Il policlinico sezione pratica anno 1918 parte 1 ocr parte2

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Roma, 5 maggio i9I8

Aaao XXV.

Fase. 18•

fondato dai professori :

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO DURANTE

SEZIONE PRATICA REDATTORE LAPO: PROF. EDITORE :

PROF.

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VITTORIO ASCOLI

ENRICO MORELLI

UF'F'ICI DI REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via Sistina, N. 14 - ROMA ABBONAMENTI

Per l'Italia: Alla Sezione Pratica L. 15; - Alle Sezionj M~dica e Pratica L. 20; - Alle Sezioni Chirurgica e Pratica L. 20; - Alle Sezioni Medica, Chirurgica e Pratica L. 25.

AN'NUI:

Per l'Unione Postale: Alla Sez. Pratica Fr. 20 oro; - Alle Sez. Medica e Pratica Fr. 30 oro; - Alle Sez. Chirurgica e Pratica Fr. 80 oro; - Alle Sez. Medica, Chirurgica e Pratica Fr. 35 o,r o.

SOMMARIO. I

Lavori originali: G. Bilancioni: ~1etodo semplice per la c ura radicale degli a scess; peritonsillari. - Note e contributi : G. Turmr: Su di una lesione del setto nasale che si riscontra frequeniemente in alcuni cocainomani. - Osservazioni cliniche: C.

Cbiri: Lesione dei laringei ricorrenti da proiettili d'arma da fuoco. - Sunti e Rassegne: L. Dufourmel;ltel: L 'oto-rino-laringologia nel 1917. - S. J. Crowe, S. Shelton Watkins · e A. S. Rotbholtz: Rapporti deJle infezioni tonsillari e naso-faringee con malatiie generali. Appunti di medicina pratica: SEMEIOTICA: Nuovo metodo d'e1ame

dell ' apparato vestiboJare. - DIAGNOSTICA: La diagnosi di1ferenz1ale della tubercolosi polmonare d~e lesioni croniche delle fosse nasali. - Otiti latenti nell'infanzia. - MEDICINA LEGALE: Sulle otiti purulente procurate e su una ,lesione caratteristica del meato \lditivo esterno. - TERAPIA: Sulla cur a della sordità.. - Presunta curabilità dell'ozena. - Varia : Vegetazioni ade- · noidi e fimosi. - Cenni bibliografici. · Nella vita professionale : Risposte a quesiti e a domande. Nomine, promoziooi ed onorificenze. - Albo d'oro. - Notizie diverse. - Indice alfabetico per materie. ,

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•ldW di proprie&à rlsena&L - E vietata la riproduzione di lavori pubblicati nel POLICLINICO o la pubbUcazione di sunti

di essi senza citarne la fonte.

LAVORI ORIGINALI. OSPEDALE MILITARE DI TAPPA DI ... - ZONA DI G'UERRA.

Metodo semplice per la cura radicale degli ascessi peritonsiµari. Prof. GUGLIELMO BILANCIONI, magg. med .. cap o-reparto oto-rino-laringoiatra. Gli ascessi o meglio i flemm oni peritonsillari sono piuttosto frequenti nei soldati e poichè questi, sotto l'assillo delle grav· sofferenze, si sottopongono volentieri all'intervento, ed anzi lo 'reclam ano e 10 sollecitano; così ho avuto occasione . di riprendere a lcuni rilievi e osservazioni che avevo iniziato nella pratica della vita civile intorno alla' patogenesi e al miglior metodo di curà di queste pericolose e fastidiose flogosi suppurative. . Quello ch e impressiona in queste forme si è la facilità delle' recidive, che. da alcuni infer-

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mi vengono attese éon fatalistica rassegnazione: sono tre, quattro attacchi o ancor più ogni anno, che dànno periodi di atroci sofferenze ai pazienti. Ricordo un vecchio signore romano il qu.ale soffriva periodicamente di. tale malattia:, e }?ultima volta essa oltre la febbre altissima, sempre oltre 40°, la .c ompleta disfagia, l'insonnia, aveva portato uno stato settico . generale, con metastasi intorno all'articolazione del polso sinistro; tutti fenomeni ch e caddero d 'incanto dopo che venne operato seguendo il m etodo che indicherò; e per la p erfetta e rapida guarigione, e p er la scomparsa assoluta di recidive nei molti anni ormai trascorsi mi serba ur .. ..tille che è sproporzionata al ·poco c1. per lui. E di consimili esiti felici ho una serie nei molti militari operati, i quali, per le speciali condizioni di vita, ·n on di rado presentano flogosi della faringe. Sempre meditando sulla facilità delle recidive, anche in quei casi operati secondo le co(1)


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rnuni indicazioni, venni a considerare se i m etodi di solito in uso fossero rispondenti a una cura adeguata del male. Questi metodi si . possono riassumere in tre principali : . 1° Metodo di Lemaitre: consiste nell'aprire l'ascesso col bisturi, mediante incisione del velo palatino sul mezzo. di una linea virtuale estesa dalla base dell'ugola all'ultimo molare superiore (fig. 1). Questo è il luogo di elezione,

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2° "A1 etodo di Ruault: cateterismo della fossetta sopra-tonsillare e del recesso palatino (fig. 2), mediante uno specillo' ricurvo o un coltellino falciforme. Come vedremo, non sempre la fossa ricordata ha adito unico, poichè vi esistono non di rado delle briglie o delle lacirue occludenti; cosi che, pur vuotando l'ascesso ·una prima volta, si lasciano immutate le ' condizioni favorevoli alla recidiva. 3° .Metodo di Killian (1896) : apertura del1' ascesso con una sonda e quindi dilatazione del recesso palatino con una pinza ricurva • (fig. 3). Questa manovra evita, come può accadere usando il bisturi, di lef!iere dei vasi iimportanti; m a non è esente dal difetto, rispetto alla facile recidiva, di quella precedente.

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Fi g. 1. - - Metodo di Lemaltre. 4

che viene f;l, corrispondere a 10-15. mm. dal margine interno del pilastro anteriore, là dove da verticale questo pilastro diventa obliquo.· Secondo ~ fautori del metodo, esso vuò essere usato sin dall'inizio del male, anche quando non si è ancora formata un~ raccolta purulenta nella fossetta sopràtonsillare, ben circoscrit•.

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. Fig. 2. -

M etodo di Ruault.

ta ; l'emissione di sangue che segue al taglio decongestiona la regio~e e aprirà una via al pus, quando questo si verrà formando. · Tal via d'accesso non è affatto persuasiva, per'chè anti-chirurgica; invero recide delle fibre muscolari di un organo tanto iml)ortante, specie per la fonazione, come il palato molle, lasciandovi una cicatrice non sempre innocua. In m olti casi poi l'incisione non riesce a trovare la raccolta purulenta; nè il metodo è molto migliorato dall'uso del galvano-cauterio, come con siglia il Moure.

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Fig. 3. -

M etodo di Killian.

Io mi sono preoccupato, qi fronte a un malato sofferente di flemmone peritonsillare nel quale si doveva intervenire chirurgicamente, di due c.ose: anzitutto di aggredire l'ascesso ' da una via direi fisiologica, che non lasciasse postumi d'alcun genere; in secondo luogo, di intervenire così radicalmente, da impedire le recfdive, anche a lunga scadenza. L ' unieo mezzo per ottenere questi due scopi .. si è quello di mirare alla fossetta int accando la tonsilla palatina. Le conoscenze di anatomia debbono guidarci. Se osserviamo l 'arco palatino anteriore (arco glosso-palatino ), . troviamn una piega della mucosa che parte dal suo n1argine' libero e si porta in dietro p assando al davanti · della tonsilla, che essa in parte ricopre. Questa piega, di grande importanza patologica ha aspetto "tri'angolare (plica triangularis di His) e al suo apice si unisce con l'arco palatino; la sua base scompare nella base della lingua, mentre il margine libero o è strettamente aderente al corpo tonsillare o· si stende per varia estensione al di sopra di esso, lasciando l 'interstitittm interarcuariurn, di His. Così la tonsilla è in gran parte circondata da due pieghe che vengono tlal pilastro a nteriore: la plica triangolare in avanti e la plica falcif ormis o margo semilunaris in alto. •


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In corrispondenza della parte superiore della mento delle tonsille, con essudati discretamenregione tonsillare immediatamente dietro 'la te aderenti e procidenti dalle cripte, edema dei plica triangolare,• si può penetrare • con uno pilastri e dell'ugola, disfagia, scialorrea specillo ricurvo in una cavità che si spinge nel sintomi che du'r ano 4-5 giorni. D'improvviso il I . palato molle ed ha notevoli rapporti con la paziente prova un repentino sollievo con l'etonsilla. In questo spazio, la fossetta sopraton- spulsione di scarso pus giallastro fetido: il sillare di His, .si raccoglie il pus provenienté -pus s'è fatto strada da un punto della tonsilla, dalla suppurazione. tonsillare; la suppurazione talora difficile a ritrovarsi, ma sempre alla dal fondo delle cripte si propaga invero rapisuperfioe libera di quella, al di sotto del suo damente alla fossetta, molto spesso irregolare, solo polo superiore. Spesso il P.rocesso risolve· osçruita da masse case.ose e l a cui apertura senza evacuazi0ne marciosa, tutto ritorna alè non di rado obliterata, I>er n1ultivle aderenze la norma, salvo il persistere della tonsilla un della plica triangolare col tessuto della tonsilla. po' più voluminosa di prima. · Si è molto discusso - e la discussione non è Quando i disturbi subiettivi e funzionali s'esoltanto dottrinale, ma ha importanza pratica sagerano oosì che il paziente n·o n può P.iù ined ha infatti influito sulla terapia da adottar- ghiottire nemmeno i liguidi, atroci dolori lo si -- sulla parte che ha la tonsilla in queste tormentano di continuo, teme di soffocare, lo flogosi, principale per alcuni, secondaria e tra- stato generale è depresso, la febbre altissima, scurabile per altri. Il dato di fatto incontrover- il collo rigido, · la parola incomprensibile; tibile, da me più volte constatato al microscoallora aprendo - per quel poco che è possipio, si è cl1e la to11silla, anche quando non è bile - la bocca e deprimendo la lingua si scoralla sezione grossolana, molto alterata, mostra ge un'enorme tumefazione della· regione del le note di una flogosi parenchimatosa diffusa: velo palatino sito al di sopra della: tonsilla inal che, alcuni possono opporre ci1e si tratti di grossata e spinta in dentro e in basso, l'ugola infìamn1azione secondaria. Le ricerche anato- è fortemente edematosa e prolassata : la malatmiche portarono His, Tourtual, Paterson, Kil- tia lasciata a sè dura 10-12 giorni e anche lian , Arsimoles a ritenere che tutti gli ascessi più, l 1intervento, anche p·recoce, abbrevia o peritonsillari prendono origine alla fossa sopra- tronca le sofferenze del malato. tonsillare e nel recesso palatino; e che le vaQuesta forma d'angina, ben più grave della rietà descritte di detti ascessi non erano che prima, questa cc peritonsillite » non è altro che delle raccolte secondarie all'emviema sopraton- una tonsillite follicolare acuta che - invece di • sillare. Il Chiari afferma che l'angina ftemmolocalizzarsi su diversi punti del corpo amigdanosa ha sede raramente neila tonsilla e sostie- lico che possono aprirsi all'esterno distruggenne che il suo punto d'elézione è all'infuori e done o perforandone il parenchima dal lato in alto di essa. della superfice interna, parenchima fragile e intersecato da lacune per le quali il pus può A prescindere dal fatto che è arduo il poter cogliere t'inizio di una flogosi _purulenta acuta aprirsi una via da un momento all'altro - è della loggia tonsillare, anche perchè nei rari situata al polo superiore della tonsilla, in gecasi in cui 1a flogosi è primaria, il corpo della nere molto sviluppato, con vaste cripte, veri tonsilla, per ragioni di struttura e per conti- nidi di germi, che penetrano profonde, a volte nuità, vi partecipa; a me sembra che gli au- . pit1 di 1 cm., nell 1interno della fossetta sopratori i·icorda ti dimentichino con semplicismo tonsillare. Introducendo ·10 specillo fra l'estremo supel'ascesso circumt•nsillare secondario alla tonriore della tonsilla e i pilastri si riscontra che 5i11 ite J)arenchimatosa, dato dalla raccolta purt1lenta formatasi nella varte distale. dell 'amig- l'apertura onde si penetra nell'interno della dala, così da estrinsecarsi nel c.onnettivo fra fossetta è di sovente ristretta da briglie, che facilitano la ritenzione dei prodotti secreti dalla massa adenoide e il pilastro palatino. Io penso invece - - ed ho il conforto di autori la tonsilla nel cavo della fossetta; non di rado co1ne Gouguenlieim e Botey - che la tonsillite poi il margine anteriore e posteriore della tonftemmonosa primitiYa sia più diffusa di q11anto silla è fortemente aderente all 'o;monimo pila- . non si ·creda, ma per lo più non dia origine che stro:' se si distruggono le aderenze a livello del ad ascessi in.c ospicui, a infiammazio!1i mod'- polo superiore per liberarlo dalla f assetta si che che si traducono in tonsilliti acute folli- trovano talora altre sinechie della tonsilla con colari o parenchimatose. In genere questi casi le p areti della fossa ·medesima.; infine anche la faccia interna della plica triangolare è quasi benigni sfl1ggono agli oto-rino-laringoiatri e sempre in intimo coalito col parenchima amigsono pit1tt osto del dominio dei medici pratic~, poichè i loro sintomi si riducono a ingrossa- clalico. La discissione delle aderenze riesce più I

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facile nei bambini e negli a dolescenti a organi adenoidi voluminosi e negli individui in1muni da pregresse peritonsilliti; nei casi di flemmone tonsillare « a ripetizione » il ~orpo linfoide ·aderisce completamente ai pilastri, alle pareti della fossa sopratonsillare in più punti, e la plica triangolare portata in dietro si avvicina al pilastro posteriore, e attraversa obliquamente dall'alto al basso e dall 'avanti all'indietro lo spazio che separa i due pilastri dal velo palatino. Le tonsille si trovano in gran parte nascoste sotto la- plica e i pilastri; non esiste fra questi che una fessura longitudinale di din1ensioni varie,- a traverso la quale si vede la tonsilla più b meno atrofica.

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. .BIBLIOGRAFIA

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ARSIMOLES. Des abcès péria1nygdaliens.

(Th. de

Toulouse, 1902). P. M. CosTANTIN. Résultats du traitemen.t de

....

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di tessuto tonsillare criptico inclusi nella fos· setta e attorniati da cicatrici, che entro breve termine darebbero origine a una nuova flogosi, propongo come radicalmente efficace l'estirpa· zione di almeno la metà superiore della tonsilla, raggiungendo il fondo della sua loggia, mediante la pinza del :Mongardi o di qualun• que altra pinza à morcellement. Intaccando il · corpo della tonsilla, come è dimostrato dalla figura 4, si apre I' ascesso e si vuota così rapidamente e in toto, che dopo circa 1:nezz'ora il paziente si trasfigura e non ha più alcun di· sturbo, può nutrirsi, · torna alla temperatura normale. Un ufficiale da me operato in tal guisa, e già sofferentissimo, ha potuto ritornare il giorno s~esso al suo comando di battaglione. La porzione inferiore della tonsilla può la· . sciarsi in posto senza d~nno; non vi è infatti una f assetta sottoamigdalica, poichè la tonsil· · la nel polo inferiore è sòttile e quasi sempre accollata ai tessuti vicini, senza introdursi fra il piede dei pilastri e la base della lingua, come nell'estremo opposto. Di solito la peritonsillite non si vede estendersi d'un tratto alla base . dei' pilastri, al tessuto linfoide del segmento posteriore della lingua, alle pareti della faringe e alla laringe; in rari casi consimili è in giuoco una propagazione della flogosi peritonsillare iniziata al polo superiore della tonsilla e quindi diffusa lungo i pilastri verso la parte i1na della faringe orale. •

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l'abcès périamygdalien par la dilatation de la fossette sus-amy gdalienn'' ~· ui1 1 111i t le procédé de Killian. (Bulletin et 11ém_. dr la

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Soc. fr. d' oto-rhino-lar., Congrès de .1910, 115).

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Fig. 4. - Metodo proposto. T.aglio orizzontale de11 ·ascesso peritonsillare (A) nei suoi rapporti con gli organi vicini: c. V. corpo vertebrale. M. pr. muscoli prevertebrali. G. I. giugulare interna. C. I. carotide. inte.rna. Pt. I . pterigoideo interno. '!t!. I . mascellare inferJore . .M. massetere. ·

L'esistenza: di ·queste molteplici briglie e lacinie spiega come soltanto a prezzo di grandi sofferenze il pus possa raccogliersi tutto intorno al corpo della tonsilla, tra questo e le pareti della loggia (fig. 4, A; tutto il nero rappresenta l'ascesso peritonsillare). L~ conoscenza di quelle condizioni anatomiche spiega pure come un'incisione dall'avanti, a traverso il palato molle, riesca spesso insufficente, non vuotando o solo in parte. la sacca vosta in d,ietro dell'amigdala. A dar esito a questa forma ftemmonosa e sopratutto a evitare le recidive date da residui

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C. CORRADJ. Delle fiogosi acute e ric6rr,enti delle tonsille e delle fauci, ecc. (Arch. it. di otol.,

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tn 11 • do di f or1n.azione. (ArDh. it. di laringo].,

DE ANGELJS. To1isillite ft,emmono sa e suo

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C.

NJ~ARI.

Gli ascessi endo- e peritonsillari. (Bol1. delle mal. de1l'or., 1897, 49).


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NOTE E CONTRIBUTI.

merose. Per lo niù - si tratta o . di intossicati abitudinarii che passando da un veleno all'altro credono di attraversare tutta la gamma AMBULATORIO OTO-RlNO- LARINGOIATRICO • ' della .v oluttà inebriandosi e cercando di naNELL'OSPEDALE FATE-BEN.E-FRA'r.ELLl, IN Ro~IA. scondere nel vizio la propria bassezza morale, Su di una lesione del setto nasale che si ·riscon - oppure di degenerati er-editarii, candidati al manicomio, i qt1ali, nella speranza di attenuare tir~ frequentiemente in a.Ic11ni cocainoma11i. le sofferenze .derivanti. da tare nevropatiche, riProf. GI USEPPE T CRTl;R, cli ret tore. corrono a tutti g'li eccessi, pur di avere momenti di tregua. L azione locale della coeaina e quella geneScelgono la via· interna adoperando il farrale. già nota ai cosidetti « coqueros » o mangiatori di coca, è stata largamente sperimen- maco sia per bocca sia per iniezioni ipodertata nel regno animale ed anche su alcune miche ed aume11tando senza alcun riguardo piante sensibili; per questa ragione al.cunt sali progressivamente la dose. Altri poi adoperano dell'alcaloide hanno avuto ed hanno un largo un sistema più facile, ma non per questo meno deleterio per le conseguenze; insufflano quanimpiego -nella pratica medica e chirurgica. · Le esperienze istituite per determinarne la tità ingent! di cloridrato di cocaina, còme tatolleranza negli animali a sangue caldo, onde bacco da fiuto, introducendone nelle narici, proporzionare le dosi nella terapia - umana, mediante l'unghia del dito ~ignolo conservata hanno dimostrato gli effetti tossici del farmaco di maggiore ll1ngl1ezza, e che può, come una spatola, contenerne parecchi centigrammi per man mano che aumenta la quantità propi• volta. Così il fa~maco si deposita sul pavinata. Nei cani i primi fenomeni di avvelenamento, , mento nasale e· speciaJmente nella parte anteper effetto d_i somministrazione di dosi non riore del setto in immediato contatto col punto esagerate di cocaina, si manifestano con ecci- di confluenza dei più · importanti vasi sanguitamento cerebrale, aumento della frequenza gni (reseau vasco11laire) di questa regione. In respiratoria e cardiaca, ed agitazione intensa; questo modo ogni giorno vengono consumati dopo qualche ora qu csti fenomeni si dileguano 5-6 ed anche 10 gr. di cocaina; in · certi ambienti mondani se ne trova sempre una grande e l'animale ritorna al normalè senza mostrarsi stanco ed accasciato: ma, se le dosi sono gran- riserva e non .vi è persona che sappia vivere, purtroppo uomo o donna, che non abbia il suo di, la reazione è molto più intensa; si manivasetto in argento contenente 20-?0 g~ammi del festano allucinazioni sensitive e sensoriali.' tremori, spasmi muscolari, movimenti pendo- veleno voluttuario. (La moda rende indispenlari del capo, conVlilsioni ed infine può pro- sabile quest'altra suppellettile). Come per tutti dursi asfissia, derivante dallo stato di con- gli altri tossici, l'organismo si abitua a tollerare dosi progressivamente 1crescenti del fartrazione dei muscoli respiratorii. La cocaina quindi oltre l'azione anestetica: maco, ma questa specie di mitrid·atismo non locale ben nota esercita inflt1enza sui più alti può evitare i f11nesti effetti dell'avvelenamento poteri della vita animale, eccitando i centri cronico ed, a ll1ngo andare, prepara il terreno psico-sensitivi e psico-sensoriali della cortec- alla pazzia, , alle più vari-e perver.sioni dell 'icia cerebrale e provocando lino stato alluci- stinto e produce un tale depauperamento ornatorio, aumento dell'ideazio11e e confusione ganico da condt1rre talora alla morte. Mi è stata offerta l'occasione di accennare a mentale con tendenza all'ebbrezza. questa altra aberrazione umana ·da una leSi credette· di sostituire la cocaina alla morfina i1egl'individui intossicati da questo far- sione nasale che con una certa frequenza ho riscontrato in tali soggetti: nè vog·lio parlare maco, però gli effetti non fl1rono incorag·perchè ritengo ciò non s!a inutil~. gianfi. Nell"uon10 i disturbi di avYelena.rnento acuto :,,. da cocaina si hanno per lo più in persone im.* * • pressio11abili e· predisposte, anche per effetto I soggetti che ho esaminato sono venuti alla di dosi minime applicate localmente, iri caso mia consultazione per varii disturbi nasali, • di piccoli interventi chirurgici. fra i qt1ali: epistassi rip-etute, talvolta infrenaIn genere però questi disturbi svaniscono rabili, dolore nella regione nasale per lo più sul pidamente senza lasciare alcuna traccia. Non dorso ed anche .in corrispondenza della radice è così però quando si ingeriscono dosi eccesdel naso, ed un certo grado di tumefazi one sive per un certo tempo; in questo caso si pre- della pelle che deforma l'estetica, forse princisenta per lo più il quadro del cocainismo cro- pale motivo, ner q11esta gente. di ricorrere a rl nico, · le ct1i vittime sono ptl rtr O!)!)t) a $sni i111un medico.

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IL POLICLINICO

I pazienti mi hanno narrato qua11to ho esposto in merito a questa nuova dannosa abitùdine, la quale, a loro dire, procura momenti di godimento e di ·oblio e li dispone agli eccessi sessuali. Ecco le riote obbiettive c)le con qt1alche variazio11e d'intensità si osservano all'esame del naso : .tumefazione lieve delle pinne nasali e . del dorso, iperell1ia della mucosa, ulcerazioni necrotiche del setto, spesso perforazione di· varia grandezza della lamina quadrangolare con margini necrotici, talvolta regolari; assenza di granulazioni e di altri sintomi locali e generali cui poter attribuire tl1tte queste lesioni; a dire . degli infermi esse si producono rapidamente, dopo appena due o tre mesi, da èhe hanno iniziate le insufflazioni di cocaina, e• sono frequenti e com11ni fra tutti coloro che bazzicano negli ambienti dove si pratica tale sistema. Naturalmente ho pensato alla .esistenza delle ·altre condizioni che più comunemente producono le perforazioni del setto (tubercolosi, sifilide, malattie diatesiche, ulcera perforante di Hajek, gas e polveri irritanti, ecc.) ed in parecchi casL ho potuto con sicurezza escluderlo. Ed è appunto questa la ragione dell'interesse . di questa breve nota nella quale appunto ho cercato di descrivere schematicamer1te un quaa·r o sintomatologico ed obbiettivo, a quanto mi consta, sconosciuto dalla maggioranza dei cui~ori della specialità. Quanto all'~tiologia gli infermi stessi attribuispono grande importanza al fattore' tra11matico, rappresentato sia dalla continua stimolazione della mucosa na~ale coll 'u11ghia del dito, sia . d·all a presenza ed azione irritante della stessa polvere di cocaina. Ma ciò non basta a spiegare il n;ieccanismo di produzione della perforazione. Esistono perforazioni del setto dovute all'azione irritante di polveri tossiche, esse sono frequenti, p. es., negli operai che lavorano nelle fabbriche di cromati, ma in questo caso l'azione è continua per ragione di lavoro e le polveri che si sprigionano dall'ambiente oltre all'azione traumatica diretta hanno anche un certo potere tossico non paragonabile .a quello della cocaina adoperata a scopo voluttuario. L'azione meccanica della · polvere e quella traumatica dèl dito potranno i·appresentare degli stimoli flogogeni ma i1on sono veri agenti di necrobiosi. A mio modo di ve.d ere le lesioni distrt1ttive della mucosa del pericondrio e della cartilagine stessa del setto rappresentano gli esiti di alterato trofismo dei tessuti prodotti dall'azione prolungata del farmaco. È nota l'azione anestetica ed isr hcmizzante della cocaina usata localmente i11 modiche •

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dosi sotto d:orma di soluzioni acquose più o meno concentrate; l'anestesia dura un certo tempo .(in genere non sorpassa alcuni minuti) all'ischemia succede poi una vaso-dilatazione, diremo quasi reattiva e di equilibrio. lVla non così avviene quando l'azione della cocaina si protrae per molto tempo sia a causa del rinnovarsi frequente del farmac;o sia per quantità., eccessiva introdotta. E probabile ·che alla interruzione temporanea della sensibilità ~egua una. paralisi da intossicazione delle fibre nervose a ciò deputate, come pur'e di quelle che presiedono alla regolazione ·del .trofismo cellular'e (simpatiche); in tali condizioni la resistenza cellulare, menomata anche dal diminuito afflusso sanguigno c~e diventa permanente e da trombosi per alterazione delle pareti dei vasi, viene abolita e si fanno strada processi di necrosi limitati al tessuto più a contatto col farmaco, donde la perforazione della cartilagine' del setto. · Questo modo d'interpretare il meccanismo patogenetico mi par~ corrisponda alla evoluzione obbiettiva del processo morboso: in ogni modo quello che, mi sembra i1on si possa escludere è l'azione necrotizzante della cocaina adoperata a forti dosi per uso locale, ed è · appunto per quest9 che ho richiamata l ' atten• z1one. Co.n1e corollario a quanto abbiamo rapida· mente accennato rileviamo che fra le autolesioni n~sali, purtroppo di attualità, provocate per sottrarsi al servi~io militare potrebbe essere annoverato anche questo genere di perforazione del setto. Questa lesione da osservatori poco competenti viene quasi sempre attribuita a malattie croniche, e ritenuta causa di non idoneità o di diminuita attitudine al se~vizio; di qui sorge la necessità di un apprezzaimento adeguato per s relare, ove ve ne sia sospetto, la frod_e. Sebbene non vi siano, almeno nelle osservazioni che ho fatte, sintomi indiscutibil-· mente caratteristici, è possibile fare la diagnosi servendosi dei dati anamnestici ed ·obbiettivi generali, i quali quasi sempre lascia110 trasparire qualche notizia che rischiara l'etiologia.

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. S EZIONE PRATICA '

OSSERVAZIONI · CLINICH.E.

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gian.dosi ,,sulla faccia anteriore dell'esofago, pì:·oprio nel solco che _l?esortag-0 forma add ossandosi aJla trachea. . 1

OSPEDALE TERRITORIALE CROCE ROSSA PAVIA

diretto dal m.a ggiol'B prof,

PREDIERI.

Lesione dei laringei · ricorrenti da pro i e t ti I e d' a r m a d a fu o e·o •

., (•CONTRIBUTO CLINICO). Dottor CAMILLO CHIRI, · tenente medico.

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Come contributo alla c.asristic;a. e sem.za pretesa alcuna di dire cose nuove, illustrerò brevemente due casi di ferite del collo dovute a proiettile d'arma da fuoco, , eèi occor.si nel nostro ospedale, casii nei quali I.a sintomatologia parla per una looione dei nervi laringe.i ricor. .

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renti.

La . coincidenza .di due .casi .s imili con pressochè uguale sintomatologia, e tali da faire .arguire che la stessa strada hanno tenuto i due proiettili feritori, prioducendo le .s tesse lesioni, l'endorne, a mio .avviso, i casi particolarmente interessanti. Crooo. innanzi tutto opportuno ric:hl~ breven1ente qualche nota anatomiiea, peTohè meglio siano illustrati i ·casi che formano oggetto della presente nota cljnica. Il collo è una dell e par:ti ·più in teresS1aJD.ti per le ferit~ d'arma da fuoco, dati gli OI'lgani importanti ·Che nel suo breve spazio si compren.d ono e l·e }lesioni giravi e talvolta mortali che, pereiò ne possono derivare. Si usa divi·derlo in tre regioni: l'anteriore .d istinta in sopraioidea e sottoioidea, la late'7"ale divisa alla sua volta in caro tidea e .sopracla.v icolare, e la regione della nuca. E la regione laterale del collo che a noi piiù interessa nello studio dellie f.eflite .d'arma da fuoco, perchè se la .anteniore contiene organi importanti come la laringe, la trachea e !~e­ sofago, la laterale co1s tituis1ce per il chtru1rgo una regione di prirniissimo ordrine, prese111tando essa il fascio neuro-vascotaAre. Questa regione in uno spaccato trasversale del collo si •p resenta di figura pri·smatica triangolare, con lo spigolo rivolto in d-entro ed !in... dietro, prisma ·che costituisce il così detto cavo giugulo-carotideo del .collo. In tale regione trovasii . il fascio neuro-va, scolare .chiuso in una guaiina fibrosa e cosrtituito da.JJ;a cardtd•de primitiva., dhll.a '.giiugtu1.are interna e dal pneumogastrico, ooi ra.nii importantissimi dei laringei ricOTretnti: · d,J destro staccatosi d:aJ pneumo·gastrico 1Sotto }.a sueclavia, la circonda, risale verso il laringe, e segue il margine destro dell' e.sof.ago : il ·sinistl!o abbraccia l'arco dell'.aorta e risale ada0

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E Fig. 1. - L L ' laringei r icorrenti. - Pn Pn' pneumogastrici. - Tr ·trachea.. - A aorta. - E eso.. fago. - (Faccia postel'iore). Dal Testut. I

M ... M ... , soldato, registro, infermi 1138, letto n. 11. · _Nulla nel -gentilizio e nei p·~ecedenti a11am.. DJestici. Fu ferito ad Oppachiasella il 12 ottobre 1916· da pallottol·a di fucile. Questa, · avrebbe .attraversato il d~ltoid·e destro e, uscitai i.n corri,sponde!l.ZJa del] a regione sopraclavieio lwre·, sarebbe rientrata poi a .destra del laring-e, un dito a l davanti del margìn.e · anteriore Q.ello sternocleidom.rusto1ideo per uscire an.c ora a .s inistra ed alla stessa..aJt.ezza. Fu notato s.u bito · tosse .stizzosa, sputo sanguigno, ,di turbo :nelila deglutizione. La radioscopia negava la presenz,a di qualsiasi corpo straniero. Per parecchi giorni si ebbe edem·a ·della p arte con respi1ro difficile, parola quasi afona e .deglutizione d·olorosa. · · Qui pervenuto i.I 21 dice·m bre. a circa due µiesi 1dal1a J;esione, ed a fe rite quasi cicatrizzate, si ebbe persistenza di respiro stertoroso, 1d.eg.l utizione dei -cibi solidi pre.StS~c·hè imposrsibile, ed af0i11ia quasi comrpleta. · L'esam1~ · 1dello s·p ecialista diede questo rep·e•rto : cc pairali·si ·delle: eorde vocali da lesione dei laring·e.i ricor.1;enti » ed il .~orndaggi o dell'e.so- . fago rilevò u.n legig·ero grado di stenosi a cirra 15 centimetri de1I1arcata d.entaria. Il 17 aprile l'a. venne dimooso in licenza di convalesce\IlZa -con notevole .abbassamento della voce e lievi fatti di disfagia.

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F ... M ... , sergente, registro infermi 1568, letto n. 70. r7)

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1 L POLI CLIKICO

(ANNO XXV,

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Fu fe.rito il 22 agosto 1917 a quota 146-bis al collo ed al )::>raccio sinistro da .scheggia di granata. .Si portò da solo al posto di medicazionie dove ebbe i primi soccorsi. Qui venne ·ConstaL'ot-0-rino-laringologia nel 1917. tata: ferita perfo-rante del collo e ferita a fon(L. DUFOURMENTEL, in Paris médical, 1917, n. 35) do ci eco d el bra.ccio sinistro da scheggia di granata, senza lesioI).i ossee. .Riferisoo l'a. che L'oto-rino..baringologia, che già prima della .appena f·erito perdette sangue dalla bocc-a ed ebbe impossibilità alla deglutizione per circa guerra, aveva mostrato di avere un orientatne gio.rni, ·r ius.cendogli .do1lorosa per.sino l'inm-en1to chirurgie.o, ha durante questa assll!nto gestione di acqua. I .. ' en101·ragia esterna cessava nettamente ta l1e indi1riz.zo razionale, in.t eressa:ndopo la prima medicazion.e spontaneamente. All'ospe·dia le da .campo di Cervignano dove . d101sii -in speic ial ffi(}1do, oltr-e 'c he del orumpo di rimase fino al 25, e successivamente all'ospe- suo d ominio classico, di tutte le ferite cervico~ dale di riserva d'Este, d ove f'tl degente fi·n o al facciali. 12 sett_e mbre, venn-e constata to abbassamento Il gra n numero · di o.perazi0t11.i fatte nei tre n otevole d ella voce, -e quasi co.m p1eta a(-0nta. annd. di .g ue1rra ha messo in op era vari metodi Dopo 15 giorni circa dalla ferita comin ciò a pospeciali di anestesia. L'anestesia locale s'è eter deglutir·e le 1ninest r1n e e s ucc.es1s ivamente anche i cibi .soli1di. Qui pe.rvenl1 to, presentò se- stesa agli interv8ill'ti più gravi P'e r ridurre al gni di ferit a p e·r fora nte al collo, . pure già quasi minimo lo s hock operatorio; co1Sli fu este sa alla completamente ci catrizzata con foro d' entrata sul bordo p oster o-esterno dello sterrocleido , a l- · laringectomia da Sebileau e da Gibert. L'anestesia id ei rami .nervosi (Pauchet) o meglio quell'altezz.a circa dell'angolo d ella mandibola a sinistra, e for o d'uscita a .destra nella regione la data dell'im.filtr.azione ·r egionale fu appliioata sotto-m.a scella r e. Le f.eri te ripar.arono· rapidaai seni della faccia, sulle cavità nasali e bocm-en te, p ensistendb pe rò un a,.ccentuato abbasc:aJi. sa·m e.n to d ella voce. Nella an,estesia giernerale il ol10ruro d'etile si L'esame. d·ello .specialist a diede anche in questo caso: cc !)ar a li.si d1ella corda vocal~ sinistI'la è diffuso ed è stato u&at~ per na~coSli di lunga per lesi one del n ervo la ringeo corrispondente ». durata, perchè inll!Ocuo, a eff~tto che rapidaIl sondaggio rilevò pl1re 11.n a stenosi esofamente si dilegua. gea di m o dico· grado a circa 15 centimetri delN elle operazioni cervi1co-facciaii si è .sempre l'ar cata denta ria . Il 24 ottobre l'a. vi·e ne din1e.sso con miglio1raimposto .i.I problema dell·a narcosi per inalazi0m.ento notevole -e cioè coll'in11alzamento del, \t1Je, ,c he .n on può teinèTslì lo·n tana Q.al caimpo opet·ono ·della voce, benchè l egge·rmente· veJ,ato. ra~orio; il ·r efe.rem.1 t e ha ideato un app1ar.oochio semipli·c.e peir le operazioni sui seni della taccia. Sebileau r aiccomanda la somministrazione del * ** Ora ci l)OS· ·ia1no domandare: perchè furono cloroformio con 1a cannula-trequarti di Butlin• lesi soltanto i n ervi laringei rico:r.renti e par- PoirieT itn.trodotta nella larin.ge rd a um.a minuz~ailm ente; l'esofa~o, i·n queSft.a negione, così scola J.aringotomia intercricotiroi1dea. In altri ' . rioc;a .di el,em.e nti .anatomici tanto im·p ortan•t i? casi 1si. potrà r:i.1cm-rere a1la intubazione tracheaAli.che n el cas.o · nostro, e. pi-q in ·questo che le di Auer ·e Meltz·e r (il cui prin cipio fu invece per altri, è n ecessari.o richi·amaroi alla medi B aiglivi). moria la spiegazianei iehe invocano tutti i tratORECCHIO. ~ Le lesioni di guerr:a dell'orecchd.o tatisti im · generale, e cioè -che certi organi, per esterno sono . 11 scarso interesse, se - si eccettuano la riechezza del tess1Ìto connettivo· d.a cui sono i •p roblemi offerti d al•l e iplastmche 1dell padigilioo.e, cir.condrutJi, per la loro grande spostabilità ed dalle fratturne .del oo,n dotto, che dàinno sovente elasticità, e peT la particolare loro cqinformiaatresia orppuire umia fistola p.a;r-0ti-dea.· zione e disposizione, possono .sfuggir.e allo Orecchio med.io: im'portante è ,Io ·studio 1delle strumento feritore. se questo è aicuto ·O tondeg- lesioni timpanj,che :per •eiffetto i·n dir:etto dei giam.te, ed è vibrato con molta forza dn .s eno proi.ettili. Weill distin.gu-e là fessura che gu.ariai tesstlti. Nei e.a si in parola bisogna appunto ·SCe spontaneamente; l'ecchimosi che dril·egua opsupporre che i proiettili abbiano spostato nel pure . vi·ene a suppurazione second·aria, l'emaloro passaggio il fascio vascolo-ne1rvoso, si toma, che s'mfetta .s empre e dev'essere irnciso siano in.s inuati nel lasso cellulare ·c he sta tra appena o&Servato. . l'esofago e la trachea ed abbiano colpiti e lesi Ancor più .s tt1diato è 1stato l'orecchio i!ntemo, i rami ricor:renti. sta come organo di equilibrio che d i audizion.e,,.. E.eco perehè ritengo i due casi partiieolar- L'esame e la 1cl.assificazione d-ei sordi preocmente notevoli cupò gli specialisti che dove ano decidere delle La l·etteratt11r a s1ùl'argomento è scarsa ed io, loro attitu dini militari. Lermoyez distinse le p er amore di brevità; la ometto. sordità in traum.atiche, dirette e indirette, fUn.. ziona.Ji e psichiche. Non tutti potrainno condiPavi.a , gennad.o 1918.

SUNTI E RASSEGNE.

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SEZIONE PRATICA

videre in modo assoluto cl1e· le fratt11re deLla rocca po1trt110 a sordit.à se trasversali, ,dànno o f o.1·rea ~e orizzonta.li. Dal punto di vista militare l\'l oli11iè disti:11se una so:nd.ità lieve (la voce di conversaziorne è percepita a 4-5 n1.: idoneità. a tutti i .servizi), u 11a di medio g· ri:.td o (la s teJ81sa voce ,a 1 in.; s,ervizio se,dentrurio), una di alto gnado (voce solo ad con,c7ian1; riforma), e u11a aissoluta, comp leta. Notevoli cunt1'il.>11ti s.i ebbero i1el' scoprite i si111ulatori e gli esageratoir.i. Le prove a C11i il fer1to o mrulato è sottoposto ono: 1° La ricerca della percezione p er via, <terea della voc.e, clell'orologio, dei cliap<:tson (q11e. ti ulti1ni anche per ria o~sea ) · 2° l'esperi1r1ento cli \\.ebt-r, di Rinne, di eh v~·abacl1; 3° la ricerca d ella pe1'cezio11e diei suoni ar·1 1ti col ft 8cl1io di Galton e cnl monocordo di Str11yken; 4° la prova dell'elevazione deJ1a vo·ce (Lo1nbard); 5° la pro\' è~ dell'i r1ù t1zio11e ac11mettica e truella d'aicl1n1etr.i a r,e ciproca, a1r1hèicl11e di Foy; 6° l a ricerca del rifl,esso cocleo-p1a.1 pebrale o cocleo-orbicolare (Gault, Mol~11ié); 7° la prova dei dia.pason unisso11anti (Es1

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cat); 8° la. l)l'Ov a del cont1·0Ilo della lettura sulle labbra. La mag1gior l)al'te di ql1esti cimenti rientra110 11ell'esam e f Lbnzi 011ale dell'orec.chio; ci ind11ge1"err10 solta nto ~n 111e })l'Ove più usate dopo l a guerra. La prorct d'indu:ionP acu1netrica si fa con un assorcl.ft.to r e elett1rtco, il Cl1j suo1n o è tanto più :iJnten~ò l)er quanto il ro·c chetto i nd11ttare e indo·t to sono ravviciinati · di no Tma la distanza di 90. cm . rappresenta '1a ·s-0·g l.i a dell'eccitazion~ acustica. Se i1 l soggetto è sincero, aocnserà ogrni volt.a la percezione alla stessa di. tanz.a; ee esagera, 1Si inga.nnerà di 10-20 cm.. da 11m_ esame 1

all'altro. La prol'a del riflesso coclea -palpebrale corrisponde per il labirinto cocleare alla p1·0\'a del riflesso nista gmico pe1· il lal)irinto Yestibolare. Allo stato norma1e uno, stin1ol o sonoro ·suffìcente e subito, che sorprenda l'attenzi.one del inaLato, è r egi.stra;to dal ll.abirimto ante:riiore, rag·.g iunge i·l n1:11cleo bulba1re d el co·cleare, collegato a l ·n uc1eo motocne d,el faicci.a l e, quindi è trasmesso i1er via riflessa centrifl1 ga all'orbicolare delle palpebre e talor,a a i m iu scoli f:riomtali. L'assenza idi ql1esto riflesso sta a significare 11na. notevole dirn.tnuzdone dell' atiditus. Con l 'iinduttofle di Gat1lt, se si ha i.I trifJesso quando le due bobine ,sono a 15 om. esso viene 1

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esag·enato; a 10 è n ormale; a 5 è lieve, t11tte condizioni con1patibil j col servjzio di lin ea. Prova dei diapason u1iissonclnli: quando tun individuo 11ur111.ale è sotto1>osto simultaneamente a dl1e sorg·enti ao1)ore de.J,la stessa tonalità e dello stesso ti1nbro, ma d'intensità diversa, la percezion€ d e!l l'un.i.Bonu 1cl1e n,e risulta è lateralizzato nell'ore cchio sottoposto alla .p iù inten sa deillie .d u·e fo11ti so11ore, mentre l'o recchio soltopostn all.a me1io i?itensa nori se11ibra riffatto stiniola lo . È facile im tal modo svelar e la f:vode n.elle ·soudità unil,aterali siml1late. L a 11tova d'af'l.tniPfriu rrfi,ptoca poggia sullo stesso pri11cip·io: si fa vibirare 11no d ei ricettori un poco al di là della .d j st.a11za mimjma cli percezio11e d ell'orecchio. s111)posto malato . . (a contatto se è completarrn1e·r1te sordo) e s1 inte r~oga r altro orecohio. 1

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T.~a

co ritrollo della lettura sulle labbra si applica ai simulato1i. di ·sordità totale: la l·ctt11ra Sl1lle 1abbr.a è il .solo metoclo provct del

effira·c e di ried ucazione dei verl sorel i ; mentre i eiml1latori, soccorsi dal SL10110 percepito, non prog·· red1sic ono affatto llel I'iacquisto dell '11dito: Sj pt·ov,a dt1n<.111e ~e il soggetto legge realmente ~Nulle labbra facen,do d'un tr.atto coprire La vnre dal rumore: di una m .aiochina da scrivere: allora il simulatore non sente più , il vero sordo comprende come prima. e gli esan1i di1nostrano rhe il preteso sorcl o ad-e, occorre - ,av,a.nti di -con clud.e re pe'l~ l a :in1l1lazione - eJiminare ce.rte sorditrì psicliiclte: p1iò lldire, ma nocn comp1·end ere. L'esan1 e ps·ich,ioo COffil)leto, . la .r ie.er ra d elle turbe ùella lJ.a,rola da ,co1n11l1ozione, potran110 chia11-Te ta le quesito . Ad ogn1i m,odo, l'espe.r ienza da noi r ac·colta ,circa le so rdità siml1late dai soldati , in g·.e11·e-rale a;ssolute e totali, ci rendono alq11a,n to scettici ·ull',efficacia d1 questi rn etodi troppjo sottili e delijcati per gente che, ir·1igijd i:ta . in ll!n ·sordo-mutis1no esasp,e rante, non cede che alle prime ina l,azioJl!.i di cloru.ro di etile (come propose lo scrivernte). f':sa1ne de~l'appa rato vestibolare : si ricerca • il 11 i tag1110 spontaneo e provocato e le diverse m.odificazioni che lo stimolo .d ei oanal1 aemicirco181·i i11duce $1lll' eqt1ilihri o. Le re.azio11i norm aili variain o. d a 1tn individ110 all'altro e lliello stesso .m-e.i v,a,ri momenti. In gen,e re si a n1mette che il senso dél nistag·mo è definito 1lal secondo movin1ento (rnpjùo); che il nista- · gmo spontaneo inclica 11na labil'intite trat1matica recente; cl1e 10 g·iri in 20'' provocano nistagmo di 30'' in Yisione ohliqt1a; ch e la rotazion.e da S a D pro\'oca nist<1gmo, S espr~ssio­ ne diello stato detll'app arato vcstjboJare omonimo ; che l'iniezione d 'acqtta a 15° per 20'' 1

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IL POLI '-INICO

provoca nistag·mo orizzontale di circa 60'' nel seinso oppOiS'to aJll'oreccl1io iniettato; ,c he l .acg11a a 40° dopo 1' dà nistagn10 diretto dal lato del/l' oI'ec~hiiu 'd~1'Pettalto e ch e dit1:~a 00...'30'' tin visi-0na obliqua. Poi·ch è l'im.iezicne liquida quai.nid o la mie.rmbrana è .p erforn.ta può riu.soire peri.1colooa, Dundas-Grant (191!1:) l11sa l'aria fredda., Rozier (1917) l'aria a div.e rse temperatt1 re. Lo st11,dio elci flistitrbi d'equilibrio si è arricchito di a l.cu11e nuove prove, che ·com1>letano 1r classiche di Stein per va111tare le deviazio11i J1ella cleamb11la z ione. Prova del bastone (Molir e, 1916) : si f n. girare il sogge·t to, a oocihi chriusi, i!n torno a l !n basto.n e poggiato al suolo ,. qt11in.d i si invita a camminare. Le prove di Grivo l e Riga ztrl (1916) consisto110 nel fare esegu~re al ma] n to dei passi a o·cchi chiUJSi d opo eocitazrione' la.birintica •Con a.c·q u·a ie·rulida, fredda o con la l·nta7.ione. ' ''eill ha usato studiare la deviazio1tf llella ma.no che dirSlegna su di 11n tavolo delle linee verticali senza irl contro[l o della vista. Tutte queste· prove, in1siem.e con J,ei antiche, debbono cospira;:ne nel gilrdi-oare della funzi one cli 11n l nJririnto; in cp1esti esami si deve anch e ten-er cor1to de1l'adattam1ento e d ella virt•': vi car.ia del tato .sano. Tn .p ratiic a un so~do f'i,e ha rn orm.ali le re,azircmri. v.estibo1lari e ~I rifl ~so ·cocl eo-palpeùirale è un simulatore. Nelle corn,m.ozioni- labirintiJche dfustir1guiam o u1na forma transitoria ch·e du1ra 1da J)OChe or e aid a l ct1ni. giorni, frequente nell e immediate vicinanze d·el fro.n te di battaiglla; t1na for:m.a pertSisterr1te che tuttavia migliora progressivamen,t e l)er con1semso ed è pii1) rara d ·e lla sordità d'orig·i11e commotiva. D aJ punto ·di vi.st~ an,atomo-patologico le les.ion.i commotive sono poco note ; ge,n erl r·aimente Prenan,t e ·C astex (1917) os~erVtairooo ·delle emorragie' e rsrpostam enti della ran1pa. cocleare nel primo e secondo giro. T... e l esioni n1r>1l?rigee e cere b-rali d'origine oti• tica fnrono mrrto stl1diate. Lannois e Gignot1x (1911·) richiam,a;rono il a metlingite ,a;cutissima; Passot 1si indlugiiò' Sfll stati menin.ge1 asettici (i d ropiria meningea, m1en:ingite sierosa., idroc'e fal i a a~uta,, (mientnigiti p1u :liiformi) ()u.r abili con la p1mtu·ra lomh1are. FJ·equentissima f11· la paralisi del facciale: l\ fol1re riusci a gi11stapporne i duie monconi ; Lenot-mamt tentò .a ·innestair e i suoi fasci m11sco1ari (del massetere specialmente) iin•s ieme cor1 i J.orro filamenti ne·r vosi. NASO. Nu.melrosd so·n o i cO!I1ltrib1uti chirurgici, specie per la ricostruzione totale o parziale (del lob11lo , del sottosetto, ecc.), median1

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te p1'01 ce ~si all'itali.a:n a, con trapianti eiartilag'inei, co1i ·i mnesti della pa:lma delJa mano, con })Orzioni cli setto dislocate (Morestin, Sebilea11 o Cabo che). 2\:Iol:ilruié ,(1916) fpreconizza 1dellie ste oche p ea:· il setto frattu:nato. Pont SU})plisce con la protesi ·di pa.srt a nei e.asi eic cede'tlti i limit\ di resiau1razione p-oosdbile L'ozena l1a indotto a saggiare dei nuovi metodi. Pistr4e (1916) m:Lgliiora qti.rulche ·Caf;o con l' arseno-benzolo. 'Vood (1914) usa lo scharla.cli-rot. l\Iacl{enzie non ne esclude la natura tub.ercolare e la cura come di tale origine.. Graidenigo partempa alla d-o ttrina id.ella specifìrc ità dlel bacillo di Perez. Il :referente ha c<·ntin11ato a c11rare l'ozena nei soldati con la .JoJ.uzione satura di iodoformio in etere e così h a potuto restituirli qurusi tutta idonei ·a i loro corpi, inv•ece che proponli per la rifoirma. . La febbr~ da fìeno è og.g etto ·di studi e di cure tr111ovie d a par,te d·ei rinologi americani (in questo giornale abbiamo· lriaBsrmto le recenti ricerche in proposito). Lowdermilk preconJi.z.za, l'inieziornei d'i tossina del pollriin1e di Ambrosia artemisia efolia e di Solidago dopo macerazione nel .$i.1ero. 1\1orrey tentò un vaccino prep1ar,ato da una coltura nasaJe. A Goodale (1015) sembrò di ottenere t1n'imm11nità immettendo al paziente il polline mediante ' ooar.ifl c·az.i (){Ili cu tan.e.el. I fìl>ro,n ii naso-faringei ft1rono curati con s11ccesso da Br~rson -D elavan mediante il radio. La ch,iru.rgia deile vie lacrim.ali è f\tata Jargamente p riatica,t a ~durante la gt1erra: la dacrio-cisto-ri1los tomia di Toti venne sperimentata con buoin esito da Ferreri, da Paters on, cl a Bo11rguet. I se'ni ar1,n essi allP fosse nasali sono stati di fTieqUJente •colpiti, date le numerose ferite diella faiecia neilla g··ue·r ra ·d i tri1n.ce~. Il referente ne ha comunicato vari ·o8JSii al .congresso della Società ita.1 iana d.i chirurgia a Bologna (1917); i11 Fra ncia n e riferirono Guisez e Can11yt. Félix ~ha richiamato l'attenzione nella gra ,·ità non trasc11rabile, talora mortale, delle operazi oni s11ll'etmoide per \·i a intranasale. L a ricerca d:ei proi ettili s.i fa rà, eccetto nei ·crusi in oui }'.accesso per le '\ie nat11:nali sia s11fficiente, con la ri11 ot o1nia parn-latero-nasale di S ebil ea11 con resezione della br.~n·ca montal10 e .di parte dell'etmoide. Morestin 11sò con ~11c-ce sso l a rinotomi.a con incisione sotto1ahia1e di Rougé in 11n ca.so di proiettile !nello -sfenoide. FARINGE. -- Sono segnalati i buoni risn]t~t~ dei11e appJiieazioni di radium, nei tumori delle tonsi}le; Of>llP pennellature di nitrato d'a'fg'entO , o cl elle ini.ezdond iintravend.Se di aTseno1

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SEZIONE PRATICA

benzolo nell'angina ,di Vincent. ~Iurphy chiarna utile la, circoricisione della tonsilla incaé:itonata, cioè la sua lib.et.razion·e dalle aderenze CO/tl i teSSll ti vicini. Fu.r o.no sopratutto 1e regioni pross!ime alla f.aringe, le fosse pterigom.ascell~Ii., la l'egio11e carotidea, La loggia parotidea a subire lesio11i per proiettilri, che dete·r mri:narono 11um.e·rosd aocide11 ti per la ri cchezza .dd vaJSii. e td i nervi di tale territori. J_,e e?norragie post.So110 e&:;ere a.rteriose o ve11ose; le l)l'irne prov engono d a;Jle carotidi, dalla faociaJe, ·dalla l~guale, d.alla masce1lare in1

terna. La 1-egatura deilla ca rotide · pitimitiv.a ha pot t1to esse·r e eseguita sovente senza acoi.denti, n1a talor.a ha prodotto, corni.e per la carotide in,~na, l 'emdp legia (Lai1:nois, Billet, Du.if ot1rn1en te.I) . La carotide eJSterna 1S1i è pott1ta legare un g.r an nu1nero di voJte impunemietnte. La linguale ,sr.i all.accia .alla tt a emerg·enz.a carotidea, meglio che nel pl1nto classioo1; l1a f riecialé, più superficj al.e, si le1ga di $0·1ito nella ferita; l a mascellare i.nterna richiede il tamponam ento clella regione pte1·jgo-n1asce1lare; se non è suffi ciente occorre legar e ùa carotide esterna. · Le emorragie ver1ose sono più b,e ntgne; Lannoi.s e Pate1, Leo h an.no prore.duto all'emostasi p1er 1setion€ dri. 1 guerra della gi'Ugu1are intema preooo la base del crani o n1.edia.nte ~a obliteTazio!ne del seno l ateira1le. Le lesioni nervose J1anno indotto tutte le va,rietà di lJia.rali·s i coooscit1te, specie a .carico della lingua, della laringe e del palato molle. Vernet, ,che ha bene s•t t1diato queste forme associate, h a notato /,e 1noit've11ie1?.t rie rirl eau a·ella l}airete po teriore della faringe dal lato malato verso il lato sano n.sll e p ·R·r alisi del glosso-farin geo . Acct:ide111.i i ,""eci0ndar] m1ultiptli son·o dati 1da flogosi pi'L! o meno circo c·1·itte, da àolori nevralgici, dalla persistenza id i {lstole parotidee o stenon'ia11e, ed hanm b re1sio necessariia rootr.a zione dei proiettili s iti profondamente (Sebileau ). I 1) 1:oiettili nella region e pterigo-mascell~tre si aspo·r tano se l 'accesso è imposSJib~ le pe•r il loro fo.ro d'entrata o dalla cavità orale (incision·e nel solco gangivo-genieno) sia per la via transinusale, se si tratti di raggiungere il fondo, sia dalla via bucco-ju gale (incisione commessl1rale di J ager ) se si deve r.aggiungere 1a parte ptertLgoidea della fossa. ·Gosset l)ropone 1a via t.ransz~gomatica. Lemai.tre inS'.hste S'Ui v.antaggi che offrono le vie naturali d'accesso. LARINGE. Le sue ferite somo giravi e d1 dif1

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.fi:cile Cl11ra. Occol're grande ci.rcospezà.one n.eJ.le indicazioni clella. tracheotomia; 01nbrédanne, Morestin, Sébile.au l'hanno condannata per le ferite ,a nterio-ri a1la faringe. Mowre la •C0111JSi- ~ gliia ·come indicaz~one costa.n te ·nelle fex:ite laringee; Luc ne ha ridotto la teoni-ca a una g'rande selmplicità. 1\felle stenosi consecutive alle ferite laringotracheali undco mezzo è la laringostomia 8€guita da .p laistica restal1·1 iatrice (Ruggii, Ferreri e la su.a scuo.ia, Sargnon, Lannois, ì\iloure,

e.oc.). _ Capitoli -cli .situdio impo·rtatl1'ti in questa g·uel·ra .sono dati pur-e dalle a{ onie, di origline <}L>Jll'n1otivo-emotiva, e dalla gTavà.ià e diffusione tubercolosi la1·ingea (BiJl.ancioni). Le paralisi laringee sono fre.q ueinti, sia isola te ch eJ unite a iporcinessi.e d.i .aJtrfi nervi del collo. Associate a queste lesioni delle prime Yie ae'l·ee non sono rrure le fe1ite dell'es<;>fago, a. cu.i segue sienoSli, in cui Guisez p1roipone la di.latazd.one con l'i1i.t'1tbation caoutcJioittée. Gli i~ terventi 1s1 111r esorf,aigo sono S€ilrl!Prie di 1P·r og11osi riservata. G. BILANCIONl.

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Rappo1·ti delle infezioni tonsillari o naso-faringee con malattie generali. (S. J . C:RO\\E, S. SHELTON \\' ATKINS e A. S. l1oTl-IHOLZ, JJ lllletin o( lh,e J oli ns H opkiri.1.,· 11 ospital,

1917, n. 311). P e·r stabilire le relazi-011i del·l e infezio1n i tonsillari e · 11aso-faringee con i v.ari disturbi gen erali gli AA. haruno ce.reato di seguire per quanto teim po è stato p ossibile do.po la dimissione dall'os1Jedale ·dei pazienti in ct1i erano state asportate le tonsille nelle art.riti infettive, nelle mio.siti, nel reumatism.o acuto, nie1'le nefriti, n elle coree, ecc. Osservarono anch e le · relazi·oni di dette infezioni con le glando.Ie cervicali. In tutti i casi si eirano eseguiti deJgli ,a,cct1 rati esami fisici genenali, esami i.stologiicJ dei tesst1ti ii1nossi, e gli ~p1erati vennero riveçl11ti di anno in an110, per 5 anni successivi , o almeno si el)b:e ro notizie da ine:dd.ci curanti. Interessante cteter1runare il risultato deifi.nitiv-0 n ei 1-0 pazienti che ebbero una lesione t11l>ercolare app1 ari·e.ntem.~!Ilte p·riimaria nelle tonsille palatine o faringea. Nella, grande magg"ioranza non fl1 diag·nosticata la lesione tubercolare al momen·to dell'o1)reirazione e fu sospettata soJ,o dall'esame istologico. Da questo punto di vista, .sebbene incompJeti, i ri.Bu·l tati di tale inchiesta -conferma1110 la prova di Billings ed alteri circa l 'importanz~ delle infez..ioni locali faringe·e nelle malattie generali che in(11) 1


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IL POLIG:LINICO

teress·a no il clinico medic-0, il pediatra e hl c.h .irurg·o geJ1e-rico. NO!Il rar.amèrnte ·l e malattie dei far1ciu.Ili ,soi.. 11 0 iif~ribili direttame_nte o mooo a11ie an'Or~ 111alità, o infeziqm del a1asi0-frari'ngce-. 1Sono noti tt1tti i caratte:ri .dell'adenoidi.$illrO• ·e le sue complicanze. f3ast.erà 1i.cordare la rete di vasi .linf a.Lici che dalla volta rna.so-f,ari.n giea .sii .s caricano nelle glandole retrofrul'1ng.e.e o nel grupp;o posteriore .9 ste1"!10 d·ella cat~na profonda laterLL1e del ·cot1lo·. Gli ascessi retro·f1a.ringed., co·s ì comuni nei fan~iulli, soJ10 dovuti a un'ade11ite suppurativa, conseic utiva aJl'iniezione n1atSo• far.ingea. Queste glandol e subi-s.cono un' atrofia fra hl 3<> e ·il 5° ann.o di vita. È dtf.fi,cile detenminare .a quale stadio una quanti.tà di tessuto adenoide ;Cessa di essere fisiologie.o . Se non v'è Tesipj.razione boe.cale, lesioni ·s eco·n dari·e aur.icola.ri, tumefazione •cronica d e1le glandole del collo, stato c.isti..co d.e.lJe adenoiidi (morb·O di Thorn.vva.11clt), n·eurosi riflesse, gli AA. I10ìil r acc.; omanqano la rimozione delle aélenoicli, consicl era11çlole 1co1ne parti fisiologic.amente impol'tai1ti nel meocaniscn1n che protegge l e vie aeree inferiori d a1le polvè1·i e cla i germi. Tre s-0·n o i r) rin·cipali agenti protettori nel-le vie aeree sl11}eriori: il m11co batte1·icida e in notevole qt1ontità nelle 24 ore, segl'egato dalla i11ucosa del 11aso-faringe e della tra.chea; l'epitelio cili ato della mucosa nasale e tracheale ; l'an·e llo di \Valdeyer e i:insieme delle glandole linfatiicl1e nel ·c ollo. L 'epitelio .a ltamente differ.enziato del naso è importante: · qu.ando .sono dtstrutte da.. caustic.azioni, da interventi o da mal31tt.ie, 1e oe11ule ciliat~ v.engono sositituite da celJl1·l e squ.amose e l'effioien,za del naso •C'01m e ·orga,n-0 p·rotettivo è ·diminuì ta. Le to.11sille offro.n o con grande p1robabilità il P'I-inè';.1)ale ingiriesso a ll1e infezioni ·Che s:eguono ·l a ·c ontaminazione della bo.cc.a. \ì\Tood h a trovato che le to11.sil·l e del maiale vengono infettate dal B. del carbonchio più presto d.i. og.ni altro. tra-tto della mucosa oro-faringea; ritiene che es.so ie.ntr.i nell'i1:i.terno del parenchima to1n; sillaiTe pa1~&ando a traverso 1~ep.itelio vivente , che co.nto r.na le cripte, inalte·ra-to. V 'è La prova tanto sp•emmootale . che· ·Clinica che i ge1rmi possono attrave1~save J.a .mT1icosa intatta. e il tess11tò Linfoide della faringe; sovente . i· osservano sintomi artritici r.iapparire , ing·rossar.si le glan.d ole ce1\7i.oali in seguito a una s€'mplice fa.~ingite. Ch·e i giermi possano n ttraversare la mucosa i11.tatta e nan lasoiare alc·un segno di nocum.e11t.o looale è stato bene ·tudiato p-er il B. ttlbercolare, che può, ,i noltre,

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rimanere latente in gland-0le linfalllJtiiehe istoj ogicamente· norm.ali, per n1esi o per anni. Harbitz (1906),, allo sco·p o di 1deterroi:nare pier qt~anto er.a. p101s·sibile, il p11.mo1 ,atr~o. d'i.11gresso r1ei 1soggetti mort1 per letsdoni tubercolari d ei ·polmoni, de1le gland1ole, delle ossa e delle me11i11gi, studiò con :acc.l1ratezza jJ sistema glando.lare di numerosissimi individui; · e in molti giunse a climostrare, n1edia:r1te inoculazioni e colture, i B. di K·och n ·e1.le t-0ns:Llle palatine e faring·ee, · ne'l le cervi1cali, che n io n mo.s travano, nepprure al microsco·p io, èì.lcl1na lesione tuber·colp,re. Questi risultati sono stati confermati da altri osser,;-atori ed è probabile che i B. tllbercol ari i)ossano 11assare i1on solo a traverso la mucosa norm.ale senza ca11sare lesioni l ocali, n1a poss ano rimanere latenti in glandole linfati,che istologi carnente normali per m esi o · anni. r N eJU.e tions.ille 'la aaratterisitica .anatomlicJa lJiù import11ite è dia.ta daJ.l'ipvaginaz:i.one dell'epitelio di superficie che forma ·delle . cripte o fossulae; le cellule contornanti le cripte non hanno ailcu.n o strato connettivale .subepitaliale. In. cond.iz.ioni no·r mali ~Be oontei:ngcmo cellule epiteliali desqu.amate, c·ellule linfoidi e particelle ·d i ~ibo; qualunqu·e cos1a che ten·d a .a ostruire gli orifici delle cripte prodl1ce una stasi e attm enta la sus.cettibilità della ton.& lla .al1'infezione. NeJl'atto - di ing;hiottire la saliva e . il cibo sono sp.i n ti n·e1le cri'{>'te insieme con i microrganismi . della bocca: ·c iò ha grande valo.re nell'etiologi.a d~.J.e i.n fezioni tonsillari. Con le fosse nasali normali ·solo pochi dea germi ·cl1e entrano ne1J.e narici :Paggiungono il naso-faringie in condizioni vitali. Ma se v'è una parziale ostruzioJ.1'e nasale i -pvo·dotti delle secrezioni - se si riYersano nel ·cavo n asale i p•11odotti 1s1ettici ·d alla oongiuntiva, .d ai .s eni fa;c-ciali - le tonsille. e la faringe sono costante1nente b~gnate da 1)n flu·sso irritante e c-0ntenie·11te batteri. NeJlo stesso modo le tonsille poE"sono divenire meno res:iJsteinti a un'infezio.ne acuta qi.1a.ndo esista un ascesso• alveolare, una piorr.ea, una carie e.stesa. · · A parte i mutamenti nel tessuto linfoide della gola gran numero di ,germi giung.e alle-glanCÌole ce:rvicaJi e le rendono più 1sògig.ette all·e j11fezioni clutante un'angina acuta al passaggio di germi nella corrent-e ·del sangue. Gli AA. pES,n.sano anche .ch e l'occlu·s i.o ne parziaJe deJ.le cripte ri t~tante rla un.a tonsillecto·m ia incompleta, re!Ilda il p1aziente più soggetto alle lesioni second1arie, cardiache e roo.ali. Essi videro 8 caisi di r-euma tismo artieolare con at1mento seir ale di temp€ratu·r a per pareccl1i mesi : ·nelJa s1toria vi erano frequenti .attacchi di 1

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SEZIONE PRATICA

tonsilld.te· per molti anni pireoo,dienti, con nulI1a.Jti:·o che sintomi locati. Col cioncetto di arre- stare questi attaocl1i aeCuti, questi p,a.zienti furono sottoposti n. tonsil,leictomia l)arziale; tutti stettero ben.e sino alla coriza su1c,c essiv,a , in segt1ito aJla qua.il.e apparvero per la prima volta . . i f,atti secondari arti-colaJ'i, che scomparvero poi quando -fu verameinte allontanato tl1tto i.'1 tessuto tonsiJJa1·e. Per av.ere una chiara nozi one ,delle malattie naso-faringiee, dell~ to.r1sille e 1del1e loro comp1tcanzie , è nece ssario tener p.r.esenti Je condizioni anatomiic1h .e dei vari grup,p i di gJandole linfatic.h.e del cohlo. N-011 vi sono · chie p1o che (1se p1ur vi oon-0) comuni.ca zioni dirette fra i },i1n~ f a:td.1c\i ce,l'Vii.,caJli 1e ti gntppi 1sopl!'lac[·aviloo1llari, asoellari, bronchi.ali o mediasti.nici; pratica1nente t t1tti gli stati patologici 1delie glandole cervi.cali sono conseoutave a qualche infezione proveniente da lla bocc,a , dal naso, dalla gola o dal cran:io. Una 1o ate:na Sii estende sotto il n1 a,rgine anteriore dello ,stetrnon:iast oideo ed è s trettamente a.ss ociata con i grandi vasi; ;1.1na a ltra segue i1 .t nargin·e posteriol'e dello sternon1astoid.e o e iJ. margine anteriore deil trapezio, ma è probabile non sia ,conJl'ess,a C(}l grutp1po. rli .glandole sottoc1avicolari. Q11,eisto è 11n importante c~r.attere a natom1co perch è una dir,e tta comu·nicaz}·O'Jl.le fra crues te glandoilie e l1e catene cervicarli d"Ls.ce11d.e.n_.t i formerebbe · una linea .continua di lin.f atici ·dal na.00 fa ringe, bocca, tonsille .sin.o all' ~pi.ce dei po1m.011i. Neµa tubercolosi delJe g:landole ,diel -00110 si trovano in ,g.en,erale interessati tan·to le aJlteriori che le posteriori; le statistiche dei patologi e d,ei ·chirurgi si accol'clano n0l t.rov.a;re, ir1 una g~and,.e maggioranza dei casi d infiea:io11e g'landoJa r.e pTimaria, l a .p iù anti,ca lesiio ne tuberco1are nelle ·gla.ndole intorno al velntre . a11teriore del digastri-00 e la p,o rzicme superiore deillo ste·: rnomastoideo. Dowd tiro;ya aa pilì antica lesione nella « glandola t onsillare» alliang,olo d1 el~a m.a.ndibola , ne1J l86 % d-ei ·,casi: in . essi si trova la spiegl3.ziotn1e del rapi.do ingrossarsi d.elle glandole l1ei r~ffredd ori, nelle fari.n giti e tonsil·1 iti che si h1ann-0 a fine ,d'inverno. Nicoll su 500 casi di a.denite ttlb er.colare scri\'e che .i n quasi tutti fu SIUbito n otato l'-ingros,_ suJ11'ento d·eJ.le glarndole all ango!l.o delta mas cella; nel 70 % ess·e ,eranio .c,i r.cois critte d 'ambo i 1ati. Le dimensioni delle g~la,ndole tuberco1atr.i n.um.enta a · decresce con .ogmi aittacico di coriza o di fari.ngite. E1gli trovò la p;iù an tica lesione nelle glandole r et.rofaringee1 e ritiene ·che da prima le gl,andol.e s i·n grosaino per l 'infezione p1ogena, qu~:ll,a tube1";colare sarebb1e 1

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secondaria. Dowd aff erID:.a che dal 25 .a l 30 % di tutti i ,c asi. di adenite tuberco1are cervicale p:rimi-tiva si 1sviluppe.rà la tubercoloisti . al·t rove, a.1meno . che le gl.andoae· vengano rimosse. .Seco1n do Park ,. e Krum·w iede la. m,agg'ioranz.a delle gland·ole tub,ercG1arl del ,collo nei .f a;nciulli sono dovute a infezione col ·b acillo dielia iub·ercolosi bovina, il che prob,a bilmente dà .p rogno~c;i migliore nei riguardi di l1.n a stLsseguente infezione polmona~.e.. Un evide11te ing~rossamento ·deille gland-OJ.e cervicali sweriori è comuni1ssimo n.ei rag.az.z.i. Su 1216 scolaretti Laser ne trovò solo 137 che i1on avevano al·cuna a denia -cervicale. Volland Sll 2506 soggetti da 7 a 24 anni trovò : da 7 a 9 anni, il 96 % aveva le glandole cervical~ ingro-ssàte; da 10 a 12, il 91 °lo ; da 13 a 15, 1'84 %; da 16 a ·18, iil 69 %; da 10 a 24 il 68 %. Conclude che 'Ulla grande per.oontu·ale di qu.est-i hann.o un infezione tl1b·e rcolare latelllte nel1e gJa,n<lole,, che può ,dive11tar.e attiva e diffu sa neJ.r età ,ava.nza;ta. Crowe, Watkins e .Rothholz riguardano l'ingros.stam.e nto dielle glandole del reoll-0 oome, uno d ei punt i più irnp.-01i ant.i nello sta.bifir.e 1se vi sia ·o n o lU1'in.fezione- ·cronica . 1delle tonsille. Studi sperimentali e post-1·norte1n mostrano che partitCe.lle di polv ere, granuli di anj1ina e J)atteri poss'Òno attraversare le muco.s e intatte · s€'nza danneggiare localmente i tessuti · e che le glandole linfatiche posson-0 conteneire B. tuber coJari sen2ia segni. clinici o· istologici deJla 1'or o presenza. · Sll di 1000 ions:iJ.le ctomie p1,aticate all'Ospedale Johris Hoplciri.s in cui furono ,e sam1nate istologica.mente t o11sille e ,ade11oidi, 139 erano pazienti di color,e e _di questi 1.1 (7,9 %) erano tu bercolosi, 861 era110 bianchi, fra cui 35 (4 %) pre sentavan·o Ja lesione tubercolaIDe nel tes1suto a <;}enoide. I p,aziooti p·i ù giovani àvevano 4 anni, i p.iù attempaiti 34: Età 4-5 anni = 5 ·casi (Tb.2 . nelle tonsille 4. casi , n,e;lle adenoidi 1) ; 5-10, ·a11ni = 14· casi (Tbc. nelle tonsille 9 casd., nelle ,ad.€fO:Oidi 5); 11·-15 ann'i = 10 rea.si (Tb·c. nelle tonSti.11e 6 casi, nelle a doooi.di 4); 16-25 a>Thni = 13 :cas.i (Tbc. nel.I~ . to11sille 7 -c asi, nelle aclenoidi 3; in entrambi 3); 26-34 1anni = 4 ca.sii (Tbc. nel le tonsille 3 casi, n~e ad·e noidi- 1). · Qt1ando esistano lesioni tan,t o nelle tonsil 1l~ pa1ati 111e qµanto nelle adenoidi si hanno pure gland ole cervi-cali profor1 de all'angolo a·ella mascella tumefatta, ·Con periadenite e certamooté infette da B. di J{-0cl1; in quasi tutti questi e.asi v'era una storia di frequenti aftaiechi di tonsillite. Il co~i>o delle t-0n1sille era i•pe.rtro~ fico in 34 catSri, in 9 era piccolo, inB.ignifioo.nte, {1S) 1

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IL POLICLINIC0

adere1fe ai pilastri; spesso soltanto all ',e same istologico ei è sospe·t tata la preseaiza de11a tube,rcolosi. La tu001·col-0si primal'ia delle adenoidi non è i·ara. L '.esa.me istologico delle tonsille palati1tre e fru~.tngee ·d<ei 1000 operati. all'Ospedale Jolir~ Hopkins tivelò 14 -casi con tubercolosi apparentemente pi>i.Iilaria delle .adenoidi. Gli AA. ha11no notato ripetute volte che l'iaden.i te - cervicale tubercolosa bi.laterraJ.e è associata con Wlla lesione tubéroolare n·e lle so[e ade1r1oidri. D aatro canto l'infezione di K<>ch unilaterale delle glandole c-e.rvi:cali è id i f1,eque11te associata con un proc.esso della ste.ssa natuta ne11.a tonsilla ·del lato aff,e tto, l'altra tonsilla p·a1atiina e le ade.noidli. rimamendo libere da • qualsiasi lesio11e, anche n1icl'oscopica, tubercolare.. Detti AA. ebber<> 46 casi di tubercolosi a.ppairErotem.e n·t e primaria .delle to.n ·sillle palati11e e faringea. Do~rd ha richiamato l'attenzione sul fatto che lima grande pjr oporzione di . pazienti con adenite tllbercola;Te ricorre pe·r 1a prima volta al consiglio del medico dopo un raffreddore. Manca uno studio completo e sistematico di llllia tale questione; p-Oiichè anche oome è .avven.uto - 111ion trovan.do tubercolosi nelle tonsille o nelle vegetazioDJi ad·e:noidi, mentre esistevano g1ando~e del collo certamente tubercolari, non sig·nifi,c a che il te·ssu·to linfoide ' n·e lla gola non fosse inifetto. Bartel e Sp1ie1eir hanno ~ro vato che l' 11 '}'o . degli anilmali inocula ti con tonsille ebber-0 tti.ber.coilosi; pure in nessun esempla.re trovarono l1e sioni specifiche evidenti o mi-0roscop~che nel tessuto usato p€Jr l'iu1nesto. A.n che Ha.rbitz' ottenne ri.JS!Ultati po1.. sitivi · inoculand·o tonsi'11e e glandole cérvioali che non mostiravano alcuna ~iesione da Koch ' al microscopi.o. D.a u•n punto di vista pratico e per la relazione anatomica del tessuto linfoide d·e lla gola con le gl,a ndole cervicali, si deve ipem.isar,e che J.e ton.sili.e e le adenoidi Sii debbano aisportare ogni qualvolta vi si1a ii:>e·rplasiia .delle glandole oorviica.ili non dovuta a lue o a qualche in.alattia .d.e]. sangtUe. 1.n gener,a le ne.lle tonsille abbiamo un focolaio croniéo di in~Z:ioni pChe da .p rima looaJ.izzate, sri diff·o11d.on,o poi, dalil!do maniifestazioIJ.i lontane; in genere queste inf,e zioni i·n ,s idiose sli trovano nelle vie aeree superiori, e speciaJmente ned seni nasali, tonsille, iila.BQ'-f1aringe e denti. Quale legge generail.e, come mostra l'esperienza d·ei.lle in:f.ezioni di naso e gola, si può stabilire che le infezioni locaJi che dànno ori' gin·e a disturbi slis temici, sotn•o quelle in r3"ppo rto con ostruzio ne méccanj ca dei canali e1

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scr.etori. Nelle inf.ezioni alveolru:i o dentarie orig.i nano sintomi. iart.rittci o aa1,e «nici i c&Sli in cui esistono delle cavità settiche inoompleta.miente coperte di UIIl·a .ooa:·ona; nel.le sinusiti con drenagg·io insuffi.ciente, con c.e falea ,aJ rna,tt1no; rna. ·s pecialmente neil.11e ton1si1Jjti seg uiie ù.a. lesi on.i artritiche O· l'etn.iali si hanno nell'.anam11esi fl'equenti attacchi nell'infa.nzia, uno o .p iù alcune setLi1nan•e av,anti lo scopip1io dalla cmTIJpl1can.za, o ·di una parziale rimozio.ne delle tonsille mediante il galvanocauterio, 011de J.'occlus1one delle cripte da tes.suto cicatriziale, per cui i germi i.Ii vece che s-ca.rica1·si iiella bo.cca passa110 nelle glandole cervicali. ,E molto p1·ob.abile che nel primo .stadw d~ una tonSiillite ac ut:a vi sta battieremia; -ciò semb.r 1a si ve1·i1ichi 1S1Pec1al.m.ente i1ei pazienti c.b:1e halllilo tonsille piccole, incastonate e abbondai1te tessuto ·Lii ·c icatric,e intor.n o agli or:i-· fici delle c.ri.pte. Comnn.que è certo che i paz1enti e-0.n tonsille deterio1 ate dia precedenti ·infeziioni o dia par. . ziali, p1roc.essi operativi v.a.n.no più f·aci1lm1einte •So.g getti a disturbi .g eneraJi Ìln seguito a ·u na tonsillite aou ta o cronica cl1e mwn coloro che han.n o tonsille p~es1sochè normaili -0 con U!lia prima infezione. 'futtavia è probabile che dei g·e•r mi passino a traverso la mucosa del naso, naso-f.artn.g.e .e fa1·inge più sp.esso id i quello che non supponga in generale 7 Sovente dei ge.rmt :spectfici rimasti 1atenti nelle glandiole cervicali, furono attivati e mobilizz.ati dial proC·&SSO ceatarrrule acuto del ·n aso o faringie. Q ·U €sto avvi.ene indubbi.a.mente niel1'e infezioni tubercoJari: un latente .f ocolaio tub.e rcolare in u.n a glando.ta o ne! po1mone pruò divoo.ire attiv10 1e diffQ.SO poer l'iperemia caius·ata da una vi·cina infez:Lone oatarrate' o piogena. Fra le Ì!Il·di·cazioni della tonS!il.lecìomria dobbiamo dunque co.n siderare (oltre i noti disturbi locali nelle viie aie~ee .s uperiori), J.'iperpJ.asd.a sempli-Oe de.lle. ·g.landole ,all'angolo della mascella (fatto molto comune nei ro.gazzi, p1rova di u·n a infezione c1r·oni.ca tonsià.Lare o naso-faringea), l ,adenite cervicale tubercolare e infine ·diei disturbi g.ene.raJ.i CODBecutivi a un fo·c101aio d'iniiezione nelle tonsille, specie J.e artriti infettive in ,c ui predominano i fenomeni periartico1ari, le mialgie ·o ve.re miositi, i primi stadi di una. glome,r ulo-.nefrite, vari segni n1eirvosi congJ.oìbati sotto il nome vio!1.giare di neurastenia. Talora un'irite, refrattaria a ogni cura, può ,e sse1re b·eneficata da una tonsillectomia.; i:n questi casi 1a liU:e o la tubercoilosi deb,.. b ono sospettarsi nell'etioJ.ogia; come pu.r e quel1,0 stato i i1 cui si ha temperatura settica, 1eu1

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SEZIONE

cocitosi, d-0Jo:r i diffu•s1i .ai .m uscold e alle giunture, i.n tossicazione generaJe con esam.e fisiic o neg.ativo; ecc.e tto le gro sse to.n.srille s11.c.ouJente. Come misuria p1roftlattica n ell.a oorea, nieil reumatismo .acuto febbrile e nellie 1esr.i:o·n i cardiaclie è spesso consigliabiùe rimuovere le tonsrille e le a:d ei:noi·doi p er p:r:eviOOiioo ;uJ~riori lesioni endocardiche risultanti da una tonsillite aouta. C-01sl n ·e i ·ca.si di néfrite ·cro·n ica e di .arterio-scl-erosi, ·Con ripetuti attaccfui di tonsil1

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P~ATICA

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l:ite~ 1',abJazio·n e die lle amigdale, 1p er impedi,r e

. ulteriori attacchi acu-ti, pt1ò èssere1 ·d i deciso beneficio al piazi,enie. N01n pro•s.siamo seguir.e minutamente tutta .l'teisip10.sri zione della ric.oa caBi.isticai dlegli · AA. , i11vero· molto •complessa e degna del maggi ore interess1e; desi.d eri.amo, !SJOltanto notare come fra noi questi concetti fosisero da temp.o sostenuti diall'Aric.angeli, con 0 ttimi risuìtati terapeutici. G. B. 1

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PRATICA~

APPUNTI DI MEDICINA SEMEIOTICA.

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Nuovo metodo d'esame dell'apparato vestibolare. (GRTVOT

e RIGAUD, P aris médical,

4 novem-

bre 1916).

Durante r1lrmerosi esa mi 1a.birfutici, gli AA. S-Ono stati indotti .a comi:>letare l 'osser vazion,e rlell e reazioni del nistagmo cìassi.co con quella delle reazioni l ocomotri7ci che si prodl1cono senza il .controllo della vista; così ha11110 esaminato la funzione vestibolare e coclea.re, poichè è diffic ile ed erroneo s ep.arar1e i due elementi d1e ll'ap1)a rato l a birintico. Gli AA. 11anno .adottato il lcro metodo poi·chè lo stt1dio delle reazioni nist::tgmiche, da solo, dà ris11ltati imprecisi, p,oco sensibili ·e in.costanti; :e poichè ritengono eh.e le reazioni locomotrici agli stimoli vestibol a ri hanno l a .stessa origine e sono ,della stessa natl1ra delle reazioni nistagmiche, para llel a mente a lle qu,ali debbono ricer.carsi. La reazione lo comotrice si compon.e dell'insj eme1 -di modific azioni presentate durante la marcia .d i un il1dividuo chie compia, a occh i chit1si, senza ferro.arsi; una serie di sposta- . menti di lunghezza egu a le, d a prima in marcia progressiv.a, quindi retroc-e.d enrlo (di solito 6 m.). A esprimere le diverse i . ossi.bilità gli AA . adottano un linguaggio algebrico, clie riassume in una brevy formt1la il rep-erto di og:n t1no: chiamano W ogni percorso, col segno + la deviazione verso la destra d·el soggetto in esame, c9.l segno - verso sinistra. La grandezza cliella rteviazione si in<li ca in gradi, partendo dal piano di simmet ria ·dell'individ110 nella sua: posizione di partenza, per il ·quale passerà 11na linea tracciata s11l pavimento della sala. Con tale metodo avremo : 5 '" devia 90° + (il soggietto ·c ompte una d eviazion e di 90° verso la s,u a destra in ca.po a 5 spostamienti in avanti e in dietro); oppu-re 10 W devia 90° - (in capo a 10 spostamenti ha deviato di 90° v·e r·so sinistra); 1

10 W no.n d evia (se la s11a mar,cia resta r ettili-· nea); infine 20 W d evia 720° + (.se in capo a 20 vi aggi ha per·corso ·due ci rconferenze s.p ostandosi. sempre verso la sua destra) . Le rieazioni locomotrici - c ome quehle d el nistagmo - possono dÌstingu.ersi in spontanee

e proiiocate. Qua,nto alle prime lo studio della deambulazione ad oic chi chiusi non fornisce dati preci si, poi.chè è er.cezional1e t r ovar e un i11dividuo norm ale ch e_ si sposti sec·ondo t1n tragitto rettilineo per un tem})o a bbastanza lungo; d'alltro cant0 troppi fattori estrianei al labir.into ·producono dei perturbam.enti 'locomotori. All inicontro ogni la l>iri17.tico offre dei ma1·cati distitrbi della df' a1nbulazione, val"iabili sècondo il predominio di lln vestibolo rispetto a1l'altrò. Quindi nelle l esioni labirintic he bilater ali s.arà difficile, se non impossibile, trarre tma con.elusione dalle deviazioni present ate da l .cammino del soggetto in esame. ' Nelle lesioni . t1nilaterali si può ammettere in ge11erale ·c he l'ev olt1zion.e della .r eazion1e loeom otrice spontanea. è parallela a quella del nistagm o spontaneo. Si h a nno dt1nque .u n periodo di ec.citabilità esagerata chie si tradtiiC·e con 11n angolo di spostamento verso il Yestibolo l eso; ed 11no di diminuita e c·citabilità segnata d a un angolo di spost4mento verso il \·estibolo san.o. In pratica la re:azione· locomotrice ·spontanea dovrà essere p.resa in considerazione sopratutto, p iù che per l a sua direzion,e, per la grandezza d.ell'angolo di sr>ostamento, qualunq11 e n e sia il senso Reazioni locom otrici p1·ovo.cate dagli stimoli calori co, rotatorio e galvan1.co. Il loro studio è importante, poicl1è dal punto ·d i vista fisiol og·ico p·o ne il pr1n.cipio che le' reaziòni n ist8 g, miche e loco.motrici so110 prodotte .da una stessa cau sa, .ch·e ris iede nei movimenti del liq11ido endo-linfatico; dal punto di vista clinico, valuta dal gr.a do, dalla direzione e dalla durata 1

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IL P6LICLTNICO

clella deviazio11 e, lo stato di ogni a ppare·cchio \'estiboJ.a1·e. Dei tre 01...dù1i di stim oli il rotatorio è di azione evidente, ma con1plessa; il galva.n ico di azione oscura e comples ... a; il calorico è di azicne faicile a i11tende.rsi, agendo . e interrogando su cli un solo vestibolo.·

Reazione locorriotri'c e allo stiniolo calorico: per p rovocarla 8.i usa l'iniezione di a.equa fredda

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sì che il soggetto gira s-enza posa 11el senso dello stimolo, descrivendo delle circonferenze dj 2-3 metri di diametro. Quando v'è eccitabilità scarsa t1·overemo un angolo ~i deviazione più o m e110 d-ebole secondo il grado e in·oltre dei fenome11i di .a umentata . eccitabilità élal lato sano. R ea~io1ie

locomotrice

cill' ecci~azione

rotatoria:

si provoca fa cendo eseguire 5 gi.ri su se stesso nel condotto, in 10ondizioni 1dentich e e definite all'i11dividuo in pi·e di ·e ad occhi chiu si: la n·1edi _pressione, ·di tem1) e1·atnra (27°), di durata e dia ·della durata cli eccitazione è costante, da di posizione del soggetto. Appena appaiono le 10 a 12' ' · • scosse di nistagmo viene ric-er.cata la reazione La l'eazione si può scinde·re in una 1·eazio11e locomoteice, la qnale si compone di una r ea=.io- elementare, .analoga a qu.e lla per gli stimol i cane elem e n,tare ('\7 ) con si~tiente nel per<' orso di lcrici, e llna totale, che per la st:retta analogia nna clata distanza, a oc{'hi chit1si, in avanti e . a quanto avviene 1)81' i1 nistagmo (i due fenoin diietro, e di t1na totale, risultante dalla som- meni debbon o a vere la stessa base fi si·ca) si n1a delle reazioni elemèn ta1i ch e si hanno tra p11 ò dividere in tre periodi: l'inizio dello stimolo e il n1ome11to in Clii l']n1) una deviazione rotatoria o perrotatoria, dividuo rito1·na alla su a reazi on e locornot1·ice che si produ·ce nel senso della rotazione già spontane a.. eseguita dal paziente; questa è specialmente Nel normaile, eccitando col fr eddo il vestibol o s11]ccata néi. soggetti m.alati; . cli destra, il soggetto diescrive n el ·cammino in 2) una d~viazi.one post-rotatoria, n.etta e facile ad ooserYaTsi ancl1e nei i1ormali, ris11.lta ndo· a v.anti l1na curva a con cavità destra, nella ma r.eia retrocessiva a concavità sinistra. Nel cla llna deviazio11e in sen so opposto a qu ello su o ins.ieme la reazione locomotrice elementa.re deJla rotazione; sarà ·caratterizzata dalla persistenza del• senso 3) una deviazi one post-postrotatoria1 che si cli spostamento sempre diretto come qt1ell o ctel- efiettt1a nel senso della 1·otazion·e, b en netta e le lancette d'orologio. L'indjvid11 0 cioè, n ei s11oj di lunga cl11rata. ml1tamenti di sed·e, segu e una direzione nello Nei casi patologici _co11 fo1·.te eccitab]lità di u11 stesso senso del cor so del . su o liql1ido endolin- 1ato vecli amo da prima a p1)arire, se la rotazi.ofatico; e-ccitando infatti il su0 ca11ale semicir- ne si fa n el senso del · vestibolo maggiormente rola re orizzontale di cl estra, abbi. amo prodotto ec,c:ita.bil.r, nna reazion·e diretta nel senso dehla n1 suo interno, i.n s:eg·11ito a raffreddarnento, 1111 rctazion e, poi t1na reazione post-rotatoria deinovimento m olecola r e diretto dalla sua parte bole, infin e una ·reazione post-postrotatoria ins11periore alla inferiore. Dato ch e la di1·ezione ter1sa. Sie la rotazione è avv·e nl1ta in senso inciel movimento endolinfatico .c oincide con q11'el- verso n1ancano la teazione perrotatoria e qt1ella la del cammino, se ·eccitiamo con la proYa fri- post-postrotat oria, predominando intensa e in1gida l'or e{'cl1io cli sinistra, la direzione del mo- ponente la sola fase· postrotatoria. Nei . casi di dimin11i ta eccitabilità, . tl1tte le vimento endolinfatico avverrà in senso inverso , come pt1re quell.a .d·ellà J1eazion-e locomotrice. - r eazioni che si prodt1cono dal lato leso sono dirr.in ttitc ; inYece clal lato sano esiste leggero aue il soggetto jn esani.e tenesse llna marc] a progressiva in 11no spazio illimitato, Ia st1a r ea- 111ento compen satorio della ec·citabilità. Reazione zo co·niotrice all'eccitazione galvariizione loco1notrice si tr.ad11rrebbe con una c11rva ellittic.a o con una circonferenza di raggio più ca : è .stata descritta d.a Cestan, Descomps e o meno grande . Nei casi normali, ognuno de- Sauvage (1916). È probabile c)le agisca in gran scrive, ad ogni vV, un arco di. cer.chio ·di cir- parte sulll~app.arat o vestibolare, ma è éli difficile interpretazione q11anto la vertigine voltaica, ca 20° sotteso da una retta di circa 6 m.; ma a 1nisura che l'eccitazione diminuisce l'angolo di sebbene quella costitui5ca un metodo di esame più sensibile, ampltfiç·a ndo i risultati di q11·esta. S})ootamento diviene m inore. · Concludendo, esiston.o nell't1omo dellie reazioNei .casi patologici, data la s,inergia dei dl1e labirinti, è bene conside1·are soprat11tto le le- ni motrici generali prodotte dall'e~itazione , . ampollare: qt1este reazioni ~ s ono analoghe a sioni uniil.aterali. In essi si ha quasi sempre eccitabilità dimint1ita o a11men.t ata; per ec-ce- quelle otteni1te s1)érimentalmente negli animali. Nella rana l'eccitamento dell'ampolla del cazion e assenz.a a.ssoluta di quella. L'eccitabilità esagerata 11nilaterale, che va da riale orizzontale prod11ce un inovimento del capo quella poco intensa a quella spi.c c·atissima, fa ir1 sens-0 opposto; se la irritazione ampollare è 1

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SEZIONE PRATICA

più intensa il 111ovimento è più accentuato e si diffonde a tutto il corpo che si dispone ad arco dal lato opposto; se cessa l o stimolo, l'anjmale ccmpie .un movimento per ritornare in posizi-0ne n orma le. N ell'u.omo <!h e quest~ f.enomeni passavano inosse.r vati perch è mancava un metodo clinic o agevoi.e per porli in. evid,enza, con1e offrono ora 1,e reazioni locomotrici. G. B.

Occorre 1che il medico - dato che le affezioni nasruli croniehe sono tollerate benissd.mo e con scarsa seg.rui sub·iettivi - sospetta. da sè la loro esistenza, >Sell.Zla ,eh.e il malato glielo suggeirisca, indagando ·p :resso il paziente con un buon interr ogatorio, -con l'esame funzionale della respir.azd.O!Il.e nasale, con :l'ispezione dre lla forma .. e,st.e·r io re del l1aJS01 con l'a.Illalisi 1deltlia vo ce. Sovernte l'avc.hiteitura del n1aiS10 sta ad indicare u·l!'.an~malia ·ohe :si e1S1p1rime puve nella diDIAGNOSTICA • s<posiziome d1eilJie sue ·cavlità : v·i so no nasi sottili, affilati, ch e denotano a prim o ac-chito una La diagnosi dltlerenziale della tubercolosi polmonare strettezza 0001gienita delle f01sse nasali, alitni dalle lesioni croniche delle fosse nasali. deviati, · a orifi.ci a.simmetrici a setto deviato; (E. RIST , La Presse Médicale, 1916, n. 41). la radi ce del n aso slargata deve far pensa re all'ipertrofìa dei turbinati medi. Qu.an1d o un individuo tossisce da alcune setl sog.g etti ocm a ffezioni 111a;sali croniche hallltimane· o m esi si è propensi a 1considerar1'0 cono d'o!ìdiinario un timbro -speciale della voce, me un tubercoloso. .Spesso tutte le r:icerehe l)er il predommio d ei 1componenti 1g rav i del batteriologi<::h e e l)lessimetriche riescono neswono, il qua1e è come « i·n sordina » , fatto d(). g~tive e il malato recl.arna l1Jl1a cUJra per la vut.o aùl'a.1te.r.azion1e de:l!le risDinanz.e ICJh.1e isutosse ostinata. Non di 1·ado quoota dipende d a una 11esion.e del cuoret 10 d a una nefrite ·cro- bi.s1ce dii nio:nna la voce nelle cavdtà del naso. Inoltr.e La vo•ce è spieS1So p 1iù o me•n o velata peir nica; .srpecjalment.e la stenosi mitr'alica s.imul.a lai 1lar.ing.i'te !catarrale cronica ch e aJCComp1ala tubercOll osi polmonare. Dà ·t osse, provoca g11a eomun emente le riniti. emottiSli, le cong.estion·i palmo.n ari passive e Queste modificazioni vocali posson0 aversi localizzate sono accompagnate da febbre, ecc. nella maigg:ior parte delle affezioni !Il!aJSald CT0Talora l a t11bercolosi polmonaire iniziale viene simulata dal!la dislocazione verticale dello 11iche , come la tois se abituale : questa è talora stomaco (atonia gastrica con · ptosi) : i pa- ad accessi, sooca, .spasmodica, talo:na invece zienti. ne dimagrano, tossisc0!11o spe·cie dopo g r assa e seguita d a espettorazi one abbondante, i pasti, ,assumono aspetto ·cachettirco. In ,aJtri n on di rado 0on strie di sangue (da viarioi. deilla bwse della lingua, o della traiohea). In mo1ti casi la 1n.alattia rii Flajani-Basedow dà rapi·d o cais1i la tosse n on .è aioc•om pa;gniata da alcuna dimagramento, ~ -t1dori, instabilità termi·c a, tachicardia, ·S tanchezza, ·disturbi m1eist.ruaJi, dd.a;r- m odificazione all'1e.siame fì.Sli co deJ torace, menrea; interviene poi piccola tosse seic ca, perti- t.I'le in nroarti indiv1idui Sii hailiilJo sintomi di bronnace, opp1rimente. · chite dei grossi bron chi , con sibili e ronchi M.a àn molti altri ca;si La malatti a. ·Che men- suiperfi:c:i.ali, che n10in 1sd ·aJSIColtano C'he allorehè tisce l a lesion·e da Koch cli pende da qualche il s oggetto è crestato p.arecchie ore senza tosdisturbo a carico de lle vie aeree superiori. sri1rie. I·n altri casi si hanno •bronchiti diffuse, con e·spiraziO!Ile prolungata che simula l'e,n fiOggi sovente m ent1~e si indirizza tutta l'attenzione ai l)Olmoni e alle ~ l eurP, n on si tiene il 'Sleana; in qualch_.e €Jsempio si tratt~ di bronchi te 1ciroosc:citta che si f e:rma nefile ramifioa.dovuto conto di quelle; sarebbe- ·com e se si vozi oo.~ dii un lobo, tenacemente. ,,. lessero diagnosticare e cl1rare tutte le malattie dei reni, dell't1reter e e della v·escica, tras-curan~ Questa ultima è .scan;ibiata .sov®te per una do quelle delrl1retra e dell a prostata, e le ripertube-ncolosi in v:La di .r ammoilimento; tuttavia <:UJSsioni ch e svolgono recipiro1ca.m1ente. contro.stano COtn i segni i'ascoltatori la sonorità Ora, la m1aggior d-ei m edici, .n el caro- · normale deJ lobo .aJ[a 'P!ér:cussiO'Jl-e, la s.ua tTa- parte . po dellla rinologia, ·p ensano aille vegetazdoni spal'lenzia ai ·r aggi X, !"assenza dii B. di Koch adenoidi. alLa -s im1site ·a cuta, alla coriza, alle nell'escreato. epistassi ; ma n on si preoocmp1ano Q.ti moitis 1si· ta bronc.h ite è .aiocomp1a;ginia.ta lr1001 di ra:do m.e a1tre forme ·n1.olto diffu.se, a ·l ungo dJecorso, da u.n po' dd f.e bbre o aJm,e no. da instabili.tà oon moltep·l.ici infl·u enze .sUJl.l'orgia nism.o, quali termica; geflleria un oerto grado di dispnea e la stenosi ·oo.nge.ruita delle fosse nasali, le depuò dare dei d6lo fli a•l cosiaito, sia per la floviazioni e gli sproilli del setto, la rinite ipertro- gosi d·eti brolllchi, i&i·a peT lo sitiramento dei. mufica e qlt!eli1a a trofi-ca, ~ 'etm-0i<lite croni·ca, le ~éoli deiUa parete toracica, d ato da1ila tosse. sin.u si ti masceLLari, frontali e sfenoi dali, i po- Qt1ando si aggiunga che i rjno"-pazientii res·p i, lipi d~le fos~ n asali. MJno d'ordj!Ilari-0 assai male e riempiono in 1

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IL POLICLINICO,

modo insufficiente i loro pol1noni - e le parti natura1mente . meno mobli.rri, gli· api·c:i., S0I110 quelle ohe :riesipiram.o meno bemie - ai .iintemderà come la diminuzione del murmure v-esci·c ofare sommata ai fatti precedenti possa indurre a' porre la diagnosi di tubercolosi polmonare. G. B.

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di-stingu·e~bne

due gruppi a seic onda che ·s iano pl'odotte ·con l'irritazione o ustione più o meno profonda, limitata. al i11eato e 1alla sua parte p·i ù esterna, ovvm·o, siano indotte dalla eausticaziiO!ne diffusa di tutto il condotto e della superficie esterna ·della membra11a timpanica. Non appartengon·o stretta.m em.t e alle otiti piro vocate le gr01ssolane imitazioni. di malattiei dell'orec, Otiti latenti nell'infanzia. cl1io, ottenute, a simulare il pus, con l 'introduz·ionie nel ieollidotto di miele, cli latte cagliato, di· P. J. 'Martino (Arch. de -r.téd. des Enfants, 1917, p. 476) segnala la frequenza e la gravità succhi d'-èrbe, di muco-pus nasale (Cal·dera), dell'otite nell 'infanzia. La lesione viene dimo- . ecc., o i polipi (frammenti di carne, testicoli di strata dalle autopsie, mentre rimane spesso no11 }>olio, ecc.). In generale le .lesioni de1lle otiti provocate sospettata in vita: ad esempio, Barbillon trovò alle autopsie la suppurazione bilaterale del- - e ·siu ciò rich·i ama l"atteu1.zione il Gra.deni.g-0 - rono otteil1ute invece 1che con l 'introduzione }'orecchio medio in 25 bambini su 27 morti au: rante il primo mese di vita; Ponfick rinvenne o inatil:liazione delle sostanz.e ·Ca.usti eh.e nel· con, · 1~ suppurazione .dell'orecchio medio nei 91 ·% dotto, con la semplice applicazione ,di queste dei bambini trattati per broncopolmQnite o per entro il meato; ne risuita u11a lesione caratgastro-enterite; Gomperz nel 90 % di bambini teris~i.c·a, che permette da sola la diagnosi. .- Si tiiatta di un'tlicerazion,e più o meno promorti per affezioni varie. Nella maggioranza dei casi la malattia non fonda, che intet'essa tutto all'i!Iltorno il meato, dà dolore lo,c alizzabile nè segni otoscopi.ci. Mol- con dilsp,osiz.ion.~ abbrustanza regolarménte cirtissimi stati mo.r bo.si diagnostioati come infe- colare e ah·e ·si approfol!lda per p iccoJo tr.atto, zioni l)r.imaI'ie del s1stema digerente o respiratoda 1/2 a 1 cm., 11elle pareti ·del co11dotto cartirio, ecc., se non secondarii ad infezioni oto-naso_ lagineo,, interessando sovente Ja conca e il trafariµgee, sono per lo meno cohcomitanti, dogo. La l·esione non si -estende di soJi to .aJle parti vuti alla stessa causa (per lo più debolezza con-: profondie del .conidott.o e rulla membran.a.. È come genita). se un, cil:im.1dro ·d.i f erro a:rroventato o un tam. . ·p on.e di cotone impregnato di sostanza .caustica Eccettuat~ i casi di perfor.~zione · spontanea o infi.a..mtmata fosse stato applicato e manteo di produzione rapida di segni otoscopi-ci, quenuto per un certo tem·p o contro il meat-0, in sti casi si sottraggono alla diagnosi. Il ritardo della diagnosi può significare l'insorgenza di modo da 1d·e tierminarvi un'ustion-e più o me.no i)r.oif.oinda. S'intend.e com.e l'aspetto dielle parti complicazioni che terminano fatalmente. ' Si può ammettere che tutte le n1alattie genera- possa varia.ire g.randeim€!Il.te secondo la .p otenza . li del! 'infanzia coésistono molto facilmente con dei :c austioo, 1del m·odo d ',a ppJ1cazione e. dei pe, ' l'otite media. Tutte le volte che persiste uno riodo in cui osseTViamo la. ~esione. stato febbrile, setticemi.co, di cui non è maniN•eci cai~ lievi. si p uò aver.e. u11 'ukerazione oofesta nessun'altra causa, l'orecchio certamente p erficiaJie che te•n d,e a 1"aipid.a guarigi-0ne.. I.a è interessato. An~he se mancano sintomi locali, superf?.cie 1aippare nei, pruni periodi coperta di è bene di praticare una paracentesi: se eseun magma bian.ch'Ì!ccio, ·di difficile rimozion-e, guita precocemente e con cura, essa d~termina ·risultante di masse d'erpidermide mace:r.ata e di· ' la guarigione in qu.asi tutti i casi positivi-, menpus: dete:reo questo, :resta a ·n udo UJilJa supe'r tre non comporta lesioni anatomiche .nè distur- fici·e uloerrata faei1m:ente sangr1.i.n.ante~ bi funzionali nei cast negati ''i. L. P. Se la 03.JUlstic.a.zione h~ agito profondamente si 1nota 1t1na vera e.scaxa bi~.castra ohe si MEDICIN~ LEOALE. stacca sOlltanto dopo molti .g iorni e ~ una perdita ·di sostanza· d.ove SO!Il-O a nud·o le parti Sulle otiti purulente procurate . e su una lesione caratteristica del meato uditivo esterno. 1profo11de del deinna. e talora la C1artil.agilre della c:on·ca e del tratto più estern<J del co11dot(G. GRADENIGO, Giornale della R. Accademia to. V'è i·n questo s taidio reazion.e flogistica delle di Med'Vcina di Torino, LXV, 1917, n. 1-2). parti vicine e sovente s11p1J>'U·razitQII18. Più tardi dialJa superficie ulcerata sorgono 'lella presente gueI'ra s'ialJcontra:no con fre· qtienza flogosi dell'O!I"eoohio provocate ad arte delle granulazioni che, creoce·n do verso il 1ume dai so1dati. L€ otiti artificiali non vem1gono del C(){IlJdQtto, mostrano ben pr:esto tendenza ad creat-e oompre allo stesso modo e però n001 pre- obliterarlo completamente o a stenosarlo in alto g,radò. Resta cootituito .aJ;lo1·.a Ulil ,rero diaframsentano sempre gli stessi caratteri. : dobbiam<> •

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SEZIONE PRATICA

ma di tessuto fibroso, ricoperto da cute sottile, il quale 1si trova al·l a prof<Yndità di inezzo .a 1 cm. dal meato. Talora residuano alterazioni cicatriziali nella conca, sul trago e specialmente .n ella fessura il).tertrag:Loo.; icacrattèristica poi.chè l10D; si r·i scon tra mai n1eille · sten~i g.ebiu.ì.ne ·del con.dotto - è U•n a 1c1epire1ssione o.tc,atriz.iiaJe J:inea;re della lar.gh·ezza di alcuni m.m. sulla superficie esterna del trago in ·corrispondenza del ma:ngin.e libro-o. RiSultano pie•r tal modo delle occlusioni quasi totali del ~ond~tto1, j.n cu·i talora si penetra soltanto a trav·erso un fo·rame oapillare, ostnuito da ·detriti epidermiici o ·d a pius ·e<m.cireto, che non si veg·gono mài nei malati borghe1sd. , Il rè ferente ne ha veduto mo·l ti casi in zona di guerra; e ine rico,rda una piccala cc epide~ mia» in soldati p·rovenienti tutti; a breve distanza di tempio, dalla .s tessa brigata. Questi autolesionisti, in cui Ja malattia sembrav1a provocata semprre dallo stesso .artefice tanto e!l'a uniformE?, cessarono dal presentarsi solo qu.ando V·erm.e ric·h iam·ata su essi l'attenzione del comando di detto corpo. G. B.

Anche le perforazioni qella membrana, nelle forme suppurative, rimarginano con relativa facilità, sovr:atutto durante l'età giovanile. Le lesioni d.ell'ore~chio interno, quasi sempre .d ovute a prbpagaz.ione di quelle che colpiscono l'orec.c hio ·medio, si emendap.o len.tamente an. . C'h'esse, 'p erchè non sono più alimentate. Se è colpito gravemente l'orecchio interno, po's sono richiedersi due-o tre anni prima di ot· tenere. nna miglioria soddisfacente dell 'udito; ma se è interessato il solo ·orecchio medio, si ot.. te~gono successi molto rapidi : a volte la gua.. rigione segue nel 'corso di qual~he settimana. Naturalmente si dànno lesioni inveterate e irrep·arabili del lq.birinto. Per solito si emenda il tinnito. R. B.

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Presunta curabilità dell'ozena.

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TERAPIA. .

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Sulla cura della sordità.

C. Gluch (M edical Record, 9 mar. 1918) aff.e rma di aver guarito, attenuato od arrestato mol~ ti ·çasi di sordità e sordastreria., eliminando alcuni stati morbosi d·el rino-faringe: affezioni croniche delle tonsille palatin~, vegetazioni adenoidi q loro residui, deviazione del setto nasale. Secondo I 'A. le tonsille vanno asportate; va. rimossa ogni traccia del tessuto adenoide, mentre si provvede a rompere le aderenze fra le tub.e d'Eustachio e la volta faringea; la devia. zione del setto, se grav·e, può c.orreggersi con una resezione sottomu.cos'a o con l'operazione di Ashe (nei ~ambini) ~ ecc. . l\.finore importanza hanno l~ malattie dei seni - tra cui sono specialmente affetti .gli etmoidali - e l'ipertrofia dei turbinati. Per solito .' queste due affe21ioni guariscono quando scompare il ,catarro legato ai due primi fattori menzionati. Se persistono, basta la resezione dei turbinati medi, limitandosi ad un'aggressione. minima, per ripristinarne- ,i l volume normale. Di solito il drenaggio/ dei seni etmoidali si com-pi.e bene dopo questo intervento. Otiti croniche, tanto catarrali quan.to suppu .. rative, si vedono scomparire in modo sorprendente dopo la cura preconizzata dali'A., poichè viene ad effettuarsi il drenaggio per le tube, di cui si disostruiscono gli ·ostii. Per lo stesso motivo guarisco110 molte mastoiditi croniche.

Malgrado le ri.c erche ·d ei batteriologi, le quali tendono a ·p rovare ·Che .almeno il cattivo odore dell'oz~na è dovuto a batteri definiti, é malgra· do l'assu:n.to gener.almente ammesso c·h ·e l'ozena può em.endarsi ma non guarire, Duverger (Re-. vue de laryrigologie, d'otologi'e, ec c., 10 gennaio 1918, e Medicai Record, 2 marzo 1918) assevera che ·1a malattia è .s ostenuta da un'inferiorità istologi.ca locale e ·che è suscettibile di tratta.:

mento, P,iù di molte altre malattie.

Lo stimolante fisiologico della mucosa nasale - o meglio delle sue cripte secernenti - è l'.a. ria respirata; ne viene che la respirazione nasa· le sistematicamente e persistentem~nte condotta · si mostra in grado ·di effettuare una buona cur.a, almeno in. soggetti .che .si trovano ancora ' ~el pieno vigore della vita, sotto i 30 anp.i. Il paziente ·d·~ve respirare per il naso anche durante il · sonno; all'.u opo è. façile e~cogitare dei dispositivi di contenzione, da applicare alla bocca. ..,. Le croote vanno rimosse, il che non dev'esser fatto mai per mez~o dei ·lavaggi, che stimolano la secrezione, ma per . mezzo di oli mìnerali, iniettati ·con un atomizzatore; si praticçl poi un dole.e massaggio esterno.. ' Bisognerà anche. provv·.e dere alla sal·u te g-ene,raie; si ra:ccomanderà in specie la vita all'ari~ libera. , Possiamo sospettare che i successi vantati dall A. nella terapi·a dell'ozena siano da ascriver-e in larga ·misur.a alla circostanza che egli • pratica al Cairo, cioè in un clima da cui traggono molto benefizio pare,c qhie affezioni croni· ·che, dall~ · tube.reolo.s i alle n efriti. L'estrema secchezza dell'aria accresce la tendenza alla formazione di .croste, mentre l'A. mette in guardia contro tutte le pratiche che ten<J~no ad aiccrescere la secrezione nasale. Ciò deve ese.rci1

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IL POLICLINICO ,

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tare un 'inflt1enza favorevole di -oer sè sulla malattia deg·li europei stabilitisi colà o che vi si recano temp oraneamente. Egli ci informa che gli arabi i1on conoscono quasi· l'ozena; m a· naturalin:ente respinge l 'ipotesi che qu-e sto fatto possa, esser dovuto alla loro scarsa simpatia per i cani, che, -secondo P erez, son o portatori del bacillo dell'ozena. ~ bene ricordare che un ottimo rim-e dio palliativo dell'ozena è quello preconizzato dal nostro Bilancioni; esso consiste nel tamponamento e nel massaggio rapido della cavità nasale con po1·tastuelli montati . ed intrisi in una soluzione satqra di iodoformio in etere. R. B.

VARIA. adenoidi

Vegetazioni e fimosi. La coincidenza frequ-e nte ii queste due affezioni è abbastanza sconcertan te, dacchè, mentre la fimosi è una malformazione congenita, 1e adenoidi sono considerate da tutti. come a.e. quisit e - p er quanto stian o forse in rapporto con un , angustia congenita delle vie n asali. E ciò senza contare che le due affezioni h anno sedi troppo diverse e 19ntane. Tutt'e due coincidono soesso con l 'enuresi e sembrano in grado di determinarla. ~ Di recent~ Lassalle h a pubhlicato, su questo argome11to, un lavoro (recensito i·n Journ. de M éd. et d e Chir. pratiques, 10 dic. 1917 in Med.ical R ecord, 2 marzo 1918) . Egli in poco tempo ha osservato tre casi d'incontinenza urinaria in piccoli bambini, che tutt'e tre presentavano vegetazioni adenoidi e fimo si. Due furono trattati con la circon cisione e l' adenoidectomia e guarirono immediatamente de'11a· 1oro incontinenza; nel terzo venne eseguita la sola circoncisione e !'_incontinenza persistette. Il m edico · fran cese - ch e non è un laringologo - sembra considerare le adenoi·di quale manifestazione m orbosa primaria; invece aie.u ni autori la consider an o ·com e secondaria ad una insufficienza .c ongenita delle vie nasali. Questa difettosa conformazione anatomica potrebbe coesistere, p·er un vir.io generale dell'ontogenesi, con la difettosa conformazione del p.ene; ma date le attuali cognizioni, sembra impossibile di collegare embriologicamente la fimosi . ., con uno svilt1ppo difettoso. ·dello scheletro delle prime vie aeree. I rap1)orti fisiologi~i invocati da vari autori tra la mt1cooa nasale e l'apparato sessuale non ci soccor on o per spiegar e i possibili rapporti anatomici. Che due stati m orbosi tanto comuni possano occasionalmente ed anch e frequentemente coe•

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sister€, non de·ve sorprenderci; è possibilissimo, se non probabile, che la relazione tra di essi no11 sia di casualità o di dipendenza, ma di semplice coincidenza. R. B.

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CENNI BIBLIOGRAFICI. -

(Non'' r•cemucon.o CM i libri pervenuti in dono alla·Redazione! ATTI DET.-LA CLINICA OTO-RINO-LARINGOIATRICA DELLA

R. UNIVERSITÀ DI ROMA, diretta dal prof. Gherardo Fe1·reri; anni XIII-XI,t, 1915-1916. • Roma, Tip. di G. Ferri, 1917. Il XIII e XIV' anno degli Atti della Clinica oto-rino-laringoiatrica dell'Università di Roma, raccolti in unico volume, costituiscono un contributo scien tifico e clinico tale, da far onore alla scu ola italiana, che anche durante l'infuriare della guerra non trascura i supremi fini , della scienza. Nel volun1e sono consegnati numerosi lavori originafi contenenti indagini di laboratorio (fisiologiche, anatomiche ed istologich.e), altri d'indole clinica, alcuni relativi alla medicina e chirurgia di guerra, ecc. Fra i primi sono notevoli: «La fatica della laringe in condizioni nor~ali e patologiche » di G. F erreri e G. Bilan cioni, lavoro sp.er.imentale che climostra con dati obiettivi le alterazioni da •• fatica d ella laringe; la

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Teoria della fonazio-

ne » di G. Nuvoli, in cui questo autore conferma le sue belle qualità di sperimentatore; ~n « Contrib11to allo studio dei rapporti fra alterazioni delle glandole endocrine ed otosclerosi, con reperti anatomopatologici ottenuti nei cani stimizzati » di G. Turtur, il quale riprende un argomento già trattato nella Clinica di Roma, corredandolo di nuove ed importanti osservazioni; in un lavoro condotto con metodo rigoroso sui cc Pseudopapillomi della laringe », L. T. Cipollone chiarisce l'anatomia patologi.ca di molti turr1oretti della laringe di cui era oscura la patogeneSJi; arri1co,r a: G. F-erreri ci offr.e uno studio completo sull !evoluzione dell' oss9 temporale di c_ui emerge il significato anatomico e l'importanza clinica; G. Bilan cioni si occupa minutamente dell 'anatomia della parete interna della cassa, traendone· deduzioni importanti ner la patologia e la chirurgia auricolare. Fra i contributi clinici ne segnaliamo uno pregevolissimo di G. Ferreri, il quale raccoglie daJla sua larga es1Jerienza clinica un .complesso di casi, dalla cui disct1ssìone emerge la nett a indicazione chirurgica per la cura radicale delle lesioni fl ogistiche croniche dei seni frontali; E. l\tiilani riunisce per pri.mo in Italia. i dati semeiologici per la utilizzazione dei raggi X nella diagn osi delle malattie della nostra specialità: qnesto lavoro è corredato da ma~i-

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SEZIONE PRATICA

fiche tavole radiografiche perfettamente dimostrative; A. · Drago illustra. l'importanza delle laringostomie nelle stenosi croniche laringotracheali. Docume11ti importanti per la fisio-patologia e la clinica dell'orecchio in riguardo ai traumi di guerra sono i lavòri di R. Vitto-Massei: Due casi di tral1mi dell'orecchio da scoppio; F. Brunetti: Sui trau1ni dell'orecchio medio e interno da detonazione; G. Ferrer.i: Sulla pretesa rieducazione dell'udito nei traumi di guerra del1'orecchio; D. De Carli: Note sul servizio otorinolaringoiatrico nell'ospedale da campo 234. • Meritano ancora menzione : una nota n€lla . quale il Bilancioni, con la s11a autorità .di storico della medicina, rivendica al Baglivi il merito della insufflazione intratracheale detta di Auer e l\.ieltzer, ed alcune ric~rche istologiche di G. Turtur sugli effetti del trattan1ento dell'ozena col n1etodo all'etere-iodoformio di Bilanciorii. • Nel volume è contenuta la Bibliografia italiana della specialità raccolta con la solita diligenza da R. Vitto-Massei, ed in appendice una tesi di libera docenza di V. Graziani, << Il gozzo e le prime vie del respiro », con casistica personale ed ir1teressanti ricerche sperimentali. Ci sia lecito chiudere questa fugace r.ecensione inviando un memore saluto al rimpianto • collega Trevisan, bella speranza della nostra specialità, il quale immolava la sua balda giovinezza in servizio della Patria. D. DE CARLI. A. LuzzATI. Sulle alterazioni ud'i tiv e da traumi acustici. Roma, Tipografia Cartie·ne Centrali,

1917. • Ne'lla prefaz1ione di que,s to 'libro l'A. afferma che il ~·ompdto del suo lavo•ro è q.uiet1k>, dd. ·IiuUliire tutte le nozioilli. che 1a fi·siologi1a, 1'1anatom.i a, la istologia P.a.rrl!no accumu1aito in rapip.orto all'azione del trauma acustico sull'oroocbio, studiarne ·la corrispondenza nel campo.·clinLco e patologico, tl'M1re le c.o nclt1sioni per la mira e la profilassà.. La 1ettur13; ,del volume cortvi.n.ce ·Che l 'A. è p1i,enamente r.i uscito nel suo scopo, forn1e1Ddo a;lla letteratura m edica 1lJI1 ieO!Thtributo di oui 1s.i ~v­ vertiva l·à. man.crunza. Il lavoro del dott. Luzzati p et il momento nel quale è pubblicato assl1me un.a maggi9re importanza. L'argomen.t o mteressa il .med.lico m1ilitare per l'aocre iitamento, la cwra e Ja profiJ,a ssi .d ella sordti.tà di giuerr a, ma interesse rà non m eno i medi.ci addetti a speciali indust·rie, ai m edici ferrov.i.ari perchè buona parte del volume è dedicata alla trattazic·n e c1ell.e sor dità professionali. 1

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cato alla trattazione delle sordità professionali. m€re: lavoro ec.celle·nte pubbl·i-catp al mom~nto / 0!ppo1rtuno. · i.JR. B Ol JRGEOIS

e SOURDILLE. Otites et surdité d-e guer..

r e. Collection Horizon. Prezzo L. 4. Editori l\1asson et· C.ie, Parigi. . L'etologia in questa guerra ha ass.u nta una · importanza straordinaria. 1.e malattie dello orecchio, traumatiche·o non, h a.nno assunto una proporzione veram.e n te imprevedihile, senza aire ch e la otopatologia ~i è p~rtroppo arricchita di capitoli sconosciuti in tempo di pace. Il libro di Bourgeois e Sourdille riass11me chiar amente e completamente i risultati accumulatisi an che per questa br.anca della medicina. durante questi .tre a nni di g~rra. Oltre a ciò buòna parte del manuale è dedicata alle questioni medi.co-legali che lef malattie dell'orecchio vere o s imulate lJossono solleva r e. Gli AA. si soffermano ad indicare dettagliatamente i metodi di esame anatomico e fun .. zionale e tuttè le prove che valgono a svelare la simulazione. Sotto questo punto di vista il m.anu.ale è ,utile oltre ·che per i medici militari anche per tutti i medici-legisti. 1

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a. a. /

Le malattie del cuore eilei vasi. Periodico mensile Diretto dal prof. FJLlllERTO MARIANI della R. Università di Genova

Sommario del N. 6 - Anno 11 (1° maggio 1918). LA VORJ ORI GIN ALI. - Le cardiopatie dal punto di vista mi- litare (Prof. Sen at. E. Maragliano) . Oardiopa.tie e servizio militare in guerra (D ot t. Prof. Amerigo Barlocco). R ASSEGNE E RIVISTE. - Emigrazione di frammenti di granata dalla vena femorale al ventricolo destro (H. M . Lyù). -· Aumento volontario della ìrequenza del battito cardiaco. - Nozioni p ratiche sulla diagnosi e sul valore dei soffi cardiaci (Lau by). - Soffio diastolico destro e sinistro nell~ins~f­ ftcienza a.ortica (Trémolières , Caussade e Toup et). - . La s1fi· lide e le malattie di cuore ( M. Gaucher). - A.neur1sma ar.. terio·venoso della femorale (!tf. Le Fiir). - Eziologia delle tachicardie dì . guerra (.3f. 1lf. Octave e Abel Mauger). L'ipotensione arteriosa. nei feriti .ca.~itari dell'~~dome <A:· Ohiassarini) . Ricerche sulle rea.z1on1 vasomotr1c1 nelle d1 ~ verse parti dell'albero arterioso (Gunning). - L'azione degli zuccheri sui vasi sanguigni (V. Sammartino). - PersisteD;Za del dotto di Botallo in un uomo di 50 anni ( M. M énéstn.eY et ,l[. lle w·olff). TERAPIA PRATICA. - L' in sonn ia nei ca rdiaci ( F. Mariani) ,

Abbonamento annuo: Italia L. 12 - EsteroFr. 18. P er ~i; " -::~ n(' iati al « Policlinico ç> : Italia lire 10 0 Fr. 15.. Ogn"' ~---~~..:olo separato L. 2. I 1ioslri signori associa ti clie desiderano ri-ceve re al predetto prezzo di favore questa ~ teressantissima R ivista, debbono inviare relativo vaglia direttamente al prof. ENRICO MQ., RELLI - l 1 ia Sistina, 14 - R oma. (21) I

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IL POLICLINICO

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NELLA VITA. P R O F E S S I O N A I-' .E . •

QISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE. (7259) Eso1iero dal servizio , miiitare. - Dott. abbonato n. ~185. - L'esito della proposta di esonero

sarà certamente comunicato al Sindaco, da cui saprà la relativa decisione. Nel caso che Ella dovesse lasciare il ~rvizio non si può precisare se sarà precedentemente o contemporaneamente sostituito da .altro collega, designato dalla competente autorità. · (7260). Oliian1ata alle armi. - Pe-n sione. - Dott. , V. G. da C. M. - La chiamata alle armi dei medici per i bisogni del R. Esercito è detèrminata dal Miµistero a seconda delle necessità del servizio che . ' non s1 possono prevedere nè precisare. Durante il servizio militare non si perde il diritto alla pensi1o ne ~eguitando nel ·f rattempo a pagare i relativi contribyti, i quali sono, anzi, anticipati dai c~­ m11ni salvo rivalsa sulle · future spettanze del sanitario. Occ~rre, però, fare analoga dichiarazione "'critta all~ amministrazione da cui si dipende. (7261) Ohiamata sotto le armi. - Dott. abbonato n. 1119. - Dato quanto ha esposto nel qt1esito, pare che effettivamente si tratti di chiamata sotto le armi, giacchè si parla di sostituzione e si è anche indicato chi possa sostituirlo. Del resto la circolare del Ministero della Guerra e dell~ Interno del 28 dicembre 1917 n. 20400 tassativamente prescrive che saranno revoca te tutte le dispense e gli esoneri concessi ai medici che non abbiano prestato almeno un anno di servizio in zona di guerra e che detti sanitarii saranno sostituiti presso le 1lmministrazioni civili con altri . che tale servizio abbiano prestato, salvi i casi accertati e ~nza dubbio rarissimi di vera e propria indispensabilità personale. • (7263) Ai~mento ses.sennale. - Dott. S. D. da B. - Veramente non arriviamo a comprendere perehè J'aumento sessennale Le si sarebbe dovuto corri'1• spondere solo nel caso che Ella fosse stata medico ci>nsorziale, mentre se il relativo diritto è sancito nell'atto di nomina o nel capitolato non Le si sarebbe pott1to mai negare, anche essendo medico condotto di un sol Comune. Se non esistono altri elementi che potrebbero determinare una soluzione diversa, crediamo che non sia legittimo il diniego della autorità ad approvare l'atto fn parola. Si ' . rivolga al Prefetto della Provincia,. perchè riesa' mini il cnso ed adeguatamente provveda. !

(7264) ·J1idennità caro-viveri - Aumento ài stipen4io. - ~ott. E. G. da P. F. - Pèr riscuotere l'aumento di stipendio, di -cui nel D. L.• del 10 febbraio

ultimo, occorre che preventivamente il Consiglio Comunale ne determini la misura, che non potrà mai oltrepassare quella fissata per gli impiegati civili <.lello Stato. Non può, quindi, Ella fare assegnamento sul 30 %, · ma bensi su quella qualsiasi altra aliquota che crederà fissare il ·consiglio Comunale predetto. I/aumento di stipendio si sovrappone alla indennità caro-viveri, ma non l'annulla. •

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(726.5) T1·attaniento economico dei medici condotti c7lian1ati sotto le arn1i. - Dott. abbonato 7660. -

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A.I trattamento economico stabilito dalle "Vigenti norme per i medici eondotti chiamati sotto le armi han diritto solamente i titolari delle condotte e non quelli che le esercitano come interini o come delegati dai Prefetti per provvedere alla assiste11za sanitaria della popolazione civile. Doctor J USTITIA . All'abb. n. B252: Data la relativa anzianità della sua classe Ella non è .stato ancora precettato. Ciò non significa però che Ella non l)O sa venir chiamato alle armi quando ve ne sia bisogno. In tal caso verrà ìn tempo utile avvertito dal Comando del suo Distretto. All'abb. n. 4310: Data · 1a poca anzianit~l della st1a classe è assai difficile che possa ottenere ciò che desidera. All'abb. n. 9615: Articolo 33. - La congwntivite gran,ulosà (tracoma) e le altre congiuntiviti oron.f.Qh,e, sia l'una che le altre riuscite agli ·e siti insa'9abili di otti agli articoli 27 e 34, accertate con osservazio11e in ospedale militare. , All'abb .. n. 1555 : Le indennità speciali per gli ufficiali che prestano servizio nei Lazzaretti sono istitt1ite volta per volta nei periodi epidemici. Pel momento quindi non essendovi epidemie in atto non T.Je compete nlct1na indennità speciale. Al dott. N. G. da P. : A Roma non mancano ottimi . ospedali per ufficiali. P. es., l'ospedale Palazzo Regina Madre, l'Anglo-Americano, ecc. All'abb. n. 6930: Dato il servizio da I.1ei prestato in zona di guerru nòn è probabile che venga ora rimobilitato anche se richiamato alle armi. • . Sarà, se richiamato, adibito a qualche servizio in zona territoriale dovendo Ella con~iderar8r in linea di diritto come un avvicendato. N~t_uralmente la promozione Le perverrà a suo turno poichè l'anzianità ed il servizio prestato non J)ossono essere stati ca~sati dal periodo di esonerazione- del qt1ale ha goduto. All'abb. n. 9272: Sembra che il Ministero abbia riconosciuta la sun inabilità ai servizi di prima linea. se in seguito al suo reclamo è stato tolto dal servizio reggimentale e assegnato ad un ospedale da campo. In tal caso però, •non avendo l'abilità inoondizionata. Ella non può aspir~e alla promozione a capita110. All'abb. n. 6786: Data la giovinezza della stia classe i1on è an.cora possibile per Lei l'avvicendamento. All'abb. n. 480: Per ciò che concerne i medici l·an·icendamento tra zona territoriale e zona di gnerrà non è stato sancito per le classi 1880-1882. Q11esti ufficiali po sono però. se richiesti dalle autorità interessate. ~enir de&tinnti a ~ervizii speciali Servizio medico-milita.,·e.

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SEZIONE PRATICA J

in zona. territoriale,• purchè abbiano trascorso non

co1nma D sul quale, · a quanto ~embra, non è cameno di un a nno al fronte, in qualsiasi posizione dt1ta la sua attenzione. o grado. Detto comma D dice che «per quanto riguarda Al dott. C. B. da C. : gU ufficiali del ruolo tecnico di artiglieria, medici, Per gli ufficiali l'ernia inguinale, purehè riducifarmacisti e corpi amministrativi,. permangono le bile e contenibile, non è causa di riforma . disposizioni attualmente in vigore». Quindi, .per i medici, quelle sancite dal decrèto All'rtbb. n. 1067: • • Nou vi sono diSJ)OSizioni speciali per la promozio- r . uogotenenziale del 12 povembre 1916, Il. 1529, al ne dal grado di sottotenente a quello di tenente, che · quale appunto mi riferivo nella risposta data all'abbonato n. 952S. diversifichino dalle altre. Sta però di fatto che qvattdo 1-e proposte pervengono ai Ministero, anche All'abb. n. 8399: se non risulta la completa idoneità fisica incondizioLo specchio di avanzamento pei tenenti giunge or~ nata, se può venire effettuata la promozione da sota tutto il 1° maggio 1916. Quelli quindi con anzianità 10 ottobre non possono ancora esservi inclueii . totenente a tenente, mai viene fatta quella da tenente a capitano. Al dott. A. M. da P. d. S. R.: All'a bb. n. 8820: Non risulta sia ancora stato disposto nulla, ma I tl toli da I~i presenta ti possono essere sufficienti certo 1a chiama U;J. deve essere imminente. . I~r l'esonero, ma esso è concesso caso per caso dieAl dott. E. P . da P.: . tro esame di una Commissione speciale qestina ta Come già si è detto, le promozioni dei tenenti mea1)punto a vagliare le proposte di esonero e non è dici effettivi scino ferme al 1° maggio 1916. possibile prevedere con certezza le decisioni di t:ale Ella quindi non può essere promosso ancora ca- ' Commissione. pitano. M . G. I/esito della sua pratica Le verrà comunicato dall'autorità militare dalla quale dipende per il traNOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE. · mit.e dell'Intendenza Generale. . • Il Decreto è già in via di graduale applicazion(>. Su proposta del Presidente del Consiglio dei MiAl dott. E. d. S. da C. : nistri on. Orlando, S. A. R. il Luogotenente GeI..1a nomina per titoli - e t:ale è quella che si otnerale di Sua Maestà il Re ha conferito l'alta onotiene in base ai l f> anni di servizio .professionale rific(lnza di Grande Ufficiale nell'Ordine della Cocomr>iuto - non può conseguirsi che nel ruolo di rona d'Italia al conte sen. Gian Giacomo della complemento. Sornaglia, per le e minenti benemerenze acquistate Anzi trattasi di un r t1olo speciale diverso da quello nel i1resiedere la magnifica opera della Croce Rossa comt111e agli ufficiali di eo1u1Jlemento che provengono Itali a~a in questo storico moment.o: ' dalla scuola di Firenze. Il direttore generale della Croce Rossa Italiana, Non è qui11di possibile ottenere quanto Ella desicr.111n1. dott. Git1seppe Brezzi, è stato nominato der-a , a me110 che non comprovi la sua abilità ininaggiore generale med ico, per meriti eccezionali. condizionata. Al dott. V. R. da. B. : L ·articolo che nell'Elenco delle infermit:à. parla I• ALBO D'OROft della i11abilitlt per111a nente per astigmatismo misto si riferiRce il l caso che l'astigmatismo in queMEDICI OHE HANNO DATO FIGLI ALLA PA'fRIA. stione sia bi11oculal'e. Il dott. cav. VrTo POLERÀ, medico condotto ed Quest<1 a lm~no ne è la comune interpretazione, tttficiale sanit:ario in S. Vito J onio e ·cassìere delI>0ichè ~ si tratta di astigmatismo monoculare il ! 'Ordine dei medici della provincia di Catanzaro, ,risu~ dell'altro occl1io ))11ò a11che essere normale. l1a perduto in guerra, s~ Piave, il 6 dicembre Al llott. R. R. da T. : , u . s., il :figlio MARIO, studente del· 4° anno· di giuDesiderando rinuncia t e' a ll'esone ro occorre far rispr11denza all'Universit:à. di Roma. Era sottodomanda di nomina ad ufficiale medico di completenente di fanteria e col sublime sacrifìzio dei suoi mento, dopo che avrà ottenuto l'annullamento delriaffermare dinanzi alla morte . l'esonero dalla Commissione Prefettizia. (Alla do- ' Yenti anni volle che la gloria di difendere il solco, il focolare, la manda devono essere allegati i titoli). casa insidiati dal nemico non è privilegio di ' scuoPer i titoli J)OSSedt1ti, in base alla circolare n. 734 la o di partito, ma è dovere di ogni figlio della del 1916, T-'e ~1:>ettA il titolo di maggiore medico. co111une P atria. In un sanguinoso assalto sul basData l'anzianità della classe sarà proba bilmente so Pia ve fu mortalmente ferito il 4 dicembre u. s. destinato nl serYizio territ()riaJe del · Corpo d' Ared il 6 moriva in un Ospedale di Mogliano Veneto. mata di prop1ia resirlenza . · Dott. GrovAN:'il NrsTicò. Ha <liritto all'indenilità s1~ciale di lire 5. Se clic:hiarato inabile solo <:ondizionatamente non potrà conseguire la nomina a maggiore malgr~do i CONDOTTE E CONCORSI. titoli J)OSSeduti. ì\ledico-chirurgo giovane, pratico ospedali, con.A.I te11. Coen : dotte, cerca buona condotta possibilmente nei dinNo, caro collega. Faccia indagini ancora -più actorni di Roma. Scrivere : dott. De Tommasi cu rate e potrà convincersi che la circolare n. 137 Ospe-dale San Giacomo - Roma . del 1-1 inarzo 1918, alla quale Ella accenna, ha un I

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lL POLICL1NJCO

NOTIZIE

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FASC.

DIVERS~

am1Jia sede agli uffici ce11trali ùella <..'roce Rossa Italian~, ed il seé?ndo, già destinato pe1· uso scolastico,· verra ovwrtunamente adattato ad Ospedale modello per il perfezionamènto del personale sanitario direttivo nonchè per quello di assistenza ed inferi<>re dell'associazione. •

Si è adunata ·il 29 aprile al Campidoglio. Vi partecipano i seguènti fisiologi ed igienisti : per l'Italia, Filippo Bottazzi e Luigi 'Pagliani; per gli Stati Uniti, R~sse~l H. Chittenden e Graham Lusk; Benefleenza. per l'Inghilterra, Ernest H. Starling; per la Fran' A Roma è mo_rt3: or non ~ molto la cont:essa Cerasi, cia, C. Langlois;T. Qley, J. Alquier; ne fanno parte che tutta la vita aveva consacrato al bene altrui con anche delegati agricoltori, economisti e statistici d~i vari p~esi fllleati. Alla seduta inaugurale in- · una ininterrotta serie di atti generosi e benefici. Non a vendo famiglia propria lasciò tutto il suo cospiterv~nnero personalità politiche, cittadine e tecnicuo patrimonio di dieci 1nilioni all'Ospizio dell'Adche; tènne il discorso inaugurale il nostro Commisdolorata, in Roma, per provvedere alla cura ed assario per gli approvvigionamenti e -consumi, on. siste:riza dei convalesC'enti e dei cronici, integrando Crespi. cosi l'opera degli Ospedali. Il Consiglio Comunale Coogresso Nazionale delle lstitùzioni pubbliche · di be- di Roma h·a éommemora to degnamente la munifica neficenza. . · ! signora, che ha legato il suo nome ad un'opera . \ umanitaria e moderna, e noi porgi.amo il nostro È stato inaugurato solennemente al Campidoglio reverente omaggio alla memoria della contessa il 28 aprile, presenti il ministro . delle iìnaùze on. OBrasf. Meda, il sottosegretario agli interni on. Bonicelli Il cornm. Cerino Zegna, sindaco di Trivero, ha e molte altre autorità. I lavori sono stati espletati la sciato tre miliqni di lire per la fondazione in Biella nelle successive sedute. di un grande Istituto di Ca1;ità. che dovrà chiamarsi Casa della Divina Provvidenza e seguire le orme Nel Consiglio Superiore di Sanità. • degli Istituti Gottolengo di Torino, oltre a numerosi Con decreto 10 aprile sono sta te indette le elealtri legati. zioni pe:r .la nomina del rappresentante degli Ordini I/avv. sen. G. Facheris, morto a , Milano ha dei medici-chirurgi nel Consiglio· Superiore di Sa. ' ' disposto molti lega ti di beneficenza, tra cui lire nità, in sostituzi9ne dell'on. dott. Umberto Bru100,000 al .Pellagrosario di Inzago, e L. 50,000 eiallelli, dimissionario. Le elezioni stesse avranno luo, ' scuno ai Coml1ni di Lorenzago, Treviglio, Oassano, go i' giorno di giovedì 16 maggio, alle ore 10, presso Inzago e all'Os~dale di Cassano d'Adda, oltre ad · il MiÌlistero dell'Interno (Direzione Generale • della altre L. 2.5,000 a quest'ultimo Comune per la creaSanità Publ;>lica) cui i presidenti degli Ordini dei zione di un ente autonomo per case popolari. medici-chirurgi delle. varie provincie dovranno, in A Torino è morto il sen. Michele Chiesa, ricco inconformità dell'invito personale a ciascuno di essi dt1striale, che ha !~sciato L. 250,000 al Comune di rimesso, inviare la relati'va scl1eda, nei modi preS. Giorgio Cana,rese per l'erezione di un Ospedale scritti, entro il gioTpo 8 maggio. . pei poveri, L. 40,000 alla Casa Benefica,. L. 40,000 all'Ospedale Mauriziano e L. 15,000 a ciascuno dei Nuova sede della Croce Rossa Italiana. tre .Asili di Cuorgnè, Rivarolo e Oaluso. L'iniziativa presa dal Comitato Nazionale per la ' raccolta ed utilizzazione dei rifiuti d'archivio,· di una ' I sottoscrizione nazionale diretta a dotare la Croce ~ morto in 'Roma, a 53 arl,Ili, il wrof. dott. LVIGI Rossa Italiana·di un.a propria e 'degna sede in RoBERNACCHI, libero docente di infortunistica, conma, ha avuto una felice attuazione. StLlente medico centrale della Cassa Nazionale InCon le somme raccolte dall'anzicletta sottoscrjfortuni, maggiore medico ispettoì·e presso il Comizione (che continua per completare l'adempimento tn to Ce.ntrale ùella Croce RossH Italiana; valente del nobile fine) e mediante un generoso contributo cultore della medicina sociale, aveva apvrofondi'to della Oroce Rossa Francese, come 'prova di fraalcuni problemi della medicina infortunistica e por- . tellanza e. di sqlidarietà civile, è stato effettuato ta to pregevoli contributi -alla rieducazione professionale dei' mutilati e ciechi di guerra. in Roma l'acquisto di due stabili attigui (via To' scana nn. 10-12), il primo dei qt1ali darà comoda ed .. l

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XXV,

Conferenza infierallea ta per il razionamento scientifico.

(ANNO

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Indice aHabetleo per materie. Ascessi peritonsillari: metodo semplice per la cura radicale . . . . . . . Pag. 413 Cocainomani: lesione frequente del setto nasale . . . . . . . . . . . . » 417 Malattie generali: rap1lorti co11 le infezioni tonsillari e naso-faringee . _ . )) 423 Nf'rvi laringei ricorrenti : lesione da pro)) 419 iettile d'arma da fi1oco . . )) 430 Otiti la tenti nell'infanzia . . . . •

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Otiti purulente provocate. e lesione carat• . Pag. 430 teristica del meato uditivo esterno )) 420 Oto-rino-laringolog·ia nel' 1917 . . . Ozena: curabilità . ·. . . . » 431 Semeiotica dell'apparato vestibc.lare » 427 Sordità : cura . . . . . . » 431 Tubercolosi polmontl re e lesioni croniche delle fosse nasali: diag110Ri, differe11ziale )) 429 ' 7 egetazioni adenoidi e :fimosi » 432 L P01.z1. resp.

Roma, 1918 - Tip . Cartiere Centrali

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Roma, I2 maggio I9I8

Anno XXV.

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fondato ·dai pro fesso r.i : •

GUIDO .BACCELLI

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Fase. 19.

FRANCESCO DURANTE

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SEZIONE PRATICA

REDAT1'0RE CAPO: - PROF. VITTORIO ASCOLI '

~

EDITORE:

ENRICO MORELLI

PROF.

UFF'ICI DI REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via Sistina, N. 14 - ROMA I

ABBONAMEN;"TI ANNUI: . • Per l'Italia: Alla Sezione Pratica L. 15; - Alle Se- Per l'Unione Postale: Alla Sez. Pratica Fr. 20 oro; .. zionj ·Medica e Pratica L. 20; - All~ Sezioni Chirurgica e Pratica L. 20; - Alle Sezioni Medica, Chirurgica e Prati ca L. 25. :-. •

- Alle Sez. Medica e Pratica Fr. 30 oro; - Alle Sez. Ch irurgica e -Pratica. Fr. 30, oro; - Alle Sez. Medica, Chirurgi ca e Pratica Fr. 35 oro .

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SOMMARIO. --

Lavori orlglnaU: A. Ceconi: P er la diagnosi di tifo petecchiale. Osservazioni cliniche: V. Saviozzi: Sulle ferite penetr anti del torace. - Sunti e Rassegne: MEDICINA: Galeotti: Sulla frequenza del raratifo e suUa molteplicità. dei tipi batterici, che lo producono. - A. Gasbarrini: Sul comportamento del bilinogeno nelle infezioni tifoidi e paratifoidi. - NEUROLOGIA: F . Bonola: Contributo allo.studio dell'emiplegia omolatera.le'. Accademie, Società mediche, Congressi: Associazione medicochirurgica di Palermo. - Società medica di Parma. Appunti di medicina pratica: CASISTICA E TERAPI A: Il significato · di'-gnostico e prognostico della temperatura nei trau1n i c ranio-

~erebrali.

- . Le indicazioni di int~rvento per i traùmi cefalici. - Tr~ttamento deUe ferite e.on lesione totale del midollo spinale._- Posta degli abbonati. - Varia: I surrogati allmen: tari in Germania. - Cenni bibliografici. - Pubblicazioni per. venuteci. Nella vita professionale : I giornali medicj delle case di specialità.. - Cronaca del mo\rimento professionale. - Atti parlamentari. - Risposte a quesiti e a domande. - Nomine, promozioni ed onorificenze, - Condotte e .concorsi. - Notizie diverse. - Indice alfabetico per materie.

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E' vietata la riproduzio·n e di lavori pubbUoau-nel POLJCJLINl(lO o la pubbUoazione di. sunti di essi senza citarne la fonte. ·

DlrltU di proprietà riservati. -

LAVO·RI ofi1G tNAL I. R.

CLINICA MEDICA PROPEDEUTICA MILITARIZZATA

P~r

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DI TORINO.

diag~osi

di tifo petecchiale

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i1 prof' ANGELO CECONI, direttore, · oonsrulente del 2'-> corrpo d'armata terr.

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La diagnosi di tifo esantematico di fronte a casi sporadici presenta assai d-i frequ,ente non .poche e non piccole difficoltà, tante_sono le deviazioni chy- la malattia può affettar'3, sia di esordio che di ·de,corso. N è sempre il compito si r~nde più facile una volta s·coppiata l'eruzione, massime se questa è poco èstesa e· rapidame.n:te impallidis·ce, con poca a punta tendenza alla trasformazione petecchiale. 1Nè va dimenticato che in ,s ingoli casi, a decorso acutissimo oppure abortiy<1, ypo::> s nch~ ;..., '"'2,i:~ · c'1e decorrono ilormalmfnte, ogn1 m'1ni±':st.r1zi._ ~ =

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cutanea può mMJ.care; e d'altra parte un·a qu?lche considerazion e va. ancl1e portata sulla inesp,e rienza che · la grandissima p.arte dei nostri medici ha ·della . malattia, lJer -giuatificare le in.certezze, le esitanze ed i temporeggiamenti di.agn1!~tici anche di fronte a.d un'eruzione cutanea del tutto caratteristica, massime ·ove venga a man.care quell'elemento diagnosti·co d'iin-, portanza indubbia, per quanto· solo presuntiva, .che è dato dalla provenienza del soggetto in qt1estio11e dalla Libia o dall'Albania, e dalla . presenza .c onstatata o seriamente sospettata del • pidocchio sulla s11a persona o nel suo a.m biente. . La prov.a ·di .W 1e il-Felix (agglutinazione di un ceppo ·di proteo che fu credl1to specifico, ma che non semb:va diverso dal p. vulgaris) per concorde deposizione di non pochi ricevoatori sembra in proposito di valore decisivo, ed è in verità molto usata nella pratica civile e militare r1ei pa.--.:.:.i. al r1u-=-tr :-- -è.i.lÌ i ci, 1na da noi n on ha avuto ai1cora applicazion ~ &.iè:: c.a . fo:'s~ Hnche • ,(1·I. 1

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I L POLICLINICO

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per. la fortunata ,circo.s tanza che l'infiezione ha compaiono delle roseole più n meno I).Umerose, risparmiato finor.a le nostre truppe, e se taldapprima ap~, ~n.a visibili, in seguJto più deciae volta ,ha fatto capolino in qu,a lche çentro di poed evidenti. , polazione ,civi1·e, v1 fu an·c h·e subito circoscritta Prolungando I?e~ 3-5 ininuti la stretta del taccio si può ottenier-e il quadro di llna eruzione , . e ·prontaménte repressa. Un altro elemento di. diagnosi ritrenuto come abbondante là .d ove in precedenza . ap:pariva s icuro. è dato dallo studio istologico de~la r~seoscarsissima, nel mentre nei punti in: cui era l a; la qu.ale, secondo ri·cerche di E. Frankel, piuttosto abbondante essa aun1enta di tanto da · presenta del!e alteraz.i oni oltremodo c.aratterico·nferirie alla 1c.. ute l'aspetto . . di una diffu.81a mars tiche 1e per ciò uti-lizzab~i .anche a ,s copo di .morizzazione punteggiata qua e là da maochiodiagno·s i differenziale, a ,c~ri1 co d·ei pioceli vasi line di una tinta violacea più o meno carica. .. cut_anei. Ma, •c ome di leggeri si c~piprende, un T olto il laccio più o meno rapidamente le cosè tale metodo ·diagnost1co non è a portata di tutti, ritornano allo stato di prima, soltanto le ronè potrà n1ai esser largamente sfruttato nella seole di tinta 'più c-à ri·ca la conservano più a lungo e magari più nQn se ne ,spoglia.Jil-0. Del ·pratica clinièa. Pu~ tuttavia non siabo del tutto fiis~rmati di · pari niell'impallidime:nto giener-a le ·dell'eruziene fronte ai · casi dubbi: qualche mezzo di ricerca si osserva ·cernie alicune delle roseole si sieno è in no~tro, ip1otere che èi permette di affermaire tr.asformate ~n petecchie e mostrino n·e1 loro o di escludere la diagnosi di tifo· peteochiale, e centro un pupti,c~no intensamente colorato in non soltanto nei casi in cui la malattia è in at- · rosso cupo. i Mettiamo un1a seconda eventualità, quel1a di to, m a anche in quelli in cui è stata superata, mag,a ri da qual.che .s ettiman:t. Anche quest'ul- un' soggetto che ha super,ata una malattia intirria possibilità è tutt'al.tr.o che sp:oglia, d'inte- / fettiv~, a S\lo temp·o"· sospettata ·O. magari anche resse.. decor.sa senza destare sospetto ·a lcuno nei riAvendo avuto I1oGqasione d.i rec·ente. di pro,cuguardi del tif-0 esantematico. Restano a giustirarmi in pr~osito una qualel1e personale e'Spe- · ficazione d-el sospetto pÌù men o numerose, marienza, mi permetto · di farne ,qui parola nella g.ari anche numerosissime macchioline, in qualfiducìa che possa servire a qualche collega che che punto appena visibili, in aJtri puhti invece ev·entualmente venisse a trovarsi nella p reooc.u - · bene evidenti, caratterizzate da una lieve tinta ·pazione dei· dubbi diagnostici di cui più sopra bruno-seura, il cosiddetto . terzo stadio dell 'eru. · ho fatto cenno e deile relative responsabilità. zione del tifo esantematico, nel quale si è di Mettiamo una prima eventualità, quella della fronte alla ir.asformazione più o meno inoltrata . • malattfa ancora in pieno decorso, ma con scardel pigmento ematico. Si pratj.ca la .stasi nella sa ~ poco car.atteristi·ca eruzione cutane•a . Poche maniera; sopra detta. Immancabilmente dopo rose.oJ.e son .sparse sul veDitr·e r sul tron.co, d'una 1-2 minuti si osserva che ,a i.cune delle macchie tinta rosea vivace, o pal1id.a, a volte appena brUnastre -s i fanno più evid~nti e ·a;sstiinono un • percettibfle, a c'0ntorno indecfsq, . non .r~·levate. colorito. rosso-s·curo, nel me·n tre in altri punti S1carsissime, m,a gari m·an.c anti in co~rispondens~ verificano dei veri spanèlimenti d! sangue za ·degli arti e. nel palmo della· mano, d.ove so- sotto, forma di petecchie grost;e quanto un gragliono, secondo Brauer,. esser di regola più ab- no di miglio e anche ·di più. Tolto il 1accio, le bendanti ·c he altrove. Si alla cc'ia intorno al macch,i e riasst1mono grad,ata.mente la ti?ta che braccio una f.asciia di gomma (può bast~.re an- avev.a no p·r ima, _rimangono solt;3,nto le petecche la stretta ottenuta col fazzoJetto 0 ~on le chie , ' che · vanno poi incontro',, alle not€}: trasfor- I dita dielle due mani), oòme si usa •p·er praticare mazio~. In un -caso di mia osservazione · sono la stasi seco11do Bier, e si o·s serva attentamente riuscito a ri3'cc1endere il quadro dell'esantema il ·comportame.i1 to della ·roseola al di sotto del petec.chiale col mezz-0 della· stasi, in maniera lac.cio. Si rilevano -così delle vari.azioni molto da renderlo anco·ra sicuramente ri,oonoscibile, importanti e .cospicue. Le roseole di tinta più dopo quattro settimane dall'infezione superata, a~cesa accentuano sempre più il loro còlore ed È. Franl(el ha ottenuto lo stesso r:isultato finÒ a rende!'.si d'un ro.s so .s carlatto e d.a ultimo anèora dopo otto. settimane. E df molto inte, viola.ceo sct1ro; quelle ·di tinta p,a1lid1a gradataress~ nell'osserva.zio.n e di questo A. il fatto . che mente a sst1mono un bel rosso· vivo, quelle ap- la cute escisa in corrispondenza delle. roseole pena per,cetfibili ?i rendono a poco a poco bene :ed esaminata istologi-cam-ente ha dimos-tràto anevidenti. Tutto ciò niel 'breve spazio di lh-1 lh -cora ·dopo otto settimane evidenti quelle alteramint1ti. Co.ntemporanea:qiente in plrnt! della cu- zioni· a iearico dei vasi >Ch~ sono caratteristiche te dove in precedenza anch e. con l'ausilio della della roseola petecchiale, la qual cosa eviden- lente n on e1~a reperibi1e a1ter.azione ~lcuna, tement~ dimostra che la guarigione anatomica 1

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.. della. malattia 'tarda di molto a pa,ragone di è, d'altra pa~e, noto .come non .sempre e non · quella clinica. in tutti i ièasi, e non sempre nella.stessa misuL'utilità del metod~ ·della stasi a scopo dia.. r~, la ·roseola presenta la tendenza alla ~ua · ~.nosti.co nel tifo petecchiale per le cose fiilora · . trasformazione petecchiale, nel mentre in '.deesposte m'i sembra fuor ·di d~bbio. C~n questo ' terminati cas~ · C è una ten~enza fuolt.o pronunmetodo noi J.'iusciamo a esaltare .là dove è poco ciata all'e eniorragiè cutan..ee, imche all'infuori manifesto, e perciò.. d ub.bio, e a provocare là della roseola stessa. · · dove m~nca del tutto il segno che della malat- · . L'osservazi-?ne mia conferma 1sotto questo tia è più caratteristico, · voglio· dire ,l'esantema. punto di vista cllf·ell~ procedente di BaumgarEsaminato più da vicino il r1sultato del metodo ten, il quàle ·aveva veduto, mentre l'e.r itema era dellf'.. stas~, appare ev~dente. che esso non solin piena efflo.rescenza, sotto l azione della stasi tanto accentua e per ciò maggiormente precisa: J?rovocata .con arte formarsi numero~issime p1icma anche completa l'esa11tema n el suo. secondo , stadio, nello stadio, cioè, in cui ess~ si presenta. cole emorragi.e cutanee, ma la estenèi•e nel tem.' . come p1u caratteristico e per ·ciò anche più fa- . po stesso perchè il fenomeno fu da me· constàcilmente riconosci_b ile. La stasi provocata ·favo- ta.to sotto fÒrma 'd~ petecchie piccole e anche relativamente grosse, anche a ·distanza di varisce in verità lo stabilirsi nelle roseole di quelle,• alterazioni vascolari (arterite e peri arterite rie set~in:1ane dall 'infezi@ne . su,p-era.ta, in piecircoscritta, trombosi venosa); che sono causa na guarigione: Esso decorre dunque di pari .Passo con quello descritto da Dietsch, di cui di stasi locale e della speciale tinta rosso-scura più sopra mi son o largamente occupato.· ·Se che le toseole stesse per ciò assumono nel seconqo stadio, nel mentre .rinfÒrza .la stasi' e con ieniamo poi conto delle risuJtanze delle ricerche sulla roseo1a ·petecchiale segnalate da c~ò anche la tinta stessa in quelle roseol~ in cu i . E. Frankel e più s~pra ricordat~, risulta e~i­ l'al~erazione vasale è di ,g ià ·s tabilita. Provoca dente come in queste esso trovi anche apinoltre la comparsa di quelle roseole pallide pieno ·la sua interpretazione non soltanto per prima rimaste invisibili, forse perchè profonde, la produzione sua, . ma an.cora. per la durata. che Murchinson ha da temp·o descritte come quelle che si manifestano soltanto tardivamen·- Qu.anto .alla s~·a itnporta:p.z.a diagnostica posso convenire ieon Rostoski · -che essa debba esser te nel decorso de~la malattia, quando ' l'esantema comincia a f ar~i rosso-cupo e violaceo; . v.a.luta:ta .con qualche ~rudenza, ·poichè in varie quando co~incia, in a~tre parole, il secondo 'condizioni · :rp.orbose? anzitutto in tutte quelle stadio. È dunque esatto di dir'e che la st·asi che si svolgono con tendenza alle manifestaprov.o cata esalta e nel tempo stesso completa il zioni della . diatesi emorragi,c a (io stesso df re. secondo stadio dell'esantema petecchiale. Col cente ne ho ~atta l'espe_rlenza nella peliosi reumetodo della stasi noi possiamo inoltre resti- matica, ·nell'ittero emoliti.co ~ anche nell'ittero tuire alla roseola del terzo stadio anche inol- sempli·ce catarrale), si possono faicilmente pro.- · · metodo della stasi emòrragje cutatrato - la qual çosa vuol dire in casi che sono - vacar.e col • . .ciò soltanto che il. fe-, in piena guarigione clinica .-- !,aspetto d.i ro- nee; ma n·o n è detto per seola del s.econdo stadio, riproducendo le ali-e~ nomeno non possa in singoli casi essere utirazioni vasali che di questo. son caratteristiche lizzato per la ·diagnosi di tifo pet~cchiale un·a e favo.rendo nél . tempq stesso lo stabilirsi di volta che ogni .altra _diagnosi possa con · sicustravasi sanguigni (petecchie) in seno · alle sin- r·e zia ess.e r es.clu·s a. Nè il compito si presenterà come difficile trattandosi d'i a.ffezioni tutte sengole roseole e· anche all'infuori di aueste. . - . za parentela alcuna sintomatologica col· tifo 11 metodo della stasi a scopo diagnostico del ' .esantematico. ti~o 'petecchiale fu ,proposto da e. Dietsch e la } ' La contìnuità anche nella ·c onvalescenza inol-· dèsç.rizione. che questo A. fornisce dei risultati dell'osservazione sua corrisponde in linea ge- trat~ e oltre, vale a O.ire anche, in piena gua.: .. nerale alla mia e ne differisce soltanto in qual- rigi'one clin1c.a, di determinate attitudini mor• • bose che _il tifo pete·cc};liale .conferisce agli orche parti.colare. Egli non parla., ad esempio, col metodo d&lla della formazione di petecchie sotto l'inft11enza gai;i.i1smi, non si rfyela so:ltanto • della stasi provocata, the io, ho potuto sempre stasi. Se si ha !,occasione di sollevare un pa oss~rvare, più pron1inciata an·cora nei e.asi in . · ziente _quando l'eruzione ~ nel suo pieno, se egli cui il metodo mi servì per la diagnosi postuma è rimasto un qualche tempo in decubito dorsale, di· tifo esantematiC'o, in cui gli spandimenti la qual cosa avviene qu.asi ·di . regola .d ate le emorragi.ci furono cospi·cui non poco J;Jer nu·- gravi ·co11dizioni di depressione del·.s ensorio che mero e dim.ensione. Del resto, p·otrebbe anchè ·sono proprie dell'infezione, si osserva in corri-esser. qu esta una semplice particolarità ineren- spondenza delle scapole· .sullé quali la pressione te alla individu.alità del soggetto in esatne. Ed del decubito si è fatta maggiormente sentire, I

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anzitutto un colorito d·e lla cute di un rosso vivo estr-emità nel tifo peteéchiale ìn seguito a in.molto pronunciato, . quasi- sc~rlattino-so, per 1a :fiammazione e obliterazione trombotica di una stasi va~omotoria, inoltre uno• sviluppo della arteria e quella più frequente, alla gangrena · roseola molto più fitto che altrove, più nume- superficiale sulle diti:}. del piede,' sulla punta r ose che altrove essendo I.e roseole a tinta ros- del naso, ,s ui margini delle orecchie, sullo scroso-cup·a, vtnlaicea, e ~quelle trasformate in ·pe- ~ to, interpretata, non saprei quanto. a ragione, tecchie: un qu·adro,_'9.unque, in tutto si.mile, come ·dovute a · uno ·s tato di intorpidimento del esèlusa l'iperemia vasomotorja, a qu.el16 che si circolo, · .son cose note e anche registrate nei ottiene con la stasi provocata.. S'e si ha l'occa- Trattati più recenti. Ciò che ,per anco non è sione di esaminare n·elle .identiche· condizioni notato è la factlità con cui i fenomeni stessi un ·Convalesce~te an·che a distanza di qua:lche . possono e&Ser p:rov,9'cati dal decubito, ~a facilità settimana dallo. sfebbram·ento, cioè_ quando si · e la .rapièiità, in .altre paro!e, · ·con. cui si fordeve riten~re la guarigione ormai conseguita; si mano i d8?ubit_i n~l tifo ·p etecchiale, nél mennotano nelle regioni stesse, e soltanto in quel- tre determinate pratiche terapeutièhe, come le, delle roseole di un rosso-cup-0, alcune anche l'ipodermoclisi, le · iniezioni .s ottocutanèè e incon emorragie .centrali, 'inoltre anche petecchie tra.muscolari, sori quasi fatalme'!lte seguite da , indipendenti; un quadro, dunque, che rappre- manifest!zioni topiche gangrenose. senta una zona ancora superstite di .roseola riEbbene, . anche _:çotesta particolarità ~erbosa gogliosa per quanto rara e .an('ora sicuramente suole protrarsi . a lungo dopo· lo sfebbramento, riconoscibile. La sempli·ce preS&ione peT decu- così che una semplice iniezione sotto cute, come _bito è dt~n~ in g!ado di ot~enere anche nella pure .a.·n che una contusione di piccola importanc onvalesc~!lza inoltrata, e più o~tre ancora, il za, an.che a distanza di .3-4 settimany, ·in· pie.n a risultato stesso della stasi provo.c.3tta, natural- guarigione clinica, è con grande frequenza semente con una identica if?Portanza d~agnostica. guitl} 1da. ·g angrena. • E risultati di uguale ·. valore diagnosti·co si otLe .cose che sono a:Ilda.to finora dfc.eJ!1do, ractengono anche con .altra·metodica. Se si striscia colte d.a lla mia personale esperienza, la quale . ..__... con modica pressione con J'unghia dèl pollice se da un lato ha potuto confermare l'osserv.asulla cute dell'addom·e mentre l'eruzione è in zione da altri ~atta in precedenza, ha potuto pieno rigoglio, rapidamente ~i forma ·un'ampia anche .estenderla e com-pletarla, sono à mio av• striscia vasoparalitica sulla qu.ale si ootano più viso di non. pi·ccolo interesse .sia daJ punto di o meno fitti dei punticini :Sp0rgenti. È. il . feno- vista ~rati.e.o che scj.entiiìco. tnéno. vasomotorio e l'orripilatorio eh~ si maniDal punto di vista pratico, perchè da esse rife·s tano contemporaneamente nella maniera più sulta la possibilità di istituire il giusto diagnopronta e pronunciata, per dissolversi gr.adata- sti,co còn si·curezza quasi assoluta anche in .c asi . . mente dopo aver durato relativamente a lungo, ormai in piena guarigione, decorsi inavvertiti, da 5 a 1~ minuti. Nella ,s triscia _stèssa le roseole o. magari · e~x.atamentè , interpretati. Quanto una a·ccentuana tutte la . tinta Io:ro . nel mentre_ al- tale p-ossibilità possa; riuscire utile in determic11ne .s i f.anno petecchiali°. Il fe;nomeno stesso, nate ·cir.c qstanze ho 'potu'to io stesso toccare perper quanto meno viva.ice, si ottiene sempre an- sonalmente ·con mano. Della possibilità e ~ei che in piena convalescenza e guarigion·e, insie- vantaggi della diagnosi postuma è fatto ~enno me al. cosiddetto 'fenomeno della gomma da 1"a- anche in qualche Trattato recente (J ochmann, • 1914), ma il compito vi è affidato. interamente. dere . Se si striscia col dito sulla cute dell'addome alla debole pigmentazione residua delle roseole di .un convalescente di tifo petecchiale si riesce e alla desquamazione, · ,s ia pure svelata col fefacilmente a mètter~ in evidenza la desquama- nomeno della gomma· da radere. Dalle co_se prizione in cui la .c ute stessa· è j!l preda sotto for- ma esposte emanano elementi .diagnosti~i più ma di una fine' polveraglia ehe si solleva nel numerosi, più sicuri' e convincenti. I limiti di mentre la cute si arrossa .Iegg0rmente. Il quadro tefnpo ep.tro i quali la diagnosi postuma potrà che . così si ottiene som.i glia a !quanto a quello essei.. ·consen"tita , saranno meglio . precisati in d r ~lo striscio' della gomma d,a radere 'sulla carsegùit0 con ri·ce:r.che più este'se, le quali ,.diranno l ~1, d'onde la 1d1enominazione addottata (Brauer). ·. l'influenza che in ptoposito potrà essere eserci.Ora, ahc:he in piena convaldscenza e a guarì- tata ,dalla gravità dell'infezione superata, dalla gione conc~amata, io ho potuto sempre osser- individualità, ecc. , vare insieme col fen9meno della gomma da raDal punto di vista scienti.ficò, perchè esse decler e· anch e l'accapponamento della cute e la nunziano, non ostante l'apparente g11arigione comparsa di piccole emorragie puntiformi. completa, la permanenza di una speciale morAncora. r.Ja tendenza alla gan gr ena delle bilità, con tendenza a quelle manifest?zil)ni che

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della malattia son più caratteristiche, come se la·medesima, sopita soltanto in apparenza, continuasse. tuttavia in potenza•. s .appiamo dall'esperimento ch e. il sangue dei .convalescenti ·di tifo petec·chiale è ancora infettante, il che ci spiega non poche . -cose; pur tuttavia ooc6rre _ di avvertire che la clinica· dell'infezj.one petecchiale non conosce l a recidiva, \o.è complicazioni o :succoosioni. morbose in convalesc·e nza ch e pos' . , sano esser messe in rapporto con . c otesta parti. colare condizione ·di late·n za morbosa. Notevole J.n ogni modo 'il fatto, notato da E. Frankel, dell'attenuarsi della reazione di agglutinazione e della scomparsa della mèdesima m ano rn.a no che ,·anno attenuanc[osi e scomparendq i feno meni. provocati con l~ stasi. E probabile ed è anche desiderabile che il metodo della stasi possa avere ulteriore applicazione e non soltanto a scopo diagnostico, anche in altr.a affezioni nella ('Ui sintomatologia domini più o meno la te~denza alle emorragie. Proprio çli questi giorni in due ~asi ·di peliosi reumatica son riuscito con la stasi. a prç>vocaré. la form.azione di em orragié cutanee sot-. to forma di petecchie più o meno grosse e .anche di estese suffusionì sanguigp.e, ancora rispettivamente dopo 9-12 giorni dalla scomparsa \ di ogni altro segno morboso lo~ale e gener ale. ~

BIBLIOGRAFIA. M. m. W., n. 40, ·1911. c. DIETSCH. M. w.' n. 36, 1915. BAU~IGARTEN. M. m . w.~ n. 2, 19i6. ROSTOSKI. M. m. w., n. 11, 1917.

E. l

FRXNI\:EL.

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I poteri defensionali e l'officio protettivo degli organi • •

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viscerali e parencbimali contro i germi delle infezioni •

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08 - X CORPO o' AR~IATA.

0SPEDALETTb DA CAMPO N. •

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Sulle ferite ' .penetranti del torace '

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per il cìott. prof. VALERIANO SAVIOZZI . · Capi·t ano medico, direttore. . I

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Le ·o':Sservazioni p.e rsonali, in num. di. 137 (*), comprendono 96 guariti · e 41 morti.~ La prima s~rie risulta di 28 osservazioni~ (1915); la· seconda di . 109 osservazioni fatte nel periodo della offensiva e controffensiva del Trentino. La d:iJagnosi di iflerita p enetrante veniva ·a bi- · tu~mente stabilita sulla base .dei f.enome:Ili obniettivi rappresentati dall' emotor"'il'ce ' dall'. emdttisi, dall'enfisema sottocutaneo, dal: pneumotorace, · dalla disp.Iiea. · • .

Emotorace. - 'Nella 1a. seri(e di o&Servazioni · fu rìlev ato nel 6-0 % dei casi; ·questa cifr.a sale al 66.8~ % n ella seconda $erie, raggiunge 1•g5 % neJàe ferite toraco-addommali. • . ' Si associò all'em ottisi n el 25.64 %. Esso raggiunse· dell-e gravità' eccezion ali e fu più volte causa dell'esito retale dei feriti. CoD: esso sono coJleg.ate .numerosie questio11i non ancora 1·isolte, che rig·uardano la cau sa de1~'emotorace e l a coagulabilità diel sangue nella. pleura. . Circa la causa determinante Souligoux scrive che può dJipendere da lesione dei vasi della pa..rete_o da_ ferita dJe.l polmone·: L'hem.otorax par plaies dès v aisse aux de la paroi est rare. Riporto questa fr.ruse del lo scrittore fraJ1.cese, perch è dovrò, sulJa b ase ,d elle osse rvazioni ~)erso~ali, .v einir e .a conc'lus:ion1 d ivierise. È stato inoltr~e scritto che pér l'em·otorace dipendente da lesione de·i vasi della parete tara. ' . . ci.ca, ~i solito è in giuoco la mammarta intern.à o qualche suo ramo, mentre l'.art·eria · ri.ntercosta1e è abitualmentè protetta dal margine imferiore della costa. · Tanto I.a prima quanto ].a seconda afferma~ z1ane sono errate, coo:ne risult a dalle 27 _autopS!ie da me eseguite. Io non ho mai avuto ocoasione dli. rilevare alla necroscopi.a un em·o torooe dipeindeJ].te da 1esion~ d.ell' arteria mammaria in terna, mentre ft1rono nùmerosisslimii i ca>si dipendenti d~ lesione d·i un'arteriia iJD.tercostale, di gran lun, ga più frequente di quelli oatisati da lesione p·o1rnonare.

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Un volume in go gr ande, di pagine xvi-922; in commercio Lire ao, pei nostri associati sole Lire 8.&0, franco d-i porto.

Pubblicate in d uplice ,·erie, in due r:esòconti clinico-statistici d~rsi. (*)

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Data la notevole jmpor~anza dell'argomento, trattato esaurient*mente in questa recentissima monogr afia, in cui sono rias• sunte .le piu IQ.oderne nozioni anatomiche, istologiche, cliniche e sperimentali, ed esposte le svarià.te ricer che e le co~cezioni personali dell'Autore, ci siamo procurati, certi di· far cosa gradita ai nostri abbonati, il mezzo di offrire a condizioni vantagg iose un libro indispensabile non solo per chi si occupa di J?atologia speciale chirurgica, ma altresi per chi studia la · Patologia in genere delle malattie infettive.

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• .. • r . . "' <· Nella .Le&a l 'arteria i :q.tercostale si sp,ieg.a facilnieri. prima serle di osservazio'n.i rlportrui. 4 a.utbpsie in çui l'emotoraoe si era formato -' co- . te come il .sangue si ·ver.si nella ·c·a vità torac.iioa. , stantemente per le~ione dell.'arterdia interbo- I fia ttori che vi contribuiscono sono diversi; stalie; nella ~eGanda serie ho ~i.sto ~aiito. l 1una · 1° l'~bicazior1.e anàtomiica di essa .a con" qrlanto l'al~ra ppssibi1ità, ~Zll 'talv.o lta ,neÌ·Io tatto del. foglie'tto pleurico 1 ;parietale; . stesso individuo' as·sociate .ambedue 1e. c&use. 2? la · pressione negativ.a . ehdotdracica; . Nelle mie· a;utospi:e cbnto 15 casi .di emoto- · 3° la funzd.one respiratori:a. A1d ogni· forte .rac~ di orig.ine parietale é 8 casi .di origine in~pi.razio.Ilie la eassa toracica il polinione polmonare. · ·:. funzionar10 com.e! una .p omp.a a.spirante sull'a ' ' Per questi µ1timi ·si .trattava còStantem-ente di detta arteria impedendo la formazione del troto-' .• ~erite .a can1ale .,di Uiil, lobo polmo·n aTe (5 del .l;>oL ·p~rchè la emo·r ragia. s~ arr.estf è necess·a rio ' ·lobo ,. superiore, 2 dèl . lobo inferiore, 1 di un 'lobo · che là p'r essione endotorac1ca vènga ·.a superare· • · non bene stabilito)_. · · que'l.Ja c9·n tenuta nell'arteria, iill. ·che è poco pro. Talora l'emqitorace fu dipen dente- d.fl' 'lesionè. babile èl1~ av:veng.~, se doblbi.apio tr~rre delle. ' simultan.~ dell'arteria intereostale e del pol- deduzioni .._ dalle ne.sire osservazioni. .' . . mone, predomilrain.do .pra· ·1 'una ora 'l'1àl-tra '1eQuestç> meocandsmo fu ammesso anche per sione . n·ell~ pro:duzione dèll'emotorace· stesso. ferite del torace p11ecedenti ali'attUJrule guerra. L'emotorace· bilaterale tu ooservato 5. volte;. P-0laillon rfferì il ca.so di una donna ·che a veva · . . . . ' di solit'o aveva <?rigdne pai;ieWe d.a. un lato. e ricevuto ,u n colp.o di coltello a livéllo del VI spa-· · polnionàTie "<:J.all~~ltro; lin un solo caso ta' bilate- zio, interessante la pleura, il diaframma, e. pe- . .. ' ~·ailità era di origi·n e ·parfetale. ' .. netrante, nella cavità addominale. Malgr·ado l'e. . . ' Ne111a j)rod1tfiope ·dell'~otora;ce .<l'.i . origin'e : ·sisteriza di lesione di vasi della pareté· toracica '. . parietale entra in gioco la· frattura della 'e osta e• del polmone, si ebbe la morte per emetorace. soprastante 1aJ.!l'·arteria intercostale le.sa. Avve- Alla a;utopsia ru .trovato che il ·.sangue prove~enen·do 1<:\. frattura .costale si cemp,rendie ·fac'il- ,.. .niva dalla vena diafrarnmatica inferiore ed era. I .. . " stato aspirato nel i:bente c~me . l~ invocata. protez·iò.n e dell'.arteria, . torace attraverso la ferità del i,. diaframma. . . da parte dei margine i:Ùiferiore della èosta, non . ,, ·abbia pfù ragione di -essere sostenuta. Coagulabilità deL sangue , d~1U'emotorfLce. ~ · .Si tràtta per JQ .più di férl~e ·.da ,ip allet'ta· di · Dopo le classiche esperienze di Trousseau-Le' shr.apnel o ·00 scheggia . di granata.. . b1anc, ne1l cavallo ~ La -001n statazìone_che di san., Data la fo-:rmà de1 proiettile e la scarsa forza . gue ch:e· fluiva nella pl!eur.a, · dopo i~ sezione viva ch e lo . ani~a, essq, colpendo la costa, la dell'arteria inte:r costalie, · ·1coagu'lava in parte, spezza· non solo, ma per.· I.a posizio;ne d•i ·es•s a e ~ grande Maes~ro id i cl~nica medi·c a ·c on.cludev? • per la sua ·d iversa" resistenza nel . margine sli- nelle sue lezioni (vol.. I ) . cne il fenom1e.n o d-0vev.a. petti.ore ed tp.ieÌiére, ·seivola v;erso lo spazio .in- verificar.si .. . anche nèll'uoino. . tercosta:le s·ottostante· e penetrra attraverso • tl'i N.el 1901 Tu.ffier-MàJian ;pltbblicav:ano un laesso nella pleura. La frattura <eomplieta della voro sullo studio · fisiologico e. oitologico d·e'l- · costa o ;d·e l m~rgine inferi.or.e. di. essa l'emotoraèe e veni'Vano. a stabilire ··che il san. . . , ·p orta con.seguenteme~-te :la feritçi dJelJa .arte~a Lntergue · ne~la· pleur.a non co.agula. • costale. . L;osservazion·e sperimentale di Trousseau· era .. • La• frattura costa;Ie 'fu\ rilev.ata -~ll'operaz1oM in. aperto cont~asto· con .~uell.a, oliniça fatta da.l.· o all'autopsi~ . 27 volte; la. V~ costa è quelJ1a che 1·~1ntn.ente · ch~rurgo . di Parigi. 'ti ene il p·r imo p·o sto per ftequenz-a, Nel ·1904 Castenet de Gery raçco1sé· . . . v:ari <C·aisi Mi sono formatò il .convincimento che la fre- . in , 0,ui a;ll'o,p è,r azionè di. emotor.açi tr.aumatic:i, <roenzà della ifr.atturar ·costale sia JcÌf" gr.run ·1unga furono trovati .coaguli di grandezza diversa nel · • • • Superiore a quello ch·è Sl abitu.a lmente indottt sangu·é vers~to nella.· pleura. Ciò ha offerto arDieuJafoy per combattere, ;nelle sue a ritenere.· Questa opinione è avvalorata da:l 1gomento • · fa tto che su 16 · autopsie di ferite to·raco-a:ddo- Lezioni, ii concetto di Tuffier-Milian ·della in- · min.a.li (Ila. s.e rie) la . ft~tur.a . di un1a o _p.iù co- coagulabilì\à. Al t orrente. di queste importanti qu~tioni ste fu notatà 12 volte (75 %). · ·. portai la mta viva attenzione ·nei .casi di ;emoQueste fi;-atture costaJi sfuggono abil.tuaJmen·torace venuti a morte, eseg uendo la necroscote ·ad un fugace esaane ·clinico. . In ·casi eccezionali (scheggia di gran.ata piut- p1f.a;.: ·Nella prima serie ..dii necro1scopie (tutte tosto voluminosa-) i.Si è avuta 1a frattura simuJ- quante per emoioraGe di ·origine parietrule) non .. ' tanea di due coste .contigue. e si com:pren.de fa- · ~t.rov.ai traccie · di .coaguli nel· sangue contenuto ne1'1a· pleura ie dichiarav<7. .. cc c he se· avessi docilmente com é in qu ~sti casi sin. stat a più fàYl1to venire 00 l,lna concl11sione a vrel dov11to • cfle la lesione dell'.arteria interco·s tale. • 1

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schierarmJ a favore di TuMer-Mi:lian; ma una Una -0onfèrma di questa opinione scaturisce conclusione di tal , genere sarebbe stata troppo dalla osservazione di alcùni .reiperti di emotoasso1t1ta, inquant©chè 1avrebbe im·p:1icato la ne- raoe bilaterale. Nellia osservazione LII (ferite gazione delle osserviazioni ·altrui, ciò che no.n torace) e osservazioni IX, XVIII (ferite toraco- ' mi ·s entivo autorizzato di fare '>> . · addominali), nelle quali l'emotorace dipend~va Oggi sono ben l'iet-0 di quella pru:dent~ con- . da -q11 lato della 1erita polmonare e 'd'a li' altro clrusione e di non essermi fatto tr.ascinare dal da ·Lesione p.a rietale, si notò costantemente· ·1a · presenz-a o l'assenza di coag.ulazione a seconda diletto della gener.al1zzazione. ' della o.rigine · polmonare o p1 arietrule del , sanMi sono inv~ce fatto guJdare d·a dù1e ni:assìme, una di Murr.i « ' •••• chì tiene .conto soltanto dei •gue raccorto· nella pleura. Mi sembra che delle o~erv·azi:oni .a.natomo.f atti veduti da sè · stesso, senza .p restar fede a nel1la quequ.an'to videro g1i .altri~ fa dell a logica spropo- patologiche di tal genere abbiano, • ..si tata ed ha " un orgoglio biasimevolissimo)>, \ stione, il valore dJi. altret~anti esperimenti fatti . ( l'altra di C:laude Bernard: « .•. 1e role de la sul:l 1UO·IDO. ' ùua1e interpretazione si d0Ve dare a questo cri.ttque sér,i euse et vratmant utile, n'est ·pas fenomelllo ora positivo ed ora negativo? d~opposer des faits à . des· f.aits, mais de cherçher la raison des divergences apparentes ·aans les Le conoscenze fisiologiche vengono ~ invocate résultats et d ' établir par là les conditions exac- per la sol.uzione di un problema coSIÌ importantes des phénomènes ». · te, ma leggen.do i grandi trattati. ili fisiologia • Nella Ila serie ·di osservazioni ho insistito ~i trovano citate nume·ro~e teorie sul fenomeno nel~a investigazione e nel chièdere al'.L.a materia d~lla· coagulazione e nu11a di sict1ro è stabilito. morta il perchè del.la divergienza di optn.doni. A.du.cco · scrtve. ... « nonostante -le numerosisDalle n11merose nuove necroscopie (23 della . sime ricerche che - e la ricchissima m.esse ·di fatti . Ila serie} è risultato quanto segue: si è ra.ccolta, non siam-0 ancora .in grado di I:l sangue nella pleura non ·f u mai trovato dare una spiegazi.one. chiara, scientificamente co.agulato quando l'emotorace eDa · diipen.d1ente . :indiscutibile, .a ccettata · d~ tutti del .proe1esso , da lesione dei vasi della parete toracica (ar- tlelLa coagu·l azione. ·L'intimo meccan.iismo del teria . intercostale); al .contrario furono trov.ati fenomeno ·ci sfugge ,a,.ncora, ne è p·r evedibile se costantemente. coaguli quando l'emotorace: era sia vicino o ·lontano il momento in cui la· coagu1~ziione 1 d~l sangue . perderà tutto ciò che ha consecutivo ad una ferita polmonare. Info.tti su 11 autopsie di èmotora;ce con \ferita ancora di .. inesplicabile e .di oscuro ». Si potrebbe pensare che i'l · diverso modo di polmqnare· .troviamo .p resenza . :di coaguli nelle osserV.azioni VII, I~X, LII, LX (ferite torace) e cornportarsi del sangue <ii' origine parietale rigsservazion.i VI, IX, X, XVIII (ferite toraco-q,d- spetto a quello di origine polmo:p.are, dipenda d~lla m.aggiore quantità 1 dii ossigeno colla qua;le don."' i·-in 11) c1cl II Resoconto Clinico Sta:tistico. Nelle · osservazioni LXV·lII (ferite torace), · vftne in ·contatto d1 .s angùe qu.ando vi è ·ferita polmonare, data ·l a comunicazione che si stq.biXIII, XIV (ferite toraco-addominali), nel•le quali il fenomeno de:lla coag:ul.azio1ri~ non si verificò; lis.ce con l'esterno attraverso i bronchi, ciò che no.n ,.avviene qu:anido. vi· è .s alo ferita de11a 1}asi deve tener ·conto del. fatto che si tl'lattav1a o di una ferita polmonare cicatrizzata da· ~·ungo rete, per il. fatto Che le parti .molli retraendqsi tempo, con ·p ochissimi .eme. di sangue ·n elia. chi11dono . subito il foro d'ingresso de:l proiettile, p leura. (Oss. LXVIII) (ess:endo 1a morte. avve- ta;nto da ~vitare persino la, formazione del nuta .n qn .p er 1a ferita del to~ace, m1 ~ p.e r una pneumotorace: È più prob.abile però che l'endotelio della sopraggiunta inleztiooe .tiif•sa), o di una ferita limitata al margine polmç>nare (Os$. XIII), op- J)let1ra (Gome for.s e anche qt1ello 'del peritoneo) • divid·a con l'endotelio v.asale, quando è integro, pure che in.teressava .s olamente quella p_orzione la proprietà di .conservare .hl.quido i~ sangue. di polmone ·che penetra nel seno pleurico eom(Di·co' questo perchè in numerosei operazi:oni plemen tare (Oss. XIV). · Alla ne·~roscopia dì ·qU·esti ulti:mi duie• casi ·sull'adrdome e ne.crosc0ipie ·dii individui morti fu inoltre stabilito .che l emotoraée non dipen- per .emop.eriton·eo ho trov.ato spesso che il sandeva d.alla limitat1s.sima lesione polmohare, ·m a gue non era coagulato!). Inoltre le ferite ·gr.avi del polmone, , interesbensì da · rott\1ra di vasi della parete t oracica. . Eliminati qllesti t!.e casi si deve logicamente santi la pleur.a vj.scevale, deterrrcin.ano una leconcluder.e che !il fenomen9 del.[1a coagulaziOJle sione dell endotelio più estesa che non le ferite · fu costantemente positivo n~lle ampie ferite .a .d ella parete toracic~ e I~ maggiore lesj on e en• doteliale può essere la causa per cui il sangue èanale del polmone~ . 1

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IL POLICLINICO

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proveniente dai p o.l1noni coagul.a nel cavo pleu- Ciò dovrebbe s.igniificar.e che quesita facoltà di coagiilare de.f sangue pel1a . pleura si arresta rico. . _ \ . • In alcune autopsie fu . inoltre rilevato cl;le i per un quid, che a noi .sittgge, anche quando la coaguli stavano nella ferita polmonar~,_ l11ngo coagulazione si. era initliata per la lesione del il tramite del proiettile, ·e da 1esso ta1or.a discen- ~olmone. devano come una ·s triscia •verso ie parti ,più deNella letteratura si trov.a che que~e osservacliv.i della cavità p1euri·ca, come se il fenomeno zioni nel ·s angue .estratto dalla pleura erano della coagulazione avesse avuto 'là il suo inizio. state fa tte da Dieulafoy, Secquepée, Milian, È da riten.ere cl1e nel feno.rpeno della coia gu· Gaultier-Franoois, · conservando 'il .sang.u e per. i zione del sangue di origme polm~nare, oltre . due mesi; ne~ casi dei primi due Autori la coaJl fattore de11a maggiore estensione dehla lace- gulazione non .aJVV?nne, mentr.e si!. manifestò razione dell'endotelio, ne interv.enga un ·altro tardivamentè -n elle osservail.oni di M.ilian e di di efficacia maggiore. Esso rp1u ò es.sere :nappre- Gaultter-Francais. Io ho volJ.uto prolÙngare lo sentato dal contatto ·dri.:r:etto con una larga suesame fino .ad oltre lln semestre e l~ coagt1la perficie di tessuto, contatto che .s i verifi ca do- zione non è mai .avvenuta. po eiooni ferita, ma che è grandemente più esteso Mi duole di i1on aver potute pra;ticare degli ed i~tìfi.\.o nella ferita ,a, canrule de1l polmone (1). esami più fini essendo sprovvisto di microscoSì sa che .il contatto dire.t to cogli ·ele·m enti pio. Glii . studi citologici precedent~mentè fatti • dei tessuti cruentat.i fomenta la ·Coagu1azione d. ~ Tuffi er-:_\filian~ Gaultier-Francais: Sacquein alto grado e .si ritiene .che ·Ciò dipenda dal pée, Dieulaifoy, Burnet, ecc., h.anno condottd ·fatto che i tessuti dà11no una notévole quan- 1a concordi risultati, che nel sangt1e dell'emototità di trombocinasf, per cui il trombogeno del race non avvengon~ fenomeni 1em.olitici. ~~·gue·viene trasformato più presto ed in mag- !>. "I corpuscoli rossi ed i leucociti conservano la g1or copia in trombina, la qu.ale, in presenza loro vitalità, come s.i può dedurre dalla conser'l> di oalcioj oni, pr oduce· la coa gUl1azione. . v.azione _·del'la loro forma e dal comporta.m ento Altre importanti osservazioni furono f:atte coi vari. ~eagenti. ~ lll sangue pleurico es.tr.atto con la toracentesi, I globuli rossi verrebbero riassorbiti con una nei casi in. cui q11esta oper.azione fu giudicata certa celer~tà, la quale pure è stata studiiata. necessaria 1p er .spostamento rl ,._ll' .-.· cardiaca. II) un caso di Dieu1afoy, nel quale si fecero ~o avt1to. '.l.>opportu:qd.tà di co,n servare il .sanv.arie punture esplorative àlJo s.copo di studiare gue di cinque individui 1>er oltre- un semestre le inodificazioni del liquido, si ..notò che in un e di esrtmina rne i ·càra tteri organolettici a di- p1er~odo ·d i v.e nti giorni la quantità .di globuli stanza variabile· ·di · tempo. Il sangue fu con.ser- r.ossi' era discesa da ~,100,000 a 35_,000, mentre vato i·n com•urui bottigl.ie di vetr-0 . scuro,. -tap- el'anO aumentati t leucociti da '4000 .a 6200. 1n , pate con sughero, ,che ·s ono ..state tenute depo- Ùn caso di Tuffier-Milian lL gl~buli rossi dell'esitrete in un ma~azzino del1l'ospè1dialetto. Gli .e~.a­ motorace discese·r o in sedi:~i giorni da ~90,000 mi ripetutamente fatti, travasando il sangt1e, a 22,500. ~ hanno dimost1~ato cl1e il fenomeno d1e~Ja •Coagu- · . Stabilito che questa 'progriessiva e r a1 it~n dilazione .non è mai avvenuto. minuz.i one delle e:inazie avviene per riassorbiNetle bottiglie .s i è svì1l1ppato d·el gas da p l l- mento e· non per emolisi, s ,a cquepée ha spietrefazione, ta:ntochè i tappi, al solo tocca·r li ve- gato il fenomeno .ammettendo~ che i polinuclear~ _ nivano lanciiati dalùo stato di t ensione del gas .. e i mononucleari inglobino i co:rrpt1scoli rossi e Il sangue ha assunto di $Olito· un colore nera- · 11 distruggono, ed a:g,gdunge, che anche le celstro, pa:ragon.abile al virio dà visciole; talvolta· . lule endoteliaii ·d~lla pJeur:a, per un'azione disi notò un deposito pulverulento ma non m ai gestiv1a intra.protop1asmat1ca, coo,i)erin'o a.illa . veri coaguli. Oss. VII, VIµ, X (ferite torace), detta distruzione. Oss. VI, VII (ferite torac o-~d dominali.) . :E: da rimarcar,s i iil. fatto osservato da Dieu•Lo stesso reperto neg1ativo si è avt1to nella os- lafoy che i corpuscoli bianchi aumentano man servazione VI, nella qu.a1e alla nècroscopia e- m.ano -che i corpuscoli rossi scompaiono, fino rano stati trovati coagl1li n el ~ al)l g11e p:le11rico. a1d elevarsi il loro · numero da 4000 ia 8500. Febbre neU'e'niotorace. - La temperatura fu (1) ~e11to il · dovere cli ringl'::lzi<11'~ ll n1io lVIaequasi sempre febbrile, spesso superò il 39° str o -di fisi><>lo:CT·t p rof. \". Adu rc-o, il qua le cç>n la quando i1 versamento ema~ico era abbondantisstu1 solita cottPRia mi ha dato p}."eZiosi suggetisimo e si nta,1},ten·n e talom per molti giorni, inm~nti ~ulla interpretazi-0ne dei fenomeni da. me -Osdipendentemente da complicazioni infettive. servati. rieo11oscendoli inoltre degni della più alta La elevazione febbrile ftl talv~~a notata nella 1

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pri111a e nella ' econda giornata e ciò è contro 1'01)inione di Souligoux il qu·a le. scrive: « ... la fièvre 11e sourvie11t. gt1èl'e tiue da11s les trois ou quatre jours qui st1ivent l'accfde11t. J.e i1'ai pas t'rouvé tln seul cas où la fièvre fui notée dans les pren)iers :rr1on1ents de l'ép ,anchement sa:ngt1in » e nqn è affatto vero che -« les faìtes signalés de· flèvl'e aseptique sont exceptionnel-

les .». · La toracentesi fu e.seg·uita 11 volte e .ad essa i r1_c~rse sen1pre tard1v.ame11te, i11 genere' do111> l'ottavo giorno, per e~itare n_uove e~norra- . gie. Le irtdj cazjoni !)er e~eg·uirla f111•011<) "' trovate nel co1Jioso en1otorace co1l posta111ento clell'area cardiaca. Il 'liqt1.i1dò estratto, i11 ol>ibe<lienza al precetto li D.i eulaJoy, no11 fu 111ai superiorie ai 000 ·Ome. I Ti$ultati furono pùco ~odd~fa cer1ti perchè sei volte s.i ebbe eg ~1Hl!lfe11te la morte .. In lln caso Si .e.b})e una IlllOYa eDlOl'l'agia eni(lopleurica llOStante· che la tqracentesi fosse stata eseguita i1l nona gior11ata . ..~gli e~iti sf.avorévo1i contri. bui1:on o. co1nplicazioni clel ·decorso s 11 ccessivo, " cioè q. volte la perica.r dite e 2 volte I'erçpiema, tLonostante cl1e per qyest ' ul timo sì fosse provvetlt1to coli a to ra coton1ia. · 'Enlottisi. ~ Fu osservata 31 volte Sll 106 casi con1ipletamente st.ud~ati (29.24 %). Ventiq11attro volte si assoc.iò all'emotorace, 8 ·volte vi fu e~ . 111ottisi senza contém1)oraneo versam.ento ematico nella pleura. La durata del.l.a emottisi f11 di solito dai 3 ai 6 giorni; ;jn u11 :;o1o caso cessò nel'la prima giornata; il massin10 della d 11 rata è stato· di 15 giorni (Oss. LX-XXIX del II resoronto). Sembrerebbe a. prima v~sta, logic.a mente, che nelle ferite poh11onari questo feno111eno dovesse esser e costante. Ciò i1on è, e su questo fatto già Castenet de C~ery aveva· richio1na,to l 'attenzione qua11do raccolse nella letteratura 11: ossel'vazi'oni .cli emotorace e tC"ovò l' emottisi solamente . in otto -o . if ieci. L :en fis et11a, sotloc·uta1ieo fu notato 5 volte ne.11a lJrima se.rie di psservazjoui "e 1 i volte nella seco1~da seri.e (17.95 °{1) .- È q11 e:~to 11n in.t omo cl1e perJnette • subito al chirurgo di affernl'ar,:e che la ferita è no11 solo pe.net1·ante, ma che con gra,i1de probabilità jnteressa i1 tess1lto polmo~ nn.re. ~'a;rja del po1n1one viene a.d oc.c1 1par.e la ca~ità p-lel1rioa e da ql1est'11ltima, sotto l'in. fluenza dei movi111e11ti re. piratorl, e sopratutto della tosse, si 'infìlfra nel tessuto 1sottocutaneo l)assaindo attraverso la lesion e della pJe11ra parnetaJe. Questo' fenome:po pu0 essere localizzato .. o ge .

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1,a forn1a localizzata fu osservata 18 volte ed u11a ·volta Ja f or11) a ger1eraljzza ta. Q·uest 1 ulti1na fol'n1·a ft1 ' clinicar11e11te 111olto interessante: un bersagliere f11 colpito da: una paUetta di ~l1'ra1111e[ a l b,r~a.cci o ~ inistl'o; il pro~ ie ttiie, conti1111an·do il s uo corso, attr_a versò il ' poln1one si'nist·ro f ratt11 rtl11do la q11ai·ta costa, ed esaurita la forza vi y·a, i ferm·ò sotto la c ute ri el tor.ace destro sl1lla lir1ea l).aravertebrale. ..\fl ·e.san1e obbiettivo si i1otava 1111 as·p etto ver<l111e11te mo'Sti·t1oso de1l'individt10. Le l) ~tl 1)el) 1·c . erano tu111efa.tt.e al• punto c.he J.a rin1a i)al1)ebrale cr.a ridotta ~d till ft Jinea e l 'infermo era c o~t1 ·l') tlo, per Yeclere g.I i oggetti. a divarica1·e ·1e palpeh re con le n1ani. Nel tro11co ogni dépries. ~j o11e era sco1niparsa ed avev·a , aiss11nto aspetto cilindrico; lo ·scroto di volll1ne . ellOJ'lne; gli arti i1on erano de.for1nati. Alla ])al1)azio11e si avv_e rtiva il caratteristi.co cre1)itìo niv eo delraria r a.ccolta sotto la ctite. ' 11 fcl'ito dicl1ia rava c.; l1e l 'enfisema ~i p1:oclusse in n1odo fuln1.ineo · nel momento ·i n · cui iu fetito. O ieci giorni d o1)0 J'.aria era tutta quanta

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riasso bi ta. Nei casi di entiseu1.a localizzato sconiparve ~en1pr e nella prima settiman,a, spessiss:in1-0 nei • pru11 i t r~e - o ql.1attro . gior~rl i. C.ollu pr.o duzio11e _delil'enflsen1a sottqcula11eo è co1l leg a ta la q ltestj ou e se es~o ·s ia se111.1)1·e .l111 fe1to111e110 di1)e11dente da lesioJ.1e pol:111or1are. L a te11d·enza oggi è a r.1solvere il proble1na nel gp11 so cbe esso può l)·rodursi a"Drhe l)er tLnB fe'!

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i11"teres. sa11te 11 ie ·s11to.. 11oln1011arr, a11• zi rlobbiamo ng·g iur1gere cl1e Goffres, s1)eri1nenta,ndo s ul e.avallo, ve1111e alla co11cl11sione cl1e . c111ise1111a si può P,rod11rre à11cl1e con ferite i~oJ1 rita

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p ~netrp.nti.

.\ìeJle mie osservazioni, nelle qu-ali d etto sinto1no era nresente. fu <:011statata ·sempre la pè. . 1 ll~t.razione .del l a fe r1ta. · 111 1 casj ·\riisti all autopsia f11 trovata se11lpre Ja ferita dà poln1011e . Que~lo eh-e si può co11 sir111·ezz,a affennare ~ C'he I'enfisen1a pn ò ~procl111'. si col Ia. sem1)1lioe .le~ione cl e li a pa retr pleu rie a se ._i ha pne1ln1otor.ace. Un esen1pio di1nostrativo l' abl:jan1u 11ella Osser :v azione XIII della I serie: ferit a • a.1 IX . s1)azio co11 fratt11r~ di costa, en1otorac,e inizia l e ) · nor1 traccia. di . e·nfise111.a . ottoc11ta11eo. Incisione e leg.a.tura dell'arteria intercostale. J)t1rarite 1'operazio11e si forma un pnel1motora ce e subito c(opo t1n en,fisema sottocut~neo, eh.e 11 on esi steva p'rima dell'operazione, e che si formò sotto i colpi di tosse. Questa osservazrione può considerar~i come t111 es1)erimento fatto smll'uomo. ~

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Il pneu·rn.otorace è una eventualità r.ara. vuto alla lé~one. del,l'arteria interco.s tale, perConiplicazioni S'llppurative. - L 'ernpien1a fn cl1è sop-prim~o la ll'ressione negativa èndoosservato tre volte 'nella p-r'Ì.!):la serie e sei volte· toracica, si v:Lené ad eliind nare i1l fattor e più nella seconcLa serie. Fu provvedttto colJa torairnportante dell.e emorragie ler1tamente pro<~ otomia. I11 sette casi si ebbe la gl1 arigi.one, ·i11 g ressive, è cioè l'aziq.n e di: l)ompa d~l polmone • due l 'esito letale (settice1nia bronchite diffusa sull'arte_ria s tessa che irr1pedisce la formaziorle del polmone dell'altro l ato). flel · tro1nbo .(vedi 1° Resoconto Cli.t1i~o-Stat.i. In un caso si ebbe un ascesso polmonare cl1e stie<?, 1916); ftt ope 1·ato co1l s ucces~o; in un altro un ascese) i~ r.aticare la · Tot·acotomia e la ·P11.eumoso clei n1ediasti110 oosteriore che fu riconosciu ,. tornia 11.o n DP}Jen~l_ si forrni l'empiema o l1a·scest o ·a 11' autopsia. so polxnonare. . La suppuraziooe per lo più si an.nu'1"i.zJa co11 . Zona delle. 01J< razio11 i cli g ue\ ·ra., febb;·. 1917. r1uove elevazjoni della. 1 ternper.atura e con ag- · ' gna'Vamento delle .ieondiz·~oni. gene1·.ali. .Qiteu\ lafoy raccomanda di praticare .Ja cultuI·a del . " liqurl.do pJeurico per sorpre11dere. iJ momento J\'lEDICINA. in cui si .irtizia la trasforrnazio11e ~uruJ~ta.; . . . J1egli ospedaletti da cam 1p o ci fareaù0 guidare Sulla freque11za del pairatifo e .sulla, moltepli<iall'aspetto · n1acroscopiieo del liqtiido. . cità .dei tij)i batterici, che lo . producono. F erii.a d.et pericardio fu n..otata tre volte: in ( GALlWTTJ , La ':\XII )! . '" tutti i t.re casi si sviLltppò·. u11 processo di peticardite. fil) ri i1osa cl1e influi con siderevolm e11 te Ir1 questF lll~1ni tempi si è costatctto cli.e il . s 1dil'esito jìnale. 11u 111 e t· o delle 1nfezion1, cltnica111 e11te ct~agnosti.­ Terapi a. - 11 trattarnento delle ferite pen e~ <.: ate con1e tifo e cagi-011ate illv<'ce cla ba·cilli l)Ut1 runti c.l el to race -nuò essere cosl. s intetizza.to : ~ . 1·atifici , è as.:;.ai più grand(l tli ·qua.rito . pr~n1a si. · r1) ripo8-0 assoluto, n1011ì11a, i:niezi oni eociel' e.devà. - Assai poco $i cot1n~ce della cl istt"ib 11• • ta11ti, vescica di g hiac·c io, alimentazione 1i- ziou1e geog rafl ca delle in.fezio11i: i)a.ra tiliche; sen 1c1uict.a; · · b l'a tt1ttavia che esoo sia.no· tanto ipilù f'requenti u) la torci c en'te~;i costitt1isre u11 '.a.r1)1a n t111 a.nto più . ci a.vviciuiamù <tllè · zo11e tropicali. do·Pi)iO taglio. Essa. è })eri.Jco~osa neJJ.a pt:in1 a 13e1ù1a1·d ·e Pa1ias, in F.r ancja., su 305 ·casi stuI settin1ana pet'chè éSp o ne al pericolo di nuove diati co11 la ea110Clùtùra. trovar ono 167 i)aratifi cinorrag·.ie, .e, sotto q11es.to punto di vii.sta, T\un e 34 tifi. Nel Gia.n1)011e Ja. diffu sion e del J)c1 1·atif'J -si è molto tranq11 il1i nemmeno neJla second a è. a.ssai g·rande. T11 qt1alcJ1e 1egiornie dell'Americ,:ii. setti:1r1ana.. Qua11do si è costrertti ad eseg11 i 1 ·1~­ il .50 r,, delle f ebbri tifoj'dd s ol1·o dov11te u paral' bene tt.n ifot'lllarci a l -nrecet1o cli Diénl afoy- 'd' i t i fì. Il pàratifo A è i11 ger1e raJe a.ssai n1e i10 frr - • . non rstrarre nltre 500 eme. per volt a; que.nte del paratito B: Ju J) C1'Q frfjqlte111 Lssin10 e) gi 11dic.o necessario, i11 ·basè ai r euerti ùel- nelle tr·upp·e 'ane~te, cl1e oéc1tpa J'l)!l(ì la pe.nrisola , -. le i1ecroscopie. eseguire l 'allacciatl1ra dell' arcli C~allipoli e nei Balcani. I· te ri a. i11ter.costale les a., quaindo si· rittene · che · , Studi' fatti i·n rapport·~ alìa gnerra attt1ale co 11rlizioì1i di l'e·motorace ·s1a cli origine parietale. L~ lega- fn1111i0 ritenere che l e anorn1ali • vita e di a1i1nentazd.on·e ·4ei $0-ldnti fav·orit-;ca.110 t11ra · d el vaso sa11 gu ina11te piuò essere fatta n, più l a. aìffusion:e. de l 1>aratifo cl1 e del tifo. Seir101Lte della ferita co11 u11.a,. p.iecola incision e· e condo osse1'Vaz.ioni di I.. ando11z~', lo. p1·n1H)I zion " sotto ane~testa locale; t 1·a i paratijosi ed iÌ Mfosi sare~be d1. 7 étd ·1 e d) fino daLle •p1·i1n e autopsie pensai di speRi1nbard s11 656 e1no'C11lt111'e n e trovò 16'i· di tifo, l'in1e.ntare il Ln etod o Forlànini, ma non essen' . rlo i11 p·ossesso dello strun1ento dovetf.d. ri11nn-. 121 di paratifo A e 54. •dii parai if1) B. L'Autore estese le s11e personali rj cel'rl1e a, ·• l' ia re a.ll'id.E>-?-. Og·gi leggo che i·l l\forelli, aiuto 159 ·e.asi, chle fi.1ro n o esaminata con In l1rova: •• d e.I Ir orla.nini, 110 otte•n llto ottimi i1s1liltati a.spi• • · ra.11ùo il ifquido enl at.iéo dalla ple11ra ·e osti- cÌella agg·ll1tinazione, .con l'emoC11lt1t1·a e c:o n tuendolo ro11 .a rià filtrata (Pneum0itora ce a.r- 'f!·li isolam e nti da Ile feci. I · ri~i.1 liati , fur ono i ~gl1enti: di 459 malati , clintica.ment€ ·fliagnot i t1riale) in 4t1ant.it à t1fficiente da schiaccia r e • stirati con1e tif·o, 77 (16,8 ~lo) ebbe1"0. .llegat iva il i1olmo11 e eofl .i mpedire ch e esso sang~uini ulteriorm.ente. Il l\fol'elld non lla rla, nel s11 o rece11- la prova diella a gglt1ti.nazi·0ne; in 19 il g-iudi:r.io otten11ta aggl11ti11.aziOJ1e . tissimo lnvoro dell'en1otorace di urigine pari.e- fu in certo, essendosi ' . tale, ma Le n1ìe n timerose a11topsie n11 indl1co- . di grupp·o. Degli1altri. 362 r·asi. 184 (50,8 °~ ) erano ·.. no .a ritenere che hl metodo dovrà pienamente di tifo, t:?Q f~5,4 %) dii paratifu B, 29 (8 ° ) df paratifv .I\, 11 (5,8 %) di paratifi anormali. corrisponder.e anche qt1a:11do l'emotorac e è do• 0

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SUNTI E RASSEGNE.

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Bif~rlllll rned_ic~; 1

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fANNO XX\"' , FASC. 19] .

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SEZIONt~

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PRATICA •

rieerr he cli a lf1·i, e l' H~colte dall' A., ni 10}1. ·ca!;i ,' cli t'lli 186 (13,1 %), lì~gativi, 5.Q.1. ·1·i. :-;·11lit-lrono (li tifo, :387 cli pa 1"at ifo B, 30 Lli .1>ara1ifd .~, 811: ·cti ,PH.l'atifì i11detern)·in ati. . J) a ll'i11si.eme si 1>11ò quLndi concludere che per 10v ca~ i clinican1ente di çlg·110 ticati come ~nrfe4ioni t;i.fo\d1 , · 5.4. erario d.i tifo, 46 di p~i·atifi. È a d11nqu e ·notevole la frecr ur:-1 za .del paratJfo i.1•a j i1òstri soJd'ati , e q11ella del !)al~'a,tifo B è molto rhFi ggiore. 'Trunto nielle rice·r è·h e deil' A. quan-to in quelle di altri .si eJ1bero dall e emoc11lt ure \.. . da isolamén.t i clalle feci stipjt.i ·di para ttij, ch e, ~om:i ­ gl ianti per ca1·atteri mot'fologici. .e c11ltu·i iali a·i 1>aratffi A e B , Il.e diffe.r ivaJlo per il loTo ..co;mportamento verso gli id·r a ti d1 carl)OJ) io e 1)er le lo l'Q pro1 rietà d · aggll1t:friazione·; Qon o qi1esti 1 p::tratifi ai10 ·mali' che r ap;gi11nsel'o il 16,8 % 11Plle r icerche del Galeotti. \ I~ no ro com.:i -le speC'i batt .. riche del gruwo coli-paratJf0 p1 esenta110 molte varietà e varnno allChe f ~.cil1nente soggett e a va1i a zi • n i pe,r cambia.n1er ti, t:v f'nt11a.li di ambie1tt ' : .A,. parte p~rò ~· ti1)0 ba ct1)riu 11L coli, di paratifi son o co11osci ute, , oltr r l a ape:eie A e B; q11est:e varietà: • a ) il barilln .pét • a1i fi.co e, ]>atogeno del pari p er l'uomo eI Rer g i animali; · . · b) i paratifi co reo.z.ion e positiva. per 1 inJ )étlle

contro u11 a ltro, a.nc.: hè inolto vicino ; ciò serve

a i-$lJti1egaJ~1ci .alcuni 1'at.ti 0 sc nri della epidiemiiologia cleJ tifo : ln. non l'a r a l'jpetizione n ello stesRo b1ctiv]duo j11 te111p i viciJ1i di. m alattie tilo idi, In maa:1canza di lsi eiro-1·ea.zibni ' postitlve q·u.aJl.Jdo - ,i nsi11.o i para tifi A e B, il p a rziale 'insuoceisso clell€ ~ aiccmazioni; l1on solo. col semf)l1ce va-ccf110 antititfico, ma a 1tch e con vçlccini ca.ntenentJi ! cl n.e b aieflli paratifi.ci A e B. . I•'t1ro110 ~tudiati 13 tini cliffe1·e.nti di hclci11i, .. ' cl istà11ti dai ttpi A e B , ·oo aJtri a.Tueora ·s<Xrl'o in 1

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di studi-0. ])·e vesi · adunq11e T'isolvere . la. qt1i·s ti<me se e

C'Ol'SO

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comie si dehba m t1ta 1 e la costituzione dei va.cci• ni, in m odo da renderli att.i n p1 oteggere contto • ·tntte le infezjoni di tipo tifoideo. •

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P. C.

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dol o ;

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e i }Jarati.fi e~ con1porta111erito a nou1alo vr rso certi zn ccheri; • <l ) i b,acilli isorati d a C<LstellaJli ( b. rrsiatirus I e Il, 11 . col.u111Uensp, b. freyutP11.,·is ). Qn-eM.e &0110 le pri.n·ei1J ali di~tir1ziorni delle rie.tà d ei ba.rilli IJaJ'atifici, i cui caratteri diiffie,. renzi u.li -11i ~1 in1n - ' o 1tar1ti cunsi sto n.o nel le p 1·0lll'ietà di fe r111er1ta r e diversi id ratj di carboni o, e nell e ,.,e,azio:ni .Ln1n111.nJtari.e . .P oco i:>erò ancora .si . se:L se que·sti r,ar atteri costit.uiiscano l)ropriétà .fìasse e ~tabili, 01)pure siano m1J tevoli , a ~ec&nda ·delle condizi o11ii di vita. r,e condizi oni di vit<t ciei soldati al ca1npo . . cu11tr1b11ilscono· certamiente a far va1iar~ 1a flora i11l e tinale clei soldati , sia 11 e r i contint1i contatti fl'a ·n o n1 ini, p1'ovenle1ìtJ dalle. diverse l) arli • ~l 'Tt à.lia e p c~ r tato ri quti11di' d ei g~1·mi più vari, si <l -l)er le .cor1ctizj,oi:-1i di vita' disagiata, p er la \ poca r>11lizia e per l a faci lità delle conta.mil111azjt}lli dei c!b i e. èlielle acque, ~a i1e.1· l a filttlition e prevaler1temer1te c~ 1 ·11ea. Qu~ndi è fta l e t1·11pj)e com})attenti ch e è fa.c:i1e i sola.re qt1ie1&te. va rtetà ano l'n1ali di pl.l r:n.tifi. • f11c-)ltl'e j. ~nd dett·j gen11i proclt1cono m.alatti~, l P quafi di i1oco si di $ ('(L tnJ10 cl u1 tifo adclom insJe, ' mentre .le reazioni im1n11nita.ri.e son'() ' di

vn.-

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verse.

·. •

L 'imm1111ità di nn ti1)0 nort vale a.

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protegge1·~

s 11 l I

comporta.mento del bilinoge110 nelle· nifezioni tif f)idi e par~tifoidi. a.ilo stud.i o della bili11.oyenPsi. GASBA,RRfNI. FOlia ~Jediaa, 1917, lìll . 24-29).

('oritril>uto •

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r.; A. .dopo .

aver ·.riass1111to - lo ·sia,to attu.ale d.-e1l ,L u• Liesti one urobili n i ca e di1nosl 1·ato e l1e lH teol'ÌR e1)~1o-inte~sttnaJe,. fra le teorie a.1n1\1e~e sulla 15·en1 ~1Si d ell u robihnuria, · è la l)iii accett n:bile, cume si desume d a lle osse 1'vazioni ~11e:rin1 e11tali e c:lini~he, 1n~tte in .rilievo il vaJore c li11ico .(]ell r iper ed ipobiJ.ini~ l / ·eliminazi·o·n e -d el bilinogeno - con1e· ~ i sa è i1ulueri.zata dalla dieta, dallH• flor.a intestinR · • 1e, dalle con·clizior1i motri ci <leJl 1intestin o. Cosj , a paritù ·clèi diversi elen1enti ch e regoln11 (l... i I ve rsar~i della bilintbiina. 11el tt1bo ente1ico, p11 <'1 l ~t dieta lattea ·f ar diminuire ì·l bilinogen-0 neJJ~ fe<'.i e nelle l1rine;· in qu esti casi J'azione dell:-t tlleta .' lattea .consi$te esse nzialmente nel 1l1 odifi care l'an1hiente microJ)iCo intesti11 al e, pe-r c11i i p·roces8i1 di g.ssidazion e ,·e11 go110 rid otti . al ij·ari de l processo. putrefattivo. (.Jtiva, Zoja, ec-c.). Qnanto alla flora. dell'intestino è o rmai d a ti1tt1 ri c~on oscii1to qu.a.nta i1npo.r tanza . i d ebba atl e!-1sa aooegnaae J1ella produzio11 e del b il1noge- · no: se . i· batteri m an c~uio . 11011 vi puù essere biJ.inogeno n elle· feci , nè r1elle t1rine. Prova ne~ si~ il .ooonato . ..t\.nche la &perie d ej bat.te1~1 in·t1uisce . Hulla for11tazio11e del ·hi1inogeno ( Steen~n1n), s i a 8.u me11ta.nclo i pro crssi cli clecn111p osizin.i1e nel 1· inte::;tino (Gel1ra1·clt , ·Bargell]ni), sta. n seconcl .i d el loro potere di intaccar e con ll'laggior e fari (Riva). 1Jn nett 11 . lità una bile di natura soecia1e . rapp-0rto esiste pure fra· la qi1antit<l del hilinogeno e le con.cliziQni 111-0tri<'i del tubo dige1·en t e: • i batkrì intestina.li p el' compiere la tr asformazio11e dell n bile -Ln hili11ogen'O ·debl) ono agire pe1 · .1111 certo te1n1)0 sltl la bi1irubi·n a, a ltrimenti il

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IL POLICLINICO •

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[ANNO XXV,· FASC. 19]

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})igm e·nto biliare .s arà e~ulso inalte·rato e ver- di" Hll distrutta e di bilirùbin·a forinatasi e che · rit per cons~g·uenza a mancare anche il bilino- le modificazioni di qualità del·l a bjle hanno for• ge110; e quehlo Cll.e si verifica in seguito a 'S OITl- se maggiore im1)ortanza 1n el ~nso contràrio . ' n1inistrazione di Irurganti o in casi di ·dia.i1·ea. cioè qt1ando avendosi formazio11e di· biliverdinR i1rofusa (ipobiliriia dia,rroica) . Se quest'ultima · . clalla bilir-nbi11a, dimin11isee la qua11tità ·«Ìel h!è m·o dica il bili11ogeno J}Uò trovarsi -semplicelino$'eno, .che con1peterebbe alla q11antità di Hb. lnente dimint1ito. Ciò vale p~r i casi i11 c ui si :1 che .si è distr11tta. • · p-er nulla àlterata la funzione epatica e si .abNell' arremia pè1•niciosa tJrugressi va. si· p11ò nhia . l1na normale produzione di bilin.1bi-na e vère anche ipo ·o c\bilinia, ron1è grave segno clj quin·di una no11male ·diS!tr11zione di Hb. In cona plasia de.gli org·a.ni emopoietici (Ceconi. 'Sisto). tlizion i patologich e (così, . ad es., in alcuni pro- Si ha 11robilinulia per azione di ve.l enì ~moljcessi emolitici) si comp r.end·e ·come l'aum_e n.t o tici (ad es. in a~velenamentì da cloroformio, da cl'i bilinogeno possa essere in !Jarte mascherai.o piombo, da fosforo, ecc. ). lrl que'"'t ultjrno ca~o 1 cla un'.a t.tiva peristalsi inte.stina.le. Un ·azio11e qt1.amdo la cellula eJ>ati·éa è così alterata da non tlel tutto op]}osta a quella esercitata dalle pro- produrre più bile, ~i ha i11vece iipo od anche ahi. fuse diarree ha la .stiti cl1ezza: in t{hli con.dizi.o- 'linia, qt1ale segno clelle grave lesdone epat].ca. 11J lo stercobilinog·eno è in qt1_an ti t.à supel'iore (Riva, Zoj a). : , alla n1edia normale (iperbiLinia da stitichezza) . _ E or1nai ben a ccertato iJ valor~ che ha la de- f J_;a dete.rminazioo:ie del bilinogeno fecale ed terminu.zibne d~l bilinogeno nello stabilire il lt1iin.a.ri<0 rap1)resenta 11na preziosa ricerca di grado ·di occlusiioné delle vie biliari, nella. dialaboratorio, tanto che oggi si sente il hisog·n o , g·riosi fra itterizia da occlu sione di esse ecl it teper valutarne con esatt-0-zza 11 comportamento rizia pleiocro1ni{'a '(Riva, Zoja). Ql1ando esiste e trarne lltili J ecluzio11i pratiche, ~ esaminare occlusione) del coledoco l)ef caleÒli, pe1· 11eoplui.n alct1ne fo rrne morbose ripetuta1nente le uri- ~ te, per flogosi- catal'rale o per altra· ca usa, si. ne e le feci. e tradurre in curve i-valori ottenuti. r1u it)O:Qilinia · inte.c::tiJ.1nle, a. cui segt1e ip·o od , L ' tt L'obili11tu"'i.a è stata be11 studiata nelle ma- H.bilinia urinària. Il g l'aido della ipobili11ia è in latti1e che ·dec.o rrono con forte distruzione dei diretto rapyorto c q~ gi:ado dell'occJusiooe. In· globt1Li rossi, legata ad elementi parassitari, a,· tt1tti qu~sti · oasi 1 .itterizia si differenzia dl"l cause tossiche o tossi-int'ettive. È nota l.'inftuen- · quella dov11ta .a pleiocro~i~ pilia:re, che si_~\1 7.a della dis1tr11zione ·d elle emazie ·Sulla prod1.1.- compagna invece ad ipe1'bil.inia. • zione del bilinog·eno: ÌJl condizioni ·p atologiehe . ~ifolti processi iì1,f ettivi decorrono con aum€n• • il suo .aun1ento (iperbilinia) indiiea i·n genere io d .el bilit1ogeno fecale éd .t1rinélJ'io (reuinati' w1a mag·gio1·e produzione di bilirl1bina e perciò 'smo. a1iicolare ac11to, polmonite, scarlattina, · 1cer~l1e una n')ag·giore di.Btr11zione di Hb; in tal inodo si .ecc.). Per il tifo addorninale le scarse ri • · può dal bili11ogeno fecaJe ed urinario trarre un che poss·e diam~o i1t proposito non conS€ntono criterio· pe1· gi11di~are de11·eqt1ilibrio emoglobi.: .di trar.r e. conclusio11j sic11re, r elative so1)lrattutnico ·d el n ostro -organismo, a d<ttto però cì1e si . to allo stadìo del male in cui Sllole osservar$i t'eng'ano prese11ti le va.1i-àzioni. dell'Hb. Ben u Ìperbil~nia ed ·arie cau~ che 1a detern1inano. 1·a.gior1e Zoja riichian1ò -a n.che recentemente la Così, per es., mentre a.lct1ni A t\. hanno tr.ovato attenzione sul valore teorico ed en1inentemente t1robilinuria quando Jn r 11rva termica· ·C-Omin, pratico della dete1·minazione del ])ilinogeno ciava ad abb~ssar~i,, e si n1ante neva n lli:r.ig·o neJle anemie. Nella malaria, n.ell'en1oglobi11uri a dt1rante la convalescenza (Rubin, Abelma.nn , J)arossistica, malarica, ·chininica, eta favismo, ~I; Betz, Hildebrnndt ), altri in vece 1a consta- : i~ ogni eroso inso1nn1a idi aneIJlia a.a emolisi, in tavan·o soltanto nel colmo dell'infezione (çar- . cui esiste au1nento di bi1inogeno, il reperto ·fe- letti). " . C'ale ed t1rinario di queti4t-a.sostanza rapp·r esenta L 'arg·omento è stato ripreso dall'A., 'j l qi1alr . casi dj in4.t1b.biamente un sicu ro critel'io pet' precisare ip. nt1me.ros·i casi di ileo_.ifo ed a.lcu]li • 11on soltanto l 'esagerata emoliRi, i11a per segui-\· paratifo A e B ha sistematican1ente e !)el' 1utt 1 re anche la fasie del pl'ocesso emolitico. Si com- la. · d~r.ata de1la malattia stt~ diato il con1portn · prende tuttavia come in ·questi casi anbiano va- mento dèl bilinog·eno. feca'le· e."1 l1riJ1ari,1. P~r ]H. lore _le particolari condizioni secorndo cui la bile deterrni11azione quantitàtiva di esso l'.\. si " viene escreta, .la pleiocromi,a bi:liare e la pro- valso del n1etodo Rivà-Z oja e di qi.1etlo tli 1Ta11~. duzione ·di una bi.le in r 11i J.a bili1·ubina sia fa- · mann. I valori· venivano stabiliti .sempre s11ll~ c·ilmente trasfo1~n1abile in. biJi·nogeno. Zoja ricente"ima parte della q11antità di urin~ e ·Ji fr tiene 'che nella · ~nde maggiora.nza dei casi la ci della 24 h , esat ta111ente J'accoltE1. influe-nza della qualità della bile abbi a. un'i.m-. . L'A. è giynto alle seguenti concJl1SiL•n~ · portanzà a·1 gran ]unga infelidre alla q11antità 1° nell'infezione tifica e paratifica ll1lÒ ve•

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S.EZJONE PRATICA

• osc'Qri. L emiplegia Qinolaterale vera trova la Sl~ a spiegazione in un'an omalia dell'incro~i o d elle fibre pi1·a1nida li a livello delle piramidi ' ' , bulbari . . L a di vione delle fibl'e piramiclali nei vari fasci · è soggetta a vari azioni•, individuali.,, Si .. h'a l ln primo tipo, n el q·uale, i1el 75 % dei ca.si, la. decu saziane delle piramidi è sin1metl'ica e cioè ìl 4 n clelle fibre di ciascun lato sce11C-1e a . for111are ilfaScio di 'I'(ir ck ; m entre il 96 <J'o ·si in crocia ron 11guale contingente proveniente dalla .pi1·n111ide del l ato opposto. A volte ·11ccede il fatto inverso, e, cioè il . ma~g·ior nun1 ero d e~le fibre cliscei1clono direttamente 11el midollo spinale. Nel secondo tipo (1'11 % clei casi) l a dec11ssazione· delle p,iramidi è com1)leta e manca del tutto il fascio piramidale diretto. Nel 4 % dei casi l inc1·0-cio è asi111metrico per ct1i,. ment1·e • t111a piran1icle s i incroci a toialn1ente, ~arte clel- · .r altra si i:Q.érocia e pa_rte prosegue d.iréttamente. Nel '1:0 ed ultim o tipo le l)LJ a.m idi. i1on s i incrocian o affatto : però a: vol.t e i fasci piramidali, pt1r ii on' incroci a ndosi tt liY·ello delle pi .. r an1idi, poRsono incrociarsi a di ve1 ·~e . a ltezzt) , riel midollo. · ' 11 1na11cato incrocio d elle \ ie :piramidali p11ò cll1 1~que s1)iegare le e1ni.plegiP. omola.terali se11- , za seg11i nell'altro lato: e. i.stono p erò a ut opRie di r.asi clinicam en te simili con inc1·ocio n orma le delle piramidi. Ni?i casi cl i t111uo1· i, as('esR i, em8tomi voluminosi, tr:;t11mi diretti gravi, 1'1potesi cfelle lesioni per co ntr.accolp o µell'emii:;fero cont rolateral è è anìmissjbile, se non · sem- 11re faci l111ente spiegabile. L e ipotesi per spi egare tl fenomeno i11di1)en~entemente dal man• cato incrocio d elle piramidi son o nl1merose : (·om1)ressione dell1emi~fero opposto a l malato, · idropisia ventricolare clell'em isfer o non portan-• te l esion e, disttirbi circolatori dell'emj s fero sono di11endenti tl a edema, azfone irritante éser citate dall 'emisfe r;o leso }c:;uJl ' a ltro, azioni a distanza s11l i11esen cefalo e s ul rombenrefalo, predomina.nza dell'a.z i one d el cervello su i muscoli • _01nola,terali,. fe1tomeni dj inibizione a dista11za. econdo l'A. l'idrocefalo dell'emisfero controlateraJ.e a q11ello ch e p orta il tum.ore n on è ' s nffici ente a spiega:re d à. solo l'e.mipleg~e Òmola terali . Per quanto si riferisce al cervelletto l) el det.e l'ln.i nare tali emiplegie sono possibili d 11 e ipote~i: G l a m lassa cer el)ellare comprin1e cl i.t'ettamente il fasc io piramidale lungo il bul, b o dopo l'incroci o d elle pi~amidi, od i di:stt1rbi motori sono à.ov11ti a lesioni dirette nel cervellett 0. JeR i oni che si rivelaoo clinicamente con r I ·into o1i omolaterali ; ma q11esti , piuttosto che es e1·e sotto forma di fenomen,i paretici a tip•) (13) .

rificarsi Jpe1•bilinia sia intestinaJe che urinaria, l)iù o meno inte1isa a seconda dei éadi. C·osiì nel 1Ja r atifo e nei casi miti cli ileo·-tifo eBsa è ordinai·iamente lieve e talor.a pu ò ancp..e mancare; \ 2<> la mag.giore eliminazion e ·d i bilinogen-0 coincide col periodo di stato della malattia; 3° un. r a 1)po1·to fra qrlantità di urobitli·11a e stercobili.na app al'e as ai eviden·te n ei casi in c11i siano n·ormali la fl1nzionalità d el · fegato, · l a funzio11e i11otrice .<Jell'intestino, l 'a... ·o rbimento e l'elimina.zi-0111e ·Òella bilir1a ar1ivata i1el t11. . t>o intestinale. Quando si abbia. diarrea o l'aS; sorbimento e l'eliminàuone del hili11oge110 noN avvengano regolarmente,·. i1011 esi;Ste· il i>aralle: ' . I i SH10 J1e.1le proporzioni i1or111a ]j, · pe1·ò esiste -.en11)re un certo rapp-0rto. L 'ip e L'bili11ia tifica sarebl)e, sec·ondo l'A. , Je-

ga ta -all'ecces:""i va .91 str11zione glo})11lare e consepnentemente alla rn aggiore <.r nnntità di bilif iJhi na ver sata nell 'intesti11 0: Bi trc.ttte·r ebbe i11 aJt ti termit1i di ÌJ)erbi1inia iu te tiuaJe cla pleioL·rò1nia bilia re p er 11n l>l oces. o e rnnliti co ~ da ciò la iperbilini a l1rinaria. Ri co r~d.e1 el>i)e a.d11nq ue <t11ando si yerifica n ella malaria. nella poln10nite ed in alt re affezioni d ecorr enti con proces~i di eccessiva emolisi. La ipe rbi l i nia delle j n f ez.ior1i tifoidi può adunqne fornirci · in· m olti casi 1111 Cl'i.terio del grado, di .d istr11zi one globulare, a parità naturalrn Pnte d elle a)tl'e e-011diz1.oni che h a 11no ~f retto 1·a Il por to con l a bilinoge n esi, e perrr1etter ci di segliire le fasi del proces.so em olitico, inerente aàla n1a1attia. Pe1· q11anto la curva biJinica in alcu11i car:;i di ileoiifo e pa.rn ti fo ])resen ti 11n and n111ento tipico, l'.:\ .. non ere.d e p-0ssa servire a scopo di agnoRti' co, da te le fréqu ent.i m-0di fì~atj oni, a c11i è ~ag~

getta. ' Il compo riament l), d el hilinogeno fecale @d tll'ina i·io nella febbre, t1foid e e i:>aratifojde trov_u '1na fa cil e interpretazjon e nell , . a t~oria epatointestinale della bilinogenesi. s. A.

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NEUROLOGI . A-... \

· Contributo allo studio dell'~miplegia · omolaterale.

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J30NOLA.

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· Molti autor.i h anrlo segnalato casi di emiplegie omolater ali alle lesioni en cef;:tliche e si s1. udi a rono di darne un a. intel'pretaziorie i· azionale. Alc,1ni· gil1nse1 o a lla co11clusione ch e e111i11legie omolaterali, ebbene rnolto rai·e, esi• . stor10 induhbiamente e . che il loro detern1ir1i• • smo, tra11n e il c<L~o di anomal ie anato1n ich e 11elt incrocìo delle pira midi · bi1lha ri, è dei più 1

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Bu'l lettino delle scienze niedich e).

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IL POLICLINICG

[ANNO

XX"\', .. FASC. 10]

cerebrale, si manifestano c.:01ne fatti di emiipo. to11ia, emiatassja, em~asinetgia.

La pa,togenesi più eorr~une ~le lle em1plegie ornolat~rali è ra1)pres.enta~a dalla paé1limeningite e1norrag"ica, dai neopléts1ni intrac1·anici, • (lç1lle emorragie . tra11matiche della dur~ .·mad:rP . e da1le lesioni delle ossa. del cl'anio per traumi cli ret ti. 1,n quest . ' 1irtimo caso . , entra in gi.uocu . 1· azione J>er contraccolpQ, lçt. quale si v~rifica ta,11to l) ÌÙ facil111ente quartto piu violenti e clj . azione rttpida fu r onò i t1·aumatismi, che colpiscono il capo, in ispecie in corrisponde11za del (.NOSTRI RESOCONTJ PAR1'ICOI.JAR1). la regione frontale e~ occipitale. Nella guerra . attuale in ct1i le· lesioni · del cranio sono fre. .\.ssociazione . medica-chir11rgica dl Palermo. . ' . entiss:im e, le sindromi omolaterali da lesior1 q11 . . . • A rl u nan,~·a rlel J.2 .Qe1'1-1110/io l!ll8. pe-t co11traccolpo-. sono · state osservate assa • s1)esso. i•rp ·ierte . il Presidente Prof. J;JBORIO GIUJ:l'FRÈ . . . L 'esperimento fo1·nisce pochi flati sulla possibilità cli u11''azione diretta di u11 emisfero ce- Esame della capa~ità funzionale del cuore ·(con speéiale riguardo al caso delle nevrosi tebrale st1 i mu scoli omolateràli del corpo. . . dei militari). . . ilruvvn-Séqt1ard pr~ticò in ·a Jcuni cani la ·cauJ•rof. L. G1u1.1'FRÈ. Espone le esperienze dei terizza,z iòne di 1in emisfero, ottenendo alterna- liHiQlogi sulle misure de l la:voro e della ·forza (di. tive ·di pal'alisi . e di co11tratture specialmente ela-sticitit) dei m11scoli', e gli studi di ergogrn:tht ; accenna i calcoli per valutare in chilog1·ammetri nel lato corri spo11.·d -ente a lla lesionè. .Bochefon. taine e J)uret <.l i1nostrarono che l'ecéitamento il lavoro à el cuore .e·analizza le difficoltà che s'i11co11trano, quando. si voglia con tutta esa ttez~a mec carl.ico della dt1ra madre encefalica, ese- I>reciMre nelJ'uomo '· i dati relati,ri al coefficiehtf\ g uito co11 stimoli deboli, dete1·mina ·delle concircolatorio . ò~i ventricoli ed alla pressione d~l tl'a.zio11i (lei mt1sc-0li del lato_ corri.spondG-nte del sang11e, che, nell'es1)1«~ssiorie i11. chilog1\a n1n1ctri<:i, corpo;· con sti111oli piJ.1 inte11s i1 dei movimenti 1 corriHJ»ondono è\l peso ed a ll'altezza. · Esamina In f<:>nòn1enologia dell~ sforzo <lél cuore, e ~R i·ile,rare delle .m embra se:qipre ornolaterali e :finàlmente, cl1e rion è st1fficiente n.ttenersi se1nplicemente ai r o11 ·sti1:r1oli ancor più forti, movimenti diffusi . 'dati' che IJOssono riferirsi ai d11f' fattGri testè ne• a. 't l1tti e qt1attro gli arti. ct>nna ti. ma bisogna tener co11to del carico ·di ye·L 'A. non è riu cito, dallo stt1di<1 dei ' caratter j . I loci til, nonchè delle ,·arinzioni di volume dCll ~linici .di queste em1.plegie, a rileva.re alcun CllOl'e. dello' stato dei vn si e dell'equilibrio C<1 rqua.dro d'insieme, ocl alcun sinton1u speoiale . dio,·ascolare, delle alternzioni del respir o e<l ~- . vent11àlmente di alt1·e funzio11i ancora : ·secrezio11e per pot.e r differenzia:r~ il q.uaclro del~'emiplegia omolaterale d a c11tello dell'ordi11aria emiplegia del s11dore, dell'urina. ece. Ritiene che per be1i .' ' ' ·comprendere i fenomeni .dello « s.torzo del cuo1·e )) controlaterale. · ' • D'altra parte non esistono segni clinici di va- bisogna qistinguerli, come egli ha proposto. iu tre stadii :. 1° dello sforzo semplic~ del cuor(\: lore assolt1to, o qt1asi, cl1e pe1·1ne'ttano di locq,- ·2° dello sforzo ed incipiente stanchezza; 3° della • [izzare una lesìun e intracranica all'intuori dei fati ca Yera del cuore. Con tale distinzion~ si ' comuni 'segni di lesione corticale. 1·encle più agevole il giudizio sulla capaciti1 fn1\, • zion ale del cuòre. 1.Vla è necessario raccogliere unSe mancano però segni .capaci di f?rci clini, . corn un m:1ggio1l numero. di dati l;)tatistici, })erchè , ca1nente 'diffel'enziare una forma omolatetalé , ' cla l1na cu ntrolaterale di emiplegia, possedia- possa ra~giungersi l'esattezza cleHi<.lerabile. • • Nella pratiC'a qu otidiana e specialmente 11Pl·· mo nelle altera.zioni della sensibilità un seg110, l ' osservazione delle reclute e d<'i militari in j!ec11e ci ·1)er1rl ett~ di distinguere fra rtue paralisi 11ei·e, ~i rende imposmbile prati<'n rf' ili modo c·o1)1 0 1nol~te1•ali q11ella dovt1tà ad un'a11omalia del11leto l'esame della · cajlacità funzionale del cno1·e. l'inc110.cio delle piramidi da q11ellà .' dovuta a p~1·çhè occorrono niolti apparecchi e strume11t i (sfign1oinanoruetri, sfign1ogtafi, cardi9grafì. ed Hll· contraccòlpo, o ad altra azione clell'emi·sfero leso s11ll'emisfero controlatera.le. Per l'incropo che· l'ortorliografo, l'elettroC'A.rdiografo, ecc.), c·o me .p:u re ltn tempo non breve. Pei-cl.ò sono st1ti cl elle .,·ie della sensibilità profonda e di parte proposti metodi più sempliM e pratici, nei quilli di q11elle della ensibilità tattile su1)erficiali ·si J1on si tiene conto . di tutti . quei fenomeni, DIR ~ol c:n n1prende la mancanza clei disturbi ·Sensftivi tAnto <li ~lcuni. e principnlme11te della frequ(\n~n t •e 1 l ato paralizzato .nei casi di emipleg{a on10e ritino · df)ll'i1zione clel ~nore . dei cambiamenti lrt1 erale da n1ancato· incr'c)cjo delle piramid.i {lPlln pres~io11e. ùe11~ freqnen7.a del respiro,. del terni •o eh(\ occorre i)ercl1è scon1pariscano . i fenoli11lburi 0 13 i corr1prencle nlt1·esì con1e ·q11esto fat1

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to possa servire a dif:ferenziaré fra due eir1 i-· plegie omolatera.li qt1ella dovuta a fenomeni da • contracco1po da qu~lla dov11ta a manca.to incrocio delle vie pira.m idali. Se difatti le vie piramidali non si incrocia110, i dist11rbi motori 11on i>ossono riscontrarBi 0a llo· stesso lato dei disturbi delle sensibilit~ superficiali. p. c.

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· attllDEMIE, SOtlET.A MEDICHE, tONGRESS.

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SEZiiNE P1'ATICA

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lneni che· indicano lo. sf-0r7'0 del cuore. Data quei•rutiehe terapel'ltiche bru scl1e. dirette ~d indurre ~ta eo11dizione, ecl in mancanza di dati statistici nel l)aziente un nuovo forte ~t<-1 to emotiYo..• l\la bi<·orupar:~ttivi sufficientemente nl1ruerosi, 111al può ~ognn andar cauti, · perchè t?-lYolta sono riuscite g-i11dicnrsi, a quali di essi bisog11u dare la prefe- . llociYe alltinfernJo. Se In neYrosi non g11ariscc 11011 1:E>nin. Però si tratti dell'uno o dell 'alt1·o, l'imbisog11a 08tinarsi tropilo, ma eYitare i trattame11ti vortn nte è cl1e il medico i::;ia sufficientemente ec:utattvi incongrni , e· sn.1ìet att~nd ere, giacchè SJ>eSclotto degli odie1·ni progressi cle-lla tecnica ca 1·i-:o la g11arigione J>Uò aver 111 ogo 1entissimamt'nte, diologica ed abbia acq\1i8tata con solid}l educa] 1~ r nu proees~o n51turalc. il rni meccnnismo c·i è zion~ cli_ n ìca una mattu·a esperienza personale. ig11oto. Dichiara di amn1<'ttere col i1~·0J. Gi11ffrè la All'uopo pasterà fare esegt1ire al soggetto in cllffic:oltà della (ii~g11osi, tra i cnsi puri di mutismo tt~an1 e dei passi affrettati. opp11re movimenti di isterico e quelli cli mutisru-o .o cli sol'do-mt1tis1110 este11sione e di flessione : e ·r accogliere, òopo tali trn,nmatiço, ta11to più se la con11nozione tral1:roaticn esercizi, i dati relativi alla percussiòne éd ' all'anon 11a provo~ato iesioni ma terio li a11che pi('Cole. scolta.zione ò~l cuore, alla frequenza del polso e ('he si rive lino con evidenti ~in tomi ,obbiettivi. ~ra del respito, al tempo che occorl,'e (4-5 minµti) i11 questi casi si è · 11e l domi11io delle lesioni org·aI>ei·chè, dopo la prova. tutto torni · allo stato di niche a b;-1 se a n~ tomrca i1otfl. primn. Va da sè che in q11est'.esame si deve pron. eedere con riguardi s{1eeiali nel caso di soggetti· llevrotici, o facilm ente imr>reseti.ol1abili, e nel caso · Società Medica· di Parma. ' cli que lli cl1e sono abituati ad unR vita sede11tn, 11ea. Se si tratta di individl1i affetti da nevrosi (lel Ctlore . o da vizi valvolari, il gi11dizjo dovrà Un ca·so ecce~ionale di infezione malarica nell'inverno . e~Be1;e dato <lono la r accolta fil. dati ana111nestici, llEHT.\RELLI prof. E. È dubbio e conteshlto cllt• dell'etiologia, dell'esame fisico e di quello funllPll'in,~t-r110 ~"i possa110 aveTe cnsi di uuoYe 111fezio11ale : cioè dopo stabilita con precisio11e la dia' ' gn.osi c>linica completa. · ;. iloni n1nlal'icbe. .Il solo noto è stato ott€nuto <1 fl ' n rte ~d è <:ontf'srnto t111indi n ella sua portaw euiQualora ~ussistesse ql1ttlche dt1bbio. il medico • rl <? n1iologicn. e~perto rim<1 nde rit il suo ·giudizio ad un'ulteriore Ri r~l)Orta t1n caso verificato nello scorso f<~bbrnio osser,razione. E giustame11t~ in Itnlia si sono isti~ nlln J>er . ona . di u11 niedico ::i Collecchio infettntniti, in al<'uni ospeda li 1uilitari, dei r eparti spetoRi nell'os1wdnle dei IIJl.larici: cas,o non ònbbio <' eiali. dove l'esame funzionale del' cuor~ pnò essere trovn cort)Jl'aticato con tut~ l~ ri;1:;orse cl1e offre oggi la . ce1tamenw 11on di n11n recidiva. Il cl1e • frollto speciali ssimo i:>er ciò che il cas·o stesso ~i tecnica cardiologica. • ·· è veritìc~ sovra la persona di t1n snnitar~o. . · Sordo-mutismo istericq nei militari. l .f\ spiega zioni teoricl1e del e~ so son o . faciJi a . trovarsi se bene gli ;1nofeli sinno scarsi a CollecG. l\IIRTO. - Riferisce la ~toria di due infe1·n1i di <'llio; ma, comunqt1e. il cnso vnl~ a dimostrare la sordo-mutis1no. ·aa tra11n1n ·bellico. I,i ha in osse1·po~sibilità di infezioni ' invernnli i11 clete1·n1inat0 Yazione · 111ng;o ten11)0. d<>.Po éirea tm anno cli <'it·costanze. <lec:orso e llOil son o anco1·n guariti. Sono tl1ttol'Cl ~orrli, benchè i fatti di n1l1tisn10 sieno migliorati Nota suila presenza· di Z()oparassiti Intestinali. in -rapfu10 al punto dR R verRi nn linguaggio ej~ttivo porto colle manifestazioni morbose dell'apparato eon111Ieto, cla 1 pl1nto di visto psicomotorio. mn .tfJgerente. (·he si estrinseca soltanto <:on 'oce flebile o afona. T/O. ammette che si tratti di uno §tato di tor- · BERTAUELLI prof. E. 8i suole .ritenere in qtiepor<>· o di sonno. dei centri eorticali (Sollier), e , ti nltimi tempi come vrobabile che esistano r a1>(Juindi tutte le · cur~, :Q.siche e psichiche, debbono porti i-ncliretti tra i11fez;io11e · da zoopa rassiti inteessere dirette ad ottenere un risveglio della co·1·i:;tin::t li e colera e tjfd. . · ' tec('ia cerebrale. Nei dt1e infermi, che l'O. ha aPer yerificare se in g:enere nelle lesioni d~ll'<111'•t1to in ct1r<l. qt1esto risYegliò si è in parte otte-. pnrato d\gerent;e. sia J)iù abbondante il reperto n11to, e vi · è da au,i;urarsi che · il risveglio comel1nintic.o si sono esnml11ati 2600 soldnti feriti " J)leto, cioè la t?:uarigione. s i a vveri. sia p11r tardiinalati: 722 di essi pre$entavano elminti dei qua li · Yaniente. ~i f' definito la s~ie, con prevalenza dell'ascaride ' . Prendono lR i)arola i p1;ofessori C I ULLA. ARNONE, ~ clPl tricocefalo. PARLAVECCHIO, GruFFRÈ, Z.\ NOI~A, · che illustrano il Degli elmintiAci solo 20fi presentaYano lesioni del \ . .. . . . orrlo-n1utiRmo · isterico, e 'disc11tono i casi in .cui 1'npparato digerent.e. e per contro tra i 2600 esavi~11e sim11lato. minati. 4!l8 riflultavuno Juulati òi f ol'n1e <1~Il'apJ)n' RiApond,e j} prof. lVliuTo, facendo rilevare che 1·n to .d lp;(\{·e-:q.te :senzn ·cl1e Ri nYesse nn rei>e1tò cl i reAAn1e neurologico accurato fa conRtatRre se è ~l1 ninti. , i11 giuoco in· sim11lazione. Oppostamente a quanto Quindi non. !'·t' pu0 sta bilire 11e~s9 n1e11110 .t1:n fortal1~ni credono, non .esistono seghi speciali· fisici o 1ne c-on1uni <lPll 'n pp:trn to diger~ntR P '..1,00}ln ras~i ti 118icologici o antL'opologici del simula tore neuropa- •i ntestinali. n1entre l'H?l' qnant.o ~1ltrj afft>r1ua . ·cjò i• • . ,<(\ro per forme ~pecifi c:he jnfettive <JU'' li f'olera r · . tico e psicopalico. Ammette col ~a rla veechio ·che qualche volta una tifo. , • Dott. i\ . Ross1. neYrosi iSterica: emozionale può giovarsi molto delle J

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IL POLÌCLINICO

(ANNO

XXV,

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APPUNTI DI MEDI.C INA P RA1,ICA. CAS ISTICA E TERAPIA.

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tivo, in q11a n.to che e·ss.i possono aversi ancl1e i1eJ.1.e sen1plic.i contusi10111à. senza 'l.!omplic3Jllzie. Lo Il significato diagno~tico è prognostico ~v ilUIJPO di un'aracnoidite rara1nente è rilevadella temperatura n~i traumi cranio-cerebrali. l)ile a11che. dopo parerchi giorrli dal trauma. Il Cou1rtney (Boston Nf edicai and Surgical Jour.-t10 i11iz.io ·è ca.ratte:i:izzato da llD ·improvvi.60 Il al, 11 ottobre 1917) ,~ rile v a lfl: importanza dJasbalzo clelJ a teinperat t1.ra accompagnattj ·d a sing·1 .1ostica e. prognostica cl ella tempera tura n ei to1ni di il"'1itazi·ooo C'C)'rticale, oom.e delirio, s.ont ra.umatisn1i c ra.ni'~-cereb;·ali, una importp,nza n.o lenza, agitazio11e motoria. IJ pii.ù o meno imr11c è anche ·s uperiore alle eventuali concomipro~rvi~u e forte shalzo di t~,mperatura, -ehe pu ò tanti a lterazi.oni del ritmo cardiaco e respira"' e~1sere anche di 3 g·radi in poche ore, che sìf~atol'io. U1ì effetto ~mmedi ato delle .emorragie, na.festa ùo1)0 qt1a.lc.he giorr10 d:a l tr.a.u m a è tipico11te cli tutt ~ le varie forme di l esioni intracracame11te c,a.r at teristico claJ.l'aracnoo:dite. Un al1ljcl1e, è lq sl1ocl\'. acco1npag·nato da . u11 abbast1·0 r ntiO:so car atteir e di q11esto proc'eS\So si è sam ento di ·ten11)e1·atura. A 1ne110 r l1e lo stracl1e la temper·a iura. pnò avere flt1ttuazioni a11.vaso s~nguign o non sia molto . diffuso o non cl1e cli :2 gra.di nò11 solo - di gio1r.r10 lin gàomo .. coesista ' un 'intossica.zione a lcoolica, la te1npenl>a a11'cl1e di ora. in orn.. La tempieratur.a media ratl1ra r itorna hen pre~to norn1ale, e raraÌ..' di .11.5, n1 a Re l\C pu~ so110 avere anc.he pi11 .. u1ente si eleva al di sop r a di· un grado dueleva. te . . . rante tutto il corso d ell 'a ffezione, IJUrchè non N'ell'ascesso cereb1·ale la te1nperatura è no1·sd. tr.attii. di vera c01ntU1sionce .grave.e sii sia detern1ale <l·ll r~ante 41 perfo·do di qui.escenzia che pte-. minata una. quasivogld.a fen .t a. a perta. 'Anch e C•e.de lo ·S't a dio· ;dii. atti vità d el p1r10-cesso p·i1og:eni co n•elle COlltUSiOD Ì non COmp1liicate il deco1rs-0 dellla P l)llÒ e 1~~ e1re S'1 l])n011Ilale an che qUa.J1Ò.O l,a.sceSSO t.en)perat1111:n, è tipico. In ge11€re s11bàto dapo l1a ra1ggit111t-0 11110 ·svil111}p·o tal.e dn determinare l'abbassamento ·d eterrnin,ato daJla s.ho ck ei ha fenomeni loca.li.· T111fav ia qt1e st.a formiuta può · 11n m ovrirnento febbriJ,e c~e p• u9 raggi11ngere an- s t1bire d1ed~e ec.ceziond. 1'a1'ora lo sviJt1ppo ct:el- . che 38.8 'C'On notevoli. remiss,iic>ni. Il m attino se- l 'ascesso l)tLò. verifì·c.a rsi pri1na. che sdano· scomgt1ente al . traum a pllÒ sceirudere a 37.2 ed anch e . ·lJ(;lr ...j i Reghf di 11 n p reredente proc~sso; a]loru aJ normaJe .p.er salire gradiatamente ùi. sera a . l'a temper é~t~1ra si rr1.ant.i.ene aJta fin o alla fine. 3& 7-38.8 . . L a. mattina 1&ulcc:e,sj&iVia pi\.10 ancora " . Dn. scendere a 36.4 peir sia.lire la sema. a 37.Z-37.3. . .. • Le indicazioni di intervento per i traumi cefalici. Nei ,c.a;sa favorevoli la ten1per.atur a Rerale r apiE. II. :\Ticho·l c:; (JJ os l on 1/ ed. and. Su rg . J o u l'damente raggiun ge la normale, mentre qu ellri naJ, 11 ottobr~ 1917) os.serva che i tr.aìUilli èefad,eJ. mattJi·n o .è leggerinentè siµbnorn1alre. Nei casi liri .P08sono determin arè le · seguenti lesio11i: sfiavorev-oJi in1:veee l a- temp,eratura ed il pols10 1. ECte1na del cervello d ov1Jto 31 disturbi' vasoat1.m etnta.n o contem1p oraneam.ien te e taJ()lra notevolm ente. Nelle lac-erazioTii cerebrali l'indziàle 1r1oto1i. 2. Leggeire la cer azioni del cervello a·ccor111}ug·nat-e oll:nica;111eutP .s~n;ipre ·da edema. abbassame11to d ella te111peratura tla. shock ·hn 3. Picoo~e •emorragi,e extr.a cerebr.ali, sotto.d urali ~na durata molto b-reve. Al riguàrdo dal p unto o extl'adt1rali Joca lizzate di solito al lol)o fror1dli vista pra.tdco è dndifferoot e Ch e la Jes1.-0ine del tesst1.t o cerehrale sia Localizz:ata nelle zone che tale · e te111porale, ni1 r he esce accompagnate d a produoono sintomi a focolaio o neilile c<>·Sì. d ette edema. i. Grandi ern orr agie extra~er.ebTa.lJi looaJizzate. pe1· 10 l)i ù B l lolJo parietale e tempozone ·sil-enziose, e -G-he la lesi·oine ·s tessia' stia acl'~J.e, sottod~1raJi o extradux.·al~, g"teneraJ.mente c.omp1a gnat,çt, 1<ia una considerevole emorragia: clovu tè a rottura clella n1eningea. media, anrl1e in ogttlli ~·aso di Ja·oorazione· de.I tess'l1to encefaesse accompagnate da edema, con o senz.a f1·a.tlico il contegno della temperatura è lo stesso. \ ura c:Le!lle ossa craniche. 5. Emarrac,<>i.e extrace . Nei caisi gravi e$&a può raggiuhg.ere in poche ' reorali di-ffuse di solito all a base, generaln1e11tr ore 10.5, ma in generale si arriva p on µiolto \ dovnte a r ottu'ra di q11aJct1nò dei suoi vasi. pe·r rapid ~1111ente .' Posgono aver si anche· delle relo più accomp.agnate a frattura della base ed J)1i. sioni , n1a qu este 110n • sono molto' fre~ • a compre<:JSione o ln.cer~zione dei• ne.rvi cerequenti e sono ·s emp·r e insignific a.nt.i. Q11esto è bl'ali. 6. G1·a vi e1norragj e in-ter cerebrali, dovt1i e ce rto che unn temperat11ra alta che compa.r ea r ottura di va;&i , p 1·attcam.einte sempre accoiµJ)re,c oèemente d·01p ·o un trauma .cefia.Jico denota p ag-n ate a. fr.a ttu·r a q.eJJe ()Ssa. 7. Fratture delle !"icuran1en te u11 a lesion e cerebrale. D'altra par.. tP l 'A. affern1a ch e la presenza di brividi- n on o sa della volta di varia furma che vanno dalla sempli·c e frattur~ rilevabile solo all'esame radepone per la esistenza di un processo s11ppur.a1

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•. dio1ogico fino '8illa rottura c0m.pJeta ·di tutto Jio spessore tQSSeo ieon avvallamento, e finalmente • fratture della base. . . Queste ult.tLme dov·ute pe1· lo più a cornpre1ssi•ne determinano lesioni dei tro[D.lchi venosi, .. e spècj almente del sesto e dBl settin10. In ogni oaso la frattura per sè ha 1).na iroportainza secondaria, il fatto imp·ortçi,11te è" la 1lesione del · cervello. I si!Ilt~mi sono i .seguenti : L'edema cerebral1e produce la sindrome nota col termine di concussione. Essa varia da una legg~ra confusione mentale fino aJ.la in.coscaeMa completa; possono anche verificarsi fatti di irritazione, quali hl de l:i!Iio e l'esager,ata ecc!i.tal;>ilità. Questi disturbi sono causati da colpi sulla testa di moderata intensità . .Si hanmo .d isturbi vasomotori con fuorisaita di siero e conseg·uente1 aumento .della quantità e della pressione del liquor. I sintomi inentali so:nJo vairiabiJ.i ii.n rap·p .o rto a l girado deJl1·edema. In ogni caso si hanno distur- 1 bi della memoria con lacUTue in napporto ai fatti preceidJe:nta e su•coeiS'.Sivi al tra11mia. L'ed·ema d'altra parte può produrre, come Sii è detto, feno1neni d'irritazione: clelirio, agitazione, imp11lsività. Altri sinton1i sono : il vomito, l a midriasi il pallore della faccia, la. t achicardia, l'aibb.assamento del1la tem1p1etratura. In quanto élil tJrattamento Ni·chol_s dà le seguenti indiicazrioni: 1. Nei casi di edema ·~em­ pldce !IlJOn occorne inte.rv.e nir.e ch1rurgi.1came•n te. 2. N el1e lievi lacerazioni deJ cervel1lo .con edema persistente talor·a pier: pDevenire le p oSISli.bili diegener.az.ioni ce.rebr,al.i ·ooco·,I'II"e intervenire. 3. Nelle leg.gere emorragie extrrucerebra.J..i bisogna interv.e niire soLo 1n1eli. -casli. nei quali si ha 1'a formaziane di ci.stti. 4. ·N elle ..emorr.agùe, 1diff·use .da irottura 1de11a .meninge1a mledi1a •Con o eenza sintomi a focolaio si deve temp1re mte:r;vienire. 5: L'emorragia brusiJare raramoote può .essere ourata ' chirurgicamente. 6. Nelle emorragie intracer.ebrali l 'ihtervento è consigliabile solo per ' rimuovere l'alta pressione. 7. Nelle fratture lievi della volta occorre intervenire solo in presenza dei processi settici, in quellè con infossamento il trattamento chirurgico s'impone per asportare i frammenti che comprimono o · irritano la sostanza nervosa. DR. ~

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Trattamehto delle ferite eon lesione totale del midollo spinale.

Wilms (M edizinische ·Klinik ) fa osserva re come la sorte dei feriti .con lesione tota le del midollo spinale ·è la morte entro un periodç> · più o meno lungo. I pericoli f at?-li che l assistenza· riesce solo a tener lontani temporaneamente sono 'i decubiti e l'infezione delle vie urinarie. l

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I decubiti sarebbero mino1r'i. o. man.~he~ebbe­ ro se il pazie:µte p·otesse mutar pos:izione di frequ ente; 1na icn. ciò è impedito dal peso Ln.er.te 1d i 1:llla parte d~l . suo. cor,p10, ·dagli arti inferiori in sp·ecial m odo, i quali pesano dalle 80 alle 90 libbre. , . L'A., in un .soldato · paraplegico per ~ ferita, h a esegt1ito l 'amputazione sotto-trocanterica d~lle due .coscie. Dop 0 l'operazìion·e i decubiti già esistenti. son.o migliora ti e :S'Oillo migliorate anche le condizioni generali, p erch è il mutilato .p uò muov1ersi in-e~lio chie .quando e:ra grav.ato dall'inutile p eso degli .arti truferiori. Attualmente l'A. sii propone di compiere un atto •op.e rativo diretto a render.e più faci1e il d'eflusso dell'orina dalla vescica pauailrl.zzata. Vuol dista;coare 1dalla sinfisi 'pubtca i lega menti che vi fìssa1;10 il p ene e portare quest' or gana nel perineo, dietro l o scroto. L 'operazion.e sarebbe· da .eseguiire secondo il meto·dio di Thiiersch per spostare n .el p erineo ··:hl moncone uretr a le dopo amputazioni · del pene J)er ca.mero. ·~ , (N. d. R. ). - La proposta n on sembra· mruncare di . una certa logtaità,. ma 1I1Join si "ca.p.i sce se i pazienti e i chirurghi p1otranno1 vincere la repugnanza di .accettrurla. EGIDI.

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POST A DEGLI ABBONATI. (935) Ctlra della fosf a.tu ria. - All'.abbonato n. 3000: • ' Non ip101ca O'SICU·r i tà reg1I1a ·ancora sulla 1p 1atog·enesi della fosf attiri a e d.ell.e s indromi. che aJCl essa si aac•ompagnano, o che in.e sono un ·esiponente'. ~ _ ' , Una tera;p~a d·e lla fos.faturia è quIDdi sem.pire più una ~01nreziohe della mam.ifestaz.ione morbo1sa che una vera ·c ura causale. Bfjjso·gçi.a aver di. mira due scopi : uno, quello di diminuire il contenuto urin1ario di corpi alcaùino""tetrr.osi (calce e magnesia in p arti colar ·modo) · l'altro , quello di modifioair~ la scar~a acidità u·: rdnaria. Pe1r il ,piri.fio s~ limita l a .s•o mministr1azione degli alimenti ad.alto contenuto di cal ci o (latte, uova iprin10Ì.pa1mente)J p er il secondo ri•Slp•Oilde b18Ule l a .smnm·t nistraziorn·e 1d1 a tropina a . goc-ce (1: 1000, da 10 ,a 20 gocce. al giorno), la quale · sembra agire limita.n do la secrezione gastrica ' di a-ci.do 1cloridr1co. Tutti .i moderni . trattati di malattie del ricarribio trattamo della foStfaturia. Consi gliamo quello ~ell'Umbe.r. PONTANO .

(936) Cura degli eczemi cronici vagina li. Al dott. G. M., da F . : Al pari di a ltre muicose (com1e quelle bacco• (17)

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• • linguale, nasale, d·ella congiuntiva, eoc.), an- • • che 1a mucosa vagi_.na.le può essere sede di eczema, in genera!~ per propaga.z.;ione·di anaI surrogati alimentari in Germania~ ' • logo processo delle vicine superficie cu tanee: .. t'alvolta an1zi l'affezl.one si estende sino ,aJ coLlo . Brahm ·e Ztintz (Deut. med. Woch., 1917, n.u" -. mero 34) hrur)Jlo ri:e~rcato se ·1a 1sostanza coruterino. , · • L a cura è. .basata anzi tutto su.1.la e1ilmiinia- nea della cQrna, un:ghioni, peli, ecc. possa .c-0zione di qu-e i fattori e~iol·ogici (glicopuria, ca- stituir.e una .sostituzione dell'albumina. Chi-· il suo contenuto tarro vesciiaa1e, .incontin.em.za di ori.ne, leucor- micamente la eheratina, rea, ·eac.) che ·n on n;ia:ncano quasi mai negli . in iarrl.i.n o-acidi non differisce gran che dagli ·eczemi dei _g enitq.li estèrni femm1ini.J.i. Hilla~et alb1JIIDin-0icli animali o ·ve~etali, ch1e somo ben tolle:Pati dall'organismo animaJ.e, ,e deve avere US~ya ·inoltre, pare oon sucoosoo, ded. cat~pla­ lo· stesso valore smi idi fecola dl patata in form.a. di speculum. .. . nutritivo. · Gli AA. hanno usato nei 'loro es•p erimenti Vidal consigliava d \introdurre una· volta al giorno e lasciar e in vag·in a , mediante uno spe- delLa sostan.z a cornea sottoposta precedentecuium, qu·and·o è p ossibile, d-ei tamiponi di o- mente ad un processQ di idrolisi I preprurati vatta ·riuniti in. serie, di ieui i primi tre sono Clilinari (brodi, .p asticci, ecc.), fatti usando tale idrolisato -come surro.g ato è.ell 'estratto di earimbevuti di una mi'8ce1a di ba!lisamo di Gurj11rn . .. ' n~; si sono ·dimo·s tra ti buoni al gusto e ma.n'(p. 1) e 1di aaqiua dii cal-ce ofj).icd.nale (ip. 2) : gli ~~ili. . altri ·r i·cqp·erti di polv,e:r-e di talco. . Le ooperienze sul .ricambio sàno state fatte Va da sè ch e se esiste un eczema· d ella vulsu di una cagna nutrita coo gJ.ucQtSio, ·{tra;sso; v.a, dea. p erineo, dell'inte!'LD!o delle rooscie, ecc., sairanno ooriati dd.ligentemem..te secondo le nor- colla d'o·s sa . (altro surrogiato G.i aJbumtnoidi) me d1elila teraJ>-ia locale e -g en,e rale d-i queste é l 'acc·e nnato idrolisato. Quest'lllltimo· ha avut 0 ooiiefi.ca influenza, r.endendo m.igtlio,r e l'aissd.mid'eimati ti. V. MONTESANO. • laziQne delJa ·cbl1a, ed ostacolando l'a!lbumiinu(937) -~ll'abb. n. 6741: · ria provocaita' da quest'ultima. Non 'si possono Finora in Italia i sanatori sono pochi: pet pei:ò dar'e notevoli · quantità di ta1e idrolisato agiati abbiamo solo qu~llo del dott. Zubiani in ai cani, percQ.è, questi, analogamente a , quanS ondalo, nella pineta di Sortenna, a m. l 25D to aoca_d e per gli estratti di carne , lo rifiutruno ed eventualmeinte l o vomitruno, quaru:lo venga Slll liv-ello del maire; quello d.i Prasomaso è a beneficio dei tube:vcolosi ipovèri di Milano-e pro- tntrod'oitò con La sonda. • vilncia; il sanatorio di Ornago .è pei p©verd. e i · · Alcune d elle· ricel'ch1e peirò sono incom·p lete· meno ag:i.ati -oltre che dei C-O!muni -d i Vimer- · ·per chè l'anim ale in,, -e sperimemito ;ha mangiato cate e lìmitro fì 1a.tnc·h €) di altri Com.uni del Re- · le pro·p rie feci m esicoland.o coSÌ l'azo·t o dei! p e'gno, nei limiti possibili; . il ·sanatorio di Bilcj,rio riodo prr.eoèdente a queJlo· del susse1guiente. Gli AA. · co:nside:r ano p oi la poesibdiirtà eh.e . è p·ei poveri ·d ella regi·OillJe (1p rov. di B'o logna); il \ . sanato·r io ma;rittirpio di Livprno , è p ei malati qu,esto prepa rato prove.niente dalle ~ 1cama se:r.. della .p rovin.cia 9i Livorti'ò; il sanato,rio po1pova eventualmente :p er J'alimentazio,h e 11mrun.ia; . l arie di Palerm@ è. pei poveri della regi·oine. · in taJ easo essi avrebb1e.ro1 dimolSltrato ch e è A. R~ bè.n tollenabile anche. a dosi dieci volte mag, giori di quanto verrebbe ·sommin'.istrato a!l(938) Ai d ott. A. R. da P. e D. C., Zona di l'uomo. FIL. Guerra · (A.): . Un buon mànuale pratico . di radiologia è ; · CENNI BIBLIOGRAFICI. quello del J apiuj eas : Précis de Radio diagnostic. • .. Non è tradotto in italiam.o. Un driscreto trat- · (.(fon s• r6c~mi.!cono c'he i Uòr' pt>r't'en1Ùf i'YI dnn n alla 'Rerln rione) tato italianq, elementare ma completo, è quello ELLIOT. P. JosLIN. The treatment of d~abètes del Mignacca, edito d alla Società editrice Limellitus. Ila edizione riveduta e. a.umèntata~ braria. P. A. Un volume in-8° di 550 pag. con· figure, rilegato in tela . - Lea e. Febiger, editori, . Phila. Mnlgrado I noatrl ripetuti · ammonimenti, continuano a •perve· delp-hia e New York, 1917, nlrol moltl queaitl non firmati, al quali non diamo esito. Ottima opera 1d'insd.eme sull'.rurgomento, che Su rlohleata degli abbonati, po99tamo omettere il loro nome • ' .appar. e di gr and e im'portanza, quando si pensi tul giornale e limitarci a contraddistinguere I quesiti con le . . che agli Stati Uniti i diabe~ici si contano a lnlztall, owero con Il numero d'abbonamento; ma . è neceaaarlo oentinaia di migJiaia. Ad uno stt1dio sf>at.isti.co ohe gll seri.enti cl 11 facciano conoacere • •

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SEZIONE PRATICA

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ed eziolo.gi.oo, l'A. fa ségu:iire i concetti g.enerali del trattamento basato sull'accurata analisi del meta.bdlismo nei ,di:ab-etic~ Seguono g1i interessanti capitoli su11a di.eia ie stl.l trattamento, che si impemria sul 'Illoto metodo di Allem.. A • parte vengòno considerati. la cura delle ·Compli• • cazioni e de11e singiC>1le mrunrifestaziioni dei ddabetici, nonchè i .µiversd metodii .anatlitici per le urine, il sangue, la nespirazi011e. La maggiOO" parte d 1 concetti esposti daJl'A. è basata i&opi:ia numerose osservazioni personali studiate con somma our.a. FIL. ·.

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e quale imisegnMite di cliruica a EdiJnburgo., lo · ha sempre più iCOOlfermato in questo convincimento. , . , Il lav'()TO è <livi~o in nove capitoli, ·di cui uno COJl.Sacria.to alla · dieta, u.n o ·aJlé febbri e gli altri alle malattie dei vari oTgani e Sii.sterni / ed iaile malattie generali R. B. '

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PUBBLICAZIONI PERVENUTECI.

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BATTAGI.IA M . . Il rµu-SOOlo interfoviola.re ed alcuni delle pareti addominali dell'u<>.reperti anormali . . ) . , mo . in rapPorto alle ernie inguinali. - Napoli, :ROBERT Mc:CARRISON. The thiroìd gland in health. 1916. ançl discàse. Un volume rilegato in-8° di 260 . · della paginè' con .oltre 80 figure. - Baillière, Ti?- · Atti della R. Clinica Oto-Rino-Laringoiatrica R. Università di. Roma, 1916. . dall and Co., editori. Londra, 1917. ' I L 'A. oomiprend,e sotto La denominazione di ALFIE:RI E~II.IQ. La pro~Iassi ginecologica. Punt:ata la. - Na.p oli, 1917. .. ghiandole iti·roide anche le paratirofde· ed· aspo· ne dapprìma l'anatomia, la tì!sialogia:, special- TOMASINELLI GIOVANNI. Sulla origine ~ il significato mente dal punto· di vista chimico e le, f11nzioni · d elle sostanze azota.te non proteiche del sangue sullo stato fisiologico e patologico . . .. del fegato. di questi apparati, dei ,q uali viene · studiata P arma, 1916. l'influenza nei Q.iversi periodi della vita. GRASSI ERNESTO. Brefotrofio ·provinciale di Milano. Passa poi a cCIDSiderar\3 i fiattori, che deter- · Relazione generale pei; l'all1lo 1916. ,- Milano, min.anò la deviazione di questi ap.parati d el1917. lo stato di salute: su di essi SOìllo a urtarsi D'ONGIDA FILIF'PO. L'isterismo emotivo. -· · Napol'amhiente ma1siano, le infezioni, la tossiemia li, 1917. . intestinale ecc. , MORELLI GIOVANNI. Osservazioni di un medico ~raLa parte p·reponderante d el l avoro è dedicatico sulla malaria in una zona del Ferrarese. ta alla pato.log.La, ,che l'A. esamina partita,men- · Bol°ogna, 1917. . te per le affez.ioni de·l'la ti•roi de (gozzo, cretini- BoNOLA FRANCESCO.· I disturbi psico-nerv-0sì dei com* • smo, misced.ema, morbo di Flajani ) e delle p·abattenti. - Genova, 1917. r atiroidi Per .q èuanto ri.gu1arda il 1goz1Zo ende- NoTARI GIOVANNI ADRIANO. D ell'ascoltazione ora le. mico, l'A. sostiene la 'teoria irìfettiv1a e riferi..: ' Respirazione in tercisa da ne11~osi 'respirà toria sce di aver ottenuto buoni ·ri~ultati ter a peuèon vibrazione · oscillatoria àel diaframmB;. tici con l'U:So d idisinfetta!Ilti .intesttnali (tJimol, Milano, 1917. . , fermenti · latttci ). Segue! poi l'elenco delle rn11rme DE NAPOLI FERDINAJ\ilO. Per la ct1ra rapida della rose pubb~icazioni dell A. sul gozzo e .s u arscabbia. - Ro~a, 1917. . · , , .gomenti affini · ., FIL. FRUGONI CESARE. Emiplegia organica da ferita d'ar' • ma da fuoco n on inte ressante la ca,ità nè ~e ossa CH. '\1 ATSON . Lectures on M edicirie. A Vandcraniche per embolia cer~brale da trombosi conbook f or nurs.es. 1 vol. in-1\6° «ii ipag. VI-295. tusiva della carotide interna. - Milano, 1917. Edimburgo, E & S. -Livingstone, · 1917. Prez- • R AGAZZI MARI~. La disinfezione dei li_bri. - Ge110. zo s. 4 dr. 6. . va, · 1917. L 'A. ha conden,sa,to in questo volume le con- ALBANESE ACHILLE. La terapia fisica per gli invalicli della. guerra. nel Kinesit,e rapico Albanes~ di ferenze e, peir quanto è .sta;to p ossibile, Je esercitaz.i oni fatte nei sruoti 1oo·r.si• di• medicina per _ Pale rmo. Descrizione e note. - Palerni9, 1917. • .PL.\~'IOl\TI GIOVANNI. II saccar osio per Yiè'\. ipod,e rruica infermiere. ecl ~nc1ovenosn negli sta ti di ina nizio.ne e nel coLe cognizioni che vi ha . r accolto sono forse . lera . - Siena, 1917. troppo estese e dettagliate; ma l'A .. è stato guiL ERDA GUIDO. Contributo alla tecnica dei gra ndi dato dal concetto eh-e l'utilità . . di un'infermiera , svunt.an1enti delle ossa. -~ l\1ilano, · 1917. per il malato e per il medico è. in rapporto con GRAZIADEI B. Polimiosite primitiva cr onica la precisione ·e con la vastità delle proprie co. atrofica . da guerra. - Firenze, 1917. gnizioni teorich e - e pratiche ~el campo della PRETI L. La vaccino-tel'apia specifica nella febbre m edicina. e delle discipline au sili a!~e . • tifoide. - l\ililano, 1917. Una l u.n ga ·eS1perienza, quale ·medico prati.cc

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IL POLICLINICO

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NEI_jL A VITA P R -0 F :E SSI ON A Ij E;

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' I giornali medici delle case

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specialità.

Damente la sfacciata .réclame. 'I:utt'altro : si , . tratta anzi talora di giornali dlscreti, con braAlle ~·ciessità del1a réc.lame, 1c he viene consi- / ve riviste sintetiche, con necensioni di libri e der.ata l'anima del commercio, non possono sot- · giornali, vi sono an.che-Acontributi originali di trarsi i produttori dri specialità medicinali, che, medici pratici, v'è la rubrica degli interessi ~ilo scopo di v·endere :la propria me~ce, debprofessionali, e, opportunamente sparsi qua e bono d.i vulgarne i n1eriti ai qn.attro venti. l~, vi .figurano i lavori che n·1 ettono in · rilievo : Diver.s o però è il pub~lico, su cui le varie l'effic1a cia .e le vir.tù terapeutiche dei prodotti . case vogliono far p.reSia. Molte preferi.scon.o la della casa. Ma, si obbietterà, il buon senso del medico clientela più vasta e più faicile, ma anche più fluttuante, .costituita ·d.alla gran massa dei pro- può facilmente ovvi.are a questi inconv~ni~nti, f.ani, ed ·espongono i pr.egi -.delle loro specialità approfittando dè.l · matériale serio di coltura S1:J.lle cantonate e sulle qu·a rte p•a gine drei g.i or- profession.a1e, che tali giornali gli ~ffrono, .e nali. Usano i mezzi più adatti a richian1aue l'at- sceverandolo da quello di pura réclame . tenzione, dalle . dimensioni c11bitali dei . titoli -· La faccenda non è tanto semplice, come -può ai colori vivaci, dall~ figure suggestive, pseudo- semhrar·e in , apparenz.a. I lavori che interesscientifiche o artistiche; alle parole di còlore sano i prodotti d·elle case sono di solito preoscuro, adatte ad. épater il buon ·cittaidino, che sentati bene: un bel titolo, che .alletta, una tratsarà ben soddisfatto di dare un b~l nome risò- tazione non tropp10 lunga, indi.c azioni chiare, nante ai propri d~turbi e di trovare per essi il con iisultati prati.ci, che sembrano indiscutirin1edio inf1allibile. bili. D'•a ltra parte il senso crit~·co non è una Ri~scir ebbe curioso il passare in rassegna i mer·ce molto comune,' neppure tra i medi-0.i, e, divers i mezzi escogitati per raggiungere lo .sco- dato il fettcismo per la carta stampata, non po di .a ttir.are .a sè i clienti: lo .studio sarebb1e riesce sempre molto difficile a persuadere anperò assai melanccmico, per·chè rivelerebbe l'im- che i m·e di·Ci .d ella bontà di un d.ato prodotto. mensità della buaggine umana, pronta a la- Qu~lche v-olta la man-canza di senso critico e scia.rsi abbindol a~e dal più abile ctarlatano. di pratica giornal1sti,ca. .arriva ad ingenuità, V'è però un'altra forn1a di r~clame all~ spe- che sembr-erebbero incredibili. Ricor.do, p. es., cialità, assai 'Più pericolosa perchè ·più subdola, un collega che, per persuadermi' dell'efficacia di un ·certo medi.e.amento ·contro le emorra.gie ed è quella ·Che si i1i,·olge alla classe medica. Si co1nprende cl1e e$sa riesce ben più proficua: t1terine, mi mostrava una di queste réclames: .. di fatto il medico, convintò d·e lla bontà di un e< capirai », soggiungeva. e< non si tratta. della p-rodotto, può ....non solo .diffonderlo con la perquarta pagi11a di un giornale politico! » . . st1asione, ma imporlo con l'autorità che gli c9nTutti questi giornali so;no inviati gratuitarerisoo la professione. Ma, appunto per la sua mente ai medici, ma poichè le non lievi spese professione.stessa, il medico è più restio ad es- sostent1te gra'Vano sui bilanci delle case, -.vensere convinto dalle chiacchiere, che possono t:>o-òno ) in ultima analisi, pa.gate dal malato, il• • ·aver presa sui :profani. Occorre quindi presen- qualè sborsa così· per le me~icine un prezzo t~rgli la merce sotto un'altra forma, ammanmolto superiore a quello di. costo. . tandola di t1na v1este scientifica . Ed ecco qt1indi D'altra parte essi offrono ner.essariamente al gli estr.a tti di monogr-afìe sp~rd.mentali sul me- lettore una visione unilaterale e' partigiana sul dicamento r·aocomanda.to (qµ.a nti Beit1·iige su v.a lore dei prodotti oormnèrciati dalla casa, in medicine che furono dimenticate nel giro di qu.anto ·che , presel'!tano solo i casi fav-0revolj, pochi' anni!); eoco i numeros· periodcici che le non gli insuccessi e non prospettano i perire'; case produttrici di specialità medicinali fanno ·che po ssono incontrarsi nell'uso Q.el medd.icaredigere e diffondono gratuitamente tra il ceto mento. medico. S'ono poi di notevole danno .alla stampa meÈ inutile citare nomi, .ch·e ~no ben noti a di-ca seria, che d.eve~ vivet'e t1nicamente da sè tutti: grazie alla organizzazione della ré~lame, stessa, senza- appoggi nè sussidi estranei. le .case produttrici sono al corrente .d.ell'indirizMolti medici, di fatto, si accontentano di quei zo dei medici. e li perseguitano dovunque .con peri-0dioi, che non costano nulla; ed hanno ~­ pubblicazioni ·che più o meno palesemente ma- che l'illusione di tenersi al .corrente del mov1gnificano i loro prodotti. . mento scientifico e di prescri\·ere, con i medicaN è è a dire ·che questi periodici siamo buttati • menti raccc:imandati, spesso ir..utili se non dangiù. alla carlona e che s11bito s'intraveda chia- · i1osi. I1t1ltimo portato della scienza . 1

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SEZIONE PRATICA

Il dil~gare, abbastanza receBte, di certi prodotti, che proprio non. o.ffrono alcun palese vantaggio, ,s i deve a questa forma di réclame, pres.• so i medici · troppo segu.aci delle novJtà, eh.e si lasc13:no c~nviucere più facilmente, magari, da • una figura apparisc.ente, che da 11n capitolo di f arma,cologia. E necessario opporsi a ciuesta réclame, che ' approfitta .dell'inerzia um,a na, per cui si r ichie-· de meno sforzo da parte del medi·co n ell'ordinare una speciàlità, .anzi ch e nel compilare una ric etta, e che finisce, in fondi), col danneg.giare i m.alati, favorendo nel medico l'abito mentale dell'.indolenza. Sarebbero certamente utili dei provvedimenti liegis1ativì, m~ purtroppo l'esperienza ci h a di-·· mostrato la scarsissima tl1tela c h e offre la n o• st!a legislazione in materia. cli igiene e di sanità; tra l'.a ltro, tutti si credono in diritto di trasgredirla, sicuri - dell'acquiescenza dei giu. dici. · Lo scopo non può essere raggiunto che con l'eiievazione d el medico stess:l, persuadendolo ad abb.a ndonare tut~i quei roodtcamenti di cui gli sono ignote la, composiiione e l'azione, a tornare a1le pure fonti delle ri·cettazioni f.arma:. co.t erapiche, e a respingere senz'altro tutte quelle pubblicazionl_ gat:uite, che con le 1oro insidie soho un attentato continuo rtlla sua bt1ona · fede e alla sua dignità. INDEX.

. vantaggio

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« Il poi si presentava anche più evidente, quando trattavasi di provvedere a terapie specializza te, le quali richiedono, per i cori:ispondenti. arredamenti, spese e tempo considerevoli . <<Tale sistema di spedalizzazione, che doveva • considerarsi temporanep ed a:usiliario, mentre co~ti tuiva un one1\e e non un vantaggio pecuniario, pres-entava il grave inconveniente della disseminazione degli infermi, alla quale consegùiva mancanza di uniforme indirizzo direttivo ·e sopra tutto di . . sufficiente sorveglianza disciplinare. <<Nel caso di cure specializzat:e, la considerazione del vantag·gio che traesi da perfetti impianti già ,in funzione, con .personale tecnico di indubbia capacità, ha consigliato di fruire ancora dell'opera ai istitt1ti di cura civili, i quali possono essere sostituiti da ospedali militari di· riserva (o della C. R . I. che offrono la stessa garanzia) B;tti a concentrare il più possibile la spedalizzàzione degli ufficiali, bisognevoli di cure gener.ali me,éliche e chi- ' rurgiche, sotto la diretta sorveglianza delle autorità sanitarie militari responsabili . « 'J'ale provvedimento non impedisce che gli ufficiali infermi possano avvantaggiarsi d_ell'opera degli ill11stri maéstri della scienza medica e cl1i111rgica, cui certamente si . riferisce l'on. interrogante, poichè questi esercitano la loro alta const1Ienza in qualsiasi stabilimento sanitario civile e. militare della zon·a lord assegnata. · «Sono stati allestiti, pertanto, ::iei vari Corpi d·arrnata, ospedali militari sufficienti ad, ogni eventuale bisogno e -0.estinati · a l concentramento della cura degli ufficiali affetti da malattie mediche e . . -----chirurgiche generali. «Ta le concent1~amento dovrà effettuarsi non alla ' Cronaca del• movimento professionale. scadenza fissa del primo maggio cui accenna l'ono. Per il rappresentante degli Or<f,ilnL de'l }JediaL al . revole interrogante, ' ma è già in parte effettuato Con.siglio Superiore di Sanità. - Il Consiglio die proseguirà in avvenire, man mano che verranno · rettivo dell '.Associazione ·fra i medici-chirurgi li- a scaq.ere i singoli c~ttatti stipulati pel · passato ~ri esercenti. di Roma ha formulato il voto che a con i ' rari os'pedali civili. e istituti ·privati di cura». rappresentante degli Ordini dei medici . nel C. S. S. ' . Yenga eletto il dott. Enrico Ballerini, presidente Sul rf.nzpatrio degLi ufficiali mediai prigionieri. dell'Ordine di :{torna. Ad lUl'interrogazione dell'on. Casciani, il mini~ello stesso senso s.l è espresso un Comitato di illustri sanitari di Roma. stro della g_nerra ha così risposto : 1 Da Napoli giunge notizia che è stata avanzata la «Le co11venzioni int:ernazionali stabiliscono che proposta di far cadere 1a scelta sull'on. Pietro .Cail pe1~sonale sanital'io, fatto prigioniero venga 'instellino. viato al J)O.ese dal· qt1çile Qroviene quando il suo concorso nella cura e · trattamento di malati e feriti non sia più indispensabile. << 'llutta via il Governo per non far mancare ai • prigionie1i italiani •l'ausilio morale e materiale dei • L e cliniche private per gU uffiaiali feriti. nostri medici ha dato sinora la precedenza al ·rim- ,. • patrio di quelli che per ferite di guerra, per anAd a11aloga don1n.nda dell'on. Salomone il minizianità. ·dL cattura, età e stato di famiglia Il:1eritastro della gueTra g~V, Zupelli ha cosi risposto : vano maggior considerazione. «All'inizio della g~rra, nel _periodo in cui .r api« Aggit1ngo infine che tutte le questioni St1ddette dissimamente doveva svolgersi la organizzazione sono nuovamente state prese in esame e saranno sanitaria militare, ,f u necessario ricorrere, per la discusse al prossimo Convengo che avrà luogo in spedalizzazione degli ufficiali,-anche ad oSJ;>edali ciSvizzera fra i nostri delegati e qt1elli del nemico,, vili, case di salute, istituti eserciti da privati, onde per meglio regolare. il tratta:r;nento dei prigionieri profittare di risorse locali, co~tituite da luoghi di <:11ra già in funzione. , di guerra ».

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ATTI · PARLAMENTARI.·

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potrà competerle quand-0 sarà deliberato dal Consiglio Comunale e nella misura che questo determinetà, tanto per il posto in cui è titolare quanto :per quello i~ cui è interii;io, sempre che questo· sia comp~eso nella p,ianta 9rganica e sia mancainte il titolare. Per l'indennità. caro-viveri, invece, si deve • cumulare lo ·stipendio . che percepisce nella prima. condottà con l'altro· della seconda, perclÌè l'esercizio di questa ultima non costituisce un incarico provvisorio ma durevole fino a quando non sarà possib*e espletare il relativo concor·so. Se il · cu- · mulo non olt.r epasserà le lire 4500 vi avrà diritto, ma complessivamente fra le due condotte in modo . ' che ognuna di esse venga gravata di una quotaparte della somma. dovuta . . . (7267) Aumento di stipendif>. - Dott. G. O. da ~1. - La circolar.e della Prefettura nei termini da T..iei esposti nel quesito è la fedele riproduzione di quella emessa dal Ministero dell'Interno del G marzo ultimo, n. 16900. Però per Lei concorre una circostanza, che muta la reale posizione <fei fatti e, ctoè, quella • che il collega non· è temporaneamente impedito per ' servizio militar~, ma definitivamente incluso nel . • corpo sa;rttario del R. esercito e, quindi, non può più COJ?.Sid~rars! come facente parte del personale dipendèn te, da codesta amministrazione. Dal che si deduce che bene ha fatto il Consiglio Comunale ad attribuirle l 'aumentq dello stipendio, di cui al D. L. del 10 febbraio ultimo, e ehe la Prèfettara avrebbe dovuto impartire in . merito la sua approvazione. Qualora la. detta Prefettura insista nel non. ap. provaré il relativo atto, il Consiglio Comunale potrà ricorrere al Governo del Re, indirizzando il reclamo al Ministero dell'inte~o. (7269) Competenze del medico coridotto 'chiamato sotto le ar1ni. - Dott. abbona.to 8470, - Lo stipendio che riceve dal Comune, depurato dalle fndeli- , 'nità sussiciiarie è di lire 3770. E,icevendo come . . Tenente · lo stipendio di lire 2506, il ·Comune dovrà .corrisponder I~ la differenza di lire 1270 per ti1tto il tt•mpo che resterà sotto le armi. • (7270) ' ~icohezza mobile. - Dott. A. M. da AJ. Non ostante che Ella sia stata assunta come inte' rino con diaria nett~ di R. M. , l'aumento che riceverà· a seguito del D. L. del . 10 febbraio, ultimo, sarà gravato di tale imposta, perchè su· dettO au• mento che J.Je vien dato in forza di legge non hanno influenza di sorta i patti e le condizioni stabilite • quando si• intraprese il servizio. (7271) Trattainento eoono1nico itegli 'l1tffimali medici concessi alle amm i1iistrazioni civili. - Dott. M. B. da 1\11. - ~'articolo 3° della Circolare del Ministero dello Interno e della Guerra del 10 settemb~ 1917, n. 20400, 'stabilisce che il medico militare chiamato· a surrogare in servizio civile il titolar.e di una condotta chiamato sotto le armi, deve fare non solp il servizio della condotta in cui il titolare è ma ncante, ma ancl1e, C'OIJle interino, quello delle a ltre in cui il titolare stessò presta\a &ervizio. In tale caso gli altri Comuni, oè1 anche lo stesso • •

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[ANNO

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(7266) Aumen·t o di stipendio - · Indennità .caro-vir veri. - Dott. y. C. da T. - L'aumento di stipendio

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IL POLICLLNICO

. RISPOSTE AQUESITI E ADOMANO.E.

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XXV, F ASC. 1~

Comune in cui il medic9 'milit.are disimpegna l 'irrterinato, gli corrisponderànno l'intero assegno che prima corrispondevano al medico civile r~chiamato. Poichè Ella, sebbene per altro titolt>; trovasi in' identica posizione, non par dubbio che debba essere in di Lei favore applicata taJe disposizione, adottata di conce;rto fra i due Ministeri. Se non riceve indennif:!l, caro-viveri dalla ailllninistrazione militare in base al D. L~ n. 1916 del 10 agosto l917. do~rà ri~verla dal Comune in cui è titolare, sempre che lo stipendid sia nei limiti fissati tial D. L. del 26 .luglio 1917, n. 1181. Potrà·, poi, ,riscu.otere compe11so pel rilascio di certificati richiesti nell'interesse privato dalle persone non c-0mprese nello el1~11 · co dei poven. -D octor Jusnrn. Servizio medico'.:miUtare....... AI dott. G. M. da F.:

Data la non grande anzianità delll sua classe rlon è pt·obab1le che~ venga confermato !.'esonero. Tale eventualità per~ non è assolutamente da escludersi. All'abb. ;n. 461 : Data l'anzianità della sua classe di leva è poco probabile che Ella possa venir rl~hiamato. ·Comunque, avrebbe il grado di capitano e non quello di primo capitano. • All'abb. n. 3288 : ' • La sua dcnnanda pér ia nomina ad ufficiale non sembra possa avere B:lcun rapporto con la eventl1ale revoca della dispensa. d1 cui Ella gòdeva. I/ernia inguinale da cui è affetto, se nducibile e. contehibile in ada'tto cinto, non è causa di inabilità. 1

All'abb. n. 9109:

La proposta di onorificenza viene trasmessa pel t1·amite della Intendenza al Ministero della Guerra (Segretariato generale) . . Per solito le onorificenze vengono pubblicate con i bollettini de.1 1° gennaio o con quello dello Statuto. Può tale regola subire eccezioni. ~ All'abb. n. 5964: È possibile che il Commissa~io regio ricl1iedà il :war.ere sarà condiYiso dalla suo e·sonero, .e se tale . Commissione che vaglia gli esoneri, Ella l)Otrà venir dispensato dal servizio militare anche se idoneo incondizfonataµiente , data 1' anzianj tà della sua classe. All' aob. n. 2873 : ·JJa ' decisione dèl ì\llinistero della Guer;ra sl1l suo esonero non è improroga~ile ed è opportuno che se· il Consiglio Comunale ha. delle ragioni da far valere in merito al suo esonéro le esponga. · , . . . Se Ella può -provare, come sembra, dato l'm1z10 del Slilo servizio di condotta, C'he ha compiuto oltre 15 anni di esercizio professionale, Le competerà, se chiamato alle armi. il gra do di capitano. · All'a bb. n. 1980 : Nqn è possibile definire l'epoca ne1la qt1ale potrà ,-eni l' vrecetta to : certo in un prossimo avvenire, poicbè il bisogno di n;:iedici è a.bbastanza notevole. Qt1a lora Ella c-01nprovi di aver 1!5 anni . di eserc-izio professionale, nell'epoca da TRi ncrennata, J ,f>Yf>rril conferito il gi·ndo jli capiL.1no. Al dott. X, 1874: Per gli ufficiali ,medic.1 della sanità milita re le norme per l'avvirendamento di quelli che banno • I

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SEZIONE PRATICA

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eompiuto 40 anni • di· età e da oltre un anno si troAl dott: A . T. dp. C. : ., vano in zona di guerra sono ormai ben note. Per ott.enere una secònda promozione occorre, Gli ufficiali della Croce Rossa devono essere asper l'ufficiale di riserva, una proposta ;per distinsoggetta ti . ad analogo procedimento. zione speciale. Ella può a;)1:>ellarsi al Comitato• Centrale della Al dott.. G . G. d~ C. d . O.: B~11emeri ta Assoéiaz1one per .far valere ie sue , I capitani medici . eff~ttivi promossi maggiori hangioni. no ora una anzianità del gennaio 1915. All'abb. n. 6594 : Ora, siccome le promozioni -degli ufficiali di. comLa punta d'ernia, sia pure bilaterale, non è causa plemento e di Croce Rossa debbono essére preceper gli ufficiali di ·alcun provvedimento medico-ledute da quelle degli effettivi, Ella dovrà ancora atgale . . .· . tende re per avere la sua. · All'abb. n . 8182: Al dott. C. P. M., Zona di guerra:: Occorre sollecitare le decisioni dei Ministero Nessuna promozione~ avvenuta fra i tenenti di della Marina, che solo è competente a stabilire il complemento con anzianità del 1o tiraggio 1916. trattaµiento dei proprii ufficiali. . . Sarà bene in ogni mo<;lo che Ella faPc.-ia :risultare Kll'abb. n. 4017: ' la sua riacquistata idoneità incondizionata.. Occorre che Ella faccia pervenire al Comitato • Al dott. A. B. da ~I. : Centrale della Croce Rossa notizia della riconferma Per il grado di primo capitano occorrono 20 anni del ~uo esonero, ma tale riconferma è stata ratifidi spalline. I cata dal :Ministero? • Al dott. A. d' A. da· N. : Il Sérvizio prestato come soldato non può quindi . Evidentemente a'lla Croce Rossa non risulta il a rigore e~sere considerato come abile, ~l consegujmento del grado suddetto. suo stato di salute. Però essa arruola in servizio ' • allche dei riform.ati e qj1indi sta.a Lei dimostrare se Nella risposta accennata trattavasi di ospedali le sue a ttt1ali condizioni di salute sono tali da perin Zona di guerra. Nes.suna indennità può infatti metterle di assumere servizio. , spettare all'-Ospedale di Molfetta anche se destiwato ·All'abb . .n. 7311: a eventuale funzione. contumaciale. • '.\ · Trattasi dei medici che fruivano de1l'esonero ed Al dott. V. P., Zona <Ii guerra : ~ ai quali l'esonero ora sia stato re1 ocato. Ella 11on ha diritto al semplice a vvìcendarp.ento. All'abb. n. 3231: Potrebbe però venir richiesto da a utorità civili• in L'essere sottotenente medico di milizia territoria- · sostitu zione di altro medico mobi'litato~ , le non Le dà diritto ad essère assegnato a servizii . -Per rispondere all'altra sua domanda occor.r e .coterritoriali, poichè ormai non si pt1ò dire vi sia alnoscere la ·sua anzianità esatta nel grado di sottocuna distinzione d'impiego tra gli ufficiali mediCl. tenente (data di nomina). . 1\1. G. · di milizia territoriale e quelli di complemento. L'assegnazione' dei gradi per titoli si effettua però ' solo in uno speciale ruolo di ufficiali di compleNOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFl~ENZE, : mento e quindi se Ella desidera essere Jiominato tenente di complemento può farne domanda, poichè Il prof. Mario Donati, ordinario di patologia spenon avendo compiuti . i 15 anni di· servizio tecnico ciale chirurgica presso la R. Università di l\1odena, · ' professionale non può aspirare al grado di capitano. è stato chiamato alla cattedra di clinica chirurgica .All'abb. n. 8144 : e medicina operatoria nella stessa U'1.ivers1tà . ' . Ella potrebbe ottenere forse il suo intento accorEsprimiamo a l valente cljnico tutto il nostro comdandosi per uno scambio con il. collega che fa serpiacimento per questa designazione, che ne .rimerita vizio presso il reggimento ove trovasi suo fratello. le alte doti di/ operatore, di studioso e d'insegnante. ' pttenuto l 'accordo potrebbero chiedere all'IJ?.tenIl dott. O. Barba Morrihy da vanti ad una• Comdenza generale che effettuasse tale scambio nel missione composta dai professori Todaro, Durante, , comune interesse, ma non sarà facile clie il collega Alessandri, Perez, ~urpura, ha brilla~temente soche presta servizio in artiglieria consenta a passare s~enuto l'esame .per la libera docenza ·in patologia in fanter:i,a. chirurgica, ripo.r tando ~!l'unanimità l'approvazione· Al dott~ Alfa : con lode per la lezione di :p rova. Per l'esonero· non è a Lei che , spetta far doFacciamo i nostri rallegramenti a l distinto sanimanda, ma deve essere l'autorità civile qalla quale tario, che per tanti anni mantenne alto il decoro Ella diJ;>ende .che deve.far presente alla Commissiodell'arte medica italiana nella regione tripolina, ne la sua insostituibilità. • coprendo la carica . di direttore ~e'J.l'Ospedale ItaJ.;e cause , che h a nno dato • luogo alla sua riforma liano di Tripoli prima e dopo la nostra occupanel 1891 essendo permanenti daranno lùogo dél rezione. della quale egli fu un pioniere. sto, ad un ntwvo provvedimento di rif6rma. I All'abb.. n. 6221: . Se cinque fratelli trovansi contemporane&mente CONDOTTE E co~èORSI. , sotto le armi il più anziano può essere congedato. • Circ. n. ~2'71 del G : M. 26 aprile '1918 . . Giovane chirurgo accetterebbe interinato in ospeAll'abb·. n. 5036: dale di provincia. :- Scrivere dottor Fagan, Viale Può far domanda di nomina ad ufficiaie ·medico Parioli 7, Roma . pur~è risulti idoneo alla visita. ,

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IL POLICLINICO .

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NOTIZIE. DIVERSE

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Per -:un .grande stabtllmento termale popolare. Il Con1une di Milano è in procinto di acquistare al prezzo di 4~5,000. lire u na, vasta area in 'l'"abiano, comprendente una sorgen te sa ls9-iodi ca e tutti gli alberghi, con lo scopo di f ondar vi u n grande stabilimento di cu·r e -termali per i poveri, che ,po-• trebbero accedervi da ogni parte çi'Ita lia, col concorso delle rispettive istituzioni di beneficenza , locali . In T~biano (Parma), a breve distanza · da Salsomaggiore, sono parecchie ·sorgenti e fanghi. Le cure attualmentteln uso sono : bagni e fanghi riscalda ti,"' bibite ed ina lazioni. I

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Assistenza sanitaria in Napoli alle famiglie del richiamati. 11 Comitato di assistenza sanital'ia c1i ~apoli • offre, alle famiglie povere dei richi~mati, medici, infermieri, medicine, cibi, cioè quanto occorre per curarsi seriàmente. , '. L'attuazione di quest'opera pietosa si deve all'on. Castellino, con la val_ida collaborazione del prof. Emilio Cioffi e degli assistenti, . nonchè di elette dame.

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~ "lotta antitu1Jercolare a Napoli. E' sorto a Napoli un p11mo Preventovium antitubercolare, che è dedicato a G. B. Morgagni. Questo provvido Istituto fu testè visitato dal çomm. Francesco Inghille1i, ispettore genera.le della Sanità, il quale espresse al dirigente prof. Pirera la più ampia soddisfazione per il funzionam~nt~ dei va1ii servizi, anche nei riguardi della assistenza sanita1ia ai militari riformati per tubercolosi . // . 1

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Le condizioni sanitarie della provin_clà di Roma. , . Da t111a i;elazio11e f atta dal comm. G. Badaloni in seno al Consiglib provinciale di Sanità, nella se.duta del 29 aprìle u. s., · -risulta_ che le condizipni sanitarie della provincia di Rom~ sono ottime . Riporteremo nel prossimo fascicolo un resoconto • di questa seduta. •

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Sulla dieta del prigionieri in Germania. . Il dott. Englbert riferisce nel J . .4. M. A... che la razione dei prigio11ieri in Germania, che era prima. ·.

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(A NNO XXV, FASC. 19)

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' cadi 2740 calorie quotidia ne, è ora ridotta a 1720 lorie. Perciò propone di ot ga nizzare in vasta scala a mezzo della ·Svizzera o della Danimarca ·il ' r ifor-· nim~nto alimenta re a questi disgraziati .

Epidemia di p{lJ'&Ìlfo tra ·prigionieri di guerra inglesi. Il J. A. M . A. riferisce che è scoppiata t1na grave epidemia di para tifo nei prigionieri di guerra inglesi in Y~zgad (Turchia asiatica). Si ebbe una ' mortalità fino al 70 3 . Nç>n è chiaro se e èome tali solçlati inglesi. fossero stati a suo tempo vaccinati. , . · · . ,

Per lo studio de1la biologia medica• . T.1~ · società svizzer a di scienze naturali ha creata una s~zione per la biologia medica. Ne è ~residente il prof. Hedinger di Basilea . Per lo studio del tilo esantematico. In Ron1ania è giunta una missione medica giaplJOnèse per studiare il t ifo esantematico. È comanda~ ' dall.'on. Kuranosuke Mogi e · cònta (li ferrrlarsi colà ot to meei.

NeJ giornalismo ruedJco. '

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· ..t\ Ja~~~·, in R omania, ha iniziato le. pubblicazioni la Revue M édi co O!iirurgic'ale con la colla borazione

di numerosi sanitari e accademici. ' Abbonament~ a nnui L. 15. Redazione in R ne Vor idenia,. 1.

Onoranze alla Croce Rossa Americana. · Alln benemerita )liss i one ..tU nericana della Croce Rossa sono state pi·odigate onoranze in Roma, Napoli, 1"1ilano, .Firenze ed in a)tre città d'I talia. •

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Parassiti int~stinalì : rapporto colle ma, d'igenifestazioni morbose dell'apparato ren te . . . . . . . . . . . . . . Pag. 451 Para t ifo : freql1enza e moltiplicità dei tipi )) 446 batterici cl1e lo producono Sordo-mt1tisn10 isterico ll€i milit~ri . . . » 451 Tifo ·peteècl1iàle : diagnosi . . . . . . · » 431 .Tral11ni cefalici : indicazioni qi inter. . )) 452 vento . . . . . . . . . . Trn nmi cranio-cerebrali: significato diagnostico e prognostico della temperatlira

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rer oltraggio -ad un medico. / I.1a Suprema Corte di Cassazione ha deciso su di u11 ricorso a vanz~to da tal M1:1rocchio, condann~to, :ver oltraggio contro il m~co condòtto di Nusco, dott. Domenico Vicedomini, dal Tribunale di S. Angelo dei ·Lombardi, che .ave·va rimandato l 'esten- ' sione di un referto di lesioni a dopo più accertata verità. ~ · I.1a Cor~ ha accolto il ricors9, affermando che i l Tribunale, come già il Pretore, commisero un errore giuridico dichiarando che il medico condotto è J?Ubblico ufficiale . Nella stessa sentenza la Corte sta- bilisce però che l'l1fficiale sanitario è pubplico ufficiale.

· Indice allabetleo per materie.

Bilinogeno : comportamento nelle infezioni Pa.g. 447 tifoidi e paratifoidi . . . . . . Cuore : esame del1'l capacità funzionale . )) • 450 )) 453 Eczemi cronici vaginnli: .ct1ra • 'Emiplegia omolaterale . . . . )) 449 441 Ferite penetranti del tor<lCe Fosfa tul'ia : ClÌra . . )) 453 Gior11ali n1ec1ici delle case <li 8l)ecialità (I) )) 45() )) 451 l\Inlaria : infe~ione invernnJe 1\lidollo spinale : trattamento delle ferite con lesio11e totale . . t ..ùtf1a,

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Roma, i9 maggio I9;i8

Anno XXV.

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Fase.

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fondato dai professori :

GUID O BACCELLI

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tRANCESCO DURANTE

SEZIONE PRATICA REDATTOR E CAPO: PRoF. ... ••

VITTORIO · Ascd1

EDITOR . . . E: P RO F. ENRICO MORELLI

UFFIOI DI REDAZIONE E AMMINISTRì\.ZIONE: Via Sistina, N. 14 - ROMA

AB·B ONAME;:NTI

ANNUr: . •

, Per l'Italia~ Alla Sezione Pratica L. 1~; - Alle Se. zioni Medica e Pratica L. 20; - Alle Sezioni Chirurgica e Pratica L. 20; ~ Al~e Sezioni Medioa, Chirurgica e Pratica L. 25.

lavori orlg~ ti : A. Ascoli: Della diagnosi batteriologica nella dissenteria. - Osservazioni cliniche: I....• Lollini : Contributo • alla terapia della pustola maligna. e edema maligno . .....:.. Sunti e Rassegne: FISIOPATOLOG IA: b\ Pedrazzioi: Sulla circolazione encefalo-midollare fisiologica e sul liquido cerebro- spinale. _._ CHIRURGIA: C. H. Mayo: La scelta. del metodo operativo nel cancro del retto e del colon ._ MEDICINA LBGALE: E .....Paparcone: lìongiunti viti provocate con nitrato di piombo. - Accademie , Società medich e, Congressi: R. Accademia medica di Palermo. '

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- Alle Sez. Medica e Pratica Fr. 30 ·oro; - Alle. Sez. Chirurgie~ e Pratica Fr. 30 or·o; - Alle Sez. :rviedica, Chirurgica e Pratica Fr. 35 oro. '

SOMMARIO.

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.Per l'Unione · Postale: Alla Sez. Pratica Fr. 20 oro;

Appunti di n1edicina pratica: OASI STI CA: Sinto111i clinici e trattamento dell'ipertrofia timica. - Il nanismo tim ico. · - TERAPIA: Sui purganti. - Il trattamento della dia:rrea infantile. - Posta degli abbonati. -

Cenni bibliografici.

Nella vita professionale : P er rimediare ·ad un'ingiustizia. - Atti . parl amentari. - Amminlstr~zlone .9-anitaria: Consiglio , !1rovinciale di Sanità. - Risposle a quesiti e a domande. -Nomine, promozioni ed onorificenze. - Condotte e concorsi. - Albo d'oro. - Notizie diverse. - lndice alfabetico per materie. ·

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E vietata la riproduzione dli la.vori pubbUcati nel POLJCLINIOO o la pubblicazione di sunti df, essi senza citarne la fonte. · · . .

81r1W di proprietà riservait. -

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n,ali ·r egistr ate dalia S18.inità pubblica in Ge:r:mamia si elevarono· a parecchie migliaJa, -con una mo.rtalità piuttosto àlita: coSì, ad es. (cito · . lsTÌTuTo SlEROTERAPICO l\1ILANESE a caso d alla D eu tsche M ed. Wochenschr. del Direttoir e: Prof. s. BELFANTI. 1917), i:n Pruooia soltanto fu roin'0, de.Ilflln·c iati n ella prima .settimana ·di ·s ettembre 52.67 casi ~D e 11 a d i a g n o si b atte r i o I o g i e a con 670 morti, e neli'ultima seittim1runa di otnella dissenteria ( l). tob'r e le denuncie éra.no· amcora p1iù di 14()(). con 268 morti. I casi di .dissenteria ,denunziiati nelProi. ALBERTO ASCOLI, l'ann·o 1917 tra La popolazione civile del sol·o direttore dell'Istituto di Igiene Veterinaria , Regno di . Pr:tJ.SISia ftirono 58.196 'con 70'7& 9edella R. · Urn iversità di Modena. cessi. Queste cif1'e d enotan'<> lo stato di esau r iLa dilssenteria anche. im. qL1esta guerra torna · mento del n emico n01stro più potetnte e fMlllo a dare - 1come n ell·e pr.eced·e nti - del .filo da intrave, , d eire le co1n dizio·ni ben più gravi in cui 1fo~oere alle nazioni :belligeranti. P er.. ~acelre . · devono trova:rsi i suoi alleati, l'A.ustriia, la Buldelle .stragi, n•ol!l itI'adiu ciliili in cifre, verifiga,ria ~ s peci.almente la Turchia. · , • catesi, ad esemip~o, nella SeT.rbia invasa, baista A11cl1e d a noi i focolai en·demici preesistenti ricordare che quest 'autunno ·le cifre settimai·n certe plaghe si .sono ridestati e diffusi, in proporzioni che non ci è dato d.i precisare, ai militari. Ena na.turale ·peFeiò che rifintissero (1) Relazione letta uelia sedutà del 20 aprile della l~ osservazioni c)iniche, ep idé!miologiche e batSocietà Medico-Chirurgica di Modena.

LAVORI ORIGINALI.

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IL POLICLINICO

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tel'iologiche sulla dissenteria e si riacèendesse Perchè, è in).ltile dissimularlo, •alla sindrome il ~ibattito sulla eziologia del morbo. cli:i.nica COiSÌ tip~ca della 1dis6enteria. non corriMa mentre ci è voluto poco a mettere pr'ati- sponde un rep-èrto batteriolog?-co unifoome e carr1ente .f11ori di ·d1srcu.s1sione la fornia tropi- co:stante come nel ·c.olera. • cale 1amebi·ca, solo per un certo ni1.rn.ero di Nella diagm·o&i batteriologi.ca . . dei.la dissentefocolai fino ra sii è .rillfsciti a f.orr,mu1are la dia- riia la glJer:ra ha fin.ito col creare un tale ·caos, gnosi di diissem.teria bacillare ·,p·er la quale .s.i una tale anarchia, che è bravo chi riescei . a richiede che i ·c1iteri epidemiolo1giici, .i sintomi • raccapezzarcisi. Come non bastassero i vari clini-ci ·caratteristici (.coltca con pz:emi.ti e fe- t~pi di d'iss_enterici, Shiga, Flexner, Stro'ng, Y~· i1esmo, scari·che ,str.iia.te· .di s1a'Iligue) e:Q i reperti · dj · pseudo..: é para dissenterici Kruse, ai quali a.nato.mo-patologici della colite vengano oorre- si sono ag,gii;inte le varie specie di b. Morgan, dati dalla documeìntazione ,e ziologica del ba- vengono· 1seignaLati continuamen·te nuovi ge:rmi cill0 diJS1Senterico. • atipici, o perchè intermedi tra i gruppi già eCosì facend0 · si app'l ica · alla dissenteria i l si-stenti, o pel'l~hè dotati di inattese prop1'1età postulato della. ·conferma b·aiteriologica tlchi~ fel'mentative, :sicchè i ~icrobiol~gi o delibesto 1per l'acce.r tamoo.to del collera asiat~co' e si ratMnente abbattono le barriere f1aticosamensubordi-na la d.iagnosi di dissenteria baçillare te eirette tra i dissenteri•ci e il coli, o inavveralle dirèlttive ~tmperam.ti' ·,e1 IS1pie.rilm entate •con .titamente incetspic.ano nella com.uine flora infhl t·1 001 · testinale. TaJe· è il discredito che così vieine get.. . suc~asso n_el1a pro: assi an · ~ica. tato anche sui bacilli classici della dissenteMa questa esigenza ~ essa gi stificata. 1 L~ ria, che batteriologi dell'ultirma ora vo.gli(){llo dia1gnooi d.i dissèlnteria baJcillare pu ò forse es- · · · inca!1 alar·e le ricerche verso nuovi bja cilli caipsere formulata is enza il reJsip onso 'po•s itivo del sulati, destinati a travol1g ere tutto l'edificio battetriologo ? Il v;oler isuholl'dÌnare quelLa a eziologico solidamente costruito prima - della qt1èsto non ·Ci conduce . p er avventura a compli- guerra: , eare _- anz.iichè a semp1lifi.care il pro·b lema p·roChe ·meraviglia · se •tn s imili condizioni la Difila ttico? rezione di Sanltà ger.mrunica, limitando le in. Eioco le d om ande che mi sono ·p.o ste ed alle dagi!lli batteriologiche ai p1rimti casi, ha d~o­ quali credo . di poter rispondere, in quanto che sto reicente-m ente ··che le mi..sure p·r ofilatttGhe . . la risp,osita ad esse è sitrettamen·t e c001nessa ·ocm nO'll si debbano più far dilpendere dal responle nostre conoscenz-e sull'agente eziolo1gico .del- so del. batterj·ologp, ma · attu.areJ in tutti i casi la dissoote·ri&. · ' in cui l'a.s petto delle feci giustifica la diag.nosi CQIIlinciamo anzitutto col chiederci quale è di di.s senteria ? la finalità deg'ri · accertamenti batteriologici Dobbiamo dunque proclamare il fallimento n·ella profìla&Si amticoler:iica. Essi in ultima a- dell•a, diagnos.i batteriolo1g ica della dissenteria? nalisi mirano a scoprire i portatori di vibrioni Prima di dichiararlo. ci CQrre .!'.o bbligo di esàcoler~g'eni - ffieno eslSi ammalati, _convialesc1 en- . m:IDare · la situazione p er giu1dicare .s e è realti o. apparentem.ente sani - p·eir arginare la mente insostenibile o soltanto ingarbugliata, propagazione del col·era .col lo·r o. t·r amite; ed a . ma ancor a rimedi.abile. questo compito essi · rispolfldono . pienam·etnte . . * perchè I 'isolam ento del vibrione éolerigeno dal·x· * le feici è un'op·e}'azione frucile •p eir la sempJicità Allo stato attual,e· delle nostre conoscenze la dei :qieltodi cLi ricerca, p·er La Cd·ass:ici tà ~ei ca- sindrome c1inic·a che è designata çoJ nome di ratteri del germe .coisì 1P rofondamente diverso dissenteria non è contrassegnata da un reperto dai. m'iorob~ abd.tuali defila· (flOII'a intestA.na1e. · batteriologico unico come lo. richiedono i postuG1'azie ·a queste peculiarità. gli esami ·della fe- 1ati id i Koch. Aç.canto aj focolai nei quali ,si :qi nel rig;uar.do del colera ri1$t!)oI11dòno eg;regia- trovano i bacilli del tipo Shiga o Flexner o sim~nte ad una finalità diagnostica ed insieme · mili, oh~ riJs.pondono pien31mente a · tutte le eprofilatti1ca. . sigenze, anche a quella della capacità di riproMa nella dissenteri.~ ,p· ossono le indagini bat- · durre la malattia, alfri ·fo colai - e norr $Ono teriologiche comipiere una funzione di questo . pochi - non forniJscono germi tiipijci, m a bagenere? La diagnosi batteriologica della dis- · cilli _c he. se ne scostano più o meno e si avvieenteria 'pog,g ia essa, come quelLa del colera, ciinano piuttosto al gruppo del b. toli. ~u b8JSi granitiche? O non vi ·regna p,iJuttosto Questi germi sono da oonsftlerarst.i come auno stato· tale di incertezza: da renid erci dubi- genti 1dissenterigeni delle epidemie in. .çui futasi ·cosi nell'aiccoi:idare come· nel negare! ad un rono iiSolati, o come coli. atipici che fanno pargerme l'ia ttributo di dissenterigeno ? , te della_ comJUne' flora intesttnale ? 1

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Certo la conis tatazione fatta da b·atteriolo·~ ria. Le . indagini batteriologiche fortunatamen.. , . . . ._ p1"ovetti della fre·quen.za ·di questi .g"ermi, i:n- te ci h·MlJilo fatto mettere la man·~ su un gruJp... tern1edi tra i dissenterici classici ed il b. coli, . po di bacilli di~Sietnteri,ci che sono nettamente nelle scariche dissenteriche non ci ·permette differenziabili dal g·ruppo del coli. Questi disdi scartare tout cou71t l'asserzione ·d i un raip- Se!D.terici i·neoceip.jpili utili.zzirurnoli come fili iporto di èausa aid effetto tra questi .g ermi e conduttori, impe rniamo intoroo ad e.SlSi là ri- . dtssenterico. , il processo cerca batterto1o.gi,c a netla a.us:sem.ter!ia. E-QC-0 • .. 1Se il bàcillo 1classi1co· della dis~entelria, qu~l- QiUello c·h e pro•pongo.no batteirioliOgi prove1tt.d, lo sulla cui entità ezioliogica non si 1p ossono ·.come il Ni-colle ih Fran cia e1d il LeiVi della Vi- ( da d·a n oi. Se questa· ricerca di bacilli dissentenutrire più dubbi, fosse un germe a caratteri • fissi, n;i.atematici, come il vibrione colerigen-0 r f1geni sUJpériorj. ad ogni --sOISpettç> · presentasse o il p. del tifo, l'attribuire funzione dissenteri- diffi.coltà .insormontàbili,' allora1{sd, ma allora. gene a germi che si scostino sensibilmente dal s0ltanto, avremmo diritto di respingere le loro . tipo cla~sico eql1ivarrebbe- a sdoppiare, anzi e1si.genze pienameil1te .giustificate dal punto di moltiplicar~, la 'eziologia di u·na unità clinica, v~sta batter.i·ologico. • qual.e è la dissenteria endemica. · Ora, a giudli«;aJre tdel cospÌ•CU·O numero di Ma per i bacilli disaenterici :hl cr.ite·r io bat-· focolai nei quali la ricerca di di.&senterigeni còn tutte le qualifiche .richieste dà risultati ipoteriologico è più elaistiico : già tra i vari tipi . - che sono accettati come ~icuramente d~s- sitivi, il reperto ineccepibile è tutt'altro che ecsenterigéni dai batteriologi più esigenti - esi- ce~ionale. Le probabilità d.i tiusic ita cres c00lo stono caratteri differenziali per ciò che· ri.guar- ~ p oi con l'alle:ruamento ·d el batterriolo go e la da la fermentazione degli zuccheri, · l'aggluti- prontezza nell'allootiniento delle ricerche. Annazione con i sieri specifici; modificazioni pro- zi, la Direzione di Sanità in ·Ge rirlania a'IliD.ette fonde si osservano in vitro non solo di quelle tan'ta importanza. alle modalità .d i' preltevoi e· proprietà che separano un sottogruppo dall'al- id i t'raS1Porto , delle feci, che, con una recente tro.i 111-a anche di qpelie che devono costituire diS'P·Osizione; h a :stabilito .che i batteriologi debcome le barriere tra il gruppo dissenterico ' e bano iniziare l~ indagini sul posto~ Che una . . il gruppo del coii; con gio~hetti di prestigio si maggiore dimestichezza .coi disse·n terici -clas... possono togliere o ridonare ai germi le loro · sici, una lavo r.azione :p iù spicc1i.'a, accrescafunzioni biologiche caratteristiche. no le proba!:>ilità .di siuccess10 nellai ri.cerca di \ Sape~do d'avere a che fare 1COiI1 una specie un germe così capriccioso, nOiD. deve meravi- · o delle specie così m\ltevoli, con qaratteri. così ·gliarci . .Il Levi .delil a Vi-da ·r iuscì a portare co- · volubili, c.,ome possiamo irrigidirci in ~ormule sì . la percentuale dei risultati positivJ ·a.1 75 analoghe a quelle che ·valgono per il vibrione e .p iù per cento, e il Friedemarun, capo del recol·e rigeno o ·per il bacillo del ti.fo? DOiVe pas- -parto irufettivo dell'ospedale Vir.cho·w, po.tè batsiamo attingere. 1a sicurezz1a pelr negare la no- tere anche questo record facendo gli .strisci~ stra fiducia ai re;perti icoscienzi 01si che ci se- su pi.a.stra dire't tamente col muco reie\vato, ·r isultati posignalano come dissenterigeni dai germ·i ben di- dalla . s·. iliaca, e ottenendo così . . • • • scosti dai tipi originariamente accettati come tivi su tutta la 'linea. . Nella maggior ;parte dei caisi si ·doiVrebbe riu:. membri del gruppo dtssenterico ? scire dunque, più o meno f.aticosamente, ad · D'altra . -riarte non ':~ chi non veda i ·insidia isolàre dei dissenterigeni classici dai focolai in· che t1n:eccessiva 'larghezza nell'accoglieré co-. fa.T coliimare sinme 1di5senteri1geni dei genni non più nettamen- diziati• come drssooterici e te differenziabili dai bacteri del ' coli ten·de al drom~• ·clinica e. reiparto batteriologtco., Praticoncetto nosologico della dissenteria. Si arri- · camente il trovare anche i11 un solo caso di v,a se'D.z-a volerlo,, come il Seltg:m ann, a far un fo·colaio soopetfo élei germi ·diisse·nteri.geni derivare i diJssenterici dai coli, il ·ch e tn ulti- ~la1ssi1 ci .ci autorizz erà al re·sipoinso che 1Si t:r.atb1acillare. ma analisi vorrebbe 1dire che la disseiQ.iteria ti di diEsenteria • • può essere il prtljdotto di :carattet'i aicquiiSiti dal bacterium coli in determinate condizioni : *** da questa concezion e ,a lla nega~ione della p roJvia quale· g-it1dizio formttléremo nel ca.iso cp.e filaasi antJi.diJsiseTiiterica poico ei correi. la. ricerca· affannois a dei comuni dissenterici . E allora :bisogna rito:rm.are .sui propri .paissr, ci lasci in asso? Se, facendo' astrazione dalla poichè, incamminandoci sulla vià delle conces- pratica del prelevamento dalla S. ~liaca, dob. s~oni, non sapremmo più d'ove atrestarci ed ar- biamo ammettere che in 'tutte le epidemie un rischieremmo di compromettere anche le nozio- certo numero di casi es·a-minati coi com·Uù1i meni ben fondate che p()Ssediamo sulla dj~sente- todi d'indagine non forniscono germi senz'alI

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tro inquadrabili'. nel gruppo dei. di'ssén terì ci, cano i mez.zi per distin.g uerli nettamente dai possiamo noi €JSiC~udere re;sf'stenza di _iQfcÒ\lai mfcrobi ' della~ flora intestinale normale? nei quali, · peir •cir:c.o•stamze· 1speiciali, i' casi che · f erchè - si badi ·b€\ne - ..l'esporsi a OQnside- \ ·rient1·ano nei qu a dri P'réstabil~ti . formano la 1 rare come ·dissenterigeni dei banali bacterium rnag.gioranza o la totalità? coli è ber1 più . grave peri.colo •c he ra;sseiginarsi Quando le lame11tele sulla insuffi cienza del- . a. lrusici.are i·n aOJSrpeso l'eziolo1gia id i UI1 certo nu''J ~ 1dirugm.01s i ~atteriolo1gi1c·a rag·g iungo•n o1 4131ro-· m e:'ro .dì focolai di 1di'siseintefy.a. jro.r zioni tali da indurre una Direzion e ,di s ,aniAll'infuori di , ogni formula_, scolastica, l o sfortà a ci;rcoscrivern.e il raggfo di azione, quan-: zo, an1che s-e . non è sempre ·coronato, da su1cdo batteiriol.ogi ;p rovetti come il Kolle in c·esso•, di Iiieondurre J.a d:issent1rta a una cau-. Galizia ·- ricQ·n oocono la inifrl1ttuo1si tà del.la ri- .,sia un1ca~ ri&p~ndie . aJd! un~ ··1c oncemone non cere~ _d i dissenterigeni classiei in fòcoiai s ulla · rneno lodev·ole dell'accanimento nel tro·v are, · cui natur:a · disisenterica ìl1on :Si posoono solle- pur,ches&ia, l 'agente 1causale. L'oistinazione n1el• vare dubbi, € ,.giocoforza cp'Illcl1utde.re che le in- la riceirtca del lJ;acÌllo dissenterico 1Shig,a ha -dag~ni p·i ù accurate ·ed i teicn·i ci ,p iù ·esiper.ti ·S:O- quei~to di buo.n,01, eh-e imprime uin indirizzo pre· , no talvolt a· ìmipotenti a suffragare. col rep-e1r- ciso alle · indrug.ini battertologi1c he, e sii studia . to dei d1ssenteri1geni ·n oti, noI11Chè il dubbli.o, I~ . di . coniservare alla dia;gno si batteri·o logica qu,el · certezz a •desunta dai dati clini1ci ed e.pirderrnio- I)·unità ·che logicam ente dovrebbè far riscontro logirci. ,a.d t1n qua1dro morboso ·Co.sì unitl;Lrio' quale è E aui che i. b·atterfologi si scindono in due a pp unto la di!S:sent.e·r ia. · · • . campi : quelli che in rais.senza df germi tipitci . . È questo, a p-a re1r mio·, il ful.cro . della quesi rassegnano ~lla lacu11a lasciata aperta- dal sti·one: · la dissenteria. e.n demica delle1 nostre manc.ato resp0nso e gli al~ri ·Che s t ~affa;nnano plaghe, ·d~l pliiilto di \rista della eziol•ogia, è, .'a rielmipirla a quaàiu n,qù·e costo·. 1Si può 1d ar .toT- ,come da quello~ clinico ed epidemiologico, d a to a q.u e1sti ultimi se, nori trovando i tirpi 1co- con siderar si un 'entità morbosa unica, o si dà il 1nuni, .cedono alla. •tentazion~ di . considerar.e ·Caso cut'io.s:o che la .s tessa ~o.rma infettiva può · com e dis1sen.te;ri1geni i geami isolati "di volta :Ln e$sere provocata d~ a genti di~·ersi? vo lta da.Ile ,feJci esruminate? I b atteriologi id i . Sul pen siero, di colotro che? 1dando un bell\esc:uola· gTtdano al .s acrilegio, 'protes;~an1 ò .contro· semp·i q cli ,co;s tanz.a ·e ico·ere!IlZa, tendono- tutte " _q uesta. tendenza: E1ppu•re non è naturale le lo:r; 0 eue.:r.gi-e· id i rieercatOìri verso ~ il grupp·o direi iJStintivo - l'ammettere un 1 r·~ orto· di dissenterigeno dello Shiga, i1on si p bsson·o nu- 1 causa acl, effetto tra i germi çbe sì , isolano trire .d1u bbi. ' dalle ·~carichB é il ip.r:ocesso1 ·d isse.nter.iC(O, specie Ma qu elli ch e dèsçrivono nuavi bacilli dissenquando la reazione di Widal pesitiva raf(0iriia terici si rendono essi co•n to .della ripercus.sion-e qu·èst.a teDJdeinza ? clie i loro ·reip<(~·rti haJilrno s ullè fondamenta stesIl con tr.aist.O fr a i due ç amrpi ' si fa wc11tq e di- se della diaigmos.i battariologica nella ·iissente· venta quasi un ,dissidio insap,ab.ile crt1ando i tia? Non parlo di coloro che, come lo Csa.-germi i-solati hanno trorpvi .dei caratteri del b. plewski:, vogliono orientare la ricerca batteriocoli. I batteriologi 'dott·r tnalf..che giura:no n-el logica nella dissenteria verso nuovi orizzonti, • verbo e: nei p1os:tulati di Koch insorgono contro a p er ti dalla lord scoperta di bacilli capsulatì: ' . colo:ro _c he, non preocicurp·andoisi . qi .do1g!J1).i, osa- primà ·d i se.guitti 1doviremo stnice·rar-ci s11lle 10-1 no q11 alific,a-re come di ssentel,'iigen.i id.e.i germi ro attitudini alla- ric.e:r.ca bàtteriol ogic:1. · che .sconfinano nel ,g.rup1p o del b. coli. , No, ,io mi rivolgo alla rSChieI'la numero.sa dei 1 D,a · che par.te sta la r agi,on e? .Dobbiamo ·~1Ior'gan, dei Castellani, dei Schmitz e do!l'J.an- · ' schierarci 1co.n gli uni o don . .gli al _?., N è do loro: Pensate voi p"r op·r io cl1e gli agenti p rorprio po·ssibile ~erntare d.Ì ig ettare le b1a;si df ·c.a usali nella dtssente:ria 1sieno ~ La11~i quant.e l1Ì1 acco·rdo ·d al quale ,a bbia a iprofittare la ;ri- · son.o le specie d~ voi d·ooicritte,? ; . cer ca batteriòlogica nella' diisSerp.tf3ria? Ne1ssuno dubita dei vostr.i re·p ertil, corr'3tti Non si accòrgono i sost~nitori ·delle 1due tein- ' d·al puntò di vi.sta· della tecnica, ·e df'lla si5tede·n z e. r:he è_ ugualme·ntei . da!fto1so ~r.rig:iid.irsi m a ttca batteriologi·ca. :Nla q_ :iale interp retazion elle ve·oahi.e formule, quant01 •avventurarsi- n e dobiiamo dare dal punto di vista eziologico . trop·po .nella zona di confine ver.so il b. coli? a tante speci e di baçilli descritte come dissenDeve· riténersi proprio oome .aeci.dentale la freteJ?-igene? La dis&enteria . è oer voi una d~si· q11enza insolita idi pseud01coli 'nell-e scar.iclÌe - gnazion e, un n ome dato ad una sind~ome . cli· dissenterich e? A che pro, d'altronde, conside- nica che nuò essere pro:vocata da rrucrobi · di· rarli Renz' altro come dfs~e11ter·igeni fin ch è man- versissimi? Vi associate allo Seligma,nn ne] , ' I .. • 1

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farli derivare da un capostipitP co1nune, il ·b. coli della flora normale dell'intestino? Non voglio cre'dere queslo. Sorio 1.rop,p o solide oramai le forudamenta sulle q11ali è .stato eretto ] ·ente nosolo1gico della d1J&senteria baGilJ.a.re per :rade·r.lo 1aJ .suol·o. . Ma prattcamente le · disqui·sizioni te;oriclie .sulla genesi d el bacillo clissenterico dal b. coli e le descrizioni di nuovi tipi dissenteri geni indisciplinati che non rientrano nei quadri eisiiste~ti non ri•s chiMl0 di cond11rci appunto a quella amarchia nella di.agnosi c@ntro la qua.le iillsorgono gli scolaistici, p~I'chè essa provo.ca provvedimenti ·come quell o adottato dalla DireziGne di ,s .anità in Germania, che suonano s.fiduicia ·alle lndagini idi . laboratorio nella dis.Se{[lteria? ' I reperti di sem.ipre nvovi germi n.Q!ll riS1P1o ndono ·dunque, alm~no gl·obalimente, .au~ finalità diagnostiche alle quali tendOiil.Ò, perchè urtanto contrò le diffidenze e i preconcetti invinci.b ili di èolor o ·che st r~f:iutan.o di attribuire funzioni ·dissemterigene a dei batteri coli-simili, e di rummettere, un ipluralism10 eziologico nella dissen teria bacillare; n è p0ssono aver~ forza persuasiva finchè lo spettro ·d el b. ·Coli ci ·rende sce.~•tici nel riconoscere in eissi dei microbi di·s senterigeni specmci. Questa legittima esitazione non d eve però va~care ~erti limiti 18e non vuol ·cadere nelL;e·ccesso OIP·l )osto di escll1sioni iilllgius tificate. Non dtn'1entichiamo mai che l'instabilità dei caratteri .è purk0ip1p o U!Ila prero.gati·v a del g·I"lliprpo di~senteri.co ! E ise noi rito:ncessimo •contro questi elsclusiv1sti il loro .stesso ecetti-cismo e chiedessimo: quali p·rove .avete ·per assegnare coin certezza questi germj al gruppo del coli?

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1ln germe di l1na fision·omia così mutevole deYe ritenersi caii)ace? I metodi correnti, 1pre·o1ocup ati d'i ....differenziarlo dal b . coli per non trov.ansi tra le mani ' irivec,P del dilssienter1gep.e .r icercato un volgare • abitatore dell'intestino, sono fon•dati app~to . c::u determinate note caratteristiche, sp ecialmente .sulle prop·r ieta farmentp.t"ive. ~el ·.gruip'po dissenterico, p·erchè così si fa p-iù presto ad eSJcl•u td ere il grup p 0 del coli. . Ma· le .azioni 'fermiem.tatirve s0010• pro·p:ri1e.tà ìmmanenti o sond sUlscettibili · di trasfo.r mazioni? Se· i dissente.Jiici 'PO!SSOilO JSpOgliar:si di ·cer- . ti attrib11ti o fregiaJrsene se coDJdo che loro tal enta e l'am1b iente l·~ .r~C'hiede, i metodi correnti iasceran:q.o i;assare inosservati tanti e poi t anti dissenterigeni, che è !)iutto~to.· da metaviglia,nsi c0-me la ricerca. 1si a co.ronata da .su10ce·sso in tanti casi ! Molte volte la deroga dai connotati è cosi lieve e la' flagra:qza c·osì evi1de1nte, che il disisen- · terico viene ri1conosciuto ·come tale, ma clélJ&Sifìcato come atiJp:iico, com ·e ,f uitermedio, ·co·Ill!e pseudo-, para- o metadissenterico. Non mi è ca.pi.tato· proprio di questi gio rni di vede!r~ descritto e fatto oggetto di · un lavor0 i1oderoso per m ole 1m germe dissente.ri-co idesignato, per ce rte .sue pe-culiarità, come bacillo «.Schmlitz» ? Dorpo averlo st11diato ben bene cori occhio 1sospettoso, perchè mi pareva di ravvisarvi nè pil) nr meno l' autentico bacillo di Shiga, finaJmeh- • te in una noticina insignific·a nte in ca~e ad una .pagina ho visto r.egistrata l' azione to&sica caratteristica: dello Shiga e confermato il mio sospetto. Chi volesse guardare ben addentro nella bibliografia qu a~ti ne tro.verebbe' -dei bacilli . Schmitz! P erchè non chiamarli tutti col loro • . I vero nome ·di bacillo Shig~? * ~ * Che succederebbe se noi 1S1Crutassri.mo bene ' Ma il co11trasto tra le dt1e correntì non è adidentr:o nei sottogruppi ~1exner, Strong, • per avve·n tura più .aipip• arente che reale? Pos- Hts.s, Krt1se, che si sostengono a mala pena sibile che non sia balenato a mal.t i batte riolos11 dei .dettagli di férmentazione e di agglutigi il ,s ospetto che il b.acillo 1di1sisenteri1co Ci gio.n azi one che alla lu ce delle no.s.tre odierne .cochi dei tiri birboni, camuffandosi in modo da/ noscenze no·n pqisso,n o più considerarsi come' non lrusciarsi riconoscere ! Se noi ci atteniamo note ·Caratteristiche patogtnomontche ?· strettamente ai oon~otati che so·n o segnati coNon vi pare :plausibile che 1si !)Ossa o si 1debme sue note caratteristiche rischieren1n10 forse ba trat;tare sempre '.dle1Uo · slte ssjo ·gierm~ .che di l~ciarcelo sfuggjre come llill delinquente « nt tlta :nome perchè muta· lato>»? Non è un . . che riElsce .a sottrarsi alle ricerche tru1ccando1si contro.senso creare dei sottog'J'IUJp.p i perchè Uiil abilmente. baicillo di 11na determinata epidemia n·on è agRiconoscere dunq'l1e il ba;ci1lo diiss:enteriico. gluti~ato dR.1 sietro anttdi;s1senterico, o perqhè sotto le mentite spogli e, e cco la vera diffiteol- non fermenta la man·n ite, quan1do sono Più tà, anzi le v ere 1diffico.Jtà, pe~chè si traita di che giu·stificate l e riise.rve · .sull,inf,allibilità di . .avere il ,f iuto giusto pri1m a, di sco,p rire il tTilC- tali criteri. A .m e non S1olo è ·capitato di poter • CO poi. ot1al · are come dissenterici .S higa id ei brucilli Nella ·rtcerea del ba.ciilo dtssenterico si tiene rhe non ei'ano affatto agglutinati dal siero anabbastan~a conto ·di simili .t ruocature di cl1i tidisseinferico solito, bensi rispoin dev.ano a sie1

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ri agglutinanti proip ri; m ia ho asststito poi in

non ipuò f.are il viso dell'armi ad un di'S!Senteri.. laboratorio alia graduale a cquisizione da: pargeno _perchè ~a, poco o tanto, i caratteri del· te ·l oro di nuove proprietà agglutinanti che coli. · coincidevano con quelle di ceppi trapiantati Dalla mi~ eisp osizione triaspare tuttavia la / p1er lu:stri in . laboratorio. OrQ. qu~sta trasfor- oonvinzi•one ben salda -in me, che ·la dissentemazione non deve sc·u ·otere la fede in. sudrdi-viria endemica ·delle ·nostre regioni è una forsioni, fondate su proprietà così precarie? D'alma infetti va causata dal - bacillo scoperto per tra parte,' l a Ù~ifor~tà ~Ila pr?va tl~~l' a~glu~ primo dallo Shiga~ Nell 'interesse a ppunto del· . tinazione., acquisita con il trapianto, 1n ceppi la diag11osi b~tteriol ogica, irta talvolta di difprovenienti ·dç. foicol ai d·el mòi:p.do intero, iil.on ficoltà vorrei messi. in ooer.a tutti i mezzi che ' è un argomento. formidabile in favorE; della t~si . posso,n o· 1servire a scaprire l'agente eziologico unicis ta? Se l'anibiente ed i mezzi di laborato- non di .r ado trasfi.gurato dai suoi ad atta.menti rio s ono capaci di ri.d urre ad un tipo untco · all ',~iente. DoìVe i pro1ceidimenti e·d i cri~er.i .' di ba:cillO. dissenterieo,. d ovremmo mera.v igliar- soliti n·on b.a stano '8li d~ve ave.re il coragigio . ci se a dattamenti speciali nei varì fo colai con- di abbandonarlf: ·'Pari all'arrdi,m ento del ricer.. ducono a variazioni e v.a:rietà. nel . b.ac:i-n o d el catore nel battere nuove vie deve eiss&re pe- , · o aJ f.ronte oocideintale, che si Me.d iterraneo rò l' anilità sua nei so.dd:isfare ,all'obbligo ·che • .battezzano poi come altrettante ~·pécie1 ? gli .i n combe, di id.eritiflca.re .o connettere il su o , Credele proprio ch e in que ste creazioni di re·p erto con quello 'clai&sieo . Quel .batterioJ.-0go sottogruppi non c'entrino per nltlla le diversi- - sia esso ortodosso o eretico, poco importa tà nella prepar.azi<?ne dei te:rrreni ·coltu.r ,a li e - · che all'atto 'Pratico è capia ce di quest'opera nella lettura dei rist1ltati? Io temo· assai che tutt'altro .che .sie,mpJ..i·c.e di Colle1gar;oen to,· tr,a diisla comp.oisi,ziooe dei rea~tivi . ed il modo ·C0mei senteria· bacilla r e e bacillo di S·h iga, deve· avevengoo:o interipretate le reazioirili lascino ancor re tutto il nostro plau.so, quaJUJI1que. siano le troppo margine ~lle tendenze dei ricercatori di vie - magari traver'se - per le q~ 9-li riesce a • .assecondar-e o contrariare questo o quel ca- qond urre. 'ia· comp,~ento la n on facile imp,r esa. . 'I pricicio . dell .g erme. Al di sopra delle formule .e d_,e i do.g mi · .e gli aDovreirr\O duflque" aggrapparici al'. to ssrico 1dis- · vrà beùl meritato della profilassi aJt-tidissentesetiterico come elemento· differenr;iale tra disl'ic a specifica, che non tarderà a richiamare senterici .e nseudodissenterici · auando il P ri. la no:Sltra ·a ttenzione, c·o me ISi è .,già imposta ..a bra'.m ci ·di:moSttr,a la pre,E}e:(lza. in questi ·di. una quella ,d ei nois tri avversari. azione tostica insospettata :fino,r ai? .S ia purei m i sento obie:ttare· da qual1che . / ' hatteriologo ortodo1sso - . .noi siamo ip1ronti a I mportante pitbblioazione: . rinunziare al:le sottili dÌJS.tinzioini in acid e n:on . aci(i, s trains, in gruppi tossi ci . e non tossiçi, Prof. F. MARIANI • . in tipi Flexner, Strong, Hiss, Kruse, ecc., per ' . accedere alla tesi del tipo unico, m a ad u.n • . . I patto : che sia stabilita una linea di demarcazi•o n.e be.n netta ·di esso ver.s-o il b. coli, con- .· trrusseg:nat.a, ad es. - 1come _vo•gli.ono il Caate·l\·olum e di circa 300 pagj n e con :tµsure, edilani e.a il ·LeNi della Vtda ·- id .alla prod.:uziooe zione 1918, della · Casa Editrice Fratelli Treves. d1 ga s 1'1el gl~cosio. Ora, che la produzione di gas n ell' agar glu cosato sia il m ezzo· sovrano pe1r eliminare i l .grUJP•p,o del. coli, io n on lo Consigli pratici· medici e agli ammalati :nego; tantò è vero ehe me · ne ·vaJgo runieh,io come a.gé.volazione nella ricerca. ~ , secondo i· nuovi studi e le moderne ri ~erche nia, · a costo di sentirmi . tacciare di eresia, • • devo conlfeSISa re che non mi 1sento di dare l'ostracism-0 ais soluto ,a.a. Ulll dissenterigooo soIPrezzo : L• 8 'tanto peliicbè prudu1ce gas nel glucosio. Cheicch f.> ·n e pen,s ino .gli ortodoosi, chi isi è tm.b attuto com e me n ei suoi studi in germi i quali, . ..\gli ab bonati ai periodici n Poliol'i nicn o &e provPnienti da 1s•cariche ,diss-enteritehe e riallac·rnalatt,ie deZ 01"-oire si spedisce per sole L. 5. ciabili - grazie a.ile in1daigini di laboratorio ai b c:i ci lli classi ci, sono dotati di mobilità e Inviare cartolina "·agli a da L. 5 al Prof. Enrico · Morellf • Via Sistina, 14 · RC MA. ca;i_)aci .di prodti.rre grus ne'J.l' aga r glucosato, 1

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OSSERVAZIONI CLINICHE.

n-0i u.sato fu quello d·e ll'Istituto Sieroterapico Milanese. Ri~ssumo brevemente le storie clinicl1e, fa. . cendo ce~o .appen·a dei casi più leggieri: . \

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Contributo alla terapia della pustola maligna e edema maligno. ,

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CASO I. - C... G..., anni 4&, prustore.' E::p. tra nel marzo 1917: E scara n era ricovre11te il dorso del naso·, edema duro delle guancie. Coltu.ra .s u agiar : bac: anthraci1s. Condiz. generali: tem.- ·. perat. 38°.4. Delirio. Urine: assenza albumina e zucchero. Cura: Impacchi solu z. .fisio l. Iniez. ipodermiche 20 eme. siero. Iniezioni eccitanti. L,e co.n dizioni si manten1g ono stazionarie per due giorni, ·dopo di ·Ch e il diecoooa è api~ettico·, ma persiste per qualcl1e giornò agitazione. Iniezioni di, sierp pe·r tre giorni. Esito: guarigione. CASO II. , - A. .. L ... , anni 45, p.as.tore. Entra in aprile. Escara nera guan eia sinistra. Edema del viso. Ingorg9 · ghiandola re preauricolare. Temperatuiaa il primo giorno raggiu11ge 39°. Cade dopo tre giorni per crisi. Terapia.: siero specifico. Impacchi. Esito : guarigfcn1e. CAso · III. D... P.... anni 30, con tadino. Entra ne~ maggio. Pustolà mali·g na gu·a ncia sin. Leggere elevazi.oni temperatura. Sieroterapi·a: E sito: guarigione. • CAso IV. - I... A ..., anni .54, p1astore. En.tra il 1° giugno. E scara sopraioidea sin. Ed ema d11ro collo e reg. a nter. torace. Colture :· bac. anthracis. Decorso febbrile.. Sieroterapia. Persiste a ·lungo infiltrazion.e del collo per: cui viene din1esso dono ·un mese. Rientra nel mese su ccessivo per ~adenite ·sottom ascellare . per cui ~i 1Jratica inieZi_one~ Esiìo: gu.artgio.n e. CASO V. ·P ... l\. ... , anni 49, ·Contaidina: giugno. Due pustole m aligne fronte. Edema note vole tessuti circostanti. Decor so febbrile. Sieroterapia. Jmpaccl1i .. E sito : guarigione. CAs.o VI. - D ... B ... , anni 36, pastore, gi~gno. E scairia. g;uan·cilt sin. Edema gl1an·ci'a. Coltura: bac. carbonchio. Deco:r:so febbrile. Sieroterapia. E1si to: guarigio11e. CASO VII. I ... G... , anni 13, pasto1~, lu.glio. 'Pustola maligna gl1anci.a. Coltur,a: bac. di Dava:L'ile. Esìito1: . Deco·r so febb.r ile. .S ieroteTapia. gu ar1gione. · . C ASO VIII M. .. E.. . Si è ferita· tagliando gras&o di bue, agosto. Flitten a nerastria prima falange pollice sin. Infiltrazione tessuti ci:r-00- .. stanti. Coltura: b·aè. del carbon chio associato, a stafilococco. Fenomeni generali assenti. T·er apia: Impacchi soluz. fisiologi co. Esito: guarigione. CASO IX. ·D... E ... , a nni 17, agosto. Piccola perdita sµperfi ciale d i· sostanza guancia, co~ edema ·duro · notevole gl1an·cia . Non fenomerri:.1. generali. Terapia: Impacchi soluz. fisiol. Esce guarita dopo 5 giorni. . CASO X. P ... 'D... ,. luglio. Pu stola ma.ligna gua n ci a. Non fenomeni generali: Terapia : im- • pacchi. Esce gu8Jrita. · CASO XI. P ... M ... , ·agosto. Escara n·era pr im a falange anulare sin. Dito coperto da vasta flittetna nerastra. Edem a m1ano. Cottura posi- ' tiva per il carb. Assenza fenomeni generali. Impacchi. Guarigione. CASO XII. - · D.. . G... , pecoraro, agosto. Pustola maligna reg. temporale destra Edema duro. Decorso febbir ile. S1e~oterapia. Es.ce guarito.

J)ott. LIVIA I,OLLI NI.

