UNA COLLEZIONE

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LIBRERIA ANTIQUARIA PERINI

Una Collezione di Atlanti


Una Collezione di Atlanti

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N.B. English translation of single atlases available upon request 1 ANONIMO. Atlas et tables élémentaires de Géographie ancienne et moderne destinées a l’éducation de la jeunesse et indispensables pour tous ceux qui s’occupent de Géographie. Paris, Delalain, 1821 € 250 In 8°(mm 198x126); pagg. (8), 100 con 32 carte geografiche incise in rame colorate a mano d’epoca (non esiste la numerazione della 31 ma esiste una 4 bis). Di queste, 20 riguardano il mondo moderno, 4 il mondo biblico (con una pianta del Tempio di Salomone) e antico, 3 l’impero romano, 4 il mondo di Orazio e Virgilio, 1 la geografia fisica ed astronomica. Legatura in elegante tutta pelle coeva con fregi e filetti in oro al dorso, titolo in oro su tassello, tagli marmorizzati. Ottimo esemplare. Qualche traccia d’uso a spigoli e cuffie.


2 BÜSCHING ANTON FRIEDRICH. Atlas von Italien...neu gezeichnet und herausgegeben. Vienna, Eder, 1799 € 5.200 In folio oblungo (mm 420x550); doppio frontespizio ed 8 carte geografiche incise in rame, colorate d’epoca, tutto rilegato editorialmente. Il secondo frontespizio riporta la seguente dicitura: Schauplatz der Graenzlaender welche durch den Friedenstraktat vom 17 Oktober 1797 zwischen Sr. Maj. dem Kaiser. Koenig von Ungarn und Boehmen und der franzoesischen Republik...und der Cisalpinischen Republik zugestanden wurden. Unica edizione. Büsching alcuni anni prima aveva compilato un raro atlante relativo a tutto il territorio italiano; la presente nuova rarissima pubblicazione presenta invece la situazione politica dell’Italia settentrionale dopo il trattato di Campoformido del 1797, con l’inserimento di due carte nuove (le prime due) e la rielaborazione delle altre sei già presenti nel precedente atlante nazionale; comprende una carta generale del nord Italia, una carta della Dalmazia, due relative al Dominio Veneto, diviso in orientale ed occidentale, una del Ducato di Mantova, una della Lombardia, una del ModeneseReggiano ed una per le tre legazioni bolognese-ferrarese-romagnola. Da un attento esame delle carte comuni con l’edizione precedente si evince che si tratta delle medesime lastre riutilizzate con diversa intitolazione all’interno del cartiglio e differente coloritura. Il primo frontespizio risulta identico con una evidente alterazione nella data 1799 invece di 1796, data di pubblicazione del primo atlante), mentre il secondo è inciso per l’occasione. L’opera è assolutamente genuina nella sua primitiva veste editoriale, priva di difetto alcuno, marginosissima, appena ingiallita la carta.


2 Büsching L’atlante risulta sconosciuto a tutte le bibliografie. Altrettanto tutte le singole carte, tranne quella generale e quella del territorio modenese-reggiano, che è stato possibile reperire in: Davoli-Sanfelici, Terre di Langobardia, La “Lombardia” e il Ducato Estense nella cartografia a stampa 1796-1866, n. 5 e 96 3 DE FER NICOLAS. Introduction a la Geographie avec una description historique sur touttes les parties de la terre. Paris, Danet, 1717 € 1.450 In 16° (mm 190x125); pagg. (2), 197, (8). Sei grandi tavole ripiegate f.t. fra cui un mappamondo, una tavola raffigurante globi e quattro tav. con i quattro continenti, tutte incise in rame. Testo incorniciato da bordura. Piena pelle coeva, dorso a nervi con fregi e titolo in oro. Seconda edizione. Buon esemplare nonostante qualche antico restauro ad alcuni strappi alle pieghe delle carte geografiche, due carte con qualche macchia e traccia di sporco superficiale ad alcune pagine. Cerniera anteriore difettosa e in genere qualche abrasione alla legatura.

3 De Fer


4 EXPILLY JEAN JOSEPH. Le geographe manuel contenant la description de tous le pays du monde…Paris, Bauche, 1762. € 320 In 12° (mm 130x70); pagg. 421, (3) con 6 carte geografiche ripiegate, fuori testo, poste alla fine raffiguranti il mondo ed i continenti. Testo entro riquadro filettato. Legatura francese coeva in piena pelle con titolo e fregi al dorso in oro, tagli rossi. Opera di notevole successo di divulgazione geografica, pubblicata dapprima nel 1757 senza carte geografiche. Buon esemplare. Legatura lievemente usurata a spigoli, angoli e dorso.

4 Expilly

5 Goos


5 GOOS PIETER. (Nieuwe groote Zee-Spiegel. Inhoudende het Straets Boek ofte de vertooninge en de beschrjvinge der Middellantsche Zee). (Amsterdam, Goos, 1662) € 18.000 In Folio grande (mm 455x280); frontespizio, 8 pagine non numerate, 120 numerate con 25 carte geografiche (24 a doppio foglio ed una a foglio singolo); le pagine di testo sono arricchite da profili di costa, piante, portolani; le tavole ed il testo. Elegante legatura moderna in stile olandese in piena pelle con doppia filettatura concentrica, al centro di cui campeggia un rosone, tutto inciso in oro. Prima edizione, che costituisce la parte terza dello Zeespiegel, relativa al Mediterraneo. Pieter Goos (Amsterdam 1615 -1675) figlio di un incisore e cartografo Abraham Goos, fu uno dei più conosciuti venditori di atlanti marittimi di Amsterdam. Pieter per le prime due parti della sua opera acquistò le lastre di Hendrik Doncker da Theunis Jacobsz’ rifilandole in modo da eliminare il suo indirizzo editoriale. Lo Zeespiegel fu stampato in olandese, francese e inglese e nel 1662 gli fu cambiato il titolo in De Nieuwe Groote Zeespiegel con l’aggiornamento di circa 15 carte e l’aggiunta di una nuova carta “L’isola del Natale”. Questa terza parte, chiamata Straetsboeck, è corredata da carte marittime originali di Goos e risulta pertanto il volume più innovativo. Fu anche copiato da Francesco Maria Levanto nel 1664. Bell’esemplare, rinfrescato, in bella legatura amatoriale moderna. Koeman IV, Goos 44A

