ADMO NOTIZIE nr.24

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Periodico d’informazione dell’Associazione Donatori Midollo Osseo

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Notizie ADMO e la Fondazione IBMDR: quale rapporto? Presidente ADMO Federazione Italiana ei numeri precedenti ho inteso necessario comunicare con tutti i volontari che operano sul territorio nazionale e far conoscere a tutti i nostri Donatori e potenziali tali e comunque aderenti all’Associazione come ADMO fosse composta e quale fosse il vero spirito ideale che la guidava verso la definizione degli obiettivi ed il raggiungimento dei traguardi. Voglio continuare questo percorso di comunicazione e informazione cercando di rendere recepibile a tutti come l’Associazione sia organizzata e di quali organismi si avvalga per rendere sempre la sua azione forte, concreta e vicina a tutti. Perciò il tema di quest’articolo è destinato alla descrizione e alla vicinanza di un altro

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Notizie Anno XII – giugno 2005 Editore: ADMO Federazione Italiana Via Aldini 72, 20157 Milano – Telefono 02 39000855 Direttore responsabile: Roberta Pedrotti Direttore editoriale: Roberto Congedi Caporedattore: Beatrice Bosi Redazione: Cristina Trezzi, Barbara Barontini Iconografia: Alessandro Ante, Cheléo Videoproduzioni, IBMDR, KLP, Casa Editrice Marna, Studio GBR, Mario Reggiani, Lorenzo Ceretta Realizzazione editoriale: Proedi Comunicazione Coordinamento redazionale: Roberta Patruno (Proedi) Impaginazione: Fernanda Boari (Proedi) Fotolito: New Color Comp (Milano) Stampa: G. Canale & C. – Arese (Milano) Autorizzazione Tribunale di Milano n. 506 del 13/11/1993 – Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art.1, comma 2 – DCB Milano ADMO Notizie viene inviato a tutti i soci donatori e sostenitori, in ogni momento i nostri soci possono esercitare i diritti previsti dal Decreto Legislativo 196/03 art. 7. Possono avere accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modifica o la cancellazione, opporsi al loro utilizzo scrivendo a: ADMO Federazione Italiana - Via Aldini, 72 - 20157 Milano

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organismo, La Fondazione IBMDR. Il ruolo delle Fondazioni nelle società moderne, sono certo, è già conosciuto da tutti, ma il ruolo di una Fondazione in un rapporto strettamente associativo penso che sia conosciuto come riferimento a informazioni generiche e non approfondite nel tempo. La Fondazione IBMDR nasce attraverso una forte spinta dell’attività Volontaristica e della forte condivisione di altri organismi che, in quegli anni, sentirono la necessità di supportare il meraviglioso progetto di vita che ADMO impersonava anche attraverso la costituzione della Fondazione. Essa è composta da un Consiglio di Amministrazione a Presidenza ADMO Federazione Italiana così composto: ADMO, Registro Nazionale IBMDR, Nazionale Italiana Cantanti ed Ente Ospedali Galliera.

La Nazionale Italiana Cantanti è l’organizzazione che, con la sua attività, ha consentito negli anni difficili il raggiungimento di diversi obiettivi associativi, ed è stata ed è ancora al fianco di ADMO Federazione Italiana, sposandone in pieno programmi connessi allo sviluppo delle iniSegue a pag. 2

Sommario 3

Cellule Staminali Emopoietiche da sangue periferico: una nuova possibilità di donazione per i volontari IBMDR

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Microscopio: Marche

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ADMO Marche alla Finale B di Atletica Leggera

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“Io, viva di tumore. Una storia vera” Lettere

13

ADMO in Italia LO SPOT “UNA META PER LA VITA” REALIZZATO DA ADMO RUGBY LEONESSA BRESCIA

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Roberto Congedi


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Segue da pag. 1

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ziative scientifiche e della sensibilizzazione sulle tematiche afferenti la donazione e il trapianto di midollo osseo. La Fondazione, dalla sua costituzione ad oggi, ha contribuito a sostenere e migliorare l’organizzazione logistica e strutturale del Registro, nonché adottare le azioni utili ad un maggior aggiornamento del Registro a livello mondiale. Negli ultimi tempi ci si era interrogati se chiudere quest’attività o meno, ma le necessità impellenti di superare le pastoie burocratiche per far sì che il Registro Nazionale compisse tutto il ciclo di accredito mondiale nei tempi previsti ha fatto sì che ADMO Federazione Italiana intervenisse con un sostanzioso finanziamento, unitamente a un programma di sostegno condiviso con la Nazionale Cantanti che ha accolto, come sempre con entusiasmo, il riprendere delle attività di Fondazione e il rapporto con ADMO. Teniamo bene in conto che negli ultimi anni è stata promulgata la Legge 52/01, che riconosce il Registro Nazionale IBMDR con sede a Genova, e che solo quest’anno, dopo non pochi sforzi dei Volontari, si è riusciti a varare il Regolamento attuativo della Legge che, attraverso il passaggio obbligatorio della Conferenza Stato Regioni, dovrà consentire l’attuazione dei decreti normativi attuativi previsti. E solo quest’anno si è riusciti a far costituire, dalle Istituzioni preposte, un capitolo di imputazione di spesa dedicato al Registro Nazionale come riferimento alle attività concernenti il trapianto e la donazione di midollo osseo. Come vedete i laccioli e gli obblighi burocratici sono talmente lunghi che il Volontariato deve intervenire a sostegno delle iniziative necessarie come, nel nostro caso, mantenendo viva la Fondazione e sostenendo attraverso di essa le attività del Registro Nazionale in momenti di forte rallentamento sia finanziario sia normativo.

Questo è uno dei motivi principe, per questo la Fondazione deve continuare a esistere, deve autodeterminarsi anche attraverso attività proprie che dovranno contribuire a sostenere pienamente anche le attività associative. In tutto questo anche l’Ente Ospedaliero Galliera ha le sue funzioni. Provvede, infatti, al mantenimento delle infrastrutture e affianca la Fondazione e ADMO in tutte le sue attività con serietà e disponibilità e limiti dell’Ente pubblico. Ecco, questa è un’altra dotazione di cui ADMO dispone e nella quale tutti noi dobbiamo parteciparvi con consapevolezza, conoscenza e con una attenzione particolare che eviti di lasciare solo, anche per un minuto, il nostro Registro Nazionale che,

con tanta fatica dei nostri volontari e pionieri della conoscenza delle tematiche afferenti il trapianto di midollo osseo e dei nostri amici medici, ha costituito una organizzazione dinamica ed efficiente che rappresenta un modello di funzionalità nell’assistenza ai pazienti e nella selezione e gestione dei nostri Donatori, ma soprattutto, con la nostra assistenza e il nostro impegno, anche la riduzione dei tempi della burocrazia. Dobbiamo quindi impedire, nel futuro, che la Fondazione diventi un contenitore filantropico ma piuttosto un centro di programmazione e sviluppo della solidarietà che ci ha contraddistinto sinora e sempre ci contraddistinguerà. Spero che abbiate gradito questo piccolo viaggio all’interno della Fondazione IBMDR forse un po’ noioso, ma sicuramente utile per la formazione associativa di ognuno di noi. Ciao a tutti al prossimo Consiglio Nazionale!

COMMISSSIONE NAZIONALE TRAPIANTI ALLOGENICI DA NON CONSANGUINEO Il giorno 8 marzo 2005 presso la Sala Riunioni dell’Istituto Superiore della Sanità si è riunita la Commissione connessa alla Legge 52/01, deliberando il Regolamento attuativo e lo schema Tipo di Convenzione e consentendone il trasferimento delle competenze alla Conferenza Stato Regioni per la successiva promulgazione dei decreti attuativi. Dopo tanta attesa e un forte impegno, ADMO e i suoi volontari sono riusciti a far varare il regolamento indicato che darà piena attuazione a quanto previsto dal disposto legislativo. Auspichiamo che i componenti della Conferenza Stato Regioni siano celeri nel disbrigo delle revisioni burocratiche e si riesca finalmente a dare piena attuazione alla Legge che è in vigore oramai da 4 lunghi anni. Roberto Congedi

Donazioni bancarie a ADMO Federazione Italiana (C/C 20524173 – BANCA INTESA AG. 2139 MILANO – ABI 03069 – CAB 09546 – CIN V)

Informiamo tutte le persone che vogliono sostenerci attraverso una donazione bancaria che, per ottenere una ricevuta, è necessario inviare al numero di fax 02 39001170 o all’indirizzo e-mail admo@admo.it copia del bonifico con indicato nome, cognome e indirizzo completo, in quanto la banca, secondo la legge sulla privacy, non ci comunica i dati di chi effettua versamenti a nostro favore.


Cellule Staminali Ematopoietiche da sangue periferico: una nuova possibilità di donazione per i volontari IBMDR Nicoletta Sacchi, Giorgio Reali

IBMDR – E.O. Ospedali Galliera – Genova er definizione, il trapianto di midollo osseo (TMO) si effettua con l’infusione di cellule staminali ematopoietiche (cioè in grado di dare origine agli elementi cellulari del sangue), dopo che esse sono state prelevate dalle ossa iliache del bacino mediante numerose punture intraossee. Questa è stata la metodica utilizzata primitivamente, fin dall’inizio degli anni sessanta dello scorso secolo, da Donnall Thomas e dai suoi collaboratori del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, nello stato nordamericano di Washington. Thomas è stato colui che ha messo a punto e ha pro-

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centrale atomica, avevano avuto il loro midollo osseo totalmente distrutto dalle radiazioni. Purtroppo in quell’anno non si conosceva ancora l’imprescindibile importanza della compatibilità fra donatore e ricevente per gli antigeni leucocitari, i cosiddetti antigeni HLA. Infatti, il tentativo di Mathé fallì. La tecnica di trapianto messo a punto dal gruppo di Seattle è stata, in seguito, adottata in tutto il mondo (quanto meno in quello occidentale) e migliaia sono stati, da allora, i trapianti eseguiti con l’impiego di CSE midollari, dopo che era stato identificato l’insostituibile ruolo del sistema HLA nell’accettazione o, al contrario, nel rigetto di un trapianto (includendo anche quello di organi solidi) e si era potuto comprendere perché alcuni trapianti avessero successo e

pugnato questa nuova, rivoluzionaria tecnica terapeutica in grado di guarire malattie del sangue altrimenti fatali (in primis, le varie forme di leucemia) e per la quale è stato insignito, nel 1990, del Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina. In realtà, già precedentemente si era provato a infondere sangue midollare allo scopo di ottenere il ripopolamento del midollo osseo in caso di anemia aplastica, nel caso, cioè, che non vi fosse più produzione, per processi patologici diversi, né di globuli rossi (eritrociti), né di globuli bianchi (leucociti), né di piastrine (trombociti). Si ricorda, in particolare, il tentativo effettuato nel 1958 da Georges Mathé, ematologo francese di fama internazionale, su tre fisici iugoslavi, che, in seguito a un incidente in una

Tabella 1: Principali effetti collaterali riscontrati nelle due tipologie di donazione di CSE.

Sintomo Stanchezza

Da sangue periferico

Percentuale di soggetti che hanno riferito effetto collaterale* 80%

Sintomo

Percentuale di soggetti che hanno riferito l’effetto collaterale**

Dolore osseo

96%

Dolore nella zona del prelievo

75%

Mal di testa

78%

Dolore nel deambulare

71%

Mialgia

78%

Mal di schiena

65%

Malessere

78%

Gola infiammata

60%

Insonnia

41%

Dolore nel sedersi

59%

Nausea

33%

Dolore nel salire le scale

50%

Sintomi simili all’influenza

33%

Nausea

50%

Aumentata sudorazione

25%

Lieve cefalea

45%

Anoressia

21%

Mal di testa

35%

Brividi

19%

Dolore nella zona lombare

29%

Febbre

16%

Vomito

27%

Reazioni locali nel sito d’iniezione

12%

Dolore nella zona del bendaggio

23%

Reazioni cutanee

9%

Febbre

22%

Vomito

8%

Emorragia in sede del prelievo

9%

Allergia

3%

Debolezza

4%

* Fonte: dati raccolti dal Registro donatori di midollo osseo USA – NMDP da 11.084 soggetti non consanguinei che hanno donato CSE da sangue midollare dal 1989 al 2002; **Fonte: dati raccolti dal Registro donatori di midollo osseo USA – NMDP tra il 1999 e il 2001 su 395 soggetti non consanguinei che hanno donato CSE da sangue periferico.

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Da sangue midollare

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altri no. Prima di affrontare, in dettaglio, l’argomento oggetto di questo articolo, sembra necessario dare una definizione di “cellula staminale”. Una cellula si denomina “staminale” quando possiede la duplice capacità, da una parte, di autoreplicarsi (di dar vita, cioè, a una cellula del tutto simile a se stessa) e, dall’altra, di dar origine ad altre cellule più evolute e più mature, destinate a svolgere specifiche funzioni nell’organismo. Per quanto riguarda le cellule staminali ematopoietiche o CSE, si tratta di cellule finalizzate alla produzione (ematopoiesi) di elementi figurati del sangue, ben caratterizzati dal punto di vista funzionale: intendiamo riferirci, come ricordato più sopra, agli eritrociti, ai leucociti e alle piastrine. La principale fonte di CSE è rappresentata, senza alcun dubbio, dal midollo osseo, contenuto soprattutto nella cavità delle ossa lunghe e piatte del corpo, in particolare nelle ossa iliache che delimitano il bacino: ed è da queste ossa che, come abbiamo precedentemente segnalato, le CSE midollari vengono prelevate. Dato che sono necessarie numerose punture ossee (circa un centinaio) e che queste sono particolarmente dolorose, la raccolta di CSE midollari richiede, obbligatoriamente, una anestesia generale (o eventualmente quella cosiddetta epidurale o spinale): è questa la problematica che maggiormente coinvolge il dono del midollo da parte del donatore, anche perché contestualmente comporta la sua ospedalizzazione per almeno 36-48 ore. Nell’ultima decade si è assistito a nuove acquisizioni circa le possibili sorgenti di CSE, delle

quali si è dimostrata la presenza nel sangue placentare e, particolare di notevole interesse per i donatori, anche nel sangue circolante (o, come meglio si definisce, nel sangue periferico). La quantità rinvenibile nel sangue periferico è, peraltro, estremamente limitata, dato che non rappresenta più dello 0,1% delle cellule circolanti, numero del tutto insufficiente a realizzare un trapianto. Esperimenti condotti con farmaci denominati “fattori di crescita emopoietici” hanno dimostrato che tali prodotti sono in grado di influenzare favorevolmente il meccanismo di passaggio (la cosiddetta mobilizzazione) delle cellule progenitrici ematopoietiche dal midollo osseo al sangue periferico, in modo che il loro numero in circolo può aumentare sino ad arrivare a 1.000 volte tanto i bassi valori di base. Il fattore di crescita più largamente utilizzato è il G-CSF (acronimo di Granulocyte-Colony Stimulanting Factor, cioè fattore che stimola la formazione, in vitro, di colonie di leucociti granulocitari), che viene somministrato al donatore nei 4-5 giorni precedenti la raccolta. Questa viene effettuata con lo speciale prelievo in aferesi, tecnica che la maggior parte dei donatori di sangue ben conosce. L’aferesi viene effettuata con speciali apparecchiature, i separatori cellulari, in grado di prelevare sangue, centrifugarlo, separarne la quota cellulare che interessa (in questo caso la quota leucocitaria ricca di CSE) e restituire al soggetto, in ciclo continuo o discontinuo, tutti i restanti componenti (plasma e cellule) del suo sangue non utilizzabili allo scopo. È da rilevare che, dopo stimolazione con G-CSF,

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Tabella 2: Impegno richiesto al donatore nelle due diverse tipologie di raccolta delle CSE.

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Impegno del soggetto

Donazione CSE da sangue midollare

Donazione CSE da sangue periferico

Sessione informativa

Esami di laboratorio

Auto-donazioni di sangue periferico

2 giorni di ricovero ospedaliero

Anestesia generale

Dolore post-donazione

Iniezione di G-CSF Giorno 1

Iniezione di G-CSF Giorno 2

Iniezione di G-CSF Giorno 3

Iniezione di G-CSF Giorno 4

Possibili effetti collaterali pre-raccolta

Raggiungere l’unità di aferesi con mezzi propri per 1-2 giorni Giorni di recupero post-donazione

√ Di norma 10-15

Di norma nessuno

si possono raccogliere dal sangue periferico notevoli aliquote di CSE circolanti, spesso in quantità superiore a quella ottenibile da un prelievo di sangue midollare. La somministrazione del G-CSF si effettua con iniezioni sottocutanee, di norma in due dosi giornaliere frazionate: l’ultima iniezione si fa nelle 2-3 ore che precedono l’inizio della prima aferesi. Se si prescinde da considerazioni di ordine etico (“è del tutto lecito utilizzare medicamenti, in questo caso i fattori di crescita ematopoietici, in un soggetto sano che non abbisogna di nessun trattamento terapeutico?”), l’impiego di tali fattori è quasi privo di effetti collaterali sfavorevoli, se si eccettua una modesta cefalea (che interviene nella maggioranza dei casi), possibili dolori ossei e mialgie, effetti che possono richiedere l’assunzione di comuni analgesici e che scompaiono completamente dopo la sospensione del trattamento. Tabella 1 È comunque da ricordare come, per alcuni anni, la preoccupazione degli specialisti era soprattutto rivolta alle possibili reazioni avverse a distanza. Il fatto che il numero dei leucociti circolanti aumentasse in modo così considerevole aveva fatto paventare un eventuale effetto leucemogeno (nel senso che il trattamento con G-CSF potesse determinare, nel corso degli anni, l’insorgenza di leucemie). In argomento sono da sottolineare alcuni punti: la maggior parte di trapianti di CSE “mobilizzate” con i fattori di crescita è stata eseguita su familiari (in genere fratelli) dei pazienti e non si sono verificati, a distanza di anni, casi di leucemia attribuibili all’uso di G-CSF in soggetti nei quali si poteva prevedere, quanto meno in via teorica, una certa propensione genetica alla malattia, stante la presenza di un leucemico fra i consanguinei. Inoltre, studi sperimentali sul topo e, soprattutto, l’esperienza acquisita in oltre 15 anni di raccolte di CSE da sangue periferico dopo mobilizzazione sembrano aver conclusivamente scongiurato questo pericolo, tanto è vero che nel 2004 i trapianti di CSE da sangue periferico, eseguiti nel mondo, sono stati numericamente maggiori di quelli effettuati con sangue midollare. Infatti per talune categorie di riceventi, sottoposti a particolari protocolli terapeutici, tale trapianto presenta indubbi vantaggi, fra i quali un più rapido attecchimento e l’utilizzo di regimi di condizionamento a bassa intensità con una conseguente minore tossicità per il paziente. È altrettanto indubbio che la raccolta di CSE da sangue periferico presenta notevoli differenze rispetto alla donazione da midollo osseo, determinando un diverso coinvolgimento ed impegno del donatore. Tabella 2 In particolare non vi è necessità di ricovero ospedaliero, non vi è nessun rischio collegato


all’anestesia totale, la donazione può essere eseguita ambulatorialmente e, di conseguenza, il soggetto non deve sospendere, per periodi più o meno lunghi, le proprie normali attività. Di contro il donatore di CSE da sangue periferico deve sottoporsi per alcuni giorni (di norma quattro) al trattamento (iniezioni sottocutanee) con il fattore di crescita. In considerazione di quanto sopra e in armonia con la politica adottata da quasi tutti i Registri mondiali di donatori, anche l’IBMDR, d’intesa con il GITMO (Gruppo Italiano Trapianto di Midollo Osseo) e con la SIMTI (Società Italiana di Medicina Trasfusionale di Immunoematologia) ha deciso di rendere fattibile la raccolta di CSE da sangue periferico dopo stimolazione, limitatamente ad alcune precise indicazioni (soltanto riceventi adulti sottoposti a condizionamento a bassa intensità o in fase avanzata di malattia o ancora ove il peso del ricevente sia molto elevato e quindi siano necessarie grandi quantità di CSE del donatore). Si ricorda che già nel 2001, sentito il parere del Consiglio Superiore di Sanità, questa tipologia di prelievo era prevista per i volontari IBMDR in caso di seconda donazione. Oggi, come detto, solo una parte di pazienti in ricerca viene avviato al trapianto di CSE raccolte da sangue periferico. Per tale ragione si è ritenuto più opportuno, al reclutamento, prevedere che il volontario dia il consenso a

essere iscritto come potenziale donatore di cellule staminali ematopoietiche in generale (da midollo e in casi particolari da sangue periferico), rispondendo quindi ai criteri di eleggibilità previsti per entrambe le procedure. Alle successive selezioni, se informato che la forma di donazione più clinicamente appropriata per il ricevente è quella da periferico, riceverà le più ampie e particolareggiate informazioni in argomento, fermo restando il suo diritto di rifiutare di sottoporsi a un tale tipo di donazione e di scegliere, invece, il prelievo di CSE midollari. Prima di concludere questo articolo, vorremmo richiamare l’attenzione del lettore su due argomenti, in qualche modo connessi con quanto trattato più sopra. Il primo argomento riguarda la possibilità (e sono in corso, in materia, studi ed esperimenti in tutto il mondo) di poter coltivare le cellule staminali in laboratorio così che, partendo anche dalla poche cellule che si possono separare dal sangue circolante con una aferesi semplice, si possa giungere a moltiplicarle in quantità più che sufficiente a eseguire un trapianto di CSE, senza la necessità di dover trattare farmacologicamente il donatore e di esporlo a rischi, peraltro soltanto teorici. Il secondo argomento, molto più stimolante dal punto di vista medico e foriero di enormi speranze per tutti i malati, è in rapporto

Donatori mondiali al 29 marzo 2005

alla constatazione che nel sangue circolante vi sono, accanto alle CSE, anche cellule staminali cosiddette “totipotenti”, cioè in grado di differenziarsi in molti tipi di cellule, come le cellule cardiache, le cellule neurologiche e altri tipi cellulari, specifici dei singoli organi. Anche a questo proposito numerose sono le ricerche e le esperienze che si stanno effettuando in molti laboratori per ottenere una loro moltiplicazione e riuscire a orientarle verso le varie specializzazioni d’organo. In tal modo, partendo da una semplice aferesi si potrà disporre di un mezzo terapeutico di larghissimo impiego. Già si ipotizzano le varie applicazioni: cellule staminali utilizzate per riparare le cellule del muscolo cardiaco distrutte in seguito a un infarto, per sostituire di cellule nervose alterate per malattie neurologiche congenite o acquisite, per rimpiazzare le cellule epatiche rovinate dalla cirrosi e così via per ogni possibile malattia destruente. Soltanto l’avvenire ci rivelerà se si tratta di un sogno utopico o di una realtà effettivamente conseguibile, come gli esperimenti di laboratorio e alcuni esperienze sull’uomo sembrano confermare. La donazione di cellule staminali, che oggi viene quasi esclusivamente utilizzata per curare malattie del sangue, in un futuro neanche troppo distante potrebbe, quindi, avere un impiego molto più vasto e maggiormente gratificante per i volontari.

