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Editoriale
6/2020 6/2020 Le aree di servizio sono al centro di una rivoluzione epocale? Sono molti i segnali che fanno intravedere uno scenario del genere. I fatti parlano chiaro: i
Numero 6 - anno 22 - Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Milano - € 1,55 SENZA SOSTEGNO DIFFICILE ASSICURARE IL SERVIZIO MTM HYDRO L’INNOVAZIONE NON SI FERMA! ISTOBAL SANIFICAZIONE MA NON SOLO MUSEO FISOGNI PETROLIO ITALIANO FRA ARTE E REGIME DEGAMA AUTOEQUIP IL RITORNO DI UN LEADER SPECIALE OIL&NONOIL VERONA 2020 LAMPA CATENE DA NEVE? UN OTTIMO BUSINESS carburanti alternativi sono sulla bocca di tutti, dal più disattento degli automobilisti al politico, difficile però fare previsioni su quando saranno davvero protagonisti. Le ricerche più attente parlano del 2040 come l’anno della definitiva svolta, ma molti politici, magari più per demagogia che per reale attenzione all’ambiente, sembrano voler accelerare le tappe. Resta il fatto che gas (dal GPL al metano), elettrico e idrogeno sono sempre di più al centro dell’attenzione, spesso anche a sproposito. Resta però il fatto che se ne parla sempre con maggiore frequenza e le aree di servizio sono, e lo saranno sempre di più, le principali protagoniste. Un chiaro segnale arriva dalla scorsa edizione di ORGANO UFFICIALE DEI GESTORI Oil&nonOil a VeronaFiere che, pur tra luci e ombre, è stata comunque una delle poche rassegne fieristiche a essere condotta in porto, in un periodo in cui gli spostamenti di data e gli annullamenti si rincorrono senza sosta in tutti i settori, onore al merito. Se non c’è stato il folto pubblico delle scorse edizioni, certo la qualità dei presenti era indiscutibile, a conferma dell’interesse attorno al settore e all’evento. Ma il secondo segnale, altrettanto positivo, arriva proprio da noi, da Area di Servizio, e in particolare dal nostro nuovo sito www.areadiservizio.eu che ha debuttato solo da poco più di un mese facendo registrare numeri di crescita davvero notevoli. Sarà la grafica accattivante, sarà la facilità di consultazione e le notizie interessanti e aggiornate quotidianamente, resta il fatto che, ben supportato anche dai social, è diventato un canale di informazione apprezzato e consultato, creandosi da subito uno spazio importante all’interno del settore. Accessi in continua crescita con un quarto dei visitatori “ritornante” e un buon tempo medio di permanenza, a ulteriore conferma di quanto attorno alle aree di servizio, sia carburanti sia autolavaggi, cresca l’interesse e l’attenzione. Quindi, ora più che mai, il nostro impegno è quello di continuare a raccontare questa realtà in grande evoluzione con il nostro stile e la nostra passione. Come su questo fascicolo facciamo con il resoconto del già citato Oil&nonOil, assolutamente da non perdere soprattutto per coloro che, in piena pandemia, non se la sono sentita di affrontare la trasferta veronese. Buona lettura
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Massimo Cicalini

Pubblichiamo la comunicazione a mezzo pec, anticipata via email, lo scorso 18 novembre 2020 (Prot. 112/pec/2020 Roma) inviata al Governo da parte delle tre associazioni di categoria Faib, Fegica e Figisc/Anisa.
La comunicazione, che ha per oggetto le “Misure di risto-
ro per i gestori degli impianti stradali e autostradali
della distribuzione carburanti”, è stata inviata a: Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, al Ministro Economia e Finanze Roberto Gualtieri, Ministro Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, Ministra Trasporti e Lavori Pubblici Paola De Micheli, Ministro Salute Roberto Speranza e Ministra Lavoro e Politiche Sociali Nunzia Catalfo.
Le scriventi Federazioni che rappresentano i Gestori degli impianti stradali e autostradali di distribuzione carburanti, intendono porre alla loro attenzione la situazione di insostenibilità delle loro attività a seguito dei provvedimenti assunti ed in corso di assunzione (zone rosse/arancioni/gialle), per la limitazione dei movimenti, della circolazione di cittadini e veicoli, della limitazione dell’apertura di scuole ed attività diverse (anche ad orario ridotto) e dell’adozione, su larga scala, del lavoro in smart working. La distribuzione dei carburanti ha subito in questo 2020 un vero e proprio tracollo che porta a registrare, per i motivi suindicati, perdite di erogato (e fatturato) superiore al 40% sulla viabilità ordinaria e di circa il 70% su quella autostradale. Le scriventi che pure hanno apprezzato lo sforzo fatto dal Governo nella scorsa primavera, devono rappresentare che, da un lato non si sono concretizzati gli interventi ripetutamente annunciati quali il “trasferimento” alle gestioni della riduzione delle royalties da parte dei Concessionari Autostradali agli Affidatari e dall’altro che negli ultimi Atti in corso di conversione in Legge, la nostra categoria è stata esplicitamente esclusa da qualsiasi forma di ulteriore sostegno economico, pur in presenza di progressive e notevoli perdite per effetto dei provvedimenti nazionali e regionali sopra indicati. A questo proposito vorremmo rammentare alle SS.LL. che la Categoria è ancora in attesa dell’emanazione da parte del Mise dei Decreti attuativi sui “contributi figurativi”, contenuti nell’art. 40 del DL n° 34 del 19.5.2020 convertito, con modificazioni, nella legge n° 77 del 17 luglio 2020 e destinati al parziale ristoro dei Gestori che, in autostrada, sono stati costretti ad essere aperti comunque, in ossequio al pubblico servizio essenziale. Ciò nonostante ripetuti solleciti. Ora la situazione che si prospetta per la Categoria è ancora nelle forme precedenti: se non c’è mobilità (strade o autostrade che siano), non ci sono erogati e non c’è fatturato. E i Gestori non possono rimanere con gli impianti aperti a solo presidio del territorio. Poiché il Decreto Ristori messo a punto dal Governo sembra non aver tenuto conto di questo settore e di questa Categoria (anche con l’omissione dei codici Ateco specifici), le scriventi chiedono che l’Esecutivo valuti i problemi emergenti (e solo parzialmente segnalati), consentendo anche ai Gestori (presenti in tutte e tre le zone del Paese ancorché con incidenze diverse) di fruire dei provvedimenti medesimi. Ciò al fine di evitare la chiusura delle loro attività e il licenziamento di fatto di migliaia di addetti. Così come è stato fatto nella scorsa primavera. Le scriventi Federazioni sono, infine, a chiedere l’apertura di un tavolo di confronto sui tempi sollevati, per meglio esplicitare la natura e la consistenza degli interventi richiesti. Considerato che una sia pur minima interlocuzione sui temi esposti è sempre stata rifiutata dal Ministro Patuanelli e che permane una sorta di indifferenza alle problematiche sollevate, le scriventi hanno l’obbligo di comunicare che (essendo esaurite le disponibilità economiche e constatato il pressoché azzeramento delle vendite a fronte del mantenimento dei costi fissi) dalla fine della prossima settimana non saranno più in grado di garantire l’apertura degli impianti con continuità e regolarità. A partire dalle autostrade nelle quali, dal prossimo 27 novembre, verranno sospese le aperture notturne e, dalla settimana seguente, anche quelle diurne. Le scriventi restano in fiduciosa attesa di un cortese cenno di riscontro prima di confermare l’iniziativa annunciata.
BENE
NONOSTANTE TUTTO
In un periodo in cui la maggior parte delle rassegne fieristiche hanno rinviato gli appuntamenti, coraggiosa la scelta di VeronaFiere che, tra luci e ombre, ha condotto in porto una buona edizione di Oil&Nonoil.
A cura di Massimo Cicalini e Paola Sala
Come era prevedibile, in autunno l’emergenza Covid-19 era di nuovo a livelli di guardia, ma gli organizzatori della 15ª edizione di Oil&nonOil, il salone dedicato a energie, carburanti e servizi alla mobilità, non hanno tentennato e sono andati dritti per la loro strada, portando a termine la kermesse di tre giorni nel migliore dei modi, ma con tutti limiti che era facile prevedere. L’affluenza è stata buona e soprattutto qualificata, chi è venuto aveva fame di notizie e informazioni, i presenti erano tutti decisamente motivati per affrontare una trasferta, a volte lunga, con l’aria che tirava. Sono mancati però i partecipanti ai convegni, che non si sono potuti tenere in presenza e che sono sempre un forte polo di attrazione della fiera. Comunque gli 11 appuntamenti, tra conferenze e workshop, sono state seguiti online da oltre 600 persone collegate. Il comunicato stampa degli organizzatori parla di “60 aziende espositrici e 1.800 operatori, tra presenze fisiche agli stand e collegamenti online ai webinar”. Comprensibile quindi la soddisfazione di Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere: “Sono convinto che essere riusciti a far svolgere in presenza un evento b2b di rilevanza nazionale in un momento di grande incertezza, costituisca un segnale importante, per il settore rappresentato e per il sistema fieristico. La rassegna ha dimostrato che, grazie al protocollo di prevenzione anti-Covid, è possibile fare fiere business in presenza e in sicurezza”.







AGLA La novità era costituita da un nuovo pannello informativo, esposto in versione mobile ma disponibile anche per postazione fissa, a matrice RGB con passo 0,5 cm, quindi con una definizione importante rispetto alle classiche matrici utilizzate nel mondo petrolifero che sono a passo 1 cm. Parliamo di circa 2 mila pixel gestiti attraverso un software sviluppato da Agla, denominato Tellme, che può essere caricato in Cloud, piuttosto che su un Server proprietario, in una postazione remota o locale, insomma in qualunque posto purché ci sia un collegamento internet. Poi la trasmissione può avvenire con i metodi di trasmissione classici quindi via cavo, Gprs o wifi. Attraverso il software, si possono costruire dei palinsesti personalizzati: mostrare messaggi in forma di testi fissi o scorrevoli, suddividere lo spazio in aree grafiche animate diversamente, esporre informazioni prese da internet, insomma comunicare al pubblico nella maniera più varia, sfruttando tutte le potenzialità che le matrici RGB normalmente offrono. Il Pannello indifferentemente si utilizza in Outdoor o Indoor a seconda delle necessità del Cliente. In particolare il pannello presentato in Fiera era stato utilizzato all’esterno dalla Basilica di San Marco a Venezia per informare i visitatori sulle restrizioni legate alla pandemia e ai tempi di attesa. Nel caso delle aree di servizio è forse preferibile la postazione fissa, ma magari ci può essere la necessità di fare una campagna per il bar o altro e può essere utile una postazione mobile che può essere spostata e aggiornata nel corso della promozione. Presente sullo stand anche il prezziario con i display tipici del mondo petrolifero. L’elettronica di AGLA consente di cambiare un digit su un impianto datato senza dover buttare via tutto; l’intercambiabilità è garantita perché questa è la politica di Agla: prodotti con tecnologie e componenti “last generation”, ma costruiti in modo che ci sia sempre la possibilità di sostituire i pezzi con facilità, anche su prodotti molto vecchi. Non poteva mancare infine la lampada Syrma a 30 led di potenza, apprezzata per la sua facile installazione nelle pensiline, specie in sostituzione delle vecchie a fluorescenza, oltre che per la sua caratteristica unica di avere a bordo un cip in grado di variare automaticamente la potenza per avere un flusso luminoso costante negli anni di vita. AMSPEC ITALIA AmSpec Italia opera nel campo delle certificazioni di qualità e dei controlli ispettivi con circa 110 dipendenti, divisi per settore e tipologia di ispezioni, con propri uffici e laboratori nei principali terminali marittimi italiani (Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Roma, Milazzo, Siracusa, Brindisi, Taranto, Ravenna, Venezia, Trieste, Porto Torres, Portoscuso, Assemini) e nel Nord Italia (Cremona, Mantova, Sannazzaro diesel e gas (LPG, LNG, propilene ecc.), carbone, petcoke, e Oriago di Mira). AmSpec Italia è inoltre attiva nell’ambito biomasse e prodotti legati all’agricoltura su navi, container, delle ispezioni quantitative e qualitative di prodotti petroli- serbatoi di terra, ferro-cisterne, depositi, autobotti e conferi, petrolchimici, chimici, olii vegetali, grassi animali, bio- trolli sui punti vendita.





