Azione Cattolica Italiana Diocesi di Imola P.zza Duomo, 2 Imola (BO) 40026 Tel. e faxT0542 23201 segreteria@acimola.it www.acimola.it Anno XLVII Supplemento al Nuovo Diario Messaggero dell’8 dicembre 2018
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n. 2018
Pagine a cura di Cinzia Bartolini, Pietro Golini, Maria Pia Martignani, Maria Pia Mazzanti, Laura Pantaleoni, Margherita Pirazzini, Carlo Resta, Cecilia Ricci, Cristiano Spadoni, presidenza diocesana Ac
La spiritualità del Natale in famiglia
A Natale, ritornare bambini
Valeria Vannini e Pietro Casadio Sposi e genitori
FESTA DELL’ADESIONE Gratitudine, condivisione, prospettiva, essere in famiglia
Adesione in quattro parole Patrizia Golini Presidente diocesano 1992-1998
segue a pag. 4
“Per me la piccola Chiesa che mi aiutò a capire la grande Chiesa, a restare in essa, fu l’Azione Cattolica”* Queste parole di Carlo Carretto hanno da sempre espresso pienamente il mio sentire, pensare, vivere l’Azione Cattolica e quindi l’aderire all’AC. Adesione è GRATITUDINE poiché l’Ac (continua Carretto) “mi prese per mano, camminò con me, mi nutrì della Parola, mi diede l’amicizia, mi insegnò a lottare, mi fece conoscere il Cristo, mi inserì vivente in una realtà vivente. Posso dire che come la famiglia era stata la sorgente, l’Ac fu l’alveo del fiume in cui imparai a nuotare.” Gratitudine perché oggi l’Ac mi offre occasioni di incontro, di riflessione, di crescita... di conversione. Adesione è CONDIVISIONE di un modo di essere e stare nella Chiesa, da laici adulti. “L’Azione Cattolica mi obbligò ad una catechesi nuova, più matura, più aderente ai tempi, mi trasmise la grande idea dell’apostolato dei laici e mi presentò la Chiesa come Popolo di Dio e non come la solita e antiquata piramide clericale. Ma ciò che più mi diede fu il senso e il calore della comunità. La Chiesa non era più per me il muro della parrocchia...ma una comunità di fratelli che conoscevo per nome e che con me facevano un cammino di fede e di amore. Lì conobbi l’amicizia basata sulla fede comune, l’impegno in un lavoro comune, la dignità della professione e della famiglia come autentica vocazione”. Gli incontri di gruppo in parrocchia, i ritiri diocesani, i campi scuola proprio questo donano: la condivisione di un’esperienza di chiesa insieme ad amici. Adesione è avere una PROSPETTIVA, raccogliere e passare il testimone, da persona a persona. Da Piergiorgio Frassati a Vittorio
Bachelet... a Vera Rambelli, Rosa Zanelli, Gabriele Bertozzi, Cesare Zaniboni... Per noi, per i nostri figli e nipoti c’è la possibilità di vivere una bella storia di Chiesa, di continuare un cammino con amici, anche cambiando città o parrocchia. Adesione è essere in FAMIGLIA: “Mi diede proprio quello che la mia famiglia, ormai vecchia, non poteva più darmi”. “L’Acr è la mia seconda famiglia!” È l’affermazione di una bimbetta del gruppo 6-8 che, a distanza di anni, porto nel cuore. I ragazzi nell’Acr sperimentano il senso e l’orgoglio dell’appartenenza al gruppo. Un gruppo a cui partecipano per una scelta libera e convinta. Penso a tante esperienze ibride nelle nostre parrocchie, dove l’Acr è confusa con il catechismo e viceversa. Quale esperienza di Ac stanno incontrando i nostri piccoli? Acr è anche catechesi, ma non solo! È un’esperienza educativa associativa. “A poco a poco l’Ac mi aiutò a prendere le mie responsabilità, mi suggerì i primi impegni... E siccome ero impreparato, mi suggerì sempre l’umiltà dello studio... Dopo alcuni anni mi trovai cambiato, con il cuore pieno di valori nuovi e con una grande voglia di fare... tutta la persona era presa nell’ideale ormai incarnato nella vita.” Che ognuno di noi possa dire con fratel Carretto: “Quale aiuto fu per me la comunità che avevo trovato! E che sarebbe stato di me se non l’avessi trovata? Al solo pensarci mi prende paura.” *citazioni da “Ho Cercato e Ho Trovato” di Carlo Carretto
I NUMERI 2018 dell’AC di Imola