9.597.605

dati aggiornati al 31 dicembre 2004

Registri Donatori nel mondo

309.716 54

situati in 40 nazioni

Banche Cordonali nel mondo

37

situate in 21 nazioni

Donatori italiani giunti al TMO

1.329

893 per pazienti italiani – 436 per pazienti esteri

Pazienti italiani giunti al TMO 893 da donatori italiani – 1.153 da donatori esteri

2.046

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Donatori italiani

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Microscopio Focus sulle ADMO Regionali e sui centri donatori e trapianto

In questo numero: MARCHE

ADMO Marche: la nostra storia ADMO nelle Marche nasce dalla volontà di un gruppo di amici pesaresi che vollero impegnarsi nella ricerca di donatori volontari, sentite le notizie provenienti dal Reparto di Ematologia dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro, dove si stava sperimentando con buoni risultati il trapianto di midollo osseo per offrire nuove speranze ai malati di talassemia e di leucemia. Il 5 febbraio 1991, davanti ad un notaio che ne ufficializzava lo Statuto, costituirono l’Associazione. I primi anni servirono per cercare donatori e per promuovere la formazione di nuovi punti di incontro e di divulgazione del nostro messaggio in ambito regionale. I dirigenti, mossi da uno spirito di pura solidarietà e pungolati da situazioni particolari che territorialmente si andavano presentando, mirarono ad espandere quanto più possibile la visibilità ed i punti d’informazione sul territorio. Ai gruppi di Montegranaro e di Osimo, nati appena dopo la costituzione di ADMO Marche, se ne accostarono altri, cogliendo l’occasione ovunque si presentasse, purché vi fosse qualcuno interessato e volenteroso che potesse seguirla. In breve tempo se ne formarono ben trentadue che coprirono pressoché l’intero territorio regionale.

Ce l’abbiamo fatta!

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Testimonianza di un donatore marchigiano

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24 dicembre 2004 Basta poco per far sorridere una persona, per farla tornare a sperare, per farla vivere. Io fortunatamente ce l’ho fatta, ho affrontato questa esperienza a viso aperto, senza paura, senza timore, come affronto le mie gare di atletica sui 400 metri, fino alla fine, senza mai mollare. A febbraio, a soli 5 giorni dal mio compleanno, ho donato il midollo osseo a un ragazzo italiano, non so altro, chi sia o da dove venga, so solo che era malato, la leucemia lo stava divorando. La prima donazione non è bastata, così a fine ottobre ne è servita un’altra, ero pronto, dovevo vincere insieme a lui. Ieri in giornata la telefonata, il ragazzo è stato dimesso dall’ospedale, è tornato a casa e sta bene, è guarito, passerà un Natale diverso dopo anni. Fortunatamente i suoi valori sono tornati normali, e non gli servono più neanche le terapie. Che bel regalo di Natale! Ora ci si sente diversi dentro, con un altro spirito si guarda alla vita, con più fede e speranza. Perché non vi iscrivete anche voi ad ADMO? Ve lo consiglio, è una grande cosa. Potrebbe essere proprio questo il più bel regalo di Natale per voi stessi e un giorno… chissà… per quale altra persona. Max 172

A questo iniziale momento di crescita fecero seguito un periodo di assestamento organizzativo e una nuova programmazione interna, che si finalizzarono nella rilettura dello Statuto e nella decisione di iscrivere ADMO al Registro Regionale delle Associazione di Volontariato delle Marche, formalizzandone la costituzione al fine di rendere pubblica l’attività. Da quel momento si diede sviluppo alla collaborazione con le istituzioni pubbliche ed in particolar modo con quelle sanitarie, constatando la necessità sempre più presente di cooperare direttamente con il Registro dei Donatori di Midollo Osseo, con le strutture e le professionalità che già promuovevano con successo la tipizzazione e la catalogazione dei dati dei donatori volontari, che la Regione, a breve distanza dalla promulgazione della legge n° 52 del 2001, istituzionalizzò riconoscendone l’operato. Ai lusinghieri risultati, gia conseguiti in fatto d’iscrizione al Registro, si assommarono i primi successi anche nella finalizzazione delle disponibilità espresse dai volontari che, a partire dalla fine degli anni novanta, cominciano ad essere chiamati per la donazione vera e propria. Molti degli oltre 7.200 iscritti e dei 25 donatori effettivi delle Marche sono anche nostri soci, quindi persone che sono venute a conoscenza della possibilità di aiutare il prossimo compiendo questo grande gesto proprio grazie all’azione dei collaboratori di ADMO, che da sempre operano per sensibilizzare la cittadinanza. Gli stessi volontari che si impegnano ad accompagnare i donatori nelle fasi della tipizzazione e che mantengono con loro i contatti al fine di non far dimenticare, anche a distanza di anni, la promessa fatta al momento dell’iscrizione. Questi successi, però, non esauriscono ancora tutte le nostre aspettative. Le Marche, infatti, non esprimono ancora il massimo della potenzialità nelle iscrizioni al Registro. Stiamo tentando di porre rimedio a ciò ideando nuovi programmi, elaborando nuove strategie di avvicinamento alla popolazione, allacciando intese e progettando iniziative comuni con i volontari di altre associazioni. Siamo consapevoli che ADMO Marche deve organizzarsi per gestire al meglio la propria presenza sul territorio, per rendersi più visibile, più presente, più raggiungibile dai cittadini e, in particolar modo, dai giovani; da loro, infatti, ci aspettiamo quelle risposte che servono per dare maggiore speranza a quel sempre più ampio numero di malati che vedono il ritorno alla vita nel trapianto di cellule staminali emopoietiche. Tutto ciò deve essere unito ad uno stretto rapporto di collaborazione e ad una tenace richiesta di attenzione da parte quelle strutture, sanitarie e non, preposte alla gestione e alla raccolta delle volontà dei donatori, per trovare insieme le risposte alle necessità che man mano si vanno materializzando.


Il Progetto Umanitario Ematologico dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro Giuseppe Visani

Direttore U.O. Ematologia - Azienda Ospedale San Salvatore - Pesaro

iù di 150 trapianti nel corso degli ultimi 3 anni all’Ematologia di Pesaro, fra autotrapianti e trapianti da donatore, in malattie ematologiche tumorali e non: sono sicuramente una bella indicazione che un tipo di attività, iniziato molti anni fa presso questa Divisione dell’Azienda Ospedale San Salvatore di Pesaro, continua, offrendo assistenza altamente qualificata alla popolazione di Pesaro, della Provincia di Pesaro-Urbino, della Regione Marche e di altre Regioni Italiane. Continua anche la tradizione di assistenza a pazienti provenienti da altre nazioni: il supporto garantito dalla Regione Marche per il Progetto Umanitario Ematologia ha consentito e

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consente tuttora di curare e guarire persone provenienti da alcuni Paesi esteri con malattie ematologiche tumorali e non tumorali, altrimenti senza speranze di cura perché in condizioni di indigenza e non in grado di ricevere le terapie adeguate nel loro Paese di origine. Per chi viene da fuori, dall’Italia o dall’estero, sono essenziali poi le strutture che danno accoglienza, come AIL Pesaro Onlus e i Gruppi di Volontari. Accanto alle cure, inoltre, è importante ricordare che il Progetto Umanitario Ematologia si pone altri due obiettivi: costruire un “percorso di vita”, in particolare per i piccoli pazienti e le loro famiglie provenienti da aree straniere disagiate, e formare medici, infermieri e tecnici che siano in grado, in queste stesse realtà straniere, di dare assistenza adeguata ai pazienti trapiantati o sottoposti a terapie ad alte dosi. Soprattutto per il trapianto da donatore il percorso può essere impegnativo. Sorge quindi la domanda: ma i trapianti servono veramente? La

risposta è sì. Sì, perchè per molte malattie ematologiche, come le leucemie acute, parte dei linfomi ad alto grado di aggressività, i mielomi e le talassemie, un trapianto può essere l’unica soluzione in grado di guarire la malattia. E possono essere applicati a tutti? Occorre ribadire che, anche se c’è stato un ampliamento delle situazioni in cui un trapianto può essere applicato, esistono ancora condizioni che non lo permettono: per esempio, la situazione della malattia ematologica, l’età, le condizioni fisiche. Ma altrettanto vero è il fatto che ci sono malati nelle condizioni adeguate per un trapianto e che non trovano un donatore. Per questo è giusto incoraggiare chi si sente motivato ad iscriversi al Registro dei Donatori di Midollo Osseo, tenuto presso il Laboratorio Aziendale dell’Azienda Ospedale San Salvatore. Questo gesto, così come essere attivi donatori di sangue, è certamente non solo un atto di solidarietà, ma soprattutto un fatto concreto per aiutare chi soffre.

Dottoressa Patrizia Scalari

U.O. di Immunologia Clinica e Tipizzazione Tessutale - Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona

a donazione di cellule staminali emopoietiche (CSE) midollari da donatore volontario (DV) entra a far parte della realtà marchigiana sin dal 1989. In quell’anno ebbe inizio in Italia un progetto che proponeva a tutti i centri che operavano nell’ambito dell’istocompatibilità di raccogliere i dati genetici di quei volontari che si fossero resi disponibili per questo tipo di donazione. Nel settembre 2001 la Regione Marche riconobbe ed istituì, con delibera D.G.R. 2185, il Registro Regionale (RR) dei Donatori di Midollo Osseo, affidandone l’incarico al Servizio di Immunologia Clinica e Tipizzazione Tessutale dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona. Il RR si avvale di 4 Centri Donatori (CD) dislocati nelle 4 province (Ancona, Pesaro, Macerata, Ascoli Piceno) che svolgono attività d’arruolamento e di gestione del donatore. I

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CD devono rispondere a requisiti precisi, fondamentali per poter operare in maniera corretta in questo settore. L’importanza della qualità, del livello di tipizzazione HLA e l’utilizzo di metodiche in biologia molecolare ha reso necessaria la partecipazione dei CD a controlli di qualità e a progetti di accreditamento specifico. L’accreditamento EFI (European Federation of Immunogenetics) è già stato ottenuto dai CD di Ancona e di Pesaro ed è in fase di realizzazione per gli altri Centri. Figura 1 a pag. 8 Il numero degli iscritti influisce sulla possibilità di reperire un donatore compatibile: le prime donazioni di CSE midollari avvennero infatti dieci anni dopo l’inizio di questa attività. Per promuovere la donazione sono stati presi accordi con il Dipartimento Regionale Interaziendale di Medicina Trasfusionale affinché i 103 centri di raccolta, presenti sul territorio per i donatori di sangue, potessero svolgere questa attività anche per i donatori di midollo osseo. L’incremento degli iscritti e delle donazioni dal 1998 ad oggi testimonia il progressivo interesse verso questa procedura, che sempre di più si afferma come terapia d’elezione in molte patologie oncoematologiche. I primi prelievi di CSE midollari furono ese-

guiti nel 1998: due richiesti per altrettanti pazienti esteri (Germania e Francia) ed uno a favore di un paziente italiano. Negli anni successivi, incrementando il numero dei donatori e migliorando il livello di tipizzazione, abbiamo ottenuto un aumento dell’indice di donazione. Nel 2003 cinque volontari hanno donato CSE midollari e, in seconda donazione, abbiamo eseguito due prelievi di sangue intero e uno di linfociti (DLI). Nel 2004 ancora cinque prime donazioni e tre seconde donazioni di cellule staminali periferiche (PBSC), prelevate con una procedura di aferesi dopo stimolazione con fattori di crescita (G-CSF). Figura 2 a pag. 8 Nel 2005 la possibilità di donare in prima donazione le PBSC con somministrazione di fattori di crescita è divenuta una realtà. I nostri donatori sono messi a conoscenza di questa modalità di donazione all’atto dell’iscrizione, mentre coloro che si sono iscritti prima dell’anno 2005 riceveranno, nelle fasi successive, tutte le informazioni necessarie per poter esprimere la propria volontà a donare PBSC. Le

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Attività del Registro Regionale Marchigiano Donatori di Midollo Osseo

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o i p oE c s o RCH r A c M Mi nuove prospettive hanno reso necessario estendere il livello di collaborazione a nuovi partner, quali le unità di aferesi. Per questo, nella nostra Regione, si è provveduto ad individuare nel Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale quali fossero le strutture trasfusionali deputate ad eseguire questa procedura su

i DV (Ancona, Pesaro, Ascoli Piceno). La somministrazione dei fattori di crescita sarà effettuata dai medici dei Centri Trasfusionali che, per la loro presenza sul territorio, saranno in grado di garantire al donatore l’assistenza medica necessaria in prossimità della loro residenza. L’importanza della collaborazione tra tutti gli specialisti e le Associazioni di volontari che operano in questo settore è fondamentale per offrire ai donatori garanzie di sicurezza e di apprezzamento per il loro gesto. Non dobbiamo dimenticare che la donazione, oltre a rappresentare un atto medico, ha un alto significato morale, e che i trapianti rappresentano nella realtà attuale una “fonte di vita”. Molte persone vivono grazie alla generosità d’altre persone che si sono rese disponibili al “dono”. Non possiamo trascurare l’importanza di questo gesto e del suo significato etico.

Figura 1 - Strategia di iscrizione nel corso del 2004 (R.R AN 01) 300 250 200 150 100 50 0-

iscritti tipizzati per AB e DR

totale nuovi iscritti

iscritti tipizzati HLA-Cw

iscritti con meno di 35 anni

Attività del Centro Trapianti di Ancona Prof. Attilio Olivieri

Direttore del Centro Trapianti di Midollo Osseo e Cellule Staminali della Clinica di Ematologia di Ancona Ospedali Riuniti di Ancona l Centro Trapianti di Midollo Osseo della Clinica di Ematologia di Ancona è stato accreditato fin dal 2001 per la ricerca e il trapianto da Donatore Volontario (DV). L’attività del Centro nasce, per quanto riguarda il Trapianto di Midollo Autologo, nel 1991 e per il Trapianto Allogenico nel 1999. Fino ad oggi il nostro Centro (CT AN01) ha eseguito 550 trapianti di cui 484 autologi e 66 allogenici; tra questi figurano anche 4 trapianti da DV (altri 2 sono in programma nel mese di maggio), 4 trapianti da Cordone Ombelicale e 5 trapianti semicompatibili; sono stati altresì eseguiti 21 espianti da DV del nostro Centro, inviando il midollo raccolto agli altri Centri Trapianto che ne avevano fatto richiesta. Mentre la maggior parte dei trapianti autologi è stata eseguita per Linfomi o Mielomi, la maggior parte dei trapianti allogenici è stata eseguita per leucemie: in particolare 6 degli 8 pazienti che hanno ricevuto un trapianto da

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Figura 2 - Numero e tipologia dei trapianti

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CSE da M.O.

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PBSC

Sangue in toto

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DLI

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3 2

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1998

1999

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2001

2002

2003

2004

I prelievi di CSE midollari sono stati eseguiti presso la Clinica di Ematologia degli Ospedali Riuniti di Ancona e presso l’Ematologia dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro. I prelievi di PBSC, di linfociti (DLI) e di sangue sono stati eseguiti presso il Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale.


non familiare erano affetti da leucemia. A partire dal 1999, l’introduzione dei Regimi di Condizionamento ad Intensità Ridotta (cosiddetto Trapianto a Ridotta Intensità o Trapianto non mieloablativo) ci ha consentito di estendere l’applicazione del trapianto da DV anche a pazienti di età avanzata (oltre 55 anni e fino ad un massimo di 70 anni) con ottimi risultati; infatti la mortalità trapiantologica in questa fascia di pazienti già a maggior rischio per l’età avanzata (e fino a poco tempo fa impossibilitati a beneficiare di una terapia potenzialmente curativa come il trapianto), è risultata inferiore al 20%. Mentre il trapianto cosiddetto ‘convenzionale’ (o mieloablativo) si basa su di una radio/chemioterapia di preparazione, in grado di abolire in modo irreversibile la normale attività di produzione di globuli rossi, bianchi e piastrine da parte del midollo osseo, il trapianto cosiddetto a Ridotta Intensità (o non mieloablativo), prevede la somministrazione di dosi ridotte di radio o chemioterapia, nell’intento di ottenere solo una tolleranza da parte del ricevente nei confronti del midollo trapiantato, che a sua volta sarà poi in grado di completare l’attecchimento e di eradicare definitivamente la malattia leucemica grazie ad un meccanismo immune. La possibilità di impiegare questi regimi non-

mieloablativi anche nei riceventi un trapianto da DV consente, inoltre, di estendere questa procedura anche a pazienti anziani nei quali il trapianto era prima gravato da una tossicità e da un rischio di mortalità inaccettabili; peraltro anche soggetti giovani in condizioni non ottimali o con malattia ben controllata prima del trapianto potrebbero beneficiare in futuro di questo nuovo approccio. Nella nostra casistica la maggior parte dei nostri pazienti ha beneficiato di Regimi di Condizionamento a Ridotta Intensità e la mortalità globale è risultata pari al 13%. Globalmente il 50% dei pazienti sottoposti a trapianto da DV e il 75% dei riceventi trapianto di Cordone Ombelicale è attualmente vivo e non presenta segni di ripresa della malattia di base. Questi ultimi dati molto promettenti, relativi all’utilizzo del Cordone Ombelicale anche per pazienti adulti, non devono essere mal interpretati, in quanto l’attuale disponibilità di un numero notevole di unità di Sangue Cordonale, se da un lato offre notevoli prospettive anche per soggetti adulti, non deve essere considerata una alternativa alla ricerca di un DV nel registro nazionale ed internazionale. É noto che, purtroppo, oltre un terzo dei pazienti per i quali viene attivata la ricerca di un DV non riesce a trovare un DV

compatibile; inoltre, a volte, la lunghezza della ricerca fa sì che nell’attesa il paziente vada incontro a ricaduta. Pertanto la disponibilità di una Banca di Unità di Sangue Cordonale deve essere vista come una opportunità supplementare e non tanto come una alternativa alla ricerca di un DV compatibile; vi sono, peraltro, situazioni in cui una procedura potrebbe essere preferibile all’altra o viceversa, a giudizio del trapiantologo. In conclusione, al giorno d’oggi la disponibilità di un parco sempre più ampio di DV e di un numero crescente di Unità di Sangue Cordonale è in grado di assicurare un trapianto nella maggior parte dei pazienti privi di un fratello HLA-compatibile e che, per la pessima prognosi della loro malattia, non avrebbero avuto diversamente altre possibilità di cura. Attualmente i continui miglioramenti ottenuti nel parco dei potenziali donatori, ed anche la possibilità in futuro di predire con maggior precisione il rischio di gravi complicanze legate ad un trapianto da non familiare, potranno consentire di rendere ancora più personalizzata la ricerca del DV più appropriato per ciascun paziente e con ciò ridurre ulteriormente il rischio di tossicità legato alla procedura trapiantologica.

Cogliamo l’occasione per ricordarti, qualora l’indirizzo non fosse corretto, di segnalarlo alla tua ADMO Regionale e al laboratorio presso cui ti sei recato per la tipizzazione: è molto importante mantenere aggiornato l’archivio dei donatori, per spedirti le comunicazioni, ma soprattutto per poterti rintracciare facilmente in caso fossi chiamato per una possibile donazione. INDIRIZZO VECCHIO O ERRATO Cognome e nome Via

n° Città

Prov.

NUOVO INDIRIZZO Cognome e nome Via CAP

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Tel.

Prov. n° socio

Ai sensi del Decreto Legislativo 196/03, in ogni momento i nostri soci possono aver accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modifica o la cancellazione e opporsi al loro utilizzo con una comunicazione scritta.

Firma Puoi mandare questo coupon a: ADMO Federazione Italiana – Via Aldini, 72 – 20157 Milano – fax 02 39001170 – admo@admo.it

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ADMO Marche alla Finale B di Atletica Leggera DMO Marche diventa sponsor di una gara di atletica leggera. È iniziata così la collaborazione con l’Associazione Atletica Fabriano a cui la FIDAL, Federazione Italiana di Atletica Leggera, ha dato il compito di organizzare, il 12 giugno prossimo, una tappa del campionato italiano assoluto di società su pista. Grazie a questo connubio gli atleti (circa 300) delle società sportive di Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria, che si classificheranno per partecipare alla finale B del gruppo 3, avranno modo di conoscere meglio ADMO, l’importante compito che svolge e cosa, giovani in salute come loro, possono fare per gli altri. I volontari saranno a disposizione dei tanti che arriveranno allo Stadio Comunale di Fabriano, teatro della manifestazione, con un gazebo dal quale distribuiranno materiale informativo dell’Associazione e tutti i chiarimenti necessari per chi vorrà diventare donatore. Ai giovani che saranno impegnati nella competizione verranno regalati dei gadget offerti da ADMO Federazione. Il logo ADMO caratterizzerà anche due dei trofei che verranno distribuiti a fine giornata; saranno infatti targati ADMO

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il premio alla prima squadra femminile e alla prima squadra maschile, cioè a quelle squadre che avranno raggiunto il punteggio più alto nella classifica che terrà conto dei risultati delle oltre quindici specialità previste (corsa veloce e a ostacoli, salto in alto, in lungo e triplo, lancio del martello, del peso e del disco, marcia, staffette e altre ancora). Le due società vincenti entreranno a far parte dell’elite dell’atletica nazionale e parteciperanno di diritto alle gare di serie A. Saranno pertanto fra le punte di diamante dell’atletica italiana che tanto onore si è fatta nella recente manifestazione olimpica. Questa sarà sicuramente un’intensa giornata di sport e solidarietà, in cui giovani avranno la possibilità di conoscere meglio l’importanza di ADMO e che cosa si chiede ai suoi volontari. Il binomio ADMO Marche ed Atletica Leggera avrà sicuramente altri sviluppi in futuro. Infatti, in attesa di auspicabili nuovi connubi con la FIDAL in ambito nazionale, sono già in programma altre iniziative congiunte con l’Associazione Atletica Fabriano, un’istituzione nel mondo dell’atletica marchigiano che dal 1961 ha raggiunto importanti traguardi fino alla “Stella al merito” del Coni. Un partner che si sta rivelando importante con i suoi circa 150 atleti che si fanno onore sui campi di gara di tutta Italia, dai giovani fino agli over 35. Tra questi atleti c’è anche un donatore ADMO e su di esso contiamo come esempio di atleta di uno sport sano e promotore di ideali di solidarietà per i tanti suoi coetanei, che potranno così essere sensibilizzati sulla donazione di midollo osseo.

AMICI

DI ADMO IN GIAPPONE

Da alcuni mesi la Miyagi Marrow Donor Registry Promotion Conference (MMDRPC), un’associazione giapponese che si propone le nostre stesse finalità, ha preso contatti con ADMO Federazione Italiana, allo scopo di porre le basi per una futura collaborazione. Durante una recente manifestazione organizzata da MMDRPC per reperire nuovi donatori di midollo osseo è stato presentato e portato lungo le strade della città di Sendai anche il logo ADMO. Ringraziamo il Presidente di MMDRPC, Kaoru Yoshinaga, e la signora Kei Yamamoto per quest’amicizia che ci arriva da tanto lontano!


