asud'europa anno 7 n.7

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Il Commissario Ue al Mercato Interno, Barnier: “Investimenti e crescita al centro del bilancio” Dario Cirrincione n Italia per incontrare i vertici della Banca d’Italia, il ministro

I

dell’Economia Vittorio Grilli, il Commissario ue al Mercato Interno, Michel Barnier ha anche avuto occasione di intrattenersi

qualche minuto con il Pontefice prossimo al ritiro. Ei giorni caldi per il dibattito sul bilancio pluriennale 2014-2020 dell’Ue, Barnier è apparso però ottimista sul futuro della moneta unica.

Commissario, che ne pensa dell’intesa raggiunta dal Consiglio Ue sul bilancio pluriennale europeo? La questione sul bilancio europeo non è ancora finita. È necessaria la decisione del Parlamento europeo. Il voto di quest’ultimo, infatti, è obbligatorio sul bilancio europeo. Quello che so è che il bilancio Ue è molto modesto e rappresenta soltanto l’1% del prodotto interno lordo europeo. In questo bilancio dell’1%, il 95% delle spese sono operative e destinate all’investimento nelle regioni: dalla Polonia all’Italia. Ci sono investimenti in strade, formazione, giovani, politica agricola comune. C’è la ricerca europea, la politica estera e di difesa. Sono tutte spese di investimento che ci servono per la crescita. Spero che i dirigenti europei abbiano il coraggio politico collettivo per votare un bilancio credibile nel momento in cui i cittadini si attendono che si investa per la crescita e l’impiego. Conosco la linea rossa del Parlamento e questo non vuole accettare nessuna riduzione. Il presidente della Repubblica francese, François Hollande ha detto sì a fare economie, ma non a deteriorare l’economia. Si possono fare risparmi, ma non bisogna sacri-

standard tecnici, che era l’ultima tappa per l’iter di questa legge.

ficare le spese d’investimento Come vede il caso Montepaschi. Se ne parla a Bruxelles? In Europa ci sono nuove regole sui prodotti finanziari derivati… La nuova norma sui prodotti finanziari derivati è molto importante ed era stata già proposta un anno e mezzo fa. Era stata domandata dal G20 e siccome gli americani adottano norme specifiche, dobbiamo farlo anche noi. Sono regole che cambieranno non solo i mercati europei, ma del mondo intero. Ci sono transazioni enormi che arrivano a 600mila miliardi di dollari nel mondo e gran parte di

Nessun commento sul dossier Montepaschi. È sottomesso all’azione della magistratura e sarà la magistratura a decidere chi ha fatto cosa. Non ho dovuto aspettare il caso Montepaschi per intervenire sulla regolamentazione dei prodotti derivati, della governance delle banche; sulla separazione dei rischi tra attività commerciali e speculative o di investimento. Ho presentato

queste sono over the counter: non si sa chi compra cosa da chi,

fino ad ora 28 leggi. Alcune già votate e altre in corso di voto.

non si sa chi fa quale proposta. Noi vogliamo far luce, sapere chi

Sono tre anni che lo facciamo, ma serve tempo perché il tempo

fa cosa, sapere quali sono i prodotti in vendita e quali rischi pre-

della democrazia è più lento del tempo dei mercati. Abbiamo

sentano. La legge che ho presentato un anno e mezzo fa punta a

bisogno che le regole uniche siano applicate nella zona euro in

creare sicurezza nel mercato finanziario per proteggere risparmia-

maniera più efficace e con il sostegno del governo italiano ab-

tori e contribuenti. Il Parlamento Europeo ha anche confermato gli

biamo messo in essere l’unione bancaria.

18febbraio2013 asud’europa

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