5 Goos 6 GUTHRIE WILLIAM. A new geographical, historical, and commercial grammar; and present state of the several kingdoms of the world. Illustrated with a new and correct set of maps, engraved by mr. Kitchin, geographer. The fourth edition improved and enlarged, the astronomical part by J. Ferguson. London, Knox, 1774. € 750 In 8° (mm 215x130); pagg. 728 con una tavola cronologica f.t. ripiegata alla fine e 19 carte geografiche f.t. eseguite da Kitchin, incise in rame e colorate d’epoca. Legatura in tela moderna con titolo in oro al dorso. Buon esemplare in modesta legatura.


7 LESAGE A. M. Atlante storico, geografico, genealogico, cronologico e letterario…in ogni sua parte corretto, ampliato e proseguito sino all’anno corrente. Venezia, Girolamo Tasso, 1826. (Insieme a:) Atlante storico, letterario, biografico, archeologico dai secoli omerici ai giorni nostri…più di due terzi compilazione originale …di Giambattista Albrizzi. Venezia, Girolamo Tasso, 1840 € 1.300 Due volumi in folio rilegati in tre tomi (mm 392x280); 2 carte non numerate, 183 pagine di testo; 46 carte geografiche su 37 tavole f.t. (num. I-XXIV), alcune ripiegate, tutte colorate d’epoca; carte 2 non num., pagg. 80, 223. Vignetta in rame al frontespizio. Piacevole mezza pelle nocciola coeva, titolo in oro al dorso, filetti dorati e decori impressi a secco, piatti marmorizzati, tagli a spruzzo. Le varie sezioni di testo sono anch’esse colorate d’epoca. Prima edizione veneta. Noto atlante storico, non comune in questa edizione veneziana riveduta, corretta ed ampliata, che è arricchita di un secondo tomo e riporta le storie letterarie di tutti i paesi, citando autori, dando interessanti cenni sulle varie letterature e civiltà, compresa la cinese; il secondo volume riporta tavole storiche e cronologiche sulla letteratura francese compilate da Jarry de Mancy. Fra le carte nel primo volume un bel mappamondo, i continenti e numerose carte dell’Italia, oltre ad una ricca sezione sulle Americhe. Esemplare molto bello con qualche traccia d’uso a spigoli e dorsi. Un tomo con mende alla cuffia sup.

7 Lesage


8 LEVANTO FRANCESCO MARIA. Prima parte (unica pubblicata) dello specchio del mare nel quale si descrivono tutti i porti, spiaggie…del Mediterraneo. Genova, Marino e Celle, 1664. € 19.000 In Folio (mm 418x283); carte 3 non numerate compreso lo splendido frontespizio allegorico figurato, dedica e dedica al lettore; 152 pagine, 25 carte nautiche incise in rame. Anche le pagine di testo sono corredate da numerose illustrazioni silografiche di rade, porti e profili costieri. Pergamena settecentesca con titolo in oro su tassello. Tagli azzurrati. Esemplare molto bello, ben inchiostrato, del celebre atlante nautico. Minimi difetti alle ultime carte con rinforzo marginale delle ultime due e saltuarie macchie. Prima edizione. Lo specchio del mare, atlante-portolano del Mediterraneo fu pubblicato nella sua prima edizione a Genova nel 1664 ed in seconda edizione nel 1679. Poco si conosce su tale capitano genovese Francesco Maria Levanto, che “a sue spese” fece incidere le più accreditate carte nautiche disponibili sul bacino del Mediterraneo dell’epoca. Le scarne notizie ci informano che l’atlante – di pregevole fattura – presenta alcuni di questi documenti elaborati negli anni precedenti dallo stesso Levanto insieme ad altri tratti da un’opera olandese, De Lichtende Colomne ofte Zeespigel, pubblicata una ventina di anni prima da Anthoni Jacobsz e riutilizzata in seguito da numerosi altri cartografi (Goos, Donker, Thornton, Van Keulen ed altri). Infatti, la prima carta dell’Autore reca la seguente illuminante dicitura: costruite in Amsterdam et corrette dal Cap. Francesco Maria Levanto et a sue spese intagliate l’anno 1663. Le carte nautiche riprendono in modo chiaro l'opera di Anthoni Jacobsz (16061650) (Valerio, 2002, p. 91): “Gran libro di itinerari del mar Mediterraneo”, di grande rarità, pubblicato nel 1654 da Goos. L’Atlante, dedicato al nobile savonese Giovanni Battista della Rovere, fu pubblicato a Genova da Gerolamo Marino e Benedetto Celle. Tale opera descrive le isole e le coste del Mediterraneo in dodici dimostrationi, corredate da carte nautiche e da illustrazioni raffiguranti panorami di coste e vedute di porti. Nell’introduzione, l’autore illustra i vari metodi per calcoli astronomici oltre a riportare in cinque tabelle le latitudini di numerosi porti. Il corredo delle carte si apre con due portolani generali del Mediterraneo, uno dedicato alla parte occidentale, l’altro al mare di levante, per poi poseguire con 25 fogli nautici numerati ciascuno raffigurante il tratto di costa descritta nella dimostratione che la segue. In tutte le carte sono presenti i principali toponimi e una serie di simboli (piccole ancore per i punti di approdo, crocette per gli scogli pericolosi, punteggiatura per i bassi fondali, una o più rose dei venti), mentre in un apposito riquadro, viene riportata la scala grafica in diverse misure, leghe olandesi, miglia italiane, leghe inglesi e francesi. Concludono ciascuna dimostratione le tabelle che riportano le distanze tra i principali luoghi espresse in leghe italiane ed una sequenza di vedute delle coste. Nonostante l’opera non avesse avuto grande fortuna all’epoca, forse perchè riconosciuta come poco originale dai cartografi coevi, il Coronelli – che quasi certamente non conosceva il modello e le derivazioni nordiche – la volle inserire nel suo Atlante Veneto, come ultimo volume dell’edizione del 1698”