“Io, viva di tumore. Una storia vera”

Ciao a tutti, sono Grazia e nel lontano 1991 ho avuto l’onore di entrare a far parte della grande famiglia ADMO, ma ancor di più di essere stata prescelta ed espiantata nell’anno successivo. Cosa mi è rimasto da allora? Solo il rammarico di non poter essere ancora disponibile a “dare una mano”; come ben saprete dopo essere stati espiantati si rimane iscritti nel Registro come donatori ma non più “utilizzabili”. Fatevi avanti dunque, non abbiate paura,anche se sarete impoveriti di qualche cc di midollo sarete sicuramente più ricchi di soddisfazione ed orgoglio! Baci, anzi “bacini” a tutti Grazia Genova, 30 marzo 2005

È

QUI A FIANCO: PAOLA DE ANGELIS, VICEPRESIDENTE DI ADMO FEDERAZIONE ITALIANA, ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

“IO, VIVA DI TUMORE”. SOPRA: L’AUTRICE LOREDANA RANNI

e una buona somma raccolta per ADMO (per ogni copia venduta 1 euro sarà devoluto all’Associazione) si può dire che quella promessa non l’ha semplicemente mantenuta. L’ha resa nel modo più forte per far capire che di tumore si può guarire ”Nulla avviene per caso, neanche la malattia”. Vincere la malattia si può, e Loredana c’è riuscita. Questo è il messaggio di speranza del bel libro della Ranni. ”Bastano determinazione ed energia per aiutare i medici a far sì che i farmaci svolgano la loro azione al meglio” racconta Loredana. “Non ho mai pensato di essere un‘eroina – commenta l’autrice del libro – ma una donna come tante. E come tante donne che a trent’anni ritengono di avere tutti i diritti e di godersi la vita io ho cominciato la mia personalissima lotta per scacciare il tumore dal mio corpo. E ce l’ho fatta. Scoprendo che solo dopo tutto questo ho cominciato a vivere. Davvero”. Questo testo è il risultato della collaborazione tra ADMO e la casa editrice Proedi Editore che da tempo dimostra grande sensibilità al problema della donazione del midollo osseo, un semplice intervento che potrebbe salvare la vita a migliaia di persone. Grande emozione e partecipazione alla testimonianza umana di Loredana. Paola De Angelis Vicepresidente ADMO Federazione Italiana

✍ Ciao a tutti,

sono R.,una ragazza di 31 anni che da circa due mesi ha subito un trapianto di midollo osseo da donatore perchè affetta da leucemia mieloide acuta. Non vi dico la sofferenza che da agosto sto provando, tra chemioterapie e ricoveri in camera sterile, ma spero che tutto questo, presto, diventi un brutto ricordo. Vi scrivo perchè, scherzo del destino, anch’io ero una donatrice ADMO. A 22 anni mi sono iscritta e sono stata chiamata perchè compatibile al primo livello. Ma vi contatto soprattutto per ringraziare il mio donatore, che so essere un ragazzo di Verona. Lo considero come un fratello, anzi di più, senza il suo aiuto non sarei certo qui a scrivere. GRAZIE DI CUORE, queste sono le uniche parole che riesco a dire perchè il sentimento di gratitudine è difficile da descrivere e da esternare. Un grazie anche a tutte le persone che mi sono state e mi stanno vicine soprattutto la mia mamma, il mio fidanzato Francesco e il personale del Reparto di Ematologia di Pisa diretto dal Prof. Petrini: siete stupendi!!! Un abbraccio, R. 14 marzo 2005

✍ Cara ADMO,

non so da quanto tempo devo scrivere questa lettera, ma solo oggi ho trovato la motivazione, il tempo e forse anche le parole per farlo. Mi presento, mi chiamo Lucrezia, ho 17 anni e vivo a Fasano (BR). Sento oggi il bisogno di raccontare la mia storia perché penso che in qualche

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il titolo significativamente riassuntivo di un libro firmato da Loredana Ranni e edito da Proedi Editore nel novembre del 2004. Più che del testo il titolo è riassuntivo di una dolorosa esperienza vissuta dal 1993, quando all’autrice venne diagnosticato un linfoma non Hodgkin, fino alla faticosa ripresa della vita quotidiana. Favorite dall’elegante veste grafica e dallo stile chiaro e incisivo dell’autrice, giornalista di professione, le pagine scorrono veloci alla lettura. Nella loro apparente semplicità esse evidenziano in maniera immediata l’agghiacciante condizione – umana e psicologica – dell’autrice, che non ha voluto fare mistero della gravissima patologia che in un primo tempo sembrò toglierle sogni e speranze. È un libro essenziale, che non contiene parole di troppo e, proprio perché drammatico racconto di una storia vera, ti scuote e ti agita nel profondo. Anche quando leggi che la straordinaria forza interiore dell’autrice, la sua strenua determinazione nel lottare per sopravvivere, l’amore della mamma e del papà (valore assoluto nella vita e negli affetti della scrittrice), la grande sensibilità e la preparazione del personale medico e paramedico incontrato, la spinta tratta dall’incontro con altri malati, e non ultima la fede in Dio, le hanno “regalato” il miracolo della guarigione. Il libro è stato presentato il 5 marzo a Pescara presso il Caffè Letterario del Museo delle Genti d’Abruzzo dal Presidente di ADMO Regione Abruzzo, Paola De Angelis, presente l’autrice. Coordinatore dell’incontro è stato il Direttore dell’emittente TV Rete 8, Dott. Pasquale Pacilio. Nasce da una promessa il libro che ha scritto Loredana Ranni, giornalista d’origine abruzzese e caporedattore del mensile “Cipria”, per raccontare la sua esperienza di donna guarita dal tumore. “È una promessa fatta a una persona che non c’è più“ racconta l’autrice di fronte al numerosissimo pubblico che affolla il Caffè Letterario, “così mi sento più viva, e non solo per il fatto d’averla scampata bella”. Oggi, a distanza di dieci anni, con 6500 copie vendute

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modo possa servire a qualcuno, a chi è ancora dubbioso sulla donazione di midollo, a chi cerca un motivo per tipizzarsi: quando con i miei amici o compagni di classe parlo di questo argomento a volte vedo interesse, a volte dispiacere, a volte un’indifferenza che mi fa male. Quindi, eccovi la mia storia. Tre anni fa, avevo 14 anni, mi fu diagnosticata al Policlinico di Bari una leucemia mieloide cronica, una specie di fulmine a ciel sereno in una vita bambina-adolescente come la mia. Allora a Bari mi dissero che l’unica soluzione per me era il trapianto di midollo, che solo così potevo sperare di guarire completamente. Immediatamente scattò la ricerca per il mio donatore, e subito i miei familiari si fecero tipizzare. Purtroppo nessuno di loro risultò compatibile (con grande dispiacere della mia sorellina che ci teneva tanto a donarmi il midollo!), quindi si ricercò un donatore non consanguineo. Non potete immaginare quanto affetto si strinse attorno a me in quel momento. Lo spettacolo più meraviglioso, quello che diede al mio cuore la forza di combattere fino in fondo, quello che mi fece capire quante persone mi amavano davvero, fu di vedere tutti, amici e parenti, che ci chiedevano dove e come potersi tipizzare. Per me. Persone che mai avrei immaginato compiessero un gesto simile, tutti i miei cugini, amici di amici, cugine che si iscrissero al registro da Roma, persino miei compagni delle scuole elementari che mi chiedevano se potevano tipizzarsi. Tanti sforzi per me mi commossero, e contemporaneamente mi resi conto di quanto fosse sconosciuto il mondo di ADMO fino ad allora. Il donatore arrivò da Milano, un uomo sconosciuto ma di sicuro con un cuore grande. A Bari non erano ancora attrezzati con un reparto di trapianti (adesso lo sono), specialmente per l’età pediatrica, così qualcuno mi suggerì di rivolgermi al Gaslini di Genova. Lì ho trovato una mia seconda famiglia (e Genova è ormai una seconda casa), perché ho passato in quel reparto di terapia intensiva cinque mesi in compagnia di infermiere, medici e bambini che sono entrati nella mia vita in quel momento e per sempre, perché non scorderò mai nessuno di loro. Ho imparato ad affrontare il dolore col sorriso, a reagire anche quando non riuscivo più a muo-

vermi dal letto, a non lasciarmi annientare da un male che sfinisce ogni forza e pazienza. E mi sono lasciata aiutare dalla gente speciale che ho trovato attorno a me, ho preso speranza dalle lettere che miei amici e cugini mi mandavano ogni settimana, ho trovato il coraggio di scherzare sui virus solo per ridere insieme. Ho conosciuto infermiere con le quali ancora ho un rapporto di amicizia strettissimo, medici che riescono ad essere persone semplici, sincere, che riescono a giocare con un bambino di un anno solo per visitarlo. Ma ho toccato anche realtà di dolore diverse dalla mia, come quella di G., un bambino che non è riuscito a sconfiggere la leucemia perché il midollo del donatore statunitense tardava ad arrivare, oppure come quella di A., per il quale si trovò solo un donatore semicompatibile, che ahimè non fu sufficiente. È anche per loro che sto scrivendo adesso. Perché se io sono riuscita a guarire, se nonostante le difficoltà e i momenti neri sono qui adesso, loro non ce l’hanno fatta. Perché nel registro non c’era ancora qualcuno che andasse bene per G., o per A., e questo ha tolto loro le speranze. Allora mi sono chiesta perché, qual è il destino così crudele da condannare un bambino di un anno e mezzo che ancora non sa camminare, perché a loro è stato negato il sorriso? L’unica risposta che ho trovato è che bisogna guardare avanti, che per G. o per A. non si può più far nulla ma per altri come loro sì che si può. Tutti amano i bambini, nessuno vorrebbe vederli star male… E allora da qui nasce la consapevolezza che la donazione di midollo non è qualcosa di lontano da noi. Anzi, è più vicino di quanto si pensi. È un gesto di nobiltà di cuore, di amore per la vita, è una speranza REALE, CONCRETA. La donazione è una cosa VERA. A noi costa ben poco farci un prelievo di sangue, o sottoporci ad una biopsia, lo sforzo richiesto è minimo. Ma quello che si può fare è immenso. È vedere un cucciolo sorridere, è far sorgere il sole per chi lo credeva già spento, è un aiuto tra i più grandi che esistono. Io credo che di fronte alla potenza di un atto tanto piccolo non c’è dubbio o perplessità che tenga. Io sono stata fortunata, per questo aspetto che passino i canonici 5 anni dal trapianto per poter donare almeno il sangue. Spero però, con un pizzico di fortuna, di poter sensibilizzare tanti altri a compiere questo gesto, primi fra tutti i miei compagni di classe che si credono tanto superiori a queste cose. Se io ce l’ho fatta ho il dovere che la mia esperienza, quella di G. e di A. non siano inutili, ho il dovere di trasmettere un messaggio importante. Con questa lettera, forse, ho iniziato a farlo. Mi scuso per la lunghezza, che sarà certamente difficile far rientrare nella pagina delle lettere di ADMO Notizie, però questo è quello che avevo bisogno di dire. Grazie a tutti coloro che questo messaggio l’hanno già colto o che hanno intenzione di farlo,

grazie a chi lavoro con tanto impegno per salvare gli altri. Per loro ho avuto salva la vita. Avanti con la speranza! Lucrezia D. Pezze di Greco (BR) - 20 dicembre 2004

✍ Carissimi,

per i miei 30 anni credevo che i regali fossero finiti, non avrei mai potuto immaginare che doveva ancora arrivare quello più grande: la fortuna di essere compatibile per la donazione di midollo osseo! Quando mi hanno contattata ero al settimo cielo e non potete immaginare la mia gioia nello scoprire che il ricevente sarebbe stata una bambina di 4 anni, proprio io che adoro i bambini potevo aiutarne uno! Mi sembrava di sognare, era tanto che aspettavo questo momento, l’ho desiderato con tutta me stessa! Iscrivermi a ADMO (e a AVIS e AIDO) è stata la prima cosa che ho fatto il giorno del mio 18° compleanno perché, se ci fosse stato un donatore che avesse potuto salvare la vita di mio padre, sarei stata la persona più felice del mondo. Mio padre, infatti, aveva la leucemia, la mieloide acuta, e sono sicura che da lassù, come suo solito, ha fatto sì che il mio sogno si realizzasse. Così il cerchio si chiude, anche nella cosa più brutta della mia vita, la scomparsa di mio padre, ho trovato un lato positivo ed ora, finalmente, le lacrime sono di gioia! Carolina R. 20 dicembre 2004 Ciao a tutti, mi chiamo Alessio e ho 34 ✍ anni.

Lo scorso mese di settembre ho avuto la fortuna di poter donare il midollo osseo. Circa una decina di anni fa, quando mi sono iscritto all’ADMO, non avrei mai pensato di poter raggiungere questo traguardo. Il poter aiutare concretamente qualcuno, dare una speranza di vita ad una persona in qualche parte del mondo è un emozione indescrivibile, ve lo giuro. Un’esperienza che rimarrà per sempre nel mio cuore. È stato un dono del Signore. Auguro a tutti Voi di poterlo provare! Non nascondo che ho avuto degli attimi di preoccupazione ed agitazione, ma la straordinarietà di quello che mi stava per capitare mi ha aiutato a superare quei momenti. Se mi permettete vorrei rivolgere un pensiero e idealmente dedicare questa mia donazione ad una persona a me cara che ora non è più tra noi. In fondo, è grazie a lui, e alla sua famiglia, se ho potuto vivere questa grande gioia. Grazie Tiziano. Ciao. Alessio Omegna (VB), 17 novembre 2004


in

Italia

Piemonte Resoconto dell’attività di ADMO Piemonte nel 2004 NELLE FOTO ALCUNE DELLE NUMEROSE INIZIATIVE ORGANIZZATE NEL 2004 DAI VOLONTARI DI ADMO PIEMONTE

mativa sul tema della solidarietà e della donazione svolta nelle scuole piemontesi dai volontari ADMO, in collaborazione con le altre associazioni del settore donazione e trapianti. • Attività di divulgazione: sono stati organizzati 450 incontri divulgativi, con l’aiu-

to dei nostri referenti, su tutto il territorio piemontese, all’interno di scuole e nell’ambito di manifestazioni socio culturali, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione al dono di midollo osseo e di cellule staminali e per la raccolta fondi finalizzata alle attività statutarie dell’Associazione. Durante il 2004 16 donatori piemontesi hanno effettuato la dona-

Una Colomba per la

Vita

Si è svolta nei giorni 19 e 20 marzo 2005 la dodicesima edizione della manifestazione nazionale ADMO “Una Colomba per la Vita”. ADMO ringrazia di cuore tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’iniziativa, in particolare i numerosi volontari presenti nelle piazze italiane per fornire informazioni sulla donazione di midollo osseo e distribuire ben 65.000 colombe.

zione di midollo osseo-cellule staminali. A tutti loro un sentito grazie! Ringraziamo inoltre tutti coloro che si sono prodigati contribuendo a reperire fondi per la nostra Associazione e offrendo i prodotti ADMO durante le numerose campagne di sensibilizzazione fra cui “Un Panettone per la Vita” e “Una Colomba per la Vita”.

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Il 16 aprile 2005 si è svolta a Villar Perosa la XV Assemblea dei soci ADMO, durante la quale è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo. Hanno partecipato, oltre a tutti i Fondatori di ADMO Piemonte, alcune personalità, fra cui il Dott. Reali, Fondatore della Banca Dati Italiana, che hanno illustrato i passi avanti in termini di donazioni e trapianti che si sono svolti in questi anni. Durante l’Assemblea si è anche presentato il resoconto delle attività dell’anno 2004 da cui è emerso: • Reclutamento donatori: al 31 dicembre 2004 i nuovi soci donatori piemontesi sono stati 1.253, di cui quasi il 26% sono giovani sotto i 25 anni. Questo importante risultato, in crescita rispetto al 2003, è frutto dell’assidua attività for-

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Un giardino per Nicholas Sabato 4 dicembre ADMO Piemonte è stata presente durante l’inaugurazione del giardino dedicato a Nicholas Green, il bambino americano assassinato dieci anni fa durante un tentativo di rapina in Calabria, dove si trovava in vacanza. La famiglia ha acconsentito all’espianto di cornee e organi vitali, regalando un futuro a sette pazienti italiani in lista per il trapianto. La giornata si è conclusa con alcune testimonianze commoventi, fra cui quella di Mario Bella, papà di Rossano, morto all’età di 20 anni perché non si riuscì a trovare un donatore compatibile di midollo osseo, e quella di Tarcisio Frairia, il Poeta di Valle che scrisse una poesia dedicata a Rossano e al piccolo Nicholas.

MARIO BELLA, PRESIDENTE DI ADMO PIEMONTE, CON IL PADRE DI NICHOLAS GREEN

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Poesia per Rossano

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Tarcisio Frairia, Poeta di Valle della Val Chisone, nel primo anniversario della morte di Rossano scrisse un cantico in ricordo della sua morte. Venne pubblicato nel 10° anniversario della Fondazione di ADMO “Rossano Bella” Regione Piemonte sul libro “Voci del silenzio e della vita, canti della Val Chisone”. In rima, io padre di Rossano gli feci la risposta, che vi invio se volete pubblicarla. Mario Bella

Sentiero d’amore Breve è il sentiero tra fiori di prato, ove alla tepida riva del sorgente sole con infinita pietà tu sei tumulato. Lì, nel silenzio di un sito adombrato, le tue membra giacenti riposano… … sui sogni d’un tempo passato, sui progetti di lavoro e d’amore di una fiorente vita a vent’anni finita. Ma ancora parlano gli occhi profondi, l’intenso tuo sguardo di un vago mistero ovattato, forse triste presagio di lontana

sventura per lo stame o la stella d’una vita che dura? Lungo l’aprica riva il sentiero dei morti Si fonde a l’aere sacro nel felice connubio Di anime risorte, leggere ed osannanti gioiose Al suono delll’eterna tua storia umana. Quando improvvisa, con colpa letale T’assalì senza scampo la furia del male, tu lottasti con ogni tua forza superando paure, incertezze reali che niuno bandì. Fino al giorno che depauperato il tuo sangue E vano l’affanno del veloce cercare, la condanna accettasti nella mesta rassegnazione che fede e ragione soltanto può dar. Dal tuo corpo martoriato emerse luminosa La figura cristiana dell’Uomo caro a Gesù. Non pianti, né gesti d’umana disperazione Colmaron le ore degli affetti genitivi-filiali, quando la via della miglior vita come soffio chiamò; ma un coraggioso testamento d’altruistico amore per salvare giovani sofferenti le stesse tue pene, nella grandezza del tuo cuore puro, sprigionò. Quel seme d’amore, raccolsero i tuoi genitori Stremati dal lungo dolore, e pure votati Alla cara missione che figlio morente Nel nome di Dio e dell’umano soffrire Supplicando ai viventi per grazia donò. Così tua immagine, Rossano Bella, rasserenata E pulsante d’anima fra noi s’è involata: nello spazio breve e immenso d’un sentiero fiorito, cammina la vita del tuo dono d’amor!

Risposta di Mario Bella Caro Tarcisio, nostro Poeta di Valle, Tra pareti, boschi, sentieri e prati in fior I tuoi occhi mirano e tu canti Molti di coloro che non sono riusciti a veder la sera. La tua penna vola e scrive di pensieri altrui, dolci e dolorosi. Tu cantasti nel tuo ultimo sfogar tra figure e scritti Il mio figliol, che io resi al Sommo in ciel quel mattin, Ultimo viaggio dal paese suo natio alla città. Era autunno, l’inverno si avvicinava e la nebbia calava Da non veder più il fine. La mia mente annebbiata dal dolor vedeva la fine Di quel germoglio da me creato e accudito,

adulto e vigoroso. Il pensar com’era…l’ormai sciupato germoglio Non vide più la primavera. Così andò, il Sommo in ciel lo prese a sé e Suo l’ha fatto, ma non il suo scritto che io sparsi per il mondo. A te dico, poeta mio amico, il mio figliolo sta arando ancor Per altrui seminar quel seme d’amor. Per molti forse è tardivo, ma di certo Sta arando più ora Di quanto avrebbe arato e seminato da vivo.

Lo sport con ADMO Numerose manifestazioni di carattere sportivo come corse, tornei di calcio e di tennis hanno visto la presenza dei punti informativi ADMO e dei nostri volontari che, inserendosi in mezzo ai giovani, si sono resi disponibili a fornire informazioni su quanto può realmente significare per un malato la donazione di midollo osseo.

Una corsa nel nome della Vita Pervasa da un senso di sportività e fair play, nella mattinata del 21 novembre 2004 ha avuto luogo, tra le strade di campagna della piccola cittadina di None, la “Stranone”. L’evento sportivo consisteva in una minimaratona della lunghezza di 7000 metri circa con premiazione finale cui hanno preso parte 430 atleti di livello agonistico e non, che ha visto come vincitore Bruno Santachiara. Di notevole importanza sono stati anche i premi assegnati al più vecchio e al più giovane partecipante della competizione. Tra i numerosi iscritti comparivano inoltre, vincendo il primo premio come gruppo più numeroso, i membri delle associazioni AIDO e ADMO, tra le cui fila vi era Veronica Bruera premiata in quanto prima classificata nonese della sezione non competitiva. La loro presenza è stata un’importante testimonianza di solidarietà che fa della dedizione al volontariato un esempio da seguire. Le parole del presidente dell’Associazione, Enzo Garrone, poco prima della premiazione, hanno spiegato quanto sia importante l’informazione riguardo alla donazione di organi, tessuti, cellule e midollo osseo. Tra i partecipanti alla competizione vi erano inoltre numerosi iscritti ADMO e membri delle sezioni comunali AIDO adiacenti a None (in modo particolare di Candiolo), testimonianza di come solamente dalla cooperazione tra le varie sezioni, osservando un obiettivo comune, si possa arrivare ad un unico e forte risultato.

ADMO ALLA CORSA CAMPESTRE DI VILLAR PEROSA


Domenica 12 dicembre 2004 la sezione di Scarnafigi si è riunita per festeggiare la benedizione del proprio labaro nella chiesa parrocchiale del paese. Gli scarnafigesi hanno partecipato numerosi alla celebrazione rendendo ancor più significativo questo momento per noi così importante. All’inizio della Messa domenicale don Gullino ha subito sottolineato l’importanza dell’evento e dell’opera dei volontari e ha lasciato la parola al dottor Domenico Testa che ha riassunto brevemente la storia della Sezione e ha sottolineato quanto sia fondamentale che i giovani si tipizzino e diffondano la cultura della donazione. Durante la Santa Messa più volte si sono ricordati Rossano Bella, Cristian Canale e Luigina Gaveglio, a cui la sezione è intitolata, e più volte l’appello alla tipizzazione è stato rivolto in particolare ai più giovani. Chiusa la celebrazione, una giornalista del “Corriere di Saluzzo” ha provveduto a scrivere un articolo e a scattare delle foto da pubblicare per rendere nota a più persone l’iniziativa. La sezione registra così un’altra giornata di diffusione del messaggio fondamentale di ADMO: l’importanza della tipizzazione e la necessità che i giovani conoscano la realtà del trapianto e della donazione di midollo osseo.

