parla di noi

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Pagina a cura DI GABRIELE VENTURA osta cara al consumatore la tariffa «tutelata» dallo stato nelle bollette di luce e gas.

Sul mercato libero, infatti, la maggior parte delle offerte sono più convenienti. Per un risparmio che, per un consumatore domestico, può arrivare fin quasi 200 euro l'anno. Ma in pochi ne usufruiscono: da un lato, secondo gli ultimi dati diffusi dall'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, i consumatori domestici che passano dal servizio di tutela al libero mercato sono ancora una piccola percentuale, motivo per cui il grado di concorrenza, tra gli operatori, è ancora basso, con il primo che detiene quasi il 50% della quota di mercato. Dall'altro, la fine del servizio di tutela e la completa liberalizzazione dei servizi di energia elettrica e gas è sempre più lontana: il maxiemendaanento al ddl concorrenza ha infatti prorogato lo «switch» al 1° luglio 2019. Motivo? Il consumatore deve essere accompagnato con gradualità verso il libero mercato perché non ha sufficienti strumenti per orientarsi in un vero e proprio dedalo di offerte e potrebbe incappare in «fregature». Cosa che non può accadere nel servizio di maggior tutela, dove l'Autorità fissa i prezzi e «sorveglia» i contenuti delle offerte. Già, però utilizzando il «trova offerte» dell'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (uno dei vari «comparatori» che mettono a confronto le tariffe proposte dagli operatori del settore), emerge quanto costa, al consumatore, essere «tutelato» dal «mercato selvaggio»: a parità di condizioni, per la bolletta dell'elettricità, si trovano 25 offerte più convenienti nel libero mercato rispetto al servizio di tutela. Per il gas naturale, invece, le offerte più basse sono 17 (in tabella abbiamo riassunto le prime 10 di ciascuna categoria). Nel mezzo, il servizio di tutela simile, ossia la possibilità, dal 1° gennaio 2017, di passare a una sorta di ibrido tra la

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tutela e il libero mercato, con sconti in bolletta. Ma vediamo come orientarsi. Lo stato dell'arte. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Autorità, relativamente al biennio 2014/2015, sullo stato del livello di concorrenza all'interno dei settori elettrico e del gas, per negozi, piccole attività e imprese, il mercato libero sta prendendo quota. Il 45% dei clienti, nel 2015, si rifornisce infatti sul mercato libero, e il primo operatore detiene una quota di vendite di circa il 23%. Opposta la situazione per la clientela domestica, dove il servizio di maggior tutela rappresenta ancora la modalità di fornitura prevalente. Nel 2015, poco meno di un terzo delle famiglie si approvvigiona sul mercato libero, e i livelli di concentrazione, di conseguenza, restano elevati: il primo operatore, Enel, detiene infatti circa il 50% della quota di mercato. Il discorso non cambia per il settore gas, dove il 68% dei clienti domestici e condomini uso domestico utilizza ancora il servizio di tutela. Come orientarsi. Come detto, basta consultare un qualsiasi comparatore di tariffe per scegliere l'operatore più conveniente in base alle proprie esigenze. Certo, non mancano gli ostacoli alla comprensione dei costi: basti pensare che ormai l'energia pesa meno del 50% sul totale della bolletta. Al consumatore può essere tutelato con regole semplici, ma non è compito delle istituzioni fornire gli strumenti per comprendere le offerte», afferma Massimo Bello , presidente Aiget, l'Associazione dei fornitori di energia sul mercato libero, e founder di Wekiwi.it, il primo fornitore online di energia, «le istituzioni dovrebbero definire le regole e non sostituirsi agli operatori sul mercato, che hanno già la capacità di raggiungere in modo efficace il cliente attraverso strumenti di marketing. La soluzione non è posticipare l'apertura del mercato perché ci sono alcuni soggetti che stanno traendo vantaggio da questa situazione. Parlo dei fornitori tradizionali, che gestiscono una base