La mia perm.an.énza, come assiste1I1te medicochirurgo, ne1 reparto "isolamento del Poli,cli:Ìl.ico, mi ·ha offerto opicasibne, unitamente aÌl,aiuto p1·of. Ricciuti, cui devo con sigli nell ,indirizzo curativo, di seguire ii d:ecorso clinicp, e studiare i r e·sultatJi ·della terap~~ di -ventisette casi di carbonchio, fra cui vooticinquè di pustola maligna e due ·di .edema m1aligno, no!ll sottoposti antecadentemente all'ingresso ad alcuna cura. Mi apparve · di interesse scientifico e pratico raccogliere tali appunti in breve 1nota· scienti. ' fiieo ·p erch è .abbiamo portato un piccolo ·contributo alla valorizzazione ,della teraip;j.a gieneraJe specifica, pratico p er chè viene d·i mostràta la possibilità à1ella sua ap·p lic1azione, in,d ipendente-mente .dalla cura locale, nella maggio:nanza dei cnsi di carbbnchio, una fre le più temibili malatt1.e del .1,avoro, per finsidiosità 1diellà sua insorgroua. I casi da noi osservati sono tuttli. .casi di carbonchio da. inoculazione, dovuti cioè alla pen etrazione dei gier1ni attraverso la cute con form1azione di pustola mald.gna, o di ed.ema maligno, can sicuri car.atteri obbiettivi e clinici, e spesso con rep erto culturale su agar positivo. Fra i prim·i nessuna: oi giunse n~l primissimo periodo_, di mac11la rossa, ma o la m acchia .ecchimotica .e ra già trasfor.mJata in v:esci'cola a contenuto ernatico, o la r ottura di ques'ta aveva prodotto escara,• o i tessuti ciroostanti presentavàno in.filtrazione cellul.ar.e diffusa e imbdbizione sier<?sa, o le ghiandole linfati.che r.egi-0nali erano ingòrgate, e vi erano strie linfangioitiche. I fen omeni generali in alcuni casi man.carono ·d·e'1 tutto, -in .a ltri furono tem.ui, solo febbre, in due g ravi, tali da rivelare una f-0rma setticoemd.ca. I criteri terapeutici ·da noi seguiti furono l'esclusione di ogni terapia .generale e locale, se .Sii eccettua n o impacchi caldo-umidi di soluz. fisiologi.ca suµa region~ colpiba, nei casi 1ie1Vi privi di reazioni generali, e. dove l'ubicazione die lla vescicola emonragica o pustola, ·dito, b·raccia, dava affidamento della scar sa diffu·s,i bilità dei germi; la sieroterapia in tutti gli ~Itri, ·praticata per iniezioni ipodermiche in dosi giornaliere di siero di 20 eme . . sino a m iglioramento generale e locale; in un sol caso ·di edie·ma gr.avissimo del ·éollo e del to:riace minaicciante a sfi ssia, iniez. endovenosa. Il siero da

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CASO XIII. - B ... B ... , anni 18, b ovaro, agost-0. ne.' Lingua arida. Polso 125 aritmico. T€!mp. Escara i1era guancia. Edema duro. Coltura raggiunge 3~0 . 5. \ Tornito. Urine: traccia di albupositiva. Decorso febbrile. Sieroterapia. GuariminaA Zucche·r o assente. In 1a. giornata iniez. gion e .. ipoderm. di 20 eme. siero. Si ripetono le iniei. CASO x·1v.. G... c ... ,. anni 60', luglio·. Numerose quotidiana m·ente. Condiz. si mantengono gravi vescicole ·disposte a circolo a ll'angolo est. ocIn 5a. giornata l 'edema ·duro è diffuso a1 collo chio sin. Edem a d111'0 guancia. Pp,lpebre edealla p·a rte ant. torace ove è ;ril1evantissimo, matose grigiastre semitrasp a renti. Anche sulle tale da deformare a guisa di gibbo il torace. palpebre piccole vescicol e. Sta to generale piutDifficoltà respiratoria: r eispi.ro stenotico per tosto grave : Agitazion,e cefal ea. Decorso fe,b - edem ~ della glottide. Sì · pratica iniezione e'nbrile. Coltura positiva. Sieroterapia. Impacchi. . .do venosa di 20 cm.e. sie·ro. Si 5,01rvegli a l'inferPer la ca d.uta dell 'escara delle -n aloebre residuo mo ri1er even tual e tracheoto·m ia. In 6a. giornata ectropion palpebra inf. l'edema è diminuito. Condiz. generali migliorate. Urine: scomparsa alb11mina. Organi inCASO XV. C... lVI .. . , agosto ..Zona· esca1"ificata superfici'ale reg. sO(Jra -ioidea. E1dema :auro e- terni' normali. L a febbre cade in 11a. giornata~ steso. ·C ~tu ra positiva. Deoorso febbrile. Siero- P ersiste i nifiltr-az. dura d-el collo e ing1orgo glandole r·egio;nali. Dop,o 20 giorni d all'ing'reooo si terapi a . Guarigione in· decim1a gi ornata. CASO XVI. -· :J\1... A..,, anni 16, contadino, a- incide a d eno-flemmone .preauricolare destro. Rigosto. Pustol a m ali gna ,collo. Edema duro. Col-. petti•t i sbr igliam en ti Llella reg. laterale del collo tura P'o sitrva. Dee-orso febhrile. Sieroterapia. nel mese succe~si vo. G11arigione. · . Guarigione. • Dalla disamina delle storie cliniche surrìfeCAso XVII. - l\i.... P ..·., anni · 38, cantoniere rite noi possiamo si curamoote trarre le seguendelle feY'rovie. Flittena di colorito oscuro S'lll ti de duzioni : polso destro. Strie linfangioitiche. Coltura posi. tiva. <Qecorso a febbrile. I mpacc1h i. Guarigione. 1° P ossono essere senza timore abbandonati CAso ·XVIII. - ·o ... G... , ànThi 3-8, sie·t tefilb.re. a lla (Juati gion e spontanea i casi di carbonchjo P ws-tola maligna. E·dema d11ro. "Decor so afeb- da inoculazione CO!ll scarsa iniìltraz. regionale lYr'ile. Terapia: impacchi. G11a rigi one . . CAso XIX. - O..: S ... , se.ttembr e. Pustola m a - . e a ssenza fenom. generali. 2° Ogni tetrapia locale è inutile; ecc-ezion ligna g·.u anci a. . Decorso a f ebbrile. T erapia,: impacchi caldo-umidi. Guarigion e. fatta degli impacchi caldo-umidi d,i soluzione ·CAso XX. - .s.... R ... , settembre. .Pustpla m a - fisiol ogica. Trascurando di con siderare gli ·altri ligna ~avambìraocio1._ f)ecors10 .afehbrile. Teram1ezzi usati nel passato, specie polverizzazioni pia : Impacchi. G11 arigione. di sublimato, applicazioni cl1 pomata mercuri!aCASO XX I. - L~. G... , anni 54., .contadino, settembre. Due p11stole malig.i1e m·ento è coll 9. E - le, iniéziop.e iodio e .ac. fenico, l e quali Ultime dem a duro ,g u a ncia e collo. Condizi oni gen erali espongo110 i .tessuti a n ecrosi tanribili, e i caugravi. Cefalea intensa. Ling1ta .arid·a. ~ olso 120. sti.C:!i poternz:Lali; la cauterizzazio1n e con il ferro T emp. 38°-39°. Organi interni nulla . Urine norrosso o con il Paquelin h a un valore solo aborm.ali. T erapha: iniez. ipodermiche di ts1·e ro. J.n iez. eccitanti. Con_diz, generali inv ariate per tivo : qu·ando essa aggredisce l a pustola ma:lit1na set.tim-a na. Temperatura elevata con lievi gn.a nel s uo stadio ai5Solutameinte inizialie dri-r.emissi cmi· ·Cad e in deci•m a gi orn a ta. Epistassi. str uggen 1do direttamente i g€Jrmi: m a similf Esito: g11arigione. . ~ist:çuzione n egli stadi p iù avanzati allo:r.cliè CAso· XXII . .- C... P ... Pustol a p1alp·ebra. .Decor so a febbrile. Terapia : Impacchi. Es.itq: .g ua- v ' è formazione di escare e ·edema periferico e ingorgo gl_a.n·dole non è p1osSlibile se non con prorilri·one. · · CASO XXIII. ~ l\I ... V ..., anni 21, peicoraio. Pufon1d1e e v as'te ìnci.sioni da evitarsi per l'estetica stola gua.ncia. Edema .duro. Decoirso legger.mene l!l f11nzione (!>8.lpebre). E i casi di pustola ed te febbrile .Sie roterap~a. Impacchi. Guarigione. -. edema .avanzati sono quelJi ohe iln maglgiOraJ.IlCASO XXIV. ""'--- S:.. P ..., .anrrii 47, <!Ontadino. Puza sono sottoposti all'osserv1azione e alla cuira stola maligna collo. Edem a diffuso collo petto. Eri-tema erisipelatoso. DecorRo febbri] e. 'f era- . de l med~co o clinico. pia.: Siero. I mpacchi. Gn::i r igion e. 3° L, a cura generale speci'{tca tn forme graCASO X1."V. - P ... B ... , -anni 56, bovaro. Fli-. vi di edema maligno con fenomeni setticoemitema oscuro ricorr ente anulare sinistro. Ede- ci, h a 'fàtto migliora~e rapidamente l'infermo. ma m a no. Colttl:ra :. bac. di Davai:rt. De·corsO La "sieTotetiapia a.ntiicarbOlnchiosa, qualunque afebbrile. Terapia: Impacchi. Gua rigioneA ~ia il suo meccanisrn·o d'azione, può quindi esCASO xx,rT. - G . .. 'f.:. , hovaro . E sror a ner~l ' ·d orso n aso, nnrici. Ede.ma duro. Eritema e•r isi.. sere u sa ta esclusivamente in tutti i casi di carpeln.toso. DecoT\30 febbril e. Sierotera-pia. Guari. b·onchio. g1011e. · 4° Sono da evit&rsi as.solutamente le inciCAso XXVII. - P ... A ... , pecoraio, agosto. Due , sio:r;ii che possono venire p\faticate .p e r nOIIl giorni p rima d el suo ing.resso in ·ospedale era compar so punto rosso sulla .guan<!ia sin. e erisc11sabili e·rrori diiagnostici. Esse favoriscono tema erisinelatoide ~u infiltrazione dura. Fu la pe•n etraz.ione dei ge1rmi n.e i tessuti circostanti. praticata Incisi one dal medico locale. E . O. Edema duro gua11cia d. Picco\a escara in' a-- come riimostra il grave caso di edema maligno surrife.ri to n. 27. " · vanti del trago. éoltura po~itiva per il cnrhonchio. Condiz. g;ener·ali gravi. ~tato di agit~ziol R nn1n , febbraio 1918. 1

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SEZIONE I?RATICA

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SUNTI E RASSEGNE.

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FISIOPATOLOGIA.

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sa di· alterazioni in casi di diminuita pressione

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Sulla circolazione encefalo-midollare flsiologlea e sul liquid-0 cerebro""8pinale.

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. (F., PEDRAZZTNI. L'Ospedale Mq,ggiore).

L'autore ha compiuto uno studio minuto ed • accurat<1, sotto il pu·n to di vista fisiologico e ricco e·z.tanidio di 1ricordi .anato,m i·ci, .sulla cir• • colazione dei centri nervoSli e sul liquido ceriebro-spinale. Inizia le sue riceir'ch,e, .corred·ate di esperienze personali, .s ui seni ve!Ilosi e su.I la. pressione 1endocranicru, v:enendo alìla ,c bnclusione che non tutti 1 send vebosi sono• ugualmente influenzati da essa: ialcmtni sono indefomntabi1i, qiualt1nque· sia la p reSISdon:e, men·~re altri si comportano in •s enso mv.ell\So. Tir a i primi è ii.I sieno longitudinale .s uperiore, i semi laterali; ehe i 1n steme costituiscono Je . vi-e- venose ·della volta, ·é la p~rte posteriore -Oel seno r~tto prossimo al torcular: sono al contrario deformabili i seni cavernosi, i petrosi inferiori _ e ·la porzione anteriore çtel seno · retto. Questi fatti ci djcono che, quando la pressione' aracnoidea è forte, l'uscita del ~angue dalla cavità cranica scema, o cessa dalle vie più previ, che lo conducono direttamente al cuore, e s1 compie solo per ]a via indiretta più lunga <iei canali . della volta. Però nei forti aum:e111ti di piressdon~, vol'g001do tutto il iSangue della. .eav.i·t à cranie~ .al seno longitudinale superiore ed ai .s eni laterali, 'POtrepbe ~, cc~dere che l::i. ca.pacità di· essi fosse insufficiente. Q.cco:rrevamo quindi d.egli sbocchi supplettorl e questi sono ·c ostituiti ·dalle lacune del Faivre, le quaJi in.on sono che diJ.ata' . zioni a.mpollarj. a cavità areolare. situate nello spessore delta duTa madre, l1'iD.go il deoor.so dèl sano longitudinale .superiore e deri laterali. inoltre rnel primo •·d'i questi,. e •di preferenza sulle pareti ·iLl'lferion, esistono brlglie meln.hranose, .spesso situate in direzione obliqua e fen.estrate. le quali formano degli ostacoli, che trattengono la corrente sanguigna, ne ri.d ucono la forza e la velocità. ·Nei casi dJ idrocefalo, di tumori i.intracram.jci, d·i ·m ooingtita, aumentando la pressione endo-cram.ica, si fa ·p iù .attivo il lavor.o delle vene emissarie uer quel sangue . che il seno non è più. capac~ -di àccoglieye e che da es~o rigurgita n0J.J.e , lacune di Faiv·re, per cui ve.diamo le vèn,e estracerebrali itngrossate e turgide. Le suesposte considerarloni, utili nei forti aumenti di presslane, endoer.amoa, sOIIlo più faclle cau•

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e d1 deb1oJèzza del cireolo venoso endooranico; . donde là trombosi · mruran.t ica m·o lto più fre·qliente nel sen9 .. longitudinale superiore e nei seni latera:li. L'Autore passa quindi aJlo stuid io · della circolazione linfatica. Questa .non possi·ede nel ,cerv~llo vasi p1 r opri: la linfa, che qui è sinonimo di liquido cerebro-spinale, è e,ont~uta nelle .gµain.e linfatiche. pe:rivasali e negll spazi pericellulari. Le prime .sono cost1tui te da una esillssirrra , membrana connettiva, circondante a manicotto · · lB arteriole · è corrisuondente . alla tonaca .estern!l, od avventizia,.. staccata dalla meqia. Quanido in un tlli1o ·eliasti-co viene esercitata una pressione i t'0rmittente, :una parte della • ernerg.ia 'impulsiva ·s i esplica in un aum1e n.to del:la velocità d.el1a eorre,n.te, ed un'altr.a parte ' è spesa per vincer,e, la elasticità della par~.te d.el tubo. Però, allorchè ,c essa l'impulso e le pareti ·del tubo ·f6!iman.o sopra 1sè stesse, in irag101n.e della forza elastica prima imm·agaizi~ nata aurr1.entano la pr~ssione sul liquid'o e .cosl reiri;dono in parte !'.e nergia ehe avevano riceV1ita: N1el caso ?iel tubo elastico ingu1ainato e .,. circondato· da Ulil'. liquido, an'Che dl liquido in·. • terposto assume un ceFto grad•e> di pressi,one, cha varia colle f1 uttuazioni .di quella..della corr ente interna. ·se poi il liquido interposto cnm- · pie dei movim.enti, vna prurte dell'energia comunicata dalie_ azioni elastiche si spende in l.avoro m~ooanico. · Anche il fatto che le "'a rterie oerebrali co~ti- cali decorrono n1ei so~chi delle clrco.nvoluzdoni ed ·e1ntro la sostanza nervosa e le ·vene rnJelI1a pia maJdre, i;n contatto d·el liquiido eerebro-1spi- .. naie, dev.e essere eon.s iderato, par~hè è diversa 1a -condizi one fisica di uin vaso sangullgno, che , trave:rsa lin organo, od un tessuto~ da qu,e-Jla • di un vaso sanguigno circondato da un liquidn spostabile. Quindi nel dist~n:d,ersi d e1Ia ·arterle, le guai·n~ non potendosi ugua;lm-ente:. espandere, tl liquido ;d'.e gli spazi endolipf,a tici periva.sali sarà premuto. · . Poco però vi è di prèciso e · di definito intorno .alla n ·atura, alla pr~.duzione, al 1rlaJSSOiI'biIItento, alle cause dei movimenti del liquido cerebro:spinalre. Non .pochi ·ritien.gono ~che, essendo il ., li011i1do cefaJO:.rachidi.co conlecnu·t o . in una :eavi tà chiusa, ..sia in ogni punto dominato àa ug.ua1~ pre'ssi'O'Ille: .. cosi peinsando, sE traS'cura l '.a:iione della gravità, mentre f.n vece la · pressione di grayità, od idrostatica, costituisce nel• la pressione del ,l iquor un elemento.' importante, ma vamlabile. A seconda .d:e lJa posdzibne ~el soggetto e della sede della puntura, ora può

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es.serne il f.attore predominante, or,a rid11rsi da sisto.Iica, che dal1~ · .cavità crani.c a si pro" alla verteb;r.al~ : ad iessa . • ·a d un valore traséurabile. Affinchè quindi le paga a mano a mano· misurazioni della pressione del liquor sieno fra segue, in opposta direzione, un'onda aiastolica. \; · di loro comnarabili, ·è avantf tùtto necessariG · Inoltre, coll'aumento d~lla forza aSlp,:irrante del- . - . - ch e siano eseguite. Tigorosam.ente in una· .de- ['orecchietta nella inspirazione e' coJla sua idi- · terminata giacitura. del . soggetto ·e di prefe;ren- mmuziorì.e nella 1espirazion•e', varia ta ;piressiooe. • za nella otjzzontale. In que.s ta, essendo. trascu- dei tronchi venosi intratoraciéi. Varieranno rabile la pressione idrostatica, il quesitp può quindi le sezioni di qu. esti V.asi e tende'r anno 1 ridursi a· cercare da che dipend a la pressione a variare le sezioni delle vene ,a d essi 1afn11.enti. . del liquido èefalo-rachidico n ella posizione oriz- Le variazioni -d evono ripercuote·r si -.sulla preszontà.le del soggetto. .. sione del liquor e sulla tensione dei ~oi invÒ- . . . .. Le ricerche crioscopicbe, elle possediamo sul Lucri, la quale è in rappòrto collai massa comliq,uor, non !?Ono t ali fornirci un criterio ·p1essiv,a dei v.à.si immersi nel 'liqutdo . .Riassu• suffi cie'nte •s ul valore d'e ll'elemento osrn'oticci mendo: Le oscillazioni dru liquor dipendono nella pressione di: ess·o licruido. P er · questo oc- tutte da azioni elastiche vasali; le oscillazioni , I corr.e rebbero l e stesse .in•d a gini p·r aticate n:e lla sistoliche dipendono dall'azione del ventricolo: determinaz.lon.e crioscopf.ca del~'urina iper lol· l~ oscillazioni respiratorie dall' azione d.e ll'orecstudio d ella permeabilità r.enale. ' chietta sotto la influenza del resniro e dell' aspiInoltre h pressione· osmotica del liqu or ,esi- , razione toracica: t11tte hanno la loro- manifegerebbe di ·essere · studiata tanto 1n pall"agcme . stazione materiale prevalentemente nello speco, ' di quella 1dél sangu~ carotideo affluente? quaJn- · ove tr ovano il compenso. to del saingue g;\ugulare qefluente. M·o lto. meno ·· Oià l)ey~·en aveva qsserv.ata che cò1 dissrunci servono le poche. determinazdoni della. ten- gu am ento ·d ell'anim ale la ptessione ·d el liqùor sione ·s11pei:ficiale' e d elta con.du.cibilità e~·ettri - ·caae a zero. L'abolizione completa dei movica, per cui il ·ooefficiente osmotico · r.imane o- menti e la :discesa ;della pression·e, .avu.tas1 i-m- · .•. scuro. mediatamente co~la morte dei cani per la ces- : . Nella pruntura lomba'I'e, es eguita sull'uomo sazione dei battiti d.e1 ·cuore e 1del respiro, disano in p·osiz:iotne orizzontale,. il , lict·ui'àb es ce mo st~alilo eh-e 'anche l a p•ressi o'Ille costrunte del a ~occe. staccate, tperchè subi.sca ·delle oscilla:_ liquido cerebro-spmale ;non è una pressione zioni di p:cQssione .e ·dei m ovimooti, in rapporto. statica, tria oo·a _pressione ieomÌlD;iCata :d'allfl. colle sistoli cardiache e colle res!)irazioni. Nella i e·n sion.e ·elaJstic.a vasale pel turgo·ret medio dei • • .cavità - cran i~a, per reaiione della teca ossea vasi diUJrante la ciTCo~azione: fisiologi.ca. ·CoJ.la rjgida ied 'ine•s te·n sibile, l'aumento .di ~.res.s-i o~e , morte dell'animale, venendo a m anca.ire 11 t11r. . ch e tenderebbe a prod.ursi p·e r ie ffeltt0' d.ell'on·d::t. gore m1edio _d'essi , ·si annulla la pressione eid arteriosa, -non .avrebbe modo di compensarsi allora non r~stano che i puri e semplici fenoe la deformazione vasale non potrebb1e avve- meni i.dro'statdici. ' nire. Ma l'aume'llto .di pireSRl-one · dfllla cavità· • A cr.anio ·chit1so il cervello non è SO.J?get~o a """' cranica trova uho sfogo -nel canale vertebralej scuoti,m enti pulsatori. Per il fatto 1de11a sua ove vien'è c'ompensato dall'u.scita di una ugµai'mmersio.ne ·nel liquor.: ad ogni ;pruls~zione ,al 1 Je auantità di .s angue ·e ·dall'a ce devole.Zza e suo interno cnrrispond·e im.media~amente, per 1 c0mnref'sibilità 'd ell'adipe nerim,en~~eo. !)P.r ri : • trasmissione del liquido stesso e ripercussione. l a deform.azione va.saJP n11ò compiersi ·e si ri del sacco elastiro meningeo, un, azione uguale . ·perr11otP . ~1 1 l licrtìido dflllfl g11 ai n P T vpn tri roli e ·contriarla a1 suo .esterno, quindi la massa ce- · oerebrali a'altr, p arte. ·m entre; rappresentano ' .dellP, verrfl camere id i stc11rezza :negli ru11me:n ti rel;>ral·e rimane imp·ertu·r bata. ·Qua.ndo vi è llna· soluzione di contiril10 del Sl1CCeS$lVÌ di ni r es$iOn·e, SODO ri,c:;e.rbati a f11n, zionar P come t Rli i)l condizioni abnormi e l>a- cranJo, limitata da tess11to ·C~deviole, le oscillat nlogir h o, onde pre~ entano al 1oro ingresso del- . zioni di pressione del liquor provocano in que·1e T<3Si~t.ernze. che non son·o vJnte d alla . pres- sta dei cedimenti pu.Jsatori, fino a che· la capa. cità. della sacca esterna giunge .a compensare sione fi siol ofrlca del liqt1or. ' L'imp·u lso ricev\1to da questo negli S'p'a zi e.n- tutta1Ia .defoirmazione elastica vaSlale~ en.door~­ .. dolinfatici ner t ensione elastica di tutte le ar- nica. Se colla so1uzior1e di contint1•0 del <IC·r.anio . terie 'e dell~ g11R ine racchiuse nel sacco· arac- s0ino l ese le m enimgi ed il sacco aracnoideo è noideÒ $i . . omt1nica al liquor stesso, ed essendo aperto, la somma degli urti dell'onda artariosa sulle pa~eti vasali, non c0tntrobi1.anciata .da_lla I'~ ;1mPnto nflll a pre"'~ri:one elastica endocranica r eazion e ela~tj ca del s·a cco m eningeo, si. .esplim Ft~giore d ell'aumento della pre.s sione rachidicR , l a differenza di preSBione produce un'on- c~ s~l cervello come un v:ero e proprio scuoti. ~

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mento; allo.r a .soltaJ.1to il polso cerebrale può strato resistente tenderebbe'(o a ·compensarsi, essere paragonato al po. I .so degli ~tri 1 0.•rga.ni~ inctuce·n·d10 .dei •.cedimenti neùa supe11icie id.i a- ' . Venendo poi alle indagin,i sulla tensione del racnoide scoperta e minacciando cosi la com• .s acco aracnoideo · ed ai movimenti del liquo•r, p1a.g ine dellçi. .esile membr~a, trovino adeguata · in base alle sue esperienze· l 'autore conferma · ritenzion.e. che· il sacéo 1aracnotdeo, pieno del proprio liSeguo.no alcune brevi consi·derazioni sulle ' di tensi0tne elastica. ~zio11i ·d~riva.uti alle arterie ed alle ve~e cere"' quido, resta in uno stato Perciò quando si punge, si incide il sacco arac- bro-spinali dal ventricolo sinistro . del cuore, noideo, e vi si introduce una cannula, per mo- aJle véine encefa1'o-mid.oll:arà. dall'oreccl1ietta dedo che sia posto in comunicaiione coll'·esterno, str.a, ed al liqui.do cerebro-spinale da\ vent~·i­ · 1e ;pulsa.ziom ·delle arterie, che si traducono i.n colo e .dah'or.ecchietta, considerazioni che sono. Ulll aum.ento di volume, ·oreano uno' spio stamenaeLiate dal mir'luto . es~me della .f unzione crur• to del liquido, il quale tende .a fuoriuscire. · diaca ·da sola, id i ess.a e della funzione respira1 toria. insieme. . U scendo quella piccola qu~ti tà, che corrisponde alla costrizione ~ di volume del sacco, la tenIl liquor, raccolto nel sacco aracnoide0 sione di esso si amnulla ed.il liquido, resta sem- chiuso,. per il suo 'rinnovan1ento p.eve . essere • pJicemen te sotto la propria pre.ssio.ne idrosta- riasso:çbitO,! Come le atte.r iole ed .i cavillari cetica. Allora le ~spansioni vasali non .sono più rebrali, per le l?ro speciali condizioni fisiche, r~sentite dall'involucro meningeo, e che è div,e- dànno l'tdea di uh filtro, cpe dal torrente cir-:nuto incapace di reazioni elastiche e le oscil- colatorio versa il filtrato nel sacco aracnoideo, lazioni del Jiqutdo ·cassano· sull'apRaireochio -re- cosi le v·ene prive di strato rµuscolare, .-esilisgiistrante. L'A,. non è., à.lieno ·d al p>OOiSar.e. .cne i·n · sin1e, in, contatto col liquido ce,rebro-spinaie · casi patologici, esistendo aderenze, iSfpessi- sotto preB.sione; ed aventi nel loro lume una menti diffusi, che irrigidiscano il sacco a.Iì8JC- pressio ne sanguigna minor~, si presentano conoideo spi~ale, abbiano ess~ da. riuscire causa me un seconc:Lo filtro, che• riprende il ·liquido di disturbi circolatori nell'asse nervoso e di. sof- dal sacco ruracnoideo e lo ridona al torrente ferenze per il malato, che forse non hanno una circolatorio. esatta interpret3$ione. :òa tutto ciò emergono Quilildi un'anormale permeabilità, lo svilvpconsiderazioni pratiche. p,o irregolare e ·Sp,r oporzionato dei vrusi, i -cl iSapendosi che il'apertura del sacco ar.acmoi- sturbi · éircolàtori apporteranno delle alterazi·>. deo lo 1SCarica dallo 1S tato 1df te~ione e1d re spone ni .n ella quantità del liquor. Una estesa nota bibliografica sull'argomento l'encefalo alle scosse delle pulsaziop.i e 1degli . CIUFFI?jI. urti 1del corpo, ~ei .casi di Jesioni cram.i che o chil1de lo stu.dio dell'autore. / • spinali, con ferita della leptomeninge, fino a ' che ·non si-asi ristabilita la continuità di que. CHIRURGIA. • • sta mernbrana e la funzione i·draulica del sac- · La scelta del metodo operati:vo co aracnoideo, debbono . tenersi i pazienti nell1a nel cancro .'del retto e. del colon. assoluta immobilità e, ·d ovendoli trrusportare,. ?"cconre che siano usate le migliori 1cautele, per~ (CHARLES H.- MAYO. A~?Ìals of Surg ery, febbraio evitare loro gli 1SC1J.Otimenti e le vibrazioni. Se 1Q17). ~ insieme colle ossa è iesa 1a 1dura madre, ma la Costituisce uno dei problemi più seri e più com.tinuità dell'aracnoide è rimasta· integra, ·aid onta .della mancanza in quella. p1arte dello stra:- 1 interessanti: serio perchè, se non asportato, il to osseo e durale' resisternti, il sacco meningeo male porta sicura.in.ente a ·m9;fte, di solitÒ cqn può rimanere in tensione. ' E poichè da ciò di- grandi sofferenze; interessant.e, per le molte pendono il COilfpiersi del circ9lo · sangu.igno e c0nsiderazioni con esso coihvolte, che influenlinfatico in modo fisiologico e la protezione zano la decisione sulla. qualità dell 'int ervento, .,. rr1eccanico-idraulica dell'asse nervoso cerebrale, come la sede della zona cancerosa, l'estension~ di una ma.lattia locp,le. si p.rovvederà all'asepsi ed alle altre in·d ica- di essa, la complicazione • zioni terapeutiche eventuali, coa somma cura o gene:rrale, la possibilità di una dj~eminaz1one di risp1ettare l'aracnoide. Accostati i lembi del- per .contatto .n ell'interno ' d. ell'addome.. Il mala dur.a., affinch~ più p,;rontamente e nel mi- l,ato intelligente d~ 1solito ·cerca di sapere se v'è • glior modo si rip ris.t ini Jo ·strato oontentivo, .e- un altro metodo ·di cu\r a \che non il'. chirurgico; le provitando di compriin.ere la delicata p0Jp1a cere.. quale il rischio • dell'intervento; quali ' baoilità ·di guarigione assoluta; se persisterà brale, si ceir cherà di proteggeire artificiaJm·ente la parte in modo che le fluttuazioni di pressio~ la. 'continenza fec ale, ecc. Recentemente gran ne del liquor, le quali per la màncanza dello chiasso ha sollevato nel trattamento del can1

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IL POLICLINICO

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ero l'uso del rad\o;. ma al giorno d'oggi esso dell,intestino, il paziente senza controllo anale è Jimjta'to a ca.si spe·oi.ali 9 ilnoiperabili; ~e S.i fa e con . l'e.aclusJ.ione dell'.a.nisa sigmoi·d e . si troverà eccezione dall'epitelio~ai dell 'ailo, assai di rado assai meglto con wi run.o a-ddO·m inale ·eh-e con può competere colla_ cur~ chirurgica. . UJn.o perineale; m.entr.e che se, ptlr con la. peirOp-ei:abil~tà. - E questione llniportanti..sBi.ma: dita ·dell'ano, può .e&Sex man.tenuto il sigma, il se in una ,clinica €S&a è manteDJUta ajta, !Ml- controllo sarà po.SSibile, eecetto che .nel caso di · che la m9~talità sarà alta; e l'inverso quando in.f_ens:i.' movime111ti peristtalti·ci. Se il tCancro è l,qiperabilità è ba&sa, p.er.e:hè, se sono scedti solo basso e il pazie11te è obeso, o vi sono a1tre spe1 casi migliori, ~l rischio sarà minore. Cripps ciali ragioni, rp1u ò essere, S.Ce1ta l,opel'azioné pe,. aseg,ul' <>per.azioni radiicali pe~ CaJll:CI"O del vetto . ri·neale, ·Setnzà esplorazione a.q.dominale. Con in meno del 25 % dei casi. I Mayo nel 1911-16 ·1a .tecinJ.ca moderna, del ·r.esto, · .s ono possibili o.perarono il 53% dei oa..si spingendosi nell'ul- varie fOtrlne ,d i coJ.ostomia addom.inale in ~ui è timo triennjo al 71,_8%. Nè si trattò di ope·r a- dato otte~e ù!ra discreta continenza, ed è zicm.:f limit31te, come è diinostrato dal fatto che p;emnessa l'esplorazioQe addominale. Sen:àa duh· in 6 ~asi fu praticata a.nche J.listerectom·t a to~ . bio · UID.a considerev,òle per.centuale .d i Oa;>ie ratà.le, in 12 fu aspozitata, il~ pare,t e ,po.ste.iriore del- · z:.i.oni <ili Kr.2$ke; senza ~plo:razd.011e. ad:àomi:Lnala. Vagina, i[); 6 la .parète po,s feriore della V~Ci- ' le, :f.uro~o [atte SU paiz.lLe!Il.iti .c he 'llO(lll avevia;no ca; in 11, parte o tutta la prostata, con una o possj.bi1ità di gru.arigiene a cau·s a di metastasi am·b edue le vescichette semin·ali, e .i!DJ 6 una o intern~. Ancora, m0lti deg1i ilfsuccessi rigaarpiù anse del t~ue: ~pç>rtazioni rese. neicessa- do alla stabihl.tà della g\1181ngiio1n e nelle! operane .t utte dall'estensione del 'malie. zi.oni .priecoci ;furonò dovuti ·ad.la mwn.cainza di Mortailità. _ . s.u i 753 p·a zienti della clini'Ca . esplo,azion.8, e agli St(i)Ì'zi' eGcezionali. fatti per praticata l'op;e~azioµe radicale; in- 430 cori · · màntàneI:e la p<i>sizi0ae 'diell,ano. Ìi-o.n male o poxnoi:taJ.ità operatQria generale del 15,5%: e., pre- steriore. L'A. crede. che mo1ta ·pa11te dei prooisa.ndo essa ~·u del l7,8 prima de.l 1910, :del gressi ottenuti nellà chiru:ugia del ca.nero del 17,7· (operabilità 51 %) nel 1910-1912, del 12,5 re~to è venuta dçtll'esplorazione add-ommale e (ope.rabd.lità 71,8) nel . 1913-1915. · dalla colostomià anteiiore col sacrificio di una . Sembra che il sistema linfatico del crasso vasta. zona in .blo.cco del visceFe malato, poiòhè sia ~ai. meno taJtti.vo. che quello 1del ,tenue.: p~Jl' lo scopo principale deli 'interv.ento ~ l~ guariquesta ragione il cancro resta localizzato per gio:q.~ defìÌ1itiva, senza preoccuparsi troppo del un te.m.po rel.ativa,m ente lnngo. Inoltre la m~ta- · controllo dell'emissione delle feci. stasi ·iper .linfatiici è influenzata dall'~tà: illlM.e ntre la riurui.qne dell'intestino ·r esecato nOIIl fatti nei vecchi i:l. cancro il"esta loca.Jjzzato più è seguita da s tecnoSIÌ. se pr.aticata entro l'aildo!l- Irmgo che :µei •g iovani. In Un. considerevole . me, questa si forma in ;p1ratica sem.pre, sei la n11mero di autopsie di morti ·di cancro d-el retriunione è extraperito·l n.eale, e• richiede molto to non operato fu con~tatato .c he la càusa~ della. sforzo. p1ér mantene i:e al l.~~ne iintestm.aie, ·s pecie mol!te era stata, la p-eii;forwzione, la peritonite se v'è un, buon colll!tto11o ·<l.e1lo .sfi1Dtei:e anale. o l'ostruzione e scarsissima o nulla era· l'invaRiguardo all'eat.e nsione dell'intestino da ri~one .gi1aindçlare. ~ ··muovere Fagige dice che la m~attia p1µ ò estenLa questione dehl~operabilità e dei probabili dersi per 5 cm. oltre Jl t11moré aippar-ente, m.enrischi dell'm~erve!Ilto può spesso· es.ser risolta tre' se-condo Hamd.Iey ciò· piuò avvelll.ire per ol· da l11Ili esame .generale. D'altra part~ iR molti tre 10 cm. Questi del resto sono1 casi .av.run.zati casi è necessaria una laparotomia esplQrativa e o,g.ni. sing olo caso dev,e· ·e sser trattaito secondo per ~udicare l,op.p or.t1111,i tà di una operazione l·e sue esigenze. . rrudi~rul.e. ·· \~ Nel trattam~nto chirurgico deJle l.esi.oni maPrognosi. - Ded ·p aziEmti operati un te~zo vis- · li·gne i progressi mod$nrl. sono. dovuti alla diase 3 wni o più e 28,3 % cinque am1nd. o più: sot- gnosi precoce e a.fil'estendersi dell,operazione traendo la cifra di mortalità naturale rispett0 rad1cale. La r,ecid.iva Locale richiede l'asploraa.ll'età, qiu~te .percentua.11 divengono .nsp,etti- zione. / • +.n. 37 ,5 e 35,8. .. Il termine .<< cancro rettale » è applicato a tut. v.a.m:en11q La questioae della cOtD.tinen.za f~1ca.Je deve ·es- td.i i ti1mori impiantati ir.a l'ano e la par.te bassar con~derata da parecchi punti di vista. Le sa ciel sigma. Anatomicamente circa gli ultimi colostomie addominali o iperineali, ·sono molto 35 cm. a;ppartengono al .ca:na1e aJta.le che è tap1 divarse a sec001da che il sigma è •o no .e.limi- pezzato di epitelio pa.vimentoso. Circa .. il 6% nato : poichè il lato sinistro ·d,el oolo·n ~ assai dei cancri del !\etto.so-no trovati in qu~ta z~na: ricco di mU$CG>l•a tur.a e dopo passata la flessura epd teliomi e diffusioni di adenocarcmom.l dal spleniea noo .esiste im.pedin')e1nto àillo scarico basso retto. Un epitelioma ~0caliz.z,ato assai pret

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può esser trattato con s~cesso con l'esciIl cat0icro del biassQ S{igran1a ehe ·s i .estende :fi.:D.o sione e con . la d1st.ruzione del cauterio~ Se 11 aJ i:etto.signita è b1e n tr:atta.ito col me.t@do , 1<ii1 .i\1i. . tumore è più esteso neèessit~ l'operazione di kulicz ; 61.isimserziòne dal mesentere erl\..esterioCripps, di . escissione dell'ano, che ""include la . rizzazione . 61.tell, a:n.sa mala:ta lattrave:L'SQ l 'ifllcisi'o. ·rimozione delle ghiandole inguinali. . ne la]>ar.ortomica, fissandola con .una sutura àl Dal càID.a!e &i.a.le 8*lla 1paJ'.te ilntrap·eirjitoneia1e . peritoneo parietale. Dopo poch.ì ·g iorni, il tratto deil'in:testino si trova il basso rett.o, nel quale malato viene esçiso col cauterio, lasciando· asi ebbero il 24 % dei · tumori: maligni della re- pex'ti ambedue i capi intestinali, .il superiore dei gi.o.ne, di, &oli tò ,a denocarcinomi, La ·fQrma co- qrwa:là fuage ala eo10snòmra temiporwlilea. Tra il m une del cancro rettale. Le oper~zioni di 2° e il 4° giorno è talvolta necessario,. prim11 · Cripps, Quenu, Tuttle e Hartmann, con o senza ~el'l'' amputa.zione del tumote,, di p·u ngere l 'ansa rimozione del coccige, sono stati i , .comuni ine- estrofieSBa, per favne · uscire ·i .ga:s. In al1c:uni todi o.peratori; talora stirando in basso il retto casi I'.arnprqta,zio,n e· ·pu.Ò .e ssere primaria tenen. supier1ore ·a;ttrave.iiso il ·Oàma.1~ anaJ e ·p1riv3Jto do. serrati 1i due ·cillPi iilltest1nali 1p1e~ .quaJ.ehe aella muoosa, pe:r suturarlo all'e.steirno, . pe.r il giorno con un klen1mer. Dol).o 8-iO giorni dalla manten:bm-einto della posizione normale de1l'e- prima operaZione si appiica una pinza pres- . spul1sio~ne drelle feci, · Q più comuljemez;tte p orsi on e a lunghe b.ranehè-, insi'n.uandQ una -delle tandolo in superficie nella posiZiioiie prima ocdu-e ,bTanèh·e in ognuno crei' due · capi intesti- • cupata dal coec!g.e. nali: la pressione viene· gradualmente aumenn. retto superiore si estende fin.o ' .aJ. punto tata strin·g endo: di giorno in giorno la pinza; d'11mi'one ·deil r:retto ·e $i.gll1a ·di ·contro alla terza .... la 'quale dti solito al quinto· giorno ha usurato. • vertebra ·S acr·ale. Il pro.ae·s so di Kraske · i1n clude la· parete divisoria, ven'e ndosi a costituire una una· ·r imozione più' estesa d.e lla parite \bassa d-eJ enterostom}~. Una o parecchi-e settimane più seno con il ~oocLg·e, un trapiMlto più .atto della tar.di, secondo il caso,, la fistola esterna può parte termilna!Le dell'i·nt~stinq, e una ~po·vta- esser chiusa. Questa operazione in tre tempi è uno dei metodi più· sicuri per la quantità ~i001e più eateis a.·d.e l retto. t L '_operazione per cancro del .retto e rett0sig- dio tessuto maJato che si asporta; essa inoltre . ma dovrebbe esse:r.e . . esegui.ta in ,due tempi. .s .e p:r:evien·e• · 1a catliva tenuta • di una au.tur,a ·iint.e· col jp!ro·o essq oodominale. la .seziç>ne d~'mtesti- s·tinaLe. . . In casi speciali Bloodgood ha ottenut'o lo stesno sop·r a iJ: tumore 1p •u ò essere fiatta in ·Un punto ohe lasci ·almeno 1 cm. 1h o più di retto mtra- so 1risu.1tato in una opierazioner in un tempo solo. peritooeiaJ.e, e l'p,rea· malata da asp.oir :tare oon · r'esecan<llo il t11more, anasto1m jzz,aindo l'im.teistiè troppo grande, ·da imped.i.re l'avvù.ctname1r1to no con un.a su·tUJI"a late·r ale, ;f.acendo ·cwpitp;re i · ~ 1due capi intestinali ..sezion·ati, 1P1Uò essè:re rnonconi di resezione sotto l 'incisione lapafatta tUJla vesezione . .con mamtenimento de.l .corn- rotomica, ·così da aprirli · se fosse necessario. trollo delle ·fe1c i: i\l1l1 grosso tubo .di 1C18Juociù L'A. ha ottenuto lo stesso praticando, dopo l e· vi~ne inserito nell'apertura del: capo pròssimale scissione una sutura termino-laterale, portan.. <te1l 'tntestin-0 e .rud -esso attaccato· co[[lJ ·u na su- do vicino ·aJ.ltinc.isio.ne adclominal~ . {non. .a ttratur.a a borsa !di tabacco; qiu;in:di è ipassa:to dal- .. v·e-r.so il: m~colo) il capo .rimasto libetro d.el . l'alt,o nel retto e fatto . uscire ·p er l'àno; ~ d1u1e .sigma, ch·e .era ·Stato ·a hiusb con •utnJa borsa di se non 'p er una ,ec- · 08Jpi ·i nte stinali, ravvicinfbti, vengono quindli. tabacco, e .,che -noLOi è aperto . riuniti con un trli.pJice pian.o .d i .S1Utu·r.a, re.stan- ce,s siva teinsd.oìD.te di gas. L' op1eirazione ·C-Ombmata .p .e rtn e1ale e aiddomi.. d~ ' .c·osi affondato n:el :iume inte·s tmale il .tubo di .caucciù, cii.e serve ~ cio:nvogliwrer· le f·eci, 1e . nale eseguit.a· ih un tem_po solo è meto·do assai quali non verra,nno aff a.tto· a co.n tatto con la rad·tcal e, ma so1g g·e tto ad ailta mortalità, daJ. 20 . . 1 8'Utl;Lf.a. Lo sfirntere ;~IDJale è temp oraneam~D:te al 36 %. Queista è ·S tata um. ipo' abbassata da rilassato media-nte una s~z.iori,e antell"io•r:e çoJ. Crtpps face1Ild10·, Ja .d issemo·DJe ,p elviéa rpier via cauterio, e il° ·tubo è suturato e.o n cat~ut · al- · 'addominale, p1oi chiuden·d o l'addom~, e1, per via ' l'ano ·e mantenuto per "Utn·a. ,settiman.a. posteriore e:1e;v.aIDJdo subito il r·etto e il sigma, n cancro .de,!J. retto e srigmaretto1, che non può non taJgliamdo l'intestino pe~ du;e o tr~e giOlilli. • esseri{} 1rim·ooso radica1meinte mantenen:d·o." la Co.n nofievoJ.e si curezza l'A. ·h a operato se~ioparte ciistaJ.e dell'intestino 1en~o,p,eritaneale, · · è hand o il sign'.l.a dall'addome, facendo un ano al m.egJio1 trattato con l'·ers pJ.orazione ad.domi- Et,ddomiriale p·ermanente, e, dopo chiuso il cap) , nale, la còl0stomia addominale :permanente, e ·· di$taJ.e del is igma, invagmand:o lo .n ello sp azio una rimozione alla ·K raske dJ tutto il retto fatp·elvico, ricoprendo la pelvi con te,S1S1Uti rivestiti ta una settimwna più ta;r.di: operazione in ctu~ ·. di, tpe;rjldnecY e ·CO.Il lembi iperitoi!l!eali. La ri:r;n.0:- · ziohe totale del rettq e della parte· b a ssa del ~ 1

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sigma . è faitta dopo. Uilla se.ttimania, attrav.erso Non si ha ·produzion~ di •p.$eudo-membrane, una incisione p erineale alla Kr.aske. CoD: quie- n.o·n ~lcerazioni, no!).. si constata 1compartecip·a· . sto metodo nel second10 ·mteirv'ent~ non viene , z1one, al processo, della cornea; nè -dell'iride. affatto aperta la cavità 1aiddominal:e. fylai vi è abbondante seecrezione: ordinariamenSEBASTIANI. te, al mattino, si trova solo scarsa secrezione raccolta verso l'angolo interno. Mai si constata • MED.ICINA LEGALE• tum efazione ·ded .gangli.i pTeaurico1ari. · Queste speciali congiuntiviti, dopo più o· meCongiuntiviti provocate con nitrato di piombo. no lungq · temp,o, a v·olte dopo parecchi mesi, Contributo clinico, istopatologico-e sperimentale. senza a1eu1i1 trattamento, gùariscono, e non la:1 • , • • • S·Qiano, quasi, ,al.cuna. traccia. I punti .'d'infiltra(Dott. ERNESTO ~APARCONE, ~:iberio do c., maggiore·. zione, a poco a poco, lSli ·,riassorbono, ,s pariscono. m.edico R. M~rina (~i~erva Navale). Annq,li E l'epite.l io appare integll'o; e il c.oJorito d·ella di Otf almolpgia e Clinica Oculistica_, ·,a. XLj .... . congiuntiva ridiventa normal·e·: non : residruan·o L'A. ha avuto occasione di ossez:vare . parec- ·. che ·cicçi,triei sottili, per vede~e le qua.li, a volte, chi 1casi di congiuntivi·t i . provocate mediante lo .si deve riooirr.e re .all'ausilio .di una lente d instrisc1a.mento di capocc,hie di ~c_erini sulla mu- grandimento. In tutti i e.a si non si ha mai inidoneità al cosa. . Il quadro clinico di. tali congiun14viti, finora servizio militare. A.o certata la natura della con' giuntivite i militari. posso·n o riprem.idere subito ma~ da nessun altro menzionate, è molto ~ara:tteristi.co e tiptco, .tale re~ non si puo scam- servizio, non essendo pericolosi di contagio, biare questa Sitran~ forma 'con alcun altro ge- non. pré:.sentando alcun si,ntonio inabiijtante, norn aven,do hiisog.no dti. cure. nere .di ·congi·u ntivite. · All'esam.e istologico dell·e sezioni l'A. notò: E questa 1oàratteristica consiste in ìciò cl1è la· supevficie congiuntivale si presenta co1s parsa· · alterazioni a C'a rattere eminentemeinte iri.filtradi numerosi punti ,d'i:n5ltr8.moo.to /d!i ·C-OlOiito tivo; alteraz~o·ni necrotiche, sopratutto .a .carico che pre senta tutti .gli stadi di idi-. d.ell'epritelio, bianco-grigiastro;• punti d 'infiltramento che, a . volte, .conflui~ono 'ta.Jmente da formare delle sgre•gazion·e protoplasmatica; rigonfiamento de• • dei vasi sanguigni e ptocole chiazz.e ttiné: a volte, ·s i ha l'impressio- gli ·elem~n ti .endoteliali • linfatici, nonchè ri·g on.fiamento e degenerazione come se sulla congiu~tiva si fosse praticato • ·del conneitivo di ~cuni tra,tti 1d.el un tatuaggio con sostanza bianca. La porzione ne j.alipa . ,) . • · di congiunti~a infiltratà è. ben delim-itabile, al- ch onon. c.aratterlstiea è 1 esi·s tenza, nel chorion d·ella qua.nto sollevata dalla restante congiuntiva. sa• · na, da cui è sepa~ata da conto~n.i -netti, con- , muco1sa, di 1de·posi.ti di cristalli minutissimi, va~ torni che, .in alcuni casi, sono . bizzarramente riamente, disposti frastagliati, dendritici. L'A. potè venire a capo cheJ queste •COn·g:iunti' Quasi sempre,. iD: mezzo a questi .p unti bian- viti v-e~go_no provocate stHsciando la capocchia chi d,infiltra.zione, qua e là, si vedono dei pi1c-· di 1cerinri sulla mUJ~osa: e •$e n1e asSlicurò pocovocoli 1g ranuli rifrangenti, eome semolii.no; dei cando con quef5ta manovra la stessa lesione. ' . pseudo-trBJcom-i. tanto ne·g~i animali (co!Il.igli), che nell'uomo. E • ' caratteLe p 1alpebre (n~i ·c a·s i os1servati si ·constataro- potette inoltre st?J>ilire che lo speciale' no sempre congiuntiviti provocate .alle palpe- ristico infiltramento era dovuto al nitr.ato di bre superio1ri)- Si pr.esentano leggermente p iù p~ombo, uno dei .comrpontenti della . pasta per spesse del normale: ciò nonostante Mse sono éerini, e non al fosforo, e non àl biossido di facilmente trattabili e rovescia.bili, p·e rchè il piombo, ,altri componenti nocivi de'lla p asta meloro spessore è dovuto alla congiuntiva, che, desima. ..t>erchè i ·Cristalli' di nitrato ·di pi,o mbo sono, oltre ra lle alterazioni &SU dètte, è anche più O di forma, di gr.andezza, idroitici a quelli rinvemeno ·edemato·s a e succulenta; mentre, si sa, eh.e nel tracoma l'aumentato· spessore delle p·al- nuti nelle ·Sezioni; pel'chè trattando Je ~ezioni . peb.r e è dovuto ad . ingrossamento del tarso, che con..soluzione acquosa ,d 'idrogeno solforato i provoca discreta .r esistenza nell'air.rovesciaJrlen- cristalli ·depositati. nel chorion ·della muèosa si colo.rano in n·è:ro, per fo•nnazione di ~solfuro dri. to dell~ palpeb,r e medesime. ... La cu~e è integrà; solo, a volte, appena arros- ,piombo; .infine perchè toccando col fosforo o sata; m~i però tanto mtensa.mente come si ve- col biosis ido id i piombo la congiuntiva non si ha de in .altri casi di congiuptiViti, in quelle, per alcuna lesione, mentre toccandola .col nitrato esempio, provocate cori ipecacuana, semi di di -piombo Sii riproduce la caratteristica infil• • trazione bi.a.n~a della mucosa. ncmo, ecc. 1

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SEZIONE PRATICA

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KèCllDEMIE, SOCIETA MEDICHE, CON6RESSI. (NOSTRI RESOCONTI PARTICOLARI).

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R • . Aceademia Medica di Palermo. Seài"ta 2 feb1jraio. 1918.

Un caso di morte da aneurismi della carotide e· della giugulare~ secondari ad ~utoleslone otiti~ (Acido nitrico). , .·

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si .estendeva. in alto verso il tegme·n timpani senza

però approfondirsi nell'orecchio interno, le cui formazioni apparivano di aspetto normale. Il caso assume una speCiale importanza: 10 perchè . dimos~ra i~ modo evidente l~ vie di · propa-· gazione del processo necrotico e suppurativo della cassa attraverso le sue pareti, inf~riore ed an-· t~rlore, ai due vasi importantissimi vicini, donde in un primo tempo le emorragie per le erosioni delle loro pareti. Il pro~esso sembrava si fosse attutito con ~sito cliniéamente non sfavorevole, quando in seguito alle erosioni vasali compli.cat:e dai fatti suppurativi si iniziò .Ja. 'formazione del due aneurismi, dal continuo accrescimento dei qu~ li veniya usurata · la faccia anteriore della rocca con conseguente leptomeningite purulenta. Questa av;rebbe condotto a morte il paziente, se a ciò non fossero arrivati in precedenza i due aneurismi, con la loro rottura. . 2° Il caso dimostra ancora che fra le ca use d.1 . morte nelle complicazioni otitiche è da consideràre anche ql)ella dovuta alla fÒrniazione ed alla rottura di ane11rismi dei vasi aventi rapporti di vicinanza con la cassa, e svoltisi in un processo acuto auricolare; essendo che a tutt'oggi · era semplicemente noto che solo :o.elle suppurazioni aui:icoJari datanti da· anni fosse po~sibile la · morte per erosione, con conseguente emorragia, della vena giugulare . o della carotide interna. 3° Il caso pr~sente messo in rapporto con un altro simile . rl'ferito l'anno testè scorso dal professore Agazzi, nel quale la morte avvenne per leptomeningi te diffusa ed ascessi dis~minati subcorticali n,e ll'emisfero cerebrale destro (in set?;uito alla necrosi del laberinto), è ·d egno ancora · di rilievo per il fatto che il grave processo otitico non superò la barriera opposta da~la pare~ labirintica, Ronostante in un primo tempo la ca.tena degli o~sicini, caduta in necrosi, fosse stata eliminata. Pertanto rimasero p:ressocb,è :Infllter::tti gli organi contenuti nell'orecchio interno, ciò che in vita si PQ~eva presumere 'in base al risultato dègli esami funzionali dèll'apparecebio di ,percezione e del vestibolare non .acustico. ' · Prima Q.ella gt1erra le lesioni ·intenzionali del, l'orecch1ò risl,lltavano pro·vocate su· altre persone a scopo delittuoso. raramente per accidente. La guerra -attuale c-0n i conseguenti delitti ·sulla propria persona ai fini di esimersi· dal servizio militare, ha dimo~trato che l'orecchio viene scelto· a preferenza . di al.t ri ·organi, molto probabilmente perchè in generale il pubblico ed anche . certi me. dici credono ancora le malattie e le lesioni dell'orecchio di una importanza trascurabile.

Prof. SANTI PusATERI. - Il caso molto raro caduto sotto la mia osservazione sembrami degno d1 nota anzitutto per il processo anatomo-pa'tologlco sviluppatosi a cariço del sistema vasale arterl~so e venoso, ed in secondo luogo per il .rapporto patogenetico con le autolesioni otitiche. Trattasi di un soldato della classe 1879 sul cui gentilizio e sµllQ, cui anamne8i rèmota nulla era di riievabile ed il quale 1'8 maggio del 1917 essendo prossima a scadere la sual licenza agricola, e dovendò quindi far ritorno alla fronte, si ·cacciò dell'acido nitrico dentro l'orecchio dèstro. Segui febbre alta, vomito, vertigine, cefalea e dolore ~cuto alla mastoide destra. Diciassette· giorni dopo si manifestò paralisi del facciale a d. ed otto giorni più tardi si iniziarono perdite imponenti dl .. sangue dall'o. d. e dal naso, prima di colorito rosso scuro e dopo tosso rutil:;lnte. Le otorragie e rinorragie cessarono quasi spontaneamente. nello spazio .di un mese, mentre persistette scarsa otorrea. Il 6 ottobre successivo essendo stato il , pazie;ntc sottoposto a11'exanteratio cavi timpani, furono asportate numerose grant1lazioni .dalla cassa timpa- · nica e dalla r)arete inferiore del condotto osseo! . • rist1ltò assenza della catena degli ossicini. r,a secrezione dell'orecchio non c~ssò, ed il tessuto di gr;inulazione presto si riprodusse. · ·. Subita la rassegna, 11 paziente era sul punto di esser dimesso dall'ospedale con una ·-lunga.. licenza, quando il 21 n<?vembre Si ripeoo .otorragia venosa e si iniziò febbre a 38° .5. La notte dal 25 al 26, durante una profl1sa rinorragia, egli con perditR . della cosèienza spirò, appunto sei mesi e m~zzo dopo l'inizio dell'autolesione otitica. All'autopsia risultò che causa della morte· e ra stata la rottura di due aneurismi formatisi a livello del bulbo supèrlore della ve11a gi~gulare e della carotide intern3, in cor~ispondenza delle pareti inferiore ed anteriore della cassa. Fu con-. statata erosione della faccia anteriore della roc. ca a livello della volta del cànale carotideo-1 e cor. rlspondentemente, sulla faccia interna della dura madre, una tenue raccolta ,Pt1rulenta, a . carta geo• grafi~a, estendentesi anteriormente verso la fossetta. cerebrale meòt.a e posteriormente verso la cerebrale posteriore, ·ove raggit1ngeva . il cervel- . Il faséicolo 5 (1° maggio 1918) della nostra s.roletto. Asportati gli aneurismi, a livello della cassn ZIONE MEDICA contiene i seguenti lavori: • . timoanica risultò un'ampi'1 escavazione costituita I. Prof. ANGELO CECONI - Della pneu.matosi ga3trica dalla fusione in unica cavità del canale ca~otideo e della fossa gi11gt1ln re, ed ingra.n dita ancora a ~ delle sue conseguenze sul · cuore e s·zil respiro. gpese della parete labirintica. II. Dott. EUGENIO MORELLI - Contributo alla cu1~a Qt1e~ta era in parte Rostituita da un tessuto di· àell' empil}ma. nuova formazione molliccio, il quale a sua volta • (15) '\.

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IL POLICLINICO

APPU_NTI DI MEDICINA

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PRAf,ICA~

CASISTIC.A.

tre la r3Jdiografta e-OStituisoo talora un ottimo mezz 0 diagnostico. • • Sintomi clinici e trattainento clell'lpertrofla timica. ' Qu.a.nto al tratta.moo:to si può rlio orrere talvolta alla ·mtubazd.one (affatto inuthte nell'aNell'ipertrofia del timo (C. Gr.eene Cumstom., sfissia) ed alla tracheotomia che tatv.o lta è efEdin bi1,rgh med. Journal, luglio 1917) si hanno: ficace. . , 1) sintomi funzionali in forma dì disturbi re11 1rvento L'irite 1 ohiroogico· d urge1n za co:nsiste spiratori che attirano l' attenzion_e, 2) seg11i fisici .che debbono ~enire espressamente riieer- o nella ·esotimopessiai, <J neìlle resezioni del manrubrio sternaJe, o nella timectoim ia. cati. / • ~'éeottmorpe,s1sia è i nS1U1 ffi•Ci'eiD.Jte a portare la Sintomi funzional~ - L01 dispnea ,e lo sforè -cons.ide._ zo i;spiratorio possono .avéTSi Mche in. ail.tre gruarigione dell'ipertrofia, quando • malattie infantili. Nei bambini con ipertrofia · revoie; la resezione a..eI manunrio stern1ale rap... , presenta , solo ~n pas:so .p er la resezione o I.a timica, .s i o:sserva aumento rd i 1disp1n 1ea, eon timopessi. La timectomia è invece l'operazione sf·orz,o inspiratorio quando il •Capo, è esteso, oppure con l'uso di un abbassa-lingua. Du- di ,s celta, da esegtµ•r si m.ediante la enùcleaziorante lo sforzo inspiratorio si ha µna proie- ne intracapsulare. La timectomia parziale .ofzione dello .stem.o · all'imlanzii, una dimin,uzia-.· fire ·la migJ.i,o re probabdlrtà dli. sruioce1sso, con p,e·rìie1o li relativamente lievi. Si. ha in segu.i·t o Ullla n,e ··del diametro tra;sverso toraci.oo ed un ·audeplezione del timo e notevoli miglioramenti. mento della circonferenza inferiore; tali defor1radioterapta può esser ·utile, ma Anche .Ja mazioni possono essere permanenti. . glì AA. no;n hanno 9uffi.ciente 8Slperienza in Piuttosto frequenti sono . ·i parossismi da sofl ini. focazione, preva!Lentemente notturni., oon suc- .p roposito. 1

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cessiva cianosi. • . . Il nanismo timico. · T-a lora, 1u.n'ita;m1e )lte .rugli aJtlri \sintomi, si h.anno spasmo. deila glotti•,d1e e laringite Stri~ .m0d·è rne conoscenze sulìla i~ortanza. d!u1a. Lp stridore vierne riferito da . aliet1n<» alla del1e g1andul,e- 1endocrine sullo svilruv'PO 01rga•• compreSS.ione cau.s àta dall'iperrirofia, da altri ni!c1) }i.anno da\o n·u :oivo imlpu1s'O allo stud:io del invece al.I~ malform1azione della l~rlrnge. nanismo. Krabbe (lT geskrift for Laeger, ag"Q- _ Cara:tteristico è l',a:spetto del malato con cia- sto 1917, rii'_ in Britilsh Medical Journal) ha noSti d1elJ,a fa;cciaf intensa ' soprattutto1·d·u rante recentemente p-µbblicato un · caso di nanismd, · gli· .accessi, m·a an.chre negli. i1n tervalli. che ,~gii attribuisice a df,sf11nzi one del timo. Si Si deve ricordare .Ja distensione d1e lle vene tratfa di una ragazza nata nel 1899 e' ·a mmessa euperft c.ia11i del col1 . lo, evidentém.em,te~ in .segiuito ·. la prima volt~ in bspedale nel 1914 con la dia.a ·compressione 1da parte del timo ipertrofi•co·. gnosi di mìxedema: . allora. essa. presentava La palpazione e la percussione' riye·l ano altri .sintomi di inswftfl.cieinza rp1luri1gl1an1dulare. Più segni, . quali p. es. l':incw-vMnen1to a,nte.ri-0ire tard°i questa .di·agnosi 1u modifi'cata:. Aipp~na del m a nubrio sternale. nata la ·:rtagazza pesava chi~ogrammi a. 75: !fu Quando però si tratta di • ilieve def·ormità, allattata al seno m.a.terJio iper il primo anno . - op·p ure il .grasso sottocut.ameo maschera le os- Nessuna malattia ~egn.a 1dt rilievo ÌIIl. fami,glia.. ~a, tale segno non si distingue bene ed · occorre Mise il primo dente a nove mesi e re·omincib a.llo.ra ·~coatrete alla palpazio·n e ed .alia perros- a cam1minaire .a dirciotto mesi A questa età sione. Quest'ultima va f~tta ipiù in .alto del li- av.eva 1e gambe _.arcuate, ma ieiò malgrado a mate superiore d~IJ'a:vea '-. Ste1rno~costale•, pro- rl-t1e anni 1camminaiva •b enissimo. Mentalm ente prio sotto J,a clavicola, andando dalilie spall~ non ·si dimQIStrò per nulla prtecoce : a .sei. ann~ verso lo sterno. Si trorverà un~area di ottusità cominciò ad andare a · scuola. AJI'età di 15 .an- , circondata da u .n a stretta area di minore •ot- ni era alt.a 111 cm. e non e'.r.a ancora m ·e stn1a" ta. Risnetto· alle gainbe il tronco era lungo, tusita. . Un altro. ·mezzo dri·agno,s tico è la pressione del resto tutto il cortp~ era 'Piccolo e mal ·P1"0retrostern aJe f.atta metteindo iil p'Olpaistrello porzionato. La. sua espressione ~ra viva;ce ed s 1ùla fossa rétrosternale e caiocian- intelli.gante, non c'erano aegni di mixiedema · d ell , 'indi.e e 1 d ola dietro. 11 m a nt1bri·o dello steimo. C<>n que- ,al volto, che rassomigliava a quello di. una donsta. manovra c essa lo ;sf.ridoce, poi.chè si co- n a di 40 anni. I -ca.pelli el'lano scarsi, sottili, morbidi, di colore gialliccio: mancavano ·i peli stringie · all'in b asso i.J polo superioir·e del timo. Generalm'mi.te 1',ascolta2':ione è negativa, men.- a.Ile &scelle ed aJl ·p ube. Sul tClloto capelluto si 1

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notavano delle chiazze p,i.gmentate della griamI sali inorganici agiscono s1)ecialment~ impedezza di uria le111ttachia. La pel1~ dell,e mani e · dendo il consolidaimento delle feèi tratteneJ'.1del·l e braccia era se-cca e squam0isa. La_tiroide do 1' aoqua : tra que.sti i pd.ù us·a ti s0010 il soln·on ~ra ingro.s.sata e no,n .sii. notavano a ll'esa- · f.a.to di sodio o i! solfat<;> idi magne·sio, eh.e posme raJdio1ogico anormalità d el cr.anio e dei _ s òno essere adoperati anche per •clistere : la denti. ' dose media è da 10 a 25 g·r. Gli. org·ani sessuali erano infantili nel setIl citrato,' di mrugnesi.a .eiffetv~ente è moltembre 1914, ma nel febbraio 1916 erano 1sufto meno attivo e più gradito al palato. ficientemente 1svilupl):ati (aveva piratic.ata per La maJgnesia usta ed il cairbonato di magnetre mesi una cura di e.stratta ovari.c a). Fu ansia, oltre ad azione antiacida, haDlD.o iam.che ch e trattata con adrenalina tiroidina ma .sen- un'aziO!lle lrussativa. • za alctm. va.ntag.gio. iL a reazi·o·n e, di WasserUn à.Itro purgante m·olto usato è il ca.lòmelaJtlann er,a n egativa. Non c'erano Sintomti. di no : la s ua azione si e•siplilca forse per formatetania. Tenuto con to cJ1e sperimenta lmente si zione di · sublimato: esso 8'~1,sce su; tutto il è potl1to ottenere negli animali il nanisrno e la tratto im.testinale: è indtcato Slpecialmente rachitide mediante la timectom~ a, l 'A. ritiene quando all',azione las·sativa ,Sii vuole unire una cl1e in qt1esto caso i disturbi di svillippo siano n.zlo ne antisettica . . 1 in rapporto a lla defici enza d ella fun zi one ±ìI fi or i di z'olfo .n;g-iscono fonse .p er la iormaziomirra. ne d 'idrogeno solforat0, che ha un'azione stiL' n r1omalo sviluppn d ei peli confer1nerebbe m ol a nte la peristalsi del colon. questa iipotesi. Del re·s to nel ,c aso in q11estione . Il purgante più arloper.ato è però l'olio di risi pllò escll1dere ogni altra ca11sa pato,ge:netica. cino : la sua azionè si eSII)lltea 8Ul tenrue per fora.. a. m azi o-ne di a·cido riicinico; l'uso ~on1tmuatt> pe, rò determina disturbi g.a;strici e disappetenza: TERAPIA. . può essere adoperato aTIJche .p er clistere. Un Sui purganti. a ltro olio grasso di efficacia purgativa mol• ... to spiccata è l 'o lio di croton: il meccani·SinO l ridica:,ioni. -- Disidratazione dei te ·suti, deùi azione è analogo a quétllo .dell'olio di ricicongesti<?!Ile d i via ri organi, .stiti·chezza, · p arasno. Si deve .adoperare molto con cautela e solo si ti intestinali o corpi estranei. pe•r . una o due volte, perchè .p uò detenll.inare Controindicazioni. - Nella peritonite, nelle opera zioni sull'intestino, nei 1graidi di e strema g·ast~oe:nteriti aic·ut~; Una ·b uona formula ·di , debolezza con tendenza al collaisso, nella :Ìni· ~amministrazione è la ·.seguente : ~ Pr. Olio di crotcm goccia una; olio di ricino naccia di en1orra gie intestinali. I drastici sono . . controind~cati nel periodo m e1 strua1e e nella ~.00: La podofihlina aidoperata ne'lla do1se di 10-20 gravi danza , per chè provocano facilmente l ' aogr. ha un buo.n eff.et~o laasativ b: 1a ·s ua azioborto. • L a massima parte dei ;purganti si prendono ne si eSiplica sul tenue, ma sipec.ia1l1m ente è Ulil per os, alcuni per clistere o sUJPfP·ositorio, solo b11 on colagog o; quindi si ordina nelle malattie . e1p atichel: p·er una lung( cura è ·C OilSÌgliaalcuni. per vJa sottocutanea (fisostigmina). l•nconve.nienti possono e·ssere vomito, icioli- bile in dosi di 1-5 1cgr. pro die. La f enolft aleina agisce invece sul colon per che, catarro intestina le e stitichezza. Secon·do l'intensità. d·ella 1'oro azione i pur- ~ lR. formaziolile deil .suo salie di oodio C'h e difticilmelnte si 1diff onde, e quindi determina una ganti si distinguono in ap eriti vi, lassativi e riten~ione di .rucique : negli' adulti ~ dosi. di drasti ci. A seconda dell a sede su c11i esplicano , la loro azione si distingt1ono in quelli che a- 10-20 cgr. o giornalmente in dose di 5-10 cgr. giscono su l tenue,_ quelli a d a zione sul colon e Buona. parte delle 1pillolle IPUrgative sono a ba' p. es., i purgen, laxin, se di fenolftaleina, cito, quelli inn ne a d azi one combinata. r..a massi!!la ' parte dei p11rganti aglsc€> ecci1ando la peristalsi pt1rgo, ecc. per u110 stimolo dieetto della mucosa. L'aloè esp1li.ca la sua azione specialmente sul Gli a:cidi o,r.gianici vengono aidoiperati ·o co.. colon, 1P'e rò no·ri ·è -consiigliahile di ,aido·p erairlo · me taJi , o i loro m olti frutti agiscono co- a· fungo p erchè può determinare enterocoliti: . .sali: . me las$ativi appunto per il forte contenuto in _ha un 'azione emmenagoga, quindi è controinacido tartarico ed acido citrico , così il ta1narin- , . dicat0 durante la m estruazione, nella gravido, lo sciroppo di fichi di Cali.farnia (·Califig), danza. Molte pilJ ol e cosidette depurative sono le fo glie di se;nna e l 'uva . a base di aloe: si .ado·p~a tn do1s i di ta cgr. . i\.DJahe il l attosio e l a m' anna hanno ,azione a.d 1 gr., per lo più in pillole. P. A. 1aissativa . 1

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Il trattamento della diarrea infantile.

POSTA DEGLI ABBONAT·1.-

Rosebery (Brithsh Med~cal: .Journà~ 15 df(939) Al dott. R on<iolini da Villadossola·: oembre 1917) ha adoperato coone rimedio deil.la diarrea infan~ile l'acqua ctorata che era stat.,.a 1. Strofantina. e digitale. - Nelle due citazioni già indicata co1ne un ottimo disinfettante inte- , (PoliJclinico, s·ez_ p·ratilc:a, 1918, pra g·. 156; M alatstinale nel tratta mento. del tifo. ti~ del cuore, 1917, pa:g. 416) p·i ù éqe ruso dello L 'acqua clorata è così· composta : strofanto in generale è controindicato l 'uso delClorato . di sodio gir. 0.00; 1 la .strOlf az;i.tina peir via endovenosa dopo c ure Aiciido cloriJdrioo gbioce XXX; · di1g italiche n1e~ caridiaci. ia ria,gione della conAcqua 1gr. 600. tr·ondi,caz.ione ri,s ulta daJ,l a conos,c enza del!' a.. . La si adopera tn dosi molto piccole ,s~colildo zione dei , due medi camenti sul cuore e dalla peculj are fulmin.e a efficacia della strofantina. È la formula seguente: ,. •• n-0~0 ·che la 1digitale eocita il vago ed il muscolo Aequa clorata goooe IV; . .. cai'.diaioo favo rendo .Ja diastole e ri'nfo·r zando la Solf.at~ d! chi·nina tc entig:r. 7; sristole; essa inf.atti, quando sia ,s ommir1]strata .Salo1o centigr. 25; a dosi medicam-ento&e, dimim.uisce iJ r1umero Mucillaggine gommosa q. b.; • deò. :Qa(titi .ca::ndiaci ed eleva la pressione. Ma Aoqua iclo·r 0tformi ca gr. 4. ,S i danno due grammti. (mezzo cuiochiaino da Bjpe1~imenta1me.ntè si h a JYarali si del vago, arresto J.el muscolo cardiaco, sl aggiunge llB.a caffè) di quesit a miscela ogni volta per bam, az.i one va;socostrittrice qi1ando le idos1 si eI-ebini aJ di sotto di 1sei m·esi, ai1.man.tamdo 1a do, se :per i più :graIIldi ·p ,rotporzioina;lmente rulÌ'età. vanb fin.o a ·div.ffilir-e to&Sie:he. ' Tali effetti si possono ottene.re o vedere in D urant-e J,e p riine 24-·36 orè sj <ià una 1dose embrio,n e quand.o le das-i di 1d1gitalei, p.iuttosto (2 ·g:r:.) ogni sei ore, poi .tre do1si ogni 24 ore eùevat~, si ripetano p·eir . molto temipo [Q.eri mafino a sospende.re quan.do le ife.ci ritornano no·r lati; i prin·cipi attivi del1~ diLgital-e si 1aissormali · I In aggiunta a questo, trattamie nto s1 .som- booo lentamente, m 1a leintamente si · eld.minano e ·resistori.o ai proc·e ssi d~o1ssidaz.ione ,dell'or.g a1 mtn:istr.runo due volte a l ;giorno ,d a X a XX I • rlismo; essi . dànno, cioè, fenom eni d' accun1ulo. gocce della seguente rriisoela: Il mu&colo car.d-iaco quin1di può veni·re d1annegOlio di ricino gr. trenta; \ ' giato m.on solo se assoggettato aLl'azione di forOlio di _ulivà gr . .trenta; . ti ,dosi di digitale, ma di dosi p1rolurn.gata.menTintura di o·ppiio goacia una. L'opp.io .anche a dose minima ·faicilita la :f·or- te tipe tu te. Tali con1diziìon~, prevedu.t e -ed funxliicate PJn. mazione dcll~ f eici e id à il necessario riposo. ognà. trattato di ~a.rmacologia e di teTrupia, Sii Può essere -praticata quotidiana.mente amche ,p ossono verificare egualmoote se alla d4gitale lJna lavanda intestinale di siler9 fisioiogico. N·ei casi ·g ravi con depressione', raffi:oodc:La- si fa seguire lo strofanto e più particolarmente la ·s tro,f antina. ·Lo strOtfanto in ·~etti ·ha mento 1delle e&trenlità, atrep sìa, biso1gjrla p1rac,omportam®to analogo sui rnervi e sUil muti·care insieme ,ai- · trattamento intestinale urn trattamento generale energico : bagni sena~ , rs colo cardiaco; aigisoe però p,i ù iprontamente, e fac.t 1mente si elimina. La strofantina ipeT vti.a patì, unzione di olio cal1do 1su tutto il 1co:npio, endov·enos1a ha il medeiSimo m,ei0ca.niJSm.o d'az.io·iniezioni s•ttocutanee d.i pituitriina (1/6 di 1c;rpc.) ripetute 2-3 volte al giiÒrrio ad interval1li di ne d1eJJa dtgitale, ma in più la sua effica..cia è fulminea, poichè lo stimol-0 è istaintam.eo e masquattro ore almeno. L'acquavite in ragiorne di X-XX gocce '"·o·g ni 8ivo. Se essa "trova un miocardio a11cora frustato dalla !digitaJ,e, la sua si ,s•ovraip1pone al1'azio2-4 ore secon1do l'età, è ~~cellenteJ . tonic,o ne della 1digital e e diviene non uno stimolo dello stato g:eneral-e. • toni·co,, ma un veleno diel muscolo; la sparata Nei ca& meno gravi l·a LSlOIIllllllinistrazione di pr-Otllta effi1cacia c"Hrativa si può mutare im un acqua albuminizzata e di decotto di orzo comirr.erpara.bile danno. N·eJ. trattamento1 eroico delpleta efficacemente il trattamento suddétto. la strdlfantina, aicieanto al bemieftzio, o per lo La maggior parte dei pilccolit infer.m.i co·s i trattati sono .stati messi fuori i>e~icolo in cin- meno non lontana, può essere l'insidia; la preque o sei giorni. La convalescenza, spesso mol- viggeD21a e l'ocu:l atezza devono essere rigorose! 2. Intiezioni endovenose d'ossigeno, ideate e to lenta, è aocelerata 1da un legigero trattastpeirimoota1mente· pra tj cate daJ Gartne_r e sulment© tiroideo (un cgr.. çl.i estratto tiroideo l'p ·&mo ,da mQd. daJ Marian,j,. possono essere ~e­ una o due volte aI giorno). · griiite con un dispositivo .abbastanza semplice : ,S econdo l'auto-re i risultati di questo m~ todo sarebbero vera.m ente 1sorprend-EID.ti : su 58 un cilindro pieno di ossig-eno purissimo è chiu- . so con un taippo di ,g omma a d11e oridìz.i , di cui casj si è avuta una sola volta l a morte. a. a. (18) t

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uno · oomuni·~ con una b·òttitgl4a, situata in UJl pdan.o più elevato, e p1 i1ena · d 'rucqua; l'altro COtD. un tubo al quale è inrnestia.to un ago. Facendo cadere dalla • bottiglia contenente 1'8iequa quruntità determinate' di liquido neJ oilindro dell'ossti.igenQ, il gas sarà scaociato per l'orifizio comUJl!ic~te con l'ago e quindi può venire ind1cu1ato = la . quantità di J4iquid-0 dà esatta nozione; delle quaintità di ossigeno ino.... culate. · L'introduzione di ossigeno nelle ve'Il~, pur• chè fatta lentamem:tei e con met01do, può :çaggiungere grandi qu.amtità. . 3. Tecnica della puntura pericardica per via epigastrica. - L 'istrumento di cui J\!arfan si serve è il piccolo trequ:trti dell'aspiratore di Potain, il p'l11lt·o di élezione~ è sulla line1a mediana . immediatamen~ .al di•s otto dell'ap1p en• dic·e xifoide. S' infigge il piccolo trequarti, dirigendolo obliquamente ·dal baSISo in al.to: A mli, sura che esso penetra, il manico· è. abbassato verso la p arete addominale, in manie ra che la punta dell'a.go sia ravvicinata al1a faccia posteriore dell-0 sterno.. L'ago co1sì deve I.Seguire il tessuto ce!llulrure sottoipe:r;itoneale-, travewsare il djafl'amtma attraver.so una fessura ricolma di . grasso, senza Ledere le fibre muscolari, e pene-: trare nella parte i.nf eriore della f aiccia anterio- . r·e del p·e ricardio. Sd. evita co:sd. il peritOOl!eo, si avitano i vasi mamm.ari, is i e•v ita la p·l eura, si evita il çu-0re. .. se vi è molto liquido; ~ quando questo fo.sse .scarso o n on ve tnie fo·s se. affatto si corre il rischio ·di entl'la~e neJ. v-e1ntti!col-0 destro! •

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CENNI BIBLIOGRAFICL

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(Non ii rec~n.~i.~cnno r~ i libri pervenuti in d ono alla R edaz.fone l

VAQUEZ et BORDE<r. Le cceur et l''ao1·te : ét·udes de radiologie clinique, 2° édition. - J. B. Baillière et. Fils, Paris, 1918. Non v'è bisogno di spendere parole p 1e r p·r,e~ sentare ai tettori del Policlini~o il libro di Vaquez e Bordet. Gli .autori, noti al moru:lo medico e specialmente a quelJ.o .specializzato mell~ malattie dei .cuorr'e, godono ' una !fama· che riposa su numeTosi lavori. originafti. Qu.est'opera, pubblicata nel 1913 e aiccolta lc on largo !favore ' • si rin.re·se'.(lta in una .siec®da ·ediz~one t-'' • arricchita di nu·ovi ca;pit6li in p·arte dovuti a ri·ceJ'IChe che le tragiche condiiioni attuali hanno sfortunatamente suscitato. \ taquez e Bordet, esip1lotatlldo il camlpo ·della r.adioiogia cardiaca attraverso , un riechissimcf materiale oli. ni1Co, h.anno edificato un'orpera che illustra nei 'p~ù minuti· particolar) semeiologici le più svartate alterazioni d:el 1c uo,r e, del peri cardio e del• 1

l'.aqrta. Animando l'espo.s~ziot.ne te.cnic.a. con os-· servaziohi cliniche succinte, essi permettono apche· al medico meno iniziato una più facile comprensi·one delle immagini TaJdioscO!ptche.. • L' abbç>ndan'za degli schemi ortodiagrafici e la riachez.za degli esemptl. perrnettom.·o al r.adi-010-· go d~ professione di orientair:si con maggior si1ei ·casti. di! idj:ffiaile i1n1Jei:npretazione. oure.zz.a n • In ogni ·c~1tolo .dell'oipera aibbon.damo le ricerche originaJ.i degili autori. Basta (clic~e'11I1aire ai ·metodi !PeT determinare esiattamentei i·l vo-1urne d·el cuore, alle note radi oscopd.ieh·e .•cairatteristiiche della stenosi mitralica:, ~all'·esamei cli-· nico particolareggiato dei dati semeiologici propri al,l e ad1erren.ze del peri·car,d i10. 1Spiecia.J.anent.. \ importrunti soin:o i capi toli eh.e riguardan@ lem.alattie 1con.gend.te del cuor~ e le ao~iti. La diagnosi delle 1esion'i reon·gel:nite, . s1pesso diffici·1e con le risorse cliniche usuali, è di molto ' factlitata .•iall'esaro e radio sc01pico, e gli autori. • indie.ano ap;p.u nto qualf siano le mo.difi~io-· ni diell'ombr,a caird1aca ·Che po.sso:oo far riicono1scere la steno·si d'e lla p,o lmonare, la comunicazione interventricolare, l' associa.zione di queste due forme., la stenosi aort~ ca congenitq. Ancor più ji'iffitile è a volte La dià.gnOiSi di aor-· tite, qu.anido la percussione e l'ascoltazione n·u lla rilev.ano. La radiolo gia peirmette invee~ di sc·oprire già all'inizio le pr.iù li·evi aJteTazioni: dell'aorta, ed è merito di Vaquez e Bordet dì aver precisato in base a quali ·c ri·tm-i r.adiol-0• g'ici si p ois.sa (iel Va/SO.• . riCOilOS CBre una. lesione . La seconda edizione di .quest'opera . si è ar~· • riochita di nuavi capiitoli sulla oosura dell'ipertrofia .cardiaca mediante la fÌ:tCerca deJll'in- · dice .di .profondità, ~ulla 4iagnosi 1die1ll'im.sruffi-, cie:nza polmonare e tricuspidale, sulla locali~- · zazione dei p.roiettili ~el cuore .e niel ~ricardio.. Quest'ultimo argorrrento fo·rzatarrl.iente d'a;ttua-· lità con~a>era il trionf.o de11La radioloig.ia. Solo l'esame con f r.a.ggi · X !Permette di stabii lire con sicurezza la p'.r.esenza _dél proiettile I).ella regione del cuore e di precisarne la sede ana- . toonica. Esso guida eventualmente il ohirurg<> nell',ai.tto ope·r ativo: I casd. ·s.ooo abbast?Jlza numerosi, .e in. Italia il · prof. V. Ascoli ha consac1·ato a tale questione un intere s~antissimo la• voro fìsio-p, atologico e radioscopìco. Dalla stretta co1'l~maz ione di un oliw!oo emilniente 1q uale· Vaquez e di un radiologo rotto a li' arte sua quale B ordèt è uscita un' opera veramente armonica e fontd.amentale. Di s·omma utilità aI · medi.co nel norrmaìie ese:reizio .della ,s u·a prOlfes: sione, è i·n dispensabile oggi che p er noces&ità militari egli dev.e :non solo esaminare dei ipaz'ienti, ma dei simulatori armati di tutto .p er' rag giungerre ill loro' .sc0tpo. CESARE PEZZI.

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NELLA VITÀ P R O F E S.S I O N A I"' E . . •

Per rimediare ad un' ingiustizia.

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Per una possibile promozione dei ·capitani me:: dici di c~mplemento provenienti dai medici civili senza obbligo di servizio militare. - Lo stato

I recenti migrfora menti di stipe~dio che il Governo ha concesso ai funzionali in generale. e ai di questi colleghi, ormai ridotto ad ùn numero esimilitari in specie, non son o riusciti che di scarso g·uo dati i richiami delle classi più anziane, è davvantaggi9 aì medici chiama ti sotto le armi, per vero tale da essere preso in considerazione. Si molti dei quali il miglioramento no11 ha . fatto. che possono diYidere in due categori~: quelli elle hanno accentuare una sperequazione g'ià esistente e ·ren- · dichiarato "di assumere servizio nel luogo ove eserderne più evidente l'ingiustizia. Intendo pàrlare cita\a no la loro professione, e rammento il quesito posto a l mon1ento dell'arruolamento, e quelli che fin dei medici ~ilitari e~e prestano sei·yizio terri~oriale dall'inizio della guerra •si sòno posti a disposizio~e • presso la Sani5à l\llilitare o presso la" Cr oce R ossa. • • completa del l\tli.nistero. Costoro sono _divisi in due gruppi. Un priiru> grup~ Qu esti ultimi · n,on richiamando le disposizionl po è fatto dl quelli che ch iamati in sel'vizio, sono • de ll'allegato O alle norme generali per .la _c ostiturimasti nel ll1ogo di a bituale domicilio, continuanzione degli ospedali di riserva in caso di-mobilitadovi ad ese1·citare• la libera p rofessione, a• curare i zione stanno co.mpie ndo tutto intero il servizio che propri interessi, a. vvantaggiandosi della clientela la prestano gli altri Ufficiali medicj provenienti dalla sciata dai colleghi assenti e r>ei quali perciò lo stisctrola di. ~irenze : non prestano cioè solo servizio pendio militare rappresenta un g·r adìto straordii>res~o gli ospedali militari di riserva, ma invece, Dario. presso i depositi dei Reggimenti, presso Distretti, Un secondo gruppo è fatto di qBelli c·l1e sono stati presso Consigli di leva : alcuni sono ~che mobiliinviati fuori della p1!opria città, in luoghi lontani, tati. lVIentre i loro colleghi di classi meno anziane, e che doYettero o se1)a ra rsi dalla fa lniglia o condur dal 1870 a l 1874, percepiscono un sopr_a ssoldo di lire quest:a seco sostenendo tutte le . maggiori spese di cinq11e gio.rnaliere, perchè la loro classe non è stata una sistemazione provYisoria, pei qi1ali lo stipendio a ncora r ichia mata. nulla invece compete a questi militare rappresenta la sola iisorsa. ,-ecchi medici che ha.nno a bbandonato la loro resi' Agli uni e agli altri si corrisponde t1n llgua le stidenza a bitua1e··e la loro antica clientela, per pre., . pendio: agli t1ni ·e agli altri l m1glioramenti sono stare l'oper a loro nell'Es~rcito. ~Ia s u ciò sorvostati dat-i in ugua le mi~ura : avendosi così ~he ai liamo. primi il miglioramento è riuscito su l)€rfluo, ai SflAlcuni di questi medici, p11r essendo unici medici condi addirittura insufficiente. condotti, hanno, con pericolo di essere dichi~r~1ti È vero sì che a i secondi spetta una inde11nità coclimissionarii, lasciato il Comune a l quale appartegiovanile. sidetta di fu.ori res-bàen:za. : ma essa è cosi irrisori a . nevano ,e sono flCCorsi con entusiasmo . (a seconcla delle circostanze e dei gradi oscilla Quale la ricompensa ,per l'opera che prestano? f r a un iui11imo di L. 1.50 ed u11 massimo di I.1. !'i.00 Essi-sono destina ti a rimane-re eternamente capitani a l giorno) ' cl1e n elle attt1ali difficili circostanze non , perchè .1)er essere promossi maggiori è necessaria la · libera docenza o ln prÒposta per meritj distinti; rappresenta nessun efficace aiuto . A parer mio i cose qtteste difficilmente raggit1ngibili. e non necriteri di basé da adottare nel. determinare i miglioramenti, dovevano esser divers\e bastava che si ri- .cessa rie per quei colleghi• che obbliga ti a l servizio militare h anno_ a·o vnto frequentare la .scuola di .ducessero a due: 1° E levare. considerevolmente l'in. . Firenze : come che il rispondete ad un invito di predennità fuori. 'residenza per gli ufficiali medici del stare l'opera propria in tempo di guerra, fosse 211 _g1·uppo : .quelli del primo trovano un s11fficiente compenso a l oa ro-vivere nel proporzion a le a umento ·nieno meritorio che il rispondere ad un obbligo. Nè si dica che la promozione non può essere accordelle .tariffe professionali; 2° Stabiljre un'indennità data per anzianità, non essendo essi iscritti che speciale per gli uffici)l.li di questo 2° gruppo a ventj da poco tempo nello a nnua rio militare·: tutti fin dal famiglia ; o almeno rendere assai più sensibile la giorno che furono laureati, alla proposta di .predifferenza già esistente nell'indennità di fuo ri r e·star senrizio in caso di mobilitazione, hanno rispo1i<Jenza fra. scapoli e aventi famiglia. È ovVio che sto affermativ~mente, e come ieri hanno risposto questi ultimi risentono assai più duramente le difcon entusiasmo• all'appello, con altrettanto entuficoltil del momento: ed il trattamento ql1asi uguale ·: siasmo av·rebbero risposto se prima fosse stata ri• . . fatto agli uni e ' agli a lt.ri è una pat(\nte i1)giustizia, chiesta l'opera loro. ed è fonte di un disagio materiale e morale assai Ritornando poi sull'argomento cui più sopfa acgrave e meritevole della massima considerazione. cennavo, della libera docenza, questa permette di .. Una modificazione degli stipendi secondo questi aspirare al grado di capitane dopo compi'uti i cincrite1i - per il caso speciale dei medie! richiama.ti que anni di laurea, a quello di maggiore dopo com- ra1)presenterebbe un migliore impiego del denaro piuti i quindici __._ e percbè adotta!ldo lo stesso crite:rio non' si permette ad nomini mfl tur.i, dopo ventie forse anC'he un'economia. Sarebbe desiderabile • cinque anni di laurea, di aspirare al grado di magche gli Uffici competenti prendessero .in esame la giore medico'? Ciò sarebbe giusto anche dal lato questio11e sotto questo diverso p11nto di vista. élf)lla dignità ~sonal~. venendo ad elimina rsi l'inUn 1nerlioo richiama to. •

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conveniente di vedersi raggiunti n el gtado <.la col-. non fu elevata, non av-endo raggiunto il numero di leghi, che all'jniziQ della guerra etano da pochi 200 decessi. . . mesi laureati, e forse laureandi, mentre e~si , queSe questo risultale) fu raggiunto e migliote ansti miseri paria, esercitavano la professione da ben cora si spera di taggiu11gere in avYenire_, si deve ventidue anni. molto alle migliorate condizioni igieniche, alla preIo credo che sarebbe equo, adunque, che una provmt1rosa vigilanza ùella Direzione generale della savida disposizione di legge permettesse a i capitani . nitil, che in og11i circosta11za intervenne utilmente .. • medici provenienti_dai medici civili senza obbligll1 · ..i\nche di n1eningite cerebro-spina!~ epidemica, di leva, con venticinque anni di laurea e cinq11anta della quale nel lHJ Cl furono registrati 479 casi, neldi età, postisi a completa disposizione del "Ministero, l'anno scofso se 11e cont<1 rono soltanto 188 casi, con tre anni di servizio attivo presso ospedali o deconlpresi quelli verificn tisi tra la porfolazione mipositi reggimentali, o per essere mobilitati, di paslita re. sare nel ruolo della ~1.ilizia Territoriale e così avere TJna co11siderevole rec1·ud,esce11z,1 di febbri mala diritto alla promozione a norma de ll'art. 2 del Dericbe si verificò nel 1917, per cui si ebbero 10,422 de-· creto 20 novembre 1916, n. 1652. S. V. nuncie c:o11 , 135 morti. ~.\.nche i>er {'infezione palu. tr~ il Mi.i1istero dell~interno <Sanità) è intervenuto acl integra l'e le provvid~11ze profilatticl1e, tra le quali quell~ della petrolizzaziòne o della salifica. zione delle acque stagnanti e qt1elle <li piccola boPer l'assirn ilazione. nifica~ dalle qt1ali si attendono notevoli benefici. . A soçl.disfare la richiesta fatta al Prefetto, coroni . L'on Sanarelli ha interrogato il rniuistro delln · AJ)hel, da qualche consiglier~ sanitario; di aver noguerra per sapere se, in occasio11e dell'assegnatiziè Slll focolare e1)id~mico di vaiuolo verificatosi mento delle polizze d'assicurazio11e agli ufficiali sulla fine del 1917 in Ron1a, il prof. Badaloni incombattenti, non creda che si debbano ii1tendere . forma che i pochi casi avYeratisi di vaiuolo ebbero inclusi in tale categ.oria, a tutti gli effetti, ancl1e crnaJche limitata -diffusio11e })e r coloro cl1e non erano i medici militari, che hanno dato e da11no largo premt1niti co11 la vaccinazione, e dicl1iara che l'alcontributo di sangue, à fianco dei nostri valorosi larme desta tosi nella popolazio11fl fl1 benefico, percombattenti. , chè flSSa .riS!)OSe volonterosau1ente a ll'i11Yito del Sin, ' . dacu,, per Clli il n11mero dei ~~acc:inati e dei rivaccinati di quest'anno è tale da 1·itenersi ormai assi~ AMM INISTRAZIONE SAN ITARI A. curata la pronJassi. f..iodn l'opera spiegata · dall'Ufficio d'Igiene, alla cui pr~111nra si deve se la città fu Consiglio Provinciale di Sanità di Boma. preser\ata da una epfdemia di vaiuolo, e ritiene Sotto la· presidenza dell'illustre Prefetto di Ro- . che orama1· no11 sia più a temere •sotto questo rima, COJDm. Aphel, si è adunato il Consiglio p1\>vinguardo, pt1rchè però i ritnrdata ri non indl1gino u l• ciale di sanità. Erano presenti i signori : sostituto teriorn1ente a· rjvaccinarsi. Il Consiglio si . è comprocuratore del Re ca.v. Ciolfì, medico e Yeterinario pia ciuto dell'esposizione fatta dal medico provinprovinciale; com~. Vanni, prof. Ascoli, avv. cav . ciale, e passa a lla trattazione de.i singoli nffari amSelvaggi, prof. dott. ~av. uff. :à.rleli, clott. Bertolini. ministrativi. Tra i più importanti vi è quello del· dott. Ruggeri, Poce 1\'Iario, dott. cav. uff. Ballerini. l'istituzione del sanatorio « Battisti», .che il Con;ticav. Albini, dott. cav. Valentini. ta to nazionale Jll'O invalidi della gt1erra chiede di Il medico provincia le comm. B::1 daloni ha riferito aprire nell'ex-Seminario Pio , fuori Porta Portese, sulle condizioni sani tari~ della proYincia, es1)onen- ~che il Consiglio approvu. do cifre interessanti sulla morbilit~t e ~l1lla morEsp1ime poi parere fn Yorevole i>er lo svinéolo del • talità per malattie infettive nel 1917 voste in conbosco della tenuta Femn1inn Morta, oggi Isola bella fronto di quelle del 1916. Dai dati esposti r isulta (Cisterna di, Ron1a ), scopo di risanainent~ agriun progressivo miglioramento sanitario, avveratosi colo, per la copertur;l del Fosso Urcionio in Viterad onta del movimento notevole· delle trur>ve probo, per la sfste1nazione dei loculi. (con modifiche) venienti da ogni parte cli territorio in guerra; e dei da tum11lazione nel eirnitero di l\!Iontalto di Castro. disag1 cui soggiace .la pop0lazione civile, miglioraHa approvato alcuni reg·olamenti' e capitolati delmento che ha ridotto la morbilità dal 9.25 per 1000 l'Ospizio Esposti di Viterbo, CivitnYecchia, Tusca. abitanti al 6,20, vale a dire Ciel terzo, e propor,z10nia f' R on1a (se-i·vizi assistenz:i s<"lnitaria e vigilanza natamente la mortalitlt da 1.74 ad 1.24 per 1000, cioè igienica). I rifine 11n espresso parere faYorerole alla mu11icidel 0.50 per 1000. · pnlizzazione del servizio di farmncia ad Angui1larR I nfatti delle malattie esantematiche (morbillo e Sabazia ed ha inviato ad altra seduta ln· continuascarlattina) che presen.tano sempre la· cifra più elezione della discussione sull'impianto municipalizvata, si contarono casi 3657 con 244 decessi nel 1917 zato cii una farmacia 11el Con111ne di Roma. e casi 6990 con 720 decessi nel 1916, cioè la metc1. in men o dell'anno precedente. Anche il tifo addon1inale presentò una ·notevole diminuzione scendendo La sottoscrizione per tm fondo di soccorso· per i medici danneggi~ti dalla guerra da 1584 casi a 1315, con una mortalità totale di cirpromossa dalla Presidenza della Federazione degli ca 180 casi. La difter1te .dominò in· forma grave, Ordini dei medici d1 Rologna, ha raggiunto la somepidemica, in qualche l)iccolo Comune, con l.567 ca si, ma di circa 140,000 lire. di fronte a 1021 denu11ziati nel 1916. J;a mortaljtà (21) • I

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RISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE.

nistero della Guerra in data ·del 14 febbraio ultimo. · A Lei, quindi, non ostante l'ott~11u to aumento di stipendio, ~eve esse1e tuttora corrisvosta l'inden• {7273) Sosti t·u zione di 1nedico deceduto. - Dott. 1\11. A. ,G. P . da F. - Dal momento che, ~ome Ella · nità caro-viveri, che avea già i)recederitemente ot• tenuta. .dice~ Per la sostitu,zione in condotta del medico de\ (7280) Indennità oaro-viveri - l../fficiale sanitario. Céduto, ,il Comune Le cor1'isponde 1l'intero stipendio - Dott. V. N. da L. - Il compenso che si corri~che a quegli era assegn~to, non pare possa aver 'diritto ad a ltro maggiore compenso. N-essuna disposi-· svqnde all'_Ufficiale sanitar,io non è stipendio. ma semplice in<;iennità, e perciò ess6 non dà luogo alla zione ·di legge in vigore l 'autorizza a percepire di concessione d'e l caro-vivere che è riserbato ai soli pi·\l. La classe del 187a non è chian;iata alle armi e impiegati. .. perciò al medico di detta classe che fosse1chiamato (7282) Oontri'buto del oente8Vmo di gu,e1~ra. i~ servizio competé l'indennità giornalie ra di lire 5. Dott. G. S. da R . - Per conoscere l 'am1uontare dei (7274) Ufficial e sanitario : Aumento sessennale dl contribut.o del centesimo di guerra che Ella deve .st·i pendio. - Dott. A. '.r. da S. E. - .All'ufficiale sapa~are sullo stipendio di lire 200· occorre mç>ltiplinita rio non compete l' a~mento sessennale dello ~ti-· care tale somma per lire 0,375 %. 11 prodotto, ché pendio perchè nell'atto di nomina non si fa di esso è •di lire · 1,12; rappresenta la tassa che Ella deve menzio~e, nè risulta accorda to da posteriore regoìa' pagare. · , mento o da altro qualsiasi .atto del Consig·lio Comunale. (7284) Oi1:ra degli infortunati. - Dott. G: N. da C: • - Per la cura e l'assistenza sanitaria aglj operai (7275) T ·r attan"erito eootiomioo dei m edici condotti -colpiti da infortunio sul lavoro non. compete al} ,ohia1nati . .çotto l e ar'Ylii. - Dott. a bbonato 1239. -' Il mediço cpndotto che a sua domanda è sta'to ascuno speciale compenso a1 me.dico condotto a ·cura piena, spet tando ai capi dell'industria la sola spesa sunto in servizio come ufficiale medico assimila t0 • occorrente per le prime imn1ediate cure, che ornon ha diritto di percepire dal Comune i due mesi di stipendio, in quanto cl1e egli: con la nomina otdinariame nte si prestano sul posto medesimo dove . ·tent1ta, non lascia l'effettiva. direzione e l'eserci~io· l "infortunlc) si è .verificato. · Qua_ndo ·l'operaio 11a diritt0 alla assistenià gra della sua condotta. I l Comune non pt1ò ~pporsi 1t che il medico co1ldotto presti serviz.io come assimituita, il medico c-0ndotto obbligato a prestargliela lato nè può, per tal fatto, licenziarlo. deve rilàsciare gratuitamente anche i certificati (7276) Legge s1~l lavoro delle donne e dei fanoiulattestanti il decorso della infermità . • . Ti - Visite . n1.edioll e - Oertifioati. -' Dott. abbonato (7285) JJJsonero dal servi.::lo ·1n·i llta,re - Tratta' n . 2238. - L'uflicialB sanitario deve eseguire la virnento eoonomico . - Dott. abbonnto 4169. . . - Non • sita mediea ·e rilasciare i l certificato' nel libretto riè ammesso gravame contro le decisioni d-el l\1iniste.chiesto dalla legge st1Ì lavoro delle donne e dei fan . ro della · Guerra in materia di esonero dei medici I • ' \ condotti. Esse, quindi, costituiscono provvedimenti ciulli ·senza alet1!1 compenso a carico dell'operaio. La spesa eventuale, tanto della prima visita .medica defintivi. Nel .computo della differenza che dovrà . ' quanto delle · succe~si ve, è a carico del Qomune. corrisponderle il Comune si tie11e cònto del solo / 1~ stipenQ.io e non dello assegno di ufficiale saniP er i cer tifica ti chiesti nello interesse priva t.o può tario nè del com~nso che riceve per l 'ese1·cjzio della çhiedere compenso e, secondo .noi, non sembra ecseconda · condotta interinale. cessivo quello da Lei indicato di li-re 2, che pare sia consuetudinario in a ltri Comuni. • (7286) T ·r<tttamento econ,omioo agli impiegati ri• \ Le visite d ei locali da ·adibir:si a pubblici eseroliiam.a t i ool {/'rado di 'U fficiale ohe coritin.·u ano q, eizii sono eseguite gratuitamenté dall'Ufficiale. saniprestar 'servizio presso le arri'l'ninistrazion,i civili . tario perchè richieste nell'interesse· generale della da cui dipendono. Dott. T. F. da S. R. - Il • salute pubblica. Ministero .dello Inte rno con circolare del 9 dicem(7277) Indennità oaro-vivet·i . - D.o tt. S. S. da C. bre 1917 annu112ia che il Consiglio di Stato chiamato - Tralasciando il servizio a sca.valco per cuj. non . a pronunziarsi sul trattamento economico da farsi riceve stipendio ma una semplice indennità, agli ~fagli impiegati richiamati col grado di ufficiale che , 7 ·fetti del caro-viveri debbono essere cumulati gli continua no a prestar servizio presso le amministipendii che riceve dal consorzio e dall'altro Costrazioni civili da cui dipendono, si è pronunziato , mune in cui è interino, giacchè quest'ultimo non è nel senso che nella predetta ipotesi deve ritenersi un incarico provvisorio ma duraturo, essendo attual~ietato il cumulo degli stipendli militare e civile, mente sospesj. i concorsi, per cui no.n si può procen. norma del D. L. 3J agosto 1915, n . 1420, e che • dere alla nomina del titolare. E poichè col cumulo qualsiasi compenso che le amministrazioni comu• il suo stipendio complessivo supera le lire 4500 non nali intendessero corrisponder~ ai proprii dipenha diritto alla indennità caro-viveri. de12ti qt1est.o deve, in ogni caso, essere inferjore allo (7279) Indennità ca9·0-'V'ivet·i. - Dott. A. F . da stipendio od alla indennitlt che ai medesimi spetP . R. - Con stipendio di lire 4500 si ha diritto alla . tavano quando potevano e dovevano dare tutta: la indennità caro-viveri di lire 24 mensili, Pe r effetto loro atti·vità. Ii Ministero soggiunge che. debbasi del D . L. del 10 febbraio ultimo relativo all'auin massima ritenere che il compenso non possa in mento degli stipendii a decorrere da-l J 0 fe9braio '11esst1n caso essere s uperiore alla metà dell'ordiil limite massimo di stipendio per usufruire di nario stipendio civile. · detta indennità fl.1 elevato a' lire 5450, giusta quanto In virtù 'di tali prem~sse Ella può aver diritt.o alla corrisponsione di metà. dello sti~ndio · che Le .è disposto nelle normé esecutive emanate dal Mio

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era prima corrisposto per la eondotta di cui è titolare. I profughi sono generalmente considerati eome DOYeri ed hanno, quindi, diritto alla cura ed . .assistenza sanitaria gratuita. (7287) Pagamento di prestazioni sanitarie. - • Dot't. G. :E'. <la I•. - Abbiamo ricevuto il suo foglio d~ltlcidativo ma teniamo a ri~tere cP,e l'arma che chiamò il medico deYe provvedere al pagamento della relativa prestazione, tranne che la spesa non sia assunta dal Comune trattando il terito come un povero di passaggio. In tal caso OC'cori:el'ebbe analoga ·d~ibèrazione della Giunt~l }'lunicipale. (7288) Oassa. pensioni - ·servizio mili tare: - Dott. D. S. da A. - r~u dichiarazione di cui nel D. L. , del 7 febbraio 1916, n . 221, deve essere fatta dal sanitariQ, a memo del Con1une, alla Direzione della. Cassa. .di pre,·idenza dei medici condotti in Roma. (7289) Itide11nità oaro-vilveri. - Dott. a bbonato • !l. 8538. I>oichè da nessuno dei dùé enti presso cui presta sentizio riceve stipendio · supel'iore alle li~ 4500, ha diritto ad una sola indennità çaro-viveri r ipartita fra i due enti medesimi in proporzione degli stipendii che ognuno di _essi Le cor• risponde . . (7290) Medico mil'i tare in, serv-izio oivil.e. - Dott. G. M. da. I1. sul S. - . Per la vaccinazione non spetta compenso speéiale al medico conrlotto e, q11indL neanche al medico militare che lo ·sostituisce. Il medico militarè che venga inve.stito dello incarico di ufficiale ~anitario già .ten11to dal predecessore deve ricevere dal Comune la somma sta~in.ta jn bilancio q11al(> 1-.etribuzione di tale incarico e ciò a ment:e de llo a·rticolo ",?, della Circolare del Ministero dello Interno e dèlla Guerra del 10 settembre 1917, n. 20400. Doctor JusTITI.A. •

Servizio

m edioo-1nilitar~.

AI dott. C. P. da

l'effettuarsi del loro esonero, quando questo -venga riconosciuto giusto. Per l'altro quesito, più che di un riconosciuto diritto trattasi di u~a norma di massima seguita dalla Sahità militare. La Croce Rossa può anche noli applicarla con gli stessi criterii. All'abbonato n. 5584 :. La risposta data all'abbonato n. 7207 nonchè infirmal'e, conferma la regola che tutti i medici dèlle classi 1884. e più giova~i non possono essere ritirati. dalla Zona di guerra, siano ~ssi o no idon,e i tncondiziona tament:e. Al dott. G. :m. · da S. : Essendo ora Ella indisponibile non può conseguire promozioni. Al dott. S. G. da R. : .La dispensa, nel caso in questione, è stata stabilita solo per i militari di .truppa e non per gli ufficiali. Al! 'abbonato n. 9471 : t Secondo le norW,e vigenti Ella i1on può aspira.re all'avvicendamento puro e semplice . Potrebbe però essere richiesto da qualche auto- rità civile per ~ostituire altro sanitario richiamato. Far fare tale r ichiesta mi sembta l'un~ca vi~ coBsiglia bile . . ' .Al dott. G. P. da S. : La circolare tn questione è ln Il. 7-l, dispensa 6, pag. 159, del G. 1\11. del 1917. M. G. NOMIN E, P.RO MOZIONI E D ONORI FICENZE.

Il dott. Gino Prosperi ha consegni to per titoli là libern docenza in Medicina T~~a le degli Infortuni del lav.oro presso • l'Istituto di Studi Superiori di Firen7.e. , Rallegramenti còrdiali. •

S. E. F. R. :

Dato il lungo periodo trascorso in zona di gl1e rrn p11ò aspirare acl essel'e a ssègnato· di a11torità. a servizii civili. Occorre però che le autor.ità civili interessate ne Ìacciano no~inale richiesta 1>el tramite della Prefettura. Al dott. A. P. da· C. : Certamente. Occorre però che si tro\"ino nelle condizioni prescritte · per la promozione ad anzianità. ~i\.ll'abb.

n. 5913 : -Non esiste ormai alcuna differenza di impiego tra gli · ufficiali di com11lemento é q11elli di mili zia territoriale. . Al dòtt. N. M. da (}. : Bata la sua specjale condizione di ex-prigìòniero non è escluso elle Ella poss~ ottenere quanto desidera, malgrado la giovi11ezza della sua- classe. ·Ella potrebbe farne uno speciale quesito. al Ministero. All'abbonato n. 8096: Pel primo quesito, essenti.o specificato eh(> il decreto degli esoneri si este.\lde anche agli llfficiali medici della. Croce Rossa, non vi è dubbio che i suddetti hanno gli stessi diritti rispetto all'eso11ero di q11elli della Snni~?i. militare, e nessunà opposizione può venire dalla. Be:Q.emerita Associazione a 1-

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. CONDOTTE E CONCOR SI . . .· .

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Dottoressa degli Ospedali Riuniti di Roma, ottin1e referenze, cerca posto in ospedale, sana torio, casn di sall1te al mare o in montag11a.. -=- Scrivere lVlazzotti Attilia, via Qumtino Sella, 33, 'Roma .

ALBO D'ORO.. ~ÌEDICI CHE HANNO DATO FIGLI ALLA

PATRIA.

Il dott. G. BRAZZ·~BENI, medico C'ondotto di Guidizzolo, solo al mondo sopraV'vive allo strazio di aYer perduti per sèm1)re i due soli figli suoi,' l'urlo dopo l'altro uccisi in guerra. Il dott. PALVARINI, medico di . 1\1armirolo, pure ebbE' la sventùra di perdere in guerra un figlio. , • · Il Presidente dell'Ordine della provincia di Reggio Emilia, dott. P . PETRAZZANI, hà parimenti perduto 1'11uico figlio, decorato con medaglia d'argento. 11 dott. PIETRO DE FRANCESCHI, medico condotto di Rivarolo (Mantova), ha perduto il figlio dottor LUIGI, tenente medico della Croce Rossa, caduto alla fronte m~ntre !)restava servizio volontariamente in una Sezion~ cl i Sanità. P· P·

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NOTIZIE

DIVER~~E

Il I Convegno dell'Unione .dei medici italiani. per la resistenza interna. :m stato tenuto a Genova il 4 corr. nella Sala Consigliare dèl Palazzo Spìnola, con l'intervento di centocinquanta me<li<'i rappi·esentanti di Ordini e di Associa7joni di parecchie regioni d·rtalia, compres·l la remota Sicilia, e con l 'adesione di molte notabiiità del mondo medico, quali i prpff. Durante, No varo, Queirolo, ecc. / Pol'tò il saluto inaugurale il <:oipm. Zurino, pre- . sidente della Deputazione pl·ovinciale. • I la \'Ori si svolsero sotto la presidenza dP l pro1 . 1\1orselli: Costituirono una ' inagnifica affe.rmaziont:> d' i tali ani t.à.. • Mostra di chirurgia. plastica. • A Bologna, in via Foscl1erari, si è tenuta un'esposizione di modelli in cera e di fotografie rappresentanti visi deformati ·d a gravissime .ferite di guerr!l e le guarigioni ottenute. . T.ia mòstra documenta -i miracoli che sono stati compiuti dalla scienza stom.atoiatrica e chirurgica.

aù U80 dispensario antitubereolare, autorizznnd\) •

per q11esto nuovo istituto uruanitario un vrin10 . fondo· di lire 300,000. 4

Prigioaieri italiani restituiti. Ìl 5 corr. è venuto in Italia il :l3° con,·oglio d1 ip.validi prigionieri restituiti dall'Austria . Esso comprende 34 ufficiali e 2UB 'uomini di tru1>-·. })a. Vi sono poi tre dame della Croc-e Ros8a, le ~i­ gnorine .àiial'ia Andina e ~ltonietta Cler:ici, di Como, e la signorin~ Clonimska, polacca, fatte prigioniere in un ospedale da Campo insieme a diYel'SÌ feriti graYi durante la ritirata clello scorso ottobrP.

Arresto di un maggiore mediro. · Il p~of. N. Buccelli di Gen<J\a, maggiore medico, è stato arrestato sotto l'in1putazione di aver procu·.rato, neil'esercizio del suo ufficio militare, per con11)eusi in denaro, iJ)ecite riforme. dal servizio ruilitare. • ... •

morto a Parigi il dott. ERNESTO ~lOS::\1~ , in età di 57 anni. . Di lui ricordiamo gli studi sulle spleuopplmoniti, G. che misero in giusta luce la nozione delle lesioni ' Sulla lotta contro la malaria. pleuro.-corticali; la descrizione delle « pleurit:j bloc. ,È stato pubblicato un Decreto Luogot. (n. 482), ca te>); l'accertamento di polmoniti da agenti infetche modifica· gli ~ rticoli 36, 37 e 38 del Regolamento . tivi non comuni (diplococcus crassus, diplobacillo per l'esecuzio11e delle leggi contro la malaria e pe r di Friedlander); le indagini sull'eosinofilia e snll<t ln \endita del chinino (R. D. 28 febbraio 1907). basofilia nelle pleuriti essudative; le i'icel·che Sl1l com'pito eziologico che spetta ai traumatismi nella Per la lotta antitubercolare. · g<:>nesi ·de-Ila tubercolo~i polmonare : in ~uesto. camLa R . Accademia dei Fisiocritici di Siena bn po la - gt1~ri;a gli fornì poi ampio mater1ale d1 conespresso, tra ·altri, i segu~nti voti : .trollo; verificò la parte dell'eredità nel determiniio che tutti i medici intensifichino la loro opera smo nella tubercolosi : e così via. l 0nefica civil<' cli propagc1nda per illuminare il poLa sua attività. scientifica si esplicò in molti altri .. 1!. > sui r<•nli pericoli creati dalla tubercolosi e sui . campi delln medicina, della batte11ologia e dell'igie· 1nezzì 1:he valgcuo a limitare molto i danni; ne: sarèbbe assai difficile seguirlo. Ci limitjamo · 20 èh(:!, in mancanza di sanatori v~ri e propl'i; soltanto a segnalare ancora la sua sollecit11àinc> l">e-t' 11rgendo provvedere, le at1toritil si affrettino a rele qt1estioni d'igiene scolastica. · . . quisire od acquistare edifici, cl1e a giudizio dei tecCon Brouardel e Chantemesse assunse la dJl'ez10nici competenti risui'tino al~eno s11ffi.cientement(:-' ne del grandioso « Traité d'Hygiène >). Con Berna.rd adatti per l'isolament:'o·e per la c ura dei tubercolosi: re.dasse la monografia (< Tuberculose )> del «Trait~ 3Q che il Governo centrale fa cci.a valere energide :.\Iédecine » di Brouardel, Gilbert e Thoinot. camente i propri poteri nell'interesse collettivo conEra membro dell'Accademia di ì\Iedicina e del tro i pregiudizi e contro intrighi egoistici, vincend~ Consiglio Superiol.ie <l'Igiene pub)>Iica di Fran~ia q11alunque inframmettenza che possa ostacol~1·e o ed av~va presieduto la Società (li Medi<'ina p11bbl1ca ~nche sòlo ritardar~ i provvedimentj più necessari .. . e di Genio· san1tar10. . . Gli i\1 conteso l'accesso alla Facoltà cli roedicina Per un dispensario j).Otitubercolare. B. L'Amministrazione COTlJUllal~ <li v·eron-a, Con voti> unn nime, des.t ina \'n una ca n <li proprietit coru11nr1 le È

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Indiee a.!labettco per ·materie. ' Aneurjsmi dell:1 ca1·otidè e della giugulare secondari ad autolesione otiticn : morte Pag. 47!) consecutiva : . Cancro del retto e del coloµ: ~celta del )) 47] metodo overativo )) 467 Carbonchio : terapia Centri nervosi : circolazione del sangue e liquido cerebro-spinale : )) 469 Congi11nmviti pro'\ocate con i1itrato di )) 474 piombo . • Roma, 1\118 · Tlt>. C&rtJere Uentr41Lil

(Il)

J->ag. 478 Diarrea infantile : tra tta.µ1ento )J 461 Dissenterla : diagnosi batt~riologi<:a Ipertrofia timica : sintomi clinici è trat)) :17() tamento · )) 47tì • Nanismo timico . . )) I. 4 -~ o sigeno per iniezioni endovenose . Punt11ra i:>ericardica per via i1)oga~tr.1('<1 : )) 47!) tecnica . )) 477 .. . i•urganti, . » 47S ~trofnntina e digitnle •

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Pn'lZI.

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Roma, 26 maggio I9I8

Anno XXV.

Fase. 21..

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fondato ·dai professori : •

.GUIDO BACCELLI

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F.RANCESCO· DURANTE

SEZIONE PRATICA '

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R EDATTORE . CAPO: PROF.

VITTORIO A·SCOLI •

EDITORE: PROF. ENRICO MORELLI \

UFFICI DI REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via Sistina, N. 14 - ROl\1A AB.BONAMENTI Pet l'Italia: AJ.la Sezione Pratica L. 15; - Alle Sezionj Medica e Pratica L. 20; - Alle Sezioni Chi1 rurgica. e Pratica L. 20; - Alie Sezioni Medioa, ·Chirurgica e Pratica L. 25.

ANNUI:

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Per l'Unione Postale: Alla Se~. Prati ca Fr. 20 bro; - Alle Sez. Medica e Pratica ~r. 30_oro; - Alle Sez. Chirurgica e Pratica Fr. 30 oro; - Alle Sez. Medica, Chirurgica e ·.Prati ca Fr. 35 Ol\O •

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SOMMARIO. ·

Osservazioni cliniche: E. Bravetta: Nosografia della spirochetosi itterogena. - Note e contributi : A. Amati: Il rinforzo dei rumori cardiaci e la. percussione retrocardiale. - Servizi sa-· nltari: C. Baduel e G. Mendes: Conferenza· interalleata di lJondra sull'assistenza a gli invalidi della guerra. -- Sunti e Rusegne: SEMEIOTICA: A. A. L a ndsman: Il significato del1 'emor-

ragia rettale. - MEDICINA: A Ferra.nnini: La paraganglina. eome saggio ,d el compensci ne11a insufficienza aortica. - CHIRURGIA: C. Berkeley e V Bonney: lJ 'operazione radicale acL dominale per canox:o del collo dell'utero. - Accademle, Società mediche, Congressi: Società Medico-Chir~rgica di Pavia. INTERESSANTE PUBBLICAZIONE: •

Appunti di medicina pratica: CASISTICA: Varicelle anormali. -

Anomalie delle m-anifes~zioni vacciniche. - TERAPIA: La trasfusione di sangue citrl tato. - Sull' us<? del citrato di soda nella t rasfu::1ione del sangue. - L'op·portunità di sostituire la sQluzione fisiologica con il liquido çli Ringer-Locke. - Posta degli abbonati. -

cenni bibliografici.

Nella ~. vita professionale : CrQn~ca del movimento professionale. - Atti parlamentari. - Risposte a quesiti e a domande. Nomine, promozioni ed onorificenze. - Albo d'oro. - Notizie diverse. - Indice alfabetico _per materie.

\

Prof. tov. 6IAtINTO OUARTA, libero dotente nellÌl .R. Universita di Homo ~

-VADEME[UMcon DElll IDFE"R. M IERA ID [l~A E DE6ll O~PEDlll speciale riguardo ·alla cura dei malati e feiriti in guerra. · . I

Seconda edizione- accuratamente riveduta ed ampliata - Un volume di cl_rca 300 pagine riccamente lllu~trato. frezzo Lire 5. - :Per gli abbonati al "Pol iclinico' ,, sole Lire 3,50 . (f~anco di porto e raccoman dato)

.

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81r1W di •roprle&à rlsenatl. - El vietata la riproduzione di lavori pubbUoati nel POLJtLINl()O o la pubbUcazione di sunti • di essi senza citarne la fonte. . ~

OSSERVAZIONI CLINICHE. •

OSPEDALE MILITARE

or

TAPPA DI CASARSA.

Nosografla della spiroelietosi i tterogena. Contributo del dott. prof. EUGENIO maggior:e medd.-00, direttol':e.

BRAVETTA,

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Nella aduinanza del 'Zf dicemibve 1916 della Società ma,dico-chirurg~ca di Pavia, ii.I prof.. Vittorio Ascoli., a chiusura di una lunga e interessante discl}.ssionei sulla ezìi.ol.ogia e pato·genesi d·e ll'.i ttero ·da spirochete, metteva in evi-

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denza che se la .conoscenza della causa dep'it-,, tero è interessante per. la clini.ca, tuttavia, al m·o mento attu.ale, si li.Jnipcmeva il compito di preoisare la sintomatologia e la evoluzio,n e di tale forma morbosa .e,d mViitava .gli ufficiali ·medici che ttovansi al seguito dell'e.seTcito oper ante ad oocupairsi, .s enza precqncetti, della forma ic:lintca ·della nuova inf.ezicme. D'altra parte l'Intendenza generale 4el R. Es ercit-0 italiano, convinta che lo studio clinico fin qui fatto non sia suf.fi,cientei per arrivare aid una diagnooi sicura e relativamente rapida, con sua cir.colare del 5 :gennaio 1917, i·n vita.va (1)


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t~t~i i f~retto~ di ospedale., che a:vesseto ·c asi di· ittero infettivo a tarne og·~etto ·d1 particola;re stuc1io, ·rif.eren• 1d:one p·òi ·al.lJa Dir·e~i..one di Sanità. • '

.S i penrs.ò ad una feb·b re ·gastro-~eumatica. e ·Con tal·e diagnosi lo ·abbiamo fatto entrare all'osp·e dale. 1 Ne ll1~ a;namne.sì famigliare del soldato S ..... lo pure, dopo che ho avuto la fÒrtuna di ac. non ve nulla l!d'Lmportainte': .egli è sempve stato ~omp.agn.are il ·mio illu·stre maestr.o tenente cobene., ad è ·quest.a l·a pri:(na volta .c he viene rilon:neilio prof. Achille Mònti, vem:ilto in zon·a di . ·Cove~r~to , ~n. ~ ospeçialé, quantunque egli si trov1. ~n zo;na .d1 gµer,ra dal" 14 maggio 1916; guerr~ a studiarie le forme più .recen.ti deli'itRgl.1 racconta: che.. da qualc.h e tèmp·Q. si s·e ntiva te~o infettivo, mi 1 SQno .o ocupa.to deI.l 'atgomènto svo.g l1 a to e .raiccusava un males~e re ge,nerale· ma nelI1intento sopratutto di. ruiutare 1e , 1ric~r.che solo ·d·a cinque o s~i .g iorni 1o tormentavan~ dodel pr0Jes3ore, , invian do1g li J:a .sJtorie ·clini.e.b e \ lori diffusi a t-:µtto il eorpo, più .spiccati al è.orso e ~gli a~i infe1~ori. Da d,.u1e q tre 1giorni aveva d1egl.i aipin.alati p~ù jnteressrunti 1e, f,acendogli . perduto l appetito, lo COl'liiev1a spesso la nau sea p1erveni:r~, entroJle 18 ·o·r e d~l p1'elevan1ento, i . e il vo~~o e gli ·~embrava 1dt avere un po.' di · relativi campiand di sangu:e ·e di uri:na .p er la f.ebbre. Si ·e ra allorq, .deciso a « mal'care visita'>> : prova delJa inoculazione n ·el1e· ·cavie. ' p•er,· entr~re ·all'osp1ed.ale. · Fr.a i cas-i stu·diati scelgo uno., ieh·e . ha pre: ., IJ matti.no ·del 13 la tem.pe~atùra shen<le a 38 -, sei;itato maggior.e .ìnteresse dal lato clthico, in p·eT risalire !)Oi alla sera a 39. Alla visit.à ·matti~ . quan.to i ·di ve.rsO. periodi ·della malattia hanno nale il malato si lagna di i·n te-nsa cefalaa e· di dolori .. 11eum~toi;di generalizzati, p,iù sp1iccati ·al' • offerto lln andamento quasi.'schematico; ed · il l a region·e lo·m&ar.e .de,stria. All'e-s ame obbi.ettiv·o .. matérialè da esp.erim·ento, spedito al p·r of. .Mon. d·ell'apparecchio respiratolfio nulla :si rileva. .Il ti,, l1a <;1.at9 ·nella .cavia reperto positivo fin ·d.alla cunre ~ .n·ei liln:~t~ plessici normali; i toni puri su tu~t1 1 fo1cola1; il P·Olso rag-0lare~ ma ~quanto quarta .g.i ornata dalJa i~oculazione. · frequente, 80,. L',addorp.e m ·a lleabi1e, ma 1 uv po' . Sto'ria clin.ièa. · - Soldatq · S ... · F ... , ·n ato a ~olente .al}:cl1e a modica pressio.n·e. Il fegato è 1ngrand1to e palpa.b ile, dolente. La milza .nor. Coassine (S~s.sari) il 26 novembre 1887 ,ed ar· La lingua è fortemente im·p atin,ata arrt1olato . il 14 maggio 1916. Ap·p artiene · .a.lla . .. male. ro:Ssata ai bordi; l'inappetèriza ·è assoluta. L'al: autC?-batteria c·9ntro aere~, che si tr.ovav·a .allo· vo è s~~tico; le fec'i formatè e p.ormalme.nte. ·CO~ ra a . riposo presso C,as3rrsa dal 28 marz:o 1917: lavate; anche le urine •s ono normali. Il malato · Già nei .1 nesi. d1~ febbraio e marz o, all&rquan- n·on ·p1resenta· nessun.a tinta itterica o sub-ittedo la b·att'eria .tro.vavasi in posizione .sul Po.d- . r1ea. g6ra, vi c'ino .a · G.orizi~, tra i m1ilitari ad essa Il mattino del 14 aprile La temperatura è an~ -appartenenti si era manif·eistato qua.lch,e .caso c&ra a . 38, alla se.r a sale a 39. Per..sist>e la cefa- • <li ittero febbrile. • Le con-d izioni igietnic-he della .ba.tteria erano lea; ha nausea, fr·ecruenti conati ·di vomito: si ottime: il regim·e di 'vita non f,atico·s o; il ra;ncio · lagna id i ' d olore al fianco destro . .Ha to·s se e albuono, composto ·di minestre ·con v·e rdura fre- l'es•ame del'. tora:·ce si rile·v ano fatti di .con·gestio.sca:, carne cong;e·l ata bollità, baccalà due volte · ne J?01m'o nare e dl c.atarro broncfilale acuto. 'Ap: . alla settimana, p,ane .di munizio·n e, vino, caffè,, par.e erp.ete l abbiale~ Il '•colorito della pelle è nero. · . • , s·empre normale: le feci e le lJ,rine n·on p·re.sendi speciale. . . L '.acqua p10 1~abile "p-ro·v·e niva da Giallico, soprà tano nulla ~I m~ttino del giorno 15 cori._statiamo p·e r la . Cormons, in botti p11lite / é chiu.se. La pu11zia prima volta linà lieve tinta ·S Ubitterica ·d elle individuale non lasciava .n ulla a desiderare: . non vi erano pulci, rion pidocchi, nè parassiti con1giuntive e .U~·a lieve iperemia~ c.o·n·g iuntivadi alcuna sp·ecie. Volge·ndo la is tagione as,s ai. le, .che · danno ~ll'ocC'hio un aspretto lu·cente, .e· fredda non vi ·erano zanzare, come mi fu· Uiilia.:· qt1Psto fatto nuovo ci mette ·s ull'avviso ci.rea la nimeniente assicurato- da soldati ·e uffièiali. Ciò vera n·atura .d.ella malattia. La .temper.att1ra. al mattino è di 38,6 e la sera di 38,1 malgra·d o gli che inve·ce Òostiiuiva uri v.ero ·flagello erano i . , topi,, nume.rooissimd. e rap1àci. Ben.ch1è la ba'tte- uSli degli antipiretici. Il giorno 16.si natia colorito ittericb della cute ria fos·s e acca·n tonata, i topi entravano dap;p ertutto, onde gli · artiglieri »erano ·CO.stretti ad a;p- e · più .s·p i1c cato quello delle congiuntive; le feci . pendere .ai •s offitti i' prop·r i tas·cap.ani, e ciò no- · per la prima volta sqn-0 scolorate, cretaoee e le nostante i topi riuscivan.o· a p~netrarvi, facendo .' urine invece riccthe di pigmenti biliari : la ridei buchi nel pane che i .s·oldati conse.rvavano · cer·ca dell'albU!min.a nelle l1rin·e è negativa. La temperatura al mattino _segna 38,3, al1a seria per i pasti succ~SJivi. . . 38.1. ·11 giorno 17 la tinta itterica è Slpiccati.ssi·11 clima era .stato nel me.sie di ·g enn.a.io freddo e· umido, di poi nel febb:raio asciutto e trectdis- · m.a: 'le ·Congiuntiv·e sòno iniettate e di .color.e gi·allo-vèrdastro. simo. · ' L'esame obb:iettivo dà il seg1tenfe risultato. Dopo cir.ca quin1dici gioT~1 .dacic·h è la batteria trovavasi a riposo .a Ca.sars1a, il . mattin·o del Sogigett'o di regolare co stituzione fisica, in b110giorno 12 .anrilfl si· oresentava alla visita medi- ne condizioni 'di n11trizione generale. Prf'senta ca del pref:idio il soid·ato S... F .. . , ·il qua1e accucolorito itterico spiccatissimo della r11te e dPl- · sava sen.so di rottticra alle. os.sa e vivi dolori ai 1'e ·c ongiuntive, le quali sono anche imiettRte ed fianchi -ed ai lombi, intensa cefal ea, imapp.e ten- iperemiche: non si notano p11nti t'morr::.g-ici. z.a, e ~R lvolta nausea e vomito. At>plicatogli il ·Le g}1ian<lole d-el col lo e det11P .ascrlle sono ·intermometro. e8so segnò 39,7. Meliltre lo stav,a- grossat.e, t111nefat.te, · dolenti 1a:lla pre ~~ ione = il mo vi ~itando, ·fu colto ripetutamente ·da vomito dolore è pii1 forte 'e la t11inefa.zione m~gfriore di sostanze siero-mucose. . alle ghiandole ascellari di destra. Le ghiandole .. ., •.) ',' 1

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epitr-0eleari n-0n -si palpano: le ghiandole :bn- rico è scomp81rso, ma la pelle 1d~l malato ha guinali neppure. assunto un colore bruhastr-0. . All'esame del to·r ace si rilevano ro·n chi e si- · l .. a rr1ilza non è pd.ù palp-abile, mtmtre lo è bili e qualche rantoletto: l'espettorato è sèarso, · ancora il fegato. La liDgtta si ripulisce .e l~p­ esclusivamente ·sieroso, co11 .qualche stria .di. petito a poco a poco rit.orna.' L'albuminuna è sc.ompaisa. sana-ùe color ro~so vivo. ·. o . . . Ciò nonostante l 'in·f ermo accusa una grande ! All'esame dell'apparecchio ca.r<lio-vas:c olare si tro~a il cuore nei limiti pl·essli.ci normali: i debolezz~, una g1·an.d e prostrf}zione di forze e, toni c,ardiaci sono puri, validi: 'il polso è ,pje- ad ogni minim10 sforzo, anche al · .solo lev·arsi nQ, regolare, con 88 pulsazioni al mi:p.uto primo. dal letto, è colto da offuscamento .della vista L'a.d·dom·e è malleabile, non' dolente. Il fe- · e da .vertigini. Il polso è ·mòlle, 1depressibi1e e gato è ingra)ldito, .debordantè, p~lpabile .e do- si con-tar10 60 pulsazioni al minuto primo. Il colorito b·runo della cute sd. fa più Slpi.cc~to lente alla pres·sione. La milza è pure. ingrandì t,a, appena palpabil.e, molle. La lingua è bi.an.. · e 1a app licazione \di due strisciè c!i vesci.can.te castra, fortem,ffilte l?atinosa. ·L 'alvo regolare, in .croce -lasci.a una imprOtllta bruno-scur.a, che non è più s compar&a. ' ma con. feci acoliche. Le urine .sono scarse, ·. Presentato alla visita della Giunta ,s anitaria F~cche · dì. pigmen,ti biliari,. col \me~z·O per. mille delLa II Armata come conval.e.sicente di ittero indi albumma. All e.s ame m1.croscop1co d-el ~sedi­ f ettiv-0 spirochetico, gli veng-ono1 -conc·essi 50 mento ot~enuto per centrifugazione: .cilim.dri jalini, talv-0lta con.tenenti cristalli aghiformi giorni di licenza ·di convalescem.za. Tuttavia di l)igmenti biliari; cilindri granuiosi m·~no fre- il paziente non è ancora in· grado di sopportare qt1enti; epiteli r·enali disquammati; leucociti; i disaigi .del viaggio e · lo tr.a tten~am.o all'OW:?peombre di globuli rossi; èptteli superficiali degli dale finch.è, ·c)ed.endo .al SIUO vivo .deside:rio di :reca rsi ·p resso la famiglia, lo metti.amo in uscita ureteri e della vescica. Il gior.no 17 ap rile la temperatura a1 mattino il 26 giugno 1917 .d op 0 75 giorni di. . degenza. Di questi gio.rni il soldato .s..: oi ha scritto 6egna 38,2 alla sera 37,8. In q\1esto giorno prelevp un campione di urina e lo invio· sotto scor_ che, RUr dove.n ·do .f-n.Cora usufruire di 20 gio1rni di li-ce·n za, si è tatto rico·v·e rare nuo·v amente ta al prof. Monti. · ,, Il 18 la temperatura scende a• 36,7 per .risa- in un Q.sp·edale di Sassari, perchè si sente str.alire alla. sera a 37~4. Il paziente versa in •CoiÌdi- ordina:riamente d.e~ole e pietr ciò :non i,n g.rado zioni assai gravi: si lagna· ,s empre di .cef.3<lea di rip.rendere servizio. ed è · pre.s o d~ vomito tutte le volte che tntroCONSIDERAZIONI. Trov.andomd. in zona di duce qualche alimento. Il co·l orito itte·r ico . raggiunge il suo acme, cosicchè la p·elle ·del pa- guerra fin .dai primi .giorni della . mobilitazione ziente. assupie un a!'petto giallo-bruno. Il polso e precisamente nella zona del basso· Isonzoi, doè regolare, 68, m.a debole. · Il matti.n o del 19 la• temperatur:a è normale ve J'~idean:ia ittero•g.ena è is tata più girave, .ho 36,9: ma la sera risale a 38, 1. Il polso Sii fa fre- potuto seguire ·e <:11rare parecchie centi:naia .di quente, 88 e ricomincia il vomito alimentare. casi di itteiro; ma in ~ona di guer-r a anche i Il giorno 20 la temp•e ratura al m.attino è 37,5 casi più i~portanti diffi.ffilmente si possono stu, e alla sera 37,3; ii 21 scende al disotto de11a norma e le coodizioni 1gen·e1rali d·el paziente s,o- diare dal ptjncip~o alla fine, in causa de~li dmno gravissime. Egli versa in 'uno stato 'di sub- provvisli ordini di sgombero in dipendenza delcoscienza, è· sub.delirante: pr.e senta diplopia, le azioni befliche. xantopsia, illusioni visi.v e, allucinazioni uditiD'altra parte tali ammalati venivano giem.eve localizzate a destra. Il polso è raro, 56, de- ralm·e nte giudicati affetti .da ittero · paratific<? .bole, ·diCToto. . · In tali con.d izioni il soJdato S ... .si mantiene ~d ·m ·che, per lo p·i ù, da sernp.Ii.ce 'ittero -c'ata>rrale e furono soltanto le. interessanti . ri.c erche per alcuni giorni, ciòè dal 21 al 25 .ap riloe. , L'esFtIDé dalle urin~e dimostra sem·pr.e la P·I'e- di ìVIoreschi e Caiipi 1e gld im poirtanti studi di .. . senza .d.i .albumina, ma iih quanti.tà non più do- A.. Monti sulla epidemiologia, patologia e patosabili. ; • genesi .diella sipirochetosi itte..r ogena, .che' orienIl giorno 26 il paziente pr~semta lln notevole mdglioramento dello .s tato 'general•ei; la coscien- taron·o i medici miJ.i tari sulla vera n.a tura dcl.; za ritorna lucida, la cefalea ~ cessata. I fatti la nuova forma · m.orbosa. · . • bir on.co-po1rnonari sono quasi s.oompJarSli. I .doSpetta al prof. Monti il merito di avere bene lori muscolari non sono più. avvertiti. Le f.eci fissat-0 il decorso tipico e le note caratteristiche si presental).o di color gtallo-yerdastro. La temdella alattia che, in base alla · mia e sJ)eri,enza per.atura è ritorn.ata alla no•rm.a. l\1a il giorno 27 pr~eseRta. verso sera un nuo- personale, n.on posso chf> confermar.e. Nella spivo rialzo febbril1e, 37,4 : il 28 mattina la tem- rocheto s~ itterogrena sii distinguono quattro pe.peratu.ria è 36,9 e la se·r a 37,6; il ~ è 37,2 a.I · iiodi ben defirniti. · mattino e ancora 37,6 alla . sera; il giorno 30 Un period·o di incuba~ione, generalmente l~­ segn1a 37,5 al mattino 'e 36,8 alla sera. ·. Il ·primo maggio la temper.atura è 37 ,2 al tente, della durata va:riabdle di cir.ca òtto, quinmattino e 37,1 alla sera; scende poi al disotto dici giorni, dur,a.nte ìil quale gl'infermi oocen- . della norma nei 1g i·o rni seguenti ·e tale si man- ·nano a d ei p~odro1ni, um malessere indetermitiene per diverse settimane. Intanto il colore 'itterico va rap·i.damente di- nato, dolori vaghi alle gambe ed alla schiena, senso di stanch1ezza gener.a le. minuen~o; finchè il 25 m,aggio il colorito itte-

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lorarsi in giallo. Nei casi più gravi l'ittgrizia compare già durante la defervescenza, m.entre nei più miti passa talvolta un giorno tra la scomparsa della febbre ed il p.r:imo apparire del èòl0trito itterico. Il polso diveillta debole, raro ~ talvolta dicroito. Pers'Ì•Ste il senso di de-

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Segue l1n ·p eriodo di invasione, che ha una du·rata variab.fle da due éb .sette giorni e che è caratteriz·zato da febbr.e generalmente così lieve da passare inosservata, ma che nei casi più spiccati può a111che esseire abbastanza alta, •Come si vede nel gralìco del ca.so .cta m:e illustrato. .L

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Up._ altro ..sintomo costa,nte del periodo çole- · del..... Reggim•e nto di fanteria Stùlla Quota 240 , mi-co è 1a ·tumef azion·e delle .ghian·d·oJe 1infçl.ti- dei P odgora, dove infierì poi piirlÌ f ortem·e nte cJ1e dell inguine, della a·Sicella, d~l collo e ta- la malattia, i crusi di itterizia erano rarlssimi lora anche .delle ghiandole epttrocl.eari. Ta.lvol- e que1i~p·ochi che ' si pre,seintavano ·venivamo giut~ le ghiandole ascellari sono tum eJatte 'spe- .d-icati quasi tutti dipendenti d~ catarro .crei c1ia.lmente all'asoella. destra e son o -dolenti alla .duodeno. · . palpazione : questo pru:r;ttcola;rre io~ lo h o rile- · Solo più t~rdi, n·ell autunno ·d.el 1915, quando vato in molti ammalatL mi trovavo in un ,ospe1dale da cam~po1 d elle re. . Neii èasi più lievi non Sii h anno a ltri .disturbi trovie, i ·casi di .itteTo inc01IDin·ciar-0no .a divedegni d1 npta da parte dell'apparecchio dige- nire più numero5i, però mantenendosi sempre . r ente e dell ~pp1arecchio Tesp.t.!'latorio. molto. benrigni e volgendo a rapida gu~rigione. Molti ammalati presen·t ano. ::\.ppena la li·n ·gua Diminuirono durante J'tnverno del 1915 e duimpaniata; ma altri ·p.resentano anche lingua rantEt la pr~mavera del 1916, p er Fitornare poi fortemente patinosa, nausee e conati di vomito, irnprovvisamente nùme.lrosi nell1estate e_nell'aued an·che vomito ripetuto·, al principio ·del p e- tunn,o Jdello stesso anno. È. in questo p~eriod·o riodo colem.ico e durante il r~corso febbrile. che ho potuto osservq..~e i casi più gravi, fra · L~intestino è normale, · con alvo regolare niei i quàlt umo mortale. ' ' Prestavo ·allora serv;izio in uno degli ospedaJi e.asi più Qeni$Ili; in molti altii ·sii nota inv"e.ce stitichezza con feci poco colorate e in altri an- di tappa di U din•e è .ricord,o che, nru m ese di cora lieve diarrea. Settembre, ottob.r e :e n•o vembre d·el 19116, circa Le feci alcooliche, di aspetto cretaceo, si os- due terzi dei miei ammalati erano aff.etti. da it• servano soltanto nelle forme più gravi e non terizia, quantun·q ue la l oiro d·estinazione a l mio / 01 ~pe.ctale sia stata del tutto casual.e. costituiscono la norma. Durante l'inverno del coirrenite anno i casi di Pure nei malati più gravi, oltre ad una grande .depressione delle fo-rze e ad una ipotensione ittero diveinn.ero affatto sporddici e tali si manvasale notevole, compaiono anche segni di qom- ten.gono fino a d oggi, agosto ·d el 1917. gestione polmonar.e con ronchi e sibiili diffusi • e talvolta col}. piccoli rantoli : insoTge allora la ... ~OTE E .CONTRIBUTI. · tosse con espet~o·rato talvolta mucoso? tal altra . • in prevalenza sieroso e m qual•che caso striato 0SPKDALETIO DA CAMPO ,N. 38 - REPARTO MEDICINA • • di .s angue color ross10 vivo. - Non ho. mai veduto comparire emo,r ragie del- • Il rinforzo dei rumori . cardiaci • la· cute o delle mucose : ho 01~serv.ato invece fa' e .la percussione retrocardiale • . . cili rinorragie, Note di semeiotica cardiaca ' . In.fine, al periodo colemico segue il periodo della r'isoluzione ·cara:tterizzato dalla progressi- a proposito di un caso d'insumèienza della mitrale pe.r il dott. ALFREDO ,A MA.T I, capitano medico. và riduzione della itterizia e da11a scomparsa dallà albuminuria. Fatto· tmp,01rtante, ·e eo·s tante Il soldato P ... Vito, di anni Z-2, da Castoreilo, è la noteyofe, impon6nte prostrazione delle for- ma.n d.amento <;li ~ano, provincia ·di P esaro, enze, i)rostirazione che persi·s te. lungamente, ac- .tra m.ell'Osp~edale il 5 luglio 1916 nel mio re• . .. compagnata da 9-olori indeterminati; mentre jl parto. .Sette anni fa dice dì av.er soff,e rto. per vari p1 olso . s i ' mantii e n, e moJle, dep. r es. s ibile, e si m a• mesi febbre aocompagnata da dolori nelle artiliif,estano. segni evd,d enti ·di ipoterrisione arterio- colazioni; tre anni · dopo ha sul1ito un'opera1 sa, fatti di ip,o,s urre:ialismo e co10.ra~ione bru- zione di estirpazto,n e ,d i glandole 1al collo Ne·snaatra della cute, ch,e p~rsiste dura:nte .la co·n- sun'a:ltra notizia di anamnesi remota degna di. . valescenza e ricòrda la coJorazionie della cute rilievo. Da cinque · o s•ei mesi.r ·dice di s.offrir'e · .di un .s an.so ·d i opp,r ess,fone al p·ett.o, 1d'impossidel ~orbo bronzin10. bili tà a ·OammJnare con passo affrettato, a por1CosiC'chè, anche nei casi che decorrono senza tare lo zaino ecf il fucile &e·nza esser colto da sintomi gravi, .la .,c onvalescenza è sempre piro- affanno. Im cond.iz.i oni p'erq di relativo .riposo non avv,erte dispnea. Non ha mai .avuto edemi tratta. agli arti inferiori; d eve alimentarsi piuttosto • Per ciò che riguarda lo svolgimento gen.e- parcam ente p,e r.evitare che si accentui il se,n so rale della epid.e mia itterogena fra le nostre di opp,ressione ,al petto. Nulla d'importante nel .. · truppe oper anti, nel blennio 1915-1916, 'ricordo gentilizio. • Esame gerierale. - S·cheletro bene svilupche durante i pitimi m esi della no stra gue~r_a, pato, nutrizione discretamente c·onservata, coallorqu.a.ndo io prestàvo servizio presso la Se- lorito della cute «e muco.se aipparenti roseo. L'ezione d.i Sanità. per fantelflÌa d·el!a..... Divisione, sani1e ·g·landolare l1ascia osservare q1Jalche pice più ta;rdi ~ome Diri·gente il servizio sanitaxio colo ingorgo al collo dove a d·estra si nota una . 1

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lun,g a cicatrice trasversale dovuta alroperapercepiire t1 rumor.e di soffio sistolico :sulla zione subita dallo infepnè> tre anni fa. punta Chè veniva .avvertito ~Om1 e tono· ,s for11 polso · radiale co·n se.rva . u.n a . forza. ' ed una tensio·n e quasi normale. · , mato., l'ascoJ~azior:t·e ~ era molto più netta esertuore. - All'ispezione l'itto·- cardiac9 è assen- -citando una discreta compressione -con le dita te; notasi inv·ece u.na lieve pulsazione epi~a- della mano sull',aorta addominale. Occorre pestrica in vicinanza del margine costale di sini- rò eh~ .s i tenga prese;nte che 1 addome dell'instra e che è visibile P'rincipalmente q_uando l'inf f·ermo si matte ne lla. posizione sedt1ta.; v è lieve · ~rmo si Rrestava ben:ì.ssimo ~ quei&ta osserva · pulsazio11e dell·e gugu1ari. princip,a lmen te a de- zion·e P erichè abbastanza sprovvisto di ac:Lipe e stra. Alla palpazione· nèan·che· è possibile rico- molto trarttabile. Ne11a letteratuLa non ho t;ro, n·oscere la .se.de .dell'itto-cardi1aco1, S•i palpa i"n- vato nessun ; cas~ clinico .n el quale allo scopo vece una puls·aiione diffusa su tutta la regiohe di rinforzare i rumori cardiaci sia .s tato fatto precordiale. Non ,s i avverte al·cun ·fremito. La percussione fa· rilev.àr.e un· modico ingrandi- . questo teintativo; solo Azo11la~r ha fatto notare · mento dell'aia di ottusità cardiaca in alto• e che_ si .. può accrescere I1intensità d~ sllQ.,_ni carverso si.n istra. L'a scoltazione eseguita in con- ·diaci praticando la ·compres.sione .s ulle femodizioni di ripo so dell'infermò lasci,a osse'.r vare 'il p-rimo to;no Si\Ùla pur1ta sfo·rmato, ma e.sso rali .in corrispon·d enza della pie·ga. dell'inguine; d'iv,e rita· urn rumoJ'le di soffio a tim·b ro p1e rò do.I- qualche altro auto:re ha c·onsi;gli1ato la -compres:ce .s offiante quando· si osserva l'infermo d·o·p o sione sull'aorta addominale per rendere piì1 .. un rapido esel'cizio .fisico . . Detto soffio pre$enta . 1evident..e un soffio aneurismatico, ·b enchè . in 1a caratteristica p.r-o·p agazione verso l'ascella. c_a sò di aneurisma ritengo che· ocicorra agire Lievemente a ccerituato il • secondo tono sulla pulm_onaire. con pruden·zia per· evitare spiacevoli incidenti . È de·g no di SJ?eCiçile rilievo il fatto che .se sj Nell;inf~rmo da me osservato de.tta compr~sosserva !'in.f ermo nella posizione orizzontale, sione praticata -c9n · 1e di~a ·della mano sinistra con la testa un po' sollevata, le giambe fles.se ·nell atto dell1ascoltazion.e, riu·s civa a .modificare sulle cos,ce e' contemporaneamente si esercita. con la mano una intensa compress'ione sul- l,' intensità ed il ijmbro de~ soffio· cardiaco, · renl'aorta addominale. il rumore di soffio cl1e co- ·de~do pili 'agevole l'interpretazion·e · clinica dl me si è detto, in condizioni di riipo.so dell'inferesso; ed il fatto deve spiegarsi ritenendo •cl1e con mo nbn si ascolta :bene, diventa inve·c.e più for~ la ·eompressfone dell'aorta addominaJe si ~iene te, più lu·n go e chiaramente percettibile. . Importante pure è la perctl.ssione· e l'a>scolta- . a creare un ostacolo . perife.rico, un aumento zione d·ella regione retro.cardiale, .dor.~·al~ Per- della te nsior1e intracardiaca e qnindi .:un · rin- . c.u otendo .siu parti omologhe, late.ralm ente- alla forzo èon,s id·er&voJe d·el rumore di soffio. colon!l1,a vertebral,e ; si n·o ta con relativa ·chia. . .. . rezza un'ottusità a destrà ,d ella ·Colonna verte- · ' ·Circa poi le note semiologiche d'e lla percusb·r ale che preset?-ta i seguenti limiti: in. alto sipil1~ : ed ascoltazione retrocardiale dorsale, ri- ~ incominci~ su1la qui~,ta. ver~~bra do-rsal~ eq in• _ cord:erò -che vari autori già da tempo si sono b.~s-0 arnva poco ·p iu in gi,u ·.della ,settima; a occupati de.116 stu,d io d elf ottusità posteriore del sin1&tra norn oltrepassa la C'olonn,a. vertebrale. . . . . . . . a · destra a·rriva a . d. . u e eentimetri dalla pq.ra-cu~~e in ·~ond1z1on1 normali ·e patolog1chre.. P1riverelbral·e. In CQ rri$pond.enza di .detta zona di mo tria ' tutti a trattare l argom,ent() fu il Pior~ttusità ,d orsale si ,atscolta ben,e il rumore .sisto- ry; fra i nostri il Giacomini .ha: illust~ato i rap· lJ.co dell~ punta prop·ag.ato. . . . · porti mediati ed immediat~ del cuore con le Nulla in raJppo.rto agli altr1· organ1 ed appa. , , . . . . .. vertebre e fu lui che creo la denom1naz1one dìl r 1ati organici. verteb.r.e cardiache, cbiaman·do così la quarta, Ho voluto riferire ·questo caso pe,r ri~hiama.re quinta, s-e,s ta, settima, ottova vertebra che 'corl'attenzione . . dei . clin•i,ci su du;e fatti semiologici rispondono og·nuna a determinati· segmenti d·e l ' che a me sembrano importanti e cioè ..sull'&ccu·ore. Sulla base di · q,u esti studi il Signorelli , ' centuazione del , rum.ore di soffio. con la c·om- ·si è {)oCeupato della ip·ofonesi vertebrale nelle • p'r essione dell'aorta add-0minal1e e sulla zona malattie del cuore e deJI1aorta con un lavoro di ottusità posteriore. del c~ore ril·ev.ata 'cOIIl la pubblicato nel Policlinico 1904 meiD.tre l'anno percu.ssione della region.e dorsale del torace. prima Fe.rr.annini ed Arnone ,riferivano sulla dei loro studi su.Ila R ovvio com·e molte volte per facilitare• 1 a - Riforma medica i .risultati • ottusità posteriore d1el ·ouore in cor1dizioni norscoltazione dei toni e d·ei .nimori cardiacj ed mali e patologiche. Dell'argomento Sii è ain1che al~o scopo dii dare un giu·d izio più ·esatto sulla laro natura, sede, tim.b ro e tempo nel quale . Qccupato il Durosie~, l'Ewart, il TP..ssier, la Liskenewski ecc. Per quanto non sieno .ttitti essi si svi.Iuppano, occorra f3ire e'segu-ire agli di accordo I sulla esistenza o m.eno e sulla forma ammalati dei movim·e nti, un r~ido esercizio fi;s ico, una corsa è talvolta può riuscire assai. dell'area di ottu.s ità retro~al'diale in condizioni utile stimolare addirittura il cuore con 1'11so normali, concordano invece tutti nel ritenere di cardiocineti~i. Nel caso .riferito mentre in che la parte· del cuore accessibile dalla regione condrizioni di assoluto' riposo riusciva difficile. ·posteriore del torace; sia , l'orecchietta sinistra)

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SEZIONE PRATICA •

che è precisall)ente quella che si sottrae quasi CONCLUSIONI. -compJetam.ecnte alle no.s tre esplor.az.ioni dalla . 1.. Per re·n dere· pdù netta l'ascoltazion~ dei . parte am.teri0tre. , . . ru,m o.r i cardi~ci ;nei casi in ;cui a prima vi.s ta Traendo occasiioh e da questo caso ·Clinico ho · non è agevole la loro esatta determ1na.Zione, voluto eseguire anche io la percussione. .dor,s ale oltre le pratiche finora usate: -esercizi fisici~ del cu.o re su quaSli tutti gl'infer·mi che passacardiocinetici, ecc. può e·s ser·e utile la presvano pel nostro. o.spedaletto. Si trattava di gio- sione sull'.aorta addominale. esercitata con le vani bene ,costituiti e con l'apparecchio cardio- d·it~ della m.an.0 n. ell'at~o ;in ~~i sì ~s1c~l~a. . J vasco1a1\e quasi semp·r..e in .condizio;ni normaliì 2. Detta osseirvazior1e e poss1b1l~ solo n ei cas1 ed ho acquistato il concetto che la ·p ercu•s&ione in cui l'addom.e è sprovvisto di adipe ed è .facil' do·rsale in condizioni fisio~ogLche no:n 'd à risul- · inente trattabile. tali apprezzabili. I limiti .della ottu.s ità dorsale, La percussio·n e d·ella "règi.o ne. doTsale retr0quando il çuo·re è sano, non son.o rilevabili nel ca:rdiale im. coi1diz.ioni fisiologiche dell'apparec- .. mag.g Jor num.ero dlei casi; anche eseguendo chio .çardio-vascolare non dà risultati app~rezza.. • una. p ercu ssion,e molto forte non si notava al· bili e solo negli ~nf.e~i obblJ,g ati a rim anere -cuna differen·z a di suono. Deve farSi ·eccezion.e a letto per lungo tempo in posizione supina, · per quelli che hanno una lunga degenza in P'e·r la maggio·r e ·appo1siz.ione· del ..cuore co_ntro Ospedale e che a causa dei loro m.al.i .sono co- la parete posterio·r e .del torace, è possibile ristretti a ·starsien•e a letto in •posizione supina• scontrare una zona dorsale di ottusità. per molti giorni. li11; questi ammalati è assa1 4. La. percusi~i0il1e d e.~l a regio,rle dorsale · può facile .r iscontrare una zona di ottusità ·do·rs~le riuscire invece util.e in casi· di .c~rdiopatie spea sinistra della colonna vertebrale; e' cdò per cie per determina.ire le condiziopi dell~o.recchiiet1.a mag.g iore apposizione del c•u ore contro la ta sind.stra, per rilev:are la posiz·j one del èuore parete posterioire del torace .a causa del l~ngo e le po·s'Sibili cardiop,t ois i dando cdsì un qliad1re periodo ·di decubito supin<>; ed ho potuto per- . ·molto pii ù ,e satto e reompJeto delle .condiziioni in fino ·Constatare "'he se uno ·di qu. esti infermi · cu.1· s1· t r 0 va n 0 la· van·e pa..u,; d 1 cuore "' i. v.L migliorava il] ma~~era: da. p dtersi levare da ~ .. letto per alcune ore del giorno, la zona di otBIBLIOGRAFIA. '. tu.sità· .retrocardiale .andav,a rapidam emte scom- . AzouLAY. Acad. de Médecine, 10 maggio 1892. · parendo. Gazette des H òpitaux, · 5 nov. 1,892. Thèse de Do,c torat. Parigi, 1892. \ In questo a1nmalato l'ottu·s ità do.r.sale era evtdentiSsd.ma; malgrado, che l'infermo si· le-. SIGNORELLI. La ipofonesi verte brale nelle malattie de{. cuore e dell'aorta .. ~oliclini~b. 1904. vasse tutti i g.ionnd da letto riusiciva abbastanFERRANNINI - ARNONE. L'o,ttusita posteriore . d~l za agevole determinairne i limiti' netti._ D.e tta , cuore in condizioni normali e patologvcfte. Riforma medica, 1903. ottusità non p ote'Va e.sser· data che dall'qrecchietta sinistra dilatata e dalla mag;g1o,r e sua EWART. The Lancet, 1889. · ' TEISSIER. Société médicale des Hopitaux de Pa- · appòsizii·one contro la p arete poste.more to.raris, t.001. . .. cica dand·o anche all' aiscol tazione il soffio ·sri.- LISKENEWSI{I. Thèse de Lyon, 1901. ' p1ropagato dalla p-qnta in corrispO!Jl .. , stoJi,co denza di det ta zona. Il fatto degno d\ 1'1ildevo Importante pÙ(bblicazione: • I si è, che d.etta ottusità invece che a sinistra si ' presentava a destra della colonna vertebrale; e .. Prof. F. MARIANI non è da pensare che p otesse esser data dal}' orecchietta de.s tra, giacchè quest'ultim a ·si svilupp·a iII1di,e tro in ùn· piano notevolme1n te inferior.e a quello d·ell 'oreochietta sinistra. La sola Vol urne di· circa ·300 pagine con figure, edispiegaz.ione plausibile è quella di ·atnmette·ve zione 1918, della Casa Editrice Fratelli Treves. • che vi fosse un discreto grado di orizocardia. Data l·a natl1rale disposizi·one obliql1a del cuore . riesce agevole comprende ro .com.e, un poco p·er \ secondo i nuovi studi e le moderne ricerche la dilatazion.e ·del seno ·eà un poco per J'ip ertrofia del ventri1colo d·e·stro, ii° cuore çi.·d·agianPrezzo: L• 8 dosi sul diafra mma dal 'lato de·str~, av-esse as' ' sunto una di.spqsizionie più 0 rizzontale· da far ' Agli abbonati ai periodici n Policlinico o Le corrispondere l orecchietta sinistra, a destr ~ malattie del cuore si spedisce per sole L. 5. . d.eilla colonna vertebrale. Dalle cose anzi dette In'ria.re cartolina vaglia da L. 5 àl Prof. Enrico Morelll • YI• Sistina. 14 : ROMA. possiamo .-<IUifldi veniTe alle seguenti: 1

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LA CURA.DE·L CUORE

Consigil pratici ·ai medici e agli ammalati

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ve ~ttuare le cur:e. del caso. La Direzione generale _della Sanità pubbliça vi ha' .efficacemente I concorso, mettendo a di~posizione un ricco maConferenza interalleata di Londra teriale di ricoverp (b~raccbe) e coordinando, sull'assistenza agii invalidi della guerra. . col provvido decreto del 4 aprile 1918, tutte le ITALIA. - Assistenza ai tubercolosi. risorse antitubercolari italiane. La Croce Rossa " italian~, entrata fin dal principio in tale orbita Relazione del ten. col. prof. C. BADUEL, ispettore medic-0, capo ufficio -provvidenze sanita rie sociali di provvidenze sanitarfe per la guerra, ha coaa) C.bmitato centrnle della Cl'oce !{ossa italiana, diuv1<1to_colla sua valida org·anizza:zione alla ate del magg. d0tt. G. M1i:NDES, capo sezione servizj tuazione del con1u11e programma di assistenz!l. bspitalieri a lla Direzione generale di sanità miliai militati colpiti dalla tuberco1'osi. tare, 1'1inistero della ·guerra. L 'epurazione dall 'esercito degli elementi conL'attuale guerra, nel fervore delle opere, che· tagiati dalla tub er colosi- fu attuata: . nel campo sociale ha provocato, ~ome una le1° intensificando la severità della selezione elementi chiamati gittima difesa dai danni di questo · terribile epi- . degli sotto le armi., ' . . sodio · dell'attuale .momento', h a avuto una be29 r a ddoppi ?-ndo la sorvegliamza sanitaria. . · n e.fica influenza nel ca·m po della lotta antitu- su g'li elem enti sospetti già assunti in servizio ?ercolare, ch e in Italia fino . ad oggi n.on aveva e provvedendo ad eliminarli. ricevuto che un impulso limitato, sproporzio~e statistiche che la Direzione generale della nato alla vastità ed importanza del grave proSanità m-ilitare aveva su larga scala ordinato blema. dimostrarono troppo chiaramente che la cifra La Sanità militare, :che nell 'apprestare con dei riformati per tubercolosi era inversamente larghezza .. di vedute e di mezzi la neces·s aria: as. - pro.Porzionale al tempo trascorso sottq re armi; sistenza ai ·re riti ed a i rpalati della guerra, com- che, cioè, mentre risultava altisslma la cifra pie~do ·una mirabile -0rganizzazione al fronte e dei tubercolosi riformati dopo appena un mese n ella zona territoriale, che .t rovò incondiziona- di servizio, restava abbastanzà modesta la pé~­ to apprezza1nento in. :paese e l'elogio entusiasta · centuale déi militari .riformati ..ner tale infer. nelle numerose missioni dei -naesi alleati che mità, dopo un lungo periodo di vita militare. .. ebbero occasione di vederl a in ~zione e di c·onEvidentemente erano stati assunti in servizio dei tubercolosi che si trovavano in un periodo st atarne la . perfezione e l'effìcacia, dedicò senza risparmi'o fin dal principio della guerra le sue di latenza di sosta dei fenomeni attivi~ della preziose energie ad aJ.tuare que~le provvidenze malattia e che, sottoposti alle fatiche della vita che _la sci enza moderna a dditavano ·come le militare· e ai disagi della guerra, venivano tolti più propizie· a soccorrere la numerosa schiera da quello stato di equilibrio in cui forse sareb- . 'dei· militari tubercolosi che venivano a d essere bero rimasti indefinitivamente e presentavano t1na · I' api da ascensione del morbo. Tale asser.. segn~lati n ell 'e$ercito combattente,- quelli che zione Q.a la più ampia c~nferma nel ricco masi presentavan o all'arrolamento e quelli che teriale di ricerca radiologica che i centri dial'Austria in gra11 numero ci restituiva dalla cr~d ele prigionia. gnostici . militari hanno in grande copia accuLa Sanità militare, colle · provvidenze felice- 1itulato, dove questa tesi ormai da tutti accet- ~ mente istituite per l' assistenza ai militari tu- tata. trova inn.egabile d~mo strazione, senza con qù.esto si debba negare una percentuale di forbe.rcolosi, ha risvegliato in Italia la grave 'quemr tUbércolari che ripetono la loro origine, piit sti0ne della lotta antituber colare. E ssa ebbe l 'esatta con cezione che, oltre a l doveré sii assi- cl1e da un fo colaio pregresso, da fattori strettacurare all 'esercitQ le migliori condizioni di in- 1nen te legati a p eculiari condizioni di contagio. • Ad ottenere t1na selezione, basata su principi tegrità igienica, eliminando tra le su~ file gli diagnostici sicuri, capaci di segnalare anche affetti da tubercolosi, si trovava n ella condizione di avere identificato, per una eccezionale le forme incipienti senza ricorrere, per ammet.. circostanza; la grande maggioranza dei tuber- tere una tubercolosi in atto alla constatazione del bacillo di Kock nell'escreato, che fino ad colosi mascl1i>" essendo cl1iamati : alle armi tutti ora, purtroppo, era stato il criterio" indispengli u omini dai 18 ai 4.4 anni, in quel periodo, cioè, .della vita cl1e è :più propizio alla tuberco- sabile, la Direzione di Sanità militare creò in ogni Corpo d 'armata territoriale e presso cialosi, e si trovava oerciò n ella favor ev'ole conscuna d.ell e armate in zona di guerra degli spedizione di poter compiere una· larga bonifica umana i~p edendo ch e tornassero alle loro fa- ciali riparti di accertamento diagnostico per miglie, elimi'nando cosi imm an ca~ili fonti di l,e forme incipienti e larvate della malatcontagio, e nel t empo stesso poter loro assicu- ti~, quelle ch e sono in · g.enere difficilmenrare un adatto ricovero in appositi istituti, do- te dimostrabili ad un esame clinico som• (I) '

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SEZ IONE PR.\TICA

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mario, ina ch e, dopo pochi mesi . di vita 1nili- · l 'a.utol'ità civil e se provenien i i e.I .li co nsigli di tare, dànno luogo all'insorgere di tuber colosi leva e cJai distretti : se già incoro ora,ti nell ' ese1 " a perte e gravi, di solito letali p el' l'a1111nalato, <'i1o ye11gnno li·.ittenuli n. i i fo r111n. SOS!>esn e· risempre 1)ericolose p e1· la diffusione del contacovel'ati n ~gli s peciali centri sanatoriali con le . g'io. T a li · ce11tri furono provvisti dei · n1ezzi più . iuoclalità. di ·cui uppressv : lnode1·ni di ~same cli11ico, radiologico, la ringoL a 1a cat~g·o1·"i a vien~ ·a vviata lti cos1 d etti scopico, e vi fu• posto a • capo u11 personale teeistitJti cli1natici , volendosi nella d eno111inazior1c: nico cli ricon osciuta con1!J.; teJ1zi n ella s1:leciadi questi e degli . ali-ri l uogl1l di cura escludere . li te\. l Jn isr>etto1:e .st rao rdina1·io vigil a iJ_ .loro ld· ))a.L'ola sana.t orio, jl cµ1 significato di ric oa,i1dam en to. 'l'clJi ce1 1tri funziona.r o110 e fu11zio. ' vrro cli tubercolosi è o r1nai cli do1x1ini.o cornune . na1Lo n ella m a nie rà più ordina tà ed hanno dnto Quest.i istitutj cl~n1atici, si-tu ati in 1ocu1ità O})i .rì1igliori risultati pra.tici . A'cl essi affluisco no p ol'tunamente ·scelte, 'in collina, a l inare, p erchè dai Consig·Ii cl i levn., dni J)iBtretti, dai Col'})i - it f~tttore terap·el1tico inte rven ga con la sua p o-" ttitti i i1ùlitari l ont ana111ente_ soBpetti. ed ivi i)erieute azione m edicatrice, a llestiti in fabbri cati 111a 11go110 il te1npo necessario .per isil'ui1 ·e una çl1e posseggano necess ari rec1~isiti di ambiente rice1·ca cbe étbbia fonda1uento di siturn cliu. e c orr~dati del i1eces ·ario per u11 pror>izio rice• gnosi. ve ro ed una . CO\) veniente c u l'a, sono stati fonUno s1Jeciale cent r o di accertan1e11to e di s 1111d ati e son ò gestiti clalla Croce R ossa italiana, ' . ~ta1nento venne istituito a Nervi (Riviera .L~­ che· ha voluto n1ettere della. Sa., a disnosizione -· . g·ure) per i sospetti red11ci dalla- !Jrigi"onia, g·rannità n1ilitare, con Ja inaggi or J arg·l1~zza di vede forn1azione sanitaria capace di 1200 letti, clt1te e di mezzi, le proprie ènerg ie, ,e che si è dove essi a fflui scon o a mezzo di llÌ1 t r enu· sped edicata ,con fede ed entusi1asmo a lla lotta an, ciale co11tum aciale d ella C:r oce R ossa ita l.i ana ti t11be r c0Ja'r e in Italia. Sono già in funzione _,, e d ove viene ·p1·aticato I 'accertam ento. diagno-. sette istituti clin1atici· di Croce Rossa (vedi p-rostico, e donde cor; appositi treni delJa benen1espetto acJcl11so) ·per , \e forme polmona ri con 900 rita Associazion e vengon 'o smistati n egli speposti-letto : quelli di Marina di Massa son o de. . ciali centri san atori.aH.i . con criteri il più poss is ti11ati ·a lle forme tuber'colari glandulari ossee . . bile r egionali, per far loro fruire della vicinan- · I n questi istituti climatici, per l a. cura delle forza delle risoettive fan1iglie, elen1ento di grar1de n1e incinienti , i militari jnfermi p ossono rima . ' in1portanza n1orale cl1e beneficamente influisce ne re fi110 a sei m esiJ a riforma ed a sr>es~ corr1s til lo spirito di que ~ ti disgr aziati. 'Wn a ltro ce11p lèta dell 'a1nmif1i --trl1zior1e n1ilitare, cl1e, espletro simile è sta.te r ecentement.e fipp restato a tato i l -T)eriodo di cura, si riserva di sotto1:>orJ i . tergo della zonil di g·uer:r.a; d esti11ato ét d accoa nuova visita presso i i·iparti. di accertamento gliere g·l' infermi !1r0ver1ienti èlalle t rl111pe n10diagn ostico,che n e aveva110 proposto l o sp eci'àle bilitate. Esso r j ~iede tt CareO'g·i·, pÌ·esso .F''irenricovero, 1)er g·li ultin1i !1rovvedirrienti m edico• ze, in iocalità 01) po1t una- e jn inRg·nifici a1nl egali. . bienti di nu ova costruzion eJ ed è a n cl1e esso ' r.Ja 2a cat~goria viene inviata c'on t reni sp eprovvisto d 'l1n rJparto d i a.ccertarnento diagnociali di Cr oce Rossa, mur1iti cli adatto attrezza- . . - stico, munito cli tutti i m ezzi di rice r ca che la m ento, · in sp.ec ia li forn1azioni sanatoriaJi, scienza medica ha ricon osciuto oggi indispén .. alle.s titi ·dalla Sanità milital'e, di cui al. sabi.li per lJna diag·n osi razionale. G11ni a tipo n osocqmia le, di~tinli -col nome _yengono così,. a seconda del grado della Jedj osperlali regionali, sempre in base a l consion e, rag·gruppati i militari ÌllberCO)OSi in tl'P - retto d i una p.rovvirla concentrazione nella r ecai egorie: g·ione cui. appart engor10; a lt ri , c)1iamati ca11ip i 1a. a ffetti cln. t uber colosi chiusa o con1u nque o colonie cli1natich e, composti di raggru~pai11iziale (1° stadi o); 1nenti di baracche, veri padiglioni ospitfllieri 2a a ff-ettf da. forme di media g·ravj tà (2° stan1odern-am ente a rredati , ch e v en gono a ppogdio); fri a.ti a qualch·e opera in m11 rat11ra, dove a ll o- . 3a affetti da form e più gravi e a decorso gare, gli· 11ffici e~ j servizi. Essi sor gono col gerapido (3° stadio). , neroso con cor so della. Direz~one generale della T~e reclute ed i militari riconosciuti immuni S8nità. pubblica cui sp etta il 1·icovero e l a ~ ge, tione dei militari che per effetto d ella riforma dalla t1tber colosi vengono restitl1iti al servizio ' rnilitare ' .curando ch e quelli che presentino pe:. torna110 privati c}tt adini e ch e anche in tali forC' Uli arj ro ndizioni gen erali e l ocali da con sid em azioni avrann Q una congr11a disponibilità di r arli dei p l'edisposti . a lla .tubercolosi vengano p osti-letto. · . Gli ospedali regionali · servono. a ricoverare i assegnati ai oli servizi sedenta 1·i. Qu elli ricon osciuti malati di tubercolosi ventube rc.olosi ch e abbisognan o cli un a assi stenz~ gono prosciolti cla og·ni servizio e segnalati al- ·ospedalie ra, e son o sorti in rilevante numero

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trasforn1ando ospedali. terrj'toriali già ésiste 1 t i .negli istituti di cw;·a dei rifor.mati per tubercoe funzionanti, o venendo impiantati in fabbri19si sarà. corrisposto .altresì alle rispettive fae.a ti ed il\ lorca;lità coi. vo1t1ti requisiti di am:bie11n1iglie.ii~ un soccorso gi~rnaliero, pari. a quelll1 I ' te; 1unga sarebbe la loro e.J?,1rmeraziqne. {\nche che è assEign.ato ai parenti. dei militari richiala .C. R I. ne ha iI;l funzion·e div-ersii .con un.a_di- r11ati alle ·a:rmi. La portata di qu&sta re ce:1 1 " sponibilità/ di 640 posti.-lètto (vedi prospetto ac-· disposizio11e appare, a ·chi la ic onsi.deri nelle 'suè eluso). Altri ne sta ~llestendo. Purtroppq cru,e sto oon.segnenze ptatiche, ~;ssaì· not;vole: ·il tuberricover,o, ctle avrebbe pqtùto trovare, data la coloso tornato in seri'o alla nropria famiglìa pog·rande disponibilità di ~spedali della zona tertl'à ~:;i,sci~rla Sienza ~re~·c~uipazioni per·. la inanritòrfal~:; facile attùazione, viéne spesso ostacocanza. del ,c oncorso dei' pròprio lavoro, sapendo , lato da~la ingiust~cata ostilità degli' enti pl1b~ che lo ·Stçtto provvede i a~ un cong.r·u o sussidio bl~ci e delle popoiaziont., ch'e ·non vedono che f. ) che lo com.pensa;- d ,altra _parte la famiglia non ·periçoli ·vengono ·non dalla, concentrazione d'ei m~.ncherà di far~ atto di persuasione presso il tubercolosi in appositi · osp~dali, ma dal r}torno. c·on·g iunto rper,ehè. proweda · alla propria salute in famigli'a. d~l militare .tupercoloso, che va a ·e lo spingerà y·erso j} sa11atorio. . . ' costituire un nuovo èentro di infezione. Provvidenze tutte eh.e investo110 direttamente I campi o colonie clim:atiche saran~o Diù spe- i:~ g·rande ·problema so~ciale della I'otta , Gbntro. cialmente· destin.a ti ai casi pure ·avanzati di tu- la. tubercolosi e che datanno dei· risl1ltati inhércolosi, ma dove è logÌco sperare dalla vita :· d._llbbfame nte 1 notevdli. Quaiè diff.erenza · da all'.aria . aperta, in pttiµio clima, ~n nì)are od. · jn. qu.ànto avanti la g11erra si face"Va! L'articolo 70 mor::i.tagna, dal buon '.9utrimelJ_tO, dal. r ipo'so dell"elenco delle in.t ermità . "che sonÒ causa di continuato e dalle provvid.enze terapeutiche pi'ù rif?rma ·p rescriveva che,' i ~i·lit.ar~ riconosciuti opportune, un~. sos.t a n~l maJe, . un rrtig~iora.affetti da t11bercolosi polmonare 1 dovEi~sero· sen.n1en~o, f.ors~ per qualcu~o .. la guarigione. Ne1gli z' a ltro ventre eliminati . dall'es.ercito, e ciò ospedali region~li e hei e.ampi cli:qiatici i n'lil'i- ~yeya poc, ineluttabile. ·Con~e,eyenza che essi tor- ' ·tari tubercolosi soggiornano per un perio~ o rli nassero ·alle loro fa~1g·lie senza · cure, senza tre mesi cir...ca, trascorso il quale vengono esple- mezzi pectm.i ari pèr attuarle, · senza ·un'ed11catàte le pz:atiche della riforma.. zione igie1J4ca che li mett~sse in grado .di ç.omLa 3a. categoria;, dei gtaviJ cti ,c ui purtto1Jpn :g.ren·dr~f·e di qual peTicolo ess~ fossero sor.gente i giorni . sono , jnesor.a)>ilmen'te -contati, YÌ\ene a per i loro cari e per .là società. Oppure; giacchè . · m.ezzo dli vaigoni attrèzzati della ·C.1 R. I. trasfe-- l' affe~·mazione . d"iagpostica di tu.be:r:colosi eta '. rit9' in .appositi. riparti os~italieri per tubercoesclusivame~_tfr bas aèa ~ul,la constatazione del · losi istitutti in ogni Corp9 d'armç,ta e neg·lj bacillo di Koc~ ne)l ,èscr~ato, molti · certan1ent~ ' · ospedali r:egionali. . · . t11bercolosi rì1na11evano nelle fìle dèll "'esercito' Un isusttore straordina!·io è -nrenosto ..,.. ,. a " tal . . protetti da l,lna vaga diagnosi di cata.rro bronservi~io di ospitalizzazione. (;h_iale p~ù ·o meno_ cr onico, local~zzatò, .di b r~11~ 1 . Le P.rovvid~i:ize di assistenza i~ va:htaggio dei ·coalyeol1te; d·eper1Il}ent0 organ1_::0, ol1g·oe1n1a, rif armati per tubercolosi sono state in questi - ~cc . : p~r· cut uria s,otgente certà in sostanza, ultimi tempi "bgigetto sp'eci~le. di cure da parte .r1egativa in apparerJza, ·legalmente autorizzata, dell~ Direzione ge,n erale della SaDità pubbli ca. ·dì contagio nell'esercito stesso. lf\ seguito a'd un felice accordo fra il 1\ Ijnistero La guerra ha compi{ito il miracolò di orien-·, della guerrq,.•e qtiello dell'interno, a tutti que- tare la coscienza di quant1 del g rande problema sti malati, salvo restando il diritto a pensione dell~ tubercqlosi sono direttàmente i responsaper i · ticqnosciuti· come invalidi per cal1sa di bili ed avviarla a cercare soluzioni' sa.nitarie, servizio:, . verrà d'ora innain:zi a continuare la. ec·a nomiche, so c1~li deg:p·e della st1a importanpossibilità dell'assistenza e della cura. In iuo- za. Il problema della tl1bercolosi .nell'esercito g~ di cQncedere, con1e era già. col)vepvto tli ha '1nosso .il problema sociale della lotta cont 1·0 f::tre, una grattfièazione pari a·d un anno di a~-- la. tubercolosi iri Italia e lo avvia ad una sol11segni, è 'venuta. nella determi:qazione di conce- · zione. La Direzione gèner:aJe di sanità y;nilitare, dere una quo~a .d i concorsò alla cura (quota la Direzione generale della s~nità pul;>blica so.: assistènziale) tutte le volte che l '~x-militare· abno strettamentè l'Inite e cooperanti con perfetta bia bisogno del ricovero nel sanatorio, e ciò intesa all'uniico sc-0po. La Cro<:e Rossa. italiana • fino a tre anni dall'avvénuta riforma. Egual si è ad esse 11nita ·e partecipa con .la sua orgélquota, in favore di ciasc11no di qu~sti amma - nizzazione alÌa risol11z~one del problema di lati tornati alla vita civile·, verrà versata ·C,.al g11eira rigua:r:dante la ttl.bercolosi. Ma è su a. ,, · Ministero del} 'interno in modo da· completare ferma int.e nzione di cogliere occasione dal do- _ cosi una spesa di retta pari a lire 5 per ogni luroso e~i ~ocl io per entrare con ttitti i mezzi di giornata di · degenza .. Durante la pèrmanenza r\11 dispone nella lotta contro la tubercolosi in 1

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. SEZIONE PRATicf •

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ANTT·rUREROOLARI

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C'ORP1 D' AR?.IATA J?EH QUR ..\ DET,LA CROCE ROSSA .

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1.IANA .

VARI ITA-

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tubercolosi ex-,Prigionieri restituiti dall'Austria, dell'effi cienza di 1050 posti-letto, ed uno a Careggi · (F irenz~ ) per i tt1bercolotici provenienti d.al1a zona di guerra, dell'efficienza di 500 posti. ~ · In t11tti i corni -· d'armata sono incrltre istituiti rsparti di accertamento diagnostico per milita1·i tubeecolotici, .d ella capacità media di 200 posti- . letto. (IJ corpo ,d 'armat.a di Roma .ne possi~de d11e)..

desimo scopo, in modo da poter, nella tranquil' lità del periodo di pace, dèdiqare tutta sè stes~a a. questa g·rande opera igienica sociafe. ...\..LLESTIMENTI

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s111is~amento : uno a Nervi per la ricezione rl~i

Itn.lia, CQordinando là• propria opera con. quella degli enti e delle Associazioni cui è fine il me-

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1 . •~<lt}i"atori (~sti"tuti cli111a tici) per tubercolotici al 1°•stadio: · I~ergeggi (Riviera ligu1·e). Qspizio marino « J)uigi ~lerello », !>Osti-letto. 200. • . . J4"'ara Sabina (Collina . lnziale). Sanatorio permant nte «Emilio !\:Iaraini », r>osti-letto 100. · . i\iarina cli 'i\lassa (Spiaggia marina). OS);>izi ma- , . SEMEIOTICA~ ri11i : « Gi~sep~ l.'isa », "<< ~!archetti », « QulSisa-na )) Il significato dell~emorragia rettale. « ~Hn ~iuseppe », po8ti-le.tto 450. ' li'irenze (Colline fipsolane). (< '?illà. 7'nbalow », po~ (A. A. LANDSM.A_N. Medical Record, 12 genn. 1918). sti-letto 150., ~ • Totale J>osti-letto ·900. · L e pril1!Ciipali tontiizioni .. Che dan.n o luogo .a . :t Osz>edali, rpgionol1i . f>€>r tnbel'colosi di media q11esto sintoma sono le seguenti: • gI"avità : · CHIRURGICHE - A. Condittzibni l ocali non .acuFite11ze (C'olli11e tiorenti11e). «Villa Romana)), i10te.. 1) tutte le forme di em10 ITOri.di eccetto le sti-l~tto 70: ·«Convento delle 'reresiane )), })osti-1,et. ~1s~eff..n.e. -~:) ulcef,az.ioni sempl·i oi o specifiieh€ tl> 170. • (tu.b.ercolosi, · sìfilide, gonor.rei~, dts..c;emteria) . (..,at<111ia <Rt)iaggi<t 1narinRL «Ilno11 Pa~tore», J)O• 3) pro.cti1le, p1r.octoc.olite, en:teroco'lite: oomp l:Lci .o . sti -letto 200. · . .Tesi (.A~rtél C'èl m J>n gna) . <( '"ill<t 8emi11ario )), pospeci.fi che. 4) tumori, beni,gmi o mali.gni. 5) ste• • • sti-letto 200. • nosi semplici ~ specifiche. 6) prolasso. 7) raTotale posti-letto 640. gadi. ·8) c'ripti te. 9) eJmintiaisi. 10) d iv.eirticoli. 8. TrPni-o8pedale conturnacia.li: 11) ulcere gastriche. o duodenal~. 12) talvolta 1° Treno (1alla fI"ontiera SYiz7.Rl'<l a I. re11tro . di • • la cost~ 1az.i'one. . accerta1ue11to e smi •tame11to di Nervi. B. Condizi.oni locali acu,te. 1) 1co:r;pi estr anei. 2° Treni cla Ner\i <1 i va 1i lunghi cli ricovero • 2) volvo lo. 3) mvaginazione.. 4) ernia strozzata. della periferia.

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ALLEHTIMEN'l'I

ANTITUBERCOLAHI

.5) trombo1si 'Portale o mesenterica. . 6) febbre ·tifoide. 7) appendi citei. 8) rottur~ d'a.neuri1sma. 9) emorra1gie· ini iSleiguito rud oip.erazioni sul rete ·su1 colon. 10) ascesso . • ì\IEorèHE. - A. M eccanicJie. 1) malattie epatiche. 2) nefri1ti croni·che. 3) sco!mlpen.s o· ·C'ard~aico.

VARI

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CORPI D AR~fATA TERRlTORI.\Lii PF,R CURA DELIJA 8ANITÀ

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l. (J.<::11edali region((li per tuber co loti ci rii >nediri gravità : _ Torino - 05;J·>eclale e< Reginn l\1a rgl1eritn >> , postiletto 870. 7'1ilano · - OspE><l•1 le « Gr.a nòe I-IOtel Prealpi» Vig·giù, r>oRti-letto 270. <fenova - Osr~<lale di f Joa110. J)osti-lettò 360. Roma - Ospedale cli Jlorta. FuTba flO~: OF\peda lP · . <li v"ig-na Pia, 1>o~ti-letto 200. Xa]H>li - Osp0dale (< s~1cro ('\~9l'E' )) PortiC'i. I>Ostil<"tto 400. l~nl'i - Ospecln le « Santn Ros;.1 » in J.,ecc~, JlOHtilE>tto 800. Ptiler1no - Os1>edale «~ieri I>ppoli », Trapn11i , ·})Osti-letto 300, Totale posti-let.t o 3808. 2. Irrz,1Yianto reparti speciali per tubercolo.~; f/ra Pi nei 'rari · Ospecfn,li d ei di l)ersi Oor]Ji d'ar1na,ta: · • Alei;:sand1·if\l, J>osti-letto J 30: l\ifilnno, 299 : GenoYa, J05: Bolqgna,_ 58; Ancona, .100; Firenze , 110: Napoli, 107; Bari, 100; Pale rmo, 84; Piazza ma·rittima di Sp~zia, 10; Divisione militare di çaglinri 40 .

. coiildizioni

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4) arterioscle'r osi e che aicc~agn ano l'a~ta pressione. · · B. Da difetto della crasi sanguigna. 1) emofilia. 2) po~pora. 3) leu·cerriia. 4) anemia perni-

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ci0tsa. 5) , sco rbuto.. 6) i tte,ro. .. TossICHE - · A. Esogene. A vveleJruamenti d a ar-. . . seni·CC?, mercurio, fosforo, · idrogeno ·· solforato, nitrobenzol, ecc. . . B. Endogene . .S1carlattina, febbre gialla, _colera. malaria, setticopiemia. . . In t.t1tti questi ,stati, le condizioTDi date dal1.:età e. dalla costituzio·n.è -in·d ividuale hanno note.v ale si gnìficato. N,ei b~bini e .fanciulli le ca11se più ' ·f requenti soJDo il pr·ol.aisso, le ente11~iti e ·coliti, le rag.a1 d i, i corp.i estranei, com• pre~i i parassit intèstinali, i traumatism~J ·la invaginazioJne: mcmtre inv ece so·n o rare le e, . morroid1, la ste:nooi, i t11mori maligni. Invece neJl'ad11lto la ra11sa più frequente è 1

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. ono inoltre istit11iti di1e centì'i sanitari di • •

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·data dalle e.m orroidi, e poi da v-a~·ie forme di 11lce1·e, ragaai, stenosi, e d ,al carci11oma. Professiorie,. Ha importanza specialmente per qt1anto rigl1arda le in1ossicazioni, alcu..pie ctelle q11ali po.s<So110 agire in,d irettamente, come p. e. ji piombo ·pier la grrave stitich.eiz;a che p rovo ca. . Abitudini. L'alcoolismo, come · ca11sa ·di cirro- . si e malattie d ei vasi ..sang11igni, è la ca11sa di· con,giestioni che costituiscono .p oi il pl1nt:0 di })1arrtenza ,d i ul,c e raz,ioni e Gl1 emor~agie. Aniche • i cibi ·inada tti, le abitudini antigieniche, 11 freque11te ll SO di purganti, per la t endenza a produrre pro ctiti. hanno in definifiva lo stesso eff.etto. Malattie. Oltre · 1e aff,eziorni e1pati{~}1e, che sono cau1$a frequente di em·o rragie rettaJj, sono da .con.sider,arsi la tubercolo'Sli. e la .sifilide. La prirpa è g·~11.eralme·nte1 ,se1cond1aria a leisiioni 1101. , . monari; la sec•onda p1tò dare tali emorragie per lesio.n i ·d e·l la. p·o rzione in:feri o11~e ,d ell'j,ntesti!no; 11·l ac1clie mu«~o'se,, condilon1i, 11 l ce1·azioni (esclusa .ge11eralm·ente la r>rimaria), · pro,ctiti, . . . ra,gaid:i. • Protrusione. E cau sa frequente - ©i .err1or!'agia, . essendo il retto es1poisto a d ulC'erazi ~ni da sifreg·rum.ento, ad anomaliè1 di llltltrizione .e di secrezione. Le .cause più frequenti di ·protrusione siano e1mo:rroidi intem1~, ·p 1ro·1russ·o, p1oliipi miic-0~i, t111 mori maligni .. -cl1e S[J1in1gono in bas.so1 la porzione inferiore del r etto, cisti e Yari tumori peduncolati. Dolore. Le lesiorni che hanno, ·secLe nella p 10 rzione i111feriore . (.com.e p . e. ' I.e ra.gadi) ]:rqre es• sem1do 8JCcomp.agnate .d a esi1g'=1a ennor.ragi1a, €0no doloirose; il contrario avviene i11ve·c e per le leisioru n1e1l'le p 1orzioni alte, cotn·e p. e. il • 1 c.ar,cin'Oma dell'.amip10J~a r,e.ttale;~· ch e gene.ralrr1ente non . si arcom~Rgna a dolori, alme'!lo fino a che Jl.ton inte.r vengano effetti seico·n darì 11i teis1s.u ti vicini. La frequenza dell e eva.c11a. . z;ion.i intestinali , c.lie,, 1n6nos1tante p.rof11.se erp.orragie, non si tro va mai nelJ.e en1or1roidi ed in a ltre lesio11i ben.iigme, è invece caratte1i~ tioa dei tt1mo ri maligni ·del colon, in 'conseg'tlenzn. clell' a ccun1ulo di n1l1 co , !}lJ s e cenci 11 e.• cvotlci che i l'ritano l'intesti110, provo cando · 1111 tenesmo qt1,a i ·costa11te, che indu,ce a fre«I11e1n!issin1e car:i che. lVfent.re· poi nell'emorra1gia da lesioni })e11i1g ne no111 si osservano o sono a.f fa.tto modici i di~t111rl)i .a.d·d ominali sn,b biettiviJ nelle lesioni ,m aligne · si osise-i\·ano <;lei v.eri c rarn,p i i·n testi11ali , })eri marcati e eh~ a11men. tano col te.m;po. Perdita di pes o. Co11trarian1einite all'o~inione generale, 11011 vi è. lln a s tretta connessio11e fra la p erqita di gang11e e 1<1 perdita di pe~o: co.. ì p. e. per le emol'roidi, i1er i poli pi od altri 1

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FASC.

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pérd'e\r~

giornaln1e11te t1na .nqtevole q11antj.fà di saIDglle, senza .. dirilint1i1·e gran che di p~so.. Notevole invece è reffetto esa·11 rient~ nel carc:inoma, poliposi m11,lti J>la, ent~ roi:>roctite o coloprocti te, anche :-;e <l CC •)Inpag11ate da scarsa .emorra·gia. · . 1

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Co:nsid·e eati così questi •dati ,anamn,estici, è im11'ortantc .rivoJ gere l'atteJnQ;itme ai caratteri • dell'amor~ra.gia stessa, s ul t~mpo da ooi d11T,a, • s ulla quantità di sa:ggue perduta, se esso sia I iq11ido o coag11lato, rosso o ne{o, mescolato o . . . 110il con p US, llll1.CO, bran d.eJfi rd i tessuto, e StUli e relaz io11i con le sca·r j,che intestinali. É evi- · d ente c,he, se l 'emorragia d11ra da un certo te11npo, si r)u·ò l?re1Bnmibilmente eis1cludere l1na affezion e 1nalign,a, p11re .r ico·r dand·b pe!I'ò che qu~sta l)UÒ in~esta.1rsi su quella; così .p. '. e. un a.deno1ca 1~cinon1a p11ò svilu.p1 pa1·si sopra ,u n se· n•o fi1stoloso, che d11ra <L'1 ain11i. . Qt1a11to ai caratteri del saJ;tg11è esp11lso, è ben~,i ·vero ,che e1S so è · os1c11ro · eJ coag1ùato qt1anto più . in alto è la lesione, -~€ntre è liquido e r o.sso · q11àndo la lesione si trova in basso; es- ... so però p~1ò aver e questi t1ltimi caratteri, ·an• • chie . c on un1a .lesione i1n alto ; :p11rchè veu11g a e-. 1-'1111ul1so abbaatapza raipi1dan1en te,· n1e·n tre .p uò essere n ero e coag\1lato ànche nelle lesion·i dell' n !npolla r ettale, q11ando vi. si1hisca 11n ristngno. ì L ia. quar1tftà ded ·san,g;ue perd11to di111e!l1de dal, l' am·piezz~ El ella lesibne, ' dal! a . s11 a ,e ssenza e : d~ll'e..stensione del pro.cesso djist.ruttivo. ~car­ .s a, p. e. i1ella ragade, è invece abbonda.nte n el . tarcinon1,a, ch e ·corrode i vasi ,sa,n g11igni, nell a polipQ~i multipla, nella colopr·o1ctite. u lcerativa . ' e. simili malattie, ch e ~ ono - €Stese e constan•) di' lm ll1~o cesso patologtco,_ çhe tende alla diRt r11zio11e, anzichè a lla guarigione spontane~i. In. ql1esi e lùtime forme i ina.teiriali esp11l .:;i. contengono in abbÒndanza m11co , pt1s ·e brandelli di tes uto, all'opip'osto d·ell'e m o1rragia doYl1ta ad, en1orroidi, polipi, prolasso, ecc. T alv.o l la. perù .Li ha einisRione 'di $ang11e pt1ro anche · n ei prQcessi gravi. · \, Qt1a.n,do un indiyid110 è portatore df u11a leione eh~ ten·de a dare emon·agia, qt1esta. p11 ò inic-i n,s i !) t? I' qualsiasi ca11sa che a11111enti ia l) r ess1one addomtn ale, cpme il vo111i to e la def ecazic11e. Quasi ca ratteristica del Cltrci110111a 6 i r1ve : e l'c1 110 rragi~l che si Jlla11ifest,l senza eRsere urecedut1 . a da disturbi, re,tta1i ed indi1)a11drn· te m ente da. movimenti ir;ttesti11aJi. S t retta relaziolf).e Ri ha i>11re i>er la pe rv e rsio·n e delle fnnz.ioni i nt.estin ali e l'e-n1orragia. ~ella c'osti1Jazior1e lo sf o1·zo 11er eRpellere il con1

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[ANNO XXV,

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SEZIONE PRATlC:\

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tenl1to inte. ti11al.e p 1n ò d·ete.r minare lesioni del.la ml1cosa; si può aididiritturra avere necl'o·s i di qu es,ta in conseiguenza deJla pressione· di 1l1a.. ~e fec~tli dt1re e , ecc·h e. Ne.i oaso di diarrea la stei..t;sa ca11sa che prodt1ca questa provoc1a altresì ernorragia, ·e vi si aggi11ng·ono i1101tre gli sforzi cd il tene,smo. 'faJi slYno i.e dir·ett~ve per le r1ceriché da ·compj ersi, i·ice rel1e le quali ·debbono· es1s1e re abili ' e complete, J1on rli&giu 11te dai dati éhé possono off.ri re ,i ra.g gi X e·d i me1to1di .d i laboriatorio. A. F1LIPPIN L. 1

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La paraganglina come saggio

del compenso nella insufficienza aOftiea. . P1 ·of. ANDREA FERRANNJNl, Diretto1~e 1deJ.1a Clini ca ~led. i1ella Universjtà <li Ca1nerino. ( l.. n Clinicft 11'/Pdica italiana. ·

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ulla base çli osse1·vazio11i clinicbe, c.on11piute 11ella Clinica Medica .di Cameriiho, corredate da i-ieerrche grafi•c1l1e e· da irep·e.rti miecro'Slcopico-istologi1ci, l A. illustra che r1ella i:us1lfficienz1a. ,ao1"tica ii.s petto al perturbamento, iid_rat1lico, più s1le·ciale a questo vizio strumentale e consj. teute nell'aumento della pressio.n e differenziale od os cillar1.te tanto nel cir·coJo .aorti co q11an1to .neilla cavità d.e1l vemtricolo s.inistro, la ipe1·cine i e la ipertrofia idi questo vent.ricolo rappre entano una reazio,n e di adattame11to, non mai La b1ase biologica di u:n · compen$O, O.iretto o S1pe1Cifico; • anzi, più eirlergicam.enie lavo r 'l il -ventrico.Jo ~i1ni.stro, ·p iù :Si e.l eva la pressione ·oscl11.ante, . cio1è p ro·pr:i.o il ll eirt111·baJmento idra1tliro · p iù ' ' sp 1e cifico al yjzio. TJelJ a .itpeTcines,i eid ipert,ro.fìa • venttiicolar~ sini ·tra si può parlare come so. strato bioJogi co di n11 altra ~01·ta di · compen};o, che 1deve conside l'arsi come im.1diretto q gen-e1rico, perchè comun e1 ~·d ogmi vizio cardiiaco e tendente a schivare ·1a stasi nell,e .èavità 1·etro1)oste alla sede dP 1 vizio. Invece le •pia.reti arterio·se, fi:nchè si man.tengono n ormali o 1nagari e ·ag·erate o,lq11anto nella loro tOlnicità ed elasticità, rie.s'cono a menomrure . . l '1a11mento ·d·e11 a pre ssion.e oscillante con le eom.seg11enze morb ' fi e . .anne,sse e quindi l'a11Jipre·s1entarno, · secon,r:o l'...\., la b1a s e · ~'?to-oiol.01gica del comp·e:r1 so S1p ecifico o diretto, !1erchè le paret~ arteriose, st.imol}) te clallo .s1cari1co v.en tricol1ar·e vio.Jèriit o, p·ossono ·r·~ u• • • g11·e energ1can1 ente d11rante l 'art·e ros istole o c.a.rdiodi,a s,fole,. e nel retran~1. att n n110 11n ·Co1npcf111so strnn1ental"e al vizio s trullnenla le, coa rt.an·do il bt11bo ao.r tico e' lo aJ1.e1Jo 1d'i11 s er~ion e ·delle valvole semi111!11'ari e menomari,do lo allontanamento dei pizzi valvÒla1·i tra lor o (ins11ffi1

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. . . .... c1·erl"za ,aortica relativa·in imn1inem.za di 8.lggiunger .. i alla· ins11fficìénza va1volal'e assoluta;); 01)~ .Pongono llna qual che r~sistenza · aillo scarfco

veu1tticola re sinistro e CO·:'Ì modera110 la ir:ruenza +~anto dl questo ... carico qua;u.to del carico, c:ioè 1dell'aspirazione ·diastolica del ventricolo si:qist,r o, fa quaJe è proporzionata aJla il"rue:nza della sistol~ e intanto esagera l a penetrazione del sangue- ·n el cavo di q11~l ve~1tricolo dllrante ' il riflu:=- so .d al circolo aortiéo·· sp1i1n1goho · iil san. ' · g·11e dul'a11te il .co1a1·tarnento d.'el bl1lb·o aortico .<~r1 zit uttò sulla ·superficie esterna o aortica delle val vu1e .semiluna1 i e l e abbas.sam.o ve·r so f orifizio aorti~o, on 1c1e anche in questo altro . in·od o integra,n o un . compens-o strumentale al vi zio. strumetrltale, pe rchè 1r1errom,ano l'ap.ertura çli qt1est o orifizio e iJ volu'Il1e, ol tre cl1e là pres. .~i on e; del1'011da sa:ngui.gna, ia quale vi pa.Bsa du l'ainte lo scaricò vent:ricoJ are e tende a p·as~ s.arvi durante il ca.1~i c'o ventJricolare attrav·er.so •. le va3=vol~· insn1ffi1cienti; icoa.t·tan,d o1s i 1dur~nte l' c-.t rter osistole o ca.vdiodiias.tole, el eva.noi la presfd.om e ·Costante, la quale :11ella i:n,.suffJicienza 1aortioa è bassa, e l,au.me1nto iDdottò n1 el1~ pressione ·•Ca:J'·dio·diastoli ca del CÌJ'C'O]o aortico rende 1neno irrH ent.o il s nccessivo svuotamento sìstolico del ventricolo i~ quel circqlo; in'ipediscono c h e l 'a11m.ento della pressione arteriosistolica nel cireolo aortico si risolva in ·n1aggio1:e penet razio11e di sang11e nel ventricolo sin,ist1·c dltrante la cardiodiastole1 poichè tendono a tenere abba s ate le valvole aortiche e meno p e rv~o l'orifizio e il buibo· aortico, proprio d11rante quella f a '"'e d ella rivoluzione cardiaca; mode1:ando · gli s balzi e.s~g.erati. ~ell.a p~es i o.ne pscilla11t nelle correnti inte1rst1z1al1 dei var1 organi e ,s uti, a tt en11a no il danno traiumatico,,. tossi1.c10 (i toE&Sicn,zi-otle 1a111zi ~utto .d a fa.titca) e disnrofiico. (pe·r la. ·b:1·u s ca :iischemja a1·te·riosa / della c.aiidiodiastole . che segri.e· ad ogni br1isca ip1e remi a arte1io a 1 d·~111a cardiosisto,l e) ei vari tees,u ti e .organi, COl11 le a nniess-e a ngine pectoris O abdominis; erp.orragie e trorribo1Si cereblial.i, gangreine d egJi a1ti, mejopraigi·e f1't.nzionali del miocarcli l), lei r eni d el fegato; interven endo a regolarizzare la i.dl'alllica · nel ci11colo aortfco, . m 'e no1n a 110 lo sforzo del vis.ce l'e c,ardia co e vi n1iglio-• • ,..runo il circolo coro,na>r1o, per m odo ·ch e n el bilancio· .ener gettco del rnio.c.aT'dio l ès.ito è ine1nom1~.to 1e lo introito ri;sult.a più a·. si c11rato. L amm.inistrazione d·e1lo estl'a tto Sllrt·er.nale, • ~o tt o for111a di p a rag·anig·lina e i11 dose d a indurre ·11n aumento modico cl ella t o11ior"it8. vaisa1 e, c01stit11iisce, secondo le rice1·ch e d.ell'A., un sagµ;it) .. emejologiico e piro:n c. stico, ntilizzabiJe i.:n clini ca per soll1dare la snffi cienzét' funzio·nale delle i)areti arte1iose, cio è il })lincipa le sostrato lli;

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MED1CINA. · .

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IL POLICLINICO

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Ct.IIR0RQIA. )

L'operazione radicale addominale per _cancro deJ collo .dell'uter~ . . ( ~01\IY.NS BERKELEY

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e . VICTOR

!VI ertiral J ournal ).

.BONNEY.

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The Br. ·

Dall' aprile 1907 al s·e ttembre 1911 gli AA. hanno operato ceinto casi ·di carci11oma ·del collo uterino col metodo addominale radicale ·: è dunque giunto il mon1ento ·di passar in rassegna questi casi ·dal 1)1111to di vista della g11arigion.e assoJ11ta, p oi1chè è 1111jversa.lmente ammies,so che la p8.ziente c.l1 e ha passato il P.e riodo di cinque anni senza la comnarsa di recidive, può essel' . considera.t a con1e gl1arit~ permanentemente. (14)

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(ANNO XXV, FASC. 21)

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bioJ.ogiico ·del comp.enis o specifico" o diretto nella . i11sufficienza aortica. Tuif atti, dallie ri. cer.che ·del• l'A. è risl1ltato che, :Ln infe.r mi d'inS!Ufficienf'a a.orti.ca, quan00 il polso n ·e lle arterie si è modifì cato per azione de).la. parrug·ang~lina e nel senso di au,mento · della t·ono-eLastici tà va.sale, 1aJloTa si sono atten·~ate . le sindromi copnesse al per-., turbamento idraulico, direttàmente conseguente al vizio, strumentale ~cardiopalmo, am.bascia respi1·atoria, insonnia, pùlso ·sco·ccarrte, danza -delle arte.r ie, po1lso des-Ii organi), cioè la. sindrome élello sèompe.nso specitìco, e .si sono attenu.ati am1cJ1.e lo· stlarigiam·e.n t o dell'aia ples1sii.ca ·aoTtiGa e la intenSlità ·d~l so.f.fio a :seicoi:p.d.Q temp.o · •n el focolaio . aoir tico; perr contrario, qu,a.nid o le arte-. rie no·n hanno 'risposto affatto. o hann·O· risposto . 1. · insuf1ìci a1Jo sit imolo· e1n1do1c rin.o delJ,a . . e11tem.einte pa!raganglina; allo1·,a la sin.drorne dello ·s comp·en.so specifico no'n si è attenùata e la .sindrome · . ' Jnolteip1lice 1della ,ip9cihesi mioic ard]ctì.. .o S•Coim pe·nsio geine1i.co, se p1reesisiterva, 1nd111 si è· ID·0 difi.. cat.a affatto; s~ non preesisteva, si è presentata ·, . . a bre.v·e scaidenza; e a sc1a,d.e1n za egualmente b:rev1e l'as~stolia o S1C01JD1P e11so· genertco hia,. avuto · 11n esito letale~ tetragono ad ogni_ $orta di far- . 1naco .oardiocineti:éo . . Alla. 'Iliecir-0scopia, il miocardio Sfi è. ·pr,eseintato i.nte1gi;:o come fibra .mru. ., scol.a,r e, ad O·nta e he la mo.rt~ 1sriasi verifiio ata perr i1l'jme1diabile resa deil visn~e card'iiruco. Qti.esta inri·m ediabi1ità de1l'a.si·stolia ,q uando. l1e· p1areti arte·r io,se . noat :r.e~giscon.ro al siagg.i o .d 1e.lla • p~raganglina è t1na comprova ex juvantibus che nellR. in· :t1fficienz,a aortica Io .s tato .d.e i cuori · }')lerj f ér.iç.i, finchè è 1sàldo, p1e1rmette ·al miocardio O Cl1 0 1~e centr.ale di soppo·rtare senza molto d ann·o i peTtt1Tbamenti, più tSpe1ciali ,a quel vizio strumentale, .c.ioè ·rap1p r.esenta la b·as.e d-el com-renso s·p ecifi·c o ,o ·diretto. In caso. contrari<?; l a resa dei cnori periferici dà il segnaJe per la reis a. irrimediabile d1el ·C11ore centrale. A. S.

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Il carattere dell'o~erazione. -

Gli interventi eseguiti dagli autori s·01I10 assai completi:. a.bJazi011'e, d:eil'utero re del SllO collo; ·d elra porzione supiei:iore· deJ.la vagi.n a, delle ovaje, delle t11be, <lei legamenti larghi, dei tessuti parauteTini e panav,aginali fino a.ila su·p1e1rficie eu,p1e.riorie dell'elevato·r e dell'an~, delle ghiandole ·e deJ cell11lare della fossa otturatori a . .Pes esèguire questo va-sto vuotamento . gli ureteri vénn·ero interamoote .i solati p1er 1 2;3 élJnteriori d.eil. loto decorso intrapelvico : e in alc11ni casi parte di un · l1retere ven.n e deliberata.mente resecato e i.l n19n1cdn·e superiore impia!Iltato sulla v,escica. Si111ilmente ebb·~ro occasione di escidere un'.a. porzion~ 'ii quest~ultimo· viscere, quando n.e erai imp~11?sd:bi1e la dis•s ezione dai co·~1lo uterino, a , cat1sa della · dJiffu.sione. neoplaatica~ Quando fur0in10 trovate patentementè CMloerose le 1ghiandole circondanti I )arteria e Je ·vene iliaca ed est-e rna, l a .dissezione f11 spinta fino .alla biforcazione dell'aorta. · Tale linea di condotta. essi segel1irono in tutti i casi, a sviluppo _precoce o avanzato, ritenend9 che. il pericolo minore di un·a operazione, parziale è mal compensato dalla climinuita probabilità di guari.g ione ' definitiva. Si ·inte.rve·n ne in ogni caso · nel qua.Le appariva qualche possibilità di rimiuov,e. :ne il tumore: I . . fra ìe .p •azi,e!Ilti né :f1g·urano ·di q1IJelle che er~no state -rimandate anche da du.e o tl'e ospedal'J., per·ch è dichi,a.rate ino1Jerabilri. I Furono messi in ç:Jpera tutti i mezzi per 1na11tener.e il contatto con 1e operate e otte·n .erne n utizi€ sull'esito postoperato1r10: impresa in vern • spesso non facile ·sp·ecie nel caso .di op.erQiie usé ..a cambiare cli abitazione e anche dj città. CÒm11nq11e, i1n comple$SO> il ~ucce·sso da tale . ]1'U nto ' ·d i v:Lsta è ·. stato notevole m·ancando· le notizie di soli sette ·Casi. I risultati çomplessivi sono espos.t i nella ta-· vola seguente ; .. C•asi morti in seguito all'inter'7ento . . •2-0 32 » morti per recidiva . . t >> morti d1 al tre malattie • 7 » ·per.duti ·di vista • • . . . 39 G11arigioni . . . . 1

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Nelle cifre che la iiguardano sono inclusi tutti i casi di morte d0Vl1ta all,intervento, sia a pochi giorni, sia a J'.>arecchi e ·settimane da questo. Va notato cl1e e_s·a molto ·dipende dal metodo che il cl1irurgo scg t1e nell'operaiio1)ie: se si contenta di una estirpazione relativamente parz·iale e si rifiuta Q.i operare i '.casi avanzati .e non ben limitai~i, La m~rt'alit~ operatoria .sarà bassa; mentre se l'.>ratica 11na rimozione va'r.ame·n te radicalte e Mortalità operatoria.

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[ANN<?

XXV,

FASC.

!1]

SEZIONE PRATICA(

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ag.g·redisce ..1a più parte dei · casti., eleyando il limite. d.eHa o,p er·abilità fino al p;oss·i bile, essa sarà aJta. Gli AA. hanno seguito questa: seconda line.a di condotta, rite·neindo1la più giusta. · . '

lo stato. delle ghiançlole: da essa risulta che 1 rwale al. 1907, 10 al 1908, 8 aJ. 1909, 7· al 1910 e 13 8.1 ·1911 : di tutti si sa che attualmente sono im. buo na salute. • Operabilitcì. - Varia, .com . e vedemmo, per i Casi con inv'asio1ie , glandolare. In tutti e vari chiru.ng"i ed è indispen&a.Qil.e per conos,cere i risuJtati ·' detfi.,n itivi riguardo all'effi.cacia cento i ca:s± venne es,eg:uito , l'esame microscodell'intet'ventq. Fino al settembre 1910 gli AA. pico delle ghiandole regionali: in 35 esse fùòp 1 ~rar04no . . 70 ,..ctaSli. ,s u 112 IJre.s.e ntatisi, sia n..al.ro110 constatate cane.erose: è in questi ultimi, la. consultazione privata, sia ·dalle corsie ospecome era d a aspettar.si, che si ebbe proporzionalmente la maggiore mortalità. e la maggiore dalie.re·: valie a dive· il 62,5 ~{;.. Dopo quelJ'.e por ecidività: t1ttta:via un certo n11meto di essi ca l'O·S1pedale cui ·essi ono addetti fu incàrig\1arir-0no, il che ristùta di1le cifre seguenti: cato .d el trattàmeinto del cancro col radio: .1 a , , • cons~gt1enza fu che alla loro ·o oserva:ziorie si . · Ghian dO'le Ghiandole non ' cancerose cancerose · prèSielil tò · ·l)n molto. ~a.ggior numero· d.i casi • avanzia ti, .che, . tie spinti da- altri_ ·O spedali, vie~Iorti in seguito all'Lnter-· . nivamo a questo per tentare .l'ultima prova. Se vento . .9 11 . -. • q11indi . essti.. p1reincje·s sero per . ,s làbilir'e· la\ .Joi:o ~!9rti per recidiva . 16 16 01> era.bilità le cifre .rife:ren:tisi a qlltest'ultimo ·1 ~I orti per altre ma1attie· 1 I . pe1i·o1do si avr€/bb,ero . d'atj. · mgannatori. = essi Perduti cli vista 2 5 quin.d i Titengono giusto, avendo con,s ervato G11arigioni 7 32 • • gli stesSli la.pe~l'èe·ntµale so-: . criteri, mantenere . . • pra riportata.. I 100 crusi di tutta ll!a serie quin35 65 . d1 si possono ritenel'e scelti da 1601paz.i enti. • .. Il fatto che fra i .ca.si gua.riti. ne figu.rano C11,rabilità e guarigione. · - Varie :formule ,sosette in . C'Ui le ghi-andole ,aJ momento della no stat e adottate per ottene:re UJn apprezza.OJ)er,azione furono constatate ' canoerose, giu- m~nto matep:latico dm risultati 11ltimi e· d,ei stirfica il valore di· essA. anche nei •Casi molto van tag1gtjl attu~mlente offleirtti. rdall 'iopera zione; avanzati. ma gli AA. credono .rion si.a .i l oas~o qui rli ser. Recidive. -' Si ebbero ,all·a seguente distanvi.rse:ne. . Essi fann 0 ·notare semp]..ioemenfe . za da1l'opei·azionei: 4 oasi p1rima di\ uri anno; qt1a.1c~e ,cifra. Di 100' p1 azi·~ti c11rati si ebbe , - 11 fra 1 ainno e 18 m, eisi; 10 fra 1 anno e mezla gju arigion·e in 39; ma, se si tolg.ono i 7 p erzo e 2 annj e· mezzo; 6 fra 2 e mezzo e 4 ianni; d·n ti di vista, nei 93 rimasti ,si ha la gt1arigi o1 fna 4 e 4 anmi e mezzo. Le r.ecidive p1reoo·ci ne n .eJ '4~,9 %, ··c he sri .eleva al 42,8 Sie si tien e s i v8ri.ficarono nella vagina , . 1e tardive nella ronto dei du,e morti per altra mal attia. D'alpelvi. • .tra p1arte, se si fa aisitrazio!lle dle1 ·casi morti M o:rti per altre malattie. -- Un ·Ca;so presenin ~eguito aill'operazion.e, per giudic are ]'effitava già tubercofosi polmçn.are _.all'epoca delcaci a. 1di qu.esta ri1sp1etto alla gu ari g·~ 0 n e, si nn · l1injervento, e! di qu1esta maJa.ttia veniva a il 48 7 % di guariti; che a.,1m enta al 53,I~ se si morte un anno dopo; l'altro moriva: pu·re un tolg·ono i 7 pe·r duti di vista, .P al 51·:9 togliendo a'llno · dop.o, per:- s1epsi llrinari~:i. acuta·, st1c.ces-: i due morti per malattia intercorrente: vale R siva a un'operazione per 'chi. ura di una. fis1ola · dire 39 guarigioni &11i 71. C3;Si g11ariti dalJ'opev esc1cale, formata~i in seg•11ito a l:la Wertheim. r.az.io:n ie, e 1im. .cui è c0nnsciuto l'esito fi11al·e riNè l'uno nè l'altro ::tl mom ento de~la morte , spetto· al car.rinoma. In.f ine confTO~tandoli coi ' ' pr.ese,n tavano tS<e.~i di ... recidiva . 11'10 casi .p 1resentati s1 si h~ il 24,3 °{, di gl1ariCasi perduti di vista. - Sèbbein-e essi non gione, che diviéne il 25,~ 0fn· Slli '151 casi (fatpossano avere .valore n ella statiistica, giova te le ·d ue sottr~zioni di c11i sop·r a). T'ifierme fino a qu1çind:o se, n e ·eb_be notizia'. Cjò ProlurJga111,etnto del1(( v·i ta. - ~ stato dimO'riSlùta dalla tavola seguente: . strato da llUO st11dio di A. Leicht s11 1000 casi, Conosciuti in buona salute . 1 anno dopo l ' operazione '1 e confermato da ' a ltri ,· che nel'le p::lzientt non » » 2 an n1 3 » » operate ·l a ' d11rata media dell.à vita daj primi » 2 » li> » 3 »· s1ntomi rulla mar.t e è di 1 anno e 9 m esi . GI.i » » 1 » 3"Ye >'i ~A.A., i n b a se alle loro esperienze, h anno fissa' ' 7. to che' le pazienti si prese1ntano in media a · 6 mesi di distanza dai primi $i·n tomi: q11indi Guarigioni. Ass om.m 1ano, . ,come ei d.isse, .. ro11 llna prospettiva; di vivere an1cora, in meq.ia , a 39 = sono. esposti singolaTmente in u~à tavo1a, sp€1cificando le da't{e d.ell'op~razion€ e ' pea- un ainno e ·3 mesi. S·e sopravvi,rono dun- ' I

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IL POLICLrNièo ..

lD eclic:i no11 co110:-:co1h> ~l ff:1 tto la

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[ANNO XX\ ', FASC. 21]

t1ue a11'01)e razione per 3 anni, essa ha indt1b])iame.nt~ i>1·o!u11gata 1a loro vita. Su queste bai .i rist1lta che degli 80 ca st, che n on morir o110 in. seg11ito ald interve11to,. 49, cioè il 61 ,2 per cento, ebbero prQl11ngata la loro vita cioè: . ' ' e.aSii guariti 39 . ·Recidivi · 7 .d i vista P1erd11ti 3 • ,.

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•SEBAST'JAN.l. •

ACCADEMIE' sor1Er• MEDlrHE roN6R " usl'• li li li , tJ [, '1.1, .. (NO~TRJ · RESOCON TI

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PARTJ OOT,ARI ).

Società Me~ico-Chirurgiea di Pavia. ~ l d11 11aJ1 ;.,·a del

la ria. Ria...~~llllie i quadri c:li11ic·i ~.n·.iseryatj, fnc·en<lo !·10tn re la . dh·e1·sa tre<1u enr-a df'll (• terz<1 lltl benig·1ie i1reYale11ti in 1>rin1nYèr;l, delle tl\rzn11e inaligne <lo1ui1111n ti helJ'e~tatt- e 110 l I" n ll tll1lll0, clelle. c1uartn UP c·he ~i <li1lJ'o};truro110 pa rti<.:ola ru1ente rare e <.:0111,1 HJtYe~·o ~oltc-111to il~ il ntunn<'> <lY:l nz11to. Tra le in re· Ztio1~i esti,;.o-a ntu111li:t li lla o:-;~el'YH to unc:l1e tre cn~· i c..li Y~ra '(-'ruoglobi11t1ri,H n1alarica. ~on ra l'<t i11p11.t e ha troYato infezio11i 1uiste : terzanl1 beuigna eò esti n l1turin.1le, q ua1:tcina ('.\Cl esti,ro-a t1tunn·a le . ~ileY~l l~ . freq11en1~1. clf\lhl ter~ni1a maligÙa uon ~olo frn i r~<luc:i di Alùn11i1.t e nlacedonia, ma. èl11c1.1<'

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C'lin icn ùeIla n1 ;\ -

J2 a!Jrile lHJS. I

Nuove osservazioni sulla malaria nell'esercito com• battente. . . ·. . . •

!'rof. Ao1.J:1J,L.J!; J)'10N'r1. -

lllilit(ll'i . prot.·enie11ti clal basso I sonzo. l{i~ c;11ia1ua le:> ·<litlicoltn · <.liag110Htit-be cùe offl'ono que::-ti <·asi, nei quali lo SYilll!)l)O dei i)arassiti si COllll)ie lH'P\;1lenteUJ.eute 11egli or~ctn i interni. A ·piegare .g li ac:c:ennn ti errori <I~ cl iagno~ì nota che molti c:a~i tli infezione pri1nitiYa ~i pre . ·e11ta110 . come f~bbri 8Ubcontint1e, e sono cloYnt~ ~1 varec<:hie generazioni di varassiti · svilu1>JHl te~i in ~gnito ad inoclt'lazin ni 1nl1ltivle e· ;uceessiYe. I>nree<.:lli <:asi, giunti co11 diag·11osi cli t<~rzHna be11ignn ,· eS(!lUinati c'on insiste11'l.<.l, ll i1nostra ròno Jn preReuzn cli grtill(\ti ·sen1iluha ri .· lilli. ·ttn le f ebb_l'i a . ln 11g;Ò intèr., rnll o o~~r,tate negli P!'-;t iYo-n.:ntn1u1 ..11i' clo11..o nn c:e1:to ~riodo di curà . f;.l (~11<10 i1ot<11 <\ cl1e thlYoltn Te . i·c"cid i·Pe,· e per lrr i111>JJu11c>1 za .dei siuton1i e j)Pr .il nunz.ero yrandf' d f' i • 1>ara Fs iti ricu1i111arsi 11 <'7 sa·n.<Jll<' circ()lante, si· tlitl'a i

I1t u11a breYc nota, in1 bbl1ca tn ai iJ.i·inii (li ottobre 1916, l'O. aYe va I.>el prjn10 1·i<·h ht 111a t<t I' <1 t~nzione su~la co1111><l l'~H di i1um<->1':>8i ca ~i di infez!one ruala1iC<l tra i sol<ln ti re<l u c i <~alla zona del basso Isonzo e daJl' .AlbHnia: a veYa 1to.tn to il c r esc:e11do clelle recitliYe J)er febb1·i iu1IJ1'1stranu più grari della \ infez ione 1Jl'ir111firo . . . 1~rfett<tn1ente <.:11rate i11 diYersi os1}€clali militar i: Di,'<"nt e l<' reC'l<liYe ~ le iu terprela come d<irvute a ' . t.tYeYa 11(·<:e r tato ehe l'inYio di toli i·eciclivi· ai <leJJ1>-. prrrteno{}Pli l'.l\Ì di gan1 eti. : i ti a YPYa c:reu to e.lei. focoiai ma lari<;i in JH1 . esi 1>rec.:cclenten 1e nte imllluni. Perciò a Y~Ya J>rovosto che ..... · I/O. l::1 , ·· <'rYato nun1erosi <!asi <l ' i11fl'Zione rualaric:.a, no11 <liHg11o~ti<·at;1 ·n n1ilitari feriti, che erano d t'i n1ilitcl l'i infetti si facesse ln rea le lJon ifica u 111.a . .-tati giudicati <lffrtti <la febbre :np1>urutiva. Dall\• 11a ~eco nel o le norn1e . dettate <lal <:tolp;i, o fossero 1:h1e rieer<.:l1e conclude «he spe<:h-1 Irnente' le ferit<• C' reH ti HH na tori spec-iali p~r i11a lH i·ic:i i11 regioni <li ch e intereRs1.-1110 l(• o~~H ri<lestn110 l'infezione ina1H u1011 tagnn . . / rica lntent~. ~l'll'l..t di <.: iò, sè<.:ondo ·1·o. , c-orre yh veric:olo <li I>e1· e o11tl'àl'io . pùbr ·oe(·èt s i o ne ~li veòére Diei 111p ln tlndnre ·verdut.a tutt<l q_nell ..011ern di , risnnnn H nt1>; riC'J, iD tHé;z;uito fo1·He nllo ·stl'npazzo <lel ·,Tiap:g-i ·>, cll(l 11oi <loblJian10 al111 no~trn HHliiélltt..) lt?g-i~in~i(nit> ·1'i11sorgenza tli i>olu1011ite. fib1 ino~tl gent1ina o ll i <1 nti1uà ltt ri<·a. 1>Je n·rite eR::;nda ti Yn. ·Ql1estc n1a la ttie sopr aggjuutp ( 'Jò eh.e 'fn allo1·a pre,-eduto Hi è l't'nlu1e11te · a\r <1ete1·1!1iu.n rono se11111re l 'estinzibne <1rl1<l infezion~ Ye>ra to. n1t11:1ri<ifl . . f ;e sngge diHposizio11i del ~linist(_-)1·0 dell "i11te1·110 I)e r la diag110Hi <lei 111i<·rorg:11nismi rileYa l'impore <lell 'Intenclenza generèlle uon fu r ono <1 pplica te, o tanzn <lel.I 'esame a freH<·1>, ,c·h(.) renéle 1>iù facile la fn ro110 è\l>llli<:~l te i11al~ : se ne ebl>e v e r co11seguenz:i ù i~tinzionr tl'<l 1>~1 ru ~si ti cle lla terza n:r e dcll n <JUèl rnnc-1' più Ya:::;t<l clifiìisione rli u1nln rhl gre:1Y<.» A sot }) llc1. l'er g-li stris<:i ('011Rf'l'\rllti bll· ll: atO l)referil>11Hteg110 cl~lla sua tesi l'O. riferiRC-Ei nuoY'e os~Pl'\a­ llleI1te il iuetodo :\1 <ly-(j riin "·nlct-G U'fll~n . impieg-:111<1. ' 'l.ioni COllillint{l a ,~o~her<.1. J\llent1:e 11el J!J1G 1Hl.'8f11'0~olu zionL r>re1>atat() ~e<·o1Hlo 1~ forn1olf\ origina li ~lnl no <1 ttra Yerso HP:li ns1let1ali cli \ Toghern circ:a 240 c·<:l ,'i <.li iunlill'iil n<:eert<1ta, nel 1!)17 i <:a~;i ae<.:el'tèl ti :sali-.r <l ott. Nei-;torP ~font i, c·h i1ni<•o..c·:1 110 d Pl 1\lunicipio di i•ct Yia. l liq ui(li del Gi~11i. ·r1 e de1 ~rn:v-Griiuwalcl. 1·<hio 1.1 75()0.' Di ·t1uesti i • d11(:l te\·zi era1H.r r ecidi,·i. 1~re1>ru:ati dal dot t. N(-)i;;torc• Monti, 11on l1an110 nulla Xella metil dei (·a~i la diaguo i era etratn: 1nolt i, <ln inYidiar~ ai 1u·odotti <lelln C'èl8<t Griibler. nrriYn'ti colla diag110Hi <li n1nlarin, e ra110 affetti • dn Non seruvi;e l'eRil,111€ del 8a11gt1€, clin1ostrèl11do ga èl lt1 0 1u11la ttié, sulle qun li clirà in Ull<l prossitn:t • • 111eti circolanti; ·c·on~entP di iu·t•ve<leJ·e le recicliVP. l1ota. :\la èlneo1·a più spes~o giur1sero <lei «11 s i (•on Spest'O 11egli € HtiYo.-nutunnali i gau1eti rirna11gono <liag11osi <li parntifo. tifoide .. catarro gn::;tr~<'<> h~b n1r1i<lnti nC'glì orgnni i11terni e po~Rono ricoru11nrit\! b 1·ile , ~Hstroe11terite, febbre . gnHtrore u1nntic·n, r~nj n t·l:i:(·olo tn l \'olta soltAnto clopo 15, 30, 40 giorni. 1un tis1110 n1uscolnl'e, f? persino con dìngnosi <li pe(·olla r e<·i<l i Ya eorn1>aiono in ci r<·olo le piccole a n1ebe rit(lnite, cli meningite, di itterizia, cli i11fezione a nulari sen%n J)ig1uf'nto. Ht"tliea <.l<:lltt f~rita. che erano empli~ù1e11te cl ~ i \ ~l~<:ob clo J'(). <·onYh.'11<.> ri<l PHtare l'infezion(°) la1nalaric·i. • tent~ i>e-r· pote1'1èl lneglio curare: a tnle ~<·<>1>0 ~i è 1~·0. 1·itient' i~~reiò ~

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xxv; .FASC.

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SEZI-ONE. PRATICA .

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servito con vant;iggio delle cure ferrl;lginose cori pillole di Bla~d, con .A,drenofer Sciavo, qppure con estratto di !PPoca stano, . co~ bagno fréddo, ecc. Quanto alla terapia, ritiene che il miglior modo di somministrazione del chinino sia la via orale : , ritiene ·sconsigliabili 1e ripetutè · iniezioni endo, venose, -che hanno la loro particolare indicàzione solta~to in dete1:rnìnati casi di perniciosa. Secondo 1'0., il clima ha una grande influenza a facilitare la terapia : i1on ;gio~a il clima di · mai:·e, dove è troppo facile trovare zone anofeliche e creare cosi centri di reinfezione. Il cl im a di. montagna è . invece efficacissimo, sia perchè riattiva il l'icambio materiale,' sia perchè ridesta l'attività degli organi ematopoietici, e• più facilmente. determina il passaggio dei parassiti nel · sangue periferico. ,Ricorda in proposito quanto già disse al Congresso di ·salsomaggiore, ct.rca i sanatori per malarici in alta montagna, ed insiste stilla loro utilità.

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501

Conclude riaffermando che dopo la guerra dovre1no riorgani~:Ziarè. su larga scala . la bonifica umana ' con crite1:i esatti e rigorosi, se nop. vorremo 'che la mala1i~ dilaghi divénti più diffusa e più grave di quella che era nel 1887. . · • VERATTI. Ricorda che fra i malarici che ha a_vut~ occa~ione di veçlere _·fino àd ora, .i n maggiÒr numero in questi ultimi tempi da che dirige una sezione spe~iale per malarici, ha constatato casi di terzana (semplice .o doppia) in grande 'prevalenza. sui casi di estivo-autu·nnali eon gameti semilunari. Su, circa 100 · malarici. constatati che ha ora in cura, i ca$i nei quali ha rilevato gametociti semi' . lunari in circolo sono soltanto 8. · Nei riguardi ·d ella terapia ricorda di a vere in lLn Q.iscreto numero di casi . praticato ·iniezioni endovenose di cl1inina senza andare incontro ad incohvenienti di sorta. .. \ .

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APPUNTI DI MED.r dINA PRATIO ·A~

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CASISTICA.

allungata, che ·s compare alla preissione1: raramente può essere veduta ·con tutti i} •s uoi car.atVaricelle anormali. teri, siochè da molti .autori vieniei co!IlisiJderata come una pavula, di èui 1pr.einde l'aspetto · d'OA1l.01rialie d el périodo di invasione. Qu·esto, di solito·, .p asga jnavvertito in 1oauisa della .s ua po bireve tem.po, .p e·r trÉl;sform.arsi poi · in una benignità, sicchè spesso è l'eruzione •stessa vesctcola j alina. ·T.alvolta l'eruzion.e non s·e gue il suo !(_~orso fiche ipizia la malattia. tutt'al più il paziente accusa malessere ge•n erale, . brivi1di, leg.g.ero i- no . alla .V 8 1$1.CÌCOlazioné, Che pll'Ò €1SSe·r e ÌimiiJata nalzamento di. températura, €d al mattjno se- a poahisisim.i · elem•en~i, mentre tutti gili altri · g11ente si notano i primi el ementi eruttivi; Ranno aspetto di papula (varicella papulosa). . l}j qu.esta for,m a vi sono tutti i gradi di passagtalora si ha an·che vo1m i.t o alimentare. . ., g10~ , I ,. Ecceziona~ente 1si possono a~ere dei rash Varicella ulce·r osa. Dal secon1do:'giomo, la vepre-eruttivi; qual.che volta poi ~~ periodo di · in'\>'asione riveste caratteri violenti, specialmen-. sicicola si lintorbida · sem·p re più. e' può ricoìprirsi , te nell'adulto, ;con vomiti, ,d.elirio, temperatu- di crosta, che di primo aochito può anch~ scamra alta (40°), ..convulsioni, dispnea, · cefalea·, ra- biarsi per una ombelicatura. L.e vescic-ole sono chialgia, ecc. P. E. Duprat (Revista méd. .de.Z de1la girossezza di un· grano . di scagliola, talposs.01n o invece esser gran·di .come una l l rùguay, dice1nbre) ha osservato un caso ip . volta • cui l'alta temperatura ·(40°.,6), il polso frequen- moneta .d,a ·d ue soldi (var. ampollosa) - o sim11- ' te (160), la dispnea (62 respiri per 1°), i vomiti lare il pemfigo (var. pemfìgoide ). Ql1este due aoquasi, la grande prois trazione, la • raichialgiia fomne lasciano poi larghe. ul·cera.zioni di diffi• e violenta ieefalea, le labbra fuligginose, il sub- ciJ,e cifcatrizzaziÒrn1e. Varicella suppurata. La vescicola opaiescen. dalirio facevano a .buon. ·di-ritto so&p1ettare iJ .a vaiuolo. Tale stato, accompagn·ato ·prima da te ·sta se.irnpre. come mcchiu-s a. nella ·pelle: amuria, poi .da, ol.igurria 1e fo.r te 1albuminu·r ia, contorni ben netti, riposa sopra ·u na base rosdurò tre giorni, in cui l'infermo venne trattato _s i1cicia; ci\rconld:ata da una · zona ·Legige.rrrnein~ con siero fi·siolo.gico, adrenalina, olio canrfora- ìnfiammata. ' Qualche elemento insolito, può suto, iJn.paicch!i. freddi,, In seguito• 1comp arv:ero b~re 1a f ruse p1u1ruleinta, sip etc:iala:nen te- alla. tfacmaochie r ossiccie al (d orSlO che p1oi .sii tTlasfoT- 1cia. Queste varice:lJieJ suppur.ate Ìlil causa di marono in vescicole j aline; i fenomeni genera- siafìlc;cocchi e. strerptoc01Qcihi · rposisono guarira li, l'albuminuria scomparv~ro per non lascia- perfettament~, m.ent:ne .altre yòlte s i danno ca-. re ch e una ·benigna vartcelìa senza a;lcun a c9n- si ,gravissii.·m i termil!l.anti ·CO•n la morte. seguenza. Varicella gangren.osa. È la più grave 1de.l le Anomalie dell'eruzione. :B -noto che il primo f-0rme ~aligne; si manifesta quando le vesci.ais petto dell'eruziorne è tina maoc·h ia ·rossi·ocia, cole irncoonin1cian9 a disse.cicansi; e·s se si ioolnetta:me,n te limitata, ~a.si 00).llrpre di ·forma trano di sangue, me·n t re .Ja. crute subisce uno ,,.

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IL •POLICLINICO

(ANNO \

XXV,

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FASC.

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sfacelo, si'ocbè si ··ha una lairgia surpemcie ul. Lo .strum~ntario è -il seguente: cerata. -.Si ha cÒmparteicilpazione dea tessuto cei1. Un ago-trequarti per la puntura della lulare sottocutan·eo, ed anche- .delde ·aponeurosi vena del datore, id i 20/10, a punta · molto aguzQuan~o si tratti di orgami di • poco spessore za, eh~ porta 'Ulna ·se.con.d.a imboccatura nel ip Uiil.. (narici, padiglione .dell'oreochi'O), si po'sson·o a- to .iJn cui .si attaicca la prima. ·· vere delle vere distruzioni: . t , 2. Un ag.o-trequarti per punger.e ·la vena l'. aricella . -emorragica.. Som.Q.r ·state · se~alate ~el riicervitore. ma·ochie ·ecchimotiche e petecchie; · si possono · 3. Ùn~amipolla di siero dJi 500 omc. .circa, av~r.e ·altresì epi·stas·si ed ematurie .(da nefrite). 1.>or:;sibill1m ente graduata, che contien·e la 'rndsceEstiie:msi,mente r.ara è .ia forma emorragica 1pro- la "citrata i:sotoni.c a .a 38°, mes·sa · i n· comunicapriarn~te detta. zione, .per mezzo di un tubo di gomma, con l'i.mAltre varietà di una certa importanza co- b9-0catura obliqua dell'ago ded dato.re stituisC'ono 1 rash .p ost-eruttivi. . FIL. • . . 4. Una bOJtt~glia . grruduata a due tubulatu·r e ~ · · lateralif; l'un1a superiore,. 1CÌe,s tinata all'ar:rdvo • l\nomalie delle. manifestazioni vacciniche. della miscela ·sangue-siero citrato isotoni'co, e Possono rig~ardare I'epoaa di cdniparsa, .c he l'altr.a inferiore per l'ef(flu·s.so della miscela. può .essere ritardata al quindicesimo od ·al tren.. Un tubq d.eJla lunghezza massima di 20 cm. tesimo . giot.no, . oppure può essere acceierata. ..coll~·ga· la tubulatt1ra superiore ·c on l'imbo.ce.a. Questo diffe.re:nte .contegno ·si SlpJiega ·cOID. la spetura diritta ~-ell'ago 'd el datore; un .altro .tubo c1al.e reattività organica dell'imdividuo. · di. 40-60 ·stabi:iji1sc·e ùkl. 'Com:uniilca.1Ji.Oln!e flra. l!a Per quanto riguarda' la forma, invece della, tri·b ulatura inferiol'le e l'a;go del rice·v itor·e. l.'·<>.c lassica pustola ombelioata, possono av:ere r~·fi·cio .Sfll!P·eriore è chiuso id.a un' trupp1C> di gomtutti gli stadi (Deiobel., J oy,rnal de méd. et de mia, con 'Un tubo di vetro, a ~ui Sii !pillò adattare chir. p·ratiques, nov. ·1917) finq all'efflorescenuna sotffieria .che serva da pompa premente. za più leggera. In tali ca,si, inv•e.Ce che di falso I tubd di gomma pOSISO'Il·O• vendrr- chiUSli oon vaccino, si ·tratta . di vaccin.pi1de o vaccinella, t.rinze m·e·t allìche. Tutto. il 'ap1pareochio può veniche 1può poi daoo p.eir ino.culazi0·n e il v.aiccitno. , re .st~r.ilizz.ato ·aJ ·.m omento di ·servirsene. · vero: Si osservano tre gradi di svilUJW)o, cioè In preceide·n za, vien~ stabilito il regim'e di de. · papula rosea, appena •S aliente, papula sormon- · flU!SSo deJl siero· .citrato 'isotonico, in modo da tata da · vesci'cola, p1aipula a~sai ·. vescicolosa.. Il poter .f ar.e le miscele di tre ~p,arti di samgue rper v1aoclno può .ancihe esistere ·s:en1Za .manilf-eista- , due di si.ero o idi parti u1guali; ,c iò ,si otti,em.e· a l1 zioni..cutamee. I z.and.o l'am11>olla ·del .sieno .01d abba;SJSando il re• • • • Anoma.lie di sede: ·il vaccino si mani.f esta iJn ciipi·ente per 11a miscela La comp.o sizione del punto· div·erso da quello ino.cu:lato o si diffon- siero è la seguente: Citrato di sodio tr.i basico de. per pustole sopranumerarie. Ciò accade gr. 6; cloruro di sodio gr. 7,50; acqua · distillata . specialJI:nente in individui 1p<redisp1osti .(eczema- .gr. 1000. ' . ·· · tosi, iillllPetiginos~ ovvero pè·r àutoinocul,azione. · Anàamenlo dell'ope1·azione. - 1Con il laccio Anomalie di colorazione. Variamo dalle maccostrittore si rendono prominenti le vene del. chie purpuree alla poJ1>ora vaeicini·r.a, al vaie.ci- l~avambraJocio del 1dato•re, e · 1&i app1ica sulla no ecchimotico e pete.cchiale. Il v,ac.ci:no ro'Sso ·Cute · 11a ~tintura. di jodio., · . od ernzion.e ipost-vaccinica si osserv.a nell'.adul- · · Frattanto• si fan.n o gli oprport11!)i liaccord:j. dei to rivaccinato sotto forma di pustole ~operte tubi: e ~ioè de~ tubo ·del 1datore riispettivamendapprima da una salienza acuminata, poi d·a te e-on l'ampolla del si01"0 da un l.ato, con la tu• l1na crols ta e.entrale rp·o•co d·ensa. Questa pu.s to- .buJ.a.t ura superiore , della bottiglia graduata dal1a, a ,diffrenza della :normale, . co·n tien.e nunl'e- l'altro; poi la tubulatura iJ:!f.eri'Or:e di questa con r ose emazie e poc·h i leu.c ociti. Questo vaccino l'ai~ dest~ato al riiceVtitore; il tubo di questo non è autoinoculabile € non iconiferisce immu-: però si tiene chiuso. · nità. FIL. Si lascia deflu~r.e il siero (scaldato a 38°) co11tenuto1 n1ell'am.p olla, in mo1do da riermpi·r e il tubo che va dall'ampolla all'ago, l'ago stesso e il TERAPIA. tu.b o ago-botti;gilia graduata. S\ -chiude dJ tubo .\ La trasfusione• di sangue citratato. con la pinza, in •modo ·da im.lpedi re un ulteriore .deflUtSso, pOli, introdetto l'ago nella vena del Rieux (Pari~ . méd., 23 ~rzo) propon~ un mepaziente, si riapre la pinza, sicchè la miscela todo, che costi tui.sice u.n.a variante tecnii ca dei s angi1e-siero al 1oitrato 1defl11isce· nel r.ecip·i en te, procedimenti di trasfusiO'lle di sa.n1gue con ciar.restandosi quando si arriva, p. es. ia 500 cent rato e che riun'ÌìSIO~ divensi· vantaggi a cui ti.m etri cubi. :1Ccenniamo più sotto. -i

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FASC.

Si introduce aJ.lora. l'ago nella vena ·aeJ ricevitore (eventualmente pr eivia prepiar.azione della vena stessa) é si it11ietta 1emtam erite. Se occor-re iniettare magigiiori quantità di san·gue, sd può frattamito preipa_,rar.e l a miiSiceI,a ~9n un secOilldo datore. C·on questo m·è todo, .l'operazione ip1er-·il datore si riduce alJ.a ·p untura venosa che ogni medico p1u ò falle. Inoltre si sottragigorno al datore solo 250 cm.e. di .san1g ue, ciò 1c he -s i 1piuò fare imlpunemente· ·Con tutti i .,soggetti, m entre si può iniettare fino a 1000-2000 eme., prendendo il sangu e da diversi indivi1dui. Con questo pr-0·cesso, iJ sangue è reso in·coa- · gulabile ·dallo •s tesso mo·m ento in cud. esce dalla véna: esso p 0°i una volta raccolto 111el ~eoipien­ te può attiche venir eOiilservato ed eve.n tuaJment~ ~avato col siero· di J.... ock.e. 1 ~ ovvio -che, come Ogl!i , altro meto,do di .t rasfusione, .anche questo può .ess·e re soggetto· ~Le solite ri·serve su}1a scelta del datore, sulle p-0·s·sibili reazioni tfra le emazie di questo ed il sie• ro ·del ricevito1re ,' e•d alle critiche sugli inconvenieinti . delle iniezioni di citrato d i sodio. • 1

ini.

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SEZIONE PRATICA

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. . Sull'uso del..eitrato di . soda nella trasfu~ione del sangue.

. Lewishon (Journ.al Amer. _M edie. Assoc. 1917) ritferisce i risultati delle· su·e esperienze e 1della

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una pilccola incisione, la ,cannula è attaocata. ad un aprparecchiò a salv.a rsan contenente 20-30 eme~ di siero fisiologico. Il sangue è versato nell'appar e1c:chi·o e penetr a . nella vena per azione ' (lel s u o peso. R ., naturalmente1 indi.sp1elll'sabile . . praticare la · reazione di \V assermann al datore per evi tare un e~entual~ contagio.' . Nè nisogna adopeiriare du'.e :volte il medesi1m o dato.re ~einza avere esami·n ato il suo sang11e dal punto di vi-sta del• l 'emolisi e d-ell'agglutinazion~. Il sangue d ei p arenti d el ma.lato. a tale. ri.gUiardo d·eve essere e·s aminato come quell~" di estranei, anche p erichè sipeisso vi è incompatibilità per r aigion·e della consanguineità. Cherry e Lang·r ock ri~engono 1che nei ne·o nati il sangu.e dell.a madre può esse.re sempre imp1iegato senza p·ericolo, m~ altri a utori non so.n o ,c}t queeto avviso.

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L'opportunità di sostituire la soluzione (lsiologiea con. il liquido di Ringer-Locke. · , • '

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-s tato dimost:riato che la 0ois ì d.etta sòlu _zione fisiolog-ica. (cloruro di ,so·dio a l 0.75-0.80 per cento) n on è , isosmotica col plasma sangllligno dell'uomo, nè può ·Co.n ·sid·erarsi come liquido fisiologi,co per i tess uti.. Vennero 1q;uin·di p.roposte dliverse soluziotni ·e omp.le1ss1e atte a Co!nservar.e la funz~one d:ei tessuti; fra esse la .migliore è quella di Ringer ,a -cui il Locke h q, ,ag.giu.n to il ,g luco:sli.o .. La foirmola di. tale liquido è seguente·: 1

1

sua 1p rati<!a s ull im.piego del citrato · d.i soda come anti1c·o,a gulante nella trasfu.sjone de1 sangue. E!gli ritieine che il 0.20 % di citrato di soda bast~ per imipe·dire la coag:ulazione d·el san·Clo1ruro di so·d io gr. 9.2 gue in vitro per dl1e o tre giorni Nell'u:omo 0.42. . Cloruro di 1potassio a,dulto si po.ssono introdurre ' impunemente fiClor11ro di çalc.io (Ca Cl2 ) . I }) 0.24 .. n·o a 5 gra;mmi di citr.ato :.jlna dose più alta 0.15 Bicarb onato di • sodio · riesc~ tossica. Tenuto conto della quantità per' . )) GlucoSlio 1.00 . -centuale di farmaco neces,s aria pe,r evitare Ja Acqu·a · dis.ti.Jlatà )} 1000.coa,gulazione e ·Che .la .traslfusione r·aramoote • Come osserva C. Foà (R. Accad. m ed .. di Tosupera i 1000-1500 grammi di sangue, si vengo. . no a,d introdurre 2-3 gr. di ·citrato di .sod a, dose rino, 1917) qu.esta Soluz.ione realizz.a fra gli · russolutarhernte inn·oic.ua. Questa . sostanza pro- j o·n i Na, K e Ca l'equilibrio n ecessario per coduioe nell'O·r.g1an1.smo ·UU n jtardo tem:poraneo· stitui re u·na soluzione veram·e nte fisiòlogica M·ediante Ja cir.colazione arti:ficiaJe della -~o. della coa.gulazione d el saiilgue del paziente, m a . . · il pote·re c0àgul.ante ritotna no.~ale in ~et110 luzione di Ring.er- Lo·ck~ nelle coronarie di un cuone isolat9, qu.esto · pu.J sa :per p 1a;vecchi e ore, di ventiquattro ·ore. Teani·camente Lewisfyo•n .co·n.sii1g lia id i fare la . mentre le pulsazioni non si pro1d·u c.o no o ces- trasfll!sione in due tempi : 1a ip·retsa del sangue i Sano riapidamen..te se si usa la so:1'uzion·e così . dal datore e qui.ndi l'iniezione nell'o r,g an.i$lllo d·etta fisiol '?'gi<!a . · L'A. richiamia l'attenz.io.n e sulla necessità di d·e ll'infermo. Per estrarre il sangue si ~ntfodu­ ce un ag()..icannula di grosso diametro nella introdur.re n e11,us.o com.u.n·e questo liquido, ohe può costituire un 1imtp0Ttantef ;sussidio teravena 1Gef.aliea med·i ana, in mo1do che il ·s angue peutico. EgJi cita due casi in cui l'iniez?,one · . egorghi rapi·dam~nte. Qu.esto san.gue è raccolendorvenosa di tal,e liquido dimostra i:iapida. to fn recini~nte di v.etro -contenente la solu. . . . zione di citrato di soda e si mescola in modo mente l'efficacia de·ll'a.Zione <Sll1l cu·ore ·e SIUlla che la p roporzi'on·e n·o:Ìl. . sia mai iDJf erio re a l circolariOOl!e, i 1n individui -in pred.a ad anemia 2 per mi.il~. P·er iniettare il• ' s8JD;gue all'imlfer- acutissima, l 'uno per ; enterorragia tipica, I 'almo si mette allo scopert() la yena med~nte tro p.er ferita •della fetm orale. 1

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IL POLICLI NICO

[ANNO XXV, FAsè. 21] •

Vi è invaro · qualche difficoltà tecnica nell'uso (941) · All ' abbonat0 n. 7207: ' , di questo liquido. Esso p . e. non può venir '. Cfr. Policlinico·, Sezione P Tatica 1916 fasci. ' ' usato . ch1e q·ualche tem'Po dopo l a prep.a razi·one, colo 37, ipag. 1112; 1918, fa.se. · 15, pag. _346. poichè clor'uro di 1caìci o e bicarbonato di sddio ' V. M. · • reagiscono 1entamente a fredd-0, p·rodu6em.do una nube di ;p1recipita.to. • Per ·ovviar.e a tàle . im.convetn.iente, Sii p·u ò te-· CENNI BIBLIOGRAFICL nere la soluzion.e sterilizzata (p•r iva del bi oar- (N~ ' ' rac~m~cono che t Ubrt p eroenutt in dono alia Redazione) • bon.ato di so1dièr.) in ·comuni-fial e di ipodermo·elisi, ed . a parte la ·s oluzione dieJ bicarbbmato· HALLIBU·Rl'ON W . D. Handbook of ·Physiology. L on1don, John· Muroay, 1917. di so·ciio, da mescol arsi al n1om.ento. Oppme È il trattato pref~ritò dalle scu·ole ingle.s i : còsi J>Uò 1anche eJ.,iminare d eJ tutto il bjcarbonato me r ifacimento .completo àella classica fisiòlodi s odio. . Anche' in tal modo J,a soluzione ~eal.izza uh . gia di Kir);tes è a lla 26a edizione, com e opera di H alliburton è alla t3a. notevole val)..tagigio .su qu,e lla detta fisioJ.ogiea~ Di un testo per le scuol e ha· i migliori requipotendo esso ve.rut:oo· iniettato senza inC01I1venienti nelle vene e tro~ando qui.J?idi la:rig·a ·ap- siti :· :chiarezza, completezza, brevità. . In 930 . 1'.@3Jgin°e (CO•ffi'P·reBo 'un minuto .e preci-. pJi.c.azi1on e nel1e anemi e .acute e :nied. colero1si: . . :so indice per m.ateria) l 'A. eiS(pome in modo ;per:. FIL. spicuo Ja fisiologia umana l argamente intesa, • • da' iSuoi addentellati con l'embriogenesi e l'i. • .stogenesi fino alle sue applicazioni alla m·e diPOSTA . IDEGLI A'BBONATI. • · c1na~ • (940) Indicazioni del pneumotòrace terapeitOgni argomento viene esposto· quale risulta tico! - . AH'abb. n. 1909: dai •dati ·di fatto e senza •elucubrazioiili sto-ri.che Rispondo 'Con 1a •s obria pfa rola .di c·h.i p·e r id o dottrinali, chiarito con raipp.I'ese.n.tazioni di primo ha .tentato l 'immobriJiz.zazion·e a. scopo ,app areccihi e di ·strumenti: ~'.e·!npllificato da figi.1 -, .. terapeutico del · p·olmone• malato d.i ti'Sii: re . schematiche numerose . . La ri-cchezza dì figure evidentissime (581) e· tre tafole colorate « Il .p neumoto·race è um ·p resitdio di tisioterapia, d'·imp~.ego monolate1rale e d'azione diretta illustrano an1che meglio il carattere didattico • puramente locai.e· sul polmon.e omonimo. La . di questo prezioso manua'fe°: L'o·p era è tenuta sua azione oo·n sta dt d·u e, disti1n.te ed inrdilpen- al corr,ente d'o.g ni studio più modernb cl}.e in <;Ienti. La . prd.ma, precoce, consiiste neQl'arresto qualch·e modo modifichi le · nostre conoscenze. • Noi vogliamo segnalare ai professori, agli dell'assorbimento delle tossine locali, donde caduta dell a febbre, miglio•lìamento. dello stato studenti e anche ai m·edi ci pratici un tale "generale, euforia, uno stato di ·guarigione clt-· testo .d i fisiolo· gi~ in cui ri1esce aigevole re·nder:. n·i1c,a, ·Che è \lna :d elle ca:ratte.;ristiche, più spli!c- si esatto e r.apido conto dello is tato attu a le delle fun- · cat.e .e JYat~camente apip 1r~zzabil1i d~l metodo . iIJa le.... conoscenze assodate relative a tutte • a. v. seconda azione è una · tale per 1cui l'intera tiisi zioni del nostro organismo. • - il p·ro1cesso fond,amentai.e e l?eisi to u ltimo 1de[G. Ov10. L'O.ttiC.çi di Euclide. Un vol. di pale esicavaz.i oni .- volge a gliartgdonè anatomicia gin.e xx-416, con 260 figur·e. __:_ Manua:li ·Hoepli, · definì tiva ». Milano, 1917. • Ogni caso di tube1•colos'i Tnonoiateraie ipuò Il prof. Ovio ' ha impreso a stt1diaie le due . troviare la rSUa in·dic.azione 1curativ·a n~l :pineU.motoraice artifi:ciale, .. pu·richè non vi siM110 sini- ope:r-~, Ottica, e Catottrica; attrib111te al so.mmo geometra della Grecia antica,, e ne dà la più fi,si pleurica, o aderenze pleuruhe, o tisi d elcompleta esposizione che es1·sta, co•r re dandola l' al,,;.o polmone, o malattie ·concomitanti. · Corntrotndiic azionÌ naturali ·.al pneumotorace di indicazioni bibliografi.eh.e, di confronti e di ,11n a;cuttssim·o .eisrume critico, pe·r cui ne venterapeuttco sono le affez.ioni del circolo, l 'enfi,gono .messi in luce i .p re1gi e i 1di fett'i, dirimensema pol1nonar e, la splancnoptosi. D'altra pardo sia la s i,stemia.t ica denigrazione, sia la esa. te in mani abili la tec·nriica è Sicevrria di p·e~tcoli, gerata lode cui ·per lo passato q11este opere fue la cura pneumotoracilca non interdice nè inrono fatte segno, e lumeggiando l'espòsizione flu.enzia al·c11na altra cura 1conteID1Poranea. alla luce · della "scienza moderna.1 Gli effetti imme.diati 1d•el1a cura .sono d'ordiIl libro nel suo .complesso riesce Uill vero nario buoni e tail i possono mantelnersi a lungo; pochi antori per ò, ed in casi ecceziona.li, van- ·trattato elementare ·di ·ottica fisiologica, e può servire di guida· preziosa allo et11dio di qttetano g11arigioni cliniche definitive. sta .materia. · L. P. PONTANO. 1

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~EZION·E

PRATICI\

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_NELLA , .PROFES·SION AI~E. . . ·· VITA. •

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Cronaca del movimento professionale.

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. Per la elezione al èhnsiglio Superiore di Sanità.

IJ 16 maggio, a lle 01·e 10, presso la Direzione generale della. Sanittl i1ubblica, si è rittnito. in S<-lduta

pubblica, l'Ufficio delegato per le operazioni di. scruDopo cl1e da.I ~finistero dell'iut~rrio fu data cotinio. municazione agli Ordini dei n1e'1ic:i c:he }Jer il giorL'Ufficio era . composto. dei consiglieri sen. a \'V. no 16 maggio 1918 erano i11dette le elè?.ioni IJer la Oalceclonio Inghill~1·i 111embro anzia no che ba fun'iiomina del rapprese11tant€ degli Ordini nl Consi. 7.ionato da vresi(len te, ten. genern le Dleclico Clauglio Superiore di Sanitù, Yen11ero i1ro1)oste e si afdio , forz.a , is1>ettore c:u110 di Sanità militare, ·.ed fermarono le seguenti candidature : avv. Vincenzo Crisafulli, a rvocato ge11eral~, pel L'Associazione Nazionale dei medici ·co11dotti l)roProcuratore generale del Re i>resso la Corte di appose il· dott. Ermogene Cingolani, soste11endo la ne1 !)ello Cii Rou1a. cessità che la classe dei medici <.:oudotti clovesse Funziona Ya da . . egretnrio il dott. Alberto lVJns oinantenére il beneficio di_un p1·61)rio l'appresentante in quel c~onsesso. ne, S(;\gret~1rto , 1nedico del Consiglio superio1·e di . . • Sanit~t. L'Associazione dei medici liberi eserce1itì di Ro• .. I votanti furon(\) 64. ma, in u11ionè ad altro gruv1>0 di iuecli<:i, l)rop6se Pro(·edutosi allo ser11tinio, risultò che il dott. R-11' il dott . .EJnrico Ball~rini, presidènte dell'01·rline cli vagni Luigi fu D<i.vide ebbe Yoti 29, il dott. SimoRoma, a u·ermando, oltre al ricono~<:in1e11to dei menetta J.;uig-i cli ErJ1esto ebbe voti 24, il dott. Cingoriti personali del canditla to, la utilitit cJ1e iÌ rap1>r~­ • Inni Ermogene di Giuseppe eb~e votì 8; un voto sentante degli Ordini avesse stabile residenza nella c:iaRc:nuo ebbero i dottori ' Tilla E11rico e Brunelli Capitaìe, ad im1nediato ·contatto cop gli organi del Governo. · . . TJmbel'to e<l il prof. C'astellino Pietro. • :N"es;~uno ovendo rn.g:giunto .la maggioranza asso, I/Ordi.Ùe di Napoli propose l'Ql\ prof. Pietro Call1ta cle i. Yotanti è stato p1·oclamato il bn llott<l ggio stellino, che ai meriti d'insigne clinicQ unisce ·Ia qu_a"lità di uomo poiitico. tra i <.:<1ndidn ti ~ilvag-11 i I,uigi f Sin1011etta J;uigi Gli Ordini della Tosca1la il prof. Luigi Simo- che banno l'ipott;1to il innggior numero di voti. nétta, per le benemerenze acquistate pres$o la faCo11 D . 1\1. 17 n1:1gµ;io cot1'. sono JJerciò state indett~ le. relati ve elezio11i. miglia medica, in: specie con l'opera indefessa spesa a .pro dell'Istituto di Perugia. Que te avranno luogo il giorno di giovedi 20 gil1Pér discutere .sulle proposte pervenute e sulla gno ~1 . ' ' ·· alle ore 16, J)resso il lVIinistero àell'in- . .. terno (Direzione generale della Rnnità r>ubblica) · candidatui:a da appoggiare, il 1° maggio corrente ~i cui i prflsidflnti dflgli Ordini dei n1edici-el1ir111'ghi riuni a Firenze il Consiglio della Fwler;;1~ione degli Ordini, con l'intervento diei con ~jglieri SilYagni, .'d(;\Jle Ynrie Provin~ie dovranno, in conformità del1'invito per onale a ciascuno 'di e si rimesso, inDèl Prato, Ballerini, Boe:casso, 13rttc:cini, Secchieri, viare la r~lativa scheda nei mod·i prescritti entro :dei delegati dall'Ordine di Napoli, clottor:i Guidoni il giorno 12 giugno. e Licastro, e del ra1Jpresentante dell'Ù1·dine di Fi.. renze, dott. Fatichi. J;a cliscussione fu lu11ga e laboriosa' ; ma avendo .. iJ dott. Ballerini, per sereno S}Jiri to di cJiscipJina~ I • ritirato per prirno la propria candidatura in faPer l'avvicendamento-. vore del presidente della Federazione, i1rof. I.Juigi Sil,ragni, fu possibile concordate il seguente ordine ' I def giorno, votato ad unanimità: «Il Consiglio ·federale degli Ordini dei medici, I . riunitosi oggi a '.Firenze, f,}er la elezione ·del rappre• .' . • sentan1'.e degli Ordini al Consiglio Superiore di Sanità; considerato cbe le Yarie candidature già poste dagli Ordini, le adesioni gjà da te e la proposta di seguire la consuetudine della n o1u1na cli Censura. • u~ medico condotto1 soste11uta dal 1•residente fede/ •• rale, porterebbero una divisione cl1e oggi ·1ci <.:ln sse d~ve evitar·e; unRnime, astenuto il prof. Silv<lgl}i, propone agli Ordi11i, per concordia di votazione, il nome del President.e federale, Luigi Silvagni fu Da vicl. ». Oome il dott. Ballerini ha rinunciato asso·ciandosi al Consiglio Federale per sostenere il prof. Silvagni, cosi il- prof. Castellino ritirò .la· sua candida tura, in ' .favore del prof. Simonetta. ~

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IL POLIGLINICO

[ANNO

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Censura. •

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ATTI PARLAMENTARI. •

A.spiranti medici. I

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Ad un'interrogazione dell'on. Bevione· il ministro della guerra rispondeva ·: ' «In base alle disposizioni- attualmente in vigore e sopratutto in .. conside1:.azione del diverso scopo che ebbe la istituzione del grado di aspirante medico in confronto di quello di aspirante ufficiale éli complemenj;o, nessun provvedimento è possibile pre:pdere nei riguardi degli aspirànti medici ' che . valga 'ad equipararli cir.ca 1!avanzamento agli aspiranti ufficiali' Q.elle armi comb~~tenti, percbè, per ovvie consideraziioni, non si può conc~dere loro il grado di ~ottotenente medico di complemento, se prima n~n abbiano conseguito jl diploma di. laurea in medicina. e chirurgia. Per re~dersi conto di ~ale lmposslbllltà basterà tener PFesente che gli aspiranti ufiìciali di complement? delle armi cqnibattenti .conseguono tale grado allorchè so~o già in possesso di -tutti i requisiti prqfessio:qali e morali per diventare ufficiali, ed infatti otten?;ono di regola la nomina a sottotenente dopo un mese di servizio in zona di guerra o due in territorio. · • Gli àspiranti med~ci invece sono p'rescelti fra quei militari che, non possedendo la laurea in medicina e chirurgia, non posso110 essere nominati sottotenenti medici, ma èhe, per essere studenti del 5° o G0 anno della facoltà di medicina e chirurgia, sono ritenuti meritevoli di ottenere ,il grado immediatamente inferiore a quello di sottotenente: è evidente, qujndi, che essi non possono ottenere l'avanzame~to al grado d~ -sottotenente fino a che non conseguano ia laurea, che, come è detto, è il titolo tassativamente prescritto IJer diventare ufficiale medico>>. •

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RISPOSTE A QUESITI E ADOMA-NDE. '

Dott. G. ,C. S. da S. S. - Se il Comt1ne nel concedere l'aumento \di stipendio ai proprii impiegati ha serbata. la · stessa ll)iSt1ra stabilita per i funziona ii civili aello Stato, sullo sti{>{'ndio di lire 3600, che Ella percepisce, deYe ancora l'at1mento di lire g-!o, e cioè il 30 % sull~ prime 200(} lire e<l il 15 % st1lle ·rimanenti iire 1600. La quota di asse?;Ilo c>he Ella riceve per il servizio cbe presta col collega· nella terza conèlotta non è (7291,) Aumento di stipendio. -

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21]

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(7296) Somministrazione di niedicinal·i da partp dei farmacisti. - D.ott. M. G. da M. - Nessuna

somministrazione di medictn~le può essere fatta dal farmacista senz:a la ricetta ·del medico. Tale obbligo si desume dal · combinato disposto degH articol~61 del testo unico delle leggi sanitarie in vi, . gore e 48 del regolamento per l'esecuzione della legge· sull'esercizio delle farmacie, .approvato con R. decreto del 13 lu~lio 1914, n. 829. · (7297) I ndennità oaro-viverì. - • Dott. T. N. d;1 F. V. - Poichè le lire 180() che annualmente riceve pel servizio del collega assente, non costitt1iscono aumento di stipendio ma rappresentano unn semplice indennità pel maggior la, oro cl1e è obbli~

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FASC.

' c~e una semplice iqdennità e non stipendio~ e per ~1ò non è suscettibile dello aun1ento stabilito dal D . . L. del 10 fe~?1·aio ulti.mo. Non es~~t~; , infatt\, al~un_ atto cons1l1are,_ deb1tantente approvato, con cui s1 deterD:ùni che lo stipendio spettante al titolare della terza condotta, yer!ga assegnato ai collegbi che lo rimpiazzano a umerita11do quello di og~uno di essi di tanto quanta è la: porzione eh~ ciiettivament~ loro si corrisponde. · (7292) Aumenti sessennaU. - Dott. S. L. B. da .S. C. -- Non Le compete alcun aumentò séssennale • • d~ stipendio perchè durante i varii periodi in cui ha ·esercit2;to la condotta di codesto Comune non ha mai prestato continuato servizio per · sei anni di seguito. · (7293) Uffioi<ile san~tario - Vaccind~ione . ...!,... Dott. E. F. da C. - Non all'ufficiale sanitario I,Ila bensi al ~edico condotto· compete l'onere. delle vaccina• .zioni ordinarie e straordinaTie. Se, in' mancanza del medico condottoi Ella ha praticato la vaccinazione generale e straordinaria agli alunni delle scuole, agli agenti municipali e ad . altri, r~. SPetta una gratifìcazion·e -che potrà ·chiedere al Comune. Se il Comune si rifiutas~e <li. concederla, I)UÒ ricorrere al Prefetto della Provincia. ' • • (7294) Visita <JeJle carni ·m acellate. - Dott. G ·n. ~· da A. - In assenza del veterinario, ~biamat~ sotto le armi, è' l'ufficiale sanitario obbligato wr legge a sostituirlo nella visita delle carni- macellate, giusta quanto dispone l'a'rticolo 8 del regolamento di vigilanza igienica sugli alimenti e sulle . ' bevande del 3 agosto 1890. Non ' è ,in facoltà del sindaco di incaricare qual-· che altro medico od anche altr~ provv,isto di diploma di ufficiale san'itar~o ma èhe non sia titolare od incaricato provvi~oriamente dell'esercizio della· carica. L'ufficia.le sanitario che compie tale servizio in luogo e vece del veterina1io, ha diritto a compenso. Tale compenso può essere a benepÌacito del1' Amministrazione comunale fissato o in una som- ', ma determinata pagabile mensilroente, od . in fo1ma d'i diaria pagabile ad ogni visita che si compie. · (7295) Esonero d~l servizio militare. -··• Dott. A. P. da · S. -M. qi C. - Basterà che· un mese prima 9.ella scadenza del quadrimestre si proponga al Prefetto la nu<:>va domanda di esonero, che deve essere fatta .dal Sindaco, indicando i motivi per cui ritenga ohe la· di I~i opera, nell'interesse sa- • nitàrio . della ·popolazione ·ci~ile, sia tùtt~ra fndi· spensabi1e ed insostituibile.

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XXV,

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\ (ANNO

XXV,

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FASC.

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NOMINE, .PROMOZIONI ED O.NQRIFICENZE. ' . :.

Ordine della Corona d'Ital;a..

Commenclatori: Piazza-Martini pÌ'of. ' tincenzo, Palermo; Capparelli prof. Andren . Catanja. Ufficiali: Jµa Rosa dott. Gesualdo, Caltagirone : Ro·s si dott. Enrico, l\!Iombello. Cavalieri: Vizioli dott. Biagio, Chieti; l\1uccio dott. Vincenzo, Modica; Giuclice prof. Antonio, Rapallo; Moscato. dott. Tommaso IJuigi. Vallelunga (Caltanissetta); Rabitti dott. At1gusto. Mo11ta11ura (Mantova)·. •

ALBO D'ORO. ,

MEDA(lLIA PI BRONZO.

507

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g2.ta a vrestare, non possono essere tenute i:q conto per l'aumento dello stipendio portato dal D. JJ. d~l 10 febbraio ultimo. Non potendosi, però., tale somma aggiungere alla cifra di , . stipendio che r>ercepisce co].lle titolare, è ovvio che qµesto rèsta nelln misura · di lire 8300 e, quindI, in grado di dare. diritto alla ·indennità caro-viveri,. che, a nostro \· av. . . viso·, I~ compete sen.z'ultro. Doctor Ju~TITIA. •

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SEZIONE PRATIC..\

·NOTIZIE DIVER."E

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Mostra delle Opere di assistenza al combattenti.

Questa Mostra, or'dinata ,nel Palazzo Chigi, i~ stata innugurata ç.~n grande solennità in una sala • u pianterreno il 21 corrente. 1\lla ceriruonia interYennero la Regina ì\iladre, la Regiµa El~nu, il l'rincipe Ereditario, le Principes- , sine .J ol.t11da e Mafalda di Sa voja, ìl Luogotenente del l{e Duca di Genova, la Principessa Bona è\l Savoia-Genova, · il P~·incipe Pietro del l\!Iontenegro, i I l)resi(ie11te dei Co11s~glio on. Orlando, i Ministri ' Zu1>elli, Ilerenini, Sacchi, Colosimo, i · sottosegretari Bonic~lli , Teso, 'Tal~nza nì, ·Morpurgo,· De Vito, Ga llcngn. Crèspi, Foscari, Vassallo, Visocchi, R oi::Hi, Coma11dini, l'ambasciatore d'Ingl1ilterra Re11oell Rodc1. l'ambnsciatore di Ru~sia De Giers, l'ànlbnsciatriee <li Francia signora Barrère, l'ambascia• trice tdegli Stati Uniti signora P age, il Prefetto con1m . Aphel, il Direttore gen . della Sanità pubblica comm. IJutrario, il preRid. della Croce Rossa Ita liana conte della Somaglia, il ·commissariQ. generale <}.ella Croce Rossa ....\mericana co~onn . Perkins, j l direttore gènerule delle Ferrovie di Stato comm . Dfl Cornè, i generali Regondi, rappresentante il gen. Diur., P edella, Tron1betta, Vercella110, r•ontre. moli, Canvin, Rhq, gli ammiragli I.Jeonardi Cattolica ·e Capomazzù, molti senatori, depu'tati e altre a utorità politiche, civili e .militari ed un'eletta. , schiera di signore. Tenne il dis!orso inaugurale l'on. Orlando, il ql1ale illustrò le finalità della Mostra, che i;appresenta l'unione degli spiriti e dèlle ~nergie che rinsaldano il popolo a ll'esercito. Sorta per µn'augusta volontà., essa avrà ~n ma" • • · gnifrco successo. I convenuti passarono poi alla visita della Mo~ stra la quale è, sotto ogni riguardo, riuscitissima. Comprençle tutte le Opere' che, dir~ttamente o indir~ttàm~nte, hanno avuto, dall'ipizio della gue;rra, )o scopo di assistere, aiutare, confortare i.J soldato che com.b atte per' il sacro suolo della Patria. E ·divisa in sei sezioni. Ci riserviamo di darne· la descrizione in un pros• simo numero. • •

Clivio Ernesto, d.a1 ~reset-0 (Alessandria), tendlte med.ieo reggimento :alpini. - Durante l'att.acoo, si dimostrò instancabile e sprez7..ante del pericoloJ curando i feriti sotto l'intenso fuoco dell'artiglle, ria nemica : bell'esempio di • calma e fermezza d'animo. - Freikofel, 17 maggio 1916. Crimaldi Vincenzo, da Acerra (Ca..serta), sottotenente medioo complementO reggimento alpini. Durante urn a tt;acco notturno, incurante del peri, colo, sotto il violento ed aggiustato fuoco dell'artiglieria nemiea, accorreva in trin~e.a. a curarvi i colpiti e s'incaricava di sua iniziativa delta direzione del seririzio di rifornimenw <Jelle , m11nizioni : bell'esem·p io di calma. e fenmezza d'animo . ...:_ Freik~fel, 17 mag.gi<> 1916. De Fusco Carl-0, da Ca.st~hlammare di Stabia (NaJ><>li), sottotenente medioo complemep.to reggiment-0 artiglieria campagna.. - Sotto l'intenso fuoco di artiglieria nel)':lioa, noncuran"te dl sè stesso, re-eaV®Si lfei p-unti più perioolo5'i per curare e trasportare feriti a nche di alrtri reparti, dando .p rova . La conferenza di IJondra per gll lnvalldi della gùerra. di alt-0 sentimento del dovere, di abnega<tione• e Il 20 corrente si è riunita in Londra una conferenza interalleata · per lo studio di tutte te que· coraggio. - .Colle Cam.pi~liia, 30-31 maggio 1916. ' . stioni che concernono l'assistenza e la rieducazione Diamant.e Alfredo, da Potenza, .oottotenente farma , . professionale dei mutila ti, dei ciechi e degli invacista co~plemento' ,sezione sa'Ilità. - . Sotto il conlidi della guerrn . I;>urerà 1ìno a l .27 corrente. ti·n uo fuoco dell'artiglieria nemica1 coadiuvò in tutti f m-0menti con im·p aregg1abile attività, zelo \e Il Ministero de lla gt1eri:a, Direzione generale di Sanità ·n 1ilitare, pttrticolarmente interessato a tale con alt;o .sentl·m ento di altroi.sm·o, l'opera-dii pronirut)ortnnte questione, hrr creato un apposito Segreto soccorso ai numerosi ool.p iti dJa gas a;sfi.s$ianti. tatiato J)er questa conff'rE'nzu e ha non1ii:iato come In occasione di a1ltri bombardamenti diede lod~­ Ruo cl~legnto alln conf.erenza stessa il prof. J~nrieo vole e$empto ai· propri dipendenti. · - Sagrado, Burci , ('l1e già. ebbe n :rappresentare l' A1nministra29 giugno 1916. , zione .della guerra n 1 Congresso di P}l rigi, ed il La sottoscrizione promossa dalla Presidenza della . inaggiorè medico dott. Giovanni Selvi, che pure· parteci1li> al suddetto Congresso, ·in accompagna :E'ederazione degli Ordini dei medici per un Fondo ' mento al 11rof: ·Bl1;rCi. . di soccorso contro i pili. gravi danni della guer·ra Si sono reca.ti a Londra, oltre· i dt1e clel(lgati deì patiti dai medici e loro famiglie, lia raggiunto, col ventinovesimo elè11co delle offerte •(a tutto il 30 · l\llinistero della guerra, il capita110 c9mmissarin Saintford. per il Ministero della marina; il capiaprile 1918): -la somma di L. 140,533.36. \

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(2.S)

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508

IL POLICLINICO .

medico Gt1smitta, l)er l~ ()rQce Rossa Italiana:; il i>rof. Galeazzi, per l'Opera Nazionale per gl 'invalidi della guerra; il prof. Putti, · diretto.re dell'Istituto Rizzoli di Bologna; . il con11u . Bargoni, per la Cassa Nazionale Infortuni e,il ;0111itato Nazionale Pro-luvnlidj · della guerra, ·e il lH'<}f. 1 L~riga, ispettore medioo del lavoro, uer il Ì\ti1ù:::;tero per • • l 'industria, il commercio e il laYoro . .. In IJondra, nel 11 alazzo di \c\'estminster, si è pute a pert~ una .esposizione dell' tlssi. tenza e ' l'ieducazione i)egli ii1vali<li, alla qunle hanno . largamente partecir)àto la :B"'eùèl'azione Na-zionale det Gomitn ti · dei m11tilati e l'Opera Romana di assi~t~uza ai 111ilitari ciechi, storpi e mutilati. •

Inaugurazione dell' Ambulanza . . . oculistica '' Poeti • • amer1can 1 ,,. Il G corr. , alla presenza dei gen~raJi ·Regato, Bo~ nomo, De .Anto1Ìio e di molte alh·e autorità mili• tari, \enne inaugurata in Bolognt~, nlla '\Tilla .Baruzziana, l'.A,n1bulanza oculi:::;tica ù'ai-11iata . «Poeti An1e1·ic<1ni )), do110 di :i1n (}omitato lH'iYato · a1lle1·ica110 al,, nostro J~ . ·~l'Cito. , Que ·t'An1bulanz<t,, che è l1na creazione della no- . stra giovane in(lustrià snnitaria, Yenne Dlle tita corn1>letamente, l->ll idee ol'iginali e · ÌlnoYe, . d:1lla Direzione ,di Sa11itù militti1'e i1el Der>o~ito ambu' lanze chirt1rgi<:he ùi Bolo~11n: . Pa tla.rono il generale 111 Pù ico Bonomo, il colonnello medlco Bernu'Cci B il ~enerale ·SE>g;ato. Il. l)l'esidente in Italia del Comi t;1 to .\.1ubula11ze « roeti Americani», ,inviò ln seguente lettera : · ' ' ·

Alla Direzione D eposito Ani bulanze Oftirurgiche d' Arnzata

Bologna.

·. •

,Nel nome del Comitato «Ambulanze dei Poeti Ame;r icani in Italia » desidero esprimere l)er ·mezzo di codesta Direzione i nostri \ivi ringraziamenti agli illustri ufficiali della Sanità ~lilitare Itallana che hanno sa1)uto così compiutame11te idE-are l ~Am ­ bt1lanza.. Oct1listica d'Armata che' è stato permesso a noi di donare al valoroso esercito italiano. • Voglio ringraziare in modo speciale il maggiore Duilio Balestra, il maggiore Aristide l{l1si ed il • maggiorè Alfonso Neuschule r, che hanno lavo1·ato nella prepara~ione di questa i\..mbulanza con ' tanto entusiasm<>· ecl a111òr di pat1·ia. . È grazie a loro, se delle 106 autoamb11lanzè che i Poeti Americani hanno potuto man~are al fronte •italiano, queste sono le più belle e le lJiù l)èrfette. Nell~ parole del devoto presidente del .no$tro Comitato in America, Roberto . Underwood Johnson, ,,

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Il .Congresso della Società.di Pediatria. La Società italiana di Pediatria sta organizzando un Qongresso nazionale .P er trattaI.-e la tanto invo.ca ta tutela ~·nfantile nazionale · annessa al dopoguerra. L'i1UJ)Orta nza del Oongress<J d-eri va in prirnÒ- luogo dal fatto che, , J)11rtroppo, da noi una 'tutela dell'infanzia 'reramente seria eél impostata sir- basi solide non esiste; in secondo. Juog·o da che, qua' lunque carattere assumerà .il dopo-guerra, occorre p·rovvedere efficacemente fin da ora all<:l tutela del bambino, che dovrà costitui1:e la società futura. . Beneficenza. • Il com~ . Belom Otbolenghi di Arquà ;ti.a elargito. 300,000 lire alla Leg·a f Htitubert:uloliCà ùi q uell<l città, Nel .giornalismo medico. .. Il l)erÌodico Tubercolosi,· che ebbe vita a Milano . . mercè l'opera fervente e benemerita del prof. Ron.. zoni, si è trasferito a Roma per iniziati va del prof~ Sforza, Che ne diviene condiretto~è. Il rinnovato ~riodico sarà l'esponente della nuova .orientazione,. statal~ a,ssunta dal complèsso problema dèlla tubercolosi. Avrà lo sc9pù precipuo di • ' racc~gliere,' di1;Iondere, illustrare tutta l'attività dei pote1i pubblici in que&to campo; additando • nuove vie, suscitando energie, lumeggiando la ri, gogli9sa produz1one scte11titìca, interessando la nazione intera all'imponent.e ·contenuto sociale della • lotta ·antitubercolare. Sarà anche organo autorevolè della .Lega Nazionàle e della ·Federazione di tuttè. ' le opere antitubercolari. Si raccomanda :ver il suo program1na e .1Jer la fede che lo anima. Al confrate1lo 11 nostro pla'u so ed il nostro augurio. I

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All'amico prof. AClÌir.r,E Scuvo che ha perduto il suo figlio diciottenne PIERO, mandiamo le più affettuose condoglianze. '

Pneumotorace · terapeutico : i11dicazioni . Pag. 504 Rumori. cardiaci : rinforzo, dei - e per)) 489 eussione retrocardiale . . . Soluzione :fisiologica : 01•portunità di sostituirla C'on liquido di Ringer-IJocke . )) 503 Spirochetosi itterogena: nosografia . . )) 485 502, 503 Trasf11sione di sa11gue citratato . . Vaccino: anomalie delle manifestazioni . )) 502 Varieelle anormali . . . . )) 501

. Pag. 500 Atti parlamentari . • Cancro d-el collo uteril10·: operazio11e ra)) 498 dicale addominale . Consiglio Superioi·e di Sanitit : elezio11e . )) 505 Emorragia retta le : Yalore diagnostico ·. )) 495 In ufficienza aortica : la paraganglina co)) 497 n1e saggio del compenso : sull'- . .. )) 492 Inva lidi di guerra : a~sh:;ten7.a lfalaria nell'Esercito combatte11te: nuo. . I. .. . » 500 ve o se-rvazioni • •

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L PtlZZI,

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Indice aUabetleet per materie.

Roma. t\lt8 · '.l'l..,>. C&ru,en;,

FASC.

questo dono è is'tato ·fatto {e per 11onore dell'Italia e clella libertà ». È .Ja nostra più eara speranza, la nostra più fer' 'ida pregl1~-era, che gli occhi che il dQtt. Netischuler ed i suoi abili assistenti, possano per mezzo di questa AmbulanZia salvare per l'Italia, siano salvati· per vedere .il sacro tl'icolore . italiano sYentolar~ sopl'a · Tl'ieste e Trento; finalmente liberate per sèmpre dagli usurpa tori, · per vedere la grande e qella Italia compiuta. F.to: RA. NELSON GAY. L' Ambula!iza, diretta dal .prok. Netischuler, . partirà a g·iorni ' per il fronte . -.

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(ANNO XXV,

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Roma, a giugno I9:c8

Anno xxv.

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, fondato dai professori: . . . GUIDO BACCELLI FRANCE·SCO DURANTE , •

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PRATICA , •

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REDATTORE

CAPO: PROF. VITTORIO ASCOLI

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EOITO' REi

PROF.

ENRICO I MÒRE,L.:LI

UFFICI DI REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via Sistina, N. 14 - ROMA tABBONAMENTI ' Per l'Italla : · Alla Sezione Pratica L. 15;- :Allè Sezioni Medica e Pratica L. 20; - Alle Sezioni Chirurgica e Pratica L. 20; - Alle Set.ioni Medica, Chirur~ca e Pratica L. 25. " •

Note

Per l'Unione Postale: Alla Sez. Pra~ca Fr. 20 oro; - Alle Sez. Medica e Pratica Fr. 3Q oro; - All~ · Sez. Chirurgica e Pratica Fr. 80 oro; - Alle Sez. Medica, Chirurgica e Pratica Fr. . . 35 oro. •

SOMMARIO •

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ANNUI:

e contributi : A. Ca.ucci: Lo zaffamento intravasale dei Rrossi

tronchi arteriosi. - Osservazioni cliniche: G. Basile: Sifilo!elerp8i iniziale delle fosse nasali. - Apparecchi e strumenti nuovi: A. J,. Soresi: Pinza pigliatutt o. - Sunti e Rassegne: M EDICINA: O. Cozzolino: Di· alcune recenti questioni sulla contagiosità., la profilassi e la terapia deJla. pertosse. - CHIRURGIA: A. Fullerton: l 1esioni della vescica e dell'uretra in guerra. - NEUROLOGIA: F. H. Westmacott: Paralisi èell'oculomotore di origine otitica. - Accademie, Società mediche, Congressi: Società Medico-Chirurgica di Pavia. - Società. .. m!'dica di Parma. ' Appunti di medicina pratica: . CA~J STIOA: L'occJusine duodenale •ronica nella ptqsi viscerale. - Un nuovo sintom a dellà per- -.

I

forazione gastro-duodenale. - IDcere gastrich e con imponenti ' gastrorragie da. gas tossici di guerra. - TERAPIA: Un caso di 1 dissenteria amebica curato con clisteri di neosalvarsan. - La. tossicità del cloridrato d 'emetina. - Posta degli abbonatf. Cenni bibllograficl.

·

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Nella vita professlonJ.le : Unione dei medici italiani per la r esist.enza. n azionale - Nor1ne vigenti per l' av.vicendamen~o degli

ufficiali medici in zona di guerra e in zona. tèrritoriale. I

-

Risposte a quesiti e a domande. - Condotte e concorsi. Nomine, promozioni ed onorificenze. - Albo d'oro. - Medicina sociale: Per la rieducazione dei mutilati. - Notizie diverse. - Indice alfabetico per materie.

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I •

· ....

\

INTERESSANTE PUBBLICAZIONE: •

Prol. tov. 61RCINTO OURRTR, libero docente netta R. Universita di Romn

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VADE_ME[UMcon DEllA. IBF EHMtf RA IH [ISA. E ·nE6LI O!PEDILI speciale riguardo alla cura dei malati e feriti in guerra.

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È vietàta la riproàuziOne di lavori pubblicati nel POLJCLINIOO o- la pubblicazione di sun6' di usi senza citarne la f onte . .

8btUI di ,roprldà rtsenatt. -

'

,NOTE E CONTRIBUTI. ,_,,.., ÙSPEP ALE ~ILlT ARE PRINCIPALE DI CHIETI. •

• Jr• R eparto -chirurgico, diretto dal prof. A. I MAT· TÒLI, maggLore medico. /

Lo zaftamenio intravasale d e i g r o s s i t r o ne h i a r i e r·i o 8 i. •

per il dott.

'

NOTA PUVINTIV.l

ALBERTO CA.UCCI,

ten>ente meidico.

da caccia : gli viene praticata, dal nrof. Matt òli, l'allacciatura della carotide esterna. P ochi giorni dopo, dall'incisi,o ne chirurgie& si produce un'emorragia violenta, dovuta all'ulcerazione dcl v~o alla,cciato il prof. Mattòli lega in- b1asso la ·Carotide p rimitiva. Trascorsi alcuni giorni, si riproduce ancor& l1'emorragtia im.pornente·,: •a irrestata con fortuJ.. nata prontezza di spirito d alla .s uora di 1guaJrdia, che, strappato il bendaggio,. introduce un dito nel fondo della piaga, -chiudendo la sorgente emorragica. , - La carotid.e primiti\Ca, ulcerata p oco .sopr& ' a.1l'eµ:iergenza dall'articolazione- sterno-clavicolare, aderisce al tessuto cicatriziale1 della pi&ga, e la sua boccuccia si apre nel fondo d'un• specie d'imbuto dalle pareti ti>ro$e e 1r:an11lanti 1

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Il 27 febbraio 1911 è trasp ortato all'Dspedale •ivile di Chieti un giov.an e contadino in pr,eda a grave emorragia dellçi mascellare interna siJlistra, ver ferita accidentale da. col:go di fucile

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510

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IL POLICLINICO

N.e ll'attimo in cu1, allontanato il dito tam·po~ nator.e, si fanno que§te constataziQnri - ritenendo impo.ssibile, n eJle condizioni speciJali, praticare un'.aJlaceiatura ·d'u.r genza, senza re~ secare il manubrio sternale e ricercare il vaso nel mediastino - nel lume dell'arteria ·aper.ta - &'introduce /p!~on.trumeinte 1lJil. ts:Ofttil'e z,affo di gar~a j odçfoiilDica, çhe Viene lasciato in situ e conte·nuto con sutura appJioata a tutto ape:S.sore sui !margini della piaga. (Mattòli). L'emostasi rimane definitiva; al dodicesimo · giorno, tolti i punti, si estrae. lo zaffo, mantenutosi asettioo. . ,. ' Il procedim e!Ìlto descritto, ·che, p·er quanto risulta :dalle mie ricerche biblio1grafìche,, sa~ riebbe afiatto origin·ale, ha tTovato un'altra applicazione .n el .caso segu~te. Il ,soldato G... D... , 1della classe 1886, ricove·r ato in un Repartq medico per paralrisi :perife-· riaa d'el fapcia.le destro, ritenuta di natur,a reumatica, è colto improvvisamente, il 17 ottobre scor;so, dai un'imponente emorragia arteriosa dal condotto uditivo esterno destro, emorragia che non si frena neppur.e col tamponamento stipato del ·Condo,t to uditivo, perchè il sangue trova .facile via d'uscita dalla it romba d 'Eustachio; ,s olo il •g riave c;ollassOl 1det~rminato dal dissanguamento p ermetteL un'emoistas'i transitoria; m.a l'emorragia .si rip.ete com.e le fo1r21e cardiache ·Si soll-e;v:an-0.. · Diagnosi:Lcata una lesiorne diaJ causa traumatica (autolesione) d·e lla caTiotide intéPlia nél su.o deco.l)So ihtrap1e tro•SO·; r·eputan.do· insufficiente, a causa dell'ampio circolo col1at~rale intracranico, la semplice allacetatura del vaso 8.1 , eol1o•; il- prof. 1\!Iattòli pensò dr:i rag_giungere la lesioa'l'e intr.apetrosa .con uno zaffo introdotto. nel lume arterioso dal collo·. Con la sua assistenza, io eseguo l'intervento prop o~to, che .s i puà" così riasfs umie re : incisione ol31Ssica per l'allaoci.atu.r a delle carotidi estern a ·ed interna; allacciatura dell'in.term.a un d·i to ,sopr:a la biforcazione; emostasi temporanea del tratto ,distale.; ,sezione dell'arteria imin·e:d iatamente sopra al liaicicio; ne11.a bo1ccu.c cia v,aeaJ.ie del capo periferico, tenuta aperta da due pinze, s'introduce con u·n o .spiecillo un lun,go e ,sof,tile ,s tuell·o cucito di garz,a e lo SI.i spinge n,el 111me · · va~ale quanto piu in alto si può, per una profondità .d i ·circa 6 cm., fino a oh·e Io· specillo · non .s 'impegna in un .canale osseo, entro il quale ,s '.arresta;; allaicciatura ·del v,a so ieon lo · stuello incluso sutura completa ·deJl'-incisione. L'emostasi è stata assoluta e definitiva; la gua.. ri·gione della ferita è' avvenuta per prima. Una ventina di giorni dopo, pe1r .segni l6cali dii flo g;osi, ·s i riapre la cicatrice operato,r ia e se n e estrae lo stuello, ·divenuto putrido, moJto probabilmente per invasione microbica dall'or ecchio m·e dio su'.()pur.ante. IJ m alato è guarito in 11n moido pierfetto1. .r 1

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ti.de interna dal collo raggiunge fiaci~mente e oJitrepassa di qualche millimetro l' angof o del cana:1e · ·c arotideo. I favorevoli risultati ottenuti con lo zaffa.mento i-ntravasale dti. g~osse arterie inducono . la convinzione che il p·roce.d imento ad-0ttato possa eriger.Sii. ai ,ne·toido 0 per.atorio con ·p recise indicazd.oni, quan.do •si debba ottenere l'iemostasi in_se~~enti vas31lii. non ra1gigiUJ)igibili, 0 :n001: facilmente naggiungibili direttamente, e. !qu.ando·, pie1r condizioni 1p atologiche della parete ViBJSale, i tr.oµibi' -determinati dalla se.ì:n.plic1e alra<:roiatu.ra ·Si ram.m1ollii:;;.cono e 1caidom.o_, drundo luo,go ·a ripietute erhorriagie secoo..darie. · ~ • Poi,chè, :tuttavia, i .casi riferiti noin bastano per col1'aud·are u.n metodo nuovo, pasSli.bile. di critiche teoriche, ho intrapre~o una .s~ri.e d'eisperienz.e .sui cani, per studiare! l'azione degli zaffi d.ntravia sali e per' ·COmparairei il comportam1ento di materiiale vario (IIl:on assorb!il:>ilie, assorbibile e viv.ente) che si .p1Uò adot~are ·per lo zaffamento! · . ' . I rtsiultat~ .di queste eslp.e rienze ·e lo· stU:dio dlelle applicazion~ e in1dicazio1n i· o1iniic he sal-ianno ' argomento tl'un'ulterio~e memoria. Chieti, 6 ie:bbrru1o 1918. 1

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A dimostrazione che lo zaffamento intravasa-

le ha raggiunto il punto leso dell'arteria, si nota che, m entr e dopo l'intervento non una gocgia di sangue è più comparsa all'orecchio, prima la compressione della carotide interna n on bastava ad arrestare l' emorr agia. Ri.cer ch e fatte sul -cadav-ere hanho dimostrato che lo stueHo di garza introdotto neMa cM"o-

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OSSERVAZIONI CL·INICHE. CLINICA OTO-RINO-LARINGOIATRICA DELLA R. UNIVERSITÀ DI CATANlA. Direttore prof. s. CITELLI. •

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Sifilo-sclerosi iniziale delle fosse n·asali. •

D•ott., G1ov. BASILE, a:ssistente. •

L.e l'ocalizzazio:p.ri ~prìmarie extragenitali d·e lla\ sifillid·e, se .n on si pos,s ono consi derare frequenti, veng.o no '·p erò osse·r vate ·con una d~screta percentuale. Miinchheimer riferisce una statistica di 19323 lesioni iniziali extrageni tali, raccolte .sino al 1897. Rtsl.tlta però che, tra le localizzazioni extragenitali, la mucosa nasale è la sede meno frequ1ente .di sifilo-s-clerosi. Secondo le statistiche di Bassere~u, Cleric, Fornier e Le Fort, sopra 1775 si:fifomi inizi.ali, · ne è stato ri~contrato uno· is ulla mu.cosa pituitaria. Chapuis,. nel 1894, poteva ·r ac.cogliere soltanto 22 casi di sinloma ,,,..... endonas al~, registrati, sino a. quell'anno, nella letteratu~a medicia. Da quell'epoca il n11mero delle o.s se·r v,a zioni si è relativ.amente aoc·r esciuto. A tale scopo hanno contribuito le descriziòni dt Cimmino, di Endelitz e Richard, fatte nel 1894, quelle .di Brunon n-el 1896, di Gavello nell'·anno dopo e quelle più recenti di La Rosa (1904), di Vignolo-Lutati (1003), di Calamida 1

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SEZIONE PRATICA

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(1903~. di . CaTle (1901), rel (~909), di Balzer e

di Gellé (1904), di G.aLecornu (1901},. di .Qa-

.I. - Ragazza di anni 12 dèlla Prov. d'i Sir.a,cusa, figlia di genitori sani;- non ancor.a mestruata. . vid nel 1905. · · Ve:riso i nrimi giorni del di-cem15re 1915 si am- . Nel 1908 f}onp stati pubblicati diversi ca.si mala di leggero catarro nasale, con scarsa di sifilomi endonasali, tra c-q.i ricordiamo quel- secrezipne, 1a quale si va faicendo sempre più li .descritti· da Gu.ichard, ·d a Stems -e da Roab·b ondante.· 1/inferma 'avv·erte, il). quell'epoca, h t d N Bl la sensazione di qualche .cosa di estr.aneo, la e a ' · a eugass; da' anch e, nell'anno dopo, qùale ostac~la l~ respirazione della fossa nai oasi di Gau.cher, di Bloch e di Nathan, di sale .sinistr~ .s enza provocare dolore. A metà ·Menzel ed altri ancora. · dicembre, la:'sensazion·e ·come di corpo '~st{aneo Per tali osservazioni, ricordate, nell_a 'stati- . si è fatta: sempre più a:cieentuata; ì fenomeni stica .d i Ramagnini (1907), qllesto A. riusciva a di 1s.t enosi si rendo1no\~più m.anifesti, ed i fatti _,, çatarrali aumentano di intensità, OO·n produregistra·me -complessivamente sess·antasei. Egli zione di -secrezione muco-purul·enta, molto aggiunge nel· ..suo lavoro due inter.essanti os- spesso striata di san.g ue. Mano mano eh.e tutti serv1az.io;nii personali. .e ne .r i·cor.da qual.che aJtr~, questi disturbi si ·accentuano, vi·en.e 1notato dM come• quell~ di Berta:relli. Stancanelli pubbli- p-aJre·n ti un progressivo ed. aprp·arisc· en~e deperimento della paziente. L'i'nferma si sente deca nel 1909 altra ' interessante, osse·rvazione, bole, .s possata, ha aspetto anem1co, ~cusa studiata nella Clinica dermosifilopatica· di Na- qualch.e volta ·emicra:Dia, · 1a quale si esacerba poli. Altri sedi·ci casi sono stati riaccolti e pub· s·p ecialmente la sera. Non V·engono notati rialzi bli·cati da i ·enoble e· ·qua1ch~ altro aricora da te'rmitci. · · ' Gaucher eda Boisseau, da: Louste e da Nathan,. ,· Al di fuoir i ·di tutti questi disturbi, interpretati come consegue:n.za di corizza ·comvne, nè Pertanto si può calcolare che, attualmente, la ragazza, nè ~ parenti si ·'accorgono di altri il n.u m·ero complessivo idi sifilòmi ren,Q_,onasali sintomi o manifestazi oni conco·m itanti. Gli inudescritti ar·r iva quasi al oe-e .ntinaio. ' tili tentativi <;li trattamenti gener~li e locali, · · adoperati si·n o. ai primi di gen•n aio 1916, .s pin·Pur non escludendo la p·ossibile e&~tenza di , gono i parenti .a fare o!sservare in Clinica l'inaltri ca:si di .sifilomi ·~ndo,nasali n·el passato, ferma dal prof. Citelli. . il fatto che anche oggi, {.cion i mezzi posseduti Stato presente. - L'ammalata è di costitudalla .rinoiatriia e con il sussi;dio del labora- . zione piutto.st0 •r obusta, ma ha aspetto so'tf~· ·1 1 ò d · · · . ·· · · rente e pall·ore della cute e delle mu.ços.e visit onQ, I qua e pu re'll• ere p~eziosi Se~izi per bili\ respira con difficoltà dal naso e preferisce svelrure sinr dall'inizi~ le .manifestazioni pri- sta~e a bocca aperta. · marie endon.asali della sifiltde; specialmente L'aspetto del naso esterno è quasi normale; nelle fG>rme· ·di 1ditficile , diagnosi clini.ca) il nu- è appena aprpr.ezz~bile. s?ltanto una lieve tumemero delle osservazioni si mantiene relativa- f,az1one ·d ella narice s1n1stra. . . ~ · . ·. . . '· · . L'esame della fossa nasale .s inistra- m.ette m mente scarso, .c1dnfer~·a il gili.diz10 di mass·1ma, evidenza una neoformazione impiantata sulla espresso da Fournier, d a Brunon e .da quasi parte antero-inferiore del setto nasale. I catutti gli AA. ch·e si sono occupati dell'argo- ratteri morfologi.ci sono •essenzia.lmente r:appremento ritenendo la mucosa nasale come sede sentati da queste particol.arità. La neoforma'. · . . . . . . . . ·ztone si p resenta .d i, oolorito leggermente ro~~r.a 1d1. lo1c· al:zz~zi~.ni ll1 et1che. 1niz1ali. L~ per- . seo, a superfi,cie q;nasi liscia e e.on larga base c·entuale pero ,d i s1filo-·sclero1si del naso in .al- di impianto .sul setto; è di forma allungata, cuhe statisti.che è alquanto alta. Munchheimer ellitttca, con il diametro G>rizzontale (dì circa · eleva al 4 % il num·e ro 'cii tali lesioni. 3 cm.) più lungo. Non suscita dQ!ore il tocca0 . • • ' • • m ento c·o n Je .dita, il quale rivel.a una consi• • 01 5 A~ch~ Vignolo-~u~at~ ammette il 1° ~di sifi~ 1stenz1a duro ..·elastiioa,1 c.ondroidea; lo specillo ~omi de_l naso, mentre, secon1do Lenob1e, 'essi . n on si appr·o.fonda nello · spessore· della sostan';' sta.rebbero nel rapportq .di 3 su 100 . sifilomi z.a. :E: ·da n?twe ·C~e, al ptù,. lieve to~amento, extragenitali. Ma è da notare che gli autori essa sangmn.a facilment~, ma . n1on in ab~ondanza. L'aspetto della lesione ricor.da, a prima h ann ? t.enut ~ ' c on t o ano.h e d·ei· 61'fil orni· su~· t egu~ v\sta, qu~llo ·di un _2olipq sanguinante, dal quame,nt1. _esterpi della 1regi.9ne 1 del naso, · s1filo~i le però <;liff.eri.sc·e, c.lini·came·:nte, .s opratutto · per .che: .secondo le descrizioni ·di Aimé· Martin, di -I'impi.anto ·a larga base. FoJr~iet, ·ec.c., si possono riscontrare in vi.ci. All.'esterno, la. ·p ressione ·ed il toccamento eser n.anza delle narici 0 ai sol.chi n aso-labiali. Ma c1tat1 ·s ulla _.cute del naso, non J>rovocano al. t . ' cuna dolent1a. \ 11 .riferendo1c1 soltanto a e ' ~o~:qie ri~oon ra~e eul:, -Si nota ..inoltre all'ispezione, e sopratutto alla la mucosa nasale, le statist1che .di Fo"Qrn1er,: id i palpaziò·n e, un gr.osso· ganglio linfati·c·o ingo-rS't ancanelli e di altri, ~bbassa}\o notevolmente gato; ' poco av.anti l'angolo sinistro .della man'la per.centuale .s ino a ridurla al o, 32 %. d~bola; ganglio il quale è. indol~nte e spo.stabile, '. .. . . . d1 forma allungata e di consistenza piuttosto Quantunque il .s~loma in~ziale della. ~u. cosa dura:: la ieute che l o ricopre è di aspetto nornasal.e non ieo;st1tu1sca 11na vera ' rarita, 'C•re- ni.ale. Non 'Vi ,s ono altri ingorghi ghiandolari: diamo util·e fare con·oscere due nostre osserSull'ambito cutaneq, un esame aooùrato non · · riesce a mettere in riliev.o nessuna alterazione vazioni, • • •~ I . ' ~3) CASO

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e nessuna macchia iperemica (s.pècia.Jmente sul L'ammalato è febbii.1citante : la températura ' toraioe) da fare pensare · ad una roseola. si . è elevata .cop.temporanea.mehte ,c on l'insorIl tumoretto viene asportato per i..nter.o, pro- ge:rie ·dei fenomeni descritti, e presenta esaoerprio alla sua base d'impianto, con l'ansa fred- bazioni notturne. da: siha scarsa emo·r ragia. · · L'esame endoscopico rilev.a forte stenosi naNon si riscontra nessuna alterazione nel ri- sal.e a sinistra,. In corrispondenza d·el cornetto manente della fossa nasale. inf.eriore, sulla testa, ·s i nota una zona .d f muIl matériaJe, .che .ricopr.e ·1a _superficie ·della cbsa erosa, ri·co,p erta ~a spesso essudato bianlesione, strisciato ·s u vetrini porta oggetti, :vie- castro, fibriI\,.oide, il qual.e si -d istacca conmolta ne p1reparato pie r l'esame batte·r ioscopi·co. ] difficoltà .con cotone montato: tale tentativo preparati, colorati con il liquido di qiemsa, provoca fuoruscita di un po' di sangue .. Il resto lasciano osservarie rare forme di trepon·emia / d~lla ·mu,cosa nasale 'è lievemente tumefatta e , pallido di s .c haundin, insi~me ·c001 numerosi congesta. · .. . 1 le ucociti polinucleati, più o meno alterati, glo"Nella- r egi·one rµentoniera si p1alp.a no alcuni buli rossi e c·occhi banali. . ' ga.nglti linfati·bi duri, ap!prezzabili sp,ecialmente • Il .tumoretto, sottoposto all'esame istologico, a .s inistra; ' ind"olenti, spostabili. Non si risconprevia impregnazione .argentica, secondo Lev'a- tra altrq d1egno di nota. di ti, m ette in rilievo inteI'lessanti particolarità\ La }es1one, acic ompagnata da febbre, fa penNei preparati colorati ·con il Giemsa, in mezzo sare di p.iù, in principio, ad una f(}rma difteal tessuto infia.mmatorio che costituisce il si:fi.rica, pure non escludendo il sifiloma i~izial·e loma, esiste verso la parte cen_trale una zona a tipo ulceroso-difteroide. ' di tessuto in via di disfacimentò;' .c ostituita da · Dato ·ciò, anche .come critetio diagnostico difelementi linfocitici e . . polinueleati, tra i quali ferenziale, si prati.càno, in due giorni, due sono nettam•e nte visibi1i forme a .spirale tipiche ' iniezioni <li sie:ro .a ntidifterico (in tutto 3000 U.I.)> di treponema. Queste si differenziano perfetta- le quali ~on modificano affatto le condizioqi rri1ente, p er 1a forma e per il volume, 1da;1e fibre locali ~ gen•e:riali dell'amma)lato. . \_ , connetti ve, che, .per quanto ·esili, sono volumiIn base ·a tale ris ultato negativo si fa dianose risp·etto al germe . patog.~;no, per quanto gnosi sicuf.q. df les.ione sifilitica. Difatti dop10 anche esse impregnate daJ. nitra to d'argento.. ··ci:nc.a tre settimane ·compar.e ·caratteristica· eruPure nei ·preparati non\ 00lorati, .c he haf!no zione di roseola sul torace, 1a quale c·o nferm.a subito la sola :iJnpr1e gnazione al nitrat0 d'ar- che l'amm·alato è sifiliti·co. • .. gento, .s pi1cca con evidenzd 11',abbondanza di , Come;· si sa, le lesioni sifi1iti.che primarie tali forme a sp.irale, che r·appresentano caratdella mucosa nasale possono assumere: 1 una i eristi,ci trepon1e mi. Attorno alle lacune liniatiche i treponemi · forma erosiva..idifteroì•de, .com.e nel nostrd se- · sono numerosi. La neoformazione vasale e la condo .c~so; 2° una forma ·neoplastica, come nel ·notevole iperemia· del tumore spiegano le emor~ primo .C~so descritto; 3° una forma iinpetiginoiragie alle quali da'Va luogo il loocamento. · Viene diagnosticato, quindi, un sifil oma na- . de, ..molto ,più rara e di diffici.le diagnosi clini.ca. sale e viene prescritta la cùra me·rcuriale. La Tali forme sono state descritte dal Fournìer famiglia della .paziente, -ch e ,t'i n prin·cipio· ri- come le più .comunemente riscontrate. La lemase meravigliata della ,d i.p.gn osi, un po' alla • volta finì co·n il confess are »eh.e l'inferma viveva / sione priitlaria della mu.cosa nasale si può ,a c- • da prin·cipio a· uri ~enso di bruda alcuni m esi a contatto con una ciagin.e tta çorripagnare • che portava in braccio ·per ,buona p.arte del ciore e· di prurito, ·eome avvi.ene nella corizza giorr10. Questa bambina era una er edo-l.u.eti ca aèuta, sintomi che hanno· richiamato l'attencon manifestazioni in atto sotto fi6rma di placzione ,del Moure, di Marchand -e di Spencer. che perianali. nasale e Dopo circa due mesi intanto l'inferma si ri- Anche la vo.ce può "acquistare timbro ,. presenta a noi, in Clini.ca, ·con. notevole grado oltre a èiò il pp.zjente sente co~ e un corpo di anemia e di stanch·ezz.a. I parenti confes- .estraneo nel naso. Questa speciale sensazione sal)o ,c he la cura mercuriale prescritta non era stata eseguita, . perchè ancora non m olto per- per Richard d'Aulna y è un sintomo costante nelle· lesioni sifilitiche primarie della mucosa suasi de.Ila diagnosi. La R. \Vassermann, eseguita in questa epo- nasal~. Talvolta, ma so1ta.nto in un caso deea, dà risultato nettamente positivo. Si con- scritto da Morel Lavallée ed in un altro di ferma la diagnosi e si insiste percliè l'ammaStanc~elli, è stata notata se~ezione s·anguilata incomi!lci subito a •cùrarsi con il mercurio. nolenta. Anche il naso .esterno può presentarsi , CASO II. - Uomo di 30 anni,- da Catania. Ac... leggf}rm ente ·arrossato e tumefatto :_ Ienomeni eusa da alcuni giorni dolori, a tipo n evralgico, .a.Ila m età sinistra della testa. _Il dolore, abb.a- flogistici i qt1a)i possono estendersi alla facci a ~tanza intenso, si · pa·rt~ dalla parete· _esterna il Thibierge, il • e su .cui richiama l'attenzion.e . d ella fossa n·aS)lle sinistra e si propag,a a tutta qua1e dà il nome di lin.fite erisipBlacea alla inla metà corrispondente della testa. · Conten1poran.eam ente alla emicr ania, è- in- filtr azione. phe può acco,mp agnare la lesione iniziale. \ ~urta intensa corizza loca-lizzata a sinistra, la qt1ale ha prodotto in pochi giorni, un'oclusione UI}. carattere clinico molto importante è l& quasi completa della fossa nasale. presenza di uno o parecchi gangli satelliti, du- . A tali di tu rbi si è accompag11ata secrezione ai erosa abbondante', quasi continua, ed ogni ri, .elastici, ed indolenti e senza tendenza a1Ja. su:i.lpurazione, n ella r egione• sottomascellar& tanto un po' ematica. .. · 1

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A:r).rche lo stato. di al\ém.i a, che ~ tipo neo!}lasti.co è stata confermata dal resuole accompagnar.e le lesioni sifilftiche non . perto batterioscopico e dall'esame istologico curate, in.sieme coi caratteri ' locali, ha notevole del t11mor.e asportato. · . importanza. In.oltre è ·da notare l'emicrania, la s·e non (lv·essimo prati.cata la ri·ce:rica per il ql1ale è stata; osservata in qual c.h e· caso (Moti.re, treponema,.. si .s arebb.e , .. . . potuto pensare anche,St~anellf, 2° •Caso nostro), con puntò di ifra· per l'aspetto· dell& lesione e per il suo punto diazione ·corrispondente alla' lesione, Kia dove ,di impianto $Ul setto, un po' al polipo sangui.si propaga alla m.età corrispondente della te.sta. . nante. C'è però da notare che la larga base di .: ' . La sede del sifilom.ai è quasi semyre sulla . impianto escludeva ~quasi la po\ssibilità di un parete esterna dellé fos se nasali, . esso può polipo sanguinante, il quale, gen.eralmel).te, è an·che impiantarsi sul setto, come attestano al· 'impiantato su un peduncolo sottile. Anche l'incune osservazioni descritte (Maur e, Stancaniel- gorgo delle ghiandçle sottomascellari ed. il ' li, ecc. ed il primo caso no~ro ). grado rilevante di 's possatezza e di deperimen.. , . Quando- il sifiloma è accessibile alla p.alp.al to,' che produce generalmente la lesione sifilizione, si può con~tatare eh.e esso è di consi- ' tica, non sògliono ..aver$i ~el polipo sanguinan- . stenza piuttosto dura, c~mje di un rialzo carti:. te, mentre sono mol.to frequen~i nell~ lesion~ lag~ne.o. Generalmente ~serva tale àspetto sifiliti,c a. · ~per un tempo più o m en o lungo; può avvenire Data.. 1a larg~ base , di impianto e l'aspetto I . . però1che in qualche puntp la lesione incomin- ~ un po' granulomatoso della neoformazione, si . . eia a rammollirsi in seguijlo aid ul.cerazione. _Il sarebbe potuto pensare anche al sar.com.a ed procèsso infiammatorio, .esteso alla mucosa vi- al carcinoma. L'insorgenza però troppo ra• cinéi, •conferisce. ad essa un ·color ito rameico pida d·ella nepf9rmazione, escludeva, sino atd a.c.ç entuato. N·el decorso 1il sifiloma ~ndonasale un certo punto, la diagnosi di t·u more maligno. b .a éaratteri pressoch è u guali a quelli di altr-E! · Il car.cinoma poi, che.:._suole ac.c·o mpagnarsi ad parti· del corpo. E sso scoinp.are poco a ·poco, ad1 ~ite, molto difficilmente si sviluppa in età • mano mano che la mal.attia si avvicina al pe- giovane. . · · Nelle sud.e tte con.dizioni1 il reperto batte.r iorfodo se,condario, ·e può non lascia re nessuno indizio di sè, nè .provocare alterazioni .gravi di- scopi·co e quello i~tqlogi.Co, quando sono postruttivie·. La perforazione del setto, che fr.esitivi, son'o un mezzo prezioso èhe assi.cura la • que~temente si avvera come conseguenza di lediagnosi, altrimenti nel dubbio si dovrebbe sesioni sifµitiche terziarie, non· su ccede mai per guir~ il d·ecorso, in attesa che si1 sviluppi un .l a pr.esenza di Uih si.filpma .p rimitivo; ÌVlpian- sifilo derma .e, qUallldO w1esto, . come alle volte t ata sulla mucosa del setto medesimo. • suoèede, non. si ha, ·Si rimarrà più o meno fo rPer il Marchand è ~rroneo quanto ha ere- t emente inc arti: duto di osservare Julien, il quale attribuisce La R . Wasserma.n~; quando è positiva, poad un sl.filoma primitivo l~t1lcerazione del setto treb.b e anche giovar~, ma, a; parte ch e essa nel- . osservata in· un caso. , la sifilide, . tante volte non .è positiva, si doIn base ai suddetti d.ati locali e g.enerali si vrebbe in ogni caso aspettare 'qual.che mese può sospettare fortemente o ·d.iagnosticar.e 'v.na p er chè l'organismo sia· messo in condizioni di · sifilo-scl.erosi nasale, an che quando non esisto- dare la reazion·e. n.o manif·e statJoni second.aH·e e la .a.namne$i è In base an.che ·ai nostri casi, · noi concludfa• muta. \ mo, 1r ichiamando l'attenzione sulla utilità praOra,. n.ei nostri c ~si, esis~èvar;o al(\uni carat- ti·ca dell'esame batterioscopico ed istologico, • teri clinici .in~eressant!J i quali faceva~o .pep.- assai interessante quando, com e n ella nostra sare alla s1fil1de, anclle sffil.ì.a l'esame m1ero- · inferma, risulta po·s itivo. scopico. P.erò la torma -difteroid.e spesso, ·s e .è . · Anch e il .criterio terapi.co, (iniezioite ,di siero accompagnata a febbre, f.a pensare an.che alla çi.ndifteriieo) quando .clinicamente c'è d a sospetdifterite: allora un ottimo criterio clini.cQ- sarà -· tare una difterite nasale, rist1lta di grande uti- } ~ . il ,criterio ter.~p ico, m.eglio ip.iettand.o il 'Siero lità pratica (2° n o.s tra caso,. ~ antidifterico, come nel....-n9 stro 2° caso: , cosi, in Sull'argomento ~i .consultino i lavori sepoçhi 'giorni, si chiarisce il dubbio. guenti: Si capisc'E} però che, per la diagrio& di sicu(1) RA:foGNINI - Giornale ital. cfell.e malattie re~za ha grande importanza, quando è posiveneree ·e della pelle, 4.1907. tiva,_ la .ri.cerca dei treponema, s~rv.end.osi di , (2) VrGNOLO-LUTATI -. Giornale ital. malatt. ven, ...:un p.o' · di ie ssudato o di un pezzo di tessuto CO· . · e ""d.ella pelle, 1903. m~ nGi abbiamo f.atto n el 1° caso. Difatti, nella (3) STANCANELLI - Giorn. intern. delle Scienze mediche, 1909. prima ammalata, 1a diagnosi di si.filo-sclerosi • 1

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(4) NEUG~SS - Zeit$Ch. f. laryn~. rhin.' 1908. . (5) GAUCHER, . BLOCH et. NATHAN. Ann. des Ma. ladies ~ veneriennes, 1908, (6) SIEMS et RocHAT - Rev. hebdm. d.e 1aryng. otol. et rhinologie, 1907. I

. APPARECCHI.. E STRUMENTI NUOVI~ ~

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vedere l'oggetto d.a a.ffieamare e sta obblig.fl,to di lavorare alla cieca; il modo in cui avviene la d'ivaricazione ·delle punte preneiJili della pinZa pigliatutto, fa sì che i tessu·t i attorp.o all'oggetto da 1 afferrare siano dolcemente spostati, mentre la pinza ·circonda l'aggetto da afierrare ·senza spostarlo.. La descriziO'DJe derl!la pinz.ia nte rrenidiell'à ,a ncora più evidenti i vantaggi e la .semplicità.

, 'Pinza pigliatutto .

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per il .prof. ANGELO L. SORESI .d i .New York ' f attualmente1chirurgo capo all'Ospedale milita· , re «Cavour» (Vercelli).

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\ Il .n ome \dato al1a pinza qui 1descritta ne :eompendiia le fu.nzioo.i e vale .come gi usitJifì,caziotrue• ' .' . della sua presentazione .al pubblico medico. La. ' ' funzionie d~l·Lai pinz,a pd•gli.atutto è \ quella di po,• I ter ij,fferr.are e ma!lltene'f!e qiUia.lsiasi 1og.g.etto, Il r ' I qualsia la cori.formazione, la consistenza e la I .., l10ca1i tà in cui si possa trovp..:rie I' 01ggiooto 'S tesso, , A ,, perchè .essa .si .a.datt~ _.a:utomaticiameint~ a qual... $ri;asi ,ogg.etto qualwnque ~ .si:a Ja. f.orma, l:a 1con( ì ~ silstenza e qualunque si.a la località :iin ieu:i sii \. ' . ,, I trovia . .cosi e~sa sei~e ·al'l'e1strazio-ne di qu,aJ:sà.1aisd. ì • oorp.o $tranie1ro, ad ;afferrare -tonisti.J].J~, calco:li 1 • ) , tampoolli, ecc.. E ss_a ha reso ·t ali 1e tanti v·am.taig1gi ,, a1lo scrìvei.l1Jte ·e rud aJtri, da farla ritenere uno ' I • degli ·strumenta. quasi indispe1iisabdli neU'arma.- ' , J r ' • mentario del più modesto medriico. • • \ ( • Il v~lor,e deJJa p.inza ,piglILatu tto dllip1en1c:1e dia • J t que,s te CIU;a1ità : data la sua soittJi.glie.zza, 1essa I .... può .esere irit:rodotta .c ome Ullla . s·onda .m qual, siasi parte del corpo, perèhè può essere piegata • • in qual,186..asi modo seTuZa ~peT'.d1e:rie b1enc.h è mdmti.;- . • , mame,nte la ,s ua f 01r za pif.ensile, qumdi può sier- , ; F, I P.•1 vire tanto .p er l'es.trazi:orniè idi t1n ~co 1ripo' .stran•i ero ...... '' • ( d~l faringe, dall' esofag.o e dalla trachea,· come Fig. i, 2 e 3. · Fig ~ 4. per l'es1trazà.one di un .s equestro osseo, ad·ooe!f'- }>arti componenti la Pinza pigliatutto: Pinza chiusa~ Fig .• 1-: - C4micia esterna. - Fig. II; pio dalla coscia· o dal _braccio; qua nto più irreMolla. - Fig. III. - Asta interna. con \ pun\e prensili. · . / golare è la forma dell'oggetto, tanto più fa• cilm,o ote e ·Sli.curiame:nte è .n on sol10 ra.fferrato ma • . Essa è -000tituit~ dalle seguenti pairti: s aldamente tenuto 1d1alla pinza. pii.gliatuito, per1° Unà camicia esterna (fig. 1) fatta· di un chè, ·.come si è detto ,sopra, Je suie punte si aidattub.o di ~?ile ·o di otton~ mol1e (a) 1a pareti il tano at1tomaticamente a qua1siaisd irregol'a:rità, se nza ch,e J.'.o•p eratore 1d.ebba anche miinrim8JIDemte più ·sottile possiibile della lrunghezza di circa, proc ur~rie di afferrar.e 1'0gg1etto in un modo . cie1I1timetri 20 1e del diametro dli oirca 3 mill.imètri 'a -cui € saildato un tubo più largo (b) della pi-uttosto .che ir.v un altiiq, p·erchè anohe ID!éi oasi lur1ghez.za .di circa ·Centimetri 6 portaTute esterin cui l'operatore non veda l'oggetto da afferra1 l"e, la pinza p1gliatutto 1o afferrerà n.e~ mliglior namente una stanghe~ta trasversale (e). Zo , Una mo1lla .di acci,aio ·della Lumghezz·a di modo P'OSsò.bi·l e assoJ.utatmente .automatica.m.1errute centimetri 6 (fig. 2) e di diametro proporzionato e senza che l'operatore abbia a fa re il benchè mi.nimo sforz 0. Le branche della plinz:a s0J10 tal tubo ,c he devia ri-oov,e rla (fìg. 1-b). . l • 3° Un'asta _inte1m.a lfìg. 3) costitwi.ta dlai un fa tte in m odo ch e ~iv.a.ricaino do.lcemen.t e ii testubo o fil·o di metallo, rame od ottone (a) alle S l1 t i ch e ci·r col1ldano l'oggetto, da affrer~re, evicui ,eatra:rnità sono sàldate da una .p àrte tre t ando così facilmente id i affe nrare insieme oon punte di acciaio (b), l 'altna e tnfìss a dn wn'asta l oggretto, anch e parte dei t essuti -ch e lo circondi me.tallo (e) de:hla lunghezza di .circa 3 centida.no e ciò anche quando il ·chirl1rgo n on p os sa I

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}lletrli· '0 di diametro leg·gérmernte infeni-Olre aà • d'iam:retro del fJubo più largo della camdcia estema (fig. 1-b) terminante con un bottoncino (d) per l'app-0ggio d-e-1 po1lli·oo. ;pun;te d'·acciaio sono 1deila lunghezza di rcdir.ca 6 eentiimetr.i, sono saldate alla e&tremità del tubo (fig. 3-a) ~ veMo 1a roro meta rvate nel mod·ò iJLI,u strato dJai1la fig. 3-b te:rmilllam.do com un sem~Unicòmlo m0t1to 1a;cuto. Il filo d'aooiai<;> usato ·p eoc- quie.ste · punte dev,e essere quanto più ·Spesso è possibile far.e passiame aittrav·ér.so lla camicia este1rna (figura 1-a) ed es~e ·di v~ro 1acciaio moltò ela-

punte sull'oggetto da aspo~are, che sarà così facilmepte afferrato. Non vi è bisogno di fare alcuna attenzione al come l'oggetto è atterrato, le punte si adàttano automaticamente a:ll'ogget-

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Fig. «5. La. Pinza pigliatutto come porta. tampqni.

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. Fjg. 5. Pinza aperta che afferra un oggetto .

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to stesso e lo afferrano dove esso presenta dei punti pren_sjli, come dimostra la figur~ 6 e seguenti. ·· •

sti~d t0 duro. Le parti 1cieJ1a ·pinZJa .ri.rundte • e la p•im.za .compio sta ilntro.d ucetndo. Je1 punte dJi a:cciJaio (fig. 3.-b) neltla mo.11a (fi g. 2) sell1lZa. che le pU!Ilte fUOri10ISIC.amJO e qiUi·n9Ji si,, mtrodluoo la ·mo.1Jla stessa nel tubo B della Clamic.da iesteima (fig. 1) .e si spinge fino a che t~tta l'asta A della • fig. 3. sia introdotta ne1 tubo A (carrnicja, ·eister. .. na) 1de1la fig1. 1. Le figure 4 '~ 5 ~ositr.ano lla pinza comp1eta chiusa ed aperta. "" I P.er far.e funz,io1111aire la pinza, 'ba:s,t a p:riemere c-01 p.olltoe su~ bottoncmo deli'a;sta inte1:rma, men• tne lo is trumento è tellllUto :f.ra l'mdtice ed 11 me... dlio .appoggiati ahla sta:I;l!ghe!t ta tDasv.ersa1e ootne F.Jg. 7. ind:iqa la fig. 5. C.i 9 faoem·do .sa SJ»iin.ge in brusiso . dimostrano il modo in cui la Pinza pigliatutto l'asta interna a 1cui sorno rs a1date 11e .p iu nte .dii Iue illustrazioni afferra i varii ogg,e tti; da notare i vari modi in cui può a!ferrare e mantenere saldo un bottone . aéciaio, le quali,. data la loro curva e la loro •' elaisticità, si a;pr.01110 mami mano che sonio sp,m te La pinza può essere costruita di qwalunquoe in fu1oni. .dJiv·arioandto1;i, tessuti. Quà.n~ l"ogigietto è circondato dalle punte di acciaio, si rilascia drl.im. enstione con tubd. di dri~tiio piccolissimo la pressio!I1e nelJ'aiSlta d·n tema ed allona lva mol- per estr.azione di _-c0011i etra.ni·e ri piccoliSSimi o la riporterà in alto l 'asta stessa, chiudendo le come porta tamp·oini idi drimetn1si·Olllli .p ioc-O!lii.ssdm:e, 1

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IL POLICLINICO

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le _diive·rs-e plartJ e qulllidli. ri.còmp01rla, come si è spiegatò pciù /SOpil"a. , La ·p tnza pigliatutto aff·er.r.a quiaJunqrue oggetto, qualsia la sua forma e consistenza, ed

Di alcune recenti questioili sulla contagiosità, I I .. a proti assi e la tera~ della. pertosse.

ha il ViMltaggio

L'A. richiama l 'op.ini,0111-e di ~lcum 'autori 1condo i quali .si tratterebbe nella p.erto~e· tli

SUNTI E RASSEGNE. ' •

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l'o,g g.etto è drregiolar:e e pìlù facilmente e sioul'\a:ni.einte viene affe·r rato daila pfuza: La pinza ptigi1iatutto è stata ·èLa ·IllOi e d·a altri tJroV1a.ita utilisSiima nieJ.il.'€Strar~e qualsriasi (!.oripo1 st·ranLetro; lo iSCrii.v,ente ha est:vatto .co·n essa noilll sol.o cor!l>i stramri.efli.~~ quia.l!i troviamo in ·Chirurgdla di gue~ra, ma ha eis tratto coo giriafilde· facillità caillc;oili veséicali e calcoli bil{ari, nonchè una moneta dla un centesimo dal1a trra·chea., un t'am'P1onci.n o • dri. coto:nie -caduto neJ.l '·'u retra ,attraver.so l 'u,r etroSCOi p!Ì.O e iche Jl:O!ll sfi. ·riUiS cd.V•a :ad 1estrarre COtn al• trri. :iistrum,o oti. ·D1ove la pinza piigiliatutto è detlla massima ufJLltità, e crediamo aompiia veramente un lavoro uni100, è neJ.l'estraz<l.o.n.Je idei col'p[ Sit!'latniell'i dal ceTVello e .dai ·p iolmollld.; i·nfattJi. essà d!atà 1a .sua soit tigtliezza può essere usat a come l1Ilta sonda e srpeci.Lalm en.te so•t to J.'az1om1e ,d ei :nagg·i X quando con essa ilJ cqrpo strani.ero è toccato, b1asta apmgiere dolcemente l'asta mterna portcµite le punte, pel!'chè il~ corpo stesso sia Sli·OUramente affe rra.t9; dici1am.o ia pr.orposò.to 9i spimg,~ <lolcemffi1te l'.asta interna, pe1r ohè '.Sle qu1esrta I . è spinta dolcemente, le punte -cl)e sono adq.uan:to rie:uirv:e 1g.i:oopo at·to~r.no all 'oggieitto senza spo-· starlo e qurundo s:i lasciia .agire l,a mollia dn m'o do che !I.e punte s.i chiudruno, 1'01g ge·tto ·sarà sicuramente 11aif1e rrato .dalle pu:nite stesse. Altro giraDtd-e vantaggi.o della pdm.z,a pig·Jiatutto è la .g.r1anicle .sempli·cità 'della st1a costruzion·e che la rende pratica perehè solida, sterilizz·abdle ed adatta ia qualUJlJqrue biso,g no, i.in . :tatti b,asta ch·e elS!Sa Sii.a costruita dli tubi() ,di ramie o di ottone molte per-0hè pbssa pd.egrursi a vOllontà del cbiru·r go e servire per qualunque u so per tutti gli or• ~ gami. C1ò Sii essa è 1C'Urvruta per aff,eirrare corpi stJr.anieri stituati. nel-la triacbea e nei bronchi, per aff enrrure ~e toilllsille nell' eseg;uire la tonsillecto:rruia, nell'es·t razio·n e di caJ.coli biliari o V€· SICi·c ali e nell'estrarre- un corpo straniero che fosse caduto nel cavo pleurale, ecc.; essa costituii_sce il migliore porta ta.µ ipond irruna.ginabile, per tamp1ooil. dli qualunqu e dirnen1sion·e, dai più piccòli da pass:1re attraverso uno speculum auriculaire ,ad esempio, a l arghi tamponi addominali, ed è utilissim,a p er introduirre giarza o co... tone attraverso l'uretroscopio, il proctoscopio e t.11tti gli altri strumenti t1sati per ·endoscopda.. 1

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infezione puramente psichica. Egli cita quindi l e sue 18 tatisti·che b3>Sate sotp•r a ampi-et ois se·r vazioni,. daJ.1e1 ,qruali risulta che1 n·e l ~1. 7 % dei 1c asi si trattava ·di b3mhinli soitp i, d .u e ~­ ni;. 5 di questi .avevano dai 14 ai 26 giorni di

vita.

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0rbem:e, il voler .sllrpprorre .che in questa tenerissima età (allorchè sonnecchiano completamiente .e il -sen.s10 aqustiioo e quello vii&ivo) , sia ne1c essaria un.a marcata • diaposdziO!I1e n.eru.rOIPat:iJca, péir.chè si .sv.ilUJp;pi illi1a pertosse ti- ... pica, e l'ammettere quindi éhe per avere degli .. acce-ssi tipici il bambino deve averli uditi e forse anche visti, è non solo molto arrischiato, ma anche assurdo. Ne si rpuò aunme,tteire p1iù .che/ altro ed esselDr zialmente un contagio psichico, qii provenienza ciqè dall'imitazione, dalia suggestioné, in · un soggetto così piqcolo, come è il neonatQ, quando tutto· tende a riporre tale infettività unicamente in un contagio vivo, che .esiste sempre nello stesso ambiente familiare e nel vicinato. Del resto 11infezione sì trasmette più co. m~neinente già• nello stato catalrale, quando non· è ancora possibile affermare là diagnosi; si c.omprende.,.quindi che non si possa ascriver.e · netevole importanza al fattore psichico dell 'infezione. La conicezione poi chè 1a pe·r tosse sia da considerarsi .come una malattia ne,rvosa o co.me la reazione dei soggetti neuropatici di fronte a sviariate affezioni catarrali delle vie J:"espi.r atorie contraddice al fatto incontrastabile ' . . dell'immrunità pemnanente 1che, di solito, ·s i .acquista dopt> .superata una violta ·la mallattia, · e cO'Iltraddi,c e an.che alla diffusione eipidemica · di ess·a. T.ale àsserto viene .p oi ·riba.idito dl&l fatto dellla grande frequenza della malattia iin ba.m bini sot:to i due anni d'età (statistiche dell'A. di Luttinger, di Parkinson, ecc.). .. Con ciò non s'inten·d.e· certamente escludere la coilljpartecjjpazione del sistema nervoso, l~ , quale viene dimostrata da al tr.i frutti, come l 'i.tnpronta caratteristica del parossiiSmo icon l'apnea e l'inspirazione sibilante, la concomitanza di altri -sipasmi o di alt:('i sintomi inter1

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MEDICINA.

(Prof. O. C~zOLINO. La Pediatria, marzo 1918).

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o oon tubi più larghi a · se-Ocmdia degli usi a oUJi è destinata; le di·r niensioni da~ -pd.ù oop,r a serVO!l1o per µna pdnzta piglri.:atutto dii ·uiso geneirai1e. Per puJr.i.re 1e dli.verse parti della ipdmz1a basta ;

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SEZIONE PRATICA

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pretabili per una 1con!temporanea affezio1I1e d·el vago e\ del ri1corren1te. Appartengono a quest1 ultimi gli sp,asmi ·respiratorii, il laringospa• smo, tàchicardie, aritmie, vomito. Inoltre le psicosi, le svai:iate paralisi , l'ipereccitabilità nervosa galvanica, · ecc., deporrebbero in favore di · CJ1lest'ultima. . Quest'ultima però è da .inte.r pr·etarsi' più che uria compli canza, un vero sintomo della pertosse. La concezione aprioristica e specul ativ~ d€llé1· natura psicogena o n eurogena esclusiva P sommamente, peri·colosa, a.nzi fatale per la profilassi. Il frutto rbe nei neonati gli accessi di per, tosse non si presenta.no nella· forma .tip-ica, ma' à forma asfittica, non proviene dalla presuppo• s•t- a mancanza del fattore J).e'uro-p·si1co geno, m a r dalla 1conformazione a n atomica 1deilla lartn1ge infantile e .dalla maggiore ristrettezza delle v.ie aeree nella primissima età. Indubbiamente 1a pertosse è molto contagiò, . . sa sin dal primo periodo catarrale avanti la . comiJ)arsa dei tipici aoceissi, a lloreh è e.ssa non è .ancora dia1gnosti-camente aocertabilel. Quiindi solo die~r-0 un'esatta di·aignosi tpr ecoice pot rebbe ,att11a'r si un'energica .p·rofilrussi ·1contro la i1ertosse. · . Purtroppo però tal.e ·diaignosi è molto diffici• le; la linfoleucocitosi, la ricerca del b açillo. di Bordet-Gengou, forse anche 11n'a11mentata densità urinaria con a umento di escrezione dell'acido urico, éd anche unFt lieve 'ematuria • ch e precede i pri1mi aic1cessi -caratteristici ra,ppresentano i soli el ementi iìnd11ttivi, che p erò mal si p-re.lst~o ;alle esigenze del m edi.co ipratico. Oocorrereàbe ~che qui tirovaJre un elemènto di giudizio d1·agn ast~cio seJlljplice ed alla -nortata di tutti, come -n. e. l a c11tireazione alla tu.b ercolima. ' ' , La q11esti one d ella profilassi però non si limita sol o al bisogno di evitare la diffu s\onP del 1contagio, essa mira anche ,a rlconoocere . per qu anto tempo i l:jambin i pertossi colosi debbano rimlanere iisoLati dagli indivi dt1i sani. Ora .le ri1C.elljchel recenti sono veniut.e a sa.n• • · zionaTe .delle rniisure pro.f ilattiche meno restrittive 1cirea l a du·r ata dell'isol a.m ento. H an'Tl o c·Q'Iltribuito a . ciò srp1eiciallmente 1gli studi di In geb or g Chievitz e A. H. Meyer, second o i qu a li ~i ouò fissare com e limite massi1no ner l ' i~olarnen to di ta.Ii .infermi,. auello di 30 gi orn i da ll'inizio de'l period o deJla tosse accessi onale. . L a concezione puramelnte 1clinica emessa da \~il e sostenuta dal nostro V. Tedeschi, che l a .Pertosse non si?- contagiosa che nel primlo periodo catarrale e n efle prime dt1e o 1tve1settim,a. ;ne del ·periodo parossistico, t.r ova ora la con~ 1

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ferr:pa nelle aJccen~ate ricer.che. co,s ì 'Si' ,s piega che _i\. Czerny nelghi l a . contaigio.sità dell1a tipic•a pertoose e pel'lche la c0tntagio-s ità d1 ,tale ina13ttti a sia cosi marcata nell'a.II\bienté f amilia ' re, ,all'opposto di quello . ospe1daliero. Anch e l'esperienza dell'A. con!ferma ·a tale proposj lo le osservazioni di COmJ.:>y e di a ltri, non avendo mai os~ervato contagio O·&pedaliero, · da perto&S'.icolosi a lla 3a_5a. settimana; e·gli r1on l'ha nemmeno inai osse rvato ,a llo sviluppo di 11na tosse d·a imitazione a tip,o pertossoide. · Il .suesp osto ao111cetto moderno circa la con • tagiosità della pertosse non ha valore so1tan~o per questa, ma anche per il morbillo., scar1attin1a, ore.ochi·oni! in cui. il 1contag.io· è da te.:. rr1eflsi al l'esoTdio, non già al rd eclinrure. In omagg~o a tale concetto l'.A.. ha cominciato a rtcovPrare nella clinita'. .d ei •casi d 1i broncop neumonite morbillooa ciit1ando l•a f,ase febbrile dell'eruzione e·r a cessata apvena da 3-5 gi~rni :. ciò 1non ostante non ehbè. m ai a de1p 1lorar~ alct1n .contagio intern'O. . È d a ·è sclUJdersi 1ap.che l'esi·stenzla di portator.i di ge'I"Illi S1peicifici tanto nclle mttl!cosità o; ali e fa·ringeel dei convaìesice• ·t i di pertos·~, come di pe·:rsone aididette aJ.la cura dei malati. In conseguenza di qu'~ste n110.v e ricerche vanno modifica.ti anche i vigenti 1concetti sn ll 'i-: .s oliam.ehlo di eccessiv.a 1 durata:, 1che si im ,p ,olC1e a i baimbini pertossi.colosi. Grav·e è il danno 1, quandp 5i tro~ano nellkche que• s ti subisc6 no • tà scolara, poicl1è siccome i r egolamenti sanitari impongono l' et~cl'usi·oti.e dalla sèuola fino a qua1(he tem p.o idopo ·1,a totale1 ce1ssazione dell a tois se spasrmodiica, avviane sp1e sso che tali ba:mbini siano ooclu;si ·dalla 1scuola peii" l'intero a.inno sco~a$tioo.. . . Si imoone auindi anché ct'a noi l a riforma -' . de.i regolamenti saniiari,. insptrando1si a re. ce.n ti ·d ecréti danesi, ch e ;p1ermettono l a. riaocie ttaziona 'ciegJi allievi d opo .f. settiirn.ane di p ersi·Sltenza; d el perriodo convulsivo 1della pertosse. \ La, l rtmgia <1'urlat~ dtell1~l, pertoisse, •Che con la persist~~za del m i crorgani15mq ~pecifi­ 1 co: p11 ò invece essere spiegata con l'intervento del compònente neurogeno. E a questa circosta.nza 1ch e si deibbono attribuil·e anche ce,r te guari gioni, che hann.o d-el miracoloso, come P'· e. dietro interven•t.i chirurgi ci. P eì' t a le !'agi-one, viJsto lo scomp:arire della p ertosse dopo 11n adenoidotomia, alc1,lni hanno a1ddirittur8 con1si,gliato il trattamento 1chiru.rigic-0· della peTtosse! Fantastica ipotesi, .frutto di un erroneo -vagionarnento e di una più err.ata interpreltazion·e ·dei fatti. Moltò prob-aibilmente non son10 da interpreI

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gesti VU ( for~e a n che rec·j1)roca cli i11edici e pazienti !) qt1ei risultati 11t~lj cl1e, speci0.l1rrente cla. a •1tori it<tl\::tni, f11r o11q va11tbtti nella pel't osse CC>lla · a. cc inazion ~ .:ennel'iana. ,S ulre i stenza 1dello s tadio .:i1ervoso o }Jsicop:eno 1cleill a . p 1e1rtos. e è stata ri1chiarnata' l'1~tten­ zione di mO·l ti at1tori, e '"·i è s.eg'na.lata l'influenia be11efìca della 1e r:111i;1 ug:gr ~tiva, con la co rrynte fa.rac11ca col trçittar-nento !).Stico-tera.pico. Rientra in c1 ne. ta categoria la cli.n 1atotera.l)ia,, di ct1i ognu110 r·i,conos·ce J'i11 flt1enz<t fa,v·orevole i·n \ lil certo . p·erio1do della rnalattia, J11a ii on mai all'aome clel I) 1·o·ces>Bo. Esis a , d1111ql1e oltre a}l'agire l)e11eficamenté t1lle associnzfo11i ·batterie.be el prevenendo le complicanze 1Jrtorncopol1nonari ag1s.ce al tre sì ·i:A11 ..coeiffiiciem.te ne11ropsìcogeno , che soi;;tiene in · gene.rale i1 carattere spa.~modico clellé'l pertos·se1, nell1a seçonda f aise del .S llo pe1iod·o a:cc.e1ssd.onaJe· .. • Que ta stessa circosta 11 za s.1)iega a ltresl per·el1è i t o ssicolosj i giovano molto1 .anche di l111 am.b iente di fa.m i glia trair1q11illo e non faicil. ' m~:dte ·e1no~i'o·n 1abil e ed in1pression a.bilie,, che èotrlificialmente concorre ad esage·1·are l'int en~i­ t à ed il nu·m e ro giornaliero de1g fi accessi. 1

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CHIRU RGIA.

Lesioni della vescica e d~ll'uretra in g11erra. I

(.L\1\'DRE\V Ft -Ll.ERTO!\.

LJ ritish 1ll Pd~cal .fournal ) .

Questa, classe· di ferite htw1µ10 attirato . p oro ratte11zio11e degli scrittorl di clli1·urg·ia militar.e, cl1e forse non 11an110 riitei111to esse rv i i1 uJla di n otevo le. L'A. l1a avuto occasiu11e. ne1la stla. qualità df e l1i rt1rgo cons11lente nel ('Orpo brita11nic0 i11 fi"ra11cia, di os ervare pa-. rccchJ.i casi , ch e, e$>e11e ct i gra.n lu11!g1a n1eno f t'€quenti dellé ferite .nelle alt1·e parti del c·orpo, hnnno l)l'esentato talvolta i11olto interease p ecie . d1al pl1:nto ·di vi ta del trattamento. Questò è di solitq in-clirizza.t o in una. di q11este ·dt1e vie: il catetere a permanenza; la cistootomia SO}) ru µ11bi ca. S·ebb e11e· ogn11no d i ' que ti due metodi abbia in chirurgia il suo 1

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rA. 11011 Cr·ed e •inutiJe tot·nare . . 1111 e lol'n sirlg·ol e- indicazio11i e f:lli lo1o l)erjcoli; ac ce11111a11 do anche ai fi1)ti di ...1esio11e cl1P di so1'ito &i ve 1i.,fìcano. Ferit e della L'rscica. - P o..: ... 0 110 .essere J) roclotte da q11al1t11q11e . i>ecie di. i}eoiettile: r quamto più i1·1 cgoJare è la fol'ma e la Sl1perficie di q1ie. to, ta nto i1iù facile è il tragport 1 nell'int er110 clella ferita lli frain111enti e.li vesti 111ento o a ltro t'l11ate1iale estra 11 eo, doo1•de In

}lOSto

[ANNO

XX'\7,

FASC.