Concerti per ADMO I Mandriga ad Alba Sabato 27 novembre, presso l’Auditorium della Fondazione Ferrero ad Alba, ADMO Alba Sezione “Patrizia Gosso” ha organizzato una serata divulgativa dal titolo “Perché diventare donatori di Midollo

Osseo”. È stato il gruppo musicale Mandriga ad aprire la serata con la presentazione del nuovo album intitolato “Piccolo sogno”. Successivamente si è parlato della donazione con toccanti testimonianze di alcune persone che hanno sperimentato l’atto della donazione o che hanno avuto la fortuna di ricevere un trapianto di midollo osseo che ha salvato la loro vita. I Disamistade a Mondovì Ringraziamo il comune di Mondovì e la Banca Alpi Marittime per il patrocinio alla serata musicale che si è tenuta nel mese di maggio 2004 con il gruppo “Disamistade”, formato da 8 ragazzi che hanno accettato molto volentieri l’invito di cantare e suonare per ADMO. La serata ha permesso di far conoscere a molti giovani il valore della donazione.

Convegno Donatori di Vita a Trino Vercellese Domenica 13 marzo le sezioni comunali di AIDO e FIDAS hanno organizzato un convegno che è stato anche un motivo di festa per tutti coloro che si impegnano per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del dono di sangue e di midollo osseo. Dopo la funzione religiosa, il referente AIDO Mario Buffa ha accolto relatori e pubblico per dare il via ai lavori. Al saluto del Vicesindaco, Dott. Gianni Rosso, ha fatto seguito il Presidente di FIDAS Piemonte, Prof. Dario Cravero, che ha ricordato l’importanza per la società del mondo del volontariato. Roberto Guaschino, Primario del Centro Trasfusionale di Casale Monferrato, ha parlato degli aspetti tecnici della donazione di sangue ed emoderivati ed ha puntualizzato che il midollo osseo non è il midollo spinale, ma viene prelevato dal-

ALCUNI MOMENTI DELLA SERATA DIVULGATIVA DI ALBA

GIUSEPPE MARETTO RACCONTA LA SUA ESPERIENZA DI DONATORE AL CONVEGNO ADMO DI TRINO VERCELLESE

le ossa del bacino. Franco D’Alessandro, Direttore Tecnico FIDAS di Torino, ha precisato che anche i medici di base hanno un compito specifico, al fine di sensibilizzare la popolazione alla donazione di sangue. Guido Pastore, Responsabile di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale di Vercelli, ha ricordato che la raccolta delle cellule staminali può avvenire anche tramite il dono del cordone ombelicale. Molto commovente è stato l’intervento di Mario Bella quando ha detto che in Italia ogni anno moltissimi papà perdono i loro figli, come è successo a lui, a causa delle difficoltà di trovare un donatore. Altra testimonianza emozionante è stata quella di Giuseppe Maretto, con alle spalle 130 donazioni di sangue e 2 donazioni di midollo osseo, che fra l’altro ha detto: “Tutte le persone che danno qualcosa di se stessi sono persone normali. In tanti anni di esperienza ho avuto modo di toccare con mano situazioni strazianti di persone la cui unica salvezza è legata al trapianto. Purtroppo il sangue non si costruisce in laboratorio ed ecco che è necessario fare qualcosa per gli altri. Tutti possiamo e dobbiamo promuovere la donazione, perché donare fa bene prima di tutto a noi stessi”. Poi è toccato a Monica Tronel, ventunenne trinese che ha subito un trapianto di midollo osseo nel 2003 e con tanta grinta e determinazione, ha combattuto e

sconfitto la leucemia: “purtroppo non posso conoscere il nome di chi mi ha ridato la vita, ma lo considero a tutti gli effetti un mio fratello maggiore. Adesso svolgo la vita di una normale ragazza di vent’anni e questo grazie anche ai medici che studiano per curare i tanti malati”. Testimonianze dirette che valgono più di mille parole.

ADMO ringrazia i bambini del Centro Commercio La Prealpina di Roletto Durante il periodo natalizio il Centro Commercio La Prealpina, ha organizzato “Al centro di un Natale da Favola”, iniziativa dedicata ai bambini ed al sociale. Il tema di quest’anno era un concorso denominato “Disegna il tuo Natale”, in cui i bambini dovevano disegnare il Natale utilizzando colori e tecniche diverse, ma soprattutto dovevano rendere protagonista la loro innata creatività e fantasia. Per ogni disegno consegnato a Babbo Natale dai bambini il Centro Commercio La Prealpina ha destinato 2 Euro a ADMO Villar Perosa. Grazie a questa importante iniziativa il responsabile Mario Bella ha potuto contare su un colorato abbraccio solidale da parte di moltissimi bambini, che con entusiasmo correvano stringendo tra le manine il loro capolavoro per consegnarlo a Babbo Natale quasi fosse un tesoro. Ed è stato proprio un “tesoro” per ADMO poter contare su un aiuto solidale così esteso e coinvolgente che, come un grande coro, ha dato vita ed allegria a questa bellissima iniziativa. L’evento è proseguito per tutti i week end dal 4 dicembre 2004 al 6 gennaio 2005, giorno in cui è stato consegnato l’assegno nelle mani del Sig. Bella.

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ADMO Scarnafigi Benedizione del labaro

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Lombardia Walter Nudo registra uno spot per ADMO “Ciao, sono Walter Nudo e sono fiero di essere donatore di midollo osseo... E tu?” Questo è il testo dello spot registrato presso la nostra sede dal testimonial ADMO che già ci aveva accompagnato nell’edizione

Milano e di Busto Arsizio. La scultura sarà collocata entro l’estate in via permanente nell’area partenze del Terminal 1 dell’aeroporto internazionale di Milano Malpensa.

ADMO a canestro È stata avviata una interessantissima collaborazione tra ADMO Lombardia e la Società Pallacanestro Varese, Casti Group, finalizzata alla diffusione del nostro messaggio agli appassionati di basket all’interno dello storico PalaIgnis di Varese. Sulle tribune è stato collocato uno striscione ADMO – ripetutamente inquadrato delle telecamere di Sky durante la diretta del derby con la A.J. di Milano – ed è in preparazione uno spot promozionale con i giocatori, identico a quello già realizzato con Walter Nudo. Qualora lo spot dovesse essere realizzato, ne sarà curata una duplice versione.

WALTER NUDO DURANTE LA REGISTRAZIONE DELLO SPOT

2004 della manifestazione “Angelo dell’Anno”, insieme al campione mondiale di sci per trapiantati, Alessandro Barolo. Lo spot è stato realizzato in due versioni, da 15 e da 25 secondi, per adattarsi alle più svariate esigenze. ADMO Lombardia lo mette a disposizione di ADMO Federazione e di tutte le ADMO Regionali che desiderassero utilizzarlo sulle reti televisive a diffusione regionale o per altre iniziative locali.

Una Meta per la Vita “Una Meta per la Vita” è il titolo dello spot realizzato per i circuiti televisivi utilizzando le immagini di una partita di Rugby della Società Leonessa 1928 di Brescia.

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Una scultura per ADMO

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È stata realizzata dai detenuti della Casa Circondariale di Busto Arsizio (VA), grazie alla disponibilità di due volontari ADMO, una scultura avente come tema la mondialità del trapianto di midollo osseo. L’iniziativa ha avuto il plauso del Ministero di Grazia e Giustizia, nonché il patrocinio della Regione Lombardia, delle Province di Milano e Varese e delle Città di IL BOZZETTO DELLA SCULTURA REALIZZATA PER ADMO DAI DETENUTI DI BUSTO ARSIZIO

Anche di questo spot è stata realizzata una duplice versione: una per ADMO Federazione da utilizzarsi per i circuiti televisivi a diffusione nazionale e una per le emittenti che coprono un territorio regionale. Per il secondo anno consecutivo i giocatori hanno partecipato al campionato italiano Super 10 indossando una divisa sulla quale compare solo il logo ADMO. Il filmato ha ottenuto il patrocinio della Regione Lombardia, di tutte le Province Lombarde e delle città di Brescia e di Rovato dove si sono disputate le partite.

Alto Adige Il nuovo Direttivo di ADMO Alto Adige Südtirol La sera del 18 marzo 2005 si è svolta l’assemblea elettiva di ADMO Alto Adige, alla quale hanno partecipato, oltre ai componenti del Direttivo uscente, anche la Presidente dell’AVIS Comunale, Sig.ra Claudia Sordi, il Vicepresidente, Sig. Giampaolo Doati, e la Presidente dell’ADISCO Sig.ra Marisa Cantisani. Dopo una dettagliata relazione del Presidente uscente Gregorio Tranquillini, in cui sono state enumerate le varie iniziative svolte nell’ultimo anno, si è proceduto all’elezione del nuovo direttivo il quale risulta così composto: Presidente Gregorio Tranquillini, Vicepresidente Mauro Scrinzi, Segretaria Gerty Laner, Tesoriera Emanuela Da Campo, Consiglieri: Arianna Bertolotto, Monica Bancaro, Franca Di Michele, Sandro Mitolo, Matteo Bertoldo, Referente Medico è la Dott.ssa Cinzia Vecchiato, che prende il posto del Dott. Sandro Rinaldi. Un ringraziamento particolare va al nostro Segretario uscente Renato Ragona, ultimo fondatore di ADMO Alto Adige rimasto in seno all’Associazione fino ad oggi. Dopo tanti anni di attività e di contributo alla crescita dell’Associazione con nostro grande dispiacere Renato ha ritenuto di lasciare il testimone ad altri. Un sentito ringraziamento lo dobbiamo anche al Dott. Sandro Rinaldi che con Antonella Mora iniziò l’attività di sensibilizzazione fra i giovani tenendo conferenze all’interno delle scuole. Grazie Renato! Grazie Sandro!

IL NUOVO DIRETTIVO DI ADMO ALTO ADIGE-SÜDTIROL

Wir stellen Ihnen den neuen ADMO-Ausschuss vor Am 18. März 2005 hat den ADMO-Südtirol Wahlabend vor, an dem außer die Ausschussmitglieder auch die Präsidentin von AVIS, Frau Claudia Sordi, und die Präsidentin von ADISCO, Frau Marisa Cantisani mit dem Vizepräsidenten Herrn Giampaolo Doati teilgenommen haben. Nach einem detaillierten Bericht vom ADMO-Vorsitzenden, Herrn Gregorio Tranquillini, in dem die verschiedenen Veranstaltungen und Tätigkeiten genannt wurden, die im letzten Jahr organisiert worden sind, fand die eigentliche Stimmabgabe statt. Der neue Ausschuss besteht nun aus folgenden Mitgliedern: Vorsitzender: Herr Giorgio Tranquillini, VizePräsident: Mauro Scrinzi, Schriftführerin: Gerty Laner, Kassenführerin: Emanuela da Campo, Räte: Arianna Bertolotto, Monica Bancaro, Franca Di Michele, Sandro Mitolo, Matteo Bertoldo, ärztlicher Ratgeberin: Frau Dr. Cinzia Vecchiato, die die Stelle von Herrn Dr. Sandro Rinaldi übernimmt. Einen besonderen Dank unserem ehmaligen Schriftführer, Herrn Renato Ragona, dem letzten ADMO-Südtirol Gründer, der bis heute in unserem Verein tätig gewesen ist. Nach vielen Jahren eifriger Tätigkeit wollte er seine Stelle anderen Menschen freigeben. Unser Dankeschön geht auch Herrn Dr. Sandro Rinaldi, der zusammen mit Antonella Mora, die ersten Schritten in Sache Sensibilisierung der Jugendlichen durch Konferenzen und öffentlichen Reden gemacht hat. Danke Renato! Danke Sandro!

1° Galà della Speranza Al teatro Haus der Kultur di Bolzano la sera del 13 novembre 2004, alla presenza del Presidente Provinciale Dott. Luis Durnwalder e del Primario del Centro Trasfusionale di Bolzano Dott. Oswald Prinoth, si è svolto uno spettacolo di danza a favore di ADMO, offerto dalle scuole “Evento danza” di Barbara Ante e “Dansart” di Elisa Darù. Le performance dei ballerini dilettanti e professionisti di danza classica e moderna e di una cantante si sono susseguiti sul palco del teatro strapieno. Lo spettacolo, oltre alla raccolta fondi, ci ha dato l’opportunità


Foto di Alessandro Ante

in più per i pazienti. Per la Divisione regionale si tratta davvero di un passo avanti molto importante.

giovani verso la donazione in genere, e soprattutto verso la donazione di midollo osseo.

Die Hämatologie erhält eine sehr wichtige Anerkennung

Seminar “Die Bedeutung der Gewebe- und Organspende in der Medizin”

Die Hämatologie unseres Krankenhauses „Lorenz Böhler“ deren Chefarzt Herr Prof. Paolo Coser ist, erhielt eine sehr wichtige Anerkennung. Nun gehört sie zu den international akkreditierten Zentren wo sowohl die Selbst- und die allogene (aus verwandtem Spender) als auch die allogene Transplantation aus nicht blutverwandtem Spender erlaubt ist. Das ist sicherlich etwas Positives in dem Kampf gegen blutkrebsartige Krankheiten insbesondere in dem Kampf von Knochenmarkerkrankungen (Leukämie, Myelome usw.) und Lynphomen. Eine Hoffnung mehr für die Patienten und eine wichtige Anerkennung für unsere Region.

1. Galaabend der Hoffnung Am 13. November 2004, abends, fand im Bozner Haus der Kultur eine Tanzveranstaltung statt, der unser Regionspräsident Herr Dr. Luis Durnwalder und der Chefarzt des Transfusionszentrum des Bozner Krankenhauses Herr Dr. Oswald Prinoth beigewohnt haben. Die Veranstaltung wurde von ADMO zusammen mit den Tanzschulen „EVENTO DANZA“ von Barbara Ante und „DANSART“ von Elisa Darù. Dieser Abend gab uns die Gelegenheit dem Publikum unseren Verein vorzustellen, und in den darauffolgenden Tagen haben wir eine Zunahme der Einschreibungen bemerkt.

La Divisione di Ematologia entra nell’élite mondiale Nuovo prestigioso riconoscimento per la Divisione di Ematologia dell’Ospedale “Lorenz Böhler” di Bolzano, diretta dal Prof. Paolo Coser, che è stata accreditata a livello internazionale come Centro dove oltre al trapianto di midollo osseo autologo e allogenico (da donatore familiare), è possibile anche effettuare il trapianto allogenico da donatori volontari. Un’arma in più per combattere le malattie oncoematologiche ed in particolare i tumori del midollo osseo (leucemie e mielomi) e degli organi linfatici (linfomi), una speranza

Seminario “Il Valore della Donazione di Tessuti ed Organi in Medicina” Il 4 marzo presso la Libera Università di Bolzano a Bressanone si è svolto un seminario dal titolo “Il Valore della Donazione di Tessuti ed Organi in Medicina”. Ai giovani studenti si sono presentate unite quattro associazioni: oltre a ADMO c’erano AVIS, ADISCO e AIDO. È stata una proficua giornata con relazioni molto interessanti svolte dal Dott. Sandro Rinaldi, dalla Dott.ssa Roberta Destro, dal Dott. e Prof. Fabrizio Pregliasco e dalla Dott.ssa Elena Galbiati, inerenti vari aspetti e problematiche, anche di natura psicologica, della donazione. Speriamo che anche questo serva a sensibilizzare ancora di più i

Am 4. März 2005 hat ein Seminar mit dem Titel “Der Wert der Gewebe - und Organspende in der Medizin” an der Bozner freien Universität in Brixen stattgefunden. Den anwesenden Studenten wurden 4 verschiedene Organisationen vorgestellt und zwar: ADMO, AVIS, ADISCO und AIDO. Es war eine sehr interessante Tagung mit wichtigen Berichten von Herrn Dr. Sandro Rinaldi, Frau Dr. Roberta Destro, Herrn Dr. Prof. Fabrizio Pregliasco und Frau Dr. Elena Galbiat insbesondere über die psychologische Problematik der Spende. Wir hoffen, diese Tagung wird die Jugendlichen immer mehr sensibilisieren und sie mit der Problematik der Knochensmarkspende betrauter machen.

ADMO premia la sensibilità Martedì 26 ottobre 2004 ADMO Alto Adige ha premiato Luisa Gnecchi, Vice Presidente della Giunta Provinciale e Assessore Provinciale al Lavoro, Innovazione, Pari Opportunità, Cooperative, Formazione Professionale e Scuola Italiana, consegnandole la tessera di socia sostenitrice e la spilla d’oro che solitamente viene assegnata ai donatori effettivi. La grande sensibilità e disponibilità da lei dimostrata nei confronti della nostra Associazione, e di tutti i problemi inerenti all’associazionismo in genere, ha motivato questo nostro gesto, per la prima volta rivolto a un politico locale.

LA PREMIAZIONE DELL’ASSESSORE PROVINCIALE LUISA GNECCHI

ADMO belohnt die Sensibilität Am Dienstag, dem 26. Oktober 2004 zeichnete ADMO Südtirol Frau Luisa Gnecchi, Vize-Präsidentin des Provinzausschusses und Assessorin für die Arbeit, Innovation, gleiche Opportunitäten, Fachausbildung und Schule mit dem ADMOAusweis und einer goldenen Brosche aus, die üblicherweise den effektiven Spendern gegeben werden. Ihre große Sensibilität und Zuvorkommenheit unserem Verein und seinen Problematiken gegenüber stellten den Grund dar, wofür unsere Auszeichnung zum ersten Male in den Politikpalästen Platz geschafft hat.

2° Memorial Antonella Mora di pattinaggio di velocità Il 23 gennaio, sotto il patrocinio di ADMO Alto Adige Südtirol, si è svolto il secondo Memorial Antonella Mora di pattinaggio di velocità. Un tempo splendido e le Dolomiti intorno al meraviglioso anello di Collalbo (Bz) hanno reso la manifestazione perfetta per onorare degnamente la nostra Antonella.

GIULIANA MORA, AL CENTRO, DURANTE LA PREMIAZIONE DEL “2° MEMORIAL ANTONELLA MORA”

2. Gedenktag Antonella Mora mit Eisschnelllaufveran staltung Am 23. Januar 2005 organisierte ADMOSüdtirol den 2. Gedenktag Antonella Mora mit einer Eisschnelllaufveranstaltung. Das schöne Wetter und die traumhafte Dolomitenlandschaft um Klobenstein machten die Veranstaltung zu einem unvergesslichen Tag.

Gardenissima 2005 Domenica 3 aprile. Un’altra campionessa, Lucia Recchia, medaglia d’argento ai Mon-

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di presentare ADMO alla cittadinanza, ed abbiamo raccolto risultati in poco tempo, dato che nei giorni immediatamente successivi al saggio si è registrato un incremento delle iscrizioni al nostro registro.

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diali di Bormio 2005 in SuperG, al gazebo ADMO, ormai una presenza costante a questa manifestazione. Anche lei diventerà nostra socia e Testimonial, grazie alla sua grande sensibilità e generosità, come quella di Isolde Kostner, vincitrice anche quest’anno e per ben 7 volte di Gardenissima.

LUCIA RECCHIA, AL CENTRO, AL GAZEBO ADMO DI GARDENISSIMA

Gardenissima 2005 Sonntag, der 3. April. Eine neue Meisterin, Lucia Recchia, Silbermedaille an den Weltmeisterschaften zu Bormio 2005 ist bei uns Gast gewesen. Sie nimmt oft an unseren Veranstaltungen teil und wird bald zu einem effektiven ADMO-Mitglied und auch Testimonial werden, genauso wie Isolde Kostner, die auch heuer den Wettbewerb gewonnen hat (zum 7. Mal!).

Trentino

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ADMO alla XIII edizione della Coppa delle Dolomiti

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Domenica 17 aprile 2005 si è conclusa a Madonna di Campiglio la tredicesima edizione Coppa delle Dolomiti, gara di sci d’alpinismo in memoria di Fabio Stedile, il grande alpinista scomparso alcuni anni fa sulla cima Cerro Torre. ADMO Trentino ha partecipato a questa importante manifestazione facendo opera di sensibilizzazione verso il pubblico presente. Grazie all’aiuto del signor Alberto Stedile, fratello di Fabio, l’evento ha potuto contare sulla partecipazione di molti giovani, attirando diversi spettatori ed anche l’intervento della stampa. Al momento della premiazione il presentatore Ugo Merlo ha chiesto al gruppo ADMO di Tione di Trento di illustrare di che cosa si occupa l’Associazione e quali sono

i suoi scopi principali. I nostri volontari hanno brevemente riassunto i concetti più importanti che stanno alla base della loro attività, con lo scopo di sensibilizzare le persone presenti sottolineando l’importanza della donazione. L’intervento di ADMO ha riscontrato un’entusiastica partecipazione da parte del pubblico presente, sono questi infatti i piccoli passi verso un futuro di grandi conquiste. Donare significa salvare una vita umana, sensibilizzare significa fare capire alla gente l’importanza di un piccolo gesto che può diventare un grande aiuto. Un ringraziamento particolare va ai signori Camillo e Alberto Stedile, che hanno dato la possibilità alla nostra Associazione di intervenire in questa manifestazione sportiva, con la speranza di aver trasmesso alle persone che erano presenti e a tutti un messaggio importante riguardo alla donazione e alla possibilità di poter aiutare una vita umana con un minimo sacrificio personale. A voi tutti un grazie di cuore per la vostra disponibilità. Barbara Defrancesco ADMO Trentino

ADMO a Rovereto La mia avventura come referente ADMO per Rovereto, la cittadina in cui vivo, è iniziata in un caldo pomeriggio di fine settembre dello scorso anno. Al mio arrivo dal lavoro ho trovato nella cassetta delle lettere una busta chiusa a me indirizzata con il logo inconfondibile di ADMO. Non ero nemmeno entrata in casa che avevo già strappato malamente la busta per potere leggere il contenuto della lettera. Lo confesso lì per lì speravo di essere chiamata per un’altra tipizzazione, ma ho subito accantonato quel pensiero, rendendomi conto che non era quello il canale con cui sarei stata contattata. La lettera arrivava da Alberto, il referente ADMO per la zona di Arco e Riva del Garda, ed il mio sguardo è subito caduto sulle belle parole di Emilio Bonicelli in “Ritorno alla vita“, con le quali lo scrittore paragona il donatore ADMO ad un faro che con la sua luce squarcia la notte più buia per illuminare il cammino dei naviganti in difficoltà. Alberto aveva inserito quella frase piena

di significato in modo quanto mai opportuno e da lì era partito per chiedere la disponibilità di qualche socio ad occuparsi della zona di Rovereto, che da qualche tempo risultava “scoperta“. La richiesta era di recarsi settimanalmente nella sede che condividiamo con altre associazioni, per sbrigare quelle che dovevano essere questioni “meramente burocratiche”. Ho aderito con interesse a quella richiesta, mi sono però ben presto resa conto che quello che serviva a Rovereto non era la presenza di una persona fissa in sede, ma che l’attività di ADMO venisse divulgata il più possibile e che di ADMO si parlasse. Allora, da dove partire? Su segnalazione di Ivana ho contattato altre due socie di Rovereto, che hanno avuto la fortuna di poter donare, che avevano espresso la loro disponibilità a collaborare e… siamo partite. La nostra prima avventura insieme è legata all’iniziativa “Una Colomba per la Vita“, il 19 marzo, a cui ha partecipato anche Alberto, il deus ex machina della situazione. Abbiamo aperto il gazebo, predisposto il materiale informativo, gonfiato i palloncini e incominciato a cercare di richiamare l’attenzione su di noi. Devo dire che ci siamo riusciti, abbiamo avuto un riscontro molto positivo da parte della popolazione roveretana che ci ha ascoltato volentieri e che ha mostrato di gradire, oltre alle informazioni su ADMO, anche le nostre colombe ed i nostri gadgets. Il giorno dopo avevamo un altro appuntamento, la partecipazione al 4° Incontro della Solidarietà Alpina, manifestazione organizzata dal Comune di Rovereto in collaborazione con una delle nostre circoscrizioni. Gli organizzatori ci hanno permesso di poter parlare di ADMO, assieme ad altre associazioni di volontariato locale e, mi preme sottolineare che questa, a Rovereto, è stata la nostra prima uscita ufficiale. L’intervento di Bruna, membro del direttivo di ADMO Trentino, è stato molto apprezzato e anche il Sindaco e le varie autorità intervenute hanno mostrato interesse per un tipo di donazione diversa da quelle “classiche“, ma altrettanto importanti di organi e sangue, ammettendo che, nel corso di quella mattinata, avevano avuto preziose informazioni su quella che per loro era una realtà quasi sconosciuta.

