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« IL POLICLINICO »
gJ<.indolare, 1ne11Lte l'infiltra lo precoce ch e si deter111ina in un organi.s1110 in ii5tato di all:ergi.a, non provoca a lcur1a partecipazione delle g landole deìl 'ilo. La reazione allergica fa sì cl1e intor110 al fo colaio tu1b ercolare attivato si d e termini una zon a reattiva infiammatoria che impe·d isco la pen etrazione dei bacilli n elle ' 'ie li1lfaticl1e. Non ffliste un ·r apporto· costante tr~ il g rado d ella a lJ.e·r g ia e la qu.a ntità di anticorpi specifici: in pazienti a scar sa reazione tuber colinic.a si possono di1nostrare abbo·n danti ant.icorpi , e viceversa. La formazione di antic.o rpi è la prima misura ·d ifensiva dell 'o·r g a11is1110 ch e con es5a cerca di in1pedire la dissen1inazìone del bacillo per via ematica: essa i1uò precedere l o stato allergico, ch e ha invece lo scopo di favorire· l a lotta contro il germe .' . . g1a penetrato n ei tessuti. Fattori aspecifici influiscono sulla allergia, esa ltandola oppure attenua11dola. La allergia 'ie·n e aumentata da infezioni lievi e inappareriti, era sosta11ze proteich e soprattutto se intro·dotte per via parenterale, da ormoni, e·c c. P er la pen etrazione delle sostanze ad azione allergica e ch e quindi aumentano la sell6ibilit.à hanno particol are impor tanza l e g randi superfici di assorbimento d elle vie aeree e del canale gastro-intestinal e. P olveifi, polline, proteine alimentari e in gen er e tutte quelle sostanze che sono in grado di provocare reazioni allergich e, aumentano anche una iperse11 sibilità già esis tente. Partic·o,J armente im1>ortante per la p ratica è l'aumento d e ll 'allergia ch e si ottiene p er m·ezzo degli ormoni sessuali: t estoviron e pil'ogynon .aume ntano la sen5ibilità tubercolinica di 10-1:000 volte. Effetti simili ma n1 eno spiccati si otte.n.g ono con prep,a rati tiro·i dei , con 1'or1no n e tireotropo, e con sostanze chimich e a d azio ne estrogena . La sensib ilità cutanea mig liora non so]o di fronte alla tuber colina ma a n che di fronte agli a]tri allergeni. Poi ch è migliorano c ontemporanea.m 1e1n te l e reazioni \1 asali agli stimoli meccanici (dermogra fismo) è probabile ch e l 'au111ento di sen sibilità diipenda d·a un'azio1n e eser citata sull'apparato vasale o sui n ervi va1&a li. Forse non si tratta quindi di un vero aumento dello stato allerg i co, ma di una mig Jiorata r eazione agli s tin·loli. T erapeutica1nente &i è così in grado di n1igliorare le reazini .allergich e e anche l e reazioni infiamm.at<)rio : infiammazioni cro nicl1e lievi, per es. d ell1ei articolazio·n i , clopo somministrazione di ormoni sessu ali presentano manifestazioni infi an1matorie più nette .e .guariscono a llora più rapidamente e 111eglio. Una netta diminuzione d ello stato allergico si osse1rva nel corso di m .a ]at tie altamente feb·b rili, di infia mmazioni cr onich·e, di avvel er1 amenti: lo stesso effetto è p r odotto da grandi fatiche fisiche e da ipo-alin1.entazione. J fattori er ed.i tari sono molto in111ortan ti per ]a inten s,ità d elle r eazioni aller.g·ich (\ e soprattutto per il d et.eT1nin.ar si d elle forIl1e reatti\'e ipèrcrgicl1e quali l ,asma bron chial e, l 'orticaria, il r a ffreddore d a fieno , l 'eden1a di Qui11cke , la emi c.rania , a]cu11e forme di 1
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[ ANNO
XLVII,
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eczema, di di s lu1~bi gastrici, di malattie arti(.Olari. Si tratta di una e·sagerata irritabilità er e·ditaria di a lcuni tessuti, soprattutto mesencl1i111ali. Le reazioni cutaneo sono un buo11 indice dello s tato allergico. Si disting uono due forme di i·eazione c.utan ea : la reazio·ne cutanea: l a reazio,n e immed1ata o tipo anafilattico e la r eaiiione tardiva o tipo turbecolinico. N·ella I;·r ima fo1ma, l'arros&a1nento della papula da iniezione intradermica e d ei suoi dintorni si rn.anifles.t a 1do·p o pochi n1inuti o po1che ore a l massimo, nella seco n·da si manifesta solo dopo 24-48 0 re. Alla d esensibilizzazione si attribuisce note\'Ol e im.p ortanza te:rapeutica, non solo per Je i11alattie da ipersensib·i lità ma da alcuni ancl1e pe•r la tuib1ercolosi. N·e lle allerg·o15i la efficacia terapeutica della d esensibilizzazion-e è indi scutibile, ma il miglioran1ento ch e si ottiene è solo temporaneo·: il miglior m e todo curativo è la eliminazio·n e d ei fattori sein sibilizzanti (nell 'asn1a bronchiale tener lontane detern1inate qualità di polv,eri , di miceti, di batteri, n &lle aff.e zioni reumatich e, in alcune 111alattie degli organi parenchimatosi e nella a]lor·gia biatte.rica , ricerca ed elirrtinazione di foc olai suppurativi cronici). Nella tubercolosi l JOÌ la dei5ensibilizzazione è dannosa e pericolosa. Il m etodo con1un eme11 te usato è quello di iniezioni cr escenti di tubercoJina, incominciando da O, 1 c1nc. di quella diluizione che iniettata nel der1na dà una reazion.e ap1p rezzabile . Nella n1aggior pa1te dei ca.5i di tubercolosi attiva si ha una reazione con diluizioni 1: 10.000 fino a 1: 100.000: una tale sensib1ilità va interpreta ta come b uon se.g no prog"Ilostico. l'oicltè le reazio·n i al] ergich e vanno inteirp:retato come processi utili , è -de l tutto errato cercar e di ind.e.b olirle per mezzo di misure deS€11sibilizzanti. È anzi opportt1no c ercare di aumentare le reattività quando questa sia scarsa (tubercolosi eh.e r eagiscono solo a diluiziorii di tuber colina di li: oOOO o 1 : 0000) : que5to &i può ottenere fa cilmente e innocuamente per 1r1ezzo ·de·g li ormoni sessuali. Un ind ebolimento ·delle r eazioni allergiche è la pri11cipale causa della riattivazione della l ubeivcolosi: poi ch è l'allergia è raramente d el tutto specifi ca, anche antigeni aspecifici possono l egare g li ai1ticorpi tubercoJari. Ecco l>erc11è dttrar1te malattie feh·b rili diminuisce la 1eattività alla tubercoli11a. Talora la diminuzio11e d ell 'o lle rg ia j)UÒ essere così s1ii ccata da abolire la dif.esa locale <li fro11te a focolai tub er cola11. l ate 111ì e ù.1 jìc.rmettcTe ai bacilìi di p enetrare nelle vi-e• linfatiche. e sanguigne: in tal 111odo si può 15 pi1egare la non rara dimostrazione di bacilli tubercolari nel sangue di an1maJati di reun1atismo articolare. P. 1
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Contributo allo studio del favismo. (S. VERAS . Arch. balkan. de m13'd. , chir. et leurs special., gennaio-m.arzo 1940). Non è prova Lo che gli antichi Greci ed Egizi.ani co no, sce~~ero il favismo. Quel ch e è certo