Erbe, manoscritti, incisioni. Esplorazioni nel mondo del Regimen e della fitoterapia.

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VITTORIA BONANI

senza. I maestri dello Studium furono dunque attenti conoscitori del mondo vegetale ed abili manipolatori di erbe; da qui il gran numero delle spezierie esistenti in città, in cui venivano prodotti e confezionati i semplici che spesso erano coltivati direttamente dallo speziale, oppure nei giardini conventuali. Diffusi erano poi i prontuari per l'utilizzo delle erbe mediche, come Dynamidia, sull'efficacia e virtù dei medicamenti, Antidotaria (si tratta di un testo normativo, ritenuto un vero e proprio codice professionale, contenente ricette e antidoti - i medicamenti più complessi per indicazioni, ingredienti e preparazione - riportati seguendo una determinata struttura) e Tabulae, che avevano lo scopo di rendere agevole la pratica applicazione dei rimedi. Fig.32 Regimen Sanitatis Salernitanum, VeneIl Regimen Sanitatis Salernitanum (fig.32-33), un trat- zia, Bernardino de Vitali, ca.1500-1501. Nella tato di carattere didattico-didascalico in versi latini, è prima pagina del libro si possono reperire tutte le fondamentali indicazioni per far conoscere al l‟opera più nota, redatta nell'ambito della Schola, che ha lettore il contenuto e la provenienza dell'opera (Coll. B. Altieri) goduto di grande popolarità e che è stata conosciuta anche come Flos Medicinae Salerni, Lilium Medicinae, De conservanda bona valetudine, Medicina salernitana. La Regola salernitana trova in Arnaldo da Villanova, medico, filosofo, alchimista e docente presso la facoltà di medicina di Montpellier, il sapiente curatore e commentatore, in grado di esporre in maniera scientifica i capisaldi della dottrina medica, di porsi il problema del suo insegnamento e di esportare i precetti salernitani nel resto d‟Europa. Si suppone che i primi versi del poema, del quale non si conosce né la data precisa di compilazione, né l'autore o gli autori, siano stati scritti intorno al 1050, sebbene sia comunemente datato intorno al XII-XIII secolo e che l'opera sia stata dedicata ad un non ben identificato Rex Anglorum, probabilmente Roberto II, duca di Normandia e pretendente al trono d'Inghilterra (figlio di Guglielmo I, Fig.33 Regimen Sanitatis Salerni, Caen, detto il Conquistatore), che fu a Salerno nel 1099 per cuLaurent Hostingue, 1530 (Coll. B. Altieri) rare una grave ferita, di ritorno dalla Prima crociata. Nel Carmen, in versi leonini, di carattere formativo e divulgativo, si è condensata la storia, la tradizione ed il fascino del pensiero medico salernitano, elaborato e posto al servizio

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