In seguito gli Amici dell’Operetta di Rovereto hanno portato in scena la loro seconda fatica e, tramite l’interessamento di Paola, un’altra socia, ci hanno concesso uno spazio prima dell’inizio dello spettacolo. Questa volta è toccato a me: ho provato l’ebbrezza di salire su di un palco e di parlare davanti a circa 400 persone, in sala non volava una mosca ed il pubblico era silenzioso ed attento, spero di essere riuscita a trasmettere loro l’importanza del nostro messaggio, l’importanza di mettersi a disposizione dell’altro, pur senza sapere se e quando si verrà chiamati. Nei giorni seguenti ho incontrato persone che conoscevo e che mi esprimevano il loro rammarico di non poter più diventare potenziali donatori, perché troppo avanti con l’età, magari anche solo per un anno o pochi mesi. Mi sono resa conto, infatti, che non tutti hanno avuto, come è capitato a me e ed altri soci, la fortuna di maturare questa scelta entro i 36 anni compiuti; per un loro percorso interiore e per motivazioni a noi sconosciute, magari anche solo per una carenza di informazioni, arrivano “dopo”. Molto probabilmente ci arrivano con una convinzione diversa, più profonda perché dettata da una maturità maggiore, ma l’età anagrafica non si ferma e allora rimane un grosso rimpianto, quello di non essere riusciti ad iscriversi prima. Un’altra nostra fatica risale a “Rovereto Magia in fiore“, fiera in cui vengono esposti fiori e piante. Anche noi abbiamo acquistato delle piantine, le abbiamo marcate con il logo ADMO e le abbiamo infiocchettate di rosso, in ogni piantina abbiamo messo del materiale informativo ed alla fine abbiamo smontato il famoso gazebo, stanche ma contente di essere riuscite a dare a ADMO un’ulteriore occasione di divulgazione presso la popolazione roveretana. Terminati questi impegni, nel mese di maggio siamo andati in due Istituti Superiori dove abbiamo sensibilizzato i ragazzi alla tematica della donazione di midollo. L’obiettivo che ci poniamo per il prossimo anno scolastico è quello di riuscire a fare incontri in quasi tutti gli Istituti Superiori della zona di Rovereto per seminare qualcosa che forse, in un futuro, potrà germogliare. Rossella Saltini


Attività e iniziative di ADMO Friuli Venezia Giulia Nel corso degli ultimi mesi sono state numerose le manifestazioni realizzate nella nostra regione per sensibilizzare l’opinione pubblica. Zona Territoriale di Gorizia Nel mese di gennaio è stato messo in scena un simpaticissimo spettacolo dai ragazzi dell’Istituto d’Arte Max Fabiani e dell’Istituto Tecnico D’Annunzio di Gorizia intitolato “Così fan tutte”. L’interpretazione di questi giovani attori è stata meravigliosa e il numeroso pubblico in sala si è divertito molto. A fine spettacolo molti spettatori si sono recati al banchetto informativo ADMO, sia per offrire dei contributi economici sia per avere informazioni su come si diventa donatori di midollo osseo. Un ringraziamento particolare all’insegnante ed ai ragazzi per la meravigliosa serata organizzata a favore di ADMO. Zona Territoriale di Pordenone La sezione Paracadutisti di Pordenone ha organizzato nelle giornate del 16 e 17 ottobre 2004 i Campionati Nazionali di Paracadutismo, ai quali hanno partecipato anche le Forze Armate (i campionati sono stati vinti dai carabinieri paracadutisti). ADMO era presente alla manifestazione con uno stand informativo, a cui numerose persone si sono rivolte per avere informazioni sulla donazione e sull’Associazione. A tutti i presenti sono stati donati gadget e palloncini ADMO. ADMO ringrazia sentitamente la sezione Paracadutisti di Pordenone per averci dato la possibilità di essere presenti a questa meravigliosa manifestazione e per averci invitato a tutte le sue manifestazioni future. Zona Territoriale Alto Friuli Durante il mese di marzo è stata presentata la nuova squadra dell’A.S.D. Fusca, militante nel Campionato Carnico F.I.G.C. in 2a Categoria. Il Fusca ha deciso di sponsorizzare ufficialmente in modo gratuito ADMO dalla stagione sportiva 2005. La squadra giocherà tutto il campionato con le maglie aventi

solamente come sponsorizzazione il nostro logo. A tutta la squadra, al Presidente e al Direttore Sportivo va un ringraziamento di cuore per il loro meraviglioso gesto. ADMO auspica inoltre che questo serva da esempio per molte altre squadre di calcio. Zona Territoriale di Trieste Domenica 13 febbraio 2005 a Forni di Sopra (UD) si è tenuta la manifestazione sciistica giovanile Sci Insieme 2005, organizzata dai nostri testimonial dell’U.S. ACLI di Trieste. L’iniziativa ha ottenuto un grande successo di pubblico, vi hanno partecipato moltissimi minicampioni a cui sono stati regalati tanti palloncini ADMO. Ringraziamo in modo particolare i promotori per aver aiutato ADMO nella sua opera di sensibilizzazione. GIORGIO MARANZANA, PRESIDENTE DI ADMO TRIESTE, CON IL PRESIDENTE U.S. ACLI VIDONIS

zioni vi sono stati anche momenti più ”lievi”, di intrattenimento, grazie alla presenza di alcuni ospiti. Innanzitutto l’esibizione dei giovani Marco Milan e Marco Zamorin. Il primo è l’autore della canzone “Male come Mare”, con la quale ha vinto un concorso indetto nella scuola da lui frequentata lo scorso anno per manifestare le impressioni suscitate dai volontari ADMO durante un incontro informativo. Accompagnato alla tastiera dal suo amico Marco Z., Marco M. ha suonato alla chitarra e cantato la sua canzone, nella quale viene messo in luce il valore della solidarietà, contrapposto all’indifferenza. I versi del ritornello ricordano che spesso si può annegare nel “male che è come il mare” ed invitano chi ha dentro di sé un salvagente che può salvare l’altro ad offrirglielo, anche se questi è uno sconosciuto. L’esecuzione ha ottenuto lunghi e calorosissimi applausi dai presenti. Successivamente sono intervenuti tre dei protagonisti delle foto utilizzate per la

Veneto Un’Assemblea Soci piuttosto speciale Ai primi di febbraio 2005 gli oltre novemila iscritti a ADMO Padova hanno ricevuto una lettera che li invitava all’annuale Assemblea dei Soci, che si è poi regolarmente tenuta il 19 febbraio. Durante i lavori la Presidente, Dott.ssa Orietta Favaron, e altri membri del gruppo attivo hanno messo al corrente i presenti delle varie attività svolte nel corso dell’anno: la tradizionale campagna colombe, la presenza a CIVITAS, l’esposizione nazionale delle attività di volontariato, la partecipazione a varie manifestazioni ed eventi, fra cui le conferenze presso i Comuni della Provincia, le conferenze con didattica attiva nelle scuole e l’avvio della nuova campagna di sensibilizzazione. Mescolati a queste doverose comunica-

campagna pubblicitaria (di cui parliamo in seguito): Alberto, Elisa e Roberta. I tre giovani “fotomodelli” (che vediamo nella foto davanti al poster per il quale hanno posato) hanno raccontato di come i loro genitori, che sono tutti iscritti a ADMO, abbiano sempre parlato con loro dell’attività di volontariato che svolgono, spiegando che “tutti dobbiamo fare qualcosa per gli altri che hanno bisogno”. Per i tre bambini, quindi, è stato normale ed anzi molto divertente collaborare nel modo che è stato possibile per loro Il terzo momento di divertita emozione si è registrato con la presenza dei tre fratellini Elisa (10), Francesco (7) e Giovanni (7), anch’essi figli di donatori. In occasione della festa per i loro compleanni, che cadevano in prossimità dell’Assemblea, i bambini hanno chiesto agli amichetti di non portare regali per loro (con i quali “Babbo Natale e la Befana erano già stati molto generosi”), ma offerte da devolvere a ADMO e ad un’associazione che sostiene bambini stranieri curati in Italia. La cifra raccolta è stata consegnata assieme ad una letterina con cui i bambini la affidano a ADMO, perché “aiuti bambini meno fortunati di loro”. Superfluo aggiungere quanto entusiasmo ha suscitato questa presenza che testimonia una volta di più come la gioia del donare possa essere più grande di quella del ricevere. Dandosi appuntamento per la vicina campagna colombe i soci si sono poi salutati. ADMO Padova

Incontri di in-formazione SOPRA: ELISA, FRANCESCO E GIOVANNI MENTRE CONSEGNANO A ADMO LA LORO OFFERTA. SOTTO: I GIOVANI PROTAGONISTI DELLA NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DI ADMO PADOVA

Nel 13° anno dalla fondazione di ADMO Padova vogliamo segnalare, tra le molteplici attività organizzate dai nostri soci, due conferenze tenutesi presso la Sala degli Anziani di Palazzo Moroni (Municipio di Padova). Si è trattato di due serate dedicate alla conoscenza e all’approfondimento dei temi motivanti e fondamentali per l’Associazione stessa. Informare più persone possibili, sensibilizzare l’opinione pubblica, significa per noi divulgare la cultura della donazione e aumentare realmente la possibilità di salvare vite umane. Crediamo inoltre che questi appuntamenti di formazione siano utili ai soci per poter essere più competenti e poter rispondere più appropriatamente a quanti si avvicinano a ADMO chieden-

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Grazie amico: hai capovolto il mio destino!

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do chiarimenti e contemporaneamente ci aiutino a comprendere i cambiamenti che l’Associazione sta affrontando e le novità che già si annunciano a livello medico scientifico. Abbiamo pertanto invitato alcuni medici che da anni si occupano di tipizzazione e trapianto di midollo osseo a sviluppare i temi legati alla donazione, partendo comunque da alcune conoscenze di base. Il 26 gennaio scorso si è svolta la prima serata in cui si è sviluppato l’argomento “Il Donatore di midollo osseo dalla tipizzazione alla donazione: un percorso ad ostacoli”, grazie alla collaborazione della Dott.ssa Milena Luca del Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Padova. La seconda serata, il 9 febbraio, è stata dedicata al tema riguardante le “Modalità di donazione e utilizzo delle Cellule Staminali midollari” ed è stata presentata dal Dr. Simone Cesaro del Centro Leucemie Infantili, Dipartimento di Pediatria, Università di Padova. I nostri più sentiti ringraziamenti giungano a questi volontari e volonterosi medici che in ogni occasione ci confermano la loro valida e produttiva collaborazione. ADMO Padova

ADMO Padova da anni sognava e progettava una massiccia campagna pubblicitaria al fine di promuovere l’Associazione e la sua importante funzione sociale. Il sempre più basso numero di iscritti ci ha finalmente convinti che il 2005 era l’anno in cui i nostri sforzi dovevano essere diretti e canalizzati all’informazione e alla comunicazione. Sono tante le persone che ancora non ci conoscono e più volte ci siamo scontrati con gli errati preconcetti che ci sono sulla donazione. Troppe persone sono bloccate da un’ingiustificata paura. Per questo lo scopo principale della nostra campagna è diventato il far sapere al maggior numero di persone che il midollo osseo non è il midollo spinale. Il confrontarci con la società moderna, molto legata all’immagine e al bombardamento di spot già esistenti, un po’ ci spaventava, ma nulla è stato lasciato al caso. Questa campagna è stata studiata a 360 gradi, era indispensabile arrivare ovunque e con ogni mezzo possibile. Donare il midollo osseo è un aiuto alla vita e perciò un atto molto bello, così abbiamo deciso di presentarlo in modo giocoso e felice. Se ciò che ci proponiamo in molti casi è di salvare la vita ad un bambino, allora abbiamo pensato che potevano essere pro-

Si ringrazia ADMO Padova per la concessione della IV di copertina di questo numero di ADMO Notizie

prio dei bambini a dire il loro grazie a quanti decidono di diventare donatori volontari. “Grazie amico! Hai capovolto il mio destino”, questo dicono i bambini dei manifesti, mentre giocano con l’altalena o fanno una capriola e si trovano a testa in giù felici e sorridenti! Diventando donatore di midollo osseo puoi contribuire a capovolgere il destino di un bambino che si ammala, puoi farlo tornare ad essere felice e a sorridere, puoi farlo tornare a giocare! Con pazienza e tanto lavoro abbiamo cominciato a cercare studi grafici, fotografi e quant’altro ci serviva per rendere concrete le nostre idee. Molti aiuti ci sono arrivati a titolo gratuito e per questo ringraziamo tutti i professionisti incontrati per questo progetto e che hanno messo le loro capacità al servizio della nostra Associazione. Siamo usciti sui principali quotidiani locali con manifesti a pagina intera, mentre quasi tutte le radio locali trasmettevano il nostro nuovo spot radiofonico. È stato attivato un numero verde per favorire chi volesse informazioni sull’Associazione; per i più timidi è stato allestito un sito internet dove trovare tutte le informazioni e una newsletter per mantenere i contatti. Migliaia di manifesti e locandine sono stati stampati per tappezzare la città! Ciclicamente andranno a coprire le plance in punti strategici del comune e della periferia. Due camion-poster gireranno per le strade con manifesti da cm 600x300. Per contribuire alla diffusione del messaggio ADMO, abbiamo seguito l’esempio di Genova, distribuendo 50.000 libretti ADMO tramite le edicole e le scuole. Grazie invece alla collaborazione con ADMO Toscana (e al regista), siamo riusciti a coprire gli spazi televisivi con il loro spot video, nell’attesa di riuscire a produrre il nostro. Le forze economiche, ma anche artistiche, da mettere in campo non sono poche per questo progetto. Anche qui molti aiuti stanno arrivando. Altre attività sono ancora in cantiere e speriamo di riuscire al più presto a dare loro sostanza: un road-show per le scuole, un concerto musicale, un concorso giornalistico e un convegno scientifico. E tutto perché più siamo e più vite si salvano!!! Orietta Artuso

“Le Cellule Staminali: attualità e prospettive” a Belluno I soci ADMO della sezione di Belluno si sono riuniti il 19 febbraio per votare il nuovo Direttivo. Molte sono le conferme rispetto al Consiglio uscente, a cominciare dal Presidente Maurizio Mazzucco. Il primo impegno del nuovo Direttivo si è concentrato nell’organizzare, insieme con il Lions Club Belluno Host e la locale Associazione Fidapa, una conferenza dal titolo “Le Cellule Staminali: attualità e prospettive”. Il relatore chiamato a sviluppare l’argomento è stato il Dottor Pietro Fabris, aiuto responsabile del Reparto di Ematologia con annesso Centro Trapianti di midollo osseo presso l’Ospedale Generale di Bolzano.

Un folto pubblico ha risposto all’invito riempiendo la sala Muccin del Centro Giovanni XXIII, molti i medici presenti, non solo colleghi ma anche amici di Fabris, originario di Belluno. Oltre al Presidente di ADMO, sono intervenuti i Consiglieri Provinciali con il labaro della Sezione. Con un linguaggio molto chiaro ed accessibile a tutti, ma senza venir meno al rigore scientifico, il Dottor Fabris ha esposto, con l’aiuto di diapositive, le attuali conoscenze su questi microscopici elementi, che ha definito “cellule bambine che ancora non hanno deciso cosa faranno da grandi”, ossia il cui “destino non è ancora determinato”. Ha distinto le Cellule Staminali in multipotenti e totipotenti, capaci, queste ultime, di differenziarsi nei vari tipi di cellule presenti nell’organismo. Si è soffermato in particolare sulle Cellule Staminali Emopoietiche. “È un campo molto vasto di cui si sa molto, – ha detto – ma ancor più vasto è quello a tutt’oggi sconosciuto”. “ È importante – ha aggiunto – una corretta edu-


Liguria Un Bacino per ADMO ADMO Liguria ha ritenuto opportuno valorizzare il concorso nazionale del poster “Il midollo osseo non è il midollo spinale” realizzando 2000 manifesti (cm 70 x 100) con l’idea vincitrice “Un Bacino per ADMO”, grazie al sostegno economico della circoscrizione Medio Levante del Comune di Genova. Il manifesto è stato affisso su tutto il territorio cittadino per 20 giorni.

goscia e per tener compagnia ai bimbi in un momento difficilissimo delle loro vita: la lunga permanenza in ospedale per curare gravi malattie. All’idea ha aderito anche ABEO Liguria (Associazione Bambini Emato Oncologici) ed insieme hanno potuto così consegnare all’Istituto Gaslini di Genova numerose copie da regalare ai piccoli amici. I medici della Pediatria IV dell’Istituto hanno incoraggiato l’iniziativa considerandola molto positiva.

ADMO a Santa Margherita Ligure Alla fine del mese di gennaio 2005, presso l’AVIS di Santa Margherita Ligure è stata istituita la Sezione ADMO locale. Fautore di tale iniziativa un giovane che, da anni donatore di sangue e, nell’agosto del 2003, donatore di midollo osseo, ha voluto farsi portavoce per sensibilizzare i giovani alla donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche. Tutto questo grazie alla collaborazione dell’AVIS che non ha certo avuto dubbi ad ospitare tale Sezione nella propria sede, nonché a fornire un contributo per pubblicizzare l’istituenda Sezione. Anche nella popolazione sammargherite-

“Una vittoria straordinaria” ADMO Liguria ha accolto con entusiasmo il suggerimento della casa editrice Marna di stampare un libretto, dal titolo “Una vittoria straordinaria”, con pochissimo testo e grandi illustrazioni, per stemperare l’an-

I VOLONTARI DELLA NUOVA SEZIONE ADMO DI SANTA MARGHERITA LIGURE CON “UNA COMBA PER LA VITA”

se l’apertura della Sezione ADMO ha avuto moltissimi consensi; molti giovani, infatti, si sono rivolti alla nostra Sezione diffidenti verso la donazione di midollo osseo, ma dopo che è stato spiegato loro in che cosa consiste e quali rischi può comportare, non hanno avuto il benché minimo dubbio a sottoporsi alla tipizzazione. Sabato 19 e domenica 20 marzo 2005 la Sezione ha partecipato alla campagna nazionale “Una Colomba per la Vita 2005”, manifestazione ben riuscita grazie alla collaborazione della Croce Verde Sammargheritese e dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo della città. ADMO Santa Margherita Ligure admosml@libero.it

Questo Solo Beh, ogni tanto vantarsi fa bene al morale e spero che mi permettiate, ancora una volta, di farlo. Come qualcuno ricorda dai precedenti articoli, per me il 2004 è stato un anno infausto, avendolo iniziato con la spalla rotta e poi con la morte fulminante del mio nipotino, ma condurre la sezione mi ha obbligato a non piangermi addosso. L’annuale Assemblea regionale mi ha dato ragione: quest’anno ho portato all’IBMDR 100 nuovi donatori sui 310 regionali… e poiché mi hanno detto che le risate sviluppano endorfine e i malati ne hanno bisogno sono diventato un “Clown di Corsia” in Pediatria a Sanremo. Mi auguro proprio che funzioni!!! E inoltre mi diverto pure… e siccome non mi bastava cercare donatori solo nella mia zona di competenza, l’ho fatto anche attraverso posta elettronica della nostra Associazione i Clowns-Dottori (V.I.P: Vivere in Positivo), diffusa in tutta Italia, di cui fanno parte in prevalenza giovani, e già più di uno mi ha risposto e si è tipizzato o ha prenotato il prelievo. A questo posso aggiungere una visita alla Casa di Riposo di Bordighera, vestito da Babbo Natale, con gli amici-soci del Genoa club locale per portare agli anziani i pacchi dono offerti dal Club, in cui figurava anche il nostro panettone, ed un’altra visita all’Orfanotrofio di Ventimiglia, questa volta vestito da clown, con i Volontari della Protezione civile di Bordighera, sempre con i nostri panettoni. A questo aggiungo la gioia di sapere che Alessandra, l’ultima amica leucemica, dopo il trapianto di staminali ad ottobre sta migliorando di

giorno in giorno, e questo da solo vale tutti i sacrifici, non credete? Una mia amica poetessa, un giorno mi ha regalato: Questo solo Questo solo ti chiedo, Signore, non togliermi mai la gioia di donare. E, come diciamo tra clown, che la gioia vi perseguiti !!! ADMO Riviera dei Fiori

ADMO Sez. “Daniele Traverso” presenta i programmi prossimamente in onda Le tante esperienze fatte con il mondo della scuola attraverso i numerosissimi incontri tenuti, grazie alla collaborazione e alla disponibilità degli insegnanti, direttamente con gli studenti diciottenni o prossimi alla maggiore età, hanno dato risultati soddisfacenti, ma qualche volta la difficoltà più evidente è parsa essere il timore dei genitori manifestato dopo la prima spontanea adesione dei figli. In queste antitesi familiare abbiamo riscontrato, in realtà, una scarsa informazione su quello che è l’impegno dell’iscritto ADMO e del fortunato donatore, qualora tale opportunità si dovesse verificare. I rischi legati alla donazione di midollo osseo, e non spinale, non sono di elevata gravità, la tanto paventata anestesia si esegue in tante altre occasioni ed è comunque sempre prioritario per l’intera equipe dei medici assicurare l’incolumità del donatore. In considerazione di tutto questo abbiamo quindi maturato una nuova iniziativa di supporto, progettando conferenze pubbliche di semplice e chiara informazione rivolte soprattutto agli adulti che, se anche in molti casi non rappresentano il donatore ideale (per età, per problemi di salute o altro), possono promuovere e sostenere la candidatura alla donazione dei loro figli, parenti o amici, incoraggiandoli con una conoscenza più corretta e approfondita di quello che sono i rischi reali, dei nuovi traguardi raggiunti dalla ricerca, e di tutte quelle malattie mortali che oggi possono essere combattute e sconfitte con un significativo gesto di maturità sociale.