8 Levanto

8 Levanto

9 LOTTER MATTHAEUS ALBRECHT. (Atlas geographicus portatilis) Augsburg, Lotter, (c. 1770)

€ 1.100

In 8°(mm 180x115). 12 carte geogr. in rame, colorate d’epoca. Cartoncino a spruzzo coevo con nota di possesso manoscritta “Joseph Maria Gilardoni” all’interno del piatto, mentre alla fine, sempre all’interno del piatto vi sono due componimenti “Di Giambattista Galaotti Dottore Mantovano” e ”Dal P. Antonio Casari”. Il tutto conservato entro custodia in cartone semi rigido coevo annotata dal medesimo Gilardoni con al piatto sup. la nota ”Atlantino impresso in Augusta”. Contiene oltre a mappamondo e continenti, le carte di Spagna, Francia, Germania, Italia, Polonia e Ungheria.

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10 MAGER HENRI. Atlas complet de géographie en relief. Dressé sous la direction de Henri Mager. Paris, E. Bertaux, (ca. 1870) € 470 In 4° grande (mm 335x275); 28 tavv. f.t. in cromolitografia, di cui 25 hanno in rilievo l’orografia. Percallina rossa coeva, titolo impresso in oro, cornici e cantonali impressi a secco. Curioso atlante. Le 28 tavv. sono: Planisphère, Europe physique, Europe politique, Les Alpes, France Physique, France politique, Bassin de la Seine, Bassin de la Loire, Bassin de la Garonne, Bassin du Rhin, Colonies françaises, Iles Britanniques, Pays-Bas et Belgique, Allemagne, Autriche et Hongrie, Suisse, Espagne et Portugal, Italie, Turquie d’Europe et Grèce, Russie, Suède et Norvège, Danemark, Asie, Afrique, Amérique du Nord, Amérique du Sud, Australie. Bell’esemplare, tracce d’uso alla legatura macchia d’inchiostro al piatto ant. Piccoli strappetti restaurati alla sguardia anteriore.

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11 MALTE-BRUN M. Précis da la géographie universelle, ou description de toutes les parties du monde, sur un plan nouveau… Paris, Francois Buisson, 1810. (Insieme a:) Atlas supplémentaire du… Paris, F. Buisson, 1812. € 1.500 In 4°(mm 320x250); pagg. (4), 24 tavv. in rame di carte geografiche, di cui una tav. doppia con il mappamondo; (4), 11, con 51 carte geogr. in rame con confini a colori d’epoca, di cui due tavv. a doppia pagg. per i mappamondi. Mezza pelle coeva con titolo al dorso su tassello in oro; e monogramma dorato al piatto superiore. Piacevole atlante di inizio Ottocento con eleganti carte geografiche arricchite da cartigli di gusto ancora settecentesco. Bell’esemplare ben conservato, lieve alone marginale all’angolo inf., sporadiche fioriture ad alcune tavv., tracce d’uso ai piatti.


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12 MERCATOR GERARD-HONDIUS JODOCUS Atlas sive Cosmographicae Meditationes de Fabrica Mundi et Fabricati Figura denuò auctus Amsterodami, Sumptibus & typis æneis Iudoci Hondij, An. D. 1611

€ 45.000

Folio (mm 465x295); 8 carte non num. (compreso il frontespizio generale), 126 pagine; frontespizio inciso della Gallia, pagg. 127-174, frontesp. inciso della Germania inferiore (Belgio e Olanda), pagg. 128-204; front. della Germania, pagg. 205-266 (pagg. 253-254 carta della Rugia, con doppia numerazione); frontespizio di Italia, Slavonia e Grecia, pagg. 267-360 (da pag. 315, senza proprio frontesp. cominciano le carte dedicate ad Africa, Asia ed America), carte non num. 19; con totali 150 carte geogr. a doppio foglio (eccetto una a foglio singolo), incise in rame. Pergamena coeva con impressioni a secco al dorso. Quarta edizione, la prima con 150 carte; in questa edizione il testo del 1607 in latino è stato tipograficamente reimpostato, 3 nuove carte vengono aggiunte (Galicia, Catalonia, Limburg), le mappe 11, 12, 14 sono state aggiornate rispetto alla precedente edizione. Nel 1604 Jodocus Hondius acquistò dal nipote di Mercatore le lastre dell’Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi: l'opera di Mercatore ormai era in declino in confronto al Theatrum Orbis Terrarum di Ortelius. Hondius ristampò l’Atlas di Mercatore nel 1606 con 39 tavole aggiuntive, molte delle quali da lui stesso incise: queste sono di grande qualità, per lo più dedicate a parti del mondo mai raffigurate da Mercatore.. La nuova edizione fu un successo enorme, andando esaurita nel giro di un anno. Fu così pubblicata una seconda edizione ed una versione tascabile, l’Atlas Minor. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1612 il suo lavoro fu continuato dalla vedova e dai due figli, Jodocus II e Henricus in seguito in società con il cognato Jan Jansson, che aveva sposato la figlia Elisabeth e il cui nome appare sull’Atlas come coeditore dopo il 1633. Dopo la prima edizione del 1606 in latino circa 50 edizioni dell’Atlas sono state stampate nelle principali lingue europee. L’atlante si presenta in ottime condizioni, con le mappe spesso finemente impresse e contrastate. Minimi difetti alla legatura, piccoli lievi aloni marginali a poche pagine, qualche rara pagina su carta arrossata. Koeman Me 20A



