Display Italia n.34

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sono i materiali che costituiscono sostanzialmente i contenitori plastic free che il retailer Ekoplaza promuove in alternativa alla plastica, dopo diversi anni di sperimentazione. Un mix biodegradabile che può essere tranquillamente compostato nell’organico. Naturalmente anche il vetro è annoverato trale alternative e, certo, tra le fila di alcuni reparti, si schierano ancora non poche confezioni in PET soprattutto nel reparto cosmetica, molte delle quali assicura il personale provengono plastiche riciclate. Arredamento, mensole e scaffali sono rigorosamente in legno e metallo, fatto altresì menzionato nel cartello all’ingresso. Alla cassa i sacchetti come in Italia sono compostabili e come opzione si può richiedere sacchetto a maglie in cotone da un euro e mezzo. Molto interessante è anche la comunicazione dei reparti del fresco 100% bio, come la carne rigorosamente biologica, in quanto priva di antibiotici e caratterizzata da una catena di

distribuzione chiusa e parallela. Biologici e in biodinamica anche i vini e ovviamente i prodotti dell’ortofrutta. Ricordiamo che l’inzitiva Ekoplaza Plastic free è stata lanciata a Febbraio del 2018 attraverso un pop up store denominato Ekoplaza lab chiuso ad aprile 2018. Oggi l’assortimento con confezioni plastic free conta 1370 referenze, tutte ordinabili on line. L’esperimento per ora ha coinvolto alimenti quali cereali, yogurt, cioccolato, carni, salse e ha richiesto, da parte dell’insegna rappresentata dalla cofondatrice Sian Sutherland, un lavoro di anni che rappresenta per ora un esempio al quale si spera molti potrebbero ispirarsi.

di MARCO OLTRONA VISCONTI

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