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cazione scientifica, ma bisogna stare in guardia da soluzioni improvvisate che promettono facili guarigioni”. Ha poi illustrato i progressi raggiunti finora e le prospettive future nel campo della ricerca, mettendo in evidenza come, in base ai progressi nei risultati raggiunti, il trapianto di Cellule Staminali sia attualmente la soluzione più adeguata a risolvere i casi gravi di tutte le malattie ematologiche, non solo quelle neoplastiche come la leucemia, ma anche la talassemia, l’anemia aplastica, ecc. Non sono mancati spunti e stimoli per riflettere sul problema etico e sulle leggi che agevolano o frenano la ricerca in Italia e all’estero, spunti che hanno trovato un ulteriore sviluppo nelle numerose domande e considerazioni poste dal pubblico a conclusione della conferenza. ADMO Belluno

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Sarà questo il fil rouge della nuova stagione, unitamente alla partecipazione agli eventi sportivi e di intrattenimento previsti dai fitti calendari di appuntamenti estivi. Inoltre sta per tornare, a grande richiesta, il varietà. In scena musica, arte, spettacolo e un mondo di solidarietà. Tutti sintonizzati dunque e… non perdeteci di vista! Grazia Noseda ADMO Loano

Emilia Romagna

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ADMO Emilia Romagna cerca volontari in Servizio Civile

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ADMO Emilia Romagna cerca ragazze e ragazzi che non abbiano compiuto i 28 anni e che vogliano fare un’esperienza di servizio civile volontario presso l’Associazione. Il progetto “Crescere Insieme” prevede numerose azioni che coinvolgono i volontari nella vita associativa ed è pubblicato nel nostro sito www.admoemiliaromagna.it. Le sezioni in cui opereranno i volontari sono: Bologna, Modena, Parma, Reggio Emilia e Forlì. Il Servizio Civile Nazionale dura 12 mesi con un impegno settimanale di 25 ore di attività e un trattamento economico pari a 433,80 Euro netti al mese. Ai ragazzi sarà rilasciata una dichiarazione delle competenze acquisite durante il servizio, utilizzabile come credito formativo negli ambiti dello studio e del lavoro. I giovani volontari in servizio civile affiancheranno gradatamente gli operatori delle sezioni nelle attività che si svolgono in Associazione al fine di migliorarne l’efficacia. Per lo svolgimento di queste mansioni il volontario dovrà utilizzare, oltre al telefono, il fax e il computer (programmi di videoscrittura, posta elettronica, archiviazione dati ADMO). Saranno incentivate le sue personali iniziative, secondo le sue capacità e le sua esperienza, affinché possa esprimersi e gestire attivamente e in modo autonomo il suo lavoro nell’Associazione. Sarà preziosa la competenza generazionale di questi volontari per il nostro approc-

cio al mondo dei giovani, sia per l’attività di sensibilizzazione sia per il loro coinvolgimento come donatori e volontari. Per informazioni : ADMO Emilia Romagna tel. 0521 272571 – fax 0521 270441 info@admoemiliaromagna.it www.admoemiliaromagna.it

ADMO Emilia Romagna incontra i giovani e le scuole a DOCET 2005 Dal 14 al 17 aprile 2005 ha avuto luogo a Bologna DOCET, la prima rassegna fieristica italiana dedicata alla scuola pubblica e privata che ha visto la partecipazione di scuole, pubbliche amministrazioni, operatori culturali e del mondo del no-profit. ADMO Emilia Romagna ha partecipato con i propri volontari per presentare ai visitatori l’Associazione ed i suoi obiettivi; la fiera è stata un importante punto di incontro con gli operatori scolastici e della pubblica amministrazione impegnati nei progetti di tutela alla salute nelle scuole secondarie e con le altre associazioni attive nel territorio per la sensibilizzazione dei giovani alla cultura del dono. Il nostro stand ha presentato ai visitatori il Genial Football, un nuovo gioco da tavolo che riproduce i meccanismi del gioco del calcio, complicati dalle strategie degli scacchi. Acquistando Genial Football i visitatori potevano giocare intelligentemente, donando un importante contributo a ADMO. Ringraziamo pertanto chi ha sostenuto

l’Associazione tramite l’acquisto del gioco, ricordiamo che chi si entusiasmerà al Genial Football potrà partecipare gratuitamente al torneo nazionale che avrà luogo a settembre. Per tutte le informazione sul gioco e sul torneo, suggeriamo di contattare il sito www.genialfootball.com

Un concerto per ADMO AIL e AVIS ADMO Sez. “Paola Marchetti” di Ferrara ha partecipato ad un progetto comune con AVIS e AIL, offrendo ai cittadini l’immagine del volontariato che si unisce per realizzare progetti di grande importanza. ADMO AIL ed AVIS hanno, infatti, organizzato un grande concerto di beneficenza, il cui ricavato finanzierà un progetto che aiuterà i pazienti oncoematologici della nostra provincia. L’iniziativa, patrocinata da Comune e Provincia di Ferrara e sostenuta dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, è nata dalla collaborazione tra Teatro Comunale, Jazz Club Ferrara, Blue Tower, Inside BTB e servizi audio BH. Il concerto jazz “Blu” ha visto salire sul palco del Teatro Comunale, martedì 29 marzo, l’affiatatissimo quartetto dei Blue Napoli, composto da Gerry Pennarelli (voce), Rossano Sportello (piano), Giorgio Rosciglione (basso) e Gegè Munari (batteria). Sono intervenuti come ospiti l’attore Alberto Rossati, storica voce di Radio 3 Rai, il sassofonista Carlo Atti, il batterista Ellade Bandini e Bruno Lauzi. La serata è stata impreziosita dalla pre-

senza di Luciano De Crescenzo, napoletano doc, saggista, narratore, autore di cinema e televisione, cui è stata affidata la regia dello spettacolo. Il numeroso e generoso pubblico ha applaudito a lungo gli artisti che hanno concesso numerosi bis. ADMO Ferrara

Studenti per ADMO all’Università di Ferrara Con il patrocinio del Rettore dell’Università di Ferrara, Prof. Patrizio Bianchi, gli studenti universitari del SISM (Segretariato Italiano Studenti di Medicina) hanno allestito all’interno dell’Università, nel mese di aprile, alcuni banchetti per sensibilizzare gli studenti universitari sulla donazione di midollo osseo. I giovani potenziali donatori, generosi e competenti, hanno parlato ad altri giovani: una formula vincente. I risultati sono stati positivi e ADMO Sez. “Paola Marchetti” ringrazia Marco Zavatta, lo studente organizzatore dell’iniziativa, e si augura che questa possa essere esportata. ADMO Ferrara

ADMO a scuola… Continua, insieme ai volontari che hanno frequentato il corso “ADMO a Scuola”, il nostro programma di sensibilizzazione sulla donazione di midollo osseo rivolto agli alunni delle scuole superiori di Modena e provincia. ADMO Modena

Una Colomba per la Vita a Modena Anche quest’anno, grazie ai nostri bravi volontari, si è svolta la consueta iniziativa pasquale in diverse piazze di Modena e provincia, con la distribuzione di ben 2000 Colombe ADMO volate nelle case di tanti “amici” che hanno scelto la solidarietà. Un grazie di cuore a tutti! ADMO Modena

Una commedia per ADMO

LO STAND DI ADMO A DOCET

È stata rappresentata lo scorso 2 aprile al Teatro S. Cuore di Modena la divertente commedia “Un Ragazzo di Campagna”. Il testo, liberamente tratto da un pezzo teatrale di Peppino De Filippo, è stato por-


Le Officine della Solidarietà Dal 5 al 10 aprile si è tenuta a Modena, presso l’Aula Magna della Scuola Superiore Barozzi, la prima edizione di un’interessante iniziativa che ha riunito una trentina di associazioni operanti in diversi ambiti e ragazzi di scuole medie e superiori di Modena e provincia. A ADMO, come a ogni associazione partecipante, è stato assegnato uno spazio nel quale i volontari dovevano interagire con i ragazzi delle scuole in visita alle officine, attraverso attività di animazione, giochi, video, test o cartelloni, allo scopo di promuovere il proprio messaggio di solidarietà. Prima di concludere la visita, ogni gruppo di ragazzi è stato invitato ad esprimere il proprio parere sulle varie associazioni che aveva conosciuto nel percorso prestabilito alle officine, scrivendo o disegnando su un apposito pannello messo a loro disposizione. L’iniziativa ha offerto inoltre un’occasione d’incontro tra volontariato e scuola, finalizzato a creare o rinsaldare contatti e collaborazioni future. Per informazioni: www.volontariamo.it ADMO Modena

ADMO gioca con Genial Football, il nuovo gioco di calcio. ADMO Emilia Romagna è stata scelta come partner dell’iniziativa di distribuzione del nuovo gioco Genial Football. GF è un nuovo gioco da tavolo che riproduce fedelmente tutti i meccanismi, il fascino e la complessità del gioco del calcio ! In occasione delle diverse manifestazioni di presentazione del gioco che verranno organizzate in varie province dell’Emilia Romagna, durante tutto il 2005, ADMO avrà l’opportunità di contattare molti giovani. Inoltre, acquistando una scatola del gioco si devolverà un contributo all’Associazione. Per informazioni sugli incontri www.genialfootball.com

Come essere volontari oggi ADMO Parma cerca volontari per potenziare le attività dell’Associazione, che si svolgono prevalentemente in alcuni fine settimana durante l’anno. Per accogliere i nuovi volontari e accompagnarli nel loro percorso di conoscenza della realtà associativa sarà loro richiesta la partecipazione ad un apposito corso di formazione. Gli incontri avranno una cadenza settimanale di due ore e trenta ciascuno (dalle ore 20,30 alle 23,00) e verteranno sia su tematiche associative sia su tematiche generali legate al significato dell’essere volontari oggi, all’inizio del terzo millennio. La sede del corso sarà presso ADMO Parma in Via Testi 4/a, angolo Via Strobel, zona Via Toscana. Le iscrizioni sono aperte fino al 30 giugno 2005. Per informazioni tel. 0521 272571 (ore 8,30 – 13,30 da lunedì a venerdì) info@admoemiliaromagna.it ADMO Parma

Attività di ADMO Piacenza

ADMO MODENA A “LE OFFICINE DELLA SOLIDARIETÀ”

I volontari di ADMO Piacenza hanno partecipato come sempre alle attività nazionali (a Natale e Pasqua), garantendo numerosi la loro presenza in molte piazze e ditte di Piacenza e provincia. Hanno inoltre realizzato le seguenti attività: • Informazioni e sensibilizzazione in tutte le scuole superiori con AVIS e AIDO. A questo proposito è nata a Piacenza un’e-

sperienza particolare e, per quanto ne sappiamo, unica. Il 23 dicembre scorso siamo stati ospiti dell’Istituto San Vincenzo per sancire un gemellaggio tra la scuola e ADMO. Questa parola implica molto di più che un incontro con gli alunni, perché coinvolge in maniera continua e interattiva tutta la scuola. Grazie perciò al responsabile Roberto Pignataro e agli insegnanti per avere scelto il messaggio di ADMO come strumento educativo e culturale di crescita per gli alunni. Siamo sicuri che insieme riusciremo a far sì che i ragazzi diventino soggetti attivi e ambasciatori di solidarietà fra i giovani di altre scuole. • Attività di raccolta fondi e di sensibilizzazione e reperimento di nuovi volontari: – 8 dicembre, Brescia: visita guidata della città, del mercatino, della mostra “Monet, la senna e le ninfee”. – 19 febbraio, Torino: visita guidata alla città, al Museo del Cinema nella Mole Antonelliana, alla mostra “Gli impressionisti e la neve”. – 27 aprile-6 maggio: gita in Spagna: Madrid e Barcellona. • Concerto natalizio: grazie al M° F. Garilli, Direttore del Conservatorio di Piacenza, è stato dedicato a ADMO, l’8 dicembre scorso, il bellissimo concerto natalizio nella suggestiva cornice del Teatro dei Filodrammatici. Il concertatore e Direttore M° Fabrizio Corsi (iscritto da anni al nostro Registro) ha intrattenuto il folto pubblico dirigendo i deliziosi brani: “Arlecchinata” di A. Salieri e “La Dirindina” di D. Scarlatti. La serata era patrocinata dall’Università per la ricerca e formazione artistico - musicale e dal Comune di Piacenza. • Corso di formazione e aggiornamento: l’11 febbraio ha avuto inizio un corso organizzato con la collaborazione dello SVEP (Centro Servizi Volontariato di Piacenza) e articolato in 6 moduli di 2 ore ciascuno. Il corso, indirizzato a volontari vecchi e nuovi, è risultato prezioso per avere dato la possibilità a tutti di approfondire e aggiornare le informazioni, di sviluppare il senso di appartenenza al gruppo, di rinnovare la motivazione e l’adesione al progetto ADMO. È stato utile soprattutto discutere e chiarire con i medici presenti (Dr. Agostino Rossi, Dr.ssa Angela Rossi del Centro Trasfusionale, Dr. Daniele Vallisa dell’Oncoematologia) tutti i dubbi inerenti il nuovo metodo di raccolta di Cellule Staminali da circolo periferico, già

attuabile anche in Italia dallo scorso gennaio. Nota interessante è stata la presenza agli incontri di alcuni alunni dell’Istituto San Vincenzo, gemellato con ADMO dallo scorso dicembre, che hanno comunicato alla stampa locale questa loro esperienza. Nell’articolo i ragazzi sottolineano quanto importante sia per loro questa partecipazione, soprattutto dal punto di vista umano: “Ci arricchisce, infatti, venire a contatto con il mondo del volontariato, qualunque esso sia, un mondo da cui non ci sentiamo per niente estranei, ma che anzi ci coinvolge sempre più”. A fine corso ai ragazzi verrà dato un attestato di frequenza e potranno parlare nelle scuole a studenti loro coetanei. ADMO Piacenza

Un S.O.S. da ADMO Ravenna La sezione di Ravenna lancia un grido di allarme. Ormai i volontari della sezione si contano sulle dita di una mano. Se sei di Lugo, Bagnacavallo, Massalombarda, Russi, Conselice, insomma se sei della provincia e hai voglia di donare un po’ del tuo tempo, sei il benvenuto, non ci sono limiti di età, bastano solo impegno e serietà. Mai come oggi ADMO ha bisogno di visibilità. Diversi casi di ragazzi ammalati ci hanno dimostrato ancora una volta come ci sia molta ignoranza sul tema della donazione di midollo osseo. La domanda più frequente che mi viene posta è come mai siamo così poco presenti nei vari paesi in tutti quei momenti pubblici in cui è così facile incontrare la gente (fiere, manifestazioni, scuole), la mia risposta è sempre la stessa: SIAMO TROPPO POCHI, tante piccole grandi idee ci passano per la testa, ma purtroppo rimangono irrealizzate a causa del nostro scarso numero. Vorremmo far rinascere la sezione di Ravenna. La nostra sede, che si trova presso l’ospedale di Ravenna, per ora è aperta solo una mattina la settimana (il venerdì dalle 9,30 alle 10,30). Uno dei primi obiettivi è potenziare l’apertura della sede come orario e come giorni di presenza. Grazie anticipate a tutti quelli che si renderanno disponibili! Questi i nostri numeri di telefono: 0544 402121 – 0545 22695 Nicoletta Senni Responsabile ADMO Ravenna

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tato in scena dalla Compagnia Fratelli d’Italia, un gruppo di attori non professionisti con la passione della recitazione a scopo di beneficenza. Il ricavato della rappresentazione è stato destinato a contribuire al sostegno delle finalità istituzionali di ADMO. Complimenti e mille grazie a questo simpaticissimo gruppo. ADMO Modena

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Iniziative ADMO a Reggio Emilia

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Il gruppo corale “Voci di Giubilo” di S. Giacomo e S. Rocco di Guastalla si è reso disponibile a organizzare un concerto, a fine gennaio, nella bella e importante Basilica di S. Prospero, patrono della città di Reggio Emilia. L’iniziativa è servita a raccogliere fondi a favore di ADMO. Il canto ha permesso di comunicare in modo gioioso alcune riflessioni sulla donazione di midollo osseo. Al successo della serata hanno contribuito le numerose persone presenti, che hanno apprezzato il repertorio proposto dal coro, e anche la presenza della televisione locale. Altra iniziativa è stata la cena presso l’Hostaria Venturi di Montalto di Reggio Emilia con i giocatori di basket della Reggiana BIPOP e i loro familiari, organizzata dal Presidente di ADMO Emilia Romagna Erio Bagni; erano presenti il presidente e i responsabili della squadra, oltre a sostenitori ed amici. Importante per noi di ADMO è stata la presenza della Dr.ssa Mazzi, responsabile del Centro Trasfusionale, e della Dr.ssa Iotti, biologa tipizzatrice, che hanno fatto opera di sensibilizzazione tra queste star del Basket. Speriamo che qualcuno di loro possa rispondere positivamente al nostro messaggio. Dall’1 al 9 ottobre prossimo saremo presenti alla fiera “Casa e Tavola”, chi vuole può aiutarci in questa occasione, anche dedicandoci un’ora, per noi preziosa perché siamo in pochi. Telefonate a ADMO Reggio Emilia tel. 0522 454646 oppure a Giuseppina 0522 301159. Sarebbe importante riuscire ad organizzare nella nostra sezione un corso di formazione per volontari. Ogni volontario, qualunque sia il suo ruolo, è prezioso per l’Associazione, contribuisce alla vita del gruppo condividendo i suoi valori, la sua esperienza e le sue capacità. Per questo è importante un percorso formativo con l’aiuto di esperti qualificati: apprendere e informarsi per poi sapere informare correttamente. Così la formazione può diventare crescita condivisa per tutti, soprattutto se viene fatta circolare. Questo invito è rivolto non solo ai soci reggiani, ma a chiunque fosse interessato: contattateci, vi daremo altre informazioni! ADMO Reggio Emilia

Toscana ADMO Toscana cambia sede Sabato 9 aprile 2005 a Marina di Pisa si è tenuta l’Assemblea annuale dei Soci di ADMO Toscana ed in seguito alle elezioni del nuovo Presidente regionale la sede di ADMO Toscana è stata trasferita a Siena. Il Presidente uscente Sergio Petri ringrazia tutti coloro che hanno collaborato con lui in questi sei anni di mandato e augura al nuovo Presidente Giuliano Faralli e a tutto il suo staff un proficuo lavoro.

GLI ARCIERI DELLA “UGO DI TOSCANA” A BERSAGLIO CON ADMO

A Grosseto una mostra di pittura per ADMO Anche quest’anno, per la terza volta, ADMO Grosseto ha fatto incontrare l’arte con la solidarietà. Dal 12 al 31 marzo 2005 nelle suggestive sale del Museo Archeologico di Grosseto, con il patrocinio del Comune, hanno esposto le loro opere quattro pittrici maremmane: Jolanda Celestre, Emanuela Ellebori, Alessandra Pacini e Giulia Gazzetta. All’inaugurazione erano presenti l’Assessore alla cultura e altre autorità locali. Anche quest’anno la mostra ha avuto un notevole successo di visitatori e ha portato anche un buon numero d’iscrizioni a ADMO Grosseto. Il Presidente Sergio Petri e tutto il Consiglio Direttivo di ADMO Grosseto ringraziano le pittrici che hanno offerto spontaneamente le loro opere e tutti coloro che hanno partecipato alla mostra e danno appuntamento all’anno prossimo. Sergio Petri Presidente ADMO Grosseto

Gli arcieri di Firenze testimonial ADMO La Prima Compagnia Arcieri della città di Firenze “Ugo di Toscana” è diventata testimonial di ADMO. La Compagnia Arcieri “Ugo di Toscana” è stata costituita nel 1964 ed è la più antica e una delle più prestigiose della Toscana; dal 1974 è guidata dal Presidente Ugo Ercoli, che ha sempre dimostrato una grande sensibilità e consapevolezza del ruolo sociale svolto dallo sport attraverso le

associazioni sportive e per questo ha deciso di farsi portavoce del messaggio di ADMO. Dal gennaio scorso il logo ADMO fa bella mostra sulla divisa sociale, un grande striscione con il logo delle due associazioni e lo slogan “Il nostro bersaglio è dare la possibilità di guarire a un malato di leucemia” è appeso sul campo di tiro, mentre uno striscione più piccolo seguirà la squadra agonistica in tutte le trasferte. In queste occasioni, durante la cerimonia di premiazione, il Presidente Ercoli illustra le attività istituzionali della “Ugo di Toscana”, soffermandosi sempre sulle finalità di ADMO e sul nostro slogan. L’iniziativa è molto importante per ADMO, per la curiosità ed il ritorno di immagine che sicuramente porterà, quindi un enorme GRAZIE alla “Ugo di Toscana”, al suo Presidente Ercoli e a tutti i componenti della società per la forte sensibilità e disponibilità dimostrata. Stefano Tozzi

Marche Informarsi per informare Continua la formazione dei volontari ADMO nelle Marche, con il fine di dare alla cittadinanza un’informazione corretta e al

passo con le novità che vengono dal mondo medico. Il corso di formazione del maggio 2004 si è concluso con la pubblicazione degli atti dell’incontro. Riguardo poi alle decisioni prese a novembre dalla Consulta dei Registri Regionali dei Donatori di Midollo Osseo (che ha stabilito l’ammissibilità anche in prima donazione della raccolta a fine di trapianto delle Cellule Staminale Emipoietiche da sangue periferico, dopo stimolazione con fattori di crescita), resa ufficiale dall’IBMDR il 12 gennaio, data in cui è stato anche diffuso il nuovo Manuale Operativo IBMDR, l’Associazione ha voluto subito rendere partecipi delle novità i collaboratori coinvolti nel progetto, grazie anche all’essenziale contributo del Responsabile del Registro Regionale. Abbiamo così elaborato un nuovo testo atto a presentare la modulistica rinnovata che, da adesso in poi, sarà esibita ed illustrata ai Donatori al momento dell’iscrizione al Registro. Al volontario, infatti, non è più richiesto di donare solo midollo osseo tramite prelievo dalle creste iliache, ma è prospettata anche la possibilità di donare PBSC dopo somministrazione di “fattori di crescita”. Con questo termine si indicano dei farmaci che, favorendo la migrazione delle cellule staminali nel sangue periferico, ne consentono la raccolta con una procedura di aferesi, evitando il ricovero e l’anestesia al donatore. Il manuale raccoglie il quadro regolamentare-normativo e le direttive che disciplinano dal punto di vista amministrativo la ricerca di un donatore volontario compatibile, dal primo screening al trapianto vero e proprio. Alcuni dei modelli riguardanti il Donatore, presentati nella precedente pubblicazione, sono logicamente cambiati, ed essen-


ADMO VALLESINA IMPEGNATA NELLA CAMPAGNA “UN PANETTONE PER LA VITA

e la donazione di midollo osseo, il coinvolgimento della popolazione con uno spettacolo di musica popolare calorosamente accolto. Quello di cui i dirigenti vanno sempre più fieri, pur nella consapevolezza che l’impegno di promozione è solo agli inizi, è l’interesse verso l’Associazione e la costante crescita delle iscrizioni, ed il premio giustifica il loro l’orgoglio.