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13 ORTELIUS ABRAHAM Theatrum Orbis Terrarum Antwerpiae, Apud Christophorum Plantinum, 1579 (al colophon)

€ 90.000

Folio (mm 440x295); 10 fogli non numerati di testo incluso il ritratto di Ortelio, 93 carte geografiche numerate a doppio foglio incise in rame, di cui 90 del mondo moderno e 3 storiche, 77 pagine numerate riguardanti il Nomenclator Ptolemaicus, cioè l'elenco di tutti i luoghi citati da Tolomeo, 9 pagine non num. alla fine, una bianca. Prima edizione, seconda tiratura con testo latino pubblicata da Plantin e prima edizione comprendente Parergon e Nomenclator. Splendida legatura editoriale in piena pelle, di grande fascino, con losanga al centro dei piatti, ricco fregio impresso a secco al centro e medaglione con il titolo “Theatrum Orbis Terrarum”, decorazioni con motivi a ramages dei cantonali a formare un corpus con la losanga, inseriti entro elegante cornice concentrica ad intrecci; dorso a cinque nervi. Esemplare fascinoso e ben conservato con qualche segno del tempo e antico restauro, ingiallimenti di alcune pagine prevalentemente ai margini. Legatura con qualche difetto ed un antico restauro ad un angolo. Il Theatrum Orbis Terrarum di Ortelius, è il primo atlante moderno, comprendente carte di tutte le zone del mondo. Questa fu la geniale intuizione di Ortels, latinizzato successivamente in Ortelius: prima d'allora la produzione cartografica era stata irregolare, locale a livello di produzione, ed i pochi atlanti cosiddetti "lafreriani" erano costituiti su richiesta raccogliendo carte di alcune zone, ignorando le altre. Ortelius riunì in un unico corpus la produzione cartografica eterogenea del periodo, uniformando come formato carte assai diverse e costituendo la base per un'impresa editoriale di enorme successo, pubblicata dal 1570 al 1612, attraverso cinque progressive aggiunte, le Additamenta, con cui rese l’atlante sempre più ricco e completo. Questo successo commerciale permise al Theatrum di dare enorme sviluppo alla conoscenza geografica del tempo, consolidando la propria struttura come modello per tutti gli atlanti seguenti. “Ortelius is one of the two greatest figures in the history of cartography, and it is he and Mercator, who introduce mankind to modern cosmography and our way of looking at the world geographically. The publication of the Orbis Terrarum marks a turning point in the history of cartography, since with it for the first time the world is presented with an actual atlas. "It was the first uniformly sized, systematic collection of maps of the countries of the world based only on contemporary knowledge since the days of Ptolemy, and in that sense may be called the first modern atlas." (Tooley, p. 29). The seminal work represents an entirely new approach to cosmogony and the way of viewing the world as a whole. The titlepage also marks a totally new concept, as it is in this work




a fourth figure denoting the continents is added for the first time, -that of America; "And thus in this book we have America for the first time admitted into the realm of symbolism as the equal of the other three parts of the globe." (Brown, p. 163). In this work we also find the later so important list of the geographers and cartographers that had been consulted and/or copied, it is thus due to Ortelius and his Theatrum that a whole series of 16th century cartographers have not remained altogether unknown. "This list not only established a high precedent in the ethics of map publishing, it also publicized the names of many cartographers who might otherwise have remained obscure or entirely unknown at home or abroad. In short it was a "Who's Who in Cartography" both past and present." (Brown, The Story of Maps, 1951, p. 162). “When Ortelius' father died, he was left with the responsibility of supporting his mother and sisters. In order to make a decent income, he began buying maps that he would colour himself; he had his sisters mount them on linen and he sold them at the fairs. One of his greatest customers, Aegidius Hooftman, a wealthy merchant, who relied on knowing the best sailing-routes for his ships, one day complained about the difficulties of handling all of his maps of varying sizes and quality. Having heard this, Ortelius made up a collection of the most important and best maps, all of the same size, in all about 30, and had them bound in a volume as a book, -and thus the fist atlas saw the light of day. Ortelius, of course, did not stop with this one atlas, but after about ten years, due to his many connections with the best map-makers in the world, succeeded in making an atlas for general sale. By this time he had only published three maps himself, and it took much effort and hard work to collect and edit the maps, getting the permission of the cartographers, engraving the plates and finally having the whole thing, including title-page, dedication etc., printed. Finally in 1570, the world's first geographical atlas, "Theatrum Orbis Terrarum" (Theatre of the World), was printed; the work was an instant success, and the first editions were quickly sold out. Ortelius received much acknowledgement for his amazing work. He was yielded as a great scholar and there was no end to the praise he received from everybody, including Mercator and Petrus Bizarus. "If every home now owns an atlas of some sort, it is due ultimately to the conviction and example of Ortelius." (PMM 91). Koemann Ort 15B; Phillips 386; Printing and the Mind of Man 91