Riproposto a Verona il nuovo erogatore di LNG prodotto da Graf Spa e commercializzato da Aspro Italy che ha superato tutti i test funzionali nei laboratori accreditati e ottenuto l’omologazione MID. Si tratta del primo strumento di misura che utilizza l’innovativa e moderna catena di misurazione appositamente sviluppata da Micro Motion (gruppo Emerson) per le applicazioni LNG, dotata di doppio misuratore: uno sulla fase liquida e uno sulla fase gassosa. Predisposto per funzionare negli impianti che prevedano o meno la pompa criogenica di spinta, è in grado di rifornire tutti i veicoli circolanti, compresi i truck Volvo. La novità è proprio la pompa criogenica di spinta che, come l’erogatore DLNG, sono il passaggio obbligato per completare l’innovativo gruppo di
liquefazione di gas metano
presentato proprio qui a Verona nel 2018 e oggetto di diverse dimostrazioni e “open day”. Infatti il liquefattore ha lo scopo, non secondario, di produrre metano liquido, ma il passo successivo è quello di “spingere” il prodotto liquido nei serbatoi dei veicoli attraverso l’erogatore ponderale. Ecco perché le pompe centrifughe rappresentano per Aspro Italy un passaggio obbligato per poter fornire un vero e proprio kit di componenti verificati e progettati per lavorare in simbiosi, riducendo al tempo stesso i rischi di eventuali problematiche e imprevisti in fase di installazione e avviamento di componenti di diverse marche. A completamento dei prodotti “chiave” di un impianto GNL, era esposta anche la pompa criogenica alta pressione a pistoni che trova applicazione in tutti gli impianti di erogazione di metano gassoso compresso (CNG, Compressed Natural Gas) derivato dal liquido (GNL), completando la gamma dei componenti indispensabili per la realizzazione di tutte le applicazioni GNL tradizionali (da serbatoio criogenico) oppure dal nostro sistema di liquefazione. ASSYTECH Sullo stand Assytech, oltre agli erogatori per carburanti e varie soluzioni per la distribuzione di AdBlue, erano esposte le colonnine di ricarica elettrica, prodotto che sta incontrando sempre più favore presso le stazioni di servizio e ovunque ci sia un piazzale con accesso e circolazione di veicoli. L’erogatore a corrente alternata da 22-44 kW AT02-EF, per uso privato e flotte, è realizzato con una struttura di acciaio inox ed equipaggiato con uno e due pre- già utilizzati per il rifornimento degli automezzi tradizionali; se Tipo 2 monofasi o trifasi da 7 a 22 kW: offre la possibilità l’autorizzazione alla carica del veicolo viene effettuata tradi modulazione da remoto della potenza di carica in base mite connessioni seriali o con dispositivi trasponder in varie all’energia disponibile al momento dall’impianto di alimen- configurazioni a seconda delle esigenze del cliente. Non tazione ed è predisposto per il collegamento a un terminale erano esposti ma sono stati comunque annunciati altri due di automazione e erogatori ultrarapidi, modelli indispensabili per completare autorizzazione ai l’offerta di ricariche elettriche sul piazzale. L’erogatore di rifornimenti. La energia ultrarapido a corrente continua 120-240 kW serie serie AT02-EA è AT15-EU è in grado di caricare i veicoli attuali e quelli di un erogatore ra- prossima generazione con CCS2 standard; si tratta di una pido in corrente stazione di ricarica veloce per bus e auto che supporta sialternata da 230 multaneamente le uscite CCS2 e CHAdeMO. La serie AT15a 400 Vca per ES è invece una stazione di ricarica ultrarapida con satelliti stazioni di servi- da 120-360 kW, una innovativa soluzione per rispondere zio che può esse- alla crescente domanda di ricarica rapida per i veicoli eletre associato agli trici di prossima generazione; questo sistema adotta una erogatori di car- struttura modulare con un modulo di alimentazione e due buranti e additivi colonnine di ricarica.



BRIN COMPANY Presentato Fuel Car Service, un servizio per l’accreditamento immediato del denaro contante in banca, che si installa all’interno delle colonnine Self24 e non richiede modifiche strutturali, non necessita quindi di cassaforte e, al limite, in qualche sistema può essere necessario uno spingi sacco. In pratica, il denaro appena viene incassato, in tempo zero, va direttamente in banca e ogni sera viene accreditato l’incasso della giornata. La banca è partner, c’è un’assicurazione sulla colonnina e sul denaro e quindi tutte le problematiche, come per esempio il suo trasporto ed eventuali furti, sono a carico di Brin Company e il gestore non corre alcun rischio. Ovviamente è previsto un canone, ma i vantaggi sono notevoli: si annullano i tempi di accredito perché il gestore ha i soldi accreditati immediatamente ed è possibile monitorare 24h il funzionamento dell’impianto e gli eventuali alert. Il sistema è costituito da un box con un accettatore e un monitor di controllo che, oltre alla visualizzazione dei dati riferiti alla colonnina, permette di visualizzare eventuali problematiche di incasso. Per organizzare i prelievi, Brin Company ha messo a punto un sistema di intelligenza artificiale per sapere quando prelevare e si stanno studiando i dati nell’arco delle 24/48 ore in modo da poter ipotizzare in anticipo l’importo degli incassi.

CASHPOS


Presentato un sistema completo, pensato per diversificati punti vendita, dai ristoranti agli shop, composto da Kiosk Pago.Io, cassa automatica integrata Glory, software gestionale Menu, App Menu Myself e monitor Cucina, una soluzione modulare attivabile in svariate situazioni. Il totem Kiosk Pago.Io è un vero e proprio cassiere virtuale che consente al cliente di gestire in autonomia la scelta del prodotto e il successivo pagamento, questo grazie all’integrazione con la cassa automatica Glory, che gestisce tutte le modalità di pagamento elettroniche e con contante, automatizzandole in modo sicuro, grazie all’integrazione al sistema Pos esistente, ed evitando il contatto col denaro da parte del cassiere. Il software gestionale Menu, previsto sia in versione per il totem Kiosk Pago.Io sia in versione per PcPos da banco, è studiato per soddisfare al meglio le esigenze delle varie attività di vendita, mentre l’App Menu Myself permette ai clienti di effettuare ordinazioni tramite smartphone e tablet comodamente da casa con opzione delivery o asporto. Infine, il monitor Cucina è lo strumento creato per migliorare la gestione in affiancamento o sostituzione della stampante, permettendo così di ottimizzare il lavoro.
COSTANTIN Dal 1967 Costantin è un marchio attivo nel settore carburanti e combustibili, con una costante crescita della sua rete (che oggi conta 104 stazioni di servizio) e del numero di clienti serviti. Uno staff professionale e disponibile lavora costantemente per cercare di dare il miglior servizio possibile: un servizio globale che va dal supporto normativo, alle pratiche burocratiche, alla progettazione degli impianti e reti, per arrivare alla distribuzione e vendita di carburanti e combustibili e all’assistenza post-vendita.


Costantin ha emesso la sua prima carta nel 2006 con l’apertura della sua prima stazione di servizio, negli anni ha sempre preso a riferimento il mondo bancario per mettere a punto una fuel card che rispondesse a standard di sicurezza molto elevati. Il cambiamento più importante è però avvenuto a fine 2018, con l’incorporazione della Costantin Card in PagoCo, un circuito fuel, in costante crescita, con altri brand affiliati: Piccini in Toscana, Magnone e Bragas in Piemonte, Gorla ed Ekopoint in Lombardia e tanti altri che si stanno aggiungendo. CUBOGAS Cubogas Srl, società controllata da Snam4Mobility, è uno dei principali operatori internazionali nelle soluzioni per il rifornimento di gas metano per autotrazione. L’azienda, che ha sede a Cherasco in provincia di Cuneo, opera con i marchi Cubogas e Fuel Maker e vanta un’esperienza di oltre 50 anni e più di 3 mila stazioni costruite in tutto il mondo. L’azienda ha inoltre rilevato nel luglio del 2018 le attività di MTM nel settore della progettazione, sviluppo e produzione di soluzioni tecnologiche per le stazioni di rifornimento di gas naturale per l’autotrazione. Al contempo Snam4Mobility è una società controllata al 100% da Snam che le ha affidato la missione di sviluppare la rete di distribuzione di gas naturale per i trasporti sul territorio nazionale, attraverso investimenti diretti e supportando altri operatori intenzionati a investire autonomamente. L’obiettivo è facilitare lo sviluppo degli impianti di rifornimento e la loro diffusione più equilibrata nelle diverse regioni del Paese, migliorando anche la qualità del servizio di erogazione agli utenti. Ricordiamo che Snam è tra le più importanti utility del gas in Europa: nata nel 1941, da oltre 75 anni realizza e gestisce infrastrutture sostenibili e tecnologicamente avanzate che garantiscono la sicurezza energetica.
EDISON ENERGIA Edison Energia si occupa di tutte le forniture del mercato business, in particolare dell’autotrazione, con due prodotti simili: il metano in forma gassosa e il metano in forma liquida, sia di natura fossile che bio. Il metano gassoso è un mercato consolidato ed Edison Energia è un player di riferimento in Italia con una quota di circa il 25% delle 1.200 stazioni operative oggi, delle quali 300 in fornitura. Per quanto riguarda invece il metano liquido e il metano gassoso e liquido Bio siamo ancora in una fase di avvio. Per tutti questi prodotti, Edison Energia si propone come semplice fornitore del prodotto, oppure unisce alla fornitura anche la parte impiantistica dando in locazione le attrezzature tecniche connesse all’erogazione del prodotto: erogatore, compressore e, nel caso del metano liquido, la pompa; invece, per il metano gassoso, tutto ciò che va dall’attacco del locale distributore, o della Snam se in alta pressione, fino all’erogazione. La fornitura comprende anche la vestizione grafica della stazione, ma non l’attività di “care mitting”, autorizzazioni e licenze di esercizio, quindi anche l’attività di installazione delle attrezzature e la manutenzione. Inoltre, Edison ha già in portafoglio un certo quantitativo di biometano che potrà vendere in quota parte alle eventuali stazioni di rifornimento, sia in sola fornitura sia in fornitura più attrezzatura. Poi, presto sarà attivo il deposito di Ravenna che creerà nuove aree di competitività, perché la gestione logistica darà degli indubbi vantaggi.



EMILIANA SERBATOI EmilBlue Station è un nuovo distributore per AdBlue dotato di testata elettronica metrica e con certificazione MID. Le sue dimensioni sono ideali per la posa sulle piattaforme di rifornimento esistenti e la stazione è totalmente coibentata e isolata termicamente, ma come opzione è proposta la possibilità di riscaldare o condizionare la stazione elettricamente. I modelli disponibili per ogni capacità (1.500, 2.000, 3.000, 4.500 e 6.000 litri) sono tre: con la sola pistola dedicata ai camion, alle sole auto oppure con entrambe. Altre caratteristiche: alimentazione elettrica 230 V, portata di erogazione pompa 40 l/min, lunghezza del tubo di erogazione 3,80 m, filtri in acciaio inox e telaio del distributore in acciaio zincato e inox, la sonda magnetostrittiva è proposta su richiesta.
EMME INFORMATICA In fiera tra gli espositori che hanno voluto dare un segnale di fiducia c’era anche Emme Informatica, che si è presentata per offrire e promuovere soluzioni innovative per il mondo oil, ben consapevole della necessità di retisti e gestori di adeguare il proprio business alla situazione attuale. L’esperienza raccolta durante il lockdown in termini di nuove problematiche da risolvere ha dato all’azienda nuovi spunti di sviluppo su cui investire permettendole di approdare ad Oil&nonoil con nuovi servizi. Per gli autolavaggi presentato il potenziamento della carta fidelity online Multistation che ora può essere utilizzata anche per pagare il lavaggio senza necessità di cambiare starter, sistema di avviamento self-service e/o le altre attrezzature del lavaggio già esistenti presso le stazioni di servizio. La carta di Emme Informatica pensata per il retista, è un utilissimo strumento anche sulle stazioni singole consentendo una gestione ottimale dell’impianto. Tutto viene gestito in cloud grazie al Multistation System, software proprietario registrato, che garantisce vari servizi, dalla fatturazione elettronica alla raccolta punti utilizzabili nel lavaggio o come decide il gestore, aumentando le possibilità di fidelizzazione degli utenti. Per le aziende specializzate nella manutenzione presentato un software di ticketing interventi che gestisce e ottimizza le uscite presso gli impianti: grazie all’accurata analisi delle eventuali anomalie tecniche anche hardware che viene espletata a monte dai sistemi di controllo e dagli esperti analisti di Emme Informatica il lavoro dei manutentori viene efficientato. Per adempimenti normativo/fiscali presentato il portale Telematico.Online sviluppato in partnership tecnologica con Wayne Fueling Systems: corrispettivi telematici Oil e registro di carico e scarico UTF in un’unica soluzione software facile ed economica integrabile con qualsiasi attrezzatura esistente presso le stazioni di servizio senza necessità di installazione di hardware dedicati di alcun tipo.