22]

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JL POLICLINICO

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psi. Possono e~servi co111plicazio11i: fratture cl.el fe1nor e, de1le o, ·· a tleJ })act110, della colon.n a ve rteb·ra.le;, lesioni ·di . grossi .v·a~i o n1ervi, dell' ir1testino, strnv.a so di ltl'~'r1a. Fra queste una delle più se11sil)rili è .la pal'tecipaz~om1e del retto, co11 verfiaimento dell~ feci ·nellà vescica,. o di t1t·ina nel ret.to; o ·di atnl)edue. • f,e ·ferite della vescic 't i)ossuno es.~ere intraod ext1·a-1>e1itoneali, con peric9Ji e trattamento c liver~i nell 'un caso e Jle lJ a1tro. Le PTime, rli regol a,~ · sono r a:g·g i nn gibili con relativa facllità , n1 E-ntre le seconde })osso nu essere affatto ina cce.!?sibilj . • Forn1a e di111e1lsioni ,(I.ella fei·ita SO!l'lo assai va riab<ili. ' • Silntomi. Var1iainoi natt1ralinlentei1 ' a sec.:011d e:t deJla , sede e dell'·es1 tiensiio~ della fe.r jta, ' co11ciomita. 11td. Le lesioni intrae clelle 1esio:111i . \ perito11eal i sono di soQto étssociH.te ~l fe rila iu. te~·tu1alA, e di cruesta qt1i11.çlj, .sii :iv rà il q11a;dro . sintomato·l ogiiço. Un1a ferita pe1·foraJ.Rte dell'adclon1e nella· r~gione vi&Sci cale sa.r à general1neiilJte esplo~a.ta, senza bisogn:o di riçorrel'e al ' e cchio m etodo di irn.trodu r1 e 11Ì'a datn qua.n - · tiià di liqniclo i1er i·11i:.et.rn e mi nrare la: qu•antità r esidua., Se . i l1f1 a n1ano un cistoscopio questo potrà rrn èlere ·nntev.oli sel'vigi inf0rmando s111la, lesione e s11lla presenza di corpi estranei. "l )j regola e:-;iste erpatu ria : ma qt1e~ta Ua · sola non è uaitog1101no11ica del] rt ferita vescicale, in qua11t.o $Ì posR0110 avere delle- emo1~ragie òalla Jnuco~a cistica se11z ~l che sia stato direttan1ént.e ti.ntepessia to j] ·\Z.!scere. . · , Nelle feri~ extrap,eriton ea,l i i seg;ni prin.cipali sono : . i11oriùscita di t11inu dalla ferita , en1at111 ·ia e ' ni'\.1 tardi·, i si.ntomi di t1na cistite. . fl l)rilno idi qt_1e sti s eg-p.i p11Jò esis ere tà.rdivo e l) uò coes.iJstere <'On ' l 'en)i~~ione di urina dalle Yi€ riat11rali: se la fistola è stretta, l',1rina ne ~.fug·ge piii.1 fa;cilmente q11ando la, vesc1ca ha r(lggi11nto lJn ce rto g rado di clistensione e 11 i1aziente fa degli ' fo~zi 1)81' mingere. I~ 'err1uturi·a p1iò essere intensa e talòTa si for- · . rn ano j rn: v·escica. dei gro.sSO. coag11 li: que·s ti ·com· J)lj can o il tra:ttarn:en to e .sono CalllS·a di dis-tt1rbi e ·p e.ricol i, sia per l'ostacolo m-e.ccanico alla · rr;1nz1one e al cateterismo, ·sta per La facilità co n_ c 11 l :--i infettano. In $Orgeri·d o 1a ci1stite, deµ. Ii sti1noli freqnenti cl•i ttrinare r 11n dolore rotring·c nte a11n1 entarn o 1·e soffere11ze. de1 J)a0

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ziente. \1 no~tYo s copo P oppor t11no Llivi rlf>rle 111 due clas ;;·i a c:;rcon òu che i· i n-tere~sata la porzio·ne pell1c111l a o la. ])arte f1 • .• a dell,.u 1 rt.1·a : le prime ono rare e non oft1·n110 i11lel'e"' P. Le lesi0i11i dl'll'uret·ra fissa fbu1bo6a, inemI'-..e ,:ita del{1trr lrn. 1

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})Pa110. a, prosta.ti cn ) .so,i10 r e lç1 tivn.T11e11te fre- I p lice111e·i1t~ il cateteris mo og11i 4 ore: l'A. vide q11e11tj e ~ono })rocl otte da. ll1 ·oiettj}j cl1e i>ertei I JH1z_ie11te al i1ono gio r11 0 dall'operazione : la • t r a}LO tl <' Il e Hn<'l1 è, dnll<t 1Jart0 t:-11i)erjore clellr fPl'it n dalla pa r ete aiddo1ni11a le era gua1ita per co15c-ir o , l)i ù di r ndo, d a ll"i1111a11.zi o d a ll·i11•d.ieJ>l'Lnta, "' alYo n el t r.atto i111 c11i .sii era .applicato tro ò e.ll a {)·Plv.i. I 1H'1) iet1ili cl1e p1at; 'a1110 trusve r:. n u cl 1·ei1aggio p er ti. I cavo-ve.s ci.co-rettale, il pas~iJl1n c 11tp <l livello d ell <1 !> ,ì 11e bn. ~a d ei gr<tn su~g-g·io dell't11ina era. ·1torn1 ale; le · oondizio1 ni ll'~"n.nt e re l)O S~Olltl i n tc.\ 1' €SS Hl 'f\ la !)Ol'Zill ll e l:>l'Og·e ncrali ·assali· so•ddisf aicenti. ... st ritica ; c.1t1e lli a l iv Pllo ·deJ l)iccolo troc aAJ1te.rr ~i diraJI1~10 poi le obd.ezio111i che esistono 1alJa i1 or zil»r.1e bu1bos<Ì; f1·a llti·e.st·i dne livelld p1 1ì> J'appJ icazioTJ.e' d el cateter ismo a perman.en~:a. 1'sser e i11te rf\ ~:at.a l'1 1retra 111e~11hranoF;n. · Ne lle.)< l·'e »itf extrape rito rieali. -' E.s1 se presentano \ 1 ferite ar1tern p o~.t e r i1). 1'j i>ll ù .e ::;,e r let5•o il rett o. cl ei J>l'o1Jlei111i p·er · ~1 tr.attame11to no11. ·cosi seml ,èl lesione-> va rjn d H,lla C<>l l ttt sdnnc se1n1))Ì('e 1>l ici com e potrebbie sén1b ra1·e a p1r ima vista. nlla. con1pletn c.list 1·n zio11e di 11.n. egì111e.11to 11rcNei CF1 si i 11 c·ui è rinterei $ato anche il retto . t1·ale. I 8i11tonli 1)0.·sn110 i 11el11 dere: lllla f'r rita e {lelle f eci J)a~Aano in vesci ca si praticherà i1e1·i11 eHle o ecclli11 1 n~ i l)erin eali e sr·1·otn li ; c•1111a c:olu&Lu111ia 1 p r e fe 1·e11cl n crn e ll a .:op1·aombe1t·orrngj a dall ' uretr a i11èli1Jencl e11 te dalla rn i11 li caJe u t111 a i11g111i11ale -esse11d o ques.t'ultima zio11e; Ul'i11a.zio n e diffi <'o lt<ttc.1 o anC'l1e as e1 1t(): vicil)a a lla zo11a op1a1)1Ubi c·a, dove si p otrà inta lora ·~tt·av u. u lli nritlcl. ~r esi ~te nna fe l'i ta t ~ 1 \ve11il'e ller _.t"tggJ·eclire la v e.sci ca. Alt1'i va.uaperta c·o 1 nunjl'an t~ cu 11 l ' t11·etl'n . i stabilisl' è tè.lggi {lell' a.p ert11l'a de l. c olon trasverso sono: n11a. fì~ola , att r;..1v0 r~u alla- c111alc l)assc.t 11rinn. 1° l' &1Jie rtu.ra è distante dialla ferita.; 2° ne è fa!-;o}o 11el l' atto. del 11ting:e re (p111 ·eh è In sfint e r e vc•l' iJn1.ente . •or\·eglia.b ile la p el'vietà; 3° ~ facil.e .il ~ci ca l e si a il leso) . 1 r jsta bili1·e la con·tin ,1ità dell'~ntestino quamdo • "l' rattarn e1i l o rlcll<' / f'r ilf> d ella 1•e.r.·ci ca. J;'e11 0 11 esi t a 1Jit1 la i1'ercssit à cl e ll 'a11 0 i)1·eter11aturitt' i11t'raperito11eoli. - • 0110 di . olito co111r>lirulé; -1° se i11 seg11ito si riscontri la,. neoessità "ate a. lesio11 e 1nte""tina le: quer-; t~t verrù t rat-' di ri1t1uove r e u11a P éll'te di r etto les o, .Sd! potrà. f·u t :1 com e di l'eg·o L1 cn11 la s11tn1·a o ro11 la r e111 olJ ilizzare il colo11 pelvico e porta rlo in b1asso . . _ e::zione. ()11Hnto alJ ,1 fe 1i ta nella J)aretc vesci- a ~up}) lti.re l a deficienza., ieiò ch e 11'011 S};trebbe c·alej) ~e facj ln 1e ntr <-t<· <·c·. si ldlt' e di u1oclcrat e pt, ·sih1ile "~e si fo s e fatta t1n a colostomia inilil11 en~~o n.i, c:e ne ]> 1, -,se.un c~C'idr re i Lol'Cli tino g 11inètle. rJ·A. rife 1~sce q11i un altro c.aso: fe<l<L avere> Slll)(l - l fì.C'i Sèl ) )('\,. l'1111 l a . -ne1·n11za fnJJ- ' i lè1 (;20 ugusto 101;)) a rc1 n a.le coinpl et o anterodata di 11na l"ill)ida guH1·igio11f\ : 1J~ 1 ò e. ser e "l t- ' polt:3teriore .11el btas. o addon1e : iuo1it1scita .. di tile, a llo ~co 11n, il te rm oca11t.e.rio. Gli e \'ent11a]j .sca 1~sa nrin a daJla. ferii.la at1tel'io re, di feci e ro1·11i estrau ej • ar<1n110 nnt11raln1e.n·t e a l'.)t>1'tati d e ll a n1ag1g'ior par te d•i tll'ina dalla l a.r ·g a feJ'.'lita ~ i.a · nella ve~cica sia, .·c:i nrt·0l-4~ihiJi, da nitri di 11 ~cj iét i10, terit;r P: colostn n1i a del colo11 trasJ J>U11ii <l elln !)eJ\·i. f)P r ri uvvirir1a re le l><tret·i 1nu vr1 :--n il 10 a.go~tn .\cì 1111 os1)eclale cli 1])ase ; irri~c'o lari è be ne 11sa r e del ratg n t· piut tosto f·l1r gnzinr:i,e a bboì!l·d ante d ella, vesicLca attraverso la del n1 ate r~ ale i1o:n l'ia.sso rJJlil>iJe, a.Jlo scoipo dj f 1 it a ~ ae r al e; r 811ido rni gli oran1e11tn cl eJle so-· •

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evitare.i nn t1 poissH >ile• f.or a11azjo 11.e ·diii ·cal r ol1: ~r,no co11r-;igfi.ahili de.Ile ' 11t111·e contin11e. Nel tc:a..so di u110 fetitn. n.s1~a i esite~a .e l acerante è impossibile chinder·e ] a veticica: Rti te11te r ~• d i r e11 d ere la ferit.a exgt1·a1)eriton€a le. Tn molte fe rite dj vec:t·ica operate ,a l fronte il viscer e è stato co1n1)l-C tèu11èn te clliu o. j f<t 1·à ~·ég·11.ire 11na « toilette» del J)eritnneo e se 11 e è il ea .. o si a1)J >li·c he1·à nn dre11ag·g·i1) i1eJ cavo ve~ci co-rettal e . Deve e~ "'e re a 1Jl)licato u ri1 catetere a. pe r1 11ane.11za? Nella. l) t ati r.a, civiJ.e .l 'A. 1

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11 e('e~sa riu:

lo h a ri le n u Lo

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ta1·e u11 n sov e rcl1i a cli gte11 s i o11e s jringa re jJ pn,zi ent.e og·11i' quuttl·o o l'e: d el 1'esto se ln At1t1Jl'a fu b en eseguita ~ d iffì c·ile che dell'11.rina n e ~fug·g·Et n el cavo l)e riton ealr . L '~I\.. rife1·i ~re uu caso operato d al cn11it a n o Triylfl in ll na. nni tè) .sanitn_ria. nvanza.ta: e~tr attn i l proietti.le (fra1n111e11t ll di g r,a.na,fa ) r~a11a vescica, questa fn chiusa co11 s11turfl c·9uti1111a .e ·ru applicato ~en1 -

l1 1zi oni cli conti11n o: in setl e111hre ri stahi1i111e11-

1o della lìlit11zio1J e no1·1nale e èo,1wtatazio111e al cistoscop jo della g·n tt ri@;ione cl e llr du e ferite dplla vesMca; i1el 111 a r zo 1D16 il cl1it"l11·go Cll1\1 nt c (iu In g.h.i lter 1·n) r ifc1·ivH !J<>tel'si il pazie11te co11~iclera re g·u n l'it11 : clti11st.1 l 'ap ert111·a del • C'U lon v'el"a aJ1,·ora . <;ca r sa .~errrzinne dal le solu z ioni d i con t iJ.111 o ri111a. le. 1>a i1ota1·e eh e i11 q n e~to Ct.1...,o n o11 fu J1ece ~.~n ri o e~eg nir.e t1n a ci " t 1)101ni a so1) l' H-l)ll I' ~ eH. Le f·Cl'ite deJl èl vesrica c.xt rn pcrit o'.11eR li son o ~p e.sso i11·ocl 0tt e cl.a i> l'ojlètt il i e hr en tra:no per , le a nel1e o i)er ln i1 nrte ~i.1 . pr l'i .o 1 ·e de~ Ie' cosci e C'O ll un ue r rol:so s13es~o lungo e tn1·tu0 Ro. Non. n,q~a n t.e tdl e 11 e l'C'O l'So, att.l'nve 1·Ro al qi.ial e filf ,.,1 l'u1·j11 n; i11olt<i cti qurRt i fSJ·iti veng~o no dal f 1·ont e i11 co11 dizio·ni i11 e rà viglio.sa n1eT1 t e bt1 one, e i 11 q11e·~ti c a ~i 1·..\ . fn sP>1n11rc CQ11tr81·i o atl ng n i i11terYe111o 1111 n vesc'ica st es~1a. Ciò non è cl' n cC'n1·do con la l)l,'U tic a accet iu t n d a i })Ìll, c)'le

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vuole in questi casi · l'a chStostomia sioprapub·lca: la q ua li? 11a. lo scio1Jo di impedire il pa:'SSaggio dell'urin a a tt r averso la ferita e di dirernar e la vescica . Ma la m ·aggi.or parte dci ·Combattenti hanno m1.a ,secrez.ione U:rtnaria. :notevolm1ente s ali na che, s e .s1terile1, ha pote.re b1atterù.c~dn: e il Sll o flusso attrave rso la ferita pt1ò , essere b enefi.co. E vero che la ve.scica può tnf et tar si, e a llor a n ella fi stolçt passerà invece ehe de Il 'urina sterile un liquido altamente ' irrita;nte. Ma ciò, come vedre mo, può dn larga est ernsi one essè.r p1r evell)t1to, e se anche l'ur:i•n a • sii infetta, del1e. aidegua.te i.rrigazion.i vescica.li . possono in' a Jc11ni caisi .rem..d er1a, .a,i nuovo , inn9cua.. E a.l . trattam entò chirurgico si potranno ag-· gi 11n.ger e per via interna d·eigli antisettioi uri. nari, n ellJ. 1Spe1r amza •Che possian10• avere· un. effetto b·enefièo sull 'urina e·sulla ferita. N eJ c aso p er ò di · g.ra:v i lacerazioni con 1atbo11date es.pulsi one di pa rti neérotiiche , indub• bia111emte l a vescica <leve e.sser drenata : si ricoridino gli effetti dis a,strù·si d1e1g lì stravasi urt- · -nal'i :n.ei casi di rott'ura dell 1•ur€tra nella .pra• 1 tica civile. Ma non è ·detto c•h e la .cisto stomia impe·dis ca neces.sariamernte la filtrazionie• dell'urina a ttraver.so l a fi:stbla prodo,t ta dalla ferità ~ l 'A. ne ha app·unto in oseervazioniei. al p:r.eseJ1- · • t e ·due casi. Ora se l'. urina nell.a vesci·ca può ess·er n1antenuta p11ra e la fistola ben drenata, egli cr ede s i a 1Jefl1ie· lasci a r fluire attra vieirrso a qu est'ulti1n a un liquido . alta1nente purificante come l 't1r.ina.. ,S e poi 1a ves cica sri infetta, e l'ir1'ig azion e non riesce a dominate 1a sepsi, e, .. pec·i almente s.e il paziente comincia a ·d eperi-. ' re, la c.iis tost omia d eve, esSeire 'Bubit-0 l)raticata. Rig u ardo ~lla p1resen.z1a di oo;rpi estranei in · 1 vesctca il caso s o,p r.a riferito e altri ddmostrano ch e la fe rita fu j;n.traperitoneale può &s\ sere, d o1)0 l'estraziione, .suturata. ·C on una ferita extraperi1toneale1 ·le in,d1'cazioni non s0tno così n et t e e il t ratt~ment o c:lipendenà d a lle condizioni dell a ve1 .. cica: l'A. t111.tavja è propenso a provar e l a r hìusura della fer~ta so·p rapubica deJla ves ci.ca., inser endo- un 1d renaggio nel Rei zin s 1e volg end·o t1na· Ritenzion e assidua all a vesci ca : s e questa cade in preda all'infleziotne non d o1ninabi1e con l'irrig azione è facile ria- · prire la ferita ··ois totomi.ca. , A co11forto di queste due vedut e 1'A. cita qui altri dt1e· ca;s.i d a 111i osse-rva ti. N-e1 -prirr10 il ' proi et tile er a en trat o dal g rande trocantere die.:: tr o andando ·a fermarsi, attrav~rs ata la pelvi, nella cosc.j1a s~:n 1c:.1..r a: fratt11ra ilel troc antere. cl.ell 'ileo e d ell,i schio a destra (2 febr. 916) ; esi~ steva ecchimosi d ello scroto ma n on gj;ntom:i lirinari ; 11 giorni d op o compariva s rolo l1Ti( 12)

XXV, F ASC. 22]

na ·dal.la · feriita dJella cosci1a; a-1 cistoseopio la vescica apparve ·mtegria, Gnd·e Si conieluse ch e ' . il viscere era stato leso vicino al collo e poichè l e condizioni del paziente erano buone non si I"i tenne necessaria la 1cistosto1mJia sop·~a.pu· bica. . Il 19 m1arzo la minzione Il'Ormftle SÌ era ristabilita e 15 gtiorni dopo era oessato lo stillicid1io dt urina dalla ferita. In seguito it paziernte Iic.evette1 le cu.r e del .caso per' le frattu!'e·. )?r.obabilmente invecè eh.e di. Ullla ..leiSrione cte11a' vescica si t.rattò qui di' una ferita ·dell'u·r etra: cornunqu,e· è qt1i citato pe.r ,d irrnostrare l'opportu:rui tà del .non interven.itio . N•el Zo oaso due framÌnenti di .g ranata penetrati per l'runcà destra ,Sii ·fi:ssarodo 11el c·avo pelvi-co (26 irr1aggio 1916) : non frattura. Quattro giorp._i dopo .compariva un lieve gernizio dii uri- .. na ·d.alla fenta; il 1° gi1ug.n o iSi arresto d t1n 'tratto l 'urinazi011e -net· le vi~ . nat~rali ' sì cl1r si dovette ricorrere d'urgenza al cateterisnlo. Il .ci stoscopi o dimostrò una cisti~e diffusa e inoltre S1Ull1a parete .sinistra llna zona coperta e' a una membrana bianca e c~roondaia da ecchi mood. (foro d'us cita dieil :proietthle?), e sulla parete poste.riore un'apertura .circolare;. nulla di notev·ole all'esa.rne del retto; Id.evi elevazioni· di temp·eratura. N 0i11ostaJLte il parere de.1 m1ei- ' d1tço curante, l'A.' èo!Il!sigliò di soprassedere a. una ..cistostomia J.tlmiitamdosi a l a.vruggi a lternati con a cqua bollita e ..con soluzfone d-ebole dd nitrato .d'argento, prima duie poi una wlta al gi·o•r no. Già t r e giorni ·dopo Bi notava sensiibile., iniglii.o-rarpe:nto' e il 13 giugno il paz.iente vem.iva inViato in Inghilte.rra .con la ferita asciutta e l'u·r" ma normale.\ Si lirrritò ·così a poche siettì- · . m1an'e u11 trattamento (e quindi 1a 1'ootaJilanz.a dal fuoco) . che con la cistostvm.ia ·sarebbe ,s tato \ assai più lungo. I corpi estranei, non dand•) a pparentem ente alcun élistl1rbo, furono lasciati 1

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Per r.iJassumeire l 'A. pensa che la cist'):itr.n1.iu. s oprapub·i ca è non neoess?-ria :in molte ferite della vescica purchè questa .poosa e-&ser n1antenuta sterile e la ferita ben drenata. Se v'è tendenza a notevole dooartzza.ziione delle pélJreti vescicali, se estste grav€ e continua emorragia primaria o s econdaria, o se v'è sepsi non. àomi· nabile del viscere, la cistotomia~ diverra il trattamento indicato. Essa .sii eseguilsce D 2 113. ·tan:to pe·r un benefi co effetto. che possa avere sulla· ferita originale che va trattata CO'.Ìl i rr1 ~­ todi chi1TI1rgiCci ordinairi, ma allo scopo di ~ rcnar,é una vescica gr.avemente infetta e imoPdire la diffuBione d-ella sepsi a i reni. • Trattamento delle feritfl dell'uretrt;i. I~ t 1attam ento · più di ff11 so sembra sia il seguente : .da pprima un te11tativo per passare un ca1

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. SEZIONE PIATTCA

[ANNO xxv, FA~C . ~] I

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' re com.U'.Ilìe : ·egli .s i propone solo <li spronare coloro che avralllr1o a fare com .sim.ilì oa.si a trattarli og~l1no secondo le speciali circostrunze n,on con UJla regola rigida che dovrebbe esser buona ~n ogni .c·a so. ·

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: tetere, 1asciandolo a psrmlé1Iienza se quello rie• sce; altrimienti, cmtootomia sop.rapuhiìÙa. L"A. noo. consiglià nè l·u.no n>è l' altro. Per il catetere a parn1al1enza eg1i nota che un tstru. . me.nto non p·u ò .r.Lma.rn.ere a lungo :nell'uretra • ' se11za produrre uretrite: si ayrà quind~ if reSEBASTIANl. sultqto di trasf.01m1are u.n a ferii.ta fo.rse lieve e forse sterile iin u,na ferita suppurante. E, l'inNEUROLOGI A. feziOJ?-·e può risalti.re iDi alto alla vesçi1ca (cisti- · . ' ' \ te), agli ureteri, ai renri. In-0J.tre1 l 'infezione :delPara.lisi dell'oculo-motore di ori~e otitica. ' • la ferita uretrale provoca un'infiltrazione as., (F. H. vv·ESTMACOTr, The Lancet) . .sa,i pii. ù · intensa et qul'Ìl,<li la faOili tà . ·d i .succes. . La funzione del terzo paio può v.enire intersivi restrti.rn:gimenti. Il .catetere spesso si ootrui r0 tta: 1° nel nucleo d'origine nella ·colonna grieoo · e non è raro trovare, ·n-0no&ta!Ilte un catetere a permanien.za, una vescica piena. Inftn.e gi.a. di fronte all'aqueductus cerebri e ai oorpi quadrigemini; 2° nel tratto che' s'estenèle dal anche in pochi gtiorni si ferma.no atto mo ' a quella parte ·dello strumento <!he pesca i·n ve- pu11to d'uscita del· fascio .di fronte al ponte, procedendo tra le arterie cerebrali posteriori ~ le sck:a de.i depositi fosf.atici, ·Cl1e niello loro elimim.azioine e~oiiano un'uretra già ìniìam- superiori cerebellari per attraversare _la dura madre accanto al processo clinoideo posteriore, mata. ......... . Quanto alla c:istostomti.a es:S:a è russoluta- '. sotto la dur,a il n·ervo corre lungo la parete 1n.ente non neeessb.1i·a ecç.etto for.se in qdei ra- l ate1~ale d,el seno ieqviernoso, fin.chè entra nell1orbita per la f€ssura orbitale superiore; 3° dal 1'.i. casa. in cU;i iJ sangue .retroceden1do nel1a V-e• scica forma gravi ·Coaguli che iffiVedi.iscono. il suo ing1·esso in questa fessuT.a, sino alla sua t ca. ' .· vuotamern.to dell'ongano. L 'A. consiglia il trat- distnibuzione perif.er. • Tutte le lesioni del nervo al di sotto del nutamento Seguente. . ' eleo si considerano come perifericlie, centrali Se l'uretra è talmente lesa che 1è impossibile il v1lotarnento de11·ur.iJna e v'è probabilità di quelle al di sopr.a.. Landolt distingue le prime ir1 orbitali .(in~lu.dendovi la f.essura sopraorbiuno stravaso urinoso nei tentativlf dii. mi·n gere, ' sJ p ramchi UJla sezione perineale; e cosi pu.r e tale), in basilari (le quali sono in. intima relain tutti i casi ·dub}}i. Sii· introduea un dilatato- zione co11 . le malattie a-uricolari e nasali) e re, un ieatetere, o altro - sdmile ist.rumenfo fino f ascicolari, I.e seconde in corticali e sottocòrticali. alla sede della ferita e tenendolo ooattanliente ' ~a p.aralisi dei diversi muscoli oculari, a sesulla linea mediiruna si tagri d.l p·erilneo .sullp, conda dei grl)ppi l esi, può distinguersi, in: p~nta dello strumento. Si rinnovano i coaguli, ' i tessuti necrosatj, le materie estranee, si arésterna (sono lesi _i soli M. eresti l'emor1·agia e dopo un acGurato lavaggio 1 • sterni eccetsi stabilisca uii drenaggio. Il paziente è quindi p-arziale to il retto • invitato a urinare attraverso la ferita (a.p_p liesterno e cazione {fil compresse calde) : se a tutta p·r ima l'obliquo,). . unilaterale , in terna (p a r a 1i s i non vi riesce è meglio, unia puntura soprapuhi. . del lo sfinI ca che non fru g•af'e attraverso il taglio pe·r trototale tere irideo ·vare il capo pro,ssiniale dell'u.retra, o infettare Oftalmoplegia I e del M. cila voocica con li.n o strumento .che passi' attraparziale li!l.re). ' I verso una ferita infetta. · • bilaterale Domina.ta la sepsi si potrà ricorrere, se è ne.. cessario, ~lla dilatazione e più· tardi pot>rann<-' • totale esser tentate .con suie!1c·e sso19-elle operazioni pla.. Sltdohe. Anç·h e qui l'urina normale deJ p1aziernte Un'oftalmoplegia interna a volte provien.e da ' ·agisicie ·da liqui·do efficacemente pil1rìficante e llna lesione entro l'orbita, -0.on lesione della • • lava i rece&Sci della ferita ·oigni volta. eh.e arv- corta ·radi ce del ganglio ciliare, ma è di solito · · vieine la mi:nziO!Ile. \ concomitante la paralisi d·ell'obliquo inferiore. Altri d·ue oa1si sono qui riteritd fra i molti. ed è cli frequente dovuta \a etmoidi te. La para- . • osservati p·eir c-0mp,rovare l'opportunità d1eJ.le lisi .di tutti i muscqli sost.enuti dall'oculomotore idee sopraeiSposte: tralasciamo dii r.i.1ass.umerli. (senza ·c he altrj · ne siano implicati) è causata L'A. concl11de modèstarnente ·di·cendo· .che rnon da .l1na lesione del n.ervo prima del suo ingresso aèt se le Sl1e vedute saranno accolte dal favon el seno cavernoso; ed è in generale in ql1esto \.

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. IL POLlCLINICO

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rANNO XX, 7 ,

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ira tto e he la ma1attia a11ricdlare o dell'osso lnn1otore e (legli a ltri i1ervi orbitaJi, le difficoltà tP1111)()1·ale intacc:herà il nervo lJer contigtiità. • i.11 ~orgono se si voglia stabilire la lesion·e ca llNel seno .cavein·oso è probabile coesista lesiosale. Pfl del 'l, IV e VI paio cli r1èrvi cranici, sja chr t)11 ani<lo esiste paralisi co:r1 Òtorrea dello stesso · J ~ compressione avve11gct dall'interno per tron1la t o, accon11)ag11a.ta da ceft:1lea e da Y0111ito, do})osi del seno o p er a11e11r~sn1a della car.o tide, o v1~eb·be sul) ito 11ratic.a rsi l'esplol'azi<)r1e clellla])s111la Sl.le:\ parete est ern,a da malattia del seno J.J&rato l1ditivo, l)er determinare l'estensione e i sf enoid t1le (Onod i) . · lii)1iti della n:i.alattia e al tempo ste.. o por i11entc ·che l'esame· delle fosse nasali ·e de'lle ca~ità I n geI1erale l a lesione dell ocn.1on1otore è il a.ccessorie pt1ò. svelare la. lesiQ.he i11iziale,· in portato di un'otite media pt1ru1enta cro.njca, oon cl1e le flog·osi del i1aso sono capaci a11colesteatorna, il qttale. erocle il teg1nen aritri e quanto • induce n1eningite circ·oscritta o un ascesso es.tra c0r pil.ì di qi1elle a11ric0lal'i, ,di i11·od11rre- la pa1·cdii&i d·ej nervi o culo-orbitali. ... o intraduralé,; l'i11 fe~ion,e pt1ò d iff on(lersi ltlngo G. B ILANCIONI. ,,, · il se110 petro o st11)eriore e raggi1111ge1·e così il tronco ,clell!oculo111otore. Teol tsch, Ostmtt11n e II1lge1·mann l o videro intaccato ·per l 'este11c.lersj rlPlla sepsi dell'ot.it e n1edia l)iog·e11a all'a1}ice pet1·0~0. cotti os~erYò la cl istruzione rl el g«nglio (NOSTRI R.ESOCONTl PARTICOLARI). , cl i Gasser da i1 errosi della punta, della roc·~a, cl opo eS}Jlllsion e di lill seql1estro .attraverso il Società Medico-Chirurgica di Pavia. • I e1)Jl dotto ·uditivo este r110. Birche1' trovò · parali&i ~4du.nanza àel 12 aprile J91 . drll'oc11lom ot.ore e nevralgia clel V ·1)aio i1ella ,, ./ '· fleh_ite del seno j)etroso laterale e d ei sen i caContributo allo studio deJle cisti traumatiche · da ri\'e1·11osi , fntti ·cl1e sco111parvero ,dopo l'opera: • tenzione di proiettili. zi one. .J a11sen ed altri hanno descritto casi e.li G. \~.i<: Hc:.\. - In clue soldati ba nvuto occasion~ di lrsioni clell'oèuln. . 111oto1·e, in&ierne ''con quellu <:onsta t<1 l'e la prese11za di una ci~ti de1 1:0Iume cli un clell'abducente, clel t1·oclcare e del trigemini nel, piecolo 1ne:111dn rino, contenente liquido cittino lin1l :t flebit e e trombosi 'dei seni venosi del tempo1)i<lo e u11~1 l)èllletta di sl1rap11ell in essa sbn 1fott<lJ ale. Setrgnon riporta d11e casi e.li lJa~·alisi comhi IP e:o111e i11 una ta ba ccl1i<1,t'a. __ pleta, rlell'oc11lo111.otore còn sintom-i cerébr·a li.. JJa <:i:-\ti Hi era \Avillll)J)ata in un <'O ~o nello spesaov1e l:a carie del temporale aveva intaccato J'à sore del muscolo deltoide, Il(-)ll'aJtro caso nei n1u Hc·oli rlell'eminenzn tenafe. · ].1fJ1·ete esterna del seno ca,·erno:o. Paralisi pel:)resenta a lla So<:ietit ln ci~ti e11nclea ta. integ1·u lriodiche d el III , . -o aio son o state riferite da \~i od s'\vorth, ~1Iichel ed altl'i r1ell 1otite me.dia p1rr11- 1uei1te e i J)l'el)ar a ti ruic1·osco1)ici della parete, i qn<l Ji lenta; il primo attrib\11 jl fenomeno ·.a d altera- <lin1ostr,1uo la pre~enza di dne t1·ati ben <li~tinti: • • u110 ,e~terno costituito <la c·o11nettivo fibroso. 1·a1z1on.i flogistich e meningee nella regione del., tro interno costituito .. . cla ·c:on11ettivo giovane i11 via l'oculomotore; il raso del se.conici.<) gl1arì dopo di <ltti'~ J)l'Olifernzione. Dimostra non i>otersi trnt . ln 1 go profluvio di pt1s. t <l re cli un sern11liee <:oagulo i11 pa rtfl' riassorbito <._. ~ stata notata })araljsi dell'oct1lomotore in un in l)arte org:anizza to, Jna di 11ua \era ~ propria euaE-cesso otogeno cerebrale (tempora-sfenoidale) titi'l an.a tomo-pa tologi<·a cbe .'t r 0Ya 11Plla . presenza e cerebellare. t~ on1bard . crede che, quando si <lel l) roiettile la ragione d'ell~' sua origine .e <lel Hno 8Y i l ~1 ppo. i)1·esenta11 0 seg11i · di ascesso i11tr.acrani·co nel• 1 ctite mec.lia s111)p111·atiYa, se . . .. i è anche para- · • , Ferite di gu~rra ·delle Vie urinarie. 1 lisi dell'oc11lo-n1 otore ·ciò sta a i11dicare la pre-:: Dott ..~JR \"ERTO l~nu<. X.\TELLJ. - Ii'(>. ri1101tn dnP s·~nza di 1111 ascesso tem1)oro-sfenoie:lale, nlentre è·étl::ìi <li fprite alle nltimè \ie urinarie. Xel p1i1no ~i la. paraJi. i clell'nl)d11rente de·pone per ~a ra ct1·n ttn (li 11 nn vn I letta cli Rh ra p11P11 pe11etrH t n iu cblta cereb ellal'e. Y< :;;c ic:n s0tte ruei:;i lH'ìnln dell·o1J('ruzione, i1er llll•l f<>i·ita a 1111 regiont: ingni11alc\ e (·1.H' <lie<lf' lnogo Lesio11i tubercolari o ~ifiliticl1e del temporale ,, cl u11 gro~:-;o c:Hlc·olo n forn1;1 oYoidale. <lo\<' il iu·ol)u sso110 produr1 e paralisi dell'oculomotore, i11i<... ttilP a J)]H111to ra ppreRenta vn unn J>1·on1iue11~<1 ~n l ducendo 11na J)fessione diretta s11l tron·co del <«1 lcolo <:lre l'inglobb Ya n n10tiL !)iagnostjca to, oltrP nervo. La paralisi otoge na del trocleare è stata C'he C'linic;1n1eute. <'Oll u11n ,.n<liograiìa. fu (l~tr;1 tt11 i·l ferita da ch,va rtze, De L aper5onne ecl altri. <"n1 <'istoton1ia ~0111·apubicn. J a cques t) ~ ~rYò tl ne Yolte l 'oftalmo11legj a este1·~<'1 ~e<·on<.lo rn~<>·si tratt;tYil di una f<~rib-1 ;1Jln 1111-. na seg11ire i1ell'infanzia all'ot]t~ n1eclia pur11ti<:a ù<?st 1·a tla ::4<·l1Pggi<\ (U ~l'ann.tc-1 che, <lopo a\·f\t'<' lt nta ac11ta, accon1p~gnata dn ptosi; 1mo morì l<'~o h-1 brclnc·a is('hio-pubien. ~i <?l'il loc'alizzat;1 C<:o· 111e ò 11 ratliografi•1) n~l pel'ineo con l 'in~orgc 1 rf\ di con tntti i segni della n1eningite acl1ta. ùistUrbi nrina.ri inte1·1uìttenti (spec. •lCCeRsi fehRiass11mend o, i1ella paralisi otogena dell'ocu-

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~CtruJEMI~,

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SOtlETA MEDICHE~ tON6RESSJ.


(ANNO XX\,., FASC.

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• SEZIONE PRATICA

brili>. 111 X gior11atu il i)1·oiettile ,·enne eliminato 1ier Yia nr<-'trn l t> sponta11eamente <:ou ~n~. E:;'gt1ente ra11i-<.ln gu;l l'igioue.

Enucleazione di un fibroma del n. cubitale con conserYazione della perfetta integrità del tronco nervoso • 'I'ratta~i cli tLn t111noi:e del volume ùi uur1 piccola i1uC'<.\ (c:l1e l 'esam~ istologico dimostro PSSt•r e un fibroma i11olle c.:on zone d i degeJierazionè g-ra :-:i:-in e 1u11co::5u) svilt1pvatosi nel cont€sto del n. <·nbittll<' a l l>r:ictio, i11 t1n sol(Jat~ nel qua le uon csi~te,·n 11P~l"Ull ~ intcnno elle i>otesse far i.>en~nl'e a ma-

G. VEHOA. -

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111flnto. l'iporta le s u e os:-se1·y~1zioni C'liniehe e i ri::in lta ti èlelle st1e l'icerche s11er inv:>utnli. C<Jnclu(le ;1ffetrnanc1o 1·i11etficacin del sulfa.to di 11lag11e iu ini L'ttato ·otto c.:ute : ln ~c:nrsa <lzio11e del solfatu di -""<I io, la <.:u i (lo:e ottimn · su J't:'ùbt' g. 0.10 iu cc. 1 (li a c.:, tua: l'efficaC'ia gta11de clel .-.;''"nati H. c:l1e IJerò dil qualC"l.ie 1·isenti1uen to locale ( ùol 0re) e. gene r a le ( l{'bbre} : l' u tilità dell;1 pcri.~taltiny c:l1e no11 p 1;e~<'nttl àl <.: 1111 i11co11Ye11ientP. J)i1uo::;;tl'a 'p oi sperimen taln1e11te the i l se·111t(f.f i11 ' no u nbbn~:-;n la pr.essioue 1 a r.terioRa nei ca11j; èhe () <~<.:itn i 1110 ,·i1u enti l)el'i-

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:->t<1ltiri deg·li in~stini (tonig-l i), ossel'Yn t i · attr nla ttin di l~ <\kli11gJ1au sen. Y{lJ':-iO 11n ' ret.ro da ol'ologi() t' di n10Htra pure. s~1',u po~~ibih\ l'ell\l{'leazio11e clel tlllllOl"C, previ a l'lllle11taln1ente l'azione ('Ola{.?;oµ;a <](\ lla ]Je rista 7ti'll(b. i11c·isione longilndial(? della guaina e la ricostitn Nt ucliando il n1eceanisn10 d' uzion<:' (li q uesto fa i'- · ' 7.ÌOlle d(>l tl'oll('O JleJ'YORO. sefiza Chl' l'ClSarue neuro- 1 lllHCO, d iruo. tra Cll~ nell' nc~lllO ~i ha prilll<l erci tHlogieo lOtt'~~t:i <Iiwostrare la piccola alterèlzioiie da . , n1 put~> de lla i1erista~i (a tu ue11to del la caseina e pn rt~ delle tib1·f> uerYose. ~l('r ·obilina i1e l le ·feci). poi a11n1C'nto del liquic1o i uRitien(:l <·l1e ~ia Bempre con~igliubilf\ rinci~io1te t estinn le i1er osmosi, n l <·ontra·rio cli qnnuto si ll<t t>~ploratiYa allù ~<·opo ùi teiitare i·enuclea7.jonc ll<'lla :..0111ministrazionp <li purganti salini J>er pri111a di d~ei<ler... i <1lla re~ezio11e nellcJ curn chir r~rbnC'CH. Dott. A.- R ossi. g-ic:a, (fei t n1ilori clei nervi. • I") rende oee;1 :-;i.011e lJl'l' dire le 1'ag:io11i per le quali IMPO~TANTE PUBBLICAZIONE. i Jnet.odi di <·osi<ldetta 110u1·olisi interna d e i ·uervl \ \ , • , no11 _l1Hnno 1';1gio11e di essere ~-ip11li<:a ti. , * I ' ' P r of. F . VAI~A GO'ssA • Libero docente di Clinica Pediatrica nell a R . Universit à. Medicò Primario nel! 'Ospedale « Bam bin Ges ù.» in R oma.

Società Medica di Parma. I

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l dati dell'elettrodiagnosi nelle sciatic;tie .di origine

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[ANNO XXV, F ASC. 22]

1L POLICI.INICO

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APPUNTI DI ' M:EDICI.NA PR.A T IC A. •

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·rnalat~

presentano vomiti peI"sistinti e reicidivainti, contenenti bi{e e spes.so in quantità ri',nL'occlusione . . • duodenale cronica nella ptosi• viscerale . ., ~iderevole. Inoltre accusano un dolore nella parte superiore destra ,de1J.',addo·m e, un dolere (l\1. ROMME. L,a Presse 'Jt!édicale, 1918, n . 5). ordinariamente vàgo, talvolta così intens0 da Gli individui affetti da ptosi· viscerale oltre far pensare .a'd una colica epat.tca. "StJor-;:sc,, esso ad essere predisposti à11 'occlusione d-q.odenalr ·è alleviato dall'il1gestione di ali.-rncn~i. I ,a ~ii- . • act1ta yaJ1no soggetti a \ljsh1I'lbi dig.estivi ero- tichezza è o.s tinata e fre.qt1enteroente le f.e~i so, . . nici chei devono interpretavs.i c9me ·l '~pir.essio- no· in parte scolorate. Quasi sempre gli 'i nferJle· di una occl'usione cronica del duodeno de- . mt pres~ntano vaghi sintomi tossici; specìe una · . ' terminata dall'arteria mesenterica. Conner e cefal~a persistente. Sp~sso oltre alla ptosi gene- · · Albr~cl_lt bann·o dimo1 stratq quale sia ~ r:iecca- ralizzata con rilasciam~nto de'lla parete intesti- · . nismo dell'occlusione duo·d enale acuta:. E1 noto nale esiste una marcata lordosi. Nei casi gravi che la l1orzion•e terminaJ.e del duodep.o è, situal'inanizione progredisée e 1'in ferino fì11is~e per ta. davanti la colonna · verteberale e l'aorta, e ' soccombere all'acidosi. ché in avanti è incrociata ·obliquamente d,a lCome si vede, il q:u.adro clinico è abbastanZtl l'arteria mesenterica. Se si esercita quindi un a ha.nale. Le diffi!coltà diagnosticme ·sono q:rinèJi trazione ~ul mesentere. in direzione delle oss:--t moilte e vien fatto di pensare se in ti1tti q·t1ei della pelvi il duodeno viene a tr<?varsi , comcàsi di dimagramento con ptosi nervosa che presso nella chiusura ~el compasso ·. ~ortico-me- g 11arisCOilfO· •col ,riiPo·s<}, la sop·r aJ.imentazione, 1.a · • · senterrico. Quelsta trazion.a si pt0duce nella ca- psicoterapia, il m as~aggio, n,on si tra~ta di una 1 duta 1del pax~chetto• inte . stinale nella . ·p-elvi: jJ. occ111 ~ione du0den ale cronica in rapporto. con ' mesentere e l' arteri·a che esso contiene forma- I a ,p t OSl.· no a:llora. uJia briglià resisten,te c·hei sichia>cc~a 1Comunque una ·dia;gnooi esatta non si può il duode.no ·ContJro la icolonna vertebrale. fare senza ~1same· radio·scopiC0 Un oocelllente ' Il meccanism o dell'occlusione duodenale ero- .s tudio al riguardo è .s tato ìfatto da Jordan. I... e nièa è aissol11tamente . ide:p.tico a <IUell·o dell'oc- sue teorie patogenetiche sono uh 110' differe.nelusione acuta, ma la ostrlJzione è incompleta. ·ti ·. ·da quelle degli .a,11tori precedie nti im. quanto Byron Rob'inson,' su parecchiè centinaia dj allche egli 1d'accordo .con Arbeethno·t Lane ritiene topsie di individ,ui con ptosi e con· pareti addoche l~ac1crusi0ne ·duodenale cronioa è- una ·conminali rilasciate, ìia tro:vato venti casi dj. dilasegu e11z.a d€lla stasii intestinale aronira che de·, tazione gastrica e duodenale iniziantesi a d.e- termina la cacluta delle ans e ·aeJ te;nue nella pel- E;tra in corrispondenza del solco che l'arteria vi, donde trazione del mesentere e chi11sura del1nes.enterica· fa sul du·odeno. Finney, in cin- l'angolo duodeno-digiunale. · que casi dj !)tosi ha .constatato. uno stato di in• Per fàre l'esMne .:ra,,diosc01pico in tali icasi, digestione .cronica <!Oh 'rnau·s~ a e vom~tn, che . J ordan con siglia di somn1inistrare al paziente ' egli .atVibtrisce ad una stenosi mcomplet~ clel un brodo bismutato allungato, non contenente dubdenò d'ortgine mese·n terica. Bloodgood 11a al•cuna pa.rticeJla solida: il primo · esame si rif.arito Cl·Il•q ue cast di di!JatazÌone c:r;onic-~ rl-:1 prati.ca m entre il soggetto è in piedi, poi lo duodeno da occlu·s ione mesent6'rfca incomple:- si fa cor1care · sul )ato destro per fa cilitare il ta, ed h a not~to in questi malati l'enteropto~i P'assa.ggio dal liZ}11i·do ,attrav·eirso. il pdloro e P la dilatazione del cieco prolassato n€lla pel-· si fa allora un es.ame nel deicubito dorsade. Se vi. Bircher ritiéne che l'ileo d~odeno-digi1ma· il duodeno in qu·esto mome'Q.to .contiene poco o le .cronico è 11n'entità mòrbosa :- in tre ra~i o- · niente bismuto, Ri lascia il paiie11te in posizioperati egli constatò che il duodeno era molto · ne seduta per qualche minuto prima di ripedilatato e compresso sulla faccia anteriore da tere l'esame. In uno dei casi di Jordan l'esa·Una ..:era corda mesenterica. ine mostrò che, n1aÌgrado le contrazioni molVanderh0orr· in bru.se .rull'·osservazione di sPi t.o energiche del piloro, il bismuto passa riel casi, dei quali uno .studiato all'autopi.Bi:i, due tenue in piccola ql1antità solo 11n 'ora dopo la con l'intervento chirurgico .e tre. con la raJio- ingestione, è solo dopo ventisei ore lo stomacopia., ha d.ata una desicrizio!le della si11toma- co ed il duodeno furono trovati vuoti: In un tologia della dilataziOIIle cronica del duodeno. .altro caso le dimensioni del duodeno erano .. 1 sinton1i sono quelli di una ooclusinne crl n i- doppie del m.orma1e; per sette o otto minuti ca oon sede al di sotto d~ll'ampoll a di \V.ater. I vi videro allo schermo contrazioni molto vigo-

_ C ASISTICA .

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[ANNO . XXV, FASC. .

22]

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SEZIONE PRATICA •

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rose j.e1 duo,deno, e ·solo · dopo rq.na con:_tra~ione !orazione : gastro-duod·ena1e~ L'A. nitiene che più ene,r .gica il litquiido passò nei tenuè; in qùe"' · que&to .Se1g no ha un valore notevo.Le e défvrebsto caso il duodeno e lo stomac~ si vuotarÒtn:o be essèye-.ricef['ca;t9 iin _ogni1 cruso; soip ir ,a tutto - d0ipo 'q ualie'h.e minuto. Ma ii pa9sag;gio attrar n.e~ casi d~bbi )' è un elemento dìagnosttco devemo 1'intesitinQ dlll'ò tre volte più che il nor- / ClS'l.vo. ~, · o 1 1 , a. a. ~ m~e, perche doipu venttquattl'o ore ·l'ileo oo · -, I ~ / /· il cieco ;situati nella pelvi 1contooeivano anco;ra ; · del bismuto. ' , · Ulcer!' gastriche con 'mponenti gastrorragia / Secon·do Ìio·l z.knet ne'lla st011101si del /d·uovlien~ , dar gas tossici' di guerra. J :'4 questa parte dell'intestino most~a ·tutti intieri j G. z~·gari (Riforma medica, m> marzo 1918) i suoi contorni,. mentre rtor~almente _la parte- ha ... fatto oggetto di u,na sua lezione un .mivisibìle è solo il bulbo. D'altra par.tè esso prel~tar.e, ' il · quale, in seguito all'eis1p1lo:sii.one ·di UJn s..enta ~n'e.sagerazi_one_ dei movim1nti peristalti- proietti'le c~ntene·nte gas to,ss:ici, ha- perd·u to i ci che invece E.li condurre allo svuotamento del iSSJl!~i . I sintom!:i ·ri.otati in ,s eguito sono stati i suo contenuto si risolvon g solo i-n mqdi'ficazioni s~~cnti ' dol9ri lombiruri oo ematuria;· più tardi forrrìa e di volume. . ,· , ,. · \ d1 dolore · gravativo allo stomaco, bruciore co, La tera~i:a della . s~eno·~ duo~enale ·~rcmica nati di vomito, e eia ultimo emàtemesi grave .. e tr.a le ip1u sem:pli•ci. Nei cais1 le1ggen b~ta ripetutaJs1 parec1c hie volte. L.dati ainaa:nn~tiici una oura ·di ingrassamento·. peT 1diminutre l'en- __ erano ifieQ'ativi, 's peicia1mente .n~r ~1 t ·_ , l' 1 . N . q . J,J . quan o n . . . t er~~ t ~s1 e so?pr1mere cosi oc~ u~1one: e1 gua;rda le funzioni gastii1c.h e, le quali .erano casi più , .1g~avi V~derh?o~ cons1gl1a d1 fave aff3<tto nor~a:li , assumer.e a1 m~lat1 ogru . d1'e ore e per un . No 'h · · d'1 1d bb'10 h . . 1 quarto d'ora la p 1osizione genu-pettora1e e neg·l i _ n ~ . a quin ·u , ~ emate~-esi è qa · ,.,., ' .L d "",..,.:,i....·t ;,. I 'M a Vl. n1etteins1 in •rapp1 orto, icon 1,aziqne del ga:s ,t ossil.n~tervaJl. J.;c-~1··a ri·1 u..a.8' ~l.LlJl O u·OI1Sla e. , • ' . I -s ono dei caJSi ,gr;avi nei quali i .a:>:alati s~no i.n co. L ,ev~lilzione__ ipero in questo caso, è alq•u :anto · l'ruoidotsi è mi- dive:ns~ .<l a ~quella -1·n un taJ.e stat{} / d'inanizio1n e 'che . osSlervata d·a altri AA. . naiociante. Allor:a occorre l'i,n tervento chiniir- e.asi di_ ulicére gastri.~he ·d a gas tossiici, poichè · giifx> sollecito: la .· magigi•Olf parte degl~i au·t ori m~anicamo qui i ~ernomeni di azio•n e, iprevalè·nterite:ngiono necie:Slsari(a ~a gtrus~ro-.eJnterofsltom:Ua; ;niente tossica sulle prime Vie digerenti · (brula duodeno-digi-u,Jostomia o la resezione della ~iore alla dietrobooca ed e.s,o f ago, piro1si, .dolori epti.:grustri'<i!i) · s :ono invece pre,senti i S1int-0mi . m.e tà destra dél COJ•on COri i1leo-è0Jostomia. -.ÙR. di in~1ssi1c:µ;i·oine,' · q:uali disturbi n.ervo·s i di a, ' g.itazione,, iC·,ffi'a:lea, iipaisteni.a., oltre aJl '.emat~ria Un nuo.vo sintoma della perforàzione gastro-duodenale. già .rucce14 nata. · -'

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• Field (Bostqn Medw. 'and Surg. Journ·al, 1918) E· giocoforza quindi ritenere. che, oltre all'ul'· ~erva che- la diagrno:sri · di perfo.r àzione dello cer~ gastrica classic~ con tendenza ad appto- .. stO!j:ni~co· ~ d-el du·o deno 'P'u ò. molte · volte rima- fonél arsi .. esistano d elle oerèlite él r,lla mucosa· ga· 'pere idrub·b ia ,q uand@ mrurrchin_o is intoim i v.eir.a- sirica, delle ulicer:aiZi·orni d~· oausa to ss,i1ca (gas ' :p:;JJen·t e caratteiristi·ci . • In · ogni caso di pieim ona- tossici, veleni Jr?.ine.rali, tossin~ 'difte'l'ica) comt> zion.e is i· vel!'lsa.no nella- cavjtà p ie ritoneaJ,e ga;s possono ,..verificarsi anche ·p er C8JU•Sa. infettiva •• e liquidi in varia quamtità. I gias pio ssono in(loic alizzazione di germi, ftisiorne di ,.asc:ess·olisinu·ar.si tra hl fegato1 ed il .diatr:amma, -•CO:m e n:i). In seguito l'azion e dei-:sn.oco ga;s1tri-OO·' ha si è potuto dimostrar.e amJch·e con 1',eis ame ra- . campo di esplicar~i sulla muscolaris mucosae diOlSJCopico, ed allora .sii ha i.a sc.omipru:r.sa ·deftlia e di inte:tessare vas.i .sanguigni, donide il maottusità ·epi~tica n.o'rn):alie. · I · cambiaimenti di J?-ifes~a;rs~ improvvi:SJo <leil'·ema~em·elSd., in n10.do posiizio,n e .render.anno pliù e,v idente questo• re- .anche 1P1iù g;rave deìJl'ul1cera clJaSlsica, in cui 1Si -perto, in. quanto che i . g~ telD.Jd'Ol:riO" srp·o.s tar.si ti· atta di processo cronico in stomaco che già • in a·l to .,.;eid i lfqrUi1di in n 18JSS10•: in 'I>"o!Siziolne se- funziona anomn· aim~~e. ·: ' · dut·a, nei casi . di perforazione si ba timpani- · L~ c11ra ha ieons1$tito ne·l la ,s onun.irustrazio. ·S IDQ so:p ra--la gr·and·e .ala , ,del feigato; mentr,e ne di icloruro di crulcio (gr. 4 in 50 .di a•cqua e ' . in de cubito con. le.g,g.era iJnclinazione ve·r.so ila 100 di sci_roppo dì scorze d'arancio amaro), inieteis ta ,&l ha. un aÌllmtetn.to deil1a zona di ottÙsità. z'lone .di er.g·@tina, v;e-Slci•ca di gbiruccio all'eipLg.a• È b-e.n v.ero che il rep.erto p·1eSiS•i metrico del ifestrio. In seguito, .l~lie somministra.rioni di gato! Viaria . molto aniche· norma.1rr}.e:nte . rCail i bicarBoha__to .di sodi9 (8-iO gr. a 1 gr. ' r>er dose)' cambiam.em.ti ~i 1 p101s izione, .m a in nessun caso ·di bic.arbonato ,di ·bismrutd (4-6 gr. ) o idi maigme. ' --.... , · le, differenze :so-no icois ì p.ç>tevoli come nella ip:e r- . sia oal'cinata. FIL.

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IL POLICLINICO

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elori~to:d'emetina•.

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È ben' noto cl;te l'emetina costituisce uno spe' -Ci:tìco della dis·Siein teria amebica, .contro la quale . ~sso manifesta un'azione paragonabile a quella , della chinina nella malaria-; . Ma si tratta di un' rimedio eroico, che "va ·:usato c·o n metodo. . Se}condo 'J . Guglielmetti (Presse médicale, 24 g·e nnaio ·~918), la tossicità del cloridrato d'emetina si manifesta · sotto 1re forme: '1.>Ma$sivà 0 immedip,ta, con morte en.tro ~4· O~e : negli ani·m alli .eta esf)\eÌ"i.rri1eDJto Jia dose. '00rtaimente moir/ tale---(npn la minima) varia·dà gr. 0,0075 per kg. (cànle) a 1g . 0;015-0,02· .-(ooniglio, oavta, torpio, gatto, ecc.); 2. J?iff erita o mediata: morte dàJ 7 a ~ g:iorm dopo l'ini-ez.ione; 3. C-umtilativ'a: lai s~imiiSltr.azio;n'e pr0ilung1~ta di U!Dla di~ ohe ·rapprieisen:ta la decima P13ir.te di ·quiéa1a che ·u.erodie·· nielLe 24 ·Otre, può alla lunga produr.ne 1a . mo·rbei. · ·' ' . · · P.er ll'uc;>mo iaq:Wit o. ~ si oono:soo JJa tossdcità ·, niiaisisiva, ma si dev,o no te!meive le intossiieiaz~o)).i niio:r;tald a p.a rtire da g\l". 0,60; . esse, pirob1abilmente, sono da tenersi con gr. 1,_20. · L'A,. conis.ttgli·a di: nO!rr iirui.erttare quotiidii:arniamente gr. 0,15 per· piu di .ci-nque · o , sei giorni C1o;riiseciutiVi, ~'- 0,10 p1er .priù dii 8-10 gtilolrn.i, ' ,gil\ '·0,05 P.e19 più di 15-20· gtorr.ni, Jascioo.do lrum.g.hi, sin!teirvalli ~ra le aeri~: E ·sconsdgili.:abiilie le. ~a ~ndoi.vetnoft)a · ·. FIL.

,,, Da tempo si ieonosoova nell'ipecacuana, ~a qualche anno nell'emetinçl, ·lln rimedio· spe·cifico d,e lla dissenteria a.m~bica.1 Ma è-noto, achi ·~ h~ esperienza della malattia, ,quant~ ostinate siano l,e necidivè e ~anto pfù difficiliniepte, t a 1 lungo andare, e·s se risentano gli effetti del rimedio. . N on sembrerà strano quindi che tentativi da .. ; varie,. parti siapo stati fatti per' s9stitllire, in casi d.eterminati resistenti, altri rimecli . all'émetina. ì Waldhams e Hill, v. den Brau<l.e n e .Dubois, ' Wh~eler, 'Mauté, R--a vault e r K:Voluqitsky hanno tent ~~o l'us.o del •sa1lvarsa~ ie del he.osialva.rsan p·e r 1 -m ii,ez.i oni o ·p1e'r ...clisteri · neJla· 9,issenteria am,e bica con resultati confbrtanti. d · ) Il ·dott. P. Calarne, d! I;osa.n na (R~vtte '!fl,'édic. r de .la Sµisse romande, febbraio 1918), .aggiul).ge . un nuovo .contributo alla bontà del ,metodo. , In un ·dissenteri·c-0, malato da du~ anni, la ,. rett9scopia ·permi·~e, idi trovare h11m,e ro·s e · ul' c-er.azioni r.ett~li; 16 in .u n p!."eparato a.illèsiito col raschi.am~nto ·d elle ulicere erano evide·n ti ' numerose ' sunebe ts.t olitichie . I~'arhrria·lato fÙ sottopo.s to a cura di em,etir{a .per iniezioni ~ serier 1e a cli.s teri 1di n.itrato idi 'argeil·to. Do·p o u·n , mese, migliorçi,tç>, nello ~stato· gen.e.nale, cli~icamente gu.arito nei di.,s turbi intestinali, lascia I la •Casa di ·CUr!l-. A distanza di 1Un anno Iia un'a . POSTA grave recidiv(a, che resi:ste a~le ini,e zioni. di eroe" tina, m.entrie i •c listeri ·d i nitrato d'argento non r- · (94-2) Per la difesa. dalle zanzare malarigene. sono · sopportati. L'amm_al.ato era in 'tale grav~ ~ All'àbb. n. ~: . . stato genera1e' 1e i f.a tti intesti~ali er_ano si \ Il mi.Jglio1~ mez.,z.o .p.e r di.~ed.ensi .d alle zanzrure impre.ssioJ?.anti, 1da ·f ar pensar.e ad un inter- è qioello._.. di non lf'arJìe p•é netrar,e 'llleill'abitato, vento ,chirurfico (appendicostomia): l'A. :però · provveden1do d~ a.Gatte reticelJ.e finestre e porite. volle prima 1.spe~rimentare i cliis ten di neo-salPer u1ciciderrle ·mesoo v;antagigj.oEro in viicin.a.nv.arsan. • . . zà dell'.ab~tato tene.re urna lam1p ada provv~sta Il resultato fu meraviglioso: il malato, che dt fo·r te 1r.iflettore e· di vaschetta di ·p etròlio. ~ aveva una media di dieci a quindici $Cariche P·er l'intern-0 q:eLl'a cas·a hanno azione z.am.al giorno, diarroiehe, fatte di muco e di sangue', , 'z;ari~uga _gli , odori di meptolo, di trementina, vide sparire macrosco·p ìcamente il sangue dopo dli ·ieMllf.ora, :di agliQ, -OVIPU'fe i fumi di tab.ooco, il primo lavaggio,. il muco dopo il second·o, e qi crisantemi, .di ,foiglàJe, di · eu1ca1tptus, di ·aadopo il terzo le scariche si ridussero ad una · momil1a,. d'i peoe, di illicenso bruciati. al· giorno; egli può mangiare 's ubito di tutto e I fiori d~ crisa.intèmi ~ iraidliici dl. valeriana ilon subisce alcuna altra 'Cura. (z.anzo·Lina) brncil~ti ·IIllella quantità di, 1-2 rè\I'.CDopo 6 mesi dalla cura nessuna recidiva,. chiai per un ambiientel idi 36-40 m c. stordisco·Il caso è veramente\ istruttivo: con esso na- 'ÌlJO e .-l:'· nBJralizzam.-0 .J·e zanzare iPeJr ·p arecchie ore. I turalmente non è dimostrato nel s~lvarsan ,un Naturalimie nte se nei dintornli dell'abitato, p&r mezzo di cut a radi1ca1ìe della ·dissenteria -am·e- un raigigio di 111no o due 1ch1ilametri, con vigile bic a, ma .certo un ottimo ·suieiee·d aneo deJ. rime- · e paz:iiernte cu:ria, si fa opera di risanamento· dio comune·, l'emetin-a, quando esso non sia dcl térreai-0, il n11rn·erb 1dellie zanzare, che infesopportato o non si mostri pjù .efficace. steirà l 'abitato, ~ arà molto minore, date le abi, t .. p. tudini poco mig:r:atric.i dell'msetto. '

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', Un easo di disse~ieria amebica ·' eurato con clisteri di neosalvarsan. (·

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'SEZIONE PRATICA

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Quand·o il risanamento diél terr.eno offra difficc?lt~. ins~rmont~b.tli ·per l'inuiat~va privata,t' la d1s1nfez1one degli staigni (con nafta o petroJdo) renderà ottimi servigi. .

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Svolge breyerhente il trattamento delle fratture d~lla colonna vertebrale, del torace e del bacino. .

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<;omplicanze delle fTattur.e sono svolrte

' dal ,lato ·cltni·oo · come dal lato teT.apeuti1co~ sia cominciando dalle lesioni V!asali, ner:rvose tendinee, per arrivare ali~ complic.a·n ze ;ettic'IJ,e,, CENNI BIBLIOGRAFICI. non e·sclu$e> il tetano.. · (.lfM 14 rtcMMilcono dM i libri pe"'muti in dono oll.a Reàa.zione) Quel~o cl5.e in~eressa in modo ,speciale in que. . C. R. BELGRANO. Trattam,e nto de.lle fr.atture a- st·o lavoro, è lo. svolgime•n t.o d~ile icura comple- · perte da arma da fuoco. Voi di 496 pagine,· 1nentari . cosi spesso traiscurate, mentre ;.sono . edito dalla Tipogralfìa dei Giovruni derelitti ' quelle che possono più di ogni altro èvitare 1gravi ppstumi al ·ferito, qua.Ii anchilosi' in catin Genova, 1918. Prezzo, L. 12. tiva . eonçlizjo:q.ie, retr.a.zioni tendinee musooIl lavoro .sviluppa ampiamente il tratta.menlaTi, ecc.· 1 • , • .to delle fratture àperte da arma da fuooo ieos.1 I Nell'ultimo ·capitoJ.o tratta della ou,r.a dei pofrequenti a riscontrarsi in guerra. Oltre il 13.to . teori'.Co, sono riportati numerosi caisi oliID!ici · stumi, quali i calli l viziosi, i call·i doil orosi ' le • 1 con a.nnesse radiografie ·e fotogralfie ~icavate pseudoartrosi, ecc. L'autore ~ta una b!ibliogratìa ampliiss!ma, · dal ricco materiale dell'Qsp-eda.1ie cliln:ico-chi' rurgico di Gen•o va, diretto d.a l prof. seil1. G. F. si :può dirJ compl.eta, data l':im:porta,n za del1'.a;rgomento e J.a quaintità e·norm·~ di lavori · Novaro nella cui Cliniea il lavoro venne com• • pubblicati al riguardo. .pil.ato. 1 I Il tema ·c ome. ·si yedle è cc;>mpJietam€tllte eswUn · primo tapitolo svolge i coitce tti .gen·e rali rito e '.svolto in tuitte le .s ue parti; ·e sso' può es-. d·ella. .natura delle fratture d'arma da fuoco . e s"Q.l comportam.e nto .a.spettante o su1l'inte11;- serre utile p·eir il chiru·r go che abbia a tr.attar.e · S. A. ve:n.to precooe chei' si deve adottare. Svolg.e leS'Ìon'i di guel'ira. Ì • quindi in modo esaurientè il capitolo della medicazione · d€lle ferite, se cioè questa deve A. HERijIN. Lès fractures ·de gue'r re du maxilsegu1re la scu-0la delt"a.Sepsi o dell~ an.tisepsi · laire inférieur. Un voi. in-8° di oltre '150 pag. , dichiarandosi ~n modo· reciso per la medicaziocon .100 fig. _..,..F. Alcan, , editore. Parigi. Prezne a~sorbente asettica, coll'esclusione di qualzo L. 4.40. siasi meqicamento che miri a distruggere i ger1re prima delLe lesioni ·del Il)lascellwre inferti.0 , mi in seno aJla ferita. A complemento cli ciò de• dica un capitolo al 'f'Jagno permanente, che di- la guerra eriano abba.siaiD.lZa rare, si!Clchè si può mostra essere il mezzo S:ovran-0 specie1 per le dtre ·Che. n·e.saUln meto1dQ 'sistematioo di tr.attam1ento, ·era stato 1deisicritto. guerra çi,ttuaJ..e, • • 1esidl1i delle m· a ni . e .d1 e i piedi. . 1 SViolge in paragriafi .s eparati la dtscussi.one · neillè .sp1e.cial.i · ':icon.d tziom in •c.u i si svol,~e, e • 1 pa;rticolarmenite la ·gue rra dli triniceià ha a10cresul ·metodo migliore ·pe~ la disinf eziònei delle • • sciu to co.nsi., darevolmente la ipemoentuale di ta• :- mani dell'operatore, épsì pure tratta dell 'imp1ortanza de~la radiografia e delle varie indicazioni li ~esioni,. si1cchè i chirurghi hanJD.o dovuto imall'estrazione dei ,proiettili, ... dei .vari' metodi di provvisare servizi speciali e metodi di trattamento, tanto più. che le lesioni. di questo osso, anestesia, del trattamento coadiuvante di atti per le relazioni con gli organi annessi pres~n­ operatorii. · . .. . tano délle particolarità affatto speciali. Clnssifi,ca le fratture, riguardo al trattamenI L'A., premesse I.e necetSSa~ie nozi01I1i anatoto, in: Fratture diafisarie; fr~tture articolari, . , mi!che1,. prenide in e.same la .Sede delle les}oni, fratture metafisarie. . ' Tratta in un ·capitolo . a pàrte le lesionii. che .che, .c.talSsd.ifica (i.n ;fr~tJture interessainti l'·CYSSO propria,m 1e nté detto, in frattuve d·01Ue parti an. t eressano lo scheletro ' in O.ella man' o e del , • • nesse,' .consid.e.: rando come · prrurticollari le piede. . . . / fratture · 1p arzia1i iln.Jcomtp1lete è 1e ~aste distru- . , Dedica un \Cap·i:toJio a parte 1all'argo·m ento im· / 1 ·, , . . portantissimo ·d elle amputazioni dichiarandosi zioni. ·di queste categorie ,&tu.d ia la sinper quella 1~1hfrurgiia .che pennette la c101D.Jser- . Per ognuna . ' tomatologia ed. il trattarrnie nto·, sia quello d'uTvazione ad oltranza. · Divid·e le f.r atture del capo in quelle del ·cra- gen.z1a, che la proteiSi ideifinitiva. , Il ·lavoro r~pipiresenta la 1sint€$i di molte .cennio, propri,a mente . detto; .e quelle ·dello sche-.. letro 1 faic cia}e, che sviluppa riportando anche tinaia ·di osservaz~oni. casi clinici della massima importanza. . . • PONTANO.

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Unione dei Medici Italiani per la resistenza nazionale. \

Come" abbiamo annnnziat-o, il 4 maggio si tenne in Genova il primo Convegno dell'Unione tle~ Medici Italiani per la resistenza naziona~e; vi interven. . ne-ro numerosi sanitari di varie regioni d'Italia; aderì un gran numero di Ordini dei sanitari delle provincie del Regno, nopchè medici illt1stri, senatori, deputati, profeiìsori delle Università; per l'importanza delle relazion'i che vi furono pi;ese'nta t~, per la elevatezza dell~ discussioni, per l'alto sentiment~ patriòttico che ne .ispirò. tutte le votazioni, il 1Convegno ha avuto un: risultato degno delle più nobili tradiziÒni della nostra classe. . ... . Riportiamo un « Prol)Onimento » che, su proposta del pr0f. L. Devoto, i medici con·venuti hanno acclamato, onde rendere .sempre più accette' alla popolazione le rinnncie e le. ....restrizioni resesi nece~sarie per l'economia, dei consumi, . nonchè il voto contro il disfattismo di certj medici. · 1

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• Per Z'·eoonomia àei oorJ,'sum'i. « Npi med~ci italiani vog1iamo, innanzf tutto, col nostro esempio i>ersonale e con quello de11e nostre famiglie, in ogni occasione eùncorrere ad una austera economia degli alirµent\ di cui oggi specialmente dif.etta il Paese, sovratutto : grani, Icarne; , l{l t~ e Zl1cchero. E sempre col proposito di accr~~cere il risparmio alimentare a v·a ntaggio del Pae~ ~· dei malati, ci impegniamo, con serena ~d uniform~ discipli~, à non p ;r oporre nè a tollerare, nel1'ambi.to. del hostro esercizio professionaie, prescrizioni e abitudini alimentari · che non siano giustificare, nella quantità. e qualità specifica, da. strette esigenze terapeutiche, bene ai~rtate, présso indiYidl1i infermi b semplicemente delicati».

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Contro il disf~ttismo . <ç I medici italiani, riuniti a GenoYa in solenne adt1nanza, nel momento attuale che preludia ' ad t1na nuova e grande epoca storica, sentono pili vivo e potente il loro affetto verso la Patria, più salde l~ loro aspirazioni ai progressi della civiltà, deplo1-nno che· qualche colleg·a, · sedente in Parlamento, mentre Governo e Paese reclam~vano •da tutti con• cordia, uni~ di intenti,· resistenza per cacciare il i1emico secolare che oggi calpesta il nostro suolo, deturpa i nostri monumenti, marti.rizza i ')nostri fratelli, ' abbia potuto emettere una voce c~~ rinnega la Patria, la stia storia, la &ua missione, condannano l'opera nefancl3' e fanno voti perchè dallè presenti çontinge:pze l'Italia ris.o rga unitar forte, libera e degna del suo avvenire>).

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NEL.LA V I T A . · P R O F E S S I O N A Ij E .

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IL POLICLINICO

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Norme vigenti per l'ariicendament-0 degli um.ciali medici in zona di guerra e in zona territoria~e. .

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(Stralcio di risp·o sta. alla, reZati·va, inte'1·1·og7J,zioine dell'on. Renaa).

Per nssicurn \ e il servizio nelle prime linee della zo11h di guerra p~ovvede il D . L. 12 novembFe 1916 in base al Ql1a1e tutti i medie{ appartenenti allP classi 1884 e Jliù gio,ani sono l)er esse esclusiva1n ente riserYati.

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Il rendimento . delle dette classi è appena sufficiente allo scopo e perciò è necessario mantenere saldam~nte l'integrale_applicazipne .del decreto sopra 'citato tanto più che la produzione dei megici. giovani è del tutto sospesa. · ~ Gli ufficiali medici delle classi 1884 e più giovani si avvicendano fra loro )lella stessa zona di guerra .e nelle formazioni di prima e seconda linea, · cioè ·a dire prestano servizio a turno di 6 mesi in un reggimento o in una sezione di sanità o. in un o~pedale da campo. ' J~,'avvioend(ltmento propriamente detto consiste nel .riehiamo presso le formazioni san~tarie della zona territoriale degli ufficiali medici mobilitati. Finora è limitato a qu~lli appartenen~ all~ classe 1878 dopo un anno almeno di servizio in zona di , guerra, e noh è possibile esten.dere tale 0eneficio ad altre ciassi, per insufficiente disponibilità di personale fisicament.e 1 idone9, tanto più éhe, per non turbare l'assestamento del servizio sia in 'Zona di guerra che in zona territoriale, n cambio deve compiersi tenendo sempre conto delle specialitil professioll8-li e della idoneità fisica. La deficienza:. sowa accennata dipende daJ rilevante numerò d~i gjà aYvicendati (circa. 2000), dalla mobilitazione _./ già compiuta si.stematicamente fino alla classe del 1880, dalla necessità di provvedere a~l'i.ìLquatlra­ mento di nuovi reparti, alla costituzione di altre . tnlità sanitarie, · al ripianamento. delle deficienze rappresentate dalla ordinari~ quotidiana usura dell'organismo sanJ;tario. Si consideri inoltre la coésistente nece§sità, di destinare a servizi cmli, medici in sostituzione di altri ai quali viene revocatji la dispensa o l'esonero .per non avere compiuto il servizio ~j.litare prescritto (D. L. 9 dicembi:e 1917). Tra.t.tjlsi di servizi ai quali, eécettuato il m~dico che vi si trova, altri - come è ovvio - non ha, di norma, alcun' interesse di éssere destinato. , Attualmente tali posti vengono coperti con i me' 'dici che non hanno diritto all'avvicendamento (più giovani del 1878) e che, non potendo in altro modo ottenere il ritorno ~ zona oorritoriale, optano per la destinazione ad un servizio civile. Appare adl1nque evidente chp, se maturasse anche r}er essi il dir~tto all'avvicendamento e cioè attraverso· l'avvicendamento potesse realizzarsi il ri-torno in sede prossimìore a quella ?-bituale, se non addirittura in, quella stessa, non avremmo modo di assicurare conveniente~ente i servizi civili che la applicazioné del decreto sopra ricordato 9 dicembre 1917 lascìa scoperti. Ai seIT'izi stessi vengono ' destinati, ,previo ricollocamento in ·congedo, ufficiali medici designati dalle stesse amministrazioni interessate :fino alla clàsse 1881 inc~usa, con nessuna altra U.rnitaZJioI1e oltre quella di avere prestato almeno un anno di servizio in zona di guerra o anche se appart~nenti alle classi 1882-1883 - purchè, oltre la sudèletta condizione, sieno riconosciuti di' menomata idoneità fisica. _ P~r effetto cii tale decreto molti ufficiali medici / fino alla clas se 1883 potranno tornare· a 1 servizio /

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. civile dal quale furono allontanati all'atto della, mobilitazLone generale, moltissimi altri sar'anno ri. chiamati per servizi civili in zqna territoriale, se \ non nella stessa residenza di ·prima della· guerra. Ecco come l'avvi cendamento propriamente· detto · (1878) verrà· presto larga mente integrato 9-alla destinazione ai servizi civili (1883), ferme restando le disposizioni relative a lle classi 1884 e più g~ovani , riservate alle n ecessità delle prime linee. · Le norme sopra riassunte sono quelle cui attuaimente si attieD:e il Miniswo della guerra, d'accordo col Comando Supremo~ e con la Intendenza geneiale, e costituiscono un coordinato sistem~ a sostegno del tunzionamento sanitario in zona di guerra, in zona territoriale e nella popolazione -civile. ' Poichè tali necessità sono suscettibili di modificazioni, potranno . anche variare i limiti e i criteri d'avvicendamento, che fi~ora però' occorre mantenere integri e fermi. .. Roma, 22 aprile 191~. \ Il Ministro : ZUPELLI.

All'abb. n. 827: Nulla vi è da eccepire circa la situazione del suo collega titolare della .condotta, poichè esso deve considerarsi, sebbene avvicebdatO, ancora in servizio· militare. . Occorr:erebbe tra conoscere le ragioni per le quali fu dispensato l'a ltro collega interino ; e occorre soprattutto farsi una id€a chiara, che noll' risulta affatto dal suo scritto, circa la Sua personale si- · .. tuazione verso il Comune nel quale esercita. ,,., .All'abb. n . '4322: > Durante la guerra non è amme~so il passaggio di ruolo, cui Ella accenn~, in seguito a domanda. .Al dott. G. c. da B. : Pe,r ottenere la nomina a: capitano medico di complemento per tito.li occorre presentare i documenti necessarii per dimostrare di aver compiuto 15 anni di esercizio professionale. ;A.ll'abb. n. 3748: • , .L'uffièial~ medico addetto ad un corpo, data la speciale indole tecnica delle sue mansioni, non .può n è deve assumerne. il co~nd o, anch e se event ua1-· mente manchi altro ufficiale del corpo stesso più anziano .di lui. EA È bensì avvenuto qualc;he volta in guerra che, caduti gli a ltri ufficiali del ha:ttaglione o della comBe-rvizio nieàico-militare. - All'abb. n. 2520: pagnia, l'vtficia le meùico, nella suprema hec~ssità del momento,. ha riunito intorno a sè i soldati riIl ruolo di complemento nel quale Ella è entrato, in seguito alla sua domanda, è composto di una · masti privi.. di guida ed ha saputo condurli con a vvedutezza e , coragg~o. ~ciale categoria di ufficiali, che ottengono· le proI • Ma tali episodìi di . val0re, sono giustificati e mozio,ni in base a i titoli. e non per anzianità di \. ' !tervizio. Dato ciò, Ella non potrà aver il grado di spiega ti dalle eccezionali circostanze in mezzo all~ quali si sono svolti, e no!l infirmano quanto preeapitano se non quando avrà com:pìuto i 15 anni cedentemente si )è ò.etto. • fii esercizio professionale çhe in tale categoria sono • Al dott. A. R. da P. :/ .. :prescritti. ,, Non sembra dubbio che, dat9_il decreto lùogoteAl dott. F. P. C. d~ T.: .. nenziale oon il .quale sono stati chiamati a visita Data la malattia dalla quale è affetto, può chiegli ufficiali medie} riformati, la visita. alla quale è cere di essere sottoposto a nuova visita a llo scastato sottoposto no:p. sia stata dovuta. èere de lla licenza e molto probabilmente otterrà All'abb. n. 5369 : l'esonero. • Il decreto luogo,t enenziale del dicembre scorso All'abb. lf· 6667: . non è affatto sospeso, ma la sua attuazione avviene " Data la classe non giovanissima l'esonero è, se grnduuln1ente a sec,.onda d-ei bi~ogni di personale . I •on pr obabile, possibile. ché si prosp~ttano . ' Ritengo che . ormai le decisioni del Ministero in I/anzianiti1 della sua classe ~on è tale ('79) da :tatto di esoneri non possono troppo· tardare. e::)c;Ju<leTe ch<t .Ella i)ossa, se richiamato, essere de- · Al dutt. G. D . da ~· : . . stin~to <'.\ prestar servizio in zolla di operazioni. l,a Uommissione p er le promozioni sr>eciali (arti- . Circa l'ultimo quesito il padre interessato può <:1C>lo 13) è i11a1>pella bile. ava~?in r domanda a l Ministero. Essa, del resto, è (;l>i!lposta di i1fi:iéia li _gencr~11i All'abb. n. 5372 : .. Alcune volte le prati.che a cui Ella accenna su1~on medici. biscono ritardi ben superio~i ai 15 giorni. Al d-Ott.' c .. l.i. da O. : Nel sno caso può da r!=li che il :\l i"nistero attenda I)er quanto di_cl1iara to inabile ul se!vizio incondidi c.:onosc:ere anche il responso della Com1nissione l z ionato Ella non hn <li ritto a.d es~ere .destinn to a degli esoneri. ·\ presta r ,s<.~rvizio nel pro1irio Corvo d'arwat~ terriAll'abb. n. 4584 : toriale, concessione clie .si f<t solo ai niedici richiaI medici che hanno · c.omr~iuto i 40 anni ùi et.à e mati di èlnase 1nolto ~ uzia11a. trovansi da oltre nn anno in zona di guerra venSe ha fatto quattro mesi in zona di gue,rra e poi ~ è stato allonta11ato ver inab1lità non può por- . gono avvicenùati in seguito a loro domanda. • .All 'abb. n. 7947: 1are il distin.tivo. .. :t possibile che ~ vvenga. l'n YYicendan;ento a cu.1 S.e è inabile a servizio incondizionato, difficilmenElla accen1 1a, qualora il collPga trovisi da più di te potrà ottenere ctl.e una t1roposta di avanzamento Tf'n~n dnlle autorità. dà cui dip€nde inoltrata al - tln anno in zo~a di guerra ed a11pnrtenga ad una clasie pfù anziana ~i quella de l 1RR4. )1. G. V in ist0 r·o.

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, Il prof. Alfonso Neuschiiler, magg~re meçtico di complemento, è stato promosso tenente colonnello medico per meriti eccezionali. \ Cordiali rallegramenti. I

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Ordine àei · SS. Maurizio e Lazzaro.

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[ANNO XXV, F ASC. 22]

. dev-ole. Nei giorni d'azione, J.•E-rsoM..lmente si recava nei punti più avanzati ~ disciplinaire e ooordi\Ulre il ~rvizio dli r~c6o1Ul. <! sgombero dei fe- . riti. ()olpito da). tiro d~ll'artiglieria nemica. il locale m cui aveva sede la ..sezione di sanità, ed ~s~ndoVi / state delle perdite, 001.la· fermeZ2a ed il ooragg.io di' cui fu esempio·, seppe ricondurre 1a calm.a tra i feriti ed il' pensom.le .. della sezione, facendo oontinuare il servizio senza interruzione. ~ Altipiano Carsico, agosto-settembre 1916. /

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NOMINE,· PROMOZIONI ED ONORIFICENZE.. . •

IL POLICL"INICO • '

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Cavalieri: Barone Vincenzo, medico provinciale-a 1Palermo; Pedrazzoli Guido, medico capo nell'Uft).cto sanita rio delle Ferrovie 4ello Sta~ per ~ compartimenti di Milano e Venezia; Rocchi Franees~o Saverio, libero docente di ostetricia a Roma.

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MEDICINA SOCIALE. ' I

' Per la riedùcazione' dei mutilati. ·

ALBO D'ORO.

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MEDICI '01;1.E HANNO DATO FIGLI ALLA PATRIA.

Il dott . .LUIGI RESNÀTI ha ~rduto in Amel'ica •il :figlio, capitano aviatore SILVIO. Prodigioso Rilota, questi si . era recato colà .per · .far trionfare i nostri «'C aproni» e creare una scuoI la di perfétti aviatori. È 'r imasto ucciso durante un .. volo sul caµipo di Homp,8urad. Gli sono sta~ rese onoranze funebri solenni dal popolo americano. Il dott. Resnati ha al fronte un altro•figlio, anch'esso aviatore. , Nella buona fortu~a e nel valqre di Qli~sto e nella ' memoria superba "e sacra dell'a1tl'o, possa egli ·tèm· prare · il suo virile dolore. ' ' M: I. Il dott. GIULIO ATTILIO SALAROLI, capitano medico ' nell'Ospedale II)lilitÀre di Fognano (Ravenna), -ha perduto l'amatissimo figlio, ten. medico , GI'No, vitti.ma dell'Austria, che doI?o 20 mesi di prigionia lo restituiva. sfinito, a· causa dei ·peryersi maltrattamenti. Il compianto · dott. Gino lascia \ la giovane vedova con tte orfani ed i genitori straziati dall'irreparabile perdita. . Il dott. G. A. Salaroli era giuntQ ~n Italia dalla ~oljltana A.m erica, con quhttro :figli, tutti 1do,n~ al servizio militare e dei quali tre tuttora al· fronte. Sono venuti tra noi pieni di el;ltusiasmo e fidenti ) nella completa vittoria. · s. •

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MEDAGLIA' DI

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BRO~ZO.

FIORE GIOVANNI, da Pomarico (Potenza), tenente medico oomp lemento• sezion~ samtj.t. - Sotto il oontinuo fuoco d~ll'a.rtigfileri~ avversaria ) che J batteva violente.mente .i locali della. sezione, noncura•n te del perioolo, con grande 7~lo ed abnegazione, presta.va .soccorso alle 11um~rose vittime d'un attacco nemico cc>n ga.s asfì,ssianti. In oeca.• sione di altri bombardamenti, dava ~ pro,p ri dipendenti lodevole esempio .cli serenità e d1 ca1ma. - Sagrald-3, 129 giugno. 1916. . • BERNARDI cav. LUIGI, ?a Cagliari, maggiore medico ca.po uflìciò 1sanità. divisione. - Capo ufficio di sa-. , nità diviisionc'lle, oon f.a.ttiva intelligen7Al, , rara attività ed elevato ~irit:o di a1bnegazione, preffie(lev·a e <lirigev.a il servizio sanitario della divisione, facendolo funzionare in modo a ssai lo1

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La presidenza dell'Opera Nazionale per la }}PO, tezione eq assistenza degli invalidi della guerra ha diramatq ai Presidenti delle AssociaziQn,i dei Còmitati ~ degli Istitt1ti Pro-Invalidi, la seguénte circolare·: • «Una delle :finalità essenzìali che questa Opera Nazionale per la J?rotezione e l'assistenza degli invalidi della guerra si propone di raggiungere, è quella _d i ridonare la capacità al lavoro a tuttj, o quanto meno al maggi~)r numero possibile dei mutilati fi degli storpi del bracc~o che prima della guerra eserpitavano a lavori manuali, e. specialmente ai lavoratori t della terra;' che., com)è no~o, rappresentano la grandissima maggioranza dei nol::;tri gloriosi_invalidi. , · . È ·invece da rilevare che finora soltanto una minima in~ig~i~cante .percentuale di detta ca~gortà. è stata ind~riz~ata in ~uesto senso, mentre inv:ce . f~ ,per lo P~ù inco~a~gia~. o as~ondata la istmtiv~. tendenz~ ?eg~ in:alidi ad or~ent~rsi vers~ l~ carr.i~ra .degli im~neghi o verso .le altré o~cupaz1on1 / poco faticose, _m~ 3.l)COii. ~no remuner~tiv:._ ~~ causa pn~cipal~ di questo errato in_dir1~zo va spec1a1m:zite ncercata nel.la poca fi~~c1a riposta d~~ ~utilato e dallo sto.r~10 del braccio nella sua capacità ad un ~rodut~vo l~voro m~~uale, come p~e ~ella efficacia degli a:rt1 lavorativi finora applicati. · , Ciò stante 1' 0pera .Na7iionaJe ritiene essere precipuo dovere di quanti si occupano della rieducazione pr9fession~le çl~li invalidi, di rivolg~ré i maggiori sforzi al fine di ,rimuove re tali diffidenze e di persuadere, con tutti i ·mezzi, i mutilati f~ gli storpi del braccio, che essi possono divenire lavoratori produttivi in misura, non di rado uguale a quel~a di un operaio normale, e che gli arti lavorati vi hanno indiscutibile praticità. ed efficacia per utilizzare le energie residue dei monconi e delle braccia paraliti~he o storpie. Gli Lstituti, Comitati ed Associazioni Pro-Inyalidi dovrannq, pertanto, con la persuasione e con l'esempio; indùrre tutti mutilati ~ storpi del braccio a sperimentare la lavorazione manuale' nello st.esso mestiere che prima esercitavano od in quell'altro pel quale si dimostrassero più adatti per capacità od inclinazione, applicando quei tipi di arti di lUYOfO Che l'esperienza ha ormai dimostrato migliori. .

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[ANNO

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Il presidente :

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,E specialmente tutti i lavoratori della terra ,dovranno, a cura delle scuole di rieducazione, essere addestrati nell'uso dell'appareechio a sospensione cardanica di 'I ullén - che si è finora dimostrato il più r azionale strumento di lavoro per gli agricoltori mutilati o storpi del braccio - ed · esserne tutti indistintament;e forniti, al momento della loro dimissione dalle scuble stesse. · Quest'Opera Nazionale confida ·pertanto che le istituzioni c~e s 1interessano vorranno conformare la loro azione agli anzidetti criteri e che nelle scuole di riedvcazione verrà , piovveduto a'nalogament.e a qua'Ilto si è disposto per gli .arti di lavoro. Si rima.n e in attesa cli un ceimo ai assicurazionù in proposito».

SEZIONE PRATICA

DURANTE.

NOTIZIE DIVERSE , Istituto Interalleato per gli invalidi.

«Voi che ben la conoscete, saprete che la Croee R ossa Americana è la espressione pratica delle fraterne relazioni che legano il popolo <!I'.hericano all 'Italia. Noi siamo uniti insieme ed assieme co~ batteremo per la vittoria che certament.e ve,rrà.. Viva l'Italia. Viva l'America». Dopo il1colop.nello Pe.r:kins parlarono il colonnello Apollon~ e l'ambasciatore americano Thas Nel13on Page. .t

Campagna antiinalarica de11& CrJce Rossa. .' . Con i~ 20 maggio la Ctoce Rossa Italiana ha iniziato, a cuFa del proprio ufficio antil.Ilala~co, il servizio di profilassi malarica e di cura dei malarici nell'Agro· Romano, nella Palude Pontina e nella Maremma . Ft1nzionano attua lmente dieci ambulanze e dieci posti sanitari, con opportune dislocazioni 'nella zona che da Terracina si estende sino a Talamone in provincia di Grosseto. È noto .come sja ~a Direzione generale di Sanità pubblica, sia quella d~ Sanità militare,, in quest'anno si siano in modo speciale interessate perchè venga provveduto in modo efficace· a difendere dtlll'infezi9ne malarica la ·popolazione civile e i militari. • I E• la Croèe R ossa perciò ha opportunamente disp<:>.s~o che il servizio dì profilassi malarica fosse iniziato con l'anticipo di un mese e mezzo rispetto agli anni decorsi. · · , . Tale servizio si estende anche. helle Puglie e nel-

Il Comitato permanente interalleato, cost{tuitosi per lo studio delle questioni -riguardanti gl'invalid i di guerra, si è r~unito recentemente a Londra, ·per invito del governo inglese, e ha deciso la cren 7' • d'un Istituto interalleato, avente sede a Parigi. Tale istituto è destinato a funzionare da orga110 d'informazioni, di studi e. di coordinamento d t·. ··s forzi ff tti a beneficio degli invalidi, ne~ diversi Stati alleati. Esso avrà parimenti lo scopo .di favorire., in questo campo, le ricerche scientifich<· provocando in particolar modo la creazione e lo 1 la Sicilia. sviluppo di laborator! di ricerche, di° studi e...... di esper~menti circa la protesi, ·la fabbricazione di • ~tr,1 menti speciali e apparecchi di protezione per Una esposizione pro Croce Rossa a Milano. " i mu~ilatii Riunirà pure in una biblioteca libri, Il Comitato ip.ilanese· <)i propaganda ha invitato ' studi, articoli e documenti d'ogni genere rig\Iarartisti e raccoglitori a donare con generosità dise• danti gli invalidi della guerra, ed in un' museo pergni di qualunque specie, dalla caricatura allo schiz, manente gli all)parecchi protetici, ortopedici, di lazo decorativ-0, · d-all~ studio d~l quadro a l ·bozzetto , •v.oro e gli strumenti pratici utilizzabili nei cliversi fantastico. ~utt:o sarà poi accuratament~ catalogato, e@Osto e venquto a beneficio dei feriti nostri. paesi. . · , · La· parte aD;lnÌinistrativa delftt Mos~ra è stata as' Una riunione delle Croci Rosse i}~eric~n·a e Italiana. . sunta dal pror. Adolfo Padovan, segretario 4el ao- ' 11 Commissario della Croce ijossa Americana -i n 'ro.itato stesso, e l'organiz.zaz'ione è affidata a . una · · Italia, colonnello Perkins, indisse per il 23 ·maggio Commiss~on:e di artisti e di studiosi. una riunione tra il personale italiano ed americano della Croce Rossa degli Stati Uniti, attualmente Due nuove auto-ambulanze alla Croce Rossa. a Roma, per celebrare il terzo· anniversario della La Società anonima Nafra di New York e• Natrs. Italiana, quest'ultima con sede a Milano, hanno guerra d'Italia. Il tratt;enimento ebbe luogo a Villa offerto in dono alla Croce Rossa Italiana due autoAurelia m1l Qjanicolo. Il coloI).Ilello Perk~ns proambulanze, impegnandosi a sostenere tutte le spese nunziò un discorso in cui ha detto·:, . della· manutenzione. «Noi, amer.icani ed italiani, che dedjchiamo in · Roma la nostra oI)era per la Croce Rossa Amei·icana, ci siamo qui riuniti oggi, come 'i componenti Le cure termaJi, per gli· ufficiali convalescenti. Il Giornale . MiUtare .U fficiale ha pubblicato una di una grande famiglia, per esprimere il nostro pro• circolare ministeriale nèlla quale si stabilisce che, fondo apprezzamento, per il privilegio che nbbiamo di essere associati con il leale popolo e çon i bravi nella stagione prossima, estivo-autunnale, funziosoldati italiani, i quali così coraggiosaipente stan- nino :wr le. cure ba!neo-termali i segt1enti stabilimenti~' Acqui, C~sciana, Iscl1ia per ufficiali e . trupno sq,soonendo il peso della guerra da ben tre anni. ' ·per la soln. truppa. 1~ mute per «A voi, Italiani, . che apparteiaet;e a lla nostra ·or- ' pa, Casamicciola ganizzazione, ~esidero di esprimere i miei perso- gli stabilimenti saranno nove, della dt1rata di quindicini giorni eia senna. ' nati ringraziame}lti1e quelli dei miei collaboratori Hanno avuto inizio il 25 aprile e dureranno fino Americani, per il prezioso contributo della vostra alla nostra opera, in que&to caro p'aese che abbiam'o al 30 settembre prossimo venturo. Negli ·stabilimenti sudcletti potranno essere accolti i militari appreso ad amare. -. • '

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• IL POLICLINICO

532.

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FASC.

affetti da reliquati di ferite, lesioni o malattie riportate nell'attuale guerra. , Le relative proposte di aJnmis~one dovranno eseeF~ trasmesse alla Direz~one genera~e di . SaQ.ità presso il Ministero della guerra.

trasferire i bambini malati all'Ospedale del Bam-\ ·bino Gesù, secondo ·i criteri che s~no stati stabiliti per coordinare il &ervJeio. '

Per i ciechi di guerra.

L'Associazione milanese' per la difesa contro la tubercolosi, che col· Dispensario cittadino comunale di via Statuto è' organo esecutivo dell'Assistenza riformati tubercolosi di guerra, ha recentemente ' • comp)etata la Commissione per il nuovo Dispensario antitqbercolare, ampliato per l'assistenza di .. dietti . .riformati, ch~amandovi a far parte personalità tecniche cittadjne .n el campo della tubercolosi. Detta Commissione rimane cosi formata: ,Denti comm. prof. Francesco, J\llangiagalli sen. prof. l ,111gi, ~ra on. avv. Francesco, Banfi ing. cav. Giusepp~,, Ronzop.i prof. dott. Gaetano-, Ferrari dott. P~etro, Villa dott. Luigi, 1 Forlanini dott. Giuseppe, Gatti dott. comm. Francesco, Cattaneo prof. comm. Cesare, Salvini dott. Guido; Maroder rag. cav. Raffaele, segretario.

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XXV,

[àNNO •

Il prof. Denti. di Mila~ ha preso J'jnjziativa di una sottoscrizione pro casa di lavoro :Per i ciechi di guerra. La sottoscrizione, ché procede attivamente, ha raggiunto la somn1a 359,000 lire.\ . . rer i ftgli ammalati dei nostri ·combattenti. , P'er iniziativa del Ministr6 dell'Interno, on. Orlando, le Colonie marine e climatiche accoglieran: no, d'o1·a in poi, un gran numero di bambini infermi, ·c on speciale consiCterazione per ~ figli dei nostri soldati. .. Gli organi che sono alla dipendenza del Ministero si adopreranno pet la raccolta dei fondi necessari, da versàrsi alÌe /opere di Assistenza ci~ile. Allo stesso scopo la T1·ibuna ha a~rto una sottoscrizione.

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L'Associazione mllanese contro la tubei-colosi.

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Sanatorid antitubercolare di Napoli.

La Deputazione provinciale di Napoli ha delibeLa Croce Rossa An1ericana ha recentemente ofrato di versare al Comitato regionale della Croce ferto la somma. di lire 200\f>OO per la 'fondaz~one di un. Convitto per fanciulli gracili figli di militari . Rossa Italiana la cifra di ltre 50,000 quale suo del Sa:aatorio antituovvero orfani di guerra,_ impegnandbsi· inoltre al , contributo alla costrU.Zione . bercolare eh~ sorgerà nel tenimento amministrativo suo funzionamento , per un anno e affidandolo aldella Provincia di- Napoli, sulla collina di S. Genl' .Associazione «Per la Scuola>) di Milano. ) . ' naro presso Pozzuoli. ) Il Convitto sorger~ presso la fiorente Scuola all'aperto, fondata dalla detta Associazione a Ni• , Assoluzione di un maggiore medico. ' f . guarda presso !\filano. \ · Il · Tribunale mili tare di "raJel'mo ha assolto 11 ,:Per l'Accettazione dei bambini malati negli ospedali ·maggiore medico della ·R. l'.\1arina dott. Pi~tro Oamdi Roma. po, imputato di ab11so di autorità con vfe di fatt'> Sono andate in vigore le ·nuove convenzioni sticontro un soldato. pulate fra l'Amministrazione degli Ospedali riu:' niti, la Congregazione di carità e l'Ospedale del • Bambino Gesù per dare un nuqvo assetto al serviCo:q, il prof. CARLO;- F.ORT.1ANINI, ·? rd_inario . d~ zio della spedalità infantile in Roma. Per effetto di clinica medica a Pavia, dilegua uno dei più fulg1d1 ·tali convenzioni l'O~edale del Bambino Gesù nqn astri della medieina . italinna: Il suo\ nome rim<irril accoglierà dii:ettarn~te . ~ JUala ti ~e non in casi di terapeuassociato ·inòelebilmente a.I pneumotorace , asso1uta urgenza. I bambini infermi dovranno esfico, da lui icleato ed attuato. sere presentati per l'accettazione nei casi di malatDe l grande clinico scomparso renderà la ('O Hltie contagio~e a l Policlinico, nei casi di tubercolosi IJlessa fig11ra slfo ~ valente n 1lieYo, prof. Eugenio polmonare all'Ospizio Umberto I e in tutti gli altri I\II orelli, nel ·pr·os~imo fR ~cicoJo. aasi all'Ospedale di S. Spirito. L'Amministrazione ospitaliera provvederà poi a

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.À.vvicendamento

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all~betleo

(Per l ') . . . . . Pag. 528 Cisti traumatiche d,a ritenzione di proiet. . . . . . . . . . . . . )) 522 till. Dissenteria an1ebica cura,ta· con clisteri ùi neosalvarsan : . . . .. . . )) 526 Fibroma del nervo cubi~ale : enucleazione )) 523 l-lutilati,: rieducazione . . . . . . . )) 530 Occlusione duodenale cronica nella ptosi viscerale . . . . . . . . . · » 524 Paralisi dell'oculo-motore d'origine otitica . . . . . . • • • • • • • • » 521 Perforazione gastro - duodenale : nuovo aintòma • . . . . ·. . . . . .· . ROiii&. 1~1 -

T11. C&ltl... C.8U,M

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per materie.

Pertosse : • pia

contagiosità.~

• •

profilassi e tera-

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Pag. 51S

Pinza pigliatutto . . . . . . . . . )) 514 Purgav;ione i)er via' ipodermica . . » 523 Scia tielle di origine scheletrica (sindome òi Bartolotti) : elettrodiag11osi . . . . )) 523 Rifilo-S<!lel"osi inizia-le delle fosse nasali . )) 511 l'lcere ga·striclle ùa gas tossi'Ci ùi guerra . )) 52.1' Unione medica per la resistknza nazionale )) 52S Vie urinarie : lesioni in guerra . . . . 518, 52~ Zaffamento intraYasale dei g.\"OSsi tron, 509 cl1i arteriosi . . . . . . . Zanzare malarigene : difesa . . . . . :t 52i L

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Roma, 9 giugno I9i8

Anno XXV.

, Fase. 23 .

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PRATICA

REDATTORE C ·APO: PROF.

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VITTORIO ASCOLI

EDITORE: PROF. ENRICO MORELLI

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UFFICI DI REIDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via Sistina, N. 14 - ROMA •

ABBONAMENTI ANNUI: Per l'Italia: Alla Sezione Pratica L. 16 - Alle SePer l'Unione Postale: Alla Sezione Pratica Fr. 20 oro zioni Medica; e Pratica L. 20 - Allè Sezioni - Alle Sezioni Medica e Pratica Fr. 30 oro. Chirurgica e Pratipa L. 20-: Alle Sezioni MeAlle Se2.ioni Chirurgica e Pratica Fr. 80 oro - • dica, Chirurgica e Pratica L. 25. Alle S~z. Medica, Chirurgica e Pratica F1·. 85 oro ,

SOMMARIO. r

Lavori orlginall: T. Pontano: Nuove vedut.e sulla terapia speciAppunti di medicina pratica: CA~1s·r10A: Appenaicite e ~ravi­ fica delle malattie protozoarie. - Osservazioni cliniche: I. danza. - Le articolazioni sacro-iliache durante la grav1~nza Scalone: Sopra un3, splenectQmia per ferita dell'ilo con 'n ee nelle affezioni ginecologiche. - TERAPIA: L'azi one del s accrosi della qiilza, trombosi intraparencbimale diffusa ed extracarosio sulla secrezione bronchial e. - L'eliote r api.a. artificiale peritonealizzazione per ematoma perisplenico. - Sunti e Rasnelle tubercolosi chirurgiche ed esterne: - Posta de~li abbosegne: MEDICi i'\A: L . Ambard: L 'elin1inazione renale allo stato nati. - Cenni biblioarafic:I. - Pubblicazioni pervenuteci. normale e patologico. - CHIRURG IA: A. W. M. Robson: Su alH ell~ viti\ professionale: Amministrazione sanitaria: La. lotta cnni progressi chirurgici nel trattamento delle ferite durante contro la tubercolosi. •L a c'?-ra degli ex-militari. - Cronaca la guerra. - Accademle, ·Socletà mediche, Congressi: R. Acdel movimento professionale. - Risposte a quesiti e a do cademia medico-~hirurgica di Napoli. - Società. Medica. Chinrande. - · Condotte e concorsi. - Albo d'ero. - CARLO Foitrurgica di Bologna. . ' L AN INI. - Notizle diverse. - Indice alfabetl.::o per materie-

eonsnltaz1on1 • • d•I ç1·1111ca e terap1a • -ID. fan t•tIe ,

F. VALAGUSSA

LiberodocenOOdiClinica.Pediatri~anella PROF.

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R. Università, Medico primario nell'Ospedale e Bamlli11. Gesù» in Ro~a '@I '®

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COll Speciale riguardo·. a})e malattie infetti V6 :=:::::::::= (2a. edizione, acòuratamente riveduta ed ampliata) · Elegante volume in 16° di pag. XIT-898, nitidamente stampato, cori:. 23 figure intercalate nel te.~to, L: 5. Agli abbonati al « POLICLINICO » si spedisce per sole L. 3. 7 5 . (franco di porto e raccomandat;o). .

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lilrlHI ;~ f proprietà rlsena,I. -

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E vietata la riproduzione di lavori p11ibblioati nel l'OLltJLINIOO o la pub~lioazione di sunti di essi Benza citarne la fonte.

LAVORI ORIG1 NALI. •

R. ISTITUTO DI CLINIGA MEDICA diretto dal prof. V. ASCOLI.

Nuove ved,ute s1tl1a· terapia specifica • delle malattie protozoarie.

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(Nota preventiva a prop osito della chinino-re~ sistenza dei I p a rassiti malarici). Prof.

docente di patologia niella R. Università di Roma. ·

TOMMASO PONTANO, I

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studio, in particolari condizioni, per oltre un anno, di una epfdemia di malaria, mi ha offerto l'occasione per rilievi,, cI:ie possono avere una pratica immediata utilità, e per solleìVare un importante problema, d'ordin,e generale, sull'azione dei medicamenti chemotropici. f

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L'epidemia studiata è q11ella s voltasi fra le r1ostre truppe in Macedonia: i ca si sono stati osservati· e seguiti n.ell'ospedalé 0151, dove, per mjo cohsiglio, sono stati accentrati i m alarici per l'accertamento e per la cura ·P·er ben intendere il valore delle constatazioni, pI1em.ètterò: 1° che le tr11ppe erario assoggettate a profilas·s i chimica di . 0,60 grammi di chinina ai ,giorno; 2° che i sospetti malarici, si a primitivi che recidivi, erano sempre accertati mi croscopicamente.; 3° -che la cura consisteva (salvo .casi eccezionali) nella eomn1inistrazion·e . per bocca di 2 grammi di chinina al g·iorno per tre settimane con . tre o quattro giorni di rispo·so . fra una settimana e l'altra. Ho potuto osservare che, in vn numero molto esiguo, la cura per boc·ca non era capac.e di interrompere quella febbre, in preda a lla quale (1}

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IL POLICLINICO

[ANNO XXV, FASC. 23]

i malati erano entrati i1ell'ospedale;· che i11 una

vano sen~ ' altro rifiutare i dubbi e le ipotesi di percentuale del 10-11 % la malaria recidivava tal geneTe. d11rante la cura, ostinata;m.ente. Utili rilievi erano· invece i seg·uenti: Il .s ospetto che le r.ecidive, durante la ct1ra, • 1° Profilassi chimica. - Le particolari con• .fossero episodi febbrili di altra natura ed ori- dizioni di vita, alle quali era stato assoggettato gine è stato eliminato con l'esame del sangue dalle necessità di guerra il soldato, limitato su preparati colorati ·(Romanovvski-Leishman); l'uso degli altri mezzi di pl'ofilassi, ci avevano il sospetto che ~ malati ingannassero il perso .. obbligati a diffondere e inten sificarG fra le nonale d'assistenza e non ingeri·ssero tutto il me- stre truppe è fra le truppe alleate la profilas; dicamento è svanito con la somministrazione, si chimica. Questa ceo:nisisteva. nel nostro corpo personalmente ·s orvegliata, di dosi curativ·e di di spedizione, nella somrilinistrazione di 60 cenchinina in polvere .con ostia, da un gram·mo tigrammi di chinina al giorno dal- mese di aciascuna; ho potuto escludere che il fatto fos~e prile alla fin·e di ·novembTe. Non è per ora opin · rapporto col man'cato assorbimento con la portuno ch e io qui aocenni ai resultati ottenuti ricerca del chini110 n elle urine e col sommini- dal m·etodo; dirò . solo, p er chiarite le consestrare il c}.1.i11ino in· polvere o in tabloidi pre- guenze, ·Ch·e anche la profil31ssi chininica, a • viamente pestati; ·con l 'osservazione accurata malgrado degli ordini e delle disposizioni, non delle . condfzioni ' gastrointestinaili; bo potuto ha. n1ai pot11to raggiungere costanza e i}èrfeinfine seguire qt1esti pazienti, cpe reeidivavano, zione. N ecess]tà militari (vita di ·trincea, c·oro ch e resistevano fin dai primi giorni alla no- 'tées) spesso ostacolavano la guotidiana ingestra terapia, nello svolgimento di parecchi ac- stione di questo an tipasto antimalarico, quan• cessi (3-4... ) mentre _si propinava la 'chi11ina, ed do no.n intervenivano, co1ne non raramente, ho quotidianan1ente cpnstatato parassiti coeiffi,c ienti individuali,, quali lo scetticismo o , asessuati in cir.colo che si svil11ppavano e regolar- llll n egativis1no ostinato o condizion.i fisiche, • mente, ad orario, davano l 'accesso febbrile. com e .s tati di malessere, frequenti disturbi inteTali rilievi su lla limitata efficacia della c11ra stin·ali. Ad i1n·pedir-e infine l'ingestione della . ' _ in alcuni ca si già erano. stati fatti anche da chinina o a ]imitarne n otevolm ente l'assorbialtri m edici italiani ed .alleaiti, sì da far pen- mento contribuì l'epidèm.ia di dissenteria, che ~are a molti di essi' cl'le la ~facedonia fosse la per due anni consecutivi ha preceduto ir1 Màcesede d'una inala ria particolarmente grave, a ' donia in fo1·ma · assai diffusa di un mese lo tipo tropicale (mQ.laria inaceclo11e), contro la scoppio dell 'epidemia - màlarica. . . quale spesso f alljva il rìmedio eroico, la chi2° Faisi primitivi. - Nelle storie dei mala. - i1ina. In m eno di un anno sono stati. veris ati rici, resjstenti alla chinina, s i t1·ova una prin1a fi11mi d'ipchiostro, per trovare formale e pre- lJarticolarità: spesso tali malati al r eggim ento parati adatti, ed il cervellp dei critici si è ar- avevano. av11to accessi violenti di febbre, dal rovellato per dimostrare che la chinina non . è medico d el corpo trattati col p11rgante .e con ll'n vero rim edi.o ch emotropico, e che là c11ra due o tre dosi generose di chi11ir1a; cessata là generale,- la dieta, l,aria di.ve11go110 in1portanti febbre era continuata la profilassi ordinaria, quanto se non pfù della chjr1i11a nella terapia finalmen~e er a scoppiata la febbre, che aveva resistito a do si genérose di chinina. della malaria. 3° Malaria; latente. - Tal.e gruppo era coEd in verità la èo11statazione, confortata dal• l'e6-am.e microscopico, che permetteva di segt1ire stjtuito da malati, denunziati ali 'ufficio di pro- _ tipici accessi febbrili e gener azioni di pla~mo ­ filassi da m e diretto, come primitivi Senonchè diurn. svolgentisi e riproducc11tisi, quando il l 'e.same clinico} che metteva in rilievo grosso aoggetto era a.s soggettato al1 'azione di due tumore di n1ilza, era in stridente contrasto grammi di chinina al giorno: no11 era conson;l con il dato anamnestico acct1ratamente raccolalle conoscenze ordi11arie Slllla malaria, qu,ali to, che n egava .decessi febbrili e non ricordava residenza in passato in zone n1alarich e. L'anlunghi anni di pratica ospedaliera avevano consolidato e che insegnava cpe la malaria tagonismo tra i dati clinici obbiettivi e la stocl1inino-resistente è 11na rarità. ~la contro l'o- ria del m alato, vagliati ~l lume dell'esperienza, pinione d'l1na nuova specie di maiar ia stava- faceva con cludere ch e an che in tali malarici, fal si primitivi, la inifezione malari.ca era in110 i fatti : solo il 10-11 % dei ,malarici in cura sorta durante la profilassi. irregolare subdo~i n1ostrava resistente alla chinina per boc~a; non raramente la malaria più benigna, data lamente molti mesi ~rima, che a veva taciuto dal plasmodium vivax, mostrava refrattarietà come foi;ma clinica febbrile, e poi avev~ esplo• alla terapia specifica intensa; q11alch.e volta for- so, quando l'infezione malarica aveva già pron1e resistentissime erano state co11tratte a Ta- dotto danni considerevoli sull'organismo, e peindice dell 'infe~ rn11to o n B1 indisi; per talj al'gon1enti si pote- c11li ari negli organi che sono • ,

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zion.e: milza e fegato. Tra questi malati spesso , si incontravano i chinino-resistenti. · 4° Recidivi c.hin.ino-resistenti. - · Un .ultimo gr_u ppo è costituito d~ malati nei quali una prima volta la terapia chininica avea rapidam.ente vinto l'infezione. Guariti clinicamente ·.e tor- alla pronati a l corpo, erano stati ' assoggettati filassi; rientrati nell'ospedale, per recidiva .(il controllo .mi1croscopi~o· rivelava la stessa fOTma di parassita), questa volta i mezzi com11ni, ossia la chinina propinata per via boccale, non riuscivano a vincere l'infezione.

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g.eneralizzata a vevano per1nesso cl1-e cifra salisse· insolitamente a cl alte percentuali. Se l'inte·r pret-azione dei fatti non· trovava grandi. difficoltà, il problema terapeutico sì' presenta va arduo e pieno di aspel'ità e d'incertezze. Si poteva~ a) ricorrere a su ccedanei della chinina; b) elevar~ le dosi del rimeaio; e) tentarne una . . forma diversa. L esperienza del pas·s ato non incoraggiava a • sperimentare i surrogati della chinina; tutti si sono mostrati infi.di, e perfino il salvarsan, che ha avuto. elogi esagerati, è di scarsa efficaci~ e di transito,r ia azione. I • * Elevando la dose del rim edio si entrava nei * * . 'Eliminato il sospett'o cl1e i malarici ricorreslimiti tossi.ci e si urtava cobtro la tollerabilità: gast1·ica. sero a sotterfugi per sottrarsi alla cura, controIIato sempre microscopicamente l'agente d'el·Sri poteva tentare una forma diversa del ril'accesso febbrile (preparato colorato), noi ci 1n edio,1. · i11co1·a ggiat i dalle esper·ienze di - Mor sia1no doma:n~ati per . .quale ragione, in un certo gentotl1, il qt1ale h a di1nostrato che nella strutnumero di determinati inalar ici, le d osi cutatu'r a molecolare, oltre che' i1ell'alcaloid.e, risiedono l~ proprietà· parassiti.cide: se pure in altiv e, d'ordinari~ sufficienti, non rispondevano all'aspettativa e talora sullo stesso individuo tre mie, esperienze Sl1 lla profilassi delle ,recidiin cui · in altra occasione avevano dato otti,mu ve malariche· (Atti d ella Soci età p er gli studi prova; ci siamo proposti il proble1na clella te- d·e lla nialaria, a.n110 1913) saggiando il diidro1·apia di tali forme. chinino idroclorico io a vevo trovato che tale • preparato non ~ra efficace contrò le forme di * *•*pa1·assiti per iSè resi$tenti alla: chinina (semiL 'esistenza di · parassiti asessu ati ·cl1ininolun e) , non n egavo . n p11nto fondamentale delle resìstenti non può più esser.e méssa i11 dubbio espe1·ienze di l\'.Io1~genr otl1 cl1e ave"Vano un esatda alcuno: erano da te.mpo conosciuti i gameti, to· controllo sperimentale; esse avrebbero anzi come forme chinino-r.esistenti, per sè: sono citrovato un .esatto con trollo clinico n ei ·miei m atate come rare le forme asessuate febbrigene lati; ma pel' .ragioni, facili ad immaginare, i o resistenti al . chinino. Qùeste ultime hanno rì- non avevo a mia disposizione che i comuni sali chiamato la mia attenzione: ho potuto seguire . cli chinina, quelli stessi che erano stati adopegenerazioni sporulanti di plasmodium vivax rati e a scop o pl'ofilattico e a scop o curativo. per par-ecehi giorni, m~ntr.e il malato ingeriva In 111anc~nza di Pl'ep arati adatti ·allo scopo, i ed assorbiva due grammi di idroclorato di chi.; miei tentati vi cominctarono ~otto altra dir~tnina. I malati osservati erano senza eccezione tiva. • profilassati o m·alarici: mal curati, o primitivi Noi abbiamo trovato che nei malati, resi.. , o p s.eudo-primitivi anche essi profilassati o re- stenti a r ipét'ute dosi di chinina (due grammi al cidivi. ·giorno), bastava cambiare la ,,ia di sommini• Non uno dei soggetti era ri·uovo al, rimedio. strazione, e la chinina ridiventavci il rimedio ·Do.p o le ricerche di Ehrlich, sulla resistenza. eroico della malattia. E si noti: poche .dosi cu• artificialmente conferita ai tripanosomi, è accet- rative,, purchè somministrate p er via diversa, • tata l'opini0ne che i parassiti malarici possano erano sufficienti a vincere quella malaria, che selezionarsi e dare stipiti chinino-resistenti ·d'el- . g·enerose q-uantità di rimedio ' non erano .s tate 1<1 forma asessuata, sotto l 'inftu enza di piccole capaci di modificare nepp11re di t1na linea, se ripetute dosi del rimedio: nei malati osservati somministrate per bqcca, ripet11tamente. l'e~perimento, se pur non gui~ato dalle norme Le ordi11arie iniezio11i ~ottocutanee, intramudi l aboratorio, aveva però man1;enuto le note scolari, i11 nu111erosi casi, alla dose di uno o prilllcipali: piccole d osi di chinina, o d osi cura- due gra.mmì pro llie, hanno vi{lto, fin dalle pritive somministrate irregolarmente, non er~no m e iniezioni, malarie chinino-resistenti, ed hanriuscite ad impedire c}le l ' i,ntfezion~ si impian- no bruscamente arrestato accessi febbrili intasse o a s~erilizzare l ' orgap.ismo, sicchè poi sorti dopo · il 7°-~1 ° giorno di cura. (dop o, cioè, essa poteva svol g-ersi latentem ente, mentre il 14-28 gr. di chini~ a per bocca), facendo scomparassita si abituava all' ambiente acquistando parire febbre e parassiti..d·a1 circolo. In quatresistenza al rimedio, spocifico. Le particoJari tro casi con una sola i niezione endovenosa di condizioni di vita dei .soldati e .della profilassi d osi da 30 a 50 cgr. sono riuscito a troncare gli

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a.oc.essi, resistenti al rimedio per bocca1 e a stel'e~perìenza ha insegnato ai. medici che la cura rilizzare il sapgue perife'rico del malato, per un dei· malarici in generale na.n' deve essere conmese, durante il quale· è durata ~'osservazione. t_inua, .ma di~continua e ripetuta dopo · tregue · Tali resultati, frutto di espérie~a scrupolosa, da riposo;_deve essere di dosi massive e non di non sono di f~cile interpretazione, co'me a pri- piccple do,si, ~rchè solo qosi si può vincere il ma vist~ potre~be .sembrare. ·r carattere o~nato deila .recidività, l·egato all'iiiL'opinione, diffusa tra i medici, che la chi- fezione malarica. nina, per vi~ intramuscolare o per via endove, Le i:icerche ch~moterapiche sperimentali sui nosa, sia più elfficace/ segue un eone.etto, do- protozoi hanno trovato la ragione di questi minante in terapia, ch·e attrlbuisce ai medica- precetti .clinici nell'adattamento dei protozoi menti specifici, somministrati ·per via ipoder- ai· med~camer~.ti chemotropici Tale adattamento mica, intramuscolare, endovenosa, un'a.zione segue la legge generale .fisiolog~ca per cui ogni più intensa ·che n@ri se propinati per via ga- org?-nismo anirr1ale, sottoposto a condizioni ·di • strù-intéstinale. Il concetto può essere nel vero vita modificate, può adattarsi interam,e nte ~l per casi particolari e qt1and0 si paragonino cambiamento di 1nezzo, purchè il passaggio dal 1 dosi di un medicamento di cui l'as.sorb,imento primo al ·:secondo mezzo si effettui gradualincontri ostacoli in una· d·ene vie di sommini- . mente; n ella n1alaria, nella·' sifilide si evita la I straziane. , . . / .compàrsa di forme r.e sistenti solo se le prime Per la ièhinina precise nozioni di farmacolo- dosi usate saranno massive, o, quando residui-1 gia insegnano ch·e in soggetti, con intestino sa- no forme .resistenti, con · l'istituire una cur·a di·no, l 'assorbimento è completo, e che nelle feci scontinua, con • dosi anche esse massive .e con non si trovano che piccole quantità, in trascu- periodi _di tregua. rabili proporzioni, non solo, m a che la chinina · frodott.osi :[»erò un ·completo adattamento d,e i per bocca: rapidamente si assorbe (immediati pq.ra8si ii a~essuati nella malaria, esso è, seconrenomeni tossici, eliminazione per l'urina) e in do q11a11to Ehrliçh ha stabilito, limitato alla meno di 5-6 .ore .rag~u:age. la carica massima f orrria e alla dose del prepara,to; esagerand1J nell'organismo: V'ha anzi · chi, a proposito della . qulndi nella quantità, o mutando forma al prechinina, sostiene 1che essa sia meno assorbibile parato, si · può combattere ancora con successo per via intr1tmuscolare e sottocutanea che non contro gli ag.enti d.ella infezione, divenuti r cper via gastrica. sistenti. / ·, , Si aggiunga che per i malarici ordinati, nuòMorgenroth affèrma in pii! che è suf:{ìciente vi ·- al rimedio, sono stabilite' le dosi curative :· mittare composizionè molecolare alla chinina due grammi in m,e dia ,. per bocca, 1 gr. '-h-2 · per renderla: attiva contrp protozoi (tripanosogramini pièr iniezioni, 1 gr. per via endovena- mi) per i quali no~ aveva efficacia alcuna sotfo sa : orbene, in sog·getti nei quali ripetute dosi altra forma: sia:n-o indotti a p ensare dall~, curative per bocca non eran.o .efficaci a tron.ca- ·studio dei f:1tti clinici esv.o~ti; che la cliinina, 1~e la febbre 1 e ad aver ragione dei parass_iti, , se è introllolta nell'organismo per via boccal~, }')oche dosi curative, per altra via, sospende- o intramuscqlare; o endovenosa, giunga sqtt ·') vano gli accessi. .· • composizione molec~lare sempre differente per · Così due iniezioni di 1 grammo di chinina ciascuna via, che ·agisca su parassiti c1ie pe ·· sono state su·f ficienti · ad arrestare febbri che. essa hanno avidità, i quali però si comportano avevano resistito ·a 14 grammi, somminist;rati éome elementi nuovi per ogni nuova composi})er bocca in sette giorni; grammi p.30-0.50 per · zione del nucleo tossica. • 1 ia endovenosa hanno avuto eff.etto im r11ediat0 · La farmacologia è rioca di esempi che dimos11 infezioni che avevano resistito a 10 grammi s trano la influenza delle vie di somministraziopcr bocca in cinque giorni;ne n el ~edificare parzialmente o fondamentalCon ogni verosimiglianza in questi c.;asi l:t m·ente l'azione di una sostanza chimi.c8:; in essa 1nt1,tata via d' introduzione cònf(}risce uria effìcatroviamo esempi' (curaro, ofiotossina) di sostancia dive rsa, e ripristina il potere chemotrop·ico ze che perdono le loro proprietà verso determiaffievolito del rimedio. ~· nati tessuti, solo che si muti la via di somministrazione, dalla sottocutanea alla endovenosa; il mutam ento n·e ll'azione ha il fondamento nella gamma infinita dèlle alterazioni o metamorfosi * ** • • • che la ~ostanza chimica subisce a contatto coi La 1chinina è im:·e dicam,e nto ~hemoterapico per eccellenza; i protozoi malarici, sui quali PS- complicati laboratori gastro'intestinali e con i sa specificam ente agisce, possono scomparire in complicati processi del nostro ri~ambio. La chinina in effetto,, propinata per bocca, totalità e l'infezione può guarire, in seguito a.d trova lln vero laboratorio di chimica nel succo l1na 1 prima aggressione terapeutica. . intensa;

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·ed intestinale (trasformazione in biclo- . .. 1·idrato solubilissimo, precipitazione di idrati di ..;l1inina a loro volta solubili in soluzioni albuiC 1inose, trasformazione in .t auroco1ato e glicoJlato di chinina, solubile in. eccesso di bile; la ~· hinina è assoggettata ,alle influenze ancora o. \ ~.cure del succo pancreatico, , dell'anidride car~ . ~1 0nica, dell'idrogeno solrforato, devè attraver~-ane le mrucose gastro-intestinali, .che sorio filtri s:!lezionatori, e la glandula epati.ca, sede di complesse ed in parte ancora oscure azio11i sui • l!ledicamenti ch,e l'attraversa.no) .. P er v·ia sottocutanea ed intra111uscolare la · <.: hinina subisce mut a.menti .essenzialmente differenti : non a~oggettata all'azione dei succhi, della 1nucosa '· selezionatrice, del fegato; penetra · nèi liquidi organici, p~eoipita in miscele colloid ali, ~i scioglie successivamente, si assorbe per i linfatiTi e coi succh! linfatici. · P er via intravenosa. i11fine, rapidamente. diluita, e combinata cogli ele::nen~i co ~t1tue11ti il siero e la parte corpuscolare, è trasportata in tale forma istantaneamente a contatto coi ·Ce·n • tri nervosi, coi ·tessuti, coi parassiti. • Se lo stato molecolare muta, in tale muta• 1nento è con ogni ptobabilità il fondamento dell' azione diver sa, finora, interpretata co.m e effira,cici maggiore. se· 'la chinina in quantità di ~ an lunga inferiore riprende il suo carattere di rimedio chemotropico IJerduto, éol SQlO mu• t amento della via idi introduzione, vuol dire che forma chimica e composizione molecolare inutano a tal segno da trovare i par~siti, .div.er1uti resistenti, come nuovi al rimedio. Si è autorizzati a sospettare che nello· adat, t a111ento alla çhinina tl protozoo si fornisca di ch ern,ocettori di difesa specifici solo per la deterniinata forma e compo ~izione molecolare • <lel rimedio; si possono vincere i rioottQri )>OCO 1 ~1vidi saturandoli, • oppuré 'bisogna introdurre •lna · combinazione div ersa, si d_a trovare nuo- · ·r i chemocettori come via aperta contro il pa, . rassita. · \ I ricettori di d.if.e&a 1·.estano iriutili per un \ nuovo nuc,leo tossico, prod(Àttosi nel mutamento d,ellà composizione chimica, che il farmaco \ ha subìto. In una malattia, che tante affini.t à ha con' la malaria, noi troviamo un fatto ~alo go e dimostrativo per la nostra tesi~ c~i ·ha esperi·enza di malati ha avuto sicuramente occa~ion.e di v,e dere malati di .sifilide, con manife. . tazioni resistenti alle. iniezioni. dì forti dosi I Ji calom·elano, guarire rapidamente dopo Je • pri1ne cure di frizioni, e talora !)Brfino· manJ.f ootazioni resistenti: ai sali solubili ed insolubili, $c'omparir.e dopo poche quantità d{ liqu01 e di Van Swieten. Forse che la via beccare o ' -

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la via cutan~a sono più effi c.: aci della v:ia sotto- · . cutanea ed intrarr1uscolare?· Non è qui il n odo ·della -questione: paras.s iti resist.enti al mercurio ino.cula;to, si trova.no nuovi al rimedio, che, pe1· la strada mutata d1 penetrazione, ha acquistato f or11ia e proprietà· diverse. Il fatto non è raro e lai fedie di qualche oss~ rvatore . (neurop.atolog1) nella efficacia maggiore' .delle !frizioni è basata su reali successi ottenuti in soggetti nei quali le prolungate e comuni cur.e di sali in sol11bili per via intramt1scola:ve e sottoc11tanea non davano }>iù utili resultati. · 1

.CoNt:LUSIONE. -

I fatti osservati, incontesta-

bili, portano ad una conclusione d'ordine gene~àle : Nelle nialatt·ie' protozoarie, stil(,iti,. resistenti al riniedio specifico~ quando questo sia stato somminis trato sempre per la 1nedesim(l via,. soccombono al rimedio stesso, purchè . la via d'introduzione siçi, mutata.; probabilmente la ragione è n ella r esistenza dei parassiti, strettamente specifica, e nella co1nposizione mol,ecolate del 1uimedio ·m1ttev ole a seconda della " \ via d'intr.oduzio1ie . ' .."... t

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Il valore pratico di

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conclu sione, agli scopi della cura e della profilassi delle re·cidive, ci s embra di unçi, ·Certa importanza: alle note proprietà della cura" contro i proto~oi (discontinua ~ . intensa) biso·g na aiggiung.ere an-che la terza: introduzione del rimedio per vie /different'f,. I fatti sui malati sono accertati, sono in corso delle esperienze che .ci 1d1qono se giustò è· il punto di. vista che ha insP,irato questa. nota preventiva, che afferma: 1° Nei malati di màlaria che sono stati profii.a.ssati e semp re curati con chìnino per via b0cca le, quan·d o la forma di' malaria sia di·v enuta ch inino-résistente, ànzicbè aumenta• re le dosi pe~ via orale, ba,sta , 1nutare la via di somministrazione, per vincere }'.episodio d.ell 'infezione c'on poche dosi curative; ' ~ 2° L'eventu ali tà che. dei ceppi febbrigen j chinino-resisten ti ~fug·gano e si abitl.1ino al rimedio, . sommini stra.to &en1pre per la stessa via, ponè il .que.s ito al n;iedico se non sia opportuno, nei vari cicli di cura della malaria, di servirsi sistemati cam.ente <iell,e diverse v:Le ,d'introduzio.n e per vincere d·efinitivameme la malattia; . 3° A tutte l e mala ttie protozoarie, curabili con rimedi chemotropici, può estendersi tale con C.ett~ generale: la ,resistenza acquisita dei p arassiti strettamente specifica e il mutamen- , to. della. composizione molecolare che segue_a l mutamento· della via di somministra zion e n e so110 il fonda1nento: ' (S) 1

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. mente verso la regione ·del fian.oo. Con la perOSSERVAZIONI CLINICHE. cussione si ha ottt1sit~ i11 tutto il quadranti· torac ico corrispondente all'aia splenica diffusa, OSPEDALE CHIRURGICO DA GUERRA N. 24. - C. R. l. con intensità sempre mino.r e, alla zona di reSopra una splenectomia per ferita dell'ilo con sistenza notata alla pal'P.a zione. Con fa ascoltazione ....si notano pi-ccold. rantoli v·aganti e dif~ecrosi della milza, trombosi intraparenehi· fusi .specialmente ·.alle due basi del pulmone; male diffusa· ed extraperitonealizzazione per nop si hanno segni Remiologici di versam en :.o pleurico. · 1 _ _ -; ematoma perispleiiico Fuo:r i della zona oc·c up.a ta dalla tumef~ione stl_detta, non si riscontrano ìnodif1caz.:iionri nè per il prof. IGNAZI~ SCALONE, ·alterazi.o·n i a ca.rico de'll'addome il quale è ceM.aggiore medico, dir.ettore. devo1le, non dolente, a sonorità noTm,a le. • • Il ferito è s~ato semt>Tie mantènu(o a dieta Credo utile pubblic·are questa affrettata os- tenue ·e lEV funzioni intestinali hanno avuto deservazione· di chirurgia di ,guerra pcréhè l'in- oorso normale. Nulla a cairico dei renri e della vescica. tervento praticato su).la rpilza per ferita d'arma . Esant e radioscopico. - Reperto negativo in da fuoco ebbe luogo in condizioni anatomiche corrispondenza del forarne d'entrata della feche eccezionalmente si avver.ano per tali le- . rita; pallottola addominale in direzione della sioni e perchè l'intervento, pratioato a tempo regione paraombelicale di sintstra e·d in alto. opportuno, fu cot·onato da · suocesso malgrad,o Il fèrito vIBo.e tenuto in aiccuratia osservazione: giornalmente ci si renid.e conto delle moch e il programma stabilito' prima .d ell'atto ope. . dificazioni della tumefazione esistente all'ipora~ivo· non fosse stato quello che fu necessità condrio e al fian co di sin •c::;tra e si seo:ue l'and n. .. abbracciare setluta .stante; infine" perchè il mento della febbre che viene messa in rapporto caso è importante per conoscere dove la emor- co;n un probabile p·r ocesso s.up.purativo piriofon' vagia si esrpanid1 e in e-una ferita dell.a .milza ed do. Là tumu.faziione non,. 1subiv·a che una più . . • _ nett~ delimitazione nel suo segmento inferiore iJlust~a i fattori per lma emostasi sp-o ntanea. ed una riduzion·e di ·v.olum.e appena app·r ezza; : bile; in ,alto il confine niman-eva invariato; ,per' Storia clinica. Soldato M... P ... , ferito sistente era il do1lore alla pressione verso gli nell·e vicinanze del S. Marco. Viene ricoverato _u.ilmmi .due spazi intercistali e al disetto del nel mio ospedale d:0po doqici giorni dal feri- bordo costale sinistro lungo la linea ·a scellare mento durante i quali ft1 trattenl.1to in un ospe- ante.rior.e -con irréiic1i.azione in avanti ve.r so l'ecialetto di prima linea. _ pigàstrio ed in basso verso l n ·regi 0ne parao1nDalle notizie trasc1·i tte nella cartella clinica belicale. L'infermo •continuava a lamentarsi si deduce che il ferito fu colpito d.a pallottola del ,f astidd.o ·alla respirazione nel senso che nqn • di hrapnell con foram.e d'entrata in corr.ispon- . gli e!'a possibile la inspirazione prof.onda senza denza del 10° •s.p azio intercostale di sinistra. d'olore .e senza difficoltà, di guisa che essa era linea ·as·cellare })òsteri. ore. senz•a. forarne di compiuta a tratti sempre :più rliffici]: n d01-nro· ·i. uscita. Le condiziqni generali dei primi giorni . La temperatura s i manten·eva febbrile, in fur.o n·o . g~avi, a quanto pare, per emo:nragi.a mediçi,· 37°,5 al mattino e 38°,5 · all~ ser.a; duinterna: n.on · vi furono feno1m eni peritoneali, rante ià rialz10 termico serale il ferito ac-cusava assenza di vomito ·e l'alvo s.i mantenne sempre raff.reddam.ento ai piedi, alle ginoochia e a;l pervio. Fu mantent1to. per .cinq11.e giorni a ·dief.:1 dorso; ·ma.'Thcava un vero brivido. · a ssoluta e gli fl.1rono ·somministrati ec~itanti L.a temperatura febb·r ile, t1n certo senso di cardi a ci e n ei J)rimi giorni d11e o tre volte 1a · anoressia. la deficiente nutrizione avevano pro.._ ipode.rmoclisi. / · vocato una denutnizione dell'organismo le cui Nei giorni con·sec11tivi il ferito migliorò gra- forze però si conservavano abbastanza bene datamente;· tre giorni prima di essere dim.esso data la costit11zi-0ne di un r-0busto so1dato al• comparve una elevazione termica (37°,8-38°,2) pino. ' pi1ì, spiccata alla sera e se'YYJ;p.r e preceduta da Prima di a ddivenire ad l.ln a.tto operativo. fn .. bri1 idi leagipri di freddo . rono pr.aticate tre puntu.r e esplorative in'-giorni Esame obiettivo. - Alla prima osservazione. differenti. La p.rima pt1ntura fu praticata sotto il bordo costale fr a la ascellare medi.a e postefatta da me, noto: al posto del f-0name d'enriore; la seconda un po' più anteriormente, la trata del proiettile un a cro~:d '· " P'" tjr :' rh ' chit1de completamente la ferita in via di gua- terza al 10° spazio ·intere.ostale, tutte in corririgione senza suppuÌ'azioné; l'il).fermo ha una sponid enza delle zone di maggiore d·olorabsilità nutrizione alquanto sca•d uta, le,ggero aumento alla ;pressione e di suono ottu.so alla percusdel re·spir-0; tempeJ>atur.a 3·8°, l}Ulsazioni d.a 95 sione: H :r-isultato fu negativo dal punto di. via 100 al m.; si.lamenta· ·di dolori e di ~enso di ista della s uppurazione; d·a .tutte e tr.e Le p11nture fu ricavato sangue a c.aratter.e venoso con fastidio in corrispondoo.z•a della ·Sede della ferita diffuso a tt1tto l'ipocondrio sinistro.· Il do-. tinta ble11 molto intensa quasi nerastra. Per lore è -più spiccato ·coi movimenti re.spi.r atori ed mancanza di mezzi di ricerca, n001 f11 pot11 to è ri entito all a sede sudetta mercè 1a presssione fare alcun esame microscopico e batteriologico. Diagnosi. - Malg.rado il risultato negati \ 'O profonda lungo il margine co~ tale e gli l1ltimi spazi inter costali. Alla palpazione si n ota una delle tre punture esplorative, fll fatta diagno<::i di infiammazione suppurativa profonda a r:-itumefazione n on b,ene delimitabile che dal1'aTrico di un focolaio ematico cne la sede della cata costale i <liffonid e anteriormente Yerso la ferita e l'esame semiologico mette\ ano a ca rico regione g-astrira e inferiormente e posterior(6) 1

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• • dell·' aia splenica ·~ssendosi escluso il rene e il ' s.:c~a.re in s.i-to l'organo già mortificato senza alcolon per mancanza di risultanze cliniche a cun benefizio f11nzionale dalla parte di questo, carico di questi due org·ar1i. mi de.cisi per 1 asportazione. Date le· .conddzi001i sempre più decadenti dellla · Per pote.re govern•aire ·m eglio il polo superiore nutrizione e dell·a ·r esistenza dell'organismo, e la .emostasi .a.ella p·arte .su·p eriore dell'ilo, clata .s·op.r atutto la persistenza d-el1a tem·p era- r esecai per . 7 cm. la 1oa. costolç;i. ·nel segment0 tuxa, fu deciso l 'intervento .col programma di d i unione fr.a cartilagine ed osso. Do.p o avere andare alla ricerca del 1sospettato focolaio sup-- liberato 1completamente l'organo dalle stratifipurativo. · · · cazioni circostanti, 1dalle cui manùvre non si Operazione (.al 28° gi-0rno -ci1al feriment ,.. e al pr ovocava che pochissim.a 1f.uornscita di san15° giorno -tj.i .degenza nel mio .osipedale) - Nar- g ne, . sulla gui.da delle dita e tirando 1 leggercosi morfino-clo.roformica; sterilizz2 n e della n1en te· slil picci11olo, asportai la milza tagli.and'.:> a rido.s so .d el parenchima del inargiine. interno cute a.tla Gròtssich. Si .p ratica Un.a incisione cutane:? · eggermente depo .ave.r e . applicato. più in là -cinque lwn.ghd curva in avanti che dal bordo ' tale, lu.n go pinze e quasi in vicin.a nza del parenchima mela linea ascellare m edia, scende i baRso v er s.i desim·o giac-c hè manc·av.a un vero e 1 pro,p.·i:> la cresta ili~a. Incisa la appneu . i di Cooper picciuolo. Le pin ze fur on o ben ~ . le<T_fltP. El l ::inon mi fu facile riconoscere la rosa perito- sciate in permanenza; la incisione operatori.a neale la quale si' presenta di lorito fosc.o, fu alq11anto ristretta ai due estr.emi, la cavità ispessita, .affatto cedevole, con sastenza ' sot- fu zaff.ata aittorno e a .ridosso d·e lle p.inze con tostante notevole che fu giudic·... tia dovuta ad gar za s terile impolv erata di iodoformio steri· aderenze per un processo flog~ ~-co delle vici- - lizzato. nanze. Prima di proceder~ oltrè. praticai altre Diario postoperatorio. - Immediatamente dodue punture esplorative con g . >SSo ago e la l10 l'oper·azion A f11rono iniettati cir-ca 300 eme. sen sazione av11ta f11 ·quella cii lino strato r·esi- ili soluzione fisiologi-ca; durante · la giornata stente superficiale che l'ago p erforava con mi- furono· prattcate .due iniezioni di olio canfora f. ') nore facilità al di l à ·del quale si caid-e va in una e una di caff.éina. In compl·esso l'intervento fu z-0na di resistenza . minore. Come nelle altre sopportato b enissimo ed eccetto un vomito perpra ticate precedentern e11t c: Ri eh be f 11r · , .., :"i 1 • sistente durato' tutto il tempo di azione del clo di sangue nerastro. Con p rudenza andai avanti r oformio, il ferito n on ebbe alcun disturbo. e, dapo avere incisa la si-erosa peritoneale mi La sera dell'operàzione la temperatura sali capitò sotto mano 11n tessuto ia lamine nera- a 39°,2; il mattino seguente .erft 38° ~ la temperastre .e 1fri.abilri. .che .furono subito .riconosciute tura .f ebbrile durò per circa quiiln1d ici griorni anessere delle stratificazioni .fi.br1no8e per pr"- 2 ora gradatamente decrescente; dopo qua ttr J gressa emorragiia . Scollate tali stratificazioni giorni di apiressi-a, la febbre- ricompa.rve pel· per via ottusa e co1 pOlpastreJlo del dito, ·arri.- altri sei giol"ni anc.ora attorno .ai 3i~, 8 al n1àtv.ai immediatamente sulla superficiEt 1iscia della tino, e 38°,5 la sera fìnch è s compan-e con1plefac cia esterna d-ella milza contro 1a quale Id tamente. , s11ddette stratificazioni erano accollat·e, però Dopo 48 ore dall"operazione tolsi le pinze ·e inolto lassatamente tanto che fu facile render- m edi.cai og.ni due giorni il cavo con g.arza a1mi conto dello stato dell'organo. Questo era l'iodoformi.o previa ir.r-Wazione con soluzione molto ingross~to, sporg·eva dall'arco costale ipertonica. Dopo un lungo p·e riodo di eliminaper i 2/3 dell ' altezza ed il polo superiore si - ztone di detritus, ln cavit:'.> ~i "Olr;ìò uiuttost 0 raggiungeva facilmente penetrando con le quat- rapidament.e· di buone gran1llaz~.onii e, prima di tro dita della sinistra sotto l'arco ·costale : me- esser.e ·completam-ente guarito, l'inf~rmo fu tran o distinta era la conformazione dell'organo sloc~to ;in altro ospedale. dal lato d·el m argine interno ed in corri.s ponLe condizioni gener.ali erano rifiorite ~di m·oldenza dell'ilo dove le stratificazioni . e : r ano più . . consec11tivarriente non ho avuto alcuna nospesse la resistenza maggiore e ~on era pos- to; tizia sugli esiti defl nitiyL sibile identificare la presenz~ d~} picciuolo, Esame anatomito della milzct. - Volume giacchè 1e stratifica zio11i erano a ridosso deldella t esta dj un feto a. t Prmine. colori to nP r nla {accia interna. · Nè d alla ·p~rte dell'ilo nè ~d·alla pa1"te del po1o pl;ceo, cons.i1Stenza rp oil to dimihuita, quasi spapinferior·e trov.ai ·alc1µia sconhlnuazione per ~a p'olabil·e. Non isi osserva alcuna soluzione di quale! v.i \fosse ieorn'umcazi-0ne ·con la c avità continuo; l'e.same dell'ilo non lasci-a riconoscere _ ' peritoneale idi guisa ·Che J.a milz.a ena situata in chiaramen.t e i vasi. Per uno studio più acc1lr at o si s ezion.a l'or·una loggia -completa la 1cui p1a rete, formata òalla cotenna di stratificazioni fibrinose ilil via gano in tutte le direzio11i; molti pezzetti dei di organizzazlione, la iso1av.a c,omplietamente \rarii se~menti sono fi $sati ed indu:niti in solud a'lla C·a vità peritoneaiJ..e. • • . zion e di form olo atl 10 %; in tal modo si pos:fo'organo, come ho detto, era molto ingrossato sono m eglio esaminare le alterazioni m acr odi volume fn tutta la .sua estensione, di -colorito sc.opiche le ·quali sono ùgu~li 'PéT tutto l'organ-0. I.a ·c apsula è rforlemente distesa, liscia ,e renero-piceo; di consisten za dimih11ita · l'e.s am~ praticato sul .campo oper.atori-0 non 1a~Ciiò ve- golare; quà e là si ve.de qu alche blocchetto gridere al.cuna ferita 1ch,e int~ressasse il p·aren- giastro ·r esiduo ·di fibrina dovt1to al1 notevole chima; t1itto facev a sospettare invece una le- stravaso san~gno ;p erispleni co e facilmen te sione· in cor:ri·s pond.enza dell'i1lo d.ove la · ri.cerc·a stacca.bile dalla caps,.tùa la scian·do s,u auest a accurata del proi·ettile risultò neg-ativ.a; non un a }.egge.r.a impronta . Al di ·so.tto della capsul::1 er!'.t orudente tent are una ricer Ga niù a fondo. ~oic1cano id ei punti cini binnrn·s tr.i dovuti a folDato l o stato id i ne-ero.si d·ella milZJa e la conliicolj i ngrossati" -e degé11er_ati. Non è più ricosiderazione dei peri.coli cui. si / poteva andare n oscibile la strutt.11ra maier oscopica del tessuto incontro dQ.l p11nto di YiiSta delle sepsi col 1a- splenioo 11or111alè il q11ale si n1ostra addensa to (7) 1

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.. verso la· periferia si d.a forn1are una evid·entrossima zoo1a margin.ale a , gui•s a· d.i so~tanz·a corticale .c om·p atta mentre tutto il resto è occu. pato ·da un gr andissimo n11mero di cavità piccole e gran.d i fino .a ll a dimensione di Uì1a g·l'-0ssa lenticchia le quali. si rico11-0scono subito per cavità lacunari sanguigne enorm·e mente dilatate. La presenza dd dette cavità è pe.r ò ·un prodotto artifici.ale · seèon·d ario all e m.anov;re di preparazionè in quanto che esse hanµo origine dal distacco e dalla fuoru·s cita da esse rdli al.tret- ' tanti 1coagu1i più o ·m ·eno consistenti fino a ·p rendere l'aspetto ·di veri e proprii trombi rossi. Infatti, faoendo · dei tagli dove la evoluzione della trombosi è piiù evoluta, non si no.. tano cavità Iacunari bensì la sezione di nume.. rosissimi blocchetti rotond.i, ovalari~ allungati, irr_ego~ari ·? he tappano completa.n;ie,nte la superfi cie, d1 sezione1 delle suddette cav1ta. N.elle lacune p i l'.1 1)iccole e nei vasi venosi di minor cafibiro, j_ 'blocchetti di trombo sono fortemente attaccati alla parete, in quelle più grandi si vede già iniziato il lavorìo di organizzazione verso gli strati periferici i ql1ali hanno colorito grigiastro e sono .p iù ·f.ortemente atta-c.cati ~la , pa.r.ete m·entre nelle zone centralri. prev·ale il colorito rosso-nerastro e la materia è fri.abile e faclie a dissolve·r si nelle vaTU.e mano1v re. ·. Quantunque l'a1spetto· policilstico o spugn0tso si osserva a ·p referenza ad una certa distanza . . dalla ~.apsula e sopratutto nel segmento centrale dell'orga.n o, troviamo 1delle grosse lacune, a guisa di ampie cisti, cl1 e occup a.ilo i! tessuto sotto~apsl:1lare e talvolta numerooissime. 1

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In nessUill! segménto dell'organo ho trovato res~dui di stravasi. sanguigni e neanche vasi ·normali, arteri.osi o veno1sd. ripieni d.i sangue. Di notevole valore sono :tn:vece dei f~olai che .a deb·o le ingr·andimento si v·edono diÌ.Sseminati in n11m.ero d,i 1 a 2 per campo ed in alcuni in mwgg.ior numero, di tinta bruna perchè colo·r ati fortemente dall'ematossilina; essi, a forte ingrandimento, r.i:sultano co,s tituiti da aicc11muli , di. leucociti :J)ol.imorfi e pblinUJcleati ed hanno il .s ignificato di pic<!oli focolai ascessuali. Non ho potuto fare la c.0 lorazione dei g·e rmi in sito. , . La diagnosi istologica fu di necrosi massiva della milza co,,,_ trqmbos·i i·n traparenchimale diffusa e presenza di focolai ascessu.ali disseminati. ' 1

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Considerazio1iì. - · Se n•e lla letteratura esistono a'ltri casi in cui siano1 state trovate alte- ' razioni uguali a quelle del ~aso or.a d·esCTitto e sopratutto che, sia stato operato nelle condizioni anatomiche in esso riscontrate, .. non debbon9 essere che rarissimi. t , · "b"l L.ontano dai cen ri .di studio, mi e unposs1 i e far,e delle ricerche· bibl1ografiiche onde stabilire p.aragoni 1Con cotesti 1Ca~, se eisisto·n o; im: passesso del lavoro completò sulle ferite d'arma: da fu oco ·della milza idi M. Guibé pùbblieato . nella Revue de Gynaecologie' e chirurgie abdo''minale del 1912, non ho· trovato alcuna osserEs;a1n,e isto.Zogico. - I p ezzetti fissa'ti in for- VQ.Zione uguale .alla mia in mezz.o a numerose niolo Juron o color.ati doipo molto tempo d.eJl)in- altre ri'portate daJl'A. dalle 'prim e ·osservazioni tervento con em atossilina ed eo.s ina e èon I.a di Otis .della guerra di secessione (1876) fin.o tripltce coloramone del v. Gie.s on. al 1912. Tralascio di ·descriver€ tutto ciò che è detta Nella statisti~a delle .f erite d-ella milza riporglio inutile. In qualunque zona· l'organo pi.resenta i carat- tata durante la guer~a .attuale, gli interventi si terù istologici di una necrosi massiva avanzata. rif.erisc.o no a ferite recenti isç>late o associate ·a , La capsula è leggermente ispessdta ed in essa ferite di altri 0 .r gani;. per quanto abbia consulmanca qualunqu~ aecenno di stravasi .~angu-i- tata nell,e pubblicazioni ·a l rtguar.do, non trovo gni. Al di .s otto della capsula e p·e r tutto il rest o del parenchima le cellu'l e linfoidi sono da fare. il confronto con la mia osservazione. cadute in ll'.l!ecrosi; il loro nu.eleo non è più co- Debbo rife rirmi, quindi, al reperto del mio caso loi:·abile e tutto il ·corpo· ·cellulare, molto sbia- isol~to per delueidare i due p11nti importanti dito, è tinto leggermente eçl un ifotmemerite ln che possano . esser.e oggetto di considerazione r-0seo dall'eosina. Qua e là, molto ·r idotti di nu, mero e di vo1 11111e. si vedono i residui di l olli- - ·cioè que11~ chie rigu.a rd,a l'emostasi e quell'altro coli splenic!Ì. i·dentificabili dalla sezione del vaso, ·Ch e rigua~da la infezione. a lume chiuso, atto·Ifilo al quale, in modo più 1. Emòstasi. _ Dalla .stori.a lclinioa che .aco meno eccentrico, fanno corona picc·o li accumuli di co:ripuscoli linfoidi ancora bene çonser- compagnava il ferito all'entrata nel mio ospevati a giudicare d alla lor-0 quasi normale co- dale, si deduce che imm.e diatamente dopq il felo1·a7Jione. rime.nto ebbe. luogo una emorragia interna conLe cavità lacunari sono costituite a spese siderevole a giudicare dalle condizioni· gravi in de.ll'albero venoso: ciasLuJ.l<\ J i esse i1t. y er · 1 cui si trovò il ferito e a pen.sare che, oltre alla vestimento interno il residuo della par~te vasale (avventizia e porzione della muscolare) giac.. lesi.on.e splenica, il proiettile non aveva leso, chè il resto della tunica muscolare fino all'in.. almeno manifestamente, altri organi interni; .. t'i.ma si p.r·esume ch'8 ·s ia stata scollata assieme lo stato girave fu quiiilidi dovuto quasi esclusi.. al contenuto : contenuto e parete si trovano vamente alla ferita della milza che poi, all'atto· m olte volte nell'interno del lume senza connessione con la su.rficie interna della cavità. la· operatjvo, f 11 visto essere stata una lesione del· c11nare. In corn-ispondenza deUe cavità lacunari l 'ilo. Di ·che entità e qual.i vasi siano stati lesi piene .possiamo osserva1"e l'inizio di llll pro- di esso possiamo argomentare presumibilmente ressa di organizz.azione .a.Ila periferia della dal reperto operatorio e da quello anatomomassa tromhosica il quale è ~identissim o n f' lle cavità 1più piccole e nei vasi minori. istologi-ca dell'organo asportato. 1

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e) in urta evenien.z a rara il sangue può. raccogliersi attor'Ji,o alla milza e dar luog.o ad un . . fare uno stravaso per:i1splenico .e.o si abbonidante cospic110 ematoma perispleni.co, allorqt1ando p·el~ e c·o sì generale. attorno all'organo da seque- . ferita alte ra;ggti.unga l'ilo dalla f.accìa posteriostrarlo -completamente dalla .ca·v ità. peritoneale. re siano l·esi i vasi spl·e nici' che decorrono nel È ancùra 1p iù eecezion~le che ciò si sia verifi- legamento pancreatico-·sple.ni.oo senza ~be· ci sia . c: ato per lesione dell'il'o, senza lesione paren- s~ata scontinuazione totale .del legamento · suchimale, detto sì da permettere che il sqngue .si . versi . • 1 degli ep"1ploon. 81 sa che in ogm:i, ·f erita 1della milza il sam.gue n·ella vet.rocavità • si ra;c.c.og·lie attorno all'organo pe.:r condizioni In tale evenienza 1e ·condizioni per }',emostasi 'sono quell·e che entrano · in giuoco nelle ferite an.atom1che locali che favoriscono la· formazio. ne dell'·~matoma l}eris;pleni.co; infatti, aperta la della sezione · posteriore della faiocia interna:, • cavità peritoneale 'Per governare una for.te il sangue si trav a>sa attorno all?organo, trova. • emorragia di prov·enìenz,a della milza, allor- r esistenza contro il pan•crè.as e il rene e viene • quando •s i 1crede di a ver,e svuotato il sang11e, raccolto sulla faècia s11perio.re ·del meso.colon né esc.e fuori. dell'altro ed' in quantità con,s ide- trasverso fin. alla nicch.i·a. 'formata ·d al legarevole proveniente dall'ipocondrio sinistro che m•e nto freno~·coli1 c.o. " manca all'ipp.condrio de-stro. Tale eventl1alità, benchè possibile, è rarissiA. se conda della sede cqlpita, ci sono delle 1no che apporti ad una .emostasi spontanea daferite che predispongono più e altre meno alla to il calibro del vaso o çlei vasi feriti. . f ~rmazione dell'ematoma p eris-pieni·co e qujndi Fra le ferite d'arma da fuoco è più f~i.Ie che alla !3mostasi sp.ontanea. accad a quanto al;>biamo detto testè, alloirquando Più ,f acilmente a:ccade la emostasi spontanea il ·proiettile ha s11iperfìci1e regolare ed arriva. sul . nelle feri.te della faccia conve.ss,a : il san,g ue -si va.so .con velocità terminale sì • da non lacerare .\ trova a raccogliere 1f.ra due superfici r·esistenti: o perforare ampiamente come fanno le schegla parete costo-di.aframma tica e il tessuto sple- ge. Nell'ilo ia vena ha u11 llµlle più ampio del~ nico .fortemente ad1d ossati; -se il ferito è posto l'arteri1a, è situata posteriormente a questa ed a riposo rigoroso, il s::t11gl1e. si raccoglie in un ha un decorso rettilineo mentre I 'arteria ha un Regm.ento circoscritto e diffi,c ilmente allontana decorso tortuoso: ·ed allora un proiettile che, la milza daila parete tor.a1ci ca p·er farsi .str·ada con velocità minima,., ,arriva sull'ilo dalla par-te. verso la cavità addominale dove incontra il. le- posteriore, lede più faicd.1mente la vena che l'argamento freno-colico sinistro .ch e, a · guisa di t eria la quale è in ·Condizi.o ni di resister·e · alnicc·h ia, acicoglie l'estrem o inferiore ·della milza. l'urto. Le fe_r:ite della vena ..sono, in.fine, più Più facilmente l'emorragia - i f.a strada verso suscettibili di emoJ&tasi spontanea .ch·e non • . la cavità periton.eale allorquando la ferita ha quelle dell'arteria oltre che per 1a pressione leso la faccia interna ne}la metà ar1teriore; non · rr1inore e.on ·cui il sangue fuor:1escie dal, ya.so, c è vicinb che la gra:pde ct1rvatur:a e la grande I percl1è ,esso . è ric co di sostanze elaborate daltuberosità d·ello stomaco facilmente compressi\., l'organo 1e quali r.endonQ il sangue più coagubili e spostabili. labil·e . • Le ,cons·i .derazioni ·d'inqole anatomie.a poggiaQuando l'·emorragia viene dalla sezione posteriore della faiccia i!l"terna, il sangue trova te sul reperto op·er.atorio, sulla sintomatologia fo:rame te:ssuti resistentJi quali la coda del pancreas, la. del primo momento e sulla lo·caJità del • faccia ante:nior.e del rene, il mes.o colon tra- d'entrata del proiettile ·Ci fg,~no ,conclu~ere che nel ·nos.tr~o c.aso si sia tr.attato di 11na f·erita sverso. • Nella lesione dei grossi vasi possono acca.- d ella vena sp1eni·ca .colpita da pallottola di shrapnel!. a.ere le seguenti event11alità·: ' La miglio:r ·e conferma ci viene dal. rep.erto a) lesione totale 'm olto vicino all'insenatura dell'ilo ed ailora il sangue si esp,a nde libera- anat omo-istOlog.i:co d·ell;organo: la ·presenza del. difft1sa a tutto l'. albero .venoso in/ mente d~n·tro 1a ·cavità .addominale .con po,c his- la trombosi traparenchimale "con dilatazione notevol e di es·sima spieranza id i err1osta.s i . spontane~; ~ so fino alla formazion e di. vere cavità lacunari b) les.Lone lontano· dall ilo tanto dell'epipl.oon • gastro-splenico (vasi brev i ), quanto dell'epi- ampie, ci 1dic,e eh~ n·o n vi n1 lesione di rami ploon pancreatico spleni.ca '(i asi splenici); in della v·ena ma addirittura _del tron co venoso tal caso il . sangue, oltre a versarsi in piena un po' distante· dall'ilo., dove tutti i r.ami con\ cavità addominale, p·er lesione specialmente dei fl11i scono per costit11irlo. Non si esclude con ciò ch,e non ci sia stata vasi .brevi, .si raçcqglie nella retro.çavità \!egli · anr h e alterazione di èi:f.colo çi, carico dell'ar.f epilploon; Il reperto operatorio fu· d·e i più impo.ft.a nti a conosceTsi; è affatto eccezionale ch e si \>os·s a 1

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teria, molto p.r ob1abilmente un'al.teraz1one da · cotl).pressio.ne più ·che .d.a lesione ·v era e propria: il reperto istologico ci prurla per un processo di necrosi della milza che ha avuto luogo non acutamente come nella interruziÒne rapida de:lla ·circolazione arterio.sa ma piuttosto i.entJamente se -già 1dopo 28 giorni dal ferimento sono anc?ra \•tsibili corpu5coli -di MaJ:pighi con cei1ule linfoidi bene con's ervati. ,

SUNTI E ·RASSEGNE. ,

\

· MEDICINA. •

L'eliµiinazione renale . allo stato ·normale e patologico. (L.

AMBARD.

' La Presse

.

• •

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M édicale, .1918).

L elimina~ion·e renale puq assumere tre for2. lnfeziòne. - 'D urante ì.l processo di ass.or-, me: 1° eliminazion1e per effrazione.; .2° elimina" bimentò di .f.orti strav.asi sanguign1i è facile che zione per diffusione; 3° eliminazione per secr-esi. ~bia elevazione febbrile -di temperatum la zio• ne. \ . L'eliminazione per effrazione si ha q11ale raggiunga talvolta notevoli :t>roporzioni: . , quando più .facilmente tale elevazion~ .accade negli stra- per .effietto di un traumatismo si rompono dei . vasi entro cavità splancniche; l a casistiça. gior- capillari nella intimità del parenchima renale n.aliera di guerra è rie-ca di, osservazioni in cuii che lasciano così passare il sangue in natura una 'persistente temperatlÌra"' febbrile, il più nel cd11dotti uriniferi. L eliminazione p§_r diffusione aitraverso i re- · delle volte a tipo ·SUppur~tiv.o, sia stata' leg·ata • • ni a1 avvera · an:µogam ente al passaggio attraa1l'russorbimento idi un emotorace senza ::tlcun . • contribut_o dncfettivo c-0me hanno fatto rileYarc verso una mernbranq. inerte di elementi disciol- · .. gli esami batterioJ.ogici del sangue estratto mer- ti a. 'so.spe.s i in un liquido. Cliabanier ha din10- > strato che alcuni alcools, l acetato d'etile ed il cè punture esplorative ·o evacuative. ' • • • . Nel mia c.aso la temperatura .f ebbrile sa'.I'eb,b e 1 clorofor1nio pas·sano in questo modo attraverso stata messa .in. éonto · dell'.assorbimento d ell'e- il rene. Pare che siano diffusiblli solo le sÒstanmatoma perisplenico, giaochè tutte le condi- ze che sciolgono i grassL ~eli~inazione per secrezione è il tipo di eli- . ziona ·c'erano per sp i·egarla, se l'intervento non • ci avesse messo in: possess.o dell'organo ed in rr1inazione più importante, peroh è in questo mocondizioni di studi.arlo intimamente. Come ho · do . passano la barriera renale lo zuechero, la detto a proposito dell'esame istologico, .l'intero u'.I'ea, l'ammonia;ca, i ieloruri, i solfati e la mag·parenchima fu tr.ovato ·disseminato eta :picco- gior parte dei medicamenti, quali gli ioduri, ' lissimi .focolai .suppurativi, altrettanti punti di l'acido salicilico, il bleu di metilene, ecc) La , • colonizzazion·e di germi ·ch·e hanno modt~ "lràs.so- sola .definizione corretta che può darsi della se. miglianza coi mi:croscopici focolai metastatici. crezione renale .sj è. che è llll proo~sso governato dalle leggi del1e costanti secretorie. Uno .. In vista di ieiò1 ·m algrado la infezione eisistesse dei processi della secrezione è l'atto ' di ·con-cena spiegare la febbre persiis tente, non erano catrare : una sostanza elle si trova nel aàngue ad . . p.a.c i a rivelareela nè le p11nture e:splorativ-e ~è un certo tasso viene rigettata nell'urina ad un l'esame batteriologico del materi.aJe ricavato da tàsso Più elevato. Per i•dentificare quindi ltn · esse. Siffatto rep.erto ci dice che solo l,o studio atto di concentraztone occorre comparare sidel. materiale afìatomi•co, attento ed eseguito m11ltaneam-e nte le concentrazioni 11rinaria e esaurientemente, vale a·d illustrarci su molte sanguig11a. questioni; ma sirc:èome ciò non ·~ sempre po-ssi- · In molti casi questa ricerca è immediatabile, gli ~rrori si perpetuano come p11ò e.Ssere mente dimostrativa; è 1\facile infatti determi• questo . delle f·ebbri legate all'assorbimento dd nar,e la concenti:azione dell'urea, dell'ammoematoJl).i· asetti1ci. niaca, degli ioduri, ecc. Conclusione. - Le no~ioni dia te da.I mio caso Per altr-e sostanze invece si hanno risultati. ~ riguardano : contraddittori. ·Co si per il cloruro 'di sodio ed 1° Splenectomia dopo 28 giorni dal fer~m.en­ il glucosio si p11ò os~ervare che il tasso urinario . to per pallottola di shrapnell con lesione del- è tavolta uguale, tal'altra superiore ed anche l'ilo, pr.esumibilmente· della vena spleni.ca. inferiore al tasso sanguigno. Il cloruro di so2° Milza necrotica e sequestr.ata ,f uori dell a dio infatti . nel sangue oscjlla intorno al 6 %0, cavità peritoneale da un vasto e totale em.ato- mentre nell'urina vairia secondo la dieta dal- • 1 1 al .20 %0 . Una tale constatazione, {:be per il • ma perisplenico. 3° Trombosi intraparen-chi.male diffl1sa a t11t- passato riusciva i11spiegabile, oggi è suffìciento l'rubero venoso icon dilatazion·e notevole di tem-ente illuminata 1dalle nostre conoscenze sulla soglia e st1lla sua funzione. In base alla osques'to fino alla configurazione cistica. 4° Presenza di piccoli focolai infettivi disse- servazione che il glucosio del sangue non pasminati per tutto l'organo che spiegano la feb .. sa attraverso il rene se non· quando la glicemia supera il 3%o Cl. Bernard scopri la sobre persistente che aooompagnò la le!ione. (10) 1

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glia della · secrezione del glucosio. Questa soglia G-.5.60 = 0.40, ed i q·u adrati di qt1esti ecceBs1 sono 0.102 =0.01 e 0.42 =0.16. è una glicemia , del 3 %0. Ulteriormente MaQuando adunqu.e si stud.ia la secrezione di gnus na determin~ta la sogli.a del cloro che neluna sostanza con soglia, la nozione dellà posi- ' l'uomo oscilla secop.do le ·circostanz·e 'tra ·5.20 e ' zione della soglia è di capitale izpportanza, e 5.80 ·%, espreseso in cloruro di sodio~ ' Ambard ed i suoi collaboratòri in seguito poichè essa è m10bile è del pari necessario stuhanno dimostrato che nella secrezione di una diarne la mobilità. E sistono per fare. studi al riguardo due sostanze : la floridzina eh.e absostan~a a soglia l'elem·e nto che agisce s-ql rene non è la totalità della !Sostanza . contenuta bassa ìa soglia .del gluaosio ·e fa apparire la glicost1ria, e· la teobrom.in~ che abbassa la so- ,_ • nel sangue, ma l 'eccesso sul~a soglia. In un sogg.etto nel quale la ·Cloruremia è del 6 %o e la glia dei cloruri 1e ·aumenta ~a diure,s i clorurata. Queste considerazioni fanno ·c omprendere .che sogli•a 5.80 % 0, non sono i 6 % di cloruro cli sodio che agiscono sul r en e, ma la diff·erenza tr~ se si tiene . conto solam·ente del passaggio di. - 6 e 5.80, ossia il 0.20 %;o, . è . il fattore secretorio. una sosta~a nelle urine ,s i avranno nell'espio-. ' Per determinare quind:i una -con~entrazione raz.ione funzionale dei reni rà.sultati molto difse · si determina non basta paragonare il tasso urinarjo di una f-erenti e talvolta sconcordanti . . sostanza con quello san.guigno, ma oc-c orre con- . simultanea.mente l'escr.ezione di una . so.stanza senza soglia come !'iodio e . l'escr.ezj.on.e di una frontarlo con !'.eccess o s ulla soglia. In qu·este . sostanza con .soglia· come tl cloro. Uri individuo condizioni di ricerche l 'anomalia di secr eztone . ' del cloro e . del glucosio scompare, poichè il . può a vere delle buone. costanti, rp:a se la sua loro tasso urinario è · sem.ore elevato def sog.l ia del clor.o è elevata egli emelterà poco - oiù loro eccesso f;Ulla soglia; q~e&te sostanze dun- cloro quando ..eliminerà perfettamente l'iodio. • que · sono sernpre concentrate in conformità E sono appunto queste 'd:iscordanz.e fra l'escre• di ciò che si verifica nella secrezione renale. zione de.il.e sostanze senza. soglia .e quelle d~lle . Quando la sostanza non ha una soglia, la sostanze con soglia che ,costituiscono la base · • secrezione non è governata ·Che dalla sua co- fisiologica della dtifferenzd.azione delle nefriti . stante; qt1ando invece esiste la soglia, la secre- s econdo V\' idal ed i .suoi collaboratori. ' • . zione è governata ·dalla costante e dalla soglia Dopo" queste consi•derazioni l 'A. passa a trat· insieme. , ta re alcune q:ùistioni di tecnica in rapporto alla Le ·S ostanze senza soglia, quali l'urea, l'an1- deter~naZlion.e dell'azoto ureico nel sangv.e e moniaca, .gli joduri, l'acido · saji-cilico, il . blet~ n elle urine . . Perchè la costante ureo-secretoria dJi metilene, 'ecc., 'e d in genere tutte quelle sodia dati esatti è necessario che il -dosamento stanz~ che paio.no inutili alla vita c~llular·e, de'll'urea ·s ia fatto con molte ,cautele. hanno la medesima cOBtante secretoria'. PratiIl metodo dello xantidrol è pil) esatto, ma camente quindi tutti i meto<j1 di esplo.razibne quello all'fpobromìto è più comodo e quindi • funzionale, dei· rend. .si. equivalgono nel senso as- pd.ù consigliabile pe.r la pratica co,mune. I piesoluto della parola, e non è il caso di dare la -coli .inconven~enti (l'ipobromito mette in liber• preferenza all'uno o all'altro se non per ragiotà l'azoto anche dell' ammoniàca e di altre soni di com'odiità. stanz·e) · non\ ~anno un gran peso. Occo.r..r:e· inol• Lo istudio delle sostanze con ·soglia è .più· tre •fa re l'e's ame su· non meno di 30 · eme. di complicato perchè importa lo studio della co- sangue rendendolo incoagulabile con l' aggiunta dJi- 0.30 gr. di stante e della soglia. Ma an-0he quooto studio . fltroruro· di sodio. La raccolta è oggi semplificato d a l fatto recentemente ac~ ell'urina dev~ .essere f&tta con cura; non deve durare meno di un'ora o un 'ora e mezzo per ,certato ·Che la costante· d elle sostanze con .sog·lia è identica a quella delle. sostanze senza so- , i ·sogg·etti sondati, .e due o due oTe e mezzo per glia. Grazie a qu.esta nomone si può faè ilmente quelli rion sondati. Il momento più favorevol-e appr.ez.zare' )a po1sizion>e e la ft1nzione della ·so- , pe~ la r accolta è tra le nove del m attinq e . mezzogiorno. glia, che è molto notevolè e pare sopra t"µtto legata .alla sua mobilità. In un individuo, ad Le ded 1zioni pratiche d ella costante tlrBo-sees., la cui cloruremia è di 6, %o e la soglia dei cretor.ià possono esse.r e considerate sotto varii clorurd sucoessivam·ente di 5.90 e di 5.60, quale p t1nti di vista: . che 1s ia ·la sua costante per i! fatto che i debiti a.) l'identità delle cost_a nti secretorie h a sono proporzi0nali ai quadrati degli eccessi n1o1ta . importanza. Se, ad es., ai inietta ad un sulle soglie (legge generale degli' esiti), la quan .. soggetto dell 'iodio e si trova in lui una costan.. tità dj cloro secreto sarà rispettivamente di 1 te di 0.21, si saprà che egii ritie_ne n el sangu'e quando la soglia è di 5.90 e di 16 quando · una quantità. di iodio tre volte maggiore di la· soglia · è di 5.60. In fatto gli eccessi sulle quel.la ritenuta da un isog@eto normale la cui soglie sòno rispettiva.mente di 6-5.90 = 10.10 e costante è di. 0.07; I

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la costante e la concentrazione 'm assima. A una buona costante. corrispQnde un buon po. tere di concentramentb e viceversa. , E -la importanza' di queste _potere. è notevole; con una cattiva conc entrazione massima una qualsiasi . oliguria determina una ritenzione considerevole di azoto, eh~ può divenire mortale in· . qualche giorno; · • c.) la costante costituisce un ottimo indice dell'evoluzione · delle: nefriti. ·comunque, la determinazione d~lla costante è illutile quando 1 urea del siero passa i 2 g.r . e sopra tutto quando questa. forte azotemia dura molto tempo. Un'azotemia prolungata d.i Z .gr . .costituisce una .con1danna di morte· quasi irrevocabile a . scadenza più o meno boove. .U na nefrite che determina una tale azotemia è costituita da lesiorui. che non possono r.egredire, raramente si • stabilizzano· ed il più delle volte progredtsçono. P-er le aiotemie inf.el'iori a 2 -gr: la n~frite è meno fatale . .Quando poi l'azotemia si avvicina· a quella abituale dei soggetti sani, l'evoluzione della n°e frite è indeterminata. In tali condizioni la d·eterminazione. deJ.la costante fornisce dei , d·ati più delicati che il semplice dosamento del- 1'urea nel sangue. Da numerose osservazioni si possono ril evure i seguenti rapporti ·medii tra l'azotemia ·e la perdita funz~onale de,i ren~ : .

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Perdita funzionale

Da qualche cgr. a 0.50 % 0-80 % Da 0.50 a 1 gr. % 40-90 % Da 1 a · 2 gr. % 80-98 % • Consideràndo che il limite ·estremo dell'azotem'ia nei sani è di 0.50 e che entro questo limite non si ha ·q uindi .alcuna indicazion.e precisa dal solo dosa,m,e nto .-dell'urea, si rileva la necessità dell'uso della costante per azotemie inferiori a 0.50. Per le azot.emie compres.e tra 0.50 ·e 1 gr. il disturbo funzionale dei .r .eni è_praticamente costante e molto accentuato. Tuttavia può essere ' TRATTAMENTO. SECONDO I PRINCIPÌ GENERALI. interessante indagare se il capitale funzionale Per molti anni pz:ima della guerra l'A., come pel'duto è limitato al 40 % o raggiunge i 90 %; dèl resto tutti i cb.iirurgi, .s eguì i principi della in tali casi l'uso della costante è anche ~ecespiù rigtda asep.si, e i ris ultati ottenuti lo ave.sario. • Per le azotemie che sorpassan9 1 gr ~ la per- , v'ano assol11tamente oonvinto ohe 1 uso di andita funzionale è certamente superiore aJ1'80 % · tisettfci fortem ente velenosi era non solo no11 e quindi la costante non ha alcun valore pra- n.ecessario,- ma 1daoooso nel lavoro ordinario. IS coppiata la· ·g~erra 1'esperienza dell'A. lo tico. Comunque, ~e si vuol lin1it are l'uso della co- l1a confermato nelle precedenti idee, che l'astante per le azotemie inferiori a 0.60-0.?0l essa cido f.enico e gli altri anthsettici velenosi d·ebha ancora un ca.mpo di applicazione molto va- bono essere evitati anche nel trattàmento delle sto .e dei maggiore interesse. Una . tale azote- · ferite di guerra. E presto si ·convinse che, fatta ·eccezione di poche ferite a canale, tutte le mia si ti:ova il).fatti al principìo delle nefriti, altre ferite d'arma da. fuoco, specialmente ùa quando cioè queste sono an cora più o me110 schegiie, sono· settiche ad alta virulenza e r1curabili. DR . •

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tutte virtualm·ente, eccezion fatta di qualch~ ferit~ da pallottola, assai virulehtemente .set-; tiche: ciò è dovuto . alla. contaminazione della pelle, dei ve5titi, dalle scheggie e raltri eorpi estranei per .parte dei ge'r mi di cli,i è spesso • saturo il suolo. Nel trattamento dell.e ferjt~ sono oggi in1pì.egati i meta.di seguenti : .. 1° Asepsi. 2° Trattamento secondo i principi genera, li: larghe incisioni, rimozione di corpi estranei, irrigazione con o senza antisettici, ampi • ~renaggi: · · · 3° Antisepsi . listeriana e sue modificazioni: · -· a ) uso .p.i solo alcool: non· acqua nè sol11• z1on1 acquose; b) uso dei vari antisettici più o meno ve.lenosi: acido fenico, sublimato, }).ioduro di mer• Cllrio, tintura ·di .iodio, permanganato di potassio, eu_solo, flavina, ecc.; ~ . e) il trattamento Carrel-Dakfn; • • • <i) p aste antisèttiche, .come il « bipp »,del p-rof .-· Morison. . 4° Il trattamento fisiologico, con sol.uzioni saline ipertoniche di Almroth Wright; e il st10 derivato, con pacchetti di sale, del colonnello Gray. 5° Il trattamento chirurgico : completa escis~ sione della ferita, inclusi tutti i tessuti conta.m inati e i corpi estranei. . 6° Il trattamento batteriologico (Donalldson t'' J. Leonard Joyce) : cioè l'intr:oduzione di l1n microrganis1nq benefico p.e r uccidere i germi • • no.c1V1. •

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to gi.ovaio nelle ferite di guerra. Le quali sono

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L '.e.sp·el'ie~za della pratica civile non ha mol-

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Azotemia

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.Su alcuni progr.,ssi chirurgici nel trattamento delle ferite. durante la guerra. (A. w. ì\lAYO ROBSON. The British M edìcal Jour-

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CHIRURGIA.

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IL POLICLI NJCg.

tJ) esiste una corr€lazion.e tra ij: valore del-

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[ANNO

XXV,

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chiedono v.n trattamento rigoroso: con ampie incisioni e rimozione d·ei frammenti di vestito e altri corpi estranei e completa irrigazione ron soluzio11e sali11a o• acqua comune bollita, o anehe legg.eri antisettici, ·Come .t1na debole soluzion·e di •permanganato, rip~tt1ta il più spesso possibile, e ampi drenaggi. Ancora no11 erano stati introdotti i .metodi -niù efficaci di trattan1ento che p ermettono di sterilizzar.e · le ferite e di chiuderle precocemente: tuttavia coi inezzi .su riferiti, e che. possono consider·arsi c0n1e u11 trattamento basato su principi generali, fu in graido di otter:ere risultati assai brillanti ed arrestare la pratica çli amputare in qt1asi tutti i casi di gangrena gassosa. Facendo pq,rte' 1del corpo di spedizione del ~Iediterraneo l'A. ebb.e ·occasione di trovarsi • con Dakin e potè fin d'allora constatare la grande efficacia della soll!zion-e di ipoclorito da quest'ultimo proposta. ) '

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ANTlSEPSI. '

TRATTAlVIENTO ALLA •

CARREL-DAKIN.

- Costituisce un reale progresso perchè, se rigorosamente ·condotto, è capace di rend·ere ste- · rili ferite in breve tempo (da 5 a 14 giorni) sì da permettere che esse vengano comp1eta.m en• te chiuse con· .sutur·e. È però necessaria una tecnica accurata: l'A. stesso dopo · aver v_isto ottimi risultati nell'ospedale di Carrel e in altri, ha constatato in alcuni ospedali pochi successi, perchè il liquido non · era ,preparatg con cura o .cii recente, ovvero il chirurgo nor1 ,faceva personalmente le medicature successive, o anche si• er·a trascurato 1 aiuto del patologo che controllasse batteriologicamente l a feriita. . I molteplici tubi da irrigazione, perfora:t i per la lorò intera lunghezza, 111nghi 30 ~m . t; di 4 mm. dl calibro, .s ono jJ1seriti nella profon- . dità e nei re cess~ .d-ella ferita e per1netto:p.o alr' infermiere rd i manc1are a immediato contatto \ ' della f.erita una piccola quantità di liquido · ogni due ore, per m ezzo di una pinza a pressione, applic.ata su un tubo che parte da ·un ·serbatoio di vetro po.s to sopra al paziente. In •, '. . questo modo la ferita è mantenut~ costantemente bagnata . con soluzione di Daliln e i germi patogeni sono ostacolati nelfo sviluppo e distruttì. L'aspetto çlel paziente è ottimo! buon appetito, non dolore, non temperatt1ra. Un grande svantaggio di questo · tratta.mento . è la difficoltà di continuarlo nel tra-sporto: e m olti casi giungono in Inghilterr.a in po{!o b·elle /condizioni, specie jn confronto con quelli trattati con impa cchi salini o col ·« bipp "> . 1

. La chirt1rgia_ antisetttca introdotta da Lister e poi modificata e migliorata i11 mille m~di, mira aid uccidere i ge~mi penetrati nelle ierite : ma l'antisettico perfe\to, che, fatale alla vita del germe, non · sia d.an11oso per i tessuti viventi, non è stato ancora scoperto. . L'A. già molto prima di Listér esperim.e ntava il metod-0 antisettico ,servendosi con otti1no risultato, . in una amputazione, di ·tv1ti-s ky ,puro. Di fatto l'alcool è tuttora u sato in particola'ri casi come ottimo antisettico. Sono invece abbandonati gli antisettici fortemente velenosi,·' come l '~ido f.enico, il sublimato, il biodl1ro di mercllJlO . PASTE ANTJSETTiCHE: Due antisettici di reeente introduzione sono , • la fl avina e il « brilLiant gre(}n n . La prima, u .. La pasta antis·ettica chiamata « bipp '>> dalle • sata alla concentrazion·e 1 per mille, è stata asiniziali dei suoi comnonenti - bismuto, iodosai ·esaltata: può essere imp~egata per l'irriformio e paraffina - fu introdotta da Rµther- . gazion e .di fe.r ite recenti, per le 1!1edicazioni ford Morison che -n è Q.escrisse la preparazione comuni, per il m etodo Carrel. .S ebbene di re- · e il trattamento in u11 articolo del British megola tende· a ripuiire J.e f.erite· s11dicie, in aldical Jou1·1ial del 20 ottobre 1917. È stata ricocuni casi sembr.a ritardi la guarigione dist.rugnoscit1ta assai effi cace nella medicatura pri. gendo l'epitelio ·marginale e ostacolando il sor- mari.a e sec;ondaria d.elle ferite d'arma da fuogere di gtanulazioni. Di più, vari :patologi'hanco, e speciqlmente adatta per il trasporto. Seno riferito che non è un potente battericida. condo 1'A. -nuò essere bene U$ata dopo alcuni , . · Il brilliant green è usato come la ftavina, ma giorni di tratt,a·m ento alla Carrel. speci,a~rnente sulla •CUte prima dell'inoisione: METODO F I SIOLOGICO parecchi chirurgi ne parlano ,bene. . Sir Almroth 'ìVright è un o'p positorè della, L' eusolo è · un preparato di cloro, che si · • ottiene facilmente, non v·el.enoso, assai affine ct1irl1rgia antisettica, e suggerisce 1 u so di solual liq11ido di Carrel; a differenza del quale è zione salina ipe~.. tonic•a - il così detto « tratstabile e quindi usabile a n che in centri in ct1i ta.m ento fisiologico», che attirerebbe ~ai tessuti ,della ferita un abbondante fluido contenente non vi- sia un chimico che lo debba preparar€. Anche la cloramina T è antisettico utilissimo delle cellule, che attaccano ·e distruggono i che rientra come l '.eusolo nel grt1ppo cui appar- ·germi : e crl1esti insieme coi residui di tesstlti e cellule morte sono e asportati dal libero eftiene il liquid-0 1d'i Dakin. ..

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IL POLICLINICQ •

fluire d·el liquido. Si. può usare una mèdi:cazion e· umida con tamponi bagnati di soluzione · sàlj na, o llna ir.rig~azion~ permanente dellia stessa solt1zione. Oltre a questo metodo il colonn.. H. M. W. Gray propone il trattamento degli « impacchi salini», che evita il bisogno di drenaggio o clell 'irJ'igazione continua. Dop·o 11perta e pulita ro.eccaniçamente il me·g lio possibile la ferita sono posti su di · essa degli irr1paèchi' salini · e al disopra u ha medi ca~t1ra as·sorbente. Non è necessario i·innovare questa m ediçatl1ra peL· alquanti gio1·11\: Fin qt1d. i buoni risultati che • indubbiamente qt1esto metodo h a ·dato sono stati attribuiti in via un po' .osc11ra ar sale, a.gente più o meno .s1ùle linee fi·s iologiclie indicate d.a Wright: ma tutti quelli ch e hanno llSato questo sistema hanno sentito la nece6SÌtà di qualch·e 'aitra spiegazione. · •

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METODO . BATTERIOLOGICO. . . ,. . '

È il risultato di inte.r essanti ·s tudi fatti dal •

dott. Donaldson e da! maggiore Yoy ce. Quest'ultimo, a~e11do constatato n.elle ferite trattate çon4'impacchi ,s alini e decorrenti .b,e ne un odòre speciale, 'pensò all'esistenza di qùalche germ ·e. . In!att~ trovò col suo collaboratore u11 bacillo ovale sporigeno, che mancav·a nel1e ferite a cattivo decorso, eh.e non presentavano inoltr.e l'o.dore caratteri·s tico. Isolato . ~ coltivato anaerobicamente, ne venne prima saggiata la virulenza, e, constatatala nlllla, venne introdotto i·n ferite a cattivo .decorso ; e si viàe abbassaisi la temperatura, mentre il paziente • si rimetteva, é in pochi giorni la ferita: si detergeva e si ricopriv.a di bu{)ne 'granulazioni: in pari tempo si sviluppava lo speciale odore sopra citato. · Nel trattar.e le- ferite con questo metodo è importante di lasciarle largamente aperte, asportand-0 quàlsiasi corpo stra;niero e • tutti j tessuti ch e appàiono lesi; ·q uindi si irrig3t la ferita con acqua sterile o con soluzione salina, · e p er m ezzo di una pipetta vi si introdu.ce la cultura del bacillo, cui gli AA. 11ann o dato il n on1e di Rearling baciLlus; si aggiunge un impacco sali110 e sopra molta garza e uno· spessq strato di cotone. Se tutto va b ene, com e si ve.de dallo stato genera1e, la - m~dicatura è lasciata in posto per .ci.tea sette giorni (al terzo giorno • circà si • sviluppa I 'odore caratteristico); rimosso l'impacco si l ava con soluzione salina normale calda o con soluzion e di eu solo; dopo di ch e, o col n1etodo di Carrel-D aki11 o ·con i·, tso ·di · llna pasta antisettica, la ferita può e "ere chi11sa in poc.hi giorni. .

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aprirle ampiamente in tl1tti .i ree-es.si; rimuove~e tutti i corpi estranei, frammenti di vestito, scheggie essee libere, e tessuU morti o danneggiati; arrestaré l'emorragia, e irrigare a' lun' go la ferita con qualche antisettico, come eusolo, o liquido di Dakin, o soluz\i.on.e salina· ipertonica, © alcool: insomma trattare il -caso ·sui princ~pi generali ben noti da seguire per le . ferite settiche; ' - ql1esto, segl1ì.to da un .accuirato drenaggio, fll il metosio applicato con più o meno succe.sso nei primi in.esi e nel primo an. i10' di guerra. ·Ora; sebbene ciò :8ignifi.chi salvare la vita e abolire la sep.si viole11ta e la gangrena gasso,. • ~a,.·.1aspia guarir e delle' vaste ferite con . lln lu11go t'.)ro·Ce•s so di g ~·a11ulazione, ed espone aJl"esauri~ento dei poteri ·vi.tali e alle de·f ormità causate da grosse cicatrici. Abbtamo invece · al giorno ·CÌ'oggi pare.cc:P.i rrtetodi per abbreviare i l ~rattamento consecutivo alla prrl.ma necesìaria operazione. a ) 1i metodo Carrel-Dakin, con chiusura ·d ella ferita in 1-2 settimane, costituì.se.e, ·se il paziente può .essere presto portato a 11n buon , ospedale ·e ivi tra:ttenl1to, il metodo ideale e l1a dato ce rt~.ente ecf'ellenti risultati; ma non è buor10 per quei casi ch e debbono essere tra. sferiti .p er mare e per ferrovia . · b) S ~ - come accade nella ·m aggioranza d·ei ca.si - il paz.iente deve essere trasferito, il trattarr1ento col « bipp », sempre dopo la escis, . sione . completa della f.erita, è .11n eccellente me-. todo. · e) Il trattame'.9to con impacchi sàlini usato dal colonnello Gray è ottimo per il traspor, to; sarà ~egu1to dopo una settimana o più dal . tratta1fiento Carrel-Dakin o col « bipp n. . d) Per la c ur~ di ferite settich e suppuranti .si presta assai b en e l'innesto nelle ferite del bac'illo J{eading . con l'aggil1nta di un . impacco salino. SEBASTIANI. • l

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Le lnal3tti~e~0~!c0c9e!s~~ edei .va~i

Uni~ersità di Genova Sommario del N. 7 - Anno II (1° giugno 1918).

Diretto dal prof. FILIBERTO MARIANI della R.

Lavori orig3nali: Considerazioni cliniche s ulle cardi opatie del soldato nella guerra 1noderna (J. TeiBsieir). - C~r­

diopatie e servizio militare in guerra (Prof. Amerigo

BarZooco). · Rassegne e riviste: Il cuore e l'aorta (H, Vaquez ed E. Bordet). · . . . Terapia opoteruJ~a: Le ~h1an~ole endoc:r1ne nelle malatt1e

cartliovascolar1 (Oli. E . Sa;ous).

Abb~nam:ento annuo: Italia L. 12 - Estero ~r. 18. Per gli associati al « P oliclinico» : Italia lire 10 - Estero Fr. 15. Ogni fascicolo sepa-rato ·L. 2. I 1tos tri signori a ssocia ti ehe desiderano '!1ceve re al predetto prezzo di favo·re questa in-

SCELTA DEI. ì\IETODO.

teressantissima Rivis ta, debbono inviare relativo vaglia direttamente al prof. ENRICO MORELLI Via Sistina. 14 - Roma,.

Nei casi visti alla fronte il primo dovere del chiruriO in tutte le ferite da icheiiia è di {14)

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.SEZIONE P ftATICA

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Quando egli st1inge forterue11te il dinamometl'!) di Ma thieu si .ha una diminuzione· della pressione endocranica e del volt1111è dell'e11cefalo, la quale ma1t • fNOSTRl RBSOCONTI PAJi:TIOOJ.,,ARl). n1a no progredisce :fino allan1assi111::l es1)Jiça:zione de llo sforzo, poi gradatamente regredisce col rallentarsi R. Accademia medico-chirurgica di Napoli. . graduale di questo, e quind~ ripiglia· - spesso sen• Saà·u ta del 24 febbraio 1918. z>-altro - il liyellQ pi·eoedente. Qualche volta, e Pre~iede il P·r esidente prof. VINCENZO DE GIAXA. •sempre ln 1·apporto con l'entità dello sforzo,. la di,. . ' mmuz1one e appena appl'ezzabile: non rarament:e, Contributo alla protesi cihematica degli arti supériori . dopo che alla fine· dello sforzo la ,pressione endo• Prof. GAE(TANO CORRADO~ - Presenta all'Accademia Cl'anica ed il volume delf'encefalo son tòrnati al li~ ,·elio abituale, dim~uiscono subito di nuovo, m.a .un nuovo ' modello cli mano prensile da lui id,eato e fatto costruire, sotto la su~l direzione, nell'officina per u:p. ininor · grado e l">er più breve tempo della cli protesi dell'Istituto di Rieducazione per i miliprima voli:c'1, e poi r iprendono definitivamente il li. , tari in Napoli. Tale apparecchio è applicato :ù vello· ordinario : qualche altra Yolta, dopo la fin• braccio destro di ·un soldato m11tilato della mano dello sforzò, sub.l scono per alcn11 tempo delle oscillazioni irregolari cotrisponùente e di quasi tutto il braccio sinistro. ed a1npie prima cli riprender" • Es$o presenta le seguenti caratteristiche: più o meno. r)resto l'andamento a bituale. 1° Schelet:ro mediano rappresentatò da una la- · Il tipo del polso però a1)pare completft.mente tramina di accia.io a telaio, con due 00 u.Zis8es laterali, sformato durante questo sforzo muscolare : da f.lnnal quale sono connesse le dita, che hanno la ia fa<:roto .si è trasformato r apidamente e C'om11letamenlange rappresel).tata da un semicanale metallico, e. tt'\ in catacroto. · le altre due, i.I} -µn sol pezzo, da legno, e sug·hero. Il Si hanno. poi ·altre-lievi n1odificazioni secondarie. telaio metallico è co~preso fra due gusci (palmare L'ampiezza del polso spesso diminuisce durante e dorsale) in legno rivestito di pelle, i quali complelo sforzo, ma qualche Yolta pure aun1enta e quaRi tano la forma della mano. sempre ritorna subito al no1·male dopo che lo sfor" 2° Pollice costituito come le altre dita; ma mo- . zo è cessato. L'apice naturalmente si arrotonda ~ bile anche nella . sua sezione metacar1>e~l, in modo si spiaua corrispondentemente alla diminuzione da poter ri1>rodurre i principali movin1enti de lla d~ll'atn1)iezza delle pulsazioni. Le oscillazioni remano naturale, potendo addursi in modo da opporsi spiratorie appena si riconoscono o scompaiono. ·alle varie dita, ed abdurSi i11 modo da esser tratt0 Dt1ra11te lo sforzo interno, qt1ando il, soggetto sl fuori dal campo. di flessione delle a l tre d·ittL, po~preme co1ne per d'éfeca.re, i~ polso en cefa lico ~i tendo poi riporta1·visi ed addossarsi ad esse quansospend.e, la linea del tracciato si precipita in basso do sono già chiuse, realizzandosi con ta}e mano arf'ou grande rapidità e fino al punto che la pem1a non arriva più a scrive re sulla carta affumicata: ttficiale tanto la presa a pinza che quella ad, anello. 30 Per mettere Jn azione l'apparecchio posso11rJ <'On non mi11ore rapidità poi, ed anche con ampiezadoperar si non solo tutti i mezzi finora usati. ed za maggiore, la linea risale e git1nge ad un'altezza cl1e parimente non è possibile segnare: quindi la altri che Ai poe:sono escogitare (e ne enutriera parecchi), ne l campo degli arti s uperiori e del tronco .• linea : di nuovo si abbassa ·e riprende dopo breYi ma anche nel campo degli arti inferiori. Nel caso oscillazioni irregola ri. l'andamento che segui,ra prispeciale la l)rotesi ohe unisce al braccio del muti~ . 1na dello si'orzo, o ancora una volta, ma ~r.minor~ ' lato la mano pre11sile è costruita in modo da ·poter ampiezza, discende al di sotto clell'ascissa inferiore • e risale poscla al di sopra dell'ascissa su~riorf\ utilizzare i movimenti di flessione e di estensione per ripre11dere finalmente, dopo poche oscillazioni del gomito (ciò. che nel caso in qisco.1tso non è usato, ma vale come semplice riser-va), ed i movimenti irregolari, l'andamento çhe seg1:1iva prima dello· di ·1)ronazione e supinazione dell'avambrnccio; che sforzo.. , Nell'ultima, discesa. e qualche vqlta anche nell'a ·vengono utilizzati per l'abdt1zio11e e l'adduzione e scesa, compaiono degli a bboz.7iÌ di pt1.lsazioni irr0fiessionè del pollice. ' · .L'\.l mo\·imento delle altre dita si provYede con i . ~olari. Oes~ato lo sforzo, il polso riprende senz'alt1.·o il suo andamento primitivo: solo talvolta, e piedi,' mediante a1JI>Osito clisp.ositivo e trasmissione <lopo gli' sforzi più ene rgici, a piede · della linea di metallica, sistema Bowlen, che alla potenza e sicu rezza lIDisce la maggiore autonomia dei movimenti scendent e sorgono piccole elevàzioni abortive. • Risulta cosj perfettamente diverso il meccanismo della persona . . · . , , · dello sforzo esterno e quello de1lo sforzo interno, i Dimostra pur€ il primÒ modello di mano prensil~ quali a nda,ra no perfettamente confusi prima delle da lui fatta ,çostrt1ire sugli stessi principii, ed anricerche di Pieraccini, e si credeva che avessero gli ·nunzia di a v~r. già posto in costruzione un, nuovo ~tessi effetti sulla circolazione e sulla pressione enmodello che realizza. altri vantaggi. e~falica pr~ma cli questi studii miei. . . Il polso encefalico durante lo sforzo muscolare. . Per ciò che riguarda lo sforzo esterno io ho irrefutabilmente dimostrato che esso non si accompa. Prof. LUIGI FERRANNINI. - Assai interessante g-na ad alcun aumento della pressione encefalica, égli dice - mi è sembrato lo studio del polso encecome già Pieraccµti a vèva potuto dimostrare per la •fa lico durante lo sforzo esterno ed interno. Ho pro• pressione endotoraeica: anzi io ho provato che du:tìttato per ciò del caso ili ~ soldato, cbe proprio sul vertice ha un'ampia perdita di sostanza ossea . rante lo sforzo esterno ingente la pressione endocraniéa costantemente e sensibilmente •si abbassa, per effetto di ferita da scheggia. di bòmba a mano.

BCCllDEMIE, SOtIETA MEDltBÈ, tON6HESSI•.

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contrariamente a quanto finora era stato universalgo~u ; i margini delle ulcere si vedono avanza re u1ente· ammesso ed a quanto si "Verifica tanto per di giorno in gjorno di q11alche milUmet.ro con una la pres.sio11e endotoracica quanto per quella eudora1)idità ed estensione che ha del prodigloso. I casi addomirfale. ~ clinici sono dp.ti da uloere e<l exemi da varici, piaQuello che avviene dur~nte lo sforzo· interno è ' ghe da sc0ttatl1re, lliagbe consecutive a ferite di a1>1)arentemente assai più semplice, ma è meno pregt1erra, e1liteliomi ulcerati, forme ulcerose sercisabile. I tracciati 11on ci dimostrano altro. di. sipigino~e del collo llte1'ino e delle pareti della v~­ curo che grandi ondulazioni e variazioni della pr~sc- gina. I/ap1)licazione che dà miglio1i·e più rapidi iisione endocranica globale. ' • sultati è quella degli impac.chi di soluzione acquosa Prof. CoLuccr. -· :\Iuove alcune obieziòni al pro'f. dal . 0,5 af 2 %- fatta coi1 acqua bollita: la piaga E,errannil1i , i11 istElndo s11lle difficoltà che pr~senta deve esser e acct1rab-1111ente detersa, i bordi· callosi . ' la interpretazione del 1,.1olso cerebrale, sulla forma recisi, le granulazioni molto es11beranti apptanate1 quindi su essa si J)OSa garza sberile di più strati del quale i11fiuiscono p.iolteplici fattori. Prof. IJ. FERRANNINI. - Risponde al prof. Coluc- e della for1na della piaga più ampia e in1bevuta ej, che egli non ha inte~o stt1diare il meccanismo délla ~9luzione- di crisoidina, indi si fissa l'impacco. Se si ,.-ogli-0no f;1cilita1·e i processi di. rammollimen(lello sforzo ·muscolare e la sua azione sul1a presto e macerazione dei bordi ca.llosi, si co1)re l'i1n~ione sanguigna, ·. ina unicamente le modificazioni <lella circolazione 1ica durante lo sfdrzo, e . pacco con guttaverca laminata. Si cambia l<.t medi- · . encefa . c·he per ·brevità ha dovuto omettere di riferire i catura ogni.48 ore. Il riposo della parte è indispensabile. r~e cicatrici che ne derivano ·s ono belle, piaparticolari di, . tecnica; nella interpretazione clet ne e lllastic:he. S11l collo l1terino e in Yagina si aptracciati poi è stato abbastanza r<iservato, appunto pèr le difficolt<\ che essa presenta. S.- , lJlicano tampo~i imbett1ti della soluzione acquosa all'l,5 %. J.Ja soluzione glicerica· non ba mostrato pregi particolari. Conclude il disserente che l' ri· Società Mediea Chirurgica di Bologna. sultati avuti sono di gran lunga superiori a tutti Comunicazioni scientifiche quelli da lui osservati con le cure fisiche, chirurgiche e coi medicamenti fino ad. ora noti. La terapi~ delle piaghe cutanee colla crisoidina.

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J.J. ~~.\HTJXOTj'I.

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Pa.l'la di quelle l)iaghe_che cicat1·izznno con· grande le11tezza e difficoltà o che non ci~atrizzano, quali sono qu~lle se~uenti ad lu:;tioni, a varici, ad ex.emi, ed anche cliverse proyenienli da .. ferite -di guerrn. IJa cura cl1irurgica <1egli innesti no11 sempre Pllò a1)plicarsì, ,e d allora è il trattamento medicamentoso il mezzo unico che re-sta ill campo. M.a con esso appunto molte piagh0 11on yengono condotte alla guarigione -coi:ipl~ta. 1 òermatoplastici danno 11n certo grado d1 riparaf zio11e, oltre il quale non è .Poss1'b'l i e ar pr?gred':re • la cicatrfzzazione. Un 11rogresso terapeutico s1 è ,, Yuto per overa del Fischer (1908), che ba introdotto l'uso di alcu11e sostanze coloranti, e special1uente clel r osso scarlatto. Più recentemente ·è stato rico11oscit1to che il potere eccitante la .p roliferazionè degli epiteli è dovuto ai componenti basici di tale colore, cioè all'amido-azotoluolo e all'amido-azoben~olo. I c<.nuposti benzolici poi soD:o più attivi dei tolt1olici, e il disserente ba troyato sperimentalmente che il cloridrato di ùiamido-a7.obenzolo dimostra lu maggiore effieacia comparativamente · ~d altri. Esso in coù11nercio va col nome di orisoid>ina. È t1na pol'\ere cristallina rosso-bruna, spesso in blocC'hi nerastri, solubile in acqua con colore rosso-arnuciato. Hav,-ene di' varie qualità. q11ella purn trovasi da Erba e alla fabbrica Ledoga in Milano. JJa casistica clinica del disserente è numerosissima e T"ariatissimu, e su es~a fornisce molti partiC'olari. Risttlta cl1e l'azione ch~ratoplastica è più Jlalese di c1t1ella dermatoplastica, ed entrambe non l1a11no pn ragone con quelle che si possono ottenere <·011 i migliori can1pioni di ros o-scarlatto : le grannln zioni di cattivo genere cadono, st1bentrano rn1 1i<.lnn1er1t~ grn11t1lazioni rosse, sanguinanti, tutt~ t'\~tlnli. st1 fondo regolare, piano, libero da ogn1 rletrito n~<:rotico é da qt1alsiasi proliferazione fun-

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.Venti mesi di chirurgia di .

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n. 10 della

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guerra nell'Osp. da G.

R. I.

_Presenta' i ristlltati della' sua personale opera di capo-reparto di chirurgia 1n detto ospedale, posto a Cividale; risultati raccolti in elegant-e opuscolo di 75 pagine, edito dal Cappelli di Bologna. 11 movimeµto dei ieriti passati dal suo r eparto amrriontq a ·5163 casip pei quali, divisi in 22 grttppi, espone i criteri generali e speciali se.ti ello cura. È n111 ttosto 11n interventista che gt11 n ~ b' · un astensionista. Dott. G. :Yl. Prccr~I~I. G.

CAVINA.

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Prof. f; MARIANI I

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LA CURA ·1J.EL CUORE

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APPUNTI DI MED.I OIN A P RA'f.IOA~ · •

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Non è mai indicato d 'irrterron1pere la gr·avi· dan za. Sono r.accomanda.te 1€ seguenti mrisiure pro ;..filattiche ;generaili: / . a) dur.ante .l'età delle possibili gravid0.nz.e gli attacichi re1cidiva,nti di .d olori pelvici, 1~ di1sni~norree non aiooociate a .sinto,m i p·elvtci ob· / bi etti vi. sò~·o spe.~s10 901Vu ti a4• un' aJPiperulici'te noi:i ri.conosciuta o a sue conseguenze. In· que. sti ·Crusi ·è indicata 11.appendicectomia, ·c he n.a!. turalmente vs. pratiloata an che nei Ca>Si' ·d:i a!Y pe11çlicite accertata; • , b) n el cor so delle . laparotomie praticate . per altre affezioni si .esaminerà l'appendice e se. q11~.sta si troverà alterata· conyerrà 51-spor... tarla. · In ogni ca~o di appendicite acuta, cro.n ica o reèidivante è n ecessaria l'operazione. Questa deve essere precoce e immediata. La gravida.n, za non solo non 1costitutsce 11na ,controindi-ca,.. • ~ione, ma. con·sigJj a essa stessa l 1intervento sol-' lecito. . ,' L 'a1:>pend!cecto111ia n~lla donna incinta richiede una tecnica. speciale. Negli ultimi mesi della gravidanza è cor,itroindicata la incisione: ' media11a, Occo1Te ridurre al minimo . . le mani .. polazioni 'dell'utero. Dopo l 'operazione sono in- . dicati gli oppiacei. Se il travaglio si produce • poco dopo la· laparotomia occorre facilitarlo acciò non si prolunghi . troppo. •, a. a.

CASISTICA . I

:Appendicite e gravìdanza. I P. Heineck (Journal des praticiens, 16-23 giugno 1917) in base .allo studio di 173 carSi da lui. osservati clinicamente' ed operati è venuto alle seguenti reonc1UJSioni : ' L'apipend~cite è la più :irotPoI'.tante ·coanplica• zion.e della gravidanza e ipiiù fr,equ.ente di qu·e1 che ,g eneralmente iSi crede. Può presentarsi in tutti i periodi déllla gestaziooe. .. La gr~vid,anza non eser.cita:· alcuna- 'inflùetnza · deleteria sull'a:PPendice normale, ma può provocare rl a iJIDammaziO!IlB nelle aJPip&l.dici irò:um.obilizzate da ade·rEtize o comunque patologicamente .alterate. P .u ò aggr.aivar'e una in• .fi.ammazione a-ppiem.di·colar.e,. ed aumenta J.à . . gr,a vità dall'appendicite. L'aippendicite e la gravi·dam.za tuba:ria unio bilaterale possono essere .s cambiate tra lo·ro. • Peii ~r-0 possono 1manitfe.starisi !Siltmrultami~-> mente o consecutivamente. Nell'appentdicite, nella griavidanza ectqpica, • • nell'associazione di questi d•u e .s tati l',opera.zio-. ne è indispensabil·e. Dur.ante la gravMàmza 1si OISIServano tutte le forme di appendicite: a desiva catarrale, gan• grelnosa, ulc-erosa, obliterante, perforante e surppu·rata. L'arppemidicite · con formazione di aderenze ha una g:r,a nde importanza perch è imp,r i giooa l.'utero gravid-o neJ1a p e1lvi e ne. jmpedisc·e meéca. ntcamente lo 1sviluppo, inde1boliooe e ostacola le eooitrazioni u~erine ciu:riante il parto·, !favorisce la ffilh-involuzione·; p!'o·du1ce sterilità, modifica la ~truttura deliJ.e trombe e dell.e ovaie, ne disturba la funzione, produce 1'1leo, provoca l'aborto, determina -indirettamente la gravidanza ··extra;uterjna, . jnfiammaziOIIli ·dell'•utero, delle trombe e degli organi pèlvici. · La 'Smtomatolo.gia 1dell'appen dicite nell.a don .. • na iniciinta non ha di regiola nulla di sipeciaJ.e: i I 11uadro clilp.ifCo taJlvolta è oscurato ·dai sin. · tomi diella griavidanza .C'Oe18iisternte. / Per .:stlabil'irei ·Con ·oertezza la, .dìagnaSli di &1ppendi-cite durante 'la grav:iJdanza è neoeS1Sa. · rio escludeoo la presenza di una mialgia dovtl:ta a.Ila distm11sione· dei .rnUJseoJi addominruli, . I il ti'f.o, la ..gravidanz.a tubp,ria, J.a col1ecistiie, la· salpingite, la pielite e l'ureterite destra, J'i.n..gol'go fecale, le ·coltohe epatiehe· ei n·e fritiche. Qu·a ndo non si ha interruzione della gravidanza, spontanea o. provocata, la prognosi per la. madre è migliore. Gli attaccl1i gravi provocanQ l'aborto e questo aggràva la malattia. •

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Le. articolazioni sacro-iliache durante la gravidanza e nelle affezioni ginecologiche,

L~tzenherg

(''Frie Journal of the Ainerican Me .. dic. Assoc.. , .1917, h. 21) in base a numerose os-

servazioni ha potuto accertare che le art/cola.. zioni sacro-iliache ordinariamente fisse possano acquistare la 'mobilità. in determinate con.. . . dizioni ·e sono certamente mobili durante la gravi,danza. Qu·esto rilasciamento normale ten... de le articolazioni stesse molto vulnerabili, de. terminando disturbi ·vari, dolori, spostamenti ed anche anomalie d·e l parto. Potenzia.lm·ente og11i donna gestan.t è è una paziente sac:ro-iliaca e quin·d i il suo b.acino / dovrebbe essere soste .. nuto ed eventl1almlente corre'tto mediante l,ap'pli'ca.Zione di un convel).ient;ie busto. Per altro le affezioni .ginecologiche. possono .causare do .. lori localizzati alla regione sacrb~ìliaca, e viceversa lesioni delle 'articolazi-0ni sacro-iliaich·e possono ~imulare affezioni patologich~ degli or.. gani pelvici. Ogni donna quindi con dolori sa.. crò-lombari 1d,o.v rebbe essere accuratamente ·esaminata per accertar.e se essi sono l'esponente di affezioni della pelvi o dell e articolazioni o eve11tllalme~re di tutte e .d11.e. a. a.

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IL POLICLINICO

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L'elioterapia artifleiale nelle tubercolosi chirurgiche ed esterne.

TERAPIA. L'azione del saccarosio sulla secrezione bronchiale.

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Reyn e Ernst (rii. in J ourn. of Am. -m ed. 14.ssoc., 7 luglio 1917, hanno riconosciuto che la Pa1"€cchi lettori ci chiedono info1·mazioni luce ad arco è la migliore per i bagni di luce circa i1 nuovo metodo di cura del prof. Lo Mo- • e può fare da sola lo stesso effetto della luce ' 4' . . »aco, di ·cùi ·s i è largam·ente occupata la s tà~ .solare senza bisogno di fattori climatici ed è pa politica. di in-estimabile valore Iiel trattamento del luNon possiamo far meglio che. r iassu1nere pus. la parte praticamente sostanziale delle ricerCon il metodo degli AA. tutto il corpo viene ch.e che il prof. Lo Monaco, coadiuvato dalla esposto ai raggi, e ne assorbe cosi la massima 'sua scuola, ha eseguito intorno· all'azione de- q.u antità, diversamente dal metodo di Finsen gli zuccheri .sulla _secrezione bronchiale. ~he concentra questi ultimi su di una superfiEsse fanno parte di una .....-serie di ricerche cie limitata. L'esposizione durav~· da 1/4 d'ora . ..irelative all'azione d~llo zu·ccbero sulla funal principio fino .·a ·due ore e due ore e mezza; zione cardia ca, sulla diuresi, sulle- emorragie, · la dura ta della ·.cura da 4 ad 8 mesi. Sembra sulla seC'r ezion.e lattea. 1p referibile 1p raticare tali bagni a giorni alterni L'azione esercitata sul~a secr·ezione bl'onchi.à- con una.,c orrente molto forte; néi c asi di tuber' . le ·è stata studiata specialmente da T. L uche- colosi ·gli AA. han.rio usato 20 ampères e 75 negli ia ltri. rini, su ,am1nalati p_olmonare. . ' di tuberc·olosi . I . sue.cessi migliori sì 'sono· ottenuti nelle arLe iniezioni ipodermic·h e di alte dosì (5 eme.) di saccarosio a~terminano una netta graduale triti_ed osteiti, Sl-lcune delle quali sono guarite con buon~ funzionalità. ·diminuzio11e della secrezion·e Bronchiale. · Quasi Secondo gli AA. g li effetti utili dell'elioterapia costantemente si ottiene a}tresì una diminuconsiston o s olo nell'azione dei raggi e si pos.z ione della tosse 'ed, appunto nei tubercoÌotici sono ·ottenere ugualmente con la luce ad a.reo. polmonari, una sensibiJ.e diminuzione della su, . ' " Essi insistono sulla necessità che tale cura dorazione. · veng.a appli1cata da un chiru:rgo bene a,dd~stra­ Le · iniezioni di saccarosio si praticano n el to, che sappia quando si d~bba intervenire con tessuto sottocutaneo delle regioni glutee e non l'op·e razione e qùap.do si possa farne a meno. provocano tj.olore;, solo nei soggetti n1olto de- ~ Le ·e sperienze fatte con la lampada a va>pore nutriti è consigliabile di aggiungere ai cinquf.:' . di mercurio iprovano che essa è meno effie.ace eme. della soluzione di saccarosio un eme. di di q1.1ella ad arco; questa di fatto, contiene ogni cloridrat6 di cocaina al 3 %. sorta di .r a·g gi, qu·e lla soltanto i raggi a breve • Tali' iniezioni ·non provot arlo glicosuria n è lunghezza d'onda con poco potere penetrante. anafilassi. La soluzi9ne usata dal Lo Monaco Sotto l'azione della ltice ad al'lco la pelle subi:1 è al 100%, sterilizzata a i 11Ò°. - sce le stesse modificazioni che setto 1a luce Evidentemente il saccarosio così introdotto , so · 1are. I. p . · ten cle a n1odificare l'attività secretiva della mucosa d,el siste~a respiratorio. Può trarsene . un vantaggio notevole in confronto dei coPOST A .. DEGLI. ABBONA TI. ' muni espettoranti, che tendon.o sempr·e a da• re uno stato n au seoso ed a t11rba.:re comun(943) . Per sopprimere le macchine' di tatuagqu e le funzioni gastriche. L a sua a21ione ~igio. ~., Al dott. U. C. (la M. d. 'F. : Un m ezzo sulta utilizzabile e benefica n egli individui af- consigliabile è quello. proposto dal Variot e che fetti da tubercolosi polmonare, nei qu_ali p~rò ' si riporta testualmente dalia descrizione che si la cura non porta modificazioni degne di ri- • trova nella traduzione italiana, a cura del dotlievo nelle condizioni. locali del polmone, niella tor A. Rondelli, della Terapia delle malattie della pelle di G. J essner cu:nione tipograficoc11rva febbrile, n è nelle condizioni generali. Un'azione favorevole è stata osservata da La editrice). Si versa dapprima sulle parti tatuate l1na soluzione concentrata di tanninq, poi con Grotteria anch e nella pertosse. (Cfr. Archiv i o di Far1nacologia speri1n entale, l'aiùto di uno .str11mentino egua~ a quello usato per i tatuaggi, si fanno delle punture su tutdal 1908 in poi: il lavoro riassuntivo del prof. ta la supex.fì.cie .cutanea che si vuol decolorare, Lo Monaco è pubbli cato nel numero del 1° febl,r nio 1918; qu elli di La Grotteria e Ll1cherini introducendo così nelle parti superficiali del derma t1na certa quantità di liquido: subito don ei n11meri del 15 febbraio e 1° marzo). po si toccano col cannello di nitrato di argento ini. 1

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e non si r~ptùisce se non quando si vedono spiccare dei pt1nti nero-s-curi per la formazione di tannato d'argento prodottosi in seguito alla ·operazione. Ne seg11e una leggiera reazionè infiammatoria e un'escara nera, sottile, molto aderente aigli 1Strati sottostanti, .che si distacca spontaneamente dopo· 15-2-0 giorni, lasciando in sito, al ,posto del tatuaiggio, una cicatrj}~e Sllperficiale rosea, che si scolora gradatamente. V. MONTESANO. • .

(944). Al dott. B. Morello, Savona: ' • D'i kala-azàr sono stati riconosciuti nume-

rosi casi in Italia. Sembra accertato che l'infezione vie11e tra, smessa p·er mezzo delle pulci, da uomo ad uomo e dal cane all'uomo. La forma indiana sembra• oggi . doversi identificare con quella:_infantile. . Può trovare tutte le indicazioni che Ella richiede nelle riviste sintetiche: La leishmaniosi, pubblicata in quosto lleriodico, anno 1912, fascicoli 2, 3 e 4, e . Leish1·n aniosi interna, pubblicata negli Annali d'lgiene; .anno 1916, fase. 4. R. B. ~

Anc~e ili delicato

problema de-Ila prognooi viene istudiato a fondo, consigliando il medico a rig·uairdare le .cO.Se 1dal punto di vista del paziente, il quale, tolta ·1a questione. de1l'imme-' 1d·iato, chiede di tSrupér.e l'imp ortamza ·ed il .significato dei .sintom1. n ella su~ -v.ita avvenire. Nella risposta si compendia la:· ragione suprema, cpe oi !guida in tutte le inveisti gaa;ioni clin'iJche. FIL. 1

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prof.

Aneurism,a in generale ed iri ispecie quello della poplitea. l Jn vol .

CAPRIOLI

NrcOLA:

in-8° ·di oltre 260 pag. - Tip. Tramontano, Nat>oli. Prezzo L. 12. L A. tratta il vasto argom ento, incominic.iando a rioorda·re le n·ecessarie .cogntizicmi di ainatomia ed istologi.a dell 'albeiro ·arterioso. Passa in seguito a d esaminaire l '.eziolog.ia e la prutogenesi. tj.ell'.anieurisma, riportando com. am.plie citazioni le teorie e gli esper~menti altrui. Dopo un largo cenno siu.l la cura degli atneurisJl1i in 1gie-n.eràJ1e, r A. •COnsrl.dera quello dclla pop1i tea:, di .cui .espon.e la si.n tomatol·ogia, discute · • la diag;nosà. cti.ff,erenziale, fornendu poi le incli. / cazionrl./ per ~',adiatta terapia. ini. 1

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. çENNI BIBLIOGRA!J'ICI.

PUBBLICAZIONI PFJRVEJNtJTECI.

(Non fl r8cemi3corw cM t l•br' pervenutj in àono alla Redazione~

Sull'utilizzazione J1tofessionale de• gli invalidi del braéc:io. - Firenze, 1917. J. ~IACKENZIE. P tincipì di diagnosi e cura del, ... ALLARDI CARLO. Della dissenteria da protozoi. le malattie del cuore. Un vol. in-8° di oltre Napoli, 1917. 200 pagine, con diversi tracciati. - Società i>nETI JJ. Su di 11na nuova ' Riero-reazione della si' editrice libraria, Milano. Prezzo L. 7. . filide. - Milano, 1917: , Questo libtfo, di ;p iceola anolè, ofire ma,gg1.or GRA~ELLI AGOSTINO. Sull'applicazi~ne dei metodi '·psico-fisici · all'esame dei . candidati a ll'aviaziòne materia di .m edi t~ione e ci dà inseigtrlamen·t i n1ili1;are.. - Mila110, 1917. ben pdù .p reziosi1 che un 1g rosso trattato 1di molARISTIDE. La cine111atografia su «la ti ~olumi . Le malattie del cuore vi sono irra~ f'ANELtETTI lotta sociale contro la tubercolosi)>. - R oma, 1917,. diate ·d i 'Una nuova luee, .la quale mette in ri~ l~ozZI FELIOE. Inflt1enzn sul s~stema circ-0latorio_delli.evo tante particolarità, •Che clap1p rima non : la navigazione aerea. Conferenza. - Rovigo, 1917. erano tenute nella giu.s ta eonsiderazi-OiRie. C1ozzoLrNo OLIMPIO. :f/allattamento materno e la Ed assurgendo a considerazioni più generali;' tesi di v . Bunge. - Napoli, 1917. PIAZZA CESARÉ V. IJa ricer ca del trinitrofenolo nel èl un nuovo indi.r izzo . 1de[le r1cerch~ medi.che, siero di sangue. - Palermo, 1917. che l'A. cal1deggia, basato eiss-enzi alment.e sopra un nosografism.o accurato e preciso, ([lOn J.,IAZZA CESARE V. Su llp stato ann fila tti~. - Pal.e rmo, 1917, limita'to al brreve temiP·O 1de.11a .pe:rmane~a del R EMEDI VI'l!l'ORIO. Criteri direttivi della terapia I'nos PERI GINO.

paziente all'ospedale, ma continuato per tutta moderna delle.ferite da guerra. Conferen~. la vita di esso. Da, queste .i nvestigazio,n1, che S.na, 1917. solo il pratico gen~rico può fare, potrà venire CAMBIASO ANGELO. Il Dispensdrio ·'Antitubercolare della· R . Clipica 1\IIedica di Genova. Relazione. 1;1n gran contributo al prog-resso della c11lni·ca: Genova, 1917. . . . . Vien.e quind1i a,t trìbuit,a g.ralll~ im,portan.Z1a all'esatto ruppr.ezza.men~o ·delle . selnlsaziont die!l BERRI LurGI. Osse·rvazioni ·cliniche , s11 alcuni ca~i di ascessi ac~1ti amicrobici. - Genova, 1917. paziente, che trorp.p o spesso vengono t~·aso~r~­ CHIADTh"I MAssr~ro. La vaccinoterapia del tifo ad· te per la is ola ricevca dei sintomi obibietti·v i: dominale. Conferenza. - Napoli, 1917. fiso ci potrà mette:re in graido di .sorprendere PosTE:rtfPSKI ~ PAOLO. La ..campagna antimalarica · le malattie all'inizio, · e di oonosceire molti ma-. compiuta dalla Croc.e Ros~a italiana .nell'Agro "" li oscuri, come p. e. un'anomala azione del · Romano e nelle Paludi Pontine nel 1916. Ra.p . ouore. porto. - Roma, 1917. •

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IL POLI CLINICO

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AMMINISTRAZIONE SAN·l,TARIA. '

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La lotta contro la tubercolosi

La cura degli ex-militari...

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C~onaca

·del movimen·to professionale.

Esercizio profession,le dei ·medici stranieri. L:Assemblea Generale dell'Ordine dei Medici" della provincia di Porto )1aurizi-0, <lopo a'7"er deliberat :) ùi radiare parecchi medici appartenenti a ' na~ioni nemiche, consideran,do il grande contrasto .esistente fra le disposizioni di leg·ge che regolano i n Italià e negli a.l~ri Stati l'ammissione de1 Me• dict stranieri all'esercizio professionale; ténuto conto che la liberalitit sancita in prÒposito dalla legge italiana viene in sostanza a 1 diminuire il prestigio del nostro ~nsegnamento.uniYersitario; 11a fatto voti che venga soppresso l'art. 96 delle leggi - ·.testo unico - sulla istruzione superiore (9 agosto 1910); e ~be vengano in sua vece sanzl.onate disposizioni le quali assoggettino i l\iiedici stranieri appartenenti a lle Nazioni che non hanno conees~a la r.ecipr()cità ed aspiranti ad esercitare in Italia, a' tutte le prove ùi esame tichieste <1alla legge e • dai regolamenti speciali per il con;Seguimento della laurea in medicina J)resso le nostr~ Un1"-ersità; manda rassegnare qu~sto voto ai l\ilinistri dell'Interno e dell 'Ist1·uzi0Iie Pvbblica, ,nonch,è alla Commissione pei provvedimenti . del dopo guerra.

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RISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE. .. (7298) · Oura dei pt·ofughi - l7acci·n azioni - Oonip_(j1iso al medico condotto. - Dott. L . S . da. S. -

Anche volendo considerare i profughi, cui. Ella accell\}a, come poveri di pas,saggio, gil1st.a quanto ha ritenuto e dichiarato l'Ufficio superiore, non deriva da oiò la conseguenza ebe il medico condotto debba .. prestare loro gratuitamente la cura e l'assistenza sanitaria .. L'art. · 19 del regolamento generale Sc'lnital]io dispone, infatti, che per tale categoria di ·persone p.rovvede il Sindàco in via provvisoria, sen· tito il· medico, salva l'approvazione della Giun1:4.1 comunale. Dal che si deduce, che la prestazione non è gratuita e che il compen o. an1messo anche la llmga. durata. che assume il paRsaggio, deve essere fissato fra Sindaco; Giunta e sanitario. in pieno accordo. Xello stabilire tale com1.>enso si potrtt tener a11c:he conto dello ecc.-essivo nun1ero di vaccinazionj prnticnte, cl1e sor1Jassano indubbiamentè l'obbligo no1·n1;1Je del nie<lico condotto. •

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seconda delle varie com1.>etenze per·s onali che cosi potranno venire meglio utilizzate. Le diverse associazioni eù opere antitubercola1·i esistenti che ora agiscono isolatamente, . non di ra.do soprapponendoSi e disper<lendo le profirie energie, potranno essere rappresentate nel Comitato l)rovinciale, e trovare in esso ,un valido organo di a usilio e coordinamento, eh~ ne associ. con uniuì di criteri, le iniziativ<{,. e le avvalori con l'efficace _concorso degli uffici comunali e provinciali di sanità pubblica e con quello delle autorità sanitarie militari e delle Cattedre universitarie d'igiene.

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, 11 4 aprile u. s. fu, emanato un decreto luogotenenziale .11ortante provvedimenti a favore di militari riformati per tYbercolosi i)uhnonare. non i1. venti diritto alla ·:l;ssistenza dell"Opei:a nazionale • ed ai quali · viene assicurato il ricovero in appo:::;iti istituti di cura e Un SOQ(.'()l'SO giornaliero, dllrante la loro dege~a, per le proprie famiglie' (vedi • fase. 16, pag. 383). ' . Sono state ora dal ministro dell'interno 1 presidént~ del Consiglio dei n1ìnistri, di e<>ncérto coi . minist_ri della. guerra, della marina· e·, dell ..assistenza militare, determinate le nor;ne per 1a eseJ euzione del decreto luogotenenziale. · Q11esto nuovo atto · del Govet110, che illustr~ f\ . chiarisce il nuovo orient.amento della azione ·statale nella lotta alla tubercolosi, dà anche le direttive .per la più larga e pront:;i.: attuaz~one dei J)rin. . ' cipj sanciti da1' decreto luogotenenziale, pe1· guisa •• da assicurare ad essi q11e1 m:igg·iore réndim~nto • profilattico. che valga a combattere efficacemente •• Ja diffusione del contagio che nel nostro, corue 1n tutti gli nltri paesi in conflitto, ha tTatto ilalla guerra maggiol' vi~ore ed alimento. . Un primq ordine di norn1e concerne l' ammissio' llt- a l beneficjo del conttibutQ statale. A.I qual ri guardo è no'tèvole la larghezza. di ip~rpretazioIJe • adotta~a in confronto degli ex-militari ,tube1·colosi . • Es~ banno pieno diritto · all'as8istRJl.za compJc. ta.mentR g1·a tuita anche se muniti di una relativa · • agì~t.ezza, !n1rchf• il loro reddito annuo non superi -le L. 2500. Sono· tuttavia ammessi ai benefici co11sentiti dal decreto, ma subordinatamente ad un loro concorso nella spesa, quelli che godono di un :rt>dd1to su1*1iore a L. 2500 'mà inferiore a' I~. 4000. liu eeco11ùo . ordine di norme concerne g li istituti di cura . Fra le diverse disposizioni meritevoli di • ' tili~vo, l'- qu~lla di far concorrere a ll'assistP.nzn degli ex-militari tnbercolo. i i1on soltanto gli istituti civili, ma anche gli istituti ·militari, della Guerra, della . Marina e della Croce , · Rossa. Sono · tolte le barriere separat<rici, ed è consacrato nella forma più alta il principio della solidarietà eh~ accomuna, per il bene della collettività,. tutti i mezzi e i congegni predis1)osti }ler questa forma di a ~sistenza. · . Un ultimo •·tline di norme riguarda i Comij:.a ti provinciali antitubercolari da istit11irsi in ciascuna • provincia 'sotto la presidenza dei prefetti. A farne . parte sono chiamati coloro che, per dovere di uf · fielo, per spirito filantro1)ico o :Per convincimento di .s tutlio possano dare lltilmente la l)roprie:l' collal')Qrazione nel campo dellè\ lotta antitubercolare. Vengono date quindi diRpo::;izio11i pel fnni i<>nan1ento di questi C'omitati. ·uggerendo la forrn~ ­ ~ione, nel loro seno, di pjecoli Sottoco1uita ti per rndem11iu1(\nto d i speciali. determin::iti. co1n11iti !l. {20)

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Dott. G. G. G. •a R. ;r.. - L'amministrazione municipale può ben elevarle lo . stipendio, che . attualmente -percepisce . nella: misl1ra stabilita dal. D. L. del 10 febbraiò ùltimo, · e, cioè, 1n quella del 30 % come e per gli iinpiegati civili d~llo Stato. La G. P. A!, cui il relativo deliberato sarà. ·sottoposto. per 1'approvazione, non potrà muovere eceezio;ne, perchè l'~umento -stes~ so si mantiene nei lin1itì fissati come ·massimo dalla legge. ~ . (7299) A:urrietito di s.tipendio .. -

(7300) Obbliglii ài servizio di medico consorziale . ·_ Indenn~tà,, caro-viver-i - A:Umento di stipendi@. ---; ·

Dott. S. P. da S. M. ·- Q·uando' . . l'infermo si è ef. feftivamente aggravato, la nuq,va straor4inaria chiamata nel Comune consorziato può rit.e:aersi di urgenza e nòn dà, quindi, luogio a compenso. Che ' se l'aggravamento non esiste e l~ famiglià chiama . il meaic:o in 'giorno stràordinario per·.sua esclusiva tranq.u illità, riteniamo non dubbio che la relativa . prestazione .debba essere 'compensata a parte. Per le opérazioni chirurgiche di piccola- <;> di gran m·o le non crediamo cne occorrano accessi straordinari~ perchè le relative medicazioni non si fanno quasi mai ad intervalli minori di due o tre giorni. Se tali medie.azioni si richiedessero, senza vera necess ità terapeutica, ad intervalli minori, occorre, a · nostro avviso, pagare il medico che si reca sul po- · sto ad eseguirle. In vista della oscitanza çlel Comùrie a corrispondenle il c~ro-viveri ed .in v,ista. del silenzio sinora serbato in p.noposito 'dalle autoll'i.t à .superiori compet.en~i, La consiglieremmo ~i inoltrare reclamo al Minist.ero dell'Jiit.erno. 'Ohe se poi neanche tale mezzo Sortirà }'·e ffetto desiderato ' ~ ~ ed Ella abbia effettivamente diritto ad avere l'indennità in parola, può ben adire l'a~torità giudiziaria. L'aumento di stipendio al1torizzato dal D. L. del 10 febbraio ultimo ,deve essere dellber.a to dal Qbnsiglio comunale, il quale deve anehe specificare la .misura ·i_n c11i inte.nd~ 'concederl9. La relativa deliberazione . deve -poi riportare l'approva,. l • , zìone della G. P. A. Doctor JusTITIA. • ~

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• ·~ All'abb . .n. 4191: · ' \~ L'esonero non ~. un .vantagg1o individuale che ~i possa accetta.r e <;> rifiutare. Vien conferito in seguito ai ,provzi ti impegni professionali ,.d a 'Una Commissi<i>ne compet.ente ~ vagliarli. . ( I. · C'rca il percepire i due stipendii, mlitare e civil0.. è chiaro çh~ non è possibile!... (JD la legge suJl~ 'in-• comùlab~lit:à? .... ) ·. . :· · . Il decreto çhe rigua.rda i due mesi di stipehdio agli i1;rrpiegati ri~hiam~ti' co:q.cerne sql<{ gli, impiegati dello. Stato, e può e'ssere assai discutibile che un °'swdale ciyile , vi $i llll~formi. ,. All'abb. n. 3790: · Du'r ante u11'.periodo di indisponibilità il Mihist:ero non aqcor·da pr_omozioni. ~Ila potrà ~rò esser su., bito promosso dati ·i 15 anni cli· coD?iipiuto .esercizi<~ • profes~ionale, non appena ·yenga richiamato per eventuale cessazione di esonero . . All'abb: n . . 3418: II . tenenti ~edici di compleme~t~ con . anzianità ' . . 23 marzo 1916, che 8i tirovavano in zona di. guer.ra, sono sta ti. promossi. I

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All'~bfi. Il. I 840"0:

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Per ora le promozionii dei t enenta medici effettivj aventi.'anziianit:à 10 maggi-0 1916, n.on sono state an-1 , M. G. • 1cora' inizia~. 1

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CONIDOTTE. E €0NCORS·I. I

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Chirurg·(;) venuto in Italia' per servizioi militare I .

cerca posto come primario chirurgo in os~dale civile1 con impegno di seFVi-?ìo limÌtatq alla durata ·della . ~erra, in città 1m.ed'ia. o "alta Italia. . . Può of- . · ·V!re Ie migliori referenze scientifiche e sociali. Scrivere: Soresi, Ospedale Cavour, Vercelli.

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Med,ico-chiJ!ul'9o ~iov~ne con numerosi _,ti toll e referenze cerca· bltono inte1·inato in p~e~e u1ar.ino. Rivolgersi Ufficiale Ranitario ·di Giove (Umbria) I '

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MEDICI CHE HANNO DAT9 FIGLI ALLA PATRIA.

Essen<.lo stato Ella sempre ·indisponibile non po.J Il prof. ca\7. ALCID~ CRESPI , chin1rgo primario in. teva, per tale ragione, conseguire promozi~ni . . ' Appena cessata la sua indisponibilità per . Otvieto, ha perduto, nel.I'·e tà di sòli 23 anni, .suo even1 , figlio <JEsA:Rt,' studente del sesto a nno di medici~à, tuale ritiro di esònero, e richiamato sot.t:o le armi, aspirante . sot~ot~nente medie~, addetto aà un posto · le verrebbe certam.ent.e co!Uerit.6 i1 grado di . capiavaMato di, medicazione in . Carni:a, ferito dalle tano. soheggie di ; una granata, il 17 settembre 1916, e Nel caso di cl1iamata il Comune , . le darà probabilinorto .il giorno 8 ottobre s11ccessivo, nell'Ospedale mente due mesi di stipendio, ih analogia a quanto ' • da cnmpo OGli . a Feltre . si fa per gli impiegati dél1o Stato. • • ' • Al dott. F . B . da C. T.: - MEDAGLIA DI BRONZO. I ' La disposizione· di cui tratta la èircolare djt Lèi Caland'.ra .fild'uJa:rdo, da. Licaltà (Girgenti), cap1tano accennata concerne solo i 'militari. di truppa. . :rpedieo ospedale guerra n . . . . Croce Rossa Ittt-Essendo Ella ufficiale non può e~servi cpmpreso. · . ' ''i Jd.a:n.a. - bura:Qite un bombardamento ·nemico, esAll'abb.. tn . 4296: .. ! , . $endo sfJa~ ferito alla · fnonte e cont~o in vafie Il Prefetto della .Provincia deve richiederla e su parti.' d~l corJ)o per· lo scoppio di_l1na1 ~a nata e tale· baSe il Ministero della guerra ·penserà a sosti~r il drollo di un reparto del suy ospedale, . man"tuirla. •, . teneva l'ordine' e .la cali~ ne:i màla.ti e organizOccorre, quindi, che Ella faccia in .mòdo che per~a va e ~~d~va, co:i;>.. serenità ·e oo.rngg-io, una , venga, al Ministero, la domanda ,dell'autorità prGsquadtI·a di soc~. - Te:r:nova , 23 luglio 1~16. vinciale Sl.Jddetta. ' . I

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IL POLICLINICO

[AN1'JO XXV, F ASC. 23]

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un sove1·chiatore, desiderava rag• • • giungere la meta perchè la meta era il bene cd CA'-LO FORLANINI ~l v;1·0, deside-rava .vi~to.i·ia per sè stessa non per il trionfo. FrQquentò i cong:L'essi medici fin quando Come dirò clrl mio )laestro, n1entre l'animo è l'arringo scientifico ~gnifica,ra combattimento li invaso dall 'angoschl, 111entre le lng rime fanno vel o ,d isertò quando significarono raccolta .certa ' del' cl<)agli occhi? l\'.!ent\e il sentin1ento affettuoso erom·v uta alloro. Allo stesso Congres·so della tuberco~e fra le lag~·ime e vieta In J)Ossibilità di i:agiona·losi del 1~12 in Roma val'tecipò voichè credette inento? 1\ila for~e c:he y'è bisogno cli dire· ai mettici che significasse lotta : forse· non vi a vrebb,e preso del merito scie.ii tifico del sommo estinto? Non è parte se avesse presentito il trionfo: il l\tlaestro forse prefeÌ·i'bile che a ttr<~verso "il })ianto degli allle fu quasi umiliato; non era a'vyezzo agll onori. lievi ~i senta la grandezzn rnol'nle clel M~estr'O clic Era stato misconos<!iQ.to per tanti anni! giit fu nmniira to pe r la· •grandezza scientifica '? 'Chi li..,11 nel 1912 ap};>unto che il suo pneumotorace arquesta non con osce? I st1oi lavori sono gioielli di ti.ticiale si impose trionfalmente. Qt1ale som1na di la,·oro,_ quali titubanze! A1nan.te del vero e amante , dell~ammalato quasi co11.. religione, i.>esso il timore lo rattenne dall'intervento pef non arrecare u11 pos·sibilè . danno. · Si domandano _gli stu~iosi percbè ~ai tanto tempo trascòrse dalla ideazione che fu rtel 1882 alla diffusione larga che fu ài due clecenni l)iù ta,rdi : si eerchi !a causH nel tin1ore di clanneg- · giare gli ammalati,· e si veda il benefico risultato di questo am9re sacro nel continuo modifiearsi clegli apparecchi d~ pneumotorace. E il metodo si · diffuse, e ne desiderò la <liffu:;:;ion~ il l\tlaestro qt1au.. do potè con sicurezza asserire che gli strt1menti \ erano oramai così perff)tti da dare in mani perite · 1 1;1 si~t1rezzn dell'atto t11)erativo. . . Ed allora - quasi dolor0Fìan1ent€ - assistè alla diffusione; direi alla volgarizzazio11{\ del metodo, $peSSO a lla suaT commercializzazio11e. Quale dolore per 1ui. quale_per noi che abbiamo ~egl1ito il Professore nElllo studio, negli sconforti, negli entusiasmi! _Io n on voglio dire clel pneumotorac:e, noto ormai a tutti i medici: voglio rammentare altri suoi lavori, poicbè talvolta mi sembra . cl1e quella costrtlzione per la 1su<i alteraa quasi metta ii1 ombra . faccia scordare numerosi studt non meno profondi. E li voglio rammentare poichè a 111io parere a Jcuni di essi sorp~ssano p.er genia lità lo stesso lavoro ·sul pneumotorace. Chi non ram·m enta un ciclo di studi che iniziò con le «Note di opoterapia succenturià ta )) (studio poco citato e che segna invee~ ln. pietra n1iliaxe in a·r gomento), continuò con il «Contributo allo studio rlellR patogenesi della ipertensione arterioS<l ,>, e con lo st11dio dell'accessò uremico? E no11 è in qt1esto periodo che l ·ottimo allieYo del Forlaniui. il Riva-Roccj, ' ideò il suo , sfigmomanometro? E fino a que ti ultimi tempi, quando si iniziò Jò studio della i>ressiòne minima, ehe a ltro •~i fece se non copiare senztt c:itare quanto in pòche pagine, me ravigliose d,i <·oncetto e cli chiarezza, ftveYa sc1itto Forlanini '? :\1'on dir<> dei pensiero e di fattura; sono composizione di un lavori di aereoterapia s,·olti anche in numerose clinico e di un matematico; di un artista e di un • relazioni ai congressi di llledicin~: clegli studt sul filosofo. E~li mo~trava negli scritti suoi quella gebasz;no ili aria co~pressa, sugli ap11nrati r>neuma11ialitù, quella aust.erità, quella purez.z a che era tic>i. sulJa spirometria. per Lui regola assoluta nella Yitn. Regola così asIl ~1nf\8tro acrOJlJ>iava a g:enialiti1 di intuit-0 un:1 .. olnta da esser~ detta originalità : tanto l'austel'n l'}1 abilità meccH nica e ~rciò lo studio teorico rità è rara da sembrare oramai quasi anormale ' e ra spesso accon1flagnato all'ap11lic..-"1zionP 111eccaf·bi di essa si fa un culto! 11otera1>et1tica. Fu definito il princiJ)C clep:li Ì •l troEra modesto eccessivament.e, di una . modestia. meccanici. e il ~1}l estro di que ~ tn deftnizionP l'i tutta sua, direi cli t1na modestia aristocratica. Ricompiaceva pur snpendo elle e~sa taccuYa nn . olo fuggiva il J)lnuso d~lle n1oltitucli11i. fortemente golato della sua personalità clinicn. E iatron\e<·cafle\a della lode di qu.1nti ~li ~timava . Era u11 I

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XXV, FASC. 23j

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SEZIONE PRATICA

• e nico pure è lo studiò sulla vei;itosa del .Jounod e quelli bellissimi sulla cura dei· versamenti pleurici con introduzione di aria nella cavità pleurica , ~ulla cura dell'empiema con l'aspirazione del polmone. S9no di pura clinica i lavo,ri svariati sull:1 .tl1bercolosi, sulla espirazione intercisa, sul polso venoso che si intitola al suo npme, sulla é~iologia ' e patogenesi dell'enfisema polmona1·e, qt1elli già ci-_ tati sulla ipertensione arteriosa e\ sull'accesso ure, n1ico, per no11 dire di numer9si altri J)llre di notevole iinPQrtanza. Non posso tutti 'Citarli e nel tem. J)O stesso mi ;pare irriverenza il non farlo poichè il hlaestro non scrisse mai ~e non per utili asser' zioni, e per insegnare delle verità ignorate. Ma io ho trascurato i la voti giovanili del Maestro fatti al tempo in cui la intelligenza esuberante per poco non trav'i~vR il futuro clinico, facendoi'o vagare dfl. un campo ~!l'altro della ~Iedicina. Forla11ini fu allievo amato ed api)rezzflto di Qua~Ii110 e ne fanno testimonianza vnrecchi pregevolj _, la yo1i• ùi oculisticn, e fu' poi P\:in1a11io J>er le 10ala ttie cutanee all'Ospedale Maggiore di ?\Iila110. Qui nmato ed ammirato rimase ben 11l anni," fin quand0 nel 188-1 fu nominato Pl'ofessore di propedeutica a11·upiversità di Torino. Nell'an110 1s9g passò a Pavia. . Parlanclo del mio ~Ia:estro ho fatto un ca ruminù in-verso, s~no passato dalla vecchiaia alla giove11tù, dagli ultimi lavori ai primi, e mi a ccorgo eh~ la strada fu logica poichè coll'avanzare degli anni la potenza di lavoro in lui si ' 'enne aumentando: esempio di qu~rnto valga la esperienza $e ac,con1pagnata con la persistenza del pensiero elevato. E il Maestro fl1 fino all'11ltimo sfn.villa11te d~ pensiero. Egli presentì la inorte, l'accolse .impavido, e dopo aver tutto predisposto l'attese. « Ed . ora, figliuplo mio, ho tutto compiuto, lasciami 'morire)) furono le ultime parole èhe rni disse. r·p solo- grande. dolore egli ebbe nell'attesa della n~rte : da studente avev! interrotto gli studi per .accorrere nelle schiere garibaldine, e fu nelle Giudicarie, raggiunse Bezzecca; egli sperava vede-.. l'e prima di rµorire l'Italia grande come l'avev<l iognata quando 'ì>er essa· otferse la vita. Questèl gioia lo raggiungerà nella· tomba. Rammento il suo ultimo grande contento; la :presa del monte, ' sacro a Battisti. Quanto sentiva l'Italia, quanto era orgoglioso di essere italiano questo puro ge~ nio italico. Di lui non si dirà che divenne grande ftequentando Cliniche .estere, ~a che fu grande poiehè era un intelletto italiano e sape\a italiana' n1en te pensare. Tutti quanti intimamente lo conobbe!'o, devotarue11te lo amarono. Quanti non poterono conoscerlo dovettero ammirarlo : la sua onestà scientifica e persona le era no proverbiali : e proverbiali al • I punto· di sembrare· stran~za. La sua stessa figura iprigionava purezza, dominava, att~rava . Egli scrisse nel suo testame:rito: « N:on voglio fiori, e assolutamente poi non voglio di8corsi » : l'austerità e il silen.zio che richiedeva in vita vol-, le anche in morte. •

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Il mio Maestro non accun1ulò, oon volle, non ~rppe accumular riccbez:r,e: mo1·ì ql1asi povero! ~.. lleficò gli um~li in vita. Al suo ft1nernle vidi molti llIDili piangenti. Quanta grandew;a ! ~ Pl'Of. E. MORELLI. I

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NOTIZIE DIVERSE Il Congresso nazionale di pediatri~ Y~11ne

inaugura to l<l n1a ttillH del :J corr., nell'aula,

n1a~ai1na

dell'Atene& romano, presenti il sottosegre-> tario di Stato alla P. I. on. Roth, il medico provinciale prof. Badaloni, il rettore dell'Univers).tà prof. Tonelli, il presidente dell'Ordine dei medici dott. Balle1ini, ecc.~ v'intervennero numerosi · cultori della pediatria delle varie città italian~. Presiedeva il prof. Concetti, il quale ; tenne un elevato discorso inaugurale. Egli rilevò lé 'tendenze sociali del Congresso e si compiacque del pre~1u.. roso interessamento del ministro della P. I., ·il quale, auspice l'on. Rotb, affidava al prof. Tedeschi l'incarico di studiare provvedimenti di legge C'!1e a ves~ro di mira la coordinazione degli studi pediatrici con la protezione nazionale dell'infanzia, ' così da. corrispondere alle più urgenti e recla·m ate esigenze della guerra ~ del dopo-guerra. L'on. Roth portò l'adesione del Governò. Assicurò che q11esto intende dare valido appoggio al disegno di legge che ,verrà elaborato dal Congresso e che sara l)Ol'b-1to a lla Camera. Tracciò il prqgramma dei la,rori che il Congresso è chia:rrlhto. a compiere. ·Il prof. Modigliani comunicò~ le · adesioni. Il prof. Tedeschi, relatore sul disegno ·di legge, lesse un elaborato stu... • dio, illustrando l'a lto problema della protezione infantile e dimostrando che l'attuale scempio di vite, · di forza e di salute è un delitto di- lesa patria, il qunle dev'essere r~dent9; richiamò qùanto si pratica in Gel'mania dall'Istituto per la lotta contro la. mortalità infantile ed. espresse l'~gurio che a noi vnlga. · d'incitamento la coscienza stessa della nostra civiltà. , Nella seduta pomeridiana il ministro della P. I., on. BeTenini, che non aveva potut(\par~cipare all'inaugurazione. svolse il concetto ~e il grave p1·0blema della lotta contro la mortalità infantile potrà essere .avviato ad. una soluzione pratica mer,cè la ptopag{lnda fra le madri, fra. gli educatori, ·fra i sanitari. Il Congresso si è chit1so dopo due giorni di pro· ficue discussioni . Ne dRi'eDJO più ampia notizia nel . ' prossimo nnme_ro.

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La Sezione milanese dell'Unione dei medici. • Ad esecuzione del progi'amma d'azione tracciato da I noto Convegno di Geno~a dell'Unione dei medici, il Cònsiglio della Sezione di ~Iilano· ha affidato ad alcuni colleghi l'incarico di occuparsi dei ·v ari argomenti come segué: Prof. Devoto, Al,i1ne11,taz·io'lie, calrn.i eri e consumi.; Prof. Bertazzoli, Rapporti coi m ed·ic:i alleati; Dott. .Ronchetti e Dott. Zanoni, Proif otti sani... tari na~ioiiaii _; • '(21) '

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. [ANNO XXV,

IL POLICLINICO . ./

FASC.

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Dott. Orioli, OoZlabora.z, i otie della donna 'iiel là, .v oro di . resistenza. ' I quattro membri delegatl dal Co1:J.Siglio sone lasciati c-0mpletamente liberi nella soolta dei mèzzi ' e dei 1 collabora tori. Presenterann-0• poi al Consiglio le foro conclusioni pratiche. . . I

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Opera della Casa delle Madri. · Si è costituita · a Cagliari per iniziativa del prof. Alfieri; ha già assict1rato un caipftale di lire 12,00~.

Benefteeoria.

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Il comirr. C,èrinb Zegna, sindaco di '.i'rivero (No- . vara), defunto da p6co, ha lasciato tre milioni. per la fondazione a Biella di un grande istituto di carità, che dovrà chiamar~i «Casa della Divina Provvidenza» e seg~ ire l<~ brme della «Casa <lel Gotto1 lengo di Torino ». •

,Consiglio Superiore della C~ssa Nazionale Infortuni. . . 11 Consiglio Superio;re della C .. N . I. ha delibe-· 1 rnto l'aumento delle indennità · massime per assi1 curazioni facoltati~e a favore di personale teemco . I · \. di dirigenza e sorveglianza di lavC>ri e stabl,limenti 'Tristi rondtzioni degli italiani prigionieri. : industriali, portando detti limiti a li~ 60',000 e ' . I 1 . 72,000, rispettivamente 1 per i casi di morte e di ina,Un nostro uffi:ciaJe medico prigioniero in Al1stria • 'b ilità permànente totale. . , ha scritto a,l Sindaco di Milano,. da un campo di, Il Coh~iglio 11a· approvato 1 -qn'elarg~zione . di lire l eoncentramento.l tl:Qa interessante lettera, descri:20,()00 a fa va1·e. dell'istitl1endo ~anatorio ài, prov.-endo le tr}.sti condizioni dei nost.ri soldati prjgio• filassi antitube.rcolar:e in Napoli, per l'impianto di . nieri. Dalla· l~ttera, pubblicata ·n el . Oorriere della ' \due letti da servire ad operai infortunati assicuSer.(1, del 28 aprile, si apprendono notizie sui pastt rati all'Istituto; .. f _,,., dei prigionièri. ·c alcolato il numero · d~ calorie cor.J • iispPndente .ai tre tipi abituali. di pasto, si trovano l servizi sanitari italiani in Albania. 't rispettiva.mente cif:re di 1267, 1412 o 1310 calorie, • . I un noto e autorevole viaggiatore iifglese, Henry già insufficienti per un individuo in rip<>.,so, e tanto. · Sav:age Landor, dopo a:v~re percorso la Grecia, la più per so1dàti costretti ad attendere per tutta la · Macedonia \e l'Albania, ha· dichiarano ·che in Alba'- giorna'tc"t a lavori assai faticosi. I/l1fficiale den·un-. ·n ia,. nonostante i_ mezzi iimitati di' cui gl'italiani· · zia pure la allarmante scarsezza dei medicima li 'dispongono, .l'organizza~ione sanitaria è .mirabile e messi a disp_o's-izione dei npstri 'medici che visitano a i puè con,,siderarla superiore a quella· di tutt.e le e çurano amorevolmente i\ soldati Q.el loro gruppo; altre nazioni; essa è 'stata fra i più efficaci coeffi- 'perciò chiede l'invio di pane ai •soldati, · e di medicienti di prop~ganda fra le popolazioni, chejllei meciQ.ali alle installazioni ospedallere si te nei ' campi . . ' .dici italiani hanno tro,rato la pit1 affettuosa e oordi concentramento. Il Comune · di Milano ha gi~ ' . diale assistenza. raccolto llappello., .che però meriterebbe di avere la • ' piìt larga ·diffusione . .Cor~o sull'autolesionismo. , • Si è inaugurato presso gl'Istituti clinici di M1- · Condanna di dué medici militari. ;ano un corso di conferenze -sull'autO!lesìonismo. ' II Tribunale militare dt .Alessandria/ ha condanIl corso, indetto dalla locale... Direzione di Sa'l1ith rtato, per riforma e assegnazione militare d'i favo·militare, è stato aperto, dopo u:µa presentazione re, ii' capitano medico Leone Dolci alla desti. dott. dell'oratpre fatta dal colonnello medico Piceni, dituzione e il capitano. medico dott. Vincenzo .Gamrettore 'della Sanità militare, da} ' prof. Cesare . bini a · 7 mesi di, cv rcere . · Biondi, ordinario di medicina legale a Siena. Assi\ steva all'inaugurazione il Golonnello medico ChaVittima del dovere. vigny, illt1strazione della scienza rnedic<?-le9ale in È morto di YRil1olo emorragico, contratto in un Francia. Il corso sarà proseguito dai pròff. e dott. ospedale <;l.a campo:, il dott . G,it1séppe Zarri. Er'n ~ 13esta. D~nti. Benotti. Moriani e ·Daecò. . nn'to , a Bòlogna Bel 1888 e vi si era la11reato nel .Conferenza. ·1 912: presta va :"Servizio militare . da•l maggio J 91 o. Durante il servizio aveva anche superato !'ittero Il ~l'n. "Mn r ng:li'ano ha tenuto n 1\1ilano una conf()epidemico. Lascia nella desolazione ~n fratello e 1~e11zn: RPl se-rv izio antitnbercolare nell'Esercito. Vi due sorelle, cui inviamo vivissime condoglianze. u~~iBtevn no 250 ufficiaii medici. \

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Indice allabetleo per materie.

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Polls o encefàlic-0 durante lo sforzo musco./ lppendicite e gravidaMa . . . . Pag. 549 1 lare . . . . . . . . . . . . Pag. 547 .Articolazioni sacro-iliache in ostetricia ~ Protesi cinematica degli arti superiori . ».1 547 ginecologia . . " .. . . ' . )) , 549 )) 54t~ . Rene: funzioné eliminatrice allo stato ~ Chirurgia di guer ra: resoconto . norma le e patologico . . . . . . . .. » 54 2 Crisoidina nella tera~ia delle piaghe cuSplenectomia per ferita della milza : » 538 tanee . . . . . . . . . » 548 Tatuaggio: trattamento . . . . . . . » 5:>0 Elioterapia artificiale· nelle tubercolosi )) » 5f>l 550 Tubercolotici ex-:Diilitarl: cura . chirurgiche ed esteme . . Zucchero: azione sulla secrezione bronFerite in guerra: progressi nel trattafAA chiale . . . . . , . . .. . . . )> 5;)0 mento . . . . . . . . . . .. >) ·~ 'Malattie 'protozoarie: nuove vedute sulla » terapia specifica \ Roma, 1918 · .Fla,>. c.aruere

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venir-~.u

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giugno

, Roma, ·I6

Anno XXV.

I9I8

Fase. 24.

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fondato dai professori : B~ACCELLI·

GUIDO

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FRANCESCO DURANTE'\

~EZIONE

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PRATICA

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REDATTORE CAP.0: PROF.

VITTORIO ASCOLI •

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SOM,MARIO.

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Osservazioni cliniche: P. Gilberti: Sindrome recurrenziale atipica da falso aneurisma della carotide. Intervento d'urgenza: Jega.turà della carotide prin1itiva e della •,giugulare interna. Guarigione. - Note e contributi : D. Giannelli: Sulla terapia jella malaria. - Sunti e Rassegne: CBIRURGIÀ: C . H. Mayo: '&strofia della vescica e suQ trattamento. - NEUROLOGIA: N. Sharpe:. Herp~s zos~r dell 'e~tremo cefalico, con speciale riguardo alle s1ndrom1 del gen1cola.to, dell ' acustico, del glossofaringe o e del vago. ~ Questidnl del giorno : Lee e Furness: La Dicloramina. T nel tratta.mento delle ferite ·infette. -- Accademie, Società me diche, Congressi: Il 90 Congresso della. Società Italiana di Pediatria.

Appunti di rriedicJna pratica: CASISTICA E TERAPIA: Febbre ·aa. pappa.taci o in1luenza estiva. - Varia : Natalità e mortalità. infantile in Germania. - Maternità straordinaria. - Posta degli abbonati. - Cenni bibliografici. · Nella vita professionale: Cronaca del movimento professionale. - Atti parlamentari. - Risposte a quesiti e a domande. - · Nomine, promozioni ed onorificenze. - Albo d'oro. - Medicina· sociale: La Mostra delle operè di assistenza all'esercito. - Not!zle diverse. - Indice a!fabetlco per materie. -

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~ Libero docente di Clinica Pediatrica nella R. Università, Medico prima.rio l'.lell 'Ospedale e Bambin Gesù• in Roma "@, "@,

PRoP. F. V ALAGUSSA

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Consultazioni-.·di clinica e t_erapia infantile COD

Speciale riguardo alle malattie infettfVe

(2a edizione\ acéuratamente riveduta ed ampliata)

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Il Prof. F. Valagu.ssa., partendo dalle .osservazioni fatte in un trien_nio 1di primartaù> nell'Ospedale infantile del Bambto GesC, ha sintetizzato, per un grupp0 di malattie, la sua esverlenza clinica, spedaliera e prot~ionale, otrrendo ai meclict delle consultazioni utili nell'intricata esvl1c~z1one dell'esercizio dell'e;;ame e della cura dei ba.mhtnt. In queste prime consultazioni sono svolti l capitoli sull.e malattie infettive ed in ess1 è in special modo cunt.a. l'espo 5izione dei metodi di ricerca più moderna ed i mezzi che le nuove conquiste (:).ella terapia .p ermettono di praticare. Un lungo capitolo è consacrato alle malattie gastro-intestinali della pr1ìna infanzia che, <!Ome è noto, sono le p1ù CO·. munt a riscontrarsi nella pratica e quelle che sono causa della maggiore mortalità del bambini. In questo capitolo si trovano ~sposti tn maniera crittca i concetti dl patologia e dl terapia più nuov1 e più utili, sta per la profilassi che per la i:ura diretta. delle gastroenteropatie infantili. , Altri capitoli isolati, riferentesi a S'\'ariate !orme morbase e a.d osservazioni anatomopatol&giche, completano que!1.0 volume che ha un'impronta d~l tutto 1nd1vlduale e che rispec:chia l'osservatòre che offl'e ai colleghi quanto ~a votuw ritrarre dall 'esperie:iza di oltre tre 1ustri in fatto di malattie tnfantlli. . .

Elegante volume in 16° di pag. XIl-898, nitidamente stamp'a;to, con 23 figure intercalate nel testo, L. &. Agli abbonati al «POLICLINICO» si spedisce per· sole L. 3. 71$ (~ranco cli porto e raccomandato)~ • ' . -

8btUI di ,ro,rle&à rlserntt. -

E vietata la riproduaione dli lavori pubbUcafli nel POUtJLINIOO o la pubblicazione di sunfA d-t e88i senza oitQ/rne la fonte. . ·I 1 •

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OSSERVAZIONI . CLINICH·E. 1° REPARTO 1CHIRURGICO. OSPEDALE MILITARE DI RISERVA DI BERGAMO.

Sindrome reeurrenziale atipica da falso anen.· risnia della oarotide • Interv.ento ·d'urgenza: legatura della carotide . primitiva e della giugulare Interna • Guarigione •

per il dott. PIETRO GILBERTI, cap; med. ·assimilato, capo reparto e ch~rurgo dirig'ente de[l'Osp·edale civile ·di Clusone. ... Riferisco v·o·l entieri sopra un 1 easo :d'aneurisma trau·m atico della .carotide interna del l·ato destro prodotto .da ferita d'arm.a .da fu·oco, essendo degno di speciale interesse, per la sinto-

matologia a carattere recurrenzip,le e pe1r il decorso postoperativo che fu dei migliori nonosta.nte ch' ib, per ragioni speciali, abbia dovuto legare la .carotide· com'Q.ne. G .. . E ... , di anni 23, celibe, · del .. : r eggimento fanteria, da Cagliari. Entra in osped a ie il 26 luglio 1917. Il 20 dello stesso m.e.se sul C1arso Jip,o rtò una ferita trasfossa nella metà deistra del collo .da palletta di ,sihrai:»nel : forarne d'entra.t a ·a 1ivello dell'ins·e rzione ·stern,ale del muscolo ,s te·r nocleidomastoideo, forarne d'uscita in prossimità dell a punta della apofisi mastoidea. La perdita di san gue al momento in cui il G... riportò la . ferita fu a1s1sai lieve e quasi nullo il do1o~e. Egli venille tosto ricoverato ,n ell'ospe1daletto da campo 035 d o".e fll me,dicato ed antitetanizzato. Dalla cartella clinica ,che lo accompa.gna _a questo ospedale non risulta fol'rn·azio.ne d'a;neuriStoria clìriica. -

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lL POLICLINICO

rANNO

XX\ ·, FASC. 24)

sma : la ciiagnosi è semplice·m ente così formulata : ferita d'arma da fuoco a canale completo · . al collo. Es lrnie. obb·iettivo. - Inclividuo sano e robusto : nulla nel gentilizio e nulla nell'ana.mnesi r~mota: normali l'apparato gastroenterico, il sistema nervoso e quello linfatico ghiando·1are · , fegato e milza i1ei limri.ti normali. Esistono in~ vece tachicardia (98 pulsazioni, temperatura. !1orm8:1~ 36°.8) e dispnea non sempre d 'ugu.alf' i11tens1ta, m a ad accessi. ~ . In lJl'OSsimità del gil1golo e preci·s amente appena a ll'interno del tendine sternale del m. stetn ocleido_mastoideo qi destra, notasi una piccola f ~r1ta rotondeggiante, ricoperta di crosta, non c1rco1n data ·da alcuna reazione dei te.s1suti vicini, indolente e reg·oLare : è il foro d'ingresso. della pa~l·etta di ,shrapnel , iI fo·ro d usoita :presen ta gli stes·s i caratteri- 6ebbene di dirne11.sio1n i ])iù ridotte ed è a livello dell'in,serzione mastoid1e1a dello stesso muscolo. La regione lateTale d estra del ·collo· è defor1nata ·dalla presenza di una tumefazione a li. . miti n on ben definiti, delle dimensioni · e della !orma di una ~o~une mela (fig. l ). Il la ringte e sp ostato a s'ln1stra della linea mediana ed esistono fatti comp·r essivi s ul faringe e sul tratt~ laringòtracl1ea.le. L'A. pr(}senta inoltre disfag1a, dis1)nea inspiratoria con rantoli diplofo ., . r1ica e cian osi del viso.

È perc~_pibil~ ad tI1terv alli invece sulla tempor~e. L ispezione del cavo orofaringeo mette in

ev1d~nza

la paralisi del velopendolo nella sua m·eta destr,a e la pu.n ta ·d1ella lingua è rivolta dal lato de~l a tumefazione. Non avverto nessun~ al~eraz1o~e della p ronuncia, l'a. soltanto dice ·d1 sentire incep1p ata La lin·gt1a p·e r alcune })arale •Com e ad esemrpio: tranquillo stirare, ecc. Vi è paralisi della corda vocal~ destra e coll' esp.lorazione digitale del faringe si conf ~r~a1?,o i. cara~teri di pulsabilità e di espansiv1ta gia rilevati coll'esame esterno della tumefazione e da questa ivi trasmessi. F ormulo quindi la diagnosi generica di · fals o aneurisma del cc.Ilo.

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Nel pomeriggio. del giorno 3,0 l)e•r ll.Il rapido agg·ravamento dei fatti comoressivi intervengo d'ur:genz a assistito dal ·colle·ga dott. Vincenzo Cacc1amali e presenti parecchi ufficiaìi lnedici dell'ospedale. . Il piano operativo che mi sior10· prefisso è il ~eg uen_te.: P rep·araz.io.ne metodi.ca, per quanto e p oss1b1le, della regione, coll'intento di effettuare l'em ostaisi provvisoria ·sul tratto inferiore deJl.a carotiç1e comun·ei, p er _incidere, svuotare e dete:rigere l a 1sac.ca pulsante e, rieercato il punto .della lesione vasale .a seconda ch e trovasi a rr1onte o a valle della biforcazione deilla caroti1d e primitiva , rimuovere l'emostasi provvi~oria, previa: legatura ·d·efinitiva di uno dei rami di b iforcazione eventualmente lesi, o renderla d·emnitiva .s ul tronco 1com1111e qualora 5ia questo il tratto v asale interessato dalla ferita. Att <) op erativo. 30 luglio 1917. ~ MorJiooloroformionar1C·O·Si. Incisione m etodica sulla regione carotidea destr.a. _ Appena divisi i fasci obliqui del mu.scolo ·:pelliccia io debbo .staccarmi dal piano prefi·sso=111!i, p oichè la preparazione anatomica della r egione è impossibile anche parzialmente senza aprire la vasta sa cca pulsante la cui p arete a nter a-laterale è costituita app11nto dagli ele. 1nenti . m11s1coloapone11rotici .dell,a .r egi,o ne. Decido perciò di aprire rapidam ente la sacca, ai svuotarla dei coaguli ·e ·&ulla guida d'1m'emor1-..a.gia ch e nat uralmente prevedo imponente, rag·gi unger.e la lesione vas•al~. Richiamata l'attenzione di chi .direttamènte mi assiste sull'emozionante tempo operativo che sto per compie're, colla m a~sima rapi·dità e non curando per 1m momento l'em0rra>gia arteriosa ch e impressioil!a gli astanti, riesco ad €ffettuare il mio piano: Inctsione ampia della sacca, svuotamento rapidissimo dei coaguli che sòno abb,a stanza nu1nero.si, ed iniziati tosto i tentativi cli·r etti acl afferrare il vaso nel punto da cui scatt1risce il getto sangt1igno, faccio cadere cinque pi11ze e1noi:;tatiche tutte sopra l111 })Unto prossimo ali 'osso ioicle, per il che l 'emorragia si arresta. Tutto ciò si svolge r apida- mente e senza alcun inconveniente preoccupante, tenendo1ni pro11to t11ttavia a comprimere la car otide comune i11 basso dove ora si è resa evi. de11te p er la scom1)'arsa della tumef azion~. Quest' ultin1a n1anovra p er ò n on fu necessaria; se mai si fosse imposta a vrebbe avl1to lo scopo evidente di concedermi un piccolo getto arterioso ad i11tervalli, per la rice1ca del tratto lacerato, con relativa caln1a, ma .a mio giudizio 1

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Fig. 1. •

Colla palpazione si rileva che la tumefazione è 1nolle, depres ibile, p11lsante con sollevamento ritnlico e sir1eroho col polso della . . carotide del l ato opposto. Tentando di a.fferrare colla mano la tt1111efazione in massa, ri-esce facile rilevare il carattere dell'espansione. L'enorme diffusi one n<>n permette punto di ri cer care e ta11to m en o quincli di pe1·cepi1e il polso snlla carotide comt1ne. ,

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con prob.abilità di una maiggiore perdita. di sangue. Io reputo infatti .che il getto llnico ch'io ho voluto affrontare mi ha dato u,n'emorragia per quantità inferiore a quella che avrei potuto avere col getto ad intervallo, sebbene di effetto sia stato in apparenza più imponente. Compiuto questa prima parte dell'atto operativo, con animo più .tr.anqui-llo, passio al1a preparazioin e della regione carotidea che finalmente è poosibile. Messo a nt1do il tratto comune della caro. tide, rilevo La lesioné vasa1e, la quale è precisam1ente in cor.rispondenz,a della bifQ.rcazione d'ella carotide prim\tiva a carico in parte anche della carotide interna. Le pinze emostatiche av·evano fatto vresa qua&i t11tte a valle di q11esto ·punto.

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figuria 2 riproduce perf,e ttamente lo stato dell 1operato dopo 12 giorr1i dall 1intervento. I fatti ·di compressione laringo-tracheale cessarono del tutto dopo 60 ore cìr.ca dall1operazione nonostante che il laringe .s i portaSISe sulla linea m·e diana appena dieci o. dodici giorni dopo-. La. paresi del velopendolo e .d ella corda vocale di' destra. scomparvero dopo due settimane, non ·così per quanto si riferisce alla liil1gua poichè alla distanza dj due mesi, epoca iE. cui l'a. veniva inviato in licenza di convalescenza, la punta di essa si volgeva ,ancora leggermente a destra. Peir i primi du·e giorni an.c·o·r a durarono la tachical'd1a e la dispnea ed una tosse quasi convulsiva ad a·ccessi abbasit a.n za frequenti; r)oi tutto rientrò nel norma11e. Per il brusco mutamento· del ·circolo cere1 brale dov·u tò alla legatura della carotid·e ·C-01n11ne non vi fu che una snecie di assenza durante le m'8dicazi-0tn.i d!ei pl~imi tre gior.n i, fatto che ebbe come caratteristica di essere fugace senza essere ~cco1mp•af;nato da convulsioni. '

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In chirurgia d1 gt1erra fra .g li in·t erventi più importanti vanno annoverati anche quelli che si eseguiscono per le lesioni· dei vasi sanguigni. Sono importanti peì· la fre_q uenza con cui tali lesioni si presentano dopo !'introduzione dei t pr·oiettili' cilindro-conici di calibro assai piccolo e per l'esitò che allorquando i·iesce, il che non è punto infrequente, è davvero brillante, poichè il ferito viene tosto sottratto ai pericoli di una inorte improvvisa e rimesso nelle :migliori con, dizioni ri~petto al _vigore delle proprie forze, a me110 cl1e per disgraz.ia, S!p.eciali esigenze ·d~l caso abbian-0 costretto il chirt1rgo _a compiere un atto . demolitore di tutto un arto o di parte. • Fig. 2. di e.sso. Le leaior1i vasali vengono specialmente proPotendo ritornare co·sì al pia110 primitivo dotte .dai nuovi p.roie•ttili di fucile in virtù del- • prefiissomi, vad·o con prt1dem.z.a preparando la carotide comune ·e la giugulare in mezzo a tes- la loro ·velocità e del loro piccGlo calibro, onde suti infiltrati .di sangue e spostati nei loro rap- re$tano vinte l 1elasticità e la sposiabilità dei porti anatomici: vi riesco infatti abbastanza vasi che in altri tempi erano co.n dizioni suffibene, tanto da poter :piazzare rispettivamente cienti a salyarli dall'azione del proiettile. .Se un doppio laccio sui due vasi ed un unico laccio per queste i~agioni le lesioni vasali sono dun-sulla carotide inter.n a appena al di sopra della que -og,gi più frequenti cadono an·chel p iù fresua lacerazione, onde evitare a.nche la even·tÙale fuoriuscita di sangue refluo dei vasi .con - quentemente in wano del chirt1rgo. Le 1esioni_ ql1esto anastomizzati: Con1pletata inoltre anche dei •vasi infatti una. volta erano' causa di emor1'1emostasd. dei piccoli vasi, suturo i due terzi ragie primdltiJvamente 1mortali · p erch è 1trovasuperiori della vasta ferita , lasciandola aperta varrsi. in iseI10 a ferite piuttosto amp.ie pr~dotte i11 b.asso pe.r l'ap.p lic[l,zione di un ·d-re nà.gg:i:o lt1ngo e sottile che la occupi intetramente. Du- da proiettili più voluminosi e m eno veloci . . rantè l'atto operativo n·o.n ebbi ·a lamentare O·ggi che i p·:Lòcoli proiettili moderni produ·co- · nessun inconventente, la narcosi non fu mai no le • ferite trasfosse a canale dirò così virinterrotta, ebbi però cura ehe fosse piuttosto t11ale, se anche ledono più f acilniente il vaso, leggera per non at1m·a ntare i periooJi ·d:e1'la ,compressione laringò-tracheale" Il decorso post-ope- permettono però che l'err1orragia vsnga oon, ratorio fu soddisfacente : levato lo zaff9 dopo tenuta nei tessuti e che si formi pt1re un en1a48 ore non troV.ai · 1)iù la necessità. di rimetter- toma destinato a diventar pulsante ed a co· io: le~ai i punti in ottava giornata e la ferita stituire 11 falso aneurisma, mentre il ferito • apparve cicatrizzata quasi corm1Jletame-nte r·esi. intanto sopravvive lasciando tempo e possibiduando appena una lievissima .s continuità in basso, là dove ft1 insinuato il drenwggio. La lità al chirurgo di intervenire. Nel m~o ca~o

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la , Iesfone esra 1d-0vuta invece a palletta di i!hrapnel, pe riciò esso entr.aJ nel numero de'i meno frequer1ti. Mi piacerebbe anzi di. prendere motivo dall'illustrazione di qu.esto caso per riass11m:ere i concetti moderni sul ·C~p·itolo dielle fterite dei grandti vasi, ma uscirei dall'ind'ole del presente lavoro. Rinunciò perciò · alle considerazioni generali, • • rimandando per questo alla preg·e.v ole memoria del Chiasserini (Clinica chirurgica, , n. 2, 1916) e vengo senz'altro a·' quelle speciali del caso.

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ir1 più la paralisi 9-ell'ipoglosso; differisce dalla seconda perchè manca la paralisi dei muscoli della spa:lla. ·va perciò ascritto alle sindromi delle forme a:t'ipiche ·che possono subìre diverse modificazioni raggiungendo la massima gravità quando è contemporaneamente leso il simpatico. Ed infatti esiste una sindrome recurrenziale . . atipica di massimo grado in cui la paralisi iondamentale è accompagnata dalla emiplegia faringe-laringea in unione colla paralisi dei singoli riervi (VII-VIII-VI-III) a cui si aggiungon() la diminuzione delle riine p~lpeb.rali~ la miosi, la toS1Se aibbaiante, la tachicardia eoc.; e ,queI* •l(* . sta è la sind rome di E scat. · La lesione riportata-dal mio operato va preVi sono p·Oi altre. form,e con diverse combiferibilmente chiamata col nome di ematoma ""nazio1rui che vanno riferite a cause oentralii, tu• pulsante anzichè con q~ello di falso aneurisma mori cerebrali, paralisi bulbari apoplettifo-r- diffuso o traumatico, poichè nessuno di quésti mi~· embolia dell'artèrie cerebrali, tabe, sifilirisponde in modo più adatto al duplice concetto de, ·ecc: Le ·Cause peiriferi,ch·e sono i tumori del a.natomo-patologico e .chirurgico della lesione. faringe e dell'esofago, le adf.nopatie ed i lin. fosa·r comi della regione laterale del collo e fi• ,. nalmente gli aneurismi ·primitl.vi e trauma* ** Dalla sintop.1atologia descritta nell~ storia cli- tici della carotid.e. Per l'esistenza di questi innica del micr caso risalta un fatto di massimo dip1en1dentemente affatto dal loro volume, ma interesse: la l}aralisi del . ricorrente accompa- pli.uttosto per ragioni ,d i sede e di vici:napza al gn.ata ·da quella ·dell'ip.oglosso unitamente alla -vago, .. può essere ·esercitata un.a ..comp·re.ssd.one disfagia per la paralisi omolaterale del velo- sulla p•orzione cervic.a1e di esso che decoir re appendolo. . punto ne~llo ,ap1azio .ango:CfVr:e po~rtio!'le tforLa la1irtgologia · ir1segna chEt , quando coilla mato dall'addossamento della vena giugulare paralisi del laringeo inferiore esistono lesioni interna alla carotide interna prolUingiata in J1el distretto · di altri territori nervosi, l' assie- basso dall.a .caroti,d e primitiva. me di tali fatti · st suoJ chiam·are e.On termine Nel mio caso ra compressione fu esercitata ciinico « sindrom.e re,c urrenziale » nell'evi·dente sul vago e quindi sul ricol'ffente o su quest'ulintendimento che gualunque sia la l.esj~ne clei tim,0 isolata;mente? osservando che l'ematoma diverSli. gr11ppi paralizz.ati IIlO•n d,ev~ ma1 manp·u lsante ebbe la su·a orgine dalla .i.esione dèlcare la paralisi ·del ricorrent~. P erciò questa la caroti·de interna la quale è a ridosso del ultima deve essere considerata quale sintomo pneumogast:ricio prim.a che da questo si 4Ìstacne.cessario, iCòS'tante e f<!>ndamentale, pierchè si chi il laringeo, devesi supporre una comprespossa. parlare di una sindrom.e1 rec1:1rr·enziale sione primitiva del vago nel suo tra,tto cervila cui ~reazione è ·d·ovuta alla molteplicità delcal·e: , a favore di questa ipotesi stanno la dile combinazio:qi ohe possono preseint~rBi al.la sp·n ea e la tachi·cardia. D 1 altr~ parte tenendo oss·e rvazione clinica e che accompagnano sotto conto che il violume del falso1 aneurisma era fornÌa dii nevriti d1 altri •rami ID:ervoS'i la pa- tale da raggiunger.e la parte supeniore del ·toralisi del laringeo inferiore!. Il Tan.turri ·Che race e che colla sua tensione .s arà giunto .al chiama tali. sindromi assai giustamen.te col m·assimo d-eii suo effetti sui tessuti ed organi nome dii combinate le divide in tip1iche ed ati- vicini propirio allora quando il suo volnme piche. . " avrà raggiunto il limate' massimo, dovtei ere• .. de:re anche alla possibilità di una compressione diretta sul la ringeo ricorrente che staccasi * ** Il mio -caso appatrtiene alle fo·r me atipiche.: dal vago a livello appunto della parte supeesso si avvicina o per me!glio dire sta fra le riore deI torace . due note sindromi di Avellis e di Unghltngs. Di assoluta importanza è la paralisi · della J akson (1) : differisce dalla prima perchè vi è corda vocale, quindi l eleroento larin,geo esiste c-0me fondamento meçcanico e costante della (1) Si11drome di Avellis. Paralisi della cor~a sin·d~ome recurrenziale. pocale e del velope.n dolo omo'laterale. - SinEsistevano nel mio caso la paralisi di altri drome di Unghlings-Jakson. Paralisi della cor- due neirvi: quella omolateral-e del velopendolo da v ocale del velopendo lo dei muscoli della e quella della 1.Jingua. spalla e delia lingua. 1

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' A 'riguardo delle .p aralj.si del·

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v~lopendoJo mi

preme tosto di fa~ rilevare urrr fatto_. di gr~de' importanza anatomica. Fino a non molto tem' po fa era cognizione eo·m une eh.e il palato molle fosse innervato dal facciale ·per l'intern1ezzo. del ganglio ·sfeno-palatino ed 'in parte . dal trigemi-no per mezzo ·del . gangliie oti-oo, ma dopo le importanti osservazioni d~ Beevor e di Horsbey si propende a credere che esso sia, innervatt> da un ram.o che vi·ene p·recisam-ent.e dal vago. Ciò varrebbe nel rnlio caso a farmi .a1nuT1ettere che l~ ·Compr'e ssi•a ne dell ematoma pulsante si sia esercitata anche solo sulla porzione cervi-cale ·d·el pneumogas:tri.co e .n on ·simultaneamente (il che è più difficile) sopra i d11e distinti rami ehe dal vago si dìst.accano per dirigersi ad innervare la ooirda vocale ed il vel•opendolo, contemp·oraneam ente pairalizzati. ' I ..a paraliSJi dell'ipoglo~1so sta -J>Ure a conferma di questa sup;posizione. La sua persiste.n za a11ohe dopo la scomparsa delle; aJ.tre paralisi fa ritenere che il fa1so ane1irisma. ri·cordwndo la sede del neirvo abbia eser·citata un·a forte {'Ornpre&:>ione in alto più che in basso. Dalla stoma clinica ris·u lta .come la dispnea e la tosse:, lo. spostamento .del ~airinge, l alteraz.ione della _voce e la disfagia siano scomp,a rsi. in un tempo più o meno breve dall'intervento, Jnentre due mesi dopo permaneva ancora la 'fleviazione ct·ella 'punta linguale versq il lato ' Cl l11malato. Questo fatto va forse ascritto ad una ma.g~ gior.e intensità di -compressione 'e sercitata ·dal ~aceo aneurismatico iin alto s~l' ansa dell'ipo:gJosso? Bisogner.ehb1ei wnzi su.p porre ·Che tale c:ompressione oltre che essere quivi più intensa, vi si sia anche iniziata, poichè. è noto come J·.ansa dell'ipoglosso per un certo tratto del suo decorso discend€4nte sia lc·oJ.1Jo c.a(ta a nidOISs'p della. earoti·d.e interna la quale ·n el mio caso -prese ntava app·u nto la le·s ione vasale originaria dell''e matoma pulsant.e. , :È lecito qi.1iin dli ri. tenere ch·e l'intensità della compress·i one da u.n lato e la maggio(r durata drl. e·&sa abbd.ano pTodotto una .n evrite s00ondaria semplice'. · Questa lesione è frequentemente cat1sata d:a fatti-meccanici sui nervd. periferici in tutte l:e malattie dei tessuti che ld ci11~con1 dano: frattuie., .lussazioni, carie ois sea' tumori, . aneurismi, a~cessi, processi infì ammator1 in genere. Per q·U·anto in tali casri non si debba parla1re dti· innammazionce · paren<;hi'matosa, ma so.l o g:i i111a 1-eggera alterazione flogistica della guaina nervosa 0 .del èonnettivo interstizial·e deJ. nervo, vi pUQ essere ugualmente tino stato paralitico ~1, · carattere durevole, dovl1to ad una sclerosi · 1

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peri11euritica che si st?bilisce col tempo, alla quale fa seguito la endonevrite prodotta dalla penetrazione di s1etti' scle rotici nello ·s pessore • del nerv·o. • A·c-0an:to però a questo processu distruttivo pu·ò conservarsi qualche fibra ..sana onde, seb- · ben ·di · r.aido, è possibd.J.e un miglioramento, se non' la gu~.rigio~-e. · · 1

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Ed Qra due paJrole nei riguardi del decorso . po,sto~erativo; Prendo Jnnanzi \utto ·in considerazione la legatu·ra della caroti·de oomune, ~ome , fatto imp1ortanti.s&.imo da cui potevo attende'rimi effetti impressionanti. Proced·e nd·o per via di ,probabilità e di fr.equenia, la l.egatl1ra della c.a roti d.e com.un.e. esp on·e a due pericoli gravi: alla formazà•o ne df u·n a tro1 m bosi. ii.n loco ed alla 1vepentina anemiz~azione d.e·l cervello. È be·n vero che in molti 'casi si :fiorm.a in tempo utile un circolo ~ collaterale, mq in ' • altri C·asi ciò non si ve,ri.fìca e gli 'esiti dell'o- . · perazione ri·escon,.o allora di ma-sisima gravità. E quindi necessario ohe vi siano .sufificien ti anastomosi nei rami perife:fici del vaso e c.he questi abbiano .come caratteristica la facilita ad aimpliarsi. 1

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· Nel m,io caso che è decorso. in modo

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piut~o st o

tranqllillo, debb·ono essersi verificate ql'.leste condò.zi·Olni~ AlJ:orchè io~ 00ll'al1 l admaitura del tronco oomooe <::arotideo, esclusi' dal .circolo il territorio .cereb:rale destro, questo. dev'e~serst necessariamente manten u.to in condi.z,i oni di ba.stev.ole iirrorazion.e ~angiltgna mediante il sangua della earotid.e del.l'altro latb attraverso )a comunicante a.n teriore, e dell'arteria verte- . , brale attraverso la ·comunicante posteriore. Vi può essere stata altresi un'altra via . d 'irror?-z.ion e .s up1p lementa.re o vicairia: in v~1rtù del 'p-0ssibile r·e flusso dei!" .sangue -0:1tire .il vaso legato a m ezzo dell~ anastomosi colla carotide esterna e di queStta coi vasi del lato opp,osto. Debbo perciò ~mmettere che il circolo del Willts e le arterie .comunicanti non mancarono del loro rego~are sviluppo, e che un coefficiente• di alto grado è .stato .rapp·r esentato dal· fatto che tratta.vasi di sogg·etto g·iovane in c,u i vi · erra ainamn·esi .p erfeitamente negativa. anche per quelle mal atti.e . eiredi tari e od acquisii te cl1e sogliono togliere l'e'JaSlti·c.ità dei vasi in·dispens'abil-e per la loro opportuna amplificazione. u .n ·altro peri~olo per 1a legatura .della· carotidÌe è rappresentato · dalla ipoter1 sione sanguigna a seguito di rilevanti emorragie. Nel soldato G... c,i ò non poteva preoccup3Jrmi; l'ema.ton1a pulsan.t e e l'ernorrag·ia .ch'io ho aftro11tato· a · bella posta, come accennai nella

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descrizione dell'atto operativo, non potevano • certamente diminuire senSlibi1mente }.a pressione del s a ngue e lo ·stato normale di ripienezza vasale. Ma a rend.ere sempre imeno· ·gravi le possàbili conseguenze della improvvisa chiusura della ·Ca!otide, credo Slia val~o molto nel ·caso mio iJ per[odo d'attesa; poichè durante questo tempo l a .stessa sacca dell'em.atoma pulsante· comprimen0d10 sili , vaso ·deve aver favorito in qualche modo la formazione d el circolo collatie:rale. Purtroppo n ei sin goli casi non è lecito al chirurg·o s.tahili·r e a priori ;se isi fom1erà o meno un Clir-colo co1laiterale s uffi.ciemte, perciò la prognosi deJ.l·a !e·gatur.a d ev'esseiriei .s·ei:np1r.e riservata. H o ahcennato ·D ella storia clii.nica a qualche • lievé disturbo del . sensori.o appar.so nel mrio opeTato durante' le prime , media-azioni f.a tte, per .como1di.tà •d.e·l l'·ammalato, seduto· s ul letto. Questi fatti dov!'lebbero forse d eporre per un r ìtaird·o dii forrmazione del .ci·r colo collaterale o m1egld.o !dovrebbero invoca rap·p roo.e tntare dei t u.J·b a m.entd di ·Circolo ·d ovuti pi11ittosto .alla stazione ere tta in individuo nel .quale d a p oco si er.a stabilito un oircolo coJlaìei:rale? P ro1)ender·ei per quest'ultima ·ii.potesi supp onend o che se ·C·OSÌ non fosse il soildato G... a vrebbe d·ovuto soffrir.e gli · srteSISrì. dd.s·tuirbii. anche in posizio;ne su.p ina e 1m aga11i dli. maggiore intens ità fino a raggiunger.e lo s.ta.to con v·u lsiv-0 attraverso la cefalea, le verti gin·i , il deliquio, , ecc. • 1

E gli nel 1904 stabilì .che era opportuno in cruso di allacciatura della carotide· p1rimi.tiv~ . ' allo scopo di evitare disturbi di circolo .n-el cervello, di l eg·are subito dopo anche la vena giugulaire interna. Cosi si' costituisce un cir ~ol o ridotto determinandosti. un ceTto equiliib1rio neJ circolo cerebrale .in in.odo· che se l'afflusso a:rterioiso ed il ristabilirsi del ·circolo collaterale dovesser o essere per avv·entu.ra diffi·c ili e diefìcienti, l'ostacolo al d éflu.SJso venoso rieJsce effi.cace ·a crea.re un ciricolo ridotto, ma sufficiente. . . Il Ceci estese la sua proposta anche ad altre airteri0e gen.eraJlÌzzando in ta1 m odo il metod9. Si deve quind·i al genio di un italiano la scop1e rta de~ n1eto do: all'Opp,eJ ed alla sua scuola non resta che il vanto d 'aver condotto con cliligoo..za le p·r ove .&p•e·r im·eiil talli. sull'imp1ortaÌl.za d1elle vene .n ·el1a sostituzion e del circolo aTtenioso c0illaterale, precisando il m eccani.smo con cui suol agire la legatura v·enosa. 1

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Altri italia11i , il Nanetti ed il Fiori, si son o occupati speri.m•elJltalmente d elll'.argomento.

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Il rnio caso è, dunque; fra i fortunati, in cui si d eve amm etter.e la c-0esiste11za d elle varie còndizi.o ni favoI1evoli alla ~ufflci·e.n:t.e irrora.: zione sanguigna dell'emisfero ~centrale corrisponde.n t.e ·a.Il' arteria il"epentina mente occlusa dal l accio definitivo. · Qualt0ra la. morte .sia l'esito di q.ueiste op e1·azioni, la cau sa di essa è quasi sempre rappresentata d·al ramm.ollimento ce rebrale il quale si può presentare s-0tto le due distinte forrne d·i necrosi ischemi~a e dj ran1molld.m.ento ernoPragico rosso o giallo. I l ra:n11m ol·l iro€n·t o bianco è segno di anemi a assoluta del territo1io rammolli.t·o; il rammollime nto ro·sso o giallo si verifica invece a seguito di stas·i venose per· disturbi di· circolo. P er evitare questa evelnienza io ho praiticato contemporaneamente alla legatur·a della c~ro­ tide a nche quella della giugulare, Con tale ·osservazione intendo d·i portarel il r11io 1nodest o contributo alla teoria d.el Ceci. I

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NOTE E CONTRIBUTI. .. O SPEDALE DA

CAl\IIPO N. 230 -

ZONA DJ Gl JERRA •

Stilla terapia della malaria. , GIANNELLI DOMENICO,

D·ott. ten ente medico, èapo IV repal'to La gu err a ci ha lnesso sotto gli occhi questo pir obJ,em a jn um modo del tutto l1'articolare. I • soldati malarici s.pesso non tor.n ano più a lle trincee o ·se to1nano riedono p er poco pe1~ tornar.e ancor.a uria volta a fare un ciclo vizioso : 'os-pedali d a campo, ospedali contumacdali, ospèd ali terri toriali, cor1\tales'ce111za; · e ·p oi nuov.amente osp·edali territoriali e conv0ale$Ce11za e così via di seguito.• « I l soldato 11ialarico non guarisce n . Q11esta 'che sembra u·n )asserzio111e. .asis11rda è pur• troppo vera, doloro·sa. Esamineremo in breve le ·caruse. Il soldato si a n1111ala di mala.ria sulle tive dei fiumi d el Veneto, sulle rive del basso Adriatico ·(Puglia e Alb ania), in i\!Iacedonia. Il m·alarico ric0111os.ciu to d al medico reggim.ett1tale viene subito, e spesso anche tardi, mand ato in ospegaletti e os.pedali da campo. Qui il mala.rico si ferma per pa:recchi giorni e qui . riceve le ,p rime c11re: iniezioni di chinino fatte i11 occasion e degli accessi per tron carli, ma spegso senza con cezione e~att a di una rura be .. I

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ne preordir1ata; sin1iln1e11te avviene delle cure per os. Contro di queste si inette facilmente la scarsa volontà di guarite del soldato. ' Do,po quattro o cinque ·gio~ni di ·s osta ·in tali - ospedali, sta perchè la febbre non è dOIIIlata, ·s ia perchè l 'ammalato è cleperito ed oligoemico, sia perchè pe:rsiste un discreto tun1ore di mi1~a, il malairitco viieine inviato in un altro O·spedale. E questo può elssere un ospe·dale con tum·aic.taJe o t1n ospedale terr ito•r i1ale. , . Dt1rante il viaggio la cura è sospe·s a e viene rtpresa con ·d·ue o tre giorni di ritardo ne1l'o• sped.ale d',a rrivo. E 'i;n qt1esto, se pe1· sfortuna · dell'am.m.alàto è lln ospedale contum aciale1, la cura ripresa viene ancora un1a volta sosp.ooa, , percl1è l 'ammruato· vieme a11co,r .a una ;volta invi1ato in un 1altro 01speclrule, l'os.pedale territoriale dove ha inizio il p~rio·do vero di ct1ra ·dei maJ,a rici. ' "E; qiuesto periodo di cu1·a è breve: S'Comparsa la febbre, mig1io:çate a.p-pena. ]e rCo·n dizioni t·rofitehe de.ll'ammalato1,. ques,t i vi.eme inviato in convaliesoernza •p,Eftl · 30-410-:601 {g:1o•r ni; 1PaiS1s1ati ~ quali torna a l. prop rio corpo, clove ai primi 81rapazzi la for11la 1nalarica esplode 11uovamentt;\ (e il ciclo ospitaliel'o si ripete) se pure, . . co• · rne avviene spesso, il lnalarico in convalescenza è ricoverato nell 'ospedale militare pi tl vicino per avere, dopp 1111a ventina di.. giorni ·d i cura, una nuorv;a 1conv.rulescenz.a. Ora, domando io, quale garanzia di guarigio11e può dare l1na cura ,a ntim,ala.rica fatta a questo 1nodo? Tt1tti samno c1he «la. prroduzione clegli anti-corpi nelle n1alattie protozoarie è scàr sa, che ]l poter e di ad atta1nento, r ispetto ai poteri difen sivi orga~1i ci, dei protozoi è alto; tlt.1tti sanTlo ancora ch e cc i protozoi possono rtda tta rs'i aii'a:;ione di sostanze c1tirriich e parassiticide » e in i spe.cial modo questo assioma è evidente n ella malaria. . 01"a come si 0t1T1ano i mala'.r ic.i? Damdo lo•r o a do1si fr azio.nate, per bo,c ca o peil' i•n i ezioni ·sottocutanee, un gramn10 di chinino, giorni ~ì è giorni no , senza alc11na regol a :fiJssa; · perchè il medico i11 un osped1ale di prima lilll'ea, dove lo sgombero degli ammalati s'imip'o·ne .p iù di q11alsiasi ~tra cosa, . noin può avelI'e il tempo di p·recisare .i l cic1lo della febbre e di stabilire ·I,a c11r a • chinini•c a razionale, anche 13:erchè •spes.s o trattando1s i di febbri m·alari1cihe inveterate qt1'est e non hanno più il ciclo 1n•o rm1ale (<li terzana, terzana doppia, qt1~rtana, ecc.) e ·alcurne volte arI & rivano a ·dare ,a ccessi febi)'rili tipi.ci ogni 6-7 1

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giorni.

Nel1a prim·a quindicina idi febbre d11nq·u.e il malarico pr·einde d e1l .cJ1i.ruilil'o, e non pe1r colpif!. del m edi1c·o in.a per 1111 co1n.p l eeso dj cose 'che 1

s'in1pongono (sgbmbero, affolla111e11to di feriti diurante le azioni, f.ebb1r i madariç:he ·a1cic1iche, ecc.), in dosi in·sufftciem.ti,_in mÒdo err.ato. E cos~ si con,s tata n egli ospedali .contumaciali e .territoriali? Cl1e le curve termiche mala1ich e van1gono appel).a modifi1cate ctal1e :iiniezioni .s ottoou.tanee di chinino, .p .e1r nulla o quasi dal ohi.nino preso p er boicca, 'Che ·si esaurtscono I • a poco a pocq, sembra.n o scomparse e poi torna110 fio.t enti rud espJ·oder.e n on rup;pooa i!l. ma.1arico vte1ne sotto.p ooto a .strapazzi e, fatiche. E tutto ciò può essere evitato, secondo le mie osservazioni, mediante un metodu di cura semplice e razionale ch e esporrò in brev.e: et) Il so,l dato rr1alaricp ·do•vr.eibbe ess,e re ri.coverato i·n lu·0 ghi di Ciura sipiectali Sanatori ma. _, larici messi .a poca ,d is.tanza dalle fonti d'infezione, i·n luoghi .sani, prerferihilmente in col~ · lina. b) Nei Sa;n·atoir t mala rici è preferibile ·Che l a cura venga f a.tta n.el seguente modo: ,acceirtata bellle ]Ja diagn o~j clinicrune11te e· b·a ttel'iolo~ giicaimientJ~1 l'·ammqJ.ato vletng·a · ·sottop,o sto 1sienz'altro e rull'inizio dell'·acces.so felJbl"ile a una inieziorie endove rio sa di gr. 1,25 di chinina della segu ente soluzione: bicloridrato di chiniria e solu::.ione fisiologica i.çotonica ana gr. 10. • Questa è l a cura specific.a, la t 1ierapia stet· rilisans. La dooe ' di chinino viene data in una sol ' volta m. el sangue dove trova gli ematozoi n on ancora adattati aJ.l'azione d·el chini no e li distrugg~ tutti d'un colpo. I, accesso febbrile scompare senz'altro ; la. febbr~ dura a·n cora per poche , ore, pni cacle per crisi e non torn~ più. Ql.1esta . oum è .s tata, fatta da m.e prim:a 'nell'Osp1edale ·cont11m·acial e V. ,E, III a P o.rden1o ne, poi neJl 0speàale d.a Campo 230 e non ha mai dato luog·o ad incidenti di sorta. (In tutte le iniezioni" endoven ose fatte n on ho a,vuto mai a l'jlevare alcun fatto ch e potesse destare preoccupazioni di 1S10 rta. Appena fatta l'iniezione l'amm alato· .s ente um. .gran 0al do per· tutto il. (>Orpo., si mostra :Urrequie.t o, h a senso di seic.chezza a\le f,aiuci e tossisc.e alquia.n to•; qualch·e voita h a cefalea, qualch.e volta ancoa~·a, se ha m.angiato d.a po·co, ha vomito; iil p·olso non vielfle modifica.to 1p er n ulla. Q11esti lievi dtsturbi cessano subito). Co·n tale metodo S1oni01 stati curati 's i·a .ma:lwri oi di data reteerite ,co·m e mal,arici di pairecchi anni, febbri imveter:ate contratte in Albania., ·i11 Ma cedonia, in Puglia, sull'Isonzo; ed il risultato è stato semp•r e lo stesso e se 1a scomp·a rsa del11accesso febb rjle non s·1è avuta alla prima iniezione, si è avuta invariabilm ent e alla seconda. T.rO·DClato l'aC'Ce SSO con una sola. ini·ezione, ra1

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ram.an1te 1 con due, l'an1n1alato miglio.ra ,senm.ibiJmente: il trofismo torn.a .•normale, ·l'oltg·oemia scompa~ in pocl1i _giornii, la milza incon1i·n .cia a r1dursi. I casi da me trattati in tal modo li h o te'll.IU.ti, per parecchi giorni ancora in ospedale per con·trolla.ire 1a &comp.arsia .comipleia d eihla febbre E:\ poi li .h·o maIDJdati via. • 1 Non ho pot11to segui.r e per pareochi mesi la • loro vita in modo da essere sicuro · che tali in.. div:iclui sottoposti a strapazzi e cause deprime11ti non venissero più colti da accessi febbrili. Ma il risultatò era pur sempre notevolissimo. • Tutto ciò che lìo esposto non è una novità; le iniezfond endovenose di .chiniino • nei ma:larici ' vengom10 fatte nelle cliniche, n1a sono riimt8Jste il &antuario· di ,p oc·h i e tutti i n1 edi1ci ;pr.atirci hanno ll·Ì1 sac1·0 térr:ore delle iniezio·n i endoveJM?1Se in .g·e.p.ere. E · to vorrei che tali tniezioni diven~ssero dO!Illinio cli tutti' e c·h e i·l malarico :non v.e n.i sse sottopo1sto a;d ·l1a.-ia ieura chin.inica prima d·i essere ricov-e:rato n·ei « Sanatori malar1ci n .e insd.1s,t o .s u questa ultima idea ·per~chè non vi è .nessuno ·che non ved.a 1 utilità gJ'ande cli ·poter: avere qi.1e~ta gran massa di gente ·g ua1'lita Sllbìto e. proota a torn·a.ire alla fronte per essere .d '·ai·u to ,a11~, p.atria e !Illon d;j_ ·danno come lo è atti.talme11te. Chi ·s a qua11to cost·a allo· .S tato ·u n malari.co dato il ·s110 peregrinrun e.nto })er i v1airi oopedali • d'Italia e 1a ·Su~ })l'Olungata k:le.genza ne gli

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SUNTI E RASSEGNE. CHIRURGIA • . •

Estrofia ··della. vescica e suo trattamento. ·

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·H. MAYO. . Jottrn. of tlie .4.mer. me·ti. . Ass., 22 dicembre 1917).

(CHARLES •

d) S compar.so l'accesso f.ebbr.J.~ il mal,airico . 1

può essere sottoposto· 1a .Ci.1ra chimica arse.niieoferrugin'osa .e dietetica ri!co·S tituente. E .r iassumo: i c·a si da me cur.ati oon lè inie• zioni . endoveuwse di chinino sono stati una ventii111a. In tutti era evtd.arite ila forma malia. 1·ica clini ca per il decorso della febbre, tipica per l'accesso febbrile (con briv,i d·i di freddo . . in1ziali, iealore, -cad.t1ta della. febb~e dop<:> p a1-.eccl1ie ore ip er crisi con apbomdanti sudori) e1 per il ciclo (qi.1otidiane, terzane, terzane doppie ecc. ); per il .colorito giallo-ter.reo ln.Jei casi che datavraJ'lo ,·d.a sei m.esi, ·n ormale o appena palli. d:o in quelli di data. recente per la mìlz·a -invariabiln1ente ingrossata, debordante sempr~ dall'arca,ta costale, ·dt1ra. In t1110 solo mancav.a ta splenoone.galia quan· tunq·t1e 11 • ciclo e glt a.ccessi .febbri.li foesero tipici, e l'esame n1li;croscoipico avesse dato ·responso positivo. , In quattordici dei ca.si curati ho avuto ag.io rli fare l'esame nYicrosconico - . con la colorazione <J oppia : soll\1zione acquosa semisatug-a da bleu di metilene e soluz. alcoolica di eosina (2 ~~) ed è .. tato costantemente positivo.

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Ho potuto nòta.re che le foi:me malariJc1ie :re- . centi (quotidiane, te.rzrune, terzane dopp·ie ere:} g.uarisc.ono con una rola ilniiezione. e·n dov·e n05a (ciò che mi f,a sempre più .irnsi.stere sul fatto che dato l'adattarsi · dell' emq.tozoo della malaria all'az.ione del ·ahinino la c·hemioteirrup:La deve essere fiatta se,m·p re in modo iraz.ionalle tarnto che l'infezione venga dom ata in breve e completamente); di 1d00cti. 1c,~si non ·unò solo ha dato lu:o... go al rinnovar.si d·dll'a:ocesso febbrile • sebbene ' q·u asi in tutti la f.~bbre fosee altissii.ma (39.9-41.!); _ che quelle inveterate sono ·m e·n o facili a essere dlebellate : su · _çtodi·ci c1aisd. inf attJi. in q·u attro h<t dovuto f a;re ·una ··seconda iniezionei endovem:~it di chinino. Sol10 pure resistenti le fw1ne cicicliche (ehit.mo aci'9liche quelle forme in cu-i ~a febhr'3! ti1 pie.a per l'accesso febbTile, non pll'esenta alC"tt• ti1p o ·ci..clico noto (quotidianè, te-rz ane ecc.) e assale i•mf€1flmo · .o gni 6-7:.10· .giorni: idi due f~­ me curate in unia ho d1cwuto fare due i·n tez.i ani endovenose di chinino (fQrse dipenderà .a.nc!te d'a l fatto che J.ie fe bib·r i aic·i cliche dataino sempl'e da lungo tempo). :

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L·'estrofia della vescica è una malformazio•e congenita rara: una volta su 50,000 nati, secOl'lcto Neudorfer. Essa è probabilmente in dipen-· denza di modificazioni dei sali nel liquido amnioticd. Ed è una delle, pjù gravi malformazioni, perchè di coloro ché ne soffrono circa una metà muore prima dei 10 anni, e la grande .maggior·anza prima dei 40 anni. Vizi di formazio:ne ad essa associati sono ..: l'epispa'd ia nel rnaschio, l'assenza del corpo del pube/ in tutti i .casi; .e una apparente mancanz·a dell'ombelico che diviene il bordo superiore del margine cutaneo mucoso, l 'uraco essendo assante: la mancanza dell'arco pubico rend-e· la pelvi appar.entenìente 'Più larga e le ~rticolazioni sacro-iliache si fissano più precocemente. Nella , donna la procreazione è possibile. Tra i mezzi per migliorare questo stato di cose avvi 1a chiusura con una plastica cutanea o riunione della n1ucosa vescicale: metodo.1assai sviluppato da Roux nel 1852 e successivamente modificato da vari autori. Passa·vant aiutava la chiust1ra con la compression.' dei dt1e mezzi pubi; Koch, Konig e altri fece• • •


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ro la sezione sottocutanea degli archi ossei; e L'l1ltima modific~ione fu di . p~oteggere i Trendelenb,u rgh praticava la separazione parpiccoli' sbocchi ur,e trali allo stesso mo.do come zi~le delle articolazioni sacro-iliache per f~ci- ' . essi passano a~traverso le pa;reti, della vescica, litare l ',avvicina.mento dei due pubi sopra la nella convinzione che questo è il meccanismo vescica. Ma l'i11conveniente è che restano sem- • di protezione adottato dalia natura stessa. pre dei rscessi fuori di controllo, .in cui nor1 L'operazione di Maydl, · compit1ta nel 1892, ri~ tarda a stabilirsi la sepsi, e donde poi è facile muoveva la base della v.esçica con. gli ureteri una infezione ascendente dei reni. Per ovvia- a ttaccati e inseriva ~uesto segmen t<:> i esecato in . re a ciò Subbotin e LEA-de, pri1na di chiudere ~ un a in ci~ione praticata sulla parete anteriore del r etto: ci~ può farsi sia per via extraperilia . vescica, tunnell'izzarpno uno ·Spazio fra .Sfi.11tere dell'ano e mucosa rettale, con·ducendo in . toneale che intFaperiton eale: n~l ·maschio non EtSSo un tratto della· mucosa :v·escicale foggiato è difficile, nella donna· è co.mpl!cato. Con quea tubo: lo. sfìnte~e anale serviva a~ chiudere· st.o · metodo chtrurgi ru~si riportano una mor· così que~to come l'ano,. La -mortalità operato- talità del 32 %, OrJo·w del 17 % in 61 ·Casi, e. ria in qu.~sti casi fu del 25 per cento e la ve- Drucbert del 2'7 % in 81 casi (entro i 15 giorn1 ' sci-ca rimase ancor.a un sacco inf.etto. çlall'intervento). L'A.. ha o.p erato con questo Un · a'l.tro metodo per .la cura di questa mal-· tre p azienti ed ebbe due mo.rti. formazione consiste nel costiufre altre cavità È certo che il m etodo della natura di vuochiuse che servon-0 da vescica. · / \ tare i dotti è sempre p er via indiretta: così i Gersuny separò , un'ansa 111testinale e, dopp dotti saji·v ari il coledoco,, gli ureteri passano ristabilita la continuità d·e1 canale alimentare, ·attraverso la muscolare e continuano per un attirò il capo inferiore dell'ansa attraverso un tratto fra la mucosa e la parete esterna, robu, canale aperto all'.interno dello sfintere dell'ast~ 1 delléJ: c:aviià :. la pr~ssione dall'interno vieno, · come nel metodo di Subbotin, e insere.n do ne ·così a comprime·r e i dotti impedendone la gli ureteri nel capo superiore dell'ansa, che dilatazione e. quindi l'infezione ascendente. ' . pure si cambiò in un serbatoio settico. Mak- · Questo principio è adottato n ell'o.p erazione di .. 1 kas costruì una . vesciqa coil cieco : sezionato \'7itzel1 per .la gastro stbmia e l"entérostomi~. l'ileo alla valvola ileocecale e éhiuso il lume Il segreto dèl successo nelranastomosi ure: • del cieco, sezionato e richiuso ai .due monconi tero-intestinale- ~ta nel ttibulizzare l 'ingresso il colon ascendente, unì l'ileo con anastomosi Ùreterico per 3-4 ··C~. Esistono du·~ metodi per terminolaterale al. segmento superiore del co~ raggiunger e qllesto ·scopo. Stile5 segui' il.. piano .Ion e impiantò gli ureteri st1l cieco: l'appen- di chirul'gi' russi e_ polacchi, di passare l'uredice portata sulla par~te addbmin-ale con una tere n ell'intestino attraverso una piccola aperappendic0stomia, la ~uova vescica · veniva re- t ura e di costruir~ con, u.na ~t1ttrra una p'l ica golarmente svuotata con un catetere -passato di 'questo ·su qQ.ello, si-cchè l'uretere viene ad attraverso l'appendice. Due anni dopo il Maye essere compreso per 11n certo tratto,, fra il 'I_uvjde il paiziente: gli ·u·r eteri er;ano enorm.eme11- me viscerale e l'intero ·s.p.e-ssor'e della parete ·inte dilatati e la neo-vescica era settica~ testi11ale. La modificazione di Coffey introdotta La cloaca. degli u ccelli fu considerata ~ome ~l1:))ri n1 a . pèr il trat~am.ento · dell'ostruzione 1 ll·h a soluzione del problema:· uniti gli ureteri del colt}doco h a. il v ~ntaggio idi non restrin~ere al sigma o al rettosigma, il ret.to. venne utiliz- il lume intestinale ~ incisolo lon gitud]nalmente zato come serbatoio fecçtle e urinario ad ·~1n (al meglio lungo una d.elle taenie .d_el sigma), tempo. L'alta mortalità di questo Ilfetodo di- ino,, n on la mucosa; per ·3-4 cm., isolato l 'ur.etemostrò esser per esso necessario un migliorare- e sezionato a 3 cm. dall'imbocco della vem ento, ma la. continenza risultò buona. Ad e- scia e legçi.ton e il capo distale; richiuso il pe' vitare ]'.infezione . a scen1d·ente e la dilatazione ritoneo nel tratto donde fu isolato l'uretere: degli 11,reteri il sigma venne sezionato, la parte · s~ m o9-cone lib er.o di qt1e.sto ·s i lfìssa 1in filo di · prossimale an astomizzata terminolateralmente catgut il· clii. estrerr10 rimane attacçato all'ago: • · al sigma retto, e gli ·ureteri inserit i sulla p arte indi si pratica nella parte bassa d·ella incisura superiore del sigma distal ~. Sebbene le fe ci iJltestinale inco mpl~ta la p erforazione della IlOll scorrano direttamente sugli estremi ure~ ' DlUCOSa . (precedentemente è $tata apposto Sll terl.ci, non si pub- impedire, con questo me- questo tratto dèll' ansa un e11t erostato curvo to.do, che i gas, i liquidi, i battert producano . onde impedire la fu o1·iusc"ita del materiale inteinfezione : .e scarso miglioramento se ne ebl)e stinale): attraverso a ques~a si 1)a~sa ·1 'a,go col della, mortalità . Altro m etodo fu di impiantare fi lç> c11i è i·accornan (laf.o· l 1uretere e lo si fa: usciÌ'uretere destro sull'appendJice 'Ei il sinistro sul re a 1 cn1. lh più in basso: tirando sul filo si s-i gma, ma anche -co·sì ei ebbe i?fezione ascen- porta l'estremo ureterico esattamente a qu~dente dei re·ni, · , sto punto, facendo passar e l\uretere attraverso

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iÌ fol'o della rr1ucosa, e qui11di si fis~ia ~on due. ~ _ quest oper'azio11e no 11 per11~eite il controllo del~ 1

tre p.11rtti sulla sierosa, stcah è lJ·uretere rimane in posto: l'operazione è ter1niriat~ co~ rièhiu. dere con due piani di sutura . la muscolare e la sierosa al disopra: dell'uretere, che viene ~ ) trovarsi adagiato~ fra, C{Uesti strati e la mucosa . prf~a di pen~trare .n ell'intestino ·(\_ a~dare a aboccare 1 ·Cn1. 1h pili in bassq. In questo modo si · ottiene che uria -~ninitna pressione dall'interno cb.iud1e il dotto, ma no·n al punto da i~pe.dire 1 eff~u1sso urinario, ·dovuto alle ond.e • autamaticl1e e intermittenti con· cui. · l'urina pais_s a .norm~lmente dai I'leni in . vesci.ca. È preferibile'~ una la'p arotpmia laterale bassa des.tra. Pra.ticata l.' anastomosi, il·· ·s igma· viene fissato con .q ualche punte>. al peritoneo posteriore, in modo di coprire l.'in.gres.so urete,ri:co:. È . bene· limita-rsi a un solo uretere nella_prima O.per azione: rpa la tolleranza •è pr.e.sto raggiunta e la. lieve apatia roentale ur~mica S'C.<e,mpare in . una settimana. •Sicel1è a 1-2. settimane d~l P,ri.mo intervento si potrà trq,piantare il s,e condo uretere senza disturbo. · . . La m.età d-estra del colon è la porzione assor\ bente dell !in~stino \ (pr.e'Y_alrentem.ente per osm~­ • si, I!oco P.e r .• via linfatica) : essa quindi npn· è indicata per l'anastomosi. 'U n recente lavoro $perimental~ di ·Baird, Scott e Spencer (1), basato sulla speranza che usando ·l'ingresso di ' • 11n dotto -- natt1rale pot~sse esser impedita l'inf,ezion·e asc.en1den te, din1ostrò che ' un t1r-etere può e~sere c6nvogliato attraverso il dotto di Sç.ntorini, ma ql.1.ando fu ~nse!'~to il sec0ndo l 'anima1 e morì. di uremia. Perciò dobbiamo attenerc1i .altintestino c·ra;sso -e prefe:rdbilmente al su o tratto distai.e. .' · . .__ • . I bambini per esse.r e operati dovrebbero ave r raggit1nto ·retà da esser capaci di soddi, sfare i propri bi'Sligni, · cioè i 3 anni lh~- 5~ Inol~ I tre n.ena primissima , età. ·p ossono esservi di/ fetti d'ìnnervazio·ri.e del ,r etto; e se il prolasso dì q1lesto acçò.mpa.gna l' estrç>fia,. ci st può o:vviare o automaticamente -col tempo o con 'una: operazi!on e prelimina·r ·e. Dopo i 40 ~rinf è probabile che l'impianto ·de·g li t1reteri 1suJla pelle del dorso è la n1iglior cosa, sia dal punto qi vista de.Ila lJa:ssa ~ortalità che da quello~ella lunghezza della vita ftrtura. In . questa posizio' n-e posso110 facilmente adattar.si dei serbatoi . pei: la raccolta dell'urina. . ' Dar 1896 i l\lla)ro 11anno visto 37 pazienti con • estrofia d.ella v·escica. Ql1indici non vennero o-• perati all'epoca dell'esame: alcuni erano tr0pl)O g·iovani, a]tri 11T<:>f eriron~ ritornare ner J'operazione. Sei pnzienti f11rono operati col metodo della plastica : uno mori 6 mesi p_?.ù tardi; I

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l'urina. Tre col metodo lVIaydl-Moynibran: d~e n1oriron•o in os"Pedale :per ui·emia. Finalmente . 13 furono con suçcesso operati còl metodo del t!·apianto: una morte*o:peratoria; una morte di pulmonite, qu~che settimana dopo· lasciata la . clinica; due morti a tre an11i dall'operazio. ne, risp"ettiva;r1ente di tttbercolosi polmonare e di tifo. · , SEBASTJANI.

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(1) Già ria$sun to in questo giornale. (N. d. R. ) ( 10}

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Herpes -zoster dell'estremo cefalicft,~ èon special~ rigu:ardo ~{le sindromi de! genicolato, dell'aeu_stico, del glosso-faxingeo·e del vago.

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T he A merican J oU:rrt'a,l of the medical Sciences). . . ..

(NORMAN SHARPE. 1

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N·eJla 1ett.eratura anche tecente non si trova sempre .1Jene_1espres~.o; il ·con·cetto che I'herp-es zoster délla faccia, deill,orecchio .e del .collo sià tiri' e-n ti tà clin:t"ea ben distinta, sebbenie sia riconosciuto che esso· può attacc~re, oltr.e: .il gan-: g'lio di Gasser, altri g.a:ngli 1dell'estr·emo e.e·· f.altoo . · • L'herp ~s zoster come -m,a lattia a sè è nota ab antiq1to : è la zpria dei ·Greci, cingula dei . ' . . Romani. Ne1 1863 V . .Barensprung mostrò che la le~ione è pei gangli deJ,J.e :ria;dL°ci spinali posteriori; più .di rrecente H1ead e .C.a mpb·e ll ne svilup1p.arono la patologia, ·stabilen·dola su soli.de basi. RJamsay H11nt ha gen~ente ·~imostrato c.h c il ganglio g·eni·coJ.ato del facciale·, j giangli perif:e.r ici dell'aoustiieo, del glos·s 'o-faringeo .,.e d'el vago' pos.sono pu-r-.e ,e sser .séq-e dell'infiam. mazione el'·peti·ca (·cti ·cui non con~1Ciamo l'agente l specifi·co) e ha deline,atò una sindrome per iC1iasclllì territorio di li'oro ·d istribuzione. • Ora si ,s a che g:u.esti gangli hanno . I.a stess<l\ · struttura e Q'eii v.azion·e 'e mbriolo gi<ea dei gan. . gli spinali e di ql1e·llo di Gasser.· _, çome h.anno indicato Ifead e C~pbell la lesione flogisti.c a 11ei g"angli sensitivi è· simi1'e a qt1ella· cbe attaccà le. cellule. del11e corna anteriori .n.ella poliomi·elite acuta; prob.a bilmente si tratta ·d i un'infezione a;cuta che si localizza sol.ta:(lto in quelle strutture nervose che contengono ·cell11le linip.o lari, di cui sono esempi tipici i gangli s pinali e q11ello di Gasser. Il 1a, voro di Hlmt, che sta a 1dimostrare come i gan- · gli periferici ·del 7°, 8°, 9<> e 100 ·paio di nervi cranici, che contengono cellule unipolari, vadano soggetti all'herpes zoster, h a confortato l'opinione che la z-011a si~ un'infezjone act1ta data da lin agentJ8 specifico. Com~ vidé1·0 Head e 'C ampbell nelle lo.ro 21 auto1) s~e, si ,trova uno stato di flogosi acuta nel I

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gan1gli·o della Tadice posteriore nel cui teqitoAbbiamo quindi diveme possibilità : rio .cutaneo si 11an110 l1e vescjcole. In quei casi . 1° infiamm.azione erpetica del ganglio geni-· in cui l'eruzione i1on appariVe che pochi giorni colato (herpes zostei· oticus); ' . prima della morte, il · ganglio ·èolpito era ri2° infiammazi.or1e d·el g!anglio geni.colate con . goI)fio, edematòso, i vasi intens·amente ingor- paralisi ·del f.acciale e sintomi a;custici; gati, niccoli focolai emorragici sparsi per tut3° infiammazi.o nè del ganglio uditivo con to il ganglio; ~110Jtre v'era àegenerazione e di- sintomi acustici; struzione di .alcune cellule nervose. Trovaron() • 4° infiammazione deU1 g·anglio del glossoanche ~egen·erazione di .fibre nella radice c.en- faringeo e del vago; . • 5° lièrpes zoster f acci'ale _ o cervico-occipitr.a1e J)Ostertore e in q11alche caso .d~le fibre aff ere11ti al g1anglio affe!.to. ~·ei c.ais-i in cui tra- . tale, .con paralisi .d,el :f.aic.ciale .e ·si11tomi acustici, sc~rse ro settimane o mesi tra l'infiammazione solo o ·complicato. · .. erpetica e la morte, si trovarono le celJulè de~ a) È noto com-e il facciale sja .un nervo gèner.ate nel ganglio, sostituit€ da .tess11to di misto, ·con un gangli.o, il geni.colato, una ria' cicatrice. · , rli·ce .s ensitiva, l'interme·di~a.rio di Wrisberg, e • • Benchè questi AA. abbiano affermato che 1e fibr~ sensitive afferenti nei nervi petrosi superalteraztoni flogistiche si.a no Jirriitate al ganglio fici.ali e la chorda tympani. Il g.an.glio gieni.conella cui zona ·cutanea si ha l'eru·zione, pure i l a1o corrisponcle anatornicamente ai gangli sendati di Hunt m·ostrano che anche i gangli adia- si ii vi delle radici spinali, sviluppandosi come • centi, sebbene in minor grado, preset\-tano note esse dalla spina neurale e ristùtan.do di celdi flogosi. Ciò è importante a ricordami, specie 1\)J.e t1nip,01ari. Data la .sua situ.azione ne.IJ.'actrattando dèllo zoRt.er dell'estremo cefalico, do- ·quedotto di Fallo.p pio, il gangliO', il facciale e vr. i diversi gang·li sono strettamente ass0ciati; l'aicusti co son o stretta.mente a;sso·ciati in una come attestano quei casi . in cui l 'etuzione è guaina .comune. Quando l'i~amma'zione spenella . zona dipen1dente .da un ganglio, ma vi ·cifica colpisce il ganglio genicolato vi è dolo1~e sono ·complicanze da attribujrsi all'interessa- preerpeti.co, otalgia piti o meno violenta e dopo mento di altri gangli. 2-8 giorni la caratteristica eruzione vescicoLo zoster attacca in g·ener~l e i gangli di un lare, in u11 territorio ·che com.p rende la metà • posteriore della'.. n1erribrar1a timpa11icn) il .meato solo lato e l'eruzione e il dolore nevralgico sono .limitati alla porzione di cute appartenente u ditivo e~terno, là .conca, l'ante1i.c>e· .e la st1a al ganglio aff·etto; data la natur.a specifica del- fossa, ;l'.antitrago e f»arte d1el -lobulo. S·e la flogosi s'estende .dal genicoìato al 7° e 8° paio, col'affezione . un secondo attacco di zoster è r aro, il primo lasci'ando immt1nità. Heaid e Campbell me è. facile dati i rapporti intimi, si avrà para• lisi facciale e sintomi acustici. Déj erine, che ha non trovarono che 4 casi .consimili su 400.. Da l)rincipio le eruzioni erpetiche dell'orec- accettato . la sindrorrie genicolata di Hunt,. ne chio erano attribuite .all'infiammazione del' gan- ha \·eduto ,qualche caso. b) Nel corso dello zoste·1· del ganglio geglio di 'Gasser o tieJ II e III g . .cervicale; ma gli studi di Cushin g sull'anestesia .che sussegue n icolato se è coi11v~ lto il 7°, sopraggiunge la paall'estirpazione del p1~imo, mostrano che le fibre ralisi facciale, se1npre completa, e che compare deJ V paio i1on innervano l'area in cui si svol- o ~ont7mporarieamente all'eruzione oppure tra ge l'herpes :::..oster o.ticus. L 'innerva4,i0ne sensi- i 5 e i 12 giorni segu-enti, mostrando · che la tiva dell'orec.chio pe.r opera del trigemino in- malattia non ha raggi l1nto , il suo acme G:on ·dell'eruzione. IHennebert ha riferito cl11de il trago, la parete anterio.r e del condotto lo sco~nio . , ' e la metà inferio1~e della membrana timpa.aie.a. lln .c.aso in . ·Clli l ' er11zione sulla .concG\, e sulla . Il II ·e III •CerVi1c.ale· vanno in un'are.a posteriore mastoide · fu 15eg11ita dopo 5 giorni ·da, paralisi a una linea trac·ciata ci.al me~zo d.e l loQvJ.o, facciale. I sintomi acustici, dovl1ti all'estenlt1ngo l'orlo dell'elice, sottò ,l'antitrago, inclu- dersi della flogosi dal gangl~o genicolato all'8° dendo la maggi-0r p.art~ del 1obo. Cooì v'è una paio i1el canale uditivo o a simt1ltanea infia111parte dell'orecchio, l'isulta:µte della metà po- mazio~e dei gangli a:c11siici, variano dall'iposteriore ·del timp,a no,, della parete postericflr,e a.cu si con tinnito , alle più g1·av. . i manifesta. zioni d.ella sindrome Menierica (nistagmo, verd'e l condottò ' della icone.a, dell'antitrag.Ò e della . fo.ssa de1l'antel1ce, che no.n è innervata nè dal tig·j'ni, n ausea, vomito). lVIt1ck ' Iiferwce un caso 5° paio nè dal II e III cervicale : ina è aniipata di ::.oster otiCUS del genicolato in Clli, in sedar fib.re del 7°, · 9° e 10° ed è in quest'area ' çhe guito all'eruzione stil padiglione, vi fl1 interessi l1a lo zoster ot:icus, che può o meno aiccompa- ~.an1ento d~l 5°, 7°, 8° paio (iperestesia, lesione _ gnarsi .con paralisi del fao.ciale e con sintomi ·rtel facciale, distu.r bi uditivi). Anche Dombrowski afferma -che t.ale ·com·pl.esso sil}tomatico è· actlstici: 1

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talora verificabile. Invece Kidd neg·a che il 7° • abbia llna zona c11tanea sensitiva •e dice che il zoster oticus r1on è dovuto a un'infiammazione del g.anglio genicolato. E,g li dioe : « se noi ,ricordiamo ·Che detto &angli.O nell'Uomo è un ri- 1 gonfiamento lungo il nervo facciale, dobbiamo subito con.cll1dere ch·e non vi può essere un herpes ge1iicolato isolato senza paresi del fac~ ci.ale. · ~ cert9 '.dunque che tutti, quei e.asi di · he·rpe~ auris non· accomp·agnati't da lesione deJ. faicci.ale ·son.o di origine no·D: genicola.ta ». S·e si acce.t tasse qu·e sto asser~o noi non pòtremmo avel"e una lesione . circoscritta del ganglio~ di Gasser, eome in qt1eì ca&i non rari in cui 10 :;oster è limitato alla: 1~, 2a. o 3a. branea del V paio. Secondo la dottrina di Kidd le .radici motri.ai tlei nervi spinali e I.a bran·ca .m otrice del trigemino dov:r;ebbero es~ere d~ frequente coinvolte; .mentre i fatti .clinici dicono che ciò •è estremamente raro. · EsaJ'!linando la prova forni~ clçt.ll'anatomia compn.ra~, Kidd ri·conosc€ l'_ esistenza di , un rarr10 fn,cciaJ·e cutaneo nei iei.c lostomi, ma dice che quest.o deve ·essere: ancora dimostrato nei mami:i1iferi st1pe~iori. Ora H11nt h a ric?rda:~o l1na distribl1zione ganglionare in dipendenz~ di un rudimento o vestigia di un'an.ti.ca formazione. Ki 9.d soggiunge : «se · ci fosse q-µalclie fibra ·-cutahea faocia'le n ell'uomo, noi troveremmo ·di paralisi di Bell, tma così. . in ogni caso . . completa anestesia cutanea della 's ua zona auricolare annessa, come ogni clini-cc trpvò sempre nell' a rea outanea del trigemino, dopo una g.assere.ctomia .completa n. L 'A. in tale afioc-.. mazione ignora le dimelil.s ioni della zona genicolata~ i 1 suoi rap.p o,rti ~e il fatto .che vi son·o rapprè~entati an.che il go, e il 10° p.aio. .e) Lo ,.aster ehe att~c.chi i gangli çi,ell'8°· (g. di Corti sul r.amo cocleare e g. di ·Scarpa sql vestibolare) induce sintòmi varianti '\er gravità .dall'ipoacusi .con tinnito alla sindr-0me {li Menière. Questi sintomi sono dovuti a 11n'inflammaziohe dei gangli a;custi.ci e non aJ diffonder si d'ella flogosi del genicolato all'8°; rìe sono una prova i casi in cui detti sintomi si })!'~sentano senza interessam·ento del 7°. Con~ iderand o la disposizione · anatomica ;nel· conclot to nditl.vo interno, dove il 1°-e 1'8° sono costr etti insieme e il ganglio genicolato situato 111r1go il primo, non è concepibile che il facciale sft1ggisse se i sintomi in parola fossero dovuti nlla zona del genicolato. d) Lo :;oster dei gangli periferici ·del glosso-faringeo (g. petroso e g. di Ehrenritter) e di quelli periferici del vago (g. giugulare e g. plessi forme ) è rappresentato sul padiglione e ancl1 e entro la b occa. S\1ll'orecchi o la zona è •

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situata sulla metà posteriore del timp.a.no, sulla p.ar~te 1 pOBteriore del condotto, sulla supe.rfice po steri.ore ·del padiglione · e suija parte adiacente della mastoide. Unendosi fra loro .Le branche auricolari del 9° ·é 10° paio è impossibile · separare le zone dei lo.ro zoster. Inv·ece entro , • la boe.ca è ciò possibile: lo zoster del glossofari:ngeo è posto sulla superfi.ce pos~eriore della lingua, pilastri e tonsilla palatina. Lo . zoster ·d i t~1e. regione (h. z. pharyngis) è di di·agnosi ardua, poichè in g·ener·ale noB vi son,o eh-e poche vescicole, che scomp·aiono rapidiamente. L'eru~ione è ~ilaterale, può essere accompagnata da ·p aralisi .del palato molle, qùalche volta da paralisi del 7°, dovl1ta a sirriÙltanea lesione del' .. genicolato. La zona ip. que.sta località deve es.. , sere. distinta dai pseudo-herpes ,c he sono bilateral,i, si trovano sul pal~to molle, ugola,. parete faTingea, do'v11ti a estrazio:ne dei follicoli • g1andoliari. Lo .zoster intraorale dei .gangli vagali è sitl1ato più posteriormente, alla r~dicè d-ella, lin- ,. gùa, all' aditus ld~·yngis e ' alla adiacente regi on e • faringea.; ésso · pt1ò ·:aiqcomp,a gnarsi efili brad.icardja, singulti, nausiea, vomito per diffus.ione, dai g,a ngli infiammati, .alle fibre del vago. .e) Nell'herpés facciale od occipitale si han . . no qualche : volta par.alisi f.acciaàe e disturbi uditivi, per il fatto che in questo zoster v'è tendenza all'invasione di più gangli. In questo tipo di zona, benchè il centro focale delle flogosi sia nel g, di Gasser con _eruzione neJLa rispettiva • ..• r.egione cutanea (h. z. .facciale) o· n.ei gangli dei Il, e III nervo -cervipale, con eruzione sul collo o sull'<x>cip.ite (h. z. occipitale), sono pur-e coinvolti i g. g.enicolati, e ac.ootici, donde paralisi de.I facciale e sintomi• uditivi, senza eruzione nella zona geniculata. · 1Se .. l'esamina.tor-e è esperto~ la dìagnosi p.ello zoster cef ali·CO con i SUOi vari sintomi in gene re • non è ·argomento di grande difficoltà. Ma se la vera natura del maJe è misconosciuta si può nuocere aà paziente. Talora il dolore fierissimo ha indotto a llna miringotomia, ritenendosi si trattasse di un 'otite media o sono stati fatti interve:qti sulla mastoide, anche in presenza di un'eruzione eroetica. In ialtri casi non si pre-. ·ntano che poche vescicole sulla membrana timp-anica, che si ritrovano dopo accurata ricer.c~. , Lo zoster ha p,r:ognosi f.a11sta in .generale; ~er\o se. fossero presi i gang~i vagali d'ambo i lati l'esito pdtrebbe essere letale. . Per la cura si consigliano molti rimedi; for.t11natamente lo zoster è malattia che risolve da sè. Alcuni trovanE> lodevole l'uso del chinino per os e l'appli cazione di unguenti calmanti

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sull'·er11zione. ln generalie, proteggere le v~sci­ cole dall 'inqujnamento e usare degli anodinj ql1arìdo i ·dolori - e ciò accade n on di rado sono spasmodici. G. BILANCIONI.

ll1zione al ·20 % di Dicloramina T contiene circa 80 volte la quantità di antisetti·eo contenuta in ll'na soluzione di ipoclorito al 0.48 % e mantiene per ;molte ore quel potere batltericida che il liquido ;di Dakin. possiede solo per 10-15 minuti . • . QUESTIONI DEL GIORNO. ' Gli autori ·riportano quindi 6028 c'a si raccolti • l ) nella pratiça civile e 1200 ·Casi di ferite di guer' ra, .trattati colla Dicloramina T~ .e tutti con otLa Dicloràmina T ·· timo risultato. La chiusuTa ,d ella ferita si ponel trattamento ·({elle ferite infette. · · · ... tè ottener.e in .media in ·10 giorni; m·entrie col (LEE e FURNESS. Surgery, ginecology and oste- metodo di Carr~l ·non si potevano ottenere chi11- ~ trics, febbraio 1918). sure in meno d-i 14 gk>rni ~n m edia. Siccome l e.. ferite trattate con la Dic.loramina Gli autori si dichiarano d'accordo colla mag' gioranza dei chirurgi, nel ritenere i prepa:rati danno poca secrezione e non esse11do quasi mai di cloro i migliori antisetticì nel trattamento 11ece.s sario m edicarle più di una volta al giordelle ferite infette. Quello fra gli a~i che mé- 110 nei p11imi giorni e n ei successivi anch~ ogni glio corrisponde è il liq~ido di Dakin, il ,quale 4·8 o 72 ore, l1sando questo composto, si risparperò prese.m.ta questi inconvenienti: mia mo1to m ateri~I.e di medicazione. All'ospe., dale di P enn sylva11ia se ne fece t1n risparmio . 1°. L'instabilità della .soluzion~ ,e il bisogno del 75 %! . • • di ·prepararla. giorno per- giorno. La Dicloramina non corrode il catgut: si. evi .. 2° Il suo debole potere battericida. 3° La tecnica minuziosa del m etQdo di Car- 1 tana così l~ er;norragie . .secondarie ' n911 Wrerel, indispensabile per ottenere buoni risultati, · que11ti nelle f.erite trattate ·eolle rS oluzioni ace quindi' abilità e cure speciali ·da parte del · chi- qllOSe di ipoclorito. È inolt,r e .u n ottimo deodo1·ante. · rur·g o ·e del personale assistente. · ' Glì autori con cludono dicendio che, però, nè Questi inconvenienti vennero subito realizza. -possono rimti da Dakin, il quale istituì delle ricerche, allo la. cJ'.!imica n.è la batteriologia ' . scopo di trovare un altro composto del cloro, · piazzare la chirurgia. Tt1tti gli antisettici, an•• pos13ibilmente non to.ssico e non irritante, e che ch e i migliori, reagiscono solo con i germi con . _ potesse venire posto a contatto coi tessuti in- . i quali ven~ono a contatto: cioè con quelJ.i sufetti, in quantità· tale,, da con te!lere oltre alla ì}erf;ìcìaJi. -Perciò bisog!la impedire, operando i. feriti al più presto possibile e asportando tutti massa ·di antisettico richiesta, anche una masi fo colai dj iJilf ezione e le · parti necrosate, che sa di riserva per un certo periodo di tempo . i germi si a.Dpr9fondtscano in seno ai tessuti. In queste ricerche egli si acco.rse che gli i po•• ' m. a. clori ti reagi~CO·no ·Colle protein€ di ogni sp'ecie • ; e · che una delle prime .r .eazioni ·consiste nell'u• • I nione ·del -Olor.o libero cogli amido-gruppi, formando composti che coptengono il gruppo NCL ' ' (NOSTRI RESOCONTI P ARTIQOJ .ARI). A questi composti detti « cloramin·e ))' è pro• .babilm'ente dovuto il p otere battericida degli Il 9° Congresso ipocloriti. Le clorarr1ine non sono irritanti per della Società Italiana di Pediatria. i tessuti e con 'facilità si ottengono per via sintetica. Il primo composto u sato fu un sale di R oma, 3-4 giugrio 1918. sodio \ della toluenep~rasolfoclÒramina, cl1e fu .Nell;aula magna della . ' R . l iniversit:1. di Roma si m-esso in commercio col nome di cc Chlorazene». è inaugurato alle 10 clel 3 giugno il 90 Congresso ·· Veniva adoperato in soluzioni acquose al 2 e al della Società Italiana •di P ediatria per iniziati\n \ 4 %. Questo aveva pe.r ò,' in çomune colle solu- del lJr'of. Tedescp.i di Pa.dova allo scopo di studjare z,oni di ipocloriti, l'inconveniente di lib,e tare il inodo migliore di coordinare l'insegnamento del-. ràpidamente il cloro attivo, di modo che .e ra la pediatria con ia tutela naziona le dell'irtfanzi.a . n.ecessario rinnovare~ dì frequente la soluzione ~anno partecipatò al Congr~sso 11umerose persé>nalitit della Scienza medica1, niolte Autotih't è pa"~ntisettica nella ferita. · '' Fu allora ch e Dakin ricorse alla toluenepa- l'ecC'11i cultori dell'assist~nzn Sociale infantile. Alla rasolfodicloramin a, ch e egli . chi'amò cc Diclora- Seduta inaugurale parteciparono l'on. ·Roth con il mina T ». Essa si u sa disciolta in eucalintoìo in · suo capo di gabinetto, prof. Rl1onocore, il rettore prof. T onelli, r proff. Còmba, Paccl1ionl. Francioni, concentrazioni variabili dal 5 al 20 %. Di modo C:ozzolino, Berghins, ( )attaneo, IJat1ren ti. Spolveche viene portata in contatto colla superficie rini, Jiuzzatti, Modigliani, Fln1nini, ·santangelo, Geinfetta una gran massa di antisettico, che len- noese, Rapisar.di, R a11degger , Pollitzer. Badaloni, • tamente .p er la durata di 18 o. 24 ore vi ene liche rnppresentava il co1n1u. Lutra rio, direttore geberato e diftuso nei tessuti circosta.nti . Una so- n~ 1·ale della Sanit.à. • pubblica il Prefetto commen-

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datore Aphel, il prof. Roseli, assesoorè cbmunale. significato. ch e la sola citazione avrebbe pot11tn pér il Sindaco, Bacluel, colonnello medico, per la esonerarlo da ogni incitamento in suffragio delCi·oce Rossa; Ballerini, presidente dell'Ordine dei l'opera che do-reYa 'Prospettare. • . ì\l ediei, il comm. Pironti, i vroff. Tamb.u1·irù, OttoDice il Langstein : «che il nen1ico ascri'ver 110ssn lenghi, La To1'Te, Ca.mpana, Sergi, Viola, Breda, a debolezza. ed a paura i1er le sorti fi1ture della • ' risco, ecc. Erano presenti anche molte signore e GermarJ.a la coRcienza rela tiTa· a l \·alore del bamsignorine che si occupano di assistenza a lla infan bino in noi giù cosi forte, e cl1e in misura anche zia e fra queste la Signora 1\ifagli0cch€tti direttrice più ele\ata deYe affer111a1·si, non c·impone. E ss:1 e fondatriice dell'Asil~ della l'atria di ' R oma, la rapprespnta invece il segno fia111J:11eggiante della 8ignoriria Ponzio Vaglia, la Signora Prinzi, ecc. · cultura te<:lesca, la quale n1entre dtira anco1·a la • Presiedeva il prof. Con,cetti che apri i lavori ·delI guerra .n on si acconte11ta della t11teln profi1samente - congresso porgendo t i s.alu~i aglj. intervenuti. Aclarg·ita ~i suol con1ba ttenti, ma procede ad inten<:ennò a lle man:chevolezze dolorose .della nostra tt1sifièare cou1e mai fe('e qt1ella clei ,:_ suoi ban1bini, i tela . all,'infanzi~ : 'Parlò dei danm' della gt~erra ~ futuri es1~011enti della fol'za Germanica». Ma l)iù dei ' ·11oti che essa apre nelle popolazioni, ai quali che l 'incitam~ntò indi.J:etto 11emico ci · sia invito. doy1·a1lJlO i:iparare i fanciulli di og·gi, che so110 gli senz·a fatali dilnzioni, la coscienza stessa della nouo111i11i di (lomani, le forze cl·i domani. Accennò a stra . ci viìtà a r isolvere il grande problema, a11proq11ànto in q11esto campo già sta facendo il nemico fondendo ~oi le manthevolezze nost1·e prima cl1e E><I es1Jose un complesso di misure intese alla tu altri ce le fufa<'ci .-1neora' f ronteggiandone coragt(\Ja de lla nostra infanzia, inYocando l'a iuto ed il giosamente le ineYÌtabili difficoltà. ' . consiglio clegll inter,e11ut1i al congresso aperto ad Ma r>er Yincerle Ol)J>onin ino i 1>11ri~simi sistemi u1t argo1nento così ,.fmportante e così profondan ostri a lle imn1onde bPRtia li in·oposte ·c he l a · tronfia , .• niente .sentito. scienza .tedesca già aYnnza a. eon1pensare le sue I.i''on. Roth, Sottosegrèta:rio alla pt1bblica is.t ruperdite di Yite gioya11i. e i>roduttive. \ zip11~, a nnunziò l'adesione al Congresso del ,Presicle11te (lel Consiglio on. Orlando e del Ministro della J.1J:l seduta pomeridiùna de~ giorno 3 giugno viene l'nbblica istru zione on'. -Berenini. ' Accennò al des.iapata alle 1() d Hl prof. Tedeschi. · · , derio de l Ministro che avvenisse questo Oongresso Il dott.- ì\ii9diglia;ni ~egge il seg·nente telegramma l>et a.'rere -q11ei consigli che gli potessero esser dati clell; 011. Orlando : « 1\de1•isco con sentimento di I r I>eJ' tlna illuminata ed intensa fiilnO''aZiO ile dei $l- i 1Jauso ·e (li a n1mirAzione- a cotesto CQngr~sso ferStemi d'i <llleva1uento del. 'ba n1bi110 in vista del novlclamente at1gurando che lavbri di -esso contrJbuistro be11èssere Nazio11ale di domàni. Presentò quinsca110 ·ad assicura re nlla !)atria generazioni forti • (li uno studio fondamentale di · riforma sull 'alle-. € :fiore nt i c11i sieno degnamente nffidati ft1turi de.. \'amento del ba1ubino e clie non "iL1ole essere «un ·tirri d'Italia ». · C'od ice cli tutela infantile)), n1a t1na b<1se sicura per Il prof. 'Tedesctii inizi<l l 'es1.Josizione dello stul>rovvedime11ti e regolamenti rispondenti alla imclio da presentH re al ~linistro. Riferendosi à quanportanza K azion a lè del problema. 'l'erruinò dicendo to ha' detto i1ella se<l11ta a ntimeridiana, precisa.. la che l'augu~io che si fa all'infa~zia è augurio ebe Jnira avuta con i })l'OYvedimentli, specie didattici. si fa alla P a tria . che. sono le l)Iirue nece~~1~'ì per unc'l. impostazione • I /assessore prof. Roselli annunciò l'adesione del cli tutela infantile seria che ct a llontani dn qu~lht . Sindaco ùolon:aa a nome d€'l qt1ale rivolse un sai11effieace e danr1osa che pull11la da l1Il malinteso l11to augurale all'importante convegno che ha lo sentimé11td11smo, . troppo ~pèsso igna l'o delle Yere scopo di tu tela re l 'inff!,nzia. Parlò della ·cura del · n1isei·te da solleval'e. Es1)one il progetto di 11na I bambino che forma le P<>l)Olazioni forti e robu~e, · sr>eciale sc11ola cli i)edagogia pratic:t, e dei mezzi e affermò che il bambino sa no divien e buon citta - clella l)rotezione del bambi110. ì\Jentr e il i~rof. Tedescl1i parla giunge nell'at1la dino e valoro~o soldato . • il n1iuistro on. Beren:i.ni, accompagnato dal proQ11indi il prof. Tedeschi. di PadoYa lesse l'intef.e&sor Tonelli. rettore <lell'l.Tniversità. I congresresRa11te relazio11e sullo studlio del progetto ·di legge • sisti si al7.a110 in pit>di e accolgono con un lu11go .. cla 111i com1Jila to J)fl'r inca rico del ~1in: della Pubblica · istru%ione « per la. coordinazio1'te <lell' in.çeapplau o il i·apprPse11tnnte del Governo. • .... II p r of. Tereschi oos1>ende ln lettl1ra della r elar111 a 1nento della P P-diatria con la tutela 'l\1 azionale zione per saluta re_il ministr o della P .., I. che salP dell'i11fànzia n. Trattò di un assetto di insegna1ne11to élelln 1\iiediic·ina infantile meglio corrisvon s tilla cattedrn clegli' c>i:atori. • L'on. B ereniri espri1ne il vivo <~esiderio <li rid<>nte n n1oderne esigenze Sociali e Na%ionali <li Yolge re un,a pa rola ni prese11t i 1>er cl1è è il Go\eT110 111u1 t utelu infnntile verame11te seria e che tràesse ('he de,·e J)ren~ere serie risoluzioni sulle propofite i~f)irazio11e dnll.e esigenze urgenti del · nostro più e le delibern-zioni d{>l Congresso di P ediatria . Quei1u1nediato dopo-guerra.\Te rminò la sua esposizione lljeendo di 11on 'poter .f a re a meno di mette1·e S-Ot-. . to cl1e voi Yi accingeté a 1·isolvere, signori - òicc> l 'on. Berenini - è l1n i>robJema dei J)ÌÙ gra\i n1f'nt ' occ~hi ùel :\IinJstro nlcù11e frasd, che nppena pochi tre la guerra n1iete tn11te vite. Dobbiamo i1u~or­ lll{'Si or ~ono <l~tta Ya Langstein, il notissimo capo gere e fare a rgine contro l~ insidie della mort<' dello ~ pecinle istih1to Gern1anieo J)er la lotta c-1nf~1melica- cl1e t1èc·ide tante piccole e innocenti esitro 1~1 1uortn litit d~l latta11tfl-: so110 ~ pressioni stenze. Ne lla mia proYincla oltanto ho notato uru1 quelle cbe \algono una \olta dir>più a confermare s11aYenteyolé mortalitit di bin1bi, nnn inedia· del- · tutta la in~tfn bile~ l bagia del nemico, sono per noi 1'85 per cento. C'onviene .cuotere e stim()lf~re IP. i1npl1,C'ito rin1pr0Yero. ina sopr:.ttntto monito e di madri le q11ali p1·incipnln1ente h.inno l'obbligo <lelle tn 1 port<l tn incisiva. per chi ne comprenda. l'intimo (14)

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SEZIONE PRATICA

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e;ure assidue e c:oscieuziose del bambino. Invoca vunti di ,~ista: « biologico, psicologico, igienico, cli, i·aiuto clellt1 scienza, a c11i rivolge parole di fiducia nico, storiço, sociologico, giuridico». . . e di incoraggian1euto. Il prof. Visco ha lJreso viYa l)arte ai lavori · del Occorre a11c:he Y'incere i preg·iudizi sociali e da1'è congresso fin dalla l)rillla · sec111ta; nella qt1ale una a lla madre nuche illegitti111a l'a1)1)oggiu Ìnora le, olcleJle prime q11estioni trattate è stata quella ~ con• trecl1è materiale, llercbè iiossa compiere il suo dove11ga o meno di dare t111 11ome di ,·erso agli isti.tuti ,·ere tli nt1 trice. di 'pedologia. A questo proposito il l)l'Of. Visco, fonQui11di Iodn la relazione del i>rof. Teòeschi P , dc.1 tore dell1istituto «Pro Infantia » di Napoli, h a ... aggit}nge: «Io vorrei c·lle questi inseg;11a menti ~r ùetto non <rssere, questo, tempo sterile di invoca. .. la cura dell''infa1tw non solo fossero detti nelle v.io11i, iµa benst di fervore, d'opera e d'azione. ~ Università . u1a si diffo11dessero dovunque, priimu di a1•1Junto s1iII'azione, che de,·e svolge1·e I'i~tituto in- tutto tra le madri, le contadine, le leYatrici , i fu11tile cli Nnpoli, che il p1·of. Visco intende parlanlaestri e le i11aestl'e delle sct10Ie elementari ». l'P ])el'Cllè I·ientr a nel progetto dì legge di Cui parlò Acéenna ai 1)ren1i istituiti per i migliori agrig-ià il 111i11istro · Berenini. L 'lstit\1to d'igiei1e infa n coltori o a llevatori c.lel bestiame, e lamenta cl1e an:.. tile e di pt1ericultura di Na1)0Ji rispecchia tutte le cora nessun l)remio esistei ver chi ha I 'obbligo è · istituzioni che l'on. Berenini i11tende ora fondare il doYere clellèl <·ònserYazione della razza. AI fan. in tutta Italia. Il. detto istituto esplica la propria ciullo -· e:o;C'l,tma il ministro - si pensa solo quando attiviti1 _in moclo. converg·ente ad un t1nico fine. cliYi~ne uno strun1ento di guadagno. Ora 1:>ercl1è il Nella seduta precede11te egli ha parlato sostemondo ~i rivo1>0Ii di inolti e di forti clobhinmo èlSnendo il principio clte lo Rtato debba preoccuparsi sol,·ere ltn co111pito ~ra ,·issimo. _ della clifesa -dei cittaclinJ, non soltanto contro le ' 'oi, o sig11ori, ci riuscirete e da- qt1esto Congresso epidemie ~ I.e inal1tttie. n1a anc:he disçiplina:qdo Ul)<:iril la 1>arola riru1ova trice del J)roblema più iu1la difesa dell'igiene fisica e morale delle mas'se, • - pt:llcnte e l)iù sueros;JJ1to i1ell'attua le n1omento che con pa rticolal'e riguarqo a ll'infanzia. e a lla funziol 'ltn lia attraversa. 11e ci,·ile della generaZiLone di in'd ividui sani. • • All'opera : questo è ·il rnomento : non . convienfl In qu~sto 'senso . egli pt<Jpou~ i111 ordine del giorno. s1iendere t11ia :-;ola J)a:tola (·he non si trarnt1ti in .. Il prof. 1\1odfgliani sostiene. 'In r1ecessi til. di vol;1 ttività utile a lla gt1erra. ga rizzare le norme. d'igie11e i11fnntile in tutte le Il discorso dell'o11. I~erenini è interrotto e saclassi, e sp~cia lmente fr-,~ le gio,rnni e le mad!;i, l11ta to ullu fine <la viYissimi applat1si. se si. , ..u.ole riuscire a '·incere l'ignota·n za e il preDopo il l>rof. TPdeschi continua e com1)leta la git1dizio che oono fra le ca use prinçi1)ali della mdr{lotta i·elnzione. Seguono brevi osser,razioni dei bilit.-'1 e •mortaliti\ infanti!€'. L'insegna1nento deYe p rofeRsori C-0mba , ( acac:e, Sergi e SpolYerini: ('.) . es ..erc vratiço per es$.ere efficH<:e e 11e1Je città pub la seùt1ta è tolta. •· essere eseguito pres~o istituti c·l1e accolgono bam• .• . bini piccoli (istitt1tì pe1· lattanti, crech€s, {;()nsul~a se<1uta clel giornSt 4 giugno viene u1>erta dal , tazio11i per po1)1)anti, ecc.). Nelle campagne si ·poprof. Concetti. Il l)ro~ Oa1111)ana si occu1)a rlella trebbero istitl1ire delle vere c·a tted1•e ambulanti. / lott;a co11tro le nH1lattie celtiche ·nei bambini. II Acce11niì. alle ~euole già esi"Ste11ti in a lcune citti1 l prof..Jen1mn, <liretto1·e ùella clinica cli Napoli, il- ·(Napoli ~ Roma) e diee che queste merif:i\no di esll1stra i be11efici cbe I>tH') ai->1Jortare all ' infa11zia l'at- 1Bere incorag·gi~te. tu:izione <l~l i>rogetro Tedeschi. · Il J)rof. B.a duel illustra l'-01lera della nostr a Oro- ' Il l)l'Of. 1-.acchioni si as$ocia a l prof. ,J ernma, e ce Rossa per l'infanzia . propu g11n l'obbligo dell'insegnamento a.e lla pedia.. T1a sedt1ta pomel"idiana è pr~siedutR dal prof. trin alle leYatrici e a lle ragazze clai 15 ai 18 anni, e i1(llle u11iYersib\ 1>er alu1e110 dt1e anni. Si occ11J~a Concetti e presenziata cla i1u1nerosissin1i congresRisti. Si dà lettura dell'ordine del g.iorno, presenqui11di della cresciuta mortalità infanffJe . .e con~ clncle ·t>sprime11do il voto rhe .il governo Yoglia pro''tato nelJa seduta ·antimeridiana dal prof. Modiverlere a lla protezione clell'infa11zia con un'appogliani. 1 81"4-, 1..a l egg·e. , ' Il prof. Romani ricorda i voti già più vo~te . Il prof. Gomba, clella c:li11iéa di Firenze, è (l'ace$})1'f'SSi dalla ~cienza medica e clai precedentj. conI cordo col J)l'of. P:.1ccl1ioni. Propone, pri1un di istigÌ'es..'i di pèdiatria per una più l'azionnle assisten. tuire altre. seuole di· i1edologia, cb~ si attend(l di z :1 dell'infanzia~ e rileYa C'Otne essi fopn.lno adYed~rP i risult.-1 ti di qt1elL'1. giil istit11ita a PndoYn. di1ittt1ra Io schema per t1na completa legislazione Propugna l'istit11zio11e di scuoleper I'igi~ne ]nfa11i n materia. Si occupa i11 particolar modo della netiie: rlat1de a molte · proposte del ·1)rof.. Sergi. cessità dell'in~gnamento dell~ig ie11e infantile nelle . Il l)l'Of. Sergi ' sostiene la necessità èlello insesc't1-0le, da, qt1eÌle popolari a lle 1111iver~tlt, e delle gnamento clelln antropoJog·i a e psicologia ed è d'acfinalità clel medico scolastico Rico:i:da in proposito cor<lo con il l)l'Of. l..,accbtoni per Je modifiche n~Ile Ja relrtzione cli una Comn1issio11e a 1 l\IIinistero della scuole di pedol-0gia . · r. I .. e ne I'ileva ~e inancl1e,,0Jezze. Invoec'l la ~stiIl l)l'Of. · Cacace sostier1e sopra tutto il concetto ' tuzione statale del n1e?ico scolastico, aft;ermando cl1e, n1entre tutti i pediahi ii;isistevano soltanto che nell'ora gra,re cbe .Yolge, ' i nostri bimbi, dal , sullo studio delle n1alnttie ... del bambino e st1ll'as- lattante alio scolaro, hanno bisog110 di più valida sistenza al bambino ma lato, egli ha insistito st1lla protezione e di più ra~ionali cure igieniche. necessità di una soluzione integrale del complesso Il prof. Cpzzolino, fra l'a ltro, prop11gna l'allatproblema gella tutela del bin1bo e sulla necessità t~TJJento obbligatorio presso tutte. indistintamente di uno studio completo del bambino da tutti i r it~ C'lassf sociali. Il 1)rof. Tedeschi iingraizia tutti

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IL POLICLINICO

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[ANNO XXV, FASC. 24]

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gJi ora tori , riSJ)onde alle obbie71ioni e alle ossertranno acquistare pacchetti di fa'rine nutrienti tli ' ,-nzio11j solle Yq,te da ciascuno, e te rmina sicuro che varie qualità st1i quali sarà applicata 11rut màrca ·!l :suo studio ])otrit essere presenta to al ~overno con speciale di 5 centesimi di più del costo la ·quale an ra1>provazione di tutti i congressisti. Il prof. Violi, drà in profitto dell'infanzia, . dando un reddito, i11 clireLtore dell'ospedale dei bambini à Costantinllmedia, di un rnilion(\ e mez.zo di lire all'anno, lJ • voli, ap11oggit1 la_proposta di fo11clare la Società per prof. Bacluel pro1Jt>ne ·un ordìne del giorno di Ja protèzione dell'inf~nzia, e più ,.,s pecialmente per plauso àl rui11ist1·0 on. Crespi . La proposta viene • la CI11·a dei malati e il mantenimento dei poveri. · 1 • approvata. l 'H. rJano 1•oi tl prot. Cattaneo di ~1ila-i10 e il . pr.)f. · ·Segue la lettura, fatta <lal prof. Modigliani, de~polv.erini. . gli ordini del · giol'no presentati durante i lavori. .. Infi11e il l)l'Of. Bacl11el annunzia l'imm}.nente a.e- . .11. prof. Sergi vropo11e infine un voto di plauso c·l'eto cle l Ministero <legli approvvigionamenti e coned un saluto all'esercite>. f;à. propost8! è a.pprovatH. ' :-:o.mi riguardante il · tesseramento alimentare dei ' al grid& unan.i,n1e di:· Viva, l'eserci·tò-! -bambini dai 7 mesi ai due anni. .Con ·il Ì 0 luglio. Cosi il c~ngl'esso si chiude. • . i bambini avranno la loro tesse:ua e i g.enitori po~I. F.