14 ORTELIUS ABRAHAM. Parergon sive veteris geographiae (sic) aliquot tabulae. Anversa, Plantin-Moretus, 1612

€ 18.000

Folio (430x268); testo latino; carte 4 non numerate, 2 carte di testo numerate XII e XVI inframmezzate a 38 tavole f.t. a doppio foglio (numerate I-XI, XIII-XV, XVII-XL comprese le 2 carte di testo), di cui 2 illustrano la struttura gerarchica del Sacro Romano Impero ai tempi di Ottone III, 3 sono vedute (Escurial, Daphne e Tempe) e 33 carte geografiche, fra cui quella in due fogli dell’Egitto; presente la tavola peuntigeriana in 4 carte su doppia pagina alla fine del tomo. Le tavole sono incise finemente in rame, riccamente decorate da fregi, cartigli, scene di genere storico riquadri ed eleganti cornici ornamentali nel tipico stile rinascimentale. Fregi, finalini, capolettera parlanti e marca editoriale i n silografia. Pergamena floscia antica rimontata muta. Il Parergon è il primo atlante storico pubblicato, creazione originale di Ortelio, il quale, al contrario che nel Theatrum, dove si limitò a ridisegnare e assemblare carte geografiche di altri autori, utilizzò carte di propria creazione, incise da Jan Wierix, aumentandone via via negli anni il numero di carte. Le prime tre apparvero come supplemento del Theatrum nel 1579, ma solo nel 1584 con l’aggiunta di 8 carte, diventò parte autonoma, con proprio frontespizio, dell’opera principale, fino a raggiungere un massimo di 38 tavole, come nel nostro esemplare. Dopo la sua morte nel 1598 vennero aggiunte altre 5 mappe fino a giungere ad un numero massimo di 43 nell’edizione inglese del 1606. Ortelio fu un grande appassionato di storia e collezionista di monete antiche, che usò per riportare graficamente i ritratti dei personaggi illustri sulle carte. Nel XVI secolo l’interesse per il mondo classico era elevatissimo, motivo per cui egli fece pubblicare questo atlante, di cui fu anche autore dei testi. Le belle carte geografiche rappresentano il mondo antico, Palestina, peregrinazioni di San Paolo, peregrinazioni e vita di Abramo, impero romano, Europa generale e singoli stati, impero di Alessandro Magno, viaggio di Enea, viaggi di Ulisse, Argonautiche. Ottimo esemplare in fascinosa veste editoriale. Koeman, III, 36; Van den Broecke, Ortelius atlas maps, pag. 19.


14 Ortelius, Parergon


15 QUAD MATTHIAS. Geographisch Handtbuch… Coln am Rhein, bey Johan Bussemacher, 1600

€ 25.000

Pagg. (8), frontespizio inciso 82 carte geografiche incise in rame a doppia pagg. con testo tedesco al verso del foglio. Bellissimo esemplare con elegante pergamena coeva di area germanico-fiamminga con doppia cornice concentrica e losanga al centro dei piatti e cantonali impressi a secco. Sei nervi al dorso, gigli impressi anticamente in oro, titolo manoscritto a inchiostro bruno; tagli blu. Tracce di legacci ai piatti. Ottimo esemplare con buoni margini, in splendida impressione, abbastanza inusuale per le opere di Quad. Piccolo strappetto marginale restaurato al marg. int. del frontespizio. Sguardie rinnovate con carta vergellata e marca d’acqua con le due torri. Prima edizione con questo titolo del primo atlante del mondo pubblicato da Quad. Contiene mappamondo, continenti, carte regionali di Africa (1), Asia (5), America (3), polo nord oltre a numerose carte regionali europee e tedesche. Cyprian Eichovius è lo pseudonimo di Matthias Quad (Deventer 1557 - Colonia 1613). Come spesso succedeva all'epoca per sfuggire alle persecuzioni cattoliche contro i protestanti Matthias Quad usò per la sua attività diversi pseudonimi, tra cui quelli noti di C. Eichovius, M. Quadus, M. Quad von Kinckelbach e quello di Konrad Loew. Fuggito dall'Olanda in Germania nel 1587, studiò ad Heidelberg e divenne poi uno dei più prolifici esponenti della cosiddetta Scuola Cartografica di Colonia, durata per circa mezzo secolo (1570-1620 ca.) e formata principalmente da rifugiati fiamminghi ed olandesi tra i quali spiccano lo stesso Quad e Frans Hogenberg che ne fu il fondatore. Nel 1592 Quad pubblica a Colonia “Europae, totius terrarum orbis partis praestantissimae descriptio” con sole 28 carte, aumentato a 50 nel 1594. Nel 1596 c., sempre a Colonia pubblica “Typus Orbis Terrarum, ad Imitationem Universalis Gerhardi Mercatoris”, un planisfero sulla base dell'opera mercatoriana e nel 1600 pubblica il suo primo atlante mondiale autonomo, con 82 carte: “Geographisch Handtbuch”, che è anche il primo atlante edito originariamente in lingua tedesca. Nel 1608 ne uscì una edizione in latino “Fasciculus Geographicus” con quattro mappe inedite incise da Johann Bussemacher, suo assiduo collaboratore. A causa dei suoi numerosi pseudonimi la sua vasta produzione editoriale rimane ancora da identificare completamente.