EMME RETAIL Emme Retail e DBA Pro si sono unite per presentare a Verona una nuova generazione di prodotti per l’automazione delle stazioni di servizio. La prima distribuisce in Italia le soluzioni hardware e software dei più prestigiosi brand internazionali; la seconda è la società di ingegneria, architettura e ICT di DBA Group che da oltre 30 anni affianca i clienti nei processi relativi alla gestione di opere e infrastrutture, anche della distribuzione carburante. La collaborazione ha dato vita a EnerMia, una start-up che opera nel settore della mobilità elettrica offrendo servizi e sistemi di ricarica per veicoli elettrici con servizi diversi a seconda degli interlocutori, dalla progettazione alla sua realizzazione, al fine di agevolare la ricarica dei veicoli. L’obiettivo è di costituire un elemento di chiarezza in una fase di transizione un po’ confusionale a causa di una normativa non sempre chiara e accessibile e quindi alla difficoltà di coordinarsi tra i soggetti coinvolti. Ogni servizio di EnerMia è offerto con la massima professionalità e sviluppato attraverso le migliori tecnologie presenti sul mercato, abbinando all’affidabilità tecnologica la raffinatezza del design “made in Italy”. Presentato anche GL+, hardware e software, espressamente sviluppato per la gestione delle reti e delle stazioni di servizio carburanti, il sistema accetta le principali carte petrolifere e private, e sono in arrivo gli adeguamenti per le ulteriori carte presenti sul mercato. In generale Emme Retail garantisce soluzioni di qualità, competitive nei costi e che a livello tecnologico presentano uno standard di funzioni in linea con le richieste del mercato, sia hardware che software, come per esempio la gestione completa non-oil delle stazioni e la remotizzazione dei dati tramite App.






FORTECH Fortech era presente con due aree espositive: uno stand principale incentrato sui servizi, apparecchiature e partner, e uno stand satellite dedicato al mondo delle energie alternative. La novità principale era il nuovo smartOPT|One Touch, l’ultima versione del terminale di piazzale Fortech che consente, grazie a un innovativo sistema contactless, di effettuare il rifornimento con un solo tocco sullo schermo. Il nuovo smartOPT è “one touch” anche perché dispone di un lettore di impronte digitali che consente ai gestori di accedere al menu di backoffice e al vano banconote con un solo tocco. Oltre ad avere una cover frontale più pulita e senza chiavi per l’apertura della stampante, l’ultimo smartOPT è equipaggiato di tutti i migliori dispositivi del suo predecessore, come il “flat touchscreen” da 12” con vetro antivandalo, il sistema di guida vocale, il sensore di presenza, il lettore di codici QR e di scontrini. In fiera il terminale smartOPT|One Touch è stato presentato nelle sue tre diverse versioni: kit testa, monofronte e bifronte. Oltre al nuovo terminale benzina, in fiera è stato possibile provare anche le altre apparecchiature Fortech, come lo smartPOS|Pro (il sistema gestionale Fortech) e i terminali per il lavaggio smartWASH (uno da incasso e uno in versione colonnina). Nello stand Fortech non è mancato il banco servizi dedicato a Fattura1click, al sistema delle carte private, ai corrispettivi e alla “data collection”. Lo stand “green”, in cui balzava subito all’occhio una Mini elettrica, era invece dedicato alla mobilità elettrica con la proposta del Fortech Electric Gateway, e al rifornimento del metano in self con lo smartOPT|Metano, il terminale di piazzale che consente di far rifornimento di metano anche in self. Infine, molto apprezzati i gadget che Fortech ha distribuito ai visitatori: un’alga viva in un vasetto di vetro, un regalo molto “green”, in linea con le nuove idee di Fortech dedicate alla mobilità ecosostenibile.


HAM ITALIA Ham Italia è una società italo-spagnola costituita nel giugno del 2011 con l’obiettivo di diffondere anche in Italia la cultura e l’engineering del Gas Naturale Liquefatto (GNL). La forza di Ham Italia risiede nelle competenze della casa madre spagnola Ham, in questo settore con oltre 450 grandi serbatoi di GNL installati per un volume complessivo superiore a 45 mila mc e oltre 400 dipendenti. Ogni anno Ham fornisce più di 450 milioni di kg di GNL trasportati dalla sua flotta di oltre 90 autobotti lungo più di 6 milioni di km con 10 mila scarichi ed è l’unica in Europa a operare con proprie risorse e personale in tutta la filiera del GNL. L’attività di HAM Italia va dalla progettazione, costruzione e manutenzione di impianti di GNL fino alla diretta commercializzazione e al trasporto del prodotto. Gli impianti possono essere forniti con diverse offerte commerciali, compresi l’affitto e il comodato. La realizzazione e fornitura di impianti di GNL sono riconducibili a tre principali categorie: per autotrazione in forma rigassificata compressa per il rifornimento di auto e bus, per uso autotrazione in forma liquida per il rifornimento di autocarri per trasporto merci e bus e infine per uso civile.

ICAD SISTEMI Un grande poster nello stand presentava i prodotti sviluppati da Icad Sistemi per le aree di servizio. Invoice&Go permette di gestire la fattura elettronica nel modo più semplice e veloce e completamente indipendente dalle attrezzature presenti, non richiedere l’installazione di licenze aggiuntive e neppure l’installazione di ulteriori pc perché basta uno smartphone o un tablet. OverView è la soluzione per mo-


nitorare in remoto la rete vendita che consente di raccogliere i dati, aggregarli, inviare i prezzi agli impianti, gestire i livelli di carburante, monitorare i prezzi della concorrenza. SelfNet riunisce in un unico sistema integrato la gestione dei rifornimenti ed è un valido strumento di marketing per la fidelizzazione dei clienti. GT Card è la soluzione per accettare pagamenti tramite le carte carburanti internazionali più diffuse: DKV, UTA Lumesia, EuroWag ed EDC
IDROELETRIKA IdroEletrika vanta 40 anni d’esperienza nel settore della pulizia industriale e a Verona ha presentato EcoJet, ad acqua calda e fredda, la “eco-idropulitrice” che ha il riscaldamento elettrico dell’acqua continuo a temperatura costante in pressione con caldaie brevettate di acciaio inox; inoltre la caldaia si distingue per l’attacco diretto alla rete idrica, pressione preimpostata, meccanismo automatico di spegnimento e la struttura e i pannelli sono di acciaio inox; la pressione massima è di 150 bar per una portata d’acqua variabile da 2,7 a 10 l/min a seconda del modello. Con la presentazione di EcoJet, il modello EcoCube è stato riposizionato per il lavoro pesante con un’evoluzione del design, componentistiche e servizi accessori, tra cui l’aggiunta di un manometro, un termometro a pannello e un temporizzatore che spegne la macchina dopo 15 minuti di inattività; la pressione massima è di 150 bar per una portata d’acqua variabile da 1,5 a 10,2 l/min a seconda del modello. È stata inoltre estesa a due anni la garanzia sulle saldature delle caldaie.



IMA SERVIZI IMA Servizi si propone ai gestori di singoli impianti e retisti per sollevarli da ogni problematica gestionale e di manutenzione, sviluppando così il business al massimo delle sue potenzialità. In 40 anni di esperienza l’azienda ha creato un ventaglio di soluzioni in grado di soddisfare le diverse esigenze operative di grandi compagnie oil&gas, retisti e privati, offrendo servizi di manutenzione per garantire il costante funzionamento delle piccole e grandi stazioni di servizio. Oltre a questo, progetta e realizza impianti “chiavi in mano” in base alle esigenze del cliente, analizzando la precisione degli strumenti con verifiche condotte dal proprio laboratorio metrologico accreditato e mettendo a disposizione i suoi sistemi di analisi con soluzioni innovative per garantire a ogni stazione di rifornimento le condizioni ideali per sviluppare il proprio business. Il controllo e la gestione di tutte le attività avvengono in tempo reale tramite un monitoraggio costante e preciso su tutto ciò che succede: solo così si può rispondere con rapidità ed efficienza alle diverse necessità.





IRONMADE INTERNATIONAL Dopo il debutto lo scorso anno a Oil&Nonoil Roma con il chiusino per cisterne carburanti e prodotti infiammabili Easy Lift 800 Atex, Ironmade International ha presentato a Verona un optional per lo stesso chiusino: un controtelaio per migliorare la sua posa in opera. Prima viene fissato un semplice anello di ghisa, in pratica il controtelaio telaio, da “affogare” nella fase di realizzazione del manufatto in calcestruzzo e poi il montaggio si limita a quattro bulloni. Quindi il grosso del lavoro è eseguito prima di montare i chiusini, senza correre il rischio di rovinare il telaio. Inoltre, è stata modificata la griglia di sicurezza interna che è più robusta, realizzata in acciaio al carbonio e verniciata a polvere. Ricordiamo le caratteristiche di Easy Lift 800 Atex: luce netta 800x800 mm, telaio esterno 1026x950 mm, altezza 146 mm per un peso totale di 140 kg. L’apertura è assistita da quattro molle di acciaio inox con cerniere interne a scomparsa senza il coperchietto copri molle e drenaggio. ISOIL Isoil si è sempre occupata di sistemi di misura e a Verona ha presentato, tra le varie apparecchiature, una soluzione per il rifornimento di barche e yacht in porto. Vega 3 è invece una testata elettronica per l’utilizzo in sistemi di misurazione dei liquidi diversi dall’acqua (MID MI-005) con gestione di flussi multipli fino a sei sistemi di misura-bracci di carico; gestione di contatori multipli fino a 12 contatori in totale e fino a quattro contatori per sistemi di misura-bracci di carico; gestione multipla di prodotti fino a 16 in totale e fino a quattro prodotti per contatore; infine gestione del flusso: libero (sistema di misurazione non interrompibile) e controllo del flusso e del lotto (sistema di misurazione interrompibile). Master Meter è invece un misuratore volumetrico dedicato esclusivamente alla taratura di altri misuratori in servizio presso pensiline di carico o linee di trasferimento di prodotti petroliferi: è montato su un carrello ed è dotato di accessori per il collegamento in serie con il misuratore che si desidera tarare. Finora la taratura periodica dei misuratori volumetrici era un’operazione lunga che richiedeva l’utilizzo di un serbatoio campione che doveva essere riempito e svuotato più volte per verificare il misuratore in prova a diverse portate, mentre ora l’operazione di taratura per confronto con Master Meter dimezza il tempo di prova e può essere svolta da un unico operatore.



MASER Molto interesse per l’erogatore di idrogeno, sempre più indicato come il carburante di un futuro non così lontano: è della Tatsuno, azienda leader giapponese, distribuita in Italia da Maser; ad oggi è l’unico erogatore per idrogeno disponibile in Europa già pronto per essere installato ed utilizzato. L’idrogeno è il futuro e l’evidenza sta nelle case automobilistiche che hanno già realizzato dei veicoli a idrogeno. Come erogatori c’è da evidenziare la flessibilità della famiglia Tatsuno che propone erogatori combinati con tutti i carburanti (con anche metano e gpl sullo stesso erogatore). Maser ha presentato anche una ampia gamma di colonnine per le ricariche elettriche con particolare attenzione alle ricariche veloci gestibili con le colonnine Fast. L’aspetto più importante della proposta Maser riguarda il collegamento delle colonnine elettriche integrate alla au-