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APPUNTI· DI MEDI-CINA .PRATIC. A . .. . •

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tarrali; talo~·a llel'"'iste . ~r alcuni giorni l'eritemj. ' , La convalesc-enza però è r>it1ttost6 lunga, residuanFebbre da p~ppataci o intluenza estiva. do n ç>tevole prostrazio11e di forze e malessere. Ì;à infezione lasci-a. una irnmunità, sulla dur~u1 ~u quest:argomento ricl1iarna o.ppo1tunàn1ent~ la clella quale poco 'è noto. <i tteiizione la· ·n osti·a ·nii:èzione generflle di Sanitù . · D·i stripu.zio·ne g_eog·rdftoa - Difju&·i one in .1·a2>port.o 11ni~itare. In una recente ,cirè~lar:e così essa rias·· blla stagi.01.1,è . _ J.Ja malttttin è diffusa in tutti i sU1)1e le nostre conoscenze : . . , llnesi DJediterran.e i; assai frequente nell'lst11a, nel. ,_~i.iito1na.tologia e d.eoorso. - Il periodo <li inct1la Dalmaz;ia, nellt1 penjsola Balcanica, non è rar;i bazione sernb'r a essere di 5-7 giorni. .La malattia in Yarie parti d'Italia : secondo alcuni . essa non • 'insorge bruscamente, })er lo più ~nza sintomi · rappresenterebbe ~f.\ 11o1~ una forma attenuata delIJrodromi<:i, c;qn vivo sen~~ di rualessere e con raltt malattia tropicn I~ i1c.>Dl (-ol nofue di d e1igue. pido innalzarsi della ~mòeratt1ra (raro il brivid•l Si i5resenta n ello l>ri1l1i1Yera inoltrata e nei mesi iuiziale). I.Ja febbre raggiunge il mio acume nellt:> estivi: fu denomi11ata p.erc1ò febbre estiva, o in1>rillle 24 ore; di solito intor110 a 39° C., talora al'fitl'.enZa estiYtl. Le I>rime _1nanifestazioni cli solito riva a 40°-41° O., si mantiene pressochè costante.: 80110 11iù miti, e . più g~ri, invece, quelle che si ton lieYi remissioni. p(ir · d11e o tre gio1·ni; dopo iiresentano nei mesi più l(·anzati dell'estate. il t<trzo gioril<> (d<>nde ·il uome di «febbre· di tre lilt·ioZogia _ Modo di lptopagaz'ione. _ · È ormai ~l<:p:iorni ») si ha la dèf~rvesc~nza i1er crisi, o più . certato, anche n1ercè prove sperimentali, essere In tlpesso pe.r lisi-; cli rad~ si~ proll1nga pe1; 5-7 giorni. febbre di tre giorni c!lusnta da un . vir1ls nltrabil~. A('.Com1>aguano la eleva~ione termica, artralgie P. il quale vie;ne inoc:l1lato all'uomo icon la puntura dolori muscolari intensi spesso localizzati a llo stèrdi a lcuni insetti: fra questi certamente ha la mastro, nlle spalle. a l ·r a:chide·e regione lombare; cefnsima impprtaiiza. e fqrse esclusiva in Italia, il .. len e dolenzia ai bulbi <>Culari, ~nso di spossatezPllZebotom 'us pappatasi·iJ (pappataci 0 serapica); za. <li rado gravi ,sintomi nervosi. Obbiettivamen.: vur . non poteiidosi escludere che in alcuni paesi te si osse1"\·a congestione delle mucose congiunti'\ra- . , (India. Filippine, Toncliino, ecc.), siano impt1tabi• li. clclla bocca, delle fal1ci e ·del nàso; i bronchi li ,a.Itri ditteri, coine il Oulero_fatigans, e le Stego- • uon 1)arteeipano alla infiammazione catarrale dell~ 1Ji y'ie; onde la febbre di tre ~iorni è chiamata anvie aeree superiori. "Gn sintoma i1n1)ortante (Cache «febbre da l>appatac1 >). La infezione invece non stellani) è rappresentato dalla. frequente esistenza è mai eontagiosa di.rettamente dall'individuo madi u 11 eritema al volto · e ttl collo, che com1)are lato al sano: · fin (lall'inizio, e si accompagna spesso al fe nomeno • Oa~·atte1·fi e ltbit udini cl.eZ pii leùoto1n us. - No11 sa<l~lln out·is nLar11z.orata. che tal\·olta Pllò ee::tendersi rà perciò inutile, specie ai fini élella profilassi; òi nl torace· e nll'addon1e. La inncosa del velo palatin o si presen~'l ricoperta <li piccole ~acchie roton- ' richiamare brevemente le notizie più iIDportanti sulla morfologia e su lln biologia di quesro piccolfl clr·ggia11ti i11eremiche. Frequènti sono i sintomi ~1 cnrico clell'apparato di'gerente: alito fetido, lingua . insetto. I fl eboto1ni so110 diffusi nelle regioni a clima ca 1in1pa uia ta 11lla bn.se, spess'o ' Tornito a ll'inizio del- . do e teru1)erato cli . tutti continenti; in :ipuropa si In 1ual.1ttifl . ritleteI).tesi ·talora a1 ..che · al ·econdo ~ troYano ii1 tutti i paesi bagnati dal Mediterraneo. • U.' l'ZO giorno : qna lche volta diarrea anguinolenta. nelle loc-aliti1 costie re, nelle vallate, nelle pianure È <·o~t<lnte la bradicardia e ql1incli la cli. sociaziobasse e umide. Sono insetti domestici la cui esi11~ frn t~rur>eraturu. e polso. All'~same del sa11gt1e stenza è legata ad alcune abitazioni, di cui ge~era~­ Ri notn sempre notevole le\.1~openia, criterio imn tente infestano il pianterreno e il primo piano, IJiu l)ortante per la diagnosi. r,n malattia è quasi sempre bt>nigna: dopo la d~­ che non i piani superi-Ori . Fanno la loro apparizione. nel nostro climo, verso la metà di maggio, scomf<:"r,·e. cenza cç>mpaiono rapidam~nte i Rinton1i cn-

..CASISTICA E TERAPIA. •

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SEZIONE :PRATICA

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paiono in ottobre; u11 pri1no Iperiodo ~i massima diffusione si ha verso la fine di lt1gÌ.i<>, t1n second(> verso la 'metà di settembre. L'insetto adt1lto hu il corpo lungo 2-2,5 mm., di colorito grigio chiaro à rifles~i argentei,. assai trasp~rente; la testa, inserita ad nngolo: sul torace, porta dt1e occhi grandi, ra vvic:ina ti sul ,·ertice, caratreristici per l'aspetto che conferiscon all'animalett-0 (sguardo diabolico - Howlett); nelle femmine. · dopo cl1e ha11no st1cchiato il sangue, l'addome presenta llll COl<>rito rO$SO Chiaro, che si trasforma col procedere della digestione, in rosso scuro, e piì1 tardi in bruno. Le due ali sono lu11ghe circa quan·...t-0 il corpo : l11ngl1issime (5-G mm.) e fini le zampe, specie le t1lti1ne dL1e paia. Il corpo e l e a li sono rivestiti di una peluria sottile, in gui&'l da far :somigliare i pappataci a una i1iccola farfalla notturnn. , I :flebotomi fuggo110 qualsiasi 111ce un lJO' forte, e non si m11ovono dai loro ripari se non quando i·aouosfel'a è l">erfettamente trap.quilla; ·nelle serate <:a lcle e non Yentilate entra.no nelle stanze, ·specie nelle camere cla letto; all'alba, i11 parte l'itornano nei loro asili, <love le femmine va1mo a deporre le llovà, ricercnndo i lt1ogl1i umidi, oscu1i e ripa rati dal vento (cantine, sotterra11ei, corridoi oi-;curi). in parte si nascondo110 nelle stanze stesse, rlietro i mobili e i quadri, fra i vestiti, e difficilmente vi ~i scoprono, data la loro J)iccolezza e il 1?1·0 colore. L.e femmine sole succhia110 il s:1ngt1e. e, da noi, ·r1ungono !Soltanto la notte; la pt111tura riesce r>iù dolorosa di quella delle comuni zanzare. I-Innno un Tok> assolut<1mente silenzioso. , I.e feminjne depongono le t10Ya in loca litit :peC'iali, che si prest.ano alla vita delle larve e dell~ ninfe. I..e larve, cilindriehe, 111nghe .0,9 - :J mm., viYono nei luoghi umidi, nutrendosi clei cletriti or~nnici in decomposizione, òi 1naterie escre1nentizie. (:'(:C. l..1uogbi ac;Iatti, perc~ò, i:>erchè vi si c:ompia il <'i<.•l& d~ vita delle larve e n·i nfe (ciclo che du1•a complessivamente airca 40 - 60 gior11i), sono (Grassi) : i locali tuni<li, specialment.e so~terra11ei, cloYe si trovi ammassato materiale di èostruzione, 'e • siano accumulati sul suolo,' misti ~t lla terra, legno Yeccl1io, carta, detriti "'regetali, feci di erbiY01'i, lit dove sono muri a secco sgretolati, ferì toie e ridotte di forti abbandona ti; le canne di Yentilazione delle latrine ~ dei pozzi neri, e le })areti di questi. Durante. la stagione si compiono a l · inassimo dt1e o tre generazioni di flebotomi. Non si· sono mai riscontrati, durante i mesi freddi, inse~ti adulti iberrianti. Il virus della febbre di tre gior11i, ~t1i11di. vienfl inoculato dai primi pappataci, nati alla fine della prima vera, i quali, e reditariàmente, · portano in sè · l'infezione contratta dai progenitori nell'anno pre. ' - c-edent.e; s11cce·ssivamentJe dagli ins~tti, che ·hanno succhiato il sangtie di individui malati, nel quale 11 'Virus si trova nelle prime 24 ore dell'infezione; pare che il vin1s, per essere di nuovo inoculabile \_ a )l'uomo, deva soggiornare circa 8 g·iorni n.e l co1·Po del Phlebotomus (Doerr). 0~1ira e profilassi . della i11ifl,.ue11,za esti·va . Non possediamo a lct1D.a curà specifica della f~l>bre cln . pappat.aci: del rest-0, data la natu1~a benig11a delI

l'infezione, non è nece$sario alcun tl.'attamento terapeutico speciale, limitandosi la cura alla somministrazione di rimedi sintomatici. Le nonne .Profilattiche sca..turiscono , da . quanto ft1 detto sulla ,·ita e sulle abitudini del Phlebotomus. Assai difficile riesce premuni'rsi dalle puµtu1·e degli insettì ala ti, che per la loro piccolezza rendo110 . vana anche l'opera · protettiva delle reticelle: · })OCo o nulla ' giovano le pomate e le fumigazioni. Ogni cura deve invece essere- rivolta a. combattere le còndizioni che pel'mettono e .favorisconoI .il eiclo di Yita delle larve e delle ninfe, e ad interdire qualsia. si comunicazjone f.ra i locali, dove tali . condizioni . esistono, e i localti abitabili. Così dovrà scrupolosamente ve rificarsi' ·se· negli edifizi, in ct1i devono accantonarsi· le truppe, vi si~110 dei tratti {li fapbrica tò, specie sotterranei, oscuri, ·con ru.11ri vecchi, sgret<>lati, con il suolo ingombro cli pietre, .matto11i, pietrisco, legname, ecc. E>oYe è possibile si intonacheranno tutti i muri veccl1i, e screpolati. ~i sgombreranno i sotterranei tlal vecchio materiale . accumulatovi, s! rico~rirà il pavimento di ' essi con. cemento;' dove ciò P\lò farsi solo incompletamente, si chiuderà accuratame11te ogni comunicazione tra i lOC'ali sotterra11ei e 'la casa : si applicheranno sjfoni o altri metodi dl perfetta chiusura alle 1atrinf', doppie reti metalliche, a maglie fitti~simf', a lle ca nne di Yentilazione delle latrine e dei. pozzi .neri. Certamente ll;lnga e difficile è questa opera cli risanamento, che richiede scrupolosa esattezza ~ massima pazienza: talvolta impossibile, tanto cbe unico rimedjo è di ri11unz;iare ad a lcuni alloggiamenti:

talvolta. solo ricorrendo all'attendamento dell~ truppe, . i è fatta. rapid<lmente scomparire la forma 1norbosa.

f'.

' Natalltà e mortalità infantile in Germania. · D~t una relazione elaborata ·dal « f1ocai Govern-

n1ent Board » britannic>o, in base ad informazioni ricevute da fonte tedesca ,· ris11lta che la din1inuzionL-' delle nascite in Ger1nania nel trien11io 1915-l:r ' equivale alla perdita <li due milioni cli fanciulli. Nel 1»16, i bambini na<:quero in Germania nelln. 1nist1ra ·del 40 per ce11to i11 meno che nel 1913: n1en• tre. in Ingliilterra la di111inuzione n o11 ft1 ch f' del 10 per cento. I/c\Umento della mortalità i.nfantile è clel 50 per ce11to più elevat<1 che in Inghilter.ra. J..1~a umento anormale della mortalità infantile nei ' è dimostrato dal fatto che primi mesi della gl1erra in Prt1ssia, duran1;.e if terzo trimestre 1914 sali dat l.28 al 143, in Sassonia dàl 140 al 2-12, in Baviera dal 170 al 239 per mille, mentre le statistiche in Inghilterra non mostrano alcun aumento anormale della mortalità infantile nei primi mesi della guerra. I

Maternità straordinaria.

Il Tinies reca che presso Londra ·v ive una si-

gnora Rosina Flutter, 45enne, mog1Ìe ad un sottnffiri~le. la q11ale ha avuto 15 figli. cli cui 10 gemelli. (17) '

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IL POLICLINICO • .

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POSTA DEGLI ABBONATI. (945) Trattairierito clegli ec:.emi croriici dei ba1nbirii. - A1l'abb. n . 8928 :.

Negli eczemi cronici dei bambini 1sorvegliare lo . tato generale, soprattt1tto le funzioni digetive, la. dentizione, .ecc. Per bocca tentare. il lattato di calcio 1secondo le norme indicate daJ F l amini nel i1. 4 bis ·della Se~iòne pratica ·d el PolicLinico, p . 112, anno 1917. ·, Localmente un unguento rinfrescante, p. e. : Fiori di zinco )1a.gistero di bism11to ana g r. cirlique Lanolina gr. quara.nta.. Olio di oliva . t' ll . ana gr. vent1c1nqt1e A cqt1a d is i . .. da applicarsi per frizioni e disteso su liste di · tela fine, fissate con -a cconcia fasciatura . Per rimuovere l ':unguento e le _squame o· le croste ed anche per n1itigare il nrurito ·unzioni \ ' con piccole q11anti tà di : • Acido salicilico gr. m·ezzo ... sciog·li in \ > Olio di ricino q~ ]). uggiu11 gi: Dalsan10 peruviano gr. due, Olio di oliva q. b. p. f. gr. cen to di peso totale. Fare il mi1101· u so . possibile di acqua e di sapone. V. M.oNTESANO.

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L ÉOPOLD LÉV~. · L~s

doses en Thérapeutique thyroidienne. Un op. di pag. 89. - Parigi, A. Malorn·e e Fils edit0Ii, · 1~18.. Prezzo F·r . 2. L'A. è :p.otoriamehte un apo·stol'O dell'endocrinologia tiroidea. N.ella sua .con·cezione l'iper- ·e J'iipotiroidismo valgonq a interpretare quasi tutta l a patologia. i1m ana... :Ne viene ,~e la terrupi·a tiroidea è, p,e r l11i, il tocic a-sana di ùna b1uotn a mietà dei ·malanni che affliggono l a i1ostra specie, dall'obesità <ll. la calvizie, dalla stitichez~a alle nevralgie. Importerebbe unicamente, secondo l'A., di sapet' regol are il dosa·g gio; onde egli ha creduto di .dare alla 111'ce qu esto vo·l umetto, nel quale s·ono contenute non p1o che nozioni di un real·e intE}re$e, praticamente utilizzabili e che dimostrano l'eccazion,a.Ie competenza acqt1istata in questo caimpo dall'A., com1p1etem.za rtc·onosciuta e sà11zionata da vari·e distinzioni (premio l\1ége, prfflnio Barbi·e r). Pur. facendo qua1che tara alle dottrine dell'A.,. il ,suol li·b ro si ra,ccoman.da all'attenzione del m edico, troppo spesso a corto di risorse terapet1ti1c he. R . B. :NI.

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ANNALI D'IGIENE Periodico mensile ,. ro 111111ario del fa.soioolo 5° (31 maggio 1918) .

CENNI BIBLIOGRAFICL (Non !l recen~iscono c'M i libri pervenuti in dono alla Redazione)

11ite,. n ational Cli·nics: Serie 11a, vol. IV n. 3. Filadelfia e 1.. ondea, .J. B. Lippeott Co1npany,

1917. Prezzo dol. 2. Il gTande- n11mero1 di clini.ci eminenti che oggi prestano la loro ope1ra per l'esercito comba ttente, ha fatt o ridurre la copia e la qualità ' d ei cont1ibl1ti conisegnati in qi.1esto vo·l ume, i'l c1uale non si mantiene a nostro avviso all'al' ' tezza di quelli precedenti. Qua.si p1er . intiero esso è destinato a ll a chi• r11rgia ed all'ortopedia; vi piredomti.na la chir11rgia del sistema osseo. Tra gli argomenti cl'altra natura seg11aliamo: una memoria di B . . Tu cker t1i tumori cerebrali: sopra 15 casi operati ])en 13 el)l)ero esito letale, onde il lavoro presenta, i>iù che altro, intere.sse patologico; l1na monog r afia di ~Ieroz (Gi~evra) s1'li tu111ori primitivi del cuore; 11na !l~azione dli teel il LJllclle n.vrebbe gu.a.rito cimique casi di pif'n1ia e tre cl i . etticemia media11te la trasfu~ionE> cl e1 :=;:111gue d 'i11diviclui i111n1unizzati da '111a l)l'ecec.le11te ir1fezione. R. B. (18)

lANNO •

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~:ff1~10RIE ORIGINALI: G. VOLPINO : Il monofagismo,

la pellagra e lo scor-

buto. '

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S)RTI: Contributo a llo · studio della illlmuriitil dei~ polli e dei. colombi di fronte a l cru:bonchio. A. LANFRANOHI e F. T.1ENZ1: Sul pnssagg.io ·del virus rabido dalla madre al feto.

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QUESTIONI DEL GIORNO: . A. SCALA: Pane bianc<?, pane scuro, l)nne integrale, pane misto. REOENSIONI : ~

Tecnica.

JDpidemiologia e profilassi generale. - ~liscellanea.

RIVISTA BIBLIOGRAFICA. RESOCONTI DI ACCADE1\;1IE. • J;EGISLAZIONE ED Aì)1MINISTRAZIONE SANITARIA. ' . NOTIZIE. '

Abbonamento annuo per l 'Italia L. 15, per l'Este· ro Fr. 20; un numero separato L. 2. Ricordiamo ai nostri associa ti che per ottenere l'abbonamento cumulativo agli «-Annali d'Igiene» a • sole L. 10 per l'Italia e a soli Fr. 15 per l'Est.ero, bjsogna rivolgersi~irettamente alla nostra Amm1· oistrazione. alla quale si deve intestare la relativa cartollna-vaglta. Tale prezzo di favore pei nostri signori abbonati resterà i.Qva ria to anche durante il corrente ·1918.

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SEZIONE PRATICA •

NELLA VITA.

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P·R OFEss·10N ALE . •

Cronaca del movimento professionale.

'ttltti gli esami speciali, sianp autorizzati a presentnrsi agli esami di laurea. Tale facilitazione sarà <~ffettuata facenclo fruire ai milita ri di ct1i trattasi, 1.1e i1iden·11,ltà ca1·0-v ive1·i ai 11iedici con d otti. - Riceviamo e l)t1bblichiamo : . dul'ap.te il periodo delle J)rossin1e sessioni di esami, licenze ordinarie e straordina'r ie elle sono previste . Ou. iieaazione del «Policlinico», nel noYero di quelle speciali per esami . \ ' Mi è grato rivolgerle vivissima preghiera sicuro Analogo pi·ovvedimento sarà adottato i:>er i mi. che, co1ue sempre, il Policiinico voglia str~nuamente · Jitari di sanità laureandi in medictnn . che si troe autorevolmel}.te difendere i vitali interessi dei me- . Yano in 7A>na territo1:iale >> . dici c-ondottì, e far éom1)iere t111 atto di doveros<:l Nel prossimo i{umero daremo le ris1)oste ad a lgiustizia. tre interrogazio11i sugli stude11ti di medicina. Come è vur troppo noto, nel decreto i>er l 'a umc11to · de l 30 IJer cento agl'impiegati no11 si è ten11to alcun Pro'{ìlassi del carboricltio . conto dei medici condotti. Si è r>ensato a i maestl'i, · Gli on. Valvassori-Peroni e Sioli-Le:guani ~a.nno si è pensato ai parroci, a tutti, ma non per i meJ•resentato u1ra i11terrogazìone al ministro dell'inte1·dici condotti. · · uo e al ministro d 'agricoltura «sulla urgen,.te ne. Si vociferò dapprima che si sarebbè p1·ovveduto cessità che, di fronte ai ripetuti casi di carbonunch~ pei medici condotti, vi ft1 in seg·uito una circolare clell'on . Pl'esidente dei ~Iinistri, del febbraio chio che s i ,·erificano nella zona irrigua della proYincia di ì\lilano, siano dati imn1ediatamente -0rscorso, in cui si esortava.110 - badi, esortavano - i cti11i alle concerie di pelli, dalle' qt1ali trae origi11e Comuni di concedete ai samta1·ii quant.o si el'a fatto l.t g·r11Yissima infezio'ne, percl1è sfa effettuata una .... ller gli altri: molti, i più coscienti, risposero al do1·jgorosa rlisinfezione e depurazione delle acqu~ priveroso ap1lello, altri ha1mo sdrgnosa1r1,e11,t e zittito. 1ua cl1e vengano in11nesse nei cn nali di irriga7.ione. Da ciò lo spettacolo poco incoraggiante, che in due <:on tutti quei mezzi che l'esperienza e la scienza Con1uni ed a brev~ distanza fra loro, un medico conc:onsigli:i no, quali la costruzione di i.>ozzi ciechi dotto usufruiSQe clel maggiore assegno e l'a lt ro no, i)er la depurazione delle acque od altro, e perchè il meno retribuito. .·ia vietèl to il sorgere di nt10YC concerie laddove ~ È tempo <:he tale stridente squilibrio finisca , che in_vratic.:<1 l'ir1·igHzione )) un provvido decreto venga a colma re tc1 le ingiusta lucuua. . \ . Tutti abbiamo a lti doveri dinnanzi a lla santità della Patl·ia, e nell'ora che volge nessuno 11a il diRISPOSTE A QUESITI• E ADOMANDE. l'itto di alza re llll ·lamento, Siano QllHnto Si voglia enormi j proprii sacrifizii, ma sacrifizii e doveri (7301) Elen,oo dci por<>ri. , - Dott. G. I. dn '.r. siano eguali ller tutti, gli t1mili e 1 deboli non debDura11te l'an110 si possono aggil1ngere n11ove famibono essere a bba ndonati,_ e ciò #per a111ore di giu- glie n-ello elenco <lei l)Overi, segue11do ln procedura stizia e di concordia. all'uo1Jo tracciata cla I l'eg·olan1ento, ina non si-pos~on soltanto lo scrivente, ma molti nltri medici so110 depennn re quelle e;he vi sono <:om1)1·ese, le eon<lotti lu1n110 aspettato silenziosame11te che fosse qtiali h anno a.rqt1istHto llll diritto che ·nor1 I1llò esloro resa gi1u~tizia , ma intanto i gior1'i son lXtSs~ti . Rere distrutto se non per ~ffetto della revisione ane passano (\ i1e~su11 l)l'OVYedimento per loro è ve- 11uale. I/articolo 19 del regolan1e11to mentre, infa tti . nuto; e a dire ~l1e anche 11oi abbiamo i nostri Orprevede e dà norme llel' le aggiunzioni infra l'anno~ cli11i, ·1 nost1·i Sodalizi! no11 parla affatto <li e'"entuali cancella7Joni, e ci?> Spero eh~ il Pulirli n·ico voglin l>rendel'e a cuore la per la evidente sono vietate. . ragione cl1e . esse ' causa giust a. · (7;{02) T rc1tttan1en to econon1 ico d ei tnedioi con:Ringraziando. ~dotti c71ia nzati sotto l e arn1i. - Dott. G . G. da F . Dott. l,. J.1., abbo11ato n. 5483. · - - I d11e mesi di :-:tipe11<.lio e s11ccessivamente la ùifferenza fra l'asse~:11? militare e quello civile si corris110ndono a 1 medico titolare rlella condotta ~he sia cl1ia n1ato sotto le nrmi e non ag·li interini, qua11òo nnc-l1P la loro provvisorietà dul'i da divers<> tempo. Esa1ni di laurea (7303) Au,.n1en t o di st ivenrl io.~ - Dott. A. F. da S. et st·u if eriti di 1riprfi,~in.ti r;1ilitare. - Il Consiglio co1111111ale dovrebbe IJrovverlere di ~ua iniziativa all'aumento di Rtipe11dio al1torizz11te> All 'on . J"'a T.1umia il mi11istro della .Q:uerrn 11a così (laJ D. T1. dèl 10 febbraio ultimo. Non crediamo, risposto: verò; cl1e sia superfluo ava11zare all'n o110 analoga « Il Nlinistero clella . guerra ha preso accordi col istanza. Còmando supl'en10 per facilitare il conseguimento Non è stabilito alc·u11 limi te di tempo entro if della lat1rea in · medicina e chirurgia ni militari quale il Consiglio comt1na1e deve l)rovvedere. L'at1l'Jtudenti df\l sesto an110, ed il C'omandù suddetto mento va concesso solamente st1llo stipendio cheha com11ni<·;-1 to il suo nulla osta percl1è i Jnilitari PPT<'episce per la co11dotta di cui è titola re e non di sanità i;;tudenti del 6° anno, c:l1e l1un110 dato g~à

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. ATTI P ARLAMENTARl.

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su quello della condotta che Ella esercita interilo stesso · anno. Per l'epoca antecedente durante iR nalmente, pe:1'chè la relativa somma non è concessa ql1ale !"Amministrazione comunale non avea crea. Lei come aumento· di stipendio nè ad esso si è dl1to concederla di propria iniziativa, non ·Vi ha aggiunta, ma . bens.ì come compenso pell_ il maggior diritto a pretenderla. Il compenso che Ella ricevè lavoro che sostiene per la su'pplenza del collega, per il servizio che presta nella frazione, attuai' di titolare, non è vero stipendio, tBa <!hiamato sotto le armi. mente priva • l1na .semplice indennità, che :Percepisce pel maggloJ· t7304) Paga1'rie1btO di stipe1icli-i a'l'retrati. - Dott. D . S. da r. E. - In primo luogo J)er èssete pagato · ·1avoro che è ten11to a sostenere per il doppio servizio. Pertanto non va esso aumentato in proporzioc1egli stipe11dii arretrati occorre possedere i, relativi ne, ~osì come è stato acc1·esciuto lo stipendio della mandati. Se Ella i mandati non ha, dev.e ri:volgersi , condotta in cui è titolare. alla G. P. A. i1erchè li emetta di llfficio in luogo e (7808) Aumento di stipe11dio - Sessennio. - Dott. vece del Comune, che ·non adempie àgli obblighi A. D. N. da .B. - La circolare del l\finistero del di legge. Se poi Possiede i mandati, deve presentarli Tesoro del 14 febbraio l1ltimo, h. 2160, cl1iaramente ~tllo esattore per il pagamento con anticipazione s11i clispone che i termini di tempo fissa ti dalle dispofondi che per qualsiasi ragione detiene in cassa, sizioni in vigo1·e per la maturazione degli' aumenti <>d anche con anticipazione . .effetti,,a 'fino alla con- periodici ( sessennii) non ·rimangono interrotti da 1correnza dei i·uoli cl1e deve riscuotere. 111 ,caso di la elevazione degli stiI)endii r€centemente accordainadempienza, richieda il rifiuto in iscritto, indita, e che gli a11menti stessi sono da valutarsi iu oando le ragioni che lo determinarono. A seguito di • base al quindi, i1 ·sessen- · c iò potrà far porre sotto sequestro 'le rendite patri. nuovo stipendio. Per Lei, . Ilio decorre dall'ultimo aumento conseguito precemoniali clel Comune, giusta le risultanze dei relativi ·n1òli. Solo in tal modo potrà realii;zare quanto dentemente all'attuale, ma però ·sarà calcolato soql~ . • Le è legalmente dovuto. Non è possibile sospendere · stipendio che ora percepisce. (7R0!)) Tratta,m ento economico dei n~edici condot I i il pagamento del éontribl1to annuale dovuto - alricll ia.mat'i sotto le a'rhi1 . - Dott. P. C. da I. l'Ordi11e dei sanitarii della proy·incia, nè rifiutarsi I/articolo 1° del ·D . L . del 3'Ì agosto 1915, n. 142f). ~ compiere le prestazioni professionali, cui è tenuto n~ll'ultipio periodo dice: Rimane salva, l'app14.oa. per contratto o per norr1ina in corso. Per ottenere zion.e del pen1tltimo comma dell'articolo 20 del t~­ Poi uno stabile aumento di stipendio in vista della sto U'nico 22 noven~bre ·1908, n. 693. Ora il çomma 1nodestissima retribuzione che ora attu11lmente' ri~ ed articolo predetto rigt1ardano appunto la corri-ceve, deve chiederlo a,lla G. P . ·A., ai sènsi dell'arsponsione di due mesi di stip~ndio intero all'iu1ticolo 26 della legge sanitaria, con domanda motipiegato chiamato sotto le armi in caso d1 gue1'r<1. · ' ra ta, nella quale sai:à fatto rilevare l'impossibilità (7310) Aumento di st-i.peh,~io. - Dott. R. R. da r-· ~ in cui tro,"asi di poter andare a yanti nell'attuale - Contro il rifit1to opposto da codesto Comune di momento, con lo stipendio di sqle lire 107 mensili: deliberare cirça l'aumento di stipendio portato dal (7305) Sostit1tzio11.e del medii.-Oò condotto. - Dott. :p. r_... dél il.O febbraio 1918, Ella PllÒ ricorrere ~ll V. C. A. da C. l\1. - Per rispondere esaurienteD;J.enrl'efetto della provincia. Doctor JUSTITIA . te alla sua domanda occorre che Ella si compiaccia ripeterla. indicando la s11a effettiva . posizione, se, <:io~, di ufficiale del R. Esercito inviato nel Comune · Se·1·vizio 1nedico-ni·i litare. - All'abb. i1. 4682: per sostituire il medico co11dotto chiamato sotto le I.1e _p romozioni degli ufficiali medici effetti,·i. c·cn1 .nrroi o di interino borghese, chia:µia to di inizia tiYn gr ndo cli tenente., sono stazionarie al 80 aprile 1~1fi. -della ammiIÌistrazio11e mt1nicipale. Siccome la riNon è quindi per ora• possibile la sua promozione . .Rposta è diversa a seconda Ella si trovi ne11·una o cla ta la sua minore anzinnità. nell'altr::l qualità, 11on possiamo nulla dirle se priAll'al)b. n . 6112: . u1u non venga chiarito tale estremo di fatto. FaY<>Se Ella si deciderà a<1 entrare nell'Esercito 1.> risca, intanto, rinnovare, più clettaglia tamente 11 nella Croce Rossa, i suoi titoli verranno sot.topo~ti • • quesito. acl \1na competente Commissione i <!ui responsi 0011 l (7306) Aun1e11,to di stipendio. - Dott. G. D. C'. insi11clacabili. È probabile che le ,·errebbe conferito il graqo di maggiore, ma noµ si J)UÒ assicurarlo. <ln L. R. - La circolare del Ministero del Tesoro del 14 febbraio 1918, n. 2160, diretta a tutt~· le AmAl clott. A. R. da S. p. A. : · Dati i 22 anni ,di Ia11rea e di conseguente {'s<~1·­ ministrazioni dello ~tnto e portanté norme pe1· l'apcizio pi·ofessionaie può n spirare alla i1omioo :1 l 1~Iicazioue del D. L. 10 febbraio 1918 circa i provvedimenti a favore di personali va;t·ii, chiararneute grado di capitano. Nulla vieta che l'Arnminist1·azione comunale a~tabilisce cl1e gli al1mentì in detto decreto concessi ''anzi reclamo al ?viinistero. per la rev()('a del ~n~ <l~orrono dal primo del u1ese di febbraio del detto armo e cessano alla fine dell'esercizio IinanziH rio esonero. • • ~uccessivo a quello in cui sarà pubblicata .Ja pace, Al dott. O. C. dn S. V. S.: Trattasi, come i8i è già detto. rli disposizio11e c·h~ · ~ che l'aumento ste so è da considerarsi come ~ti· riguarda i militari di truppa e non gli l1fficiali. i1endio vero e proprio a tutti gli effetti di legge. • All'abb. tl. 4322: . (7307) .4.11 tnen to di ,gf ipetidio - lnclP>tn ifà ca ro-riGli ufficiali di classe antecedente a quella del 187,,eri. - Dott. D. D. V. F. dn P. di B. - I/obbli:?:O non hanno obbligo di sèrvizio. Però qu()lli che lo a i Comuni di corrispondere l'indennità ca ro-Yiveri hnnno assunto a loro domanda si int<:'nde che !l'f'ngli impie~ati comunali fu i1uposto dal D. TJ. dc>l . stano vincolati J)t!r la du1"c1 ta della gt1erra. 2(; lltglio-1~17. n . 1181, a decorl'ere a,111° luglio del,

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7117: .

Nella Croce Rossa prestanQ servizio . anche ufficiali riformati. , . / Occorre distinguere la causa ·che determina la I'il'orma. Al dott. G. G. da M. : Per ora gli ufficiali medici effettivi nominati ca·pitani con anzianità 14 gennaio 1916, non sono an• cora stati promossi; quindi non può esserlo neppur I~ei.

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Non, è esclt1so però che essi possano chiedere al ;Ministero di esser rimessi in congedo, ma ciò si I potrà effettuare solo se l~ cqnsentono le co11tin:enze del servizio. ·A.1 dott. A. B. da C. M. : lilla dovrà, per lo meno, assicurarsi il nulla osta <la- parte del Sindaco. -~ll'Hbb. Il.

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SEZIONE PRATICA

NOMINE, PROMOZIONI ·ED ONORIFICENZE.

Il l)rof. Versari Riccardo, ordinario di anatomia u.iuana a Napoli, è nominato commendatore nell'Ordine ~lauriziano . ,

Il dott. cav. Collo ridi bey, di Alessandria d ·Egit~ to, , è stato insignito della Legion d'onore clal Go-· Yerno francese, in riconoscimento dell'opera efficace e amorevole prestata ·aal nostro connazionnl~ ai fetiti francesi.

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ALBO D'ORO. . MEDICI OHE HANNO DATO FIGLI ALLA PATRIA •

Il dott. LUIGI CIPRIAl'IO, colonnello medico, ha r)erruto, .sul Campo d'aviazion:e di Centocelle, il dilettt>

Oirca l'impiego in zona territoriale degli ufficiali figlio GIUSEPPE, capitano aviatore. P. . avvicendati, lo si fa in genere nel loro corpo d'armata di origine, ma è norma che può subìre ecceIl ' dott . . GERALBERTO B uccOLINI, medico' condott() ~ioni, per ragioni di servizio diverse. in Orvieto, ha perduto il suo unico figlio maschio,. 'Nessu11 t1fficiale, durante la guerra, può chied~re ENRICO, dell'età. di soli anni 19 ~ mesi sette, sòttofli « andar "ene a eusa ». tenente éomandante la . . . sezione bombarde · da. All'abb. n. 342!): trincea, ferito da sco1)pio di granata nella strenua Hlla sar~t C'hialunto alle arn1i con il grado di tedifesa del Monte• P iana in Cadore, il 22 ottobre 1911, • )[)ente. e morto poche ore di poi nell'Ospedale da cam~e però, come ar>pare, Ella ha compiuto 15 anni po 039. Decorato di meclaglia d'argento al ''alore <li esercizio 11roiessionale, J)Otrà far dornnndR di otmilitare. ' R . B. • ~nere il grado di capitano. • Al dott. V. V. da P.: . MEDICINA SOCIALE. Frima che scada la proroga. del suo esonero oc<·Qrre ché le autorità locali interessate faeciano le • La Mostra delle opere di assistenza all'esercito. pratiche opportt1ne onde tal lJroroga sia rinnovata. • Ella personalmente non deve fare nessuna doA Palazzo Chigi, negli stessi .loèali cbe apparmanda. tennero all'Ambasciata d~Aust1:ia, sono ora esposte All'abb. n. 9237: le opere della pietosa· ed illuminata assistenza -che Non spetta a Lei chiedere l'esonero. Tale do1na~­ l'Italia ha attuato per i suoi figli. tl:ii deve esser fatta dall'autorità· civile che può esVi partecipano la Sanità militare, la Croce Ros~rvi interessata. ' sa, la l\iiaril;lu. "'nilitare, la · Sanità l)Ubblica, le diverAl dott. S. A. da C. : se istituzioni di assistenza civile; evidentemente • Per ciò cl1e concel'ne le questioni di competenza la prima vi ha la parte preponderante, sia l)erchè mi,itare non vi è che da rispondere : si trova per necessità di cose in l)iù intimo contatt<> 10 che l'esonero non J)Uò venir chiesto o rifiucol soldato, sia I)erchè, conscia dell'altissima mist:itO dal medico, ma viene concesso a lle autorità sione, ha saputo integra re in un insieme organico i11teressate che ne fanno rilevare la gi11stezza, ed . tutti i pro·v,edimenti e ~e disposizioni peJ.' il l>enesllna volta riconoscit1to giusto• non può esser ritolto sE!re del soldR to e pe;r.' attenuare, nei limiti d-el pos-«ti Zibitum clel medico stesso ; sibile, le terribili conseguenze di quell'atrocità che 2° che durante .un periodo di indispo11ibilità reè la guerra . Lavoro lli Sisifo, fol'se, da \Unti all'i1nst.ano sospese le promozioni. n1ane distruzione; lll}l non l)er qt1esto meno nobileAll'abb. n ! 2873: e necessario per conserYare a lla patria ed all'.uma• · Non esiste u11 termine stabilito per quanto Ella nità tutte le enel'gie t11uane possibili, nel miglior· . cl1iede. f consigli,comunali fanno le domande quangrado · di utilizzazione. · Un i)rimo riparto rigl1arda i se·r vizi profila,ftioi: do il bisogno ·si l)!ese1nta. . · · Tutta la pratica deve poi esser rivolta alla Prei1111liar1ti di bagni, di lavanderie, di · disinfezioni, f~ttura (Commissione provinciale di esonero). l•l bora to11 batteriologici, potabilizza tori per acqua. M. G. . Speciale attenzionè ~ rivolta alla prevenzione delle lesioni da freddo; i)er ' tale scopo l 'abbigliamento del soldato è stato studiato i_n modo da rendere W. B. Avvertiamo che: Jnen'o penosa la ·v ita 11elle regioni dove il freddo è· Non si risponde ad anonimi; più pungente e micidiale : ampie 'pelliccie cnndide, Non si risponde a quesiti che riguardano terzi; ca lzettoni e grandi stivaloni impermeabili, foconi • Non si risponde a quesiti d'indole esclusivamente r>er riscaldamento. · personale; · \ Abbiamo visto, in q-µesto· re1)arto, presso le maNon si risponde privatamente. schere antiasfissianti, ·una lampada con la croce

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JL POLICLINICO

i·ossa e la mulineonica scritta « h.1111pada clella neutralità»; quanto sia risr>ettata la. neutralità da 11arte d,e i nostri i1emici lo sanno i molti f'ortaferiti llCC·isi nel loro pietoso ufficio, gli ospedali b ombar<la ti (ricordate le vittime dell'i11cursione ~11 lVIestre '?), le n a ''i-ospedale silura te.. . · È in que~ta sezione dei servizi profilèlttici che lµ. <:ooperazione co11 la Sanith · civ1le è più intensa e Jiiù efficace, come lo clilnostrano ancl1e gli ottin1i, in1vareggiabili riSl1ltati ottenuti. !\..ncor i>iù Yètstn e complessa, ecl anche più Ruscettjbile di una adatta dimostrazione, è- 1'01·ganizzazion e dei ser,·izi sa11itari propriamente detti, di t'Ui ~i oc:ct11>a in prevalenza, con attività e pe1·spicacia, t1na sezion e t1ella stessa 8at1iu't militare. • • J/attu alè esposizione, bene ideata e messa in <>}Jera con sano criterio di praticità, <:i pone in g t ado di seg't1ir e il ferito, da quando l'u1nc.lllèl barbarie lo alfida a lle nostre mélni dj llle<.liei, fino :1 , quando ritorna acl essere t1na forza nell'economia <lell 'umanità. . . Ne Il' niupio <;ortile del palazzo~ fra i. sacchi .di terra, che proteggono un cammina111e nto da cui si intra ve<}ouo in uno sfo11clo le brt1lle 1no11tagne del (\1 rso, si accede a l posto di meclicazione, che nella~ :-;ua nùd n. semplicità è più E>loq11el'1te cti q11alsiasi forbita descrizione. Qui si compr~ncle in quali con<lizioni :-;;i· S'\'Olge 1'01)era c1ei' medico, presso la lineèl del ft1oco, sotto ripari. che offronò u11a protezione affatto relati\a, quanclo quella barella - che or('.l appare ilit ida. e luccica ~te _.... è intrisa (lel sangue d~l ferito, che vi sta steso dolor•ante. n1~11tre altri è.\ ttendOllO, e fnori infllriclilO gli $p<},l'i laceranti C ;1rriYano n1ngèti·i le ye11efiche ondate dei gas. E si i11te11de q11i l'overa cli sublime sacrificio (lei medici i1ostri, e qnnnto sia n1e1itato il vi,·o elogio che del loro sa11g:u{\ fi'('cldo l1anno fatto i nostri ·n Jleati e, 1ceenteu1e11te. i11 t111a conferenza a J.1011dra, la Sig nora Hellis. cl1e fn 11ella Oroee Rossa inglese presso il 11ostro esercito. .. Acca11to al i>osto di u1eclicazio11e. ros1>edaletto avanzato, con tutti i !:>'ervizi ine1·entj; altrove l·arl't·damento ccl i ti1)i di qt1elle grandi ambula~ze, che raccolo-ono il fiore delle energie chirurgiche. italiao . n(' <Xl 11n11110 dato sì buoni risult;.tti; l e sez1on1 ra:. <liologicl1e montate su automobili. Nf'lle Rale superiori.i la ri11roùuzione i11 plustica di 1111 o~pedale terTitoriale (ql1ello del Quirinale) , 011erci acC't1ruL:1 e perfett<t cli lln snlùnto artista. . . ~41 l 'atti\·iti1 clel n1edico, lé c·11re cl1e l a Sa111ti1 inilita re 11a JH"r il solcla to ferito. 11on ~ arre~tano qui. Allort'.hè yt1esti e~ ce dall 'os11èdale, a .g11ari: gione chirnrgica ot~n11ta, viene in-riato a1 . Yar~ centri per l:t COiltinu aziQne dell'assiste11z<l. I p1c~~11 invnlidi si concentrano negli istittlti :fi~ioterap1c1: q 11i sono eRposti i nec-es ari appè1recc~1i di gi11.n o~ticu inedica e numerose fotografie, d1mo.stra~t~ C'~·ercita7.ioni, cl1e mettono in grado questi fer1t1 ~i riprenòer~ presto le loro o<:ct11>a~i~ni ed {~nche . il loro poRto tra le file. :J\tietodi JJrat1c1 e nuovi d!l. rJed11cnzione · w11<> st.a ti escogitati dal dott. G11ald1. I gr,1fici dimostrano che. con t1n n um:nto i_:iote\.oli~Rimo d<.>!!li individui tratta ti, è ere c1t1~0 ~ p1nporzionc 'ltl(>llo dei tiC!11perati, men:re. e r1m.asto sen. ihilu1ent<.> ro~tante il i1umero dei riforma ti.

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Per glii. an11nalati clel sistema nervoso esistono iruvortanti e numerosi cent1i specialiLzati, sia J)Sichiatrict che neurologici. L'attività di questi è dimostrata da grossi album di fotografie, pubblicazioni scientifi.(:he, riproduzioni in plastica delle lesioni pii1 i1nportanti, risultati stn.tistici, ecc. Si distingue trà gli altri il .c entro di NaPoli, IJer l'interessantè ma, teriale es1)osto. • L'assistenza ai mutila ti JJl'opriamente detti costituisce una · delle sezioni i1iù notevoli dell'esJ)osi~ione . Quivi il mecli<.:o si tl'nsforma in vero artistu! i:idonando tina !isonomia umana· al povero viso de.:: formato: i m·o delli dt protesi òeulo•facciale e stomatojatrica, n e lla loro imr,ressionante evidenza. sono una chiara di1nostrazione dei progressi ottenuti in questo cam110. Nè n1inore. au1mirazione desta la protesi clegli arti, in cui il medico deve associarsi al meccanico, p.er ridonare la funzi<>nalitù lavorativa a un povero n1oncone. Qni le d·i.veT:se officine, che lavorano per èonto dello Stato, l1unno esposto svariati tipi di moclelli adattabili ai diverBi monconi, materiali differenti, nlecca11ismi sempl'ici ed ingegnosi, mani da lavoro di varie fogge, secondo la destina7.Jlone e secondo le case costruttrici, ehe ga r~ggj ar10 in abili tit. Da segnalarsi fra · esse l 'officina di Firenze. con l'arto Paoletti, che l:>eI' la sua 11raticità è stato acquistato dallo Stato, e qt1ella di Dologna, che esPoni? un modello in• gesso del siste1na Vanghetti. In Yerità questa.geniale applicazioll€ c1el chirurgo ·i tallu110 .sarebbe stata mel'itevole di llna più ampia dimostr~1zione, in modo dn farla meg-lio conoscere n~i suoi })articolari. : Ogni mutilato vìene mun,ito gratuitame11te dei necessari apparecchi di protesi, prima pro\-çisori ~ • • • }JOÌ definitivi, e ried11catO· professional1nente In SCUOspeciali, com.e si vede dalle molte fotografie espo-

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ste. In una delle sale stesse della m ostra lavorano con l1na attività notevole e con perizia non c-0mune • i)arecchi mutilati, 1ne11tre in molte nitre sono espoRti oggetti fabbricati dn. mutilati, oggetti cli svariatissime specie, dai cestini i:>er fiori alle lucenti gra11a te da 75, destinate a vendicare le mutilazioni su-· bìte. lTn'altra importante opera compi1Lt<t dalla Sanitit militare è l'assistenza n i h1bercolotjci di guerra, 8pc•cia lmeu te .n umerosi nelle tris~i ca ro:a 1:1-e che l'At1stria ci r estituisce dopo averli struz1at1, affa-. 11tRti, intossicati. Sono note ni nostri lettori le di81)0. izionì prese in i>roposito, che nelli1 M?stru ven: gc111o illt1strate in modo da. ren(1erle evidenti nei lo1·o scopi e nella loro efficacia. Di s1">eciaJe interessf\ rie~cono Jc belle rad]ogrnfie dei i·i1)nrti ~r l'acc:r: taine nto diagnostico e la riproduzione in plastica · del tubercolosario di Porta Fui~ba presso Roma. Accanto !li servizi snnitnri militari, l)I'0~1>ernno lf' Yarie forme di assistenza civile, sin che . i .occupi11~> dei soldati (lavoro ai mutilati, S(:aldaranc10. f~rn.1tura di oggetti di lana, ecc.), delle l oro fa~1gl1~· (t1tqcio notizie, sussidi) o de11·,1nd;;1rue11to. <~e1 ~~vizt civili clnrnnte la guerra (luvoro femm1n1le. e ffiurlli). Anche qt1e~te forme sono qui con,·c-~ient<·­ mente illt1strnte con pt1bblica?1ioni. di<lg:rnn11111, eec.: particola i·u1e11te belli e cli.1nostr,1tivi ci sono sew-


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brati alçuni disegni della Croce Rossa per la proco.rhe tali furono (;lliamati i vroff. : Ii. Bianebi. pagan<la igienica; perchè non si pensa a farne UQ:l (J Bozzolo, sen. A. Carle. S. E. 0 11. l:. Comandini. l!l rga diffusione ancbe a mezzo di cartoline illuE De Reuzi, .sen. G. G. Della Somaglia, F. Dn1-:tustra te? sarebbe una Yera leztone di cose, certo J)it1 te, Pio Foà, (~. Golgi, A. I-'t1stig, E. Marchiafava. feconda di risultati, eh~ tante noiose cònferenze. A. Murri. F. No,ra ro, F. Gatti, G. J,;utrario, se11. Ottimamente è riuscita nel &'Uo complesso questo È. Pini, march. D. Pallavicino. 8egretario generaMostra, alla quale nuoce petò l'ecces,sivo affastella1~: il prof. F. 1Vlariani ùi Genova. • n1~1to, a ct1i si sarebl;>e in parte pott1to ovviare evi~'urono nonlinati vice-pre~ide11ti i professori: tttn<Io le ri1>etute esposizioni degli stessi oggetti da . Il. Albe1toni, V. Ascoli, l\!I. Ascoli, P. Castellino. porte di ei1ti diYersi.. Sarebbe stata desiderabile al. 1 I.• ne,yoto, U. Gabbi, J,;. Giuffrè, 111. LllCatello~ tresl una dis1>osizione più l'azionule degli oggetti \ ' . J>atella, · F. Scht1pfei;, A. Ceci, Garioru, P. Castessi, ì11 modo che il \"isitatore si trovasse certe nalis, G. J,;u1nbroso, r~ . Zoia, G. Zagari. ecc., ciaYolte ·meno disorientato. scuno dei qt1ali è alla Slla Yolta presidente del .re· Piccole os~ervazioni e critiche, le quali non inlativo Comitato locale. / taccano iueuon1nnJente il granc.lt va lore di questa L'organizzazione di q11e8ti ( 1011gressi deve essere· esposizione che è stata così sagaceme11te organizzae~pletata 11el più brevf' te1upo po~sibile, di ..modt> ta dal colo11nello dott. Scafi della. Croce Rossa, e c-11~ 8nbito dOJ)O la cessazione delle oBtilità, essi sache ci auguriamo diYenga l)ermanente. Essa deYe ranno ina llgura ti da .S. A . S. il rrinci1Je di Monaco gi11stamente inorgo~lire ogni italiano, p'e r la lodee ra1)pre ·ente1·an110 u110 <.lei n1ng;giori a'1venimenti Yole attività spiegata nell'assistenza ai 11ostri va:-,c:ie.i1tifìci del dopo-gt1erra . lorosi soldati. Ecl \1ua \era ri velazi-0p.e .è stn ta que• L'Associazione dei professori unive1·sitari sta per i nostri all~n ti, alla .recente co11ferenza di Londra, dove si è riconosciuta la netta su1)erionella Bt1a ultima seduta designa,,u. alla IJresidenzu, rità . dell'Italia in questo cam1Jo. con voto nnanirne, il sen. i>rof. IJuigi lVlungiagall~. Ed a proposito della nostra silenziosa laborioNon a ve11do l)erò la Yotazione ragg1u11to j} numero sità , di' cui qt1esta Mostra è 11na cl1iarn l)I'OYa, ci legn le. s1 dovrit l)l'ocedere ad n.ltrn votazione. piace ricorùa re le 1H1role cl1e Rt1dyard Ki1>ling scriNella stessa 'se<luta il Co11slglio clell'Associazione . veva dor><> una visita alla llOStra fronte: ((Nulla vi votlÌYa un ordine clel gior110 cli alta italirinitil e Ri compie con vanitit di J>Oilll)U Q con a ria di parata. inette\a a disPosizione <lel Gover110 le comvetenzP ]:eco - ognuno sembra Yoler dire - il lnvo1'0 che tec11iche e l'operositi\ dei soci. facciamo. Ecco gli l1on1ini ed ecco i mecca11ismi 1.'ei professori universitari. che adoperi~1no ... Traetene le ' rostre conclusioni >>. <'un Decreto 1uogotene11~ia le 12 lllèlgg·io 1918. <·h(• INDEX. ::::ari'L !)l'esentato nl I,arlamento ver es~ere co11Yt>l'tito in· legg·e. è stata moclificata la ta bPlla (1 <lel Te. to Unico clelle leggi sull'istrnzionP ..·u1,eriore. in glli "a da stabilire fra i posti di v1·ofessore ordina• rio e ql1elli di professore straordinario cli rnaterit' Un grande Congresso di ~' T~lassoterapia ,,. comvlementari delle Rit. Università Ull rap1lorto È nata nello scor~o anno a• Parigi una istituzio11e • numerico corris1)0nclente al 1·ap1)orto tra i po::;ti <.li c.tllo sco1)0 ùi favorire l'espansione delle Stazioni ordip.ario e i posti di st,r;.1ol'di11urio cti materi-e o btermominerali, climatiche e balneari rlelle Nazioni blig-;1 torie. · alleate ed amicl1e. n1ediante Congressi rigt1arda11ti ( -0~ì il i1umero degl~ ortlina ti di n1;1 terie con11)le11 turismo, l'alpi11isu1Q e le staztoni a lpine, l'idrolomentH ri è acci•esciuto dn <l9 n 51 e ql1ello de~li gia, l 'lgiene, la climatologia, la talassotera1)ia e le strètordi11ari riclotto da 27 a 12. ~tazioni termali; Congressi Cl1i sono am1esse relaIn consegu~nza di ~le modificazione si rencleran tive esposizioni. no possibili molte proruozio11i di r11·ofessori straorPer intelligenze i>a ssa te fra tale (Jommissione e.d clinnri 8tabili di materie co1npl~111entnri al gra<lo il Principato cli ~Ionaco, il primo gruppo di questi cli orcli11ario. ·sei Congressi avrà lt1ogo a ~louaco ap1)ena a,·1·à fine la guerrl:l:. Per ciascuno di questi Congressi ed Per l'intesa intellettuale italo-inglese. i11 ciascuno dei IJHesi alleati deve nascere nn Co( 11a SIJe<'iale Missione italinna si r 1'(\Cata in Inn~itato nazionale di organizzazione, completato da g'liilterrn, inYitataYi dal Collegio J{ritan11i<.:.o, all~ Comitati regionali. scopo di ·promuovere i ra1>1){)rti intellettuali tra i Incari<:<l to ùella Ol'g·anizzazio11e della 11artecipadue vaesi. Della mi8sione l1n fatto 1><1rte; i11 rnpprezione itnlia11a a questo C.ongress0 di l\ionaco, ~ senta11za dell 'UniYersitit di_ Nnpoli, l 'on. Leonardo stato scelto il Touring Clttb Italiano, e quale deleBiancl1i. · , gato generale il co111n1. I-'. V. Bettarelli ; come pre-' Per gli 11fficiali mediei destinati in Libia. sidente ùegli (Tffi ei ùj presiélenza · dei Congressi Co11 ree-ente disposizio11e il Nlinistero clelle coJqscientifici il senU:toTe J;. Mangiagalli. Per il Con· 11ie, cl'accordo con .q11ello dell'i11ter110, ha de<:i,·o <: h (• gresso di talassoterapia è stato i1onlinato . presideno·Ii ufficiali medici ùestinùti il recarsi in I~ibia st-te generale il sen. p\·of. Edoardo l\1aragliano. :t1ano t1n corso i)reparatorio clelle <liscipline iute· Furono nominati presidenti onor<:tri le personae. ressanti il serYizio c11i sono cl1iama t'1. litu più in vista per le benemerenze speciali nella Tnle corso sarà t.enuto :.1 Napoli. Ii"in~egnarneu­ lotta contro la tubercolosi e per la creazipne di to della cli11ica oct1listica è a tlìd'tlto al prof. AngeIstitl1ti di benefìce11za e di profilassi nel Regno, e (21) I

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NOTIZIE DIVERSE

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IL POLICLINICO

lucci, della c}inicn deru1osifilopatica, al prof. Stanria.li , per facilitare l'i11teryento ai parroci; per i ziale, e delle altre disci11Iine (igiene coloniale, intermaestri proYvede il proYveditore agli studi, quale nazionale, lingua Riraba) ai rispettivi professori (lel- presidente dell'Unipne I~egnanti, e li autorizza a l'Istituto Orientale di Napoli. • tenere chiuse le scuole in quel determinato giorno. Il metodo si è dimostr ato pratico etl utile. Se Per la l'esistenza interna. fosse esteso a tutta l'Italia , se ne trarrebbero be. Or è qt1àlcl1e tempo si è tenuta a Brescia u na nefizi urgentissimi. adunanza fra il presidente dell'Unione medici, il • presidente dell'Unione insegnanti ed un rappl'esenInfermiere americ.ane eroine. . tante . delle Giunte diocesane autorizzato dal VeSono state proposte per la medaglia ingl~se al va• scovo, per addivenire ad un accordo di massima l)er lore militare due infè11niere americane: Evan-Jane l 'attuazione di una efficace propaganda ·per la resil)armales, perchè, q11ant11nque lanciata a tei'ra e fe-• ~ten.Za interna nella ·provincia. 1·ita dall'esplosione ·d i una boipba durante un raid .Quel Conveg110 è stato fecondo di ri.sultati beneH~reo nemico, diede prova di grande spirito di sa:tici. · <.:l'ificio continuando a prodigare le sue cure, duRiconosciuta la 11etessità d·inte11sificare la prorante· il resto della notte, ai malati ed ai feriti delvagaJ;).da nelle nlaghe i·urali della proVincia, questa la sua sala; e Beatrice Mac-Donald, l:>erchè, essen-. , venne st1ddivisa in numerose zone. Di volta in voldo di servizio come infermiera chirurgica ad una ta si sceglie la zona o ,~e det..essere tenuta una stazione di evacuazion~, Ina.ntenne impavida il suo riunione, la quale vieneJndetta con circolare diraposto d1irante un'ine·n rsione aerea nemica, rimamata a tutti i medici, i parroci ed i maestri della • 11endo accec-a ta da. una scheggia di granata. plaga, di solito in una borgata che. può essere considerata come centrale: · ' Generalmente il ,,sindaco del pnese, richiestone È morto a 82 anni il prof. LÉON REVILLIOD. c·on· lettera, fa gli onori di casa e riceve i conven11 ti già direttore della Clinica medica di Ginevra. ';rra . ' nella sala eonsigliare. i suoi lavori richiamarono l'attenzione quelli sulLe ri11nioni sono sempre discretamente numerose ; 1~antagonismo tra tubercolosi e pneumotorace natu-. ,.i è intervenuto qualche volta il dept1tato della· rerale e tra tubercolosi e febbre t ifoide e sull' « affigione. • nità di predisposizione >> tra tubercolosi e 'difterite. Vi parteci1)ano i tre rap1)resentanti dei paedici, I l sifone R evilliod, destinato ad esercitare un'aspidei rnaestTi e della Giunta diocesana, og~uno dei . razione modica e continua nelle ple11riti purulent€'. q11ali fa il suo discorso di propag·anda ; al medico attesta la sagacia t~cnica del Ya lente clinico. Menè riservata la trattazione della parte tecnica (limizioniamo ancora le sue ricerche s11lla paralisi del tazione d~i consumi). Segue la discussione fra i prefacciale superiore nelle emiplegie d'origine ceresenti : si sentono i desidetii, le proteste, le varie brale, rivelata da ciò che egli chiam~va ·il segM l)roposte che , ove occorre, vengono poi segnalate · rT.ell'oròicolar·e; i suoi lavori sulla _fe 1Jris pallido.~ alle 'competenti Autorità civili e militari. s110-li ascessi di fissazione, sulla. cura dell'asma eso I . Per solito interviene anche un Tenente incari8enziale mediante il siero antidifterico, ecc. suoi. cicato dal ('lomando di Divisione territoriale, il a rticoli sulla fatica (ponos·i ) e st1lle funzioni d'eliquale for11isce schia1)menti in ordine a tutte le minazione sono densj di vedute originali. Si occupi) provvidenze statali che possono riguardare i milicon passione anche di fi losofia della medicina. Non tari o le 101·0 fan1iglie (esoneri, requisizioni, pente1Ùeva di aridare contro le idee ·correnti. B. sioni, sussidi, assistenza agli orfani, ecc., ecc.). • Le rit1nioni vengono sempre tenut.e in giorni fe1

I l fascicolo 60 (1o giugno 1918) della nostra SEZl {)NE MEDICA c0ntiene i seg11enti lavori : Prof. S. RICCA : Il vroblema olPnioo-oliir11rgico lZellc

Il fa scibolo ()o (15 giugno 1918) della nostra SEl~iONE CHIRURGICA contiene i seguenti lavori:

l esio ni da gue)·ra d ei n ervi periferici a tipo paralitico. I'rof. ID. (\\ \'.\ ZZAKI : In. te1J1ia di gas asjissicin,ti e àl can1 pi tattili,, .. 1>rof. T. S1LvJ<~sTn1: A provosi.to del potere urioulit ico d ell e glandole n ,sec rt>z i.orze inter·na. •

Dott. FJ.

1·i11ie·ntal<~ alla cll ·i rurgia r enale.

l'ott.

Roma, t\l18 - 'fl.,> . e.antere oenir4:iil.

(!6)

v. ' <:ALÒ :

Rtud·i o · cli1iico d ell'infezione gassosa

n-clle f e1·ite di •

Indice allabetleo per Dicloram.ina 'r nel trattamento ùelle fePag. 569 rite 'infe'tte . . . . . . · · · . Eczemi cronici dei bambini : trattamento. )) 574 Estrofia della vescica e suo trattamento . )) 564 }_,ebbre da pa11pataci o influenza estiva . )) 572 llerpes zoster dell'eHtremo eefulico con ri. g11n rùo alle sindromi del genicolato, del-. l'a(:nRtieo, del glo o-fnringeo e del vago )) 566

P1RONDINI: A1Jplicazion,e d ella azoturia spe-

vu er·ra .

materie~

I

:Nlalaria : terapia . . . . · · · · · - Pag. 562 ~Iostra delle opere di assistenza dell'E ercito . . . . · · · · · · · · » 577 Pediattia : 90 Congresso i ta.liano . . · · )} 569 indrome recurre~iale atipica da falso aneurisma della carotide : . intervento, 551 guarigione ~ . . . . . . · · · · L POZZI.

ret11 .

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Roma, z3 giugnò I9I8

Anno XXV.

Fase. 20.J.

..

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fondato dai professo1·i :

GUIDO BACCELLI

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FRANCESCO DURANTE

SEZIONE PRATICA

VITTORIO ASCOLI

R EDAT1' 0RE CAPO: PROF.

•- -- -===================================~====================r=====-:::=========

SOMMARIO. L."vorl origina li: G. Moruzzi: La cura ·delle ferite settiche con una. soluzione zuccherina di acido lattico. · - Dlvagazioni': L. Verney: Il giornalismo 1nedico anaJo-sassone. - Sunti e Rass2gne: ~!EDIClNA: H. ·Roger: Le g1icosurie di t>rigine re-

~ Le freno -

Appunti di medfclna pratica: Ca.SJSTIOA E , TERAPIA:

pericarditi adesive. lenta. - Studi sulla. l?si .e. gravi.danza_. z1on1 idrom1nerah. -

nale. - CBI.&URGIA: A. Tbo-ni son: IJ'innesto o trapianto di tessuti. - Servizi sanitari: Progetto di se1nplifìcazione del lavoro ~cnico-burocratic o negli ospedali miii tari, specialn1ente di campagna. - Accademie, Società m edicho, Congressj: R. 4-coademia Medica di Ron1a - R. Accade mia dei fisio critici di Siena.

- Endocardite maligna ad evoluzione digitale. - Medicina sociale: Tuberco. Varia: ~er lo sv~luppo delle nostre staCenni b1 bllograf1cr.

Nella vita professionale: Pangloss: Anafilassi 1norale. -

Atti

parlamentari. - Risposte a quesiti e- a domande. - Condotte e concorsi. - Noti~le cHverse. - Indice alfabetico per materie. . · · I

• •

PROF. F . V ALAGUSSA ~ ,, Libero docente di Clinica Pediatrica nella. R. lJniversità., Me<?co primario nell'Ospedale ~ Bambin Gesu > in Roma ~ <®

Consultazioni ·di clinica e terapia in.fantile COD Speciale riguardo alle malattie

(2a edizione,

.,,.

accuratam~nte

j.nfettiVe

riveduta ed ampliata)

Il Prot. F. Valagu.ssa, partendo dalle osservazioni fatte in un · triennio di primariato nell'Ospedale infantile del Bambtn Gesù, ha sintetizzato, per un grupvo di malattie, la. sua esverienza clinica, spedaliera ~ professionale, offrendo ai medtc1 • delle consultazioni utili nel1l ' intri~ata esvlicazione dell'eserejzio dell'e!;.0.me e della cura dei bambini. In queste prime consultazioni sono svolti 1 capitoli sulle malattie infettive ed in essi è in special m-0do cu.r ata l'espo sizione dei metodi cli ricer.ca più moderna ed. i mez.zi che le nuove conquiste della. terapia permettono di praticare. Un lungo capitolo è consacrato alle malattie gastro-intestinali della prima i.nfanzia che, come è noto, sono le ptù CO· rnunt a riscontrarsi nella pratica e quelle che sono ca.usa della maggiore mortalità dei bambini. In questo capitolo si iro· vano esposti in maniera critica 1 concetti dt patologia e cii terapia più nuovi e più utili, sia per la profilassi che p8l" la ·nra diretta delle g.a.stroenteropatie infantili. . · · . Altri capitoli isolati. r11erentesi a S'\tariate f~rme morbose e a.d osservazioni anatomopatologiche, comvletano questo volume che ha un 'impronta del tutto individuale e che rispécchia l'osservatore che offre 1ai colleghi quanto ha votuto rttrarre dall'esverie:"lza cli oltre tre lustri in fatto di malattie infantili.

Elegante volume in 16° di pag. XII-398, nitidamente stampato, con 23 figure intercalate nel tèsto, L. 5. Agli abbonati al «POLICLINICO» spedisce per sole L. 3. 7$ (franco di ~o e raccomandato).

si

.

'

E vietata la riprodU?tione cU lavori pubbUoati nel POUCLINIOO o ia pubblicaZtione dli sunti cU eaBi Benza citarne la fonte.

•lrlHI di ,roprletà rlsena&I. -

LAVO·R I ORIG.I NALI. '

22° CORPO o'ARì.\iATA - OSP:l!:DALETTO 138. Dirett. di Sanità, -colonn. cav. VITTORIO ABELLI.

La cura delle ferite settiche eoB una soluzione zuccherina di acido lattico per il capita.110 medico GIOVANNI MORUZZI, direttoJ:e dell 0sp,eida.letto 138 ed il tenente medico BARTOLOlVIO' GHEZA, direttore del Repa.rto Chirurgico. 1

·Per co!lsiglio ed aiuto del Direttore di Sanità del 22° Corpo d,Armata, colonnello cav. Vittori-0 Abelli, abbiamo sperimentato nelle f.erite setti·che una soluzione di 15 gr. di acido lattico e di 250 gi·. di zucchero s11 10Q0 gr. di acqua.

P er la compos1z1one d ella colùzione suddetta ci siarno basati sul r isulato di ricerche in corso di pubblicazione d.el capitanQ me,dico Giovanni Moruzzi. I casi tr.a ttati furono 20 di cui dt1e di gangrena gazosa e 18 flemmoni. Credian10: oppor~ tuno di dare un,idea general e s11l trattamento e sul decorso .delle ferite d11rante la cura, per passare poi alla descrizione tl ettagliata dei p ochi casi che a noi sembrano pii1 degni di interesse . Questo liquido di semplice costit uzion e è, c.ome il siero peptone fermentat o (1) cli c11j è 11na (1) La neo-batteriotera1.Jia lattica nelle f.e rite

di guerra. (Relazione del rolonnello medico P. Giani, a l Congresso cli Chirurgia di Bologna, ma.rzo 19.17). •

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(1)

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1L POLlCLIKICC> •

ùeri ,·azio11e, l1no .dei t a11ti n1ezzi di cui ùisi:>one

J?Osto ·di medicazione solo verso le 18 potè essere tra.~p ortat<? ad u.n osp~daletto da campo, dal il cl1irurgo e n on può conseguentemente sostituire gli altri i1oti a vendo "ltna indic azione spe- quale il mattino successivo ·v enne trasferito ad altro ospedaletto, ove subì medicazione accuraciale ·che, a parere nostro, è data dalla setticità ta della ferita, dalla quale vennero estratti dei e dal torpore d_ella .f erita. brandelli d'indumenti ~ il giorno 12 se1'a viene • accolto in ques to ospedaletto - ·p er il numero Con1e sopra aocennammo furono d·a noi curati 20 indiv.id11i affetti da forrn.e settich e, tt1tte clei feriti a creolti contemporaneamente, avendosi do,ru to nledicare ii più gravi, si ri.manda la me(legli arti con prevalenza all' avambraccio. clicazione del Padulo alla mattina del 13. L'am1 Sull.a diagnosi non era possibile aicun dub- mal~to si .Presenta in condizioni g.enerali piutbio, }Jastando •p er diagnosticare tali forme IDQr- t?sto sca~enti , polso freql1ente, pi1ccolo (105), I lingua arida e rossa, null.a si riscontra. di notebose a chi ha una· certa pratica, i sintomi cllvole a ll'esame degli organi interni, tutta l a nici quando non ne è possibile l'a.ccertamento gamba - destra e ii piede sono llnifor memente • batteriologico. t um efatti, la cute è ll1cid a, di c.o lorito bruna> Sebbene alcruni fossero stati inviati al nostro stro, ,c on alct1ne ·Chiazze echimotich.e, alla palOspedaletto già incisi nel focolaio .di i.nfezion€, . pazione s i avverte erepit1o intramuscolare, e si provoca 'f uqriuscita di bolle gazose commiste tuttavia avev.ano tutti febbre alta, dolori ed un a pus fetido dalla ferit a che. è sit uata cir ca al certo grado cli intossicazione . generaJe. ' terzo medio ·della g.amba., alla regione anteroesterna, quasi a ridosso della tibia, -ed è lunga Si tenn e in tutti i casi il segl1ente tl'attam ento : toilette scrupolosa d€1l'arto, ampie e circa .dieci centimetri con Il)argini .nec1·otici . Comprimendo i b or1di della ferita il crep'itìo è .numel'òse i-n cisioni profonde fino . al piano mu- più manifesto, la secrezione, fie ttda, gazosa, è . scolare ed oltre questo secondo il bisogn-0 ed più , abbondante, il paziente ha febbre (39.2) . Si fa diag'T\OSi di gangrena gazo-sa, i segni oltrepass~ nti in est.ensione la regione infiamcirca il terio medio ~ata, asportazione la •p iù 1 completa possibile della quale raggiungono . della coscia. · · dei t essuti degenerati sin a quasi ' cruentare la Ad i\. sveglio (chè Iè gravi condizioni controferita, apbondante lavàggi0 ·con acqua sterile, indicavan o la narcosi) si pr.ati<.!an o due ampie indi lavaggio, leggera zaffatura éd impacco .ab- in.cisioni, interessanti cute-cellulare s.otto'Cutaneo e fascia muscolare, l'l1na s11lla faccia anbonda nte con la predetta soluzione. La medioozione viene ripetuta 2 ' ' olte ·al gior- tero-estèrna .della gamba, l'.altr.a sulla facci a antero-interna, e che .si estendon·o. dall'inter-· • • n o, l'impac.co mantenuto a perm'ane.nza. linea epifisaria superiore al piede; i muscoli, In 11essun icaso si ebbero a lamentare incon- assai tesi, di colorito pallido anemico crepita11venienti, in tl1tti o quasi t11tti invece abbassa- ti alla pressione, vengono divaricati' l'uno dall'altro, il pus misto a bolle gazose ·d'òdore camento repentino -della ~ebb re che scompariva ratteristico .' scola abbondante anche dagli inquasi ·completamentet· in quarta o quinta gior .. terstizi muscolari; circa .al III medio della tibia n at a, arresto '1.ei fatti infiammatori, scomparsa. che è scheggiata nella cavità midollare, qua si dei dolori e,. ciò ch e fu veramente soprendente avvolta in brandelli d'indumenti, si rinviene una scheggia metallica rotondeggiante, a bordi la l)ronta reazione. dei tessuti, sì .ch_è dopo · la taglienti, del volume ·d i una nocciola. Si prati ca terza e quarta giornata anch e I.e ferite più sup- scrupolosa toilette .delle · ferite con acq11a sterip11ranti o p\ù · 1)utri.de 1 '.)resentavario già fondo le, indi si lava abbondantemente con soluzione e inargini rosseggianti e celermente si .copri- di acido lattico, s i -d rena. tra i muscoli con gar• vano di granulazioni attivissime e vorremmo ze imb evute della stessa soll1zione, ch e vien e usata. anche come impacco. dire di u1ia vivacità tale da sup eJ·a ~·e qualsiasi Si praticano iniezioni d'o.l io . •canforato. ... 1 processo di quarigione p er prima. Al mattino del 14, le condizioni generali sono Caratte.ristico il ·colore· ross~ vivo di tali gr·a- per nulla migliorate, la febbre è molto alta, il polso piccolo, l'arto è molto tumefatto, i m1111ulazioni che hanno ben poca tendenza a sor• scoli tesi da gaz, asfitici, tendono a l1scire ' passare i margini ed .il li vel1o della ferita p er dalle ferite, alla coscia l' infiltrazione gazosa l1a cui solo di r ado si dovette 1p1·ocedèr e alla çaut-e- progredito in a lto; si pratica una terza aro• • • .pia incisione s ulla fruccia post~ri~re de.Ila gamrizzaz1one. P er metodo, in ql1arta o quinta gio>)nata, al- ba si 1distaiccan o ancor meglio 1 fasci muscola;i·, si praticano d11e ampie incisioni stri la~i lor cl1è la ferita è detersa, si sospende\la medi- della coscia dal ginocchio e che sorpassano il cazione con la suddetta soluzione, sostitu endovi terzo m edio. Si lava, si clrena e si ripete l'impn>C('O con so·u r1 'un i ca polverizzazione gior~aliera con lattoluzione lattica. sio in polv eri' cl1e venn.e da noi trovato 11n otIl giorno dopo (15) ~i ~vv e~te leggero ';1igli ~­ tin10 complen1ento di cura. ramento generale e locale, e il fetore e.ai attenVeniamo ora a lla descrizione clinica dei due stico qi1asi scomparso, però la febbr~ e ar1cor~ alta (39°). Si ripete anche nei giorni succ·ess1: casi di gangrena gazosa. vi la stessa m edicazione e il giorno 16 l'odo1 e e C~ASO I. old ato P... C.. ., batteria bombar- completamente scomparso, la tPmperatt1rn raggiunge un nlassimo di 38,2. . ùit ri, fel'ito il 10 ad ore 11 st1l Zebio, da schegDopo otto giorni , i fatti infian1mato1·1 son o ~ i n di g ra11atn alla gamb a destra. :Vledicato al • 1

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(A~NO

XX\T, FASC. 25]

SEZIONE PRATICA

• . con1pletamente arrootati, i muscoli acquistano aspetto quasi normale, l'arto è diminuito cli volume e va acquistando colorito normale; si sospende la ·~dicazione umida e si medi.ca con polrvere idi lattosio. Il miglioramento ·procede assai celeramente si che il 25 febbraio le ferite sono bene g·ranuleggianti, lé condizioni generali del paziente ottime, sì che può ·essere dichiarato del tutto fuori pericolo.

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Quantunqu·e per 1 la mancanza di mezzi noi non abbiamo potuto f.a re l'esame batteriologie• del pus della ferita, pure poniamo con certezza la diagnosi 'di gangrena gazosa, perchè ·dato il qua;òro •c linico dei dt1e casi (odote di putrefazione, bolle gaz.ose, muscoli rigonfi e pallidi, nessuna o ben sc~rsa fuoriuscita di sangue negli interyenti' .anche radica}i, stato generale grave), non vediamo quale altra diagnosi sia p ossibile. • 1'escrivere:µlo ora in breve tre casi di flemmoiii 'che più degli aitri sembrano degni di importanza: •

II. - Sol-dato F ... F ... del genio, compagna zaippatori. Entra in questo Ospedaletto il giorno 12 g·itigno. Proviene da altro Ospedaletto da campo. F·erito il giorno 10 sullo Zebio, alle ore 19, da scheggia di granata al braccio sinistro, ·Soccorso al posto ·di medicazio.n e, pqi passato all'Ospedaletto da campo. e • L'individuo <li costituzione pi11ttosto gracile, assai denutii.to, faccia ca.daverica, occh"i infossati, ha febbre alta (39,2), lingua·" patinosa, arida, polso quasi filiforme (120). CASO Sold.ato M ... . D... del ... .. fanteria, Presenta al braccio sinistro, u11'ampia feri- ·entra in questo Ospedale proveniente da altro ta lacero-strappata, cl1e ·dal III inferio.re del Ospedaletto il giorno 6 luglio, ferito sul Monte braccio, raggiunge l'articolazione sca.polo-ome- Zebio, il giorno quattro, da bomba a mano. Ha rale, l'omero è frantumato in tutta la .sua. dia.: febbre (39.ti), polso· (130). Si lagna di dolori aicufisi, il braccio è in toto molto tumefatte>, echi- tissi1ni all 1 avambraocio. destro; dopo ·dU·e ore del mot'ico, crepitante· alla palpazione, la ferita ha ricovero si passa alla medicazione. Presenta colore verde-scuro, è coperta di brandelli ne- al 3° inferiore ·dell'avambraiccio destro, t1na fe:.. crotici e da un'abbondante se,c rezione fetidisrita trasfossa, con foro d'e.nttata alla regione sima, ·dagli interstizi ml1sc0Iari e da sotto cute dorsale e foro d~uscita alla regione· palmare del secrezione gazosa caratteristica, la spalla sini- 3<> inferiore dell'.avambraccio, frattura . complistra, la regione scapolare e dorsale fino oltre la cata e comminutiva del r adio. e dell ,ulna in corlinea mediana, tt1mefatte, succolente di colorisponà1enza della ferita. I tessuti all'into~no rito nerastro, con chiazze gangrenose. , delle ·ferite sono molto infiltrati, arrossati con La ferita girando all'interno dell'arti·colazione qualche chiazza verdastra>. Alla pressione si ha scapolo-on1erale, termina a fond o cieco in cor- leggero crepitio, fuo1"'iuscjÌa di pus abbondante, rispond·enza del margine esterno della scapola; f·eti.do commisto a bolle gazose. Tutto l,avamtra le fiPre del deltoicle e ·del sottospinoso. Do- brac.clo finCB al gomito è molto aumentato di po abbondante lavatura con acqua sterile, . si . vo~ume (quasi il doppfo del normale), la cute , sbl'iglia la ferita oltre l'acromio, -e con un3: pin- di colorito rosso-brunastro, tesa) di aspetto lu. za da presa viene estratta una vol11mmosa cido una zona molto arrossata, raggit1nge cjr' . scheggia di gl'anata (del peso di 200 gr. circa) 1 ca il 3° medio del braccio. • quasi .avvolta in brand.elli d'indumenti, e quasi Sotto anestesia eterea si fa t1n'accurata taia.ddossata al margine estern.o della scapola; si prati.ca quivi una vasta contr~-apert~ra, e ~a lette nel focolaio di frattura, asportando framquesta si svuota una sacca, ·di pus d1 colorito mènti ossei e pioceli brandelli d 'indumenti. Si pratica poi, lungo la regione dorsal~ ·del~' a~a~~ , verdastro molto· aereato, di odore fetidissimo, ricco di ~enci necrotici; si a sportano scliegge braccio che è la più tumefatta, un ampia inciossee dell'omero e ~randelli d'indumenti infiJ- sione che dal focolaio di frattura, raggil1nge il gomito e si esit ende .in P.rofon~ità al tess?to ~u­ trati nei monconi di frattura. Si pratica ab·b ondante lavatura con soluzione scolare. S'i ha eliminazione di pus assai fet1di0·, lattica, zaffatura .e. impa.cc~i ~ella. stes~a solu- commisto a poche bolle gazose, eliminazioni di abbondanti cenci necrotici; si pratica abbonzione ipodermocl1s1 e .i'n1ezion1 ecc1tant1. . Il giorno .dopo le condizioni . generali d.el pa- dante lavatura ·con acqua sterile. indi lavaggio, zie11te, sono sempre allarmant1 , la secrez1one .è zaff.am·ento e• impacco .c on sol11zione lattica sempre abbondante, l'odore le~ger~e_nte. modi: zuccherina. -Il giorno dopo, la temperat11ra è discesa a fiicato , l'infiltrazione gazooa s1 . e drmmuita, . 38 5 · le condizioni generali sono leggermente ripete la medicazione del giorno pnma. , Per parec~hi giorni le condizioni gener~ali &i mfgÌiorate; · 1'.a rto m·eno tumefatto,. la ferita mantengono allarmanti; localmente, sebbene. la poco supp11rante. Si ripete la medicatura sosecrezione si mantenga abbondante, scomparve lita anche alla sera e nei giorni seguenti. In dopo circa unà settimana, ~asi d~l tutto l'oquinta giornata ' la febbre · è · comp· etam~nte dore ·car.atteristico, la tumefazione circostante e scorr1pp.rsa; l'arto è .dett1m~fatto, la seçrez10.ne la secrezione gazos·a , i tessuti acquistarono ~r.a~ limitata solo al focolaio d1 frattura. La fenta <latamente colorito quasi roooo, e dopo dieci operatoria ar·rossata~ ·COl!lin.cia a. granl1leggiare, giorni (23) essendo la ~erit~ bene granu.leg- si sostit11iscei la medicazione trmida -con p olvere giante, si s·ospese la medicazione con .sol1izio'!le di lattosio. In dodi·cesim a gior:nata, P.er Jt.B?eslattica sostituendola con la p-.Ivere di lattosio. sità di letti, si sgombra s1~ V1·cenza in _o ttime condizioni o·enerali, con ferita bene detersa, ab'Il 27 le condizioni generali sono migliorate, la f-ebbre è .scomparsa, e la ferita gran11leggia bon.da11tem~nte gl'anuleggiante, l'arto di colorito f! vol11'me normali. ra:pidamente. , !8) • CASO

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IL POLICLINICO • •

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II. - Il capo1·ale c... G... , del ..... fante- ' ria, entra in Ospedale il giorno 25 luglio proveniente da altro Ospedaletto. Riferisce che cir, ca cinque giorni prima, senza alcuna causa Il giornalismo medico anglo-sassone. palese, avverti dolore, indi tumefazione, che dalla regione radio-carpica sinistra si estese Per lunghi anni abbiamo quasi ignorato le pulta tutto il gomito. · blicazioni mediche ingleSi e norcl-americane, un ~,· Condizioni generali scade.nti, colorito pallido, p~r negligenza, un po' perchè soprciffn tti ùall'inoc·chi molto infossati, temperatura 39, 3, polso ,~adente produzione t'et1tonica; ma da qualche tem125. Tutto l'avambraccio sinistro è notevolmente tumefatto, specie alla regionre dorsale del po siamo venuti ricredendoei e ormai abbiamo :finito per riconoscere C'he nel campo della medicina •3° medio, ove l a cute è m olto arrossata, tesa~ • i popoli anglo-sassoni 11anno raggi antQ una I>~i..-dolente; si ha senso di ftuttt1azione n1olto prosibne, . se non. dominante, certo motto elevata. f onda, che si estende .fin quasi alla regione dorEssa si rispecchia nella stampa n1edica periosale del ·corpo. Si prati.ca, sul!>ito un'ampia incisione alla r egione. dorsale dell'avambraccio, dica. Su di questa ci proponiamo <.li raccoglier~ estesa dal gomito a l 30 inferiore dell'avam- alcune impressioni; assolveremo ·cosi un compito braccio e raggiungente in ·p rofondità il piano gradito, quello di contribuire ull'i11tesa intellet- • muscolare1 e si ·dissecca110 il più possibile anche t uale con i :Povoli generosi e inY1tti che oggi comi muscoli, ·essendò anche questi ·i1Ifiltrati; si ha battono al nòstro .fianco. abbondante eliminazione di vus, specie dalle Considereremo insieme l'Inghilterra e gli S t~i ti guaine muscolari. Tutto il conn ettivo sottocutaneo er a trasformato in un.a poltiglia -cremo- Uniti ; etnograficamente (Juesti ultimi risultane sa, purulenta che viene completamente aspor- dalla fusione di mQlte razze, ma vi prevale quell• anglo--sassone, che ha assorbito le nltre e ne h• • tata con abbondante lavaggio di acqua sterile; si pratica la solita medic azione con soluzione pla.sma to la psiche. lattica-zuccherina che viene ripetuta anche nei Faremo astrazione dagli altri Paesi abitati dn giorni .seguenti. In sest a giornata il paziente anglo-sassoni, ove il giornalismo medico non ba • è completamente apirettico, l'arto è dètumeassunto llDO sviluppo tale da i1l1porsi all'atte• fatto, la ferita beJte detersa cominci.a a granu- zione. leggiare; si inizia la medicazione asciutta con ' lattosio. La ferita andò celeramente l'imarginandosi. * ** , Periodici d'indole generale. - Le ca ratterieitiIl soldato -M ... A ... si presenta in questo os-ped ale ]l giorno 21 luglio, prove·11iente da al- che essenziali del giornalismo medico nell'Inghiltro os·p edaletto. Sembra che cirrca· à gìorni pri- terra e negli Stati Uniti emergono dai I>erlotli('li ma gli sia prodotta escoriazione al 3° inferiore . d'indole generale, quelli che si Tivolgono alla gra• della gamba destr~, Tegione posteriore. P.er massa <lei pratici : li diremmo giornali omnibn~. mancanza di cure andò localizzandosi un fatto sul tipo del Policlinico, sezionè pratica, della Ri,forinfiamm·atorio alla gamba, la quale è no,tevol- '11ia M .eclica o della G azzotta degli Ospellali. men te tum~fatta, di volume molto superiore · Nell!Inghil'terra due giornali . d~l g-enere de~•-' · a l normale, dolente ai movimenti attivi e pas. gono il campo, il Lancet e il B ritis7i .Me.dioal J ott,·sivi; la tumefazione si estende dal piede fino nal. Negli Stati Uniti ve ne sono altri due molt.. al 3° inferiore della ·Coscia. Nella regione postero esterna, la tumefazione è· m olto più ac- diffusi e quotati, il Journal of the Arnerican Melff~ cai Associatio~ (questo titolone suole ·abbrevial't!i ce11tuata e con la palpazione si avverte una in « J ournal A. M. A. )) ) e il lf edi cal .Recora. ·profonda zona leggermente fluttuante. Accanto ai quattro nota ti però ne :fioriscono ~l­ Condizioni del paziente son o çliscrete, temperatt1ra 39,4, p<Dlso 120; si pratica nella regione <.:l1ni altri. postero-esterna della gamba un'ampia in.ciIl BrLt isJb è organo ufficiale dell'Associazione sione che dal 3° infierior.e raggiunge il 3° su- Medicà · Britannica, cui sono ·iscritti quasi tutti periore della gamba, mettendo bene allo sco- i medici esercenti dell'Ingl1ilterra e delle Coloni~. perto il piano muscolarè. La fuoriuscita di pus in numero di oltre 20,000. Il Journ.al A. M . A. non è molto abb ondante, trattandosi più · di un (come lo dice il nome) è organo lifficiale dell'~­ proces~o acuto d'infiltrazione p urulenta intramuscolare; si pratica la solita medicazione di sociazione Medica Americana, la quale abbraccia. un numero straordinariamente eie·v ato di medid, solu..zione lattica-zu.ccherina. In terza giornata la febbre è scomparsa, la circa 60,000. Queste condizioni mettono i due pel'iodici in una ferita quasi detersa; si continua la medicazione con polvere di lattosio ed an.che in questo l)OSizione privilegiata rispetto ai loro confratelli. caso si ha un processo di riparazione r apidis- Il J ournal A. M. A. ha B<.'lputo ,. .alersene ed è riusimo. scito a primeggiare tra i giornali di mediCASO

DIVAGAZIONI.

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I

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Da ll'insieme d ei casi trattati abbiamo acquistato la convi~ione .che la nostra soluzio11e zuccherina di acido-lattico per il rapido arresto del processo infiammatorio e della febbre e per il pronto ed attivo processo di riparazione dei tessuti che conduce a rapidissima gl1arigione sia indicat.R nelle ferite settiche a reazione torpida.

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cina p;r atica, non solo negli Stati Uniti, ma i~ tutti i paesi : a nostro avviso non ve ne sono altri d'i ~o ·ì bene redatti. Invece il B ritish la cede, sott<l alcuni riguardi, al suo rivale, il Lancet, che dtt c:irca un secolo si mantiene la '1ivista mecllca pin reputata e, più autorevole dell'Inghilterra . Tutt'e quattro i periodici dei q11nl i an<Unnlft oe;C'upandoci si pubblicano settimanalmente, in f:\. cic:oli di for1nn tn ~rancle e di mole i1iutto::;to (·ou-


SEZIONE PRATICA I • I

~idel'evole (ancbe a. prescindere dalle moltR pa~·ine di ·,r éolatne), su doppia colonna, in carta. buollissima (il La'n oet e il British fanno un'edizione

11peciale per l'estero, in carta resistente ma sottile, _allo 'scopo di ridl1rre le spese . postali; ,in Italia non oonosciamo che questa ediiione economica). Per il testo adoperàno largamente i caratteri mi1111ti, cosi che.. iiescono a far posto a moltissimo 1nateriale. Solo da una dozzina d'anni il .Briti.sli ha migliorato la carta e ingrandito il formato. I11 questi •ltlmi tempi i due giorna.li inglesi hanno comin4iiiato a risentire le conseguenze della g-q.erra : han110 ridotto sensibiln1ente il nr:n.ero delle pagine. • -X·

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I contributi originali. - X on è ·facile cogliere .e r~ndere. le tendenze e -le caratteristiche della produzione originale consegnata in queste quattro riviste, le quali hanno molta parte nel mantenere in efficienza la professione medica dei paesi unglo• ·sassoni. , Per solito i numeri delle due riviste ingleSi si aprono con leotures o adresse.s, che ne costitui~no Ja parte più genera lmente apprezzata da.i pratici. · , Si tratta di conferenze te11ute in seno a società o accademie (vengono retribuite ql~asi sempre con il reddito di cospic11i legati), ovvero di lezioni per corsi di perfezionamento. Differiscono ·dalle nostre lezioni cliniche in quanto concernono argomenti d'i11dole generale, anche se talvolta sono illustrate da bTevi casistiche o dalla presentazione di qualche !)aziente. Sotto molti riguardi assumono il posto delle nostre cosidette e riviste sintetiche»; ma mentre queste. t1ltime sono quasi Sempre esercitazioni la boriose di giovani medici, pocG> noti e poèo sict1ri di sè, le conferenze inglesi sono tutte dovute a personalità spiccate, che hanno raggiunto i fastigi della professione o della scienza e che dominano gli n.rg·omenti presi in ésame, per essersene <>ccupati err.-profe8so : qt1indi assurgono . a tutt'altro valor,. In conformità allo spirito inglese, gli oratori affrontano di preferenza l)l'Oblemi cl 'interesse pratico; vi trasfondono tutta Ja ' loro esperien7.a ed il loro acume critico., vaglian(lo co11 sicura •competenza il b11ono ed il nuo,~o dall'ingombran~ e dal sorpassato: compiono cosi or>era pl'eziosa di vol~arizzazione tra i colleghi. ~ei due periodici americani il posto delle confe• l'enze è preso da relazioni e com11nicazioni tenute in seno ai ntu:nerqsi cong·ressi ed alle infinite so-· cìetà mediche degli Stati lTniti: i redattori le scel~0110 con discernimento, assegnando la preferenza a quelle che ris11ondono di più a i bisogni della pratica. e l~ offron,o integl'almente u.i lettori. Quasi tutte contengono una revisione accurata .degli argomen~i dei quali si occupano: quindi flnieJCono per ricondursi anch'esse alle nostre riviste · sintetiche. Poche - quelle di carattere scientifico -- espongono concisamente i soli dati nuovi e li _,rt>edano di commenti sobril. Il Journal A. M. A. il. aeguire, ad ogni relazione o com11nicazione, le ~

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• diacusisoni sollevate, le quali lumeggiano i vari lati del problema: ne deriva una «messa a. toco » I'recisa e spesso completa. Oltre alle conferenze ed a qualcP.e studio scientifico, nei due periodici inglesi si trova moltissima casistica., pregevole ma un po' arida : tutte le volte eh~ 1:1Il med~co. inglese s'imbatte in qualche malato che egli giudica interessante, ne raccoglie la storia e la affida al suo giornale preferito, per lo pi11 il Lanoet o il Brif.lish. I medici americani invece agitano volentieri le questioni d'indole generale : nuove concezioni ezio• logiche, patogenetiche e terapeutiche, ripercussioni sociali della medicina·, rapporti della medicina con · · la biologia pura, ecc., ecc. EJvidentemente questì • temi esercitano una forte seduzione sullo spirito 11a11.kee, a torto ritenuto troppo com1nercialista; • non solo, ma genera !mente vengono trattati con penetrazioné, limpidezza e originalità. Ricordiamo. , a titolo di esemplificazione, una serie di magnifici articoli cli Ma,·eril\: nel Medicai Record sugli « errori della natura». · Una rubri·c a a parte, .molto nutrita, r-iunisce le cl€'scrizioni di strumenti, apparecchi e dispositivi nuovi. la cui abbondanza com:prova le attitudini inventive dei popoli anglo-sassoni. Se questi nuov.i trovati dovessero adottarsi tutti nella pratica, gli armamentari n1edici e chirt1rgict andrebbero rin, novati nn paio di volw l'anno·!

* ** Gli « edltorials >i\. ~ La rt1b'.rfca più caratteristica dei giornali medici anglo-sassoni è quella degli editorials, che noi potremmo chiamare articoli redattoriali. Costituiscono la parte più letta : per prima cosa il medico inglese od americano, nel ricevere jl suo giornale, va · quasi a colpo sicuro a cercarvi . gli « editorials », brevi, lucidi, interessanti. 1.'rattano q11estioni svariate : scien.z a pura, patologia, terapia, clinica, igiene, sociologia rp.edica, -organizzazione sanitaria, interessi professiÒ11ali, Cl1riosità, ecc. - purcbè richiamino l'atten- / zione del momento. • ' 7'è ~mpre la nota personale del redattore, · che mette in evidenza i -dati più notevoli, li raffronta con altri dati, dà dilt1ciòazioni, fa r:ùtevi critici, ecc. · . • Gli « editorials » t1n po' estesi vanno anche sotto il nome di « Zeaàilng artioles >> o articoli di fondo: q11elli brevi passano come c<editorial notes _» o « annotations >>. . Il Jou·•r nai A.. Jf. A.. pubblica alcuni articoli speciali, per lo più di terapia, qualche volta d'igiene_, diagnostica, ecc., consacrati esclusivamente '(lll'esercizio corrente della medicina. Sono quasi tutti interessantissimi: rivelano una. conoscenza ampia e ·precisa delle questioni prospéttate ed un raro equilibrio critico. Possono considerarsi come la parté più utile di quel giornale; certamente è quella che ba maggiorment~ contribuito ad accreditarlo; anzi, a molte ripre~~ è stato espresso dai lettori il desiderat11m eh~ ve11isse ulteriormente sviluppata. Gli (< editorials >> delle vRrie riviste mediche ~i {S) •

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IL P OLICLINICO

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completano, in qualcJ1e modo, tt vicenda. Cosicchè -.n abbonato a due _o tre di esse, il quale si limiti '.il leggerne gli «editorials », è sicu ro· di mantenersi, col minimo . sforzo, a giorno dei progressi pr~ncipali realizzati nella scienza e nell'arte di : uarire. ' •

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Uno degli a~1)etti più AimrJatici ùelle riviste settimanali inglesi ed ame1·icane di medicina, è dato dalle n111nerose oorrl8pondenze •dei lettori. Sono lettere brevi, indirizzate al redattore capo o «editor», 11elle quali ,rengono 8è3 mbia te idee e osservazioni tra i mittenti, ,·engono consegnati rilievi scientifici e J)l'R tici, agita te discus'"' io1li, 1:.-1òlleYa te . polemiche, avanzate Yi,rendicazioni, ecc., ecc. In questo modo molti p1·oblemi ,sono pi:ecisati, circoscritti e talvolta elucidati. Non solo, ma si stabilisce un 'intima e cqntinua unione 1ntellettuale tra i lettori, cl1e vengono a costituire come u11a famiglia. • Alle Yolte tra le corrisponclenze si ritro,ra qt1al(\he contributo originale di molto pregio. Oltre a questa rubrica - vera palestra il Clli ac(>eSSo è libero a tutti i lettori - il J ourn,al A. M. A. . inantiene una consu'lenza tect1ic;a 1r1olto u.ttiva : i lettori formulano dei quesiti .-. ·~empre n11ru'.er0Si e ~empre sYa·r iati - ai qua.li risponde la re<lH zione i11 ' . u1odo impers611ale, con sorprendente precisione e <:ompetenza, in termini brevi ed evide11ti. 'Vi si dà nnche esito alla richiesta d'indicazioni hibliog·rafi<·lte, le qua1i co11cernono · quasi seuìpre argomenti ~pecialissimi e ristretti: evidentemente a tale scoJlO si è resa necessaria un'organizzàzione ad hoo. Questa consulenza è sul tipo della « Posta degli ùbJ:>onati », salvò che nel PoUclim,ico i redattori as:.iuinono personalmente la responsabilità delle ri::-:poste, appo11endovi la firn1a o Jn.. rog·la.

Le « corrispondenze ». -

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La medicina ·sociale. - · U11 lato . meritevole di speciale rilievo nella stampa mec;licà anglo-sassone ~ lo svilup1Jo assegnato a lla medicina sociale. 8ono agitati i problemi dell'igiene cl1e interessa110 la collettività, come l'aliment1zio11e, l'educazio11~ fisica, l'ap1)rov·vigionamento iclrico, ecc.; si fa ln1·go posto alla profilassi delle malattie più diffl1se e l)iù gravi, come la tubercolosi. la · sifiliàe, il cancro, il tifo, la meningite epiden1ic:a, · la paralisi infantile, l'alcoolismo, e<;c. ; è valorizzata al massimo la tendenza odierna .della n1edicinn alln diagnosi precoce ed a vag·liare e int~rpretare i sintomi in apparenza più trascurabili e inconsistenti, illo scopo di cogliere l'inizio degli stati 111orbosi e di provvedere in tempo e con efficacia u C'omba tterli, prima che si siano decisamente affermati. .\ncl1e gl'interessi p r ofessiqnalj sono pre~i in esame, per solito, solo in qt1anto l1anno ripercussioni oociali. Cosi accadde per il prob1eina delle• assicuraz1qn1 statali contro le malattie, che tenne agitatn per tanto tempo la stampa me<.lica inglese e, cli iiftes o, quella a mericana, ·e fir•ì con una parziale sconfitta dell'.A.ssocinzione :\ledica I~rit:1 n11i~:;i . Il B rit i.~11 proR1>etta i pl'oble1 Ji l)l'Of(\HSiona li . i n (f> J

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un s11pplen1ento, che raccoglie <.rnanto eoncerue l~ vita· interna dell,associtizione e teca informazioni varie. · Nella zona limite tra la 111edieina soeiale e ~;l'iB- · teressi professionali, è venl1ta impostandosi e viene eondotta co11 impegno crescente _un ·attiYa <:antpagna .contro le specialità terapeutiche <'iarlata ne~he, le quali sono oggi cliYenute più iwrnieio~e di molte epidéruie. In Italia non è ancora se11tito il bisogno di difenderci contro questa p1·oùl1zione invadentE:', In qt1ole p~·egiudica insieme la clossf" iut>dica () la &tlutè pubblica. Anzi essa ha ricevuto t111a sanzione ufficiale, oon l'isrriziope <li inolte specialità nellu no- . stra Farmacopea. Qualche richiamo dello ~crivente e di altri è rimasto, non cl1e inascoltato. tlel tntto inavvertito. . Invece la lotta contro le « patent meclirine · » n <<' !)roprietary medicines » costituisce tino dei eompiti più brillanti che abbiano assegnato <l se stesRi alcuni giornali medici anglo-sassolli. Il J ournai A . M. A . detiene da anni il record in questq ~ampo : esso compie inchieste ililigentissime e pubblica articoli bltremodo documentati, ct1i fa posto in una ~peciale rubrica, la «Propaganda for Reform >>"' che tende ad aftx:anrar~ il J)aese clal èosifietto « Arnerican Evil », qunsi cli~ il ·n1ale ~sistes~ unicamente in America ! ' Quel periodico ha sostenuto lotte memorab1li co11~ tro molti prodotti, dal ~anatogeno agli sciro1>1>i ù'ipofosfiti: Alcune case produttriei si sono ribellate • e•1 hanno intentato proeessi ·giudiziari divenuti (·e. lebri 1çontro la redazione; di recente se n'è sYolto uno interminabile, pron1osso dalla ditta del « "·ine of <?ardui>>: passaro110 per la Corte di (iiustizia i più re~utati clinici e farmacologi nord-:arueri~ani. Malgrado le vittorie riportate, i l1sultati consegl1it1 non possono considerarsi davvero .come (·onclusi,i, se la campag11a. che d11ra da tn11ti a11ni. non accenna punto ad esaurirsi ..... Una speciale Commissione, nominata i11 se1)0 a Il' Associazione Medica Americana (di cui il,fo·urnal è organo), esamina i nuovi prodotti ed accoglie in tln~ apposita rt1brjca <lella rivista ql1elli c:be git1. dica meritevoli di fiducia da .r>arte dei medi(·i. Tutti gli anni viene p11bblicato un elenco al completo dei prodotti a mmessi da questo aeì·opago e non ancora iscritti nella farmacopea ufficiale {Nev.· and Nonntficial Remedies). Qualche ·v olta è stato dato l'ostracismo a prodotti buoni o discreti (come gli alcaloidi globali dell'o1)pio): ma la Commissione si è fatta un doYere ed un inerito di tornare st1 alcune delle proprie decisioni. In conformità ai principi proelamati nel teRto, i fogli d'ann11nzi del J ournal n«colgo110 ~0Jta11to la · récla1ne ai prodotti che non c·<Hnportn 110 nun frode tnanifesta. Quindi quella pubblicità P n10Jto ri<~r­ • cata e comn1ercialmente 111olto quot<t tè:l. ~.\lcuni giornali medici :1111el'iC'•ll1i, sostenuti d:t1 produttori. fanno da c-ontro-altare al .J o u1·na7: nno dei più abili e accre<litàti è 1'A11ier ica11 lfedici«e . .:\.nche i gior11ali medici !nglesi non si <.1lsi11tèreftsnno alle frodi che 1110Ite fo\IJC.-<'inliti1 t e rflJlC11tiehtcomportano. Il British 11n i~lituito a tldirith1ra

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la1)01·atorio, pet sotto1)orre ad an<lliSi 1e spèeialità .Più in uso, delle quali ha ri,·elato la co111posizione in una lungtl serie di articoli che v1·os1)ettavano i danni deri,·anti alla società da.l co1nn1ercio indisci- · plinato di esse : a volte i risultati delle a nalisi hanno d-estato ' rive sorprese (per esempio è emers0 che prodotti del ' ralore di due ce11tesiqii erano venduti IJer dieci lire) . La redazione condensò qrtesta campàgna in .due vol11metti andati a it1ba (Secret ' 1·emedies e Jfore secret rernedic>:), d.ei quali si dovettero fare numerose edizioni. Presentò a11che u11 ·n iemoran,àum docu~entato a l Pa rlaruento, .allorchè il Governo inglese, i11 seguito a tutto questo moYimento, s''indusse a prendere in esame il l>roblema (si raggiunse proYvisoriamente il so.Io l!isultato pratico d'imporre l'iscrizio11e delle formole di •composìiione sugli involucri e sui' conténenti delle specinlità: ciò si è ottenuto n1ol to facilmente a11che in Italia!). La camr>agna dèl Briti:-;lt è sta.ta molto più blan. da e i11tervallare cl1e non qnella clcl s-uo cb11fratello americano. . Il Lancet, a . sua volta. ha fondato eia ,1n11i un laboratorio scientifico, nel quale si analiz:r,a110 medicine, cibi, Yini, ecc., l)l'Oteggendo in ta l lllOdO il .. pubblico co11tro a lterazioni e frodi ò. 'op:ni genere. I dlJe giornali medici i11glesi in gen. ~re . si dimo~tra no pi11ttosto cotrivi nel seco11dar~ gli. ~pec11la­ tori: accolgono annl1nzi r\U 1)roòotti non. sic11ri ed il La/noet 11on disdegna dal far pt>sto a qualche annunzio nelle pagine che dovrebbero essere riser,·at(-1 · • • al testo, ciò che in Italia Yediau10 fn·re solo da i giornali medici d'infimo ordine. N~l curu110 iuedico-sociule e prof~ssio11a le, segnaliamo ancorH l' i1nportnnza notevole assegnata a i problemi rPlntivi all'i11segnan1e1,t<> della iuedicina, dal q11al~ in ultima analisi dipen.dono l'efficie11'7.ia ed il valore sociale della professione. ull..,'l '\'Olta l'an110 il British. il l1<1ncc t ~<l il Jòurrn,a,i ,4 . jf, , t. p11bblicàno • 1111 intero i1u1nero cosi detto « eclucazio11ale » o « degli stl1ò.enti )>, il quale contiene articoli sulla (lida tticà 1uedica e notizie destinate ai giovani che si n vviano a llo studio delln. medicina, come pure ai niedici <'Ile intendono di perfezionnrRi (per esempio: s.u i corsi te11uti presso le varie sc11ole di me.dici11a, sui libri di testo, sulle Yie dischiuse iri patria ed altrove. S11lla .c oncorren7,:l · professiorlale, ecc.). Gli « ecl11c:ational 1111mbers » si dimostrano 1uolto utili e qnindi sono molto a11prezzati: Jj'indiri7.zo sociale della stan1pa rue(lic,1 a11glo-sass0ne potrebbe, çreò.in 1no, esRei' preso çon vantaj?;gio • }ld esiempio.

fa ancora meno : si liu1i t<t a ria l'i~uu 1ere qualche laYoro tra gli « editçriali » o, più C'()nc· ;~èl.­ n1ente, tra le «annotazioni». I h-1Yo1·i fjtranieri sono analizzati in numero esiguo cosi clal Brifi.~71 <:om~ dal Lan.oet : questa incÒmpi11te7.za tradisce ln tend(:lnz;;1 britanni'Ca all'iS-Olameilto, anch~ nel cnn1po :::;cientifi<:o. 'crediamo chfl i nostl.~i an1ici inglesi far ebbero b<>np a ravyedersi, poichè c'è sempre da a1)prendere dagli altri popoli; i quali tutti coneo1·rono, in diver~a misura e con tencl~nze di,·erse, a lla e'roluzione clel sapere. A differenza di qt1elli inglesi, i tln.e g-iòrnali :-1111(~­ ricani di cui andiamo 0CC11pandoci contengono estese rubriche di recenéioni. . . . ~ovratutto il Joitrn,al ~· I. Ji . •J. (·on111le u11· l ;.tY01·0 redazionale intenso \e bene orga ni~za to". ~poichè reC'~nsisce con metodo, con rapiditit e •·on preciRione moltissimi giornali m€dici cli tutti i paesi : a 1neri· cani, inglesi, franc.-esi, i~liani, tedescl1i, spagnoli, russi, scandina,,.i, olandesi, giappone-si, .... Tra. gli it<1liani Yi figurano regoln.1·1nente il J>o' . li clinico, la Rifo rma. .i l! edica. é la Gazzetta d.egli Ospedali). saltuariamente altri periodici (]Jul1etti.4a1icet

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Le recensioni. - I

. progressi,

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SEZIONE PR.-'.TICA

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no· delle Scienze .,.1!leàiolie, Sperimentale, Pediatria, Il ivi8ta o~·itioa di Olinioa Medica, R iv·i sta ·o sprdciliera, T11m-ori,Cll,irnrgia degli organi, del 11io1'in1qn1

to. ecc.). Vi sono sempre ma11cati a lcuni dei nostri archivi (com~ l' A rch i.t io ltalia·no <i~lle Soien,ze ..~fe<l i<;he, la C'lin.ica C1 hir1r.rgica, il Morgar1ni. ecc.) fl la n1aggior parte dei · nostri perip<lici sr1eciaU, <li. cui

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. eontinui,

le11ti ina cf!mpit1ti dalla .scie11za e dall'arte di g1i;1rire, vengono .prospettati nel modo più diretto e genuino . recensionançlo le pubblicn.zfoni di ·1nedicina man mano che Yedono la 111ce. Nei d ue gior11ali inglesi le recensio11i sono a I~uanto trasc11rate: il British. vi dedica per ogni nun1ero. i11 genere, un SUJ)P1eme11 to d i. q11att ro pa~ine (e1>ito•n1P . of cnrrent niedioa1 litnrat·ure) : il

ulct1ni avrebbero meritato di "essere p1·esi in C'onsiderazìone: i Pa.tholonica. gli Annali rli Gin ecolo.qia, ecc. E certo che, a Yoler recensire gl'infiniti 11el'iodici di medicina che Jyedono la • luce in tutti i r>nesi, la già estesa rubrica del J 0 urnnl finiJ:ebbe • J>er di, enirè· troppo invadente, i\ meno eh(' n on fossero m odificati e rinno,·ati. i criteTt ai ·<Jl~e1li ~·i11forma. Noi ·crediamo çhe guaclagn~rebbe se <les8<' ospitalitit a tutti i lavori importanti , i.n qualnnqllfl pElrioclico ~iano in1bblicati, se~za limita7'ioni di sorta, ciò che si otterrebbe senza aumentare lo sviluppo della rt1brica, scartando i laYoti di poeo l)re- . ~i o (ora no11 ~mpre l!l scelta dei lavo1i receii ' I siti è fatt.R c·on avYecl11tez7ia) e abolendo .rf'lei+co sistematico dei la, ori pubblicati ne.i giornali reC'en- ' siti (ora sono 1·iportati i titoli di tl1tti i la\ori. anche di quelli r>iù ,insig:aificanti). TI !l!eàioa,7 Reoo·r d fornisce pt1re una buoi1·1 l"l1brica di recensioni, ma 1nolto meno complf't:.t. 1-='in() a q11esti ultimi tempi i giornalt ita'liani 11011 vi iigt1ravano punto (tutt'al più· si faceva ad c~Ri l ·onore di brevissime noti<:ine curren.t·i cala1no a J>ie· di pagina, comf> riempitiYi: ovvero di ri11ortarn0 qt1alche i1otlzia o qt1alche prescrizione). Ora i11Yece ,.i hanno fatto la 101·0 app,arizione Raltnarin il f'oZioUnioo, ·la Riforrna. 'Jiedica, gli .tln11a1i d'Igirne. ec(·. I giornali medici tefles&i erano r-;tn.ti .c.:opp1·(',ç.~i ò.Ui d11e giornali me<liei arnerjc~1ni doJ>O lrt tli cl1iai·nzione di guerra degli Stati T~niti alla G<> 1 nl·1nL1: ma ora il 1'1cd·ica.l Record torna ad as~Pgna rvi · llll l)O · cli posto. Tn fondo, · n on c'è ra~ione di ignoi··-.1·e q'1ello che fanno c11· megl1'0 i· nostri n<>mici: . .: n.nz1, t(n1ye1·rebbe cli ~;c.1pern{\ profittare .

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~ell'i11siellle

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dne imvorta11ti l>e1·iodici nmeric~lui dànuo r>1·ova di una <:onc:ezioue Yusta ed ~­ c:lettic:a s ull'importa.gza cl1e spetta alle recen~ioni. metodicament.e condotte.. nel rendere accessibili. in modo semplice e rapido. i vrogressi dell~1 medicina. "\rorremmo che qualche I>eriodic:o italia110 di n1e<li<'inù. avesse il coraggio e la carJacità di imitarli. Oltte alle recensioni delle memorie origi11nli, anche qu~lle dei libri richiamano l'atten%ione i1ei giornali medici anglo-sassoni. Concernono di prefer enza la proùuzion~ locale. . Si distinguono per l'imparzialitù. : non Bop.o a schema fisso, . come in Italia., in Francia o ii1 Germn11ia, · ove le .riviste bibliografi~he sono fatte allo scopo d'ingraziarsi l'editore P cli lusingare l'at1tore . anzichè d'informare i lettori.. i q11ali finiscono IJer non prestarvi più tede e per non scorrerle ne.ppurP. Si limitano invece a jndical'e obbiettiva1nente il contenuto del lavoro eà a rile,arne i r>regi e i di· fetti, in modo concreto ed . obbiettivo. Anche i11 que~to. <>rediun10. avrem1no ctn <.1J>lJl'~ndere .... ~ ' i

.. Rubriche varie. - -l:' Da molte1>lic·itù ùi altre i·u :-

XX\·, FASC. 25)

11aT A.

A. ne fa mostra nel bel mezzo cli ogi1i fascicolo. tra il materiale scientifico e professio11ale: in {llu ten1pora si eominciò a fare così ed or;1 si continua e probabilmente non si smetter-à pei· un pezzo. Questa c:onsuetudi11e, la quale è oggetto di motteggi anche da pa r:te dei medici americani, rispecchia la tenace fedeltit dei popoli anglo-sa~ · soni alle tradizioni. Nel Jou.r ·n al .A. 1'11. A.~ sono contenùte, infine, ale:ur1e rubriche legger e, fuol'i di testo; a noi. parreb" bero anche fuÒr1 di posto in tl.n giornale serio, ~è.l rispondono allo . S!)il'ito u1n~rieano, libero da in'1- _· pncct ed in tutro spregil1dicato. Una di esse raccoglie• corbPllerie, freddure, motti• cli spirito, sl>èsso a lqual1to semplici o grossolani i:>er ·i nostri gusti: va sotto il titolo di «tonici e seùatin )) . Un 'altra ospita imJ)arz.ialmente le lodi e le critiché fatte a l giornale, sii{ p~r corrispondenza, come per la stampa ; va sotto . il titolo di «bus~ e carezzè )). Una terza mette assieme gli spropositi • di medicina, colti nei g·iornali medici e non medici : va sotto il titolo: « spi~olando tra i cambi». Questo materiale, i.nsieme a lunghi elenchi di n omine~ di libri , git1nti in dono alla redazione, ecc .. è intercalato trn gli ~tnnunzi di i·éclame; ciò ha lo scopo di indurre i lettori n scorrere le pagine a1 an11t'lnzi, le quali nltr'irue11ti non verrebbero quH ~1 e n Hl i sfoglia te. j}f.

briche fa i>arte dei gitu·11ali mediC'i ;J i1g·lo-Bu::;~oni. Non vi difettà110 'i resoconti di congres:::ii e cli S9cietà medicl1e, in genere d'int.eresse molto i·istl'ettu • o pt1ramente locale. Tolte alcune relazio11i e com11••• nicazioni, rivortat.€ quasi sempl'e per i11f'.e1·0 con1·~ 1ù t111 J)rossimo artiC'olo ci rise1·yiamo di prender~ la voli originali o come conferenze. Yi reRidua moltn zavorra. 1 in esame "i periodici Bl>eciali di medicina e l'orgaI congrf\. ·~;i <lelle ~J\.ssoe:~nzioni iueq.iclle nnzionaJi , nizzazione redazionale ed ammini~trn ti va clei periodici pii1 imPortanti e diffusi. occupa11ò J)erò, giustame-nte. i.nteri numeri, una volta l 'a11no. .. Dott. L. VERNNI. Rubriche s11eciali sono destinate. a lle questioni n1edico-legali, agli atti l>arlamentari (parlinmentary intelligence), ecc. INTER~SSANTE PUBBLICAZIONE. Il 111cdical R ecord consacl'a spesso alcu11~ colo11ne ai q11esiti foruiulati per l?:li esami stata li <li ' • Prof. F. MARIANI medicina nei Yari ;>aesi dell'l,'nione ed alle risposte i·elative. ~~.lcune di queste sono trascritt0 integrnl1uente dai trattati: molte si ripetono sempl'e eguali, ad ogni ~essione di esami; non i>oche sono incou1plet.e e &'1111erficiali, fanno ql1asi sorridere per . la Volume di circa 300 pagine con figure, ediloro inge11uità, r endono t1n:idea molto inferiore al vero ~ u l YHJore effetti"fo dei medici a1ucricani. i zione 1918, della Casa Editrice Fratelli Treves. • ql1uli stan110 ogf[i ·all'avanguardi::t del sa1Jere medico. ~Iolla lJa rte è fatta alle notizie ed alle co1·rispoucle11ze, i11l·iate da collaboratori che risiedono in citt~1 <lell'intE>rno e dell'estero; queste corrispondenze rec:1uo i1lformazioni d'organizzazione, legislazj one, an11r1i11istrazione sanitarill. sui progre~si , scie11tlfici òi iuaggiore éolat e notizie <li pura crouncu. Un1l , ..olta il Lancet aveYa a11che a Roma Prezzo: L· 8 nn cn1·1·lspou,1e11t~, il quale tace da J)nrecchi anni. ' Non r>o sono a u1eno di recare sorpresa, nel medico itnlia110, alcune rubriche le quali riguardano Agli abbonati ai periodici I l Policlinico Q Le avi;-e11imenti òelh1 vita intima degli associati, comalattie del cuore si spedisce per sole L. 5. me nascite, 1uutrimo11i, morti, ecc. Il La ne.et le in~risce iu fc>tHl o a I !!iornale, a paga1nento. insiemE> Invia.re cartolin'll vaglia da L. 5 al Prof. Enrico Morelli • Via ~­

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LA CURA.DEL CUORE

.Consigli pratici ai mediGi e agli ammalati

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11otizie di noruin" tli ]>o~ti Yùf•antl. ~CC'. 11 tfour-

Sistina, 14 - ROMA .

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E ~ RASSEGNE. '

MEDICINA.

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Le glieosurie di origine renale.

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(H. ROGER. La Presse rnédicale, 1917, n. 33). •

Le numerose ricerché sul meecaniemo della • glicosuria 11anno messo in evidenza che esSt) è molto complesao· e che parecchi fattori intervengono per ostacolare o favorire la eliminazione dello zucchero. La vecchia concezione che la glicosuria è solo e sempre in ra:pporto ad iperglicemia ha subito una notevole Itiduzione . In tutte le in·étagini sulla glico.slllria si deve valutare la influenza di cinque elementi: 1° lo stato della glandula che tiene in riserva le sostanze zu.cch er1ne, il fegato; 2° lo stato dei tessuti che utilizzano lo zucchero, i mu·s coli; 3° lo stato degli organi ch e, con le loro secrezioni in· terne, regolano il con s timo de]Jo zu.cchero, il · . pancreas, le surrenali, la tiroiàe, l'ipofisi; 4° lo stato del sistema nervoso che, co~ la st1a azione dina1nica, presiede al funzionamento dei divetsi organi; 5° lo stato della glandul·a che elirnina lo zucchero, il r e11.e. Un analisi se:rena dei fatti permette di concludere che in ogni forma di glicos-q.ria intervi~ne ,costanteme11te il fattore renale. Studia?do comparativamente il sangue ~ le urine dei diabetici si ricon-0sce che non esiste un rapporto necessario tra l 'ipergliçemia e la glicosuria. Il rene per t1n insieme di influenze pa.Bseggere ~ o permanenti dimostra sempre delle variazioni della permeabilità allo zucchero. Così, per dare u11 esen1pio, a misura .che il diabete si prolunga, la barriera ·rena1 e si sposta: Liefmann e Stern hanno dimo strato che l'eccesso di lavoro in1posto al rene dal diabete diminuisce la permeabilità renale. Nè l'influenza del sistem~ p.ervoso ,è. men•> .. manifesta ! le glicosurie emotive hanno per causa principale un aumento passeggero .della permeabilità renale con 11n meccanismo analogo a q'u ello delle albuminurie nervose. Le espE!tien1 ze dì' Hedon confermano il fatto. Il sangue di un ·c ane spanèreatizzato .conti·e ne il 3. ~ di glu~o$iò ·e le urine il 100 %0. Se si. pra~1 ca la puntura del quarto ventricolo la gl1cem1a sale leggermente a 3.9 i11entre la glicosuri.=t ~sale a 150. Il 'disturbo nervoso ha Q.Umentato l~· .p erxn~abilità rena'le, D'altra ~pl}.rte · Lépine ha ,d·imostrato che se si punge la parte ,s uperiore dei midollo si ha una glicosur-ia ~~ptre lq ~~V.9hero ' nel sang'l1e diminuisce. Probabilm-e nte. i.e secrezioni interne di Qert\ organi agis4ono sulla permieabi1i tà renale per.,, chè la iniezione di diversi estratti opganici pro.. ducè ~1t~~~uria1 ~en~€t ip~r~lic~mia. 1

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D'altra parte la r~sistenza opposta dal rene alla eliminazione dello zucchero è considierevolmente mutata dalle alterazioni stesse del ' tessuto renale1 come dimostrano numerose ricerch~ ese•g uite su animali sottoposti all'azione dì sostanze tossiche che ledono il r ene, come il ~ sublimato, il nitrafo di uranio, il bicromato di potassio e la captaridtna. Questi veleni provocano talora. glicosuria e poliuria determinandq_ verisimilfnente t1n disturbo funzionale dell'epi, telio renale. Aumentando la do.se del tpssico si oRse~vano due p eriodi successivi, ~aratterizzato il primo dall'aumento ed il secondo dalla diminuzione d·ella permeabilità renale. Se infine tutto in una volta se ne iniett~no forti quanti-· tà si produ.c ono l esioni che ostacolano il pas- . saggio dello zucchero. · I fatti sperimentali fanno supporre che esistano in clinica ~Jicosurie di 'origine puramente :rena;J,e, per quanto le o,s servazioni abbastanza precise per dimostrarne la esistenza siano ancora poco numerose. Quel che caratterizza essenzialmente le gli- , cosurie . di origine renale è che la glicemia oscilla in ·limiti fisiologici e ·Che la quantità di zucchero eliminato non è molto considerevole. Si è detto che le glicosurie di origine renale non siano infl11enzate dal regime al~mentare e che 1a eliminazion e dello zu.cchero si faccia .co- l me uno scolo continuo .senza variazioni orarie. L'una e l'altra affermazione ammettono qualche riserva in quant© che le esperienze di Lii-thje, Naunyn e Bontiiger dimostrano che la, ingestione più o m-eno abb·o n dante di idrati di carboniò fa variare la eliminazione del glucosio€ che, secon.do anche le .r icerche di Lewis .e Mosenthal e de11' A., la quantità dello zucchero nelle urine varia nelle dive-rs~ ore del · ~io~no ~ In parecchi casi di glicosuria renale s1 è nQ.tata ·una influenza er.editaria. 1la per quel che riguarda la etiologia, il problema più interesaante ·è quello di sapere se la glicosuria ·è in rapporto con una insufficienza renale o se, anch e quando· .costituisca un sintomo isolato, non si accompagni àd alt ri disturbi funzionali più 0 met10 latenti. N·e}la maggior parte dei ca~ esaminati _la 1 o-licosuria compa rve in indiviàui che· avevano ~ià sofferto od avevano· albuminL1ria in atto. A1 riguardo bisogna rilevare che si pres~nta~~ dile casi djfferenti: talora gli1 album1nur1cl\ i 1 anno secondariam ente una glicosuria, talaltra i diabetici hanno una albuminuria. Per saggiate l'attitudine del rene ,malato a ftltrare il glucos.io si. ricorre ~i pasti di pro~a . floridzina, Le ricerch e d1 Achard e Delo a 11 a . . d 1 n1 are dim-0&trano che le les1on1 e rene rr flça..llQ l~ r~~liioni di questo organo: tP"

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s glicosuria da floridzina è nulla o debole, talalg·etto non ha piGco.LaAimp.ottanza in chirurgia tra-- è superiore al normale. . specialmente ora che, per la guerra attuale, Stl1dianèlo la permeabilità del ·rene in tutti i ve·ngono a tro·v axsi su vasta s-cala ·degli uom.icasi di gli:cosuria forse si atriverà a precisare ni che ha11no perduto tessuti o !)arti del col'po, e ad intendere l a importanza di questa glanche P?"S&ono s1)esso es:sere sostituiti con trad ula in tale disturbo. Così è molto probabile l)ianti, con ·conseguente ritorno della funiione che tisulterà affrettato il• giudizio che ìa glico- J1on altrimenti ripristinabile. È dunque oppoo:suria delle gravide sia di origiJ1.e ~patica: la tuno . il momento per una rivista riassuntiva• verità è che 'in tali casi il dosagg{o del glucosu questo ·capitolo1: èiò ,SJi propone dd. f~re l'A. sio, sia nel sangue totale, sia nel plasma, pra- nell_e prugine ,seg·.uenti. ticato da molti autori, ha ·dato cifre uguali o I singoli tessuti, come diff.eriscono l'uno dalinferiori al normaie. Molte donne durante la .l 1altr<;> riguardo alla rigenerazio11e e alla ripRge ~ tazione se111brano affette .da un vero diabete razion<B, così prèsentano nette differenze in raprenale late11te. Basta . farl 101·0 ingerire 100porto all'innesto e .al trapdam.to: quei te:ssutì 150 gr. di glucosio per ottenere una glicosuria che riparano bene possono essere innestati con . ' passeg·gera, che talora raggiunge ·p erfino il successo, per l'ovvia ragione che gli ele1nenti IO %0 . E ciò mentre la glicemia non è mai sucli un trapliant.o ·debbOino essere · capaci di una periore a quella che •:si riscontra nei soggetti rigenerazione atti.v,a allo scopo di mantenersi normali. Non è dubbio che la glicosuria delle nei ·n uovi rapporti. . gravide é essenzialmente legata açl un a11mento Con l a morte di un animale i siuoi tessuti d-ella permeabilità r.enale. · Per spiegare il mecca11ismo del diabete re- 11on perd~no l~ loro vitalità .tt1tti alio ste&so . n a1e sono .s tate emesse varie ipotesi: si è p en- . ternpo: quelli più 1sp~.aJjzzati, oome le c-ellule sato ad una permeabilità anomala del rene, ad 1Utervooe, periscono in pochi minuti, mentre alun abbassamento della: soglià di èscrezione, tri tessuti, quali la . pelle, i connettivi, l'osso, si manteng.ono vitali pe·r qualche orai, capacità ad una liberazione q.ello zucchero virt11ale, ad che è essenziale pe.r ii ·successo d!el trapianto. una dissociazione delle combinazioni ,c he i l Va ricordato che nell'or.ganismo vivente neooua g·lucosto eventualmente contrae con le lecitine, • t~ssuto è perm anente, ma soggiace gawadualle . a lbumine o i nucleo-proteidi, ad un difetto m·ente alla disintegrazione .e all'as~°'rbim.Jento di r.iac:.sorbimento dello zucchero normalmente escreto dai ·glomeruli. L'A. è propen~o a crE}de- ed è ricostituito dallai t1ge1nretrazione. Vi sono dei 1gradi di suocesso negli innesti . . re che sia l'epitelio dei tùbuli renali quello che lascia filtrare il gl11cosio, per il fatto che la gli- Nel migliore dei risultati til trapianto diviene a:ftatto .contint1-0 con i tessuti circostanti, non · cosuria spontanea o provocata dall'ingestione v.'è .n ecrosi visibile ai suoi .e.s terni, e la rigenedi idrati di carboni{) non è stata osservata che razione dei st1oi elementi è abb.astanza vigoronelle · nefriti albuminuriche. Ma la iµiportanza dei glomeruli e dei tubi a1 riguardo non potrà sa. da assi1curarne la permia ne·n za in forma, essere decisamente stabilita se non con l'espe- struttura e funzio11e. Un risl1ltato meno completo .s i h~ qu,aindo in primo tempo predomina 1·i1neneto. ,. · • Le conoscenze attuali sulla glicosuria di ori- v'è necrosi visibile ai suoi estremi, e Ia-rigeneraziooe attiva: nei primi giorni di 11n innesto gi11e ren•a le non permettono ancora esatte indi. cazioni terapeutiche. Ad ogni modo sembra, se- cutaneo non è raro -constatare d.appri•m a la ca~ co11do le ricercl1e dei dott. Underhill e CJosson, . duta apparente di tut'ta la ct1te trapi·a ntata, seguita p·oi da u.n abbondarnte sviluppo epiteelle il cloruro di calcio diminud.sce le perm·eabilità del rene per il glucosio; e quindi consi- liaJ~. Irilfine 11n altro esen1pio dj Sl)coesso ingliabile so1nministrare tale sostanza qua'n do si compJ.eto si ha cp.1ando il trapianto va in'contro abbia il sospetto che la glicosuria sia legata ad a disintegrazi.one, ma, incapsulandosi come lln di.stl1rbo f11nzionale del rene. DR. corpo iestrmeb per oper.a di .connettivo neoforrnato, i1on viene aS.Sorbito e mantiene la 1;11a . forma e dimensione: il che i1uò rispondere CHIRURGIA. ug11almente allo ·sicopo dal p11nto d-i vi.sta çli• nico, icome per esempio quando sia stait a usata L'innesto o trapianto di tessuti. · ltna porzione di grasso per rie1npirei tlllla ca(ALEXIs THo~,r~oN. Edi1nburgh Meà.. Journ., marvità. zo 1917) . Come ooistono dei gradi di successo, esistoL'.~. comincia col far notare come contraria110 anche rlei gradi di inst1ccesso: dallo scopmente a ciò cl1e si è fatto sul continente o in pio di l111a s11ppurazione allo svilt1ppo di lln America (Tuffier, Lexer, Carrel) questo ca1npo J)rocesso r.asso1n:i gliante alla s1uppu razione ma non batterico (Lexer) ;. oJ nel caso speciale delè poco battuto in Inghilterra. Tuttavia il sog•

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l 1innesto di. t1n osso in una frattuta con perpl•eto. _Negli. irunt9ti ·c11tanei i ·Crupel1i . di sollito dita d·i \5-0stanza, alla ,s ostituzione d1eJ. tr.a1Jia.n cadono, ma .si rii.g enerano sebbe n-e .l.entamemte; to, ·che si di:stru·gge, ·c on te!Ssuto connettivo che anche le unghie cad ono, e se i·inascono sono ' disfarmi. L'insinuarsi delle fibre · nervose nella rende poi impessib·i le il salda,mento della frattl1ra. cute ttapiantata .si fa tu base ,a un processo L'autoplastica, trarJianto di tma parté dello g1·aduale: la sensibi1ità ricompare alla peristesso -0rganismo - è quella che. offre· le mi- feria entro seri settimane ciroà, e più taJrdi .r ag· gliori probabilità di •s uccesso ~ quindi. prefiert- giungie il centro. • bile. L'o'moplastica, t!iapianto da organismii. delL'e·v entuale i·nst1cce:s eo di simli.li. trapianti di la stess~ sp·ecie' P·UÒ es'Sere adopE}rata tnel caso lembi cutanei comp1letamente distaiocati ha di t essuti .s emplici. L'ete1~oplastica, tra'P·i anto coll]sigliatò l'uso, neii. limiti del p·Otssibile, ~i un r da org.anfsmi .di specie ·div·ersa (in pratica da proce'Sso .a ·due tempi: lasciare :i~ lembp tn .conaniilnali inferiori all'11omo), è più di tutte. setinuità cort la regione d a •Cui è staiecato, con una Q due •eistremàtà) e, d,o p,o ch·e , ahl1ia ader:i.to, gl1ita da insuccessi. Per sipiegaiie que1sti fatti si è .supposto .che l'ostaicolo . al successo nell'e- tagliare questi rarpiporti. 1Jn ·eSemP.iO cla.ssiiCÒ teroplasti·ca consiste nell'anafilassi, mentre nel- di questo n1etodo è costit11ito dalla plasti.aa d-e l l'omoplastica esi stono a.elle inflt1enze biocb.i1l1Ji.- l,laso col meta.do cosi· detto italiano. Cosi, quan. . che che disturb ano la guarigione: il protopla- clo ·1J difetto 'éii cute è nell'arto .superiore, il sma cellulaire .sar.ebbè .specific~ 'Per ogmi orga- lembo può essere preso · dal tor.ace; . se nella gamba, dall'altra gamba; · se nel pene o n:ell'u~ 11i·smo e nell'omo-tr.apiianto la corp.parsa di un protoplasma estraneo p.rovocherebbe la forma- 1·etra (ip ospadia), dallo scroto. Sia nel processo semplice ·Che in quello a zione di fe1menti che distru~gono il tes&uto du,e tempi è necessario èhe il lembo sia .di cliim1piantato. n1ensioni abbondanti (all'ingrosso circa di 1 I :i Altri· pnnti d 'importanz.a pra:t:irca: i l tessµto più grande della zon.a da rive'sti.re) per ovv:iare da trapiantare non devie essere· maneggiato ' . a lla contrazione tmll:niediata e tardiva. ruvidan1.ente, n.on lasci a~o seccar.e, non .soggeìtE di esperienza èomune .nelle fratture del to a irritazioni chimiche; il contatto icol nu9vo mascellare che un dente strappato via dal suo letto deve -essere aoc11rato; è neces sario arrealve·ol.o può, ri·m ,esso a posto, ri·~tte·C•chi1r.e .•e con~tare ogni emorragia per prevenire l 'interppgizione di coaguli ; no11 occorre dire che è ne- se.rvare l a sua vitalità; similmente 1.tn dente cessaria la più scl'upolosa asepsi. e1str atto erroneamente: i·nv,e ce di U·n altro può ro,n successo esser ri·p asto n.ell'alv·eol({. Da ciò Si 1S1l-erò un tempo iche i te~suti dopo l' asport azio.n e potesse.r o venir .conservati in ambientie , non v~ er.a iehe un rpasso per ar.rivare .a\ estrarre ltn dènte da un m.as1cellare t1ropipo :fitto~ J?ier ap.. fresco per assell'e utilizzati al momento del bisogno : ma si è èonstatato che e86i hamno per- plioarlo i·n U!Ilo ·spazio ~atto in un altr'o in cui i der1ti :sian 0 .rari. Tali trap·i antì ha.inno sipess<> ~uto I.a -0ap~.cità - di ri·gen1 e.raz1one. .. co1--ri_spo,s to anche pa.r 1a durata dii molti ·a nni, • 1' rltpianlo dei singoli hes su ti. ma., ,oome· nori si ristabili'soe la 1conti·n uità\. v,a. Fra tutti i tess11ti è il sangue. clle p1uò essere sale e nie.rvosa, segue poi t1n proìc esso dii disin.t.rasi>ortato da un indiv.id·uo un altro con 1a t.eg·razione e' di assorbin1ento con erosione della t'a·dice ·che ·da u1ti.m o sri sprezz,f:t. A questo Rromag.gì.ore prob1abilità di ·,succes1so. Sii tratta sempre di una omoplaistica e non è raro .eh~ si pcsito .r icordiamo che, data la diffi·coltà di tromanifestino' ·dei .f1enom.eni aniaJ·o gbi a quelli del- vare al momsnto ne.ce:ssario il dollratore d;i denla -disinteg.razio.n e ·i n a ltri traipianti,. cioè ·delle . te, tSi è rico,rrS'O ·al iprooesso storico. di John Hu.nimpian~ alterazioni c·h imtche ris11ltanti in emolisi.. g1 ter .di con servare J.Ì1 vitalità del dente / r1teinne un tempo che una ·condizion~ di stlc- · t.a.ndolo nella cresta di un gallo. 11 tra1)ianto ' di mucosa so,m iglia in molti re~~o ·consistesse :Ln una ,stretta parentel3: fra il d1001 atore e il ri·cevente, ma un.a maggior e-· p~rtiicolari a q~1ello cutaneo, ma un se·r io ostacolo sta ìl1ella diffl:c.oltà di .a>ssicura.re l'asepsi. speri•enza ha 1dimos.trato l ins,t1ssiis~nza di taJ.i • Si sono avuti successi del re·s to nella ricostitl1vedute. Il tr.apianto d:i epidermide è t~a i ·p iù .comu- zione di naloebre con i tessuti del labbro; 'e la • tun.inemente ·seguiti da m,1ccesso. Il m.etodo impie- ·m1Ucosa delÌ~ appendice (asportandollle ch·e mttsic olare -e sierosa) è stata in1plie1gata per gato usua1men:te è ~e llo ài Thi-e~ch: non · possiamo qui éntrare iiil. dettagli ·di tecni~ :Si riempire un difetto dell'urenra. Il trapianto S1perime·ntaJe di porzioni di vasi sono apiplic·ati anche d eri. tJra1J~anti cqstitlriti dall'intero sp1essore ·de11a pell·e, inv~ce che· della ~. anguigni h a riportato· umifo:rmemen.te suie.cessòla ~idermide , nla il ueceèso è meno · com- so anche se eteropla.stico, come per esempio la 1

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inserzione di · un segmento di un'aorta di coniglio nella carotide id i .cane. Nell'uomo il trapia.nto u·s ato di solito ·è un tratto d.el1a vena safena interna, sia perchè fa·cilmente accessibile, sia perchè .sacrificabile senza danno : d 9po traipiantata, per la più .alta pressione esistente nel circ0lo arter.ioso, le pareti della ve11a-• . si ispessiscono ·:eon formazione di tessuto· :fibroso (Carrel) . · Pure la safena è stata ~mpiegata allo scopo di protezione, per esempio, di una sutura di tr011'CO ne:Ì'V01SO, .con l'.e'.ff etta di impè1dire. Ullla · deviazione delle fibre ·e una invaSlione, di ~ra­ nulazioni dal connettivo circostante. Sebbene con scarsa vascolarizzazione, la fascia lata si è dimostrata tessuto assai utile nei trapianti, · e con usi assai .'diffe1re1I1ti: per li.colmare una lacuna della dura madre, pe.r rinforzare la sutura nella cura radicale del1'er:nia; -per impedire la riunio11e ·ossea e render possibile i movim.enti dùlte~onendqla nelle .ar- . ticol azioni anchilosate. Al.J.0 stess.o ,s copo dell.a fascia lata sd è usato n-elle opera.Zioni idi elfilia 11n lembo di ~aC'c~ per.ftone1ale; ed. un 1embo '1 d~ omerlto è ·s tato adoperato a . rinforzare le su; ture nelle operazioni addomin1ali, i~ che però pres·e.11ta il pericolo eh·e si fonni una briglia provocatrice, poi, di ostruzione intestinale. ' Il tessuto adiposo si presta ben-e ai trapianti: esso è stato usato principalmente a scopi cosmetici, traendolo 1dall'anioo o da aJtr.e sedi accidentali, -come: un'ernia omentale o un lipoma; semp re quind1 con ,te.cnica omopl astiea. . Il carattere alta.m.e nte specializzato delle fibre muscolar.i striat~, e il lè:>To 1compoirtamento i1ella riparazione di lerite del muscolo, dànno . poca o nessuna speranza di su·ccesso nei trapianti; e infatti una porzione di muscolo trapiantata rrapidamente d.ege1n era, vuoi .p er la nl1trizio11e insuiffì.ciente,· vuoi per la mancanza dell 'i.nftusso nerv.oso. Gr.andi disillusioni si so110 avute n ei te11tativi di trapianto di tessuto n ervoso. Mentre si · riconobbe subito che le fibre del sistema nervoso centrale prive di neurilemma erano inadatte al trapianto, co1ne sono incapaci di rigenel"azione, si er:a sperato .ch é ql1elle dei ner- . vi periferici inunite di guaiJl,a 'i1ucleata si sa1 ·~ bb ero comportate in modo opposto. Ma se se ne ottiene la rigenerazione dopo una recisio11A, si è visto chei sono i·n .capaici, trapiantate, di mante11ere la loro vitalità: esse v.anno incontro a. degenerazione e ad assorbimento e il loro po$to è preso da tesst1to connettivale : ora. un connettivo formatosi in ffUest o mod o non !)l'esenta alcun vantaggio rispetto a ql1ello cl le si può ottenere da un segmento di ve11a o 1

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da una briglia di faSICia interposti a colmaN lo spazio difettoso. . J".rapianti autò ed omoplastiei di tendini so110 stati usati largamente, e. con successo nel tr.attamento di paralisi da poliomielite, meno frequentemente in altre .condizioni, quali .colma.re uua lacuna nel tendine di un dito, distrutto. da un flemmone grave, e allungare i tendini ·n ella -contrattur.a i.sohemica dei muscoli ·dell'avan1bracoio, ovvero. riparare dei legam.enti stréil-ppati In tali casi, seguendo la tee, ni.ca autoplastic.a, sono *ben utilizzabili _il tendine del lungo palmare e i .tendini ·estenso1ri ·e sterni per la loro accessibilità e .spostabilità: sarà bene avvolg·ere la sutura tendinea, per proteg.g.e.Tla,; •con un segr1liento di safena. Il trapianto di periostio e di osso è uno dei processi più ··anti.c hi in questo campo e rima.ne ancora quello di maiggiore attualità pratica: vi sono connessi i nomi di Syme, . Olller, . Maoewen. · Un, tem'Po si usava comunemente osso morto o oonse·rv,ato., in ghiacciaia, o tratto da cadaveri, o preparato in .modo speciàlie. M.a tale pra-· tica è da rigettarisi: l'osso morto è trattato dai tessuti comle .corpo e:str.aneo e-, quan·d<o non è espulso, è -0 sostituito da connettivo o incapsulato. Va adoperato qui111di semipre osso. vivente, e, sebb.ene si si•ano ottenuti ·suecessi trap.iantando nell'11omo ossà di animal:il,- è da preferirsi qui) .come per gli altri tessuti, i1 metodo • .a.utoplastico. • Non è difficile ottem.e;re buon materiale in . . quantità suffi·ci:ente: tibie, peroni, scapole.; c0ste; oltre che, può esservi I' <?ccasione di trarlo da operazioni ·Ch·e si debbano .eseguir.e cootemporaneamente, sia· resezioni, sia amputazioni, ten,endo però ..co:nto delle condìzioni del sogge·t.. to d·a ·cui si tr8Jè questo miateri.ale. V'è di.scussione s ulla n·e cessità o me1no di conservare il .p eriostio: l 'A. generalmente lo ha cònservato, non tanto per la sua capacità .a genieraire nuovo osso nel nuovo ha_bitat, ma perchè esso favorisce l'unione -accurata del trapianto ai bordi della breceia ehe esso va ad occupare e perchè f.avorendo l'invasione dei vasi sanguigni promuove il nutrimento precoce del trrupianto. D'altro lato non si può negare che la resezione sottoperiostale della diafisi di un osso lungo o d~ una costa è assai più facile e danneggia me.ria le parti molli ci1rcostanti; mentre i succ~ ottenuti dimostrano che la conservazione del periostio 11on è esse.11ziale. · Un particolare me'no importante riguarda le dim~nsioni del frammento da tra.piantare : •si è ra.ccomandato di interporre fra pi.cooli fr.am1 •

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· s·E R V I Z I

menti uno .notevolmente gir8Jlde, ma, aecond<:> • l'A., ciò è non solo non necessario, ma non desiderabile; . Delle parti di osrs-0 :rim()BS~· durante U·n 'operazion.e possono, se mes.se da parte ~ ieOiilservate avvolte in garza in1bevutà di soluzione fisiòlogica, essei rin1e.sse a posto al termine dell'intervento, con qua.s i certezza di attecchjmento perf~tto: si tratta. invero ·d i ll!Ila rip osizione di tessuto piuttosto che di un trapiianto, ma costituis·ce Wl punto di passaggio veI\so, @esto. Quando sia stata asp~rtata u;rua porzione .della diafisi di un -0sso lungo, ·Come nell·a resezione peT sarcoma, La 1acuna può e sser colmata col pet:on.e, ovvero, se occorrre un osso più re- , aiistente, nel .caso del femoce, oon l'osso di un arto amputato. Il metodo di inserì.re e di fissare il trapianto varia. -CO\Il ,le condizioni .dei singoli casi, m·a di solito se nie infiggono le estremità nel canale midollare,. ·dell'osso preesistente. Per tali manovre occorre uno stru111entario speciale, quale quello ideato da Albtee. È .stato osservato .che, · in. ca:so di .recidiva del sarcoma, alcuni mesi dopo , l'operàzi-0ne., la malattia aveva in.v.aso l'osso trapiantato esat. • tamente come aveva fatto prima nella diafisi • • • ong·1n.ale. Da ultimo ricol\diamo che in alcuni casi delle • f 1·atture .non consolidate, di un carattere colòì disperante da richiedere l'amputazione, poterono essere saldate, ottenendosi cosi Ui1 arto utilizzabile, per mezzo di trapianti. Tale proprietà che fa di sperare della consolidazione, è dovuta all'atrofia dell'osso specialmente n el fram1nento o n ei frammenti distali, a viene ·dimostrata dalla debole ombra che appare ne\ ra- · diagrammi e dallo stato d ell'osso quale si co.n stata all'atto operativo: · esso può esser taglia-· . to col coltèllq senza che si debba ricorrere alla sega, e vi si scavano dei fori con facilità sorprendente.• E ovvio iehe sono avvenuti dei mu· tamenti profondi nella nutrizione .dei tessuti _a livello della frattura : si può supporre ·c he l',a rteria nutritizia è stata distrutta ed è probabile anche • che l'inne.rvazione si·a .alterata. Stando • cosi le cose nessun itntervento basato solo ~ulla fissazione ,d.ei fra.nunenti ha speranza di .su ccesso: il difetto nutritivo deve esser vinto con I 'introduzione di osso vivente, sia eeso .auto Od omopl.astico mai dotato, :per quanto è p·os... si•b ile, della m assd.ma •·capacità rig&n.1 e-rativa. • L'A. ha di .s olito adoperato il ·p e,r one dell'altro arto. Importa specialmente di ·s cavar e bene la cavità midollare dell'osso preesistente e i.J?.serirvi profonda.mente l'osso trapiantato: si tna,t. ta insomma di un a operazione ·combiinata di' trapianto e fissazio11e. SEBASTIANI. '

Sin , dal settem:tre 1917~ il capitano m-edieo Ricci dott. Carlo, · che per il lungo servizio sanitario prestato in guerra ne conosce bene l '-andamento e le mod alità, ha ideato un piano organico di lavoro tecnico-burocratico nelle Unità Sanitarie, m ercè il quale si elimina il gra- · ve inconveniente della non .r ara perdita di traccé dei ricoverati in luoghi di cura, si semplifica e si diminuisce n otevolmente l'attuale gravoso lavoro burocratico, a cui oggi le Unità Sa- / nitarie sono · sottop oste, e si èconomizza nel contempo parecchia carta. All'uopo il dott. Ricci ha compilato un nuovo modello di Cartell a Clinica, di Estratto della Cartella Clinica, .di Registro- dei R icoverati, di Elenco degli Entrati del giorno e di Elenco di Tras locazion~, cl1e' a rmonizzanti fra loro ed uni, ti ad una Ritbrica alfabetica molto semplice e ad un R egistro (a madre e figlia') degii ogget-

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offrono sul sistema di scritturazione ora in uso i seguenti principali vant~ggi : 1° Compilazione facile e chiara, e sopratt1tto r11olto spedita, perchè nei suddetti nuovi lVIod~lli non .. si ripe.ton o -per ogni nome i datl che al .nome .stesso si riferiscono : e ciò senza pericolo di ·eventuali co~fusioni di individui. 2° Si evitano le a lterazioni dei nomi, perchè si diminuiscono le trascrizioni di questi e si copiano sempre da uno stesso originale .nomi e dati. · 3° Non può esserci confusione di persoQe nelle omonimie per •i inolteplici dati che ad ogr1i nome si riferiscono. 4° Si rendono inutili (e quindi andrebbero aboliti, ottenendosi in tal modo la relativa economia di lavoro e di carta): a) i Biglietti di'" Sala (Mod. n. 451 A del Cat. « R. 915 )) ), b) i R egistri nosologici (Mod. 454 del Cat. R. 915 >> ), e) i Diglietti di Uscita (n. 451 B del Cat. ccR. 915» ), d,) la Scheda individitale Mod. n. 4 (n. 466 del Càt. cc R. 915 »), e) le rinnovazioni della Cartella Cliniéa nelle varie Unità Sanitarie per le qua.li il .ferito · o malato passa. . 5° La nuova Cartella Clinica, oltre che permettere di seguire l' ammalato o ferito attraverso. . tutte le Unità per le quali egli passa e di riconoscere con facilità e sicurezza t ali passaggi (colle somrrre corrisposte, ecc.), risulta scientificamente più logica e più completa di quella attualmente in uso, contenendo una pa~tia pey; !~ Anamnesi ed una Tabella clinica, 1

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ti e valori &e'po sitati o versati dai Ricoverati,

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SA N I T A R I.

Progetto di semplificazione del lavoro tecnicoburocratieo negli ospedali mtli'tari, special· mente di campagna.

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IL POT_JCLINICO

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compoeta di T ;lvol a t~nnograflca, numero. dei _ polsi e respiri, dati di eventuali esami ·di urina' . . feci, ecc.. · 6° L' archivio delle U11ità Sanitarie resta tidottissimo e di facile consultazione : composto cioè soltapto dei f!egistri clei Ri-co'verati e degli . Estratti delle C'artelle Cli1iiché degli ·u sciti. Il che n o11 è c!i poc-o vantaggio specialmente per Je Unj tà mobili. 7° Senza fiumento di Javoro e di consumo <li ca1-ta :puo pressò il Ministero della · Guerra . costituirsi colle Cartelle Clin~che dei dimess) (guariti o morti) un Archivio .supplem~ntare, cl al quale all'occorrenza si potrebbero attingere, nei rig·uardi d'un riccruerato, dati di qualsiasi specie, anch e quando r)er ragioni bel1iche l 'Arcl1iv10 dell'Unità dimettente fosse . an-

Sulla nec~ssità di una classificazione del servizio sanitario militare dal punto di vista cardiologico.

Il prof. GIOVANNI GALLI amplia dei concetti già i:;volti nèl nostro giornnle (1917, p_ag. 652 e 790) e dato s1narrito o distrutto • li illustra presentando numerosi malati. Noi, che abbiamo avuto 1nodo di esami11are i Il socio prof. RHo fa i1ota re che nella marina si nuovi Modelli del dott. Ricci e che ci siruno è fatto già tm l)fil:iSO a'Tn11ti in ql1anto i cardiopatici convinti che gli importanti sco,), che l 'A. si è compensati sono tenuti in ser,~.izio specie se gracon essi proposto~ sarebbero :rÌell' attuazione d11ati. \ Torrebbe varie C<I;tegorie .di cardiopazient~ ed . pratica corrtpletam ente rag·git1nti, ·auguriamo assegnarli a vari servizi. Trattandosi di gtegari pot.rebberQ i:p. fondo anche che l 'util e iniziativa sia secondata dalle comrestare Javorato1i liberi i)erchè anche l'economia napetenti superiori Autorità Sanitarie Militari, ... alle quali i detti nuovi Moaelli sono stati iri- . zionale ne trarrà \ra11taggio. Il socio prof. C L\MPANA rileT'ù che il prof. Gnlli viat.i. • ". I. P. })Orta un contribl:1to alla sifilide del cuore. Non può associarsi alla pro1)0sta di dare la pre• • f0renza ai fenomeni funzionali per la diagnoRtiea e l n esentabilità . ' /J,ro\"a commen<.leYole l'articolo dell'elenco per lf\ (NOSTRI RESOCONTI P ARTIOOJ-'ARl ). f\senzioni dal ser,·izio Jlet le sofferenze cardiach~. J)erchè esso si ba sa s11l coj1cetto non della fu11zio.ne R. Accademia •Medica di Roma. alterata, iua della malattia. , Il socio prof. (1..\LCAONO cita un fatto tipico cli un Sed u.ta ordinaria dcl 27 gennaio J 91R. sottureiciale di marina a ft'e tto da manifesta i1nperPresidenxa del Prof. F . DURANTE, p1 esidente . fezione mitralica : fu propooto per la riformu; l'O. cu ssò la riforma e lo mantenne in servizio. Sono In tema di simulazioni. dieci anni che cOIDJ)ie il suo servizio i11 modo eseinIl socio prof. OTTOLE! GRI espone le basi delle in- l)lare. dagini, che è problema non ~olo .clinico, rua es1*nIl socio prof. FERRERO fa notare che l'elenco di zialmente medico-legu le. · ' i11fermiaì (leve es~re eonsiderato come una guida I~ indagini non devono essere li1nitate all'oggetJ)rntic-a, che IJrf\11<le q11ello che è necessario, salto delln simu.Jazione ma clevono essere estese a tutvagunrllanclo l'integJ.'ii'it dell'Esercito da persone tn la personalitit dell'a11tolesionista nella stel:lsa C'lle possono fare o no il serviv.io di guerra. Ql1e- · guisa che non si deve studia te solo la malattia n1n spo lo J)ossia.1no far~ oggi, mn in tempo di l>ace è • il mnla to, non solo la lesio11e ma il lesionato, nou it\.cessario eliminare quelli . cl1e tlal se1·,·izio militare i)otessero a Yer11e sYnntaggio. solo l'infortunio ma l'infortunato, non solo il reè'l· to ma il t eo. . <.. ome fatto Jlersonn.Je clice cl1e ave,Ta fatto ùn Si cldvrit studiare il simulatore i1on solo seco11clo 111ngo studio pel servizio sedentario perchè gli il (•riterio clinico, iun ancl1e secondo il crjterio an· ,. ernbraYa cloloroso togliere dal s~rvizio clell'esetci• tropo-rlsicologico e sociale. ' to persone che lloteva110 riuseire in ql1alche modo lltili . •ESSQ J\lOil fu lllèl i adottnto l)f\l'Chè in teIDl)O di Le indagini doT"ranno quindi essere cliniche, a 11tropo-1)sicologiche, biogratiche, storiche, basa11dosi J>ace il i111rrleto delle reclut;e era tale che non se sulle coustn b1zioni dirette ~ sulle inforn1n zioni del- nP sentiva il bisogno cli u11n1entarlo con persone non com1lletan1ente ~ane. Chiede al Galli se renlm~nte le storie cliniche , ::>11i rapporti dell 'Autori tit. ::Si estende l'O. a din1ostrare con esempi le con .. e- crede el1e tali caYdiopatici J)Ossano .effettivamente guenze deri\t'tnti (lal non es~re sovente seguiti" qt1(l- vresta re ervizio in 1 a lineu : egli no11 lo crede; nel se1"\Tizi sedentari sì ; c:iò posto, si comprende come sti criteri. Rileva specialmente gll inconvenienti derivanti dal futto che alcurù periti clinici, periti l"elenc-0 pos a nla11tenPre l'nttnt1 le articolo riguardo i carc1io1);ltici. · militari. ba~Ano le loro conclusioni solo sui rilievi 1

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da lol'o e~uiti non tenendo ·conto delle relazion1 dei colleghi. La stessa circolare l)er militari at1tolesionisti eh.e . l'?rat-0re trova per tante r;agioni con1men<levole • Yien meno ni criteri medico-legali OT'e ha come conllizìone per far denunzia che sia raggiunta la prÒva èlinica o an11nette vi Possa essere certezza. dell,a f rocl e e, i11 difetto -della })rova clinica, non sia dessa sufficiente i>er den1mciare l'at1tolesionista. Ram111arica infine l'oratore c:l1e l' A.t1to1ità Militare non abbia tenuto conto degli insegnamenti dell'Antrol)Ologia criminale. Esse11do assenti i proff. 1"l1NO.\ZZIN1· f\ FUMAROLA, le loro ~omunicazioni sono rinviate.

IC&DEMIE, SO&IET! MEDICHE, tON6HESS!.

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[ANNO XX\7, FASC .• 2r,ì

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[A·NNO XX\', FASC. 25]

SEZJONE PRATICA

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11 socio i>rof. DE S.\SOTis dice· che innanzi tutto. se l'elenco sulle inferrnità pt1ò valere in tempo di , J)ace, esso non può a ve1) valoTe ìn tempo di guerra. A.desso più cl1e mai il medico militare ha funzione di medico sociale e rispettivamente nazionale; la medicina militare è ~edicina politica .. Che il medico · militare faecta . o no una esatta diagnosi poco in...teressa . Quello che :::i lui si òoma.nda è L'accertarn.ento dell6 oa,paoità del soldato alla guer ra, e a lle varie mansioni di guerra, il che i1nplica pure il git1dizio . ~nl l~l'icolo che il ~oldato eventualmente 111ah-1 to cro11ico può correre, sottoponendolo ai laYori di guerra. È necessari o • a vere il dis1)osizioue, ' invece elle un ~lenco d'infermit~t. un p1·ont1ta1io per gli accerta. n1enti deJle ca1>acità Jler le principali mansioni di guerl'a. Se 11on erro, osserva 1'0., in fondo a lle parole dette · dal gen . .Ferrero ci sono le idee da me sYolte. Oa1)i:.;co che t1na saggia interpretazione del- . . l'Elenco e un accurato esame clinico funzionale ne l 1>eriodo di osserv11zione possono ovviare a parecchi d~gli inco11venienti posti i11 evjdenza dal n1aggiore prof. Galli, n1a tuttavia ritengo che bisogna riformare le cose dalle radici orientandosi verso la psicologia del la vQro. . Il socio prof. OTTOLENGHI i)arla sulla necessiti~ di riformare l'elenco e lo vorrebbe abolito in quanto ostacola l'ope1·a del medico per quanto r iguar(l<l l'abilità o n1e110 a i servizi ·ruilit:ari.

sa era residuata a una ferita di fucile. Il proiettile 1•enetrato dietro un trocantere era fuoriuscito in un ptmto simmetrìco dell'altro lato, passando att~·averso entrambe le 111cisur e sciatiche, senza led er~ vasi e nervi ed attraverso il -retto. Dopo di avere dim\)strato le l'è1&ioni per ammette1·e tale tragitto e 11er spiegare la persi.stertza della fistola, studia i vari mezzi ct1ro.tivi possibili ed illustra: il trattamento dèl. lui applicato e seguito da rapida g:ua1igione. Tale trattamento conRiste nel• l.'lncisione attraver so la. fossa ischio-rettale, nella separ azione del tragitto fistoloso dalla sua apertu,1·~ rettale, e nel trattamento di q11es.t o mediant~ l1na rettotomia lineai•e. ' · 1

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· Sulla preparazione dell'eosinato di azzurro di metilene per la colorazione· dei parassiti malarici. h,.

L'O. i>1-esenta strisci di sangue malarie-o colorati con eosinato d'azzurro da lui -~repa­ rato seguendo in pa1·te le indieazìoni di .Tribondeat1

fllopatica della

Il socio prof. fJO?\.IBRoso svolge la Sl1a comunicazione .~ul oosl detto potere rrntitriptioo ael siero sat1g11igno in. rapporto ai metodi t1sati per In determinazione dell'enzina triptico, e getta l~pot~si dell':sistenza di un enzima a carattere dìssolvente d1Yerso dal poter<~ triptico 1 . Il prof. D. DE BLASI chiede a lcuni schiarimenti. éhe .l'O. fornisce . Il prof. R. OaNrrA NA svolge qt1indi la sua comt1~ nicazione s11.l f e1101n eno delle f eoi nei d i.st11.r bi epatioi, per ora i1ella incipient;e epatite . interstJ.zial~ ·cronica sifilitica. IJ'o. illustra la sua comunicazione ' . .. f:<'n una tavola di prepar ati m1croscop1e1. E. G. t

R. Accademia dei Fisiocritici di Siena. Seduta d el 26 .aprile 1918.

l>residen za BARDUZZI.

Per la lotta antitubercolare. ·11 presidente, a no1 ne unchè dei colleghl <lel Oonsiglio direttivo, presenta ecl illt1stra un or.ài11e del giorno, di ct1i a ~bi'an10 già dato notizia 'ne l fnsc. 20, pag. 484.

Sul trattamento delle A ~stole rett'o-glutee ·(a proposito di un caso operativamente guarito, conseguente a • · . ferita di fucile). .Prof. D. TAIIDEI. - L'O. illt1stra da l pt111to di Yista clinico ed opera torio un caso di fistola rettale aperta a 11·esterno due dita dietro il trocanter e. Es'

:Q.

Università di Siena.

. . ' P1·of. BARnuz~r. - L'accademico B . leggendo ,sui iieriodici medici di nu~''i tentatl,ri dl cure rapfde contro la scabbia, e cli esperienze comparative. e cli- . • Jliche, specie· del dott. Tomma si (Policlinico,, fascicolo 15, 14 aprile 1918), g·iudica di dovei· 1:icorclare che nella sua <:>JiniC'n. da quasi 20 anni, ron1e ha già i 11 ùue l)Ubblicazioni dimostrato l l vrof. Simonelli. . aiuto, e come egli stesso espose a l Congresso di ' Dermatologia e Sifi.lografia di l\1ilano, si pratica .la cu.ra rapida -Hardy >nodijiorita, c:on risultati più cl1e soddisfacenti, ottimi. Infatti i11 ~i o sette ore ~i eseguisce la CUJ:'a cl1e dà ra11ssi1ne recidive; l)er . le più indipenden ti clal metodo. Ora ma i . può presentare una statistica . di 4000 casi. _I.ia cura consiste in t1n 'bag110 genera le 11el qnale un infermiere pratica sul inalato delle frizi~ni generali con sapone gela tino.so cli l)Otassa, specie nelle ~edi di eruzione. · A.sciuguto l'ammalato si sottopone ne lla sala de fili aoariaoi alla cura a ntiscabbiosa con una frizione accurata. dal collo a i piedi della seguent,e pomn.ta : Pomata Helmerik granlllli 1000. Essenza di trelllentina grn mm.j. 200. r..n frizione dura in medla 15 o 20 mi11uti. Si métte qumdi il l)i\ziente sott o-ooverta . c:orue s i dice in clinica, cioè si ra VY-Olge in una eoperta di lana e ·si fa st.a re fermo n letto 6 o 7 ore, e quindi s i fa immergere in u11 a ltro bagno alcalino con 200 0 300 grammi di carbonatq potassico, di 25 minuti. Si asciuga, si impolvera co11 an1ido, talco, ossido di zinco; si riveste con biancberi(l pulita ed abiti disinfettati, e si' licenza. L'effetto. è sicbro; il costo n1odico. ' Accenna 1'0. al meccanismo acaricida, alla su~­ riorità di questo metodo st1 quelli della cura len.ta. riservata a pochi casi speciali, ecl ancb,.e sugli altri . ora proposti dal Cassia, da l Rossini, dall'Elher~, ·che non hanno dato risultati troppo incoraggianti.

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cli Gierusa.

La cura rapida delle acariasi nella Clinica dermosi·

Presidenza del Prof. F. DaR.ll\"'rE, presidetite.

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so~uzione

Yalenti a quelli, della

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NERI. -

(An1iates. de l'Jn,sti tut Pa..~tenr, 1917) . • La soluzione preparatù dall'O. dà risultati equi-

Seduta ordina·r ia del 24 11ia1·zo 1918. •

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IL POLl <.-:Ll ~ I CO

[ ANNO

XX\., F ASC. 25]

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APPUNTI· DI

MEDICIN. A · PRATICA~ •

CASISTICA E TERAPIA.

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bassandosi, i1on pttò ravvici11arsi più alla li• nea mediana, eome di norma, ma si sposta Le frenopericarditi adesive. verticalmente o an che leggerme11te in fuori . .... !..1 a punta del cuore, nei mut~menti di posi-· (TRÉ1IOJ_,lÈRES et CAUSSADE. La Presse 1'téd., 4 zione, resta immobile, tranne che nel decubito aprile 1918). , • laterale sinistro,_ nel quale la briglia .si rallenU i1a serie di malati si lagnano di sofferenze ta e quindi lo · spostamento può avvenire. 'c;ardiacl1e, l e quali con·sisto11°' in oppressione, Secon•do gli AA., quindi, i dolo.r i angi1iosi, la paipitazione, dolore precordiale. · scomparssi dell'itto deila punta, la constatazioPiù precisamente l'oppressione compare done radioscopica d'una briglia cardio-diaframpo sforzi, talor~ dopo i pasti, raramente n·el 1n.atica sinistra, ..sono -segni sufficienti per la riposo; le palpitazioni ·sono d'ordina:z:io di modiagnosi· di freno-pericardite adesiva. · · dica intensità e passeggere; il dolore precot·Rie-scon~ evidenti l e ragioni dei sintomi no. clia le è tradotto dai malati come un senso di tati: la sindrome angi11osa dipenderebbe dalpeso, di costrizione nella n1età sinistra del tol'imped!mento fu11zionale al la voro del cuore; race, che lo costringe a pressioni o frizioni .Perchè le aderenze legando la punta del cuore .sulla r egj o_ne cardiaca, e che, in occàsione di al diaframma, impedi:scono il movimento di sfo·rzi, o .dopo i p31sti si può mu.tare in un ve, retrazione sistolica, e, come consegu enza, una ro dolore parossistico, prec.o rdiale, a guisa di ev-e ntuaJe distensione acufa del cuore. I movitenaglia, con irr.adiazio:µi alla spalla, al bracmeinti esagerati del .diaframma, . occasionati da cio sinistro, ·accompagnato da t1n sen so d'anuno sforzo, si aggitlngerebbero come occasione goscift. Se questi soffere.11ti, sui quali l 'attenq,d un a distensione maggiore e dolorosa. · zione del medico è richiamata sopratutto per L 'etiologia è quella di tutte le pericarditi pargli attacchi a tipo anginoso, sono attentamente ziali adesive. Il destino di questo genere di esaminati, pochi segni clinici si riscontr an o, rna talora sicuri sintoml radiologici conducono lati è, seco11do gli at1tor-i, a scadenza più o acl un esatto apprezzame:pto delle cau se .della · meno:. lontana, l'ins ufficienza del miocardie. T. PONTANQ, sindron1e molbosa. · M·e11tre l 'ascoltazione nulla rivela .d'impol'' · Endocardite maligna ad evoluzione lenta. · tante e di caratteristico, alla ispezione .e alla • Queista form11a, ,che non è mo1l.to frequente, è palpazion·e si nota l'assenza d.ell'itto d-ell a ' stata ,osservata in adolesc.e:ò.tf ed in .giovani, punta. · L'esa1ne l'.adioscopico dimostra -che il seno.? talvolta · con c,a rattere epidemico; l a roa1at'tia • però non è contagiosa. Si osservano come IDO· cardio. . diaframmatico sinistro, il quale d'ordimenti eziologici l' artroreum~ismo acuto e la nario è chi aro e s'accentua nelle inspirazi'o ni profonde, non è pit1 visibile; esso invece è so- flogosi delle prime vie respiratorie. Il quadro clinico (R. Debré. Presse m édicale, stituito da una opacità tri angolare nettamente delimitata a ll 'esterno, con l a base sul diafram- 11 62, 1917), precedutQ' dai sintomi comuni alle ma e co11 l'a';)ice ch e si confonde con la punta ·malattie infettive, si presenta: a) Con manifedel ct1ore, o con la parte inferiore del margin e stazioni 1c1ttanee: ipeteic,chie. :nare o -confluenti, del ventricolo sinistro. tal'cma porpora emo.rraigi«~a. .Nodosità erltemaTale immagi11e triaIDJgolare, opaca qu.anto tose effimere e dolenti su gli arti e tronico e, l'ombra carcliaca, iSi <lifferé11zia da quella nospecialmente, ai polpastrelli delle dita. b) Fetata da Vaquez Bordet, la cr..uale è pallida, . nomeni dolorosi art1colari. e) Splenomegalia. · circuncla la punt' del cuore, ed è interpretata d) Manifestaziooi car.diaiethe, i&p e;cialmente in.. come un ispessimento dei foglietti pericardici. suff}.cienza mitralica, senza però aversi i sinTale in1magine è, secondo gli AA., prodotta tomi della endocardite maligna acuta. ~ spesda t1na briglia, che 1ega il cuore al diaframma, so necessaria l'emocultura per stabilire la diae che quindi, come in ·effetto si può osservare, gnosi; il reip.erto rpiù !frequente è lo .streptococimpeclisre o limita la mobilità dei due organi . oo. Il decorso è molto irregolare, c001 grandi Nell'inspiraziane profonda.. infatti il limit-e eoscillazioni n ello stato generale e nelle -curve ~terno clell'opacità triangolare si ravvicina alfebbrili. la, vertieule e sembra tendersi tra l'ombra del Si hanno ·spesso disordini visivi, rivet.a.ti de. c11ore e il contor110 del diaframma di cui il llna neuro-retinite, o da embolismo nell'artemovin1ento di abbassamento è notevolmente ria retinica centrale. Quasi sempre vi è coml irnitato; la punta del cuore, ·d'.altra parte, abplicazione di ne frit~ sub acuta. Sull'apparatq

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(ANNO

XXV,

FASC.

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SEZlONE PRATICA

cardio-vascolare seg·nì funzio11ali legg·eri; i soffi • posso110 subìre val'iaz~oni acu tiche imprecisabili.

Grande importanza assumono !e complicazioni date (la embolie a1te.riose ~pl ancnicl1 e (J11ilza, rene, feg3-t-0, .inesentere, t0ervello) o deg·:W a rti (a tipo iscì1èn1ico o di gangrena secca). Jn tJ uesti territo1·i si hanno anche aneurisn1i arteriosi, per lo più multipli. Queste còmplicazioni sono le p1iù immediate cause di morte dovuta ad embolismo od emorragia cerebrale, aneurisma endo-addominnle, e.cc. Il decorso .di questa forma, evidenteme n-te inguaribile, è di 6-12 inesi. FIL. 1

Studi sulla digitale. R ....i\. Hatcher e Cary Eggleston, della Università C<;>rnell di New York, 11anno compit1to

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muffite di digitale si po.&50110 ottenere 1e tipiche sostruue attive, con poca· variazione nell'attività. Di grande importanza è u11 dosa111e1)to esatto, e tutte le preparazioni (pl'incipi attivi, e- . stratte flt1ido, tintura). dovrebbero avere un determinato contenuto di p rincipi attivi, in modo da ottenere sempre gli· stessi effetti. · L'attivttà della digitale viiene ·dagli . AA. stabilita in unitcì di gatto, d eterminata dalla, qua+1tità (in mg.) di sostanza capace di uccider.e 1 kg. di gatt6 quando venga i11iettata 1-entamente e continuamente n elle vene. Essa p. e. per la digitossina corrisponde a mg. 0.35. La dose tera.peutica m·edia della digitale (tintu1·a o infuso) somn1inistrata i)er bocca è di 0.14~ unità di gatto, ovvero eme. 0.146 di tintura per libbra di peso (0.391 per kg.); per la • digitossina cristallizzata, tale dose è i~yece di 0.066 (o mg. 0.023 per libbra, quantità cor.r ispondenti rispettivamente a 0.177 e 0.062 per. kg. La variazione nelle dosi ammette limiti abbastanza l arghi, poichè gli effetti terapeutici sono i:denticei a.n che con .d osi minori (del ' 15 %), mentre anche con ·d osi . alq11anto più elevate 11on si hanno che lievissimi eff.etti to,ssici:'" Non . risulta che l'età, il sesso o le condizioni cardiache abbiano influenza s11lla dose richiesta. Infi,uenza della digitale sulla pressione. - Si può dire in gen.erale che essa si3: scarsa sulla pr·essione sistolica, che le alte dosi tendo.n o ad elevare, mentre invece viene piuttosto ridotta la pression.e diastolica e vier1e at1m enta~a la pressione del polso. Si .p uò ·esclt1dere eh.e le dosi terapeutiche, anche se elevate, abbiano diretta azione sui vasi, ciò cl1e con·corda anche c'o n gl;i es1p ePim1enti sugli ànimali.. .. . . Non è possibile stabilire ora con precisione a che siano dovt1ti i c.ambiame11ti nella priessione e nel polso. Sta di fatto che essa migliora le condizioni del circolo e q11indi anche la ventilazio11e polmonare: scn1n1)a1 e l a cianosi ;~ viene abolito l'·effetto vasocostrittore dell'ani<lride carbonica -st1l centro. La miglioria nel circolo risulta nel funzionamento più normalé dei va,ri organi o tiesst1ti, per ct1i si tende a restit11ire alla norma i diver..si meccanisn1i con cui la circolazione vi-ene mantent1ta in ef11'cie11za. · FIL. • - - _, -----------

s11lla digitale diverse ricerche, che qui riassu• • m1amo. Essi l1anno anzitutto stabilito cl1e le diverse preparazioni galeniche della digitale esercitano sul cuoré e sul circolo la .stessa azionie della digitossina, s trofanto, strofantina ed occab.a ina. Non vi è dttnqtte alcun bisogno di ricorrere ai" principi estraiti dalla digitale cl1e, i1ell'attuale penuria di molti medicamenti, possono inancare, e tanto m.eno a specialità come il digiparatum, che ha pure la stessa azione. Inoltre tali pri11cipi estratti, come pure . la strofantina, la convallaria, l 'apocynu1n presentano l'inconvenie11te Q.i verure assorbiti in modo , lento ed irregolare dal canale ali111e11tare, per modo .che se ne somministrano s.p esso dosi alte, .1Jer ottenere l'eff.etto desiderato, avendone talvolta com·e .r isultato u11 assorbimento inaspettato, 'che provoca fenome11i tossici. Inv.ece le preparazioni galeniche della digitale, quali la tintura, l 'infuso e l'estratto flt1ido vengono assor})iti pro11tamente: la· tintt1ra presenta poi il vantaggio ·Che, contenendo solo delle trace.e di grassi, non disturba, o ~olo lievemente, ~o stomaco. Un infuso ben fatto contiene tutti .i principi attivi delle foglLe e presenta il solo inconveniente di non av'er.e un contenuto costante di principi attivi, ciò che si può .i nvece ottenere con la , tintura. Da molti "Si è rimproverato all'infuso la. poca stabilità, per cui facilmente esso andrebbe soggetto ad altera·zioni. Ciò viene invece dimostrato -erroneo dalle ricer.che de~li AA., c·h e Il fascicolo 6° (15 ~ing·no lH18) cl0lla nostTa SEha11no osservato com~ esso; a11che conser,vato ZIONE CHIRUR'GTC. . \ contiene i seguenti lavori: i11 condizioni i1oco propizi.e, su~~sce poche o , punte modificazionj nel periad·o di una settimu- Dott. E. PIRONDINI: A.pplioazione della a,zoturia Sf>t!1ri111entale alla chir.JUrgia 'r enale. 11a; l)OCO ·a pt1nto deteriorato è l'inft1so in cui è stato semi11ato il bàcterium coli, che pure vi si l)ott. V. 0ALò: Rt1tàio cli?1ioo de77'i11fe.zinfie gassos. nr lle ferite di g'lserra. svilt111pa bere. Da foglie vecchie ed anche am•

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IL POLICLINICO • •

MEDICINA SOCIALE.

Roma, p€rché iJ Bossi per l'Italia, il Bar per la Fran·cia, batterono in· breccia la macabra ... operazione tedesca. Tubercolosi e gravidanza. Il prof. Bossi dirno strò che le donne castrate È il titolo di una interessante conf.e·renza tedurante ·la vita ·s essuale si anémizzano, preuuta nell'anfiteatro dell'Istituto ostetrico-gine- sentano grave torpore niel ricambio, divenfano cologico. diella R . Università di Genpva dal- più suscettibili a qualsiasi morbo e quindi l'on. p rof. Bossi. . ineno resistenti alla tubercolosi, e che perieiò L'oratore, dopo pvesentato due gestanti tu- · la profi'lassi tedesca· era doppiamente barbara, be l'colotiche, · in. una delle quali decide l'inter- barbar a per l'atto operativo macabro q1u anto ruzione d ella gestazio11e e 11ell'altra la properiicoloso e inutile, barbara per le conseguenze secuzione, e avern.e 'date le ragioni, si addentrò per l e povere madri. ' i1el grave problern'a , facendone anche la storia E il Congresse> fµ f'avorevo1e alla tesi del cliche oggi assume caratte:rie di gran~e attualità. ' nico di G.enova sull'opportunità di interromLa questione della tub.e rcolosi nelle gravide pere, in determinate condizioni, la gravidanza costituisce lln gravissimo .. probléma cosi dal delle donne tubercolotiche. · lato clinico che dal lato sociale, e ·Che deve esU nq, ·r ecente importante pubblicazione ·del ' . ere prospettato e propagand ato non meno nel prof. Cambiaso poi è ve11uta tes.tè a dimo.s trare campo medico che nel ·campo profano per i a base di dati .s tatistici quanto fosse giusta coroll.a ri che ne de rivano, e cioè la difesa fisica ·la tesi d.el prof. Bossi. e sociale della donna e della famiglia. Il prof. Cambiaso infatti ha stampato la sta• Fin dal 1891 il prof. Bossi, studi u.11do le aptistica del dispensario antitubercolare della plicazioni del suo metodo di parto rapidG" col Clinica medica· di Genova, dalla ql1ale risulta dilatatore da lui ideato, rilevò e stabilì che eh.e in dieci anni di osservazione di pazienti ogni caso cli tubercolosi in gravi;dariza doveva ir1 gran. parte delle dt1e Cliniche, l'ostetrica l)el m.edico costituir·e lln quesito di coscienza e la medica, si ebbero i seguenti eloquenti ridi cnnico e di uomo se o meno devesi lasciar • s1ùtati : l)l'Oseguire la gestazione o interromperla per 1Su 105 donne nelle quali la gravidanza si 1<1sciar sopravvivere la madr·e, sopratutto se . ~a.sciò prosegl1i.r.e a termine, do.p o di·eci anni, 111adr~ già di vari figli, considerando anche il 9 sole• vivono, ossia solo 1'8.57 %, JDe11tre di rn inor valor e di un prodotto · di una inaclre ti85 in cui si interrJppe la gravidanza ne vi. ~j ca i11 gestazion ~. ,7ono tt1ttora 29, e cioè il 33 %, e che per rapNel frattempo i Francesi gridavan9 l'allarpo:r:to ai ·n.eo11ati su tutti tali 105 parti non some contro l' aboTto d elle g.r avitde per paura di . pravvivono che 8 figli: D: C. . nJ.>11si e Q.ffermavano. poi con sentimento in verità altamiente morale e patrio~tico che la • rnadre tisica (:i3oucl1ard) dovesse dolorosamen' . te, ma per necessità, subire la sua sorte, inesorabili per il futuro figlio, pit1tto·sto che inPer lo sviluppo delle nostre stazioni idrominerali. scenare un principio che poteva favorire la depopolaziorte . Si è già accennato altra volt a a l bli1,fj' delle stazioni idrominerali tedescl1e, ed alla necesI clinici tedeschi con a capo i più autorevoli, • sità di reagire contro di esso. Una recente pube cloè Bum1n, l\1artin, Bardeleb1en, e'Cc., dapblicazione di G. e L. Silenzi (R oma, tip. ed. l)l'i1n a presero in poca considerazione il concetto. d el Bossi, ma poi venendo · al Congresso Italia) ci dà occasi one di ritornare Sl1ll'argo1nondiale di Roma del 1912 sostennero che nei mento, che r~teniamo di somma i1nportanza per l' Italia) ricca di ogni varietà di sorge11ti, cn.si di t11ber colosi in gravi·danza ùovevasi fare ch e non hanno proprio n1Jlla da invidiare a · il taglio cesa t"eo vagin.ale così detto alla Duhrr' . l·en e c~strare la madre per impedire lllteriori • quelle tedesche. Grave nostro difetto, però, è che noi i1on solo gr avidanze. E col solito sistema. di affermare non abbiamo ne1nrr1eno lontanan1ente la sbail1 qtlalche U1QdO la Stlperiorità della J(ultur tedesca . i battezzava a. quel Congresso con lorditiva messa in sce11a delle• st azioni tede. g ra.nd e stl>rzo di nomi. autorevoli llna nuova sche, adatta ad i1r1pre:::-sionare il pubèlico, che ha bisogno di bere grosso, ma non sappiamo uperazio11e d'i11venzione tedesca, quella del I3ardelebcn, di esportare, cioè, in gravidanza neppure mettere i11 gi11sto valore i tesori delle n ostre sorgenti. Nelle stesse F i.lColtà mecliche, i l'utero alle madri tisiche per renderle sterili. Ft1 memorabile la discussione avveratasi a pochi ~tudenti che frequ enta110 i corsi liberi di terapia fìsir a, 11nnno 11en })oca oc< asio11e di qnel Co11gre$$0 m o•di nle della tnbercoloRi a •

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SEZ I ONE PRATICA

a pprend ere l'idrologia, di ·cui esiste in Italia un solo libero docente; sicchè il medi co ent.r a nella pratica senza nessun a nozione chiara sul1' argomento, e lè prescrizioni fn prop osito n on p otr anno quindi essere molto preci se.. A ciò si aggiunga lo snobismo, che appare limitat9 a lle classi r icche, solo perchè queste ~assono conced ersi il lusso di ç.ndare, p. e., a Carlsbad, anzich è a Montecatini, ma cl1e è putroppo assai diffuso in t u tte le classi. È dun que necessario reagire in tutti i modi contro 1 abitudine invalsa di non apprezzare a dovere le cose nostre. Tutti debbono cooperare a questo .scopo : lo Stato nel fa\ orire l 'insegnamento della materia, nel concorrere a met- . tere in valore le nostre ·sorgenti; i medici nel conoscere bene ·1e quàlità di queste; il pubblico n el non lasciarsi convince1:e dell efficacia di u n prodotto, di una cura., unicamente perchè made in Germany. Non è a dire però che non si noti f1·a noi un certo risveglio anche per il roiglioram~nto delle nostre · stazioni j drominerali. Già, come ricon osceva l'on. Sana1·elli in una recente intervista, in cui tratta a fondo la questione, lo stes• so duro cimento a cui ·le stazioni termali italiane sono state e sono sottoposté durante il periodo della guerra, ha dimostrato .da quanta forza di resistenza e da quanto vigore cli fede siano animate. Migljoramenti, ·del resto, sono stati portati ir1 n1olte stazioni, massimamente a Salsomaggiore ed Agnano, nonchè a . Fiuggi e altrove. Per Montecatini vi è un grandioso progetto dell' arch. Giovannozzi, attualmente esposto ·a ll 'I stituto d'Igiene di Roma, che porterà un vero rinnovamento termale edilizio ed igienico. Ma non · basta fermarsi a poche ,stazi oni ptincipali; occo rrono riforme . generali, basate sopra un programma organico, in cui il co:pcorso dello Stato sia ad un terrtpo direttivo e finanziario. Occorre che l 'ambiente d ella · stazione idromi nerale sia adatto a ricevere la · clientela s1)esso delicata, ed esigente, e che una rPclame ben diretta metta in giusta luce. il valore ed i. !)regi della stazione stessa. , Una' buona iniziativa si potrebbe intanto prendere, che sarebbe di non scarsa utilità. ·G. e J.J. Silenzi hanno pubblicato, nel loro lavoro, una tavola in cui a ll'indicazione delle singole mal atti.e fanno risrontr-0 da un lato le stazion i idrominerali di moda .tedesche, dall'altro le nost:r:e, ch,e possono benissimo . so.s t!tuirvisi. Si in~ cominci a diffondere questa ·tabella fra tutt1 j l!ilfledici italiani, in modo che tutti sap1~iano quale stazione consigliare ai loro inalati; è un primo passo, necessario su questa via:, che conclurrà, Rperìamo, a. buoni risl1ltati. 1

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FlLIPPI'NI.

CE NNI BIBLIOGRAFICI. (Nott ~i reoem~c<»W c"M i libri pervenuti in dono alla Retlaz~)

E. P ratique courante ·cle chiritrgie de guerre. Un vol. in -16° d.i 340 pa:g. ~ on 76 flg. ~- Maloine '8tt Fdls. ed., Parigi. Prezzo. L. 7. .. L'A., in questo Jibr10, imp1·00.tato ad 1lJI1 sano senso pratico, ,e,s poin e i ri.s'lùtati, che .1.à triste esperienza di p1a.recchi anni dli. gt1e.T.ra ha aSSlO«tato. Il r aifronto con. g,lti. er:V'o ri e le m am1ehe:volez,~e di un ipa~to b1en uooernte indica coill chiarezza e p1reciisi()![\le '1.e vte d.a 1seg11jre1. Ve~gono ~osì rpre.sien tati al lettore gli attuali tTattamenti d!elJe f1emte· d a guer.r.a id ei dii.vel'si ·organi ed a ppareochi. P re~ uno ·studio suJ mecicam.ism-0 • delle ferite .d.a parte. ,dei diversi pr.o.ie.ttiild e sur.i. divensti. metodi dli -cura d·ell e fer.it.e; dopo aver passaito in ·r ivista i traumatismi delle div.e~ t'egioni, l'A. tratta le ·differenti forme del.l a gangrena g.azosçi, ·ed il tetano di .gnerra, n.elJa t,erapia del quale viene .accolto favorevolrr1ente il meto,do Bac,ceJJ.i. ini. MARQUIS

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E .. P iaies pénétrantes di1, crane par .prr:>jectiles . de guerre. Un vol. ·m-8° d i 3()0 p.ag. con 182 :fig. in 1nero ed irn. ,cioJioi·e. A. Ma.Join~

VELTER

ed. Parig.i. Pt:tieZ2'0 L . 15. La guerra ·di triTIJoea e J'uso id i 1appaiiecchà. . espl10sli.vi .semp1re p.iù .p otenti e perfezrion.àta 11'anno I'!ooo frequent!ssime e parlicolarme.nte gravi le looioni del 1cranio. L'adozione -d ell'elmetto ha J>Ortato in qu1eisto campo deà. :neali. van:ta.ggi; ta:.li ferite rimangonD parò se,m pre fra le questioni IJiù intea.iessamiti dlelJ,a patologia .di guerra. L'A. vipocrta, . con una . .certa abb0fnld1anza d.i particora.ni g'1i 86 casi 1d:a lui o.SISlefrvati che form~nro la base .dtel '$UO 1stt1dio; 1e osservazioni sCJne accompag11ate da fotografie, grafici, sch~·1ni chi ari ed interessanti. · · S·e. gue ,p oi la ,d'elscirizione .sistema'f:li,c.a dei sintomi, .sia immediati e preooici, che tardivi; .~ imdi1caziiomJi. operatorie, la tecnica d a seguirsi nei singoJ. casi. Anche lo .studio 1diella evoluzion.e po1stoperatoria· e del pronostico offl'ono all'A. I 'occasione di dare dei consig1i pratici, frutto della sua esperiienz·a. i1ii. 1

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IMPORTANTE PUBBLI CAZIONE

IHTOBAZIOHf DELLA LARlftfiE E TRACHEOTOMIA I

Pratica ed. importante pubblicazione del professorf' F·ranoesco Egidi, Docente di Laringologia t,ella R. U11jversftà. di Roma. . ID1egante volume in carta di_lusso di oltre 300 pa. gine ·con 46 figure. In commercio L. 3.50 più le spese· di spedizione. Pei nostri Abbonati, franco <ti p-0rto e raccomandato L. 2 .50. Inviare car tolina-vaglia dirett.amente al prof. FJftRTOO MORELLI, Via Sistina. 14 - Roma. (19)

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!L f'OL f CI.11' l tO

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NELLA V!TA. PROFESSIONALE.

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Anafilassi morale

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. }: p ervenuta, in redazio11e u11a léttera aperta a S. E. i~ l\fini:Stro dell'Interno, firmata x. y.: queste due iniziali destinate orain·a i per convenzionale internazionale a coprire la respon-· ~abilità dei nef.astj dell'anonimo, ' sono seguite da un numero d'abbonamento ... che non esiste negli elenchi degli abbonati al nostro giornale. l/a11tore non è meglio i.d entificato, l 'anonimo • ~ irriconoscibile e dovremmo, come è consue• tudine del nostro giornale, senz'altro passare al cestino la lettera aperta. Pur~ lo se.ritto è tanto grazioso ·e la lettura ne è così piacevole, che non sappiamo resistere alla tentazione di ' far11e conoscere qualche brano a i lettori. Il signor X. y. adunque si rivolge a s. E. il :Wlinistro degli Interni e lo prega p~rchè « non « p ermetta più che i signo,Fi m edici strillino 'sui « loro giornali professionali i loro pareri, i loro << diritti, i loro reclami)c la loro animosità, le cc lor o querimonie. Da quando la guerra è scop« piata, la classe medica italiana (leviamoci il «.cappello ai morti, ai feriti, ai decorati) ha « dato un esempio un po ' zoppicante di disci« plina morale, e poveri noi se tutti ci avessero «imitati! « Medici di marina a strillare contro quanto « il Governo dava a. quei di terraferma. Medici <1 di carrier~ a lamentare le promozioni e i com« pensi dei colleghi di com-plemento. 1\.1edici di H complemento a gridare verso quei di ·c arriera cc per le ma11sioni d'ufficio. E i richiamati con« tro i dispensati ; e questi contro quei richia« n1ati ch e cumulano due servizi e due stipendi; « e Croce Rossa contro Sanità militare; e Sanità <e n1ilitare con tro Croce Rossa, e avvicendati che « 11on accettano l'avvicendamento, e non avvi« cendati cl1e lo vogliono .... « ~ia che cos'è tutto ciò? « Nessuna classe di . cittadini italiani ha con « tanta insistenza lamentato e protestato tanto. « Nessun giornale professionale di ingegneri, <e di segretari comunali, di salumieri, di ferto« vieri ha 1nai riempito le su e colonne di tante « ricl1ieste e denu ncie di disparità, di ir1giusti« zie e simili 'cose. << E per eh è lo devono fare i signo i medici? « Tanto più che la nota domina11te che risalta « se111pre è questa: non tanto la condizion e diu .sagiata di chi si lamenta, quanto la presup(( po8to condizione privilegiata di altri. Non il « disagio proprio, ma il presunto benestar e di cc un t1.l tro. «Ecco il i11edico, sempre lui ». (20)

Ad ovviare tanto male l an onimo don1and~l a) Ministro che censuri tutto c1ua11to scrivon0 al riguardo i medici. Evidentemente il signor x. _y. esagera, se le discussioni riguardanti interessi multiformi e spesso cont]'astanti hanno potuto qualche volta tralignare, non per questo si devono sopprin1ere. La libertà non va sfrangolata: anche se qualche volta degenera in licenza. ~e il s'ignor x . y. ha un sistema nervoso I!:tolto irritabile, se la sua salute può aver danno da certe letture, chiuda gli occhi e tiri via; ma se egli ha qualche p articolare interesse perchè queste discus· sioni non avvengan o, e 1a firma della lettera lo lascerebbe. .sospettare, sarebbe stato meglio anche in . omaggio ai principi-da lui enunciati e come prima applicazione del provvedimento d~ lui· suggerito al ministro degli interni, non scrivere la lettera o cestinarla per proprio conto. Il si'g·noT x. y. rileva a torto che nesst1na classe di cittadini italiani ha con tanta insistenza. lamentato e protestato tanto. L'anonimo scrittore evidenoomente. non legge) che i giornali professionali della propria classe: se egli leggesse i giornali quotidiani e desse una scorsa ai resoconti -parlamentari troverebbe il Sllo rilievo ingiusto quanto inopportuno. Sap.r.ebbe allora ch e ci sono avvocati che vogliono fare i giudici milità ri, ingegneri (quelli che non sono nella industria di guerra) che vogliono essere avvicendati e ferrovieri che domandano insistente1nen te un tu.rno di servizio tra la zona di guerra e quella dell '1nterno. Dei salumieri riconosciamo di non saperne più di quanto ce ne dice l 'an onimo. Ma a parte le esàgerazioni, non è dubbio che le manifestazio11i àella classe medica, in occasio11e della guerra, n on son o state improntate tL quel senso di solidarietà, alla opportunità di rinu11cie reciproche, a quei giudizi di relatività ch e rendono sopp~rtabili le situazioni anche più penose. Già altra volt a abbiamo ·avuta orcasionè di rilevare l'assenza o la deficienza del. senso di solidàrietà della classe m edic a ed i r.'ol-. leghi sapranno apprezzare il nostro sentimento se vi insistiamo .. L'esito infelice della generosa iniziativa della Presidenza della Federazione • dei Consigli degli Ordini per un fond o contro 1 ' iù gravi danni patiti O.ai m edici per la guerra è una triste riprova del nostro asserto. Vero è cl1e il 1nedico, come tutti gli altri a.ppartenenti al genere umano, tende più a ll' affe rmazione di diritti e di pretese che cli doveri e di rinl1nce. Tale squi librio è forse piì1 evident e

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nel medico, perchè per la sua cultura, per la sua educazione e per la sua stessa ·professione è generalmente ritenuto come· un uomo mo. ralmep.te superiore. Gli ..stessi motivi probabilmente inducono nel medico più che in altri la convinzione che il proprio mado di pensare, la pro-pria mora le sia, l'unica veramente vera, convinzione che fa rifiutare tutto ciò .che non è ~ proprio, tutto ciò che non conviene, inducendolo a reazioni frequentemente eccessive ed inadeg.uate al suo supposto carattere morale. Ogni individuo della nostra classe costituisce quasi un diritto particolare che sta di per sè stesso e che non riesce ad inquadrarsi nei diritti della generalità. Quello che conviene al1'uno non conviene a tutti gli altri. E talvolta anche quello che un tempp era giudicato desi' derabile fini sce per divenire inaccettabile al momento dell'attuazione. Da ciò la difficoltà di leggi, di r~golamenti, di temperamenti che conte.ntino tutti o anche solo la maggioranza. Per ogni individuo sarebbe ne· cessaria una legge, il che val quanto dire che per la classe medica nessuna legge è l>ossibile. Esemplifichiamo. Si è chiesto, si è insistito perchè i medici_ ricl*amati di classi anziane • potessero ritornare alle proprie condotte, ai propri uffici ospitalieri, perchè tali servizi riacquistassero il loro normale fun:uionamento e nello stesso tempo potessero essere disponibili per l'esercito· i giovani medici incaricati della $OStituzione dei titolarj. Dopo tanto gridare alla iniquità, al sa.crificio degli anziani, all'imboscamento dei giovani, si sarebbe dovuto credere ed attenderé che i medici esonerati ritornassero volentieri alle proprie case, alle pro... prie famig;lie, alle proprie m ansioni, ai propri affari. Tutt'altro : la maggior parte di essi pet· non essere restituiti ai propri uffici }?rigano, fanno delle resistenze per non ritornare ai loro posti. Essi preferiscono fàre gli ufficiali medici in grandi città, che qualche volta è anche la • · pro-pri a residenza, anzichè ritornare alle fatiche lavoro clella condotta o al poco remunerativo , dell'os-Oedale civile. " Per fare apprezzare a questi colleghi le delizie dei propri uffici bisognerebbe fare loro servire la :patria sul serio e non a chiacchiere, con1e essi pretendono: far saggiare loro la vjta règgimentale. L'anonimo che reclama la più ,rigorosa censura sulle richieste e sulle discussioni più o meno acri e più o meno co11venienti dei !Iledici, . ha ragione di constatare e lamentare lo scarso o nullo spirito di solidarietà e di tolleranza d~lla nostra classe; ma 11a torto quando vuoJ mette1·ci il bavaglio. E necessario che certa gente sia sempre sroascl1erata. · PANGLOSS. ;1

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ATTI PARLAMENTARI. •

Concessioni a·i. . rnili.t<iri .jt u cl enti del TTI atino di 1nediai·n a.

· Ad un 'interl'oguzioue tlegli on. Lombardi, .À'iall- , cini ed a ltri il sottosegretario pel' lf P. I., on. Roth, l1a così risposto: «Il MinisteTo fin da quq.ndo l'Italiai entrò in guerril, rico~obbe la necessità di adottare speciali provYedimenti i11tesi ad attenuare, in parte almeno, il danno che ne derivava agli stl1denti delle Univerf-3ità e tlegli Istituti d"istri..1zione superiore, chiama ti a prestare servi~~io 111ili tare; princi1Jalissìmi fra di essi fn l ~is<:rizlone ti'uftìe;io all'anno di corso successi\-o e la proroga nl }Jaga111euto delle tasse. «Dai benefici copcessi agli studenti si ritenne dovessero ~ssere esclusi i giovnni, i quali, forniti di una la urea o di u11 diploma chiedevano l'iscrizione all'Università per il co111.:ieguiment0 di altra laurea o di altro diploma, 11on potendo essere essi . ' considerati alla stessa stregua. degli altri studenti sotto le armi, pe~chè già in possesso del titolo accademico per l'esercizio della professione che evidentemente av·evano deciso· di prescegliere. Fu pertanto· stabilito che le disposizioni. eccezionali e: manate a favore clegli studenti inilitari non potessero essere estese ·a coloro che 1gii'l avessero conseguito una laurea o t1n diploma (articolo 7 d.el decreto luogotenenziale 2 settembre 1917, n. 1523). «Ma a q11esta dispo~izione non fu dato effetto retroattivo; fanto è Yero cl1e le immatricolazioni e le iscrizioni conced11te ai lat1reati militari duranre gli anni di g11erra, e nei precedenti, sono rima~~ valide ad ogni effetto. «Se non che, stn.bilitò il J>rincipio, era naturale che, a cominciare dall'a1mo acc-~demic:o 1917-18, esso fosse· ap1)lica:to a . tutti i lat1reati in servizio n1ilitare, com_presi coloro che già avevano beneficia to delle ùisposizioni eccezionali sopraindicate i>egli anni ~'915-16 e 19~6-17. E fu disposto che ai h1l1re.a ti militari, i quali avessero otte11i..1ta .}'imu1atricolazione ai corsi unive-rsitari per il conseg-11im~11to di una seconda laurea 11ei due anni acca.dcmi«i pretletti, o la chiedessero per il corrente ànno 1!317-18, fosooro applicate le norme comuni del regolamento generale universitario, e cioè fosse conse11tita l'iscrizione, purchè risultassero in grado di freqt1entare le lezioni e avessero corrisposto al tlagamento delle tasse, salvo diritto alla dispensa. i1er n1erito di studio». I

P er gli studeriti del V e l 1 l anno ri.i rnedicina. All'on. Scl1iavone il Ministro della guerra ha così risposto:

«I provvedime11ti adottati per gli stt1denti in medicina rispondono esclusivamente e completamente a Ile reali esigenze del momento, esige11ze che sono · senza ulc:un dubbio d'indole prevalentemente militare. - I'l Comando supremo prima di émanare disposi- • zio11i in merito, ha preso accordi con questo. Ministero e oon quello della P11bblica Istruzione e ne11o 8cambio di idee UYl1to al riguardo si è conY~nutn: (ft) . '

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IL POLlCLIN JCO

J. c:.he i1on eta nec:es&1rio aume11ti1re il nurneTo

IJel' i1re::;e11tarsi a Ile a rrui e le modalitit, se "'ha. tl '11opo. consistono in analoga· domanda da pre-

«ei militari per l'esercito mobilitato ricorrendo tl 4Wi provvedime11ti di eccezione come i1egli anni de 8e11ta1·::-:i al Sindaco. corsi, cosicchè per i n1ilitari del f}0 e 6° an110 . ùi · (7315) Provviste di ;:ucclz ero per gli i11fernti medicina, cioè per tutti gli aspiranti me<.lici, n911 A •u 11iento di stipendio. Dot~. abbonato 5472. el'a il caso di U&'lre tm truttaruento differente da Anche i farmacisti per le i>repa razioni delle me• quello fatto a militft ri stude11ti ins<:ritti.... alle nlt1:<.> delé 11anno diritto alla licenza per il prele,nmento facoltà; tlello zucchero. Ottenùta la licenza e compiuta lu 1 • 2. che er a ntile poter avet e disponibilj J->el sel'necessaria prenotazione possono ruensil1uente ritirare lo zucchero che loro oc:C:orre l)er l'aziencln .. Tizio sanitario tutti gli aspiranti in parola unche .nel ·periodo inYernale, in 1·ista delle continue ridnOltre che dal D. L. del 10 febbraio, anc;he succes. zioni• che si devono applical'e H q11el servizio a fa ~ sivamente con lu circolare di C'hiarimento del 6 rvore dei reparti combattenti: . marzo ultimo, n. 16900, si è manifestàta ltt neces3. che ertt neces&ario, i11 considerazio11e delle\ . sità che ì Co:µiuni procedessero al miglioramento degli stipendi dei proprii impiegati. Sarebbe con'imprevidibile dl1ra ta della guerra, · aum(lntar~ per • i futuri 1'isogni il i1l1mero degli aspiranti medici , siglia ~ile, in vista della oscitanza finora munif~­ sta ta ùalla an1miIÌistrazione municipale , fate rifacilltando convenientemente il conseguin1e11to. di co1·so .t\lla G. P. A. perchè p rovveda n che il CQtale grado ai militari studenti iscritti al 3° e 4° mune dichia1i la p•opria Yolontà 811 tale argoa nno di medicina e ch)rurgia ». mento. (7316) Di/missioni à« 1nedico ' condotto - Pensioni. - ...Dott. M. C. da C. - Dal momento che nel 1• • capitolato non è detto quanto temvo prima il n1~' (7Z{ll) Trattanie~ito economico dei medici itiviati dico condotto che vu~l lasciare il servizio deve rasitiei Oorn,uni a sostituire titolari di condotta sotto 'segnare le proprie dimissioni, ql1este possono essete le armi. - Dott. G. S. da A. - Durante il tempo presèntate sempre ' che si 'rogiia, lasciando. però, in cui l)resta servizio presso coclesta condottn ricesempre t1n congruo . termine alla ammini-strazi.011~ verà dalla Amministrazione militare l o stipendio 1>er p1·ocl1n1.rSi altro ·unita.rio. Per ottenere lH pencorrisponde11te al grado che occupava nel R . Eset·sione occqrre fare c101nanfta all'ufficio · snnitario cito, oltre le i11dennità spettanti per la qualità di della provincia, allegando tutti, i d0C11menti riclli~· • richiamato, di seTvizio speciale, ecc. Per il sèrvizi<> sti dal vigente Tegola uiento sulle pensioni. Se d11'inte rir1ale che presta nella seconda condotta il C~o­ rante il ser,;zio militare ha continuato a pagare il mune deve corrisponderle l'intero assegno o quota contribt1to, .potrà liqt.1idnre sn 5n anni d'eth e 'Xl di . . .di assegno che corrispondeva al medico richiamato, servizio la somm·a di a nnue lire 991; .se dt1rttnte il e ciò a norma , della circolare co11cordaw fra i ~liservjzio militare non ha pagato nulla, liquiderà su ni$1:eri della guerra e dell'interno del. 10 settembre 53 anni e 24 di se1'1·izio l'<lnnl1a so1nma di lire 8(1~ 1917 n. 20400. Il sessennio resta naturalmente so\ , DQctor JusTITIA. ·spe~o fino a. che <ll1ra in Lei la qi.1al~tà di ·medico militare in cui attt1almente presta servizio. Seirv·i iio meàioo-miZitctre. - Al~'cibb. i1. 4348: (7312) lTffioiale sanita1io - Indennità, ca·r o-viv.e11·i. Il Ministero non ha emesso alcuna. decisione : la - Dott. M. I . da G. S. - L'ufficiale sanitario non • ha semplicemente prorogata a scadenza di tre mesi. --è i1npiegato coml1nale perchè, tra l~altro, non è Occorre' qu inçll che le pratiche pel rinnov·o dell'esclnominato dal Consiglio Comunale nè riceve stipendio ma una semplice indennità. Quando l'inca- nero vengano fatte in tempo t1tile dall'autorità interessata. rico ·di esercitare · le fu11zioni di ufficiale sani tario Circa le altre condizioni che · rigt1ardano il suo ·è affidato a professionista diverso dal medico conspeciale stat-0 di famig'li<.l, potrebbero essere fors<' dotto, tal11ne arnmjnistrazioni gli hanno concesso motivo cli una ri'Chiesta di esonero agriC'olo. richiel'inde nnità caro-viveri e ci hanno rivolto quesiti . sta che E lla petrà provare ::i fare . circa l'ammontare della medesima: quesiti ai quali Il conferimento del grado di ca pita.no si ottiene abbiamo, a suo tempo, risposto. Però se le funzioni di ufficio.le sanita1~0 sono affidate allo stesso solo compro·v ando di a\er 001npiuti 15 anni di efi11etlico conootto il quale, oltre lo stipendio perce- fettivo esercizio professionale, col present.a re n11 certificato cl~ll' a ll toritit alla cni cli1:>enden~.1 t.11 e pisce la relativa tµdenniuì, non può essere corrise1·vizio è stato prestato. sr1osta doppia indennità in relazione al doppio _..\ll'a bb. n. 9664 : titolo. La ql1estione era già stata 1>resa i11 consiclern(7814) Tr(l,ftaniento economico dei ·niedioi oonzione ed il D. L . n. 5l 6 in data 21 aprile 1918 l'l1a dotti chianiatì .sotto le armi. - Dott. P. Z. da F. risoluta favorevolmente; però occorre chfl l'inte- L'obbligo ·dei Comuni di corriSJ)Ondere al proressato ne faccia do111an<la. r. prio medi<.-o condotto titolare richiamato sotto le Al clott. C' . P. tla D.: . armi i due 111esi cli sti11endio int(\ro diseend~ da1 Esiste llD decreto luogotenenzia l~ più \olt.e citat~ • capoYèr. o llltimo dello articolo 1° del D. f ;. del secondo il quale i medici delle classi più gioYani ò1 31 :1gosto 19lfi. n. 1~20, O\(\ clice: Rirunne sa.lYn ql1ella del 1 4. non possono per nes..~lln motivo ln I'applicnzionf\ dt\l J'{'nnlli1110 C'On1111a dello articolo ~ciare il servizio in zona di guer~a. 2-0 del Testo Unieo 22 noYewbre 180 , n. 693. All'a bb. n. 8110 : r, ·epoca clelln rlsco. ~inne ~ rl~t~rminatn da q11ella · c1·r·colar""~ c1f\ll' Tn tPntlPnZ<l g<·nE>ralc ,.111• E. iste t1na in <·ni il sanitario lnscia J'ptl'<.~ttiYo ~ryizio eitil"

RISPOSTE AQUESITI E Al)OMANDE.

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[ANNO XXV, FASC. 25]

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SEZIONE PRATICA

staoil:isce turni di a'rvic-e11damento tra il peroonale che» e presso le Nazioni alleate sono già pervesanitario di prima linea e quello cli seconcla linen. nute numerose relaiioni e comunica.zioni s11 q11eTale circolare è stata ri1)etutamerite citata. sti importanti e vitali argomenti. All'abb. Il. 2159: Oggi l'Italia, che per con:figl1razione geografica ~ Basterà che insi~1né alla (lomanda ed agli altl'i q11ella che, relativamente alla sua popolazionè) ~ documenti prescritti (certi.fica·to penale, fede di ntldotata di un maggior ~umero di città marine, cli scita-, certificato di moralità, ecc.) Ella alleghi u11a spiaggie meravigliose, di t1n clima ,.incantevole, dedichiarazione dell'aut0riti1 civile .dalla qt1ale dipenve prendere il suo posto d'onore in questo imporde che comprovi oltre J 5 anni di esercizio profe8. . . tante convegno, e tale compito è affidato ai C<Jsionale. mitati locali, che con la loro attiva e fattiva or- . All'abb. u. 4968: gan.i,zza zi9ne, potranno cliffondere i concetti cui ~i ' Data l~ riconosciuta s11a inabilitit a prestar serinforma la nuòva lotta contro la tubercolosi, por~ vizio con truppe mobilitate è ~tl'.ano ehe Ella abbia r tando ciaset1no Quel contrib11to personale scentia"Vt1ta la destinazione a cui a·ccenna. fico chè è frutto della nropria es~rienza e dei r, . Ella potrà pertanto l'eclamare a l capo l1fficio tli propri studi. sanità dal quale dipenc'le. Gli .Imperi -. Centrali ·avevano giit ~reato di asData però la giovinezza della sua classe sarà poco sorbire e di monopolizza re- le nostre belle stazioni probabile che, se pure restituito ai serviz~i territoclima tiche e tutte le nostre spiaggie meravigliqse. riali, Ella possa venir destinato ad una sede pros- 'hon potendo crearne nei loro paesi, e così erano sima alla sua resid~nza, e 'non· a qualche città rlellrr sorti Stabilimenti, Istituti Scientjfic:i:, Alberghi, eh~ zona di guerra. clomani dovranno essere di nostra proprietà, sotttJ Al dott. G. S. da S. F. : · il ·nostro · dominio scientifico, amministrati da noi ' Il certificato del sindaco può essere sufficiente, per la maggior ricehezza e pet il m~ggior decoro • ma è bene che sia vistato dall'autorità i')refettizin. n~~ionale. . All'abb. 11. 5372: · Dobbiamo quindi . nccorrel'e numerosi a questo Il Distretto a cui Ella ha rivolto la sua domanda GQnvegno che S. A. R. il ~rincipe di Monaco ha vonon si limita a passarla diretta,.mente al Ministero. l11to accogliere sotto il suo alto patron::\to, e porma deve prov,redere ad istruire tutta una pratica tarvi il più alto e profic-uo ina teri'n.le scientifico èd di informazioni personali morali e politiche a Suo anche q11ello illustrativo delle nostre spiaggie, teriguardo. nendo presente che, annessa ai Congressi ScientiÈ naturale quindi che lo svolgersi della 'domandft ·fici; vi sarà anche una grande esposizione. st:essa e della conseguente nomina ad l1fficiale del Il Presidenoo Generale, Senatore E . Maragliano, R. Esercito :tbbia bisogno di un certo ·periodo di ha costituito 27 Comitati locali nelle principnli cittempo. • M. G. tò italiane. ' Per Roma abbiamo: PrP,.<: iden ti. (l.'ònòre: 1r. <;:omandini, G. G. Della CONDOTTE E ' CONCORSI. Son1aglia, F. Dt1r.anw, G. J..,utrario. E. MarehiaChirurgo venuto in Italia per servizio militare fa va , G. Sanarelli. cerca posto come primario chirurgo 'in ospedale ciPresidente .(lel Coniita.to loca.le:. V. Ascoli. vile, con impegno di servizio limitàto a lla duratA. Meni bri, 13fjettivi1: Alessandri, Angelini, L. 0011della guerra, in città media o alta Italia. Può ofcetti, G. -Fer1·eri, Leotta, Rossoni, Rabatini, Sfo1:• frire le migliori referenze scienti.fiche e social1. za, · Signorelli 1 Tamburini. , . Scrivere: Soresi, Ospedale Cavour, Vercelli. Se.cpretarf,o generale d el Oo1n i.tato Tta,liano: Prof . • Dottoressa degli Ospedali Riuniti di Roma, ot- · F. Mariani di Genova.

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time referen7~, cerca posto in ospedale, casa di salute, Sanatorio a l mare o in monu,tgna. Scrivere: Mazzotti, via Quintino Sella, 33, Roma.

NOTIZIE DIVERSE · l Congressi di Monaco. - Congresso di Talassoterapia. La serie dei C'ongressi indetti a Monaco, per l'e} spapSione delle Stazioni Termominerali, Climatiche e Balneari delle Nazioni alleate o amiche, comprenderà Turismo, Alpinismo, Idroiogia, Igi~ne, Talassoterapia, .Città di Acque, .e sarà coronata da una grande Esposizione. Questi C..ongressi rappresentano il più grande avvenimento e la più grande affermazione politica e scientifica del dopo guerra, ed è necessario che t11tu1 l'organizzazione <li essi sia già pro11ta e ma tt1~ rata per pot:er i11izi~re Ht1bito •i la,-ori. I temi prescelt i cla l Coinitàto Centrale di Pal'igi furono quelli re ln ti vi a lla «Talassoterapia nelle forn1e tnbercoln ri ntediclle e in qt1elle chirnrgi-

Comitato Romano pel' i Congressi internaziona~i cli .. • Monaco. . Con1e abbiamo giit ann11nziato - ecl aYremo occasione di occuparci ancora dell'interessantissimo argomento - si stanno orga:p.izzando in Italia e nelle Nazioni a lleate od amiche una serie di Congressi per l'espansione delle stazioni termominerali .. climatìcl1e e balneari. E già, a ll'estero si lavora a q11esto fine con man1festa t1tile r ealizzazione. ~1rtedì 11 corr., nell'Istituto .di Clinica Medica, sotfu la presidenza del prof. V. Ascoli, ha tenuto la sua prima riunione il Comitato Roman.o per i Co11gressi di l\1onaeo con la presenza o l'adesione incondizionata di tutti i membri, e cioè i professori, Tamburini, Ferre ri, Rossoni, Alessandri, Concetti, l Leotta, Ang€>lini. Sforza, Signorelli e Sabatini. Dopo alc11ne decisioni preliminari circa la stia. · <'ostituzione, il Comitato lln deciso di esercitare un'ampia opera di propagancla presso il pubblico e di portare a cono cenza degli enti interessati e dei medici jl gran.de ,:alore cli questa manifesta(:'l'l •

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1n eralleata e la necessiti\ dell'intervento :tmpio e dell'aff~rmazione dell'Italia. Quindi, es. f'·ndt> i temi prescelti clal Comitc'lt<> i l~entrale di 1•a1·igi quelli relativi alla « TalassoÌ('rapia nelle for1ne tubercolari mediche e in quel1<' <'hirt1rgicl1e », il Comitato Romnno ha deciso di Jlrocurar~i l'i11ter,"ento di tutte le Istituzioni antitubercolari della I)rovinc:io. <'.li Roma. Quindi all'u;ianimità è stato for11111lato· il voto :itfinchè il Governo italiano, prima cl1e la gt1erra :finisca, proceda ad un'e~propriazi<)ne di tut.~ le proprietà tec1escl1e, che si sono instnllatc nelle nostre stazioni termali e clin1atiche, specie s11l Garda e nelle più importA'lnti stazio11i alpine, esercitand-0. ai danni dell'Italia, un'nzione, oltr<~ che eco11omica,1 cl nche morillc e politica <li pritn 'ordi11e. L'espropriazione <li q1Jesti beni st ranieri, e soprattutto di alberghi ed istituti a tipo scie11titìco, che si sono nffcrmati nelle più importanti· ~tazioni italinne con fine (li 111cro, di spionaggio ~ di <lominio dell'opi11ione pubblica e del movime11to di malati e di forestieri, è urgentemente richiesta. nel periodo belli.co, come giùstizia sociale ('.> tempestiv·a profilassi nazionale. Quindi il Comitato ha deciso l'indirizzo da dat't'nl st10 lavoro scientifico ed ha fissata per .Propria sede l'Istituto di Clinica medica, dove possono .inviarsi richieste, questionati, comunicazioni, inclirizzandoli al Prof. Vittorio Ascoli, Presidente del Comitato .Romano per i éongressi di Monaco:

mento della procluzione alirnentare e !,economia dei. c~nsumi dei viYeri ·dovrebbe e~sere org#nizzo.ta ,. <11r~tta <la 11omjni di scienza.

Confeyepza ~d Es.posiLioite interalleate per l'assistenza agli mval1di d1 guerra.

~el prossimo numero llt1bbliclleremo un'intervi-

sta col prof. I,origa sul_,·alore dei contributo ibtliano alla Conferenza ed all'Esposizione di Lonrlra di cui abbiamo già dato notizin.

I m~dici di complemento possono raggiungere il grado di tenente colonnello. · · .Al momento di andare in macchina apprendiamo chf) un recente D. L. dispone che gli ufficiali mf'-

ilici . di complemento di qunlunqt1e provenienza po~­ sono essere promossi per anzianità fino al grado ti.i tenente-colonnello. Ci riserviamo di <lare nel pro.~-1 ~imo numero maggiori chiarimenti. •

Treno della Croce Rossa· Italiana in diretto servizio con l'Austria. .

ritornato negli scorsi giorni, col suo triste convoglio · di - tubercolosi, il primo treno della C. R. italiana, che si è recato dircttarnente in Austria ~r caricarvi i nostri prigionieri. ~<\l confine svizZ<:'ro il personale sanitario nostro era stato sostituito da q11ello svizzero, rimauenclo sul treno stesso, per l'i~tiero percorso, solame11te un verificator~ 'ferroviario ed un magazzirùere. . · • • Non sono state lievi le difficoltù <l'indole dilllflLa Conferenza interalleata pel razionamento scientifico !14-1ti<:a e ferroviaria, per l'attuazio11e di questi\ tf\nutasi in Roma, ha completato i st1oi lavori e , <.:on1unicazione diretta, che hn permesRo il traspor)'resentato una relazione. to dei poveri inf€rmi, senza alcnn smistamer1to da , In una prececlente Conferenza interalleata adliFeldhirch a Nervi . natasi a. Parigi era stato :fissato a 3300 calorié il val.10 scaglione dei rim1)nt~·ia~i vroveniva da M1t'· lore miriim!Ulni del vitto necessario ad un t1omo del tha1isen. J>eso medio di 70 kg. che lavori in media 8 ore a1 Medico disfattista. ~iorno; una riduzione del 10 % può essere soppor• tnta temporanea1nente, senza nuocere alla salute. · ~otto quest..'l rubrica nel fascicolo 17 di quest'MHI.ia Conferenza di Roma giunse n varie a ltre imno abbiamo accennato all 'arresto del medico conportn.nti conclusioni. tra le ~uali la necessità di dotto di Trevignano, dott. Carraro, per nYere scritca lcolare i bisogni (\ le tlis1><)nibiliti1 i11 ,riveri degli to nl ~in<laco cli quel vaese l1na lett~rn tavorevolP allenti . sopra una l1n.Re c<>mune. T~a Co1nn1issione deagli au~t'.rincj, dopo avere abbo11clonnto il Comun~ <'ise rli sta bi lire il peso dei viveri prodotti in ciaf.er porre in Al:l lYO la famiglia. ' sc>u110 clei l)tlesi n lleati in tonnellate n1etriche. D~ · Ora Aoggiungio.mo che con sentenza 10 maggie <>ise elle no11 è Ol)f)Ortuno detern1inarc la razione df>l p. p. la C'orte d'nppello di Venezia riconobbe ine;nini·1n u 1n di cn rne, <lato che la carne non è una sistenti i fatti addebita ti :tl dott. Cnrraro, ed annecessità fisiologi<'a assolutn. Decise di :fissare ll n11llò pienamente la sentenz~1 del Trib11nale di Tre-· >t~inint u nt clelln l'azione òi ~rassi a 75 grammi fl viso, che lo a\~va condannato ad un meRe di detestn a l giorno~ tenzione ed .n 100 lire di multa. La Comn1issione ritiene che in tutti i paesi alleati Siamo lieti di qu~sta riabilitazione, cl1e restitl.1i~ ogni propagn11dn che abbia per scopo l'incoraggiaa lla stima gen(>rale lln valente roJlegA. È

Indice allabetleo per

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Pag. !195

Al'n ria si : eu rèl I«l pidèl

.\11nfilussi mnrnle :J) )) I>igitnle·: stuùi . . . Endoc·ardite rnnli~na :lll eYolnzione" lenta )) l~"c.>rit ~tticl1e: cura con llDH Roluzione )) zuccherina cli acido latti(;O . .. )) :F'i~tole retto-gl11tee: trnttament-0 )) lt'r~1101l€'ri<·:-t ròiti adesive . )) t; iornnli., n10 Illedic•o nnglo-~~n~~one )) (;licoAuri~ cli origin() renale . .. • lnnt'\sti e trupin11ti di tessuti . . . . . )) ~

Roma., 1"18 - Tl&>. ,,_ l ' \IL4/

(;Anlen- l.i8DU'~-

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581 595 596 584

589 590

mater~e.

Servizio sanitario militare: classificazione dal punto di vista cardiologico . . Pag. 594· Servizio sanitario militare: ~t"'mplitìeazio· ne del lavoro tE'cnico-buroeratlco negli o pedali . . . . . . . . .. . » 591 l) 59i Siero sanguig110: potere antitriptico . )) 5fH . . . Simulazioni : in tema di Stazioni idrominerali : per lo sviluppo delle . . . . " TubercoloRi e grnvidanza •


'

beo XXV.

Roma, 30

giu~no

I9I8

fondato dai pro fes'sori : '

GUIDO BACCELLI - · FRANCESCO DURANTE •

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SEZIONE PRAT:lCA

VITTORIO ASCOLI '

REDATTORE CAPO: PROF.

SOMMARIO. Questiot11 del giorno: F. De Napoli: Le febbri estive o da pappa-

con cerotto iodato. - MEDICINA SCIENTIFICA: La funzione delletonsille. - Varia : Gli effetti fisiologici delle emozioni. - Posta degli abbonati. - Cenni bibliografici. - Rivendicazion~ : C. Covoni: Sulla tera-pia della malaria.

iaei sono le febbri delle triccee?. Loro identità con l'epidemia iominante attualmente in Europa. - Osservazioni clf nlche: Jt. Purpura: A proposito di deformità. degµ, arti nei feriti di g uerra. - Sunti' e Rasçegne: · MEDICINA: F édéricq: Critica · sull'uso delle prove dell'atropina e del~itrito d'amile nella.· i iagnosi delle bradicardie. - CHIRURGIA: A. ~eh wartz: Tratiamento delle ferite del oranio nelle ambulanze avanza.te. Accademie, Società mediche, Congressi : Conferenza chirurgica interaJleata per lo studio deJle lesioni di guerra.. - Società medica di Parma. Appunti _di medicina pratica: CASISTICA: Tumori della vescica. Cisti delt' uraco. - TERAPIA: L'incornicia.mento delle piaghe

'

PBoF. F. V ALAGUSSA •

Libero dooente di Clinica. Pediatrica nella

,a, Università., M~dico primario nell'Ospeiale e Bambin Gesu • in R-Oma ~

.

N ella vita professionale: G. Bilancioni: Medici francesi e me1 dici italiani~ - Cronaca del movimento professionale. Amministrazione sanitaria: Prestiti e sovvenzioni agli Ospedali ed altre istituzioni di beneficenza. - Rispost e a quesiti e a domande. - Condotte e concorsi. - Nomine, promozioni ed ono.r lficenze. - Albo d'oro. - Medicina sociale: Il primato

dell "I talia nelle

op"r~

Notizie diverse. -

di a ssistenza agli inva lidi di guerra. -

Indice alfab etico -per materie.

Consultazioni. di clinica e terapia hlfantile

~ COD Speciale riguardo &De malattie (2a e~~zione, accuratamente riveduta ed ampliata)

'i nfettiVe .

Jl Prof. F. Valagussa, partendo dalle osservazioni fatte in un triennio di primariato nell'Ospedale infantile del Bambtu Gest.l. ha sintetizzato, per un gruppo di malattie, la. sua esverienza clinica, sped.aliera e professionale, offrendo ai med.lcl d.elle consultazioni utili nell'intricata esvlicaztone dell'esercizio dell'esame e della cura dei bambini: In queste prime consultazioni sono svolti 1 capitoli sulle malattie infettive ed in essi è irr special modo curata l'espo atztone def metodi di ricerca vtù moderna ed i me2tZ1 che le nuove conquiste della terapia permettono di praticare. . Un lungo capitolo è consacrato alle malattie ~a.strQ-tntesttna11 della prima infanzia che, come è noto, sono le vtù comuni a riscontrarsi nella pratica e quelle che sono causa della maggiore morta11tà dei bambini. In questo cavttolo si troyano esposti in maniera critica i concetti dt patologia e di terapia più nuovi e più utili, sta per la profllasst che per la cura diretta delle gastroenteropatie tnfantllt. • . Altri capttolt isolati, rifereniesi. a s"ariate !orme morbose e ad osservazioni anatomopatologiche, completano questo v.o lume che ha un 'impronta del tutto individuale e che rispecchia 1'osservatore che offre ai colleghi quanto ha votuto ritrarre dall 'esverie.:'lza di oltre tre Justr1 tn fatto di malattie tnf~ntlll. · Elegante volume in 16° di pag. XIl-898, nitidamente stampato, con 23 fìgu.r e ifitercaf'ate nel testo, L. 5.

3. 75 (franco

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•blHI di ,roprte&à rlsena&I. -

QUE~TIONI

DEL GIORNO.

Le febbri estive o da pappataci sono 1è febbri g .delle trincee f .:::. Loro identità co~l'epidè"­ , . i._mia dominante attua.lmente in Europa. ' Prof. DE NAPOLI FERDINANDO, ten. colonnello medico del R. Esercito. Negli anni 1909 e 19l0 ho st1:1diato, quale capitano medico in un reggimento di bersaglieri qi guarnigione in Bologna, l e f ebbri estive (1) I

(1) DE NAPOLI F. Su.zie febbri estive o dei u~e gtorm dominanti in Bologna. Giornale di medicina • •

militare, febbraio 1911. - A gnesta. monogr~a rimando il lettore per quanto riguarda la bibliografia dJ guesta nota clinica. • • -~· --~

elle allora infierivano specialmente in alcune caserme di questa città e ch e ogni an.n o si Ìna- · nifestano, co,rne vera endemia, anche in altre ·r egioni della nostra penisola, dominandovi dalla fine di mag~o a i primi di ottobre. Si tratta di una forma • morbosa, - che nella suddetta epoca fa la sua apparizione specialmente nelle caserme e che perciò ha richiamato, prima d'ogni a ltra, l' attenzione di noi medici milit~ri sia in Ita lia (Sforza, Cevaschi, Lo~chi, Mendes, Mennella, Memmo, Rho, P asquale, Rossini, Napolitani, De Napoli) che all'estero (colon. med. Birt a Malta; Kelsch e Kiener in Francia; D. Doer:r, K. Franz ed S. Taussing in Austria). . Presso di n oi i primi 'accenni a lle febbri Vtive .si trovan o in una relazione, del \1888, del DiI

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rettore di Sanità del VI Corpo d'armata colonnello medico Saggin~; poi apparvero, ad intervalli ,più o meno lunghi, varie monogtafì'e sullo stesso argomento, ~er lo più in coincidenza col manifestarsi o col riaccender:si di nuòvi focolai epidemici, cl1e per la loro girande e rapida diffu~ione ha11no destato in molti osservatori l 'iml)ressione di una forma morbosa nuova o speciale, che~ colpendo le collettività e. segnata111ente le taserme e gli istituti, fosse capace di l'ecare grav.i danni all'andamento di questi ed a l servizio n1iI.itare. ' Invero non si tratta che della stessa entità morbosa, non· riconosciuta~ e non bene definita per la grarld e confusione ingenerata, allora co• n1e ora, dalla 1holteplicità dei nomi ch_e ' . . le sono stati dati dai varii autori e nei diversi paesi: febb1~t

delle case1·me, febbri climatiche, febbri dei tre giorni, mai della secc_a (dal poi>olino bo-

logr1ese, che s'u ole vedere insorgere l'epidemia all 'epoca del prosciugamento e dell'espurgo del C'!lnale del R.eno), irifl,uenza estiva, malattia del cane (denominaz\one creata in Austria), irt, ,fl:uenza malarica1 febbri dell'Erzegovina, ecc. E si pliò dire che la più recente denominazione sia qt1ella di febbri deUe ·macerie, data da qualche medico id i Messina all'epidemia c~e si malìifestò «opo il terremoto del 1908, come fa notal'e il Gabbi, .il quale si è occµpato di questo argomento e ritiene che l '~nfezione sia stata importata nei luoghi devastati ~al terremoto, dà gente dalmata, recatavisi per il trasporto ·del . legname occorrente per le baracche. Gli studii sulla etiologia delle febbri estive, iniziati con ricerche batteriologiche e sperilnentali dallo Sforza e proseguiti dal ·Mendes, dalla Commissione austriaca, dal Napoli tani e dal Tedeschi nonchè dal ·Gabbi, sono stati avvalorati e confermati dalle indagini· cliniche del Gabbi stesso, mie e di altri. E sembrò che si . fosse raggiu11to I' aécordo sulla identific.azione della speciale forma morbosa e.. sulla unità di denominazione in ql1ella di febbri da pappa-· t ae·i, essendo stato riconos.ciuto questo dittero quale vettore dell'infezione. Però fin dall'inizio dell'attuale guerra a me è pa1·so dj veder risorgere la questione delle fcbbr·i da p ctppataci, sopita senza che l' agente infettivo fosse stato scoperto, e di ravvisare auella entità morbosa' a noi ben nota sotto il ... . punto di vista · clinico, in malattie che hanno fatto la loro ·apparizione qua e là e che sono · , . tate de.scritte e pl'oclamate nuove o speciali clagli autori, cl1e volta a volta le hanno studiate e battezzate con nomi nuovi; ma sopratutto la 110 rnv'\i.sata nelle f ebbri delle trincee - Trench {ever - n01ne gènerico, che ha servito ad i~­ dir.ar , tull>ra, qualgiasi. forma morbosa febbr1 • (i'> 1

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le, che si sviluppasse in trincea e che •

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fosse

facilmente diagnosticabile . Oggi si parla molto di una sindrome acuta febbrile, che non· esito ad identificare nelle /ebbri estive o da pappataci, e che, anche più 11el mo~ento attuale, merita ogni studio per i danni en0rn;i.i che essa può apportare non solo alla compagine ,d ell'Esercito, ma anche aTie .i".O.dustrìe della guerra, perchè si tratta di una vera pandemia, che dalle caserme e dille trincee, f.ors~, si è diffusa. . fra le popolazioni civili, pe1 netrando nei cantieri oper~i (1). Nè si possone comprendere i danni, dei qu~li è apportatrice questa forma epidemica, in apparenza lieve· e di .p rognosi fausta; se non .si assiste alla sua gra11de e rapida diffusione, per la quale in breve te.IJlpo gran parte dègli effettivi di un reparto di . truppa o degli operai di uno stabili• mento può essere sottratta al servizio. E l 'incapacità al lavoro non si limìta ai tre o sei o sette giorni, elle rapijresentano la durata . del periodo acuto, ma essa si prolunga talora per 1in mese, a causa della conseguente grq.ve aste• n1a. ' · Riporto qui dalla mia monografia, sopra citata, la sintomatologia dellè febbri da pappataci, anche .p erchè si possa istituire il confronto e stabilire I 'identità con qualcuna delle forme morbose descritte come nuove durante questa guerra e con l'epidemia, che oggi domina in t\ltta· l'Europa: «Assenza quasi costante del

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periodo prodrpmico. Il periodo di incubazione 'I!> aria dct tre ad otto giorni. L'inizio del morb• è caratterizzato da brusca elevazione febbrile , preceduta raramente da brividi di freddo ed accompagnata da cefalea, da dolori muscolari ed articolari, da rachialgia e quasi sempre da disturbi gas,troenterici. Si può avere in qualche caso irritazione delle prime vie respiratorie (2) e delle inU:cose., congiuntivale e na~ale. Sono 1·ari i sintomi a c<.trico del sistema nervoso. La febbre a tipo sub-continuo, talvolt'(l ~lev~a~issi­ ma ( +400 C.) , ha per solito la durata dt tre giorni. Come postumo si nota quàsi semp.re u~ periodo piiJ, o meno Lungo di asterr.i a » . Non si

(1) I/attuale epidemia, cosi diffusa presso di noi, l1a fatto supporre in qualche città·che essa dipenda dalla alimentazione. Nessun rapporro etiologi.co esiste invece con gli alimenti. La stessa sintomatologia lo dice e ·vale a confutare siµiili '"voci, messe in giro, forse, con fini ... non certamente patriot~ci. . · (2) Nella epidemia che attualmente domina. si constatano molti casi accompagnati da tonsilliti. Ho praticato l'esame microscopico in qualcuna. di queste, che per i sintomi imponenti pot.eva far sospetta re una difterite, ed ho trovato. solamen~ strept;ococchi. Però non ost.ante la tonsillite grave, il decorso febbrile non S\tperò i tre giorni.

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SE.ZIONE P.RATICA •

deoontra tumore di milza. L'infezione non eonfe.risce immunità. La cura è sin\omatica e palliativa. « Ho spcss_o rilevato sul viso, spe~ie .wJi~ fronte, .s ulle mani e sulle braccia, e qua-l-: dàe volta anche in ·altre parti del corpo,. dei piccoli pomfi, e .delle papule o delle chiazzette ÒÌ roseola di color TOS$O-bruno, che gli infermi 1i1iserivano di avere da qualche .giorno, attrikendole a _punture d'insetti (zanzare)·». È questo il quadro clinico che con quaiche differenza, co~ prevalel).za di questo o· quel sintomo, è stato fissato ')er le febbri · estive o da pappcttaci dai varii autori. Bastà da1·e uno sguardo a ciò che è stato scritto sulle febbr i delle. trincee (che oggi, per maggior confusione, qualcu110 tende ad identificare con le · febbri dei einque giorni o di Volinia !) per .f ormarsi il concetto che si tratta della stessa forma ~orbo~a, ehe a noi è già nota e che è stata ribattezzata da colqro ehe hanno avuto occasione di os~er' Yarla ora per la prima yolta. E ciò non - deve $0rt)rendere, perchè le febbri estive .hanno finora do!Qinato s<llo in alcl).ne regioni, sotto forma ende~ca (Europa meridionale e coste ·d ell'Africa settentrionale) perfino éon la caratteri»tica della limitazione a certi locali (per lo più ·caserme) : attualmente invece si. s_o no diffuse enormemente ~d hanno assunto là forma impressionante di una vera pandemia, che ha' colpito non solo i paesi belligeranti, rria anche quelli . neutrali (Spagna). A èh é . cosa è dovuto ciò? Certamente al contatto ed alla mobilità di tanti eserciti e forse alle condizioni localiste, create dalla guerra e più favorevoli alla vita dell'agente specifico 1gnot9 ed allo sviluppo del wo .veicolo noto, il pappataci,. ma che probabilmente non è unicQ (1). Quale identità di terreno non esiste infatti fra le trincee e le macerie dell~ sconvolte ter~e ~alabro-sicule, ·d?po l'ecft.oD)be cl'}.e vi produs~e il _terremoto, ed il f~ndo 11maccioso e scoperto di · un canale, che, come quello del- Reno, accoglie i rifiuti ed ·i detriti organici .della città che attraversa? E questi - lo dice il Blanchard nel suo lavoro su Les moustiques, del quale ho riportato 'la traduzione lette!'ale I

187

nella mi~ monografia - .sono 1un ottimo tenen• .per Je larv.e del pappataci. ' Gli studii che si sono imposti, ·p e·r le nuove · i1ecessità~ in paesi d~ve le nostre febbri estive • o -da pappataci - descritte solo in poche 'monografie,-~arse per giunta in varii ~eriodici scientifici -. non erano conosciute, giustificano la confusione eh~ è avvenuta. 'E tali studii hanne grande importanza, perchè essi fanno sperare qualche luc'e sulla etiologia del morbo, che 'd eve preoccuparci per · 1a sua grande di.fklsione epi-. demica. Infatti da quello che è dato desumere. dalle · xiviste sintetiche (v. -Gazzetta degli Ospedali e delle Cliniche, n. 34 e 35 del 1918) sarebbe stata trovata una spirocheta quale àgente specifico delle febbri delle trincee; e può darsi che l •aver trovato spiro.c lieturia e\ spirochetemia anche nelle febbri di .Volinia - .dette dei cin. que giorni o quintane - abbia creato una in' , giustificata tendenza a confondere questa ben ' definita forma morbosa C<?n le , febbri delle · trincee, le quali non sono altrettanto. bene ina·i vidualizzate, e eh~, negli svariati quadri clinici, che ne sono stati fatti, ne comprendono qualcuno in tutto identico a quello delle nost1·e , • febbri da pappataci. Inoltre Netter e Salanier (Com,ptes Rendus cle la .société de Biologie, n. 1 del 1~18) hanp.o avuto i-I reperto dì spirochete · nell 'u!ina · di in•divicìui ~ colniti a Parigi e nel suburbio, da - ' ·una malattia nuova, . consistente in una aff e-. zion e ·1ebbrile ad evoluzione assai div ersa, che si manifesta in . pi~ memliri della stessa faDJiglia e_ ché agli autori non sembra. essere dovuta ad in.fezioni classiche. ll risvegliarsi ed i·l diffondersi nel nostro • paese di una epidemia, che a me pare la s~lita· febbre estiva, avrà -poi richiamato l ' attenzion:e dei nostri studiosi alla ricerca dell'agente, finora ignoto., che ne è la causa: Io credo perciò' che sia necesse.r io, in eonsiclerazione delle identità cliniche, molto evidenti, che esistono t ra· la. forma morbosa a noi già nota e queste nuove entità che sono apparse sull' orizzonte della patologia, rivolgere le nostre ricerche sul sangue e sulle urine dei colpiti per_ • • controllare· ·al1neno quello ch e gli altri han:rio t r ovato. · Però bisoo·na andare molto cauti ! fra tante b ' . malattie, alle quali sono. attribhlte come agent i le soirochete, non è certo facile orizzontarsi. Ed è d'uopo inoltre guardàrsi da possibili errori, come- h~ a~ertito recentemente l? Stoddard il quale ha fatto rileva re, nélla discu s' . sion e di tanti casi di spirocheil1ria, la · presenza costante di :spirochete nel sacco p repuziale · e nel meato ·dell'uomo normale . .Chiun -

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(1) Le nuove

condizioni igieniche create dalla guerra possono anche darci spie~azione della diffu sione della epidemia in località (alta montagna) ed in epoche (~nverno) in cui le fébblii da pappataci IlOD solevano verificatsi prima. L'Hurst (Jo1t1 ·n al of the Royq,i Anny Med~o~l Oorps, febbraio 1917) afferma che l'insetto-vettore delle febbri delle trincee .è il pidocchio dei vestiti; ~' data l'identità tra febb. delle-trincee e febb. da pappataci, non .il solo phLeòotom.us papatasii, ma anche altri insetti sarebbero i veicoli della infezione, che non resterebbe quindi limitata al ciclo . vitale di quello (fine ~i . · maggio, p.rimi di ottobre} · ed avrebbe più rapida e maggiore diffusione. 1

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que poi abbia fatto molti esami della· spiroO.S SERVAZIONI CLINICH E. . . cheta pallida - }?en nota e morfalogicamente bene individualizzata - ha. notato quante vaA proposito di· deformità degli arti rietà essa presenti, sia nei preparati colorati nei f.eriti di guerra. che all' 'ultramicroscopio, e quale pratica si • • • richieda per riconoscerla con sicurezza e dif- Prof. FRANCESCO PURPURA, magg. med. cli r.ompl_ .. . ferenziarla in base ai caratteri morfologici. Mi pare che sia molto intere.ssa.nte richi&Esistono spirochete pallide lunghe, corte, sottili, grosse, a due spire, a 5-7-14 spire, a Y, mare l'attenzione sulle deformitàJ. -che oon tan. . ad anello; ed a paraboloide se né ved~no a ta frequenza si osserva.no negli ,a rti dei fe.ri1i .forma perfettamente spirale e con caratteri- ' di -g uerra. Si è giustam·e:nte insistito con discussioni e stici movimenti, punteggiate, rettilinee, ecc provvedim·e nti ,1sulle ampwtazioni d~gli a.I1fi, Tutto ciò vale a ·prospettare le difficoltà . e·d a dire quale diligenza e coscienza esige un si- dov>009.o, tutti tei.µd.ere C 0n og.nf sforrzo a pratimile studio, al quale certo molti colleghi at- care la chirurgia conservativa; ma certamentendono in questo periodo, in c.ui la ricerca te 'g rande · -0011.siderazione merita pure l'oppordell'agente della epidemia che domina nelle tuno trattamento degli arti feriti per evitarrut caserme, carne negli 'opifici e ~nelle famiglie: le deformità, che ne intaccano o ne aboliscan• deve appassionare non per u,i solo scopo dot- la funzion~. Mo·ltissirq.e deforrmità potrebbero eS31e1re: evita.te .oon aioorgimrenti semplici a~ .trinario, ma per ùn fine pratico délla più propr.i~ti e, dica subito, CO!Il l'UJSo, non. trascugrande importanza Se l'identità: tra le febbr~ da. pappataci, le rato da .nessun med~.co, ·di stecche o di appa,... febbri delle trincee ed altre• entità morbose · reochi atti a mMl:tenere gli arti nella giust&. \ - sorte in q~sto periodo, nel quale esiste in- po &i.z.ione. Fra i .n umero& casi di deformità degli arti dubbiamente grande confusione c;rca la identificazione di alcune malattie, preèentate éome nei feriti di ~uer.ra, venuti alla mia _osserva,. · nuove - fosse st~bilita anche in base alle ri- zione, ne ricordo, a mo' di esempio, tre eh~ cetche etiologiche, con teperti sjcuri dell 'a- si riferi·s cono ad ammalati, nei q~ali ho pragente specifico, le migliori speranze si potreb- ticatò interventi Qperativi: in un caso si aveT&. bero concepire non solo per la cura di esse, ·un ·p iede equino. leggermente varo, in un altro. ma anche per la profilassi. Perchè, qualora u.n piede equino puro e nel terzo caso resi-si· trattasse di una spirochetosi, avremmo ·nei d uava un ginocchio anchilosato in ·posizione preparati arsenicali (arsenobenzoli special- di valgismo. . · · ' mente) non solo un mezzo terapeutico. potente Riferisco con brevi oenni i detti casi. e di rapida efficacia, ma, dàta la. natura acuta , GASO I. T ... . A... ; soldato di fantJria, hl. della malattia e la presenza di abbondanti ferito 1aJ polpaccio della gamba sinistra da tlll • • spirochete nel sangue - a differenza di ciò proiettile ·di fu.cile. Nella f.erita avvenne supche avviene nella sifilide con evoluzione cli- purazione, per eui furono praticate incisioni nica eminentemente cronica e cori scarsa spi- e l'ammalato guarì d-opo 7 mesi di cura Ì(l. rochetemia, in ogni sùo period.o - si potrebbe vari ospedali. Ln questo periodo di tempo il piede assumeva Ull1a posi.Ztione viziosa, c<mtr& anche avere. la speranza di prevenire e di im- cui non fu p·r eso alic:un provvedimento. . pedire il male. E grande aarebbe pertanto il Il piede si presenta in flessione pian.tare ed un po' ·addotto e ruotato all'interno: le dita benefizio per le nostre truppè e ner le popola. zioni civili, colpite attualmente da una malat- sono in estensione. Il tallone resta 4 cm. piit alto dal suolo rispetto alla parte anteriore della tia che, sebbene in apparenza lieve e di pro- pianta del piede. Sulla faccia esterna della gam:. gnosi fausta, reclama solleciti studii ed energici ba si tiscontran<?> due cicatrici çutanee, una provvedimenti affinchè siano evitati i danni lunga 5 cm. e larga 3, l'altra lunga 9 cm. e larga 3. di colorito bi:uno, non aderenti allo strato rilevanti che essa. cagiona. muscolare sottostante; altra cicatrice si nota nella · cute della faccia posteriore della gamba: essa è lunga 8 cm. e larga 1, di colorito bruno, Il fascicolo 6° (1° giugno 1918) della nostra SEnon aderente al m11scolo sottostante. Z10NE AIIED1CA contiene 1 seguenti lavori: Non si rieSc·e a correggere affatto la. defor• md tà con manovre tendenti a riportare il pieProf. S. RICCA: Il problema cZintco-ohir1irgico deUe de nella. posizione · normale. 1.es-ioni da guerra dei nervi perifericl a tipo paraL'a.mmalato, cammtnando, poggi.a al suolo l(tico. la punta ed un po' il margine esterno del .piede: Prof. E. CAVAZZANI: In tema M gas asfissianti e ài Ho praticato l'allungamEmto del tendine dt ca1npi taua,. .A\chille per sdoppiamento e scivola.mento, sutuTando con punti in c.a.tgut iil tendine e la e11a. Prof. T. SILVEBmI: A proporito del pote-re uric-Oliguaina. I:ndJi ho suturato la f.erita cutanea ed lko deUe glandol• a ••r~ mtema. #

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hQ applicato uin apparecchio eon bende ges.aate. · , . .·Ho potuto ottenere ·l a perfetta correzione delia deformità.

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piecte in giUrsta .posizione- d uram.te lia cura delle 1

ferite nelle parti ·molli della gambi&. Ricòirdo com·e, oltre a tante altre cau·se note, merita impo•r tanza per 1 eziologica del piede ·CASO ·II. - M... N.:., soldato di fanteria, riequin-0-va.ro l 'azione me·ccanica del peso ,del .Portò ferita da pallottola di fucile al polpaccio piede. La P?irte deil. pie·de, che .resta al· da~della gamba ·Siruistr.a. Nella ferita si verificò suppurazione, per · cui si ·dovettero · pra:_ticare vanti ·•dell'asse ieti rotazione· dell'articolazi'one • .\ficisioni e l'ammalato guarì dopo 4 mesi d.i tibio-astragaÌica, .è assai 1più lunga della pàrte e~a. Frattainto p•e rò il pi.ed.e assumev.a !)OSie pertanto~ se l'iin- ' ziona v,izio~a., ·dù.v·eDitandd sp1i1CC'atam,ent.e e- che rimane post~riormente ' quin10. · fermo .rimane ·coricato sul .dorso o se ·egli_ · Il .pieide 1sd. p~esenta dn forte fleissiooe pJ.an- cammina con le grucce a piede sollevato daì tar1e. Quando' l'ammalato poggia la p1a rte ante- .suolo, la punta del piede, obbedendo alla gra' riore della pianta ·èiel •pied.~, il talJo,n e rimane vità, si abbassa il calcagno si solleva; in tale a 9 cm. dal suolo. Alla .faceia interna del terzo medio della gamba sinistra Sii nota una , ci ca.. lnovimento il piede, per altri fattori noti i.n~­ tri.ce lunga 10 ·cm., larga 2, ·un po' infossata, .renti .a lla sua iconformazione, tende a metdi colorito bruno, tllon .aderente allo, strato mutersi '1n adduzione,. rotazione intema e su' scolare sottostante. pinazione. Se l'ammalato sta a letto, liJ peso · Tentando di .riportar·e fo~zatamente .il · piede nella posizione noirmale, non si riesce a cor- delle co~rte .contribuisr,e ad aumentare l 'a.zione dovuta alla gravità. Conse.rvà.ndo l'inreggere affatto la posrizione viziosa. L'ammalato rnel G-ammino poggia I.a p·u n.ta fermo P·er lungo tempo la pQsizione viziosa, del piede. questà fin1sce p.e r rima.nere pe1nnanen•te e, Ho ~urato questo caso nella stessa maniera ·-del preoe.dent.e, ottel).endo ugualmente 1vna per- quando poi si vorrà utilizzare il piede per. la _stazione eretta e per il cammino, n dn sarà -f€tta corr.ezioin1e della defOJ'8ità. · ' ' possibile di appoggjarlo che soltanto per la CASO III. - L ... P ... V ... , soldato ·d·i fanteria, ·p u.nta e sul margine esterno. Nella stazione tu ferito da pallottola esp1o·siva ,a lla coscia si- eretta e lilel ·Cammino il peso d·el . corp~ dete.rnistra -c0in interessamento d·ell 'arti·oolazior:ne del ginocchio. Verificatasi surppurazione, fu •o pera- min·eTà iiinoltr.e un grado maggioire di radduzione e di supinazo:ne. to di artro.t omia e -con diverse in-cisioni al terzo inferiore ·della coscia. E ' stato' r1c<9ve1rato nel Nei miei due casi, quando gli ammal~ti camio reparto dopo 18 mooi di degenza in altrj ,itarono sotto la ·mia osservazione, non era reparti. Quando l 'infern1·0 è venuto · a m e, I 'esame pjù possibile una cura incruenta della defor-Obbiettivo dell'a rto ammalato· ·s i poteva ri.as1su- · mità ·ed ho dovuto · rico.rreire ·alle operazi()(nj, ·mere nella maniera segue·nte. . che ho ,acein·n ato. L 'arto inferiore sinistro è ipotrofico. Il ginocR.el.ativa.!111ei;nte al ·terzo 1caso, sop·r a riferito, -.chio si presenta in anchilosi vera ed in -posiziola deforriùtà niella ,regione ·d.eil gmoc.chio1 si ne· di valgismo. L'estremo inferiore della coscia deve attribuire al mancato U.S01 dii una steccai -~inistra è notevolm~te ingrossato ed è sede di ' varie ·cicatrici ·dirette in senso longitudinale, opportuna p.eir mantern.ere l'arto in posizione no1l!chè ·di ql1attro tramiti fistolosi. dai quali rettiline,a . ·viene• fuori pu.s abborndrunte .. Intrr"odu,o endo atOltre a qu~srti; di cui ho tenuto parola, nutraverso i ·detti tramiti uno spe.éillo, si raggliunge superflcie 10.s sea scabra. merosi, ass8ti numerosi casi consimili ho poCuro per alcun·i giorni i .tra.miti irrigando tl1to oss~rvare tra i feriti di guerra. E• quello. .:on soluzio ni antisettiche; poi, con incisìoni che risulta a carico degli arti inferiori, av,viene pré1tic.ate sulle ieicatrici, raggiungo il fondo dei seni fistolosi ed asnorto le schegge ossee iyi es'i- nella stessa maniera per gli arti superiori. Di -stenti. . parecchi ammalati con deformità degli arti inL'i.n ferm.o . vfiene ·p resto a ,guarigione, rima- feriori e superiori ho fatto e conservo le foto- · nendo, s'intende, con là deformità del gìnoc- grafie. . chio Non essendo auesta deformità di grado elevato e ner ciò non- disturbando molto funzione dell' arto non credo convenga nemm~no in·. témpo ulte~iore nensal'e alla -possibilità di Ho oreduto opportuno di mettere in rilievo u·na correzione della de.formità. stessa con 11n con questa nota I. fatti osse1~ati, dovuti alla • intervento chirur.gico. mancanza .dell'uso di una steooa, di un ap• parecchio opportuno, affinchè si provveda con* *i(1

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venient.ement~.

Riferendomi ,ai primi du~ casi, dli · cui ho ienuto parola, rilevo ·come la defoi:mità del piede si debba attribuire aµ.a man•c anza di -opportuni p,r ovvedimenti per mantene.re ill • •

E ovvio pensare di quanto dan110 riescano per gli individui, per la società e per Io Stato, tutte le deformità degli arti, che ne limitano o n-e aboJiscatnio la funzione.


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[ANNO XXV, FASC. ~ .

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sarebbe troppG generale, secondo Lian per"'~ . "

. · T·u tti g'li ospedaJii. .m.j;lif.ari ·~i chilr~gia ·do- I~ formula esatta per tutti i casi sembra eSsent ,, . TJ'ebbero, essere forniti abbondantemente di .qùesta: _la prova deÌI'atropinaJ ha. IQ ~po d.\ stabilire se la br.adicardia è o · non sotto la c:ftite~che, meglio se foggiate su di un tipo unico, ·pei;iden~a di una ipertonicijà dell 'X. Un risulsool to oon sani criterii . TuW i mediai p-Oi ·n on dovrémm 6 mai tr.a- tato positivo darebb:e quindi la prova che h. .iourare di .servirci opTporluinamen~ di dette bood\crurdia è d·e~rminata .da um;o stato di ~a­ gotonia ia.ome hanno cercato ,d i dete·rminara stecche ,e di confezionare gli apparecchi ·con. . Eppingeir ~ Hess... E in questo senso ,c he Ja. vetlienti. per impedire dolorosi e ·r ovinosi repuova 1dell'atropina e quellia ·del rnit1:ito d'amile 1iquati 'nei nostri feriti. sono quotidianamente· ·rup.p licate ,aJJa diagno .. • stica delle vaJrieità · de,l la bradicàJ~diia. W emke• bach €. 1decisamente 1ccmtrario a questo modo . SUNT~· di vedere ie J.'opinion;e d-ell'& , t.asàta sulla su esperienza,· è, int.eramien.te ~1fomne a qnd• MEDICINA-. la, dell'osservatore olandese. Un riJS!u.ltato pomcioè del pol8() eritiea· sull'uso delle prove dell~atro:uina e del tivo, :un 1acceleramento notevole ' dopo là somminis\razione dell'atropina -0 del ·nitrito .d'arniJe nelia diagnosi delle bradi~ . . nitrilto ·d'1amile ad un bradicardico prova solo 1ardie~ · che in un tale soggetto .i l tomo fisiolog.i:co del via.go non è abolito, ma non che €sso sia €6a,geDr. FRÉDÉRICQ (Archiv . d. malad. du creur, n. 9). r.ato; ciò ·non •siginifiiea 1c he l'esagierazion.e di. La proprietà, che . possiede l'atropi.11a di S'Op- questo tono -sia causa pa.tologioa produttrice primere il tono c~di9-iriibitore dei nervi va- 1della b!'a,d icardia, :p ercbè il ritmo cardriaco, , fhi è !struta utilizzata per la prima volta in cli- qualun·qu-e ne s ia la frequenza, è 1a ~isuJiqnte ruca dia Dehio (189'2) alio scopo di diagnosti- di azi-oni div~rSB, fra le quali il tono cardio- · eare J.a causa, J.a natura .o la localizzazione inibitore normate d.el vago .p rende ,certamen~ della lesione pirod11ttrice di una bradicardia. pa.ct.e . .Non è però esso che de:terrp.ma la oom• La prova del nitrito d aµiile, dov~ta a Josué pans.a d 1eMa · bradica:ttdi a, i'l;l altri · termini, non 1 · Godlew&ki, dà gli · ,stessi risultati · clinici di si tpos·s·ò:qo i.niorimina;re l~ sue altierazioni per ' . quella delJ'atropina, ma è inve~ più ieostainte spiegate come la frequenza del ritmo sia dimi .. e rp iù netta e però deve esser pretferrita. C. Lian nuita. Qualunque sia la causa della bradicarha chiaramente dimostrato che non è esatto dia, tanto quando questo tono è presente, quandire ·Che questa prova (dell'atropina) indichi to se sia· esagerata la stia intensità, la sua l'origine intra- o extracardiaca dell'alterazione · scomparsa mediante l'atropina o il nitrito d'adel· .r itm·o. Infatti Flack ha potuto, nel cane, mile avrà per effetto l'acceleramento del ritmo . • impregnando dri mttsc.arina 1a. regione del ISd.- Per dimostrare in modo decisivo l'insufficienza nus, provocare una bradicaroia intraoair.diaca delle prove dell'atropina e del . nitrito d4amile~erime.nitale. La stessa 1p rova positiv.a nella r.ella diagnosi delle bradicardie nervose o mio• bradicardia itterica deve e.sstsre considerata c:ardiche, il mezzo migl.iore era di ricorrere a.Icome una braidicrurdia intr.rucardr1aca.; inoltre, l :esperimento: bastava prod1Jrre nell'animale oome nota giustamente1 Lian, questa prova un rallentamento del rìtn10 cardiaco nella pato• non è destinata a stabilire' la viari.età della genesi del quale potesse essere senza alcun dubbradicar,diai, e, se 1essa ~ s.taita ,c 9'nsiderata bio esclusa una ipertonicità del vago; ma ~he . come definitiva per la diagnosi delle via rtetà fosse certamente sotto la dipendenza di un'altee delle origini della bradicar.dia, è pe1?·1a ra- razione del miocardio, per cui la soppressione del gione che si è coosidarato à torto, çhe una tono del vago. E questo ha tentato di fare l' A. bradica>rdia miocardiaca era is.empre _dovuta Si. sa che nOIIl è molito difficile miel oane di!~oalla d·issociazione auriculo-ven,t ricolare e . che . ·ciare fra i fascetti di His J-e vie di c-0nduzione muscolare 1dalle vie di ·conidruzi:ione nervosa ap11na bradicardia nervosa non rivelava mai pSJrtenenti ai vaghi. Una compressione modeuna 1dissociazione auric'Ullo-ventricolare. Oggi l'opinione più diffUBa è ch e i risul- rata della regione del fascetto di H.is sopprime la vi.a motrice che lo ipeocù'ITe e prod11ce la 1a ti delle l)rove dell'atropina e del 'nit.rito d'adissociazione auricola-ventricolare (con rallem.111ile pe1·mettono di collocare lo b'radicardia .ìlella classe delle bradicardie n ervose (prova tamento e .automatismo ventricolare), ma non soµpriro,e .a ff atto il funzionan1ento della "rift.' positiva) od in quella delle bradicardie miocarnervosa arr~~tatrice. L,A. si è' el'vito di quAMr. tiiche (prova negativa). Que..~1 • rnodo di yedera \

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'SBZIONE PRATlC:A

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' pratico è t>p!portuJie- diviprocesso per determin·ar·e ·n el cane un automa.J?al P'ut1to di vista . d~re Je f,e rite in pl!tnet1·anti ·e, ncrn penetranti ii.Sino ventrilcolare 1analogo, a. qwello .che si osserva in clinica n~i. casi di polso lento perma- a seconda ·che la dura .m·.a dre è o ·l)<> ap~; ne!nte per dissoctazione aur.icolo-ventricolrure ·distinzaone capitale perchè le prime, a diff~­ (malattia di Stokes-Ada.ms) nello stesso tèmpo, renza delle seconde, sono sempre ferite gravi"' c.he eOnJservava .ai vaghi la J.oro azione anesta·Le ferite n;on penetranti, sallvo ~aire ecceZtioini trice sui ventrtcoli L'azione arrestatriice dei va- in cui ipOSISOin o aver.si contusioni, em.aitomi sotghi era ri spettata e non essendo' stato leso ft too\l.IJCali, ed anche vere e propri-èi looiom della loro centro, il loro tono mod~atore oontiniuava dura madir.e. e d€1la massa • oorebr.ale da schegad esercitare la sua. azione sui ventricoli, malge del tavolato interno, si ridueono a lesioni'. ossee che variano da sen1pliei macchie bJuastre, grado lo schiacciameJlto •p arziale del f.a'SOOtto di His. La soppressione dJl questo tono (peir se- indice di una eontusionei diretta, .a fessu:riei più a mano estese; ad ~vvallamen.ti ossei pairZii,a.Ii, zi pne dei nervi, .'Per l'atropina o oer il nitrito d'.amile) .doveva per conseguenza d~termmare .a vere fratture della. scatola cranica. · u·n a acceilerazion.e del ri·t m·o ventri.colar.e. Ed è Le feTite p~n.etrantÌ invece sono caratteriz• prop.i~o. quell.01 che hamm.o ·c onfermato le espez.ate dalla penetrazione del proiettile~ attrarienz-e dell'A. Quiesti ri.srultati ·s ono equivalenti verso la dura m .aidl!'e, in.eJl'encefalo ·con ·t utte· le a una prova niettwme111ite positiva con l'aJtrépina. consegu.enz.e, oltre che de lle lesioni direttie di. o CCll nitrito d am·ile . .Finona l'A.- ha cercato di queste parti, anche della penetrazione di corpi ottenere la soppressione deil tono dei vaghi, nel.. ~ttainiei e parti:colarm.em.1re di pra.ndelli di stof. ' . re sue esperienze di bradtcardta a:riificiale con .fa e di cia.pelli la sezione tdi questi nervi. Non semb.r a dubbio., Bisogna ben gUtardarsi dal for.rp.uJare una che la isomm1.n.istrazi001e dell'atropi!nJa o deil niia,gno~ col semplioè esame superfieialie o sia. , pure col sondaggio di una ferita ·del . cranio ~ trito d 'iam.ile dovesse dare i medesimi risultati, e ciò ·SÌ 1proipone di vetrifìoare nel ·cor so. di nruove qualunque sia il .s uo aspetto esteriore deve es. sere sbrigliata per rendersi eon.to esatto clie.ll~ rice1rclle~ lesiOtni 'sottostanti) ed m tu1tti i easi. m ·eui. 15i Bradicardia miocardica, bradica rdia parziale, bradicardia intracardiaJca, bradicardia per Gonstati Lesione OBsea si deve procedere •a.Ila trapanazione, qualunque possa essere l' appa'd.i&sociazione: tutti questi nomi sembra convengano perfettan1e11te a l disturbo di cui speri- renza• ,fiiel quadro .cltniieo; poichè 1-e· ferite ap-.me;nta~mènte l'A. ha provocato la comparsa. i)arentemente più insig11ificanti possono accomp agnarsi a' gravi lesioni interne, e viceversa Vi e-ca 1dunq·u e, secomdo ~e . i dee . geneiraln1énte .. ·riconosciute, ogni ragio·n e di credere che le feriti i1n istato eomafuso, da considerar.Sii come prove .fil soppressi1o!Ile 'Ciel to110 dei vaghi sa- perduti, risorgono in seguito· ad un adatto in\ ' rebbero fallite; ma l'esperienza .fu 1al ieo·n trario terventd. C{ò p:rtemeis.so oome risultato della esperienm positiva; essa non 1milirta aff.atto a f.avotre d.ella ligittirnità dell'uso 1d ella prova deJ ·n iiri.to d'a- di vie ntun m·e.s i di .s ervizio e da 300 easi ossermil1e e dell 1atropina nella diagnosi delle· b1ra- vati l''.A. pr,e;nd1e a co11siderare i ~8t,ri tipi .d i lesioni per proporne lo speciale trattamento. d.:i:o ardie. Fer.i te 'che sembrano di nessuna importanza: DE CHIARA. • f r apatura, disinfezione con tintu'ra di iod~o, sbrigliamento accompagn ato da escisione dei bordi ·c0tntusi. Se all' esame dire•t to dell'osso questo Trattamento delle f~rite del craiµo si mostra ihtatto o tutt'al più dE1nudato del ' . periostio Jna senza alterazioni visibilj; e1 se, d'alnelle ambulanze avanzate . • tra p.arte, il _ferito è irn otti·me oondiiioni, ·non ~A. SCHWARTZ. Paris m éd·i cai, anno 6°, 11. 51). ,• prese11ta sintomi cerebrali, si può dopo nettata • IJe ferite del crainio debbooo, secoodo1.J'A. es- . la fe11ta ;d.r-enarla senz'.altro. · Tal.volta : l'osso sere tr:attate nella ste·s sa guisa delle ferite 1del- non solo è privo d~l periostio, ma p1·esenta una le narti molli: l'indicazione è :parimenti netta semplice macchia bluastra, una piccola incri.e preci.s a, l'op,erazione si impone Pe\r ],a s1tessa 11a.tur:a ò u na l~eve de'pressioine : in tal caisc;> lll:r,genza;" ed i tre termini in cui si riassume la co11 una sgO!rbia è necessario asportare prutecnica di tutti gli interventi : sbrrgliamento, cientemente il tavolato ~sterno pe:r assicurarsi pulizia, drenaggio debbon o avere anche in tali c.h e, ·co11111e· aiccade di frequente non vi sienc;> le~ f·erite la ·loro ap1p licazion.e, che varia tutta.via sioni di quello interno per le qu ali occorra . secondo l'asp~tto anatomo-clinico, m.a sop1ra- provvedere in m.odo diverso. Ferite di ig ravit à medi.a m a no11 penett~nti. :. tutt.e an.at@mico, delle lesioni. 1

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IL POLlCLINICO

, i11g1 andunento della ferita nel senso della s.ua lU!Ilgh,e zza in modo da ottenere una incisione lunga da 6 a 8 ce11ti1netri, -a ciascuna delle rui estremità s i può .aggiWlgere s.e occorra una in• ci sione p erp endicolare così da formare du.e piccoJi i.embi che si diva,rtcano facilmente ~d offrono tutto il campo desiderabile; .a ssai meglio delle iJncisi.oni crociate che sono difficili a .guar:Lre· e di qu elle a lembo a ce-rrniera che no.n permettono un bu·o·n ,d rena.g·gio. Qualche p1 ,i nza di Kocher sui })ordi della incision~ è. sufficie11te all'emostasi; si. escidoho i lembi cont:usi, si procede alla pulizia della parte lesa. Messa. così in vista la lesione . ossea, costituita di solito da una soluzio11e di continuo con .schegge più o meno numerose, queste vengon o asportate minuziosamente e dolcemente facendo delle tra. . zioni in direzion'e p arallela al~a superficie cerebrale.' Se asportando qualche scheggia si h a abb ondante emorragia per lesibne dei seni, il cl1e di frequ ente accade, una piccola st riscia di gail"Za introdotta nell'orificio .c1e1la 1d ura m a dre è .s ufficiente a frenarla. . Si 1regolarizzano p O·SCia i margini della brecc.ia .con una pinza ossivo·ra tene·n do p1r.es-enti tre punti: 1° .di .n on .p rivare d.el p·e.riostio se non la p.arte di osso .che si vuole asportare; 2° di lasci are in -o osto le schegge osseG- un po, grandi che ,s ieno in buiona p osizione; 3° ·di non se~re lie semplici fessure, che talvolta si irraggiano assai lontano. .scoperta la dura inadre, questa può prese11tarsi del tutto sana. In tal ·caso, s.e ii.I fe1rito1no.n presenta sintomi cerebrali occorre arrrestare l'intervento a questo punto e d r en a re con una . piccola com:p ressa, suturando parziaJmante l'il1cisione ·cutanea ; se invece 1si hanno 1 d~i di3turbi cerebr ali è necessario pt'aticare col bistt1rì uri a nicco1 issi1na incisione della dura madre per as, si curarsi dello stato degli orgahi sG>ttostaIJrti. Ma quan.do la dwra rn:adre no1p. sembra norm,aJe, è tesa o sollevata da uin. ~ma~om a, :non v'è da esitare ed occorre inciderla, esistano o no sintomi cerebrali; e provvedere come n.ei casi di ferite p~netra1'lti. Il p1rogm.ostico è tuttavia an,c he in simili casi meno grav.e di qt1ando vi è penetrazione di proiettili. Ferite penetranti: 1a teciliica. è la stessa: che nel caso precedente per quanto riguarda l'incision'e cutanea e la breccia ossea ch e deve essere più ampia così da a rrivare ,a vedere tutto all't11torno l a dura 1nadre sana, a·n che l a dura va incisa aspor tandon e le parti contuse o lace1·ate; ed è cosi messa .allo .scoperto l a sostanza · cerebrale che di solito fa e1'1Ilia attr averso l'ari' tic io d'entrata d-el proiettile. T_a toilette del focola i11 cer èbra le è lii ca1)i~

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t alè importanza: qui più Cr'le Ìll ogni altra te1,'.ita dcco.r re af P,Ortare min11zi~:.1fil.ente tutte le particelle di vestiario, i capelli, le scheg.ge ossee, i proiettili che possono esservi penetrati. Di solito, apro-ta la dura madre le sch€gge spont~eament~ affiora.rio aiia · superficie ce1rebral€ ma occorre assicurarsi, palpando dolcemente cioJ ·p olp1a strellcr dell'indice, che alcuna n001 n e rimanga in profondità, dove posso.n o essere penetrate coi proiettili. Q11esti devono, se'(;o.rido l'A., essere .estratti solo s e l':imtervento è prati1c ato da un ·abile chirurgo di professione, co11 l'aiuto della radio1g rafia, e ·dello· .strumentario special·e occorrente: essen~o ~.ltrimenti preferibile arrestarsi aJla toilette ed all'emostasi del focolaio cer.ebrale1• Quad'ldo il proiettile h a traversato il crani.o occo.r re praticare lo stess,o interv·ento ·tanto ·Sul foro di ingr esso che su quello di uscita. · Il tampom.~ento d ella ferita dopo l'oper azione ha una non trascura.bile im;po1r.t.ainza, ogni op er a tore lo pratica alla ì»ropria maniera: l'A . taglia la garza sterile secondo la forma rlelJH breccia ossea pra~cata, ma leggel'lmente piil gramd~, e la insinua a la periferia fra la dura madre e l'osso così ·da s ostituirl~ qu.asi all'osso asportato. Egli ritiene chei sia co111 ciò impedito alla sostanza cerebrale di fare ernia. Sl1 questo tainp.one centrale dispone aJtra garza piuttosto ammucchiata, ,al di.sopra ·délla qu.ale fissa com. qual1c he punto i lembi cutanei ma lasci~n­ do dagli estremi fuoriu scire parte d·ella. striscia di garza che serve cosi da drenaggio. In capo a due o tre giorni . si tolgo.n o i punti: le labbra della ferita si riap,r ono e si p1u ò così cambiare la me·dicatura sottostante ma lasciando in posto fino al decimo o clodicesirno giorno il pri1no disco di inedicatura. messo u contatto diretto de.ila lesione cerebrale che può in c1uesto frattempo granula re, cosicchè quando si toglie anche la prima compressa non si produce su di essa alcun traumatismo. Da que·s to momento si può comi11ciare a r e- . stringere- !la ferita cutame.a sutt1rand·one gli estremi: si ottiene in tal modo una :napida chiu sura della breccia. · Nei casi in cui la lesione interessa In, volta orbitaria e vi sia distruzione del globo ocula re · si può dopo enucleazio11e dell'occhio pratir~t:e il drenaggio attraverso la ste·Sisa orbita. Qualora in seguito al tamponamento si manifestino delle crisi di e1Jilessia j élcksontana , occor1""e diminuire la pression€ ·della medicatura: n on v'è da s·t upirsi se si abb i~ una abbondantissima secrezione sierosa potendo questa esser co~tituit a rl a ft1 oriuscit H r1<>1 liq u idn eef al o-rachidiano. \

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SEZIONE PRA1'1CA J

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L'_.\. chit1de le sue osservazioni raccomanc1a,ndo di operare in luiti i casi co1l l'anestesia

locale, cl1e riesce se1nnre efficace aualora si abbia c11ra di ci.rcoscriveré tutto all,int"orno il cam1)0 operatorio con una serie di iniezioni sottocutanee e con qua lcuna ·c ontro la supe,rficie· ossea, e cli .n'o11 tr.asferire 1gli operati' se non ·dopo averli sorvegliati da U·no a due me.si e, ·Se poss1 bile, anche di più. L. GUIDI. •

~GGRDEMIE, S3CIETAMEDICHE, tONfiHESS!. (NOSTRI RESOCON1'1 PA..R 'l 'ICOT,ARI). •.

Conferenza ~hir:urgica interalleata · per lo studio delle lesioni di guerra. 4a. sessione: 11-lG 1na.rzo 1918.

(La, l'resse Jl édioale, n .

21, .il -aprile 1D18L

Le qu<>Htiop.i · s~lle quali si doveva.no pl'endere deliberazioni e1ano le ~egoe11t i :

I. La trasfusione del sangu,e : fu stubiJito che la trasft1sione dà a ttualrue11tc risulta ti su!pcienti , per • essere considerata co1ne il n1etotlo di scelta nel trattamento délle e111orragi~· gra rt. • ' Inilica~ioni : a) i1~lle l)ri1ne. ore const'cu.tive alln. · lesione son0 fornite ~lni rilievi obiettivi e dalla' osserYazio11e ripet uta della pressio11e sanguigna i1onchè ùalla conta dei g lob11li ros51. Nei posti aYanzati dove tali rilie,·i llOn sono :possibili l'indicazione è data dai sinton1i C'li11ici. Risultati negativi si han. per affezio11i no nei C'aSi di' collasso circolatorio act1tiRsin1e (C'angrena go ssosa) : le inclicazioni non • Aono suftìcie11te111E'nte precisate in caso di sll ock; b) Dt•l COL'::;o del trattaillento ia t.rnsfusiou<> 11011 è gi.ustitìcnta. C'he in caso <li emortagie S<:>co.ndnrie, <ll altera zioni clellu coag11lù bilità del san ~·,·n, '<li nsseuza di rìgeuer n95ione glob11lare ~ di i11ff'7 i ·)n ·, ero- , . r1iche anemizznnti; essen(1o a ltrimenti l'a,n<1n' la globulare post-eu1orl'ngic·1 a ssai .bene tollera t :1 . • 'Precauzioni prelirniriari: a) esame preYentivo de~le persone dft. Mli \•iene pre~o il sangue per e:vi tar~ trnsmisRionCl di n1alaria e sifilide; b) tjcel!ca clell 'ò.ggluti11azione per evitare la tr~ sfusio11~ di snngne i cui globuli possa llO ess~re ngglutinnti , dal siero clell'anemizzato; o) pratica dell'intei'\ento solo (!uando si c1iSJ)onga del materiale tecniCQ occorrente e sia J)O~sibil~ llna · asepsi perfetta'. Tecn,ioa: Il. vro.cesso che si adatta d(!1·e 11er1uet-· ' tere di inisurare la qu~\11tittt di sangue trasfusa. Ln traRfnsione deYe praticarsi il l)iù presto vossibile artpe11n fre11~ta l 'e111orragia . Nei èusi di. en1orrng·ia enclotoracica o adclo1ui11ale o di traumi degli a r ti si pnò r>raticnre o prima o cl11rante l'atto OI>P• rativo. Oltre ln trasfi.1si-one diretta. pt1ò praticarm aneli~ In indiretta u.tilizzanclo sangue conservat·1 rla giorni per mezzo cleJl'aggiunta. di citrati o rn ccogl iendolo i11 ampolle o )siringlie paraffina t~. ~t1esto n1etodo 1)otràt rendere grandi servigi nei po~ti avanza ti. · • • 2 •

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I I . Il piede da trincea: è uno stato patologie<> .vro,-oca.to dal freddo urnic1o e com1)lica to ùa infezione secondaria. La discussione portò a lle seguenti conélusioni : Il piede ~ d;:t trincea. presenta quattro stadi (Rayll1011d), che si succedono nel .s eguente ordine : 1° stad io d'anestesia dolorosa.; 2° stadio di edema ; 3° stadio delle flittene; 4° stadio delle escare . .Si possono ' ~ivere tre forn1e cli11iche:, a) forma lieve (85-90 % <lei .cn si) : anestesia dolorosa, edema, rossore; b) forni~ di 1ned·i a g1/uv ·i tà -(13-14 %) flitten~ ed es~a~e lini1 tate ; e) fornii'{. . grave (1 %) : estens1011e dei fenoute11i di sfacelo e comparsa di fenomeni settlcoe. miei. Complicazioni freqt1enti del piede da trincea specie nelle foru1e gravi sono il tetano e la cangrena gassosa. Esso sopra Yvie11e quasi e sclusivamente in alcune tri11cee ; è più frequente Iiei ·sol da ti dei p5:'esl caldi, s1Jecie dei negri, nei giovaqi, negli affetti da iveridrosi : sono facili le recidive e le ricadute. La • stasi sa:nguigna è la çonseg11e:qza di una prolungata ~tazione eretta, o d'una lt111ga immobilità in posi11ione difettosa;, il che avviene qt1ando il soldato r€sta per molto tempo a~coccolato e con i J?iedi nel~ l'umiclità fredda, cosicchè la flessione dèlle gambe e , la strettura d,elle mollettiere ostacolano la circolazione. ' . Il piede ùa trincea non va conft1so con le congelazioni : ques te sono caratterizzate dalla mortificazione · massiccia d'ern blée di t1n seg1uento di membro, sono cal1sate dal freddo secco, soprattutto nelle regioni montagnose, si iniziauo con una. sensazl oue di pizzicore; qt1ello i11Yece è caratterizzato dn l111a distruzione li111ita ta, a placche progressiYUlllenté . in\acle~1ti i tessuti clel piede ; è causato . dall'u1uidità e non si osserva quando il terreno è gelato; si inizia con un s~nso nòn di l)izzicore, ma . ' di ai:-:-stesia dolorosa. 'l'ratta.n1erito : è preventi,To e curn tivo : ·il vrtmo • fa ~1)ari1:e o re11c"fb. assai ra ra l'a ffezione inqi~ata. Cons_ìste : a) in provvedin1.e11ti collettivi •(risanàn1<:nto e proseil1gaJnento delle tri11cee, rifugi asciutti e riscaldt~ ti, a \Tyieen<.lr1 inento frequente . delle tru1ì1>e); b) in il)rovYeùiu1enti individ11ali q11qtidiani (nettezza; ing i·assatura e massaggio dei piedi, cambiamento delle ROttocalze nei· rifngi, sorveglianza su11'11so delle mo llettier~ e ili tutto ciò che pt1ò de· tf\r1uin:ire l1Da con1pr~ssione della gan1bu). Il tro. tta~ento cura tivo comprende: a) per le for1ne leggere, bagno tiepido d e1 l~iede ogni due o tre. giorni ed i11savo11àtnra co11 sn1}()ne boro-califo·ra to ; impacco umiclo gior11uliero con soluzione calda boro-canforata; b) J)er· le f-0r1ue gravi, apertura • • delle flittene, n]Cdicatt1ra co11 etere canfQrato, im• · l)acco caldo-umido boro-canforato ; · scarificazione c1elle escare. e m ecliep tt1ra con lo stesso metodo evi' taudo di nsport;1 rle cbir11rgican1ente. .A.tte11dere la delin1itnzio1le Sl)Onta ne~ delle zone necrotiC'l1e, so1·vegliare con ct1ra il sopraggiungere di (.)ventuali co111plicazioni ed in tal caso intervenire energicamente fin dall'inizio. All'infuori .di questo caso gli interventi clebbono per principio e~, sere tardivi e limitarsi alla regolarizzazione èei monconi difettosi dal .punto di vista funziona.le: ,

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ll. POllCLINICO

l'amputazione deve eseere solo imposta. clalla gravità dei fenomeni ge11erali . Completare sen1pre la. cura con un trattamento antitetanico b~eventi'\·o (iniezioni di siero da ripetersi ogni 8 giorni fino a cicn. trizzazione comf)letn.).

III. Trattamento delle lesioni del bacino, in particolare della vescica è del retto : .a) lesioni isolate del bacino: il trattamento rientra nella cura generale dei traumi : larga messa a gioruò del \f ocolaio di lesione ossea; asportazione dei proiettili e delle schegge ossee, spesso proiettate contro il m11scolo pi:;oas-iliaco; b) lesioni della vescica: se intraperitoneali praticare la laparotomia e la sutura della lesione; se ~xtraperftoneaii praticare la sutt1ra della vescica . i1ei casi di lesione sopra pubica ; la cistoto1nia nei casi di ferite delle J)areti laterali . della vescica con ritenzione o inf\Jtrazione perivescicale progressi-ve; di esistenza cli cor pi estranei elidovescicali, di .ematurie gravi. Ove 11on ricorrano queste indicazioni limitarsi al trattamento chirui·gico del foro di entrata del ·proiettile e del suo tragitto che di solito assicurano un drenaggio s:ufficiente. Ricorrere alla cistotomia ed al drenaggio nei casi di infezione secondaria. Eventuaii fistole residuali guariscono ùi solito mettendo tardivame11te una siringa a permanenza; o) lesioni del retto: se intraperitoneali debbono trattarsi con la laparotomia e la s11tura. Se extraiwrltonali nella n1aggior patte dei casi vanno messi a piatto i . focolai lesi e tamponati. Nei grandi Bcoppiamenti con esteso scollamento, la messa allo scoperto del retto; completata, ovè occorra) da una rettotomla· posteriore, realizzerà il trattamento di scelta. La colostomia primitiva ~on ha che lpdicazloni eccezionali ; · d) lesioni associate della vescica e · del retto: la maggior parte guariscono col trattamento chirurgico del tragitto extravescicale del proiettile. La colostomia è riservata ai casi di comunicazione vescico-rettale assai vasta. La cistotomia primitiva è spesso inutile: la sonda a permanenza, il decubito ventrale, la minzione in posizione genu-pettorale . favoriscono la gt1arigione spontanea della fistola retto-vescicale.

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Sir Aburnotll Lane alle conclusioni precedenti crede oppor~110 aggiungere l~ due seguenti considerazioni: 1° nei casi di ablazione dell'estremo inferiore del femorG o .superiore della tibia o di entrambe queste ossa il trattamento deve essere difftirente secondo la professione del ferito. Negli opera.i i dovrà cercare di ottenere t111a anchilosi ; nelle perso11e sedent<i.rie sarà i1refei·ibil'-' una pseudoartro~i, cl1e può Jìssarsi con uri apparecchio che possa pt,·mettere la flessione. Entrambi questi risultati sono sem1)re preferibili alle amp,t. tazioni della cosc~a e sue:cessiva applicazione• di un arto artificiale; 2° nei casi di estesa perdita di sostanza d~ll'estrèmità inferiore dell'omero, essenclo intatto il · g·omito, è svesso desiderabile ottenere una • pseudoartrosi, che 1nentre permette la flessione tra i due monconi .. omerali lascia integra la rotazionP. ché si produce nell'ar.ticolazione radio-omerale, an· · zichè ricercare i risulta ti di tma resezionè del gomito.

,r._ Risultati delle operazioni conservatrici nelle lesioni del piede causate da proiettili di guerra. 1""'"\ integrit:~

CÌélla pianta del piede deve essere conse1·vata 11 1 più possibile esse11do fustidi,o se per la tunzionalità le cicatrici di questa regione: si deve per- · • ciò cercare di ottener sempre questo sco1)0 1:iunendo le incisioni per prima intenzione e resecando s~ occorra anche talune ossa. Sono da evitarsi altresl le retrazioni cfcatriziàli <lelle JJelle del rlorRo ò~l piede: · · La resezione di uno o più dita è causa di lieve <Llternzione funzionale: la conservazione di un solo dito, soprattutto del 1° o del 5°, può riuscire fastidiosa. J;a diSè1 rticolazione d~i mèta tarsi con cOflserva zio11e delle corrispondenti dita dà cattivi risultati; altrimenti deve dirsi in,·ece se si prati~ la resezio." ne conten1po·r anea -del 1° o del 5° metatarso e d(ll dito corrispondente. · La conservazione isolata ·dell'alluce col relativo ruetatarso dà cattivi risultati; come pure. la rese· ziQ.De contemporanea del II, III e I'r metatarso che dà a l piede una forma assai jmpacciante 1:>er la deambulazione. In tesi generale l'asportazione di tre metatarsi turba assai la statica del J)iede. J. . e or)erazioni che si praticano sul t:'lrso anteriore IV. Trattamento delle pseudoartrosi : ~aJvo casi (am1)t1tazione trans1netatarsica anteriore o posteeccezionali non si deve operare che tardivamente riore, clisarticolazione di Lisfranc, amputazione preqtlando la- lesione cutanea è completamente cica- scafoidocuboidea) dànno in generale buoni risultati. trizzata e clinicamente sia scomparso qualunque La J.;isfranc i>uò essete semplificata luscianèo in sintoma flogistico. posto le basi dei metatarsi. Le . amputazioni m1l "tarso posteriore danno disturbi funzionali non traI relitti infia1uruatòrt possono essere scoperti con • uno dei mezzi conos<iuti (movimenti forzati attivi scurabili: l'astragalectomia si complica spesso con e passi,ri,. massaggio forzato, bendaggi · elastici, uso int'ezioni, retrazioni tendinee ed articolari e consecuti va attitt1cline ,·iziosa; l'asportazione totale del cli vaccini autogeni o stock vaccino). Dal 1>unto di calcagno se non ~ seguita da rigenerazione ossea Yista terapeutico occorre distinguere le pseudoartrosi semplici, senza perdita di sostanza, nelle quali · .lascia graYi disturbi. e frequentissime anchilosi del1~ articolazioni tibio-tarsiche e medlo-tarsiche; l'nè indicata l'osteosintesl; e le pseudoartrosi con sportazione parziale è n1eno sfavorevole a condiperdita di sostanza, ne1le quali è necessario ricorzione che il piede sia ben mante11t1to ad a11golo rere agli innesti ossei od osteoperiostel. retto; l'a srnortazione contemporanen dell'a.straga1o Condizioni indispensabili per il successo sono una e del <':1 lc-agno è da rigettarsi. asepsi perfetta e l'asportazione del tessuto fibroso Bl1oni risulta ti dànno le 011erazioni di Chopnrt. che avvolge l monconl, nonchè di alcune porzioni rli Piro~off, di S~·me a condizione di evitare l'equiossee mala~. (10)

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XXV, FA~G. 26]

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S!ZlONE PliATI CA

11ismo· con !)nrziali resezioni orizzont<t'l.i del calcagno o astragalo ca lcaneali. Le operazioni atipiche conservatrici danno risultati discreti se praticate stil tarso anteriore (resezione dello scafoide, del cuboide, o di entrambe quepos. ste ossa) poichè le attitt1dini viziose risultanti . sono corteggersi ir1 secondo tempo con tenotomie, tra1>ianti tendi nei, resezioni ossee; ma se debbano J>l'è) ticarsi sul tai:so posterl-0re è preferib11e ricorl'ere alla disnrticolnzione o a11 'operazione di Syme. ' Il prof. Depoge segna ùt che n~lle suppurazioni ribelli delle articolazioni del tarso, consecutive ad astragalecto1uia, si J)llò r-iusctre a dominare l'infezione sezionando largamente i tendini, rovescian~o . il piede all'infi1ori ò all'indentro e mantenendovelo con la fasciatura fino a che si sia otten11ta una perfetta ùii>infezione. . · Può essere rin1esso in }>osto dopo uno SJ)azio di tflmpo Yariabile da 8 a 15 giorni. · VI. Conclusioni sull'osteosintesi nelle fratture di

· guerra (escluse le pseudoartrosi).

a) osteosi11tesi primitiya: la possibilità di pra-

i1ella cra:si sanguigna e nelle condizioni generali si !accia attendere un po' di più, non si è esposti a1 pericolo dell'intossicà.zione che non è raro usando le più alte dosi meùicame11tose consigliate. Con la terapia benzol~ca. sono sta te superate anche recidive; lo ha somministrato senza incon'Venienti durante periodi di scompenso cn l'diaco. · Cn un caso particolarmente interéssante per l'as- · Hociazione ·di let1cemia 1nieloide Eld epitelioma. della • lillgua, del pavimento buccale ed enterite tt1bercolar~, mediante il trattamento benzolico e ra stato ottenuto discreta leucoJ)€nia, ·ma la paziente già ridotta in gravissime condizio11i venne ben presto a 111a11cai-e. L'esame istologico dei varj organi dimostrò oltre alle lesioÌli caratteristiche dei processi cancerigni e tl1beròolare, sclerosi delle ghiandole linfatiche in genere; nella milza (peso gral]lmi 950) congestione s11€eialmente·alla ·Polpa con fibroadenia òei follicoli più o meno accentuata, zone di metaplasia mielolqe . l)igmento ematic.o libero o inglobato :in fagociti. Scn.rsa reazione sul midollo costale; nel femorale si osserva110 tra zone dl a trofia , zone di rea. zio11e intensa1 fatti non moltp spicca ti di leucolisi. e cli mieloadenie. Nel fegato notevole il reperto di Yn-si conten.enti sangue 'molto ricco di leucociti, n1e11tre l'esame. del sangue praticato poco prima clelhl morte aveva dimostrato l'esistenia di una leucopenia.

ticare questo interve11to ad un gran nuu1er01 di tru umi complicati da frattt1re ne legittima l'adòzione. IA~~ indicazioni sono rare : i o cert:e frattt1re articolari nelle quali serubrtl tn11presentare 11 m€todo' cli scelta per il ristabilin1ento dello stato anatomiC<> e funzionale; 20 le fratture <liafisarie i1!riducibili od ineontenibili (fr. sottocondiloidea del femore, fr. del• Su di caso di ossificazione del legàmenti sacro·llfaci _1·avambraccio, ecc.); · (osservazione radiologica). 30 la presenza cli grand·i schegge molto spo~ state dal loro as~ normale. Ròss1 <lott. A. - L'O. illustra un caso raro di ossificazione del leg~mento sacro-spinoso e sacro-tube:.€. operazione difficile, che })µò esporre a gravi riroso osservato in t1na recl11tc'1, dopo 10 anni da una ~l1lt.ati, che cleve esser praticata da ·chirurgi pro,·etti. ' ca duta da11zaito, associJ .to a frattura doppia verticale della metà sin. de rbacino. Gli i11glesi 11011 Yi ricorrono quasi ma1 per i 1\1ette in rilievo il valore dell'indagine radiogracattivi risulta ti eJ1e si otteng·ono in confronto clei fica Per scoprire queste alterazioni e l 'importanza r.>erf~zionati •lJ)l)arecchi r~?derni cli rlduziol).e e con tenzione; , che poss<?JJO avere d·al punto di vista medico-legale. b) osteosinte·s i 11el i)eriddo q'infezione : è ac· L'ipostenia del facciale destro negli epilettici. cettata da a1c\.1ni eh~ la ritengono capace (1i di1niPl'of. R0:'7COR(i~,I . - L 'O. ba osservato che spesso nuire l'infezione clel focolaio di frattura e di pren(l i l)Hrafrenici e SOptatutto negli epilettici idiopavenire complicazlonj osteontielitiche rprolung.ate e tici la funzionalità del territorio (lel ramo inferioformazio1le di sequestri; è inv-ece completamente r~ del facciale non \ si manifesta dai due lati con tigettata cl.a nltri. Nell'insieme i fisulta.ti sembrano energia egualmente intensa e cl1e la deficienza d'ata·vo1-eYoli: le indicazioni sono date dall'imposzione appare. quasi ·sempre dal lato destro. Il fatto sibilità di riduzione e di co11tenzione dei monconi ~i manifesta in modo più evi(lente quanclo . si inviti di" frattura. il soggetto àcl ap~ir le labbra tenendo. i de nti stretti. Approvata dn Ila maggioranza dei chirurgi è la nell'attitudine di chi mostri i denti; si ronstata al·· os,teosi11tesi teJilJ)OJ'Uil(lil C'Oll placche metallic~e Serlora clJ.e ,dal lato iposteniGO la com1nessura labiale ratR <la ,Titi. "h. Gu1or. è ;meno à11erta, l 'a11golo della bocca più abbassato. lu piega naso-labiale meno evide11te. Non si tratttt Soeietà Medica di Parma. di una vera paresi, .ma di 11118. diminu~ion_e dell'e• nergia funzionale. I/O. disct1te in seg111to il valore Seà'llta del 19 aprile 1918. •". • dingnostico del sintomo e il suo significato pn~genetico. · Leucemia e benzolo. ' Pro!. F. RAvE:qN11. - L'O. riporta le storie clini• che di tre let1cemici (leucemia mielogena cronica) Pubblicheremo prossimamente: curati co11 benzolo. . . (1. ~!ANCINI. Afedicazione col ce'rotto adest-vo; Ha tro,·ato opportuno di t1sare dosi non alte ' (80 gocce p. cl.) .: in tal modo il risultato terapeuti8. ~IEXGHETrI e C. AQUILA~TI. La, ~·u.t·ura pir~­ co è egualmente buono. Sebbene il mi2'lioram,ento cuce nr gl4,_ asces$i provocat·~.

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Tumori della vescica.

polare di D 'Arsonval ed un elettrode isolato a pl1nta di baionetta. . I me~odi op erativi s< 110 qut1si sen1pre seguiti da 1 ica<.lute, e i1on ~uno pratici, a.men o cl1 ::11on si estir p i una grn 11 pa rte deJ tessutu appat·entemente sano. ln qualche ·caso è stata fatta l'estirpazi one della vescica con il trapia.11t~ degli ui·eteri : essa, è seguita generalmente da infezione. n.scende11te degli nr.eteri e dei re11i, e (lD. 211orte. L 'operazion e è solo i11di cata qua11do ~i trattai di carcirto1na lJapill a re, in cui la fol~ orazione appare in t1tile. i11i. 1

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Sono generalmente primari e si vèrificano più frequ en ten1ente nel sesso n1ascr1ile fra· i tlO e 60 a n ni; costituisco110 circa il 3 % di tutte lP. m a lattie d egli organi u r).nari. Si trovano genera lmente (J. U. Reaves, Medica i R ecord, 29 dic. 1917) pres~o gli orifizi degli ureter1, al di s~~ra o lateralmente ad essi; quelli m a ligni p1u spesso verso il collo · od al trigono. Secondo "\Vatson l a n1aggior parte si trova nel t erzo in -· feriore della vésci ca e può qui11di ve11ire riro, nosciu t a col cisto-uretroscopio.: . . Da l pu11to di vist a anato1no-patologico, pO<':i sono divider si come segue : 1° Epiteliali: a) Benigni (papillon1i, tumori villosi, adenoma, oolesteatoma) ; b) ~Ialigni, · che possono e sse~·e p a -pill on1ato si ("VilloRi 0 , n odulari). o infiltranti (e9iteli.on1a, ade11ocarcinoma, carcinoma alveola re). 2° Connettiva li: a ) Se111plici (fibroma, mioma, angioma); b) nlaligni (sarcoma a cellule fu~ate, o r oto!lde, o m e]a.noti co, rabd om~omn, · eondrosarcoma). 3° Cisti dermoidi. • 1:1ella maggior p Jrte dei casi il prin10 sintoma è «2ostituito dall 1 en1 ~turiu, che pt1ò ·p 1 P:-~ t a rsi o con presenza di sangue nell ' urina, o come ematuria t~rminale-;· a lla fine cioè della minzione. Questa ematuria, n on accompagnata da altri sintomi, p,u ò essere i11termittente ·o costante; può durare p er giorni,· settima11e e inesi, e p oi ad un tratto cessare senza che p er questo si debba ritenere che la. causa del m a le s ia scomparsa. E indisp en sabile una accurata cistosco-pia, poi eh è u11a ai agnosi p_recoce ha lo stesso significato che n el cancro dell'utero, d.j poter cioè intervenire a tempo: . ·La cistoscopia può anzitu tto <;I.etermjnare se I 'emorragi a' provie11e dalla vescica stessa, d a1 di sopra (r eni, ureteri) o dal ùisotto (prostata •. vescicole semina li, uretr a). Certa1nente n on &i d eve mai fare affidamento, per l a diagnosi, cl el1 la sola palpazion~ o tanto n1eno attribuire l em a turia se11za altri sintomi a l collo vescicale irritabile. I tumori vescicali possono r im ane1'e localizzati per un certo t empo e p oi diffondersi, div entando intra, esricali, perivef'ci cn.li, ghiandolari, metastatici. 11 trattan1ento può essere op erativo o n on operativo; quest'ultimo con sif'te n ell a cauterizZflZione cor1 correnti ad ttlta f1~eque11za (fol gor a zione). L' A. usa a tale scopo la corrente bi\

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CASISTICA.

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FA~~. ~il•

D~ MEDICINA PRATIC· A~

APPUNTI

[ANNO XXV.

Cisti dell'uraco. J. \"': . ~feans (Ann. of S?frgery ) riferisce un casv u . grande cisti d ell 1u,raco. · ~i ... Lta di un· · p azi ente di 32 anni, che u a c.tlv-·:1i mesi soffriv a di un dolore l ocalizzato sulLa lir1ea ·m e1diana cl elle pareti ad.dominalì ~-6 cm. sotto l 'ombellico ; d op o qualche tempÒ . e.gli n otò· c.he .alla s~.de• del d.'.olore corrispondeva una tumefazione, che aindò 1g ;radualmente au1ne11tando <li v olume. Il dolore continuo assu~ n:ieva t alor,a il tipo di coli·Ca. All'esame obiettivo l A. potè constatare una turnef azion~ o~oidale, sottombellicale, lunga ci1~ca 12 cm:, mobile t1·nsversalmente, n1a n on in sens·o Jongjturlinale. La tumef,azione, che p a r eva far corpo .o~ l a parete, sembrava flut. tuar~ alla palpazio11e. Fu f c.ttta diagnosi di cisti d ell 1uraco. · • 11 tun1ore cistico, ricoperto di peritoneo, ed a vente una larga b.M e d'impianto alla parete 1 ttddo111ina le, si esie11deva dall ombellico alla ve. : 11u raco ' sruca .s'i continu1ava direttamente con ' le p.ar eti cistich e. Le due estremità d eJla cisti furono Jeg.a te, e · 1a cisti stesBa rimossa. Guarigione. Le p areti cis'tiche erano molto sottili e costituite da connettivo e u a vasi: il li qui1lo endo• cisti co, nella quant ità cli circa 200 cn1c., era di color paglierino, ·di r eazio·n ·e alcalina; conten eva aàb1u mina. L,A. -crede che in questo caso' si trattasse di • tina v era ·.ci.sti c1ell'l1raco, p er la p osizione, e per i .rapporti che l a cisti a veva con i resti dell1tiraco stesso. E.gli a ff erma che l'estirp azi one è consigliabile nelle cisti non troppo volt1mJnose, purchè • il contenuto non sia già i11fett o. Nella statistica èli \Vei se~·, che comprende 86 casi, fra i per~ n '1 li e ql.1elli raccolti nella lett eratura . • la ri111ozione della cisti fu praticata solo otto · vo.lte. 1


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(ANNO

XXV,

fi"A~C.

26]

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L'A., da un pt111to di vista cliitico, raggruppa le ci.sti dell'ur.aco in tre cat~gorie: a) cisti di grlt11di dime•l)Sioni, che occl1pano graI1 p arte della cavità adclominale; b) cisti infettate; e) ci·~ti a svuotamento inte.r1nitte11te, dov"'uto a ·C01nunicazione con la vescica· o .a l for1narsi di l1na fistola ou1bellicale. . A. CHIASSERlNI .

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TERAPI~.

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SEZIONE PRATIC .\

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I risultati sono, secondo quanto riferisce l 'A., 1 ottimi. .Si vedono in pochi giorni ricoprirsi di ('pitelio piag·he a11çhe estece, che impiegherebb ero col trattamento asettico almeno un tempo doppio. ~d ·ogni medioazi:.ne è necessario ridurre WOgressivamente Il p eJrimetro del 'POli. go110 fornìato dalle striscie d1 · cerotto joclato. Quando la superfi·ci e granuleggiante è .r i dotta ad una strisci~ di pochi mi,llimetri di l u nghezza, si può toprirla senz'altro con un pezzetto di -çea-0 tto jo.dato di form.a corrispondentse, che coprà il margine epiteliale p er circa un i11illim etro. I risultati sono tali che in piaghe notevolmente estese, in cui sarebbe indicato il trattamento con innesti dern10-epidermici · o con plastiche, ·si ottiene una gt1arigione talora più rapida . . Occorrono pe.r tale trattamento piaghe con fondo costituito da tessuto di gtanulazi001i dl blron aspetto (senza isole di tessutu grie\io aderente) , arr ivato già a livello della superficie cutanea. Il processo .s upipurativo deve essere notevolrne~te ridotto, l a 8ecreziono. scarsa. E' opportuno controllare l o stato della ferita con preparati fatti :per strisciamento cli un ansa dcl rriatel'iale: vi d evon0 esse re a l Di1ì 5-10 ger- · . • mi per campo. · Il metodo non si presta per le ferite recenti, 11nche se asettiche, nelle superfici ulcerose, in quelle soluzioni di .-continuo suppuranti c•;rrispondenti a focolai osteomieliti ci, a presenza di corpi . e~tranei ecc. · Se °i margini clella lliaga sono erosi od eczematosi, è -µtile fare attorno alla cornice di cerotto jodato una -pennellatura di vase1ina all'o·s sido · di zinco (20 %) mantenuta liqui·c1a .a . caldo. ini. 1

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L,incorniciamento delle piaghe con cerotto jodato. Il prof. D. Tacldei (Rifonria 11iedica, 30 mar. 1918) ha escogitato un metodo per accelerare l'epitelializzazione delle piaghe e l o ha sperimentato con successo lI 111igliaia di casi. Si dispone t1na •S tr1scia ·di comune cerotto adesivo al ca.ucci'L1, su di una co1nprest-a steri1~ co1 lato adesivo rivolto in ba,sso. La sup·e rficie della tela del cerotto stesso rivolta in alto viene toccata con un batuffo1o di cotone imbevuto con tintura ·di jodio étl 10 <;& , Si lascja aisciugare ed allora sia la tela che il cerotto stesso assun1or10 una color azione bru11astra. . ' Si tagliano allora delle striscioline di cir. ca 1/2 om. ·di larghezza, e di 3-5-8 cm. di lunghezza: tali strisC'ioline ven gon n disposte (prenGlendole ad una. estre1r1itù cori la pi11.tetta) sui margini clella piaga, in n1odo e.la fo11na re un poligono cl1e 1'incornicia. Esse vengono leggermente compresse e rese aderenti con lo strisciamento -del margine della pi11zetta o delle forbici, o mecliante uri bat uffolo d~ garza.. Le estrerriità delle sin gole striscie sono sovrapposte in corrispo11.ùenza d eglt angoli · del l)Oligono. -Le strjsce d ebbono disnorsi in modo C'he per circa un millimetro coprano il margine epiteliale cutaneo cteila lJiaga e per gli altri 3-4 inm. il margine periferico deJ tessuto di granula• z1one. La pratica va completata con l'a,pplicazione di una n1edj catura che impedisca gli spostamenti delle strisce. A tale scopo l'A. consiglia di tagliare una compressa .di 20-30 strati di garza sterile, in forma di r ettango1o, quadrato o triangolo, secondo il formato della i)iaga, e di applic.al'la s11 questa, fissandone poi i 1nargini E).ll a ·cute (rasata e sgrassata) media11te strisce di cerotto non .i·odato; .nelle piaghe mol· to 111nghe si può applicare una stri scia trafiversale. · Con tale inc0rniciamento, .si impedisce che, rinnovando l a •m edicazione ogni 3-4 · giorni, l'alone epiteliale neoforrr1ato venga c-01nunque leso. La secrezione delle granul azi~ni viene assorbita daJla garza e ne viene così impedito il ristagno. . •

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M.ED1CINA SCIENTIPICA. •

La funzione delle tonsille. Si è asserito che le tonc:ille elabotano una: seerezione inte1·na anal og~ · a quella delle ghiandole sopra1enali; l 'asportazione di esse, · però, non è affatto associata con s inton1i attribuibili a deficienza cli serrezione i11terna. Inoltre la prolungata a limentazione con tonsille di aniJna li n_on h a • provocato alc11rl mutamento iu questi. Le tonsille sono · state altresì considerate eome un organo di protezione contro I '.invasione batterica: . ciò è probabilmente giusto, ma rimane -uerò il fa tto che s"Jesso esse non limitano affatto I 'i11fezione ai l oro tessuti. o non prevengono l 'i11fezione g·enerale. Secondo Henke (rif. in Edinburgh medical ,l our11al, fe})br. 1918) si è esaa-er ato molto,.nel(1j)

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lL POLICLINICO •

{ANNO xx,~; FASC. 26~ •

l'asserire che le tonsille costituiscono la porta lina è vivace ma di bre.ve durata perchè essa cl 'entrata per molte malattie. Egli non crede si ossi·da rapidamente. ·se lo sforzo però deve che esse assorbano dalla loro superficie epiteessere ancora prolungato interviene la secreliale, e ritiene che la cor rente linfatica sia in zio:µe tiroidea. Gli effetti fisiologici della coldirezione opposta: L a tonsillite sarebbe inve- lera e dell'eccitazione durante la battaglia cone~ doyuta ·ad una infezione, che raggiung~ tali s ento110 al soldato di compiere atti di forza e , organi dall a parte p~ù bassa della cavità nasadi l'esistenza ·superiori a quelli di 'cui egli sale; la comunicazi one fra il :p.aso e le tonsille tebpe capace a giudicar.e dal suo aspetto esterviene dimostrata con l'iniezione di particelle 110. L'emozione della collera è così legata- agli solide in sospensione. atti istintivi del combattimento e l 'emozione 111 t ali circostanze la ft1n.zione tonsillare è della .paura all'atto istintivo d~lla fuga, che an-· che· quando questi atti ~ono impossibili la se- • paragonabile a quella delle ordinarie ghianerezione surrenale e tiroidea, intermediaria t~a dole linfatiche: quando poi il filtro tonsillare si intasa, costi tùisce u11a sorgente di pericolo l 'en1ozione e l 'azione, si attiva lo stesso. Gli individui costituzionalmente paurosi sempr·e in per tutto l'organismo~ , · · 'Si è detto altresì' che le tonsille agiscono co- preda all,emozione secreganò tanta adre11,allna 1ne un . elemento eliminato re dei germi pato- d a rimanere immobilizzati. E quando .sono algeni durante le i11fezioni. . L'opinione più ac- lontanati dalle forip.azioni . avanzate qu~sta se­ crezione si rallenta ed i disturbi, che ne sono cettata però è che esse costituiscono dei laboratori vaccinici 11aturali; le cri11te possono es- u1-ia conseguenza, scornpaiono. i\Ia .Può verifisere considerate come dei tubi di coltura io . ca.rsi che l ' oniris1110 perpetui lo stato emotiv J • cui crescono i· micro-organisn1i, ed in cui si e q11indi la ipersecrezione. Si determina allora producono le tossine, che vengono poi assorbi- il qua dro d el morbo di Basedow. Si ha la sinte in dose ~ufficiente da produrre i · necessari tomatologia dell 'ipertiroidis1no malgrado la surrènale. Tuttaa n ticorpi. Ad ogni modo, però, si deve ammette- persi~tenza dell'es agerazione • re che la struttura ,istologica delle tonsille è yia il ·tegumento cutaneo r·eagisce con un raidentica con qt1ella degli altri n oduli linfatici pido riflesso pilo-motore ai minimi toccamenti e consei:-va lungamente l 'impronta bianca della e che la funzione ~eve pure essere analoga~ pressio11e digitale. ' FIL. Il cc r iflesso di ri11culo » alla vista di un peJ, rieolo che si approssin1a, si pt!oduce prendendo nna posizione rannicchiata: l'individuo mette . la n1ano dinanzi alla propria faccia· per difen, • d er;si, ammicca gli occhi. -Questo riflesso ha per Gli effetti fisiologici delle emozioni. ' scopo di sottrarre . ,l'indjviduo al pericolo naA. F. I-Iurst. (l3rilish :A!ed-ical Journal,' 29 set- scor1ùendolo. Il << riflesso di •Soprassalto » è un sembre 1917) _ha constatato che le emozioni in- i11ovirne11to fmprovviso degli arti e del corpo acducono uno stato di iperadrenalismo e di iper- compagnato da ammiccamento e dilatazione tiroidismo ed un'eRagerazio.n e dei riflessi di cli- delle pupille: è una ris~ost~ ai rumori violenti fesa . / ed in att~si. Questo riflesso è la preparazione alL'emozione deterD;).ina negli individui che si l)attività che si produrrebbe se l'individuo si t.rovano in pericolo un'eccitazione del sim-pati- · a))pandonasse all'istinto: è il primo tempo del- , la fu ga. I due riflessi sud-detti sono riflessi di co, la quale provoca una esagerazione della seCl'ezion·e .delle glarJ,dule surrenali. L 1 adrenalina di fesa ed hanno il loro centro nel cervello m edio . . sua volta rinforza l'azio11e del simpatico, per Nei c!asi gravi di nl3vrosi caratterizzati dalla modo cl1e l 'individuo si trova messo in condizio11i di r ea.gire con atti violenti alle emozioni esagerazione di tali rifle::;si l'individuo appare della patlrn. e d ella collera. L'adrenalina pro- in preda ad •un estremo terrore: ha violenti sovoca p et' vaso-costrizio11e u110 svuota1n.ent o d e~ lJr~ssalti, tl'einori diffusi al minimo rumore; si caccia sotto le coperte se qutllcuno si avvivasi dei viscel'i addominali, il ct1i sangue si rici11a al s uo letto. Se talvolta si riesce a far versa ai p11lmo11i ed al cervello, i cui vasi mancano cli libre costrittrici, ni i11uscoli ed al cuo- sco111parire il sentin1ento di terro'1·e, l ' atteggian1e1l to n e rimane - in1n1utato: Il soggetto non re, perchè, com e è n oto, il simpatico dilata invece di costringere i vasi coronari. Si ha così i i en~a l)ii1, i1on sogna più gli orror1 1della guerra, 1na tutta\'ia seml)ra sempre s:tturo cli .tali che il cuore b !ttte più forte ed i muscoli ricepen ieri. Le e111ozioni subìte han110 esagerata vono una maggiore qu a n tità di sangue e '"lii l eccit<1bilità del st10 sistema i1ervoso fino ~LI glicogen o, la ct1i secrezio11e è attivata dalla ecpunto r:he l a ec~e::,~i,· ità cJei riftes!:>i di difesa citazione del ~impatico. L'azione dell'adrena1

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SEZIONE PRATICA •

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t perdura anche quando i1e sono scon1parse le

cau se. La b ase del trattame11to di queste forme nel1rotiche è il riposo a l~tto, 1'isola1nent'o e la ipnosi. DR.

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POSTA· DEG.L1· ABBONATI. '

L a cure so laire des blessures de guerre. 1Jn vol. in-16(1 di 86 pag. con ~diver­

l\.1AURTCE CAZI N.

se riproduzioni fotografiche. A. Maloine et Fils, éd., Parlgi. I

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di elioterapia non va liu1itato alla . . Il concetto , insolazion·e .localizzata, ma deve estendersi ad un vero bagno di lu.ce, di a1ja e di calore à- cui viene sottoposto l 'intiero or ganism.o. Sotto la su ~ influe~za ·s i notano, oltre agli effetti locali, d~gli effetti ge'nerali, con aumento di peso, del · numero delle e1na:zie, del tasso emoglobin · co, ecc. . Di · ql1estò metodo di cura, l 'A. dopo un cen- . no stori co, descrive la tecni ca, fornendo le in,iicazioni per il t r attamen to delle ferite .di guerr n: trattamento di semplice applicazione e lecondo di r~sultati. INDEX. •

(946) Trattame rito d elle varici dell' a r to inf erio1·e. - All' atbb. n . 7~64: · · Per le varici d egli art{ inferiori vi sono moltissimi m etodi 'e processi op erativi, che hanno indicazioni diverse. Uno clei migliori è quello di Schiassi, che consi ste nella recisione dell a safena e legaturà del capo centrale, colla immissiqne nel capo periferico di soluzione· i òdo-iodurata. . L a descrizione particolareggiata si trova nella memoria dell' a utore; son1n1aria1nente il processo è d~scritto nel Tratta to di m edicina oper.ator.ia di Durante e L eotta. . Buona è pure l a estirpazione delle vene va:ricose, specie col -processo .di l\fadelung; vedere nello stesso Trattato. R. A. (947) Ini ezioni di jocliò. - Al dott.· T . D. S. d a M. : • Vanno f~tte con dosi g iornaliere non c;uperiori ai due centigrammi : dosi maggiori r1 on ' ' 'eng0no ben t ollerate e n on sor10 utili FIL.

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.RIVENDl.CAZIONI.· •

Sulla terapia della · malaria. Egregio S ig: Direttore, 1

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Jl vr01)osito dell'artic6lo 1>t1bblicato nell't1ltimo nu111rro del Polioli.n ioo dal _prof. Pontano circa la <·l1inino-resiste~za

(lei paràssiti malarici, mi per111etto osservare elle alle sue conclusioni io era arl'iYa to già venti anni fa, qun11c10 n1i t rovavo ad eser<'itnre la professio11e in zòna malarica nel Basso Polesin..... . . Sulla Ri1·f.sta. Jied·ica di l\Iilano (anno VI , n. 6) • • i 11 11n mio articolo contro ia frenesia d'allora per 'la CENNI BIBLIOGRAFICI. fenocol la, io scriYevo : << Cl1e in cel'ti casi il chinino (Non si r~cemùcono c'M i libri p er venuti i n dono alla Redazione) no11 i·is11onda, io. non nego : ma in questi casi nou. si . • varli di inefficacia s11~t, ma di irlsufficienza dell'or!-\ . . J. CHALIER. La g~tngrène gazeuse. Un v·ol. g-n11is.mo ad ap1>ro1)riarselo am1ni11istrato iu · quell~ in-8° di 388 p agine con 52 figure. - F. Alcan, (ln ta maniera . • e.a ., P a rigi. Prezzo L . . 8. . . «A me ·è accad1~to di a Yere per parecchio tem1)0 La gangrena gazosa, c11.e sembra va orm ai · cnr:Llo col cllinino lJrescrltto in polverine m;i iau1-elegata alla sto:r_ia d~ll,a 1meidi cina,. è invece eiullo quattordicenne, e , malgrado la somministra divam pata. terribilmente nella g'Jerra attuale, · zio11p cont1nt1ata d el rimedio, In febbre ogni giorno facéndo sul nrjncinio molte vitti111e. Fortu- si 11resentava coi ~uoi sintomi caratteristici. Pre\ natamente gli st11di perseveranti e l 'osservazio- serissi il chinino in soluzione e la febbre spari per ne clini ca hanno guidato i chirurgh.i verso u- incanto. Ricordo ancora il caso d i t1n altro bambino ·cui la febbre persistette, qua11tunql1e gli a \essi apna più rprofonda conoscenza ·di questa malat- vresta to il chinino in !Soluzione ed in .p olverine, e tia, che ora si p11ò pr~venire e ·combattere. fn domat._'l completamente con ql1alche iniezione ipoIn qt1e.sto libro, deln so di fatti, gli AA. stabi- <1Pr1nicù del rimed~o. Perchè a1)1)u11to· questo succede , li~cono chiaran1 ente qua~i sono le forme a cui alle -volte, che per oondizio11i SJW<?in li .clella mucosa V?- dato il nome 'di gangrena g1azosa. Ne fissa- gaHtrica il chinino facil1uente pa ssa in, toto negli no !'.ezi ologi a, •de~rcrivendone l e forni.e cliniche i11testi11i : ,·enendo allora· in contatto della bile, si ' che riconducono a lle seguenti: circoscritta,· dif- cleC'qmpone in solfatq cli sodn e glil~olato di chinino ~ effetto i1 lct11lo. Io non l·o giuro, fusa è in assiva~ Ir1si stono Slll· va lore di ogni sin- 11ol1 si .ottiene q.uin(li ' • n1n molto probabilmente· là ove fn:ll.l il chi11ino, fallì ' t orna, che assume sempre grande importanza n ppli11to per queste?'agioni ». i)er l:i diagnosi precoce. Renza con questo togliere nt1lla ai meriti ed alle Nello ~~ttd io sulla terapia gli A .t\.. . m ettono l'icerche <lel pro.f. Pontano, mi creda, signor Direti.11 r ilie,· ' i diversi n1etodi (~on servativo ·o ratol'e, • dicale) ch e hanno usato nei nùmerosi casi preDev.mo • s&i.tatisi nlla loro osservazione. ini. Crevalcore. Dott. GIUSEPPE GOVONI. •

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lL P6LTCLlNiCO

[ANNO

NELLA

xx,,.,

F ..\SC. 261

P R O F ·E S SI O N A I~ E.

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Medici francesi e medici italiani.

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l>Olo libero. non vi . <Jebbono essere assenti , i1è inutili. TenJÌstocle ottehe,-a <.la Atene . llna JC\ggc rlH' ' Nelln...J>resse 1lérlic11 le si r)ubblica i)eriodicamente ' colpiva «quel cittadino cl1e vol011tariame11tt! si priuna rnbricn. che io, <la q11ando è scol)piato il con- · \nsse dal 11artcc·ipn rè a lla Yita politicà (lella città»; flitto moncli<lle, seguo co11 la l >iù viv~t attenzione, eù eg11al s~ntimento anima YU il Ca v911r qua11clo osl es utéclcc i11::; au:v arnzée::;. Vi sono ele11cate le· beneserv.a.-va, di u11 deputato sfuggente il voto; i11 t1n3 m er cn7.P cli ~:nerra d ei 11ostri colle~hi francesi : ora, jmportante questione, che colui avreboo f~1tto anche la lettl1ra dj q uell~ fii;te colonne di « citation~ h a1cglio se si fof;se astenuto ... dall'e~ser Yivo. l'ordre du jour >) dei medici di Francia ci esalta nel 1\. nessl1no è lecjto il non far nulla per la patria • apstro orgoglio ùi uo1uin i, ci tltt llll puro senso tli ed è vitur>ero:;:;o oggi continuare a condurre la vita • ulllmi1·nzione per cosi alta e costante prova di pache si teneva prima, non dando alla n~ione, in trlottisu10. c:i fa m edita l'<' sul Ya lore della forza queste ore su1)reme, a lc11n contributo di pensiero ' uJorale di questo magnifico l)Ol)Olo. o di azione. Bisogna che tutti, nesst1no escluso, pen« S 'est co11stamli1<:'11t impusé à l'Rdmlration des sino a questa «realtà)) cl1e è la guerra; _occorre • co1ubattants par un dévo11ement inln.ssable et 1111 cl1e al trib11to e.li sangue· e di opere· imvosto da e~sa cour.1ge il tonte éprouve ... ». « Ilien que très mal)resjeda 1m, rigoroso criterio di equità e di eguala de, a contiilné jt1sql1'i1 l'estrè1ne l~mite de ses glianz::i. Occorre .e ssere. intima1nente convinti che forces A asst1rei; sou service c1a:Us une · région sou11ella vita d(llle nazioni, come in quella degli i11dLrnise i• un bombnrde1ne11t · in cessant ... )>. « Sur le v.id1ù v'è una forza più grande e un i~lea1e l)ÌÙ alto. front clé1)uis le clébut d~ ~ n cam1)agne, a montré en ch e non sia qt1ello pt1ramente materiale di una fetot1t es circostances t 1n<:' co11science professionnelle, l icità casa linga .e immedìa ta. . • UU COlll'.Up;e et llll <léV-OU 01l1€Ut sans borneS ... . >). Bisogna pensare, e n on dimenticarlo mai, che « S'cst d0penRé ~·~tus comvter, depuis le début de · tt1tto è minacciato, e contro l'imme11so })ericol·o 1:1 campng-ne, a llant rechercher et soigner les blesnon v'ha clifesa che si possa trasè11rare. non inrusés sous le~ bo1nbarclen1ents les plus. violents. Bles~P sc:'iplinn cl1e i1on possa ritardare la vittorla. Ogni atl coui·s ò.'u11e de .ses viHites <1nx tranchées, a re- · vilti\, ' ogui trn.<1imento, per lieve che appaia nei .f nsé d~ se lais.s er évact1er, cont111nant à assurer son risultati, è come sping·ere la l)atrin, c.arne TI.va, viservice avec Je men1e mé1>ris abs olu du d anger ... ». tnlitit di inartirio, sotto i colpi del n emioo. Quando ce 11e· saremo bene edotti,. a llora ogni segno d'inSono centinaia di meclici, a noi ignorati. elle dobbi n.1110 amare per la fìd11cia e il conforto· che ci dt1lgenza ci ·a1)'p arirà or rib1 le come un gesto d'iI1infonclono. È i11 essi t11tta la •s-nperiorità vittoTiosn curia tra le fia 1;lnne deil 'ir1cendio che a vvolgon•) cl.ella f orzn. n1orn le de 11a nn zio11e francese . Q11ando, q11anto abbian10 di più caro a.l mondo, nel nostro nel t él'ribile ogosto 1914, i soldn~i di J offre inçliec11ore e nella nostra e$istenza socjaJe. tr<'ggia va110, la Francia non ebbe l:i coscienza di R ecla1niamo varità dinanzi. a l dolore,1e null'alt~o: G. BILA~CIONI. e~~er Yi11t n. A1)punto per ciò potè prendersi la sna • 1'ivincita:.. . !\h1 i. dl1nqt1e, in questi anni di passion~, si insi, sterà abbastn11za st1lla necessità assoluta. di aver fede con1e dimostrano di averla .. fattiva ed eroi ca. · tn11ti colJ(lghi cli Fra11ci<1. .i.\.-ver · fede eql1ivale a · I medici ~di fbattkglione di fanteria non sono arma scuotere gli inc1ifferenti e gli a1)ati; a ind11rre i n -. combattente!! tutti la persuasione della i1ece~si.tà utile e feconda f.Jtt esclu sio11e dei n1edici dall 'ottonere la i>o~izz~i <:l1e lo sforzo dei singoli ~i rin ·a1d1. in t1n ferr eo cli assicurazione ~tilla ,·ita . h a gi11stan1ente sollPIC'gnme cooper'lnte fra tutte J(l manifestazioni del va tu 1111n f;incertt protesta .tra lu nostr<i. ca tegorL1 . tr:1,T:iglio nflzio11ale : a dnre llll ritmo regolare.e co· di aspiranti met1Lci. stante a11•nttivitit di ogn11no. , ~e il decreto fu fntto a11cl1e i1er cou11>letal'e gli In n11a g11errn come q11eHta, <'be gettc"l n~ll'jn1mn ­ 8 t t1di. chi più di noi sè11tE> imverioso il d esiderio i1or1 n ~ e.roginolo, JX'r fonderli insieme. tutti gli elP<.11 t e1n1inare, n1a di ricominciar<' la 1>ro1)ria lstrurr1e)1ti di 1111a n'lzion(l. cl1e bn bisogno di quanto in 1 ·1 ca z ioue? Noi, che fummo chin111flti nlJe lTniYer!eq~n è Yuliclo e roh11s to nel brn(·rio -e nell'i11telletto . 8 trensi non I>Pr crearci unH buo11n it:;trnzio1u.> u1~1 - d:1ll'o1~raio al n1ec1ico, dal meccanico nll'inp:(lsolo J)er i1ot<-.r rielupirE> gli or~a 11ici difettn. i. d<>I gner(l - ·R0la pt1ò dar ·l a, Yittorin la T"olontà n11i\~r§l:-rvizio sanitario cli in·ima li11<.>a, d~l resto troppo Ra le di Ylncere. • }>erlcolo~o ! I11f~1.tti. ùa ù11e anni non siamo c:!:P n1i.Orn i n1(\cli<'i italiani. ron1e q11elli di E,1..1ncu1. seri a s11iranti con nc~s una serin cultl1ra, t.?;H) t:t1 1 ~ · molto l1n nno dnto alla patria : In vit.n. quelln ò <'i cli qt1elle poch~ lezioni appiccif'nie a forza no~ .r1pro'1ri figli. i l patri1uonio del 1-a loro attiYitù pro1ì1ane ne1)1111re il ricordo. Con1e fare della. cl1rucn f<'c::~ i"11.1 1 e . E ~ia ~lori~ e rlc·onosce11zn nd es:::i '. s~ molti di noi 11on hanno 11eppure dato g11 esa1ui Il nostro <e ..\lbo d'oro» è denso di eroi~mi. ~Ia c'è di n nn to111ia <' fif{iologia ! ! an<'or·t chi n on ha intes~ il gr'1nde clramm~\. Dopo qt1eBto. 11e~su11a gratitucli11e, ne·~qun riconnIn uni1 Iottn cl1e decide del nostro avvenire di J)O'

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Cronaca del movimento professionale.

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XXV,. :F'A!--C. ;Zt; j

lANNO

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SEZIONE l'RATICA

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sci.mento di diritti .. I~isogna ignorare completamente il servizio sanitario reggimentale per non dichin . rare noi appartC'nenti alle armi combattenti. · · Noi aspiranti di battaglioni che seguiamo le sorti di esoo tl ' Tiviamo la stessa \ita degli ufficiali d i fanteria ; facciamo la. visita in trincea. e molte Tolte il posto di medicazione lo abbiamo oltre l~> stesso comando <li battaglion~. Accorria1no ovt1n'que il bisogno lo ricllie~çi. perchè la coscie11za ce lo impone e trascuriamo ogni timore per la })l'OfJ1:ia · Tita, quando è dovere sollevare il .ferito . È fuori di luo~o a fft>rn1a re clìe tutt'al più stiamo ' in secon<ìla ~tnea, quando possiamo, .come alcuni compagni nostri, 111orire di pallottola di fucile, quando in })eriodo di avanzata dobbiamo seguire il battaglione se si è troppo allontanato, e 11scire pur noi dalla trincea. Domandate agli ufficiali medici dei battaglioni di arditi se stanno Ìll sec:onda linea!! Da quelle parole sentiamo il nostro amor proprio leso. Se non conoscete i serVizi, interroga te gli ufficiali di fanteria, che fa.nno la guerra dove sta il loro dottore! Se considera te arma combattente l'artig~ieria, sappiate che noi di battaglione di fanteria siamo corisiderati avvicenclati se l)Ossiamo andare in reparto di artiglieria. Cessiamo dal perseverare in una via che cre:a di queste indignazioni e sarà cosa migliore. Noi facciamo il nostro dovere solo .per la nostra Patria. Se alcuno si interesse.rà della c~sa . farà · ?pera ~i usta; del resto domani, a guerra · finita, noi che il nostro dovere sentJ'iamo di averlo fatto, smtiremo anche il dovere di crearci dei diritti. MoZti a..~piranti medici di fanteria. •

Ci riserviamo -di tornare ..sul g·rave problema, che involge tutta la posizion~ degli llffici.ali medici nel-

l'Esercito. ,

A proposito delle « rico~pense al merito» della C. R. I.

621

quanti non hanno presU,ito e pre..~no tutt:-Ora lodevolissimo servizio il). zona di operazioni tanto da aver meritato ricompense al valore militare? La C. R. I. ha pensato dal canto suo a testimoniare ia tutti questi ufficiali la su~ riconoscenza per il prestigio mantenuto da essi come rappresentanti dell'associazione presso l'autorità inilitare'l Ed ha ricordato la C. R . I. che molti fra i suoi l1fficiali cedutl alla Sanità mil~mre sono rimasti s~l campo dell'onore?• Non sono qeiesti - almeno - i primi ed i più grandi « benèmeriti »? · G. APERLO, capitano medico . .. •

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Per i

m~dici -anziani \

• • , Ri ceviamo : · «Egregio collega, Deve essere cosa . noiosa, ma anche divertente. leggere i desiderata de.i col1eghi militarizza ti. Anch'io, che sono contrario a proruozioni, a onorificenze et similia, iperchè .penso che uno ·solo deve essere il nostro intènto, quello di essere utili alla Patria, anch'io, ripeto, sento un desiderio che vor- · rei sottoporre al giudizio di quel valente colléga c.-he .si occ11pa del «Servizio militare >) e che 1:1-rma M . G. Vi 1sono pochi meclici volonta1i cl1e sono vicini ai • 70 anni con 42 e' pii1 .anni di laul'ea. Non pare gi11sto assegnar loro un distintivo, che serva di esempio e di monito agli infingardi .e, di~ ciamolo pt1re, di soddisfazione, ili co1npenso morale a quella accolta, che io direi della Vecoliia. Gu,ardia? :@ una r>r9pnsta che· non l)UÒ <listurbare nè il Ministero delle ~,irutnze, nè q11ello del Tesoro!!! Cicero p1"() <701110 sua? C~rtamente. Ho 67 anni con -12 di la11rea; n.ncor agile di corpo, presto servizio dal, 1915, prima a lla Croce Rossa come aggregato, poi .nella Sanità come .assimilato e, da un anno a oggi, come capitano di complemento. So110 spregiudicato in propositJ, ma confesso che nel ·presentarmi framezzo a sole.lati· di · h1tti i gra-· (li, .s ento che riuscirei più autorevi0le ? mi trover~i meno a -disagio, .se un 1segno qualsiasi servi·~ ad attenuare la sto11ati.11-a fra l'etu e il g:rado ... rag-giunto. Dott. I. G., abb. n. 44-2. ·

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che prestano servizio militare.

· Nel fase. 17 del Poliolinioo, . il cap~tario medico nuttazzoni ha fatto rilevare come la C. R. I. abbiu istituito (Giornale Ufficiale della C. R . I., fase. 15. pag. 877, 1917) delle ricompe~se: al merito J)er il per sonale dell'associ<1zio11e, però ql1asi esclusi1·ament<' a beneficio di ufficiali c11e hanno pr~stato servizio Ci a.s sociamo toto oorde ~tlla giuRtissima propo<jt;1 'in zona territoriale. de.l valente collega . :ru stc1to pubblicato in questi giorni (2 giugno) uu fascicolo del Gior. Uff. della C. R. dedicato esclusiIl rappresentante dei medici nel Consiglio Superiore vamente al « bollettino speciale delle ricompense al di Sanità. • merito'/) conferite nella ricorrenza dello Statuto. J.J'elenco delle ricom1>ense è ricchissimo di « bene111e _ Pre-s~o la Direzione generale <l<'llà Saniu\ si è 1'iunito, in sed11ta pltbblica, ·l'Ufficio delegato alle ope1·iti >> · (11ffic:iali 1 infer111iere, militi) e in ,rerità - a r.uzioni di scrutinio per la elezione di ballottaggio o-iudicare (lo.i i1omi <l iue noti - non si tratta affatto esolusivame11,t <' di p~rson~ elle abbie:1no presta- pe~ ,la nomina del r.nppresentc'lnte deg'li O~'dini _dei medici-chirt1rgf nel Consiglio Superiore d1 Sanità. to ser1:izfo ~olta11to i11 zona territoriaJe: basterebbe citare i professori Nigriisoli, Tusini e Rossi che da.I- L'Ufficio' er~1 composto dei sen. avv. (J..;'llcedonio Ing·hilleri, presidente; ~el ·tenente generale SfoJ.-~"l, 1·1ruzio ·della co1npagna sono a capo di t1nità saniispettore C>apo di Sanità militare, e dell'avv. V1r1tarie avanzatissin1e: perciò l'a1)punto ~atto dal ca<'enzo Crisaft1lli, avv<><:ato ·generale, pel procur<tpitano Buttazzoni no1t è in realtà.. giustificato. tore generale ·{lel Re presso la Corte di ar>pello dj A me sembra invece da rilevare che pochissi111i Romù. Fl1nzionava. da segretario il dott. Alberto 30no gli ufficiali ritenuti «benemeriti~ fra. quel~i np:\1assone. ..... partenentf alla C. R . e ceduti alla Sanità milit'arE>. I votanti furo~o ~ . Ora fra qu(lsti t1ffif·in li - e non seno porhi , I

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lL POLICLINJCO

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L'~sito

Att. i. La quota di eoncorso dello Stato nel pagamento degli interessi sui mutui indicati negli articoli, prec~enti · sarà cor.rlsposta direttamente. alla Cassa dePositi e prestiti, alle Casse di risparmio e ad altri Istitutt mutuanti non oltre il 2.5 dicembre di ciascun anno. • Per la detta quota di conc.rso sa1·à stanziata nel • bilancio. pa;ssivo del Mini-stero dell'Interl}o per l i . . e9ercizi finanziari, a cominciare dal 1918-919. \tn& . somma che non potrà eccedere in ciascun eserci.l'}ie le lire 250 mila ..

tu il seguente: .prof. Slmonetta Luigi, voli S5; prof. Luigi Silvagni, Toti 33; schede bia nCie: una. Fu dichiarato eletto il prof. Luigi Simo-

netta.. All'insigne prof. Simonetta, nn benemerito della famiglia medica italiana, fa~iatpo i nost1f ralle- . grH 1nenti cordialissimi.

AMMINISTRAZIONE SANITARIA. • . . .

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Prestiti e sovvenzioni agli Ospedali ed •ltre istituzioni, di beneficenza.;

Il num. 600 della Raccolta ufficiate delle leggi IUSPOSTE AQUESITI E.ADOMAIDE. e dei decreti del ~gno, contiene il seguente de. ' 4reto per le sovvenzioni agli Lsti.tt1ti di beneficenza (7317) Pension-V- Servizio inter·inaJè·. - Dott. U'. W. :i> scopo di ricofero e cura degli inférmi. . da M. - L'art. 30 della legge sulla Cassa di prenArt. 1. - La . Cassa Depositi e Prestiti ,è autoriz- ' · denza dispone che il servizio interinale eventualmita a concedere sino a sei mesi dopo la pubblicamente prestato dal i;nedico condotto è valutato come ~ione della pace, ai Comuni del- Regno nella cui t1tile ai .soli effetti del raggiungimento del diritt,o circoscrizione esistano istituzione .pubbliche di bea pensione. Di esso; quindi, non si tiene alcun nefioon.za. aventi per iscap<> i1 tioovero ·e la cura. calcolo ~ella liquidazione effetti va della pensione degli infermi, prestiti ammortizzabili in non · più stessa. df. 25 anni, per porre in grado i Oompni steem di (7318). NomiJna· ad itffi~ale sa'fi·i tario - Ricorso.· fare sovvenzioni' ai detti Istituti 'clle non abbi.Ano - Dott. G. L. da C. - Il Decreto con cui il Prei mezzi sufficienti per la esplicazione delle loro fètto procede alla nomin~, sia pur provvisoria,. delfinalità o per la . estinzione. delle passività prece1'ufficiale sanitario, e P,r ovvedimento definitivo non dentemente contratte. · suscettibile di ricorso in linea gerarchicatin merito. Lo Stato concorrerà Esso . può éssere impugnat<> per sole ragioni di Je.; . . nel pagamento degli · interBssi nella misura del 2 per cento del capitale vigittimità, e, ~oè, per violazione di legge, incom. ' pet;enZa od eccesso di potere in linea contenziosa gente a mutuo al principio di ciascun anno. innanzi alla 4a. Sezione del Consiglio di Stato od Le domande dovranno essere deli~ra te dal Con' in linea amrtùnistra tiva oon ricorso straordinario siglio comunàle in unica lèttur~a, col ~oto favorea S. M. il Re, che decide previo parere del Convole della maggioranza dei consiglieri in carica, siglio di Stato a Sezioni uni te. · · con .. espressa autorizzazione al sindaco a rilasciare le <>ecorrenti delegazio1li a . garanzia del prestito. (7320) Auniento di stipendio. - Dott. G. R. da. ' Se il Consiglio comunale sia sciolto o non possa C. -' L'aumento dello stipendio si riferisce alla funzionare, i muttli saranno delibera ti d?- Commissomma che il sanitario percepisce come medico consari regi o prefettizi. . dotto e non a quella èhe gli- compete per l'incaric-o di ufficiale sanita1io, che contem_poraneamente egli II Prefetto trasmetterà tali domande col suo parere al Ministero clell'Interno, che con apposito esercita. Per. il servizio che il mèdico condotto pre• sta ai carcere mandamentale sì riceve indennità o decreto promuoverà di volta in volta la concessione compenso speciale ma non stipendio e perciò su dei mutui da parte della Cassa depositi e prestiti di essa non si ha diritto 'ad aumento. Se Ella è ~nza che occorra deliberazione di accet1i3-zione da titolare della rondotta, lasciando il servizio civilP parte dell'Amministrazione comunale . \· per intraprendere quello milito.re, ha diritto a due Per tali mutui è derogat~ al dispòsto dell'al't. 191 mesi interi di stipendio. In caso di rifiuto o di oscillel testo unico 4 febbraio 191~, n, 1-.18. tan~a da pa!'te del Comune può Ella ricorrere alla Art. 2. - La Cassa depositi e prestiti, le Casse G. P. A. per la emissione del mandato di ufficio. di risparmio ordinarie e altri I stitt1ti sono autoSi ha diritto, in caso di richiamo sotto le armi, a.I rizzati a f are direttamente mutui alle dette istitugrado -di capitano sempre che Ed possa dimostrare ~ioni .pubbliche di beneficenza. allé condizioni indidi a vere 15 anni di laurea . ('fltf' nel precedente arti-colo, previa garanzia da (73fil.) A.1,tnento di stipendio - Interino. - Dott. concedere nlediante deposito o annotazione $Ui titoli p. G. da M. - Ella non 1:ul alcun obbligo, ~ientrato <.lel Debito Pubblico, appartenenti agli enti inte, in residenza, di corrispondere al collega che 1o ressa ti. • Anch<> Jl(\ t' t ali mutl1i lo -Stato co11c-orrerà al paga- · ha sostituito durante l'assenza l' ~t1mento di stipendio che Le è dovuto dal febbraio nd oggi, giacn1e11to degli i11t<'resAi . nella iuist1ra rlel due per chè avèndo il detto interino prestato servizio in c·e11to. una condotta in cui il titolare non mancava, ms .Art. :L - I n1utni indicati nei dne articoli preera t;ltrove impiegato, non poteva pretendere ~ cedenti saranno rimbor.. ati dagli Istituti mutuaottenere per proprio conto q11alsiasi aumento lti. tarii n~i mocli (}U conYenirsi cla essi rispettivamente retri bt1zione. · coi Comuni, co11 la Cassa 4ie1lositi e prestiti e con (7322) ('ertificati satiitat·ii - Oon1 pensi. Dott. le Cas l~ di rispn rmio e con altri I stituti. no11 oltre abbonato 182.'). - I certificati <li Tnccinazione son• Jlerò il ter1nine (1i ei:::tinzinne cli 2fi anni. i

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(ANNO XXV, FASC. 2Sj

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SEZIONE PllATICA

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llilaseiati dal Stndaco•.e non dall 1ufficiale sanitari.o & dal medico condotto. Per gli altri certificati cre·d.iamo viga la regola generale che ·si rilasciano gra-

artiçolo 26 del vigente Testo Unico delre leggi sa... ·nitarie. (7328) Aledioo condotto - Dimiis8ionit. - Dott. Jt, tuitame.n.t.e quelli richiesti nello interesse generale P. da F. d'A. - Ella può rassegnare le dimissioni a qualsiasi classe di pèrsone. e che sono a pagamentre è ancora in vita il contr~tto, ma però oe.. .. mento guelli richiesti nello interesse personale di corre che queste sieno. accettate daJ Consiglio comu., chi non sia compreso nello elenco dei poveri. na.le senza di che non potrà lasciare il servizio. Anche dopo di essere st.ate accettate le dimissioni po(7323) A umen.t o cU stipendio - Oaro-'VWeri. trebbe essere requisito 'd al Prefetto per il servizio Dott. S. R. da C. - Tutt.e le varie indennità. che, per diverso titolo, percepisce, formano· tutt'uno con , sanitario della popolazione civile di codesto centro, ma in tal caso lo stipendio ~non sarebbe l'attuale l'o stipendio, che è comple$sivamente- di lire 4860. Non ha, pertanto, diritto alla indennità caro-vi- ma sib~ne quello che sarà .3tabilito dalla autoritlc veri, che viene CQncessa solo a . coloro che frui-: tenuw conto della con~ione speciale ed eccez1o-Doctor JusTITU. · ~cono di uno stipendio inferiore od uguale a lire nale _dei tempi presenti. 4-500. Se il Consiglio Comunale ·lo accorderà nella s~ssa misura. stabilita dal D. L. del 10 febbraio Se1·vi~io medico-militare. .. - All'abb. n. 1998 ; ultimo per gli impiegati civili dello Stato, sullo Non possiamo concordare con il collega'. stipendio di lire 4800 riceverà Ì'aumento di lire Se un medico è s.t ato esonerato· dal servizio mtli-· . 1020 e, cioè, in ragione del 30 %.sulle prime duetare ciò ~ndica che vi erano ·buorie 'r agioni per rit.emila lire e del 15 % sulle rimanenti. . nere che egli avesse da compiere altre gravi ed im.(7324) Trattame~ito economioo degli impiegati ooportanti mansioni di indole sanitaria, mansioni in- , • munali çhe Bono destinati. a prestar S81'"vizio nel compatibili con la p~stazione di mi nuovo éervizio l11,ogo ài loro ·residenza. Dott. Assalo1U1e. militare come quello che debbono compiere i medid. Pur tenendo in conto le 81luste osser:razioni da Lei assimilati. fatte nel quesito, non possiamo a meno di far riAbbinare le due qualità di nledico esonerato e meflettere che nella locuzione generica' di impiegati dìco assimilato ci pare, francament;e, un non sellSO. •om.unali sono compresi i medici condotti, che sono, Se invece il collega non fosse stato esonerato, ma al. pari degli altri, impiegati municipali, e che ubi . sempllcem~nt;e a vvlcendato, nu~la tieterebbe che egli Ze{JJ non distilnguit neque· nos àistingue,,.e debemus, potesse riassumere il serii~io militare ilell'ospedalle per cui il Consiglio di Stato, se a'7esse voluto esclu- testè istituito. ·' dere gli impiegati tecnici municipali, lo avrebbe All'abb. n. 2252: • chiaramente detto. · Data l'anzianità della sua classe ed il parere del(732l5) Trattamento eoono1nico dei 11tedioi oottl<t CoII).missione di esonero è poco probabile che Ella venga chiamato in servizio·. èotti oliiamati sotto le a rmi. - Dott. A. M. da B. - Che al medico condotto chiamato sotto le All'abb. n. 2564: Non vi è alcun dubbio che agli effetti a cui Ella · armi competano dal Comune due mesi di stipendio eltre quello cui ha diritto .per il grado militare, di accenn~ , il servizio prestato in ospedaletti da campo, sia pur:e a 10-15 km. _dalla trineea, non debba <ml è rivestito, si deduce dal capoverso ultimo del considerarsi come prestato in zona di g'uerra. D. L. del 31 agosto 1915, n. 1420, in cui è detto: Rimane salva l'a1)plicazione del penultimo comma .Al dott. C. L. dp. O. lia possibilità o meno, essendo stato dichiarate dello articolo 20 del Testo unico · 22 novembre 19t8, inabile, di prestar servizio nella propria. zona terri7 Il. 693. toriale, dipende molt~ da11a minore o maggiore an(7326) Dimissioni da mA3dioo-conàotto - R evooa. zianità di classe. Occorre conoscere la su~ per poter -- IDott. G. D. S. da O. C. - P~r non danneggiare • "" rispondere. la sua posizione e perdere eventualmente i dirittj Il Ministero non ~sita, in genere, a promuovere quesiti., il Consiglio Comuna_le, ne11:affida1~le 1 11 nuovo incarico limitatamente ai soli poveri con con- t~nenti i sottotenenti medici, .anche se non .abili in• seguente riduzione della condotta, dovrebbe in- condizionatamente, quando gli pervengono proposte del genere, ma non tutte ,le autorità In:ilitari si pernanzi tutto, nello stesso deliberato, revocare la suadono a farle. precedente deliberazione con cui si accettavano le All'abb. n. 5797: . presentate djmjssioni. Se poi non fu mai accettata Data la giovinezza della sua classe Ella non formalmente la dimissione, nulla occorre, giacchè Ella, in tale ca·so, non avrebbe ·mai perduta nè, essere f1VVicendata in zona territoriale. Ha r>erò diritto a quei turni di avvicendament. lasciata la carica cli medico-condotto per molj;i ai;ini t1·n prime e seconde linee che sono stati sta biliti daìgestita. l'Intendenza Generale. " (7327) Pr ig ion.i,e1"i df, guerra - Pt·of,u glii. - Dott. .All'abb. n 4489 : E. S. da P. - Alla cura ed assistenza sanitaria Un ·capitano 1nedico di complemento, tale nomidei P.rigio11ier1. di guerro debbono provvedere le autorità militari, da cui essi direttamente dipen- nato·pe r titoli, non può conseguire un'ulteriore promozione che in seguito ad acqui&to di nuovi titoli , don~ I profughi sono ordi:q.ariamente classifica ti · eome poveri, ed hanno, pertanto, diritto a cara . oppure per meriti eccezionali (art. 13). • .All'abb. n. 8580: gratuita, tranne al medico, in caso di dissarcordò Il fatto di essere medico .non impedisce la li~n,;ft eol Comune, di chiedere congruo aumento di ufagr icola a eh! ne ha di.ritto. ftcio dello stipendio a lla G. P. A. ai sensi dello • \

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L'Intendenza con una circolar(\, più volte citata. ba disposto però un certo avvicenò.amento tra médici di prima e òi seconda. linea. All'abb, n. 4383 : Ella ha pieno diritto a ll'avanzamento i11 base a lle norme ,~igenti e quin<lj potrà ino1trare .reclamo presIO il Ministero della guerra . Avrà in seguito a tale r iconoscimento òJ grado anehe diritto all'.all7J.anità che Le spetta.:va,, ~fino 'ad wn certo punto anche agli assegni arretra ti. Al àott. "\'. G. da E . M. : Potrà trovare le norme.per l'avvicendament-0 ne lla- cirCX>lare n. 8ll del 1917. · . L · a~sunzione in servi.zio pei medici delle classi ' 7(',.-81 sta avvenendo gradt1almente. • Data l'a11zianità della sua classe Ella sarà destinata probabilmente ad un servizio territoriale. All'abb. n. 9323 : ' ·I tenenti' medici effettivi con an~ianità 1° mag- · gio 1916 non sono ancora stati promossi, e quindi non lo sono sta ti neppure quelli di complemento, lR cui promozione è contemporanea . All'abb. n. 842: Non a vendo la s11a classe di leva obbligo di serTizio militare (per i medici tale obbligo si estende solo fino alla clas. e 1870) E lla non cleve essere sottoposto alla .visita prescr itta per gli ufficiali dìchiar.ati inabili precedentemente (cfr. cìrc. 38 del G. M. '19W. La data esatta è quella portata dalla •9<:nt·i-nella, e cioè il 31 di agosto 1$ll7. All'abb .. n. 4017: ' Il rifit1tare llllR inedaglia di ricon1pensa é da part.e di un uffic~iale considerato come una mancanza disciplinare, Se l'ufficiale non è oddisfatto del gra-ào della ri eon:ipensa ottenuta ·p uò però reclamare. All'abb. n. 8642: Una domanda al l\1inistero che espoi1esse le gravi ragioni di famiglia da I.J€i accenna te, in appoggio del parere ctelJ.a Oo1nmissio ne cli ewnel'-0. i1on J)UÒ certo n ti ocere. All'abb. n. 6745: \ _Ottenendo la J)romozion(\ l:ta diritto l\ lJ'anzLanitit retroattiva. c11e le Rpetbl·. Anche gli assegni arretr:1 ti le verr:inno11 corrisposti ~ decorrere però Roltnnto dal 1° giugno 1917. Al dott. G. T. da G.: J>~r rispondere· a l suo ql1esito occorre conoscere ~ quale cln ;-,, e di le"'.·a E lla n.}Jpart(\nga. N(\l farla oonoscer . rinnovi il quesito. . All'abb. n. R52.'3: Si è detto che tali ronc:essi<>ni riguardano in ;?enere milita ii di trup1>a e 11on ltfliciali. All'abb. n . 9349 : · rer ql1anto se ne sa. gli aAt)iranti 111edic:i Ao110 con•idera ti, quando sian fntti prigionieri. come personnll' snnitario e come- talf\ utilizzati ne\ campi di oonecntrnmento austrjaci. Al dott. G. S., Zona di gu<>rra . Dnbl ln '\Ua qualità <li uffiri.-ile tti fanterjfl i>er pa l'<' i11• Ranit ,.. ~1 dn'"rellbe prilna d1metterHi ùa 1 grnrlo. (20)

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' Ma tall domande di dirriisHio1ti non RODO 0·1·n n<'Cettate. Per sostene re gli ~Rami l)UÒ cl1i~clere l1na licenza . Al do_tt. A. F. da T. : Gli ufficiali tutti dispensati dal servizio per mfermità fino alle visite eseguite a tutto il agosto 1917,, wno ora stati chia'mati a nuovn vis1ta con cir~ colare N. 327 del 1918. S'intentle cbe essi debbono flppartenere a clll.sHi di leva obbligate a l servizio. Suo figlio, data la sua classe di leva, non può ottenere l'a'Vvicendamento _puro e semplice, mai potrebbe forse venir a ssegn ato ad un servizio ciYile in sca~bio di a ltro ufficiale mobilitato, qualora fosse richiesto da una autorità civile J)€\l tratnite della I! refettura. M. G:

Il Ministero non ha sancito alcun c-1vvìcenda.mento per gli ufficia.Ii delle classi giovani (1884 e più gio-

[ANNO xxv~, FASC.