Questi atlanti si proponevano sul mercato come alternative di qualità ma di formato e prezzo inferiore ai vari Ortelius, De Jode e Mercator, che sono in modo evidente i modelli delle carte di Quad. Le carte del Quad ebbero poca fortuna poiché stampate nel periodo dei grandi successi degli atlanti orteliani; pertanto nessuna ristampa dell’atlante è nota, rendendolo raro e quindi molto ricercato nel mercato antiquario. Meurer, Atlantes Colonienses, Qua 6; Phillips 411; Sabin 66894.

16 RAYNAL GUILLAUME. Atlas de toutes les parties connues du globe terrestre dressé pour l’Histoire philisophique et politique des établissemens et du commerce des européens dans les deux Indes. Parigi, 1770 ca. € 1.300 In 4° (mm 270x 200); Pagg. 24 e 50 carte geografiche numerate 1-49, con la carta n° 17 e 17 bis, tutte incise in rame su doppia pagg., entro reticolo geografico e con cartiglio esplicativo. Contiene 2 mappamondi, 10 carte relative all'Europa, 8 all'Asia, 23 all’America e Antille, 7 all'Africa. Piena pelle bazzana coeva con titolo su tassello rosso in oro al dorso, tagli gialli. Ottimo esemplare fresco e genuino, stampato su carta forte in bella impressione.


16 Raynal, Atlas 17 RAYNAL GUILLAUME THOMAS. Histoire philosophique et politique des etablissemens et du Commerce des Européens dans les deux Indes Genève, Jean-Léonard Pellet, 1780 € 2.000 5 vol. in 4° (mm 260x205). I: occhietto, pagg. (2), 741, (1 di errata); II: occhietto, pagg. (4), VIII, 485, (1 di errata); III: pagg. XV, 629, (1 di errata); IV: pagg. (4), VIII, 770, (1 di errata); V: Atlas, pagg. (4), 28; 50 tavv. doppie f. t. di carte geografiche inc. all'acquaf. numerate 1 – 49 (la tav. 17 ha una doppia numerazione). Contiene 2 mappamondi, 10 carte relative all'Europa, 8 all'Asia, 23 all’America e Antille, 7 all'Africa. Elegante piena pelle coeva marezzata, dorso a cinque nervi con titoli impressi in oro su doppio tassello in marocchino bordeaux, scomparti con ricchi fregi dorati, tagli rossi. Ritratto dell’autore. 23 tavv. sinottiche (alcune ripiegate). Terza edizione, definitiva, notevolmente aumentata da Denis Diderot (1713-1784) rispetto all’edizione originale del 1770, nel non comune formato in 4°; questa edizione esiste anche nel formato molto più comune in undici volumi in 8° presso lo stesso editore. Si dice che Napoleone abbia apprezzato moltissimo questo libro. Bell’esemplare; il vol. II presenta tracce uniformi di umidità al margine inferiore della prima metà del volume. Minime tracce d’uso agli spigoli e cuffie. Completo. Phillips, Atlases, 652


17 Raynal, Histoire

18 ROUX JOSEPH. Carte de la mer Mediterranée en douze feuilles, dédiée à M.gr le Duc de Choiseul Colonel General des Suisses et Grisons. Ministre de la Guerre et de la Marine. Marsiglia, 1764 € 11.000 In Folio (mm 610x350), 12 grandi carte nautiche ripiegate incise in rame, ognuna di mm 550x800 circa con minime differenze. Legatura coeva in tutta pelle con bordura incisa a secco ai piatti ed al dorso. Ottimo esemplare. Uno dei più conosciuti atlanti settecenteschi del Mediterraneo che raffigura tutte le coste, i porti e gli ancoraggi, caratterizzato da carte di notevole formato. Come di consueto l’atlante non ha frontespizio, normalmente inserito solo nelle copie di inizio ottocento pubblicate a Genova da Gravier. Fu molto stimato ed ebbe notevole successo tanto che è noto che pure l’ammiraglio Nelson ne avesse un esemplare a bordo della Victory. Venne poi stampato per circa 40 anni. La prima carta raffigura lo stretto di Gibilterra, l’ultima i Dardanelli passando da ovest ad est lungo tutte le coste.

18


18 Roux 19 Seutter


19 SEUTTER MATTHAEUS. Atlas novus sive Tabulae geographicae totius Orbis faciem, partes, imperia, regna et provincias exhibentes exactissima cura iuxta recentissima observation…a Matthaeus Seutter-Grosser Atlas worinnen enthalten alle jenige geographische Universal-Special und Particular-Mappen… Augsburg e Vienna, Seutter e Straub, 1735 c. € 32.000 In Folio (mm 540x340); antiporta allegorico in coloritura a mano coeva, frontespizio in rosso e nero, dedica a stampa all’imperatore Carlo VI, 2 fogli di testo, indice delle carte in vendita presso Seutter; altra dedica a Carlo VI, a doppio foglio, dipinta a mano d’epoca; 108 carte geografiche a doppio foglio, in coloritura a mano coeva, 9 tavole anch’esse a colori d’epoca, tranne una; tutto inciso in rame. L’atlante contiene carte del mondo e dei continenti, carte celesti, oltre a quelle di paesi europei ed extra e a rose dei venti, bandiere, navi oltre ad una tavola sull’arte della guerra. Legatura coeva in piena pelle con titolo al dorso. Non comune edizione dell’atlante, che, dedicato a Carlo VI, fu probabilmente motivo dell’assegnazione a Seutter della carica di Geografo imperiale. L’Atlas Novus raggiunse il numero di oltre 400 carte nella versione definitiva più allargata. Questo esemplare è in splendida e brillante coloritura, con minimi difetti, fra cui un piccolo restauro reintegrato al frontespizio. Carte numerate anticamente ad inchiostro bruno. Saltuarie macchie, per lo più marginali. Lievi tracce d’uso ed abrasioni a spigoli, angoli, cuffie Phillips 583.