tomazione del piazzale, gestendo la ricarica come una transazione di un erogatore standard (come per gasolio, benzina, metano, gpl e AdBlue). Ulteriore innovazione sono i FillSmart di nuova generazione che permettono una totale flessibilità nella gestione della stazione di servizio con un controllo assoluto di tutte le transazioni effettuate dagli operatori in qualsiasi modalità operativa. Questi lettori contactless possono essere installati sugli erogatori di qualsiasi marca e sono gestiti dalla automazione Maser. Con i Terminali Mac di Maser è possibile gestire tutte le carte fuel, Bancomat, carte di credito e le carte fidelizzate per il retista. Nello specifico queste ultime possono essere gestite come prepagate, fine mese, a punti e sconto consentendo quindi di avere diversi scenari di utilizzo sui punti vendita. Ulteriore dispositivi di automazione Maser sono i MediaSmart che consentono di visualizzare messaggi e video ai clienti sulle stazioni di servizio; tali dispositivi sono integrati nella gestione del piazzale ed è quindi possibile inviare messaggi personalizzati anche a ciascun cliente fidelizzato. Il tutto completato dalla App Maser DataSmart: tramite uno smartphone, Android o iOs, il retista può controllare e monitorare i suoi impianti: prezzi praticati, venduto, margini e stoccaggi.
MOTORSISTEM Malgrado il periodo complesso, MotorSistem si dichiara soddisfatta per l’aumento delle adesioni a Fuel Quality. Il progetto prevede il controllo di qualità certificato con analisi del carburante (analisi gratuita del gasolio) e, se necessari, eventuali interventi mirati alla prevenzione o pulizia del carburante, tramite additivi chimici o, al peggio, attraverso filtraggio centrifugo per risolvere i problemi di contaminazione delle cisterne di stoccaggio (per presentarlo è stato allestito anche un video a cui si accede con il QRcode che pubblichiamo, ndr). Fuel Quality offre quindi agli automobilisti carburanti di qualità controllata, nel rispetto delle linee guida del Fuel Quality European Commission Climate Action; inoltre, prevede sconti unici riservati ai clienti possessori della Fuel Quality Card (da richiedere presso le aree di servizio “Point” e presso le autofficine “Service” che aderiscono al progetto) su prodotti e servizi offerti. Ma l’ultima novità sviluppata da MotorSistem è 2151, un additivo pensato per l’Adblue che evita la formazione di agglomerati salini e di calcare, li dissolve e migliora il getto dell’iniettore per una vaporizzazione ottimale. Utilizzato con continuità nell’AdBlue in misura dell’1%, evita la formazione di incrostazioni sull’iniettore posto nell’impianto di scarico, favorendone la funzionalità e la durata. La confezione di 2151 contiene 300 ml di prodotto da utilizzare nelle dosi di 100 ml di prodotto ogni 10 litri di AdBlue.
MYLITELED Nell’ambito della comunicazione visiva, un’insegna a led che riprende lo stile rétro del neon con i vantaggi dell’innovazione a led è la proposta che MyLiteLed ha portato in fiera. Un sistema che unisce le potenzialità del tubo neon con le moderne tecnologie per ottenere scritte e disegni a led personalizzati e già pronti all’installazione. Sono proposte due versioni: una in pvc più grosso che ricorda di più il neon, l’altro più smart e più definita che si presta meglio a realizzare scritte con curve molto strette. Proposte anche le classiche lettere scatolate per le quali sono state sviluppate varie soluzioni per gli autolavaggi. Molto curata è la coibentazione dei circuiti, tutti siliconati e resinati, con un isolamento doppio davanti e dietro. MyLiteLed sta lanciando anche un network come soluzione per la riproduzione di contenuti multimediali, per esempio all’interno di aree di servizio, in particolare bar e shop che si trovano in prossimità delle pompe e che vogliono promuovere servizi e offerte. Sempre in fiera è stata presentata un’altra azienda partner: Nova Pubblicità che ha proposto insegne luminose scatolate, cassonetti luminosi e cassonetti dinamici.



OIL&GAS SERVICE Oil&Gas Service, presente da anni sul mercato, ha sviluppato tecnologie, competenze e qualità per garantire i migliori servizi e quindi proporsi come unico interlocutore unico per le stazioni di rifornimento carburanti, GPL, metano e GNL. La ricerca di un’innovazione costante consente oggi


PAGOCO Fidelizzare i clienti è l’obiettivo di ogni corretta gestione commerciale e le carte di pagamento sono il sistema più efficace per raggiungere questo risultato. PagoCO è una soluzione pensata proprio per questo sollevando il gestore dagli aspetti tecnici e dai rischi sul credito. Ogni singola carta di ogni partner è emessa rispettando alti standard di produzione, dalla punzonatura alla magnetizzazione, fino alla spedizione tracciata al cliente finale; la singola card viene abbinata in modo univoco a ogni automezzo dei clienti e anche di questo si occupa PagoCO. Il progetto viene definito “sartoriale” perché è creato su misura per il singolo a Oil&Gas Service di affrontare nuove sfide, al passo con l’evoluzione delle fonti di energia per la mobilità. Il team di Oil&Gas Service si compone di professionisti specializzati, persone pronte a instaurare una collaborazione vicina e attenta, per rispondere con precisione alle esigenze dei clienti. Nello stand di Verona, l’azienda ha presentato una serie di novità: in linea con i tempi che purtroppo stiamo vivendo ha pensato e realizzato Kiri, il sistema di sanificazione che sfrutta le proprietà dell’ozono per pulire, disinfettare e sterilizzare gli ambienti in cui viene impiegato. Poi, per rispondere sempre al meglio alle esigenze del mercato che richiede una presenza capillare sul territorio, Oil&Gas Service è entrato in Team Group, un insieme di aziende di grande esperienza, dislocate strategicamente per coprire la totalità del territorio italiano. Il Gruppo è specializzato nella costruzione e manutenzione di stazioni di servizio carburanti e servizi annessi, disponendo di forza lavoro e mezzi propri tali da fornire un servizio globale a 360°. Ultima novità: da gennaio in Oil&Gas Service è disponibile anche il Certificato di Ispezione Periodica per Cisterne Autotrazione (rif. Norma EN 12972).



gestore da un team di professionisti che lo supporterà in tutte le fasi, dalla creazione grafica della card fino alla sua produzione e stampa. La carta è anche sicura grazie agli alti standard adottati, inoltre è rispettosa di tutte le normative internazionali vigenti in materia di emissione, dotata di pin di sicurezza e le notifiche sono inviate ai clienti a ogni transazione effettuata. Nessuna preoccupazione poi per i costi derivanti dai processi di stampa della carta, emissione, spedizione, gestione del contratto, emissione della fattura verso il cliente e di emissione della fattura in nome e per conto: sono tutti costi a carico di PagoCO che garantisce un costo litro fisso. Infine, la carta PagoCO sta entrando a far parte di un circuito di accettazione in costante sviluppo, potendo così usufruire di un bacino di utenti già fidelizzato.


Interessante la proposta di Piusì con questo carrello per l’erogazione di AdBlue. Si chiama Ambrogio ed è un sistema mobile che permette di erogare l’urea per autotrazione ad auto e veicoli commerciali senza alcuno sforzo. Pratico e maneggevole, è specifico per tutte quelle attività commerciali che vogliono superare i rifornimenti manuali e che necessitano di un dispenser pulito, pratico e veloce. Garantisce la vendita volumetrica di fluido basata sulla quantità della tanica stessa, che è sigillata e aperta al momento dell’erogazione, quindi non serve il contatore metrico perché si eroga l’intero contenuto e non c’è il rischio di sversamenti. Ambrogio è facilmente trasportabile ovunque senza sforzo perché non è più necessario maneggiare la tanica a mano, riducendo quindi il peso movimentato e risparmiando molta fatica. Un sistema economico, pratico e libero da contestazioni.

RIGHETTO SERBATOI Per la distribuzione dell’AdBlue, l’azienda vicentina ha esposto Tank Dispenser, dei contenitori attrezzati per lo stoccaggio dell’urea con struttura di acciaio zincato, rivestiti di pannelli coibentati a doppia parete in acciaio preverniciato e con pavimento in lamiera di alluminio mandorlata e coibentata. La loro dotazione comprende un serbatoio di stoccaggio in polietilene lineare ad alta densità o di acciaio inox, pompa di mandata in acciaio inox e arrotolatore a molla per il recupero tubo di erogazione; disponibile su richiesta il riscaldatore per temperature inferiori a -20°C. Presentato anche un carrello per il trasporto di AdBlue in esenzione totale secondo 1.1.3.1c ADR, ideale per il trasporto manuale grazie alle ruote gommate. Ha una capacità di 110 l, tappo di carico con sfiato, elettropompa 12 o 24 V con portata di 30 o 50 l/min e quattro metri di tubo flessibile con terminale pistola manuale o automatica a richiesta.
SAFE

Safe Spa è impegnata in varie aree del trattamento del gas naturale grazie a una serie di divisioni interne specializzate in molteplici settori, inoltre vanta oltre 38 anni di esperienza e offre la garanzia della certificazione di qualità EN ISO 9001:2008. L’azienda bolognese progetta e costruisce stazioni di CNG, impianti oil&gas e biogas con una capacità produttiva di 500 compressori all’anno e oltre 3 mila installati in tutto il mondo. 70 dipendenti e terzisti qualificati garantiscono assistenza e servizi “onsite” 24h e la fornitura di stazioni “chiavi in mano” grazie a una gamma completa di prodotti. Safe progetta e costruisce compressori completamente personalizzati in funzione delle necessità del cliente potendo scegliere tra un’ampia selezione di modelli meccanici e idraulici con potenze installate da 15 fino a 1.000 kW. I suoi erogatori sono tra i più avanzati e affidabili perché sono progettati per funzionare in continuo garantendo alti livelli di sicurezza e affidabilità, quindi ideali per soddisfare qualsiasi necessità di rifornimento di veicoli.
SAPIO

Sapio nasce a Monza nel 1922 per svilupparsi poi su tutto il territorio nazionale e oggi anche in Francia, Germania, Slovenia e Turchia. Da oltre 95 anni il gruppo pone al centro della propria attività la ricerca e l’innovazione ed è protagonista della transizione energetica con una struttura dedicata allo sviluppo tecnico e commerciale della mobilità sostenibile e del mercato delle fonti energetiche pulite e rinnovabili come il biometano. Sapio si propone quindi al produttore di biogas e agli utilizzatori come unico interlocutore su tutta la filiera dalla produzione alla distribuzione, offrendo la sola alternativa all’immissione in rete del gas, quindi realizzando e gestendo l’impianto criogenico per la liquefazione del biometano e la sua distribuzione fino al punto di immissione con autocisterne dedicate. Il tutto con la garanzia di una soluzione sostenibile, sicura e affidabile, con la migliore tecnologia grazie a soluzioni contrattuali flessibili e personalizzabili in base alle esigenze del produttore.






È nata una nuova stella! Il portale di lavaggio Aquarama dall’estetica innovativa e dai numerosi optional.



SCHERMOLUX A Verona esposte varie novità tra le quali, molto ammirata, la nuova lampada sotto pensilina Sirio, dove è stata mantenuta la potenza della già conosciuta Andromeda, quindi stessa luminosità e stesso potere di raffreddamento, riducendo però le dimensioni (da 49x49 cm a 39x39 cm) con uno spessore di 9 cm contro gli 11 precedenti; nuova è anche la cornice con un coperchio che la copre per un design più pulito, il tutto per un peso di 6,8 kg. Presentato poi il servizio di refitting delle aree di servizio con interventi di carpenteria e manutenzione, quindi riverniciatura delle parti in metallo e abs, posa degli adesivi, installazione d’insegne e di corpi illuminanti, curando anche l’immagine. Una proposta che ha raccolto l’apprezzamento di molte aziende, tra queste una importante realtà del Centro Italia che ha già affidato a Schermolux dei lavori di verniciatura su alcuni suoi impianti in provincia di Brescia perché erano alla ricerca di un riferimento professionale nel Nord Italia; a loro si sono aggiunte alcune importanti compagnie petrolifere che li hanno invitati alle loro gare. Giudizio quindi positivo da parte del management Schermolux sulla fiera veronese che ha prodotto numerosi contatti anche per i pannelli led e le colonnine di ricarica auto e bike. Per queste ultime presentato Velospot 4.0, una soluzione per il bike sharing, oltre alle colonnine di ricarica CR03 che possono essere una soluzione nelle aree di servizio delle zone turistiche, perché hanno spazio, corrente elettrica e idropulitrice per lavare le bici. Più articolata l’offerta per le auto elettriche, con colonnine da 175 kW fino a 350 kW, ma anche soluzioni da 22 e 50 kW sia in versione “smart box” che colonnina classica. Molto interesse per la colonnina multistandard Quick Start Station a ricarica rapida con conformità CHAdeMO, CCS e AC Type-2 e la Ultra Fast Charge Station declinata in tre modelli.

TECNOCRYO


Tecnocryo è una società che vanta tutta la produzione a proprio marchio interamente realizzata in Italia, oltre a curare la distribuzione delle pompe francesi Cryostar. Il tutto per realizzare isole criogeniche producendo quasi la totalità delle attrezzature, dai serbatoi ai gruppi pompanti sia per erogare GNL ai camion sia CNG alle auto con, a valle, l’evaporatore sempre prodotto direttamente; nella ricca offerta sono compresi anche vari tipi di saturatori per il liquido. In tempi recenti, Tecnocryo ha realizzato circa 25 stazioni in tutta Italia, anche se opera dalla fine degli Ottanta per la produzione di gruppi pompanti, vaporizzanti, serbatoi per la criogenia classica e poi ossigeno, azoto e argon per gli impieghi medicale, alimentare e industriale. Quando il metano ha iniziato a imporsi come carburante c’è stato il naturale trasferimento di tecnologia, quindi l’evoluzione in questo ambito è stata praticamente automatica.