POLICLINI CO

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N. B. Avvertiamo che: NQn si risponde ad anonimi; Non si risponde a quesiti che riguardano terzi; Non si risponde a quesiti d'indole esclusivamente · , , · personale; N.on si risponde privatamente.

CONDOTTE E CONCORSI. I

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Chirurgo venuto in Italia per servizio militare cerca posta come primario chirurgo in ospedale ci. ·vile, con impegno d i .servfzio limitato alla durata òella gue~ra, ip. città media o a lta Italia. Può- off rire le migliori r efer enre. scientifiche e .soé:iali. Scrivere: Sor€"si. Ospedale Cavol1r, Vercelli. NOMINE, PROMOZIONI ED ON.O RtFICENZE,

. Il · sottosegretario di Stato a lla Sanità di Francia . . 11a rimesso, con solenne cerimonia, la Cl'oce di con1mendatore della T.JBgion d'onore al dott. Alessio Ca rrel. . ============:::;::=======e·~:::..~========-=~·~

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ALBO D'OROe, •

MEDAGLI A

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BRON ZO .

t'ev1)Urullo Giovanni, da Casagiove (C~rta), tenente medico compJ<..-.1ne11t0 reggimento alpini. Durante vari giorni · di Rue:cess:ivi combattimenti . provvid~ infaticabilmente a11~1 cura ecl allo 8gorubero di numerosi feriti. F2itto ~gno il su<> imsto di medica~iòne ad un inten <> ~d nggil1stato ft1oe-0 di artig-lieria avversnria, anehe di gro:--ç;o C'alibro, contin11ò. per delle ore. a 11re~ta r J'opera sua um:tnitaria oon grade spirito di .'lbne~nzione (ld esen1plàre oo.lma, nonostante che. nello RteR~o i>n. to. cadef4~ro colpi ti P<>rtaferiti P militari ivi rirovPrn ti. - l\i!onte Ca 11riol. 27 ago~to 191G. OruC"iani Al0~sa11dro, dn Orvif'to (l">er11~in), sottot(lne11tt> meùico di C'on1nlemento reg~i1nento fanteria. - Din1ostrò <'ornggio (\ ea lmn .. nel prodi~a re le cure- ni f~riti, in unn po~izion(> int('n8amentR batt11ta òall'artig1ieria nemicn. riu&Ynclo tli i1obile ei:iemrJio a quanti lo cc,nrl in\n rono Monte Zovetto. 14-16 giugno 1916.

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fANNO

XXV, F ASC. 26]

SIZIONE PRATICA

MEpICINA SOCIALE;.

fe~e~a: Prima .dell'apertura di essa era stato oo--

st1n1to 1n Roma, per iniziativa della Direzione ge~ nerale della Sanità militare, un Segretariato della Il primato dell'Italia . Conferenza, con l'incarico di stimolare le attività. nelle opere di assistenza agli invalidi di guerra. individua li, di coordinarle, di rendere facile il loro· Net giorni dal 20 a l 25 maggio u. s . si è tenuta compito e di presentarne i risultati in forma cona Londra ~na Conferenza interalleata per gli studi venie_nte, tale che il lavoro dei singoli e quello come le provvidenze relative. a l prattamento da farsi plessivo potessero essere ·messi nella giusta luce . agli individui resi invalidi , dalla guerra. Al ConL'esito ha corrisposto pienam~nte all'aspettativa ' gresso par~ciparono i rapptesentàti gli Stati del- ed ha premiato in equa misur·a gli sforzi indivil 'Intesa. La delegazione italiana, scelta fra i più duali e quelli collettivi. · competenti in materia, fi1 molto attiva. E rano pre. L~ Conferenza era divisa in tre sezioni: a) Pensenti il prof. E. Burci, capo della. missione e deles1onr, acconti e còllocamento; b) Rieducazione fungato del 1'Iinistero della guerra. insieme al maggiozionale e professionale; o) Cura. Quest'ultjma era re dot~. G .r Selvi, i tenenti-colonnelli dott. G. Poma di:ìsa in due sotto-sezioni, di . cui · la prima, eh(! e dott. G. T.'3.ghezza per il Ministero della marina chiameremo medica, comprendeva l'assistenza ai · i J . P~of. G. TJoriga ed, il prof. R.. Ga.Ieazzi per iÌ ciechi, ai nel1ropatici, ai tubercolosi, agli .ultra-intim1stero di industria, commer~io e lavoro e per validi, ecc.,· e la seconda, che si può chiamare chil'?pera nazionale per g!i invalidi, il maggiore avv. rurgica, comprendeva anche la protesi. Per dare G1uriati per il Ministero delle pensioni, il prof.' v . un'idea sommaria .d ei contributi portati dagli stuPutti per l 'Istituto ortopedico · Rizzpli di Bologna diosi italiani alla. Conferenza basti il dire che Je . col capo officina sig. Augusto Fusaroli, l'avv. Foloro comunicazioni occupano circa 2/8' del volum~ scolo Barg<:>ni .per la. Cassa nazionale infortuni , il dQgli Atti. . dott. M. Gusmitta per la Croce Rossa Italiana l e.. ' Nella prima sezione il maggiore avv. Giuriati, signorine Maud~ e Beatrice Whitaker per l'Istituto rappresenta:Qte del Ministero per l'assistenza. e Ie. ' siciliano dei mu t il.ati, il dott. Roberto· Sandiford . . pcnsioru, presentò una comunicazione sulle pensiosegretzrio della. missione. Altri oue delega ti ufficiali ni; l'avv. Bargoni, direttore generale della Cassa del Governo, maggiore De Filippi e dott. G. P.a rdo, nazionale infortuni, trattò delle assi~urazioni per si trovavaao già a . Londra. gli invalidi, ed il tenente colonnello avv. La.ghezza, Il nostro giornale· ha già dato cenno del notevole uno dei rappresentanti del ~1inistero della marina. successo ripo~ta to non solo dai relatori italiani al richiamò per· la prima volta l'attenzione dei con~ Congresso, ma anche dall'Esposizione annessa alla gressisti sui proble1ni internazionali che riguardano Conferenza. gli invali~, problemi· che acquisteranno grande imAlcuni delegati _italiani di ritorno da Londra ave.t->0rtanza dopo la gtierra. vano riportato l'eco di questo successo veramente Nella seconda sezione furono presenta te due eoen~oslastico , confermato dalle pubblicazioni com1nunicazioni sulla tecnica della rieducazione, dei parse nei maggiori giornali meilici inglesi, quali il proff. Chevalle.Y e Leyi, una sulla rieducazi°'1e agriL an,oet ed il Br·itish Mediotr..z J ournal . · cola del capitano medico dott. Gusmitta, rappresenPer far conoscere l'oper~ svolta dai nostri deletante della Croce Rossa, e due sul collocamento aegati alla Conferenza, dalle nostre istituzioni di gli invalidi <iiell'avv. Martello e della signora M~ aE\sistenza e dai nostri produttori di app~recchi di sa.ni. protesi alla. EspÒsizione, abbia creduto interviNella. terza sezio~e (sottosezione medica) figura stare l'egregio prof. Giovanni Loriga, capo dell?Ivano i contributi dei proff. Medea, Golgi e Sala:sulspettorato medico dell'industria e del lavoro, il quale per la JSUA cultura, per il soo ufficio e per 1' assistenza neurologica e quelli del dott. Lavinia Mondolfo s ui ciechi, del prof. LE:vi sugli ultra.invala. parte ·p resa alla Conferenza era meglio che altri • lidi e del dott. Bassetta sulle cure coercitive. Nella in grado di dare notizie particolareggiate e serene sottosezione chirurgica le questioni relative alle al riguardo. amputazioni cinematiche ed alla cineplastica furono IJ prof. Loriga ha cortesemente acconsentito . . trattate nelle comunicazioni del. dott. Pieri, del - Alla prima Conferenza, tenuta a Parigi nel dott. Vanghetti (che ne fu il geniale inventore) • ma~o 1917 --. egli ct ha detto molti studiosi italiani avevano portato contributi · notevoli di ' os- dei professori ~utti e Pellegrini. La relazione del servazione e ài studio relativi a lla protesi, alla rie- 'proft' Putti, illustrata da proiezioni, interessò cosi • profondamente i congressisti che egli la dovett.e riducazione funzionale e professionale, alle pensiopetere. . ni, ecc., ma rion tali da dare una dimostrazione Il prof. Bassetta· presentava un nuovo ergograto complessiva ~satta dello sforzo notevole fat?to e del per mutilati di ~ra~io éq una memoria sugli eser'risultati ottenuti dall'Italia nel campo dell'assicizii funzionali nei mutilati di gamba, il prof. Delstenza agli invalidi di guerra. Tale sforzo e r~lativi la Vedova riferiva sullo stato presente della proteel risultati erano già fino d'allora non inferlorii a quélli c&nseguiti dagli tilleati, i:y.a non ebbero l'apprez- in Italia, il prof. Galeazzi fece due comunicazionl sulla pro~si da · le'.voro e Sl;llle direttive di costruzamento che meritavano,. perchè ciascuno degli inzione degli apparecchi di protesi. Il prof. Verga intervenuti presentava un frammento dell'opera eenfine presentò una relazione relativa alle operaz!oni Zil eoordinament:o col lavoro compiuto dagli altri. sul nervi periferici. Questo errore è stato evibrto nella seconda ConI

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[ANNO XX\r, FASC.

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ln tutti gli argon1enti, in1ìne, ed in tutte le di~enSsioni gli italiani . portaro•o gli apprezzatissimi ~ntributi dei loro studii e della loro esperienza, e mentre la ·nostra legislazione sulla assisteJB.za e sulle pensioni veniva proclamata da t•tti 'llrn modello #o. 1nnitare, le provvidenze speciali· per i nevropa, tici, i tubercolosi, ecc., e le geniali applicazioni delJa prot:esi destavano l'an;imirazione universale dej eonvenuti. A compleme11to delle c-0mun1cazioni scientifiche f! • per la mag!?:iore diffusione delle cognizioni sulla no:.ltra otganiz~azio11e dell'assistenza venivano distribuiti ai congressisti: UD glX>SSO ·volume illustrato contenente le relazioni sull'opéra svolta ce tutti i • Comitati regionali d'Italia, la collezione çompleta clel Bollettino della Federazione, una pubblicazione • illustrata di propaganda fatta dall'Opera nazionale e due relazioni del Ministero della gt1erra e della Croce Rossa. . ' I./ affermazion(:\ dell'attività svoltt:t dall'Italia nel aampo dell'assistenza agli invalidi si manifestò non meno potentemente nella Esposizione annessa all:t Conferenza. Vi concorrevano largamente tt1tte le ~azioni alleate con tre specie di ogg~tti: a) apparecchi di prot.esi; b) lltensili e strumenti adatti al làv-0ro dei ciechi, dei mutilati e degli. stovpi; o) oggetti lavorati dagli invalidi. Anche in questi campi l'affermazi•e 'dell'Italia fu solenne e degna di encomio ...-Le vetrine dei noitri due maggiori . Istituti di protesi, ctoè del Riz.zoli (Bologna) e di Gorla 1a. (Milano) furono ammiratissime. Nella prima era110 oggetto di un con• tinuo pellegrinaggio, dei .-competenti ·S~cialmente gli apparecchi destjnati alla ct'nematica: ·neila secondà ebbe il meritato omaggio sopra'tutto l'apparec"Ohio da lavoro per mutila.ti di .arto ·m1periore. · Ma apprezzatissimo· fu pure l'arto Paoletti per mutilati di coscia, esposto dal Ministero della· guerra, e furono anche tenuti ·n ella dovuta considerazione gli altri apparecchi esposti dalle Officine. minori, specialment.e quelli di Roma e di To!-'ino, ciascuno dei quali presentava caratt:eristiche òegne·-, di rilievo. • Fra gli utensili da lavoro furono giudicati _molto favorevolmente quelli per i ciechi (calzolai, bottai, falegnami, ecc.) presentati dagli Istituti di Milano e di Roma. Ed infine gli ogg·etti la,rorati nelle Case italiant\ di riequcazione riseossero l'ammirazione generale per il bu<>n gusto, la finit:ezza e l'eleganza. I cammei ro i lavori di cartçnaggio e di selleria della Oasa di Roma, i piccoli mobili di stile ara~sici­ liano di quella di Palermo, i lavori in cuoio di quella di Pescia, ecc., ecc., vi tenevano il primo posto, ma si può dire ehè tutta la produzione italiana atr tira va subito gli· sguardi del pubblico per le st1e note di perfezione tecnica e di eleganza. Per desiderio del Comitato jnglese ordinatore della Mostra tutto il materiale di protesi fu lasciaw a IJOndra, desiderando il detto Comitato e :porlo nelle principali città del Regno Unito per istruzione dei medici. Anche i lavori degli invalidi saranno T~nduti colà da un Comitato di signore, presiecluto

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(lallà IWl-l'Chesa Imperiali,

moglie dell'ambascia-

/ tore. · Durant;e i lavo1i della· Conferenza i congressisti sono ~tati invitati a visitare i p.iù grandi Istituti di rieducazione di Londra e dintorrti (Roehampton, . Richmond, ·nunstan (per i ciechi), Shepherd's Bush, ecc:) e l'Ufficio delle pensioni. Da queste visite abbja!I\o tratto la convinzione che molto si è fatto in Inghilt.erra per la rieducazione degli invalidi, che lo Stato ed i privati provvedono a tutti i compiti dell'assistenza con ~etodç>, ordine è signorile lar~hezza di mezzi, che particola'ri, notevolissime cure YeÌlgono presta te spec:ialment;e ai ciechi. ma come sintesi delle mie osservazioni posso dire che il sistema della ried11cazione è inteso in Inghilt:erra aluuanto diversamente di quanto 3:Ccade in Italia, in Francia ·e nel B~lgio,. perchè la rieducazione fnn- . • • zionale µegli invalidi (mutilati e storpi) vi prevale s11ila riéducazione professi~nale e questa non è fine a sè stessa, come gen~ra!mente accade da noi, mfl il complemento di quella. Invece gli 'inglesi hanno già provveduto, forse meglio che da. noi, al colloeamento dei ·lavoratori manuali, già dimessi dagli Istituti di ried11cazione, mediante la creazione di grandi stabilimenti indt1striali, la cui maestranza è costituita · esclusiva- , 1nente cla mt1tilati e da storpii. Io ho visitato iu 1 i0ndra .un grande labo1·atorio del ~nere, dì legnn mi e di giocattoli, ammirandone l'ordinamento te(!:n.ico e finanziario, ed ho apprèso che del medesim• t i:Po ne sono stati creati alt1i dieci nelle principali eittà inglesi, dedicati alle- .industrie le più svàriaU?. JDasi vanno sotto il nome soéiale di : T1ie iorà Ro-

òerts rn,emoriale Workshops fo'r

àisable~

soldiets

a111id sailors. Auguro all'Italia di poter fare altret-

tanto per i suoi gloriosi soldati invalidi dopo la guerra, per dar loro queJla-indiperidenza economica che raramente potranno conquistare se dovranno contare sui loro sforzi .isolati. La nostra legge· del 25 xnarzo 1917 facilita, è vero, l'acquisto di terreni e la costruzion~ di casette; agli invalidi, ma sarebbe om>ortuno estendere le · provvidenw in modo che Ciascun lavoratore agrieolo, tornando al prop1io paese, di\7entasse proprietario di on pezzo. di ten·a o socio di una Cooperativa :agric.'Ola,. e ciascun lavo1·atore di officina trovasse istituzioni simili a quelle . di lord· Roberts pront:e a dargli Javoro ben rimune1;ato e sicuro, senza esporlo alla concorrenza .indi, ·ldoale con i lavoratori sani. Ma di .ciò, forse, parlerò un'a·l tra volta. - Dunque, professore, Ella ritiene che l'Italia abbia adegliatamente assolto il suo debito verso i suoi gloriosi invalidi della guerra e che la sua opera sia stata apprezzata dagli 1nt.ervent1ti alla Conferenza e dai visitatori dell'Esposizione di Londra~ - Come conclusione delle cose viste ed udite q>&SO dirle che il nostro paese può essere giustamente orgoglioso delle provvidenze adottat.e 11 favore dei nostri invalidi, e che i nostri studiosi eci i filantropi pos ono dirsi Yeramente benemeriti, percbè i risultati ottenuti in Italia non sono inferiori a quelli ottenuti negli altri i>aesi alleati, aLzi. sotto. mi,recchi rispetti, sono superiori. Da.

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•Istituti elinici di MJlano e l'Università di Pa.via. '

Là Direzione <.iegli Istituti clinici .di perfezionamento di Milano ed il Consigli9 accademico de11:u_ niversitil, di PaYia hanno approvato,upa convenzione in base alla quale si addiviene a.Ila _fusione della Facoltà medico-chirurgica dell'Università di Pavia e clegl 'Istituti clinici a·i Milano ·i ~u i insegnanti divengono n1embri di t1no stesso Corpo accademico. Alla sezione di J>avia restera.n no affidati. gli studi dl l)I'eparazione, n1entre la sezione di Nlila110 avrà lo !SCOpo di perferhionare i laureati. Anche i co:rsi libe1i presso fu sezione di JVIilano pc;tranno esser solo di perfezionamento. Ogni nuova. libera dorenza verrà oonferita daJte due Facoltà riunite, le quali dovranno inf:eo(7rare l'opera al fine di dare incremento -alla cultura scientifica nel camPo degli stt1dt medici nelle provincie Jombarde. La convenzione riflette anche l'au_tonomia pat1imoniale degli Istituti çlinici, i quali i·imarranno · amministrati per t~le materia dal proprio Consiglio a mministrativo. da ct1i dipenderà l'economato degli Istitl1ti stessi. I proYenti delle tasse e sopratasse SCOlastiche l'iIDH l'l'HnDG separati, SeC©lldO le norme vigenti. Tutte le attribuzio11i del Consiglio della Facolt~1 -4i Pavia e de l Consiglio direttivo degli I stituti -elinici di Milano saranno devolute al Consiglio del, 1 ' u:aica Fac;oltù e rispettivamente al Preside della medesima e al 'Consiglio a.ccademico e a l Rettor~ dell'Università, dal quale dipenderà la sezjon~ di segreteria de~li Istitutj clinici. .

t'er i tesori idro-elimatologici

~azionali.

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SEZIONE PRATICA

NOTIZIE DIVERSE

so del prof. Moo~n-oTesi. eh~: uom<> modesto e profondamente btlOl!O, non disdegna di discender.e <l~r suo post.e di clinioo eminente per- tornire· indirizzo e aihto agli operai che ha voluto ed ha fatti per~etti alla nu~va bisogna. Esempio ii giovani, eglj; volontario/ die<Ie sin. dall'inizio .· dell'attuale campagna e d~rà s~ che lo richiedano gli eventi, l'opera sua di valoroso chirurgo e di felice organizzatore. ; , . ' . ... . J.>el mutuati del viso. •

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Sotto la presiòenza del sen. Mangiagalli si è costituito definitivarnente in ~lilano il Comitato pei mutilati del viso: Il centro tecnico-amministrativo pel' l'assistenza. dei mutilati del . Yiso, al quale dovranno far ricorso dalla Lombardia (essendo i) Comitato pe~ ora regionalè) quanti abbiano bisogno di cura, avrà 13. sua sede. in via Cesare Correnti n. 13, _p resso l'Istituto di S. Corona.

Pel tubercolosario di NapoU. . · Il Consiglio di amministrazione della · Società di

Navigazioae «La Transoceanica»,. su .Proposta del s uo presidente, comm. Giorgio Peirce, ha deliberato 'li ·erogare al Comitato. Regiona!e della Croce Ros~a, destinandola alla sottoscrizion~ per il nuovo Sanatorio antitubercolare che dovrà sorgere prossi.man1ente in Pozzuoli, la somma di lire 15,000. , 1

Istituto niplo-Jgienico di Capua. '

Si è istituito un Comitato allo .scopo di e rigere in Ente morale l'Istituto nipio-igienico di Capua, .. . . fondaw dal ptof. Ernesto Cacace nel 1905: Questo i·s tituto ha lo .soopo della «-soluzione integrale » del <:omplesso probleina. della difesa igienica. della pri-

Si è costituita a Milano la Casa editrice <e Enoma infa.n zia, ~ comprende fra loro co~ròinat.e nlitria)> con l 'inten,to di dare il maggiore impulso posmérose isptu.zioni di assistenza, educ.a'tive e sciensibile a pt1bblicazioni illustrat.e p'.er la propaganda tifiche. : e l'incremento dei grandl valori idrologici e climaScuola di Pnericoltura a P.arigi. I tologici ehe l'Italia possied~. NeJ è <.l irettore t.ecnico il sig. Ezio Mirielli: di1·etto· È stata fondata a Patigi una Scuola Centrale di • re a.nlm.inistrativo il rag. Cario Grazia~i. -~ Puericolttira; allo scopo d'impartire, a chi ~lleva • ~Via nota. rivista T er11ie - Monti ~ R1ivi.ere è stato· bambini, le nozioni. più indi~nsabili alle scopo. 11 Oomitato d'onoro è presieduto dal sen. Strauss: ·aggiunto oca u11 supplemento · mensil~ dedicato ~Ile ' . Jicqiie e cure, di cui un numero recElnternente t1.sci- l 'insegnamento è affidato a notabilità medi-4Yte, .PTot<;>, illustra la stazione termale di Salsomaggiore. fessori della facoltà di ru~dìcina, specialisti e levatrici. Ent1·0 l 'anno .si l)Ubblioheran.no ·p ure le Riviste: , Vie, qyiagg·l, sogg'i,Qrni: Oorriere àelll IlalW, turiBtica, . ' Per i'alimentazione dei bambini. e JZ Prodotto ltalia;no: Oorrtiere aell-0, 'Produzione . Il 10 luglio ei;ttrerà in vigore il razionamento dei i'!nd.1u .9t1~ia,l,e nazionQ),e. . bambini da 1 mesi a 2 anni. I sindaci rilascel!ailno ~fliéina di meccanica. chirurgica .di guerra. , .spooi.ali te~re, a ,SèCQn<lia. de ll'età dei .. bambini. Verranno diStribuite cinque· qualità. di fàrlie, due Il fermo volel'e ~ i~oJJera assidua del prof . .Vindi pastina ed 11nn di biseotti. La distribuzione verrà cenzo Montenovesi, ten . colonnello medico e confatta dai m~gazzini dell'Intendenzb. di Finanza, in , sulente chirurgo .della 11r armata, hanno fatto so1·gére e cUrà.rono a che pJ'ospera sse in. zoria ~i guer- una media di 600 mila razioni chiuse . in speciali ra, a prezioso sussidio del servizio di sanitit mi- sa.cclletti ncl quali sono stampate le norme per gli IJdtare, una officina di meccanica chirurgica, la usi. Ai sacchetti sarà a.p plicata una marca' di 5 cenquale è un modello del genere. Sappiamo che lo tesimi. .t:assa supplementare a beneficio dell'a-s~­ ' stabilimento, "i n cui con mirabile tecnica si forgiflstenZ'<t a ll'infanzia. . JlO stru~enti chirurgici e appare.echi di protesi A beneficio· della Croce. Rossa Itali8Jla. per quanto complicati, gi9rni sono è . sta_to onorato R a nno avuto luogo a Stoccolma due rappresen.·d\\lla ''isiu:i- del Sovrano, che co~ il .,Yiyo intereswzioni drammatiche sotto la diremone della si·sa'mento e con la parola d'enco1n10 ha sanzionato gnora 'r ommasini, consorte (lel ministro ct•Jtalia . .qu~ta benefi~a istituziooo Si~1no lie ti deJ succes•

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[A~NO XXV, FASC. 28)

IL POLlCLINlCO

11 Re, il Principe Carlo, president;e della Croce • w

R os&L svedese, con la famiglia, il Principe EugeIn giovanissima_ età si è spento in lln Ospedal~ nio, i l Principe e la Principessa reale, noncbè · il da. campo, vittima del proprio dovere, -il capitan• corpo \ diJ)lomatico dell'Intesa e quello neutrale e m~dico SAVERIO NICC6LI . • • numeroso pubblico vi hanno assistito. A.I forte talento professionale, alla flessib ilità Nell' ltaly day degli _·Statì Unit1, durante un dell'ingegno meridionale, univa le qualità fascjnaconcerto al Teatro Metropolitano di _N ew York, trici dell'oratore. D9po avere con discorsi serrati ' 'ennero raccolti 40,000 dollari e rimessi all'ambae taglienti, sostenuta la necessità del nostro int;ersciatore italiano, per la Croce Rossa Italiana. ' vento, primo fra i primi calabresi andò sul campo a prestare l'opera sua dì sanitario nei posti più I con$lerctanti e industriali della vittà di .Newa Yanzati. A breve distanza lo seguirono i fratelli ca stle i11 Inghilterra lianno rimesso alla marchesa È caduto come lln eroe, non <}avanti i bastiòni dei Imperiali, nostra ambasciatrice a Lonclra, 200,60'> nemico, ma nel travaglio lento, nella lotta diuturna. • lire, perchè 150,000 'fossero versate a ila Società SO$tenuta per salvare la vita degli altri. P. Pro- I tn li~t e 50, 000 alla Croce Rossa Italiana . I

Per la legge sugli infortuni agricoli. stato approvato il séguehte ord~ne del giorno: « Il Consiglio Nazionale della Confederazione Generale del Lavoro denuncia al Governo le tnanovre ostruzionistiche che• si fanno contro la legge ·sugli infortuni del . lavoro per ottenere che la legge sia modificata in modo da lasciare libero adito di .esercizio speculativo sull'infortunato. Dichiara che le organizzazioni operaie non sono disposte .a tollerare che la leg·ge sugli infortuni agricoli da tanto tempo attesa, sia ancora ritardata per opera di interessa ti speculatori, in danno dei legittimi 9iritti dei lavoratori della terra. - ARÈ

GKNTII'fA ALTOBEI;LI

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Riforma..... delle scuole del sordomuti.

Il Ministro dell'Istruzione·, on. B e renini, ha nominato una Commissione ·per lo studio di una riforma. generale delle scuole e collegi dei sordomuti d'Italia.. Si tratta di svecchiare sistemi amministrativi e didattici in t1sò nei 52 èollegi per l'educazione dei sordomuti. L'opera tenace di chiari in~egni di educatori, che per lunga serie di anni anda Yano proclamando la necessità di una riforma, sarà finalmente coronata dà un felice successo. 941 vittime del bombardatori ·d i ospedali. • 941 ,·ittime dei bombardatori di ospedali sono sta te registra te in Francia nel .Périodo dal 15 mago gio al 1° giugno. In questo periodo gli ospedali furono 7 volte attaccati dai tedeschi, e si ebbero JJ ufficiali, 318 soldati, 5 infermieri e altre 14 persone uccisi; i {etjti furono: . ufficiali 18, soldati 534, in' fermieri e altri 41.

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morto a J assy, in Rumeni a, dove aveva organizzato un ospedale, il dott. GIOVANNI CLUNET, 1 giova11e ed apprez~ato neurologo francese, noto per i S\1oi la'vori sull'anatomia patologica delle ghiandole endocrine, frà cui le ,p a.ratiroidì nel l)'.lorbo. di Parkinson e La tiroide nel m-0~·bo di Fl~jani-Basedow . e per i suoi studi di radioterapia. Per poco non era rima~to vfttima del siluramento dell'a «Province ~ ; <:'on straordinaria efficacia egli ha descritto lo state) psiéo-neurotico dei naufraghi, studio qi cui noi già abbiamo dato un riassunto. Soccombe ora agli strapazzi della. vita del campo. Q. P. È

morto a Varsavi~, dl1rante lo soorS<> gennaio, il prof. GIUS~PPE BRUDZINSKI, ordinario di clinica. pediatrica e rettore di quella Università. Lascia iJnportanti pubblicazioni sulla fiora intestinale dei lattanti, sulla meningite cerebro-spinalè epidemica, ecc. Il suo nome rimarrà legato al segno di Br1tdzinski. Ha organizzato i grandi ospedali infantili di Lodz e di Varsavia, sorti per sua inlziatiTft., e ha fondato in Polonia una ~ietà di pedla tria. ed un periodico di pediatria. Contava 44 anni appena . È

Indlee allabetleo per materie.

Bradica1'<ii(): uso dell'atropina e del nitrito d'amile l)el' la diagnosi: critica . Pan. 610 Chirurgia tli guerra: conferenza interal)) 613 le.ata . ·. . . . . )) 616 Cisti dell'unaco . . . . Deformità degli arti nei feriti ui guerra. )) 608 Emozioni : effetti fisiologici . . . . . )) 618 615 Epilettici : ipostenia del faccia l~ destro . )) Febbri estive o da pappataci, f~bbri delle trincee ed epidemia dominante in Europa. .

morto a 'q'orino, nel febbraio u. s., ancor gioYane, il dott. prof: CARLO MARTINOLLI, direttore del Laboratorio ~natomo-patologico del R. Manicomio, dove lo ayevano preceduto il Salvioli, il . Sanquirico, il Mondisio. Cultore dell'istopatologia del sistema nervoso, gli si debbono procedimenti di tecnica microscopica e la ~coperta di particolari el<:\rr1enti cellulari nervosi che portano il St1o' nome. . > Q. P. È

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. . . . Ferite del cranio: trattamento nelle ambulanze avan7..ate

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I!nvalidi di guerra : opera di a s..c:dstenz.a

Pag. Mi in Italia. . . . . . . . » 619 Iodio per iniezioni . . . • . )) 618 Leucemia e benzolo » 619 Malarift: sulla. terapia della • )) 621 Medlcl francesi e medici italiani • Medici militari: asstmt Jazione alle armi combattenti . . . . . . . . . . . D 820 Ossificazione dei legamenti saèro-iliaci . }) 615 Piaghe: inoornlctamento con ~rotto loda_ 't,o . . . . . . . . . . . l) ttl.7 J) 617 Tonsille : funzione . . . • • • • D 616 Tumori della vesclca . . . • • • • ttl.9 Varici dell'.ar't,o inferiore: trattamento . ,

Roma, 1Vi8 · ·r t..,. CAl1.le,-., Delll&P•ft

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Roma, 7 luglio I9I8

Anno XXV.

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Fase. 27•

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GUIDO BACCELLI

· · fondato daj p·r o fessorf :

·FRANCESCO DURANTE ·

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SEZIONE P~ATI~A

REDATTORE CAPO: PROF.

VIT·T ORIO ASCOLI

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so.MM ARI o:

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Osserva-zlonl cnnlche: P. Tirnpan o: Contributo allo studi o de\la.

paralisi con anestesia cro<:iata d ì ori~ine traumatica ~tl nza. l es ione organica del rnidollo s pinale. - Note e contrlbuti:' S. Meng hetti e G. ACfUilanti: La sutura precoce n~gl i ascessi provocati. - Medicina, sociale: L. A l~j rn o: ]Ja. cheratite dei mietit ori e i mili .. nri adibiti ai l avori della mieti tura. - Divaga,ionl: Cnme Carl o Forlanini el> l>e la prima idea ùeJl o Pneu motor~ce t erapeu tico. - Sunti E> Raso; egne: D1A GNOS1'1.0A: A Cbauffard: ·Le forme dolorose delle cisti id11t inee del fe~ato . - CHlRURGIA: F . A Besley: ~ul trattamento delle ferite di guerra. -- A:cadamie . So ~ietà m ., dich ~. Congresçi : R . Accaà :nni a medicn-chirurgica di Napoli. - R. Accademia Medica di Pelermo.

Appurltl di '1'\9dlclna pratica: CASISTICA: Errori rliagoostici nelle

ma latt ie dei ve'cchi. - L e preoccupaiioni intestìn-alr dei -.;ecchi. -- La tubercolosi ne i veechi. - TERAPIA: l.1a Rootf?enterapia dei tumori ma ligni. - Il trattamento della malaria coi raggi X. - NOT E DI MEDI C~A SCIENTIFICA: Dove si forma l'urea. - Varia: L 'economia ed il ricupero dei mate r r~li di medicaz.iòa_e. - Posta de9ll abbonati. - Cenni bibliografici. Pubblicazlolti pervenuteci. Nella vita professi on !le: Cronaca del movimento professionale. - Atti pari 'lmentari. - Rjsposte a quesiti e a domande. -

Condotte e concorsi. - Nomine, promozioni ed o he riflcenze. Albo d'oro. - Notizie diverse. - Indice alfabetico per materie

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Prof. tav. GIAtINTO o·uaRT·A, libero doéente nella R. Universi.la di Romn

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speciale riguardo alla . cura dei malati è feriti in guerra .

Seconaa. edizione accuratamente riveduta ed ampliata - Un volume di circa 300 pagine riccament~ Illustrato J>rezzo Lire 5. - P er gl i abbonati al " Poi icl.inicCJ,, sole Lire 3,50 (fran èo· di p orto e r acco1nandato) • • Questo manl'lale con stil e chiar o. sempllç.e e conciso, e con singolar~ per l7.ia r ompllato. co ntie ne quanto è ll('Ce"sarJo a.Ila ctonna ut ~ape rc pPr aòP.mplere efiìc(\cemente 11 pietoso uJfir io <1'tnfe1"n1lera al letto del f.e rtto e dell'inf1·ru~ 1) Le numerose illustrazion i sono cU grandE> ;tusitto all'lntend irneato c\el testo e agevola no in n1odo sicuro l 'opera della lettrice in ogni conttn g<'oza d el su o nobil e uffi cio . · Per mettt·r e I n o::, trl co r tesi abbonati tn g raùo rtt <Hffouclere U rndnuale 5t.esso presso le sign ore dt l o ro co u•)! ce nza. abbtan10 deil bt>rato d i c:nP rtire in .porto fran co le copie che ci venisse r o ri chieste co\ Ior o .tram1•e ;d solo preizo di coeto 1 e cioè n. L. 3,iiO ( 1asc una. · · .

Diritti di Jroprletà rlsenatl. - È vie.ta ta la r iproduzione di lavori pubbllioati n el POLICLINICO o la pubblicazione di 1>-wnti d i etu:::i Re:nza oif.a?:nP l a .fonte . . . ' , , · i

OSSERVAZIONI · cl.!.11\tlCH~. •

STAZIONE

SA NITARIA

1'1ARITTIMA

DI

COTRONE.

Contrib11to ·allo .studio della paralisi con ,anestesia crociata di 01·igi1~è traumatica senz'a lesione organica dcl lll i dolio spir,ale . ' per il dott.

PIETRO TIMPANO.

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le sindromi di origine spinale senza lesi01I1e organica del midollo · n otate durante la nostra guerr.a, ve n 'è u n a. che ha molta analo .. g).a colla sindrome di Brown Sequar.d, con que• sta differenza, che la sindrome risulta fnvertita; ossia dal lato d ella lesi on e v'ha l'anestesia e• dal lato oppDsto l a paralisi, e il trauma che la

prod t1·ce non lede nè il..mi·dollo sp,i:pale n è alcun troi1co nervoso importante .. Credo, perciò, n on . d el tutto inutile 1iferir.e un caso che ebbi occasione di osservare in un o~pedale d a can1po. dell .!.: r eggim en to fanteria. Il padre è vivente e san o; l a m ad·r e ·so ffre~i g~strite cronica. .Ha du e sorelle ch e go·dono Òl1ona sa•• , Iut e. L'infe rm·o a 12 anni sofirì il t ifo, a 17 la broncopolmonite. E ·discreto b evit ore e fumatore. Non sembra abbia contratto. m a latti e veneree o sifilitiche. I n un combatti1nento fll ferito n el!a r eg ione posteriore del to•r acc cl a una p a ll.etta di shrapnel. Sen tì p oco a p·oco manca r gli la forza p er reggerai in. i:)liedi e dovette adagiarsi sul terreno. Quando i portaferiti and<:i1·ono p er soccor.a r er lo, si accorse di non p oter . muover e la gamA ...

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IL POI.ICL.INICO

(_<\N~O XXv", FASC. !7]

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ba destra, per cui dovette essere trasp-ortato al posto di medicazione in baireilla. Dall'esame obhiettivd fatto nell'ospedale da oampo d ove fu ricoverato, risultano i seguenti à&ti: Nella regione posteriore del torace in corri8pondenza dell'apofisi spin-0sa della' 6a vertehra., lato sinistro, nota.s i una piccola ferita ciroolare, a margini c001tusi, san·guinante. L'eeplorazione d·e l f ohdo fa rilevare un.a :resisten~ metallica. ' . .· Organi toracici e addominali sani. Pupille normalmente reagenti .alla luce e . aJl'acc0,tnodazi()n1e. Campp yisiVi.O no:rnnale tanto a destra che a sinistra. 1Sensd.bilità .specifica anche norm·ale. Presente il 1riflesso faringeo, normali . tut.ti gli altri riflesaj superfici·ali. .Esagerato il rifles$o rotuleo di destra, normale quello di sinistra. La motilità-attiva e passiva deigli arti superiori non presenta alcuna m1odificazione apprezzabile. · I movimenti attivi dell'arto inferiore Jdestro sono q~asi comr)letameillte aboliti, quelli dell'arto inferi ore sinistro normali. . La sensibilità dell'arto ·S uperiore e infe·r iore di destra è normale, quell·a dell'arto inferiore sinistro è p1u re nom.iale, mentre la sensibilità · dell'arto inferior,e . sinistro è notevolmente di~ minuita. L'ipoestesia da questo fato. è limitata in alto da una linea che anteriormente passa sul.l'inserzione sterna.l e dell-a 50. costo la,.. lateralm~n té ·attraversa il 4° ·&p·a zio intercostale, p 01Jt~riormente arriva in prOiEaimità .d ell'apoifìsi sp1nosa della 7a vertebra toracica. Superiormente àl limite della' ipoestesia:, nella regione posteriore, notasi lina zona d ,iperestesia di circa 2 dita, che anteriormente è meno appi:ezza~il~ ' Manea qualsiasi reazione elettrica degeneratiTa.. . Fu praticata un'incisione vertical~, attraveraa.ndo la pairte mediana ·della ferita sop·ra des:èrttta e si potè ·estrarre una pialletta di shrap1

se.Il1Ja_di fenomeni n1otori e sensitivi riflessi, dovuti a lesioni periferiche. . Come _si. J}uò, infatti, spiegare l'insorgere di una paralisi con ainestesia crociata sem& lesio11e organi.ca diel midollo spinale? La compressione esevcitata sul midollo da un ~materna o da una vertebra spostata. dall'urto di una pailottola,' p11ò determinare is. pa1~aJisi da un lato e ra.nostesia dal laio op:posto. Nel caso ·in es9'me il quadro clinico, il d.ecorso, i fatti obbi·ettivi locali far.ebbero · escludere I.a suddet~a ipotesi, L'isteria, come è noto, può dar luogo a· par~­ li.si e.d anestesie in qualsiasi p1arte 1del ' corpo. Ma la mancanza, nel nostro infermo, di prece• . denti nevrotici e stigmate isteriche, l'insorgere non istantaneo della sindro·m e, la sua particolare ~isposizione· morfologica e funzionale, che ~embra seguire le- leggi dell'anatomia e della: fisiologia, e il fatto ·che non si è mai veri1ìcata per lffiioni lontane dalla .s pina dor.sale, il migliqramento lento 'e progressivo, non possono accordarsi con la natura isterica dell~ f6rma ·m orbosa. Non rin1ane che pensare ad un'altl'a ip.o test, a quella, oioè, di una speciale alterazione ·del tesst1to ~di determinati segmenti midollari, -..erifi catasi a distanza in seguito all'urto della. pal- · ' lottol'a, alter·azione ·che avrebbe dato luo·go ad

un,interruzi.one temporanea delle vfe di. mote e ai .5em.So. . Ma è p~ssibile che uno stimolo, p3.rtendo dalla periferia, possa andare a interrompete in un punto solo le vie di conduzione id i moto e di senso •COiìlie farebbe l'emisezi-0'!18 del midollo nèl. · La feri..ta, esaminata a;c.curatamen te, non pe- · ad un~ data altezza? Evidentemente no; perchè n-etrava 1n cavità nè ·aveva pr-0dotto .sposta.! se anche le v.ie asoen1der1ti si continuassero· dimenti o lesioni o·s see. Guar-i in breve tempo rettame11te con le vie midollari. dove lo stimolo 3enza complicanze. I disturbi motori e sensitiv1· gradatamente si dileguarono. Ultima a perturbatore h.a determinato la lesione funzioscomparire fu l'ipeil'estesia. Dopo 17 giorni di 11ale, questa ìl1on si sarebbe potuta realizzare cure elettriche e meccaniche l'infermo era com- in un punto solo, ma in tutto il loro percorso. l'letamente guarito. • E allora, pe~ comprendere il disturbo funzio\ •• nale a dista·nza, bi.s ogna ammettere eh~ l·o stin1olo percorra le vie ascer..denti e giunga ad un *• ** Casi simili a questo furono riferiti dal Brown primo gruppo dt cellule CO!Il cui dette vie sono .. equard, dallo Sciamanna., dal Brunelli, dal in rapporto· le cellt1le trasm·etterebbero alla loPaladino, cc. L"argomento ha un qualche in- ro - volta lo stimolo ad un altro gruppo vicino, teresse perchè non debba essere ripreso 1an.cora e in qt1esto modo potreb:qero veni1re1infll1enza1t.i oggi. E siccome la sindroma descritta presenta vari segmenti midoll.ari. la. dtsposizione morfologica e funzionale, quan.s1.c come il qt1adro clini1C'P, come si è detto i11tunqlte tnvertita, di quella del Brown Sequard, nanzi, può essere riferito alla l~sione di t1n p11m• e pltò e~sere Iiferi ta ad 11n punto determinato to detern1inato del midollo spinale, sarebbe indel midollo spinale ·dove sarebbe avvenuta una teressante indagare, anche restando nel campo interr t1zione temporanea delle vie di moto e di delle sem:p lici ipote: i, quali vie lo stimQlo perin o, si è i• dotti a chiedere se in ql1esti casi ferico dovrebbe pEYrcorrere, affinchè la sindrome jnycrtita rli llro,,·n equn 1·ri ~i })Otec:sp ren$'}) iali si abbia a che fara con um.a delle tante lizza re. manife~tazioni dell ist~ria o si è, inYece, in pre-

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St ea che w1 gran numero di fibre ra<liieolani pos\eriori, ~·o che sono penetrate nel ntid.ollo, si dividono a -t , e tanto la bra:q.ca ascende1n te quanto que1lla di1scendente ·camminano verticalmiente per un certt'o tratto_, poi s'i piegano a gomite e penetr.ano nella 1sostanza grigia arborizz~dos;i in 1 corri-spon·d1enza ·delle cellule. La brail\ea discendente, che è quella che più c'inter~a, manda, a sdmiglianza della branea aecenli.ente, delle collaterali ordinariamente a liv-elle. dell'incisura di Ranvier, che penetrano nells. sostanza gngia e ,s i ramifìc·a no. Le! altre fibre p"enetr.ano quasi subiito ' rn ella :sostanza ~rigia, ma an,cn 'esse, P!'iI:Pia <li pen•etrare", danno delle collaterali ascenèJ·enti € ' disoendenti reh~ \ te1"minano, arborizzand.o.s i, attorno agli elementi cell uJ ari della s•o.stanza grigia. P 1er c·ooseguenEa, se 11no stimolo perporre. le vje di u·n a -0 più riadi·ci spinali è possibile cl1e Sii trasnmitta an.che lungo le bran che. di.scendenti sopra accennate e quindi d1etermin·i Uiil'alterazione funzionale ..... in .alc11ni segmein ti ·inferiori, connessi fra loro mediante quelle stesse braniehe, e im• pedisca l'ulteriore ·tr.asm:issione degl1 stimo.Ji normali lungo le vie che par-tendo dall~ radici p·o sterio!i vanno all'ence1alo. Sarebbero al~ra­ ti, dunque, solo i segmentl. .s1 pir1.ali infe·r iori a quello le cui radici posteriori furono irritate e sì avrebbe, così, l'anestesia dal J.ato ste.s so della

dollo spinale, lo Schmaus 17-tiene che si possa spiegare con la teoria del choc lo-cale. Eg'li ·p otè riprod urre s11gli .animali i sintomi dello choc mediante colpi di martello sulla colonna verteb.rale e con1statò 1C'h e i sin.tomi acoennati 'si verificano .s enza l!esio.n i anatomiche ·apprezzabili nè macroscopi.c·amen te n.è microsc€>picamen te. _Il Karow è d'opinj one che lo iehoc si prG>dll, ca in ·seguito .a paralisi vaso_m()t-0ria limitata ad uRa piccola porzi.one 1del midollo. Dupley, Obersteiner ed altri parlano d.i un perturb·amento molecolare, eh.e è causa d'im'provvisa stanchezza nervosa. . Erichsen paragona il midollo colpito da un tra11ma al m,agnete, che, quan-do è .colpit9 da 11n martello, perde immediatamente ~a sua forza ma~etica. Così lo stimolo 1anrumale, giungen·do ad un·a serie di grupp<i ·cellulari -del mirlollo, f.a.i:ebbe perdere ad essi la l·o ro funzione per un tempo più o mem.o lun1go. Va11entin .dimostrò ·Ohe -e ccitando un hervo con corrente forte, qu-é sto diviene incapace a cond ùrre uno stimol10 po·r tato alla sua p'a.rte 6uperiore, ·stimolo .cl1e normalmente dovrebbe cJare una contraztooe muscolare. . Matteu.c.ci, Pfleuger, bubois-Reymond ed alt ri ripetero·n o gli espe9m.enti e-d ebbe.ro i medesimi risultati. · Ma quale sia la natura .i ntilna ,della m·odifi cazicne cellt1lare h e s.vv·errebr)e nel punto del leRion~. Ino1tre, sP pensiamo ·Che le due metà dei .seg- midollo colpito dallo stimolo perturbatore non Jnen ti spi11ali sono fra I.oro in co11ne,s sionie mie- è facile dire. Secondo gi studi di Van Gehuchdia.n te fibre endogene che partono dalle cellule ten, J\l arinesc·o, Pergens e sopratutto del Luga<lei -co1~doni e dalle cellule ·comn:i iss11rali, ,attor- ro, sembr,a che le oellule nervose reagiscano no a c11i terrninano R.n·che le r.amifi,c azio,n i -col- agli .s1timoli anormali ·co,n la disgregazione della lateràli delle fibr,e ·radicolari posterio,r i e che sostanza cro matica, disgregazione ,c he disturo perRi dividono l)lll' esse in llfilR/ branca ascen·dente ))erebbe o aboli1 'ebb1e temporane.a1n,e nte • .ed llna di ·rendente, con coll.aterali a ·direzi•one lUM)1entement~ La fum.zione delle suddette celtrasve.i>sal8, ramificantèsri attorno a1d altre cel- lul e. La sostanza cromati·ca avrebbe, pe.rciò, lule commi~s.11r a}i, le quali alla· loro .v olta sono l't1fficio di ac.cumulare -e svolgere energia p.el in rapporto con le cellule radicol?Lri del seg- c•or.po oellulare per i cambiamenti chimici ch e è mento cui · ,a ppartengooi,o, si può anche com- c.apace, di subjre durante il pa,ssa,ggio d.ell'on,a a · nervosa; e rrnentr,e; gli sti111oli ordinari non pren dere con1e ·quello stesso stimolo, pass·a ndo nella metà oppoSita del mi·dollo possa, e per la r1u occiona, anzi sono necessari all'integrità ana:. divisioin e in due bl·anche delle· fibir e endogene, tomica e funzionale delle cellule nervose, gli · .e per la loro semplice i•n1mis1Sione nel1e vie dri- stimoli eMtg·e rati poss·ono ·determinare la disgr"escenden ti del fascio forndamentale, e p1e,r i col- g.azione più o meno profonda della sostanza laterali che :ne emanano, influenzare ,a nche cromatica e arre,c are .disturbi alla funzionalità gli elementi cellulari a.e i S1egmenti i nf.erio!ri, •che . -delle ,c ellule 1stesse. A provocare tal.e disgregaalla. loro volta mandano ramificazioni alle .cel- zione avrebb·ero 1nfluienza, oltre alle cause delule raidicolari .anteriori, .e im'P e1dire il p•assag: termiinan.ti, anqhe qù·elle pre,d·i·sp·on.en ti : f.acil e gio de\lo stim~lo normale che v~e,ne dalla .cor- ipereccitabilità, del sistema nervoso; emozioni te ccia per i fasci piramidali dir.etti ~ crociati, continue, intossicazioni , disturbi circolat0ri. e qt1indi si av.rebbe la paralisi del l ato O·p posto strapazzi, eC'C. P ertanto si pruò concludere che -esistono casi della lesion.e. · Rig\l.ardd alla g·enesi ·delle pairalisi con ·ain,e- tn .cui una le1Sion1e pe·~iferica in vicin.ainza della stesia crociata senz~ lesioin .e organica 1d-el mi- colonna v-ertebriaie può dar luogo all'abolirlo1

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lL POLTCLINICO

ne temporanea della n1otiJità da i1n lato del corpo' e della..sien)s ibili ta dal lato opposta, e che il m rE.'ccani smo di genesi di t a le ~in·drome avente la disposizione morfologica e funzionale, quan ttlùlqùe .invertita, di quella ·Che Bro,vn Se-. quard con s tatò peT lesioni di una m :e tà la.terale d·el rnidoJlo spi11ale, non dipenida da lesioni .organi che del midollo, n è d.a disturbi della sfera i)sichica, ma dé! un.a lesione funzioin ale l ocale del midollo stesso. • '

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Lfhero ctorcnte dt Clin. P ediatr ic a nE>lla R. Un tver sttl 1\fedico Prim::lrio nell'Osp. << Bambin Gesù 11 in Roma .

COftSUlTAllOHI DI [llHl[A E TERAPIA InfAHTILE cCon speciale riguardo a lle malattie infett ive, (2& ediz. accuratamen t e riveduta e arr1pliata) Il nrof. F Va.la~usc;a, par tendo dalle osservazioni t atte In un triPnnlo di primariato nel! 'Ospedale infantile d~I

Rnn1hln (ìP..;ù. h a s intetizzato, per un gruppo di ma.Jattlt<l. P~J u' rt•'nz::\

<'lintca. ' pedaliera · e professionale. of· frrnitn n~ '''' tlirt 11t>lle consultazioni utili nell 'intrtcat:l t' :- 1 1h1' a7i <ll l~ r1e11·r-.Prrizlo rlell 'esam e e della cura dei bam· 1i

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~ n -16° .' ni pag: XIT -308. nlt1d a mente l'On 23 ftg-nre lnterc nlate Pel testo

Ag-lt abbonati al nf'r ctOlt' L 3.75 ,fr:lTI CO <li porto

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Inviare Cnr1u1inn Vaglia al prof. E!'iRICO MORELLl , Vta 81 stlna. n 14 . f{oma

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NOTE . E CONTRIBUTI. ...

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8. OS VALDO · · d°irett© clal n1agg. med. ·prof. C. FRl: G01'J. PEDALE .MILfTArtE DI

(Rr parto eh iru rgico p ~ ,· lr>si 01.1ist-i).

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La sutura prccocè i1cgli ascessi provocati. f

CapiL. m ed. S. J\ifENGHEITr tcu po-reparto) e jel1. .m edico G1 AQUILANTI (assister1te) .

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. E intent o di qt1esta nota d i iiferire in modo ad t1r1 ternpo P'l'ev enti"vo e si11tetico ( e . . sendo.si nella ritirata l)erdutì i do.ct1menti .stati stici e • • di casistica) i ris ultati di ,un p eculiare tratta1Yì.ento da InOi istituito_ rle~li al$Ces1si e talora anche flemmoni provocati, resultati che ci sembran~ d i no11 trascurabile pratica, importanza - e agli effetti strettamente milita,ri in i.specie - in quanto .che i l processo di guarigion e è in tal guisa siffattame!Ìltè aocelerato che la degenzà ospedalie~a .di queste categorie di au . ' tolesionat.i viene abbrevi ata nOI). di sei ti1nane, ma di. mesi. · . · • E veramente \1.arga è l'esperie:nz~ nostra in_ merito, avendo la Direzio11e cli Sanità della 2a l\rmata, no.n solo molto pp1p o.rtun am·~~te voluto ,accentrare gli a.utolesionati chirl1rgici i» un unico reparto, ond e ave.re uni.cità di met 6,clo e di indirizzo, ma altresì impartit~ • p- • . ]) Ort11nit·sin1e dis posizioni affinchè le forID;e !Ospette p€r provocate v i fossero inviate al più })resto e - ove neces&ità n on l'avesse imposto -- senza pr.eventivi interventi o trat t a n1e11~i . È h.én n oto del resto, indipendenté1nente nn cl1e .. da coim .plican ti sticces~ive IUét n ovt.e. oolJ)rOSe, i l l unghissi mo d ecorso .di tali forme, con esito in cicatr.ici d,eformi, p erturbata ftfnctio, ecc., sia che t ratti di ·ascessi che di ftcm-. n1011i pro,·ocati, distinzione cl1e ci piace di rd antenere non s9lo dal pu'n to di vi s~a anato.. 1; o-11atologico, m~ fino ad lln ·certo ])Unto e con rel atività di cri terio, anche .eziologico. Poiehè la benzina ad es. dà 111ogo di preferenza a vere raccolte sottoc11tanee di un liqltido rossastro, gelatinos o, con sca1~ ·i cene i necrotici e coagu li in sospensione, n1entre il i}etroli p prodl1ce fon . mn ggic!· f!·eq11 r nzq fn~·1n0 ' 1 i 1i1)l') fien11~'!.o n nc:o , 11elle q11nli è 1neno abb1o ndAnte l'es udato plas m,atico e cell11lnre e pill inten ~a la necrosi dei teii:;s11 ti con infilt1 azioni a clista nzn de 1 cell11l '\re sottoc11tan eo e rc1l·e r:to di · cenci biancastri; nel1·11n raso' e nell'altro con vn c:;ti ·scoli amenti, perùit.0 cli ~osta11ze e.cc. cl1e danno ragione d el · l ll 11 ~o rlero r·~o. Qne~tr forn1e ~011 0 pert.anto in gr~n parte . terili e tali pi>r l n rne110 in ge n ere ci res11ltar 0no q11el le che gi1111sero non trattate, mentre ,

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che allo·rquando g li ammalati g'iungeva.no con Questi i dati di fatto sp~ quali ci ris~rbiamo i11cis ioni $i8. lJraticate e dopo una o più medidi l1lte1·iormente l'itorn a re sulla base . di più cazic.ni, f u 11on raro il ri ~co·ntro di germi, ma larga esperienza; sin d 'ora però ci è sembrato notevole p·erò l a· tendenza a la sterilizza1one utile e d overoso. render ·di pubblica ragiune un sponta11ea, asso.cjn.11do n oi · n on · di rado (più procedimento che ha s) diretta e pratica a ppliJ a scopo inv.ero meccanico e detersivo ehe anti- cazione alla chirurg ia ca s 1 1 e n~e . . .settico) in caso di flemmoni pr ov ocat~, lavaggi .. con a.oqua calda iodata . Ta1i fol'me oioè ·O . . ' • sono e con asirpsi scTt1polosa si mantengono • MEDICINA SOCIALE. :sterili o qua11d'ancl1e $econdarian1·ente infette, mostrano tendenz1a. a ·rapi•d.a sterilizza zione in ' · La cheratite dei mietitOri · ' senso· cljnico a lmeno e non st1·ettamente batte~ · e i milit.ari adibiti ai J3vori della mietitura. riolog i,co (1) ch è il r.eperto di -'qt1alche germe ancorèl1è patog.e n o, ma~ di attenuata virulenza, 1A pruposito d ello i1npieg:o dei militari nei lanon ha grande importa.J1za. VO l'i dell a iniétitura, scrivo questa ]J1·éve ·nota, onde ricl1iamare I ' att enzione del Governo . su Ciò posto, e ,dato il lunghissimo decorso che llna gTave m ·a ilattia ocula1 e, la chera tite dei tali for1l1e altrimenti assumono e la con sidera, 11iiPtitori, . cui \'anno ip t·ontro i contadini nel zione che cli una i1eculiu,re categoria cli asces~i c himici esser:izialme11te si tratta, v eni1nmo n el- 1)el'iodo dell a ra ccolta delle m essi. Non n1i int ra tt errò sull a gravissima ·a ffezion e 1'idea .di tentare la sutura preco ce delle· inci s ioni ch i rnrg i r h e o d ell.e soluziont di continl10· oc nlare che segue a lle ferite· della co:r nea ·d a tltti di spigri. all e c ons~gt1 enze, ~empre più comu11q11e r esidue; e i risultati h a nno n ella o m eno Junest e, ris-e11tite cla un o·cchio ieolpiiG re alta p i ename11te ·Corri.sposto all 'a.spettativa. . • • da t1n tale. traumatismo . Constatata o ottenuta sterildzzazion:e .d ella ferita, per il ·Cl1e bastano in genie re pochi g iorNel 35 ~~ cle i ca s i l'occhio va nercluto n el ri' ni, e prem ,e.erc::o ch e per ri1)::\rare .alle l)erdite di · n1a ne11te resta ~ anJp1·e con1promes·so J1ella sua integ·1·ità fu11ziona le. · sostanza è spesso n ecessaria plastt ca p er scorr.imento dei marg ini, pre.v ia ac.curata diisiinf.eDa ten1p o gli oc uli ç: ti, occup andqsi della clie4i0l!le d~ll a r11te s.11i margini della ferita,' si prarn lite dei ni ietito,ri, l1an110 stu diato e s u g·gerito . ticava s11tura con seta a punti .staccati o a soi i11ezzì 'Per salvagu a1·dare i p overi contadini -praggitto, i1on lasciand,o g·enere drenag·gio. dalla. grave l e ·ione~ e han ·chiesto al legj$latore D·r enag·gio eapillare p er ò eTa lascjato q11mdo · che la s~ddetta malattia, ve r o infortunio del lada l1n o scol la m ento astSai vasto l a secrez.ion.e v oro, fos e compre.sa t ra le malattie p nofessio- , i1aJi. indennizzabili. ~ra stata ol tre l 'u.sato abbonda nte o la febbre • • • , , (.eh~ in tali forme può .a n,che m an care d el tutto) , • p er q n alche· gio·1~n.o elevatà. * *·X· '-· . , r In sesta, settjn1i giorhq,ta· i punti e r ano leFino ad ogg"i molti poveri co1itudinj h r1n p er, ,.,tti, ·cosl ott ene11ctosi g11 arigione ·eh e ·si potr.eb- , . ' . du toI· ....., g-l'i bcchi a causa. del lavoro di n1ietìtùra b.e cl1i a mare p er prirria interizione se~o'n,daria , e. IJ•ess11no_ !i ·ha inè'.iennizzati del danno patito · e , · si , che gli infer111i a.nclie se l a ·le;sio11,e interes-sav.a interi segmen ti d 'arti potevano • essere ,dd- d el le g'ior11ate di lavor o perdute. t\. i>rup9&ito però d elle. esigenze della gu erra, me9Si. dopo 15-20 giorn i all 'ìncirca con 11 n .a bpe1: cui ·i n1ilita ri sono co111n.11da ti p er l a mietibrenam-ento cioè di degenza n on di giorni, ma tura, la c1uistio11e assurge ad un tratto a lla swa di .mesi. :Non notammo. corripJ.icazioni n è i11 gevera importa~a medico-leg·ale; sp~9e i·n riguar, nere riarcensioni d el processo i~fi a1nmatorio, clo alla r esp on sab1lità di t utela che ha lo Stato • ·nè termiche ; solo ra ramente d ovettP q11 filr'he verso i· cittadin i cbiam ati alle armi. punto essere tolto, quando i margini· del ln soSe un contadino mietitore, che prest n l'opera .luzione di. co·n tin l1 o sj m ost r a vctn o in qu r.il ch e sua volo11ta ria111ente è ve1·0, n)a. p erò cos trettovi tratto a rrossati. ' • St ottennero cj·ca:trici• . so'Jide; n on retra.tte, jri- d alla necessìtà df vivere, non l1a trovato ancora. clii Jo debba jnclèn nizzar e del d a11no patito a · ·dolenti. ' . ' causa clel lavoro - ciò ch e da t u tti oramai è r ite11uta una in.g·iustizia v erso una classe di la(1) F111·ono in og11i caso .esegl1ite sistèn1atiC"he vor:atori non meno bene111eriti d ei lavorato ri ind af,rin i bri tteriolog·iche,. ~st0Jogicl1e, si~ roùia clelle nliniere e clellc o-fficine -..- la quistio11e deve .gnosticl1e: · vedj Cap. l\'.Ied. CAsSELLA. Silll'a.lessina del sanglfrJ (' de l conten'uto· tlSCeS.~Uale d eca mbi-are. aspet..to quando si tratta cli militari .gli as cessi caldi 'e negli ascessi provo.cati cori. cl1e. a cau sa' del lavoro di mietitu1·a, al qual.e pe trn! io o ro n br> 11 -:;in ' l. Giornale di lVIerlj cir1a il Governo li obbliga, andassero soggetti alla Milit. 917. fase . XI (dall 0sped a l. ì\Iilit. S. Osva1do - Udipe). bo· rave affezion e oculare.

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634

IL POLICLINICO

[ANNO

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In tali casi il Governo non può esimersi dal dove1·e d 'indennizzaré il militare mietitore, del danno pati~o, p erchè sL tratta in questo caso di danno diperidente da causa di. servizio. Girgenti, 16 giugno 1918. Dott. L. ALAJMO. ')

DIVAGAZIQNI.' , .

Come Carlo Forlanini ebbe la prima jdea dello Pneumotorace terapeutico. fNe ll~ottobre

1915,- ·in un lungo colloquio, a, Nervi, il Maestro mi volle nàrrare come e fJ.Uando gli nacque la prima idea dello Pneumoto1~ace. Oggi la sua scomparsa · rende signi• ftcative queste. confi,(lenze, contribuendo ad illtlminare la geniale mentalità del Clinico di Pavia). - ·

Poco tempo dopo la laurea (che consegµi nel '79), Forlanini fu chiamato una sera nella casa dell 'ing. Bianchi, che lb faceva ad ogni . ' momento a;ccorrere al ·capezzal.e di una sua figliola, gracile e frequentemente soggetta alle • hronchiti. Era . d 'inverno. Il giovane dottore rimase ~a lungo··pr.esso ·il .camh10 col padre d~lla gi_o vinetta, che, nella stanza attigua, era vegliata dalla madre. L'ingegnere, uomo di salda cultura, . mode• sto e riservato, aveva - dopò un lungo silenzio - aperto il -discorso sul suo argomento preferito: la bronchite della figlia, la possibilità che alle frequenti recidive seguisse la temuta « maJ.attia di petto ». E il giovane dottore a rassicura~lo della possibilità di scongiurare il pericolo mediante opportune misure preventive; finchè, messo alle sttette ·da una precisa domanda: « Perchè e come la bronchite può portare . alla tisi?», si vide costretto, per salvare il decoro d.e11o scienziato; ad una spiegazi one improvvisata lì per lì con ampio corre~di particolari fisiologici, che naturalmente soddi9fece a us11ra la curiosità dell 'interlocutore. Più tardi, congedatosi da' su oi clienti, ·la spiegazione improvvisata senza alcun preconcetto si ri'presentò alla sua mente con tanta insisten,za che il' giovane medico no11 · riusciva a prender sonno. Dovè alzar.si, prend-er la penna e scrivere per filo e per segno la sua spiegazione patogenetica della tisi, onde potere il giorno seguente - a mente riposata - giudica~ se proprio, come gli pareva in quell'o1 a, essa non faceva una grinza e nascondeva nella · sua sep)i cità q11asi paradossale la chiave di un problema <::he tanto appassionava gli scie'IlZiati del1l'epQca. Perchè si era ai tempi - beninteso, di assai (t\1 • "' t

anteriori alla scoperta del Koch _.:... nei ~uali trionfava la .toria dualisti.ca· della ti;Si; nè fra i due tipi clinici, ben distinti se pur u.nivocir d~ll 'affezione - tubercolosi polmonare e pn~u­ m onite caseosa - si sapeva trovare il nesso et.io-patogenetico, quand'anche apparisse ehi a·· ra la possibilità del comune esito in colliquazione: onde l'ipotesi ardita contenuta in quella prima· stesura I).on avrebbe c;erto trovato con• senso alcuno. ·. Fu più tardi, nel 1882; poco dopo la SG9perta del virus della tubercolosi, che il i\!Iaestro ebbe fortuitamente a divulgare la sua eon, cezione; concezione, che,. si noti, fondata eome era sur unal interpretazione' squisitamente meccapico-fìsjologica dei fatti, avrebbe àovutl;) subire una scossa decisiva alla luce delle nuove indagini e conquiste, in tal eampo, della batteriologia. È invece degno di ammirazione il fatto che già sin da:ll'ora lo scien21iat• non si preoGcupò affatto della rivolt1zione ohe l~t scoperta del Koch portava- nella conc&Zi~ne pat.ogenetica della tisi, e rimase attaccato all~ sua idea da cui nulla lo 00teva ormai smuo' vere : quale si fosse la partécipazione del proceiso infettivo al q.uadro sindrç>mico .caJratteristico, era ·per lui indubbio che la tisi polmonaire tr8v.asse la .sua ,s piegazione i:n ben altre cause, squisitamente specifiche per. il pol·m one e legate pertanto alla sua funzionalità motoria, all'atto cioè ~ella . re spir ~z ione. Una volta questo _abolito, era tolta di mezae la stessa possibilità d'insorgenza dei processi ul·oerativi, meglio, distruttivi, e il quaidro anaton10-patologico si riduceva ad una flogo5i desquamativa e infiltrati va ·Col suo , decorso secondo i comuni concetti della patologia generale. <~La stessq, e:ent~alità . del ~gl~o~~ento,, «sia pur precario, d1 gra v1 forme d1 t1s1, qua<< lora avvenisse la perforazione della pleura « col consecutivo c'o llasso polmonare, doveva « ....,.- così si esprime il Maestro - far pensare· • cc da tempo che al germe come tale non ,o<< tesse darsi importanza esclusiva, se la SUQ « presenza .appariva così funesta solo f(lncht ~-

«

il polmone respirava ».

T'Ornando alla pubblicazione or ora a~een­ nata , ricorderò che il Maestro - divenuto pri- _ rr1ario dermatologo all'Ospedale nlaggiore di . l\1ilano - con1e redattore della « Gazzetta deg li Ospedali », trovandosi un giorno di Qllel1·estate 1882 spl'ovvistQ di articoli per llil numero della Rivista che doveva andar in macchina, pensò di ~irare la difficoltà t'ol trarre dall'oblio, rimaneggiare e dare alle stnmpe quei suoi appunti, cl1e - sapientemente diluiti -- occuparo1io i Til1m~ri dell<1 RiYifita clall'a. .

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(ANNO X.\\ì,

FASC.

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i35

SEZIONE PRATICA

gosto al settembre, col titolo: cc ~lazion-e del tri elementi, a determinare i quadri di malat1 polmone o pneumotorace artificiale? n. t ja dolorosa. , Ma la· Nota non· ebbe ~co alcuna, forse per- ' · Una prima causa consiste nelle rea.,zioni incqè irop.po ·a rdita, innovatrice e quasi })ar.afiammatorie di vicinan:.a; una periepatite", Hn~ doesale. · ·., epi-ploite .POS$ono determinare delle crisi pa.sSolo più ta;rdi Je id€e del Maestro dovevano, seg$ere o prolungate di dolore. Ed allòra nbn all'Università ·di Torino (presso la quale a- solo il fatto subbiettivo si aggiunge, ma la com- • v-ev·a. vinto nel 1884 la cattedra di ·clinica medi- plicanza provoca talora obbiettive, strane d.eca pl'()pedeuttca)' trovare, oltre una priqia f ormazioni nella tumefazione idatidea . .sanaiollle teo1~ica, la possibili 1à dell'attuazione In un caso una briglia epiploica trovata dupratica. . r ante l'atto operativo; spiegava un episodio di Seguire oltre la storia déi ptÌmi t~ntativi dolore sordo nella regione epatica, durato -per dello Pneun1otorace sarebbe parafrasare gli · l111a di·ecina di giorni; in un altro con i dolori scrit1li del Màestro di qu~ll ' ep·oca, risalendo ·~i associarono deformazioni· tali che fecero pencosì. dal primo . caso felicern~nte riuscito alla, sare ad una ·c isti multinla: i dolori erano QonlauDea d~l pot.t. * • .il, miglior allievo del • tinui, si esacerbavano fllla· pressione, la palpaMae.stro,_ che. nel 1890 presentava una disser- z1one del fegato permetteva di constatare delle tazione volta a spiegare il meccantsmo -pato- tumefazioni dure, renitenti, separate l'una dalgenetico del processo tisiogeno qùale il gio- 1'altra da un legge-rp solco. Orbé!lie, il dol~ne va11e insegnante aveva per la ~rima volta . co- e la lobulazione della cisti erano l'effettA di municato in un a delle sue lezioni riassuntive. una unica causa: la su!rpurazione lenta della Nè ~ono ignote le obbiezioni' e le polemich€>, cisti aveya ·dete.rminato una zona di periepache .la allora non ebbero più fin e. , tite sclerotica, ch e aveva resistito nelle parti • :Ua l'incrollabile fiducia e l 'irreducibile O'fr più dense, e ceduto invece nelle zone meµ• goglio del disd·egnoso sci·enziato perseguire~ spesse e m-eno fibr ose, attTaverso le quali la cie l idea e il · m etodo su, su .. fino al riconosci- sti con la · sua pressi one aveva fatto ernia: il dolore infiammatorio e la deformazione erano n1erito univer~ale del . Congresso di Roma l'effetto dell'infiammazione periepatièa. llel• 1912. P. R. Ma il dolore -ouò avere ben altro carattere, '

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SUNTI E RASSEGNE. DIAGNOSTICA Le forme dolorose delle cisti idatidee del fegato. •

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CHAUFFARD. ri1in.

' cle Méd .. nov.-dic. 1917) .

L 1 eehinococcosi epatica non è, nel senso vero della parola? un a malattia del f~gato: essa è

1a. ~on~eguenza d'un innesto parassitario a cci.dentale, che s'impia:çita e si sviluppa 11el paren~hina epatico, insidioso e lento_, ben tollel'ttto per lungo tempo_, e di c11i i_l malato non h<l. coscienza che tardivaménte; q11ando la tumefazione· raggiunge un volume ec,cessivo, fastidic·5a -uer il suo -neso e constatabile obbiettivamtinfe. 1·utta: l 'ev0luzione delJa malattia può e •~ ·ripiBrsi $e~za il 1Jlenomo dolore, anzi la forrita in,lc·l0ra si !>Uò dire è il tipo classico d.elJ&, 1nalattia, sì da farci ritenere che il volun1e d ·1J11a. cisti enatica, per qua:pto essa sia co n~ i. dtrevoleJ non costituisce pE}r sè una ca11sa :-;11(ftcier:~e a dotérroir1are il dolore. ~011 sempre l~ cose 'però si svolgono '".:isì semplicem,e n'te: interviene talora il sinto·r na dolore, che assvme gradi, forme , m.odalità dif.. fert~ n1i; 1na allora alla risti si aggi11ngono ftl ·

se pure esso è raro : esso può essere determinat.1 dalla pura .compressione della cisti su tron-

chi nervo~i e inantenere qt1in di i caratteri pro~ pri del dolore da compressio11e. In una malata il dolore intercostale è a destra èd insorge qua'n do la :µialata si alza da letto e n el vestirsi ind-0ssa il corsetto, scompare se si toglie il corsetto. Il dolore dop-0 qualche tempo si estende alla r egiQnè - lombare e '. s'irradia lung© la fa.c-:::ia esterna della coscia cfestra. Il m eccanismo e la localizzazione del dol9re trovano facile esplicazioifu nella r 1'tesenza dj una cisti molto voluminosa, che preme qi:a11ào .è spinta dal corsetto sul plesso lombare, a livello della 1a. e 2a radice lomb a re. Da esse hanno origine il femqTo-cutan eo, il grande e piccolo addomino genitale: l~ irradiaz· oni dolorose erano infatti nelle zone ai distribuzione di questi nervi : fac ~ia antera-esterna della cor:;eia fino al ginocchio, e ~arte postero-esterna della coscia. Tale fo1~ma tli dolore nelle cisti ' idatid ee del fegato è rn rissima ·e presuppone una cisti molta, voluminosa n o11 solo, ma chi si svolge verso la parte postero-superiore del . fegato. La form·a ,..niù interessante per il clinico in\ vece, se non la più frequente, è la fo!'lffia pseudo-çaìcolosa (Quénu).

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636

IL POLICLINICO

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A scadenza più o n1eno lunga insorgono crisi acute e violente di dolore in pienq regione e-patica, con ir,radiazioni verso la spalla, con• vomito, talor.a con feci acoliche o ipoéoìiéhe, con col uria, ittero d 'intensità e durata variabile. Tali crisi si ·possono r'ipetere e conduc;,ono in' facile errore chi si voglia contentare della • suggestiva storta del ma,lato e non dell'esame. obbiettivo oculato. L 'esp~rienza' di oss~rvatori accurati se non numerosi, .i l controllo operatori.o hanno dimo, • strato. che la colica epatica è legata non a complicazioni nello svi•l uppo della cisti, m.a alla sede della cisti stessa: infatti qual·che volta il coledoco si. trova 'i11vaso di vescicole, qualche volta è la cisti in sè, multi.Jocu)l a.r e o non, che preme. s11 uno o più dotti epatici. Nel primo caso sorge la ques,fi-0ne, non pqco importante agli effetti del!a terà!)ia, qella 'patogenesi : come sono arrivate Je. ves~icole nel lume del coledoco? Naturalmente nei casi in cui la Jocalizzazio' ne ,unica è nel coledoco, non si può pen·s are c~~ ad tino svilup.') o. pri.n1itivo .dell'~ ~ist~ intrab1l1 a,re. Ed una s1m1le interpretaz1qne e plau, sibile con i resultati ottenuti dalle espèrienzé di Devé, il qt1ale h a., dimostr.a.to che « la· vena potta costit uisce' la grande porta d'entrata del parassita ialatideo per arrivare al fegato ». l\ria l 'i111n1igrazione portal'eJ può seguire · à ltre vie, e noi conosciamo . le conn essioni che mettono · .in raul)orto diretto le vene della vescichetta e. -.. la vena -uorta :- l e. vene c1stiche suoerficiali del. lH. faccia 1nferiore clella ve,scichett.a si riun.iscon o in d11e troncl1i che · si rt.i,ri-gono ver.so i l solco ' trasverso d~l fego.to e di ?_à sboocano nella branca dest1:atp}Jella y'e na · porta ; l1e profond·e partono dalla f aa~ia superio're della vescichetta e formano un si.sterna portale accessorio, direttnmente anas~9rnizii~1.o., col reticolo p9rtale epatico. Senza dubbio .so:n,o vie esigue e tortuose,. e • solo per eccezione il germe pµò penetrarvi, ma. la rarità clini ca è d'accordo con il fatto afl.ato- · - ""'!Ìço. Q11esto a cl ogni modo t i SJ?: ega come. il germe poss_a arrivare eccezi011almente a ,la vesci·chetta e al doledoco, così come arriv.a per la porta d'or(linari o nella zona periferica del Iol)ulo ep C1 tl ro. Nei ·Ctt... i in c11i. oltre a ll·e vescicole o-.~tr u ? nti il coi edoco, esiste ltn'altra grande cis!i del fe~ato , gi pt1ò !)en sa re che r>er la r ottura clell:=t ciRti nelle vie b~liari le vescicole s'insinuino 11elle grosse vje· bili~ri e pervengano 11el coledoco. l\fa in un caso i11 cui le due condiziorii <' ~ iRtevnno , al controllo operatorio .non si -pot è con$tn t a re n ess11na con1unicazi one tra la gra nde ri ~ti e i hili n ri, e ne1nmeno una pro. . i1ni1

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FASC. ~7]

XXV,

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[ ...\NNO

tà anatomica; nè un• grosso canq.le biliare aperto, nè· contenuto Biliare nella cisti. nè colerragia post-opexatotia. Anche in que-sto caso bisognava pensare che le cisti del coledoc() erano nate · intrabiliari. La cisti unica: o multipla può prarnere sui dotti biliari per la sua posizione; una cisti multipla ci · può •rendere ragione d'un · ittero p asseggero ed incostante con fenomeni dolorosi · transitori; lina •Cisti' unica secondo alcuni osservatori poteva a.are la spiegazione del dolore .e dell'ittero ·ner la sua• sede nel tl obo di Spigelio, · per .esèmpio (Tuffitr). Ma in verità la cisti .solitaria, ·dovunquè situata, · coniun, que grande, può rea. , provocare le medesime . zioni dolorose; nè si, può pe~sare ad una associazione delle. cisti e del•l a caJco•losi, perchè ·o,per.at~ la cisti, i malati guariscono e de.finiti- , , ' . Yam ente dei dolori coli-ci . •• I11 ·m ancanzà. di 'u,na spiegazione, che abbia il fonclamento in un fatto constatat_o, bisogna • · dùID}lUdarsi ·se oon si possano, produrre, nel corso dell;echinococco~i epatica, delJe cc crisi · di bilfospasmo doloroso, provocate da t1n . ri- • flesso che 11a -uer o ir- unto · di -oartenza l'azione , ritante l ocale 1esercitata dalla ci~ti idatidea e dalla diffusione .della sua toss'\na sui grossi eanali biliari !)ericistici,' e per punto d'arrivo la vescir hetta. ·~ ~ 'irfsi eme délle vie biliari extraepatiche. In ' fo11do si tratterebbe di· u11 riflesso bilio-ve- . · : ' scicolare : ma _çomunque si voglia interpretare l-1 patogenesi · del · sintorna, · resta un fatto., ìn'd iscutibile che la cisti idatidea del fegato può dare occasione all'insorgenza di coliche epatiche à tipo calcoloso; la nozione. accertata di tali coliche ci indirizzerà ad una giusta dia- · · gnosi e servirà per metterci ~ull' avviso, a se. conqa. chè il fegato sia grande e presenti i classici · sintomi dell'echinococcosi, op-pure sia p~ c­ colo e la diagnosi differenziale non possa essere poggiata su elementi · obbiettiyi utjli . T. PONTAN•. • · 1

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CHIRUROIA.

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.Sul trattamento delle ferite di guerra. (F. A . .BESLEY. Sura ery-Ginerology a1id Oste-

trics, gennai o 1018\.

L premette che il cura,re 1€ f€rite di gi.1erra è .a.rte pit1 che scien.aéL Eg1 i i1el stto reparto ha ttsato il metodo a ettic.o e il metodo anti ettico, a doperando per qt1est'ultimo il liquido di Daki11 e il «b. i. p. » (un composto usato· nell'esercito ingle. e formato col 50 q~ di jorloformio, col 2'5. 0~ 'di sottonitralo ·ii bismuto e col 25 % di 1

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(fistole -prurito onate. pro:Statite) •

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Con Cocaina ,_ Codeina - n·conif o. • Tioco'lo - Menta. ecc. . . . '

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Sul valore del creosoto non è il caso di serivere una sola parola, solo facciamo notare ohe aeeoppiato Lattofosfato dì Calce perde ' ogni proprietà irritante formando il Lacto-Creosoto ohe een la Codeina, Cocaina, Aconito, Tiooolo, cosiituisee un insieme razionale e di grande giovamento nelle varie forme bronchiali. La menta poi riesee utile per la mucosa respitatoria. QùIDdi lo SCIROPPO ROMANI al Laeto-Creos0to aeeoppia le proprietà terapeutiche ~

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637

SEZIONE PilATICA

pai:.afftna),. Second<? 1 4., tutte le ferite di guera) _i micro:rg.anismi si moltiplicano e si ra sono,' se 11-0n in atto, a lmeno potenzialmente diramano . fuori delle fibre di stoffa; infette. L'enti_tà. dell'infiezione è proporziona le b) vi è lilla pJr oduzione di polinl1cleari a l d i!Blttrrbo circoJatorio p1r odotto lo calmel},te neutrofili ch e sono so.lo in piccola pa.rte fao·oci ti. dal tr a um.a e all a qu antità e alla qualità· d ei corpi es:;tf anei portati in seno ai tessuti dall 'a e) i leucociti sono colpiti da fatti clegegente vl1lnera11te. Si. comp·re'n·de quindi f.acil11erativi e trasformati in .co1rpuscoli di pus. D.a1nente com-e le ferite ·prodotte da p a llottol a di to il loro numero li.mitato la quai.1tit~ di pu·s f11cile ò di mitrag.liatrice' o d.a palletta ,.di .s·h r.ape' scarsa. nel rirnan gano sp esso sterili, e se infètte n on I fenomeni .sopra desoritti. -vann o facendosi prod11cario ·u na cosi grave' rreaziorne .n ,ei te~suti serr1pre p iù im·p onenti d a lla ventesima. all.a tren ci l'costant.i. taseesima o·ra., Dice 1·1 Besley ch e tutte le ferite di g11erra soQuasi sempre dopo quarantotto ore si nota .no infe te ·con germi. sia aerobi 'ch e anaero11i. la con1pars~ deg,li ·anaerobi, favorita dal rigoL 'org·anismo si difende colla formazione di anglioso svil11ppo de~li aerobi, i ql1ali assorbono .. ticorrYi e per ~ezzo d ei fagociti ch e vengono l'ossige110 - del mezzo ambi.ente. . portati colla corrente sanguigna o forniti dalle Natur.almen~ tutti questi fatti possono vacellule fisse. Un trattame:o.to logico e ·i.dea le doriare secondo l a virulenza dei germi e il g.rrudo vrebbe ·consistere nel cercare di del distl1rbo circolatorio. È chiaro quincli, che . ma11t enere e accrescere le for ze difensive d ell'or,ganismo e 11na accurata toilette dovrebbe esis ere fatta a di .distruggere i germi patogeni. tu,tte le ferite il più p resto pos sibile. Il Besley Un m ezzo p er ottenere quesito non sii conosce ?i ·di opin-ione 1che 1\;0n convenga tocéare • feai nostri giorni, tanto p~ù se si co·n sd.dera che rite co11 11n pie.colo foro ·di en tr.ata & di ·egreEìso. non sono i germi che si trovano su una t5llpe·rBa.st a u11a melclicatura ascil1tta a piatto. Nelle • fic.i e granul ant e, ma quelli annidati profonda- larghe f.er~ te prodotte ·da un p-roief't.ile di f OTm ente, negli spazi linfatici, che prod:t.1cono la m a irregola re, .egli insiste aiociocchè venga pra· dtstr11zi0Tie dei tess11ti. ticata . una scrupolois a pulizia di tutti i corpi Il Besley dichiara ·che più cr~sce la sua espe- estranej e una p•recoce e compl eta es cissione di rienza e oiù egli .si convince .dell'importanza t11tti i tessiuti -contamin a ti e contusi, o· che non massima •cii mantene. e la n11trizione id ei tess11- a1)pai.on.o sufficientemente nutriti , ,gen za bada. ti lesi. E il pus comp esso in una cavità chiusa re se si tratt~ di cute, sottqcutaneo, muscoli o quello ch e sopratutto contribui~ce. a ost~col are o~sa. Così facendo si può in mol ti ·casi suturar·e l a circolazione nei te·ssuti circostanti e ch e l~ ferita e ave re una guari gione per prima. Q11esto trattamento però i1on è t;,onsigliabile m aggiormente danneggi a l'organ~sm o favore·n p1e r· .1.e· ferite profond e . clella .coscia: q\1i è medo l' rus.sorbimento d elle tossine. glio p1as&al'e i punti e aspettare a ann odarli . Il Besley . riporta le- segueTtti ·Con~li1srioni di P olicard e Philip.s, i qua li hanno ac.cur:a tamen- · dopo quarantotto ore SP non esiste -reazione. Nel ·caso ·di una f eirit~ ~nf·etta con ·suppura~ te stu.diato le· ferite di guerra p·e'r qu·ello che zione in att9,, la p,rima ·cosia da fare è drenare riguarda lo .s'?l11p;po deri germi e l a reazione adeg11atamente. L'.t\. insiste n el raccomandare dei tessuti: di Incidere ampia.niente e senza ri·guardo ad al1° A lln esame microscopico di una ferita c11n tessllt<? pur di impe·dir e il rista gno del ch e d.ata da cinqu e ore, si vedono coa,guli sanp11s. Bisogna a n ch e aBportare accur.atamente guigni cl1e racchiudono fibr·e di stoff a, fibre latutte le p a.rti cadute in necr osi . cere di connettivo, nucle1 più o meno alterati, Previene p erò d all'escider e i margini delle fibre mu.scolari traumatizzate. Non vi è a lcun a fe1ite in.fette p erchè r itiene che fra i t e~sutj c:ainfiltrazione di leucociti. ni. e i. t essuti infiamm.ati si stahjlisca l111a l1ar2° Da lla. qlrinta a lla nona ora si comiJ?.ciarie.ra che non .conviene .di st11rbarfl. Se si lJ-llÒ è a notare p·oltnucleari n e·u trofili, g~andi mo11onu clea1·i e linfociti. Le p a rti maggiormente m~ glio fare a. m eno dei drenaggi dj p;omma o le·&e ·dal trauma· cominqia:i10 a m1ostr.a-ve se.gni èU garza. · QuaJoiI'a si voglia ~mpe, dire il saJda• mento di cìue superficie basta interponr e lfil p o' di deg·enerazione. , . _ . 3° Fra la nona e la dodice.sima ·O ra appa;io- di g.arza paraffinat.a. · Il Besley n on CTede n el.l'efficacia dei lav.a.ggi no \3.1.cu n i grossi batteri. - in gener ale i;l b. con antisettici; sconsip;Jia il «b. i.. p. », 1'11so del perf'ringen.s e il b. ae ~ oge1ies capsulatus. - Si q11nle ha spesse v ol te pl'odotto fra i ~uoi fer it i n otano presso le fibre di stoffa e n ·et coa.guli \ avvele.namen.ti da bism11to e nefriti emorragiche l·~ contengono. rhe·. Crede ,dannosa l'abitudine · di fasciare le .~ 0 Dopo i.a elodicesin1a ora si possono osserferite con garza e cotone. E gli lascia le ferite vare tre fatti d ipe11den t i l'uno dall'.altro: 1

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G38

l L POLICr 1:'\ICO

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venti <9re aJ giorno scoperte, })irotette ~.. olo da scl1 ermo. p ~r difenderle clall-e moscl1 e. Talvolta n1ette sotto lo schermo una lan1padina elettrica, r>er inantenell'e·le •ferite in lln arrnbiente caldo. P e1· d11e period1 di due o·r ·e . ciasc11no , ogni gior110, s11Ile ferit e vi~ne applicato un in1pac co caJdo, 011pl1re t11tta la parte viene im1ne rsa in l~n bagno aaldo. · Egli crede chè il liquido ·di Ca1:rel-Dakin appli ~ato co11 e tira e cog11izione p ossa r en ·d eré g·1 andi servigi qualora si v<)glia sut11rare. ser,o,n daria mrnte 11na vasta ferita. I germi che esisteva110 negli sp·azi linfatici profondi, o vengono d1 strn_tti. dai mezzi n.at11rali. di .dife:s a de.}.l'organis1no, o vengono alla Slllperfìcie col siero essudato. Il liquido· di Ca.rrel-D akin ·serve appunto a mantener.e sterile · t1na ~uperfi.ci e granulante. Il Besley conclude dice11do che è ·difficile pe·r no11 dire impos.sibile per tutti . gli oispe1d'ali ·della zo11a di guerra avere personaJ.e e mezzi, per applicare ·con .sicurr.ezaa e éfficàcia il .metodo di • Carrel; e, che non . ·dovendosi pro1ç e1d.e re a su~ ture secondarie, Ìl miglipl' lllezzo elle po.sseèf iamo oggi per cu!are .le ferite infette, quello che dà più sollievo al n1alato, ch e favori sce di, pìù i processi di gr~nulazione, è il trattamento a-= settiieo all'aria aperta. ·· a. ,m. 11110

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.ACCADEMIE. SOCIETA MEDICHE, CON6RESS1. (NOSTRI :rtESOCONTT PARTfCOT,ARI).

quale la ml!-cosa pl'esenta"\a un colorito roooo pi~ ''ivo del normal<?, a. limiti non netti, ed una ceri:<\ infiltrazione di co11 i~"tenz~1 come i)astosn, con Iin1iti non m ol to })recisi : ·•11<;11 campo di qtJesta zona iperemica e~l infiltr•1ta si distiv.guevnno l)iccole e superficiali er-0sio11i, consecl1'tive eYidentemente alla l'Ottl1ra di piGcoli elementi ert1ttivi 'vesèieolari. Dopo pocl1i giorni alla notata i11filtrazione se- . • gùi va lo svilnvpo nel con1t~ttiv-o sottocutaneo <li u11 11odulo grande- quanto ui1 grosso cece, di consistenza .pastosa, i11clolente. • Pip tardi (7 luglio). il 11od\1lo raggiungeva lu g1:andezza di t111a J)iecola a''ellana, determiiinn<lo . ' ll:trtccipuzione - d~l · p1•ocesso ai vasi li11fatici e, suçc~ssivn.nente , ai gangli linfatici i11guir1alj. ' Siero-reazione di wa~Rermann negnti\tl. \ Dopo una tre11ti11a cli giorni dal · su.o inizio il r10clt1lo Slibi\1 a l1na fase cli rnn1molliruento, aprendosi spontaneamente all' e~tetno, dando uscita a~ un liquido nsc·l11oso, q nasi trasparente. Da tale pl·odotto Yennero allestitj i1re1>n rati micro "COJ>i<:i e fatti tentt1 tiv i di <.:t1ltul'a . ~ul ter1:e110 <li Sabo11rnud. Ded pre.. r1arati ruic1·osco1Jic-i, colora ti con la i11iscel~ di eosi·11a e. blell di metile11~, llllO solo mostrò In· presellZ<? di corpice:h1oli colorati jnt~nsarnente in bleu, extrn• e<l e11do-cell11lari. c:o11 llll alone chiaro. I tentat~-vi ·di e:ultl1ra f;Jllirono. Dopo :l l<:uni giorni essi furono ripresi, allctrga11<lo <:OJ.?- un bisturi il . picc:.ol<> -0rific:io ·d.i apertura .spoutane.n e ra.scl1ia n~l-0, a ttra v~r~o di esso, le pareti del CHvo uscesRoide eon un piccolo cucchiaino del '\.,.oli~DlUnn. I Col n1rt teria le di ra ~chiamento fl11'0no J)ra tie~l>ti / iuuesti ::;nl terre110 di Snbourat1d., ottene11<lo in un Rolo tt1bo lo sY'ilnp1>0 c:n ra tt<·ristico <1ellò sporotri1

' i,. cl1um Beurn1an.11,

La sporo-agglntinf.lzipne eseguita· sull'infermo è ~ta tn: negativa, ·c:i{l cl1e i1011 l>Uò infirmare la llèl tura ~pecifica del g€rn1e, ò0Yc11do~i tener ·conto della lin1it<1zioné (lelln 1esione, foJ,·se della bre\'e dt1rata della stessa· ed anch~ del lii scar~zza clel germe ri. ;;;c;ontrato . Per saggia re la Yir11l<1nz~1 del germe è ::;u1 ta prati(·a ta t1P:l inocl1laziotle, intr<lJJeritoneale .in una cayja eol n1ateriale vr0Ye11iente cla unn cultura: l'anima1\ è morto clor10 :17 giorni, fe:1 cendo rile\'<l re glan<lO" J(l linfatiche i11gnrg;att\ n1ilza i_ngrossn tn, fegato congesto e clissemi11a7Jo11e cli•Ilic·coli noduli 1nilinri di C'olorf' grigio nei })Oln1oni. T/;111tore. ùiRct1t0 ndo Inrgan1e11t<~ le ragjoni i>er le' quali i1el cnso i11 esa1He n11da'fHno el::l<'l11sf:' la sifili<le e In tl1ber<'olo~i. <limoi;;trn i,n ba RC al r~1wrto miei o~('opieo <IP1 1>ronotto rilevttto <lirettc11nt•ntt- dalla le-. :-1io1tf' e nlla rice1·<·<1 ct1lturnlc, trattarsi' di u11n SJ)01 utriC'osi. e , fra le varieti't cliniche di qu~~to l)l'Oec·sHo , e:1 quella · f orn1a de~critta sotto il nome <li • sporotricr1. i linforln[Jioitica uo1Hnlosn, in c11i il J)l'Ocesso hn, nei ca:o:;i registrati finora, int<1 ressn to e· sC'l11sivnu1e11fe gJi .trti s u1>eriori. Q11flstn os ·cr,·nzionP fornii;;ce la pro,~a SlJPrin1entnl~ llelln po<:n-probnbilitit l<'l co11tagio <ln t1on10 n uo1uo, gia«c-hf> l'ammalato h<l aYnlo frequenti rap11c1 l'ti H<':·i-·n1ali con la stessa donna, anche nel JJerio-· do i11 c11i la le~ione era apertà. se1Jza che si !'in a Y11to nlcn11 acc.'t'11110 n trasmi sione. L \ .\. ritit:ne c11e i:infezion{l sin u Yvenutu attr<lYCrI

R. Accademia medico-chin1rgica di Napoll. •

Seduta del

27

ge1inaio 1918.

Presiede il Prresident e .prof. '\T1NCENzo· DF;

1

Ù-IAXA. •

Un caso di sporotrieosi.

. Prof. RODOLFO -S TANZIALE. - Dato lo 1sca1\'0 n'l1mero di <.:èlS'i di spor·otricDs) finora osserYati in Ita.li8 I. (in tt1tto 13) e <l~Jl'a~~·ol11ti1 111.flncnnzn di essi nel ~Ie7.z.ogiorno, l',0. <·1·eòe utile romttnicare l'osservazio11e che è sl<tUl ·ogetto d~l suo , tudio, .anche percllè es. ·a offre la l>.Urtieolarità ch() il processo mpr• bo. o si è svolto in 11nt1 se<le finora giammai rileY<'l t.1.

ll ('èl~O rift('tte Ull llOIDO <li ~lllllÌ -!H. ài• r<>blISta. «0Htit11zione, floridamente 11t1trito, della prO'Vincia <li J{e11e,·(\11to, i•ro1)rietario. dimorante per lo più in ca1u1)agna. X·n lla cli iIDJ)Ortante nei precede11ti '\Ta soggetto ri<·orrt>11te1nente a erpete 11reJlUZiale. ...\i 11rin1i d<'1 giugno l1lti1no si nvYide cli alc:unf\ <'ro ioni in·e1lnziali e credette di <'~~ere nffetto del ~ol1to ('l'f)('te, HHl J>nichè le lesio11i. n differenz~1 <1e] -; le altre "Volte. ritardaYunn n g11nrfre, si clecise :l farsi o~serYar('. Ri ril~-vnva nllora (18 p:ingno) n~lJa . pnrte ~upP­ riore 1un<linna clel fo{!lietto prep11zinle interno t1na pic(•oln l'binzza di formn presoo che circolare. gra11lle q11n11to un cente in10, in <:o rri~pond(lUZèl òelln

(10) •

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(ANNO XX\7, FASC. 27]

' SEZJONE PRATfCI\ •

so le erosioni ùelh.1 mucosa prepuziale, consecutive alrerp~te

~

p1·epuzia1e·, fo11ùanùo tale ipotesi sul fa1'to che, :vi,-e11<10 l 'i1lfer rno in campagna e a.Yendo I'abi-. tu<line ~li ra c:c:oglier fi•t1tta, Sl'l lle quali lo sporotr'icli u rn Yegetn • 01>rofitirnmeJ1te, a bbia accidentalmenl~ <lete11n1il.4tto ne i <:on t<.ttti con J'af>ta la inoculazio.ae del C)o·erme. • • Dnlle t>sser,~azioni dello Stanziale risulta: 1° tr,1 le s~li. cl e lla sporotricosi va segnnlatn. a11cl1e q11~llc.t ~lell 1a stct virile; 2° In presente osserYa0ioue costituisce i l prin10 caso, finora descritto, di s1>or otl'icosi nel J.\llezzo• gior1i.o (1' l talia; ' • • ~l0 0ssa co11tribt1isce t>perimenta lmente ad a Y'Va. lornl'e ln })OC'U lJl'Ol)nbilità del contagi o ùa uomo ad

I

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llOlllO; •

4° · 1a i11ocula zione tle.l germe sa relJbe avvenuta

a ttrn ver~o erosioni e1>itelia1i. J1re1l11ziale.

con~ct1tive

ad err>ete

Correlazioni funzionali .. in rapporto alla chirurgia del pancreas. (~~t lidi

-

SperilJl8'J lfUll).

r•rof .. .N'icoLà D E ·uol.II~ rcrH. - pice che il rapiclo xfa<:elo <lell' o rga11i~1 uo, c:he più o ineflo l'apicla:pJ<>11t 1~ <:onse~llC 't lla SOl'l)l'eS~ÌOlJ'e totale del pancreas ill un sol t e111vo, clovrebbt• inJ1)0r1·e n 11chjrutgi la più se·ver~t r Ì ":iel'\T<\ tP~~!l 11('lla . <.1e1nolizj one cli q11est:t g lando Ja . Da r<'er-nti t'~JlP l'ini~nti d<?ll'a11tore l'i ltlta c]Jl', togliendo :-;.>ltanto llllil 11n1te <lel l)illl<.:reas, il rin1a1tente :-;i <lb-:trnp.g0 a r>oco a poco d a s\'- stesso: t.' questa l c11l:1 clh-it rnzio)lc <lella · g lanclola d eter1uitl<l un a<lntta1nt'11to s iffatto <.la permetter<1 all'ol'gaui8filO <.li vi_Yer0 bene e nntrir si r~oln l'Ulente. H(.. nz:1 la 11ot.1 :·i11clro1ue clel 1liabete grave. S.

R. Accademia Medica di Palerµio. /

~ed 11 ta'. <lel

63!)

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to al Oo11siglio di le\·a dì. .Alc:a1uo (Pr ov. di Tra llè1Ui), . il qt1ale ,·enne a ll'osser vazione ·per anomalia congenita del padiglione destl'o con atresiù del co11dotto. Era sano in tutti gli nl tri organi e sis~emì e pur non accnsanclo alcun ~i~~ ·~ rbo · della gola, alla farir1g·o~co1)ia }>resenta Ya tre tumf>retti ' . impiantati sulle tonsille vu!ati11e, due s ulla destra ecl uno sulla si11istra . J)ei due tt1ruori della to11• • • r:;illa destra, uno g·rosso quanto un seme di manclorla.; ihse riv<.1 si c-0n larga b~ se sul polo, iSup.eriore fli questa, eù a.veva colorito roseo e s uperficie, rugosa, l 'altro era impiantato. qu a lch e centimetro più . in ba..~so .a mezrA> di un sottile pedunc-010 lungo circa · :20 m illimetri,1 eù u ve:vll. hl g·randezza di un seme di noccio l:i, forma rotonda, s11pe1:ficie lisci.a e colorito . . ·giallo sr>lendente. Con (lguale pelluncolo,' dal polo s t1periore deµa tonsilla sP1i stra, si ' diIJll.rtiv.a il terzo tumoretto, cltilla gtandezza ùi un cece, il qt1ale aveva forrna sfel'ica e colorito r-0seo tendente a l giallastro. I tumori furono aB1>ortati con .tl'atti cli forb_ici , e sottoposti allo esame istologico. Ri~tùtò che l~ d11e 111asse ~J.>eùun<.:olate e rano costitt1ite cla d12 ~ tessuti : nuo chiaramente epiteliale> p<'riferico, e . l' u •tro cent1·ale fo1·111ato da con11ettivo aclnlto fibroso ull é'l. })eriferiu e l·a sso verso il centro, oYc ~i"ss1nnev<1 i ca 'r n tteri di t~, ss'uto a dipoS<) (t'U> • '1Jl0'J'Ì fibro-epite,Ziali). r,a tel'7rfl lltassa (della tons1lli1 ,,flestra) sessile, preseutn.và un riyestimento e1)iteliale piatto strutifìcoto, <.'d in tt1tto il resto e rn . I coi:; titt1ita da u11 t<.'ssuto 1\etta mente e chiaramente glandolare, i . cu~ elemen ti epiteliali in alcuni acini uyeyano nuc:Ien ben conset\'ato e l)l'Otoplasrna ornog'<-'11('.>0, 1n altri, a ndando incontro a vac...; Ji'??iazio1H·' d~l vrqtovlasma ed a s}>ostnmento del n ucleo verso la ·bùse, giru1geYa110 R formare .de lle lacune costiti1 i te da una m assa i·eticola r e l)l'i Yèl d i nuclei, eolorita in bluastro (t1~n1ore niisto filJro-ep·i teliale ed (

a<leno1natO$O) .

7 · m.arzo 1918.

Tumori benigni multipli primitivi ~ · delle tonsille palatine.

Prof. SA~TI l) USA'l'.ERl. - In u11 prececle11te « 0011. tributo allo studio dei c:arcinomi ll}Ultipli p rimitivi» (1) lH>' nc:cenuato che sebb~ne non fossero sta te 1·n re i11 q11esti t1ltirni, an11i le con1unicazi?11i <;asisticl1e intor110 .alln ru-0lte1llicità dei tumori in uno stes:-·o in<livicluo, l}lll'e L.1le .affezione costituì• R<:e sempre un;1 coineiclenza non <:omune u r1scon• tr.al'Si. • 1 I <.'ai-;i sinor a registr ati nella . letteratura r1gt1ar<la110. 1Je1" or c..line · cli frequenz~t, car cinomi di •· organi cllY'ersi 1na cl e llo stesso. sistema, come esofago e sto111uco, ston1aco ed intestip.o; lingua ~ farino·e, .0 di ol'gani posti a clistan?ia ma in qtl<tlche .o ,. . rappor~o fi"siologico 1 come ~tero ·e mam~1 ella, o i1t, fi11e di qrgnnl che 11on hanno a lcur1a diretta r ela, . zione frn di 101·0. · . Il caso lJr.e sente, caclt1to sotto lèl rnif!. ossetYH. ?iione <lurnnte il sel'Vi7'io milita r e, .semtlr a 111i d eo·no di llOtà ùn<:l1e perehè l>are confe rmi la te6l'ÌH della· origine. di ·certi t u111ori da i n c lus ion e cli ele:. II\enti dura nte lo s-~~luppo embrionale. · • Trattasi di 1111 seldato della classe 189 ' , lscrit•

(1) "\rirco\Y' i. Al'chiv , 20-f. B a nd, 1911.

Scorrendo la l~tteratli.ra c1 Plla specia lità otorinola r ingologica trovasi cli~ solo il TantuJ;ri ne1 1HO~ .ha desqritto n11 ad~noma u pt1n~o cl~ partenza . · cl0lla tonsilla· sinistra, e questo autore ha a ffer' ntato essere u11ico 11 cnso dn lui registrato. Comt1nCJ.Ue, fra i tt1moti be11igni delle tonsille, l'adeno~~ deve esser n1olto raro. · He si <!onsi<lera che gli ·stessi ·Trattati cli a uato111iil i>atologica specia le, come il . recenti~.iruo (lel Kat1ftil:i.ann, i1-0n fanno cenn o flcll0 forme adenornatose delle tonsille pnh1tine . Il presente ·caso è .a n cb.e i1npo1•tn11t0: 1) per il re:perto ;lC(' ide ntale ùei tumori impin11tati ~u lle tonsille, (lei qt1ali nemmeno i IJeclqn('oli n1·1:ecavano <J.isturbo alct1no al portatore; , 2) i>er In IJresenzn dei <ln<' t111uori be11igni libro-epiteliali, laternli, i1L clue orgnni pari: 3} per c.oesistenza cli lill tumore ' pt1re benigno, <~i 11;'\ tt1ra e struttura di versa, accn n to ud uno de 1 pi'ecedenti, in rueclesimo orgn110 e nello stess? indivicl t10. , Si potl'ebbe. pen~n1·e n<l 11110 sviluppo dj natul'n bl~ stomatosa di eleme:~nti e11ite li.ali rimasti inc lt1si . ét11 rante lo svilt1pµo embrio11a le 11ella t.pnsilla : ipotesi a,·,alorata d.a tm'<1n·om~1l i a di conforma.ziorre uelln metà destra. della testa (ridl1zione del padiglione at1ricola re <-1.ll un'al)})endice ·Pr~::;sorl1~ infprme con atresia cle l condotto). S. P. ,.

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640

IL POLICLl NICO

[ANN8 XX\', FASt. 27]

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1

'

APPUNTI DI MEDICINA PRATICA. •

CASISTICA. Errori diagnostici nelle malattie dei vecchi. .

Nascher (cfr. Edinburgh medical Journal . ' ' ottobre 19'17) riconosce elle gli errori· principaii cl1e si commettono nelle malattie dei vecchi, consistono nel constderare le. degenerazioni, senili come malattie, a cui possono somigliar e, n1e11tre a sua volta la malattia viene oscu1 uta dalle manifestazior1i della sen:ilità . ' dalia tliffièoltà di rac coglie;e 1'an·a111nesi ' da si11tomi . L mal definiti e. da cattive interpre.tazioni déi sintomi ·e dei segni. . Il fatto cli non :riconosc ere l'atonia, la perdita di .fibre muscolari, e la fibrosi che deter. lllllla l'arté'rios cleros·i, COildllCe a 'tentativi inllti li di Clll a . E sempre poss ibile dim]Jriui1·e l'alta pre,s sione sanguigna, . ma con ciò i1on si. rifà ) il tessuto degenerato. , · Nel differe~ìare ra:z:teriosclel'osi senile' dalla patolog1~a, occorre considera1·e l'eziologia, i sintomi ed i risultati del trattamento. Se essa è primaria, si manifesta nell'età... avanz.ata, progredisce lentamente ed è associata coli fteboscle1·osi, cirrosi renale ed altri segnt . di senilità. La p1~essione .::>-ar1guigna sistolica segue la far: m?la: età del paziente più 100 millimetri. Gli j o duri r·idl1con o la pression~, n1a sopravvengono segni di j odismo e si ~eve interrompere il rimedio, ·. sicchè la pressione risale ' all ,a ìtezza i1ormale pel' 1 età del paziente. Diverse ·visceroptosi · normali !Thei vécchi e . ' . ' cl0Yt1te a lla flaccidità del di.aframmà ed all'atrofiçi delle pareti addominali, sono spesso trat. ta t~ con1e m alattie a sè. Così la gastroptosi e la dilatazione gastrica ra1Jpresentano le 'condizio11i i1orn1alì dsllo stomaco senile. Il fe~ato si aLbctssa e può scender~ sotto l 'ombelico; l'enteroptosi è la regola e .contribu.isce generaln1ente alla· tostipazione senile. Le calli$e prinieiJ)ali co11si::,tono nella peristalsi diminuita per ator1ia, · clistruzione delle fibre mu scolari e di- . 111i11tt7.in11e rli secreziu11e i11testinale. Tt1tte que!::>te ptosi posso110 ,·enu~ n1igliorate con supporti meccanici, ma non po sono venire in al.c un n1odo ctu·ate. ... L:l!. n/ise nta senile con la sua ambascia re~l)iratori a e co11 sintom~ ge11erali di difficoltà d'aerazio1)c Yiene t(tlvolta trattato come l1na 111u lattia. I st1oi progressi J)OSSono venire . itardf'ti viv e11do in 11na buona atn1osfera, pri,·a C.li 1)0}\ eri, it1a r1ulla IJOtrà ri1nettere a nuo\ o i ---ett i alveoJuri distr11tt i. Do1)0 cl1e il })azie11te è stato disteso st11)ino, 1

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si notano alcuni rantoli nel momento che egli ,si mette in po·s izione seduta, m.a non più tardi; q11esto fatto · è' dovuto all'aprirsi degli alveoli, cl1.e. erano stati 1con1pressi d11ta·n te la posizione supina. , I./ ipertrofi,a card{aca, ·Condizione abituale nei vecchi, rappresenta un compenso per la perdìt"a di elasticità delle ~rterie e l 'a11mento di !'esistenza periferica. • Anche la degerieraziotie i1itestinale d'avuta alle cause. so,p ra accennate non• deve essere trattata ·come una malattia; se un individuo h a • una sc_a rica alvine spontanea ogni due o tre . giorni, è mutile cercave di ottenerne una al giorno,_ come nelle persone normali; il t11attamento è invece neces~ario, quando si tratta di particelle di ~ibo indigerite che impiegano pa- .. recchi giorni a passare peT l'intestino. • • L 'artroscle!·osi senile è Di~ esempio della degenerazione senile che viene spesso presa per una ver.a malattia . Frequ~ntemente ne viene · affetta l'.ru.·ticolazione tibio-tarska. Le articola. . zioni non sono tumefatte nè d·o lenti alla pTessione; il dolore dimi·n uisce dopo un po' di mo- ' vìment~·, mentre il movim~nt9 ~rolungato provoca dolore ed aumenta la rigidità. An·che il rene senile viene spesso ·confu.eo con . la nefrite interstiziale; le· modificazioni istologiche consistono in una fibrosi uniforme, mentre nel rene amm·alato vi sono delle aree di iperplasia, .acd.e nto ad ·altre di degenerazione dei tubuli. Nel rene senile si possono trovare delle t:cacce di albumina, mentre vi sono assenti i cìlind·t i ed il sangue. ...\ nè he la ·n iiofibrosi seriil•e è spesso giudicata • .u11.t... r11iocardite ·cronica; ora ·mentre questa è unu 1 u.cma seconda:ria, la prima è sempre primaria; i suoi anteceder1ti SOD;O l'ipertrofia cardfaca e l'arteriosclerosi. In ambedue le forme r .azion.e cardiaca si fa irregolare dopo l'esercizio e regola.re dopo il riposa; mentre però qt1esto l'inforza tale azione nel1a miocardite, non es1J1ica questo effetto nel cuore"senile. L'azione della digitale· è bl1ona e spesso dµrevol·e !Del·l a · miocardite, mentre è leggera ed effimera nel cuore senile: all'a11topsia sì nota piglr\entazione nella }Jrima e non nella seconda. ,,. Il fegato seriile, più piccolo e più duro che nell età matura l)11u venir confuso con l ultimo staclio della cirr(1 ~i. Gli .s fregamenti .Pleurici dei vecchi sono dovl1ti semplicemente al disseccamento di essudato. Un leggero tretnore, mnriifestazione tardiva ctell'in~oluzi one se11ile, può venir conf11~0 con la parali i agitante; ebSO si prese11ta !)ÌÙ' tardi \

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duzione 1'1 francese, tedesco ed ti1glese . • Cura clegll avvelenamenti più frequenti. • Dosi masst.,rle del medicamenti. Parte III Traumatologia di guerra: Armi moderne. Ferite del diversi tessuti (Parti molli, v~1 sanguigni, nervt. ossa).

CompltcaÌion1 delle ferite. F erite delle varie regioni (cranio. faccia, collo, torace. addome. reni, bacino, colonna vertebrale arti) - Parte TV. Igiene dell'esercito ,in campagna. Alloggian1enti. Alimenti e bevanrté. Marcie e fatiche militari. Accidénti morbosi durante le marcie. Igiene del vestiario. Igiene individuale. Profilassi delle malattie da infezione. - Mezzi più a ttivi e comuni di disinfezione chimica. - Partw . Convenzione di Gfnevra, • erenco del mezzi pel tun7.ronamento del servlz• o sanmtarlo in campagna •• Mod elll degli 1'ampatl in uso nelle unità sanitarie In guerra.

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Cap ' III. L'idea anatomo....clinica della tubercolosi net vecchi. Rtcercbe ed 0-sservazioni personali anatomo-cllniche. Cap. IV. La tubercolosi polmonare net vecchi: Carattert generatt; Anatomta patologica; Stntomatologia; Forme cZC· ntche; CompltcaJtont; Dtagnoat; Decorso; Prognost; Terapta. - Cap. V. Le loca11zzazion1 extrapolmonari della tubercolosi nei vecchi: Forme rare; La. tubercolosi delle stero1e net vec·c ht: 1. La pericardite tubercolare nei vecchi; 2. La t>leurite tubercolare nei vecchi; 3. La peritonite tubercplare nei vecchi; 4. La meningite tubercolar~ net vecchi; 5. U reumatismo tubercolare cronico deformante net vecchi. La tubercolosi ossea n et vecchi. La tubercotoBt tntesttnale nd 11eccht, La tube1·colost epatica net v·eccht. - Appendloe: Apprezzament0 e valore della tubercolosi net vecchi, Igiene

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I. - Considerazioni genera.li sul metodo radiologico nelle malattie gastro-intestin~li. -

I~. - Mezzi di con~rast<> e te~uica. ~aflio Ect~1a ga.str~ca; d. d. tra p1lo.rostenosi funziona.le

& gnostica speciale. - III. - Le varie forme dello stomaco norma.le . - .IV. eà organica, benigna e maligna. - V. - Sto~aco a clessidra; pseudoeless~dra; cles~1dre spastiche su ba.ae ~u~1<!nale. e s11. ba.se organica· clessidre anatomiche benigl}e e maligne. - VI. - Stomaco raggrinzato; sc1rro. - VII. - · Immagin.1 diTert.ìcolar1; ulce~a. piana,' u. callosa, u . perforante; d1fetti di riempime~to. -:- VII - .Altera.zion~ di pos~zio~e; p~osi. - IX. - Too.? norma.le .e tono patolog!co; pilorospasmo; ga.strospasm~ .. - X. - Peristalsi normale e patologica; ant~per1s~als1. -:- XI: - . Secrezione ga.st~1ca: -: XII. - L 'ulcera. gastrica; u. 1loridfi.; es1t1 dell'u. -:- XI~I. - Il cancro dello s~omaco: sue varie. locahzza.~~0111 .•- XIV. - Ind1ca.z1eni1 -eperatorie. - XV. - Esame dei gastroenterostom1z1at1. - XVI; - Generalità e teoniea specie.le per l 1htestu:~o. - XVII. - Intel!Uno tenue: forma posizioae movimenti normali. - XVIII. - , Ptosi del duodeno. - XIX. - UlcMa. croruoa àel duodeno. X.X. - Stenosi del 'duodeno. :._ X:X:I. ·: Stenosi del digiuo.o ileo. - XXII. - fu.~sstioo .e-ra~so: ~o~ma., posi~ione .e m~viment~ nprmali. - XXIII. - Anomalie di posizione e d1 forma del crasso.- XXIV. - Cieco mo01le, per1eehte, np1ega.ture in~.s,1na.b(L.a.aea kinà). XXV. - I/ appe~dice ~orma.le e patologica. - .XXVl, - La tube~olosi del ceasso. - XXVII. - Tumori e e'MD.021 flel oélon. XXVIIr. - Stipsi crom.ehe. - XXIX. - I tumori del retto. · l1• volutne in VIII ~ande, di pag. ~lII-254, riooo ài 121 iUu.&tt,a-zieni e di wia. completa èilllie31"aiia, in cmmmeroio L. 8 per i aostri associati L. &,SO fra.neo di porto. •

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Volume I. - Infiam~azione e suoi esiti -

Febbri chirurgiche

Lesioni violente - Processo di tt cicatrizzazione delle ferite - Complicazioni delle ferite - Tumori in genere - Tumori in ispecie. Oon t' - 121 mais-ioni in nero eit a colori. -' Volume Il. - Lesioni violente delle ossa - Malattie delle ossa - Lesioni violente delle articolazioni - Malattie delle articolazioni - Lesioni violente e malattie dei muscoli - Lesioni violente e malattie dei tendini e delle bòrse mucose: Oon 141 incisioni. Volume III. - Anatomia macroscopica dell'encefàlo - Istologia generale del nevrasse - Localizzazioni encefaliche - Topografia delle localizzazioni encefaliche - Lesioni traumatiche dell'encefale Flogosi intracraniche - Tumori intracranici - Epilessia - Ernie craniche congenite - Anatomia macroscopica ed lssologia generale della midolla spinale - Fisiologia generale e localizzazioni della• • midolla spinale - Lesioni tr11uma tiche della midolla spinale - Tumori intrarachidlani - ,Ernia spinale congenite - Lesioni violente e ,malattie dei vasi sanguigni - Lesioni violente e malattie del vasi e delle glandole linfatiche - Lesioni violente e malattie dei nervi - Malatti~ della pelle e del tessuto sottocutaneo. Oon 110 incision·i. Volume IV. - Lesioni violente e malattie della mucosa boccale e della l)ngua . - Lesioni violente e malattie della faringe, delle an;i.idgale e dell'esofago - Lesioni violente e malattie dello stomaco e deli'lntestino - Lesioni violente, anomalie di sviluppo e malattie del retto e dell'ano - Ernie addominali Peritoniti - Lesioni violente e malattie delle glandole salivari e dei loro dotti escretori - Lesioni violente e malattie del pancreas - Anomalie, lesioni violente e malattie del fegato e della vie biliari Anomalie, lesioni violente e malartie della milza - Malattie della tiroide - Lesioni violente e malattie d~lla pleura e dei polmoni - Vizi di conformazione, lesioni violente e malattie della vesclea - Oalcoll vescicali - Vizi di conformazione, lesioni tra11ma tiche e malattie dell'uretra - Anomalie eopgenite, lesioni violente ~ malattie- del testicolo e del cordone spermatico - Malattie della prostata. Oon 60 m• • • oisiom.

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[ANNO XX\r, FASC. 27]

SEZIONE PRATICA

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che questa e senzél,J l '.andatura e l'aspetto carat- della {OCe, sia per quanto concerne la ri::>OOl·anteristici. . za su· zone che .dovrebbero esse.re ottuse. • Le niatattie infettive sono rare e sen1pre graVertigine. Se è dovutà all'arteriosclerosi, si vi; piuttosto il vecchio è un portatore, rara- presenta _ad int~rvalli irregolari e non è influen• mente poi si osse:fva la cutv·a febbrile tipica. zata dalla luce, dai suoni, da!la posizione: paIl dolore è spe·~so russenw in malattie che sono reccì1i c&.si sono dovuti a d.isturbi gastric:i. invece dolorose ìn altre età; viene piuttosto Inconti'(l,enza. . Si~ per le feci eh.e per le Ù.rine accusato un malessere gener.ale, ma raram~nte può .e ssere dovuta a perdita· del controllo menil 'dolore viene localizzato. I riflessi sono 'in- tale subcoscie:qte ed indica :nsufficie~a mencerti e possono veni·r e alterati in tutti i sensi. tale, ,.sebbene le facoltà . raglohanti sembr.ino nei vecchi.' · sian e. La senilità può, nascondere i segni di malatMilza. Genevalmen~e molto atrofica. .· tia; il vecchio di vanta .generalmente più toll1e, Crisi gastriche. Spesso i ve.c·èhi si lam.ent,ano . . . rante; ora, quando si lamenta di essere aroma- di dolore allo stomaco, verso destra, ciò che • lato, e diviene inquieto, irritabile con sonni p11ò far pensare .a.d l1na caJ.colo.s i epatica; ·frecattivi, si è certo in presenza di qualche malat- q11enremente si tratta invece di .arteriosclerosi tia, sebbene sia .spesso difficile rilevarne sin- addon1inale; si veriiì-c·a in età più tarda che la tomi netti. calcolosi e non è accompagnata nè da itterizie Una so.r gente f.i·equente di errore. consiste nei nè da feci scolorate. · FIL. ·d ati anamnestici, che, per l'indebolimento della · Le preoccupazioni intestina.Ii ·c;tei ~ecchi. tnen1oria, poss9no venire difficilmente :çaccoltl. . . .. \ I sintomi presenti possono venire esagerati od E' quest_a una · sdn drome, r: he . si manifesta .inventati, oppt1re anche •s oppressi o negati, spe:. spies~·o dttrainte l'evoluzione .diella seni.l ità recialm.ente se \i è il timor·e per qualche atto op·eg-0lare ò_.morboaa,, e che ·s,i 'ors serva in t~tt,a la rativd. / sua ampiezza I).ella dem enza senfle, nelParteI .s egni .s eguenti si priestano - ad un'interpe- rioscle.rosi e ne l cardio-brighW,smo con mMlife1ìr~ziohe f allac·e : · . · stazio11i c·erebrali. · Qu•e sti veicchi,. più Jrequen1'emperatura. Ge·n eralIQente bassa:- 37°,2 nella temente uomini ·che do11ne. consult-aRo il medi. .. bocca deve easere constderata già di oltr.e .l1n co al solo scopo di raccontargli i loro disturbi grado sopra lfl. norma. intestinali. Trattasi di solito di una sediiee:p.te Polso. · Nell'arteriosclerosi con miofibrosi si impossibilità di lina oomplet.i evacuazione; la nota un polso duro ed irregolare, in· · quanto càstipazione diventa pe:r que·&ti i·n div1dui urn •. • che alcuni battiti vengono perduti nella tra- tormentoso oggetto di inquieiud1ne, e costitui·.. smissior..e. . sce per essi la .caltsa di tutt1 i loro gi1ai. Piccoli Pressiorie sanguigna. La formala età più 100 ~distu rb i d'·~rigine arteriosa, o. legati .a meiopra. ' .. indica che la deg'en.erazione a-rteriosa e l'iper- g'ie .viscerali, indispo&izi.on1 p·asse.g,g;iieTe, eicc., tr.ofia cardiaca procedono nÒr:rpa.lment~. t11tto viene ricoindotto ad un 'uni.ca interpre. . Dolore. È sempre mòlto· incerto; l'anestesia tazione. . può e·s sere dovuta ad insufficienza mentale. A nulla vale la persl1 asione, nè meno difficiOcchi. Pt1pille generalmente. ristre'tte; un ve·c- le è il com.vincerli che l~int·estino n·o n• sopporta chio presbite che gt1arda tm oggetto vicino, ser1za reagire i traumatismi impo.,sti dai pursenza gli occhiali, ha un aspetto sofferente. ganti, lassativi, enteroclisn1i, Sllppositort, , 1~·cc . Faccia. Generalmente pallida. e giallicc,ia; vi Nie proviene una ,$erie ·d i complicazioni, di nar possono esse1»e delle aree di congesti.one agli tura irritativa, con1e false diarree per le quali zigomi, che rassomigliano a quelle d~lla • pol- si ha spesso "ingestione di oppiacei od astrinmonite. Può essere b.runa è secca anzichè pal- ge11ti, che imbrqgliano runcor più la si tuaziolido-l1mida nei tooercolotici. . ne. Localmente ·s i possono aviere sv·ariate c·omIrripulso cardiaco;,. 1p uò sembrare forte negli plicanze~ quali prurito, eritemi, tenesmo, anospazi intercostali, in causa flel·l 'atro.fiçt. musco~ prostite, eòc., .gli ~fo rzi 17eiterati· faicilita;no la lare; la sola guida per il giudizio s~llG wi'l~i­ fl..1orruecita ·di ernie. zi·oni .cardiàche deve ess1e re costi tu.ita dalla, ql}.aQuesti v.ecc.hi~ nelJa 1dissoluziq11e d1ella loro lità dei suoni. persona,lit.à finis·cono per n·pn aviere pii.ù pen• . ' Esanie , fìsico toracico : dà qu~si ·s empr1e risul- sieri che per: 1e loro ingestioni ed evacuazioni. tq.ti differenti .che nei' ·giova.I).i, percl1è il torace Il tubo digerente solo semb·ra sopravv1vere, . sènile, / p·er · ossificazione del.le cartilagini costa- com·e 15e questo elemento fon da1uentale e .p rimi· li, si trasforn1a in un tubo rigido, che vibra in tiYo della vit?t '"\lege~ati_v· a avesse acquisito l1na ~o, ·sia per quanto riguarcla la trasmissione• maggiore resistenza. • • \

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Come il neonato, es.si no11 sono più. .rimasti il.logica. Occorre:rà invece impedire e scoraggia- . . cl1e stoma~o ed intestino e .si può dire ·Cl1e, an- ·re i· tentatìvi ~e1·apeutici, ra.ssegnan•dosi a .co11che in questo sen.s o, sono ri:caduti nell'i11fanzja. sider a~e com~ un gran successo un miglioraL. analisi dello psìl!hi smo di itali sogg·etti formento transitorio . FIL . • • • ni. ce (P. J\1€rkle-11, Plrris 'tnéclical, 21 luglio .' • La tubercolosi nei vecchi• · 1917) ·1a spiegazione di qu•e sti fatti. • • . . Viene in printa Ji11 ea l'indebolilnento i.nte-1Secondo le ricer~he di Bertolotti, nel decenni0 lettuale: la dimi'11uzione dell'autocritica li con- 1897-1906 si sono avute in Italia 2,239,626 morti • • da.nna a subire pa~sivament.e le J:orù sensazio- ,. oltre i 60 artni; di questi 1,4i % è morto di tuni, di cui non . ·controllano il yaìoie. Anche gli . bercolosi. · _ / · / errori. d'interpretazione rie11t1'ano in q11esto or·pallo spoglio dei ..registri d 1autovsia_nell'Isti. cline , di ·idee. t11to di .Anatomia patologica .di · Pisa, si sono . ., Il rim1anere una giornata 1s enza defecar.e co- t1·0,·ate delle lesioni ·polmonari. tubercolari nel stituisce per essi una grave rninaccia; opplll'e 17;4 % in individui che non avev'ano maj prel·e feci emesse non sono - in r.a1)porto. ·çon la srntato, in vita, se~ni di•. tup,ercolosi ~olmo­ ql1antità degli alimenti inger1ti e se .ne trae da q/are. . . .' . c10 un oscuro presagio. La . cutirea2ione esegu~ta s·u 1400 individui apAnch·e le facoltà volontaria e. mnesica eserci- parentemente sani o affet1li da d.fsturbi senili, tano la loro · i11-ftuenza, in quanto che . l'uniico ha dato risultati positivi nel 29,8 %. 1 n:odo pe·r vi.ne.ere questo.~stato di cose sarebbe Queste -ricerche dimostr,ano il pericoilo che t1110 sforzo di volontà; d'altra parte, poi, ·per la possono presentare i vecchi affetti da malattie facj le a1nnesia, qtt·esti ve·cchì di.me11ticano· 1e dellS: vie respir~torie, che spesso sono dei ·veri • loro evacuazio11i, · a;cct1sando tal ora llna costi- tubei·colotici iI).sospettati. (Igiene ?noderna, anp1azion.e, ch.e ~n realtà no11 ,esiste. s .p1esso p·oi no VI, n. 10). €.SSi supp1i scono lfl laicune ,della memoria con Aggiungiamo che dalle ricercl1e statisti.che l'immaginazione., .che, diretta sempre verso una del Sabatini, desunte .da molte migli~a -di casi • i,d ea d ominante, li incap.onisce maooigiorme:nt.e\ direttamente osservati, risl1lta ·Che in Roma in essa. ~iccom1~ p oi il campo .della . loro ideçi,- . la percentuale cli mòrtalità de! ·vecchi oJtre 60 zi,one va r.est1-in1g~ndosi sempre i>ìù, essi finiai1nd. per tube:rcolosi, riferita .alla mortalità scono i)èr :ripetere gli stessi concetti con la generale, -complessiva p ~r ogni età e per ·og'nt • mon.otonia, .carat.teristì·ca .della senilrità. inalatt.ia~ si può calc~J al'e intorno al 3 %; che la Il pr~.i-\cipio ·di qu1eisti fatti si trova spes·so già mortalità dei vecchi per tubercolosi in J:(Lppornell'età ad11lta, negli in1divid11i che si cD:r ano to con la mortalità globa.le dei vecchi· per tu~te i'•1 modo iesageraito del1e l oro funzjoni intestile a ltl13 malatie può fiss~rS.i fra 5 e· 6 °{, ; e i11firtali. , N·on .si tratta però .di. una fQrma ·d'ipone, che la percentt1ale di ffiDrtalità dei vecchi · . tubercolosi riferita alla n1ortalità generale per condr;ia, sebben e abbia con essa un·a .certa attinenza. tubercolosi è del 20 ·% . . L'~pocon.driaco -i ntestinale è convinto di. aveQ-q.este cifre statistiche sono certo impressio, rs una n1alattia intesti·n ale, analizza le sue sen- na11ti., Tanto più. ove si ·consti.d~ri· quanto di l~a­ do la tubercolos_i si cliagn{)stichi nel vecchio: sazioni oercando di chiairirne la ca11sa, studi a mi11l1tamente le. feci., di c1ri p~rla volentieri. infatti su t7o at1to1)sie cli vecchi, deceduti per causa diretta della tt1bercolosi, riportate dal Il :Vecchio llreoccupato d.el s110 itn testino è meSabatini nel suo la \'Oro, solo 25 volte la malatrio raffinato, non aspira ad altro ~he alla regotia era stata diagnosticata 1n vita, con una larità clell c def.ecazioni, e non ha· che ral'amente delle. soffe1·enze, dom.1te a spasmi banali in percentuale quindi di errori di 85.3 °/o. Bastano queste. semplici' cifre pe1· dimostrare segl1ito ad abuso di inte1~v enti terapeutici. Da l p11nto di vista pratico, la cònoscenza di" l'enorme gravità, dal punto di vista clinico e da quello sociale, de1la . tubercolosi nei vecchi. q11iesti casi 'è importante per j} medico, \n qi.1anJl ;.:tnatini, infatti. nel tr[tttarP. la epidernioto che gli i1r1pedisce di creçlerè ciecan1ente al log ia· e l'igie11e . oc iale clell a ttlbercolosi senile, malato, appoggiandolo con la s11a al.1torità nelgi11nse perfino a sospettare. cl1e c;e la lotta anle idee false in cui verrebbe mag.giormente fistit\1bercol~lt'e nor1 ha dato fino ad oggi i risulato . / Di fro11.te a dist11rbi intestinali dj ord.ine di· tati rhe da e~~a era gperabile attencler~i, no11 • verso, il 111edico c~tle troppQ spesso al riftestSo è a ciò forse estraneo il fattore . dell'a.ver trac;c·u rnti i for·l)lai· infettivi CO$tit t1iti dai vecchi. terapeutico che consiglia 'ai evacuare. l'intesti• clie -t) OR~ono e~sere -ner lunghi anni in~o~ue!t' ti no o di arrestare la diarrea; q11e ta condotta I. P. nel o attuale come in tanti altri è nociva ed • pericolf'si cli.., ·en1i11tttori -del r.or1tagio. •

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[ANNO

XXV,

}? ASC.

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SEZIONE PRATI CA

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TERAPIA.

4l Rontgenterapia dei tumori malignl.

çi. E. Pfahler (J ot1rn. Ani. med. Assoc., 22 settembre 1917) osserYa che la terapia dei tumori maligni con i raggi \, dopo i 1)r~imi 't emp.i di entusd.asr;i.10, h'a sq.bìto una sosta, p er il fatto che molte delle primitive sp eranze non si erai10 realizzate. Oggi p,erò qu·esta forma di trq.tt~­ me.nto è a111prezza:ta niel .lSillO ,g iust0 . v.alore e .r itent1ta ef[ìca·ce. Po.co· giovano le .s tatistiche per . . dimo1s·t ra,1e la ve1ità dell'assieir to, a n ch e perchè la t;e,cnica si è venuta modifi cando :ri-el tempo e var.La dall'uJ110 all,altro o perato~~e, come varia di q11esti l'abili·t à. L ,.i-\.. si b asa n ei. s11oi gi't1dizi, non solo s11lla ptI'op1ria larga esperienza, ma ancl1e .'s11 'qt1elle di altri autori sia d'Ame1tca. • eh-e di E't.iropa. .:. . , Epitelio111 i s iiperfi)ciali. Il tipo a celltùe basali, t.rattHto l)recocemente,. p·r ima che ,ab'bia invaso la ca1 tilagine e la n1l1cosa, guar'Lsce p•r attcamente $èmpre; gli insuc.ces1Ri si devono ad 1nsuffi ci,c1nza di tìfattamentò. L A . us,a dd.s trugg·er e' dapp.1·ima i1 tnrnor·e per m ,ezzo 1d ell a ele,t trocòagulazd.one, allontana.re con I.a c11retta il tess1ito di&i1'11tto e far seguire poii i r.agg·i X a piem•a dos..e; una ,o d1L~ sedl1te su ocess.i ve' sono s11fficienti. Il tipo a cellule squamose è i'nyece più m a ligJ10 e più faciilm.efite va soggetto a m etastasj e recidive. Ancl1e l a lJa rte su c11i s.i sviluppano gli epiteliomi ha i11fll1einza sul trattamento, MliChe l)erchè ogni ti1)0 si loca.lizza prefereriz.a in certe regioni : oosì ql1ello a cellule basali pTed1ilige la c.u te ·del naso, faccia, guancie, fronte, q1re1.l o a · cellule ·squam oise ·le mani (s1l11p e:rfici e posteri9· r e), le ·labb:r,a (membr:r.ana mucoisa),. J.ia . ' lingua, le gengjve. Le .ghfando ~e lo·cali ingrossate van,n o asp ,o rta.te o d~stTutte ·c·bn la coagt1lazione. N aevi deg e11.erati. .- Ogni naevus essendo &ll. scett.ibile di degenerare dovTabbe venire asportato, C1iò che si esegue b eJle con l'elettrocoag11lazione, e n on la.scja, qt1ando il naevus. è })ÌCcolo, una cicatrice v.isibi1e. I naevi ·peduncoln t i s i aSJ.)ortano distr11gg-end o _il peduncolo; quelli neri, gr a.n ·di, d1egli inclividµ_i di età ava.nz,ata ·si distn1ggo.n o o si esc[do:DJO f1acend-0 segu.i r.e un1a seduta d·i rag.g i X; ana.Joga.mente ,si J>rocede ·Con quelli degenieir.atl, 1ip1~ ten·do . 2 o· 3 vol1te il tr,att a m1e nto con i r aggi. .. Tu1nori proif on·di. - Quando si trntta' dii ' ·Ca r• • cinomi operabdli, l a roentgent erap~a ,va eseg11it.a - dopo l'asiporta.zione .d el tumore - sul camp.o operatorio e sulle aree linfatiche vi~ine, prima di chiudere la f·eTita, · rico·p·r end.ol a con pan.nolini .sterili, ciò cl1e porta a protrarre per una 1

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Il trattamento -della malaria coi raggi X. · . .

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Secon ·do A. Pais ( Osp . e Clin. , ottobre) il trattamento con i ra;gigi X m 'o di·f ica ,e1ssenzialmente· il decorso della in.alattia. Le p i1cco.l·e do.c;i, al p 1rimq attaic co attèn'UJanò la nTalattià, n1entre quelle gràndi cambi ano il ciclo febbrile. Sembra che, sotto I1influenza delle ra• diazioni, le n11ove gene~~azioni 1deD. pairassti.ti , s1)ie1ghino una virulEm.Z1a esaJtata,. La malaria cronica , ribelle al chinino, p·u ò . . cèder e comp1e~a!lleinte, oppt1re l'iu1.fezione riffian ere taJ_m,ente m·odifiicata ch e , il C·hi11i110, può r ig11a dag.nare .ta ·.sua azio·n e. In qn·a.sti. tutti i 1 · pazj enti d·e11'A: l infezion e si è arreistata e 1a "1 milza è· ritorn ata nei l"imit). norma.li. 1

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NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA . •

Dove si forma l'urea. • Le teorie· sulla origine e .st1lla sede di forma, zi.One de.l'l,t1rea. han110 st1bito 11el corso d egli ultin1i ' décenni successive inodifiçazioni in , rap. p ort6. a lla perfezione delle inclagini chimiche. , Così la · ipÒtesi gen esi tj.elPurea dalla os, . della . s-idazi one sintetica o direita1TIPnte dalle prote.: ' . ine sono stat e abba11donate. O ~rgi ir1 consideraz] one della funzj on e degli an1ino-acidi nella • cl isin t cgrazi one ·della inolecola pi:oteica e del · loro metabolismo, .l t1rea no:r;t è 1)tlL considerata rcnme ttn, p r od ot to <lella n1o'lecola intefla. I. • g 1'uppi azotati d egli an1i110-acidi sono derivati dai residui di qu·esti comple.s~j forse per dea, minazione enzi1natic'a. Da cp1esti frammenti azotati deriva l'urea . • • 1

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ventinq, .di minu ti l 'anestesia. Ciò co11duce .ad · ottimi risu1tat_i : acl q,gm,i modo il tratta.mento va iniziato non. oltre l e d11e settimane dall'operazfone, In t.al · modo l ,A. h a p otuto raddop•p iare J.q. per cie.ntuale delle guani:g ioni d ei carcin.Qmi del seno. ~el caso di· car·cinomi inoperabili, i ·risultati sono na:tur almett1te poco br.i llanti; i pazi enti possono. p •erò trarre ·qualch e· va:ntagg·io dali trat-, tameinto, .e 1stpeicjaJrnente SJi · pi.1ò, rLn condizioni favor.evol i , "-rende.rie ·op1e:nabile· U tun1'ore. · . Il sarcoma profon,do è più SU1&Ciettibile ·Che non ,il ca:r.cinoma di gllarig.i·one com. i raggi X; qu.e sti, al}-zi, ·d anno risultati migliori che non il trattamento .chirurgico, .salvo il ca.so di sar,. coma perio1sta.le per cui si deve p:tlocedere .a lla amputazione non appena· fa tta l a diagnosi; irn seguito si- farà poi la roentgen terapr1a.' ' Buoni .ris1ùtati dà questa nel .S·arcoi m .a midolla r e delle ossa ed in quello dei tesst1ti molli . ·

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IL POLICLIKICO

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[ANNO xxv·~ FASC.

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Nè si ha maggiore eert~zza circa l'organo o sa . ancor.a servire p·er medicatl1ra; ora però il tesst1to n·e1 quale si avrelJbe la produzion~ n·on viene ancora utilizzato. dell't1rea.. Ultimamente si è manifestatà la ten· E. Carlinfanti (Boll. chim. farm., 30 gendenza ad as-s eg·nare la f11nzione della formaiio- · naio) propone cl1e per il cotone e per il mane dell'urea a tutte .le cellule del corpo, in teriale reso . inutilizz,abile 'c0trne medicaz.ione quar.tto c11e il metabolismo di ogni cellula è vengano . adottati i seguenti traJttamenti. com1J)leto di per sè .stes's o. Così per il caso delle Imme1'gere il materiale in soluzione d·i soda .fibro-celltrle mt1sc o1larj è ben noto che ·ef . ~ co·nSolway ~l ~ %, }asciandolo per 6-12 ore, rimetengo1lo parecchi enzimi proteolitici che disinscoland,o .s pesso. Deicantar.e 1a · maggior parte tegrnno le proteine c_ell11lari con la produzione d.el liquido, procedendo poi a ripetut1 lavaggi. di a1nino-acidi .e di ammoniaca, se non di urea. Ag·giunge.r e all'ultima acqua tan.to ipoclorito Si è creduto per molto tempo chè l'urea fosse ùa avere unà soluzione al 0.2 o/o, ·lasciando poi esclu sivamente prodotta nel f,egato per quanto a· contaitto P er 6 ore. non fossero dati al riguardo prove ed ar.gcrScolaTe l'acqua, ,a.sci·ugar.e il .materiale dapmenti assol11tamente convincènti. La quistione ' l)!'.i.ma 1)er pressione o con una centrifuga, poi è stata ripres~ 1da Hoogland e l\1ans·f ield (Jour- · lasçiandolo all'aria libera su g.raticei. Esso in ncll Biol. Cheni., 19.17, n . 31, rif. in Jourtal µio.do è pro.i1to p1eir essere imbalJ.ato e spenal A 1n erican M edic. As soc.) . I risultati degli . dito .aJ.le fabbr.iiche di és.plosivi. # st11di di qt1esti. autori sui prodott~ del ricamLa p·rima economia però, ,a niositro modo di 'bio autolitico in porzioni di muscoli asportat1 veder· ~, dev·e i·ncominciare dalla sala di mediasetticam e.nte dimostrerebbero che la ,formae.azione, 'e vitando· l'imutile s~reqo di materiale. zione del1'11rea non avviene nel tessuto musco· FIL . • lare. Essi dimostrano ch e la nroduzi"on~ delJ't1rea si ha quasi esclusiva m ente nel fegato, POST A DEGLI ABBONATI. nel q11ale organo avverrebb.e la disintegrazione (94&) La funzione dell'apparato glandolare degli amino-acidi derivanti da! .metabolismo generale de~l'organismo . Nel fegato gli amino- · (l ell'inte stino. .- All'abbonato n. 6700: Le giandule ,di Liebèrkuhn 'O di · Galea ti, che ~ acidi si aicc11mulerebbero e verrebbero trasforsi estendono a tutte le mucose del tubo intejl rr~ati nella sostanza, l 't1rea, che costi tllisce . prodotto terminale del ricambio destj nato. ad , stinaleJ seçèrnono sicuramente del muco . Le glaridule del Brunner, limitate aJla· prima a. a. e~sere espul so· dal corpo. porzione del duode110, secernono un fermento • . che digerisce la fibrina in mezzo acidificato • (pepsina) . . ... Le~ placche di Peyer hanno parte i111portante L'economia ed il ricupero ~el materiale di medicazione. ne~l a formazione· dell'e11teroci11asi, fe·rmento che tr~sforma i zimogeni -pancreatici in enzimi at~ La fantasti ca ascesa nei prezzi delle mativi .. terie prime per la medibiazione e la difficoltà dei rifornini1enti banno indotto !Le .a mminis,t ra-. Non poca oscurità, per numerose clivergenze, · · ·san:i'tairi1e1 (C regnà sulla esatta composizi0ne del succo ente-z1on1 , roce R oss.a, Sani·t à rm·i·t 1 ar e, e·cc.) a . ricuperare g,r an p·a;rte del mate- . 11co e st1l~ 011g1ne degli elementi componenti · 1e eh e ven1v1 · a a ltrunen · ti ge t~1tait o e sperpe- · fino ra n oti. · t. p. ria 1

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riato. La: Croce Rossa ha iniziato questo ser- · \ (949) Sùlla ctlra dei condilorni del pén.e. . vizio fimo dal n 1ovembre 1915, limitandolo ana .l\ll'abb. n . 6699: parte esterna (garza e fasce) a cui fa subire Quando. si voglia ricorrere a pre1)nrati sotto 11na serie cli trattamenti, che però deve essere forma polverule11ta; di cui è fuori luogo q11i l nrgamerite maneggiato prin1a di subire 11na enumerare gli svantaggi, l a polvere di sabino, .. clisinfezione vera e propria. · rr1escolata a calon1elano ed allt1me in parti Davanti aJle cres·centi difflieoltà del momento, eguali, è il rimedio pit1 comunemente u sato pé1' l 1) cura dei condilon1i del pene volgarmente si impone però anche .il ricupero dell'altro materia le, che è stato a più diretto contatto con dett-i creste di gallo. V. M . • la ferita e che è ind11bbiamente pit't sporco e (950) Al dott. F. Ltt Bruna, Zo11a di guerra: pi11 ca rico di germi !1atoge11i. Al contrario però Ottimo •trattato è g:uello di Neisser e Jodas• de] primo. rhe -p11ò venire riutilizzato come · Rohn: !lfalattie della pelle, con note ed agg1unmateriale di medicatura, questo è invece det~ originali del traduttore italiano e nun1erose stinato alle fabbriche di esplosivi. Sembra infigure. Ron1a-::'.\1il fl no. Società editricé Dante ...\vero che il cotone, un.a volta ben trattato poslighieri. V. 1\1 . • (16)

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lANNO XXV, FASC. 27]

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Di ogni corpo l'A. accen11a alla stor ia, allo stato n at.urale, d esc rive i m etodi di preparazion e", le proprietà: fisico-c1:1imicl1e, i l)rocessi di do~t:ggi o, m enz1on?- gli usi e mette in s peciale r1lievo le im11urità e le sofi s ticazioni ' i11d.icand o i m ezzi per svelarle. · Il la~oi·o è cqn.ctotto con . m c'lto i1npeg110. L. P.

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I prPparati .di ferro ·u sati in rn e-· dicin.a. V ol. i n-1'6°, di !)ag-. -YIII :253. Bologna, Licil1io Capelli ecl itor e,_ 1918. - Prezzo L. 5. Ql1esto lavoro j11teresse1·à i 'chimici, i medici ' e sovrut11tto i fnr1naci'sti. E cllviso in cinq11e p arti, I ~ ql1ali concernor10 i segÙe11ti sog·gctti :. 1° ferio in ger1erale; 2° co1111) e sali a base cli ·acicli - osti ossig;enati . ' F itE:·ll~ , 1917. inorga,nìci; 3° sali · a . base di acidi organi c i~ . It\RBN~SI G. J)a criosc~o11in dell'uri11·1 e tlel sa11g·u(' 4° pri11 ci1)ali prepal'ati; 5° tossicologi~. uello :-;tt1dio clell€' iualnttie rc1~ illl. Fir<:n7.e, Fra i ·.'c omposi i a l cu11i i1 on hanno in1piego in 1916 . . terapia (solfato ferroso ammc•nico, ·solfato fel'- GR.\T>E~"IGO G. Yt1tisn10. nf~a. ~orclitit npi 1nilitari : · r oso sodico, ecc .), ma l'A. non 11a cre~uto di <li orig-ine 1>sichiC'n. cln c:nn8e orgnnic:he: si 1uul~ • esimersi d a l fn.rne me11zione, ·data la loro i1n~~ioni e crlt('l'i clifferf'nzin li ob ic,ttivi. ~ Fir<'nze, 1017. ro.r:ta r1z~1 n el campo dPlla chimica a·n alitièa. •

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VECC HIOTTI.

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646

IL por;1cLINICO

(ANNO

XX\r,

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NELLA

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· Cronaca del · m ov·imento · professionale.

pera che voi tutti - ufficiali e~ettivi e delle eate• gorie in congedo - avete svolr~1 in questa aspra guerra . .-Allocuzione del Duca d'Aosta Per merito vostro un numero infinito di eeldali agll Ufficiali medici della III Armata. è sti,\t:o ·str.a.pp.ato alla. morte; per l'opera T~tra S. A. R . il D11ca d' .Aosta, i:;roeedendo alla dimigliaia e migliaia di mutila.ti h·nnno potuto riQatribuzione delle ~eoorazioni agli ufficiali µiedici ducarsi e servire .ancora il Paese. Per Tir•à TOehe si distinsero per il loro intrepido contegno stra nuovi combattenti vengono dati ognora alla .in òccasione delle incur.sioni aeree del gennaio e battaglia, col Gorpo e con le epirito ritempr~ti. tblle 1iebbraio 1918 sugli ospedali militari di Mestre, rivostre cure. . .. . Yolse loro un mira bile discorso, del quale ripor~ ~er que~te vostre benemere~ sono lieto di prtitil;lmo integralmente i brani che seguono: · · rrìiare, oggi, alcuni dj ·voi, primo fra essi il Tost1·e «Valorosi apostoli della pietà! Il ricordo delle direttore, che, nelle ipiù gravi calamità, elle i• :aotti di tormentosa veglia, che nel passnto feb.p ace e in guerra hanno colpito la nostra Pa*ria, braio voi a vete trascorso, quando la\ rabbia tedeha dato prov.a. d~lla più sapiente abilità o.np.r.sca più ferO<!~e.Bte Bi sfogava sulla vostra florida ' . zatrice, dell'abnegazione ·p iù assoluta, del pll ele-oontrada, iSUlle nostre tranquille citti-ì, sui nostri va t:o· spirito di . sacrificio. preziosi monumenti, viene, oggi, ql1i rievoca. ta dal Premiando qttesti g"enerosi, . intenùo premia1'{" premio al valore che .alcuni fra voi han saputo, in · bitti voi. o ufficiali e militari del Corpo Sanita11•, ~u ei frangenti, meritare: che, sulle linee o nelle rotrovie_, siete vanto e 1'10· Il lungo martirio al qu·ale, con cinica insistenza ' , . rta della scienza italiana, della pietà-i'atin.n. ttell·1 i.µe.rmi cittadini, deboli donne e innocenti bampatria generosa '>) . 9ini furono .s ottoposti, durantè. il doloroso periodo, Gli ufficiali medici decorati S()no ,stati il " lo11- , suscita nell'animo nostro un impeto di ribellione, nello Santucci, direttore di' Sanità dell'ArDab, tan senoo di odio, 11 proposito di vendétta che non potranno estinguersi mai, ·p~rcl1è non si canc€'1- -C!he ha avut:o una meda.glia d'argento ed una--. ; bronzo; il ma.ggio1'e Grippo, i cnpitani NoTaro. l.uno p~gine di crudele barbarie, perc.hè non .si perCotta,· Carletti, Lualdi, Vlglierio e Jellame, e iJ S-Ona la strage ingiustificata, perchè non si oblian-0 sottotenente Viale, tutti con ffi(:d.agli.a di bi·ou.0. 4.elitti perpetrati con atroce gioia. Mentre i maledetti · velivoli avversa.rii si aggiPer gli onorari dei periti giudiziali. rav.ano nella notte sul vostro ospedale, ·portanèovi la rovina e la strage, voi continuavate ad Il 1° luglio corrente, il presidente dell'Ordine èei medici della provincia di Roma, dott. Ballerini, ili attendere al vostro saèro ministero, oon quella~ rappresentanza della Federàzione degli Ordini èei mirabile ealma, con quel pacato .e roismo, che io medici, i rappreseytta,n ti delli Fed.e razione dei Soben conosco, nel eol1)0 sanitario, alleviando nuovi dalizi fra gli ingegn~ri e gli arcl 'tetti italiani, dolori e contendendo nuove vittime al nemico, della Federazione italiana dèi C9llegi dei ragiQTitttime che, già piagate in duri ed aspri combatnieri e della Federazione dei Collegi dei geometri. timenti, esso inseguiva con spietafu tenacia nella si sono r~ti da S. E. il ì\IIinistro di grazia e giueasa del dolore. stizia per sollecitare un provvedi1nento· che modi.ti• • Dai pos.ti di medicazione più avan7Aiti alle più chi le tariffe giudi7.ia.rie, stabilite -per le varie calontane retrovie la vostra oper.l. - o ufficiali metegorie di periti; tariffe che continuano ad esser ttici e militi di sanità - è sempre improntata al · quelle fls~a te nel 186u, quando le condizioni della . più santo altruismo; mentre i proiettili grandivita civile ed economica, da allora ad oggi, 90ne nano presso gl'i11difesi vostri 1)0.Sti, e la mor.te vi profondamente mutate. aleggia intorno, pronta a. ghermirvi insieme a coI/on. lVf ini'stro ha. promesso di interessarsi beneloro cui porta te conforto, spe.rnn7M:l. e vita, voi, divolmente della gt1estione, per )a cui' soluzio~ i . m~nticando disagi, insidie, periroli, con dita sirappreBentanti <lei sorlalizi interessa ti .hanno sugcnre e leggere, fra il gemito dei feriti e il rant-Olo . geTito l'emanazione di un Decreto I.Juogotenenziale ~ei Ill{>ribondi, operate e salvnte. IYi giumge, col cl1e pro~·eda l:>er il periodo eccezionale della guer- , fregor<', tutto l'austero tlSJx>tto della lo tta atroce; ra, e- la nomina ~ rli l1na sJ)eciale Commissione eh~ sott:o il fuoco i portaferiti recano il cndut:o con le inizi lo stl1dio di razionali modifiche alle tariff• 11ne1nbra stillanti sangue e gli occhi anoora accesi sl1ddette. àella visione di gloria; e ' 'oi vi tingete di quel sangu<', vi irra(li~lte di quelln v~1one e spesso racco' Una giusta protesta. •liete l'e trema parola di quei generosi, parola ('be Ricevia1no : è Rintesi òel più puro amore: Italia! Italia! • Spett. Direzione d(>l Policlfn·ico, l1 tfi~l ~1li e militi di sanità. Il Uoma ndo del Gruppo ·di Artiglieria a cui D}J· A11·an1n1ir~1z1one che io ho sP1npre nutrito per partengo e pr(\SSO cui presto servizio quasi ininttun11t-0. in n1ezzo a difficoltà di o~ni s~cie, voi terrottun1ent'' dal principio della can1pngnn, nel eon111it~ in pnre a v41nt.ag~io dE>ll'umnnitil. soffecompilare Io specchio degli ufficia1i nv(lnti diritto • i:e11t • ~ia. n(~i <-.>ri>i. sin nelle clinicb(> o nelle cn.malla µolizza di as~irurnzione cli r_.. 5000, hn é8C·l11Rv pagn(>, si è uggiunta una vi\a ri<-onoscen1-t1 per l'oI

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[ANl\lO XXV,

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SEZIONE PRATICA

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ll mio nome ~rch~ jo sono ufficiale medico di mi, ltlSPOSTE AQUESITI E.~ DOMANDE. lizia t-€rritoriale. ESSQ si basa sulla circolare 203 del Giornale (7:32d) A 'u·n iento d·i stipendio. - Dott. Sabina. Militare Ufficiale, lettera b) secondo cui detta poI~ compenso che Ella riceve la carica di uflìJiz~ di L. · fl~OO sarebbe i:iservata solo agli uffic1ale ~n:itario non è stipendio e non è, ~rtanto, 'ci.ali cli com1>lemeato. suscett1b1le dell'aumento di c-qi al decreto del li Io richiedo se è esatta tale interpretazione e se • febbraio ultimo. Il posto che occt1pa a sca valoo no• nffermativamente cotesta direzione crede . sia giuè privo di titolare e perciò," giusta· quanto dispoi..e sto e~ludere gli ufficiali cli miiizia territoriale che. l'art. 8 del succitato decreto, non dà dir"itto ali.. come i prececlenti hanno gli stessi obblighi e gli aumento del relativo stipen<;lio, cl1e viene corrispoHtessi vantaggi. . " . sto sotto form:l di diaria. · : Io perwn.o ln1e11~ son·o 'iscritto nel ruolo di M. T. (7330) A u,mento di stipe ndio. al 1nedico oliiamat• perchè figlio unico di genitori ambedue morti, con sotto l e armi. - Dott. M. D. B. da z. di G: - A . uua eorella J)..linore di 12 anni, sin dal 1910, ma sono I i·igu;a.i;do dei medici condo~ti c·he trovansi a prepresso le trnp })e OJ>el'anti- sin dal princ:iipio della .s~a r servizio militare e che per conseguenza percecam1>agna, senza avere avuto alcun avvicendap11scono ùal proprio Comune la diffe renza ·fra ~ n1ento i11 Ospedale. Sono d<?lla classe 1890. stipendio civile e quello militare ·corrispondente Abbonato 7913. a l grado che rivestono, crediamo che l'au-m ent. I..1t1 ttuestionf> sollevata clal collega rientra in portato · dal D. L. del i-O febbraio debba. avveni~ quella ge11er~tle del trattamento . fatto al Corpo me~ egualmente sullo i.n tero stipen(lio civile. La difclic.o militare. Ce ne siamo già océupati e non manfel'enza, cui detti medici h.an dirittb, si computa cl1er~mo di prende.r la ancora in esame. fra il nuovo accresciuto stipendio civile· e quelbt militare, che, ·s econdo legge, è _egt1almente e pro• . ,p-0t·z1onataràente aumentato. Poichè dRl quesito da Lei -p ropos_to non si deduce chiaramente la ra• gj.one per cui l'autorità tutoria non ha creduto -di Su.i se1·vizi sanitari m.iiitari. approva.~ la deliberazione consiliare portante l'aul/f)lt. Dore 11a presentato una i11terrogazio11e al men~o, g1iadiremmo che fosse indicata onde potei;, n1inistr9 rlella guerra, ((per s_apel'e se non crede con con?scenza di causa, "indicare s.e ed i• di dover disporre cl1e: sia migliorato il servizio qunl modo oonvenga ricorrere e quale ragiorre. sunitario delle caserme, imponendo nei corpi d'ar, (7331) Inden,n·i tà ca/10-viveri - Aum,ento di sti- · mata territoriali una cura p~ù assidua e più afpendio. - Dott. F. M. da C. - Per gli impiegatl fettuosa dei soldati e una maggiore vigilanza sulcivili di enti pubblici locali, fra cui i medici conle non buone condizioni dei locali e dell'alimentadotti, l'artirolo 5° del D. L . 14 febbraio ultimo, zione: siano destina te alla Z-OM: di. guerra pa reen. 196, _stabilisce norme speciali a riguardo della . chie eommissioni sanitarie di controllo, non e~sendo inden·n.ità caro-viveri. Esso, infatti, dispone che concepibile che, mentre per i servizi de11a zona ter- . a detti impiegati, a-n~he qu.undo abbiano un-o stiritoriale occorrono dieci commissioni, possa 'b astare pendio civife superiore a llD stiJ:>endi<? od assegn'.. una sola per le esigenze indubbiamente straordin1ilitare, non compete la ir1dennità caro-viveri dal • narie della zona di guerra; f;ia data una completa Con1une, ma\ bensì )'altra di Jire 35 lorde stàbilit:a . unità di indirizzo ai servizi sanitàri militari pod_ n Ila lettera, a dello articolo 1° del D~creto stesso, nendoli tutti sotto la Direzione ·g enerale provvidasempre, si intende, che abbia110 le ·condiz,ioni rimente istjtuita presso iY-Mini~tero della guerra, . chieste per ottenerla. I/aumento. di stiipendio di cui • essendo , assurdo che si faccia · :i.noora . l'antica diRl D. L. · del 10 febbraio ultimo. deve essere delistinzione illogica tra i .servizi territoriali e i" serviberato dal qonsiglio Comunale anche per ~tabi- , zi di OOllil di guerra e si mantenga no questi ultinll lirne la . mis~ra. Dop·o che il relativo deliber.at. sotto la dipendeDY..a di ufficiali delle, truppe oom~vrà! riportata: la sup-€riore <"Pr>ro'vazione, l'au~ttenti privi di comip etenza e \li a utorità ». mento diventa obbligatorio. (7332) À.uqw'nto di 8tipendio. . Dott. G. A. • Cont1·0 gl.i abusi 'nella vetidita della coca i1ia. • da P. --, Anche ai medici condotti interini comAd una interrogazione dell~on. Federwnl al ripete !tau.mento di · sti~ndio l)()l'ta.to dal D. L. del .. guardo, il Sottosegretario di Stato, on. Bonicelli, 10 febbr~io ulti1no, sempre che coprano un .poste " ha risposto come segue~ «Le Norme C'ontenute nella legge _e nel regola-· fissa ~o nell.a pianta organicu .e' priyo di titolare. mento sanitario, nonchè '"nel re~olamento sull'eser- , Se Ella trovasi in tale condizione può ottenere l'aumento deii~ istipe:i;idio ·in quella l)r-Oporzione che cizi-e delle farmacie, disciplinano interàmente la fu fissata. o· ~he sarà fissata da·l Con·siglio Com uvendita d ella eocaina e degli altri rs tu!)€facenti, nlena le, ma mai .s uperiore a tluella del Q0 % sulle diante <.livieti ed imposizie~i, sorretti da sanzioni prime duemila lire e del 15 % sulle rimanenti. . penali anche gravi, che si possono ritene.re ·ade,. (7333) M edioo cO'ndotto eh ilarniato sotto le ar1ni .guati e -sufficienti a reprimere. i pericoli di . un ir1'-:fipend'iO. - Dott. C. B. da Z. òi G. - N-0n avend• regolare abusivo commercio degii stupefacenti. mai assunto servizio pre so il C'-0mt1ne, perehè «Il MinLstro èlell 1Inter11-0 ha ripetutamente invialtrove occupato fin dHl })rimo mo1nento della notato le autoritit dipendenti alla rigorosa appli<:.'lzio1nina, non può ottenere il trat~mento economi~ ne delle norme in vigore; e talf invito ha ripetuto st..'1 bilito pei medie:~ condotti cl1iama ti sotto le arm! recenti-ssi m~mente ».· \

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ATTI PARLAMENTARI.

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6.18

IL POLICLINICO

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1wi;c·hè non bast<1 la ~ola no1ninn ·pe.r detern1in~tr~ r apr>orti ec<>nomic.:i fr•l I ~11u1>ieg<ito :.e la pu,bblien .a n 11111i11i, tra7.io11e. ·111a 'occorre I ·effettiva a . . su11• zione <.lella tn ric·it f•cl il presta t-0 od, almeno, l'i-

niz},a to Re1·vizio.. ( 7305) Dirnis8ioni del

condotto. - Dott. D. 8. da F. - Nessun · <le<.:reto o !eg-ge i mpedi&:e durante lo .stato di gTierra a 1 1ueùic:o ~·onc1otto di r~ssegnare le proprie di1nl!:'sioni clalla carica. Il Consiglio Go~11n;1l e è v·erò sc:rnpre libero <li accetta1·le o respingPrle , speci~. s~· t ratta si· di nomina in corso. ' 1nctdioo

(7336) Calleg io orfa rii .·anit.arii i11 ·Perugia. Dott. (j.. R. tl:t G. c.1~1 Suo tiglio n·on avc... ndo presl<lt<> .servizio nel Comun€ non è tenuto al v•agan1ento del· cont1;ibuto .st~1 bi lito r>er il 1 Uollegio degli ··or:faili dei saniti1rii in I>er11gia. Detto con t ri· · buto deve essere p~1g·ato {lni medi ci c·he lo h.auuo s0stituit9 nel!a carica di ntfici<lle ~.a 11itario". S<trit

ç. -

bene fare .anal-Oga dichinrazi ou~ all 'e&ì ttore vrim<l cl1e <}gli promt'lov.a g·li atti ing-iunti'vi €-d esee11tivi . Nel ca ·o che ~uo figlio fo~~e t-it;1to deve cllia1unr~ · in e~ usa e-0l-0ro c h e debbo~o effetti \' a mente p.ag:i r p ed l1a1rno riscosso , lo stipendio. ' (7337) l 7f 'fici a1.e 11-iedioo in ~·erri:-io oiuile - . A urnen,to cli stipend·i o. - Dott. V. C. A. da V. (,. :\.(. A nbi R-ernb r.'1. che JDll a abbia l'agione. I~ssen<lo uffici.a le ràedi.<:o <lel R ~ lD. inc:nrici1to d0l ~erviz l o civile in dcter1ui11.it·o ( ~oiuu 11e (·olrobùligo <li ·oi:;ti~uh·e il titola r e ..-otto lt\ <tl l'llli 'e }1t"1·eepire J'jntegrulf\ • ~tit)-e n<ìio à qnef.ìt'ultin10 dovuto. 11on }}UÒ e.·sel'le · n~g.a to r .a1u11eJ1to <1i tiv·enctio ehe ai titolare ·tes~

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giaccb.è detto aumen to ing·rnncliset~ ill.a non t1«1~f-Orllla "WniSseg-110. il q ll<l le i1e 1la ·u.a. c-011111lps:.;~ Y~1 in teg1• i tit <leve e~"·e re 11 ttribnito <I clii l:'Ostitutsce il titolare <l~. entP.. , No11 ~ Ella 11n int<.'ti.110: {'lli è' leei t o Jìber~1111c11t~' 11:1ttui1·<) i l c.:on1p<.•nso, u1a un · meùieo coròanclato con <.liritk> ~1 }'l'l't< p i1 <:' q1iei qnalu iqne stipen dio eh<:> fl J'<t nittil>ùJto al tit{>lare . . l:'i<1 P'-'So <1nu1ent~1to od ~i sa1~(°)bbe

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<llniPg-o clelln •<tu111ento J>O'!-"i1 ottPnere faYorevole • l c-r-:J.~·l i JH<.'11 to. (;:;:i:1) .~ti}Jf'll(fii (I IJll'(/iCj. ili SPl'l'i~·io }>1'('8.'U ('oJJ1.Itni oc:c11pati .dal 11( 1J1ir·(). - J)ott. li'. IL rla · ~I. 1J·;1rticolo lJ d el J>. I1. <l('l ~O ge11r1nic> 11ltin10, n. 30, pnrl :1 di inl)Ji<:'g"a ti, SCDl":il fnrC' tl lennn di~tiuzion<' .-, f1·a iu1pi(lgati . tnbili. i 11teri11i o non1i1 luti <lal PrP~ f(\tto, t·on1e nc\l ~uo c·a~o. · ( ~rf\clii.lJll(\ qnind i, che . r1on po~sa n1111n~tt<'rsi int<-1Yr;1\.·taY.io11e re~tritt iv :t ~ c·llt> a [,pi, <1Yendo nll(ln111ito alle formal iti1 in <lPtto nrtic-<)lo iu<li<'<lt<'. <:.>n111et;1 Jn ~tiil ·nclio. !'ln,.he }li'i JJlp, · i ~llt(·<•s. iYi 1l l dir·l-•1nb1 P nlti1no. O<.:t·Ol'I t' p >i os~erYa L<' chp la i11nuinn pref<.•tti.zi;l €' quel l:1 <l<\i f'nn1uni 11011 ~ ~tn t•l n1n i rPYO<'a ta (' C'l1c. quindi. J.~ll il ..,<\1 h:i orH t1n1> t~1to tli diritto (·hp non J•llÒ f

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n1 nrll'> i111ptu~n,1to. Ji'.Jc.:<.·ta nn cl·Ptt·1,.!.lièlto p-..pu~to <ll l>refetto e <1~11 • • i 11

~tlc11n

[ANNO

XXV,

FASC.

27]

, ' .t\ vendo .aderi to ~1 lla · ca ssn di 1>reviden7xi prima dplla p1·on111lga zio11e clella l~g~e 2 clic·ernbre 1909. n . 7-14, !1a <liritto al riconoscin1ento dei seryizii pre~t.<1 ti anteripr111ente .al J 0 genu tii o 1snn. e, cioè, .

dC'p;l i- .1~11 i 189H-~)'I-U~. l i'i110 al 10 ag{>sto 1016 .avea . rwrti1nto. prestnto 21 nnno di servizio ca lcolati i ' tl'e suddetti e valu t<lJl<lo lH~r au110 intPro gli otto 111t\ i <1i S(\rvizio Ji-re..';tati nel 191u. G li n11ni di SE1rvizio p r estati come. interi1lo sono 'Valuta ti, non nella Iiquiùazi<Jnf' della iiensioH-e, ma nel com1>uto degli anni occorrent i per acquìsL'l.re il relatiy{) diritto. P~rò, . nn~b.e tene11do conto dei du.e . .anni 1917 . e . JJ)18i . non si tr'oY~l Ella anc-0.r a in condizi<>ne di

liquidare la JJensione non pc:>tendo dimostrare di aver eo1n·p iti co1nple~siva mente 25 a nni di servizio. N·o n l)O SSi~lill{) .Earle OQnoscere ia pensione che potrll l iq11idare ~11 te rmine <:lei· 25 u nni di servizio ehe qu<J.11d·o ci farà conoscere l'etÙI che avrà in quellà epoqa , s~ es.ercita, <>ltre ~ quella ·di medico c·u11dotto Iler cui f t1 :<:l1iam;1t6 in ,·er,·izio tù.t erinale, ancl1e la ca rica di uffie:iale saniturio. è gi11sto cht> abbia oltre lo ·stipendio, ane:ne l'lndem1ità al1·uo1>0 sta.nzi~ta in bil,t!n<!io. P{•icl1è J<,1 ca rica di u fficia le ~unib1 rio ,è congiunta a quella <li medico I . ' • condotto, · non comi~~ ;]:>er quella J.a ,indennità ('<l r-0-vive_ri. P e r la s u pplenza del Yeterinarlo, n ttn~1l1nente n1a·11e:anter i1ell'l Yi s~ta. delle c:1roi <la mn cello. UOl1 JJe t·o1n1:ete speciale indennitù, in q u nnto che 11<:>1 easo tale funzicne costituì~ un -nbblig-o · imt"1t>~to Il 11·u·f ficiale S<lnitario dallo ai·ticolo 8 del Iteg:ola1ne11to s 11ll<1 , ·igilnnza igienica del 3 ng>0sto 1890.

(7:-141) L-l urnento ' t/i 8fip<'nrl to - R ecla1ni. - Dott. · G. N. c.la P. - Rit0niH 1110 eh~ il reelHlll·O ('Ontr-0 il di niego to a·n111ento dello s ti1>en cl io posso, a nche r>er gli iIÙiljegn.ti ("{)n11111ali, eRsere pr€.se11tato n E. il l\1ini$tro <1~1 Tesoro in np,pliC'<liione dello 8rtic-olo 12 d<:'l D. T"'. 10 ff>bb1·~1 (o 1918. L:1 relati va ~·onnni::;.'ion~ fu nomiJ1nt<1 e6J1 .D. J.;. clell'll apri l~ • ul tilno. ,

·s.

(7:342) Pension i. Dptt. G. T. da .S. E~:-;end o Ell n inf-\critto allH <-;<l~~a cli Previdenza dal 1° g~ n. nai'O 18H!), . 11a <liri tt·o :11 i·iscatt-0 gr,1tuito <lei rinqne ';111ni <li ·~f>rYizio J>Tt'~tati dal 189-! n tutto il 1 ~Ol . I)otrit tju i nd i liquida re 5:U ·2:-, :1nni <li ~rviz io . no11 nel 1n22. iu~1 ;t1 · 1° luglio · lHl!>. epoe:a in ru i c~tJ1111~iri1 ~ l i1'11ni f' ~ei 111~8i cli s<\rYizlo. ~on po~­ ~

la J1(°)115'l<)nC' e h<' J;P con1p(\t()ri'l non couo~c:;.inc1o g·Ii an ~i di <.ltit elle nvrà a Jl'<.1tto

i:;i.a1110

liqnid it.rle

T.,n pell~ÌODP <lPCOl'l'~ clal p:iorno 8ncc·e8siYo l1 quello in c·ui ~i è tern1inato cli J>P rc·er>ire lo stl11(\ndlo. , Dott . .Tu~TI'l'IA. c1Pl C'Ol }o('il lll('lltO H l'Ìp0.'0.

·"'r r ri~·lo 1nc<lico-1nilitnrf'. -

Nnn è

c~c·llt~o.c-b<'

~\ll'nhb . 11. 74:-i:l: pnsl"n otten<'lC J'psonPro.

1.JJJa '>c·c·o1·rc· 1·<~rb. eh<' l'An1111i11 i:-;trarion~. <la Ila qn~t Ic -111a <lipcnd<'. ra1•Pr• (l'llti t~1l<' n<'<·<·.·~1t:1 :~ Ila Con11•1i~sio11e lH'OYitU:i< t, !(\ jnr·nri0nta <li ·va~linre Jp 1·a-. gioni clegli P.'Oll<)ri. · 1•

~rutti>

di J'l'lH)<' <1a11·.~lJlJll'Pr.7.ntn(lnto c.;h<' dettn < 'o!Hllli ~:ion\l f;l l'Ìl de11<' l':l!!'ioni stt~,·~c~. .\li'<\ hh. n. -1 t):!~. I~a Rn;1 J•ron>ozi one n l ~1·;\<lo cli <':l pitJ• no in . e-

<·t1nY<'r1·i1 f·11·p clnpn pPr <>tt011er~ il p;t- • ~·lllll 1 1l1n <l<•!!li stiJH'LHlii ('!le l'(• ( ·l~llll~. (i:ltO) f'cn,iu:<i - l fj1ciult sauitflrif1 - /u<lr•nnif1i gnito al titolo. c-he l•:lla 11u1\ orn JH'P~C'ntare . <li :l\'(•r .'{1111plt·n:.11 ref,.rinario. l)ott . .-\ .i\.. d~l l t'. • • (20)

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• [ANNO XXV, FASC. 27]

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c-<>mp<iu.to 15 .nnni <li ·e~-e-rc:izio pr-Ùfe.s-sionale, non ~ ~lff~ltt-0 leg.ata a qtù·.. lJa d-ei t0n~uti inedici d(ll

~\I I'n bù.

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Per ottenere q uanto Ella desidera occorrexebbe (·he la competente Commissione pteìettizia la ri- . <:l1iedesse (facen~lo il s uo noni~) al 1\!Iin,istero per i l .. '

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CO ~ D O TTE

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E CONCORSI. · .

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Ohirurg() · vènut-0 in Italia 11cr servizio militarp <'erca posto com e pTimario c·hirurgo i11 osr>edale eivile, con impegno di sérvi:;1,io li1nitn to 3 lla durata <ìe lla guerra, in cittù media o alta Itnlin. Può of. frire le migliori refer<'n7.e scientifich~ e ~'Ocin li: ScriveTe : Soresi, Osp~dale .Cavoar, "\:ercclli.

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NOMINE, PROMOZIONI ED O N O~IFICENZE., ·· IJ'sen. prof. Durante è n<?ru ina to v1·e-~idf\nt(:• della sezio ne . per l' lgie ne socinl ~ <lella Con1 missione (ler l o s tudio dci p~·ovvé<iiruenti per il p.as. ·aggio dallo s t:1to di gt"!e rr.a allo stato di IJl(1e~, istituita con de• r·1C't'> lnog:otenenziale.

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ALn O D' ORO"

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l\ilEDICI

CHE HANNO

<lici J>rovc•nie11ti clai. I,'ifor1nati nel pe'ri·odo d ella l·or o. r o r1ua nrnz.n il Ji' ire11ze lJCl' vi~i ta. . All',1bo. n: :18~ : · l"">('r ora ~0110 ~ tati r1r.on1ossi i cnpitani (:\ffettivi

la

c·on nnzinnitil ciel gennaio 1915 .. Per arriva r e con ìe 1Jl'on1ozioni .a <JU{\lli che ha"\lno l'an:r,i<i.nitit del marzo 191.) occorre c:l1e ve11gan,o effettu~te una quar~1 ntin n. <li. prom-0zio11i, il che per or<{ rion è

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DATO FIOLI ALLA p ,\TRIA.

Il dott. ·' ALFONSO ~ORTI, Dil'ettore del!'Ospedale « I>olicJi11ico)> U1nbel'to I di Ron1}1, 11a percluto il d figlio V AJ,,E'.NTJNO, s.J,ier1to in u11 ospedale di ttin.Pa a t111'infc:r,ione tifosa contratta nelle Alpi T~·entine, <love IDg-li a veva snnerat(> ·as11el'ri1nc fatiche e dove ... · · h' :J mbjvn di tor~are, per a.ffroy.wtre nuovi ·r1sc 1 e raccogliere. nuo\a g lo 1·ia. . Al giovane :rentu 11enne la· volontà e ringegno dischiudevano un br illante avyenire. . JiJra tenente dei n1itra~lieri, iscritto al 3° ann o di medicina.

lill

All'n ù~ 11. ~418 : . N°<>l1 è clnbbio ehe le spetti la })ron1ozion(l. • lnf.atti1 j tf_•nenti cli· con11)len1e11to sono stRti r>ro1110~:-ìì nl g r ado superiore fino all'a1·if.:iar1~trì. del 80

,,

Medico-chirurgo g:ovane, buoni titoli e, referenze, .cerca posto stabilin1e1ito d l cura C'ittà o stnzione clin1atica ovtì.nqu.e. Disnosto in11-.egn·nrsi anch~ lungo tem·p o. S,; Vèl'<' 0Sibitot e librett o po~taJe 434,650, fermo !•"· ta, I~ologna.

ospedale mili tare, s ia pure a sco1>0 <li oi:;servazione, non può spettal'e u11'incl.ernnitit del ~encre di qt1ella conce. s:t ai iue-

ce1'to i1n111iuente.

. M. G .

Durante la degenza in

~

I

disin1pegno del ser.v izio 'dl condotta . . ,

virta che i1fficia1i ·medièi

<1 ncll<-' <:···JJa <:l<l~~e (tutt'.a ltro che anzi.aria) del J 81..i~ ÌHJ~:--'.a no f>. ~t·r<• in1pie.~-.1 ti ju vrirn.a linea. Il cèCC'l'cto <·"t1 i T.JlJn •1 <'l-t nna non p.arla di prime o di ~e-c.>nde li1H.'~. hl. :-:o dis11Dne f'l1c tutti i me<lici della tk1<=~0 l~~l (' 11iù g-iov:1ni <l~ùb.nn·o prestar servizio in z6na di guerra. e non possano fler nessuna r à~.,rione V(l-llir iu1piegati in zon<1 territ·o ria le. • • All'abb. n~ 9419: J. L 'a11 toritù c ivile dalla quale ElLi di•pen<l~ può chjc'dCl'C' una llroroga al suo esonexo. 2. 8t1 lllol,ilitato I R 1:q1etterà. J~ . · indennità di • entrata in ca111pagna. , ,. 3. Per <1• ver~ i l grado d1 . capitano occoi;re che Ella factia rci:;ulta re <li a y~r camp~uf·i 15 a nni di esercizio J) r-0fessio11.ale. J\ ll'<1bb. n . 7J 72 : Qualora s i effettuasse il suo richiamo alle arm~ Ella dovrebbe-, presentandosi al Di.c:rt:retto dal ·quaJe • . di 1~n<le,• ehiedere di e~sere .sott-0po·s to il. nuova visita d•~ tf> Jf> sue condizioni ili salute. All'abb. n. 404!):

che flttualmcnfr: si trovano .'iofto le arini e che sono I di cla se più n nziana di quel1a del 1878 inclusa . .Al dott. L. R. cla T.:

~l'iS:

cli~JH>.·izione

.

TI funz.ionario d€l ~1ini~tero c11è ha assicurato il (~on1une che gli av1.:icenda111ent-i con1in,ciano dalla clas. e 1878 intencleYh probabilu1011te dire che ver·ra11no benctì<>in.ti di tu le a vvi<'e11du1ncnto i rneclici

Iùg·Jio lf)16. • · Ella ha JJi(lno <1 i ritto, in nltri term.ini, ;t lla: n omina <t eapitano 11011 •lJlJJPUH Yeng-a riclliani..1to alle ~lrn1i. 1\I dott. ù . 1). cl ~1 \.-. : Il !\lin-ist(1 1·0 T.1P 11n c·onc·<>~~·o l ·e~enf'ro in ~guit,1 .a Jlropo~ta d<) l 11a ( 'nn1111i8~ione ni·o\i:lci.n le Hlla ·quale la i1p~·ps~ith <lj l~Ll<.• ~.Ro11era zione sarà .stata r:ippresentata d.all' An1111iniRt1·azione civile El.a cui Ella <11peud0. D~1to ei<'>, ~e l~lln c1 e ~i·dern c.:he l'esonero I.. e ' Y~ngn tolto n t·c·or 1·~ chf' 'fn<:eia delle iJ1·n tiche pr~sso I.a Commj :::;sione J>1·ovin<:ial<1 snclcletta onde a llo }~pirarC' 'lnl qnn<~l'in.1c1 ·,t 1·e eoncessole, non r innovi . l.1 JH'cY :·nsta <li <'~Ol1(ll'O a l Ministero.

.

...

SEZIONE PRATlCA

Il nostrò an1ico cloft. Torti saprà sost~ne~·e coP serenitit e carr .111i1n.o virile- il ctnro sacr1fiz10 che la J>atria gli hn i111posto. A lu i, ni suoi, giungano l~ nostre affett11o~e condogli~l llz<?. · .

, Il dott. FIL I P PO. l">AG~IARI ha J:>el'Ùllto Sl;ll c::a-m~)O dr.illa booloria il 1ie:Jio (}IOVANNI, tenente de i mitra.i. ~ ..,.,

a.prile Tin stç1lVlH. <'OD8nltare il BoJlettino ,N .. 65. del \1!>17,I da l quR I.e ri~ 1 {lt<\no le p ro 1nozio1li nv-v~nute di te nenti gliel·i, stl1de nte al X0 anno <li legge. . medici <li complf>m~nto con anziaJ1ità de~ . marzo e Nel fervore della ba ttag;lia, sul!(:\ sponde d el P 1avC', c1ne11a btÌùa gio,·inezza, cui la v ita . arrideva ancl1e clC'll·nprfJe 191G, r)er accer t arsene. ricca di promesse, venne · lH)zzata da una granata All'abb. n. 4904: Non aveJJclo Ella ·pl'estato mai ~rvizio militare 11emica . · I.1e ~ostre sentitissime condoglianze al genitore e è probnbile che ,·c\nga cl1iamato alle armi· e sos t i. '' tuito da altro collega. , • alht furniglia .

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IL POLICLINI CO

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Ricompense al valor militare per la campagna di guerra 1915-1916. . MEDAGLIA

o' ARGEI\"TO.

prof. ROBERTO, ten. colonnello medico 9.i compiemento, ordinario di patologia chirur~ica neJl'Uni~1\ ità di Roma, Direttore di un'aml ulanza chirurgica dislocata _,a Gorizia, continuò la sua opera ài assistenza e cura ai feriti malgrado i locali si trovassero sotto l'incessante tiro dei eannoni nemici, tanto .c he' parte de l fabbricato fll · d istrutto e molti feriti soccombettero. Al nostro iJlustre amico esprimiamo il nostr o (i()mpiacimento per la prova di ~ranquillo eroismo e per l'alta distinzione assegnatagli. ÀLESSANDRI

(ANNO

N.O TIZIE DIVERSE Letta statale contro"I~ tubercolosi.

XX\-,

FASC.

27]

Il presidente espose la Reba(i·ion~ 1norale e fit'J,anZ'Utria del Comitato e dell Ufficio cèntrale aatitubercolare, mettendo sopratutto in evidenza l'azione benefica ed efficace dispiegata dall'Ufficio antituber<X>lare, mercè l 'opera. attiva e intelligente dell'egregio direttore dott. Ugo ~1ariotti, ed. esprimendo 1<1 fìdu cin che <X>l <X>ncorso degli Enti _.ubblici e <l~lle numerose I.stituzioni ~ssociate, l 'opera · clel C<ìmituto e (lell' Ufficio possa magg\ormente '\Olgers_i per raggiungere i fi11i n-0bilissimi per- i qnnli questo. f11 istit11ito . 0

· Nella J,>residenza della Crore Rossa

It~Uana.

....:\. cau'Sa di un'i nfe rmità de1 sen. conte. Delia S-Omaglia, le funzioni di presidente. genera le della C. R. I. sono ·state temporaneame11te ben affida.te a l vice-presidènte ' G. Ciraolo, del quale sono note l'alta inte lligenza, la profonda coltura soci•le e . . . l ' opero~i tà. ~ Le condizioni di salute del -conte Della Soma.glia sono or a notevolmente migliorate. All'illustre filantropo inviamo caldi auguri di pronta guarigior.t~. .

Il Governo a llo scopo di rendere pii1 ~fficuc"€ e d'integrare le disposizioni oonc.ernen_ti la dif~ ·oontro la tubéroo~osi, non si limitei·à ai provvedi• 'menti clie sono gi~ ·s tati delibei:ati d'intesa coi miL'ambulanza militare dell'esercito americano. ' nistri della Guerra, della Marina e delle Pensioni È -giu11to in Italia un grosso 1?epn.rto clell '•mbue che >SOn già in corso ·ai attuazione, concernenti i lanza militare dell'Esercit<!> ameri~n.o. • . mi.li tari rifo~mati per quella llllllattia, ma studierà Si recò a porta.rg·li il saluto dtl Govel'no italiano il problema anche n~i riguardi 'della popolazione • il Sottosegretario di Stato on. Galle ng<-1. acoompa' oivile. g·na.t o dalle· aùtor:it.:\ militari e civili, dalla Colo:. :m noto, infatti, che gli ammalati civili tubef co- nia · americana e dal Presidente della « Croee Ro~, losi sfuggont>, specialmente t r a le classi . a bbienti. sa )> Italiana.. : non esse11do obbligatoria la denunzia. da parte dei All'arrivo assisteva una fol la immen sa di<>tro ~·nitari, a qualsiaisi controllo delle autorità, ciò Je · trupw de l Presidio, schietate lungo il peJ~­ ~ ('.be l)()teva presentare grave difficoltà _un tem·po . corso per rendere gli onorj. militari. I soldati ameo·ra, in seguito alle numerose visi te militari, che ricani furono pàssa ti in rivista clal ComandaD..te Qe l • • hil11uo sçrupolosamente accertato lo stato di sa'C-Orpo d'Armata:- italiano. lute di tutti gli uomini fino ai 40 e ·P iù anni, apl)are relativamente faciÌe. Le autorità hanno, il Le rendite della fondazione çerasi ass~gnate ad iitimod-0 d i a vere un completo censime.nto di tut ti i tuzion i umanitarie. . tubel'l."Olotici maschi d'Italia. Il Consiglio direttivo òell 'Ospizio <lell ' ....\ù(lol<>ra ta Di questo lavoro la direzione generale di sanitit (Fondazione Antonio Cerajsi ) ha deliberato che suli servirà .sia per completarlo con quello delle donl'eve ntuale .avanzo di r endita dell'e"'ercizio 1918 ven"' ne,. sia per organizzare un vero e proprio servizio · 'gano--as ·egnnte :. L. 20,000 pe1~ l 'invio .dei fi~li di midi difesa che senza a'rere lo sçopo di mettere a llitari richiàmati nelle Colonie· ruari1u.~ del Comitato ' ' l'ostracismo i tubel'colotici, ,·alga acl arginare sedi Organizzazio11e Ci"rile; I.i. 100,000 al Comitato rinmentè quanto pili è pos ibile la minaccia d i provinciale per gli otfani di guerra : I.i. 25,000 al Sa• 11 na maggiore difftlf·done della mnlnttia, non solo natorio per ba.rubini tubercolotici del (Jiornale d'l\ eon1e i11evitabile consegt1e11za d ello ·stato di guerra, tolia ,.. I.i. 10,ilOO all'O pedaletto del Bambin Gesù: ina ~1ncl1e Cf>Dle effetto di. coipe,·oJ~ t1·a.scura11za L. 10,000 all'Istituto Orto1>f\di~o de11·.ar).cc:i<\; lirP neglf <1mn1nl<1ti, e in chi li i1Vvici11a . di quelle 2,5 000 ·p er ba.n1bini lattanti: I-'. 100,000 per. il Santlnor1ne d'io-ieue e preca11zioni, che non richiedono ~ , . torio per tubercolotici che !'arit i~titlùto c1Hll'An1~i­ 1101}pu1-e un' gran 5't1Crifizio c1a parte <lell infermo nistr.ctzione degli Os11edali Riuniti di Rom<i : -lire ~ di clii <Yli sta d '11 ttorno, tra, . c ur.~1117.-<l cbP è ~em- 15,000 alle Piccole SuQl'€ clei i)overi 1 I.i. 20.000 a di{)f<' 1:.1 cn11~'1 })l'ima dell8 diffn~io11e d~ll•l . m<1lntti~ ~1>osizione del prefrtto i~r ricovci·i ù ·t1rg<~nz.a : tofra le chl. si che 0110 f~rt11nnta1nente iu eond1ta 10 T.i. ~2:-, 000. zioni di proYv dere .a eurarla in temr><> <~ :111che • Pei deform(;'ti del viso. •t<l t"Yitarln. • Per incarico clell:l l'rocP Rossa . .\.1uericHna, . la La Lega nazionale contro la tubercolo i . cnltrice :ì\layn<i1'd f.i:t<ld, di l~oston, li.1 i~J>erto a i.'i (\ riunitn jl J:l g-ingno, ~otto 1•1 prP~idenza del Pa ri~i un' oflicin<l vc.~r hl fa t>bri<:a zlone tli maschere p1·of. A\. 'I'n111llnri11i. ra:-::einblc>a gfln~rale dCli soci ,al :ru1 turale destin<l t<> à na~co11dPre le g-r~1 vi defor<i«.. l ( '0111i t.1 t·o non1.1 no <l~lla I~e~~1 N~1zionn1e coniniti.t del Yiso cagionn te da l~. ioni di ;:ruerra. Le tro In tnllC'rcolosi. 1wr l°<1IlI>ro\nzioue del bilanmn 8c·here Tflngon'> fo1·ni te gr•l t uit.t 1n~nte. t:ill eons nntiyo tlf.:'l 1!117 <.' d<>l preYeutivo <lel 1!>1~. •

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FASC. 27]

Il vrocesso di fabbricazione è stato ideato dal ca. p-itil:no medico inglese Derwent Woord: s i _prende, ooB la creta, l'impronta del ·viso deformato, la qu11le Tiene poi oompletata sulla guida di fotogrstìe reC'enti del soggetto; ·1Jer mezzo della galvan6plasti<:a, Yi si modella una maschera sotti'lis• sima di rame, che vif\ne poi colorita al naturale con_tinte indelebili; la maschera è leggerissima e si a pplica fRcilmente, per mezzo di un processo spécial~.

fntesa

ln~llettuale

italo-britannica. Alùt Tiistta resa dai nostri inte ll(>ttuali alla Gran Bretn.:na, la medicina_e le scienze naturali in ge~ nere sono -state ravpresentate (la ll'on. prof. LeoBardo Bia11c:hi e dall'on. prof. Vincenzo Bianchi di Napoli e dal i>rof. Piero Giacosa <.li Torino. Il prof. J;. I~iànchi così terminò la sua magnifica 11.ll<>c:t17.ione ull'università di Oxford: « QuetSta terribile. ·guerra. che distrugge tanti te« oori <1ccun1ulati da 1111 séc:olo .f ebbrile ·di lavoro, «fu Tolutc1 clall.a G~r1nania., e fu incor.aggiata .da«~li uomini di scienza di quel grande paese . ~ « beB.e noi contrapporremo le forze dell'Intesa unita « ~r la gt1erra e per la pace, nelle armi e nel pen« Si.er• civile. Questa ,guerra, che ha Rorpreso l'I« tali.a nell 'nclolescenZ<'l op-erosa d~lla sua ter7...a ci-. « Tiltà, ha riclestitto in n-oì l'anima di un veccl1io ~<titano, come diceva Carducci. Bisogna vincere o « inorire. · «In our life-strpg-gle we must ende<1,rour to per, . « aevere and in<::rease our scientific nµd artjstic: « patrimon:r, our work, our l1ealth and our li« berty, so a~ to frustrate all the cruel ~ims of a « rapa<:'1ods ènemy ».

..

I

4!••cres8o di talassoterapia; ..

I medici italiani sono '1'ivamente pregati di volersi interess;are a questo importantissimo CongresSQ i•teralleato, che avTà luogo a l\IIonaco. subit-0 dop• gt1erra, ma~1dnndo i titoli delle éomunicazioni che intendo110 clj fare, s1">ecialmente in riguardo delle cure marine n elle tubercolosi mediche e in ~t1~le c:hir.urgiche, al Segretario generale prof. Filippo 1'iariani, GenOVèl - oppure al Presidente del Comitato locale, J)rof. V. Ascoli, ~orna. ·

Un ~randioso ospedale offerto al Govetno degli Stati Uniti. Il Bethel Israel Hospital di New Yo1·k, grande istituzione o pitalie1·a israelil:a, per mezzo del suo })residente Sigel, l1a offerto a1 ~finiste1·0 della marina degli Sta ti' U11iti di costl'uire a proprie spese t1n ospedale di 500 letti e del costo di 10 milioni di lire, mettendolo a dispo13izi-on~ del. Governo per tutt~t la durata clella guerra.

:Per gli

~tudenti

di

651

SEZIONE PRATlCA

medi~iµa fu Francia.

Finora gli studenti di medicina in Francia erano • .s.utorizzati t1nieamente a sostenere gli esam.i, ma non a. .frequentare i corsi. Nt1ovi regolamenti, promulg~ ti ora, ùispongo110 ch e que~te. norme continueranno .a vigere per gli tudenti giovnni, cl1e appartengono alla milizia a ttiYa; glj studenti passa ti nella riee1'Ta, cioè che b.a.n no compjuto ·P iù di 3 anni 4.i ·8€!.'Tizio mi'litare, vengono .autorizzati, invece, •

nei limiti concessi dalle esigenze belliche, a continuare i loro studi. Natura1mente non si tiene ·o ont. della classe ·e ui essi appartengono per la data. di naacita, ma. solo di quella cui sono aggregati. Si era. tentato di organizzare dei corsi per gli studenti di medicina della zona ·avanzata, facendo impartire gli · in~egnamenti negli ·ospedali mobilitati; ma difii00ltà di v.ario ordine avevano indotto all'a.d<(lone, invece, di corai accelerati trimestrali nelle Facoltà di Parigi e d i Lione. lf nuovo sistema d•~ veva entra re in vigore il 15 .a;p:r.:ile; ma l'offeooiva ha reSC> necessaria la presenza a l fronte di. tutti · gli stu,d enti mobilitati e<:l ha, f.a tto rinvia:r.e ad un periodo pi-ù calÌI19' la rtpresa degli studt di medici·n.a.

Altra

na~e-ospedale

..

, •

silurata.

• Co11tinuano i siluramenti di navi-ospedali da parte dei nostri nemici. La nave-ospedale « Koningin Regentes >> è stata s ilur~ta nel Mare del Nord in circostanze che escludono un errore. La nave-~pedale « L landovery Castle >) è stat• silurata a sud-ovest dell'Irlanda, malgrado avesse .tutti i fuochi e i segni ..regolamentari;. si teme eh~ 284 persone su 258 siano annegate. •

I

1

Inaugurazione di un J>11sto al prof. Massei.

. Il 2 giugno ebbe luogo nell'ospedale Gesù e Maria di Napoli, l'inaugurazione del busto di bronzo a F erdinando 1\1.assei. Parlarono il g~nerale prof. Pasc:nle, presidente l)ei: le onoranze e direttore interinalé della clinica, il prof. Gradenigo, successo~ del l\1assei nell'ill.Regnamento e nella direzione della. Clinica, il pr.fessor Ferrero dell'Università di Roma e i professori Masucci ~ Trefiletti antlcl1i coadiutori del Mn s~~i. Fu quindi data lettura delle lettere · e te. Iegramrni di ades ione . Alla cerimonia è rano J)resenti la vedov!l e il figli• cli Ferdinnndo ì\ilassei. . '

Premjo Pier Diego Sice~rdi. I !tettori ricorderanno il valoroso ·p tof. Pier Die~ Riccardi, capÒ-laboratorio della C.l}nica del LavorQ <.li l\:Iilano, maggiore medico per merito di guerra, ' cadt1to IJ€r un'i11fezione da spirochetosi itteroemorragie3, che egli andrt.va. ,studi~nclo d<"l oltre un a.nn• i1e lla IV Armata. La perdita clell'insigne studioso, <·he e1·a sict1ramente ihcammiJ;ia to alla Yi ta univer~i taria ufficiale, ha suscitato ovunque il più alto l'i1npianto. E perchè non muoia la figura di quest0 degnissimò suo collaboratore e le direttive~ medicoRocinli di ·Siccardi parlino ai giovani, la Clinica clel ·Lavoro ha preso l'iniziativa di fondare un pre' mio intitolato a Pier Diego Siccardi, , il cui reddito abbia a permettere, annualmente, ad un giovine neolaureato; di 1nttendere pc1· 11n· ::inno a. studi cli 1uedicina ecl igiene :::;ociale\ I..ia sottoscrizione f. giit ·a buor1 punto, essendo stf1te rnce-0lte clr ca lirP 20,000; e·s sà verrà chiusa qu.:indo si sara11no rac~ulte T1. H0.000 e comunque entro il 31 li1glio, perchè il J)rf\mio possa essere a seg11a to fin dal pr~n10 <lnno scolastico. J~e offerte si inviano al l)I'-Of. De\. oto, via S. Bar-.. iu1ba, 8, ~filano. • 1

~

..

I

~


IL POLICLINICO

Vittirna del dovere.

..\.11' ottimo a1nico, ben noto 11er In 111itezza del

/ \. JH'<>PC!~dto <lella untizin J)Ubb1icatn sotto questo

titolo 11<'1 filHC' . 2:L ricevian10: '' ('c-rt<1n1eute ehi h<l illYiato lu suddetta noti7'ia ig-no1·a c·Jip il clot ~ . (}itl~<=>!JP~ r.;ci ni e~·a da ci11qu€' u1esi illlllllog-Jiatn <'olla signora ''"ittoria ~erra- 7Jn11otti cli I1ol 1 >p:n~1. <·11c })Otè asRisterJo nep;li ultii n i ~iorni P coutr<lRS{'\ <\Ila n1edcst1ua J'infézio11é in fo,i·m a non grnYe, ri<ln{'f>ndo~;i l)eI\) agli €'f-;tl'elni ~ 1· • f<ltti <·'l1·clinei: tr<r' :L·i or n i11 conYa lescenzn, nell'ntteR:l cli dc1r-e alla luc·0 u11a crèatura che i10n co110~<·erì1 il 1u1t1,.e suo. , (lttC'sto per Ja ,~eritit e percllè non "Ven ga <lel t11ttu , <litn Pnt~<'ato <·ll{• ( 'n lni c11e h a dato ]n s11a. gioYinez7.a nlln l'c.1t!·in, J1n la r.;c·into \ln~i cloiìna cl1e porta il suo no11u?, c-l1e ~01 1 1 a tutti Jo ha ami.l to. che av.a nti tutti l o 11ia11ge, ch(.l HU1 >J>o1't<~ la Yitn ~olo J)er ln roscie117.~i del gl'a 11cle '(loy~re che le ri111a11e dn con11)iere )) .

'

Un ufficiai~ della ('roee Ros a Americana morto in guerra alla tron te italht.na. f 1

servizio Hnl nos tro f ron10 tlel ..I/i.nY~. il t0nen t<? .iVIcKey, i l ql"I<'1lé co111u11cln \·a 1111· v o ~fb 1nohil0 d i 1•istoro della ·c r oce R o~ 8:1. .4\n1eric·ana i11 nli Jiu nto aYnnzato. È il }ìl'·i11lo uffic-i~1<' <l0lln C1rocr llor-;~ :1 .l\ n1eri<.:ana C'be dit ln ~'lta vitn I~r . Ja eal1~a d·fl.~:11 allae.a ti .. Priu1a <lelln ~nerra ern pit tor<\. ~i H t ruo1è> YolQntn rio onale n1(?1ubro della (~ou1mi:-;:;:io11f\ JH.:r 1n:i 11<•nte della Cro<1P Rossa ....\.111prica na <·h(' Y€'nn~ in Italia n e l dfce111 bre 8Corso. • Il t~11ent0 ~I e:Ke:r <."'l'.a stn to r<>«011teu1ent<? Ru1nu1ln t o in· un or-:i1 1f\<1.~ 10 inilita r e . 1\. ppen..'l ri~tn bili to do111.an <lò d i ,.'lYP1·e l'onore e il i1r i,·ilegio di i1re8tar seryi zio y·ic:iuo n ll>f\ li11ee clel f1·onte, in un p.osto • àv anr,~1 to . lD 1il e-gli inco11tl'ù la. morte. J;J Hta to ucc·i "'O, IHentre 0ra in

«urntter~, la rettituòin.e e la coHcienziosità distinguo110~ facciamo l •a ugul'io · clic 11resto

che lo ritorni

n Ile sue nlte funzioni.

Unà vittima della barbarie. , I giornali rec·ano il ,·~guPntP tl'ir-;t~ epiBodio. Una i11fetmiern dell'~8t'rcito fJ'a11vese - Ja signorina (,anton· - n1eutre dn nn v:1e8c~ in\aso si recava a raggiù11gere, .a J>ietli, il suo ospt~<lrtle 1>resso Soissons, scorse t1n gr11p1)0 di ltomini chf-\ el l11. scan1biò per lavoratori italinni. l\L1. inoltrandof'i, si fe1·m<'> 8t1TPefntt~l: era nna J>attuglia tedl~:-cn '. Il ~uo cuore intrer)ido non ebbe cl1e u11 fl'eIllito {l'odio. Contem1>lò i .n'en1ici · fi<:>rnn1ente. ~la i br11ti non esitnro110 : quattro <1i e~·sl impugnarono il fnci~e e ·sp·n ra r ono. I/uniforme'. da infermiera n on fe<:e tre111a~·e le mnni clègli :1 ~sassi11i, La ~igno­ r : n:1 (',a ptou fu f erita al fia n c·i). Ebbe la. forza di tr<tscin~1 r . i 'fi11{) 'tl c~n1r'o che fin11rh{)ggin In ~trada • • · e C<l d(le es..1ni1ne. dietro le Rit>lJi. ()rgog1ìo$a del sno t~·ionfo la l)a ttuglia. si . <l llnr1t:<11H). D opo qualcllt-' minuto giu11Rero dei cont;1dini cllf 1·inscirono a tl'aspol'tare <111'osvedale la (\l'aien fanciulla. {

••

Conferenza.

Il prof. S. I1elfa.nti ha tenuto a Milano una oonfE>reuzn sl1lla Yacci+tuzion~, Jl('l' iuY1 to dell Ordine · .. dei medici e dell'autorità J>f0Yi110i<l'-l~· ~anitnriu ùi Milaoo.

Il prof. Ce,·idnlli ag~·reflito.

,

Il 1n·of. <. inrlo ( 'C"'Y i<la lli, -rice-t1irett-0re del l\IIa• • n ieo1nio proYilH·in 1P di Ron1~1, \'enne irnvrovyisall1e11te ng,-grptl!to d;1 un riroYerato <lel 8t10 repnrto, eh0 lo colpì <t 11ii1 ri11rese c:on nil ~1·osiRo R.'lSSO nl l.n •

te~t:1.

Ji..,11 tYas1 .nrtèlt10 in ~·1·n"Ve ~L'lto ll(\lla ,~un abitnzionfl, <l<>YP · gli \ ll>J tr<·~tnrono ~oll(\cite ec1 efficitci c·nre i pro1ì'. G. ).loutes..1110 e r0rrc.1resi.

Cura della ru or'v a. t•res::;o ca,~allì

<t<'llt' llostre Hl'lll:ltf\, lll11Uerosissirui nffetti tl<l n1orYa cl1i u~n ~on o ~t9-ti trattati Ullà

f'on JUe t o<li s11eeiali J >ropof{ti dal 1>rof. Finzi, della R. Sc:l10li.l Veter111<1ri~1 <li ~orin o . cQnclinvato dal c.-:onnello vc>terina 1•10 dott. I~el'tettl . • lT11a 0on11qis~iqne t~e11ica , i1on 1inatn dai l\ljnisteri <lt-lla guerr!1 e d~ ll'interuo, hn proceclutq alle r>rove · ~ n~rin1e11tali <li eo11tl'bllo. c-0111proyar1do i risultati Clfll lè1 f'lll'il. J,ù Dir~zio:1e !!·e1~ern1~ 1 <1Pll·: f~ ·1riiti't pubblica Sf\g11i fi~1 <ln? 1n·in<·i1•io c·on pnrtie<>h1re nttenr.ionP 'fue3te ri C'Prc:J1c e il Di rettore ;:rPnerJIP, ton1nL I.1utro rio, ha . IX)tu to , ·erifien 1·e i>ersoi1nl111f\11 te i· alta i1nportanza 1ìe i ri~u l tati. · ,

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Indice al1abetlco per materie . ..

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. Pa.g. H32 in·oyocn ti : Fiutura J)t'~coce )) ()-1i ~\ tti varl n 111(\lltn l'Ì • • · (,lH.'r:1tit P ~<l<'i 1njptitn1 i P i iuilitn ri ndi)) b1ti ni JnYnl'i <11 n1jetit11rn · . )) ~ 'iRti i<l <l t.idl'<' d e l ft:P,:<1to : for1ne ·d oloro~P. )) (1ndl1n,l i cl< I pt·1H•: c·l 1"1. . . )) li,<•1·it<' <li ~uP rr:l. : t rn t t,in1pnto Asee~b i

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Roma., I4 luglio I9L8

Anno XXV.

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fondato dai professori : . ' GUIDO BACCELLI fRANCESCO DURANTE (

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~.RA'I.""ICA

SEZIONE

REDATTORE CAPO: PROF. '

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VITTORIO ASCOLI

s·o MM A R 1·.o.

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uvorJ orfglnall:

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1: ~calo1

• lembi cutanei a ponte nel trattamento preventivo dell~ " ~te cicatrici r etrattili. - Servizi sanitari: G. G. Riq uier: Sui servizi neurolog-icj della. · zona. territoriale - Analisi e commenti: V . S~occia: Febbre da pappatHcl o vera influenza! - Olvagazlonl: L. Verney: Il giornalismo medico anglo sassone - Sunti e Rassegna r CHI-~ RURGIA: W. :::>barpe: Il campo d ... Jla chirurgia neµrologica. MBDICINA LBGALR: ~1inet: L!az1one dei caustici nel simulatori.

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Appunti d i medlcln1 prlltica: CA~tST ICA s TERAPIA: Nefrite cronica con emorra~ie cerebrali a ripetizione. - ] 1 dolore renale.

'

- L'eziologia ed il trattamento dell 'enuresi. - EPIDEMI OLOGIA: Lo svilu ppo di nn focolaio autoctono di malaria in Francia. Posta ~egli abbonati. - Notizia bibliogrofica. #

Nella vita professionale: PanglÒ.ss: Riconc~cime.nto di diritti. -:Cronaca del movimento professionale. - Medicina sociale: Per ,:l'alill'!entazione dt>gli ammalati. - Sottoscrizione al fondo di 'soccol'so contro i più gravi danni della guerrp. patiti dai medici e dalle loro fami glie. - Risposte a quesiti e a domande. Nomine, promoz)ofli ed onorificenze. - Albo d'oro. diverse . ...:... Indice alfabe.t lco ' per materie.

Notizie

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INTERESSANTE PUBBLICAZIONE:

Prol. tav. 6IfttINTO OUARTftJ libero docente nella R. Universita di Roma

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·VAoEME[ uM. D'E[ l A InfERMIERA In. [A~·A E nE6l I o~ pEoA[ I con speciale riguardo alla . cura dei malati e feriti in guerra.

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letirlce in ogni contlngt>nza del suo nobile utncto.' . · Per ntt'ttt-re t 00::itrl cortesJ abb.onatt in grado ò1 dlt!on·dere 11 manuale stesso .presso le signore dt loro conol!lcenza, abbia.mo deliberato dt Qnecllre tn porto franco le copie che. et venissero richieste col loro tram.1te al 1010 · 11re110 di ooeto 1 e ctoè ' a L. 3,, o c.lascuna. • · · Inviare carto}jna-vaglia., direttamente, al prof. ENRICO MORELLI - Via Sistina, n. 14, ROMA. a11t1&1 di 'repftetà rtsenatl. - È vie.tata l<J, riprpduziòne di lavori pubbUcà:t:li nel POU.,LINICO o la pubblicaaione di sunti di essi senza oitarne la fonte. ·· · · '.

LAVORI OR IGI NALI~ 0SP~DALE

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24.

CHIRURGICO .DA GUERRA • .

I lembi cutanei · a ponte nel trattamento preventivo · delle vaste cicatrici retrattili. . •

Prof.

IGNAZIO SCALONE,

magg. medico, direttor-e.

Il metodo di governare una vasta p·eir 'dita di -sootanza, sfa tn r.apporto .alla rapi.dità della guarigione che alla i:estituzio·n e funzionale. ·della parte, ha costit11ito .sempr1e arg·o mento d'attualità. Mo.lti traumatizzati giacciono ~ungamente ne• gli osp edali atte.n dend·o che la profonda e larga • -perdita. di sostanza si colmi d.f tessuto di neo•

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formàzi·one e si copra ·di Bpitelio; essi,. quando ' sono ,g uariti, .s offrono d·ella 1retr.azione dep.a ci·c atrice s·o·pratu.t tq quando questa abbia ader,enze c·o n lo scheletro e·d• è rivestita da uno straterello di epitelio 1sottile, lucido, facilmente screp1ol,a bile e fi9so alla massa cicat.rizial·~ pottostante senza alcun. cuscilnetto di connettivo ·scorrev ole e tanto m·eno ·di tessuto . ' . grasso. Di .guisa · che, hel trattamento delle suddette larghe p1~rdi te di sostanza in via di cicatrizz.azione, u- p~ogramm,a deve corrispondere all'idea di ottenere: a) una ab·b 1revi~io:n·e ·di tempo per la guarigione.; b) sostituire· quanto meglio è p 1 os~ibile, date le condiZioni anatomiche locali, allo .str,a terello· epiteliale ·s ottil·e e .aderen~e un tessuto cutaneo e sottocutaneo com• I

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IL POLICLINICO I

J>leto da. servire da cusci11etto scorrevole sulla massa scler·oit ica sottostante; e) di ricostrui·re la· parte .im. mo1do ·da, togliere . 1,aspetto detUII'pa.nte con cui si p1rese.n tano ta1i larghi e prolfonde cicatrici. In questa hr.eve nota espon.go il p:r:o ce·&so da . me usaito e eh-e continue.rò a, usare, dato i ri11Itatì otten11ti con ef'So, nel trattamen to di tali lesiooù. ·Allorquando l a p 8!rd~ta ·dii so.sta.nza è copeittta totaln1cnte di b11one granulazioni, indice ch e in qualu·n que punto di essçi si è iniziato il 1avorìo di riparazio11e, dist acro <l<:t 1111 m argine di . detta perdita. di sos·t anza •11n i)rim·o, lem1b•o di cute, co1n1)re.so il grasso sottostante, e lo ri. batto sul tessuto di gr.an·u lazione· fino al mar. . gine Ol)PO·&to a guisa di ponte fra l,uno e l'al- . t!'o. Contem.p o·racn·eam,e nte o succ1e ssivamente, se si vuole · a:ttendere 11attecchi1nento del p rim o, .si distaiccano altri pontt che, .diretti in tUJt. te le d~rezioni del1a perdita di s·ostanza, fa.m.n-0 sì che questa riimaJilga coperta in buona parte da cute sana, ch e rioev.a; .gli el·em'enti di .e.p itelizzaz1.one da o·gni punto e · ~ a cicafrice resti definitivamente interrotta ·da ta.li pooti .cli cute che, oltre -a impedir11e la fort e retrazione, for1nan.o sul tèssu to connettivo un rivestimento ... di cu te scorr~vo l e · m·e·r cè u.·,c u.scin:etto di tessuto g.1~aSiS-0 che vi si adagia sopra·. Q11ooto è il processo col quale ho ottenuto buonissin,i risultaiti i111 tutti i casi e che adottel'ò · sen1pre, sicl1ro di 11na h11ona riuscita se si osservano delle piocole modalità di teio nica:1° N o•n biS1ogna r aschiare ~o strato di granulazione ma adagi1are il lembo cutaneo di1"8t-. • tan.1i~nte su .d i eSBo. N&l p·rimo ca;so, in1 cui ini-1 ziai ·.il p.r ocesso, sl ebbe la .nec:i::.ctsi totale dei lembi perch è questi furono a dajg iati sul con.. nettivo già orga,nizzato e molto ·m ooo ricco di vasi che i.I tessuto di gr.a1111lazio.ne. Infatti, .. .iim. t11tti gli àltri casi, qualun.q ue fossero stati la 111n g·he~za e la larghezza ·dei ponti di ente, questi rimasero costan· teme:nt.e vitali nella tota• lità della loro estensicme. 2° L\.llorquando la superficie di gl'.'an1u lazio11e si c_opre di molto ess~dato i)urule.i1to, basta ripetere più volte al gior110, prima dell,operazione. la pulizia semplice della piaga. cori soùuzione &iologicla sterile. Non r a.r 1ame11t.e 110 avt1to ugt1ali 1·isnltati- facendo una b11on::t detersione con 0l11zione fi siologica pochi min11ti prima e lascia11do t1n impacco di ·detta ~ol11zion e p er tutto il tempo cl1e occorre per la 1)r epa razione di <111el poco che è necessario; Littalche volta 110 posto stilla st1perficie gra11t1la11te lln foglio di garza i111bev11to di al1

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cool iodatoj qu'.alche a1tra volta di soluzione ipel'tonica. L,alcool iodato, specialmente dopo 11l) a a pplicazione di 15' , r.e nde la superficie gr an ulan·t'e _di colorito r?sso-ner ~stro e sulle g·r~tnulaz1oni spuntano p1cole emorragie p11ntjformi. ! .'asp etto delle granulazi0ni rima.J1è invariato dopo l,&pplicazione, anche lunga di ' soluzione ipertonica; mai ho usato soluzione di st1blin1ato, d'ipoclorito o di altri antisettici. 3° Il lembo· di ,.cute ,d,eve co!Iltenere Jo strato di connettivo grasso in modQ 1da acquri.Btare un i1otevole sp essore; esso è tagli.a to da ULnO dei rr1ar1gini della pia;g13,, da que1'lo che meglio dà affidamernto per nutrizione e, pte rohè il lembo. sia •ri·b attuto a p·o nte SiUl margine opposto; può ecSse.r e tagliato in modo da as~.rtare co11 esso il ])Ol'do di epitelio limite fra gr anulazioni e cute sa1\a (.epitelio .di 1n eoformazioiJ1e), illl guisa .che viene trap iantato assti.em.e· ~ lemibo, op.p ure ·questo può e sse.rie formato dalla sola oute integra ed allora ·v ierne !·a.sciato in sito il borda . epiteliiaJ.e neoformato -con doppio scopo : di lasciare una so.rge.n te di neoformazione epitelia- ' le, .sì da poter avvicinare a .d esso il bordo da cui è stato fiita~cato il lemb •, e restr.ingere chi11dere così la p erdita .d i sostanza prodotta dalla formazione del lem·bo medesimo. Nei mie.i casd 110 operato in un modo e nell'altro coo risultati ugualm1ente felici; allorquando nel lembo h<> compreso la Ji.s terella epiteliale neoformata, q.u esta h a ,c ontinuato a vivere ed ho ristretto o ch~u.s a l a perdita di sio.stam~za p1rodotta da1la • formazione dèl lembo ·s uturànid o il margin.e· cutaneo fino in vicinhinza del tessuto di g:ranu lazion.e -con . punti profondi ~a aponeurosi ~.coperta o addirittura al conn.ettjvo di cicatrice ~ottostante allo st~ato di gI'an·u lazione. · 4° È preferib.i le formare lém.bi di cute lun~l1i i·n modo che 11estremo libero venga sutu-rato al mairgi.lne oµposto del·l a piaga, formando così dei velri lembi a po.n te . . La; ,sI?-tt1r~ 1al marginie opposto ·devè ·e.s sere fattà dopo averl 0 intaccato e oruentato fino alla zona sana come !i può ved:ere n ella figura ~. I·n tal modo la. i1ut;rizione che viene dal m argine opposto contribui.SJce a mantenere più · attiva Ja. vitalità. dell,estremo del lmnb·o ciò c·h e non sempre accade allorquando esso viene a dagiato e .sutur.ato a contatto ,del bo:r.do epiteliale di neoformazione. · Non ·essein do sicuri, in ogni caso, de.Ila pron ta iiTrorazione a ritroso delJ'estr emo del lembo, è bene procurare di dare al ponte pl aistico una larga base di nutrizione. Per tutta 1a sua lunghezza il lembo è adagiato ul1a s11perficie dii ©ran11lazione ed assiI

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curato per mezzo di punti superficiali di seta 1 sottile, lonta.nr.i. l'uno dall'altro e lumgo• i ·drue marg:i!Ili. ff NelJa fo·r m'aziorìe dei ponti se·c onctani l'estfemo lib·ero pu<'.4 esseJiie innest~to al ·corpo del lembo pr~cedente come --si vede· nella fìgurà 3"'; in tale. eventualità è m·e glio atte111·dere l'attecchimento e la buona vitalità di esso giacchè è bene .a11astomizzare a sua volta il lembo libero su una coririsp ondente super.f1'ci~ oruentata, come vedesi nella figura medesima. Con tale processo si possono formp,re quanti ponti di cute occorro·n o per intetr.seic are iIDJ ogmi direzione il campo della piaga, e, quindi, della futura 1cicatrice1. La sterilizzazione deJJ.a parte, p1r ima e dopo l'operazione, è stata affidata alla ttntura di io,dio. La prima medicatura l'ho f.atta dopo 24 /

supeJrficiaJe, giacethè non andrebbe aJ .cJj là del1'.apon·ehrosi € qui·I;ldi non da rebbe i disturbi nè la de turpazione delle ctcatric·i p1rofonde. Nell e regioni in cui non è pos.s).bile toglieire il lembo dalla ' vicinanza de.ila piaga, hg- rìcor so al!a cute de'1la regione antero..laterale 1

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Fig. 2. •

della parete addominale, come in un .caso di larga piaga 1pirofo·n .da del dorso del1a mrun.o. Nelle tre figure ho voluto 'dare- ·un saggio dimostrativo di q;u.3.lllto ho detto sopra. ' Nella 1a. fì.gu'l'a Sii vede l a formazione di un p rimo lar.go 'ponte di cute che ,attrave~a una ' l ~trghissi.!l'r1a perdita· di .sost?-nza al dorso·, da ferita d'arma ·d a fuo·co, J}mon,d a alla c'olo,n nia · 1

Fig. 1.

E:>re allo scopo d·i rend.er111i conto della vitalità del lèmbo e per p11lire il r~sto della piaga dall'essudato che vi ·si raccoglie. Assi.curata 1a vitalità del lembo, le medicature successive si poosono fare a lunghi i.n tervalli; i p 1uin.ti ..maf· ginali si possono togJie·r e precocemente ('d opo ~-4 giorni), . quelli dell'estremo ·del lembo più tardivan1ente, come in ogm.i sutura cutanea. Al processo si può muovetre l ''Ob·i eziooe che la fqrmazione del lembo C·ut31neo alla:r ga Ja p eir·dita di .siostMlza di tanto quanto è la larghezza di. ·esBO e .for5e di più, consi.d·e rata la ret11azione . dei tessuti. Ho ·detto so·p ra che tale di·f etto viene ripa:rato avvicinando il margine di cute ia ridosso d·el limite della p·i3Jga o deJ.la listeir.e.lla di ciè~trice neof ormata allorquam,d o 1a ~si vuo1e · Jasciara .irn posto. Qualora la sutuu-à· inon tenoose e la p1erdita ·d~ cu.te lascia~a dalla formaZ.i.one del lembo ·dov·esse · guarire p·e r granula• zioni, la cicatrice ch e ne risulta sarebbe molto 1

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Fig. 3.

vertebral e in. 'un sol1dato· che ptO·r tava c001temporaneam1ente un .apparecch1io 1al .ge~so per frattura esposta dell'omero sd.ni stro. Altri ctue pon ti furono completati in seguito per sepimentare Ja cicatrice finale. Nellp. ~ figura .si vede ch.iariamentei la costituzione di UI). primo p onte di cute ch e riunisce i d11e n1àrgini di 11na l ~ rga· piaga da ferita d 'ar1

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ma da fu oco alla coscia sinhstra. con estesa distru,zione niuscolare; l'~tremo libero è anastomizzato ad una incisu•r a s'c avata. nel tessuto sano on.de .garantire meglio la vitalità di ooso, tratta11dosi di lemJ)i piuttosto lunghi. Nella 3a. figura si vede la medesìm~ lesione . in cui un ponte secondario di cute fa capo al primo al corpo del quale è innestato in modo da r iprodurre una figura stellata a tre br.ancl1e che sepj1n entano la. cicatrice finale in tre principali direzioni. Tale processo di cur& pr€ventiya delle cicatrici estese e profonde, condotto qùindi sulle perdite· .di sostanza ancora allo stato d.i piaga, · p11ò ~ssere applicato come tratt8:mento delle eicatric-i' in attd: l a tecnica non cambia: formato il lembo di cute fuo1ri della s11perficie cicntri- · ziale, lo· si adagia lungo una doccia cruenta ' scavata nella .c icatrice che io conten·g a esatta. mente fino al m·a rgine 1opposto di cute sana. In t al modo si può sepi1nentare la. . cicatrice in q11elle direzioni che. si. cre·d e oppòrtuno pe.r potere meglio m obiliziar1.a. · Siccome nei nostri o.s.pedali.._ nnn arrivano feriti con cicatrici già formate ed adatte al W'Rittamento suddetto, non 110 potuto praticare sinora tale processo. L'insuccesso potrebbe es• sere ' o clal t'atto che il lembo non troverebbe, ··&tilla tloc cia .scav a.ta in l)ie.n a massa co~netti­ v al e sclerotica, quella pronta nutrizione che ' gli viene d al t essu.to di grant1lazione e quindi potrebbe cadere in mortificazione; bisognerebbe f ~tre in in·odo ch·e si a~sicuri. al lemb 0 un.a bu o.n a ]lutriziòne ·dal picciuolo facendo questo qu.an.to più largo è poosibile e premden.do .il 1embo d'a lla regione victna che meglio si presti e dia più garanzie. I Zo11a di g11err::t, dicembre 1917.

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Importantf' p1dJblioaz1:<me: .

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Prof. V. B1lRNHBè

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I poteri defensionali e l'officio protettivo degli organi· viscerali e parenchimali contro i germi delle infezioni

chirurlri~he

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Data la notevole importnnza dell'nr{?'omento, trattato esaurientomAnte in qu sta recentissi ma mono grafia, in cui sono riassunte le più n1o rlt>irn ~ nozioni anatom iche. istolo giche. clioiche e s pPritnPnta1i. ed espost.l'l le svariate ri cerche e le concezioni perqonali dell'Autore, ci siamo pro•·urati, c1-rti di far cosa gradita a i n ,•stri ab bonati, il 1nPzzo di otfrire a cou_djzioui \tantn ggiose un Jiuro iod 1spensl'lhile non solo per cl1i si occupa di Pa.t-1l'l!.;Ìa. sp~cial-., chir•tr!.(ic•a, ma a.ltresi per chi studia. la Patologia in g~n,...re d ... llP 1nal tttie inft>ttive.. 0

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(ANNO XXV, F ASC. 28]

1L POLICLINICO I

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.s·E R V I Z I . S A N I T A R I. •

Sui servizi ·neurologici della zona territoriale per il dott. GIUSEPPE CARLO ;RIQlTIER, aiuto alla Clinica delle malattie nervose è mentali della R. Università di Sassari. Due anni or sono su ~esto periodico (1) ho . illustrato anch'io la oppol'tunità di pl ovvedere ' . convenientemente ai traumatizzati del sietema nervoso. della nostra guerra svolgendo - con minima autorl.tà: - quei concetti che in seguito, per o-pera co~tante' di illust:çi cultori della scienza rp.edica italiana, condussero anche da noi alla . istituzione .dei Centri neurologici. sul tipo di 'quelli . francesi. Ritorno oggi sull'argomento per richiamare l 'attenzione dei colleghi sulla necessità di assic.u raNe a tutti i « nervosi )) in genere ed aL mutilati funzionali . in ispecie il pronto ricqvero negli appositi reparti ora esistenti e sopr~tutto di generalizzare e disciplinare - rispetto al tempo ed ai mezzi - l'applicazione della protesi nervosa. . 1

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* *?:· Un Centro neu1·ologico territorial_e,. suddiviso in sezioni per infermi e.on lesioni organiche del sistema .nerv~ (cen~rale e periferico) e per ·infermi puramente funzionali (nevrosi, psicopatie) è stato crèato ·per ciascuno dei . Corpj d'armata di Alessandria (Pavia), Genova, l\f\ lano, Firenze (Sìena), Roma, Ancona, Napol =, Bari e Palermo (Catania). Tutti i « nervosi» provenienti dalle· unità sanitarie delle Armate vengono concentrati in due Centri avanzati 1l di prima raccolta, uno a Bologna, l'altro a Milano, e poi . sollecitamente traslocati,. con razio, di..nale crij;erio di smistamento regionale, ai . versi Centri terri toriali (2). Se veramente dalle Armate potessero . . ve.nire sgombrati iUi due Centri di prima raccolta tutti ·i «nervosi» tr.asportabili, si avrebbe oggi motivo di esser~ tranquilli sulla ·loro sorte ulteriore; ma, :per ragioni faèili a comprendersi, ciò 'non avviene· ed .u n numero tuttora conside.revole di essi sfugg.e ai Centri neurologici. Una tale evenienza è infatti prevista dal 'para grafo 1 43 della Circolare N. 16 del ~i ornale B1ilitrtre di quest'anno, la qùale aIY*lon1sce che · cc ove mai feriti di queste.genere (mt1tilati fun-

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(1) RIQUIER. Per l'assistenza q,i traumatizzati del sistema ner·voso in guerra. Policlinico (Sezi9ne pratica), anno 1916. . (2) Norme per l'assistenza e protezione degli invalidi di g1terra, ecc., ecc. Giornnle Militare, di· · spen~a 5a., 18 genrutiò 1918, Circolar~ N. 16.


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. zionali) . si ttovassero in cura presso comuni la creazione, <;ome si sta facendò in Francia, ·ospedali, così nella zona di guerra. come in · di Sotto·centri direttamente dipendenti dai quella térritori.ale, aovranno, sotto la diretta eentri .prin"cipali. vigilatiza delle 'rispettive Direzioni di Sanità \ ~~i riguardi dei m·u tilati funzion.ali poi, per responsabili, .essere ugualmente traslocati .al . . Centro neurologico viciniore, tenendo <!O~to il conseguimento .di non .dubbii rendimenti, imcbe il tardare o trasçurare · 1lapplicazione di media~i e futuri, la generalizzazione della assistenza -neurologica dovrebbe, . n1io avviso, t~li provvidenze contribuirebbe notevolmente . esplicarsi anche con un più largo e più disci. a rendere invalidi defìnit.i vi un gran numero • • di coloro che, curati a .tempo, potrebbero es- plinato impiego ·della ·_protesi nervosa. L 'esperienza fatta durante questa guerra ha sere o del tutto sanati o quanto meno rimadirpos-~rato ·c he la protesi ha una importanza nere affetti da post11mi di minima impordi primo ordine sia per la cura delle lesioni. tanza >> . nerv6se periferiche i·ipristi.n "a bili, sia per 1a rieIl contenuto di questo· paragrafo deve essere ducazione al lavoro nelle 1nvaliclità definitive. generalizz.ato ai disturbi nérvosi fu_nzion ali ed Di questa i:qiportanza si sono subito reso conto ai cosidetti disturbi riflessi che, ·al pari e forse pi}! delle lesioni organiche dei nervi periferici~ gli ortopedici ed i n eurologi francesi che ·al • h ànno bisogno di un immediato .trattamento in problema della protesi nervosa hanno nortato ' un notevole contributo di ricerche e di geniali reparti speéializzati. ,.... Spetta quindi alla vigilanza della Direzione tentativi e sono riusciti a promuovere dalle competenti autorità provvide" disnosizioni che di Sanità responsabile l 'inviare al Centro neurologico i « nervosi ~ispersi »; questa però non regolano l'uso degli apparecchi (1) . . Da noi la protesi è .stata fatta - con diret~ vi manda che i casi che le v.engono via via segnalati.· Se si considera che i medie{ generici tive individuali e non sempr.e in 'misura suffinon sono sempre in grado di stabilire la natura ciente · - nelle zone dove esistevan ~ reparti neurologici specializzati, nelle altre, e fino a pochi nervosa di una data affezione, si comprende mest fa erano le più l1Umerose, non è stata a'pcome un certo numero di tali infermi ,passi pÌi cata affatto. Da ciò l 'esist.enza di un discreto inavvertito. Nella mia not a dél marzo 1916 con~gliavo di numero di storpiature per lesioni di nervi p.eaffidare il reclutamento dei (( nervosi )) ai diret- . rif . er-ici esclusivamente dovute al manbat o' ritarda:to, im~ro-prio od· insufficiente impiego di tori dei co·mparti svecializzati; questa necessità apparecchi protesici. . è stata Tecentemente riaffe'rmata dalla ·s ocietà . . Nella terapia delle i'n.f ermità ·tran sitorie la dt N eurolog_ia di Parigi nella riunio11e coi capi protesi, bene intesa e precocemente praticata, dei Centri neurologici militari (1). supplisce alla impotenza funziona:le, favorisce Da noi · ·attualmente non se~ra possibili-! - nè sarebbe pratic?-mènte utile -' gravare .di il ripristinCY dei mfuscol~ ' p~ralitici,• evita le de. un nuovo, e non indifferente comp~to i direttori ·fo,·mità. È poichè nella geri~si di q·u sste deformità ha , dei Centri, già assorbiti da molte"Jlici e delicate ' una grande influenza l'inerzia prolungata delcure. L'unico modo col quale le Direzioni di Sanità pQtrebbero assic11fare a tutti i {( nervosi)) . l'arto, .e d'altro canto se si interviene a tempo una pronta e ·conven~ente assistenza parrebbe l~ .storpiature si evitano, l'apparecqhio di ·protesi non deye limitarsi a, corre~gere l latteg·gia- , la nomina di un ne11rologo e di uno psichiamento viziato, ma deve -procurare di mettere, tra - eventualmente designati dal direttore del Centro neu~~ologico - che abbiano il preciso per quanto è possibile, il malato in grado di d~ll'arto paralitieo. Così nei C9-Si di pa· in.c arico di scoprir.e t « nervosi dispersi >; me- servirsi , ,, ralisi ra:diale, ad es'en1pio, 1 apparecch.i o- di sodiante vi.èite regolari e. freque11ti, nei diversi , ospedali (non esclusi i reparti per autolesioni- stegno, che conceda al ferito anche una presa energica, stimola la mobilizzazione volontaria sti) e nei depositi della giurisdizione e di ine perviene ad ottenere quell'esercizio dell'arto viarli al più presto ai· Centri neurologici. "Qn tale .provvedimento necessariamente re- paralitico che, è senza dubbfo il più efficace miclama, per non obbligare i sanitari ad uno stu- glibratore delle impotenze e che con nessun aldio s11perficiale èd affrettato dei malati e per tro mezzo terapeutico si può re'a lìzzare (2). E ragioni di Rpazio, ·o unà maggiore potenzia(1) Commissiòn ._d'études des appareils de IJrothèlità delle formazioni ne11rologiche esistenti, o se pour « B lessés Ùe rveux ». (Revt1e Net1rolog·iqu,e, .. " 1

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(1) Réu11i0n des Ohefs des Centres neurologiques militaireR et -O.e- la S.o ciété de Net1rologie de Paris. 20 décembre 1917. (Revue Neurologique. n. 10, 11 e 12, 1917). • • •

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n.. 6, 1917). (2) RrQUIER. Intor1io alla p r otes i d ella paralisi ra- •· diale. (Rivista di ·Patologia nerYosa e mentale, anno XXIII, fn se. 4-5, 1918) .

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. • Il, POLICLINICO

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nelle paralisi degli arti inferiori non è di poco di scelta degli apparecchi più con,re11ieriti allP momento il sorveg·liai·e e lin1itare l'uso del badiverse infermità è stato in gran parte già fatto dai neurologi e.. dagli ortopedici francesi. stone! Invel'o l a curabilità di certe storpiature diSi ccome però il problema della protesi nernJinuisce col te111po, diventa talora impossi~fle~ vosa rimane sempre allo studio e le questioni s1)esso rende vano l'ottenuto rip1·istino nervoso; ad esso inerenti sono in continua evoluzione, perciò la necessità di favorire 1~applicazione sarebbe bene che i neurologi ita.liani, attraverprecocissin1a della protesi. so periodiche convocazioni, venissero messi in • Nei casi l)Oi di inattività volontariamenté g·rado di. portare un- · reale contribl1to alla sua mantenute da soggetti poco scrupolosi è buona risoluzione. i1orma - in talune particola ri lesioni ne1·vose A n1antenere compattezza ed unità d'indirizdegli arti superiori - escludere dalla funzione zo e ad eliminare qualche errore nell'assistenza / durante il giorno l' arto sanò, per obbligare il n eurologica in genere, sarebbe davvero desiderrtalato - munito. di apparecchio adatto - a rabile cl1e, sull'esempio della :B'rancia, si pro• servirsi esclusivamente di quello paralitico. .n1uovessero anche da noi delle riunioni fra i Del pari nelle invalidità definitive J'adozion e sanitari dei Centri neurologici per facilitare _~o di apparecchi conve11ienti deve evitare lo stascambio çlelle idee sui varii problemi sùllev&ti bilirsi di storpiat11re jnvincibili che mettono, dalla guerra e sopratutto sui principali risulanche dal p1tnto di vista estetico, il mutilato tati ottenuti co1 clivers.i metodi di cura. f11nziori.ale in condizioni di . inferiorità rispetto '· allo stegso mutilato ànatomico. È . da rit'enere * ** I provvedimenti . rapidamente avvistati, riche 11n n111nero non indifferente d-i storpi per ' stretti nei limiti ·dèl p11ro necessario, di. .pratica pnralis.i irreparabile del r1e!'vo rad~ale avrebbe ed immediata applicazione, n1i rano a complepotuto, entro certi limiti, riprendere il lav0ro tare ed a perfezion·are l' attuale o·rganizzazione ..,_ o quanto me r~ o gli usi più comuni della main o, sanitaria e a.. r.endere l 'assistenza neurologica se fosse stato trattato a tell1p0 con llna pro• più facile, più generalizzata, più efficace. tesi razion ale. • ' Cì-i1Jgno 1018. L 'intervent o protesico n~lle infer1nità pern1anenti tende però sopratutto a dirigere verso ==================~==-·-====================.======= . scopi preordinati gli a datt~menti funzi onali di ·ANALISI E COMMENTI. com.penso, cioè a guidare. il primo passo del r mutilato ve rso la sua ried11cazione professioFebbre da pappata.ci o vera influenza 1 nale. Visto che i ·giornaili 1nedici se ne occupa110 ed Nell'allestin1ento della protesi per invalidità anche il «Poti.clinico >> del 30 giugi:10 aveva un definitiva da paralisi del ne;rvo radiale io mi • R.rticolo sull'arg.:>mento; mi si permetta di esono convi:rto che è utile tenere conto della prosprimere 'il mio gil1dizio s11lla re'Cente epidemia fessione del ferito e . for~irlo di un apparecverificatasi in Italia e in altri paesi di E11ropa, chio r l1e n1etta la mano in cruell'atteggiamento da molti ix\terpr.etait a con1~ febbre .dei tre giorni di prega che più f'req t1entemente ricorre nella sua professione abituale (1). Una tale proce- 9 febbre da pappataci. · __ Destìn~to i:q un reparto di m edicina di quedura presentçi il var1taggio di stimolare la vosto Osp edale Princip~1le Marittimo, po avuto lontaria collaborazione del mutilato che in geoccasion-e di seguire la malatti a. fin dall'inizio nere è l'estìo ad apprendere lln mestiere nuovo. e di· os~ervare molti inf èrmt, circa 80. (Questa Il prob 1erna della protesi nervosa, di grande cifra, data la grande diffl1 sibilità c:Lel morbo, intere .. t:;e umanitario, riguarda di.rettan1ente l a • sp e-cialmente negli agglomerati 11ma.ni, come ricustruzionc erono111ica del dopo-guerra, p ersono i.e caserrne, può sembrare. bassa. ì\1a si chè cer ca di r estituire alla vita lavorativa il r1oti che all'Ospedale erano inviati- i malati maggior numero cli i11dividui; mer·ita quindi più grti.vi e che i n1oltissirbi casi lievi vennero tutta l'attenzione degli studiosi. • Per il rliaposto del parçi.g rafo 46 della circo- tra.t tenuti nelle varie infermerie. In 'questo 0lnre citata, d'ora iJ1n a11zi i Centri neurologie! speclalc poi v i è llll aitro repat·to di medicina). pro, vederan110 alla vrotesi dei mutilati f11nzioOrbene,' credo di poter affermare, senza ,risernali: c'è cln. ~pernre venga generalizzata e rli- ve , ch e qlti si è trattato di vera influenza, con sciplinntn ~erondo i bisogni. tutte le complicazioni descritte nei trattati di J"'n costt n• 11 è rrtolto rlifficile i1oichè il lavoro patologia . . Per un po' di tempo la rnalattia ebbe carat... te1·e di b enignità: insorgeva co11 i sintomi co<J > It 1Q1· nr.i:. ln f,>1'no alla protesi della vat·alisi ra(/ial f'. tilivh~t : t <·itnta). ml1ni al la febbre dei tre giorn i, brivido, eleva(6, • 1

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(la grandiosa metropoli è ass.otbente: quasi tutto zione termica, dolori periorbitari, r.achialgia, il movimento librario inglese vi è accentrato, an&rtralgie, ma la febbre durava un gio.r no, due cora ·p iù che quel).<> francese a Parigi) ; troviamo i giorni, tre ed anche più, specialmente ·se ,eraMedicai Times e altri meno noti. , no presenti notevoli ·distt1rbi dell'apparato diNell'America v'è il Boston Medical arid SurgicaZ gerente, che in alcuni casi hanno assunto il ca- .Journal, ottimo periodico, ·ooe di recente ha adot.:. ..... rattere clinico di influenza intestinale vera e t.ato la brutta innovazione d'inserire le recensioni propria. In nessun malato vidi il cairatteristico t ra gli ~nnunzi di réclame; vi sono il New }'ork rash stù~a pelle della faccia, del collo, tj.el toIlled. Journal, l'lnterstate JJtledioal Journal, l'À.race, mentre, d'.altra parte, non manC'arono mai 11beriéan Medicine, il New Yorlc, State Joi1,rnal of llledioi'ne (gli ultimi dei quali. mensili), ecc. i s~ntomi cata.rraJi delle prime vie del respiro. Nell'insieme questi gior:Qali formano un gruppo Da questa for1na iniziale si pMsò, senza inomogeneo coi precedenti. terruzione, con continuità di insorgenza mor,. bosa, alle bronco-polmoniti, alle pleuro-polmo• ., • . * * ., niti, alle pleuriti, agli empiemi, proprio come • • Seg·nali.amo Ol'i,t un fatto strano. s11ccede in tutte le epidemie gravi di influenza: 1 All'lngliilterl'a difettano gli archivi° di clinica complicazioni serie, taJvolta a carattere setti-. ' Jnedica generale, sul tipo della Cli'nicfl Nedioa Itacemico, con alta percenft1ale di mortalità (s11 ' Sezione 7 iana, degli Annali di éli1iica lJI ed~ca; della '27 casi =J esiti letali). Medica del Policlinico o , del M orgq,gni (Archivio). Finalmente (e questa è la ragione principale, Vi so;no mal rappresentati a.nche gli archivi di contro cui poco valgono_ i' ragionamenti e le elinica chirurgica generale, sul tipo della· Clinica. esposizioni teoriche), dall'espettoraito di due ma- Chirurgica o della Sezione chirt1rgica del Poli.olilati, purulento,, verdastro, il Direttore di que- nico. • ~to gabinetto Batteriologico, Maggiore AndruzQuesta lacuna · è do-rùta a varie cause. ' zi, 11a isolato con semina in terreni opportuni Nel determinarla interviene la circosta~a che i di cultura (a ggiunta di sangt1e umano ecc.) il 1nedici e i chirurgi primari e consulenti di ospedali non sono retribuiti dalle amministrazioni ospediplol)acillo di Pfeiffer. . tlaliere (molte altre prestazioni mediche in InghilSpezia, 4 luglio 1918. 1

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SCOCCIA,

Maggiore Medico n.e lla R. Marina.

DIVAGAZIONI. •

. Il giornalismo medico anglo-sassone. •

In un articolo precedente abbiamo pr-0cl1rato di precisare ·Je più notevoli caratteristiche dei periodici d'indole . generale a larga diffusione,. i · quali assumono tin compito notev.olissimo nel ravvivare, aggiornare e integrare la coltura ,della quasi totalità dei medici. Questo compito conferisce loro un valore profession$).le ed un prestigio di cui difettano gli altri periodici - non esclusi qùelli di maggiore consistenza scientifica: quindi ·ci è parso giustificato ~ opportuno un esame particolareggiato. Tr{tteremo ora degli altri giornali di medicina.

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Periodiei vari. -

Essi costituiscono una densa· · . .

falunge; ma. naturalmente,· ci fe;rmeremo soltanto sui principali. Notiamo anzitutto che sullo stesso tipo dei quattro che a~biamo !)reso in esame, sono modellati parecchi giornali mi.nori, alcuni dei quali vantano una discreta diffusione e sono molto accreditati. Nell'•lnghilte]'ra troviamo il Medicai Press . aiid Oire11,Zar, specializzatosi nel dare i resocontj. delle società mediche il'la11desi e nel riporta.re molti lavori 'tradotti d.al franrese o da .altre lingue; troviamo i~ Edinburg M edicàz J ourn,aZ, mensile, uno~ dei pochi giornali medici di provincia che si sia.no imposti •

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terra sogliono essere onorifiche : per esempio, con~dono graziosamente la loro opera i medici ~co-. lastici, i dirigenti di ambulatori, ecc.). Ne viene che molti di qt1ei sa11itar'i non ·si sentono legati a compiere uno studio esauriente dei principa1i casi clinici che l9ro occorrono nella pratica ospedaliera ; invece si lasciano assorbire dalla clientela pagante, la quale comporta uno studio affrettato, superficiale, incompleto, anche· dei casi più interessanti. D'altra parte i professori di clinica non riescòno a fondare delle buon€' . scùole, perchè i loro assistenti durano in carica. troppo poc-0, si rinnovano di reg·ola dopo sei mesi, .a.I più t!l rdi dopo un anno : quindi non si afferma·no nella carriera didB;ttica e difficilmente .si consacrano allo studio. Per questi motiVi professori, a.ssistent!, primari, . consulenti, ecc., non producono molti lavori di - lena, con cui possano alimental'e dei periodici a carattere prevalentemente · scienti:fico. , Di archivi ing·lesi non co~osciamo che il Q11a'rt er"/;y Journal of Medioine, il quale rigl1arda la medicina nel sensò più lato, e il British JournaZ of Surgery, per la chiru~·gia, l'uno e l'altro trimegtrali. Negli Stati Uniti le condizioni ca mbian·o . Sovna.tt1tto la clinica chirurgica vi annovera p1ibblicazioni 11criodiche di molto vt1lore il che sta in rap1)orto con lo sviluppo poderooo che vi ha asst1nto la chi111rgia (non per n11Jla è sta.to detto che questa ha ~ su.a patria d'elezione negli Stati Uniti, che la chirurgia è llDa soien~a a·1 nerioan,a). Sono riv(ste di gran · mole e ricche di lavori origina.li pregevoli gli A.rvna.ls of f~urge'l·y, il ' S·lf rge1·y, Ginecology anit I

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IL\POLICLINICO

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gano lo straordinario successo che gli ha arriso. Differisce dal Journal des Praticiens, ebdomadaaddornin~tle, notevole per la copia delle recensioni. dio, pur esso tutto pratica, pur esso . a diffusione 1' ATnerican, J O'u.rnal of Siirge'r'-y, ecc. \ enorme, in . quanto che il periodico francese pubLa tendenza clella medieina ad _e levarsi a dignità blica solò artico!). brevissimi, in cui sono condenscientifica, mentre si afferma in .America con nusa te· anche le .quéstioni più gravi ed astruse : il mero i e colossali la bora. torj che dispongono di sapere medico vi è ridotto in pillole, facilmente mezzi iùgenti. simi, si riflette in importanti pubblidegll1tibili ed assimilabili. Tale almeno si mantenne cazioni n1ediche periodiclie. Così l' Amei·ioan,, J oitrsotto 'la direzione del suo fondatore. nai of th<' 21!ledioal .Sciences,, sul tipo del nostro Archivio ItaJiaino per le Scienze Mediolie, ta ·vera-· I Da noi non , abbiawo che qualche tentativo stil genere di questi ora menzionati, come la Medicina mente onore alla medicina: americana: . contiene Pratioa e l'Attualità Medwa: in gran co1>ia lavori eccellenti, che concernono tutti Alle richieste della pratica rispondono in parte i campi <lella meòièina, condotti con 'Tigore di metodo, <'orre<lnti di ricerche diligenti e ·di osservaanche alcuni periodici i qua.li a.crolgono quasi zioni Ilrecise. \ 7 i è stata ~bn~ssa anché Uil1l seesclusivamente lezioni cliniche. (olinios) e studi . • zione di recensioni. riassuntivi (originai speoia,i articles) . . Carattcr<.) del tutto sperimentale ba il Journal Sono destina ti quasi esclusi'ramente alle lezioni of expcri111cntcil ]Jcdioi'f1,e: esso pii1 specialmente . cliniche il Olinical J oitrnal, mensile~ nell'Inglin.- ' documenta ed ar<:hivia la meravigliosa produzioterra, é le ltiternational Olinics, trimestrali, negli ne de.gli Sta ti Uniti nel campo della medicina scienStati Uniti~ Quest'ultimo periodico ~ qarattere tiBca e di _laboratorio~ I/inc1irizzo sperimentale vi internazionale, sia pure non molto accentuato (la è IJiù deciso e circoscritto che nel nostro Sperimenstampa medica .americana tende sempre all'tnter. . ta.le. nazi·o nalismo, mentre qU'ella inglese ne ha ben poco Un posto d'onore spetta ·.anche al Joitrnal of in- la -velleità). Vi sono consegnn.t~ soltanto lezioni ori· feotious Diseases, nel quale pi:evalgono i ·contributi ginali, nen mai riprodotte. . d'indole strettamente scientifica. :El tutt.a occupata da is tudi riass11ntivi la ProgresL'uno e l'altro, · i due ultimi, ci portano nel do.~ivc ;lfedioine, tl'imestrale, americana = più che di minio della patologia generale; ma non vi è perrlviis te sintetiche, s i triltta. di rèvisioni ampie e duta di vi~tn la cli11ica• circostanziate di grandi capitoli o cli · intere bran· che della medicina (per es., le malattie renali, le . malattie chirurgiche dell'.add-0111e, le ernie, ecc.). Scopo preciwuo di esse è di armonizzare le noForIDèlllo 11n gruppo a sè, a.lcU!li periodici i quali zioni classiche con le conqui&1e recenti: di vagliare conteJJ.gono solt.a.nto co!ltributi origina.li di varia queste . ultime e di inquadrarle nel sapere scolanatura , ma diretti esclustvamente a diffondere, ilstico; di rinnovare, rol n1inimo sforzo, il sap€re lustrare e ·v alorizzare il sapere medico. nel campo del medico. delle upplicazio11i cliniche, mettendolo a portata • , dei medici. Non ambiscono che alla pratica; sono * • . * *• alieni dal recare ço~quiste nl1ove al sapere. RisulNaturalmente cosi nell'Inghilterru C..'l()lle negli tnno quindi essenzialmente diversi dagli archivi-. Stati · Uniti ·son-0 ben rappresenta.te tutte le disci~ Cosìi. è d'indole decisamente . pratica il Practi• pline mediche sp-eciali, da quelle biologiche fondatio ncr. inglese, mensile : accoglie conferenze, studi mentali o s11~sidiarie alle cliniche J)c'lrzialì, all'i-. d'inclole generale, revisioni di capitoli della medig·iene. a·ll'a medicina lega.le, ecc. In Inghilterra le cina, recensioni Sistematiche ·su specia lità mediche <:liniche minori lo ·son.o forse u1€·glio di quelle ge(otologia. gin~ologia, ecc.), casistica corrente. Spes~ nerali medica e chirurgie.a : questa. an-0malia trova so allesti~cc numeri monografici : ne sono comparsi una ragione, nel successo commerciale ottenuto or non è molto due _interessantissimi sui piali più dalle specialità. comuni (co1ntn.on ailnien,ts), due o tre sulla medi:Non sta.remo •a riportare lunghi e ingombranti cina di guerrn, l1no sulla tubercolosi, ecc. ' r·aturalmente vi abbondano le banalità e le noelenchi. Notiamo. solo qua lel1e <-<1 ra ttere p~ questa zioni trite: 1un in pratica. repetita i·u vutit. L'inef- esuberante produzione. fi<.:ie11za tlellu u1eclicina dipende forse meno, oggi. Non difettano i periodici ultra-specializzati, comclall' im1>erfPzion~ delle conquiste compiute, anzi presi q·u elli di oncologia., di tisiologia,, di cardiocl1e dalln tleficiente co11oscenza cl1e di esse hanno i logia, di gastro-enterologia ·e proctologi.a, di tecmetlicl. Anc·be nozioni Remplicissime non giungono nica ospedaliera, eec.; ve n'è perfino ,sull'alcoosem1)re n portn tn cli tutti gli eRercenti · l'arte salt1lismo, sulla balneologia, ece. tnre, sin Iler In .Yu ~titi't irn1nen:,;;a clel campo coperto Uno sviluppo rimarchevolP bau110 assunto, nei <lnlla ine<licinn. sia perchè ·i medici sono troppo paesi anglo-sassoni, alcune RJlecinliti1 che da noJ ,18sorbiti <lall'esercizio professionale. Quindl non sono tenl1te in scarsa considerazione, come l'odon· è n1ai HUP<'rfluo, dnl punto di vista pratico, di insitologia, che yi~11e insegnata in grandiosi istituti ~tere su nozioni che i medici più colti o meno moed è coltivata da moltissimi profe . ionisti, ((dottori)) desti possono gil1dicare tro1)JlO elementari o che r1ellà specialità: la b11ona conserYazione della den1 la t<'llll>n so110 già acquisite. tatura ~ssurge in qt1ei paesi ad un problema me1 <·ritl~ti di J>l'<1ticità. assoluta (·tli il P1·actiti-0ner <lico-socin l~ di rn·imo ordine. mentre da noi si co:--'i~1•ira. rPndono prezio~o qu~~tn periodico e spiemincia ad ,avern< a)>t.>ena t"oscien7~. In rapporto Obstetrios, 'dedicato di preferenza .alla chirurgia

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con taie svilt1ppo, all'Odontologta sono coni::>acrate numerose pubblica21ioni... verfodiche. Una specialitit molto curata, sovratutto in Inghilterra, è la medicina €".Sotfca : ciò è troppo naturale, data l'enorme vastità delle col.onie britau. niche. Qt1esta disciplina a-nnovera d1111que pareccl1i periodici, per guanto le colonie no11 <lifetti110 di ' tluoni gio~·nali .medici propri (Sou. tll A.f; rl ca n, 1J1ecl iocil R ecord, Inàian Meàical Ga-zetto, A.1tslraliai1 ' J}Iedical Gazette, Oanadian 1vlecL-ical .tl S8oc. Jo11rnq;l, ecc.). , · , l\tlolta attenzione è rivolta f all'as~istenza dei rualuti, t1n problema la Ct1i impol'ta11zu viene oggi sempre meglio valutata, cosi nell'assicurare 'i st1cc€':ssi ' terapeuti<!i ~ome n ei rigt1a.r di sociali. 1DS'So è prospettato prevalentemente in alcuni ottimi giornali tecnici del corpo infermiere, i qt1ali so110 tenuti in molta estimazione e nei quali non cli sdegna.no di collaborare vale~ti medici. Non è fuori di luogo rilevare ancora cl1e l'attrattiva dei medici inglesi per la pratica ha determinato la voga di alcune piccole riv.iste di ter:=t1)ia ap. plicata, come il Treat1n.e·n t (sospeso clurante. la guerra) .e il P1·esoriber.

tutti i l)aesi, orùinati per materie: ha il solo compito di agevolare le ricerche bibliografiche. AbbracCk'l tutta la protluzione mediC<;'l. mondiale - almeno nelle intenzioni. ·

La redazione.

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L'organizzazione redazionale è 1nodellata su di u110 stesso tipo in tutti i giol'nalil! rnedic1 inglesi e americani. La prenderemo in esafi:1.e solo Per ·quelli più diffusi,. poichè vi si · rico11duoono quasi tutti ~ altri. · · · I.;a r~dazione è per solito · riclotta a i mi11imi teÌ'mi11i, in quanto ~nsta di clue .s ole p€i~sone: l' editor (o J>i(1tn·au,i ·n g edito/·), che cortisnonde al nostro r eclattore-cripo, ed il sub-editor (o as3o<Jiate-~dito·r ): <·l1e corrisponde incirca a l nostro segretario di ·redaz.ione. Essi imper sona110 il giornale, segnano la continuità del st10 indirizzo, assumono la responsabilità ·degli articoli redazio11ali . Consacrano al g~ornale la parte migliore delltt loro attjvità; in • compenso, l'icevono ,Paghe da ministri. • Il loro .compito è mol~plice. Naturalmente prendono in esame il materiale offerto per la pubblicazione ed accolgono quello cbe reputano idoneo. Non solo, ma tra la grançte copi;1 e.l i conferenze, di r elazioni e di comunicaz1oni te~ * ** Cosi nell'Inghilterra come negli Stati "(Tniti quasi nute ~i ç..ontil1uo in seno a Confressi, Società,' Actutti i grandi ospedali, le cliriicbe più rinomate, cademie, ecc., scelgono quelle che rispondono <lir / , gl'istituti scientifici di qualche importanza, tenl>iù all'indirizzo del giornale, indipendentemente' gono ad avere un loro organo, più. o meno clan<ledn Ile offerte degli autori; accade così a volte che stino... Rare volte questi periodici hanno assu11to un a11tore si veda l)Ubblicato in· clue o tl'e giornali diffusione e importanza: internazionale, come ·è ilYc·unten1voraneame11te. venuto per il B ulletin of the J ohns H opli:,ins H ospiI redntto1i rivedono co11 diligenza tt1tto i-J ·matetai degli Stati Uniti. • rial e accetta to, i>er migliorarne la forma. · (Sono Altrettanto p11ò ripetersi a11che i1et le Rocietà memolti i medici che scrìvon<l Il.llale. perchè .poco diche. allenati: posseggonq imperfettamente· la loro lin. . Nell'Inghilterra le varie Societit mediche Re~lli gua , pt1r sar)endo il fatto loro nel campo professiosono state accentrate, alcuni anni or so11o, dalla nale!). Al te1npo stessQ i ùue r eda ttori provvedono:~ Società Reale di Medicina, che nei s.uo'i Prooeedings ri<lurre, a nche in modo noteY.olissimo, gli articoli of tlie Royal Sooiety of Medicine ne raccoglie le , e le corrispondenze, ,condensa11clo11e le parti troppo estese e. so1)primend0ne qt1elle superflue. Oosì il moltissime relazioni e comunicazi'011i, ripartendole in sezioni, corrispondenti alle singole società fede- giornale diviene t11tto leggibile; anzi alle volte i·ira te: meclicina interna, patologia, batteriologia. Hulta fin tro11po omogeneizzato : in specie le corri'RIJondenze finiscono per ass·nmere tl1tte l1np stile. oftalmologia, ecc. Questi Atti presentano l'inconYeniente dì uscire Comunq11e tartassati, gli autori i1on · J)rotestano. con sensibile ritardo, a llorchè le ptjncipali relciJ">erchè è sottinteso che debbono rass()gna rsi a quecl1e in genere i loro zioni e comunicazioni sono già rese di pubblica ra- sto trattamento e perchè $anno • • i:;critti migliorano. gione in altri periodici; presenta110 })erò il vantagUn compito specifico dei due redattori è .quello gio di riportare i sunti delle dìsc11ssio1ù ed una C<'ldi preparare gli «editorials », <?he pel' solito imsistica straordinariameHte ricca, non éaita. altrove. primono il caratte~ al giornale e n~ detarminano Aggitm~iamo, infine, che nell'Inghilterra si p11bl'efficienza pratica. blica una rivista, la. Medieal R e1: iet-0, mensile, che Infine, essi dispongono e regolano la comp•sizione ri·prod11ce per intero o la rgamenoo gli articoli più • dei fascicoli, i:µ modo che v~nga data la. p;referenza importanti nei riguardi pratici, compar si 1sui giorai lavori più interessanti e che i fascicoli risulnali medici inglesi o stranieri, e dà i riassunti di tino organici. altri articoli. lli.svosti per materie (pediatria, gi11ecologi.a, cl1irnrgi.a, eéc.). St11pplisce la ·deficienza • · Questo tecnicismo giornalistico comporta il possesso di C'onosçenze medicl1e precise ed estese, i11Lli recensioni inei glornali medici i1iglesi, dei quali tegrate da qualiu\ letterarie . viene cosi ti. costituire ùn utile complemento. In America non conosciamo nessun giornale de1 • Le rubriche di recensioni, quando esistono, sono n ffidate ad un · grtll)PO più o rueno numeroso, più o genere; del resto non ne è sentito il bi•sogno, dato f.> svil111)PO che si assegna .aJle l'ecenRio11i in molti 1neno instabile, di collabor;1tor"i , ordinari, a - eia~c11no dei quali sono per lo più riservati alcuni periodiC'L L'Indero lJ!ed·ioits. ameri<:<'1Ilo si limita a<l , ~ periodiai (per es. qt1elli franoesi, quelli italiaelenC'are i titoli dei lav·ori di medicina pt1bblicnti in

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[L POLlCLlNlCO .

ni, ecc.), sen11,a molto rigua rclo alla n1nte1'ia trattata, ciò che vale ad evitare i (luplicati e rende pi1ì sbrigati'vo il la Yoro. Ql1alcl1e Yoltn. alla distti. buzione ed all' ordi1ia1uento del lavoro di rece11sio-·1 nf\ è preposto un reclattore (abstraot ellito1·). ,.\.Ila redazione sono ancl1e aggrega ti i oorrisp-On(1cn ti fissi. ' · l\Ianca110 del tutto i diretto1i, ai quali in Italia. in Francia, in Germania, ecc., SJ)etta più che altro 11n <:ompito nominale 'e deeorativo. • Si hanno peJ'Ò qu:alche volta dej cons1Jlenti (cons1tlti1ig edi.tors), cui si chiede ·il parere nei casi difficili (esami .di lavori la Clii pubblicazione .comporta responsabilità, .. ecc ..). , L'ins~eme dei redattori, <:olla.boratori, eorriis1)()n• denti e consl1lenti costituisce l'eàitorial staff o personale redazionale. I giornali medici inglesi e americani non retri..: buisçooo gli al1tori? come fanno alcuni Q.i q11elli tedeschi; .non rila sciano neppt1re gratuitamente gli estratti, come fanno quasi tutti i giornali inedici degli altri paesi. Quèsto trattamento in strett~ economia sorprend-P. tanto più, in qual).to che i giornali medici inglesi ed a~ericani a larga difft1slone re~lizzano ~uadçt­ gnt ingentissimi: costituiscono gra11'd1 intraprese. industriali, <!be i1on rendono meno del gra11di quotidiani. \

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L'amministrazione - L'amministrazione di queste intraprese giornalistiche costituisce oggi u11

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organismo complicato, in ra~porto con l'importanzfJ economica e commerciale che quelle ~ sono venute assumendo. Il successo commerciale si deve in parte alla diffusione: cosi del Joil/!nai A.. M. A.., 11 più letto giornale circa 70,000 . medico del . mondo, si tira.no . copie; il Britisli .si distribuisce a'd almeno 22,000 medici, \e la circolazione del Lanoet è solo di poço inferiore (1),# · .. . Non rivelia1110 un ·segreto dichiata11(l-0 che il pl$1 diff11so giornale medico . italiano, il Pol,icZinioo i>ra.tico, non conta. invece che 10,000 abbonati circa. A detèrmtç.are la diffusi<>ne di alcuni giornali medici ianglo-sassoni concorrono diversi fattori: .. la diffusione della lingua inglese, il 101·0 valore intrinseco, per alcuni la circostanza di essere organi 111tlciali di vaste associaZçion~, ecc.; qualche volta entrano anche in gioco altri elementi: per ~sempio si v·tlole che la straordinaria voga del P1·actitio1ier sia dov11ta ad una felice <<trovata» dell' Amministrazione, che incluse nel prezzo <l'abbona.mento (era allora di 21 scellini, {)SSia fr. 26.25) anche l'aS$ÌCt1razion~ ·contro gl'inforttmi e contr<> le malattie professionA.li (le fan1iglie dei 1uedici inglesi morti in imerr.a 11Hnno tratto <>ra benefiz.i sensibili d.a Qttt>Ata combinazionE'); no11 può esser dubbio però 1

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(1) Que~to

periodico Yiene inviato in omaggio con inolta liberalità a biblioteche, circoli, grandi alberghi, stazio11i di curn, ecc., non solamente d'Ingl1ilterra ma del ContinC'nte. ciò C'he concorre notevolllH'ntC' a di-çulgnrlo.

. cl1e q11esto giornn le, un<> cl~i rujgJiori che si pubblicl1ino, .{'i è fct tto ~tra da §11eclalu1eute per · virt1'1 ' propria. Al successo commerciale eohtribuisoo·no molto gli alti !)rezzi d'abbonan1ento. Così i1 Lancet costa oggi iu Inghilterra fr. 37.50 (Ii.st. 1.6.6) e all'estero 40.70 se in edizione economica, 45 se in cartd. ~pessa ; il Practiti.oner cost~ fr. 52.5 se in carta speBsa, 31.5 se in carta sottile; e CQsì 'ria; l'ebdomadario 111edico ingl~se più a f>uon mercato, la M edioal Press nnd 01.rc,ula)r, costa ancora fl'. 26.25 (I.J.st. 0.21.0). Di poco inferior,i erano questi prezzi prima della guerra. Il Joi1/rnal A,. M. A.. e il Medicai Record costano 25. franchi (5 dollari) ·; questo prezzo si è i11antenuto inalterato malgrado la ~uerra. Se alle quote d'abQonamento, g_ià eleva.te, si ag- _ giunge il cambio, che sovratutto per l'America è ' altissimo, si ottiene un valore «commerciale>> ~e­ dio almeno triplo o quadruplo di quello che ha ooriso .per i corris1Jo11denti· giornali italiani. , ~Iolta forza è da m a quei periodici dalla ré• · clame, abbondantissima, tanto che o<:cupa una metà incirca delle J)agine che formano i fascicoli, e al tempo .stesso u1olto costosa : per esempio .n el . I1aticet è tariffata 200. franchi (8 -sterline) a pagina, per ogni inserzione! ' · ' La }."éclame rende ull'a1nn1inistrazione di quest'> • giornale mezzo n1ilio11e l'anno quasi. al netto, n1entre gli abbonamenti le fanno introitare una somma doppia. Gli introiti del Practitio1ier, del ' Journa,z A.. M. A. ecc., si valutnno n.cl, alct1ni mi, lioni ogni ann o. Queste èifre llaiono Qtlasi fantastiche in Italia, per giornalf meclici . Il Br,i tisli, il Jo'lt/rna.i A. jj{, A., i Prooeediln.c1s, ecc. sono legati amministra tivam.ente alle .associazioni · da cui emanano : nelle casse sociali versano i • guadagn·i. Seguono le loro sorti : ad esempio, per la campagna contro le assicurazioni sta tali, condotta ùal ·iJ1·itish,, l'' Associazione medica britannica rimise circ:;i un milione, a fondo perduto. r gt1adagnì del Lancet tornano in larga misura alla famiglia meçlica ingle~-: vengono impegnati Jlei «fondi>) c9stituiti i11 favore dei medici e delle loro famiglie; ciò ha catti,ato a quel veterano del g'i ornalismo medico inglese 1nolte simpatie e ne ha accresciuto se111pre di più il credito. ~

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Alcuni aspetti del giornalismo medico anglo-sassone. - Data la grande larghezza di 111ezzi di c~i . dispongono, non c'è da meravigliarsi ~ ' i giornali medici inglesi ed americani ·a forte difft1sione riaultflno, nell'insieme, 1nolto bene redatti. · JUssi mettono lal'gamente a profitto le qualitit «di fo11do >) della razza anglo-sassone. Sono forse meno. ricchi dJ. contributi originali eh<' gli ebdomadari tedeschi . tra ·i quali. somigliano di !)iù alla ]fedizin,isohe Klinik: ma in co1npenso rispondono di i1iù a c1iteri di praticità. I giornali francesi e quelli italiani so110 più agili, meno ingomb1i di rubriche e di materiale. Ql1elli italiani. i1oi, stanno a sè l>er u~carattere peculiare: il loro t i1azionalismo alla rovescia : difatti si ocçupano quasi esclusivamente di ciò che si fa fl1ori d'Italia,

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• mentre i giornali inglesi J.gnorano quasi tutto quello tic:i. Questi alle volte non sanno esporre in forma che non si fa in patria; neppure gli americani poscorretta le loro osservazioni «vissute», le quali sono g::\reggiare con l 'eolettismo è l 'in t:eruazional1possono avere molto Yalore; ma le buttanq ·giù smo a ol tra11za degli itllliani. · alla meglio; poi provvede la redazione a ritoccarle • La caratteristica più decisa aella stampa medica dal lato letterario ed a rendefle pubblicabili: cosi . a ng·lo-sassone è certo la tendenza alla pratici tà non vanno perdute, . ed . . il campo non resta invaso Difficilmente qualché medico si smarrisce nel cam1)0 . da.t soli autorast1i cli pi~fessione e dài medici che tlelle vane astruserie e .del dottl'inarismo inconsi- · ''<>gli-On~ .far ca.rriera accumulando titoli stampati~ · stente; tutti procurano di l'endere immediatane~ l'nsinga che ' 'Vengano Poi valutati a: veso di mente utilizzabili le ricerche scier1tifiche, l'espebilancia: .. . rienza clinica, i dati statistici, le inclhzioni, le ipotesi ... * **· Qualcfie volta · questa prerogativa dege11era per~onclusio~i. -· Ne!!)nsieme il gior~alistqo mesino · in difetto, impa luda nelr eu)1)iri ·mo grettò e dico ·anglo-sassone ha assunto uno sviluppo podesterile. . roso, che si è imposto all'amlllirazione. ID c'è I problemi d'ìndole generale y~11gono bensì sol~ da aspettarsene un increruento . sempre maggiore . le-Yati ecl agita.ti, sovratutto nella stampa ameriin un prossimo avvenire. cana; ma solo pe.rchè è stato cou11Jreso il Yalore Ii;i Italia, da. quando abbiamo cominciato · a pratico delle generalizzazioni. prirlo, siamo v.enuti seguendolo con crescente simFJ solo in quanto ha ripercussio11i pratiche, ci ·p atia. Tant'è vero che .esso tiene un posto sempre si spiega la parte notevole fatta alla mec'Iicina più esteso nelle recensioni clei nostri giornal~ e che sociale ed ai problemi r~l~tivi all'i11segp.amento i lavoti in~lesi e americani figurano sempre.- più della medicina. largamente nella p~rte storica e bibliografica delle Nell'espof:dzione gli at1tori si attengono quasi semnostre memorie originali. vre ad tino stile pià no, e1ementare, semplicissfmo, '. Sotto molt~ ~igù~~·di il giornalismo .~edico anglotanto cJie non occorre di conoscere ·1 'ingles~ per legsa•s sòne è p iù pro~1:edito del n ostro, cl.1e però sogere i lavori inglesi cli medicina: bilsta _uverne apstiene con . onore il confronto. 1>ena qualche rudimento. · Nei migliori periodici a larga diffusione apprezfviolti contributi si aistinguono pel'chè condotti ziamo sbvratutto la copia ed il valore pratico del con un garbo e una bonomia tutta inglese, o commateriale pubblicato, la compiutezza e la vastità l)enetrn tl da un h1t1no'llr di buona leg·a·. Ricordiamo, delle recensioni, l'importanza assegnata alla medi• • a titolo di esempio, a lcuni articoli del chirmgo cina sociale e, in a lcuni; la campagna cont ro le speMoynill.an, scritti con tanta. abile e simpatica r cialità terapeutiche ciarlatanesche ed il controllo rerve, che costringon9 quasi a farsi leggere. Ve n'è sulla réclame esercitato dalla redazione. uno che 'illustra· il paradosso: «La sede più fre· È con soddisfacimento e senz'ombra· di . rivalità 1 quente dell uleera gastrica è i1ella fossa iliaca ell.~ rileviamo riu.estl pregi. . destra»'. Dall'esempio che ci viene offerto vorremmo uni-· Non pochi scritti assumo110 f~rme insuete, che ca mente derivare u11 'emulazione sana e fatti v;/l. lasciano gradevolmente .soryresi. Ricol'd·i amo, a t_i, Dott. L . VERNEY. tolo di esempio, una conferenza di R qbertson sul .. d labete, nel Praotitioner ·' .. ' l·NTERES.SANTE PUBBLICAZIONE. :m difficile darne t1n'idea : pisognerebbe riportarli. • Le polemiche ·sono qua.si sen1pre condotte con • .• Prof. F. MARIANI misura e con etlìcacia. Rare volte trascendono; ad • esempio, se n'è svolta una tra il patologo generale Wright ed i'i chirurgÒ Cheyne sùlla cura delle ferite cli guerra, nella qual~, contl'ariamente alle consuetudini, uno dei due contendenti, il Wright, è stato acre ed intemperante; ma la r edazione del V ol urne di circa 300 pagine con figu~e, ediLancet si è creduta in obbligo di richiamarlo al- zione 1918, della Casa Editrice Fratelli Treves. l 'orCline. ,,. ' NatuTaln1ente accadè, come: in Italia, cbe gli • i:;tessr nomi si ritrovino con frequ·e nza in m9lti ~ior- . na li ; vi sono a.u tori che ammanniscono, per anni.. • sotto molti titol-i e sott~ forme diverse o con poche secondo i nuovi studi e le moderne ricerche VA J'ia~ti, le ~tessé OSSetvazion.i e le Stesse e.1.UCUÒrRZÌOni in più giornali (quante volte non n.ccad~ <l'incontra re il nome di Einhorn !) ; vi sono grafoPrezzo: L• s · , . mani che disseminano le loro insulsaggi11i t1n po' c1ovunque. . Agli abbonati ai periodici I l Policlini~o o Le ·S iffatto inconveniente però è .forse ineno a V\ern1 ala.ttie del cuore si spedisce per sole L. 5 . tito che i11 Italia, almeno nei giornq,li di medicin,L inviare cartolina-vaglia da L. 5 al Prof. Enrlc9 Morelli • Via pratica, 11erchè nell'Inghilterra e neg~i Stati Uniti Sistina, 14 - ROt.lA . ,, è più largo erl efficace il corrtributo dei inE?dici J)l'n I

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Consigli pratici ai medici e agli ~mmalati

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za comltn.emente an é~ a solo scopo esploratjvo . . • Una parti.colare· difficoltà ·d iagr1ostica e chil ' .. CHIRURGIA. rurgica oif frono gli ascessi cerebrali. ·Di solito • . es.si sono l a CO[lJS eguenz,a di un'otite rn.e'dia, COJl Il campo della chirurgia net1rologica. l a.. iSUCcessiva diffusio11e alla mastoide. Essi c1u indi si localizzano o al contiguo lobo tempo(\i\ SHARPE. M ed.. R ecorcl, 27 ottob t e 1917). rosfenoidale e m·eno frequentemen te all'adiacente lobo cerebellare. Questa ultima. lo calizzaDurante gli ultimi quindici a.in.n j grazie so. . 1)ratl1tto all'opera di H orsl.èy; •Eisèlsberg, l(ral1- · zione ·COn un .;esame aocurato p!\lò ess€lre acce.rtata, m~ntre qu•e lla 1del l obo tempòro-sf.ese .e Cushi.11g il camp o del~ a chirurgia neur ologica si è •notevolmem.Jte ·alla11gafo. Molte af- noidale trattandosi · di t1n'area..relativ.amente a destra nei de- . fezioni nervose per lo p ~6sato ritenute inope- siler1ziosa del cervello, snecie strimani, è di difflt.i1e diagnosi. ' Per lo pasRar abili sono · ora, mediante opportuni interyen ti to gli otoi.atri ·n ei casi di ~sospetto ascesso d el operativi, s11scettibili df mìglioramento e tala·r a anch e d.i gu ari1g ion,e. Questo p 1r ogresso lobo tempol'o-sfenoidal.e t1savano fare una .pu11terap.eutioo si. ,d eve sopratutto .a Jla possibilità tura esplorativa .a ttraverso il campo .J.,n fett·o ch e si ha -0r:a di fare dia,g,11osi precoce, ed · d.ella m asto·i d·e. Ma così rf ac·erndo s i .r isch.i.a di . llna . reJnde1"e infetta una p arte .eve.n .tualmente . saal rigu ardo r·endono servigi incalcolabili l 'esame oftalmoscopico € radiologico, nonc111~ . al na. Di regola la c~rteocia oorebr.al.e non domigld.0 ram ent o della teeiµica ed ai piiù :intimi vrebbe e..sser,e p 1unta alla ·Ci eca, senza cioè prii·apporti tra chirurgi e neuropatologi, e rispet- lD'a a.Yere aperta 1a dura anche p·er evi taTe la tivamente alla diffusione d·e11e conoscenze cle~la lesione di qualche vaso cq·rti-cal:e, •Con la coo11.el1ropatÒlogia tra i chirurgi e della tecnica seguente 1disastrosa: ·emorra1gia. Ad ogn.i m-0do ' è p1iù .ragiornievole d,al punto dii vieta chirur&iop.er atotia ·tra i neuropatologi. La ·Chirurgia neurolog.i ca natural1mente non co .e più utile per la esatta l ocalizz azi one dell' ascesso. fare l 'inciStioll'le ·n ell'are,a subtemp or.ai limita solo all'asp·o rtazione d·ei tumori .cerebrali, perchè se così fosse la Slla opera nor1 1.0 fac.endo •n aturr.almente Ùn'incisione verticasar ebbe davvero in.co1rag·giante. Come è :n oto l e. Se così si trova l'a1scesso si i1uò fare pi ì1 qtlasi 1'80 °;{, d.ei tum,.ori d·el cervell o sono mali- ll t.~lmente il drenaggio n ella parte. bas§.a delgni e perciò anche. ·quando 1fosse p~ibil€ ri- l'angolo d,incisl:one a lla b·ase ·d-el cranio, e S€ 1n11overe tl1tto il n eoplasrna, i risultati · termir1a- 1'asc•e sso non si trova pur evitaindo ogni · pie-· · rico~o di m.e'nii·ng·ite· o di 1 meni.ngo-enoefalite li sarebbero gl1i stessi, la p·i et0sa condizione d el paziente sar ebbe 11nicame11te prolungata. Tt1 t-· J'operazio1n e · rtesce .sempre van~aggtiosa in tavia la g-rave cefalea ed i disturbi d,e'Ila , vi- qi.1anto prod11ce 't1na decòmprèssione, cl1e att.e, sione possono e:Sl&eire ternpo :ran eamente atte- n11a i sinto.m i molesti e permette all'a:sc·esso di 1nanifestarsi lllteriormente con sintomi di 11nati· ed anche prevenuti. se il tr a ttan1ento localizzaztone piiù pr.ecisi. operativo è precoce. Al riguardo a11cl1e qua11Nel morb.o di Little, i!n cui i fenomeni spado il ti.1more non p'liò 1esStere localizzato è tici sio no d ovuti a d un a rr.esto di sviluppo sem;:i)re ccms1gliabile interve.11ire p er abbassane la pre1ssior1.~ intr~cran.i ca e qu.indi llripe- · del fae~io pir.amidale in r.apporto aid UJna m·edire i·ltlteri.ore sviluppo ·dei disturrbi della vi- ningo-encefa1i t~ oppure ad un'em orragia. cai.ilaborioiso con la co.ns.e1guente' di- · 1c:..ione ed eve.ntualmie~t·e a.ella cecità. Ques.t o . sata da p arto • si può solo in tr.attan1ento pe.rmette i11 second.o tempo di ac- ,.s tr11zione· del tesButo cerebrale, • q11esto t1li.i~110 caso ottenere q11 c•lch e v ant~ ggio .. CC'rta r e la Rede del tumore, qt1ando cioè gli 111teriot·i sinton1i clinici ne consentono la Jocali?.dall 'interve11to chirurgico. zazione, e così se ne può fare l ' asporta.ziqn1~ Natural1metnte occorre staJ)iilire esattamente . enza cl1e nell'attesa il !1azie11te pe1~da la vista . la diagnosi differenziale. 1dell.a l&sione inizia. I tun1ori del midollo Sp·iillale invece flan.no . le. e ciò si l) illÒ fare mediante l,esamie . oftaJ.l1na vrognosi meno afavorevo1e non .solo per- moscoptco e la puntura lomb ai'e in quanto rhè la percentuale in malignità e più bassa, che nei casi dovuti ad em.orragia si ha un lt1a .anch e perch è si possono più esattamente aumento del1a pressi!o·n e endocranica. localizzare e son o più accessibili chirurgicaL,a11tore ~on la decompressio11e sub-tt?mpo1ne11te. L a lan1inectomia è diven uta l1n,operal'al€ h a av11to nei bambini buoni risultati ~ia 1ione non co i difficile come lo era per il pas- d,a l punto di vista' mentale che fisico. I suoi' ~ato, tant.o cl1e essa viene praticato. abbastancrusi però datano da 't roppo p oco tempo perch è

SUNTI E RASSEGNE.

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ei 110ssa trarre delle conclt1sìu11i SL1i· ris11ltati terminali. Certamente 1gili effetti saranno diffe' renti a seC'onda .che l'emorragia si è veri'fi- · cata sopra la corteccia dete.rn1'inaJido solo lllla compressione ,e- pochi fatti distrt1ttivi o che è avvenl1ta nella sostainza stessa della corteccia provocandone la distruzione. Il metoc\o recentemente u-sato di drenare ·a mezzo di strisce di .garza i vo11tricoli i1ei casi di idrocefalo interno e di dren.are gli s pazl sub-aracnoidei e subdu.raJi in q11elli ~i idrocefalo 1e.st.e•m ò è molto più .ragio11evole ed efficace del metodo uiSato per ·il passato di riunire i ventricoli con .gli spazi sL1b-du·rali,, a rn.ezzo di tubi .attraverso il .corpo calloso. Nelle ;p,aralisi /b rachiali ·.da . ìp.anto1, dovute come è noto ad uno sti ramento .d el plesso, la • guarigione nella · maggior rparte dei ieasti ·si ha spontaneamente. -1\'Ia quando si ha la se.par.azione completa! d.ei monconi o al punto lac.eraio si forma una cicatrice che interrompe la contin,uità i1ervosa la paralisi di grado p·i ù o meno accentuato p1ersiste a meno che non si inte.rve.nga .chirurgicamente. L'epoca ideale i)er l'op.er.azione è al p•r imo ·m e1se _di età (l'ane. si.e.sia non è ne.ce9Sruria) qu.ando c'è .paralisi completa dell'arto. Nei casi p.erò in cui -1.e dita o il braccio pos~ano subito dopo il parto muoV~ifSi .anche l e.gigsrmieTI.1tJe è consiglia;biile attendere ID.no a tre, rrie;si per la.....eventualità di una gi_1arigiorqe spontanea. Nei casi inveteratiJ 0 1s~ia qua.n~o i b'a mbini sono portati .a aonsulto dal chirurgo an.che do.po fr6 ainnli si posson.o 9tte.n.e re di~creti risulta.ti, ma, i migliori 1si hanno al primo anno di .....età. · N el1e flrattu1r:e del1a colcmna v.ertebrale a meno ché non sna .p rovata indiscutibi1lmente la sezione totale o la irrenarabile co11tusione del . midollo, ~i dovrebbe .s empr e praticare una laminecto1nia 'esplorativa all-0 scopo di rimuove .. rfl ev entuali' compressioni ossee, l'emorragia e l'edema con grande vantaggio dell'infermo. nòn . solo per 1' alleviament6 dei si11 to'1ni attuali, ma peT il completo ritorno delle: motilità nelle p,a rti ·c he .si tro·v an o nel dominio deJla, po.rzior1 e di midollo al di ,sotto diella lesione. La dfagnl()si ed il .trattarr1.e,nto dei traumi cerebrali ha fatto in ql!-e&ti ultimi a1n 1n i notevoli progressi. · Ap;:pa.~e11t~mente in moùti ca1s~ sembr.a · che .ad l1na grave frattura del cranio ·corri91ponde una seria lesione -0errebrale, n1entre' al contrario le· più pericolose lesioni cer·ebrali sono accompagnate da lievi o ·anche da nessuna fr attura cr·a ni,ca. La frattura (a .me'no che non si. tratti cli quelle de·p resse d-eJ.la volta le cui schegg.e devono esser.e , sn1bito rimosse) i.n qu.e1

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sil. ·casi non deve essere consd.deràta terapeutica1niente come un ea.emento im.p ortante; J.a massima attem.rione richiede l '.aum.ento ·d ella pres- .' sione endocTanica, la ,cui rimozione . allevia le . sofferenze clel paziente ed allontana ogni complica·nza ie p~ricolo di morte. ' P.er il 1"'e sto si, .adope~ra· u,n metod.o .palJi-ativo di attesa, quiette, ghiaccio aJl~ testa, derìvaziòn.e in~est:L!!;a1e. L'aJ>baissamento dieil.la· ,aJt.a pifessione e11docranica del resto, oltre ad alleviare le sofferenze del paziente< ed a diminuire l e probabilità· di morte, riduce al minimo . anche i postl1mi dei trat11ni cranio-cerebrali, · quali le alterazio11i del · carattere, la ·cefalea;, l a .facile esat1ribilità, eventu.aJrriem,te l'epilessia, e.cç. La .. diagnoi&i di aum.en to d·ella pressione endo cranica si fa a . mezz.o dell'e.same oftalmoscopico, ~ avvertendo pierò che rarani:e•n te · l'ec.i.ema . . papillare si prodl1ce entro ·l e sei ore dopo il trauma. 0 C<:0 r.r.e qu.indi rifar.e .l 'esame ·rip·etu~tei ViOllte. lTn altro mestodo ben noto è 'la misur,a della t . pr.essaone die-i! liquidd cefalo-rachidiano colla puntura lomb·a re : ·se esisa supera i 15 mm: di I-Ig. si può còncludere per l'ipe~tensione .en- • docrani·e~ Al .r iguiardo biso·g.na tFiotare che nei .. casi iillOn gravi. di, aumeintQi d.elJ.a ·P'TeSBio-né un .· n otevole migli~ramento Sii . ha .CO[l la semiplice pt1nt11ra lombare, occorrendo ripetuta ~iù volte. La più J,mport3inte. quistione ·dia ri.solve'l'.e è qi.1ella di trovare iJ 1temp-0 .giu1&to1 .p er l'intei:·v.ento, nel ,c aso ·Ch~ que sto si ritenga 1n1eceisea~ . rio. Ci 1sono due periodi miei quali l 'opeiraz1ooe è espressamente controindicata : quando c'è . . • gr.ave .shock· e q:uandci ci sonio 1si.n tomi di ed.e~ ma midollare e collasso . L'alta percentuale, ,d i m0rtalità n.egii .operati al oranio si deve in gran .p arte a11.a circostrunzà - ~he l'oip.e razione .è fatta inte,m pesttv.a mente quando cioè è presente lo shock. Ma se :Ll paZJi.e1nt<9 ·Etu.perta ftl p•e riod'o· .ç]..ell:a -0ompreis:sio!lle ' rrùdollaùe e r _a ggiun.ge quello dell'edema, quan- ~ do la bradicardia . cede n po.sto alla tachicairdia ed il respiro ,a• tipo Chey,ne-Stokes sco·m p,a re i>er dar luogo art· 11na respir·azione frequente e J""-" ' superficiale, a no;ra si affaoci.a un a ltro problem a sulla opport~nità d·ell'intervento. Bisogna innanzi tt1tto notafe che l'accertamen~o d ella esistenza di una frattura media;nte l'esame raqio~re:fi.co non è ,assolutame·n te indispensabile, in quanto che queJ. .che occorre in primo tem.p-o stabilir.e ·SÌ è Sie c'è O non ipertensione eh'l·do- . • cranica, che, ·come ( .si è detto, è indispensabile rimruove re. ..BenÌìruteso nei casi di frattwra della volt.a .o ccorr1e anche lèvar.e le scbegge comp-ressive. ·L'operazione intesa a diminuire la pressione endocrani-c,a è semp re indi-cata I

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MEDICINA Ll30ALE. ir1 ogni caso, ~ia quando è dovuta ,ad emorragia, sia· quand-0 è in rapporto ad edema. r L' azione dei ·caustici n~i simulatDri. ' · Qualora l'opera2ione fosse considerata con, sigliabile si deve pref erir·e -ia decompressione '( ~iINET. Presse Médicaie, n. 30, 30 maggio 1918, · subtemporale e il drenaggio. pag. 274). , · · Se, non esistono segni di lesione intracra•nica • Il prolunga.:rsi della guerr~ ·ha rimesso in ~vi­ localizzati è meglio ·operar.e, nei destrimani, al lato destro perr evitare eventuali· di·stu;rbi del denza tutti gli. antichi procedim,e nti .dei simulinguaggio. N·ei casi di · fra:ttute depr1ess~ della . latori, la cui ingegnosità peraltro ha dato luog·o a d.e lle yarian~ì che talvolta . costituiscono volta cOill · se1gni ben definiti di• ipertensio!Jle en• d·oCrM,liCa è bene far prei<}ederre .all'elevazion,e , ·dell.e novità ver-e ·e proprie. ,Ciò può dir.si specialmente per l'uso delle sostanze caustiche deJrarea ossea d e.pr.eissa. una decompressione sub temporale ciò allo . se0po di evitare l esioni ch e, adopera:te in sl1perficie, provocano. lesioni note da lungo ·tempo, ·mentre iniettate .s otto della corteccia per ·1a protruiSionie attraverso cute d eterminano d elle alterazioni finora non le ossa : se qu·esta protrusion,e si ha . aoerte neJ1la zona subtemporaJe tratt~dosi ·di ul!la descritte nel loro insieme. parte relativamante s·ilenzi-0sa :gli eff étti non L'A. si occupa unicam~nte dei caustici pro- • • sono .così g.ravi com~ quelli -che• potrebbe,r o a- priamente-· detti, acidi e basi: in quant~ ai corpi ·. irritanti; come la trem·entil).a, _il p'e tro- . versi n'e i centri .sensitivo-sensoriali e motori. Inoltre la via sub!t emp.o rale [}10n . .solo mette· in lio, ec~.: . la loro azione è completamente conoevidWlza l'artaria me~i.ngea m.edia e la ·por- sciuta e .d'altra parte sembra che ·attualmente. zione del cervello la più fr.equentemente tesa . es&~ ·al>~iano )perduto il ~avor~ degli ~uto' nell,e fratture del c-ranio . '. ma perme.t te\ il çlrelesionisti. · · · . . naggio della fo,s sa medi.a d el cranio nella su~ 1In generale, per· qua-.n to riguarda l'azione dei ,, parte più bassa. s .e la ptession,e intracranica ' caustici in· superfi'Cie, il procedimento più abj '" è cosi tuale consiste nell'applicare ,su df un datn . alta ohe la corteccia , .cerebrale te.nd.e a • protunclere attraverso la finestra fatta dalla tratto di cute ·(più raram-e hte delle ~ucose) un frattura, è in alcuni casi più conveniente fare tampone imbe,v uto -della sostanza c~ustica o · dopo qualche giorno la medesima operazion{> una:, pasta con tenente il prodotto che si vuole al lato ·opposto de_Jla testa. I dretn.agg·i soino · di adoperare. In que~ti casi l'aspetto J'Otopd~g­ solito ri.ino ssi ,al primo o .. secondo· giOII'llo dopo giante od .ellittico d.e ll 'escara, la regolarità • • l'operazione. La convalescenza all' ospe.daùe dedei suoi contorni costituiscono un elemento di ve durare almeno due ~ettimane. I pazie,n ti na- prim'ordine per la diagnosi di lesione provot11ra.lmente- devon·o ri·t or·n are coo1 molia lentez- cata. Altre volte il soggetto intiJlge ~n dito od za alle p·r.op.r ie abitudini. Occorre in ogni caso un segmento di dito ner cau·stico, onde il . caprati care ,d i tanto in. tanto l'iesame del fon.do ratteristico ·asnetto di «. escara a ditQ di dell'occhio e dei rif.lessi. Di r.ego1a qu,ei diis tur- g·uanto )) . · • bi che 1sogliono seig:ti:Ure. i tr.aumi ·Cra.tllio-çer.e Il colore ~ 18! consistenza d,e ll'escara permetbrali, . quali le vertigini, l a c·e falea, la' deboleztono per lo più di ri,conosoère il prodotto ii11· za di memoria, il torpore mentale, eoc., s0!11lo . piegato: ·qu.elle da nitrato di argento sono sec-t1na conseguenza· della ipertensione intracr.a- che e \grigio-nerastre; quelle da: acido solforico, nica. Il n1eitodo quindi di curare co.11 soJl1ecitu- nere e secche·; gialle .e secche se da acido nidine questa .co:ndiz.io·n e -costi\uisce la più effi- t.rico; grigio-giallastre ~e da acido cloridrico; cace profilassi di t~li disturbi. · molli e con superficie untuosa per soluzioni afcalipe (:potassa e soda); secche e grigiastre Oltre ai già accennati .stati -morbosi, frequentemente 1si beneficiano del trattameln.to o- se dovute alla. miscela industriale d.enomil}at.a perativo .a ltre sindromi. La ~hiruTgia d1elle le-· acqua di ·ram.e (acql1a, acido oss~lico, acido solfori-e o). · ~ioni dei tronchi nervosi periferici f.a ogni giorn o sensibili progressi. Anche niel·l e forme neLa conoscenza. di qu.e ste caratteristiclie per• v~nlgirhe si p~1ò, quando ogni ine~amiento 1nette p er lo p~ù di riconosc ere la lesione proriesca vano, ricorrere all'intervento operato- vocata e la sostanza di cui fu fatto uso, e dj rio.: basti o.cce n.n are ai benefici effetti ottenuti e.mentire l 'aff1ermazione dell'interess ato .che in ' nelle ribelli net1ralgie · del tri.gen1ino mediainte generale attribuisce ad uno sforzo, ad una la sezione della rad·i ce p osteriore dcl gangl.i o contusione·, ecc., il suo male. Lli GaSBer. Quando l'azione del caustico non fu troypo DR . prof onda, l'escara suol cadere dO!lO breve tem'-"

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po e la cicatrizzazione si con1pfe rapidamente. Se invece la sostanza adope.Pata agì in . profondità, .la. caduta dell'escara m ette a nudo i ten~ini ie talora anche le ossa, con seguito di suppurazioni p:c;olungate e di cicatrici defor-' ini: spessq anzi è necessario l'intervento chirurgico. \ ·

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SEZIONE PRATI CA

sfacelo e che sono assai diversi dai margini regolari, ton.d.eggia_nti. od ovoidei dell'escara dovuta all'applicazione del caustico in super, fioie. . . L'ultèrio~e decorso è i11 generale gra~e: !-!.pesso il fl~mmone rièhiede incisioni multiple e l'escara, distaccand.osi, ·m~ette allo scop.erto i tendini ed i muscoli sottostanti. Più in là posAzione dei caustici adoperati pet iniezioni sono verifìcar,s i focolai suppurativi a distanza, ipodermiche. - L'infezione di t1n. acido nel cellulare suttocutaneo, che da quelche tempo in ciò che nel cas9 d'ìniezioni di :petrolio o simili qua. si nota con una certa- frequenza, deter· si yerifica di regola in un periodo pili lire- · · mina lesioni alquanto div.erse da quelle pro- coce. Le.i diagnosi è in gene rale facile e pcer. S;)lito vocate da iniezioni di petrolio, trementjna, ecc. Sj osserva in generale, . quando si ·esamini il' .. si· può .esclud~re il fi.eminone · ~omun.e, anche • malato nelie prime. ore -ed anche ne,i primi perchè i soggetti sogliono invocare :in a pa to-. giorni, di preferenza . sull'avambraccio , talora genesi inverosimile: uno dei malati osserva. ti sulle mani, più di rado in altre re·g ioni del dall'A./ riferiva il suo ma.le alla punt1:1ra di corpo, una placca più o meno e.stesa, con mar- una schegg!a di osso; un altro a, .scorticat11ra da una, scheggia di legno; un terzo a puntura gini policiclici, a tinta scura:, con epidermide • spesso ricoperta d'a piccole vescicole ripiene per spina ·d i una aardina, e così via. In condi liquido nerastro. Poco dopo nel centro, ma seg~~nza si puà per lo J?ÌÙ "conclt1dere ·c,~ tegori­ camente per l' aizione di · un prodotto r·a.ustico più spesso alla, periferia, talvolta persino ad 1 1e iniettatq sotto la cute scartare le cau~ inuno o due centimetri dalla placca, si nota: un vocate dal soggetto in esam-e. \ piccolo foro beabte o ricoperto da una crosti' . ., ' · In quanto . alla cura non vi sono·. speciali c1na rotond·e ggiante, il quale corrisponde al passaggio dell'ago iniettore, _il cui tragitto può indicazioni. Le ,forme fiemmònose diff-u se richiedono delle incisioni · multiple; in ·quelfe riconC?scersi, quando l' a:pertura è all'esterno • e è .çircoscritto e poco intenso dep.a placca, osservando la pellé per trasparen- in cui . il ftemmon· . za, come 11n tratto lineare. di ~spetto eèchi- si può qualche voltai evitare ·l'intervento cl1fr1~rgico. La guar.igi.one è semi;>re · lenta e Io è motico. . tanto più quanto maggiorm.ente l'e~cara. fu Intorno .a lla placca ìa; pelle è rossa. , tesa. estesa in profondità. calda per linfangioite più o meno .e stesa: lo V. l\lloNT~:-la~o. stato generale raramente è grave benchè . talora ·1a temperatura r>ossa ei-evar.si anche sino IMPOJJTANTE PUBBLICAZIONE. a 39°. '.Il dolore locale non sembra eccessivo. . ,. • Quando si pra~ichi una incisione in questo\ Prof. LUIGr MANGINELLI periodo iniziale, il derma appare di colorito Docente di Patologia Med. e Aiuto M~d. negli Osp. di. Roma grigio-nerastro: la tinta speciale può resta:re l . limitata alla placca, talvolta in\rece la oltre.passa. Non vi ha .emorragia· e l'odore . è quello • di un tessuto in necrosi. Sotto il derma notasi un'infiltrazione edematosa d'el cellulare sottocutaneo, che assume spesso una.· consist~nza '" gelatino:sa, e in qt1esto easo, all'incisione, no11 ~ una. interessante pubblicazione .della massima 'utilità p èr si ha scolo di materiale li(ll1ido. , tutti coloro che desidera.no avere un esatto concetto di questo metodo di esame che ha dato cosi nuo.vo orientamento Qualche giorno più tardi !'.aspetto della le- amoderno· tutta la patologia del tubo digerente. La radipdiagnostica non.. sione è cambiato. Le vescicole epidermiche si va oggi considera.ta quale segreto patrimonio, gelosamente custodito da ,Pochi iniziati : essa è una importante . branca della sono vuotate ,e l'epidermide è sostituita: da semeiotica generale~ e quindi della clinica:, e deve essere conoda ogni medico colto, giacché, se spetta pio particolar· tin'esGara banale che . potreb.be far credere al- sciuta mente al· radiol'ogo la tecnica della ricerca, é al medico •che l'azione di un caustico· in suoerficie. spetta la sintesi di essa e l'apprezzamento del suo i;tiusto valore. -L •argomento è espoEto dall' A'. in modo piano ed originale : La diagnosi differenziale può farsi in base esso non è un' arida e }Jedante enumerazione di sintomi, ma una ordinata e sintetica,. nella quale il valore del. segno alla tra1ocia della punt11:ra se ancora· persiste trattazione è costantemente analizzato e discusso in merito alle pili moderne (specie . quando qt1èsta trovasi· al di ·fuori del- vedute di fisiologia e di patologia, mentre è abilmente sfruttato tutto quello che esso, può renderci nel campo della patogenesi 1' escara), per l 'imponenza della linfangioité e ep.erdella diagnostica. · ; i • dei fénomeni fl en1monosi alla periferia d·elUn volulllè 'jn VIII g1·ande di pag . XiIÌ-254, ricco· di 121 il1'escara, jnfine per i c?:ratteristici limiti irre- lustrazioni e di una completa bibliografia, in commercio L. 8; per golarmente policiclici della placca . in via di i nostri associ a.ti L. 6.76 franco di porto . •

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La diagiiosi delle·· malàttfe dello stoma.c'o·e dell'intestino ai raggi ·X. •

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IL POJ.ICT...INICO

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APPUNTILDI

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potuto prestal'e servizio milita:De. Probabil1nente i primi attaicchi ·di afasia erano dovuti ad , . Nefrite cronica con emorragie cerebrali a ripetizione. emor.ragie cerebrali .(di oui testimoni.avano le cisti presso il nu.~eo cau·d ato), che avevano L. K. Ledger (rif. in Nl edical Revietl, feb. , prodotto il ]:oro effetto provocando aumento braio) descriv~ il caso cl i un individuo çolto a cli preis sione endooranica .ed aI_l·emi~ -0ere;t>rale • 32 ann\, nel maggio 1910; da afasia clurata una. circostante. diecina di minuti; n·el nov1embr·e successivo, per.S i·c come le emorragie non avey.ano colpito .dita di -coscienza, ce:falea g-rave e difetti di pa- parti importanti, l'individuo potè riaversi. È rola, con leg.gera emiiparesi .del br.aocio destro . ' da, notarsi che la .g ;ran·d e ar.ea. .di atrofì4 della e metà d1e stra della fq.écia . .L 'orina conten.evn cc·rtecci.a-, a .sinistra, non produceva sinto1ni . . molta albumina e . poèhi cilindri gr.a,..nµlosi; ' deifìn.ìti o permanenti; la gram.de emorraigia pressione sistolic'2! 142 mm. vVassern1a:nn nelenticolare de-stra era .st~ta il n.sultato, di ,s ucl @ativa: Nell',autunn·o 1del 1912 eQbe un altrOI atcessive emorragie nella .stessa lo.calità. tacco di. ,a;fasia transitoria. ,Nel 1914 ven°n e aie. Degna di nota è l'età, in quant.o che difficilcettato ·COiine soldato e combattè in Fran.cia mente ·un'eirnorrp,gia ·ce.r eb.rale colpisce l ,indiove subì anzi l'azion·é dei g~s· ·di guerra, rpe·r viduo prima dei 50 anni. Si osservi altresì che due volte; Nei ·,gennaio 1917 ~bbe ~miiplé·gia si- in sulle orime la: diagnosi di nefrite cronica . ' . lJ:iJStra, da cui si riebbe in pa·r te per aver~ poi non era stata fatta .specialmente- perchè l'ip·etll·n nuov 0 .attacco nel marzo·, in .seguito al quatrofia ·c ardiaca non era notevolE( e ba.ssa si le venne ·riformato. presentava ~che la pressione sistolica. Nel settem·b re dello stesso anno, dopo la senFIL. sazione di torpore al 1ato sini.s tro, cadde in ) coma e. venne amm·e sso all'ospedale• in tale staIl dolore renale . • to e con .emiplegia sinistra. I riflessi dal lato • aff-etto 1erano esagerati; a destra vi .era: spa\fa_tson (B'tlffalo Medical Journal, agosto 1917, s1no co,~ cont-çazioni clo14ich-e. Cuote ipertrofico ~ rif. in Pa:rts . ~lédvcaL) ha iSltud.i.ato i m'o derni 1na non però notevolmente; arterie inspe,s site metodi ·di ir1dagi·11e intesi a p1reci.sare il siigni·e to1·t11ose: pressione ·sistolica 263. Nell'urina si fi,cato,.,..d el dolore renale.. trovava 0.15 % di albumina con molti cilindri Egli ri.corda che il dolor.e rema.le p·r 0 priagran11losi· e j a:Jini ; liquido cerebro-spinal1e ·meme1nte detto ..1S1i ini.è.ontr;a frequ·enteme\n:te in 1P ascolato a 1sangue. W russenmann ·n egativa. Mor-' re0chie aJfezioni .chirtul'giche del tratto urina• te dopo una quindicina di giorni, senza aver rio. D·oipo .avere e1irninato i pro·cessii morbosi mai ripre.so ieoscienza. che p·OIS&ono esseire a.icco·Illjpagna:ti da 1dolori n.el. All'autopsia· si notò quanto seg11e: ipert1·0- la regione renale (appendicite·, malattie della • fia cardiaca, '3.teroma dell'aorta, dell'a. . basi- cistif•ellea e. del fegato, tumori retr·o-peritonea• 'Ii, pi&oiti, ieoc.) l'A. paJsSla in raese.g n.a i diveI1si lar~ e delle .a. cerebrali medie. R!lli piocoli, • molto granulQsi, con capsula che si distacca- · 1nezzi di esplorazione fìlsica e .f'lm.zio 1nale ·cava- difficilme1n.te: piccole ciis ti sottocortiic ali. paici di sveila.r e ...J.a v~ra causa del dolore r.enale Circonvoluzioni -cerebrali, appiattite ·ed at:rolfi- n1ei e.asi di aff.ezione del tr;atto · urinario. che. Ati"·ofia della corteccia con 11na intacc.aIn.sieme ai metodi di eisame ben tnoti: ·anat11ra della gro.~sezza di un'avellana; prop1rio lisi completa dell'urina, esam"e raidiologi1co deldavanti alla corteiccia rolandica ·s inistra ,s i no- 1a regione lombare.1 degli ureteri e d'e lla vescitava un'emorragia datante da qu al.che giorno·, ca, cistoscopia e cateterismo degli ureteri secon llilla eff11sione ·r acen te di · .sangil.le, che sca- gt1ì to da analisi separaia delle orine di cia·v.ando nella regione del nu1cleo len.ticolare · ave~,cun ·r ene, l'A. ritiene nace ssaria la iprova della va prodotto una ,oavità grossa quanto un man- ftaleina. Si fa u.n a ini-ezione intriavenosa di darino, con ramrno1Iimento della sostanza ce- fenolsulfonftaleina e dopo 11na mezz'ora si rebrale vici11a. Nt1lla di :notevole nell'à.rea di rac·colgono separatamente le urine dm due Broca, salvo la presenze? di due piccole cisti, 11rete\i e si ricerca la quantità di ftaleina l>res o il nl1cleo caud.ato. ' escnet.a. L'A. insiste all.lche 1sulla pielD-grafia fatta doIl caso si presenta intere sarite per le lesiopo una ·iniezione ureterale di torium al 15 °~ seni cerebrali st10Ces ive, dovt1te ad emorragie condo il procedimento di Burns, potendosi coi11di1)e11denti l'nna dall ' altra. L 'individt10 si esì svelare la ·presenza di rpiicc0tÌi -calieoli non t ' a 1·i tabilito così bene dalle prime C'he avev.a

CASISTICA E TERAPIA. ·

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SEZIONE PRATICA ,

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• visibili all'esame ·r.aidiologiico semplice. •Anche 4) Medicamenti: Belladonna; iestratti - tiroi.. utile, infine, è il metodo di Kelly, consistente idei. • 5) Suggestione ,semplice ed ipnotica. nell'introdurre in . ciascun uTetere dei cateteri di osso di balena ric0tperti aJl?estre1nità di ce~L,A. noll: ritiene iehe le prime quattro cate.. ra: i piocoli calcoli ·u reterali lasciano la loro gorie ·di trattamento possano essere efiioaci; imipronta sulla cera. . talune però potranno essere uti_li in mani .SpeLo studio termina con una raJSJseg:r;ia delle rimentate. ,, cause più cfre.quenti del dolore renaJe: iealcoli Per impedire lo sviluppo dell'enuresi, fin daldei re.ne, -del bacinetto e dell'uretere, pielone- la. prima infanzia,,, occorre prevenire che la: ' friti p pio-nefro.s i (non· tubereolari), idronelfro- mente del bambino si concantri sulla 'difficoJ .. si, rene m·obile, uretere fi.slso per aderenze in- · tà di vincerla.. A malattia già sviluppata la fiammatorie, tumori, anomaJiei de.J rene, ingi- suggestione, che agisce sulla mente del =bambinocchiamento dell'uretere. a. a. no, deve fargli rinascere la confidenza in sè \ • stesso, eventualmente trasportarlo in altro am• biénte. Nei catSi i~veterati si ricorrerà· alla sug.. L'eziologia ~d il trattamento dell'enuresi. gestione ipnotica, che, secondo quanto dic.e l'A., ·Molte sono le cause adidoite peir spieigaret...l'e.- ne combatte le cause, e può farla sparire ab ... nures:i; si è ritenut0 trattarsi di aJSifissia par- bastanza prontamente. I. P. • ziale durante i.I sonno, dovuta a; vegetazioni I ' adenoidi; si è attribuita alla fimosi, a deficienza EPIDEMIOLOGIA. tiroidea, all'urina tropipo aici.da e tal-mente ir' ritante che la vesciva non può trattenerla a Lo sviluppo di un focolaio autoctono di malaria !un.go, H. C. Cameron (M edical Review, febin Francia. braio) ritiene che sia invecé\ in ·causa la sugE stato ·osservato da P. Rav~t. (Parìs méd. gestione. Egli os~erva che taJ~amente questo di st11·rbo si osserva nella prilm:1 ssima inf,a.nzia; è 23 marzo) in un distaiccamento di 30 soldati solo doipo il secondo .che il controllo vescicale, ad detti a lavori di · 1d1sboscamento, nella fore-rià iniziatosi, invece di farsi rc ompleto si rila- "sta di Aille., ai c.o nfìni dei monti Mauri. La scia vie più. L'influenza della _suggestione vie- località non era affatto malarica; i so1dati non ne dimostrata dal contegno del bambino, qu an- avevano mai abbandonatQ 1a F·r ancia e n·on do viene ip.esso all'ospedale in osservazione; avevano -mai · sofferto febbri ~aI.ariche: salvo · uno -che ne era stato affetto · venti anni p·rima. esso al1ora si sente come libe·rÒ .d all'ossessione - . e fini.s ce col non bagnàre il letto. Talvolta, in Mescolatj ad essi vi erano, però, un c~ntinaio ed annamiti, quasi bambini, che sono guariti dall'enuresi, bél;Stia di operai, .g:reici, spagnuoli ' il timare di non poter frènare l'u·t ina, o .qual- - tutti ve cchi malartci con se gni netti di rune., siasi ·causa iehe a1unenti in qualche modo il mia e con splènomegalia. · I lav·Òri ·dt disbo·sicamento erano incomincia_ nervosismo, per far ritorna:re o per accèntÙare ti nel febb.r aio: le prime febbri si verificaTon6 l'enuresi. • · L'incontinenza talvolta non si limita alla not- nell ,,agost~ e colpirono rc irca un te rzo degli in.. te, ·ma si 043tende anche al f.> eri odo del giorno; dividui; l'esame del ·s angue ha ·di.m ostrato la qualche rara volta si può a.nche osservare in- presenza di Plasmodium vi1Ja.X,' nei fossati e ' continenza: delle feci; ciò s:pecialment~ quando nei ·canaletti della. località sii sono trovate n11.. l'ambiente· che circonda il bambino si dimo- merose larve di ~4.nopheies. Lo svilupp10 di questa e11}idemi.a' viene cosi stra pessimi&ta. · Parecchi .s ono i trattamenti p1roipo.sti: ricostituito: gli operai, special.mente greci e 1) Operazioni. Asportazione ·delle tonsille e spagnuoli) vecchi marlarici, hanno servito da · delle aèlenoidi. Circoncisione. serbatoio del virus; ad .essi hanno attinto le zainzare., che l'hanno p-0i propta gato ai. sol.dati 2) Manipolazioni. Iniezion·e di soluzione .sa' e pu- sani lina otto la cute nella regione perineale L 'A. si domanda .p oi. pei!'Chè i .s oldati reduici . bica, con lo scopo d'abbassare, per controirritazione, l'eccitabilità della vescica:. Distensione dall'O·riente icon .;febbri malariche non costituigraduale della vescica 'P'e r pressione idrostati- scano centri d'infezione, come si- è osservato <!a·. Sollevare i piedi del letto in modo da far con questi operai, e trovq. la ragione nel f at_to_ . defluire l'urina verso il fondo ·della vescica e che i primi sono largamente ·chinizzati, èiò . . proteggere il trigono V·escicale dall'irritazion·e. . che non avviene per i ·Secondi, i qua1li ·sono 3) Educazione. Limitazione delle bevande. quindi déi P.erico1'o.si ;p·ort.atori di geirmi. Insi... • Svegliare il bambino di n.o tte, a.d intervalli. ste quin,9.i ·S ulla ·n·ecesisità id i protezione ch_ini .. nica e di misure am.ti.ainoifelic-he. FIL. Rabbuffi e punizionj. 1

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d 1 stare esteri: del che tanto più ci compiacciamo noi, clre su queste calonna abbiamo 'auspicato ad un inor-emento (.951) Sulla dietoteràpia del diabete. - Aldella lett&r atU'l'a m1edrca didrattica nazion1aJ•e. 1' abb. n. 6815: Diremo anzi ohe, po:Lch-è ogni veduta :im.diviLa. cura wlim'entare rigorosa non conviene . cluale è qui subordinata alla costante preocai malati glicosurici e albuminurici con cilincutpazione di fare o,per.a veram·e nte utile per il dri nelle urine. Come principio generale si può pratico, ·il. Compendio del Verrotti (che riasdir-e che la terapia d·ev-e essere apprÒpriata a .s.ume l e lezionri id a; lui tenute agli studenti del• ciascù11 i11dividu6,. utilizzando la tolleranza del'Aten.eo n~J}Oletano) è tmmune da i difetti che gl 'idrati di carbonio e tenendo sempre in ocu9IIlin uiscono il vrul ore di ope.ir.e consimili, ip. es. lata osP.ervazione il ren~, le conseguenze tossidel più ,re~ente e diffuso .trattato sulla blenorche sul siste1na nervoso, sul cuore, sul tanale alimentare; glicosurie come 1'1 %o specialmente ra.gia , quello de1 ·L11rSi. ltn qu·est'11ltùno troppo se i soggetti sono dei vecchi arteriosclerotici spesso l'obbiettiva t;r.aitazione delle forme· clinon devono soverchiamente preoccupare, nè in- niche e ·dei metodi teraipeutiJci è pregiudi-cata durre acl eccessive limitazioni di idrati di · car- dalla·' costan te •Cura di ·m ettere in luce il metodo cliagnostico-terape11tico d'elezione: l'endobonio. . t. p. .. i:;ropico. l\f~todo la ' cui sistem::+tica applicazione co1sti tui1s1ce, è vero, un merito qt1.asi esclu(952) Al dott. R . V. da T. : . -stvo del venre~eo]Jo.go 'f ranc ese, rha che m.001 Sul! '.a rgomen to potrà riscontrare utilmente : pu ò a m eno di presta,.re il fian co a . va,riB obSEUCERT et MATHI EU: M aladies de l ' cesophal1i(%i!oni e dov.re bhe avie re àissai ip1ù cÒin.tro-. ge. Paris, Mas~n, 1913; in1dicazi·otni e lrimitazio·n i c:µe ...n on gli vengano .. · Gu1sEz et ABRAUD : Traité des maladies de ri conosci·ute d.ai 1sostenitori ad. oltranz.a. Tanto l' resophag e. ~aris, Baillière, 1911. più pia.ce veidere come ::i. questo riguar.do il t. ']). Verrotti_rimetta. le cose a posto; ciò che egli fa, del resto,, .con molti altri mieto.d i t1erapeuti1ci modetni e modernissimi, l a cui « IIl!Ovità » traNOTIZIA BllJLIOGRAFICA. SC·ende di .grarì lunga la r.azionalità e J'utilità • (m,e todo· di D e!gay, dil atazione alla Kolilmann,. G. VERROTTr. Co1npwid·i o di patologia e t erapia . ne ·ed elettrolisi endouretrali , sierotedellP m,alattie veneree. Un volumetto tasca- ionizzazio bile di -pag. xi-214, ill11strato. - NapoJi,' Casa rapia a.ntig.onococ·cica, elc:c.). Quei.sta costante preoC'cupazi~oe ·oritiea, queed. Idelson, 1918. Prezzo L. 7. • ' La cc Coilana di Terapia Pratioa » dell'edito- sta decis.a tendenza a non .51ugg1errire se ~C>n re 1delson s'è ruccresciuta testè di un 100 vo- ciò che è positivamente utile, è il pregio eslume, nel quale il prof. Verrotti, aiuto della, senziale del nuovo Compendio: alla farragiin-e Clinica1 dermosifilopatica di Napoli, espone con delle notizie, rlei procedimenti e delle formt1le g rande chiarezza e pal'i profondità le vedute . terapeutiche. ché caratterizza molti libri cosid», e in chi vi cerca una norma moderne sulla patologia, sulla terapeutica cli- detti cc pratici' ,· . nica e sulla profilassi delle malattie ven eree dli con.dotta. altro non ingen.era se non co,n fupropriamente dett~ (blenorragia ed ulcera mol- sio11e; è qui invece sostituita una costante e rigorosa d eduzione, dai dati anatonnopatolole) e delle paraveneree (conciilomi, l')a] anopogiri, delle singole fo·r me icliniche; e, .., da qu~ stite, fimosi, ecc.). L'esigua mol~ e la veste esteriore del Com- f:lte, dei più . aic.co.IlJci crtt.eri ter·a peutici. T.anto più ciò è :utile :q·el campo d'una spe•cialità che, pewdio possono st1~le· prime indurre a considerarlo come uno dei moltissimi manu,a letti pr.a- come la venereologia, è troppo spesso .esercitici, formulari e vade-mecum, che pullulano tAta in modo qu asi ~mpirico e, sopratutto, è nella nostra letter atura scientifi. ca. Ma, soor- nlJr !)rese con le quotidiane strombazzature rendolo, Ri vedrà subito che in queste duecento èlei preparatori di specifici infallibili. ·Ecco perchè si~mo certi di far .cosa utile, fitte ipaigine è condenis ata la m.ateria d'un vero e prùprio trattato di venereologia; un'attenta consigliando il Cornpendio ai colleghi anche lettura rivelerà poi un co·sÌ c;pi1ccato saipore cli- non specialisti, e consigliando all' autore di nico, 11na tale chiarezz ~ di con cetti, una trat- estendere .la s ua trattazione, in altri volumet~ taZ'i001.e dell'argomet1to cosi silc11ra e concisa ti, alle ,a Jtre due branche della specialità : la da. legittin1nre l''lffermazione cl1e è questo il Derm.a tologia e la Sifìlogr afìa. primo lihro itn.linno di , . .enerP.ologia che meriti P. R

POST A DEGLI ABBONATI.

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NELLA . VI'T A

SEZIONE PRATICA

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PROFESSION AI_jE.

Riconoscimento di .diritti Cl1iedete e vi sa.rà dato; ·cercate e trover~te; picchiate e vi sarà aperto: Perciocchè chiunque chiede riceve e 1chi cerca trova e sarà aperto a ·chi picchia» . . • Noi non abbiamo chiesto., non abbiamo cercato, non abbia1110 bl1s.sat0 invano . Le· nostre in.s istenze docum entate dj fatti e confortate di giustizia hanno finalmente avuto :r-a.gione della ostinazione .di leggi anacronistfche. ' Abbiamo già dato notizia in altro numero del giornale di t1n recente decreto luogotenenziale il quale, abrogato l'art. 5 del decreto 20 n·ovembre 1916, n. 1552, dispone che pet la durata della g11en·a, in deroga all'art. 47 della legge· 2 luglio 1896, n. 254, e• successive modifi~azioni, gli 1,fficiali d1 compleme:.tito delle armi combattenti, t:' gli 11fficiali dei corpi sanitari, di qu alunqt1e _pl:·ovenienza, possono essere pro.m osc:;.i per anzianità fino al grado di tenentecolonnello. La importanza di q11esto decreto non ha bisogno cli essere i1l11strata: prati'camente il corpo medico ..DJ.ilitare agli effetti più sostanziali passa nell~ categoria delle armi combattenti. La classe sanitaria, quasi tutta richiam.ata alle • armi, non può non essere soddisfatta di questo . . riconoscimento llfficiale di uno stato di f.atto universalmente riconosciuto, non può non essere lieta di a\·ere r aggiùnto le aspirazioni oram·ai annose, e ch e noi con t1na insistenza, ·ben degna della gi11stezza ·della ·c.a11sa, avevamo sollecitate. Certo la concessione fatta agli ufficiali me- ' dici appare tanto più rilevante in quanto che essi per essere equiparati nel trattamento di promozione agli ufficiali delle armi combattenti si sono avva.ntaggiati di due gradi (maggiore e tenente-colonnello), m entre gli altri per lo _stesso decreto si sono avv.antaggiati di un · grado solo : ·s enza dire che gli 11fficiali di tutti gli altri corpi (~ommissari, contabili, farma: . cisti, veterinari, giustizia militare, ecc.) possono conseguire solo la prom ozione ftno al grado di capitano. La larghezza di crit eri del decreto e·d il b'e neficio che ne deriva ·alla, classe è tanto• più rimarchevole in q11anto ,c he p er ottenere le promozioni n on si tie:oe ·affatto eonto del modo e delle ragion i con ·Clii fu assegnato il grrado al1' atto del richiamo alle armi: tutte le successive promozioni si fanno con unico criterio : l'anziaJ1ità. Gli ufficiali medici potevano conseguire i.n base a titoli accademici i grooi su·«

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p eriori fino a tenente-colonne1lo~ ma il grado che a Gii:uscuno veniva attribuito n-o n poteva variare s e nori in base a nuovi _titoli accademici. Così per es. un tenente medico di complemento che. durante la chiamata all.e a,r mi compiva 15 anni di esercizio professionale veniva in base .. a tale titolo promosso capitano. )\Ifa questi o un altro m edi·co . nominato .capitano in base, ad esempio, alla libera docenz·a non poteva essere promosso maggiore s~ non a yesse di~ostrato il possesso di quel nuovo titolo a.ccad1emi..co .che fosse ritenuto in·disp~n sabile per la concessione di ~ale gr.ado. Con il recente decreto luogotenenziale è .amme.s sa p er tutti gli ufficiali :r,nedici di 1C•O mplemento la pFomozione aa.' anzianità fino ·al grado _di tenente~colonnellc>, e cioè .s ia per quelli la ·cui promozione si fermava .al grado di tenente, sia per ql1elli nominati in base a titoli accademici; .da questi ultimi ufficiali medici dunque la promozione al grado superiore può essere .conseguita non solo per nuovi titoli acquisiti, n1a an che per anzianità di grado. L'ufficiale me dico effettivo, .come p.e:r gli altri ' corpi e servizi, resta sempre l' elemento , regolatore delle promozioni ~ an zianità, nel senso ·ch e non può essere promosso per sola anzianità Ull ufficiale medtco d·el1 e categorie in congedo se prima non viene promosso l'ufficiale m edico effettivo ·di pari anzianità. In conseguenza promossi al grado di maggiore i capi~ -tani medici dell'anzian·i tà f 0 gennaio 1915, vengono ~romossi at1tomaticamente tutti i capitani medici delle categorie in congedo della stessa anzianità e, insieme a, t utti gli altri, anch e quelli che tale grado .avevano conseguito per titolo accadèmico e che prima dell'attuale 1di.s1)osiziqne id i leg·ge ne sarebbero stati esclusi. Le ide·e di chi scriye, su questo staJo di subordinazione permanente dell'el.emento m edico . richiamato verso quello effettivo, sono ben note. Esse furono chiarite C{)n· so d.disfazi_on€ di · tutti n ·el co~so di una cortes'8 disieussio·n e avuta l'anno scorso ·con l'egregio maggio!e dott. Mendes. Non si può contee.tare, anzi si de'\[e ·toto corde sollecitare, .che agli. uffi, c iali medici, i • quali entrarono a fa;r parte dell'esercito pe.rm·a nente prima della guerra, sia fatto un trattamento che ri·conosca le loro benemerenze, il loro zelo, la loro spe-cifica cap.acità professio: nale -e ripari 1almeno iµ parte ai sacrificii ed ai torti 1c he subirono ante bellum e ch e tuttora · subisconoJ.n qonfronto degli llfficiali delle altre ar~. · Non è un mistero per n essu110 che la mag,, .. (19) ~

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jparte di questi CG>lleghi, raggiunto al principio della guerra il grado di maggiore, e pareva gran cosa, vi .sòno rimasti impantanati, mentre i loro commilitoni di altre armi di . pari età e con lo stesso numero di anni di carriera sono in b11ona parte colonnelli e. gene• rali. Chi sa, e tutti lo sanno oramai, quale. sia },attuale importanza materiale e mor~e del grado di maggiore,, comprende quanto debba essere poco so·d disfa-cente la posizione,· di questi colleghi. E la cl a sse medica non solo per spirito di solidarietà ma anche nel proprio interesse deve augurarsi e sollecitare che sia· fatto loro un trattamento più . decoroso, più confacente alle loro prestazioni, più omogeneo allo stato economico attuale, e più intonato all'armonia ·dell'orga'n.1.smo di cui fanno parte . Ciò premesso, non possiamo f.are a meno di deplorare che la promozione dei capitani medici a maggiore sia ancora subordinata a quella degli . effettivi di pari .grado. I colleghi richi~ati çhe attualmente ,hanno il grado di -capitano 1costituiscono la graude maggi'oranza del corpo sanìta.rio militare. Tr:a essi vi sono medici . anziani, colti, sperimentati, vale,nti, che per mancanza di titoli a·c cademici non hanno J . potuto ra~giungere un grado superiore e lo stesso grado di capitaao hanno ra.ggiunto con molto ritardo. S'o no ·e,s si ·che disimpegnano .la maggior parte del servizio in zona di opera-: . zioni, nelle J'etrovie e nella zona · terri!Jlriale. Far dipend ere la loro promozione ·da quella dei giovanissimi colleghi effettivi che sono ora già capitani, benchè laureati solo negli ultimissimi .. ·anni e anche durante la guerra, non è giusto, • non è prat~co, no~ è eonve·n iente .ai fin.i .s tessi del servizio, 1c he non richiede _una gera:r»chia di grado militare, ·ma esige sopra tutto una ge-· rarchia · di competenza, di cultura e di espe. • nenza. Più non diciamo per non rinfocolare dissen, si e riaprire discussioni incresciose. Il significato di quel che abbiamo accennato è chiaro e non può non essere compreso da chi deve provvedere e· già tanto bene ha provveduto a soddisfare le legittime aspirazioni dei medici ri- · chiamati alle armi. PANGLOSS. gìòT

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La. ressa· dei lavori che ci vengono oft'erti per

[ 1\NNO

IL POLI CI.,II\ I CO

. la pubblicazione e la· penuria dello· spazio, im· postaci con provvedimento governativo, ci indu· cono a sollecitare i nostri benevoli collaboratori amnchè condensino i loro contributi entro i più ristretti limiti compatibili (~011 la chiarezza e con l'eftlcaeia dell'esposizione; li sfrondino delle documentazioni ingombranti, delle introduzioni storiche, delle citazioni; si attengau·r prevalentemente ai rilievi dt interesse praticJ. f20)

. Cronaca

del m0Yime11:t,o

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• profession~le.

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IJ'elezione del rappresentante degli Ordini si Consiglio Superiore di Sanità, I nostri lettori sanno che, in seguito alle din1is-

sioni dell'on. Brunelli da membro dél O. S: S., ·provoca te dai voti di nurrrerosi Ordini di medici, vennero portate vaTie candidature per . l'elezione · del nuovo rappresentante presso il Consiglio : Silvagni, Simonetta, Ballerini, Oastellino, Cingolani. Gli· ultimi tre ·candidati si ritirurono dall'agone. Procedutosi alle elezioni, nè il Silvagni nè · il SjL monetta raggiunsero il n1jnimo dei voti richiesti; e non a're.ndo lino dei due ritirata la propria can. didatura, nella elezione di ballottaggio i voti andarono così divisi·: 85 a Simonetta, 32 a Silvagni, .1 scheda· bianca; proclamato eletto il Simon.etta. Ih seguito. al risultato della elezione, il prof. Silvagni ha ra~segnato ~e dimissioni da Presidénte della Federazio:çie degli Ordini con questa nobile lettera: ·

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Chiarissimo prof. dott. LUIGI CAPPELLETTI Yicc-Pre~i~. della F~deraz·. degli Ordini dei lVIedicl • Venezia. Caro Cappelletti, ·

Firenze dal nostro Consiglio Federale il 1° maggio scorso, e 13; circolare firmata da te, da Dal Prato e da Ruzzini per la Giunta E~cutiva in data 30 maggio sono, singolarment~ ed insieme~ i due: docume}lti che, diramati agli Ordini, mostrano chiaramente con1e sorse per volontà del Consiglio la proposta del mio nome a rappresentante degli Ordini nel Consigliò Sur>eriore di Sanità. Nessun artificio polenlico può valere a dare alla ·mia candidatura, proposta . da voi, carattere di contrasto agli altri' nomi: e nessun ostinato preconcetto, di chi . ' o non mi conosce o mi conosce poco, può .riuscire a far credere che la · mia candidatura sia stata voluta, o ·desiderata da me. Le dichiarazioni mie furono chiare e precise, e ognuno di voi lo sa. Il Consigli-o mi chiese un atto di disciplina; io ·ubbidii. Il Oons~lio invitò a disciplina gli Ordini, P ql1esti n~lla loro maggioranza non hanno accolto l 'in. vi to: Mio è, se pur può essere di lln singolo, · il convincimento che pei pubblici uffici non vi sono uomini necessari. Perciò ti consegno con questa lettera le mie irrevocabili dimissioni du President.e della Federazione degli Ordini dei ~ledici. · Compiuto questo dovere, lasciami solo esprimere il desiderio che il sentimento di. solidarietà, che conosco ed apprezzo anche prima che sia espresso, sia vinto in te e nei benevoli amici del Consiglio <lalla necessità di oon interrompere o ru.llentare l'opera della Federazione. Non fo ql1esta o~ra mia J:>ersonale; ma compil1ta con· il consiglio e con il concorso' vostro. In questa ora di _vero e santo giubilo per le sorti della Patria la Federazione <'Ontinui nell'azione sun che, se non p11ò essere a tutti nota. non è stata per questo meno 11tile, e il verbale della adunanza tenuta in

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anche, concedi che io lo dica, meno cara a tanti e tanti nostri colleghi da noi tenacemente difesi e protetti. A.Ila. memoria dei nostri colleghi morti, al cuore di · tutti quelli che assistono i nostri 1- superbi- soldati coiubattenti, il mio affettuoso e commosso

tivo di ·1atte puro, e che in caso di estrema penuria. si t olga il latte in parte e anche totalmente alla popol:izjone sana l)er serbarlo agli infermi; b) che i prodotti industriali di.stinti con i Romi di latte omogenizzato e sterilizzato, di ·1atte ridotto o evaporq.to, di latte condensato, sono ·in gene:re · assaluto sai buoni sostitutivi del latte \l'esco e bisognerebbe tuo favorirne la produzione nazionale e la importazione · dall'estero ; • _ LUIGI Sr~vAGNI • • o) che si a umenti e si renda più rigorosa la viNella lotta, il cui esito ha. dato motivo alle digilanza per impedire le frodi e le adulterazioni del missioni del prof. Sil,agni, erano in campo uomini latte; • di vnlol'e e di . fede, amici nostri carissimi ; :r;i.oi . d) che nei limiti del possibile si favorisca la ci siamo com1>leta1nente astent1ti dal parteciparvi, produzione dcl latte di capra o di asina, ol~re quelsoprattutto perchè non era lotta di prinoipii. La lo .di vacca. Il latte di asina nelle popolazioni q.eJ ' necessità . dell'elezione di ballottaggio prima, la - ?v1ezzogiorno gode grande favore come rimedio alipoca differenza nel numero· dei voti ·tra l'eletto f) mentare; il soccon1bente poi. dimostrano che gli Ordini me.e) che i lutticini in genere (non fer:me:otuti e dici hanno a1lprezzato' altaménte le qualità e le ricotte) so110 eccellenti sostitt1ti della carne e posbene1nerenze dei dt1e candidati. sono essere _sommi11istrati a molti malati con grande Un tlisagio ave·v a creato in seno agli Ordini la vàntaggio. intromissi9ne di questioni troppo politiche e un po' 2. Uova. - Le uova dopQ il latte forma·n o gran personali. I/elezione del prof. Simonetta, a parte parte dell'alimentazione degli infe11mi, sia per il ' le eccellenti qt1alità dell'uomo, ha forse quest'inloro 1)otere nutritivo., sia per la digeribilità. e l'aptimo, riposto senso, che il periodo di lotte politi.che petibilità. Anche per questo genere di cibo la Com•• vuole essere perfino çlimenticato; che un'èra di la- . missione fa ~oti perchè se ne facciano riserve spevoro concorde, fraterno, vuole iniziarsi. ciali per gli ammalati ed in ogni ca so si trovi il Gli uomini 1~iù sr>esso che non appaia, e ch'rssi modo di riserbarli a qµesti soli quando ve ne sia stessi non credano, sono l'esrJressione d'una fase grande penuria. storica, costituiscono uno degli elementi dell'evolu3. Oarn.e e der·ivati. - La questione della indizione sociale. Nessuna amarezza colpisce l'uomo po- spensabilità della carne, cosi complessa e controlitico. quando il suo ~omento è oltrepassato. versa per l'alimenqazione dell'uomo sano, è pure ~ il nostro apprezzamento è giusto, possiamo assai difficile a· risolversi, da t1n punto di vista ~o­ congratularci <'on la classe n1etlica che, l)l1r a'?endo rico, quando si t'rntti di certe malattie- Senza en- .. reso il suo d<1bìto di gratitudine nll'o.1Jeroso suo trare in discussioni di indole scienti.fica e solo sepresidente, ha chiamato a suo rappres~ntante il guendo gli insegnamenti della pratica . medica, si prof. Simon~tta, che dl essa è sempre stato un ot- . p11ò afferma re ch·e .in ispecie • per le m~lattie debitimo consiglierf' ed amico, çhe nell'esercizio delle litanti e const1ntive la carne è assolutan1ente indipttbbliche fu11zioni ha portàto sempre serena imspensabile ed insostitl1ibile. La Commissione quindi parzialità, disinteresse personale assoluto; coscien- ' fa anzitu't to voti percbè non manchi mai la carne 7'<). <")flVinta. per p:li infermi cl1e ne abbiano bisogno. $tabilisce poi i seguenti critetti: • n) oltre le ca l'ni fresche si possono sommini"' l\IEDICIN·A SOCIALE. ::;tra r e ngli ammalu t i ' anche le carni congelate. Quèste ultime. però •11011 dovrebbero servire per fare il Per l'alimentazione degli ammalati. brodo : ' 7J) r igltard-0 alle varie specie di carni, oltre a. Per aver norma ·circa gli eventuali provveclimenti quella bovi.na che è la più · comunement~ usata per per l'alimen~zione degli infermi, nelle attuali· cirgli inf~rmi, si noti che per alcune JI1;alattie le cocosta_n ze, i1 Ministro degli approvvigionamenti o siddette carni bi~nche sono giustamente di prefescientifica del· const1mi convoco ' l-;.:!].g «Commissione , renza preseritte e non dovrebbero mancare nemmel'alimentazione» della qualP. facevano . parte molti negli ospedali. dei più. illustri professori delle Facoltà mediche \ . del noTra queste carni bianche le più adatte sono quelR~oo. . · le del coniglio, dell'agnello e dei pesci. E sse J>ossono P er rign'a tòo alla scelta dei cibi ad!ltti · 1)e r gli ' . sostituire la carne di pollo che ha più che altro ammala ti la Commissione è v_e nuta alle seguenti det1na importanza psichica stimolante l'appetito degli termina zioni : • • infermi; 1. · Latte e suoi prodotti à erivat i. - Il latte come · o) per i brodi la Commissione non può disconoè ben noto.è In base dell'a limentazione del maggiQr scere il ,-alore dell'opinione comune che ne fa un numero degli infermi, anzi per alcuni è prescritta cosi importante elemento nel pasto 'del maggior nu. . - la dieta lattea esclusiva. mèro degli infermi. Pur sapendo cbe il contenut.o In ra pporto al la tte la Commissione esprime i se1n calorie del brodo è piccolissimo,~ de-vesi tener conguenti voti e P::l reri: • to delle sue proprietà stimolanti e gustative. Allo a) che il l\:IiniRtero provveda affinchè agli am• malati, sia n e<rl i osnedali, s.ia1 nelle famiglie private, ' scopo di rid11rre al minimo po!::isibile ,il consumo della carne, si raccomànda di usare per il brodo e. per non venga a mancare ma.i un sufficiente· quantita1

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674 •

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II. POLICLINICO

xxv,

FASC.

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Je gelatine so11ratutto le ossa e le parti connetti-

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[ANNO

Sottoscrizione al fon do di soccorso contro i più

vali e tendinee e. inoltre di agg;t11nge1·e buone quangravi. danni della. guerra patiti dai medici tità di verdure che rendono l'uno e le altre più nutrienti e sapariti. · e dalle loro famiglie. Anche i cosiddetti' brodi vegetali potranno essere • Riporto come <la pag. 1452 <lel fautilmente adoperati in sostituzione del brodo di scicolo 49 del 2 dicembre ·191'.7 . J_;. 450.00 carne. Aggiunta di leguminose e di :farinacei conDa aggiungersi per errore di som- . ferirà al brodo ~ alto valore nutritivo; · ma avvenuto nel fascicolo stesso )) ~-00 à) gli estratti genuini di carne pos.sono servire per la confezione di brodi non molto differenti cla IJ. 475.0Q ql]elli ottenuti dalla carne fresca, e ,Perciò si consiglia di favorirne la produzione e la importazione. " '.t\ltre offerte pervenuteci successiva4. Grassi. - Per i grassi · il problema resta asmente: sorbito dalla questione dell'alimenta~ione generale, Caselli dott. Carlo, Zona di guerra . . »- 10.00 fatta pure eccezione per il burro n vantàggio spec~1bibbo dott. Nicola da Comiso . . . )) 10.00 cialmente dei tubèrcolos-i e dei' dia~tici. Cami11iti Vinci dott. Giovanni da Mes, 5. Pane. - ,Il problema principale del :Pane per sinn .. . . . . . . . . . . . )) 10.00 gli infermi è se questi 'in genere possono senza · l\llice li dott. Antonino da lvlessirut )) 10.00 danno nutrirsi col pane ordinario confezionaoo con ' Palermo dott. Carlo da l\!Iessina )) · 10.00 la farina abburattata all'85 ~~ Vadalà dott. Paolo da lVlessina . . )) 5.00 Una discussione su questo argomento non è faGnzzara dott. Pasquale da Messina ·. . )) 10.00 cile e non cond11rrebbe probabilmente àd un ~cBernabei dott. Domenico da Montegallo )) 10.00 cordo. · Borgna sac. Domenico da Sa~sari . . . )) 5.00 Eliminata pei· le presenti conclizioni la possibilità iVIagg. med. A. Piolti NOvàli da :i\tiolf~tta }) 9.00 di fare un pane sp~inle per gli infermi, la Com}) Petitti dott. Luig·f da Vistrol'io . . 10.00 missione cre(\e che si possa risol,rere il problema Ricci dott. Aug·elo da l\lo11tereale . . )) 10.00 pratico dando la facoltà agli infermi · medesimi di ' )) 9ovutta dott. l 1uigi da l)Hlanzano . . 5.00 , acquistare con la tessera del pane un~ metà in Pampiglione <lott. Gt1g·Jielmo. Zona di peso di grissini o di biscotti, la Clli produzione doguerra . . . . . . . . . . . . )) 16.00 vrebbe essere anche per questo scopo favorita e Agnese dott. Gi11Reppe cln Bormida . . )) 6.75 .-regolata. Roggeri d6tt. Don1enico da La l'lat}l La Commissione non ritiene in<lispe:(\sabile· la fab(Argentina) . . . . . . . . )) 20.00 bricazione del cosiddetto pane al glutine per i diaPapio dott. i\llicllele da <-Olon (Repubbetici, mentre reputa molto utile la confezione di blica del Panama) . . . . . . . . )) 30.00 pane di avena. di orzo, ili ~gala o di granturco Sc:helini dott. Goffredo da Dojs CorregoR ttpecialmente per ftl<'une malattie del ricambio. )) (Brasile) . . . . . 30.00 6. Pasta., riso, farine. - La pasta rappresenta uno dei migliori alimenti degli ·infermi per i con- Ro~si clott. Fran.cesco, ~on~ ùi g11€r1·a . )) 6.25 valescenti nella sua composizione più semplice~ comune. Anche · il ris<( è per essi nn ottimo cibo Totale ·. . · . I.1. 692.00 11ebbene meno ricèo di azoto. Queste L. 692, al vari <li quanto faremmo a s uo 7. · Legum:i.nose. - A tutti è noto l'alto valore ~mpo per le precedenti I1. 4202.77 da noi raccolte, •u'"1ritivo dei semi delle leg11mino e e come le fa~ono state ora trasmesse, mediante và,glia della , rine e. le «pur~» di questi costit11iscàno un vero Banca d'Italia n. 0,336,362, allw presid~nza della Fe~ aI~ento terapeutico per tal11ne malattie del tubo 4ierazione degli Ordini rlei Rnnitari del Regno in gastro-enterico. Bologna. Per l'alto contenuto di azoto proteico le legt1minose possono entro certi limiti sostituire la c.1rn~ ' e si raccomanda perciò di promt1overe la prepil ral{ISPOSTE AQU-ESITI E ADO MANDE; zione di farina di lenticchie, di ceci. di piselli, di fave, ecc., anche per ~li infermi come è stato fatto· , ' piena-. -. Dott. G. ' B. da (7343) Medie-o a oura per i bambinl. O. V. di C. -· i•er risolvere- la posizione cui acS. Zuccheri. - T"'n Commissione pone anzitutto' in ceil..14'1. o deve diffidare il Comune •1 fare lo elenco evidenza l'importanza del saccarosio nella a limendei Po'·eri. eh<' 11011 ltc'l mai compilato. {>ppure deve tazione rlegli infermi. importanza che si ba8a non intenderselH (·ol Com@e stesso percl1è consenta solo sul valore energetico di <:]uesta sostanza, ma che dalle per~o11~ notoriHnil~ntc agiat.e Ella riscuota anche ulle sue proprietà gustative che lo renclono ~deguato con1·1 Jenw per le pr(-lstazioni professionali. desic1eratissimo ud ogni malato. (7344) Prestazioni r1gli operai df?{Jlj .~ tabili1n enti Anche per lo zucchero còme p(lr altri cibi, la ausiliarii. - Dott. D. r~. da C. - I meclici borghesi Commissione rinnova il voto che in caso di grave che prest..'l:rio ser,·izio ai militari mediante contratto penuria tutto lo zucchero sia riservato agli ammalati cù ai bambini. tt<l 11n tanto a 1 mese, st>no obbligati <i visita.r e e Infine l~ Commissione ha sottoposto al Ministr0 Clll'<Ll'e g·ratuitau1ente gli 01">e1·ai militari degli sta\'flrie· con~iclerazioni in rapporto ni provvedimenti bilimenti ausili<1rii. perchè ono an<>he <='SSi. come a ndottnr • · è detto. mili t~1 r i.

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[ANNO XXV, FASC. 28]

SEZIONE PRATICA

(7345) Anniento di, stiperif/,;i,o. - Dott. O. ~'. 6867. - Che la rispdsta iav!-Jta dal Sindaco e dalla Prefettura sia esatta si deduce dallo spirito informatore del D. L. del JO febbraio- ultimo relJa.tivo allo aumento degli stipendii. che fu quéll<;> di miglio-

rare, in vista della · ec.cezionalilà dell'attuale mo" me.nt-0, le condizioni economiche degli impieg·ati dello Stato e delle pubbliche amministrazioni. Se l'aumento che Ella ha rioevutQ S!Illo ..stipendio militare dovesse essere detratto dalla differenza che Le corrisponde il Comune Ella riceverebbe .sti' pendio identico al primitivo e<! il vantaggio non ridonderebbe a suo profitto, ma bensì esclusivamente a quello del Comune, che verrebbe mensilmente a :p agare somma minore. E ciò non 1può essere. Qua~tunque .,.n essuna circolare disciplini, per quanto consta, tale argomento ' noi rit.eniamo }'ertanto che, malgrado il conse. guito aumento, l'amministrazione comunale debba lileguita re a corrispondere la differenza nella misur~ di prima, se~ alcuna maggiore detrazione. Ad I ogni buon fine non ·&1rebbe s11perfluo che l'an1ministrazione municipale sanzionasse oon analoga deliberazione consiliare l'ammontare della clifferen...... za di stipendio che r~ si dovrà corrispondere .a ieguit-0 dello aume~to otten11t.o per effetto . del D. L. del .febbraio lùtimo. anche nella conside-. . razione ehe, se fu accresciuto lo stipendio militare, avrebbe dovuto essere del pari ed in misura maggiore oorr1SI>Qndente alla inHg:giore entità dello stipendio, aumentato lo sttpennJo civ:ile. se·a tanto ~ fosse in tempo provvedut<> , Ella. a"'irrebbe av uto mensilmente somma maggioi·~ e non avrebbe ~vilto alcun timore per l'avvenire. . (7346) lnàewnità. oa_ro-viver·i. - Dott. A. B. da S. - L'articolo 1° d~l D. L. del 26 luglio 1917 ac-. • oorda agli interini l'indennità caro-viveri s-ol q11ando occupano un I)()Sto previ·sto nella pta:u.ta organica e privo di titolare. Poichè il titolare della ·oondotta che Ella interinalmente esercita non manca, ma trova si sott-0 le Rrmi. non bia diritto a tale indennità.. . Dott. JusTITIA.

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Servizio meàico-rnil lta·re. - All'abb. n. 1717: Fino a che Ella non ,sia ~a t-0 nominato ufiiciale :oon può optare fra lo stipend1o di medico ci.vile e quello di ufficiale medico. L'articolo 20 del •t.esto unico r1-0i parla di impiegati àeZZo Stato, e tali a rigor dei termini no)l sono i medici condotti. Molti Comuni si sono uniformati a tale régola a · tavol'e dei proprii medici; ma quB:lcheduno vi si è rifiutato. • Questo è lo stato delle cose. Ella .non potriL esser nominato cap~ta no se non f!Uando avrà con1piuto i 15 anni di esercizio professionale; quindi dovrà avanzar domanda del grado di capitano · subito dopo 1'8 luglio co:r:rente. All'abb. n. 2507; Con recentissill1a disposi~/ one il ì\1ini·stero ha sancito il prinèipio che anche i ca'{)itani medici di com1p lemento prove.11ienti dai inedrci civili possa.no 11 ver diritto alla promozione fino al grado di te1

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nente colonnello, come gÌi .altri t\tliciali meàiei di complemento. L'anzianità. per l.a promozione a · maggio1'e di complemento è ora .estesa .fino al 14 gennaio 1916. All'1.1ltìmo quesito ·si risponde negativament.e. Al (lott. A. N. da . S. : Il suo turn-0 di pr.omozione a mag·giore verrà quando ,s aranno ·P romossi i capitani medict etfet.. tivi della su.a anzianità . Tale •p-romozione però è ancora lont.ana., perchè gli ultimi capitani effettivi proi;nQssi maggì'ori ave.. vano :anzianità. del gennaio 1915., e la ca,rriera degli effettivi. è ora stagnante. .All'a.bb.• n. 1225: Per la ·p rima d·omanda vale quanto si è detto in rlsposta al queS.ito dell'abb .. 1717. . · L'lndennità di entràta in campaglli Le spetterà solo nel ca~o che venga mobilitato. ~e impiegato in zona· territoriale, data la sua classe, -Le spetta la indennità giornaliera.. \ All~abb . n. 2186 : • El~a può appena COIDJ)iuti i 15 anl!i di esercizio professionale, e cioè dopo l' 1 luglio, avanzare do.. n1anda per via g·e-rarcbica al Ministero. onde otte.. ne1·p il grado di capitano. · Ln clomanda dovrà essere corredata dai certifi, ·Hti delle a utoriti'1 dalle qna~i Ella ha dipeso, che <:ompro,Tino l'eserciz.io professionale da Lei pre.. '1tato dt1rante i ·15 anni trasc&rsi dopo .la laurea . M. G. r

.. •

. Presso la Facoltà di Medicina di J?arigi è ·stata '. istituita la cattedra di batteriologia ed è stat:a affidata al prof. Bezanço;n, già incaricato dello stesso insegnamento. Alla cattedra di terapia, resasi vacante in se:;uit(J"'"al trasfe rimento di Mar.fan all'igiene e eJi.. nica della prima fnfanzia, è stato chiruµato il prof. Carnot. . _ Alla cattedra di clinica di patologia mentale .e ·delle n::m.1attie dell'encefalo, resasi vacante per la mo-rte di Gilbert Ballet è stato chiamato il profess9re Dupré.

