Il policlinico sezione pratica anno 1903 parte 1 ocr parte2

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SEZIOl\~

lo scoton1a, devono essere considerati come allt1cinazioni en1ia11opsiche. I rapporti dei sogni visuali e dell'emi~rania oftaln1ica sembrano indicare un'analogia del processo fisiologico fra le allt1cinazioni e le emicranie sensoriali. Dott. ANGELO PIAZZA.

OOULISTIOA

Su i p1incipali agenti medicamentosi della mode1·na te1·apia oc11la1·e. (PROF. CosTANTINO CERASO.

Monogr. Napoli, 1903 ).

L'A. passa in rassegna i farmaci recentemente introdotti nella terapia oct1lare. Fra questi vi l1a11no acquistata grande importanza i seguenti : Prota1 golo o proteinato d'argento. Sostituisce co11 \1antaggio il nitrato d'argento. Si presenta con1e t111a polvere giallastra facilme11te solubile nell'acqua. Esso contiene soltanto l ' 8,3 5 per cento d'argento, mentre il nitrato ne co11tienc i 1 6 5 per cento. Perciò può essere in1pt1nen1ente adoperato anche in soluzioni concentrate, essendo assai i11e110 caustico e doloroso del nitrato d'argento. l)are inoltre cl1e abbia t111'azione battericida più prof011da e di maggior dt1rata st1lla 111t1co~a congit1ntivale, n1e11trc invece l'azione del nitrato st1 qt1esta è ca11stica e transitoria. I .. e st1e solt1zio1ii debbo110 essere preparate &en1})re di fresco e te11ute protette dalla luce. Le solt1zio11i al 5 per cento si prescri\1ono come collirio e so110 efficaci i1elle co11giuntiviti catarrali lievi. Nelle tor111e piì1 gravi, ad esempio, 11ellc co11giu11tiviti purt1le11tc si praticano le })C1111cllazio1ri al 20 per ce11to. Detta soluzio11e riesce assai utile anc11e nel tr,1tta1neuto delle blefariti; in qt1esti casi si in1be,·c di protargolo, a n1ezzo del pe11nello, il bortìo cigliare e poi si pratica t111'energica ti-egagio11e che dà l11ogo alla formazione e.ii scl1i11111a. Cosi il n1edicamento penetra nelle a11frat · tuosità fra le radici dei peli cd esercita la stia azj<)ne battericida. U11'altra in1portante applicazione del protargolo è i1elle st1ppt1razio11i del ca11ale lagrin1ale, sia in forn1a di la,-aggi colla ~iri11ga di Auelio, ovvero colla introdt1zione delle so11de di gelatina col protarg<)lo al 5o per ce11to, proposta. dall 'Antonelli. .é:z1jtal111i11a. E u11 nt1ovo midriatico proc.iotto per sintesi. Si presenta co111e t111a polvere bianca cristallina, solubilissin1a nell'acqua. U11a o d11c goccie di t1na soluzione al 5 per cento bastano a produrre in 3 5 n1i11t1ti una dilatazio11e pt1pillarc n1assi111a, senza cl1c la facoltà di accon1odazio11e venga notevoln1ente influenzata e che \ parisce perfettamente dopo 2 o 3 ore. E' quindi l'ideale dei st1s. idi per un esan1e oftalmoscopico esatto tanto pit1 se oltre ai ,·antaggi c.1cce11nati, e cioè 11on inflt1enza s11ll'accomodazione

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e cessazione rapida della sua azione, si tie11 conto che l'et1ftalmina non modifica la tensione oculare, 11on è tossica nè irrita la congiunti\·a. Dionina. E' un potente analgesico la cui introduzione in terapia oculare devesi al Darier. Essa sopprime i violenti dolori oculari provocati dalle cheratiti, iriti, iridocicliti, glaucoma ecc. sui quali la cocaina non ha alct1na azione, essendo puramente t1n anestetico e cioè capace soltanto di sopprimere la sensibilità. La dio11ina o cloridrato di etilmorfina si presenta sotto forma di t1na po~ vere cristallina bianca assai sol11bile nell'acqua (fino al 14 010). E' un ottimo succedaneo della morfina, essendo di questa n1eno tossica e assai più facilmente eli n1i ·1a ta dai tessuti. La dionina in terapia oculare si usa co1nun emente in colli rio dal 5 all' I 010. Si può per altro adoperare anche in forma di polvere mettendone quanto una testa di spillo nel sacco congit111tivale, od anche per iniezione sottocongiuntivale e.ti una solt1zione al 5 010. Ma con1u11que la dionina venga applicata, si nota dopo alc11ni minuti un edema di tutta la co11git111tiva bulbare, iperemia, lag rimazione. Dagli esperimenti semb ra cl1e essa provochi un notevole afflusso di siero e di sang11e cui segt1e t111a specie di inondazione linfatica, come ft1 chiamata dal vVolffberg. E' quindi t11or di dubbio che la dionina possiede t1n' azio11e li11fagoga potente che eccita gli scan1bi n11tritivi e modifica la te11sione intraoculare così da spiegare la decongestione dei processi ciliari e q11iudi la deco1npressione dei filetti nervosi e la cessazione dei forti dolori ciliari, delle cicliti e dcl .....glaucon1a. Inoltre la dionina ha 11na vera e propria azione ai1algesica cl1c si esplica col caln1are ad es. i fortis simi dolori che si hanno r1elle ulceri corneali. I casi adu11g ue nei quali è indicato l' t1so della dionina so110 : a) iriti, cicliti, glaucoma, cheratiti st1per. fìciali : ji1 questi casi ci gioviamo dell' azio11e !' analgesica del farmaco ; b) cheratiti parenchin1atose, pau110 tracon1atoso, infiltrazioni corcor11eali, ecchin1osi sottocongi11ntivali ed ipocn1a: in q t1esti casi ci gioviamo dell' azio11e linfagoga e qui11di riac;sorbente della dionina sia sul sa11gt1e oc.1 esst1dati, sia st1 opaciti corneali . i• i In quanto alla sua prescrizione è piì1 co111 t111en1ente adoperato il collirio al 5 010. . . • Del resto è bene ricordare che la d10111n:i può essere t1nita a qualunqt1c altr~ farmaco 11sato per collirio, come ad e~. coca11~a~ . a~rc.1~ pina, pilocarpina, eserina. Cosi 11elle 1 ri t1 c1 s1 patri servire di t111 collirio co<\l coi:n posto : Dioni11a . . . . . . . . . . cent1gr. 1 o • Cloric.irato di atropi11a . . . » 2 i\cq11a distill41ta . .. . .. gran1mi IO=______. \

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