ADMO Porto Sant’Elpidio festeggia 10 anni

Una benemerenza per ADMO Vallesina Un importante riconoscimento ha coronato l’impegno della giovane Sezione ADMO Vallesina. Venerdì 11 marzo, in un incontro dedicato al volontariato, il Comune di Poggio San Marcello ha donato a ADMO Vallesina un attestato di benemerenza per l’attività svolta. Dopo il positivo percorso del progetto “Dono anch’io”, che ha visto ADMO, in sinergia con AVIS e AIDO, informare gli studenti degli Istituti superiori di Jesi sulla donazione, altre iniziative hanno impegnato i militanti in questo primo anno d’attività, tra cui evidenziamo la distribuzione in piazza dei panettoni ADMO, l’incontro della Responsabile di Sezione Nadia Solazzi con i donatori di sangue di Monsano e con i bambini delle scuole dell’infanzia di San Marcello, a cui sono stati distribuiti il panettone ed il panettoncino, il colloquio con i Volontari AVIS di San Marcello per illustrare l’attività di ADMO

La sezione ADMO fondata nel 1995 da Alberto Di Giulio rappresenta le realtà di Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Con il tempo è cresciuta e ora conta ben 240 iscritti tipizzati. In questi anni è riuscita a concretizzare il suo impegno con due dei suoi iscritti, che nel 1999 e nel 2004 sono stati chiamati a donare il midollo osseo. Domenica 10 aprile a Villa Barucchello di Porto Sant’Elpidio si è festeggiato un rilevante traguardo, il decimo anniversario dalla fondazione. Il Consiglio Direttivo ha voluto che questa giornata non fosse soltanto un incontro conviviale tra soci, donatori, autorità e simpatizzanti, ma anche

un importante momento per informare e sensibilizzare i cittadini sul tema della donazione di midollo osseo. A tal fine è stato organizzato un convegno al quale hanno partecipato il Professor Pietro Leoni, Direttore della Clinica di Ematologia di Ancona, la Dottoressa Patrizia Scalari, Responsabile del Registro Regionale dei donatori midollo osseo, e il Dottor Mario Piani, Direttore del Dipartimento di Medicina Trasfusionale delle Marche. “I malati di leucemia acuta non hanno alcuna speranza di sopravvivere - ha spiegato il Professor Leoni - ma nel momento in cui riusciamo a trovare un donatore compatibile la probabilità che riescano a superare la malattia e di guarire definitivamente è pari a circa il 50%, un risultato soddisfacente. I riceventi aspettano con grande impazienza un donatore, ma i volontari debbono essere identificati in maniera precisa e non sempre è possibile trovare un donatore per ogni malato. Le cellule staminali necessarie per poter effettuare il trapianto possono essere prelevate sia dal midollo osseo sia dal sangue periferico. Quest’ultima procedura, fin’ora più utilizzata all’estero, permette di evitare l’anestesia, il donatore però deve necessariamente assumere dei farmaci chiamati stimolatori della crescita.” “Tutte le donazioni sono coperte dall’anonimato – ha ribadito la Dott.ssa Scalari – tuttavia ricevente e donatore sono legati da un filo molto forte e tra loro si instaura un legame indissolubile, anche se non si conosceranno mai.” Infine il Dott. Mario Piani ha messo in evidenza l’importanza dell’utilizzo della professionalità e delle conoscenze del personale dei Centri Trasfusionali nella tipizzazione e nell’iscrizione dei nuovi donatori ed ha dato per questo ampia disponibilità.

I VOLONTARI DI ADMO PORTO SANT’ELPIDIO FESTEGGIANO I DIECI ANNI DELLA SEZIONE

Al termine del convegno molti sono stati i riconoscimenti assegnati, i premi speciali dell’incontro sono stati, però, quelli consegnati ad Arianna ed Andrea, i due ragazzi che hanno vissuto in prima persona l’esperienza della donazione e che rappresentano la molla che dà vita ed energia all’attività di ADMO. Renato Politi Responsabile ADMO Sez. “Carla Morroni” Porto Sant’Elpidio

Abruzzo Una Colomba per la Vita a Pescara Si è rinnovata anche quest’anno, sul sagrato della Parrocchia di Gesù Risorto, l’iniziativa pasquale “Una Colomba per la Vita”, con una simpatica novità che ha suscitato interessata partecipazione. Alcuni giovanissimi, infatti, con l’entusiasmo proprio della loro età, hanno collaborato con i volontari impegnati nell’illustrare le finalità di ADMO.

Il Parroco e una giovane potenziale donatrice, a conclusione di ogni celebrazione eucaristica, hanno sottolineato l’importanza del nostro volontariato, riferendo anche sui risultati raggiunti negli incontri con gli istituti superiori. Una bella manifestazione dalla quale ci attendiamo risultati proficui.

3° Trofeo ADMO a Casoli di Chieti In occasione delle feste patronali, a Casoli (CH) si è ripetuto il tradizionale appuntamento con gli amici della bici. Alle ore nove del 9 ottobre scorso i ciclisti hanno dato il via al 3° Trofeo ADMO, una pedalata tra amici ed appassionati della bicicletta, senza alcuna velleità agonistica, ma con un grande spirito di soli-

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do nostro preciso dovere conoscerli ed illustrarne i contenuti ai volontari che avviciniamo, informandoli su cosa sarà loro richiesto per renderli protagonisti attivi delle loro scelte, si è reso necessario aggiornarci, ed è ciò che è stato fatto.

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Mostra di Marco Pace a cura di ADMO Teramo

I PARTECIPANTI AL 3° TROFEO ADMO DI CASOLI DI CHIETI

darietà. Al termine del giro cicloturistico ristoro e brindisi finale per tutti, ciclisti e passanti. Lo scopo era di raccogliere fondi e di sensibilizzare la popolazione sulla donazione e sul trapianto di midollo osseo: è andato tutto per il meglio. Si ringraziano gli organizzatori e gli amici del C.C. G.Gentile e del C.C Hotel del Camerlengo di Fara S. Martino. Arrivederci all’anno prossimo, sperando di essere ancora più numerosi e di avere nuovi iscritti, perchè l’unione fa la forza!

Nuova sede ADMO a Ortona A Ortona ADMO ha cambiato sede, insieme alle associazioni consorelle AIDO e AVIS. Questo progetto, sul quale i rispettivi Direttivi delle Associazioni interessate hanno lavorato per lungo tempo, si è finalmente concretizzato ed è diventato realtà con l’inaugurazione di una nuova sede, che ci consentirà di lavorare in modo ottimale. Alla manifestazione, che ha visto la partecipazione di numerosi donatori e cittadini, hanno presenziato le massime auto-

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L’INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE ADMO DI ORTONA

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rità locali. Nel suo breve discorso d’introduzione Paolo Moretti, Responsabile della segreteria organizzativa AVIS e Presidente delle Sezioni ADMO e AIDO, ha illustrato l’attuale situazione delle associazioni e gli obbiettivi futuri ed ha definito la sede sociale come un “Tempio dove si professa l’insegnamento della bontà e della solidarietà”. L’inaugurazione della nuova sede, ha precisato, costituirà sicuramente il primo passo verso il rilancio dell’organizzazione delle rispettive Sezioni, con l’obbiettivo di migliorare il coordinamento dei Donatori e di ottimizzare la gestione delle risorse disponibili sul territorio, per renderle più rispondenti alle mutate esigenze della moderna società, a tutto vantaggio di quanti hanno bisogno del nostro aiuto. Parole di elogio per i donatori sono state pronunciate da S. E. Monsignor Carlo Ghidelli nell’impartire la benedizione ai locali (madrina era la dottoressa Rossana Ricciardi, Dirigente del C.T. del Presidio Ospedaliero “Gaetano Barnabeo”), riferendo con commozione di come la sua cara mamma, deceduta da poco, donatrice Medaglia d’oro dell’AVIS oltre che socia ADMO ed AIDO, fosse fiera ed entusiasta di esserlo.

“… Il seminatore uscì a seminar la sua semenza; e, mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada, e fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. Ed un’altra cadde sulla roccia; e come fu nato seccò perché non aveva umore. Ed un’altra cadde in mezzo alle spine; e le spine, nate insieme col seme, lo soffocarono. Ed un’altra parte cadde nella buona terra; e nata che fu, fruttò il cento per uno…” (Luca 8, 4-8). Queste parole mi sono tornate in mente assistendo all’incontro con gli studenti del Liceo Artistico di Teramo sul tema “La donazione di midollo osseo”, tenuto dal Prof. Gabriele Di Cesare. L’iniziativa era in concomitanza con la splendida mostra d’arte Passio Christi di Marco Pace, allestita durante la Settimana Santa 2005 nella Sala di Lettura “Prospettiva Persona”, in Via Nicola Palma a Teramo, a cura della sezione ADMO di Teramo. Tanto stanno seminando il Prof. Di Cesare e le sue strette collaboratrici, Alida Scocco e Maria Giannattasio, per aumentare il numero di donatori, consapevoli che di quello che si semina non tutto germoglia. Una parte, però, è già germogliata e i frutti cominciano a maturare. Nel coinvolgente incontro, egli ha spiegato cos’è il midollo osseo (da non confondere con il midollo spinale), qual è la sua funzione e come si preleva. Ha citato le norme principali che regolano tale donazione e a che cosa essa serve. Per chiarire meglio il suo pensiero, il Professore ha presentato due libri in cui gli autori hanno raccontato le rispettive malattie: “Ritorno alla vita” di Emilio Bonicelli (2001) e “Io, viva di tumore” di Loredana Ranni (2004): sono stati momenti di intensa commozione e partecipazione, sottolineati dalla lettura di alcuni brani tratti dai due volumi. Lucio De Marcellis

Lazio A Viterbo il messaggio di solidarietà ADMO, sinonimo di speranza, viaggia insieme all’acqua, simbolo di vita ADMO Viterbo ha realizzato una campagna di informazione sulla donazione di midollo osseo con una iniziativa alquanto originale ed efficace. Grazie alla collaborazione con il Comune di Viterbo, sempre attento ai problemi della solidarietà, ed alla ROBUR, Società Servizi a Rete, ditta fornitrice del servizio idrico della Città di Viterbo, è stato possibile realizzare ed inserire nel bollettino comunale della fornitura idrica un volantino informativo sull’importanza della donazione di midollo osseo e sulle modalità per diventare un potenziale donatore di midollo osseo, cioè un potenziale donatore di vita. Nel foglio informativo, oltre a spiegare in modo puntuale e comprensibile per tutti cos’è il midollo osseo, a cosa serve la donazione, in cosa consiste il trapianto, come si diventa donatori e cosa succede quando un donatore risulta compatibile con un paziente, è presente un modulo di iscrizione già stampato da compilare, ritagliare e spedire alla nostra sede per prenotare un appuntamento per il prelievo di sangue destinato alla tipizzazione HLA. Attraverso questo strumento è stato possibile entrare nelle case dei circa 60.000 cittadini viterbesi e trasmettere un messaggio di solidarietà e di speranza per far crescere la consapevolezza che, con l’aiuto di tutti, è possibile combattere sempre più efficacemente malattie come le leucemie ed altre neoplasie del sangue ed offrire alle tante persone che soffrono, spesso giovani e bambini, una possibilità in più di uscire dal tunnel della malattia. L’iniziativa è appena stata avviata, ma sono già numerose le richieste di tipizza-

ADMO Regione Abruzzo ONLUS rivolge vivi ringraziamenti a So.ge.tras Data Service Group per l’impegno e la preziosa collaborazione profusi nella promozione della campagna di solidarietà e di sensibilizzazione “Una Colomba per la Vita”


I Centri Servizio Volontariato del Lazio con ADMO per il progetto “Donatori ADMO Donatori di Vita” Istituiti con la Legge 266/91, i Centri di Servizio per il Volontariato sono strutture operative che forniscono servizi gratuiti alle organizzazioni di volontariato. I CSV promuovono la cultura della solidarietà ed il volontariato attivo, agevolano e sostengono l’azione delle organizzazioni di volontariato attraverso servizi di consulenza, assistenza, formazione ed informazione. Nel 1998 sono stati istituiti due Centri di Servizio per il Volontariato nel Lazio, CESV e SPES, che erogano servizi alle organizzazioni dell’intero territorio del Lazio. Nel 2004 CESV e SPES danno vita ad una struttura operativa integrata, unendo risorse, progetti e capacità umane per rispondere alle nuove esigenze del mondo del volontariato della regione. I centri sono presenti sul territorio con una rete di sportelli e punti informativi, aggregati attorno alla sede centrale di Roma e alle Case del Volontariato provinciali. CESV e SPES promuovono azioni mirate a diffondere la cultura della solidarietà e la pratica del volontariato attivo attraverso: • Attività di orientamento per individui o gruppi interessati ad impegnarsi nel volontariato; • Promozione di reti tematiche locali ed europee; • Servizio Civile; • Consulenza e assistenza alle associazioni; • Servizio qualificato sulla progettazione e sulla realizzazione di percorsi formativi. Affiancano inoltre le organizzazioni nella formazione dei responsabili e dei giovani avviati ai progetti di Servizio Civile. Grazie alla collaborazione con SPES, ADMO Lazio ha potuto realizzare un progetto per l’impiego di volontari in Servizio Civile, dal titolo “Donatori ADMO, Donatori di Vita: sensibilizzazione sulla donazione di midollo osseo”.

Gli obiettivi del progetto sono: • Attività di sensibilizzazione verso la popolazione sulla problematica della donazione di midollo osseo; • Reclutamento di nuovi potenziali donatori; • Reperimento di fondi atti a finanziare la tipizzazione e i progetti di ricerca medica; • Assistenza ai donatori. Tra le attività che i Volontari in Servizio Civile si troveranno a dover svolgere, le principali sono: – Attività di relazione con i donatori o con i soggetti interessati all’argomento (informazioni telefoniche, gestione del sistema comunicativo ed informativo dell’Associazione, mantenimento data base di riferimento); – Attività di pubbliche relazioni con l’ambiente esterno e la partecipazione all’organizzazione di eventi e a tutte le attività promosse dall’Associazione. Il progetto prevede l’inserimento di cinque Volontari in Servizio Civile, due Volontari nella sede ADMO Roma e un Volontario per ADMO Viterbo, Rieti e Frosinone (Amaseno). Il Servizio Civile dura dodici mesi e trenta sono le ore di servizio settimanale previste dal progetto ADMO. Dal 1 marzo 2005 le sedi provinciali di ADMO Lazio possono avvalersi dell’aiuto dei ragazzi del Servizio Civile Volontario, questo rappresenta una grande forza per l’Associazione, un’opportunità di crescita e formazione per i giovani Volontari e una più larga possibilità di diffondere l’importante messaggio di donare il midollo osseo. Ringraziamo la Dott.ssa Chiara Mantovani, responsabile del Servizio Civile per lo SPES Regionale, e in particolar modo il Dott. Massimiliano Venturi della Casa del Volontariato SPES di Viterbo per averci accompagnato in questa meravigliosa avventura ed esperienza di vita che sicuramente porterà grandi risultati.

Le numerose attività di ADMO Frosinone Gli ultimi mesi hanno visto ADMO Frosinone impegnarsi attivamente nel comune progetto di sensibilizzazione alla donazione di midollo osseo. ADMO come di consuetudine ha rinnovato il proprio impegno nelle campagne “Un Panettone per la Vita” il 27 e 28 novembre 2004 e “Una Colomba per la Vita” il

LE SQUADRE DI PALLAVOLO DI COPERTINO CON LA NUOVA DIVISA ADMO

29 e 30 marzo 2005 nelle principali piazze della provincia. In entrambe le iniziative siamo stati aiutati da donatori volontari dell’Associazione nelle piazze di Aquino e Latina e da volontari esterni a Formia . ADMO Frosinone ha collaborato con altre associazioni della Ciociaria per la stesura del “Calendario della Solidarietà 2005”, i cui proventi sono stati devoluti alla casa d’accoglienza “L’Arcobaleno” di Arnara che si occupa del disagio giovanile. A ogni associazione è stata offerta una pagina divulgativa in corrispondenza di ciascun mese dell’anno. Tale iniziativa, supportata dalla stampa locale, che ha proposto il calendario come supplemento a fronte di un’offerta, e dal patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Ceccano, del Comune di Arnara, ha costituito un’ottima vetrina informativa per l’acquisizione di credibilità e di notorietà. In corrispondenza di ciò abbiamo registrato un incremento di adesioni, soprattutto tra i giovani. Il 28 febbraio è stata rappresentata presso il teatro - cinema di Latina una commedia di Eduardo De Filippo dal titolo “Quaranta ma non li dimostra”, i cui proventi sono stati in parte devoluti all’Associazione. La nostra presenza ha fatto per la prima volta conoscere ADMO nell’unica provincia della Regione Lazio sprovvista di referenti provinciali dell’ente di volontariato. Buone notizie dal capoluogo ciociaro. Il 17 marzo scorso nel Policlinico A. Gemelli una giovane ragazza ha effettuato la prima donazione di midollo osseo da donatore non consanguineo della provincia di Frosinone. A lei porgiamo i nostri più sentiti ringraziamenti, augurandoci che sia la prima di molti. Inoltre, il 23 aprile ADMO Frosinone ha ospitato l’Assemblea Regionale dei soci presso la Sala Congressi dell’Ammi-

nistrazione Provinciale, alla presenza delle autorità amministrative locali e dei donatori.

Puglia ADMO Volley Copertino… una squadra vincente! “ADMO affida al volley il suo messaggio di solidarietà… Le due squadre di pallavolo cittadine, maschile e femminile, che militano nei rispettivi campionati provinciali, saranno ufficialmente dotate di vestiario e attrezzature sportive contrassegnate dal logo ADMO... Un evento che ha consentito di modificare la denominazione dell’associazione da 2001 Pallavolo Copertino in ADMO Copertino. Un connubio fortemente voluto dal Responsabile della locale Sez. ADMO Giulio D’Ancona, dalla Presidente dell’associazione sportiva Anna Maria De Paolis, dall’allenatore Beppe Iaconisi e dal direttore sportivo Marco Portaluri” (tratto dalla Cronaca di Lecce della Gazzetta del Mezzogiorno del 5 marzo 2005 – autore g.g.). Un’occasione questa per essere sempre presenti tra i giovani, per indurne altri ad avvicinarsi alla nostra realtà, per portare i colori dell’Associazione su tutto il territorio. Un particolare ringraziamento va al nostro sponsor Ditta Guida Costruzioni, che ha fornito i ragazzi del volley di tute da gara, da rappresentanza, ginocchiere e borsoni. Voglio sottolineare, inoltre, il costante e continuo impegno di tutti i componenti del Direttivo della nostra Sezione, lo definirei un motore sempre in funzione alla ricerca di nuove iniziative da proporre, come ad esempio quelle delle borse di studio che da anni vengono rinnovate dai

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zione e le schede di adesione inviate. ADMO Viterbo desidera ringraziare di cuore tutta la dirigenza della ROBUR Società Servizi a Rete e il Comune di Viterbo per la disponibilità e la collaborazione offerta per la realizzazione di tale progetto.

