Agenda Coscioni anno XVII n.01: Marzo 2022

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WWW.AGENDACOSCIONI.IT PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI PER LA LIBERTÀ DI RICERCA SCIENTIFICA ANNO XVII NUM. 1

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“Adesso il Parlamento legiferi”

è stato l’appello unanime all’indomani della bocciatura del referendum “Eutanasia Legale”. Sull’onda generata dalla nostra mobilitazione, il 10 marzo la Camera dei Deputati ha approvato una legge sulla “morte medicalmente assistita” con un testo che purtroppo discrimina le persone non dipendenti da trattamenti di sostegno vitale (come i malati terminali di cancro e di malattie neurodegenerative), riducendo il perimetro della sentenza della Consulta sul caso Cappato/ Antoniani nel 2019. Speriamo di riuscire a migliorarlo in Senato. In ogni caso, siamo pronti a condurre tutte le azioni necessarie per riuscire a legalizzare l’eutanasia, così come la cannabis. La strada sarà più lunga ma ce la faremo, anche con nuove disobbedienze civili e azioni giudiziarie a fianco delle persone. Quasi due milioni di cittadini ci hanno affidato - con una firma la loro speranza di libertà e legalità: per loro e per tutti, andremo avanti fino alla fine.

IL COMMENTO

Pronti a nuove iniziative, dal corpo delle persone al cuore della politica di Filomena Gallo Segretario Nazionale Associazione Luca Coscioni

D

opo due anni di emergenza sanitaria, con un drammatico impatto sulla salute e la vita di milioni di persone, ci troviamo oggi ad affrontare una crisi umanitaria causata da un’aggressione militare. L’Associazione Luca Coscioni si occupa di scienza, diritti e libertà: per questo le minacce alle democrazie, le violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani, hanno sempre e comunque ripercussioni sulla nostra agenda.

Le passate esperienze referendarie di chi ha concorso alla stesura dei due quesiti ci avevano messo in guardia anche del “boccone avvelenato” della giurisprudenza della Consulta - ricordiamo le accuse rivolte alla Corte costituzionale da Marco Pannella - ma quanto accaduto è di gravità inedita. Non solo perché siamo stati accusati di “incompetenza” e “truffa” da parte del presidente Amato, ma anche perché la Corte è entrata nel merito dei ritagli stigmatizzandoli con motivazioni politiche. Per dare seguito alla fiducia di quasi due milioni di persone che hanno sottoscritto i nostri referendum, e delle migliaia di persone che hanno dedicato tempo ed energia alla raccolta firme, abbiamo predisposto dei ricorsi. L’entità contro cui ricorriamo è anche quella che dovrà decidere dell’ammissibilità del ricorso, ma solo mettendo in dubbio l’operato della Consulta potremo attivare le giurisdizioni sovranazionali che già in passato siamo riusciti a coinvolgere. Non lasceremo niente di intentato. La legalizzazione dell’eutanasia, come la riforma della legge sulle droghe, e tutti gli altri obiettivi della mozione congressuale, non sono impegni assunti solo per adempiere a un obbligo statutario ma riforme necessarie.

Sappiamo che libertà e democrazia non sono privilegi di alcuni, ma diritti universalmente riconosciuti che, in quanto tali, siamo obbligati a promuovere e proteggere. A questo proposito credo che il documento conclusivo del primo congresso di Eumans, il movimento di cittadini per la democrazia e lo sviluppo sostenibile fondato da Marco Cappato e sostenuto dall’Associazione, contenga obiettivi importanti per il perseguimento di una pace sostenibile e la difesa dei diritti umani.

Per avere regole certe che non discriminino, e che portino finalmente l’Italia in linea coi propri obblighi internazionali - quegli stessi obblighi che sono stati usati contro di noi dalla Consulta. Disobbedienze civili, aiuto legale e informazioni a chi ci contatta, mobilitazioni di piazza e digitali, fino a nuove proposte di quesiti referendari sono sul tavolo della nostra riflessione. Ne abbiamo già discusso pubblicamente al consiglio generale del 20 febbraio, riscontrando determinazione da parte degli organi della nostra Associazione.

Il 3 marzo, la Corte costituzionale ha reso note le motivazioni della bocciatura dei referendum per l’eutanasia e la cannabis legale da noi promossi. In entrambi i casi - come potete leggere nelle pagine interne - la Consulta è entrata nel merito delle “normative di risulta”, anticipando giudizi di costituzionalità relativi alla legge che sarebbe emersa a seguito della vittoria dei Sì ai due referendum. Un compito che non spetterebbe alla Corte, chiamata invece a giudicare l’ammissibilità dei quesiti secondo quanto previsto dall’articolo 75 della Costituzione: non possono essere sottoposte a referendum leggi tributarie o di bilancio, amnistia, indulto o su leggi di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali.

Non ci sfugge che nel momento in cui migliaia di persone sono uccise dalle bombe russe in Ucraina, e milioni sono costrette a lasciare le loro case per salvarsi la vita, l’attenzione nazionale è rivolta altrove. Ma, specie se si ritiene che Putin stia attaccando i nostri valori, occorre che quei valori che caratterizzano la nostra Costituzione vivano almeno in Italia. Senza alcuna distinzione, né irragionevoli limitazioni. Per questo Luca Coscioni volle un’associazione a lui intitolata, perché dal corpo delle persone si arrivasse al cuore della politica. E questo è quello che continueremo a fare, grazie e insieme a te e a tutti coloro che condividono e sostengono il nostro impegno.


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