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ALBO D'ORO. •

MF.DAGI.IA • D'ARGENTO.

Abbiamo

gi~t

dato notizia che .al prof. Roberto Ales~andri è stata conferita la medaglia d 'a.rgento al va lor militare. , Ci è gr-ato o~a di riporta l'e integralmente, dal Bollettino Ufficiale, la . motivazione l'e lat iva: «Direttore di un'ambulanza chirurgica, ~ui·ante un violento bombardamento che faceva vittime anche \fra i ricovel'ati, p rovvide con serenità ed abnegazione mirabili al traspo1·to di ricoverati e ' di fe .. riti in loca li sotterranei, rimanendo calmo nella part~ più battuta del fa.b bricat0i ed ìncuorando tutti. i dipendenti con la parola e con l'esempio>). Gori" zia, 21 a~ost~ 1917. (21) ....

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. NOMINE, PROM OZIONI ED ONORIFICENZE,

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676

IL POLICLINICO

NOTIZIE DIVERSE ,Per l'Igiene sociale nel dopo-guerra. IJa sezione lJél' l'igiene soçiale della Con1missione per lo studio dei provvedimenti' occorr~ti al pas~aggio dallo SL9.to di guerra allo stato di pace, cui abbiamo già accenn ato, è cosi1costituita: Durante prof. s~ n. Francesco, Pres.idcnte ;. Ascoli prof. Vittoriò ; Badaloni on. dott. Nicola; Berta. relÌi prof. Ernesto ; Bia·n chi on. pro;f. Leonardo: Ilonardi on. dott. Eduardo ; Della· Valle generale . . medico F.rancesco; b evoto prof. Luigi; Ducrey prof. Augusto ; Foà E:enatore prof . . Pio; Golgi senatore prof. Camillo; Lanfranchi prof. Alessandro; Loriga prof. Gio-vunni; Lutrario prof. Alberto;. Pt!angiagalli se.n. prof. Luigi; :M;archiafava senatore P.rof. E~1-e; M.11rri' prof. A.ug·usto; Pàgliani prof. IJuigi; PRvia 011. avv. Angelo; Pietravaile on. l)I'Of. 1\ilichele : SHnurclfi on. prof. Giuseppe; Sant :ingelo dott. Enrico·; Sclavo prof. Achille;· Simon(ìtta prof. Luigi; 1.'ropeano --prof. Giuseppe. 1

L'ospizio l\larino ai Bagnoli. • Sono termina.ti i lavori di an1r>lian1euto del~'Ospi­ ~io Afa~·ino in dipendenza dell'Istituto Ortopeclico Ravaschicri cli Napoli, jn Bagnoli. Con detti lavori, pei quali ·iJ Consiglio municipale votò il concorso .di IJ. 12,00ò, si sono convenientemente istallati 150 letti. non per la soln. stagione estiva, ma ·11er t.11tto l'anno, con ~ale di chirurgia~ ortopc<iia, :--·; roterapia marina, ' elioterapia. . f;'opera fu iniziata nel 1906 dal Ilrof. Attili1.. ·1t' cio e diretta dnlla sua cost~nte uttività. ~"'ra qualche anno essa verrit triplicn ta.. -Nell'at· tua le edificio rimarranno solo i racl1itici, gli anemici ed i para litici, mentre negli ~1ltri due nuovi edifici consimili, allinea ti sulla mera vigli osa spiaggia., ~erranno ricoverati i tuber<:>olotici maschi ~ femmine. I/ opera. benefica sarà così J)i1ì proporzionata ài bioogni gravi ed urgenti di Na1>oli.

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D numero dei soldati tedeschi resi invalidi dalla ~erra . S~condo un rnpporto fatto a l ReiC'h~tag d a 8chuJtZ(\, <lal principio della guerra oltre 2,700,000 soldati feriti sono ritor11a ti gUariti nelle file dell'esercito comlJattE'nte, G02,000 sono stati rifor1nati dal servi~io milita re 1)erchè completamente invalidi. L'epidemia di influenza •estiv&" a 1'fadrld. om'è noto, una. grave epidetni{l di una forma influenza!~ si è verifl~.ata in Spagna; nella sola

[ANNO

Madrid se ne sono avuti 150,000 casi. Oltre 600 medici sono stati colpiti dal mule. •

•vittima della brutalè aggressione di un ·pazzo, è morto, giorni sono, a Parigi, il celebre ginecologo SAMUELE POZZI. Nato nel 1846 a Berg~rac, era stato da1>prima allievo di Paolo Broca e, 8eguendo le gloriose ormu del maestro, aveva iniziato la. st1a carriera scien-• 1 tifica con delle memorie d'archeologia.. ~1a. abban- . donò ben presto l ' ar.i da speculazione, che mal si ~onfaceva al stto carattere vivace, per dedicarsi alla chirurgia, allora in piena tinascenza. St11dioso · ed acuto osservatore, seppe ~ntravedere nelle çonquiste della chirurgia addominale il grande posto cl1e poteva spettare alla .ginecologia, che egli trasse dall'oscu1ità d.e lle vecchie ·pratiehe. ti·adizionali, elevandola a vera e proprà.a specialità. Alieno però ·1 dalle grandi mutilazioni, che segnarono i primi ardimenti chirurgici, il Pozzi affermò il suo valore , e l~ sua abilità sopratutto negli interventi ·d elicati della chirurgia plastica e riparatrice . . . Non appena stabilito ufficialmente l'in~egname.nto della ginecologia a Parigi, al Pozzi venne .designata la cattèd~a, che egli tenne con onore, facéndosi ammirare per la limpida chiarezza, del pensiero e per la forma elevata del suo dire. Pubblicò nfll 1890 il noto Tra,ttato di ginecologia, di cui furono stampate numerose edizioni e traduzioni (an- • che in italiano). . Spirito eclettico, egll seppe contemperare l'austerìtà del lavoro indefesso con la signorile mondanità, la severità ~gli ·studi scièntifici con gli allettamenti dell'arte. simiglianza dei vecchi 1 i;iostri • ospeda li, egli u YCYa fatto ricoprire le pareti del mera T"iglioso · os1>edàle Broca, da lui fondato, cori affreschi ad encausto, opera dei migliori artisti di . !!'rancia.

Lo scop1>io della guerra lo trovò al suo posto, ilronto a. prodigarsi per la salute e per ìl benessere dei fe riti. La· i;ivoltella di un pazzo incoscienre ha troncato questa esist.enza, che ha saputo essere nobile fino a ll'ultimo. Compreso de 'la gravif:è.1 delle ferite, egli ·ha chiesto di essei:e orerato seMa. ritardo: troppo çlebole per sopport.lre l'anestesia. egli ha diretto' l'operazione nei suoi particolari, çla soldo. to coraggio·so, morendo senza agonia sullo stesso tavolo operatorio. • I. P. • ,

Indice altabetleo per materie.

A.lin1entazion<:' degli aiu1nalati: per l'-- ·. 1 l a ustici : ui::;o e n zlone nei simulatori . . Cl1i r11rgia nc~nrologica : Il campo della •

~ica trìci

retrn ttili vaste· trattamento preventiYo co11 lembi cut<1nei a ponte !)it1 bete : dictot rupia . . . · Di i·it ti : Ricono .. clme11to di -- . DolnlX" r<.'nalc . . . . • . . l~nur~si : eziologia e trattamento •

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XXV, F ASC. 28]


Anno XXV.

· Roma, aI luglio

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fo'n dato dai .professo ri : · '

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FltÀNCESCO DURANTE · .. ., . .. ". .. , SEZIONE PRATICA .. . REnATToRÉ .CAPO: PRoF-. VITTORIO AscqLI

GUIDO BACCELLI

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SO MM ARI o·.

. Resoconti olin1cl: 1'!. .fasano: Note Piissuntive di chiTurgia di guerra. - Osservazioni cllnlche: C. Vigno]o-Lutati: Canizie precoce e p sicop atie di guerra. - Sunti e Rassegne: l\1En1cJNA: A. Mathieu: . Le infiamm azioni catar1a1i . croniche dell'int~stino. CmRURGIA: S . J..,. B1oomhardt!, Ricerche chirur·gicbe sul grande omento. •

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diente clinico per l'accertamento diagnoJ tico della sciatica: Posta degll ·abbonati. - Cenni bibliografici. · 1 f'~ è ll.a vita profe.sslonale: A propos~o di e51uip a r azione del ·corpomediuo aJJei anni coni battenti. - Per l'assimilazione alle ~rmi ' ~omb~tten~i dei medici . della ~· l\i!arin~.. - . A ))rO ~~s~to

L 'edema pulmonare nella pulmonit e ed il suo 'tra ttamento. - Le c.òmplicanze pultnonari post-opel'atorie. - Jl ttattamento d~l v'omito post·cloroformico. - MEDICINA LEGALE: Qualche nuo\to espeT E RAPIA':

qi an~r

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tilass1 mora.le. - Per l 11ndenn1tà caro-vrver1 ai me'QJCl condotti. ~ Atti parl dmentari. - Aplmioistrazione sanltar~ : ~1alaria e- ·· chinino d,ello Stato. - Medicl(la sociale: Per l 'ali~ entazione . qegli ammalati. - Risposte ~· quesiti e a .d~omande. - ·con-

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Appunti di medicina. prati.ca: CASISTI CA'. E

dotte e concorsi. - Non:tine, rpromoziof1i ed onorifiéenze. , Albo d'Gro. terie.

lndfce alfabetico pe'r ·ma-

Notizie diverse. ~ .

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Prol. tov. 6Ift&INTO · O.UftRTft~ libero dotente n~lla R. Universitft di Roma . •

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.VA n(ME[ uMofL[ A 1.nf Eft MI f.RA l n .[ A~ A. E n( fi ['i .osp.( oAl i."' ) con speciale riguardo alla cura dei malati e feriti in guerra. · ·

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' . E vietata la r iproduzione di Zavori pubbUcati nel POUClLINIOO o Za pubblicazione di sunti di essi Benza C'iitarne la fon te . · ' ·• · '

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zio11.ata e r1o:n penfe-ttamente 0m0gene a., d\o vuta a lla moatep·l icità.-· degli. arg9menti. tr-a ttati ed , ' . alJn, div·ersità .di ve<d:ute dei vari .at1t.o·r i. • .. O·SPEDAI,.E . 'TERRITORIALE CRoçE ROSSA _DI AS'fl. . . , Così r_nentre ·alcuni argo.m enti SOD·O esaurienNote riassuntive di chirurgia _di' guerra témente consi·de· r• ati e dis·cussi in og·n i p.artico' • t • l are per modo da p oter d.are conclusioni e diper il· prof. 'd ott. M .ì\RIO FASANO, direttore. . rettive ' generiche indi$CU;sse, altri, e di ,_valo.r e .ap~ena accennati, . .op•p ure. DalJ.a nobile ed affannosa rice:riè.a ·di fatti non tnferior·e, sono .. . ., nuovi nella· pratica esp·~icazi,O·ne ·d i clli ru·rgia di insuffici entemente ·d iscu·s si o non vengono af• g~1er,ra so:ri·o ve.nu:e al1~ luc~ .P-u~ero·se. e ·p·r~­ f àtto trattati. ·C~ò non pe·r l a scarsa im'Portanza elle possono fornir:.e ie questioni, che a,d .essi ~ate mo·no:g"Tafie 1strutt1ve sui p1u vari argo-, m enti. 'Questa p~atièa e ·diligente ·iniziativa se Si • riferiscono, ma p·e r la mancata O·CC3JSione d·a• . ha ,il pregio di i.llu_ptr.are, . ..SIUlla base 'dì f~atti pat te ·dei· vari autori di doverli ,considerare, clini ci e ·di 1diuturne. espe,r ienze, alcuni · argo- v~oi · per 1a. poco frequenza dei casi che, li rimenti di capitale impo.rtanza, h a però l'incon-ll . g\la;~da,no, vrioi per lo . scarso v a lore; che· ad eesi. si annette.' .. veni.e nte di offrire a l lettore 11na lettératt1ra fra-~ - . . (1) . . • •• I

·RESOCON·TI CLINICI·.·

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Inoltre lo stesso argomento, ttattandosi di ferite di .guerra, può cambiare interpretazione a seconda che si riferis·ca a lesioni recenti od a lesioni tardive. A ciò si aggiunga che nun1~ros~ questioni s~11 0 p<lJ$.sate in giudicato perchè esaurientemente trattate nei numeroSli congressi e riunioni chil'ltrgiche di g11erra .dalle ql1ali ebbero In loro prati~a san.Zione. Ep1p ure mai co·m e in chirurgia · di g-Qer.r a il vecchio adagio, r11..ulta rénascent1lr quae jam, cccidere, trova J a sna !)ratica esplicazione. Stc-1. a dimostrazione ·di questa mia a~s·erzi·one il rinnovamento · completo in ·.seguito .alla rapitla e progrèssiva evoluzione d-ei1a~ pratica chirur· gica ·dall 'inizio ·della g·11erra al momento attuale, dal q11ale traspare comf! molte questioni trovarono la loro .gi11sta sol11zione coll'.applicarc teorie & metodi~ .che erano giàl passati nei ferravecchi della moderna ~hiru1·gia. · Riassumende, pur non volendo sn1inuire il grande valor.e delle numerose monografie àpparse sui vari a;rgomenti,. n.C>!Il possiamo tuttavia disconoscerne i "difetti. i q11ali coTIS~·stono • • speci al1nente nella. varietà e promisr11ità degli argomenti n on sempre completamente rigua.rdanti' nella loro totalità le ni1me ro1se evenienze di chirurgia di guerra. . Si ponga inellte poi alla difficoltà ·di poter riunire, da parte dei nun1erosi chirurghi, tutte crueste note frfl mmentarie e conf11se e si avrà' lln altro i11conveniente non lieve, il quale viene pure in g·ran parte a f.rustrare l'u.t ilità di questi . svariati contrif>uti. N1tmerosi sono gli _argomenti di utilità pr·ati•. cn. e che urge f.air .conos·cer-e .a. 1 . 1 0 scopo di ·coo• perare, ciascuno nell'ambito delle l)roprie forze, · . . a sventare certi :vasti preco11cetti e ad ottene1re 11el più breve tempo ,p ossibile gli .s c1opi, che sii prefisse ogni singolo autore. Ne viene pertanto . l'lttilità, la nece~6ità por ottel1e1:e un-0 scopo proficuo. di fiassumere breven1ente sotto il punto di vista pratico tutte Je osservazi.oni, le considerazioni di ogni singolo .autore in rapporto ai vari a.rgomenti di chirurgia di guerra, riferentisi alla casuistica ormai n1une.rosa s11lla quale e basata la t5ingola attività. Ciò se agli inizi della guerr·a non . poteva venir fatto per l E:. scarsa es!}e.i·i er\za di ciascl1no di noi, al presente è poRsibile, è doveroso. Non havvi chirt1rgo ·di carriera, il Cj'U.ale non abbia ormai a\'uto iri cura centinaia cli feriti .dalla r11i diligente ~ diuturna osservazione non abbiu ricavato concetti ed idee proprie .p ersonali, le qt1ali rese di pubblica ràgione n-0n poS6a.:no 6egnn,re, se non un prùgresso, almenò un perfPzionamento di procedimenti pregressi. 1

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(ANNO XXV, FASC. 29)

JL POLICLINICO

Il riunire q11esti ·concetti sparsi e fra.mmentn.ri, il farne un contrih11 to pratico ~ un sacro dovere aJ quale nessuno deve sottrarsi. Ce ne danno l'esemr)io i nostri maestri e per citarn,e qu.aJ.cuno voglio rico'rçlare il Ruggì ed . il D11rante, i quali nou disdegnarono trattare in brevi parole argomenti di esclusivo interesse pratico, . rigu~ardanti la loro ri.c.erca caisuisttca di guerra, .allo scowo evidente. ·di dettare, •consig·liare alcune direttive, che a seconid a ·del ·mio · debole :v:arere, molto be1'\e J)Otrebhe.ro ap·p ortar e 11ell,ordinarift evoluzione della terapia chirt1rgica di gt1erra. La mia pr.atica si riferi$ce esclusivamen.te qJla mia attività chirurgica negli ·ospedali militàri di Riserva e della Croce Rossa di Asti. Ripeto che i1·on voglio fare un ren·diro.nto clinico, ciò' che ·cond11rrebbe trqppo p~r le lunghe • e devirrebbe dallo sco~10, che mi sono J)refisso, 11'1a solamente rendere noti i con\cètti fond.amen. tali ·des11n ti ti.alle n1ie• numerose osservazioni, • concetti. che mi hanno guidato nella ·esplica.zi·o112- della inia attiyità.. r,a qqa)e fll pu r troppo molto là.boriosa,, ciò. che .seTviv.a a sventare. a prio11i il vieto preeo.n cetto, ·che negli osp·e dali delle .retrovi~ il chirt1rgo ·n~n .abbi.a a trov·a re ql1ella quota- di lavoro st1ffìciente a sfruttarne pienamente l'attività. · 1

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CHIRURGIA DEL

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CRANIO •

.Numerosi furono i cli.si di chirurgia cranica cad11ti sotto la nostra osservazione. p ·er citare . . i casi pii1 i1nportanti voglio rj cardare 11n. ~aso di emorragia sottocorticale in -c'C> rrispon·denza dei due terzi s11perio.r i .della fro·n tale .ascer;tdente, comie venne dimostrato dalla crani~ctòmia eseguita. T.r attavasi di 1111 sold.ato ferito ·da 15 giorni per una scheggia di sa'isso .alla regione parietale destra, se11za .alcuna lesio11e nelle parti molli soprasta.nti, eècetto leggera contuoi'on·e. Si ma-. , r1ifestò s11bito. dono che s1 - il tl'a11ma emuilegia, mantenne sino al momento in cui venne oper .a.to. All,intei've11to ' ~n1·a.ticata un'amnia cranieclomia con lembo osteop·l astioo, si rinvenne la ·durz. madre solcata da vasi tortl1osi t11rgidi, non p1tlsante. I11cisa la d11ra, il cervello faceva s11bifto ernia iattu-avexso l'inci.lsi~ne, di c.olorito bl11 astro, di consistenza ce rea, senza alcuna traccia .tli p1tlsazioni. In·cfsa la .s:qstanza cerebrale sul p11nto di '!Jla>Ssima sporgenza e p·r eci~amente a livello dei due terzi superiori della parietale ascendente per la profondità di 2 cm., si ~bbe subito ft1oriuscita di gr11mi di ~angue n~astro. Emostasi. S11t11ra della d11ra e del lembo.

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F..\SC.

29)

Dopo due giorni si nota .s comparsa completa .della par\alisi alla .g arpba sinistr:a, diminuzi one i>ronunciata della pa;r.alisi al brac·cio sinistro.' LB condizio11i vanno sempre migliorando. Viene dimesso daÙ'o,s peidale in buono stato generale, residua solamepte legv;era monople?ia .S}li:tsti-ea al braccio affetto. . / ' . l U11 altro . vè.t.:::iO r·igllaroa 1111 soldato ·colp1tp ·da 8Cl1eggia di gra11ata alla regione parietale sinistr.a c0n legg·er-a ferita delle · parti molli. 1)0110 due meai mentre trovavasi in licenza di convales-cenza si r>resientò a me con fenomeni di afasia tnotoria, e spe'c ialmente .sensorie, incompleta. All'esame della· parte cç>]J)ita nota.i · avva.llamento ·deìla regione temp 0iiO-p·arietalé sinistra, .a Jivello ·del pie.dè della circonvol11zione Rolandica in base alla topografia cranio• €ncefali-ca eseguita. , Alla · craniectomii.a st rinvennero n1m1ieros.e scheggie della vitrèa infisse attrr .v erso l f\. dt1ra nella sostanza cerebrale. Estrazio11c delle scheg. gie. Plastica seduta stante alla. Dura.nte-Rigt1etti. Guarigione. A . proposito di questa plastica posso dichiarare, per esperienza fatta su numerosi casi, e11e si -nresta in modo egregio a rir>arR.i"e le fre. quenti ,soluzioni craniche, che ci occorre frequentemente .di \dover . currure n ·e gli ospedali delle retrovie. . . , Riferisco a questo riguardo un'ampia ernia cerebrale del lobo frontale sinistro, da me ope- . rata e c11r.ata con ricostituzione ·completa del • tavolato osseo, metiiante il m-etodo di osteo• plo.stica; a lembo osteo-perio.stoo ·d·eJ D'u ranteRig'hetti. Questa plastica mentre offre un1a va1id a lYrotezione aJl'ence.f.alo, serve an c·h e a stabilire, me~ip,nte ripiegart1ento del lembo e gil1stapposizione del periostio alla super.ficiè cé rebral e, una·.membr.ana limitante, atia ad i~pe­ dire le aderenze fr.a 1cicatrice cutanea ·e sootanza cerebrale e quindi ed elimi11are t11tti gli inconvenienti ~he da qt1este aderenze sQ<gilion10 de-rivare. 1

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SEZIONE PRATiéA

CHIRURGTA DEL

COLLO.

Lasciando da parte i nu1nerosi casi di lesioni <lel c0llo tli 8-carsc i11tore.sse pratj co, voglio rico rrlare un solo ca.~:fo, riguarrla11~e '1na 5tenosi ln.1·ingea cousecutiva a con·drite delle rnrtilagi11i laringee, che vènne aJ1a. mia ooservazi.011e cannuJ.ato. No11 potendo abo1ire la ca.r1nula tra~lìeotomica per occlusione dP-lle vie ·aeree $0prasta.nti, ·dovetti d·ecj·d·ernii. alla laringostomi.a, esegltita con i precetti dettati . dal chia,.r. prof .. Rttg~i, prim·o ideatòr·e ed esec11t.ore ·dell'operazione in questione. l .L\.ll'intervento coIJ.statai llr1 a f LISiòne quasi

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completa .de11.a cartilagine cricoide eon s~nosi cicatriziale conseguoot~, pr.rme·abile· solamer1te n.d ,una piccola sonda. · Prati cai i!escisione del tessuto .cicatriziale ed il tamponam.ento gra.du.ale, con 1cilin·dri ·di cotone compresso (Ferreri). · L'ammalato è in co·n so id i cura, Jà dilatazione . :si è ormai ,r aggiunta. sino al grado nòrma1e . Si attende l'epi·dermizz.azione çompleta ·per occludere con pJ'a,s tica la fepstura della laring·oston1ia. 1

. P uc:o mi resta a ·dire ·della chirurgia toraciieai CHIRURGIA DEI! TORACE. ,•

ec-cettuato un caso con ferita da palletta di shrapnell alla regione preco·r:d iale, ·dalla quale g·en1eva contin11amente i111s. Dato lo stato geg1rave ·del p.aziente; ent1nci1ato dalla pe·r-. 11erale . siBtente st1ppurazione mi sono decieo per tl.'in- '. tervento . I

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Resecat a la 4a .ca ri.il·aginE. costale sinistra ·seguendo il tramite fistolo·s'o si, giunse sùl peri·cardio, il quale presentava un pic~.olo orifizio. ' . Ing~andit o l'orifizio si cadde su una cavità asces suale a ridosso 4el mar,gine .sinistro del cuore, Ji~itata 1d~ a'd.e.renze, del yol11me di lln 1iovo di tac chino. .. · .'$j eb~e completa. guarig;~or1e nel termine di tre mesi. Non è iJ éa,so di ricordare, ma solafnente accenn.are, pe.r amore di brevita, .alle toracotomie • e pn eun1otomi·e .p er empiema od ascesso, polm.ortare, cons8gt1enti a ferite penettanti nel torace. In tdt1~ casi ven11ero eoegl1itj disossa.menti ·co1n1)leti <lel torace, l.1no i)er empiem~1 cronico, l'altro per necrosi del polmone consec11tiva a lesione da ~chegg1e ·di g·ranata. Il polmon~ jn qt1e~to caso si elimi11ava a cenci nelle medicazioni s1.ticcessive, dop,o praticata 1m'ampia, tol·a.coton').ia. I11 a1nbe·dl1e i casi si ottenne · .completa guarigione. . . \ Così ]) 11re ·iri 1Jn cRiso ·di empi-ema--Cr onico, • cor1sec1,tiva ~ ferita toracica, · 's ottoposta ad E·stlo.11deT è contem·p orane·a ,decorticazione del P\>lm bne alJ a Delo·rme, nel quale ·dopo sei me~i ho ]}Ot11t,o ~tabilir e ~a i:>erfetta. espansione del polmone n ei. movimenti resptratori.''oglio infi11e ri·còrdare per la peculiarità ·del caso rnn 'o,s iservazione int.er~ssantte rife'renltesri ad 11na ferita -p·e netrante da p.alletta di shrannell alla r egione scap9laré destra...i\Jla r.a diografia il 1}roiettile venne localizzato all'apiçe del tor-ace. ,<\Jl'i11tervento· seguen·do· il tramite della ferita ~i giunse a. ridosso della plet1ra di • ri·vestimento ·dell'apice. La q111ale presentava una pi·ccola perforazione a st.am.p .o, ie·h e· allargata mise in evidenza il proiettile libero, a.da-

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lL POLICLTXICO

[ANNO XX\', IìASC. 2UJ

giato sull'apice del polmone. Non si riscontrò nlcuna lesione, alcuna ·r eazione ·del tessuto pol1nonare in contatto del corpo estraneo e si ebbe 11na pronta guarigjone. · ·

Si staccò· con1pleta1ne11te la. vescica dal cor1lt\rno del diverticolo osseo, si escise il bordo dell ~orifizì.o vesci.cale e si suturò. Si stabilì un . . dren aggio capillare del tliverticolo osseo e l\D \ dl'en~g.gio tubulàre s0prapL1bico della vescica . • CHIRURGIA DELL'ADDOME. • 'tt Nel t.ern1ine di due mesi · si ottenne perfetta La chirurgia. dell'addome fu quella che meno gt1arigione con minzioni spontanee e con orina. (Continua ) delle altre regioni offrì campo alla nostr.a att.i- . rtòrmale. vita. . . .. Merita però menzione un ·c aso ·occorsomi di • fist o1a <leJ colon OSSERVAZ.• IONI ·CLl~ICHE . . . .·di·s cendente con frattura ·della . c1:csta i1iac~ sinistra, conseeutiv.a a. fectta da R. l STLTB TO DERMATOLOGICO cc CARLO ALBERTO » scheggia di granata. Le feci fuoruscivano completamente dall'oriIN TORINO. .. fizio fistoloso del diametro ·di ·6 ·Cm. fo·r mato· a Canizie precoce e · psicopatie di gt1erra. spese della parete antero esterna dell'intestino . ' ' •A nulla va1sero· le numerose operazioni -pla- pel 1)1rof..- dott. CA,RLO VIGNOLO-LlJTATT, medi et) . stiche e1segl1ite pe.r chiu·dere Ta fistola, com1p•r eso primario e libero docente di clinica dermoun tra1>ianto di lemb o ·di fascia l ata. In .seguito sifi lopatica. ad osteite della crest'a iliaca If> dovuto p·roce• Vi è una ca'n.izie precoce cosi d etta fisiolodere alla sua resezion e. Anche con questa li, • berazione . dell'intestino non · si· potè ottenere gfJca, la quale non l$arebbe in sostanza che un n eppure una riduzi·one del ·diametro dell~ o~­ f e.nome(Jto di presenilità, l'equiva le11te prema"- · .fizio. . tu·ro della v·o·lg·ar·e caniz.ie senile: essa rappre- · Decisi · pertanto di addivenire .ad u11a .esclu- s1einte1~ebbe .spesso una pred1sip osizione fami•"'ione del colon discendente ed- a tal, uopo mi liare, er editaria, e sarebbe stata rilevat~ con · valsi della .tiflo-sigrnoi.dostomia precon jzzata relati.va fr.e,quenza anche neigli individui prÒdel Lardennois ed. Okinszki, anastomizzando a . v~nienti da genitori., che era.no g·ià avanzati in et'à e già a loro volta canuti. pieno can.a;l.e-, previa . escisione del fondo del cie· Ma, prescind·endo da questa caDlizie p·recoce co e sezioné completa trasversa~e del colon disce11'den te a va.Ile della fistola, il cieco con • il abbastanza 1comune, io intendo qu\ di occusigma-colon. parmi piuttosto d·i. un.,aJtra formà più precisaL'esito fu oltre1nodo favorevole. Il malato m'e nte conosciuta sotto il nome .di canizie preebbe subito d efecazioni spontanee per le ·vie coce accidentale e che si significhe:vebbe sem. ' o meno . . conseguenza p1u imme-. n aturali pur avendosi eliminazione di qual.che · pre com.e una • scibala dall'Qiifizio ftstolo,so. Il quale al .p re- diata di un ·pe·r tu•r bamento più o m·eno; apprez.z.abil.e dei sii stem.a nervoso ·(canizie rapida ). ~en.te si è notevolmente ridotte e .n on dà esito cl1e per ecce·zione a q11alche piccol2 scibala . . Sulla .éosidetta çanizie rapida si tFovail1o nelUn altro caso del pari intere~sante 'r igua-r da la vecchi·a letteir a;tura riprodotti numerosi racconti. Già nel suo trattato « D e 1norbis cut'aun soldato ferito da palletta di shrapnell alla natica destra. L'arn1n alato ven11e inviato nel neis » nel 1777 Lorry scriveva: « Pleni sunt ' . n1io reparto con. ferita ·completamente cicatriz- auctorum libri . Pxernplorum canitiei prae tizata. 11iore intra brev i . spatium a cce.ssitae >> . Così ~i Il paziente non sa dire se gli venne estr.atto narr~ che sarebbero - in·Canutiti Ì·m provvisail pl'oiettile, l'esame radilQgrafi·co da me. prati- me.n te Tommaso 'il Moro nell'ascoJ.taJre la s11a cn.to ris11lta negativo. In presenza à fa.tti · gra~ sentenza di morte, il monaco Ubiperto volen• vi di cistite con orine p.rettan1ente purulenti do assumerie un .aspetto senile per mettere con i11i on o deciso per una .cistotomia soprap11- m aggiore ·dignii.tà la mitra episcopale, .Lodovico l)ica. . il bavaro dopo di avere condannato s11a .m oglie ' Al1erta la vescica ed esaminatone la cavità a mor.te, gli spagnuoli Dideo e, Diego Osorio si conRtatò un diverticolo vescicale nèJ qUa~ n,ell'aspettare il ·s11ppl iz.io, P érat Leclerc men<l 1·ante inferio re-po. teriore destr o. Il diverticotre doveva comparire co~'e ·testimonio nel prolo era scavato n ell'osso iliaco completamente . cesso Louvel; la r egina Maria _L\ntonietta alla "f'Operto ed er a faciln1ente permeabile al dito vigilia della s11a e$ecuzione; un lettera to· veroi nòice. Ven ne scollata e liberata completamennese, il Guarini, per il dolore di avere perduto 1e. dfl)Je c:;ue ade ioni col peritoneo la parete .de- in mare un manoS'critto gr eco di grande va... ~1 r:t della ve. ci ca . i110 a ridosso del diverticolo. lor e; L11dovico Sforza per ess~re stato fatto pri-

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SEZIONE, PRATICA

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_gioir1iero di Luigi: XII. E si trova n.ell ls~belia • Orsini di Gt1elrrazzi .riportato ·anche il ca;so del • ~igna re Da11délot, il q11ale nel conoscere la con, danna decretata. per suo ,p adre dal .du.ca d'Al• • ba avr.ebbe ved11to imbian,carsd. la barba e le sopracciglia nei punt1i su:i q11ali ten·e va app·ò'ggiata la mano. 2vla accanto ·a simili ·fatti ricavati dalla leggenda .se ne trovano raccolti. a1ct1ni, .come scri, Ye Bodih, « observés par . des médecins dont le tén1oignage ne peut ètre suspecté ». • Pa1~ry nel 1861 pt1bb1ic-ò nel « publin · med. Pr€ss. » il caso . di un uomo dell'armata del Beng·ala, che neilla pa:rte m eridionàl·e de·l reg·no delle Indié ~ss1 endo stat0 fatto prigioniero e condio tto nudo dinanzi alle autorità militari •• sotto l'influenza del ter.r ore provato sarebbe dive11tato gmgio nello spaz.io di mezz/ora. ·Voigtel na'l 1804 aveva già· ripo.rtato :n.-ell' « Hand• buch der pa:thoI. Anatorn. » tre casi anal1o·gh,i desr1itti.. da Schenk, Hannemann . .e P.ecblin. Lahdois nel 1866 nel « Vircho•w 's Archiv » .ri. ferì 11n caso osservato ·dal prof eis sore l\1:os'l,e r e· rigu·ardante urn soggetto incanutitosi d.mp•rovvisamen.te in un accesso di delirium potatorum. " Bic11nt a s11a· volta -!)11bblicò l1n' o servazio1113 d.i r.anizle svill1pp,a tasi in una notte, dopo 'un forte disp.i acere ed accennò ad un tempo àd altri quattro casi simili di caJnizie , manifesta1isi in lln periodo vario d.i 4 a i6 giorni. R t' yer nel s110 <e T1·aité des ma1adies de la 1)ea 11 » rinrod.trsse il cas.o d~ llna donna divenlt' ta ran1tta in l1na notte, essendosi agitata al· i1rnsie ro di dPpor1·c in lln proce~so;, e RichardElli!=; nel 1861 riferì di iln individuo il quale sa.reJ)he in.c.an11tito in lin .giorno dopo J.'.emoz'ione ])l'Ovata pe.r ltn grave accidente ferrovi ardio e ca.si consimili s~reìibero stati osservati più recentemente da F-eré (1897) e da Schm·i dt (1899). Net 1912 Hernand,ez y Vascp1ez 1Iiferi di un • • i1om.o di 52 anni, il quale ~8 ore dopo ll:q. viole11to choc morale sareb·b e stato sorp,r e,so· da • 11na can·izi.e completa del .capelluto, ,della barl>lt, clei péli delle ascelle e del pube; dopo · un ine$.E> 1i cap,e lli av\ebbero incominciato qua e là ·-a pigmenta:~S'i · nuovame·n te a chiazze, esten• • {lendosi ed intensificandos i ql1i;ndi la pi.gmentàzione verso l'ottavo mese· a tal punto, che i capelli sa.rebbero dfventati più sct1rii di quello che non lo fo1ssex:o ·s tati p 1rima della ·canizie. Rece,n temente ancb.e t111 mio russi.st enite, il dotio1· Federico Canuto,. avrebbe av11to occasione . di osservare una signioril\P- ventenne !incanutita ·rap1idamente in S1eg'1Jito ad llna ~ave di-: silll1sione, ed ai1che in q11 esta rag2.zza dopo , 7 me-=- i d} ca11izie j ca-i)elli. sar ehbero \ ritornati ... eeon111leiamente bruni. 1

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.• -Alc11 ni a11tori vollero per_: altro m'ettere in . di1bbio ìa ·C•anizie •i rnp1rovvtsa'. Tra questi Pin' c11s dichiarava po.ssibile una canizie soltanto entro il periodo ne.céssario p er lo sviluppo fisi91og·i oo di un .sd.ngolo p·e1o ·e, no·n esse~e quindi ammissibile un incanutimento d.mpr.ovvi.so. A conclt1sioni ugt1ali s~r.ebbe venuto Etn ch e Stieda in un ·1avo.~·o p111bblicato nel 1910. I31·owi1 Sequard per contro essendo riuscito ~t •clin1ost:r.,are « qu'à partir d'un ";ertai:rn aaé o . le pigment pile.ire pe11t disparaitre très ·.rapide- .' 1nen. t en de11x du me:r.ne . e.n un jour», Bodin dichia:rava che « le blanchissem.ent rapide n' a <lune rien de surprenant» ·ed insisteva sull'importanz,a · (< des émot:fons violentes, .des c1ia. ·.

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• gri11s interises et subìts, qui se retrouve d'un e .fffço11 p o·u r a·i:nsi ·dire constante et qui· joue i1.n r 6le étiologique iriconnu· dans · so~ mécan.is1ne, mais ét>ide1nnient capital». Ed ancri-e Brocq a s11a vqlta ~.rnmette che «On pèùt bla·n th ir de 1 f ort bonne heure, très 'rapidemerit et ?1i.è111e presqlle subite1rient à suite de vio. lents ·c1iagrins, d'émtJtions fortes, de terre'l),r.s ».' . ' <\ IJes ·Cas de cariitie survenus a;près tlne viole11 -· t e émotion rie . sont .Pas absolument exception11:els » aff,e rmav:ano Hallopeau e Da.inville alla ·

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Società dermatologica francese nel dicembre · 1909. . . Se lo . svolg·ersi te~ribìl e degli odierni avvenimelnti di gllcrra ha aperto un campo ;immenso di osservazioni preziose sull'influenza polimorfa del. sisten1a nervoso ne.Ila ge·n esi dei priù ·diversi ' feno me11i panolog·ici, r\on può sotto questo speciale p·l1nto di vista non riusoire · molto inter.essan.te l'indagare anche in rapporto 'coi tt11~bamenti non lnfreqt1,e nti della. p,s i-c he, l'eventuale insor.gere• piu o menò rapidç> di una e u,nizie precoc~ Io ho· veduto ad esempio un giovane di 24 a nni, capitano di . artiglie:ria, neil qual.e si era, rio imbiancati quasi completam~nte i capelli rtei'lo spazio di a.i-e giorni durante il ripiegamen to qell a s1ta batteria sulla lin-e a del P1av·e. Oi·a que te con:stataziOiili, sia p.u re ~on differenze di grado ndn d:o·v:riebbe.ro re s·ser-e ecoes,, . sivamemte, ·r are tira i ·combatte·n ti. • La canizie sarebbe v erosim·i lmente :in qu~sti casi l'esp onente diretto di un t~aumatismo psic1tico, la .conseguenza di disturbi· newrotrofici r1.fe1rentisi cioC. ad l1na lesione per Jo più sol• tanto funziona1e del sO.ste.m.a nerv:o1so. È s tata pe~-- ·altro osservata la c~niz;Le ·anche xrel corso dii alcun.e affezioni del sistema ne1r, ·vo·so sost'e.~ute d~ llrìa ba.se anato~oa. BeigeJ., lVIorS1ell~, Le1oi·r ne rile.varon,o la comp ar.sa ·in a lcuni ~asi di alienwione mentale e di epilessia: ·D11ncan B11lkley, Debove, Barthél'emy in (5) .

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[ANNO xxv~ FASC.

IL POLICLINICO

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n leuni casi di atassia, Bourneville e Po·i rrier alla SÒcietà d-ermatologica francese il 7 noi11 un caiso di tumor cer.ebralei; · Hutchinson e vembre 1912: cc La ·décoloration · limitée de la • -· Iaqobson av.rebbero os~rvato !~imbiancar.si del- chevelure ou de la barbe veut sè prodùire dans. . des circonstances variéeS'. Prescindendo d a lla l p ciglia in un'oftalmia simpatica, consecutiva • all'ablazione ·dell'occh~o del lato opposto; ed . Clt?iizie circoscx.'itta '(3reditaria ' famigliare, vi ni1che Vogt nel 1906 · in un gi·o vane di 18 ainni sono dei casi di vitiligo nelle regioni ~lose,. c:o n iridoci·cl~te J)ilaterale avrebbe veduto ma- nei quali la canizie aippare c~rcoscritta alle nifestarsi r:ap.idamente una., canizi e delle ciglia aree cutanee aicromich·e e vi sono dei casi di delle palpe~1re .supe•r io-r i. , pelade . (alop ecia areata), i quali, quando gua- ' . Hallopeau e F.rançoiÌs Da:inville pre:Slellltarono , r.iscono, si guarniscono· di · peli b·iamchi, dimo. . ' i1el 1909 alla So.cietà dermato.1-ogj ca francese strando ·così di avie re pr.e·ceduto· · una canizie: u.ri caso di cc lie Jf),i-canitie d' origirie émotive » : ci:Ftosc1itt?-. cc Quand la pelade guérit les che\ln·a signorina di 40 ann-i in seguito ad una se- vel1X 011 les polis .de ba.rbe repoussent. généràlerie di gravi -contrasti accusava giià da qt1alche rnent plus c1ait;S., blonds ol1 quelquefois blancs; l e plus sot1vent, mais non touj ours, ils repre11-tempo (( lllle c 0p halée arol'atil'e et paro.r; ysti· que » al lato sini·stro . della testa. Una ~attina n e11t tot ot1 tlctrd leur couleur -normale » . In un ferroviere dd 38 anni .che, facendo . ser:_ g·uardaJ1'dosi nello - speochio co.nstatò con sormdJita.ri al fronte, aveva as.presa •che il 19Uo sopra·cciglio 'destro era dive- vizio di traispo1rl1i . sistito ad un bombardam·e.nto pe·r op era di ariuto compLetame'n te biànco d11rante la notte: • I reoplani neimici, · Sii era svill1ppata in b_revissiil en était de meme . pot1r lln certain uombre de p o:ils dans la chevelure et au· p·u bis clt1 me- mo tem·p o 11n'alopecia totale dei cap1elli., delle ro.e còté d1l corp1s »·. I .relatox,i inte·rpre~ando so-pracciglia, dei baffi e della barba: dopo .circn. c.inqùe m-e si i car)elli -toTnarono b·i anchi e ri-: il ~e ccani~mo di qt1e.s ta ca.ni.zde come (l ~term·i­ a1·ato da tln disturbo nutr:Jtivo sìgnifi·canteiSi mas-e ro 1ali; mentre · 1e sopra.ccigli.a, i baffi e l a. con fenom en·i di pigrne·ntof agia_ secondo le ·ve- barl)a to.r :nati bianchi 1·i.div·e.n·n e·ro dopo circa dute di Metchnikoff, consi.dera, ano .i l loro caiso tr e n1e.sii del colore ·Castagm.o primitivo. I1~ t111 soldato, n.el 'q11ale si era manifestata come un esemuìo « de la localisation cérébrale , dopo 11n combattim ento l111a t'itiligo alla rerles serzsatiq11s ém oiives · douloureuses » e , cos~ lo riassumevano: r< violente ir:r:ftatìom. d'or:i- . gione genitale con ci11ffi cli peli bianchi .nelle giì1e J)SY·c l1iqu ~ des .centres neryeux de l'hémi- ape.e acromiche della r egione pubica, io osservaii_ alla nl1ca.. un area rotondeggiante lli cani~p h è 1 e clroit (siège de tro11b1 e~ fon ctiopnels), action s11r les cellules .'pigmentovores d'une :::.ie grande com.e una moneta .da dieci cente. gTande pa rtie des poils et d'11ne partie ·des che- · simi e eh-e era comparsa quasi...,simultaneamen. ' veux dt1 Qòté opposé et rarz.i tie rapide». Note- te alla 'vitiligo. vole inoltre an.che in questo caso la relativa « La canitie peut apparaitre d'emblée, come temp0raneità delle, canizie: infatti Hallopea~i dichiarava Dub1"Builh, sans avoir été précédée e Dainville facévano rileval'e che cc l'altération d'·a1opécie: lentement ou pres<J,ue brusquement ltrliromiqtie era. già· en partie rf>trocédée nel il apparait des méches ·blanches dans la b-arbe . mom·e nto della loro c9m1111icazion e : elle était ou les· chevet1x et le pl11s so11ven-t à la suite ot1 'notablemen.t plus étencl u e cla 11 s 1es pre11iiers en ·mè~e temps que .de:s trouhle.s nerveux ». temps. Un soldato di 26 anni, che dopo di essere riUn'osservazione di cc He1nicanities bei He1ni- masto molte ore nascosto in mezzo a.i cadaveri plegiP » ve11ne pubblièata nel 1913 da Loer nel di alc11nj suoi'compagni caduti in . un gravis« Deutsch. mediz. \Vochen. »: in lln uomo di simo sc-0ntro, era l'iuscito di notte a f11ggirer !11 anno s orpreso da emiplegia, otto gior.i1i più avrebbe constatato al mattin.o seguente la comtardi si sa-rebbe sviluppato rapida.mente un parsa di una piccola• .s triscia ·di capelli bian- · ' imbianchi·m ento completo dm .capelli, delle so- ohi sulla regione paJrietale , . destra, che persi, pracciglia e dei baffi dello stesso· lato. steva 31noora quando io lo vidi per la pr:ima ' l o ebb i occasione di consta.tare in un gio- , volta o.tto m~Sli dopo. vane tenente degli alpini um. pj.ccolo ·Ciuffo di Lebar nel 1916 .riferì di un soldato di 22 anni,. peli bianchi sul sopracciglio destro ,e sul baf- cl1e per !'·esplosione di unn. tni11a in trincea fo dello stesso lato, una canizie circoscritta, proiettato ·in aria rimaise feMto e immediatacl1e ql1esto giovane affermava ·essergli .com- mente sordo: I 'indomani S·i accorse di avere l )fi l' n da n giorno all'altro, dopo avere proq1ia.ttr'b aree di rea.pelli bianchi nella regione ' 'ato una forte emozione, essendo sta.te in pef·rQnto-parietale sinistra. Un piccolo ciuffo di 1 irolo di essere preso prigioniPro. capelli bianchi sulla regione temporale sinil)ubreuilh st11la canitie circonscrite diceva stra io rilevai pure in un t1fqciale aviatore. il I

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qt1ale mi asstcurava di .a.v-erlo constatato dopo r")a.r l'imp1·essione provata • nell'assister-e ad un un'emozionante volo di esploraZJione sull.e linee te·rribile incendio, dopo quattro mesi era.no nemiche. bensì rigu.a.r niti ;n1.Jt>varr1·e·n ie di ca.p elli, ma « Ces CAN ITIES LOCALISÉES, ACQUISES, ossercompletamente bianéh.i " . va.va Dt1breuilh, qlii sont visible11i erit liées à Se si pen.s.a che ·nella canizi e precoce accide.) troubles rie r veux mal déterminés, doivent cl en tale alla ·constatazione ana..tomica della etre. considér ées comme des équivalents d e la soomp.ar sa di pigménto · n el -nero corri.sootide - . i.l pelade. On à signal.é,. m.ainte,s fois !'·associareperto di una papilla pilare nroivista di celt,ion de la pelade et du vitiligo, j'ài observé ll1le pigrne11tarie (Ehrmann), d.nte:r:preta..b ili .col'assoc1ation de la pelade et de -la scierode1..1nie m.e accumulatrici di un J>igmento spcist~tosi · ' eri plaques, il y a élJSSoci.at.ion du m em·e gen1·e dal pelo ·analoga1nente 1a quello ch e si suppone · entre la r)ela de et la can_\tiie localisée, ma·i s sel1- verific~rsi dalle zone acromiche · alle zone iperlement plu..Si iriti.me enreore n . A.nche Ullma11n cromic.he della vitfligo, a.p pare verosimile rico- · nel 1907 comunicò, all.a So~ietà . dermatologica i1oscere 11ello _spo~tam ento, di pigmento 'avyenu- • di Vi e~ n a il caso di Ùna raga2Jla di 13 anni, to più o meno rapidamente l'ipe1-.attiyità di elenella quale la scleroder1rzia era associata a1d menti celluJari pig11i entofagi second.o lé vedute lilla canizie circoscritta. ' di Metchnikoff, attribue-n do tale f€Ulom:eno alI concetti, ch e oggi tendono a prevale·r e sul- . rinfluenza del sistem a i1ervoso, come induceva l'etiopatogenesi dell'alopecia ·ar.eata inducono · a, pensar e verosimilmente a.d ese~p·io l'intere.s-.., a con.sid·erarl.a come l'esponente di disturbi ne- sante os~ervazion.e sop raGitatà di H allopeau e • vrotrofi.ci sollecitati da .cil!'co&tanze . toiS·Si·c h e Dainville. : ~ • L'af'{ìnità' di patog enesi, cli.e traspare pertc!n(teoria nevrotossi ca) o da ever1tua1i traun1ati• 1 smi a n Ghe idi indole psi·chica, come io pure feci to tra i l f erio1nen0 d etllci cani~ie ed il fenomeno rilevar e in a lcuni miei· prece d,e ntii la vo.r j , .~a aldpec·ico e v itiliginoso, n.nche a thraversò alle 1Se l'a lopecia a r eata può trovare i n u·n a circoloro ~ventua1i associazio.rii, se rende verosimile• stan.za traumatica (I acquet, F ouquet, '''ech- l'i11terpretazione del la cani:.ie col signific at; f:elm ann, Thomas, Frank,, Vignolo-Lutati; Sp-re- di l1n 'acroriiia p i lar e equivaiente all ' a cro1riifil cher, Jlartino, ecc.) una ca11sa occasionale ~ o]- cutariea ch e fa parte della sindrome vitiligilecitatrice, è stata pure descritta dal çl"1ajes no.s a, porta d'altra p arte ancora · ·a pensare nell',4.rchi1 fil,r D ermatologi~ und S11philis nel ch e, potend~ così appa1ir e fondata anche;· l'ipo1912 ulna v itiligo c,ompar.sa s11,ccess.iva11ierite , tesi di una cani r.ie traumati ca, l a canizie stia a a.d un trauma ed associata ad un'alop ecia asua voltà a rappresentare spesso,. c..ome: .l'alo• r eat a sPguita da canizie circoscritta ·ed anche pe cia a r eata, l' esp on en t e di u,n disturbo neuil Fisclier ha nel 1913 nel D er11ia tolog isc h e CenLr?fìcol· conse guente . ad u_~ t ra.umatismo pi itralblatt richia m a to l'attenzione s11 una cariic1iico. Ed è ·CO.sì che, attraverso alle molteplioi · zie circoscr:itta sviluppatasi dopo un .trauma · piS'icop atie, ch e. 1:»ossono ,. .trovare ,J~ loro. . p1ri..rr;i.a • ( T eilw ei.~e1· Ergra1 en d es Halare nach , Tra1tbase in. quella f.a.cile emotività, che qltQ.<Si r1ema) : un uo1no di 30 anni in seguito .ad un c ol~ cessari ~1nen te en1ana .dalla vit~ di gu~rra, la po ricevuto sul lato sinistro del oran·i o presen- ca nizi.e stes sa l)l1ò .... a ppa1ire esplicitamente ·COtava dopo tre settim a n e l ln ci11ffo di. ca.pelli me _t1na nota si11t~matica di uria pred~posi- . hianchi sullo stesso punto· del tra'lam a ed un zione nervoRa forse già anche ereditaria, ·n1a incanutim€•n to delle ·Ciglia e dell a barba dello ~opratu tto acqu•i sita , .com e il seg·no cioè cliniRt.esso lato slinistro in relazione colla d·i stribu- cam ente apprezzabile di 1111 d ecadim.ento del . zione del trigemino. · tono ne:rvoso equ~lihrante, troppo1 frequen te, Geld·m ann nel .m aggio 1917 n·e l .. cc Dermatolo- . roente sqosso dalle fatiche esau·r iBnti del corpo ' gische Zeitschrift . ?> com.unicò alcuni casi ·nei e ·del.lo sp_irito oscill,ante. tra l'ent11.sd.a smo e la q11ali in seauito a fe1rite del capo sarebbe ap- dep·r e,s sione. .. parsa una canizie del cape'lluto asso·ci.a ta ta'Si potrebbero per t r.nto, in rapporto col tem- . lora ad alopecia ed anch e a una viti ligo ·del pio che imp·i e,g·ano 11el si g.nificarsi e colla forma ' . c?rpo: l'auto.re supp·ose un.a les:i·on..e' 1del centro eh~ n:ssurnono nello S\'Olger.si·, distin guere ,divasomotorio d-eteirm•i -pante un a paralisi ded. n-e•r- ve.t.Sle varietà di qt1estè ca11i:.ie precoci cosidette vi vasodilatato.l'i. od 11no stato di irritazione del.i · accid'entali. · , vasocostritto·r i. Una . canizie rapida con1pari-rebbe· nello · spa.· P ohlmann riferì · d'alt1~à parte niel suo la- z·i o di pochi gi.orni ed anche ·di p oche ore e .. voro sull'alop·e cia areat~ pubblicato n ·e l 1913 quasi sim11ltanea mente o in tutti i peli del néll' « Arch·i v fii·r Dermatologie » · l'osservazio- corpo (canizi e lapida totale) o nei peli di 1.1na ne di quattro pompieri, ch e divenuti alopecici ·ola r egione (cani::.ie rapida regionale ) . o cli. . ,,.... (i ) r

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una . p c.11-te cli regio11e (cani :z;ie 1·apidC! ,_ci1·co- . &orio .relativamente r.a:ri i soggett_i, che dopo nn scritta, areata. o striata), o .sui peli ·d1. due o ll1ngo .soggior110 in trincea dinanzi alle visioni p1iù tragi·che della ·guerra, ritornano ·con una , piì1 regioni s1rri:i;netriche (cariizie rapida par.Panizi-e più o .m eno accentu-ata e.· che non ha ~ictle bila.terale. simmetrica) - o soltanto su tutti • mai 1n .nessun eia.so· lffia estensi0ne proporzio.i peli di un a metà del ·C0 rpo (emicanizie,: ·rapida n.ale alla loro. eità. Ma no ri so7i-o questi ·sogg,etti B a llop.eau e Dainville, Loer). ' . Qlte.Sita ·Canizie . rapida sarebbe in generale l dai cònsiderarsi, neJ sen.~o a.sso_lt1to d,ella pape r?n·a.1iente, m~ in qu·a lche ·caso· potrebb,e .an- rola, d.egli inveccliiati ·iri1.i anzì te11ipo, bensì dei · , che avere lln .c arattere· terriporaneo (Her·n an- rievropatjcir- che hanno· so,pratutto il bisogno di . tièq11ilibr;ar.sti in lln grande tiposo . dez y Vasquez, Hallop·e a.1l. e D.aitn.ville) .-'\. • • • • La .caniizie p1tecoce àc.ci.denta1e rapida o pro. Accanto alla .canizie ranida vi sa1?ebbe urta fomia ]Ji~ comu-n e di canizié piecocè acèiden- .. g.re.ssri va ·è insomma in ogni ca.so 1~11 indizio . tctle,. ·che .si piotT-ebbe .chi.arniare progressiva. . e c lini~ o prezioso di uno stato psi : ·..:pntico, che, . SÌ· iTuizierrebbe per lo più àl ca1)elluto . €1d allà' . .~"e può .es:sere più o me no fu·g geyole, tranSlto• ri·o, deve tuttavia ·i ndicare sern1)re nel :s uo si• barba in inodo diss eminato, estendendo si poi g nitì.c a to l1n,a via al)e,rta ~u..1 t1n even tttale dee airregolat.nwnte, attraverso ' a pause più o me•n o . , ' brevi,· corrisp-ondetnt1 ad 11na remisooon·e delle d·i m.entq più grave del si.stero.a nervoso . • .C.a use solle.citatrici. , • • L :inter11iitte:iza .dell 'i11.canutim,e nto P\lÒ in al; . BIBLIOGRAFIA. Cllni rarissimi casi (Harscl1, Simon, vVilson, 'BICHAT. A ?iat'çYni'. g'e nerale, tom. · iv·. . .. Landois) .sig~n~ficarsti. anche n.ei ' smgoli peli, ' BODIN E . Can.itie. La prçitique dermaJologique, qa,ndo . luogo a ·quella forma d·i ca.nizie d~tta ·. tome IV. Ed. Masson e C. Paris, .1904. anellata (·Ringe~l"' hai1 ccinitie annelée ), n·ella BROCQ. Trccitement des maLadies de lai p eai1,. ql1a~e a1)p1into, avvi1celnda:nd~}si, 11ella re·~isOctav.e, Doin. 1P aris, 1892. . . sione d·e lle ·Ca.usè, al·l 'acro.m _ia il p·ro, ce.~ so nor- .RROV\TN'"'SÉOVARD. ...4.rchives de· Physiologie,· 1869 . CHARCOT. A propos d'utn .cas de çanitie survenu ·male . di i1igmentazione, i peli, prur · con,s e rvati très ravidement. G.az . hebdomad. de médec. ne.Ila lor9 struttura cillndrtca., si presenter.eb~ ·- et de c-hirurg. 1861. . . . b eTo di _.a.spetto aft~r11ativamen\e Biiçtnco ;e SC11CHEATI.E G. L. sui rapporto della distribuzione ro: a qll'esti cais i si ravvicina uu1)·ois servazio:ne del i1ervu·s mentalisi sull'incanutimento, dei pel~. Brithsih med. jour:naJ, 4 1u·g lio 1908. di ~icbelot~ cc g:u.i. a v1r ch ez une j,e111.n e fill.e J.es OUBREUILll w . Canitie circonscrite. Société de cheveux chatains p1011s1s~r" ·blan cs id 11rant. tout.e q:ermat: et ·s~rphili:graphie. Bu~_l1 n . S, ,nov~mune eh l orose, de t'elle sorte qt1'une fois celle .çi _ b.re 1912. · . g·11érie le~ cl1eveux a.y tint rep ris leur tei:ote· preDuNCAN BuLKLEY-HENRI H. IANEVAY. New York. m'ière, il y. avait llne zone blan ch~ , entre delLX D'i sturbì ??-e1·vosi e . di nut1·izione dei peli. Journal atn,eri·c. rne1d. as,s.oc. vo.1u.m e 51, n. 4. zones éh à taines ». ' . EHRMAN:N. Ueb ~r das E1'g·raueri der Haar e, und .A.n cl1e la -canizie precoce- accidentl!le prog1·e s1JeruJandte Proz esse. \ iVi.e n. A11gem. med. · siva, ·cl1e trova essa pure oggi !:\ella. gravità. peZeit." 1884. , • FISCllER. T eilweser E11·gr!,a uen des Haa.i·e nac1i nosa di qll:eist'ej>oca. d°i guerra lie· ragioni prè.. Tra·itnia. . Dermat. Centralblatt. 1913. cipue della s11a frequenza relativam ente m .ag- · FERf:. 'J\Tot~ ·s ur un cas iJ,e canitie rapide. P ·r ogiorre, .sebbene_ possa fin o ad . un ·1certo punta grè$ · I:Qedioal, 1897. . _ .sembrru,r e 11g·,1alie alla ca11tzie p1recoc.e c9sidetta GELDMÀNN. Pig71ient 1Ve"fa1idetru~igen der Ha.ut · fisioJogièa, in 1<>ealtà n io n d·eve' ritenersi, come u12.cl Haare uritl Alopezie. du1·ch Verletzungèn qu ella.., . l '·espo•n ente di una p.r edisn;s1zione oi·des. Zentralnerven:s.i1stems. Dermatol,o gi•sche Zeitschrift, 1917. · · dinari ~ o di ·tino ~tato preseD·ilie :'questa caniziè I-IALLOPEAù H. et FRAN~ors-DAINVILLE. Sur un.e 1 precoce _progres siva è accidenf;ale: pteann11n-·' lié11ii-c.anitie d'o r'i&ine é?notive et son interz1iata tal(}ra da nevralgiè rib1elli 0 ,. da ·Cefàlee '[Jrétati.on p11.ysiologi_'fii e. Soc. de .dermat) et die s.v-nhil. Bull. n. 9, decembre 1909. insistenti e so.stenuta d a .altre eoncomitanze IIARScH.- Dé ·capilLilii humani coloribus quaepiù o m eno a pprezzabili e sign.i .fìoative, essa è darn, disser~atio , 1846. l a necessaria conS1eguenza dei ,continl1àti .s tra~ HEBRA F. Cà11.izie (l\1oriz Kohn). Trattato delle pazzi fi f;ieii e dellè alte e p1r olungate ten~1oni m al a1'tie çlell a pelle.· Traduz. Settima ed. flello spi.rito. Va llardi. l\filano, 1872. . HELI.ER. Cariities co.ngenita in der 1iersiscnen Io }10 vednto cp.1est~ cznizie prog;ressiva svolHelde nsage. De11tsc-q. med. Wochen. 1908. • ger si ad e.~empio in .alrl1ni aviatori, il cuì surPIERNANDEZ Y VASQUEZ. Cariicie rapidissima. · A.cn1t,1lnge, 1ler dire e-osi, profes&i001ale è senza tas dermo.sifiliograficas. IV ,ann,o, apr.-màg. d t1bbio. co~ì assilla.n te dà spiegare facilmente LANDOIS. Vjrcho,v's Archiv XXXV, p. 575, e XLV, 1

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113. ' . LoER. Hemicanities bei H e1nipil,egie. Det1tsch. m ed. \Vochen., 1913. \ 1).

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il uiù i1rofondo esauri1nentb delle riserve delln. lor o re~isterlza nervo$a. E d el r esto ora non (8)

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u1i caso .d i ca1iizie rapida. Bull. et .l\iérn. Soc. Méd. de Paris, 1916. -_ LORRY. De 1norbis cit.t aneis. Pari.s, 1777. METCI;INIKOFF .. Etudes biologiques sur la viellless(!,. Sttr le blanchirn,ent des poils. Amnales de l'Institut Pasteur; 1901. PARRY. DubJ. med. Press, 1861. Prr~cus. Archiv fur })athol. A·n ai.ho1nie ur1d Pl1y ~ s10logie 45 B·and. PoHLl\tµNN. Beitri:ige zur Aetiologie und PatJioge nese der ...\ lopecia areata. Archiv fur Der- · inatologie 1111d 1S yphilis, 1913. · J{AYER. Traité des maladles de la peau, tome III. R1CHARD-ELLIS. The .. Lancet, 1861 (.novembre). RtCIIELOT. A:onales des malaidies del la peau et de la. syphilis, 1845. 8I1"10N G. H aittkrarikleite 1i. Berli11;:-, 1851, p. 382. ScH:rvIIDT. Virchow's Archiv., 1899, CLI I, pag. 190. SEQl' EIRA. Ca1iirzie i ·ri u,11 fa1iciullo. Royal Socieiy of ìVIedic. Del'matolog. Section. London , git1gno 1909. STIEDA. l st piotzliclies E ry rltUell des H a,u pthaares moglic71? l)eu t.sch. n1ediz. \ \ ·ochensch., 1910. ULLMANN. \\-~e11er dermat. , Geselfschaft. Apru 1907. , \ ìo1G1'EL. Honril•ucli der pathol ..4-n,ato1ri. H é\lle, 1804, Band I. \ 7 0IGT A. Frilh::.eitig es J;Jrgrauen der· Cilien. u11,d fJe1n,e;·kun,ge11 ilber den . soge1iarinte1i plotzlirlien Eintritl clieser l 'eri:inderungeri. I\.li1i. :..VIonatsbl. f. Ai1genl1eilktt11de, 1906. \\ ' ALLJi;NBERG. VieTt-eljabres f. Dermatologie l1nd Syp.h ilis, 1876. . ILSON. lJis eases of th e sii.i ii. 1867. L.EBAR. Sopra

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SUNTI E liASSEGNE. •

IVlEDICINA.

Le infiammazioni catarrali croniche dell'intestino. r •

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(.\. liIATHrE t.;. L~rch.i»es

des nia.ladies de l'appareil digestif et de La nutrition, 1918, n. 9).

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Su questo argomento di patologia e tli terapir1. ·l'egna tutto ra una grancle oscurità, nono• · star1te i 11otevoli 1avori di Schmidt, di Halle e ùi altl'ì sulla ~emeiolog'ia intestinale. Recente11Jente Fr. Craerr1er aveva esposto jn aJcune confe rerize delle veclute d'insi eme sulle pomplesse c111estioni rigu ardanti l'enterite cronica e !é • dis1)epsie intestinali. L' A. fa u11a rivista critica delle idee di Craemer in 11na nota post11rria che gli A r clii1'es pubblicano come omaggio alla mernoria d1 i\.. Mathie11. Ta1:e rivista è divisa in tre parti : 1a ~tu dio ge11er.a le dell'enterocolite cronica e delle dispepsie inte$tjnalj · 2a. coliti segmènta rie; 3a. terapia,

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ENTEROCOLlfl'E CRONICA E DISPEPSIE lNTESTI. NALI. 1

Fin dall'inizio Craemer mette in rilièvo che non tratta· le affezioni acute. intestinali e che il no1ne di catarro cronico sta ad indicare dei .processi diversi, ed in realtà delle sindromi svariate di dispepsià intesti!lale. La ·presenza di rnucosit~ nelle feci non può servire di caratte, ristica unica e nemmeno principale a tali diversi stati morbosi. . ' Ciò sta a sig11ificare che il titolo, preso non risponde .ai fatti e costituisce un tentativo di liberazione dalla l'igicla f ormola del catarro, n.ella quale si Rono volentieri imprigionati i n1edici 'tedèschi. Craen1e1· passa in rivisfa gli elementi principali· della fisiologia patologica della qispepsia intestinale cronica.: disturbi di motilità, di sensibilità, fermentazioni, autointossicazioni, s~n­ _z a però r1ulla. d ,interessante, sa1vo qualche indicazione sulla tossicità di ce.r ti gas (carburi d 'idrog·eno, g.a~ s olforo.ti). In una . riga si accen1ia alle intossicazioni cligestive senza nemmeno fare' il nome di Boucqard; assai larg·an1ente sono invece riferite le idee di l\ietchnikoff S'lilla nocività dell'intestin•) crasso. Crae111er' espoue 11>. seguito le note idee e le ricerche . di Schmid.t sulla dispepsia intestinale gastrogena e fermentativa, e fa notare "Che l,insuffìciènza di secrezio11e cloridro-peptica non basta per provocare l'eccesso di putrefazione intestinale, la cattiva utilizz.azione degli alimenti e la diarrea. Occorre chè vi s'a.ggiunga l'insuffici e11za d·ella secrezione ·pancreatica. Sarebbe stato opportu110 che avesse detto che la, secrezione g.astrica governa. la secrezione pancreati~ ca e biliare; come viene dimostrato dai buoni effettj del Rucco ,ga.strico puro (praticamente sconosciuto i11 Germania) e dell'acido cloridric9 a. dosj elevate (g·r. 1,50-2 aJ giorno) consigliato da Soupault. Craemer . non ritiene indispensabile 11 regin1e di prova.di Sch1nidt, in quanto che l'esame delle fe ci può .. venir fatto anche in individui ad alin1entazi.one mista. Ciò è vero purchè si tenga conto di molte categorie di fatti: .del resto, è 11oto che il r-egime di Schmidt non sempre è convenie11te, poichè provoca. in alcuni oostipa7,ÌOne, in a:.ltri diarrea. Per ql1anto rig·l1arda la flatulenza, l'atonia e gli spasmi intestinali, Craemer riprende in parte le idee emesse da Federn ed in parte altresl da Sigaud. Sarebbe, cioè, da attribuirsi note- . • vole i1nportanza alle alternanze di •contrattura. 51>astiéa e di rilasciamento atonico, con di•

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ste11sione g-azosa delle anse intestinali : a tale stato cli cose sono da riferirsi le svariate sensazioni penose, che provano tali malati. Spesso • si notano contemporanean1ente, o successivatnentc, dell e zone· di retrazione . spastica e di <lilatazione, specie in corrispondenza del cieco, . . sicc]1è si p otrebbe designare tale sindrome co1ne . atonia spa.stica. Mathieu del resto aveva ~ost e 1 1uto i ali iclee ancora trent' a1mi fa, proponendo jl n on1e <li s1)aismatonia. Una ·concezione ubbast anza larga di questi stati deve far posto, i1ella loro genesi e nella loro .fisiologia patologica. al nerv0Ris1no generale, allo sq11ilibrio addo1ni11ale, nervoso e statico, ed alle lesioni in!ìn:rnmatorie della mucosa. J\.i di~ o rdini dell'innerv.azione devono altresì ascriversi f fl11ssi diarroici, come. si notano sper cialme~te nel morbo di Flajani-Ba.seàow. Vi si possono altresì ravvicinare gli attacchi di diarrea per flussi segment&ri r.etto-colici, descritti da Richartz, che consistono in evacuazioni ac• quose· brusche, "di circa un quarto di litro, che si verificano indipendentemente d.a ogni evaruazione fecale. Sono analoghi anche gli attacr hi di diarrea parossistica connessi ad accessi di emicrania (Moebius). ·• Nello studio degli stati morbosi, Cr.aemer fornisce inaicazioni eccellenti sull'interrogatori0 dei malati; spesso, anche senza aver veduto le feci, si ')OSsono t'accog·liere delle indicazioni uti9 1i sullo stato di esse, l'abbo11danz.a di muco~ la presenza di gas di putrefazione o fermenta. r.1one. ' Rigt1ardo ai metodi d'esame esterno dell'adclo111e, Craemer attribuisce un gran ''alare ai rn etodi di palpazione descritti da T. Hausrnr.nn, i quali non sarebbero altro che l'estensione delJ.a palpazione per scivolamerito consiQ·l i ata da Glénard, la quale permette di cono:-:r·ere la freque11za e la modalità, nel tempo e 11ello spazio, ct~gli spasmi del colon. L 'utilizzazione di . questo procedimento per la ricerca del piloro o della parte terminale dell'ileo è certamente inter essante, ma forn.i sce spe~so dei risulta ti dubbi. . Nell'eziologia dei dfsturbi funzionali Crae1ner insiste st1ll'importanza delle inanqanzP. <"'n ntro l'igiene alimentare, e specialmente f'Ull'inft11enza nociva dell'alcool, che. egli avr:ebbe notn tn n el 20 % dei casi, del caffè e del tl1e (27 °n\ e del tabacco (19 %). Tn '-eg l1ito Craemer tenta tli dare u11 idea di insiPn1c clel catarro .cro11ico intestinal.e, lascin.11do, n to1·to, una parte pre·p onderante ·alle ricer' l1P di lal1oratorio, prima dell,esnme del malato tesso. È invere la clinica che deve essere in .prima linea, il laboratorio potrà in segt1ito ser.. /

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vire a perfezionare i mezzi di investigaztone. E si crea una grande confusione, vole11do. tracciare un quadro morboso 'unicp, •me11tre il prog resso deye con $istere nel sepatnre dei tipi dif. ferenti basati sull'osservazione, aiutata ma non dominata dai metodi di laboratorio. Sintoirti del .catarro intestinale (secondo Crae111er). - Si inizia t alora con. un attacco .acuto, 1na più spesso insidiosamente, senza ·Che sia possibile all,ammalato di 1stabili1·e . . l a data. Lo . .. .appetito. ·è co11servato, la , sete, spesso, esagerata; vi so110 rinvii, acidit~, pirosi. Talora, se partecipa lo stqmaco,· inappetenza, disgusto per gli alimenti, sensazioni sgradevoli alla bocca, specialme11te al m.attino. ~l\ltre volte, invece, esagerazione dell ,-appetito, fa,me dolorosa, senza però che nulla faccia sospettare l'ulcéra gastrica o duodenale. Spesso stato n a u seoso, sensa• zioni banali cli digestjone difficile; raramente conati di vomito e vomiti. Dal lato dell'intestin o, meteorismo talora ac1 • • centuato, spesso più notevole a destra che .a si' nistra: sen. aziorii dolorose~ ora nella regione o·rribelicale, ora all'arlgolo destro del colon, talora esacerbazioni piii o meno marcate·, specie dopo i p·asti. Le colich e, t alora molto pe-, • • nose, sono dovute ai gas intestinali, iJ1egual- 1nente repartiti 1n ragio11e dell'esistenza. di zon·e di spasmo. Essi sono più o ineno irritanti, secondo I.a L0 1'l) n att1ra, e 'Drovorano spesso dei dolori loml1al'i. capari di renrlere penosi il camminare e la stazione eretta. Vi sono spesso disturbi circolat.o r]. ne] plessi venosi d·e lla r~gio, ne sacrale, donde le sensazioni di lombaggine._ · · La lon1baggine acuta ·sarebl)e dov11ta a ·crampi • clei mu scoli nel]a regio.ne lombare, provocati da t.os§ine di origine i11testinale. L e sensazi oni <loiorose clell'addome sono n1olto • var inbi li per carattere ed intensità; i dolori fissi debborlo venire attribuiti spesso acl attacchi di . perito11ite ci rroscrittà. È p er ò cli fficile . . ·rendere i gas intestinali esclu ~ ivam e nte re• sponsabili delle sen sazioni penof'e aclò o111i11ali: . se ~a loro quantità è esagerata, .ciò deve attri'buirsi a disturbi del loro assorbimento, e &e il . loro spostan1ento è doloroso, lo si deve a movimenti esagerati od a spasmi dell'intestino, ed al fatt o che esso avviene in anse infiammate ed iperestesiche. Del resto, i dolori intestinali ed il malesse1 e nddolninale sono s·p esso resi pe11osi più per la loro persistenza che -per la loro intensità. · Craerner enumera in .:iog oltu le manif est azioni . generali così frequenti ed accentl1ate: cefalea , vertigini, ronzio d'orecchi, disturbi cardiaci, senso di costrizione precordiale, palpitazioni , tachicardia, intermittenze, d~spnea, lipo.. I


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SEZIONI: PRATICA

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timia ed anche si11copi. Per ciò che riguarda il ststen1a i1ervoso,. sta11chezza, clepressione generale, sensazio1ìe cli · frerldo, sud ori qotturn·i, in-. cubi, a11goscia, disturbi ipoco11dria ci, irrit~bi lit à, intorpidin1e11to alle ga1nbe> disturbi della . i)aroln, balb'nzie. Tutto cjò P.t1ò inquietar~ viva111e11le jl malato ed i fa1niliari e far pensa.re a • lesio11i rerel>rali, rl1e J1on es istono. Spesso vi so110 a ltresì disturbi funzionali ·dell a vescica ~ del retto. L<1. coRtipG.z ione esiste nel 29 % d ei casi; 11el 40 l'{) vi sono alte1 l1ative di cootipazione e diarrea; nel 23 %· diarrea. Nel 91 °~ dei casi vi è prese11za di muco nelle feci; i d c.ti ropròlogici indicano talvolta ca.ttiva llli lizzazione della carne (casi·Jnveterati) •) della oelJul osa, co11 presenza di ba.tterì clella pt1trefazio11e o di lieviti di fer1ne11tazione, che sono la càusa '.:)iù frequep.te dello &vi1uppo cli gas. Talvol1:a la prese11za di residui vegetali indica invece che .l 'indivictuo m,ang"ia jn fretta e inasti ca · male. Il difetto di qt1esta descrizione con siste iJ1 ciò,· c:l1e non vi. si distinguono for~e clinich e, rna vi si butta110 dentro in l1locco tutte le possjbili tnanifestazio11i della çlispep~ia gastl'o-intestinale. L a sola differenzia2ione, stabilita n ei capitoli ulteriori, è b asata st1lla topografia, d~l • l 'enterite e sopraftt1tto della colite cronica. Craeme1· ignora o tra scura i grandi tipi seg11en ti: costipazione spast1ca, colite - mu.co• men1b ra11osa .-... tanto spess o ctgg ravata dalL' abuso rleqli ent er oclismi od altre irritazioni me· <lichP rl.ell'intestirio - ed intimamente legata ag1i ~pasìn i dolorosi del col on, le. false diarree, • la colite c1·011ir a inucosa con tendenza diar-

roica. Egli a tt ril)uisce un 'importanza preponderante a i ·feno111eni di .a utointo Rsicazione intestinale ed all a prod11zion~ cli ·ga.s tossici, e .scarsa invece alle azioni i'ffl esse. S e111bra che ..ignori 11insien1e delle manifesta zion), che ' ìVJaihiet1 l1a. attribuito alle . l'eazioni colich e, Lasciando alle . autointossicazioni . ed alla i)redisposizione persona I e una pal'te considerevo+e di preparazione nel mettere i11 azìone tali riflessi.· Egli per cjl1anto rigua1·da lo stato generale non sa inoltre assegn are il . posto dovuto alla prediRposrzione _n ervosa, all,insuffirirnza d ell'aJi1nentazio11e, ed ai circoli ~iziosi patogenici che ne derivano. Il t 1·Httan1e11to slessò ~i · rise.nte di tale confu sione, poi ch è, salvo p er le prescrizioni igieni-· che ge11erali , è quasi puramente sintomatico e quindi pi~ cl1e n1~Li empiri co. ·

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II. -- LE coi.1T1

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SEGMENTARIE.

Tiflite ctonica (tiflocnlite, peritifiite ). -

Si '-' ·in passato a ttrib11ita lln 'ecceRsiva importanzà alla appe11dic:{te: del 1·esto, alJa conceiione 11ni-

vaca e troppo ~emp lici sta dell 1a.11pe11d.icite cronica si è anda.ti sostituendovi qÙella delle lesioni del c ieco, r itornando così alla tiflite dei . , V·ecchi autori. Si è quindi p a rlato di tiflat onia, di ci eco 111ob ile, cli tifi ectasia, peri tiflite, ecc . Le lnari}festH.zioni principali di. questi stati sono costipazione od a lternat1ve di diarrea e costipazione, colicl1e, dolori alla 'fossa iliaca clestra, coli ch·e e distensioni g·.azose localizzate, do~o1·i, talvoltrt con risentin1ento gastrico. Vi / può essere partecipazione del tenue, aderenze periferirhe e talora ulce razion i del cieco: talvolta piccoli attacchi febbrili e manifeBtazioni ge11e ra li anche accentuate . . L 'esa1ne rnostra la sensibilità della regione, la (lilatazione o la diste11si o11e del cieco. La dia• gnosi differenziale offre notevoli difficoltà cori i~app e11dicite Cl'onica, l a malattia di J ackson e Ja, i')ericol.ite mempranosa. Occorre tenere in OFlservaziorle a, ll1ngo il ma.lato, ripetere spesse) gli e~ami dell, addome e nor1 aver fretta di ar.rivare ad una lJresunzione se non ad una con clusione. Sulle altre forme · descritte da Craemer (eig' ;proctiti, ecc. ) l 1A. nor-t moidite, coliti ulcerose, fa. osservazioni deg·ne di · nota. I

. III. . . :. . LA

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TERAPIA .

Crae111er i11comincia con la giusta affern'lazione che il primo principio •n el trattamento delle enteriti croniche è qt1ello di eyita1·e l irritazio.ne intestinale e che il regime dietetico è in questo il f,attore più importante. Non vi è, del resto, un reg,ime alimentare uni-· voco, <la appli c.ar~i a tutti i casi; occorre invece ·tener conto delle condizioni p arti colari di ogni àmmal a to, basandosi sui risultati di esami co prologici s u ccessivi. Spesso è più facile dire. ci ò Ghe . è l)roibito, .anzichè ciò che è permesso. . Parti colar~ente no civi sono g"li alimenti grossola.n i, come, pe:r .e sempio, il pane nero, troppo spesso consigliato per combattere la costtpazio-' ne. J)a segnalarsi alttesì l 1abuso delle conserve cti frutta, c1~1e molti ronsi~derano come eccel l~r1t; per l 'intestino. · La cellulosa è spesso m a l digerita o dà luogo a pl' oduzio~e abbondante di gas, quin·d i il suo uso va sorvegliato e limitato. In caso di ferr.n ent~zioni eccessive convèrrà ·altresì restringere o ' proscrivere l'uso del latte. Il formaggio e le ll.ova saran110 so·p pressi in oaso di p11trefazjor1e esager ata. Si darà allorà la preferenza alle a lbumine vegetali men o putrescibili, prescrivendo soprattutto dei. fa rinac.ei e dei fe-culenti. Si . evitino i lasséLtivi troppo attivj, che irrita.no l a mucosa e tendòno a diminuire l'azione battericida della sua secrezione. I malati clebbone m~ni·iare lentamente e m.w.1

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sei.ce.re bene, pur se1ua cadere nelle esagera• • zioni di Fletcher. Non debbo~ bere trop.p o, po• tranno prendere del vino annacquato: ·poca o punta birra., niente sidro o bevande fermentescibili. Eviteranno l'uso del tabacco, del the, del cafdelle .fè, dei diversi eccitanti. Il medico fornirà . indièazioni precise, scritte; gra11de va~taggio si ~VFà con il trattamento in case speciali di c·11ra. Quanto alla tetapia medicame11tosa, Craemer enumera in blocco le medicine suscettibili di essere usate contro i diversi sintomi, senza sta-bilirne abbastanza i meriti e senza indicare le dosi. Egli ritiene che la costipazione sia la condizio11e più frequente e fa un.a lunga lista di medicame11ti, fra cui figura una serie di specialità tedesche a co1nposizione sconosciuta. Fra esse la Cl1rella, l'aperitol, la chokol.i n, l'ennatina (estratto fluido di se11na, · soprattutto in casi di ritenzione gazosa, di peritonite, d 'ileo, di ernia strozzata.!!), l 'hormonal, troppo dannoso, ca.usa di catastrofi n1ortali. Vengono -in ·seguito i diversi lavacri ù1testi.n.ali~ alla ,c amomilla, .alla glicerina, ecc., le medicazioni -coliche con soluzione di gelatina calda (40-80 eme. di soluzione· sterilizzata di gelatina a 10 %, in 500-800 eme. di acqua ctt Carlsbad-Sprudel: il malato, sdraiato, con applicazioni calde sul ventre, deve tenerle per un paio d'ore), i lunghi ~Uìppositorì al burro di cacao, ecc. Analoga abbondanza di e11umerazione senza criteri per la gcelta viene data per i medica.menti coptro la diarrea: con ragione, si accenna all'irritazione che piò esser provocata da iniezioni di soluzioni troppo concentrate di tanni110 e l'A. ronsiglia <li iniziiare .con la diluizione 1/ 1000 a.tubentando cautamente le dosi. A proposito cli lavacri intestinali Craemer considera con1e interessa11te il processo di Brosch e di Auf chnaite1', che consiste nel s~m­ ministrare tali lav acri a.ll'ammalato immerso nel bagno, per mezzo di un appar.e cchio brevettato e n1olto. caro; si 1iuscirebbe in tal modo a far passare 20-:-10 lit1i di liqt1fdo nell'.intest.in(). Poco entusiasn10 egli dimostra pe1~ i disinfettanti somministrati per bocca: à nche datj in CRpsule di g·r Ja tin a formalinizzata., le dosi 'lono troppo picco] e per 1, estensione ed il contenuto dell'intesti110. Bt1ona sembra. a Cràemer l \idea di Max Ei11l101·n , di t1sare l'agar-agll:rt come veicolo d.el tannin o, dPll'ict.albina, del r abarbaro. Si è tentato di di:-.tr ug·gel'e gli anaerobi iniettando diret.tamente l'ossigeno, sia nel duodeno, i a per il retto : allo stesso ordine appartiene il p~rossido di magnesia. ~

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rL PeU(;LINICO

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All'uso dei fermenti lattici preconizzato da Metchnikoff, Cr.aemer no11 dedica che u1la citazione corta e sprezzante. Scarsa é l<ii trattazione sull'uso dell'elettricit~ e del massaggio, no11 citandosi neppui-e i buoni risultati ottenuti co11 il processo di Doumer-Delherm nel tratta.m ento della colite muco-membranosa e della costipazione spastica. · In complesso ·q uesta parte della pubblicazione di Craemer fa più l'effetto di un catalo,g o di prod9tti medicamentosi cpe di una pratica trattazione di ternpia. Risénte .anch'essa il difetto di co11cetti chiari, che si riscontrano invece nelle· opere del clinico francese, che ha saputo rimanere fedele alle pane tradizioni della clinica, ed utilizzate i dati forniti .d al labor.atorio, , senza rimaner.ne schiavo. A. FILIPPINI. -

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CHIRURGIA. Ricerche chirurgiche sul grande oiµento. (S~

L. BLOOMHARDT, C. F. ANDREVVS rund · R. R. HETHERINGTON. S·uryery , Gynecology and pbste.trics, a!prile 1917). · \

Sul quest'organo conosai.UJto da più che 3600 amni ecars1ssima è la letteraturria. .S emb.ra im• poSISibiJe come i chiru,rgi dél 19° se·c olo vi abbi.ano prestato così poca attsnzione. Gli antichi preti egiziani ne traeva110 l'orosco·p o, donde è (lerivato il nome, che esso conserva tuttora, di 0tm-ento (da omen). ìVIqjto più esatte son-0 le cognizioni su questo ·.argomemto deJ v ecchio llppocrate, che qt1eJle dei m·edici di pare-ochi secoli . . successivd: oJtre aJ suo aforiisma, che, se 1'0rnento protende, s i n,ecrosa e cade, egli fa molte oooervazioni :Lntenessa~ti su questo organo nel suo libro it~pt.to7ttt>v, che sanebbe assai interessante riferire, ma il cui contenuto' pt1ò esser riaissUlllto ·n el1a frase c.he egli pensa che l'o- • • mento regpla la circolazione del' liq·u ido nella cavità peritoneale. Do bbiamo a1d A·ristotile l'opini•one, comunemente 8.iocettata, che 1'01m ento è costitt1ito da 1111ét sottile men1bra.I ia, posta in . modo da ricoprire gli intestmi e preserv~re l'ii11nato calo.r e del corpo. Galeno accettò e cort·obor.ò questa ipotesi: egli cita il caso di un • gladiatore, che ·avendo perduto attraverso l1na ferita il suo ome.nto, guarì clP.lla ìes)one, ma itp...: seguito sentiva freddo ·nel.l'addome. .J ohn i\'.Ieckell e ~po11rva praticamente la natt1ra, ori gine ed nnatomia · del mesogastrio. ' . :\1'alpighi considerò l'omento ..comr> la cat1sa deJl'ascite e come depo~ito d j g rnRso. Altre teorie seguirono non degne di nota , p11ro frutto di i.mmaginatzione; e J'omento fn In bMe di n11meros~ larghi ssime disr11ssioni. PPr e~empio, Fa~ 1

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SEZIONE PR.\ TI CA

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bricio d'Acquapendente, ben noto per la sua • scoperta della. circolaziorie (1), sosteneva che . fosse la. sede di quei borborismi che tanto danno fastidio ag"li ipocondria·ci. Gli APi... ·descrivoin o a questo p unto· , l1anato;mia del grande 0metnto e dei suoi v1asi : ~:redian10 superfluo riassumere questa ,parte. Riguardo .a.I la fisiologia S.i è molto discusso e con va1i riis ultati: è ne·oe. . ssaa"io accennarvi. Anzitutto, i movimenti: si è sost.e11uto da molti eh-e l'omento ha, per sè; 1a capac1tà di muoversi da una parte a ll'.altra della ·cavità peritoneaJe; ipotesi Che è basata sul fatto ben noto • che esso si trova ,aderente a.i tessiu ti irrufì~mati, o ad ulceri tifose perforate, o a. ferite d'arma da fuoco. :Yia non• si è mai dimostrata in esso la • presenza di tessuto muscolare, ecce•tto quello delle pareti v1asali: è quindi pit1 prrobahile cl1e, per la Sllà. fÒrma particolare, esso si~ , facilmente spostabile-i, per l'azione 1dei · visce1Ii, e come risultato della: pressione intraddoroinale. L'omento possiede t:tna guardia del corp o di "-. leucocitj, p}:onli ad accorrere ,a un punto di irritazione, p et fago citare l'invasore. Mortis ritiene che la sua funzione princi~ale sia leuoocitogenesi, basallldosi però più su ~rgomenti istologici che s1 1 es1)erimenti fisiologici. R enzi e Bo,e ri, irn lln lavoro speri·m enta.le sosttengon·o che l'omfl!Ilto è ~n grado di nutrire qt1ei vis.ceri che si siano distaccati dai loro peduncoli. Inoltre esso con successo chiude le eventuali aper-~ ture sia dei viRceri, sia! della parete addominale,. come è dimostrato da parecehì esper~enti, anch~ degli AA.: in cani il cl1i stomaco era stato attraversato ·da llna pallattolar l'epiploon ha talvolta occluso l'apertura co&l berne, c:pe gli arnimali 'c o"n tinuarono a mang1aire e a giocare per una settim·a.na. I·n fine esso è un 01rgan·o r e-· gola,tore della linfa, sebb,elile non semb1li. pi~ specilalizzato j11 questa funzione del mesentere. Dia te ql1este proprietà fisiologiche 1de,l l'ome1n to, so·rge la question1e : quçlJe applicazione ·n e può trarre la chi1urgia? Parte.n do da ql1e sto punto di vista gli Al\. ha.:nino intrapreso 11.ID.o ~t,udio chirurgico sp,erimentale .sui cani. È stato osservato ir1 tutti i lavori sperimen: tali Sllll'addome che nell'autoip sia eseguti.ta a 4-6 setti1l).aine da ll'i11tervento si i·iscontra,no a derèrnze om.e1nitali· alla ferita del peri~oneo viscel'lale, f,atta ecrezì,o ne p.e;r lo stomaico. Seµibra dunque che· un m·etodo da seg11ire logi ca.m ente sia di utilizzatl'e queste adieren·ze, che de·l resto

è imii)lassibile prev,e·n ire; e, poichè la guarigione dell.e ferite è eS6enziaJmente u11 processo di fo.1·mazio11e di aderenze, l'in1p.ecLire assolutamente •

queste ultin1e sarebbe co·m~ impedire la guarigione .d el1e ferite. . Lia prima se1rie .di esperi.en~1 e è C0a1sistita ·n,e l prodl1rre delle i)eirforazi0r1i in 'differenti tratti del tubo gasit roenterico, e quindi sovrapporre ' a q11 e.ste l,om ento, te:ne.n dolo fisso con una de-. . bole sut11ra: coin lo scop·o di ve1dere se si ot- ' tiene l·a guarigio11e e i.n q11 al m1odo; e fiJno ·1a clie . ·am1)iezza potevano essere p r attc·ate le p e1norazioni. In tre cani veilìilero p1{ aticate deJle perfo1·aziu·ni di 1-2,6 s:u l digi~no e sull'ileo: su cil1este ve1111 e !)Oi portato l'omento e suturato ' coo seta. 'f t1tti i cani guariro·n'O se:n.ia alcun segno di p eritonite od ostruzione; e .all'autopsia si . trova.rbno aderenze .n el p un•to perforato, m ientre a oc,c hio nudo era già facile ie onstatare t1na ipea."trofia della mucosa che coprivia la cicatrice. In un qUiarto CMl!e si am.dò 1p iù oJ.tre, tag'lianido a ddir'ittura l'intestino con le forbici, sì da laStiurne intatta la pau-ete solo per un l)iccolo' tr atto dJ 1 cn1., vtcino .aJJ.'ins~l'zione ,. mesenie1 iale: tale sol11zione di continuo venne a.l solito coperta di ome,n to, suturando questo n.i bordi d"elJa ferita. Il cane guari senza segni di p·e11itot!lite; e all'autops ia, l'omecrito fu ' trovat~ aderente solo. in quel punto do,re si era praticata artificialmei1te· lia lesione; e simi1men.te , non si dimo t1·ò la presenza di perito•n ite ·o di ostruzione. ' 141. up\altra ~serie, di esperi~·etnti si~ aggredì lo stomaco. Sopra una p erforazione di 1,8 cm. . .praticata sl1lla parete .anteriore dell'antro si portarono d11e piani di 01nento, mantenendolo con llno siYato circolar e d'i punti: il cane morì . di peritonit e il mattino seg,u ente: l'amtopsia dimostrò un errol'e di tecnica nella non comJ;>leta a1cc11ratezz:t della sutura. In un secondo éane, i11 cui queis ta fu, es~gui.ta con la massim~ cura, si ebbe la guarigione. Id,e ntico ris1u l,tiato dette ' ti <l trattamento analogo eseguito su una perlora- . zione di 2· cn1. nraticata sull'estremità pilorica. IJ E:\. l1ecessità di llna sutura rinforzata è dovuta: ' n i vivi mo~i·m1enti -p,eri!staltici di questo vi-sicere. Stll colon furono fatti due esp erimenti: in • l1no si ebbe l e~! gnar.igione, in t1n altro la morte= rna in quest't1ltj mo dt1e cir costanze spec~ali avevano r eao difficile l'ji1tervent0 : la presenza di abbo1'idanti fe ci nel viscere, l'insolita 1p i000Jezza , . de.ll'omento. 111 ur11a n11ova .s e11ie di cinque cani gli AA. , (I) Rilevi~1no come anche all'estero si vada riconopen.ticarono t1'n1a st1 tl111·a t ermino-termiJ.1,a le, tra~cendo essere la scoperta della circolazione del sangne lascia11ùo il }J i~·no sjern-sieroso di Lembert~ ma gloria italiana, come dimostrava il _Ceradini e corroboavvicinando rapidamente i ·due caipi co~ _qual- , rava con la sua alta autorità il Lanciani. (N . del Tr.). 1

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dizioni chirl1rgi che in cui 1'0111ento potrebbe e.~ sere U•s ato : 1° ·nelle p~rf orazioni lJrrodotte dia cause svariaté (ferite d ,ar1na cla. fuoco, ulcere gast.riche, cluoden.ali, t1 fase, })erf orate, ecc.), quando jl paziente è in stato di shock, troppo 1d1ebole per · interventi pit1 ~stesj; in altre p•arole, quando il , te1npo d~vierne w1 fa.ttore importante, l'omentp . ' P·Uò ~sse1re rap1clame.11te sìUtu.r ato attorno alla lesJonie, e l,addome richi11so. In tm c·asQl .recente · cli a scesso da gangi. rena app e.n•di·col1are., esse.n·do il pazient~ in uno ·stato da no:n permette,r.e\ la re~ezione, ve11ne fis.sat o tutt'attorno alla lesione !,omento, e s-i ,ottenne la g111arigione: l'operato re ei;;ke11dosi attenuto gi uista.rnen.te al pnincip i o, che : <1 si formasse~o pure ade.renze ostirl.lttive, dL1e operazioni e la _v ita del p1aziente s1o no ùa 1)1'efe1rire a un,operazione sfiguita ' id.a ·decesso n'; • 2° i)er riparare delle le·s ioni mésentetiche; 3° per la protezione di superficié escoriate, onde ptrev~nireI a dererue; 4· 0 i1ell'escislone di tumori· epatici l omento può ess,~re utilizz,a.to p eir ·favorire la f'o r1nazione di un.a la1rga ba se .per la sutura emostatica del tçi.glio di escisione: · 5° nel .drenaggio del coledoco, l'omento può essel' fi1ss,a to attor:no al drenaggio, per prev.enire la fuorius,c ita de.I liquido, e, alllche con l'o'1neJ1to, . P,u ò esser co~truito un nuovo . dotto, l . quando llna parte del coledoco è stata asportata; ~ · 6° nellai cura della slènosi pilorica· si può ta.gliare iattraverso · r aae·a stenosa ta e sovrappoirr.e l'omento alla f1erita; 7° Jn tutte le resezi1oni intestjnaJi si sovirap . • • i.>onga lli11 trattd di omento alla sut11ua. Qu•an• do l a i·esezion.e de,b ba esser f,atta nel mfilimo Le1n1)0 pois sibile, i due capi possono essere avvi. ctnati con una sut.ura 6emplice a tutto spes· sore, e quindi ·sov.r&,pponendo dell'omento; 8° 1abbiamo dirn1ostratbo elle l'omento può esse re . usato i)e.r prev1énire la gacr1grie1n 1a; perciò n1ello strozzamein to i ntestinaJ.e per varie c01u1se (volvulo, ernia strozzata, ecc. ), quando v,è dubbio sulla vitalità dell intestinò, l'omento p11ò e~~sere 11n gran n1ezzo .ausili1 ario. Parimente, nella· t1'ombÒsi mese nte.iica, quao.1do c'è dubbio sttlla nut.1·izione sn.i11gll.1i.g11a di llll.<l data area. I risulta ii del lnvo.ro sp.erinlentnle s0no s.tatj così l1niforn1etnemte 11os.l.tivi e co11vincenti che gli. A t\. n on esitano nell'avanzare i loro postulati; ("nn l a speranza che queisto lavoro possn egsel' "ru·11itn da é\ltri ed esteso, ed eventualmente clirnostra to di reale utilità pratica per u chir·11rgo. 8EBAST1ANI.

che pu11to a tutto lo spessore, e sovrapponendo poi tl1tt'attò11mo a lla ferita l omènto,, fissandolo con qt1alohe pr1nto .a11'Che al mesenterio. Gu~­ rigio11e. L'autopsia dimos trava ancl1e 1a ·gUa5rigione anatomica, se11za perito111ite: in due casi si trovarono aderenze fra. dlte anse adi1a.cemti senza peraltro il minimo segn10 di ostruzi o·ne. Fatti audaci tlai risultati, gli AA., in ,un'a1tra s,e rie , di cani,. 80p1p resser10· l\affluis so ·SM1guig110 ' . a un certo triaVto ,di inte1stirno; per m ezzo della· legatu.ra dei vasi m ,e sen·teiriic i corrispondenti: e su questi tratti fi.ssarono l'omento. Ciò con lo scapo di vèdere se que·s t orgaho }Juò· guarire 11n a,i-ea ne crotica, .se cioè insorga o venga pre• venuta la 1g·arngr.en1a. Quattro cani furono trattati in queisto mo1do·: . tutti guao:irono 1comp.letamente, senza s1i.n tomi di gangre111a, intossicazione o peritonite. L'autopsia dimostrò estese aderenze dell'<. ,mre11to attorI10 a1l'imtest.i no, e ca perto · iJ 111.me cli qUesto, l'assoluta man·c anza di alterazioni; micro1s oopd.camente no·n si coinstatò l a i1eoformazione di vasi d.all on1ento 1all'intestino, mentre i vasi o•mentali ·e:rano numerosd.s·&imi e ~assai distesi, \c;pecialmente le vene, denotando Utl1a .con_ gestioine passiva. Potreb])e so,r gere_ la quest.lone ·Sie la giangreina si sarebbe avuta n,on aippl!ic;ando J>-omento: ~Ili uii. e.spe.ritnento idi con trollo, in e11 i , sezion~ti i v1asi, notD fu fatta la sov.ra.pposit.i one di ep·i ploon, 'il catil.e mors trava segni di pe1·jtonite al s.e1Con1do, giorno e m ,o1iva al terzo: a.l l'au tapsia: peritonite ge.n1erale, gan.g.rem.a .avanzata del tratto intestinale privato dell,aiflusso sa,ng11igno, e l'Oftura di q11esto per circa 6-7 om.

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[ANNO ~X\', FASC. 29]

11. POLICLINICO

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Se.m br1a provato che l'omento è pe,riettamente capac"e· ·di g11ari1re pe1rforazton:i gastriche e intesii.n,aJ.i di varie dìmen1sd.o.nì; che Mso. p11ò e·s sere usato p er fa.c ilitare il lavoro l1el.l e anastomosi itl\testinali; c}tie è ciaipace di preveru~e la gangrena di grossi tratti di parete intestinale. Visti i risultati del lavoro S1pe1imentale, l 'ultimo quesito da porsi è di ve.de:fe1 qqali ne pos.s.a.no essere Je a.pplicazi1oni p.ratiche niella <· hi i·11rgia a dclominale: · ' 1° lloichè le aderc11ze non possono essere p revenl1te, e si formano i11 una gran1d e magigio1 n1lzn. di casi, cercl1iamo di r1tilizza:rle; " 2° le ad ere1ize 01ne11tali .so110 meno pericoln.c;P, e so110 c.1uLn1di preferiJ)ili fld nderenze tf1ra :in. e intestinali adiace11ti; 3° utililznnùo il 1l'largi11e libero dell omento riul'ante l'interYtinto, pi11ttr sto che lasciare cl1e · r~~o e i vi.c:reri adince11ti for1nino delle ad erenze . Conclusioni. -

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1, rn111i ~cue. . u qt1e4c batj gli A . i11dicau10 alcune

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SEZIONE PRA.TICA

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APPUNTI DI MEDIOIN A PRATI CA. •

CASISTICA E TERAPIAe ' •

L'edema polmonare nella pulmonite ed il suo trattamento.

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deve essere 'maj trasct1rato il salasso, che spesso dà effétti immediati. • P er comb attere l a insuffìçienza respiratoria • . vann~ usate la ca'ff ei11a, la canfora, la stricnina (a' meno chè non ci sia i·p er,eccitabilità ri- , f! essa) , lE? inalazioni. cli ossigeno, la respirazione a rtifièiale la pitt1itarina (per diminuire la , . ' ' pressione éndoaddon1inaleì ,· l'applicazione di rivnlsivi .stilla p a rte toracica (cataplasmi se, napati, ventose, ecc. ) : giova infine collocare il pa7.iente ·in modo ch e la te.s ta sia in pos~zione . plù l>aS$a d~l t orace. · . .. L ' a cidosi va eventualmente combattuta; col sal~sso e con, l e inalazioni id i ossigeno: non si devono far mai iniez,ioni di liquidi alcalini, che at1ment erebbero l'edema. a. a:

ì\ella pulmonite si pllò produrre una ,piccola al'ea di edema. lo c~lizzata intorno al fo cplaio 1J1i.eu1nonico. 1,ale fatto non ria grand e importa11za clinica; ma talvolta si può avere un eden1a generalizzato ch·e costftl1isce un grave pericolo per l'infermo qt1ando non si intervenga l'll'ontamente. · Bastedo (Joitrnal A 'n ierican M edical AJSsocia• tio11, 1917, 1l. 10) ricorda che J'ederna pulino11are è deter1ni11a.t o da fattori che a umentano la produzio11e di liquido e da a ltri che n e ostacolano la rimozione. I primi sono costituiti da at1me11to della · l)Vessione i11tracapillare (iperLe complicanze pulmonari post-operatorie. t en sion e étrteriosa, dilatazione de1le arteriole, . \ òstr t1zion·e \ er1osa pleto.ra), da aumento d ell a Clltler e · Morto11 (Su.rgery, .Gynecology · and .{lerm ea.bilit.à della p a.rete dei,. capillari (veleni Obstetrics, 1917,. rif. ii1 M edical R ecord}. hancirco1anti, irritazione locale, ·difetto di ossige110 studiate le c òmrp1li1canze ·p ulmonari conse110 e di rnateriali nutri tivi) e da idre.n 1ia (co11- . Cl1tive a gli atti operato·r1. 1Su 3490 orp.erazio·n i secutiva soprattltto a ll a i1101)POl'tuna i ntrod uessi han110 65 volte céJ>n1s tatat e tali complic.azione di acqu a per varie vie). I fattori che -0zt oni e nella iSeguent e ,p ,r oporzione : ·P l1lmonistacol ano la rimozione dei liquidi so110: la te lobare 19 casi , b1·oncopulmonite 21, bronstasi li11fatjca (diminuita motil~tà del pulm0ne rlùte 7, ule11r ite 5 ' empiema 2, mediastiniti 3, e ostl'tizio11e dei tronchi li nfatici), la dimint1~mh olia p11l1nonare 6, p·n eumotor aice 2. Gli .auzione dell'assorbimento capill.a re (ostrt1zion e tori riten,g ono ·cl1e l'anest esia tpe:r sè stessa non venoRa, idremia. tras11dato 1·icco in proteine e è capace id i determinare pro1ce.ssi ·morboSi nelquindi can 11n'alta p1·essio11e osmotica) e at1l'a1b ero re.s})i.ratori•o e quindi ,essa è $tata fim e11to della conce11trazione molecolare dei tesnora. inigil1stamente i11crtminata. I veri fattori. 1s uti. 11r edisipo11e.nti di ta1i p·~ocessi sai:ebbero: 1. lo T11tti qu·es ti fattori· .hanno lln '.azjone più o scadimento de1la nutrizion·e genera.le, l 'età, meno i1nportante nella · prod11zione d e ll' ede~a l' anemrl.a;, 11.a.1cooli•s1m o, l'arte1Iio1sclelto·sÌ, la depulm o11ar53 nei pulmoniti ci e ripeto110 ~a loro . holezza. ca.ridiaca; 2. la .s ep1s i d ella bo1cca; origirie daJl<l d ebolezza del cuo,re, dall a i11su f3. .le i11aJattie pulm·o,n ari. preeisil.stenti: · t11beTfìci·enza dellèì motilità del . p t1lmone, dipendente . r.olosi, broDJchite, enfisem a, p'lllmoniti ife·c enti; dalla depressione del centro r espiratorio, dal4. la cattiva somministr,azione clelll'a.nestetico ; l'acid osi, dalle concor11itanti i·eazioni plel1riche, 5. la presenza di focolai settisi ; 6. i1e opera-· e ar1rhe dagli. effetti d iretti o riflessi sul dia- zion} radicali in vici1n anza dei puln1oni 0 s uframma deter111inati dal timpanism o fl d a una gli stessi pulm.oni; 7. le ·o·p erazj oni dell'epigaacuta dilatazione gastrica. • stro con peJiicolo d i vers~1mento 1sanguigno o Il m eccanismo patogenetico dell'edema p11llinfatico· 8. il perfrigeramento; 9. i dol@ri post. n1011are su g g·erisce il trattame11to, che d eve es- operrato·ri ,che richi·e·d,e'!l1dio l'immob.iJit à· o.stacosere i11dir}zzato a rinforzare ·ed a regol arizzare la t10 I.a libera espansione pulmo 1n a r~ e .q11'irrl- . l'attività card.i aca, . a stimolar.e il centro re. di deter1nin·ano l'ipostasi. spiréltorio, a com'pensElre la i11,Suffici.e nza r.esp i'i\' hiip1pJe (Surgery , Gynecology an,d Obsterato1·in. ed eventualme a combattere l'aci·· t~·i1cs , 1918, rtf. in M edi cai Recor~) st1 371~ orpe' . dosi . ràzioni ha av1u t.o 97 compli canze pulmonari. , . P er rinfol'zare e regolàrìzzare l 'attività carAnche egli ritiane ch e 1a rna rcosi i'.)er .sè stesdiaca • giovano la digitale e, s opratutto qu,ando sa non ne si a la ca usa detern1inante, ,anch e qu esto farinaro sia 1stato già somministrato, l a , p erchè le form-e pneumoniche sono più frequen- · strofantina (non più di 3 mgr.) e la ot1abaina ti nei casi nei quali si a.dopera l'anestesi~ Io(5 mir. ) per via intravenosa. In ogni caso non ca1e con là novocaina. ' '' hipple così raggrtTp- . (151 ,

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pa i fattori predisponenti: 1. le infiammazioni 1ocali del tratto r espiratorio superiore; 2. i dieturbj vasornoto'r i che determinano .u na conpestione de~ vasi pulrr1onari; 3. i fatti . che inibiscono, cl1e ostacola no i m ovimenti respiratori to1\acici o addominali, ò favòriscono l 'atelettasia e l'ipostasi; 1.. le infezioni locaJi ·e generali· :>. gli stati di debilj tame11t~ che dimipuiscono l'imml1nit&t J1at11ral e o acqnisita verso gli agen.. ti infettivi della. p11lmonite eci i fattori che ne · atllIDe11tan o il a virulenza. Le conclusioni. ·cui giu11gono i vari .autori sulle c.ai.1 se e sulla fre·q ue\nza 1delle forane ipt1lmonairi consecutive agli atti b1peratori pos«;o-· no dirsi identiche. E la epumerazione delle cait1se costitui•sice di l)er sè 1ste1sisa la norma iper la prevenzione di q11estéì comi:plicanze. a. a. ~

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Il trattamento .....del vomito post-eloroformico. . .Jeannency (Q az. des Sciences Méd. de Bordeaux ) divide i vomiti clo1·oformici in du e gruppi : 1) vomiti benig11i rn11cosi o biliari che pooso110' ·essere di origine psichi ca o in rapporto all'odore sgradevole d-el cloroformio ed alla sua azione irritante sulle vie respiratorie, d onde eccitazione in.diretta idei centr i l>lfJba.ri d e]. vomito; 2) vo·m tti 'gravi analogl1i a quelli cpe si ~h a.inno i1elle intossica.zio11i e sono sintomatici di un ,a,yvelename1ntb sopravvenuto a causa di' una su s.cettibilità particolar.e, di una idio:sincrasia: il cloroformio o a ltri veleni organici esaltati eccitano direttamente il bulbo. TIDJ)Orta di pr.e,renj r e e c11rar e qt1esti vomiti, a ca11sa delle azi oni gen.'el'ali - P delle facili com- plicazioni s11gli organi del respiro (pol1noniti ah ingffsta ), ecc. Dal p11nto di vista d el tratta1ne11to occo1·re · ri.lev.are ch e se si };la intee3s "'e a sopprimere i vomiti l)Sichi ci, non .si d evo·n o romha,ttere C'tle c~r1 t1na. certa circosipezione q11elli elle si)no re. sponente di un:a. intossicazione leggera, ossia 1 ,·omiti ril)elli, prin1 a m t1cosi e po1 biliari. Q11 estj ·s) hamno dopo le oiperazir:>ni l1111ghe e con tengono tracce di cloroformio $ei ore ti0po Ja narcosi. La soppr1:1ssione( di q11Psti von1iti 1•1cia l1no stato di nausea, tina p esantezza all'epigaistrio, che .sono alleviati solo dai v' n1iti tardivi ch e si verifirano d opo' ire giorni. J3i sogna quind.i rispettare i vomitj chiaramente toR1

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Per la prevenzione dei von1iti p sichici ·o doVl1ti alla nausea occorre llna convrniente preparazione del mal a.te, la scelta di un buon ane'1.tetico e adatta assistenza post-narcotica. L'A. · propone d11 p rocedimenti: o si amministra all'infermo 1111 preparato che eliminandosi per i p"\1lmonl lotti contro l'odore• sgradevole del ( 16)

XX\', FASC. 29)

• cl oroformio, ò inalando diretta.mente l'a.n tidoto. Ilt primo trattamento ha l'inconveniente di introdurre tln medicamento in un org.anismo • già intossi cato, ma l 'A . assicura di avere avuto dei buo~i risulta.ti con le pastiglie di eucaliptolo e mentolo. Come a ntidoti da inalarsi sono stati consigliati l 'ossigeno, l'aceto; il nitrato · d 'ami le, essenze e p~of11rni , e tra questi soprat u Lto l'acqua di Colonia. ... In prese1iza di vo·m tti tr,s.si:,i elle rl'ordin,ari~ étcco1npa.gnano una sindrpme ittero-epatogena s j far.à il lavaggio .lell) sto1naco, l avande r11 ta11ee con lozioni .alcooliche, colluttort, iniezion i intrarettali di siero glucosato freddo. s .e v'è ci anosi si faranno inalazioni o anche inie> zjo11i sottocutruiee ct1 ossigeno. J)OIJO 1111.a c)jeta ' assoluta di qu.aJche 1: 1 n, ~i d;ir:1nn0 t\$anie c~Jd e lactùsate, acque alcaline, e più tardi anche • del latte. Il secondo gi.orno ~ t su.n1111inistrerà 11n p l1rgant e còJago1 go prefetibil-f?nf~ r1te .iì s0lfato di soda. Alcuni a)lGori. hanno 31l gJurit.a Ja . trasfusione del sang11e. Com1111q1~e, Jeanne1l cy· 1)ensa che .non si deve s.11erare di sopprinl.P ~·r~ r91 t111i et a1nente il vo11'!it ò 1)ost--clorofol'mi co, 1na che si possa dimin'\iirlo ·sopra tnttn c-.:>l' tr:tit~rn·~nt() profilat.1ico. . . (

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a. a.

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MEDICINA LEOALE .

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Qualche n11ovo espediénte .clinico

per l'accertamento diagn(!stico della sciatica. ,

Roic cavilla, h a tratto g.iov,.an1ento p er lo st11di'o' di num erosi . sctata1gici dai seguenti segni ch 'egli ha escogitato sulla base d·elle com1111i nozionj anaton10-fisiologiche e sulla gui• d i aoche di ·aitrt sintomi già noti. Nell a ischialgia veir a: 1° Esiste in otto casi su dieci un'iperalge1si,a n,ofeiVole a l p.igiamento fr.a l e dita 1de~ testicolo om·olo·g o al lato oiffesio, iperalgesia. che è con·trollabile con le oirdinarie prove di · Bechter~\\1, di Lombro1 so-Man1D.k-0pf, della ipertension e r fVpi<la dèl polso. La genesi del fenom~n·o non d eve esser e dissimile da quella del così dettll segno degli adduttori, p er rispetto a l qual e ha tl vantaggio id i ,Più inti:mle correJazio·n i di i11nervazione· .sensitiva fra rlidimo e tpiicco}o i schiatico. 2° L'.esploraz;ione ret1 aJe meto,dica ed a ccompagnata d a bru e pressioni 1a scatto i11 dirEtzione della pare pelvica del lato offeso ~ in 9 casi s11 10 provaca ad o·gni atto d-i pro~ vu1sione del dito lln a re~ione doloros·a vivacissima conirollabile coi mezzi suddetti e, ad ogni modo, gempre pjù grave che non qt1ella ottenuta con La ricerea dei punti dolorosi di 1

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SEZIONE P-RAJ:ICA

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· Va!leix e. di qu.ello ipofisario Q.i Trousseau. Le de.~ ri.flessi d~i piccoli muscoli del piede, clie ragioni ·de:l, stntoma vanno ri>Ceiicate nella sti- , ·tardivamente si m11ta !)Oi in ·un torpore più e~ • • · · . , molazione medl.ata.· e in1diretta d·el1e pro paggi- meno .maniffi·e..sto. . . 'ni del piccolo sciatico e . dèll'api.ce . del· pl~sso 7° In 1m olti ,casi ·p.u ò eor.r~1)1arire· un rifle~so aerale. Il se·gno serve S:p·ecia1mente per 1e . pato1,o,g ico, ·che l'J\. ha 1qle.scr'itto col nome di plantare ·crema.steri·ct> e che è .costituito d1alla forme discendenti e pei casi i1èi quali la sci?utic~ colpi~e di 11referenza la P:a rt·e · ,aJta d·el poSJsfud.l.iià di 1prb v61care ·un.a vivace elevazio . . ' nervo. .. ne d.el . testicolo mediante titillamento _omo.- ·~ d • 3° L a, resist~ nza elettrocutanea ed an.che eter·olater.ale della i1ianta. .del pi.ede in individu! mancaP,ti dell'6lrdin&:.rio riflesso pldntare. Ql1 eprofond'a della porzione terminale dell'arto, s aggiata in tma bacinella galva.nic~., 'costruita: sto sintoma, che trae le .st1e ·origini 9-a condiiri .mado,. che uno degli ,e.l ettrodi peschi nel li- zi0ni già note per la sciatica, . dall 'abolizion e cioè del rifl'?sso cutaneo-p1antare · :e dall'esage-. qllido e l'altro sia a ,c-0ntatto con l 'arto, ·è ql1asi • r a..~one di qllello cr emaster] CO (segno di Gib·sempre diminuita Iler ris~ e~to al la.to. opposto. 1"ale fenomen0· è éo·nseg11en za ne.cessa.ria e 11011 son), in nessun 'altra farina morbosa è r iusci to • così m~nifesto come 9 er certi . tipi di s,ciatica, simt1labile delle condiztorti vasomotorie ed ipotermiche locali. · · · di ~g1Jisa · chè, quando esi ste, acqt1ista· n-0tevole ' i1npot:tanz.a diagnostica.. (R>if_or111).a ' medie.a, 4° I riflessi poplitei s ono d· ordtnario l)ÌlL 1918, n . 9). _ A. S. ,. to11>idi d a l lato affetto -che non da .quello sano. • L 'A. st,à stt1diaindo la reazione r eflessa, che ' pt1© ott~nens1 i n 01g hi . indiv~dl1-0, a llo.r chè qt1·eDEGLI · ABB0NAT.I. ·.POSTA to sia messo in p·o sizione pronia st1 un piano orizzontale, · abb1a .sorretto l' ~rto interiore · i11 (953) All'a:bb. n. 1.980: ' semiflessione dalla mano sinistra c1'ell'oper atoL'acne sifiliti~a non h a. uiai decorso molto re e con uno StP-eciale m artello a s©,atola ri1ceJ cronico e ai ·solito no11 si presenta in tratti c11- ' va d 1alla mano destra .dellJlper a tore ',s~eisso un t anei molto 'circoscritti. . colpo brl..IBCO e di taiglio· in cor-r~Si]) 1 0il1~e.nza d e.i ' Il voltò' è invece sede oredil etta dell'acne . . volteilJdini del semi.mernb.r an,oso e semitendinoso gare contro .cui gioyera;nno· lè solite cl1re locali . da un lat0 (riifleis~o po1p~iteo interno), di quel- _(digrassan _ti · e chei:ato~itich~) e la opportuna lo del ·b i·cip.ite &ruirale 4.a~1·,a1tro (rifl€-sso po-_ cliet(7ti ca. . . '.V. M. . ' . lJliteo esterno). Egli h a trov.ato ·che nel so,g- ·. (954) · ~JIJabb,. n: 9732: ' • getto normale l a manovra provoca un sensi.1 N.ei disturbi in clipendenza 1di una. lues .i.1-erbile· movimentG di flessi.one e .di rotazione i11avrebbero la 1oro . .. te:rna dell~ gamba sulla coGcì a, meiglio1 ,àvvelr- . vo8a, le frizioni , merci.1riali ' . i ndicazi one. Al mercurio int1·qdofto per vi.a .. cutibile· per la stimolazion·e meccani ca, dei tendini tanea ·m olti attribuiscono t1n'azione elettiva · sul :poplitei interni. Il fenomeno ·s ubisce notevoli 8 i sterna nervo&o.... ,, V. M. m ·odificaziooi _i;rr più od in. meno in di~el"se ·con, ' dizioni morbose. .La via. . afferein te d·el riflesso, · ,. -e·ssenido segna ta dai rami surp1 eriori dello sci. a • CENNI BIBLIOGR.ÀFICI. . . tico, è facile coµiprender e l'utilità della: ricer( Non~• ;.;~en!i$Cf:Jno phe "i libri pèrvenuti in dQno alla Rednzwne) ca di questo r iflesso1 nella is1cb ia1gia,, sp·ecie . ' . \ . 1 se si cotnBideri che, fino ad ·oira,. la refLettività G.. {>ENSA. La c1iirttrgia dell'esof a,gq . . Ti_po-liitòa:lle d~enrlen~e d'e llo 1s.ciati co, ,c h e si ri1CeirtCtaJl.b . g.rafia ·die.I ·Comm,erc.io, L eccG,' 19i6. • . nell'tarto 1d!oloJ"-0J1te, ·ne rigua;rdano· esclusiva,.. La pubblicazione sullçi, chirl1ifgia dell'esofàg~i) . ' mente le di:ramaz-ioni p1iù distali. di cui il dott. Pen!?a ha arricchito l a b~J;:>libgra50 E si.ste in 7 casi sii ' 10 ·1 t1rlà m a nif€st a . fì.a m 1edrico..,chi·nurgri,ca .italiélùla. .è un l>'re~e'1o1e ' . di>S.Sociazfo:ne fra 1a· contrattività i1dtom'uscola- l a voro ·per.Gompletezza e chic.rezzà. L'ahatomi·A. dei g8Jstrqcnemi a ll1ò stimolo me1e·cain1ico e .·. ~hirurgic·a, lp, patoJ<:»g.ia .e la sem erio.tic.a a.e.hl'e~ la irefleisisività 'tendin~a dell'~ehilleo alla .mes10fago ·SO!llo 1u.cidiarn·ente ,e,d abb.orudaa1tem-elI1te desimai eccitai'ione. Tale f~nomeno tlipen,de dalesposte. Buo1na p1arte d1eJ 1ib~r o è dedicato al1la. le circo~tanze già note per l a sci~~ica, dell'ies.p osiz.i·o ne dlei meto;di ,a_.e:1~e O!J.)eraziotnri. che ·si .. pote~sione ·del . tendine cl'A<Chiile (Barrè, . 1915), operai-10 .suJl'esorago ·e de1le loro risp·ettivè indi- · d~ll'iporefle.ssività a;chil.!lea e della ipereiccitac.aziìonii. N'umerose figure 'Pend,ono anc.ora p·i ù ~ bilità idiomu·~ç.olrure (Sicard, 1916). · · chiara l'intelligenza .dcl testo . .. . i>0 ' ·ln 5 oasi Sll 10, in. coT.relazìone con l è . Questo libro non . solo è lJna gt1ida s icura·• p er ipereocita:Pilità id'iol'nus.col R.ri delle mas$e mag- . i chirt1r,gi, 1 ma è 1111 incitamento a n•t1ove r1cer-, • • · T. t. giori. esiste nei primi tempi . t1n'esageraziòn~ . che. 1

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IL POLICLINICO

NELLA VITA. · .

PRO F E S SI O N A I.J E.

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A proposito di equiparazione del corpo medico alle armi combattenti. ~pett.

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Redazione del Poliolin ioo, Sez. pr.atic<1, A p1~posito dell'articolo di Pangloss su l'equipal'azione del corpo medico militare .alle armi com' battenti, molte· e non inopportune considerazio11i e aggiunte si _possono f.are., p·riQla che ql1I1.l11nque disposir.ione ruini-steri.ale ven~a .a rendere sterile ogni disquisizione sull'argomento. È verissimo : il corpo S<tnitario militare no11 occupa. nell'esercito nostro quel posto che· gli compete e per ln superiorità intellettuale ,su quasi t11tti gli altri ran• ghi òi l1fficiali, e - . mi sia permesso affermarlo per la superiorità morale delle fi11ulità per le qualj. è chiamato a servire la patria e 1'1imànitit. · . Ma, second-0 me, sarebbe t111 erro1·e g·1·aV<' n ori voler fnre d.i stinziòni tra il nostro corpo e l'itrma combattente. Per i caratteri differenziali suaccennati, il 1nedico non de,,e a_.ppartenere all'arma combattente; il che non significa cl1e debba averne un trattnmento irifer~ore, •ma, a.1lZi, snperi-0re : t1n trattamerlto s1ti gen.er,i s che non l'eqt1ipari, m;a lo dis.tanzi su tutti g·Ii altri _t1fficiali "COinba ttenti e non combattenti. . Il l\1Iinist.ero della Guerra, ii1 quel confusionismo burocl'ntico ,.1 cui $in.mo tanto abituati, me11tre da alcnni pt1nti (li vista considera i tnedici oome non combattenti, da altri invece li tr~tta alla stregua • de' combattenti. Cosit .p er esser })romosso <li gr.ado, un rnedioo deve <.1vere .la incondizionata abilità :fisica. È , emplicemente ridicolo che lmo st:ienziato non posso valere un atleta! .. . Qun11ti colleghi, anche se:rra nYere attitudini allia c-0rsa, .:ll salto o al maneggio <lelle armi (per le quali cose 1tutte occorre indubbiamente l'incondizionata «tbiliifa fisica), anch.e con un 'rizio di · cuore, o un'<'rnia voluminQsa, o cogli esiti di una malattia di organi 1nterni, possono essere ottimi ed efficientissimi direttori o • capo reparti d'ospediaJe! Ma ciò non.pare che ent1i 11èlle ... miopiche ·v edute delle nutorità competenti. :Nli sovviene di nn ~f­ fìciale 'Sl1periore medico - effèttivo, natur~1lmente - .aitante della persona, . enza t1na grinzn <l o1tre quarant'anni. cavall~rizzo in~aticabile, <:lTe è st:ato, doi;>o .ulcl1ni mesi di guerra, promosso di grado. Era indiscutibile la .sua incondizionata idoneità. fisica! n1a chi si è mai isognato di stabilir11e la ;kl<>neità professionale?... Quel bell'uomo, esube. rante di salute, suturava le ferite da granata con incipiente gangrena gasosa.!! Senzi co1nmenti.:. In ro11trapposizione a questo cnso, cbe ho motivo di non creòere sporadico, quanti sono i medici vera men te di V'aglia che fossilizzeranno nel loro . modesto gra<lo per il grave demerito di avere qual<'he imperfezione incompatibile, Ì>er ql1anto 11eve, c'<>n i <li&tgi della 'rita reggin1ru1tiale? ~ urgente provvedere. I

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Giit eh(> sii1ruo in t<'ma di riY<'U<lirnz!oni. prrrlinn10 11n pochino anche dell'~nnrn1~ <li~p~1 ritit di t1·n tt·11nc1 nto rh<' (l. i~t<' frn llffiC'in 1i n1e.dil'i 0ffettivi

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e quelli <.1i compl~rriento ·e territoriali. Se si pensa che chi ha fatto e C<!>ntirrun. .a fare le .spese del ser·vizio sanitario in guerra è 1a G:l tegoria dei ùici borghesi cl1iamati, o richiamati per l'occasione; b~ si ·p en·s a che molti medici effettivi non ha.lino iancora visto llna .trincea, mentre moltissimi dei colleghi nostri anche veccl1iotti. e <lella territoriale non riescono ad ottenere l'avvicen<lamento dall.'1 prirna linea. c11e dopo più di qn anno òi BerYizio reggimentale, e dopo ~r\'er chiesto, richiesto, reclamato; se .si pensa a ciò, dico, non par vero che iproprio agli uffi.ciial1 di complemento e territoriali • • sian riserva te·, <>l tre al dn l!MlO, le beffe! ... Un giovane di ventiqu.nttr0; venticinque nnni,. ottenuta nel maggio del 1~115 la laurea in medicina ad, 11su·ni delphini, una I.aurea <li guerra, inso1nm-a,: è cl1iama.t o a prestar servizio milit..'11·e : pre ··eutc<t il suo diploma ed è iliominato sottotenente. P0eo dòpo fa domanda fil passa1·e effettivo, ed è tenente; in breve: .alla fine dell'anno scorso, quest<> bravo collega ha già messo là St'Wl terza ,stellett<ì, e diventa .p:r;esto capo servizio. Che titoli ha qt1esto neo 1signor capita.no? Ecco : Laurea ridotta (l '«tb: biamo già detto); un ll1ngo servizio in qualità di · medico di battaglione, che è come chi dicèsse qualcl1e cosa fra il vetGrinari·o, l 'infer1nier~ e lo zi11g.nr0; o tutt'al r»i1 qu~'1lcl1~ tempo <li asffistR1:tato in una sezi·o ue di sanità o in lln ·osped10Je da tnm110> o'\re avrà avuto agio di meditare melunronicamente sulla grande diversità che intercede tra gli ideali teorici delle dottrine 11niversitarie e la realt<ì pratica d~ll'esercf~io ~rofessi\Qn1ale; ma è ' effettiv:o, e basta ·questo SOl titolo percl1è gli iSi ·accordi 11n tratt;.a mento priv: legia.to. Così si . fabbricano dall'a l1torit..) sn nitaria 111ilitare quegli spostati èhe per il loro grado I?oh·nnno t dovrann·o far senti're la loro autorità, non solod!isctplinarmente, ma" i)lirtroppo al;lche nel C::\lllp oi tecnico, sui subordinati col~ghi timasti tenenti . non ostan1:e la ,p adronanza iassoluta clelL'l medicina o de}Ja chirurgia che loro conferi8C-ono ben qi1attordici a~i di pratica. Gli inconvenienti che da questo stn to di. cosr J)()S8ono nascere ·sia dal lato cltsciplina, siin. dal lato prP.~tigio ~ dignih\ proYe-ssionale, .g.i.a dal lato della deontologia collegilaJe, sono cosi intuitivi, che ini pare per lo meno rs uperfiuo insistervi oltre. Dobbiamo però insistRre J">erchè ' 'i. si po~?,n n 11 riparo!

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Ad ~na discussione di cosi alba. importanza. eo1ue questa che si è riaperta nel nostro giornale, nel'\su11 collega dovrebbe ten.ersi estraneo. Se si vuole ottenere qualche cosa, è risa•Pllto che è meglio portar vaRi a Samo, che non portarne affatto. Per la rivendica~one degli interessi e del d~C'Ol'O dei medici. ogni collega porti il s110 contributo: 8e non ha considerazioni nuove <ln fare. mandi nlmeno al PoliC'linion il S\10 consen~o; ro~i dalla ~einpliC(> di~cus­ ~ioue si potrà assurgere n un ,·oto plebiscit~'lrio

<l i classe. C'vn ·ogni os~rYn n ;:.J,

D ')tt. Q.ror \~'.'· 1 ~1AL.\CRIDA.


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[ANNe XXV, FA.se. 29]

6~

SEZIONE PRATICA

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Per l'assimilazione alle armi combatt.enti dei medici della R. Marina• Egregio collega Parz,g.loss, (

Leggo oon gran piacere esse,re 'U'n inte11zione di tornare .sulla g·ra·v e questione dei medici dell'eser.c1to .non oon'siderati . co~e arma oomba tte11te. Sono ~rto che tutte le .buone ragioni in favore • dei bravi e valorosi oolleg.hf' i cui r1omi ricorrono si-;esso nell'Albo à'o·t o, sal·anno ampiame11te svolte per dimostrare l'inc-0e~·e11za de ll'ooclt11sione diaJla poli~Zll. di a ,ssict1razi911e sulla vit:'Ì. h'la che d1re poi di questa esclusioné éstesa ai medici d()lla R: ~I.arina clei ruoli di çom·p lemento e della riserY•:L navale? Essi quando . sono in1 barca ti corr-0no eSc'lttamente lo stesso riscl1io degli uffièiali delle altre categorie combatt~nti; qt1ando. poi sonò a terra, clesti~ti ai battaglioni o <:tlle compagnie da sbarc"O, i1on si trovano nelle p recise eondizipni di vericolo degii tlflìoi.a.li combattenti? Per prov1a di risposta .<l·ffetma ti va ba sta ricordare i 111,a.rtil'i nostri. : G.aretti, l\II.acl1i.nvelli dei qu~dri .di co1np1emento~ vi:ttirne tlell'insidia nemica, oome Licopo~i . G11ida e I3uosi qei q·u adri effettivi,. ed i val.orosi s uperstiti di azioni guétresche Guasso (con dt1e med~lglie), Sap·oriti e Fattor.i, 1snl cui petto brillan~ i ~g·11i tlel valore. , • Che più ·· i v11ol~ IJer afferm<1re che <lncn e i n1edici 'tli mari11a, sia in attività che di eomplen1cnto , d e vano essere ri tenuti come com battenti? Ge11ova. ( 1l1g-lio 19J 8. Abbonato 2107. 1

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Per l'indennità èaro-viveri ai medici condotti. • Car o Poliolinioo,

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propO.~ito

:\li sia concesso di ringraziare a mezzo di C.'O testa •.

...

di annfilassi morale..

Esimio Sig11or Dire ttore r1el f' oliolinico,

Mi conceclil uoo. ·b reve rispo~1 illla lettera di qt1e1l' a 11onimo .J;. y . pubblicata nel PoUo_li·nAoo e che fa

1 critica i>oco serena e molto unila ter.ale contro -la e:k'lsse dei nledici, .affe rmA11òo c11e «: da q·u a ndo è SOOppiata lei g1~c 1·ra a vrebbe dato ·t tn esemtJiO un, , n11~i

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poco zoppica,nf'e cli' diso'ipl'ina nwrale ».

Non voglio c·re<lere che il nove-ilo l\llinosse sia realmente un c'Ollega, sebbene. -soggiunga: Pover·i noi se tutti ci. o vessero imitati! 1:>erchè sebbene dia prove ·p almari, 11ella sua. requisitoria, di conoscere ben poco tutte le be1iemerenze della classe me dica, i>retende di volerne , nondimeno. biasinutre acerban1ente il contegno, di·p ingendola come irrequieta, malc.ntenta, in.o{l<]~sfatta fino ·a. denuncial'la -al :\iinistro degli i11terni percbè i1npedisca ai medici 1

..

di strillar~ sui loro giornali i loro pareri, i loro r eol.a1n1ti, le loro an.irnosità, l e loro querirrwnw. Ness'ltna ola8se cli cittadilni italiani, a st10 dire . '

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i1ell'ombra dell'anonirno, assai ooo.noda m.a. ·.p oco decorosa, ha oon tan.ta ·insisten~ci larnen,tato e p1·ote-

sta.to tanto. Ness·u1i g·i ornale rp1·of~ss:ioriale di ingeg1ieri, di segretari co11i111iali, di -~allln1 i eri, di ferro vieri ha nUI!i 1·ie11i,pite l e s ue ( !) oolonne di tan,te • riollieste e denunoie cl ~ àispa.,·ità, iii ingiustizie e .'ìi n1 i.li cose.

&:tsterebbe questo tJ.ibtll}eseo gjudizio per pro,-n re che la pro&'1 del signor x. il era piutto.1:;to me-

Redazione - e cred-0 c-0n ciò inter pretare il pen:. • siero di molti colleghi - il dott. L. L., abbonato· 5483, per 1a ·puntata~ s:ullo a umento di sti·p endio ai medici cond6'tti. Ed a lui vada tutta la nostra riconoscenza, in qùanto q11esti paria' della eocietà che .sia\n.-0 i ' medìci oon,d otti, non abl?iamo -1' Ordini ; nè AsS0ciazi:oni .che .si interessino nei nostri riguardi. Tra.1?-ne qu·nle:he ·voce s-Olitaria, a ·me pare che nessuna ~zione intensiva è stata svolta . a no- . stro favore dagli organi di tutela-: E 1perchè ta~ta inesplicabile inerzia ? ·o che le agitazioni oono riserva te solo a i periodi elettorali? · Parroci - fin«1nco questi - ma.estri e1ement3..ri i qua.li usufruisc9n-0 di og11i beneficio, tt1tti ba nno avuto aumenti di stipendio: il solo medi'co-condottode,re s tiracchiare Ii vita percbè per co~tui non esiste la corsa vertiginosp. d,.el rincaro; e, nella. stessa residenza, il medico non pa g·a o ·l)aga a vil prezw • quanto il n:i.a estro ed il parroco pagano a prezro decupÌ-0!. .. Benedette autonomie comunali! E se le 'ciroolar'i ministeri.ali e le raccoi:p.andazioni prefettielie hanno un . 1sostrato eli' veri tit non seguite dai- soliti contrordini clandestini • .p erchè non ·s i provvede di ufficio n1lo s tanziamento in bilancio dei relativi aumenti? O iueg;lio .n ncora, :Je;cb.è S. E. Orlando non rende obbliga tprio l'aumento, visto che i Comuni sono. riluttanti· a concede1•e ciò che è giusto, mentre poi lnrgbegg-iano nelle spe~ faeolrative che si risolvono in fnYori-· nisiui ~lettorali? ~In 1:1 r11gione c'è. e _g-regio collega 1

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[At-:N~ XXV, FASC. 29)

JL POLICLINIOO

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I ,. J... , ed è ·la nostra acquiescenz.a, la nostrù mt1ta.· · <! <111i reclami a vanm ti i1 clii dovrebbe provyw.ere. non ha rie.a va to che... le .spese di carta bollata èl SJJettù tiYa, la · manec'l~ di quello spitito di ase cli posta. ~oci..1zione, cli propaganda e di combattività che ci · Voglia codesta spetta bile red.a zione fal\ sentire metterebbe a liYello <li• molte u ltre cor pòrazioni le l,a voce dei medici oondotti I:>er llna giusta causa . qu<ìli tutto otteng:o110 quand·o Yogliono! Ma io 110 . Ringrazi.a;ndo .senti tc'lmente , vierui fiduci a che dalle colonne clel Poliolli.n ·i oo si . Dott. r,,. e:, abb. n. 4793. . le,·erà - come sempre - . ·la ,·oce ·d ella Giustiz1<.1, . . e elle il grido lanciato dul collega L. L.. non ri• 1na rri1 :-;en.z.a. un'eco benevola da ·pa r te ·dei n ostri Ordini e dei n·o stri Sodalizi. Co11 .sentite g·razie Abbo~n to 15lo. I , •

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ATTI P ARLAMENT.A.RI.

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• 0 1i. Heclaziol1e del Policlin ico,

Xel fascicolo 24 clel 16 giugno u. 1S. il dott. L. L. 1amenta che da pa1·te -di cérti Comuni non venga p.ag·:atn la inde n nità caro-viveri ai · m~ici condotti, mentre in altri è regoJra rmente oorrisp-o sta . Per quanto possa sembrare strano, ciò avviene anche per gli 11fficia li medici in •servizio civile di condotta; • 'i . ~ono {listretti cl1e pagano. la inde nn·i tà caro-vi' 'eri (p. es. • Milano,. Bergamo), ve ne oono altri (p. es.. Mo11za, B1·escia) che non la corris.i)ondon'°. · Non Ri riesce a comp,r endere come le disposizioni rig·unrcln 11ti la indennitit in parola siano cosi poco ciliare cl.a poter s ubire una or>posta interpretazi'°ne. Il Polioliriico, q1mlche mese· fa, a domanda di ·, un abbonato, ebbe g·ià a rispondere, nell1a àppo- . ita rt1bricn . elle nessuna disposizione hà. tolto ngli n1fici<11i medici in ser\izio civile la i.n dennità ..car o-viv·e ri." E a llOi.·~? . · Non potrebb€ ·il Poliolinioo stesso p11bbliCil1°e le disposizioni rigl1ar<lanti le indenniti1 agli ufficia.li . medici ' in servizio civile o, m~glio a.ncorn, sotto• · porre il q11esito al competente Niinistero e pt1bpli-care la r1spo~ta? Si tratta di 1111 argomento che interessa molti ufficiali se .la . ri. medici i ql1ali, . 'SllOsta . arà s favore\"ole, · non protesteranno certo, · con sci co1ne sono ch e in questi momenti _più che dei diritti si hanno dei doveri. ~1.a è 11aturale, d'nltra \ 1.>arte, che desiderino ·sapere se ·1a, in{l enniu\ deve -0 11on d~ve essere corrisposta. . Cotesta on. Redazione pubblichi, se cr ede, la • l>l'~ . e 11te che. a giudizio di chi scrive, e speriamo ft11eh.e del collega x. Jj., non è tale da d.are « esempio Zl>ppica11te di <lisciplina mora le•», Ri11graziando Abbonato n. 2809. .

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in ancllere1no d' inte ressa rci a <:l1ietle il collega. . "on

q11anto

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011. Redazione, ì\1i n ~socio ~Ila preghiera . che rivolge il collega n. :)-!, ~ n c·ode ta s11ettabile redazione, se bene la no:tr.1 Yoce, è ,·oc~ ch'esclama nel deser to J'>er i nostri gover11anti. Noi ined.ici condotti siamo i rei tti <lPl ,pne~-e. Abbi<1 1n-0 o bblig-hi. non diritti. l')Pr tu tt~ le <l ltre cla si il ministero ha t ro,·ato llH){lo cli c·orrirRponder o far c.:orrispondere il caro,.iY~ri. iwr i · mecliC'i c-011dotti 11011 .nltr-0 che parole . ....\.bhia n10 gli Ordini e t Associazio11e, mn q n elli e i1u~stn !'\i oecupn110 <li politica. Abbiamo una di• ~r· retn

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1':\J)J)resentnnza cli medici in · parla mento, n1 ~1 non Rl\ scendere fino a noi. Lo scrivente non ltt\ ni• <':\rn-,·i,C'ri. nè :.1un1ento d(\] 30 per cento. •

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D est-ìna z'ionc· d e·i 1neàiO'i rntilitari avvi oenàati . • per servizi sanitari c iv il i. .

· •.\ll'on. R ampoldi il minis tro Z.t1pelli l1a così ri,

1s posto: . « Il deside1i-0 dell'on. Ramp·olcli, circa · la convenienza ché i medici n1ilitari, av1·icendati dai ser.vizi sanitari civili, v.engano di preferenza. destinati a lla loro abituale residenza, doye erano titolari, è pien..'lmente condiviso da questo l\:Iinistero il quale si 'è ' ispirato all'l()I>Portunità di eliminare qualsiasi rag·iQne di pe:rtur:bamento, tanto per l'organizzazione {1el servizio di . . assi.stenz.a sanitaria civile, q11anto ·p er le conseg1Jenze finanzi arie delle amministr,n zioni pubbliche inte r essa te. · . ' . E' la veridicità' di tmle . asserZI-0ne si .rileva dal tatto-' eh~, non solo qttesto l\1inisf:er·o ha. 'disposto nelle norme, riflettenti l'esec11zione del Decreto L11og'-Otenenziale- n. 1985, del 9 dicembre passato anno, che «ogni prefettura, })resi fl ccordi diretti 0011 lé· Ammi·n istrazioni civili locali, <lesigni <ll ~i­ D:I·s tero della rg"l1erra. il nome del medico .che si gra direbbe in sostituzione del i>reéettato»,· ma è eon tinuamente vigile a che tali dis1)osizionf sia.no applicàte con quel cosciente rigore richiesto dalle esigen ze {lel delicato servizio <'l i a.ssist:enz.n sa11iUt}.1tt p11bblica e dalla. gravità del momento» . \

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.AMM INISTRAZIONE SANITARIA. •

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Malaria e chinino dello Stato.

In T"ista delle difficili condi zioni nelle quali si svolge attualment~ i l commercio. in.te1:Ik'l.Zionale de l chinino e che rendono oltremo do difficile if rifornimento di questo, il Ministro dell'interno . on, Orlando, su ipropostia del Direttore generale della Sanità pubblica, ha diram·n to, in d~1ta 29 giugno ultimo 1soor so, un telegrammn ni Prefetti q el Regno per Q.isciplinare il buon gover11;0 de l cbip.i110 dello Stato. , In e·sso Si .s,gii.a.Jlt la i1ecessitù che la so-mmini- · · strazione d el farmaco, ai fini della legge e del regolament'° per • comb atter(.) la maL'l ri..'l., d;a farsi colle forme e garanzte prescritte, sia circondata. della <l OYllL'l. cii:cospezione, \igila tu e c-0ntrolla-ta .s evera.'

1uente.

Si prescrive che gli t.rffìc:i èom11nnli. gli ufficiali sa1ùtari e gli .altri medici inca ricati <lel servizio ~.t 11timalarico i tituisec'lno nppositi registri per il S(\rvizio del chinino, ìn nlo(\o da renderne factle il (~ontroll-0 da parte ,del medico urovinciale. ~'insiste perchè si provveda acciò l'as~i~ten zn sanita ria nelle zone ma1~1ricl1e 81....1 sufficiente e la

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SEZIONE PRATICA

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<.:rur.a dei malàrici sia seµipre pronta, sicura e<.1

enèrgica. Si disciplina. inoltre il servizio_ della profilassi chininica, dispo11endo che questa si attui sotto la diretta vigila"llza dei sani.t ari, a. preferenza nelle locali~'\. dl malaria g·rave e tra le ~rsone e i grup·Pi di popolazione maggiormente ésp.osti al periool<:> · di contrarre ln mala"ttia. S'insiste infine percl1è ;sia d.a.t o il inas1Simo svi-luppo agli altl'i mezzi di profilassi antimalarica, • quali le piccole bonifiche, la cltstruzione delle la.rv.e degli anofeli· nei ristagni <li · ucqua vicini agli abitati e liai protezione. mecc.-:inicà delle abitazioni. •

MEDICINA SOCIALE.

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Per l'alimentazione degli ammalati.

Riportian10 la seconda parte delia Relazione . estesa dalla Com111issìone scientifica per l'alimentazio;ne degli infermi 11ominata dal ministro ·d egli approvv1gio~menti e consumi, relazione di cui abbiamo già pubblicata larga parte nel fasci colo (pag. 673). . · N.ei" riguardi d'ella ·zuc·ch,ero, la Commissione prende an·che in esame i possibili su ccedanei del saccarosio e si ferma. sul maltosio e sullo zucchero d'uv.a. Il maltosio si prepara facilmente dall'orzo, ha lo •Stes_~O valore nutritivo e ·di risparmio del saccarosio, ma è assai inferiore ad esso -come dolcifi-cante. Tuttavia potrà in certi casi essere effi. . c acemente utilizzato . · ·pe_r gli infermi e si consiglia il Ministero ,d i esamin3:-r~ se non sia il caso d.i prendere l a iniziativa per la sua fabb1icaziop.e in grandi propo.r zioni. Lo zurechèro d'uva, $Otto la semplice fo:cr.o.a di •Sl'.IC·CO d'uva sterilizzato, di su.cco d'uva con• densato, di miele d'uv,a, ·di marmellata d'uva, può con g·rande utilità S<?stituire il saccaro·sio, formando t1n alimento di fond~mentale importanza sia per le ·s ue qualità nutritive, sia per il gusto squisito ~ Questo alim.ento può fino .a d · un certo punto sostituire anche il latte. Il succo d'uv.a può adoperarsi · pure, invece del ·s accarosio, nella confezione delle· varie marmellate, aggiup.gendolo alla polpa dei vari frutti. Si ottengono ·cosi p•r ,eparati veramente ' preziosi per l'alimentazione degli infermi . • . A proposito de\ su·cco d'uva, I.a Commissione c1·eèie .opportuno entrar~ anche in. uri argomento di indole gen'er.ale pe:r: la àlimentazione, osserv.ando ·che l'Itaìia, nazione .eminentemente produttrice di uva, ·dovrebbe, per quanto· più possibile, conservar~ l'alto valore ~nergetico delle enormi qu.antità di glucosio che le sue • • vign-e producono. Qu.indi per ragioni di econo1

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:rii.ia alimentare .nazionale, specialmente in tempo di guerra, .s i dovrebbe, per quanto più è possibile, sottrarre ·il succo . d'uva .alla vinificazione, riserbandolo all'usò come prodotto inalterato.. · . Passando a.I ..s~condo al'.gomento, e. cioè all~ distribt1zione dei sopra nominati cibi ai diversi ammala.ti, secondo i loro veri bisogni," lq. Commissione · ventiìa ,anzitutto. il° progetto di Un razioname11to con tesseI'ia come è . stato fatto con tanta - abilità per i bambini; m·a, · tenuto •conto delle informaztoni già dàte da S. E. il Ministro nella .seduta plenaria e . delle osservazioni più ,minute fornite in proposito dal segretario dJott. Giord.ani, la Commissione ~i · persuq.de ·-che la ·soluzione di questo problem~ è irta cli diffi-ç oltà e pericolosa di abusi. Tanto ch e senza lunghi e con~iderati stu.çti in proposito è or.a impossibile stabilire uno speciale • metodo di r azionamento. alimentare per gli ammalati. ·se il Ministero d.egli a.pp-rovvigiona- , menti e cons-q.mi sentirà. la nece·s sità di disciplinare più rigorqsa.m entè la .distrtbuzione . dei cibi agli infermi, potrà, sulla base dei presenti pareri tecnici, svil1Ìpp.are· con i ·consu,e-ti c·r i- , . . teri .amministrativi il modo di razionamento in questione. ' · Do1J,o -ciò. la Commissione ha .creduto di sot- ' toperre a .S .. E. il :\Iini·stro . le ·considerazioni .seguenti : · 1° Gli .enti locali dei consumi nella distribuzione delle disponibilità dei ·cibi e special• . mente di qUelli precedentemente notati e con. siderati di fondàmentale importanza .. per gli infermi, dovranno in.nanzi tutto dare ~a pref.erenza nei riguardi ·s ia della quantità che · ·d:ella qualità, agli enti · ospita:lieri. Ciò deve v.alere sopJ:atU:tto per l'assegnazion~ della car'· ..ne, per la quale non sarebb·e bene disporre che _agli enti .ospitalieri fo·s sero consegnatl i capi di , be~s.tiame viventi, autorizzandone · la ma.cel_lazione per proprio .conto. ?0 Per la distribuzione agli ammal,a ti curati .nèlle proprie {amig1ie si consiglia : a ) per il pané .adottare il provvedimento . pr.ec~dentemente al n. 5; ' espresso . . . b) ·per la pasta· .at1torizzare }',a cquisto con i tagliandi ..comuni, ·di mino.r i quantità di pastine, farine e semo_lini, agt1ali a quelli che il Ministero . ·p rovvede per i bambini;· . ( l e) per lo z11ccher.o si . do\rrà trov.are lln modo che ·s erva p.er la distribuzione di qi.1e..c;;.~ q, • • ·s ostanza ih misur,a · ma.ggiore agli an1malaii che non ai sani, ocl in caso di estr~ma pent1ria in modo· esclusivo agli ammalati; ·. , d) per la carne si potrà. a11.cora segl1ire il '

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IL POLICLINICO

.metodo dei certificati Jl1edici, che permettono · l'acquisto della carn-e in certe macellerie in· tutti i giorpi della settimana. A questo pròposifo la Commi·ssione propone a s·. E. il Mi.nis tro che . voglia diramal'e ai medi.ci un caldo . appello · ai loro sentimenti patriottici ed umanitari, metten·ao in rilievo !\importanza materiale e morale. della l oro funzione anch e n ei rig~ 1ardi degli approvvigionamenti e la loro re&ponsabilità perch è non sorgano ab1~si nel Tilas.cio .dei certificati. Ad evitare anche più sic11ramente questi . ab11si le antorità ·municipali e provinciali dovrebbero essere invitate ad ·esercitare una attivissima vigilanza . 3° La Commissione infine crE}de opport11no indiçare a S. E. il Ministro i gruppi principali d i m a lattie che veramente ricl1ieggono una alimenta zione sp eciale. Questo raggrt1ppamento ·. .è stato fatto, come segl1e, 'con cl'iteri assai · generali e compre~sivL l\lla si potrebbe anche, .q~alora il Ministero _ne senti sse il bisogno, fare t1n elenco più determinato e preciao. l\;.{alatti.e ch e richieclono µna alimentazion·e speciale : 1° gruppo: malattie a cute e febbrili, inecljcl). e e chirurgi che; · ·2° .gr-µppo: malattie ·croniche debilitanti e .~ons l1ntive, comp.r ese l e malattie d,el ricambio puTe a carattere con suntivo; . 3° gruppo: mal attie de~l' apparat o digerente; 4° gruppo: nefriti acute . 'e croniche; 5° gruppo: mala:ttie c.a·r diovascolari gravi. Debbono avere un tr.attamento. eguale a quello -degli , infermi delle sopraicitate malattie: a) gli individui in èondizioni di senilità :aocentuata; b) 1e gestanti e le pl:lerpere; e) l e donn e che all attano (fino a l 10° mese) . '

RISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE.~ Dott. E'. P. da ,~. S. F . - Dai quattro Comuni consorzi-ali i1on 11t1ù cllieqere indennitit caro-viveri perchè quella condotL-1 non è priva clel titolare, ma è tempor:i.' nèi11ueute ,·uom IJer servizio tnilitare. Potrebbe ) )r~tenclere tale indennitiL clal 5° •Comt1ne aggregn to. il ·c11i titolare effettiYaruente manca . Non , possi111a preci.s are l'ammoi1tare di tale indennjtà i1ercl.J.è non conosciamo J.o stipe ndio c11e Ella percepisce clit q11el C-0mt1:ie: (T3-l7) · Irzàenriitci caro-viveri . -

(7349) JPrat'tarriento eco1iom-lco de i niedioi l)ondotti oltia'niati. sotto l e armi. - Dott. R. 1\11. da R. · T.'o_bbligo da parte (lei Comt1ni di coi·rispondere -0 i prOJ)1·ii medici condotti chiamati sotto le armi i 1

dt1e mesi interi di sti1)endio tlis<:ende dai capoverso ultimo. dell'articolo 1°· del D. L. (lel 31 agosto Ì915, 11. 1420, in ct1i è eletto: « Rimane salva l'applicazione del ~n11ltimo co1nma. cl~ll 'articolo 20. del testo 11nico 22 i10-vembre 1908, n . G93 », che è ...appunto Qtlello che· impone il trattamento inYocato favore cl~gli im1)iegati civili dello Stato. •Qualora il Co1n1111~ ed tl Prefètto non rispon<lano alle istanze ~ J.;ei r~iterata~ente rivolte. i1n ò avanzarQ rec\amo fl l 1\llinistero de~l'interno. (7350) Serviz io (l,i condotta. e~ero1.tato da nied·i oi 1n il·i tari. -· Dott. P. M. T. da B. - L'art. 3 della èircolare del . ]..O ~ttembre ultimo_, n. 20400,' dispone _che i medici militari comandati in servizio civile .11anno obbligo di prestare servizi'o, oltrechè nella c·o11dotta. del Coml1ne i11 cui il titolar~ ,,enne chia1un to sotto le armi, anche come interini nelle conclotte dei Comuni ' ricinlori nei ~qunli il titola re disimpegna \a .pure il servizio. Di tal che Ella è obbliga t<'l a Prestare il maggiore servizio nel solo caso elle il SllO predecessore servi, a in· più Comt1ni e non solamente in quello ove era titolare.

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(73n2) Infortu11/ii s11tl lc"v oro - Atti operativi chi-

·rt'1rgioi. - Dott.' O. A. da O. - La. Cl1ra degli infortunati seg11e la. regola comune . stabilita dalla · legge · is anitaria. Se l'infort1rn.a to è ln·s critto nello elenco <lei poveri, ha diritto a c11ra ed assistenza • sanitaria. gratuita., anche se questa coinv-0lga opeRelat,1re GALEOTTI. rnzioni' chirt1rgiche. Se non è inscritto in detto elenco il sanitario l1a d iritto a compenso dalla faQuesta relazione, elaborata in due giorni miglia . Ciò <Sempre che non tra ttisi di condotta stadallct Commissione, con1.p osta dei proff. Luigi .. bilità ;per la genera'lità. degli abitanti, nel qual caso P agli a ni, Vitto~i.o Ascoli, Gin.o Gale9tti, A . Mes- non s i deve riScl1otere a.lc11no speciale compenoo se ·$ea, Francesco \l"al agussa e Giordani, segre- · l'operazi<>ne chirurgica può essere eseguita rorl i . tario. ed estesa dal prof. Gino Galeotti, venne mezzi e nei locali di cui si dispone. (7353) Contril>11to del cen t eS<inio di gu.~rra . approvata all'11nanimità e pl'esentata a l MiniSig-. abbonato n. 3865. - I i nrtioolo 1°, ullegato E, -stro on. Crespi, il quale espresse il suo vivo del D. L . 9i giugno ultimo, n. 875, dispone nel c<1pocompiacin1ento per l 'impÒrtanza delle conclu- ' 'eliSO primo ol1e il contributo per i redditi dipensior1i e per la rapidità con cui il la voro venn~ denti da stipendii, pensioni e a.ssegni .paga.ti d.a fornit o. Il ministro si riservò di adottare sol- Provincie e da Oomt1ni è di un solo centesimo per ' lira . ·· leciti provvedimenti, nei limiti delle su e attri(7355) A'l1tn1ento di stipendio - Assegtio dell'uffibuzioni. cia-l e sa1i-itario. - Dott. G. B. da R. - .L'assegno dell'ufficiale sanitario è s uscettibile di at1mento al• lorchè sia compreM i1ello stipendio del medico con1

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iANNO

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SEZIONE PRATICA

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dotto. In ogni ·altt'I() caoo non. pt1ò essel'e con~idea.-ato !)€rchè non tr.attasi di sti·p endio ma. bensì di .semplice .as5-egno. St1lla indennit<\ cavallo non vr ha dirittt> ad aumento. Doctor .JusTITIA. F~ervi.~io 1nedi-co 111.i lita'l'c. -

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11i~tero,

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poichè sarà il ~linistero stesso ch<\ la rin·, ' ' . novera se petd11rano le condizioni che l'hanno ·pro~ dotta. ' All'abb. n. 8538: <;i-li assegni del grado di capitano Le cÒmpet.ono dal giorno in cui venne pubblicata, sul bollettino ·ufficiale . delle nomine e· promozioni . ' la sua nomina a capitano. . M. G.·

All'abb. n. ·2294: Se le ,,.c0ndizioni .che valsero a far rioonfermarc l'insostituibilità, ecl a far conceclere l'ésonero per(}urano, la prQroga ,·iene rinnovat;t automaticamente alla sua scad~nza dal Ministero stesso, senza che .C ONDOTTE E CO NCORSI. occorra fare alcu11a p_ratica a tale sco1)0. . Alla signora N. D. C., . Vicenza; Medico polacco laureato in Italia con conoscenze La re tih1zione Glei medici militari prigionieri di lingue cerea. t1n interinato , in condotta, ospe,·iene fatta dall'Austria n scagliol1i i11 scambio d1 dale, ecc. altro personale sanitario.~ Rivolger1s i: Giuseppe Silverj - Roma , via G. BatSi tiene conto i11 taJi scambii dell'anzianità di pri- · tistru Morgagni, 20, int:• 10. gi-0nia nel se11so cl1e gli 11fficiali })l'ima ca ttu1-ati sono prima restituiti. NOMINE, PROMOZIONI ED ONOR IFICENZE . . Per tutti gli schiarimenti dei caso Ella potrà. ri• volgersi alJ.a Commissio11e pei Prigionieri di gt1erra Ordine d13lla Oorona à'Italia. • della Croce Rossa (Roma, Piazza l\!fontecitori~. Commendatore~ Baduel }),rof. Cesare, lfire11ie. \ All'abb. n. 5471: Cavalieri : Falo~hio dott. Edtut rdo, Na PDli; • Se l'esonero le è stato tolto FAln (}e,·e 1tte11dersi la chiamata. · · ·Grossi ò ott. Vinc-en7.J(), Roma; 1)e J...ollis dott. Ot· (}uesta potrà bensì ta r·da l'e an<:Ol'<l J">erchè tali ' tavio, Cl1ieti; PaQ1Hnt-0!1io~lott. Domenico, Palena . richiami non nvvengono cb_e graclualmente, ·ma nes• sgna disposizione . ministei'iale è stata sancita per ALBO D'ORO. · ~ontroordinare le norme del deC'r~to del· dicembre 1917. • MEDAGLIA DI BRONZO• • All 'abb. n. 4489 : Do~IINICI u :o.NARDO, da Trevi (Per11gia.), ma.gg~re ~Ientre. Ja 1:isposta itl st10 que~ito Yen'iva pubbli• • me<J_ico: complemento addetto ambulanza chirurçata, il Ministero sanciva 11110Ye disposizioni segica ... armata. ·- Mentre l'artiglieria nemica col~<?ndo le quali anche gli ufficiali medici di complepiva H..p etutamente il ll()C3le ove .ave\1i sede l'alimento, proYenienti dai medici borghesi e nominati per titoli, possono venir pron1ossi a i gradi di llffiquota. dell'ambttlanza, coipendo due dei degenti ~iale superiore (maggiore e tenente colonnello) iu e patecchi del personale, dette opera a ·provvedere base alle pron;iozioni degli effettiYi di pari anziaa:l tr~sporto ·d ei feriti, rimanei1do cH.lmo nel punnità. t;o •p ericoloso finchè tl1tti ft1rono , posti al ·s icuro . • ...i\l dott. :m. G. da S. : . - ·Gorizia.~ 21 agost-0 1917. Ne-ss11n d"t1·b bio ·che se Ella aveva giù acquisito OnAIJ.~z SILVIO, {1.a Udine, ~pitano medico addett.o il diritto alla promozione prima dell'esonero, tale ambulanza chirul'gica :.. .ax:m.ata. -. Mentre l'artipromozione non Le spetti.. Nella . 1}rece<lerite ri-spoglieria 11emica colpiva ripetutamente i locali ove sta si intendeva che nessun diri tt-0 a ·p romozione \ aveva tSede l'~llllbulawa e faceY8 vittime fra i ripuò 1natu1·Q;re durn11te il llf\tioçlo dell'a. indispocovera ti, sprezzante- del pel'icolo, con grande w11ibilitit. raggio e fermezza, dette opera al trasporto dei • • ' All'abb. n. 3880: feriti. - Gor:izia, 21 agqsto 1917. FACCfilNI ·Alberto, · da Livorno, aspirante ufficif},le Perchè venga iniziata la promozione dei caJ)itani n1edico di. com1)le1nento reggimento · fanteria. -· 1uedici con anzianità 1° marzo 1915 occorre che si S·otto il fuoco intellSO déll'artiglieria e lancio di facciano una trentina· di promozioni. ~ bombe nemiche, saputo di t1n bel'sagliere ferito , Per ora però le condizioni di .avanzament.o del con esetnplare sentimento del dovere e spr~o <Jorpo sanitario effettivo non le fanno ritenere del pericolo, accorreva al posto di medicazione, molt.o prossime. .. restando egy, stesso colpito piuttosto gravemente All'abb. n. ~.112: <lallo scopr>io di t1na bomba a vYersaria. - Pal Sembra che il Ministerò 11 scanso di eq11ivoci Piccolo, 16 ag·osto 1916. d.ia solo in casi specia.Jissimi l'esonero a tempo inI -determinato, ed in ogni modo sempre u medici M .E DICI OHE HANNO DATO FIGLI ALLA PATRIA\ <:he siano già sta ti in zona di g11erra. • Agli altri l'esonéro vie-ne conce.-~o i1er limitati Il clott. GIOVANNI OLLEARO . cl.a, quarant'anni medico condotto a S. &tl,ratore ~1onferrat.o, _perdette due 1~riodi, però, se perdurano le cond.i zioni ·che hanno figli : l'uno - CARLO - capitano di fanteria, cadde fatto concedere la prorog.a di esonero, questa viel'!e a Plava~ decorato con ipedaglia di bronzo; l'aléJutomaticamente rinnovata all'atto del suo scadere. • tro - ULDERioo - p.t1re ca1)ita.n o .di fanteria, seNon vi è quindi biRogno che allo scadere delln guiV'".,., l'eroica ,s orte del fratello, tre mesi dopo, proroga · di esonero della quale attualmente ·gode Ella faccia fn re do1na11de di rinnovazione n1 ~lisul S. l\!ichele, 1nerita11dosi la medaglia d'oro. • (2J) •

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NOTIZIE DIVERSE

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Isiituto per le core ai bambini profughi della Provincia di Napoli. . Nel novembre dello scorso anno, per disposizione <lel pr€fetto, Yeniva. c:rea.to in una villa di Posillipo un Istitl1to per· cure spe~iali ai' bambjni profughi, git1nti nelli1 v·r ovincia di Napoli in numero rilevantissimo, e nel me.se stesso veniva messo in piena efficienza ·Sotto la direzione tecnica ed amministrativil. ctel J)t·of. Giu,seppe Tr-0 pean-0, che ne- a.vev.a curato I:imJJiarito e la organizzazione - e che ne è tt1t. tora. Corum.i1ssario Prefettizio dirigente. · Il <letto Istituto si compone {li 10 padiglioni : 1° Reparto · osservazione (25 letti); 20 Gabinetti scientifici ; 3° Reparto oculistico (40 letti) ; 40 Re• parto chirurgie-<> (80 letti); 5° Reparto dermosifilo• • • patico (40 letti): ~;0 Re1Jarto 1° medicina. (mn1attie ' . gastro-i11te!:>1:inali : 100 letti); 70 Reparto 20 medi- . c:ina ·(malattie. bronco-polmonari : 80 letti) ; so :Reparto· i soL'tme11to (20 letti); 9° Stazione Elioterapie.a cnpace di J..00 letti impiantata ron materinli e me7-zi doll<1 ti dalla Direzione <knetale della Sa11itit Pt1bbli~a; 10° Stazione balneare marina, stufe <li arena. e 1 ptla'g gia nel vicino Ospizio Padre Lu(lovioo da C.asoria., cortesemente concesso, ed 'in 1 c-<>rsò di l)l'~parazione per· 200 letti~ L'Istituto hp. t11tti i. servizi annessi (farmacia; latte1ia ' la vnnde11a, guar<l.aroba e confezione biancheria, i>anificazione, ecc.) nell'interno dei s11oi lOC.'lli. Dispone · di personale medico, di assistenza ·èd amministrativo al completo e con servizio ininten~otto. RiC.'<>vera attualn1e11te cluecentoc1nquanta bambini bisognosi di cure ·peciali ed altri pt1ò ospitarne in relnzione alla capienza .suil}.dicata. · . 11 prefetto di Napoli porta ciò a conoscenza ùei sin~aci e presidenti dei 9omi~'lti cli· patronato dei profl1ghi de~ provincia offinchè indaghino se ·fya i profllo<>ilii vi sin, chi posSa. a ·v erne bisogno, e sollecita gli t1fficiiLli sa11itari i medici condotti a • <:C(lllaborare in quest'opera. d'ind~1gine; ·essi potranno m~ttersi direttamente in relazione con la Diremone dell'Istituto. 1

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[ANNO ~xv, FASC.

IL POLICLINICO

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la Croce Rossa Italiana.

Il Gover110 della Repubblica di Cuba, che già tante- di1nostrnzioni di simpatia e di fratellanza ha

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date dal p1·incipio della guerra ali' Ital~n, ha rimesso alla Croce l~ossa Italiana In som1na di lire:JG0,~51; .35, per esse.re distribuite tra le famiglie dei m.ilitari" mocti ed int'a·lidi di guerra. La Presidenza. della Croce Rossa Italiana ha inclirizzato calde lettere di ringraziamento al ifinistro plenipotenziario di Cuba in Roma, il dott. Antonio ~lartin Rivero, ed al senatore Cosmete de lll Turriente, presidente della Commissione Nationa.f . Cubana· in Avana. · '

Comitato· per l'industria del freddo.

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' 4\llo scopo. di avvisare ai modi meglio idonej pe1tra.ùl1l're 1n pratica le p·r oposte forml1late dalla , C·omn1issione .11er l'indust1=ia. del fre<.ldo, le quali . mag~iormente rivestono carattere di urgenza, l'on. Miliapi, ministro di agrieoltura; ha nominato in • se110 alla C9mniissione ste sa, un \Jomitato di emque membri. Ha chiamato a fa.rne part~ ~'on. Giu-· se1)pe ·Sanarelli; il prof. <:omm. Angelo Menozzi ·' . il prof. ing. Fra11cesco l\1at1ro; il romm. ing. Luigi Ilf>'lico; il cav. uff. dott. Giulio Falaschi, con le . . fl1nzioni di segretario. ' Il Comitato ha presentato al mi11ist110 di agricol. " tura una relazione sominia.r ia ci rea le .provvidenze. più- 11rgenti da attuarsi -e h~ cleliber.ato di ·compilare e ·diff-011dere opportune istruzfopi le quali dò-. vranno se~re di gltida allo studio, alla esecu. zioh~ ed all'eser<;izio degl1 i1npinnti fri.g·ol'Ìferi.

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Tessere per le Terme di Chianeiano. La Società clelle Terme di Chia11cia!lo fa sapere -3,j Signori ~'ledici che, nel momento attuale, sarebbe difficile far pervenire ai Signori i\1edici la Tessera per.sanale di libero ingresso net propri stabilimenti di cura. . Sono pregati quindi i SignoFi :.Vledici che desiderano recarsi a ·chi.anciano a farne domanda con sen1plice biglietto da visita, da: inviarsi·alla Società Terme di Chianciano· à Roma, \ ria Lanza, 135. , ·

. Al momento di .andare in macchina anprendiamo la morte del sen. conte GIAN GIACOMO DELLA SOMAGLIA, Presidente della Croce -Rossa Italiana. '

Indice allabetleo p·er materie. a mmaL'l ti: Jlt'r r Pau. )) Anafì.lu ' i iuoral~ . . . . . )) ...~tti pHrla u1ental'i . · . . . . (•1111 izie l)rec:oc'€ e psiC{)) J~ltie di guerra . . )) f'hirn1·g;ia ùi gt1erri1: note ria $ untive .. )) )) l <)lllplien11ze J>olmonari post-operatorie . C'or110 sù11itn rio .n1ilitnre : per l'eqttiparazion ' all(l <'t r mi 'C-<>mba ttenti · . . . . . G93, J.~clfltnn Jl0l1nonn r~ ne lln polmonite e s uo tr.l tt.:1111entn . .. . . . . . . » _.\lirueutazio11e

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Roma, tV18 · 11.>. t.arUet'ti

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Intìan1111uzioni c..11:.urrali croni<.:lle clell .inPa,g. 685 testino . . . . . . . . . . . . 696 696 . ... ~!al.aria e chi11ino dello Stato . . . )) 697..... 680 :Yiedici c ondotti : per l'i11d(>nn1tit . caro677 . viYeri ai . . . . . . . . . ")) 695 691 Omento (grùntle) : ri(·Pr<.:11e C'hirurgj <·he . )) 68J • Rcin t icc.l : nt1Qvi espedienti clinici per l'acG96 certan1ento diagnostico . . . . . . )) 69~ V'omito post-cloroformico : trattamenro . )) 692 G91 • 697

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Roma, a8 luglio I9I8 . .

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"fondato dai p·rof~ssori· : , GUIDO BACCELLI - _. FRANCESCO ' . ' .'

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. VI.T TORIO ASCOLI·

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REDATTORE CAPO : PROF. 1

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. S·O MM A -RIO.~

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Resoconti cHnicl: ~I. Fasano: Note riassuntive di . ch~rurgi.a di -TaraQ..to. Rìcerohe eziologiche. - T E RAPIA: La tecn ica delrelio. guerra. ~ Osservazioni cllntche: F . Costa: Innesti epideitmici t~rapia. - .Post~ degli a~bonati. - Vé\ria: • J.Japis é sigarette • • in vaste perd~te di sostanza. - Note e .:ontrlbuti: E. CavazCenni bi~liogrf!ficl. "1 esp l osiv~. zeni: Per il t~attamento delle· fratture dell'arto inferiore. Sunti e Rassegne: SEM.ElOT!CA: G. Sabatini: I metodi di ricerca . Nella vita, professionale: Cronaca dei movimento profesSiona_le. - . dell 'insufficien.za epatica. -Accatlemie, Società meéiiche, Con- -• Atti parlamemari. - Risposte .a quesiti e e domand1. - Còng1'essi: R . Accadeinia. Medica di Genova. dotte e c.oncQrsi. _: Albo . ci•oro. - Medici,na sociale: Previ' ~ppuntl di medl<!Jna prat1ca: QUESTIONI DEL GI&&Nò: Sulla. n~ <lenze di Stato per l 'alimentazio.qe infantile .' - NolizJe di0 _tura dell'attua.le. epidemia . - L a.ttuale epidemia di f~bqri in verse. - Indice alfabetico per mater_ie.

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):NTERESSANTE PU.B BLICAZIONE:

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· Prof. Gav. 6IR&JNTO· OUARTR,-Iibero docentè nella R..Università di Roma

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VAD'EME' [ UM DEElA · lftJERMIERA ·1n /[AiA · E nEfill oiPEDAll . con speciàle riguardo alla cura dei malati e feriti in guerra.· .

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Seconda edil;dorne accuratamente riveduta ed ampliata - Un volume df circa 300 pagfne riccamente Illustrato Prezzo Liré 5. ·- Per gli a-~bonati al "Policlinico,, sole Lire . ~,~5 fftanoo di por to e r accoi:nandato)

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Questo manuale con stile chiaro, semJ)llce e conç!so, e con singola~~ perizta... coip.pilato; contiene quanto è -neces. . . . · , sarto alla donna di sapere per adempiere efilcacemente 11 pietoso.,.uffìcio d'infermiera al letto del: ferito e dell'infermo. Le numerose 1lllustraz1ont sono di grande ausfilo a.ll'tntend1mento del testo e ..agevolan-0 in modo sicuro l'opera -della le~trice in ogni contingenza del ,suo nobile ufilcio. · _ · · Per mettere 1 nostri cortesi abbonati ip gr{l.do di dtftondere 11 manuale stessa presso le signore d1 loro conoscenza.. abbiamo deliberato di spedire in porto franco . le copie C'he. ci venissero ric~este cql loro trami~ al eolo 1tre110 di oo....11to1 e cioè & . L. 3'"7 5 cAascuna. . ·. -· ~ · .:" Inviare cartolina-vaglia, direttan,ie:g.te, al proJ, ENRICO MORELLI - Via Sisti~a, n. 14, R0°l\1'A. ,

. •lrlUI di ,roprle&A rlsenait•. - È vietata la ripreduvione di lavori pubbl/oaU nei POLt(}LINIOO o la pJA-bbUcazione dri sunti d'h essi. Benza citarne la fonte. . ' ,,, r • I

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Cliirurgia cleLle furo. · ossa. - . J:i'r~equentisSiimi . RES:QCONTI-. c ·l l N ICI. · . no i ~1ostri interventi s u.11e oss,a , di e$si vogli<: .· "

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OSPEDALE TERRITOR14LE C ROCE BOSSA DI ·ASTI.

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Note riassuntive di chirurgia di

guerra

. per il prof. dott. M~RIO FAsANç>, direttore. • . . ' . I - (Continua.:rione e fine/ 'IJed·i (ascicolo p recede'Ylite). ,

CHIRURGIA DEGLI "' ARTI.

. '· ~ar chirurlg ia degli arti.. fu quella che oiffrì il' 1Campo m~gg~ore all a nostra ·attivit.à . iyossiaD:fO. 1divid-e re questo capitolo in · alcun,e sot~osplecie: rchtrurg1ia dielJe ossa, d1el1·e a!'tiicòl·azioni, dei nervi, dei vasi. 1

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però sol ame11te. render· co11to1 di alcl1ni, che non accade freqt1entenfen te id i veder ap.p1lica,ti ·e ·che pèr.ciò non ·hanno .ar1cora incontrato . àp·p linto . cor~1p,letafn:ente l a ifl:du-ci,q. ·dei chir11.r ghi. _ Una . lesi0ne os.sie:a che' 1Cadde COfill.J,Ileiòente . . •· sotto la . no.s tra ossie rvazione è rapp resentaia dalte fratture. · . ,,, .Lascio da· parte tutte ·.1e fratture in gen·ere per venire ad ~ccennare brevemente alla frat-~ tt1r a 1deJ femiore. ' ' . Non è 1r aro di riscontràr.e in q-qeste · fratture ·111 via di consol;ida~io:p e _01)ipure ·già consolidate ·n otevòli ·~ccorcjamenti, in alcuni ·e.a.si per-

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IL POLICLINICO

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sino di 10-12 ce11timetri. E_senza che vi sia <lifet- tata nella cavità precede11ten1ente p;reparata to di sostanza. ossea, ma in fratture semplici, nella tibia .s inistra. Questa lainina, unitamenper aiccavallan1ento dei framm enti. Sono, gio- te a:d una pi_ccola, stecca ossea, ottenuta dall'osvani ai tanti e robusti, che per una causà, per so .es.c~o insieme con il tess\lto .di pserudoa:rtre, -B.n'infermità re1attvamente lieve sono condan- si ed applicata .lateralmente all'·intars.io allo . l nati ad una debilitazione- funzionale abbastan- ..scopo .di. r afforq;arlo, venne solidamente fis·s ata .. za grave. per 111ezzo di un dop.p io cerchiaggio metallico ' . Tutti i metodi vennero 9-a· n1e ,ad.òttati, pre- ai due estremi, superio1re ed .i nferiore. L'esito . via refrattura .del ·ca.1lo : Tr·azione continua alla pu0 igià stabilirsi ~a.vorevo 1le, per1chè l'ammalada nove m.esi Ba.rdenliener co n pesi sino •a 25 chilogrammi, to onerato - . . -uuò camminar,e sen;za · trazione f orzata ed ingessatt1ra .srull'ap,p arec- bendagg·~o, .ap,pog.gian.dosi st1ll'arto s:ottoposto • chi o di .Scheede, ingessa tura combinata alla ad innesto, il quale si inostra ~ ompJ.etamente 1consolidato. L'-e same r aidio.gr.ai.fico dimostra ,pa- · trazione. Nessuno di ql1esti procedimenti ebbe a darmi rime11ti t1na perfetta cònsoli,d azione del tra\ il risultato della trazione diretta sullo scheJe- pianto ne.ll'o.sipi~e . tro, precpnizza.ta dal .compianto prof. Goçiivilla. - Nel secondo caso t1:attavasi di disoosatnento 1 ~e6tro per il tratto ~i della diafisi' ~ell'omero È un metodo sempli.c·e mediante il quaJe con . . ' una trazione minima, in confronto qi , quella cinque ·Centimetri .a, livello.. della metà . della diarichie.s ta da·g li .altti metodi, si ottiene, p·revia fisi, con paralisi con1.p leta del ne l'V O radiale~ · refrattura del callo, di raggiungere l'allungaIn primo ·tempo eseguì la .p lastica del ra,diamento dell'a_rto al graido fisioloii·co. Quan·do le, i 1CUi ·Capi sezionati si erano p 8'rd U ti ·in mèz. ( ' havvi tendenz~ .allo sp,ostamerito· late·r ale d·ei .. zo . al tessuto di use· . - u do al'trosi e la. osteosintesi monconi a ssocio· alla trazione s11ll10 scheletro dei rnonconi preyiamente cruentati ei mo'dellati. . Xn seeond.o tempo, do:p o quattro mesi, non l'a.pparecchio gessato, dopo- aver •r:iidotta la ·frat• tura con La diistensione forzat a dell'arto Blll- essendoSi dimostrato alcun .accenno alla conl'appareochio di Scheede. " .. solidaziom,é dell'arto prati·cai un ·innesto osseo per apposizione latéraie, prelevan.do t1na rolJn' ~v eni ertza punto rara in chirurgia di 1 busta Site;cca -0ssea dalla tibia destra. Cruentati guerra è rap1)resentata pure dalle pseudo-ar• trosi. Qua.udo non esi'ste esteso ·difetto oss-eo si e pre.p arati i_' mw1còni '06Sei per ricevere l'mviene fa·cìlroen~e a capo di que.sto grave postu- ne·s to mi trovai alquanto in imbarazzo, poichè . m a delle .fratture mediante l'osteo-Bintesi, e , il i1ervo radiale il!icrociava il capo inferfb.r e frequenti furono quelle d·a me pr.aticate sem- dell'omero e veniva ad impedirmi. Ja fissazione • l)re seguite da esito perfetto, cosi non € invece su di esso dell'innes to. , So;n o riuscito a girfl,re l'osta.c.olo f31oe·n do rucqi.1ando la pseudo artrosi è conseguente ad un , ' esteso Jdi:.sossamento dell'arto. o cavalcfl!re il nervo al :moncone· osseo, per .mo. ln . questi casi , .addivenire ad .t1n notevole aoco.r ciamento .de11- do da rendere i\ radiale a de:corso .p osteriore I ' ' ,,. l'arto o tentare d.i ottenere la consolidazione anztchè ante.r.iore all'omero. Il risultato operacon tuttì i mezzi che le recenti scop,e-rte dell·a .torio fu perfetto, · data però da troppo breve chirurgia oytopedica hanno ·m~o ·a ostra di- tempo l'operàzione per p1d·t er :stabilire sul risulsposizione. L'in11esto osseo trova qui la -sua t ato fup_zionale a distanza. L'esarn e .r adiografico })erfetta indicazione. , eseguito dopo dt1e. mesi dimostra un buon .adatIo .non voglio addentrarmi n ella dib attuta e tamento deJ trapi~1to sull'ospite. Rigua.rdo aJ disct1ssa questione ·delle varie sp.ecie e delle va- nervo si può già stabilire u11 ricupe.r o di funrie n1odalità di innesto, yoglio solamente ac- zione, rappresentato dal1a pos&ibiJità di esten-. ·dere, sebbene limitatamente, le dita e l'artico .. ~ennare a d11e casi nei quali l'attto-trapianto libero ebbe la sua applicazion e. · · lazione del pl1gnetto. · Il primo caso riguar.da un. disossato delle Nell'att,u azione degli innesti liberi mi sono dt1e ossa della gamba sinistra pe.r l'esten.sione sempre a ttenuto metodo dell'Axhausen, del• <li 5 cm. circa, in ·corrispondenz a del te.rzo me- !'.apposizione laterale, anzichè a quello -del Ledio della diafisi de11e ,due ossa, nel quale ho xer, d'ell'infibulazione, pe·r le ·Conside.r azioni già eseg11ito un innesto per intarsìo. , fatte da vari al1t0Ii e partic ol ~rmente dal Putti i\Iedia11te ·sega rotativa ho esciso sulla tibia nella sua pregevole monografia sugli innesb sini tra urta lan1ina ossea ad angolo diedro ·Osseì liberi. Nell'innesto per infissione alla Le"'On l'api ce rivolto verso ' la ~avità mi.dollare, xer si ha sempr e un punto debole nel tratto di con11)reude11te il tessuto di pseudoartrosi.· Con i11fissione . dell innesto nella dia&i dell'ospite. . 1) te., ·o itt·ocedi1nento 110 ~prelevato ulla tibia In q11e to tratto non fu raro il -ca o di frattura <Lll a tn1n la111in a identica, la qt1ale 'l'enn-e adatdell'i11nesto per osteite rarefa cente, dOV11ta àllo • 1

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scarp.bio nutritizio fra i·n nesto ed ospite. pr.ecip·u o dovere la conservazione ad oltranza. Il Putti cità t1no di. questi -e.asi nel quale ·riot- Fu solamente in un periodo ulteriore, allor- _ • tenne la. consolidaziç>ne· app·li·cando in secondo quando co:qstatai la deficenza de:i miei •SQlCcèssi • tempo un altro innesto per apposizione late- conserv.ativi, dimostrata dalle rigidità e dalle ·rale. Lo scambio nutritizio fra i vari compo- . ·anchilosi irremovibili 00 n >qualunque cu·ra po- ~ ·nenti dell'innesto· ha U'.tl girande valore nell'at- stoperatoria., elettrica, m~écanotera.pica, che ·mi tecchin1ento di esso, Gra è ovvio come esso pos- dec~si ad intervenire. Contribuirono :p ure n on .sa 'c on ma;ggio·r~ fa-ciJità aversi neil'innesto· per indifferentemente a decidermi per l 'intervè.iÌto apposizione laterale, specialmente se si ha cu- pl'ecoce i· risultati ottenuti da egregi .chirur gh) 1r a e .p ossibilità di servirsi di ampie stecche os- .rtsultati dimostrati esaurieir itemente in · -:piarecsee, le quali eventualmente poSS1ono sdoppiarsi chie pubbltcazioni e _r ecensi oni chiru·r giche. S'i·n te·n de' che l'indicazione a que.s to. interve11longi~udinalmeµte pe.r aver.sii m.aggior superfì, -cie di contatto, inoltre se si ha cura, ·come io to non deve gen eraJizzarsi ed ~ ovvio come ho fatto nei casi occorsimi, di conservare dili- trattandosi di piccole lesioni, p. e. da proiettile gentemente il periostio da ribattere poscia sul- di fu cile o da palleìte di shrapnell senz.a real'innesto e di crue!\tare i ·m onoon.i ossei ,ampia- zione .articola-r e, !>astensione in primo ~ tempo mente, · qua&i ar formare una doiocia nel punto debba costitt1fte la ' r eg1ola, p1otchè in questi _cast' è possibile una r estitutio ad integrum comple:.. in cui dovranno ricevere l'in~e sto. Un altro· coeW.·ciente di ·grande valore in ma- t:1 d ell'articolazio·n e· sia dal lato anatomico·, .s fa da quello f unzi9nale. teria di innesti è rappresente.to dalla trazione Ma quan~o tr:attasi di gravi lesioni, .srpeciàl-· € contrazior1e muscolare. (Codiv.illa) ; per questa considerazione io ho ·s empre ·fissato i miei in- meµte pròdot~e da ~heggie di ç;ranate con frat- ' nesti in tr~zione fisiologica dei .m onconi e li tura dei ca.pt articola;ri. ed infezilone concomiho fissa~i solidamenta. con doppio cerchiaggio . tante, l'inteTvento trova J.a !~Ua esatta ed es~lu: . ' metallico .p er estremo, tanto che ultimata l'o- ·siva indicazione. È sorprendente il deco rso po•s toperativo in iJ.)erazione, 1l'airto si dim1o&tl'ava perfett~mente questi interv·enti. La :tlemp·eratuira va subito rigido. · ' Quest1 ·casi unitamente ieon altri .che ·h o al ·g ·radatam·ente e .rapidamente• .d iminuendo, scompresente sotto la mia osservazione ,s àranno air- paiono i d•o lori e 1' ~ma1ato riprende rapid.agomento di una mia futura p·u bbltcàzione, mente nello stato generale. Ma · quello ·eh.e più q1J.ando potrò pie11amente ·Confermare gli esiti ·r iesce interessante è il graduale ripristi.N.01 fun' zionale sino a d ottenere movimenti ,attivi di accennati, documentandoli OO>n adatte radio' • estensione e flession e nonnali, di contl'IQ ·alLa_ grafie e fotografie. Non è quindi il caso ·che io mi dilunghi su anchilosi completa, dopo un ~ungo d·ecorso m arquesto argomento fuorviando dallo scopo dj torìato da complrca.zioni .s etttche, quale ·Si ottiene di regola con la .c ura conservativa 1a d . questa mia breve· nota. oltranzi a. ·, Chi'r·urigia delle ·articolazioni. - M1Qlto si è ... . E ovvio oorrie ad ottenere buoni esiti funscritto e molto si è discu~so sulla chiru rgia del-· l ~ arti.colazjoni. non voglio adde.n trarmi zional.i la ·c ura postoperatoria abb~a in questi nella critica di questo argomento, il quaJe, ora- interv·en ti una g:randi~sima importànza. N es·mai .sri può dire, è ·statoi trattato in tutti i suoi sun betndagg1 o immobilizzante in qu·ersti casi, particolari ed ha dato notevo1e ·contributo pra- ·s empltce fasciatura asettica e dopo 5-8 giorni . tic o. M.i limiterò sdlamente a rif e·r i.r e sulla chi- iniziare i movimenti p.assiivi, che possono es• rurgia delJe grandi articolaziorti, gomito é gi- sere eseguitì dallo stesso paziente, d ato il nesnoochio, e ad esporre brevemente i concetti, suno indolenzimento che viene orovocato da.lla · ·C'h e mi hanno guidato n ell' applicazione prati- loro esecuzione. Un argomen to daJ p1a,ri -d,i grandissima imca dei procedimenti adottati. Le le.s ioni dell'auti·colazione del gomito furo-. po.:rta nza è qu'.Bllo 'che riguard1a. il trattamento no quelle che ~ag.gio.rmente ·ci lasciairono in delle lesiòni del ginocchio. La questione che sf sospeso durante i primi templi della guerra. riferisce. alla ter8(p ia di queste lesio11i fu pure Mentre molti auto.ri er.ano favorevoli alla cura molto discussa e · su di esso · si può dire. non conservativa ad 0 ltranza, non erano ra ri quelli trovai ancora ·co:rp.pleto ac.cordo. I I!1nanzi tutto è n e-oessario distingu.eTe fr.a le.che co.nsigliàvano l'intervento in primo tempo sioni asetti·che e lesioni .settiche. nel periodo p·re~coce' con la .resezione. ~rticolare . . Qu.ando1si h a una semplice lesione asettica. t\-tipica al-1,a Olli er. Debb.o confessare che in principio la questio- è indiscutibile come la terapia debba essere ne mi lasciò alqt1anto indifferente sti.m ando mio. e~Gll1sivamente aspettante ed ordinariamente (I) . .. \

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si ridl1ca alla sen1pli'ce irrunobilizzazione me- mido11are osseo e quindi l'amp·utazio11e. delJba.. I cliante adatto app,are.cchio. Ma quando, ed è iJ. trovare 1a' sua unica indicazione. oaiso più fìrequen\te, la Jesri.one è compli·cata · Conci:u,dendo' mentre vi erano alcuni favore-· c.l alla pres~nza del proiettil·e · nel oavo articolavoli alla resezione in casi determi11ati, altri la ' re, l'intervento ·per consenso.,. unanime si im- · escll1devano a ·prio1·i, data la c~rtezza dell inpone allo .scop10 . di eistr,a rre il p.roie•t tile od evi- fe~ione attraverso· Je ·s uperfici rurtic,o lan resetare ulteriori com1plicazior1i, i:prfiammazione, cate in u n . campo settico. . sepsi dell'artico,-lazione, rigidità, anc·h ilosi. Ora. a qu.e.sto riguardo biso·g na fare alct1ne • :..Vlolte furo110 le vie indicate per· pratioare rrise1~e. S e teori·ca.rnen-te .p uò apparire esatta. l artrotomia del ginocchio in questi casi. Pre- l'ipotesi ·ac·cennata, prati·camente nop. 19 _è afrScindend·o dalle artrotomie ~ea1~i laterali, le fatto. . qt1ali danno una luce .i·n sufficiente, venne più , N ff fanno .fed·e p·e.r qu1anto riguarda la mia 'rrl!quentem'ente adottato it taglio areuato a casistica alcuni casi nei qliai.i, ' dopo esegt1ita • ·convessi.vità inferiore alla Ma:kenzie come qu.el- l artl'otomia, continu'.rundo lo stato gene:r.a1e gralo che meglio degJi altri dà luce corrnple ta sulla ve con febbre ele,v ata, n-onostante .l'irrigazione ,. ca·v}tà articolare permettend·one una ·rapi.da e continua · col ' liquido' del ~akin, dopo alcu~i • • facile esplor.azione. giorni di prudente aspettativa armata mi sono Ora })Ur non volendo n.ega1"e• i vantaggi di . deciso .p er la resezio:n·e. Tr.attavasi in qt1esti questo metodo di artrotomia, non bisogna pe- casi di frattt1_1r.a d.ei capi arti·colari ed.in essi la l·ò disconoscerne i difetti, primo . fr:à i quali" resezio.ne is t ~imitò . o si e:stese sino al limite · qt1ello di indeboli.re l',a pparato .le.game.ntoso e - estremo della fratt111·a Slll risnettivo osso. In di esteu1si-0ne de l g"inQlcchio, poichè con qu e&to un cas·o· ho ·doiVuto resec.are completame11te i . n1ctodo -yiene sezionato. tra.nsversalmente il condili cl.-el ferhore frattur.ati ie spogli della carte11ctin-e rotuleo. tilagine ·di rives.tirr1·ento ar_rivando Siino .aJ GaAd evitare tale inoo-nvenie:nte e ad ottenere_ nale •midollare. Ebbe:n•e a11che in ql1esto caso il nello stesso tem'}}O ui1a espQ\Slizione 1COmpleta SllCcesiso fu ottimo. In pochissirrii gio·r ni scOQn• cle1la cavità articolare ho consigliato in una parve la, febI?re, la st1ppurazio11e locale e l'am1nia memoria di già pl1bblieata sul Pol'ilclinico, ma.l ato guarì. L,in1p1orta.nte i.n qtlesti casi è il Sezione Pr.ati.icìa, ·d1elL01 1sc:orso anmo, -J.;emtse- se g11ire al.cune -s.emipli.ci re.gole, che dev~ano ziohe della rotula con ta~·lio l.ongitudinaJe me- alqua11to dalJe regole delle o.rd~narie ·r e·sieztoiii. diano, estend.e ndo, i ai secon.da della necessità Innanzi t11tto ad evitare. il pericolo .d'infe"Zio, i11 alto od in basso risrpettivamente sul ten.dine n~ delle su1)'érfi.ci rèseoate è necessario1 c.austidel quadricipite e sul tendine ·rotuleo.· Con qu·e- cairle p rofondamQ.'.Ute C\)l l·c~ustico attu.ale, come.'ta in·cicsie>ne l 'artico,l azione viene a mettel'.'si h a consigliato il Dttr.ante, allo scopo.. di creare:-;otto gli occhi del chirt1•rgo e ne· è quindi res.a l111 esc-a.ra di dèlimitazione. .fra i capi resecati f µ.ciliss.ima l'esplorazione. ed 11 campo settico in cui si trovano. c.a.d11ta Numetiose oss~rvazioni, alcun.e già' P"'=1bbli·Ca- 1 escara · un te.s1S1Uto di ,g,ranulazione di noofo.r• te, nelle quali venne da n1e applicato questo mazione costituirà \lna valida barriera al pronietodo per l'e.srtrazio11e ,di p•roi.e•ttiJi .e n.elle pagarsi deJl inf~.zibne. . In secondo lt1ogo è J1ecessaricr i11·ocurare un .. quali .all'intervènto seguì ·esito f11nzionale nor= Jnale stanno a ·d imostrarne Jà sem.p licità e . la bt1on éLrenagg.io, della. C1avità resJ.,d11a alla reseg·rande u tilità pratica. zione. Q111ndi fu.vece di avvicinare i monconi Più discusso ancora. fu il ti·attamento' delle ·r esecati, mantenerli. distratti mediante opporfer ite settiche ossia de.Ile piartrosl del ginoctuno bendaggio a ponte allo scopo di poter anchio con ritenzione o i11e110 di proiettili. Così che r:iimuovere di freql1ente le i11edic\1ture e. 111entre alcuni .at1tori volevano cl1e in ql1esti ravvicinarli solan1ente in seçondo temipo a JJroca&i ad 1lna artroton1ia e eguita in primo te-m- cesso settico ·compJetamente esa..l1 rito. l)O dove!St3e segl.Jire, in caso di i11st1c.ce so,' l'ai11·Chirurgia dei nervi. - Data la grande frepl1tuzio11e dell'arto, unico mezzo per salva re la quenzaw 1d~ le:sioni· nervose è necef:$sa.rio che il 'Ìta. al paziente, .altri invece consigli.avano l a chirurgo collabori col neuropatologo. Solamen1 r..,.ezione prima di addive11ire all'amputazione, - t0 d.a un attento e minl1to esame cJinico, solaaltri ancora la rec-ezio11e ù1 primo tempo, sen- Jl1e:i1te da una diligente e prolungata ossèrvazn nlct1n tentativo d'artrotomia. Queste conside- zione l)UÒ scatt1riTe l'indicazione operatoria. Io 1 tzioni J)Oi variai10 a seconda ch e vi era lesionon vogli10 .addentrarmi nella ~omplessa quen o no dei capi articolari, specialmente del stione della neurologia applicata alla chiturf 't nore, poi cl1è i11 tal ca o è ovvio ·come l 'infegia di grerra, s11lla q11ale molte ft1rono le di. z1one 1>ossa estendersi rapidamente al canale sct1 ;;io11i feconde di ris11ltati pratiri oramai • ' . {4) • 1

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SEZIONE PRATICA

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incliscutibili. :\li pe.rn1etto solamente di ,a ccen- liberazione d.e·l tronco nervoso <>dai tessuti ci- · naJ'e .ad alcu·n~ speciali lesiqni d·ei nervi, in- ca trizi ali, 1ch·e ·gli si coa•rtav,an o 1ntorno p·e r far· ' tin1ame.nte collegate alle ferite di guerra, cne . scomparir~ ·completamemte i .s intomi .ao~ori11ci • • di ffi.cj)mente trovano riso~tro n.ella .c hirurgia -e rfaare in' ,b,r eve la .funzionalità al nervo. -Ol'dinaria di pruce. E lasciando da parte le feIn base alla mia ·esperienza posso quindi conrite icon isoluzione di continuo .del tronco ner- isidetare la ~eur.olisi ·o ome . un'·op1er.azi-0n'e• indi; . -voso nel.le quali: la neuro~af.fia si linpo;ne e. per spensabile, certamente effioace ed assolutam·e n, le quali l 'indicazion.e è in·discu tibil.e, com.e ho te innocua. potuto d'altra parte convincermi in non rari Fuorviere1bbe dallo scopo ·di que1ste mi1e birievi ~· -casì caduti sotto l a; mia osservazione, verrò a note diffondermi sui !'>articolari di questo inconsiderare brev.emen.t e queste, partircolari le- . tervento., ma n-0n po,s so omettere un,a condizio.. • si on.i. n e indis.pensa.bile ' ad ottenere un esito sicuro L'a,rgome11to v.enne già da m.e trattàto in un -ed è tli prepar,a:ve .nei tessuti m11s1c1olarj.. ed apolavoro ir1 corso di stamipa nel P oLicliniJco, ·n el neurotici ,c ir.costanti. un buon letto sui quale qt1ale ebbi ..pure occasi1one di illuistrare b,r eve- adaigi,a,r e il nervo liberato, per mo do .da poterlo mente i 1crusi ossetvati. S'.i t1·attà pe·r lo più di isolare dai tessuti ·Ci c·ait1·ìziali vi ciniori ed im• :Piccole ferite prodotte nel tronco ne1rvoso per ·p edire iJ ripristinarsri a.ella coartaziooe c1c.atl'!i•. str~ciaìnento d.e l prota.ttile contro di e·ssq, op- ,zia1e ·attoir no al trOJlico nervoso·. · pt1re per compressione del nervo da parte· di Chirurgia dei vasi. - Numerosi furono i casi • qu.alçhe scheggia os,s ea o ,deJ. tessuto .cicatrizi.a- di chirurgia vasale venuti .sotto la rnta, osst.er~ 1e eircostante. La reazione i~·ritativa detenni- ~azione. Di essi mi limiteTò ,a dire di quelli rinata da que'Ste moltepli·ci cause sul ne.r vo Q)IUÒ g11ardanti trn'eye_n ienza punto rara, rappresenessere ·varia. Alc11ne volte si p'llò avere una tata dai .così detti falsi an~eurismi. Fu.r ono falsemplice infilt1;aziqne, un ~11riroento del trat- si aneurism~ d:ell'ome·rale, ·della tibiia1e postete· di nervo interessato, alt:ne volte inv,ece si rior.e, de1la femorale profo:nda e pliù fre•q u·ente- POi."sono avere neoform,a zioni connettivali sotto mente della femorale supetjìci~. Ln tutti pra· forma di :no duli marginali superifì1ci.ali, al~e ttcai l'.allac:cia.tura possibi1mente in vi cinanza volte il nervo è rigonfiato, f11siforme sino a da- della lesione vasale, in uno ebbi occ-asione di ' r.e oriigine ad t1na . p.-roduzione rotond,eggiaJ)!te ese,guire la. s11tur:a terminale d,e lla femorale. ·sul decorso del nervo. Trattavasi di un falsò an-eurisma della famo·Se varia è la presen·t azione anatomO-l)1atolo- ir ale sup·erft·ciale~ · All'interv.ento . si o.s1se,r vò il gi.ca non molto varia è invece la sintOlmatolovaso .éom:plietament'e sezio11ato, i .due monconi • gia clini-ca. Essa può variare nella sindrome ~ djstavano un centimetro l'uno dall'altro, e.d eramotoria, ma non molto nella setnsoria. Dalle no ti11niti da un e, fi1nbria di tessuto cicatri'Semplici .p arestesie alle più intense crisi dol>0- ziale. lso1ati i tronchi arteriosi . per qualche • rifiche si , hanno tutte le graduazioni. RiicoLr.do centim.e·t ro in n1Jod10 da {)Otérl-i avv:i·cinar:e e • 1 a que s\o ·r iguardo una mia oo.servazione ri.fe- cru-e.ntati i bor1d i di ,s ezion·e, ho potuto ristabliirentesi ad un so1'dato, fe,rito'.da proiettile di fu~ lire la 1C0 ntinuità ~el vaiso ,m.edian-te .sutura :co11 -cile al br,accio sinistro con sintomi di .par·este- punti d'appoggio alla ·C,a rrel. Inve'ce della su·s ie do.1orose contin11.e, limii ta.te non 1S1olo. al br.~c- . tura contà.nua ho dovut.o esegt1ir:e la sut11ra incio co]jpd.to, ma estendentisi a t11tte le estremità te1~cisa ·è on p11nti ad u perforanti, per1Chè que·a tutto ·il ieo,ri)o. . sti meglto .si p1restavano ·ad estroflettere i bort Jn sem·p li·ce ' r11m1ore, un piccolo toocame.n to, di, i qu~li per l 'inftltr.az.i one S!i..ero-ematic.a tencome q\lello provocato , dal tasitargÌi .i~· polso, devano .ad introflettersi. Rimossa }'.emostasi .era st1fficient.e 1a p I'ovocare una .crisi doJo~ifìrca si ristabilì subit,o la ,c i,r cotazione con1e venn~ ' , ·i11tensa, --a -caratter·e e1)ile·ttoi:de, diffUSla a tutto dimostrato dall'apparire delle pulsazioni atrte" il corpo, con contorsioni ed irrigidime!:1to delle rios•e al diso·t to• ,del.ia, linea di .sut11·r a ed 1n co.r -estremità. · · ' ri6pondenza del1.a pedidia, P,11lsazi•o ni che· si Tale sindrome .cessò , . completa1nente allorchè . mantem.nera anzi si ralforzarono nei giorni sE.t· all'intervento sulla regione feri·ta, constatato g11enti. Data la .mta!llcanza di lln si11tomo i)rognostico lln nevroma. fusiforme, interessante in t11tto lo . spessore il tronco del nervo mediano, questo si,c·ur-0 st1l ristabilirsi 'o meno del cir·colo colla-ve11ne es.ciso in totalità, ripristinando con su- teraJe allorquando viene interrotta la c(}rrente ' tura la .continuità del nervo. · sa,nguigna in un tronco arterioso di .g rooso· ·ca• • Non furono rari .casi consim1li riferentisi .ad libro, la sutura arteriosa deve essere cons1de• altri nervi nei qt1ali bastò la semp1ice estra- r,ata co1m1e iJ1tervento di eleztlone. Pur troppo ,. :zi·o11e di q11a lche. c:icbeggia o~sea, la semplice raramente si potra.nin o trovare le condizioni (5) ;

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IL POLICLINICO

}Jern1ittenti ed il più delle volte ci sa;1~à . giuoc.o- :torito roseo sulle mucose v;isinili, interrompo forza ricorrere alla sempJiee legatura, ina la· tr!Lsfv·s ione .sezionando ·ed allaoci.ando la lJ.Uando è possibile la. sutura. arteriosa dovrà' vena a v.alle dell'anastomosi. ,si ved~ il sangu.e scmp·re avere la pre.fierenza. Nè si creda che il fuorusc~re .a getto ritmico cqn le pulsaziorui carsegno dato da Henle e Coenen per pato·gnomo- diaehe attraver.so il monconcino venoso, segno ni.co nella formazione del .c• osidetto circoJo col- ce:çto dell'a\rve11uta tra.sfusione. Si alla,ecia e laterale trovi costantemente ;pTatica conferma. sì seziona 1a radia1e a monte dell'anastomosi Per trQ.ia esperienz.a pdtre.i ·citare casri nei q·u ali e si suturano le ferite 1op1eratorie. . · And,a mento p,o,s tope.r atorio ottimo· per l'am· ~i dimostrò evidente il sintomo ·dell'Heinle ·e del Coenen ·osiscia· il r1eflu·ss6 del .sangu& daIJ'estre- m~ato, miglioramento. pro·g réssivo .raip·~do ·nel. . mità periferica dell'rurteria, ma ciò nO'Ilostante · lJ stato ·gen.e.rale si110 ad o.ttenere in b reve temsi ebbe ' come consegue11za della legatura del po u'Ila ·oom.p}eta guarigione. Il donato·re, ecgrosso tronco arterioso la cangrena deill'arto. cettuato un leggero stato di indebolimento du- · Pur ·troppo noi riguardo al 1circolo -collat.e- rato qualch·e giorno, ·nu.11,altro ebbe a ris-entire , di Sang11€. rale ben poco· sappri.am.o e m.e ntr.e vediamo -casi della sott~azione ' . ' in cui 1a sempJic,e lega.tura di un grosso tronoo . Ho voluto a;ccenn8Jre .a cyuesto inte.r vento poi:iarterioso ha .dato luogo a gangrena, altri ne 'chè sèbbéne' po. ssa 1 parer.e' non as's olutaine·n te · • • vediamo in cui allaccia.ture frazionate ·e eoI).iSe- legato alla _ ter.a.pda di queste lesioni, fl1ttavia. • come si può ·rilevàre :dalla mia osservazicQne · cutive permettono tuttavia la conservazione ·dell'estremità .. Ne fa fede il caso chè sto per pt1ò costituire una pa~te integrante nel tratta. ~ ~ento di una delle complicazioni :più t-emib!i.li riassumere. Si tratta dli un soldato operato, p·e r ·f8tl.so- e più. frequenti nella .c ura de:l faJRi .an.eurismi, , , . • ~neurisma della f·errnonale ·p1 r ofon.da al te·r zo l'emorragia. Mo·l te ·conStideir.azioni -p·otr.ei ancoria fare .s ulla i-11edio della •coscia, con l'allaicci.atThl'a della femorale ·prO!fonda, prima in sito aJ diso,p ra ·ed mia pramça. ·di chirurgia di guerra, mi limito·al disotto d·ell'-ematoma, poscia nel punto d1 p·erò a queste rapida.m·e nte rt.asst1~te, le quali .. a me sembr.ano toccare i problemi più tnt~es­ uscita della femorale comune i1el triangolo di Sca.rpa. Ripetutasi a.n che qui l'emorragia pr.a- santi sotto il punto· di vista pratico, p,e:nchè ci ... . dallo scopò prefissami. E. te1~mino tico la l_egat11ra del tronco ·c omune all'o·Iifizio fnorvi-erebbe . accenna.nd10 a quanto ho 1già; detto' .1all'inizio di crural1 e . 1 Si rip• e te d0po sette giòrni J'emor.r;agia • I ed allora esegllo la legat11ra dell'iliaca esterna, qt1,e sta mia n(.)ta riassuntiva, ohe ' cioè . non è praticando .due allacciature a.Ila distanza di mia .intenzi·one• di dare un ·contributo dimostraun centimetro l'una dall'altra, q11el.la periferi- tivo del lavoro da m~ compiuto, m,a .solamente ca emostatica, l'altra a moote leg~ermente ~ di fissare certi conéetti, di mettere iin rilievo le com pressiva. Si ripete nuovamente do·p o sei idee· .che mi hru.Q-1110 guidato nella pratica espligiornii l'emorraigia per ieui' con lo ste.Slso !p roce- ca~io:D:e della mia opera. Qu-esto nèlla ,s peranza • di concorrere alla climento di legatura doppia pratico l'allacciatu. nratica a.tt11azi one di certe ra dell'iliaiea esterna più in alto, subito al di- norme, •C·h e non sono ancora .s tate diffù·s amente considerate, che non hanno ancora .avuto, c·o~otto d'.el punto di biforcazione dell'ipogastrica. , L'emorragia ·e ra determinata dalla sezione me si suol ·dire, la sanzione ·clinica. Là quale della parete vasale da parte del ba-cino .co,s trit- per l'd.mpossdbilità, almeno aJ prelsente, di·, potore e -dalla maincanza di form,a zione del tro·n - tersi tcon faicilità e con rapidità ciomunicare rebo. Allo scopq ap•p unto :di irtmediare al di,ssan- 1ciprocamernte i risultati della nostra, sta pur gu.a.mJemto con~eguente rnlle nl11neros1e emorra- modesta,' pratica esperienza, si avrà altrimenti gie e d1i. porta.re sul torrente circolatorio gli ele- tro·p po tardivamente, quàndo la nostra operow.enti necessari alla formazione del trombo de- sità non sarà più, e speriamolo presto, che un del pa.s...i;ato. cido di praticare una trasf11sione di sangue, orgogli'Osè:> sebben triste ricordo • eh-e viene eseguita d.oipo due giorni. La ressa,. dei lavori che ei vengono offerti per Si presta _all'l1opo genero.sa.mé.i1tei il f.ratello dell'ammalato, giovane ie robus·to contadino di la }lubblicazione e la p·enuria dello spazio, lm· 17 anni. L'anastomosi fra la radiale sinistra• postaci con provvedimento governativo~ ci indudel donatore e la media:na ba.sili·ca dello stesso cono a sollecitare t nostri benevoli collaboratori atllnchè condensino i loro contributi entro l più lato del ricevente viene eseoauita mediante s11- ~ristretti limiti compatibili con la chiarezza e c~n t ura alla Carrel. Dopo venti minuti circa con·l'etllcacla dell'esposizione; li sfrondino delle htatato un notevole benessere d.a parte del pa- documentazioni ingq.mbrantlt d'6lle introduzioni ziente, manifestatosi oltre che soggettivamente storiche, delle citazioni; si attengano prevalentemente ai rilievi di interesse pratico. ~lnche obbiettivamente per il riapp•a rire del co(6} • 1

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SEZION,E PRATICA

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OSSERVAZIONI CLl~ICHE.

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. te le sue. co11clizioni di salute. Li. prelevai in-

vece dalle braccia del. marito, del fratello e del~ lnnest\ epidermici in vaste ·perdite di sostanza. la. cameriera, , che spontaneamente si erano offerti, dopo .essermi garentito che ·non avissero Dott. FELIC~ COSTA. . •. malattie trasmissibili. Dìgrassata e disinfettata r ' con olio di trementjna ed alcool la; pelle delLe ca11se che contribuiscono a far sì cl1er una • grande qu~ntità d1 in1:1esti ·epidermici non at- la regione dorsale del braccio, senz·a valermi della· pi~za apposita .descritta.. nei 'tra.ttati,. soltecchisc~no ..e c~dan,o .in m0rtificazione, sono : la trascuranza ~on infrequente dai parte del~ . levo con una piccola pinza ad ·u ncini la p,e lle · l , operatqre di rendere asettico il terre110 d'im- · e c~n \1n colpo deciso, portato con un paio· di forbici ric11rve .e ben ,taglienti, · ne asporto un pianto; l 'tbSO di irtnèsti poco vitali, pel' la -lorò • • pezzettino ch·e riesce di forma elittica, .di super- ' so~tigliezza; I uso di materiali inadatti a fissare gli i11nesti~· le difficoltà di allontanare dal- fici~ inferiore ad un centimetro quadr:ato. La la piaga, che si vuol · riparare le secrezioni · parte conçava della forbice è volta verso la . ' presa della pinz~. Nel taglio viene compresà del ifondo piagato, che infrai>ponendosi lir a la superficie crue.n ta e l,innesto sono causa una ricca parte del derma, ma si procura di della Jacile morte dello stesso; i11 ultimo, il non intacéare il cellulare sottocutaneo, in mo-, freqt1ente distacco ·.degli innesti già aderenti ,do che ·1e piccole ferite, possano in breve ci cao . €limie vi.tali, rimasti impigJiati n·ei materiali del- trizzarsi.·. La rapidità stessa del taalio na.4 qualunque · sensazione dolorosa, cosiochè la medicazione à loro in1m.ediato contatto. dopo i primi esperi~entì chiunqt1e si adatta Da ?iù di venti anni, per l'impia1Jto degli oper~ione. innesti ipodermici segùo una tecnica, mercè. facilmente . 1a lla picaoJa I ' Nella p1ima s.eduta gli dnnesti furono, in. lai q11ale ho potuto allontanare gli· inconvei1umero di 24, che io collocai tutto alJ,intorno, nienti che acco'mpagnap.o gli . altri metodi . . Descriverò il metodo fia me seg11ito, rifer.en- in vici1,1anza dei margini dell.a piaga, per rinforzare la listerella di · epidermide esistente e doù1i ad una storia clinica. ." l.Ja signora D ... ~I .. . si trova in convalescen- agevolare l,adesione degli stessi. ·se il fÒndo za di lln tifo grave ed è affetta da . una vasta ~ della piaga. in qualche punto. è ancora torpipiaga cancrenosa da freddo (vescica di ghiac- do, proc1tro di rendere più facile l'adesione cio tenuta in p 1erm~nehza senza il controllo dell,innesto, raschia11do leggermente le granu- · del curante), . la quale intacca .la c11te, il tes- lazioni torpide; colle quali vie·n.e a contatto. Faccio cioè una specie di solco, ravvivato nel su~o cell11J a.re sottocutaneo, le a,po,n evrosi e in cui voglio che l'innesto aderisca. Se parte delle fibre musc0lari delle pareti· a.ddo- p11nto . ' minali. A questo aveva certa,mente contri.b uito il rasc~ia~·ento mi dà lln gemizio di sangue·, tale çhe pqssa dist"urbare l,adesio11e' dell'in~a malattia infettiva complicatasi con· celluliti • ' " ! · nesto, lo faccio ·cessare assorbendolo con .g.arsuppurat~ve. za ste_rilizzata. In tt1.tte lei i:nodalità della tee- · La piaga, sqpra un ventre n;iolto sviluppato nica· 11so la stesS'a scrupolosità che adotterei'· di danna forte e pluripara, oc:cupava le zone mediana ed inferiore, compren,d endo parte di per una ,.laparotomia, èonvinto . che . . dall'asso- . cias'cuna delle sezioni sotto I 'ombelico, per t1na ll1ta asepsi dipenda la sicurezza del ri1sultato. ·Per fissare gl,iiinesti (ciò che rappresenta la st1perficie di forma elittica cli circa 25 centi1netri di larghezza per vent~ di altezza. Ridot- mo_d ificazione pili importante del n1etodo') uso to jl fondo de.i la 'piaga ricoperto ancora da delle listerelle di cer.otto dia.chilon, della larcenci cancrenosi ad una superficie granulante~ ghezza di tr~ centimetri circa, nelle quali ·io intrapresi la cura. Fino allora, a dir~ del dot- pratico a brevi intervalli dei piccoli fori. Quetor ~I·acaggi che si;ippliva il m e.dico curante ste listerelle sono rese esse stesse asettiche, dott. Ruffi, la piaga ave_ya :rp.ostrato ai suoi risca1dap.dole alla lampada ad alcool o lavanr:par·g ini una ·Sottile · liste·r e"lla di ep~d~rmide dol·e con una soluzione di s11blim·ato . . .Si coproche tentava, 'ma non ri11sciva n1ai ad avanzarsi no colle st~sse la. piaga e gli innesti, · imbri- ' candole una sopra l'altra, come s:l usa nelle· sul fondo della· stessa. Cosicchè la guarigione spontanea non. si sarebbe ottenuta, se pure, che · medicazioni .alla Bainton ... Applicata un'a.h>bon' . dante quantità di garza asettica sfilacciata, c:;j in un lunghissimo periÒdo di tempo e con una cicatrice retratta e pÒco sièura. Era im- fusa la medicazione con bende amidate. possibile lo scivolamento di lembi cutanei e Si può · suppoire che (come avviene nella meincerta la riuscita di vasto trapianto. dic'at11r.a alla Bainton), aderendo an9he ai IP.ro~on credetti opportunq di trarre gl,in11esti bi innesta ti, le strisce di cerotto possa110 a·s pordalla paziente stessa, pef qi.1anto robt1sta da- tarli quando si esegue ..la ·pri11Ja medica zi-0ne . 1

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IL POLICL,INIC~ .

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[ANNO XXI\'~;.

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Viceversa, lJerò, avviene con la maggiore tìre- . mente a-p plic·a to .. _all'uso del cerotto diachilon . quenza che" la secrezione, raccoltasi nella pià- col metodo del Bainton. lnf atti si deve alla ga innestata, s'infiltra sotto il cerotto ed i1nsua 1evigatezza se i secreti della piaga possono. pedisce che questo aderisca. ' .sfL1ggire. attraverso i fori praticati néllo . stes:. . rreoricamente si va pure incontr-0 ad un àltl'o . so e -non disturbare, infrapponendosi tra le pericolo : l a secrezione, non potendo venire tu t- ' due_ superficie che devono ad·erire, venendo asta fuori, scorre iri parte lungo i margini della ~orbite poi .dalla · garza sovrapposta al diachiiel'ita e vi de~ermina èczemi, resi t anto più lon. L'imp·ermeabilità xlel diacliilort e .... la fascia, ' agev0~i in quanto che ~ cerotto, stirando la _ - t11ra amidata mantengono nel campo grànupellè e ostacolandone l 'evapb!azione, ne me- lante una temperatura tep.ida costante, che noma la vitalità; ma qlre'3to inconveniente.è ri- non può esser.e che pro~ia alla vitalità degli dotto al minimo dai fori praticati lungo le inn esti. Altro fattor.e importante· s.i è che la l1e' . strisce di cerotto: difatti . essi. consentono un vigatezza del ·diachilon, non permettendo · che-. efficace d1·enaggto. Se p11re 1.deg·li eczemi si · gli innesti ade.risçano allo stes~o, fa sì che non ... producono, so~o di lieve entità e cedono. ~acil­ veng.a no., disturbati nei movimenti durante il men te alla medica tura ll su al e. processo di ade&one e p.eppure nel' momento in Altri mezzi per fissare gl 'innesti consistereb- ct1i viene t-Olta la medicazione~ Il fatto poi di usare innesti ricchi di tessubero nell'. applicazione di stl'isce di cellqphaµ o di b·audruch·e,. le .qtl.ali possono essere sforac- to dermico" co.ntribuisce . per parte sua ·alla · ' cl1iate, in i11odo da da i· esito alla ·secrezione sicura 'loro, adesione e vitalità. ... (il sist ~ma è molto adoper ato i1egli' ospedali di Fin dal 1883 ~o aveva cominciato ad appli' Roma). care questo· metodo che altro rton è se n_on Dopo quattro giorni tolgo la p1·ima medica- quello di Bainton con1binato colle vedute delzione fatta alla malata. L a garza è imbevt1ta la chirurgfa a~settica ed asettica, a.ile lardi grande quantità di secrezion<e, passata at- ghe piag'he per varici agli arti inferiori, e mi era applitraverso i fori ·/ pra ticati :hel p.iachilo11, e la ero potuto convinc,ere che lo .stesso . piaga sj pl'esenta detersa e vivamente granu- cabi1.e· a qua:lunqt1e regione del corpo. lante. Non lln innesto è ai1dato Tl1tti . perduto. . si mostrano aderenti, con zaffi di nt1ova epi- · ' dermide cl1e si pr.oiettano a congit1ngersi e NOTE E CONTRIBUTI .. ' a rinforzarsi con q11elli cl1e partono dall'in• nesto· vicino. Per il trattamento delle fratture . ' Un mese solo fu sufficiente perchè la piag<1 qell' arto inferiorildi cui sopr.a fosse tutta coperta da isole di cute, che andavano a poco a pòco avvicinandosi fra Or sono due anni, comparve sul « Poli ~liloro, mediante· i nuovi germogli di epidermide 11ico n ·· aa ·d·escriizi~one d 1unr mio .- \apparecchio • ch e vegetavano e si ri11forzavano a vicenda . pe.r I'applica;zione delle \fasciature gessate nelle Due mesi dopo o poco -più, tutta la piaga era · frattt1re dell'arto inf.eriore. coperta, ed ogni porziori.cella di cute inn.e stata Mi · si• conceàa di richiamare ancora• l'atten• aveva conservato t almente la sua individuali- zione dei collegbi, specialmente militari, sopra. . tà, che la i)arete addominale rifatta presentava i preg'i di questo semplice dispositivo e sui ril 'aspetto che p1~esentà la pelle del C'occodrillo, s ultati conseguiti. Esso potrebbe non mancaRi ultato estetico non molto felice, ma anator e, anzi non dovrebbe, in tanti ospedali, dove 111ic0" e funzionale perfetto. rton esista. _q ualcuno . dei letti tper fratture, , ' idi alla distanza di du e . anni la signora e molto più costosi e qui~di meno access~bili. La caratteri·s ttca di ques~o .s trumento consi·onstatai che la cicatrice si conservava sa11issima, liscicl e con pocl1issima retrazione. Ed · ste nel permettere di applicare la fasci.a.tura • anche oggi si co11serva perfetta, per quanto col minimo di soffe1:enze al malato; -e ciò si ottiene· mediante l'appoggio dell'arto, dal posiano il1terven11ti gravi~anze e parti felicissimi. Ho praticato nello tesso inodo ll11a ottantina plite al calcagno, sopra la stecca che costi~ . (li in11e. ti, special111ente in larghe piaghe cantl1isce la parté originale dell'apparecchio. crena e nelle gambe affette da vari ci, senza che La' stecca Viene compresa nella fasciatura; avessi a i)e rc.lerne tino olo. a llorchè poi il gesso è jndurito, 17 si estrae. ... Qt1ali . ono i fattor i che hanno contrib11ito a · Quando l'arto è appoggiato convenientemente, tanti felici rist1ltati da n1e ottenuti? lH contrattura riftesF-a si rilascia, e allora la " Oltre a1l' o .. e1·vanza della più scrupolosa an- . riduzio11e si compie con pochissin1a forza e relativa1nente poco dolore. · ti ep i , credo che il risultato si debba special-

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SEZIONE :Plt~T.JCA

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Lo strumento è di facile cGstruzfone; ·qu a - r n elle 1urine du:cante ·l e successiye ?4 ore. Allo . .' _, lunque modesto operai9 Dµò allestirl~ con po-· sc1rbppo fwono poi, per lo stessQ fine, s.osli' . ca s"'.>esa . tuiti ·il glu.c òsio, il lattosio ed il levuiosio, sul ..' . ' . ' I colleghi vi 1trove-ranno un grandissimo aiu- ,quale \Iltimo ·$i , sono fissate .speciali simpatie. • • to, n on. solo _per la ·cure.i . deJla cfrattlìr.a, ma all\1e. la glico•su1"i~ ìspie rimen tal e è prova sor;getta tresì p er l e medicazioni nelle< ,g ravi lesl.oni del . a troppe. cause çl,errore., fra le _quàli va,nno ri• ginocchio con· esso si a llegéordate. le dia:rree facilm ente insorgenti per . ' . , appunt,6 .perchè. gerisce l'arto di ttLtto il peso.· d·ella gamba e . queste inge s4~oni di zucchero, il• mancato asso.r bimento intéstinale. p:e:rr: stati dispeptici fad.el piede è si ev.itano gl t s])os.tamenti ·e (le s'cos.se, inevitabili· coh gli a ltri · mezzi fì'no ra ùsati. · cili n egli epa;topazien ti, la possibi1e altera,t a .f unzione renale, ecc. L'ap p c.irecc~io continua ·a mostrarJ.Ilisi beneQ·uesta ricerca, · specie· :per la· s'ua faciJi~à, fi co, ed è ritenuto · tale da ·quanti 1'11.anno yinon merita- d'esser.e trascurata. Quando -con sto fiiÌl a prov·a 1 èd io qµindi . lo considero uno . . . . l 'ipgestione di 150 gr. di g_lu cosio Si vede q11e, .fra, tanti utili rimedi. n on conosèiuti. . ' E . . CAVì\ZZANI. ·.sto app.arire :nelle urine, si può ·fortda tàmente sospettare .della suJfÌcie~z1a ep~atica. Si.c.ch è ,la gli,cosl~ria sperimer1tale, che a llorchè • . . è n eg'a:tLV(à. . non ha a lcun valoTe probativo, quando · è ' . ~ . . p ositiva s~rve per lo meno a indirizzarie neJl~ . . successive rice:rche. · •

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P er · lungo temp o -' e da I I metodi di ricerca dell'~~nfficiehza epatica. ' questa. c0nvinzl_one ~0110 scaturiti i cosiddetti • . I itteri Catarrali - -Si è ritenuto 'Che la presenza • ' ' Non mancano .i m ezzi p er r i cercare l a. ra- . n.elle ori11e di pigmenti e · sali biliari stesse ad pacità fun:z;io11ale d el fegato- e .stabili1·e, ad i1n 'i~dicare 1.iyt o~tacolo .a l d~flusso dell~ bile riel- . determin~to · ,momento o" suçcessiva.n1 ~nte d'·Jl 'intestino . O.ggi iSi r~ttene che il p_assaggio di · r ante il decorso di un à malàtt1a , corne que$tò . .c1l1esto ·elem(ento d ella bile ne-1 ~angue e · ~uc­ organo .èo:tnp.ia i dover!. EJ,ssegnatig}j nell ,écocessivamen te nèll e i1ri11è sia legato~ ad un di" n omi a d,ell 'i ndivi~o: ma questi mezzi, · con1e sturbo delle fqnzioni es.cr etori.e della eellt1la ve~remo, lascia no ancora:· ·~·o1to a deBider~re, o epatica e n on' e. s:ern:plice ostacolo meccaniço p er l E:. , poca epst&nza, o per le molteplici-ca unel1e vie di d·efiu~so niliare. Altrim.enti non si se complicanti d'errore, o per le di ffièoltà. sp eB·spiegher"ebbe il fen-0m1eno, .bene acc.ertato e so gravi di tecnica. N è i metodi re centement.~ me.sso i11 ,evidenza neg~Ì . itteri e nelle cir:rosi propqsti h a nno notevoli ·vantaggi sugli an- . sp ecie da J..Jemierre e _Brulé, .della riten~ione t i chi. · · ' . · lJilia1·e dissociata, · e· cioè del passaggio n~lle Intender1d-O f.ar·e col Gautier: ch·e .se n e I· occu- . orine solarriènte . dei pigméntf o, più sp-es.so~ dei , • . , pa sulla Revi1,e 'rriédtcale de la, Suissa R omancle sal i ·biliari. . , (an.. XXXVII, :p .• 10).) una T'vista pra:~tca, é sem- , E~co\ du·n·què, n eJlo studio della: ritenzione . plice, t imandia'.mo per più 1ampfe notizie, so- ~ biliare diss9.ciata, un buon m et'odo per analiz- . ..... pratutto nJbl iogra:ficÌ1e, .ai · lavo'.r i di Brulé e zare i vari lav0ri d-ella'· oeliula ·e~atìca: bastà Garban (Gaz. -Iiò p., 1914.), Car,n ot (~ar~s méd., . · servirsi della reazione di Gmelin o di Grimper~ 1.914), Bai5alianfz (Tli . de Ge:nève, 1912) . . ·~ p er 1 pig1nent'i e di quell a di ,Hay (con fiori dti -P~r t111 oi·gano che .co~pie fisi·0l ogi-camente ioifo) ' p er i sali ~J i1liari. = tante ft1nzi oni, come fa il .feg.ato, 'lo tStudio d·elA)1c~e l a ric·erca dell'urobilina può servir.e . l ' la s11a capacità fl1nziona le npn può desum~r~i àll~ · sco~o , quan tunqt1e l,ur·obilin~ è J!~ çam~ . ch e dall' a nfilisf diel modo con cl'i ~dempie o posto 'di origi~e an-cora dµbb i a .e I?r9bab1lmente tutte esse fùnz~o~i o . ~er lò m,en,o e.d . nna delle mt1ltipl a (fegato, intestino, r.enì, sangue) . La più importanti. Stu~i,eremo sucbessivamente, r1c. e~c·a · d~T co'rpportam.e nto .d ell'urobilina è ,di . come Gautier, il modo· di saggiàre la suffisp ~ ciale ip'.lportSLnza per la ric~rca della funci enza euatic&i nelle sl1e varie funzioni. z1011e epàt:.ica dèf cirrotici, nei" qu.a li Bra ult ~ 1 1 • ~ , , ' Garban avrebbero dimostrato che. l'urob·ilina F uNz!oNE-GLrcoci.ENETJéA. -. E llna d elle · prin't · no11· manca n1ai. . :· cipali e m~glie &ssodate ,fl1nzioni ·del f e,gato, Inveèe clell 'u robilil).à si può rj.c.e rcare il s u o per )sz_ggi ar·e ia qua l e il .'Cobrat·fin dal '1 87p pl'ocron;iogeno; 1'uro~i,linogeno, medi ant~ la· e9lopose la prova d ella gli cosuria speriment_ale, r azio11e r _osea o . rossa data da ~un a soll1zione e1oridrica di benzald'e ide (Ehrlich). Però potenme.diant.é, l a so 1runi~i strazione di 15-0-2(}0' gr : di sciropp o di z11ceB.ero, e la ricerca di .qu,esto dosi · per l a genesi d elrurobilinog-eno fare le ' . FUNZ10NE; BILI ABE. -

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IL POLICLINIC·o •

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osservazioni che per l'u:r:obilina, la. prova perde ' molto del suo valore. Tutte ql1este ricerche invece che nelle urine si potrebb ero fare nel sangue, ma le difficoltà tecniche aumentano a -dismisura e quindi non conviene in· pratica. Nel : sangue inv.ece~ a questo riguardo, j:q_teressante è lo studio degli emoconi, P?-rticelle llltramic~oscopiche eh.e _ s i vedono fr a le mnazie nei preparati a fresco,. animate da movimenti br~niani. Questi cotpu~oli; che si fanno rientrare nella categoria dei grassi, abbondano nelle ore che seguono i pasti, specie se vi fu ricca ing,e.stio-ne di materie gr,a sse. ·o ra, quand0, , per alterata ' funzione epatica, i sali biliari non giungendo • affatto nell'intestino O giunge11dovi in quantità • insufficiente, viene .a turbarsi l'assorbimento dei grassi, diminuisce . o scom-pare il numero. degli em~coni, che· si dov.rebbero vedere ne~ sangue dl1rante le ore d-ell'assorpimento int~stinHle consecll;tiv.e all'ing.estione di una data q~antità di grassi (p. es. 50 gr. di · burro).. Récenti esperienze avrebbero dato a questa ricerca notevole valore. . Oltre che ne~le uri11e e nel sangu·e, lo studio si può portare stille feci, sia rieercandpvi,. colla reazione di Triboulet al sublimato acetico, il comportamento dell'urobilina, sia rintra:cciandovi gli acidi -biliari colla reazione di Pettenk ofer, sia infine dosandov~, i 'grassi non · assorbiti, e che in condizioni normali n on dovrebbero mai superar.e· il 5 % di quelli ingeriti, ma che · invece, p~.r:- insufficienze epatiche (e spesso contemporaneamente pancreatiche), possono ' arrivare al 40 %. ' Insomma, lo studio delle fl1nzioni biliari può dare dei dati Slllla sufficienza funzionale .della glan~ol a, cui va ascritto il _dovuto valore. •

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La fl1nzione fisiolog·icà ureogenetica del fegato può essere turbata in m·alattie della glandola (nell'atrofia gialla a ct1ta e in alcune cirrosi può sopprimersi addiritt11ra) : .sicchè lo studio dell'e liminazione \ d~ll' urea p11ò fornire indizi sulla sufficienza. epatica. Bisogna però in questa ricerca calcolare molte cause di errore, quali l'a)imentazione, la ritenzione dell'urea negli edemi, nei versamenti, :aei tessuti, e la permeabilità ren ale. La dimin11zione dell'eliminazione dell'urea accompagnandosi sovente con aumento della H1n1noniaca ttri11a ria, si è cercato di trar parti111 rla que to dat o, ritene11<.ì o ins ufficiente un f r ·gato che nelle urine di un i11divid110 a dieta norn1ale faecia comparire oltre 0,50-0,80 gr. di r. mmoniara n elle 2~ ore. FUNZIONE UROPOIETICA. -

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[ANNO

30]

Per apprezzare ancora più esattamente quest~ funzione ureogeneticà del fegato, Gilbert ~ Carn·o t hanno proposto la prova dell'ammonuria .sperimen6ale, ricercando l'ammoniaca urinaria d-0po aver somministrato 6 gr. di acetato d 'ammonio. Mq, alta .provà pratic~ tutti questi metodi si , sono mostr~ti infidi. . Robìn · h2. proposto lo studio del rapporto azoturico .delPorina, cioè il rapporto dell'azoto ureico all'azoto totale, che ha un yalor.è medio di 0,82. I~ caso di alterazioni. epatiche, faèendosi meno bene la produzione dell'urea dalla disintegrazione degli albuminoidi, il rapp01'to si abbassa fino a 0,50. Occorre tener.e . l'individllO a regime COStaute. ' Una parte dell'azoto che non compare come urèa od ammoniaca nelle. orine, forma un prodotto - ìnterm.e dio di disintegrazione album·inoidea, gli am{no-actdi, che .assorbiti dall'intestin.o ·cam·e tali, vengono ritrasformati', attrav.ersando il f.ega.to, per un processo di sintesi, 111 nuovi polipepti-di. O;ça, se· il fegato · è insufficiente deve comparire amino-aciduria (Labbé e Bith}; ,e_d in tal ca>so il rapporto d·ell'azoto degli amino-acidi a quello totale, che :normalrnente è di 1-3 %, s·ale fino a 12 %. P.erò l'amino-aciduria (t irosi"Q.a, glico;oll.a ,' ecc.) compare anche nella1 poli:nonite, nel tifo, e~c. Oltre ·tutte le definite forme ricorqate esiste infine l'azoto indosato o co.lloidale, che minimo nelle urine normali, cresce nei casi di insuffi. cienza epatica. Anzi ch~ ne_lle urine, si può ricercare il coefficiente az'oturicQ nel siero del sangue. . Pure nel sangue Chauffa rd ·e Brodin hanno ricercato l 'azo to residulale, cioè quellò che resta ..sottraendo dall'azoto tota~·· l'azoto ureico. L 'azoto res\duale non ureico, scarso negli individui -sani, crescerebbe_ notevolmente in quelli con fegato inst1fficiente. E la ragione è chiara. L'azoto residt1a1e dinendendo solo dal fegato, e . soty-aendosi .aci o-gni influenza renaJe, fornirebbe l1no dei dati più sic11ri. . ...

l'

#

Secon~o

Nolf, Doyon, Kareff, negli animali con l 'estirpazionè del fegato ·Si vede scomnarire il fibrinogeno. .... ' Ai1che i tossici epatolitici agiscono come l'estirpazione. In alcune malattie epatiche è stato trovato diminuita l é! · quantità di fibrinogeno, r a ciò ~arebl) e ro clo\'t1te le tendenze alle emorragie dei cirrotici. )Invece le· alterazioni liev~ del fegato, quali si riscontrano nelle polino11it i, i1ort ano un a \ll11ento del fibrino geno. P er- · , rir1 qu esta ricerca, fatta _in b~~e nlla coaaulalJilit cì del sn11(JtLP., è incert:\ p ·"'r ~tabi 1ire 1'1 F UNZIONE , SANGUIGNA:

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FASC.

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{ANNO XXV, PAsç. ·3d]

SÈZIONÉ PRATICA

'

711

insufficienza eventuale dell'org.ano. Nè mfgliori concorso di · altri org?-ni, che possono per conto risultati possono attendersi dallo studio·• dei · loro funziona~e ~ale, e fra essi in ispecie l ,inf errrienti del sangue: · testin~ (per l'assorbime~to ) e il rene (per l'elimi.naziope). FUNZIONE DI FISSAZIONE. Una delle funzioni • l)ei metodi analizzp,ti alcuni, senza eccessi:fisiologiche protettive del fegato cgnsiste ne) va pretesa, si possono prendere in con.siderazio:fissare e neutralizzare corpi -e stranei tossici: • n,e per la semplicità; aitri, quali la ritenzione J - anche i~ qU:esto canì;po, quindi, si sono indiriz- , zate le ricerche per valutare la ~ua attitudine biliare dissociata e la glicuronuria, is ono pi1ì sicuri 1e d.e,vono essere, .quando è' possibile, funzionale. Ed il bleu di metilen.e si è prestato preferiti : in ogni caso bisogna studìare più. 'di p a. rticolarm~nte. . · una funzione del fegato e ricorr.ere a Ptù ricer- • Ch'a uffard ha d~ignato glaucuria intermitche, per ottenere delle con.troprove, o per interite gli ari esti nell'eliminazione · del bleu . tegrarle fra loro .' G. SAB!TINI. iniettato, che egli attribuisce ad inibizione e·• sercitata sul rene da tossine . provenienti dal • feg ato malato. Questo metodo però ha principale importanza per saggiare il rene. (NOSTRI RESOC-ONTJ PARTICOLARI). Roch ha proposto di somministrare una .. dose di bleu (2 milligrarrur:ti), che nel soggettG R: Accademia Medica di Genova. sano , dovrebbe .es$ere completam·ente :fissata • ' dal fegato, e quindi non ~oinparire nelle urine • • · Sedi1Jta del 21 aprile 1918. nè macroscopicamente col coloritp bleu riè chiPresiede il senatore })rof. NovARO. · micamente colla reazione alla nitrobenzina. Ma , . questa prova all'esperienza· si è dimostrata in- Sulle ferite d'arma da fuoco della vescica urinaria con costante e fallace, riuscen~o positiva nei sogpermanenza dei proiettili nella cavità vescicale. · g.etti oon fegato sanissimo o negativa nel cor• . PTof. G L USENA , ten. col. medico. ·- L'O . conso di gravi affezioni epatiche conclamate : non ' sidera tra le ferite d'arma da fuoco della vescica ha quindi che il. pregio della· semplicità. .

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I

attRDEMIE, SO&IETA .MEDICHE, tON68ÈSSJ.

(

LA FUNZIONE SU~LA GLICURONURIA . .:_

L'acido glicuronico, affine del glucosio, è un componente normale delle urine, e solo • una recente tecnica perrn~tte di s~elarlo con relativa facilità. Ora Roger ha dimostrato che sottomettendo gli . individui ad un regime latteo o ve-. getariano si. può riuscire a far scomparire l'acido glicuronico dalle· orin~. Allora basterà far ingerire al paziente· un poco di · canfora . · per ' veder .,,t ornare 1 normale la glicuronuria. Se però j.l su o 'fegato .è insufficiente, la glicu. . ,, . ,, ront1r1a compar1ra a1>pe11.a o -n on compar1ra affatto. "Lavori anche recenti hanno confermato le ricerche di Roger ed hanno conéluso ~ssei:e lo sf11dio della glicuronuria un buon metodo, ed abbastanza sicur~, per studiare ·1a capacità funzionale del fegato. Parrebbe assodato ,c he -llna mancata glicuronuria dopo ingestione di CaJlfora debba COJ1:durre a un), progn·osi fatale sulle condizioni di funzionalità epatica.

'

Concludendo, si vede da qu,e sta rassegna come tutti i metodi proposti per saggiare, a seconda delle diverse funzioni :fisiologiche, la cap acità e la suftìciel'l;za epa:tica. hanno vantaggi. ir1convenienti • e cause d'errore: queste sono sopratutto date _dal fatto che quasi mai non si riesce a saggiare la funzione epatica senza jl

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specialmente guelle con permanenza del ptoiettile • _ nella caYità e nelle quali il foro di entrata si trova in regioni molto distanti. Jn qualche caso può la {)€ne;.trazioll€ in ves'cica p~ ssa re inosservata al . . ferito ed ai curanti . • A questo- proposito riferisce un ~aso interessante, nel quale una _pallettà di shrapnel! era pen~trata ' nella ca v.ità totacica per la regione sottoscapola re sinistra, feréndo i l polmone. La ferita guaTi in poche set timane , e poicl1è nessun disturbo il militare Pl'esèutava all'appar·ec0l1io respiratorio, rion: sì pen• s<:) a ricércare il proiettile. I>assnto il feJ.·ito iri altro OSP€dale si procedette a<.l una ii1<.lagine radioscopiC\1.. estesa e si ·constatò il proiettile nel bacino. La mancanza di qualsiasi disturbo controindicò un in< tervento. 1. ~ I distt1rbi. .comparvero nella con'falesC€nza, e cioè • . quanio il paziente cominciò ad alzarsi dal letto: st'ntiva allora desiderio frequente di mingere ed assoluta rite11zionè di urine. I stinth·amente il paziente provò a ricorica rsi e ad orinare nell'orinale stando st1 di un fianco, come QlJa11clo era obbligato a letto, e s'accorse che la min7iione .si compieva co11 ~ut~a facilità, nè risentiva stimolo frequente sta11do coricato. · Essen~o questa la sintomatologia di corpo estraneo yescicale, l'O. ne .accertò Ja ·presenza con Ja cistoscopia e ne procedette all'estrazione col taglir.> ·' . ii.>0ga strico. Dopo l'esposizione cTel caso l'O . accenna all~ ap'plicazioni dèlla radiografia nel dubbio di corpi ·~­ stranei in Zescica e come questa indagine possu ;n,er importanza diagnostica, soltanto qt1ando la (11) •

..


• •

712

It POLICLINICO

(ANNO XX,

1 ,

FASC.

30]

• J

in

localizzazio11e i)rofondità i·iesce differente per ri- ' snlb:1ti a vescica piena ed a ,·escica vuota, poichè • la clifferenza non · può a versi, se il corpo . ~straneo uon permane nella ca \.i tà, come nei casi' di peJ:ma 11enza del proiettile intorno alla Yescica. • In ogni caso )a cistoscopia ~ il mezzo diagnostico più s~curo. Nei riguardi della cura ricorqa l 'Q. che · ce1~i p'r oiettili di fucile mo.d erno e di mitrag-liu tricé possono essere Qstra tti per le ' rie natura li <:ollo str\1mento a tipo di litotritore a branélle esili, fatto costruire avpositamente ·'{la Legueu. •

Pseudoftbromi sottocutanei .da iniezioni di olii minerali. . i>tof. G. !JUAENA . - L'O. tra i casi l>iù comu11i e 11oti cl i ii1fu1 u1muzioni. del derma e- clel Cellulare sottocutùneo i>rovoca te da inieziÒni cli ·O lii mineral i, Jtu avuto occnsione di ~tudiarne· uno meno comu11c ' e di no11 scarsa difficoltit •cliagnostica . Un soldatò fu ferito dn scheggia cli granat.:1 acl ltna coscia; gual'ito, con una estesa eicatrice fi.1 i1yriato in licenza l sf>r un me~. Di l'itorno al corpo -si lamentava <li lllla recr11tlesce11zèl cli dolori in corl'iSJ?Ondenza. della cicatl'ice. Da l'ipet11te vis'iteI n1ediche . ebbe la inn bili tà alle fn tielle c1i · gl1e1·ru. Dopq cinq11e me-si <li sèrvizio concli7'ionato e dopo otto o i10-ve mesi d.al ferimento fn èldlbito a seryizio più gravoso e i>e rciò egli .richie e una nuoYa visita. Constatata u. na i1ote,·ole tu1nefazione in corrisponclenza della cicatrice ed asserendo i l p~zientc cl1e e.rano rima~ti alcu11i fra1nmenti di scheggia, ft1 i.n,riato a ll'o\ . . spedale militare sotto ,le cure dell'O. , . • I l militttre })l'esentava una cicatl'ice estesa, alla fa ccia ester11~t della cosèia sinistra, interessante f.;Oltanto l a Cl1te. Rotto la cicatrice e nel cellt1Iare ~ottoct1taneo soYrastante la fascia lata si palpaYano due masse, clel voll.1me di llD uovo di i gallina • clnl'issime, inclolenti, bene individ11a li~zute . tra loro • c dalla cute· e dn lla fascia. II sospetto. che fossero i1ec\form.a7'ioni r-;yilu1)patesi i1lto1·110 u i1iccoli fran1u1enti • metn llic:i fH e lirnina to <.ln.11 'osservazione, che piC'coli framn1e'l1ti n1etal'lict c1ifficillnente avreb-bero lla to luogo èl c,>sì Yoll1minose• neoformazioni, e soYl'}l tutto <lalla intlngine i·adiografi<:èl a ssolutame11t e •

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1

r.~gativa.

Hospettn ta llll<l il lltolesione, l ' Q. con metoclico i11terYentò esti1·v<> le nue ' mas e, le qunli avevano l'ns1">etto cli dne tn1nori _fibroblastomatosi dur~ ecl a li1uiti ben cleJiniti. Dei due t11mori uno se1·v.i rie1· • nn•l indagine c:lìimica. la quale <limostrò i·evidentP J>resenzèl <li olii ininernli, l'nltro -~er\ì per le incl:i. gini i tologic:l1e. e queste rui:::;ero in eYidenza un,1 11eoformnzione <li te 11to con11ettiYo 'tende11te all;1 • ia liuizza7..ione. co11 n1i11utis inie c·a viti1 contenenti • n1icroi:;coplcl1e goccioline d'olio. Ove q11este· erano J>iù grosse In ren zioue conn0ttiYnle n1a11tenevasi' i11 .. atto. es8enc1o all 'i11torno più nu1uerose le· ce!I11le, n le1tne polinn'C:l<'n te, e più eYidenti le neoformazioni Yil~colnri, OYe i11Y~e le goC'ciolìn~ erano più suddiYist\ l'eyoluzione counettiYale era J)iù a\a11zuta. I11 n~s llll })Unto si o. ervn ro110 i11dizi cli vern intt ltraziont~ inftnn1111atorin. nè egni cli ·alterazione • nntritizin, <:osi frequenti 11ell~ comuni elaiop;lti~ rln iniezioni rll oli i n1inern li. ·

(12)

Su di un caso di ·ascesso epatico. •

·nott. lD. A. DELI~INO . - La malattia era cominciata dopo circa· qt1u ttr-0 me~i che i l soldato si trova,·a ·in trincea, ecl i pr.imi distl1rbi fl1rono dati da dolori intesti11àli 'accompagnati da tenesmo e da clìarrea: La diarrea, nonostan te l'abbòndante uso ~li bismuto e<t oppio, continuò sempre assai forte p er llll inese e ·mezzo. Gradatamente migliorò, ma 11orl stette iuai benP., anzi si ;accentu ò · il dimagr an1ento già notevole e si ' aggit1nse u11 dolore puntor io al costato destro,, pora tosse, clolori addominali e d.iarl'ea con .m11co e Jsangue, · inappetenza e spossatezza gene1:ale. Il l)aziente nega di aver avuto mai · ittel'O n~ màlaria. I l paz~ente riferisce che fra i suoi co1npagni i c1\::;i Sii diarrea erano assai freql1e nti: l_\icòvel'ato nell 'ospedale Ra vasco, sia l 'esa• iue clir1ioq ·clic.. l'indag·ine r~1c1iogratica d imostrano i l fegato alJruentato as8ai di volume e l'infe~mo accusa un dolol'e alla base del~'emitorace destro. Febbre r~10ittente c:l1e rag·giungeva i 38°,5 la sera e si abbassa,•a a 37°,2 a r mattino: I ..a puntura esplorativa clel fegato anteriormente nel 2° spazio poco • nll'estei.·no dellii:· inammillare ci clà pus in ubbonclanza. . . l/inter-\rento vrn:ticato subito (mediante taglio parHllf\lo· a11~ar<"o coRtHJP.) r111110Rtra r•l1P il fegato non ('(\11true 3c]erenze P<l P fcirtf\n1~nte <'ongesto. Vie.ne ti1·condato da parecchi strati <1i garza e si incide 11 ,. i~cel'e. I/asC'e8~o f! Pptro 11nn robni)tn eaJHmla 'fìbrosc.1 : e aperto òà luogo a lla 'fuorlnsc.1ta cli c1µe litri circa di pus qianco-grigiastro,• gl'u·n1oso, mal leg·a,to. • Si ·zuffa ampianTLente la cavità e nei giorni successivi si. sostituisce a l d r enaggio <:ii garza quelio co11 llil grosso tubo fli gomn1a. condizioni gravissime clell' amn1al ato fll mom~Ilto della. operazione· gràclatn me11te nl-i2:liorarono .fino . a guarire completamente dopo à11e 1nec:;i. · · I./ es(J.me ;nicro8covioo del pus du-va : dètrito in·· · forme fortemente colorabile coi colori nl1cleari: rari ', nt1élei unifol'111e1nente · coloràti, alcur1e cellule poli .. o-onali appartenenti pi-oba biln1ente al varencl1ima b . epatico. Non si mettono in evide11za nè mierorga- . nismi, nè amebe. . • E.i:;a11ie colturnle. - Coi comuni mezzi nutritivi l<l colturn rima1te sterile, sia per gJi aerobi come per gli anaerobi. ,, · Esà'Ylie qiolo,qioo. ·- I,e 1niezioni nel peritoneo: òi c11vie die{l~ro risultati negn.tivi. P»ova della ay{llut.i11a.z·iurie. Negativa: per i l l' . tifo e .1}€r il coli. Non 11a i1otnto fare.proYe col b.1cillo Shiga e di Fl~x11er. Esanze delle feci. - :t\011 amebe nè prowzoi . Dall'esame del caso. non ci è clato i·iconoscere il o-erme e all 'a~ . che hn duto lt1ogo aitia enterocolite ~ ' s.c·esso. La u1alH ttia a,-eva esorclito no'\re mesi prima clell'interyeuto C'hirurgico 1 e forse ai germi specifici i11 e.o i 111ngo temilo si etano sovrapposti pareccl1i altri che con1u11e1uente albergano nell'intestino. T.,a b<1tteriologin non l1a potuto ancora mettere in cl1ia.ro q11ali siano i gern1i che provocano la cosiddetta « clis..,enterin della trincea». Ultimamente Houston e :\IcC'l,1y hi111no troYato l'enterococeo, e Bisch proJ>entle per ~l111n forrua cli cli i;:;enterin amebica la rYn tn. ~1 ~ R.

.

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lANNO ·~x·v,

30]

FASC.

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SEZION~ P.RATIC·\ ,

.713

·A PPUNTI. .

DI MEDICIN A · _ PR Ai11CA .. .

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'

h anno con essa non dubbie analogie, ta11to epi- · demiologic~rµente quanto clinicamente. , :

QUESTION I D E L . GIO RNO. I

·•

Sulla natura dell'attuale epidemia.

.

: , . • '. . , • Dove abbia con1inciato l~ malattia febbrile a Una .chiara ed accurata rivi·sta ·d·ella quedecorso fugace, che è venuta assu1nendo vero stione è stàta fatta da G. Sé,\mpietro · (Annali carattere pandemico, non: si sa; certamente . la d'Igiene, 30 ,gÌugno 1918). L'A. pren.d·e in e~çi.m_e • Spagna è stata una delle prime nazioni atta~­ • specialmente 'la dengue, l a febbre ·dei tre. gior-' cate a gìuciicarne anche dal fatto c,he la stam- ni, la febbre· delle trincee ed anche 1 influenza, pa -~edica spagnuola è stata .una delle prima per venire ialla c'ohclusione che l'att~ale ~pi­ ad occuparsene. La Revista de Higien.e y de demia si a.vvici.na di più alla febbre dei tre g1or-. Tubercul.osis çlav.a già notizia nel numero di ni o da pa-ppataci. T a le malattia è com~ne ad maggio dell'epidemia, che a l\tladrid aveva colalcune zone dell'Italia e·d è stata finora osser- · . pito in pochi giorni una qu~rta parte della J)(>- v.ata quasi e·sclusivamente nell'ambiente milipolazi.one e si era estesa rapidame·n te ad altre· tare (1). · · . ' . parti della Spagna:, come a. ·v'a,lehza, qa ~ove Epiòemie ·di febbre dei t!·e giorp.1 sono poi il redattore scriveva già « con el enerp.igo en el state -osservate. anche 'negli anni d,e corsi, com.e • cuerpo ». p. e., dopo -il terremoto çli l\llessir\a; 1 attu~l e può Altre nazioni venivano po~ invase dal morb?: quindi a buon. diritto considèrarsi come · ®<1 l'Italia alcune regioni della Francia, Svezia, diffusi~ne str.aÒrdi11aria di malattia preesist~nr . ' la Germania, la Svizzer.a, e.cc. , . te, . in rappo~to sia con le speciali . condizioni ' A tale malattia là maggior parte dei medici ·meteorologiche del corrente ·anno, sia .con 1;1na ha applicato l'etichett.a di in'{luenza, d•enomi- ;jù inte;nsa- irìl:portazione di virus per gli scamnazione molto corno.da e sbrigativa; special- bi più :f(equenti dovuti al+e con.dizioni di guer. mente presso l'ammalato,_ ma che troppo spesso ·ra,, analogamente a ciò eh.e è avvenu.to per la viene usata per malattie eziologicamente molto rr1alaria. dissimili, e che hanno soltanto fra loro una Quant~ all'importanza dei pappataci -nell'.at~ vaga rassomiglianza nei fatti clinici.. " tuale epideni.i a, essa sarebbe ·da am!!let~e:ns~ Si sono pronunziati per l 'influenza l 'Accade- senza· menò, per quanto qualcuno· abbi.a voluto rr1ia di Ì\fedicina di ~adrid e quasi ~utti 1 cli- infirmare la dÌagnosi di f·ebbre dei tre gio:çni, nici spagnoli, la Società Medica . degli Osped-ali od -alme~o la trasmissibilità :pèr mezzo dei papdi Parigi e molti ·medici ftance.oi ... il fatto di non aver ·trovato quèsto p. ataei' ··con \ e ~.<\..ll'influenza tendono ad ascrl.yerla, in Italia, insetto n·elle abitazioni. ,. · -· · lVIicheli e ,·s atta (Riv . cri.t ica ·di clinica ,medica, · Il Sampietro. fa giustamente . rilevare, _a tale 15 giugno), Sco.ccia (questo. gior.nale, 14 luglis> rigu.ardo, la ·difficoltà. di ritrovare il pappataci; 1819), ecc. · . sia p,er ra sua piccolezza, come per, ~a _p?ca ~o­ Convienfl osservate, per altro, che il bacillo noscenza · che noi abbiamo della suà biologia. .d i Pfeiffer non è stato. trovàto quasi mai (p . es. L A.' avanza però l'ipotesi che, nel determiè stato c~rcato inutilmente da Lissle, Garofalo n a re la diffusipne della malattia, abbia vna e \Villiams, The Lancet, 13 lug. 1918); invece parte ·no:p. trascuràbile il contagio diretto, ·prosj rinvengono con frequenza dei micrococchi , babilmente per mezzo delle secrezioni faringee (JJI . catarrlialis, streptococchi, pneu1nococ_chi, e tracheàu, tanto più Che una localizzazione ecc.). del vìrus nelle vie ·r esr}iratorie superiori s~m: Per Pittaluga si tratta di denguè. Per molti bra ammi$sibile, osserv,andosi quasi _sempre dei nostri medici milÌta-ri; p er Gabbi (l~if. Me- irritazione tracheale, cori~a e talvolta,tonsildica, 6 lug. 1918), per lVIontefusco (ibìde-m, 13 lite e f:aringite. Qu.e~ta ipotesi ·è, a. nostro modo 1-qglio 1918), -per De Napoli (ques~o giornale, · di ~edere destinata a dirim'erè molte diffieolti 30 giugno 1918) ,si tratta di febbre dl3t pappanet rfgua~di epidemiologfèi. Una dupljce Vif1: di taci o influenza estiva. Quest'ultimo autore ten' de anche a identificarla con le febbri délle . tri11'(1) Del resto, a11cl1e l'attuale epidemia ha colp~to cee. in prf\valenza i militari. tanto eh~ qualch~ medi:o \ i ari. nomi le sono stati ,d =3.ti volgarrrre11te, co1. È> arri,rato a supporre che si trattasse di. malatt1a me quelli di· febbre spagnuola, o jugo-s1ava, o r>roveniente da'lle trince~, o addi~ittt1ra çliffu.sa dal czeco-slovacca (!), m entre la mag~ior parte de- , · uemic?; nQn si capirebbe però in ~al qas~ come_ m~i gli stndiosi tende, come si è già detto, a farla venisse· dapprima propag~ta. fra 1.. neu;r1 e poi anrientrare nel quadro di malattie. già note, che che fra· le stess-e popolaz1on1 nem1che · (N. à. R.) . \

