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IL POLICLI:\;' JC(J »
utili a·ppaio110 le tra fusioni n ell e foru11 colosi , n elle stomatiti aftose e i1elle lJoliartriti. Jlappresen tar10 invece delle stre tte controin?icazioni g·li sco1?1pensi cardiaci e le iperen11e del polmone; invece le trombosi no. P er qu~n.to riguarda la do e da trasfondere, è prefer1b1l e a meno che no11 si tratti di emorra gie molto gravi, di praticare tra sfusioni piccole (2-300 cc.) a più riprese; e in ge11ere i] successo è da aspettarsi dall e prime due o tre, non oltre. V. SERRI\.
L'autoemjterapia negli stnti
<l~pr<'ssi-ri.
L 'autoemoterapia è stata u sata con successe in parecchie form e cutanee , come eczema orticaria, psoriasi ed anch e in altre malattie ' come tifoide , r eumatisn10 articolare acuto ed €~esipela, r1elJa quale, g ià dopo 1-2 iniezioni s1 ha la scomparsa della febbre ed il malato si avvia alla guarigione. G. Giehm (ilf~d .. h.linik , 15 giugno 1934) ha t1&ato t~l~ terapia 1!1 20 ca i di stati psicotici r eattiva (10) ' melande]Jress1v1: depr essione . . co.n1a co.n. angoscia (4) , depressione circolare (6) . Ila tn1etlato , 01g-ni 2 g·iorni , 3-1.J eme. di sangu e JJrelevato dalle vene del braccio· in tl1tto , 10- 12 iniezioni. Nessun fenomeno ~pia cevole; soltanto in alcuni , aumento di tem,p,eratura , a 3i0 ,l-37°,5. Contemporaneamente, si facevano anche irradiazioni di sole d'alta roontagna. I migJiori risultati si eb·b ero n ella depressi?ne reatt~va. (8 guariti e 2 migliorati); mig l1oramen t1 s1 ebbero nella melanconia con a;ngoscia , mentre, i1ella dep,r essione circolare, s1 ebbero soltanto ·1 leggeri miglioram€nti. fil .
L'effetto delle iniezioni di crema di let1cociti nella cura delle neutropenie.
. !vi. St:umia (Tli~ 1! m e··ic. J our1i. of the ll1 t >dic. Sciences,- apr1Je 193~·) , dopo aver rico rdato che la cur~ J~iù effi cace nota fino acl oggi c~ella i1eu ~r open1 a e quella col pentosio nu cleot1de, sosti en e cl1e probabilmente questo. come pure la cura coi r ag1qi X. agisce per ]o stin1olo cl1e esercita sul n1idollo Je scorie dei. leu cociti distrutti. Per questo egli volle provare le i1!iezioni . d_l leucociti. Egli da prima se1Jarava i leu coc1t1 semplicemente colla centrifugazione del "angue citratato. Successivamente egli migliorò la tecnica (che è accuratamente descritta). Su 10 casi di agrur1ulocitosi l'emulsione di leucociti, in 1 solo i risultati furono dub·b i; ne,o·Ji altri si ebbe aumento notevole dei granulo~i~i ~ntro per Io .più 24-48 ore dalla · prima in1ez1one. Tn qualche caso la reazione comparve solo dopo 4 giorni. La stessa em11l sion e di leu cociti u sata in tre soggetti normali non 1)r ovocò J1 ess~ n aumento dei granulociti. R. LusENA.
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SEMEIOTICA. Il segno della mano nella litiasi lre~cicale del bambino. Nella litiasi vescicale, vi è incontinenza acco111pagnata da dolori alla vero·a ed al o-lande. .Per impedire 1. en1issione dell ,1~1rina e per cal111are un l)O·' i dolo·r i , i bambini serrano la verga nella mano, .p er lo più la sinistra. La mano co ì al contatto quasi continuo di u11 'urina infet~ai assume un aspetto caratteristico .. Sulla fa cci~ palmare. la p elle s'inspessisce e. s1 macera, diventa biancastra e presenta numerose ragadi alle pieghe di flessione. Inoltre e .ala un forte odore urinoso, infetto, ammo111acale·. Secondo J3run (Presse médicale 14: luaJio· 1934) in presenza di tale condizion ~ d ella ~a n~ , si può fare sen z'altro diagnosi di litiasi vescicale. fil.
MEDICINA SOCIALE. Una caratteristica sindrom e ossea da malattia dei • cassoni. Secondo Christ (Deutsch. z. Chir., 243 l :J2 , 1934-) i fenomeni da decoro pressione nei Jnvoratori dei ca .. oni possono essere acuti o cronici. Ql1elli gravi acuti diventano sempre più rari in seguito ai p1rovvedimenti presi in t11tti i pae ·i civili (r egolamento <l!l tempo d 1 decompressione, camere di ricompression e ecc.). Così in quattro anni di costruzione di una chiusa a I\.embs non si ebbero casi nè di embolie g ravi n è di mieliti, le più temute forme di malattia da cassoni. Numerosi furono invece i fenor11eni leggeri di questa affezione. 4 casi attirarono l'attenzione dell'A. Si trattava ùi 4. operai che lavoravano da anni 1tei cassoni e che spesso avevano avuto lievi disturbi alla decompressione e che da qualche te111po p·r eser1tavano dolori violenti all 'urea < all'arto jn feriore corrispondente specie al gi1tocchio tali da portare incapacità lavorativa. Conoscendo la esistenza di fenomeni artritici c,ome parte della si11drome da cassoni, l 'A. fe ce i radiogrammi corrispondenti, ma con suo stupore notò scarsissimi fatti artritici (e in un solo caso) e invece notevoli, e talora impress ionanti rarefazioni della base della testa del femore. Tali rarefazioni si disti111g uono· con suffi ciente facilità da rarefazioni flogistiche tbc. o tumorali , essendo assai più pronunciate che 11ella tbc. e più delimitate che in tumori, da cui li distinguono infine i caratteri di sede. La sede essendo la stessa di focolai infiamrr1atori e1nbo lici, I'1\.. spiega tali atrofie spontan€e co1ne conseguenza di spesso ripetente~i e111bo lie gazzose. ALDO CALÒ.