tra gli organi interni e il tronco (3). Questo tipo di grasso è il più pericoloso per la salute perché direttamente proporzionale al rischio cardiovascolare, al diabete di tipo 2 e all’arteriosclerosi (4)
A causa dell’azione degli ormoni sessuali steroidei, il grasso viscerale è più presente negli uomini rispetto alle donne; la situazione si ribalta nel periodo della menopausa dove nella donna, il nuovo assetto ormonale, determina un aumento dell’accumulo di grasso nel tessuto adiposo viscerale. (5-6)
Durante la nostra giornata nel 71,4% dei partecipanti abbiamo rilevato una quota di grasso viscerale oltre gli standard proposti e la cosa significativa è che questo 71,4% era rappresentato da donne in menopausa e aventi una fascia di età compresa tra i 45 e 65 anni, e proprio nel 40% del suddetto gruppo, abbiamo evidenziato valori borderline nell’ECG.
Sempre tramite la Bioimpedenziometria abbiamo potuto misurare la massa muscolare ad ogni partecipante, un dato questo che, secondo la dottoressa Parizzi, viene spesso sottovalutato rispetto alla massa grassa.
La scarsa massa muscolare è associata a una ridotta funzionalità dell’organismo e ad un inferiore qualità della vita ed è considerato un fattore di rischio per la resistenza all’insulina (7). Il muscolo svolge un ruolo importante nel metabolismo proteico dell’intero corpo non solo influenzando la ripresa da traumi e fratture (8), ma anche la risposta allo stress e il corretto funzionamento del sistema immunitario (9).
La quantità di massa muscolare non dipende solo dall’età ma anche da fattori come altezza, peso e genere; gli uomini hanno una massa muscolare maggiore rispetto alle donne e le differenze di genere sono maggiori nella parte alta del corpo.
Il 50% dei partecipanti, costituito da sole donne in menopausa, ha dimostrato di avere una scarsa massa muscolare.
Il fatto di poter ricavare in soli 30 minuti informazioni così rilevanti e poterle confrontare, grazie alla telemedicina e agli strumenti a nostra disposizione, ha indubbiamente rappresentato il punto di forza di questa nostra iniziativa.
Secondo quanto emerge anche dall'indagine "PASSI d’Argento 2022-2023 – Stili di Vita in EmiliaRomagna", nella nostra regione si osserva una realtà precisa: il 12% degli over 64 fuma abitualmente (dato nella media nazionale), mentre il 45% consuma regolarmente alcol, con il 22% di questi che ne abusa quotidianamente. Inoltre, solo il 37% degli anziani raggiunge i livelli raccomandati dall'OMS perl'attivitàfisicaeappenail 12%segueilconsiglio di consumarealmenocinqueporzioni giornaliere di frutta e verdura. (10)
In conclusione, la giornata che abbiamo dedicato alla prevenzione cardiovascolare alla Farmacia Malchiodi non è stata solo un momento informativo, ma una preziosa occasione per accrescere consapevolezza e sensibilità. Un piccolo passo, ma significativo, verso una farmacia che vuole essere sempre più attenta alle reali esigenze della nostra comunità.
(1) E.W. Greg et al., MortalityTrends In Men And Women WhitDiabetes, 1971 to 2000, “Ann InternMed”, 147, 2007, pp.149155.
(2) R.R. Huxley et al., M. Woodward, CigaretteSmoking as a Risk Factor for CoronaryHaertDisease In Women Compared With Men: A Systematic Review And Meta-Analysis Of ProspectiveCohort Studies, “Lancet”, 378, 2011, pp.1297-1305.
(3) Vague et al. Obesity and diabetes. Acta Diabetol Lat. 1980 Apr-Jun;17(2):87-
(4) Pouliot et al. Visceral obesity in men. Associations with glucose tolerance, plasma insulin, and lipoprotein levels Diabetes. 1992 Jul;41(7):826-34.
(5) Philip A. Wood. How Fat Works. Harvard University Press, 2009. p. 13. ISBN 0674034996
(6) Tchernof et al. Ovarian hormone status and abdominal visceral adipose tissue metabolism. J Clin Endocrinol Metab. 2004 Jul;89(7):3425-30.
(7) The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism
(8) Journal of Sport and Health Science 2019
(9) Frontiers of Psychology: “The anxiolytic effects of resistance exercise”2014
(10) 99https://www.auslromagna.it/ausl-comunica/notizie/201cscegli-il-benessere-tre-passi-verso-nuovi-stili-di-vita-perla-salute201d-cicli-di-incontri-nelle-case-della-comunita-del-cesenate