Il policlinico sezione pratica anno 1925 parte 1 ocr parte3

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[ANNO XXXI,!, FASC. 26]

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SEll~'iE

PRATICA

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l'iniezione. Quando· le !Parestesie si presenta- anemici, obesi, a polso debole facilrn ente depresvano con questi caratteri, nella maggior parte sibil-e : maggiormente !P erò nei primi. dei casi ho rilevato degli a ccidenti immediati o ·I nsomma negli individui i p otesi e maggiormentardivi, manifestatisi durante l'iniezione che pra- te negli ipertesi si ha più f acilm.ente il tipo della ticavo o nell.e iniezioni successive, in modo d~ parestesia prolungata, accidente che deve mettere farle ritenere di già un segno di intolleranza ar- in guardia il pratico nella continuazione della senicale da parte del paziente. iniezione e della cura. Tale sensi·bilità ai ,p reparati P er brevità chiamerò le parestesie che si mani- ars entcali ir1 .questi soggetti, evidentemente è ,dofestano solo al p rinci1Pio delle iniezioni, par este- ~nta alle turbe vasomotorie ch·e dominano questB sie iniziali, m entre quelle .c he ne accornpagnano costituzioni speciali e che sono con seguenza di tuttèt la durata !Parestesie prolungate. lesioni del sistema sim.p atico o del sistema endo· Dalla mia osservazione ri-sulta quar1to segue: etino (tir oide, capsule surrenali ·in ispecie) perchè Sui 261 soggetti che hanno perceiPito le parestesie tali individui sono degli insufficienti tiroidei o gustatorio.olfattive, ho riscontrato 194 volte tpa- surrenali, turbe che vengono a ccentuate dal 914 restesie iniziali e 67 volte parestesie prolungate. cl1e, come si sa, è un veleno del simpatico e :!'rei 194 pazienti a parestesie iniziali, n on ho vaso-dilatatore per eccellenza. mai avuto a deplorare alcun altro accidente de5) Rapporto con le lesioni sifilitiche . - Per quangno di nota, mentre p er quanto concerne gli to -riguarda le lesioni sifilitiche che il paziente altri 67 infermi a !Parestesie prolungate, ho avuto presenta all'atto della cuya arsen ica.Je~ h0 trodegli accidenti immediati o tardivi in 56 di essi, vato ohe danno minor numero di parestesie i quindi nel1'83 % dei casi, cifra che ritengo sareb- soggetti af.fetti da sclerosi iniziale e meno .anbe salita al 100 % se non edotto dall'esperie11za cora quelli con lesioni terziarie cutanee, mucose e dalle co.nsiderazioni precedenti, avessi continua- ' od ossee. to nella cura senza alcuna precauzjone. Richiamo l'atte11zione sui 2 casi di jn.fermi con ' lesioni n asali (osteo-periostite con necrosi) rei 4) Rapporto al sesso, età e costituzione. - Tl rap1porto delle parestesie con il sesso e con l'età quali 110 constatato parestesie dì una jntensità dei ·p azienti si rileva dai due seguenti spec- str aordinaria e 1Prolungata per tutta la durata dell'iniezione ed an·c he qualche minuto dopo, in guichietti :

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Pazienti con parestesie

Numero dei

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Sesso dei pazienti

pazienti curati

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T otale dei pazienti

Totale dei pazienti

con parestesie

senza parestesie

.

prolu ngate

iniziali

Uomini

Donne

258

152

57

209

49

59

42

10

52

7

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Nume110 dei pazien-

Età. dei pazienti

ti CU)'ati

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Totale de i pazienti Tota.le dei paziAnti

Pn.zienii con parestesie

Parestesie inizia li !Pareste sie prolung.

~

senza parestesie

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con pat'estt> sie

Da.i 10 a i 20 anni

. . . .

20

6

8

14

6

263

175

45

220

43

34

13

14

27

7

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Dai due specchietti risulta, come si vede : I in rapporto al sesso si ~o no osservate delle parestesie n ell '81 % degli uomini e n ell '88 % delle donne. E per quanto riguarda l'età dei pazienti: dai 10 ai 20 anni n el 70 %; dai 20 ai 40 anni nell'83 %; dai 40 ai 70 anni nel 79 %. P er ·q uahto riguarda la costituzione, ho notato che le parestesie si manifestano IJ)iù intensamente e prolungate n egli individui pletorici, con po1so pieno, forte ed in quelli a tipo linfatico,

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sa da farmi per pruden za sospendere la cura con gli arsenobenzoli pe.r continuarla col bismuto 1. mercurio. Tale osservazione è in raip1p orto con quanto ritiene Milian , il q uale ammonisce che gli indtvidui con lesioni ossee nasali bisogna ritenerli a priori come degli intolleranti e c:;orvegli ~)'li q,ttentamente ·d urante· l a cura arsenicale, che va ronllotta con 'molta prudenza; ciò, torse, i)er ratti di rneningo-tropismo dovuti alla vicinanza delle meningi col focolaio delle lesioni. '

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6) R gpporto con malattie o l esioni preesistenti


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