TECNOGAS Tecnogas ha proposto i suoi servizi per la realizzazione di stazioni di servizio GPL e metano che comprendono l’espletamento delle pratiche burocratiche, i progetti preliminari ed esecutivi con i piani di


sicurezza e la fornitura di tutti i componenti per la realizzazione dell’impianto “chiavi in mano”, compresi collaudi, verifiche metriche e corsi di aggiornamento per il personale. Tecnogas si occupa inoltre della manutenzione programmata e straordinaria con un call center dedicato per raccogliere le richieste di pronto intervento potendo contare su una vasta rete di unità locali. Oltre 800 stazioni di rifornimento in Italia si avvalgono di questo servizio a cui recentemente si è aggiunto, forte dell’esperienza quarantennale maturata nella costruzione di stazione per GPL e metano gassoso, un servizio globale anche per la realizzazione, sempre “chiavi in mano”, di stazioni di rifornimento GNL.
VANZETTI ENGINEERING


Vanzetti Engineering ha presentato la propria gamma di pompe criogeniche per gas naturale liquefatto (GNL) e gas dell’aria, che trovano applicazione in sistemi di alimentazione per motori marini e di rifornimento navi, stazioni di rifornimento GNL/L-CNG, sistemi di travaso da rimorchi stradali e serbatoi fissi, stazioni satellite con alimentazione e supporto alla rete di gasdotti, inclusi impianti di generazione di energia elettrica. L’azienda ha sviluppato una gamma completa di pompe e componenti criogenici destinati al settore navale, automotive e industriale: le pompe sommerse della serie Artika; le pompe alternative delle serie VT-1, VT-3, VT-100, HP e HPH; le pompe centrifughe delle serie DSM, SGM, HGM, DVM.



IL RITORNO DI UN LEADER
È ufficiale: Degama Srl è l’aggiudicataria dell’asta di Autoequip Lavaggi. Con quali programmi? Ce li racconta Alessandro Delrosso, Amministratore Unico di Degama.
Con l’aggiudicazione da parte del Tribunale, la notizia è ora ufficiale: Degama Srl è titolare della Autoequip Lavaggi. L’acquisizione si perfezionerà entro fine novembre con atto notarile e Alessandro Delrosso, Amministratore Unico di Degama Srl è raggiante: “Abbiamo già dato la comunicazione ai dipendenti per tranquillizzare coloro che in questi anni hanno dedicato tempo, risorse, pazienza, che hanno aspettato e hanno seguito il nostro progetto. Ho ringraziato loro e dopo l’ho comunicato anche a tutta la nostra rete commerciale e tecnica, italiana ed estera. Tutti hanno accolto la notizia con entusiasmo e un sospiro di sollievo: molti gli ‘hip hip hurrà’ da parte di coloro che aspettavano questa notizia per ‘raddrizzare’ quest’anno, martoriato dalla pandemia, dal punto di vista emozionale. Infine, abbiamo pubblicato la notizia sui profili di Degama e Autoequip Lavaggi su Facebook, un breve comunicato con il quale annunciamo che siamo gli aggiudicatari dell’asta”.
Fiducia nel brand
“Siamo estremamente felici – prosegue Delrosso –, dico siamo perché è vero che io sono l’Amministratore Unico, ma c’è tutta una squadra dietro e questa squadra è fatta dai miei soci e dal personale, quindi siamo estremamente soddisfatti che quasi cinque anni di duro lavoro abbiano trovato la fine di un percorso e l’inizio di qualcosa di nuovo. Abbiamo sempre creduto nel marchio, nella bontà dei prodotti e la nostra mission era quella di rilanciare questo brand e mantenerlo in vita fino a una svolta che non volevamo fosse il fallimento, ma purtroppo a causa della situazione pregressa questo non è stato possibile. Poi non è detto che da una criticità non si possa risorgere: abbiamo colto l’occasione di questo momento di attività rallentata per il Covid-19 per concludere l’operazione nel minore tempo e con il minore danno possibile. Il 2020 per Autoequip è stato un anno complesso: dopo un inizio spumeggiante, la sentenza di fallimento ha dato un duro colpo al nostro mercato, soprattutto in Italia. Fortunatamente meno all’estero, dove c’è stata una percezione diversa e si è capito sin da subito quanto Degama fosse un’azienda solvibile con tutte le credenziali in regola, quindi senza prestare orecchio a pettegolezzi e dicerie, ma basandosi solo sul prodotto e sulla concretezza di Degama stessa. Il mercato italiano è
Alessandro Delrosso



molto diverso, ci sono molti attori che, non sempre correttamente, hanno fatto circolare notizie parziali e qualche volta infondate. Resta il fatto che si è lavorato meno e peggio, perché gli umori non erano i migliori, anche se devo dire che i nostri collaboratori hanno messo in campo risorse inaspettate e hanno avuto performance strabilianti”.
Il futuro
“Ora abbiamo diversi progetti che abbiamo tenuto nel cassetto proprio per momenti migliori e prenderanno forma nel 2021 – anticipa Delrosso –. Ci stiamo concentrando sul riassetto aziendale, per creare un organigramma definito e partire a inizio anno determinati con le novità che abbiamo pronte. La nuova sede produttiva è ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, dove abbiamo trasferito la produzione, l’ufficio progettazione e una parte del commerciale. Nella sede di Occimiano abbiamo mantenuto il magazzino centrale, con tutti i materiali per ricambi, l’ufficio acquisti e l’amministrazione. La distanza con la vecchia sede di Vesime, in provincia di Asti, è di soli 20 km e questo ha permesso di mantenere tutti i dipendenti, anche grazie a nuovi orari che rispondono alle loro esigenze. Comunque la proprietà del capannone di Vesime ci aveva negato la continuità e quindi il trasloco è stato necessario, anche se a me personalmente questo non è dispiaciuto troppo: sede nuova, azienda nuova, proprietà nuova, una società in ‘bonis’ (termine utilizzato per definire un’azienda solvibile, ndr). In pratica un nuovo inizio, una pagina bianca. Siamo molto soddisfatti della nuova unità produttiva, dobbiamo ancora ultimare alcune lavorazioni, montare i carri ponte, ma tutto è pianificato per inizio gennaio. Siamo già operativi al 100%, abbiamo la potenzialità di produrre senza problemi e finalmente possiamo farlo senza dover dedicare parte delle nostre giornate alle problematiche della vecchia azienda, trattative sindacali, Prefetture, avvocati e curatori fallimentari. Io, onestamente parlando, dal 20 novembre, quando abbiamo ricevuto la posta Pec dal curatore del Tribunale, ho tirato un bel sospiro di sollievo e tutti ci sentiamo più leggeri e con molta più voglia di fare. Sembra la ‘quiete dopo la tempesta’. E poi, sarò scaramantico, ma lego il mondo Autoequip a date legate ai miei due figli, che sono la cosa più cara che ho: ci siamo trasferiti ad Acqui Terme il 28 giugno che è il compleanno del mio secondogenito e ci siamo aggiudicati Autoequip il 20 novembre, che è il compleanno del mio primogenito. Quindi non posso che auspicarmi il meglio da questo progetto che sicuramente rafforza il gruppo, dà lustro a tutti gli sforzi fatti e adesso siamo pronti a partire con tanta voglia di fare”.

Nessuna concorrenza con Mix
La convivenza dei prodotti Mix Carwashing e Autoequip Lavaggi è possibile? È una domanda che il mercato si pone. “Ne abbiamo parlato spesso – risponde Delrosso –, sappiamo bene che se Mix facesse 100 e Autoequip facesse 100 e si dovessero fondere non farebbero mai 200, è una legge commerciale e di mercato. Partendo da questo presupposto vogliamo mantenere un’identità ad entrambe le aziende, altrimenti non avremmo acquisito il brand Autoequip, quindi sviluppare il marchio e implementare i prodotti attuali. Altrimenti avremmo fatto altro, non saremmo intervenuti con una società terza,


cioè Degama, che fa sempre parte del Gruppo. Mix sta sviluppando i propri prodotti, ha assunto nuove risorse, ha un suo processo di sviluppo ed evoluzione del prodotto ben definito e ha una sua rete commerciale. Altrettanto fa Degama con Autoequip: c’è una rete tecnica e commerciale, c’è una gamma prodotto, ci sono idee di sviluppo. Poi non è detto che non ci possano essere delle sinergie, magari per gli acquisti, ma le due aziende avranno un’identità ben distinta, quindi potranno essere leali concorrenti sul mercato. Se un cliente ha tre offerte, una Mix, una Autoequip e una di un terzo, abbiamo il 66% di possibilità di vittoria. Poi non è detto che il successo di una porti all’insuccesso dell’altra: tutte e due vivranno di vita propria, come prima... saranno delle buone sorelle con le proprie sinergie, ma con prodotti ben distinti. Sicuramente i benefici sono per tutto il Gruppo, poi gli interessi delle singole aziende vengono tutelati dai loro organismi interni ed è ovvio che vogliamo portare utile a entrambe, come sempre abbiamo fatto e com’è nel nostro DNA. Poi ci saranno nuove importanti iniziative e si creeranno delle sinergie in automatico. Le teste sono le stesse, la proprietà è la stessa, quindi non ci sono ‘figli e figliastri’. Tutti sono uguali e devono crescere con le proprie capacità e con le proprie risorse, noi daremo tutto a tutti nella stessa maniera. Abbiamo creduto nelle persone, nel prodotto e abbiamo sposato questo progetto sin da subito. Sappiamo bene cosa vogliamo fare e dove vogliamo arrivare, parlando con le persone, conoscendole, frequentandole e capendo le loro esigenze. Questo è il nostro lavoro”.


“Sturm und Drang”
“Speriamo vivamente che tutto questo causi un po’ di ansia e qualche ‘mal di testa’ al settore – prosegue Delrosso –. Questo ci farebbe piacere perché desideriamo prenderci il nostro spazio e la questione ha più sfaccettature: Autoequip è parte integrante dell’ossatura del carwash italiano e non solo, nel mondo tutti conoscono Autoequip, ha un peso importante come brand. Io credo oggettivamente che se Autoequip fosse supportata da una buona gestione economico/finanziaria, con le risorse umane e il prodotto che ha, magari perfezionandolo e industrializzandolo ancora di più, sarebbe secondo me una tra le primarie aziende mondiali per la versatilità e le prestazioni. Possiamo rappresentare un elemento di rottura sul mercato, solo però con una gestione attenta e rivolta particolarmente alle esigenze del cliente. In poche parole, fino adesso ci siamo difesi e non abbiamo parlato molto, ora abbiamo voglia di attaccare e di far sentire la nostra voce. Vorremmo uno ‘Sturm und drang’ (in italiano ‘tempesta e impeto’ dal nome del movimento letterario tedesco del 18° secolo, ndr) e vogliamo toglierci qualche sassolino dalle scarpe. Ora metteremo mano alle nostre macchine attuali per renderle ancora più affidabili e performanti; poi ci sarà un periodo di nuovi progetti che andremo a vagliare uno a uno. Sicuramente all’Autopromotec di Bologna del 2022 ci presenteremo con delle novità importanti, ci sono molte idee, volte principalmente allo sviluppo,



ma dobbiamo fare ogni passo secondo la gamba e quindi non strafare. Attualmente la gamma che abbiamo è ampia e sufficiente per soddisfare tutte le esigenze, ad ogni modo dobbiamo renderla ancora migliore, sia nel rapporto qualità/prezzo, sia dal punto di vista delle performance e dell’affidabilità. È il nostro obiettivo principale che ci terrà occupati per i prossimi sei mesi; avremo un processo di ristrutturazione interna per gettare le basi di quello che sarà il futuro”.
Obiettivo Europa e non solo
“Nell’ultimo anno stiamo prendendo piede in diversi Paesi europei: stiamo iniziando ad ‘assaggiarli’ e loro ad ‘assaggiare’ noi – conclude Delrosso –. I prodotti stanno riscuotendo un buon successo, quindi si tratta principalmente di lavorare sul distributore locale formandolo, affiancandolo per cedere il nostro know-how e per dare il nostro imprinting evidenziando i nostri plus. È un percorso lungo che si concretizzerà nell’arco di due o tre anni: per creare dealer che abbiamo una struttura ben definita e conoscano bene i prodotti richiede tempo, risorse e dedizione. Siamo sicuramente agevolati anche da un design molto italiano che non è stato toccato in questi quattro anni se non nei materiali. Per esempio il Fly Silverled, che è il nostro prodotto di punta, lo abbiamo realizzato tutto di acciaio inox e questo ci ha permesso di conquistare mercati come quello scandinavo, francese e svizzero. Ci sono diversi Paesi consolidati nella storia di Autoequip e Paesi nuovi in prospettiva 2021: Europa e un pezzo di Sud America sono la parte predominante. Siamo poi presenti in Sri Lanka e stiamo approdando in Russia; abbiamo delle interessanti richieste dal Medio Oriente e da alcuni paesi Nord Africani e ci stiamo affacciando con qualche riscontro positivo al Far East. Il marchio Autoequip Lavaggi è ben saldo e le macchine saranno vendute come Autoequip, così come il brand comparirà sulla comunicazione commerciale e sui social, tutto ciò che è all’esterno sarà Autoequip, tutto ciò che è amministrativo sarà Degama. La nostra interfaccia principale sono i rivenditori che hanno un approccio diverso e ci percepiscono in maniera differente, non è un problema e non lo è mai stato. Il vero problema sarebbe se noi non dovessimo utilizzare Autoequip Lavaggi come brand, ma noi lo abbiamo fortemente voluto e ora che è nostro lo sbandieriamo ai quattro venti!”.
smartOPT | One Touch
L’ultima evoluzione del terminale che parla
Monitor touch 12“ antivandalo
Contactless One Touch
Nuovo design essenziale Guida vocale