di clienti molto ampia che possono far passare al libero mercato all'interno dello stesso gruppo societario». «Per orientarsi», prosegue il presidente Aiget, «il cliente può comparare le tariffe online o rivolgersi allo sportello del consumatore istituito dall'Autorità. Il consumatore può scegliere anche in funzione di una serie di servizi aggiuntivi, come coperture assicurative, prezzi fissi, prodotti di risparmio energetico abbinati all'offerta o la possibilità di rateizzare beni e servizi in fattura. Deve prestare attenzione, però, a tutto ciò che può aumentare i costi di fornitura e alle clausole poco chiare all'interno dei contratti, come eventuali penali in caso di scelta di un determinato canale di fatturazione o di metodo di pagamento. Attenzione poi a come vengono definiti i prezzi a partire dal secondo anno di copertura. In ogni caso, il miglior strumento che ha a disposizione il consumatore è la possibilità di cambiare fornitore senza penali di uscita in qualsiasi momento».

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Servizio di tutela

F .rnitura a condizioni regolate dall 'Autorità

NEXT ENERGy- Gas E.ON GasClick ENNE NEW GAS FLAT Energia 3.0 Edison World Gas Edison Web Gas e-light Gas

5oigenia E,ON Energia ENNE ENERGIA Sri ENGIE ITALIA S,p.A. Edison Energia Edison Energia Enel Energia

ENNE NEW GAS FLEX A')A Prezzo Sicuro Web+GAS

ENNE ENERGIA Sri A2A Energia

Eni LINK

Eni

Variabile

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F U MATA NERA SULLA F USIO NE DELLE D U E M U LT IU T ILt1Y2

AGSM-AIM, NOVE IMPANTANATE IL

VERTICE DI LUNGADIGE GALTAROSSA

ATTRIBUISCE Al VICENTINI LA RESPONSABILITÀ DELLO STALLO . "IRRITATI" 1 BERICI . SBOARINA: "`NON SONO DECISIONI DA FINE MANDATO" Sembra impantanata la vicenda relativa alla fusione tra Agsm e Aim, le due importanti multiutility di Verona e Vicenza che in un primo momento sembrava stessero per convolare a nozze da un momento all'altro. Ora invece, secondo quanto riportato dal Giornale di Vicenza, le due società si accusano a vicenda delle responsabilità dello stallo. Vani sono stati finora gli incontri tecnici. Il presidente Fabio Venturi ha messo le mani avanti. "Verona ha fatto ogni cosa per giungere all'intesa con Aim", ha detto, "Agsm ci crede: il sottoscritto, tutta la dirigenza, gli advisor e anche i sindacati. Ci hanno chiesto delle cose, noi abbiamo fato diversi passi verso di loro e messo da parte i campanilismi. Eppure di giorno in giorno sono nati nuovi problemi". Così Venturi ha chiesto che "Vicenza si chiarisca le idee". Apriti cielo. Dalla terra berica, apparentemente non si sono scomposti affidando il loro pensiero, come nelle migliori tradizioni, a una nota scritta, nella quale Aim manifesta "irritazione e disappunto per le esternazioni" di Venturi ritenute "non vere e fuori luogo". Aim, spiega la nota, ha sempre credu-

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Venturi e Sboarina

to nell'operazione di integrazione con la società veronese: in realtà allo stato dei fatti, la società vicentina è in attesa da Verona di risposte su elementi ritenuti essenziali per la fusione, utili per l'avvio di una collaborazione adeguatamente trasparente e non foriera, già in fase iniziale del rapporto, di possibili cfriticità. Da più settimane questi elementi sono stati richiesti da Aim. ma non vengono forniuti da Agsm. Pare che ci siano di mezzo contenziosi per le operazioni che Agsm ha in corso

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in Albania. I vicentini, che si lamentano anche del continuo cambio di interlocutori veronesi al tavolo, hanno compreso che ci sono di mezzo le elezioni, ma senza questi elementi finanziari e statutari "l'operazione non si può concludere". Senza dimenticare che Federico Sboarina , il candidato sindaco per il centrodestra ha detto a chiare lettere che non serve un voto frettoloso. Rispondendo all'atteggiamento del sinbdaco Flavio Tosi ha detto che "non sono cose che si mettono a fine mandato". Messaggio tombale. Se ne riparlerà alla prossima amministrazione.

