1
Osservare con calma la natura, i particolari di un casa, gli anziani che giocano a carte nel bar del paese, rubare qualche sprazzo di una conversazione tra amiche alle prese con lavoro, casa e famiglia. Fermarsi semplicemente a pensare, a guardare la gente che passa senza la smania di dovere vedere il più possibile paesaggi, chiese, monumenti, musei - da dimenticare presto nella memoria del cellulare o comperare, alla rinfusa, tipicità locali, pronti a scappare per vedere “altro” in modo da dimostrare agli amici, una volta ritornati a casa, quanto la vacanza sia stata arricchente. È, questa, la ricetta semplice, essenziale e che profuma d’antico, del turismo “lento” o slow che sta ritornando prepotentemente di moda: antidoto allo stress che domina oggi le giornate, alla consumistica vacanza “mordi e fuggi”, comprensiva di tutto fuorché delle emozioni, efficacemente raccontata dai migliori registi del cinema italiano e che rimanda ai pellegrinaggi che, da sempre, hanno interessato la Campania. Viaggi nello spirito e dello spirito scanditi da tappe,
interrotte dal pellegrino per prestare volontario servizio in qualche ospedale o monastero oppure per lavorare in modo da procurarsi il necessario per proseguire il cammino. Un turismo “lento” compiutamente espresso fino alla metà del secolo scorso dalla moltitudine di persone che partivano a notte fonda o con qualche giorno d’anticipo sulla data della festività per recarsi ai Santuari della Madonna di Montevergine o dell’Arco, di San Gerardo Maiella a Caposele o trascorre la notte al suono delle tammorre in attesa, a Pagani, dell’inizio della lunga processione della Madonna delle Galline ma anche per raggiungere uno dei tanti Eremi, lì in alto sulla montagna, dedicati a San Michele Arcangelo. Al centro, inoltre, delle attenzioni del Ministero per i Beni, le Attività culturali che ha voluto che il 2019 fosse “l’anno nazionale del turismo lento”, occasione privilegiata per accentuare il ruolo del nostro Paese quale meta di un turismo scelto e consapevole , in grado di conquistare il viaggiatore sensibile con la storia, le eccellenze e le bellezze locali consentendogli di