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IL POLICLINICO
ch e volta com delirio, bocca arida e fuligginosa. lingua asciutta, respiro aspro, qualche rantolo a tutte due le basi, milza appena palpabile, addome meteorico, polso dicroto 96. Ventiqualtro ore dopo l 'ingresso nell ' Ospedale l 'inferma ha abbondant e epistassi. Widal positiva; in loa gior11ata si inizia la somministrazione di cloruro di bario che dopo due giorni dà forte remissio11e della t emp eratura, ma questa si rialza per inco1ninciare a diminuire g radatamente in 4a giornata senza raggiungere pii1 le cifre precedenti <graf. 3) ; que~'to caso è stato da n-01 i trattato, insistentement e col cloruro di bario per 10 giorni di seguito e non abbiamo notato alcun disturbo a carico d ei reni e di altri organi . La temperatura ha assunto t1n carattere anormale nel suo comportamento di fronit e agli al tri casi da noi citati. 1
CASO V. - V. I ., a . 13, bambino molto d epe rito, affetto da 12 giorni con febbri elevate, iniziatesi bruscamente, cefalea, sopore, addome m eteorico, tumo r e di milza tre dita sotto l 'arcata, polso dicrot.o 98. Widal positiva 1: 100. Data l 'e.tà d el! 'infermo si somministra il cloruro di bario a 111età dose (O. 75 pro die) e subito si nota un miglio.r amento notevole nello stato generale, però la temperatura si inantiene p iuttosto e.levata ,o er altri 10 giorni. Iniziata l a seconda somministrazione l a curva febbrile si modifica e per lisi scende alle cifre 11ormali. 1
CASO VI . - 1'. O., a. 27, an1ma.Jato da 12 giorni, con cefalea intensa e temperatura oltre i 40 gradi. Da noi· viene in sa giornata ed ohbiettivamen te presenta sen sorio integro, coscienza sveglia, lingua asc~utta ed arrossata, milza palpabile, polso dicroto 84 .. Widal })OSitiva 1 :50. Si d à il cloruro di bario all a solita dose e su bito l a temperai~ura si modifica p er rialzarsi appena cessata la somministrazione del farmaco; do·p o 5 giorni d 'intervallo si ridà il cloruro dii bario ch e })er lisi detern1ina l 'apiressia.
Dai dati rac.colti .attraverso l 'osservazione dei casi è indiscusso il beneficio che determina il cloruro di bario nell 'infezione tifoidea sia nel decorso generale, sia nel quadro clinico : noi no·n abbiamo avuto a rnotare .aloun decesso ottenendo così la guarigione ne1l 100 % dei casi. Inolt·r e anche in casi g ravi non è stata notata alcuna compl icazione a carico dei diversi organi, n1è a bbi.ani.o registrato a'ltera.zioni prodotte dall 'alta d·ose ·di cloru·r o di bario. Cos1 è stata sfatata la leggenda di questo preparato ;tanto tossico, ricordato dai diversi Au'tori sem·plicem.e·n te per le loro esperienze di laboratorio, che trova oggi un 'ap·p licaz·ione pratica e semplice nella terapia di una infezione tanto di[fusa. Ulteriori ·studi tabiliranno il modo ·d i .agire del cloruro di bario escl:usiva m.ente n el.J 'infezione ebertiana e non in al tre forme in1c ttive e la su.a attività farn1acodinamica.
[ANNO
XXXVIII, NuM. 13]
RIASSUNTO. Il cloruro di bario, somministrato in un certo n umeiro ·di tifosi, ha attenuato la malattia ed ha evitato qualsiasi' com·p licazione. BIBLIOGRAFl1\. GAGLIO. Trattato di farmacologia e terapia. Società Editrice Librar1a, 1914. MARFORI. Ibid. L. PIERRO M.\LAGRIDA. Manuale di materia medica. Hoepli, 1896. 0Ros1. lVIanuale dei medicrimenti galenici e chimici. Caminelli, 1872. RouTKEVITCH. La presse Médic.ale, ago.s to 1928. H1LGER1vrANN. Ml.inch . med . Woch. , n. 13, 1926. $cHWARTZ. lbid.,, n. 42, 1925. KLoEPPEL. Ibid. , n . 43, 1926. GmALDI. Ibid., n . 47, 1925. CHARLIEz et GRANDMAISON. D eutsche med. Woch., n . 49, 1926. l1RLovsKY. Medécin e russe, 11. 6-9, 1906. RouTKEVlTCH. De l 'influ en ce des sels de baryum et de magnésie sur le coeur et les vaisseaux sanguins . Thèse, Kieff, 1928.
LEZIONI. Clinica Medica della R. Università di Messina.
Sulla terapia della malaria estivo-autunnale. Lezione deittata il 1.2 gennati.o 1931, anno IX, per il pro·f. Guino lzAR, direttore. Gli ammalati che ·oggi vi j)resento voi Ji conoscete : l 'uno per averlo visto da più di un mrese ricoverato in corsia; l 'altro perch è fu oggetto di una lezion e nel m ese di novembre. Sentiamo prima la storia di questi pazienti raccolta dai vostri colleghi Giacopello, Lo Sardo e Pisa. B... Tom111aso., di anni 49, muratore, da Messin.a, ammogliato. Nessu n rilievo nell 'anamnestico famigl iare; il padre e la madre sono m or ti repen~inamente a 75 e 72 anni, l 'uno per malattia non nota all 'amn1alato, l 'altra per nefri·t e. Nulla sa di.Te di preciso dei primi anni di sua vita: nega però di avere mai ~fferto malattia prima della presente all 'jnfuori di una infezione blenorragica a 18 a11ni e di ulcera molle a 20. Si sposò una prima volta a 24 anni con do11na g racile, ch e morì dopo 3 anni per tubercolosi p olmonare; dei tre figli nati d a questa unione ne sopravvive uno solo. A 28 anni passò a nuove nozze con donna vivente e sana che ebbe una sola gravidanza; la bambina god e ottima salute. . . Il nostro anunalato , muratore di professione, s1 è sempre alin1entato c-0n dieta nreYalentemente idrocorbonata , abusando talvolta di vino. È modico fumat-Ore . La s ua professjo11e lo ha condotto ql,la e là dove si presentava lavor o: nega però di
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