Impronte digitali
Carte, bancomat, carte petrolifere
Semplice e intuitivo Qr code e voucher
Cassaforte corazzata
smartOPT | One Touch è l’ultima versione del terminale di piazzale intelligente Fortech, l’ormai noto terminale che parla che si evolve con dispositivi e funzioni sempre nuove.
Infatti, per effettuare il rifornimento basta avvicinare la carta o lo smartphone al lettore contactless, inserire il pin sul tastierino e toccare lo schermo unicamente per selezionare l’erogatore.
Il nuovo smartOPT è “one touch” anche per il sensore di impronte digitali, grazie al quale è possibile accedere al menu di backoffice e sbloccare il vano banconote per manutenzioni.
Sul nuovo smartOPT | One Touch non è più presente la fessura per le chiavi dello sportello della stampante. Infatti la nuova cover frontale, composta da un elemento unico, risulta più resistente ed esteticamente più lineare.
Il nuovo terminale dispone dell’innovativa soluzione “Remote Recovery Option” che permette di ripristinare il sistema anche in caso di guasto dell’hard disk o di corruzione del sistema operativo.
Lo smartOPT | One Touch conserva ancora tutti i vantaggi del suo predecessore smartOPT | Pro: flat touch screen da 12” con vetro antivandalo, sistema di guida vocale, può gestire campagne promozionali...
Lo smartOPT | One Touch è disponibile in 3 versioni: Monofronte, Bifronte e Testa.
Monofronte: il terminale, dotato di cassaforte, è utilizzabile da un solo lato.
Bifronte: il terminale è utilizzabile da 2 lati, il contante, inserito nel terminale da ambo i lati del terminale, confluisce in una unica cassaforte.
Testa: il “kit testa” permette di sostituire la parte superiore dei terminali di altri marchi.
Lettore contacless
Il terminale è dotato dell’innovativo metodo di pagamento “Contactless One Touch” che permette di far rifornimento con un solo tocco sullo schermo.

Sensore di impronte digitali
È presente un sensore di impronte digitali che permette di abilitare i menu di backoffice e di accedere al vano banconote appoggiando un dito al lettore.

Modelli disponibili
Monofronte Bifronte Testa
SANIFICAZIONE MA NON SOLO
Istobal ha sviluppato nuove tecnologie per la sanificazione interna ed esterna delle automobili per combattere il Covid-19, ma anche tecnologie sostenibili per ridurre lo spreco di acqua.
La sanificazione delle vetture ha portato gli autolavaggi alla ribalta della cronaca per la loro funzione sociale nel permettere a centinaia di ambulanze e mezzi di soccorso di non essere dei propagatori del virus, ma piuttosto avere la certezza della loro totale protezione dai pericolosi agenti patogeni dell’epidemia. Al contempo, è giusto dirlo, la sanificazione ha rappresentato e rappresenta per gli autolavaggi un importante servizio che ha salvato molti bilanci in un periodo economicamente difficile per tante attività economiche. Il gruppo spagnolo Istobal, da sempre specializzato in soluzioni di lavaggio e cura per il settore automobilistico, è stato protagonista di questo processo sviluppando nuove tecnologie per la sanificazione interna ed esterna di auto e veicoli commerciali.
Soluzioni per la sanificazione esterna...
Per la sanificazione esterna, Istobal ha progettato un arco autonomo, facile da installare, composto da diversi nebulizzatori che applicano il prodotto biocida al passaggio dei veicoli, arrivando in qualsiasi punto, compreso il sottoscocca. Grazie a un sistema di rilevamento a fotocellula, l’arco si attiva automaticamente al passaggio del veicolo e assicura una rapida ed efficace sanificazione fino a 2,8 metri di altezza. Questo arco ha una capacità di sanificazione media di circa mille veicoli al giorno ed è particolarmente adatto per i mezzi di primo soccorso che possono essere in costante contatto con il virus come le ambulanze. Inoltre, Istobal ha incorporato programmi specifici nei portali di lavaggio della sua gamma M’Nex e M’Start e nei suoi centri di lavaggio ad alta pressione per la sanificazione esterna dei veicoli, come integrazione finale del programma di lavaggio. Questi programmi possono essere facilmente adattati ad altre gamme di impianti di lavaggio, utilizzando kit di aggiornamento per integrare il nuovo servizio. Ma, per una maggiore sicurezza nelle aree di lavaggio, il gruppo spagnolo raccomanda un prodotto specifico per lo shampoo a spazzole con un disinfettante che previene la contaminazione da trasferimento tra l’impianto di lavaggio e i veicoli. Tutti i prodotti chimici sanificanti Istobal sono infatti classificati come virucidi e biocidi per l’igiene delle superfici di contatto e hanno superato i test di efficacia, sia in termini di concentrazione sia di tempi di applicazione, nonché di compatibilità con le diverse superfici all’interno e all’esterno del veicolo.
...anche dei veicoli commerciali
Istobal ha predisposto inoltre un adeguamento dell’arco descritto in pre-


cedenza specifico per la sanificazione esterna dei veicoli industriali (come autobus, camion dei pompieri, per la raccolta rifiuti, trasporto animali e frigo) e ferroviari (tram, metropolitane e treni). Si tratta di archi autonomi che includono un sistema di rilevamento mediante fotocellule che si attivano al passaggio del veicolo e che ottengono una disinfezione completa in modo rapido ed efficace. Anche questi archi, come quelli per le vetture, hanno una capacità media di disinfezione di 1.000 veicoli al giorno. Inoltre, l’azienda spagnola ha incluso programmi con prodotto disinfettante nel suo portale di lavaggio Istobal HW’Progress per una sanificazione esterna totale. Pensato per autobus, camion, mezzi di raccolta rifiuti e trasporto bestiame, questo programma funziona come complemento finale del programma di lavaggio. Dopo avere effettuato un primo lavaggio completo convenzionale, si utilizza il programma di sanificazione applicando un prodotto biocida disinfettante, senza risciacquo. Infine, grazie ai kit di aggiornamento, è possibile includere questo programma anche sugli impianti di questo modello già installati.


La disinfezione interna di rimorchi e abitacoli
Un’altra soluzione innovativa è Istobal HW’Intrawash, un sistema brevettato a livello internazionale per il lavaggio interno e la disinfezione professionale di rimorchi frigoriferi, cassoni, semirimorchi e container marittimi. L’impianto garantisce una disinfezione efficace e più sicura rispetto al lavaggio manuale e riduce del 60% il tempo medio di pulizia: applica i disinfettanti ed effettua il lavaggio ad alta pressione per una pulizia profonda e una disinfezione controllata e professionale in soli cinque minuti. Così Istobal aumenta la produttività e la sicurezza nel lavaggio dei rimorchi frigoriferi e ottiene un maggiore controllo e risparmio nel consumo di prodotti chimici e di acqua. Per la sanificazione di interni, anche delle vetture, Istobal dispone di nebulizzatori manuali per spruzzare con prodotto disinfettante le superfici dell’interno cabina. L’azienda spagnola raccomanda di nebulizzare in modo uniforme e secondo buon senso tutte le superfici, lasciando le porte aperte e i finestrini abbassati, permettendo al prodotto di agire per cinque minuti. Successivamente, è necessario rimuovere l’eventuale prodotto in eccesso con un panno o con carta assorbente.

HW'Progress HW'Intrawash



Sempre per auto e veicoli commerciali, Istobal produce una gamma di ozonizzatori per una sanificazione completa dell’abitacolo in dieci minuti, incluso l’impianto di ventilazione, utilizzando il ricircolo di aria del veicolo; inoltre, l’ozono elimina anche i cattivi odori mediante ossidazione. L’azienda spagnola ha sviluppato anche un programma di ozonizzazione specifico per i furgoni che mantiene sanificati i veicoli, ideale per quelli impiegati nelle consegne, molto impegnati in questo periodo che vede un forte incremento delle vendite online.
Contro la siccità e per l’ambiente
Nuova Zelanda, Australia, Paesi Bassi, alcune regioni di Francia e Spagna, ma anche Polonia e altri Paesi, hanno introdotto restrizioni all’uso dell’acqua nei periodi di siccità, con normative che spesso penalizzano il settore dell’autolavaggio. Per questo Istobal ha sviluppato una serie di tecnologie sostenibili per rendere possibile l’attività degli impianti di lavaggio veicoli anche nei periodi di siccità. L’azienda spagnola è infatti all’avanguardia nello sviluppo di soluzioni sostenibili per
ridurre il consumo di acqua ed
energia, oltre a ridurre al minimo l’impatto ambientale, per favorire la sostenibilità del settore e conciliare l’attività degli autolavaggi con le restrizioni all’uso dell’acqua. Istobal ribadisce quindi l’importanza dell’impiego di riciclatori, poiché riutilizzano fino all’80% dell’acqua impiegata in ogni lavaggio. Un’innovativa soluzione che consente di risparmiare una media di 128 litri per ogni programma completo nei portali di lavaggio e oltre 1.800.000 litri d’acqua all’anno, sarebbe come lasciare aperto un rubinetto per 106 giorni. Inoltre, con i nuovi modelli di riciclatori, si riduce in larga misura il carico contaminante dell’acqua residua del processo di lavaggio e si previene il rischio di legionella negli impianti di lavaggio. Istobal ricorda che un altro punto fondamentale nel trattamento delle acque provenienti dal lavaggio auto, è disporre di un sistema di trattamento degli idrocarburi nella raccolta di queste acque prima del loro scarico o riutilizzo. I separatori di idrocarburi Istobal sono di “Classe I” e garantiscono una riduzione del 94% della loro presenza nell’acqua trattata, trattenendo così le tracce provenienti dal combustibile e dai motori: infatti, basta una sola goccia di petrolio per rendere non potabili ben 25 litri di acqua. Per questo, le autorità di diversi Paesi insistono sull’importanza di ridurre questo carico contaminante evitando la pulizia delle auto in zone non destinate a questo scopo, fino al punto, come accade in Spagna, di comminare multe per aver lavato il veicolo in strada. Tra le soluzioni per il trattamento delle acque, Istobal dispone anche di impianti ad osmosi inversa, addolcitori e filtri specifici (deferrizzatori, silex e carbone attivo) che consentono di ottenere acqua di qualità per l’autolavaggio, impiegando anche acqua diversa da quella di rete, come di pozzo o di lago. Senza dimenticare i sistemi di dosaggio di biocida, per disinfettare qualsiasi tipo di acqua e prevenire il proliferare di funghi, alghe e batteri in quella stoccata nei serbatoi.
Ridurre il consumo di acqua
Grazie alle sue più recenti innovazioni, il gruppo spagnolo propone impianti di lavaggio industriali che consentono di ridurre del 45% il consumo di acqua negli impianti automatici attraverso l’aumento della pressione nella fase di consumo più critica. L’adozione poi di nuovi materiali meno assorbenti per le spazzole, insieme a una migliore ridistribuzione del circuito di circolazione dell’acqua e altre tecnologie, ha consentito una riduzione del 40% dell’acqua utilizzata nei portali di ultima generazione. Inoltre, ha consentito di ridurre del 33% il consumo di acqua nei centri di lavaggio con un funzionamento a bassa pressione e bassa portata in determinati programmi, ovviamente senza incidere sull’efficacia e sulla qualità del lavaggio. È quasi superfluo ricordare quanto sia importante un consumo responsabile dell’acqua nel lavaggio degli autoveicoli: pulire l’auto in un impianto di lavaggio sostenibile, con soluzioni per il trattamento delle acque, genera un minore consumo di acqua rispetto a un lavaggio manuale effettuato privatamente ed evita la contaminazione dell’acqua residua del processo di lavaggio.