19 Seutter 20 Schenk


20 SCHENK PIETER. Atlas Contractus Sive Mapparum Geographicarum Sansoniarum Auctarum et Correctarum Nova Congeries. Amsterdam, c. 1700 € 27.000 In Folio (mm 540x340); fascinoso frontespizio con figure allegoriche, disegnato da G. de Lairesse e inciso da Jac. Baptist delineato da Phil. Tideman. Raffigura in primo piano al centro un angelo con tromba che porta il titolo su di uno stendardo, Nettuno emerge dalle acque e si appoggia al globo terracqueo, Europa è una elegante donna su un carro con due leoni al fianco, due putti accedono ai primi rudimenti di cartografia, sullo sfondo atlante regge il mondo. 51 carte geografiche a doppio foglio incise in rame finemente colorate d’epoca (una ripiegata), indice con aggiunta manoscritta della carta della Catalogna. Legatura moderna in piena pelle marezzata, dorso con sette nervi e scomparti riccamente decorati con piccoli ferri, titolo impresso in oro su tassello in marocchino rosso fregi in oro. Attraente atlante olandese di fine secolo che raccoglie le consuete carte geografiche dei vari stati europei, due mappamondi, quattro continenti, una carta del mondo fantastico 'Schlaraffenland'. La carta della Catalogna è elencata in indice manoscritta a inchiostro bruno. Gli autori della carte sono vari e autorevoli: Janssonius, Nic. Visscher, Danckerts, De Wit, Van Keulen, Ottens, Hondius, Valk, e lo stesso Peter Schenk. Come di consueto e come cita Koeman, Vol III, p. 115, gli atlanti di Schenk sono atlanti compositi e quindi tutti diversi nel numero delle carte, tranne quello in prima edizione che ha 27 carte. La famiglia Schenk, il cui capostipite fu Pieter, fu leader del mercato olandese nella prima metà del Settecento. Pieter Schenk nacque in Germania, ma si traferì ad Amsterdam dove fu allievo di Gerard Valck di cui sposò la sorella. Le due famiglie a lungo furono in società come editori e venditori di stampe, libri, carte geografiche e globi. Bell’esemplare. Koeman, Vol III, p. 115.

20 Schenk


20 Schenk 21 STIELER & BERGHAUS. Atlante scolastico per la geografia politica e fisica. Nuova edizione completa in 38 tavole. Gotha, Justus Perthes, 1886 (ma Paravia). (con) ALBERTO di KAMPEN. Atlante del mondo antico. Gotha, Justus Perthes, 1885 (ma Paravia). â‚Ź 200 In 4° oblungo (mm 250x325); cartonato coevo marmorizzato con rinforzo posteriore in carta verde al dorso. Con 38 carte geografiche stampate a colori, una di cui ripiegata. Buon esemplare. 21


22 VAN KEULEN JOHANNES. Della nuova, e grande illuminante Face del Mare parte terza, Continente le Coste Maritime Meridionali di Portogallo, Algarve, Andaluzia, Granada, Catalogna, Provenza, Italia, Dalmatia, Grecia, Tracia, Natolia, Siria & Egitto…. Amsterdam, presso di Johannes van Keulen, 1705 € 24.000

Volume in folio, legatura in mezza pelle del XIX secolo, con dorso rifatto. Frontespizio inciso, 2 fogli, 94 pp. e 32 carte nautiche a doppia pagina di cui 3 più volte ripiegate, numerosi piani nautici e profili di costa incisi in xilografia nel testo. La Casa Editrice van Keulen era stata fondata intorno al 1678 dal capostipite Johannes cui subentrò, nel 1695, il figlio Gerard, versato nelle discipline nautiche e abile incisore, il quale impresse all'azienda la specializzazione cartografica che la rese famosa in Olanda e in Europa per due secoli a seguire. La produzione editoriale comprendeva un cospicuo portafoglio di carte sciolte manoscritte, un atlante nautico denominato Le Grand Nouvel Atlas de la Mer e il monumentale De Nieuwe Groote Lichtende Zee-Fakkel, ovvero un portolano dei mari del mondo pubblicato tra il 1681 e il 1684 in cinque volumi in folio, ai quali - nel 1753 - se ne aggiunse un sesto per la navigazione lungo le coste asiatiche. Il Nieuwe Groote Lichtende Zee-Fakkel, che comprendeva istruzioni nautiche, carte generali e particolari, piani dei porti e vedute di costa, fu tradotto in diverse lingue e ebbe svariate riedizioni. Il terzo libro, dedicato al Mediterraneo, ebbe un'edizione italiana, pubblicata nel 1695 con il titolo Della nuova grande illuminante face del mare e ristampata nel 1705. Come estensore del testo figura N. J.


Vooght, mentre la traduzione in italiano è del patavino Mosè Giron. Svariate carte recano date successive alla pubblicazione del portolano, perché mentre il testo non richiedeva aggiornamenti, le carte venivano sostituite nel tempo secondo necessità. Rarissimo esemplare della traduzione italiana dello Zee-Fakkel, la parte terza riguardante il Mediterraneo, la sola tradotta in lingua italiana. Koeman descrive solo due esemplari di prima edizione


del 1695 (uno conservato al Maritime Museum di Amsterdam, privo di mappe, ed un secondo nella Topkapi Library di Istanbul) ed un unico esemplare del 1705, conservato sempre al Maritime Museum di Amsterdam, con 25 carte nautiche. Un esemplare è apparso invece in asta da Christie’s Londra, nel maggio del 1995. L’opera conteneva ben 39 carte nautiche. In tutte queste copie, come nel nostro esemplare, l’indice tuttavia elenca solo 20 carte nautiche, a dimostrazione del fatto che gli atlanti erano assemblati con un numero variabile di mappe. Ex libris di Horace Landau. Bibliografia: Koeman, Atlas Neerlandici, vol. IV, p. 346, 108; P. Presciuttini. 23 ZATTA ANTONIO. Atlante Novissimo, illustrato ed accresciuto sulle osservazioni e scoperte fatte dai più recenti geografi. Tomo III. Venezia, Antonio Zatta, 1784 € 7.500

