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IL POLICLINICO
nee, ma a1tri ·clinici son{) ·dell'opinione contraria .e d altri ancora riten·g ono .è he le iniezioni intramuscolari sieno superiori alle iniezio1n i emd-0venose. Ma, . a parte l'incerte2za dei risultati, la via endoven,o sa non può consigliarsi nella pratica, perchè spesso nei bambini non . . "S l riesce a penetrare direttamente nella vena a cute int~gra. • Egualmente poco pratica e per nulla superiore alla · iniezione sottocutanea è la sieroteraipia ·e ndorachidea; pericolose e di molto dis1cutibile yal9re .s ono le i·n iezioni intrapulmonari di ·Siero antidifterico, proposte ·da Modigliami per combattere la bronco... p-0lmornite difte,. rica; · del tutto inutile è la somministrazione del siero per via ·gastrica .e rettale. .Sui bacilli difterici il si.ero non spiega. alcuna ilil.fl uenza, po·i chè il •s iero antiid·i.fterico ha solo potere antitossic-0, no~ antibatterico. Sono ·quindi inutili le pen(DeUazioni di siero sulle PBe'Udomembrane difterich.e, che alcuni -consigliano. Ancb.e i sieri an.t idifterici co·Si detti battericidi, otten.u ti dai conigli sottorpo,s ti ad iniezioni intraven.ose id i bacilli difterici (Wassermann) oV'vero utilizza.in.do la proiprietà dei batteri di fissare la sosta·nza attiva ·d ei si.e·r i specifici (Bandi), me·n tre hanno dato qualche buon risultato ad alcuni clinici (C1onoetti), sono riusciti ad altri del tutto inefficaci (Mya, Montefusco). Circa Ja dose di siero a.n tidifteri co da inocularsi: la flt1antità varia secondo la gravità della forma ·clinica, second·o l'età, in rap.p orto allo· sviluppo del corpo dell' ammalato, ed al tempo trascorso dal1'inizio ·delila malattia quando s'intrap.reinde la cura. Per molto temp·o le dos i di siero hanno oscillato da 1000 a 5000 U. I. al massimo. Oggi pe1rò sono nio tevolmente modificati i criteri che dominavano · nei primi tempi della sieroterapia e si consiglia d'inocular.e fin dal.. l'inizi·o della malattia dosi di siero molto maggiori di quelle che si adoperavano di.eoi anni or sono. In Germania ed in America, si è arri, vati a.a ino·c ulare fino ad 82,000 U . .1. Ma, in rapporto alle dooi così elevate di siero antidifterico, ricorderò dhe Braun riferi nel 1912 alla Società di l\1edicina Interna di Berlin o di non avere >Osservato all'ospe<lale Urban al• cuna azion.e favo revole dalle dosi molto elevate di siero e ch e gli effetti di 20,000 U. I. n-0n furono superiori a quelli di 4.000. E M11nch aff erma che a Fila.delfia, maltgrado l '11so di ·dosi elevate di siero, talvolta fino a 80,000 U. I. , si è solamente ottenuta la diminuzion e della mortalità per difterite dal 33 al 20 per cento. Le norme da seg11irsi nella pratica sono ~e segt1enti: P er 11n caso mite o anrh.e semplice•
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XXVIII,
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mente sos.p etto di difterite, bisogna adoperare subito 1000 U. I., che si ripeteran·n o do·po 24 ore, se non si è ottenuta la guarigione; se inveoe il process·o tern·de a peggiorare, si inoculeranno subito da 2 a 4000 U. I. Nei casi più gravi: massjme quando vi è qualche sintomo sospetto di croup, si inoculerann.o subito 30(}04000 U. I., ripetendo la stessa dose diverse volte se il processo non cede.
* ** Per ciò <jhe riguar.da il valore del siero antidifterico, oggi anoora molti medi ci, che si ·sono fermati a.Ila p.rima pagina della sieroterapia, trascuran,do disinvoltam.e nte tutte le disc11ssio1I1i che si son fatte su qt1esto metodo ou·r a• tivo e sorvolando sull'altissima mor.talità che, malgrado l'uso del siero, dà an·co.ra la difte. rite in alcune epidemie, afferman·o che con la sieroterapia è oramai risoluto il probJ,e ma della cura ·della difterite. Altri, invece, esagera11d() in sooso tnverso, n.e gano o,g ni valore alla sie• roterapia antidifteri·ca. Fautore entusiasta anch'io ltma volta 1della siePoterapia antidifterica, oggi, dopo aver Cllrato all'ospedale Cotug.no circa ottomila infermi di ·d ifterite, seguendone siste·m aticamente le fasi d.e lla malattia in rappo,r to alla sie;rotera• pia, dirò che in parecchi casi gravi <li difterite e di croup ho visto la guaTigione ,rapida ·oome innegabile c~nseguenza della sieroterapia. Il maggior num.ero degli infermi .g uariti si .riferisce però a casi di media iin tensità, ahe è ·d a ritenere sarebbero guariti sicuramente anche se,n za siero. Nella quasi totalità dei casi di oroup di una certa grav.ezza, la sieroterapia, . atloperata anche a dosi elevate, non ha potuto eliminare .l'intervento operativ·o. Dei casi gravissimi di ·difterite a . forma ipertossica, non ho · visto che un solo caso di guarigione, dopo la 'iniezione di 20,000 U. I. e l'uso dell'adrena1ina; si ..ebbe po·i in questo caso, quattro giorni dopo la .guarigione, una g.rave laringostenosi che richiese l'intubazione e guarì lentam,e nte senza al tre iniezioni di siero. Nel 1903, quan·do era ancora q1u asi ulllanime il fervore per la si,e roterapia, in ùn1mio lavoro, oltre ad espo·r re i miei dubbi sulla costante efdlcaCJia della sieroterapia antidii.fteai.ca, (riferii le storie cliniche di due casi di difterite accertata batteriologicamente, dalle quali risultava chiaramente l'insuccesso del siero, che era stato adoperato al primo manifestarsi dei sintomi della malattia e in d-0se generosa. Su-0cessivamente, le pt1bblicaziQalli tendenti a diminuire l'entusiasmo per la sieroterapia antièlifterica sono divenute numerosissime. Tra le 1
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