asud'europa anno 6 n.44

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Parla il provveditore delle carceri siciliane: Il reinserimento sociale combatte la recidività er uscire fuori dall’emergenza è già previsto, nel piano

“P

nazionale, tutta una serie di interventi finalizzati alla costruzione di nuovi padiglioni e strutture. Il punto,

però, è la valenza che hanno i progetti, perché il tempo della pena non può essere un tempo sospeso. Bisogna, infatti, mettere a valore competenze e professionalità affinché non ci sia un “non tempo”, una “non vita” all’interno delle carceri, ma si possa restituire all’esterno una persona migliorata, in grado di reinserirsi pienamente nella società. La stessa società dalla quale è stata espulsa per aver commesso dei fatti, che sono diventati costituenti reato”. Lo afferma Maurizio Veneziano, Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, ribadendo l’importanza di sfruttare al meglio il processo di revisione critica del vissuto del detenuto, dandogli la piena possibilità di recuperare. “Solo così riusciremo ad avere un tasso di recidiva inferiore - aggiunge Veneziano -, altrimenti il problema non potrà mai essere

Tutto questo servirà a dare risposta ai bisogni?

risolto solo con l’edificazione di nuove strutture. La risposta non sta solo nell’aumentare i posti detentivi, certamente fondamentale

“E’ necessario adottare interventi di politica legislativa e poten-

per garantire condizioni dignitose di vita all’interno degli istituti di

ziare le misure alternative alla detenzione, cercando di diffon-

pena. Quello che dobbiamo tenere presente è, infatti, che si può

dere il concetto di giustizia ripartiva, già esistente in tanti altri

privare il soggetto della libertà, non della dignità”.

stati. Può essere un momento importante affinché colui che con il

E come vive oggi, la Sicilia, questo momento di emergenza?

reato ha tolto qualcosa alla società possa restituirlo, per esem-

“Così come nel resto del Paese, c’è una situazione di sovraffolla-

pio attraverso il concetto del lavoro di pubblica utilità. Da questo

mento, con una presenza media di 7.400 detenuti a fronte di una

punto di vista, mi sono mosso, stipulando tutta una serie di con-

capienza regolamentare di 5.500 ospiti. A livello di edificazione,

venzioni con i presidenti dei tribunali della nostra regione e po-

abbiamo sulla dirittura di arrivo dei nuovi padiglioni: uno proprio a

tenziando quelle che sono le attività dell’Ufficio Esecuzione

Pagliarelli, con 500 posti; un altro a Caltagirone, poi a Siracusa e

Penale esterna, per far si che la detenzione sia l’estrema ratio

Trapani, quindi una terza struttura a Catania. Da questo punto di

e non l’ordinarietà delle condotte devianti. Bisogna parlare di

vista, la situazione tenderebbe a normalizzarsi, quanto meno per

carcere penitenziario, ma solo laddove c’è questa esigenza di

garantire gli spazi vitali. Pagliarelli dovrebbe essere pronto già in-

sicurezza sociale”. G.S.

torno alla metà del 2013, per gli altri è in corso l’appalto dei lavori”.

Imu: Uil, tredicesime a rischio. A dicembre saldi anche di 1200 euro dicembre il saldo dell'Imu rischia di mangiarsi tutta la tredicesima. E' quanto paventa uno studio della Uil, secondo cui, il 17 dicembre, il saldo medio dell'Imposta municipale sugli immobili per la prima casa sara' di 136 euro, con punte di 470 euro, mentre per le seconde case sara' di 372 euro, con punte addirittura di 1.209 euro. Complessivamente, spiega un'analisi realizzata dall'Osservatorio periodico sulla fiscalita' locale della Uil Servizio Politiche Territoriali, sulle delibere del totale dei Comuni (8.092), pubblicate sul sito del Ministero dell'Economia dal 10 al 28 Novembre 2012, l'Imu sulla prima casa costera', in media, 278 euro a famiglia con punte di 639 euro a Roma; di 427 euro a Milano; 414 euro a Rimini; 409 euro a Bologna; 323 euro a Torino. Per le seconde case invece,

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l'Imu pesera' mediamente 745 euro, con punte di 1.885 euro a Roma; di 1.793 euro a Milano; di 1.747 euro a Bologna; di 1.526 euro a Firenze. Con il saldo di dicembre, le famiglie italiane dovranno pagare mediamente 136 euro per la prima casa, con punte di 470 euro a Roma; mentre per una seconda casa il saldo pesera' mediamente 372 euro con punte di 1.200 euro nelle grandi citta'. ''Da questa analisi - spiega Guglielmo Loy, Segretario Confederale Uil - emerge che sono 6.169 i Comuni che hanno pubblicato le delibere dell'Imu sul sito del Ministero dell'Economia e, pertanto, il nostro studio non si basa su proiezioni ma su dati reali e, cioe', su un campione che rappresenta il 76,2% del totale dei Comuni italiani''.


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