In folio (mm 390x265). Frontespizio calcografico con figure allegoriche, 54 tavole di mappe a doppia pagina in coloritura coeva incise finemente in rame da Giuliano Zuliani e Marco Alvise Pitteri. Mezzo vitellino marezzato con angoli coevo, dorso a nervi con titolo su tassello in marocchino rosso, piatti in cartone marmorizzato. Solo il tomo III dell’ Atlante Novissimo, fra i più fascinosi e completi mai pubblicati in Italia nel XVIII secolo, l’opera più monumentale e famosa di Zatta; esce in 4 volumi con 216 tavole che illustrano tutto il mondo conosciuto dell’epoca, accresciuto delle più significative scoperte geografiche, la comparsa delle nuove isole scoperte nell’Oceano Pacifico da James Cook e la prima carta italiana della Nuova Zelanda. Ottimo esemplare di questo celebre atlante con minime tracce del tempo agli spigoli e cuffie, tassello al dorso un po’ sbiadito. Indice delle tavole corto nei margini, la marca di Ancona e la Calabria ultra probabilmente da un altro esemplare; carta del Vicentino e del Bolognese/Ferrarese con alone marginale in basso a sinistra, generale lieve arrossamento alla piega centrale. Minime sporadiche macchioline marginali all’ ultima mappa. Cremonini 72; Phillips 651.


ADDENDA 24 CORONELLI VINCENZO MARIA. Atlante Veneto nel quale si contiene la descrittione Geografica, Storica, Sacra, Profana e Politica degl’Imperij, Regni, Provincie, e Stati dell’Universo... Venezia, appresso Girolamo Albrizzi, 1691 € 40.000

4 tomi in Folio (mm 485x360); occhiello, impresa allegorica dell’Accademia degli Argonauti, allegoria della Serenissima trionfante a doppio foglio, frontespizio, antiporta figurato, ritratto del Doge Morosini dedicatario del volume e 8 pagine di testo non numerate (con dedica, introduzione al lettore, catalogo degli autori e racconto delle università letterarie); pagg. 154, 26 (geografia sagra antica e moderna), (14); 45 carte geografiche a doppio foglio, 2 a foglio singolo (Bosforo e Rio delle Amazzoni), 20 tavole a foglio singolo con navigli, sistemi di pesca e fenomeni marini (rispetto alle 19 in indice: mancano le barche dei giapponesi ma vi sono le barche fiamminghe ed una seconda tavola di navi commerciali olandesi non indicate) e 2 tavole del Gran Carlo e del Bucintoro a doppio foglio oltre a due incisioni nel testo. Seconda tiratura pubblicata un anno dopo la prima con minime varianti e la nota editoriale “appresso Girolamo Albrizzi” alla fine. Legatura leggermente posteriore in mezza pergamena con angoli, piatti marmorizzati. L’atlante, pubblicato originariamente in un solo tomo, è stato qui diviso dall’antico proprietario in quattro tomi seguendo l’ordine delle sezioni del libro: il primo tomo (fino a pag. 16) racchiude le tavole di interesse cosmologico e astronomico; il secondo tomo (pag. 17-76) riunisce planisferi e tavole doppie


dei continenti; il terzo, con proprio frontespizio titolato “Idrografia” (pag 77-138) raccoglie le carte nautiche o di notevole interesse idrografico (canali, fiumi); l’ultimo volume (pag. 139-154+26 pagine di Geografia sacra)riguarda i navigli. Buon esemplare con piccoli difetti di lieve entità fra cui qualche alone leggero e marginale, alcune pagine arrossate, spigoli un po’ usurati e qualche difettino alla legatura. I volume sono raccolti entro custodia moderna Coronelli “a Parigi concepì probabilmente l’idea della pubblicazione di un grande atlante italiano tanto che al suo ritorno in patria, fondata la Società degli Argonauti e nominato Cosmografo della Repubblica, ottenne il 22 marzo 1685 il Privilegio di stampa di un trattato di Geografia…cui diede allora il nome di Nuovo Atlante…Ma l’opera sotto il titolo di Atlante Veneto uscirà alla luce…solo nel 1690…Tutta l’opera è divisa in quattro parti…Del tutto originale è la terza parte intitolata “Idrografia” che tratta diffusamente dei varii mari e oceani, delle correnti e delle maree… (Armao, Catalogo ragionato delle opera di Vincenzo Coronelli, pag. 100-102). Il nome Atlante Veneto in origine andava ad indicare tutta l’opera che avrebbe dovuto essere formata da molti altri volumi; oggi invece il nome sta più semplicemente ad indicare questo primo tomo; l’atlante infatti, inteso come grande impresa editoriale, “non sostenuto da un’impresa libraria e trascurato dall’autore stesso che passò ad altri lavori…fu presto negletto e dimenticato…” (Armao pag. 100), ”L’isolario è detto 2° e 3° volume della Raccolta dell’Atlante Veneto e vuole essere una continuazione…della monumentale opera dell’olandese Blaeu, l’Atlas Major di 14 volume apparsa a Amsterdam tra il 1663 e il 1667…” (Armao, pag. 116)




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