L’INNOVAZIONE NON SI FERMA!
MTM Hydro, anche in questa fase di incertezza dovuta alla pandemia, non ha smesso di innovare e investire in nuovi prodotti. Scopriamo in questa intervista con il suo AD Marco Costamagna le principali novità.
MTM Hydro, se qualcuno ancora non la conoscesse, è una delle più importanti aziende italiane nell’ideazione, sviluppo e realizzazione di macchine self-service per il mondo dell’autolavaggio: aspiratori, colonnine erogatrici di prodotto, lavatappeti... per citare le principali. Un’azienda che anche nell’emergenza Covid-19 ha reagito con determinazione, come si evince dalle parole del suo AD Marco Costamagna, dalle quali emerge chiaramente la soddisfazione di aver guidato con successo l’azienda attraverso la prima fase della pandemia, continuando sempre a investire e innovare i propri prodotti.
Guerra al virus
“A partire da marzo – racconta Costamagna –, per far fronte all’emergenza sanitaria Covid-19, abbiamo predisposto alcuni servizi accessori utili e una linea di prodotti dedicati per aiutare imprese e professionisti a rispettare il ‘Protocollo di Sicurezza’ che stabilisce le norme per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori da possibili contagi e per garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro e la tutela dei clienti che accedono ai servizi. Poi, nel mese di aprile, in attesa della fine del lockdown e della ripartenza, siamo stati in grado di fornire in tempi record e in quantità sufficienti per soddisfare la crescita della domanda, una gamma di macchine e soluzioni per la pulizia, disinfezione, sterilizzazione e sanificazione professionale degli ambienti”. È così che, sfruttando la medesima tecnologia di nebulizzazione micron di aria e prodotto sanitizzante antibatterico, MTM Hydro ha proposto al mercato: LD1 Sanispray, una nuova colonnina self-service universale e professionale che sanifica, igienizza, sterilizza e pulisce a fondo l’interno e l’esterno di ogni veicolo in modo completo, eliminando tutti i batteri presenti. GV Sanispray è invece un nuovo erogatore di prodotto carrellato che, oltre all’interno e l’esterno dei veicoli, tro-

LD1 Sanispray

GV - Sanispray GVP


BKW


va applicazione in ambienti di lavoro, piccole e grandi industrie, officine ecc. GVP Sanispray è sempre un nuovo erogatore di prodotto, ma potatile, che sanifica, igienizza, sterilizza e pulisce a fondo con estrema maneggevolezza e facilità di utilizzo grazie a dimensioni e peso ridotti. Infine, HRO è un dosatore automatico professionale per gel igienizzante, ideato per rispondere alle normative igienico-sanitarie di tutti i luoghi con accesso pubblico. Per attivare una erogazione di gel igienizzante è sufficiente avvicinare le mani sotto il punto indicato dalla freccia. Al termine di ogni erogazione il dispenser riprenderà automaticamente la goccia, al fine di evitare sprechi di prodotto e imbrattamenti. Per la ricarica basterà aprire lo sportellino posto nella parte superiore e versare il gel nel serbatoio.
Obiettivo ripartenza
Ma le novità non finiscono qui. Infatti, in parallelo allo sviluppo di soluzioni pensate per contrastare la pandemia Covid-19, MTM Hydro ha ideato nuovi


SPW


e innovativi prodotti, finora non presenti sul mercato, specificamente pensati per la fase di ripartenza. “Durante il lockdown è emerso chiaramente l’orientamento a promuovere come mezzo di mobilità e svago la bicicletta – spiega Costamagna –. Per altro già prima della pandemia il settore ‘bike’ stava facendo segnare numeri di vendita in forte crescita. Pertanto ci siamo posti la domanda: terminata l’attività sportiva, come possiamo fare per consentire agli utenti di prendersi cura della propria bicicletta come se fosse un’auto? BKW è stata la risposta”. BKW è una colonnina ‘stand alone’ self-service per la pulizia approfondita di tutti i tipi di biciclette grazie all’innovativo braccio ‘reggi bici’ universale con prelavaggio e risciacquo in bassa pressione, la corretta alternativa al lavaggio ad alta pressione che è dannoso per guarnizioni, cuscinetti, batterie ecc. La macchina è completata da un generatore di schiuma in bassa pressione con spazzola e asciugatura ad aria e, a richiesta, è possibile completarla con il gonfia gomme con compressore integrato. “Come si dice: l’appetito vien mangiando – prosegue Costamagna –, e quindi abbiamo voluto pensare non solo alle biciclette, ma anche a tutti i mezzi e attrezzature che ruotano intorno all’attività ‘outdoor’ come quelli utilizzati, per esempio, nelle aree di servizio, autolavaggi, campeggi e punti di noleggio. È così che è nato SPW, un modulo self-service ‘stand alone’ di facile e veloce installazione per tutti i mezzi di trasporto e attrezzature di svago che offre varie funzioni a seconda della configurazione scelta: prelavaggio e risciacquo in alta pressione, generatore di schiuma in alta pressione o, in alternativa, in bassa pressione con spazzola. A richiesta è possibile completare la macchina con l’aggiunta di kit quali, per esempio, trattamento moscerini o lava cerchi”. Si deve proprio ammettere che in MTM Hydro non sono stati ‘a piangersi addosso’, ma hanno affrontato questo difficile periodo con determinazione e il giusto spirito per affrontare le avversità. Un esempio da imitare.


CATENE DA NEVE? UN OTTIMO BUSINESS
L’inverno è arrivato e l’obbligo delle catene da neve è scattato. Ma le catene possono essere ancora un valido business per i gestori delle aree di servizio? In Lampa sono convinti di sì e spiegano il perché.
L’eterno dubbio tra pneumatici invernali e catene da neve sembra sempre di più virare a favore di queste ultime: infatti, nevica sempre meno e per adeguarsi al codice della strada che impone un “equipaggiamento invernale a bordo”, tra le due soluzioni le catene hanno il grande vantaggio di consentire di viaggiare in regola, avere la certezza di muoversi in caso di neve e poi affrontare una spesa che dura per tutta la vita dell’auto e magari prosegue con quella successiva. Tutte queste motivazioni portano a rendere le catene da neve un investimento molto interessante per tanti automobilisti e quindi un eccellente business per i gestori delle aree di servizio. Per approfondire meglio l’argomento abbiamo fatto visita alla sede centrale di Lampa Spa, azienda di punta in Italia nell’accessoristica auto e truck, da anni impegnata con crescente impegno nella fornitura delle aree di servizio della rete ordinaria e autostradale. È qui che abbiamo incontrato Iuri Rosselli, responsabile Marketing & Comunicazione dell’azienda mantovana.
AdS. In un quadro normativo sempre più rigido e che privilegia l’utilizzo su larga scala degli pneumatici invernali, perché i gestori italiani dovrebbero puntare ancora sulle catene da neve? Rosselli. Le catene restano e resteranno ancora per il futuro una grande opportunità di business per la nostra azienda e, di conseguenza, per tutti i clienti che si affidano alla nostra esperienza e ai nostri prodotti. I motivi sono molto semplici, in primo luogo i costi: non tutti gli automobilisti vogliono spendere cifre, anche importanti, per dotarsi di un secondo set di pneumatici per la stagione invernale, in special modo se magari si è appena investito nell’acquisto di un’auto nuova. Le stesse operazioni di montaggio e smontaggio stagionali hanno poi un costo, per non parlare dello stoccaggio dei pneumatici non utilizzati, che richiede spazio oppure, se in appoggio a un centro specializzato, un ulteriore esborso economico. Vi è poi il discorso della praticità. Viaggiare con le catene da neve nel bagagliaio dell’auto e montarle solo in caso di necessità è molto più pratico che non dover gestire il cambio stagionale degli pneumatici e consente,


al contempo, di essere perfettamente in regola con le normative europee, cosa che per esempio non avviene invece con tutti i modelli di gomme “All Season” (o Quattro Stagioni) che non sono liberamente utilizzabili in alcuni Paesi europei. Quest’anno poi, a seguito dell’emergenza sanitaria, molti automobilisti non sono riusciti a procedere al normale cambio stagionale degli pneumatici. Per questa categoria, l’opzione delle catene diventa quasi una scelta obbligata. Non dimentichiamo poi il fattore legato al meteo. L’ultimo inverno, per esempio, su gran parte della penisola italiana si è rivelato particolarmente mite, con temperature ben al di sopra delle medie stagionali. Queste temperature elevate vanno a incidere negativamente sulle prestazioni e sulla durata degli pneumatici invernali. Il risultato è un set di gomme che andrà a degradare molto rapidamente, con la conseguente necessità di sostituirle più rapidamente di quanto preventivato.
AdS. Quanti e quali tipi di catene commercializza Lampa? Rosselli. Una premessa importante: di ogni tipo. L’offerta che Lampa è in grado di mettere a disposizione dello shop dell’area di servizio è completa e articolata, in grado di coprire tutto il parco auto circolante con soluzioni mirate in base alla tipologia di veicolo. Si parte con le classiche catene R-9 da 9 mm, il modello più diffuso e adatto all’utilizzo sulla maggior parte delle vetture. A queste si affiancano le R-12 e S-12, entrambe con sezione da 12 mm (ma le seconde con doppio rinforzo sul battistrada) utilizzabili per suv, crossover o fuoristrada di peso contenuto. Tutti i modelli sono estremamente facili e veloci da montare, anche in condizioni meteo avverse, grazie al cavo flessibile interno che ne permette il montaggio senza spostare né sollevare la vettura, e al sistema di autotensionamento con cricchetto e ganci di rinvio in plastica composita che non graffiano i cerchi. Accanto a questi modelli troviamo poi le S-16, catene con una sezione di ben 16 mm che le rende particolarmente adatte all’utilizzo su camper e furgoni. Ma Lampa ha un occhio di riguardo verso tutte le esigenze. L’offerta non si limita quindi ai dispositivi a supporto degli automobilisti ma, anzi, è ricca di soluzioni specifiche per gli autisti professionisti, con linee dedicate a camion e autobus, sia di catene a settori che di catene di tipologia tradizionale come le nuovissime Cargo Professional, catene con battistrada a rombo in acciaio speciale zincato e omologate secondo lo standard TÜV Austria-Önorm V5117. AdS. Quali soluzioni siete in grado di offrire per le vetture di ultima generazione, che spesso presentano problemi di catenabilità? Rosselli. Le soluzioni non mancano neppure per le vetture sportive o per quelle di ultima generazione, con spazio ridotto tra pneumatico e organi meccanici. In particolare, le RX-7 sono catene speciali con maglie a profilo ridotto, con ingombro di soli 7 mm e realizzate con acciai speciali ad alta resistenza. L’ultima novità della nostra azienda è invece rappresentata dalle NX-7, delle speciali catene “ibride”, re-







SnowDrive

alizzate in solido acciaio al manganese che presentano un ingombro di soli 7 mm sul lato interno e di 9 mm su quello esterno. Ma non ci fermiamo qui, siamo infatti in grado di proporre una soluzione anche per quegli automobilisti la cui vettura non è catenabile con i tradizionali sistemi meccanici: stiamo parlando delle calze da neve della linea Autosock e della linea SnowDrive. Le calze da neve sono dispositivi antislittamento in grado di aumentare l’aderenza al pari delle catene su strane innevate o ghiacciate. Sono liberamente utilizzabili in Italia e in tutta Europa e si installano senza alcuno sforzo in pochi secondi, semplicemente calzandole sullo pneumatico. Si rivelano particolarmente confortevoli durante la guida e, una volta terminato l’utilizzo, sono tranquillamente lavabili in lavatrice e riutilizzabili. Il massimo della comodità. AdS. Cosa qualifica l’offerta Lampa in questo settore dove la concorrenza non manca? Rosselli. Tutte le nostre catene sono costruite a regola d’arte, seguono criteri di elevata qualità e certificate in ottemperanza al Decreto del 10 mag-