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Una poltrona in prima fila

I VOLONTARI DI ADMO TRIGGIANO ALLA SAGRA DEL CAVATELLO

benefattori che, evidentemente, apprezzano quello che facciamo. Giulio D’Ancona ADMO Sez. Copertino

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IV Sagra del Cavatello a Triggiano: i colori dei “Girasoli dell’ADMO”

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Il 6 novembre 2004, durante una delle più piacevoli serate autunnali, si è svolta a Triggiano la IV edizione della Sagra del Cavatello. Lungo viale Gramsci, che costeggia la Parrocchia S. Giuseppe Moscati, sono stati allestiti vari stand, vestiti a festa per l’occasione, a ciascuno dei quali era stata abbinata una associazione di volontariato. I gazebo, addobbati con fantasia, sfoggiavano succulente pietanze a base di cavatelli accuratamente preparati dalle massaie del paese. La manifestazione, promossa all’insegna della cultura della solidarietà, era condita da un pizzico di sana competizione. La serata, infatti, prevedeva un riconoscimento particolare per il gazebo preparato nel modo più originale, secondo le preferenze espresse dai partecipanti, e un altro premio era destinato al piatto di cavatelli più appetitoso, secondo il giudizio di una giuria di buongustai composta da tre gourmet di fama nazionale e da alcuni esponenti dell’Amministrazione Comunale. Aleggiavano nel clima festaiolo le canzoni della formidabile Orchestra Spettacolo di Mirko Casadei, ospite d’eccezione della serata, ed un unico e compatto messaggio di solidarietà si levava a gran

voce. A fine serata la Commissione gastronomica ha emesso il verdetto, attribuendo il primo premio per la ricetta più gustosa al piatto preparato da ADMO Triggiano: cavatelli con salsiccia, peperoni, rucola e leggera spolverata di peperoncino. Inoltre, la giuria popolare ha manifestato tutto il suo compiacimento nei confronti dello stand “I girasoli dell’ADMO” che spiccava per il suo accurato allestimento: il gazebo ADMO era adornato con vivaci e lussureggianti girasoli che si distinguevano per una caratteristica peculiare: tra i petali gialli c’era un petalo di colore rosso. Tale simbolo stava ad indicare, con i petali gialli, la moltitudine dei donatori di midollo osseo e, con il petalo rosso, il donatore compatibile che alimenta la speranza nel ricevente ed il suo inno alla vita attraverso la donazione. In conclusione, la Sagra del Cavatello ha rappresentato non soltanto un grande banchetto di specialità culinarie, esteso a tutta la collettività ma, soprattutto, una straordinaria forma di solidarietà che ha consentito a ADMO di divulgare su grande scala informazioni sulla donazione di midollo osseo e di raccogliere adesioni. Raffaella Palella

LA COMPAGNIA TEATRALE MAGLIETTA ADMO

La compagnia Teatrale di Calimera (LE) Panta Tha Paddhicaria il 12 dicembre 2004 presso il Teatro Paisiello, gentilmente offerto gratuitamente dall’Amministrazione Comunale di Lecce, ha rappresentato “Pelo e Contropelo” una commedia teatrale in 3 atti di Raffaele Del Savio, nostro bravissimo autore conterraneo. Il Responsabile di ADMO Lecce, Sig. Francesco Giannuzzi, prima dello spettacolo ha premiato i donatori effettivi di midollo osseo con una targa argentata, un portachiavi ed una maglietta personalizzata. La conduzione della serata è stata gentilmente curata dalla sempre brava e disponibile giornalista della “L’ATV”, nonché socia ADMO, Emanuela Carrozzo. La serata si è conclusa con l’ovazione del pubblico presente che ha reclamato l’uscita degli attori teatrali sul palco, i quali hanno fatto una sorpresa agli spettatori presenti indossando una maglietta con la scritta “Con ADMO...vola la speranza” Il Consiglio Direttivo Regionale di ADMO Puglia, considerata la continua collaborazione tra la compagnia teatrale e ADMO Lecce, ha ufficializzato il 27 gennaio scorso Panta Tha Paddhicaria come compagnia teatrale dell’Associazione. Ora anche gli appassionati di teatro potranno essere raggiunti dalla “nostra voce”. Francesco Martina Addetto stampa

Pane e Solidarietà a Lecce Il pane, elemento essenziale della tradizione enogastronomica italiana, è stato il vero ed unico protagonista della Via del Pane, manifestazione promossa dalla Camera di Commercio e dall’APPAL (Associazione Provinciale Panificatori Artigiani) di Lecce, svoltasi dal 18 al 20 giugno

“PANTA THA PADDHICARIA” SI PRESENTA AL PUBBLICO CON LA

2004 nella splendida cornice di Piazza Sant’Oronzo a Lecce. Esperti maestri panificatori, per 3 giorni, hanno mostrato a visitatori e turisti la vera arte della panificazione, riuscendo a far convivere tradizione e nuove tecnologie. I visitatori hanno potuto constatare direttamente come farina, acqua e sale, dopo aver preso forma sotto l’azione delle forti leve degli impastatori, venivano trasformate da sapienti mani in una miriade di prodotti pronti per essere infornati. Dopo pochi minuti panini, pizze, biscotti e pasticcini erano pronti per essere distribuiti e degustati dagli avventori. È in questo momento che tradizione e solidarietà si sono incontrate, grazie alla sensibilità degli organizzatori che hanno affidato alla Sezione ADMO di Lecce “Stefano Antoniozzi” il compito di distribuire prodotti e raccogliere contributi per la loro missione. Per 3 giorni oltre 30 volontari di ADMO hanno affiancato i panificatori dell’APPAL, che a fatica sono riusciti a soddisfare tutte le richieste. Il piccolo contributo di tanti è divenuto un concreto sostegno alle attività di ADMO, impegnata nel promuovere la cultura della donazione di midollo osseo, tuttora unica cura per molte forme di leucemia. ADMO Lecce desidera esprimere un grazie di cuore, soprattutto a nome di quanti attendono da tempo un donatore compatibile, all’APPAL, alla Camera di Commercio ed agli altri Enti (Regione Puglia, Città di Lecce, Confartigianato) che hanno patrocinato la manifestazione ed infine, ma non per ultimi, agli oltre 20.000 visitatori che si sono avvicendati durante i 3 giorni, contribuendo con la loro presenza al successo dell’iniziativa e cogliendo il fine ed il profondo significato della stessa. Un abbraccio affettuoso va rivolto a tutti i nostri ADMINI, che con determinazione


Premio Bontà 2004: the winner is… Come ogni anno, con l’aiuto dei nostri volontari, siamo presenti nelle piazze e nelle scuole, muniti di materiale informativo, utile alla divulgazione del nostro messaggio sulla donazione. Anche quest’anno ADMO Ginosa non rinuncia a diffondere questo importante tema, questa volta con una novità che vedrà la partecipazione delle associazioni AIDO e AVIS per la realizzazione del tanto atteso progetto “Dono anch’io”, che prevede la collaborazione delle tre associazioni con un unico scopo: quello di parlare alla gente, di portare testimonianze, sensibilizzando verso la consapevolezza di poter aiutare chi è gravemente malato senza possibilità di guarigione. Il 2004 è stato un anno pieno di soddisfazioni. Il 15 dicembre, presso la chiesa S. Martino Vescovo a Ginosa, si è tenuto un importante convegno dal titolo “Cos’è il midollo osseo e a cosa serve?”, a cui erano presenti S. E. Monsignor Pietro M. Fragnelli, Vescovo della Diocesi di Castellaneta, il dott. M. Nitti del laboratorio di tipizzazione di Bari, il dott. M. Giordano, Presidente di ADMO Puglia, il Sindaco di Ginosa Avv. L. Montanaro e don D. Danza parroco di S.M. Vescovo. Durante il corso della serata è stata consegnata una pergamena di ringraziamento ad una nostra tipizzata, la quale ha raggiunto il limite massimo d’età consentito per poter donare. Noi la ringraziamo ancora, per aver avuto fiducia in noi e per aver contribuito al difficile compito del volontario. Un grande momento di commozione vi è stato alla fine di questa assemblea, quando il Notaio dott. C. Sarno ha comunicato che è stato assegnato il Premio Bontà

2004 al Responsabile della sez. ADMO di Ginosa. Ufficialmente il premio è stato consegnato il 30 gennaio 2005. La Fondazione Luigi Sarno, nata nel 2000, ogni anno assegna Il Premio Bontà ad associazioni, cittadini, scuole, ecc. Il premio non viene attribuito arbitrariamente, come molti credono, ma viene assegnato in seguito a numerose segnalazioni da parte dei cittadini, le quali pervengono alla Fondazione durante tutto l’anno. Ho accolto, non senza una punta di orgoglio e con grande sorpresa e immensa soddisfazione, questo premio. Il “Premio Bontà” vuol essere una sorta di incoraggiamento, per quello che noi volontari tentiamo di fare, tante volte anche a costo di passare inosservati. E’ dura, ma non possiamo permetterci di mollare, c’è chi ha bisogno di noi, non neghiamo però svariati momenti di sconforto. Attraverso ADMO Notizie lancio ancora un appello ai nostri tipizzati: non lasciateci soli, collaboriamo insieme nelle nostre attività! Antonio Guarino Responsabile ADMO sez. Ginosa

Un giorno con ADMO Lo scorso febbraio ADMO Capurso (BA) ha incontrato la Nazionale Militare di Pallavolo Femminile, campione del Mondo negli ultimi campionati militari, impegnata in uno stage di allenamento. Nell’oc-

IL NUOVO GAZEBO DI ADMO ALTAMURA

Un Tetto per ADMO In occasione della manifestazione “Un Panettone per La Vita” la Sezione ADMO di Altamura, grazie alla ditta Tecno Tetto di D. Azzilonna, ha potuto utilizzare un nuovo gazebo, realizzando in Piazza Duomo un piccolo giardino. La gente si avvicinava, non solo attratta dal panettone e dal pandoro, ma anche per complimentarsi con noi e passare un momento del loro tempo nel “Giardino ADMO”. Per la stessa occasione anche la ditta F.lli Tritto ha donato alla sezione il bussolotto di legno, personalizzato dalla ditta Dambrosio, in cui la gente poneva la sua offerta. ADMO sta facendo riscoprire alle aziende di Altamura lo spirito di investire nel volontariato. ADMO Altamura

LA NAZIONALE MILITARE FEMMINILE DI PALLAVOLO CON ADMO CAPURSO

casione le atlete hanno indossato la maglia di ADMO, a dimostrazione che una partita per la vita va sempre giocata, affiancandosi, anche se per un solo giorno, alla battaglia che ADMO combatte per dare fiducia a chi è affetto da leucemia. Carmela Lopez Responsabile ADMO Sez. Capurso

Un testimonial per ADMO Modugno Dopo il periodo iniziale seguito all’inaugurazione della Sezione ADMO di Modugno, avvenuta il 10 giugno 2004, e dopo i lusinghieri successi di iniziative tese a far conoscere la nostra Associazione sul ter-

ritorio, si è passati alla fase di sensibilizzazione e promozione delle finalità statutarie della Associazione. Alla fine del mese di novembre abbiamo dato vita ad una grande iniziativa che ha visto insieme ADMO e A.ABE (Associzione Amici Bambini dell’Eritrea). La serata spettacolo, organizzata con il Patrocinio di tutti gli Enti Locali, dalla Presidenza della Giunta Regionale alla Provincia, al Comune di Modugno, si è svolta in un auditorium stracolmo di gente. L’occasione è stata anche utile per aiutare una piccola bimba africana ammalata di leucemia ricoverata presso il Policlinico di Bari ed ora in attesa di trapianto di midollo osseo presso il centro di Pavia. Con il nuovo anno è nato un connubio con FRATRES, dapprima condividendone i locali della sede sociale, presso la Parrocchia Immacolata, e poi partecipando ad una giornata di raccolta sangue la Domenica delle Palme. Ciò ha consentito non solo di sensibilizzare i donatori di sangue alla donazione del midollo osseo, ma anche di raccogliere consensi “trasformati” al momento stesso in tipizzazioni (ben 7!). Orgoglio e fiore all’occhiello di ADMO Modugno, nonché testimonial ufficiale già dall’ottobre scorso della nostra Sezione “A. Longo”, è il Campione del Mondo dei pesi Superwelter di Boxe, il Modugnese Michele Piccirillo, recentemente tipizzato. Un’altra importante iniziativa è stata realizzata, concordemente con il Comune, all’interno delle scuole di Modugno di ogni ordine e grado. Il progetto consiste in diverse giornate di sensibilizzazione al tema delle donazioni e della solidarietà in generale, ed in particolare alla donazione di midollo osseo. Tale progetto è in fase di attuazione e terminerà entro la fine dell’anno con la realizzazione di una favola per i più piccoli e di un cortometraggio per i più grandi. Si è pensato inoltre di organizzare altre iniziative dopo la splendida riuscita di “Una Colomba per la Vita”, quando oltre 400 colombe sono state consegnate dai nostri volontari ad altrettante persone che di cuore hanno offerto il loro contributo ed hanno anche voluto informarsi sul tema della donazione. Entro la prossima estate daremo vita a due iniziative di carattere sociale e di intrattenimento pubblico abbinando la musica, il folclore ed il tema della donazione in occasione della Festa

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hanno messo a disposizione il loro tempo libero lavorando a fianco dei ragazzi dell’APPAL negli stand gastronomici. Con il loro sorriso e la voglia di esserci sono motivo di orgoglio per il nostro sodalizio e per tutta la società, che ha un motivo in più per credere in loro, nei loro valori e nel loro grande cuore. Il pane, elemento nobile e genuino, anche questa volta salverà delle vite. Frangia

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della Mamma e della Festa Religiosa di S. Antonio. Ribadiamo infine che ADMO Modugno vuole contunuare a promuovere lo spirito e le finalità di ADMO, con l’intento di aumentare sempre di più il numero dei donatori, confidando nell’opera e nella disponibilità di ciascuno dei membri del Direttivo e di tutti coloro che sono desiderosi di “donarsi” agli altri. Massimo Angiulli Responsabile ADMO Sez. Modugno

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Basilicata

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lo Osseo, la Dott.ssa Latorraca, Responsabile del Registro Donatori della Basilicata, il Dott. Pasquale Iacopino, Direttore del Centro Trapianti di Reggio Calabria, e il Dott. Carlo Chiurazzi, Assessore alla Sanità della Regione Basilicata. Moderatore della tavola rotonda era il Dott. Tonino Valentino. Agli interventi sugli aspetti scientifici, legali ed etici, affrontati ampiamente dai suddetti relatori, ha fatto seguito un vivace dibattito tra i numerosissimi intervenuti. Come ha evidenziato la Presidente Giannattasio, ADMO ha voluto ottemperare ad un punto principale del suo Statuto, facendo informazione e divulgazione su un argomento di grande attualità, in un momento in cui tanto si discute delle possibilità terapeutiche che la ricerca sulle Cellule Staminali offre o potrebbe offrire. L’iniziativa è stata molto apprezzata, come ha dimostrato l’interessamento della stampa locale. In particolare Il Quotidiano, La Nuova Basilicata e la Gazzetta del Mezzogiorno vi hanno dedicato approfonditi servizi. ADMO Basilicata ne esce entusiasta e ringrazia i relatori, i numerosi partecipanti e le autorità presenti, tra cui Monsignor Salvatore Ligorio, Arcivescovo di Matera, Filippo Bubbico, Presidente della Regione Basilicata, Carmine Nigro, Presidente della Provincia di Matera, Michele Porcari, Sindaco di Matera, Domenico Maroscia, Direttore Generale, e Vito Gaudiano, Direttore Sanitario dell’ASL 4 di Matera.

Mostra di lavori artigianali degli allievi della scuola di Decollatura (CZ) A fine dicembre la scuola di Decollatura si è resa protagonista dell’organizzazione di una mostra di prodotti artigianali, realizzati dagli allievi sulle tematiche della donazione di midollo osseo e sulla solidarietà in genere, al fine di diffondere il messaggio proposto da ADMO durante gli incontri con i docenti e con alcune classi. Numerose sono state le adesioni per divenire potenziali donatori di midollo osseo tra i genitori ed il pubblico che ha visitato la mostra.

ADMO Calabria alla fiera di Lametia Terme e di Catanzaro Lido Grazie agli studenti, coordinati dalle insegnanti e dai rappresentanti ADMO di Lametia Terme, nel mese di febbraio abbiamo organizzato uno stand informativo sulla donazione nell’ambito della Fiera Agroalimentare tenutasi a Sambiase. Nel mese di marzo analoga iniziativa è stata realizzata nell’ambito della Fiera Espositiva di Catanzaro Lido. Qui gli studenti dell’ITAS, impegnati per la divulgazione del messaggio della donazione e coordinati dalla responsabile ADMO di Catanzaro, hanno reperito numerosi potenziali donatori.

Tavola Rotonda “Cellule Staminali: una terapia per la salute del futuro”

Partita del Ricordo e della Speranza

Premio della solidarietà a ADMO Calabria dall’APT della provincia di Vibo Valentia

Il 19 febbraio 2005 a Matera, presso l’Auditorium dell’Ospedale Madonna delle Grazie, si è tenuta la Tavola Rotonda “Cellule Staminali: una terapia per la salute del futuro”. I lavori, introdotti dalla Presidente di ADMO Basilicata, Bruna Giannattasio, si sono svolti dalle ore 9,00 alle ore 18,00 e le tematiche programmate sono state affrontate da numerosi e qualificati relatori, tra i quali il Presidente di ADMO Federazione Italiana, Roberto Congedi, il Vicepresidente Nazionale AVIS, Genesio De Stefano, la Dott.ssa Cristina Costa, Coordinatrice del Registro Italiano Donatori Midol-

Il 7 dicembre 2004 si è svolta, nello stadio “Granillo” di Reggio Calabria, la Partita del Ricordo e della Speranza, iniziativa promossa in ricordo del Sindaco di Reggio Calabria Italo Falcomatà, deceduto per leucemia. Sul campo si sono affrontate la Nazionale Sindaci d’Italia e la Squadra Football Club Grande Fratello. ADMO Calabria ha collaborato alla realizzazione dell’evento sportivo portando sugli spalti numerose scuole provenienti da tutta la Calabria ed in campo una rappresentanza in costume d’epoca ed in divisa sportiva delle squadre delle varie discipline sportive affiliate a ADMO Calabria.

Il 26 febbraio scorso nell’ambito dell’iniziativa “Un buon anno di solidarietà 2005”, sorta con lo scopo di premiare le associazioni di volontariato che si sono distinte maggiormente per il loro operato nella Provincia e nella Regione, ADMO Calabria ha ricevuto un attestato di riconoscimento per l’opera svolta. La motivazione della targa dice: “Per l’attivo e proficuo impegno nella diffusione della cultura della donazione e per aver ridato il sorriso e la vita, con i suoi donatori, a tanti fratelli italiani ed esteri”. Oltre a ADMO sono state premiate AVIS, AIDO, UILDM, l’Associazione Don Mottola di Tro-

Calabria

pea e il Vescovo della Diocesi di Mileto Nicotera Tropea. La manifestazione era inserita in un brillante spettacolo, coordinato anche dalla Responsabile Regionale di ADMO Calabria e presentato da Caterina Balivo, che ha visto inoltre la partecipazione di Paola Magno giovane cantante calabrese che ha eseguito l’inno di ADMO Calabria, e di Miss Calabria. L’evento si è caratterizzato per la sfilata di splendide modelle con i gioielli di Gerardo Sacco, orafo crotonese che ha realizzato e presentato i gioielli utilizzati per la fiction televisiva “Orgoglio”. Infine l’esilarante esibizione di Nino Frassica che con la sua comicità ha allietato il numeroso pubblico presente. Cogliamo l’occasione per ringraziare particolarmente il commissario dell’APT di Vibo Valentia Dott. Egidio Repice per la sensibilità e per la disponibilità dimostrata a favore di ADMO e per le lusinghiere parole espresse durante la conferenza stampa sull’attività di ADMO Calabria.

Un nuovo concorso ADMO per le scuole della Calabria ADMO Calabria e la scuola polo di Vibo Valentia “P. E. Murmura”, in collaborazione con la Direzione Generale MIUR Calabria, hanno diffuso il concorso ADMO per le scuole elementari e medie che vede impegnati i ragazzi nella realizzazione di uno spot pubblicitario su solidarietà e donazione. Gli studenti delle scuole medie superiori dovranno, invece, realizzare un acrostico: dall’intreccio delle iniziali di una poesia o di un brano verrà fuori il nome ADMO – SOLIDARIETÀ – DONAZIONE – DONATORI DI VITA. Il concorso si concluderà a fine maggio con uno spettacolo aperto al pubblico organizzato dalle scuole partecipanti.

Protocollo d’intesa tra ADMO e il MIUR Calabria È stato presentato a tutti i referenti alla salute delle scuole della provincia di Vibo Valentia il Protocollo d’intesa tra ADMO e il MIUR Calabria. Numerose le scuole presenti all’incontro e particolarmente significative le proposte di attività enunciate dai vari istituti per promuovere le iniziative a favore di ADMO. Si ringrazia particolarmente il Dott. Vito Primerano, responsabile CSA per la provincia di Vibo Valentia,


Santa Messa nel Duomo di Vibo Valentia per la giornata ADMO Il 18 aprile 2005 nel Duomo di San Leoluca ha avuto luogo la celebrazione di una solenne Messa nell’ambito della XI Giornata ADMO. Numerose rappresentanze delle scuole di tutta la provincia di Vibo Valentia, con insegnanti e dirigenti scolastici, hanno partecipato in composto silenzio. Il parroco, Mons. Giuseppe Fiorillo, ha puntato l’attenzione durante l’omelia sull’importanza della donazione per ridare la speranza e la vita ai fratelli bisognosi di trapianto di midollo osseo. Il coro dei Pueri Cantores ha allietato la sacra celebrazione.

Designata la scuola polo portatrice del messaggio della donazione per la provincia di Reggio Calabria Martedì 19 aprile 2005 presso l’Istituto Panella di Reggio Calabria si è tenuta una conferenza sull’importanza della donazione di midollo osseo. Durante tale evento, a cui ha partecipato il referente regionale del Centro di Tipizzazione Tissutale di Reggio Calabria, la responsabile di ADMO Calabria, Prof.ssa Giuseppina Davoli, ha designato la scuola Panella come scuola polo per la divulgazione del messaggio della solidarietà e della donazione del midollo osseo. Il Dirigente Scolastico Dott. Mimmo Calabrò nel suo intervento si è dichiarato disponibile per la collaborazione fattiva in tutte le iniziative che verranno promosse da ADMO.

Sicilia ADMO Sicilia ringrazia l’Associazione Teatrale Giovane Mondo per aver devoluto a ADMO l’incasso dello spettacolo “Ingegnere Peregallo”, rappresentato lo scorso maggio a Messina presso il Teatro Annibale Maria di Francia.

Sedi regionali LOMBARDIA via Aldini, 72 20157 Milano tel. 02 39005367 fax 02 33204826 info@admolombardia.org

LIGURIA via Maddaloni, 1/8 16129 Genova tel. 010 541784 fax 010 585031 admoliguria@admo.it

LAZIO via L. da Vinci, 2/D 01100 Viterbo tel. e fax 0761 223155 admolazio@admo.it

PIEMONTE via Cavour, 4 10069 Villar Perosa (TO) tel. e fax 0121 315666 admopiemonte@admo.it

EMILIA ROMAGNA via Testi, 4/A 43100 Parma tel. 0521 272571 fax 0521 270441 info@admoemiliaromagna.it

CAMPANIA via Plinio il Vecchio, 40 80040 San Sebastiano al Vesuvio (NA) tel. 081 5745774 fax 081 7861601 admocampania@admo.it

TOSCANA via Di Gracciano nel Corso, 73 53045 Montepulciano (SI) tel. e fax 0578 717238 admotoscana@admo.it

BASILICATA via C. Battisti, 41 75023 Montalbano Jonico (MT) tel. e fax 0835 593146 admobasilicata@libero.it

MARCHE via L. Ottoni, 19 61100 Pesaro tel. 0732 73143 333 4806661 fax 0732 21958 admomarche@admo.it

CALABRIA viale A. De Gasperi, 164 89900 Vibo Valentia tel. e fax 0963 43075 tel. 0963 44505 admocalabria@tiscali.it

VALLE D’AOSTA c/o Serv. Trasfusionale viale Ginevra, 3 11100 Aosta tel. e fax 0165 543611 admovda@libero.it VENETO Via Londa, 20 36020 Valstagna (VI) tel. 0424 99093 0424 401559 fax 0424 401009 admo-veneto@libero.it TRENTINO via Sighele, 7 38100 Trento tel. 0461 933675 fax 0461 394195 info@admotrentino.it ALTO ADIGE/SÜDTIROL Antico Municipio di Gries/ Altes Grieser Rathaus piazza Gries, 18 / Grieserplatz, 18 39100 Bolzano / Bozen tel. e fax 0471 400823 admoaltoadige@dnet.it FRIULI VENEZIA GIULIA via Carducci, 48 33100 Udine tel. 0432 299728 fax 0481 92276 n° verde 800 905525 admo-fvg@libero.it

UMBRIA Centro Riferimento Trapianti Ospedale Monteluce via Brunamonti, 51 06122 Perugia tel. 075 5783528 fax 075 5783994 admoumbria@admo.it ABRUZZO via Avezzano, 2 65121 Pescara tel. 085 4210884 fax 085 2058904 admoabruzzo@admo.it MOLISE via Roma, 102 86100 Campobasso tel. 0874 418453 fax 0874 415000 n° verde 800 397581 admomolise@admo.it

PUGLIA c/o Policlinico Serv. Prelievi e Tipizzazione Tissutale piazza Giulio Cesare, 11 70124 Bari tel. e fax 080 5575748 admopuglia@teseo.it SICILIA c/o Centro di Medicina Trasfusionale Az. Osp. “V. Cervello” via Trabucco, 180 90146 Palermo tel. e fax 091 7541678 admosicilia@libero.it SARDEGNA c/o ADMO Federazione via Aldini, 72 20157 Milano tel. 02 39000855 fax 02 39001170 admosardegna@admo.It

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