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[ANNO. xxv, PASC. SOJ

11 POLlèLlNièò

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Sintomi -

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Decorso

Diffusione

Agente e modo

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di~tràsmissione

~~~~~~~~~~~~~~~....;.;___;__~

.

. Dengue.

. Piressia elevat!l ad inizio brusço: cefalea, Epidemie estive, nei• dolori articolari e. muscolari alle gambe paesi tropicali e alla schiena:. Nel periodo di apiressia, . esa~tema papuloso a_n!ilogo alla rosolia. Grande ,e persisiente adinamia. Assenza , di spleno?'1eg~1,ia. _Sco~1pare per cri ..... s1_·-1 dopo 3 glorn~ ·e ricompare ·al 4o_50_

.

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g 1orn ~ /

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.• ' Virus filtrabile nel sangue, trasm·issibile per ruezzo di pappataci. '

-Inizio brusr.o; febbre elevata per 2-3 giorni. Forti dolori muscolari, specialmente alla sçhiena ed agli arti inferiori, cefalea, prufonda a noressia, p;:itina linguale. Talvolta leggera· irritazione .fa:ringea o tracheale, o disturbi intestinali. Non esiste tumore di milza nè esan'tema. Monosfndromatioo. Adinamia nelJa convalescènza

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.

Infi uenza .

Inilio variò. ·Sin~rrJatologia. pluriforme: prevalenza di fatti catarrali, specialmente nelle vie respiratorie. Decorso irregolare. AdioaÌ]ùa nella convalescenz.~.

• •

tr~tsn1issione

'

'

.

è stata riconosciuta, del resto, an ·

cl1e per al tre malattie, , come la peste. L 'A. fa una serie di proposte concrete, per lo studio sperimentalè del probler.nri, e noi siamo co11vinti .che esse. meriterebbero di esser prese in seria considerazione. .Sembra a chi scl'ive che anche la sen1plicf'! osservazione dell'attuale epidemia possa fornire molti dati che v·algano a darci una cono: scenzn piì1 precisa della !ebbre dei tre giorni: sarebbe particolarmente inter essante di osservare se e sa abbia infierito, oltre che nelle città e nei grandi agglomeramenti umani, ànche neLle campagne .e se sia stata particolar.mente intensa in luogpi (' '"en-ezia) dove il pappataci è. abitt1a lmente molto diffuso e molesto . •

..

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• •

Ep~demie

invern,a li, accf)ntonate q u asi es'!lusivamente al~ • le trincee

..

gio in poi ' •

.

Virus ignoto: il bacillo di Pfeiffer venne risc9ntrato solo in via eccezionale. À Madrid venne isolato un diplococco Gra:cn nega ti yo. Frequenti reperti di micrococc}11 .

.

'

'Pandemie o te·nrienZia alla pandemicità

Bacillo d4. Pfeiffer; nel!e u ltime epidemie dette· d'infinenze, d1 plo-streptococchi. Trasmissione diretta.

Riassumiamo in questa! tavola i principali caratteri delle m.alattie in questione, desumend~li dal pregevole lavoro del Sampietro. ·

. FIL. \

L'attuale epidemia di f~bbri in Taranto . Ricerche eziologiche. •

Su questo argomento G. Saccone, direttore · de.I laboratorio bq.tteriologico dell •ospedale militare marittimo di 'Taranto, pubblica una notn preventiva n egli Annali di medicina navale e ' coloniale. Sebbene il fascicolo (V e '\;I del 1918) non abbia ancora veduto la luce, possiam0 dare un rip.ssunto del lavoro, grazie alla cortesja della Direzione del periodico, rhc ci ha

• •

Virus di n atù ra ignota (pro' bal>ilmente spirochete) 1 • che si trova nella parte corpusr.olare del sangue, trasmesso per mezzo di pidocchi (g rattarnenio su escrementi di pidocchi o s u pidocchi schiacciati).

Pan.de~ia, ~al mag-

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Epidemia tuale

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, . Epidemie da m~,!Tg·io a tutto setten1 bre, localizzate

Periodo di ·incubazione n on inferiore ai 12 g·iorrii. Dolore tibiale: senso di be: nessere nel pèriod.c apiretico, tu cnpre d~ milza; polinucleosi. Vari ti pj morbosi . Accessi febbrili separati, per solito. da un per_iodo apirettico (di 5 giorni nella febbre volinic~ o quintar.a) .

Febbre delle trincee

Virus filtrabile nel -sangue, jnoculato da culex e ste. gom1e.

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Piressia elevata ad inizio brusco con rnalesl:\ere, pes~ntezza alle g·:.tmbe, e neUe · forme gra\ri, cefalea, apatia. depressione psirbica, crampi, delirio. 'B~orti dc·lori alla regione. lombare. rachide, polpacci, b·1lbo oculare. Jniezione congiunt1vale, catarro naso-faringeo. Ling ua patinoe;a: Assente il tumore di milza. Caratterislic;he la bradicardia e la leucopenia. Durata· 2-4 giorni. Non dà ricadutç. Come postumo si osserv~ un lungo peFiodo di ·astenia .

Febbre . dei . . tre g1orn1

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· fANNO XXV, .FA.se. 30]

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SEZilONE PRATICA '

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comunicato le bozze, del che vivamente la ringrazi amo. · L'attuale e-,idemia si sviluppò in Taranto nello scor so mese· di maggi o, quasi contempo:- . •• ranea.mente sulle n a vi della• Squa dra di battaglia, nei vari distaccamenti a terra e fr.a la popolazione ci'?ile: raggiu:q.se il su o acme in pochi giorni e cominciò a decrescere a i primi dei" mese di gfugn o. · Per criteri clinici ed epiden1iol ogiei vennero escluse la febhre eia carbone, il dengue e la febbre· da p a ppataci. L 'ipate.si di quest'ul'tima - malattia viene eliminata, ~ p erch è i p q.ppata.ci n on vi erano al}cora, o forse eran o solo p ochi, ed apparvero invece ,n ella seconda metà dj giugno. Del resto la rapida diffusio11e della malattia, sia sulle grandi navi, sia n elle caserme e n elle famiglie, dimostra all 'A. eh e l'infezione si trasmette p er rnezzo dell'aria, ch e i1 p eriodo d'·incubazione è molto breve (n on -più di 2-3 giorni) e che esiste ,!1Da spiccata contagiosità. L 1 infe~i one colpisce. principalmente i g'ioYani,. più raramente i vecchi . ed i bambini e sembra • • produca un a ·certa immunità. • Sintomatologia. - Inizio brusco con ra,id ~~ in alzamento di tempe~atura fino a 40°, solo, r a ramente un'ascensione lenta progressiva. Gli infermi si..lagnano di dolori l omb ari, di cefalea intensa e di d olori ai muscoii ocula ri; quasi tutti presenta no risentimento tonsillare, farin geo e spesso laringeo con irequenti accessi di tosse secca, stizzosa. Tal.volta n a usea vomito ' . ' non di. r ado epistassi. . La febbre ·dura 24-48 ore, terminando pèr .crisi, e solo raramente per lisi, per sistendo pochi decimi .per tre. o quattro giorni. Con la . febbre dilegua nò altr·~sì tutti i sin:. t emi, salvo una lieve prost razion-e di forze,· che dura uno o due giorni. . · Vi sono poi forme abortive o lievissime (l.eggero m ç:lessere e qualch e decimo di elev.azion 1~ termica per -poche ore), lievi (sintomi un p oco più accentuati, senza costri11gere l 'p.mmal ato a letto), forme g rcivi, e gravissime, letali. L e forme gravi, che rappresentan ò una n1inima percentu ale, spno c~ratterizzate Q.:tll 'insorg·er e di polmoniti l obulari e pleuriti, quelle gravisRime letali presenta no a n che 1esiol)i cardiache, ~pe ci e dell'endocardio. L 'urina contiene albumina, cilindri ed. em.a- ' zie, costantemente nell~...... forme gravissime, e frequentemente nelle gravi. Sì nota anche un lieve tumore· di 111ilza. Al tavolo anatomico, oltre alla .pol1'11onite lobulare e l'endocardi te, fu sempre riscontrata la l'leuri te, spesso con piccole quantitA di essu. dato, in modo- da n on poter essere a·iagn osticatfl, coi m ezzi fisici. Costantemente è stata n otata congestione renale e milza da infezione. /

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FIL. I

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. TERA.PIA.

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· La tecnica delltelioterapia.

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L' elioterapia. è~ in a p parenza 1 llno dei sister:ri tli cura pi ~1 c;;pmpli ci e facili: eppure vi sono difficoltà e sogreti d i tecnica, che solo !'esperienz e.. l1a suggeriti, senzn di che la elioterapla (liv~nta uria prat ica pt1erile ed ineffi cace, se pur n on è qualch e vol ta n ociv.à. • •

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715

Eziologia. Sono · state fatte in propositO' • numerose ricerche microscopiche e batteriologiche. L 'èmocoltura è stata praticata in 120 casi~ è r isultata p ositiva in 28 su · 60 casi al 1°-2°. giorno di malattia e nella totalità dei casi in clli il sangu~ è stat~ -prelev:l.to nel· mornento in cui gli ammalati si presentavano . alla vi.Sita in,edica.. ,.Il germe .isolato ·è un micrococco, ras,l:ìoinigliante al rii. tetrag enus, t h e l 'A: chiama metatetrageniis o dell 'inftuenza primav·erile. . Trattasi di . un tocco a grandezza variabile, dissemi n ato a diplococchi o .raggruppato-. a . quattro elementi od in brevi catenelle di 4~5 elem en ti. È immobile, ~ram-positivo: si svil°Uppa b e.n e a 37° in tutti i terreni. Intorbida uniformemen te il brodo e forma un sedimento . biancastro spesso. Non coag'Ula il latte, su cui cresce sten tatamentè; forrr1a una , spessa patina < biancastr.a sulla patata. Dalle colt ure ~n ag.ar emana , uno spicè'ato odù r e di colla. . . Jt allo ~si-udio l'azio11e .p atogena s ugli anim.ali, . che però sembra. assai . scar sa : ~ei conigli le i.n iezioni endoperitoneali non· producono· ch é una lieve ipertermia per un paio di giorni. Anche da q.ltro materiale -p.a tolo.gic.o (liquia o pleurico, cefalo-rachidiano, ecc.) venne isolato il germ e desçritto, sp esso in associazione con lo streptococco. Prognosi . - F avorevole 11ei casi senza localizzaziune1 riservata ip quell~ con bron cop olmor1it~ e p leurite, .infa u sta qua ndo si riscantrano anche lesioni cardia:che. ·· Profil a$ si. - Fino a che n on si conosce -la • p1·ofilassi specifica l 'A. con sigli.a I 'uso dei .di sin, ' fettanti delle tonsille e del cavo faringeo, ·che • costituirebbero l a. p orta d 'entrata del g·erme. • • T erapia. - Le form e ordina rie guariscono spon taneamente. Sarà bene ad ogni m odo somn1inistr a re un leggero purgan te, piccole d osi di • bromo-chinino, qu alch e legger0. cafmante .della t os·se stizzosa, qualche disinfettante ·delle ton- si11e e pareti farin g.e-e . .È sconsi.gliabile 1'aspirin a, che non· ha alcl111 vàlore curativo, mentre .. · ~:>otrebbe nuocere in casi di lesioni cardiache, non rilevabili all' esame clinico. Nel. caso di . . complicazioni da ~treptoco cco, d à nno buoni risulfati l e iniezioni di. siero antistr eptococcico ..

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( 15)


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716

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IL POLl'cLINICO

[ANNO

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X?\V,

FASC.

30)· •

Di questi dati tecnici ~n· eli9terapistà, il dottor Cololian, si ò, occupato quest'anno nel Paris rn.édicial (n. 4). 1 . Vanno innanzi tutto :fissati ben·e -gli ·effetti terapeuti ci dell'.elioterapia: il bagno di sole dev'essere considerato: steruizzant·e o microbici•

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çl,a; cicatrizzante; calmante o ~edativo; tonic o. Quanto poi alle condizioni della pratica elioterapica, si è discusso se l 'iriso'lazione ·d eve és,,. sere fatta al mare, in montagna··o in pia1iura. ~

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Senza dubbio il sole è eg11almen~e. ~ttivo · dappertutto, p11rcl1è si s.appia utilizz~r~: nondimeno vi sono indicazioni supplementari per ognùna di queste 10 calit~, sempre però subor• dinate ai vantaggi dello spo.s tamento o meno del s.og$etto . Al mare- all'azione f)ènefica dei raggi solari s'aggi11nge quella dell'aria marina, de1la temperatura dolce ·e costante; della scarsezza di . polvere. Si può anche amn:tet~ere che. L raggi attinici, diff~ndendosi alla superficie del mare, siano più attivi che altrove e • rpermettano le in• solazioni anch·e nelle giornate cope!te. Le lesioni croni ch.e tr1bercolari. sono quelle, che più si giovan·o dalla Cl1ra eliomarin&f

\

girare a q11esto scopo, secondo il cammino del sole . . L'e1ioterapia p11ò esser fatta anche nei giorni ·senza sofe ,e nell_'inv~rno, poichè oggi è rigorosamente dimosjr.ato che' i raggi attinici 111- ' tr avioletti attraver.sano bene · gJi . strati di va, . por e acqueo delle nuvole, e l'esperienza dimostra che· i risultati terapeutici buoni si otten• gono anche con giornat.e nl1volose. c)" L'elioterapia dev'essere dapprima localè, poi totale, ma sempre rigoros:a mente progres. \ ' ' siva. . · L'autore con.siglia, spec.ie quando si hanno . a.a curare· 50-100 malati, il. metodo segt1ente: 1° giorno : esposizione t1nilocale · (ci0è della sola regione malataJ pèr 10 minutir; . 2° gion10: esposizione bilocale (cioè della r.egione ·m arata e della sim~etrica sana) per ~o minuti; 3° giorno: esposizione delle· quattro mem-bra, per 20 minuti; • 0 ~ giorno: ~spos~z~an.e delle quattro mem1 bra e del tora·ce, per 20 min11ti; • 5° giorno: esposizione totale, p·er 40 minuti; 6° giorno: esposizione totale, p·er 50 mi)1llti. _ ..i.\.lla ·:M.ne della settimana, bagno di sole totale per 1 ora. Nella seconda settimana si può · fere un bagno · di 1 ora al mattino e di 20-30 rr1inuti nel pomeriggio. Se il paziente sopporta . bene; ricòrdand.osi ch·e l'azione del sole è proporzionata alla dura.ta della esposizione, si 'PUÒ . . . raggiungere , un mas-simo - di 4 ore di in~olazione total e, fra mattin0 ·e .sera.' Quando la temperatura è meno di 15° all'omb·r a, o vi è vento, o le nubi passano di con• tin110 rinfnescando, bisogna evitare l' esposizio.. n e total.e, contentandosi di quella locale. · L'ora. d.ella ciira è indifferente : 1 per evi tare ' il digiuno o la piena digestione si preferisce assolare dalle 8 alle 10.30 e dalle 14 alle 16. La m èdicatitra cl.l1rante l'elioterapia deve essere tolta. Al più si co11s_ente t1n sottil velo di garza contro le n1osche. Dopo scopetta, la piaga ·p11ò essere detersa con alcool iodato. Alla fine · dell'insolazione non occorrono medicature an: tisettiche. Basta l'asepsi, poichè microbicida è il sole. · .·lltri trattame1iti 'fisioterapici (massaggi, elettricità , ecc.) p_o ssono essere acco,pp'iati all'eliot erapia. I mas$aggj sono consigliati d11rante • le bre di insolazione. La. durrttri della cura è difficile a precisare. La prat~ca è 1a migliore n1aestra. Qt1ello che è assodato è che alcune volte, dopo la cicptrizzaziorie, si 111anifestano delle r<rcidive . Può trattaPsi di germi rimasti latenti fr(l le briglie cicatriziali. Perciò non ~ mai abbastanza racco""\

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La Ditta Maurice Robin rit'olge preghiera a tutti indistintamente i signori . Medid di uoler in"iare la loro carta da \?isita con I' indicazione dei titoli accademici e del domicilio al quale si potranno con sicure~za spedire le co11suete pubblicazioni della Casa, Campioni, Omaggi, ecc., ed allo scopo di riordinare il Repertorio Generale dei Medici d' Italia in base ai frequenti spostamenti che si \?erificano per effetto della guerra, e che si prega segna• lare con sollecitudine. ,


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[ANNO

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FASE:.

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SEZIONE PRATICA •

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mandato di continuare la cura anchf 8-15 gior- il su0 .g-alva:punta. Il dono è te1'tatQre ed il ni dòpo la con1pleta cicf1trizzatton,e. _piccolo- birichino se ne va g·o1I11golante tenl!pe- - • Alla sorveglianza durante la cura risale gran rando una delle e·s tremità del lapis: ma que-parte d,e i successi. Occorrono infermiere pra- sto dapo pochi segìni non scrive più. Egli al, tiche e fidate. B~sogna sorvegliM'e i malati, lora ·vuol tentar·e dal1 'altra · estremità e fa per _protégg,e re le loro piaghie, prendere rigorosa- leva1·e il salvapunta: ne segue -una violenta mente .la temperatura p.tmosf erica. ~sp1oisio,ne. ·e d il . pollice, indice e medio delia · Una temperatura al sole infer~ore a 18~ non sua piiccoJ,a mano vell.l•go~o lanci.ati lonta:no, . . .... .consiglia l'insolazione totale.:· con una stessa mem.vre il 1povea'o anular.e pende com.e un mi:temperatura oltre ì 40° il bagno di sole non v.a · sero l>°ràndello. All'-0sp ediale tedesèo, d-0ve vie• n1ai prolt1ngato oltre un'ora. ne pate1·nam~rite •curato; lo si ·diffi da a no,n È ·conrSigliabile (-e il C0lolia:q ia. riporta nel parlare del lapis. _ suo lavoro) una speciale cartella eìioterapica, Anche le sigarette, llll po' più lungh·e e .più. i11dividuale per ciascun malato, ove siano gior- sode di quielle ordinarie, erano destin?-té agli no per giorno segnati i d a ti i1ecessari secondo stessi scopj,~ ed i. ragazzi che .s'arrischiarono quanto si è venuti dice~do. ) G. SABATINI. ad aocem.derlè ne ,8\bibero la facci.a rovtnatà. '· Con tali nobtlissin1 e arn'li la Germania si preip1arra çonag~;iosan11en te il suo ·dominio nel POSTA DEGLI ABBONATI. fl1tu1ro. ... ~ . FtL . \ {955) Disinfe:.io1ie di ambienti. - All ' ab bo• • .n.a to. n. 1856: • C~NNI Per il risanamento di ambienti già destinati a ricovero di vaiuolosi si .deve proced'e re ad (.Nb~ ' ' r1cemì$COn-0 che i libri peruenutj in àono alla ReàaziC?_ne) ' un'accurata· disinfezione .consistente essenzial- J . FIOLLE e J. DELMAS. Décou.verte des V(liss eau.t mente nello scrostamento del~e pareti e sucp'tro(onél.s par des v oies d' accès larges. Un _ -cessi,,.a imbia!l,catur.a, nei lavaggi del pavimento val. in-8° di ·128 pagine, con i1umerose figure .e dei mobili con sublimato·)5 %0, n ella eventuale originali. - Masson e C., eclitori. Parigi. • disinfezionE; .con aldeide formica se nelle caPrezzo L . 3. 1 • • mei·e si trovano oggetti d'uso. · Pe·r le ferite di guerra è stato necessario miNo11 è necessario prendere alcun provvediziare ·Uill!a ,n,uova chirul'gia vaiscola:re, es·se.ndomento pér lavatoi, po~zi d 'acqua potabile, pozzi .s i '. 1dim.01àtrati insu:fftcienti i p·r oce,ssti. 1Cl1a.ssici i1eri, cortili, ·ecc. ·· • di alla•èciatura· ·delle art~rie, i quall, in.edi1a11te L'abitabilità può essere con.c essa ,s ubito dopo inci$ioni che seguono gli in'terstiz'i ed i splchi espletate l~ suddette disinfezj oni. · g: s. naturali ' permettono ·s oltanto una vj.a di acces(956) Al dott. A. - S. da N. : s .o molto stretta. . ' ' Della così detta « mia lattia spag·nuola » ci siaGli AA. ·in siisto,n o st1lla difff.coltà ,dd; 1s1coi:>triire · • ' mo o.cc.U!plati negli uil timi f1asc.iicolli.; ne trattia- 1a ferita di un viaso .pre> ììolndo ·nei tessuti d.nmo anche in quello attuale (V. pag. 714 e 715). filtr ati, che mal si prestano alla disse~ione,. e , L. P. sulla necessità di metterè allo scopertQ tutto • il fascìo vascolo-n·e rvoso della region_e per po~ ter agig·redirlo oon pr.oba.bilità qi successo. 'È ' quindtl indil$ipensabile a'{)rire una .ùarga viia di , .. Lapis e sigarette esplosive. ' accesso,, che permetta di operare a cieio aperSi ~ parlato frequentemente ,d i m11til1aziQni to senza però tagliare alla cieca, ma sezion.anirur1itte a ragazzi belgi. par impedire loro di do' ì teisisuti n~l ·punto m•i;gliore 1p 'er lra restitu-..... premder1e nel ft1turo "le armi, 1cotn.tro la Gern:na- tio ad integrum. . Gli AA. .esip•o ngon·o 1 ·p1roce ssi ,d a loro escoginia. Da informazioni recenti si rileva che le stesse· vittime sono ;causa · del 1oro\ male e1 che tati per tale 1S1coipo, itfra ii quàli me1ri~aino. P'art}- " i teldesohi Vlanno .e1sooti da ·.qu·eiste acct1se ·che colare iattenz,i one ,q uelli per i va's1i dellà nati- · la nera ·calunnia mondiale ha gettato s11 loro. ·ca 1e iper la loggia ;posterio1·e deina gamba. Ven- ' gon.o da ultimo deecri tti i l)•rocedimentJ:i. per I fatti su .p er giù si sono svolti come segue: per 1e strade della ~ràmlcia -o del Bel gio inva- rintracciare i gro.sisi tron1chi va,sc o'la;ri, .come si 11111 se1ldato ted.esco incontrai un r.agazzetto e quelli del collo, 1della ·carotide ·primitiva ecc., • gli - offre (vedete quanta .amabilità!) delle si- che .n ecessitano La formaziOilll~ di lairghi 1~i garette. Ma il ragazzo :p.on fUìCrla e rifìt1ta; il 01stéo-mus·c-0lari ed ,a,pip arten•g ono alilè opera- • .. soldato v11ol pt1re cattivarsi 1a simpatia ·del zioni .p iù de1ic ate della chin1r.gia vascolare • • ' int. monello e gli offre allor.a un bel la.p is con

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[ANNO XX\7, FASC. 30]

IL POLICLINIOO •

NELLA VITA: PROFESSION AIJE; , •

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Cfiona~ \

del movhl:tento professionale. Sottos.crizione al fondo

Un'inchiesta sull'opera · dei .medici · .

nel campo delle Assicurazioni jnfor tuni. . . ·

.

~ai

medici

Dalla I-'resiaenza della l<°'e(le1·azione degli Ordi11i dei medici ci _pervie ne la seguente lettera :' I

L'u.ltima a·s semblea gene:rale dell'Ord}ne, Ìilf0r~nta dalle dichiarazioni eµ un c0llega iscritto nell'Albo che, presso la Cassa ,Nazionale di Assicurazione per gli infortuni lavoro . ' degli '"operai sul . accadrebbe1·0, 8econclo l'<)I)inione di ql1esto, fl'e-.. . quenti inddenti nella va.l11tazione della quota di indennizzo, vota\a il segn€'nte or<}j.ne del giorno:

di soccorso contro i più

gravi danni della guerra patiti e dalle Io:ro fa~iglie. .

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.Bolog.µ~,

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17 luglio 191 '_ ,·

. ' Chiar .~o 8ig. 1-.rof. ]J. :N1orelli, Amministratore del Policli:ni-Oo - R om.a. • .A.ccuso i·icevuta del "\"aglia Banca d'Italia di lire • 692 (seicentonovantadue) da V. S. inviate con let\ tera in data 12 corrente a questa Federazione- come nuovo contributo contro i più g~·aW. danni della g11erra, ecc. A V. S. e al Poliolinico; che già in\iò con le precedenti raccolte L. 4202.77, v'iYissimi r:i.n graziamenti J)er l'opera efficace e conti1111a in vantaggio della . sottos~1izione. · , Con ,osser,r<1nza

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« L'assemblea., ritenuto che .p er decoro 'di classe, «del qua.le è .,.naturale . . tutore, e per Id funzione so«eia.le che a quella tutela si connette, l'Ordine « deve, con pa rtieolare el11·a, i11 t~ressn r si deIle n t, ' « tiVità mediche nel campo della medicina sociale, « invitai il ConsigUo a -provvedere nei modi , che Ii 1-,ioe-P·residente. ·« riterrà convenienti ..a condurre "\in.a rigorosa in . « chiesta ISll tutte le azioni · med.i che che si ·eser, . «citano e si svolgono _nel eampo delle assicura.. « zioni infortuni, traendone le provvidenze che I «risulteranno, necessarie» . , ..I Avvicendamento degli umciali medici. . . Il C~nsiglio dell'Ordine, desiderando da·re corso All'on. ·.Angiolini il nlini·stro Zu·p elli ha così rial mandato ricevuto dall'assemblea,.· stabiliva di • sposto in proposito : nominare una Commissione di inchiesta, la quale , • «L'avvicendamento degli ufficiali medici è stret• il suo esame sulla materia di cui al • d o, rrà portA:'lre -tamente legato a: ~eciali ragioni di servizio,. per . su t rascritto orcline del giorno :-;ono tracciat<3 l e Clti ia,d esSi non furono applica te le disp<>sizioni di • • grandi linee. cui alla. circolare 137 «Giornale Militare» oonente Con clistinta osseCTania • anno, rimanendo in vig-0re le preesistenti dispÒsi• zioni ah'e ne .regolavano già l'avvicendamento (let· • .r La C<>mmissione è oostitt1ita dai componenti il tera D , èiroolare '8'Uccitata). · ' ·Oon:s igljo dèll'Ordine e da.I prof. Oardueci .AgostiPèr assicura.~ il set-vizio nelle pl'imet linee della zon•a1 di .guerra provvede il Decret-0 L11ogbtenenziale n-0, <1.nl prof. Diez Salvatore, dal prof. Nicoletti • • • 12 novembre 1916, · in base al quale tutti i medici · \~inee11 zo e clall'ay'·· Snndri11i on. ~.\n1e<leo. • .nppartenenti alle classi 1884 e più g"iov.ani sono ri•• .· iRervati eS<!lt1si,ra.mente ,p er il servizio nel.le linee . . \

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. ATTI PARLAMENTARI. ·'

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Dimissioni della Giunta esecutiva della Federazione degli Ordini dei medici.

stesse.

Il rendimento delle dette classi è appena s ufficiente allo scopo, e perciò è necessario ma:qtenere salda mente l' inte~Je applicazione del Decret-0 so• pra cttato, tanto più che la prod11zione dei medici giòvani è del tutto sospesa. Gli ufficiali medici delle classi 1884 e più giovani godonQ di un a vvicendia1nen to nelhl stessa zona di guerra e nelle formazioni di 1prima. e seconda linea, eioè a, dire preStano servizto a turno di sei mesi in un reggimento, in una sezione di Sanità e in un <:>-sWdaletto da campo. L 'avvicendamento 1)r opria1uente <letto consist:è nel richiamo presso le formazioni <le11~ zona ter11toriale degli ufficiali medici i1iobilitati. Fj.nora è limitato a. quelli appartenenti nlL'l c·la~se 1878, dopo un anno almeno di servizio in 7A>Da di guerra : e non è po~sibile estender~ tnlE> beneficio ad altre ~Jn s:i, per insuffici~nte di~onibilità cli vei:sonale

Rit)Qrtiamo il seg'Ue11te ordine <1~1 gioruo Yotn ti> i1ell'adunanzn tlella Giunta e e<:utiYa• tl(:)lla . J.<'ellt'· rnzion~. tenutasi il 12 luglio l~J 8 :· e, I"a Giunta e~cl1tiYa llella }"'eùerazio~e cleg·li Orcli~i dei medici, riunit~si in Eolognn il 12 luglio l91R, se11tite le dimissioni del prof. IJuigi · Silvagni dn p1·~ idente federale, approvando pienamente tal~ ~ll<\ decisio11e. si dichiara solidale co11 lui e delibern <li l)l' s~ntare anche le '1)1·01)rie dimissioni al C<>nsi~lio federale, che st.abilisce di convocare in Ro1nu Jlel' il giorno lS agosto J). Y.

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I . " Giuntn

~secnti ,.. l : Prof. Luigi Cap-

pe.ll f•tti - Dutt . .4ntonio Dal Prat o Dot l. I . . copa.rcl o R 11 ~·zini ». •

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[.t\.NNO XX,', ~ASC. 30]

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SEZIONE PRAT.JC.\

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• • • · ftsic.amente idonoo, tanto priù cl1e, pel' uon t11rbare -Per i medici militari prigionieri • .. l'a~ses~II,lento del servizio, tanto in zona d.ì g~erra, All'on. Dore il ininistro della guerl'a ha ·Tisposto - che in ·zona territoriale, il ·cambio dev.e, corppJ·~rsi · a1. riguardo : . · tenendo sempre conto delle specialità professionali «Le attuali disposizioni non stabiliscono un tr.a t- _ e della · idoneità. fisica. La. deficienza sopra accentam~nt6 speciale in rn~teria d'ava nzamento per nata. 4ipende dal rilevante numero dei già .avvicen- 'g·Ji ufficiali medici caduti., nelle mani del nemico, in dati (circa ~), dalla mobilitazione Ststema.tica..confr-onto del tra:ttameuto stabilito per gli ufficiflli · mente compiuta a.Ila classe . .del 1880, d.a:lla neces- dellè altre armi o corpi dei ·règio esercito; posso sità di provvedere allo· inquadramento Qi nu9v1 reperò assìcurare l'on. 1nterr-0ga11te che, pienamente • • • parti, a l1ai oostituzioné ,di nuove unitit san.iitarie, a l · convinto che la posjzione a.e gli ufficiali medici in i1p.ia:namento delle deficienze ra.p pres-entate dalla iuuno del nemico presenta caratteristiche tutte proordinaria quotidiana usura éiell'orgahls:mo sanitario. p1·ie, non ho mancato di fru: stl1diare con partico- ' Si con·s ideri inoltre la ooesi~tente necessità 'di de- .. lare ·cura la questione· e che. è mio intendimento • stinare ~. serviZi civili, medie-i in sostituzione di sottoporre quanto prima all'approvazione del Conaltri, ai· quali viene revocato la. di-spensa o l'eso~igllo dei 'mini$tri opportun~ provvedimento di D. L. nero per non aver oomp1iuto· il servizio militare preinspirato ai maggiori sensi di èqui~\ e· di giustiscritto (Decreto Luogotene~Ie 9 dicembre 1917). zia>). . ' ' • ' Trattasi Qi servi7ii ai quali, _a ll'infuori del medico . che vi si trova, ~Itri, come è ovvio, non lia di norma alcun interesse di esser.e d~stlnato . QUEs1r1 A • • Attualmente tali posti vengono · co1Jerti con i me(7357') Ou·r a pi.ena - Ren,siorzi . .-. Dott. L. F. da' S. ' · òi'ci <:he n9n hanno diritto all'avvicendament<;> (più giovani. del 1878) e che, Il!on potendo in altro modo 'sul $. ·_ _Non .l)Uò il· sanitario ~onclotto ren-0.ersi ottehere il ritorno in zona · territoriale, -optano per parte di,ligenté per otten~re che la condott:a ~?sse • • 11 J.a destinazione di un .servizio c1vile·. da piena ridotta .àl puro o.bblig-0 d~ legge. Sono de, ' Appare a.dunque evidente che, se maturasse anche ctsioni che tSi prendQno tènendo 11Ii'icamente 'presen. · per· essi il diritto ta.ll'aYvioondamento, e cioè ~ttra­ ti gli ' interessi del 1servizio è non qu~lli particolari clel titola;re. verso l'à.vvicendamep.to ;potesse r~Iizzarsi il ritorno in oode prossimi-Ore a quella abituale, se non L'iniziativa. che n"t>n .p11ò prender~ il ~edièo può · .. addjrittura in quella ristessa, non aVl·emo mod~ di però ben essere presa dial 00nsigÙo com11nale con assicurarè convenientemente i servizi ctV'ili elle · apposita deliperazìone da. . sottoporsi àll~approva­ l'applicazione del Decreto sopra ricordato 9 dicemzione dèll.a autori~ tutoria., previo p:arere del Con' ' " . ·bre 1917 lascia ·s coperti. · ~ · -sìglio pro,rinciale di Sanità. Pel' i medici condotti Ai servizi stessi vengon9- destinati, previo ricolche, . come Lei, aderirono alla. Ga1 sa prima de! locamento in congedo, u'fficiali medici designati dal-I 1° gennaio . 19Q9, sono valutati come 11tili tutbi gli . le JStesse amministrazioni interessate fino alla clas- anni di servizio presta ti in Comuni ove esistevan<:> , se 1881 1nclUJS3, con nessun'altra. limitazione, oltre 11egolamenti .s peeiali per le ~nsi.oni. A Lei sareb- · quella di aver ~re.$>ta:to almeno un anno di ·servizio ber-0 bonifica.ti .p ertanto tutti gli. .anni <I.i serviz.io • in wna di guerra, o anche se appartenenti alle présta ti diaJ 1894 al 1906, epo~ in <:ut fece ade~one ' classi 1882-1883, purchè, olt1·e la 's uqdettà c-0ndizioalla Cai~sa di previdenza gover.nativ.o. In tal. c.aiso ne, siano riconosciuti di menomata. idoneità fisica. la pensione sarà liquidata. ai termini della .. legge e rÌ'partita .a. carico .della Cassa e degli enti inte. Per effetto di tale Decreto molti Qfficiali medici ' ressa ti in ragione dei ·Servizii presta ti dal sanitario fino alla clais se 1883 potranno tornare ai servizio civile dal quale furono ~llontanatJ;i all'~tto della ed in proporzione dei relativi stipendii. mobilitazione generale, :tooltiJssim,i altri saranno riL3J pen·s ione cominci~ . a decorrere dal. gi-0rli-0 sueclii.ama.ti per serviz.i civili, in fA)lla territpriale, se cessivo a lla cessazi-one dello stipendio. Con 25 anni di ,servizio e 50 di ·~tà liquiderà là .s omma <li L. 799. non nella stessa i·esidenza di p1irpa d~ll.a guerrà. ' A ! (i.a S. ·- L'arti ... (7~59) P e1i1sioni. ~ _ Dott. ;,.... Ecoo come l'avvicendamento :vropriamente detto ~1878) verrà 1 p re$to largamente integrato dalla deoolo 30 de.II.a legge s11lla C~ss.a di previdell7..a tassativamente di1sp0ne che il periodo òi servizio interi- · stin~zìone ai servizi civili '(1883), fermè . restando le ' dil$p()sizioni relative al1à. cl:a·sse 1884 e più "giovani,, nale, anc-0rchè ·seguito da nomi~1a regolare, è calco- -. ' ris~1'Vate alle. necessità delle })rime linee. lato~ oome l!tile ai .soli. effetti del ·r aggiungimento· del diritt0 ·.a 1pensione. Gli anni di' serviZio prestati, Le norme sopra riassunte ' sono quelle cui attual·" come Ella <lice, ~nteriormente a l 1908 ·possono esmente sì attiene aJ Ministero della gue,rra, d'.accor. ' sere valutati 1se risnltano prestati in tempo più reùo è,ol Comando· Supremo e.loon· 1a Inten.denz,a., gemoto, e, cloè, prima del 1° gen.J12io 1899. Anche ver- nerale, e costituiscono. un oooròinato sistema a 00r sa.n:do .i rel~:tivi contributi arretrati, non si posso~<> stegn-0 del funzionamento sanitario in ZQna ~ guer. ri-scattare anni fil servizio non am.y:ie-ssi dalla .legge. l'a, .in 7hna territoriale e nella poipo-lazione civile. .. (7361) Rivaooin.azion.e. - Dott. ~~. M. <la M. Poichè tali necessità sono St1scettibili , di modifi. cazioni, potranno ra.nche varL:"l.re i limiti e i cri ter.ì L'pbbligo della vaccina~ione e delle riva.cci11azioni m~. bensì al me-· d'avvicendamento, che finora però occorre mante-.· non compete .a.ll'11fficiale sanitario, • d~o condotto. Se F.ìllil lo h{l disimpegnato ha dinere integri e fen:nj ». I

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i·itt-0 ad uno speciale com·p enoo da l Comune. Sa).·elr be, l)erò, stato opI)o11:un-0 . richiedere il preventivo ...

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..assenso del Sindaco e della. Giunta, senza del qua le l)Ot1·ebbe ·ia,v ere lill rifiuto e non. avrebbe mezzo pe~ ~gii:e l.n via gip.drizi~ria. . · Doctor JtrSTITL~. -I

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ervizio med·ioo-'lniiita· re. - 411'.a b.b. n. 8810: . , Data la sua a~ilità, sia pure limitata ai ser·v izii

ter:ritoria li, ritengo sia inulA.le tqsistere per a.vere l 'esonero. ' · Non è escluso che, richia mato, Ella :venga in'via to :.a prestar servi~io in una città della .zona di- guérra : E lla pÒtrà fa r domanda :di nomina a .tentinte di <!~1nplemento,, allegando i documenti éhe ba eser..cita to professiona lmente ·non meno · d:L 5 anni. !Ja (!.omanda però non p·otrà esser fatta · che_dopo _av-vei:iuta la sua chiamat~ ~in servi.z io e , deve esser é' · -diretta ,a l ìVIinistero .e pr~sentata alle autorità mi. litari c1alle. quali. dipenderà. , Al dott. V. F . da L. E.: J I.Je pf'o~oziohi degli ùtliciali di. · c-0mplemento, si . regol~no .su quelle degli ·effettivi; eome si 'è pii1 • -volte detto.. · ' · Orn ·poichè gli · ultimi c~p.itani medicì ·promossi •• màggiol'i a vevano l' anzia·nit~ d~} gennaio 1~15, è -chiaro éhe i.l turn0 di ·promozione a magg·iore pei .<!a~tani con anzianità ,pari a 1 quelJa di suo figlio (S lt1gÌio· 1916) è ·anèora pa;·eèèhio lontano. · • 1 All;abb. n. · 4902: . Non esiste .alcun' decreto luogotenenziale in pro-posit0. Ell.a può però, data- l'anzia:nità _9.~lla · Sll<:l -classe, fai~ domanda al Ministero di ·v enJr trasferito dal ·corpo d'armata territoçale ·_ presso il qua le ora pl'esta servizio ad llil corpo d'arm~ta più pros . -simo· alla st1a; abit"ùale .residenza. .Al ·d ott. G. N ..,. zona di ·guerra : Non esiste alcl1na circolare che disponga nei senso da ~ei. accennato, •.o ssia concernente J'e~onero, , · . .A . dopo a lmeno ~m anno di zona d'operazioney tleg·I1 ufficia li medict •condotti t1nici e degli ufficiali sanitari di ,zone malariche. ·· ' ,... All'abb. n. 4608: se~ ristùta che Eil:f sia idoneo jn ·g·enere, c-0mpi'ut1 "i 15 anpi ·d i e~rc1zio professionale può f~r doman<la cJi ottener~ il graqo di capitano. Nessu;çi.a norma presc1:ive che con la promozìone E11a rleòba venir trasferito, ma t1n trasferimento è pi:1re ipossibile. J Al dott. M. O. wda F. T.: . La sua chiamata. al1e armi è po.ssil>ile, ma non mi -sembra probabile. Essendo della' elas$e del 1873 sarà facilmente lasciato nella z-0-na t erritoriala ed -allora J)Otrit esporre il •SUO deside11·at u,11i al Direttore di nnità .aggiunto. ~~ll'abb. n. 8639: . L'e'"'onero qu~nc1o è richiesto dalle a lttorità civili ~om1Jetenti p11ò e ser€ ottenut-0 .anche C'o11tro 1~1 volontil del titolare: occorrerebbe•sennò che egli si <"limettesse dall'im.pieg-0 e tornasse libero p:vofessio-· 11i. t~1. Il gru·do è ottenibile d-0po ·ehiamato Dlle -.armi in seguito a presenta.zio11e di domanda e dei titoli r(.lla tivi. ..i\. I..iei .·petta il grado cli ca11iti1no. I.e mansi-0ni,

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IL POLICLINICO

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FASC.

data la su.a cla sse (~872), sara11n-0 probabilmente 1

t erritori.ali . , · All ':a.bb . .n. 9435 : L medici che -si trovano con truppe oombait tenti " I · ha11no diritto alLa :polizz'a di a·ssicurazione. Al dott. B . . V. d~ V.: ~ . Pt1ò domandare al Mio.istero la fa coltà di _pre- · se:ntarsi lal Distretto di .Genova -.anzicllè a quello . ~ti> \ di 't.alermo, mia.' non semp1"e tale concessione vien fatta. ·, La . dom~11da con i ·titoli allègati deve essere dp Lei presen,tatu soltan.to (topo che sarà chiamato ali~ .apni. · A.I la dom.and:a. in carta da bollo devono, oltre i titoli, essere allegati· là fede . di na,s-c-ita ' il ~rtificato. penale, que1lo di mo1:.alità vidimato dàl Pre.' fetto, ecc. . 1 Datà l'anzianità ò,ella: sua classe (l871) è, mo~to. pròba1bile ehe Ella veng11 assegnato ad un servizio territoriale : può però far doma.ud.a di essere in• viapo' ln zona di oper~1zioni. _ Se ·vet~à mobilitato le ·spettera· l'indennità' d'i entr.à ta in· ca1npa.g na . . 1 · No11 y.i, è, neppl1re per gli llfficiali anzi.ani, il diritto :a 1sceg1iere la città di residenza. Non è vieta.t o p~rò farne _<l-0,manda. . , . . A1 dQtt. F . 1\11. da V. d'O.: .Avendo ·Ella olt1:e ~ annì di esercizio professionate lé spetta il gtado di capitano.· .· Il_grado ·le verrà oonferito dietrQ-su.a. Jtlomanda, ·<:hè Ella dovrà presentare, .a.lloFcllè sarà chiamato • . ,sotto lé armi, all'autorita militare dalla quale dipenderà:- .Al1a domanda do·vt~nno esser-e allegati i \ doç:umen'ti 00m1J)lrova~ti i 15 anni di esercizio professionale compiuto. ' L à · a destinazione in rona. di ~u.erra le· ·ver·r: asOO~ta all'atto della •SU.a mobilitazione, ma hon si .P uò presumere quale pos~a. essere: non è escluso .' éhe Ella possa- es~r destinato & is ervizii di ·p rjma linea: o; ' • I ' Q.:ue mesi di · stipendio, .d opo il richiamo, sono up ?iritto per gli ufilcial\ ç~e ~ono impiegati dello Stato. ' , · 1\1olti C-0muni e Oonsor7.i, però, li hanno pure con- . cessi ai i)ir.opti impiegati: . .,. \ • All'.a.~b. n. 4322: . O.coorre· rieliiedere la pror-og.a. · .AU'i1:bb. n. 2815: Non vi è aleun diritto da. parte dei medici della sua {!lass~ (1875) a rimanere a casa1. P.er .a-vere il grado di ca1}itano o·. e corrono 15 anni di esercizio professionale com1)iuti. :Al dott. D. e: L. da . F.: Temo, che ci sia pòco da sperare in un trasferimento, òato il giudizio del centro neurologico che l'ha tenuto iÌl osser\1lzioue , e che è quello che Yale or.a per Lei. · · Ella infatti, in ottem1..eranza.. a tale giudizio eh~ lo indicava idoneo a pres_tar servizio in qualclie ospedale in l-0ca·1ità t1•anqtiiIJ.n, · è stn t-0 regoJ.a r1nente vinto sulla Riviertt ligure. Comt1nql1e ' Ella pt1_ò te-ntare rli <"hiti-dere al :\fini1

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[ANNO

XXV, FASC. 30]

SEZIONE PRATICA

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stero ~ella guerra (Dir. Gen. Sanità militare) di Dail'OspedaJe civile Umberto I di Ancona cèrcasi esser· sottoposto a • nuovi accertamenti sanitarii. <lssistente libero da ser,·izio n1llitare e della Croce Rossa. Per informazioni scrivere alla Direzione SaAll'abb. :n. 8399 :· . .• . . No11 ~i è Aleuna acquis~zione di diritto a rima~ nitaria • . nere dopo l'avvicendamento sem.p.re presso oopedaJi . anzichè v~r rinviato in prima linea. • ALBO D'.OR.O. , . I medi.ci inviati a sostituire il titolai·e. in i1na • • condotta. possono optare per lo stii>endio militare RICOAf PENSE AL YA.LORE ·.MILITARE . . o per ql.1ello civile. "• . ; .Alc11ni .inediei della clas&'e 1881 ricl1iesti per ser- . .Il colopnello m~<JO ,STEFAN,O SANTUOOr, direttore di Sanità della 3a. arma:ta., ha ricevuto due meda'1zii civili sono . sta ti . concessi. - . gl~e, una d'a~gento e u.yfl. di bronz.o; la p1:ima • A.11·abb. Il~ 193: guadagnata nei due anni ..di. •servizio- sul CarS<> • EssPndo Ella stato dimesso dal servizio perchè e SllJ Piave, durante i quali, nelle frequenti vi(:Suberante, molto probabilmente la sua domand<.1 • site à.lle linèe più a:u.anzate e ' nei momenti; d:l .. non verrà accettat<l. . I . crisi, si espose ad ogni .sorta di pericoli, e diressè All'abb. u. 3055: .. " · ir lavoro di isgom,bero sotto il continuo fuoco che :Non è clubbio che le .svetti la promozione. llCCideva a lcuni rico~era ti. Se la <.lirezioru\ di sanità le 11a timandato~ il l.'f>. clamo perchè non si ~rmettono sollecitazioni, ciò MEDICI O~ HA~NO DATO FIGI,! ALLA PATRIA. ' significa che la pratica clelÌa. sua promozione è Il <lott. SPADONf .4.NGELO, medico condotto. di Gemrealmente in .cqrso, ma che ritarcla, probabilmente u1.ano (lf'oi;lì) .ha pe-rd11to il diletto figlio ALBERT.o, df percl1è ·saranno state chieste le prescritte informaanni 19, sottotenente di artiglieria da campagn:.i, · zioni e pareri ail'atttorità d::t cui Ella dipendevn. il 10 ·git1gno 1917, sul Monte Zebio, colpjto in fponte in zona çti guerra. . 1 .~ <la n:Htraglia austriaca, ~entr~ ;si spingev.a ·urditaOomunque Ella può star siet1ro che pervenutagli • me11te fuori delle nostre trincee, per eseguire ricola promozione avrà l'anzianità e gli assegni che le gnizioni presso i reticolati nemici. Il caduto ·è sta:tospettano: ., cl(.>cora to con meda.glia d'argento. ' · . , •.\ll'abb. n. 4322: Il . dott. Spadoni ha t11}' altro figlio, GIAçO:h-10, tenente a1 fanteria, unico maschio rimastogli, il qual~ è stato gravemente ferito all'anca destra . dutan, • ' t~ una nostra azione s11ll'altipiano di 4.siago. E. nI.

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Al prof. GALLEN<1A, ordinario di~ oé11llstica Rella R. UntYersità. di Parma e vice-preside -della Fa- · coltà, è perVenuta · 1a straziante notizia della morte I • del ,ijglio diciannovenne:- ufficiale di fanteria, a·vvenuta durante una traversata dalla Tripolitania, per • siluramento del piroscafo, e per nefa ndo imperversare del nemico sui nattfraghi. P. P. , ·l.l

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MEDICINA SOCIALE . • •

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Previdenze di .Stato per l'alimentazione infantile.

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In seguito a.i çomunicati governativi ecÌ ai f•r.ammentari ,a rticoli comparsi sui giornali po" • litici è opportlµlo ··che sia fatta a.i med·i ci una esposizione dettagliata sulle origini e sui m~zzi !)Osti in prati.ca da par~e dello Stato per ga:r:antir.e ai bambini poveri e riochi il f.abbisogno alimenta.r e minimo dall'iniziò del .divézzamEµito · ' fino a tutto iJ' secondo anno di età. Con questi provvedimenti lo Stato non si so• • \ \ .· .., stituis~e all'industriia p_rivata nel produrre. spe• CONDOTTE E CONCORSI. ~cialità alimentari ...~d .anzi, tenen,d.o conto delle . Il Pio Istitt1to di S. Spirito ed Ospedali riuniti restrizioni imposte dagli approvvigionamenti~ di Roma cerca un assistente medico-chirur.go integenerali, cerca ~i aiutare quelle energie indurino per u· reparto otorinolaringoiatrico dell'OsJ>(>- · .s triali che si propongono di mettere m comdale di S. Gi0:-coi;no. m e.r eio prod.otti nazionali di lltilità pari a • Per· infoi:mazioni rivolgersi all'Amministrazione quelli .d'importazione stranier,a. dél detto Lstituto in Borgo S. Spirito, n. 3.

Ella -çerrà . chiamata con precetto del Comando clel Distretto da. ct1i dipende: quando, non è possi.biie i)trec:iJsare, mia presumibilmente presro. Le spetta il graçt.o di ca\>itano anche se non incondizionatamente '3.bile, appartenendo :;t. classe an. . z1ana ('76). : · · · I~ pratiche per ottenere il grado ~ debbono esperire a chiamata compiuta. M. G.

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Due mesi prima che articoli di medici e di cit- ·in -cui i poteri di digesti~ne per gli ami.di sem- · tadini appari sero sui giornali invocan·do che plici sono già attivi nel. bambi~o. Questa fasi provvedesse all'ali.p.1.entazione inf.antile, il di- · rina è formata da ·due •Cer~ali : UllO ricco in . rettore generale dèlla Sanità Pubblica, . com- grasso, 'l'altro ricco in idrati di earbon·ici. mendatore L11trario, prend·eva a cuore l'argoComè alimento azotato è stato scelto una fa.: // mento sia da un puD;to di vist.a ig·ieni~o eh~ da rina mista di v.arie leguminose in modo da otquello sociale ed· affidava al prof. Francesco tenere in essa• un valore medio di .sostanze proValagussa lo studio degli ,alimenti fondam·entali teicl1e di .circa il 25 %, .ossta si è ·c ombinato un ' · che lo Stato .avrebbe potuto· garantire al hamalim,ento plastico di molto superiore all'uovo ' .. bino fino ai due anni di età. ed alla earne. • Ma questo, studio ed ogni proposta in merito Uh :altro al1ment<> è dato d.alla pastina fatta ' • _sarebbe rimasta n el eamp_o della .teoria, e per- '. con farina abburattata .a;1 75 %: ossia da una \ ' · ciò ·sterile, se il Ministero. degli approvvigio- ·pastina· bianca ,a tipo unico che e.limin·3< le namenti e 1consumi non ·avesse pchuto fornire inutili pastine al glutine e che garantisce ai il quantitativo necessario ·di ~aterie prime \in- "1>ambini dopo l'anno. di età un alimento dinadispensabili per la ·p rodl1zione degli alime.nti.. mico per ec.cellenza e di fa-cile. digestione. . . It direttor.e gen€rale.· dei ~ons4mi, comm. Mo·Il semo-lino di riso, altro alimento fornito r.andi, COil larghezza S-traordinaria di . V€dUte, . ,dallo ~t~to., SÌ presta molto bene per 'la facìlità a .ccogliendo con vero entt1siasmo le proposte qon la quale l'arte della ·CllCina può trasfor' sommarie Qhe gli .vennero fatte, s'impegnava marlo in v~:r:ie foggie rendendolo gradito al • non soltanto di fornire m~terìe prime, ma di bambino. cooperar.e perchè nel più breve tempo possibile · Da · ultimo· si è pensato di garantire un picdallo ., studio s1 passasse · all,..attuazione p·ratica colo quantitativo mensile di biscotti speciali, delle i.dee esposte. . . fatti con farina ·di ,puro grano e diastasati meSotto gli auspici della Direzione generale di · ' diante l aziòne· dello estratto di malto sulla fa. Sànità PubbliGa e di 'quella.. dei Consumi il rina,' ·che. oltre ad .assecondare il gusto del bampr-0f. Valagussa pote oompiere il primo lavoro bi~o forniscono, in un piccolo volume e àd un · d'orientarnèpto che avea per fine di .conbretare .c6sto b:;lJsso, 1ln alimento completo di facile diun programma di ,previdenza statale a favore , gestione e di rapida assimilazi~ne. del bambino onde as.stcurare · ad e&so gli aliSu ogni pacchettcJ· di alimenti vi è up.a det• menti fondamentali per la sua nutrizione ra- tagli·ata istruzione per l'wso di ·essi e sul modo ... zionale_ fino ai .d ue anni. , .di prepar.ar1i, ne è rindtcata la <:omposizi-0ne e Dopo i primi stu·di fu costituita una .com-· vi è determinato il valore energetico percentuale ' missione ·composta del. comm. Mo~~andi, dtel , in modo che il medtco possa portar·e quelle mocav. Giordani, e· da:.l dott. Vittadini per il Mi- . difica.zi-0ni ch·e .crederà più · opportune sulla nistero dei con·s umi, dai proff. Big-inelli e Va- manipolazione dei differenti prodotti a seconda lagussa e dal cav. Reale per la Direzione ge- dei ··c·asi. _ ·• nerale· di Sanità Pubblica, che fi ssò i. tipi di aliSi è cer.cato di .dare · ~a granitur.a piutto1nenti che lo Stato . avrebbe dovl1to produrre s'to grossa alle varie farine di cereali, i~ modo per i bambini, avendo come fermo principio di · da renderle semolose, e, ciò è ,s tato fatto per non produrre s pecialità alim.entM'i, ma di- forassecondare il gusto del bambino, che in genenire alimenti semplici e fra di loro ben distinti, rale non g~adi.sce le pappe a consistenza colin modo ·che p otessero ser-v·i re tan.to per il bam- los.a . · bino sano come p er quello malato. La coltura, fatta secondo le norme, è più ch e I tipi di alimenti di .. tata per i bambi.ni sono s1lfficiente per rendere le farine semolose . perse1: fettamente digeribili. Una farina amido-diastasata pura di cereali Ogni bambino dopo il 6° mese avrà una speda darsi d opo il 7° mese. Questa farina è preciale tessera. Il sistema della tessera è studigerita in gran parte, in modo da assi-curare di,a to in modo ·Che ·ad ogni mese di vita, dal un alimento facilmente digeribile in quei pe- 7° in poi, si succedano quei differenti alimenti • riodo della vita ~nfantile jn cui la ptialina sache .fisiologicamente ·corrispondono ai poteri livare e l'amilasi pancrèatica h anno dei poteri di digestio11e del bambino éd al fabbisogno ali- . di attività ancor a deboli. mentare di esso. Così quelle madri ignare dei Un secon (lo alimento còstitt1ito da farina di sani principi della dietetica infantilt!, non po- cereali com1lo ta vien e a sostituire la farina tranno, neppure volendo, commettere errori precedente i11 qrtel periotlo della \'ita infantile, fondamentali, che tanto di freqt1ente turbano il 1

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(A:--:NO XXV,

FASC.

SEZIONE PRATIC.\

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regolare svi~t1p1)0 del bambino e che spesso Cro9e Rossd Ithliana ,subito d~l)O g·Ii estremi. onori " sono la c:ausa,. ·delle più gravi mal~ttic · dell'ap- l'esi'. al compianto· presidente. senatore· conte Gian ' Giacomo ,. Cavazzf della Somaglia, ri-unitici <>ggi , parato digestivo .'· \ 20 lngJi·o, considerando che non possa esser.:vi soluNoi sia.mo~ ·certi che la Jclasse medica a-ecozione di continuità p.el reggimento d.ell' Associazi~ . glierà con sincer.a :sodà.tsfazione ·lru messa · in ne,. abbiamo confermato la delega dei pot~ri · pre~­ opera di questa previdenza . sociale studiata ed denziali al collega on. avv. Gipvan~i Ciraoìo, in attuata in -c ircostanze particol3;-rmente diffi.ciJi, ' attesa cl~i pl'-0vvedimepti. c11e al· Governo . del Re ' poichè .le diffic€Jltà no·n .s i limitano agli. ·approv- piacerà di prendere. -; •, . . . . Bona'fào ..stringher, 'G4usepipe Ii'rasCIJJf'a, . ~ 'vigionam~ti ; ma . v.anno ri·cereate' nella ma:p1 Ettore M~rch'i'a~ava, )) . .canza di mano d'opera, n ·ella defi.ci~nza 'degli · · · · . . . • .(,. I imballaggi. occorrenti, ne1la l<entezza dei· tra: Vacçinazioni antitlfi.ehe grat~ite. . ' . sporti, ·eoc., ,ecc.. · 4- .Milano, P,er iniziativa ·a..e1l'as's essqre. dlel ripa'.r~ Il Mini~tero .dei cons11.m i distrib"tJirà · gratui,.. · tp jgiene ~ ·sanità, Q.ott. , Luigi Yeratti, si è aperta~ , tamente ad enti di beneficenza mille pàté·chetti presso l'Uffic,i o d:igiene una Sezione, per l~ vacci• al m.e se d·ei vari gruppi di f&~pe Olfde aiu~~e , -?'3.zione a.ntitifica . vo~onta.ria g).'atu1ta. alla citfadi' . nanza'. .il . più_ pos~ibile qu~i..ba™!iPi po~e!i .c he .hanno . In taJ. modo ia città h1aggior bisogno d1 una san.a di-etet1ca. · · . dt. ~Iiktn-0 · p~r.'la: prima J;i;a cominciato ad apP.licare allf.l.· pò:wolaziopé civile qt1e- _ - . Ora che-lo Stato ha provveduto ai .Principali alimenti, ·si garantir~ ben presto· al. -bambi~o " sta cljra preventiva contro il ti_fo, cura ormai . di-IQ.ostratas} molto effieace, cosi d~ essere adutta ta , quel qu.antita.tivo di' zu.cchero che .g ll è necesdagli eser-citi _di quast tu~ le naz1oni. . ? .. . • sario per jl' normale ·accr·e&cimento. I medi.ci • Sosvensioae delle libere docenze• sopratutto nella . . .che sono .èhiamatf . .. a compièr:e . società una delle . più alte mìssi•qni, ·q uel1a. deluri Decr: J,.;t1~g. n. ·765, in data · 26 mag~'io -:19i8, ' l'assistenza c,lei bambini, volgano i.l loro i:>laupubblica.~o · nella Gazzetta, Ufficiale del 13 giugno ,so a- S: E. il Presidente del Gonsi.~liq, on. Or- t· 1918, Il. 1?9, dispo~~ (~1e ,fiJ.:0 , ~ sei mesi dopo la lando, ·ed a .s. E. l'on. Crespi, , P,oiehè il pro- , ~uert~ · sono so~1>es1 gl1 a~·t~.ccoi1 del~a.. legge , sulla e· x..... d ll' r· · · ·nfant'l , d;... . • istFt1z1one super1ore, rela tlv1 al confeT1mento delle· , bl·e m.(:I, e a iment azione i i e non e a. co,n l 'be d. · · · • · · i re ocenze. , . · .' siderar.si come UJ).a $e.m plice prati9·a di igiene: Avran,no· tuttavia éòrso .le d,omande .di .abilitazio' oggi è :un prob1ema ·polifi.co-sociale . che mira . ne presentate anteriorµi.ente alla pubblicazione del . a . gar.antire l,avveriire· ffi.ttivo ,d,el P .aese e di clecreto, ,qt1ando· le rispettive' Comn1issioni . sia110 già ciò il Presidente del Consiglio, con . la sua· rastate ·costituite.. · I pida peBcezione intuitiva,"' se ne r~se· conto, im_..- Cbrs~ ·~~r aspiranti medici. , .. mediatamente e fece in modo ch·e 1e· varie dif' , . ' • ficoltà che a·d ogni p-a sso 1apparivano ve~issero , Si è chiuso a 'BolOgl;la,, in . que·sti giorni, ;pr~so . ~ · . .. Ì'•Ospedale militare Be1·ti," ·11 corso per ~tisp'iranti subito superaté. . • medici, diretto , dal n9stro collaborat-Ofè maggiòre · 8 .. Il Ministro · degl{ approvvigiona.menti · COI).- ' medico pr:of. G. M. Piccinini, il guale ha dato pro. sun_ii, on.; Cres.pi, ha.. facilitato coh ogni mezzo. v~ di oolo iftfaticabile e a~ vigiJ.anza ocu~a.ta epRute l'opera d·ei .corp-i tecnici ed' ha fatto in mo~o che paterna. · · · ' · : le idee e gli studi ·div.enissero .i n breve un, fia tto · · ~ . . ·. , . compiuto onde .!,Italia-durante l'. attu~le guerra Grave infortunio. ~ ·: ' , . . , . .' .' pote~sé . avere il vanto del primato pensando Il dqtt. Giusepve .Ba.gnara. da' Cordovato (Udi.p.e),. , con pto.vv·ed~me~ti di Stato. alla ~alyezza J-del · capJta~o med~co, abitante ~ Roma, è st,at~ inve- .. " fanielull.o · di oggi onde gar.antire alla Pia.tria · stito 00 un , tram, che gli ha ·sfFacel1ato 1a ,gamba,'. , · sinistra. I f}roff. Mazz0ni e · Cl'ainz, assis.t iti dai le energie rie.o struttive d~l domani. P. E. dottòri Pasqua.li e Filetti, hanno proceduto all~am-· z===================:;:=:===== ·=·==========::==;=:===:t . . nell'Ospedale ~ ' S. Giovanni. . . . , . . p1Jtazione. dell'arto, tli · < ' •

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. NOTIZIE DIVERSE

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Alla presidenza .. deÌia Croce Rossa I. t~li~na. .

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· I vice-pres~denti .gènerali dell' Asspciazio~e, c-0mmenda tore :;Bona.Ido Stringher, sèn: GiusepI)e Frascara, sen. Ettore' Marchiafav~ e ori. Gi-0-vanni Ciraolo, ·~i sono ritrititi .n eììa sede tlell' ASsùci:azione. Dopò .a.nalog~· deliberazione .hanno innato àll'ono1·evole Presidente del Consiglio· e ai ·mèmbri del G'Ù.: -verno il seguen~telegram~a: « Qompiamo il dover~· · di portare a conoscenza della E. V. cl1e noi sottoscritti vice-presidenti della

GI.AN GIACOlVIO ..

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CAVAZ~I t'O~TE

l)ELLA SO:àllAGLIA, di cui demmo l'arrnu,ncio de!l~1 morte n.el1<:> scorso numero: era nato a il'Iilano il,.«16 luglio . . "f " 1869. DiscenQ.eyèl {111, Plttrir.ia · fa1ruiglia lornba1·da . , che in più secqli, dal· x:i;v in.. poi,. diecle all3:' Chiesa , dei porporati, aJJt! ai'mi dei · èapitani, allw politica g·overna.tori a vved11ti e saggi. . t Stio i1u.dr~,· Gian Luca, , deput_a to è sena·tore, pi pre,sidente, della ~ ·c. R. I. dal 1886. sino a~ft139~, · ann9 della · sua morte, e godette merita mente lSi . .' •

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IL POLICLINICO

[ANNO

XXV, F A$C. 30l

tire' il pé~o della i)rOpTi& a11torih\·, domandava e ascoltava il COlfSiglio altrui, era - lui patrizio -il più naturalmente democratico ùi quanti lo ciì.·conclavano. Eppure tutti comprendevano cl1e a,~eva un 'iclea pi·o1)ria~ un proP-Osito cla saggiare nel .co11fronto e da condu·r re Poi a l trionfo; pr'-Opositi, idee,. ma turati dal lungo studio e dalla g").·an<.le esperienza. Il segreto. di_9gni $Ua pìù illuminata attività, il lievito ad ogni più sèrio st1ccessq, lo .s eppe trarre· cla · sè stesso. ·• . '

Gian Giacomo, .che da ll'adolesce11za fu posto a contatto clelln vita rea·le, freqt1entò le scuole pub,. ·bli<:he cli Roma e si laureò in git1risprugenza nel nostro ·~~te11eq. Ornato di u11a. bontà · umi~e, tlissimulata e forte;' entrò a far p~1l'te ' del Comitato cen. tra le della ( R. i1el 1897 : 11el 1900 fl1 e letto '\;'ice~ i1reside11te ~. - alla motte clelr' conte Tavei·Ba , nel . .1913 ft1 <;:hiamato per ·nnBnime· consenso alla . presidenza deli.a Associazione <cper l'aiuto fraterno ~ \ * : a sofferenze fraterne)). .. -x- t E <la al'lora si è prbcligato, in un apust-Olato di • La c. R. I ., con l'avvento à..el•conte della Soru;lben~, per l'istituto ove è significata Ja ,parabola: glia, entr.ay-a in u~ peri-0d.o decisivo di a·fferma. u:rp.ana , iniziata ~dal dolore e redenta dalla .bontà zioné. Egli intése c'he 'la o. R. aveYa bisogno (li · • e che J:ia la gloria .{lelle g·rondi vi~~rie, ma non la . 'ct1re, .intuì che non sempre ]n pratica corrispondeya· gloria delle grandi ·battaglie . .. , allé alte idealità di \cu~ è sostanziata, che occorre~a Egli muore nella ·I>ie11ezza della..florida· \itilitil: renderla più agile e ' moderna e portarla a contatto . nell'.at1sterità dell 'orli sa'çra ai destini-della · patria con la ,;~ta -e fonderla nell'azione con il corpo della - in aru1i. Fo1:s~ LU1a esistenza più riposata e .t ran- sanità militaré. In questa opera di :riordinamento · quilla gli av~·ebfie risparmiata fine così immatura; i·ifufse l'aniìno ,, suo ·vibrante per tutto ciò ché è ma eg·li non si da va tregt1-a.J o, riposo. «Quando sl nobift<\ di .s lanCi i:>atriottiCi; .nè qui-è luògo alla crico1nbatte a quel e nella tica, clie deve essere l'arte di ammirare, 11on quella , . modo lassù - ,ripeteva, .. frase si compendia tuttq uri p'r ogramma di vita, . . di sminuire. «Il faut désormais - sci·i,~eva Oha·~he fu ad t1n tempo vita, vissl1ta e sacerdozio per teat1briand - abandonner Ja critique n1esqui:rie cles lt1i - noi' qt1i 11:on apbian;ic> cliritto di rirrosare un défal1ts, . pou1~ la. g·rande et féconde critiquè des istante. :È il meno cl1e po.ssiamo far~. : . )). E contibeal1tés )) . . ' nuava nell'improbo, la,ro1·0-coordinatore e direttivo Dal 1911 ad oggi la C. .R. ha portato ìl suo eoncorso potente· ,in · Libia, .nei terremoti, ,..nellre epidee accorreva, a pena gli .era concesso, al _fr-0nte ·a . òil'igere i · servizi. In t1na di queste spedizioni, colto mie 'e nella guerra che· si coml;>atte da tre anni ha . dal male insidioso, ft1 . costretto a tornare a Rome:1 mostrato ttn alto' grado di organizzazione, il SUI} , • per porsi a letto, donde non doveva· più .rialzarsi. spirito di sacrificio, la st1a fo1·za benefica. Al conte Solo chi ha seg.uìto c1a presso la sl!a opera.; chi l'ha. della Somaglia si (teve _$~ SODO state affrontate e , v·e dl1to infaticabile accorrere ai i1umeros~. ospedali _st1perate quèsi?e iardu~ ~rove. Egli, 'che aveva parin zona di· Ol?erazioni e territori8;li per rendersi tecipa,to quaìe delegato italiano af Co:µgressi in'.tercùnto dì tutto, l)f'l' riso~vere le diverse e difficili i1a.zionali della C. R. e aveva · con cosci'€nza stu• poteva nel -ctnquestioni cle1l' istitt1to, pl1ò tes~moniare l'importan- diate le · organizzazi-0gi straniere, za ·e la vastitit clel suo sfor?Jo, pt1ò intendel'e quanquantenario della ConV,en2lione <:li Ginevra mostrare ta energia· e g11;111ta intelligenz}'t siano occorse ad . iJ1 1.1rra ·be_lla' esp<;>sizione, èhe ~olle e curò in Roma. assicurare i conforti <ìj llDa assistenza che ha g~ril felice sviluppo della C. R . r mogliato e si è .dilatata in l1na semplice e sublime Il copte (lella Soma glia ebbe nel 1917. il laticJ~1oper4'.1 cli sacri:ficiÒ~ . I vio, degno. rfconoscimento. dei meriti di un. uomo ' · Il Oo~te della. Somagli.a ave~~a nèlla consu.ktudine che dedicò l'intera vita alla patria e a un'istitu• ql1otidiana ql1ella sèhl;etta cortesia, quella liberale zione elle . nel dqvere silenzioso ~ampie opera grave affallilità, che· n11·0110 ornamenti <lel signol.'e òi di civiltà acca,n to alla · guèrra; 'la confortatrice dei ·rnzza, e che ogni giorno, mutandosi il significato <Iolol'i, la buona animatrice, ll simbolo della clolcf' clelln pnrola dalla signorilità alla ricchezza, si' vanuma nità. <;Jon devozione.. di - gratiti.1dine. con pietà • no perdendo. l\1is11rato n~1 ·gesto, 11Rrco di parole... · di ammirazi()ne, COI\ reverenza di dolore, inchinianelJ(l as~emblee o nei rit:ro'?~ sapeva distingl1ersi n1oci di.nanzi a lla s11a meJ1loria . g. b. dell'edueàzioi1(? e la modestin deli1er la su1Jel'io1·ità , l 'ani1uo: no11 i>resume,ra di Rè, no11 faceva mai se-n1

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fiducia e l'amicizia di Vittorio Emanl1ele II e di ' Umberto I. . .

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Indice atlabetlco per materie.

. ..\Ji111~utn~don€1 infn11tilf' : 1>1' 1.> \"Yi<.leuz~ <.li ~tèlto A.\.~c·e~l-\O

Pa.<1. 721

e11<1 tico

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Atti r)arlamentari • 'l1irnl-gin {li ~uerr~1 : 11-0te ri<lssuntive l1isinfezione di <'lmbienti . , Eliot;erapia: tecnica. . . . . . . . 1·~1 1i<l >111ia ~l till<llt\ :

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t'<l eziologia

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Ferite d'arma da ~oo della ye~~ca urinaria . Paq. 711 Frattt11·e dell'arto inferiore : tr<lt1k'llll ~nt{> )) 70~ Innesti e1)idermici in vasté perdite cli sosta11ze . . .

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Insufficienza epatica : metocli di ricerca . )t!edici , infortunisti : inchie ta J-.~euclo-fibromi

sottoc11L1nPi

jniezi<)lli {li olii minerali Roma. \911 · Tlo. QartJere Centrall. ~r

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fondato dai professori:

GUIDO BACCELLI . .

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VITTORIO ASCOLI .. '

SOMMARIO.

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Lavori originali: C. Gbillini:, La guarigione della. ..frattura del collo femorale. - Osservazioni cliniche: P. Amorosi: Contributo a11a casistica dei ealcoli salivari. - Commenti: A. Ama-

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Appunti di medicina pratica: CASISTICA: Esiste una tubercolo$i

polmonare evolutiva chiusa? - TERAPIA: Un metodo semplice di trasfµsipne sanguigna nei casi urgenti. - I sieri glucosati. - I GIENl<l: L 'ipoclorito di sodio ottenuto per elettrolisi dall'ac• qua di mare ed il sq.o uso sulle navi-ospedale. - Posta degli

• ducci: Come Carlo Forlanini ebbe la prima idea dello pneumotorace terapeutico. - Riviste sintetiche : G. Dragotti: Il cocainismo. - Sunti e Rassegne: Cuuiu~GIA : John Rose Bradford: Sulle ferite da a'r ma da fuoco del torace. - SIFILoGRAFIA: Lacapère: La r eazioue congestiva locale n~na cura della siti· lide con i composti arsenicali. - . Accademie, Società mediche, Congressi: R. Accademia dei Fisibcritici di Sie~a. .

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'FRANCESCO DURANTE

REDATTORE CAPO: PROF.

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SEZIONE PRATICA

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abbonati. - Cenni bibliografici. Nella vita professionale: Cronaca del movimento professionale. Risposte a quesiti e a domande. - Nomi,.e, promozioni ed onorificenze. -"- Albo d'oro. - Notizie diverse. - Indice alfabetico per materie.

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INTERESSANTE PUBBLICAZIONE: .

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Prol. tav. 6IR&IKTO OURRTA, libero dotente nella R. Universita di Boma .

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YADEMEf UM DEllA. lftf E Rii ERA lft. [A!A · E ftE611 O!PEDAll con specfale riguardo alla dei malati "e feriti in guerra. ~ura

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Seconda e<Uzione accuratamente riveduta ed ~mpllata - Un volume di circa 300 Patine riccamente Illustrato Prezzo Lire o. - Per gli abbonabi al "Policlinico" sole Lire 3,1'ii (franco di porto e raccomandato) Questo manuale con stile chiaro, semplice e conciso, e con singolare perizia compilato, contiene quanto è necessario alla donna dl ~a.pe re per adP.mpiere etficacemente lt pietoso utficio d '1ntermiera al letto del ferito e del! 'infermo. Le numerose lllustraztonl sono d1 grande aus111.o all'lntendtm~nto del testo e agevolano in modo sicuro l 'opera della lettrice in ogni conti.Qgenza del suo nobile ufilcio. ' . Per mettere 1·nostri cortesi abbonati in grado <ti d11fon,dere 11 manuale stesso presso le signore di loro cono-, ecenza, abbiamo deliberato rtt ~nedtre in porto franco le copie che et venissero richieste col loro tramite al 1010 • 11ru10 dl 001to, e ctoè & L. 3,'f 5 ciascuna. · .

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Inviare cartolina-vaglia, direttamente, al prof. ENRICO MORELLI - Via. Sistina, n. 14, ROMA. •

•blUI di troprle&à rtsena&J. - È vietata la riproduaione dti lavori pubbUcati nel POLICldNIOO o la pubbUcazione di sunti di e88i senza citarne la fonte. · ·

LAVORI · O.R'l-GINALI. La guarigione della frattt1ra del collo •femorale. •

Prof. dott.

CESARE GHILLlNJ.

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Un problema asis ai difficil.e da risolv·e re era 1a: correzione delle fratture del coJlo del fe . rr1ore. . _ Fino ad oggi <Vleste fratture sono state giudicate inguaribili e si .s ono sem.pire risolte 00111 la cJaudireazion e d·egli infermi qualu1I1que ne fosse la fo·r ma della lesione intra o·d extracapst1lare. I dentica la sil1dro1ne; .identica la pro• gnosi. 1

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Osservan.do la i.ette.riatura risulta, dagli alllti• • .chi ai recenti .chirur:gi, che il' fraJtturato· del collo del 1emiore zoppicherà ·tutta la vita per l 'accava11amento dei firarnrneinti. Il m~c.anismo di. f.f attur.a del ~olio feimoral,e avvien·e ·O per cadruta sul trocM11tere, cioè l'effetto .dell'urto si €1Sercita secondo l 'asse del • collo e .quin.dì la rottura avviene p«~r compressjon,e, data la poca lt1nghezza del collo femor ale; ovvero })er caduta: sui due piedi, cioè l'effetto 4,ell'urto agisce p1enpen di.colarmente al; l'asse del colld femorale e la rottura avviene p~r flies·sione o per taglio·. Molti .autori vogliono che -qu·esta frattura si pro1du.c?- p,e r trazion e e tensione del leigia;menito 1

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II. POLICLINICO '\

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di Bertin (co--itl<lettu frattura da strappamento o' lacerazione). · E doloroso il pensare che vi siano ·ancora , taluni che .am~·ettono -che . le partì molli possano fratturaire un o~o. Se coiD.osces se ro le ·c ifre medie trovate ·daJ v';ertheim sulla resistenza i)er millin etro ql1adrato all a: rottur.a per 1

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(ANNO X~V, FASC.

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sono adoperati, escogitando a>nche 11na serie numerosa ·di élJp·p arecchi, a togliere tali deformità. L aacorciamento media11te la trazione, la rotaztone estema fluotando . l'arto ailL,in• termo, e l 'ad.duzionie con l 'al;>1d11zione. ' Di que~t'ultima 1Jos1zione si è insistentemente interessato il ,,-ithmann. . 1

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Fratlut·a ~ e.ndocapsulara) del collo del t'emore sj nistro. P rima della cura .

. trazione in chilogrammi pei div·ersi tessuti p_el1' org.Mlismo e cioè :

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".rutti ha.nino •sempre otte.nuto una consolidazi-0ne co·n defo.r mità. ' E p.e~c·ltè? muscoJi • . • • • 0.038 • • Nessuno ha pensato cl1e, il frammento dist t.arterie. • • • . . • • • • 0.14 le, dato da tutta la diafisi del femore, essendo vene . . • • • . . • ., ' . a.1s il paziente. in pos1zi0111Je ' sttpina - a letto -:appog,gia sémpre in un piano inferiore al framn ervi • . • . • • • • • • 1.35 ' ' mento centi·a.le, dato dalla testa del femore fis. • ten clini . 6.25 • • • • .• • • • sata entro La sua cavità cotiloidea. Alùo spo• osso • • . • • . • 7.99 • • • stamento in passo (o posteriormente) del framcorreggerebbero subito l 'errore. mento i:nfe1i-0re ne su•n auto.re 11a dato impòr' Non è possibile che un tessuto cl1e ha. un tanza. Dunq.u e-ai t.re si·ntomi . suaccennati dai coefficiente di rottura superiore venga fra ttu- chi!'lurgi deve i ·a.ggit1ngere questo dovuto alla · r ato da . uri tes511to di. coefficiente inferiore: e posizion·e che h a il p azieinte durante il processo quando la frattura di un osso si nrod11ce ner - Ja di riparazione. trazione di un lega;me11to bisogna a mmettere · Di qt1esta defor1m azion·e io mi sono occupa- .. clic quell'"osao abbia- di1ninuita, per contiizioni to e ho potuto còrreg·gere la lesione otteneindo . patologiche, la sua resistenza .. Quindi in condi:::plendidi risultati. E la guarigione è stata così zioni fisiologicl1e è d a abbandonare l'ipotesi i)erfetta che la presentazione delle lastre radelle frnttL1re da str app.n..mento. cliografiche (prima e dopo la c~ra) al congresI sintomi deLle frattt1re del collo deJ. fe111ore so chirt1rgico tent1to in Bologna •n ell'aprile 1917 • sono n1ol to chi a ri : .acrorcin m e11to, rotazione e- 11a sollev ato qualche dt1bbio sull'al1tenticit à del- tern t1 e add11zione dell'arto. Tutti i chirt1rgi le l a_ tre te.: se. Il radiologo, dissi, non fui io: 1

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fA~NO

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XXV, F ASC. 31]

SEZIONE . ,.PRATICA

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La pr.ima figura rappres€(11,ta la ·s ignorina C. anzi f11rono d u.e :. il pro.f. Busi, 1nag.gi.ore me. di co, e il dott . Zan asi, capitano ·n1edico dirige11- · Lau ra, d'anni 13, di Bologna, che riportò la 1

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2. - Fra.tt'u ra del collo fem9rale sinistro. G·uarigione .

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t•:! il gabinetto radiologico dell' o. . pedale mili• t t .re principale. Entr a.r obi i r a di ologi ll anno

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frattur-a ( ~ntracapsuJl.rure) cttel collo femoral·e ~jnistro cadendo st1l grande trocantere. . \

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Frat tura (extracaps ulare) del collo del fetuore dPstro . Pritna. della cura.

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firm ate le loro lastre che già esposi al congr,esso e qt1i riproduco. '

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La figu ra seconda r.appresen.t a lo stesso caso dopo 55 giorni perfettamente corretto. ' 'I). •

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(ANNO XXV, •

IL POLICLINICO

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FASC.

La figur a; terza è di un soldato, Z. Secondo, di anni 32, -che riportò la f;rattura (extracaps111.are) del collo femorale destro. La figura quarta rappresernta lo stesso caso ' dopo 42 giorni perf.ettamente. corretto. Nessuna importapza · ha la division·e di qu-e··ste ·fr.atture tn intra ed ·e xtra capsulari :poichè la siJnd.r ome è identica tanto che l'aiccorcia-

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nelle slld·d~tte posizioni specie del sollevamento del grande trocantere in modo da far combaciare fra loro .i frammènti. N-el primo caso dur.ante q11este mano_vre feci uso dei raggi Rontgen e ·negli .altri c~si .della semplice mfsurazione : rius·c~m:do sem1)re a mette.re in perfetti\. posizione' il framm.e11to inferio·l'e. Applico l'appar-eccltio di tr.d.zior1e di Volkmann (con un

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4..;_ Frattura (extracapsulare del col lo del ferhor·e destro. • · Dopo la cura - Gua11'gione.

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.. . m ento dell'arto era in entrambi questi du.e e.asi peso dai 5 ai 10 chilogrammi) mantenendo la staff.a fissata al piede in rotazione initerna Per:_ . di 4 ·oen timetri. • ' Descriv•o iJ. mio metodo1 curativo: Appoggio ci.rea 50 giorni facci0 tenere ]'appa recchio imil bacino sopra un sostegno. Fa.ccio tenere J'ar- mobilizzante j.n.di pr.atico la kinre siter.apia. Ho in.t itolata questa n ota « guarigione» perto per il piede e la. gam.b.a per es er ei tare la trazione. lVIist1ro l a distanza, nel lt:.to sano, fra la ch è con tale metodo ho sempre ·o.tten•u to la perspi•na iliaca anteriore sup-eriore e il grande tro- fetta oorrP.zion.e d·ella frattuTa. Assai .dolorosa· caintere e la di.s tanza fra qu-~sti due punti nel dapprima mi riuscì !,osservazione dei chirurgi 1 ·do, l ato mj:hlato. Da un .assi.s tente mediante una . sulla veridi1cità delle l1astre radiografiche: mano sotto la natica malata faccio soJleiva.re il lo·re ·cl)e si cambiò in gioia al 'pensiero che i 1"'igrande troca.nter·e .fin0 a r:ag.g iun,g er e la stessa sultati mer avigliosi di·mostr.avano la bbntà del meto,do. ' distanza ch e ha quf:sta dal lato saJD.o: Ap'J»l.ico Posso f.rancamente dichiarare di essere stato una striscia ·di cerottto che va da "Lln lato ali1 primo ad ottenere la guartgione delle irat1'ail.tro della coscia e della gamb1a 1Sor.p assan•do ture del collo fem orale che avevano .finor.a proil piede di 10 centi1netri e la mantengo ,aderem.t e gnosi infau,s ta. all'airto con fascie di garza. Applico quindi un P t1bblicher ò in seguito altri casi che ho tut• bendaggi0 di aemehtc e gesso (1 x3) .avvolgente _ tora in oura. il bacino e l'addome• fino all'ombeJico e Ja co· scia fino al g·inocchio. L'assistente che ese.rci· Pubblicheremo prossi1namente: ta la trazion~ p orta l'arto in abduzione e rotaG. ~lORELLI. Osser'l:a::ioni cliniche sopra l'attuale rzione in terna. Durante la co11solidazione del epiden1 ia cl ella febbre da pappataci o inff,uPn~a gesso e cemento mi occupo di mantenere l'arto

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, SEZIONE PRATJC \

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dar. luogo a vere , colich~ salivari. Essi sono • cau·s a di ;riP,etuti proc·essi infi ammatorii della borsa sierosa sottolinguale cc d'où l'.a pparence 0SPEOAL~ DA CAMPO N. 212. d'une gi''nouill'ette aigue ». · Come dice l'Alexandre, ~la diagnosi è facile <Jontribnto alla casistica dei calcoli salivari quando l'ammalato ha ..già emesso altri cal-· per il ten. med. dott. PROSPERO AMOROSI. , coli, quando esisÌe :una ul,c erazione, quando at• • trave.vso il ·dotto di W·a rthon sia venuto fuori La .$(}arsa letteratura .s ulla calcolosi sali' del :()US in modol che s'im.p one un :cateterismo , vare, il notevole ed unico caJlcolo estratto, la di detto .c anale. Sarà invece difficile la diaman~anza di ulcerazione boccale .e la sede (a gno~i allorchè esistono fenomeni infiammatorii ~ destra) mi hanno indotto ·a studiare e ,P11bbli- ' così 1 intensi' da far pensare· .ad una p.e riostite . ~are il caso da me operat~. o ad· un ·adenoflemnÌon.e. Ed. ancòt più difficile Tutti gli autori rife~i·scono ·che frequente è quando; · come nel mio ·caso, non esiste alcun la lesi<?Jle a ~in.istra, ·cost~n~ l'ul-c:erazio·n e antecedente ·di litiasi. · cc Les se·uls si(Jnes q1ti .. boccale e la denta.t ura guasta, ed in genere nu- paraissent 'constants sont la . variation du vomerqsi e pi'ccoJf .s ono i .cal.coli estratti. Di più lum.e de la tumeur, variation . se · produisant • aggiungo -chè raro e meno f.acile è il poter surtout au morn.ent des repas, et la ·do1i,leur spiegare la formazione delle cal-colosi senzp, survenant à une stade . qùelconque de l'af-che un .corpo estraneo ne abbia costitl1ito il fection »~ • nucleo e.entrale. ·La radiografia in casi di dltbbia diagnosi può Per spiegare la patog~nesi dei calcoli sali- essere di gran1de aiuto (l\!I. Anbourg). ~i è invati si ammettono quattro p rincipali teorie, e fatti differenza.. cir.c a la · peil'cezione.. dei ~·alcoli ... . -cioè: 1° teoria meccanica, secondo. la quale ·. contenuti n·el canale di \ì\Tartbon o nello spesper una compressione esercitata dall'esterno, sore ·della glandola; nel .Primo ·caso col -catete-1 da urra ghiandola .ipertrofi.èa o ' da un organo rismo del dotto e 1con la p·à lpazione· combinata • ·vi.ci.no, si avrebbe ritenzion:e saliva.re e quindi attraverso· il pavimento boccale .si riesce quasi • formazione di calcoli; 2°· teoria chimica, per sempre a sentire il co;rpo estraneo; ma n€1 se- · la quale, come diree il Privat, si avrebbe un condo ,c aso invece la sola enucleazione della .., deposito dei carbonati e fosfati di c.alcio e di gla.ndola ha permesso !ii constatare la prer magnesio - ed io aggiU·n gerei, C·Ome nel mio senza di uno O .più ·Calcoli. Per la ·diagnosi ri.corder c·h e la glandol~ sot-caso - accompagnato da un processo flogistico • c he dalla su·perficie della rp..ucosa della bocca tomascellare giace sotto il muscolo milo-.j oideo si ·e stenda alle vie ·s alivari; 3° presenza di corpi fra le due lami·n e d·e ll'aponeurosi cervic.alé, . estranei quale nucleo della caléòlosi (es. steli, nello .spazio triangolare limitGtto dal margine paglie, lische d.i pesce, s.Chègge ·d'osso), nuclei ~nferiore .d·ella mandi-bola ,e dai· due ventri del ·di leptolhrix e di. actinomices secon·do le os- muscolo digastrico . . Il S'UO11Condotto escre~orio, . servazioni di Robert, Maj occh~, Moreau ed dot to di Warthon, va sopa-. a la faccia sup-e.r iore altri; 4° teoria miçr'obica, per cui i _microrga- del milo;joideo, fra essa . e la m,u,cosa d~ll~1 nismi altererebbero la composizione saliva.re . bocca, all'interno ed innanzi, e termina sboc-· • e la renderebbero · in condizioni di depositare i -cando ai lati del frenulo della lingua, alla ~pm­ suoi .sali. s ·econdo 11· Maj oc.chi, Piazza ed altri, mità di un 'Pi.e.colo tubercolo .con un orifizio ammassi microbtdi ·costituirebbero il nucleo (os tium umbilicale di Bordev) appen.a vi.sibile •del calcolo ed attorno si disporrebbero i sali ad .oc,chio nudo. ' >. . • , calcarei della saliva. Riguar·do ·ai. fenomen-i è da ncptar.e che qualL'ev,oluziohe 1c linica della litiasi sottomascel- che vo~ta l'infermo stesso si .aceorge della ~e­ lare ·còmpren1de due peri@di: durante il primo · senza del calcolo in qu~nto che questo esistendo il calcolo non· può rivelarsi che sotto forma di nel ·condotto viene spinto innanzi n~lla muscocoli.che intermittenti; nel seçond~>, ritenutp co- la.t~ra di esso, in modo ·che si avverte nella stante da Schaeffer, vi _è l\na infiammazione boe.ca. • secondaria che si manifesta per mezzo di doAnche Erichs·en dice ch e il .calcolo mettendo . . • lori puntorii-;. :acuti, di asceissi, di suppu!azieni impedimento all'uscita del fluido salivare, ca~ronìche della glandola con fistole e .s clero·si giona ·distensione .della g1andola, con dolore e · glan·dolare 1che · po.s sono simuiare uri tumore sensibilità esaltata, onde · si rende difficile la maligno. , masti.ca.zione: . M. 'lVIa1herbe dice .che i calcoli del dotto di Dopo l'estrazione del .calcolo è prudente esaWarthon sotto una influenza. qualsiasi possono minare co.n la ·s onda · il fondo d~lla cavità, per

OSSERVAZIONI CL.INICHE.

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IL POLICLINICO

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a.ccertarsi se .ve ne siano altri; giacchè qual. che volta se ne .sorlo trovati parecchi sebbene di piccolo volume (Heyfelder ha estratto 11 calcoletti del dotto di Warthon). E,d ora passo . a descrivere il c aso da · m e operato: C... E·... , soldato del ... fanteria inarciante, della classe 18S6. entr a in reparto il 18 dicembre 1917 •c on dtagnosi" di adeno~fie'mmorie sot• to11iascellare destro e .oon temperatura 37°.8 . • Anàrrinesi. - P a dre morto di marasma senile, madre vivente ~ sana, ammo gliato senza prole, ·contadino di Monte Grosso di .Asti (provincia Alessandria). Nessuna malattia degna ... di nota nel passato: n9n si contagiò mai di lue nè di blenor.ragia: . Riferisce che ..sin dall'adolescenza fll sofferente · di un ingorgo glandolare nella i·egione sottomascellare d·estra, che a volte aumentava di volume, a volte diminuiva, senza perq impedirgli la masticazione. Nel novembre dell'anno 1916 all'ospedal'e di riserva di Mila:o.o gli venne praticato un'in7 cii.sione per·ch è la glandola era in parte fusa, e la ferita si mantenne ap~rta per cir,c~ quattro mesi. Dipoi cicatrizzò 1completamente .e non · g·li diede alcun fastidio fino a 15 gio rni prima dell'ing.re·s so nel mio repa.rto; ·epo.ca in ·Cui · si avvide che tutta la regione sottomascellare · destra andava ~umeD;tando di volume p.rovoCfl:ndogli do~or~ ·~ liev.e eleyazione1 termi ca. Esame obiettivo : In ieorrispondenza della r egion e ·sottomascellare ·destra s.i nota una ti1mef azione Cl ella girandezza di un mandarino a limiti indefiniti, con. edema ed infiltrazione dei tessuti della gùancia corrispondente, cute ì.ritegra e di· colorito norma·l e quasi in totalità, m eno ch e in ·corri.s pondenza di una cicatri.ce situata due ·dita trasverse ~l ·di sotto della branca orizzontale della mandibola. In questo punto la ·cute è lievemente ·arross.ata... . Con la 1 palpazione .s i ril eva che detta tumefazione è di consistenza molle pastosa, ed· in c0.r rispondenza della ci,c a.t ricé su·d detta è per .un piccolo trattò fluttuante. Facendo div·aric.are la • mandibola non si notano tracce · di rearie dentaria, èd invitando il paziente a sollevare la lingua, si nota una piccola tumefazione lungo il solco linguale destro, ·d i consistenza molle . ftuttt1ante. Operazione. - Somministra:togli un purgante • • oleoso il giorno precedente e fattagli praticare , la tricotomia, il 19 dicembre 1917, assistito dal ten. m ed. dott. Avagnina, sotto narcosi clorof ormica praticata dall'aspir. m ed. dottor Bottura, previa ·dis infezione' locale con tintura jodica, mi accingo a:ll'operazione. Messo il paziente in pos izion e supina c on la testa r otata a sinistra ed in iperestensione, pratico tin'incisione lun.g a 5 cm. a due dita trasvers·e al disotto della branca orizz<:>ntale della mandibola, parallelamente a q11esta, interessante cute. connettivo sottocutaneo ed aponet1rosi cervicale st1p erficiale. ln·cisa qt1eta, si dà esito ad una piccola quarttità di pus che !)arte dall a sostanza della ghian·dola sott o1na scellare ivi annidata. Divaricando la ferit a nel fare la toilette d·e lla lesione, avverto con • la. f'onda in profondità una re istenza d11ra ,

scabrosa. Ampliata la ferita · vien messo a nudo l'angolo di -un corpo estraneo di colorito ·cretaceo. completamente rugoso che. si diagno·,stica per un calcolo ~alivare. Viene perciò su•

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bito estratto. Di poi facendo l'esplorazione co_m binata tra la ferita chirurgica ed il pavimento • della bo·c ca, e confermata la presenza dell'asce.&so -al palato molle, ·per via ?rale. si.dà esi~ç> ad una abbondante raccolta di pus. . · La ferita chirurgica trattata asetticamente viene. in g1·an parte- .sutur·ata. Applicato un drenaggio di ga.r za sterile a d t1n angolo di . essa; sì medica asetticamente. Si rfr·escrivono co.lluttorii ·co.n soluzione salicilica al lh %q. Decorso post-operatorio soddisfacente. Il 5 gennaio ,1918 •c ompletamente guarito viene. sfasciato ed il . 16 viene àimess6\ dall'o- • spedale. · Il calcolo i:>resenta un diametro longitudin ale di 23 mm., tras\'7.ersale alla base di 16 mm., del peso di 350 centgr.,' ed h a la. forma di ~n ... cono il cui vértice era nuotante in quella p1ccolar raccolta purulenta doyut~ alla degenera:.. zione della- glandola sottomascellare. La base poi poggiava profondamente sul musc·olo milo-joideo e sollevava il pa~imento ·della bocc a ~ determinando l'altra raccolta pu. J.'ulenta che per · via orale, come sopra è detto, .venne .aperta. ~ - . Dal ten. fa.r macista dott. Andrea Cont·ald1 vi·ene esàminato ·chimicamente il calcolo, che · si. mo·~tra sòll1bile '-com.pletamente i.n ac~do clo_. ridrico .con centrato a caldo con leggera efferv.escenz.a, oiò che indica presenta di ·carbonati . La ricerca dei fosfati dà esito positiva, men. tre negativa .riesce l a ricerca dei solfati e· di sostanze organiche. . .· Dato il lungo decorso .della lesione, la man. c·anza assoluta di ·corpi estran ei che costituiscano il nu-cleo ·centrale, l'assenza di disturbi al· paziente, essendo sopravvenuto i;a~cesso soltanto negli ultimi giorni per facile penetr~­ zione dei comuni micr or ganismi attra.verso il dotto, ritengo che il calcolo estratto. c o_stitui~o es-elusivamente di carbon.ati e fosfati di calci() e di 1naynesio debba ascriversi ai calcoli formatisi se·(\Ondo la teoria chirr1ica.

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DIBLIOGRAFIA. L es calruls salivaires, ecc. B11ll. gén. de Thérap. P aris, 1848. . . . FEROCI. Contribuzione alla storia tle1 ra lcolz salit'ari. Comment. Clin. di Pisa, 1877. GREGORINI. Contributo alla statistica dei calroli salitari. Bo1ogna, 1900. ,

PRI VAT.


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.SEZIONE PRATICA

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PIAZZA. Sulla genesi parassitaria clei calco li salivariJ. Policlinico, .Sez. chirurgica, 1898. RoBERT. . Union méd. Paris, 1847. MAJOCCHI. L'actinorriyces iri una concreziorte del dotto W arthonianoi i.\.rchiv. Scienze l\IIediche, Torino, 1892. MoREAu: Études sur les ·calculs saliv aires du canat de Warthon et de la gla1ide sous-maxillaire. Paris," 1876. • CH. 1Scai\EFFER. La Presse médi'cale, 1906-19071909. G. · ALEXANDRE. Un cas de calcill de la glanP,e sous-11iaxillaire·. Revue de Chirurgie, ,1906. ERICHSEi'\'. Chirurgia. Vol. II: Enciclopedia di Patologia chirurgica. V. Pitha e Billroth. ' .

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e o M M E. N T 1. ,

. Come Carlo Forlanini ebbe la prima idea dello pneumotorace terapeutico. Alla ·Spett. Redazione. del Policli·n ico,

731 .

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. :« grande serie di tali storie ben raccolte e ben « stu·diate e non solo dei casi felici, ma anche • ~< ·d e.gli sfortunati. All0.ta for.sè si verrebbe me« glio a coi:ioscenza del come esso pne:µmoto« race agisca beneficamente, allora 1si avrebbe· (C una terapia piuttostoche dedotta dalla "pato- ' c< Ìogia, indotta direttamen.te con l'osservazione « clinica e sperimentale. ·« N.è ~esto -metodo ·p otrebbe essere a.,ccusato ' . « d'e'mipirismo 1puito ·pier-chè quando s'induic e « l'indicazione dalla ~sperienza diretta .·Si segue «d'empirismo .r azionale, queilo ·che 1ci .d:eve «. gutdar-;3 alle 1 ·no.str.e applicazioni mediche. ~ « Nel caso no· s tro a qt1àlcò,s a cf potremo. deci, « dere quando in pr·o posito ci sarà dato di . • (( avere 11na ragionata ed esatta ~tatistica,_ una cc.}Jl'Ofonda ed 8f1Pia esperienza clìrni.c a. Mi _ « terrei fortunato .se con queste righe potessi cc contribuire a dare tal€ impulso in questione «di tanto interesse pratico». Grato se questa mia · nota 'sarà· _pubblicata ' pe1· la verità e per la giustizia. .·Dev.mo . • '. •' Dottor .l\..RNALDCl l\.MADUCCI , \ cap>itano med.. di complemento. •

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Nel n. 27 del pregiato gio:cnale Il Policlinico, Sez. prart:ica, 7 luglio 1918, leggo un articoletto dal titolo cc ' Com~ C.a rlo Forlanini ebbe la prima idea dello nneumotorace terapeutico », in cui si dice che la_nota del grande. maestro pubblicata nel 1882 sulla Gazzetta degli Ospedali • no11 ebbe eco alcuna, forse perchè troppo ardita,. iruio\1 atrice e q11asi paradossale. • . . Debbo inv.ece in omaggiò alla giustizia porIl co.cainismo. tare a COilOS·Cenza de 1 lo scrittore dell'articoletto ; • 'Dui·ante la guerra, non sappiàmo se per raun l avoro dal· titolo « Un caso· di tisi }Jolmonare migliorato notevolmen_te dopo ~' insorgenza di gione della guerr.a, si è molto diffuso il Italia -.un pneumotor{lce » - estratto dal giornale La il cocainismo. Quasi ogni giorno cron.aca. Rivista . Clinica; luglio 1884 del dott .. Gin :l registra il tra,sporto all'ospec.fale di un in·di~ Bianchi, direttore dell'ospedale di Castel San vi.duo avvelenato . dal delizioso alcaloide o 1.a Pietro Emilia èd ora tenente colonp.f3llo m e- scoperta! da p art~ della -polizia di ritrovi ,'dove dico. l e abitudini cocainomani costituiscono ' il nuIn questa pubblicazion·e, nel discutere di 11n mero preferito dei frequentatori e d elle frequenesp.edienta terapeutico allora del tutto nuovo, tartrici. La cocaina è il , veleno voluttua rio · d.el • • . ' e, perchè nuovo, difficile ad' entrare nella pra- . g1orno. La fredda e feroce ebbrezza che procu- ' tica corrente, cer~a di ad_dimo.strare che il mez- Ta questa polvere si .accorda con il carattere . zo teraneutico nur offren,do il fianco ancora a I d ella vita moderna e più particolarmente con , ', -. ta.n te criti·che·, perc:p.è · ·.J;lon sanzionato dall'e- · ) 'atroce ' crudeltà del momento. La cocaina ·avs:perienza e privo della su·a spiegazione , patovin ge e non dà respiro alla bestia umana tragenetica, non deve· essere rigettato, ma es.sere sp brta ta dalla vertigine. deliziosa ed orribile. • argomento di nuovi stu·di e nuove applicazioni E ssa fa sentire con una intensità folle i suoni, ·c he ' ' algano a ritrovarne il meccanis~6 d'ai colori, gli odori, procura un sentimento· della zione, e così precisamente si esp:rime: vita po:i:-tàto a l suo massimo, fa ·sentire al lor,1 • « Io ·certo n~llo stato attuale della question-e massimo · le ser1sazioni, come una macchina in """ cc st11la tisi J>' blmo~are e sulla sua terapi·a ·tro.e11i si sforza il ··fuòc,o fino a d1are il massimo di ' cc vandomi innanzi a un caso -éome quello del .velorità. cc quale ho fatto la storia anche che esistessero Il cocainismo cronico, la cocainomania, sono H tutte' le migliori Ìild.: Cazioni non proporrei noti d?- n1olto tempo in America. In Europa i cc davvero il pneumotorace artificiale,. non mica primi casi si verificarono una trentina di anni cc perchè c.reda questa pratica irrazionale ignofa quando si tenti) di trattare la .morfinomania {( rando P'.er il momentp come in talj· casi agin1e.diai1te iniezioni di cocaina· si sostituì .o si · "~ ~ca, ma perchè man chia~ò pur ora di una · ag·giup.se ~ un ' abit11dine_ morbosa all'altra. Tut.. (7) . '

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tavia la coca_inomania, ,a lmeno di solito, non ~i determina con le iniezioni sottocutan.ee deI tossico,• ma mediante 1 assorbimento nasale; <5i • contrae l abitudine di prendere la cocaina, come una volta si prendeva il tabacco.. Sono molto rari i casi di individui divenùti cocainomani in seguito all uso terapeutico ,d ell'alcaloide: si tratta allora• di infermi ai quali si è consigliata la cocain,a per Cl:lrare una rinite cronica. o una nevralgia e che avendo ' sentito un dolce ben.es. sere in seguito all'uso della droga hanno continu.ato ad adopera.r la. Nella maggior parte dei casi, però, contraria~ente a quanto avviene per ·l a m·orfìnomania nel.l a quale si entra per la via del dolore, l'abitudine cocainica si asst1me per imitazione: la prima volta in genere la cocaina non .s i -orend.e .oer alle.viar-e un dolore fisico, ma solo per imitazione. Gli avvelen.ati ·dalla cocaina~ corne o meg.lfo più dei fumatori di oppio e dei morfinomani, f~nno l'apologia della loro droga e. cercano adepti. Diventano così èocainòmani i debqli, gli avariati, i fantasiÒsi, coloro che · cercano , 'sensazioni . nuove, piacevoli, sogni tossici, voluttà ignote, paradisi effimeri. L.~ cocainomia è molto frequente . . nelle prostitute. Del resto, ,come per le altre intossicazioni voluttuari.e, esiste una predisposizione ereditaria e .nervosa : i cocçi,inomani sono spesso dei degenerati.

molto , attutita~ e !i.ncoordina.zione dei movimenti. Si possono àvere anche convulsi-0ni, ed in , qualche caso si è constatata una vera epilessia cocainicà. Ai sintomi s~pra accen~ati si possono aggiungere disturbi digestivi , (ptialis.mo seguìi.o .da diminuzione della secrezione salivare e secchezza della' bo(: ca, e molto raramente VO.Illito e diarrea) e disturbi• urfn.ari (oliguria e talvolta anuria per uno. o due giorni). Talor.a si ha ripertermia. . Il decorso dell'avvelenamento è molto vario. Ta:lvolta si può avere rapidamente la morte; tal_o ra il collasso, il coma, lo stato sincopale possono durarè par.ecchie ·ore, ma l'infermo fi- · nisce per ristabilirsi; tàlaltra il paziente sernbra gu,a rito ma persistono per parecchi mesi ~enso di ~ppr'essione, vertigini, tendenza ·alle sincopi, to!por.e •.delle estremità, ~ d~fficoltà · di .parola ed inattitudine al lavoro. Per la cocaina, con1e per tutti gli altri veleni, • · le dosi tossiche variano moltissimo. Dall 'ins.ie. me .delle osserv.azioni di parecchi autori si viene a <Nesta conclusione, che per via gastrica 10 centigramini possono essere bene tollerati, 40-50 cgr. producono disturbi gravi della circ.olazione e della respirazione, dosi superiori possono ·r iuscire mortali. , Le mucose e sipecialn1ente quelle congestionate assorbono rapidamente la cocaina che in * ** La intossicazione cocainica act1ta può • aversi g.enere. è più tossica. per_questa via che per la sia dopo l'uso terap·eutico dell '.alcaloide, sia via stomacale. ~ difficile, peraltro, .a camsa per .l'assorbime·n to yolont~rio senza necessità della suscettibil1tà, in.dividu?-le., dare la dose n1edica. Essa deter111ina specialme·J;lte disturbi tossica della cocaina! pèr la via delle ·mucose. ca·r diaci, circol.atori, respiratori e nervosi. • La inLezion~ sottocutaneà di 5 cgr. dì c0èain~ I distuI'bi cardiaci e ·circol,a tori sono ·caratte· è in genere ben tollerata dagli adulti, le dosi rizzati da pallore della faccia, raffreddamento da 5 a 20 cgr. dànno di solito dei disturbi più delle estremità: la còcaina ha un'azione ' vaso- o meno gravi, le dosi superiori a 20 cgr. poscostrittrice evidentemente per eccitazione del sono riescire mortali. Le iniezioni so!tomucose, simpatico. Il paziente accusa ansia precordiale, come qu_elle praticate per l'anestesia dentari.a, dolori a:naloghi a quelli dell'anginà pectoris, presentano dei pericoli, perciò non bisognerebpalpitazioni, ed ha t a.chicardia, intermittenze, be mai olt1·epassare la .d ose di 2 cgr. tendenza alle sincopi. • I disturbi r espir.a1ori consistono in dispnea e * ** talvolta in arresto completo della respiratoria. L 'avvele'n amento cronico da cocaina, il cocaiLa fenomenologia. nervosa è la più imponen- nismo, • ha una sintomatologia affatto particote e la più caratteristica. Gli individui in preda lare. In. alcuni individui, che prendono la cocaina ad .avvelenamento a cuto da cocaina. presentano ,eccita zione cerebrale, loquacità, agitazione: al- per.. la prima volta, l'effettò è nullo; nella maggior parte dei casi, invece, 1e prime sensazioni ct1ni sono in preda ad ira pili o meno· violenta, sono dolcissime ed il bisogno del veleno si dP.altri piangono. Talora esiste uno stato quasi !=\f.t1poroso. Le vertigini sono frequenti. Le allu- t ermina rai-;>idissimamente. Il bisogno è forse a l principio meno imperioso per la cocaina che •inazioni visive e tattili, coml1nissime nella forma cronica, possono aver si benchè più rà- per la morfiina, ma viceversa si sente più presto. Il senso di benessere generale, la gioia di ra mente con gli stessi caratteri anche nella forma acuta. Talvolta si h anno dei disturbi vivere, la vivacità intellettuale, 1 aumento deld ella sensibilità tattile, ch e il niù delle volte è l'en er gia mu scolare prodotte dalla cocaina sono (8) 1

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. sensazioni così., deìizi9se che una volta provate lirio cocainico con confusione m~ntale alluciriesce difficile rinunci~'rvi per -l'avv.enire. ,nato in molto an,a logo al :deÌirio alcoolic·o. • Nel cocainismo cronico le sensazioni di eufo-_ È appunto durante queste. crisi che si verificano queI1e scene dr.aromatiche, quegli atti di ' ria del pri11cipio non persistonò,. ma viceversa si determina un indebolimento delle funzioni violenza, quell'agit~zione incomposta per . la strada o nei luoghi di divertimento çhe provopsic~iche ed un~ 's t'auchezza generale. La- memoria è compromessa, specialmentè quella delle cano l'intervento ·della polizia e l'intern~mento date, donde un certo disorientamento nel tem- ·del cocainomane in manicomio. Q11esti accessi, durante i quali possono .avérsi ·anche alluèina- · · po. I cocainomani sono spesso abulici, indeci~i, apatici, ancapaci di ogni sforzo. II loro carat.! zioni erotic:Qe, durano in genere qu.alèhe o patere si alter,a,. diventano ttisti, irritabili, perrecQhi giorni, ma la convale&cenza di regola ~ dono la sentimentalità affettiva. Talo~a questo mo}to lunga perchè lo stato generale rimane • stato è interrotto da· accessi di attività che però molto depresso. passano r.apidamente. · Non è raro · il caso che nello stesso indivi·duo Contemporaneamente ~i ha un indeboiimento l'avvelenamento cocainico si aggiunga a quello del senso morale, t~nto più accentuato quanto di ·altre droghe voluttuarie. Alcuni cbcainonìani sono nello stesso .tempo morfinomani, ete-romapiù' misere sono le condizioni economiche d'el soggetto, che per procurarsi il veleno non .si ar- ni~ a•lcoolisti'; la sintomatologì_~: diventa allora • resta dipanzi ad alcuna forma di delitt~. In gepolimorfa. I..' alcool . ha una ;influenza evidente nere si perde ogni senso di proprietà e di consulle allucinazioni : i cpcainomani -più alluciveni.enza: l'avvelenato non vive che per la conati sono rnolto spéssp anchè alcoolisti. ., çaina, che è l'unico scopo Cilell.a sua esistenza. Ai sintomi mentali del cocainismo cronico bi• L'insonnia . ed i sog·ni terrffici .analoghi a sogna aggiu11.gere . i fatti dipendenti dall'intosquelli deg1i alcoolisti sono. molto frequenti. . sicazione~ gener.ale dell'organismo. I co,cainomani sono magl'i, pallidi, h~nno gli occhi inSpesso nei cocai11omani si" hanno éielle vere ' psicosi che richiedono l'internàmento in mani- ca vati. l,à cocaina produce · un'eccitazione ge• nerale del ricambio materiale e o.onsecutiva uticomio. Le allucinazioni visive sono frequentislizzazio11e delle sostanze di riserv,a. sime. Sono· allucinazioni mobili, polin1orfe, me' Anche· nell' avvelenan1ento cronico possono galopsiche ma più spesso micropsiche; talvolta terrifiche; talaltra· -pi.acevoli : spésso si ha zooa''ersi conv11lsiani. Si notano talora tremori psja come nél deliriQ alcoolico. alle estremità e·d alle labbra. La parola· è tal' " vol tEt. disartrica, esplosiva. Il polso è frequen..\.nche le allucinazioni uditive sono frequenti: te, .aritmico., Spesso si ha tendenza: alla · iperii pazienti odono rumori, voci che parlano della cocaina. drosi. ' f · • Il coe{1inomane diventa sessualmente fin.poLe allucinazioni del gusto e dell'odorato sono . ' r.are. . tente e ·I 'infermo che in genere prima aveva p1u tendèn~a agli eccessi erotici · pr~fèrisce l'iin,po- , I disturbi .della sensibilità generale so110 mo_lto "frequenti: I cocainomani sulla loro . . tenza alla rinunzia del to.ssico. . sentono . Un sintoma molto èaratteristicg e speciale pelle. muoversi i.rermi e insetti, o si sentono codegl'i indiv:idui che prendono .la cocaina, ·specie i)erti di acqu.a caldçi. ·o fre(lda, ecc. La sensai11 goluzione mediante tarnpon.amento dell,e foszione di corpi estl'anei st1Jla pelle sembra un se nasali, è la perforazione del setto : si tratta sinton10 particolare dell'avvelenamento cocain.ico . . Le allucinazioni dei cocainom.ani sono · di l1n'erosione della parte .cartilagine a~ del -~etto . nasale di forma rotonda od ovalare; 1a quale spesso esaltate ne,l periodo ipnagogiço.· • può raggiungere anch~e il di.arrietro in un tenCon l '-anuare del tempo persistendo la intos.. ' timetro. sicazione le alluci.nazioni si acce.r:ituano,. si com.. Il complesso sintomaitico · sopra esposto fa binano, -ed allQra il p.aziente non le discute più, intender.e come la progno~i del cocainismo sia le accetta come realtà; si ha così la formazione generalmente gràv;e. La maggior parte dei codi deliri. La natura e le mod'a lità del delirio cainomaµi pre~to. o ta-ndi fir1iscono al manicop.are dipendano dalla costituzione psichica ·d el miò·, alcuni. . .subiscono un progressivo decadisoggetto. Talora p~evalgono idee di persecuziomento fisico, intellettuale·, morale e sociale; alue, ta~altra apocgndriache. tri soccombono ffiicilmente ad i'nf ezioni· inter· Il cocainoi;nane consèrva in mezzo alle allucorrenti, parecchi finiscono suicidi. cinazioni una certa lt1cidità -di idee e l'orien.tq..Nè la, soppres,s ione della pernicios~ abitudine · mento nello spazio e nel tempo; ma spesso sotto restituisce sempre agli avvelenati la loro. salt1La influenza di eccessi di cocaina o d1 altro te; quaÌche volta pu~ acca.dere, specie · nei pregenere, o per azione di traumi psichici o di indisposti che le idee di persecuz~one, le ·idee tossicazione alcoolica può manifestarsi un de• (9) .. 2 '

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ipocondriache p ersistono per un_ tempo più o si tratta se111pre di d,isturbi leggeri che potranmeno lungo. Oltre, a ciò 'i cocainomani banno n·o essere tacil1nente vinti. con qualch,e inieziospesso disturbi visçeraÌi e cardiac i, il c~i mi- ne eccitante. La soppressione lenta e p~ogresglioramento è inolto }ento ... In genere anche éo- siva è consiglia!bile solo nei c~chettici, nei carloro che sembrano guariti della 10ro passione diaci, nie gli individui con lesioni renali" gravi. conservano una persistente d ebolezza fisica e , La s oppressione dell'abitudine cocainica• depsichica, non ritorna•n.o ·m ai quelli che erano terpiina un miglioramento r apido dei disturbi ·. , prima. · mentali, m a: il cocain·omane, come si è già. detIl cocainis1np è p~ricoloso non solo per l 'in- to, presenta sémpre una spitCcata debolezza 0 r.: dividuo ma a nche p er l a sp.eci e: 1VI.arfan, in ganica e ~peci almehte del sistema nervoso· cenbase .a precise o·sservazioni, ha dimo.strato che trale:. La quistione più irnporte.;nt.e, quindi, e i cocainomani procreano una prole fisicamentt; -~ che maggiormente_deve ' i~te\essare la società e mentalmente degenerata. · ed i. poteri pubbli ci è quella della profilassi del • .. cocainismo crònico. Con ogni m~zzo si deve' evitare che prenda * ** piede e si diffonda questa passione . che potrebPer prevenire la intossicazione . acuta . da cobe seri amente mina.re la razza. caina1 nei casi nei quali occorre ,adoperare que~ . G. DR)AGOTTI. sto al.caloide ~.com;e meçlÌoamento, è uiile adope. "' rare . soluzioni diluite, essendo dimostrato ·che • ·a p ari,t à di peso di sostanza intro dotta n ell 'organismo risultano pit1 velenose l e ~olùzioni còncentrate. · , , .CHIRURGI'.A.\ Ad avvelen.amento verificatosi, nelle forrn e si!lcopali è necessario fare S'draiare "iJ paziente Sulle ferite da arma da fuoco del torace. o'Ì'iz~ontalmente con la testa bassa· e p~_atic are . . la respirazione artifici ale. Poichè la cocaina h a (Sir' JOFIN ~OSE BRADFORD. The Britisli medical un '.azione vaso-costrittrice gtovera11no i vasodiJ 01i,1~nal, agosto 1917). . ' latatort (nitrato d' a1mile, trinitrin.a ) ; tuttavia Le os5ervazi oni che B. fa su qu·esto articolo, nei c~si ·gravi. ~ causa della ~1.per_c ussion.e ses,i rifer1s.c·o,n o. pti.ù specialme.nte ~ .p1azi,e1nti f,e ~ condar~ slli vaso-c-osttittor.i è consigliabile i1on rtti eia 3-4 gi~·rni fin.o a circa trr:e . settimane. ricorrere a tali controveleni. · t Le ferite d.a arma ·d a fu.oco del torac~ venNelle form·e convulsive Guil1aim ha ,avuto gorno di solito ~ivjs.e i:n p1enetr1a1'1ti e non· pebuo11i risultati con l e inalazioni di clorofÒrmio nie tranti. Questie u.ltin:Lé 1p ossono tuttavia da re · e di etere, e. dal cl oralio. . Quando l'avvel en a m ento è dovuto a cocai11a - l e1sioni pl~urithe e ..p,ol1nonruri (pùieurite, emintrodotta per l a bocca si farà ing·erire· una so- piema~, irufiltrazione- emorragica dei polmoni, polm·onite o bron.copolmonite); in . al cuni ca si lu zione di t annino, che è il migliore antago.n idi ferite non penetr·anti B. h a osservato emotsta chimico. ì , ', Oltre a c i ~ nell~ forme· act1te· si adopereranno tisi p.i lung a durata. III pol1none contuso e con come eccitante le i11i ezio11i di caffeina, di eterei €mo1..rag!e n el . s.110 p.arenchima ' diviene faciln1ente sede di l esioni. flogistiche, o per , infezioo di olio c.anforato. · n e di·rett~, o per p·r opagàzion e .dalla ferj ta del Il trattamento dell' avvel enan1e nto cronico da cocaina, ossia d ella cocainomania, consiste es- torace. Talora, i:>er. aspo1·tazio11e di un tr.atto senzialmente nella soppressi one del veleno. Mn . rl ella· parete toracica, la ,cavii à ple11rica: si tr0:. · co1ne si contrR.e facilme11te l' a bitudine cocaini- ' '·a ampi amente aperta, senza che il polmon e ca, così è a ltrettanto difficile sopprimerla. Il sia l eso o Vétda;. i11contro a colla.sso completo. Le ferite p~:iietranti prodl1cono una o più delfatto stesso cl1e l 'assorbimento 1della cocaina • n on richiede nesst1na pl1ntura dolorosa, nè al- le .seguenti lesio11i: enfiséma sottocutaneo, emocun gesto non al)itt1al e costituisce un elemento torace, pne11motorace, l acerazione d el polmo11e. ' di favore pe r contrarre con facilità il vizio ed I.' emo-pnel11:riotoraee pl1ò in t e res~-are la m etil un elemento contr a ri o per vincerlo. Tuttavia la toracica opposta" a q11ella in cui si trova il for o d'ingresso. Ferite di 11n l ato possono e.ansa r 0 disua!ssefazione ancl1e br11sca e rapida, a differ enza di qua11to avvie11e J)er la inorfin omania , , e.ffetti bilater aili per l o sviluppo di 11n colln ~so non provoca gravi di$tt1rhi. La soppressione o di una polmoJ1ite controlaterale. E 11oto lo sviluppo , talora 11niversale, che brusca, qt1indi, è il metodo di tra:tta1nento l)i u co11sigliabile. Il paziente sarà tenl1to a letto p u ò prendete l'enfi sem a sottocutaneo. Ern.otorace. - È l1na delle 1Jii1 comltni con~e­ qualche giorno : fo r se eg:ij. presenterà l1na tenS11enze delle ferit~ del torace. Può eS'Sel'e stedenza all e sincopi, t1na. l eggera· dispnea, ma 1

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taJe gas ha di solito .odore ca>ttivo., trovasi rile ·o infetto, e 1'infezione essere precoce o tardiva. spesso so.tto considerevole tensiqne, e può produrre r.apidi e forti sposta.m1e nti del <'UOre. I sintomi di un emotorace infetto possono m.anifestarsi .bru sçamente in casi decorsi p er . I;à dove il gas è .libero il quadìro cliuit..u ... quel.lo di UJil pneumo· ·o p10-pne11mot0f,I'ace. Nelnle.!:_1ni giorni come e}Ilotora:ci sterili : è probabile allor,a l'esistenza neìla cavità ple.u ifica ·di l'·emotorace :iJilfetto il depio sito di fibrina sulla superficie del polmone coJlabii.toi è ·p iù abboncorpi estraJ1:ei inf.etti, frammenti di abito, ecc., rimasti ~?elusi p er mezzo di 1coaguli dallai mas- dante .c,he nei -c asi sterili : più si .p 0Slp()[).ie il. sa libera d e·l l'emotorac·e. lìll una .srerrie çli! 450 dre1I1a,ig;gio ple.u•ric10, p~ù sviluppata. .st:vrà l'or• e.moto1,aci B:radfo·rd 1e Eliiott troivarotD.;o 117 caganizzai.ione .fibrorSa di qu,e.s,t e lmemb.ramie, e s i infetti (25 %) , n el 20 % dei quali Heniry tro- pi ù incompleta la riespansiione. de1 p1olmoo1e. . vò lo pn·eumococco,' il bacillo .dell'ihflu enza, i l · L'emotorace bilaterale norn .è molto riaro, 1e ,tetrageno; n ell'80 % str eptqcocchi, stafilocoçcl1i può an·chre esso ··essere sterile o in[etto , 1opp-urr~ e anaerobi gasogeni. In molti .casi l infezione sterile da un la~to e infetto dali'altro; vuò anderiva <llirettam1en1te per )p1ro•p1ag~on e dialla d a re associa;to con emopericardio . e pericardiferita toraici ca. te (talora co;n presenza di g as) . · L'infezione è di g.ran lwnga l a causa piiù freLe complicazioni più frequenti deJ.l'em.otoquente di morte d ei pazienti con. emotorace, race . sono : brOIDJchite p·uru1'einta, ;po.lmtonite, che sopravvivono ai· primi gior11.i. con se1cutivi pleurite, collasso maissri.vo del polmone, peria lla fe.1·ita; così l-IMry ·ed Elliott su 100 feriti Ctardi te. . .. ' ' tora cici morti dal 3° giorno a lla 3a settimana, Quanto alla sorgente dell'emoir ragia non .si in un solo caso trov,arotno che\.la morte dipen- sa bene se . easia riSli.eda più spes1s o nella ferita deva da e·m or·ra;gia, in tutti gli altri . da iCom- ,·dell a p.a rete tor,aciica o in quella d.et · polmo!Òie~ : plicazioni settiche. Anche le em1orrag'ie 1S:e·con- è ·p·r obapile p 1erò ch1e . l!l1eila m .aggiora:nza dei <la.1 ie sono molto rary. casi iJ. sangue d elI'emotorac.e venga ;dal1a lePlinti interessanti n ell'an.atomia p c.tologic:1 SILon,e poJmonare. dell'einotora.ce so·n o : il collasso del p 0Jmone1, In ;rari c·a si l'emo1t0race 1contiene .anche bile, specie de·l lobo i.nferi·or.e , è molto notevolè, e di derivata <La ferita concomitante d el fiegato: solito maggiore di queilo osservato nei comuni talora essa vi si trova in grall1die quantità, versamenti pieurici; coi&ì p l1re ·dicasi del cosi- senza che per questo esista itteiro. detto enfisen1a della porzione di polmone so1· sintonii p:rirr1cipali 1d ell'em·oto:raice sono ben prastante al versamento. Qu·esto notev.ole col- noti: . 1a dispnea SJi· attenua di . solito ·rapidal asso non solo rendere·b be difficile un'ulteriore mente ·col riposo, la temperatur.a non è molto . ' emorrag!ia, ma rappiresentwelbb1 a aTuc·h ei ru.tna alta. . . • • • pr9tezio;n e c·o ntro ]'insorg;e\r"e di compJ1cazion:i. · Nei casi infetti i sintomi so~o assai più gra.. jnfiammatoir ie. · · · vi: ·la · comparsa di un ittero è .spesso indice di Il srangu1e d.ell'emotor.ace è tn gran parte det1 na sopra:gg.iunta iniezione dell'emotorace fìbrinato : l a deifibrinaz~one 1sarebbe prodo.t ta (specie da g ermi anaerobi). Il diaframma~ da.t o favorita dai movim1eiriti impartiti d a lla r .e1- l ato deli'emotorace, trovasi ad un livello più spirazione e dal ,cu.0ire. Al s~irligue ·si aggiun·gei, R:lto che dall'altro l ato ; il suono skodic(;> al dianche n ei casi steriJ.i; llna qt1antità più o meno sopra del. livBllo ·d el versamento. è- più €steso grande di essudato pleurico, cl1e pllò produrre che nei .casi di comuni versamenti pleurici. un coagulo seco.n dario (H e1"1ry ed El1'iott). Esistono anche segni fisici .analoghi a qiielli • Nell'ernotorace infetto . l',esisudato ,,.1pleurico è dell'epatizzazi one polmonare. . di solito più . abbondiainte e co,n: diversi car.atIn a lcuni ca:si di emotorace la metà toracica teri citologici: 1111 -r a~tdo aumento del versa- colpi ta trovasi retr.atta e · con m ovimenti molto . diminu iti: q-u esti f en oìneni insiem.e con il mento. ple11rico è un segno freq-u ente di 11n'in' livello più alto ttel dtaframma sembr· a no dof ezion.e sopraggiunta , dato che l'~morragi~ semolti casi i!llfetti inron vuti a l 1Colla.$1so poJ.monaJre, spesso.---non in ,:p ir ocondaria. è .ass.ai r a ra. solo1 si h a un1a rapida ed abbotnida.Illte pr:odu- , 11'01r~ione con ·l a qua.n tità di liqui·do pre>siente. ' zio·n e di e•s sudato , ma spesso ain ç_he form1azio- È~ prob abile ·C}J.e qt1esto, talora enorme, collasso p·olmonare dip1e nda dia aJ.t n fatto:r t che tr1on n e di gas, d ov11to a lla presenza di a n.aer obi. J1 gas può ·e.ssare l tbero .nel!~ cavità -pleurica, op- ·';'i a Ja quantità di sangue ver~ato :neNa .. pleura; pure trov,a r si fila tl livello s11peri1ore· d el liquital e ip1otesd. è suffragata al!lch e dalla no·n ·r ara do ··e il lob.o supe·riore enfisematico : queste presenza di -un pneumotorace control8:tera:le. Quanto alla cura, B. è d'opini one che, se · raccolte gassose circoscritte si trovano più Sp·e&5o nelle régioni laterali. o postero-laterali; l'emotorace è sterile e non molto abbondante,

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· non y'è motivo per a1cun inte.rvento,; se il ve.Tsamento è notevole (ottusità fino all'amgolo del• la scapolà)., il liqv.id10 dovrebbe 00$1ere rimosso '.\."µi.razione verso 1a fine d e1la 1a settimana, a meno che l'aspirazio.n e non sia· richiesta prima, per l'insorge1~e di sintomi da comp1ressione. L"aspirazione con sostituz,i one di ossige110 è migli,ore cte1ll'1aspirazione 'semp1lice, ·e permette il vuortam.ento completo dell'emQtorace. Per scopi pra t1c1 non e .necessa11.o m1&l1il'are . la pressione endopleur1ca; basta regolare l'aspirazione del liquido e l'introduzi1Ùme dell'ossigeno a seconda dell'insorgere o m.eno di alcuni sintomi. La qu.antità· di ossigeno che si lascia nel cavo plellrico va da 200 a: 500 eme.; esso è 'riassorbito assai lentamente. JSe ·1'em otonace s'in•f etta è necessario dr~rure, e, quanto prim.a, tanto meglio, nei _ca~si più gravi al drenaggio può ~ssere unito il metodo d'instilla.zione cl'ìpoclorito di. sodio secondo Carrel,Dakin, o il lav,aggi 0 ·con liquidi antisettici. Nei -casi con pwessia. e sintomi generafi, che in.dicano un'infezione dell'emotorace ed in ci1i ' tuttavia l'esame batteriologico non rivela presenza di germi nel versamento pleul'i·CO, è bene attender-e. , finchè non si abb1iano prove si-. cure che i sint'Omi 1generali. dipendano da un1a • infezione dell'e.rnotorace. Se aJ. contrario ~'esame ba• tterio~ogico rivela in qu1esto germi patogeni, senza .che p.er questo si abbtano sintomi generali, è di solitO' indicato procedere al drenaggjo della. c.avità pleuric.a. · A . . CHIASSERJNI. 1

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SIFILOGRAFIA. La reazione congestiva locale nella cura della sifilide con i composti arsenicali. , (LACAPÈRE.

Presse M édicale, 1918, n. 27, pag. 247) .

Gli esantemi secondarii della sifilide, dopo q11alche ora dopo un giorno da l1nai prima iniezione d'arseno-b enzolo, prend·o no in generale una tinta, assai più viva che ne q,ccentua i contorni: si scorgono anzi degli elementi çhe non erano visibili prima della iniezione. Nei • dì successivi l'esantema si decolora i1t1ovamente per disparire poi a grado a grado, talvolta. dopo • 11na sola iniezjone. • Q11esta rf>azione, descritta da Herxheimer per il prin10, non è se non la conseguenza di 11na vaso-dila.tazione attiva in corrispondenza degli e!en1enti eruttivi. Per alcuni sarebbe l'e~ponent e della violenza con la quel e il trepone1ua è attaccato dall'organismo ' infetto, la ct1i resistenza è br11 scamente. aumentata da·l rime-

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[ANNO

XXV,

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dio . Per altri invece sarebbe dovuta alla precipit.aziohe dell'agente terapeutico ed al suo accumulo nei capillari già dilatait i ed ingbn1brati dall'afflusso glob\1lare prodottosi intol'110. al 111icrorganis:rpo infettante. • 1Comunqt1e sia, la reazione esiste ed è più ' . ~vi dente dopo la prima iniezione: J\iia il f enom eno ,cong.estivo 19cale non è sol tento d~l pe- · i·iodo seconda1rio, ·in cui per altro esso è assai più accentuato. Nel periodo p:r:imario il sifiloma si congestiona dopo la: prima· iniezione e ·dà luogo, prima . • l di regredire,• ad un essudato sieroso abbondante. · -Nel periodo tardivo si hanno fenomeni analo~hi di cut' l'A. porta qualche esempio. In un , mal.q.to affetto da una gomma, cutanea, q'uesta, dopo µna1 prima iniezione di 60 cgr. di arsenobenzolo, sf rammqlli ·bruscamente lllcerandost. In un tab.eti.co ~o:i;i. lieve accenno di pare/si· del1' oculo-motore comun·e, dopo una1 iniezione di 20 cgr. di arseno-benzolo, si ebbe, all'indomani, una ptosi un·ilaterale •c ompleta che scomparve soltanto in· seguito ad una secondà serie d'inieziGni (rea-zione a.ongestiva . locale in èorrispon- ' denza ' del nucleo del 3°' pa.io). Quando si praticano delle inie~ioni di arse110benzo10· nei tabetici, non è raro osservare nel . giorno successiV,o t1na crisi di dolori folgoranti · .(dolori a fuochi di artificio), J.e quali p-0i si ripeto~o per un certo tempo anche dopo le sue-. div e~tan do di man0 in mano cessive . iniezioni, e • meno violente sino a ~comparire del tutto dopo • • . qtlalche mese. Ciò, secondo , l'A.,. sarehbe dòv11to 2.·l fatto che il t~eponema è insediato nelle radici nervose in modo ben più tenace che non nelle manifèBtazjoni 'r oseoliche della cute, e la reazione locale si produce fino a; qua!].do il parassita non è definitivam,e nte scomp~rso . Dunque la reazione congestiva locale si verifica dopo ogni iniezione, accentuando le manifestazioni specifiche, sino a quando il treponema aincora è presente, e si attenua a mi.sura che il microrganis1no si rarefà nelle manifesta• zioni stessè. La congestiona lo cal'e è cosi fi-ssa e regolare che si può con"Siderarla come la :gietra di pa:ragone della natura specifica di una lesione e può essere assai violenta quando la prima iniezione è f e:tta con dosi elevate : in questo caso, oltre i feno~eni locali, può aversi febbre alta con cefalea è talor.a vomito. Può quindi af' fermarsi che negl1individui nuoYi -alla medi cazione arsenicale la reazione congestiva è in gen erale in rapp.orto con le dosi iniettate. Essn , dura poco nella roseola: è invece più ll1nga 11elle crisi dolorose ohe i preparati di arseno-

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benzolo provoQano n eì tabetici; Abitualmen_te la Stia durata non eccrede un giorno O dtle : Si P.~esenta · iìl. modo, brt1sco. e ' raggiUrrg·e il suo m assimo all,incitca u11 giornb dopo l'iniezione .. · 4, • Se nelle iniezioni sucooosive del ri. - . la dose . ' ' medio non ·vie_ne elevata o lo viene solo ~ assai lentam·e nte, la reazion.e dimiI).uisce ogni volta, · · , s.i no a diventare 'rapidamente insensibile . iJ..i'?ittenuaZ.ione è rapida nelle sifilidi recei;lti, più lenta... n elle. forJil:e antiche, c·omre l a tabe. . Se invece da una dose debole si pas~a di botto ai d-osi molto ptù elevate, ~a · r~azione· congesti.v a loca1e può bru~camente acoentu-arsi. . L 'A. concludé che occorre far~ ogni &forzo per rendere nullo il fen ome.no, specialmente negli , individui e-on lesioni nervqse ·clinicamente ap- · prezzabili o anche l atenti, come 's pesso accade per la- meningite seèondariai. In questi ultimi cp.si. bisogna incominciare da dosi minime p1er . poi aumentarle assai lentamrente. ·· 'Quando la· reazione cong.estiva locale ·si è prodotta: e può, . . a ; causa della locftlizzazione, presentwre qualche ~ravità, , com~ · ne~ caso di lesi0ni cerebrali, cadi Q;che, .renali, ecc., ooeorre tentar~ di a.ttenuarla il più ch,è . p-os.Sibi1.e. L. 'a. drenalina al m illesimo è il mezzo niù . ada.tto .e quandq apparissero fenomeni · imptessionanti (delirio,' obnl1b-ilazi one intellettuale, aume.n to notevole della quantità _.di · albumina, eG:c.) se ne faranno i~iezioni alla d·o se di un milligran1ma, iehe si potranno ripetere ancl1~ dùe . o tre v_o- lte al giorno nei .c asi ·p iù grav.i . N1elle ulte. riori iniezioni di arseno-benzolo ' la stessa adre:- . • . . ·n .alina (1/ 2-1 mjlligr.) · sarà utilmente somministrata come mezzo · r>reventivo. •• . f V. .M0NTESANO. . , .

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SEZIONE PRATICA

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XXV, . FASC. 31) '

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Essendo l'icomparsa una lie-ve suppurazione fu . dovuta r;iaprire la s~tura cutanea prati.Fa4t e~ applicare un drenaggio d-ecliive-. Si ebbe' l)er qual<!he tempo ·eliminftzione di pus . con goccie oleose; ma I~ porzione del tt11uore corrispondepte alla c11pola pleu' , l'iea,, a,.'lla .doccia ' 'el·tebtal.e, alla regio~e ascellare attecchi. Pe1· obliterare la c;avità residuata in ·basso . tra il tumo!·e \~d . il dit fJ:an1ma, praticò infine dopo, - ', 5 mesi .una · limitata demolizione dello scheletro to. ' ., .. rac~co iinferi<:>re. Gt1arigione completa. · _. I~ met-0d-0 è pe:r la prima V·o lta applicato in Italia . \

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Compasso .iniografi.co.

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(NOSTRI RESOCONTI PARTIOOJ~ARI). .

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R. Accademia dei Fisiocritièi di Siena. - . \

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' L'obliterazione della cavità. nell'empie~a cronico totale con innesto di tessuto lipomatoso. ·Presentazione di un malatQ .g11a-rito. .• \

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·' all'impi~go

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Contributo dell'uov.o in batteriologia, come mezzo di cultura. , · • •

P,rof. F. NÈRI. --. I/-uo-vo iri t~ to diluì tò dieci volte con solùzione fisiologiea, alca.lihi~0ato convenientemente con !farbona tò sodico e sottoposto a lla · digè. ' $tione panere~tica, :iene aggi~to 3J!'agar cç>m~i:ie . . nel).a proporzione -cli 1 : '3 . · ~ . Nè ri.sillta un mezzo di cult11ra ottimo _per _. t1na ' serie di batteri patogeni, . . e p:rincipalm-ente pel meningococco e pel bacillo difterico. L'aggiunta di g111cosfo 1 ;% è .-vantaggiqsa. Questo agar-uovo. è sufficientemente limpido·· da permettere 1'.osser:vazi<?ne delle colonie· St~ piastra. \

Le mala·ttie d'el·cuo.re e.dei v·a·si · · •

Perio,dico mensile ·

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Diretto llal prof. FILIBERTO •ARlANI della R. Università di. Genova

Sommario del N. 9· - Anno·II (1° .agòsto 1918).

Pre~demza BARDVZZI. '

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Sedu.ta, dei 31 maggio 1918, ~

M.

·xctlllìEMIE, SO&IETA ' MEDICHE, CON6RESS!. I

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Dott: L . .BELLuccr . .- Presenta un nuovG 3l)f)a• recchiò miografico, t1n pdiimiog'fato. . ' ' Gli ha datò il non1e .d i compasso. per la sua fotn'.\fl ' sp:ec~ale, essendo costitufto da du-e braucl;le elastich~ a lla cui estremità' ;vengqno fissati i elue. ·capi ·. del museolo e cfie·possorio a llonta-narsi e av'vìèinarsi tt~ loro come le branche- d i un compasso di spe.ssore, in ' . . modo · ~ adattarsi· alla Junghezza del muscolo sen~a • esercitare su di esso a lcuna trazione forzata, del• resto misurabilè anch'essa oon la misurazione del ' . ' divaricamento delle branche. , \ . . L~O. illustra . le molteplici- ~ppl}.eazio~i ed i- va~- . taggi dell ~apparec~hio e presenta vari. . tracciati rac- / . colti con esso.

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· La~ori

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Il cuore. éon sifilide è compagno a si fìlid.e ·d'al tr i organi import~nti (P?·of E .. -Capipana). - Car- ·. diopatie e servizio militare in guerra (Pro.[. .,4.. Baroriginali:

iocco).

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. • Rass~gne e riviste ~ La vagotonia {Driembowski ). - L1eadocairdite ·maligna ·a lento decorso .(R. Debré)•.- A ·r ro· posito dei falsi aneuris 1ni (Dobrowotski). -Adrena i11a e resistenza cardiaca (Loe.:per e Roquebert). -\Le tachioari1 ie di guerra (Aubertin) - L'occlusio~e duodenale ' croniea .arterio-mese11terica nei ptosici ( Romme) . -

Prof. Do ~IENrco TanDEI. - . 11111stra un caso Iùi ero. . . piema cr.onico fistolizza to consegt1ente ·a ferita .di palletta di shrapnel! del torace s.inistro, -datante da R~sistel1l...za delle' e.m~z ie deplasmatiche aUe ~o luzioni circa t1n a11no. Date le' •gravi condiZioni del malato, ' . ipbtoniché . nei 'malarici (l'Jetter). - Aortite ·subacuta 110 . pr-Ovvide d.q. _p ripio. tempo .a togliere ii ristagn-o, n ella mal a ria '(Rosenthal e .Eloch). - Uh s~g110 grafico patognotn.onìço di aortite addo rninale <Mougeot). - Taallargando · la breccia tor~èotbmica fino à .renderla ch ieardia con iperte:o,sione nei .con1.ba-t tenti (.a:ube·1·tin). cleclive e cortispondei\t~ al seno costo-diaframmati- Note di medtcina pratièa (V. G i a,'IJt/111,i ). co.' Q11ando l'esame microscopico dell'esSt1dato rj·- · A.bboJJ;amento annu.o : Italia L, 12' -_ Estero suJtò ' negativo per la presenza di germi:, e ciòè -• . . Fr.. 18. dopo un IitPse e mezzo, introdusse nella ca vit'l un P er gli as sociati · al .« Foliclinico n :. Italia livolu1ninoso lipoma, a.a pochi -dal re 10 ~. Estero Fr. 15. ' . - momènti estirpato . sottocutanéo del d()rso di u.na donna, del resto sana . . Ogni. fascicolo separato L. ~· '

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IL POLICLINICO

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[ANNO XXV, FASC. •

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APPU.N TI DI MEDICINA

PRATICA~

• in

fra una tubercolosi a11:tica, od una forma • attività. I seg·ni funzionali fann-0 propendere Esiste una tubercolosi polmonare· evolutiva chiusa? per l una o per l'altra form a ; la decisione è ' data solo dalla presenza o dall'assenza dei ba(C. RICHET figlio, Presse médicq,le, 6 sett. 1917). cilli di Koch n ell'espettorato. Ora,. quasi sem11 . concetto. d.el1e tubercolosi. chiuse ed aperte 11re, •per non dire, costantemente, nella tuberè stato stabiljto da.i chirl1rghi per le forme ossee e g_an gli a:r i, venne in seguito estèso alla colosi ~n attività, per precoce che sia l'esarrie; si riscon·t rano dei bacilli. t11bercolosi pol~onare. .Appare però a ffatto illo. ~ A. cita q11indi p ar.e~chi casi per dimostrare gi-co il vol er estendere al tessuto polmonare i che in molti casi, clinicamente incerti, solo co11 dati anatomici ricavatf dalla evoluzione della tltbercolosi nelle ossa e n.ei gangli, t essuti .densi, gli esami batterioscopici ripetuti si è otte!l.uto qualche rep,e rto positivo, talora di bacilli assai circo11dati da crupsule fibrose in cui un focolaio pltò i1npiegare anni prim~ di · aprirsi all'e- scarsi (uno per ogni lastra)'. È dunque necessario pr-0cedere ad .esami ripetuti ad intervalli sterno. ' Nel' polmone, al contrario, ieostituito da al- abba,stanza lunghi; s olo .in tal modo il risul.v·eoh di estrema sottigliezza,. ogni focolaio è tato n egativo può avere il valore di un segno ' pqsitivo. Sono numerosi i tubercolosi · in cui i11 rapporto immediato con l'esterno; la sotti• • gliezza delle pareti alveolari e dei. tramezzi · l'espetto.r ato si rileva bacillifero .solo· al se• i11terlobulari ·è tale che, anch.e- per le lesioni condo o terz.o · esame. L'A. • riporta 1e• sue ospersonali dalle quali si ,rileva. cl1e' · aJ:fatto in cipi1enti, è impo.ssibi1e preci.s~re se il servazioni . ' a nche ad una osservaziOJlé attenta e prolunp unto di partenza sia alve olare o linfati co. Sembra d11nque difficile ammettere che un gata, il ·p rimo ·esame ri es,ce negativo .nel ·44 %; alcuni (5,5 %) non diedero risultati positivi che ins1etnie di . granulazioni e di reazioni p·e rigranulari, le qua).i abbiano, secondo l'espr,e ssione al quinto esame. ~ poi interessante seguire con gli esami batdei medici inglesi, c.onsolidato il polmone pet dare i segni fisici della subottusità è della esa- terioscopici. i tubercolosi confermati : l aumento . gerazione delie vibrazioni, possa rim.anere per dei bacilli ha permesso talora di seguire u11 atta·cco ev·o lutivo; la diminuzione persistente ~elle settimane nel tessuto conn ettivo (che d'altra pz:rte è invaso solo secondariamente) se11- e progressiva è invece uno dei migliori segni za mand.are dei germogli bacilliferi in qualche clinici ch,e permette di pr.eved ere un miglior a1nento della tvb er colosi. canale a lveolare . ' . La ripetizione degli• esami ed il loro risultato I dati anatomici . depongono, del r esto, in favore di questa tesi e si possono ag··e volmente costantemente n eg.ativo p.ermettoho inoltre di eliminare dal gruppo dei tub ercolotici vede~e delle granulazioni milia:ri ,èri 1 mm. di . attivi diaTT).ietro, cil'.condate da alve0li pblmonari in- u11 gran numero di individtti, a torto, ·s ospet- .,. filtrati! da elementi bacilliferi, le quali si aprono tati (almeno il 50 % nella vita militare secondo '°"'• i11 nn bronco intralqbulare; oppure si osservano l'esperienz-a dell'A.). Si può in tal· modo elipei tubercoli miliari, della ·stessa ·dimensione, rr1ir1are, co11 cer tezza quas i assòluta, i- sospetti' r tagliati a picco da tliverse cavità alveolari, cir· , con espettorato non bacillifero; n è da quando coscritte qi1indi dallo stesso tessuto tuberco- I 'A. ha rivolto l'attenzione su questo punto, • lare. ha mai veduto le sue osservazioni contraddette Clinira·me11te, si sono invece volute disiin- dall'osservazione clinica ulteriore. Son o questi gl1 ere le tl1bercolosi iniziali chiuse da quelle . ospetti di un nuovo Terrore, ad espettorato apert e s11ccessive, sebbene numerosi tisiolo gi costantemente non bacillifero, .che costitùiscono . probabilmente il più gran numero di ammalati f.;j • i.cfno ·opposti. a qt1esto modo di vedere, che in vere si è ven11to generalizzando. g11ariti rapidamente da questo o quel metodo. I / A. Vi sono dei casi di tubercolosi in probabile , considera soltanto le forme aff atto iniziali, i11 C\li si nota subottusità ad un apice, ~v.o~uzione, senz~ bacilli nell'espettorate, mfl. rl elle vil11·azioni appena esagerate, la r espira- in tali contingenze vi sono delle condizioni spezio11e o gra11ulo a, o r11de, a tin1bro broncl1iale, ci~ùi che possono spiegare . il reperto negativo. o diminl1 ita: alln radioscopia una ve1atura più L'insieme di questi fatti permette di arrio menb leggera all'apice, che non si illumina, vare a concl11sioni di notevole significato dal o . . olo i11completan1ente, con la tosse. In tali punto di vista clinico e sociale: ci reo . . tu i1ze, lIUa11do, cioè, non vi so11 0 scric1° La t11bercolosl polmonare in attività è chiolii nè rantoli mucosl, la diagnosi è incerta, aperta fin dall'inizio; · (1')

CASISTICA.

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,. [ANNO

xxv, F Asc: 31)

~EZIONE

P RATI CA

739

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2° l 'espettorato dei tubercolotici inizi ali è sempre bacillifero; , 3° i tubetcoloti ci sono contaigiosi fin dalF IL. . 1'i11izio della lor-0 malattia.

I sieri glucosati.

T ERAPIA.

,

I ben noti inconvenienti dei si,e ri clor11rati

\

;

hanno indotto a sostituirli oon qu·elli glucosati, che ..eui primi oltre il .v.an taggio· di ,.non essere pericolosi ·quando_ fQSsero presenti lesioni renali, hanno, quello di ~vere anche un'azione nutritiva, di11reti ca . ed antitow ssica. G. Lyon -· (Presse Médicale, 1918, n. 29)' riferisçe .le formul~ di questi s'ieri glucosati ·eh.e possono essere ' isotonici, ipertonici ·e medicamentosi. ,

rende in.coagulabile il .sangue, ha m olto sem plificata la pratica della trasfusione del sangue r-endendola un'operazione priva quasi di quelle ·difficoltà e di <tuei peri-coli che primà la facevano poco adoperare . .Intanto anche i m etodi con il citrato di soda vanno s11bend.o sern- . pre maggiori semplifìcazioni. Cosi Chévenard (La Presse M éllicale, 1918, n. 26) n'eì . c,a si . di estrema urgenza, quando no!} si hanno a portata di mano g·lì strumenti per la trasfusione chirurgica, n è gli ·a pparecchi per la · trasfusione , del sangue .citratato ·e neppuré' t1na soluzione titol ata di ··citrato di soda, è ri·corso ad un procedimento ancora più semplice e che ' gli ha dato ec.cellenti · risultati. Si mette nel recipiente destinato a r accogliere il sangl1e la quantit.à di citrato necessa.r i.a a . r endere inc·oagulabile il sangue-'> ossia tale eh e la proporzione tra il · sale ed' il san gt1e sia de'l 3 %; si mettono quindi gr. 1.50 di citr.ato, poich è la· quantità di sa11gue ordin.ariamente suffi ciente . . • è di gr. 500. ' Il sangue .si raccoglie direttamente i1èil: apparec.chio che .servirà ~ pratie a1~e · la iniezion9 ehdoveriosa: una: delle comt1ni bocce gradl1ate per il"rig,a zi·oJle al ·cui tubo ~dì caoutclJ,ouc si · p11ò inilestare t111 ago per iniezione end0Yen1.1sa. Il tutto. naturalmente bene sterilizzato. . . Si fa stendere il datore s11 un letto vicir1) a quello del ricettore è con lln p1~ocedimento a ru:t. logo a quello del salasso ordinario s i in "j d~ lina vena dell'.avambraccio e si raccoglie il S~lr1gue nell a quantità voluta n ell'.a.ppq,Te·cchio d' iniezione, .avendo cu.ra di agitare co ntin11am ~ nt~ peT mo·do ·ch e il citrato. si dissolva: omogerieamente nel .sangue. ~m e diatam ente ·.dopo il · sangue così raccattò è trasft1so per ini1)i'i01ie • endovenosa al recettore. Questia iniezione si pratic.a generalmente nelle ven e della piega del ' gomito, ma ~n caso di n ecessità si· presta anche bene la sa.fena ·"· esterna a livello del malle'olo. Manten·en.d o l 'appare1c chi'o iniettore el ev.ato circa un metl:·o e rriezz-0 dal pian~ del letto si ottiene una pression~ .s11ffi.cie11te ner i l rapido • ' scolo del liquido nella vena (10 minuti per • 500 gr.). · ~ '· Questo p:rocedimento non ·r i-chi·ede anestesia, 4

1

• t

Un metodo semplice di trasfusione sanguigna nei -casi urgenti. ' • L'uso ,d.el citrato di soda, che, come è noto,

istrurnenti spe·ci ali : la tecnica dell a trasJusione ·del .sangue è così J id9tta. ad un s.a1asso e a d una iniezione endovenosa. a. a.

1

I.

SIERI ISOTONI CI : •

. ·a:) ~ieri zuccherati puri; ' 1.. Glu.cosio. .crista llizzato puro • Acqua distillata q. p. per . 2. Lattosi.o c. p. . . . ·. Acqua distillata q. b. , p er 3. Saccarosio c. p. ~. . . . Acqua• distill ata q. _b. per . 1

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1:7 1000 92.5 1000 92.5 • 1000

gr. )) )) . )) }) ))

b ) Sieri gluc.osati medicamentosi:

• •

·

1. Glucosi0 c. ~.,, p . . . ·. >» 30-35 )) 2-1: . Cloruro ·di rS01dio anidro . .. 4-6 iGlicerofosfato 1 di so da . 1000 Acqt1a distilla.ta q. b. per 25 2. Glucosio c. p. . • ~ 7. Bicarbonato di soda . . ' ).) · Acqu,a dist illata q. b. per 1000 • .. 3. Bromuro di sodio . ' 10 15 Q}U·COSi O C. p. . ' ·' . 1000 Acqu.a distilla.ta q. b. per 4. Teobromin,a . 1 Fosfato' trisodiço . 4 • 20 Glucosio 'c . p. . » 500 A·cqua dis tillata q. · b. pe·r » 5. Caffeina . . . » 0.50 ' 20 Glu·cosio c. p. . : .. . · >> Acqua distillata q. b. per » 500 I

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II.

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SIERI IRERTON:fCI:

a;) Sieri zucclterati p·uri : 1. Glucosio c. J) .. Acqtlia distillata <f. •b. per 2. I,attosio c. p .. Acqua distillata q. b. p·er 3. Saccarosio c. p .. Acqu,a distillata q. b. per ·

)) ~00 )) 1000 )) . 300 )) 1000• )) 300 )) 1000

1

b) Sie-r:i gl'lJ,cosa li ·m edioamentosi: )) 150-200 1. Gl11cosio C. p .. ' 3-5 Clort-.1ro di c.a lcio anidro . . 5-7 Glicerofosfa t o di soda . 1000 Acqua distillata q. b. l1èr • 1

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[ANNO XXV, FASC. 31]

IL POLICLINICO '

• c. p. di soda Bicarbon.ato • . Acq11a distillata q. b. p·er 3. 'feobromina . . . • trisodico . Fosfato \ Glucosio c. p . • ,,.\:cq~a distillata q. b. _per • . . . '. 4. Caffeina . • . .. Glucosio c. p. A.equa. dis.t'illat.a q. b. per . .

12.

Gluco.~io

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100 30 1000 1 4 120 ' 500 0.50 . 120 500

accidenti ·cloioformici, ma anche lo shock postoperat~11.o. , Anche nell 'ecJampsia si sono ottenuti buoni risultati dall uso dei sieri glu'cosati. a. a. . 1

'

.

IGIENE. :

.

.

'·

L'ipoclorito di soqio ottenuto per elettrolisi dalracqua ··w mare ed il suo uso sulle navi-ospedale. \

,

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L 'Electrical Rev iew dà un riassun to (riportato nel Politecriico.) della . relazi one f,atta dall2.·

Secondo Fleig· i sieri isotonici sono inclicati qt1ando ·Si richieèie un la Vétggio ct:el . sa11gue, Commissione inglese st1TI u so dell'i'Poclorito di. un'azione disintossi.cante; quelli ipertoni.ci ·sodio preparato dall'acqua di mare p er mezzo ' quando si ha bisogno di provoc.are una. disi dell',elettrolisi e: ·b ovdo deil'Aquita·n ia, nave apdi;atazione abbo11dante e di ristabilire immep arrtene~te a lla marina inglese. di atameD;te l q. diu.r~si. I sieri isotonici si iniet, L'elett rolizzatore consist e di una cassa r ettano sotto. 'pe'l le, quelli ip ertonici per via en - . tangolare di querci a o di pino, divisa in 20-25 ' doveilosa (rriolto lentamente), perch~ sottoc11compartimenti ·per meizo di pl acche di grafite• . taneaménte pro vocan o forti dol ori ed ed·ema. Viene usata l a corrente della n ave a 10-110 volt. I sieri glucosati inoltre posBono esse re introl Jsandn come elettrolito l'acqua d i mare, con dotti an.che per vi~ rettale, dando risultati 11nà corrente d ell'intensità di 60-75 ampère. banon meno evidenti. Sottocutaneamente o nelle stano 10 minuti, per ottenere una soluzione a l \'ene possono essere iniettati 250 · cmc. di siero, 4 %o di · ipoclorito; in 5· minuti si ha l a soluzion e a l 2-2,7'~?/oo. • nei ragazzi 50-100 em e., seco11do l'età. Le iniezj 011i. di siero zuccherato son o partiTali soluzio11i ven gono i1sate per la di sinfe. . . . ' -colarmente r &ccomandabili nei casi di enterite . zione dei ]Javimenti e l atrine, diluendole con . acu~a o .c r onica dei la.ttanti q11ando l a .d en utri- 11guale ql1anti tà di a cqua. L'efficaci a è dimozione è r apidissim·a; n ell'atrepsia, nei vomiti strata dalla dimin llzi one .di infezioni secondarie • cicli.ci d ell'infanzia, nell'acetonemia, nei vonel pers.onale · d'assistenza; ottima è l'azione miti incoercibili dell e gravide, nei casi d 'ina- de.odoran t e; quella disin fettan te sarebbe mag, nizion e dipend en te da gravi .a ffezioni alle vie giore. che con i prodotti a balse di sostanze fe1 digesti ve, nel can.cro e nella sten o.s i esofagea, noliche. . ' · • 11ell'ulcer a e n el cancro dello stom.a co, nella ste- - Per sterilizzare l'acqua potabil e, si diluisce in modo da·• avere una soluzion e al m ilionenosi pilorj ca. Lyo11 ha impi egato co11 s u ccesso _i sie1~j gl11simo; l'instabilità déll'ipoclorito è tale che in tre o quattro ore, ne scompare ogni traccia. cosati per vi.a sottoc11tanea. o rettale nelle forme di ptosi compli cata ad . astenia ed ~ dist11rbi P er questa instabilità, le soluzi oni destinate. nervosi gravi,, n elle ·forme cli peurastenia con a d usi chir11rgici debbono essere preparate non insuffi cien za alimentare. · ·. · più di 24-48 ore prima dell'u~o. · I. P. • Come diureti.ci i sieri zuccherati, speciè quelli • con teobromina., sono .sta.ti adoper.ati nell 'an11POSTA DEGLI ABBONATI . . ria e nell 'oliguria dovute a nefriti idropige11e. Giov a notare. però •·ch e la iniezione in tali casi' ' (937) F'e hbri pro roca le. - All' abb. n. 1868: deve essere fatta c0n precauzione, p-erch è la Mezzi sicuri 'p er l a simulçtzi one della febbre · brusca ele.vazione. della pressione sangi1igna non si conosco110. T11tti qt1elli accennati dall)Otrebbe p revocare accidenti gravi. l'abbon ato sono veramentet jn tiso, n1a tutti I/azione disintossica nte e stenica dei ~ i eri • agiscono i11 m odo in_diretto, ·.p.r oducendo ci0r glt1coc;ati .. i pu ò speri11le11tare nelle to~ ~ i -in­ fezi oni grn \·i , come· l'appendicite, la bron co - fenom eni di gastrite talora febbrile, ciò specialmente per (1l1anto rig11arda l'ingestione· dcl poln1onite, il tirn, la inalaria grave, la disse11con ten11to di .11na cartt1 ccia da fucil e, ch e proterin, ecr., i1egli a\· ,·el<=>11an1enti da ossido di vo ca talvolta anche fenom eni itterici simili a carhnn io, da r lorof ormio, ecc. • F. ~tato nnrhr . u g~e rito cli praticare preven- q11elli dell'ittero picrico. I/ ingestion e di nicotina d à talora gravissimi fenomeni tossici (detiva1110nte i11iezioni rli s iero gl11cosato primn delle ~raneli operazioni aclclomina li , soprat11tto 1iqui, sudori freddi, tachicardia, irregolarità notevoli di pol:-:o) _ ga ~tri c i (vomito, dolori vioJ)er 'ria i·ettale e con l'aggi1111tr· di adren alinn. lenti) e anche febbrili. ~i prevengono ccw.ì efficace men te n on solo gli 1

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Altro mezzo' adoperato come pirogeI).o ·e c·he CENNI BIBLIOGRAFICI. , '. ugualmente agisce in modo indiretto con sin .. . ' . drome •irritativa gastro-intestin a le è l'ìngestio- i · · G. G. ·.ANTON'lNI. ne d .v,.,. l cosi, d etto « p ep e b. as t ar·do » ch .e puo, · a11- . .A. TA . · ~iB URINI, . . C.. FFRR·\:RI, . . . L'as. . · eh' essa · d e t ei;m1·nare mov1u1en · ·,. ., ,.,. t·i f ebb ri.11.. sistenza, e nella V·a rie . :. . degli alienati . i1i TItalia ~. ·L d' · , t lt d . . . nazioni. - Prezzo L. 28. unione Tipografico, " a iag:&os1 e a 1ora mo o ar ua, ·ma , si pu0 editrice Torinese. ,· • · .. · r · ..., sempre pensaré ad una forma. provocata, qu:an.. · . · si possa • Nòn è possibile dire 1nel breve spazio concessD do cç>n 1,es~m.e~enerale esc~ ude re una nota forma· rl1orb-0sa, e ·quando si ossèrvi un ad un cenno nib.liografico tutta la imp·or.tanza e tut'ti i pfegi di questo ·.lavoro poderoS.o, di querapidissimo ristabilirsi del malato che ha. da1). · . prima presentato una tumÙltuosa, ra}}ida e sta ope·ra che 'è la p_r ima ed un~a vera~ente completa su l 'argomento. Il titolo del li.tiro pograve irisorgenza di disturbi. · A. A. trebbe far credere trattarsi di un 'arida descri'.

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zion y di manicomi e .di- case di salute, ma già (958) Sulla cura della tubercolosi ·']Aolmonare. sfogliando le prime pagine si r{leva q~ale. è ve- Al dott. C·. ~· da B~ : .... . ' .. . · NcM · è possibile -dare llnà risposta ·s inteti oa : ramante:- il contenuto. e I 'intento dell 'ope,ta. Il . , si inizia con . . una dotta ed interessçt.nte n-0n esiste pèr il , medico « la tubercolosi pol- , libro trattaziDne sulla pazzia e sull'assistenza: ' deg~i monare », .ma solo esistono i malati di tubercolÒsi poimon,are . Tutti i metod! e tùtti gli _, alienati .nelle varie ~poche e' nell 'evol~zio:he del- . la civiltà. ~el . secondo capitolo si ha un 'abb0n·~ • - espedie~t'i, dai più antichi fino ai più-4recenti, d a ntè ' descrizione dell'.a:ssistenza ·manicomiale . contengono qu'a lche .cos~ di utile ·ch e, volta per d?gli alien~ti nelle ~varie regioni 1d ' Italia e nelle volta, caso per èaso, p.ossono essere . appli~ati v à ri·e epoche, e qui gli ..a.uteri troyano' modo di a i vari p,azienti; finchè p erò :çnancheremo dei f a r'e ~la storia a::e1ia s9uola psichiat r'i ca italiana, rin1edi specifici con~ro le m.alattie da . ba-ctE(ri, di dire d ell' enòrme contributo eh~ gli ,alieni.sti · e l'opera del m-edico dovrà ~ rivolg.ersi ,ad aiu~are d'Italia hanno 'dito aùo sviluppò ·della tecnica ' a guarire, taluno parlerà forse ~i m etodi di manitcomiale, ch e è un puro riflesso ~el p~o- '" ' . cura, ma la parte più irrazionale ·della st1a te... gresso scientifico. . r a pia sarà pre.cisam ente il <e metodo » . . t. p. Nel tèrzo -cap~tol.o è · data la descrizion·e _degli . · isti tuti m a nicomiali . nelle vari e n,azioni estere, (959) Al dott. Z. G. ,,·da S. P. in -V . .oonsigliam0 : , ,q ui gli , autori . 1espo·n gono chiara:rne nte in . . . NEISSER e JADf\.SSOHN: Malattie della p e.lle. quali· punti .noi r:i on abbiamo · ancò~ft raggiunto . , Traduzione italiana eon n ote oo aggiunte. gli stranieri ed in qua.J.i a ltri li abb1amo ._$orpasSocietà Dante .Alighieri, ;R oma-Milano. ·sati . .N.ei ,eiapito}i seguenti sono indicate l e . G. VERROTTI: Patolog.ia e terapia delle malat, n orme pet la cost:ru~1one e la òrgànizzazione tie veneree (sifilide esclus a). -. Idelson,1 .ed., dei manicomi, ,"'e sono' .ampiamente ~'rattate ~)as·N.apoli. . sistenz~ famili are degli ·alienati~ le colonie faBALZER : M a~dies vénér iennes. - Baillière miltari, 1\assistenza dei defi.cien~j, e'Pilett~ci, al- ·.. ~ ,. et fils, Parigi._ coolLs~i, pellagrosi, nevrqpatici, çlel\rlquenti miAUDRY, D U RANO et NICOLLE: T ra'itement des • norenni e bassi criminali.. Un capi-t.olo speciale maladies çutanées et vénérie'nnes. ~ Baillière ·è d·edicato all'assistenz31 degli aJ.ienati nel~'eser. et fils, · Parigi. _, , , 1cit6, a;r gomento cl;le ne~ momento attùale ha . H. GouGEROT: La 'dermatologie en cl'ientèle. u ri' particolare .e ·pal·p itante interesse. A. Maloine ed., Parigi. , ' Abbiamo dovuto limitarci a daTe un g:uadr0'• . · In. : La sypliilis en clientèle. - A. Maloine generale '-d·el libro, ma esso è ap·p ena· s ufficiened., Parigi. V. M. ·· . te a d a re una idea de1 valore ~ della imp9rtanza d ell'opera, che p ~r i criteri ~ on i qllali (960) All'abb. n. 7859: · è condotta, per };a messe di notizie raccolte, per •• ' l a. originalità delle vereute fa veramente onor-e I prin.cipali giornali di psichia,tri·a e neur0pàa_lla scienza italia n çi,.. · DR. tologia chè s i p ubblica-n o pra in .Italia sono: I ~Quaderni di Psichiatria, di retti dal pr0fes· · · • , . sore E. Mor:selli _ Genova . · , La ressa "Clei l~v9ri ehe . ci. vengono o«ertt per la p-g.bblteazione e Ja pe,uria dello spaz!·o? hn· La. Rivis ta di P at ologia mentale e nervpsa., postaci con provvedimento governativo, c1 1ndu: • d iretta dai proff. Tanzi e L t1garo - Firenze. cono a sollecitare t nostri benevoli collabol"nton . w Gli Annali di N ein·o.log'i a, dirett i d~J profes- 1aftlnchè condensino i~ loro contributi entro i più sore L . Bia n.chi _ Nap'oli. rlsbetti~ limiti compatibili con la chiarezza e con L a R ,jv.;s ta · Italiana ·d,; Neurop-~ atolonia ·°' P si- .. J~eftlcaèla dell'esposizione; ' li sfro!ldino dell~ " "' "' " 'd" documentazioni ingom brantf, delle 1ntrodnzion1 chiafria, dir ett·a d.al prof. D'Abundo · - Catania. storiche, delle citazioni; si attengano prevalenDR. ~ temènte ai rilievi dl interesse pratico. , \ .. , (17) ~ ~

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NELLA VITA ·.PROF ES s·1 ON ALE. . Cron~ca

pr9fessionale~

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lesa, ei deve a ndarsene. Perciò il Silvagui b:a sentito il dovere. d i rassegnare le proprie . . • • di1nissioni . • .J,e diruiSSfoni del· prof. Sjlvagni. · Se come scatto d'amQr proprio '1e dimissioni rap• • [11 tino degli ulti.n1i numeri abbiamo espresso il · preseJ.1,tano u n atto giustificato,' e forse pl a usibile, • nostro spassio11ato e franco convinci 1nento sulla ~i sembra altrettanto debole e anzi fallace il ragionamento. . elezione del rappresentante degli Ordini al Co;nsiglio S11periore di Sanità. Ritenevamo dovesse chiu- . In'fatti le due supreme 'caricl1e degli Ordini, il. • presidente e il rappresentan te nel Consiglio supedersi così la questione. Ma .lettere di vario genere • riore &i Sanità, sono distinte (e forse richiedono e di 'Tario senso perve11uteci da parecchi colleghi ci hnn110 convinto ch'~ra impossibile arresta1:e le _attitudini diverse) . , Aveva d iritto i l p residente di I i11ettere la :-;ua candidn tt11·a all'nltro ufficio, consercorrenti vi v~1ci che Bi erano formate. Questo movi' Yando il p1·01)rio'? HveYano diritto la Giunta del . mento a vrel:lbe inevitabilmente condotto a d isçussioni J)ersonali. Poichè noi que~tioni personali in ('011sig·Ifo Federale e il. Consiglio Federa~e a ericiò non abbiamo visto, non ,~ediamo e non vQgliagersi e a funzionare cowe Comitato elettorale j>er ' mo ,·edere, ci d~idiamo à torna~e sull'argomento la candidatura del loro .p residente? Se diritto non • c~è, ,non sarà colpa degli Ordini per scendere da considerazioni -O.i rnerito a r isolt1. il. non aYere .cecazioni pratiche. mE>nte t1bbidito. In verità ci spinge anche l\'.Ia la.sciamo la questione di diritto: è decoroso, . . più ad .esprimere 'il nostro libero giudizio la lettera di dimissioni con è rispettoso, ,è riguardoso per gli Ordiqi un tale • c11i In (}i1mta del Consiglio federale ·d~ll'Ordine dei contegno del Presidente e dei colleghi di Cohsiglio? medici si ?1mette oer solidarietà col sµo presidente. . Non sono_rS;ri gli esempi di autocrazia negli uoPer tinn logica dello stesoo genere c'è da attend.el\Si . mini .d i pa1~te democratica. Nòri. vogliamo accusare che l'intero Consiglio federale segu-a l'esem]Jio. n~ còndannarè néssuno: è stato un puro errore di T11tto qt1ésto risenti1nento dei dirigenti ·degli Orfoo:malismo elettorale. Ci chiediamo $01Q: vi fu ,, d,i11i déi medie'i nessnn9 lo g'iudicherà 01>portt1110 iw.ccato-di prepote11za in chi -dirigeva o .Yi fu indinel momento voJitico u ttun le. Da qua li di-vergenze sciplina in chi aveva libero diritto di voto? Forse • • ~ostanr.ia.li è provocata la crisi: su quali progran1ogni ente ha agito nell 'interesse generale e senza. m\ si in1pernie rebbe In. lotta? , " preoc~t1parsi dei rapporti reciproci con l'altro. I Lasciamo stare l'o1)portunità : Yien proprio vo1nedici' non hanpo inteso con ~il loro ' roto giudicare ~lia di~chiedel'si se . inno gi1tstijicat e le <lin1issio11i ' (qt1indj nè esaltare nè condanna.re) il proprio prede! pre~idente Silvagni e dei colleg·l1i di Giunta. siclente : hanno votato soltanto per. la .persona che La giu tificazione pt1ò ri iedere ·111 cause non panel n1omento attuàle pareva· meglio ii11dicata a raplesi nl ])nbblieo: e allora i · iuedici nyrebbero dipresentarli e a· sostenerli nei' l,6nsiglio supériore ritto <:l1e f ossei:o ac1 essi. .. es11oste: d,i Sanità . • ' La g.i11stificazione sarebbe l)iena se il nuovo rapSe nella realtà delle cose il presidente degli Orpxesentante ., clegli Ol'dini non conoscesse o non ap~ <lini non è entr:tto - e non doveva entrare -- in . prezznsse o nou fosse in grodo di sostenere le raCf\t1sa nella elezione · del rappresentante d~gli Orgioni e i diritti della classe 1nedìca in seno ·al Co11- · 1lini 11el Consig!io di Sanità, quale effettiva pos.iti,·a ragione ha il Silvagni pi ~imettersi? siglio sn1>eriore cli 8a.n ità. l\ila il Simonetta, per la st1a poBizione i11di1)e11clente. ller la larghezza delle Egli, insieme con il Consiglio Federale che lo ,·edute, per le be11è1nerenze Vèl'SO i medicj, per la circonda, ha dato buona prova di interessamento, pratica dei consessi amministrati\i, per la simdi alti sensi, di- capacità nel dirigere e prom~opatia generale che lo circonda, è 11na 'delle persone vere ii Lavoro , della claEjse medica . JJu questione del suo amor proprio troYerà il suo I)iù adatte (11on diciamo la più adatta) per l'alto • • -11fficio di cui la recente elezione lo ha investito~ degno posto alla prima seduta dei ra1)1)resentanti Il nostro non è apprezza111ento personale: viene, <lPg·li Ordini, facendo la relazione dell'opera svolta: più che appoggiato, suffragato dal fatto che la il 11residente e il Consi'g~io .Potrallilo chiedere parte- l)iù progressista. più a\anzata dei medici, fJl'evi:::t disc11ssione - un voto esplicito, nP..erto. Non cioè i medici con.clotti, i1e ha apertamente propu t11rbi ora la efficace. bella, patriottica opera sua • ' · gnata ln candidatura nella votazione di ballottagcon puntigli personali. gio. I"e idee del Simonetta, per q11anto è noto, non La classe meclicn gli sarà grata del sacrificiò. so110 diverse da quelle· clegli Ordini nè da quelle -~C'C'~tti volentieri ora di cooperare, ini;;ieme con il dal pre~e11te Consiglio Federale manifestat(l. I1uovo rappresenta11te nel Consiglio di Sa11itn. per :\!otiYi ben di\ersi add11ce il Sil\agni per spieil bene sere della classe medica . La 1.>ersona di • gn re le su~ dimissioni da J)r ~sidente degli Ordini qt1esto ra1)presentanté è non meno degna e non dei n1eòici: 11e fa questione ùi nn1or l)l'OJ>rio, di 1ueno premuro, a propt1gnatrice cli J>rogresso fiOcoertl11za, di di. ciplina . Egli ragio11n. cosi : poicbè cinle. . ~li 1·clinì non 11anno eJetto il Joro 1>teRide11te a :rupPensi chi deve e chi può - forse tocca al Oonsi-. 1n·e~Pntante nE>l CÒnAi~lio di ~unitit. significa cl1E> nlio Feàerale - a forn1ular~ \oti, e n<l ottenere non Il<' npproYano le idee o le 011ere. ,_jg-nifica a Ic11e tt1tte le rl.imissioni siano ritirate. e og-nuno ru(l'no C'he ~ono inùi::;l'ipli11nti: hl clig-nit:'1 <l<.>l preteng-n meii.tamente e onore\oln1ente il ~no J.>o. to .

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l?n'ondn .ùi J>atriotticç nrùore arrecl1i la c~ucordia r1rElzioRa c1eglt -animi e tLSS icu1:i·,· nella comunanza e~istente degli inteuti, llna collabor<t;,,ione ~incera e fotte ir1 t11To dell'ny,~euire igienico -~ snnltèll'iu' <lel P<'tese e della elevazione della cla sse ~edica:

.In :;:~}eCia lizzazione IJrofessivnale, cla<:chè non esiste I • un titolo ufficiale di s1Jecializznzione. .I)résenta ix;rò non poèlti i11~ >n,·enie11ti: pri11ci.Vnle quello di costrjnge-1·~ all'in.·eg11arnento; ri~ deri,,.a la n-e<::es::;ità di raci111ola re firme pÌù o me11o ,, •~ittizie, e-On luezzi 1~iù o rue110 corretti, eomprèse> · ~a sospensfon~ delle libere docenze. Ll « c:on111a.rag·gio » con i bidelli: il titolo dà, insom, 111n. pa~·ecchie beghe n chl 11-e. è '.forn°ito, se egli traNel preparare il · Decr. I"nogi)t. cli cui nbbiamo dct to D;Otizia nel fascicolo scol'so, il ministro della . RC:o1:~i çinqne nuni, lh>n · Y1~ol .'clecadere · leO'al~entè , ~ pubblic~ istruzione è stato cel'tarnente guidato d31 · <1<1 1 clititto cli pottai;lo. Altro inçonve1liente gra Ye è la facilità con cui la l>l'OJJOsito di evitare che Ye11ga110 u costituirsi e ad cloc.:e11~n llUò ~ssere co11segl1ita, tanto che è venu.ta afferma1·si ~ condizioni di fayore e di priYilegio per . sv~1l11ta 11d osi. Fiu'o.;gi ' se1upre IJ1ù il . Jlledico che i medici eh~ 11on partecipa110 alla vita milita.re. · 11on voleva non era libe1·0 doce11te: se ii candidato Questi 1colleghi trovano oggi opportunità di stuiucontravn qualche difficoltà a Roma ' si i:ecava in ' dio ben maggiori di quante- ne abbiano i colleghi . 1 . alti:a l niversità o viceversn; bastava s11ender.e al· sottò le armi. Corrispondenten1ente maggiori sono cune centinaia di 1il'e e . init)egna re qualehe mese per essi le probabilità .di conse~uire la libera do · 11ella ela borazione di una tesi, per raggi11ngere la cenza, titolo c,h e in un prossimo avvenire Ii mette1nèta . . · . rebbe in una posizione vantagg·iosa per la conqui- . Pur rilevando queste 111eude, non oseremmo consta dei posti vacanti. dannare , sic et s(niplicltPr l'istitùto delÌa libera doI mot~vi· che 'a..\TeYano già inclotto acl abolire in cenza, nè apprçveremmo elle 'Tenisse pregiudicato. teJ'!lIJo di guerra i conco1:si - in111edire cioè che i Noi odiamo ogni i11i~u.ra c:oercitiva, ·ogni limita- · ,. posti -a concorso fossero u 11rpa ti dài colleghi l'i- . ziorre al progresso singolo o collettivo. Le libere domasti nella vita civile, i quali p.oi difficilmente se • ce11ze. sono n1olte, moltissi1ne presso le Fa coltà·. ma < 11e sarebberò lasciati ri1uuovere 1;>ortano oggi :l . . ' i·nppr~sentanJ il mezzo più c1egn.-0 ,.e più serio .pèr- . sospe:ndere le abilitnzioni all'insegnamento libero. cllè un· medic-0 dimostri la sua competenza in un · ~i obbietterà · eh-e il provvedi1neuto avrebbe dorn1110, l)~rchè abbia m9do di speciàlizzarsi. Laddo'"11to essere adot~ to, . ~e mai, all 'iniZio della guerve basterebbe il solo su-0 libito di chiamarsi. spera·,. come è stato fatto per i concotsi. Un provYedio.lnlista nel tale o ta-1 'aJtro ramo,· il medìco italiano me11to tardivo viene a ·creare un duplice stato ·ai a ila fatica• e alla . spesa di ·una libera cliritto dl1ra11te il 111~go. periodo della guerra. ::\la ·si sobba rcà I • la improvvis~ soppressio11e si ·spiega con il numero · doc~11za. · Inoltre le libere docenze costitl1iscono un mezzo efficace di ele,razione intellettuale e coituraìe. . grande (eccessi\•o?) di docenze conc:esse nell'ultimo • Motivi ragionevoli consigliano dj ~o.spende rle temperiodo. .. poraneamente. D'altra parte, il pr0Yveclinie1)to .·i giustifica pie• SO.J)portinn10 - I è · ~ov1)ortino i medici - anche namente dal Pl1nto cli "vista dell'interesse generale ql1esta privazione di guerra. i\Ia si Yalga del tempo. .. ·e per quanto alcuni interessi person:ili risultino . il Jninistro per provyedere H risolvere il problema tempofaneamente lesi: J;a circosta nza di avere ·tarfona~·menta le. Perchè non disci1)lillare il modo di . dato tanto tempo ad attl1arlo, non legittimerebbe • ot~nere ,iJ -~ito~o d~ 1u ed ~co s~eoiali:z~.to,. da ,conf~dl rinunziar~ a·d a.ttuarro. rire, con .criteri umform1 da. Comm1ss1on1 ce11trali? Un primo passo di1·ettq a cliscir>Iinare ed a limil!l al te1npo stesso perchè 11011 rin1ett~re nel SllO vata re il consegu1mento della docenza in periodo 'di lore e nel Sll-O prestigio la libera ·docenza, faceng11err~ Si ~ra già Compiuto· quando Yenne stabilito · che il titolo doveva datare da tre' a nni alme110 per , done ·un vero titolo di stl1dio e-d'insegnamento? Si tratta di una· q11estio11e gruve, che va ripresa conferire il diritto all'avanzamento' di llll grado ed affrontata decisamente, pei' risolverla prim~ che 11ella gerarchia IJlilitare : così Ye11ue chiusa una • • la gnel'r~ terJuini, co11 la rg·he~za di vedute. . comoda via di ascensione nella carriera ai l)l"ivi' . legia ti che potevano <:onsentirsi il 111sso di IJrepaPer l'indennità caro-viveri ai medici c.ondottl. rarsi alla docenza:. ' · Ric:eviamo e pubblicl1iamo: · Oggi -si , compie un passo in a vanti, abolendo addirittura le nl1ove docenze, per ragioni estranee ·" Bologna, 29 luglio 1J)l8. Onorevole Redazione · del Policlinico, alla carriera militare m~ Pllr sempre in dipend~za ·della vita militare. ~ I . . eggo nella .~Sezione Pratica» del Policlri.nico, ·in· ' . Quale oggi è divenuta, la libera docenza non h~ <lèlta 21 Iugliò.. le d11e letwre dell'abbonato 1575 e più lo scopo dell'insegnamento. Se così fosse, nella clel dot_t. L. C. a bbonqto 479B. Entrambi i colleghi ::;i lamentano cl1e la indennità caro-vive1·i non •sia faC'oltà medica i Liberi docenti sarebbero in forte ... eccedenza s11l nl1n1ero degli allievi : basti dire che, stata . assicurata ai medici condotti éosì con1e è av- · secondo la statistic:_t .raccolta ·dal Guerrféri ~ 11el ven11t() p-er gli impiega ti dello Stato, e l'uno è l'al. . ' tro credono che le nostre Organizzaz.ioni siano riquinquennio 1912-916 fl1rono rilasciate 757 abilitazioni alla Libera tj.ocenzc:s. Questa vale in'6ec€ a c~n·­ m n ste inerti inJ1anzi alla i1ecessità del .provvedi• ferire un titolo professionale: difatti In qualifica iuento ' che essi invocano. Ora co11vien~ (lire che St' l'opera. fu infruttuosa,. di professore un~versita rio che i liberi docenti si' attribuiscono, è circondata da 1nolto prestigio pres;. l'inerzia non vl fu. A parte èiò che han110 fatte> l'Assoriazione dei medici co11dotti e gli Ordini sinso il pubblico. Essa Yale soYrn tutto a sa.nzio1Jar~ 1

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la prosa . del tuo ultimo articolo conteneva cose 1nolte giuste ma espresse in forma . ecce'Ssivamente dolce. Tu sei troppo misu1·ato, e chi legge spiò il tuo misterioso Rabelia'n o pseudonimo non capisce come il richiamo a tanti saldi principii di equi~ e di giustizia debba esser fatto in una forma letteraria sì benev-0la e sì melliflua. l\ilonna censura anche h:a le sue bilancie e perµietterù di certo che una classe di persone rispettabilissime rivolga questa dor9anda a chi deve ascoltarla: · Che cosa abbiamo fatto .di mal~ per esser trattati cosi? . E pt1r la maggior parte di noi hanno fatto la Scuoio. di Firenze, sono stati antti in zona di guerra, hanno ct1rato colerosi, tifo's i, migiiaia di feriti, di mala ti d 'ogni genere, hanno fatto i medici dei corpi, dei distretti, çleJle leve, e che più? E' aspettiamo con g.lobbica paz~enza ~h~ gli effettivi della nostra anzianità di grado sieno promossi per poterli seguire ! Qt1esti effettivi (parlo dei giovanissimi) che possono essere i nostri :figli e che per ora nulla· hanno perduto ma tutto guadagnato! Tutte le restrizioni" tutti i vecchi e muffiti regolamenti debbono esser là. per danneggiar noi che abbiamo il solo torto di aper curare i malati e i feriti e d'esser ,.Perciò adibiti solamente a<l una fµnzione che :fin qui non è di certo stata la più brillante e la più apprezzata. Non dico che tutti, ·perchè · anziani, debbono diventar ufficiali s11periori, ma, via., fa te una cernita, vedete chi si è distinto, cID: si è reso veramente utile e date a cotesti le. soddisfazioni che meri tu no e non vi appella te a regolamenti vecchi • e intempestivi che negano il premio a chi ne ha diritto. he sin la mia la solita vow 0Za11iantis iJi, deserto~ Bçunelli ha dimenticato d'esser il Presic1ente <lei n1edici condotti, e forse percbè questi • 11on sono tutti suoi elett-0ri tf'l interpellanze per i fer1;0Yi()ri. I deputa ti' medicf? Dormo110 tutti. Il ~olo (•11~ .. i ricor<li di noi è Colajanni che per In \

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Pangloss t!arissimo,

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In tema di avanzamenti . ., l

.RISPOSTE AQUESITI . E· A.DO~'NDE.

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FASC.

Un capitano meàioo medico condotto, ecc. eco.

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Riceviamo e pubblichiamo :

XXV,

mania di dir m~le di tutti se l'è presa anche con i suoi vecch~ co1:1eghi. Speriamo ne.Ila , Rappresent..inza parlamentare di classe e aUora ci vendicheremo. I Saluti e speranze.

golarmente, la Federazione degli Ordini dei.medici si occupò subito della questione. Io ebbi un lungo colloquio col minist.r o Nitti, ma non r.iuscii, come non riuscirono altre nostre rappresentanze, a con, vincerlo della necessità. di rendere obbligatoria per i Comuni e per le Opere Pie la stessa indennità concessa da Ilo Stato. Il ministro oppose una que:. stione d·i J)l'.incipio, la autonomia comunale, e obie~ioni particolari sulle, condizioni :finanziarie dei Con1uni ste~$i , delle Opere Bie, e altre ragioni . che ' non mi parvero del tutto giuste, ma che •io riba-ttei invan<?. La cpnc~usione del collòquio fu quale dissi: nessun impegno·· di obbligare i Comuni e ·le Opere Pie alla indennità. Coi migliori ossequi , Dev .mo LUIGI SILVAGNI:

[A~NO

IL POLICLINICO

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<1362)' Revoca di esonero per medici condotti. Dott. V. R.. da A. - N-0n possiamo conoscere la ragione per cui il Prefetto di codesta Provincia ha chieste le notizi.e indica te a riguardo di coioro che ; - eser citano le .funzioni di medico condotto. Può ben darsi che dette notizie abbisognino per causa diversa da quella da Lei supposta. I criterii per la revoca della dispensa di cui ora godono taluni médici co~dotti sono in linea di massima prestabiliti _in riguardo alla indispensabilità. ed insostituibilità tent1t<> conto della specalità del servizio, della en, tità della popolazione, della coesistenza di altri ~a, nitarii, del numero degli ammalati e delle · condizioni profilattiche . e sanitarie locali. Sono, :inoltre, revocate t11~t-e le dispense e gli esoneri concessi ai medici che no11 abbiano prestato almeno un anno di servizio in zona ·di guerra. La d~manda ed j docurµenti O'c~orrenti per lQ esonero deQbono essere presentati a l Prefetto, president:e della Commissione pròvinciale. A nostro modo di vedere il servizio che· si presta in tre diversi Comuni potrebbe costituire elemento per stabilire Ja !nsostituibilit.à e la indispensabilità del sanitario.

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(7863) Trattarnento econo-nlicrJ dei. medici condotti appartenenti . a Oomuni 'f.nva~i . - Dott. U. S.

ùa R . -· Perchè il medico condotto appartenente a Comune invaso possa usufruirè del trattamento ~ç"onomico stabilitò d.all'articolo 11 del D. L. del 20 gennaio ultimo, n. 30, è necessario che egli seguiti a prestàr servizio nello interesse del Comune cui app~rteneva. o che, ,acèettan<fo altra occupazio- · ne, ottenga il preventivo assenso del Prefetto o del Commissario prefettizio. Poichè Ella ha ottenuta la nomina ad ufficiale medico del R. Esercito. n<>n rispondendo a·i .Predetti requisiti, non ha diritto allo stipendio che precedentemente perceplva.(7364) Pagamento ài prestaziO'ni professiona.li. -

Dott. · R. C. da M. - Colui éhe inyita il sanitari~ a recarsi in determinato post<> per J)restazione pro· fessionale ad infermo diventa responsabile verso di lui per il relativo :uagamento~ in modo da poter essere compulsato anche giudiziariam.ente. Ella, .infatti, senza l'intervento e la intromissione tli lui non si ·sarebbe mosso nè avrebbe proceduto all'atto operativo, che è rimasto :finora senza compenso . Potrebbe, pertanto, citare a comparire dinanzi al Conciliatore od al Pretore, a seconda del valore . della prestazioné, il nipote dello infermo che lo invitò allo intervento, Sl)e<:ie se tale invito fu fatto in nome proprio. (7365) P ensioni. - Dott. G. D'A. da ~I. di S. Potrà liquidare la pensione con 24 anni. sei me i ed un giorno di servizio il 1° luglio 1921, e 52 anni

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lANNO XXV, FASC. 31]

74.5

SEZIONE PRATICA .I-

di éth. I~' ammontare di essa sarà di 1ire.841 .annue, l sedici mesi. di servizio presta ti nella qualità d'i ufficiale Sanitario llOn vengono calcolati' ~rchè la legge sulla Cassa di previdenza , fu . estesa a tale categoria di medici in epoca molto posteriore al 1898 •~ e, cioè, nel' 1904. I...~ pensioni aumentano sempre in• funzione degli anni di servizio . e di età, che conta ' U medico all'atto dél collocamento a riposo. La pensione stessa è riversibile alla vedova in con~r­ so con gli ,orfani minorenni. In mancanza della vedova e~sa spetta: J;ler intero agli orfani. minorenni. La vedova ·e gli orfani' hanno diritto alla metà. della pensione cl1e sarebbe spèttata o che fu conferita . al.. sanitario. Laseiando il servizio nèlle attual! condizioni i1on a'\"rebbe diritto alla pensione, . ma 0e11sì alla indennità stapilita da:ll'art. ~ della legg~, liquidata in base ai due terzi del valore capi- · tale della pensione teorica ottenuto mediante l'apr1licazione delle tabelle A é B, cioè a lire 5134.46. Per ottenere la pensione occorre .. produrre la domanda all'Ufficio sanitario della. Provincia. (7366) Professione oh,iimioo-farmacista. - Dott. A:. S. da N. - Per ass11mere il titolo di ohimioofar1naoista non basta il solo diploma di farmacia, ma ocCQrre anche quello otten11to per la chimica. Siccome la chimica fa parte del' ·progTamma della FacÒltà farmaceÙtica, ogni· Tarmacista è, però, anche chimico, nel senso che ha dO'Vuto studiare tale branca di scienza. Ogni farmacista può, senza •alcuna autorizzazione, manipolare e mettere in vendita delle specialità medicinali. • Ma queste, come Ulla qualunque spedizione di medicamento, non pos. · sono essere vendute che a seguito di analoga prescrizione del medico. •

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(73G7f Tratta1nento e0Pjio1nloo dei medie-i aàdeit ti

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(7368) Pension.i - Obbligo=-·ài pagare il contributo. ,

- Dott. C. R . da I.i.. - Poichè fra le condizioni del concorso e quelle della nomina non vi era nulla • che nccennasse all'obbligo della iscrizi-0ne alla Oassa pensioni, il Municipio non può ... ora imporgli taleonere, che sarebbe un'aggiunta., non prevista nè accettata, al capito.l ato o ' contratto vigente . .E sembra il Comune tanto più carente di ogni diritto in quanto durante fa. nomina non ha mai curato di ' farsi pagare il relativo contributo rendendosi par.te di)igente 's ol guando la :nornina ha pèrdiito og~i su~· effetto a · cabsa deJle dimissioni rassegnate nel 1917 e dello effettivo allontanamento da oltre un anno del medico. Aggiungiamo poi che data la temporaneità della nomina e la condizione tassativamentè imposta di non potei: la nomina stessa dur'are, per qualsiasi ragione, oltre il novennio, l'obbligo della iserizio~e alla Cas~a di,renta un non senso, in quanto che in 'llove anni non si può mai acquistare alcun· diritto a pensio'ne. · Ella, quindi, n nostro avviso , nulla deve d~re, e se sarà compulsato giudiziariamente sostenga ...tali motivi in giudizio e crediamo che non potrà. rimaner soccombente. • · (7369) Pensioni. - Dott. G. T. da S. - 1'a Cassa ~nsioni ):la cominciato a funzioriar;e dal 1° gennaio 1899 e non dal 1° gennaio 1893 . .Però, con i cinque anni prestati dal 1° gennai-011894 al 31 dicembre 1918• Ella compie effettivamente al 1° luglio 1918 i 24 anni, sei mesi €d un giorno di s~rvizio presci;itti per ,, otteneré' la pensione. Questa, data la età i:r;tdicata ci, ·sarà di annue lire 893. (7370) .Di1>iission·i del '1n ed ioo oo_n dotto. . . - Dott. R. P . da F. d'A. - La nomina otten,uta dal Consiglio comunale à medico condotto costituisce un contratto, in cui entrano due parti e, cioè, il • Co:µiune· · • che conferisce il posto ed ~l sanitario che, con déterminate ~ondizioni, l'accetta. Or .poichè i contratti non si possono sciogliere .c on la volontàt di . una sola d-elle due parti, ma vi occorre il consenso ' ' di entrambe, è evidente che Je ·d imissioniofferte dal medico non hanno. alcun V:alore se ·non sono accettate dal Comune, cl1e è l'altra parte contraente. Con1e il Comune ~on può, d1uante. il contratto ~ licenziare :il 1nedico, così. questi non può . dimettersi, , se non col consenso· od aG!céttazione di q11ello. 1 Doctor JuSTITIA. I

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Dott. A. S. da O. (:i.ella M. - Con • il D. L. del 12 settembre 1915, n. 1393, fu esteso al personale della Cro'.!e Rossa il tratta men te economico ~tto agli impiegati civili dello. Stato ch.i a, mati sotto le armi. Con il successivo D. L. del 31 agosto dello stesso anno le disposizioni del n·. L 1• dell'll luglio s~esso anno, contenentè appunto diSJ>OSizioni circa tale trattapiento economico, fu estèso anche al personale dipendente dai Comuni. Qui-ndi deriva éhe per effetto del citato D. L .. del , . sia cne - entrino 31 agosto, agli impiegati comunali,· a far parte del R. Esercito, sia che entrino a far ' parte della· C. R. si applica il tratta1nento stabiSer v iz·l o meàio°'-militare. All'abb. n. 4383: lito per gli impiegati dello Stato. E poichè costoro Nulla ha che vedere l'indennità gio'rhaliera di hanno diritto•allo stipendio maggiore civile o mi• lire 2.50 per gli ufficiali subalterni ammogliati (arlitare, nnche i medici condotti hanno eguale' diticolo 2 della cjrcolare n. 520 del ·G. M. 1916) con ritto, ancorchè faccian9 parte della Croce Rossa. l'indènnità mensile di lire- 35 lorde per gli ufficia.li Però, se lo stipendio militare e inferiore. ·a q11ello del R. Esercito provvisti c1,i stipendio annuo non . civile a carico del ComunQ, da cui il sanitario disuperiore alle lire 4500, di cui parla . ,l a cfrcolare pende, rimane soltànto la diffei:enza esisten~e frà n . 105 del G. M.. 1918. . lo stif}endio civile e militare. Il diritto ai due mesi Tale indeÌlnità, a mente dell'art. 2 della circo-. di stipendio d.iscende poi dall'ultima parte dell'al!tilare n. 1015, spetta a tutti gli ufficiali e solo se ne colo 1° dello stesso D. J.J. del 31 agosto in cui- è eccettuano quelli · provvisti di indennità di guerra d~tto che rimane sal\a l'applicazione del1 ~nultimo o di indennità per · missione all'estero. comma dell'art. 20 del testo unico 22 novembre 7>. B.' - Occorrerebbe clie i quesiti di servizio 1908, n. 693, in cui è sancito tale diritto. Nel valutare la differenza si deve tener · conto . dello' au- .· medico-militare fos~ero conténl1ti nei limiti di tale · competenza e non ·divenissero ' generici quesiti ammento del 30 pe-r cento concesso dal D. L~ del 10 feb- ministrativi, co1ue il presente. braio l1ltimo: alla O. R. I. -

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IL POLICLINICO •

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I Ja clomanda deYe essere pr~sentata alln Di1·ezio• ne di Sanità militare territoriale. I : a<.:L:ettazio11e verò della dotnft nda stes~a da pn rt e clel .:\Jinistero è f.in bordi17atn alle minori o mag-.

jJral>b. n 1375 : Ella. n on ::;olo non è richiamato in servizio ma è

ve1·chè esonerato. Ol'a durnnt(-; il 11eriotlo <lella in<li~ po11ibiliti1 tll1· Esercito, n on Yeqgono conferite l)l'omozioni. All'a bb. n. 43 :r: Giu ·to. :\Ia perchè no11 reclama al Ministero? indisp on i bile

giori esigenze del .~erviijo .Al d o tt. · JJ. D. <.la l~ ...A.. ; • In ·generale per i medici di classi anziane (70.,j6) .\1 <lott. I>. Jl. tlu .ì\l.: il ')Ii11ist,e ro cù11t c ù c la i1on'.iina a l grado di c:aµ iSo1~0 impiegati in genere in z:o,ua teI'ritoriale ·e. ta110 anche senza ch e ci sia la incondizionata ido-. ~l">e:-i~Ò nel te rl'itorio del proprio Corpo d~ ~rlllµta , i1eità , qua ndo abbinno 1 15· a11ni di compil1to eser(JU::lìl<.lo f-:.1.J·ee;inli eBigenze clel serviz1o non l o Yiecizio 1)1..ofessionale. • I 4 .1no. ~ t All'.abb. n. 7947: , All'abb. ll. 92 3 : Data. la ctasse a11cor gibyane (1880) del c.ollegf\ . J.Ja sua li l'Oill OZione al grado Slll)eriore è lega l:L :1 . egli 11011 potrebbe frrril'e <lell'n Yvicendamento. ,q uella cleg'li ufficiali effetti\"i le c~1i vron1ozioni al · Pe1'ò se ricl1ie"to ad p erso·narn a l)restar speciale grado di mnggior e S0\10 stQ.zion;1riè p oi('l1è fe rm:1serr'izio civile da lle a t1torità interessate• al 'ì\-linitesi · a quei capitan1 cl1e a Ye,·a110 r a nziil nitit <.lr. 1 st e,r-0. può venir . richiamato dalk'l zona di guerra. • 1-1 g-ennaio 1913. Ciò ·i è Ye1·lticato e 8i verifica tonti11uame11te . •irca J a po s ibiliti1 cl] ottenere h1 i1rolllozi:>nP ver All'abb. n. 967-t: • il t itol0 di liber0 docente. ora acq11i~ito. ciò clipen<.le Re Blla -è stato mobilitato non le si pt1ò conteòal g-indizio t 1 e11:1 \0111mi~Ri one cl1e ha 8ecle presso f-'ta re il .diritto all'indennità di entrata in campal'I~pettorato di Sauitù. g11a: Ne faceia <lo1naÌ1<lè.l n11 ·11ffi.cio Gel corpo che lo Oc·corre i)e r ò tene.r pTeseute cl1e la <.1oc:e11z~t i11 ' ftt rruacologia e materia medie~ llOn è ~ta til. finora • a niniinish·a. co11sitlern ta con1e t1n titolo i)er conseg·t1ire il grado • Al à.ott. G. lVI., <la N. : ' A1)J)artenenclo ,Ella ai ruoli di riserY~t, e non .a superiore." qt1elli di co1n11le m e11t9, non p~ò conseguire più di All'abb. Il. 9185 : . l}Ila 11romozi0ne: e ql1indi, n1'endo già avuto t1n Il . 11011 aver pott1to ottenere la nomi11a a vita • ' a \a11zamento 1 no n potrebbe 01·a v~nir promo$so ·rl i1011 seni bra ùoYer costìtt1ire un ostacolo a cl otte.. graclo superi-0re, a meno che. le autorità. dalle quali 11e r e l'e8oneto qualora l'oppo1tu11itit di t è1le esonero di1)ende non ue faces~0ro J>r o1>ostn p ft r lli.i:,tin .:·ioJ1l s ia 1>rOYèlta e.la serie ragioni. spèoiali (circ. 752, G. 1\1. 1916). JJ·~sse 1•e in servizio di co11d9tta in altro Comune All.abb. n'. 92.'33: può però se 11011 ostac:olarè ritar(lare là pratica. r,,e pron1ozioni <le i enpitani n1ecliei effettiYi a magAll 'n bb. n. 418 : . g iori ~ono ormai da oltre nn an110 press0chè staSta di fatto tlle la promozione per mer~o di guer~io11a~·ie all'anzianità 14 genlli1io 191~. Ella ha q11inra che prima esisteva pei medj.ci, venne to1t.'l nel cl! au<"orn da a tte11dere J1a rec·chio tempo prim<1 che lfil(), e ft1ro110 tra~forruate in i . 1 u1)u,:- , \ u.1. i 1101llo· z\011() pe r i11~rito . ec:c:ez:ouale (àrt. 13) tt1tte le pros i possa effettuare la • sua J)l'Omoziooe . • I>o~te di i>1:01~ozio11e i1~r merito <li gt1er1:a che erè1110 A.ll'abb. n. 2133 : ,. · Non l)Uò otte11ere la qt1alifica di lJrimo capitano in corso. ~~ altre pro1uozioni fo~se i·o stnte lll10Ynn1e1~te fa t- . l)(:l1·c l1è gli- t1fficiali medici effettivi capitani con an· t e per :nfficinli llledic i per 1nerito cli fJ 11 er ra, è oyvio zia nità. pari alÌa s11a non sono a11cora nè promQssi, <.:11(:' l~lla avrebbe d i ritto cli r èclamare, p e1· il c1i1nno n~ })rimi capi tani . • ' cl;l J;t>i ·Hbìto nella tra sformnzioue della propo~t1 ~.\.ll'abb. n . 1106 : cl1e lo <.:onc:0 rueYa. J.;a prima don1anda, forse per errore' del dattilo.i\1 dott. <..r. E. ci.1 A. : gi-afo, è incomt>rensibile. r.Jà ripeta: l~ Y i<lP1lt<.'1nente n on ~ i è te n11to conto. d ei · 15 rueRi L\.lla seconda s~ osserya çhe la n omina a capitano ' <li ~er ,· i zio <la I JPi pre. tati in zo11a di ~ue1 Ìia . . <.U comJ)lemento non viene fatta automaticamente 1,a eousiglio pertnntQ di pTese11tare un reclHmo :1 l n Jlo scnclere dei 15 anni clalla lal1re a, ma 'soltanto l\fini. lt'l'O. i 11 seg11ito a do1nè 111c1a dell'interessato, che de,·e al. II' ;1 l 'h . 11. ~:):1!) : . lega r e i documenti o cl1iedere di passare al i·11olo J / •:-.onero vien(> a ntoma ticn n1e11te rjnnoYa to clal di com1)lemento. • \f111istero quuudo perdurino le co1ulfzio11i chP 1 > ..-\11 'nbb. 11. 9670: l1ctllll0 lll'OtllOSRO. Ella non si trovn in condizione di poter as1>irare f·J i1111 t il~ qnintli fnì· c1 01nauc1<1, poichè In Ritn rtalla l)romozio11e al ·grado di capitano medico del z io11 <li ogni ~ i11golo ~sonern to, l 'Oli le reln ~i,·e Yit· R. E ser.cito e. ·1>er annlogio, 11011 sembra che Ella rin'l.ioni, <l <',~t' gih ri~u lta re 1.l l ::\li11i:;:;tero. 11ossn n spiJ.:nre nepp11r~ alle:l n0n1il1a a carlitl\no ..\ll'a hh. n . n537: n1~dico nell'nru1ata nnYule. ~e la .'nfl iunlattiu è stnt.1• riconosclt1ta come dl.r\.l cl ott. O. I.,. d a r. , r,: J)(: ut!e11te da <.:a n sa· tli :-;crYizio. i1es~uu dubbio eh•') ~n o figlio ha diritto alla no111in:1 ad a "J)irnnte Rl ln nnn n bbiu n suo tt1rno il diritto a ll<l promo, lltf'dico. p11rchè egli. abbia a11che ~uperato gli e nn1i zione>. cli anaton1ia un1nna uor111ale , il che n on ri~ultu dal• .\ll':thh. Il. 1:l09: l 'el ~nco da Lei in Yin to. I't•r t'~spr nominato medico as~i111ih1to occorre Tratta i cli llrescrizione ministeriale e non cli ln\iar • r,•goh1t·e dou1andn -.1 1 )!inistero allc~nndo i l\I. G . . decreto. propri titoli. •· • I

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[ANNO

XXV,

FASC.

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SEZIONE PRATIC.\

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correnti, ad esempio · sulla così detta tubercolosi polmonare chiu~a. Ha illustrato il funzionamento dei reparti di accertamento diagnostico - ai quali i medici doyram10 ·oi·ma.i inviare tutti i casi sospetti, il che li scarica da ogni responsabilità~ ~el loro g·iudizio, i centri di accertamento sono insindacabili, salvo l'eventuaJe ~ontrollo ·ai altri ·istituti cong.eneri, · nei ' .c asi rl1e a lle at1tori~\ sanitarie superiori non sembrassero ben chiari. L'oratore ha deplorato cl1e fin'og·gi 11n eccesso <li zelo male inteso · abbia port~to ad ùn'eccedenza d'invalidi nell 'Esercito, ~ ~uali · ingopibrano gli ospedali, gravano,enor.' n1emente sul bilancio di guerra e restano sottratti alla vita civile: eiò ·non s9ltanto nel cam_po .della tubercolosi, ma di tutte le. n1ala ttie croiliché. Da . ultimo, · egli ha · illustratò il compito della classe · n1ediGa nel cleterminare ,l'efficie11za dell'Esercito; essa difat.ti regola il reclutamento e proyvede alla ·. cura dei malati e'.,tlei feriti éd alla J)rofilassi. Qi;iei:;ti compiti vastissimi' no11, ·sono anc.o ra bene ~p­ l)rezzati ·dal. pubblico e dalle autorità; ma la, .famiglia medica ne abbia piena coscienza e ne senta tutta la responsabilità. ·, ,.

NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE., ·

Il generale mediço Giuliano Gerundo, direttore di Sanità del Corpo d'armata di Roma, ·è stato insignito della commenda della r..egion d'Onore, a ltissima onorificenza francese. Facciamo i nostri l'flllegra~entf cordialissimi al valente sanitario e distinto ufficiale. .

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L'Accademia di Medicina di Parigi ha eletto socio straniero il dott. -w·illiam S. 'l;hayer, di Baltimo~a· (Stati Uniti d' Amerièa) . ·

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ALBO D'ORO•

1

RICOi..fPENSE AL . VALORE ~IILI'l'ARE. •

MEDAGLIA DI BRONZO

B y sI dott . . Rio, da Ancona, ·capitano medico Croce Rossa italiana, g3a Sezione di Sanità. - Essendo scoppiata una g1·anata , nemica nelle adiacenze della Sèzione, accott:eva SPontaneamente, sprezzante del i)ericolo, a soccorrere i feriti, rin1anendo anch'egli coipito·mentre prestava la sua • • opera~ · Dell'ese1upi<5 di salde virtù militari. • Monfalco11e, 4 git1gno 1917. •

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Le inchieste. -sul

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Nell'Associazione dei professori universitari. · Diàmo il rist1ltato generale della votazione di bhllottaggio per il presidente de-Il' •.\ssociazione: Votanti . n. 296 Prof. ~Iangiagalli voti 261 Schede bianche . . . . 20 Voti nulli e di~persi . . . 15 In Ct>nseguenza di qt1esto risultato venne procla:.. . ' . mato Presidente generale il prof. sen. Luigi Man.. giagalli. · Ci congFatuliamo ·v ivamente di - questo esito con l'illustre clinico ed esprimiamo Ia fiducia che • egli, • animato da puro patriottismo, imprimerà v.i ta · rigogliosa all'Associazione in questo QDomento. storico. Conferenza del prof. Maragliano. Il se11. ~Iaragliano Jia. fatto in Roma una conferenza st1lla tuber colosi tie i 111ilitarl, il 17 luglio. Ha esposto e Yagliato i più importanti criteri diagnostici, mettendo in pien.a luce a lcuni errori

Il ptof. Bossi giudicato dal C. S. della P. 1;· . . Il ( tonsiglio superiore della pubblica istruzione si . è ol:c~pato in· q11esti giorni della questione del • i>rof. Bossi, della Fa coltà di medicina dell'Università di Genova , il quale, comè è noto, era accusato

ENCOMIO SOLENNE.

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P1co1NI~

G. M., maggiore medico di C., per la serenità e l'ordi1le con cui seppe, nell'autunno .scorso, conclurrfl i11 salvo personale e materiali del, l'ospedale ùa campo n . 224, da e che . ll1i ·diretto . fl1n?>iona'\·a e.o n più di 1000 'letti ·presso Feltre. MEDICI CHE HANNO DATO FIGLI

ALLA

PATRIA.

Il dott. E N RICO SECRETI ha perduto il figliastro, Uoo Scocc1A, sottotenente di artiglieria, caduto sul l\1ontello il 15 giugno scorso. Il valoroso giovane • ~ra già stato proposto per la medaglia al valore. Sentit-e condoglianze alla famiglia. B. R. ......,. '

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NOTJZIE' DIVER~')E •

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Gatti. • I . . Da ' temp~ çol'reva110 su i ,giorna li politici no.t iziè ir1to1•110 ad una disgraziata @pe1:nzione del senatore Gatti, prores~1·e qi patologia c-l1irurgica a Firenze . Abbiamo atte~o· ad occuparcene fìnchè fossimo in possesso di info1·maziollii e da ti attendibili. St1ll'incidente ope1·atorio I' An1ministrazi-0ne degli Ospedali di Firenze fece eseguire. una sua inchiesta,, la tiuale si svolse ~ll dt1e ordini di accuse cont.ro il senatore Gatti : uno an1ministrativo-disciplinare', nei rapporti di ll1i con l' Amministrazit>n~ ospedaliera e eoi mala ti: ltaltro cli colpabilità. per difetto di tec1?1ca operativa . ~ L~ reiazione venne trasmessa dall'at1torità ospedaJiera a!là Facoltà 1nedico-chi1;qrgica di Firenze. Questa .non credette cli prendere alcnna · deli~ra- . zione e trasmise .la pratica al 'Ministero. ·' Il se~atòre Gatti, . vénuto· allora a trovarsi accv~ • sato, ·sollecitò ' da1. ministro della pubblica i&tru?Jione· una inchiesta. · Il ministl'o chiamò .a far· parte della Oommissione 'i professori: Roberto Ales.saudri, ordinario . di IJa tologia chir11rgica a Ro1na ; .:à1ario Carrara; ... otdinari.o di. medicina legale a Torino, e• Antonio Dio1lisi, Ol'dinario di a nèttomia .JJatologi<:!a a Palermo. L'inchiesta pre.se in e.",11ne no11 solo l'atto chiturg~co, ma a.nche le altre . acct1se. · Ess_a venne · espletata neJ -moao più .min11to e completo. . . IJa Commissioné conv:enne che non si poteva faré • I i1e~sun ' addebito al Gatti d~ll'esino disgràziatp ~el- · l'atto operativo e che la · condotta di lui era correttR ' rerso 1'4mministrazione . ()Spita~iera e verso ·i priYati. ·

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747

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IL P4LICLINICO

XXV,.

(ANNO

FASC.

31]

} di disordini amministra ti vi e di indelicatezze versb alcune allieve del corso di ostetricia. .Alle sedute del Cousiglio assisteva, come per legge, un consultore legale fiscale in persona del prof. Bianchi e un rappresentante della Facoltà mediea di Genova. Dopo lunga discussione. il Consiglio decise la sospensione per due anni con 16 voti , favorevoli oon. tro 10 contrari. Ci risulta che, contro questo deliberato, il prof. !~ossi si appellerà. al Consiglio di Stato.

/

Per lo studio dall'lnftuenm estiva. In seguito a interessarftento della Direzione Generale di Sanità, t1na C'ommissione, composta <lei profes ori G....\lessa11drini, R. V. Maggiora e .. T. Pontano, si è recata a tu dia re la cg 'Ì detta inflt1e11za estiva nella cittadina cli lto 'arno (('alabria), ove si sono manifestati nt1merosi caAi della malattia .

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Pro Sanatorio antitubercolare della C. R. I. In Napoli.

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Il Consiglio di amministrazione della Ro(·ietà di navigazione « r. . a Transoceanica » su pr.oposta del suo presidente, comm. Giorgio Pei1•ce, ha deliberato di erogare al Co1nitn to regionale dc>Jln Croce 1' >s:a di Napoli, destinandola alla sottosc1·izione per il Sana torio antitubercolare, la somp1a cli lire 1:1.noot Òltre lire 500 mensili. Col tel'zo eleneo delle Oblazioni per il Sanatorio antitubercolare si 80no finora raggiunte lire 556,16 .30.

e per i medici condotti nella C'<>n~ueta ca:pipagnaantima ln.ricii, ma è dedicato ancl1e ·ad altri problemi igienici, oome la tubercolosi, il tracoma, le tigne, le di~infezioni. Il personale insegnante è oosi costituito: J)rof. D. Ottolenghi, direttore; dott. G. Fron~ia: prof. Rnclneli: 1>rof. Desogus; prof. Castelli. Inscritti reg<>lnrm~nte .al rorso sono 22 • donne e 14 uomini.

ID tema di sorveglianza sngll ospedalizzati.

I.Ja ca·ssazione di Napoli ha stn òilito elle 11on può farsi risalire alla nmministrn?.ione cli u11 Os1Jedale la responRn bilità cli un infortunio c:a usato ad uri rico~Pra to <lall'opera di un altro rico\•erato, se risulti che nessun adùebito di negligenza possa al riguar(lo es ere imputato nJ perNonal~ ndùetto, secondo i regolnmenti, alla !-lOrYeglianza dei ricove-

rati. •

Il servizio sanitario militare negli Stati Uniti. Oli ufficiali medici e fa1·u1a<:i~ti dell'esercito Nord,\1uericano mobilitato rag~iungo110 il nt1mero di 1:;,000, e l'intero pe1-. onale sanitario risulta di 69,00•> t101ni11i ed è in continuo à un1ento: prima della ~U(lrra co1nr)rende,·n unoo uon1ini. l.JO sti1>endio è di dollari 2000 per i tenenti, 2400 i~r i c·t4>itnni, :1000 per i ruaggiori, e così via; cioè 1rjspettivnmente lire itnliane 10,000, 12,000 e 15,000. oltrP il <·ambio, l'l1e 1>01·tc'l qunsi a raddoppinre que. ste <'i f re. '" •

Pro Croce Rossa Jtaliana.,

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e\ ric:ordare il nostro terzo a11ni,·ersario d1 gn<1 rra

Vittin1a di una terribile tragedia, è morto a Co-

il Co1uita to i>o. telegl'afonico per l '01naggio i1azioItale nlla Crocf) Ros a italiana ha versato altre lire !30,0!JO, le qt1nli t1nite ai precedenti versamenti fanno rnggit1ngere la cospicua somlll'a di L. 575.000, oltre a Ila iscrizione di circa 5000 soci, di cui 200 perpetui.

senza, ove da circa tre anni <lirigeva l'Ospedale ci~ vile, il t>rof. c:o1nm. RA:H'FAELE GIANI, già assist()nte i•r~ o la Clinica cl1irurgica di Roma, nella quale si era guadagnato larghe simpatie ed amicizie. Era" nato a F11cecchio, in Toscana. Le sue pubblicazioni uon so11-o numerose; tra i fiUOi studi meritevole ùi speciale me11zione è quello • snlla cistite cistica. Era lln operatore coscienzioso ed abile, un caratt(?re integro. Onorava la nostra professione.

' Corso di proftlassi antimalarica. ' La Direzlone di Sanità pubblica, su proposta dell'I ·pett-01·e genr.irale oomm. Ravic1ni, ha i1stituito a Cagliari un coi·~ t:oorico~pratioo di profila-ss.i an, timalarica. Esso ha. sopratutto lo scopo di prepa• · rnre clegli abili aiutanti per il medico provinciale

'

Indice allabetleo per materie.

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I A'ranzarnenti: iu tema di Pag. 744 • )) 729 Calcoli saliYari : casistica • )) 731 <."ocainismo : I·l . . . , )) 742 Dim.i ssioni (J.;e) del prof. - SilYagni ...... / Empiema. cronico totale: oblitel'azione )) 737 dellà cavità con tessuto lipo1natoso ') ' 740 Febbri provpcate . . . . . )) 725 Jj'rattt1rn del collo femorale: guarigione . I I=~erite d'arma da ft1oco del torace . . )) 734 )) 740 Ipoclorito di sodio st1lle navi-ospedaleJ,ibere docenze: la sospen,sione delle - · . )) 743 ~ledici condotti: per l'inden11ità caro-vi)) 744 veri . . .. . . . • • • •

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Pag. 1.\-Iiogl'afo nuovo . . . . . Pnet1motorace terapeutico : come Carlo Forlanini ne ebbe la prirna idea . . )) Sieri glucosati . . . . )) Sifilide : reazione congesti va locale n.e lla cura con i composti arsenicali . . . . · » Tt1bercolosi polmonare: cura. . . . . . )) Tubercolosi · polmonare evolutiva chiusa : . t e una - ?. . . . . . . . . . )} es1s r!'rasfusione sanguigna : metodo semplice nei casi urgénti . . . . . . . . . . )} 1 Uovo. in batteriologia come mezzo di coltura . . . . . . . . . . » •

Urt1ere t;entrall

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VITTORIO. ASCOLI

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Osservazioni cliniche: O. Tenanb Altr o contributo alla simpa.tiC!ectomia. perivasa le come trattamento d~lla causalgia. - Ri9endicazlonf : E. Calandra: La pasta antisettic~ "b. i. p. »usa ta in Italia sin dal 1'908. - Medicina sociale: P . Pellicciotti: · Per la difesa della prima i.p.tanzia.. - s'e rvizl sanitari: Sui servizi radiologici al fronte. - Sunti e Rassegne: DIAGNOSTICA: C. Gordori Heyd: La diagnosi differ enzia.le delle affezioni del.quadrante superiore destro. - Ca1 au~GIA: S. ?viercadé: L'estrazione de~ proiettili di guerra. - P . Duval: Dell'estrazione tardiva. dei proie'ttiili intra-polmonari. Tecn~ca operatoria. della. chirurgi.a del polmone. - W . E. Lover : Rimozione di pr oiettile dal pericardio. _:. STORIA DlilLLA htEDICINA: G. BilancioDi: Harvey e Cesalpi.no; ·un' ultima ..Parola intorn o ·a Jla controversia sulla scoperta della eircelazione del sangue. · ,

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Appunti di medicina pratica : SEMEIOLOGIA: Il meccanismo d» ·produzione -Oei r iflessi tendh:Ìei. - CASISTICA·: Sugli spostamentii dei corpi estranei nell ' asse cerebro-spina.le. - TERAPIA: La te• rapia dell ' a smà. nervoso. - Posta ~egli abbonati. - ·C·e.nJ1i bi-· bliograficl. - Varia : L ' aumento internaziona le dei ,prezzi dura nte la guerra . Nella vita professlòna'le: Cronaca del movim.ento professionale. Atti parlamentari. - Amministrazione sanitaria: P er l'jgiene scolast.ica, R(sposte a q-..esltl e -a domande. - Condotte è COJ'· corsi. - Nomine, pr omozioni ed 'onorificenze. - Albo d'oro. - Notizie diverse. - Indice alfabetico per materie•

.INTERESSANTE PtJBBLICAZIONE:

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. Prol. cnv. GIACINTD1llilÌITA, libero.dotente nella.. R. Universita di Romif. •

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Invia.r e cartolina.-=sragl ia., direttamente, al pr of. E NRICO MOR E L l.iI -. Via Sistina, n. 1~, R OMA.

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E vietata la rip rod1nion e dli lavori pubbUoaU nel MUCILINIOO o lq, pubblicazione dli $Un &i d i eaBi senza oita-rne la fonte. · . • •

. OSSERVAZIONI CLINICHE. •

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GRUPPO DEGLI OSPEDALI ,MILITARI DI . RISERVA \

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DI BELLAGIO.

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la lesione anatomica ,c onstatata al tavolo operatorio dimostre~ebbe v·e ro 1' attuale 'Concetto .patog en·etico della c1àusalgia • e, per c.onseguenza,. giustifiche~ebbe l'intervientd -chhl'urgico sul simpatico. . .. '

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Altro contributo alla simpatieectomia perivasahf .. . come trattamenfio de1Ja caus~lgia -Serg~nte M.:. A ... , del .. . bemaglieri, fe.rito . nel gennçi.io 1918 presso Col... da pallottola di . pel ·dott. ·o. TENANI, \ mit~~gliatrice. Entra dopo due giorni nell'Ospe• 1

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dale militare .s cuole Campori· di Modena. Presenta f.erita tras:fissa all'ascella sinistra, con foro d'entrata rul margine, anteriore del m . d·eltoid·e p:vesso l'angolo deJla piega ascelRitengo opportuno riferire intorno a d un . . ~are (b~cio 1addotto) e foro d'uscità sul cen- ' nuovo caso ·di causalgia dell'arto .superior e . . tro del margine posteriore dr l cavo ascellare. d·a me portato a guarigione mediante l~ sim: La prima ferita ha margini r cntusi slabbrati patiçectomia periva~ale, specialmen te, .perch è e fondo gri·giaistro, la seconda è quasi chiusa.

\ maggiore m.edico, chirurgo direttore, doceD;te dì patologia chirurgica. \

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Il. POLlCLlN eco

(ANNO XXV, FASC. 32]

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IJ pazier1te narra che, a1)pena. col"Jito dal proiettile, ha av,vertito t1n en3o cli forn1icolio e torpore alla mano e all'avambraccio cli ·ini"tra, "che dopo poche ore si mutò in sens~tz ione profondamente clolorosa, con C3:rattere urente, n1entre la mano assumeva quell'atteggiamento ·che si osserva al mome11to del l)J'imo esa1n~ fat.to due giorni dopo il traun1u. Il dolore coce11te e dilania11ie, che can1J>eggia Sll tt1tti gli altri sintomj dellft sindr or11e clini ca, 11a secle, , olt1iechè sulla i11<t1Jo, ar1che sulla ·metà di&.tale dell'avan1braccio, è l)UlsaJ1te • ed ha 11n'intensità tal e da i1on per1nettel'e, 8e non .con l'immersio11e della i)ia.1·te nelltarq11&, fredd n , 1111 i stante di reqt1ie al malato, il q11ale reclan1 n · esasr>erato t1n intervento liber<tto1·e. Egli so ~t iene contint1amente co11 lit n1a110 destra la mano e il l)Ol ~o di c;irLi .. tra pel' i1nn1obilizzarli il n1 eg-lio ch e IJU Ò, i)oicl1è og11i i>iù lieve • s e.ossa od urto gli a ce resce il dolore. Il }Jn.ziente si pres enta in 11110 stato ereti~ti c o e })arb.t della propria sen s azi one tlolorosc.t con un eccita})Sichico r 11e 1·i\ ela un \·c·ro l)ate1nn cl'a.mento . n1mo. · Str'ie bluastre e l'Osse s erpeggia110 \_\Ila .ct1te ùella metà ra.diale dell'aYambra.ceio e della mano, dove il s en c;o 'di lJru·ciore è accusato più vivo cl1e s ulle zn11e lin1it,rofe. Il polso è .atteggiato in fl.essio11e val111ar'3: ogni movimento attivo e passivo della mano e dell a van1braccio s11l br·accio l'ie sco110 dolorosi; 1e dita. sono in emifles srione quasi rigida.; l 'avambraccio è manten11to in })l'onazione i)ermane11te. ' Le se11sibilit~ · tattil e e. dolorifica appaiono .. au1nentate nel territori o del meclia110 più rhe in quello del r 11bitale, però la zona d'ipereste$ia non è es n,ttament e circoscritta dai limiti ' d'innervazione cutanea del media110. ma li sorpa.ssa per invadere anche quelli del l'étdiale . ' .(brancl1e sensitive) e del m. cutaneo ftno alla metà circa distale dell'avambraccio. L.a ·sensibilità termi ca è diminuita per il caldo all'estremità delle dita della mano, mentre pel freddo è bene conservata. . L'anestesia al diapason è completa s·nll e due ultime fa. lan gi dell'indi·ce e del medio. Il senso stereognostico è difettoso in tutta l a mano. Dolente è la pressione ·Sulle m asse muscolari della mano e dell 1avambr:accio. I riflessi stilo'fadiale e tricipitale sono vivi; aboliti il cubito-pronatore e · . il gran palmare. L e turbe motorie sono rappresentate da paresi dei m. fl essori delle dita, d~ll'eminenza tenare, dei palmari e d ei supinatori, comprovata pure, d1a i rtsultati diell'eccitamen~o elet• trico faradi·c o è galvanico. Le t11rbe iSecret,orie .consistono in un a umehto della 131I·dorazio·n e tn. corrispond enZta deftl'indice e medio e del dorso della mano. Le pul.: sazion-i r a diali sono 68 •al minuto, la p".r .essione arter1o·sa è di 150 mm. allo sflgmomanomet:rro , del l;liva.-Rocci, ma non .esi.stono pei du·e ordini di fatti d if:f er.enze col lato .sano". L'anamnesi .d·~l 'Paziente è completamente " immu.n e. · ·

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Abbiamo dun-que, in ra.p porto .con una ferita tr.asfissa dell'a;scella, una sindrome ieausalgica della mano e deil'avambiraiccio, accompagnata da turbe ·sensitiv1e motorie e secreto·r le. · ~ Di fronte ·alla sinto~ratologia dolorifica cosi imponente ·Che non può esser vinta. da alcun

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Questo caso è interessante non tanto. come d.imostràzion·e della rapi.da guarigione della c·ausalgìa med.ian.te la simpa.t i.cectomia perivasale1.: quanto pel re~erto anatomo-pat-ologi.co eh-e fu riscontrato dur:am.te l'intervento sulla gbaina e sulla parete dell'arteria ascel,

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espedie11te, _ollecitato clallo stesso inalato, dopo j giòrni decido l'i11terYento. In c l oro11arcosi, con un'i11cisione lunga circa 15 cm. inetto i11 evic.lei1za il· fascio vascolo-nervoso dell>ascella. Isolo ed escido pe\' 10 cm. (segt1endo la tec11ica da me descritta in un lavoro · precedente) la gua ina della vena <-tscellare ed · a1~·i \'O più l)rofondan1ente st1ll'Mteria: questa 11a pulsazioni e calibro i-egolari. La guaina de 'l'ascell<t•l'e in rorrispondenzn del tramite del }J1·oiettile, seg11 uto da uria pc1·dita di sostanza quasi cirètt1·izzatà del margi11~ 1nter110 del i11. coruc_o-bl'acl1ittle, J>l'e. e11ta t111a zona di forma roto11cleggiur1te, l'OJl dia1netrc> di circa 1 mn1., in cui il tcg~t1to H'l)pare co11t\1So e solle\·a o cl<1 u11 })iccolo coagulo e111atico, mentre, f'ezio11ata la guaina, in l«.tpporto Q.i' co11tiguii-à con la 11<ldett<.t lesio11e, si vede sull' a v·ventizié.t 11na zon~1 un po' più piccola di 1><1rete arteriosa, i11 c11i que ta spicca per un colore fol'temente ' h 111 a stro. . si e. cide con le forbici aJ cliso1Jra e disotto cl i questa zona per circa 10 cn1. la gt1aina arte.rio sa. · Appena tolte le guaine s i ro1L tata ltna n.oteYole co~trizi one <lei riR)>Ct ti\ i t1·onchi vascolari. ~i e~trc.le dal tramite d('lla ferita, in piena sos tanza. del in. coraco-brnelti·ale, una. piccola scheggia metallica f<)g~·iata nd u11cino. Si fa llnn 111inuta esplorazione cli tutti i tl'onchi ner- · ,-oi:.;i del fasrio a.scella.re 8eÌlza rilevarne alcuna lP. i 011 fl n1acroscopica. Si ricostrui~re tina guaina u tlttto il fascio. Y. n. coi tess11ti mt1scoloaponet1roticf cirCO$tanti e si utura a piani eo11 catg11t la ferita, lasciando un 1)iccolo drenaggio cli garza che viene tolto al secondo gior110. Immobilizzazione di 't11tto l'arto. Guarì• g1one per prima. Decorso: il polso r<.t,c1iale :-;inistro si mantiene quasi impercettibilE?. d11rnnte le prime qt1attro cire dall'interve11to, poi con1incia a poco a poco <1 riprendere la sua normale ampiezza di oscillazioni, fino a so1·pa.ssarla : ciò è dimostrato dall'a11mento della temperatt1·r a .µ ella ma.no e dell'HYam.b1:accio e della pressi-0ne san~uigfla., con t1n~t diff et'enza rispettiva di 2<> e d1 3 cm. di in_,é rc11rio t1llo sfigmomanometro del RivaRocci. ' RilieYo importante è che il giorno .seguente l'operazione si nota una diminuzione nota,vole dell'intensità dei' dolori causalgi ci. che cessano cornpletamente al q11aTto gio~no; a questo p·eriodo si osserva p11re un ripristino .della funzionalità motoria attiva dei gruppi muscolari paretici con ritorno del movime?to delle .. ~ita e di supinazione _d ell'avambraicc10. In dec!ma o·iorn·ata la temperaturà locale e la p·ress1onie ~angt1igna sono sceSi ~l live~fo nor!Ilale. Al decimo giorno le ferite sono c_h1use. e il rpalato è anche funzionalmente guarito. S1 pratica u11 controllo dell'eccitabilità elettrica .e si trov,a la · scomparsa delle turb.e motorie. Anche le ipo- ed 1 iperestesi·e Si .s on·o dileguat~. ·

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~E-ZIONE P~ATICA

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lare e che costituisce un elemento di più in. fa. vore del concetto patogenetico della causalgia. Rimane invero suggestivo e dim.ost:rativo il . . f~tto che un'intenrs a· .sindrome ieausalgica del1' arto superiore, coesistente con una lesione della guaina 1? della parete dell'arteria ascellare · situata. esatta.mente·. sul percorso ,d ella ferita trasfissa dell'ascella, scompaia rapida. m,e nte ,c on la resezione della guaina dei tronchi arteriosi e venosi locali; ìn altre parole, il caso prova che i fenomeni causalgici erano in r&ipporto con l~na. lesione ~ del sistema siµipatico peria.rterio130 a che bastò togliere le guaine per farli scompariTe. Che la sind.rome dolorosa non fosse in relazione con lesioni dei' tronchi nervosi del fascio ascellare ri·s ù.ltava daJla mancata· diretta .con- · statazione di esse durante J 'operazione e dal nessun intervento 1sui tronchi .s tessi. Il fatto più importante è la « qualità» ,della ferita va.sale che verrebbe a .convalidare la concezj.one dell'intimo m·eooanismo patogenetico .della causaJgia, da ·me già di&clJissa minutamente nella n-o ta precedente. Ivi, passate in rassegna tutte 1-e lesipni che può p rodurre un trauma sopra un fascio va·s.colo-nervoso e oor1siderati gli effetti delle ferite di una guaina v asal.e alla . stregua delle conoscenze attuali sulla fisiologia del sistema simpatico periferica, rileva o l'antagonismo apparente tra • le conseguenze delle lesioni della guaina . contem. plate nella tr.aumatologia, in cui esse poSBono esser e in,o olpate .dello .s coppio di un quadro causalgico, e nell'esperimento o nella cltni·ca in cui lo scolla.mento a;nche a.m pio dei . vasi rimane innocuo. Ci . rimane da ammettere, dicevo, « che la lesione accidentale della guaina susciti un'irritazione permanente sul ,s impatico, oppuTe che ,c on quella vada unita una lesione del fascio vasoolare. Sebbene si ·s iano osservati casi ·di lesioni ·concomitanti del .nervo e dei vàsi contigui, -e d altre turbe vasomotorie e tll'ofiche ' gr.avi senza cauisalgia, è un fatto .che nel maggior n11mero dei .casi ·d·escritti di causalgia, compresi i miei, vi erano state anc.he lesioni dei vasi (trombosi occlud·ente o parziale, stenosi, compres,sione), e segnatamente dell'arteria ». . An che in qu·esto caso d.e ìla mia statistica erano manifestamente ,riunite una lesione d-ella • guaina ·e della p·arete arteriosa. Secondo me, vi sta la f:requenza d·ell 'unione dei d U·e fenomeni, rimane da discutere se non si debba • dare maggior importanza aJla lesione de11:arteria nell'associazione · ·con quella ,d ella 1sua gu aina, n·el, senso che 1a prima, pur non es&e'Ildo maicroscoptcamente riscontrabile, esi,s ta \

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invece nella parete vasale sotto f.orma di fini modificazio·n i istologiche co.n tutta la loro e• spr.e.ssione funzi9n·ale. ' _ Queste mie v.edute sarebbe.r o sostanzialmente differenti da quelle d·el Leriche, il quale vuole che nelle .. ferite dei nervi associate ad, altre ,, ·. d-elle arte.rie non sia la ferita dell'arteria che modifioa la .s intomatoloig ia, bensì quella della. .guaina v.a:scolare. 'D'altra parte, la guaina è cqsì sottile ed intimamente .connessa alla p.ar.ete ·a rteriosa, che mal Si può comprendere ,come un traw:na .colpisca la prima senza, in qualche maniera, interessare .anche la seconda. Inoltre lo .s tesso significato f·unzionale Q fisiologico ·d.e-lla simpaticectomia determinante, .c ol · mecc:anismo da me . esposto, il ripristino dell'equilibrio cir.colatoiI'io locale turbato .d alla le·Sione vasale viene a dare a quest1ultima un va- JJ lore saliente nella patogenesi ,de11a 1causalgia. • L·a ·S impaticectomia ha veramente uno schietto valore fun.zionale, perchè l a vasodilatazione e l 'elev~zione di pressione compBnsatoria che ne derivano (rilevabi1-i anche clinicamente dop o una maggiore vel'intervento), determinaJndo ' lo.cità ·ed abbondanza 1dell'irro.razi:one sanguigna della p:arte (in sostituzione della vasocostrizione, ' del1a diminuita pressione e dell'i·&chemia regionale, che swebbero le ·condizioni patogenetiche della causalgia), sospendono !"irritazione delle terminazi-0ni sensoriali ed eliminano i dblori causàlgici. E inoltre degno di rilievo il fatto che la simpati,c·ectdmia, dlt·r e a ·determina.re la scom·,p arsa, si può dire, subitanea della sindrome c·ausalgiica, p1rovocò nel 1C1aso nostro I.a reg·r essione delle tur~e motorie; questo fenomeno non ha certo una facil-e interpiI'etazione, ma, senza entrare in minute discussioni, si può pensare. che al ·ritorno della mòbilità ·dei gruppi muscolari , pareti ci non sia rim.asta estranea l'influenz a ch·e si vorrebbe, ,secondo le più reoe:nti v~dute, dare al simp_a tico rSUlla fu·n zione dei muscoli volontari (Hettz e Leriche). R1ecentemente· il Leri1che scrisse di aver 'fatto 11 volte la simpaticectomia per fenomeni dolo.r o.s i: up.a volta mancò la reazione vasodilatatrice e l'A. ne in colpa l'operazione mal fatta; degli altri 10 casi, 6 compren.dev·ano delle vere · ·CaUJs,algie e 4 .d ei fenomeni dolorost più o meno ' intensi aocompagnati ,a lesioni dei nervi o ad oblitera.zioni arteriose. Nelle 6 ·cau~algie si ebbero 3 esiti ottimi, 2 ·di~i;.eti ed 1 nullo; negli altri 4 casi, 3 risultati eceellenti ed 1 nullo; .5 sìmpaticectomie per u1cerazioni trofiche con o senza flittene di vicinanza portarono tutte a gu•a rigione; in 3 ed·emi cianotici d·elle membra si ebbero ì suocesso -complefo, 1 g;ran migliora-

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' IL POLICLINIGO

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, 1nento terminato dopo alcuni mesi con una ·guarigione l(}~mp1eta., 1 riisult34to incompleto .con parz~ale recidiva. In 181 casi di turbe riflesse si ottennero 3 guarigioni complete, 10 miglioramenti ·considerevoli, 2 miglioll'amenti se. guiti ,d a reci~ive incomplete, 1 miglioramento scarsissimo, 2 effetti' nulli. , ,In 1conclusione, i risultati del Leriehe dimostrano ·che, t.Specialmente nei riguardi . del 1sintomq do~ore, la •Simpatreectomia. porta. a guarigione •c ompleta la maggior :parte dei casi, agi.Bee f.avorevolmente in quasi tutti, mentre in pochissimi può avere un :risultato nullo. V.anno annoverati fra gli esiti ottimi della simpaticectomia ·anche i due casi di Le Fort e •di Cotte, comprendenti gravi causalgie del mediano per ferite, e i· due del Donati: arterioe neurolisi, arteriol}si e neurorrafia; il Donati in un caso ·di aneurisma dell'a. ascellare nella 2a porzione, determinante una sindrome da compressione e d'irritazione de.l plesso bra• chiale, estirpò la sacca aneurismatica e praticò l a n eurolisi dei fasci del plesso, con scomparsa della sindrome causalgica. Tutti questi trisultati in1ooraggiano il chi1·urgo a tentare la simpaticectomia perivasale per combattere le sindromi causalgiche. Certamente gli esiti d·ell'oper.azione non sempre fav or evoli e completi non possono essere addebita ti · solo ad essa, ma al modo 'ed alle condizioni in cui è stata fatta, poichè se la simpaticectomia noli è totale (p&ciò bisogna in alcur1i éa.si togliete il relativo segmento arterioso m ala to) , o .se la ,s indrome .c ausalgica è unita a lesioni · di tro·n chi n·e rvosi, sui quali occorra intervenire a parte, ]'intento può fallire.

XXV, F ASC~ 32J

ln"{f,uence de· la' sympathec tomie péri-artérielle ou de la résection d'un segment 'artériel oblitéré sur la contraction volontaire des muscles. Comptes R. de la Soc. de Biologie, 17 febbraio 1917.

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(ANNO

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RIVENDICAZIONI. •

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La pasta antisettica '' b. i. p. ,, usata in Italia sin dal 1908 per il prof. dott.

CALANDRA EDUARDO.

È noto come nell'esercito inglese combattente

in Francia sia larga.mente usata la pasta .an, tisettica chiamata « b. i. p. » (dalle iniziali dei suoi componenti: bismuto, iodoform·i o e paraffina) introdotta da Rutherford Morison che ne descrisse la preparazione ed il trattamento in un articolo del Britis h medie al J ournal ciel 20 ottobre• 1917. Il Policlinico nel fascicolo 23 della Sez. Pratica, 1918, nella rubrica « Sunti e Rassegne », ci fa conoscere che il lVIayo Robsop A. W. nel British m ·e d. Journ., 1918, afferma che detta p asta è stata riconosciutà di molta efficacia nella medicatura primaria e secondaria delle ferite d' arma da fuoco e specialmente adatta per il trasporto dei feriti, mentre il Besley F. A. (vedi Policlinico, Sez. prat., n. 27, 1918) nel Surgery, Ginecology and Obstetr., ge11n. 1918, si mostra invece poco so'cl·disfatto dell'uso del « bip » (sott onitrato di bismuto 25 %, iodoformio 50 %, paraffina 25 %) e anzi egli arriva p erfino a scansi- · gliarlo perchè fra i suoi feriti ha prodotto avvelenamento da bismuto e nefriti emorragiche. In una mia pubblicazione compar sa sul gior~ nale sanitario L'Ospedale di Palermo, fascicolo gennaio-dicembre 1912, cioè cinque anni prima della pubblicazione del Rutherford Morison, si ' BlBLIOGRAFIA. l·egge che sin dal 1908 io ho usato per la curij. .. , delle cavità òssee di origine ·.p atologica u.na paVedi quella ·com·p leta nel mio lavoro prece- sta formata da sottonitrato di bismuto, iodo..: dent~ (·consegnato alle stampe nel dtcemformio e paraffina, coll'aggiunta . di olio. d'oliva bre 1916) : puro per rendere più o meno consistente la paTENANI. La causalgia e il suo trattamento chista, a .seconda del bisogno. · rurgico: Il ·P oliclinico, Sez. pratica, fasci· colo 6, 1918. E non solo, ma aggiung,evo che, per ev1-tare ' COTTE. Soc. de Chi.rurgie de Paris, 6 dtcemi gravi inconvenienti rilev~ti oggi dal Besley, })re 1916. bisognava usare il sottonitrato di bismuto chiDONATI. Ferite dei vasi sanguigni degli arti. micamente puro, cioè privo di tracce arsenicali. La Chirur.gi.a ·degli organi di m.ovim·e nto, vol. I , fase. II, marzo 1917 .· · Ecco le proporziopi della mi.a pasta: · , J.F. FORT. Soie. de Chiru·i:~ie de Paris, 21 febSotton~trato 'd i bismuto chimicamente pubraio 1917. rò (privo di tracce arsenicali) . . . . gr. 10 ~ L E RICH E. De la sympathectomie péri-artérielle . 10 et d ~ se s résultats. La P ·r esse Médi cale, 1917, P araffina (o cera bian ca) . . . . . }). 513. . . . . Iodoformio . ~ . ' . .. . . . . .:.. :: . » 4 · J... ERCCHE ·et HEITZ. Des effets physiologiq~es de Olio d'oliva puro . . . · . . . . . .' . . . » 15 la sympathectomie périphérique : réaction La paraffina da me usata è stata la pa:raffip.a tliermique et hyp er~ension locale. Comptes molle o anche qu~lla dura, diminuendo o· au- ... R. ·de la Soc. de Biolo.gie, 20 gennaio 1917. 1

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mentando la qu·a ntità dell~olio d'oliva. La eon. M ED I C.1 N A,. SO I A~L E. sis.tenza · della pasta deve esser qu~si come il / burro. .· BREFOTltOFrp PROVINCIALE DI CHIETI. ' . ' , . ' Nel 1912 .così descrivevo la preparazione e il J. Per la ~esa della prima infanzia. , ,modo di usa.r e detta pasta: « In una capsula sterilizzata si mettono a: bol-' J È b.ia~imevo,le che oggi, cpn· la protezion~ ljre l'olio d'oliv.a e ra paraffina, indi si aggiunde1Jle leggi.; _an·oora si permetta ·~11a madre di .ge jl sottonitrato di bis~uto, chimic~rnente fpudisf~rsi della sua_c-reatura· - ~ di negai!'le, il pro, ro, agitando seqipre con una bacchetta di vetro P~io .nome e. le cui;e dover.o.se, di cui anche :sterile. ·Si fa raffreddare la miscela sin·' quasi i _bruti amano . ·ciretònd.are i loro figli. .. . .ai 70°, ed infine si aggiunge, agitan.ciò coiitinua· I gravi avvenime·n ti che- inicalzano, ·si ri.ffet·. mènte, l 'iodoformio.. tono , anche sulla . vita dei br~f otr.ofi, ne aggra- · . La_miscela, di color canàrino, si v:erserà, men- yàno i ~jif·etti, e impongono selleicite riforme. tre è· ancora liquida, in tubi da saggio · sterili Il loro ' o:bdin1amento ha ..sempPe· ·dato luogo a coper~i da o·atuffoli di ovàtta sterile. Prima del: _ ~oltf errori, .p oichè favorisce la colp;l. nella l'uso si metteranno· i tubi da ·saggio a bagno?-onna e l'immorale speculazione a .s vantaig,g io mari a all~ temperatura' di 70° circa. '. ; del prossimo, oJtr.e al . ·danno, spesso irI'lep'.araM odo di usarla;: Si .s cQccbiaierà. benè là ca~ile > per il b·ambino, di ùn'.alimentazio~e contr_ail'i?- a .q u.e lia in;i,p.o sta dall1e leggi "di ·natu:r:a. _vità osse? ·in modo d·a non l?sciarvi traccia di te.ssuto inficiato, si ·detergerà ben~ la cavità L'op,e r·a sincera e riparatricè di sanitari e li.con garza 'a ll'alcool e si tamponerà per un po- -, la~tropi. insigni si . è sempre· infranta. dina~zi . , ' . .co, indi si ·toglierà rapidamente 11' tampone di · · a que:s to oomp.1esso di sistemi medio evali, ali, garza, che 'h a frenato temporaneamente l'emor- .. ' mentato da é~oi.stì~i.. sentime,n ti, . che co·s.tituiragia dell'osso, e· si v.erserà la pasta Tiquida scono J'e.ssen~a .s i simili ricoveri .. · . · · • ' · .. r (avendola precede11tetne:nte Le jstituzioni sanita·r ie hanno ~pesso . subito, _ . agitata bene), nella cavità ossea. S~ aspetterà qualche istante· fincpè più · che il dominio ·della necessità, _le a~erra- , la· pasta avrà presa consiste:r;iza, sé ne regol~zionj d,e i ~mpi e ~l f~~ci_no· -Oella. moda~ ' Chi rizze.r à col ,d ito la superficie, se ne toglieranno . non r.i·c9rda, ' c~e in otnçtggio .alla libertà della ' i resti caduti. fra le parti moll~ e si ·rec.e nteran·d9nna· si sancì la iibertà ·~lla ~ifilide qon la . ::çlO bene~ 1e parti molli, sutu.r.andole. . «Legge sulla polizia dei ·costumi», che si' è · Medicatura all'acool ». · · _dovuta abrogare PE'.'r rispetto. al gen~r~ 1 umano? In tal modo ho avuto: . molte guarigioni per Oggi . è 'il turno dei bambini tubercole>si, ·r~- 11 .prima, qualché .vdlta l'eliminaiione p,a rziale n · c~i~ici; storpi! E si costituiscono Comitati e .P a- ' t ota.le, · dopo un po' di tempo, della pasta con · ttonati, s~ . apro·n o dis,pensair i, · istituti orto.pein1medi,a ta guarigione., e mai casi di avvelenadi'ci, ospizi marini, e tutte 'le risorse dell'arte ·. m.ento perchè ho _sempre .usato il sottonitrato di / · si .mettono, .a pro'v a p.e r creare la smlute' a chi bismuto puro. . · non l'ebbe dall'utero _m-aterno-. Ma: nulla si è . Il sottonìtrato di 'bismuto, oltre a~ suo potere·;· f at~o, e assai poco· si pensa id i. fare per nt1., radi oattivo, ammesso <;I.al Beck, mi ,è stato di tri·r.e i' bambini sani, quelli che·.sono nati per giovamento nel seguire radiog:rraficamente l'esi-· vivere, iper esseréi di aiuto, per dif.endere . cioè . · ' qu,e i b~inbini che ctéscerebbero libeÌ'i. e robuto della .pasta. Di questa ·pasta mi son sempre giovato per sti, se J.e loro mmdri non li· avessero. .Tipudiati, · riempire le cavità os~ee d'origine· patologica quei bambini che formerebbe·ro.. un giorno la ed oggi -son co.ntento che, per merito d·el Ruth·e r- d.ife1s~ della naridne. Ora lo ·S tato si: pre·p ara ford M'orisç>n, ~olti ch'irurgl. del! 'Esercito ingle- a ~pendE(-re 1SOrnrri·e 'ingehti per la Cr,eazionEh fra: se in Francia l'ado:perino per la cura ·d i qup.1- l'altro, di superbi . p.adiglioni per . sanare clll ' ' . siasi ferita d'arma da fuoco e eon ·soddisfacenti non è -· sanabile, e sarà causa nella società ris"u ltati. . .di continua preo·c·c upazione; e i 'figli di nessuCert.a mente il Rutherford Morison, il Mayp no, che potr10bbero· col lavoro· d·élle bracci.a arRobson""' A. W.., '.il. Besley e gli altri hanno ign'o- recarci :stcur,o ". vain taggio,' !Si con, dann~Iìo dalla ,, rato l'esistenza della mi-a pubblfcazfoliie venuta naseita a una vita di stenti e alla morteJ alla· luce t!el 1912. Mi sia permesso di . consiÈ da àugurarsi ch'e. la gJierra porti anche gliare, sp.ecialmente al Besley, che cond.anna nel ·c ampo 1delll'igiene maggiore since·~ità d'inl1app~icazione ~el <~ bip», di usare il sott<?nitenti · e · obbiettività di propositi. . La g:uerra, ·triato di bismut o ch.i micamente puro, senza tracche , rin.nova . la .s toria della -civiltà, potr~ perC'3 arsenicaJi, Jl>er vèdere . ~liminati quei gravi mettere ~;l legislatore ·d i vincere tanti· ostacoli inconyenie:nti da lui ·o sservati, anche usando e ·restituire, con povvi,d e leggi, i g.enito-ri ai sullo .s tiesso ferito un.' abbondante quantità di loro figli, i .quali dar.anno if loro -contributo « bip. n. ~ Lu·g lio 1918. .. .. di forza ·é di ricchezza. a;ll'Italia rigenerata. · I

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IL POLICJJINICO

[ANNO XXV, FAsc. 32}

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E in attesa; dell'opera del Go~ern,o, essendo .anche nel nostro ospizio la d.eficienza del latte materno divenuta estrema, a evitare. i peri9oli dell'allçi,ttamento .artificiale ho creduto ne. cessario,' almeno fino .a ,..quan,do. durerà la crisi attuale, seguire 'l esempio coraggioso, che viene dall' •r·1ministraiZione del bvefotrofio di Milano, tl q , .' le consiste nell'indurre la madre, purchè fisicc.' '1ente adatta, a nutrire il proprio figlio per i p1 :•ni sei mesi di vita, e poi esorta.rla . al suo ricl:uoscim1ento legale, misura retrittiva iehe, non è molto, è stata adottata .anche nel brefotrofio di Roma. La nostra onorevole Deputazion e provinciale, nella seduta del · 12 genn~io, ne ha approvata la pro·p osta, e . il nuovo provvedimento è già in vigolie dal primo del vo·l gente mese.

r1atività, mentre la mortalità n el primo a.nno di vita è sempre alta e i superstiti sono, in ge- · nere, rachitici , cagionevoli, spesso inabili ai servizi più comuni, e , tra costoro abbondano i defici~ntì, i neurastenici e i delinquenti. E a • che pro spendere tanta energia per raccogliereuna mésse cosi sca;rsa e avariata? ~ dunque necessario rip~rare a tanta deca-denza fisica e morale, è urgente impedire che valori tanto cospicui vadano così miseramente dispersi. Il compito non è difficile, poichè gli ostacoli ch e in cont~rerem o p er via derivano, in /, gran p arte, dal fatto, che per lo innanzi troppo si è lasciato correre, e si è infusa la credenza, che con i mezzi su ssidiarii dell 'arte, d'ordinario privi di sostanze indispensabili alla nutrizione, si p ossa fare a meno del seno materno, e che la maternità sia una pratica antiquata, • * quasi un perditempo, per cui an che le m a dri '* * La 1Provincia di Chi eti fu tra; le prime del legittime, purtroppo, assai sp esso si rifiuta110 R egno , ad abolire il fun esto regime della al più santo dei deveri verso la propria creau ruota- n e a 1dif.enrdere con opportuni regolatura. menti il bene materiale e morale dei bambini A porre rimedio a tante defici enze i1on Vi è legittimi, .ch e avrebbero potuto essere conseche un solo mezzo, quello di risvegliare nella . gna;ti .atl.l'ospizio con mentita qualifica dello donna; la coscienza . dei vj ncoli di sangue e stato civile; e l'indirizzo sanitario e amminiaiutarla, se povera, con ogni cura n e11·a1levastrativo, dato da oltre quindici anni all'assi- mento del suo bambino. E .la stia condizione stenza degli esposti, ha ridotto, oltre aJ gran- le , sembrerà men d11ra , se sarà riconosciuto il numero degl'iscritti, la mortalità annua ad diritto aJl a ricerca della paternità, destinato a • una cifra assai bassa; ~d.a1 65 % scese, talvolta, ~}reare i n ecèssarii ·o bblighi nella parte maaJ. 17 %). Nell'ospizio non vi fu mai un solo schile. La donna deve riflettere, che il suo ..ficaso di trasmissione della .sifilide a lla nutrice, gliuolo i1on I l1a commessa alcuna · colpa, perch~ I debba n egargli og11i aiuto; che l'istituto, cui n è si ebbero m a.;i a lamentare i . risultati preoccupanti dell'al·l attamento artificiale, che non lo .affida, non. semP.re dispone di m ezzi suffidi. rado, sebbene per brev,e témpo, fui costretto cienti p er poterlo allevare; che le cure i1remt1mettere a prova. Però ho assistito al mani- rose e gentili verso. il pro.p rio fig·l io costituifesta;rsi di oscure infermità, talvoJta .a carat- scono la sua più alta: funzione: cc 1nater non ,. t eré ep:Ldemi,co, specie nei mesi di maggiore est quae genuit, sed quàe iacfJa-z;it ». E in queagglomerr a.m ento della baliera interna; ho no-. sto giudizio si éon1pendia la missione nobilis tato lo svolgersi della vita con .stento ,in tanti sima, che la natura; ha imposto alla donrta., bambini per scar,sezza del naturale alimento cioè la mate:(nità ~ questa costituisce una de·l1e ,e la loro fine, quasi inaspettata, per madattie su e leggi fo·n d,amentali, che, piaccia o no11 punto pericolose e di breve durata. piaccìa: a chi vuol .fare . della donna . moderna . È bene che oggi, fra tanto risv.eglio. di urna·- .. ur1 cc terzo seHso », com.e tutte le al~~e bisogna ; nè ·essa può essere .fuorviata da· ni ~entimenti ; la voce del d.o vere sociale allon~ · risi:>èttare ' . , tani per sempre certi sistemi inveterati, e si fantastiche dottrine senza che l'istituto della riconosca da chicchessia, che un istituto · cofa;fniglia e l'ordine sociale ne vengano tur- · me il :µostro, che dice)s i · di .beneficenza, deve b,a ti. Ragioni igieniche, morali ed · anche econohiiavvis-a.re a tutti i m·e.zzi più aidatti per non .. cì anneg·g iare la ' saiute· del bambino, e non che oggi impongono di arrestare la don11a preoccuparsi tantò di beneficare chi lo . ha ri- . sulla via del vizio, che le affievolisce il sepso pudiato. cc Il brefotroìfio, ha . ,d'etto ·iJ· Flamini, della responsal>ilità materna, e la. spinp:e a rappresenta un ,,assistenza ,e rrata,, che sotto il pratiche infeconde, Al.annose, delittu.ose! ... manto m,e nzognero della b.eneficenza nascon-. .Da oltre qua1·ant'anni s'in.v.oca una 1egge . a: de una notevole impotenza». Le statistiche ci vantaggio della. natività illegittima. E ora è · • dimostrano eh.e l''al}.evamento con iatte' sterida augur,a rsi che il Gover110, liberato d·a tan~ • lizzato non dà punto buoni .;cisultati: in .qual- te preo,c cupazioni, ·p resto intervenga con · raehe ospizi~ si ebb.~ per fino il 100 per 100 d·i ·- ·dicali disposizioni letisla;tive .a: porre. argine ' morti! Ne segue notevole diminuzione della all'alta mortalità .e alla de.G_ad,e nza·.delle future 1

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SEZIONE PRATICA

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generazioni già manifestatasi così . grave in - . una nazionie_ a noi sorella, t1iteld11dò l'assi- · stenza di tutti i bambini, specie degl'illegittimi affida.ti .all.' allattame11to :µiercen ari o, col '· sancire inlhanzi tutto l'obbligatorietà delÌ'al• lattamento maternò .. . ' · Chieti, 23 marzo 1918. . ' D'ott. P. PELLICCIOTTI . •

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rante un periodo cli circa 3 111es i al-f:t·o11te nelle formazioni sanitarie più avan~ate, riferisce ora l<? s~esso prof. Ghilarducci (GiorriaLe di M~di­ cina 1nilita.re, fase. III, 1918). S11 462 operazioni r~diologiche vennero eseguite 139 localizzazi~ni, tut~ riscontrate esatte. E va notato che si trattava quasi costantemente di diagnosi delicate e difficili (lesioni del cranio, del ba• I cino e .della colonna ver,t~b rale, torace).. ' , Di oltre uria trentina di casi viene riportata ·:S·ERVIZI $ANI .TARI. · lnss.ervazione clinica, co.p. interessanti parti- , • • • • • . colari e nitide radiografie. ' Sui s~rvizi radiologici al fronte. ·Ri~11ltati anaJogh~ s ono stati ottenuti dall'A. , .. • anche al1'Istituto di elettroterapia e radiologia · La considerazione de~la: gra:nde importanza al Poli_clinico ~i R·o ma, dove su 92 interventi dell' indagin.e r~ioscopica, ìn chirurgia di operativi si sono avuti -solo d11e volte esiti n·e-• • guerra, ha portato all 'istituzibne di ambulanze gativi, imputabili al lu11go te~po trascorso fr;a i·adiologiche, le quali possa~o. rai1)idamente spo- " l'indagine l·adiologica e l'operazione. · ' ·· , starsi ver.so le formazioni sanitarie dove più· ur:. Risllltaii che giustificano le parole dell'Ales... gente si verifichi il bisogno. sanclri, che cc del n1etodo Ghìlarducci si _è tro- . · · • La Commissione df allestimento di tali amvato soddisfattissimo, "JOichè ~ è sempre val. bulanze radiologiche ha fatto costruire degli so di esso, e con suc cesso, nei nurpero·s issimi ' autocarri, provvisti di uno strl1mentario, che proiettili che ha avuto occasione di estrarre )), . si può dire completo, i quali funzionano ·~gre­ Una queRtione di capitale .i:mportanza nell'in• giamènte' già da· tempo alla:· nostra fronte. clagine radiologica è, come osserva l'A., quella Per_ la localizzazione dei corpi estranei, la del personale, ch,e deve ess~re scelti,ssimo e oo- · Commission.e . ha adottato il metodo usato , dal stit uito ·da veri speciali-sti. ~on .b a·s ta che l'opeGh'ilarducci nell'Istituto di Elettroterapia e Raratore sappia Yeclere l-'immagi11e proiettata. . t;ul .. . di'ologia dell'Universi~à di Ron1a, metodo che ' lo .schermo, bisogna clre s~-ppia interpretarla, · lo stesso Ghilm-ducci ha i1lustrato nel nostro integ11arla con gli altri sintomi presentati dal giornale (Sez. prat., 1° marlo 1916). ferfto; egli d-eve dare opera elevata di diagno: ·· Le caratteristiche di tale' metodo, largatnente stica e non ispirar~i alle esigenze di un semip uso nelle ambulanze chirurgiche, sono, olplice ed arido 1ecnicismo; i problemi che· gli si tr.e ·all'esattezza, una gr~nde semplicità e ~api­ presyntano .nella radiologia di guerra, specialdità di esecuzione. Esso può essere • eseguitQ mente nelle -formazionì sanitarie più avanzate • in pochi secondi, anche durante la radiois cqpia deve si o~servano i\ fe.r iti gravissimi e intrasporordinaria, poichè gli accessoti richiesti sono tabili, so110 estremamente importanti e delicati .: semplicissimi, , . non ingombranti e possono es- dalla loro soluzione ·dipende frec;iuen.temente sere adattati permanentemente \Sia ·allo .scher- no11 t~nto la salute qua:nto lq, vita stessa del ferito. .. , .I. P. mo grande, che serve per la comune radioscopia, sia a l piccolo schermo forato dell'ortodiagrafo. · INTERESSANTE PUBBLICAZIONE ' Ma sopratutto . importante è questo metodo Pro'f. ' G. ' FERRE_RI . per ciò che anche negli organi profondi, ·qua- ·. I

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· lunque ne sia lo sp_essore, con la sola r.adioscopi.a ed in una sola pfìsizione del ferito, si può .precisare la sede dei : . proiettile, all'incrocj.o . di rlu e Jinee ortogonali, dPfinitevi d.a pt1nti se-

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IL POLICLINICO

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(ANNO XXv', FASC. 3~)

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SUNTI E RASSEGNE.

2° vi sò110 attacchi di colica bilia1·e; 3° vi è ostruzione del dotto comune, con presenza di itteri., zia; 4° come risultato del trauma nel dÒtto coDIAGNOSTICA. \ mune, vi si associa o coincide una mala ttin. del ' pancreas. La diagnosi difterenziale' I primi sontomi di malattia della cistifellea delle aftezioni del quadrante superiore destro. ~ono ~1tipici e vaghi, e si riferiscono ad' .una clispepsia, che non lta nessuna regola nè pe(C. GORDON HEYD. Am. Journ. of meli. Science~, riodicità, ed è c.aratteriazata da · vari gradi di maggio 1918). produzione di gas, eruttazioni, senso di pieLa diagnosi differenziale delle affezioni del 11ezza e di peso od oppressione ed occasional- ' quadrante superiore destro si risolve, in fondo, mente sensibilità lu11go il margine costale denell'interpretare le varie forme di dispepsia. stro. Si osserva una sensazione caratteristica ' . La dispepsia però rappreseatru uno statp di cose di brivido dopo il pasto e talvolta una leggera tanto proteiforme ed è p~·ovo cata da cause tanpuntur.a nel resptro·, specialmente a destra, che to diverse 1 che ri·m ane assai malagevole lo scesug·gerisce l'idea di una pleurite. L 'irt·itabilità verarne delle entità cliniche. Nel 1.0 0;~, dei casi gastrica vien e peggiol'ata dall't1~0 cli grassi, s i tratta di malattie non addominali; in un aln1ele, formaggi, ed in generale (li carboidrati, • tro 10 ~6 di malattie int~rne dell'addome, ma prod11ttori di gas. che prendono alt ri organi che lo .. tomaco, e T .. le forn1a di indigestione cessa tal volta pec wlo i1el 20 _0 o ili malattis organiche cl e Ilo stoun certo periodo di tempo. Si int rocluce poi nel nlaco. quadro un attacco doloroso acuto, a tipo di co• • ' . • • Vander Hoof in u11a serie di 1000 casi trovò lica., particolarmente notturno, che rlura quat25 %:-ap-pendicite, 10 °{, colecistite, 10 o~ ulcera tro-sei ore e spesso tanto forte da i·ichiedere peptica, 10 °;, neurosi, 5 °o carcinoma, 10 °9 viun'iniezione di morfina. Esc;o· vierie di solito sceroptosi e stasi intestinale: nel rimanente irnprovviso, e talvolta preceduto da uno stato • ·30 ~b affezioni. diverse, dei reni, polmoni, ocdi 111alessere. Caratteristica di que ta colica è chi, ecc. È triste rilevare che su 1000 tàbetici, che la . ua intensità n1assima si ha s-pontaneane vennero operati 97 ritenendo# sì trattasse di mente, a tipo lancinante, di corta durata, e l_esione endoaddominale con diagnosi di ulcere scompare pure spontaneamente, lascianda un gastr] che, calcoli biliari, appendicite, . alpingi- se11 o di indolehzimento lungo il margine co.. ~ te, ecc. . tale. . La terza v<:triazione 11el ,ql!adro è data dalUn progresso notevole nella diagnosi di que1·9struzione del dojjo comun e, e provoca la ste forme è stato portato dai raggi X : per mez, comparsa di itterizia. ' 'i può essere u11a sto1:ia zo di essi la diagnosi di ulcera duodenale si e . • precedente di cttttiva ft1nzionalità g~tstrica, inriscontra:ta esatta nel 67 % dei casi, ql1ella d i • terrotta da peri ad i di colica: durante un ac-. ulcera gastrica nell'80, quella del carc1noma cesso si stabili ce st1bitan~an1ente l'itterizia, ]lel 95 %. L 'ana~ne si be11 rilevata rimane però che raggiunge il inassimo d ' intensità in 48 ore la parte più iroportante nelle diagnosi di que• ed è associata .a reazione febbrile, spesso tanto ste forme. • notevo~e, da st1ggerire l'ide1 di un accesso maClinicamente· si debbono considerare .l'ulcera • • gastro-duodenale, il carcinoma gastrico, le ma- larico, con brividi, febbre, sudori. ~a reaz~one ' • lattie dell 1 apparato.1 bil~are, com-prendendovi pu- febbrile può essere a tipo remitte.nte ed intermittente. . · r~ la pancreatite, 11appenji.icite, · e, meno freIn presenza di colica associata ad itterizia, quentemente, le lesioni del coloh e dei reni. • ' febbre, leucocitosi, .ecc., è giustificabile la dia~ Il fatto re predo'lninant0 rielle diagnosi <li 'quegnosi di calcolosi del dotto comune. ste forme consiste neli' eslitto apprezzanienta Non va dimenticato che un calcolo, il quale dell'elemento dÒlore; esso offre certe caratteristiche fondamentali, modo di inizio, localizza- .attraversi il dotto biiiaré, può _passare s'eriz'"al' tto anche il dotto comune e versarsi nel duozione, punto di elezione, puoto di massima se!\deno: Vi è però t1na tandenza di esso a fermarsibilità, punti di il'r~diazione, per cui è poS'sisi .all ampolla del Vater, rlove Cl"esce rapidabile giÙnger.e alla differenziazione. -) . . mente di volume. Sia p0>i per la prèsenz~ del Co11sideriamo détpprima le affezioni del trµ,tto .. • • calcolo, sia per l~inl'ezione, si è osservato giè biliare; questa espressione generica è da preferirsi a quella di calcoli biliari, che si trovano da tempo la fre.quenza -di associazione delle solo nel 75 % delle mal a~e del tratto b-i liare. malattie del tratto biliare con la pancreatite Il quadro patologi co' di queste varia séoondo ' 1).aille sW.isticb.e di .Mayo .risulta, p. es., che _s u , '2611 opera,zioni }>er malattia della cist.i fellea, il ch,e : 1° llaffezione è localizzata .alla cistifellea; •

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XXV, FASC, 82)

SEZIONE' t'RATlCA

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era roit}volto nel 7,6 %; e nel 22 % afl·li ~te~si ~i.hi .. generalmf\nfe un'ora dopo l 'jn' nelle 325 ope1~aiioni s11J dotto comune: d'altra g~e~tion e di cnrn,. Quando l'ulc'era si inizia, vi è parte, l '81 °/,, dP Ile malattie del "9ancreas ope- solitA-mente llI'O st::tto irrit8tivo delle funzioni rate PrAno· a.ccomua.gnate o provoca:te da. <!al- ,@·Bst.ri rhe, çiò che $i ffi,B nifesta co~ ipercloridria, coli .biliari. Alruni ritengono .anzi che la panipertono ed jpBrm oti Jit.à. creatite cro11ica sia una causa abb astanz·a fre- · In circostanze normali 1'inge:::,tione di. cibi è . , quente di rn aJe~sere addornin.Aile e si po~s a diaaffatto ·inav,vertita, trattandosi di riflesso sub' . gnosticare. Si tratterebbe probabilmente di e~sg. cqsciente; qu.ando .invece l'ingestione provoc::i · nei casi con dolori addominali ·acuti, riferibili d ol,o re, -e ciò si rìpete a lt1ngo, ne consegue un • • • • alla metà superiol'e ·dell'addome, con il punto prç>cesso irrftativo della porzione di midollo at• di mas~ima sensibilità all'epigastrio, a metà traverso· cui p a~sano tali. r iflessi. Il doJ 0re viene fra l'ombelir.o e l'apofisi ensiforme, qh~ si estengeneralmente ri~e ritò alla regione epigastric:l -: . de per 2-4 tm. a destra, ed .altrettanto· a sinie, come ri'sposta ·all'irritazione· gçi.strica, si ha , stra, mentre invece non si hanno dolori nella, una contrazione della p orzione superiore del ,' . regionè della cistjfellea, éd· in assenza di sinmuscolo retto sinistro. · ' tomi di ulcera: ~astrica o duodenale e di ostru.: Nella stenosi pilorica il dolore è riferito alla zi one intestinale. , parte bas.sa d ell'epi g a·strio. Nell'ulcera duode• .Difficile è talvolta la diagnosi ' di pancreatite nale e'3so è ryrev.alentemente notturno ed ha il ac11ta. che si b::l sa. sui sintomi seg-f1~nti: dolore tino di dolore da f~m,e. Qt1anrlo si ten~a conto della cronicità .e dE>lla pP-rioòicità ,degli att<tc.. · intP-nso n~lla parte superiore de.ll'fllddom e, segt1lto bentosto dA vomiti più o roPno· ostinati, chi,' nnn.chè cl el tiun del d òlor e, si può arriva.re spesso con rignnflamento. e dolornbilità addoa lla ding.noi:d .nell'RO 0{, ' dei c~c;i di .u] cera non minale e costipnzinne ostinata. La te:piperatura .comnlic~ta. Nel rim. anente 20 °ti il compl~sso ' p11ò esseré n ormale o subnormalè: i sintomi d i sintomati co n11ò e~sPre irreQ'o}a re; atir>ico, ascolla~Ro preèed0no di poche ore la morte, che sente . od ::ln rhP. molto · imbrbgliflto . per. Ja coinsi verifica al secondo-quarto giorno. · ' cident,, affezione di . or1tani. contig·m. In· tali ca.si Nelle neoforma1ioni .cancerose, socc-0rso la radioscotiia· dopo - pancreatièhe sarà ·ai n otevole . o biliari, i sintnml, ~I · contrario delle affezioni u n. .PaBto di carboirlrati con bario, ~et.tend9 ip .. infiammatorie, si· sviluppano lenta1nente: · l'itrilievo l'a deformità. del contorn0 e la triade di . terizia si stabjl.isr,e impercettibilmente, senza ip erto~o. iperistal::;i ed imuermotilità. l\finor :1 a, dolorj, ma Renza n.ause, ~on un colore sempre , l ore h~nn o j.nvece le deter' . mina zioni chimiche più sc11ro. Mancano . del t11tto le coliche, i bri:. sul s11~co ga~trico. • vidi, . fehbre \ st1dori, leucocitosi. Basta qµesto Differe11ti sono po~ i sintomi secondo la iocacomples~o l'er far sbs"lettare la diagnosi, che lizzazione dell'ulcera. Qua11do . essa si trova . • viene .confermata se si riscontra una cistifellea presso al cardias, il dolore si verifica :poco .dopo, ; palpabile .o .distesa. il ~sto, con v omito sanguinolento di cibo par.. Quanto al! '·ulcera peptica, le' variazioni sinto.. . zjfl:lr;n~nte d~erito, con emaci.azione progressi- . matologi che variano secondo lar localizzazione: va p er il fat.to che il paziente non tratti.ene il il 70 % di tali ulcere (gastriche o duodenali) ·è cibo. Quando jnv~ce 1'ulcera si trova vicino al situato in modo da agire sul potere di svuotapiloro entra in scena la stenosi pilorica rela- . mento dello stomaco. Per la diagnosi ha IDé\.S- · tiva primaria d.a spasmo, e secondaria assoluta simai impo·r tanza la storf~, mentre scarsissimi cla indJ.lt1..azione e da spasmo: i~ vomito, quando · dati fol'niscono la palpazione, p·ercussipne, a. si osserva, è abbondante e costituito da matescoltaziotle. L'esame chimico del contenuto ga- . riale fermentato con r.esidu;i di cibo. Si h~ poi . strico ha solo' valore di · conferma; •il saxigue ~i .di solito perdita di p eso, e, secondari.a mente, trov~ in qu esto solo nel 75 % dei casi, e solo cach essia, p èr assorbimento del contenu to: gastr ico fern1entato e putr.efatto. · 11el 67 e nell '80 % rispettiva mente delle ulcere gastriche e duodenali, con reperto radiol.ogico Distipta d~ ·quest.i due tipi, è l '~lcera duÒdenàle, in cui il. p aziente è in discreto stato di' positivo. • I metodi clinici da soli, del testo, hanno il. n11trizione e non ·ha .sensaziqni . penose, finchè • il cibo si trova n ello stomaco. A.I contr.ario delle. più grande valorè, potendo so\o con essi arria ffei,.ioni della cistifellea. in cui il d olore viene v.are a una diagnosi esatta neil'80 % dei casi. i11an giando, i1ell 111lcera duodè11~le esso è invece Tre fatti sono ·da tener · pre~enti; 1° dolore; calm ato con i cibi, sicchè il paziente s";)esso è 2° relazione di tempo fra il dolore e 11 assunzio·a n1angiare di frequente. Appu·nto . ne di cibo; . 3° periodicità d egli attacchi. I si11- ' ohb lig~to . • perch è il .dolore. sopravviene 3-4 ore d opo il patomi si djstng11on0 -pi0i dà quelli, anche simili, , prodotti da neurosi, perchè si ripetono costan- sto, quando lo stomaco è vuoto, e n el tempo tPmen tr nf1lo stesso ·modo e tempo, in ·r elazione i11' ·c 11i ~i, manifesta. 11atl1ral mente la fame, vie11e • '(9) 2 • pA.n~eas '

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IL POtICLINICO

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--[ANNO

xxv,

FASC~

32]

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• . ' dolore da fame. Basta di so-. · designat.o comp. Caratteristica è nella dispepsia appendicola• lito l'anamrJesi per fàre la cliagnosi: il pasto re l 'ìrregola1·ità, 1a variabilità e la inancanz:1 di p:r:ova ha solo ·valore cli confern1a, i1er la predi peri orli cità clei ·t1into1ni.' ' senza di r'esiduj di cibi, di sangue ev-pcr ]'aciI~"1·equ e 11t e sar ebbe altresì l'associazione di dità. . . ulcere gastri cl1e o cluodenali con malattie rlelIl carcinoma gas'trico rivela la sµa; presenza J' appendice. 1'a.li fatti, co111e pure la . clispepsia """Sol~1nente quando è ulcerato o c1ua11do tt1rba ilJ)JJe11cliculare, possono venire s1Jiegati riftette11i11 qualche n1odo la fu11zion e n1otnce dello oto- <lu ai c·o111plesRo Histema; di i·ifJessi intr<l-alimen~ 1naco. .L 'an.a.n1nesi può .t far sorger e il sospetto tari, cl1e agisc.:0110 sul meccanis1110 lli lorica; 1'irdi affezione maligna: nò.n vi è però alcun si11ri tazio11c c)1imica speri111e11tale del cieco, p. es., . torna isolato ~on cui si possa fare precoce111e11te provoca en1orragie gastriche l'irritazione del . ' una diagnosi di carc.inon1a : essa dipende solo colon induce una stasi ga~trica: la chiusuru (falla localizzazio11e cli qu esto, in quanto. pun ~PH~tira del 1)iluro può seguire la . ti111olazio11e introdurre l'elemento Btenosi. Al contrario delr r ff Pssct dall'i leo, qt1ando il te11t1e viene tl'opp0 l ' ulcera, non vi è nel <:ar1c ro alC'tll1() fJerioclirità rnpidart1e11tr sovraccaricato di c:hi1no. Questi dei sintomi. fatt i p e L'l11Ct 10ll0 dj 'COlllpre11derr. la cliffusiOne .Il decorso del carc·i1tn11it1 r1ast ric o c1~s un1e tre degli tintoli da un organo a1nn1alato e possof6r1ne: no gettare t1ua~che 111ce sulla genesi di ·a1c·u ne ' l1a Individui Tobusti in Ctli irnprovvisame11te 1nHlat.t ie gtt tro -inte~t inali. ' 3i verificano sintomi gastrici co11 en1orragia cl1e FIL. fanno sospettare u11 'ulre.ra. In breve te1n1)0 pe• \

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rò · (3-4 settiman e) sussegue ar1en1ia 1)rofoI1cta,

CHIRURGIA.

en1aci azi one: e poi la cachessia. Quef'tO tipo 1..:0L)estraziono dei p1-oiettili di guerra. stituisce il 30 °·o cli tutti i .rcarcinon1i gaRtriei ecl ha una durat~ di 8-1 0 111esi. (SALVA ì.\lERCADÉ. RPr. cle Chir., an110 XXXV, n. 5). ' za. J11dividui" con anamnesi chiara di ul ce ra L'estrazio11e dei proiettili di guerra _ no'l1 è gastrica, che dura da anni. In seguito il dolore, trna oper:?-zioue da tentarsi alla leggera, corne d·a periodico e saltuario diventa costante so' , ' se Bi tratta;sse della ricerca pdù o meno facile }'.>ravviene disgusto p~r il cibo con avversione di u11 corpò èst1~aneo dimostra.to dalla radio· per la, carne, si riscontra qel sangue 11elle feci grafia, quasi per cominciarsi ad addestrare e nel vo1nito. Tale tipo è jl più fr eque11te (60 %) : dall'inizio dei si11ton1i cancero$i alla n1orte de- itella - chirurgia.; ma deve costit11ire un interven·to metodico per il . quale. occorrie stabilir corre un periocl o di ci rea sei in e si: , 3a. Indivtdui con ana1n11esi di disttlt'b i ga- bene le indicazi on j, le controindicazioni e la tecnica. · strici .dai . C}uali non guariscono µlfli : dopo un Lascimdo a pa'l'te i casi di proiet~ili intraprriodo vafiabile :~.eggiorano lentamente, si n1ac ra11i ci, intra-toraci~i ed intra-addominali, ;per .nìfesta clisgu·~t.o })e r i ei bi e la condizione ben • i crual.i occorre , uno st~ldio .s;peciiale, !l estrazio. definita di càcl1essi1a. ' ' .11e di tutti gli altri proiettili è indicata: 1° se Nel~ e diag11o·s i delle affezioni del quadrante sono .çausà. di disturbi>funz.io•nal~; 2<> se cagioS\}periore destro non bisogna . tralasciare dì nano doJo,r i; 3<? .se ,1}er la ".l oro posizione p,osconside~ar l' appendicite cro·nica nella sua forsono comprometter.e lo stato dei .. ferito;. 4° se ma di d4s1Jeps-ia appf1tdicr;La.re. Occorre dapprimante1.n1gon0 un ,5,eno fistola.s o pexmanente o ma elin1inare l'ulcera o le ma:lattie delle vie biliari. Gene1~a11nente manca la storia· di ù11 . at. interanà,.ttente; 5° se si mamifestaino s.e·gni di in. ta.cco acuto; il malessere epig.astrìco tende piut- - 10f4si cazi.orie; 6° se so110. pl'étesto ad una volontostcJ a,d essere continuo senza relazìo11e con i '1..aria incapacità e conside·r ati· 1dal fìer.it.o CQme u11a saJvagua,rdia :p1er .il r.itorno 1ni .servizio . ... pasti; ..è invece aggravato . con l'attività od il . I dis·t urbi funzionaLi sono con dififìco[tà 0011- · · ~movimento e calm ato con ..un ~nteroclisma od troliabili: ·tuttavia . la lo.caldzzazion·e · p-r e.cisa un purgante. · ~ L'appendice. affetta- cla in fian1m a.zione croni- }Jermeite itl più d.èlle ·v olte d'i staMlire '818' llln lJroiettile per la sL1a forma i1~·egolare, .acut a, · . ca . generaln1enté oontie11e concrezio11j fecali e I .. p1·ovoea .disturni çgastri,.c i riflessi.; si h a di · solito· i)le i: la vi cinanza· con e1le1lllenti 111e.rvo si o ·St1pei-· rriusci:r:e into'll~rabile; in -pilorù~pasma con dolore, vomito, _ aumento 'di fici iQirtJiC"olar.i possa 1 oerti moVim,ooti. ÒJ>ip urs re~ta11e d1el tutto .ip- · secrezione e di' 1acidità, eruttazioni gazose ed n ·o cu·o ~ra i · tessu·t i. aeide. Dolore e maleseere ~ono più prolungati I dolori co·. stituiscono un.a ·i ndic.azio;;nie1 òpeche nel caso di inalattie biliari, di c11i non han. ' ' no hemn1eno la localizzazione càratteristica es- r ato·r ia . tassativa. Essi p·oss10no essere .ct1tam·eì, " !=;endo i11vece riferiti pit1ttos to verso l'ombelico., in11 scol-a11i, .n1enrosji, ·ossed, articola.ri. .. • (lO) ' ·• • . . , .. - .• . . .. .~

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(ANNO X_\\1 , Ii'As<..:. 32j

Sli!ZIONE PRA'TJC\

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. . -· Sono cutanei· quan·do il proìettile irrita gli ' cantere era tappezz,ata di u·n d·ei:>io sito di piomel en1enti nervosi. d-ella cute ed è ,sit'u1ato in s.p·e· bo fµsio a spes e de1l p.ro.iettile stesso . • 1 ciali :r.egioni soggette a p·rass.ione eìSterua (pal- , · U.n a in dicazione - formale· all'intervernto . è da· mo della mano, pianta del piede); muscolari, ta invece dalla presienz.a. di qt1ei proiettì li che • • se per la situ.azione in mezzo .ad Ui!Ì.a valida non fur·ono asportati o per n·egligenza o p_e r ma&sa ·muscolare, qua.11do qt1-esta ~i contrageccessò -di prl!ldenza dei sanita ri, o per p~sllga, .i1·ritri l·e fibre Òo11 le q11ali viein1e a contà.tlani1nità dei feriti, ò perch ~ qt1e.sti desiderano to d.irelto com i s11o·i bordi e le irreg0t1arità cu.sto1di1rlti ge1osameJ1te per f,ansene ragio·n e dd. della superfici.e; nervosi ·se il ·ì)ro.iettil~ sii trovi incapacità al servizio. . in prossimità di qu.alche .nervo e talvolta a.dQ11~lsiasi proiettile deve, esserè lasciato in dirittUJra nel corpo del "ne.rvo stesso. ·. 1)osto qu.ando è p•erfettamente tollerato dai tes.'.. I dolori •ossei ed artico·l ati sò.n o a loro volta su ti ,e non .c.ag:i.o.n a disturbd. · ftµ1zionali; quaindo determinati dailla prc~senza del proiettile nel tl vo1ume è così · piccola Che la ricerca riusicitessuto osseo o in una cavità ariti1 è.olaTI~ . ~ ne- , r ebbe ce.rtarne·n te vana o quand 0 l a situazion-e cessarlo .m ettersi semp1re dii guardia dalle s4- è tale l'asportazione se non . . 'da non pemwttere . mulazion.i d.ei feriti e tanto p.i ù quando essi ,,.a prezzo di sacrificio e maltrattamènti c·ornsd.accusino dolori riferibili a queste due ultime derevoli <li tessuti così da far co.rrere nre rico(1 ' . .t-" varieta. Il dolore osseo non può estl.stère ·Ch9 lo al ferito; quando infine lo stato generale è se atto-rrw al proie\til.e la radiografia ' riveli. in condizioni tali , che la presenza del proiet" . .. . 11n processo id i osteite o chiusa -od ,aperta alti.le ass ume una importanz,a mo•l to secondarta. l'esterno attraverso seni fist6)losi, e se, nel caL ' atto operativo, per quanto semplÌce, richieso di ·p.r oiettili intrà-artioolari, eono impi,antade sp•ec.iale att.enzion·e e coan:pr~ertde .p :arocchi ti . su llno dei capi osse.i. :È ·indis11ensabiJ.e non tempi che contriene v,alutare e stabilire bene ~ mostràre ma.i a.i feriti 1e iradriograifie o dichiae.ai.s o per caso . Qua}siasi n1.etodo di anestesia tare in che f>Un to si trovi il' proìettile_, per imè buon•o purchè riesca ·com,p-le.ta. Come via . p er pedire ehe essi possano precisare il lOTo punto giunge.re al proi·ettile non ·deve sceglier.si doloro~o .ed ·avere c·o sì uin e1em1ein.to utii.le ad più breve, 1na preferire sempre ,, ""' . la via anato. evri.tare simulazioni. mica, ili.a· ;pure sinuosa, sempre attrave.rso JnI..a secl,e d·ei prod.-ettili ha .g·rande impo·r tanz.a terstizi muscolari e fasce apone11r-0tiche, prol'l·e'l1le indicazioni Òp:e1rato:rtier: l'interve·n to ~eve tegig~e1n·d·o .'e d allontan.an°do gli e·1e.m enti che prati carsi ogniqualvolta vi sla minaccia per d·ebbono e:::.sere ri.sl>ettati. · La. sede delle inci1111 organo imp01'tante. , Tutti i proiettili situ~si·oni operato·r ie va s em.p re convenientemente ti in vi·cLna1nza d1eil1'e a:i:terie, delle ven.ei, ·d ei , studiata, ;rico.rdarnd·o che tl so.g getto deve p10nervi, devono, per r.ag:io11i ovvie, ecsere asporter tornare alle sue funzioni m.ilitari, e che ' . tati: s arà pe.rciò ·sempre.. indicato· l'i:o.ter~,e·nto pe-rò sare~jbero. d,annose future cieiatric.i in ,par.· ' per proieittilri rim.asti nèlle iiegion i del., coIJo·. · ti d el .corpo .s11 c11i debba poi arrecar.e fasti .. Parim1enti debbo-no 1estrarsi i }Jro-ietti·l i "Situati dio l'uso . delle armi o degli indume~ti militari . tl·a i framm enti, di' un·a fratt11ra non ancora La rice.rca del IJIT'o~iettile va fatta 9,ervj3.n dosi cons~lidata per evitare pos tl1m1i di ~oste6mie- ·d ella r a,.cliografia per. l'orienta n1ento su l a via , lite de1 callo; e quelli rimasti n el bacino dove ·da se.g l1ire ; ma ttn a v olta p en et r.ath, su la retta di eol1.to dan,n ,o .1uo1g.0 a s1up.pur.azi-o·n i p.rolunstrada e s11lla guiçla d el dito, s arà facile sco'. . · .gate e talvolta. a p erforazioni in·t estinald.. prire la sede precisa del proiettile a ttorno al 111 pre.se!Ilza di un seno fistoloso già. ~ta·h ·ili.to ql1a.le si trov.a s empr'e 'del tess\1to fib,roso ·Cica,. , va110 p1e,11diere tempo in tampo11.aa-n.er11t.1, drPtrjzi.ale : cl0po 1'estrazione s] potrà sutu.rare naggf, jnstilìazioni dJi.. so s'1Rnzp merlirameintn11e1: ,pri1na1n se sj 'aVJ'à ·av1lto c11ra dii m.o n n1af, . ~~. La g11arigjonie se avvie11.e no·n è ehe ap1)n.tr8tta,re i mu~c ol'i, ".di seguir berne le rl·orm:e: suel'e111te: .. dopo qual·Ch·P temrpo il s eino ei .a.})re di &1)ost e, di ..non lasciave spazi vuoti, di .s uturare nuovo. L 'l1nico .; rimedio efficaCC' co11siste 11el i l) jani a p oneurotici incisi durante la r-icerca el fi l proij!1'tile; Ìl1 Cas'o contrari O .~ sarà "più pruJ'aSJ)Ort.azd·one ~el p.roiettile. L , in tossi cazione, riferibile s ecoAd o t a lu110 aJcl cn te a11plicare u11 drenaggio per qualche gior . • n o. Tnsurrfl ~si son o sempre poc;s ibil,i p er la pi è· ' l' ri.ssorl)ime11to del ra.me o del piomb.o c;lci })·l'O· i.rttili, 1 disrio~to dai liquidi o·r ga.n ici, costit.1.1icolezza dcl J) ~·o i e ttil~, p e.L' l'erra ta via di acce8· scr se,condo PA. più una indie.azione teo·rirà ~ o; per la r attiva ~ndi cazi one. Sarà a :vzi a t a le . ' ;"\ .... ''h~ prati.ca; · tut~avia. egli ha osservato ·1111 ca. p1•011'01s.ito oppo,rt 11 no ricovdare ·Che l 'atto op,~· so in cui la cavità " fon:natasi .attorno. ad un . rativo ·deve segui.re- immediatamente !~esame • proiettile "Ari~a,sto nf'tla, ma ~sa. del ·1grn11 trorad iosro1Jiro o t'a diogrn fico; p•oichè certi pro· 1

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Gu101.

Dell'estrazione tardiva dei proiettili intra-polmonari. Tecnica operatoria (lella chirurgia del polmone. . \

anno 35°,

l PlERRE DLV.\L. R evue lle Chirurgie,

11. 3). \

I proiettili intra1JolmQn.a,ri i pos or10 distinguere dal p u11to di vista a11aton10-P.a tologico in L1·e varietà: u ) proiettili Bituati de11tro u11 blocco pol1 mo, 11are i11.fìa 111matol'io, adereJ1te i11 in.assa al torace, c;o11 o senza pre enz~1 di u,11 se110 ti to"

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loso; . IJ ) · proiettili si1 U.flti d 1 n tro 110, lib e.i o cla ade1·fl11ze;

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t ollerato p erfettamente bene; poichè tutti i fer1t1 esa.u1111ati c.J.01J~ pa1 eccl1ro teir1po acçusano

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e) proiettili in u11 poln1one 11or111ale, r11a con la pleutlt c.:011tenentei u'11 vel'san1ento e111a... tico in atto: upp ul'e gi à ri assorbito lasc1andu c.lelle adere11ze fra i c.lue foglì ett i pleuri ci. · Questa di stinzio·ne a.natomo-patologica è importante p er ch è le indicazioùlli operatorie e la ,tec.qica differisco;n·o a seconda 1d•e1le varietà di })TOi ettilè d,a estrarre . & n ece&.:;u.rio l)rocedere all'estrazione .s iste• · · . 111atica di tutti i proiettili? .Pei~ la prima va1ietà l~ l'isposta non puù essere cl1e affern1ativa; poich è l'e str:az.i one d el proiettile che ma.u · tiene l 'infeziot1e è i 1 solo mezzo cap.ace di gun ' rire il focolai o polm onar·p P far chiudere la fi. Rtola, quand o esiRta. I. interv-ento è di 11na grande semplicità e no11 ·J!appreserita. in .realtà che l'estrazione di, un corpo es.traneo conten11to n el blocco toràci co. · · ' . · ·. Pe·r lè altre vari età può sorgere J,a' discuSBion~ poichè i partigiani della astensione p ongono il pi,oblema ~u }.a opportt1nità di . una o• perazione s e no·n grave tuttavia no111 del tutto scevra di pertcoli, per aJiontanare _·u:n proiettYle ben tollerato . dall 1organismo, o da·ll 1or:gano, . . c he non determini diist1:1rbi :nè generali nè loca.li. E cer~o cos·l postò i1 problema non ·P·Otre,bbe avere se n o11 u11a risposta negativ.a; m'l. è ·f.acile dimostr:a.re come ·neS§un proiettil~ sia 1

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illJp are11ztt ben tollerato può trovar&i talvolta ontro .a ce.ssi polrnona.1·i incista ti. P e 1· qual t·agione n;dw1ql1e 11011 e'"'trarre i J)1~0 ~ ietti li c~ a l }lolrnone con1e <la qualunque altra parte de l cocpo? V'è forse t1na maggfore gravità operatoria? · L 'A., basandosi su l'esperienza fatta in quara11ta i11t~rventi si propone di diznostrare .ciò · ch e l\Iarion. aveva. già dichiarato: che cioè il ti111ore della chirt1rgia i11tratoraciea è deJ tutto leu rico; c.: he es. a i1on prese11ta alcu11a gravità p articolare, 11011 11a bisogno di installazioni speciali. Prin1a di procedere all'intervento è indispensab ile un con1pleto esame raJioscopico gei1erale del poln1one, tanto dal pu11to ùi vista anatomico <.: l1e fisiologico, p er te11dersi conto esatto dello stato del tessuto polmonare, d ella presenza del l)l'Oietti1e, delltt sua localizzazione. Questa ric·e rc.:a va. fatta se1npre i11 collaborazione fra i1 rttd io lo.go (~ il cl1irurgo. Occo rre n o11 confondere ·l (l 01nbre r<tdioscopichè o radiog·rafìche dovute a falsi proiettili con quelle dipon1de11ti da proiettili veri: quelle· Ri lJresen tano com,e opaci.t à in egtipji, a bordj fra st.agliati, situate di solito pre . . ' O l'ilo, talr ol ta .. anche in piéno tessuto • p nlrnonare; sor10 cat1Rate tla calcificazioni di gl a.ndole o di focolai tubercolari del polmone; qt1este inve oe h a nn·o una opacità. ugu~1le su t11tti i pt1nti ed i bo~di netti. Determinato l o stato del polmo11e e fissata la. si.tt1azi.one del proie~tilè tr.e dive,r se te~niche Rono sta.~e fino ad or.a pruposte per aggredirlo: Marion per evitare il. pneumotorace. e 1'1nfezio, 11e pleuric3i' sutura: il po1lmo111e l~bero alla pleil1- ra parietale e penetrando e0<l dito .attraverso il patenchima polmonare va alla ricerca del . . proiettile. Questa tecnica, sebb.e n·e M. dichi'a ri di 11on averne avuto inconvenienti,· espone al· p ericolo di em.orragie gravi; fissai1do il carnpo di pe11etrazione ne.l' polmone obbliga ad attua- , versa re t1na determil1ata zona di parenchima" se11za co11side't'are se il p'.roiettil e sta. più o m.eno vi'ci110 ad altri punti d~la superficie poJmonar a; . rl etermina. aellP. ad~renze ple11ro-polmonari I

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. d'entr-ata g'ltari 1tapitlq.ri1.e.nt11, e -il p·aziente .m.on· . , .

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ect una zon,a di sclerosi pol~1·opare. lVIaucJaire: " incisa la :parete to·racica rese.càndo, se occorre, ·soffrivà notevoli ;dis turbi; l'en1or1:a.g i,q, dai ·p ·b l' un: tratto di cos·t a, penètr.a nel, tessuto polm0- 1noo:i~ 'eta ·cessata. ' Q.opo ' p.o•c hi g iop1i. . r1ar~ sotto la guid~· dei · 1·aggi X ed· estratto- .il Ei1trò ne11 ·ArobµL'!-11za .a111et1 c a.l'.1a, di cui fa . . ' , proi.ettile sutura la pleu]·a senza c1irarsi d elLa lJ·arte l '.A . ., ci1·ca tre mesi e rri.ezzo · dopo la fe.f erita polmonare. T;ale tecnica oltre a:. pre.sen- r·i t a: · aJl1~ngr'e-ssÒ, il p~zi·ent~, ·ben nutrito, non 1 are 1 inconv~e·nt~ di qt1ell.a dà, ùVIEi!Iion per f-tccusiava .doro:re . ·. ai.cuna: '. egli si lagr1ava solo il 'f,atto cl11é la. ri.cer.c a. dèJ p,roie.ttil-& avvie..n e s.en: ùi um.a rap·ida stamçà.b1lità e cli.sp.1?ea dopo pi-0. za iJ ·c·o ntrollo ·delta vista !)1UÒ dar ~LltJgo ·a.d Ull cole fatiche. Un secondo esarhe racli'0Jog1ct) di• , discreto. emotorace :·p er il g·eni-izio da-lla -ferita ·rr10st;rava l 'ornbra. deJla p a llottola vicino al. . , polmonare non .s~turata,. L'A: pratica l'ap·e r- ) 'apice del ,cuore·, . cou la punta ·< liretta :i..n alto. .é · • ttira larga della ple:µ·ra1 la esterio1rizzaz.ion.e del al. l'inte·r no; e la radi0isc·opia.. . ne i~ceya vedere . ' . ' polmor;ie, la estrazioin e del proiettile . cLal p·u nto 1r1 ovim.enti. · r9tatori sincroni alle contraz1opi " . più .vicino alla supe1'fic:ie polmoinçtre. :Su~urata . ~a.r~iaic~e. $i pensò 1ch-e ' ~a p·osiz.:ì,one". del pl"o=" La · ferita polmonare in mo do _.co.rnp.leit ò ripòne ·iettile fosse resp.o·n sa,bilè dellai dispnea;, e che . . ,; il polmone entro la cav:ità torq,èica, asciuga in quaJ>Gh.e m0'do tlist'll:rbasse meccaniaam~n·t~ l'eventuale ve.rsamento em.atico nella pleura e 1 1_a~ioine. c'ardiaca: dqp.o t1na settimana·· di Q >S,.. · ' • • ri~hiude completamente la ferita della pare.te servazi101n e, l'A. decideva: ·di tentare la timo"' ' . avendo· cuira, ad operazione terminata, - di .à- zjone. , spirare l'aria pen.etrata ne111a .cavità pù1eurica. ' Operazione. A~es\tesi.a .ossd.do ~ d,.azoto.01s8ige-_.. . ' ,Se il polm(;}r:ç.e è adeirèn.~-e, alla wleura proceide rro: · L.e:ò:wo1 .c.uQaneo nl,lusooil'aJ:1e riet ta·ngolètre, · al distacco o con le dita ..o .con le forbici ·e coI .s ollevato a11·ester.:no; · este11ae.n~osi -l 'i.ncisto11~ · · · bistort. Di so1ito t~li aderenze no,n sanguin.ano, verti·cale ,daJ plinto ·d i attaiceo ·delia I V · cus1ta ina se ciò avvenisse bastano alcùE..i punti. per a quello della. VI e VI!. · Quarta, qùi.n.ta e sesta \ .. 1 far cessare ogni gemizio. · • co·s t a son.o sezionate al p1unto cti· 'attac~o ca.t- - . Tutte 'qu~ste martovre s9mo, .. sécondo I1A. di tilagine·o. Sezione d.e i muscoli .i11terco_$tali .. fx·a ' una semplipi tà .srt;.r.àordinaria ~ n~ la res1)dir~la 1v· ·e la V . costa. S'C.>lJevainento 'd~lle 001 stole, , zio.n•e nè il polso vengon0 turbati; sd. pibtò ·est e- ~Ol'l : · dissezio11e. . accurat·a , isolando ·. la 1na;m~l?-a, · 'rior.:izzare ·isenza inc.onve.nienti tutto, un lobo ·pol- . :ria. ich:e non è tagliata. Si ha ·cor&ì µin, oampo mona.re quasi fi_n o all'ila; la penétrazione Jarga suffiicti.ente pér l'ispezi.oa;ne, d·el1.a p1e.u·r a e: peri· nella pleura non presenta alcun p·ericolo par- cardio, retra tti, e pèr · 1e .11iar11pò1azioni sueces- . I • , ticolare. sive. Àllora, , . p1alp1~.ndo, sa perè,episce già: la. pal-· .· Questa ohlrurgia sp·erc iali.ssima d~i p,ro~ettiild lottola,' ll).ov.e.ntesi 1a oigni Un.pulso cardlaoo,. con · . intrapolmonart eon1d11c-e dunque ad com- la pUtn.ta entro il J?-8.I'icardio :e :Ll m:nsc·o~o 1c.ar-" " pileta mo:d iftcaziorie 'de.Il~ èl1irurigia po1mon.ar.e diaco (119n si ·sa q\1ru1to n1a nç>u:1 eerto, . ~o alpoì~hè ha dirriost~a,to che ii. pne·u motora,c e chirin tei·no .d el ve.-nJ,ric:olo sinistro:). e l.a b.ase - .ap·-I . " . • rurgico progressivo e tqtaJe quando l'_a p parecp 1aii:tente.1ng11llte1 f UO·rìi. · .Qistesi con die.1.l e . pinze , chio cardio-p olrnon.are è s~:o n·~n p·~e.~enta al- sulla base·. c!el ·protéttile· :il tes.suti; que.~ti 'vengocun .d anno ·èd il polmQ.De p:o,l1 · dève più essere no tagliati e 'là p àllo.ttola afferrata con un t • pi e~ i cl,lirurgl. l1n 01rg~no te1Ùihi1l,e co~e lo èra. · · Klem?ner, ·rimossa s e.nza provocare e1nòr;ragia, prima di qoosta. ·p·r aiioa della chirurgia· di essendo8i b e11 inci~tàta. Con essa' ft1oriesce pic1. guerr~.. , · . L., Gu1nr. cola quantità' ·di saingue st:ri9-vaJS·~to da ' vecch~.a , data. Non si ritiene oppor'tuna t1na 1esp1lo·r azio- . o l a. "sutÙra · dell'incisiome ultimq.. · Rimozione di ·proiettile dal périear~~o. · ·.· ne. ulteriore ' . . . PJiaticàinent~., l'op1er~zli.911e è deco.rsa esangue: _ (\YILLIA~ E. Lo.VF;fl. A nnals ot $11,rgery., vol. 23)' . .' -ne>n si ·sono •J..e:sie nè la mammariia inteTna nè-: le . . . ' staJi~ Sutura da materaissato con .catgut . Il 1° novembre· ·u no zu. a~o. · f.rancesce, ava:fl. .. . in.tereoi . .. . \.... . ' . ' · zan.do co•n la sua co'rnpagrti.a p·e r p:re:n.dere .u na dei ,muscoli intercostali; e 'della èartilagtne al- . lo - sterri.ci çon ·punt'i ~tacèati. Piccolo drenag. . ridotta, veniva .colpito <la una pallottola di f11'"' cile, che , entr~v,a a c,ir·ca 4 ·cm. a .s inistra della .gio pie.~ una even·tu1àl~ .sµpp·u ra,zioile. .. Do~)O due giorni si. sviluppò -un'a polI(lonite 1:\ vertebra dorsale·: €iffi•isstone di un po' di san· d.e.s.t'r.a; _e, pd.ù tar~i, ~ quan do ìl polm•o,n.e s.lni_. gue eon .l'e.s·p.e ttoriato. ; .a:·o1ore sc.ars.o o· n.ullo .. . •. ., Dall'ospedalé da c.ampo veniv'~a, dop-0 quaJche · stra · co1nim ciò a espçtrnderei, seguiva t1n.a . P~l ' monlte s'inistTa, ·cÙi succe.deva un vè.nsamento giorno,. trasfe:r;i'to a \ll!Il osped~.l e , di b·ase, dove, . che ri·chti.e sé poi la tesezione costale .. Ma d~ tutalla r~di'ogriafia, si 00 nstatò ·1 a prese·n .za ,di un proiettile· inella· .zonSt d'ombra del cuore, e ·che te queste complìc~iOì11j,~ il paziei:ite riuséiva Slal· ' l'agg,iì\ln·gend·o ùtna. guari!gione co~pleta. si muoveva. ·a ciascun.\utP-Ul$o ear9.faco. Il foro • ' {l!i) , '

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11. J>OLIC~ LlNJCO

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Se si può comprendere la tenacia dell'H arris riel · cercars. og11i n1ezzo per togliere valore alle })faticato: l_a sez.i one degli attacchi. cartilaginei dioH1strazioni positive d~l Bilancioni, non si i1uò dare troJJPo valore al suo' metodo di difesa, e clei muscoli fra due coste, sì da. i1ìettere a poich:è nel suo scritto non fa che raccogliere giorno, ~col divaricam•en.to, llil campo a forrn.a • asserzio11i n ote rhP. non tolgono valore alcuno di .\ 7• Ciò n, sicura un vasto ~an1p.o d 'azio11e, e le co.stole non so110 fratturate, il chP accelera nllfl i1rove n1esse innf\11zi dal Bilancioni, a rivenc.ticare a Cesalpino tR~to i l menito dell::i. la convalescenza e la rende meno dolorosa. 11 grande scoperta. . metodo .è evide.n te1nente pratical)ile per qualun'e pe_r poco si esamina il primo lavoro del que a ltro intervento si debba e~egt1ire sul TUllBilancioni, a1lpa l'e evider1te che l1a. così chiar.ascolo cardiaco stesso. SEBASTTANT. . mente esposto e coordinato i passi del Cesal. pino, ,che. ne rift1lge il merito grande nella scnSTORIA DELLA MEDICINA. p erta della grande come della piccola circol.n.: Harvey e Ccsalpino; un.ultima parola intor- zione del sangne. • Ci rincresce clire p ·tanto che la replica delno a.Ila controversia sulla coperta della cirl 'I-Iarris è ben n!esrhina co à, eiettata più che colazione del sangue.. da convinzioni positive scientifiche infallibili, (G. BILANCIONI. Estratto dall'Archi11io cli Fi sioeia • . spirito di nazionalità, da an1or di razza . Logia ). · • , Egli ha basato la sua.' polemica contro il Bj• • laurinni Sl. t ltna seri e cli citazioni s1)igolate qua Quest'nltinì[l. parola del ~\1ale11tissimo cultore e là cla ~iYei·si scrittori, ~pecie nel tempo deldella storia delle scienze n1edicl1c ir1torno alla controversj a sulla scoperta della circolazione J'J Ia.rvey, nelle qnnli &i dic e senza dimostrazioni c!1e que3ti è lo sco11ritore della. circolazione del del sangue non solo è stata qua11to mai 'oppCYrsangue. Ed .allora fl1 rla ttlluni creduto tale pe,r tupa e lodevole, ma era -nece "' Sa i"ia a tutela, della scienza rtalia11a. Si deve perciò esserne grati il lavoro ineritevole di eRame che aveva s1.1ll'argomento pubblicato. all'esin1i o. e la.borioso p.rof. Guglielmo BilanPerò IP cita,zion i de 11 'II arri~ 11o'n })rege11tan o cionL R no.to che qltesti ha con saggia e sere11a cri- ltn vero valore positivo scientifico, dimostrativo, • mancando di qualsiasi r11iara doçuf!lentazione tica positiva dimostrato già che a Cesalpino e non ad Harvey si deve la grande scGperta della, prO'bativa. Egli ha cercato fra n1olti ·scritti antichi di dubbio valore gli argomenti, le affer- L circolazione del sangue, e che quest'ultimo non . l 'Qa che in modo ordinato e metodico chiartt- . n1azioni a so8tegno clella sua opinione, e fra questi ha offerto come principale ed importan- , 1r1cnte Hlustr.ata e ·divulgata. te, un passo di lin poema , a tino di R oberto Era perciò c0nvinzione di moltj che si doGl'ove nel q11ale.. ~i afferro.a solta11to che l'Harvesse oramai Cl'eder.e risoluta la lunghi ssin1 a \'ey aveva fa1 ta ~la scoperta della \ circol azione controversi a con la r.ivendi ca~ione assolut.a del merito .della scoperta g~niale e im1)ortissin1a del sa11gue. Del llari ha credt1to di trovare t1n'altra, .co11fB1·n1<i sicura. ~n un p.asso di un al g':rand e natt1ralista Cesalpino. Il dott. Fraser liarris ch e aveva già contrad- libro c.lello Sculteto di Ul1n, che fu stude11te a P ado\·a ove ebbe conoscenza del libro del.. dett,e le afferma:zioni i)recise clel Bilanrioni ha voluto ritornaré in campo contro i cesalpiniani l 'Harvey. • ( Giu.d ico 01)pottt1 110 cli 11ot.a~, che la grancle e sopratutto contro il Bi1ancion_i, presentando all'ultimo. Congresso internazionale di medi- sç-operta di ·cesa.lpino, con1e s1)esso avviene, no1l ' fn abhast ~l.n~ va lui a ta, o non l)ene ro1nprecina ,a L ondra urta nuov.~ risposta contro il Cesalpino. ... sa dai coptempora11ei, i1e1·chè troppo sparsa in , .Senza poter,e qui n1inutamente riassum~e la .cri,versi _lavori di lui ed anch e perch è circondata IJolemi ca, giova notare che il medico in glese d.a . superftt1e disquisizioni accademich e, e codì senza appr.0fondire i f.a,tti prese piede l a legh~ premesso nella ,su,à replica di avere creduto genda che invece fe>sse l'Harvey lo scopritore più ·proficuo di dedurre da documenti· fram-. della circolazione , d·e l, sa11gue, molto più ch e m ,e nta ri, .che l'Harvey _e .. non Cesalpino è l'au~ qu,esti seppe. bene. illt1s1rarla in un libro degno ·~ore della grande scop.èrta, piuttosto che di ri" . cli essere ben esaminato e pondera~o. .. ~rn u,re a fare una critica· a ciò che il BilanL 'Ila1,;ris creduto di trovare anche un ·cioni ha detto nell'ultlµio ·suo stt1dio ~e, a d ocumento • in favore della sua tési riferendo il suo dire, non sàrebbe che uBa interpretazione dei passi de;sli scritti di Cesalpino che si rife- · passo di una epigrafe posta nella ch iesa di H empted sotto il busto .d ell'Harvey, in cui è d-e t. riscono alla ·ciro.olazione del sangu·e. ,

11 punto più importante ·su ct1i l'A. desidera ri chiamare l'attenzionie è il metodo di acceSGo 1

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to. che questi fu il pri1no, JJ,opo 1nolte niigliaia di ali11i, a scQprire .tl, perpetuo 1n ovi1nento del· sariyue. Pei·ò o&nuno di leggieri com;.;>rende qual valore lJossa avere qu est epigrafe quale d~u­ mento lY1''obativo, s.e non clall'. avere raécolto la Yoce che attrib11iva · .all'flarvey il merito singol :lre del Cesalpino. · . '· · Senz~ seg11ire il Bil a11~ ioni ·n·ell?- s t1a breve, n1a stri11gente memo1·ìa nella qqaìe abbatte tutte le citazionì dell'H a rris, dobbiamo rilevare che qt1esti s i è valso• per la sua tesi perfino di tln pit~ese errore d ell'Ercolani, ,.,not~ .maestro r]j dnatbmia animale a Bologna, il# qt1ale doµo aver sostenuto i meriti dèl Ruini nello stttdio della cirrulazione del sanglie, Yolle cl1e fosse eullocatu nella scuola veterin 11·i:t L1na epigrafe 11ell~ quale è detto .che: Ca:rlo I~ ·uini J?1'égiatq

il voto del Bilancioni che, senza la p iù l on ta11a offesa al · non1e dell'Erco1ani, cod esta epigrafe vei;t.isse tolta a1 più presto, e1·1·ata nella form a e nella .sostanza, inùecorosa in· vna· scu ola . àe• lebr.e. P er oonchiudere dobbiamo dir.e che le nume- · rose l)Ubblicazioni citate dall'Harrìs a frostegno della sua ·opinio!l.e nori .hanno,~· nel modo uiù obbiettivo, alcn~ valore scientifi·co,. e..che i1 .Bi'lancioni ha distrutte 1e ult1m3 mal sicure trincee del suo c.ontradi1;tore, e p e.r ciò ripetere ~be la polemi"Ca tropp o lung,a. si deve .ritenere chiu-, sa· essendo es·a.u rite tutte' le prove. .) Oramai ; è uop o di p èr s uadersi che il Cesa l- . pino fu realmente lo scopritore· dellà circplazi on~ d el. sangue, secondo i docum~n.ti più pre· cisi., e che · 1,Ha l'vey seppe con ~cuffie comprenippiatra bolognes.e pri111.o· l'a1'te vete1·inaria · d erla, descriv.erla., . ~iv.ulgarla, tacendo il .n ome scieri: ch e l o av.eva preceduto. .. tiflrò e p1'i1no ri1•elò. l.a cir colazio1i e del del somin o naturalista. . . . 1

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sangue.

Sarebbe des icleriÒ r1ostro che venisse esai.1di-t~)

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Prof: D. BARD~zr . ,

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~· APP,UNT·1 ~ DI ME'D I·C1N A PRATICA~ I

D'altra pa.1:t.e · imp.r~mendo t1no srpostam.ento

. SEMEIOLOGIA.

,,..,. Il meccanismo ."di produzione dei riflessi tendinei.

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In base ai dati forniti ·dai pre·cede;nti at1tori e dalle proprie e'sp eri ~nze, Castex· '(C o·n tptPs J{ end. Soc. Biol. , ·1917). è venuto n ella convinzi on e che nella p_ro1d.uzione del riff es <: o tendineo I eccitazi o·11e delle pa1·ti sen sibili 11011 11a sed e ll C' l punto di percu ssio11e del tendi11 e. Le p:trti eccitate .si t1"civSJno . n~lla corn1J ag·e steeisa del . rn uscolo ch e ·in consegt1enza della perct1ss'io11e clel te11di11 e vien e a cl esse~r e ì111p1 ovvis a1nente • •1 llungato ~ teso, il che prov-o.ca l111a ecc it az~o11r de gli or.g a.11i rse11sitivj ml1scolari. E i)er que~··to.,..che ò !)Ìtl fa cile provocare. il r i fl e.~.so i11 qt1ef n1u.scoli fo1:riiti ·di 1111 tendi11e ch e· forma come 11n pont~ 8ll tes~t1ti n10lli e cruindi d e·ptessibili. ~ ell l a. -lJ ro•d11zione del J'i fl e.sso 'l)atell are la rottL. ... l ;1 tras n 1ei t e la. tl·azion e, ol1e ét vyen e11 do J1 el . · seitso site.SiSo delJ e fibre r eil1de il fer1omeno pii1 cvident e. 111 og·ni caso l a co11traz ion e, cl1e è u11 f~1tto fi siologico i·ift~s o, segu e se111pre ad u11 · allungamento). a.d ll-no s~ir_.?-inent o sia pur mi1 11imo .del .mu1scçlo 1d et e.rn1inato . d alla pera1us,sid.u e clel te1'1cl i11e co rri ~1J o nde11 te.,T a 11to ciò è vero cl1e la' p ercus;:;io11e ·di un tllllscolo teso e depr~~s1sibile p1u ò, ~e essa è 111olto intensa e ra• p.ida• ·p·rov,ocara il rifle·eso in 1s,eg11ito all'allun... gu1ne11to . def mùscolo: questo riflesso i11 ogni modo ·n on deve . essere •confuso co·n 1a •c.ontrazione i.dio.-musrolare per eccitazione diretta .del, le f.ìl)rc. · . . 1

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improvviso di un seg·m.ento dell arto si de.tern1i-. n a la· contrazione rifle1~1sa clei muscoli allun- · ga.ti dallo .spro st an1ent.o. In questo cia so si h a n- · no, con.rlizio:n\ IJilÙ favo·r evo]i })e:r la pt·od11zione ' . , del fen omeno quando· il pt1nto _p·eirco.siso pet cl eter1ninare lo spostan-iento non è rivestit o cli . abbon1da11ti na.rti molli 'ch e: attuti'5 co110 il col. . ' IJO, per m.o do cl1é 1)iù efficace ri eis ce la p'erCllS ~ , sion e· fatta sù un a super fici e ossea eo1'.)erta dal: l ~ sola p élle e l)e•r ovvie l'a.gio·m m ccca;r1iche nella estremità distale d.el se.gmento. Così si &}}iegano · al~uni i~ifl e15si ·c11e nella pra ti ca neurologi ca i1on vanno d eisi.gn•aiti n e.pi1Jure col 110- • • m e di ·tendi,n el, ~1ne ,8_,d es. il rifle,s so -del radio ' 1com e i.tn rifless·o ordi11a,riamente con,si,derato , oss~o o p eriois teo. In .realtà qtl e.sto è un fenon1er10 complesso. co.stìt11 ito e~.senziain1ente- dal · rifle.sso de.te.r1ninato d a Ila. contl'aziom.·e dei mu• scoli fl es.sori d cll'avan1JJra.ccit:S còn sect1 tivo al 19ro allt1.n gamento. L~apofisi stiloide çlel radio perchè coperto da scar si te.sc:;uti molli e p er la . Slla pos izione co.stituhsce 11n ottimo pu~to ·di p.ercu ssibne ; n on è l 1 eccìtazi o·n e 1dèll'ofis.o o del · .v e·1:(ostio Cl}e ·'.J rovora la ro L1trazjo11e, n1a lo stesso a llu11g a n1en to d ei .111 u s co li 1:leter111inato ' dallo s:P·ostamento dell'avambrac.cip occasiòna.. • to d al colpo. Da . que:&te •considerazioni si deduce il corollario . .. che l a . ·oontl'azione riflessa può essere provo"C.ata: dalla peirct1~ sione di. un seg- ', • n1ento di arto che porta con sè. l 1estrémo d inser zjonf d ei m11·~coli ec·citn ti . (15) 1

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[ANNO XXV, FASC. 32)

IL POLièLlNIC9 '

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Le conti;-azioni riflesse ritmiche che costi- v erificano in seguito a manovre operatorie, • tuiscono il cl0no della rotµla del pieNè pos- .qnali la rraniotomia e la lnminectomja eseguite con lo slrun1entario ron111ne (sgorbie, ~calpello sono spiegarsi così·: il pri~10 a ll1111g,am1lnt o de i n111scoli det er11]ina t111a prima contrazione ~·i­ e rnartell o) . • flessa ; al n10llìel'}to del rilac::rian1ento l a mano Le condizioni pe-r cui si verificano tali spode1l'e~am i nato re, rl1e. n on ha ce~snto la sua st 1menti provorati sono le . . tesc;e che per gli . ·trazione, all11n ga di nuovo il muscolo .e deterspontanei, condizioni che si tTovano essenzialmina una seconda con trazione,~ e così di seguimente nei traumatismi di guerra, in cui il to: donde .la necessità della trazione costa11te co rpo estraneo trascina dietro a sè sostanze per mantenerr 1, erri tazione. a. a. ~f't ti rhe d' ogni sorta, che p1:ovocano fen omeni rrattivi: la zona di rammo1limento sarà tanto • pi\1 va~ta, quanto ni a~giore è il tempo tra• CASISTICA.. . • scorso dal momento del traumatismo . • Glil AA. descrivono e riportano anche le Sugli spostamenti dei corpi estranei radiografie di d11e osservazioni cli tal fatta:· una nell'asse cerebro-spinale.' di es~e, llna ")n ll etta di shrapnel! migrante nel Tl1tti i corpi estranei di varia natura, che r nch ide d ove fu trovata nella parte uiù de11 os~on o p 0 nPtrnre nPll':\8RP rereb~~o-spi11ale, soclive d ella lesione nervosa: la mobilità era no s\1~cettibili di spostamenti, semprechè le tf\ le che bn s tò ltn lee-giero rontntto dell~ pinza • loro dimensioni lo permettano·. (A Cortesi e p <'r ~pingere In pt\ lletta all'estrem,o limite delF. Bnn nl 1.. ni f n rn1 n 1n Pr/ i ca, 11 mn ggj o 1fl18). l a regione rammollita. Q11elli di densità press'a poco corrispandente Nell'altro cn~o gli spostan1enti della pall~t­ nlla den~itFI rle]lA so$1nnz F1 n er,·osn p o~son n t n nPll'enrefalo sono ancora più evidenti; la spostarsi in dipendenza delle pt1lsazioni della p 1llettn, localizzata una prima volta con la spstanza cer ebral e, mentre i corpi più pesanti r ndioQ:rafia, non venne poi trovata all'atto osi spost a no esclusivan1ente sotto razione della gravjtà. Solo questi t1ltin1i ·presentano special P perativo; le radiografie st1cressi,·e dimostrar ono lo spostamento della palletta, spostame11int ()re~se per l a chir11rgia di guerra. to che si riprodusse sperimentalmente, tenendo -ell 'e ncefalo gli sposta me.nti possono essere p en zoloni la testa del malftto ed im-primendovi più nm1)i che nel midollo; per la presenza dci alcuni colJJi col marielld di gomm::t da riflessi: sepi.n1enti meningei, essi si eff ett11eranno qua ~i l' nmpiezza di tale spostamento (misurata rae~rll1s ivament e ne11•am·b ito di \ln solo emisfe• diografica mente) fu in tal caso di cm .. 5 1/2, ro. Sebhene poi gl~ spostamenti possano avsPmpre sullo stesso piano. venire teorica.mente iJl tutti i sensi, pure i11 . Dalle osservazioJli gli AA. traggono le se_l11·nti1'.'1 si ve 1·ifir::tn o co11 ma~rrior fren11enza e ' g11enti noi:me. pratiche: rnaggiore ~scursione 111ngo il SllO diametro an1.) Nel caso di ferite beanti traumaticl1P te1'o-posteriore. ovvero lungo il dia metro •traò di ferì te 01)eratorie, zaffare il più lassamente sversnle, o (l ~ ll 'alt o al bRsso, e riò in rliipend~n­ • p ossibile. za delle posizioni mantenute d ai malati. Nel . ' 2.) Inviare i feriti del cranio e del rachide loho temnor o-c;fenni da le gli snoBtfl menti non ' • t sono molto e,,stesi, in ca11sa dell'angustia della presto in ospedalj in cl1i .possano trovare i • m ezzi necessari di i11dagiD3 clinica (esame sp~­ fossa cranica med.ia e dell'accentl1azione delle ciali?izato, radiografia), ed in cui po8sano Slldue o~rve. hire interventj d efinitivi ed essère trattent1ti Per quanto rigua rda il ·rn,idollo spinale, i • • corpi Pstr') n °i. pPnetrrtti n el r a rhirle. h~nno per fino a guarigione chirurgi~ definitiva. In tal l rr1odo l'intervento definitivo può · aversi mencondizioni di eventuali s1)o's tanienti il loro piccolo voli.11ne, la r egolftr·ità della 1 ~upel'ficic erl tre i processi di ramn1ollin1ento. infiamn1atorio il · loro alt~ peso spe~ifico. Occorre . poi tener so110 poco avanzati. . • presente che ogni corpo estraneo, che penetri 3. ) Eseguite le due radiografie per la lo· . nel rachide e vi si t:ratt.en ga, ùeve necessaria-. calizzazione- del .Pr.o iettile, far decomper.e il fe .. . n1e11te ledere il ·midollo, a n1eno che non · 6ia rito st1l l atò che favorisce pe1· gravità . lo spo- • eccessivament~ :r.»iccolo e n oJ1 s~i'ntroduca ~ellu, 8tamento del pr.oiettile verso la parte çla cui • .. regione· loil)bare: dovrà venire aggredito. Sia l)Oi per il midollo che. per l'encefalo, gli 4.) Poco prima .dell' operazione controlla-. sp osia1rìenti sono resi possibili solo dallo spap-· re con r1na ...nuova .radiografia se . il · ·proiettile . }101 an1ento della SORtanza nervosa. trovasi .sen1,pr'e allo , stesso posto; in segt1it·J • Oltre agli spos.tamenti · s 11ontànei, ve n'è n i.uove·re il ferito meno che si~ possibjle. · \Jl1 aitrR catPgorin costit11j•tél d~ q11r~ lli :.Ch e 9i 5.) .Negli , i11terventi. s 1ll ç)·Rnio e· s11l ra:rhi de • (16) • •

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SEZIONE PRATICA ,;.

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per l'estrazione di proiettili, che la r.adiogralìa non abbia mostrati incastrati tra frammenti . ossei, debbono bandirsi gli scalpelli, le sgorbie e~ i~ mart~llo ·~ ~a~e uso inyeoe di tr~p~o, frese, pinze d1 Dah,lgreen, seghe di Gigli con protettore, ecc., ·allo scopo di evitare il più po.ssibile .alla sostanza nervo~a le scosse b-rusche. ...... . \ ini. ·

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.11 qu~le agts~e ·nello stesso se~so, ma i:µ modo più lento e durevole, stochè. ritarda il' ritorno ' . .

di altri accessi, probabilmente -in seguito ad azione ipotensiva, eh-e esso eserciterebbe sull'arteria polmonare. • La soluzione· usat~ dagli Al\. contiene per cm·c. mezzo milligr.ammo· di .cloridrato d'adre~ nalina ed estratto ipofi$airio disalbuminizzato ' • , . ., I -.., TERAPIA. ~ in quantità ~orrtspondent·e ,a gr. 0.25 ·di ghian• ; ., . . do~a fres-ca. , r ·u terapia dell'asma nervoso. Generalmente l'iniezione non provoca maJesBiso_gna di~finguere fra 1a neurosi asmatica, sere, solo t~lvolta t:remoré, deb.olezza di gambe, ' . Cioè quel tèo~pleSSO di iCOndizioni che ·reri.dop.o agitazione, battiti C·a rdi,a ci; rararllente essa è , possibile il pr-esenta:r;-si dell'aslJla, e l'accesso dolo~osa.. \ · . ,· · · asmatico, che è da oonsi·derare -come il sintoma. Si ha genera~ente un rapido senso di sol- . più notevole della stessa neurosi. lievo, a cui segue di solito la calma completa, La causa determinante dell'ao-cesso· :asmatico e, se l'accesso è n.ottu.r no, 1:}n bu0n .s onno·. · ' -è lo spasmo .bronchiale, ,c ibàla .contrazi-one spia..,. Il trattamento generale va (liretta 1a nÌo,d i.fistica dei mu-scQli lise} dei piccoli bron-chi. Fin-· care l_o -s tato di li.nfatismo. chè dura questp., l'acc~sso asmatiéo persiste, I, composti iodici sono utili perchè niodific.àno m~~tre cessa non appena cessa il bronco~pasmo. la diatesi asm3:tica. data da µno stato ljnfatico, ·Però il meccanismo ~con cni si for.:rpai il bron- primitivo o secondàrio, che è responsaqile .d ~ll a cospasmo non è ancor -co~pletamente noto., La fabbri·c azione· della linfoganglina: è, riota inte.oria più largamente accettata '(P. Marfori, fatti l'~_zione dtssolvente ed atrofizzante _dello , Bolleltino delle Cliniche, 1917, n. 11) è quèlla ' iodio sui iessuti linfatici. della vagotomia: si tr.a tta prob'àbilmente di. L'antico' uso dell'al)seni-c·o trova oggt la spieaumentata. p'roduzione di or.moni titoidei vago- gazione soientifi,eia sUlla sua influenza arresta-. tonici. Comunque, l ' iJ:lfiuen~a delle ghiandol€. trice delle secrezioni neuropar-a litiche; e nel-endocrine va· conto. l'asma tr-0va doppia indicazione," petr. chè spesso' • . tenuta in massim0 . La terapia dell'a>Ccesso asmatico va quindi esiste ~che idrorrea nasale - che ·può avere.. d!i.r~tta nel .sensÒ della opoteràpi~. Bas'tano di rapporti ciflessi colr'a0cesso ·-:--- ed è apJ)·U:Q.t0 ' ~ fatto quantità piccolissime di adrehalina . pe·r contro' l'idrorrea ·Che ·fu d.a Ringer preco:rÌiz- . t:rr6ncare in pochi minuti !'.accesso d'asma an- zato l'-arseni-co. . . . cbe grave. Ora, siccome tale sostanza agisce écI · sali di .cal-cio, ·Che si -sog}iono ·adoprare, · • citando il simpatico, si ·dev.e · a.m mettere ~ne - . trov.an°0 . anche essi nelle vedute suesp.o ste . . . 'Ja ~ l'aocesso di asma nervoso sia'. primitivamente loro spiegazione, in quanto avr.ebJ:?ero la ·p.ro~ determinato dà· una paresi del s·i mpatico bron- prietà di diminuire l'eccitabilità del sist~ma ~hiale. nervoso vegetativo ·e · d~lle terminazioni motrici . ... Un'azione antagonista alla ad:renalina viene c_erebro.spinal~. , , , , invece esetcitata~ ·COm~e ha ·dimostra.to J'A., dal C.ome 'si,, vede, dunque; sotto questa· r.iuova prodçitto di .secrezione dei g.angli ÌinJatici. Si luce app·are raziònalmente. spiegata · la'' cu•r a ' . . d ovrebbe quindti ammettere che l'ac·c'esso di del1'asma, quale era anche antecedentemente asma n~rvos9 saT~bbe -!"-esponente di iperfun- in gran parte fatta; .e si dimostra la n ocessità . zio ne ortnOl)l·Ca del tessv.to linfatico. di .aSBociarer i diye.r si ripiedi, quali a.dr-enalina, La opotl3rap_ia dell'ac.cesso asma.tièo è dun- io__dio, ars\enico e cal9io. G." SABATIN1: què da ritenersi eziologica ·e spooifica. Si pra-. . , • ti.e.a l'iniezione di %,-lh cm.e. di soluzione di · cloridrato d'adrenalinà .a 1 %0, ·dose che non 11 fascicolo del 10 ~gost<> della nostra SEZION~ prq\roca disturpi . se.conçlari, continuando poi \ MEDICA, contiene i .seguenti .lavori: · · la c11ra per bocca, sia c9n granuli di adrena~ I. Dott. CARLO GuABINI. L'o·steo'porosi nei tra1tlina; sia con ' prepar.a ti surrenali. , 'Ynatiz~ati di - gue't ra ed in · _ a lcuni processi infiam....... ~ Occorre tenere ben presente però che le inie.'n1'(1,torii cronici. zioni di adrenalina possono rtusèire· peri·colcise II. Dott. ILARIO Ro~ANELLI. L'appenàkite in rafJan.che a piccoiissi!lle dpsi nèi casi di asma di po1·to aZZ'assicurazi-One-Viia. ., ..... . ·a ltra nat·11:r a . (cardiaco, e-cc.), All',adrenalinà • • III. Dòtt. GUIDO VOLPINO. Nota sul.la terapia spesi può associare l'estratto ipofisario (R. Ben· ' Ra ude e L. Halli.on, Presse mé.dicale, 8 aiprile), · rime1',ta1e della tubercolosi. (17) .. .. . 1

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• IL POLICLINICO

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quindi da salutatsi con vero compiaci.. mento 11 sorger.e in Italia di 1in Istitttto speri' (961) Nella bulimia accompagnata a vértigi'n:i.. mentale della; protesi degli arti, per iniziativa - _t\lrabb. n. 6781: del prof. V. Putti dell'Istituto Rizzoli e con il ' La cura della bt1limia ·cori vertigini non concorso della R. cuola d'applicazione degli può che essete causale: l'esame· completo del Ingegneri di Bologna. Una analoga· istituziomalato deve fornire la chiave terapeutica. ne è stata fondata in ·Germania, nel 1916, a Nello stesso soggetto i due sintomi possono esCl1arlottenb11rg. iere l'esponente d 'uno stesso disordine orgaL'ing. Armando Lal')dini espone in qu2sto nico, come il frutto dell'associazione di due eleinteressante lavol'o i l'isultati de1le sue ricerm enti morbosi (stomaco, per es., 0 malattie del ch e, descrivendo i particolari di tecnica e corricambio e lesioni auricolari); finchè la cura si redando lo st11dio con nl1merose fotogr~-fie. .. li1niterà ai sintomi, essa potrà avere qualche Le ricercl1e riguardar10 il legno, la fibra, i successo di breve durata, ma è destinata a falmetalli, il ct1oio, la pelle; importanti, fra gli lire. t. p. a ltri, sono i risultati otten11t'i con la fibre:, che , p11re. è stata u~ata molto nella fabbl'icazione' · · (962) Elixir acido di Haller. - All'abb. 3398: degli arti arti fìcitli, e ehe invece viene netta È costituito da una misèela a parti uguali rner1te sconsigliat<.1. FIL. di acid.o solforico concentrato e di alcool a 90,,. .1 tti della Clinica. olo-rino-lar.ingoiatrica della . Si forma un po' di etere ·solforico. Si usa come l ' acido solforico per limonee minerali, diluito ' R. Universitd di Roma, diretta dal profes.~or G. 1~~erreti. A11no x'T· 1917. Un vol. in-8°, i11 acqua fi110 a grato sa;pore acido . • ~ di pag. 310, con ta:v ole e figure. Roma, FIL. ' 1'ip. Le :\1.assin1e. ~rezzo L. 10. J (063) Al dott. B. de V., abbonato 1713; Gli import:;i.11ti etudi di questo volu111e den:-30 Per le malattfe di stomaco: F. RAMOND. Les di fatti e ricco di interessanti osservazioni ri· dyspepsies envisagées au seul point de vu,c guardano sovrat11tto argomenti che si rifericlinique. l\rlaloine éd·., Paris. - R. CoLEMAN ~rono .alla n1edicin'a. e chirurgia castrense. Ci:J KEMP. Storriçich, I ntestines., Pancreas. \V. R. è ben lungi però dall'ingenerare monotonia, Sa.n11d.ers; Philadelphi.a e Londra. Prezzo doltanto è svarin1 a la copia degli argomenti tratlari 8.50. tati, i quali toccano la medicina generale, le Per Ja ginecologia, i tratta.ti di S. Pozzr branche della specialità e particolarmente la (Fr. \"allardi), di LABADIE-LAGRAVE e LEGUEU (Un. rnedicina lega le, che ha avuto, in qt1esto rat ip. ecl. Torino. L. 25) e di Ku5TNER (Soc. ed. li1no,, un impt1lso notevolissimo dalla guerra. \ lJra l'ia, ì\.Iilano. L. 18). Troppo lungo sarebbe parlare dei •lavori più Per le malattie renali : I. CARLES. Precis J.es ii otevoli, per i quali rimandiamo i lettori all·a nl ala dies des r.eins. C. Doi.u éd., Paris (data consultazion°e del volume. Accenniamo solo .ai dal 1907). - DEBOVEt AclIARn e (:ASTAIGNE. Manuel due studi dello stesso prof. Jfer•rèri sulla tlldes 1naladies du rein et des - caps'ules surrénaberrolosì d,elle prime vie aeree nell 'esercit-0, i11 le s. :\la son et C.ie, Paris. INnEx. cui vengono discussi alla stregt1a d.ei fatti i relativi problemi, e sull a soraità senile. I rendiconti' clinico-statistici climostrano, con • CENNI BIBLIOGRAFICI. ' I }'.abbondanza del materiale.. raccolto , l'attività. · .. . (lfon '' r~cemi.!cono e~ i libri pervenuti in dono alla Redazione) della clini ca. -· ini. Contributo e studi sperime_ntali sui materiali · impieg,ati per la protesi degli arti. Un vol. in-8°, di pag. 150, oltre a numerose tavole. • • - . Bologna, Stabilimenti tipografici riuniti. Prez· L'aumento internazionale dei prezzi durante la guerra. zo L. 8. ' Non v'ha chi ,disconospa l ~ importanza di co- ' Il direttore dell'Ufficio di st.atistica di Calcutta ha nascere bene la resistenza di un d·eterminato pubbÌicato la ·seguente tàbella sull'aumento dei ' materiale prima~ di u.sarlo o.e lla fabbricazione zi dal lugli9 1914: ·Italia 5-1- % (febbraio 1917); Vien, degli arti artificiali. Gli sforzi a cui questi na 'J-71.7 % (gennaio 1917); Berlino 110.5 % (novemvanno soggetti, sforzi intensi e sourattutto ribre 1916); Inghilterra 104 % (gi11gno J 917): Norp.etentisi ,lln grandissimo numero di volte, so- ' vegia 82 % (marzo 1917); Svezia 70 % (marzo 1917); no talj che, se il materi.ale non .è fornito <ii Dantmarca 58 % _(febbraio 1917); Svizrera 79 % , (giugno 1917); Canadà 59 ~lo (mai;zo 19!7); Stati a-deguata resistenza, in brev.e temuo - l'arto diUniti 41 % (~prile 1917) ; Nuova Zelanda 26 % (m:arTen ta in11tÌlizza·b ile con grav.e scapito del muw 191~); Australia 25.6 % (marzo 1917); Càlcut.ta )ilato. .. ' 16 % (luglio 1917). •

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VITA. PRO ·F ESSIO N AI.JE ..

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·vita a dire la mia opinione, non è scevro · di pericoli movim~nto professionale. S;Qtto questo rispetto. Io non sono punto un fautore • ~r- ..~~ ~ . . :· .,.,._ii•~~-~~~ - ~- ......-~ iucondizionato dei prodotti farmaceutici nazionali, ' . l'er la tutela dei prodotti nàzionali-di uso saniwl~. quantunque non mi creda secondo a nessuno nel ' • L'Unione der medifi . italiani per la resistenza c11lt9 a questa <.:osa sublime, ch'è ~'Italia_ ideale. / • azionale si è Proposta di sv.o lgere un'azione allo l'industria italiana sta benissimo e io son b""avoril'e ' . ' acopo della tut~la dei prodotti nazionali di uso satutto con lei!S ~1a éome? lo ricevei lettere che mi nitari<>, ed ha nominato una Commissione' incari- . i•improveravano di prescrivet farmaci non italiani. . ,, ' ~ata di studiare ed effettuare qt1anto sembra va posNatu1~n..l]]fente io non risposi a nessuno, pel'chè non sibile ~.utile a tale scopo. La Commissione, a<!cetriconosco ad tilcuno il diritto di gi11dicare la-- mia " tundo l; incarico, si è• preoccupata innanzi tutt.o di coscienza di meùico, D'altra I>arte ·era anche tr-Op.:: • . 1nantenersi in una sfera elevata, rifuggendo nel po facile lo scol'gere, che non potevano essere che• recla.mis ~i modo più assoluto .,da particolarismi interessati o ~emimbecilli coloro, che non s'accor. e da manifestazioni che pòtessero a vere anche olo gevano che la vera distinzione dei farmaci è quella,. . una lontana parvenza di dedizione ad interes· cli the li~ivide in ·u tili 9d inutili,. e non qu~lla, che li singoli. classifica in italiani, o strnr1ieri. It>l na2-ionalismo La · Commissione non ·disconosce il diritto ed · il senza limiti bisogna lasciarlo allçl. nazione, che pretende Trieste, Ostenda o Ca lais. ·che diel:Ìiar:i flovere che cia~cun medico gelosamente custodisce, <li provvedere all'assistenza dell'ammalato in<.lipèndi voler rubarè i bacini mi11el'a1i francesi, che ll:a . , _dentemente tla qualsiasi considerazione estranea, ir.1v~ntato gli, assassini ma rittimi. 'perchè tutto ciò Èta ,q ualsiasi coercizione; ma, pui·e partendo da tale è utile a lla Germania. Noi siamo d>iscepoli . di ~I~z. premessa, dichiara che non sa compi'endere pe:rchè zini ·e alleati di Wilson ;· nòi combattiamo sopratutto per uno scopo. '.plOrale, per far ' ralel'e ll diritt<> alcuni medici si ~stinino a 'n.on dare la preferenza ai prodott1 farmaceutici italiani ogniqualvolta cjò di noi e degli a.Itri. O/l(f o'e1itra qriia.~to? ella dirà. ' . . è possibile; afferma che ciò è possibile nella gran O'e11tra, perchè ci sono i malati, i quaJi Iianno dl-Jnaggioraoza déi casi; .crede che sold in linea di ritto d'avere da noi il consiglio che meglio tuteli • la loro salute, sia che giovi o non giovi agl'ipdu~ccezione è ormai giustificata presso di noi la striali d'Italia. Il nostro più sacrosanto dovere 1-n·escrizione di prodotti farmaceutici esteri . • 1I..1a Commissione ha posfo. nel st10 programrua <~ .è ql).ello di fare per chi ci chiede aiuto il meglio- . • ~volgerà la sua attività attorno ai seguenti ogche per noi si ~ssa. :·etti: Da Dio . niercè, possiamo benissimo serviJ'e a . 1° far conoscere al pubblico le condizioni delques'ordiD:e ~p.remo uella nòstra coscienza di mel'industria chimico-farmaceutica e dei -prodotti di dici ed aiutare a11che il sorgerè e il prosperare t1so sanitario in genere :p.el paese nostro pri:tna e dell'indus~e chiD?-icl1e e farmaceutiche italiane. ' ' durante la guerra; prospettare i desiderati relp.-, ]\la per giungere p. questo è tutt'a!tro che opportuno tivi, durante la guerra e . per il dopo-guerra. A ciò il ·denigrare Ògfti prodotto straniero ed esaltare ogni prodottto naziona.lè, . bisogne1·ebòe • tnvece iste'ottenere, non potendo evidentemente sopperire. colle rilir~ qtiest~1"' mefitica fung·ain di p·~eudochimici, che ~ole sue forze, ha richiesto e richiederà la collaboinonda dt farn1aci insensati le farroaéie e le quarte ~ razione di personalità della scienza e dell'industria. e ne riporta le· conferenze e gli articoli sul giornale r•agine. Costoro invece fap.110 o.ttimi affari per<etlè nessuno dice ~h<~ la salute e la vita degli llOmini · I l M edioo Italiano; 2<> studiare il problema arduo, difficile, 1nn di. · non so110 una merce q11alunque da sfruttare per arricchire q11alc1mo. Al più t1mile farma-cista, che . essenziale importanza, del controllo della produzio• spesso ignora 'ancl1e çlove si trovi lo stomaco deln~ chimico-farmac~utica na~ionale; l'uon10. non pochi' medici si prestano a rilascia re 3° far conoscere la produzione chimico-farmai certificati · più laudativi per qualcl1e suo intruglio; ceutica, e in genere di materiale ài uso sanitario in cui l'arsénico, lo iodo e il ferro ("tion, si sa peroliè) nazionale. RiterrebJ:>e conveniente ed efficace mezzo son obbligati a stare insieme e in cui , un ljat.t esimo nn Congresso degli industriali c-0n annessa mostra greco o grecizzante basta i>erchè sia proclarnat<> ca1npionaria od esposizione . ' . ri storatore di tl1tti i poteri bi~logici. · . Il prof. Murri, interpellato, 11:1 espresso al l'iQuest] . sedicenti be11efn.ttbri dell'umnn genere sper guardo il suo avveduto e preciso giudizio, nella' ct1lano _con assolt1ta sic urez~a su qt1ella pestifera seguente iettér.a che riportiamo da Jl Jl1.edico Itapiaga dell'anima 11U:Ja1}a, c.11'è la credulità. nat~o: ( • Per aiutare l'in<.lustria cl1imico-far1naceutica itaCollega chia1·issi11io, liana bisogna purgar~a, è1evarla , ~cevera.rla: bi- · • sogna fondare nn t ribt1nale Sùpremo cli Chimici. Deli'aver provocato anche in qu~st'occasio11e i.I di Farmacisti, di Clinici no11 solo insigni, ma inmio giudizio io la rin,grazio, bencbè d11biti che sia corruttibili. il quale esamini i prodotti italial_li per ri-uscir benefico a qualche cosa. Nondimeno io colla più severa imparzialità scientifica e ne additi non lo mànifesto a malincuore, poichè concerne pur i. pregi. Questo, certamente, non svellerà dall;1 sempre due cose eccelse, come sono l'Italia e la terra la mala pianta della cr.edulità: ci sara semMedicina. E il mio voto è che fra esse non nascano pre, se non l'ignorante, almeno lo stupido che accontlitti. I/argomento, intorno a l quale ella mi in(19) •

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LL POLICLINICO

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<....-Ptta bam~inescamente ,l 'ignoto, l'oscuro, il miracoloso. Ma i b»onl medici italiani, quando saran sicuri che, prescrivendo un farmaèo nazionale, ·serYiranpo (quanto più è loro concesso) al bene dei loro malati, non penseranno mai più ai farmaci de~li a ltri paesi. Ed io sarò il primo ad obbeclire alle sentenze di persone competenti, che 1abbiano il c11lto del vero e non ,.la fame dell'oro o,· per Io iueno,. un concett-0 errato dei doveri che u11 medico ha verso l'industria del suo paese {} verso la salute de' propri infermi. , M'abbia. se1upre, caro e stimatissimo collega. pe1·

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SUO

aff.lllO A. MURRI.

Il Medico Italianò l1a pubblicato anche altri au-

torevoli. giudizi s1ùla tutela della produzione &lnitaria nazionnl~. Del. problema si occt,pano con inlipegno ~nche alcuni altri periodici. C'i Jin1itiamo 11er ora a fissar~ l 'attenzione del <·ollf'ghi sull'importante e no11 sempre s1)n~sionato tlibattito, ri ·er,·a11doci <li fari sentire nnche la nostr<.l voce.

Per l'assunzione .a medici dl bordo• f

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ATTI ·PARLAMENTARI. ;

(v Ori t?\-0 i'inoo1·a ggiamP1ttO a~l 'au tole8i011 lS tiLO.

L'on. Dore ha pre~ntato la segl1ente interrogaziop.e al ministro della guerra : «Per sapere se gli ris11lti che i Tribunali militari si siano dichiarati incompetenti a giudicare ,gli in- • scritti di leva quando essi si procurano lesioni allo scopo di ottenere la inabilità, poichè non ·1Jotrebbero • efisere consideràti come miJ.i tari: e intanto alcuni ùi tali imputati, ri1nandati ai Tribunali ordinari per essere giudicati <..-ome borghesi, siano stati messi in libertà' perchè i Tribunali ordil1ari si ritennero incompet:Rnti ad applicare jJ Codic(> militare. Se ris11lt,'lndo' realn1ente avvenuta questa strana tnterp~eta~ione dèl decreto luogotenenziale 19 ottobre 1916, n. 1417 (il quale colpisce non soltanto i . soldati, ma eh iunque sopprima o menomi la propria lòoneitit a l servizio militare) non creda di <lover Ilr<'ndere il più ()nergico, immediato provvedi111ento 11erC'hè non sia tollerato che gli 1nscritti di Jpva si procurino imperfezioni od infPrmitò. per acquistare un com facile <' ~iç•nro...,, cliritto di sottrarsi agli ob~lighi militari ».

Dalla seg1:eteria dell'Associazione Nazionale (lei medici 4i bordo, con secle in Genova, <lbbiamo riAMf'11NISTRAZIONE SANITARIA. c:ev11to con noteYole ritardo (iu1putabjle al ser,·izio postale) la seguente comunicazione: Per l'igiene scolastica. Nel fascicolo 17 del Policlin,ico, Sezione pratiéa, a · Negli ultimi giorni del luglio sono stH te tf'nute pag. 411, in una risposta che veniva data all'abbodalla Commissione coentrale per l'igiene s<:olastica nato n. 8622, si trova scritto : «Per potere imbarcare come medico di bordo ~ e l'igiene pedagogica, sotto la presidenza del comm. Lutrario, direttore gel1erale della Saniti1 pnbbliC'a, .! r1ecess~rio rivolgersi ad lina Compagnin di navigae coll'intervento del comm. Cancellieri, clirettote zione ed otten~re il posto su di uno dei piroscafi adgenerale dell,!l istruzione primaria e popolare, del detti a viaggi di lunga naviga?iione ». In qualità di segretario del!' Associazione Nazio- l)l'Of. Di Vestea. dell'Università di Pisa e del prof. Sciavo della R. Universitè\ di Siena, alcttne adunale dei medici di bordo con sede .in Genova, ,·in nan7..e nelle quali sono stare esaminate e discusse Palestro 2, m.i permetto di rettificare .ia risposta varie questioni di singolare importanza. col ricordare che oramai da anni la nostra AssociaIl . comm. Lutrario ha illustrata l'azione svolta zione, che raccoglie ·nel suo seno tutti i medici d'IU\lia forniti di apposita autorizzazione miriist.e- dalla Direzione · generale della Sanità pubblica in qt1esti ultimi anni a favore delle opere di prevenriale a viaggiare, si è assunta, · d'accordo con le zione antitubercolare infantile ponendo in rilievo Compagnie, l'ufficio di collocamento dei medici a il notevole contributo dato dal Ministero <lell'inbordo. • sia in sussidi sia in materiale, a queste istiterno, Non quindi alle Compagnie di navigazion·e si rituzioni. Ha quindi assict1rato che , l'azione del Mivolgeranno .i colleghi desiderosi di imbarcare, ma nistero dell'interno potrà. in a vve~i re svolgersi coil alla sed~ dell 'Associazipne Nazionale medici di bo1~­ maggiore ampiezza in questo campo, favorita come do, la q1Tale non $olo dà sempre ad ogni co1lega tutte le spi~gazioni possibili richieste, ma, e questo . ora è dalle provvide recenti disposizioni per. la difesa sociale contro la t11ebrcolosi. è l'impo·r tante, tutela il medico imbarcato munen· Il comm. Cancellieri ha r,iferito, in una chiara dolo di a~posito contratto nél quale sono espos~ le relazione, densa di dati e di fatti, su l'opera larcondizioni di imbarco (stipendio, trattamento per . gamente svolta dàl ·lVIinistero della istruzione a infortuni, indEtnnitit, ecc.). ed ha vantaggio delle.. Colonie marine e montane • esposto il' piano di .azione che il Ministero •stesso, La ressa dei lavori che ci vengono otrerti per in pieno accorqo con quello dell'interno, intende la pubblicazione e la penuria dello spazio, lm· svolgere in materia di profilassi infantile. postaci con provvedimento governativo, ci indu· Il prof.· Di Vestea ha messo al corrente la ·com• • cono a sollecitare I nostri. benevoli collaboratori missione dello stato dei lavori intorno alla pubbliamnchè. condensino I ~or~ contributi entro I più . cazione di propaganda contro la tubercolosi, cui egli ristretti limiti compatibili con la chiarezza e con attende da tempo per incarico della Commissione l'emca~ta. · dell'esposizione; li sfrondino delle stessa. doe~mentazionl ingom1>rantl, delle introduzioni Sono stàt.e poi stonche, ~elle ci~azloni; si att~ngano pr~valen­ . appr-0vate le ·istruzioni generali . tem~nte !'I rilievi di inter~sse pratico. redatte dalla Segreteria della Commissione, da al\

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• ' .legàrsi al i:•egolamento per la .,proftlassi 'delle malatCOliocam:ent9 in '• ~spet"tàtiva ·- per mottv:i di salute ti~ . i11f~ttive nelle sc1;1ole. . · se il regola.mento·.comui:tale gliene dà facoltà e per' . ·. Il prof. Sclavo ·ed _il pr~:>:(.' Di Vestea si sonç. inqirel termine che Jl detto regolamento even'tU:almen' , .fine intl'attenuti sulla questione dell'insegnamento te stabilif;ICS:; ; , · I • dell'igie11e nelle Scu<>le normali,· che era stata· esa- ' (7379) oaro-viveri · - Difitto azza relativa V,W,èn- '" . mina tu anche nelle sedute del :Jiebbra;io scorso, e la / ·n·i tà. -. Dòtt. 1 A. B. da s. -· ~.Nel determinare la · Oommissione ha in Pr?posito emesso il voto che .somma nece&sari~ ~ su:fjficiente per conseguire• la detto insegnament-0 sia riconosciuto çome una inindennità éaro-v~V'eri no:q. si tien.'coiito, fu massima, tegrazione assolutamente nece~saria della ·educadegli asségnj o. çompensi straordinari e precari · ~ione pedagogica del maestro. · ' . attJ1bu.i ti ~li impiegati -per inag.g ior lavoro o i;)er ,. ·provvisoria supplenza d.i perso:çiale assente. Di tal ' che le <duecento lire non. vengono computate ed ha · RISPOSTE AQU~SIJI E ADOMANDE. · , J diritto; sulle lire 3·500 {lj · stipendio, alla inQ.etmi.tà. . , · di 1i~·e 24 merisili giusta ~1 D. L.' del 26 .luglio, 1917, , • 1• (7~71) Pensioni. - ' Dott. G. I. da A. :L. -:- · Ci n . 11:81.· · ., ·. · ( / · occuperemo di · quant{) Ella ci dice, ma nulla finora - · ·. (7B80) Oonir'ibuto del · ce:n tesilpiol di guerra. ' , si conosce circa quello che El~a bramereb~ sa.per~. Dott. N. · G .. da' s. - 'Tutti ·gli. @piegati,'"SÌeno co- · / (7372) Au,mento di st;ipend'io. - Dott. S. D. a·a B. " mù.nali, sien-0 dello $tatP, hanno il dovere d.i-~ J;)a-' ,... ~ , ,- .A ~r~ndolo concesso ag!i altri impiegati non vi è. · gare ìl cpntrib:uto .straordinal\io d~l · é~ntesimo . di . ragione di . non accordare l'aumento di stipendio gl,lerra . .mlia .ha chiestol al sindaco. il rimborso dell~ · ) • anehe al m-edico condotto, che, non ostante la spe.. somma pagata dal novempre.1916 a) s~ttembre 1917, cialità · della funzio~e che esercita, è seJn:ure un ma non dice per qùale l'agioiie avrebbe, ' a . stio modo di. vedere,. diritto ·a tale rimborso, ri.è la r:agi9ne sr" impiegato comunale. Contro l'ingiustificat0 ,rifiuto 1!1cot1·a al Prefetto de~la ' ProV'i.ncia. ., rileva 'dalla coI?ia di lettern. jnviata in comunica(7873) Aumento ai ' stipenaio. -· Dott. E. Z. da L: zione. pertanto nulla dire sulla·prima , ., .. No!). possiapi01 ... -· Il corlega che lo sostitui,sèe · nella ,condotta non- ..domanda relati·V'« a.Ila esistenza o meno del diritto .. l>Uò chiedere per ·carenza di diritto l'aument.-0 di ad'insistere per ottenete iJ rimboFso in parola. ' stiMndio .fissato dal ·n. L. del 10 febbraio ultimo, • Come 'àbbiamo dettò, , tutti ,gli irp.p.i.ega.ti, r_e fra perchè tale aumento non è copsentito a favore d.i '. . (ìuesti anche i medici .èon~otti, .. hanno l'obbligò di coloro . che provvisoriamente occupano condotte, pag,a re il contributo straordinario' del centesfino:. di , .... il cp.i titolare -trovasi sotto le armi. Egli può chieguerra in base a:i1~art. 10 dell'allegato . JJ del. tès~o "· dere ed ha di:i:itto di ottenere il desiderato aumen- unico. 9 giugno ult~o, n. 857 ~ Questo medesimo arto llella conçlotta in cui è titolare. · . ' ticolo determina ·ehe per gli impiegati in genere .(7374) P ensione. - D-0tt. E. B. da L . N. - Ella , tale <.:ontribuzionè è .d i llll sol· centesimo pet lifa. I Potrà andare in pensione il 1° sett~bre 1919, com(7381) P ensiÒni. ,_· Dott. F. G.· da ~r: ~ Tenuto" . piendo. in quel giorno 24, anni, 6 mesi ed un gior:r;to ·conto dei dati forniti e · del' doppio contributo pa- . di servizio. Liquide;rà la §Omma di lire· ~66 annue. gato per 10 àfnn~, liquiderebbe orà· la pensione lorda ' (7375) A1tm~nto di ·stipend\p.r - Dott. 4. M. da M. di annu~· ·liré 2207.52. Da . t~l: somma. bisogna de· - Il compenso, cli.e olti-e lo stipendio, riceve dal , t:r:arre . la riccP.e~za mobil~ in li:te 8.65 %. più , la ri- · ' tenuta de.I 8 % imposta dall'art. 1'2 del testo upico, · Oomune per. la eondotta vaçante, p.@n è suscettibile . . ' qi aumento in quanto che esso. costituisce una rie, eioè, lire 190.95 pèr .la prima e lire 66 per la se. muneraZÌOI\e eòncordata. p"e r un determinato ser:. . conda 1: . in uno lire 256.95. vizio estraneo . a ·quello P.roprio assunto per conLu g.omma netta sarà di lire 1950.57." , tratto. La indennità cavalcatura non è stipendio · Per avere il · massimo della pensione, . che è, di e non ~, quindi, del · p~rl aumentabile agli effetti lire 3000, occorrerà avere 37 · anni di servizio e del D. L. del 10 febbraio • ultimo. 64 di età . .Anche su ."tale massimo océorrei:à ope· (7376) Esonero - daZ servimo militare. - Dott. P. rare le d~trazioni · per .riteB~ta e pér R. M. _nelle . F. da C. -· L'ésonero dal sèrvi'Zio militare ~ conproporz.ion.i di:Ilanzi aecenhate Circa la liquidazio-.1 cesso non a- benefieio del medic-0 condotto, ma bens1 ne . e ' l'ainmonta:re: della pensi<:>ne nessun benefì,cio per assqlt1ta necessità di 'servizi9 . . Ad ~$SO, un:a è sancito a ·favore dei medici condotti 3:nzjani. Nul- r .,,olta ottenuto, non si può rinunziare. la si conosce clrc3: un ·e,v entuale aume;n.to d~lle taPotrebbe, però, . ra,s segnare le' prop~ie dimissioni belle . di pensiqnè. ., , . . (7382) Oontributo del· centesimo di guerra. e, qualora esse fosS,ero .ac~ett~te, . mettersi a ciispo' sizio~e, del Distretto militare. Ma ·se il Consiglio ~ Dott: G. IG. da .F .. - . Là circ~lare J:Pintsteria,J e del. comanale Tespinge' le {lir,nissioni, deve seguitare il · 29 giugno 1916, n. 8725, dicl,liara che p,er . . i ,reddiiti servizio civile fino ~ al termin~ del contratto o, qi categorta D, PE1r cui l'imposta, è r1scos~a , per ,• quanto · meno,~ fino al termin~ del periodo ili prova. ritenuta diret_ta, l'aliquota.. per il contributo del • '(7377) P~nsioni. - Dott. El. R. da, M. M. - Potrà cèntesimo c'!'i gu~ri·a è del 0.375 per. cento. Di tal chiedere ed ottenere il collocamento a 'i riposo il che. sù. di ut;to stipendio di lire 500 ricade la tassa 1') lugli.o- l924 comP,iend<i> in quel giorno 24 anni, sei di lite 1.87 e non di lire 10. ~er gli imp~egat~ C?mesi· ed un gi-0rno di servizio. Liquiderà là somma . munali poi non vi ~è luogo a raddoppio, g.1us~ ' di lite 893. , , quanto dispe>ne· l'art. 1° dell'allegato B d~l D. L. , (7378). Aspèttatipa ·per motivi· di saiute.· - Dott.. del 9 giugno ultimo, n. 875. Q. D. C. da O. - IL medico ·condotto.può ottenere il -(7883). Ipseroizio.. deZla farmaoia. - Dott. A. D. ,! t

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(ANNO XXV, FASC. 32] ••

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da G. - A norma dell'art. 14 della vigt\nte leggP. s11lle farmacie, il titola re di tali azie11òe ha l~Qb­ bJigo di J)lantenerne l 'esercizio ininterrottamente • .secondo le norme e gli orari che per ciascuna prov ineia sono stabiliti dal Prefetto, senti to il 0011-' ~igl io 1>rovi11ciale di Sanitit. Ohi non può nR~iAt<'I't' iui11terrotta1nente, i>erchè a l ~rove od in a ltro niodo impiegato, rleve f<1rsi sostitui re da llll farn1ncista d iplomato o 1<1nrento, dandone avviso al Prefetto. ,, J.;a contra vvenzionf• n queste disposizioni è punita con a1nmenda non inferiore a lire 200. 'rn le contravvenzione può essere eleYnta da quulsiasi ufficiale di polizia giudiziaria. (7334) 'Trattamento eoono n1ico clei >n<·dici co1ido ' ti c1lian1ati sotto l P aruzi. - Dott. P. B. 2674. A mis11rn cl1e per qual~iyoglia ragione diminnisc(\ lo sti11enclio militare deYè a 11mentare quello c:i'\"'ile, in modo ùa ns~ienrare al t.itolaré Rempr<> 1 identica son1n1a. cl1e, r>rirn;t della chi<lmata nlle armi. percepi,·a. Se lo sti11en<lio militare cessa del tutto, il Comune è obbligato a <.:orrispondere l 'inter(> sti1>endio. In tal <.:a o, però, il medico -aYrebbe l'obbligo di compier<' il ~ervizi o della eo11clotiK'1. tranne che per speciali condizioni <li sal11te no11 ne Ria imt>edito, mettendosi tl Ilorn nelln posizionr- g inri<lica C'be . i l cnpitoln to ev~ntnn lm~11te :1ll' no1>0 prestu bilisra.,. Doctor JUSTITIA. '

IL POLICLINICO

CONDOTTE E CONCdRSI.

s-0ttotenente degli arditi, morto nc>n a.ncora ventenne nel giug90 u. s., combattendo eroicumènte sul GraJ.?pa. · · Pochi gi-01·ni prima, quasi presago della sua prossima fine, questi scrisse una bellissima lettera al f ratello minore di un pttì'o <l'anni, dove si dimostra.va lieto di dare ln vita per la })atria e gli raecomàndava di ' rendic·nrlo. · •P. B. ANTONIO,

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-NOTIZIE DIVERSE •

Il nuovo presidente della Croce Rossa Italiana. conte Giuseppe Fra:-;cara è stato nominato 1>re8id~nte della Croce Rossa. italiana . Già, clopo la morte df\l conte Della Somaglia. i colleghi di vice-pre:·idenzn f\rano stati concordi nel clesignarlo a s11cceRsore, a 11ch~ 1>er l'anzianità nel1 nfficio dell'Associazione. La Croc-e R ossn avrà co.'ì uu presidente (·be dalla lunga pra ticn sa1>rù trarre quella giusta dire ttiva ch'è n~cessaria per sovraintendere a un istituto che ha assunto grande importanza. Il conte Fras<'.·arn f11 deputnto varje volte per il collegio <li Ale~~nnùria. N~J 1H10 fu nominato s0natore. Ha ora HO anni. Noi esprimiau10. l>iù clie i'augurio, il convh1cimento che la Croc·e Ro~sa italiana verrà degnamente presieduta dnl nobile u omo, il quale è dotato di mngnifiche doti di attività. e carattere. l'<'r

tl~c:rcto.

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A~nn torc

Medico-chirurgo con lunga pratica. 48.enne, cercA buon interinato, pei primi cli sett~mbre od ottobre. ' Scrivere : dott. L. Armellini. La~tra a Signa <Fi- . Statistica degli ospedali militari in Italia. renze). Il «Giorna le <1 'ltalia » del 1O luglio dava Je seguenti cifre : in tempo di pace gli ospedali militari ero.no : 28 principali, 2 succursali, 6 dePositi di conNOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE, ' 'a lescenza, 31 infermerie presidi~rie. Nel settembre 1917,.queste cifre erano così cambiate: 948 ospe,Or.dine aella . Corona d' Italia . ' r clali di i·iserva, 21 convalescenziarii, 14<J ospedali Commendatori: Grotti dott. Carlo, colonnello meclella Croce Rossa, un ospedale dell'Ordirre di Mal<lico, ~:filano; ì\ilerletti prof. Cesare, F~rrara. ta con più centinaia di migliaia dj ~ti-letto. Ca valìeri : Ra bitti dott. Augusto, Montanara; Profilassi antitubercolare nel Uomune di Milano. r Grossi dott. Vincenzo, Roma. La Giunttt comunale di Milano ha approvat.ò le norme relative al tra tt<lmento da farsi ai funzio•, ALBO D'ORO. nari comunali ammala.ti di tubercoloSi. Il funzio" • nario ammalato .sarìt collocato in aspettativa con .M EDAGLIA DI BRONZO. • lo stipendio ridotto a' sensi dell'art. :J, <lel regolame nto generale degli impiegati, ma godrà di un (}:, s TOJ.,DI FILIPPO, da Casalino (Novara), as1)irante assegno di cura pal'i alla differen7At fra. questo stiufficia le medic:o complemento· reggimento fantependio · e quello di cui go(leY<l c11u1ndo el'a in oorviria. - ,\ ·1>oca òista1iza dalla linea di .combattizio ....·\:vrà l'obbligo di cura r ~i p· <l i Rottoporsi al con1nen to, r accoglieva e cu1·a.va numerosi feriti ' non. trollo . del Dispensano anti t11berco1àre e non potrà, cnl'Hnt ('.) del fuoco clell'art1glieria avversària. Pernel ~riQ9.o çli esonero gal -servizio, assumere altra co r.r:eva a11che, più volte, la linea stessa nei mo· . ' o{.'Cupazione. . n1enti rJi1ì critici, per portare aiuto e soccorso ni fei·iti. Sap11to che l1n ufficiale era caduto ucLa ria.m mi·ssione in servizio avverrà previa vi<:iRo fuori de lla trincea verso il .n emico ' usciva, sita collegial~. I , funzionari ritenuti guariti . od in _ . ~flrezzant~ del pericol o, per ricuperarne il cacondizione di salu te dà riprendere il servizio sénza daY~1·e - ~onte Busibollo, 15-16 giug-no 19).6. · perieolo nè. per ·sè nè per gli aJ~ri potranno essere adibiti, temporaneamente, ad uffici meglio confa• MEDICI CHE HANNO DATO FIGLI ALLA PATRIA. centi al loro stato di salute, 1s enza pregiudizio della Il dott. GIOVANNI l.;O~GHI, medico condotto di 1oro carriera. , Nembro (Bergamò) , ha perduto il figlio MARINO L' .Amministrazione -si riserta di ripetere le TiI

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SEZCONE PRATIC\

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Lotta antimalarica nell'Agro •

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site quinquennali dei Corpi ai 8oli effetti çlella ri~rca de lla tubercolosi e di cautelal'si contro il contagio i1elle famigÌiè dei funzionari #'on oppor• • tune visite e refe).·ti medici obbligatol'ii ;1.ll'.Al1torità c<>munale da. parte dei funziona.rii de i Dispen. . sarii e dei Medici di Reparto, quando ris ulti elle un malatò di tubercolosi sia convivente c-011 un' fun. zionario del Comune. ••

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cial modo dalla insufficiente a:limentazione delle mailri-nutrici delle classi disagiate, e dalla insufficiente ed incongrua qualità degli alimenti assegnati ai b~mbini divezzati; · · • constatato che nel razio11amentò alimentare della popolazi-0ne civi.Ie finora i1on si ~ tenut-0 conto delle. particolà rj esig·enze del baro bino nei primi ,. ' ·. a nni di vita '· -preoccupata. tle~la necesi::iitù ·di <-'Onservare a lla _ Patria una: nt1ova gen,erazione nt1me rosa e robustà; . -fa voti che· le At1toritil dei 09._mtlni e cle llo Statò ·provveaano solle·c itainente affincliè ·ai barnbi11i, nei, primi annj di vita, si~n o ·assicurati i mezzi di nutrizione sufficienti e adatti per la lQl'O esistenza. •

Aissurge a ·s peciale importanza il proble ma della malaria i1elle cam•p agne eh~ circondano Tar.anto, per gl'impianti industriali che tl-0vranno sorg·ervi. • Gli studi gi~t da molti attni istitùiti dall'Ùtficinle Sanitario ai T a rn,nto, dott. Gio,·anni d'Andi-ea, '. Propaganda patriottica.. hanno ricevuto ora la loro ,sanzione dal Coma.n• dante della Piazza di T.aranto, che con una ene rL'Ordine dei me<:lici della provincia di Siena h a gica ordinanza ha J)l'-OTveduto• alle pie-cole· bollidiramato ai colleghi una, circola ~e ehe li invita ad • • Mhe, poichè pel' le · grandì (bonifica delle paludi una costante benefica p r-opaga n(la patriotti~ e ne • precisa le diretti,·~. Per esempio : con·v incere. che Taddeo ~ Panunno, e dei canali dellfi salina grande si può ridui>re al minimo il consumo de·11a: carne ~ .p iccola) procedono già i la-vo ri, a cura del fy.Ùfl'esca di animali mattati e che si pu~ sostituirla nister'o dei Lavori Pubblici e del Genio Militare . • convenientemente con carne cong·elata, con . llesci L'ordina~ riguarda. la esecuzione di lavori ~ ' . (la circolare Tacco~anda d'i11citn.re alla pesca, facilitare Jo scolo ·d elle ~eque ed evitarne il ristagno, e prescl'ive il vuotamento quotidiano delle ' a lla pisciçoltur a ecl a 11~.. sor vèglianza còntl'o · la pesca. vr:oibita, ecc.), con carne di c0niglio (la . cii·co- ,./' · Séorie, e la ChiUSUra ermetica. delle bocche dei pozzi lare raccomanda .dj Pl'opugnare l'allevament-0 degli t. <:011 botole di legno o in muratura e con adattaa nima li da cottlle), con uova e con latticini', ' con . 1 n1t>1,to <li l)ompe. La speciale imJ)OTtn nza del doc11baccalà, ecc.: rifiutare i certificati di f~vore per j ', 111ento Rtn nel fatto cl1e esso preve<:l~· il defel'im~nto dei (·fn1tra v"\·entori al Tribunale di guel'ra e l'eEie- ·st1pplementi di carne; fate che il la tte 'resti I?referibilnJente a disposizione dei bambini, dei vecchi. <.' c,uzionP dei lB:vori in danno da i1ar te çlel Genio di dei mala ti che ne a bbiano -effettivo bisogno: i·acco:\l<1rina. ' '"'. • 1 mandare la preparazi,one dei succhi d'trva condenL'Asso~i~zione p~r l'as~istenza alle fa.miglie dei tu ber- sa ti; incitare a lla c()Jt11ra di tutti ~li spazi <iisbocolosi m Roma. nibiJi; insegnare a proteggere le sostanze a li.m en-· Questa Associazion e, pre-sieduta da l\tl.rs Clarke tari (lagli in,quinamenti e deterioramenti: combate da dom1a Il. l\'larco:µi, durante il ·p rimo anno di tere e denunziare le 'adulterazioni e le incette . nelle -esistenza ha soccprso ci,rca 200 · famiglie tuberco- , prescr:_izi-0ni evitare, nei limiti del i:>ossibile, le· delose ed ha aYuto l1U introito di oltre lire 35,000. cozioni, _g l'infusi, gli sciroppi, ch e comportano con- . , L' A.ssocìazione ha deciso di aprire 'lln d_ispensasumo di combustibili; e'ritare i prodotti farrr:iaceurio a11tituberc6lare per i r.ioni I 1l1dovisi, Salario e tici stranieri non 1n ecessarii; e così via. Là circo- · , Nomentano, dove manca assolutamente un'orga:oizlare reca le firme del prof. D. Barduizi, 'presi(jente, • • zazione di questo genere; ve~·ri.l dire ttq dal prodel J)rof. V. Patella, vice-presidente, e del dott. · fessor Nicola Sforza. ' C. Btuchi, seg~etario. • I/ Associazione ..si proPon~anche- la creazione di: u11 laborat-0rjo igienico pe:? ragazze gracili aneIJ'avvenire de~a Porretta.. · . • mit\ie .e predisposte. .. In uri articolo pubblicato sul «R estò del Carlino)) ........ , ' . · ' ,cla A. Barla m è contenuta una ~erie d_i proposte_ Beneftcenza. concrete, direttè• a migliorare la Stazione idro-terIl comm. An1brogio Campig:io ha. legato lire male della Porretta : analizzal'e nllO\amente ed ac100,000 a l Pio Istituto di :l\tl:a.ter11ltà e Ricovero per . c11ratamente tutte le acque, per dare ai medici il · • bampini lattanti e slattat~ di ~lilano, affinchè si com1)leto repertorio delle lor o varie azioni" terapeu- , -provveda ad istituire · un nuovo Ricovero. tiche: int:r:odurr~ un nuovo sistema di captazione ' L 'ind t1striale .signor . Roberto Bànfi, di 1\ililano, ha. . delle acque e . incanalarle sepa rat\\n1er1te, evitando l'introduzione · d'acqua com:t1ne ;, ritli.1 rre le di~per­ ~la rgito la somma di lire 12,0.00;-quale primo.. fondo sioni di temJ)eratui·a·; curare l'estrazione dei sali~ per la iRtituzione ~n Saronn·o di- un 'ambl1lat-0fio ·meusando come combustibile l'idroge )lO protp-earbo• dic0-cl;lirurgicò pei: la curà degli operai infortunati. na to che sfuggè clal , Vulcnnetto di Sassoçardo; cu- . .Per la buona alimentazione dei baniblni. r a re l'ìmbOttigli.amento razionale e la diffusione La ~ezione Toscana ,della Società . ·Italiana di Pe- comrnerclale; migliorare la viabiliti1 e l'igiene del diatria ha approvato un ordi~e d~l giorno con cui : paese; introdurre alcuni svaghi mondani. ~ preoccupata dal notevole aumento della mortalità che si verifica nei bambini sopratutto nei primi ' Nell'Associazione Medica Americana. Il Congresso annuale dell'A~sociazione Medica . due anni di vita; Ame ricana ha e letto presidente il dott. Alessandre 'riconoscendo che il fatto è . dipendente in spe• (23) • I

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IL J>OltICLINICO

[ANNO XXV, FASC. 32]

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IJambf.'rt, maggio1~ medico, direttore della Croce Rossa ..~lllel·icana in Frapcia. e nel Belgio, presi"dente della Società Medica dello Stato di New York. • L'elezione a ll'alta carica segna un riconosciment'> clei servigi già resi dal Lambert all'Associazione • t: delle alte sue concezioni sui compiti del medico e :sulla ocializzazione della medicina pratica. Il I.iambert ha compiuto interessanti studi sulle 1nn la ttie cardiache e sul trattamento.' cTell'alcooli. i:;n10 ·e del morfinismo cronici.

ca1ne11tose, non son.o esenti dalla tassa stabilita per lù. saccarina con un recente decreto (in data 15 aprile 1918), Sono esenti dalla tassa le preparazioni farmaceutiche magistrali e qu ~lle speciali o di com11o~ i7.ione complessn, che Ya iscritta sull'involucro. '

Ospedale

Per~viano

a Parigi.

l.ia Colonia Peruviana di Parigi ha fondato un Ospedale Franco-PeruYiano. rapace di 80 letti, destlnn to ai militari fel'iti e n1nla ti. JJ'istituzione ha • s~de nella Avenue d'Iéna, n. 8.

Nuovo ospedale moderno iu Cina.

Per l~esonero degll studenti in medicina negli Stat• . . . IlUniti. ' . « 1\led: Record» riferisce che al Congresso de..

A Pechino (Cina) è stato aperto da poco .un gran-

de ospedale, fondato con sottoscrizioni di privati e col contributo del Governo, 1• «Ospedale Centrale». gli ing·egneri meccani~i americani a Ny, il prof. C'ostruito s11 disegni cli un architett.o americano, è ~rn ft1 ex-presidente degli U. S . A., ha propasto al un modello del genrre. Può ricoverare 150 ammaCto1fgtesso un voto verchè il governo sia invitato ' lati. Direttore ne è il clott.' Wq Lien Té, distinto ad esonerare dal servizio militare gli studenti in medico cinese laureato in Inghilterra, batter·iolog~, m<1dicina e in ingegneria onde evitare l 'inconveche fu !)re. idente <lella Conferenza internazionale ni0nte 9ccorso in Inghilterra dove la produzione t 1>e1·. In ~ste a ~iuktle11, nel 1911. Il personale sanidei n1~dici e degli ingegneri è arrestata con cliRagio tario è co1n110 to di medici cinesi e stranieri, e fra noteYole n ttnnle e maggiore per il futuro. questi uJtin1i è il (lott. f ;. T. di Giura, maggiore La lotta antltuberQOlare in Francia. 111eclico nelln R. 1\1., da lunghi anni dimorante a r ecl1ino, cl1e è st.'l to cbia ma to a prestare la sua T/tJn~one dei . Si11dacati medici francesi 11a protc opera come chi11lrgo. · stn to contro la te11denza delle Facoltà mediche a 8nlutiamo con piacere questo sforzo della nuova creare cattedre di tisiologia - ai titolari delle quali ina sulla via. del progresso e del benessere sociale. · i<'Ile poi affidata In direzi<>ne di dispensari e sa'- . . n torii antitubércolnri, istituti cl1e possono più util- . Un milione dl prigionieri russi invalidi. n1<: ite- riservarsi ai medici pratici, i q11ali hanno HPcondo notizie ~rYen11te' da Mosca pare c11e : n1aggiore esperienza. della ''ita medica e sociale di clei tre milioul e centomila prigionieri russi fatti • <.111111\ta non :oe wsseggano r :titolari delle cattedre, dni tedeschi e dagli austriaci circa un milione ' cultori delle discipli11e scientifìcb~ e di la bora torio. tomlmente invalidi, dei quali una bµona metà è Ila. dichiarato bhe la tubercolo&i - come la febaffetta dn t11bercolosi. Il loro ritorno in Russia prebre tifoide o la difteria - rientra nell'insegnamen&enta gtundi difficolt..~: per la deficienza di assisten- ' to della medicina generale e non può esserne staczn medica, di mezzi di trasPorto e di ali~nti. cata. . Ila solleèitato a fondàre, al Posto di cattedre di La dlm;nnzione delle nascite in Germania. tisiologia, degli istituti sperimentali, per lo studio Secondo · i dati raccolti dal Goverwme1it Boarà scientifico della tnbe~·colosi e in particolare per la di Londra durante il triennio 1915-1917 ' il numero. f4o1117..ione dei problemj relativi alla .c11ra. della grave delle nascite in Germanja ·sarebbe diminuito di due malatt'ia. • tnilioni in confronto della media dei trienni prece· · La vendita di saccarina da parte dei farmacisti In denti. D'altra parte •il numero dei bambini morti 1n Germania sarebbe del 50 per cento superiore a Francia. quello che si ha in Inghilterra . Una circolare .del Ministro francese per l'agricol1

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Medici condannati lò Germania. La « Presse Médjcale >) rifei·isce che in Gern;ia-

tura e il vettovagliamento, diretta .agli ·ispetto:r;i ·· delle farmacie ed agli ispetto;ri sanitari, dispone che lé compresse di saccarina vendute dai farmacisti, • contenenti bica.rbona to di soda per facilitarne la · (1issoluzio11e, ò piccole quantità: di sostanze medi•

nia. una Corte marziale · ha condannato il dott. De• n1ets alla :fucilazione e i dottori Bremken, Fran- ' ç:oi e van cler Windenberg ai lavori forzati a vita.

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Indice allabetleo per· materie. '

. Adclome :. diagnosi ditferenziale dell~ af~-ezioni · del quadrantç ~uperiore destro Pag . . )) As1ua ne rvoso : tet'apia . . . . . . . . )) :Ui1) (pa8ta ant.isettica) : rivendicazione Ca11salgi1:1 : trattamento ·con la simpati)) <'€ctòmia . perivasale . . . . . · . . . Corpi estranei nell'asse eerebro-spinale: ' )) spostamenti . . . . . . . . . . . • )) I11fanzia : per la , difesa, della r)rima 0

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765 752

7~ 764 753.

I'rodotti sanitari nazionali: tutela· Pag. Proiettili di gué.r ra : ·estr.a zione . . . 758, 760, Riflessi te'n d1nei: meccanism<> di produ- ' )) zione . . . . . . . . · · · · )) ~etvizi radiologici a{ f,ron~ . . . . . ~toria della medici11a: scoperta della circolazione del sangue: Harvey o, Cesal)) . . . pino? . .\

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Roma, 1918 - :fip. Cartiere Centrali.

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·ConsnltaziòÌli di .clinica· e·. ·ter~pi3 · illfaùtile. .

PROF. F. V ALAGUSSA '@, . "@,· Libero docente di;Glinica Pediatrica nella R. Università, ~edico prim,ario nell 'Òsp.e ' . dale e Bam.bin Ges u " in Roma "@, '®

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con speciale riguardo alle ·malattfe ·mrettlve

(2a edizione, accuratamente riveduta ·e<i a:mplrata·) ', I •

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· Il Prof . F . Vatagussà,• partendo dalle osservaz,i ont fatte Jn un trienn'to dt p'Vimartato nell 'Ospedale tn1ant1le. del Dambio

Oestl, ha si.ntetizzato, per nn gruppo di malatt-le·. la .s aa esvertenza. éli n iéa., spedaliera e profe8sionale, offrendo ai mètltct . delle consultazioni utili nelJ 'i11Lrica.ta èsplicaztone Clell'eserci·zio d.ell'esame e della cura: -dei bambini. ·, In que_ste prime consultazioni sono svolti i capltolt sulle •mal attie 1nfett-iv~~d ìn' essj. è in special i ooodo curata l'espo ~1ztone dei met odi .d1 r j·c-erc,a. più moder.na ed i me~t che le nvove conquiste, della terapia permettono di praticare. · . ·, .. Un lungo capitolo è consacrato alle malattie g-astro-lntestlnali della prima 1nfa.nzia che, co.me è noto, sono le più èo- . ' munt a r·i sco ntrarsi nella pratica e quelle che sono caus~ della. . maggiore mortalità dei .bamptn~- ln questo. ·c a:pitolo sl trovano_ esposti 1n mah tera crittc~ i ooncettt dl patolqgta e ·di terap~a più nuovi e più utili, sta per l~ pro.filassi che .per ùl r:..ura dtrett,a ·delle g~stroen~ere.pat1e - torantil1. , · , · ~ A_ltrt çapttoli isolati. ~ifefeniesi .a. s"ta.rtate. !orrn1e morbose e ad· osserv~ziQni ~natom,opatologi che .. completano quesio •olull)e che ha un.:tmpronta del tutto indivtduale e che rispec-Ohia l'osservatore che. offre ai colleghi qua,tlto ha . potu·t q 1 •tira·r re dall 'esperie:lza· di oltre · tre Justrt in ratto di malattie infa.nUlt. · /· . • ,,, • • .....

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Elegante. volu~e . in 16° di p~. XIl-898, nitidàmente..stampatq, con ~3 figure intercal~té nel testo; L, &. Agli abJ>o,n ati al « POLICLINICO-» si spedi~ce per sole ~~ 3. 7~ . (franco di .portò, e. racco~alìd~f:o). . .. . . ' . ~

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•trtt&I di 'roerle&à rlsenaU. -. E vietata la riproàitzione cU

di essi senza ditarne ·la fonte.

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ha reso ' di ~maggio.re a:ttua;lità il ' , , •~ problema 'del dreaaggio ·.e più acuto il bisoOSPEDA:LE M ÌLITARE V E ... 1Ìi . IN SPEZI A .. ~. ' g~o di pèlI'fezion.arne il ,m~cc'ar;i_isrr,i9, ?Ur senza 1 t tt . . lt \ I . diretto dar col. rof. A. PERASSI. , av~r 0 u ora ris~. Q. . · · P ~ . E frequente vedere . una piaga superficiale .6 Medicazione col cerotto ad~sjv:o div:ep.tita tp.Ie per · processo di!· ri·p·arazione prolungare .ihàefinitameht,e la sua esistenza ora pe.r il dott. CLAUDIO MANCl.Nì , m aggiore medicp., ' sotto la e>r sotto.. quella ' . forma lussureggiante, . . chirurgo _oper atore çlell'ospe·dale, direttore ~tò.I:pfda. M i sòn convintò .che ·l a pI_'incipale cau,. dell'ospedale·. itàlian-o di Gerusalemme .. · . . sa di tali deviazioni è costitlii ta da l ditetto ·<ii 1 Questa. bTeve n ota di'. te Fapia chiru,r gica po- . . capillarità della garza. Non saprei t!'.'oppq aptrebbe intolarsi : ·~.< Mezzo oer .ovviare .agli in- poggiçtre l'opini one di attribuir!~ sempre~. agli . ... . convenienti ,della garza nelle ined1cature » . effetti delle l"l)nghe, vaste e virulente ·s uppu• La . chiruigia di guer~a · colle innumer~voli . Fazio\ i, -poif hè ho·.•avu~ç> luogo di constatare • ' (1) '. • I ' I . .} • # .. • • .. r

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IL POLlCT,lNJCo

[A~o XXV, F'A~t.

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come piagl1e di questo genere, a11clie se portate da individui ridotti i11 condizioni misere . dalla sepsi, han potuto prosperare in modo sorpl'endente allorchè sono state mes~e nell~ I miglio·r i condizioni di attività. La ga1,za, o che il suo tessuto sia poco ' adatto all'assorbi1ne11to del secreto delle piaghe sopratutto dopo .. passata all autoclave, o che lo ' divenga per l imperfetto çligrassamento nella sua fabbricazione, o peg·gio . per l' appJ;etto che si usa darle, non assorb-e sufficientemente; di modo che i . secreti si depositano e si disseccano sugli strati. più interni forn1ando una S'!)ecie di crosta impern1eabile chiusa tutto all'intorno dal $UO in, collamento alla pelle. Ciò porta un persfsten te rista~no che ora se.ava la piaga1 or ne scolla i bordi, ora ne eccita ~ccessivamente le granu. - lazioni ostacolando l' avanzarsi <.le11 ·epitelio. ora per l'organizza~sf di esse l'avvia alla scle rosi. D'altra parte i r écessi, le si 11l1o ~ìtà, i Clll di . sacco diventano Ticettacoli di pt1s il qualP irnpedirà alle pareti di collabire e ne altererà le g1·aQulazioni che divengoD;o fl accide ed _esuberanti non adatte alla rige11 erazi-0ne . del te$suto; l'accumulo di pus obbliga a medicature frequenti , la garza incollata alla !)ja ga e a l s110 bordo -nrovoca al distacco noioso e111orl'agie delle granulazioni,, Jaceraziont costanti dell' epitelio di rigèneraz1one, e la piaga ritarda la guarigio~1e. Nè valgono spesso i cau stici e i rascl1iamenti a modificarne sen sibilmente l'andamento data la persistenza dell'elemento causale: l'impermeabilità della garza. Vi si aggiunga poi lo sf]'egamento continuo di ·essa sulle .granula, zjoni ~ sul nuovo epitelio ' di rigenerazione, e · si compr.énderà come l a piaga è continua.mente disturbat a nel suo piano di ela)?orazione dell::i cicatrice. ) • Chi - usa drenare con stuelli di garza le piaghe profonde potrà avvedersi del rita1~do •• che es~i frappongono alla rapida guarigione. Agiscono da , tampone producendo· r istagno quanq'anche non infiltrazione e impedendo il collabire ·delle pareti. Nè l e cose . cambiano di molto 1 coll~uso dei drenaggi cavi; l'orifi~o vierie ostruito dalla garza e il drenaggio comp1·ome$SO. Spesso difatti si constata che nel tiràre la medicatura si a$parta insieme anche il tubo seguito da abbondante getto _ di pus. Quindi solo in casi ben determinati e con molta parsimonia uso drenaggi e stuelli ' attenendo, mt piuttostò al principio generai~ .d i cercare di favorire il deflusso . dei secretj_ con opportune incisioni di scarico nei punti più declivi. • , A correggere il difetto di capillarità si usa tenere costantemente· umida la garza bagnandola di tc1npo in tem·po c?n acql1a bqllita, ot-

ti1r10 n1ezzo cl1e pretende pèr'1 personale suf-

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ficie11te ed addestrato; quindi ndn di facile attuazior1e in un ospedale di grande afflusso . . N è meglio riesce l'u so della vasellina spalmata sulla pelle i)er evitare l'adesione della me- ·· dicatura. • • 11 prof. Novaro (P&licl., Sez. !Jrat., 1918, n. 12), trattar&o rerentemente della sostitltzione della garza dal punto cli vi')ta econon1ico, accenna a vari surrogati, i qua*i dal pt1nto di vista / ·no tro non ran1bierebbero -forse la sitliazione. rfnli sono: sacchetti di garza ripieni di cenere, segat\1ra di legno la,·ata erl essiccata, torba polverizzata e rarefatta, che egli ·designa all'e·. ì'. ' erin1rrd.o. F11 pii1. di · due anni e inezzo fa cl1e aver1du <~llPsto Ospedale fatto una nuova provvist.l di . garza, ce i1 e ven11~ dal conunercio una qualità che aveva il difetto •• dP l l impermeabiltt.f.I ~ r.i11to all'eccesso. Er't 1·ig·ida. galle~gia"a su ll'<ìcqua e non se ne ìn1p1•egnuva, i1on assorL1"-a i liquidi nelle i11edirnzi oni, tappava le l)ÌH.g lIL'. I ristagni di 1Jt1s ron rei ative infiltrazioni, · fJemmoni, febbrj settiche irriducibili eranr) D11' .. }' rline dcl giorno. Nè le cose cambi~r 1Jn·) 'at·,'lr:do ·bollire ]a garza -per togliere l'a1>1;ret · t o cl1e ne esa.gerava l 'impermeabilità; rimane\ 1a ~empre ahbastanza per mante11ere il difett o. In q ueste ron(lizioni giudicando che il mag~ gior mi1le veniva dal suo tenace incollamento alle piaghe, la tolsi completamente çlal loro contatto interponendovi delle strisce di cerot- · to al ·caoutcho11c. Le cose volsero subito in modo superiore alla mia aspettativa. Ne intr_avidi altri vantaggi: di moclo che son ven11fo a poco a poco sostituendolo alla garzt-t con Jnia piena soddisfazione. L'uso del cerotto non . è 'tlna novità nè pretende di es~ere una par1acea, nè esclude tutti gli altri sussidi chirurgici elle caso per caso possono riuscire utili. .. To intendo solo dimostrare che allo stato attl1ale dei mezzi di medicatura il cerotto risponde meglio della garza alla più parte delle esigenze nella cura delle ·piaghe e presenta dei vantaggi suoi -propri che si riassumono nella facoltà · di guarirle molto più rapidamente. Me- · rita quindi di volgarizzarne I 'uso. . Come si adopera? · Qualunqt1e dei cerotti al caoutchouc che s·ono sul mercato ri5ponde bene allo scopo. La - \ qualità · - italiana (Plastod-Erba) è pari, alle m·igliori. este·rè. Se ne h anno di due larghezz.e : da centimetri due e m~zzo e da centimetri cinque. È pref~rlbile la prima per comodità di tecnica. Per .trarne tutti i vantaggi da m.e consta' . tati bisogna osservare una t~cnica rigorosa che pure è semplice e sbrigativa. Si deve. anzitutto sterilizzare. Si ·p11ò fare jn dl1e m oèli: passare 1

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SEZIONE PRATICA

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rjpetutamente alla ·fiamma di una lampadina sfugg·e subito non ~ppena formatosi attraverso la striscia tagliata, oppure, il che è pref~ribile, gl interstizi delle banderelle liberando la piaga mantenere vari rotoli immérsi in alcool dena- · dall influenza deleteria del deposito· maggiore turat.o dentro un barattolo di vetro a becco lar- del. suo· secreto. go per 24-48 ore. Entro questo tempo ·1a banda ·2° Le granulazioni esuberanti si appiatti,si imbeve di alcool .._fin n~gli strati più interni. scono e si livellano ai bordi permettendo c0sì A~ momento dell uso se ~e mette uncY in l!na all'epitelio nascent~ di d~stend·ervisi sopra. bacinella sterile insiéme con una pinza a denti 3-0 L'effetto che ne risu~ta sta nelle modified una forbice. Per servirsene si taglia la· stri- cazioni . che subisce il contorno della piaga: .i scia e si accos~a p er una estremità alla fiam- bordi scollati tendono a saldarsi al fondo, quelma tenendola sospesa per l 'altra alla pinza li sopraelevati si spianano e si distendono, i allo scopo di . bruci are l'alcool eh.e ne impedì- ·duri .si rammolliscono, e l'epitelizzazione non rebbe l'attecchimento. L 'alcool brucia rapidà- trovando ostacoli .(sia per l'annullamento del m ente, e per impedire che il fuo co si diffonda d~slivello delle granulazioni, sia perchè il ·ce: alla tela le si imprimono dei leggeri ~ovimen- rotto la proteg·ge dagli attriti, sia per la ~res- ti. Intanto la pelle .è stata nettata con benzina sione che esso vi esercita n el senso di obbli·o trementina e asciu.gata accur~tamente. La'- g~rla a prendere la via del centro della p.iaga') striscia si porta sulla piaga tenuta all'estre- si fa rapidamente. ~elle piaghe superficiali da mità da .d11e pinze, ovvero rnegli.o dalle dita co- ustioni ho potuto ve'd ere talora appari!e e properte ·di garza per impedire l'accollamento del sperare isole df .epitelio i nsospettato, lontano . caoutchoué sulla propria -pelle. Bisogna che la· dai bordi, il -ch e ~i spieg_a ammettendo la :pre; -striscia sia molto langa e sia applicata in for- senza di residui epiteliali del. corpo di Malpite trazione perchè abbia sufficiente presa e per- ghi o di dotti delle glandule cutan ee non dich è il secretQ' insinuandosi tra pelle e cerotto strutti dal prqcesso e rimessi in valorre dalla 11on lo distacchi. In questo modo si · evita pure protezione del cerotto. 4° Il cerotto si stacca spontaneamente · dalle che esso si accumuli sulla piaga. Nell,applica• re il cerotto si deve cercare di restringere la granulazioni quando per mezzo della benzina ampiezza gella piaga ravvicinando i bordi con o della trementina siasi distaccato da lla cute. u11a inano mentre con l'altr.a lo si pianta sulla Per controllare l'effetto di tale medicatura cute cui aderirà subito e tenacemente tanto da ho ..disteso su alcune piaghe a granulazioni . epermettere l~: trazione n ece·s saria. Le su cces- suberanti e quindi -ritardatarie delle strisce di sive strisce si mettono nello stesso modo socerotto intercalate .da spazi liberi. Ebbene, " . . vrapponendole di uno o due millimetri sulla mentre le g.ran ulazioni si livellavano sotto re precedente, ad embrice. Così si copre tutta Ja prime e l'epitelio si avanzava rapidamentè, ne--piaga. È da badare che il cerotto sia ben diste- gli spazii liberi non si verifi·cava nèssuna modiso, che non faccia pieghe n è giri viziosi: Si cer- 't ficazione. • .. chi di applicarlo in direzipne perpendicolare Ho potuto guarire nel termine 'di mesi 6 una a ll'asse più. lungo o nel senso de.lJ.a maggiore piaga da ustion e che in gran parte giungeva · cedevo.lezza della cute ; ma nelle superficie irre- a scoprir~ l' a.pone,\ lrosi, ie stendentesi dalla nugolari'· si disporrà nel modo che sembrerà più ca sino alla metà delle coscie da un lato e sino atto allo scopo seguendo quella curva della al . p iede dall'altro co11 diffusione alla parete regione che ne· permetta meglio l'adesione, te- adclom:inale .a nteriore e a:lle regioni inguinonendo s~mpre di mira q-qesto scopo: restringe- érur'\1i. L'ustionato che non sopportava il de- . re la superficie della · piaga, schiacciarne i bor- cubito dorsale colla m edicatura a lla garza, lo di e le granulazioni. Quandq si applica. su gli sopportava benissimo colla medicatura al cearti l a direzione miglioré è a cer chio orizzon- rotto, e la cicatrice \si organizzò senza defortale incompleto o, obliquamente, a spira. Fatto mità nè retrazioni nè ch el6idi nè aderenze P. ciò si copre di uno strato di garza o coton e ste- senza aver ricorso ad· innesti.. Vi ho .trovato . rile o di solo cotone idrofilo e si fascia. anche un 'utile applicazione nelle piaghe proEcco quel che si ottien-e : fonde e nelle anfrattuose, specie là dove la sup1° In gen ere la su-ppurazione diminuisce supurazione è in relazione colla vastità della subito; qualora fosse troppo abbondante si prati- perficie segregante. Le striscie si dispon gono cano degli intagli qua e là sui bordi del cerotto in modo da far .colla7bire le parti ·p iù profonde· per facilitarne l'uscita, ma in gènerale n on è localizzando opp ortunamente la pressione coln ecessario poichè il puf:i t rova la strada da s~ l'interporre dei batuffoli di garza fra il cetra i1na'. striscia e l'altra. Accade appunto che rotto e la pelle lascjando aperto l'orificio estern on potendo rista_gn are sulla piaga per il con- 110. Si viene così a restringere l'ampi,ezza della tatto immediato del cerotto sulle gr antù azioni., superficie segregante. ad eliminaré i cul di 1

