[ANNO
XLII'
NUl\f.
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SEZlONE PRATICA
l 'i11tcrve11Lo per nefrecto111ia si dosò il c.o nte11uto i11 ossigeno d el sangu e prelevato dall'arteria e d alla veua i enale e furo110 fatti controlli iI1 r e11i norr11a1i , ma mobili. La differenza di o&sigeno fra sa11g ue arterioso e venoso fu d el 2, 4 % i1ei nor1ì1ali e l 'ossigeno utilizzato dai 1 e11i fu il 13 90 d el contenuto in ossigeno del t>a 11g ue arterioso. Nel malato di iperten sione 1;1alig11a il contenuto in ossigeno d el sangue 'eri oso era più alto di quello del sangue arte• 1'1080 . C..i1ca ]e cause dell 'iperte11sione, alcuni hanJl O ri cl11an1ato 1'a lte11zione ul fatto ch e si pos0110 i11gerire discr ete quantità di piombo cogli a Jj111e11Li sopra tutto per l 'abitudine di pruzi;ar e frutta e verdura con sostanze ch e possono C·Jnte11ern e (arseni cato di p iorribo) . Nel Quee11sland si ebbe u11a for te percentu ale di' bambini ,·rJ11 lesio11i r e11ali di i)ion1bo p er contatto con vernici a d o1)erate }Jer le verand e . Saggi della junzionalità re1iale. Due n1etodi vanno acquis ta11do terreno : quello di Molle1r, 1\1c Int osl1 e Van Slvke d ell ' urea clearance e quello l1i H olten e Rebber g d ella cr eatinina c lear ancc . Questi saggi furon o fatti com,p·a r aLi' a111e11 te. Lo'"'sen e Husfelds trovarono dimi11ui ta la creatinina clearan ce durante la nar• ~
COSI.
Secondo :\lving e Van Slyke i saggi di conre11trazio11e e diluizione servon o ad una valu tazi one solo qualit ativa , ma non quantitativa d ell 'estensione della lesione r enale. J?isiologia r)atologica del m. di Bright. Pe1er s e Van Slyl\e l1anno r accolto quanto riguarda le manifesta zioni bioc1h in1ich e ch e son o l 'u re1l1ia, l 'acidosi e l 'ed em a . So110 fenon1e11i di ure111ia vera : an oressia, i1 au~ea, von1ito, i1>er1)11ea di Ku sn1aul , stuJJOre, co111a, associati a n1odifìcazione dell 'azotù i1on proteico d el sa11gu e e ad alterazioni deg1i elettroliti del san gue. Sono invece fen o'.I11e11i d ella fal...,a ure111ia l 'ipertension e, disturbi 11 0rvosi, il r es i)iro di Cheyn e-Stok.es. La teoria p iù accettabile d ell 'uren1ia è ch e si ha la scon11Jar sa clelle nor111ali fun zioni r egola tr ici d ei r eni a conservare l 'ambiente u1110rale irt cui vi vo110 i t essuti e una parte importanl e 11a11110 le defici enze di situazione ed escr ezi011e e d el 111eccani mo di r egolazione e·x trar r n a le cli c-0111pe11so nei casi di squilibrio fra acidi e basi or ganich e e inor ganich e e n egli s ta ti di disidratazioJ1e dell 'or ganis.n10. Eclenza nello nefrite. t.folti anni fa 'tarling 11a ricl1ian1ato 1' at tenzione sull 'im1Jortanza d ella J.·r e:::i io11e o i11otica d ell e p-roteine d el sier o 11 el 111a11tenere in equilibrio lo scan1bio dell 'acqua al t·r aver so le pareti d ei capillari. \Veect1 11a pubblicato una. rivista sintetica di quanto ~i sa sui ra1)porti fra pressione oncotica, pression e capillar e, pern1eabilità capillare , r·unten ll Lo proteico d ella li11fa , flusso d ella linfa, elas li c.i tà d ei tessuti , pressione n1eccanica 11cgli . pazi dei t essu ti , ·yariazi oni n ell 'assorbi1
rne11to d el sale e alcuni fa ttori re11ali n ella diu • r esi . Mc Cann ha trovato qualche volta ed ematosi in cui le proteine del siero e la pressione colloidale oncotica erano inferiori a quelle trovate da i\oloore e v-an Slyke. Leiter ha provocato sperimentalmente edemi r olla diminuzi·one delle proteine del plasma (plasn1aferesi) e som·ministrando grandi quanti tà di sali. Vari Al\. si sono occu•pati d ella rig·enerazi o-· ne delle }Jroteine plasmatiche do110 inanizione o 11ell 'eccessi va albuminuria. Dall 'u so di di e te cun forte contenuto proteinico l\..eutmann e ~fc t: ann h anno ot tenuto benefici effetti nei n efritici. Whip le e collaboratori h a11no notato ch e sì possono i11iettare n elle vene forti quantità di plasrna sanguigno per varie settimane n ei ca11i i1ormali senza avere perdita di proteine dall e urine. C'è u11 ·analogia fra il r apporto del g Jicoge110 colla g licemia e d elle IJr oteine cogli an1i11 oacidi. 'futte queste cose so110 impor tanti special Il1e11te i)er reg 0lare l ' ali·mentazìon e del n efri ti co. R. LusENA. 1
II fatto1·e ipofisario nelle malattie renali . (H.
~1.-lRX.
J( liri. lll ocll e11schr., 16 marzo 1935).
Da temp,o so110 conosciut i' gli ir1flussi che l~ ipofisi esplica sulla diuresi; l 'azione antidiur etica d el lobo pituitario pos teriore ha trova to anob e la sua app•licazi one terapeutica; rima11eva però o cura l 'eventua~e . im1)ortanza d~ll 'ipo ~ fisi i1ei p1rocessi patolog1c1 d el rene. Gli sl u<l1 r ecenti di liofbauer, Fauvet, Anselm i110 e IIoffi1 1a11n hanno p·ermesso di stabilire un rapporto Jire tto fra l 'ipofisi ed u11 'alterazion e patologica d el r en e, qu.a le si trova n elle tossi cosi g ravidiahe. I due ultimi AA. ono riusciti ad estrarre dal san gu e delle eclamptich e d elle sostan ze iperten sive e antidiureticl1e a11alogl1e a quella d ell'ormone postipofisario. L ' A. stesso, ser vendosi di inetodi di n1ag g·iore sen sib ilità h a sottopo to all~ ricerca san gue di indi\iidui sani , d i g ra, l'de nor111al1 ed eclamptich e; egli b a i1otuto rilevar e cl1e le sostan ze antidiuretich e (e ch e aumentan o la concentrazione di cloruri n elle urine) si t roYano a11che n ei" norma li in proporzione di O, 05 unità di Voeo-tlin per 100 cc. di sangue; i1elle Jonr1e g r avid;:,e , tale quantità aun1enta . di circ~ 50 '}~, ver esser.e addirittura ~~adrur)}! c~ t a 11 e1 ca "i cli ecla111psi.a e r ene gTaV1dtco. G1a il fatto dell 'a un1ent ata concentrazion e clorurica face ,-a pensare che tal e sostanza ~ia a?aloga. a~l '.01:n1on e postipo fi sario; llna serie d1 saggi f1 1c·1, cl1in1ici . d i adsorbin1ento ecc. non ha i)ermes~o d i rile,'ar e differ en ze alcu11e fra le du e, f',a11to da autorj zzar e a pensare ch e si trat ti di due !'osta11ze i dentich e o per lo n1eno n1ol lo. sì111ili.
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