Gino Gotturni

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IL FUTURO DELLA MU LTISERVIZI. La maggioranza consiliare insiste per un'intesa con Agsm

ini, pressing Pd-Civica «La, fusione è decisiva» Possamai e Pupillo: «Chi sta trattando si chiuda in una stanza ed esca con l'accordo. Se ci fossero questioni ostative, si spieghino alla città» Marco Scorzato

Un estremo appello per «l'ultimo treno» che passa sull'asse Aim-Agsm. A intonarlo è la maggioranza che siede in Consiglio comunale a Vicenza, che parla all'unisono per voce dei capigruppo Giacomo Possamai, del Partito democratico, e Sandro Pupillo, della lista civica Variati: «Per noi - affermano i due consiglieri - chiudere l'aggregazione tra le due società è assolutamente decisivo. Ci è sempre sembrato il completamento di un percorso, iniziato con il risanamento di Aim nel primo mandato di Variati, e ci sembra giusto consegnare alla prossima amministrazione una Aim stabile e solida, "sposata" con un altro soggetto territorialmente vicino. Per questo - aggiungono Possamai e Pupillo - lanciamo un appello: chi sta trattando per la fusione per Vicenza e Verona si chiuda in una stanza e non esca finché non si trova un accordo. E se dopo questo tentativo non si trovasse la quadra, si esca spiegando alla città perché questa aggregazione è giusto che non si faccia». Il pressing della maggioranza arriva nelle ore decisive di una trattativa che si protrae da quattro mesi. L'accordo sul concambio - 58% Agsm, 42% Aim - è stato raggiunto, ma restano questioni irrisolte su nomine e garanzie, tanto che negli ultimi trenta giorni la trattativa si è arenata a più riprese. C'era stato un incontro tra i sindaci Achille Variati e Flavio Tosi che sembrava portare a una schiarita, per la stessa ammissione dei

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due primi cittadini di Vicenza e Verona. E invece i successivi vertici tecnici tra Aim e Agsm hanno confermato le distanze. Ciascuna parte ha attribuito all'altra la responsabilità dello stallo. L'ultima tappa è stata un esplicito duello verbale a distanza, con Agsm che ha chiesto aVicenza di «chiarire le sue reali intenzioni» visto che, affermano da Verona, ha sollevato «sempre nuovi problemi»; e con Aim a replicare «irritata» che «da settimane Verona non fornisce gli elementi essenziali richiesti» che riguarderebbero aspetti «finanziari e statutari». «Siamo stati i primi a chiedere che con Verona si vedessero tutte le carte - riprende Possamai - per avere tutte le garanzie. Avevamo capito che le distanze erano state limate. Se non è così, ci si dica quali sono le condizioni ostative». «È comprensibile la prudenza - aggiunge Pupillo - vanno fatte tutte le verifiche, puntando a chiudere l'intesa. Quando è in ballo una questione come questa,

che riguarda l'azienda della città, deve sempre prevalere l'interesse generale su quelli particolari». Pd e Civica si soffermano anche su altri due aspetti: i tempi dell'operazione e i presupposti politici. «Se è vero che l'amministrazione Tosi scade tra un mese - osservano Possamai e Pupillo -, questa è ormai l'ultima chiamata anche per l'amministrazione Variati: il prossimo sindaco di Verona vorrà analizzare nel dettaglio il dossier della fusione e questo dilaterà i tempi fino all'autunno. A quel punto saremo noi a vedere la fine del mandato». Quanto alla questione, che aleggia in questi giorni, relativa ai "numeri" di Tosi in Consiglio comunale a Verona per approvare l'eventuale protocollo di fusione, Possamai chiosa: «Prima, se l'accordo è buono, si chiuda l'accordo; poi, se l'accordo è chiuso e Tosi non ha i numeri, è un altro problema. Ma ricordo che il sindaco di Verona ha oggi gli stessi numeri che aveva all'inizio della trattativa». O RIPROOU-SE RISERVATA

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«L'ultimo treno del mandato»

PARTITO DEMOCRATICO Siamo stati i primi a chiedere che l'accordo si faccia con tutte le garanzie. Questo è l'ultimo treno del mandato. I numeri di Tosi in Consiglio comunale sono gli stessi di quattro mesi fa, quando la trattativa è iniziata

LISTA VARIATI È comprensibile la prudenza e tutte le carte vanno verificate, ma si lavori per chiudere l'accordo prima possibile. Deve sempre prevalere [interesse generale su quello particolare