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.lANNO XXV,

IL POLICLINlCO

sacco che non si trovano in derivazione opportuna di deflusso. Me ne son servito. in certe operazioni settiche delle parti molli fatte, per esempio, per sbrigliare vasti flemmoni sottoaponeurotici o per · estrarre corpi estranei da fi. stole muscolari. In tali casi, ad evitare la retrazion'e esagerata della pelle, e i postumi ca, •·atterizzati dalle aderenze e da ernie muscolari, uso contenere qua e là opportunamente i tessuti col cerotto. L'ho adoperato nelle amputazioni su terreno settico dove non sarebbe stato possibile ·appli, care punti di ravvicinamento senza creare dei tramiti di infezione, con resultati finali ottimi, talora pari a quelli che si potrebbero ottenere (Lalla sutura e sovente con maggior econon1ia di tessuti. L'ho usato negli innesti alla Re~erdin per tenere in posto le piccole zolle epiteliali disseminate su una vasta piaga, e l'ho trovato un sistema migliore di tutti gli altri conosciuti, perchè la pressione fa aderire efficacemente lo innesto alle granulazioni ed impedisce al pus di macerarlo e alle granulazioni di ·invaderlo. Così anche negli innesti liberi di cute per sostituire una cicatrice . deformante, il cevotto mi · ha corrisposto eccellentemente. Ho visto piaghe torpide refrattarie a tutti i mezzi di risveglio scuotersi finalmente dopo l'tiso prolt1ngato del cerotto. Le piaghe da decubito ne risentono un grande giovamento in tutte le loro forme e in tutti i loro stadi. Il maggior va·n taggio si ottiene rin1ovendo il cerotto rara1nente, ogni sei, etto giorni e anche più tardi. Ci si lascerà regolare da questo criterio : il rjlasciamento della striscia; 9oichè ~l cerotto agisce tanto meglio per quanto .è più tirato sulla piaga e tanto . . più resiste quanto più è lungo. Ciò non toglie che si possa per ragioni di pulizia ricambiare la copertura di garz~t sE:nza rimuovere le strisce; allora basta detergerle con acqua ossigenata passata con garbo e cautela. Il meccanismo di azione? Bisogna notare. chP. all'infuori del digrassamento della pelle ·circostante, ·allo scopo di preparare meglio l'adesione del cerotto, noq metto 1altro sulla piaga sulla pelle. Ho abòlito qualunque antisettico, tintura d'iodio comnresa. Perciò i benefici sud. detti non possono attribuire che al cerotto; ma non ad • una event11ale pro1>rietà biologica insita nella qualitàl dei suoi componenti, bens1 ad. un fenomeno ' fisico ·semplicissimo cbe ~i . riassume nei termini di : protezione, pressione, costrizione. Il Prof. Taddei nella Riforma· Medic·a del 3tf marzo 19i8, nel f àr noto un suo modo di applicare il cerot~o, diverso dal mio, inclina ad attribuire quegli effetti benefici al1~ azione dell;iodio con cui suole imbevere le

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azione antiRettica ed eccitatrice dell'istogenesi. Allo iodio però si attribuisce una azione caustica e necrotizzante più che eccitatrice, e l'aztone antisettica sulle piaghe è molto discutibile; d,.altro cantò, l,uso e l'abuso fattone nella disinfezione della pelle non hanno rilevato questo potere ecci tante. Baynton già otteneva eccellenti resultati nelle piaghe più refrattarie alla guarigione (le piaghe varicose) coll'uso del cerotto diachylon senza l'aiuto di altri topici; e Ja mia ,esperienza di quasi tr~ anni nell'impiego di tale sussidio mi autorizza ad esclude1}e qnell,interpretazione. Però le osservazioni del Prof. Taddei coincidendo in complesso con alcuni punti delle mie prestano loro una valida conferma. Già l'ambrina ci aveva mostrato quali vantaggi si possono attendere dal suo ·potere protettivo, ma l'uso del cerotto applicato secondo il mio sistema mi ha edotto che la pressione e la trazione cl1e esso esercita hanno una influenza con iderevole nella epitelizzazj one delle piaghe. L'an1brina (o paraffina che si vo- ... glia) non ha Ja facoltà attribuitagli dall'autore di esercit~re una costrizione della piaga> poichè se .è vero che nel consolidarsi si contrae, è anche vero che si 'tacca conte1nporaneamente dai tessuti. D,altra parte non è indifferente usare l'uno o l'altra promiscuamente: • il cerotto è applicabile su quasi tutte le piaghe (eccetto che sulle ulcere in fase progressiva); la paraffina invece 11a una •·inftuenza, direi elettiva, unicamente sulle ?iaghe superficiali da . . ustione; ma può essere più utile di quello nel1 ~ regioni che non si prestano all 'applicazione del cerotto. ' L'uso di questi dl1e mezzi .ci prova cl1e le piaghe hanno dei pote.r.i latenti di rigenerazione più fattivi e rapidi di quello che r1on ci ·abbia svelato l 'ordinaria medicatura. Basta non disturbare ·il piano di esecuzione, cioè basta proteggerlo e guidarlo. La garza disturba spesso più che no"fl protegga la restitutio ad integrum. Il cerotto adesivo bene appli~ato con criterio discriminativo, e non a caso, regolandone le modalità • nel moào più conforme- al particol are, rappresenta coll'aro.b rina un progresso :reale nella cura delle . piaghe. I

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(Lavoro pervenuto in redazione ·il .26 maggio 1918).

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Il fascicolo 8 (15 agos~ 1918) dell;a nostra. SEZIONE CHIRURGICA rontiene i seguenti lavori:

I. D-0tt. Prof.

GIORDANO GIAOiNTO: Oontributo alla.

• · oitra dello struma tuber'Oo'lare. . 11. , Uott. EUGENIO PIRONDINI : Oontributo all'esame ' · àelZa funzione renale nella puerizia e adolese~fiza. III. Dott. GUIDO EJGIDI: Suile ferite penétra·nti del' . . l'aààome. •

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3EZIONE PRATICA

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contro la malattia in parola, che il chinino rimarrà sempre, come opportunamente è stato chiamato, il fulcro della red.enzione mala· Per unà lotta . più efficace e più pronta . ••· rica, ma è doveroso anche rilevare eh.e l'especontro la malaria rienza di anni ha dimostrato che se con esso, per il dott. DOMENICO FALCIONI, ·colla profilassi chinini ca ·cioè e colla bonifica ' medico condotto del Comune di Roma. umana si' possono ottenere. successi ·incontra, ' stabili, col!l. diffieoltà però si riiesce ad estirpa:È àssai opportuD:o, d.ata l.a r~cru·descenza re; a sradicare la malaria. , che gene ralm·ente sj nota nell'andamento delNè del resto ·p otr'e·bbe .accadere diversàmen- . la. malaria, andamen.to che, potrebbe peggio- te: com·e co·ntro tutte le malattie .evitabili, ìmrare .a ~ausa del rimpatrio d'i numerosi indi- mediati successi si raggiungono più. '(}Olla ìotvidui portatori di .parassiti (è stata messa in .· ta dir.etta contro i germ'i che ne sono la causa, .evidenza in Fran·ci~ ed in Inghilterra la riap- colla · loro distruzione, c:qe c olla v.accinazion,e ~ parizion.e di questa malattia P,er la presenza c1.1ra cl.e.i malati, così còntro la malaria, più di tali individui in luoghi dove era ~campar- che co:Ua prolfilassi' dei sani e cura dei m.alati, sa da anni), che .la lotta contro di essa seguiti si potrebbero ottenere risultati ancora ' più .a destare il più grande interesse. brilla~ti ·colla lotta contro i germi stessi di L'argomento è d~i più conosciuti, ma ~oichè d ètta malattta; còmpito effettt1abile colla lotta i risultati ottenuti, ·-pe·r quanto grandi, non contro le anofele. -. sono tali, quali · si sarebbero pr.esunti dopo Ed è appunto s~ìla distrl1zio.n e d,elle anofele, ann.i di lotta contro una malattia che si pu~ com,e su ogrli metodo praticabil1e contro 4i esritenere la più ey~tabile, appar~ ·evi·dente la se, ora:inai .:che, ricono~ciuta l 1 assolut~ enden~ cessità di p~rf.ezionare .ancora detta lotta, micità d1ellà malaria, la Sl1'a localizzazion-e lo- • e non crediamo · che possa essere ri~enuto inucalit~ pe.r loca lità, tenuta per tenu,ta e ma- ' tile il contributo di osservazioni di chiu?que gari ca·s ~· pé.r ca.sa, se n~ è r·e sa possibile la posse~ga profonda ·conoscenza dell'ambi~nte razionale e quindi proficua applièaz,ione, che malarico. . . desideriamo richiamare l'attenzione, per$uasj · ' È indispensabile a nostro pa rere che chi 81 che col mettere sempre ·in maggiore riJievo il · .. ..accinge . a combattere la· malaria si f~r~i il valore pratiC-O di essi, si riesca a dare loro convincimento di dover.lo fare con 'tutti i m.e- qu.ell'impul.so; tìnora mancato, che potriebbe todi, anche .coi P·i ù trascur(ìti, ed abbia assai c~ntribuire a rendere oiù efficaoe e pronsoprattutto 1Jn Concetto netta_mente Chiaro ta la lotta Contro la malaria. I della diffusione di. essa nelle varie localitd. . . • L',e clettismo dei metodi di lotta ~ stato ~nvero • ·• ~ largamente raccomandaio, ·m a non sara mai Per appr.ezz.are q.u anto :possa riusçire i1tile. -euperfluo l'insisterv~ . , ' a combattere Ja diffu,s ione della mal~nia l'ucSe è a tutti noto infatti che la m.alaria si cisione delle ano/ele alate, basta ispezionare combatte con metodi svariati, assai raramente le camere dove ·:gi.acciono gli affettj r da ma• .all'atto pratico ques.t a ·conoscenza vien.e posta · laria. . in evid!enza : . si trascura in gen·ere un pia:r:io Lo spett~colo cl1e. talora.· ci si .offre di Z?.n. preventivo, d'indagare cioè se in una data lo- zare rimpinZate di sangue· appese al soff!tto, calità esista o no la malaria , se sia pjù o me~ile p.areti della caro.era ·d a. letto, · sul suo . no grave, n ello stesso tempo 'che si trascura·. c~po quasi spessie volte, ci persuade davvero di stabilire qt1ale metodo convenga · praticare ass,a i presto di una tale utilit~. a preferenza, ed avviene cosi che, mentre taEppur.e è il caso d/ ~nsistere su q_,uesta u ccilor.a troverebbero pi4 · proficua applicaz1one sione perchè è un fatto innegabile che non c'è altri metodi, la malaria, tr,anne che per lé per nulla l'abitudine di eseguirla:' senza nes-. g.Ùardie di finanza e pei ferrovieri pei qµali suna preoccupazione Si vedono dormire colle largamente si u sano le pr·o tezioni metalliche, arrof·ele n·elle camrere ta,.nti e tanti . individui ' . ·s i éombatte qu asi ovunque in modo uniforme, -Ch·e chissà quanta ne . avrèbber·o se vi avessero col solo chinino. ... . un tubercoloso; mentre per . tante altre maOra è ·9,overoso rilevai.e eh.e al chinino, il di lattie si abbon da 1in ·d isinfezioni, magari su<:u.i valore c11ra tivo nella malaria è univer~alperflue, pre ss~ chè nUlla ~i fa contro le anomente n·oto ed il preventivo una vecchia espe- !fiele diiv,e nute ·domestiche ·p er c-0ndizjoni di rienza ed 11na larga osservazione hanno con- luogo, contro le anofele delle abitazionì che fermato, alla sl1a altamente benefica diffusio- costituiscono un pericolo indiscutibile. ne ed ih part e minima ad altri . coefficenti, si Non sarebbé ·quindi inopportuno che anche rleve tutto il progresso raggiunto nella lotta da noi, C?m€ si pratica in America, dove gran.

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NOTE E CONTRIBUTI.

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IL P9LICLINICO

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di vittol'ie sono state riportate non solo sulla ~alaria ma a11che sulla febbre gialla, malattia eziologicamente affine, trovasse posto nelle campagne antim alariche la disinfezione delle abitazioni colla distruzione dentro di esse dell·e anofele. Della necessità della distruzione delle anofele nelle rasi di sviluppo che compiono nel1'acqua ci si l)UÒ convince:e facilme11te essendo la cosa più ovvia pescare a milioni uova, larve e ninf.e in acque stagnanti nei · pressi o proprio sotto le abitazioni. Ma finora, lo si può dedurre da quanto si const ata andando in giro pel' le campagne, si favol'}sce anzichè impedire l'al~ev~mento de.Ile zanzare : si trascura con una ind1ffer~za incr edibilie l a sistemazione di scoli, si n1antengono sei1za nessi.1na preoccupazione vicino alle case, pozzanghere, vasche, recipienti di qualsiasi ge11ere, anche senza ricavarne la minima utilità, e così si lasciano c1"€sceì·e indisturbati e tranquilli per 15 o 20 giorni sotto i nostri occhi insetti f.astidiosissi1n i, seppure non diveng111\ 0 terribili :nemici. In verità la • distruzione d·elle larve, in canali, in paludi piene di vegetazione pi cc~l a e grande, può riuscire problematica, ma è anche assai spesso di applicazione cosi facile, che non si raccomanderà' mai abbastanza un tal metodo nella lotta contro la malaria. La profi,la-ssi rrieccanica viene ge~eralmente '. giudicata dai r esidui di retine corrose e spezzate che Si rinvengono in qualche abitazione, come se detta profilassi dovesse consistere nell' applicazion·e, per una volta tanto, delle difese alle porte ed alle :finestre delle case. ~ quindi solo per err ore, per un preconcetto clie · non si apprezza u n m.etodo della efficacia massima .eesendo capace d 'impedir e ch e le abitazioni diventino, come purtroppo spesso st1ccede, sorgenti d'infezione d·ella malaria. P er apprezzare_ la profilassi meccanica bisogna trovarsi di sera nell.e zone malariche: dopo avere constatato ai crepuscoli, sulle retine delle porte e delle finestre quell'immancabile danza degli anofeli che con tenace persistenza cercano d'inva der~ la casa, ' non si . può fare a meno di provare entusiasmo per un mezzo tanto sem1p lice p.er ~ alvar si d.all~ febbri; non si può fare a .m~no, abitan.do in d·ette zone, di provare 'un sens0 d intimfl. soddisfazione "a sen tirsi sicuro in mezzo a tanto pericolo. La profilassi meccanica quindi, che può addirittura garantirci l 'immunità dalle febbri , dovrebbe essere sempr.e consigliata ed assolutamente impost~ in quelle località nelle quali la malaria domina grave e non sono possi- · .bili le misure di risanamento dell'ambiente. 1

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(ANNO

XXV, F ASC. 33]

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Per favorirne l'uso si potrebbe ,. adattarla alle sole camere da letto e m.agari al soJo letto, da- • to il iatto incontrovertibile che il pericolo di essere punto dalle a nofele è massimo dura11te la notte quando Si dorme: si ottel'rebbe così un'enorme economia del in ateriale metallico, una maggiote sua durata e Bi riuscirebbe così più facilmente a salvare dal tormento continuo, a cui sono esposti per causa delle zanzare, tanti 1poveri lavoratori .·nell·e poèhe . ' ore di r ip oso. È il caso anzi di fare voti perchè, sia per p re1niare coloro i quali maggiormente hanno co11tribui to alla grandezza della patria, i co11 tadi11i, si a per dare tutto l'impulso che merita acl una lltile ind11stria, le difese m eccaniche delle abitazioni · nelle località più in alariche lJ O~sa no avere, nel dopo-guerra, la aipplicazione pi(1 larga a cura dello St~to. L'importanza delle bonifiche finalmente, parliamo d e1le piccole che sono qu.elle di cui possono interessarsi i medici, non ha bisogno di molte parole per essere dimostrata. Basta pensare che . mer(rre, nè la profilassi chininica, nè la bonjfica umana, nè la lotta culicida, nè la larvi cida, nè la profilassi m eccanica posso110 fare scomparire la malaria, questo è pos ibile ottenersi colla piccola bonifi ca in tante località nelle qi.1ali la malaria non si trova legata. a çondizioni telluriche d'insalubrità ge'n.erale che 1~icl1iedano cioè opere id1·auliche grandiose per essere rimosse. Più che rilevare quindi l'importanza del· metodo, è il . caso di deplorare la limitata applicazione .che se n.e è fatta fì11or ~ perchè chissà qu.a nti focola i malarici si sarebbero potuti facilmente sopprimere e consegl1entemente .quante febbri si sarebbero pottLt,e risp~rmiare. 'se si spendono milioni per le gr andi bonifiche , e giustamente perrhè se queste non bastano per sopprimere la malaria, 1e piccole sono talor.a inutili se non sono precedute dalle grandi, si potrebbe· spendere anche l1na mini1na parte di essi per tutti quei lavori di picèola bonifica che da soli ri escirebbero H. risanare ta11te l ocalità, mai che11 lasciati ~a.l'iniziativa privata finis cono per non avere mai esecuzione : la malaria' da piccoli ristagni, o da 1gran«~li .f aciJmente ;removibili., e l,a malaria. m a11tenuta da vasche, pozzanghere, scoli n1al · · ten.u ti, ·ecc. ·ec.c., si do vrebbe trovare il mode> di. farla assolt1tamente sparire. 1

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Della diffusione della malaria. nelle varie zone non abbiamo fatto che i.in semplice acce11no, ma poichè la esatta .con oscenza ·di questa diffusion e è indispensabile, come abbi_amo accennato, che la possegga chi d.esi·dera seri~men,

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SEZIONE PRATICA ,

te combatterla,.' sarà opportuno ricordare ciò D,ov·e nò11 p<Jtremo fare affidan1e11to sicuro· che de've essere tè11uto presente sull argomento. sn:pra altri -m etodi, chini!!izieremo pTeventivaDeve essere tenuto presente che, sebbene_,. i~· mente i sani• e cureremo immediatamente · ed varie ...zone dove. crescono le 'anofele siano su- energicamente ·i malarie!: srettibili .di diveni~·e .mal.aric!.1e in ~utt~ i puni; ~ . . Rioorr ePem~ !(r~cipt1amente a colm~t~, ad la · malaria non s1 conttarra se non in quelli 111can&larp.ent1 d1 acque., e. drenaggi, alla picnei quali, per la presenza dell'uomo malato, · cola bonifica in '11na narola tutte le volte che . . ' ' dette zanzare avrQ.nno avl1to occasione ·d 'in- · sarà possibile e·seguirla. fettarsi, e che di conseguenza, pqichè l'uomo Diffon.deremo ·ovunq11 e la pratica; della 'UCviene punto in genere quànd9 dormte o nelJ.e cisione delle anofe1e; sia . di · ot1elle ~llo stato . .. . case, o n~lle, capanne, o nelle grotte, o nelle .. aereo nelle .ab~tazioni, la. di cui pre·s enza nelle : stalle, e poichè le anofele, amm.e,&So che pos- caro.ere (la 'letto è ·:penosò const~tarla, sia di ·s ano •portarsi .a d·istanze considerevoli, non quelle allo stato di larve, la di cui ·esecuzione, hanno l'abitudine di disc.ostarsi da quelle lo- . riuscendo S1)essissjmo tà nto semplice e .facile, . calità dove hanno trove.to il loro cibo predi- si 1dovrebbe cercare di farla ent1·are n.e lla pra letto ed adatti na·s cpndigii p.er passare le ore tica. ordinaria: ~ diurn e, sono proprio le Gas.e, le capanne, le Compresi dell'impòrtanzé!- rappresentata èiaJ- , stalle, le grotte ed i loro pressi che rapprè- le abitazioni nella diffl1sione della 'µi.alaria, I sentano, nelle zone maJarich€, i vari punti in- · imporrem~- e sorveglieremo scn1polosamente fetti, i vari f ocola·i . malarici, come tali di- la: profilàssi meccanica nelle località più pev_éngono tutte . le S•ezioni aJl'aperto dov·e, co- stilenziali, pro cur ando di ritrarre da questo me-. me succede •sempre pei lavori estivi 'di• cam.. todo, tche rappresenta l'applicazione più. logica ,,-4 • •• \ pagna, convivono a h~nno conv1ss11to dei ma- e nello stesso tempo la più. sempli·ce e la ·p~ù larici. , prati.ca d·eJla, · gr.anae sco~):rt.a sull'eziologia. Nè deve C<?nsid~rarsi che · q11esto i:appresenti della . mal3:rin, t'11tto l'in11ne:p.so bén:eficio che ·è ,, solo quanto la logica- suggerisce debb.a per capac.e di dare. fotza di cose ..accadere: ispeziona11do le ahiSe gli, altri _ infatti co111unen1ente pratic,a ti tazioni ·e special~ente qu.ei gr~ndiosi :fabbri- vanno tutti ritenuti ottimi, proficui ~minente .. ' • ca.ti dai' numerosi sotterranei e dalle nume- mente, va p~rò anche riconosciuto che sono .. rose ·stalle, dove ~ facile scovare le anofele "n1olte le I0calità n elle qt1ali la bo11ifica :riesce che se ne stanno in agguato nei posti pi1) qu a&i impossibile, la clistruzione delle zanz·are o~curi, la terribile infettività: insita in esse ilnpresa. assai . ard11a, la. lotta sorvegliata col non potrebbe apparire più ·evidente; lo spiega chinino di esecuzione ·difficjle, e che solo e.olla assai ben.e del resto il fatto le mille volte O·$ - pro,filassi mecca.ni·c a · si potrebbe sperare cli seryato, ·d·ella ma.ia-ria co,n tratta per a.vere. combattere '. con successo 1a inalaria. . . -. J '· dormito ·u na solçi,._ 1}otte in .. tante e tante · te- · · Affi!fiesso 1d'el i e:sto che la , casa rappresenta nute e. che si verifica appt1nto perchè è i1ei {:tssai spesso la _sdrg.e·n te d'infezione dell~ z:iafocol a.i di questa. malattia che si cerca çibitual- / la-ria e che que~ta si cop.trae ·di sol'ito quando m.e nte ricovero! , .· , si pern,q tta nei luoghi malarici, non si può fa.E quindi col tenere presen.te la diffusione ·e re a m eno di riporre sulla profilassi meccaipca. localizzazioné clella 11iala.ria, che . è possibile iJ massimo affidamento ' per preservarsi dalle form arsi un concetto esatto sulla esec1.1zione febbri : una camp "tgna seria, assidua, intèn• della lotta contro quest~ malattiç:i,: Si com- sa di cliv·u lgazione fra le popolazioni rurali nl prenderà facil~ente perch.è non va e.seguita un m etodo come questo, di assolu·t a g.aranzia, . come una lotta generaliz.zata, 'ma individualiz- ed una applicazione Sll larga scala diligenteza.ta a quelle loca.lita, dove il pericolo effettiva- mente sorvegliata di ·esso, potrebbe dar~i, .n el · mente. esist e, perchè va eseguita come . un- ri- più breve tein';)o;' i p~u brillanti .r isultati. • sanamento di singole contrad.e, di. s in~ole tePraticando, in ogni · modo, razionalmente i nutç, •e nòp ~i potrà' perdere di vist~ l 'inter~S- . V8=fl n1et6di, , Il-On limftandoci a, Clllant<? Spesso santissima circostanz;a,, ~che le abitazioni n.elle . si è fatto, a combattere la inal 2.ria· eo1· solo z.one malariche, rappresentano spesso il nido chinino, ci·· potremo opporre alla f orm az1?ne della rnalaria, una sicura fonte d'infeziol}e ·di di i1uovi focolai di questa maJatti 2, ri11scìremo q11esta j11alattia. . ' ' l)ÌÙ agev0lmei1te aid imp·edire ~he essa s~ perEd ecco come con una: conceziqne chiare.. su~- pet11i in tanti ll1oghi . dove è· una vergogna • la, difft1sione ie 'localizzazione della rnalaria mantenerla, potremo fare ajfidamento' di ~esaremo . semp~·e in grado di tracciare in ogni derla con maggò.ore .probabilità che per\ lo · circost t>{lza e per ogni località t 1n pia110 prP- in11anzi annientata, sradicata da tanti altri, ciso ed esatto per una .lotta che indispensabilesegui1..,e~o in ogni modo la vera campagna mente dovrebbe riuscire pronta ed efficace. contro la Ìrl"?laria , che tale non pl1ò cbiaI

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1L POi.lCLINlCO

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co11secutivi perchè il pneumotor.a~ si forma dalle vie polmonari; perchè a scop1J terç1peutico non si provocherebbe in un tis)co un pne11motorace artificiale a traverso l e pa* reti del petto con le precauzioni necessari·e e * " . • Perehè 4uesta.. l-0tta però· possa avAre tutta facili ad ottenere, che.. valgano a prE>venire dei • ]'.esplicazio:n e elle merita, 11on dovrebbe essere processi pleur:i ti ci secondari? ». . affidata c:o111e un ~o_prplavoro ai · medici con•I nfatti la nozione, frutto di ossérvazione emdotti, i qu~1li spesso, oberati da un serv izio l)irica, cl1e in molti casi di tt1bercolos~ polgravo·~O, llOn .PDSSOJ)O . dèdiral:'VÌS] come COI\monare il soprP.. vveniré di t1n pneurnotorace, • . ve~·rebbè . ]Jer trau1nu ester~o o per complicanza del proL'opere. loro va rite11t1ia usso.luta1l1e11te iudi- cesso :patologico •prin1itivo, rit1scisse saì11tar~, ' sp ensàbile, p er cl1è 11essur10 meglio di c}}i è de- - è antica cli secoli! E il Baglivi lo snggeriva. dica.to <tll' <tssi stenza sa11itaria è .in gru do di 11 ei C:'<tsi spe.c i2 li di 11 leera polmonare e, fo11- . <lare · nr1c.t gi11sta e -profi c11a rppJicazione o.Ila dandosi su di u11 felice s11ccesso da 111f osserlotta i11diretta contro . la mala1·ia, ulla ]Jrofì- · vato ·a Pétdova, i lt1g11ava cl1e nellc.1 tisi i me . lassi dei ~c: r1i e cura dei inalati, t11u .l,,a lott,1 dici pensasse i o açl accrescere il catalogo dei diretti:t, i~ rb:~aD (tmento dell'a111l1ie11te e l:..e~e­ rin1edi inutjli o ét r~starse11e ino!)erosi, pit1tcuzione· di t11tte le mi-s11re r ,e!)ressive co11tr11 tos to cl1"' tcnt<tl'P ·questa via di riparQ· Più l e ai1ofele , so110 cò1119iti cosl diver. i· dall'ns. ivici110 ét i1oi L11igi 1">(1.rola, nel suo trattato steriza s ar1it ~tl'ia e riçhiedo110 un lavoro te11to JJella tubPrcotusi in yenere e della tisi polmoas.~iduo che 11on p os. ono e s~ere con rir-n1ltnto n u rr in specie (To1:ino, 1849), nella parte che disim11eg·n ~tt1 s e i1011 da e111 abh i a la possil) i:--i t'iferisce alla ('tti·u, (là l e il1clicazi-0ni del lità di dediCè11·vi si rfom.p1etf rnente ed escl11si- vneumotorace e ne stitl>ilisce l,importanza sui vamente. . · fo11d ' Tl1 enti fisio1)·1tol ogiei · cpt c·li oggi sono acSolo oroani~::,rt11rlo lrl l otta COI) cruesti . Cl'Ìcett·1ti. terI, i11 teg1·an cl ola. rio è e co1npleta11dola, pol.. t' ntoi est hl(1.ssal1ll'; e odiosi si111a cosa poi trert10 dire di a ve1· fatto un paRso decisivo è il .( itare sè .s tes. i. ~1n . ia conces_o di richié\verso la soluzi0ne del problema 1nnlariro. 111a1 e il eguente periodo di llna JDic?àe comunimuI'si la em·p lice e talora i1·razio11ale distri011 zione di chinino i11 cui questa si è fa~ta tal()ra degBr1er.are.

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COMMENTI.

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Ilz.;no · .'iig. Direttore del •

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cazio11e à ll'VIII Co11gresso della Soc. ital. per il progresso delle seienze, su di un prer:ursore clei niod er1ii studi• s ullli t ''/Je rcolosi (il ParolaJ ove era detto: « Carlo Richet. ha una frase . famosa, il faut étre révolutionn,aire e:n physi<;>logie, 11lais conservateur en 1nédecine; ma co• me custodir.e e ct1rare l a somm~ di idee e di pl'atiche las ciat~ in retaggio dai g·randi nostri av i, se ignoriamo e non attingiamo a t11tte le fonti del loro sapere? E gegno di meditazio11e il fatto .che si a110 occorsi qt1asi d11emila anni l)erchè il concetto d·ella efficaçja terapeutica dell'aria est.erna di .f ronte alle lesioni tubercolari étbbia potuto trovare una forma pratica e · r"azionale. N 2rra invero Pli11io (N atur. Historia, ·1. ' ' II, cap. I'~ } di FaJereo, diven11to em- ' pjerna tico in s~guito ~,. vomica polmonare e deploratus a 1neclicis, il c111ale andò a cercare la mo ì. te in g·uerra, Ctl?n 'tnortem irt cicie quaereret, e tr.ovò in~ece lln rimed.io ' nella pt1nta . ' .di una spada. n e1nica ch·e gli feriva il pe"tto )>, • Qt1estì ricordi, · c{le mostrano di q11anti 'ostacoli sia aspra · e ·folta l'ascesa della :r:tostr~ scienza, invece di off,uscare, io. penso accrescano di p11ri ssima lt.1ce l a fama d,eJ ~orl.anini, che con un lungo e.. i1obile apostolato ha saputo d aPe a.I meto·do del prleumotorace artifi- -; cìsi.le forma agile, inn~clfà, atta all e mani di

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Come il Forlanini ebbe ·1a prima idea . ' del pneumotorace terapeutico.

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Policli1tico »,

I-Io letto le inte,ressatiti note, nei fascicoli 27 e -S1, s11J co1ne i·l Porlanini ebbe la prinia idea del pnetln1olo1·ace ter1ape1ttico; utilissimo è il segui re 11 l $VOlge rs i .di 1111 ~i.dea o cli u11a sco... perta s cientifica, dai prin1i rt1di1nenti all <J splendete d·ella definitiva ~nquiste, ma d a quella lettura hi ricevuto l~irr1pressio11.e che la verità storica, relativa all'argomPnto, esca alterat2 . Da quegli scritti sembra ch e l'i.dea del p11eurnotorace curativo sia balzata. sponta(lea e 1ntera· ..:_. vera Minerva armata dalla ' . i11e11Le ùel Forlanin.i; ora Giò ·non è, e lo stesso ..._ . clinico ·di P-avia nel ~tlo primo lavoro cc A con,\ tribuzio.rie della · terQ,piçc . cliirilrgica delia tisi. A bla7.fone del p olmone? P1ieu11io torac e arti'{ìri(llP? » . edito nella «'Ga:-fzetta degli Os:p .edali », a d a. tare d.al 23 agosto 1882, ricordati gli studi d! a11tori precedenti, diceva: cc I chirurgi hanno, sep.za cor1segue11ze dannose, ora la'~ciato • entrar aria nella ple~ra, . ora per uno scopo tel'apeuti co ve l'hanno iniettata: se il pn·e11~ motorace arresta, come tale, il corso della tisi •n oolmo11e: se l'idrotore.ce ed i1 piotorace (8) I ' ,.

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I , , , • sieri . c11rativi, ai prodotti protozoari; col mec• Qt1esto nuovo inodo -di considerare l' alimen. · canismo dell:anafìlassi si sono spiegate ·alcune intoll eranze, alcune idiosincrasie, si sono uti· · tazione per 01:a d·eI ·malato; domani d-el sano, ha qual che i1otà 's u:ggestiv.a e. già i mezzi 4ializzate razionalmente reazioni congiunti.vali, g11ostici e terapeutici si org~nizzano pel\ ~ a / cutanee, percutanee, sottocutanée. · · Anche · nel ·campo dell'alimentazione le tea- , costruzione. dell'edifizio. / EsistonD vere anafilassi alimentari finora rie sui m eccanismo di produziÒne hanno' fatto ebben.e, noi .a bbiamo dei mezzi ' . ' presa; ed alcuni quadri morbosi che seg~ono · sconosèiute; all'1ngestio11e di determ'inati cibi, per l'-i,d en- P.er scoprirle in unJa, cutireazione ~he può .ser- . virsi delle proteine vegetali o animali;' di tità nosografic;çi, (dei sintomi e del decorso) soestr~tti ·di alimeQti, come di estratti di polline, no stati attribt1iti ad uno stato indivi·duale di o <;li forfol'~ di .cavallo, ecc., p·e r svelare"' partiiperserrsibilità, .dinanzi a .stimoli , eh~ negli colari l)l'edisposfzioni · a11afìlattiche individuali. ordi11ari individui si devono considerare come . . . Ne 1riporto la tecijica di Turnbull, ~he pren', $timoli normali, o come elem-enti ·utili alla do da un articolo di Samuel Ayres di Boston vita. L, urtic~u·ia. 1 l'asma, 1a , febbre da fl.e~o, e ,(Boston ~led. and Surg. Journ. , .. mag·gio 1918), poi numerose manifeetazioni morbose da p a r- un e11tt1siasta di tali r i cer che. · La tecnica della reaiior1e cutan.e a è molto te dell'intestino (enterite da· bianco d'uovò, ecc. ) • semplioe. Gli estratti .· di protejne in pqlvere son0 le .sindron1i morbose cbe formàno la base dell'edifizio, che · in questi ultimi anni. mi:· (tra le proteine alime11tari, qlielle di bue, pornaccia di ingigantire. Perchè coloro i qua·Ii co, pollo, gamberi, ~ragole, banane, frumento, segale, forf 01·a e crine di cavallo. o pelo di delle verità accertate scientifiche si servono gatto) sono in to1n111e1·cib in ampolle a ·Cura di per scorrazzare n·el campo della medicina cp11 par·ecchie -case farmaceutiche. r.affronti e ricerche ·inoomnlète od 11nilaterali ." , Si lava con alcool .a 7,-0° la r eg·io11e flessori a g·iungono .a ·cr.eare una nuova patologia che e si ascit1ga . ' clella. novità h a anche uno strano semplicismo. ' dell'avambraccio. . . · .S i versa Cii un a soluzione a l 2 %o di idrato 'Il problema dell'arteriosclerosi, così con1plesso' nella su~ eti.ologia; e patog.enes1, ·è' potassico u11à g·occia a lla piega't11ra del gomito , stato affront~to alla stregua delle nuove co- e quindi successivamente altr e 3 · gocce ad 110Rcenze e delle nuove ·esperienze: poichè l' a- · e.guale di~tanza una. d~ll' altra. Con 1a p11nta di t1n ·bisturi. taglie11te 1 si pra-' nimale sottoposto' ad ini.ezioni di siero eterotica una · sca1ificazione · di m ezzo · centimet1~0 geneo presenta alterazioni arteriose simili a aurJle ·d ell' arte:rio~clerosi, l' arte.r iòsclerosl è il · circa, a ttraverso l a g·occia, ·senza · far uscire ' prodotto lento di ripetute offese alle arterie , del sangue. Usan•do differenti proteine 's i fa da albumi11e a sostanze eterogenee, che agire:Qsubito cadere una piccola quantità di polvere hel'o col ineoc.ani-sfuo 'd·ell'a1.n a:tllassi. · · s ulla sçarificazione e· si inescola: col liquido. Una delle sca.i'ificaz·ioni si lascia com e conNon. pare di ritornare alla ormai caiduta questione dell'art.eriosclero·s i di origine sur- trollo. renale, 1-asçi;ta st1 poche intezioni di adrena- _ . Dopo circa 15 lni11uti si PU;Ò l eg·gere il l'elina e sulla -constatazion e negli a nimali di una sultato:. la v erà· reazione so1-1r avviene tra ciue • ·1neeoarterite? e venti min11 ti. Se pure i nuovi' orientamenti medici cadono La r~azio11e positiva è caratterizz a tà da una papuia erite1natosa; vi possono essere reazioni co1ne di solit-0 nel le esageFazioni delle àed,1zioni, non per qu esto l'utilità scientifica sarà du.bbie, tal.or.a sor·g e llna ra:pidissima :rieazione elle scompare subito, e questa n on deve essere negativa; e l~i11teresse dei mediri ad ogni m o. do deve essere riohiarnato: considerata come positiva; d'aJtra parte il cou\

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trollo è e.salto iudi cc della re uziu11e cutulie1.1 al-

la ~carjfica zio11 e e nlla l)Otti5sa . L 'individuo si deve co11siderare co111e a11a.filas!:>~ to verso una determi11ata sostanza, ,quando la J)rov~ cutanea è positiva. Natural111ente

logicl1e ~nseguenze so110 o i tentativi di in1mt111izzazio11e con le protei11e stesse, o 1' a bolizio11e i11 occasio11e <li m a Jattie particolari, a tipo anafilattico, di d etetrni11ati a limenti dall e diete degli a1nmalati. Ì1~ i11utile i stituii·e una critica i11i11uta d ei fatti e d elle co11clusioni: spogliati dalle esagerazioni, ya1111 0 p er ora c.:onsiderati com e tentativi; e dell'utilitù. di questi nella medici11a sperimentale nessuno pt1 ò dubitare. · t . p. .

CHIRURGIA.

· L'operazione radicale per il eancro del retto e del sigmaretto.

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IYA. 8i prop o11e di disc utere })1·e~e1r1 ent e c j11que problemi connessi col cancro del retto e d el sigmaretoo: operabilità; m ortalità opc1«1toria.; difetti di tecu.j ca; funzionamento dopu l'oper a zione; guarigione perm.a11ente. La -ll.i6cussione è basata. s'ù 753 pazienti ricoverati nella olinio"a di Ilocl1ester e e.lei· qt1ali 1:l0 fnr ono sotto1)usti ad 011erazi-0n e radicale. Ope rabiiità. - Dal 1910 al 1915 si prese11turono a ll'es.ai11·e 619 p azienti di questa lnalattia. i pra ticò l,01lerazione radicale in 312. In 186 la malattia era co&ì ava11zata. da non con sigliar e l'i1'ltet,·e~1to; i11 89, trovntc le condizio11i av a11zn.te a ll' esplo~:aiio11 e uddo1r1i11ale, l'operazio11~ f11 conchiusa o come una semplice esplort1zio11e o cou una colostomia pallia.t iv a; in 32, ~E>bbe11 e co11sigliato, l intervè11to no·n ftl !)Oi eseg tti to i:>er ·v~rie r,ag-ioni. iVIettendo ùa parle questi ultim i abbiwho 275 casi non op el'abili~ contro 312 operati: ·cioè un operabilità del 53,1 ~,6 (J-J ;.trrjson Cripps aveva trovato una -operabilità. 111ino1·e d el 25 %). ·· ,se si re &tring~e l'esame agli ultimi tre azru.i, della .statism-ca, se ne trov,ano operati 199 S1U 277 rioè 71,8 %: non si omise l 'op erazione altro cl1e nei casi i.11 cui eran i11vasi tessuti la cui asport azione era, impossibile. Così, p er la diffus i o11e dèl 't1un ctre, in 6 casi si fece una isterectomia 'totale; i~ 12 fu r.imossa la pa;ete pos.t eriore della vagina; in 6 fu resecata porzione della .i)arete posteriore della vescjca ; in 11 la J)rosta. ta 0, pà:rte di essa. e.d una o am·bed Lle l e v escichette seminaJi; i·n 2 fu resecata u .11a l)orzione dell'uretere e suturati i dtle <!api; in t1no fu a Sl)Orta ta l a i11 ag·g·i or partE> r1 e ll ' uretra rnembraJlo(10) 1

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sa, La pto::;tata, an 1be·d ue le ve~cichette, la tnetà po&te1"iore d e l .collo vescicale (il paziente visse

quasi tre U.llni Ì!ll buona salute i1rirna di mori're di inetastasi) ; in 5 casi vennero resecate i1na o • più anse deil tenue. Le operazioni m al consigli.ate aumentarono assai la mortalità, e in inolti casi, se fosse stato possibile conoscere prilna l'estensione del male, n-0n si sarebbe operato. Ma sta il fatto, d'~tro }ia to, che molti pazienti con un grado avanzato di malattia non solo guarirono dall'operazione, ma i·i111af'e 1'0 bene. e el1P anche roloro che più tardi morirono di r eci diva riportarono un .effetto palliativo a ssai i1iù effioaice ch e non avreh\>ero avuto con la sen1pli-ca oolostomia. • Il cancro del retto ten.de a rimanere localizzat o e non presenta. una precoce invasione dei linfati ci: la quale, d el r esto , da sola non costituì mai inoti\'O cli il101) e rabìlità. Con l'invasione delle ghia11dole r ettali si ebbe qualche guari." ion c perman ente; ma i1onosta.nte il vuotamento più completo, non si ebbe m.a i guarigione qt1an.d o e1·ano inv1ase anche le. ghiandole ingui11nli. La causa più frequente di inoperabllità ft1 la diffusj<>tfe d el male agli organi vicini: qi1ir1di la metastasi epatica; e, terzo, le metastac:i peritoneali e retroperitoneali. T eorica111 en t e a1memo bisogn erebbe semrpre <>splorare ],addo me a cat1sa della frequenza delle metastasi epatica e l)eritoneali, altrimenti si e. p o11e il pazie11te a t1na grave operazione senza possibilità di guarigione. I cancri del retto superiore non possono chirurgi camen.te e ier distinti da quelli del sigma. i11 ferio r e, e~serldo fncili8'c;.ima la diffusione dall' rtn o al l'altro seg·ment o,. enia t'h e si possa dire dove il male ebbe ori·g·ine. Ond'e la necessità di llll . olo grupp o , can cri del sig1naretto, nei qt1ali è difficilissimo d ecidere l'operabilità. l\1ortali tà operatoria. - Di1)e.n de, in senso lato , .dal crite1·io '.ch e si seg n·e n~l necidere dell'inter vento e da ql1a11to l)ift o ineno radicale esso viene esegttito. l~:\. , })er i criteri e ·posti, ha recentemente a11rne11 ta.to i li1niti di operabilità. St1 130 o·p erazioni esegt1ite ebbe ~ una mortalità coml)les·siva :del 15,5. · Da.I 1893 .al 1910 essa fu ·del 17,8; d al 1910 al 1913 del 17,7 co,n · operabilità del 51 o~; p el' gli anni 13, 14 e 15 la mortalità ft1 del 12,5 e l'operabilità del .71,8 mentre le operazioni · furono prati.çA,te anche più.. raidi·calmente. Il confronto della m or:talità delle v.arie ·c.liniche mostra che l a mortalità bassa ·coincide con U·11a bassa operab•i lità: poichè si eliminano i casi con male avanz,a to, i qu1ali dànno mortalità 81ta. È ql1estione di lina f1·ontiera avanzata, n.e1la q 11ale l1na larga operRhilità dà l1na ·mortalità 0

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apparente111e11te , alta e una bassa perce11tuale zati iu' cu.i fu p·r ati·cata f oiperazio11e radicale 's i di gua.rig.io11i; col ,p•aradosso che cr·t1a.ndo si ottenne la gu arigione di cinque• anni. pre11da in co11stderazione il numero. totale dei 2° Nefrite, 13 %: di solito acutiz~.zione di casi sitrova che si è guarito lln più gra11 i111me- un processo cronico. Ne sono fatt$)ri imipo·r tanro di pazienti. t ti: le infezi-0ini, l'emorr.agia, la distuirbata fun- l zione ,·escicale. Le abboi1danti ipod e rmo cli,s~ Tutti i pazie nti morti nell'osipedale do·p o 1 0perazione fu rono cliassi.~c.ati, .senza tener 9onto post-op.e1~ atorie contribtt]stonp assai _ a p-revedel tempo trascor~o, come in~rti per ca.il}ISa e.li nitle. . 3° l\Ietastasi non rinvenute, 10,5. o/o . Disgr.a. . essa. In cil'ca il 95 % de i mo.r ti .in clinii•ca si ebbe il ·CO·n·senso per J.> au,t opsia; e qt1eSita f tt e·se- zin.ta1ne11te l'e.s 'plorazione ad.rl·omi.nale non sempre scopré tali tut'no ri, speciahnernte qu.ando guita di regola· in tutti i ' casi operati. , Tra i fattori ·Che specialmente . aumentano la ess.i si trovano sep~lti nel tessuto epatico. i pamortalità va notata l obesità, la ,qùa1 e rende .. zi:e·n ti con · metastasi cancerosa hanno scarsa ql1asi proibitj va, specialmente nei maschi, l'o- vitalità e ifiuoion.o spesso per eàaurimento ·dopo· l'operazione. U·n.a esplorazione più .accurata poperazi01Ile addo~inal e poste1~ore in un temipo. trà dimihujre questa ca11sa di morte, ma non Gli obesi sopportano invece abbastanza *bene ,,. r 01)erazione in due tempi e anche quella peri- sopp1·imerla·. ,. neale o quella alla Kraske, sehbe11e nel cn so di , 4° .E1norr.agia, 6,5 %· Mentre nessun ·pazienindividui a:;sai gras i anche. la sen1plice colo- te !llòrì diretta.mente per emo-rragia, due mo, stomia no n fl1 conùotta a ìe.rmine senza difftcoJ.- T'ir-Ono pe:r il così detto shock seco·n dario, do- - .. tà e rischio: in tali casi l A. ha eseguito non ra.- vu.t o a perdita ·di &an·g ue, scarsa ma pro,g res• ra.n.1ente l'ope:ràzio·n e radi.cale. posteriore in 11n siva. ,N e·gli 3tltri cassi di quest.o grupp10 l'emo·r r.a gia, il fattore p1rincipale che co ndusse .all'in-fèmpo, se·n za esplorazione o colio stomiia, terminan·d o con u·n ano posterìore in po·si zio ne nor- .fezione e all'esaurimento. Delle ~pe\fazioni p.r o-_ _lungate con ~raum.ati51110 grave p0Srs01no caumale o vicioo. a questa. Le cause pi.ù impot'tanti di 1nortaJjtà 01>erato- sare shock, senza ·pe:rdita effettiva di sang11e, m,a il pl'ocesso è il medesimo, e&Senci'o il sangue 1ia sono: sot~ratto dalla ·circolazione generale e accu·m u. 1° Sepsi, 39,8 %. Essa è dovuta di solito allato nei tronchi venos i acldom,inali, in preda a 1a con taminazio.ne della f e.ri ta o della cavLtà dilatazione a.cuta. perito~ale dt1rante l 'intervento con ~ontenuto 5° Ostruzione intestinale post-operatoria, 3 intestinale. Ciò acca,dde il più spesso in casi in cui il neoplasma aveva determmato ostrt1zio·n e; per cento . .i/A. lla perduto dl\le pazienti con ql1esta complicazione, peI'·Chè, avendo. u-sa.to uquin·di · l'operazione è di ra;do attu a.b ile, fLno .a eh.e, non si sia elimrinata •l'ostruzione: ciò Sii ot- 11a sutura interrotta del peri.t oneo, p·arte dell.a insiitiene oon la c.Q.!2stomia, che per.mette, anche con parete laterale . del ·ténue si· era i'Tl seguito . i111ata in una fes1s1ira della s,u tuira: è • consiil lavaggio ahbb~ndànte del moncone inferiore, di ridurre lo .stato .di infezione e p1r eparare c9n- gliabile perciò un.a · sutura ,al catgl1t continua. rn · lm caso la morte fu ,dovuta aJ.l'inclt1si-one 'cl'iziani più favo.r evolL Certo la percentuale dj di arr1bedue gli ureteri:-.nella sutura· peritoneale. morte pel' s e p~i è tro1)110· alta. Pochi pazienti i·11 e u i il t11 n1ore era mobile sog.g·ia_cci0;no· a questa I . . e altre :à101rti si ebb.ero per e.s auri.mento ed causa di morte. Ma l'A. ha trova,to straordina- , av,lennero .di solito .alcuni gi orni o settim.ane • riame11te difficLle il prevenire la contaminazio- d'op-0 l'intervento. ' Difetti di tec 1ii~ a. - J~ l'asepsi che porta alla n~ della ferita in quei casi i11 cui ]l retto è fis• sato e il tumore è penetrato completamente at- g·uarigione prin1aria delle ferite; l'A. h a avuto trav,erso le pareti del retto, ·specia;Lmente quan- pazier1ti che sono usciti con la ferita perfettado questa .fissazione è avven-µta in modo · da co- me11te chiusia sedici giorni dopo l'interven~ e involg·ere la ·c avità peritonea.}e. Ciò si veJiifica sono tor11.ati .allè. loro occl1pazio.n i ·$1.tro i trenta s-pecialmente nei èasd. 1del .sigmar~tto, in çui l'o- giorni. lVIentre che le ferite i'l'1fette stentaro110 spesso da 6 .a.12 settimane p1er cl1iuqe1·si , al, r>einazicme deve eS!ser.e esegujta neceis sariamente ... . PII' -yia an.t eriore, casi s·p esso comp licati con ' 1'onta11ari.do. il paziente (1R1le proprie occup a,ascessi nella pelvi e ,con ade~enze al tent1e. In ·zio1n i ui - e r 3 o 4 mesi. Funzioria'n1 ento rlopo l' op e'r uzion e. I n1iquesto grl1ppo la mortalità fu superiore al • • 3Q %. Sorge spontanea I.a domanda se in t~li gliori risultati si ebbero con il n1etod o fli r esezione a tubo, cle ~c ritt o da Ba lfot11\ e co11 il m econdizi•o ni l'intewento è .giusittflcato . .La risposta dipende dal pu~to di vista È certo che la todo di riunio,n e termino-terminale di C. H . ~I ayo. Il metodo di inv::lgi11azione attraverso colostomin è mezzo pa.lliativo assai m eno effirn r e e cl1e ci1·ca nel 20 °6 di tali éasi a s ai ava.11- ·r a110 di \\7ei:r ha dato ottimi risultati. ma è 1

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corpo d'armata, comprendente tutta la Sicilia, mi applicabile a un pic~lissimo nw11ero di casi. hn1mo ruesso in grado di riscontrare un numero non Del .resto gli sforzi per mantenere ln ru11zio11e costituiscono appunto una .delle can ·e di sepsi .i11differente di individui affetti da tale anornalia. sui qt1ali ho creduto utile portare il mio• stuilio sia e morte, o di i~suc cesso nella g·uarigione pera 8co1~0 casuistico, come uncbe per ded11rne qual<;he manente; seguendo in ciò il des iderio del paconsiderazione ai · fini della terapia. ziente stesso che spesso &i dimo~tra pii1 dispo11 numero degli . iudlvidui affetti da ano1ualia sto a quella che a questa. congenita del padiglione con atresia del con<lotto • è st~to dj 21. IDssi appartengono a soggetti di una La modalità della colosfo1nia i1on infl ltisce ito.tevo,l mente sul s\XO ft1nzionamento; si cerche- età compresa dai lù ai 43 anni (classi 1874-1899). ~e c<.n1side1·ia1no la vita llleclia d(~ll'uon10 uguale a rà di tenerla bene i11 fuori d.all.a l'egione ptldellda, ·Che è più Jacile a imbrattarsi e ineno no •t11ni, risulta che su tre milioni e lllezzo c:ircn dPlla popolazione della Sicilia esiste un nt1mero avfacilrrÌente i1ettabile. L 'A. ha avuto b11011ì ri- l)tossi.mativo cli 49 indi vicln i affetti da tale a110111alia svltati con il metodo di Littlewood, che pone 1a nel solo sesso maschile. I·~ siccome non mi risulta colo~tomia opra la Sl)Ìlla uperiore anteriore dagli studi sull'-<lrgomento cl1e- tali anomalie siano sinistra dell'il~o. ol)liter~ndo lo spazio perito- lJiù frequ<•11ti nel sesso maschile anzichè nel femmineale a si11istra dell'ano preternaturale, dove 11ile,' aYe1ulomi <limostrnto le ricerche stati~ti<·ht' che i11 ~i<'ilia il sesso femminile è preRs'n poco potrebbe. anelare ad incarcerarsi l'ileo. Dt1e voluguale al n1:1schiJ.e, si può dedurne -cl1e i11 tutta l'ite l'A. vi de seguire l'ostruzione intestinale n sola esistono co1n1>lessiYamentc 98 casi di tn1~ ai10-' t1na .colosto1p ia praticata attraverso · il m\1~ro1n u1alin., ron una u1e<.lia, cioè, di una anomalia su retto di sinistra. Il metodo dl ::.vtixter - colo<·irca .3::i,7l:l èl.bitauti <l'a1nbo i ~essi. · stomia sulla lineà n1edi.ana ]mmediata1ne11tC' , I 21 casi era110 cosi di8t1·ibuili lll•l1P sette provi11• . sotto 1 oml)elico - è assai soddisface·nte in a1- cle della Sicilia: Catunin n. i•alel'lUU 4, Tra1Jnni 3, c11ni casi: pern1ette un .acc~s$O diretto al n1011Calatanissetta 3, Siracui-;n !L (}lrgpnti 1 e Mes;~ina l. I.>ei 21 .casi, 7 present:1rano la lesione a destrH . cone inferiore e ne facilita il lavaggio, se pra' J ! a sinisttn P =~ n' evano la lesione bilaterale; ciò ticato come pl'imo te1npo dell'operazione radicale; appa.re anche re11dere merio ~uscettibile c-l1c <1 itnostrerebbe una rnaggiore frequenza delln di infezione il moncone cieco·, se ·sPgl1e a11'op'El- lesìo11e a sinistra ed nnn grande rnrità clella forma hiJ::iterale, riscontrn11do~e11e UJ>l'le11il un CDSO soprn razione radicale; infine teì--mina rapidamente J1iù di og11i 1uilione cli a bi funti. e agevolmente una esplorazione o una òpera•.\llo scopo di ricercare in qt1ale rapporto stesse zione radical~, occupan1do l'estremo superiore 1'a11omalia del padiglione atco1)piata ad atresia del • .dell'incisione mediana che è ser,;ita per que~te . <'ondotto nditivo, co11 le altre parti dell'organo· delGuarigioni pe-rmanenti. Dei 13{), operati I'uclito, i1011 ho trascnra to l'esame delle lesioni apprezza bili (la 11 'estPrno unito a11:esame obbietti1'0 con resezione 3&i gua:ri1·0110 dalr oi1·erazione. ~ r ettendo da parte quelli operati negli ultimi . (lelle J)arti cl1e co11 l'orecchio ' hanno rapporti di Yicinnnzn; 110 esegt1ito l'esn1ue funzionale qualic1- · tre a.u ni, il 33 % ''issero tre. anni e più e il 28,3 tiYo e ql1aE.titativo clcll'oreccl1io, l'esame del senso cinq11e 'Mlni e p·iù dopo l'operazione. . statico e dinamico e l'esame elettrico auricolare. 1

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S EBASTIANJ.

. ~o dato 1n1p0rta11r.~ nuche all'esame radiografieo rlell'orecch-io ammalato in confronto con quello sano \ quando la lesione era unilaterale, o di ambedue gli orecchi i1el caso cli anomalia doppia. In tutti i • soggetti non· ho YOlt1 to trascurare i ·esame somatico, antropologico e psicl1iro, avuto riguardo al. fatto che ' le anòmalie conge11it del l)adiglione dell'orecchi9 sono state st11dia te ancl1c <lal lnto antropologico . In gener~le l'esa.n1é qt1alitativo, quantitativo ed t=>lettric-0 de11·orecehio• · non n1i ha dato risultati a ttendìbili. ài1che l)(:ll' qunnto riguarda la vertigine . ' gal Yanica, nonostante i rist1lta ti <.li q nesta ..ultiIU~t i1rova J1on ,cli~ndano dalla volontà deil'esa.'m i- ~ . . . nando. Poicl1è i soggett~ in esame, invasi come eran9 dalla pa,1ra di essere dichiarati idonei a l ·Ser v!zio . ' i11condizion.ato, .f Qrti dell'an-0malta del loro or ecchio, . si trinceraYano generaln1ente dietro un nega- · ·. tivismo passivo, e, o si ri,f iutav.ano a ll'esame elettrico', o Yi si sottoponeYa110· n1al volentieri, dando . risultati inv~rosimili o contraddittori : senza dii~ poi che non solo nega vano qualt1nque peréezione uditiva dell'orechio ammalato, ma talvolta negavsno ri nC'he pel'C'€>7.ione <l n11 'or~<'Chio ~Rno. Qnn nòo poi

AttMIEMIE, SOCIETA MEDICHE, EONfiRESS!. (NOSTRI RESOCONTJ PARTIOOT.1AR1):

R. Accademia Medica di Palermo.

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Seduta. d rt 13 a.prile J H1 R. • ,

. atresia del condotto uditivo (Contributo· casuistico).

Sulle anomalie congenite del ' padiglione auricolare con ' .

;prof. S. PusATERI - L'argomento delle anomalie • congenite dell'organo uditivo è stato an:iplamente stt1diato, specie in Ita lia per opera del Gradenigo, ed ogni ulteriore trattazione in mÒdo speciale rlt1scirebbe superflua. • Le' anomalie congenite del :padiglione auricolare con atresia del condotto uditi'vo esterno non sono certamente frequenti a riscontrarsi. Le condizioni speciali nelle quali m] son trovato per il servizi'o militare, ·in occasione della revisione clei rifol'n1ati per le 1nalattié ·di orecchiò del XII (12)

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~EZ L-ONE

PRATICA .

785

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trattavasi di a.norualia bilaterale, talora negu vano qt1a.lun(lt1e percezione u<.lit1Ya, e si esp1·imeYan0 co11 . ht sola mi~oa, simulando mutismo, ouùe c..-onfer111are una sordità a~soluta. I i·is).11tn ti :-.ni · q~1a li· si potè fare completo assegnamento f11ton1> sempr t q11elli dell'esame ra.dio_gra.fico. [L~o. presenta parecchie de~le figure pili dimo- '· ~trative e illustra brevemente le piiì significative • ane:he nei particolari l'elativi all'esame somatico, antropologico e psicil!co, al l'eperto radiografico]. Di tali reperti rudio.g·r a fici bisogna te:p.er mo-lto conto quando si pone avanti il quesito della opportuni tà (li un interve~to operativo', ai fini di .aprire un condotto arti:fictale, nei casi di anomalie congenite del pad,iglione co11 atresia tlel condotto t1di- · tiv9, ed a11che negli altri ca·s i 11ei qu1ali esista atresia i solata di quest'ultimo. · roichè <l J11e sembra che l a seu11)Jiee conserYazione <1i t11ia buona percezio11e llditiva i1on è i l solo ele- · 1nento cl1e possa indica l'e l ;interve11to, nè possa accertarsi quanto Duplay a1fern1a, ' c:lle sè la fa-

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Quan do si sia in presenza di un '~tresia estesa' od os13ea, si deve iin~1nziare t u ttora ad· ogui opera~ ~ione, che sarebbe irrazionale e dannosa. i · reperti radiografici spiegano ch.iaramente come nel caso XIV i Tipe.t Ùti tentativi del chirurgo, diretti ad aprire .un còndptto, ri uscirono vani. In tali CllSi, nei quali, · ad ,u na semplice OS$er:vazione esterna; il chirurgo sarebbe propenso a llo intervento, Io stuçtio 1'a diografico della regione ·auricolare è da eseguire, e• può costituire un ausilio diagnostlco • p1·e.rsioso. · ' DaLl'o'Spedale 1nilita.re principale di Pa,lerrno,

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Accademia Medica : di Genova. ' Sed u-ta del 21 ap,:r ile 1918.

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.J1. P .

àl) lile 1918. '

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Pl'esiede il senatore. prof. NovAno.

Varietà rare di ferite dei grossi vasi osservate al fronte.

Pxof. SILVIO ROLANDO, maggiore medico. - :B,a la • ~to rin di alct1ne f.erite dei grossi v::tsi da scheggJ11 coltà udf,ti.v.a è conscrvapaJ si può 0011olitde1·e pe1· . cli granata, desig·nate da Duval col nome di ferite l'integrità. della oass<.11 e dell'orecchio interno. Iu ' . ' .·ecohc, perchè non sono seguite dJa emorragia prital ,caso si p11ò ço11cl11dere solo i>er l'integriti1 clell'orecchj.o interno, come nel• càso nostro XX, di ano- 111iti·Ya, o lo sono scarsamente: L ',0 . di moetra cl1e ' '.: la man<:~nza dell'en1orrag·ia è dovt1ta a lI\Olteplici malia bilaterale. N~l quale / l;t cavith tìmvanica , fattori, str.appam ent0i de l vaso c:o11 assottigliad~stra ris11ltava molto ridotta i1ell~ sne tlimensioni,, mento ed allung1amerl.to della tl1nica esterna ·ed acmentre la sinistra u1a.i1ca va. Poicl1~ può . a Ye rsi l~l'­ cartocc:ian1ento dell'intima' ; compréssìone da emacezione del lingnnggio lJer t ra smi~sio11e a ttrn verso toma })eriarte riooo ; dimint1zione· delta pressione le ossa della t~st,1 al labirinto integro: i11teg r~ti1 sanguigna e. della validità. cardiaca·;· .itt,1ll1ent-0 dPll~1 che è spiega bile in base alle 11ozioni di elllbriol~~ia., coag·ulJ~\lbili-tà sang·uigna ecc. <lalle quali r'is11lta che I 'orecchio inte.r~o ,si svil11pPfl incli1Je ndentemente da q11ello medio ed esterno 1/0. i11nstra due casi di ferite seccl1e - dell'a. . • 8Cellèll'e ~della femOl'Cl le - aa lni. trattati Ilf'll ~0$J>e- I sopra un ispessin1en:to elle si forma al <lisoprn delln prima . tasca òra nchiale, i11 Yici11anza elfi 1 cPrYello cl<ìl~ 11. 35 ·d ella ga. a~:mata. • • \. posteriore (as~u111e11d9 co~ì h1 rnedei:;illla 01·igine L'O. ri clliama l'attenzione dei coileghi su tali ledel sistema nervoso ce11tra le), u1eutre gli alt1·i clu · . sioni, le quall, se misconosciù:te, espongono pri·l l'lfl segmenti dell'Orecchio Si 'svilur>p1lllO 11Ìll Hll'<l~tf\l'llO o dopo il ferito ad emorragie mortali. M. S . • sull~ metà posteriore della prirun ta SC1l brn flrhiR le. Di guisa che non p11ò escl11clel'Si cb e.11elle a110111n.. IMPORTANTE PUBBLICAZIONE. lie del padiglione con atresia del · C'onùotto, J) ll l' ei:;' ~ndo ben conservato l'udito, il çonclotto uditiYo os-. Prof. LUIGI MANGINELLI • • Docente di Patologia Med. e Aiuto M€1d. negli ,Osp. di R onia. ·r' seo o la cassa siano in pred<t a mn ]formazioni. . Ed in,•ero è t1r1 fatto comuue a riscontrarsi che . qnando iJ padiglione è µ1alforn1ato , il condotto u rliL~ tiYo. esterno e l 'orecchio medio lo so110 ancl1'essi: .. ed allora qt1alnnqne operazione avente l)er iscopo di aprire un meato 11ditivo imperforato resta vaD.ç1 . dell~ Ciò iist1lta confermato tlagli studi di T.o jnbee, • · Virchow e Lannelogue, e dai tentativi intrapresj • È una interessante pubblicazione della massima utilità per · : dai diversi .opera tori, come Gradenigo, Kanellis, tutti coloro che desiderano avere un esatto concetto di questo moderno metodo di esame che ha dato cosi n.uovo orientamento Oastéx, ecc. , a tutta la patologia del tubo digerente . La radiodiagnostica. non D'altro carito i casi di a.tresin congeuita del con-1 va oggi considerata quale segreto patrimonio, gelosamente custodito da pochi iniziati : essa è una impor tante ·branca. della. dotto senza malformazioni so110 estremamente rari, . . semeiotica generale: e quindi della clinica, e deve essere conoe le malformazioni isolate (li esso sono poco pro- sciuta da ogni medico co,to, giacohè, s~ spe.t ta più particç>l&r· mente ai radiologo la tecnica deJla ricerca , 'è al medico che babili dal punto di vista embriologico. Per cui anche spetta la. sintesi di essa e l'apprezzamento del suo ~iusto valore. ' . nel ca.so di atresia isolata clel <'ondotto con {»ldiL'argomento è esp o~to da.11'-A. in modo pia.no ed originale · esso non è un' arida e pedante enumerazione di sintomi, ma unn glione pressocbè n ormalmente ~,~ìlnppato (come ritrattazione ordinata e sintetica, nella quale il valore ael segno leYasi appunto Dei Casi dellé nostre dtle pr1me figuè costantemente analizzato e discusso in merito alle più moderne vedute di fisiologia e di patologia, mentre è abilmente sfruttato • re), un atto ·operativo non sarebbe autorizzato se per tutto quello che esso può renderci nel campo della patogeneei non.. dopo una esplorazione minuzipsa. d~II 'orgauo . e della diagnostica. . nflitivo, dalla quale si fosse acquistata la certezzn Un volume in VIII grande, di pag. XIII-254, ricco di 121 ildi aver da . fare solo con un'atresia parziale, co·o lustrazioni e di una completa bibliogra.fta, in commereto L . 8; per nostri associati L.. 6, 76 fra.neo di porto . <'a ~Ra iotegrR e ron uòito ~n conserY.a t<?. ~

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:-iagnosi ·delle · ma!attie ·dello

stomaco e

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adoperata per i metodi di esame da essi pre. sc·e lti, fermandosi a r accomandare' la maggiol'e Il valore delle varie prove pl'ecisione nella esecuzio11e se si vogliono ridella capacità funzionale renale. s ulta tj esatti e @indi veran1e11te capaci di dare indicazioni sicure sulla capacità fl1r1zlonale 1~11omas e Birdsall (The Jourrial of the Ameticçin Medie. ' Assoc., 1917, n. 21), in base ad una dei reni. Le co11clusioni a ct1i vengono gli AA. in base ln1·ga statistica, dim0;str ~tno che la pei·centua le alle loro 1111merose e perienze l)Ossono così forùella i11ol'talità in segujto alle op erazioni delmularsi: l '~tpp<.lrato ge~ it~-urinal'i o è notévolmente diTra tutti i n1etodi i1npiegat:f si è dimootrato 1ninuita d a che prima di deridere gli interventi il i11igliore qu ello dell'i i1dacocarminio; esso si •è t:i pratica l1esame della c ap~c ità funzionale de1 dimdstrato a11cora più sicuro e più pratico di*· reni .•i\l riguardo so1io tati st1ggeriti numerosj n1eto1Ìi, })uo11a parte dei quali però I 'esperien- qU !.> Ilo tiella fe11olsulfonftaleina. Nei casl }lei quali è neoessaria u11a conferma za l1a di1nostl'ato . i mperfetti o non adattabili alla pratica. Gli autori rite11go110 che fra tuttP si pt1ò acloperare l~ fer1 olst1lfonrftaleina .e la determinazio11e dell'azoto i1on proteico e delle prove della capacità fl.111zionale dei reni 1' urea d~l sangue. quelli m eritevoli di es. ere presi in conside1:aLa costa11 te cli A1nlJard 11on ha n essun van- , zion P per l a loro esattezza o i:>er la loro pratitag-gio sulJ'i11dacoca 1·111i1iio e . ulla fenolsulfoncità siano i seguenti: l'indrtcocarminio, la feftaleina. nolsul·f onftaleina, la dP t P l'Inin azior1e dell"azoto • La crioocopia del sangue e delJ 'uri11a si è dinon prot~ico nel sangt1 e e d e ll'azoto ureico d el 1nostrata se11za a1cun effettivo valore. .. san .g ue e dell'urina, la det er111inazi o11e d ell'LlLa d ete1l>J.11inazio11e della creatinina del sanrea nelle urine ·a n1ezzo dell' ipobromito di so. ' g tle e dell'azoto ureico ne ll '11 ri na 11a clato ridio, la costante ureo-secretoria di Ainbard, l a t1l tati variabili e quindi non ti til izzabili: determinazio11e quantitativa della creatinin a Tutto sommato, il m igliore esame ft1nzionale. nel sa n gue · e la crioscopia del sangue e dell'LL. de i reni, aln1eno p er i chirurg i, è quello delr1na . Le prove con la. florid zina, co11 l'io_9u1·0 cli -po- · J'indacocar111inio, p er chè è il pj1'1 pratico, il piu preciso e il più ::;icuro. Col metodo cromo-t1retassia ed il lattosio, la poliul'ia sperimentaJe, teroscopio qttesto inetodo può applicarsi anche la determinazione d·ell' acidosi e dei cloru.r i soall'esame della r apacità f11nzionaJe di ciasct1n no anche buone, ma non come q11el1e sopra inrene. , DR. dicate. L a prova della flol'i dzina, bench è rr1olto sensibile, si è dimostrata, sia in rondizioni normali li significato dell'azotemia iniziale . • ch e patologiche, imperfetta e contraddittoria. :E! nota l'importanza dell'azotemia e del coefL 'ioduro cli potassio ed il lattosio associati al , . Rale ed all'acqua ha più fntel'esse per il medico ficiente ureo-secretorio nel gi1_idizfo prognostiinterno Che per iJ. chirurgd in qtiarl.ÌO . che essa. co della nefrite. Il dosaggio d ell'urea sanguigna fornisce, secoll;do rpolti studi, soprattutto vale s opratutto a distingt1ere le for1ne tubt1lari • di nefrite da quelle glomerulari: La prova della fran cesi, dati abbastanza. schematici: l1azotedi AJbarran è molto rac- mia al di sopra di 3 gr. per litro nç>n si osserpoli11ria sperin1entale .. com.andata, .ma offre il fianco a molte ol:>b.i eva cl1e nell 'ultim'o periodo della malattià di zioni: la. diffl.coltà di ra;ccpgl~e~e con catetere T3right e deve far temere la morte a breve scaureterale l e ll rin e d~ ciascun rene ; la cateterizdenz•a; un'azotemia oscillante fra 2 e 3 gl'. perzazione .s timola o inibisce per azioné riflessa l a 1netteref)l> e la vità per alcune settimane o alsecrezione renale; la dilfì'C oltà di mantenere per Cl1ni rr1esi; con un' azotemia fra 1 .e 2 gr. si raggi.tinge un anno ancor a di vita, sempre che due ~o tre 01·e il catetere i1eg li l1reteri; la even. ' tuale impossibilità di far ber·e o al paziente la . non intervengano a.ccjèlenti dovt1ti all'iperten• prescritta quantità di aicq·u.a; la impossibilità .sione o complicazioni,,, sopratutto cardiach e. Ora, quale è il significato da attribuirsi ad di valt1tare le differenze di poliuria nei casi di leggere lesioni dei .reni. La determinazione in- 11n contenuto ·azotemico di O50-1 gr. p er litro? Prima di rispondere alla ·domanda, bisogna fine dell'acidosi e della qùantità dei fosfati e assicurarsi che questo ·contenuto azotemico, che dei clorurj COI?-tenuti n·el sangue ha va lore s9lo si suol designare col nom e di azotemia iniziale, p~r la diagnosi differenziale della 'nefrite . Ciò prem Q-SSO, gli A ,.~. espongon o ~ a tecnica sia lln fatto " a ccertato e costante . 1

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Per.. l'accertamento vm1no evitate alcune cause d'errore, capaci di fa1" variare il contenuto in urea del sangt1e: la -quantjtà .di albumina o ùi .clç>rttri ingeriti , g1i ed~rrii e gli ostaeoli alla diuresi. ~ • · L 1 inftuenza dell' albun1i11a a lime11tare è ovvia. Per i clol'uri è dimostrato che essi, aum~n­ tando la diluizjone del s-ang·ue, diminuiscono 'il tasso ~i urea sanguigna per litro; quindi azotemie i11izia li r1on debbo11 0 ricercarsi che · individui assoggettati a dietn. declorurata. Anche gli ede1ni, <tccompagr1an dosi a diluizione sar1guig11a, 11asc:ondono lievi n.zotemie, che compaiono dopo jl riassorbimento degli edemi stessi. Gli ostacoli alla diuresi (calcoli, ecc.) agi. sco11o ovvia.m ente i11 senso contrario . Circa la costan,za, bisogllla con SU{}Cessivi do• saggi assicuraL·si cl1e non si tr·atti di · az@temie • acute, quali si trovano i11 u1olte i1efriti · acute ' (fra cui le cosi-ddette riefriti di gite 1·ra ), in nefriti tossiche, in malattie febbrili (tifo), in osta-· coli transiitori a lla diuresi (spasmi uretrali) ed infirl-e, con1e episodi a c11ti passegg·eri, n~l corso• di nefriti croniche. Assodato, d11r1q ue, di trovTar i"di fronte ad -una azotemia iriiziale (0,50-1 gr. per litro ), bene accertata e non transitoria o regresf-iva, quale valore. d éves:f ad essa attribuire? Seco·n do Widal, 'Veill e Vallery-Ra clot ~res­ se 111éd., n. 67, dicembre 191-7), quattro eventt1alità })Ossbno in tale circostanza avverarsi : o l'azoteini'a resterà fissa ad una, cifra l eggermente superior e alla normale se11za mai però sorpassàrla; o il tasso ~'urea. do-,o a lcu11i mesi o alcune settimane tornerà defi11itivamente . a lla norn1a; Ol)l)llre oscillerà intorno a 0,50 gr., co11 ' leggere- oscillazioni in· l)ÌÙ .od 'in n1cno·; od in- . finé l ' azotemia s,eleverà prog·r essivarnente fin9 a raggiungere e sorpassa1·e 1 gr. oer litro. · Come si vede, dunque, l'avvenire dell'azote- , mia iriiziale è variabile. 111 tn li con dizioni quale significato va ad essa attribt1ito·? ,s econdo l e l'icerche degli autori succitati, l' a zotemia iniziale non •è che lln' azole~ia cl' al- , lurrn.e, che obbliga a dosaggi frequ~nti e ripetuti almeno ogni 1-2 i11esi. Essa non port.e rà ad un prog11ostico serio a lt'ro ch e quando, in tal modo, si ftCCel'terà come progress·i'Va. Ed P questo il dat6 fqndan1entale .che dà il suo F:ignificato e il s110 vn 1ore all'azotemia iniziale.

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Jno sia: sulla strada dell ' azoten1fa. Un coefficiente ureo-secretorio elevato può sia riinanel'c tal e, sia retrocedere fino al va1ore nor1na.le, .sitii .es'sere il preludio di un'azotemia iniziale) cl1c però n6n evolve, si a essere il primo termir1e di una vera azotemia progressiva. Quindi al c0efficiente di Ambard, per sè stesso e come dato di giudizio deJl'azote111ia, I1on può darsi alc1 111 ' . valore prognos tico. l .. a· con-stataztone di u11 coeffièi,ente ureo--secretor:io eJe-yato -non .significCt altro ' che un disturbo nella escrezione ureica. . cui l'organis1110 può adattarsi, senza che si' debba avere acc11111ulo di -urea nel sa11gue. Sicchè. il co~fficiente di A111bard, ~entre è un, dato sensibilissimG per s tt1diare la funzi oné escretoria dell'urea,. .non permette ~ neanche di · prevede1·e l'in stallarsi di t1n ' azoten1ia ii1iziale. Q1Jesta ·va ricercata in . sè, é.~cce l'tatcl. colle dovute cautèle A seguita, p e1·· l'alto valore prognostico che le . ' spetta quando, come dicemmo) acquista anda·1nento progressivo. G. SA~A1'INI. .

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CASISTICA. •

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Tortuosità sigmolde della carotide Interna e suoi rapporti con le tonsille palatine. e la ~arlnge.

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Si fanno molte affermazidni discur<li riguar•

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do alla relazione d.ella ~arotide i11terna ·cr.n !~ . tc)11s ille. Se i1oi asaminiamo i' vari testi di a11a- ~ · to111ia o chir111·gia, troviamo cl1e vi sono due . 01)inioni diametralmente op•p oste; ecco due testi : « l' al't~ ria caroti.de . interna è cc111t.igu a a1J é.c faringe, ma un po' •li8tt'O l·arp.igdala r, ~Ca,r­ SO il pericolò di venir fe1·ita nel~'ampt1tare la ' io11silla ». «L'incisione dovrebbe essere fatta dal sotto .in st1, e il tagli<;> . del coltello diretto in' de11tro, cosi da evitare ogni rischio di 'ferire. la carotide inter11a che è in stretta co11tiguità con la .sttperjì.cie esterna della . tonsilla». La s eg1le11te descrizione del Testt1t spiega le · . ' " d11 e opinioni · citate : « La ca1"otide interna, gen er a l1nente rettilinea, p11ò essere pj ù o meno fl essuosa e descrivere così delle c11 rve molto variabili i)er ·humero, cli1'ezio11e' ed e~tensione: ' una di <1ueste curve viene qualche volta a inettersi i11 rapporto co11 la faccia esterna d ella tonsilla, 1a cui ablazione può, i11 questo caso, essere 1n.0 Ito pericolosa n. ìVIac Alister dice : (( Ql1ando la carotide i11terna è tortl.1osa, gfacc ' vi•cinissima ~lla sua superfici~ po~teriore ed e. , steriore, separatane dal costrittore stlperiore Il coefficiente ureo-secretorio di Ambaì~d ir1 della faringe ». Quain afferma semplicemente 'indiv·iid11i con 11n tas~o di uta._a sanguigna intorno a 0,50 pet litro non-è fisso e seg11e per lo ' ç:he '<< la parte cervicale dell'arteria p11ò essere l)iù le oscillazioni ureiche. _ tortuosa )). " ...\... G. Ti1nbrcll Fisber (Tli e L u.ncel ) è ~ tato :l\1a p11ò darsi il caso che con un tasso di !)Ortato a s tudiare la tol'tt1osità di qt1este artelJrea sanguigna, normale,· il coefficiente di Ambard ~i.a elevR.to. Ciò non , signifì ca che 1'infer- 1'i.e dn; dl1 e casi. ~ntcces~ivi çli A€f'suosità n1olto 1

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acceutuata, così .ct1e ritiene C3i.a fatto molto pit1 tu volte lu11ga la distanza erte attl'aversa. Nel-· frequente 'd i qu,el che si suppone. la pecora quell'arteria è assente, sostituita da ' . In una sezio,n e trasversa si ·vede che, stretta una rete mitabile, il cui ufficio ~embra quello alla supeTficie è~terna. della tonsilla, &eparatad'impedire la congestione del capo i1egli · anir1e dal costrittore superiore della faringe, ab- 1nali pascolanti. _J\.11che · nell'uomo è stata debiamo da avanti ir1 dietro la branca tonsillare scritta l'asse11za della c.;a rotide 1nter1ia (::t sinid·ell'arteria facciale, cl1e · ascen·d e alla tonsilla stra, Qua.in; d 'A.mbo i lati, Timbrell). fra il pterigoideo inte1~no e gli stilo-glossi; la l) a qt1este osserv~.tzionì discendono dei consibra11ea pàlatir~a ascendente della facciale ch e gli praticj. Q 11ando la tortuosità sigmoide gia• passa· tra lo stilo-glosso e lo stilo-faringeo; ·e ce Ilf\l piano coronale, il vaso è passibile d~ l'arteria .faringea ascendente dalla c:arotide e- danno negli interventi sulla parete posteriore . sterna. La carotide interna giace molto indie- della f nriuge (vegeta·zion1 adenoidi), prima dei tro, al I alo .esterno .della tònsilla ed è fuori pe- quali dovremmo avvertire una pulsazione abric.oJo, negli interventi . su di quella fatti con 11orme. Q11ando la .tort11osita sigmoide giace . cautela; così che sembrerebbe probabile che più nel piano sngitt ule è più probabile incontrarla di éssà fosse passibile di da11110 alc11na delle 11elle opol·azio11i S'\lll e to11sille. Benchè s:ia sta· tre nominate · arterie. Così in un caso di ìvlor- l)ilito che i casi di fn.tale emorragia dopo· abla· l'ant Bak.e1\ l 'emorragi a. dalla faringea ascen- zio11e di to11sille çi inci~ion e di un ascesso peri• dente (ìn ·11n uomo di 23 anni, caduto con la tot1sillal'e non sia110 dovuti a nocumento della pipa i11 bocca) · risultò fatale. . carotid e interna, non è improbabile che in qualL'·A. vide due ~a·s'i di. carotide i11terna a11orch e evenienz:t ciò sin stato provocato dalla an1aJe, 'per tortuosità, u11 a in 11na donna attem- nomalia in discorso . .A.pche la legat1tra della pata, l alira in un uomo di •~edia • età; l'n rteria càr~tide · co1r1une J)UÒ fallire a caus~ della anadescriveva 1.ln a c11rva a S, nel. primo caso inti- · stom0si fra le carotidi n el circolo di \~'illi• s' , G. BILANCIONI. ma1nenté coru1essa con la tonsilla, i1el secondo più s tr~ttamente dell ordina.rio. Nell·'un caso la • c11rva . Rig1noide giace nel piano sagittnl~. nPl TERAPIA. .. sscondo in pa:rte nel ,s agittale, in parte nel co• • · H trattamento della sciatica. ronale.. ' ' Gjfl, Kelly aveva n ota.t o . ·ch e 1a presenza di .J. ,Strauss (;rourri, A11t. ined. Assoc., 15 dig randi vasi . l)lllsanti nella p~rete pesteriore cenllb re 1917) dopo ave r e richiamato le diver~r. ç]ella faringe, che egli aveva osservato clinicaopinioni ~11ll 'essenza di tale affezione (11 e11ra 1rnente, . e..ra dovuta a tortt1osità. abnorme della o·ia sacro-i 1iaca; 10111})0-sno ' radicolite , Iha1u.tt.itt . rn.rot.ide interna; ciò aveva notato in quattro c rale, sul1ll1s..qaz.ione sacro-iliaca) e fatta 1111a , casi, tre dei quali er'a110 soggetti sopi· a i 70 ari- breve ama1isi dei novanta casi da lui ~sa1rd, · ni , llno l di 22. ·La prominenza pulsante c-0rr!nati, pa~sa· a oonsiclera.t'e il t rattamento. sponde alla piega bassa di un,a . tortuosità s~gViene in p rima linea la profilassi : l1a Stciatimoide della carotide interna, sita nel piano coca, seoo.ndo l'A. è pi-Ò frequente nei mesi estivi , ro11afe, che di solito viene attribt1iia aÌla faper le co·rrenit i che possono investire il co,r po 1i~gea ascerl.den~~· . dttrante il ·011no. Le i)ersone. ,se!Il!&ibili al fred1Stimson' riporta lln caso in cui 1'art"'e ria de- do ·debbono evitare .appunto le correnti, il bnscri·v eva d~l l e 'Pieghe nel piano trasversale, gno .aid immexsione. fL·edd~. Ha pure una gran, nella part~ })as.sa del s110 corso; . seguendo la de importartz.a il pronto. tl'attameinto. l'i.11e ::t ·di 1ninot resistenza essai sporgeva all'inNei iprimr:i stadi è da preiste.:çiveTtSi il riipo so ·terp.d e siml1la·v a J'aneurismai. . russoluto in letto, lsap.plicazione del caldo umiQp.anto "alle condizioni et.iologiche non si de- do,. sul diecors o · del nervo, ~pecie a.Il.a,. regione Ve, COIDe potrebbe fal' pensare l'età dei SOggetglùtea, e la SOfilministrazione di abbOTICf ftfltj I ti (p.oicl'u=~- molti pi1'J.. v:ecchi gi11n·gono nelle sale si ·di salicil:ati: Scars~ risulta~ darebbero . gli ?l11àtomiche),, seml)re sosp.è ttare '1'arterio~clero- ·irritanti 10 qa1i : dan:no,sb è il ·m.38$1ag.gio. Se si,. che talor?i all'esame istologico ,è ris~ltata · i do! ori $Ono .~olto forti, : si ~pt1ò d·a.r.e . dell a rr1qdicissi1na, cioè da essere ins11fficiente fatto- ' OOi~e~a: 1·.e della· tort11osità. • · Q11.ando -la malattia non 1cede a questi m r z1 . . So1'ge allora la que~tione se si tratti di un zi e quam.do ~d·uroa :da .settimane e . me.si,' l'A. fatto conge.n ito 0 no'. . L'a~atomla coinpara:ta · comisiiglia· di ri,coTrete .ai d11.e meto.dd -seguenti . -1111ò forse darci q11alche, In molti mammi- delle inje.z ioni . dii so1uzione fisiologi,c a .çli clo-· ferì la cA rotide interna è molto più tort11osa' r\uro di · s'o dio nel1e., 'VLC·i'na.nze del . nervo, ovvfche non nell'116mo,: q11èlla .d ella fo ca è qua~ànr.o epiid ur.al'i, . . . .. '

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SEZfONE PRATICA

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". Per le iniezioni ·peri·n eurali, si fa coricare il col co.rip.o se il paz.ie~te è. "!lella -posizione g~' paziente sull'addo·m e con Un .ClJ. SCinÒ- 'Sotto la , :nu-p1etto:riale. Oltrepassato il , le·g-ame:nto; l'ago . parte pili. bassa e . i piecti che sp6rgo~o all'in-. scivola rl;ello · SJpazi.o ep·idu1r~e e .v1ie111e, tènuto ' · orizzontalmente. purante l'iniezione si fa giafuori del margine del lettò o della tav9la. Si cere il paziente sÙl lato affetto. tira ttna linea dall'artic·o1azì on e'-sacro-coccigea al plinto, l)iÙ basso d el mçi,rgi!l\ ·esterno po· !,'in-lezione ·C·onsiste di' so1U.Ziooe :fi>si.olo€iica steriore del · gr~n tro cantere. La puntura si . sterile· e ·cal.da: ai primi· 10-20 eme. si aggiun, pratira ad un polli·ce (cm. , 2 1/2) . all'~sterno delge c,g , 12 lh nov.ocain'a con epìnefr,ina •e si ' la congiThllzione del . 1/3 inte"f,no Gon i 2/8 ester- . completa ·dop0 qualche minuto l'iniez.ion.e (60- , • ' . ~ ni della linea aiccennata.. .Sii u~a un treql1arti 80 ernie.). E.ssa viene ripetuta rloip.o 48 o·r~, fino lungo 20 cm., del dia.cp.etro di 2 rrìm.: la pu:nta , 8t farne ci([}Jque o 1sette: del trequarti· n on deve sporgere m olto dalla T a lora l)er·ò., . pure subendo notevo.Ii miglioramènti; . n on si ottiene guarigione completa; cannula. L'ago si infigge dii.rettamente veTso il basso attriav~so i museali glutei fino a to·c- :Ln tali .casi· p·orta s·p esso gioviamento il tràt- · care il nervo, _ciò Che si 1palesa ·c on un vivo tamento ~ell,a'rto ~affetto con ari.a sovr:ariscal.dolore -e, spesso, con una cotitra.Z~one inv.olon- data. . . ·· . taria del gastrocnomio. Si ritira a llora imm~­ In geheralé .ie., iniezioni sul · decorso del ner.. 1 • vo. sa.rebbero realmente efficaci per fare scoi:n·a.i.atamente il trequarti -e si iniettano 100-150 em e. d·ella solt1zione fi siologica, usando talora p a r ire i Q.blori: a nche il riflesso patellare, dapuna certa forza' pe,r .spinge·r e il liquid·o nei-tes- . prim,a aissente, ritorna pod poco a poco. '"Con suti e· bad.ando . a non sj>ingere . in~ece la oan- i .met-0 di aec.e nnati si ottiene specialmente · di , .. nuLa .n el nervo. · ,. abb.revtar.~ .1not.e v9lmente I.a · durata d·i que.s ta In?lattia., JlIL. · All'fniezio'n è può segl1ir.e un forte ·dolòre,. eh~ , penosa . I • t generalmente cessa dopo un'ora. L e iniezioni • • • vanno ripe tute a -giorni alterni, fino a tre ,e NOTE DI\ MEDICINA SCIENTIFICA: talvolta cinque. ·' • . La resistenza globulare nella malaTia. P er rag.giuI11gere 1o spazio epd.dur:ale, si seguono le . lirle~ di Cathelin. Tale sp.a zio, ne~ ', L a resi stenza globulare· nei malarici è st~·ta ' • l'adulto incòmmcta aJ margine inferio,Fe delta, r-ecentemente (Presse méd., n. 67, dicen1 bre prirna ve·r tebra sacrale, dove finis.ce' la d-ura;,. 1917) s_t udia~8: ida L. Netter 24 soggetti' ·nore 1Si estende .a ll'aµ.-tiicolazi on e sacro-1coccigea. . m a li e 37 m a larici. E gli h a trovato che l'aumenE' tn tale punto ch e viene . fatta ·l'iniezione~ to dell a resistenza globulare acc0moagna abb·a.11 plinto di repere per il for ò sacr ale supe- stanza, · caratteristicamente l' accesso malaric0 • rior e è la ~J1 e d'ella cresta, formato dalle spied in linea generale• questa acre.ntuata resisten- , • ne d el s·aci-io: esso h a ·1a .form_çt di V o U roza è in ·rapporto airetto con r!ntél)sità ~ell'~c, • vesciato, e le dimén~ion'Ì di ·Cm. 1. x '1,5 - ~. ~ cesso, ·la specie del plas:qiodio1 circolante e I.a . l . circ ondato -lateralmelrlue d a ... due promine~e, · resistenza dell'indivi,duo · colpito: · quanto· p~ù· · le creste sacrali l a terali, palpa bili· ~ol. dito. forte è l' accesso, tanto maggiore è l 'aumentr.> I./~~ertura: è coperta dal denso legamento fid ella resistenza globu_lare; il plasmodio della .broso sacro-coccigeo e ~i troV1a ,a .cir·Ca 2 cm. t erzana benigna pr~vo ca minore accref;)c~men- 1 sòpra la fine d ella piega glutea . · ·; to della résistenza ch e ·non quello delle febbri ' . Si l~sa 11n ago del di am~t~9, ···di 1 'mm., lungo , estivo-autunnali; ,gli individui dep eriti o caehe8 <:J n.' piuttosto .1) essibile; l o s'i fa: penetrare per t icf non reagiscono che poco o punto sotto que' I • • ' ' ltn a profon·dità di 6 cm . 1ìno a raggi11ngere la ·sto senso. , · se.conda- vertebra sacr a le. · Non vii è pericolo~ di L' a{imento ·ci ell a resistenza globulare .appari1 p enetrarè n ello SJ?azi o s11bar.acnoideo , ma ad sce poco avanti l' accesso febbrile e cess~ poco ogmi mo~o, introdotto l'ago, si attende qual1:~e dopo di esso,. sopratutto quando non pèrmango- . poco élillo ~copo Q.i ve·de:re se fu·oriuscisise tiP,l l'io parassiti circola nti n ei . periodi intervallari. liqui·do cerebro·-spin.aJ.e. Ql,lando è p1o s·s•iì>iJe s-i . ,IVI ~ s@si pratica della terapia chininica a ·dosi fac<cia l'iniézi:o'n e t en end•o ilttpaziente jn · ginoc- m assive (specie p er iniezioni) al m o:i;nento del, . chio, curvato· in avanti. · l' accesso f_ebbrile, .questo· aumento della resiNel~ persone corpùlente 1>erò n·om. si. lJUÒ ~tenza viene ancor più esagerato e dura ptù • raggiun.gére lo sp azio ep·i dur.ale. a 111ngo. P erò quest'azione del chinino, qu~lunSi p11ò dapprima anestetizzare l a pelle, poi que siano le .·dosi adop erate, non può e~ssere si fa penetrare l'ago (ciò ,ohe. ric.hiede una cer- inanten11ta a lungo, e dopo qualch e giorno • • I •' · ta forza sip·erc ialroente nel' p,a ssaggio a t:r~ave~sp·ecie se scompaiono i plasmodi - la resiso il legamento) tene'Illdolq ad un angioJo <}i 45° stenza si abbassa e to~..a alla norma, '• (17) • 1

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IL POLICLINICO

[ANNO

XXV,

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èome spiègazi611e di tt itt~ questi fatti 'il Netter ritiene, in linea d'ipotesi, che di froD;te ai nemico globulicicl a le emazie non ancora inva.. se reagiscono, e l'at1mento cli ·esistenza non sarebb e ch e una prova di ciò. Il rendere così re.fratt ario il globulo rosso spetterebbe alle· antiemolisine del plasma e degli o~g ani emopoietici. Jl chinino, agendo in • sen so favorevole a questo scopo durante il periodo di presenza nel sar1gu e dei parassiti, accrescerebQe indirettam ente, n1ediante la diretta distruzione dej plas1nocli da C':li deriverebbero m aterie eccitatriei, l a produzione di que• ste sostanze immunizzanti, antiemolitiche, cui è legato l'aumento di resistenza globulare. G. SABATINJ .

sia chi1'11rgica (la spinale è co11troindicata do11c> , emorragie .rec,enti; la r ettale l1a dato buoni risultati: un momento n on t1:ascurabile dell a tecnica r elativa è il lavaggio accurato secondario del r et~ ) ; i vantaggi dell' alcool solidific.:ato; l 'accer~m ento delle n1alattie ed affezioni ~ imulat e e proyocate; l 'u so dell'elettromagnete g igante in oculistica; ecc., ecc. · T1·a. gli argomenti ..estranei alla medicina • militare segnaliamo: i fr equenti errori co111messi nella diagn osi di a pp e.n diciti; l'abban,d ono crescénte della ct1ra chirurgica. dell t1lcera duodenale e gastrica; i vantaggi della l'eazione luetinica nella (liagnosi della sifilide; 1· successi del siero salva r sanizzato n~lla para lis i progressiva e nella tabe (uso .p recoce e.. protratto); la simpaticectomia periarteriosa in alcune a ffezioni dolorose; la radioterapia dei ' fibromi uterini e del gozzo esoftalmi·co; la tras- · · CENNI BIBLIOGRAFICI. ~ fusione di sangue citratato; la fisioterapia delle (Jfon~ • r1c1mi3cono chi i Uòri per-t>enuti in dono alla Redazione) cardiopatie; ecc.; e tra gli argomenti più nl1ovi 1'h e "A1 edical An11ual. XXXVI. annata. Un volume o più dibattuti: l'uso di etero~proteine in v.arie . in-8° di pag. 700, r ilega1.o. - Br.istol, .f ohn malatlfe inf-ettive e .nel cancro, l'uso di peptone · \~'right & Sons Ltd., editori, 1918. Prezzo i1ell asroa e nelle infezioni tifoidi, la terapia s. 10. vaccin ica clella neYrastenja (Robertson avreblJe . L'ultimo volume del « Medical Annl1al )) se- dimostrato ch e i nevras.ter1ici son o portator~ gna un progresso sensibile s11i precedenti, per cr on1ci di germi che ·elaborano tossi11e ad azio. la copia del m ateriale che raccoglie. Costitui- 11E: aste niZZélnte: ccttarrllalis, p11eumococcl1i. sce uno s!}ecchio fedeJ.e dei pr.ogressi ultimi ernofili); jl trattamento elettrolitico della go- , • re alizzati n ei p iù sv.a riati rami della meclicina. · norrea·' i l trattamento dell ip eridl'osi con clo. A dire .il vero, in quasi tutti gli articoli che ruro d alluminio (25 ~b in acqlla distillata); il comp ongono la p11bblicazione i ri~erimenti si tratta.mento combinato fenolico:-sierologico della limitano alla letterat11ra irl glese e nord-ameri- meningite cerebro-spinale; ecc. cana; m a è tenuto conto di ciò che di più Troviamo fra i collaboratori parecchi bei notevole è stato fatto in tutti i paesi. nomi della medicina inglese e nord-americana: Tra · gl'innumerevoli .argoment~ trattati ·rite- Goodall, Rogers, French , Lathan1, · AndreV\i·s, , ' nian10 utile id i spigolarne alcuni più imporWheeler, Ht1nt, Little, Ht1t cl1i s~on, Forthergill, '\ ta11ti ' o di inaggio1·e att11alità. · Marshall, ecc. La mag·gior parte clel · v9lume è consacrata, Come al solito, il volume è ripnrJito in va\ie nat.uraln1ente, a lla m edicina militare. Vi trosezioni, or.dinp.te ciascun a al f ~beticam•ente, ciò vano lJ OSto le condizioni e le indicazioni dell '1 · che ne agevo.la la con sultazion e. s11tura })timarìa delle ferite (asportazione fii · P er la ricchezza e la qualità del contenuto, ogni. m ateriale ·estraneo e di ogni tessuto moresso si raceomanda· molto, così ai medici mitificato), i,l trattamento d\e·lle ferite s~ttic~ei litari come ai ciyili. L. VERNEY . (alla Ca1·rel, con dìcloramtna T, c-0n· pa-sta . . 131P, con verçle bxillante,, con ' la luce sola. . ABBONATI~ , POS'FA DEGLI i~e , ecc.); la patogenesi· de ll a t,angre~a g~ssp sa , (infezione dèl tessuto muscJlare) e il trattamento di essa (in cisioni precoci, r esezione déi (964). All' abb. n. 6114: · · te~suti affetti, ·ecc.); 'il trattam ento delle fl' <..t/ ;Non nossi,a mo riferirci nella risposta al case t1tre (l'attenzione del letto.re è . richiamata sui :.· p a.rticoiare : possqam_o notare però che un'ol~risult ati éstet1ci ottenuti nel campo della stoguria deve ric·h iamare l'attenzione alle cond~11 1natolog,i1.1.) e dei." postumi di fratture degli a~ti zioni del cuore, dei reni, · dell'intestino. Se (è ·m e.ssa i11 piena evid~nza l a stir)er:iorità de11e cuore è sano, se· l'~s.aro, e chimico e micro~co-. contrazion.i contrastate, che si dimostrano _ pico {ielle ·urine è negalivo, se non v'ha ·diar·· . molto più efficaci della elettroterapia e del rnac;- r ea, Il.oliguria pòtrà essete ttn elemento degne -. saggio) ; . il trattamento opecrativ0 delle feritè di st11dio, ma . $'c evro di qu alsi·asi preoccupaclei n~rvii l 'im? iego dellé varie fo'I'Il).e di aneste- zi one n ei rispetti del , malato. t. p. 1

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· Per le promozioni .. degli ufficiali m~dici di riserva. '

Ho l_e tto sul fascicolo 2 della Sezione prati ca del PoZiclinioo l'articolo cli - Panglo~s, che si com• piace del decreto Luogotenenziale, il quale disp-0ne che 'per la durata della guerra gli ufficiali di complément-0 del cor'Po sanitario, come quelli delle armi combattenti; r>0ssano essere promossi per anzianità sino al gra<lo di tenente colonn~ll-0. Questo decreto ha ~·iparato <ld una condizione di co. e preesistente cerbam~nte ingit1sta, ed è quindi giusto iuotivo di compiacimento e di Rodclisfazione per la cl.asse sanitarin e per chi. come il dott. rnngloss, ha tanto contribuito ad ottenetln:. hila io vorr~i richiarare ora l~ s11a attenzione sop1~:.i la conòir~ione in cui viene a trovarsi la categoria degli ufficiali • medici di riserYa, qi fl!Onte alle altre categ-Orie di ufficiali medici. ·, Gli ufficiali medici di riserva non hanno diritto • che ad una sola .promozlotle, per cui quelli che entr.ar-0110 nelk'1 riserva col grado di capitano furono promossi maggiori e lh'lsta : e quelli che vi /, entrn1 ono a 39 anni col grado di tenente furono PI'<>lU-Ossi ~'1l)itani, e con ciò la loro ·carriera è finita, coll'aggittnta soltanto della qualifica di primi capitani per i I>iù a11zia.ni, promossi prima della guel'ra. R isu 1ta eviçtente la condizione di . umiliante inf~­ r'iori tà ~pecfalmente mortale in cui vengooo a trovarsi ora questi ufficiali mediéi di riserva di fronte agli ufficiali nJedici di ·complemento, tutti assai meno anziani <li 19r-0, e molti di essi nominati ufficiali solo (;lo{><> il principio. della guerra, mentre glJ. uffi.c:(ali di ri~erva diedero all'esercito come soldati ed uffici~li Cli complemento i loro più giovani anni, e molti .anche altri anni per ri{!hiamo sotto le armi 'in tempo di pace: ora poi attendono al servizio presso gli ospedali militari anche in zona di g11erra o di retrovie, come molti degli ufficiali •• di complem~nto che n-0ri furono mai ~n coi·pi mo· bilitati o so1o pe:r bi:eve tempo. ,. E m~ntre questi o -sono _g 'jà o sa·r anno tutti pre~ sto, .p er poco che anco:r duri l:a guerra, promossi ·maggiori ed anche tenenti colonnelli, e insigµiti della croce di cavalier~, gli l1fficiali di riserva r11ua-rranno sempre col grado .attuale. E ciò non è giu,s to, non è pratico, non è conveniente ai fini stessi. del servizio, per servirnù (lelle medesime paro}e del dott. Pangloss, per · lo rne110 peT le l'Hgioni dn quP.sti esposte per deplor~re che la promozione dei capitani medici a. magg·iori sia ~ubordinata a quella degli effettivi di pari grado. (20) 1

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(738,5) A 1~rnento di stipendio. - Dott. abb. 779 • . l\f. 1\tl. - L'indennità di cav~ Icatura non è stipendio e non è pertanto suscettibile di aumento agli effetti del D. T.J. del 10 febbraio ultimo. Sullo stipendio di lil'e 3700, se il Comn11e ha mantenuta

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Dott . . P.' ç. da T. -r- Per n1ant~nere lo stipendio di cui ust1·f ruìva· nella pr~ceaente e,on{lotta avrebbe dovuto mettersi a dispt>sizione del R : ··~mmissa.­ rio e del Prefetto per esse.re destinat<:> in .quella località ove . la .su.a oper~ avesse pot11to .riuscire utile anche , ìn funzione diversa dallia propr.i a. Nel. l'assumere la · nuoYa cn rie.a avrebbe ~oi dovuto • ottenere.il preventiYo consenso del predetto R. Commissario · e Prefetto, ed in tal caso , la . ql1ota di sti- pendio sarebbe stata limitata' alla eventuale di1fe-

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RISP9STE AQUESITI E ADOMANDE~

la medesima misura stabilita t:>er gli impiegati civili dello Stato, dovrù. avere l'au1nento di ann11e lire fi5, e, cioè, <lf\l 30 % sulle }Jri1ne duemila lire, del l;'l 0 {. sulle rimanenti lire 170'1. !~'aumento avrà la dec:orrenza che darà il ·consiglio comunale nella. re la ti,·a deliberazione. (731. G) Tl·attarìiento eoono11iico dei niedwi conàotti ohia-ruat·i sotto le alrtn,i. - Dott. G. B. B. da Z. di G. - Avendo ricevuto nel 1915 i due mesi di stipendiò dal comune in océasione della prima chiamata 'ootto le ar~i, non può averli .nuovamente in occasione dellia cbJ.amata avvenuta allù cessazione dell'esonero, il quale non rappresenta che un temporaneo disimpegno dal servizio attivo. Contro le (lecisioni del l\1inistero in materia di es<;>nero non è ammesso ricorso gerarchico. Essendo della classe 1879, dopo l'anno passato i.n zona di guerra può ottenere nuovamente l'eso11ero od essere comiandat-0 in servizio civile, ancl1e nella propria antica residenza . Riteniamo che nell'anno di zona di operaz.ioni possano essere comJ)Ut.ati i duè mesi P,recedentemente ipresta.ti in quelle località, giaçchè le vigenti norme in materia non 111.c cennano a servizio inimterrotto: (7387) Aumento di st1pen,clio. - Dott:' G. B. da O. L. - L'aumento di stipendio sancito <hll decreto Ii11ogotenenziale del 10 fetibraio ultimo noi! fu _ concesso in vista dello accresciuto lavoro degli irppiegati, ma bensì in vista delle attuali condizioni del mercato che ·han reso più difficile il costo della vità. Erra, quindi, codesto C-0mu.ne nel negare l'aumento al medico, perchè, a ql1anto dice, per lui non si è verificato aumento di lavoro. Contro I.a relativa qeliberazione, che a ltera lo spirito e lo scopo del D. L. del 10 ;febbraio, Ella ha diritto di ricorrere al Prefett6 della Provincia,. invocandone · 1'iannullamento. • '

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degli ufficiali medici di riserva, e si adoperi con • tutta la sua influenza. per ottenere che, in vista . ' della lunga durata della guerra, le loro condizioni siano parificate a: quelle degli ufficiali medici di romplemento. S. A . •

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da ·augurarSi quindi che una voce autoreTole come quella del dott . . . Pangloss si, levi in favore

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renza fra l 'antica retribuzion.e e •la. metà della nuova· . · Non avendo Ella richiesto alcun.a ...... . - autori~ Y..azione nè essendo più in gr'àdo di ottemperare <ld èventl!lali disposizioni' delle .àutorità summen- l ;.-;iou.a~· non può ehiedere . cne sia continuato il 14'lg.amento dello sti];>en,d iò <li ,c ui pr~ina godev:a. -.. Doct'or ·Ju'STITIA.

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della m~glia dei ; benemeriti d€lla saJute pub- . blica non Msta aver avuto .J l diploma di bSneme':_ re~zà;. che rapp.r esenta il 4° grado della rieomi>en<Sa . . . stessa, ma occorre aver .avut-0 lo s.peciale brevetto eh~ aut9:ctzza: · a. ~regiarsi della ,medagli~ e -che . spe~ _.. . :..; _----.---.-.-. - · ·-----~-1------- ... .cifica s,e la m~daglia :· Stesst\ .è Q.'oro, d'a'rgento o , ' di brOBZO.\ . ·1 ' •· " • 1 >"1er·vizio niedioo-mii·i taf'e. ·- All'abb. n. 5677: A.ll'al5b. h. lp22 : ·· ~ I Non vi è aleunà ra_g ione perohè Ell~ possa otte, · ~ stia personale domandi " d_i l'evoca. dì esoner<;> · ne:re l~ proroga che deSidererebJ:)e.. avere, nè l'amIton poteva av~re alcun valòre presso il Ministero, ~ ministraziione coml,lnale potreb~ fòndare tale cto- . . ~ ,. ·" .. è.he oon~ed~ p revo('Jl gli esoneri no11 in ·P.ase à · manda sulla circostanza che lnl'la sia della classe -. Persqnali intere_s&-, ma in segùito '{l 'fondate dò:. del 1876 ed in Com-iine cbe trovasi· in zona' ·d i guer~a. ·' mande · d~lle ia.iltorità ·eompetooti. . .S altresi ovvio ehe le a utorità i:pilitari non poI . . . .. La Direzione di Sanjtà del corpo d'armata po- ~,.~ tr~bbero neppure èpncederle, dopo · ave:rla mobi.JiL trebbe; per urgenti n1<ltivi. di sell.·vizib, propòrre. al tata, di prestar servizio tn . un ogped,ale da ca..mp.o MiniiStero che .Ella f-0s.s e trattenù:ta .alle armi fih1 . che ora trovasi per ca~<> nel Comune di sua resi• • ehè durano tali motivi. - · " denza, 'mfi Clìe del . rest-0 pao essern~ dtSlocato da Il Comune -1~ · d~ve -paga1;e . dal giòrno 'nel qnrale . ~ uD. .giorno ia.ll'altr-0. . . . ·· ha rias·s unto ·ii . 1Serviziò di medico condotto. · In caso di · mobili~~i9ne la . sua · destinazioD;e. S.é dimìssi-0nario · {tal · Comune; e quindi: libero, verrà fissata al niom~nt-0 ed in base a.i b'isogni· ~él pt(ò chied-ere di essere ·r iammesso in. servizio mi- '; . ·• ' servizio. . ·. ..Jital'e, ma .I'accettazioQne ,d1 tale· domanda è su- " Se preçetta.to é richiamato sotto. le armi, P·otr~ bordina'ta a lle vàr:i:e contingenze del seri'izi~ ed al . far domanda al Ministe ro, per via g·erarcbica, . d~lla 1)8.r~re delle ·locali - autorità sanitarie militari. .. . .... nomina a _capitano, .aJleganc1o oltre i so1iti . docuAl dott. A. F. da P. R.: . , .. menti (fede1 d~ nasc~ta, cond? tta - e --~oralità) una · L'esÒ nero Le è .stato concesso in base a ' nècès. dichiarazione dell'autorità civile d!tl. c11i dipende, ·. " ' . sità di servizio prospettate dalle autorità~ civili 1 . che ha prestato. ~re 15 anni di esercizi<:! ·_Qrofessio~- . _· dalle quali ·Ell.à: dipende. · · · . . na1e medico. .. . . Se le ia:utoritit ~tesse :notifichei·an.n o al M-inistero Al dott. L . . G. P. da M.: ' la c:e ssa.zione di quel}é cona.izjoni che dete~mina ' La circolare , n. 271 del G. M. • . , .1918, che,, parla di vano la sua indis:gen-SRbilità , l'esonero Le vérrit \ provvedi.menti in favore. d'i militari c}+e si· tr<;>va~o revocato. · in spJciaJi ·c<;>ndizionì di famiglia, e clìe riguarda ' All'abb. n. ,9047':, i sottufficiali e i · militari di truppi\i; non è ·estensi.· N11llf.1 risulta ciréà u n :richiamo' p.1·esso le . unità. . bile agl! ufficiali.. · · .1 della Croce. RQssa, degli t1fticiali cli classe giovan<t .A.ll'abb. n. 2002: ' ·c,he, pure . ap,partenend10 alla b~n,emerita . Associa• Agli effetti dell'avvicendamento le residénze di zione, prestan·o ora . servizio pressQ 1a Sanità .. miBrindi.si, Otrantd, Ta ranto," ecc., non hanno natµ-. , litaxe'.· · ·, ·· 1 • • '\ talmente valore, di ilOpa ·di guerra. ' · ~ All 'abb.• .n. 8526: .. .. Al dott. · G. C. d1ai M. s., A.: Al primo, ~eeondo terzo que$ito 1 la risposta è , Seeondo la convenzione · <li Gin-evra ~ ~ici mi- . nega ti-v~. · ~ 1 ' ·lltari dovrebbero · non solo esser suJ:>ito ·r éstituiti La su;:t ' anzianità ·di· grad-0 le• àà· possìbilità ·di · .,,, 1 • dal ·n emic9, ma non ess~r · f~ tti nep.pur~ prigiomeri. prpmozione. allorahè saraADO promossi j , oap-itani . Vicever.sa. insieme a .. tante. altre belle illu.s ioni .medici effettivi che hanno . anzia11i-tà pa.1r i al}a sun. -:\. · umanitarie, -, anche · 1a neutraiizzazione , del per.so- . Infatti i t~toli dei. quaii_·:m1ia . è ·foh1i-~o non sono · . nale sanitaffiÒ .è rimasta. lettera mor.t a i:o.. questa·' ~uffi.Gienti · :@~r giustificare una domanda 'di prqniò- · guerra. . Zrione al ,g rado tli maggiore per t·btol·i . , · Non vi sono p~atiche S.Peoiali da esp~etitr.e ·per M. G. , . ' ,, ottenere .la restituzione dell'uffici;ale medico · pri:'1 ... ' gioni~ro. I médici vengono· qi tanto in. ta'.Btò sçam- · ' . . , .. , btati a· ,grtJppi con altr'e ttanti san~tari ,i austr~aci; , ;, ~ NOMINE,, PROMO~,l<?~I E'D. ~NORIFICEN~E, ma sulle 1n<>dalit;à- e le epoclie di sca:mbio nnllh-di · · ·. . · fisso. , . . , NEL SE~VIZIO . SANITARIO Per solito veiìgori prima. i;eS'ti.tuiti 9.uei irredici · .·. D~LLk .: FERROVIE ?ELLO ' S~ATO. che da m~ggior t'emPo ;si tr-0-vano !n . cat~ività.. ' . · I dottori :Martirano Francesco e Pagliano Guido - • .. Potrà ·il sig. G.. c: rlvolge,rsi per avere ~ maggiori soll\o· stati promossi al grado di ispettor~ capo; i • schianmenti a1Jia1 Commissione della-· Croce Ros~ d9tto,r:i . Diez .. Sai~atQre e Tonias.s i Felice , a quet- , , per ·i prigionieri di guerra, Piazza Montecitorio,, lo .di ispettore . p11ncipale'. .. ,. Ròma. Il nostro compagno di lavoro dott . .Filippini Azel Circa l'i'ndennità peF perdita di· bagagli?, .essa. è giio, ,direttòre del laboratorio d.'igi?ne dell'I~i.tut.<> \ ' corrisposta mediante una qui0ta fissa e non a se-: Sperime:p.tale, . è s.t ato.. promosso , ispettore prm·c.1, conda del miateriale perduto e del euo valore. pale. ' ·

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IL POLICLINICO

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D AR(;ENTO.

-p rof. GIUSEPPE, colonnello medico della c. R. I. - Dal principio della guerra infaticabilmente J1el l)l'estare l'opera propria . sollecito . di chirurgo anclie nei 11osti Più .a vaIJ.za ti, incurante di ogni pericolo, si prodigò sempre con ge11eroso e a.rd en~e slancio, r riU$Cendo, Oltrechè cli immedia to soccorso ai militari feriti, di esempìo al mille giovani medici che furon~ suoi _allievi nella Uni versi tà Cas~r~nse, e dimostrò co~ta11te.n1cnte altissi1uo sentimento del dovere e sereno corH ~gio . - li'ronte di guerra, luglio 1915giugn9 1918.

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MEDA GLIA DI BRONZO .

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da Cassano al Jonio (Cosen7.a ), i=lottotenen~e medico milizia territoriale rego in·en . to fanteri a . . ·- l>i abituale esemplare condotta nel1 'eRercizio · professionale, du1·ante un bo1ubardamento nemico, essendo stato colpito in • t1ie110 t1n locale adibito a ricovero ùei feriti, vi accorreYa pronta mente e, incurante del 1.>ericolo, porge\'U s11l 1>osto l'ausilio della pro11ria opera. -- Bonetti, 15 agosto 1916 . .·

11AX7.lLLOTTA RrccARDO,

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lANNO XXV,

FASC.

33]

di ct1i è fornitn a\ complemento delle istituzioni ospedaliere esisténti ~ che siano adibiti alla Direzione degli stabilimenti anti-tnbercolari ~ilitari e civili, medici specificatamente competenti, sia usufruendo di quelli che già tale competenza possiedono, sia prom"6ovendo la preparazione tecnica di altri negli istituti sanatoriali già esistenti; · che siano moltiplica ti i dispensari in rapporto alla popolazione ..e stabilite norme generali per la "loro fondazione e il loro funzionamentò ; che sia sistematicamente estesa l'educazione an. ti tubercolare cori tutti i mezzi tecnici opportuni; che sia riconosciuta alla tubercolosi cl1irurgicn una giusta valutazione in rapporto al critel'io di invalidità,. riconoscendo gli stretti legami colla tu· bercolosi gen~rale ; che siano istituiti· reparti civili e militari .per la cura della tubercolosi col pneumotorace a rtificiale )Forlanini); . che sia stucliata la possibilità di costiuire t1n organismo cent rale consultivo, destinato ad armonizzare tutte le iniziative locali che mirano a combattere la tubercolosi. Infine ha fatto plaus<:> alla costituzione dei Comitati IH'()'·inciali ed all'azione coordinatrice delle varie opere locali, ad essi affidata. I

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ANNALI D'IGIENE

MEDICINÀ. SOCIALE. I

• Voti di provviclènze pet la tubercolosi dl guerra.

Periodico mensile

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Il Consiglio di amministrazione dell'Opera NaSommar!o d~Z fascicolo ·7° (31 luglio 1918). zionale per la protezione e l'assistenza degli inva' litli di guerra, presieduto dall'illustre prof. DuranLAVORI ORIGINALI : te, nella tornata di lavori chiusasi di recente, si è G. GALEOTTI: Alctme osservazioni sui _ caratteri . . p'a rticolarmente occupato della tt1bercolosi di guerbiologici e immunitari dei bacilli del gruppo ra, in rapporto alle provvidenze che l'Opera s~essa c(jli-paratifo-tifo-alcaligenes; , è chiamata ad esercitare, per lenire le sofferenze G. VOLPINO: Il monofagisnio, la pellagra e lo ·• de-i valorosi soldati che dalla guerra contrassero la . . scorbuto; grave malattia. .. A. ILVENTO: La bonifica dei malarici e la berberina·; . .Il Direttore generale della: Sanità pubblica, con 11na esa11riente relazione, ha illustrato l'importanG. ALESSANDRINI: Esperjmenti {li cura e profilassi te problemà della tubercolosi in rapporto .alla guer- · nel farcino criptococcico (linfosporidiosi) col ra e ne è seguita unJampia ed elevata discussione tartarQ emetico. ' che è stilta riassunta in un ordine del giorno .votato S1'UDI E RIVISTE GENERALI: .all'unanimità. A. FILIPPINI: ~eazioni sierologiche nell~ sifilide. In es3o il Consiglio rivolge un vivo plauso all'opeRECENSIONI: ra attiva, vigil~ e feconda ~-i bene che S. E. ~l mi- . Acqµa potabilé. - Alirpentazione. - Igiene ~nistro Orlando ha spiegato nel campo dell'ass1stendusQ:'i~le. l\1:icrobi-0logia. - Epidemiologia za e della profilassi della tubercolosi, con la collae profilassi generale. - Immunologia. Vaccini borazione del Direttore generale della Sanità pub. e sieri. - Disinfettanti e disinfezioni. - Teè'blica ed in pieno accordo con le 'Amipinistrazioni nica. - .l\fiscellanea. . sanitarie della G·uerra, della Marinai· -e con l'AssoRESOCONTI DI ACCADEMIE. ciazione della Croce Rossa; ed ha espresso il suo LEGISLAZIONE E AMMINISTRAZIONE SANIincondiziona to consenso al complesso delle pro..vviTARIA. denze statali alle quali S. E. Orlando ha legato inNOTIZIE. dissolubilmente il suo nome. . Abbonamento annuo ner l'Italia L. 15, per l'Este· Il Consiglio, quindi, compreso della vastità del ro Fr. 20 ; un numero separato L , 2. · compito assegnato in tal campo a ll'Opera Na~ionale Riéordia mò ai nostri a~Aociati che per ottenere · dalla legge 25 marzo 1.917, formulà alc:un:i voti, inl'abbonamento eumulativo agli «Annali d'Igiene» a tesi ad assicurare la più efficac~ esecuzione delle . benefiche disposizioni · legislative: voti che possono sole L. ·10 per l'I.talia e a Sòli Fr. 15 per l'E~+-Aro, • riassumersi nei punti - seguenti : bisogna riv.olgers:i direttamente alla nostra Amm1· .-tl cbe la Direzione generale della Ranità 11l1bbli~a ni ~t1·az_ione, alla quale si deve intestare I~ rela va impiegl1i sollecita mente le unità .ospeda 1ier~ mobiji... e-~ r toJina-vagJitl'.r

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XXV, FASC. 331

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Periodici medici castrensi.

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Per l'igiene sociale nel dopo""guerra. ( Nei giorni G e 7 agosto si è adunata. là Sezione per l·igiene sociale nel dopo-guerra. Parteciparono all'adunanza l'on. Pantano, . pre~ s.iclente della seconda Sottocommissione, 11 sen. Dt1-· rante, presidente dellà Sezione, i .membri prof. V. Ascoli, on. Badalon~rof. Devoto, sen. Foà, prof. Loriga, pro~. Lanfra+1cni,, sen./ M~rchiafava, prof. Pagliani, on. Pavia, on. Pietravalle, comm. Sa.n:tangelo e il conn:n. Basile per la. Sanità p ubblica. . r~n ·sezioue fisRò le direttive ed i "limiti dei suoila,·01·i i.11 t111 Yasto programma. · Si sta bi lì di (liYidere i la,~ori ln tre grandi Sotto$ezioni. ' , rn.a di queste Yolge1"è\ la· sua opera allo studio <lej i)roblemi relativi alla difesa igieiiica del pae-· se. ii1 'cui si contemplano specialmente le mala ttie che dt1raute In guerra hanno assunto maggiore intensità e diffusione, come la tubercolosi, la malaria, le ùi ~enterie, ' g·l'itteri, le malattie professionali e le nevrosi. Un'altra Rotto-sezione si occuperà della P.rofilassi soci:;tle e <le1la i>ro1Jaganda; rientrano nella su·a <!omi}etenza la difesa d~ll 'infanzia e della m,a ter, ' nità, il p11oblen1a. delle ca~e W>POla]."i, fe opere pubbliche d'interesse igienico- e 'l'insegnamento . della igiene nelle sc:t1ole . • La terza · Sotto-~ezione, intitolata all'assistenzà sanitaria 1-•d alla legislazione, Sì consacre1~à specialmente all'assistenza ospedaliera, ·alle assicurazioni statali ed ai provvedimenti legislativi. Queste Commissioni parziali .avranno il còmpito di studiare in primo tempo le provvidenze da attuare Jlell'im1nediato do1)0-guerra e poi i IJrovvedimenti diretti - ad ottenere · un l_)rogressivo miglioramento igienico e sanitario de} paese. 1 A .presiedere· le tre Sotto-sezioni vennero cb_iamati: ·i l , v.rof. Asroli . ·pe;r la prima, il prof. Pa~liani per In seconda, il sen. ·Durante per la tei:za . .La seg.r eteria generale della,. Sezione venne ~ffìdata al pl'of. Lortga.. , ~

Servizio sanitar1o militare• . ~a Dirè~ibne génerale cli ·sanità militare h<t dir.amato le l-'eguenti circolari : sui servizi radiologici • . (n. 4389, del 4 }lprile), ·sulla profilassi antimalarica (B. 402297/3 O, del 10 maggio), sulla segnalazione ai corpi delle malattie infettive ricono'sciute nei'li o~pedali (n ~ 4027Ji/7 A del 24 mag.), sul servi~io arlmtubercola re nell'esercito (n. 400957, del 31 mal!.): J

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NOTIZIE - DlVER~~E

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L'incremento della Cassa. Nazionale Infortunl. , Da Cassa nazionale d'assiçurazione per gli infortuni degJi -0pel:'8 i .sul lavoro, · con sede ce!}.tra le in Roma, ha, nel primo semestre del corrente {lllnQ - col , tramite delle, sue numerose -sedi compartimentali, secondarie ed ageiazie sp.ar.se per tutto il Regno - emesse 17,133 nt1oye tPQlizze assicuranti a ltri 328,674 operai; ha inoltre ricevute 50,607 de• nuncie d'infortunio e pagate L. 7,549,689.2.5 d'indennità. per 51,942 ç.agj d'infontt1nio, di cui 215 di • m-0rte e 3964 d'inabilità perm~nente.

La Croce Rossa americana ha iniziato· col dicembre scorso la pubblieazione di un periodico medico 1 riasst111ti1·0 delle J>t1bblica~ioni ·.mediche francesi, inglesi ·e amel'jcah~. . L'intendénza g·enera.Ie del 11ostro esercito publ>lica anche qa circa un anno un· notiziarfo medico. chirurgico ehe dovrebbe esser distribuito a. tutti i medici mobilitati. Notiamo che 11on si è creduto di ., utilizzate a·_ qu>ésto scopo il. «Giornale di. Mediaina · ~ Militare )>, che h~ 50 ann·i di ' rita ~ ~i pubblica sotto l'egida del Ministero. ...

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Incetta di ·Jatte condensato. ~ .

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Nelfa provìncta ~i P9rto· Maurizio è stata scoperta una vasta associa~ione di incetta tor i di ba--· ' . rattoll di latte condensato. Si sono seqt1e~trate 50,000 lire di merce.

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GIDSEPPE GUARNIERI •,

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Roma, . 15' ag0.sto 1918.

Mi è giunta ora la tr_iste i1oti~ia che nella notte • scorsa, in Offidal_sua patria_, si è spe:nto GIUSEPPE GUAR~IERI, prof-èssé>re di Patologia generale nella Università di · Pisa. . ~Di lui sarà fatta .degna commemorazion.e, nel1~. : quale . siano dette tutte le . benemerenze consegUite ' con il lavoro scientifico e <:on l'insegnamento. Ora ' io segt10 l'impulso del cuore ..mosso dall'antica aruicizia per: esprimere il i·impianto di questa pe1·dit?- immatura, e. che doYrà riuscire ai culto1't deldolola ,. scienza medica . ·in Italia profondamente . ' rosa. . G_ruseppe Guarnieri ft1 a llie,ro cié11.a nQstra. Uni·versità e. per molti anni assistente nell'Istituto ~i . . A..ilatomia J?atologica, ove io ebbi la.' fortuna_ di averne ' 'alidissimo aiuto e di assistere a'llo svol• gim~nto progressivo de lla sua attiv.ità scientifica ' e delle su~ iniz.i ati.'ve , g·iuste . ~ feconde . Conseguito, per concorso, il posto di professore nella Uni- : ,·er sità di Pisa, vi dimost1·ò tutto il suo valore • oome ricer<;atore e còme insegnante. Il suo nome rimarrà nella storia ,della Medicin<:1 \ varticolarmente per le sue ricerche st1lla e.ti~logia clel vajuolo es1)oste in parecchi la,·ori, l'ultim" dei. quali uscito pochi giorni or sono, quando egli era già colpito d,E.\lla malattia-, che doveva spegnerlo. · · . Nel 1892 diino.strò la 1>rèsenza l\el ~uo -o itoryotés va~·io.lae, l1n parassit?l. protozoo nelle cellule epitelia li delle manifestazioni ct1tanee vajuelose d~l­ l'uomo, e · in ' geguito della cornea dei · conigli ìnoéula ta con il ·vaccino e con il contenuto delle pustole del vajùolo umano . Per certe ricerche sperimentali comproYa la identitlt etiolog,ica <l<'llc <lu t· ,. • malattie e wtè fare un9 studio si ste1nn tico $U li" proprietà morfologiche e biologiche dei ,;parassiti endoceÌlulaTi da lui scoperti. f.;a grande importanza di questi studi non· è solta11to nel c an11K.> scientifico, ma eziandio nel l)I'a tico, i>erchè Ja · J ! rt:~ /

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.senza del .oito1·.11ol,es, qualunque ne si~ la interpretazione, affermn <:on assoluta ce:rtezza c:llc si tratti , di vajuolo, onde nn ·C'ritt'rio s icuro i1e11e eventuali .difficoltà clingnostiche. Ne11·u1timo laYoro • >'ttu (li sui vaj1folo di't nuove osservaziol)i sul . vajuolo t1mano, -c·on · ingeg11osa fi11ezza espo11e una teo1·in · della pn toge11esi delle manifestazioni n101·bose del vaj-uolo in "tutto il loro ciclo dal , periodo inizi·ale alla fn 8~\ finale della risoluzione. • Giui:;epve Gua rnieri fn un l'ic<:>rcatol'e Ji11telligen- · • te , n.cr.orto, cosePnzioso, peri-;evèrn11te nelle incla• gini i11tra1)re ,e : oAserva tor{\ sagace e sereno, espo• sito1 <.> s<'lllpl1c:e e c:hinro. Cou quale amore ~li snp<.1~5e in\ogl iure gli altri dello studio lo clirqoRtrn nò i la \ori <lei S11oi • valorosi a llievi. Egli vossedeva unu culturn gè1JeI«1le ed nno spi• rito di 0SSefVft2i{)lle e di p~netrazione \'era niente ammirevoli, che lo rendevano gradito, l)jncevole,. • istruttivo nelle .conver sazioni, onde io C"'bbi per ,_ .iun·g o tempo la <lo lç-e- consuetucline. . ' · La sua bontà era veramente nel cuore; la sua • amicizia era sincera in utroque fot·t una nnc,he :1 . scapito dei suoi interessi. ' Qna11do capitav~t in l{on1a, ('l\'egli c·onsiderav~l · come una seco11cla i•atria ct c.·ui <>rn leg·nto <lnl su<> \ culto · per le arti Qelle, la sua prima visitn era • al nostro Istituto, memore di avervi passato gli anni della ~a buooo ' giÒvinezzn nel laYorù fe.condo, sempre i~1 l) UC'e e<i i11 hruiciz·i a , <·011 iue e · · .. con tanti egregi colleghi <'11e ·vi 'la:\~hrnv,1110 riceI . ' rendo da lui consigli e direzione. · • O amico diletto, la tua dipartita è J}er ine t1n amaro cordoglio come lo sarit per tanti nn1j~.i e<l a4l1mil'a tori; alla tua cara memorin, riel brPve ten1po che ancora mi rimarrà di vita, sa1·ò ~em1)re . . ' coll'antico affetto fedele. ' E. l\IA~Clll\l''AV.\.

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r/.oli'encefalo e rlrl n-iidotio, la Serneiu~ou~a del .,istP-ma nervoso, Iprwtisn,i o . e ~1Jtggestione, Ocoultis11io, Lo SpiritiS·r lio in1iànzi alla soien~a, M àiattie d.cll'ori.en larrien to e dell' equilibrio, JJo psio h.i.~mr> inferiore , f.l (t Te1·apia delle malattie del sistem.tl

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. .• ner voso. l\1:a ben pr<'Hto il suo 11ensiero tende11te alla generalizzazione varcò il campo della n1e<licina senza però perdern(-~ jl contatto. Dai suoj ~tucli • cfinici ebiologici traisse <llilllento J>er <:on<:epirP e r>u~blicare opere p0<l~rose cli 'filosofia: 1 iirn iti <!ella, biolof1ia, La l'ila. J1itrodu zion e fisiologica (lllo . . tudio della "jilusojia, ll fin.e della vita, L,idealisn10 positivo, , , La biologia 1lmana, Soiettiza e filosofia, ecc. l..1a sua opera. pilì•im11>0rtante di IUP<.li<·ina generale è il Trattato tli fìs·i opatologia c1in,,ioa e terapia ' generale. In t11tti questi libri il Grn~~t fa rilevare un<> spirito di osservazione profo11do ed un metodo di (->same preciso e acct1rato. Ma. ql1el che Più oolt>isce • • è una , straordi11aria chiarezza <li idee e di esprea~io11e, llrw. tRndenza a schemati.z1~re ed a S"émpli-

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'l'ntte le qni~tloni piil a~truS0. J>iù complicate,. ' pi1ì di ba ttnt('. <t<:qnistano JJ('l' 111i una traspar~nza ' c\Tisb1lli11n. I•>a re Che a ttravt•rso i I suo cervellot11tto si . chin-i.·ifichi e si semplifichi. Ed ~ . tale la, Sl1gge~ tione clella sua forma ebP per un momento si finisce con l'nccetU.1're per dimostrnto anche qt1ello eh~ ad un esame più attento risulta per l<> meno · 'oontroverso. El Régis, nato nel 1855 a Borùea11x, dedicò tutta, · la sua esistenza agli studi psichiatrici. La sua • opera più interessante e più origina.I(' è quella riguardante le psicopatie tossi-infettive. Ibtravide .. • dimostrò la natura tossica 'eù · infetti,ra di molte psicosi: Fece inoltre imt><>rUt;pti• studi sulle 'o ssessioni e gli impulsi. Dimostrò ~ sostenne ri-solut.amente, molti anni prima che· ne fo e data la din1ostrazione serologic.n e batteri-ORC'Opica, i rapLa neuro-psichiatria \ ·ha recent~mente perdt1to ]}Orti tra sifilide e .p aMli si pr-0gressivn .. La sua a taltri due forti campioni ·: G. G'RASSET ed E. RÉGIS. . tività professionale Ri svolse soprrt tuttò nella Grasset, nato :L Montpellier ne l 1849, cominciò · 1•~icl1in trin forense. Fn n11che {l legante · ed apprezla sua carriera insegnando ter~pia, pa,ssò poi alla ~n to scrittol'e di co~e letterarie . pa ~ologia ·, genenale ed infine · alla Clinica ~1edica, .Gras. et e Régis 11anno dato alla patria per • qn nttr.o anni · int0ri In loro illuminata e preziosa la cui cattedra nella Univers ità, in ~Iontpelliet attivit;l di scienziati, ed hanno dato anche qualcpe tenne fino a qualçh~ anno fa. Mn 'spirito scl,liettacosa di più caro : un figlio di Grasset ed un figlìo mente filosofico, egli orientò ben pre$to il .suo pendi Régis, entrambi aviatori, hanno perduto la vitlt siero verso gli , stu<li di psicologia e di neurologia. ' sul cRmpo <li battaglia. DR. Pubblicò al riguardo opere ,·e;r amente importanti, quali i Oentri nervosi, la Di,ognqsi delpe· maiattie ,

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. · Indi~~

~abetleo ·per

Anafilassi cutanea: ricerche e applica· ·zioni. ·. ·. . ·. . . . . . . ' Pag. Az~temia tlnizi~a,lé : significato . . . )> , - Cancro del retto' del sigma re.t to : ope]'azione r&dicale . . _-. . . >5 Carotide interna : tortuosità e rapporti anatomici . . . . . · . .. : . , » Ferite dei grossi v·asi : varietà .rare . . » . ' Malaria : per- una lotta _più efficàcè e pili pronta contro la :_ . . . . )> Malaria: resistenza globu~are nella »

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materie.•

Pag. Meùicazione col cerotto adesivo .. 78l » Orecchio esterno: anomalie... cpngenite . ' .. 786 Pneumc;>to;race terapeutico.: come il For-' . ' lanin~ ne ebbe la. prima idea . . · . ~ » 782 · Reni : prove della capacità funzionale . » Sciatica : trattamènto. . . ·. . . . . . ' » 787 Tuberc()losi di' guerra : voti di provviden. 785 zè · 'ber la - · . . : . . . . . . . . . " ,.. CENSURA • • 77;{ Ufficiali medici di riserva : per le promo789 . zioni degli . .. »

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L. POZZI, -resp.

Roma, 1918 . Tip. Cartiere Centrali.

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Roma,

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.agosto I9I8

Fase.. M.

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d·a i professori : fondato .

GUIDO B.ACCEL.LI

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FRANCESCO DURANTE·

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s ·E ZIONE PRATICA . .

V·I TTORIO ASCOLI '

REDATTORE CAPO: PROF.

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SOMMARIO. }

Osservazioni cliniche : s: Tarantino: Su tre casi di emorragia ~eoondaria arteriosa. - Note di tecni . a: Domenici: Di un altro JDetodo semplice e pratico per prelevare e spedir e campioni rna.lterati di sangue da analizzare. - Sunti e Rassegne : MEnro1NA: P. Sainton: Le menlligoccemle. - FARMACOLOGIA: Loup: ~tudi o farma codinamico sulla pellettierina. CBIRURGIA·: A. Bier: Sulle emorragie secou darie ~ ferite ,da a rma da fuoco ; 1rattamento e profilassi. - Accademie, Società mediche, Congressi : R . Accademia Medica di Roma. A ,>puntl di rp~dlclna pratica : QUESTIONI DEL OIORNO: L ' a] coo} ' ~o lidifica~o ed il suo uso in c hirurgia di g'u.erra.. - CASISTICA Le enteriti da Lamblia. - TERAPIA.: L ' adrenalina come mezzo

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INTERESSANTE

. PUBBLICAZIONE:

per prevenil'e e combattere le iniossiea21ioni da. ar senobenzolo. NOTE DI MEDICINA SCIE:NTIFIC.A.: Riflessi pneo-pneici e pneo-cardiaci. - Posta degli abbonati. - Varia: La stampa medica francese durante la guerra. - Notizia blbliogr~ fica. - Pobbl1cazloni pervenu~eci. 1 Nella vita professionale: R. Ceramicola: Sull'aumento di stipendio ai mt!di ci condotti, - Risposte a quesiti ~ a domande. Nomine, promozlo11i ed onorlficertze. - Albo d' oro• ....:.. Medicina sociale: J_,a donna nelle opere di asaistei;iza materna. Nostre corrispondenze : A. R ossi: Malattie nuove o risorte 1 nella. Patria in armi e mirabili 1lifese. - Notizie dlver.sè . -' Indice alfabetico per materie. ·

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PROF. F. VALAGDSSA ~ '' \ Libero docente di Clinica Pediatr ica nella R. Università., Medico prim3.rio nell'Ospe-. · dale e Bambin Gesù» in Ròma "@'@-

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Consultazioni ··di clinica e terapia infantile I

con speciale riguardo alle malattie infettive

(2a _edizione, accuratamente riveduta ea ampliata) -

F. rata.gus~a. partendo dalle osservazion t fatte in un· triennio di primari<l LO neJJ'Osnert.ale tnta nttle del Bambl !ì ha si ntetizzato, per u o gruppo di malattie, la sua esver,fen.za clinica . spedaliera e professi onalf', offrendo al n1edltl

Il f' ro r

H~stl,

teJle consultazioni u ti Il ueJI 'intricata esplicazione dell 'eser clzio del I'e:)a n1e e della cura dei bamt>lnt. ' In queste pri me co nsu ltazioni . sono svo lti i capitoll sulle malattie infettive ed in essi è in special modo curata l'espo ..1ztone dei rnetoù1 ùi ri ~e r ca pt ù mo.derna ed .i m e~z i che le nuove co nquiste della terapia per mettono di prat icare. Un lungo caµitolo è consacra to ~le malattie gastro-intesttna-11 della prima Infanzia che. come e noto, sono le pl Q co munt a riscont rt-1 rsl neJla prat1ca e quelle che &o no cansa della maggiore mortalità dei bam btn• Io questo capitolo st tro va.no espos1 i in rnan ier a crttlca i concetti di patologta e di terapia più nuov t e più utili, sla per la p rofilassi che per lll. · ura di retta del le gas1 roen te ropat1e . inta-Qtili. A11r1 ca pito li isola t I. 1·i ferentesi. a svariate !orrn~ mQ!'bose e a d osser vazioni anatomopatologiche, completano queste vo lume cbe ha no 'i mpro nta del tutto i ndivtduale e che rl'&J>ecchta l'osservatore che offre, ai colleghi qu a nto ha potutv rltratre daU 'esperie"lza di oltre tre lustr i In tatto dl malattie tnfant111. '

Elegante volume in 16° di p3.J?. XJ.I-398, nitidamente stampato, con 23 figure intercalate nel testo, L. 5. Agli abbonati al « P~ICLINICO » si Spedisce per sole L.. 3..75 (franco . di porto e raccomandato). , E' vietata la riproduzio-ne dli lavori pubblicati nel POUCJLINIOO o la pubblicazione di essi senza citarne la fonte. • · · , ·

•lrl&&I di ,roprle&à rlsenail. -

sottot~11ente

OSSERVAZIONI CLINICHE. •

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OSPEDALE .!.\ llL l TAH t•: CONTUl\fACIALF. Dl ~!\.BANO.

D.i rettore col. med . .cav. prof.

ai sunti -

G I ANI.

Su tre casi di emorragia secondaria arteriosa

C... G... , del ... t'an teria, fu fel'it0 il 14' settembre u. s. a quot a 263, da pallottola di fu cile, con foro di entrata nella façcia dorsale della parete posteriore dell'ascella destra. e foro di t1scita in corris.p ond enz a d·el 4° spazi o int ercostale s_inistro, s11lla linea scap ola re. L a f.erita er.a p enetrante i11 cavi.t à toracic a, e poco ·dop·o l':i.nferrno ebb e i se-, gn.i d ell 'an emia ac11ta .p er .em or ragia i11terna. Traspor tato in un Ospedalet.to da Cnrn1)0, acC'llSÒ Yasta d olenzia , al costato destro, dove, all' esMne, si rjlevò abbondante versa.mento, comprovato anche dalla. r a di1osoopia. L'itto .c ardiaco era sip os.t.ato di due dita trasver;se .aJl'infuor.i della n1an1milla r e; ma ·con1e ris11lta dalla carte lla clinica, le c001 d1.zioni d el poJso n•on ·rilevavano alcun risen time·n to f11 n 1

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i l cap. dot.t. TARANTINO S ALVATORE, 1

Capo reparto. · •

lJopo .aver osservato parecchi casi di emort!ag;iie seioondarie, .m,i è sembrato op.p1ortun-0 tJU,bbl'ic;arne tre oh-e r ivestono una c•erta im1.. :pbrtanz1~ per ·c onsiderazioni utili che da essi possono trar& . • •

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IL POLICLINICO

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~fo11a.le.

del ct101:e. Fu assaliito da febbre a tipo

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XXV, FASC. 84]

l '.a1:teria e si ce.oca ~:i lin1ité.Lre .aJ ~ninìrno POiSrs1b1le la manovra d1 ~c:ollan;iento per evitare il distacco di qualche grosso eJrtb~lo . e per non romi:e1·e l e, f r~tgili pareti. Ed. allora, isolati •u mediano, l t11narej ed i.l b-r.aicl1iale inta-rno, do.: ~o .av er n1:esso .0ompletam e11te a llo sct>perto l ?--PICe dell ascella con distacco del gr.a:nide e ~1ccol~ pettora.1~, pul1) ~1r1do l ~t pt1Jsazjo;ne dell .arter1éi:, poster1armente alla vena, si p.assa un l~·mo comune per tutte e due e s~ lega. Si restringe . la l>r tlrc1 ~1, drenéu1clola; s~inciùe il sottosc.aipolare, ~i ri·ce rea, e si e1stJ1~ae la pallott~a, s1 drena qL1est é.t seconda. breccia, e si medica, dopo aver }Jl'ctt.ica to li n "i 1>od ern1oclisi di 6qO· omo. La notte del 31 19i ripete abb v:r11ùuntis.s1mru l 'emor:ragia, f' J'i11fer1no n1t1ore st1bito dOP.O. •.\.Ila. i1eC'roscopia, fatta la di sie.ezione dei tesst1ti ed isolato il fascio \ <lscolo-nel'voso del bracc.:io si11istro si110 a sotto la rlavicola si trova l'ai·teria ascellttre i11 c.;ol'rispondenza' del ie:r zo 111edio dell' <t8cell.a. sezio11a ta con1pleta1nente, e tra l'uno e 1·aJtro capo inte:rcede la d i:--~<t nza. di (' Ì1 1Ca tre centà.irnetri. · 11 capo pe.rtifer1co er,a a.ffloscito, ridotto nel luJne; quello re11trale beante, a }Jareti un po, i11durite colle tuni ch e esterna ed interna colorito r oseo. ~i vcdev a.no su Ila vena a;scellare ~ 1d·ue laJcci di se l<.L t.Lihtu.nti tra loro circa 4 centimetri· lfU ell o .. uperiore distava dall'estremo del rnO·ll~ co11e ~t1periore dell'artc.1ia pochi millimetri.

· interrn1tter1Le, s1.ccl1è ll1lltata La. r1atu1ra del liquido da ema.tico in 1>u1·ule11w, 1,8 ottob1re si praticò la r esezione della 7a costola di destra , dando esito ad .abbondaJntissima auantità di pu . Le co11d.izioni an.diairono poi - lievemente mig·liorando : la te1nperatura eta diminuita· ma persisteva. ise1npre da.Lla ferita t01raci0a: drenata •Co11 grosso tubo, la fuoriu1Scita di disc1·eta <-1ua11tità di pus. NeJ n1ove1ntre f11 trasf ei ito ·co11 treno Os1Joedale nel mio Reparto ove g·inq se la n1atti11 a dell'll , a lle ore 5.30. Du: rante la visita mi H<' corgo t.:he t11tta la inedicat.':11 a era bag11ata di sa11gue; faccio portare l 1nferrno l1 el gabinetto radioscopico , e, riuscita neg1ativa La ri·cerca cli p roiettile o di sche~­ gie <;>ssee, sii passa i11 sàJa operatoria. 'folta la. med1catur?-, noto che dalla faccia l)O -tei·iore del1l'a.sce1Ja d.estra vien fuori del saJ1g11e rl1t.i la'Illte a zau11)illo, il quale i fu strana attl'<1vel's o grumi ch e ostrui sco no il tragitto di cruella ferita. Toltili colla. ..sn1remitu ra lo zampi lJ o· sri fa più forte; si fD la cu1niprés!-ìion e d ella stlt'clavia s11lla 1a coRta, e rlopo rapida })Ulizia, procedo .alla leg·atu.ra. ·dell'.a.1 t erLa a8celln r e sotto la clavicola. L'ernorrag·ia cessa , dete1•0·0 o dai piccoli .g l'1m1.i il tra.gitto cl1 e tarnpono; ricambio il tubo a drenaggio dr l torace , P medico. Il P?-Zi ente frattanto è diven11to pallidiss.imu, per quanto il sangl1e p e1,duto non sia stato eocessivo; si })ra ti ra 1m 'i.ipodermoclisi con ap:giunta di Ad1·enalina al millesimo, autotrasfusione, ecc.: i11:.i 8 ore dopo l'arrivo il paz1emte muore.

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del ... fanteT·ia. Ripol'tò, per cli fuc·jle? il 1° 110 .... en1bre ti. s. a quo,. ta 208 al l<t g ua11cia destra n11a terita a canale co111pleto, C'on foro cli entl'ata Sl.1b it o dietro • l'ang·oJo diel ma-.ce~lare i1r1fertiore > e fo•r o di usc1ta .11el tetzo e.st erno del 1nargine inferiore

" D... de.I

S ergente maggiore i\1 ... . . . fa11teria. Riportò il 1°' ottobre u. s, .a Nord Laghcr, ferita a fondo . cieoo, nella region•e esterna <IP} terzo medio del l>raccio sinistro, per pallottolil di 1>i- ·del pop te zjgo1natico. ! \.ppe11é1 fe.ri to, l'infecrmo stola mitragliatrice. Il br.accio nel terzo sn- ebb.e dal foro di entYat a del p1·oie1tile l111 forte getto dri sang11 e, Gb e e.gli. ,ari:·estò con spa smoperiore, sino al cavò ascellare si ti 1mefec~ tlnorn1citn.en te srubito dopo, e scomparve il p olso 'diica com~ressio11e col fazzoJ e.tto. Il giorno sucalla radiale. 11 7 dello stess o mese fu trasferitn cessivo vie11e tra.sferito jn qi.1esto Ospedale e .al mio 1rep arto; 1a. ferita era pe1rfettamente ci- ~ i c0stata che ltt regione carotidea è lin po' tumèf atta. pe.r lo str.avas o sanguigno. le dl'te leoatrizzRta. i movimenti dell'arto soltamto D·O!Il erano del t11tto Liberi per la pregressa emor- sio11.i 80110 in Yia di guarigione e la chiusura d clrocchio' destro è impossibile per nairal•i si del rag i a. La notte del 17 l~art-0 <5i tum e ~ece n eil facciale. Si fa qualche medi catura. a.settic.a, e terzo surJerio.r e con c11te tesa e b l11:aJs1.1·a, ed ,alla mattina. del 15 si tl"ova la mediicat11ra ::>porlora l)ratico i1n'incisione lungo il bord o interca di sangue per liev·e t'morragia avuta duno bici.pitale, estraggo molti germi nerastri, rante l a i1otte. Nelle òre pomeri diane del 17 e non ~ed.emdo alcu.n punto egiorragico in at1 si r.ipete abbond.aintis si1na l'errno·r ragtia. Tolta to, faoc,Jo lln tamponamflnto stipnto € medico. NnlLn. di n11ovo sino alla n otto del 23 in c11i rapidan1 <11te l a medicatura, si Yede 11no zampillo a. g rande distanza di san.g ue rrosso fl"llt.ic:!,i . r ipete l'emorragia.. La n11attina su.~cessiva . "" ' la nte. Si fa la c.o mp•r cssio,n.e della ·Carot~cle prir1mo1!==.sa la n1ed] catura, si veidP fu or:i'U1Plcire pro1 1 mitiv.a nel rner1t.re 'Pi'eparo l'occorrente · p er 1 infondamente dall'as.celI.a, dalJ. .ang;olo sl1periore tervento. d el l'i11ciision·e praticata il 18, 9,el 1sam.gue ne-raCon a11este1si.a coca1JI111:~a, fatta la oom.ipne.sstro a mappo ;.·e ·n ella certe:liza almeno dai s.i nton1i a,pip.a renti, ·che fo.s se stata ferita. ancl1e .sione sul solo punto emorragireo 1 incido sul qt1 al cJ1e ~rross a coll aterale della ven 'l ascella: m a rgine anteriore dello sterr10 cleiclo-mastoide.o, ·e s}ci.c ome m.i ,riesce difficile la .r icerca re, proce·do alla ~egatura di ql1•e:sta. F atta la della 1ca,r otide e-ste1rn.a~ .sia peirchè la · regione r ad.iosco_p •i a si nota ~tn p,r oie.ttiJ,e .a . m·età S1chirucci.a to n e1la fa.cci a posteriore del torace sinistro Bra in parte oocupata dalla compressione, che. se per poco rallentatrt, .lasciava tornare lo in rorrisipondenza della: ta. ·Costa fra terzo ·rnedio e terzo es,t erno. Chiamato in cons1l.l to . ·il · . zampill~ di sa,r1gue, s ia percliè i te's suti ~ooo per imbibizion·e r11ale s1 disseccavano, isolo la pr~f. B assirii, egli propone l a legatu:rn ,dell'arcarotide primitiva~ e subito al disotto della tena a~ce ll are ; e l'atto operativo,, n raticato il g·io1'Tl10 26, riesce ·molto ind agtj.n,oso : p1erchè la sua bi_fol'caz~one l,alla;ccio. Sutur,o la ferita, lascian·do un 1plicco1Jo (dlranàgg~io ca'Pd.lla4re. Le ye11u. a~cellai:ve, trombizz a ta per lun?o tr,atto, condizJoni : geine,rq.li e locali and.airono benisin Regu1to alla legatura, è aderente molto al1

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~EZIONE

PRATICA

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simo senza tempeiratul'a e · senz.a aooettllno di ·dri- · pil.q.revoh·e,. Ed ara poche consridiecrazàOIIli St1i sturbli. cerebrali, e ·, l'infèrmo si dimiette com- nostri casd. ·clinici: • . pletamente guarito. Nel 1° si v&ifica una co.n tusione dell'arte\ • ria rascellare, la cui escar. a., pex senticità dellà 1 ·R ip.eto qui J.e nòzioni aequ.isi.te sulle l,esiloni · ferita, è cad11 ta dopo ben 57 giorni, ·dando u·n~ dei viasrl. e· ·sulle · e morragie .se·condatie riportate : embrragi_a ·OO·nsecutiva. Nei 20 si è avuta la n~i vari tratta.ti di chirurgia dii guerra. Le. le- sezion·é completa dell'.a:rteria ascellare con esi.diti delùie arltéllie, parlando '11nioa.mente di . morragi,a primlitiy.a , 'trombosi deJ. moµ cone iCe111- • qu.a&te perchè .sole ci interessano, possq_no es- tr.a1e e distaoco ctèll trombo ' dopo 17 gio1rn:i, Se.r:e cootusro.ni, oorite laterali, 1p erforaziÒni to-- . meintrei anaincava .1una. 'd,etl1e . qualsias~ •ctaiuse tali e sez,ioni. totall d.etermin1anti I'emio rragia ·Sécondàa::ia: setti.cità N.elle conttusioni, secondo Del.orme, si distin- deJ.Ja ferita, scheg.gù.a d'06So, corpo ;e.sitr.a.neo, 0 g·uon o 3 gradi: nel l. la sup-erficie estern9' del- oa;duta di filo. Bisogna ·ded·urne allor.a Ch·e alla 1,arteria è ecchimotica, e' quella interna ha ~elemostasi ·del groiss,o vaso abbia tcointribuito il le g1~affiat11re trasversali come S·e prodotte da t rornbo forrnatosi, l a dimanuita pressone in- ; pun~ta di spillo; nel 2° 1a media è lesa profcm- terna per l'em()rragia primaria, e ·1a forte comdan1ent(l, e ·presenta una vera piaga localizpression,e sul mon.c.one centrale deter.mrim.a ta ~~ta, irre~?1ar~ all'inrte_rno.;· ·ne.I 3-0 le l~oru d.ai gl'."umi di sangue ~trav.asato. Poi qu:ando il profonde sono estese a· tutto il lume d:l · yaso. iil 2° ,e d il 30 di questi fattori son venuti meno, Le Jeri~ laterali scm.-0 perdita dii sostanza perchè il paziente si è rimesso d.all'anemia ed che.1)ossor10 interessare il quarto o il terzo de~ d.l sa;ngt1e stravasato si è riassorbito., un qualdiametro tr.asrverso del vaso. , ::rlraisi sf.orzo iehe aumentava la pressione sainLe perforaztoni totali, oome que.1le 1a~erali gu.igm.a, non trovaindo ancior.a do·p o 15 giorni molto fr·e quentemente cmistatate .n elle espe- 0rgani~zat0 bene il trombo, lo ha _smosso e · ri·enze SUi cadavelri., consiston 0 in ferite rCÌl"C-0- lo ha po1rtato via. . , la.ni., ovolari, ~ocezionaJmente li!,lieari, a bordi . Il mon,c one centrale poi che com.e abbtamo _netti aip.pena . sfrangiati;. ~~ disopra ed al didetto aderiva alla p1ar.ete po.s teriorie della .V'en a : Botto della le~ione, la tunica interna non è re- tròmbjzzata e·r a quello -che dava la s~nsazione ' tratta. di- pulsazione, quando, lisolati i vasi in blooco, l,a sezione totale si constata sopr~t:utto nelle si ceI'cay.a di .assicurami d.èiJ.la .p resenza 'delpi-coole arterie; neµe ~rosse sembria cortse~u- l'arteria pirima di pass~re il iaccio comune; tiva-- aJl'azi 0 ne, di p roiiettil.i anirrtati ·da ,g rande ma .questo venne _a ,c adere aJ di 1uori -idell'evelocità:. Palle deviate, pallottole di shrapneG. stremo del moncone centrale stesso, lascianle producono facilmente. . . . dolo così espo•s to alla rriin.aocia di nuova emo1rSintomatologia: emorragia il più sovente a ragia, 'che poi infatti portò ,a mioide fulmin.eagetto dì ,sangue ·oolo.r rutilante, ché. si arl'lesta m:ente· l'infermo. ' · Nel 3° ca o si è avu·t a ferita laterale della · colla com11r·essione sul capo centr.ale dell'arte~ riia; .s comparsa del polso al capo distale. La ca;r~òtide ·esitern.a coin. e·morragia :Primàrtia e ' . concomitanza di ferita delle vene togli·e a tale trombosi; poi up.a prima emorragia sacondaschèma ·d i sintomatolo,gia la sua ~chiarezza. ria dop•o 15 gio.rni, ed una iseco·n da, .a.bb.astam, • . Le .e,m orragie sono ritardate· e secondarie', z,a .copdosa, .d,o po altri ·duie. · ' .q11elle sopra vvéngo1ro d'ordinario 24-48 01·e dc..> Anche in quers to, Come nel pr~cec1en~e, man. po l'emostasi spo.n tanea o p:rovocaita, queste e-ava la 'comllfil.e ca~sa dete:rrrii!1ante l'einorrasi d:i.stilnguono in anti-c.ipanti se oomp1ariscono gia .s econd.aria: la ferita, 1)oer quanto ([}!O.n com. da11·s 0 çltl 15° giorno, e tardive se dal 30° hl pletamente c~catiizz, a,ta, ·e ra in via di p-erf.etta 40°. Le ca us·e sono'. la caduta dell'esca.ra d,11na guarigione. , ' arteria contusa, l' uloerazio ne per una schegPraticai p er necessità. la .legatura. deil1a cagia d'·osso, per un corpo estraneo metallico, rotide p·r imitiva, per quanto non sia ,oonsila caduta piremrutuir,a d'un filo se,ttrl.co ed anche .gli.abile la legatur:a a distanza - ~el punto emor.. asettico; mia m0lto più spe·SSO la disgregazione · ragico1, ·e ne ebbli feJicis:simo . e,s ito, !Il.On SOlO d'11n trombo pe1r sl1pipurazione··. Sove,n te, spé- · per ciò che riguaitdava il ripe:De.rsi dell'emorcie quaindo sono legate allà.· ·Caduta di un'e- . ragia; ma ancl1e per. qt1ello .che. poteva temersi scara, Si an.rlj~llilziano GOil ·P'Ì!CÌCOli trasudain e:nti in casi ,di simili operazi1oini : i ctistp.rbi CeTesanguigni che si rinnoyano e .si 1ag.g_;ravano a br.ali- consec11tivi. S.i era notato inf.atti ,che l'al- . . misura che l'escara si separia di più. lacciatura delia. caroticl€ J1rimitiva portav a Con1e c11·r a è })rescritta la legatura dei due come conseguenza immediata il più delle volte • tron.chi de.I '1aso; la legatura a dist.anza è de- dei disturbi cerebrali abhastanza gravi, come 1

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l'emip1legia permanente del lato oppost~; ed ti Ceci nel 1904 enunciò la piropo·siz.ione che la le·g atùra .simultanea d~lla iearotide e giugu1~re interna produce effetti meno dannosi sul · cervello che 1a legatura detlla sola carotide; i.>e\.chè, pro po.r zi·onata la diminuzione dell'a.f, flusso, viene• ma.I1tenuto meglio l'equilibrio circolatorio 1nel ce.rveJ.io. Ed oggi dalla gran maggio,r anza deri ch:hr:u~gi, quando è necessario pr1atiicare la 1ega<tura deua carotide pilimiti.va, si fa l'alla;cleiatura doppia di essa e delta giu. gulare inte.rn.a. . • Io ho potuto osservare nella mia prati.e.a che, quaindo l 'atto operativo è J>raticato neà vecchi, i disturbi cerebrali .si verificano quasi sempre, posso dire anzi sem1>re; quando invece è p~ati­ cato su. giovani, non ·si verti.fica mai. È facile vederne il perchè nello staio di nutrizione dei , i:>iccoli vasi cerebrali. , Da tutto ciò possian10 trar11e (Jtt e~tc c·onclusioni: 1° che J.'emorraigia secondJarria peir sepsi l)UÒ verificarsi ainche dopo i l 4oP ·giorno, ed è perciò -.che tali infermi debbono es.se.re maggiorm.ente sorvegliati, quando, per il tragitto del proiettjle si ha la -presunzi@ne della ferita ' e.li t i'11• g1·osso \' aso; ? 0 éhe l 'emo~r.agia seoondruria neì grossi vasi può verificarsi ainche all'infuori delle comuni cause note sino ad ogg·i, quando cioè mainca del tutto, o viene a m a·n care, qualche altro fattore, che i1111>ecli.sra il diRtacco del trombo in via di organizzazione, è ~ottostante . a fiorte pressione; , 3° ch e la legatura a distanza dal punto enìo1rragic0 1)liò f,arSi quain·do non sia possibiJ,e rintt.ac1ciare e legare i 2 monicohi; 4° .che la legatura della .caro,t ide primitiva · ~n1ei giovani p1u ò p•r ia ticar.si isolatamente senza aveire disturbi -0erebrali. 1

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[ANNO XXV,. FASC.

IL POLICL1NICO

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NOTE DI TECNICA. O SPEDALE TERRITORIALE DI

SAN

G I M I GNANO.

Di un altro metodo semplice e pratico per prelevare e spedire campioni inalterati di sMgue da analizzare. Note clel

dot~.

Oirettor·e.

DOMEN ICI)

Nel Policlinico del 7 aprile 1918, fascicolo 14•>

si legge uria dettagliata nota del dott. Scigliano nella quale è esposto un suo metodo ase,ai

ingegnoso e pratico, per prelevare e spedire con sicurezza campioni di sangue da analizzare. Poichè tale metodo viene reso noto con lo scopo nobilissimo di facilitare al medico pratico, che vive lontano dai centri scientifici, ùna tecnica che può ~vere tutte le apparenze, di una lJUalche difficoltà, e poichè da molti anni, ,e l)ÌÙ specialmente da che dirigo questo ospedale,. , J10 avuto occasione di usare lln mio metodo che su quello del dott. Scigliano pare abbia qualche vantaggio, ho creduto doveroso esporlo, non pe1· quella grafomania che· cosi simpaticabehte il collega TJ. R. criticava nel numero del P oliclinico sopra ricordato, ma perchè sono convinto ch e· sarà bene· accolto e tornerà utile ai molti colleghi che, vivenùo in condotte isolate dai centri, \'Ogliono approfittare dei mazzi diagnosti ci e11e possono . offrire i gabi11etti scientifici. · Dunque, quando a me è occorso .di dover prelevare ed inviare campioni di sangue per la • sierodiagnosi del Pfeiffer, del Vidal, del Was~ sermann o del Bordet e Gengou, ecc., io - d~ molti anpi - ho adottato questo metodo semp1i• cissimo, sicuro e alla P;Ortata di qualunque medico, perchè no11 importa speciale strumenta.rio, richiedendo ùnicamente: 1° Una siringa di- Pravaz tutta in vetro, da ' due o più c1nc., con relativo ago . PUBBLICAZIONE • 2° Due o più fìalette,-l.ti vetro, 11uove, da un• o più cn1c., di quelle che iutte le farmacie, .an" Prof. GUGLIELMO BILANCIO'HI Assistente nella Regia Clini.ca Otorinolaringoiatrica che della più modesta condotta, sono solite tee aiuto Medico negli Ospeda.11 di Roma -. - nere per i medicamenti da usarsi per via ip•\ ----=-J • 'dermica. a li& E n iente . altro. Tt1tto materiale quindi , pcrtata di qualsiasi m•edico in qualsivògli.a re· ad uso dei MedJci pratici e degli Studenti . gione s~ trovi ad esercita:rie. Ciò premesso, ecco Un volume ta.c;cabile riccamente illustrato di 928 pagine. in che c·o nsiste la tecnica : eon 100 figure intercalate nel. te.c;to ed elegantemente rile.. Mentre si l)roc·e de alla disinfezione del bra-c~ato in tela con iscrizione in oro. . , cio del ·paziente, da cui si vuole prelevar·e il Prezzo lire 8 campione di san gue, si mette a bollire in ua Agli abbonati' del (( Policlinico ,, ii spedisc~ p.er sole qu.alunque recipiente (possibilmente di metallof . L. 6.75 (franco di porto). tappa.b ile) tanto la sirfnga - che si avrà cura Inviare Cartollna-Vaglia al prot. ENilOO MoeRI,LI. Tta. Sidi scomp·o rre nei suoi due pezzi_per evitare che~, 1tina. n. t~ - Roma.

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SEZIONE PRATICA

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la lJroi'ungata ebolizzione, · non '~i veng~ a · romper e - q11anto l'ago e le due .fia1ette. La. t-ec11ica tanto della disinfezione dell'arto, 'It1ar11 0 dell'infissio11e dell 'ago nella vena, essenclo la stessa ooata dal dott. Scagliano e da lui- dettagli&11tamente esiposta, no11. snarò a fare una inutile ripetizione; aggiungerò solo, avendo spesso trovato colleghi lln po' tim orosi e rèfrat- ' tari ad una pr!3-tica così _s.emplice e p11r e talvolta così u tile, cl1e essa non richiede nè spe• iali attitudi11i, i1e una speciale mant1alità, e , qua11do il medie.o. il pit1 . i 1efratta.rio ad ogn i eosa nl1ov-a., l'avrà pratic-ata una sola volta: vi. ricorrerà q.un.ndo tle ~tvrà bisogno, con la stessa t ranquilfità e sic11rez~?:a con la ql1ale suole pro.edere oggi <td 1tna comune initez ione · ipode1·• mica. Bollito, per 15 o 20 mi11uti in acqua, i11agari (len l'aggiunté.t {li un po' di soda del cbmmercio, tutto il piccolo strtyne11tario descritto, e fatta un'accurata disinfezione delle mani dell'ope- · ratore, co1~ un a. lampada a spirito, o in i11ancaµza con un semplice batufoletto . di cotor1e icirofi lol imbevuto di alcool ed inc·endiato, si - procede, i1i 1tti primo tempo, ad est1"arre l'acqua ent1·ata -d l.lrante l'eQollizione nelle fialette di vetro v11ote e sterilizz ate, ciò che si ottiene facilmente fp.cendole passare .su la fiam1na fino el1e l'acqua n o11 ne sia stata scacciata: tutta completamen.(e •!:} le fiale non sieno diventate . ... asciutte, allora verranno messe su di un tavolo a portata di mano ed in posizione oriz, • zontale. Introdotto l'ago ed aspirata la qua11tità di :ctng11e cMte l)llÒ occorrerci (ciò c)l:e s.i ottiene rapidan1ente ·e s.enzq. il pericolo che u·n grumo ài sangue . ostruisca il ll1me dell'ago perchè il sangue, oltrech·è per la Vis · a tergo , 5a1e a. riempire il corpo· della siringa anche e più ·p ropriamente per às1) irazione), si tog·lie ago e · $iringa · insieme e,' sedu ta &tante - dopo aver messo su· la piccola. l>ucat11ra del braccio una protèzi.o ne asettica qt1alunq11e - si introdl1c-e nuovam.ente l'ago .nella fialetta pre ced·entemè11te preparata e, ~i.ano piano, si fa passare il 1angue aspirato dal corp'? della siringa in ~uello della fial a di vetro. allol'a, non ,ri1nane -altr·o Come t1ltimo tempo, . ebe saldare alla fiamm a la fi?-letta ripiena di 1angue,_ provvedere alla definitiva medicatura , tiel braccio da cui f11 tolto il campione 1 !\ ciò eon i solit i . presidi -antipettici; qu.indi rinvolta la fial a o le fiale in cotone e racchiuse in una - $Catbletta di legno, com e si vedono confezio:aate le fiale ~e~ ·.sieri , ~nviare il tutto al laboratorio per l'esame. ' Jl m etodo no11 potrebbe essere p j (1 semplice, 'co11

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pit1 sicuro

an-che più economico : non présenta inconvenienti ·di sorta ·ed è àlla portata di tutti. L'ho praticato già molte ·volte ·e c:la molti anni e non , ho mai avuto a lamentare alcun incon-· veni·ente; ricordo anzi che, reqentemente, nel sospetto d i lln caso cli in·elitense, prelevai con ql1esto metodo tln campione di sangue, campione che, per una serie a.i. contrattempi, girò per 7 od 8 giorni,· prima di arrivare al gabi11etto di cl'inica rr1edica della Università di' Sie- . na .cui &l'f1 ·de'5tinato; ciò nonp·ertanto il profes.sore P atella, direttore della Clinica, ch e gentilmente l}l'aticò l'esam e, mi avvertiva, dopo qu~ll rhe g·i òrno, che il risultato era stato spiccatamente positivo, e mi consigliava dt procedere alla sieroterapia del caso. Si é\,gg· iunga che qu·esto metodo, co~ì s,emplice • e s~nza alcuna pretesa, non ha bisogno d.i spei rig11ardi, nè può p~r qualche speciale cial . ' cirrostanza f.allire; una sola precauztone è neces ario usare quando si fa il passaggio d.el sang11e dal corpo della siry~ga n·el capillare col (fllale suole terminare la fialetta nt1ova: . ed è • . di spingere,. piano piano lo stantuffo della si. rjn,ga,_ i.n modo. che il san gue passi lentamente nel corpo rlella fiala., .altrimenti ag·endo in mo. do bl'Llsco e , rapi.do il sa·ngt1e regl1rgita e si disperde, obblig.a ndo l'operato a tornare da capo. , Sall Gimigna110, 8' aprile 1918.

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SUNTI. E RA.SSEGNE. • MEDICINA. •

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Le meningoccemie.

(P. s.~INTON. Paris Médi-eal, 1918, n. 31). I

Le recenti ricerche· h anno • dimostrato che la meni11git.e cer ebro-spi11ale non è la s.ola manife•

stazior1e, la sola localizzazione della infezione meningococcica, e che l'agente. patoge110 p,e rvi1ene \aJile r11erning'1 non. ~er dl.iff,u.s ione dal· 1 inofa i·i11ge agli si:az'i sottoaracnoidei, ma, almeno nella grancle maggioranza clei casi, per la \·ia del sang11e. I .. e tappe ·della infezione sono le seguenti: 1° adenoid!te posteriore; 2° invasion·e d·el sang11e; 3° loc·aliz~azione meningea. I n altre parole, s i pt1ò dire che la me!. nir1gi te cerebro-spinale è la determinazione lo• cale di llna setticemia il cui punto di p.a rtenz.a trovasi nel rinof a.ring·e. }la ciò non toglie c-he al di fuorj della meningite cerebro-spinale si • verifichino l1na serie di infezioni meningococcicl1e, :nelle ql1ali manca lo stato meningeo, • fJ11esto si m a nife·s ta solo com e il prell1dio, l'as(5)

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If. POLICLINICO

tANNO

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• soci azione o un episodio della infezione. gene- da artropatie. Si può .confondere col tifo esa.nrale dell'organismo. Le forme cliniche di infet~matico. La forma subacuta pitrpurica ha un zione san·guigna da meningococco senza o con .decorso torpido, può durare settimane e mesi. stato meningeo lieve e trascurabile, si possono L 'eruzione procede a poussées, che coincidono cosi raggruppare: 1° Forma fulminante o acucon elevazioni termiche ·a carattere malarico .. • tissima; 2° Forma tifoid·ea (tifosi meningococ- Le peterchie h anno <limensio nt variabili e .pos• • cic~); 3° Forma intermittente (tipo pseudo-maano diventare ~escicolose ed on1belicarsi. Nel larico); 4° Forme er.i tematose (scarlattiniformi, corso della malattia si h ànno enterorra~e, . pllrpurif ormi, roseoliformi); 5°, Fo·r ma artieo- e1norl'ag·ie nelle capsllle st1rrenali, epistassi e lare '(reumatismo meningoc9ccico) ;· 6° Forma più raramente gastr orragìe, ematurie ed emoto1·ace. • JO-etastatica; 1° · Forme fruste. La fo_rma fulmina.nte ·si inizia con brividi, o è Oltre a quelle p1u·puricl1e possono aversi sinacco~pagnata da eruzione petecchiale . p.i.ù o cl t·op1i inorl)illiformi e scarlattinif ormi accom~eno abbondante e da cianosi delle estremità; pa,gr1ate anche esse da localizzazior1i articolari. il polso è frequente, debol·e; il coma sopravvie.Le fo1r,e artieola 1~i pu,r e. (r eurn ctt ismo me- · ne nelle 24-48 ore ..All'autopsia si constatano n.t 1iyococc1cu) so110 piuttosto frequenti. In nuemorragie cutanee' e mucose, stravasi sanftui111erosi casi la meningococcemia i inizia con gni negli organi. La cultura del san~tle è po- lesioni articolari e può essere sca,mbiata con il iijva. E necessario conoscere quea.ta f 6rma per re umatismo articola1'e acuto, solo più tardi e· spiegare al~une morti improvvise durante un'e11011 sempre si ha l'episodio meningeo. L'arti• pidemia di meningite cerebro-spinale. co lazione più freqt1entemente colpita è il gi. La forma .tifoidea è ra.ra. Sono prese-nti quasi nocct1io: questo si gonfia, la pelle è calda e tutti i sintomi tifosi: stupore, polso dicroto, · ' tnlYo lta coperta di un eritema papt1loso; dopo 48 ore o qualche giorno la flussione si manifeanda.m ento d·ella temperatura, meteorismo adsta ad -t1n'altra articolazione. I caratteri più (lominale, splenomegalia, cefalea,' adinamia e • J spiccati d·elle artriti meningococciche sono : qualche v·olta anche roseola a ddominale. ' 1° la lorl> mobilità llgnale a quella delle artriti La forma interrnittente o pseudo-malariéa è reu01atiche; 2° il debole gr.ado d'impotenza funla più frequente dell~ forme s·e tticemiche. L'anziorialè; •3° la, loro relativa indolenza. L'artri~e damento della febbre è schiettamente analogo a quello della malaria a tipo per lo più ter- n1eningococci.ca è spesso acco1npagnata da erite111a ~ porpora. Qualche volta .si ha il decorso zana o qt1otidiano, e da essa non si potrebbe a11alogo s ileniioso e torpido 'd i 1tn'artrite tudistin·guere, senza l'esame microscopico dei ' ... l>el'colare, si ha, cioè, t1na piartrosi subact1ta 8angu~, l'emocultura ed il criterio terapeutico. I i11eningococcica. 1~uttavia la forma pseudo-malari.ca non si ha Le diverse forme sopra accennate 's'assosempre allo . stato puro, . 11 più delle volte anzi cia r10 spesso tra loro e ' talvolta ass11mo110 i~a­ sono presenti m.anifestazicmi articolari 1e d eruspetto di l1na pie111ia (piemla meningococcica). t zioni cutan ee polimorfe. In qu esto caso l a for, ono alloirn frequenti le for1ne 1netastatiche. ma si inizia o si termina con uno stato m eAl rigt1ardo le princip àl i localizzazion i della. ningeo'. · i r1 fez ione sono: la broncopolmonite meningoPer quel che riguarda le forme eritematose .. ,.a ricordato eh-e tutte le varietà di settic"emie roccica cl1e simula perfettamente una polmonite cr11pale; le pleuriti; le artriti; le orchi-epiin,enii1'g·ococciche sonp accompagnate da eru• didimiti; le irido·coroid\ ti suppicrate; le suppv· zioni .cutanee, e quindi si parlerà di forma eriraz.i oni renali; molto raramente le endocarditi. tema tosa quando la manifestazione cutanea è Le forme 'fruste consistono in stati infettivi il sintomo più imponente dell~affezione. · Si ·p uò avere innanzi tutto una forma purpurica o por- leggeri consistenti in -imb ara.zzi gastric.i, al'.. pora meningococcica, che può assumere tre tipi tralgie, eritemi, stati infl11enzali. La conseguenza pratica della esatta conodifferenti: il tipo fulminante o .p orpora •fulmista nel fatto che , 1iant e, il. tipo· acutis simQi pur purico e subacuto ,scenza delle• meningoccemie • a l at o dei portatori ·sani de.i germi esiste una purpurico. Il primo tipo o porpo_ra fulminante serie n11merosa di in·dividui affetti da in~ezione corrisponde alla porpora fulminante di Henoch; • il tipo acutissimo si inizia con brividi, eleva- 1 meningococcica ignorata, i quali disseminano i g~rmi patogeni. Epperò la, diagnosi pr.e<!isa delzione brusca :d·ella temperatura, e r ash fugaci. Poi compaiono petecchie che diventano sem·p re la n1eningoccemia, oltre che una importanm -. più numerose nel corso della malattia, J.a tem- · clinica e. quindi ter a peutica, ha un grande va. per'atura aumenta sempre B .si ha. là ~ort~ • lore profilattico. Il tr attamento razional.e della · mep.ingoeocin coma. Qu·est~ tipo talvolta ,è accompagnàto I

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cernia è l'iniezione endovenosa di siero specifico, ma p11rtroppo que.ste iniezioni dànno 'con molta fre{}uenza disturbi gravi ed anche n1or'O tali . Conviene .quindi dare sempre la preferenza alla iniezione endorachi·dea, · · anche quando manchino fenomeni meningei. Se il ge.r me meningococcico del pa-ziente non è i1oto , bisogna ricorreì·e al siero polivalente. .. ' DR.

FARMACOLOGIA. ., \

Studio f armaeodinamico sulla pellettierina.

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Loup ( Revit~ niédical~ de la Suissé Roniande, i1. 5, 1917) spiega come sia molto disc1tssa !'. azione della pellettièri11 a . -~lct111i considerano l 'alcaloide della corteccia ,di m elograno e~ • t1n veleno, che esercita . n 1lé · ft bre mnscolari un'azione analoga a quel1a ch e produce Ja veratrina. Gli 'autori francesi per esempio am~ettono che la pellettierina agisce sulla estremiià d ·e:i nervi m oto1i paralizZiaruioli: ?-vvicinano cos1 la pellettierina al ct1ra ro, m entre altri riguardano la pellettierina come 1:1n veleno, l'azione d el quale. si esercita d a t1n' la.to sulle ter1ninazioni del nervo .m·a.tore, e d a ll 'alt r o Stllla fibra muscolare. L,alcaloide rtel inelograno sarebbe insomma un tossico pa ralizzante l'a1)- , • parecchio p ertferico del1.a locomoz ion e, ri11.1nen~ do.le proprietà che ciasc.i1no aoc·orda alla veratrina e al cu·raro. • ·Queste diverg€11zé "0 110 or1JTe:ndènti 1 perchè non. sembra difficile rj conoscere se un anjm,ale sia stato avvelenato col c11rairo, o con là veratrina: il curàro prod11cie difatti un.a, paralisi flaccida totale., mentre la- veratrina m odifica la contr•azione m11scolare senza aholiTla, allunga.n do la fase di decontrazione del mu-sco.Io. Si sa r.he T anret tr1)Yò ne ll ~1·co rt eccia di inelograno quattrè n1caloi·di, la cui esatta comiposizio11e chi1nj ca n on è an cor8 co11osci11 ta e chP e hia111ò: pellettierin8, isopellettieri n u,, metilpellettiertna e pseudopeJlettiei:ina. - Nelle. t>Ue ricerchè l'autore come sostanza i111 piegp i.I solfato di p,ellettierina e coÌrl·e ani111ali di esperime·n to la. rana., la cavi a ed il roiligli o. La pellettierina iniettata. alla dose inedia cli - 5 o.entig. produce n ella rana t111a p.ara.lisi t11 0trice 1gra~tialmente. ·c rescente, r h e è dovuta ad un'azione a11.aloga a ·quella del ct1 raro, alla p1aralisi delle placche mo~rtci. E~s,a pr9voca inoltre una· esagerazione d ei riflie&Si, che p11ò arriv.are fino alle convu.1si on i', esageraz_ione che sii osserva n ettamrente n el · p eriodo .di disintossi' eazione, àilorchè l a p~rali-si non la maschera 'ii1. Lo stt1dio miogra:fico ciella contrazion·e muscolare m ostra che l a p el1 ettierin a non provoca 1

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mai ·fenomeni analoghi a qu-eljj p1·odc tti déllla veratrina. La sensibilità sen1bra ris.pettata. Gli altri a1calo1dr del melogran o dànno ~n qt1adrÒ generale di intossicazione $O miglirunte a qù€.Sto . ·Tuttavia l a. metil e l'isopellettierina prodt1cono una esagera zione dei rifl~i pitl spiecata della pelléttierina prop:niam·ente dett.~1.' : nel pe1iodo di di ·intossicazion·e si osservano regolarmente con la m·etilpellettiel'ina vere Go'nyulsioni s tric,niformi. Durante qt1es to ste~so periodo, qu e ~o alcaloi'd e ·p roYoca inoltre ftequ entemer:r1te la eomparsa. di 11na rigjdità m11Bco1are molto rnanifesta, ·cl1e sopprime la sezione dei i1ervi e che, r ome dimos tran o i traieci ati mi ografi·ci, nt>n è r1 ovu.ta nd t111 ',azi Olli-1 to '"'sica esercitata s11l rnt1sc~lo. · · . . . Qua11do i11 una ra.n <t into. s icata dalla pellét~ ti erina si esa.m ina' l'eccitabìl'ità elettrica dei . ' nervi, nel m om ento stes. ·o .iin cui i movimenti sponta:n.ei cessa'n o d efinitivamemte, sr vede che le contrazioni mnscola~ prov6_c ate dall'elettrizzazione dei tronchi nervosi sono an cora q11asi no:mn1a li. Non è ctle p i1\ tardi ch e i n ervi ·divemtan o inecci.tabili, ciò cne semb~a.climosf rare 'che la corrente elettrica st1pera ostacoli, ch e l'inft t1sso n ervoso non pt10 sormontare. N ~11' ftnimale a gn n g11 e rpJclo l u }Jelletti erina · produce UD1a eccitazion~ del · sd stema nervoso, che si tradu-c.e com. es.agera.zione dei ri,flessi e convulsioni', eocitazione ben presto mascherata dalla: evoluzione l&imultanea. rd i um.a paralisi musco.lare g:àd11almente cre.Scente. TJla morte è d·ovu ta all'arresto d ella respira.zione . provòcata d a lla p·a rali• si d ei freni ci. Q11eRta par.alisi è dovl1ta, e nell'animale· a sangl1e. calpo come nella rana, ad u na c11rarizzQ1zione·; oosn co1p isce in primo luogo le placche 1not:r:ici d el frenico e pen presto • quelle dei n ervi p·e riferi.ci. Fino al m~ n1ento della morte la. cavia rea.gisce n.lle pt1nture, prer q'1a:nto glielo p et'meti:e l o stat o dell,a i=n1a .motilità: sembra d11nqi1e ch e la pellettierina rispetti la ~ ensihilità.. DuraJilte t11tto il corso de11 a ùni.o.ssicazione 'l 'f!,n:imlaJe ~ urinar frequentem~nt.e e abbon·dante, mente, come · se l'alcaloide del] a corteccia di m elograno possed esse un'nzfone di11reiica~ Dop10 l'iniézione d i l1Ùa dose ::i.ttiva., rr1a, no11 ~l1ortale, si vedono gli stessi fenomieni di eccitazione e .di p ara.lisi, aiccompag·r1ati con rallentame11t o della respirazione,. l\lfa dopo un .certo · tempo, dt1 r a.11te il qua le l'animale · giace coricat iJ &u di t111 Ja.to , ci_ a noticò, a.gitato da piccole · scosse convulsiv·e, si Yede 1 egolarsi la respiraz]one, riapparire i m ovimenti nel treno p osteriore, poi in qllello a nteriore. L'esagerazione dei riflessi e l 'iperac11si·çi, persistO'Ilo 11n oort-0 te1npo ancor(} .

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A11cl1e i1egli a11i111ali a sangue caldo i 11ervi sono eccitabili elettrica1)1ente al inomento del' r arres to respiratorio, J)el'. cuj J a corrente elett1ica è capace. ·di percorrere un nervo, che non € l)i ù f.1datto a co11·durre l'influsso ·11ervoso. La pressione sanguigna, dopo un a.bbassan1ento legg{:)ro, c l te .segue lP JJl'itne i11iezio11i di lJellet-. 11et·ina, s<:de du.ra11te le conYtilsioni e 11on cali.e elle aJ inoa11·ento d-ell, u1~.t'€6t0 respi ratoTio. Do120 ~1Ye1· istituita la respirazi011e a l'tificiale la l)res• &ione si -rnantie.11e ad 11:1 live llo vicino alla nor- · ina, lì110 u poco te111po prima. della 1r1orte clel <.;l1ore. Que . . to è in 1naniera generale ralle11tato; quest~, rallentame11to è indi1)e1lclente dall' azione d el i)11e11mogastrico. ' La re tJi rn zi 011e , i rallenta dal pri!nci1Jio del1'intossi_c~tzione, fi110 al n1011H:! nto cl.ella inorte. L'azion .."\ n11t iP ~111 int ica della }Jelle ttie1i11a e~­ sendo g eu rah11rut t> -1>ieµ;atu ro11 Lc.1 i)al·alisi , che l)rovoca que~to a l C'a}nide , è l)l'obabiJl' che le osta1l ze, co11 le q11.a.li r1C:1 co1n1)i 1; to esp€ 1'i tner1ti l'autore, eserciti110 t1n·ar.i1u1 P teuif11ga ei1erg~ca. Coni e dose tossica i 1 ~o1f.a~11 di 1>ellettieri11a u.c;c.i d e 1 kg. cij cavia i1ella quan titù di gl'. O. ll. L.a n1etil1)eliettierinH. è il 1>iù to~ i cn deg li alca'11irli della corteccia di melugra.110 ,· 111.entrl· ln ' p ~e1 1cl o 1Je l1 ettierina ~l· 111bra ben i)oc·o atti\·a, nln 1e11u nt?gli a11j11l1alL f>. è.· ' ...

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· . CHIRURGIA. / Sulle emorra~ie second·1rie a ferite da da fuoco; trattamento e profilassi. •

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.vle di :in isch e J(lin.ik.).

Lc.1 ' r ..1g io~1e ordtnaria ·delle en101·ragie 8econdari P è la seguente: un proiettile ha ,leso un v.a$o cl i n11~l certà ilnp-01·tàJ1zc.l. _.\. vviene u11a ·emor l'agia, ma questa si a. rresta. spOiil ta11ea.Rl:ente 1Jerchè il foro del va~..:o, 60tto lo pre&;io11e delle l)arti molli, ' rie11e chiuso da 1111 coug·ulo; altre Yolte il vaso feritÒ resta <·01n1.>resso da u11a scheggia ossea o m etallica. Sp.esso i d11e mo111co11i nei qu c11i u1i'arteria è stata .d ivisa si tronl.bizzano a~nbe.du e . P en-·ò . ·questa chiusura è i1oco .s tabile. 0 1rdinaria1nen te l 'emorragja se<'Oll-<laria avviene perchè la suppurazione fluidifica i coaguli o pe-l 'chè le scl1eggie 0<3See o m-etaJlj che vengoirio

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A que ~ te forme sj co11tl'up1>on gono quelle l)ÌÙ

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IL POL!CLlNJCO

rare e1norragie ~ seco11darie nelle qt1ali - la pa1·ete vasale yjene an·osa dalla. s,uppu1·azio11e, ~enza ch e interve11ga 1alcun fattore traumatico. locale. T·a.lora i vasi si ulcerano per decubiti provocuti rl n clrena ggi o da pinze eniostatiche lasciate u 11e 1·m,a.11enza.

E bene che i pazi.enti cl1e ~o 1·ro110 riscl1io ùi e1norraigie secondarie venigano special111emte sorvegliati e che si abbiano vicino ,ai' lo.ro letti i 1nczzi per i soccursi d'urgenza. 11 laccio elastico è quasi sempre sufficiente; pe1rò esso è ina,datto per con11)rin1ere alcun~ vasi e occor1·e allora f,~r assegnaJne'Illto sulla con1pression e digitale eseguita #da per~one esperte. T<tl.ora non si riesce a otte11er l't' r11ostasi ~e noli compri- . n1.e ndo la zona E>n1orragica nell 'intp rno stessu dell a ferita. l'll al'tificio, che 11a t.~ùol'a permesso cli otten.ere re111ostasli provvisuri~l e di procedere poi con cnlinn all'en1osta$i definiti. seguente: taplJHlltw1·e sirettarnente ' va, ~ il la . . ferita e fissal'e i ta1nponj co11 alcu111i pullti cutanei. · · ()g11i più pi<.;cola el.l1orragiu 'a attei1tnn1ente est\mi11ata sotto i1arcu"i ~ bis,,µ11a 11011 <trrestare l'indagine, a11che sp l'en1qstHt.!i e av\'ennta :;;l)Ofl ta.n.etl111

en·te.

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Negli :1rti riesce utile ri-.cltè111iu ottenuta co11 lacci ela '-'tici; in altre lJu.rti del t ·CH ' J)O è consigliabile cli sco1Jrire p1·e\'e11ti\'a111entt il ,·aso af' Jcrente ·e cli pa ~sarvi ir1 tur11u ttn lacci u per far ren1ostasj tetnpnranea. , Poi la ferita Yiene a111pliatu i)el' l)Oterlu esn11ti11are d irettame11te tutta; i coaguli ve11gono a.l lo11tanati e si 1 ic e rc,t-t il V<.tSu leso. Questo " t al,rolta contiene a11l·ot <.l ·u 11 coag ulo pa,rzi a.I. 111 P'nt e cli ·taccato. Si !)d11g:ono clt1e legature ·: una ~o lll' ét, un,a sotto il foru del Vlli... O e, se se111br1:L 01)J>u1 t uno , tra le d11e legature, il \' H~o Yie11e 1

~C:>zionato .

· Se il vaso eJ'~L tato ·divisu cu1i.1pleta1nente occorre ricer c u.1·e an1bedue i . ca.p i e lega.1·li separcttatne11te, p L1iL·hè uncl1e dal capt~ pe1·iferi«• i1osson o veni re en1orragie. ,. . L ' ..\.. sco11,~i1g·lia di le.g are i vÙ.... i tlel i.>n11to di • • elezione, i11vece cl1e n.eil . . ito della Je·s i·one. T~a legatura a1 puJ1to dj elezio11e è· sp·esso di poca efficacta e1nost.atica e nioil,l è co11sigliab·i le che corne ~etz~o ausiliario praticabile nei· casi nei qnali non ...,i pt1ò applica.re l1J1 laccio eJastico. Nelle fe.r ite settiche ·esiste il pericolo che I.a. , eaidt1ta del laccio sia acc~mpagma.ta d.~ una. nuova emor.ragia. -Qu-esta eventt1alità ·i è verifi·c,ata eccezionalmente se J.a ferita e.rn. stata. la~ciata aperta. ., In .s eg·uito ·a. legatura di _,a Jcuni vasi (a.. poplitea, a . carotide co.m unie_) inteu·11a) sono da. temere fattj cli r1ecro$i r1el te rritorio iJ·rorato dal vaso legato; sarebbe perciò con-Sigliabile di f,are ·s uture vascolari imv·ece ,d.elle le·gartt1re. M,a. disgraziatamente, se le ferite sono settiche, alt" la $Ultura .se.g11e la tromlJosi o la dissol11zione

... della ~utura COJ1 conseguente emorragia. Gravi emorragie si sono vedute ~nche in it-

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SiZIONE P:ftATIC.\

105. .

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guito ,a lesion1 di p tccole arterie come 1e ti' biali ~nterio·re e posteriore, la femorale profonda, la ·radiale, l'ultnaré, la . g1utea, ecc. Si è inoltre osserv.a to che i sol·dati che h an1110 soff.erto gravi strapazzi fisici, o che sono restati • esposti al freddo e all'11midità o che hanno . avuto lung.h e suppuraz,i-o!Ili o dtarree o al1tJr€J malattie .$ono st!aordinariamente poco res.istein ti alle ,e morragie, co·s i {}he .s occombono ta.1'0 ra al· la perdita di piccole quootità d:i san·gl1e . .'Ciò richied.e di esa.mirn1ar·e ·con ·gJ"ande cur.a le f erite che attrave;rsanò re gioni vascolari. La 1erita id i uin'arteria. si :ricornosce · da p·i ù . segni. L 'abolizione d elle pulsazioni nel territorio periferico ha molto valore; però la persistenza d.eil ·p olso non indica 1con certezza -che ·i l vaso sia sano. · Seg;n1 di probabilità sonò Ja fo.rte e.rr1o:rragia , che h a seguito ,aJla ferita e la fot;m.azione di urn ema,toma ainche se no.n• .è pulsante. Inoltre la pr.esenza di .:.ciontrattur~ muscolatj.; si è veduto spe1sso, p·er es.., .seguire a f eritei d,e[le arterie d elJ',antib raocio una impo,ss~biJità a estendere le dita, ,dovuta .a un ematoma sottomuscolare. Alla rj;cerca dei vasi -feriti si iprocede con lo stesso m etodo indicato parlando della cura del• le emorr&gie seconda rie. Subito dopo il trauma i monconi vasali si tr ov.ano sspesso .chiusi da trombi; però occorre ricer carli e 1ega.r li affimchè ool successivo rammollimento dei trombi, favorito d alla suppurazione, non .abbiano ad iavv.enire emorragie secon·darie . 1

. !CCllDEMIE; SOCIETA MEDICHE, CON6RESSI.

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. {NOSTRI RESOCONTI P ARTJCOT~ARI). .

R. Accademia Medica di Roma. •

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Se(7uta or4inaria del 26 1nag.gio 1918. \

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Presidenza ùel prof. '

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0A1YlPANA.

L'atropina come mezzo diagnostico della tachìcardia parossistica essenziale. v

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Prof. - GIQVA~~I GALLI . - r In base alla prop:ria esr>erienza milit[l re, cons~glia, per mettere in eviden, za l'eventuale disposizione a lla tachicardia parossistica, 1'11so dell'atro1)ina ·p er via sottocutanea. Nei soggetti sani l'i1 tropina con la sua aziqne p.ara lizz.ante sul vago Pl'O\OCn lln semplice aumento della freq11enza del ipolso. . Invece, secQndo l'esperienza dell' O., quando vi è una · rea le disposizione a lla tachicardia parossisti,ça, l'atropina determina un accesso tipico di ta.chicar:- , dia con pa r ossis1no -çhe s'ini~in. jsta.ntaneamente e cl1e :fintsce QJure in m8nieta i·st.antaneà. .A.·p pare q11indi a ll'O. doveroso ed nn1Rri-0, priroa di emette re • il giudizio , di simulazione in un individuo che n~'r, Ta di soffrire di accessi ~'lchic.'lrdici parossistici, di I usare il metodo provocatorio da lrti cons~gliato. 1

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Le reazioni immunitarie nell'alimentazione maidica .....

,dei conigli.

Dott. GHIRON . Prescindendo dalla complessa que-st ione dell'eziologia della pellagra espone alcuni fatti messi in evidenza nei rapporti fra l'a~imentazione maidica e le reazioni dell'organismo . .' Posti ad aliment.o'lzione di f.arina integrale di mai.~ ~i conigli intercalando l'esclusiva a lime:µtazione lllaidic.a ogni . 15 giorni con d ne giorni ~i dieta EGIDI. con roglie di C3;VOlo , ha riscontrato chè i conigli · dimin11iiscono di ·p e.s o notey·olmente ~ lentamente si IMPORTANTE PUBBLICAZIONE. eachetiZizano. • ' D'nltro lato ,preparò .la proteina pura del maisProf. L._UIGil MANGINÉLL~ estràendola con alcool e sepa~"l8ndola dai grassi con Dooente di Patologia. Med. & Aiuto Med . negli Osp. di Roma ' • etere. , Ogni 15 giorni estraeva dai ·con'igli un çampione di sang11e iper saggiare la propri<:!tà del siero d~ due p11nti di vista : . 1 o re~zio11i di um ~111zione acquosa alcalirut <li zeina· rispetto al siero : ' ~I} i·eazioni ét~lln zejna in l)OlYere posta a coli' . È una interessante pubblicazione della massima utilità per tatto col si~ro in una membrana di di[\lisi. . . . ttttti coloro che desiderano a vere un esatto concetto di questo mode rno metodo di esa{Ile che ha; dato cosi ~UOVQ orientamenio Sa.gg1ando il siero Cl.i coniglio vide cJ:ìe dppo quata tutta la patol~ gia del tubo digerente . La radiodiagnostica rion tro mesi di alime11tnzione maidictt il siero di sanva oggi considerata quale segreto p.a.trirnonio, gelosamente cu,gne cl~va luogo a precipitnti i1elle solt1zioni. acquostodito dn pochi ini'z}ati : essa è ·una importante brar1ca della semeiotica gener.ale. e quindi della clinica.1 e deve essere cono,se alco line di z~ ina · e da yn ·'Inog:o n formazione di sciuta da ogni medico colto , giacché, se spetta piu particolarmente al radi ol o~o la teco ica c,lella rioorca, è al medico che zeosi se posto a conta tt;0 con zeina . • spetta la si ntesi di essa e l'apprezzamento del suo ~iusto valore. DisMngnn..to <?ompl~tnnJ0nte 1~nuim.'1le ne prese il L 'argomento è espoS"to dàll' A. in modQ piano ed origin ale : · esso ·non è un'arida e pedante enumerazione di sintomi, ma una siero ~ prepar9 g1i Qrgn11i accnra tan1ente privati di trattazione ordinata e sintetica, nella q~ale il valore del segno sangue e pressati, posti per 6 ore in agitatore qon è costantemente analizzato e discusso in merito alle più moderne vedute di fisiologia e di patologia, mentre è abilmente sfruttato .aC'qna di~tillata e t-0111010. pe r tutto quello che esso può r enderèi nel campo della patogenesi ~ignardo alla formazione di n1ais-precipitine, ose della diagnostica. servò che t1na goccia di ~i ero posta a contatto con Un volgme in VIII grande, di pag. · XIII-254, ricco di 121 ilun centimetro cubo di oolt1zione alca lina di zeina 1ustra:i;ioni e di à na com:plet a, bibli'og:pt-~a, in commercio L. 8; per i aostt·i associati L. 6,75 fran t'o di porto . dRva . lnogo nd (l\'ÌÒ(lnte p r 0Mpiootn fioceoso I

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La diagnosi delle malattie dello .stomaco e dell'intestino ai raggi X.

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806

IL POLICLINICO

(ANNO XXV,

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La cura medica dell'ascesso epatico dissenterico.

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I,rof. '.roMl\L\SO PoxTAXO. - Dopo a ~"'er parlato diffu samente <lell'i1scesso er>atico dissenterico e dei vari metodi <li cura chirul'gi<:H, riferisce 8U due c·a ~i d a lui rnra ti in l\lacedonin, e di lln-O curato nellH 0li11ica n1edicH di Roma, diretta dnl r>rof. Ascoli, ~ che '])l'esenta <1 11' A('caden1ia; nei q11ali si è avuta gt1n l'igione 1ueìlinnle Ia sou1111i11istrn.zio11e tli fo1ti <lo~i <li emetin.u. I/'O. n on si crede ..autorizzato ad afte1·m1a re, ron .. un es~rienza limitata a isÒli tre casi,' che i·asçesso sempre gl1arisra così semplicemente, ma è certo che in ogni cnso, prima di ogni intervento chirurgico, si <le"·e s1Jerimenture eL1 a lungo la c11ra specifica, chè anzi jl mig-lioramento ge11erale clcl malato e la scomparsa ctell<1 di~senteria amebica che (\\entnalmente per.siste~Re. n on farebbero cl1e 1uigliornre le condizionÌ di fnYore per nn buon esitl> dell'inter• ve11to ed una rapida g11arigione. . C L'iterio importante per insistel'e nel.la solu curH medica, secondo l'O., è la qualità de l l)todotto morboso clic si può ricav·~1re con .In P·UJ1t11r·a. Gspl ol'ntiva : 11n conte1111to .I)Ul'lllento· giustifica t1n intervento do1io J111a e11crgi<'a cura cli emetinn ; un <:onte11uto· a tipo necrotico, f\svoue11te di l1na ii1fezione.. afuebica, come nell'infermo presentato e guarito; cons1glia ' <li insistere nella sola cura medi~'l. Per quanto si riferisce all~ possibili r ecidive della dissenteria flTI1(ll)iC'<l, rlop0 c"nre- n1assi,·e intPrmittenti di en1etina, ro. c:opsigl iil di tener~ il• dissen1

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terico in os&'erYazione, e coadil1vare la cura specifica. dell'emetina, Jl{)l' vi•1 sotta'cutanea, c-0n drastici e clisteri, 011de Ynotare l'in testino e lavarlo con liq11itli toRsici })er lP an1ebe. Dopo due o tre n1esi di cura intermitt.ente, se i1es ·una 1e<-idi,-.1 è sopritYYent1t.c'1, se l'esame d~lle . fecce è rl11etuta11H:•nte i1ega ti \'O, l'aD)1nalato si IJ11ò co11siclerare guarito. Iu me-rito IX>i all'nsc:ei:;so l'patico, esso, secondo l 'O., può recicli,ra re s0 vnota to c-011 l'inci$ione m.a non èura to con l 'e111eti11a; la r ccidiYà non n'vviene n1ai Re l'«l.111u1alato è curato con l'emetinu. JiJgli qltindi Yie11e ~1 Jla c·o11cll1si-0ne che prima del1'intervento c·11ir11rgico è d-0ver-0so tentare negli nseel-'si. epatic:i cli~Renl"erici u11a n1a ssi,ra curà cli emetina che per sè può ·n Yere r<1gione della grave co1111)liCit11~'l,. nncl1e qunntlo i C'()n111ni hae:teri inqui11ino il co11tenuto <lcll~t ~H\7 itit a~ccs~uale. Il llrof . .Ascoi,r fa notnr<> che <1~1 i ri. ulta ti avuti <lal Pont:1n o l'en1etinn J>nò ritenersi come la vera ~ostnnzu pr<>filnttiC<1 cle11·n sc(\.~O e1)atico . .Jl prof. 0.\1'1P.\X.\. pur ril<'Yt\11c10 l importanza degli effetti <lell'<'n1etin:1, fn delle riserv·e circa lil effetti'\r,'1 gnartgionC:l <lell'organo m,al.ato. Il ])rof. Goi;;ro {\HJ>rinl<' l'opinione che se nell'orm1a i n11n1erosa <:'n ~i~tir~1 <li n 1nehiasi clisHenteriche a v11te , in Ita lia son<> stati i·n risRi111i i casi cli ascesso epntieo, fino n l i1unto c-hc taluni <lubitnrono trattarsi di dissenteria an1ebic:1. ciò l:':ia <·on o~ni probabilità . . <la in. ttribuirs;j n ll'uso In r.g-o (\ precoce clell'emetina per la cnra di q11esta malattia J)roto1A>nri.,.. . , Il prof. GroY.\XXI GALLI dire rhe e~li dava 'Sistema tican1ente nei C'nsi cli ascesfo\i epa tiri dissenterici l'ipecacuana. Il pr<>f. ARCANOFLI ric'<lrdft che qu<1lche a l tro ha nnche ll~n to l'eh1etinn nella cura cli tali .a• scessi, , c11e i~ ogni inodo i cnsi òe~C'titti <:1.a l Pontano non so110 privi cl 'intel'e8R<' e cb(\ eg1i da molti anr9 ha. j21sistito per n'rere ~1 le fnrn1ncie ospeda liere I'emetina. . ' E. GROSAI. 1

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Importante p1ibblioazio11e: •

~rof. V. BHRNaBe I

I poterj defe,nsionali e l'officio prote~ivo degli organi viscerali e parenchimali contro i germi delle infezioni chirurgiche *

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Data la notevole importanza ~ell'argomento, trattato esaurientemente jn quest a recentissima mono grafia, ìn cui ·sono ri a~­ sunte le più moder né nozioni anatomiche, istologicb'e, clinich e e spel'imentaU, ed· esposte le svariate ri cercbe e Je' concezioni personali dell Autore, ci siamo procu rati, CPrti· di far cosa gra·- · dita nostri abbonati' il mezzo di offrire a condizioni vant:iggi~se .un libro indispens-abile non solo per chi si occup a di · Patologia speciale c~irurgica, ma altresi per chi stu dia la Patologia in genere delle 1J1alattie infettive.

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Un volume in-80 gr: nde, di pagine xvr- 922 ; in commer cio Lire 20, pei nostr i associati sole Lire 9.00, franco di porto. ff'r riePvetlo subito, inviarP 011rtolin a-Vairlia direttamen te al prof. ENRI<.:O MORELLI - Via Sistina, 14 - Rom a .

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Ris1:>etto al secondo ordin€ di ricerche osservò che il siero di coniglio alin1enta to col mais, a differe11za del siero normale. è capace di idralizzàre la zein<1, e clic e ·tratti di fegato e <li reni, benchè con re<1zio11e n1>peua accennat..'1, i>osseggono la stessa 1}roprict~L, tlie n1an.ca agli organi normali. Il co11iglio cleverisce fino a di\e11ire cachctico con l~a l lmClntnzio11e maidic.n, ma prése11t.'l. una. reazione ftif{'nsiva 1)er quanto questa. sia in perdita. · Il s110 orgunis1no è capace <11 pr<Xlt1r1·e sostil11ze che agg·recliscono la proteina del mais, sia. g11esta penetrata in circolo integra o l)arzinlmente moùificnta in modo <ld costitl1ire semvre un'<1lbun1jna <'strane.:'1. 1·n J)arnllelo fra i risultati ottcn11ti e quelli che si potranno aYere a limentando con le ,·arie protei.ne le ,~arie sr>ecie animali, avr.a nno \1n'i.111pormnz·1 ben diversa <.1~1 qt1esta ricerca. jsoln ta, siano essi neg-~tivi o po~itiYi . · Prof. Gosro. - :àL'lnifesta I.a sua sorpresa nell'apprendere che n1ais-precipitine .si sono ott<?1111te ònl Ghiron a tubo digerente integro ecl lisando mnis sa.no i~ell'alin1entilzione <legli anin1ali <li prova. , mentre egli col r.aladino le ottenev~i soltanto con · • in.ais gua sto O\r'\'ero ledenclo l'inteitino col f1uor11ro soclico o col crotont:igli-0. ~ J/O. sospetta iterta11to cl1e il mni · 11sato tlal Gl1iron non fos. e &lno op]lt1re che gli .ani1nali fossero 1 pa l'ticola r1ne11te l'(:\Cettivi o per l:i tcner<1 ctit o 1:>er a ltrà c:au s~t. IIÌ ogni modo' \ede in queste un'jmJJorta nte confertn~1 alle s11e rieerche ed un a1npli<1n1ento r.:perimcntaJe della questione·.

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LANNO XXV, F ASC. 34]

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SEZloNE PRATICA

APPUNT.I DI MEDICINA PR·ATICA; QUESTIONI DEL GIOR·NO. . . L'alcool solidificato ed il suo uso in chirurgia di guerra: •

L 'alcool . così detto « solidifi.cato » n on è, co. me si potrebbe -credere, dell'alcool divenuto solido . per congela mento o per qualche altro processo. E sso è un sapone speciale a base di al cool, che liquefa a ll.a temperatura di 50°, mentre a quella ordinaria è solido con cbnsi' stenza p a,stosa. L'alcool solidificato è d'inverno molto adopera to · in trincea, p erchè a contat to di unn. fiamma cplalsiasi esso brucia con fiamma mol.. to calda b en ch è poco 1111ninosa. · · :\Ia. que·sta sostanza appr.ezzatissima dai soldati per le sue proprj età· c.' llorigene non è · stata convenientemente adoperata in chirurgta. L 'alcool sol idificato p1 tò essere util e al cl1irurgo innanzi tu tto p er ottenere in ogni posto dell'acqua bollita o sem·p lice1nente ,calda e per la pulizia _ delle mani, degli strume.nti e del campo operatorio.: esso inf.a~ti riunisce le proprietà dell'alcool e del. saD011e. Discioglie ql1indi rapidame11te i grc1ssi : basta prendere un pezzo di t\ile al cool grosso come un·a noce e , aggiungervi dell 'acqua per avere unE.. sostanza che, p11lisce la cute rapida m ent.e, semplicemente e p,erfettamente. .. P er pulire gli str:u1ne11ti d opo un'operazione basta metterli nel fond o di un piatto · ed aggit1nge1-vi dell'alcool solidifica'to e de]l'acql1a. Quindi si strofinane un po' con un p a.nno inlbevuto di questa solùzione a lcoolico-saponosa. P oi si asciugano .e si sterilizza110. P:er il campo operatorio, i11fine, l'alcool solidificato è superiore a tutti gli altri procedi· menti. Con una semnli - ce frizione. -nulisce e rli.sinfetta l a cute Ja più sporca. H & per al tr 0 , il vantaggio di non . essere ir·1 ita11te .e di non essere caustico cotne l a tintura cli iodio. ... T11tto .sommato, l'al éool solidificato merita di essere utilizzato in tutte l e u11ità chirurgiche dell'esercito: 1° p erchè permette di ottenere ra1'.)idamente il calore n ecessario alla sterilizzazione dell' acqua e degli strumenti; 2° p erch è permette al chir ui;go di pulirsi e disinfettarsi rapidame~1te l e ma11i; 3° . 11er cl1è essendo insieme 'Lln sapone ed un l)rodotto ricco di alcool, pulisce rperfettamente gli strumenti; · 4..> peYchè costitui sce llno ,(Jei miglioti pro• cediment j di p11lizia e disinfezione de·l la cute • pr;ma degli atti operatori.

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P er ottenexe un eccellente alcool solidificato, Nogier {La Presse Al édicale) s u ggerisce il metodo che passiamo a descrivere: Si prendono 500 eme . .di a1cool da ardere e si versano in ,un pallone di vetro d,?- un litro, si aggiungon o f ...... qutndi 150 grammi di sapone di l\ilarsi glia m olto secco e spezzettato minutamente, ed infine 12 gr. di -_gomma-lacca. Si mette il pallone a ba.gnomaria, aven·do cura di a~itare continuamente ...con movimenti rotatori ' fino a quando il sapone e la lacca si siano sciolti ~ con1pletamente dando up li,q uido di colore bruno carico. Si versa questo liqui dt> in scatole di ferro bianco e si ha col raffreddamento spontaneo ' llna sostaJ1za di .consistenza butirrosa che è l'alcool solidificato. ·. S e si vuole aromat_izzare il p:çodotto si ,ag- .., giungo110! prima di Yersare il.liquido nèlle scatole in fe1-!ro, quattro o cinque gocce di essenza di lavanda, di cannella d1 geranio. I

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CASIST·ICA. Le enteriti da Lamblia.

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La LCJ:1nblia iriteslinalis è un flagellato , pro.tozoo unicellulare, piriforme, che presenta nel· --" la sua faccia ventrale. una depressione renifor·me, into~o alla quale si possono contare sei fiaigelli diretti in dietro. Altri due flagelli sorto sull'estremit~ .anteriore del corpo del protozoo, . che ha 10 a 20 µ ~n lunghezza, 6 a lO in larghez.za; non appena le feci sono e,messe presenta tlnfl: vivace mobilità, chy perde lentamente in camera riscaldata, rapida1nente se esposta aI fr eddo. Le cisti di la:mblia so110 di form~a rotonda con doppio contorno, a dtle nuclei, evii denti a' fresco . Goiffon e Roux (A rch. des 1rialadies de l' app. digesti/, 1~18, n . 11) attribuiscono al~a larnbiia il valore di cauca patogena di sindromi morbose a carico d'e ll'intestir10. Essi descrivono una for~a dissenterica, una e11terocolite cronica come. i tipi fondamentali delle l ambli~si, e aggiungono ·u11a terza forn1a., la forma latente. L a dissenterica non si distingue dalle altre dissentérie n ote e specialmente dalle amebiche; le enterocoliti croniche in generale ·sono oaratterizzatc cla diarree l)iù· o meno abbondanti e dai disturbi comuni alle infezionì ,c1'onicl1e dell'intestino, come l'amebiasi, l' anchilostomiasi. Le feci dei malati- IJer lo }Jiù, seL:ondo gli AA ., h anno tln aspetto pastoso, qu~si fluido, cl1e si sp-ande sul fondo del vaso, d'odore putrido, di colore giàJJo bruno. Gli amidi e le albumine

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tt POLICLINI CO

[ANNO

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animali son.o I11al digerite, i gl'assi ben dige- di quest'anno, .ritdrna sull'argomento per preriti. Reazione alcalina, muco in grande • quan- ·c isare ii modo tli somministrazione dell'adre. tità; acidi grassi vol atili abbondanti. n alina, perchè essa riesca veramente efficace. Le feci talora pl'esentano il t~po di feci aciPèr ottenere dall'adrenalina gli effetti voluti de :. paietose, ·p iù o meno fluide, di colorito giale nessun danno, occorre tener conto di tre :fatlo, contenen ti granqe quantità di amido, di cel- . tori: la qualità del prodotto, la dose, il modo · lulosa, bact~rì j odofili, lunghi bacilli tipo di somministrazione. 1 Boas-Oppler. Lamblie possono' trovarsi in inPer veritìcare la bontà di una soluzione di dividui che mai hanno presentato disturbi inadrenalina b~ta aggiungere a 2-3 eme. di testinali o che sono colpiti da leg·g eri disturbi essa l1na goccia di pe1·cloruro di ferro: quanper piccole cause. do si tratta di una adrenalina vera, la goccia P er 'il contagio con le lamblie gli AA. riten- percorrendo la soluzione produce una bella cogono ch e .siano n ecessarie co11dizioni rti colorazione verde che si diffonde poi a tutto il lari, come alterazioni d~lla secrezione gastrica, liquido e cl1e passa al rosso col riscaldamento . ... · irritazioni od infiammazioni del grosso inteOppure si aggiungono alla soluzione di adrestino precedenti. n alina poche gocce di sublim ato all'1 % e si · Delle terapie tentate per liberare i malati dal agita; dopo tre minuti si ha u11a colorazione parçtssita, nessuna ha dato risultati netti e r ossastr'a ch e persiste p er ql1alch e ora. definitivi : il timolo, la santonina, il fe l c~ maIn qu a11 to al modo di somministrazione bisoschio, l'.emeJina inutili; il salicilato di bismuto gna notare che ciascuna via d: introduzione ha a grandi dosi è benefico, m a no11 costantem ent e, i suoi vantaggi ed i suoi svantaggi : la bocca, e talora è m a l sopportato; azione egualmente la co~odità per l'infermo, ma l'azione incerta; incostante h a m anifestato il bleu cli metilene; la via .endovenosa,· la rapidità e l'efficacia, nra superiori agli a ltri rimecli l'arse.:iobenzolo e il l'azione brusca e passeggera; la via sottocu- galyl p er via endovenosa. t anea, la continuità d'azione. ma la lentezza [Sebbene non possa n egarsi un qt1alche ya- d.egli effetti ed un vivo dolo're locale; l'iniezione l'bre patogeno · alla presenza di lamblie nell'in- muscolare, l'azione rp.pida ma passeggera. Per. testino, ,,specialmente n elle epidemie di dissen- ciò ì\1ilian consiglia di . adoperare più vie di , teria dei climi subtropicali, nelle quali si trova introduzione in questo modo: t1n milligramma n el 100 % dei casi,. ci sembra ancora prematuro di adrenalina per os, un milligramma per la o almeho n on sufficientemente dimostrato af- via sottocutanea, e m ezzo milligramma per la ' , fermare eh<; delle sindrom.i morbose i11testinali via intramuscolare. A scopo pre·v entiv_o l'adrenalina si somminiabbiano la loro unica r agio1-ie nel protozoo flastra per impedire le reazioPi della iniezione gellato : io ricordo nei. numerosissimi esa~i di fe ci a fresco praticate nèi soldati del nostro endovenosa nelle ore seguenti (febbre; cefalea, carpo di spedizion e d'Oriente (circa 4000) d'avomito, diarrea, ecc.) o di impedire le crisi nitritoidi (congestione :facciale, vomito, angovere trovato iJ.1. altissime percentuali sia tra scia, ecc.) contemporanee alla iniezione. Per gli amebici che tra i bacillari le 1amblie e i · cercomonas : cutata la n1alattia prima, il più prevenire le prime è sufficiente somministrare d·eLle volte le lamblie scomparivan-0, talora per- l'adrenalina per os: due milligrammi in un po' sistevano ma ·in s_c.ar..so numero ·quando l'alv o ·d'acqua un'ora prima dell'iniezione, altri due era divenuto normale; quasi che esse trovas- milligrammi cinque mi.nuti prima e due milli, ' grami ancora un'ora dopo Ia iniezione. Negli sero un ottimo terreno nelle morbose condizioni del grosso intestino, provocate da cause .individ11i intolleranti sarà bene prescrivere di specifiche, ben dimostTabili e note, e che J'or- prendere .an cora \J.U milligramma di adrenalina ganismo se n e sbarazzasse facilmente non ap- m attina 'e sera per quattro giorni consecutivi. .. P·e r prevenire le 'crisi nitritoidi è necessario pena poteva vincere e definitivamente la causa aggiungere una iniezione sottocutanea alla prima della n1alattia]. t. p. • .. \ somministrazi·one per os . , ., ' ' Prima .dell'iniezione dell~arsenobenzolo si 'FERAPIA. • ' può essere sicuri ch·e la dose di adrenalina som. L'adrenalina come me_zzo per prevenire e combattere ministrata .è su~ciente quando si verific~no i le intossicazioni da arsenobenzolo. seg11enti sintomi: pallore- della :faccia (leuco~ Milian h~ già dimostrato che l'adrenalina è reazione.) 1 auÌne1ftO della presSione arteriosa, tachicardia, tremori gen·eralizzati simili a briil medicamento prev·entivo e curativo degli ac• • vidi . cidenti determinati dagli a.rsenobenzoli. Lo A scopo curativo !'.adrenalina si deve ueare ste~o .autorè, ·ora, n·el n. 5 clel Paris M édical I

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SEZIONI! PltATICA

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. tratti i.r1nervati dal V p.· o dal laring~o supe• riore, obbe·d iscè alla begge (li Cl. Bernai·d: come tutte · le impressioni sens:ttìve, rallenta i n1ovimenti del cuore e talora ne induce un .arresto transitorio. Ma il problema è molto più complesso: quando eccitiamo la mucosa delle vie aeree, si · provocano deolle turbe vasomotorie nel punto irritato~ dei r'iflessi respiratori e cardiaci, si . determinano dei disturbi .deJ ·circolo periferipo . e visGerale, che si ripercuotono sui centri ner- .. vasi e sul cuore. Quando lè _eccitazioni sono prolungate o ·ripetute, i gas irritanti passano' nel sangue e impressionano il cuore, i vasi e i centri. nervosi; infine, arr.estan..dosi la respirazio,n e1 alle prime inalazion.i, l' apnea ha pure • un 'eco sull'.apparato c.ircolq,torio. , ·ne Cyon fa· pure int'e rvenire un meccanismo p iù. complesso : nel coniglio gli eccitamenti della pitujtaria · agire~bero sul X per il tramite dellà Ìpofisi; dopo ·distruzione di questa, • • anche se i 'Vaghi sono intatti, gli stimoJ.i nasali non produrrebbero al·curi -effetto ·sul cuo,r e. ' . Per avere la certezza che i diversi riflessi d·escritti sono dovuti .allo stimolo della mucosa nasale e non alla penett.azione dì gas nelle . ' r amific azioni bronchiali., si può pr:.aticare la esperi.enza nel coniglio qon la.,. trachea es,c lusa, , ' medi a:nte una cannula di . vetro.. Proiettando aria mista ad etere nel naso, si ha arresto re~ spiratorio \Seguìto do.po 3/4 di secondo ,da· de- , ' pressione sanguigna : i due ordini di fatti hanno andamento parallelo e scomp,a iono simultane amente. , ·Dato che i disturbi cardio-Va$colari iniziano dopo l 'arresto respiratorio,- ci si pu,ò domandare· se sono dovuti al riflesso nasale o se dipendano dp.ll' apnéa. Per r_i.solvér.e .i l quesito si può praticare, ~ trav.erso la ca~ula trachea• le, la respirazione ·artificiale: cosi il riflesso . pneo-pne1co e' SQppresso, mentre quello pneo• ~ardiaco perBiste. <ll secondo, sebbene Si produ.. ca 'allo stesso teJUpo del p1j.mo, ne è indipen-:• de11te ed. autonomo. Effetti un po' ' diveÌ'~i si · ott.engono eccitando direttamente i bronchi: v'è arresto del respiro, ma ·esso avviene in inspirazione dopo una brusca fa:se inspiratoria. Le modificazioni .cardi ~­ ·che ricordano quelle già not ate, . ina sono meno durevoli. V'è ·depressione diastolica seguì ta da ba ttiti lenti e .forti, che fanno risa lire la pressjone al di sop:ra della cifra iniziale; ma il compenso è più rapido e il disturbo è m~no prolunga.to. , La fo rte depressione diastolica· osservata sta • a indicare che i riflessi - pneo-cardiaei hanno • • per via centrifuga i vaghi: è quindi utile fare ~

quasi solamente per ·combattere l'apopJessia 's ierosa (coma) ... . Ançhe in questo caso non si può tàss.are in anticipo qt1ale s1.a la dose . suffi. ciente. Si comincia con l'inìetyar.e ·un milligramma e mezzo per via intramuscolare e poi si continua a somministrare l'adrenalina per os, sal'vo a ripete:çe la iniezione in caso di insuccesso. ,

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·NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA. \

•. · Riflessi pneo-pnelci e pneo-cardiaci. · • .. . ~

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ROGER: L ,a Presse Médica·le,

1917, n. 8).

Proiettando. d·e i· vapori irritanti su di un p11nto qualsiasi della . mucosa delle vie aer·ee ' ' dalle Josse nasali alle ramificazioni bronchiali, si hanno numerosi riflessi; gli uni caratterizzati da una. modificazione del ritmo respiratorio (pneo-pneici), gli altri che si ripercuotono sull'app.at>ato ' circolatorio (pneo-cardiaci) . L'animale che meglio si presta è il coniglio; l'animale vien.e fissato sul ·dorso; denudata là • · carotide; ~n rapporto con un manometro re- . gistratore; il respiro è raccolto col pne11mografo. ImmP.ttendo nel naso dell'aria carica . di ammoniaça~ . di clo;roformio; di etere, si · hanno quasi subito i due riflessi : si· ha da prirna ' l'arresto del respiro in espirazione ~ quasi nel contempo la caduta della pressione sanguigna. Dopo vari secop.di i movimenti respiratori riprendo'n o, da prima lenti e isolati . ' {44 invece di 64), poi il ritmo ritorna nor- . male., come pure, dopo un'elevazione transitoria, la pressione sanq:uigna. · Queste rrtodificazioni d·el respiro sono state • descritte per Ia prima volta da Holmgren, che sperimentava col cl orofor.ip.io, poi ·da I .. ander, Brunton che usò il nitrito d'amile, e da Filhene che ricorse a una corrente di gas carbonico. Kratschmer ne fece una a.nalisi .accurata .(donde il ·nome di ri'/t,èsso di Holmgren-Kratsch1ner) · e vide che l'arresto· re..sniratorio si· ha • anche se l'animale r esoira con una cannula tracheale. Esso• avviene· per l'eccitam.ento della . mucosa na.sale, · stimolo che ·n on agisce. sul nervo olfattorio, ma su quello della sensibilità generale, il trig,e mino,: J.a sezi·one' del primo • non modifica il riflesso, ·il taglio del secondo • lo s·o pprime. · Mentre i riflessi pneo-p!leici sono ben cono" . . sciuti, più arduo è lo studio di quelli relativi al cuore. Tt1tti gli sperim.entatori ·Si so~o preoccup.ati delle applicazioni · pratiche, . per la narcosi clo~oformi.c.a, e hanno concluso che . lo stimolo della mucosa respiratoria, specie nei

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le ·e.SQerienze SU! anima.li che abbiano . subìto la tica .al hieosinato all'az,éo che dà gli stessi riduplice vagoton1ia o:.una iniezi0ne di solfato sultati del Pappenheim. neutro di atropina. La tecn'ica di •colora.zione è la seguente : di• • Dai risultati di tali -esperimenti si conclude stensione del sangue in strato sottile, essiccamento per -.agitazione nell'aria; non fissare . éhe le manifestazioni cardiache 1s ono dovute a.ll'azÌone sirrlt1lta·nea dì due· poteri a.ntagoniRicoprire il prepara to con diieci gocci e di bieosinato e, dopo 3', lavar.e c·on acqua distilsti, l 'uno tende11te ad 1 abbassare la pressione, l'altro ad elevarla. Il primo è dato dai vaghi . lata. Immergere gli strisciamenti ancora umi• Dop°' . di in '\lll bagno di azéo diluit.o 1 : 50 in a.equa . ' la doppia v.agotomia il riflesso pneo. cardi8.:co si semplifiéa : la fase depressiv.a.. è sop~istillata. Dopo 12' la.v are in acqua distillata e pressa; l 'eccitan1ento tiella mucosa nasale O· di . asciugare rapida.In.ente. Preparazione del bieosinato. - J.Vlescolare quella. bronchiale apporta un immediato solleYarsi della p1·essione. tre parti di eosinato di turchino di metiJene • G. BILANCIONI. con cibCI1Ue parti di eosinato di turchino di Botrel. . Per prepa1·are l'eosirtato di . turchino di .n1ePOSTA . DEGLI ABBONATI. . tilene si fa una soluzione all'1 % in a lcool glicerinato (alco·o1 90, glicel'ina 10) di eosina e una simtle soluzione di tt1rchino di metilene (965) Colo1•azione del bacillo tubercolare. • medicinale. Si versa poco a poco l a seconda Emocolorazioni. - Al dott. Guido Cotti, abb. ' soluzione nella prima agitando e osservando h . 9025, Grana l\fonferr2..to : • cambiament.o di colore sino ad ottenere una .. Non ci risulta che ?iano stati indicati, · in ilmescolanza net1tra. ·S i adopera solo dopo qua.1ql1esti ultimi tempi, mie todi di colorazione speche giorno di n1aturazione. cifici per il B. tt1bercolare che meritino di soPer ;preparare un buon turchino di Borrel • stituire i v·e~chi ottimi procedimenti di Ziehlsi :procede in questo modo: 1 gr. di nitr.ato di N eelsen, di Gabbet e di I\:ocb-Ehrlich, salvo alargento si scioglie a f1·eddo in 100 di acqlla. cune colorazio.Ri che sel'vono a diff.erenzia.r e dtstillata; vi si aggiungono 50 eme. di una il bac. ·di Koch da altri .acido-resistenti, ma soluzione al 10 ~{, di ossido di potassio; si for- · che non vale la p-ena di applicare. negli esa.mi ..... m~ un precipitato di ossido di argento che si • degli escl'eati, e salvo il secondo metodo di l ava ripétutamente. 100 gr. di una soluzione Mucb., che potrebb e anche ·es1Sere applicato nel. di turchino di m etilene medicinale aU'1 % in • la · .r icerca. d ei_· grant1li gr.amresistenti negli acqua distillata, si versano sopra il precipitato • • sputi riusciti negativi. di · ossìdo di argento; si mescola, si riscalda Il m~todo all'acido picrico, secondo G. Grosa b. m. si110 p, ottenere una colorazione tur» (1914), so, -che l 'ha descritto i>n cc Pathologica . cl1ino-violetta; filtrare per eliminare il sal~ di è il segt1ente: si tratta un,a soluzione di tur• .argento . ' - . chinq di metilene all'1 % con soluzione satura . Preparazione delZ'azéo . - Si prepara, con di acido picrico;· si forma un precipitato che le norme già rifèrite, ma l1sa11do alcool glisi raccoglie su µn filtro, 'si lav~, si essicca e si • cerinato 1:4 (ossia alcool 75, glicerina 25), un r idisci oglie in àlcool meti~ico. · eosinato· . di .azzu.rro alla ammoni aca. Dopo · I pre1::>arati di escreato si colorano dappriqu.alcl1e giorno di m ·aturazio ne si ag.giunge a . . - ma · con il liqt1ido di Ziehl, si lavano in ac8 parti di q.ue.sta soluzione 2 parti di soluzione . '' , ;qua, si differenziano per 30f' con la soluzione di az4ur1"'0 in alcool glicerina.to. ; . '~ plCY.lC?-· ' L 1azzur.ro di metilene si ottiene dru turchino I . bac. tubercolari rima.ngono ·!ossi, m.e ntre di metilein e commerci al·e facendone una soJ.u· .gli a ltri germi e gli elementi istologici si cozione· .all)1 %. in acq~a distillata, ·aggiungendo:l or.ano in turchino·. vi dal 5 al 10. %, di .ammoniaca, r iscaldando Il m i gli0r m..etodo per ·emocoforazioni è il q. b. m . sino a ebollizione. Si forma allora un .' abbondante precipit?-to; si· fiJtra. Si ·r accoglie, panottico di Pappe:n heim, ·combinazi'on e dél cÌopo 24 ~re, il precipitato rimasto sul filtro e m-etodo di. l\1a:y-Grl.i.nwald con quello di Giemsa. sulle pareti· .aiel Te cipiente. riprendendolo in Data l a. impossibilità 'd i procurarsi attual• mente l.e s.o stanze coloranti . necessar) e ner tale. acqt1a distillata; 1si filtra, si mette , i l filtrato procedimento, Tribondeau è riuscito a ottenere in una bacinella· e , si Jascia evaporairè n.ella colori similari a auelli di nroduzione tedesca stuf.a ar 37°-40°. Il• residuo dell~essicèamento è par.tendo dal turchino cli ~etilenet. ~edicinaJe . . costituito da azzl1rro d i metil.ene puro . . • • G: S AMPlETBO. Egli dà un nu.ovn metodo di colorazion.e, panqt.. 1

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(966) .S·ulla .cura della blenorragia. - All~ab­ bonato n . 2476 : Nelle fof-me acute, con o senza complicazioni, si nossono tel). tare i vaccini antigono.c ocaici. Nelle forme croniche l e varie indicazioni terapeutiche sono date d8<ll a sede, estensione' e pro~· fondità delle lesioni e .non è assolutamente p ossibile nè a.nche riassumete i metodi più in uso • per tutte l"e varie forme che si presentano àl. i' osservazione clinica. V. MoNTESANO. .:. (967) Al dott. V. d. G. : Sulle piante medicinali ·esiste una biblioteca enorme in italiano e frances e; basterà ricordare le seguenti opere generali :

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ALESSANDRI : Draglie e piante m edicinali. -

lano, Hoepli, 1915.

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BEIJ,LE : Précis de botanique pharm'aceutiqùe.

Paris, 2 vol., 1904-1909. GÉRARD: Précis de pharmacie galénique. Paris,, 1910. Gt1IBOURT et PLANCHON : Histoir e naturelle des drogues si ·n iples. . Paris, 1875. / HÉRAIL et BONNET: Manipulati ons de Botanique 11iédicale et pharmaceutique, i.conoaraphie liistologique des plarite médicin ales. P aris, 189J. HÉRA un: N oilveau dictionnaire des plan tes médicinales. P a ris, 1895. . JAMMES: Aide-mémoire de pharmacie galénique. Paris, . 1893. SIMON: Elenienti di farmacognosia, Mila-

le cit ate, dalla stampa m·edica organizzata, ;;, fare qualche con·cessione concreta che aiutas- ' se a supera_re la crisi attuale ' e specialmente a rende.re più tollenabile il rincaro ·enorme della carta . E dire che la quantità totale di ·carta usata dalla. stampa medica periodica in Fra n ci a non supera I.e 35 tonnellaté al m ese : •meno del\J.a . 1netà di quanta• n e impegna in un solo giorn0 un perio,d.i co quotidiano a grande tiratura!

Questi dati e questi apprezzamènti sono de. sunti ·dal Journal of the American MediclfJ Associlation del 20 aprile 1918. È superfluo aggiungere che in Italia la stam-, pi m edica periodica attraversa una ~ crisi non m eno . acuta .e che il nostro Governo non ha • concorso ad allevi arJa, se non in misura. del tutto trascurabil·e ed irrisorja. La m'eravigl.i a d,el confratello americano a·w ebbe dunque ragione di e\Ssere, non men o ve.rso il Governo italiano che verso .11 Governo · . ' fr ancese. L. P. ,

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NOTIZIA BIBLIO.GRAFICA.' .i\... FERRATA. Le etnopati~. Vol: I . ·editrice libratia, Milano, 1918.

Società

Il lavoro del F 'e rrata S1llle emopatie, d i oui • no, 1912. • g. b. sol o il primo volume è stato ~.ubblicato, colma • mir ab ilmen te una l acuna che già· esisteva in (968) All' abbonato 8277: , I talia, in cui· la grande diffl1sione delle traduG. BANTT. Anatomia patologica. Vol .. 2··>, in zioni dei tr,a ttati stranieri contribuiva 'a ·c:reare • • • corso di pnbblicaiione. Soc. ed. libr., Mil~no. « inconsciamente nei · gio\ a ni, a ·poco a poco, Prezzo clel 1° vol., L. 20. uila riiprovevol·e servitù m entale». .. L . · AsCHOFF. Anatomia pa.t ologica. Un. tip. Nel · primo volume, ora comparBo, è trattata. ed.' T orino. L. 56. INDEX. la parte generale delle emopa.tie; il secondd, ===========================================· di prossima pllbblicazione, ne comprend·erà la "patologia. speciale e la · clinica.. Il Ferrata, con gr and e chiarezza ed esat- . tezza di dettaglio, comincia n ella prima parte · . La stampa medica francese durante la guerra. con 1il descrivere la tecnica delle ri cerch e ematologlche della presa del sangue , conteggio Di 345 periodici fra11cesi di m edicina ch e d·elle emazie e dei l el1coci ti; determinazione si pubblica"\[an o ·prima della. gt1erra, 270 son9 d·ella emoglobin a, del va.lare emoglobinico gl ostati sosprsi o 5oppressi. . b11lare, per passare poi a i , vari ~etodi per l'alDei _75 che ancora vedono la lu ée, _molti hanl estim ento dei preparati microscopici. . no ridotto la Jo·ro i1e·riodicità: per es~mpio, ~; i Tratta, nella secorida parte, della morfolosono trasformati da settima11ali in mensili o • ' gia nor1nale e patologica degli eritrociti e dei tr.fmestrali. ·· vari metodi per la deterrrtinazione .in essi del Poiche la sta1npa ·m edica l1a. ta n ta P:arte i1el glicogeno, clel grasso, delle ossidasi. ecc.; e diffondere le co1 oscenze relative alla cl1ra dei n1 nlati e dei feriti ed alla tl1te1a · ctellFt sal11te nella terza parte ·delle varie forme dei · leuco• dei comhn.tte11ti, essa ha contrib11ito a salva re, .citi in condizioni fisiologiche e patologiche . La quarta '{l.arte comprende la morfologj a, senza dubbio, n1olte n11gliai.a di vite. Eppure le autorità g·overnative so11 0 sta~e· 'i nutilm ente sol-- la genesi ed il signifi cato d ~ll e pi'arStrin'e, e l cr

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.studio · ,delle loro funzioni. Ammette il Ferrata che le piastrine si origi~ano dai megacariociti, in seguito ad un processo di dif'.ferenzia.. zione d·el' proto~lasma linfoide della cellula gig,a nte, senza peTò escludere, in modo assoluto, ' che anche altri elementi monocitoidi possano • - tanto nell'embrione, che nell'adulto - partecipare alla loro fQrrilazione. . La quinta parte è dedicata allo stt1dio dei tessuti ,e matopoietici. L'Autore giustamente di' sting.ue questi in tessu~i ematopoietici specifici (midollo osseo, glandule .linfatich e, milza) e tessuti e~atbpo.ieti ci diffusi, in quanto che egli sostiene l'esistenza nei connettivi di un'enorme . qt1antità di ce}lule a tipo embrionale indiffe-. renziato, da cui deriva.no sia gli elementi mol'fologici del ·connettivo (e perciò istiobl~ti), ' sia le cellule ematiche (e perciò emoblasti), . onde il titolo complessivo· loro assegnato di emoistioblasti (corrispondente alle così dette • rilhende Wand erz ellen di J\1aximow). . N·e lla sesta parte è ricordata e discussa la genesi delle. celìule del sangue nell'embrione e l'origine di esse n'ella vita postfetale. Se• éondo il Ferrata, ·tt1tte le cellule del sangue. - emazie e leucociti - derivano da un'unica cellul'a primordiale monon11cleaìa, chiamata emocito blasto, avente protoplasma basofilo, assolutamente privo di granulazioni e situata nei parenchimi ematopoietici, mieloidi e linfoa·d·enoidi. l Tale emocitoblasto no.n si trova nelle prime fasi della vita embrionale, prima della comparsa della funzione ematopoietica del fegato; compare invece nel fegato dell'·embrione, e n el- , ,., l'animale adulto si trova in notevole quantità nei midollo delle ossa e si presenta identico n ei suoi caratteri morfolog.;·ci fondamentali al ' ·lj,nfoblasto .dei dualisti del parenchima lin. fatico. D a.ll'~mo citoblasto secondo il F errata - . progenisi differenziano cinque tipi cellulari, , · tori rispettiìvamente degli eritrociti, dei gra.. nulociti, ·dei linfociti, dei monociti, delle piastrin e, e indicati coi nomi di 1nieloblasti, pro eritroblasti, .l irif oblasti, · mono blasti . e megacario\

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L'Autore .inoltre ---,-- ,eontrariamenté al Pap·penheim - non co-nsidera. l·e granulazioni · azzurrofile pres·e nti in . .alcl1ni emocito.b lasti come un'accidentalità mor.fologica trascurabile, m a · sostiene invece che esse rappres-entano la pri, ma· 'differellziazione morfologica della cellula · indifferente, d·ell~emocitoblasto, verso i leuco. citi della serie· granulosa (mieloblasto) . Tl Ferrata · ql1indi distingue tre differenti mieloblasti, a se cnncla cl el tipo miPlocitìço verso il q118le '

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esso va differenziandosi, e cioè i proneutrofi,li, i proeosinofi,li ed i mastmieloblasti. La settima pdrte in.fine è dedicata allo studio del signi:firoato motfolqgico d·elle cellule del sangue ed alle formule ematologiche. Nel san,g ue normale e patologico le cellule sono,• dal Ferrata, distinte in: a) primordiali o indifferenti (emocitoblasti); b) cellule mature ed i?1uniature · della serie emoglobinica definitiva (eritroblasti, eritrociti).; e) cellule emoglobiniche primitive embrion.ali (rnegaloblasti, megalociti); d) cellule mature ed immature della serie

bianca (mieloblasti, mielociti, granulociti poliformi, monoblasti, monociti, linfoblasti, prolinfociti, linfociti). Sono inoltre ricordate le così dette cellule irritative di .Turk, qt1elle di Rieder (considerate come prodotti di ~tipica maturazione dell'emocitoblasto), le plasmacellt1le e le modificazioni morfologiche speciali delle cellule emoglohiniche (corpi di .Jolly, granulazioni bas0file, corpi anulari di Cabot, granulazioni .azzurrofìle, ecc.). Nel complesso il layoro del F errata merita tt1tta la considerazione degli ·s tudiosi. di ematologia, che in esso trovano una guida preziosa, sicura, una critica severa ed .obiettiva, t1na ricchissima bibliografia. • · Il favore con il quale molte affermazioni dell'Autore sono state già accolte in Italia ed all'estero è indice sicuro e garenz1a ad un tempo del loro valore. F. Fmc1.' '

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PUBBLICAZIONI PERVENUTECI. •

" C .\SGO GIUSEPPE e

Sulla virulenza del· sangue dei bovini aftosi e prove d'immunizzazione contro l'afta epizootica. - Roma, 1917 . AouzzI ANGELO.

00MIT~O D? PROPAOAND'A PE~ LA DISd IPLINA

TAZIONE DEt CONSUMI rER LA PROVI.NOIA DI .PALERlfO. '

Nonpe igneniche per l'alimentazione. - Palermo, 1917. ·· liITRA ~1ARIANO. Peric8:rdite e miocardit~ letale in t1rf ca~o d'infezipne da paratifo B. - .Milano, 1917. T/of)€ra de l Comitato ·Antimalnrico Veronese durante l'anno 1916. - Verona, 1917. . ·1~0NOLA FRANCESCO. Note · di chirurgia cranjo-eneefalica per lesi~ni di g,u erra. - Bologna, 1917. ,. CÀA!f·MARATA ANTONIO. ]:;a vaccinoterapia nella febbre . ' tifoide. - P alermo, 1918. · · {}iIPASTATO )R. Relazione st1l movimento '.àe-i militari ricoYerati nel 2° Reparto Chirurg-ic,o dell'Ospedale da camp~ 211 nei mesi di agosto e settembrè 19169 -. Palermo} 191~. , · BoNOLA· FPtAm:k-scd. Due nt1o'Vi s~ntomi dì perturba- mento delle vie piramidali. - Napoli•, 1917. > CBRNEZZI Ar.no. S.t1ll)opportul'li~ de1l'~ntervento chil'nrgic>o nei fìor'onì:iomi 11tflrini . - ~lllano. 1~1 T.

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SEZLONE PRATICA

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NELLA VITA P R O .F _E- S SI O N A I_j E.' '

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~ull'anmento ,

di stipendio ai ·medici condotti.

11 pl'9f. NiI-\·,,p:ni in n11a lettera pubblicata sul

*Policlinico)) in ri::;1>ostc.1 a q11alche medico eh~ lamentava l'inerzià tlelle organizzazioni sanitarie 'sulla modesta, ma ,nl1imè tanto sentita, (piestionè dell 'nun1e.1ato di. Rtiven<.lio concesso dallo ~ta to fin da1 febbraio ~<·orso ai suoi impiegati, "I. ~ negato cln iuoltt comuni ai pro1)ri medici. di<.'hin rn 'di a Yer fatto quanto era in lui. q11ale J)residente· dèlJ~ Federazione clt>gli Orcli1ù., i>el' otte; nere che la 1uezza pr-0n1<:'s~a cli 1•11a deliberazio11e coattiYn cla IJa rte del Go r-er110, fatta alla Ca 111e.r~t <.lall 'on. Bonicelli ngli onore,roli Gauden.z i , Rru11elli e Bissetti avesse la desiderata ~ttua... zione: ma di aver ttovàto SJ)f'<;in ln1e11te nel Mi' i1istro clel Tesoro l'òstacolo maggiore. Non es~ndo avversario della n1ia amrninistta• 2ione, · nè col1)ito pel mo111e11to dallu contrarietà 1>er~onale cli nessun n1embro cle lla maggioranza. ' . •• l'aumento m'è stato t:o.ncesso; parlo ' quindi solo a nome çlei non pochi colleghi ai quali fu negato. Il i>rof. $iÌvagni riferisce nella sua lettera che 1'obiezioqe priuc·ipale n1e$si1 av<lnti dall'onorevole :Nitti è Rta ta. q11ella del col1>0 che con una deci~io11e cli i1uperio si port~rebbe al principio della • a ntono1niu comunale. ..\l- riguardo si in1ò f<tl'P 1111 raffronto forse non tro1~po parlame11tare, lna cl1e calzn tanto a proJiosito. A me sem t>rn C::he j J ritegno del ministro aAson1igli molto da vicino •t <1uello che non osa alzare. diciamo così. · il Y('lo di · una etèra nota ' 7i fJ vis ,.:t to·ns01·i bus. Dove si trovn oggi l'int<1n~ibilità <lella àlltono' ntic.'l comunale? Quando mai, allorchè al G<>Yel'no se1nbrò neC-t>ssario di n1an9111etterla, i:> :-;tata rispettata? · Ma se i ('omuni i1on pos~oho fare llh passo • ~ nel)pl1re accenna re a farlo .senza inciampa re in .1ma seql1ela di disposizio11i . restrittive o tu1rici, che è poi lo stesso ! • I'ro1)1·io oggi, in tempi eccezionali e in regime ~c:ezionale, quando ogni a lttonomia · è diminuita \ . ' • sioppl'essa, e proprio per no11 compiere un atto • òi òoverosa giustizia, si conrincerebbe a rispett:1 re l'autonomiA con111nalé? J>erchè a me sembra che di qui non si esca : 4" lo Stato, nell'accol'dare l'~ uu1ento ai 'propri di- . pendenti hH vol11to far loro llll regalo. oppure ba riconosciuto e ritenuto che in mezzo a l fantastico a11mento dei prezzi, q11ando i! GoYerno t4tesso ·triplicava, a dir poco, coi pr~zzi di . im; perio i gna<1agnj degli agrari (vedi prezzi <!elle tte1·rn te, <10i_ foraggi. òf\lle car11i della canapu, 'lelle barbahietol<'. ecc.). q11anclo il. danaro dimin11iWJ- di olt1°f' la n1età del sno valore, i suoi iml>iega ~i non pot(\\·a no vinon-ya re il miraeolo della 1noltipli<"azione dei P<llli e dei pesci. · Ora , ne'l r>rimo c:ns~J avrebbe ragio11e il rispetto tlella a11tonomia co1nunàle, . ma nel secondo no. Ed P appu11to il seco11do q11ello che .:;'è dàto. f>p1·ell~ lo Rtn to non 11a r egalato niente a nel'lsu-

.

no, IDèl s'è ser1tito i11 dovere di solleva1·e, bencJ1è jn minima pro1Jo1·7.ione, le condizionj dei · suoi in1lJiegati . E i )lJedici c·o11d·o tti fol'He no11 i;nang·iano, 11011 l>evono · e non ,Y(':-:ton JHtnni c:on1P tutti gli al tri UlOl'tali? . E se. q11elli a l·ondotta libel'tt ha11no l)Otuto ri:r media re, alzando le tariff~ pel' le prestazioni agli abbienti, come pot1·a11110 fare i u1olti che copro110 c-01Hl11tt0 pie11e - · la 1netà cir ca del totale - i qu<.lli ~i troYttno pet lo sti1)e11dio r1elle condizioni di quall1nq11e altro in1t>iég11to Hll a:::;f.;egno fisso? ·se l e a111111iuistrazio11i c:o1111111ali ver essi no11 , pe11sa110, o 11er non n11me11tare le tasse, di cui I 1 in gener·ale i JJad1 i c:oscritti col'.ltrib\1eirti .s ono gelosissimi. o i~r cont1·arietà 1>ersonale di qualcl1e pezzo g·roi-:ì:-;c} co11.t ro il .meclico ~ ca so freque11tc altretta11to quanto quello della c~ntrarietà a rito<.:care IP imposte dovranno.. costoro, . per a1nore della ' :1 n to1101nia cou111nale, continuare a risentire il .'dnnn9 eco11on1i<:o della gt1errn come i1eRsun ceto lo ente? Sembra giusto questo e Ila re 1111che n til~ IJer In concordia ·delle inas~: <ln c:l1e il medico c<?ndotto entra dappertt1tt<) e i)OssJed~ una infl11enza n1orale .grandissi1na? E poi i rapporti fr;1 Go'·"... 1·110 e Coruu11i <1~1 . un · lato e Gover110 e me<tici co11dotti dall'altl'o no11 , . sono gli stessi in q11esti momenti. Ai Co111l1ni è ritu11osciutn iii.fatti In f<1co1ti1 di affamare i propri m~ici, in omaggio alla loro autonomia di enti morali; ai meclici è tolta fin In facolti1 di piap.t are i 111l111icipi ttvari o maligni~ r>er cercnrne al~ri meno tircbi o meglio animati • <la spirito di giustizia. · P f\rch è, ·01He è noto, durante questa guerra tu tti i c;oncorsi so110 so~pesi e i medici sono soggetti da oltre due anni ad una specie di mo bi I itn 7.lone c·iir~e 1-.er la q1]1'le i prefetti hanno facolth di deRtinal'li dove credono e magari - fatto che· 110 Yi1"to avvenir~ q11i r>resso - obbliga1~i.. . a rimaner< nel t~o 1nnne in cni s'erano resi dimissionari. . . E così l 'a11tonoruia è l'is pcttaw da ltnc:i: l)arte sola, da que!la .d~l più fort~ . , Par gi11sto e de1nocr:i tieo t11ttt) ·. ciò al de1uoc1·atico ministro del . Tesoro? · / E le aru1ni11istrazioni gritndi e t)iccine· come al)• profittano . di. .. que~ta r1uo\·a tenerezza della loeo ;t11tonomia per con11}ier e le J)Yoprie vigliacchette rap1.>.resaglie, escluclenc1o i. i11edici dal misero beneficio del meschino a lllllento cl;l.e n1agari elargiscono con gesto di larga generoBitit agli altri ilnpiegati ! . ' . i~1·oprio qui, vieino <lll!:l n1in residenza. llo .n sto due casi simili. e non cito i luòghi, non perchè q11ei Oomt1ni no1t ineriterebbero di esser mes- - · si alla gogna, ma J>er rispetto ai collegl1i colpiti. . ~Ecco doV'e ' ' a a na ufrag·n re l'autonomia con111nale ! Avrei molto altro ùn dir~ . illa 11011 voglto ab11sare dello spa?;io d{ll 1-.erio<lic·o che gentilrue11te • •

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II. PùL I CLJ :'\ J CO

n1i ospita , e t "'1·n1 ino · quindi espti111€'11do IH Sl)e, . ra1~a ch e S. E. Nitti Yoglia lasciat g~tb1re un 1)0'

cl'ac·qn;t sul. fuoco ('he 1·a·ni1na pro ·,tlutono1uia co. m11ua le. • .. Dott. Ro.A1Aso CEnA .\110or..\ . I

RISPOSTE A.QUESITI E A.DOMANDE.

'

(7~ 9) Responsabi.lità' nf,77·~~Rercizio prof<'.'\.· i.011a' l e. -. Dott. U. R. <1a I~ . _~e l c·n so ei;;po:-;to nel qne. ito non ricorre l'applicazione i1è dell'art. 17f.i nè dell'art. 371 del Codice J>ennlt--. T/nrt. 17( j )a1·la. infatti, di ])llbblico l1fficiale chP per q11nlsiasi pretesto. a n ch e di silen~io ed oscurità delln legge, omette o rifi11ta di fn re 11n atto del pro1)rio uffiçio. n1e11tre i l 1nedico <'ondotto nell'e. <>rci7lio d e lle sue fu11zioui i;ion ae,•f> a J1J)lic-nr e a lcu n a legge, me:i operare secondo S<'ienza, e ciò anche a preseindere <'he ln preYaleute gi11riS])rl1denza 1 non rieo11osce In tn. l E-> fnnzionario ln 'este <11 r>ubbliro l1fficiale. . I ./ a 1'ticolo B7J. J>Oi rigua r<la l 'im1>erizio o la negli~enza ne llo f\sercizio in atto del proprio ministeto ~ non giù l'n ~se.nza ~mporanea ctelln residenza I>er cui, chiamato, non ha potuto a<'correr-1~ c:o n l a sollec>i tudine <'he il caso ricl1iedeva. Noi riteninmo che SP di pe11a sin pasRibile il meclico condotto in p'3 t<.>la, es&1 d~ve f\Rsei·t sem})re u11a J>ena disciplinare chP gli ye11ga applicata dai Comune per ei;;sèr~ i a llontanato dalla. l'esi<lenZè\ senz~ il do,Tt1to co11senso dell'n11torith c·on1pe·t~ nte. E ovvio,, Voi, cl1e non J)11ò r1ulla in1puta rRi p~na l1nente n chi no·n 11a volu.to il malf\ C'l1e 'fatalmente è segt1ito. ma si è tro~ato , Ri~ lJUl'e illegalmente, nella inipossibil~tà i11a te.tiale dl · accorrere prontruuente l)fLr con1)>if\Ì·e il p1"op1·i0 dovere. ' (7390) Tratta1nento ' ccònomico dei nzedici oon- · èotti chiamati .r.;otto le arrn i. - Dott. · G. ('. òn N. --=- Al medico c-ondotto <:l1ian1a t<> sotto le a rmi eompetoiio dt1e mesi òi · stipen<lio come condottato, 11on compreso l 'ns~eg110 per nfficialf\ sanitario e quello che · riscuote 1){\r la <'à valcatura. perchè qtì.esti ultim i ,non c·Qstitt1iscono stipendip, nè ne fanno parte integrnle>. (7391) Pen .~loni . ·- Dott. F. Z. da P. - Rècondo • il, calcolo che facci~mo degli a1mi di ser;yizio da Liei prestati, deduciamo che Ella a.J 31 dicembre di q1,lesto nnn o conter à 23 anni e 4 mesi di carica, Non •! ) U Ò, pertanto, liq11idare. la pensione ~h~ n el febbraio 1920, epoca in Clli compirà 24 anni, G. mesi ed lln giorno d i. servizio. • Con ~6 a11ni di ~tà e 25 di &er\ri zio liqt1ideril annuf\ J-'. 954. (7R92) Au1nP.n(o cli stipendio. D ott. P. C. cla S. G. d ·.\. -·. Se . Ella nel gennaio ultimò . hà otte11uto ·U11me11to -di stipendio in misura superiore a que lla ~tabilita dallo· Stato J>ei proprii df])E'IldP11t.i, 11on pnb ottenerne altro, gia.cchè l'articolo . ~ clel D. r,. d el 10 febbraio t1ltimo tassativarr1ent~ lo vi('ta . p'u t c9118entendo che r~stino fern1e le co11cessioni 111aggiori già delibera te dai Co111n11i -e regòlar111en te approvate. 1

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(7393) au.ir q. prestata ai niilitari del pres idio. - ' Dott. A . ~· da l\II. ~ Nel silenzio d t l capitola~o

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o de l regolament() sa nit.a t·io locale . riteniamo che Ella abbia diritto a c<:>mp -'n~o per la cura ed as~istenza medico-chirnrgic·n C'h~ presta ai militari di codesto presrdio. 8 e il DepoRito cle l reggimento _n on ha dato ri.·contro alla domnnda da Lei fatta per otten<'.-'re tnle compenso. non r esta che recla 1uare al comandnnt~ <1elln I >iYisÌon<'.-' militar~ d a ct1l il prei;:;idi<> di1>encle . (7:194) Oollcgiu 001ivitto . di. J>erugia. - Oontt·i/J1rto. - J)ott. · r~ . ~r . <la \ T. P oieh è al i>agamento clf\1 <i'{ >ntribnto pel 1nn11teniruento d e l Collegio <·onYitto <li I ,P l'u gia :-:on o tenuti a n <:'h e i m edici in servizio <IP ll n Rtnto. Ella, tnttoc-bè l'hiamato ·sotto le ai:111 i. <1<1 ,·fl <"ontinnn1·~ il pagam€1nto di eA O.

(7395) J ltj <lif'i on roo r11rii . - f>ott .. R. P. da P. I~ 'nrtic·olo ~7 <1<-'l v igf>11te rt.)g-olnment.o del 15 luglio 1909 cliehin rn <·h p i m Nlici carcerarii non sono con~idei·;_\ ti <-0111~ i1upiega ti governatiYi, e che i1on hn11110 <Jj ritto a }*11sion~ nè agli a ltri vnnta~gi c-on<:es~i ni fun~ionarii dello Stato. Non hnnno, pertanto, esRi nlc-un YineoJ.o di earriel'a e r>osso110 esser(.l li<..""enzia ti cla nn 1nomento nll'altro, · q uando la n<?f'f\~fo\iti1 del serviz.io richieda. simile .PrOY\'edinlE)nto. <' <'iò n on ostante sieno Htnti 11ominat.i n s('guito di eoncorHo. Non può per tale ragion~ I~lla dol~r~i df\llo invito ricevuto dal · i\Iinistero di la8c•hare il ser vizio p resso . Ja C'asa pe-11a }f), dn 1 lnon1E>nto ehe <J uestn non più fun• ziona e fn n<l altro uso adibita. (7:1nf)) .!1r'1n<'nto <li stip<'n<iio. - l ticlen11ità «a,ruuiverl. - l)ott. a bb. 62n. - 1•0r<.;hè con flien a eo11osce~za di. c·ose s i J)OSM {leeidere Be . El h1. abbia o 1neno., <la t~ 1€ ~J>eciali cireo 'tanzè esposte, 1

~1 1 . )la t·i

i1111iieg<fti a111n1inistrativi cl€'ll'01)ern Pia rll l' ùnn1~11to cii Htipenllio ed alla indennib:ì. e:n rQ-YiYel'i re<-·~nte n1e11t<-> eonc·essa, sat E->bbe t1tilt> <'h<' l~ lla 1·iyolgt>sse reg:olal'e ista nza

<l iritt<.>

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('on1n1is8io1u.~

J)l'o,·i11<·in le' di beneficenza. A H<\gnito dell<l df'<.:isi<>ll<· che ~" rit pte8a. si esarui11Brù se sin o n1eno i.l <::tso d i adil'e l'Hutorità gi t1diziaria. (7397) Hòccur."ii <li lll'U<' iv~·rt. .f lJini<'[/u. - · Dottor · G. F. cla :\1 . . - 11 Dlf:l.(,li<:o che Yiaggiando in t1n treno Yi~ue . chiaruato in ~·g-nito ll<l uno scon tr-0 a prestare l'opera sua di urgenzfl tl d un ferito gravissi1no non pl1ò ri.fi11ta.ri;;i senza cttde1·e nella co~tl·a. vvenzionf' pr~,fiRtn e vunitn da Il:a r tirolo 43!l (le! roclice 1>enn le. ' . Doctor .J USTITIA . •

. . ~ervi.~·i.o

Ella è •civile

:l)el"

All'abb. n. ;!;$ :S:

111erlico-niilitarc. -

1ueHso n <lis1>0Hir,io.bl<' dell 'n n tori tit il ~'€ l'Vizio erte ,a tt11<1lrnente C"OIDJ?ie. Non

~tH to

vedo ql1i11tli oom e potrehb~· a pbancl <Jnarlo1 se11u rientrare a diRposizio11e dell' n. ntorit~ militare. . Rientrato •l disvosiz'one dell'a11torità 'militar~ J>Uò essere 0<>mandato a prt-~tar · i:::ervizio OYl1ncit1e, e non pl1ò q11j11cli eRser sienr<) fi i e~ser destin<1t-O ·a I

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Milano. All'a·pb. n . -1867 : _ Occorre c:he' Ella fn<:cia tlo 1pand<l tlt>l g·r.1<lo elle

le oompet.e.

a l l~gando j

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SEZIONE PRATl CA

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, All'abb. n . 8478 : • I Avendl() E lla èompiuti i 20 anni cli esercizio pro-

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Il_ prof. Cesare .Agost~ni, direttore del Manicomio provinciale e i~~gnante ùi -medicina legale nel-la Univer.sitil di l>.e1tugia, · g·iit eonsulente nertropsichiatra dell',Arm~ta Carnica, è stato per meriti speciali promosso tenente colònnello, tentitO contò pr~ncipalmente che, mentre er a in licenza per èsa1111 il 24 ottqbre. u.vt1to 11otizia della iniziata otfensiva nemicn, ritornava subito volontarlamente in Carnia a ri11trac·cinre e porre in s~lvo le sue unità ospitaliere'. , 1 "· A vendo di i1uovo ricl1iesto di tornare in zona di guerra, è stato nominato <:011~ulente net1ro-psichia• tra presso l'illtende11za generale, con l'incarico di ooordinare tutti i · servizi nel1ro-psichia trici delle a~~. . , ,

-fessioru1le (bastano 15) può chiedere di esser nominato ca1>itano medico per . titoli. ' . All'abb. n. 2417 : Ritengo che Ella farebbe .bene a ,chiedere di es$er ~ttor)osto a visita, onde la sua situazione miJit.are venisse 'nettament.e stabilita: .. Al dott. G. G. da R. : È chlaro che l'ufficiale in questione nQn può cilmulare lo stipendio militare e , le relative indenìlità • oon lo .s tipendio di medico condotto . • Al dott. G. T. da C. d. R.: Non, è questjone ri.solt.H, e rite:l}go che, nel dopo guerra_, se ne dovrà ·trattare. · Nessuna disposizione per ora aut-0rizza a considerare gli a.n ni passatj. in guerra dai pensioniandi: per altrettanti biennii. Al dott. C. T. da S. : Se perdura110 le condizio11i ch e lo hanno fatro dichiarare ·insostituibile . l'esone ro de,re esserle prorogato automaticamente dal Ministero anche ~nza tiom~1nda. · Con1unque Ell<t non deve inuovel'.gi dal suo posto ~e i1on è precettato dall'A. militare. L'avvi~ndam~nto ipuò esser sempre cllie~to se Ella ·si o trova nelle condizioni di et à., ecc .. per ottene1·Io. .All'abb. n. 9101: .. 1 Durante 11 perio<lo di ir1dispo11ibilitit · (lovuto all'esonero non l1aru10 luogo gli a.TR n7d'1n1enti. All:a bb. n. 3298 : • Ella ·p uò far domanda del grado di capitano pel t itolo dei 15 Hnni di c:om piuf-9 esercizio profesSioniale anche · se non incondizionatamente idoneo. A.ll'abb. n. f>861: . ' Ellu deve lin1i tat~i .a cl1iedere l'avvi cendamento dalla 7J()na di µ;nert<l tl quella" territoriale. f>\1ò nella domanda accennar~ alla citt<"t ove desidererebbe · es..qere a vvice11tl.a to, ll1<1 i1on è .sicuro per q11esto di -0ttenere tale destinnzioue . . Circa la pro1uozio,ne, iion p11ò esser fatta in base a sua <lomand•a, ma m1 proposta del le a u torità da cui Ella dipende. · ' . · Al dott: O. M. da P. S. (L : · Non è vero che chi sia in.a bile a serv~io incon. ' ,t «i~iona.to nQn pqssa otte,n ere 11 grado di ufficia.l e; <>ecorre che all'atto della sua nuova chiama ba Ella • presenti i titoli. Avendo oltre 15 anni di esercizio professionale le spetterebb(") il 'grado di cn·p itano medico. Al dott. O. U., Zona di guerra : Classe. giovane è llna pai·ola t 1·or>po 1"':.lga. . Occorr~ conoscere a quale' ·classe .Wlla. a p.pn rttlngn. All'abb. n. ~478: lli sembra ovvio cbe,. cessato i i l">eriodo della s u<l. indisponibilità , Ella. in base al titolo dei 15 anni ~mpiuti di esercizio professionale, otteng:a il grado ' di capitano, in !Seguito a· .sua dom~1ndR. Àll'!B. bb. ll. 3331: I Alla do.inanda in Càrtn da bo1lo da L. 2.10, oltre il certificato dell'a utorità civile testifica11t:.e i ·com• • piuti 15 anni di f\sercizio profe~si<>n,1 le, clovtanno eAsere allegati la fede di nascita, il certificato oenale e la ....fede di buona éondotta ~id ima ta dal pr~fetto. M . G. I

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ALBO D'ORO. ,.

MEDICI

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DATO FIGLI

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' Il dott. ENRICO D OHSI, medico m11nicipale di MiInno, cbé già è angosciato per l'assen~~l del figlio dott. Nl~O. caJ?itano medico, vrigioniero di ·guerra, ebbe noti~ia della morte del secbn<.logenito, ragiQ- , niére Gu100, colpito mentre àdempiYa scyupolosa1ne11t~ tl s uo dovere. !\if. I. °ìl clott. VrncENzo i\1.0RVILLO, da Pale1:;:no, ba perduto due figli in guerra;· a pochissimi mesi di dist~n?.a l'uno dnll'altro. . M. I: \

Il dott. ANGELO CIVIDALI, •ora capitano medico, perdette i 1 fig lio V"en.tid11e11ne CLAu~10, tenente Cf;el ge11io, n l'liè Yo ing·eg11ere del Politecnico di Torino. Ancora co11vnlesc·en tt\ di OJ)et:azione di appendici, tè, volJe torna 1·~ al posto d '-0nore e càdde colpito al petto cla s<.:Ollpio di grn lUJ. ta ne111icn a Gorizia, il 12, sette1ubr€ 1917. U. JJ.

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Ricorn pen.sP al ralor 1niiitat·e. •.\1 capit..1.n o med:ico dott. FRA?'.iOESco LANGE1.r.A, <ln S. · Gin. epve \ Tel:>'11Yia.no (Napoli), comandante n11H ~t>7'i<>ne di 8<1nitil in Albanin (: g-ià decorato <·on due medHgJie al valore. è ~t.ata <·011f~l'ita dàl . <..}oyerne-> òi Rerbia ln medaglia ò'or-0 . •

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~IVEJ\SIT4 l T.\ L I ANE .

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Sono stati promo:::;si al grado <.lt 9rdinario i seguenti professori str~1-0rdinari: Foà Carlo, di fisiologia a P~1rma; I~ertino AleS'sandr-0, • di clinica ostet ric.a. e gineeologica ~ Siena; Ottolengbi Donato, d'i igiene e polizia medica a_ C.aglia.ri; Perroncito Aldo, di patologia generale a Cagli.ari; Sca.ffid1 Vitwrio, di ·patologia generale a P alermo ; Frassetti Fabio, . di a ntropologia a Bologna; Dalla Vedova Ricc.ardo, di ortopedia e tra un1a tologia a Roma. .•

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La Facoltc'ì. :\:ledica di Parigi ha incaricato il prof. Ernesto ' D.11prè dell'insegnamento di clinica clelle malattie 1uentnli, al posto d(:ll compianto prof. · • Balle t. • La dotto,i~ssa Lina Ster11.' libera docente, ·è stata . .. ' nominata professoressa ~traordinaria di chimica :fisiologic.c'l presso l'Università di Ginev.r a ·. , ...

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NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFIC·E NZE. •

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16

JL POLICLINICO

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MEDICIN.A SOCIALE. '

ir ettam ente in r apporto con u11 ufficio di prop aganda e di 'l'olgclrizzazione e con la scuola La donna nelle. opere di assistenza materna. rli pu ericultura . Quest'ultima è in special mu• 4.\l Corlvegno nazionale femminile tenuto in clo necessaria per la formazione di un nucleo Roma nell'ottobre 1917, il prof. Mario FJa.mini cli energie femminili <:ompetenti? da' adibirsi, o rilevava l'impo rta1tza, anzi la necessità, ch e la come !)ensoriale di visitatrici, o anche come pel'donna partecipi alle .Opere ·Pie ed a lle• Istitu- sonale te·cn ico, in tutte le istituzioni che, irrazioni di assiiste11za sociale ch e rigliardano la diand osi dal centro, dovrebb e1~0 esser e a ql1esto i11ti1nan1ente connesse. 1n aternità e l'infarlzia. Avcn flo prq,tica di o5pedali iilfaiitili, di am.t\l <'cntl'o rlovrehl)e essere <1,n cl1 e 1'is tttUtll bulatori, cor1s11ltazioni e dispensari di latte> di dellt· l' isi/f' ' 1 rl ornicilio, a scopo n1orale, e • asili n1ater11i e di brefotl'nfi, i] Flamilli è ve- J> ci· arrec are sussidi materiali e cli assistenza 1 "' i1uto llella, i)ei'Sllasione che la d.onna, con il stlO iecrii C'a ig-ienico-sanita.ria, per confprtare e per-1 ~ istinto, il st10 affetto la sua esperienza, debba stiadere le 1n adl''i illegittime a riconoscere il costitt ire 11n elem ento indis}Jensabile nelle va- l)l'Oprio l1 ambir10> i)er segn alal'e i bisogni e per· rie , Commissioni direttive delle· numerose isti- controlla re le condizioni di povertà per appo:rtuzio11i esistenti a beneficio delle maQ.ri 17estan- tarr ai11 ti finnnzia1i, di b11on1 alimentari, di ti ed allattanti, e dei bambini di età in~~r,tiore la \'oro, di corredini, ecc., per assistere mare-· ai tre a11r1i, fli qi1el complesso cioè cli j* itu- ma (' bambjno nei primi tempi del puerperio, zioni, ch e nPi rigual'di della madre e del h am- Pflr a1nmaestrare la m a dre e gu idarla neil'n ~bi11 0 :i })ossono , comp1·endere nelle parole « as- sistenza i·a.zion nle <lel su o figliolo. C)1t'~to ce11i1·0 già esiste in alt1·i paesi, nd siste11za materna» e ch e deYono essere non .solo rette dall'igiene, dalla tecnica e' e.l a ~aggie e~e n11>i o in ... cozia; 11n 1stituto del gener e sj è a1n111i11i~t razioni, ma sopra tlltto e.la] cu ol'e. Q·n eforn1n.to in Roma ed in altre città d'Italia per sto manca. frequen temente Ì}l tali ì.~tit 11 f.i, per- la lotta antitubercolaTe. Ghè vi man ca la donn a. ~ Al f'ent.rb ~ono collegate l e opere di assist.e11L.e opere di assistenza a11~ dorlne gestanti.,.ed za a ll e madri gestanti ed allattanti e quelle di a llatta nti e a.ila prim a ·infanzia sono oggi nu- assiste11za al1a prima infanzia, che dovrebbet·o , m erose: in Roma, ad esempio, n·e esiston o fra anche essere coordinate fra ·loro. grandi e piccole pii1 di quaranJa, ji1J alcune le rrra. 1-e prime ùobbiamo annoverare l~ Mate1·clo1/l.De sono amme se a far parte dei Consigli riitò. (fra le quali vrimeggia in Roma per im direttivi, ina da altre, e fra qlleste le più im- J)Qrtanza di ~copi l'Asilo Materno), la guardia ' 'p ortanti, sono escll1se. /os tetrica, l 'opera d ei sussidi a domicilio, quella Quale deve essere l'opel'a della donna in fll- rl Plf e refezioni alle madri allattanti, le Ca$se turo ne1 campo di tutte q11este istituzioni? rli .1na.terriit à ed i {aboratori-nido. , Percl1è l'« assistenza sociale materna» possa Fra le seconcl e annoveriamo iBrefotroft, gli raggiungere effetti veramente no te,, oli è n eces- asili per lattariti l egittimi a.b bandonati (che in -sario che tl1tte queste opere vengano fra loro Rom a mancano), gli orfanotro"{i, le Cr~ches, le coordinate, che al·c1111e veng'ano ampliate, e ch e co risitl t azioni pe1· p oppanti e le Gouttes de lait, altre ma.n canti vengano cT·eate . gli osped.ali per bam.bini e Je vaccherie model/() l1 ovrehbe sorger e un centro di assistenza ma- . (che ·in R om a mancano). tern.cr i11 og·nj grande città: ta le ce11tr o man ca Allo stato .attuiale quanta parte ha la donna · dovt1rlqt1e • in Italia, ma dovrebbe -somigliare a / nelle va.rie istituzioni oocennate? qt1elli che vann o creandosi per la lotta antituIn Roma ad esempio ecco quali sono le Oper~ b~r.colare, la qri,ale, , per la complessità dell'arette da Commissioni o Consigli nei quali entra zione e r~er le ;rit1merose istituzioni delle quali ah ch•e la· donna: Asil·o materno, Cassa di madeve avvà.Iersi, h a molti punti di contatto con , ter.n ità, Labor,a tori-nido, Creches, ConBultaziol'opera di ,asststenza materna. ni, Ospedale infantile (Bambin Gesù), e la Il centro, d~l .<rnale il medico .sarà la m ente Sc11ola di puericultura. La donna invece è direttiva , e la donna dovrebbe essere il cuore esclusa da molte altre Opere, e fra queste sono / ed il braccio, si ·co1npor.r à di lln ufficio centrate le più impartànti: l'e 'Maternità della Congreper ./,e mad<ri .gestanti ed allattanti e di uno p er . gazionè di Carità, l'Istituzione dei sussidi vari i ba1nb~ni, e di istitt1 ti complemenl~ri, quali e delle Refezioni all·e m a dri allattanti, pure un ambttla torio pe1· le 'Y}'tadri ed uno per i bam- délla· Congreg.a zione di Carità, · il Brefowofia _ bini, per la visita sommaria d·a eseguirsi evenr~tto da llna Commtssione provinciale, gli Amtualmente prima· di j,ndirizzarli ad una delle bulatori infantili della Congregazione di Ca-0pere di assistenza; · dovrebbe inoltre essere rità, · ec-c. Ac1 aggrav~re la esclusione dell.a 1

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SEZIONE PRATI CA , I

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.aonna d alle varie istit uzioni . sta il fatto che, NOSTRE CORRISPONDENZE. anche per quelle n elle qu.aJi la donna entra a Malattie nuov~ ·o risorte nella Patria in armi far parte, il p rovento m aggi or e di sussistenza • I e mirabili difese. dell'Oper a stessa è dato per l o più d a istituzioni da cui l a clonnia è esclusa, e fra queste princiXn questo tema, a d iniziativ;t della Società mepalmente la Congreg·azione cli Carità e l 'Opera <li<:à. cli Parma, nell'au la mag11<t della :R. UniPia d egli 01sped.a li. Così in Rom~ avviene ch e, VE:'l'$i tà, p l'eseriti le autorità ci,'ili e iu ilitari, n l1·merosi soci e mediei della città e vrovin cia, ·i l a n ch e p er l'A!il o i\l aterno, per gli Orfanotrofi, 15 lu~li o u. §. tenne t1na confe1·e11za il p r of. Gabper l e Co11sultazioni e Gollttes ci.e lai..t, ove l a , d onn a fa p.arte dei Consigli_Direttivi, è l a Con - bi, direttore della Regia Clinica Medica: L'O. esordisce a ffermando gli :-i<·opi principali I.per , gr·egazione di Carità. che ela rg1sce 11n notevol e 1 qt1a li la Sot'letà medica l1a <'J'~(iuto <li mette:i;·si, con trib11to, e cosi per 1~ osp~<l ale del Bambin S"\'olg·endo 1'01Jera su a sc.ientifìc·a e prati ca . in più Gesù, sono gii Ospedali e la Congifegaz·i one d il'Cltto ed a n11)io contatto aµche col vubblico n on di Ca rità che con tribuiscono i'.)rin cipalmente al n1ecJico. Se - eglt dice - si vuol Clare oggi a lln. manten imento de.ll'Opera, m en.t re da am bedue n1eùicina un còmpito più largo e n obile del pas, ~3ato e la dignità di . u n'al ta missione eivile, è negli entj Ja don11a è com pletamente esciusa. In cor1l'l11sione si de\re . ·r iconoscere che, al- c~ssario <;he i suoi cultori perrettino, 1ueno t1:em11m en o per Roma, 1)\1r essendo ammessa la don- li, nel circolo vivo della o~ie1-na co1n1>le$Sa ft1n- . ziont· sociale a11che p~r rompere il plat:'idÒ sonnc> na in m olte istit11zioni a beneficio dell'infanzi a, all 'e1upirismo e;l1e la penetra ancora per o~ni do,re. la sua azione non potrà ve1·amente esplicarsi Se oggi il st10 valore inoral ~ ,e tangibile è aC'crese no11 quanid.o··es·s a potrà err1trare a far parte Hciuto, non è solo per<;hè si è fatta pii1 largamente di tre fra le principali Opere Pie, che sono : protettrice della vita, ma anche perehè 11a c0n1° la Congr,egazione di .Ca1·ità; 2° gli Ospeuali trib11ito a ll 'a11n1ento di ' q11ella cultura elle anima l a Ri11niti; 3° il Brefotrofio. civ-iltà ed eleva le nazioni al cospetto del mondo. J.ia necessità d i una s ua l)iù ampia 1>enetrazi~ne La, Congregazione di Carità, pe~chè possi ed e nella vita l)t1bblica~ oggi è anche maggi<>1:.e data la • sussidia il maggior numero di' istituzioni di gravità su1)re111çt dell'ora c:he la PatriH u:ttra,··er~a. ' cc ·assistenza materna»> e .g·li Ospedali ri11niti, J"a conferenza dell'O. mira nel contenuto al perchè dalla presenza clella donna ricevereb. cuore ed al cervello dell'udito1·io : (·ol vri1uo al hero certamente m1aggio·r e. stimolo ad .attivare !':e11tirnento delle uditrici e col seco11do alla col, l op~ra di spedalizzazione 1nf.antile. tt1ra degli ltditori. Ma dove l'opeira dell a clonna potrà in speci al • Con essa egli mira ancht"' a solleYare t1n po· di JHodo esse1~e 1ttile, sarà i11 seno ' alle Commis- Y<'lo che circonda la n1eraYigliosn opera <li scienz;t · . e c1i pratic-u (lei medi«i i11 qt1est;1 ~i1ng·uinosissima ~ i or1i dPi v.ari Brefotrofi d Italia per compier e quel'.l'opera affettuosa che potrà esplicare a be- guerra., mira a far sapere u chi ,..11a tigli, fratelli ~ col1Jiti p rima dai neficio delle madri e dei bambini, e q11ell'azione parenti i11 trincea, come furono • nen1ici in ,·isibili• liv~llatori 'li Yite~ i microbi, ~ di pro1Jaganda :Qe·n efica che potrà vincere il com0 furo no p resto e po.i vrontan1ente e mirabil pregiudizio, redimere le madri che allattano, n1ente clifesi. e salvare l a vita de1 pir rolo esposto non colpeI l conte1ruto <lel suo te1na è vasto assai· e tale vole. cla· non nver• òmen adH tti n :-;08:ten1•rne il peso : lo Già la donn,a ha preso un intereSB~·ento solleverà n lembi. Prim<:t. di J)~netrare adcle11tro a l terr1a <~ clire delgrandi1ssirno alla qu estione degli esposti'. In • le mn la ttie nuovP. e risorte nella • J>atria in a.1·mi '-! Roma con r iunioni, congl'essi e pregevoli scritti si sono occupate con passi one della infanzia · delJe 1nirabili dife.s e approntate, egli 11e addita le molteplici sorgénti. <Jomincia anzitu'tto dal riab barulonata ed ·illegittima, personalità be11 cortl èl re cl1e le nazioni entrn.tl il1 guerra so110 trennote nel campo femminile, dimostJralldo, oltre tatrè, <~ che esse hanno messo colle ~l.rrui a l i1iecle • che affetto e .cuore, anche conoscenZ'a profond a ·11na .·essantina di inilioni di soldati. Q11esti \·endi tutte le q1testicmi sociali che hanno attinenuero sul fronte e nro11co da quattro co11tinenti, da • za con l'infanzja bisognoaa, prima fr a t u tte regio11i tropica li e l)Ul'atl'opica li, ed ei:a qt1indi J)Ossibile <;he vi portassero germi s}.Jeciali alle loro quella della ricerca dell a pater.nità L. P . regioni e a diffusione epidemica.. Qui l'O. ricorda I

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La ressa dei lavori che ci vengono otferti per la pubblicazione e la penuria dello spazio, im· postaci con provvedimento governativo, ci indu· cono a- sollecitare i nostri benevoli collaboratori amnehè condensino i loro contributi entro i più ristretti limiti co,mpatibili co1t la chiarezza e con l'emcacia dell'esposizione; li sfrondino delle documentazioni ingombranti, delle introduzioni · &toriche, delle citazioni; si attengano prevalentemente ai rilievi di interesse pratico. •

c:on1e le .epidemie di malattie infettive fossero in paSSèl to frequenti e j?;ravissime s1)ecie nelle gt1erre combattute nelle regioni calde. Col mn11cato insegnamento della patologia eso, t ica tra n~i il pericolo della penetrazione di germi esotici appariva J,)iù che probn bile per i possibili errori cli diagnosi . U11'altra sorgente di malattie nuove poteva essere, ~ lo fu, la trinc-ea, dove il soldato è un sepolto vivo i n continuf:l, lotta colla morte. Altra

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IL POLICLINICO

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(ANNO XXV,

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FASC.

gra vis§ima sorg-ente, i gas tor.;, ·tci, ai:;fi~ ·iantì, la- • la gra ,-itù e il i1un1ero maggiore delle , .3 rietà c·H' g~imog-e11i. <:~1 ustiC'i, Yonùg-eni. i>roclotti nuovi nicl1e, c-he ·d 'or(lina ri<1 non si os~ervasse, ne addit•t esclama 1'0. - ll~citi dni rc1..,·t1 lli d i · una coorte i11i sinto111i <.:Il{\ insolitamente emerser o dal qunctro finita di delinquenti e di iuuòra li <'he llll rinnovato Pd a<.:C<'nna alle for1ne con ipoten·sione arteriosct ( storico· t11rhine di fo llia 0111icidn. a for111a collete <:On esii:o mortale ad 0.l*l'a di lesioni delle captiva, ass9cir'• in: n11'opel'a i116nit::1 ùi i·oyina e d1 sule sul'renali. JJa g·r avità traeva origine anche dal sangue. Un'altrn ancora. da lui per il prituo adperchè erano spesso ad origine polimictobica; co11ditata, quella <li 1111a guerr·t a :sede g·eogJ'aficame11clizionf> questa che spiegò con1e le 'r~cinazioni an, . te n11c.-vn , di una guerra. c.;ontbattut<t 11er inesi ed tititiclie e ai1tir,arntifiche i1on fossero largame11t~ a1u1i suJle Alpi1 che in passato HY~,·u110 Yednto J•rotettriri. ~tn biliHce di ognuna delle altre malatpassare gli eserciti, non arrestar.si! . tie: n1nlal'ia, 1neningite cerebro-spinale e1)ide1ni(~n<'sta la quadrupJice sorgente di nuove ruala t- ~ <·a, ecc., le <'aratteristiche dei loro quadri clinic'J, tie o di malattie di probabile rini\•.;c{)nza. ì\1a 1'0. e 1n1s~a quindi ad esan1i11nre quelle delle ma lattiP n<J11 )>assa Fn1bito a . enumerarle e a<l additarne le esotiC'hc che- c:on1parvero ucl oi>era <lei «portatori in ira bili difese ad {>pera delht Dir<?zioue cli anità ·ro11i<'i di gern1i » alla fro11te. .t\..ccenna a l colera, milit.'lre e dell<l Di1·ezione g-e11el':1le clella Sanità al 1nodo c·on1e fu l)ronturue11te l'trozzato a lla fronte pubblica. e conJe J)ure lo fu in tre centri della zona territoEgli~ prima si fe1~ a a con:siderare l'influenza riale (lo,·e ~i <litiu. e; a l tifo esantematico, alln che la gt1erra s ingolarmente feroce ad opera degli ~ua origi11e <'<l <li minuscoli focolai sparsi in alI!nni do\eva esercitare sullo stato netYoso dei <:ti11i l)iccoli ·c:entri <\ alla sua rftpicla eliminazione.. combattenti, nella pri1na ra1)presentati solo da . . \ cc-e111111' quintl1 alla C'om1>a rsa della djssenteri:1 giovani sui v~nt'anni o 1.JOC'..> più. Xtnbilisce llll nn1ebi{·a JY'r in11>0rtazioue <lai J>rigionie1'i sull'Isonconfronto tra la Yita della g·ioyjnezz<.t anteguerra io o dn i r1ostri soldati J)rovenienti clai Balcani. ,,'1 e tJt1ella dellù trincea, en11me ra11do di c1uesto Je D.nche q11i dimostra come le sapienti misure della è.-a11se cl1e cloYe.Ynno ·avere nun i1oteYoli::::e:;irua inOirezjone g~nf'.lrnle della Sanitit p11bblicn abllian'> fl1ienza sul siste1na ner\'O~o : la co11tinua vigilia )Jrontniuente (·0111batt11to la 11lalattia face11don~ pre• d'a.r111i,, treviffa atteso. di ei111enti, dni <inali poJHtrarc su larga Hca l:i il rin1e<lio Rl>ecifico teva derivare la perdita della vita e della libertll; Si ferma poi a ·c.;01~~iderare le Yarie forme 111orla commos8a viRione di dolori :fi.Rici J)et ferite gravi bose raccolte sotto l '11niea clenon1inazione <li «i t t~1·0 ~ strazii n1orali per po sibili 1nntilazioni; il µeudelle armate», e sì fer1ua a considerare 1<' orisiero delle madri, mogli e figli lontani, <) <lc>lh1 tergini, lo. sindro1u~ e la gri.l vi tà della Sl)iroQll~to~i ra 11a tln ; le scosse vio1ente inipro \\'Ì~e è\d opera ittero-albumil111ric•t, lu sua benignità, e acc~nna del sibilante arriv~> e delle fragoroi;;e <1 ssordanti ad una crescente rettifica di errori che alcun~ !=\Coes1>Iosioni di granate, di shra1Jn ells, di obici; il ruperte .recenti haun<.) n1ésso .in evidenza. Ac('~nnn more conti11110 insoffribile <li du eronico uragano quindi a due altre forme probabilmente d'ori~ine d'artiglieria, i lamenti de1 ·feriti; lo speitacolo terspirocbetica : alltl febbre cla trincea e alla f~bbre rificante di notti ·den$e di orrore e di t®ebre; il di Volinia · o febbre qui11tann., clJe l>erò, soggi1111ge pericolo dei nemiCi a strp..1)ion1bo o delle mine 1'0., non pare siano :-;tnte frequenti nelle nostr<' sotterranee; il vento, la. pioggia, la 11eve, la tortruppe. menta, il fre~do; il ri1)oso insufficiente, l'alimenL 'O. l>assa quindi a d illustrare la « Patolor1irt clo tazione non regola):'e, il ricambio materiale reso fre<ldo », che egli rivelò e n1iC\e in contrasto <'-Olla difficile. Tt1tto quèsto cumulo cli i1Ifluenze doveva «Patologi.a da raffrcdcla.nicnto », patologia ehe ~s i rir>e1·ct1oterRi sul sistema i1e:rvoso ed a versi due è SYolta nelle truppe di alta montagna. Egli si ferconsegu-enze: 11n particolare «stato d'a11imo » del 1ua a clescri'çere le ' rarie forme che si· sono osservate. soffern1anclosi st1lla porpora reumatica scorco111b:lttènte e la -fJOSsibile insorgenza di nuove • forme morbo&e e la comparsa' di forme g·ià note. butifor1ue, sulle prime presa per scoròl1to, e della Questo «stato d'animo)) poteva ingenerare un de· quale spiega le caratteristiche cliniche. E prende le mosse clall a · i1ote·vole 'sindrome emorragica di . cadi111ento clell ,.inflt1enza i1en~ea ~u t11tte le funzioni della vita eù aprire cosi più facilmente le pol'te qt1esta forin1a per dimostrare la genesi di un fenoa} germi i11rettivi, ed offrlre Ji>iù façile bersa:?;lio meno chè ha caratterizzato la sindrome ·infettiva alla loro violenia. Di.. qui una. particolare impt•l)nalla. fronte : quello, cioè, dellé tendenze all'e111ort a alla fisio1101nia dei q11adri clinici, t1nn partico rugia, specie nelle 1nanifesta'zioni cutapee e cl1e lare gravità rrel ·primo periodo· di guerra, contraegli f~ dipendere pii1 · che ' dall'alimenta.zion~ t1nista11tc con quelli degli 11ltimi mesi. ~1a non solo fçrme . da lle con<liziorli d'ambiente (freddo,. J)res. . qt1esto deve esser tenuto P.reseute nel vàli1tar~ la sione atmosferica baF;;sn). Ricorda a questo propogra,·ità clei quadri clinici, nel primo veriodo della sito gli st11di <li Angelo Mosso sulla Fisiologia <Jelg·uerra, ma .anche l'influenza di un turbamento l'11omo sulle Alpi. funzioJ)).ale delle glnnùole endocrine intervenuto anVenendo a parlare delle difese. YaluL.'l l'in11ìorche ad · opera dei t11rb:imenti della tonaiitù psichica tanza ed il , valore protettivo ·delle varie vaccina clella tonicità dei nervi 'provocati dalla vita di zioni. Ascrive a questo come ad altri importanti trincf>a. ...._, fattori, quale una '.più alta tonalità. nervosa per Ciò premesso, egli· comi11cia a COlJSiderare le mal'allenamento e per l~ vittorie . rag·giunte, il fatto lattie endemiche da noi, Che Ri manifestano in che oggi le malattie infettive nell'esercito sono asforma epidemica : la febbre tifoide, le febbri- pasai. meno freql1enti e piu benigne. ra tlfoidi,· la m~laria, la meni11gite cerebro-spinale -Accenna quindi alle disposizioni profilattiche · e ct1rativè ad opera · della Di-rezione di S.a nità. miliepidemica, la dissenteria, la tubercolosi. Dimostra . . (22) • . I

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SEZIONE PRATICA \

tare e della I>i1;eziou<:· gP11erale della Sa1tità pubblica. <:lle ebberl) anche cli . .mira i prigio11ieri, i pro, , , fughi e gli 01>erai militarizzati e che non lasciarono ' inquinare le zo1H~ c<n1twnuciali nè quelle territoriali, come c.:on te1·rificnnte frequenza· accadeva nellf'

guerre passa te ! Elevn, i11 tùti1uo, u11 iuuo ali 'opera mag11itica del (·orpo medico· alln fronte, deg110 i>ur esso di e11- · 1 comio perchè. ha esso, pt1re i s11o i .eroi ed i. suoi . martiri. La dotta conferenzè:l, seguit.1 con molto interesse . e la più viva att~n7.io11e, è stata .salutata da . c:n lor-0si applausi. • · ,A. RoS81.

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· NOTIZIE DIVERSE

Il nuovo grande

osp·e~ale

di Roma.

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re quanto più rapidamente è po&;ibile alla sua :realizzazione questa opera· elle sarà integ~ ta a .n che ualla costrt1zione di i,1n nuov-o a·m1>io sanatorio per tuberc.'Olotici. . · · l progetti sono stati studiati dall'ing. Caterina, . ' e~p·o dell'ufficio tecnic-0 ~eglj O,spe-0.ati Riuniti.

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Scuola pratica di assistenza'e di profilassi antltuber· colare in Roma . Ad 'iniziativa dell'Ufficio

Cl~ntrale

antitt1bercòlare di Roma, sarà prossin1a1uentè istituita nella Capitale unu Scuola pratica, ~li a.s sistenz.a e di 't:>rofil1a,s si antitubercolare, allo scopo di preparare e addestrare nn ·p ersonale SCf'lto e s11tficient.e a.i bisogni dell'.as&1steuza ai tubf\rcolot~ci, c~e eostitpisce _Iia ( pii1 delicata e difficile Sl}e(!ializzazione della funzione g·enericà di ,a.s sistenz.a agli infermi, e per il ' ' . "' . cò1npito delln pr<;>filas~i, che Yerrà eF;erciita ta da un cor1)0 d'infermiere-visita trici. • Ii pr-0gr.a.mma. d'inseg·nam~nto .sarà diviso i~ tre . parti: J)~1tòlogia e clinica . della tt1be-rcolosi, pr9fila ssi• in<lividuale e sork'lle della tuberc-0losi. assistenza al tubercolotl00. La ·scuola nvrà jndiriz7'o emine11temente pratico: le lezioni saranno sussidia. te da. 1<1rg-0 materlnle ill11str.a ttvo 1'12 Ccolto in a'.!F · iposito l\1useo didattico e ili:'ll servjzio prestato nelle varie. opere antitubercolari esi,st~rtti .a Roma .e din• torni ·(sanatorio.-ospedale, dispensari. ospizio mn ri. . no, colonie, 1scu-0le all'aperto, ecc~. •

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Il Consiglio di a.lllI.ùiI1istrazionè centrale deg·li Ostled<:lli Riuniti di R.oruH, 11ellu sua t1ltima. adunanza, ha approvato il t>i·ogctt-0 i·e.W.tivo alla oostruzio• ne del nuovo grande ospedale che sorgel'à sull'ampio l)ianoro di Mo11tevel'<le, 11ella località «Vigna S. Ca1·lo », a monte (lella stazione di Trastevere. La ubicazione scelta; elevata, quànto mai igienica, situata alla periferia .della cittit t- ad un tempo non molto l-0ntano da éSsa, vic•inis~ima. alla stazione ed al trnm che attraversa R oma, realizza le condizioni più fu·vorevoli per la creàz;onti ili u11 ospedale. Questo a vr~ la capacità •di· 1200 letti. Tutti i più recenti e più prog·r editi resultati deìfu seienza e <lella tecnica os1~~taliPr.a sono stati tenuti prese11ti n~lla elahorazio11~ del progetto e nella determinazione <li {>gni particolare, sicchè 1X>trà dirsi ehe il nUOVO OHl)(>-dèl le l'è\ }J presente'rà: Un'Opera veramente moderna. Ri verr:1nno «osi a <.:ostituire · - come a vevam0 1 giù a nn~1uzia to - tre grandi centri ospitalieri : :I PoliC'linico, ~,1n Giovanni ·ed il nuovo ospedale ~i 1\1onteverd e. Degli' altri o::ipedali ora esistenti avverrà una nuova s~mazio11e: Santo Spirito sarà t1«1sforn1ato ·in ricovero .dei cronici, còn ·annesso il servizio del pronto soccorso e. di .ambulatorio. Verrà cosi defi• niti'vament:e risoluta la questione dei èronici che costitu1 sce il fulcro del pr0blema ospitaliero ~ella nostr<i c·i ttù, I>er inodo eh~ non sarà più necessari.o, 1:>er deficienza tli· letti, .allonta11are questi malati da Roma e <l::tlle loro· f<tmiglie per inviarli a.gli· ospedali di Ci,rita 0astellana e di Viterbo. San Giaco1uo .e la Co11solazione. dopo la costn1filone del n11ovo os1>e<l{ll~, s..ira.nno ritlotti ~1 posti di • pronto S<>ccorso co11 qt1alcJ1e -corsia. e con il servizio di ambulatori(). In tal modo la popolazione non risentirà '<llenn nocu1nento dalla trasfor111<1zione cl:Ìe sarà attuata.. Gi.a.cchè il roçcetto fondamenta le che ha presieduto alla prog-e1:t<1 tu sistein.azione ospitaliera. è q11esto: accentrar~ q.ua11to . più è l:>-O's sibile le cure ospitali.ere in i1oso~mi periferici alla città, e dece11b:are nei vari puuti interni di essa il s-ermio del pronto soccorso con le re1ativ~ corsie, e quello di ambt1latorio. Il Consig·Iio lli a.mm inistrazione int.ende sospinge-

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POL J CLl~ I CO

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provvedere ai bisogni degli invalidi ruedesil.lfi e di di.sciplinare e vigil~1 re tutte le form€ di .a~istenza che in loro favore fossere ~rte o dovessero sorgere nel Regno, ·n oh,'='approillb l'iniziativa di comitati, .sin110 essi eo~ti tniti . fra i11,·alidi di guerra o all'infnor). di que~ti, in quanto <1bbi.ano per iseo• po di sollecitare <lalln ben~ficenza IJrivata la concessione di mezzi llPCessari per l'acquisto di protesi di ricambio ai mutilati <li gu.erra. • Tutti i mutila ti hanno diritto, per legge, alle protesi di riserv~1 e <li ricambio, e l'OI,el'<l nazionale è t~uta a tntt~ i11distintamente le riparazioni e le ri1111ovazioni di <lpparecehi a.rtificia li che ocrorrono ~il mutilH to .. non sol<> in l~n primo teinpo, ma vita i1atural <luril ute. L-e iniziative 111tesc a sostituir8L i11 que~to ~'1m­ po dell'<1s.s istenha, •1ll'Opera N~1zio11ale. aJ)Jk'liono del tutto st1perfl11e e 1>rodurrebb(:>ro, seri in1b~1 r.1z7'i, in seguito, ai mutilati stessi.

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Il Comitato Ispano-Italico pro Croce Kossa Italiana. • IJ <'omitaw Isr>Hno-It<ili<'o ùi 1'1adri<l, c:he r<"c-cntP111entE->. d'acc·orclo co11 il pr~·i<l(\Ht(> del coufr.atello di Rowa, on . .Arto1u, ~i ric-0stituì sn più largn {\ . ·olicla hnse, do11ò alla Croce J{os~ia Itàlin11;t · <1 uemila l ><'Retas, orn clalln l)l'eside11~u <le ll <l n lllè.1 11 itarhl i~titn~ione ha ricevuto il diplo111a <li AO<'i"" perpetuo bCln<"1nerito. ~

La conferenza internazionale per l'alimentazione•

Per la moralità nei cinematografi. Il ~1i'.nistero dell'intf)rno ha. con u11a 1·e<.:eHtP di•

s1~osizione,

vietn to la r,1·ojezionl.} cine1natogrnficél «cli ~cene ril)l'Odt1ctt11ti ma 11ifest:lZio11i di orgjn Rotto qualsiasi aspetto, 'lltali a 1no· d'eFì .lfilQiO ql1ell<' cl1E> coml1neme11te vci1gono rjproclottR i1ei eosicl<letti fJ(lf ,'J . tabarin s, in gaJ.>inetti pn rtieo lari di ri~to1·,111ti, in :fumerie "'1li opv\.o. in c·n He etJUiYoche. in loça li <l·\ giuoco é in ge11ere in tutti gli a u1bie11ti cli Yita tra viat<l e di disordini. pe1 lo piit nc·cou1pag11a te da• '1anze lnsci,re, . clH ~~eAso di libazioni e dn nltl'e· simili for1ue di di'>l-'olutezza ». <.'011 altr;t orcli11Hnza lo stesso l\linistero hn Yietn to «i oggetti e IP s<«\ne riproclt1centi cu111n1Hrne azio1ù, ùn1biC'nti, gergo. consuetudini e «ostnmi e quant'nltro eo11c"<:'rne ~tto og11i aspe~to la mala vita, la te1)J)a, la ca1norra, ln. baratteri!'l, la mafin, la u1ano, nel'fl, gli e. apaches », e sin1ili forme cli <lt'gri1dazione :::;ociale , e ~iò nncl1e qunn<lo i1on si raggil1nge l'eRtreruo del · re111.1gnnp.te, del tru ce»; non , ..iene con:::;eiitito « i11 nessuna for111a e per q'nalsinsi ragione~ che i tristi eroi della inuln Yita · siano portati all'onore dello schermo».

mar~hesi

Dal l>.ozzo, 11a roluto onorare ùegnu mente la inemoria. del lagrimato consorte con 1't. splendida offerta ùi lire 160,000 i81Ja Croce Rosl'a !~• ­ liana per la fondazione di un ospedale per b"'1 rubini t11berc-0l<>~i i11 Roma. rJèl clqnatrice espresso i1 desiderio che la clirezlone dell'~stituendo <>Spe<.lale sia affidata. al C'Ol. prof. Baduel, in ricordo ùell'amicizi~ ehe lo leg<.1Ya al defl1nto con 'Qrte. dei

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.T~t c'Onf~ rf'n7~ dei mini stri e dei delega ti di . . \.1u~· ri('a, Gra11 Bretag~'l, .I tal in P Francia per· l'ali, 111Pntazionr. i) Rtata ri11resa a Londra, per esnmi H<l l'P tntto il progrn rn1nn n li1nentn re . •

Congresso francese di chirurgia. Il XX\.Il Congresso francese <li <'hirurgià a vrit luogo a P.a rigi <lal 7 al 10 ottobre 1918. I tre <t rg-fl -

mcnti n1e si all' ordine del giorno sono : e~trnzion~ elci 1>r-0ietti1i intratoracici; cur<l e risultati 1011t..111f <l(\llc lesioni <lPi nervi <la proiettili di gu(.)rr~1; nsJ)()l'tn zionf) di scbegg-ie fl rip~rflziope dellf' pf)r<1itc> <l j Ro~ tall7Al ossea. .

...

Da una relazione ufficiale si c.tµprc11ù(:' cl1e ncll • settimana t6rmi1iara il 26 luglio la mortnlit<1 fr11 le truppe am€ricane, <'O.sì combattenti «ome delJ~ • p;narnigioni e ùeì campi di allenamento. fu èli 1 .. per <lie<'imìla, il <'he éostituisce un record. I

l~ morto

«t Lecce il prof.

PASQU.AT..1'~ l">OSO. li-· bero <loeente di ostetririn e ginecologi<l i)resso J'lTniY<~r~ità di Nc-1poli, .ainto alla cattedra del profes-_ ~or )1iranda, valent.e studioso, abile -0per~tore, insegnante chinro ed etlicace, gene1,almente , 8J)J1re«~ zato . ,

La contessa Virginia della Son1aglia offre 100,000 lire alla Croce Rossa. · Nel trigesimo daJla morte del <.:ompianto · conte · Qian . Giacomo d~lla S<>m.agli.a, .Presidente della C. R. I•.. In -veclo-r~t nobile eontessa Virginia, nata •

-

Indice allabetleo per ma.terie. ~

R~1 o

cli gnel'l'<l .

Pa.g. 808

uso i11 ebjrurgia

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Alimentazio11e mai<lica : renz1oni immt1ni ta rif) . · . Asc:e~·~o epatico dissenterico : 1:ura me<lica . . . . . . . .. Atropina com.e m~z?.o diagnostico della tachicardia parossistica (:>ssenziale . Badillo tnbercolare: l.'Ol OI\àzio11e . . Emorragia secondal'ia arteriosa : casistica

dio ai -

807

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101uorragie ~econcltt rie a ff"rite d'arma da , fuoco : tra ttamf)11to e 1)rofilassi ~~nteriti da T.1<11nblia )'lP<l ici condotti : ~1111' n n 1nc:in to cli

Adrenalina «0111€· J11ezzo J •el' preve11ire e C<n11b;1t.ter<' l ~ intos~ic·azioni <la arseno-

benzolo . . . A Icoo \, solj d ifì ca to e

La mortalità fra le truppe americane.

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.

.

· ~I entngococci~n1ie . . . Pellettierinn : stu<lio far111acplogico Riflefò\si p11e-0~vneici e pneo-ca rcliflci Sang1le: colorazione . . Sangl1e : metodo semplice e· rapido vr~ I0vn rne e spedirn<:' cn 111 pioni da Jnin:1re

810 797 ,.

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L. POZZI, -iesp.

-

· Roma, 1918 · Tip. Cartiere Cemtran.

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Roma,

Anno XXV.

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settem·bre }:9z8 .

I

Fase. Si.

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,fondato dai professori : GUIDO BACCELLI FRANCESCO DURANTE

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SE~ONE

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PRATIOA·

VITTORIO ASCOLI

REDATTORE CAPO: PROF. \

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· SOMMARIO~

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Lavori orlgintdl: A. Brugnatelli: La tubercolosi nei reduci dalla zona di or.eraziooe. - usservazlonl cnnlche: F. Bergolli: Il crepitio xifo1 deo nel tifo . - Note e commenti: D. Aluano: Me- .

litica. - TERAPIA: La vaccinoterapia specifica della iiase11\eri a bacillare. - I ·feuemeni surrenali nella. ~accinazion• antititìca. ~ L'e iniezioni di latte nel trattameuto dei bacilliferi. - NOTE 01 TECNICA: Il metodo Fontaoa-Tribondeau pet' la diagnosi delle lesioni luetiche cootagiose. - Posta de~I abbon~tl. Cen•i bi bllograficl. Varia.. - Pubblicazioni

tedo sPmplite 'p er pre1nunirsi dalla malaria. - Sun ~i e Ra.aSPtme ?\ifuo1c1:r-.A socI.ALE: P. Weber: PoRsibilr i nsidie nelle visite rnediche per le assicurazioni i::ulla vita e no1P. sulle simulazioni - M EDJCJ1'A: P. Juog: .Il tratta.mento dùll'~clampsia. . CHIRURGIA: J. B. Deaver: ()j un tratta.rr1ento piu T'a<licale dell 'ulcera gaS'trica e duoden .ile. Appunti di med[clna pratica: SEMEIOTICA: Nicolas, Favre, Saleeu: Il segòo dellb. vetro-pressione. Contributo allo studio della <liagnosi differenzi:i..le fra la tuberc losi e ·la sifilide cutanea. CASISTICA.: La lneoingite sifili tica a cuta. L 'epilessia siti-'

pervenuteci. Nella vtta pro1esslonal•: E. Morelli: Disservizi o post~le. -

I medi ci 11rovineia1i e l'esercizio :professionale. - Sempre per le promozioni degli .. ufficiali ined1ci di co1n 1:lemento. - A propoaito del caso Bossi. - Ri&poa<e a quesiti • a domande. - Nomine, Pl\Omozloni ed onorificenze. - Conde>tte e concorsi. Notizie diverse - Indice alfabetico per materie • .

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INTE:JlE&SANTE PUBBLICAZIONE:

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Prof~ •

t1v. GIACINTO IUftlTA, libera doteate nellil R. Uoiversna di B11i1

va·oEME [BI oEL LI In fERMI E'RI I

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1n· [I~ I

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Inviarecartolina-vaglia, direttamente, al prçf. ENRICO MORELLI - Via Sistiu, n. 14, ROMA. 81r1UI di •roprle&à riservati. - E vietata la riproduzione dli làvori pubbUoati nel NLJCLINIOO o 1la'pubblioazione dli su~ti ài essi Benzct citarne la fonte. · :

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LAVORI dRIGINA'LI, I

I STIT. DI ANAT. PATOLOGICA DELLA

diretto dal prof. A.

R. U.

DI PAVIA

Mo'NTI.

La tubercolosi nèi reduci dalla zona di operazione. Osservazioni anatomiche • del dottor ANGELO BRUGNATELLI, libero 'docente nella R. Università di Pavia. •

Sl.l 304 autopsie di soldati osservai 72 casi di alterazloni tubercolari. SoJtanto · in 3 casi, in • cui la morte .avvenne per breve :µialattia acuta

d'altra natura, la tubercolosi non died~ ségno di risveglio ~tuberc òlosi passiva latente). In 4 casi il processo- tubercolare pur essendo in~ tensamente . - attivo fu considerato come reperto. casuale e:collaterale nel quadro ,a natomico complessivo (tubercolosi attiva l& tente) . In 15· casi l'infezione tubercolare, anche con gravi ed . estese alterazioni anatomiche, sfu ggi alla diagnosi clinica, in 6 casi· fu sospettata con· forte presunzione·; in 44 casi la tubercolo~i tu diagnosticata clinicamen te e confermata dal reperto anatomico. L'età dei sog~etti , caduti Qotto la mia osservazione, va dai 18 ai 87 anni; rari al di là d·ei 30, più numerosi fino ai 22. ,. (1)

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lL POLICLINICO

[ANNO

XXV,

FASC.

35]

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Lé;t defièienza di alcumi git1dizi clinici deve atzione anche per _via intestinale, per la coesitribuirsi, oltre che a condiz ioni particolari di stenza dì adenopatie tubercolari broncotra, tempo e di luogo, alla natura stessa delle macheali e mesenteriche~ In 29 casi si trovarono nifestazioJli cliniche ctella tubercolosi. Talora estese ulcerazioni tubercolari i1ell'intestino per queste sono estrema.mente variabili e senza autoinoculazione al> ingestis. Le alterazioni in adeguate -espressioni, e mt1t e\·oli a seconda che blocco, spesso osservate, dei gangli tracheobronil processo decorra acuto, s11bacL1to o cronico, chiali ·da ~mbo i lati, senza reperto corrispo11.che. modifichi il qt1adro di altre malattie, che de11te nei polmo11i, convalidano il giudizio di · . .sia reso da queste attivo e progre56ivo, oppure una infezione tubercolare avven11ta, nell'infan• • .quando sia modificato dallo sviluppo di t1na zia, epoca in cui la tubercolosi no11 ha tendenza infezione mista. Ad esempio:' un caso giunto a cl insediarsi negli apici polmonari. con diagnosi di nefri~ a ct1ta, presentava tuebbene in tutti i casi sia stato possibile dibercolosi polmonare ed intesii11ale e grave de.generazione amiloide dei re11i. Ad altri casi, • mostrare un o o l)iù focolai antichi di tuberco.con diagnosi clinica di ti.ioide, catarro gastri- losi, il che avvalora il giudizio di un'autoinfezione, non posso escludere, in alcune osser'CO febbrile, enterocolite, polmonite, laringit e, broncopolmonite, uremia, accesso asmatico, cor- vazioni, la probabilità di una reinfezione esogena per inalazione. Infatti osservai talora rispondeva un reperto ançi.tomico delle più svaestese alterazioni caseopneumoniche in ambo i riate forme e localizzazioni della tubercolo~i. • • polmoni, della medesima età apparente, senza Per quanto sia difficile una cla55ificazione in trovare reperto di· remote alterazioni tubercorapporto a lla sede del processo tubercolare, ' lari, a lle quali far risalire la cat1sa di una difft1sione per aspirazione del processo morboso. data la frequente ed estesa sua diffusione, tu.tI tavia si possono ben ùhstinguere nelle 72 osserRisulta dall'esame anatomico e talora dalle · vazioni anatomiche 7 casi di meningite tuberd-iagnosi cliniche (le qu_ali lJer quanto non co1·colare, 18 casi· di tubercolosi generalizzata,, redate da nessL1n cenno di storia rappresentano ' 7 casi di tubercolosi osteoarticolare, 8 casi .di in sintesi il concetto che il medico si è fatto prevalente alt~razione dei gangli linfatici to- di una malattia) che l'infezione tubercolare si raco-addominaJi, 5 casi di tubercolosi delle sie- è sYolta specialmente in seguito o nel decorso ros·e a tipo misto produ~tivo essudativo e 22 cadi altre malattie. ·Tra queste il tifo addominaie, si di forme prevalenti nel polmone. Le altera- l'enterocolite, le bronchiti, l'influenza. Forse e zioni tubercolari che rappresentarono il punto probabilmente il disagio, lo strapazzo, le sofdi partenza della diffusione successiva dell'in- ferenze fisiche e morali ebbero la loro parte fezione devono attribuirsi ad epoca remota, pre- nel turbare quello stato di equilibrio risultante cedente all'arruolamento. In più di lln terzo dei dalla lotta che l'organismo imp,e gna e sostiene casi, si trovarono lesioni dei gangli mesente-• contro il germe e che permette al tubercoloso rici, ciò che accredita l'ipotesi di . l1na tuberco- condizioni ,d i vita possibili e talora più che. losi . primitiva dell'apparato digerente. In 3 cadiscrete. si, tra quelli di tubercolosi generalizzata, non • si dimostrarono alterazioni t11bercolari nell'apNon è possibile a mio parere stabilire rapparato respiratorio; in 7 casi le alterazioni si porti chiari e persuasivi di relazione tra guer. fecero ~ell'ultimo periodo rli malattia sotto ra, vita militare ed infezione tubercolare, sè forma di P.iccoli focolai caseopneumonici non non individualizzando e tenendo calcolo di molrammolliti e di scarsissjma estensione. tepJici fattori. . 1 • L'i-nftt1enza della vita militare e della vita· di Le alterazioni pre\·alenti 05serYate nel polguer·ra de, e variare e l)er ql1alità e per quanmone, ad eccezione di ~l cuni ca si di caverne tità a seconda del tipo, della forma, della sede antiche, furono proprie della tubercolosi lll- e della estension,e delle alterazioni tubercolafi; cerosa con incipiente formazione di . caverne. ~ec ondo i luoghi, le occllJ>azioni, il miglioraNon mancarono casi dov e in lino stesso p ol- 1nento od il peggioramento delle condizioni ~emone si verificarono alterazioni di va1ia forma , 11er ali e speciali di vita ed ambiente. Se non è effettuatesi p er cl i- raro osservare tubercolosi decisamente miglioacute, sub acute e croniche, , verse vie, linfa ti ca , broncl1iale ed ematica . rati coila Yita militare e di gl1 errà, Si deve tllÌLa più frequ ente via dell'infe zi one tubercola- tavia riten er e J) C.f regòla ch e tale vita, per il compresso delle sL1e esigenze, rap1Jresenti il più ~ re, per quanto non sia s'tato p o ss~bile in tutti sqt1i.sitp reattiv o lJer mettere in evidenza la tt1i casi stabilirla con sicurezza , è la respirato' · ria. In alcuni casi ritenni })robabile una infe- bercolos]. 1

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.. !ANNO ·xxv,

• FASC. 35]

SEZIONE PRATICA

Siccome la tubercolosi spesso sfugge alla · diagnosi Clinica, penso Ch·e Sia COI\feniente tener calcolo, nella sta.tistica delle caus~ di morte . ' del reperto della necr oscopia, in rapporto specialmente· all'opera di previdenza e provvidenza <:he è doveroso attuare verso le famiglie dei . .colpiti: I L'errore statistico per sè stesso' è parzialmente ridotto automaticamente da altri' errori di diagnosi che si commett9no giudicando tubercolari delle forme morbose di altra 1 natura. Nella mia casistica di autopsie di militari no'n mancano casi di tifo a deèorso protratto, di ma- · rasm·o da sepsi, di 'e nterocoliti. dissenteriche ' di ascessi ritardanti la gt1arigione, con diagnosi erronee di forme t"g.bercolari.

OSSERVAZIONI CLINIC,HE. . O~PEDALE CROCE ROSSA N. 3 (CONTAGIOSI) - BRESCIA

. clirettore prof. ARTURO CAMPANI, magg. medico.

Il crepitio xifoideo nel tifo per il dott. FRANCESCO BERGOLLI, cap. medico.

Il fen_omeno c'urioso, designato dal Gal vagni col nome di ~repitio xifoideo, fu da lui ~scritto per la prima volta nel 1873. È strano il dover r~levare che da allora si occuparono di questo s1ntoma soltanto gli allievi della s~uola di 1\iio·dena: dico strano, perchè un fatto· reale ed imp~r~ante, còme quello segnalato dal COIJlpianto cl1n1co, avrebbe dovuto uscire dai confini della • sua scuola ed essere studiato anche da al tri . Lo studio della .tubercolosi nell'esercito proNon credia mo qui il caso di ripetere q~anto ietta nuova luce sul problema della tubercolosi fu detto in proposito già largamente da Gal/ nella vita civile. A .p arte ogni altra forma di vag~i stesso e da _Bern.a bei, nonchè molto più lotta antitubercolare, della cui 11tilità non si fa t~rd1 da Campani, il quale n·e ha fatto oggetto · discussione, data la frequenza della tubercod1 una prima monografia riassuntiva nella Rilosi infantile, di cui la t11bercolosi deil'adt1lto spesso non è che una riviviscenza per cause vista Critica ili Clinica Medica del 1916, e poi quest'anno di una nuova nota con ulteriori ossvariate, non sempre prevedibili e sovente ine, servazioni originali nel Morgagni. Solo ·diremo vitabi.lt, ritengo ·che l'opera di lJrofilassi deve che questa sensazione speci.ale d,i crep-itio tatsvolgersi più intensamente a difesa dell'infan, zia e della fanciullezza, tenendo presente la tile, l ocalizzata pressoch è esclusivamente alla frequenza dell'infezione· per via alim entare e la xifoide, fu ~ai precedenti autori trovata quasi esclusivamente nelle peritoniti croniche e nelle localizz azione nell'apparato digerente o gangli gravi malattie di fegato . con esit'o per lo più linfatici con esso in rapporto . Gli a sili ed i mortale. Il carattere com11ne, ·sul qua le insiste giardini . d'infanzia, la scu ola primaria, le . speci a lmente Camp ar1i, è quello dell'int.éressascuole di arti ·e mestieri, ~ e · scuole ·serall ele• mentari, gli istituti integratori della scuoia pri- m en to co stante del fegato e del peritoneo." · L e spiegazioni date furono diverse: per Ber. m~ria, i ricr eatorj, gli orfa n otrofi, sono o possono diventare fa cilmente lttogo adatto per . nabei si sarebbe trattato di un fenomeno dovuto a ll'ema ciazjone, per la quale il grasso sot- le prime. constatazioni _dei t11b er colosi e ·dei pret ocuta n eo, divenuto più libero e mobile nella dispos ti, ~ntinchè per l'insegnamento e l 'educatram a .connettivale, avrebbe dato la p a rticolare zione profilattica antitubercolare, la quale giosensazione di crepitio; Galvagni invece aveva va, anche nei casi purtroppo ·dubbiosi, identifil'impressione di bolle gassose e s-econdo Ìui l'ocandosi colla tèrapia. Gli insegnant i potrebbero rigine a ppariva peritoneale piuttosto che sur~cc(l)gliere i primi d a ti, fare i primi ri_lievi, perfic ia~e; Ca mpani inv ece preferisce ammettere assumere inf orm.a zioni sulle e-on dizioni .d i vita 1 che la sede d el crepiti o si a sottocu t anea e lo è di malattia delle fa miglie, rj chiamare .l 'attenrit ien e l egato al sistema linfati co d ella nelle zion e di queste ultime s ullo stato fì"si co dei loro • fi gli, provocare giudizi m edici, m a ntenend osi . della regione, il ql1ale avrebbe r a pporti col circolo linfatico p·eriton eale. in r a pporto con gli organismi che si occupano Senza ·entrare p er ora n ella discussione p atotecnicam ente . della.. l otta. antitubercolare. Tale g enetica, i o ho cred uto opportuno segn a l a r e forma di previdenza socia le, data l'odierna oruna serie di nuovi ca si, n ei qua li il cr~pitio ganizza zione delle SCllOle e i a conveniente prep a r az ione del p ersonale insegnante , già s·uffi- xifoid eo ft1 più o m eno manifesto senza che l a m a lattta a vesse car a t ter e cronico ed ov'e n on cien tem ente n1atura t a p er qt1a n to ri O'u a rda l'isempre si l)Otev a a ffermare un grave interessagiene scola~tica da l] '.i nseg·n a m ento 8postmagim ento del f eg·ato e d el p eritoneo . . strale, d ev e riuscire poco costosa a llo Sta to e • n el medesimo temp o pronta ed agevole nella ** * sua f11nzi on e diretta e indiretta . Il corpo in se1. - B ... C... , mitraglier e entr ato il 3 ottognante accetterà di huon animb qt1esto nuovo bre 191~. l\.fa la tt i e pregr·esse ( m al ari a , pleu rite sagrifizio, ch e eleva in lln m odo pi\1 ta n gibile e ql1est·a11n o febhr e g astrica, d11rata t1n m ese ' 1.R f11n-:icn e e la miss ion e soci nle dell" ed11 catore. distnrbi addominali ' e m ezzo, l a qua le l a sciò . /

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consistenti in ·dolor e ottuso e senso di peso aldel r esto evidente, fu confermata dall'emocull'epigastrio, stitich ezza ed insonni a. La malat- tu·ra. Il crepitio cominciò a .manifestarsi il tia attu<tle, iniziata il 23 settembre 1917, decorse. •1° gennaio, ce .cioè a circa 10 giori;i~ di distanza coi caratteri soliti di una tifoide non grave: la. dalle prin.~ mani festazioni peritoniticb e, che si diagnosi fu confermata dalla sier oreazion e p o- m antennero p er una ventina di giorni e cHe sitiva all'1 : -4.00. Nel periodo della conv!llesr·enza consistettero in singhiozzo, vomito, stitichezza, il ventre cominciò a fa r si tl1mido e teso, ed il f acies tppqcrati ca, dep ressione del polso, tumifegato, che prima era nei limiti, divenne a poco dezza notevolissima. dell'addome, ove sf potea p oco deb or dante di circa tr e dita dall'arco e r on o in seguito percepire delle resistepze a saratter e ·cordon ale, di natura n on ben defidoloroso alla palpazione. Contemporanea.niente a .que~ti fatti cominciò a per cepirsi un netto nibile, apparentemente soiide ed immobili. Date le condizioni del .Ventre non si p otè stacr epitio xif oideo .a bolle fine, che si mantenne per una ventina di giorni e poi scoµlparve in bilire con esattezza il vol11m e del fegato: Il crepitio si mantenne finchè il ventre rimase seguito ad una iniezione sottocutan ea alla r egione xifoidea di olio canforato, m entre con tumido. P erò anch e in convalesçenza la pa k pazione dell'addome permetteva di percepire una iniezione di acqua sterile non aveva subìto a n cor a r esi.d11i di masse solide, specialment 1~ m odificazioni. Il malato p assò p oi al Convale/. scenziario di Iseo -molto migliorato, ma sem- 11ella r egione p eriombelicale. p re con leggero grado di ep atom egal'ia. ,

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2. - C.. . F ... , mitragliere. Entra il 2 novembre 1917. Soffrì la polmonite nel 1916. Fu per otto m esi nel Car so nel 1917, senza però aver mai sofferto febb~i . La m alattia presente cominciò il 24 novembre con febbre, cefalea e diarrea. Obiettivamente si nota : timp anismo epigastrico; milza appena palpabile; qt1alche rara roseola; nulla agli apparati cardiovascolare e r espirp.torio. La sier odiagn osi fù p ositiva p er il tifo all'1 : 300. La temperatura si mantenne moderata,· a caratter e continuo, con lt1ngo .periodo anfibolico e durò 24 giorni. Nella convalescen za, a 17 giorni dall'apiressia, ebbe tre accessi febbrili a .tipo terzana, preceduti da brividi e segt1ìti da abbondante diaforesi.: da allora la milza -cominciò a debordare n otevolmente per poi ridursi su ccessivam ent e. Ai primi di gennaio si con stata notevole ingrandimento del fegato ed il sintorria del Lesieur risulta nettamente positivo. in tale epoca si riscontra il crepitio xifoideo in moao evidente e lo si continuò a percepire fin o al trasloco· dell'inferm o al Convalèscenziario, avvenuto il 26 gennaio 1918.

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3. - N .. . V... , mit ragliere, n on h a precedenti morbosi. Entra in qt1esto ospedale il 27 novembre 1917, già a m età della quarta settim ana di · m alattia, ancor a febbricitante, ma verso la convalescenz.a. .Dalle descrizioni d.ell'ospedale ove aveva passato il r est o tlella m alattia r isulta che questa ebbe un decorso n el complesso mite e senza ·fenomeni particolari, oltre la solita ·sintomatologia. Noi 1ile.vammo soltap.to - notevole timpanis-m o sul colon trasverso ed un leggero crepitio xif oideo. Il fegato n on ci app arve. mai

ingrandito; n eppure si èbbero dolori spontanei o provocati. all a palpazione del ventre, nè altro segno di irritazion e peritoneale. L a percezione del crepiti~ ·s i ebbe per pochi giorni. •

4. - Caporale S ... A, .. , mitragliere, entra il 12 dicembre 1917. La storia di qt1esto malato è · p arti colarmente complessa ed interessante di per sè sola, indipendenteme!}te dal sintoma che ci interessa, giacch è si ebbero molteplici ~orq.­ plicazioni di una gravità eccezionale. La febbre durò due mesi e mezzo, con frequenti 'elevazioni oltre i . 4()<>. Presentò prima una graviss ima laringite, cui. seguì una broncopolmonite, indt otite media con risentimento mastoideo, peritonite ed infine flebite . La diagnosi di tjfo,

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11. - Il carabiniere B .. : V..., entrato. il 20 febolio sterile nella sede ciel crenitio. si ebbe scom- braio 1918, è ammalato dal 13 febbraio. La màpar sa temporanea del fenomeno, che riprese lattia iniziò con ,cefalea, nausea, tosse, febbre dopo, quantunque in bolle· più piccole. con brividi e sudori. All'esame si rileva : nu• • mel'ose roseole diffuse anche agli arti, lingu.a 8. - ç... A.. . , sol dato del genio, viene am- e cavo orale molto aridi, addome un po' tumido e timpanico all' epig.astrio, milza debormesso in questo ospedale il 10 geru;iaio 1918, dante di un dito, fegato nei limiti, oliguria. gtà in quarta settimana di malattia eci in condizioni gravi. È gracile, .pallido e cianotico. L'analisi dell'urina dimostrò presenza di albumina in -discreta q11antità ed alcuni cilindri Ha l'addome tumid·O, rilevato all'epigastrio~ dolente alla r>r.essio;rie dell'attaçco superiore dei ·· granulosi. ·11 7 marzo si .percepiva netta:mente il crepitio xifoideo a piccole bolle e lo si seguitò due retti. Netto ;jJ crepitio xif oideo. Segni dubbi a rilevare per una settimana. Il periodo feb di raccolta liquida n.ell'addome: Il fe·g ato sembra deb('.)r<Iante. Il decorso è rapidamente mor- brile durò 25 giorni con temperature molto el-etale, con profuse enterorragie e sintomi di tos- vate a tipo continuo. La sierodiagnosi al sesiemia ti.fica.. Però nell'ultimo periodo la tu- ·.c ondo esame fu posjtiva per .il tifo al titolo delmidezza dell'addome scomparve qu_asi total-1 1'1: 100. mente e con essa scomparve pure il crepitio 12. - Il soldato M .. . A ..·., accolto il 22 febxifoideo. L'emocu~tura fu positiva per il tifo. All'autopsia si riscontrò: peritonite da propa- braio 1918, è ammalato dal 11 dello stesso mese. E indiv·iduo ròbusto, piuttosto congesto in volto. gazione con scarsa · raccolta liquida ed ulceSi rileva-: scarse roseole alla base del torace ed razioni intestinali tifiche. · all'addome, Filippowitc manifesto, polso dicroto, ventre meteorico, alvo diarroico, fegato · 9. - B .. . R ... , mitragliere, entra il 17 gendebordante di un dito 1 l ~ milz·a di due; fatti naio 1918, in seconda settimana di malattia, la cui n~tura viene tosto confermata dall'emo- di broncopolmonite ipostatica; delirio. agitato cultµra p ositiva per il tifo. L'andamento di- prolungato. L'analisi dell'urina rivela . anbonda11te albumina e n-el· sedimento numerosi civenne presto oJtremodo grav.e, con iperpìressie pressochè continue e pre·coci decubiti sa- · lindri epiteliali, ·ialini e granulosi e qualché globulo bianco. Il 3 marzo si constata l'esistenza crali, che, oscurarono assai il prognostico . .Il di netto crepitio xif oideo a grosse bolle, più f egàto era palpabile fin dalla prima visita; poi ev~dente dal lato destro dell',a pofisi ensiforme, aumèntò ancora di volume. Percepimmo la priil quale si mantenne per circa 10 ·giorni. La ma. volta itn leggero e fugace crepitio xifoideo febb re, i.n principio m.olto elevata, fu a· tipo il 20.gennaio; 10 giorni dopo poi era divénuto continuo, con d.ef ervescenza prolungata e lenta. evidentissimo, mentre l'addome si era fatto La diagnosi clinica di tifo si ,imponeva, nonomo)to timpanico con tumidezza epigastrica. Ciò stante che i ripetuti esami del sangue siano rinel periodo di gravi~à estrema. Si ebbe poi un sultati negativi. · miglioramento relativamente rapido usando la cura che è largamente esperimeiitata in questo • ospedale delle iniezioni endovenose di siero. * * * Del pari diminut, poi scomparve, il cre-pitio Dallo studio dei casi he ho esposto risulta xifoideo. · · ·10. - L .. . E ... , mitra·gliere, viene ammesso in che realmente .con una grandissima frequenza, questo ospedale ir 9 febbraio 1918. Fece una mo'lto più che nella percentuale solita che si broncopbllllt>nite a 15 anni. · Da militare am- suole avere nel tifo, il fegato era ingrandito malò il 29 settembre 1917 cQn febbri, ·che du- poco, molto _o moltissimo, e che pure frequ.entì rarqno 12 giorni, sep.za briv·i di e che fl1r9no so- furono i segni ·di irritazione péritoneare. E spettate di natura malarica. Aggiunge che da ·quando è sotto le armi va soggetto a turb,e .però l'andamento acuto 'd ~cutissimo d·ella gastroenterichB con diarrea ~e disappetenza. La mqlattia in tutti i casi è del ·Ifa,ri innegabile. malattia p:resente esordì il 27 gennaio çon ce- Non· si può quindi .conferma:r;e in via assoluta falea intensa, febb:r.e, nausea, diarrea. E indi- la necessità di un andam.ento m oi;boso lento viduo di costituzione normale, sufficientemente n11trito. PTesenta ·roseole numerosissime, dif- · perchè s~ verifichino le condizioni del crepitio. Inoltre, ·benchè S'olo du~ volte, abbiamo rilefuse anche agli arti. Cavo· orale e faringeo arrossati e ricoperti d.a muco e croste. Addome vato il fenomeno anche mancando ogni segno tt1mido, specie all'epigastrio, ·che · si presenta esterno· di ingrandimento epatico o di péritobombé. Spiccato il crepitio xifoideo; che si avverte alla punta dell'apofisi ensiforme ed an- nite. Indubbiamente il crepitio xifoideo è molto chB un po' inferiormente ad ~ssa. La milza più tipico e più abbondante nelle forme di po- · deborda due buone dita, e così pure il fegato . • lisierosite cronica o nelle cirrooi co:p. ascite, Leggera ipof onesi alla b~se destra con qualche ma ciò non scema. l'importanza d.el reperto rantolo. I:iesieur positivo~ La: diagnosi di tifo • anche, direi quasi, rudimentale in ~erte forme si imponeva clinicamente per quanto l'emoculaddominali acute, come il tifo. tura e la sieroreazione risultassero negat~ve: Nei giorni segu.enti , coll'appianarsi del)a tumiAggi11ngiamo ·. che costantemente, quando si dezza · all'epigastrio e col diminuire dell'epa- .verificò il crepitio, il ventre era tumido all'epitomegalia, il crepi fio si fece scarso., poi scom-. gastrio, sicchè decombendo l'ammalato in poparve -completamente il 15 · febbraio. Il 18 febs1zione supina, la linea xifo-ombelicale trovabraio il soggetto è apiretico. gas tri o. P raticata un'iniezione· sottocutan-ea di

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• Qt1indi rimane pur logica l'ipotesi sostenula da Campani, indipendentemente dalla natura fisica delle bollici.ne, che la causa prima debba risiedere in un'alterazione del circolo linfatico d'origine profonda, benchè a sede cutanea. Che dette· modificazioni si possano poi avere nel tifo, malattia· eminentemente linfati ca, almeno secondo le \'edute della maggioranza degli autori,. appare pii1 che logico. Noi J)Oi abbiafii> anche osservata no11 .di rado nei tifosi t1n certo stato di succulenza dei tess11ti alla base del torace, della qual co~a forse· ' aYremo occasione di parlare in altra nota. Le conclusi oni alle quali possiamo arrivare dalle nostre osservazioni sono le seguenti: . 1° Il crepitio xi.foideo di Galvagni si può· verificare ancl1e in malattie addon1inali ad andamento ac11to, come il tifo. 2° Quando ciò avviene vi è con grande frequenza aumento di volume del fegato, 01)pure . peritonite o peritonismo. . 3<> In ~utti i cas i l'epigastrio appare moltosollevato sul li vello della xifoide. 4° La sede del crepitio è certam ente nel cellulare sottocutaneo, però l'origine sua molto probabilmente è \·iscerale profonda, dal fegatoo dal peritoneo. · . 5° L'ipotesi che semb!a più probabile è che si trrutti di t11rbe nel circolo linfatico. .Certo, per la spiegazione completa del fatto occorrerebbero metodiche ricerche anatomiche~

vasi di parecchio più alta dell'apofisi ensifor"m e. Inoltre dobbi.amo pòrre in 111ce l 'osserva~ione costante che quando per conformazione speciale anato1nica l'appendice è piccolissima, oppure inc assata fra gli archi costali ch e fanno con .essa un angolo molto. ac11to, non .si riesce mai a r iscontrare il crepitio, anche se sussistono le altre condizioni. Infin e l'·espe1ienza da noi fatta coll'iniezione sottocutanea di sostanze oieose porta un contributo, -se non altro, a l problema della sede. Infatti, se si trattasse di un crepitio peritonitico; non vi sarebbe ragione eh~ esso scomparisse introducendo dell'olio nel cellulare sottocutaneo, perchè il piccolo aumento di ~pessore con ciò verificantesi non potrebbe essere certo tale da impedire la percezione di tln fenomeno che avesse sede nel cul di sacco peritoneale. Il f aito p oi che l'iniezione di acqua d1stillata non basta a far scomparire il fenomeno per parecchio tempo, è dovuto al rapidissimo riassorbirst dell'acqua stessa, mentre le sostanze oleose, come si sa, hanno un assorbimentq molto più lento. Ma le mie osservazioni mettono in luce andhe 11n'altr.a circostanza, prima non rilevata, e cioè .che il crepitio si produce quando si forma un dislivello fra l' epigastrio e la xifoide. Baste;rà da sola questa circostanza a generare il fenomen o per ragioni m eccanich e? Certo, questo non è possibile ammettere, perchè, se così fosse, ' il crepitìo dovrebbe verificarsi anche nella gra• vidanza, nei cisto~i ovarici e .negli obesi, ,cosa NOTE E COM'MENTI . ch e non fu mai rilevata. Del resto, l'osserva• zione nustra collima, per quanto in campi diMeiodo semplice i>er premunirsi . versi, con ciò che notò Campani, il quale nelle dalla malaria. asciti vide ch e if crepitio scompariv.a poco dopo la paràcentesi, e quindi, aggiungiamo noi, • • Riceviam o: quando l'epigastrio si abbassava in confronto · Pignola (Potenza), 19· agqsto 1918. . della xifoide, per riapparire poi col riformarsi ' - ' d~lla raccolta in qua11tità suffici.ente, scompaGentillss. Direttore del « Policlin.i co »_, rendo infine coll'ec-cessiva tensione dell'addoOra che tanto si parla e si discute sullo _svime, allorch-è il liqui.do riempiva quasi tutta la . lup-po dèlla malaria nel nostro bel Paese, non cavità. . credo superfluo accennare ad un sen1plic~ me; È · quindi necessaria la combinazione di pa. , zo per presertarsi da~ n1orso delle anofele : recchi fattori , dei qual~certo quello che adesso abbiamo segnalato non può essere il meno im- basta spalmarsi le -parti scoper't:e della pelle con vaselina una volta al giorno ed anche ogni portante. due gi~rni per dormire sonnt tra.r1quilli, chè 1e Pu·re avendo riportato i casi nei quali si nozanzare non · si avvicinano affatto, anzi se ~e tava il crepitio benchè mancassero l'ep~tom.e­ tengono })en lontano. galia o sintomi perit~neali, non possiamo tl1tSi p otrebbe· anche aggiungere alla vaseli11~ tavia disconoscere che la malattia ~tessp., . ov~ qualche essenza, n1a io personaln1ente la usai noi abbiamo per primi constatato il s{ntoma semplice in luoghi dove -le zanzare son.o ·a midel Galvagni, è tale ch e anche nelle forme lievi, riadi e sem·p rè con lo stesso ottimo risultato. salv o .ch e eccezionalmente si potesse fare uno Con. ossequi~ ~tudip anatomico, non si possono escludere al. Dott. DOMENICO ALBANO. ter.azioni o ·p erjtoneo od al\fegato. , . .. . ' I

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SUNTI E RASSEGNE. / • M'EDICINA SOCIALE. Possibili insidie nelle visite mediche per le assicurazioni sulla vita e note s,ulle simu· la.zioni. (Discorso a ll 'Associazione dei ì\1edici delle Assicurazioni del ·Presidente PARKES vVEBER, Londrà). , Esempi id i maiattie che }'.>Ossono sfuggire a l1' esame per l 'assicurazione-vita. Aumentata pressione arteriosa CO 'tl o senza reni granulosi. - È certamente facile n on ac~

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corg.ersi ad una sola visita di un caso 'di iper- tensione. se D OJl si adopera ls sfigmomanometro, anche quando la pressione a:rteriosa raggiunge i 190 ovvero 200 mm. della colonna di mercurio. In que ti casi si corre il grave rischio di u11a • • morte prematura per call;Se come emorragia cerebrale, ecc. In molti casi le urine ripetutamente esaminate dim ostrano assenza di albumina e di cilindri, ovvero in seguito a centrifugazione si possono Tiscont~arvi un o o d·ue cilindl'i j alini, i quali si possono q11alche volta trovare .anche nelle urine di persone sane. In questi casi anche l'esame oftalmoscopico può non • mostrare a lcunchè di anormale. • Il cuol'e può non app~rire ingrandito ad lln esame ordinario specie in soggetti grassi e corpt1lenti, inoltre la presenza di1 un moderato enfisema polmonare può mascherare l'ip ertrofia del ventricolo sinistro. • .

Malattie del miocardio e i! elle arterie coronarie del cuore in seggetti sifilit·i ci. - I casi di

queste malattie nello stadio iniziale, senzà il racconto dei sintomi sub.biettivi, possono sfuggire ad 11na visita per a ssicurazione vita. Si aggiunge che l'assicurando l)llÒ tacere una sifi. lide pregressa, e la reazione di \Ji.7 acsermann molto probabilmente non si esegue. Un primo attacco di angina pecloris può essere fatal~. Altri oO'ravi sintomi di miocardite possono svi111pparsi all'improvviso in individui giovani e di media età. .. Qualche volta considerevole area di parete cardiaca può andare ~ncontro a degenerazione per impedito afflusso di .san gue · arterioso ~ si può avere prob abilmente di preferenza la morte improvvisa prima che si sia svi lt1ppato l1n vero aneurisma cardiaco. l Tumori maliqni del torace e dell'addorrie. -

Nel primo periodo del loro svil11ppo .p ossono sfuggire ad l1n solo e ame. Sintomi connesRi

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ad l1n'0Tdinaria dispepsia possono rappreséntare l'inizio di cancro dello sto'm aco. alcuni casi la persistente asser1za di acido cloridrico libero nel contenuto dello stomaco , dopo u~a colazione di prova può rappresentare un prezioso sintomo della n.atura del caso, quantunque si deve am:mett~re · ch e l'acido . cloridrico libero è probabilmente assente nelle aff.ezioni di n'a tura non .m aligna più di frequente di quanto ordinariamente si suppone. ·Non deve ·sorprend·ere se r1èi casi di din10strata bu ona fede si r enda necessari a un'-operazion e per tumore maligpo . dei viseeri addo1ninali non molto tem})o dopo l'ingresso in assicurazi.one-vita, -anche qua ndo ·non vi era a lcun sospetto di presenza di tun1ore al momento . · dell'esame per l ' assi.c urazione. . • 'il! alàttie delle glaridole s1;,rrenali. - L'ipernefroma maligno può sfuggire ad un primo esam e. La. tubercolosi con degenerazione caseosa in una o tutte e due le glandole surrenali non si rico11osce anche se vi sono i· sintomi di astenia, finch è non si svilupp,a la . caratteristica pigmentazione cutanea della malattia di Addìson . L'autore riporta lln caso di m orbo Eli Addison latente che egli osserv9 nel 1899. Individuo di 24 anni ch e· soffriva di attacchi di febbre giudicati di natura inflÙenzale, era affetto da ·pleurite alla base sinistra e accusava notevole debolezza. Fu esaminato da· parecchi medici e gradualmente ·migliorò. N·e1 f901, in una. gita di caccia in India, fu colto da un attac-co di malaria e fu n1andatb alla stazione montan·a di Darj eeling. Quivi ·egli accusava una grande -astenia senza febbre èd ebbe de-gli attacch i di sinçope, -in uno dei quali morì. D11rante la permanenza in India era st~ta notata della pigmentazion·e, non p,erò durante . la malattia in Inghilterra. Alla necroscopia ri~11ltò che le glandole s11rrenali contenevano del materi.a le , giallo caseoso e placche . ctlcaree. L'autore ritiene che la cauFia dell'astenia accusata durante la malattia in In ghiltérra fosse· il morb0 di Addison latente, da cui certamente l'individ~o doveva essere àffetto quando fu assicurato per forte somma .ed a .tariffa ·ordinaria da unn g~ande -Compa.gnia di Assicurazione Inglese prìma della malattia suddetta. La cirrosi del :{egato. - È alcune volte molto difficile a diagnosticarsi specialmente nelle per- • sone grasse o in apparente buona nutrizione, con ·pareti addominali spesse che rendono difficile la palpazione del fegato o della milza. In questi casi la malattia, sebbene abbia avuto origine alcoolfca come di ordinario, può decorrere non solo silente, ma può essere allo · (7) ••

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f5tato latente. Quando le pareti addominali sono · senza di una tubercolosi polmonare iniziale aGl f5ottili o ' fla;ccid·e, il fegato indurito sembra ge- un singolo esame per l'assicurazione-vita, speneralmente in.grandito alla palpazione, anche .cialfu-ente quando lJteÌ' una ragione o per un'alquàn.do esso è in realtà più o meno . atrofico. tra l'esame medico è alquanto .affrettato o in- . . Evidentemente la posizione del fegato è camcompleto. Casi iniziq,li . nòn .sono sempre casi . di biata in questi cébSi., p oichè il margine abbastubercolosi polmonare molto benigni. Indipen• f5ato si può abitualmente palpare al disotto deldentemente dalla nutrizione generale e costitul'arcata costale. Si può anche tj.scontrare un z-ione (e possibilmente della storia fa~igliare) lj-eve . ingrandimento della mflza e una occanon vi sono dati che . a. prima vi.s.ta .aiutino a sionale tinta subitterica dell.e · congiuntive, e · formarsi una . opini0ne circa il probabile proforse, quando è presente, . un' orina fortemente gresso della malattia, o la .probabile effica~ia colorata e un eccesso di urobilina nelle urine, d·el1e ordinarie mis~re igie11iche e terapeutiche. ciò che serve a facilitare la diagnosi. Mentre in vecchi casi e dopo -che· 'la malattia ·Tumore spl enico. - Ogni medico esaminatore è stata in osservazione per un tempo considerevole, la r esistenza del paziente è stata più conosce ·Je difficoltà èiiagnostiche inn~nzi ad o rpe~o valutata. Quando una -peraonp. non è un lieve tumore-- c~onico di m,.ilza, il quale non ;nel periodo avanzato della malattia, anc1'te ~ia dovuto a malaria. · L'autore suppone che considerevolmenalcun ieandidato _all'assi~uraz ione-vita possa es·- quando questa h a progredito . . te, il potere della resistenza e del compensQ .sere accettato avendo un grosso tumor·e di milza, di quaJunque natura esso sia. Richiama l'at-. gradualmente .acquistato può dimostrarsi meraviglioso. Un uomo può essere lentamente tenzione su certe rare classi di casi ·di spleno« insidiato per tutta la vita» dalla malattia megalia. Un giovar1e, uomo o donna, è colto all'improvviso da forte dolore aila p.arte alta · e arrivare perfino ad età avanzata. La malatd·ell'ad<lome, qualche volta accompagnato tem~ tia, quantunque molto avanzata e dopo la forporaneamente da febbre e da lieve ascite. L'a- mazione di este~e caverne, ha llna sosta, può alla fine diventare completamente silente o ~cite scompare presto, ma si riscontra la milza . appena percettibile ·e la morte può avvenire ingrandita e segni di lieve anemia . . Il dolore pa.s sa, il paziente si s·e nte bel).e e può non es- per .altre cause. L'autore raccon.ta di aver visitato nel settem~ervi tr~ccia di a:r;iemia, ma per-siste più o m~no ·ingrandito il tumore di milza:. In alcuni casi . . . br.e 1909 un signore con segni di estesa caverna del lobo s11periore· clel polmone sinistro. Egli vi può essere lieve ematemesi. In seguito il ·-paZiiente può sembrar.e e sentirsi bene come una aveva 67 anni, sen:ibrava più giovane e raccontava che lf. caverna al. lobo s11periore del polp.e rsona sana, nonostante la persistenza della mone sinistro si era formata n.ll'ie tà di 16 anni, splenomegalia. Dopo un anno, o .due l'esame del . • 1 dopo un attacco di morbil 0. A 38 anni di età sangue n ori fa rilevare altro di anormale ch·e una moderata 1eucopenia. Per l'aspetto clinico ebbe un cattivo ((raffreddore n, per cui la· tlldel -casq in. questo. periodo l'auto:1e ha suggerito . b ercolosi polmonare divenné nuovamente attiva. D,a quel tempo viaggiò molto in Egitto, a il termine <e anemia spl.eni.ca senza anemia. ». Malta, · nelle Indie, a Madera, ecc. Morì a P 'a u Presto o tardi si p11ò presentare · una grave nel gennaio 1913, all'€tà di 70 anni .. ' ematemesi, e si può far diagnosi di anem.ia , · · splenica di B,a nti,, ma .'in _questa ·classe di casi Diabete mellito. - La ragJone pe:ç ~ui diabe·1 e.s ame post mortem dimostra che la causa reatici ,s·f uggono alla ·visita per l'assicur.azionele del tumore di milza, delf"ematemesi, ecc., .è 1 • vita molto probabilmente si rteve riporre nella • una . lieve · -pileflebite adesiva con . ostruzione d'el- - n·egligenza o nell'errore all'esame delle urinè, le vene ·poria · e splenica. ma non si deve dimenticare che si può temL'ostruzione al ritorn'o del san gue dalla m.ilza poraneai,nente col moderno tratta~ento ~ièt~­ ' ~ può essere , compensata e la malattia può ri, ti.co rendere l 'urina esente da zucchero in casi manere. allo stato latente .p er lungo tèmpo, ,ma di giov.ani pazie,n ti (sp esso apparentemente ben possono ' a-ccad,er,e nuovi atta·c.chi di trombdsi nt1triti), precisamente qu.elli che sono quasi • • nella vena porta, ~er cui si stabilisce la comcerti di morìr.e prematuramente per coma dia.pleta o.struzione. .. . · · , betico. ,,. I . . ' Vi può essere •o m.ancare 11na storia di tr.~u-. L'autore ·crede .cl1e . questi casi possonq sfugmatismo all'inizio della malattia e l'étiologia gir~ se fraudolentem.e;nte si fanno vis!tare per d-ella tromboflebite in qµe sti casi non ha una l'assicurazione~vita, dopo un preparatorio trat-· _ spiegazion.e soddisfaoente. . tame~to ,d iet etico. Nel 1909, dopo l'introduzione . Tuberc'Oldsi polmonare. - Sono ben noti i del trattamento del .diabete mellito· col m-etodo die_tetic0 ·di AlJen ( (( riposo alimentare ~»~), in u~ . danni dertv.anti dal . non diagnosticare la pre.(

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l'autore ot~nne che l'urina fo~~ temporaneamente esente da z,u cchero nel se.g uente modo : · Donna di 23 anni ricov·e rata all'ospedale: la quantità di, zucchero nelle urine fu ridotta, , mediante la dieta, a ci-rea 70 grammi nelle • 24 òre. Il 10. settembre· 1909 la di~ta fu temp~ra~ea­ tnente limitata a 200-300 grammi di olio d'oliva al giorno, ·c on quanta acqu.a l'ammalata desi• d·erasse e eon una pillola di fosfato di codeina (che l'ammalata prendeva tre volte al giorno) . Il risultato di qt1esto «mascherato digiuno » • fu la · scompa,r sa com·p leta dello zucchero dalle urine il 12 settembre. Il 13 settembre l'autore ordinò il ritorno alla dieta che l'inferma .aveva p.recedentemente per il stlo diabete, ed il giorno successivo le urine contenevano il 4.5 % ·di zucchero. Dt1rante la dieta di e·s clusivo olio d'oliva l'inferma non aveva il senso della fame, nè la sensazione .di morire di fame. Una . . o dt1e volte, essa dic eva, l'.olio determinava liev.e .senso di • nausea. ma essa aveva un .aspetto buono e la t;11a ahitu A:le complesRione al a1~ant o :florj ria. P errlè cirra 4 libbre in neso. E~sa non era emaciata, e jn complesso guadagnò in peso durante la perman,e nza all'ospedale. · Questo era certo un caso grave rd i diabete· rnPllito, P niù t~rni la u. morì per roma CÌiahPti f' O; n11r tt1ttavia. se tJn rnediro di as~icura. . zione-vita l'avesse e~ctmina ta auanclo Io z11c• rhero era SCOmnarRO. sarebbe $tato, inga~·nato.

~a~0 · ~rave

esami j» individui nevra~tenici, ed anche in persone che godono\ apparentemente buona salute. S'i deve riconoscere · che i sintomi tabetici, ·com~-. i. dolori tabici, le· parestesie tabiche, le · crisi gastriche e i distur~i urinari tabetici, sono ' frequentemente. attribuiti ad altre cause. Si può riotare, p·eraltro, · che i malati di tabe dors ~le possono vivere per lungo tempo, e· in alquni casi le Compagnie di assicurazione-vita • non p.e rderebbero se tabetici fossero acce.ttati per sbaglio. I tabetici in cui l'atrofia del nerv-0 ottico si manifesta al principio' della malattia · . frequentemente sembra che abbiano una forma ~elativ.amente mite ·d,e lla maJattia sott~: altri rispetti, tanto eh.e in Francia all'epoca di Charcot si parlava di una specie di «tabe · dorsale arrestata dalla cè.cità », cioè a dire . . m1a èlasse di tabici dichiarati di .cui i sintomi · (cioè il pi:ogresso della malattia) sarebbe arrestàto da, o piuttosto dopo, lo sviluppo . dell'atrofia del nervo ottico. • • • Simulazioni. L'autore richiama l'attenzion.e sulle .s imulazioni nell·e assicurazioni-infortuni e dei lavoratori. Sono difficili a scoprirsi le çombinazioni di sintomi · simulati ·con i veri. Spesso sono associate le malattie fun• zionali del sistema nervoso e la simulazione delle malattie organiche. L'autore ha risçòntrato, specialmente in giovani donne cop stati psichici anormali, affezioni artificiali delia , cute. Vi sono poi . le simulazioni. dei prigionieri . di guerra allo scop,o di .essere rimp.atriati. Si"{llide e cosiddetta parasifi,lide ,d el sistema • • . L'autore riporta alcuni casi di simulazione. nervoso. - · Alct1ni ritengono r.he la sifilide ner(Dal Britìsh Medical Journal, !Il. 2980, 9 febvosa sia diventata relativa:mente più frequente bott. I. ROMANELLI. dopo la introduz~one del metodo · di cura col · braio 1918). ' . ' salvarsan e n'e osalvarsan. Il siero di sangue ed il liquido cerebro-spinale dei candidati all' assiMEDICINA. .. curazione-vita sono naturalmente molto di rado n trattamento dell'ec1ampsfa. o mai esaminati con la reazione di Wasser' . rriann, ed 'è possibilissimo che persone sict1ra(PH. JuNG. Deutsche Med. · Woch., ·n. 8, 1917). 1 mente sofferenti per cefalea , ecc. , d ovuta alL'~clampsia, .che, secondo le nostre conol'iniziarsi di una sifilide nervosa, possano ocscenze presenti,. è ritenuta come un'intossicacasionalmente essere• çtccettate ner l'assicurazione-vita. Future statistiche di grandi Com- zione prov·eniente dall'uovo, .r appresenta una pagnie di assicurazione •e le cà11se di morte di delle più gravi malattie della gr.avidanza, del nrecoci sinistri certamente Iumeggerann o -que- parto e del pu_e rperio. Essa:, che ha raggiunto sta · q11estione. Similmente alc1111e volte pos- la mortafità -q uasi del 40 % n,e i ca~i non curati, $Ono essere accettate incons~pevolmente 'in as- va.rda seco~d·o i paesi; sicchè il me1dico pratico·, Ri,c11razi.one persone ·con tabe d·orsale o parasecondo i vari luoghi, ha potuto ,c onstatarla lisi progressiva inizjale. specialmente se non raramente o f:r.equentemente. Più spesso. ne , è stata dichiarata la sifili.de "pregressa. son colpite le primipare, a preferenza durante L'autore dubita che siano sempre sufficien- il parto, più di rado n~llà seconda metà della • temente esaminati nelle visite mediche per gravidanza, pochissime volte nel puerperio; oec-: • l'a~$irurazton e-vita i riflessi pupillari di Argyllcezionalmente la si è constata nella prima metà . • Robertson e i riflessi patellari. della graviélanz a e quasi mai nella gràvidanza. Ma occasionalmente i riflessi patellari pos- tubarica. sono non provocarsi dopo parecchi e ripetuti I sintomi sono ben noti: co11trazioni cloniche •

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con consegt1ente perdita della· coscienza; talora ore prima che l'ammalata sia accolta in clilimitate contraziopi s eguite da perdfta di conica, si è eseguita ~n'iniezione di m orfina, è sci enza di lunga durata e talvolta anche da1la prudente di non adoperare altri narcotici; se m orte . P er qua nto riguarda il trattamento invece è trascorso un certo tempo, si potrà risono di gr a nde importanza i segni prodromici: o etere un'iniezione (0.01 di morfina) e dopo pnmn an cora della comllarsa delle contra2 or e d a re per clistPre g, 2 di idr. di cloralio: zi oni possono constatarsi. albuminuria. edemi, se l'ammalata non ba avuto a lcuna iniezione, C'Pfalee, deliqt1i, dist11rbi visivi fl.n o àll'a1naurosi allora si potrà seguire il metodo di Stroganoff: rompl eta. All'inizio d,ella c11ra : morflna 0.015~ dopo IJ · trattamento dell'eclampsia. non è affatto 1 ora idr. di cloralio 2.0 per via rettale; dopo semplice e richiede una cura pr,atica ed int~J­ 3 or e morfina 0.015; dono 7 ore id r. di clorali gente• non solo. m a anche alcune disposizioni, lio 2.0 per via rettale; d ono 13 ore idr. di cloeh e possono ottenersi per lo più in ospedale, r a lio 1.5 per via, rettal e: d opo 21 ore idr. di quasi mai nelle abitazioni private; nè è sufficlor a lio 1.5 per vi a retta le. ci ente clie il medico visiti l'ammalata. una volta N·el caso contin11assero gli accessi o si renal giorno, poichè sono così variabili ed istandessero più intensi si potrebbero diminuire gli tanee le m a nifest azioni morbose, ehe il medico intervalli consigliati dallo Stroganoff, come si deve esser pronto ·e s.o llecito ad intervenire sepotrebbero sospendere le l1ltime somministracondo l'urgenza del caso. Ne segue che la magzioni del cloralio quando siano cessati gli ac-· gior parte dei casi di èclampsia v.e ngono cu- . cessi e la coscienza sia ritornata. In ogni caso rati negli ospedali. Per •il trasporto è necessa- bisogna guardarsi dal sospendere i narcotici rio provvedere: 1° a che sia possibilmente ditroppo presfo. All'inizii o della cura si esegt1irq, . minuita la ec citabilità del sistema nervoso cenil salasso della v. c11biti (400-500 cmr..) e per la . trale, ,ciò ch e si ottiene mediante l'iniezione di stessa cannula si inietteranno 500 eme. di somorfina (0.02) l)O CO prima del traspòrto stesso; luzione fisiologica o di qi1ella di Ri_n ger. Sl 2<> che si ,eviti che l'amll)alata possa farsi del farà a m ·eno del sal asso se si è intrapreso qua1ma:le durante ·gli accessi convulsivi. L'ammache. atto operativo per cui Ja donna abbia perlata dovrebbe essere accompagnata dal medico duto gran quantità di sangt1e. Prima l'A. h.a stesso o per lo meno da una persona capace ritenuto di ricorrere al salasso ed all'ipodermo(dalla levatrice, ad esempio), col massimo riclisi nei ieasi in cui vi era polso frequente e gu a rd o, meglio in. barella pd in autòmobiJe, teso con elevata pressione; mR posteriormente, evitando p er quanto è possibile le scosse, non in seguito alla sua esperienza, ha dovl1to moin treno, specialmente per le lunghe distanz.e. dificare questo concetto, eseg11endo il sal asso Nell'osped al e l'ammalata. dovrà essere is0- ' e 1'in od ermoclisi anrh e con p olso "'ii ccolo e frelata in camera per quanto sia possihile lonquente e con pressione non elevata; solo quando vi è h·assiRsima pre~~i,on e e nolso frequente, tana da rl1mori e tenuta al buio, senza sonerie • s ospende il salai;so limitandosi all'ipodermoelettriche; il p ersonal.e l1serà s,carpe che non clisi. ·Con questo metodo si è vista cessare l'~­ faccia n l'llmore; n on sarà permessa alcuna viclampsia anche. nel periodo d·elJa gravidanz,a, sita dei u- arenti e l'inferma dovrà esser messa .. in condizi one da non poter 'f arsi del male dula quale ha potuto proseguire normalmente. Anche dopo la guarigione l'ammalata dovrà rante l'accesso. esser sorvegliata, noichè non è raro si verifiFino a pochi anni fa era di regola il sollecito chJno in seguito ·a ltri accessi, ed in questo caso intervento, anche c·on grandi opérazioni (tàl'A. consiglia l'intervento anche con atti. opeglio cesareo, colpoisterotomia), oggi invece si rativi ci 'importanza, ritenendo difficile di vesegu e generalmente il metodo conservativo di dere sp~rire per la seconda volta glj accessi S't.rogan off ~ di v. v .e it mediante i narcotjri ec1amptici ed essendo la donna in grave peri·(morfina, ed' idrato di . cloralio) insiem e ai gecolo·; ·talora a.n che .espletando il parto, non si. · ner osi s alassi e all'iiuodermoclisi metodo ch e h a ridotto la mortalità al 5-6 %. L'A. a tal ri- . riesce a s,a lvare l'?-mmal.a.ta. Quando, in seguito all'intervento od anche al guardo rlferiscé le sue vedute :per l a personale sua esperienz,a. Nel casq che il parto è già ' metodo · di S'trog,a noff, cessano gli 8iCCessi tanto progredito, da poter essere facilmente / eclamptici, molto si sarà gt1adagnato e poco a poco ritornerà la coscienza, però l'ammalata espletato, s i esegl1ftà l'estrazione del feto sotto avrà bisogno per molti giorni ancora delle più la n a rcosi, seq_ondo il caso (forcipe, estra~ione diligenti .cure; occorrerà sorveglia re attentaallo estremo del bacino, rivolgimento, ecc.); se poi il partò non si è ancor a iniziato o non v'è · mente lo stato del cuore, perchè, · anche cessati gli accessi, persiste una diin.inuzione dell'attialcuna preparazione delle parti molli, è d~ vità car<liaca. E ~econdo lo ~tato del cuol'le si · seguire il metod o conservativo. Se, nelle ultin1e ~

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ce!'La ptobal>ilità 8tabilire la

prog·nosi . favorevole se il ··pofso è ampio, poco frequente; sfavorevole se è piccolo e frequente . Se vi. è debolezza cardiaca an.che lieve si ~i­ eorra ai cardiaci, al digalen, alla canfora, allo . strofanto. Sarà anche nec~~sar.io rivolger.e l'attenzione . . ~ll o statQ dei r.e~i.- N.ella eclampsia raramente manca l'.albuminuria, spesso esiste una grave. n.efrite con enorm.e quantità di. alb.umi.n a, oliguria, anuria, eden1i diffu :;i .delle ·estre1nità, d~i genìtali, del. viso e grav~ssimì disturbi visivi, che possono anche dar. luogo ad amau- · tosi totale (Retinitis al~uminurica). . l Qu.ando si riteneva la nefrite <:on1e causa e non come conseguenza dell eclampsia (secondo il concetto odierno) si a dop·e ravano tutti i mezzi curativi di essa; ma og.gi questi si reputano inutili essendo·s i osservato che i fenomeni nefriti ci vallno . scomparendo a misura che l'e- .. clampsia si avvia .alla guarigione; sicchè le ultime tracc:e di ~lbumina poco a poco spari~ scono ed è ·assai raro che perduri una nefrite · cronica. Volendo però .si potr~be, anche nel .. perio.do convulsivo dare il digalen o la diuret~na per via ipodermica. Fra le COfi?.plicanze dell'eclampsia ricordiamo' · le .e stese apoplessie ceriebrali, quasi 'sempre mortali; nei .casi più lievi possono verificarsi / delle paralisi emilateraìi per l~ ·quali si potrà fare più tardi una cura sintomatica. ·· Imp·orianti e fr·e quenti complicanze sogliono verificar~ da parte dei polmoni, pe>l11:1onite ab ingestis, che si determina pe,i: la sorrimi·n istrazio~e di sostanze. liquide ~ che, con la bronchite e la bron.co-polmonite, rappresenta una delle più pericolose complicanz.e. La :QUtrizione delle eclamptiche durante lo stato di incoscienza. non sarà mai' f~tta per os, · nè è ·conveniente .s eryir.s i della sonda gastrica per la p0ssibilità che essa provochi nuovi ace.essi. Si potrà i·n cominciare a . somministrare delle sostanze · liquide solo ·qu~do .s~a ritornata la coscienza e, .s e vi è i~ att~ ·1a Qefrite, si pr.escriva una dieta di latte e v~g·etali, come il semolino, il riso~ .ecc. Come bibite, oltre al latte-, si possono dare : SlJ.go di frutta, di lirr1one, di lampone ed a_c que mineràlf alcaline. L'amaurosi ha in gen-erale una prognosi be- · nigna .c,e.s sando a misura ch e va scompa:oondo la nefrite. I.a glossi te e la stomati te ch e seguono alle lesioni della lingua. s.aranno ·c u'rate .con i m ezzi com.un.i, - di - rado è .neces~ario un int.ervento . chirurgico. · l , La .prognosi dell'eclampsia, anche ·nei ca.si lievi, ·è riservata, ed i~ rappo'r to alla durata d egli ' accessi e della: ·pe1·dita della coscienza, 1

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~e111pr e ::;La. vure vul.e '-! uar1U.o

p e1·cisto110; i1isie1:r1e àl Coma', gli .accessi convulsi vi; è sen1pr.e Ull cattivo segno p oi il polso piccolo e frequente. Talora, pur cessando gli accessi e ritornando la ·,coocienza, le ammalate soccombono per lo ( stato di intoss·:Lcazi.one generale (eclampsia senza accessi .convulsivi). · _. Non essendo ·ancora nota. la vera. -causa dell 'eclampsia, la cura è sem~re· é sola111ente sir1to1natica; pertanto è n eces·•s ario di ri conoscer e a tempo i .Pri1ni seg11i della .inalattia ed iniziare u11 trattamento profilattico prima- cl1e ir1so r·g~no le n1anifestazioni inizi~li e il dqlor . di testa, le vertigini, i 'd isturbi visivi. A tal'uopo è prudente eseguire spesso, ogni 2 o 3 settimane, l'anali1si_dell'l1rina nella primq. gra,·idanza ~ sospettar sempre Ja p ossibilità dell'eclamps·i a quando si · constati la presenza di albumina ·ed in qua ntità semp re cresoente, ed in tal caso far .m etter e a · letto Ja clo11na e pre, scrw ere una 1·igor.o s.a dieta latto-vegeta le. :Se poi , ·ciò . malgra.do, la crt1antità di a ìbun1ina si i·er1de rilevante,· non occorre J)erd er t.e1npo a. provocare il parto p1f3ma t11xò OlJ.de evltal'e Ja ' l)Ossibilità dell'eclampsia; ' Una donna, che sià g·ià guatita una volta de.l l'ecl,a 111psia, non se ile riamn1al.a quasi m·a i più nelle ,s uccessive gravidanze, .sicch è J)are .acq.l iisti una . 34utoimmunizzazione. Ciò · vale a render tranquilli coloro i quali vorrebbero. evitar~ y.n .nuovo concepUn.ento per paura dell'èclampsia, .c he solo in casi r~rissimi pG-· trebbe verificarsi. DE CHIARA. 1

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CHIRURGIA. •

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Di un trattamento più radicale dell'ulcera

gastrica e duodena,fe. ( JOHN

B.,

D EAVER. ·

Anrials ot Surgery ).

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ormai noto cl1.e l't1lcera duoc1e11ale è più .frequentè della .gastrica; e sono sue sedi ·in ortj_ine ' di fre1q uenza : , la pài·ete a11tèriore e laterale della prima porzione del duodeno; la i' parete p.oste~iore di questo stesso , tratto; la parete iriterna o pancreatica détlla 'Seconda. ' porzion·e del ·dll:oq.eno. · Nel pri~o caso ~ .s e l'ulçera è piccola l'A. usa· esciderla vicioo ai'· suo imbocco nell'intestino, richiud1ere.' il duod.en€> e prati care una. gastroenterostomia posteriorb. Se invece l'ulceia è grande, ·amputa il duodeno al disotto della lesione, escide ·il piloro e fa ancora una gastfoenterostomia posteriore, e la stessa te·cnfca. usa nel caso di ulceri della parete posteriore e non troppo aderenti alla parete addominale, sì el1e s i c.:t possibile este1·iorizzare il duode110. È

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Quando l'amputazione del duodeno ca<je così vicino alla testa del pancreas, da r.endere • impossibile la inversione e la sutur·a a borsa ' di tabacco, l'A. usa uno di questi due metodi: • 1° dissecare la: parete ~nterrta del dupdeno dal tessuto pancreatico e quindi praticare la borsa di tabacco rinforzandola con un lembo omentale; ovvero 2°. chiudere l'estremità duodenale con. una .sutura continua al catgut e cucire la . testa del pancreas sopra il moncone duodenale. (Juest'ultima tecnica presenta in verità una obiezione e cioè che i fermenti pancreatici possano avere qualche effetto sul moncone duodenale, o, viceversa, che da questo possa esser propagata una .infezione al pancr~as. Nella perforazione acuta di un'ulcera duodenale l'A. pratica fin dal primo intervento una gastr oenterostomia (44 operazioni con una sola n1orte) : e ciò, primo, per porre la zona ulcerata in u11 riposo iil)mediato; secondo, per assiCltrare il vantaggio l1ltimo dell'operazione che ir1 molti casi porta a guarigione; terzo, in forza della sua esperienza C?Sì categoricam~nte favorevole. L'ulcera gastrica ha la sua sede più comune al piloro; la sua f orrna più comune è la cronica callo~a. Seguono in ordine di freque11za di sede la piccola curvatura, la parete posteriore, la parete anteriore, il bordo dell'apertura esofagea. Il primo tipo viene trattato d,all'A. . sempre con pilo1·ectomia; cl1e estende a gastrectomia subtotale,_ se è invasa anche la piccola curvat.11ra prossimiore. 1. . e 1>1rcole ulceri della piccola curvatura ma con.SL'HJSO indurimento sono al ,meglio trattate c·o n l'escissione : aprire 'la piccola cavità peritoneale passando attraverso lo strato superiore dell'ome11to gastroepatico, leg~re le . arterie vicine all'ulcera, escidere questa, c:Qiudere l'apertura gastrica con tre piani di sutura. Nel. caso di ulceri della piccola curvatura, in cui l'indurimento si estende notevolmente sulle pareti anteriore e posteriore dello' stomaèo, l'A. · pratica una resezione circolare con una riun!one capo a capo. .Se poi l'estensione è tale da aver raggiunto il tipo dello stomaco a clessidra in alcuni casi fa una resezione circolare, in altl'i una . gastro-gastrostomia fra le due ·tasche e una gastroenterostomia· po.steriore con • la tasca inferiore. Quando l'ulcera risiede sulla parete posteriore l'operazione ai scelta è l'escissione [,a tta attr.avenso l'interno dello sto1 maco: in questa operazione, dopo escissa 1 ul. . cera. e richiuso lo stomaco, per precauzione , I contro l'eventualità df una fuoriuscita di liquido dal viscere, l'A . .aipre l a piccola cavità . . peritoneale, passando attraver.so lo strato ante(12)

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riore dell omento gastro--colico, raggiunge· ed esteriorizza la parete dello ~tomaco nel punto dell'ulcer.a escissa e suturata, e rinforza questa sutura con .una .L en1bert continua, d'opo di che richiude l'apertura dell'omento gastrocolico. Ogni ulcera -che non si sia approfondata nella mucosa tanto da· dare emor1·~gia, che non.abbia ostruito il piloro, che non si sia per la cronicità i11durita, può essere accertata. solo con l'apej·tur.a 1del viscere e l 'ispezione, ·s ebbene una palp azione .acc urata possa far!a diagnosticare cor~ grande pl'obabilità. Anche queste ulceri debbono essere operate. Secondo l opinione dell'A. e di altri la g.astl'oenterostomia posteriore ·dà gli effetti più . benefici quando il piloro è ostruito. Nelle u.Lceri localizzate fuori del piloro se ne ha scarso o nullo benefiz.io; e' se questo si ottiene è solo col per.mettere che abbasta.nza bile e succo pancreatico p assino nello ,s tomaco con un effetto n eutralizzante sull'acido cloridrico. · È dubbio che essa 1dia qualche sollievo col solo drenaggio. · L'A. ha visto ancora buoni rtsultati da 11na. gastroenterostomia posteriore con occlusione pilorica nelle erosioni multiple dello stomaco (ulceri di Dieulafoy) provocanti emol'ragie ri. petute. Tuttavia in tali casi egli non consiglia l'operazione se non quando sia stata tentata u11a cura medica ovv~ro sia stato rimosso un fo colaio infettivo carpe per esempio una appendic·e o una cistifellea malata. . .. Quando l'escissione non viene .a disturbara m aterialrne11te il meccanismo . gastrico, la ga· · str6enterostomia posteriore, eccezion fatta ipef l'ulcera pilorica, deve essere omessa: l'A. p. es. n on la pr.atica ·mai nella resezione centrale dello stomaco. Le ulceri c1e1 rnargine dell'apertura esofagea e • • • • del fondo dello se si è abbastanza !or. stom.aco, . tunati da sorprenderle nei primiooinii stadi, · l)Ossono ,e ssere escisse. Esse sono, è v~ro, rare, 1na si riscontrano purtroppo quasi se·m pre in uno stadio .a vanzato. L'A. ha visto in queste sedi pochi .casi di car.cinom.a che crede 1osse.r o, impiantati ··su vecchie U'1ceri. . Per concludere, in tutte le ulceri duodenali e/ gastriche l'operazione di scelta è l'.esc~issione. , In presenza di una storia. clinica assai fav orevole ah'ulcera g.a strtca, ..confortata da esa111e r:adioscopico po.s jtivo, con .d.a ti · obiettivi dubbi alla 1pal'Pazione e all'ispezione, l'A. non esita a · praticare una gastrotomia per risolvere la que, stione con l'ispezione dir etta d1ell.a muco•s a. Nei .caisi· sing·oli l'opportunità dell'escissione clipende .dalle .cc1ndizio11i locali. Nessuna u1cera dovr.ebbe essere escissa quando la consecutiva chi11sura ed anastomosi presenta troppo gr.and) ri•schi .oper.ativi. SEBASTI ANI. 1

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\ SEZIONE PRATICA

APPUNTI DI MEDICINA P·ItATICA. ,, •

SEMEIOTICA.

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Il segno della vetro-pressione. - Contributo allo studio della diagnosi ditlerenziale fra la tubercolosi e la sifilide cutanea. '(NICOLAS,· FAVRE, SALEElJ.

Presse

médicale~

1918,

n. 35, pag. 318).. Gli autori contestano il valore assoluto di questo mezzo diagnostìco largam·ente impiegato sino ad ora nella diagnosi del lupus, il quale ha come unità elementare, anatomica e .. clinica il nodulo. Il nodulo luposo,, di grandezza variabile da quella di un grano di miglio a quella di un pisello, ha un colorito giallo-rossastro, semitrasparente, con una tinta ·che ricorda la mar• mellata di albicocche o .di mele. Spesso il colorito del nodulo è mascherato dall'erite1na diff~o di tt1tta la regione malata e lo si mette in evidenza solo .anemizz.a ndo la cute m èd i ante la trazione cou le dita .o la compressione con una lastra di vetro. Si raccomanda di spalmare la superficie da esaminare di un leggiero strato di vaselina, con il ·q ual mezzo le squame, se ve ne sono, •e lo stra.to ·c orneo dell'epidenùide diventano più trasparenti e maggiormente visibile diviène quindi il nodt1lo sottostante. Secondo gli autori la tubercolosi non è il solo processo .capace di dare, nel derma cuta' neo, degl'infiltrati nodulari visibili alla vetropressione e che p.resentino ltaspetto,. . la tinta e gli altri caratteri già· menz1ionati. Altri processi possono comportarsi allo stesso modo, la sifilide in prima lin·ea. All'uopo essi riportano alcun·e osservazioni fra .cui queia di un individuo con vasta chiazza infiltrata, e qua e Jà ulcerata (in una delle regioni scapolarj ), sporgente e ma1111n elloriata, e che era stata riten-q.ta di natur.a ll1posa. i. Il segno della v·et{'o-pressione era assai netto, specie in corrispond\nza delle elevatezze papt1lose che si riscontravano sulla s t1perficie ert1ttiva e nelle quali si potevano distinguere con molta precisione degli . iJ'.).filtrati circoscritti dalla tinta di marmellata di mele. P.eraltro il .c arattere f.ortem~~te congestizio delle lesion}, la consistenza ~otevole dei mar~ gini d·elle ulcerazioni, il cu·i ·fondo ra1nmentava l'aspetto lucente delle gomme, la presenza di lesioni i11dubbiamenté sifilitiche in altre sedi (orco-epididimite dura bilaterale 1 sifilidern1a c:ircinato della· coscia, ecc.), sembrarono elemerl.ti sufficienti per dubitare della diagnosi di tubercolosi cutanea: infatti una cura spe• 1

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cifica' guarì il malato in tre settimane. La biopsia permise di constatare in questa sifilinodulo-ulcerante delle cellule giganti derma • e dei cumuli di cellule epit~lioidi circoscritti, entro un denso ·infiltrato dermico. Un altrD mal ~t<?, ritenuto ·egli pure come a.fletto da lupus, 1-resentava uria larga lesione .cir,c o~are, ~he ocèllpav,a la r~gione frontal e, temporale · e iµascellare .di destra, con sviluppo eccentrico in n1odo che guarita al centro, rimaneva attiva s0lò in corrispondenza del margine ove qua .e l ~t si notE\vano infiltrati papulosi duri, in parte ulcerati, salvo sulla .regione frontale in cui la lesione· presentavasi su di una vasta super• fi cie · rossa-infiltrata, leggermente mammellon a.ta, finemente squamosa. lvi, come al margine, la vetro-pressione ·.metteva in evidenza dei noduli ·circoscritti dalla tinta di zu.cchero cl· orzò, aventi tutti gli altri caratteri obbiet.: tivi d·ei noduli lt1posi. · J...a presenza di una leucoplasia c,o mmessurale ·e di una rigidità pupillare completa con \i\7assermann positiva fecero peraltro p·ens~re alla sifilide, . ciò che fu confermato dall'esito fèli.ce della cura specifica. Anche · in altri due casi dello stesso geneve (sifilide acneica del naso, sifiliderm~ .noduloulcer.a to s·acro-coccigeo), come nei primi due, ie lesioni sifilitiche terzi~rie si comportarono, alla vetro-pressio;ne, come delle lesioni lupose. Tutto ·Ciò non dev.e recar meraviglia quando si tenga presente che le une come le altre 'presentano caratteri istologici assai simili. Cel• lul1e gig~nti, focolai nodul.ari di ·cellule epite.·iioidi, follicoli tipici nettamente differenziati come nelle più ·a utentiche tubercolosi cutanee, ,.. tutte le formazioni infine, considerate per tanto tempo come carattèrizzanti specifìc~mente le reazioni dei te~suti al bacillo di l{och, si osservano a:n che nelle lesioni si1filitiche e non in modo ecce~ionale . e fortuito; ma quasi costantemente. È giusto rilevare che nel lupus l'estensione della trasformazione epitelioide rende il seg:çi.o della vefro-prassione :Qiù manifesto, al punto che si osserv1an'o talvolta delle evere chiazze di ' ii1filtrazio11e, Llalla solita tinta di marmellata di mele., Nell~ sifilide invece 1di regola . i notluli . siano più circoscritti .e di dimensioni. minori. . .Secondo gli autori, probabilmente anche in é:~ltre dermatosi, e specialmente quelle micosiche, dovr,a nno trovarsi segni analoghi. · E poichè la diagnosi differenziale fra la tubercolosi cutanea e le affez,i oni che possono • Rimt1larla si prQeQnta assai spesso al dermato-

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J ugu, è i1cce::;sc:trio ten er ,..co11 lo di ogni mezzo

ten::,èt, nausea, rigidità nucale, segno di l{erche tenda ad assicurarla. In t ali casi il dare nig, lieve edema papillare, pupille miotiche e acl t1n segno che ha solo valore relativo, un'imdisuguali ma mobili, riflessi cutanei vivaci. portanza assoluta può esser cau sa di errori Alla puntura lombare ripetuta parecchie v-0lte clinici r11evitabili. si ebbe sempre ipertensione, liquido limpido, E certo che si fa spesso tro1)p o facilmente li11focitosi, assenza di meningococchi e di bacliagnosi di lupus senza assicurarsene con un cilli tubercolari. complesso di prove convergenti : analisi cliP er il fatto che mancava, la febbre, per le • 11ica, ele!llenti forniti dal l ab oratorio, dal tratcondizioni del sensorio, . per lo stato della linl ur11ento, ecc. . . V. MoNTJi:SANO. gu a ~he era sempre pulita, per l'assenza di . • clist11rbi sfinterici e di vomito, per il reperto del liquor, e per la persistenza immutata dej CASISTICA. si ntomi malgrado le ripetute iniezioni intro• La meningite siftlitica acuta. 1·ttcl1i(lee di siero antjmeningococcico, si escluse la meningite cerebro-spinale e si pensò alla Nella maggior parte dei casi· la sifilide clel111eningite • sifilitica acuta. Si praticò allora la 1·asse ce r ebro--spin ale e dei s uoi involucri h a un decorso cronico o semicronico. Ma non man- . reazion e di \Vasserm a nn del liquor: l ' esito fu negativo. l\lla dopo 10 giorni essa risultò can o i casi nei quali essa colpj sre le rnenin gi .. n ettamente positiva tanto nel liquor quanto 111 m odo acuto con lln decorso non m en o graYe n el sangue. L 'indomani allora si iniziò la cura cli q11ell o cli qt1alsiasi altra 111 a lattia. t.ossi-i11SJ)ecifi.ca: si estrasser'o 70 cinc. di liquo · e si fettiv a ·ac11ta. Certo è pi11 ro1n1111e cl1 c nello • con 30 eme. di siero mercurializsost·it11irono stadio secondario si abbia l1na sempli ce irri• tazione d elle m e11ingi con rachial gia, parest.e- zato Mulford contenenti 2 mmgr. di me1·curio, e d i queste iniezioni se n.e praticarono sei a sie agli a r ti, debolezza m11 scolare, açcentuazion e clei r iflessi cutan ei e J)l'Ofondi e talora. gio:·ni alterni; si iniziar'o no anche delle frizio11i. Il giorno seguente si ebbe un peggioraa nche fenomeni irritali vi vescicali. L a ver a mening ite sifilitica acuta è m eno comune e m ento, ma nei successivi si notò un marcato • miglioramènto, che s ·. accentuò fino alla cOBlquindi meno nota. Eppure il riconoscimento pleta e perfetta guarigione. a. a. di questa sindrome ha m ol ta importanza dal punto .di vista terapeutico. La meningite acuta può presentarsi in stadt L'epilessia sifilitica. differenti. della infezione sifilitica : a) come esaL'epilessia di o rigine.sifilitica è p1iù freiquence'rbazion e a cuta in casi di sifilide congenita; te di quel che sii iered-e generaJmente Levy b) nel -periodo second ario aonte1nporan eamente alla r oseola o poco prima o poco dopo; e) nel Bing e Gerbay (A nnates des maladiei,s véné• .,periodo terziario nel corso çli t1na sifilide gom- . riennes, 1917) ne hanno potuto BAccerta:re tremosa ·c ronica ed a n che quando ogni altra le- ·di.ci oasi. sione del sistema nervoso è l a tente o allo stato L'eipilessia può mrunif.estar.sti. in tutti i periodi quiete. In g,e nere nei casi · dE.lla prima e della _d i della .sifili·d e, ma i)er lo 1Più si veTi:fica I).el terza specie esiston o altri sintomi che g11idano periodò secondario-terziario e terziario. Gli an: il medico alla esatta diagnosi. Nei casi della tecendenti __ nervosi del pazie11te pare costitui' seconda specie possono mancare altre manifescano un .elemento predisponente, ma il più stazioni lueti_che, ed allora la diagnosi si può delle volte lo scoppio delle crisi epilettiche rifare solo tenendo conto dei dati anamnestici, ma.ne inspiegabile. cl el ris11ltato dell'esame del liqt1ido cefal o-raL'epilessia sifilitiica non ip reeanta alic un si.n el1idiano e di altre particolarità. tomo caratteristico che la distingue dalle alGr ay (British "ft-!edical Jour nal, 29 settembre tre form e. TaJvolta i pr-ecede,n ti del soggetto·J ' • 1917) ne ha esaminat0 un caso nel quale la I ' esistenza con cl amata della sifilide, permettom e·n ingite a cuta si sviluppò poco dopo il con:o.o la diagnosi; ma pit1 sp.es,so manca ogni ele• tagio con sintomi simili a qt1elli di una polio- mento di,a.gnostico e bi sorg na ticorrere alle rimielite a cuta e che fu invia to all'ospedale con cet-ch·e di labof~torio. Nei casi dubbi .sa.ramno ' la dia.gnosi di meningite cerebro-spinale epi- elementi sufficienti gli antecedenti sifìliti~i, demica. Dall'anamnesi risultava che da vari l'età del malato (l'epilessia essenzia1e s'inizia giorni il paziente soffriva di cefalea violenta, quiaJSi !Sempre nei primi perjodi .della vita), la dolori alla nuca, nausea. Si · era contagiato di reazione di w.a.sse~ann, la ' linfocitosi del lisifilide pochi mesi innanzi. Il sensorio era liquido cefalo-rachidiano, e, quando eii6te, il sebero, non v'era febbre, ma esisteva cefalea ingno di Ar$Yll. 1

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SEZIONE PRATICA •

L'epilessia sifilitica non rimane per lo più accertata nella su n etiologia, p,e rchè di solit0 ci • si co,n tenta dell n diagno si di epilessia senza • I l e ca use- o an1che perchè J!inf ermo nceflcarne nega o i:gnora il contagio sinlitico. · Tuttavia bisogna agire teraJ!)e11tica.mente in m1odo ad,a tto perchè ·Com.e iln tutte le maIDifestazioni della sifilide il trattamento è semrprei ·effica;ce e·· si può affermare 1c he l'e1Jile,s sia sifilitica è g·u a- , ribile me.diante .un trattamento m·e todico, a me, no che essa Ylon costituisca, la fa se terminale di · tlna si fì-lide cer·ebrale. q,. a. 1

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. TERAPIA.

La vaccinoterapia speciftca della dissenteria bacillare.

La v~ccino-terapia a11tidissenterica non ha ancora trovato applicazioni terapeutiche i;>er diverse ragioni, fra cuJ prin cipalmente la non costante specificità della c._au sa. D'altra parte la com.une terapia medicamentosa, pure essendo molto svariata, non si dimostra molto efficace tanto più se si tien conto dell'alta mortalità, la quale è stata osservata da S. ·S ter. -ling (Deutsche med. Woch., 7 giugno 1917) fino ' ad oltre il 23 oL. L 'A. ha sperimentato l'uso di vaccini in ammalati in cui la dissenteria .era provocata da bacilli e scarsa tossicità (Flexner, Strong, ecc.). Il vaccin~ veniva prepar_ato diluendo un' ansata (da 2 mm.) in 5 eme. di soluzione fisiologica (50-100 milioni di bacilli in 1 eme.), tenuta a 55°-58° per un 'ora, a cui si aggiungeva poi il 0.5 % di acido fenico. L'iniezione di ·Cmc. 0.5-2, . praticata sotto la· c11te dell'addome è piiì n meno dolorosa e s~guìta da infiltrazione ed ar.rossamento, che durano 2-3 giorni. · La temper~tura sale ~apidamente dopo un 'ora, arrivando anche a '39°.'8_, per abbassarsi il giorno seguente a 37°.3-37°.5 ~ ritornare alla normale entro una settimana. In alcuni ammalati .n on si lè osservato cambiamento nella temperatura. · Nella maggior parte dei casi, il numero delle evacuazioni si riduce nei giorni seguenti l'iniezione alla metà od al terzo: scompaiono il lnuco ed il sangue, -cessano i premiti, gfi ammalati si sentono. nligl-i orati ed ·acquistan o l'appetito. / . L'età non costituisce- una controindicazione · I'A. ha usato il trattamento sia iiil piccoli bambini, come anche in individui di et$. abbastanza avanzata. Talvolta è stato usato anche l'auto• vaccino. . _,.Si può anche preparare un vaccino polivalente sensibilizzato nel seguente -modo : emulsionare dùe anse da 2 mm. di colturè in agar di 24 Oi.'e in 5 cn1 c. di soluzio11e fisiologica, ~

aggi ungervi 5 eme. ·di un siero specifico ad alto valore, diluito. a 1 / 100 - 1 / 2 00 • Dopo 24 ore di termostato, versare il siero e lavare, centrifugando p er tre volte, i batteri agglutinati, con 10 ·eme. di soluzione fisiologi. ca. Si può poi ag~ · g·i t1ngere .0.5 ~{, di a cido fenico. FIL.

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I fenomeni surrenali . nena vaccinazione antititlca. l\II. Loeper (Presse M"édicale, vol. XXIV, n . 58) ha osservato in · alcuni casi che il .. giorno ~e­ guente la prima vaccinazione antitifica si è verificata una sindrome caratterizzata da pallore e cianosi, ·dolori alle gambe ed alla regione lombare, abbassamento della pressione e diarrea. L'origine surrenale di questi sintomi è .stata conferrpata dal fatto ch e essi ~cqmparivano mediante la somministrazione di epinefrine, sia per bocca" che per iniezioni. In altri individui · si .è manifestato un altre complesso di 'feno- . meni da insufficienza surrenale, cioè astenia, linea bianca ed abba.ssamento di' pressione: quest'ultimo era abb astanza pronunciato e persisteva per qualche giorno. L'intensità della reazione diminuisce con le ·successive vaccinazioni.

L'A. ritiene quindi ch e n ella vaccinazione antitifi.oa .si debba tener conto non solo dello stato del fegato. reni, cuore, polmoni, ma anche delle ' capacità di resistenza delle surrenali, ciò che si può dedurre con la misurazione della pressione sanguigna. La vaccinaz.ione non deve farsi in individui molto stanèhi J se la pressione sanguigna è molto bassa, sarà opportuno somm\J:listrare · dell'epinefrin~ prima della-vaccina,.: zion e éd, eventµalment e, anche qualche . ora dopo. FIL.

Lè Iniezioni di • latte nel trattamentd del bacilliferi. Le iniezioni di latte bollito (10 eme. nei glutei) provocano una febbre con effetti terapeutici nella emofilia, · anemia perniciosa, leucemia, ec·c. Circa otto ore dopo l'iniezione si ha un brivido,. la temperatura si inalza e tale si mantiene oer d11e o tre ore, ritornan.do -noi alla norma, senza alcun altro effetto secondario, ec- . cettuatane una lieve· cefalea. • Secòndo gli studi di Herz (Wiener klin.. . Woch., 11 ·ott. 1917)~ mercè ta1i iniiez.i oni nei . portatori di bacilli· .tifici.~ i germi vengono oaeciati nel sangue ed, i.n parte, eli1ninati con le llrine; anche Ji quadro ematologico viene ·modificato e vi è ragion e di ritenere che vi sia ~umento· di . qual che fatt o infiammatorio . .locale. Q11esti fenomeni son o accompagnati da una mobilizzazione d.egli antìcorpi e questi varì fattori sembrano combinarsi allo scopo di. sradi care i bttcilli dell' or ganismo ·d el bacillifero. I. P. • 1

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IL POLICLINICO .

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NOTE DI TECNICA. Il metodo Fontana-Tribondeau per la diagnosi delle lesioni luetiehe contagiose. \

Il dott. Quioc, addetto al servizio di sifilografia nell'esercito francese, ha trovato poco utilizz a bili l'uitra microscopio, il metodo all'in,chiostro di Cina e le colora2ioni Giemsa e Proca-Va silesc11 p er la ricerca cl ei treponemi nell?- le&ione primitiva e nelle les ioni mucose . e cutanee del p eriodo secondario, alle quàlj ' spet ta la ·massima impottanza nella trasmissione della malattia e che percj ò importa di sa.per ri conoscere con certezza. P er es.: l'11lt1·a microscoiJi o f a r icoJ1 oscere facilmente lo spironéma, se questo è allo stato Pllro e molto abbondante; ma non i)erm ette sempre di1 differenzia,rlo se associato allo spirocheta refringens o ad altre forme spirillari, · molto più che la sua estren1a mobilità lo. lascia esposto, talvolta_, per pòchi secondi appena al fascio luminoso; qt1 a ndo, J1oi gl'individui ·s ono scarsi, si rischi a di n on ved~rfli. perchè ,p oco rifrange11ti e sfuggono con facilità. L'A. si è trovato soddisfattiiSsimo del metodo • d'impregnazione a rgentica di Fonta na-Tri. bandeau. Le emazie, che ' sono molto rifrangenti, e altri mat eriali organici, vengono parzialmente dissolti: invece il t reponema vien m esso molto bene éosì in evidenza 'e spicca vivamente sul fondo della· prep a razione, ù.n che se scarsissimo, ·e ' può essere facilmente differenziato dalle altre specie spirochetiche. • Il processo si r~ccomanida non solo per la. facilità di leggere i pteparati e ·p er la sicurezza dei· reip erti, ma anche rper la semplicità della tecnica, «che passiamo a descrivere. • Occorrono tre soluzioni: I. Nitrato cf,'argento ammoniacale di Fon1

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II·I. Soluzione tannica : Acido fenico nevoso gr. 1; Tannino gr'. 5; Acqua gr. 100. Lo striscio viene disseccato aiccur.atam·ente. . Secondo che è più o meno spesso, viene co,,perto per due o tre volte e per 30 secondi ogni volta con l a sol11zione di Ruge, la quale ne asporta l'emoglobina. Si lava con alcool. Si infiammq.i l'alcool ri·m .. a sto sul preparato . Si c opre con soll1zi'on e tannic,a, scajdando finD a produzione di vapori, che si lasciano svolgere per un minuto incirca. Si lava abbonda.ntem ente con a cqua, per eliminare ogni tr accia della soluzione tannica. Disseccare .. Coprire <!on soluzione . di nitr.ato d'argento; la vare e .disseccare. , Tutte le specie di spirilli ricevono uno strato ' 11nifor me di deposito a;rgentico, di modo che p a iono uniformem.e nte spessi. I caratteri delle ~oro spire, la loro forma, · il loro diametro reIr..tivo sono resi molto bene visibili. Il treponema Si disting·ue in specie per la sua sottigliezza. Si mostra in nero violaceo su di un fondo trasparente o su di un fondo giallo Chiaro prodotto dalle -emazi~ ·SCOiorate. . (P aris ~CtSdical, 27 luglio 1918). R. B.

POST A DEGLI ABBONATI. (969) Stllle ·i niPzi on i endovenose dei ·sali di chinina. - All'abb. n. 7595: Nella· pratica delle iniezioni endovenose dei sali di chinina, le condizioni · ·l )articolari necessari,e, per no:p provocare dolorosi accidenti , s ono : diluiziune ed isotonia; del rimedio, reazione n eutra. Nella formula del Baccelli' sono felicemente ~iuniti i desiderata 1 d e~e iniezioni endovenos~. Non è consigliabile servirsi delle comuni fiale di bicloridrato (sale acido) : il meglio si è di:bJire Je comuni · fiale· di chinina-uretano (formala Ga:glio) in 8-9 eme. · di soluzione fisiologica sterilizzata. Pos·s ed endo una siringa ~a 10 eme. si può a llestire l'iniezione s11ll'istante : si sciqglie un c11cchi.aio di sale da cucina in- un litro d'acqua; se ne bolle una parte in ùn tubo da saggio in un palloncino o in un recipiente di . ferro smaltato b en pulito; si lascia; raffreddare; quando la soluzione fisiologica è appena tiepida, con la siringa sterilizzata si . aspira · una fiala (0.30 di chinina) o due (0.60) e si aggiunge soluzione .fisiologica fino a 10 eme.; si agitai nella siringa stessa; si inietta ·lentaI

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Si prepara come segue : , Nitrato d'argento c ristallizzato gr. 1; · Acqua distillata eme. 20. Dissolvere a freddo; metterne da parte alr.uni centimetri cubi; il resto viene agitato con una bacch.e tta di vetro, mentre vi si aggiunge, a. gocce, dell'ammoniaca, fino a prorluzioné e poi a sc.omn a.r sa di u11 precipitato sepp ia; allora vi si aggiunge la soluzione lasciata da parte, fino a iprodtizion,e •di una leggera neblllosità, persistenté· dopo agitazione. Questo reattivo si conserva molto a lungo, ,a llo scuro. . II. Soluzione di Ruge: Soluzione acquosa di formolo al 2 %' eme. 100; · A·c ido acetico cristallizzato, eme. t. \

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