SnowDrive Autosock
gio 2011 (Ministero Infrastrutture e Trasporti, Gazzetta Ufficiale n. 185, 10 agosto 2011), sono omologate come dispositivo di aderenza supplementare secondo le norme TÜV Austria- Önorm V5117/V5119. L’acciaio, gli spessori, la cementazione e tutti i processi produttivi sono garantiti da sistemi aziendali con processi di gestione e controllo qualità certificati ISO 9001 da oltre 10 anni. In più cerchiamo di offrire ai nostri clienti un rapporto qualità/prezzo che non ha uguali sul mercato, con anche la possibilità di usufruire di offerte promozionali stagionali mirate, che danno modo di acquistare i nostri prodotti a prezzi particolarmente vantaggiosi. Infine, è impossibile non fare un accenno alla nostra logistica, con un magazzino di ultima generazione a gestione automatizzata, che è in grado di gestire autonomamente gli ordinativi in tempi rapidissimi, garantendo la consegna del materiale in tutta Italia entro 24/48 ore dalla ricezione dell’ordine.
Nicola Polidoro
SnowDrive
L’INDUSTRIA PETROLIFERA ITALIANA FRA ARTE, IMPRENDITORIA E REGIME
Nata verso la fine del XIX secolo, l’industria petrolifera italiana crebbe e si rafforzò nei decenni successivi, grazie anche allo sviluppo tecnologico e alla, pur limitata, motorizzazione del Paese. Ripercorriamo la storia di quegli anni attraverso i suoi protagonisti.
Se ai primi del Novecento la benzina si acquistava in drogheria o in farmacia (dove era venduta come rimedio antipidocchi!), terminata la Prima Guerra Mondiale iniziarono a diffondersi praticamente ovunque i primi benzinai e, subito dopo, le prime stazioni di servizio. Tra le conseguenze di questo fenomeno vi fu il rapido sviluppo del settore pubblicitario, che vide a partire dal primo decennio del Novecento un crescente impegno di importanti artisti e grafici nel campo del petrolio e dei carburanti. Un periodo particolarmente significativo di questo processo è certamente quello del Ventennio fascista, durante il quale l’Italia, come gli altri paesi occidentali, conobbe lo sviluppo di un mercato energetico moderno, e che vide anche l’inizio dell’impegno diretto dello Stato, con la nascita dell’Agip. In questi anni, pur dovendo convivere con la censura e gli standard di regime, vi fu anche un impetuoso sviluppo delle grafiche pubblicitarie che, data la particolare situazione politica del paese, si differenziava parzialmente, da un punto di vista stilistico e artistico, dalle analoghe espressioni presenti negli altri paesi europei. Tra gli anni Venti e Trenta, è noto, il mercato italiano dell’automobile visse un primo significativo ampliamento, con il lancio di modelli più popolari come la Fiat 509, la Balilla e la Topolino, e più in generale con la diffusione di una “cultura automobilistica”, favorita dai successi nelle competizioni dei marchi italiani, come l’Alfa Romeo. Nel 1926 il governo diede impulso alla nascita di una compagnia nazionale, l’Agip, che andava ad affiancarsi alle società straniere già da tempo presenti nel paese, come la SIAP/Standard (Esso), la Nafta (Shell) e la BP. Negli anni Venti i manifesti pubblicitari risentivano di numerose influenze artistiche, provenienti dall’Italia o dall’estero. In particolare, nelle grafiche di quel periodo si notano chiare derivazioni futuriste, con linee e soggetti che richiamano a tematiche tipiche di quella corrente: la velocità, la modernità, il movimento. Tra gli esempi più noti, vi è l’omino dell’OlioFiat di Marcello Nizzoli, che con le sue linee fluide e la figura intenta a camminare con le latte d’olio ai piedi, voleva richiamare i primi, pioneristici meccanici che affiancavano i piloti durante le corse. Quella dell’omino Fiat fu una storia lunga e fortunata, anche se il personaggio subì cambiamenti e rivisitazioni nel corso degli anni. Tra le più famose all’epoca, le versioni di Massimo Quaglino degli anni Trenta, che seppure con uno stile totalmente differente riprendeva l’originale personaggio di Nizzoli del 1925, dandone un’immagine tuttavia meno astratta. Meno noto ma ancor più futurista era l’“Omino su freccia” dell’Italoil (l’olio prodotto a Fiume), disegnato da Al-




berto Zhelizh: cosa più di un uomo in tenuta da pilota, seduto su una freccia in picchiata, poteva rappresentare l’inesauribile voglia di movimento e velocità dei futuristi? Proprio le frecce, in effetti risultavano molto diffuse all’epoca, dato che anche l’Oleoblitz, abbandonata l’ambigua confezione che ricordava l’olio d’oliva (che spesso veniva acquistata e consumata come tale!), scelse come nuovo simbolo un trittico di frecce tricolore. Diverso invece lo stile di Giorgio Muggiani, noto ai fan calcistici per essere uno dei fondatori dell’Inter, che nelle sue grafiche per SNOM, Spidoleine e altri puntava tutto sulla potenza comunicativa del mezzo visivo, con immagini vivide e con un sapiente uso del colore, intenso e mai dispersivo. Stile sempre più preponderante nelle immagini dell’epoca, ovviamente, era anche quello “Novecento”, caratterizzato da durezza espressiva e iconografie semplici, ma solenni e monumentali, che tanto piacevano al regime fascista. Esempi di questo stile si ritrovano anche nei distributori di benzina italiani, come testimonia l’austera pompa della Siliam installata a Palazzo Venezia, attribuita a Marcello Piacentini e oggi conservata al Museo Fisogni. Nel campo della grafica “novecentista”, oltre a Codognato stesso, che si avvicinò a questo stile nel corso degli anni Trenta, degni di nota sono anche i lavori di Cappiello e Dudovich. Su queste linee si inserì poi anche il tema della romanità, altro filone particolarmente caro al fascismo, che sempre più negli anni Trenta fece la sua comparsa nelle grafiche pubblicitarie; ne sono un chiaro esempio i disegni di Vitali per la benzina “Littoria”, la “Super” dell’Agip il cui nome è un chiaro omaggio all’ideologia di regime. Fatto curioso, richiami al classico e all’antica Roma erano utilizzati anche per le pompe di benzina (il Museo Fisogni conserva due pome di benzina a forma di biga, e altre ne esistevano a mo’ di colonna greco-romana), ma indipendentemente da influenze politiche: tali forme, in realtà, erano già molto apprezzate nei distributori francesi e americani sin dagli anni Venti! Altre correnti particolarmente diffuse, e molto moderne, erano l’astrattismo e il cubismo, di cui si possono ritrovare

Distributore Agip a pilastro con fascio, 1931 circa Agip-Italoil - Alberto Zhelizh, anni ‘20
Agip-Robur, 1935-36 Esso - Anni ‘20 - ‘30
Esso - Anni ‘20 - ‘30




Fiat (Nizzoli) e Italoil (Zhelizh) - Anni ‘20 - ‘30

Fiat - Massimo Quaglino, 1935 Fiat - Marcello Nizzoli, 1925

Satam - Distributore francese a biga romana, 1924


Marcello Piacentini - Distributore di Palazzo Venezia, 1936

Shell - Anni ‘30 Shell - Anni '20 - ’30


Agip - Seconda guerra mondiale Soc. Parodi - Gino Boccasile, 1944

chiare influenze in numerose grafiche dell’epoca, e sopravvivevano ancora disegni dal sapore liberty ed espressionista. La Shell, in particolare, risultava più attaccata agli stili e alle influenze provenienti dall’estero; arcinoto era il bambino protagonista delle sue pubblicità negli anni ’20, disegnato da Aldo Mazza. La Esso, dal canto suo, adottava le linee del “Novecento” con una certa libertà, mentre più in linea con gli standard estetici di regime risultava l’Agip, non per niente controllata dallo Stato. Altra novità, soprattutto dalla metà degli anni Trenta, era il maggiore utilizzo della figura femminile. In questo caso erano più forti le influenze provenienti dall’esterno, che davano particolare risalto al trucco, all’abbigliamento e all’acconciatura delle signore, con richiami al mondo della moda, spesso d’oltreconfine. Una sintesi di queste tendenze (italiana legata allo stile Novecento, e straniera con la centralità della donna) la si trova nelle grafiche di Marcello Dudovich per la Fiat o per la Società di Navigazione Italia, che affiancano immagini femminili alle linee austere ed eleganti “novecentiste”. Nel corso degli anni Trenta, tuttavia, la vena creativa italiana rimase progressivamente più indietro rispetto ad altri Paesi europei, sia per il graduale ricambio generazionale in atto nel mondo degli illustratori, sia per la sempre maggiore presenza di elementi di propaganda fascista nella pubblicità, con una maggiore chiusura alle influenze esterne (anche se alcuni elementi, come appunto la centralità dei personaggi femminili, si ritrovano anche nei manifesti italiani). Con lo sviluppo della politica autarchica e il lancio di carburanti succedanei, come il Robur dell’Agip (“Area di Servizio” n. 1/2019), anche il linguaggio pubblicitario dovette trasformarsi. Interessante, per esempio, la campagna pubblicitaria relativa proprio al “Robur, il «nostro» carburante”, che vide impegnati diversi volti noti dell’epoca a testimoniare la qualità del prodotto: tra loro, il motonauta Theo Rossi, i fratelli Maserati, il fabbricante di carburatori Edoardo Weber. I risultati ottenuti dai carburanti surrogati, tuttavia, furono assai modesti, nonostante la campagna autarchica promossa dal governo durante la guerra d’Etiopia; proprio il conflitto in Africa influenzò ancora una volta le pubblicità della compagnia statale, l’Agip, che in più di un manifesto sottolineava di avere “fornito i carburanti per la conquista dell’Impero”. Chiari riferimenti alla conquista etiope si ritrovano frequenti anche nelle pubblicità della compagnia “Aquila”. Con lo scoppio della guerra mondiale, in Europa prima e in Italia poi, il mondo del petrolio ne uscì rivoluzionato: con l’allargarsi del conflitto, scomparvero via via le varie società straniere (con le relative pubblicità), mentre il governo limitò l’utilizzo di carburanti e prodotti petroliferi. Fino al 1941 (anno del sequestro delle attività di tutte le compagnie non italiane), tuttavia, sopravvisse qualche forma di pubblicità: Esso, Shell, Mobil e altri proponevano ancora manifesti e “reclame”, nei quali non erano presenti, per ovvi motivi, riferimenti al conflitto in corso. Nell’ambito petrolifero, così come in altri settori, la maggior parte dei lavori erano firmati da Gino Boccasile: affermato e apprezzato professionista, lavorerà poi per il regime anche dopo il 1943, con la nascita della Repubblica di Salò (suo è il noto manifesto “La Germania è veramente vostra amica”), e riprenderà l’attività nel campo pubblicitario nel dopoguerra. A partire dal 1942, le pubblicità si fecero decisamente più scarse, ma non scomparvero del tutto: sopravvissero infatti i manifesti dell’Agip, ormai improntati ad un’iconografia apertamente bellica, con immagini di aerei e mezzi militari e lo slogan “Agip potenzia i motori della Patria”. Nel 1944, dopo lo sbarco Alleato a Salerno, venne creato il Comitato Italiano Petroli, di cui facevano parte Esso, Mobil, Shell, ma anche Agip e altri organismi italiani. Dal 1945 iniziò un graduale ritorno alla normalità, con il rientro delle compagnie straniere e l’ascesa di Mattei all’interno dell’Agip. Con la ricostruzione prima e il boom economico poi, anche le grafiche e il linguaggio pubblicitario erano destinati a cambiare radicalmente rispetto al recente passato.
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IL PASSAGGIO GENERAZIONALE NELL’IMPRESA FAMILIARE
Secondo i dati AIDAF (Associazione Italiana delle Aziende Familiari), in Italia l’83% delle piccole e medie aziende è controllato da una famiglia. Ma solo il 50% delle imprese familiari arriva alla seconda generazione e appena il 13% alla terza. Tutto ciò deriva da una mancata pianificazione e gestione del passaggio generazionale.
Secondo una ricerca svolta dall’Università Bocconi, oggi il 23% dei leader di imprese familiari ha più di settant’anni e molte aziende guidate da ultrasettantenni mostrano performance reddituali inferiori rispetto alle altre. Questa tendenza può causare una limitata apertura alle innovazioni, ai nuovi modelli di business e al rinnovo del management, situazione che determina una graduale esclusione dai nuovi mercati. Quindi, se non si pianifica per tempo il passaggio generazionale aprendo la direzione dell’impresa ai successori più giovani, il rischio di chiusura è reale. Il processo del passaggio generazionale è composto da diversi passaggi che abbracciano un lungo periodo di tempo: deve iniziare quando i figli e le figlie sono ancora giovani, continuare con una prolungata fase di “convivenza” tra generazioni e terminare quando un erede assume il controllo dell’azienda, con un nuovo assetto proprietario in capo ai successori e un nuovo assetto nel governo e nella direzione dell’impresa. La pianificazione del passaggio generazionale si basa su due aspetti: la preparazione e la direzione. La preparazione ha l’obiettivo di organizzare e mettere a punto il contesto per porre il successore nelle condizioni di svolgere nel modo migliore le proprie mansioni. Si deve quindi dirigere il processo verso l’obiettivo che la proprietà si pone e garantire la continuità dell’azienda familiare nel medio-lungo periodo, nel rispetto delle aspettative della famiglia, delle capacità della generazione emergente e delle esigenze aziendali. Fondamentale diventa quindi la con-
sulenza al passaggio generazio-
nale, cioè la presenza di “terze parti”: persone o istituzioni esterne che ne possono seguire il processo, una delle condizioni indispensabili per affrontare una fase così delicata. Tali attori supportano le imprese familiari nel colmare eventuali carenze di conoscenza dell’imprenditore e nel ridurre l’area delle emozioni ampliando quella delle valutazioni tecnico-economiche. In questo ambito, Sigma Experience è pronta a coadiuvare gli imprenditori non solo negli aspetti gestionali del passaggio generazionale, ma anche nella preparazione a un assetto di comando forte e stabile nel tempo, che tenga in esame le diversissime esigenze e punti di vista che possono venire a crearsi all’interno di una famiglia. Tutto questo attraverso interventi di analisi della situazione nell’impresa familiare in essere, anche con interviste mirate agli azionisti e al management; studio e implementazione degli ideali assetti di direzione dell’impresa (Consiglio di amministrazione, Assemblea dei soci, dirigenza ecc); coaching e supporto alla crescita manageriale della “nuova generazione”, anche iniziando dall’età scolastica.
Alessio Cassinelli Lavezzo
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