Giorni decisivi per il futuro di Aim e l' operazione di fusione con Agsm

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VILLAFRANCA. Si erano registrati fino a 729 allacciamenti per i quali i conti non erano saldati

Bollette del gas e crisi Ridotti gli utenti morosi Rete Morenica registra calo delle insolvenze Duecento distacchi in menov rispetto al 2015 Il presidente Dal Grande: «E Maria Vittoria Adami Morosità in flessione a Villafranca. Dopo quattro anni di drastico aumento delle insolvenze per le bollette del gas, gli utenti in debito con le società venditrici nel 2016 sono diminuiti del venti per cento circa. Lo dicono i dati sui solleciti inviati dai venditori di gas a Rete Morenica, società di distribuzione del metano che ha il compito di porre i sigilli-in caso di grave insolvenza-ai contatori. Nel 2016 la Morenica è intervenuta in 529 casi contro i 729 del 2015. Duecento in meno, ma soprattutto in diminuzione rispetto al 2012 quando i casi di morosità furono 629 e raggiunsero un picco di circa 800 nel 2014. Allora Rete Morenica lanciò un allarme morosità dettata dalla crisi economica che aveva colpito le famiglie nelle quali i genitori avevano perso il lavoro.

La società, presieduta da Claudio Dal Grande confermato di recente per il suo terzo mandato, aveva dato alcuni consigli: chiedere ai venditori (Agsm, Enel o altri) una rateizzazione dei pagamenti

dato confortante»

ed effettuare mensilmente le letture del gas per ricevere bollette calcolate sull'effettivo consumo e non sulla stima. «Il dato odierno ci conforta», spiega Dal Grande, «perché gli utenti hanno capito che non pagare non è una soluzione, anzi: ingenera ulteriori spese di chiusura e riapertura del contatore. La maggior parte ha chiesto la rateizzazione e soprattutto si è rivolta a noi per trovare insieme una soluzione». Il fenomeno non è circoscritto a Villafranca. Rete Morenica srl è una società partecipata che distribuisce gas metano a 35mila utenti di sei Comuni soci: Villafranca, Sommacampagna, Povegliano, Mozzecane, Caprino e Dolcè. In totale è passata dalle 1.527 utenze morose del 2015 alle 1.093 del 2016. A Sommacampagna gli insolventi sono scesi da 326 a 215, a Mozzecane da 165 a 121 e a Povegliano da 127 a 91.

Talvolta i casi sono difficili e le situazioni delicate. «Tolta una fetta di debitori ormai conosciuti, che noi chiamiamo furbetti, il grosso della morosità è legata a persone che hanno perso il lavoro e a fami-

glie numerose». I sigilli al contatore vengono posti finché l'insolvente non paga. «Le chiusure per morosità sono sempre state un punto critico perché coinvolgono spesso anziani e famiglie con bimbi piccoli o persone in difficoltà economica per diversi motivi», continua Dal Grande. «Operiamo allora con attenzione ove si riscontra la presenza di bambini e anziani o persone in condizione di salute non ottimale, cercando, nel contempo, di convincere l'utente a intervenire per risolvere il problema e trovando soluzioni diverse per il saldo del debito. Più fermezza è stata utilizzata in altri casi». Rete Morenica chiude il bilancio 2016 con un utile di 180 mila euro e ricavi per 4,6 milioni. Ai Comuni soci saranno erogati in totale 1,9 milioni di euro per la quota del servizio di vettoriamento.

«L'andamento aziendale si presenta costante e l'attenzione è posta soprattutto sugli investimenti, anche in considerazione delle future gare d'ambito», spiega Dal Grande. Proprio Villafranca, infatti, capofila dell'ambito Verona 2-Pianure veronesi, ha in-

Claudio Dal Grande detto un bando europeo -come da normativa- perla gara di affidamento della gestione della distribuzione del gas nell'ambito cui apparterranno 49 Comuni. «Gli investimenti riguardano espansioni, ammodernamenti e nuove infrastrutture, effettuati con risorse interne e adottando politiche di contenimento dei costi sulle forniture di materiali. Siamo intervenuti su reti e situazioni distributive deteriorate col tempo e che non garantivano continuità e sicurezza». A breve sarà rifatta la cabina in località Fornaci a servizio di Villafranca e potenziata la rete in Valle Molini a Sommacampagna. •

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IL RETROSCENA. In una lettera del Comune i punti da dirimere su manager e operazioni aziendali

Aim, le condi zioni per la fusione Agsm «esasperata», ma insiste Verona stanca dei rilanci continui ma Tosi ordina di trattare ancora Marco Scorzato

Vicenza chiede più garanzie. E a Verona sono ormai «esasperati». Sono giorni caldi sul fronte della fusione tra Aim e Agsm: la trattativa è appesa a un filo. Molto è stato definito, ma tra le parti non c'è ancora accordo. «Vicenza solleva sempre nuovi problemi», aveva detto polemico nei giorni scorsi Fabio Venturi, presidente di Agsm. «Da settimane chiediamo elementi essenziali», aveva replicato Aim in una nota. Botta e risposta esplicito, prima di rimettersi a trattare. Da un lato Dario Vianello, direttore generale di Aim, dall'altro Giampietro Cigolini, per Agsm: nuovi incontri, uno mercoledì scorso, interlocutorio; un altro venerdì, ma resta sempre una distanza. La tensione sale, mentre il gong si avvicina. La nuova scadenza - almeno quella è condivisa per approvare la fusione nei consigli comunali è il lo giugno: l'indomani la città scaligera voterà il nuovo sindaco. LE CONDIZIONI VICENTINE. Il tira e molla tra le parti dura da quasi un mese e mezzo e ri-

guarda una serie di dettagli tecnici dell'accordo. Vicenza continua a ribadire che non tutto ciò che è stato pattuito verbalmente si sia tradotto fedelmente nelle bozze di accordo. Al copione, ora, si è aggiunta una novità: è scesa in campo Michela Cavalieri, assessore vicentina alle Risorse economiche. È lei a indicare, in una lettera ad Agsm, una serie di obiezioni rispetto all'ultima bozza di accordo stilata dai veronesi, chiedendo precisazioni e garanzie su vari fronti. Uno riguarda le modalità di conguaglio di eventuali differenze tra pre-consuntivi e bilanci consuntivi. Un altro fronte è quello delle operazioni straordinarie che si dovessero realizzare nel periodo interinale tra eventuale approvazione della fusione e le assemblee delle due società, previste a fine estate: i criteri messi nero su bianco da Verona sono rispediti al mittente da Vicenza, che li ritiene non corrispondenti a quanto concordato. Ma c'è un altro motivo di attrito: quello della scelta dei manager e delle figure apicali della futura Spa. Sulla scelta dei primi, che spetterà al futuro Cda su indicazione

degli amministratori delegati (uno per parte) c'è intesa. Vicenza vuole la stessa modalità anche per gli apicali, valorizzando le figure interne, ma Verona è di altro avviso. Vicenza, infine, chiede che sia fornito il quadro preciso delle operazioni di Agsm in Albania e della situazione dell'impianto di rifiuti di Ca' del Bue. VERONA « ESASPETA».Il rilancio di Vicenza è oggetto di discussione in queste ore a Verona. Dopo le frecciate di Venturi ai «rilanci ripetuti» d Aim, dal fronte scaligero non ci sono più state dichiarazioni esplicite. Ma Agsm ha fatto presente al sindaco Flavio Tosi di sentirsi ormai «esasperata»: questo l'aggettivo usato dai vertici aziendali nel rappresentare al primo cittadino la trattativa con Aim. La sensazione che circola in riva all'Adige è che le richieste di Vicenza siano una strategia «per non chiudere» la fusione, non ora almeno, ma senza dichiararlo esplicitamente. Tosi, tuttavia, ha dato mandato di rispondere alle richieste del Comune di Vicenza e di Aim, pur palesando ai suoi la stessa stanchezza e lo stesso dubbio di Cigolini & C., cioè che Vicenza stia giocando «al rialzo», guadagnando metri verso la scadenza dell'amministrazione veronese. Anche l'alternarsi degli interlocutori, ora Cavalieri ma prima Vianello, è letto a Verona in quest'ottica. All'inizio di questa settimana ci sarà un nuovo incontro: se dovesse portare all'intesa sarebbe una vera sorpresa. O RIPROOU-SE RISERVATA

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La sede di Aim in contra'San Biagio

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